lunedì 18 giugno 2012

Melania Rea. La tortura mediatica e lo strano gioco delle coincidenze che avrebbero potuto cambiare indagini e torturati

Sistemi di tortura usati secoli fa
Salvatore Parolisi dovrà passare la sua estate in cella ed attendere il prossimo anno per avere un verdetto che lo condanni o lo scagioni. Infatti il processo vero e proprio inizierà non prima di ottobre. Il 29 settembre, giorno fissato per la prossima udienza, si consegneranno i risultati peritali, questo significa che la piccola Vittoria sarà costretta ad andare al mare coi parenti della madre, non con suo babbo, ed a mangiare la torta del terzo compleanno allo stesso modo in cui ha mangiato quella del secondo. Ci sarà una bellissima festa per lei, ne parleranno i giornali e le televisioni, le invieranno regali da ogni parte d'Italia ma... non sarà suo padre ad accendere le candeline. Bella la giustizia italiana per chi, pur da incensurato, viene additato a colpevole perché più facile da mettere sotto il mirino investigativo. Non che sia l'unico caso di strana-giustizia presente nel Belpaese, dato che ultimamente pare quasi di essere tornati indietro nei secoli. Anche se, ad essere realisti, non è cosa inedita. Da sempre c'è stata la necessità di dare uno sfogo al popolo rabbioso perché vessato da mille balzelli. E come distrarlo dai problemi peggiori, se non pompandogli adrenalina marcia nella psiche dei suoi risvolti più contorti e dandogli quale contentino la testa di un popolano moralmente insano?

Duemila anni fa a Roma il popolo lo si aizzava contro il cristiano. Poi, dopo averlo convinto e riempito d'odio, lo si radunava al Colosseo e, per fargli sbollire la rabbia e nel contempo intimidirlo, gli si mostrava il "pasto dei leoni". Ma, almeno questo, un tempo (anche recentissimo) chi si professava innocente raramente veniva torturato in pubblico, si preferiva far restare le sue urla nel segreto dei sotterranei. Certo è che nessuno riusciva a non ammettere la propria colpevolezza, neppure gli innocenti, e che le teste volavano ugualmente sotto la scure del boia. Certo è pure che anche allora prima dell'esecuzione si chiamava il popolo a raccolta sulla pubblica piazza. Si voleva desse l'ultimo saluto al condannato, un saluto fatto di sputi e insulti liberatori. Oggi l'avvento del piccolo schermo dovrebbe permettere di capire, a chi ha occhi per vedere ed orecchie per sentire, come si fa ad aizzare un popolo ed a torturare un popolano immorale. Si prende una notizia di cronaca nera e la si mescola col dolore dei familiari, si condisce con le opinioni dei soliti noti e si sputa ogni tipo di nefandezza sull'indagato di turno creando la cosiddetta "puntata zero". Se lo share è alto e il pubblico gradisce si inizia a riproporre all'infinito il medesimo piatto, che diventa la specialità della casa, e si serve pari pari nei vari orari del giorno e della notte.

Le amiche della vittima diventano così "ospiti fissi", il parente di turno non si fa mai attendere e le parole seguono una linea logorroica tipo "tormentone estivo". Un: "vamos a la playa" che raggiunge ogni orecchio, non per niente si chiamano "brani orecchiabili", e resta in eterna memoria pronto a farci ballare non appena inizia la musica colpevolista, pronto a farci arrabbiare non appena si fa il nome del "sicuro reo". Non serve dire la verità, basta ci sia un appiglio per far sembrare logico ogni indizio. Ciò che ne scaturisce è una tortura continua messa in atto per rovinare psicologicamente le persone indagate o chiamate a giudizio. Una specie di vendetta, senza capo né coda, chiesta a gran voce e tenuta in vita perché alimentata dalla parte civile che, da quando ne ha facoltà, non pone limiti al suo incarico ed assume il ruolo del secondo accusatore. Così spaiando le carte in gioco, visto che la bilancia della giustizia si trova ad avere due pesi sul piatto dell'Accusa ed uno solo su quello della Difesa.

Eppure si dice che in democrazia l'imputato dovrebbe essere considerato innocente fino a prova contraria. E dovrebbe essere considerato innocente a maggior ragione se chi indaga lo fa "all'incirca" e non riesce a trovarla la prova contraria. Se la procura rimestola in un pentolone riempito a metà con stupide ed inverosimili ambiguità, come gli indizi e le testimonianze da gossip che aumentano di mese in mese ma non portano alcun contributo alla verità, che tipo di minestra può uscir fuori? Possibile esca un buon minestrone dall'acqua scipida messa a bollire senza quegli ingredienti difficili da mettere in luce? Un esempio lo sono il corpo di Melania Rea, disegnato post mortem con un punteruolo, e tutta la cornice di oggetti trovati a Ripe, ad iniziare dalla siringa sul petto. Visto che risultava troppo complicato cercare di capire per quale motivo si fosse perso tempo a completare tre disegni sulla pelle di un cadavere, visto che risultava difficile il cercare di capire perché si fossero lasciati tanti oggetti sul luogo del ritrovamento, l'evento è stato declassato a depistaggio e lo si è addossato all'unico imputato o, al limite, ad un amico di caserma a cui avrebbe chiesto a voce il favore di andare a fare disegni vari sul corpo di sua moglie.

Questo non lo dico io ma lo scrive un gip per convalidare l'arresto del Parolisi. E lo scrive perché non riesce a trovare un buco di un'ora in cui inserire un viaggio depistatore dell'imputato, perché nei giorni precedenti il ritrovamento lo stesso, tabulati alla mano, non ha indirizzato telefonate di aiuto a nessun personaggio particolare. L'unica cosa che ha fatto di strano è lo stare in caserma e parlare coi commilitoni (a tutti ha chiesto di non parlare di amanti). Quindi: "o è così o è pomì". Altro esempio di ingrediente mancante ci viene dal telefonista anonimo mai rintracciato. Com'è possibile che un uomo telefoni da una cabina con una scheda a pagamento, da qualche parte acquistata, e nessuno riesca ad azzeccarne il volto? Troppo complicato? Se è complicato significa: o che chi indaga deve cambiare lavoro, o che quella scheda la si è acquistata solo per fare quella unica telefonata alla polizia, che chi l'ha comprata non ha contattato altre utenze né prima né dopo la chiamata che voleva, o doveva, fare. E non è da sospettare chi mette in atto un simile comportamento? Davvero gli inquirenti hanno fatto il loro dovere abbandonando la pista dell'anonimo telefonista quando hanno capito che non si poteva collegare al loro indagato preferito? Ne siamo sicuri?

Un ingrediente da gossip che nessuno ha mai considerato, ed è strano che le televisioni del gossip non ne abbiano parlato, sta nei nomi che contornano l'inchiesta. Ve n'è uno che si trova in triplice copia. Rosa si chiama l'allieva che tre anni fa ha passato due notti di sesso in auto col Parolisi, Rosa si chiama un Bead & Breakfast situato a 250 metri dalla caserma, Rosa si chiama Imma, l'amica di Melania che ha telefonato ai carabinieri ancor prima del ritrovamento del corpo per parlare dei tradimenti di Salvatore. La stessa Imma che a maggio 2011 diceva nei salotti buoni della televisione che se avesse saputo di un Salvatore traditore gli sarebbe crollato un mito. La stessa Imma che interrogata in procura mesi dopo ha detto di ritenere che il Parolisi avrebbe potuto essere l'assassino. La stessa Imma che pochi giorni fa gli ha inviato una lettera in carcere, lettera ben reclamizzata e subito letta al popolo da aizzare. Un bel andirivieni di idee e movimenti ha avuto la signorina Imma Rosa in questo ultimo anno. Certo conosce molto bene il marito dell'amica, visto che ha dichiarato di sapere di tradimenti avvenuti anche durante il fidanzamento (e le sarebbe crollato un mito?).

Ma altri nomi si incrociano fra il territorio ascolano e l'omicidio, entrando in circolo in maniera strana con quanto accaduto ma non nell'inchiesta. Ed allora, visto che né i carabinieri né la procura hanno mai fatto accostamenti fra gli abitanti di Folignano e l'assassinio di Melania Rea, proviamo noi a fare un gioco ragionando sui contrari. Per farlo basta chiedersi: "Se il militare fosse stato accantonato, se non avesse raccontato balle sulle sue storie extraconiugali, partite in gioventù e continuate negli anni (e conosciute da tutti/e), dove avrebbero cercato l'assassino gli inquirenti?"- Di logica, al contrario di quanto fatto, avrebbero scavato a fondo negli ambienti in cui la vittima viveva, sul territorio appunto, avrebbero cercato un probabile conoscente di Melania, oltre il marito, che potesse trovarsi al Pianoro in quel pomeriggio del 18 aprile dalle 14.30 in poi. Per cui grande attenzione sarebbe toccata a chi frequentava la caserma ed a chi abitava a Folignano. Dato questo ragionamento, contrario all'attualità ma possibile in futuro, passiamo a pensare chi avrebbero torturato in questo caso i media dei "salotti in" e dove sarebbero andati a cercar notizie i giornalisti bisognosi di scoop. Visto il silenzio che circonda la caserma Clementi è facile il pensare che l'attenzione si sarebbe incentrata su Folignano. Se lo avessero fatto avrebbero scoperto che la cittadina di Folignano è composta da sette frazioni, che in queste abitano, in totale, poco meno di diecimila persone, che fra le attive, sono quelle che restano sospettabili di un delitto dopo aver tolto i minorenni e gli anziani, ve ne sono di arrestate per spaccio e consumo di droga. Birichini birichini a Folignano...

Faccio un unico esempio, ma ce ne sono di svariati e tanti anche finiti sui giornali, e parlo di quello capitato nel 2008 a causa della droga proveniente da Napoli e smerciata nelle Marche (si parla di tanta droga). In quell'anno ci sono stati motissimi arresti e moltissime denunce. Fra questi un ragazzo di circa vent'anni di nome Alessio Giorgi (operazione record e gas), tanto per raddoppiare un nome già citato quale indizio di accusa contro il Parolisi. Non è lo stesso ragazzo presente al Pianoro quando Melania è scomparsa, forse è solo un omonomia ed il figlio di Serafino Giorgi, il padre anche lui citato dai Pm perché andato a San Marco alla ricerca del suo ragazzo (non è facile capire il motivo per cui invece di telefonare da casa ha deciso di farsi tanti chilometri in auto per controllare se il figlio fosse presente al colle), non c'entra nulla. Di certo niente hanno a che vedere i Giorgi con la scomparsa e l'omicidio, ma c'è una coincidenza che disturba. Serafino Giorgi, colui che per i Pm è passato nello stesso orario in cui Melania si è allontanata, colui che avrebbe dovuto incrociarla al suo arrivo al Colle ed ha detto di non averla vista, colui che ha dichiarato d'essersi perso e non essere riuscito a trovare subito la strada giusta, abita a Villa Pigna, quindi a Folignano.

Ohibò! Cosa avrebbero pensato i media di lui e di suo figlio se non avessero potuto torturare il Parolisi fedifrago? Come ne avrebbero parlato? Si sarebbero chiesti se padre e figlio conoscevano Melania? E cosa avrebbero pensato i giornalisti di Antonella Sirocchi? Lei è la sorella del marito di Sonia Viviani, l'amica di Melania che ha inviato gli sms prima delle quindici e che ha lasciato il suo dna nelle mutandine della stessa Melania. Lei è la ragazza che assieme a Giorgia Sturba e ad altri è andata al pianoro giusto in tempo per veder il Parolisi entrare al bar Segà con la figlia in braccio. Ed anche lei, guarda il mondo com'è strano e piccolo a volte, come pure un paio degli amici che la accompagnavano, abita a Villa Pigna, quindi a Folignano. Certo che se il Parolisi fosse stato escluso dall'inchiesta la stampa si sarebbe divertita nel trovare continue coincidenze strane. Continue perché a Villa Pigna abita anche Corradetti Daniele, l'uomo che ha testimoniato di aver visto giorni prima dell'omicidio, portava a spasso il cane, il Parolisi in via Cosenza intento a telefonare. Cosa c'è di strano? C'è che via Cosenza è una strada molto isolata, una strada usata dai tossicodipendenti bisognosi di una dose, una strada in cui è facile trovare siringhe a terra. C'è che la sua testimonianza la si vorrebbe utile per dimostrare che il militare aveva il modo di trovare una siringa da infilare nel petto di sua moglie.

Ma se il marito di Melania fosse stato estromesso dall'inchiesta? Come l'avrebbero ragionata i media visto che in via Cosenza, la strada prediletta dai tossicodipendenti, vi abitano una sessantina di famiglie e fra queste ve ne sono che portano il cognome dei ragazzi presenti al pianoro in quel 18 aprile? Ma lasciando perdere i ragazzi c'è da chiedersi cosa avrebbero pensato i media dell'imbianchino che il giorno della scomparsa lavorava, solo soletto, in una casa situata lungo la strada che porta al monumento, quella fatta da Melania per allontanarsi dal marito. Gli inquirenti l'hanno escluso dalle indagini, quindi non c'entra nulla ed è solo il testimone che disse di essere tornato al lavoro sulle 14.45 e di non aver incontrato nessuno. Parlo di Giuseppe Ferraioli, anche lui (sarà una maledizione?) di Villa Pigna, quindi di Folignano. Insomma, pare quasi che nel primo pomeriggio di quel 18 aprile 2011 a Colle San Marco ci fosse un raduno di folignanesi residenti a Villa Pigna. Una roba da farsi almeno qualche domanda vista la via Cosenza e la sua droga, vista la vicinanza delle abitazioni dei vari intervenuti. Ma loro sono stati fortunati. Ad estrometterli dal gioco hanno pensato l'amante e le bugie del militare. Grazie a queste nessuno è andato a controllare col luminol in qualche villa della zona, nessuno ha verificato quale cella telefonica si aggancia nella villa del dottor Mecozzi, dove lavorava l'imbianchino. Nessuno ha seguito il percorso del cellulare del Ferraioli, né in quel giorno né in quelli successivi, come nessuno ha seguito quello del Giorgi, dopo la sua uscita di scena, né quello della Sirocchi e dei suoi amici.

Certo, ho solo giocato e queste persone non c'entrano niente e restano semplici testimoni (come vuole la procura), ma io credo che se il Parolisi fosse rimasto parte lesa ora avremmo altre carte da guardare, altra carne al fuoco della griglia mediatica, altre persone da veder soffrire. E c'è una cosa da rimarcare: i folignanesi presenti al Colle in quel giorno devono solo sperare in una condanna dell'imputato, perché se così non fosse potrebbe capitare come capitato in altri casi, dove dopo dieci e passa anni si sono riprese le carte in mano e si sono indagate persone che neppure si sapeva esistessero, persone scartate dai primi investigatori e dai primi Pm che condussero l'inchiesta poi rivelatasi inutile. E' un italico malcostume della giustizia del Belpaese di cui nessuno si scandalizza più...

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535 commenti:

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Annika ha detto...

Bellissimo MASSIMO!

Bellissimo "Il nome della Rosa", grandiosa "La Via della Droga".

Ciao, Annika

LucaP ha detto...

Bravo Massimo

Hai fatto bene ad evidenziare cose di cui nessuno sembra interessato a parlare e che invece potrebbero dare una svolta interessante a delle indagini serie.

Ma sulla Sirocchi e sulla Sturba non è solamente strano che arrivino al Pianoro giusto in tempo per recarsi subito da Segà e vedere Parolisi entrarvi con Vittoria. E' strano anche il fatto che se ne vadano via in fretta e furia, assieme ai loro amici, nel giro di un'ora dall'arrivo proprio mentre Parolisi è oramai certo che stia cercando Melania sul Pianoro e non altrove (assieme prima a Barbini e poi con la Alesi). Tornate infatti da Segà vanno al chiosco di Ranelli a comprare le birre per gli amici ma cinque minuti dopo sono già in macchina sulla strada del ritorno venendo immortalate dall'impianto di Ranelli. Ma allora le birre gli amici della Sirocchi non le potevano comprare nel momento in cui sono passati davanti al chiosco in macchina, anziché trangugiarle di un fiato perché magari qualcuno aveva fretta di allontanarsi?

Qualcuno che, caso strano, pur frequentando il condominio di via Dari 51, sembra non riconoscere Parolisi che vi abitava da più di due anni e per di più sullo stesso pianerottolo del fratello?

Anonimo ha detto...

Troppe leggerezze,è giunto il momento di indagare a 360° sul condominio.
Ad un anno della scomparsa di Melania,troppe bugie,sono state dette dagli amici,non solo dal Parolisi,con la differenza che Parolisi ,perchè marito della vittima è in carcere,gli amici no.
stellina 2012

Sabry ha detto...

Stellina,il marito è in carcere perchè ha tradito la moglie e perchè è stato un vigliacco,questo dicono tutti

tabula ha detto...

durante un mio recente spostamento ho parlato a lungo con una persona che mi ha raccontato la situazione degli investigatori che intervengono sui luogo del delitto.
Pare, secondo questa persona molto bene informata, che i fondi dello Stato alle Forze dell'Ordine siano stati talmente tagliati che non ci siano addirittura i fogli per le risme di carta, la stampante alcuni se la portano da casa, prendere le impronte senza strumentazione, raccogliere prove senza guanti apposite o bustine idonee, sia quasi la prassi poichè c'è chi si attrezza a proprie spese, e chi, anche se cerca di essere comunque professionale, non se lo può permettere poichè ogni pacchetto di guanti che mette per il lavoro è un Kg di pane in meno per la propria famiglia.
La mia sensazione di Repubblica delle Banane ha trovato conferma, non è sempre e comunque da criticare l'operato delle persone, ma la mancanza di mezzi.

Tiziana ha detto...

MASSIMO
bellissimo articolo e molto interessante l'analisi dei personaggi coinvolti. Purtroppo tra qualche anno, se mai P. dovesse essere assolto, i tabulati telefonici degli altri possibili colpevoli non saranno più disponibili. A quel punto (credo già oggi) sarà impossibile vagliare ipotesi alternative.

TABULA
è interessante ciò che ci dici sugli scarsi mezzi a disposizione degli inquirenti. In questo caso però i fondi non si sono sicuramente lesinati, gli inquirenti hanno addirittura fatto un viaggio in America per recuperare i messaggi FB, senza contare le spese per le intercettazioni. No, non ci sono giustificazioni. I soldi si spendono, ma in maniera poco oculata: alla fine ci rimettono le famiglie delle vittime, che non ottengono giustizia, gli imputati, che magari da innocenti si fanno anni di carcere e noi contribuenti.

SABRY
diciamo che l'anno di carcere che P. ha già scontato, per aver tradito la moglie mi sembra più che sufficiente.
Ricordo comunque che, in base a sentenza della Corte costituzionale del 1968, i reati di adulterio e concubinato precedentemente previsti dagli articoli 559 e 560 del codice penale sono stati dichiarati incostituzionali. L'infedeltà coniugale non costituisce più, pertanto, reato penale.
In precedenza era solo la DONNA, pensa un po', adultera che rischiava la reclusione (e comunque di un anno, come vedi tale anno P. l'avrebbe già scontato). Per avere una pena analoga, invece, l'uomo doveva addirittura portarsi l'amante a casa (concubinato).
Sarebbe dunque ora che le diverse donne italiane tradite la smettessero di vedere in P. il capro espiatorio e se la prendessero invece con i propri di uomini.

Sabry ha detto...

Tiziana condivido pienamente quello che hai detto,ma vedi qui si giudica solamente lui come marito traditore,e non si fa altro che parlare di quanto Melania era una principessa,di quanto fosse amorevole questa donna...insomma un pò di tutto...ho sentito e sento che con Vittoria lui non stava mai,che preferiva trom.... con Ludovica o altre ragazze,che non ha mai collaborato,che non aiuta a cercare la verità sulla morte della moglie,quindi madre di sua figlia!anche che non è mai stato addolorato o dispiaciuto per la morte della moglie,che non l'ha mai amata,rispettata,l'ha ferita e umiliata..
ora una domanda per tutti:secondo voi è possibile che Salvatore sappia e che non parli per paura o perchè c'entra la caserma?

Baci

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Massimo,

una cosa non ho capito: ma questo non era un processo con rito abbreviato ? e l'abbreviamento o abbreviazione dov'è ?

tabula ha detto...

@Tiziana
io ho parlato dei mezzi a disposizione di chi interviene nei sopralluoghi.
Il caso ebbe poi una risonanza mediatica fuori dall'ordinario, la ricerca dell'assassino si rivelò meno semplice di quel che poteva sembrare, e allora sì che vennero messi di mezzo i RIS e i viaggi in America.
Però dopo, a posteriori.
Sai quanti cadaveri vengono trovati, quanti morti ammazzati, in tutta Italia?
I sopraluoghi non vengono fatti con il luminol e come abbiamo potuto capire spesso le più banali e spicciole norme di precauzione, quelle che tutti conosciamo grazie ai telefilm americani per capirsi, non vengono messe in pratica o sono semplicemente inattuabili.
Al punto che un Paciolla qualsiasi potrebbe scattare una foto del luogo del delitto senza subire il sequestro del cellulare, e qualche altro buontempone, potrebbe decidere di girare senza parere un bel filmino amatoriale da rivendere al mercato giornalistico del macabro senso del pudore qualche mese più avanti.

tabula ha detto...

@Sabri
quelle che hai citato sono tutte stronzate indimostrabili,
al punto che la stessa cosa potrebbe dirsi anche di Melania,
che abbandonò il tetto coniugale per un anno intero, che non ha uno straccio di fotografia con la figlia al collo, che eccetera eccetera.

Come vedi, se si vuole fare il gioco al massacro delle malelingue ce n'è per tutti.

Un fatto è certo: tutto quello che si è potuto imputare a Salvatore riguarda solo e soltanto l' infedeltà coniugale e NON è provata nè provabile la mancanza di tenerezza o di amore verso la figlia.

Tanto è vero che:
1) la moglie scriveva al marito tenere lettere in vece della figlioletta, e non di certo lettere di riprovazione
2) in quasi tutte le fotografie e in molti filmati è Salvatore a tenere in braccio la bambina
3) è proprio Salvatore che minaccia il suicidio se moglie e figlia non fossero tornate a vivere con lui
(anzi, la figlia più che tornare dovreva ancora cominciare a vivere con lui)
4) in tutti questi mesi Salvatore non ha mai smesso di lottare per rivedere la figlia

Sai che c'è? E' che quando si vuole sputtanare qualcuno, ogni motivazione ogni mezzo ogni cosa è buona.
Se non saluta i familiari della moglie, tutti a trovarlo sospetto.
se li saluta, e come si permette.
se non vuole vedere il video del martirio della moglie, non ha il coraggio.
Se l'avesse guardato, sarebbe stato segnale di freddezza.

Come fa, sbaglia, e sai che c'è?

I cani rabbiosi quando han voglia di mordere, non abbisognano di tante scuse: una se l'inventano.

Tiziana ha detto...

TABULA
d'accordissimo con te.
Ho solo precisato che, quando vogliono, sanno come spendere i nostri soldi... e non è detto che sia il modo migliore.

Se vuoi, rispetto a quello che hai detto posso rincarare la dose. Posso dirti che, anche nella scuola, le risme di carte le portiamo noi insegnanti o chiediamo ai ragazzi di farlo che, nella scuola media ed elementare, sono i genitori a dover dare i soldi per acquistare la carta igienica ed il sapone. Nella scuola di mio figlio mi hanno chiesto i soldi anche per carta e toner per stampare le pagelle.
Negli ospedali la situazione è analoga. A volte viene da domandarsi perché si paghino le tasse.

Sabry ha detto...

Tabula,bravissima!Ma sai cos'è?che la gente ormai si è fissata e ha sentito solo quello che hanno detto i Rea,e quindi è troppo facile sentire una campana,mentre l'altra famiglia non viene presa neanche in considerazione,ti ricordi quando Vittoria Parolisi disse in tv che Vittoria chiamava il papà al telefono e voleva sapere quando tornasse?subito fu smentita da Michele Rea che obbiettò dicendo che la bimba era troppo piccola per esprimersi,peccato che lei sappia parlare e anche bene,visto che è cresciuta!

ENRICO ha detto...

Meglio che non intervengo se no va a finire che rincaro la dose e va tutto a pu..ane ( come Parolisi !!!)

Cerchiamo di riprendere le fila del discorso anche se diventa sempre più difficile rimanere obiettivi senza farsi prendere dalla collera

Mai visto un caso più "farsa" di questo !

Tiziana ha detto...

Sì ENRICO
è un caso "farsa" ma è una realtà, purtroppo, che ci sia una persona in carcere a fronte del nulla e una bambina che, da altrettanto tempo, non vede suo padre.

E ha ragione Manlio Tummolo,
meno male che questo dovrebbe essere un processo con il rito abbreviato!
Ben venga che il gup faccia tutti gli approfondimenti necessari ma, secondo me, questo è un classico caso in cui l'imputato avrebbe potuto rimanere tranquillamente ai domiciliari, quanto meno ora che non c'è più alcun rischio di inquinare le prove.

ENRICO ha detto...

@ Tiziana

spero ardentemente che gli inquirenti (ed i loro periti) siano solo degli incapaci disrganizzati perchè se,al contrario, non lo fossero e tutto l'impianto accusatorio fosse costruito per proteggere "qualcuno" o "qualcosa" temo che la Tommolini potrà fare ben poco. Se non niente addirittura .

Anonimo ha detto...

D'accordo, Imma e meglio se rimane a casa..... Che figura. Vestita come una..... a raccontare stupidagini che non interessano nessuno. Che vergogna. Voleva 5 minuti in televisione e basta. Intanto Parolisi continua a stare dnetro, la bambina continua a stare senza padre. E qualsiasi cosa faccia sbaglia. Si gira e allora Oddio si e girato, non si gira e allora e freddo. Non guarda il video e un crudele, lo guarda e idem.

Manlio Tummolo ha detto...

Su "www.diritto.it" si trovano elencati i vari casi e forme di custodia cautelare. Peccato che, nell'articolo, non si faccia qualche esempio concreto di violazione delle norme e di decisioni, anche recenti intanto della Corte Costituzionale, quindi di seguito della Corte di Cassazione, sul fatto di detenere in carcere imputati, per giunta senza specifici elementi indiziari coerenti, tali da giustificare tale detenzione. Ora le due Corti avavano sentenziato che gli imputati, non colpevoli di reati mafiosi, avrebbero potuto usufruire di arresti domiciliari. E, nondimeno, notiamo che nei casi Parolisi e Misseri, gli imputati sono chiusi in carcere, ormai da oltre un anno e mezzo Sabrina Misseri, da oltre un anno Parolisi e Cosima Serrano. Per soprammercato, si dice pure che le carceri sono strapiene e che bisogna concedere amnistie, indulti e perdoni: magari ai criminali confermati in via definitiva sì, ai semplici imputati no. Mi pare che vi sia alquanta confusione nella faccenda.

carla ha detto...

buonasera a tutti,a volte penso che si confondono le cose una è la giustizia ,l'altra è la carneficina....
purtroppo nell'uomo c'è il bene e il male,dipende da ognuno di noi a cosa si vuole dare il valore.....
l'uomo può essere molto sensibile alle ingiustizie ,come può essere assetato di sangue in nome della giustizia illudendosi di fare una cosa giusta e pensando di allegerire o giustificare il rimorso,invece sarà solo una maschera,ma il rimorso non è altro che un cancro della nostra anima,che lavora silenziosamente e quando ci si accorge di averlo è troppo tardi......
concludo l'uomo sa fare tanto bene,come tanto male,dipende dall'individuo da che parte vuole stare e non ci sono scusanti,se potesse esser stato influenzato o meno,dipende da che appettito appartiene.....saluti

Tiziana ha detto...

ENRICO
speriamo e speriamo che quell'eventuale qualcuno o qualcosa non voglia proprio Parolisi in carcere.

Sì Manlio Tummolo,
non si capisce con quali motivazioni vengano negati i domiciliari, previsti per legge. Eventualmente, se proprio devono concederli, lo fanno nei confronti di chi viene colto in flagranza di reato (v. Tuccia, e lì sì che c'è il rischio di reiterazione del reato).
Mah, sembra che il mondo vada alla rovescia!

anna ha detto...

riprendiamo un attimo il filo del discorso del condominio.......dove vivevano i coniugi parolisi....
ci sono i coniugi mantovani e federici mai interrogati nonostante parolisi li indicasse come amici che frequentavano....c'è poi il marito di sonia che importunò melania, ma c'è anche il quarantenne vicino di casa che faceva la corte a melkanbia e questo melania stessa lo svcelò alla cognata francescA oltre che al marito,c'è anche l'inquilino che vide mele salutò melania sul pianerottolo.....perchè tutte queste persone non sono state mai ascoltate e attenzionate comebisogna fare in una inchiesta seria?è mai stato chiesto l'alibi a queste persone?

PERCHèLE COPPIE VICINE DI CASA HANNO AVUTO LA NECESSITà DI FARE UN INCONTRO A CASA DI SONIA ?CHE COSA DOVEVANO CONCORDARE'che cosa dovevano depistare'?

sonia ,paciolla e i rea quali versioni hanno concordato da dire agli inquirenti?

come fa il padre di melania aricevere a casa suaq sonia il cui marito ha moletstao melania e il paciolla che è più traditore di parolisi e ha messo incinta anche l'amante e si è separato dalla moglie?
il paciolla dopo tutte le menzogne che ha detto è sicuro che non ha mentito sulle foto scattate a ripe?

Mimosa ha detto...

@ Anna
riguardo le "foto scattate a Ripe", io tempo fa ho supposto che il Pac le avesse fatte con il telefonino "dedicato" all'amante. Quando ha consegnato i suoi due telefoni e quello della moglie agli investigatori, chi dice che ci fosse anche "quel" cellulare?
Lo teneva ben nascosto ... come d'uso frequente ...

Mimosa


@ ENRICO
nell'altro articolo ti ho postato due link per rintracciare i testi delle due Ordinanza a firma del Gip Calv

tabula ha detto...

@Mimosa
niente di più facile dato che a suo dire quel pomeriggio ERA con l'amante.
Piuttosto, perchè mai correre a casa per cambiarsi d'abito e non precipitarsi subito in aiuto di un Parolisi disperato con la moglie scomparsa?
Era già nei pressi, o sbaglio?

Solo questo avrebbe dovuto essere sufficiente ai Rea per non riceverlo in casa.

Il Paciolla NON aiutò immediatamente la persona che lo chiamò per chiedergli di aiutarlo a trovare la moglie: nonostante fosse già nei paraggi preferì perdere tempo a cambiare look.

Mi domando cos'avesse la sua divisa affinchè non potesse essere mostrata al pianoro: sarà anche vietato per una guardia carceraria mostrarsi in divisa al di fuori dei luoghi di lavoro, ma un'emergenza è un'emergenza.

tabula ha detto...

@Manlio
tu l'hai scritto

"le due Corti avavano sentenziato che gli imputati, non colpevoli di reati mafiosi, avrebbero potuto usufruire di arresti domiciliari."

Quindi chi non ne può usufruire..

è logica matematica, mica un'opinione!

anna ha detto...

per tabula
paciolla quel pomeriggio fece una cosa strana andò da frazione colle che era a 1km e 200 mt da san marco a folignano prese la moglie e ritornò a san marco,

perchè ha fatto questa manovra?
di tutte le persone presenti a san marco molte di villa pigna frazione di folignano, chi può essere coinvolto nel rapimento e uccisione di melania?

la sorella di alfredo sirocchi marito di sonia, ha metito quando ha detto che non conosce parolisi?è possibile di tutte le gite fatte insieme al fratello lei non abbia mai visto parolisi?

io ritorno all'avvocato gionni che sta coprendo i suoi amici di folignano e nongli interessa assolutamente trovare la verità anche perchè se parolisi non è stato qualcuno intelligente nell'indagare chiederà ai suoi amici sonia e il marito della presenza del loro dna sulle mutande di sonia....

io sono convinta che la moglie del paciolla sappia delle foto fatte dal marito e allora parli visto che non solo l'ha tradita ma ha messo anche incinta l'amante.......certamente non è giustizia se si condanna un innocente........

ritornando al figlio del giorgi drogato e arrestato,il figlio presente al pianoro di san marco, ecco lui poteva avere a disposizione le siringhe da conficcare nel petto di melania, se andiamo ad analizzare tutte le persone presenti a san marco di ognuno troveremo un lato oscuro da poter sviluppare......

c'è la certezza della posizione del telefono di sonia mentre telefona amelania?perchè il suo cellulare aggancio nel momento della telefonata non la cella telefonica di folignano ma di colle san marco.dove era in realtà sonia mentre chiamava melania? perchè lei parla di un solo sms inviato a melania mentre dai tabulati risultano due sms chi fece il secondo?il marito?

come si fa ad accetare come alibi del marito di sonia che dormiva al lavoro.........ma CI HANNO PRESI TUTTI PER SCEMI.,......

controllerei anche il comdomino che si era invaghito di melania e che la corteggiava .....circostanza raccontata da melania stessa a francesca sorella del parolisi e al marito stessa.......oltre ad alfredo che la importunò........

Anonimo ha detto...

il fatto che Paciolla avesse un telefono dedicato è tutto da dimostrare. ma anche l'avesse avuto dov'è la certezza che abbia fatto delle foto? ..tra l'altro è un dato di fatto che fosse buio..quindi non c'era
possibilità di scattare foto..ma anche se ci avesse provato nessuno se ne sarebbe accorto? soprattutto il fratello di Melania che era con lui? sicuramente non gli avrebbe fatto molto piacere vedere questo individuo maneggiare sul cellulare per riprendere quel povero corpo straziato!
infine lo stesso Parolisi ha ammesso di aver fatto confusione con le foto dei giornali
cloe

Tiziana ha detto...

CLOE
nessuno ha detto che sicuramente Pac abbia fatto le foto con un telefono dedicato, era solo un'ipotesi. Quanto alla storia del buio mi è sempre sembrata una giustificazione un po' strana. Il cadavere viene segnalato all'ora di pranzo, come mai Pac sarebbe arrivato con il buio? Il 20 aprile, a quella latitudine, il sole sarà tramontato circa alle 19.45 (ho guardato il calendario del 2013 con latitudine Roma, tramonto 19.56). Penso che Michele e Pac siano arrivati prima delle 8 di sera a Ripe.
Poi magari le foto potrebbe averle fatte in un altro momento...

Anonimo ha detto...

ecco potrebbe averle fatte in un secondo momento..il condizionale è d'obbligo..sono pure ipotesi

cloe

ENRICO ha detto...

@ Cloe

ctz "ma anche l'avesse avuto dov'è la certezza che abbia fatto delle foto? ..

...e dov'è la certezza che NON le abbia fatte ?

In fondo Parolisi dice in prima battuta di averle viste sul cellulare di Paciolla.

solo DOPO che l'amico fraterno ha dato in escandescenze per questa dichiarazione, Salv si è visto costretto a correggere il tiro e dire che forse si era confuso.. con le foto viste invece sul giornale ,

Io non ho mai creduto a questa - chiamiamola - " rettifica"

Perchè Salv.avrebbe dovuto mentire ?

Che motivo aveva per affermare di aver visto le foto sul cellulare dell'amico piuttosto che su un giornale ?

Non ci dimentichiamo , tra l'altro, che parecchi mesi dopo, quando le acque si erano calmate ed il caporalmaggiore era ben "custodito " una Tv privata se n'è uscita con un bel filmato del corpo di M nel luogo del delitto.

Chissà QUANDO e chissà CHI ha fatto quelle riprese

@ MIMOSA

non dubitavo che me l'avresti dato tu il link !!!!

Grazie

Anonimo ha detto...

quindi la presunzione di verità deve valere solo per Parolisi? chi ci dice che non le abbia fatte? e dove sono le prove, scusa? ma il vero presupposto di questo blog non era quello di attenersi ai fatti?
chi ha fatto il filmato? voi lo sapete? ne avete la cetezza..io no
cloe

Stefania ha detto...

Un'indagine svolta con il paraocchi. Quello che temo è che nel caso Parolisi riesca ad uscire da questa vicenda, se gli inquirenti sapranno ammettere di non avere prove a suo carico, se sapranno ammettere che tante cose che si potevano fare non sono state fatte per imperizia o per mancanza di risorse (ma questo è un altro discorso), ecco se dovessero decidere per un Parolisi libero, sarà troppo tardi per compiere alcune altre analisi. Tabulati telefonici non piu' disponibili, esami sul cadavere di Melania (in particolare sui capelli, come auspicato da Annika) ...... Perchè non ammettere di aver preso una sonora cantonata indagando solo in un'unica direzione?

Stefania

Annika ha detto...

@ Cloe

tu hai perfettamente ragione. BISOGNA ATTENERSI AI FATTI. Atteniamoci allora.

C'e' una donna donna che viene trovata morta in un bosco isolato ma non troppo, in quanto trafficato e controllato da militari di vedetta proprio nella presunta ora della morte. La donna non presenta segni di sequesto, di tortura, di stupro, eppure nel suo canale vaginale viene trovata la prva provata di un recentissimo rapporto sessuale non riconducibile al marito ne' ad un orario precedente la presunta morte. Stando all'autopsia, inoltre, la donna non era mai sotto effetto di stupefacenti, essendo l'unico che spiegherebbe l'inghippo rintracciabile non prima di un mese dal decesso.

I fatti sono inspiegabili se non presumendo che:
1. o la vittima era consenziente fino alla fine (il che e' possibile ma ASSURDO, ovvero perche' M era consenziente?);
2. o era drogata con GHB;
3. o una seconda autopsia post riesumazione possa rivelare FATTI passati inosservati durante la prima (puo' succedere).

@ Stefania

Si, piu' il tempo passa e piu' l'esame della ricrescita dei capelli potrebbe non rivelare il GHB. E' triste ma e' cosi'. Se pero' Parolisi dovesse uscire indipendentemente dalla riesumazione del corpo, resterebbe una gigantesca ombra non su Salvatore, ma su Melania stessa, proprio per via della mancanza di tracce di stupro e della presenza di Sg nel suo corpo, in quanto rimarrebbe per sempre il dubbio se il rapporto sessuale da lei consumato sia stato "voluto" (consenziente) o "indotto" (GHB)...

Un bel grattacapo, non trovi?

Ciao, Annika

Stefania ha detto...

Hai perfettamente ragione Annika.

Se S.P. riuscirà ad uscire legalmente assolto da questa vicenda, rimarrà sempre l'amaro in bocca:

- per l'ingiusta detenzione (peraltro durata troppo, troppo tempo);

- per non aver permesso ad una bambina di godere del bene piu' prezioso, quello di un genitore;

- per non aver permesso ad un padre di essere tale;

- per il tempo perduto che probabilmente renderà ridotte al lumicino le possibilità di chiarire se Melania era consenziente o meno;

- per il tempo passato che renderà impossibili e/o inutili determinate nuove analisi (riesumazione del cadavere compresa ma anche tabulati telefonici ed alibi di persone che portebbero essere state a vario titolo coinvolte);

- Infine per la povera Melania, che rapporto consenziente o meno, è stata uccisa senza un perchè che possa un giorno essere raccontato alla figlioletta;

Resta per me motivo di disgusto comprendere che per alcuni sia piu' importante avere "un colpevole qualsiasi" e non "il colpevole" perchè indagare seriamente potrebbe far emergere quel che non piace, cioè che Melania era una donna, con pregi e difetti, con virtu' e manchevolezze.

Una persona umana che si è teso a santificare, sacrificando per questo motivo il legittimo desiderio di conoscere la verità. Quella vera, intendo.

Stefania

Anonimo ha detto...

scusa Annika, perchè parti dal presupposto che io non sia convinta dei fatti che hai or ora rammentato? sfondi una porta aperta, condivido ...ed è proprio in nome di questi FATTI che credo sia necessario prendere le distanze dalle supposizioni e da ciò che non è provato o documentato
cloe

PINO ha detto...

@ CLOE
Sono giunto un'ora fa, da un breve soggiorno fuori sede, ma in tempo per leggere gli ultimi commenti scritti in questo blog, compreso i tuoi, che mi è apparsi ingiustamente critici.
Premettendo che nel nostro forum, NON ESISTE NESSUNA PRESUNZIONE, in genere, ed in particolar modo per quanto riguarda il caso Rea, posso assicurarti che tutta la "letteratura" sviluppata a tale proposito, è stata basata scrupolosamente SUI FATTI, e. di conseguenza, ogni ipotesi, formulata dagli utenti ha avuto per genesi tale comune impostazione: e questo dovrebbe esserti chiaro, se è vero che hai seguito i dibattiti, ed averli LETTI CON ATTENZIONE NON TENTENZIOSA.
Se, per ragioni che non mi riescono chiare, l'indirizzo garantista e di giustizia adottato dal titolare e dagli utenti di questo spazio, non ti fosse congeniale, puoi sempre scrivere in altre pagine site nella vasta rete internet.
Nello stesso tempo, nessuno ti vieta, anzi saresti la benvenuta, se la prosa da te usata fosse più garbata e meno spigolosa: puoi esprimere le stesse idee in modo diverso, e senza quell'astio che si intuisce fra le righe.
Con molta cordialità, PINO

Anonimo ha detto...

di grazia, signor Pino, dove sarei stata astiosa?

cloe

Pino ha detto...

p.s. err. corr."sono" apparsi Pino

Anonimo ha detto...

anzi, signor Pino, io accetto l'orientamento garantista, eccome se lo accetto, tant'è vero che l'ho richiesto anche per Paciolla, oltre che per Parolisi..credo che non si debbano mai usare due pesi e due misure

cloe

PINO ha detto...

@ CLOE
Inutile prolungarci sterilamente in un contraddittorio senza uscite.
Ti ritengo abbastanza intelligente ( da come e cosa scrivi), per non averne individuato il "dove".
Chiuso l'argomento. P.

Annika ha detto...

@ Cloe

siamo d'accordissimo sui fatti, ma benche' io non faccia ne' ami le ipotesi e mi astenga dall'intervenire quando e se vengono postate, non mi permetto di dire ad altri di non farle. Questo non e' il mio blog, ne' il tuo. E non credo stia a te pronunciarti in materia. Se proprio non le sopporti, ignorale.

Ciao, Annika

Stefania ha detto...

Peraltro le ipotesi mi parevano state fatte non per accusare un Paciolla o chicchessia, ma solo per sottolineare che l'accanimento del quale è stato vittima Parolisi poteva essere riservato ad altri individui presenti sulla scena del crimine e/o comunque legati alla vita di Melania, se solo le indagini degli inquirenti avessero preso un'altra direzione (magari altrettanto monocorde).

Non credo quindi l'intento fosse quello di sparare cavolate oppure istigare il dubbio sulla estraneità dei fatti di chicchessia ma solo sottolineare che Parolisi ci è finito dentro con tutti e due i piedi, ma poteva capitare a chiunque.

Stefania

Anonimo ha detto...

io non ho detto ad altri di non fare ipotesi..ho soltanto sottolineato che solo di ipotesi si trattava e non di fatti..se poi è vietato dissentire ne prendo atto..
cloe

Anonimo ha detto...

e cmq se Massimo , e solo lui, mi dirà che sono stata inopportuna , vedrò di regolarmi di conseguenza..ma nessuno può impedirmi di esprimere liberamente un mio pensiero in un libero blog..a meno che io non sia stata offensiva e sgarbata

cloe

Annika ha detto...

@ Cloe

non sei stata sgarbata o offensiva, pero' hai scritto:

"ma il vero presupposto di questo blog non era quello di attenersi ai fatti?"

I fatti li abbiamo gia' esposti, analizzati, sviscerati e fatti a brandelli. E per fatti intendo I FATTI COSI' COME ESPOSTI DA TAGLIABRACCI, OVVERO QUELLI CHE PORTANO LA SUA FIRMA SULL'AUTOPSIA. Cio' non toglie che qualcuno possa decidere di rileggere le carte e voler anche porsi qualche domanda...

LucaP ha detto...

Leggo che nuovamente è stata tirata in ballo la questione delle presunte foto scattate da Paciolla sulla scena del crimine. Personalmente non ho un'opinione certa a proposito, in quanto ritengo possibile sia che Parolisi abbia mentito affermando con gli inquirenti di aver riconosciuto il luogo, e non le condizioni ed il punto preciso dove si trovava il cadavere della moglie come erroneamente scritto da più parti, dalle foto scattate con il cellulare dal "fratre" Raffaele (e questa eventuale menzogna potrebbe essere anche giustificabile se si considera che in quel momento il suo riconoscimento del luogo sulla base di poche informazioni avrebbe potuto destare sospetti immediati), sia che Paciolla abbia scattato effettivamente quelle foto. Bisogna infatti tenere presente che Paciolla e Michele Rea sono giunti sulla scena del crimine quando era ancora chiaro e Paciolla avrebbe potuto scattare le foto in un momento in cui si trovava distante dal fratello di Melania. La possibilità inoltre che avesse con se un cellulare dedicato all'amante potrebbe anche giustificare la smentita. Ma questo purtroppo noi non possiamo darlo per certo, possiamo solamente azzardare ipotesi, perché comunque la questione rimane dubbia.

Ma rimane dubbia soprattutto la posizione di Paciolla stesso non tanto come persona informata dei fatti quanto come persona sospettata dagli inquirenti nelle prime fasi investigative.

Se si rilegge l'Ordinanza del GIP Cirillo alle pagine 181 e 182, si può notare come in sole 39 righe vengano sbrigativamente liquidate le attività investigative svolte dagli inquirenti su piste alternative, quelle definite a 360° (Celsius o Fahrenheit non si sa), a quella che vede Parolisi come l'assassino della moglie.

Ci si può accorgere allora che la questione dei tre operai macedoni viene riassunta in questo modo:
"..., sono state eseguite perquisizioni presso un cantiere dove lavoravano alcuni extracomunitari visti sul pianoro di S. Marco il pomeriggio del 18 aprile, senza esito;...".

Ma come?! Perché non è stato scritto che i tre operai sono stati iscritti nel registro degli indagati, procedendo poi al sequestro dell'automobile, alla perquisizione domiciliare e, obbligatoriamente, all'apertura di un fascicolo penale? Perché oramai sappiamo che un fascicolo nei confronti dei tre operai è rimasto aperto sino alla vigilia della penultima udienza del processo. Ma non sappiamo quali atti di indagine fossero inclusi in quel fascicolo, se gli stessi atti di indagine si trovino parallelamente anche nel fascicolo contro Parolisi. Anzi, il fatto che sino a pochi giorni fa la posizione dei macedoni, che sono subito risultati estranei ai fatti, non fosse stata archiviata lascia pensare che si sia voluto tenere aperto il procedimento per far si che quegli atti non confluissero in quelli portati dalla Procura nel procedimento contro Parolisi.

Continua ....

LucaP ha detto...

... Continua

Ma allora, procedendo nella lettura delle pagine 181 e 182, emerge un'altra stranezza che riguarda invece Paciolla. Non viene assolutamente detto che la guardia carceraria (che prestava servizio a Marino del Tronto, che ha al suo interno una delle più importanti sezioni del 41bis, dove sono ospitati carcerati eccellenti e tra questi anche un famoso cliente dell'avv. Gionni), è stata sottoposta ad indagini in quanto la sua posizione e le sue testimonianze avevano fatto sorgere dei sospetti, soprattutto relativamente alla sua presenza a frazione Colle negli orari cruciali degli eventi. Perché Paciolla è stato "attenzionato" proprio per queste anomalie e per le sue dichiarazioni risultate poi mendaci, non perché Parolisi abbia mai sollevato dubbi su colui che riteneva un amico (checché ne dica Remo Croci in televisione).

Possiamo allora escludere che anche nei confronti di Paciolla sia stato aperto un fascicolo penale? Fascicolo che potrebbe contenere atti di indagine che non si trovano nuovamente in quello contro Parolisi, togliendo in questo modo alla difesa ma anche al GUP la possibilità di considerarli nel giudizio e nel patrocinio del proprio cliente?

E questo sospetto viene acuito anche dal fatto che Paciolla, a differenza di Parolisi, sin dai primi giorni si fa assitere da un legale (avv. Tommaso Pietropaolo). Per di più Paciolla si fa accompagnare dal legale in Procura ad Ascoli il 9 maggio, cosa non prevista per l'audizione di una persona informata dai fatti ma solamente per chi è iscritto nel registro degli indagati (chiaramente non ho la certezza che il legale sia entrato nell'ufficio del procuratore durante l'audizione, ma il sospetto rimane).

Viene allora proprio da pensare che Paciolla sia stato effettivamente sottoposto ad indagine formale con l'apertura di un fascicolo separato che non sappiamo assolutamente se sia stato poi archiviato.

Sono poi i comportamenti successivi di Paciolla a far aumentare i sospetti. La questione dell'amante che lo avrebbe scagionato (ma stiamo parlando della stessa amante dalla quale ha poi avuto un figlio che sembra però abitasse vicino a Napoli?), le minacce su Facebook dell'inizio di giugno 2011 (denunciate sempre dallo stesso avv. Pietropaolo), nonché la prolungata licenza dal lavoro per malattia (stress psicofisico causatogli dalle recenti vicende sembra abbia così motivato Paciolla). Non sappiamo neanche se abbia mai ripreso servizio a Marino del Tronto o se ne sia andato subito in Campania con l'amante, cosa che porterebbe a sospettare che per lui era meglio cambiare aria e non farsi più vedere sul posto di lavoro.

Concludo tornando alla questione delle fotografie. E' possibile allora dare maggior credito a Paciolla rispetto a Parolisi, atteso che in fatto di menzogne ed atteggiamenti sospetti il primo non sembra inferiore al secondo?

LucaP ha detto...

Massimo

Nel tuo articolo hai sollevato il sopracciglio su Serafino Giorgi e sul figlio Alessio "Ciccio" Giorgi ed allora sono andato a rileggermi l'Ordinanza di Cirillo nella parte che riguarda i Giorgi per vedere se tutto quadrava o qualcosa poteva destare effettivi sospetti.

Come hai scritto tu, Serafino Giorgi è di Villa Pigna, frazione di Folignano. E' quindi logico pensare che conosca bene il Pianoro di Colle San Marco, località molto frequentata dagli ascolani nella stagione primaverile ed estiva. E' anche logico pensare che sappia bene che le comitive di ragazzi si concentrino soprattutto nella zona del campo sportivo che si trova davanti al chiosco di Ranelli.

Eppure Serafino Giorgi, che arriva al Pianoro verso le 14.30, quindi quasi contemporaneamente ai Parolisi, forse leggermente prima o subito dopo, sul Pianoro si perde.
Si mette a girare nella zona residenziale dove c'è il Sacrario e le famose antenne, arriva di nuovo sulla strada provinciale e anziché svoltare subito verso il chiosco ed i campi sportivi, va avanti sino al bivio della stradina che arriva dal campeggio scoprendo solamente allora che è a senso vietato. Cosa fa a quel punto. Retromarcia e torna indietro passando nuovamente davanti al bivio che porta da Ranelli ma senza fermarvisi. Prosegue difatti sino da Segà e poi da lì sino al bivio con via Martiri della Liberta che finalmente può imboccare per arrivare da Ranelli. Molto strano no, per uno che sicuramente al Pianoro vi è stato tantissime volte?

Ma le stranezze non finiscono qui. Perchè una volta passato davanti al chiosco si dirige verso i campi da tennis e nuovamente fa retromarcia fermandosi poco prima del chiosco stesso.

Stando alle dichiarazioni del figlio, quest'ultimo in quel momento si trova a poche decine di metri da lui, ma il padre non lo vede. Ed allora decide di chiamarlo al telefono. Cosa si siano detti in quel momento non si sa (erano circa le 14.45, ora in cui pressapoco Melania e Salvatore sono alle altalene e Melania stessa stava per allontanarsi secondo quanto dichiarato da Parolisi). Ma in ogni caso decide di non incontrare il figlio e si allontana dal Pianoro. Si badi bene che passa proprio davanti al punto in cui doveva trovarsi Alessio Ciccio Giorgi. Ma allora perché era andato sino al Pianoro? Non poteva telefonargli da Villa Pigna come hai scritto tu?

A pensar male viene quasi da sospettare che oltre alla Sirocchi ed alla Sturba ci fosse anche qualcun altro interessato a controllare cosa facessero i Parolisi ed in particolare Melania. Ma anche che o Serafino o Alessio Giorgi non abbiano raccontato proprio la verità.

Che poi Alessio Ciccio Giorgi sia proprio quell'Alessio Giorgi arrestato nel corso dell'Operazione Record e Gas non possiamo saperlo. Potrebbe anche essere un suo omonimo ben conosciuto tra le persone di Folignano (potrebbero anche essere la stessa persona però), ma la strana coincidenza rimane.

Sabry ha detto...

A TUTTI

Da fonti molti vicine e sicure posso assicurarvi che Salvatore Parolisi sta molto male....

chi mi ha detto queste cose è molto affidabile.

Baci a tutti,siete un blog stupendo!vi seguo sempre!

ENRICO ha detto...

Scusa CLOE, non capisco il tuo appunto “ ma il vero presupposto di questo blog non era quello di attenersi ai fatti?

Certo. Hai detto bene : “, attenersi ai FATTI “. Per poi formulare delle ipotesi. in conseguenza dell’interpretazione degli stessi

Del resto non è quello che fa anche la Procura ? O meglio che avrebbe dovuto fare la Procura ?
La quale, a dir il vero, è andata ben oltre perché ha ipotizzato un Salv. colpevole ed ha esposto un teorema accusatorio trascurando alcuni FATTI essenziali.

Mi sembra inutile ripeterne l’elenco visto che segui il blog da molto tempo

@ Sabry

"sta molto male" in che senso ?
Psicologicamente o fisicamente ?

Sabry ha detto...

Enrico psicologicamente è molto provato,e in alcuni momenti sembra addirittura rassegnato,come se non avesse la forza di combattere...

per quanto riguarda la figlia dice testuali parole:"me l'hanno tolta"....

Anonimo ha detto...

@Lucap
Cloe non afferma di prendere per vero quello che afferma Paciolla in merito alle fotografie, ma neppure di prendere per vera l affermazione di Parolisi come alcuni stavano facendo. Attenersi ai fatti significa affermare le cose una volta accertate per vere. In questa diatriba non sapendo chi mente non e' corretto credere ne all'uno ne' all'altro.
Francesco

ENRICO ha detto...

@ Sabry

sono convinto che l'aver rimandato il processo a settembre ( con la scusa che le perizie hanno bisogno di molto tempo) ed aver così prolungato il periodo di custodia cautelare è una "mossa" finalizzata a far crollare l'imputato sperando che confessi.

Un sistema barbaro, molto utilizzato qui da noi in Italia.

Solo i poveri cristi ne "beneficiano" largamente. I "potenti" invece ne sono pressocchè immuni.

Sabry ha detto...

Enrico,è veramente indegno soprattutto non fargli vedere Vittoria,se dovevano rimandare così tanto avrebbero fatto meglio a dargli i domiciliari,ma già una volta glieli hanno negati e quindi sarebbe inutile fare una seconda richiesta

ENRICO ha detto...

@ Francesco

Nessuno ha preso per VERA l'affermazione di Salv. a proposito delle foto sul cellulare di Paciolla.

Ma io vorrei sapere quali elementi abbiamo per definirla FALSA

Perchè Salv. è bugiardo per definizione ?

Se è per questo, anche Paciolla non è da meno.

Dunque, visto che si ha a che fare con due personaggi non propriamente trasparenti e lineari è legittimo sospettare di Salv. ma è anche altrettanto legittimo sospettare del Paciolla, non ti pare ?

non capisco quindi la polemica sollevata da CLOE.

tabula ha detto...

@Sabri

non ha tutti i torti Parolisi.
gliel'hanno proprio tolta la figlia.

e la sua è disperazione, alla faccia di chi vorrebbe farlo passare per un padre poco affezionato.

Annika ha detto...

Giusto ENRICO. In fondo, chi ha detto la verita' in questa storia?

Sabry ha detto...

tabula,infatti,non si fa altro che parlare di quello...la persona che me l'ha detto è molto vicina..

tabula ha detto...

Tornando al discorso foto sul cellulare,
è ovvio che non sia possibile dirimere la questione se a mentire sulla presenza delle stesse sia stato Parolisi a Paciolla.

Diciamo zero a zero e palla al centro?

La bilancia non.. poteva sbilanciarsi a favore o contro nessuno dei due solo fino a quando è saltato fuori un FATTO: l'esistenza di un video girato sulla scena del ritrovamento di Melania.

Chi ha girato quel video da un cellulare? ovviamente non lo sappiamo.

Ma chi ha parlato per primo di immagini riprese col cellulare?
Parolisi, riferendosi a ciò che gli avrebbe mostrato Paciolla.

Non sarebbe una ben strana coincidenza, volendo vederla come tale?

O dobbiamo pensare che qualcuno degli investigatori sia stato così poco onesto da pensare di ricavare soldi facili vendendo il video del ritrovamento di un cadavere?
Io, non lo credo proprio.

la persona che si è fatta meno scrupoli nel voltare la faccia all'amico fraterno è stato Paciolla, lo stesso uomo che si stupiva del fatto che Parolisi tradisse la moglie, lo stesso uomo che ad aprile 2011 tradiva Stefania con una di Colle ma che l'ha abbandonata per un'altra di Napoli, già incinta.

Il classico esempio di fiore specchiato di virtù, che i Rea hanno accolto volentieri alla cena del Natale, impartendogli la benedizione.

Sicuramente un uomo moralmente così retto non si sarebbe mai e poi mai sognato di lucrare sul video del ritrovamento di un corpo, lasciando che passasse la bufera, decadessero i sospetti sul suo conto, ed attendendo il momento opportuno per poterlo rivendere ai giornali.

D'altro canto mi dico che se l'avesse girato qualcun altro, non avrebbe avuto senso aspettare tutto quel tempo, mesi e mesi, prima di venderlo.

tabula ha detto...

del resto questi sono indizi, ricavabili dai fatti.

sabry: abbiamo capito, Parolisi sta male.
Francamente lo davo per scontato.

Ritengo sia normale e coerente, oltre chè terribile, un padre che ama la propria figlia soffre se qualcuno gliene priva.

ENRICO ha detto...

@ Tabula,

sottoscrivo parola per parola.
Diciamo che entrambi avevano buoni motivi per mentire

Paciolla perchè non voleva che si sapesse che aveva ripreso la scena per le ragioni che hai ben individuato

Salvatore perchè - se non avesse visto le foto - avrebbe implicitamente dimostrato di essere già stato sul posto con il corpo della moglie morente o morta accato e quindi di esserne l'assassino .

Ma Salv. E' effettivamente l'assassino ?

Siccome personalmente non lo ritengo colpevole non capisco il motivo che lo avrebbe spinto a dire una bugia riguardo le immagini mostrategli dal "frate" Paciolla

Il quale, se ben ricordate, andò su tutte le furie per via di questa affermazione nonostante Salv l'avesse immediatamente smentita dicendo che si era confuso con le foto viste sul giornale.

e come se non bastasse poco tempo dopo (sempre "don" Paciolla ) rilasciò un’ intervista
nella quale prendeva drasticamente le distanze dall’amico Salv.

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2011/09/12/579254-parolisi_scaricato.shtml

Cosa che ci meravigliò non poco in quanto la reazione era ampiamente sproporzionata all’episodio

Tiziana ha detto...

Francesco
mi interesserebbe sapere chi, su questo blog avrebbe, come tu sostieni, presa "per vera l affermazione di Parolisi come alcuni stavano facendo".

Abbiamo solo ipotizzato che l'occasione l'avrebbe avuta. In particolare io ho scritto:"magari le foto potrebbe averle fatte in un altro momento". Ho chiaramente utilizzato il condizionale, come è mia abitudine. Dove sta dunque il problema?

Poi ci sono delle certezze, e tra queste c'è il FATTO che Pac. sia un bugiardo: ha mentito alla moglie, dicendo che sarebbe andato a lavorare (tanto che è uscito di casa con la divisa) ed invece al lavoro non ci è andato (non voglio dire con certezza che invece fosse con l'amante perché non so se questo sia un fatto, è soltanto ciò che lui ha detto).

LucaP ha detto...

@ Francesco

Se rileggi attentamente il mio commento potrai renderti conto che non ho assolutamente detto che Parolisi sia più attendibile di Paciolla. Ho anzi concluso che entrambi mi sembrano parimenti inattendibili. Accusare quindi Parolisi di aver mentito basandosi su quanto dichiarato da Paciolla lo trovo non onesto e lo lascio ai giornalai (oltre che agli inquirenti che si sono occupati del caso ed ai quali faceva anche comodo fare ciò)

tabula ha detto...

c'è chi sa o dovrebbe sapere chi ha girato e venduto quel video: ed è il giornale che l'ha acquistato per primo.
sempre che chi ha lo venduto non sia stato così accorto da vendere del materiale così scottante per interposta persona.

Dei due testimoni che videro il corpo quel pomeriggio possiamo escludere serenamente Michele, il fratello della vittima, e, se non vogliamo sospettare degli inquirenti, rimane Paciolla.

il pomeriggio del 20 in quanti fecero in tempo a vedere il corpo prima che venisse rimosso?

sicuramente la zona fu piena di curiosi giunti dalla vicina Villa Lempa, nei giorni successivi al ritrovamento,
ma questo accadde anche durante il pomeriggio del 20?

La polizia permetteva ai curiosi di avvicinarsi?

Tiziana ha detto...

Tabula
hai ragione e penso che se gli inquirenti volessero, in base alle luci e alle ombre, potrebbero anche risalire indicativamente all'ora in cui è stato girato il video, restringendo così, tra i presenti in quel momento, la cerchia dei possibili autori.

Anonimo ha detto...

@tiziana
in questo blog Mimosa e Tabula hanno ipotizzato che le foto le avesse fatte Paciolla con un telefonino segreto utilizzato per parlare con la sua amante.
L'ipotesi non e' realta' ma tende a portare i ragionamenti verso una direzione ben precisa.
Direi pero' che l'argomento e' ininfluente per il caso quindi se siete d'accordo finiamola qui.
Saluti.
Francesco

Manlio Tummolo ha detto...

A proposito di carcerazione preventiva, attualmente ed eufemisticamente chiamata "custodia cauterale in carcere", non capisco come mai gli avvocati della difesa, oltre a presentare i consueti formali ricorsi, evidentemente inefficaci, non ricordino con forza in sede pubblica quanto deliberato da almeno tre sentenze d'alto livello (lo stesso valga per le due donne Misseri, sicuramente ancora meno pericolose di quello che potrebbe essere Parolisi). Oppure è la stampa e la pubblica informazione che non dànno notizia di questi formali abusi contro i diritti imprescrittibili dell'uomo? Certo, essere rinchiuso in carcere non è certo una condizione positiva per nessuno, men che meno per colui o coloro su cui gravano soltanto sospetti generici, senza nessun elemento di prova significativo. D'altronde, sono tutte cose su cui poi la Magistratura dovrà rispondere anche in termini di adeguato e pesante risarcimento, ma questo per ora conforta poco. La difesa dovrebbe sottolineare in tutte le sedi opportune seguite dalla popolazione, nei termini giuridici, che la detenzione preventiva è in questi casi abusiva ed illegittima.

Manlio Tummolo ha detto...

Errata Corrige 0re 18.57:
seconda riga "cautelare" e non "cauterale"

tabula ha detto...

@Francesco
l'argomento non è esattamente ininfluente per il caso,
poichè Parolisi fu additato come bugiardo principalmente per due motivi:

1- per aver mantenuto sostenuto e portato avanti il patto di tacere ad ogni costo relativamente ai propri tradimenti, patto stretto lo stesso 18 aprile, giorno della scomparsa della moglie, con il padre della vittima, e disatteso il giorno 22 aprile dal fratello della scomparsa

2- per il racconto di quelle foto viste sul cellulare dell'amico fraterno, che l'amico fraterno negò di avere mai scattato.

(ma a mesi di distanza la fortunata coincidenza di un video del ritrovamento del cadavere)

Dopodichè ne ha messo anche del suo, e tanto.

Ma non dimentichiamo questi due capisaldi di partenza, che fanno del fedifrago mentitore genio del crimine un fedifrago giusto un pochino più sincero e un pò più fesso di come è stato dipinto fino ad oggi.

ENRICO ha detto...

@ Francesco

continuo a non capire. E' OVVIO che un'ipotesi NON è la realtà !!!

Ma ciò che hanno presupposto Mimosa e Tabula pur non essendo realtà e, soprattutto, dato che non sarebbe ASSURDO, potrebbe essere verosimile.

Dici che però" tende a portare i ragionamenti verso una direzione ben precisa"

e allora ? Cosa ci sarebbe di sconveniente ?

Anche le IPOTESI della Procura tendono a portare il ragionamento verso UNA DIREZIONE ben PRECISA..(che però non sarebbe la stessa a cui condurrebbe un altro tipo di ipotesi) ma molti, a quanto pare non se ne scandalizzano.

Hai ragione : finiamola qui perchè non so nemmeno per QUALE MOTIVO sia cominciata questa polemica.

ENRICO ha detto...

MANLIO carissimo,


non solo non comprendo il silenzio dei legali di Parolisi riguardo al provvedimento di custodia cautelare che, nella fattispecie, è platealmente illegittimo ma mi chiedo che fine abbia l’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM)

http://www.corriere.it/politica/09_maggio_21/processi_tv_codice_agcom_b587e806-4630-11de-8c01-00144f02aabc.shtml

Ps: certo che se la moglie di un noto conduttore televisivo, particolarmente attivo e "sensibile" a questo genere di argomenti, è stata nominata dal Parlamento fra i componenti dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, stiamo a posto !

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Enrico,
non seguendo programmi televisivi, ignoro se vi siano stati tentativi di informare la pubblica opinione sull'ilegittimità della custodia cautelare in carcere, per giunta così prolungata.
Per coloro che ritengono che solo in Italia le cose vadano male, consiglio di leggere oggi il "Corriere del Ticino" al seguente link:

http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/65183/usa-decine-di-condanne-per-errore.html.

Né va dimenticato che negli USA si scherza ancor meno che in Italia: in caso di omicidio si va diritti alla sedia elettrica o iniezioni letali, e poi chi s'è visto, s'è visto...
Una volta morto, hai di che protestare, tanto nessuno ti ascolta, eccetto Dio per i credenti.

Tiziana ha detto...

Caro Manlio,
non sono sicuramente tra quelli che ritengono che le cose vadano male solo in Italia, ma non ci si può nemmeno consolare con il "mal comune, mezzo gaudio".
Sono felice di non vivere negli USA dove vige ancora la barbara usanza della pena di morte, per la quale lo stato diventa esso stesso assassino.
Non per questo ci si può esimere dal segnalare le aberrazioni della nostra giustizia e, tra queste, l'uso "allegro" della custodia cautelare.

Mimosa ha detto...

Vogliamo aggiungere qualche altra delle “stranezze” di Pac? Intervistato e mandato in onda si lamenta: «non capisco perché Salvatore abbia chiamato me per primo». Me se lui era considerato l’amico-fratre a chi S. doveva rivolgersi in un frangente simile? chi voi avreste desiderato a vostro fianco? un estraneo?

Pac. si lamentò anche che S. «lo aveva messo in mezzo», rovinandogli il matrimonio ... e che per tutto quello che è accaduto ha dovuto cambiare numero di telefono e ricomprarsi il cellulare.

Ancora: per un bel pezzo fu detto e scritto che Pac ospitò Salvatore nella notte tra il 19 e il 20 aprile, e ricordo la sua faccia quando disse che “stranamente” S. uscì di casa prima delle 6 di mattina e silenziosamente perché lui non se ne accorse. Affermazione dopo diverso tempo fatta smentire dal suo avvocato (ufficialmente assunto in seguito alle minacce ricevute in FB), dai verbali nel frattempo pubblicati era lampante che Salvatore passò tutte quelle notti a casa propria e nello stesso letto prima con lo zio e poi col suocero.

Pac. fu ascoltato dagli inquirenti ben OTTO volte, fino al mese di settembre inoltrato.

Questi sono altri FATTI.

Dopo l’osservazione dei “fatti” nudi e crudi, ogni investigatore formula “ipotesi”, altrimenti che ce ne facciamo del sapere l’esistenza di Sg nel corpo di M. se qualcuno non cerca di capire come ci è arrivata?
Importante è restare coi piedi per terra e individuare ipotesi che siano aderenti ai fatti.
Gli investigatori hanno invece lavorato di grande fantasia ipotizzando un Parolisi Superman, o Speedy Gonzales, esperto di informatica e di tele radiocomunicazioni, e persino di automobile invisibile alle vedette.

Mimosa


Mimosa

Mimosa ha detto...

PS
Salvatore dormì a casa di Pac la notte del 20 aprile.

PINO ha detto...

MIMOSA, tu che conservi tutto, potresti dissipare un dubbio mai formalmente chiarito?
Cioè: Pc aveva 2 amanti?
Una a Napoli (mamma del figlio), ed un'altra abitante nei pressi di CSM, dove disse che era, al momento in cui M spariva?
E quest'ultima è stata contattata dagli inquirenti?
E l'uomo che minacciò Pac, è il marito della napoletana o di quella di Folignano CSM?
Ciao e grazie, Pino

Tiziana ha detto...

PINO
non si è mai saputo se le amanti fossero due o una. Quel che è certo è che fu il marito della napoletana ad inseguirlo e tamponarlo.

PINO ha detto...

TIZIANA
Grazie. Ma allora, come si spiega l'alibi di Pac? Forse fu fornito da qualcuna che, in realtà poteva NON ESSERE effettivamente un'amante?
Ci sono state indagini precise da parte degli inquirenti, in questa direzione, o si sarà ripetuta la farsa?
Pino

Mimosa ha detto...

Carissimo PINO
bentornato, ho letto che sei in piena forma!

Nel mio archivio purtroppo non risulta nulla riguardo al numero delle amanti del Pac.
Però mi risulta che il 7 giugno sulla sua pagina di Facebook sarebbe apparsa questa frase: “Stai attento a quello che fai” e poi si trovò l’auto danneggiata.
Per non suscitare vespai, non mi azzardo a riproporre le mie ipotesi sulla possibilità che le minacce provenissero da un marito geloso …
... come quello che in Campania gli tamponò l'auto in corsa con a bordo la donna in stato interessante.

Tiziana ha detto...

PINO
se vuoi saperne di più ecco un link:

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/03/20/683962-paciolla-amico-parolisi-investito-da-ex-marito-amante.shtml

ho estrapolato una frase da questo articolo:
"proprio l’amore per una donna conosciuta sul social network Facebook — come ha raccontato ieri il quotidiano «Il Mattino» di Napoli —, A.S., 29enne di Varcaturo, dalla quale aspetta un figlio, ha creato all’agente di polizia penitenziaria diversi problemi con l’ex marito di lei, il 34enne G.M."

Mimosa ha detto...

Grazie Tiziana
ora ho trovato questo:
è stato scritto che la donna era perseguitata dal marito da 14 mesi,
.... dunque da gennaio 2011 …
allora è la stessa o no?
ue più due a casa mia fa quatto.

Ciao
Mimosa

Tiziana ha detto...

PINO, MIMOSA

ho trovato questo riferimento:"Raffaele Paciolla, l'agente della polizia penitenziaria amico di Parolisi, ha fornito un alibi: «Ero con la mia amante – ha dichiarato a Panorama.it – quando sono stato avvertito che Melania era scomparsa». Un alibi che gli investigatori stanno verificando."
Non si riesce ovviamente a capire se sia la stessa amante, ma viene da chiedersi cosa ci facesse a Colle e di chi fosse la casa (non dell'amante se era una napoletana. Forse una casa in affitto?) Suppongo e mi auguro che l'alibi sia stato effettivamente verificato.

PINO ha detto...

TIZIANA E MIMOSA
Grazie, ho capito perfettamente.
A domani, buona notte. Pino

ENRICO ha detto...

beh, MIMOSA

mica è detto ! potrebbe anche averne avuta una "volante" , una di riserva insomma, tanto per capirci...non sarebbe poi così strano visto l'ambientino piuttosto disinvolto che fioriva da quelle parti..

Tiziana ha detto...

PINO
buonanotte.

Tiziana ha detto...

Chissà come mai della "prima" amante non si sono mai sapute le generalità. Solo per lei tanto riserbo?

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
hai ragione!!!!! :-)

Buona notte!
Mimosa

tabula ha detto...

non ho capito una cosa: la storia che P. dormì a casa di Paciolla la notte del 20 aprile alzandosi quatto quatto alle sei di mattina, è vera o no?

ma se si alzò alle sei o alle cinque, come fa a saperlo Paciolla, se Parolisi fu quatto quatto?
Forse non fu quatto quatto abbastanza e lo svegliò?

Perchè se andò via prima che si svegliasse Paciolla, difficile da parte sua affermare fossero le sei o le sette o le cinque e tre quarti.

del resto non so se Paciolla dovesse anch'egli svegliarsi presto, o se abbia cominciato subito a mettersi in malattia per la vicenda di un conoscente alla lontana così come reputava Parolisi.

PINO ha detto...

@ TABULA
Non so quale importanza può assumere l'ora in cui Parolisi andò via, di nascosto o meno dalla casa di Pac.
Siamo al giorno 21, ed il soldato è già sotto l'occhio vigile di tutti: famigliari, amici ed investigatori.
Quello che doveva succedere era già successo, e nessuno poteva cambiare nulla.
Perchè, quindi si continua a girare intorno ad un fatto che non può apportare nulla di nuovo, nè di diverso? Mi sembra estremamente inutile.
Ciao, Pino

tabula ha detto...

@Pino
Mi stai dando la conferma che Parolisi dormì a casa del Paciolla durante la notte tra il 20 ed il 21 aprile, e non durante la notte tra il 19 ed il 20 aprile.

Perchè se avesse dormito lì la notte tra il 19 ed il 20, la cosa acquisterebbe un preciso significato.

Se invece Salvatore dormì dal signor Paciolla durante la notte tra il 20 ed il 21 aprile, cioè dopo la scoperta che la moglie era morta, l'aver dormito poco e male e l'alzarsi ad ora antelucana, avrebbe una sua coerenza al di là dei sospetti.

E, come dici tu, non avrebbe cambiato nulla.

Sabry ha detto...

Ragazzi scusate ma dove lo avete letto che Salvatore dormì a casa di Paciolla?nell'ordinanza d'arresto di teramo c'è scritto che ha sempre dormito a Folignano con i Rea...così ricordo io,oppure mi sbaglio,controllate meglio

Annika ha detto...

@ Mimosa

ho letto il tuo post delle 0.22. Io che di investigazioni non ne ho mai condotte in vita mia ne' mi interessa cominciare ora, ma che di ricostruzioni post mortem ne ho fatte varie, vorrei offrire un punto di partenza non tanto sul nome del possibile assassino ma sul profiling di questa persona.

Partendo dai fatti a nostra disposizione (completi? parziali? vallo a sapere...) e dall'unico dato veramente certo dal punto di vista delle analisi, ovvero la positivita' per Sg, quest'ultima e' molto indicativa per due motivi fondamentali:

1. scagiona Parolisi a tutti gli effetti, neanche tanto per non riconducibilita' allo stesso ma per via dei tempi di persistenza e rilevabilita'.
ERGO: MA COSA CI STA A FARE SALVATORE ANCORA IN PRIGIONE???

2. sebbene la Sg persista all'interno del canale vaginale per sole 48h (max 72h???), sui tessuti la storia e' molto diversa in quanto una semen stain dura anni; tanti anni. E allora per sapere a chi appartenesse sarebbe molto piu' facile rianalizzare le mutandine di M per vedere quali DNA vi fossero oggettivamente presenti, oltre naturalmente ai pantaloni e ai collant. A volte anche in lab il DNA puo' sfuggire all'attenzione...

Inoltre la Sg ci indica un rapporto sessuale. Ora, chi doveva incontrare M da "scambiarci" chissa' cosa, compreso forse un rapporto sessuale? O forse M, vittima prescelta(perche' in caso di GHB l'omicidio e' premeditato; nessuno esce di casa con coltello e GHB per caso in tasca...), ha subito il rapporto?

Indipendentemente dalla risposta a tale quesito, a livello di profiling, gia' si possono scartare tante persone, forse bugiarde, forse con tante cose da nascondere che questa storia tirerebbe o ha gia' tirato parzialmente fuori, e le vie da seguire, data la mancanza di tracce da stupro (e uno stupro ne lascia e di molto evidenti!), sono solo due: o parliamo di un amante, o parliamo di un uomo capace di drogare, stuprare e martoriare/massacrare una donna e poi lasciarla a morire dissanguata con il pube scoperto. Quest'ultimo dato e' fondamentale, dato che il pube non e' stato scoperto per effettuare i tagli post mortem, e questo lo sappiamo sia dalle colature di sangue che dal livor mortis, il quale altrimenti avrebbe indicato un corpo completamente coperto o totalmente svestito.

Quindi, per via del pube scoperto, nel caso di rapporto sessuale con un amante o quest'ultimo si e' dovuto allontanare di corsa (e' arrivata la moglie?) o ha avuto un raptus. Nel caso invece di SI motivato ad uccidere M, quel pube scoperto rappresenta un messaggio da far arrivare chiaro e forte a destinazione. Il problema e' che l'assassino non e' un vero assassino, perche' i tagli sono imprecisi, non professionali, dati alla rinfusa. E allora?

In conclusione, partendo dai fatti i profiling possibili sono solo 2:

1. l'amante (respinto, tradito, lasciato, in preda ad un raptus, scoperto dalla moglie assassina/complice... fate voi)

2. una uomo (o piu' persone tra cui almeno un uomo) all'apparenza tranquillo e pacato, assassino alle prime armi, invaghito di M, probabilmente un conoscente, che maneggia droga, che deve (o decide di) lanciare un messaggio a qualcuno e che forse si deve incontrare con M (o si offre a farlo) per motivi "vari" (spiegazioni, ritiri, consegne... anche qui fate voi).

In entrambi i casi M conosceva il proprio assassino, tanto da accettare da lui come minimo una bevanda contenente GHB.

In nota e' significativo che sulla perizia Tagliabracci escluda l'ingestione di alcolici o sostenze stupefacenti grazie all'analisi del capello; peccato che per tali analisi non si siano aspettate un altro paio di settimane...
Mi chiedo infine se la stessa analisi di cui sopra abbia rivelato tracce di caffeina, dato che, come gli alcolici e le droghe varie, anch'essa si fissa sul capello...

Ciao, Annika

tabula ha detto...

Volevo fare una considerazione relativa alla psicologia delle menzogne nel caso dell'omicidia Rea.

Il signor Parolisi è un uomo infedele, lo sa la moglie, lo sanno i suoceri, lo sa il cognato, lo sa Valentina: e lui sa che tutte queste persone sanno.

Teniamo presente questa consapevolezza di Salvatore.

Altresì, nel momento in cui la moglie scoprì l'intestazione del cellulare della sua amante e la chiamò telefonicamente, l'amante negò ogni coinvolgimento col marito della stessa, mentre Parolisi ammise di avere intrecciato una relazione parallela.
minimizzandola e spingendo la moglie e figlia a tornare a vivere sotto il tetto coniugale sotto la minaccia di suicidio.

Quindi abbiamo un passato in cui Parolisi ammette, non nega come invece fece Ludovica, chiede alla moglie di perdonarlo e di tornare all'ovile.

Arriviamo al giorno della scomparsa: i Rea arrivano .
Durante il protrarsi delle ricerche, papà Gennaro, nella speranza di veder tornare sana e salva la figlia, si preoccupa che nel frattempo non vengano divulgate notizie sulla crisi matrimoniale della stessa, per evitare maldicenze e scandali.

A questo scopo, parla a chiare lettere con il genero imponendogli il silenzio sulle proprie manchevolezze coniugali pregresse: Salvatore promette.

Possiamo immaginare gli argomenti: salvare la reputazione della figlia nel caso di un allontanamento volontario, tutelarne la dignità al paesello, far presente che la stampa sarebbe andata a nozze scoprendo lo spiacevole segreto.

Mantenere il patto del silenzio è così importante per la famiglia Rea, che Salvatore, appena possibile, si reca in caserma per cancellare ogni traccia dei suoi tradimenti: non perchè sperasse che nessuno lo scoprisse, giacchè sapeva che tutti sapevano, ma a causa del "patto" e delle argomentazioni, più che legittime, presentategli dal suocero.

Coerentemente con la promessa fatta, Salvatore telefona all'amante ammonendola: "mi raccomando dì che io e te siamo solo amici", le domanda di cancellare il profilo facebook, e chiede ai commilitoni di tacere sulle proprie infedeltà coniugali.

(continua)

tabula ha detto...

(II° parte)

Certo, quello era il segreto di Pulcinella, e tutto quel darsi da fare per cancellare le infedeltà hanno fatto apparire Salvatore sospetto e bugiardo oltre ogni limite, però una cosa possiamo affermarla con certezza:

non sapremo MAI se Parolisi si sarebbe comportato alla stessa maniera, nel caso in cui il suocero non gli avesse imposto il patto del silenzio sui suoi tradimenti il giorno 18 aprile.

Se il suocero gli avesse semplicemente detto: "Salvatore, dì pure agli inquirenti tutto quello che sai, non preoccuparti per quello che dirà la gente, l'importante è trovare Melania viva.."
siamo davvero sicuri che Salvatore avrebbe fatto tutto quel baccano e si sarebbe dato tanto da fare per nascondere Ludovica?

Ha davvero un valore quel video dell'intervista al bosco delle Casermette in cui lui, imbarazzatissimo e mentendo anche male, nega ogni coinvolgimento sessuale con le soldatesse?

Di che cosa stiamo parlando?
Di un uomo che, in prima istanza, ammette con la moglie di avere un'amante, nonostante sarebbe stato molto più facile per lui mantenere la linea del "siamo solo amici" così come Ludovica aveva detto.

Di un uomo consapevole che tutta la famiglia della moglie era al corrente, lo erano i commilitoni e lo era anche qualche estraneo.

Di un uomo che nello smarrimento e nella confusione della sparizione improvvisa della moglie viene pressato dal suocero e gli viene estorta la promessa di non rivelare agli inquirenti la verità, affinchè "la gente non parli".

Se Parolisi ha mentito, è perchè il suocero glielo ha chiesto.

Non si può escludere l'ipotesi che avrebbe mentito comunque, ma non si può neanche considerarlo un fatto.

Anonimo ha detto...

Massimo, quel giorno c’era più gente a Colle San Marco che a Folignano; chissà in quella giornata così fredda, cosa ci facevano tutte quelle persone lassù?! ;)
Ovvio che tutti i presenti al pianoro quel giorno, andavano controllati, vecchi o giovani che fossero e con i pantaloni corti o lunghi che indossassero. Anche se a mio avviso, è importante risolvere il quesito dei dati cancellati dal telefonino. Perché perdere tempo a cancellare dei dati piuttosto che gettare il cellulare? Forse perché, se il telefonino fosse mancato all’appello gli inquirenti avrebbero intuito, che era stato gettato in quanto custodiva elementi utili alle indagini, magari anche il nome dell’assassino? Un nome che doveva essere per forza tra i contatti? Quindi si è deciso di dargli una ripulita, pensando che gli inquirenti, con il sistema utilizzato per ripulirlo, non sarebbero riusciti ad accertare che dei dati in realtà erano stati cancellati? Oppure si tratta di puro depistaggio? Tale quesito collima con il commento delle 12:34 di Annika.

In merito alle foto, che a detta di Salvatore erano contenute nel telefonino di Paciolla, anche un ingenuo come lui, avrebbe capito sin da subito che, come bugia sarebbe durata giusto il tempo necessario affinché gli inquirenti chiedessero il telefonino al caro amico. Quindi o quelle foto erano state scattate veramente o, quella raccontata è stata una scusa per far controllare agli inquirenti il telefonino di Paciolla, sul quale Salvatore aveva dei dubbi…
Quando Paciolla racconta che non può aver scattato le foto perchè al suo arrivo è già buio, non dice la verità; ci sono dei video che riprendono il momento del suo arrivo a Ripe e si vede chiaramente che è ancora giorno. Piuttosto mi domando da dove sia sbucato quel video che riprende il cadavere; gli inquirenti mentre qualcuno si divertiva a fare certe riprese cosa stavano facendo?
Per quanto riguarda le indagini, che dire? Una persona informata sui fatti alla quale il 18 stesso viene controllata la macchina; chissà, forse cercavano Melania là dentro. Si perquisisce un’abitazione al fine di tutelare la vittima; mai sentita.... inventata per l’occasione. Per finire con la custodia cautelare in carcere, che tra tutte le misure cautelari è la forma più intensa di privazione della libertà personale, in quanto si può applicare solamente quando ogni altra misura risulti inadeguata (principio di extrema ratio della custodia cautelare).
Non considerando tra l’altro che Salvatore è l’unico genitore di una bimba che non ha ancora tre anni.
La Ue con il nuovo rapporto sulla carcerazione preventiva riporta un commento del commissario europeo per i diritti umani, Thomas Hammersberg, il quale denuncia la preoccupante situazione delle persone detenute senza una condanna definitiva.
Si tratta, afferma il Commissario europeo, “di persone non ancora giudicate in sede processuale la cui colpevolezza non è quindi stabilita. Esse sono in linea di principio innocenti".

Sono persone sequestrate dallo Stato, quello stesso Stato che invece di garantirle, toglie loro libertà, dignità, affetti, lavoro e futuro.

Stella

Anonimo ha detto...

@tabula
punto di vista interessante e possibile.
Approfitto per complimentarmi per il blog e con gli utenti...vi seguo da qualche tempo e mi piacciono molto i vostri ragionamenti obiettivi.

Kris

tabula ha detto...

Non dimentichiamo che i Rea chiesero A TUTTI di mentire riguardo al matrimonio della figlia.
Non sappiamo se Sonia fu inizialmente della partita, del resto sappiamo che fu al Pianoro la sera del 18 per accompagnare l'istruttore dei cani, quindi i Rea potrebbero aver parlato anche con lei.
Sta di fatto che nella sua prima e lunga intervista Sonia parlò di due sposi talmente affettuosi tra loro che le facevano venire il diabete.
La stessa Imma, che evidentemente non era stata avvertita per tempo riguardo al patto del silenzio poichè stava a Somma Vesuviana da dove raccontò telefonicamente dei tradimenti di Parolisi, provvide a cambiare rotta durante le prime interviste dichiarando in tivù che se Parolisi avesse tradito la moglie "le sarebbe caduto un mito".
Perchè lo fece?
Evidentemente c'era un'ordine di scuderia.
La famiglia di lei ci teneva a preservare l'immagine del matrimonio della figlia.

A tal proposito, volevo domandare a quell'archivio vivente che è Mimosa la data precisa di quell'intervista di Parolisi a Ripe, per poterla confrontare con la data in cui Michele Rea raccontò agli inquirenti dei tradimenti del cognato,
per poter comprendere se le menzogne dette durante quell'intervista fossero antecedenti allo scoperchiamento del vaso di Pandora da parte di Miche Rea.

Comunque sia, una cosa è certa: quando accadono cose del genere, non bisogna dare retta a nessuno, nè amici, nè parenti, nè suoceri, non bisogna dare credito nemmeno agli argomenti più convincenti; è meglio ragionare con la propria testa e dire ciò che si ritiene opportuno dire, anche contro il proprio interesse o contro l'interesse di chi non c'è più.

Tutto il teatrino messo in piedi volto a mascherare la situazione sentimentale di Melania si è rivoltato solo e soltanto contro l'indagato, nessun altro degli altri attori che han recitato la parte ha subito conseguenze.

tabula ha detto...

@K
l'esistenza di un patto del silenzio sui tradimenti di Salvatore è un fatto.

Così come è un fatto che sia stato il suocero a proporlo ed a sollecitarlo.

Se fosse stato Salvatore, sarebbe stato un altro paio di maniche: ma non fu così.

E' un fatto che Salvatore chiese di cancellare il profilo facebook a Ludovica il giorno successivo al patto del silenzio sulle infedeltà appena stretto col suocero.

Chi non vuole vedere il nesso di causa-effetto non lo vedrà comunque, ma la consequenzialità temporale tra due fatti è evidente.

Certo, il signor Gennaro non poteva sapere, il 18 aprile, se la figlia sarebbe stata ritrovata salvata e riportata a casa: ma la sua sollecitazione al genero è quella di MENTIRE agli inquirenti, e arrivò proprio da lui.

Il signor Gennaro, forse, non sapeva nemmeno che la relazione clandestina fosse ancora in corso, se pur ormai da tre mesi solo telefonicamente.

Però da parte sua non ritengo affatto giusto calcare la mano sulle MENZOGNE del genero, quando fu proprio lui a chiedergli, in prima battuta, proprio di mentire.

Chi ha inquinato le indagini fin dall'inizio, è stato il signor Gennaro Rea proponendo quel patto al genero e pressandolo affinchè promettesse.

La cosa può essere umanamente comprensibile o no, ma è un fatto, assodato ed accertato.

ENRICO ha detto...

@TABULA

il tuo ragionamento a proposito del "patto del silenzio" è straordinariamente verosimile al punto che io, personalmente non esito a definirlo VERO.

Bravissima !

tabula ha detto...

Attendiamo la verifica di Mimosa relativa alla data dell'intervista a Ripe per confrontarla con la confessione di Michele Rea.

Se la data della famosa intervista a Ripe, in cui Parolisi mentì malissimo e spudoratamente relativamente ai rapporti con le soldatesse, dovesse risultare precedente al racconto di Michele,
avremmo una catena logico-consequenziale di mantenimento del patto del silenzio che renderebbe Parolisi un pò meno responsabile delle menzogne raccontate.

Certo, ogni individuo adulto e vaccinato deve prendersi la responsabilità delle proprie azioni.

Ma a questo punto anche il signor Gennaro Rea dovrebbe addossarsi la responsabilità dell'avere indotto e convinto il genero a mentire agli inquirenti.

Non è stato Michele Rea a sbagliare raccontando la verità: è stato suo padre a creare tutto un gran pasticcio, rallentando e indirizzando nel verso sbagliato le indagini per individuare l'assassino della figlia e creando una cappa enorme di sospetti sulla testa del genero, che in condizioni più serene e giocando a carte scoperte, forse sarebbero stati meno pesanti.

Annika ha detto...

@ Stella

si, direi che la ripulitura del cellulare e il fatto che M dovesse necessariamente conoscere il proprio assassino collimino perfettamente.

@ Tabula

il patto del silenzio lo ha rotto Michele Rea il 19 raccontando della "scappatella" di Salvatore. Chissa' perche?

Sabry ha detto...

Tabula,l'interrogatorio a Ripe di Salvatore è il 22 aprile,a Mimosa risulta?

tabula ha detto...

sei sicura della data del 19 aprile? il corpo di Melania non era stato ancora ritrovato..

tabula ha detto...

è stata Imma a telefonare il 19 raccontando dei tradimenti di Salvatore.

Sabry ha detto...

Tabula il video di Salvatore a ripe è del 22 aprile 2011...il patto è stato rotto dopo

tabula ha detto...

Ho trovato una data 21 aprile 2011 sulla confessione di Michele Rea agli inquirenti.
Mi sembra strano che proprio il giorno dopo Salvatore a Ripe mentisse ancora sui tradimenti, dato che il 21 aprile intercettò Michele subito dopo l'interrogatorio e capì dal suo evitarne lo sguardo che costui aveva parlato.

Mi sembra strano ancor di più dato che lo stesso Salvatore si precipitò immediatamente dagli inquirenti cercando di rendere deposizione, ma lamentò il fatto che non l'abbiano voluto ascoltare.

Domando quindi una datazione certa sulla consequenzialità temporale dei due eventi.

LucaP ha detto...

Il sopralluogo a CSM e poi al Chiosco di Ripe di Salvatore con gli inquirenti avviene la mattina del 22 aprile (pag.13 Ordinanza Cirillo). La prima audizione di Michele Rea è della sera dello stesso giorno (pag.39 Ordinanza Cirillo).

Stefania ha detto...

Ho trovato questo, Tabula:

http://www.youtube.com/watch?v=oMLapWMyiVQ&feature=related

Qui parla del giorno 22 .....

Stefania

ENRICO ha detto...

ANNIKA

Michele Rea era stato già interrogato il 19 ? oppure è stato sentito ufficialmente solo il 22 apr. ?

ti riporto un brano della richiesta di riesame da cui risulterebbe che i protagonisti avrebbero "parlato " : il 21 spontaneamente ( Imma) - il 22 apr. Michele Rea a.d.r.ma non se ne conoscono le risposte -il 22 Parolisi al Bosco delle casermette con tanto di filmato :

"come emerge dall'annotazione di P.G. del
21.04.2011, in pari data, alle ore 17.58, la Sig.ra Rosa Immacolata, amica di
Carmela Rea, contattava telefonicamente il Tenente Consales, rivelando di aver
appreso da un'amica – Esposito Valentina – che “Melania le avrebbe confidato
che tempo fa aveva scoperto che il marito Salvatore aveva una scheda telefonica
a lei sconosciuta mediante la quale intratteneva rapporti con una sua collega
dell'Esercito”,
dichiarazioni ribadite e arricchite di nuovi particolari nella
successiva chiamata delle ore 20.30: “Melania le avrebbe confidato che Salvatore
aveva una relazione con un'allieva, un'allieva là ad Ascoli Piceno e che lei aveva
scoperto una scheda di telefono...che lui aveva chiamato per errore Melania con
un altro numero (…) chiamò questa ragazza”>
.
( continua)
Non solo.
A titolo esemplificativo, si consideri altresì il tenore delle domande formulate a
Michele Rea in data 22.04.2011 (quattro giorni dopo la scomparsa e due dopo il
ritrovamento del cadavere): dalle stesse si evince in modo chiaro che già in tale
momento molto più di un semplice sospetto si adombrava su Parolisi.

A titolo esemplificativo, si consideri altresì il tenore delle domande formulate a
Michele Rea in data 22.04.2011 (quattro giorni dopo la scomparsa e due dopo il
ritrovamento del cadavere):[...]
( continua)

ENRICO ha detto...

( continua)
Non solo, si indagava sui tradimenti, già noti, atteso che Rosa Esposito già li
aveva rivelati il giorno precedente agli inquirenti: “Parlando direttamente con sua
sorella o con sua mamma, le è mai capitato di percepire un malessere, un
malumore di sua sorella, un disagio, un problema...” (…) “Io prima le stavo
chiedendo se avesse mai percepito che sua sorella avesse dei problemi, dei
problemi di coppia, di insoddisfazione, di gelosia” (…) “Invece dell'altro
tradimento...ma non gliel'ha confessato?” (…) “Un'allieva?” (…) “Questo è più
recente?” (…) “Che hai saputo e come l'hai saputo di questo tradimento qui con
l'allieva?”.

Soprattutto si indagavano pressantemente gli spostamenti di Salvatore
successivi alla scomparsa e precedenti al ritrovamento:
“Tutti quanti siete
venuti su?” (…) “Ha visto Salvatore?” (…) “da quello che sai o ti ha detto
Salvatore lui dal momento della sparizione della moglie a quando siete arrivati
voi alle 22:30 circa è mai tornato ad Ascoli a casa o è rimasto sempre sul posto a
cercarla?” (…) “Non gliel'hai nemmeno chiesto...” (…) “Però, quindi, ha dato
più versioni, ho capito. Senti, e quella notte quanto tempo siete stati lì?” (…) “Sì
lunedì 18, quando siete arrivati” (…) “E sei sceso insieme a Salvatore?” (…)
“Tutti e due siete scesi insieme?” (…) “Avete dormito a casa insieme?” (…)
“Nella stessa casa, quindi chi eravate la sera del 18?” (…) “Quando vi siete
svegliati Salvatore era dentro casa o non ce l'hai trovato, ti ricordi questo?” (…)
“E siete tornati su insieme?” (…) “Siete tornati su, siete rimasti sempre insieme o
Salvatore a un certo punto se ne è...” (…) “Fino a che ora siete rimasti quassù?” 14
(…) “E tu ricordi, dalla mattina a sera di essere rimasto più o meno sempre
insieme a Salvatore?” (…) “quindi non c'è stata, per dire, un'assenza tipo di due
ore, che sia scomparso, che non l'avete visto, anche un'ora, che non l'avete visto
per un'ora” (…) “Tu fino a che ora sei stato sicuramente con Salvatore una volta
tornati a Folignano?” (…) “Quindi c'era Salvatore quando ti sei svegliato?” (…)
“E che avete fatto poi, siete risaliti sopra a San Marco?” (…) “Ah ecco, è venuto
su e poi è risceso, com'è successo?” (…) E' risceso subito Salvatore?” (…) “Non
l'hai visto più” (…) “E' andato in caserma”

Annika ha detto...

Ricordavo il 19. Ne sono ancora sicura. Non so perche' l'associo ad una dichiarazione alla tele in cui MR racconta di aver abbassato gli occhi guardando il cognato, o qualcosa di simile... ne hanno dette talmente tante! Ma dall'ordinanza risulta il 22 (Luca, hai postato proprio mentre la rileggevo) quindi lasciamo perdere. Il 22 sia! A me interessa ben altro.

Annika

Stefania ha detto...

Quindi potrebbe benissimo essere accaduto che mentre Salvatore spergiurava alle Casermette di non aver avuto relazioni extra-coniugali, Michele Rea stesse contemporaneamente dicendo agli inquirenti qualcosa di diverso. Entrambe le deposizioni sono del giorno 22 ...... Quindi i due cognati potevano benissimo non essersi ancora visti.

Io mi sto domandando perchè gli inquirenti non procedono con la riesumazione del cadavere: visto che la prossima udienza è stata fissata per la fine del mese di settembre ci sarebbe tutto il tempo necessario per compiere le analisi del caso.

Stefania

LucaP ha detto...

@ Annika

Non è credibile che Michele Rea non sapesse del patto tra il padre ed il cognato. Come non è credibile avesse saputo della "scappatella" di Salvatore (ma secondo me in famiglia sapevano tutto e cioè che non si trattava di un'avventura di un giorno)solamente in quei giorni.

E' quindi verosimile che, come scritto sull'Ordinanza, abbia detto agli inquirenti di Ludovica proprio il 22, due giorni dopo cioè il ritrovamento del cadavere e quindi scaduti i termini del patto. E' che ne parla in serata mentre Parolisi continua con le sue menzogne approssimative la mattina dello stesso giorno non sapendo che sarebbe stato prontamente sbugiardato dal cognato (credo con grande soddisfazione dello stesso).

Annika ha detto...

@ LucaP

Ovvio Luca che Michele sapesse, e si sul 22 (sono perfettamente d'accordo con il tuo ragionamento). Chissa' perche' ricordo il 19, ma ne hanno dette per dirne e poi uno si confonde!

A

LucaP ha detto...

@ Annika

Difatti è lo stesso Parolisi che, avendo probabilmente parlato con il suocero e saputo che il patto non doveva più essere rispettato, vorrebbe parlarne con il procuratore Monti subito dopo l'audizione di Michele Rea. Ma lo stesso Monti gli dice "So già tutto, non c'è n'è bisogno ...." non dando quindi la possibilità a Parolisi di spiegare i motivi delle bugie. E su questo le due Procure hanno costruito tutto l'impianto accusatorio.

tabula ha detto...

Si sono visti sicuramente, Stefania, e si sono visti nel momento in cui Michele usciva dalla sala interrogatori.

Altrimenti non si spiega quell'abbassare gli occhi nell'incrociare lo sguardo di Salvatore.

A quanto ho capito, il patto del silenzio è stato mantenuto sia da tutta la famiglia Rea che da Salvatore durante il sopralluogo a Ripe avvenuto in mattinata, durante il quale, tra l'altro assai maldestramente, nega i tradimenti
così come da accordi presi con papà Rea.

Questo stato di cose perdura fino al pomeriggio del 22 aprile, momento in cui Michele Rea, interrogato da chi si dimostra informato sui fatti, non può che ammettere la verità.

Una volta svelato l'arcano, Salvatore Parolisi è immediatamente consapevole del fatto che il patto sia stato sciolto ma non gli viene più permesso ritrattare le proprie dichiarazioni.

L'avere aderito al patto di segretezza lo ha danneggiato in maniera incredibile sia nei confronti degli inquirenti che dell'opinione pubblica dandogli per sempre la nomea di bugiardo, definito addirittura e a più riprese addirittura patologico,
e a poco o nulla vale il fatto che egli si appigli ad una promessa fatta al suocero.

Ribadisco il fatto che NON sappiamo se avrebbe mentito COMUNQUE in assenza del patto di segretezza.

E, se è pur vero che fino alla data del 22 aprile tutti i Rea in blocco hanno mentito agli inquirenti senza per questo essere tacciati anch'essi come bugiardi,
Salvatore Parolisi ha pagato le peggiori conseguenze ad onta della libertà, della paternità, e della propria figura morale di uomo di parola proprio a causa dell'incauta adesione alla congiura del silenzio.

Lo stesso, con già il tradimento coniugale sulla coscienza, può darsi abbia trovato un iniziale vantaggio nel patto propostogli,
e può anche darsi abbia aderito per un tornaconto personale di notevole valore,
ma, in seguito agli eventi, questo accordo gli è costato molto caro,
ed il vantaggio gli si è rivoltato contro,
peggiorando la sua immagine pubblica con l'etichetta di bugiardo appiccicata magistralmente e a lettere cubitali accanto a quella di traditore.

Lo so, Annika, che ben altri argomenti e fatti parlano della verità.

Ma anche il susseguirsi degli eventi e delle dichiarazioni dei testimoni appartengono alla sfera dei fatti accertati.

Il continuare ad insistere sulla figura morale dell'uomo può arrivare da parte della famiglia della donna tradita,
ma l'insistere sul fatto che il genero sia un bugiardo non è affatto corretto nè rispondente a verità,
dato che proprio loro gli hanno chiesto di mentire ed hanno continuato essi stessi a farlo almeno fino a quando l'anello debole della catena ha parlato.

Questa argomentazione a mio avviso è un grimaldello per scardinare, almeno in parte, tutto quel meccanismo perverso di adombramento della figura morale di Parolisi in toto.

Annika ha detto...

@ Tabula

intendevo: "a me interessa altro che ricordare a menadito l'ennesima (centesima, millesima, esima, esima...) intervista di MR".

Ciao, Annika

Manuela1° ha detto...

ctz:
"come emerge dall'annotazione di P.G. del
21.04.2011, in pari data, alle ore 17.58, la Sig.ra Rosa Immacolata, amica di
Carmela Rea, contattava telefonicamente il Tenente Consales,[...]"


Melania era appena stata ritrovata e l'autopsia sul luogo probabilmente doveva ancora cominciare, ma la Sig.ra Rosa Immacolata già aveva chiamato un Tenente e stava infamando il marito della povera amica, di cui probabilmente aveva da poco saputo l'orribile notizia...

Ma che coraggiosa 'sta ragazza... io sarei rimasta sconvolta incapace di reagire per qualche giorno almeno prima di riuscire a fare mente locale per cercare di capire come e/o cosa potesse essere accaduto...

... ma io non sono abituata ad essere regista o pilota nelle vite altrui. Pare invece che attorno a Melania fossero in parecchi con queste mansioni. Magari la povera M. stessa... e forse proprio per questo è incappata in qualcuno che non aveva nessuna intenzione di farsi manovrare da una "ragazzina in escandescenza per questioni di corna.."

Manuela

Stefania ha detto...

Annika e Tabula, tutti: è giusto concentrarci sui fatti incontrovertibili, è anche vero che analizzare i tratti caratteristici dei "protagonisti" di questa vicenda puo' aiutare a comprendere se si sono tralasciate alcune ipotesi e nel caso possano essere inizialmente credibili, provare ad analizzarle.

A mio avviso il fatto SP abbia accolto la richiesta dei Rea di mentire, dimostra che non si aspettava di certo di trovare la moglie cadavere.

Anche uno sciocco avrebbe compreso che se Melania fosse stata ritrovata morta, quelle sue bugie avrebbero acquistato un peso nella bilancia dei sospettati.

Non avrebbe mai accettato un simile patto se quando gli è stato proposto lui fosse già stato a conoscienza della fine di Melania.

Non trovate?

Stefania

Antonello ha detto...

@Tabula
Non ho idea di chi abbia proposto il patto che doveva difendere l'immagine della coppia e di M. salvaguardando anche quella dell'incallito ma di una cosa son certo da atti, il 19 Gen. si ritrova al pianoro per le ricerche, alle 10,00 circa, ora non ricordo con precisione, si apparta con S. e lo esorta, non gli vieta, a raccontare le scappatelle, per tutta risposta S. difende il patto, non vuole parlarne, allora il suocero gli dice piu' o meno cosi': "te fai quello che ti senti in coscienza ma sappi che il patto e' da considerarsi rotto se in breve tempo M. non viene ritrovata", da queste parole si deduce che gia' li il Gen escludesse un qualche allontanamento volontario della donna, ed io mi chiedo perche' visto che aveva appena finito di parlare di una storia disintegrata dalle storie extraconiugali, nulla si sapeva, M. era semplicemente sparita, si sarebbe anche potuta presentare, invece no, il patto sarebbe stato rotto se IN BREVE TEMPO M. non si fosse RITROVATA, da qui mille e piu' ipotesi e dubbi.
Il 20, il giorno successivo, M. verra' rinvenuta priva di vita, alche' Im. svela i retroscena agli inquirenti che da quel momento sanno perfettamente, far crollare Mich. il giorno 22 e' un attimo, e crollato lui si continua a permettere invece che S. menta su tutta la linea, prima registrandone le bugie e dopo facendogliele sottoscrivere, a quel punto agli occhi degli inquirenti tutto doveva essere chiaro, la trappola era quindi scattata.

@Annika
il 19 che ricordavi tu era una tappa importante del patto, molto significativa.

Antonello ha detto...

Quindi la sequenza dovrebbe essere cosi':
1) Il 19 avviene la discussione fra Gen ed S. al pianoro, Gen gli dice che dovrebbe raccontare quei fatti, S. rifiuta, dice che lui ha un patto e che e' valido, Gen. gli dice che in ogni modo sarebbe rotto nel caso M. non si fosse ritrovata A BREVE TEMPO, forse intendendo viva.
2) Im. chiama gli inquirenti e riferisce le scappatelle, forse immediatamente dopo la telefonata che S. fa chiedendo a lei, dopo sedici anni di silenzio, se sapesse o avesse sentito M.
3) Il 20 alle 07,20 circa S. chiama gli inquirenti riferendo del fax.
4) Il 20 alle 11,00 circa S. si reca in caserma dove stara' sino al pomeriggio con un collega.
5) Il 20 alle 14,40 parte ed arriva la telefonata anonima.
6) Il 20 alle 15,30 circa viene ritrovata M. priva di vita.
7) Il 22 nel pomeriggio avviene la registrazione dell'interrogatorio di S. al chiosco di Ripe dove ancora sconfessa le scappatelle.
8) La sera vengono interrogati S. e Mich. e li S. mantiene il riserbo continuando a negare mentre probabilmente Mich. viene messo alle strette grazie a quanto si sapeva da Imm. e racconta tutto rompendo il patto.

LucaP ha detto...

Annika cara, hai perfettamente ragione ad essere un po' stufa delle dichiarazioni rilasciate quasi quotidianamente da Michele Rea e dai suoi parenti, larghi e stretti, anche se sovente le stesse (intendo le prime rilasciate agli inquirenti ed ai media) ci hanno permesso di capire qualcosa in più sulla vicenda.

Farebbe bene anche a lui ed ai Rea tutti abbandonare per un attimo il palcoscenico, nella speranza di recuperare l'immagine di parte lesa e giustamente addolorata dal lutto al posto di quella attuale di clan bramoso di vendetta. Tuttavia ancora in occasione dell'ultima udienza, lo stesso Michele non ha voluto sottrarsi alle telecamere per rilasciare l'ennesima ipocrita dichiarazione, apparentemente garantista ma chiaramente indicatrice del desiderio di annientare il cognato.
Ma a ben guardare le immagini, viene anche il sospetto (o la conferma) che tutto questo apparire mediatico sia abilmente manovrato dalla persona che compare di sfuggita a lato di Michele Rea, ovvero dell'immancabile avv. Mauro Gionni, e che forse, in realtà, Michele Rea farebbe volentieri a meno di essere perennemente intervistato su fatti e situazioni che comprensibilmente rinnovano il suo dolore.

Luca

Annika ha detto...

Caro Luca, mi hai fatto venire in mente un gufo...

Annika

Kris ha detto...

Per me l'hanno incastrato bene, si sà che mentire agli inquirenti non è una buona cosa.
E poi ci hanno marciato alla grande.
Da quando si è attivata la macchina del fango, ho delle riserve sulla "famiglia".

Anonimo ha detto...

Buon giorno, vi seguo "silentemente" da molto tempo, condividendo le vostre logiche conclusioni e soprattutto il vostro desiderio di una giustizia giusta. Devo dire che questo caso mi ha letteralmente sconvolta sia a causa dei risvolti giudiziari molto poco chiari, sia per l'accanimento verso un uomo che, per motivi imperscrutabili, è stato identificato come la sintesi di tutti i mali del mondo. Inoltre non riesco a capire come i giudici abbiano potuto credere di fare il bene della bambina togliendola all'unico genitore rimastole, amorevole per quanto ne sappiamo, checchè se ne dica.
Ora vorrei chiedere, a chi di voi si intende di giurisprudenza, quale possano essere le eventuali conseguenze del trasferimento alla Corte d'Appello di Ancona del Giudice Marina Tommolini, come si evincerebbe dal testo che vi allego. Non so se la notizia sia fondata, ma questo potrebbe essere un motivo per applicarla a casi diversi da questo? Sarebbe veramente la fine per Salvatore Parolisi e sua figlia, proprio quando aveva trovato un giudice scrupoloso!
Grazie e complimenti a tutti.

Sarahkay

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/consegnati-ai-ris-cinque-orologi-di-parolisi-1271925/

tabula ha detto...

me lo chiedo anche io, sarankay

ad altri: non credo che i Rea volessero affatto incastrarlo, almeno non inizialmente

Stefania ha detto...

Ho trovato questa notizia, che mi suona inquietante:

http://cantina.martinsicuro.gov.it/rassegnastampa/RASSEGNA%20STAMPA/Anno%202011%20RASSEGNA%20STAMPA%20Citt%C3%A0%20di%20Martinsicuro/mese%20di%20Novembre%202011%20Rassegna%20Stampa/23.11.2011%20Rassegna%20Stampa.pdf

Mi torna alla mente una domanda, posta piu' volte in questo blog, da parte di diversi utenti ... perchè decidere (quando non è affatto chiaro, anzi ... è assai improbabile per usare un eufemismo) che Melania è morta alle Casermette?

Perchè Teramo e non Ascoli?

Stefania

ENRICO ha detto...

Sarebbe bene approfondire la notizia riguardante la Tommolini segnalata da Sarahkay

PINO ha detto...

RIMOZIONE?
Circolano "voci" sulla rimozione della Tommolini ad altra sede ed altri incarichi.
Se le "voci" fossero ulteriormente confermate, ci troveremmo di fronte ad un'azione reiterata di cui non si rendono chiare le motivazioni.
Dopo l'allontanamento del Dr. Ferraro e quello del gip Cirillo, sarebbe la volta del gup Tommolini, tutti e tre, stranamente interessati al caso Rea, ed orientati verso una possibile, diversa soluzione del delitto di Melania.
Io resto tentenziosamente stranito. Voi avreste una qualsiasi idea, idonea a chiarire ipoteticamente, quanto starebbe succedendo?
Pino

ENRICO ha detto...

SE anche alla Tommolini venisse sottratto il processo e soprattutto, SE anche B&G dovessero tacere ancora, vorrebbe dire che per Parolisi la sorte era stata segnata "senza appello" già dal 20 aprile 2011 ( se non dal 18 stesso !).

Spero che sia una falsa notizia

Sabry ha detto...

Cosa è questo fatto che vogliono far fuori la Tommolini?E PERCHè MAI???????????

Anonimo ha detto...

Francesco chiede;
Da dove emerge il patto di segretezza fra Parolisi e i Rea?
Dagli atti, da notizie dei giornali, da interviste, da programmi tv......
Scusate ma mi sono perso qualcosa.
Ringrazio anticipatamente chi trova il tempo e la voglia di rispondermi.
Grazie.
Francesco.

ENRICO ha detto...

@ Francesco

Sì, in effetti ti sei perso qualcosa perchè lo hanno dichiarato PIU'e PIU' VOLTE in Tv i diretti interessati.



OT ( ma non troppo)

Se la Tommolini dovesse essere trasferita alla Corte d'Appello accadrebbe qualcosa di simile a questo ( tranne la prescrizione del reato

"Il processo Mediatrade, come il processo Mediaset, che fa capo agli stessi capi d´accusa, dovrebbe cominciare con un nuovo collegio giudicante, poiché il magistrato titolare del procedimento, Edoardo D´Avossa, nel frattempo è stato trasferito al Tribunale di la Spezia.
Corruzione in atti giudiziari è invece il capo d´accusa rivolto a Berlusconi nel caso Mills. Anche questo procedimento dovrà essere svolto dinanzi ad un nuovo collegio di giudici poiché c´è stato un trasferimento alla Corte d´Appello del precedente magistrato presidente della corte. In questo caso, però, il rischio per la giustizia è la imminente prescrizione del reato che, a inizio 2012 dovrebbe essere portato in Cassazione.
Intanto siamo passati attraverso numerosi provvedimenti definiti non a caso "ad personam", dei quali il più efficiente per il premier è stata la riforma dei tempi di prescrizione.
Sono ben 5 su 7 i giudici che dovevano presiedere ad altrettanti processi a carico di Berlusconi, i quali nel frattempo sono stati trasferiti ad altri incarichi, inaspettatamente promossi, rimossi. E i procedimenti devono in tal modo cominciare da zero.

PINO ha detto...

@ ENRICO

Che SP sarebbee stato scelto quale capro espiatorio fin da subito, per coprire non già un delitto quale reato grave per se stesso, ma LA CAUSA che l'avrebbe determinato, l'ho ipotizzato subito dopo i primi giorni di indagine, analizzando l'insolito scenario imbastito intorno all'accadimento; le sue anomalie dinamiche; l'apparato intelligente di depistaggio; la direzione precisa presa dalle indagini.
Mi espressi anche, e ripetutamente, che SP si sarebbe trovato di fronte a "cose più grandi di lui", quasi impossibili da affrontare.
Ora, con la ventilata notizia di cambiamento di "gestione" processuale, non unica, nè inattesa, teorizzi anche tu che "la sorte di Parolisi era stata segnata "senza appello", fin dal 20 aprile 2011".
Non potrebbe essere diversamente, tenendo conto dei risultati ottenuti, dagli scandagli ipotetici effettuati, partendo dai dati di FATTI a nostra disposizione.
Dovremmo attendere conferma della notizia, per farci una idea più completa di come potrebbe finire questa inconsueta giostra.
Pino

ENRICO ha detto...

@ PINO

non so se augurarmi un Salv. EFFETTIVAMENTE colpevole (e quindi ritenere corretto il procedimento processuale a suo carico accordando fiducia alla Giustizia Italiana), oppure un Salv innocente ma DI FATTO stritolato tra le maglie di un perverso ingranaggio che ne potrebbe determinare l'ingiusta condanna.

Purtroppo, come ben sai propendo per quest' ultima ipotesi come del resto la maggior parte di noi che in questi mesi si è impegnata, senza riserve e preconcetti, in una vera e propria "ANATOMIA di un OMICIDIO " ( esattamente come nell'omonimo famoso film di Preminger.)

Sandro ha detto...

E' anche mia opinione che su Parolisi si sia attivato un ingranaggio letale. L'indagine appare chiaramente manipolata fin dall'inizio. Se ordini dall'alto sono arrivati, sono stati anche molto tempestivi. Probabilmente Melania era diventata un pericolo per molte persone, magari importanti, che non potevano permettere che il loro mondo venisse travolto da uno scandalo.
Salvatore e Melania forse non si sono saputi muovere all'interno di ambienti dove meno ci si fa notare, meglio è.

Non a caso, gli unici segnali che si sono potuti considerare quantomeno "aperti" ad approfondimenti, aperti all'idea che "un'altra verità è possibile", provengono da un magistrato che ha già subito intimidazioni e attentati, un magistrato scomodo.
Se gli toglieranno il processo , la tesi che vuole che dietro questo omicidio ci siano personaggi di potere avrà, per me, la sua conferma piu' importante.

tabula ha detto...

Per quanto la conferma ai tuoi sospetti potrebbe essere pubblica, palese, e sotto gli occhi di tutti, nessuno ne farà pubblico cenno.

Io, francamente, non so se Parolisi sia colpevole o meno.
Il fatto che sopra mi diciate che il padre della vittima, il giorno dopo il patto, gli abbia consigliato di confessare le proprie scappatelle nel caso Melania non fosse stata trovata e lui abbia invece insistito per continuare a nasconderle così come da accordi precedenti, e questo nonostante la moglie sia stata ritrovata morta, significa che il quadretto idilliaco di famigliola felice dipinto inizialmente gli faceva buon gioco.
Del resto data la pesantezza di un omicidio, è anche difficile mettersi nei panni di chi abbia qualche peso precedente sulla coscienza e affermare "io a quel punto la verità l'avrei raccontata".
Cambiare versione non è così semplice.
Certo, la cosa più corretta da fare, una volta scoperto che per la ragazza non c'era più niente da fare, sarebbe stata dargli l'opportunità di parlarne per primo, ammonendolo che se non l'avesse fatto lui, l'avrebbero presto fatto loro, rompendo il patto.
Del resto mi sa che Michele Rea è stato preso in contropiede.

In quanto al trasferimento della Tommolini, non ho capito se il fatto sia assodato e imminente, o se semplicemente sia una voce di corridoio.

Ricominciare da capo sarebbe uno stillicidio alla faccia del processo breve, e mi chiedo cosa ne sarebbe di tutte le verifiche le nuove analisi e le documentazioni richieste dal Gip.
In fondo, se uno solo è il perito che richiede due mesi di tempo, nula vietava di procedere intanto con le udienze con le altre documentazioni già pronte.

Anonimo ha detto...

che parolisi avesse un patto con i Rea lo dice lui stesso in una conversazione intercettata con Ludovica..in realtà la versione di Gennaro non va in quella direzione

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2011/11/10/MELANIA-REA-Salvatore-Parolisi-C-era-un-patto-con-la-famiglia-di-mia-moglie-/221165/

PINO ha detto...

MASSIMO, ciao. Puoi darci, per cortesia, conferma o smentita, circa l'avvicendamento della Tommolini?
Restare nell'incertezza produrrebbe solo commenti aleatori e senza base.
Sono certo che farai tutto quanto è nelle tue possibilità (e non sono poche), per conoscere quanto ci sia di vero.
Grazie! PINO

PINO ha detto...

ANONIMO delle 09,06
Che ci siano stati "patti" o meno, fra SP e fam. Rea, di qualsiasi tipo, non muta la configurazione del "FATTO", e la sua realtà.
Particolari del genere lasciano il tempo che trovano.
Il problema, alla luce delle conoscenze attuali, sull'intera faccenda, è rappresentato da ben altri punti interrogativi.
Pino
p.s. Faresti bene a firmarti con una qualsiasi sigla. Grazie. P

Unknown ha detto...

Pino, nell'articolo di abruzzo web è scritto cosa accadrà. La frase: "La discussione si aprirà, dunque, nove giorni dopo e il calendario processuale, dopo l'eventuale applicazione dello stesso gup al processo da parte del Consiglio superiore della magistratura..." è chiara e sta a significare che il Gup si è detto disposto, nonostante il trasferimento alla corte d'appello di Ancona, a completare l'iter processuale e ad arrivare ad un giudizio sulla comìlpevolezza o l'innocenza del Parolisi, ma è il consiglio superiore della magistratura a doverle dare l'ok (di solito lo da).

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

GRAZIE MASSIMO!! pINO

ENRICO ha detto...

A proposito del "patto"

Salv. ha mentito ( su consiglio o meno del suocero )

Il suocero e tutta la famiglia, amiche comprese , hanno mentito (almeno fino a quando non è uscita fuori ufficialmente la storia con Lud,) nonostante fossero al corrente fin da subito ( Imma) dei tradimenti di Parolisi

Quindi cercare di capire QUANDO, CHI e PERCHE' abbia rotto per primo il patto è ininfluente dato che di FATTO "la menzogna" è andata avanti comunque in diretta davanti alle telecamere per un buon numero di giorni anche DOPO la scoperta del corpo di M.

@ MASSIMO

speriamo sia un falso allarme e che invece il processo possa concludersi il più rapidamente(?!) possibile.

Anonimo ha detto...

i Rea non hanno mentito, hanno semplicemente sorvolato su una storiella " di una notte" , secondo quando andava dicendo salvatore ( mentendo)...e se il diretto interessato negava qualsiasi forma di coinvolgimento in un'avventura di vecchia data, e di così breve respiro, che senso aveva andare a riferirla in giro ?

cloe

Unknown ha detto...

caro massimo, sarei lieta di scriverti in privato, come posso fare?

Unknown ha detto...

Ciao Teresa, la mia mail è: prati.massimo@gmail.com

a leggerti presto, Massimo

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda il giudice Tommolini, alcuni giorni fa sono venuta a conoscenza della sua promozione, ma non l'ho fatto presente pubblicamente onde evitare preoccupazioni in merito. Anche io come Massimo, so che il giudice, ha dato la sua disponibilità a proseguire l'incarico in questione.
Riniziare il processo, andrebbe contro esigenze non solo di celerità, ma anche di economia processuale; semmai proseguirebbe con altro giudice.
Salvatore non è solo fortunato, ma porta anche fortuna, visto che ogni giudice che incontra nel suo cammino riceve avanzamenti di carriera.



A mio avviso è inutile continuare a parlare di verità o bugie, ciò che conta sono i FATTI.

Stella

Annika ha detto...

@ Stella

Hai perfettamente ragione, brava! I FATTI sono l'unica cosa che serve per arrivare a fondo alla verita'. Il resto e' solo fumo negli occhi gettato a raffica per non far arrivare al nocciolo del caso. E sempre a proposito di FATTI, questi non saranno tantissimi, non tutti prove provate, ma un paio sono lapidari nell'indicare ora, partecipazione e modalita' del decesso e, per quanto si sia fatto di tutto per mascherarli, accantonarli, respingerli o ignorarli, tornano sempre come dei boomerang e non li si puo' cancellare neanche volendo.

Ciao, Annika

ENRICO ha detto...

@ ANNIKA

"per quanto si sia fatto di tutto per mascherarli, accantonarli, respingerli o ignorarli, tornano sempre come dei boomerang e non li si puo' cancellare neanche volendo.

...però è UN FATTO che finora è quello che è stato fatto !

Volendolo o no.

Speriamo di poter avere al più presto una risposta a questo rebus

Tiziana ha detto...

E i FATTI, che siamo riusciti ad analizzare, portano tutti in una direzione: la non colpevolezza di Salvatore.

Sabry ha detto...

A tutti

La Tommolini andrà an Ancona alla Corte d'Assise ma continuerà a seguire il processo e lo porterà al termine!

ENRICO ha detto...

tra l’altro mi sono spesso domandato se noi ( qui in questo blog) avremmo avuto la stessa reazione e ci saremmo intestarditi per mesi e mesi a fare le pulci alle Ordinanze, alle perizie medico legali, alle testimonianze, alle indiscrezioni giornalistiche, alle esternazioni continue di tizio caio e sempronio ecc..ecc.. se - per più di un anno - non fossimo stati quotidianamente bombardati da una inarrestabile ( ed illegittima a mio avviso) campagna mediatica sfacciatamente colpevolista.

Probabilmente se i mezzi d’informazione e tutti i protagonisti della vicenda avessero tenuto un profilo più basso, il “caso” non avrebbe attratto la nostra attenzione fino a questo punto

Spesso i meccanismi della comunicazione mediatica se mal utilizzati possono produrre spiacevoli sorprese

Se vi capita, rivedetevi il film “Sesso e Potere” ( in questo periodo mi sento particolarmente cinefilo….)

Sabry ha detto...

Oggi a pomeriggio 5 cronoca ne hanno parlato!

Laura Pausini ha detto...

caro massimo, sarei lieta di scriverti in privato, come posso fare?

Kris ha detto...

L'ho visto pomeriggio5 cronaca...un disco rotto.
Dicono sempre le stesse cose...la lingua a freno mai.
Mi dà da pensare l'eccessiva sensibilità delle signore in tv riguardo ai tradimenti.
E' sembrato a me o la zia di Melania era un pò sottotono?
Comunque la mia stima verso vari giornalisti non esiste più.

ENRICO ha detto...

sono proprio curioso di sapere chi sarà il prossimo personaggio noto che "sarebbe lieto di scrivere in privato "a Massimo ma non sa come farlo perchè non riesce a " vedere" l'email ...in basso a destra !

ENRICO ha detto...

..nè a leggere quella già pubblicata da Massimo alle 12.13 in seguito alla richiesta delle 12.08

LucaP ha detto...

@ Enrico

Il prossimo sarà Babbo Natale che vuole scrivergli la letterina.

Anonimo ha detto...

Credo che ci si debba preparare psicologicamente anche al fatto che non venga consentito al magistrato Tommolini di continuare a seguire il caso.

Ci sono tante 'coincidenze', e abbiamo già visto l' 'abilità' a muovere le 'carte in tavola' mostrata dal legale di parte civile, non ultimo anche il tentativo, riuscito, di far ritardare il processo. Tralascio ulteriori considerazioni che pur sarebbero pertinenti, per non fornire spunti per ulteriori 'manipolazioni'...

Comunque, manteniamo in ogni caso la fiducia sino a prova contraria.

K@

PINO ha detto...

K@ e SQUADRA

Infatti, "la Tommolini si è detta disposta a concludere il caso in corso", ma tale buona disposizione (anch'essa "supposta", ma non riportata da nessuna fonte ufficiale, che io sappia), sarà accettata da chi ha disposto tanto "opportunamente" la promozione (fortunata secondo Stella), e conseguente, sua relativa rimozione?
La teorizzata MANO FANTASMA che avrebbe operato il miracolo di vanificazione di quanto disposto dal TpM di Napoli, in merito alla bimba di SP, la "squalifica" professionale del Dr Ferraro, la promozione del Dr. Cirillo, e per ultima quella toccata, certamente per meriti, al gup Tommolini, permetterebbe che portasse a compimento un'azione che l'opinione pubblica ha ritenuto, giusta e scevra da inquinamenti esterni?
Resta ancora una domanda, l'ultima, ma forse la più difficile che mi pongo: riuscirà, la "teorizzata" MANO FANTASMA, a dare una chiara ed incontestabile spiegazione sulla presenza INNEGABILE DELLA SG nel condotto vaginale di M, il cui calcolo cronologico della sua permanenza in quella sede è stato dettagliatamente e scientificamente esposto da ANNIKA, se non con una dichiarazione ufficiale di ESTRANEITA' di Parolisi all'omicidio di Melania rea?
E questo è un FATTO, al quale andrebbe dato una RISPOSTA senza mezzi termini. PINO

LucaP ha detto...

K@

Purtroppo condivido pienamente quello che hai scritto

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe andare 'online' anche su carta stampata.
Inoltre bisognerebbe, come fa a volte la comunità scientifica italiana per non rimanere 'isolata in balia degli eventi' dare 'voce al caso', quantomeno anche in lingua inglese, su web, su siti stranieri che si occupano di casi giudiziari meritevoli di attenzione. 'Dopo' sarà troppo tardi ....

K@

Anonimo ha detto...

Gli accertamenti disposti dal giudice Tommolini, saranno fondamentali per la futura pronuncia della sentenza, a prescindere dal giudice che sarà chiamato ad emanarla. E' vero che il giudice valuta discrezionalmente le prove acquisite, ma ci sono risultati che di discrezionale non lasciano nulla....

Stella

Annika ha detto...

@ Pino

In attesa di Babbo Natale, riprendiamo con i FATTI e vediamo dove portano.

Allora, abbiamo un innegabile ed incontestabile orario della morte ante quam e' impossibile che M sia deceduta (ebbene si, ah, la Sg, cosi' invisibile, cosi' impossibile da cancellare, cosi' databile...). L'orario piu' o meno corrisponde alla mezzanotte tra il 18 e il 19, ora piu' ora meno.

Abbiamo anche un "depositatore di Sg" e/o un SI conosciuto a Melania (se non la stessa persona, almeno due complici), sia per il profiling da me esposto ieri, sia per un cellulare ripulito a puntino da chiamate ed sms che altrimenti non avrebbe senso.

La domanda sorge spontanea: chi tra tutti i conoscenti di M non ha un alibi per la serata / tarda serata del 18? E per tutti intendo proprio tutti, anche gli amici degli amici, i vicini dei vicini, i parenti degli amici e/o dei vicini... facile dato che Folignano non e' Tokyo-Yokohama con 33,000,000 di abitanti!

Parolisi comunque e' fuori gioco. Non e' stato lui. E QUESTO E' UN FATTO!

Annika

ENRICO ha detto...

@ PINO e a TUTTI

quella che tu poni è la madre di tutte le domande
a cui ne segue un'altra che non da meno : il silenzio di B&G è sempre strategico oppure "obbligato" ?

Anonimo ha detto...

Stella,

so che in teoria sarebbe (è) come dici. Ma in casi in cui si possono fare 'spostamenti' , si possono anche fare 'rimpiazzamenti' di maggior 'gradimento', volendo (i.e., 'potendo' ...). E in ogni caso, viene interrotto il filo di ragionamento che ha portato a sviluppare questo giudizio. Le prove, in teoria, sarebbero obiettive. Ma, si può vedere di tutto, anche nelle interpretazioni, anche nel 'dimenticarne' qualcuna, ecc ecc. La questione delle 'larve' aveva già fatto venire molti dubbi (come è stato modificato il contenuto gastrico introducendo caffeina, beh ...... mi capite .....; ecc ecc. ecc.)

In ogni caso, ripeto, bisogna comunque mantenere aperta la fiducia (ma 'aspettare in fiducia', passivamente, è un atteggiamento non adeguato alle circostanze per quanto si è già abbondantemente visto).

K@

LucaP ha detto...

Annika

E' più facile dire chi ha un alibi per quelle ore, visto che nessuno si è mai preso la briga di indagare in tal senso, anche se di indizi ve ne erano a sufficienza e le prime indicazioni di Tagliabracci avrebbero costretto a muoversi in tal senso.
Ed allora viene da domandarsi: gli inquirenti si sono subito concentrati solamente su Parolisi perché era la soluzione più facile e comoda per tutti o hanno dovuto in qualche modo agire così?

Luca

BabboNatale ha detto...

Su ragazzi, pensavo si capisse che la scelta del nick Laura Pausini altri non era che una provocazione all'altro, tanto per dimostrare che chiunque, può fingere di essere chi non è usando un nome qualsiasi. Così com'è facile registrare un account di posta a nome di chicchessia..
Ma sconvolgente è che questa persona, abbia usato volutamente nome e cognome, con l'intento del: "io sono nientepopodimeno che..."
Se avesse voluto scrivere privatamente a Massimo, come detto dai ragazzi poco sopra, la mail l'avrebbe trovata in ogni caso sul blog, e quanto meno avrebbe scelto un nick anonimo o solo il nome, chiedendo la mail a massimo, dopo di che si sarebbe palesata a lui privatamente.

..perdonate, ma è l'ennesima senso di disgusto che ho provato.

p.s.: ovviamente questa volta sono Babbo Natale.. :P

PINO ha detto...

ENRICO
Certo, un dubbio sorge anche a me, circa l'attegiamento troppo taciturno della coppia B&G. Ma non vorrei mai supporre che abbiano accettato un qualsiasi "consiglio".
Saremmo al limite dell'assurdo, anche tenendo presente quanto da noi presupposto.
Una spiegazione logica di tutta questa particolare giostro, non la trovo, se non ricorrendo...appunto all'assurdo.
Ciao.
ANNIKA il tuo assunto è un timbro a fuoco: incancellabile, ed immutabile, PINO

Anonimo ha detto...

Quanto evidenzia LucaP è un esempio del 'nocciolo' della questione che si sta profilando in diversi pensieri, e sotto due aspetti:
- chi 'deve' (i.e., si 'adegua');
- chi 'dispone' (i.e., si 'adopera')

Sostituendo, diciamo 'talvolta' ('colà dove si puote'), trova possibilmente di maggior 'gradimento' una nuova 'soluzione' che si 'adopera' piuttosto di una che si 'adegua'.

E i 'pesi', voi capite, sono fondamentali ...
K@

Anonimo ha detto...

Quanto evidenzia LucaP è un esempio del 'nocciolo' della questione che si sta profilando in diversi pensieri, e sotto due aspetti:
- chi 'deve' (i.e., si 'adegua');
- chi 'dispone' (i.e., si 'adopera')

Sostituendo, diciamo 'talvolta' ('colà dove si puote'), trova possibilmente di maggior 'gradimento' una nuova 'soluzione' che si 'adopera' piuttosto di una che si 'adegua'.

E i 'pesi', voi capite, sono fondamentali ...
K@

Annika ha detto...

@ Pino, LucaP, ed Enrico

La Sg e' un fatto. E' un fatto che, una volta scritto su quel rapporto di autopsia costituisce una prova. L'UNICA PROVA VERA SUL PMI DI QUESTO CASO, PERCHE' OGGETTIVA, SCIENTIFiCAMENTE DATABILE, IN NESSUN MODO ELUDIBILE. Ed ecco perche' NESSUNO ne parla, mai. Perche' tirarla fuori equivale a tirare fuori Parolisi! Ma ormai la conoscono TUTTI.

Quanti "anonimi" hanno provato e riprovato a dire che no, non e' cosi', bla bla bla? Eppure ce ne fosse stato uno, uno soltanto, che abbia postato un articolo, un link, un messaggio col piccione viaggiatore per contestare scientificamente cio' che... non e' contestabile!!! E questo non perche' gli anonimi non conoscano l'inglese (c'e' anche chi non lo conosce, o chi fa finta di conoscerlo, ma sono sicura che l'ostacolo non sia linguistico); semplicemente perche' le 48h del RSID-semen sono quelle, e perche' l'ELISA e' un vecchio metodo superato, e perche' i tempi in un cadavere vanno accorciati per via dell'acido lattico, e perche' la Sg odia il freddo (capite, odia il freddo delle celle frigo...), e perche' perche' perche'...

La risposta Pino e' che per contestare la Sg, quest'ultima doveva risultare negativa al tampone. Ora, scritta li' POSITIVA nero su bianco con firma e controfirma, non c'e' santo che la possa piu' cancellare.

Annika ha detto...

@ LucaP

ma tu ti diverti un mondo, ammettilo, a giocare con me una bella partita di domande retoriche!

Annika

PINO ha detto...

Voglio precisare che la "P" apposta quale firma da "Babbo Natale" non deve essere fraintesa con me, il PINO della squadra.

BabboNatale ha detto...

Scusa Pino.. non era intesa come "P", ma con linuaggio dei messaggini o delle chat, come una linguaccia, infatti composta da due punti " : " e una p maiuscola " P ", che insieme danno appunto questo simbolo: " :P "

Sempre BabboNatale

PINO ha detto...

ANNIKA
Non si può negare la presenza del sole. Si può ignorarla, ma ciò non vuol dire che il sole non ci sia.
SI DOVRA', NONOSTANTE TUTTO AMMETTERNE L'ESISTENZA, COME QUELLA DELLA "SG": NON SI PUO' NEGARE UNA REALTA' ULTRATANGIBILE!!!
Pino

PINO ha detto...

BABBO? Tutto chiaro! Non conosco i simboli dello chai.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe vedere, per esempio, cosa accade nel ns 'stivale' in certi processi per reati ambientali, dove sono in ballo interessi molto forti ...

Si vedono, a volte, certi scivoloni ... assolutamente intenzionali ... Non solo prove *oggettive*, *certe* si possono dimenticare, accantonare, ma anche travolgere, stravolgere, ecc. ecc. Siamo pieni di 'fantasia' in questa nazione, e chi è nato e vive all'estero non riesce a credere, dall'esterno, che può succedere proprio ... di tutto ..... volendo ....

Questo non significa che non si debba anche mantenere fiducia, sino a prova contraria (ma mai attendere passivamente fiduciosi ...)
K@

LucaP ha detto...

Annika

La domanda poteva sembrare chiaramente retorica dopo tutto quello che abbiamo visto, discusso ed analizzato.

Ma forse non lo era così apertamente. Perché, sebbene il sospetto che qualcuno abbia remato contro l'accertamento della verità ci possa tranquillamente stare, non è neanche escluso che l'essersi subito accontentati della soluzione facile da "manuale del piccolo inquirente/investigatore" sia purtroppo il sintomo di un basso livello di preparazione (media si intende) della nostra magistratura e delle nostre forze di polizia. Chiaramente questo equivarrebbe, purtroppo (e della cosa me ne dispiaccio veramente) a dare un giudizio negativo su tutti quelli che si sono occupati di questo caso come anche di molti altri casi giudiziari dove gli impianti accusatori portati in aula non sono riusciti a reggere il secondo grado di giudizio rivelandosi palesemente errati ad attente e più approfondite indagini.

Quanto sopra per dire che forse non siamo davanti ad un complotto planetario dove tutti si sono piegati ad un volere superiore, ma che forse qualche manina abile è riuscita a trovare un terreno fertile dove far attecchire indisturbatamente la piantina velenosa ed infestante. E tutti a dire: che bella orchidea!

Anonimo ha detto...

K@, comprendo benissimo il tuo pensiero e lo condivido. Ma come dice Annika, ci sono dei fatti che non si possono ignorare e contro di essi non si può molto. Un anno fa quando lessi la relazione di Tagliabracci, l'occhio mi cadde su quelle cinque righe che apparentemente non sembravano dire molto, ma che in realtà dicevano e dicono tutto. Mi ricordo che in quel periodo non avendo cognizioni specifiche in merito alla SG, mi limitai a riportare quelle righe in un commneto che solo Mimosa colse....
Poi è arrivata Annika, che con pazienza e professionalità ci ha spiegato all'infinito la questione SG e tutto ci è apparso più chiaro.
Questo mio appunto, vuole sottolineare come ad un occhio attento, abituato a leggere anche gli atti, quel nero su bianco messo da Tagliabracci, non sfugge, anche se non ha cognizioni specifiche.

Per quanto riguarda B&G, fanno bene a non proferire parola per un paio di ragioni; la prima per tutelare Salvatore, al quale oltre che assassino e traditore, assegnerebbero anche l'appellativo di infame; la seconda, perchè ognuno gioca i propri assi nel momento che ritiene più opportuno.

Stella

nientepopodimeno che ha detto...

"nientepopodimeno", chi?

le persone che mi incutono soggezione non sono certo quelle che vanno a strillare in tivù come massaie di borgata a reclamare il sangue del capro espiatorio per tutti i mariti traditori del mondo.

Tribale. Triviale. E anche Medievale messa alla gogna del peccatore.

Intanto, gli leviamo la figlia: non pretenderà mica di fare il padre, lui che ha tradito la moglie?

e d'ora in poi già che ci siamo leviamo la patria potestà a tutti i traditori, così imparano: maiali.

nientepopodimeno che ha detto...

ah ma il processo era per omicidio?
chi se ne frega delle prove: intanto ha tradito.

E chi tradisce, la galera se la merita.

e anche la privazione della patria potestà.

anzi, voi che lo difendete chissà quanti peccati avete sulla coscienza: in galera!

Ah, ma il processo era per omicidio?

Ma che ne sapevo, io: in tivù finora si è parlato solo di corna, e mi ero dimenticata..

Malo sapevate voi che per condannare un uomo in Italia ci vogliono le PROVE?
che roba sono, le prove?

No, perchè da noi non si usa..

roba intellettuale, complicata. A noi, la gente piace sulla forca, e subito.

Anonimo ha detto...

Stella,

sono d'accordo, come tu dici, sul fatto che chi è attento (vuole essere attento/si impegna ad essere attento) certo coglie la verità dei fatti. Poi bisogna vedere 'che cosa ne vuole fare', ma qui entriamo nell'etica personale e, fortunatamente, ci sono anche persone *integerrime*.

Quanto a B/S: condivido in pieno, il loro silenzio è d'oro (e importantissimo per S., oltre che estremamente professionale, particolarmente nel caso specifico).

K@

p.s. Mi chiedo: se dovesse subentrare un nuovo giudice, potrà essere ripetuta la richiesta di domiciliari/scarcerazione ?

ENRICO ha detto...

Quelle 5 righe con la Sg, il perito della difesa deve averle lette per forza non appena ha preso visione della perizia di Tagliab..

e deve anche essere giunto alle stesse conclusioni di ANNIKA

Secondo voi, perchè mai la difesa non ha mai ritenuto opportuno evidenziare( almeno fino ad oggi) questo FATTO così DIRIMENTE che avrebbe potuto scagionare il proprio assistito e si è invece limitata a contestare la perizia sul contenuto gastrico per dimostrare che l'ora della morte è avvenuta ben oltre le 14.40/15.00 cioè in un momento in cui Salv. aveva un alibi di ferro ?

Giò ha detto...

Volevo solo sottolineare per quanto riguarda il "silenzio" degli avv.B&G.
I veri professionisti non vano mai nei salotti t.v, dove il vero giornalismo d'inchiesta è andato a farsi benedire da qualche altra pert del mondo! ne tanto meno rilasciano lunghe interviste.Vedi il prof Coppi avv. di Sabrina Misseri.I salotti t.v. lasciamoli agli avvocati "Jonny".... di turno.

Anonimo ha detto...

K@, la risposta alla tua domanda è sì.

Enrico, ovvio che i consulenti della difesa abbiano colto tutto ciò che in quella relazione c'era da cogliere. Non sono dei pivelli; molti di noi ne conoscono la fama e chi non li conosce, penso che leggendo le pochissime interviste da essi rilasciate o seguendoli nelle seppur esigue apparizioni televisive, abbia potuto costatarne la professionalità.
Non si sono mai sbilanciati ed anche nell'ultima apparizione di Giardina a QG è stato chiaro il suo non dire; non è caduto nella "trappola" di chi stava sondando il terreno e con nonchalance ha glissato.
Ogni difesa ha e segue una propria strategia, tu Enrico riveleresti le tue mosse all'avversario?

Stella

Mimosa ha detto...

Scusate la mia assenza, ma con questo caldo la ventola del mio pc è troppo rumorosa e, fin che non arriva il tecnico a fare una bella pulizia, cerco di tenerlo acceso poco per evitare il blackout improvviso … sarebbe un guaio …

@ ENRICO, alla domanda del tuo ultimo intervento rispondo replicando il mio pensiero, anche se finora è stato ignorato: la Memoria della Difesa è stata redatta in meno di UN MESE (presentata il 22 agosto) e l’équipe degli esperti ha dovuto limitarsi agli elementi più eclatanti facilmente controbattibili.
Per occuparsi delle 5 righe del Tag sarebbe occorso più tempo, e anche si sarebbero dovuti toccare certi tasti che in agosto non era ancora il momento di toccare …

Se B&G avessero solo fatto sfiorare alle menti della platea mediatica il sospetto di una qualche “maldicenza” sulla vittima, sarebbe sembrato a tutto il mondo che, per difendere il loro assistito, marito infedele e bugiardo fino al midollo, si piegavano al “mezzuccio” di infangare la onorevole mogliettina!
Tutti sarebbero saltati addosso a B&G e loro si sarebbero bruciati …

Probabilmente – sempre a mio parere (e speranza!!) – la Sg verrà tirata fuori come asso nella manica a seconda di come spirerà il vento al processo … non abbiamo che attendere settembre.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Oggi pomeriggio la zia Teresa ha ribadito che "comunque", anche se S, verrà assolto, per la famiglia Rea lui resta e resterà sempre l'assassino di Melania.
Forse voleva dire che "sarà sempre considerato RESPONSABILE della morte di M" ma ha proninciato proprio quella parola ... dal sen fuggita ...

Tanto che una psicologa (non ho afferrato né qualifica né nome) in collegamento da un altro studio ha messo il dito sulla “animosità” dei famigliari … ovviamente subito è entrata la pubblicità e poi la conduttrice si è data da fare per riassumere e orientare le sue parole in un altro significato … Evviva l’obiettività dell’informazione!!!

Mimosa

ENRICO ha detto...

Sì MIMOSA

infatti, dopo le numerose e pazienti informazioni che ANNIKA ci aveva fornito, ritenni ( e lo scrissi anche) che B&G avessero saggiamente deciso di non infilarsi nel ginepraio della Sg per i motivi da te descritti poc'anzi.

Tuttavia , almeno secondo le informazioni che ci vengono dalla stampa, sembrerebbe che le condizioni richieste per il rito abbreviato riguarderebbero SOLO le perizie sul contenuto gastrico.

Verità completa od omissione di un "dettaglio" scottante ?

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
secondo me (ci siamo anche già confrontati e concordavamo): dettaglio scottante .... troooppo scottante ... anche altri erano d'accordo.

Se la questione non verrà trattata in questo processo, vedrai che salterà fuori nell'Appello!!!!
Tutti gli avvocati, purtroppo, hanno certe strategie ... per loro importa vincere alla grande, non interessa la situazione del loro cliente ... (capisci?)

e sai quanto qui scriveremo e a quanto assisteremo di chiacchiere nei salotti televisivi ...

Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Nulla vieta, gentile Giò, che perlomeno sulle riviste tecniche, on line e cartacee sia sottolilneato l'abuso di legge, perché altrimenti la pubblica opinione, condizionata da certa informazione, finirà per condizionare anche il giudice.

PINO ha detto...

MIMOSA, ciao.

Come potrebbe ancora considerare il silenzio di B&G, sulla SG ed aggregati, come custodia dell'"asso" nella manica?
Un asso che è diventato l'ennesimo segreto di Pulcinella, dopo che è stato dibattuto diffusamente, prima in questo blog, e poi sbandierato da tanti altri, con commenti di ogni sorta.
O saremmo tanto sprovveduti da non ritenere, come logico sarebbe, di non essere letti da migliaia di persone, interessate o meno al caso Rea?
Scusatemi, ma non attribuirei il silenzio della coppia legale a tale motivo.
PINO

Anonimo ha detto...

p.s. scusate gli errori.P

Mimosa ha detto...

@ PINO carissimo, ciao
non devi confondere i tempi e le logiche dei legali finalizzati alla struttura rigida e "tecnica" di un processo con le libere espressioni di pensiero e di ragionamento di noi umani.
I processi "ingabbiano" le parole, valgono solo quelle che sono scritte sulle carte e vengono valutate in una sequenza che al Giudice e solo a lui sembrano "razionali".

Mimosa

PINO ha detto...

MIMOSA

Va bene,come "umano" lascio che tu "ingabbi" le mie, di parole. Ma lascio per memoria, ai posteri, quanto ho scritto.
( Sto scherzando, ovviamente. Sai quanto ti stimi!) PINO

Mimosa ha detto...

PINO
io mi auguro che anche la Tommolini ci abbia letto, tuttavia se è vero che il suo merito è la correttezza professionale, da quando è iniziato il processo lei non ci legge più, deve formulare un giudizio sulla base della documentazione che le è stata e le verrà fornita.

Qualche pulce nell'orecchio si è già infiltrata, pare, e sembra voglia andare fino in fondo ... speriamo che non le salti per aria la casa, ora ...

A domani!
Mimosa

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

”Oggi pomeriggio la zia Teresa ha ribadito che "comunque", anche se S, verrà assolto, per la famiglia Rea lui resta e resterà sempre l'assassino di Melania.
Forse voleva dire che "sarà sempre considerato RESPONSABILE della morte di M" ma ha proninciato proprio quella parola ... dal sen fuggita”


Perche sarebbe “responsabile” nel caso non fosse stato lui ad ucciderla ? Cosa c’entra un delitto efferato con un paio di banali e comunissime corna ? Per caso M. si sarebbe "suicidata" per via dei tradimenti del marito ?

Queste persone non sanno quello che dicono . Cominciano veramente a darmi sui nervi con il loro falso puritanesimo e la loro ipocrisia
Lungi da me voler essere irriverente, però ti ci tirano per i capelli : in fondo ‘sto benedetto Salv ( sempre che sia innocente) cosa avrà mai fatto ?
Ha messo un paio di corna alla moglie. E vabbè, mamma mia, che sarà mai ?!

In fondo sembrerebbe che anche il Signor Rea non sia immune da questo vizietto ( per sua stessa ammissione) Però forse lui è stato più prudente e più furbo del genero perché non si è mai fatto prendere in castagna dalla moglie.

E con questa ennesima ( e inutile) considerazione vi auguro la buonanotte
ciao
e.

Anonimo ha detto...

Si tratta di corna molto molto durature.....
Non vi sembra che difendete troppo salv e state denigrando Mel senza avere uno straccio di prova e senza sapere come sono andate effettivamente le cose? Date tempo e vedrete che la verita' verra' fuori.
Antonella

Anonimo ha detto...

Si tratta di corna molto molto durature.....
Non vi sembra che difendete troppo salv e state denigrando Mel senza avere uno straccio di prova e senza sapere come sono andate effettivamente le cose? Date tempo e vedrete che la verita' verra' fuori.
Antonella

Annika ha detto...

Mio caro LUCA, solo leggerezza? Una leggerezza un tantino pesante direi per non vedere tracce maschili su polpastrelli e sotto le unghie, formazioni pilifere e DNA sull'intimo non riconducibili a chi si vuole imputare di un tale efferato omicidio. Ancora piu' pesantuccia nell'attribuire a quest'uomo il dono dell'ubiquita', l'eccellenza dell'hacker della telefonia mobile, la straodinaria dote dell'invisibilita' e la prestanza magistrale data dalla piu' potente semenogelina mai prodotta da essere umano di sesso maschile. Superhero & sex bomb, Salvatore e' una miscela esplosiva!

Piu' che leggerezza, magari levitazione?

Annika

LucaP ha detto...

@ Enrico

Relativamente al fatto che nella memoria per il riesame di Agosto 2011 non si sia fatto riferimento alla Sg da parte di B&G, continuo ad essere dell'idea che in quel momento fosse impossibile in quanto non erano ancora ufficialmente noti i risultati delle analisi genetiche condotte dal RIS sulle mutandine di Melania. Non era ancora stato ufficialmente confermato che su di esse non vi fossero tracce di sperma di Parolisi e quindi l'argomento non era utilizzabile per il ricorso. Ma a gennaio 2012 il RIS ha consegnato la relazione finale e quindi i consulenti tecnici della difesa hanno potuto fare le stesse considerazioni tecnico-scientifiche fatte da Annika. Non abbiamo certezza di ciò considerato il riserbo tenuto dal collegio difensivo, ma il fatto che sembra che la Tommolini abbia posto un quesito specifico ai consulenti del tribunale è sufficientemente significativo.

PINO ha detto...

LUCAp

Non sarei tanto sicuro che la Tommolini si siferisse alla presenza di SG, quando pose il quesito di cui accenni; anzi, mi pare di cogliere un certo proposito di ignorarla, ordinando che venisse chiarito se M avesse avuto dei rapporti sessuali con SP, NEI GIORNI PRECEDENTI alla sua scomparsa, quando invece, avrebbe dovuto più miratamente ordinare la ricerca su eventuali rapporti sessuali AVVENUTI DOPO LA SCOMPARSA di M dal pianoro.
Solo con tale ordine, sarebbe stata evidente la sua ATTENZIONE alla SG, e stabilire, attraverso la sua persistenza in loco, prodromo della conoscenza dell'ora della morte della vittima.
Non so se ho esposto chiaramente quanto intendo dire.
Concludo, con la convinzione che il problema SG, non sia stato tenuto nella debita considerazione neanche dal gup. Vogliamo essere ottimisti ad ogni costo? Bene!
Ma non aspettiamoci manne salvavita.
Pino

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