martedì 20 settembre 2011

Melania Rea. Continuando ad ignorare i punti fissi si continuerà a dire che il Parolisi al momento dell'omicidio non era né al Pianoro né alle casermette


C'è chi si chiede se nel caso dell'omicidio di Melania Rea vi siano quei punti fissi che nessuno, né Accusa né Difesa, possa mai spostare a proprio vantaggio. Sappiamo che le perizie disposte dai Pm si possono contrastare con controperizie logiche e altrettanto credibili, ma sappiamo anche che in fondo entrambe tenderanno a portare l'ago dalla parte di chi l'ha commissionata. Inoltre le testimonianze visive si possono ribaltare se lontane nel tempo, se senza ricordi davvero chiari e se condizionate dall'informazione, ed in più c'è che il pensiero di un Gip può spostare il peso delle accuse anche solo ipotizzando un movente anziché un altro. E questo in buona sostanza è quanto accaduto ad Ascoli e quanto sta accadendo a Teramo perché, a fronte di indagini condotte in buonafede, di perizie stilate in buonafede, di testimonianze portate in buonafede, di giudizi diversi dei vari Gip, sempre in buonafede, ad oggi ci troviamo di fronte, seppur si dica il contrario, solo a  grandi incertezze.

Infatti chi ha indagato, pur se pensando inizialmente di operare su tutte le linee, grazie alle bugie ed ai comportamenti ha essenzialmente perseguito l'unico obiettivo da subito inquadrato nel mirino, il Parolisi. Le perizie dal canto loro hanno seguito la traccia indicata dalla procura, sia quelle sulle celle telefoniche che l'autopsia, cercando solo i riscontri che provassero le menzogne del marito di Melania mentre avrebbero dovuto avere un input diverso e cercare di stabilire un iter degli eventi, come fatto dalla Cattaneo con Yara Gambirasio ad esempio, e non l'iter di un avvenimento e, per questo motivo, spostare il cellulare nelle posizioni più comode o accontentarsi di analizzare il contenuto gastrico per stabilire un'ora idonea della morte. Le testimonianze hanno avuto lo stesso problema ed i Pm, invece di far ricordare ai testimoni cosa avessero visto quel giorno al pianoro, si sono concentrati in una unica domanda finale: "C'era quell'uomo fedifrago e piagnucolone che avete visto mentire più volte in televisione?". Ed interrogare i testimoni dopo 30/40/50 e più giorni di bombardamento mediatico, dopo l'uscita di intercettazioni ambigue, dopo che tutti avevano capito essere lui l'unico sospetto sospettato e sospettabile, non è il massimo che una indagine dovrebbe fare. Perché se questi testi non hanno sentito nei primi giorni la voglia di andare dai carabinieri a dire: "Io c'ero in quell'orario e vi assicuro che il Parolisi non era lì con la figlia", significa che già in partenza avevano remore che li spingevano a non essere sicuri di quanto visto. Ed il farsi cercare, il farsi trovare grazie alle testimonianze di altri anziché presentarsi per fornire la propria versione, può solo voler dire che neppure si sapeva di averla una propria versione. 

Eppure, a pensarci neanche troppo bene, punti fissi da cui partire ve ne sono sempre stati e con i trascorrere del tempo si sono consolidati, bastava non pensare il caporalmaggiore colpevole per trovarne. Ma tant'è che il "pensiero comune" ha additato il militare sin da subito, ora il massimo della clemenza che la maggioranza dell'opinione pubblica riesce a concedergli è l'ipotizzare per lui un ruolo di taciturna complicità. Ed è anche grazie al "pensiero comune", oltre alla poca amicizia ed alla molta ipocrisia, che in diversi lo hanno abbandonato, cosa normale che capita non solo agli indagati ma anche a chi nella vita entra in "sventura"; ad esempio "l'amico Paciolla" ha detto ai giornalisti che non lo vuol più vedere nemmeno "in fotografia", le amiche della moglie, che tanto bene parlavano della coppia (bella che più bella non si può), hanno detto ai Pm che loro ce lo vedono bene nel ruolo dell'assassino, e questo è anche il pensiero del padre di Melania mentre la madre, anche lei un tempo dolce col genero, ora lo esorta continuamente a dire quanto sa perché, in caso contrario, è meglio resti in carcere. Ma se davvero non sapesse nulla più di quanto riferito? Se davvero la sua unica colpa fosse quella di aver usato l'orgoglio e, per non darla vinta alla moglie, di aver atteso troppi minuti prima di telefonare? E se le cose fossero per come appaiono in concretezza e non per come le si vogliono far apparire in teoria? Perché a ben guardare dopo qualche settimana apparivano fin troppo facili da decifrare, bastava credere al Parolisi, bastava credere che Melania Rea fosse andata davvero dalle altalene al monumento. Insomma, quella è la strada indicata dal Parolisi (e per tutti è la più sconveniente), ma cosa cambiava in sostanza se ne avesse indicata un'altra più corta? Avrebbe dovuto telefonare prima? Perché se è stato l'orgoglio a non farlo chiamare?

Ora i legali del militare sostengono che quelli del Ris hanno individuato due impronte di scarpa, impronte formatesi grazie al sangue trasportato sul ballatoio del chiosco di Ripe. Di una però la procura ne conosceva l'esistenza sin dall'inizio, è inserita negli atti da loro portati ai gip, e già questa dimostrava la presenza di un estraneo al momento dell'omicidio. E nessuno può credere che gli analisti di Roma non abbiano almeno anticipato ai Pm che corrispondeva ad un piedino e non ad un piedone. E nessuno può credere all'avvocato Gionni che dice non si sa se la sostanza sia sangue o meno. Per essere credibile dovrebbe dare un'alternativa al rosso che ha marchiato il ballatoio del chiosco, non è stato trovato in una zona in cui quel colore abbonda, e non fare come quando si parlò dei capelli. Ricordo che in quella circostanza smentì ciò che poi si rivelò essere la verità dicendo che l'unico capello trovato su Melania era su un piede. Ed io ogni volta che parla mi chiedo a che gioco stia giocando. Per tornare alle indagini c'è da credere che se gli inquirenti non fossero partiti dalla sicura colpevolezza del marito ma, provando a credergli, da quanto lui aveva dichiarato e dalla sua conseguente innocenza, in fondo è quanto avrebbero dovuto fare dato il loro gran parlare di gradi, trecentosessanta se non sbaglio, anche in base a quell'impronta non avrebbero tralasciato altre piste alquanto elementari. Perché seguendo Melania nelle fasi raccontate dal marito, ed in quelle successive di cui avevano conoscenza, si potevano accorgere subito di avere tre tronconi da incastrare assieme. Tre tronconi che sono ancora lì, pronti per essere uniti.

Il primo parte dal momento in cui la coppia è arrivata al pianoro e finisce con l'allontanamento di Melania, il secondo riguarda il suo cellulare, parte dal primo squillo arrivatole e finisce nel pomeriggio del ritrovamento, il terzo riguarda quanto trovato sul corpo della vittima e nelle sue immediate vicinanze. Per dare un senso compiuto e credibile a questi tronconi basta aggiungere quanto si sa essere accaduto nei momenti successivi alla scomparsa. Quindi nella prima trance (l'allontanamento dalle altalene) va inserito il cane molecolare che fila al monumento ai caduti senza che nessuno abbia detto al proprietario quale direzione avesse preso la moglie del militare (finendo il tutto con le parole dell'istruttore che ha dichiarato essere impossibile il cane abbia seguito vecchi odori). Nella seconda si inserisce il telefonino trovato a pochi metri dal cadavere, in cui ora sappiamo non esservi tracce estranee (solo quelle di Melania e della figlia). Nella terza trovano posto alcuni strani dna e le due impronte di scarpe insanguinate, inizialmente bastava fare un piccolo spazio anche solo ad una impronta femminile. Questa è la base sicura da cui partire perché i tre dati sono inconfutabili e quindi devono trovarsi sia nella ricostruzione dell'Accusa sia in quella della Difesa.

Ma sappiamo che stranamente i Pm nella loro ricostruzione non hanno inserito il fiuto del cane, ipotizzando un'inaffidabilità dell'animale nonostante non si sia mai perso in percorsi alternativi ed anche ripetendo la ricerca in vari orari, in giorni successivi, imperterrito ogni volta abbia seguito la strada altalene-monumento. Poi sappiamo che il problema del cellulare i Pm lo hanno scansato a priori lasciando ipotizzare ai periti del Ros che a Ripe, il luogo dell'omicidio, dalle 14.53 alle 14.56 fosse in una posizione diversa da quella in cui poi è stato ritrovato. Così pensando hanno dovuto però trovare il modo di spostarlo successivamente, per questo supponendo sia stato il "telefonista anonimo" (che chissà com'è non si riesce ad individuare) ad averlo raccolto e poi gettato in altra posizione in modo da fargli riprendere "campo" e scaricare tutte le chiamate ricevute. Il tutto perché dal punto in cui era situato, al ritrovamento del corpo, la cella 451, che gli ha passato le chiamate dell'amica negli orari suindicati, nelle prove dei tecnici è entrata in funzione una volta su nove e mai per prima o per seconda (mentre entrambe le telefonate del 18 aprile l'hanno agganciata due volte su due). Infine sappiamo che il dna femminile presente sotto l'anulare sinistro è stato considerato, al pari del cane, irrilevante in quanto, a loro modo di vedere, depositatosi da tempo immemore e mai lavato. Sappiamo che gli altri dna maschili hanno fatto anche una fine peggiore e sono stati deprezzati o considerati merce scaduta. Ed anche l'impronta di scarpa, che si dice essere due, per i Pm non ha avuto alcun valore, ed al pari delle formazioni pilifere non è stata mai considerata.

Perciò non è vero non vi fossero punti fissi da cui partire, è vero che la ricostruzione delle varie procure non ha mai tenuto nel debito conto questi "punti fissi", preferendo sbizzarrirsi con la parte teorica piuttosto che con la pratica. Hanno preferito aspettare le intercettazioni, utili più al gossip, le perizie dei Ros e del patologo e su queste basarsi piuttosto che portare avanti da subito un'indagine che contemplasse anche altre persone. E che questi fossero punti fissi da non scartare doveva risultare ovvio anche a loro già dai primi giorni, al limite dalle prime anticipazioni. Per cui fin dall'inizio non potevano e non dovevano esentarsi dal pensare che almeno una donna fosse presente alle casermette, dna anulare ed impronta scarpe (ma anche abbassamento volontario pantaloni), e che forse una donna l'avesse fatta salire in auto all'altezza del monumento (volente o nolente), fosse sola o in compagnia di un uomo.

Questo perché le probabilità che il telefonino fosse stato spostato dal telefonista anonimo erano nulle anche senza la recente scoperta della mancanza di impronte estranee. Ed erano nulle perché se alle 14.56 fosse stato non nel punto in cui si è trovato ma dove i tecnici dicono poteva ben agganciare la 451, quindi spostato all'esterno della dinamica omicida (e più che una risposta peritale il loro è stato un modo di dire perché anche da quel punto in percentuale poteva collegarsi a quella cella solo nel 30% delle chiamate), e li fosse rimasto dopo l'omicidio, non avrebbe smesso di squillare alle 19.10. Per quale motivo se si trovava in una zona "coperta dal campo" perdere la linea? Perché in quella zona sì ed in quella in cui si è rinvenuto no? Pertanto era già chiaro che nessuno l'avesse toccato. Quindi, in base a questo, è molto più facile che Melania dalle 14.53 alle 14.56 fosse al pianoro, dato che le due telefonate, entrambe agganciate con la 451 (al monumento si aggancia solo quella cella), corrispondono al 100% netto, e non a Ripe dove una telefonata agganciata su nove chiamate, il dato ottenuto dai tecnici effettuando prove nella zona in cui si è consumata la dinamica dell'omicidio, vale solo un 11% lordo.

Per cui, se si vuol cercare la verità, dopo essersi liberati la mente dal gossip e dai pregiudizi, è da questi punti fissi che occorre partire: "Melania era al pianoro, Melania è salita in auto con una donna ed una donna era presente al momento dell'omicidio, l'abbia commesso o meno". Questi sono gli unici dati che possono portare alla scoperta dell'assassino. In caso contrario, continuando nella direzione intrapresa fatta di teoria e perizie di parte, non si uscirà dal labirinto e si resterà ancorati ad una domanda che può dar adito a mille illazioni, a centomila indagini, ma che non ha, e non troverà mai, risposta: "Dov'era Salvatore Parolisi fra le 14.40 e le 15.30 dato che nessuno lo può collocare al pianoro e, allo stesso tempo, nessuno lo può collocare sul luogo dell'omicidio?"



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495 commenti:

1 – 200 di 495   Nuovi›   Più recenti»
Anonimo ha detto...

MASSIMO,il pezzo questa volta è formidabile.
Invierò un post nel pomeriggio, piuttosto forte, in merito a quanto hai coraggiosamente scritto.
Ciao, MERCUTIO

Anonimo ha detto...

bravo Massimo.
Finalmente qualcuno dice le cose come stanno.
T

Alessandro ha detto...

Allelujia allelujia

intanto lo zia di melania dice di aver trovato foto hard di parolisi e ludovica sul PC di Melania a casa dei Rea

continua lo show della parte lesa

Anonimo ha detto...

Questo zio - che si fece crescere la barba dichiarando che non l'avrebbe tagliata fino a quando non si fosse trovato l'autore del delitto e che adesso si presenta i TV tutto rasato e "bien coiffé" a voler sottintendere che l'assassino si trova ormai ben cusodito nelle patrie galere - è un personaggio istrionico a cui, a parer mio, la notorietà ha dato alla testa .

ENRICO

Anonimo ha detto...

MASSIMO

hai evidenziato molto bene tutte le sconcertanti contraddizioni relative alle indagini.

Ho trovato molto pertinente l'osservazione circa la vaghezza delle testimonianze di coloro che quel giorno si trovavano al Pianoro e che non sono stati in grado di affermare o smentire la presenza di Parolisi alle 14.40

A rischio di ripetermi ho l'impressione netta della precisa NON VOLONTA' da parte degli inquirenti di battere altre piste.

ENRICO

Marika ha detto...

Ciao Massimo e ciao a tutti coloro che seguono il blog.

Dopo aver lungamente discusso, con molti di voi, su una serie di dati a nostra disposizione trapelati dalle carte del caso(mi riferisco a atti GIP, ordinanza riesame, atti difesa e perizie varie) ho pensato che la soluzione è molto più semplice di quella che si immagina e, spesso, e anche intenzionalmente, tutta questa attenzione mediatica, le voci che circolano, le opinioni che si esprimono, le frecciate che arrivano da una parte e dall'altra, creano confusione e fumo, senza che la verità, quella vera, possa emergere. almeno da subito.
Massimo, visto che hai fatto un confronto tra la perizia della cattaneo e quella di tagliabracci, elogiando la prima per lo sforzo in più che avrebbe fatto rispetto al secondo, posso chiederti se hai letto interamente il contenuto delle due perizie? hai avuto modo di leggerne l'integrale testo?
hai avuto modo di leggere i quesiti posti, per averne presente la finalità di analisi?
quanto alla presenza di "orme" femminili sul camminamento del chiosco, tale dato è di sicuro un elemento importante ai fini dell'indagine, specie quando si saprà a chi appartengano e se si trattasse di persona coinvolta nel delitto, già avrebbe preso il volo.
ma se fossero di un semplice spettatore "a cose avvenute"?
e se parolisi avesse avuto un complice fin dall'inizio?
purtroppo, secondo il mio modo personale di valutare i casi come questo, cerco sempre di figurarmi quale il possibile assassino e quale il possibile movente, guardando al modo in cui la vittima è uccisa (arma usata, colpi inferti,ect..) e, escludendo, per ora, l'ipotesi del serial killer o del maniaco, cercando di immaginarmi cosa può aver scatenato l'impulso omicida.
in genere, si uccide per togliere di mezzo la causa del proprio problema.
nello specifico le motivazioni per eliminare una persona possono essere tante e dipendono anche da tante variabili.
quindi, avendo tutti oramai una conoscenza molto profonda di questo caso, mi spiegate chi poteva volere la morte di questa donna?
e se anche non vogliamo credere alla scena del delitto - a causa della sua artefazione - possiamo spiegare perchè nelle ore immediatamente successive a quella che era una semplice scomparsa, il marito si sia preoccupato di cancellare le tracce della sua relazione extraconiugale ? forse già prevedeva la "fine" della moglie?
questo è l'atteggiamento più strano per me di quest'uomo. tutto il resto è gossip!
un'ultima cosa sulla questione dei cani molecolari: i cani hanno fiutato le tracce di melania conducendo in un luogo impervio e non praticabile dove melania non c'era.
il percorso fatto dai cani è o no compatibile con quello che avrebbe portato al luogo del ritrovamento del cadavere? i cani stavano andando in quella direzione?
Marika

Anonimo ha detto...

Lo zio è lo zio. Certo barba rasata o incolta prova dolore per la perdita della nipote tanto amata, quindi lasciamo che dica e pensi ciò che vuole, se poi ha trovato qualcosa di utile alle indagini è un conto, altrimenti il gettare fango tanto per gettarlo resta un semplice e sterile sfogo da parte della parte lesa.
Non c'è dubbio che Salvatore e Ludovica si fossero fatti delle foto insieme, che poi fossero foto porno o meno, chi se ne frega.
T.

Alessandro ha detto...

per marika..il sentiero seguito dai cani porta alla strada per san giacomo, quindi a Ripe

che le orme sul sanguie sian state lasciate dopo è impossibile perchè sono state depositate a sangue fresco e tra l'altro la persona camminava quasi in punta di piedi...inoltre le impronte sono molto probabilmente femminili e trovo strano che parolisi si sarebbe fatto aiutare d auna donna

quanto al fatto che di solito si uccide per eliminare un problema....non è proprio vero, si uccide per mille motivi diversi.
chi avrebbe potuto volere la morte di melania ?
una donna....nella sfera di conoscenza di entrambi, infatuata di parolisi ( senza necessariamente che lui lo sapesse)

ancora un'osservazione sui cani..il luogo impercio è raggiunginile via strada gommata in automobile...gli ultimi metri-recinzione cancello sono da fare a piedi
poi i cani non hanno semplicemente condotto in luogo......sono andati alla roulotte e lì si sono fermati, girandoci attorno

Alessandro ha detto...

chiedo scusa, ancora una precisazione...i cani hanno fiutato Melania in un posto in cui non c'era..ma i cani lì sono stati portati il giorno dopo

Anonimo ha detto...

Lo zio il 14 settembre a " Chi l'ha visto ? " (tempo video= 01.23'.05'')dichiara: "....per me Salvatore E' COLPEVOLE .." senza aggiungere altro quindi lasciando intendere chiaramente di ritenerlo autore del dlitto.

Oggi invece pare abbia rlasciato un'intervista in cui afferma : «Penso che Parolisi sia colpevole, anche se credo che NON SIA STATO LUI a colpire a morte Melania». Aggiunge inoltre che : «Se l'assassino non è lui va cercato nella caserma. Non posso aggiungere altro, ma agli investigatori ho detto tutto»

Insomma ho l'impressione che "il copione" sia stato "ritoccato" e che adesso sia questa la versione più accreditata anche presso gli stessi inquirenti

ENRICO

Anonimo ha detto...

MARIKA
"perchè nelle ore immediatamente successive a quella che era una semplice scomparsa, il marito si sia preoccupato di cancellare le tracce della sua relazione extraconiugale ? forse già prevedeva la "fine" della moglie?"

No, non prevedeva la "fine" della moglie ma sicuramente prevedeva grossi guai e quindi si è affrettato a cancellare le tracce della sua relazione con un 'allieva perchè se si fosse scoperta questa sua "debolezza" la sua carriera avrebbe potuto esserne gravemente danneggiata

ENRICO.

Mercutio ha detto...

MASSIMO, hai intelligentemente riassunto e segnalato il punto in cui il caso Rea-Parolisi è giunto, senza soddisfazione dell'opinione pubblica. Ma hai determinando TRE punti fermi, dai quali potrebbero, e per me DOVREBBERO, ripartire le indagini, per far fede ai 360° tanto ventilati dagli investigatori.
Ma per fare ciò, dovrebbe essere spostato l'asse direzionale dell'arma, il cui mirino e stato fissato saldamente, fin dall'inizio, su un unico e ben determinato obbiettivo: Parolisi, e non sarà impresa facile. Così come facile non è, che un cane molli un osso facilmente addentato.
Gli estremi del problema li hai porti, ma saranno utilizzati?
La povera mamma di Melania Rea, sovrastata dal dolore, chiede insistentemente la VERiTA' da Parolisi. Ma quale VERITA'? Non sono già tutti convinti che Salvatore sia l'assassino? Ma allora?
E se Parolidi dicesse quella VERITA' tanto richiesta, sono sicuri che non farebbe più male di quella sbandierata?
E sarebbe disposto il militare, di cadere dalla padella, giù nella brace?
"Mi dispiace che a pagare è stata Melania". Pagare per che cosa? Per la sua ingenuità? Per aver detto a qualcuno di essere in possesso di "qualcosa di "brutto", e che lo avrebbe usato per riavvicinare a se il marito?
Questo, MARIKA, l'ostacolo che, diventato un problema, per qualcuno, DOVEVA essere eliminato.
Povera onesta ed ingenua Melania!
I tuoi sapienti TRE PUNTI Massimo, portano a questi ed altri interrogativi.
Sarebbe compito degli avvocati difensori del militare, suggerire a chi di dovere, le tue intuizioni dalle quali ripartire, per direzioni diverse e bersagli diversi.
Ciao Mercutio

Marika ha detto...

Alessandro, a me colpisce il fatto che i cani, se vero che seguono le tracce lasciate dalla persona, di fatto fanno un percorso abbastanza strano, addentrandosi in un luogo impervio e praticamente non percorribile a piedi. rimane sempre, a mio avviso, il dubbio su ciò che i cani hanno realmente percepito, perchè l'unico modo per dargli ragione, ovvero che seguissero le tracce di melania, sarebbe stato quello di seguirli fino a quando non si fossero fermati o davanti al corpo o in un punto preciso.
ma le informazioni in merito mi pare siano scarse, almeno quelle che ho potuto leggere io.
ti chiedo: chi uccide senza motivo? chi è che pensa di uccidere qualcuno con il quale non ha nulla contro?
un'innamorata non corrisposta o non dichiarata che però è pure vigliacca, tanto da far scontare la pena ad un innocente.
non mi convince, ma tutto può essere....
basta che si trovino indizi e non mere supposizioni.
in questo posto dove si sono fermati i cani, non hanno trovato nulla?
nemmeno un pelo?
e melania lì ci sarebbe arrivata a piedi? in macchina? sequestrata? senza nessun segno di lotta?
e poi, la cosa più assurda e non spiegata, sarebbe il fatto che da questo luogo (la roulotte) il corpo sia stato trovato al chiosco della pineta e su questo chiosco ci sono segni del sangue che in modo inequivocabile (la perizia sugli schizzi di sangue nessuno l'ha contestata fin'ora, ma è importantissima) dimostrano che l'azione omicidiaria ha avuto inizio lì e mentre la donna era accucciata (forse ad urinare) e dava le spalle al suo aggressore.
questi i fatti, il resto sono ipotesi.

enrico, il comportamento tenuto da parolisi è sospetto. secondo me, avrebbe dovuto dare maggiore importanza alla scomparsa della moglie anche a rischio di far conoscere i suoi tradimenti. non è il primo nè l'ultimo uomo sulla terra che tradisce.
la moglie e la preoccupazione per la sua sorte dovevano essere il suo unico problema. dicendo tutto, tutto quello che poteva essere utile agli inquirenti per trovarla. anche perchè il patto fatto con i rea non prevedeva certo di eliminare le prove delle sue scappatelle, già comunque a loro note.
la carriera danneggiata è un buon movente, ma ripeto è una preoccupazione che nei primi istanti della scomparsa di melania non doveva, per me, sussistere.
Marika

Alessandro ha detto...

marika per la verità le ipotesi sono le ricostruzioni degli inquirenti...io non ho la bacchetta magica...sostengo fin dall'inizio che non si può chiudere un'indagine (che invece è già chiusa) senza aver esaminato tutto (non sto a ripetere,sapete tutti quali sono gli elementi)
fino ad allora , sostenere la colpevolezza di tizio o caio è pretestuoso e anche un po' in malafede
i fatti,come li definisci tu,sono tutti quegli elementi che sono stati trascurati, dai dna,ai pneumatici,ai telefonisti,..tutte le domande che facevi riguardo la roulotte sono interessantissime..peccato che spetterebbe agli inquirenti fare gli accertamenti,ma come ben saprai il Riesame ha stabilito che i cani sono farlocchi
quindi nessun accertamento,cari amici,nessuna nuova autospia,nessun telefonista,nessuna automobile calzante con le tracce...sono questi i fatti ?

Mercutio ha detto...

MARIKA, ti prego di leggere il mio post delle 18,02, dove ti davo anche una risposta diretta.
I cani si sono fermati, in prove riptute, sempre presso la roulotte, emettendo anche dei guaiti.
Quindi, il luogo, dal quale si raggiunge facilmente, e con breve percorso la strada asfaltata per Ripe, può essere ritenuto, con molta approssimazione, il punto in cui Melania possa essere stata stordita col famoso colpo alla fronte, e di là, trasportata in auto fino a Ripa, dove sarebbe stata soppressa.
I cani, quindi, hanno seguito la pista fino a dove la vittima ha camminato a piedi, forzata o meno. Dopodichè la pista termina improvvisamente. Chiaro?
Ed i cani, per me che sono un amatore, NON sbagliano mai.
Il resto, sei libera di interpretarlo come credi.
Ciao, Mercutio

Mimosa ha detto...

Scusa Marika, tutto il tuo ragionamento è perfettamente accettabile, però, dopo aver auspicato “che si trovino indizi e non mere supposizioni”, tu scrivi “l'azione omicidiaria ha avuto inizio lì e mentre la donna era accucciata (forse ad urinare) e dava le spalle al suo aggressore.
questi i fatti, il resto sono ipotesi.”

Mi permetto di farti notare che con queste parole tue, in verità hai esposto una situazione in cui si mescolano fatti e ipotesi. E’ un’ipotesi, una supposizione, fatta dagli inquirenti che “l'azione omicidiaria ha avuto inizio lì e mentre la donna era accucciata (forse ad urinare) e dava le spalle al suo aggressore”. Quale prova inconfutabile esiste che l’attacco è stato sferrato mentre era accucciata a urinare? Quale prova inconfutabile esiste che i pantaloni non glieli abbia tirati qualcuno?
Il mero “fatto” è che è stata trovata distesa e con i pantaloni abbassati. E stop.

Sul resto dei “fatti” condivido l’opinione di chi dice che molti non sono stati approfonditi, specie a favore di Parolisi.

Mimosa

Marika ha detto...

e forse alessandro è perchè questi poveri inquirenti hanno tutto in mano a dispetto mio che leggo qua e là.
io non riesco ad avere queste vostre certezze sulla lacunosità e unidirezionalità delle indagini.
solo davanti a tutto il quadro si può dire se è vera la tesi accusatoria o quella difensiva.
e punti fermi in un'indagine non chiusa (il 415 bis non mi pare l'abbiano notificato), ma apertissima ci sono solo a livello indiziario.
ho letto "onora il padre" di de cataldo.
in questo libro ho trovato interessante il fatto che il criminologo abbia suggerito al medico legale di effettuare sul corpo delle vittime l'esame del potassio (?)
questo esame, dice l'autore, permette di accertare con esattezza il momento della morte.
qualcuno sa se è una tecnica diffusa e praticata realmente? io non sono riuscita a trovare nulla.

Mercutio, questo povero parolisi ha detto tutto quello che sapeva e ha mentito solo sulla sua vita extraconiugale. questo è quello che dice.
perchè dovrebbe tenersi qualche altro segreto se, confessando, potrebbe riacquistare la libertà?
teme una vendetta?
che cosa può gravitare dietro un semplice caporalmaggiore?

vorrei ricordare che parolisi dice che lui è rimasto alle altalene con la figlia perchè quella piangeva perchè voleva stare lì. possibile che tra i tanti presenti, nessuno abbia ricordato il pianto di un bimbo che fa i capricci? posso capire che una bella donna e un bell'uomo possano passare inosservati, ma una bambina che piange o grida, desta un certo interesse, quanto meno attira l'attenzione, specie se si è seduti alle panchine ad un metro dalla stessa.
ma se la domanda "dov'era salvatore se non era al pianoro" lo mette in una posizione scomoda, perchè ciò che conta per l'accusa è provare che non era dove ha detto di essere (per affermare che quindi ha mentito) non dove stava, la seconda "se non era alle casermette" non può essere esclusa nemmeno dalla sola analisi delle celle in senso difensivo.
le celle si sovrappongono quindi possono aiutare tanto la difesa che l'accusa, ma il dna sull'arcata dentaria lo inchioda a mio modo di vedere.
perchè nessuno dei genetisti o periti della difesa non ci dice quanto tempo può durare il dna (da saliva o da contatto) nella bocca di una persona?
quanto tempo può stare lì prima che la saliva possa cancellarlo?
e il dna subungueale a quanto tempo prima potrebbe risalire?
per essere così scarso...
per me, quest'omicidio non può essere opera di una persona sola.... quanto a ideazione e a messa in pratica.
per questo penso che ci sia oltre a un impeto omicidiario, dettato dall'odio verso la vittima, un estremo calcolo e premeditazione.
sono convinta che si arriverà alla verità e che presto, con gli esiti di tutte le analisi sui reperti, il quadro sarà ancora più chiaro.
Marika

Marika ha detto...

Mimosa il fatto che l'omicidio sia INIZIATO lì non è stato confutato da nessuno. non hanno rinnegato le conclusioni della perizia sugli schizzi di sangue.
questo dunque è un fatto e mi pare doveroso evidenziarlo.
le ipotesi riguardano non il COME L'HANNO UCCISA, ma chi quando e perchè.

Ciao Mimosa, mi mancavano le tue acute puntualizzazioni.
;-)

Marika

Anonimo ha detto...

Tutti i giorni seguo questo blog e lo trovo veramente interessante sopratutto per gli articoli ben congeniati del Sig.Massimo e i relativi commenti di persone molto competenti che hanno trattato l'argomento in tutte le sue angolazioni. Le discussioni sempre civili e imparziali hanno permesso a tutti di dire la propria opinione senza creare malumori. Ultimamente leggo ,sopratutto da parte dei nuovi entrati,lamentele sull'operato degli inquirenti e sulle comparse della famiglia Rea in televisione.Francamente penso che le procure abbiano fin'ora svolto un buon lavoro e il risultato delle loro indagini ,almeno le cose e i fatti di maggiore rilevanza , non siano stati resi pubblici per ovvii motivi.Aspettiamo la chiusura delle indagini...e... dopo il responso!! I componenti della famiglia Rea stanno gridando il proprio dolore al mondo intero con tutti i mezzi a loro disposizione. Sig. Enrico le critiche palesi all'operato degli inquirenti non lo condivido affatto e affermare quasi che il Parolisi sia innocente mi fa innorridire!!! .Non vogliatemene...questo è il mio pensiero...continuerò comunque a leggervi!!

Paola ha detto...

Ciao Marika.
Riguardo al potassio è vero ed e'una tecnica molto vecchia Si tratta della determinazione dello ione potassio nell'umor vitreo.
Essendo il potassio il principale elettrolita intracellulare la cui concentrazione è mantenuta costante dal meccanismo pompa sodio -potassio, cessando la vita cessa la funzione di pompa e quindi il potassio diffonde attraverso le pareti e quindi la concentrazione aumenta.
Il grosso limite è che la determinazione dei valori dell'umor vitreo nel soggetto sano possono variare anche di 2 mEq/L e quindi non rende molto attendibile questo test a livello tanatocronologico.
Saluti
Paola

Mimosa ha detto...

Scusa Paola, vista la tua competenza, mi potresti spiegare la differenza tra la rilevazione della temperatura del fegato e quella rettale, giacché ho trovato testi in cui dicono che quella del fegato dà risultati più precisi per risalire all'ora del decesso?

Grazie
Mimosa

Marika ha detto...

Grazie Paola,
leggendo qua e là, mi sono fatta un'idea in merito alla possibilità di fissare con precisione il momento della morte.
ebbene, ritengo che quando un medico legale, persona certamente competente, stabilisca un orario della morte faccia riferimento a una serie di variabili.
intanto, la presentazione del corpo (la temperatura interna ed esterna è la prima cosa da accertare, e su questo ha ragione la difesa di parolisi) il fatto che si presenti freddo, rigido e via dicendo, poi si devono anche effettuare delle analisi sul contenuto gastrico, e "Indagini Tanatochimiche: umor vitreo (+ 1% NaF) per analisi di sodio, potassio, cloruri, urea azotata, creatinina, glucosio, chetoni".
quindi, è dal complesso di queste informazioni che, una persona esperta e di esperienza può dare la sua valutazione? oppure esiste un qualche esame specifico che non avrebbe tema di smentita?
perchè io mi domando che senso ha a questo punto riesumare il corpo di melania rea? quali tipi di analisi, dopo così tanto tempo, riuscirebbero a dare dati più precisi?
Marika

Alessandro ha detto...

nessuno ha detto quanto può durare il dna in bocca a una persona,marika,per il semplice motivo che non è determinabile...è soggetto a troppe variabili....
strano che i colpevolisti ritengano il dna in bocca "frettoloso" e quello sotto le unghie (melania ha una bimba piccola e presumo si lavasse bene le mani, in più quella mattina sono andati a fare due visite mediche) resistente alle intemperie...dna subunguelae proprio dove aveva l'anello....questi sono i fatti

ribadisco un concetto...il metodo più affidabile (comunque non preciso) di determinare l'ora della morte è la temperatura corporea associata a quella dell'ambiente
qui quella corporea non l'abbiamo e quella esterna è stata determinata da stazioni meteorologiche vicine...
domanda, perchè la procura ha così paura di una nuova autopsia ?
seconda domanda...avete provato a ricostruire l'aggressione con l'impugnatira indicata da tagliabracci ? provateci e ditemi se ci riuscite
quanto alle obiezioni sulla frammentarietà delle informazioni in nostro possesso, io su queste posso ragionare e su queste Parolisi è stato incarcerato
l'ora della morte e relative deduzioni sono nell'ordinanza, il dna di parolisi e tempi di deposito sono nell'ordinanza, le testimonianze sono nell'ordinanza..su questo è stata formulata la richiesta di fermo....
e sono questi i passaggi che io contesto...
vi siete dimenticati l'attacco alla sentinella, il bacio della morte..ecc...ecc..? da che parte vengono le ipotesi e le speculazioni?

ricordate le richieste del gip di Ascoli? i pneumatici...avete informazioni al riguardo ?
il movente non è passionale,invece siamo tornati lì.
qualcuno sostiene che sia opportuno aspettare con pazienza la fine della indagini....lo accetterei per il caso della povera yara (critico la prcoura ma posso permettermi di aspettare) ma qui c'è sempre e comunque un uomo in galera

Anonimo ha detto...

quoto totalmente con l'anonimo delle 20:22. Aggiungo, avete modo di risentire la telefonata di allarme al 112? Beh, inizialmente la signora del bar Il Cacciatore dice di essere andata con Salvatore sulla stradina brecciata che sale verso il bosco, cioè quella che dal monumento ai caduti sale verso la roulotte, dove si sono fermati i cani per intenderci. La stessa dice di aver fatto il percorso che Parolisi sosteneva potesse essere quello fatto da sua moglie, controllando prima il bagno pubblico (quello vicino al chiosco di Ranelli, vi è il fotogramma che lo immortala assieme alle donne del bar alle ore 16:00). E qui, con tutta probabilità, sono stati i cani ad essere depistati. Mentre ispeziona quella strada passa una pattuglia dei carabinieri che lui non ferma. Nella stessa telefonata vi è anche un altro fatto curioso. Innanzitutto l'operatore del 112 chiede le descrizioni della moglie e se aveva problemi di salute, lui parte in quarta e racconta pari pari quello che ormai sappiamo, sembra stesse leggendo il copione, ma ad un certo punto lui dice "voleva andare in bagno... ci siamo presi il caff... 15 giorni prima ero stato con gli amici al bar... ecc. ecc. Preoccupante. Poi da quel punto, dalla roulotte, sfido chiunque di voi ad andare a piedi verso le Ripe.
Nik

Alessandro ha detto...

facciamo anche chiarezza su quanto hanno richiesto i legali di parolisi....vogliono l'incidente probatorio, nel quale la riesumazione sarebbe l'extrema ratio..
in relatà volgiono ripetere gli esami che tagliabracci ha fatto per determinare ora della morte

Marika ha detto...

Alessandro ma chi ha detto che non si può determinare? così come alcune cose di determinano in via di approssimazione anche questa può essere determinata in via di approssimazione, non si pretende, in scienza, l'esattezza e precisione del dato ma la sua probabilità e la sua proporzionalità.

mi domando poi perchè grazie all'inesattezza dei risultati delle perizie molti veri colpevoli, specie mafiosi che magari hanno sciolto nell'acido le loro vittime, non vengano condannati ma assolti con formula piena.
non nè facciamo (io non ne faccio) una questione morale, altrimenti dovrei cambiare mestiere.

Marika

Alessandro ha detto...

ciao nik, l'addestratore ed il responsabile delle unità cinofile hanno escluso che i cani seguano odori di seconda mano....poi salvatore e la donna non son certo andati fino alla roulotte....

Alessandro ha detto...

marika, non sono io a giocare tutta la storia in 60 minuti...è tagliabracci a farlo....detrminare che il dna in bocca sia stato depositato tra le 13.30 e le 14.30 è fantascienza....
sei tu stessa a dare la risposta al problema....condiviso l'approssimazione.....rileggiti cosa sostiene tagliabracci e poi riparliamo di approssimazione o certezza

Alessandro ha detto...

cara matika,sei stata tu a sostenere "il dna sull'arcata dentaria lo inchioda...." dimmi da cosa lo determini..scientificamente intendo

Marika ha detto...

alessandro ciò che tagliabracci oggi non dice o che dice in via di deduzione non esclude che possa essere spiegato meglio in futuro e specie in sede di esame innanzi a una corte d'assise.
io non do risposte ai problemi, pongo domande che mi aspetto possano trovare risposte anche nelle sedi opportune.
credo che in sede di esame il consulente della difesa si dovrà preparare a domande di questo tipo e ciò che dirà sarà interessante.

io ho letto le conclusioni della perizia, ma tu hai la perizia integrale di tagliabracci? mi farebbe piacere "rileggerla".
Marika

Mimosa ha detto...

Alessandro, riguardo all'impugnatura del coltello e la direzione del taglio credo sono stata la prima ad evidenziare una incongruenza nel commento del 9 agosto ad un altro articolo di Massimo Prati, dove riportando la frase di p. 65 (Ordinanza d’arresto Ascoli): «Le ferite da taglio al collo, denominate A,C,G, sembra ragionevole ipotizzare che siano inferte da dietro, da parte di un destrimane che ha cercato di recidere le strutture vitali del collo con movimento da destra verso sinistra».
Ma, Dx e Sin rispetto a chi? Se la vittima è stata colpita di spalle la sua destra corrisponde alla destra dell’aggressore (che ce l’aveva praticamente davanti al petto).
Solo se l’anatomopatologo si riferiva all’osservazione del corpo supino, doveva rilevare che il taglio partiva dal lato sinistro del corpo della vittima verso il destro.
Invece lui ha indicato esattamente la direzione contraria, come se individuasse dx e sn dal proprio punto di osservazione. Ma è così che si individuano la destra e la sinistra?
Mi è stata fatta l’obiezione che il medico legale sa il suo mestiere …

Per quanto riguarda poi l’assalto alla sentinella, mi dilungherò in un altro momento, qui si sta andando avanti con commenti più veloco di quanto io riesca a preparare gli interventi.

Mimosa

Marika ha detto...

lo inchioda a livello indiziario perchè è l'unica traccia completa sul corpo della vittima. e se il dna è destinato a cancellarsi per effetto di alcune operazioni come magari bere o mangiare o passarsi la lingua sulle labbra o sui denti, operazione quest'ultima che uno fa in modo automatico praticamente di continuo, credo che da profana il dna di melania allontanatasi sa salvatore alle 14.45 si sia potuto cancellare nei venti minuti che la separano da ripe e dal chiosco della pineta, a meno che il contatto non sia stato più vicino nel tempo.
ma che vuoi la mia deduzione logica vale quanto il due di bastoni quando la briscola va a coppe!
Marika

Alessandro ha detto...

nessuno ha la perizia integrale e lo sai bene.....tu non poni solo domande marika...tu sostieni tesi (legittimanente ovvio,lo faccio anche io)...solo che dai dubbiosi vuoi risposte....poi è un po' "comodo" sostenere che il dna in bocca inchioda parolisi e poi ripiegare su un prudente "io faccio solo domande....:)"
senza polemica ovviamente,mettiamo un po' di sale alla conversazione

Alessandro ha detto...

eh no,non è l'unica traccia sul corpo...ce ne sono sei....poi una fa più comodo delle altre perchè si sa di chi è...
le altre non sono rilevanti a livello indiziario? e come fai a saperlo? sai di chi sono ?
riguardo al dna in bocca,neppure lo stesso tagliabracci è sicuro,perchè dice prima della morte o comunque dopo pranzo...beh,perdona, c'è una bella differenza

Unknown ha detto...

Ciao Marika e bentornata (spero tu abbia trascorso ferie rilassanti e serene). Purtroppo non ho tempo per scrivere, ho altri impegni al momento, domani dovrei averne di più.

Massimo

Alessandro ha detto...

ciamo mimosa,
chi sostiene che il medico legale sa fare il suo mestiere si dimentica del caso Goffo....
poi una riflessione....lo stesso luminare fa il perito per la difesa di knox-sollecito...in quel caso il dna sul coltello non è sufficiente..curioso no?

Anonimo ha detto...

Non potrebbe, Melania, essere andata in quella zona poco praticabile proprio per nascondersi alla vista e fare pipì?
E non potrebbe lì essere stata colpita e trasportata, semisvenuta, in auto a Ripe, con i pantaloni già abbassati? Tracce di pneumatici vicino al cadavere, se non sbaglio.
T.

Anonimo ha detto...

Riprovo a postare il mio commento dato che non lo vedo.

Oggi ho letto questo:

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/abruzzo/articoli/1021897/parolisi-non-ha-ucciso-sua-moglie-ma-era-presente-al-momento-del-delitto.shtml

Ma lo zio Gennaro non era quello che si era tagliato la barba proprio perché il colpevole era finalmente in carcere?

Ziva

Marika ha detto...

Alessandro io non faccio domande ai dubbiosi, o ti ritieni tale?
le mie premesse sono sempre quelle: i dati sono parziali e del poco che si ha a disposizione mi faccio un opinione, evidenziando cosa non mi convince.
quanto alla mia espressione che il dna in bocca inchioda il parolisi ho spiegato molto bene il perchè, ma quella parola "inchioda" non va presa come un accusa di certa colpevolezza, ma come la constatazione - fatta già con le dovute argomentazioni e motivazioni dai giudici - dell'esistenza di un indizio pesante a suo carico rispetto a rilievi di altro dna non così certi o sufficienti da inchiodare qualcun altro.
spero di essermi spiegata meglio, perchè essere di parte è la cosa che meno vorrei fare, io mi sono dichiarata sempre neutrale e tale voglio rimanere.

Ciao Massimo le mie ferie sono state molto rilassanti e produttive al tempo stesso.
Spero di avere il tempo, lavoro permettendo, di poter contribuire al tuo blog nello spazio nuovo che hai creato e del quale ti esprimo tutta la mia approvazione.

Marika

Alessandro ha detto...

ciao marika..ma va benissimo anche se le considerazioni che fai cammin facendo spostano le tue convinzioni...non è certo sintomo di poca intelligenza, semmai il contrario!
io sono certamente un dubbioso, ma se mi chiedi "può essere parolisi il colpevole?" ti risponderei di sì

la mia posizione è di un cittadino che vede una brutta brutta indagine, a prescindere dall'innocenza o dalla colpevolezza del parolisi

Anonimo ha detto...

Certo è che da tutto ciò che ho letto in questo blob e su internet sento di poter esprimere un giudizio. Se Parolisi non è l'esecutore materiale del delitto ha tenuto da subito un atteggiamento che fa pensare. Alcune cose che ha DETTO E FATTO SONO TROPPO STRANE per poterlo ritenere all'oscuro di tutto.
Marilia

Anonimo ha detto...

@Nik

anch'io ho ascoltato la telefonata, l'operatore gli chiede
"...e com'era (sua moglie) prima di... allontanarsi? Tranquilla?"
E lui risponde: "Sì, stava [incomprensibile] stavo giocando con la bambina là alle altalene"
"Sì..."
"E poi mia moglie ha detto devo andare in bagno, ho detto, mò andiamo, ci siamo presi il caff...io sono venuto qua quindici giorni fa con altre, con la comitiva, insomma,ci siamo divertiti e tutto" E poi racconta che ha preso la bambina, ma che la piccola piangeva e quindi la moglie si è allontanata da sola.

Ma perché in un primo tempo dice "ci siamo presi il caff..." e poi si mette a raccontare di quindici giorni prima?

Se il caffé l'avesse preso con il marito questo (e lo chiedo a chi ha competenze in materia) non potrebbe dare una volta per tutte spiegazione alla questione caffeina?

Ziva

Mimosa ha detto...

Posso proseguire?
A me sembra impossibile che non sia dato sapere (il medico legale per primo non lo sa) se le tracce biologiche di Parolisi sulle gengive di Melania derivino da saliva o da cellule epiteliali trasferitesi per contatto.
Per questa ragione gli inquirenti hanno ipotizzato le due alternative: un bacio (che sottolineerei “molto appassionato” per lasciare la saliva) dopo averla accoltellata o la mano sulla bocca (per tenerla ferma mentre la sgozzava). Di questa seconda ipotesi vorrei postare altro in seguito.

A p. 7 del Rinvio a giudizio del GIP di Ascoli si legge che per tali affermazioni si rimanda alla p. 85 della Relazione medico legale.
Scrivere, come è stato scritto, che “è ragionevole affermare” una ipotesi così macabra come un bacio affettuosissimo post mortem indurrebbe a “ragionevolmente” presumere non che si tratti di un delitto d’impeto (un colpo di testa del marito per motivi passionali interni alla coppia, altrimenti perché baciarla in quella maniera, pentito in extremis?), bensì una vera esecuzione, una punizione esemplare in stile mafioso, che egli è stato costretto ad effettuare su imposizione di qualcuno.
Oppure, ‘verosimilmente’, che sia stato costretto ad assistere mentre altri eseguivano e che poi gli aguzzini gli abbiano concesso di baciare la moglie per l’ultima volta.
Perdonatemi il “realismo”, fin che non si mettono nero su bianco le parole, per quanto crude, non si può fino in fondo confutare.

La “esecuzione” da parte del marito potrebbe anche essere “verosimile” tuttavia ci si deve chiedere principalmente:
- dov’era la bambina? tanto ben addormentata in auto da non svegliarsi assolutamente? I bambini che si addormentano in auto, lo fanno spesso appena l’auto fa qualche chilometro ma normalmente si svegliano appena l’auto si ferma e sparisce il dondolio.

Mimosa

Anonimo ha detto...

ANONIMO delle 20:22

Lei può non condividere le mie opinioni come io ovviamente non condivido le sue peraltro inserite in un intervento il cui contenuto non apporta nessun contributo utile alla discussione

ENRICO

Mimosa ha detto...

PS
Giardina ha detto che la saliva può lasciare tracce di dna sulla pelle fino a un massimo di 96 ore.

Anonimo ha detto...

In merito alla registrazione della chiamata del Parolisi alle forze dell'ordine per denunciare la scomparsa della moglie nel passaggio in cui dice "abbiamo preso un caf....
questa è una delle tante contraddizioni di cui ho parlato prima perchè in seguito, interpellato in proposito, ha affermato di non aver visto la moglie bere caffè prima della scomparsa.
Marilia

Anonimo ha detto...

riprendo ora perchè ho avuto un problema al pc.
è vero che la donna del bar e parolisi non sono andati sino alla roulotte, lui tra l'altro mi risulta avesse in quei momenti la bimba in braccio, ma neanche i cani. Loro si sono fermati lungo un sentiero che si inerpica dietro al monumento, hanno fatto pochi metri. poi gli addestratori cinofili li hanno fermati perchè, essendo notte fonda, avevano paura che si facessero del male in quella boscaglia impervia quindi li hanno caricati in macchina e sono andati dalle parte a monte dove c'era la roulotte la quale, in precedenza, era già stata ispezionata dai soccorritori. Essendoci i cani, hanno approfondito l'ispezione ma non ci sono andati spontaneamente. riguardo la pipì, non dimentichiamoci che la donna non aveva alcun segno derivante da un probabile sequestro. Sui cani molecolari poi... boh... mi risulta che loro hanno ritrovato persone vive ma mai cadaveri.
Nik

Mimosa ha detto...

Nessuno ha commentato il mio post precedente, quindi riprendo le mie “ipotesi”, che ovviamente valgono per quello che valgono.
Sempre sulla questione DNA di Parolisi in bocca a Melania, questa volta vagliando l’ipotesi della mano sulla bocca da parte di lui «per non far urlare la donna».

Si è parlato di tecnica militare definendo “assalto alla sentinella” il porre una mano sulla bocca per non far urlare e poi usare il pugnale per tagliare la gola.
Ho trovato in http://www.metronews.it/news/flash-italia/4778-agi-news-on-melania-comandante-cc-omicidio-non-con-tecnica-militare.html (AGI) - Ascoli Piceno, 6 lug. << «Io non credo che l'omicidio di Melania sia stato compiuto con la tecnica militare dell'assalto alla sentinella, (…)». Lo afferma all'Agi, quasi a sorpresa, (…), il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno, colonnello Alessandro Patrizio. «Intanto l'assalto alla sentinella non si insegna nelle scuole militari - spiega il comandante - e poi questo tipo di tecnica usata per neutralizzare un nemico si attua tutta a mani nude, senza l'uso delle armi». >>

In effetti, questa mossa serve a torcere il collo all’avversario colto di spalle, spezzandogli la cervicale, quindi mano su mento/bocca e sulla fronte (sotto l’eventuale elmetto) con rapida torsione.
Quando mai per effettuare uno scannamento, si mette una mano sulla bocca per tenere ferma la testa? e se uno sbaglia e si ferisce il proprio polso?
Secondo me ha detto bene il col. Patrizio, la tecnica implica la rottura del collo, non l’uso dell’arma bianca per sgozzare …

Inoltre ho scoperto che lo scannamento del nemico assalito alle spalle non avviene per taglio diretto della gola (azione che è più probabile di fronte) ma con altro sistema che utilizza “punta e strappo” ossia si infilza il pugnale in un punto preciso del lato del collo e lo si tira in avanti, così si lede anche la carotide e l’avversario non ha neanche il tempo di emettere alcun suono.

Pertanto, io non credo che le tracce biologiche in bocca a Melania (ipotizzate come alternative alla saliva) siano derivate dalla “mano sulla bocca” del marito. E’ ben vero che non è una cima d’uomo, ma come militare cosa ha imparato? Zero di zero? roba neanche da principianti, figuriamoci per uno che è stato in Afganistan.

La mia ‘fantasiosa’ ipotesi è questa: qualcuno ha infilato in bocca alla povera Melania un indumento intimo appartenuto al Parolisi, e quindi con le sue fresche tracce biologiche.
Se a qualcuno interessa, potrò proseguire, altrimenti ignoratemi.

Mimosa

Anonimo ha detto...

MARILIA

Nella telefonata al 112 Salvatore dice :" mia moglie ha detto... devo andare in bagno..ho detto beh mo' andiamo ... CI SIAMO PRESI UN CAFFE'... VENENDO QUI 15 GIORNI FA con la compagnia ... ho detto vabbè... ho preso la bambina .. quella piange.. ecc. "

Io penso che Salvatore ( il cui modo di esprimersi è a dir poco primitivo) volesse dire che , dato che conoscevano già il posto e dato che la bambina faceva i capricci ,ha lasciato che la moglie si avviasse da sola.

La conversazione è piuttosto convulsa e Salvatore sembrerebbe sinceramente preoccupato , inoltre se era davvero in preda ad un attacco di panico si può comprendere come fornisse all'operatore informazioni confuse e apparentemente inutili

Se invece si sia trattato di una messa in scena, questo è difficile da appurare

ciao
ENRICO

Sira Fonzi ha detto...

Per Marilia e Ziva

A proposito della telefonata e del caffè, credo intendesse dire che Melania voleva andare in bagno nel bar dove, con gli amici, erano stati la volta precedente a prendere un caffè.
Aggiunge che lui avrebbe voluto accompagnarla ma la bmba etc.. etc... come a dire sapevo dove si stava recando.

Sira

Anonimo ha detto...

Carissima MiMOSA

hai fatto un lavoro di ricerca davvero eccellente e sono d'accordo con il tuo ragionamento che esclude possa essere il DNA derivante dalla mano del Parolisi quello ritrovato nella bocca di Melania

Adesso però mi incuriosisce sapere il seguito dello scenario..

Ciao

ENRICO

Alessandro ha detto...

prosegui sira.....mi sto chiedendo se stai pensando ciò che penso io sulla provenienza dell'indumento e chi potrebbe averlo trafugato....

Sira Fonzi ha detto...

Quello che trovo sconcertante di questa indagine è il fatto che siano stati prelevati 100 reperti, tutt'ora in analisi dai Ris, e che pur non essendo ancora noti i risultati degli stessi, non si lasciano spazi dove poterli collocare e incastrare con elementi già noti.
Tutto è già deciso, in base ad un alibi non verificabile(che è ben diverso da un alibi falso) e in base al dna nella bocca di Melania.

Probabilmente se il Parolisi non avesse mentito sulla sua vita privata, a quest'ora, probabilmente, gli inquirenti sarebbero in attesa dell'esito dei famosi esami, per avere un quadro completo
della situazione, il cane sarebbe più credibile e Parolisi sarebbe a casa con la figlia in attesa di sviluppi.

A proposito poi del DNA nella bocca di Melania non escluderei la possibilità che i due si siano scambiati un bacio alle altalene, che lei sia stata stordita nei pressi del sentiero, e che quindi le normali attività che potrebbero togliere il dna fossero ridotte, permettendo allo stesso di perdurare più a lungo.
(se rimasta senza sensi per 10/15 minuti, parte del tragitto verso Ripe, ad esempio)

Sira

Mimosa ha detto...

Grazie ragazzi, allora provo a proseguire con il mio ragionamento.
Nella mia “fantasia” questo indumento che ha lasciato tracce epiteliali del Parolisi in bocca a Melania, non faceva parte del “depistaggio” generico o con la consapevolezza di far ricadere i sospetti su di lui. Era semplicemente la motivazione che ha portato all’approccio con Melania.
Si è parlato anche oggi “pomeriggio sul 2” di un movente che porta alla caserma ed erano in perfetto equilibrio i motivi di donne (molteplici donne, secondo don Mario) e di traffici di droga (secondo l’avv. Ruggiero) (per fortuna certi altri personaggi sono stati eliminati dal salotto!), senza sottovalutare le asserzioni già note del cugino-zio Gennaro. Ma io questa idea me la sto covando da due mesi, oggi è il momento giusto per tirarla fuori. Eccola qui:

Secondo me, la questione che doveva essere affrontata con Melania riguardava una delle avventure amorose del marito, forse lui aveva messa in cinta una soldatessa di uno scaglione precedente (ora chissà dove assegnata … a Chieti?). Questa ragazza (sicuramente una fuori di testa …) a cui il caporalmaggiore aveva fatto le solite promesse da marinaio (anche gli alpini non sono da meno in quanto a conquiste e promesse…), decisa a convincere la moglie a rinunciare al marito, complotta un incontro (nei modi che ho già illustrato precedentemente … pedinamento, incontro pseudo-casuale, passeggiata chiarificatrice fino al monumento, eccetera), portandosi dietro come prova un indumento intimo di Parolisi (usato di recente) e nella discussione (avvenuta là o proseguita nella pineta) glielo ha schiacciato sulla faccia per farglielo “annusare”. Melania aveva la bocca aperta e un lembo si è strofinato sui denti. La discussione poi è degenerata ed è sfociata nell’assalto mortale. Ovviamente non era sola.

All’accusa conviene dire che le tracce biologiche derivano dalla saliva per rendere l’immagine di un marito assassino che le dà l’ultimo bacio, estremo atto d’amore a fatto irrimediabilmente compiuto. Ma se venisse fuori quello che don Mario ha fatto capire che “sa e non può dire” ......

Mimosa

PS. Poi dimmi tu Alessaandro quello che pensi … forse possiamo aggiustarla …

Mimosa ha detto...

Ps - Ho dimenticato di dire:
... il depistaggio per far ricadere i sospetti sul marito - secondo la mia ipotesi - è avvenuto "in itinere" ... e completati dopo un confuso e pasticciato "consulto" tra i membri del gruppo che ha partecipato solidale (più o meno).

Mimosa

Alessandro ha detto...

mimosa..resta il problema di come procurarsi l'indumeno di Parolisi.....io pensavo d una cosa diversa...

Alessandro ha detto...

@ nik

nessuno ha affermato che i cani molecolari abbiano seguito la pista di melania cadavere....anzi esattamente il contrario....hanno seguito le molecole "pesanti" dell' odore..ragione in più per pensare che melania alla roulotte ci sia arrivata viva

Mercutio ha detto...

MIMOSA, la tua ipotesi, esposta con molta chiarezza, ha un'alta dose di credibilità: la presenza e l'azione di una donna; il luogo indicato dai cani; appuntamento, forse stabilito, forse forzato; trasporto di Melania, stordita, a Ripe; infine il pasticciato depistaggio.
Quello che trovo un pò meno probabile è L'INDUMENTO appartenuto al Parolisi, e portatore del suo dna, fatto strisciare sulle gengive o sulle mucose orali di Melania.
Sarei più propenso ad accettare l'idea del bacio, che i conuigi erano soliti darsi senza motivo particolare.
La presenza della donna, sul luogo del delitto, sarebbe già chiaramente stabilita dalle orme rilevate assieme ad altri reperti.
Per tutto il resto, non posso che essere concorde con te.
Il mio pensiero ti è certamente noto. Ciao MERCUTIO

p.s.X NIK
I cani molecolari hanno seguito le tracce di Melania viva. Perchè da viva ed a piedi, ha percorso quel tratto di strada. M.

Anonimo ha detto...

MIMOSA

LA TUA è senza dubbio un'ipotesi plausibile, ma se così fosse Parolisi avrebbe dovuto già "parlare".

Non credo preferisca farsi 30 anni di prigione con l'accusa di uxoricidio piuttosto che confessare un'ulteriore relazione extraconiugale.

Tuttavia anch'io penso che l'aggressione sia avvenuta con le modalità da te descritte

ciao

ENRICO

Unknown ha detto...

Ciao Marika.

E' chiaro che non ho letto interamente la perizia del Tagliabracci, magari fosse disponibile, ma quanto lui ha fatto ed afferma in quest'occasione è in netto contrasto con quanto affermava il collegio difensivo dell'avvocato Bongiorno, collegio a favore di Raffaele Sollecito di cui lui faceva parte, che cercò di ribaltare nel 2009 la perizia del patologo Lalla che aveva scritto una enormità di cavolate (il suo compito in quel caso fu smentirlo sull'arma del delitto e confutare le risultanze del Ris sul dna sul coltello e sul gancetto, e a due anni di distanza s'è scoperto che aveva ragione il Tagliabracci).

In quell'occasione la digestione non era ancora iniziata e lo stomaco era pieno, la Kercher aveva mangiato una pizza ed una fetta di torta di mele fra le 18.30 e le 20.00 ed il dottor Lalla, dopo aver spedito l'anticipazione che garantiva una morte fra le 20.00 e le 24.00, aveva scritto in perizia che la morte andava circoscritta fra le 22 e le 24, quindi dalle 3.30 alle 4 o 5 ore dopo il pasto. La Difesa contestò questa affermazione e cercò di ristabilire un orario decente che andasse dalle 20.30 alle 21.30/22.00. Quindi da un'ora e trenta a due ore dopo il pasto.

Ma non fecero solo questo perché testimoniarono al processo che basarsi sul liquido gastrico e sulla digestione era assolutamente sbagliato e non lo faceva più alcun patologo in quanto non permetteva di trovare un range di orari che desse sicurezze. E questa è opinione comune di tutti i patologi. Eppure lui nella sua autopsia si è basato sul liquido gastrico, su una presunta ora del pasto ed una presunta ora dell'assunzione di un caffè. Tutto presunto quindi, anche la sua perizia che pare agevolare i dubbi.

Forse avrebbe fatto meglio, anche se era morta da sole 48 ore, a fare veramente il test del potassio sul liquido vitreo (ma a questo punto c'è da chiedersi se avrebbe separato gli occhi e ripuliti dagli eccessi), test che comunque si può fare ancora, basta volerlo, ed anche non fosse preciso al 100% potrebbe almeno aiutare a capire se è morta nelle ore immediatamente successive al pranzo o, come ha fatto intendere la Difesa, ore dopo. Insomma potrebbe confermare o smentire la perizia.

Chiaramente non ho letto neppure quella della Cattaneo, spero sia online presto, che in ogni caso aveva un corpo molto più complicato da esaminare. Un corpo che per tre mesi aveva subito ogni tipo di modifica essendo rimasto sotto la neve, sotto la pioggia ed al Sole. Eppure ha spulciato e trovato, ha elaborato una scena del crimine ed una azione cronologica logica e compatibile con le ferite. Ha trovato l'arma del delitto ed identificato i residui, insomma un lavoro certosino come è abituata a fare. E quando non riesce a lavorare per come è abituata non si rassegna, vedi il corpo di donna irriconoscibile trovato sepolto a Teramo (guarda il caso) un paio di anni fa, e fa fare ad atri (lo ha mandato in America e lo stanno ancora analizzando), a chi ne sa più di lei (e ne sa tanto) e soprattutto è più attrezzato.

continua...

Unknown ha detto...

Per il resto anch'io sono propenso a credere che, come in quasi tutti i casi di omicidio, la soluzione sia più semplice e sia da ricercare nella sfera delle conoscenze della coppia (segreti ne hanno tutti, chi più chi meno, non solo i militari). Ma credo che il nostro fumo, parlo delle mille ipotesi ed anche del gossip uscito in questi mesi in ogni dove, sia figlio delle indagini e non sia stato partorito dalle nostre menti, seppur leggermente malate in quanto tutti siamo un po' giallisti.

Ma a parte il cane, poco importa il percorso fatto successivamente al monumento ma tanto importa che per più volte, in orari e giorni diversi, ha percorso la strada partendo dalle altalene ed arrivando al monumento, dando quindi un punto fisso da cui partire, c'è da comprendere, ed era il senso dell'articolo, se ha più importanza, sia in chiave innocentista che colpevolista, che del Parolisi non vi sia traccia a Ripe o che del Parolisi non vi sia traccia al Pianoro.

Ed io volevo portarvi a pensare che se da un lato figura un dna sulle gengive di Melania, ed hai voglia a darci con la lingua sulle labbra per toglierlo dalle gengive, dall'altro figura una traccia di Melania al Pianoro (data dal cane). Che se da un lato figura dal 11% al 30% di probabilità che il telefonino di Melania fosse a Ripe (sia nella posizione trovato sia in quella in cui i tecnici l'hanno pensato), dall'altro figura una probabilità del 100% che fosse al monumento. Che se da un lato nessuno dice di aver visto il Parolisi al Pianoro, dall'altro nessuno ha visto arrivare (e comunque non ve n'è traccia neppure attorno o sul chiosco) il Parolisi a Ripe. E lascio volutamente perdere i dna trovati, i capelli e le impronte di scarpe che in ogni caso ci sono.

Questo a parer mio è il senso di tutto perché questi sono punti fissi anche per chi vuol parlare del caso. Senza dare una adeguata risposta a questi non si va da nessuna parte e si continuerà a portare, come fatto dagli inquirenti, fatti logici ma confutabili.

Per cui, parlando di semplicità, la domanda è: "E' più facile che Melania sia stata uccisa a Ripe da uno/una che non sia il marito dopo essere passata al pianoro ed essere andata al monumento... o che il Parolisi l'abbia portata a Ripe senza essere visto da nessuno, l'abbia uccisa senza lasciar traccia alcuna, si sia poi lavato, cambiato, abbia nascosto l'arma e gli abiti insanguinati e sia corso verso il Pianoro inscenando una commedia che non poteva inscenare perché scopribile nel giro di poco?

E queste, in buona sostanza e sempre per come la vedo io, sono le domande a cui gli inquirenti dovevano darsi da subito risposta prima di ragionare su bugie e moralità ed infilarsi nell'unica pista in cui si sono infilati senza usare alcun punto fisso ma solo, loro sì, il gossip ed il pregiudizio.

Massimo

Marika ha detto...

Mimosa è possibile che l'indumento infilato nella bocca della vittima lascia tracce di dna? o meglio il dna si trasferisce per il contatto con indumenti? se io ad esempio indossassi le mutandine di una persona, mi trasferirebbe il suo dna?
quali tracce biologiche impresse su un indumento possono trasferirsi per semplice strofinamento (?) o contatto?
io trovo surreale l'ipotesi dell'adescamento e sequestro fino a ripe.
melania, da come viene descritta, era una donna impulsiva, capace di chiamare l'amante del marito per dirle di stare al suo posto.
se qualcuno avesse programmato un "incontro chiarificatore" con lei con la scusa dell'indumento, minimo glielo avrebbe preso di mano e sarebbe andata su tutte le furie, chiamando subito il marito per raggiungerla.
secondo me questo potrebbe essere la logica reazione di una donna come melania, già consapevole del tradimento e forse non disposta a perdonare una seconda volta.
anche io al suo posto non avrei mai seguito qualcuno senza avvisare mio marito, nemmeno per parlare di presunte scappatelle o veri tradimenti. mi sarei infuriata e avrei subito preteso spiegazioni.
altrochè andare di nascosto fino al bosco delle casermette per parlare in discrezione.
e poi c'è da considerare la bambina. io da mamma, avrei preso mia figlia, non l'avrei lasciata con il padre dopo aver appreso una notizia su un suo tradimento.
infine, se melania era accucciata e con i pantaloni abbassati, quando viene aggredita mi fa pensare a una situazione in cui la donna non poteva presagire ciò che le sarebbe accaduto.
se poi fosse stata sequestrata e portata a ripe e li costretta a spogliarsi, perchè colpirla da dietro? e farla accucciare?
e perchè sequestrarla e ucciderla in un bosco e lasciarla lì e poi effettuare successivamente un depistaggio. chi sequestra organizza ben bene tutto.
mi pare illogico organizzare le cose in due tempi con il rischio di essere scoperti durante la fase delle ricerche.
Cara Mimosa spero di aver risposto alle tue domande, attendo le tue repliche.
Ciao Marika

Marika ha detto...

Grazie Massimo per la tua risposta.
Quanto hai detto lo condivido, ma ci tengo a precisare che il riferimento al gossip non era diretto a te, che invece sei più attento agli aspetti tecnici e vai al sodo dei problemi.
ecco perchè ho sollevato la questione sui metodi per accertare l'ora della morte, indispensabile però si rivela la perizia del medico legale, che potrebbe già aver effettuato quell'esame.
per questo mi chiedo che tipo di esame abbia richiesto con l'incidente probatorio, che ha la finalità di acquisire prove irripetibili, per ritenere necessaria la riesumazione del cadavere.
Che esami vogliono fare? o meglio quali esami ritengono non siano stati fatti in questo senso?
Ciao Marika

Anonimo ha detto...

La tesi di Mimosa sulla donna rimasta incinta è molto interessante e tra tante scappatelle pure probabile, come pure credibile è il fatto che una donna sbatta sulla faccia dell'altra l'indumento intimo del marito (anche se mi chiedo: lui quella sera tornò a casa senza mutande senza accorgersene e Melania non ci fece caso?) come pure è possibile che un certo tipo di famiglia della ragazza o qualche amico con la stessa mentalità possano avere partecipato al chiarimento, come pure una ragazza incinta del marito potesse essere la "cosa molto brutta" da raccontare a quattr'occhi ad un'amica e non telefonicamente.
Ma, mi domando, perchè fare una scenata del genere proprio a Melania e non direttamente a Salvatore, forse per forzarla a lasciare il proprio marito affinchè lui potesse salvare l'onore della ragazza?
Un fatto del genere potrebbe giustificare parole grosse, litigi e una certa violenza verbale e non da parte di entrambe, anche l'aggressione fisica, nel caso la ragazza o i suoi accompagnatori fossero del tipo violento, e certo che se vai a fare una scenata alla moglie un tipo tranquillo non lo sei.
Però, l'omertà di Salvatore, non la giustifica: meglio confessare un figlio illegittimo che farsi 30 anni di galera..
quindi la motivazione del silenzio o è tutt'altro, oppure è ANCHE tutt'altro.
T.

Anonimo ha detto...

@ Marilia
Mi sono chiesta allora: dove hanno preso questo caffé se erano già al pianoro? Dal ranelli no, al bar no, dove?

@ Enrico e Sira
Anche a me è sembrato molto agitato, può essersi anche sbagliato, tutto ci sta, mi sono semplicemente suonate strane le parole usate, tutto qui e mi sono chiesta: se avessero preso davvero un caffé insieme?

@ nik
condivido in pieno il tuo ultimo post

Ziva

Anonimo ha detto...

Nell'ultimo commento che ho inserito volevo dire che condivido l'ultimo post di T. (quello sopra al mio per essere precisi) non di Nik...
Pardon.


Ziva

Unknown ha detto...

Ciao Marika.

Non l'avevo intesa riferita a me, anche se pure io a volte mi lascio coinvolgere dal gossip e formulo teorie anche azzardate.

Per quanto riguarda la perizia, è questo che da fastidio perché da come l'ha messa il dottor Varetto c'è poco che funzioni in quella del collega a causa di diverse mancanze. Ed io pensavo che pur se nelle risposte il Tagliabracci era restato vago parlando di probabilità, d'altronde la perfezione in quel settore non esiste, il fatto di aver trattenuto il corpo per quasi un mese, ora non ricordo di preciso il tempo ma all'incirca è quello, gli avesse permesso di fare una analisi più che completa. Non dico inattaccabile, fatto impossibile, ma completa sì.

Poi io non sono un esperto e magari mi fido troppo del Varetto che ha esagerato, per questo sarebbe stato bello averla a disposizione la perizia, anche per dar modo a quelli come me di non scrivere eventuali cavolate.

In ogni modo se quell'esame lo avesse effettuato credo che non sarebbe stato possibile un attacco così frontale da parte della Difesa che pretende di spostare in avanti l'ora della morte. Ma sono sempre supposizioni.

Ps. Spero che il produttivo inteso alle ferie sia rivolto a qualcosa di buono accadutoti a livello personale.
Spero veramente di inserire qualche tuo scritto nel blog.

Massimo

Anonimo ha detto...

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/09/21/news/i-pm-a-caccia-degli-sms-di-melania-5000015

domanda: è davvero impossibile recuperare gli sms cancellati dal cellulare di Melania?
T

Anonimo ha detto...

Si parlano lingue diverse.
Peccato.
M

Anonimo ha detto...

Per chi parlava di cani.
Il mio cane percepisce gli odori diciamo così "di trasporto" tanto da riconoscere le persone di cui noi tratteniamo l'odore sui nostri abiti e la nostra pelle, salutandoli calorosamente quando le capita di incontrarli, come se li conoscesse anche se non li ha mai visti.
E' chiaro che è necessaria una stretta frequentazione e non un contatto saltuario o casuale con la persona di cui in un secondo momento è in grado di riconoscere l'odore.Pertanto son convinta che l'odore a cui hanno risposto i cani sia quello che il marito tratteneva su di sé quando ha fatto il percorso.Questo mi sembra un punto fermo, anzi fermissimo.
Ciao Serena

Anonimo ha detto...

@Anonimo T
Se hanno rintracciato gli sms cancellati di Ivano e Sabrina, sapranno ritrovare anche quelli cancellati dal cellulare di Melania, ammesso che ci fossero.
Ma ce lo faranno sapere?
Mercutio

Unknown ha detto...

Il tuo punto Serena sarà fermissimo per quanto riguarda la tua esperienza ed il tuo cane, ma il tuo cane non è stato addestrato a cercare le persone perché i cani addestrati non le cercano con l'odore del corpo ma dei piedi.

Fra l'altro il suo proprietario ha detto il contrario di quanto tu asserisci, ed esattamente che non avrebbe mai cercato tracce che non fossero primarie, cioè quelle che non fossero dei piedi di Melania. Questo perché gli hanno fatto annusare un estratto, preparato dallo stesso istruttore, che si basava sulle scarpe della donna, le sono andate a prendere a casa. Una parte l'ha annusato alla sera ed una parte il giorno successivo.

Quindi, a meno che Melania non avesse camminato sul marito prima di partire da casa è difficile che abbia lasciato sul suo corpo tracce dei suoi piedi.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

ZIVA

sia io che Sira abbiamo interpretato allo stesso modo il riferimento di Parolisi a proposito del "caffè"

mio post. 21 settembre 2011 00:25

post Sira 21 settembre 2011 00:41


ENRICO

Alessandro ha detto...

finalmente si sono accorti ceh sonai ha aggamnciato la cella 348 di colle San Marco..era ora
relativamente al recupero degli sms, la maggior parte dei gestori tiene sui server i testi dei messaggi per mesi....

Anonimo ha detto...

.. e allora PERCHE' nè la difesa nè l'accusa si muovono per recuperare questi benedetti sms cancellati da cellulare di Melania?
Non è che ci voglia un genio. se sono stati cancellati, una ragione c'è.
T.

Alessandro ha detto...

la difesa non può farlo.....serve un'ordinanza del giudice....

Anonimo ha detto...

.. ma la difesa non può richiedere formalmente l'ordinanza del giudice?
Forse è una domanda stupida la mia, che non conosco le procedure legali, ma sembra quasi che NON si voglia scoprire la verità!
dico io, si indaga sui messaggi di facebook di salvatore con l'amante, cosa vuoi che le dicesse se non "certo lascerò mia moglie, eccome no, tu aspetta buona buona neh.." roba che qualsiasi uomo sposato dice ad una donna per tenerla buona, e non si emette una semplice, piccola, basilare ordinanza per scoprire cosa nascondessero gli sms CANCELLATI dal cellulare non di una che passava di lì per caso, non di un parente di quarto grado, ma della VITTIMA stessa di un assassinio?
Con tutti i dubbi e le domande e le indagini di posizione che ci si pongono su QUEL cellulare?
ma è scandaloso..
T

Alessandro ha detto...

non sono un'asperto,quindi i affido a chi ha più conoscenze nel campo
personalemte non credo che la difesa possa ottenere un mandato del genere,ma,mi ripeto,aspetto consulenza da chi ne sa di puù
tra l'altro da quel che so i gestori tengono le informazioni sui server per cinque mesi,quindi potremmo essere al limite....

Marika ha detto...

bel problema!

la difesa ha già fatto delle perizie sui medesimi elementi analizzati dai periti dell'accusa per controbatterle.

gli stessi tabulati telefonici non sono al momento consultabili se non nella parte resa disponibile dalla procura, il resto è secretato.

la difesa ha impiegato i propri consulenti per contestare le conclusioni cui sono giunti gli uomini della procura e che sono conoscibili attraverso le relazioni.

la difesa può presentare al gip o al pm istanza di integrazione indagini motivandola, insomma può chiedere che si indaghi in un certo senso.
può richiedere accertamenti irripetibili, incidenti probatori (come sta facendo in questo caso con riferimento alla richiesta di riesumazione del cadavere), ma nella fase delle indagini, a parte la possibilità di espletare indagini difensive con il limite dei mezzi indicati dal codice, altro non è possibile. cioè non si può obbligare ad indagare o fare delle perizie o degli accertamenti, ma se ne può sollecitare l'adozione.

Marika

Anonimo ha detto...

Dal sito del TGCOM:

15:19 - Potrebbe essere del medico legale l’impronta femminile trovata a fianco del cadavere di Melania Rea. Lo rivelano gli ultimi accertamenti effettuati dai carabinieri dei Ris. In questo modo crollerebbe definitivamente la versione della difesa di Salvatore Parolisi, unico indagato per l’omicidio della moglie, che ha sempre sostenuto che sul luogo del delitto c’erano due impronte di donna.
Dagli esami dei Ris, invece, risulterebbe un’impronta parziale rinvenuta sulla scena del crimine che confrontata con tutte le altre probabili, potrebbe ricondurre alla dottoressa Canestrani, il medico legale che effettuò il primo esame sul cadavere di Melania e unica donna presedente sul luogo del delitto.

Non solo. Stando agli ultimi accertamenti questa impronta risulta totalmente insanguinata: questo potrebbe significare che appartiene ad una persona sopraggiunta sul luogo del delitto in un momento successivo all’omicidio perché l’assassino non avrebbe potuto calpestare sangue durante il delitto. I familiari di Melania hanno consegnato ai carabinieri un altro pantaloncino corto di Salvatore Paroli

Sira

Alessandro ha detto...

grazie marika

Alessandro ha detto...

alcune domande...come può essere un'orma insanguinata dopo due giorni dall'omicidio?
la medico legale ha pessaggiato per tutto il chiosco ? perchè l'impronta non è vicino al cadavere, è sul camminamento del chiosco

Anonimo ha detto...

La mamma di Melania:

- «Non è compito mio stabilire se Salvatore debba vedere la bambina o meno ma secondo me non la dovrebbe vedere. Io per colpa di Salvatore, per quello che ha fatto a Melania, non vedrò più mia figlia e lui non deve vedere la sua ma, purtroppo, non spetta a me decidere». A parlare, in un'intervista a Mattino Cinque, è Vittoria Rea, mamma di Melania, la ventinovenne di Somma Vesuviana uccisa tra il 18 e il 20 aprile scorsi

Sira

Unknown ha detto...

Sei sicura di aver riportato fedelmente Sira?

Perché risulta un controsenso dire che se l'impronta è totalmente insanguinata appartiene a chi è andata, unica donna, dopo due giorni, e che l'assassino non può aver calpestato sangue.

Facci sapere.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Si Massimo,è scritto proprio così su TGcom.Mah...Illuminaci un pò tu!
Bea.

Unknown ha detto...

Sono andato a leggermelo. C'è poco da illuminare Bea, di sicuro lo ha scritto un ragazzo alle prime armi che ha confuso qualcosa e presto lo sostituiranno.

In caso contrario dimostrerebbero poca professionalità perché esposto così non ha senso.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Effettivamente la frase scritta da Sira ha fatto sussultare le mie meningi, mi è sembrato tutto contorto ... Ma Sira è troppo accurata ... chissà da dove l'ha tratta ...

Ah, Massimo, ora leggo, concordo!

Io comunque ieri avevo sentito esattamente il contrario, cioè che l'orma "era di sangue fresco" non di sangue rappreso, come mi era venuto di pensare sarebbe stato possibile visto l'andirivieni di giornalisti e curiosi sul sito non posto sotto sequestro (con i miei occhi ho visto la punta del piede di un cameraman che spostava stecchi dalla chiazza scura per riprenderla meglio).

E poi è strano che neanche i giornalisti se ne fossero accorti

Mimosa

Unknown ha detto...

Mettiamo un po' di ordine?

Il sangue una volta uscito da un corpo ha una essiccazione variabile in base alla quantità. Quindi piccole gocce non sporcano le suole delle scarpe già entro i dieci minuti, grandi gocce avrebbero bisogno anche di mezz'ora o più e grosse pozze di sangue anche di ore per asciugarsi. Di certo però dopo due giorni il sangue su di un ballatoio di legno, ma in qualsiasi altra superficie, sarebbe ultra asciutto e non lascerebbe nessun tipo di traccia. Quindi il dire che la patologa dopo due giorni si è sporcata le scarpe di sangue e con queste ha lasciato un'orma è falso.

Ci sarà un'altra spiegazione e presto altri articoli la daranno.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

@ MARIKA suo intervento delle 10,35
scusa se ti rispondo appena ora con la contro-replica che stavi aspettando. :-)
Tu scrivi (ho accorciato un po’ le frasi, ber brevità di spazio):
« è possibile che l'indumento infilato nella bocca della vittima lascia tracce di dna?
quali tracce biologiche impresse su un indumento possono trasferirsi per semplice strofinamento (?) o contatto? »

Non è il dna che si trasferisce, detto in soldoni si trasferisce una scaglia dell’epidermide da cui poi viene estratto il dna (per farti un esempio: hai presente la pelle che cambiamo dopo l’abbronzatura e che la doccia ce la riduce ad antiestetiche chiazze? l’asciugamano con cui ci strofiniamo si riempie di milioni di cellule morte che però contengono in nostro dna).

Io non so precisare se l’indumento che ho ipotizzato sia stato una mutanda o un calzino, o un fazzoletto, ipotizzo semplicemente un indumento riconoscibile da Melania che Salvatore ha “dimenticato” o che gli è stato sottratto “per ricordo” dopo l’ultimo incontro. Incontro che forse non necessariamente era recente, del resto finché c’è materiale biologico c’è il dna, come lo dimostra il dna di Restivo estratto dalla maglia della povera Elisa 17 anni dopo,

Scrivi anche:
« se qualcuno avesse programmato un "incontro chiarificatore" con lei con la scusa dell'indumento, minimo glielo avrebbe preso di mano e sarebbe andata su tutte le furie, chiamando subito il marito per raggiungerla.. ».

Quando ho scritto «portandosi dietro come prova un indumento», non intendevo che quell’oggetto era “la scusa” per attirare Melania, bensì che quella è diventata una “prova” tirata fuori nella seconda fase della discussione, quando ormai Melania era in trappola e non poteva chiamare nessuno, forse era già a terra ferita …
... insomma un ultimo spregio (in alternativa allo sfregio che qualcuno ha attribuito ad un eventuale sputo di Salvatore al posto del bacio (cfr Intervista alla criminologa Giorgia Quadri, del 22 luglio
http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/7/melania-rea-cosi-immagino-scena-delitto-melania-costretta-togliere-pantaloni-killer-sfregio-saliva-giorgia-quadri

E infine, permettimi: abbiamo discusso anche della questione dei pantaloni abbassati per fare pipì, e ormai mi pare che quasi tutti concordiamo che la pipì non c’entra niente!

Mi sei mancata, sai? però adesso non esaurirmi con repliche e contro repliche personali …
Ciao!

Mimosa

Anonimo ha detto...

Se si parla di orma di scarpa bagnata di sangue, la stessa non può che appartenere all'assassino/a presente sul posto quando il sangue per terra era ancora liquido.
La patologa è giunta sul posto 2 giorni dopo, quando le macchie di sangue erano già essiccate a causa del contatto prolungato con l'ossigeno dell'aria. Non poteva, anche calpestando, negligentemete, ed in pieno la macchia ematica, imbrattare le suole di un elemento che non era più liquido.
M

Anonimo ha detto...

E poi, chi ha detto che non possono essere richiesti i tabulati degli sms ai gestori?
La difesa può farlo attraverso il suo consulente tecnico, nell'ambito della ricostruzione della memoria difensiva.
M

Paola ha detto...

Una precisazione per quello che riguarda l'esame peritale : ciascun medico legale ha una batteria di test ed esami che effettua sul cadavere. L' interpretazione di questi dati e la loro concatenazione si differenzia tra i professionisti in base alla letteratura e , per cosi dire, alle scuole di pensiero.
Cio' detto la ricerca dello ione potassio, che eventualmente e' uno dei tanti, non e' assolutamente un esame preciso poiche' il range di accuratezza tanatocronologica e' di +\- 9 ore e sicuramente non e' questo il test che si puo' effettuare post riesumazione poiche' si deve effetture entro un centinaio di ore dalla morte.
La mancata rilevazione della temperatura interna da parte del perito e' giustificabile poiche' MAI si rileva TI in caso di sospetto di violenza e il cadavere in parola aveva gli slip abbassati. Certo si imponeva la rilevazione della TE ,ma se corrisponde al vero che non avevano un termometro digitale ......mi taccio che e 'meglio.
In ogni caso questo e' uno dei tanti dati della semeiotica tanatologica che da solo non servirebbe a niente.
Le teorie accreditate sull'importanza o meno del contenuto gastrico circa la determinazione dell'ora della morte mi fanno venire in mente il chiodo di Garofano sul " gordon blue", come diceva lui, per il caso Scazzi....
Paola

Marika ha detto...

Ciao Mimosa, rispondendo hai fatto emergere ciò che volevo tu dicessi.... non ti esaurirò, promesso!

è ovvio che ho immaginato una possibile reazione della vittima all'ipotesi da te suggerita di un suo adescamento da parte di un'amante gelosa e con intenti omicidiari, che mi sembra la descrizione del possibile assassino secondo il tuo ragionamento.

il dna derivante da cellule epiteliali trasferito dall'indumento per strofinamento non avrebbe dovuto essere misto e magari contenere anche tracce dell'assassino che lo ha toccato (o pensiamo che melania di fronte ad una persona con i guanti in mano non si doveva insospettire)? ed inoltre un qualche residuo di stoffa dell'indumento non avrebbe dovuto emergere dall'autopsia?
se fosse vera un'ipotesi del genere, l'assassino non è semplicemente un amante geloso e desideroso di fare fuori l'ostacolo al suo coronamento d'amore, ma mentalmente disturbato. ha preparato magari da mesi ogni minimo dettaglio, pure il ritorno sulla scena del delitto per inquinare.... una tattica singolare in verità... quanti assassini agiscono così, premeditando un successivo depistaggio di ore o giorni.
sarebbe possibile tracciare un profilo psicologico?
i criminologi potrebbero dire se in letteratura casi del genere sono possibili o finanche già verificatisi?

Ciao Marika

Marika ha detto...

Grazie Paola per le tue spiegazioni.
Credo che l'orario della morte, come determinato dal medico legale, possa difficilmente essere messo in crisi da una riesumazione del cadavere.
Non conosco la questione sul chiodo di Garofano....

Saluti, Marika

Alessandro ha detto...

se interessa, nel mio sito ho aperto la sezione riguardante le intercettazioni telefoniche e i file audio in generale
Visto che se ne parlva tempo fa, potete ascoltare il dialogo fra Parolisi e la sorella, in cui lei pronuncia la famosa parola "cliente"

l'intercettazione è molto lunga......il punto incriminato,se non volete ascoltarla tutta, comincia intorno ai minuti 23-24

andate in Home Page e cercate fra i nuovi aggiornamenti (è il primo)

perdonate l' Off Topic

Alessandro ha detto...

cito dal manuale di medicina legale del Dr Giusto Giusti, fino al 2008 docendte all'università di tor vergata, Roma

"L'esame del contenuto gastrico è talvolta utilizzato,quando non sia possibile impiegare il metodo termometrico,per stimare l'ora della morte.E' di grande aiuto conoscere l'ora e le natura dell'ultimo pasto.
Sono possibili naturalmente grandi variazioni fisiologiche che condizionano la possibilità di errori importanti"

Paola ha detto...

Marika il chiodo di Garofano e' come in H chiamiamo il gen. Garofano ....e riguardo al caso Scazzi e' andato avanti mesi e mesi parlando dei tempi di digestione del "'gordon blue"( giuro che lui lo chiamava così' !
Come medico sono avvantaggiata dal fatto che i pazienti " orientano", ( I miei essendo bambini talvolta non parlano e gia' diventa piu' complicato...) e nonostante che i medici legali sostengano che il cadavere parli per me e' difficilissimo comprenderne l'idioma!
Paola

Paola ha detto...

@Alessandro
La tua citazione conferma come il dato possa dare origine ad errori ed interpretazioni Certo che viene analizzato il contenuto gastrico e confrontato con orario ultimo pasto/ fenomeni digestivi/ residui / enzimi presenti etc etc ma e' un dato che da solo non serve a niente.
Paola

Alessandro ha detto...

era esattamente ciò che volevo sostenere Paola :)

Anonimo ha detto...

copio/incollo

"Gli sms di Melania - Il professor Andrisano non si limiterà ad analizzare le celle telefoniche. Il suo compito sarà anche quello di recuperare tutti gli sms che si trovavano sul cellulare di Melania. Quando la donna fu trovata morta, infatti, il suo cellulare era acceso, ma qualcuno aveva cancellato tutti gli sms, lasciandone solo due del luglio 2010, due messaggi d'amore del marito, e un altro che lei aveva inviato a lui per rinfacciargli di averla tradita. Non c'erano sul cellulare di Melania i due sms inviatile dall'amica Sonia Viviani, proprio mentre lei forse stava morendo nemmeno tutti gli altri sms scambiati col marito e con le persone che frequentava. FINORA, STRANAMENTE AGLI INVESTIGATORI NON ERA VENUTO IN MENTE DI CERCARE QUESTI SMS, dove, forse, potrebbe nascondersi il motivo per cui e' stata uccisa."

Unknown ha detto...

Ed è questa la cosa strana. Perché cancellare gli ultimi due sms?

Massimo

ps. metti un nick al prossimo commento, grazie

Alessandro ha detto...

vedremo anche se la cella di colle agganciata da Sonia è un refuso della procura di Ascoli o no...
anche se un refuso mi pare strano,ricordo bene che c'era una tabella delle telefonate e degli sms...

lori ha detto...

Allora: tutto da rivedere

Melania non ha detto all'amica Imma pochi giorni prima di morire " ti devo dire qualcosa di brutto", ma, esattamente un anno prima le aveva detto " ho passato un periodo molto brutto" riferendosi alla scoperta della storia del marito con Ludovica"
testimonianza in prima persona di Imma alla vita in diretta, la quale ha affermato che è quanto ha dichiarato agli inquirenti..nè più nè meno

X Massimo: forse ha eliminato in blocco tutti quelli dell' ultimo periodo non avendo il tempo di stare a selezionarli tutti

lori

Alessandro ha detto...

scusa se mi intrometto lorimvisto che la risposta era per massimo
mi pare solo un po' strano che ne abbia lasciati due.....io non so quanti ce ne fossero ovviamente
per esempio..se ce ne sono 5 ne lasci due e ne cancelli due ?
se ce ne sono 150,perchè ne lasci due più uno in cui melania si lamentava del tradimento con il marito?

Alessandro ha detto...

ops..ne cancelli tre :)

Mimosa ha detto...

Quello che oggi è venuto fuori dalla bocca di Imma è allucinante! Dopo mesi che dappertutto si sbandiera quella frase come il segreto urgente da raccontare e dopo che un'impalcatura di sospetti è stata costruita sopra, quella donna ha coraggio di dire :
"io sorrido quando leggo e sento di questo segreto"

ma si rende conto???
Sono senza commento!

Però le occasioni di comparire bella bella in tv le ha avute ...

Anche gli ospiti in studio sono rimasti a bocca aperta ...

Mimosa

Unknown ha detto...

Io lori l'Immacolata non l'ho mai capita. In televisione ha detto cento cose, ai carabinieri ne ha dette cento diverse ed ai Pm altre cento ancora diverse. Perlomeno è questo che i giornalisti hanno scritto.

Azzerare tutto non si può, certo è che fino a quando ci saranno amiche zii e parenti vari a presentarsi in televisione, ed ogni volta (pare quasi fatto apposta) con nuove rivelazioni (vedi le foto del computer) non se ne uscirà fuori.

Ormai quanto era da fare è stato fatto, l'opinione pubblica è dalla loro parte e sarebbe il caso che i Rea e le amiche si defilassero, il troppo stroppia e fa cambiare idea alle persone. Mi spiace perché è brava gente e non vorrei seguissero una linea "legale" da loro non voluta.

Ciao, Massimo

lori ha detto...

scusa alessandro, la mia era solo un'ipotesi...magari dopo i primi ce ne erano altri che non dovevano figurare forse framezzati da altri non compromettenti ma chi lo ha fatto andava di fretta e li ha eliminati in blocco...cmq non ti preoccupare intromettiti pure.. siamo qui per questo:per scambiarci idee e opinioni

lori

Alessandro ha detto...

ok lori.....se ce n'erano molti inframmezzati, none r piu semplice cancellartli tutti in blocco ? è facile su qualunque telefonino...mah...

quanto a Imma non ho capito a che gioco sta giocando....a questo punto vorrei sapere perchè gli inquirenti,nell'ordinanza di Ascoli( vado a memoria,correggetemi) cita la dichiarazione di Imma come l'abbiamo sempre saputa fino ad oggi....

Alessandro ha detto...

lori..però se li elimini in blocco li cancelli tutti....

Alessandro ha detto...

tra l'altro in rete comincia ad essere citata la notizia del TG COm..copiata spudoratamente,compreso il pezzo incomprensibile sul sangue che non può essere dell'assassino perchè l'assassino non avrebbe potuto camminare sul sangue...

ma,dico,io questi chi li paga ?
provano a ragionare quando leggono una notizia, prima di scopiazzarla ?

lori ha detto...

Si hai ragione Alessandro, e allora forse avrà avuto un motivo per lasciare solo quelli? mah!

lori

Mimosa ha detto...

ALESSANDRO I tabulati stanno nell’Ordinanza, prima parte e quelli di Sonia a p. 79.
Ho fatto una riflessione, in base alla mia esperienza delle fatture con il gestore TIM: un messaggio che superava un tot di caratteri mi veniva addebitato doppio, dunque i messaggi di Sonia sembrano due a pochi secondi di distanza. Sono veramente due o è uno solo, occupante lo spazio doppio?
E se era tanto lungo da risultare doppio, cosa diceva di così importante?
Perché non ci sono “indiscrezioni” giornalistiche in merito?
Mimosa

Alessandro ha detto...

bella domanda,mia cara Mimosa...non ne ho davvero idea....

tra l'altro, i leglai di parolisi han fatto un po' di chiarezza :

Le comparazioni sulle impronte trovate a Ripe di Civitella ''non hanno dato alcun esito positivo''. Lo affermano i difensori di Salvatore Parolisi, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, smentendo quanto riportato da alcuni organi di stampa.

''Ad oggi - affermano i due legali - nessuna impronta e' stata attribuita a qualcuno. Pertanto e' incomprensibile chi e come possa far circolare e chissa' per quale scopo queste notizie contrarie alla verita' attribuendo al medico legale l'impronta ritrovata a Ripe di Civitella''. (ANSA).

Alessandro ha detto...

aggiungo una cosa ,Mimosa (perdona la rima)
non ci sono indiscrezioni in merito,perchè cosa dicessero quei messaggi non lo sa nessuno....se ad oggi non son stati richiesti al gestore i testi conservati sui server,come fanno gli inquirenti a sapere conc ertezza cosa contenevano?

Mimosa ha detto...

Alessandro, nella famosa puntata di Chi l'ha visto, quella con la smorfia di Parolisi mentre Sonia parlava dell'sms mandato forse all'altro cell. di Melania, Sonia concluse dicendo "chiederò i tabulati al mio gestore" e io commentai "sì, perché è così facile ottenerli ..." dal momento che la scheda è a ricarica ...

Ti ricordi che ne avevamo discusso in lungo e in largo?
Però, leggendoqualche blog qua e là, ho trovato spesso dei commenti di sospetto su questa signora ...

Mimosa

Mimosa ha detto...

ho dimenticato:
evidentemente, dopo averlo inviato, Sonia ha cancellato il messaggio dal telefono della madre usato per mandarlo, come mai tanta fretta?

Mimosa

PS. Altra domanda che ti piace,Alessandro?

Mimosa ha detto...

Massimo ! è andato in spam (dopo che era già pubblicata) il mio commento di pochi minuti precedenti ...
forse perché ho abbreviato cellulare con il punto?

Mimosa ha detto...

Grazie, tutto è tornato a posto
Mimosa

Alessandro ha detto...

Ho letto e partecipo a forum anche io,Mimosa....magari ti dirò,non pubblicamente,cosa penso di questo caso...qui no perchè mi beccherei una denuncia....in quanto ad altre domande che possono piacermi...a più tardi !devo staccare,ma stanotte elaborerò

Unknown ha detto...

Sì Mimosa, era in spam, ma non credo sia stato per il punto che hai messo per abbreviare la parola. L'altro giorno ne ha fatti sparire tre di commenti, poi il giorno dopo me li ha ridati in spam; boh, forse google ha dei momenti in cui è in sistemazione o ci sono orari più trafficati in cui girano troppi commenti in rete.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Stacco anch'io.
Ma prima, scusate, un inciso che dovevo a Marika.

Ah, anche tu hai detto una cosa che aspettavo, a cui ti rispondo così:
- che ne sappiamo di cosa hanno trovato in bocca a Melania? nell'altro articolo io ho impostato una discussione sulle tracce di caffè o di dentifricio nella sua bocca, c'erano? non c'erano? cosa altro c'era? mica siamo medici legali che dobbiamo confutare o meno la perizia di un collega?
e poi ... capirai, ci fissiamo su dei pilucchi di una qualsiasi stoffa nella bocca spalancata di un cadavere rimasto esposto due giorni ...

- gli inquirenti hanno evidenziato solo la questione delle tracce biologiche, a loro interessava trovare un dna e precisamente il dna del marito ...

Ciao.
Mimosa

Anonimo ha detto...

a me succede di avere tutti i messaggi salvati sul telefono, e solo alcuni restano sulla SIM. quando introduco la SIM su un altro cellulare, mi trovo solo una minima parte dei messaggi che tengo in memoria.
E sono messaggi di due-tre anni fa. sempre quelli.
Quindi, se vai di fretta e digiti il comando "cancella tutto" in area messaggi, può essere che vengano cancellati solo gli sms salvati in automatico sul cellulare lasciando intatti quelli (guarda caso vecchi) sulla sim?
questo spiegherebbe la presenza dei messaggi di un anno fa e la mancanza di tutto il resto.
T.

Anonimo ha detto...

specifico: non ho mai provato a fare "elimina tutto" in area messaggi: sono insensatamente legata agli sms che ricevo, e cancello solo i messaggi meno interessanti.
quindi la mia era una supposizione.
Qualcuno ha mai provato?
T.

Marika ha detto...

grazie Paola per aver chiarito il senso di quel "chiodo".

la questione sms cancellati deve essere importante sia per il loro contenuto, che per tutti i dati che potranno fornire (data, orario, destinatario, mittente).

è vero, alcuni cellulari memorizzano i messaggi sulla sim o sul telefono, dipende dalle impostazioni che si danno.
il comando elimina messaggi, permette di cancellarli in blocco. quindi, che ne siano rimasti solo due ci fa pensare:
1) ce ne erano altri, altrimenti che senso avrebbe disporre una perizia;
2) perchè sono sopravvissuti proprio quei due, uno d'amore, l'altro relativo al tradimento (così si dice);
3) si deve trattare di sms ricevuti, perchè dai tabulati di melania sarebbe emerso l'invio di sms, mentre quelli in entrata no vengono registrati?
potrebbe essere che, come ha suggerito T., il cellulare fosse impostato in una modalità che non salva i messaggi in entrata (il mio ad esempio è impostato per non salvare nemmeno quelli che mando, per evitare che si accumulino) che quindi appena letti si cancellano? o che il cellulare fosse impostato per salvare gli sms solo sulla sim o sul telefono e che quelli rimasti lo siano per essere stati memorizzati diversamente?
io penso che se gli sms siano stati cancellati dall'assassino, il motivo può essere che costui sapeva della presenza di messaggi scomodi e rivelatori, quindi li abbia cancellati.

da poco apprendo (chi l'ha visto) che salvatore chattava dal pc del suocero.
quindi se hanno controllato anche il pc del padre di melania, le indagini a 360° le stanno facendo.... è intuibile (credo) il motivo per cui hanno controllato quel pc, o no?

Ciao Marika

Mimosa ha detto...

Ciao di nuovo Marika,
non sono stati gli inquirenti ad analizzare quel pc, è stato il cugino-zio Gennaro che si è trasformato in segugio per aiutare gli inquirenti ad incastrare Parolisi.
E' stato lui, "esperto di informatica" come è stato definito, che si è messo alla caccia di qualcosa di compromettente sul pc in casa dei genitori di Melania.
Ed è stato sempre lui che ha registrato di nascosto gli sfoghi del congiunto in auto e altrove (ti ricordi quella registrazione quando Salvatore si lamentava che Melania lo tartassava con la sua gelosia, che lo "umiliava" anche davanti alla gente? ebbene quei dialoghi erano registrati proprio dal cugino-zio, quello che ora si è tagliato la barba,quello che unico tra tutti i familiari di Melania aveva abbracciato così stretto il vedovo alfunerale).

Oggi l'avv. Marazzita ha dettoche non è legale, però la Peocura può utilizzarli se portano elementi validi all'accusa ...
Che ne dici?

Alessandro ha detto...

proprio indagini a 360....dopo 5 mesi neppure sanno quali messaggi c'erano sul cell di melania...e ora potrebbe pure essere troppo tardi

Mimosa ha detto...

Pensate che hanno detto che, una volta riesumati i messaggi, potranno scoprire a che ora sono stati eliminati ... ma è possibile o è fantascienza?

Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Marika,
la notizia che Chi l'ha visto ha spacciato come esclusiva, è in realtà di ieri.

Inoltre non sono stati gli inquirenti a cercare prove sul pc che si trovava in casa dei Rea, ma lo zio di Melania, Gennaro, improvvisatosi investigatore per cercare di "smascherare" il Parolisi, registrando segretamente anche le loro conversazioni.

Di seguito un brano di una sua intervista:
"“Se l’assassino non è lui va cercato nella caserma. Melania è morta solo perché amava Salvatore. Io sono un esperto di informatica, lavoro con i computer. E la certezza l’ho avuta quando, cercando nel computer di Melania che si trova in casa dei suoi genitori, ho trovato roba incredibile. C’era un file con messaggi tra Parolisi e la soldatessa L.P. C’erano foto che non posso descrivere. E’ tutto in mano alla Procura. Ma vi voglio far notare che lui chattava con l’amante in casa del suocero mentre lì vicino Melania dormiva”.

Chi l'ha visto stasera, trattando l'argomento Parolisi, è sceso al livello dei tristi contenitori di gossip e nera, l' argomento trito e ritrito dei suoi tradimenti, le risapute dichiarazioni dei suoi colleghi, e non ultimo lo scoop delle chattate con boccucce e cuoricini sul pc di casa Rea.
Ma che ci importa?
Chi è che non ha ancora capito che Salvatore non era nemmeno degno di fare il nome di Melania?
Tutti lo sanno, ma forse non tutti sanno che ci sono molte cose oscure in questa vicenda, e un programma come questo, dovrebbe informare con imparzialità i telespettatori anzichè fare gossip di nera.

Sira

Anonimo ha detto...

NON SPARATE SUL PIANISTA !!! :-)

Lasciate lavorare gli investigatori, i periti, i medici legali e gli esperti.

Loro sono dei professionisti e noi dei miseri outsiders... :-))

Però qualcosa mi dice che è bene tenerli sott'occhio. :-))

ENRICO

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Mimosa, scusa mi sono ripetuta, non mi ero accorda che avevi già parlato di Gennaro "Ponzi".
Battuta a parte (ogni tanto ce vò Mimò) la mamma di Melania ha detto, durante Chi l'ha visto, che Salvatore si è inginocchiato davanti a lei e al marito, e le ha chiesto scusa per aver tradito Melania per due anni.
Quindi non l'hanno appreso dai mass-media??

Sira

Anonimo ha detto...

vabbe. Abbiamo capito che Salvatore tradiva Melania. E tradire è tradire, non è mica un giretto in giostra.
Se il tradimento è avvenuto, certificato e consumato, i messaggi le bocche o i cuoricini sarebbero anche il minimo.
Che poi, voglio dire, ad una amante che non vede l'amato da ben tre mesi qualche dubbio potrebbe anche venirle che il maltolto possa scivolarle via, e cosa c'è di più facile del rinfrescare la memoria al latitante amato, dell'inviare foto esplicite che gli rinfreschino la memoria su quel che si sta perdendo, conditi da messaggini invitanti?
Niente. E' così che funziona, male o bene che sia. Chi desidera, cerca di attrarre a sè, punto.
Sono l'unica alla quale la cosa non pare più nè strana nè scandalosa, sicuramente non a tradimento già sviscerato?
Posso capire che ad una famiglia che già tanto ha sofferto possa far del male il rinnovarsi del dolore, ma se attinenza con le indagini non c'è, se questo rimestare nel fango non aggiunge niente di nuovo se non l'ennesima prova del tradimento per i parenti di lei, forse lo zio di Melania stavolta avrebbe fatto meglio a tacere. forse.
Cos'è che vuole dirci con questo scoop, lo zio? "Il Parolsi non aveva rispetto dei parenti di Melania?"
Il tradimento è tradimento, quando si tradisce mica si sta a pensare ai suoceri.
T.

Anonimo ha detto...

A Matrix hanno appena fatto un servizio sulle intercettazioni, spiegando come funzionano: gli sms (detto da chi se ne occupa per la procura tutti i giorni) vengono archiviati dal gestore per due anni.

Ziva

Alessandro ha detto...

grazie ziva...una volta mi era stato detto cinque mesi,ma non era una fonte professionale

Mimosa ha detto...

Ma no, Sira, i genitori anzi la mamma sapeva tutto - forse eri in vacanza quando ne abbiamo discusso, fai una cosa, vai all'Ordinanza di Teramo e leggi. Le dichiarazioni di Michele e Gennaro Rea le trovi alle pp. 40-43 dell’Ordinanza si legge chiaramente che la storia di Ludovica era il segreto di Pulcinella...
Mimosa

PS. Non fa niente per la "ripetizione", così se qualcuno dubita delle mie affermazioni trova le tue di conferma --- hehehe

Alessandro ha detto...

@ T

concordo con te...io ieri ho definito queste "manovre" processo di mtabolizzazione del movente...batti di qua,batti di là, e guarda caso dopo che il riesame è tornato sul movente relazione extraconiugale, non passa giorno che non ne esca una nuova...a proposito,che fine han fatto i trans ?
che parolisi la tradisse è appurato,ma aggiungere particolari,dettagli, morbosità varie non lo rende automaticamente il movente del delitto
rispetto i famigliari della povera melania,ma lo stillicidio di prove di infedeltà non serve nè alle indagini nè al loro dolore

Ma a Parolisi fregava davvero di essere sgamato visto che chattava con pc altrui a casa degli suoceri ?

Anonimo ha detto...

SIRA
No, non l'hanno appreso dai mass-media.

Sono i mass-media che hanno appreso
da loro - e dal loro entourage - che la coppia Parolisi era una coppia "perfetta" tanto da "far venire il diabete "

Salvo poi scoprire gli altarini un po' oggi un po' domani fino ad arrivare alla frase che tu hai riportato " Salvatore si è inginocchiato davanti a lei e al marito, e le ha chiesto scusa per aver tradito Melania per due anni" probabilmente una "voce dal sen sfuggita" a causa delle troppe interviste rlasciate...
ciao

ENRICO

Anonimo ha detto...

Buonasera a tutti,
non posso che essere d'accordo con i post degli utenti Sira e T;cosa c'e' di nuovo sotto il sole?niente!sono 5 mesi che siamo a conoscenza delle tresche del Parolisi!Le modalita' con cui avvenivano(agriturismi,chat,cuoricini e ceppe varie) non cambiano il fatto in se.Gia' sapevamo che non si trattava di un amore platonico.E poi lui si era gia' confessato(smascherato) con i suoceri.E' difficile pensare che ricorrendo all'omicidio non gli sarebbero saltati tutti addosso(come e' avvenuto,infatti).
Se si fa' una ricerca di archivio su casi simili di militari,poliziotti e carabinieri che per tristi motivi purtroppo arrivano al punto di uccidere le consorti si nota che le modalita' del delitto sono simili ma non di molto;infatti frequentemente, queste persone che perdono il senno a causa di convivenze esasperate,compiono l'omicidio o con armi da fuoco se a portata di mano,o con la prima cosa che gli capita a tiro:martelli,coltelli etc.La differenza sostanziale sta nella rabbia che sfogano nel gesto,infatti quasi sempre assestano molti colpi furiosi, potenti e mortali che non ritroviamo nel caso in questione.Secondo me se il Parolisi avesse ucciso la moglie in un impeto di cieca ira le ferite sarebbero state molto piu' profonde e quasi tutte mortali.
Poi,cambiando discorso,volevo proporre un ipotesi che non ho letto da nessuna parte ma che secondo me e' una delle poche che potrebbe convincere un militare al silenzio o all'omicidio(oltre a fatti di droga come gia' detto da alcuni) visto che ancora oggi causa di disonore e di infamia in ceri ambienti piu' di ogni altra cosa(comprese storie con alieve e trans) e cioe' l'omosessualita'.Non ci credo nemmeno io pero' pensandoci ben non e' tanto assurdo.

LIbero Barge

Mimosa ha detto...

Scusa Libero Barge (intanto ben ritrovato) se tu ammetti che «se il Parolisi avesse ucciso la moglie in un impeto di cieca ira le ferite sarebbero state molto piu' profonde e quasi tutte mortali» (e su questo concordo in pieno,lo sai), pensi che un omosessuale militare sarebbe stato “incapace” di sferrare colpi immediatamente mortali? che avrebbe avuto la mano da femminuccia?
Beh, un simile movente causa di disonore e di infamia ci può stare, ma perché l’esecuzione dell’omicidio così imprecisa, il depistaggio, l’impronta di un piccolo piede? Forse un’omosessualità al femminile?
E perché Melania doveva farne una tragedia? Ricordo che ogni tre mesi cambia(va) il contingente delle reclute e il giorno dopo con la cerimonia del giuramento le 400 ragazze se ne sarebbero andate chi a casa chi assegnate ad altre caserme. Melania sarebbe stata tanto moralista su questo e poco sulla fedeltà coniugale?
MMMh, scusa, non mi convince … però qualcuno potrebbe costruire sopra qualche ipotesi plausibile …
Grazie per il contributo!
Ti saluto, Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

Enrico e Mimosa

Conoscevano il rapporto come "scappatella" e sapevano dei sospetti che Melania continuava ad avere ed avevano chiesto a Salvatore di non rendere pubblica la cosa.
E lui fece così, non parlò di ciò agli inquirenti sia per il patto con i suoceri, che per timore di avere problemi a livello lavorativo.
Ma solo ora, con quella frase, la mamma conferma che Salvatore le aveva confessato il tradimento lungo due anni, chiedendole scusa.
Giusto?

Mimosa ha detto...

Dicono "scappatella" anche per salvare la faccia davanti ai media ... ma io penso che Melania (lo hai letto nell'ordinanza quando il padre racconta del pedinamento) ogni volta che sospettava qualcosa si sfogava prima in casa ma sai, i panni sporchi non si lavano in piazza ...

Bugie su bugie ovunque, ognuno per i propri motivi ...

Ciò spiega anche la iniziale reticenza di salvatore con chi lo interrogava ... ora il collegio della difesa fa altrettanto muro ...

Ciao, Sira, buona notte, a domani
Mimosa

Mimosa ha detto...

SIRA, completo: in qualche altra ultima intervista i genitori hanno ammesso (nonostante il fratello avesse sempre glissato su questa domanda) che dopo l'omicidio hanno parlato per bene con Salvatore, e come non credere che non fosse stato fatto, visto il tipo di famiglia ... anche mio padre avrebbe preso per il bavero il mio vedovo e gli avrebbe fatto sputare tutti i rospi ... ma ciò non è apparso mai pubblicamente ...
solo ora, a pizzichi e mozzichi ...

Immagino che molte "interviste" siano "teleguidate" dai responsabili del programma, anzi è consuetudine normale che si concordi prima quello che si deve o non deve dire ...

Ciao
Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

Quello che non trovo giusto è che debba intervenire il Tribunale dei Minori per decidere se il padre può vedere la propria figlia.

All'inizio si parlava del fatto di non voler turbare la piccola con l'ambiente, ora si sono scoperte le carte e si fà battaglia.

Ti copio.incollo il mio post di oggi. La mamma di Melania dice:

- «Non è compito mio stabilire se Salvatore debba vedere la bambina o meno ma secondo me non la dovrebbe vedere. Io per colpa di Salvatore, per quello che ha fatto a Melania, non vedrò più mia figlia e lui non deve vedere la sua ma, purtroppo, non spetta a me decidere».

Nelle sue parole c'è la certezza della colpevolezza di Salvatore, chiusa nel suo dolore amplificato da una rabbia "cieca" crede sia giusto rendere pan per focaccia.(io non vedrò più mia figlia, lui non deve vedere la sua)

Salvatore va punito.
E Vittoria?

Anonimo ha detto...

Vi prego, vivamente e cortesemente, di evitare i commenti sulla famiglia della vittima, compresa la piccola Vittoria. Tutto ciò è questione estremamente delicata e dobbiamo mostrare grande umanità e sensibilità. Provate con empatia a mettervi nei loro panni e sappiate che quando ci mostriamo poco attenti al dolore altrui la vita ci ripaga in negativo.
Serena

M ha detto...

LIBERO ha ipotizzato delle eventualità non del tutto peregrine, e che non sono meno possibili delle altre ventilate.
I mlitari...l'onore...la vergogna di essere scoperti omosessuali...e quì tornerebbe a galla il discorso dei TRANS, messo subito...in archivio.
Come si farebbe a scartare una, sia pure apparentemente assurda, ipotesi, che varrebbe almeno quante le altre?
M

Mimosa ha detto...

Scusa Serena, ci sono stati alcuni servizi in tv in questi giorni proprio con al centro l'equilibrio psichico della piccola Vittoria e dove hanno parlato psicologi e operatori minorili, i quali hanno preso seriamente la questione. Loro, gli esperti, hanno detto che la figlia e il padre hanno il diritto di vedersi anche in carcere, che non si può interrompere il loro rapporto, il legame c'è e non può essere ignorato, e hanno anche detto che i nonni devono fare i nonni finché esiste il padre.

La nostra empatia ci porta anche a prendere a cuore il presente e il futuro della piccola, senza "spettegolare".

Ciao, Mimosa

Alessandro ha detto...

Perdona Serena, se la mamma di Melania dichiara ai giornali che per lei Parolisi non deve più vedere la figlia, perchè dovrei esimermi dal commentare la notizia ?
in dove si manca di rispetto ?
se non si vuole essere commentati, basta non rilasciare interviste.
tu parti dal presupposto che ogni gesto,ogni dichiarazione della famiglia, verso cui nutro il massimo rispetto, sia dettata dall scopo di ottenere il meglio per la bimba...io no, semplicemente perchè sono in ballo sentimenti,emozioni,dolore,rabbia,disperazione....ed è umano "strumentalizzare" ciò che ci resta...non fraintendermi,ho detto che è umano,lo capisco,lo comprendo, ma personalmente mi sento in diritto di commentarlo (dal momento che è una dichiarazione pubblica)

Marika ha detto...

io non capisco perchè si intervenga a favore di parolisi con riferimento alla sua accertata e acclarata infedeltà. questo aspetto è l'unico indifendibile sul piano morale.
se lo zio ha fatto il detective scoprendo qualche fatto importante andrà a favore della vittima, di melania rea che è stata barbaramente uccisa con 32 coltellate.
io sinceramente avevo inteso la notizia come un atto d'indagine della procura, ma se è invece è un atto di collaborazione civica nella persecuzione dei reati da parte di chi è direttamente coinvolto nella vicenda, ben venga.
in tanti casi giudiziari è grazie all'ostinazione e alla "manodopera" anche dei familiari delle vittime, che non si arrendono di fronte alla lentezza, inadeguatezza e indifferenza delle istituzioni, alla mancanza di mezzi e di risorse, che si riesce ad ottenere giustizia per i loro cari.
vi dovrebbe essere un dovere civico di ognuno a collaborare con la giustizia.
Marika

Anonimo ha detto...

@Serena, hai perfettamente ragione.
Però, se davvero è stata resa una pubblica dichiarazione da parte della signora Vittoria "io non posso più vedere mia figlia, lui non deve più vedere la sua", pubblicamente è commentabile.
Tendo a ricordare a te e a tutti che la colpevolezza del signor Parolisi non è ancora stata provata, il processo non c'è ancora stato, la condanna non è ancora stata emessa e se segui un pò questo blog ti renderai conto che esistono dei ragionevoli dubbi affinchè non venga emessa mai.
In mezzo a tanto dolore, aggiungere un altro gravissimo errore, per quanto comprensibile, come l'impedire ad una bambina così piccola di vedere il proprio padre, per quanto possa avere un senso e una ragione nel dolore, è la cosa peggiore da fare.
Io le parole della madre di Melania le capisco, ma partono dalla certezza della colpevolezza del genero.
Ma è davvero certa questa cosa?
O c'è la volontà da parte di qualcuno di fare apparire le cose in questo modo, pilotando l'opinione pubblica con gossip e particolari scabrosi inutili e di infimo livello?
Qui di certo c'è solo il tradimento del genero: bieco e subdolo quanto vuoi, difatti si chiama tradimento, mica pizza e fichi.
Ma da che mondo è mondo, nessun giudice in una causa di separazione ha mai negato ad un genitore che ha tradito di vedere i propri figli, anzi: nel caso di madre traditrice, spesso le vengono pure affidati.
I bambini hanno i loro diritti, e mai in nessun caso devono poter essere adoperati come un'arma.
Non stiamo speculando sul dolore della famiglia, stiamo parlando di un crimine e di quanto tutti gli indizi di innocenza dell'unico indagato vengano platealmente e sistematicamente ignorati.
Il comportamento dei signori Rea è stato sempre ammirevole, nobile e dignitoso fin dall'inizio di questa vicenda, adesso però, probabilmente a causa della pressione colpevolista e scandalistica da parte della stampa, si sta negando ad un possibile innocente (innocente con un'altissima probabilità, secondo me) il conforto di poter vedere la propria figlia, perchè la sentenza di colpevolezza è già stata emessa a livello di media con un bombardamento continuo di gossip fuori luogo, e la famiglia Rea come tanti altri, purtroppo ne è stata influenzata.
T.

Anonimo ha detto...

@Marika: nessuno interviene "a favore" di parolisi con riferimento alla sua acclarata infedeltà.
La sua acclarata, ignobile quanto vuoi, infedeltà, è perlappunto come dici tu: acclarata. Acclaratissima, acclaraterrima..

SE lo zio zelante dovesse avere trovato importanti indizi, o prove che possano aiutare gli inquirenti a fare luce sul caso, ben vengano.

SE lo zio avesse semplicemente trovato del materiale che ribadisca ulteriormente l'acclarata ignobile infedeltà, non vedo lo scopo di continuare ad insistere su questo tasto, se non per favorire i morbosi ascolti di una trasmissione o dell'altra, facendosi, lo zio, inconsapevole strumento del condizionamento dell'opinione pubblica.
Ricordare a tutti quanto fosse ignobile l'acclarata infedeltà del Parolisi, a che pro? Già lo sappiamo.
Resta il fatto che l'essere fedifraghi non coincida con l'essere assassini.
Tutto qua.
T.

Anonimo ha detto...

Credo che in questa sede sia impossibile dare un giudizio in merito alle affermazioni della madre - nonna e sulla cosa più giusta da fare, lasciamo fare agli esperti perché sicuramente opereranno per il bene della piccola.In ogni caso non mi riferivo nello specifico alla situazione della bimba ed al suo rapporto con il padre, il mio era un generico invito a mettere da parte gli aspetti "giudicanti" in questa dolorosa vicenda umana di cui i media ci rendono partecipi, e di contribuire, così come in questo blog si fa meravigliosamente,allo sviluppo delle indagini con acume ed intelligenza (mettendo da parte, scusatemi, alcuni particolari scabrosi che ho letto in alcuni post e che mi hanno fatto rabbrividire ).
Baci a tutti
Serena

M ha detto...

Battere sul chiodo dell'infedeltà di Parolisi, da parte dei Rea, senbra avvalorare il desiderio degli stessi di vederlo definitivamente indicato come unico colpevole della morte di Melania.
Dovrebbero pur capire, ad un certo punto, che l'accanirsi sulla infedeltà, già conosciuta ad ogni livello, non potrà mai essere una prova del reato di omicidio, a carico del militare.
Altrettanto inutili sono le continue apparizioni nei vari programmi TV, di parenti ed amici.
Le prove di colpevolezza di Parolisi, se ci sono, dovranno venir fuori da altri contesti. Altro che l'infedeltà, portata in processione continuamente.
M

Marika ha detto...

T. i commenti dove si dice che quanto fatto dallo zio di melania rappresenta solo ulteriore fango su parolisi, sono a sua difesa e a difesa del suo onore.
a me non interessa giudicarlo come uomo, nè mi interessa giudicare moralmente l'atteggiamento dello zio di melania.
quando parlo di collaborazione civica, ho voluto rimarcare un comportamento, un fine che dovrebbe essere dell'intera collettività ovvero cooperare per la ricerca della giustizia e della verità.
il fatto che "essere fedifraghi non significhi essere assassini" non è generalizzabile. cosa ne sappiamo noi se anche un traditore può essere omicida? chi lo può escludere a priori?
bene, se un uomo fedele può essere un omicida o uxoricida, cosa esclude o quale legge attesta che uno infedele non lo possa essere?
anche un insospettabile può essere un omicida.
la certezza che un fedifrago non sia sempre e comunque un assassino non ce l'ha nessuno.
e con ciò non voglio dire che parolisi lo sia, per me lui è innocente fino a sentenza definitiva.
sto parlando in generale, tanto per non creare equivoci chiarisco il concetto.
per me occorre sempre guardare ai motivi del gesto per arrivare all'assassino. in qualunque caso di omicidio.
i motivi possono essere anche banali a volte e ce ne sono casi di omicidi per cose futili, ne è piena la cronaca quotidiana.
è vero oggi essere fedifraghi non è reato, ma vi è stato un tempo, per fortuna ora superato, dove le donne che tradivano, ad esempio, venivano rinchiuse in casa, con il solo obbligo per il marito di darle acqua e pane. la società ha fatto progressi sul piano morale, si spera che se ne facciano anche sul piano dell'abilità a scovare, processare e perseguire i delinquenti.
quanti veri delinquenti circolano tranquillamente per le strade e fanno i loro comodi? magari tra questi ci sono anche fedifraghi, ma non è per questo che si perseguono, mi pare ovvio!
Marika

Anonimo ha detto...

@ Marika,
sei una persona tremendamente intelligente.
Non per farti una sviolinata, ma lo sei eccome.

Quindi proverò a giustificarmi, con i mezzi che ho a disposizione, su quanto ho affermato in precedenza, perchè se una come te ha travisato, è evidente che mi sono espressa male.

mi sono espressa male in questa frase:
"Resta il fatto che l'essere fedifraghi non coincida con l'essere assassini."
Giustamente muovi le tue obiezioni.
La correggerò:
"Resta il fatto che l'essere fedifraghi non coincida NECESSARIAMENTE con l'essere assassini."

Mi sembrava chiaro, ma forse lo era solo nela mia testa, quindi andava specificato.

Le parole hanno un senso, e andrebbero adoperate per il senso letterale che hanno, quindi mi fa anche piacere che una persona precisa e attenta come te me ne contesti il significato.

Per quanto riguarda il fango, rimando al contesto della frase precedente, quindi ne contestavo l'eccesso NON nella prospettiva di difendere l'indifendibile onore dell'uomo, ma nella prospettiva di difenderne l'ancora possibile dimostrabile innocenza.

Comunque sia, cercherò di stare più attenta nell'esprimermi.

T.

salvo ha detto...

Non capisco perchè voi che non avete niente a che fare col delitto possiate passare le giornate a fare congetture, molte alquanto fantasiose e ricostruzioni sulla base di pochi dati forse neanche veritieri, mentre se lo zio di Melania indaga per conto suo, magari non riuscendo a raggiungere risultati importanti, gridate allo scandalo e volete che rimanga in silenzio. Degli illustri sconosciuti possono disquisire sul caso ma i parenti della vittima che avevano una conoscenza diretta no?

Marika ha detto...

T. ti ringrazio per i complimenti, ma non sto qui a fare la precisina.
Alla tua replica ho risposto perchè il mio commento non risultasse di parte.

infatti, concordo sul tuo "non necessariamente".
mi dispiace che hai detto "cercherò di stare più attenta nell'esprimermi", credi forse che il mio ruolo sia quello di fare appunti sui modi di esprimersi delle persone?
assolutamente, no!
a volte condivido i pensieri degli altri e a volte no, come gli altri fanno con me.
ma le attenzioni devono essere su altri piani, come ha sempre sostenuto massimo prati, niente offese nè attacchi personali.
Ciao, Marika

Alessandro ha detto...

solo che gli illustri sconoscuiti non vanno in tv a millantare foto porno o altro....per ciò che concerne i particolari di cui disquisiamo, personalmente ho sempre discusso di ciò che ho letto negli atti ufficiali delle procure e dei GIP....spero di poetr dire altrettanto di te
poi forse a qualcuno non è chiara la differenza fra indagare e riferire agli inquirenti e sbadierarlo ai quattro venti,con uno scopo più che intuibile...
per quanto riguarda le teorie fantasiose, caro salvo, non so chi sia tu per permetterti di affermarlo..spiegami cortesemente chi ti attribuisce l'autorità di definirle tali...

Alessandro ha detto...

marika,perdona l'intrusione...indagare e riferire agli inquirenti è un .civico..assolutamente
andare all'italia sul due o l'italia in diretta che fosse...è un'altra cosa
sei troppo intelligente per non capire la differenza

Alessandro ha detto...

hai detto bene prima marika...un uomo fedele può essere un uxoricida, come lo può essere un fedifrago...le dinamiche interpersonali sono soggette a troppe variabili per poter essere intrappolate in schemi rigidi...
concordo con te e proprio per questo ritengo che il continuo battere il chiodo infedeltà (non mi riferisco da parte degli amici del blog,ma della parti in causa) ormai abbia sfiorato il ridicolo.
parolisi è un traditore,questo è un dato di fatto che ormai hanno capito pure le marmotte
in quanto traditore,esattamente come un uomo fedele, può essere o no un assassino....
ma a sbrogliare la dicotomia colpevole-innocente non sarà di certo il movente...
sappiamo che parolisi aveva una potenziale "motivazione"...ma questa può essere sfruttata oppure no, e sono altri gli elementi che possono stabilirlo, di certo non l'esistenza del movente stesso

Marika ha detto...

infatti, alessandro, mi pare chiaro che l'unica cosa che mi interessa è capire cosa lo zio di melania ha scoperto su quel pc.
i pettegolezzi non mi interessano e difatti io non ne faccio e non ne voglio fare.
se lo zio vuole fomentare pettegolezzi sono affari suoi, ne risponderà lui.
a me interessa sapere cosa di utile ai fini delle indagini è stato appurato.
per me potete criticare chi volete.
senza fare troppi giri di parole, mi spiegate cosa nelle mie parole vi ha disturbato? io ho detto che il comportamento dello zio, indipendentemente dal pettegolezzo, è un comportamento collaborativo che in genere tutti i familiari delle vittime assumono perchè hanno interesse a scoprire la verità e il colpevole.
se si sono ricordati che parolisi usava quel pc perchè non avrebbero dovuto analizzarlo? alzi la mano chi al posto di quell'uomo non lo avrebbe fatto.
critichiamo il giusto, non l'ingiusto. questo sto cercando di dire.
ho scritto della notizia e subito lì a precisare che lo zio sta facendo il giustiziere della notte.
non posso dire che collaborare con la giustizia è un dovere civico di tutti? cosa ho detto di strano!!!
mah.... e poi si contesta la persecuzione...
Ciao Marika

Anonimo ha detto...

@Marika,

non ti ho dato della precisina, ma della precisa, il che è diverso e, dal mio punto di vista, un grande pregio. Poi pensala come vuoi.

Il mio "starò più attenta nell'esprimermi", è dovuto al fatto che io stessa contesti al prossimo l'imprecisione verbale, "chi parla male pensa male", diceva Moretti, ed io concordo in pieno. Anche se è vero anche che è possibile esprimere alla perfezione pessimi concetti.

Il mio "touchè" nei tuoi riguardi, quindi, non ha niente di personale.
T.

Alessandro ha detto...

marika,puoi dire tutto quello che vuoi...ci mancherebbe...ho anche scritto che ero d'accordo sul senso civico....ribadisco il concetto....controllare e riferire è un dovere..spettegolare alla vita in diretta, no.
nessuno ti ha attaccato (dai non fare parallelismi di persecuzione....suvvia), sei stata tu a sostenere che difendiamo l'infedeltà di parolisi...io ho spiegato che dell' infedeltà mi importerà nel momento in cui sarà provato come movente....e questo non può avvenire suonando e cantando la stessa canzoncina "parolisi è un traditore...."quindi per cortesia, non travisare ciò che scrivo,solo per riportare il discorso su piani a te congeniali, cosa che fai sovente,perchè se vuoi ti ricapitolo un po' delle tue illazioni sparse qua e la per i pors, dal DNA che inchioda parolisi (salvo poi retrocedere dicendo che non bisogna prenderti proprio alla lettera) fino alla massima "il medico legale sa ul fatto suo", passando per l'ipotetica reazione che melania avrebbe avuto "se qualcuno avesse programmato un "incontro chiarificatore" con lei con la scusa dell'indumento, minimo glielo avrebbe preso di mano e sarebbe andata su tutte le furie, chiamando subito il marito per raggiungerla"...per passare subito dopo ad accusare una parte del blog di fare gossip...
vediamo di intenderci subito, non ti ho attaccato, quindi non accusare generalizzando...non esiste un noi, e per noi intewndo il parolisi fan club..e se anche esiste, non ne faccio parte...

Anonimo ha detto...

Per Serena

Ciao Serena,
capisco il tuo punto di vista perché come te ho più volte detto che va rispettato il dolore della parte lesa, e mi sono sempre astenuta dal commentare i comportamenti dei Rea, anche quelli apparentemente più discutibili.

Concordo quanto detto da Mimosa, Alessandro e T., ed evito quindi di ripetere il concetto, ma volevo solo aggiungere una cosa: non va dimenticato che la parte lesa è anche, e soprattutto, la piccola Vittoria e, in virtù di questo, la piccola dovrebbe essere tutelata ed aiutata in questo momento così delicato e difficile, affinché cresca senza traumi e senza la percezione dell'abbandono.

Quando parlo nel mio post di
"dolore amplificato da una rabbia "cieca" intendo dire che la convinzione che ha la Signora Rea, riguardo la colpevolezza di Parolisi, genera una rabbia "cieca" che non permette di vedere dove siano posizionati certi confini con la stessa lucidità e coscienza che in situazioni normali si avrebbe.

Sono certa che lei voglia il bene della piccola, ma sono altrettanto certa che in questo momento il dolore, il risentimento e la rabbia non le permettono di fare la scelta giusta.

Ciao Sira

Marika ha detto...

Alessandro hai praticamente messo in chiaro ogni cosa. bravo.
quindi, visto che mi hai tappato la bocca, mi trovo costretta a non intervenire più.
Marika

Alessandro ha detto...

non ti ho tappato la bocca,mai mi permetterei....è diverso dire "non attribuirmi parole cose che non ho detto"...
ancora una volta metti in bocca parole che non sono state dette...brava tu

Alessandro ha detto...

Come sempre accade nel nostro paese, alla fine tutto si riduce nella scelta fra Coppi e Bartali...
Da una parte Gli Strenui Difensori del Caporalmaggiore , dall' altra I Difensori Della Teoria Della Terra Piatta (dando queste definizioni, ho provato ad immaginare come le due fazioni potrebbero "interpretarsi" a vicenda)
Voglio smarcarmi da questa contrapposizione,pur consapevole che io stesso la alimento con i miei post; voglio smarcarmi per onestà intelletuale verso me stesso e perchè è forse l'unico modo per arrivare a cogliere quel barlume di verità ancora raggiungibile in questo caso ormai macellato da Mass Media in piena tempesta ormonale, giornalisti da una botta e via, e cronisti veterani ma ormai smarcatisi dall'antica deontologia professionale.
Vorrei quindi dire a chi, in questo ed altri Blog,è sempre stato dall'altra parte della strada, che sì, ritengo possibile che Parolisi Salvatore sia l'assassino di sua moglie...
Ogni qual volta chiedo con veemenza "i DNA, i pneumatici, i capelli..esaminate tutto", lo faccio non perchè sia convinto che tutto ciò vada necessariamente a beneficio dell' indagato; non posso saperlo,neppure immaginarlo.
Lo chiedo,lo urlo, soltanto perchè non posso accettare che un'indagine,una qualunque indagine, possa tralasciare alcunchè ;credo che perseguire la giustizia significhi tentare l'intentato finchè si può,anche nel momento in cui il maggior sospettato ha già indosso abiti autunnali, anche quando " so che sei stato tu"
Se un giorno tutto ciò che molti si auspicano verrà fatto e se, in conseguenza di ciò, Parolisi Salvatore non potrà esimersi dall'assumersi le sue responsabilità, se ciò a cui oggi la difesa si appiglia non gli darà scappatoie in cui scivolare, la butto personalmente io la chiave....
Ma per arrivare a ciò, un'indagine deve essere completa, calzante, inappuntabile.
Questo vorrei oggi...che l'assassino di Melania Rea,chiunque sia, fosse costretto a cercarsi in tasca le ultime fioche parole di protesta, consapevole che ormai è finita...nessuno può credergli più.

Perdonate la digressione forse inopportuna, ma ne sentivo l'esigenza

Anonimo ha detto...

Se posso esprimere il mio pensiero io sono convinta che i parenti di Melania colpevolizzano il marito non per aver commesso l'omicidio ma per averlo provocato. Mi spiego meglio, in pratica sono comvinti che l'assassino/a di Melania abbia agito a causa dell'infedeltà di Salvatore. Loro sanno bene che l'esecutore materiale non è stato Salvatore ma si stanno accanendo con lui perchè convinti che se non ci fossero stati tradimenti Melania non sarebbe morta.Non mi sembra un buon ragionamento, nessun motivo può giustificare un omicidio. Soprattutto l'accanimento utilizzato nell'impedirgli di incontrare la bimba alla fine priva la piccola di curare un rapporto che in questo momento è fondamentale per lei.
Marilia

Alessandro ha detto...

cito dal web...prendiamola con le molle perchè non è confermata ufficialmente, ma mi pare notizia interessante :

"quei messaggi - ritrovati dalla famiglia della donna, massacrata il 18 aprile scorso a Ripe di Civitella - sono stati consegnati dai familiari agli inquirenti che indagano sul massacro. Si tratta di messaggi scabrosi, frasi osé: ma anche di alcune foto. Di istruttori e soldatesse.
A interessare particolarmente i pm sono anche le immagini. Una più di tutte. Raffigurerebbe due istruttori e due allieve della caserma, in una posizione definita "particolare". Forse una pista per indagare se l'assassino di Melania - nel caso in cui non fosse Parolisi - si trovi proprio in caserma."

M ha detto...

ALESSANDRO, in quella che hai definito "digressione", che poi "digressione" NON E', in quanto non sei uscito fuori dall'argomento, "anzi", sei stato molto più chiaro ad esprimere il senso dei tuoi concetti, formulati in relazione a tutta la faccenda Parolisi-Rea.
L'avessi fatto prima, e prima avresti avuto il consenso mio, e di altri afficionatos di questo blog.
M

M ha detto...

BISOGNERA' prendere con le molle anche questa notizia, Alessandro.Perchè Parolisi avrebbe lasciato foto così compromettenti nel pc non suo?
Io sò, da altre fonti, che quelli trovati dello zio mago, sono spezzoni di colloqui tra i due innamorati, e qualche loro foto-ricordo, in atteggiamenti intimi ( senza porno)
M

Alessandro ha detto...

grazie M...sì,la notizia è assolutamente da prendere con le molle....l'ho citata solo per completezza d'informazione,ma è tutta da verificare

Anonimo ha detto...

Su un computer non suo, Parolisi teneva la foto di due istruttori e due allieve della caserma, in una posizione definita "particolare".

E se avesse tentato un.. definiamolo per il momento ed impropriamente "ricatto"?
Prendete con la pinza questa parola.
Se Parolisi avesse fatto sapere ai diretti interessati di possedere una foto compromettente, certo non l'avrebbe nascosta in casa propria.
Non tutti sarebbero indifferenti alla divulgazione di una cosa del genere, anzi, sapere che qualcuno ti tiene in pugno con una foto del genere, potrebbe scatenare brutte reazioni.
Fosse questa la famosa cosa brutta?
T.

lori ha detto...

la cosa brutta non esiste..lo ha dichiarato ieri l'amica Imma alla vita in diretta..lei, parla, invece, di una telefonata dello scorso anno in cui Melania le avrebbe detto che " stava passando un momento brutto" per aver scoperto la storia tra il marito e Ludovica..cmq questo non escluderebbe la tua tesi del ricatto

lori

Alessandro ha detto...

vero....l'ipotesi è realistica...ottima deduzione

M ha detto...

E' una ipotesi un pò...favolistica.
Comunque, perchè, poi, gli eventuali .."ricattati" avrebbero ucciso Melania?
Ceh c'entrava lei con le sempre eventuali, e favolistiche imprese ricattatorie del marito?
Mi dispiace "T", fra le molte cose sensate che hai scritto, questa, per me è veramente fuori posto.
M

Mimosa ha detto...

Le "brutte reazioni" arriverebbero ad un omicidio così efferato della moglie del collega?
La supposizione rientra in pieno nella mia (ormai solida per me) ipotesi di "punizione", per uno sgarro o altro.
E collimerebbe anche con l'altra mia supposizione che dovevano essere di persone "fuori di testa" ...

Forse che piano piano il quadro sul movente potrebbe schiarirsi ...

Ma perché Parolisi allora non parla? Era lui che faceva le foto? ha partecipato alla "festicciola"?
Nascondere questo vale 30 anni di galera?

Mimosa

Anonimo ha detto...

p.s.
Le amiche e gli amici di Melania, dopo aver detto alcune cose si sono...defilati diplomaticamente.
M

lori ha detto...

sempre con il beneficio d'inventario

Omicidio Rea:Parolisi in balia dei suoi avvocati?

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Omicidio-Rea-Parolisi-in-balia-dei-suoi-avvocati/53447.htm

lori

Alessandro ha detto...

@mimosa
vero..perchè non parla ? cosa può esssere peggio di 30 anni di galera ?

Alessandro ha detto...

Grazie lori !

lori ha detto...

sul web circola anche un'altra ipotesi..che melania avesse scoperto le chat del marito con ludovica e le avesse salvate sul suo pc...e se avesse scoperto anche le altre foto e fosse lei a a conservarle e non il marito?

lori

Mimosa ha detto...

@Alessandro
Bella domanda.
Essere ammazzato?
Ma gli può capitare anche in carcere ...

Anonimo ha detto...

MIMOSA, l'intuizione dello sgarro e della punizione va bene. Ma, ti prego, non collegarli al fantomatico ricatto, che non ha nè capo, nè coda.
M

Alessandro ha detto...

è veramente un enigma,Mimosa....beh,diciamo,senza volerla a tutti i costi sparare grossa, che parolisi ha una figlia....so che ti hanno mandato la mail...quando puoi e vuoi....

lori ha detto...

oppure minacciano la sua bambina..ma se aveva deciso di scrivere una memoria evidentemente si era deciso a parlare..

lori

Mimosa ha detto...

Grazie guarderò

Alessandro ha detto...

figurati..senza fretta, se ti fa piacere ovviamente

Anonimo ha detto...

ECCO LORI! Tu si che sei più realistica. Infatti, è stata Melania ad essere uccisa e non il marito. Allora l'eventuale ricattatrice potrebbe essere lei?
(una favola nella favola)
M

Mimosa ha detto...

@ M
hai mai sentito parlare di "vendetta trasversale"? di "avvertimenti"?
No?

Del resto io non ho mai usato la parola "ricatto" e per ora neanche mi suona.

Ciao, Mimosa

lori ha detto...

io non dico che lei ricattasse qualcuno, ma questo qualcuno sapendo che lei era venuta in possesso delle foto, poteva temere che potesse mostrarle, magari erano foto in cui compariva anche il marito e lei potrebbe aver minacciato il marito di rovinargli la carriera, e chi più ne ha ne metta..di ipotesi se ne possono fare tante..certo poi bisogna mostrare le prove

lori

lori ha detto...

io mi riferivo a quest'altra notizia dal web..come al solito da prendere con il beneficio del dubbio

Nel pc anche frasi di Salvatore e la sua amante che forse Melania aveva salvato dopo averle scoperto. Le immagini saranno valutate dagli inquirenti.

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Omicidio-Rea-nel-computer-di-Melania-il-possibile-movente/53586.htm

lori

Sira Fonzi ha detto...

Ciao a tutti

Concordo con te Lori, che fosse stato Salvatore a salvare delle foto e i brevi filmati, su un computer che rimaneva a casa dei Rea, lo trovo improbabile perché rischioso.
In sua assenza il padre, se non il fratello di Melania, avrebbero potuto trovare il file.
Vada per la chat, che per recuperarla devi avere un minimo di preparazione a livello informatico, ma archiviare immagini su un pc non personale, di cui non si ha il controllo e che si usa sporadicamente, lo trovo da stupidi.

Dal Resto del Carlino:

Ascoli Piceno, 22 settembre 2011 - Non è di Melania Rea il sangue rinvenuto all’interno della siringa trovata conficcata sul seno sinistro della donna. Questo quanto trapela tra i risultati dei Ris di Roma incaricati di analizzare gli oltre 300 elementi repertati sulla scena del delitto a Ripe di Civitella, i cui risultati saranno consegnati ai magistrati teramani che indagano sull’omicidio, Davide Rosati e Greta Aloisi. In base ai risultati, il Dna delle tracce ematiche rinvenuto all’interno della siringa sarebbe sì di una donna, ma non di Melania.
Il dato rafforza la pista che la siringa sia stata raccolta in un qualche luogo e poi successivamente conficcata sul corpo di Melania per depistare le prime indagini degli inquirenti da parte dell’assassino o di un suo possibile complice.

Ciao Sira

M ha detto...

Se si crede possibile che Melania avesse scoperto e conservati i segreti contenuti nel pc della casa paterna, perchè non si suppone anche che ne abbia parlato con i famigliari?
Così come certamente aveva raccontato, ad amiche e famigliari, i tradimenti del marito?
In tal caso le "scoperte" fatte dallo zio mago dell'informatica sarebbero tutto una sceneggiata, nella errata convinzione che aggravando la qualità del tradimento, si aggravasse anche quella della colpevolezza dell'omicidio, impugnata, sempre più realisticamente, dai difensori del parolisi.
Il fine ultimo dei Rea, con tutto il rispetto per il loro dolore, sarebbe quello di vedere condannato il Parolisi, colpevole diretto o no!
Pensiamoci un pò
M

Marika ha detto...

Gentile sig. Massimo Prati, lei ha piacere che continui a commentare sul suo blog?
Lei trova che i miei commenti siano un attacco personale agli altri utenti?
Cos'è che uno può dire e non dire sul suo blog per non essere sempre additati come contro parolisi o pro procure varie, senza motivo?
Mi si addita come una persona intelligente e poi mi si fa una tiritera in ordine a presunte illazioni che avrei detto nel blog?
quando è lampante che chiamata in causa dall'utente mimosa ho espresso le mie repliche come mimosa ha fatto con me.
ed invece vengo accusata di fare illazioni dall'utente Alessandro.
Cosa ho messo in bocca alle persone che non avrebbero detto?
Poichè lei è persona che stimo e che apprezzo, vorrei che mi facesse capire, anche ricomponendo i vari commenti nell'ordine in cui sono stati postati, perchè io pur rileggendoli non riesco ancora ad individuare il problema dell'utente Alessandro e il perchè del suo modo sgarbato e senza senso nei miei confronti.
Quando lei mi avrà chiarito questo, visto che non è la prima volta che succede nei miei confronti e che io stessa più volte in questo blog ho dimostrato cortesia ed educazione e ho chiesto scusa quando ho sbagliato, le chiedo di intervenire a spiegarmi se ho commesso qualche errore o se ho effettivamente parlato male, fatto illazioni, espresso opinioni in modo irrispettoso degli altri, ho offeso l'altrui intelligenza, sono stata cafona e maleducata.
Mi farebbe piacere che lei mi facesse vedere dove ho sbagliato?
Ho capito che si può dare sale alla conversazione, mi piace pure la cosa, si figuri. Ma che quel sale debba provenire solo dall'utente Alessandro, non mi pare molto giusto e democratico.
Marika

Anonimo ha detto...

Massimo, ottime riflessioni come sempre d'altronde!
Sapere che il caso è stato assegnato a più pm affinchè seguissero piste alternative, quando in realtà ne hanno seguita una soltanto, mi lascia indignata! Possibile che chiusi nelle loro stanze questi inquirenti, non si pongano le domande che ci poniamo noi? Possibile che non facciano le osservazioni che facciamo noi? Penso che quando si ama il proprio lavoro, lo si svolga dando quel quid in più che fa la differenza e fino ad ora, per il caso in questione, non ho visto nulla di tutto questo.
In merito al gossip dei media, devo ammettere che ormai da mesi, addirittura da molto prima dell'estate non guardo più certi programmi che hanno fatto della morte della povera Melania la loro fortuna e qui mi fermo perchè se dovessi entrare nel merito, mi lasceri andare ad osservazioni veramente severe.
Sulla questione dell'impedire o meno a Parolisi di riabbracciare la piccola, trovo che ci si sia dilungati troppo; la patria potestà ce l'ha il padre per cui non capisco di cosa si discuta.
I Rea hanno dichiarato "guerra" a Parolisi da molto tempo, ed ufficilamente l'hanno fatto opponendosi alla prima richiesta di incidente probatorio. Non capisco in che modo tale richiesta, avrebbe potuto nuocere alla loro posizione.
Un ultima osservazione; trovo presuntuoso arrogarsi il diritto di dire ciò che alcuni di noi, debbano pensare e possano permettersi di esprimere. Siamo in un paese dove la libertà di pensiero è ancora un principio costituzionale.
Stella

Alessandro ha detto...

..non preoccupatevi,smeto di postare io,così state tutti più tranquilli....

Anonimo ha detto...

Mi permetto di riproporre all'attenzione l'intervento di MERCUZIO pubblicato alcuni giorni fa .

Lo trovo molto pertinente ed attuale viste anche le ultime notizie relatve alle foto ritrovate sul pc di casa Rea
------
"I Rea danno l'impressione di voler chiudere la partita con PAROLISI COLPEVOLE e basta. Il motivo dell'omicidio? perchè voleva stare con l'amante e non voleva dare danaro alla moglie in caso di separazione.
Perchè, invece, si son messi il paraocchi per non vedere altre cause, per la soppressione della
giovane figlia?
Perchè, forse, con Parolisi non colpevole si sarebbe dovuto cercare altre cause per l'omicidio, non tutte cristalline, che avrebbero coinvolto, suo malgrado, Melania e, per riflesso, tutta la famiglia.
Come si potrebbe spiegare, diversamente, una strenua posizione innocentista in repentino colpevolismo convinto e dichiarato?
Ciao Mercutio

20 settembre 2011 01:13

--------
ENRICO

Ps Mercutio, spero di non essere stato indelicato nei tuoi confronti ripubblicando il tuo post senza avertene chiesto preventivamente il permesso.

Unknown ha detto...

Scusami Marika, il commento era entrato in spam, come avrai notato oggi non ero presente ed ancora adesso ho difficoltà a restare davanti al computer per più tempo. Quindi non ho letto quanto vi siete detti tu Mimosa ed Alessandro. E' chiaro che ho piacere di avere i tuoi commenti, ti ho chiesto anche di scrivere articoli e non lo avrei fatto altrimenti, come è chiaro che mi spiace se ci sono stati fraintendimenti o, addirittura, offese che non ho potuto prevenire.

Spero di riuscire a leggere ed a ricomporre la discussione più tardi, al limite nella prima mattinata di domani, nel frattempo spero che se qualcuno ha esagerato con le parole ti possa scrivere in modo da chiarire i disguidi ed eventualmente trovare un accordo o un punto di intesa.

Scusami ancora ma oggi il tempo è davvero tiranno. A domani, Massimo

salvo ha detto...

strano che ancora qualcuno non abbia avanzato l'ipotesi che siano stati i Rea ad uccidere Melania e adesso vogliano incastrare il povero genero fedifrago

Anonimo ha detto...

queste sono state le mie testuali parole: "E se avesse tentato un.. definiamolo per il momento ed impropriamente "ricatto"?
Prendete con la pinza questa parola."
Quindi nelle istruzioni per l'uso mi sono premunita specificando di prendere la parola "ricatto" con le pinze, se poi qualcuno l'afferra a mani nude e si scotta le dita.. che ci posso fare?

Comunque sia, con quella parola volevo semplicemente introdurre una suggestione, un ordine di idee in cui a qualcuno, sapendo che qualcun altro possiede del materiale PRESUMIBILMENTE.. scottante (ma lo sarà davvero?), potrebbe dare molto, molto fastidio.
Poi non posso sapere fino a che punto possa dar fastidio, così come non posso sapere se la foto sia compromettente: ma se lo fosse, dipende dalla posta in gioco.
Che rischi si correrebbero? una posizione prestigiosa, una carriera, un'onorabilità di brava ragazza al paesello, un matrimonio?
E' ovvio che la reazione ad una cosa del genere (sapere che qualcuno conosca un tuo segreto, che lo usi contro di te o che venga solo a farti la morale) è soggettiva.
Probabilmente esistono persone alle quali una tal cosa può non importare affatto e ci farebbero su una risata, altre che farebbero di tutto affinchè non si sappia, altre ancora che ammazzerebbero pur di non farlo sapere in giro.

Comunque sia, che esista una foto in cui alcune persone della Caserma sono in una "posizione particolare", è un fatto, non una mia fantasia.

Poi che gli interessati lo sapessero e non se ne curassero, che lo sapessero e se ne preoccupassero, o che lo vengano a scoprire adesso, chi lo sa.
Quel "posizione particolare" poi, chissà che vorrà dire. Magari quei quattro fanno semplicemente una piramide umana montando in piedi l'uno sulle spalle dell'altro.
T.

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