martedì 20 settembre 2011

Melania Rea. Continuando ad ignorare i punti fissi si continuerà a dire che il Parolisi al momento dell'omicidio non era né al Pianoro né alle casermette


C'è chi si chiede se nel caso dell'omicidio di Melania Rea vi siano quei punti fissi che nessuno, né Accusa né Difesa, possa mai spostare a proprio vantaggio. Sappiamo che le perizie disposte dai Pm si possono contrastare con controperizie logiche e altrettanto credibili, ma sappiamo anche che in fondo entrambe tenderanno a portare l'ago dalla parte di chi l'ha commissionata. Inoltre le testimonianze visive si possono ribaltare se lontane nel tempo, se senza ricordi davvero chiari e se condizionate dall'informazione, ed in più c'è che il pensiero di un Gip può spostare il peso delle accuse anche solo ipotizzando un movente anziché un altro. E questo in buona sostanza è quanto accaduto ad Ascoli e quanto sta accadendo a Teramo perché, a fronte di indagini condotte in buonafede, di perizie stilate in buonafede, di testimonianze portate in buonafede, di giudizi diversi dei vari Gip, sempre in buonafede, ad oggi ci troviamo di fronte, seppur si dica il contrario, solo a  grandi incertezze.

Infatti chi ha indagato, pur se pensando inizialmente di operare su tutte le linee, grazie alle bugie ed ai comportamenti ha essenzialmente perseguito l'unico obiettivo da subito inquadrato nel mirino, il Parolisi. Le perizie dal canto loro hanno seguito la traccia indicata dalla procura, sia quelle sulle celle telefoniche che l'autopsia, cercando solo i riscontri che provassero le menzogne del marito di Melania mentre avrebbero dovuto avere un input diverso e cercare di stabilire un iter degli eventi, come fatto dalla Cattaneo con Yara Gambirasio ad esempio, e non l'iter di un avvenimento e, per questo motivo, spostare il cellulare nelle posizioni più comode o accontentarsi di analizzare il contenuto gastrico per stabilire un'ora idonea della morte. Le testimonianze hanno avuto lo stesso problema ed i Pm, invece di far ricordare ai testimoni cosa avessero visto quel giorno al pianoro, si sono concentrati in una unica domanda finale: "C'era quell'uomo fedifrago e piagnucolone che avete visto mentire più volte in televisione?". Ed interrogare i testimoni dopo 30/40/50 e più giorni di bombardamento mediatico, dopo l'uscita di intercettazioni ambigue, dopo che tutti avevano capito essere lui l'unico sospetto sospettato e sospettabile, non è il massimo che una indagine dovrebbe fare. Perché se questi testi non hanno sentito nei primi giorni la voglia di andare dai carabinieri a dire: "Io c'ero in quell'orario e vi assicuro che il Parolisi non era lì con la figlia", significa che già in partenza avevano remore che li spingevano a non essere sicuri di quanto visto. Ed il farsi cercare, il farsi trovare grazie alle testimonianze di altri anziché presentarsi per fornire la propria versione, può solo voler dire che neppure si sapeva di averla una propria versione. 

Eppure, a pensarci neanche troppo bene, punti fissi da cui partire ve ne sono sempre stati e con i trascorrere del tempo si sono consolidati, bastava non pensare il caporalmaggiore colpevole per trovarne. Ma tant'è che il "pensiero comune" ha additato il militare sin da subito, ora il massimo della clemenza che la maggioranza dell'opinione pubblica riesce a concedergli è l'ipotizzare per lui un ruolo di taciturna complicità. Ed è anche grazie al "pensiero comune", oltre alla poca amicizia ed alla molta ipocrisia, che in diversi lo hanno abbandonato, cosa normale che capita non solo agli indagati ma anche a chi nella vita entra in "sventura"; ad esempio "l'amico Paciolla" ha detto ai giornalisti che non lo vuol più vedere nemmeno "in fotografia", le amiche della moglie, che tanto bene parlavano della coppia (bella che più bella non si può), hanno detto ai Pm che loro ce lo vedono bene nel ruolo dell'assassino, e questo è anche il pensiero del padre di Melania mentre la madre, anche lei un tempo dolce col genero, ora lo esorta continuamente a dire quanto sa perché, in caso contrario, è meglio resti in carcere. Ma se davvero non sapesse nulla più di quanto riferito? Se davvero la sua unica colpa fosse quella di aver usato l'orgoglio e, per non darla vinta alla moglie, di aver atteso troppi minuti prima di telefonare? E se le cose fossero per come appaiono in concretezza e non per come le si vogliono far apparire in teoria? Perché a ben guardare dopo qualche settimana apparivano fin troppo facili da decifrare, bastava credere al Parolisi, bastava credere che Melania Rea fosse andata davvero dalle altalene al monumento. Insomma, quella è la strada indicata dal Parolisi (e per tutti è la più sconveniente), ma cosa cambiava in sostanza se ne avesse indicata un'altra più corta? Avrebbe dovuto telefonare prima? Perché se è stato l'orgoglio a non farlo chiamare?

Ora i legali del militare sostengono che quelli del Ris hanno individuato due impronte di scarpa, impronte formatesi grazie al sangue trasportato sul ballatoio del chiosco di Ripe. Di una però la procura ne conosceva l'esistenza sin dall'inizio, è inserita negli atti da loro portati ai gip, e già questa dimostrava la presenza di un estraneo al momento dell'omicidio. E nessuno può credere che gli analisti di Roma non abbiano almeno anticipato ai Pm che corrispondeva ad un piedino e non ad un piedone. E nessuno può credere all'avvocato Gionni che dice non si sa se la sostanza sia sangue o meno. Per essere credibile dovrebbe dare un'alternativa al rosso che ha marchiato il ballatoio del chiosco, non è stato trovato in una zona in cui quel colore abbonda, e non fare come quando si parlò dei capelli. Ricordo che in quella circostanza smentì ciò che poi si rivelò essere la verità dicendo che l'unico capello trovato su Melania era su un piede. Ed io ogni volta che parla mi chiedo a che gioco stia giocando. Per tornare alle indagini c'è da credere che se gli inquirenti non fossero partiti dalla sicura colpevolezza del marito ma, provando a credergli, da quanto lui aveva dichiarato e dalla sua conseguente innocenza, in fondo è quanto avrebbero dovuto fare dato il loro gran parlare di gradi, trecentosessanta se non sbaglio, anche in base a quell'impronta non avrebbero tralasciato altre piste alquanto elementari. Perché seguendo Melania nelle fasi raccontate dal marito, ed in quelle successive di cui avevano conoscenza, si potevano accorgere subito di avere tre tronconi da incastrare assieme. Tre tronconi che sono ancora lì, pronti per essere uniti.

Il primo parte dal momento in cui la coppia è arrivata al pianoro e finisce con l'allontanamento di Melania, il secondo riguarda il suo cellulare, parte dal primo squillo arrivatole e finisce nel pomeriggio del ritrovamento, il terzo riguarda quanto trovato sul corpo della vittima e nelle sue immediate vicinanze. Per dare un senso compiuto e credibile a questi tronconi basta aggiungere quanto si sa essere accaduto nei momenti successivi alla scomparsa. Quindi nella prima trance (l'allontanamento dalle altalene) va inserito il cane molecolare che fila al monumento ai caduti senza che nessuno abbia detto al proprietario quale direzione avesse preso la moglie del militare (finendo il tutto con le parole dell'istruttore che ha dichiarato essere impossibile il cane abbia seguito vecchi odori). Nella seconda si inserisce il telefonino trovato a pochi metri dal cadavere, in cui ora sappiamo non esservi tracce estranee (solo quelle di Melania e della figlia). Nella terza trovano posto alcuni strani dna e le due impronte di scarpe insanguinate, inizialmente bastava fare un piccolo spazio anche solo ad una impronta femminile. Questa è la base sicura da cui partire perché i tre dati sono inconfutabili e quindi devono trovarsi sia nella ricostruzione dell'Accusa sia in quella della Difesa.

Ma sappiamo che stranamente i Pm nella loro ricostruzione non hanno inserito il fiuto del cane, ipotizzando un'inaffidabilità dell'animale nonostante non si sia mai perso in percorsi alternativi ed anche ripetendo la ricerca in vari orari, in giorni successivi, imperterrito ogni volta abbia seguito la strada altalene-monumento. Poi sappiamo che il problema del cellulare i Pm lo hanno scansato a priori lasciando ipotizzare ai periti del Ros che a Ripe, il luogo dell'omicidio, dalle 14.53 alle 14.56 fosse in una posizione diversa da quella in cui poi è stato ritrovato. Così pensando hanno dovuto però trovare il modo di spostarlo successivamente, per questo supponendo sia stato il "telefonista anonimo" (che chissà com'è non si riesce ad individuare) ad averlo raccolto e poi gettato in altra posizione in modo da fargli riprendere "campo" e scaricare tutte le chiamate ricevute. Il tutto perché dal punto in cui era situato, al ritrovamento del corpo, la cella 451, che gli ha passato le chiamate dell'amica negli orari suindicati, nelle prove dei tecnici è entrata in funzione una volta su nove e mai per prima o per seconda (mentre entrambe le telefonate del 18 aprile l'hanno agganciata due volte su due). Infine sappiamo che il dna femminile presente sotto l'anulare sinistro è stato considerato, al pari del cane, irrilevante in quanto, a loro modo di vedere, depositatosi da tempo immemore e mai lavato. Sappiamo che gli altri dna maschili hanno fatto anche una fine peggiore e sono stati deprezzati o considerati merce scaduta. Ed anche l'impronta di scarpa, che si dice essere due, per i Pm non ha avuto alcun valore, ed al pari delle formazioni pilifere non è stata mai considerata.

Perciò non è vero non vi fossero punti fissi da cui partire, è vero che la ricostruzione delle varie procure non ha mai tenuto nel debito conto questi "punti fissi", preferendo sbizzarrirsi con la parte teorica piuttosto che con la pratica. Hanno preferito aspettare le intercettazioni, utili più al gossip, le perizie dei Ros e del patologo e su queste basarsi piuttosto che portare avanti da subito un'indagine che contemplasse anche altre persone. E che questi fossero punti fissi da non scartare doveva risultare ovvio anche a loro già dai primi giorni, al limite dalle prime anticipazioni. Per cui fin dall'inizio non potevano e non dovevano esentarsi dal pensare che almeno una donna fosse presente alle casermette, dna anulare ed impronta scarpe (ma anche abbassamento volontario pantaloni), e che forse una donna l'avesse fatta salire in auto all'altezza del monumento (volente o nolente), fosse sola o in compagnia di un uomo.

Questo perché le probabilità che il telefonino fosse stato spostato dal telefonista anonimo erano nulle anche senza la recente scoperta della mancanza di impronte estranee. Ed erano nulle perché se alle 14.56 fosse stato non nel punto in cui si è trovato ma dove i tecnici dicono poteva ben agganciare la 451, quindi spostato all'esterno della dinamica omicida (e più che una risposta peritale il loro è stato un modo di dire perché anche da quel punto in percentuale poteva collegarsi a quella cella solo nel 30% delle chiamate), e li fosse rimasto dopo l'omicidio, non avrebbe smesso di squillare alle 19.10. Per quale motivo se si trovava in una zona "coperta dal campo" perdere la linea? Perché in quella zona sì ed in quella in cui si è rinvenuto no? Pertanto era già chiaro che nessuno l'avesse toccato. Quindi, in base a questo, è molto più facile che Melania dalle 14.53 alle 14.56 fosse al pianoro, dato che le due telefonate, entrambe agganciate con la 451 (al monumento si aggancia solo quella cella), corrispondono al 100% netto, e non a Ripe dove una telefonata agganciata su nove chiamate, il dato ottenuto dai tecnici effettuando prove nella zona in cui si è consumata la dinamica dell'omicidio, vale solo un 11% lordo.

Per cui, se si vuol cercare la verità, dopo essersi liberati la mente dal gossip e dai pregiudizi, è da questi punti fissi che occorre partire: "Melania era al pianoro, Melania è salita in auto con una donna ed una donna era presente al momento dell'omicidio, l'abbia commesso o meno". Questi sono gli unici dati che possono portare alla scoperta dell'assassino. In caso contrario, continuando nella direzione intrapresa fatta di teoria e perizie di parte, non si uscirà dal labirinto e si resterà ancorati ad una domanda che può dar adito a mille illazioni, a centomila indagini, ma che non ha, e non troverà mai, risposta: "Dov'era Salvatore Parolisi fra le 14.40 e le 15.30 dato che nessuno lo può collocare al pianoro e, allo stesso tempo, nessuno lo può collocare sul luogo dell'omicidio?"



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495 commenti:

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Unknown ha detto...

Come ho detto non ho più tempo, ma Alessandro, scusami, non è smettendo di postare che si risolvono i problemi. Tu e Marika siete persone di un certo spessore, potreste ignorarvi, potreste scontrarvi, ma potreste anche accorgervi di avere qualcosa che vi accomuna, un punto di incontro come scrivevo prima. Rileggetevi ed almeno provate a cercarlo, forse è davanti ai vostri occhi e non lo vedete.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

ALESSANDRO, non hai proprio niente da rimproverarti e non vedo perchè dovresti smettere di apportare il tuo conributo peraltro sempre appezzabile

Si è trattato solo di un "vivace" legittimo scambio di opinioni- come succede spesso in tutti i forum - che lascia il tempo che trova. Ciao

ENRICO

Marika ha detto...

Grazie Massimo.
Io vorrei solo capire cosa ho detto di male.
Anche se esprimo un opinione differente da alcuni, non mi va affatto di litigare.
Che sia chiaro.
Alessandro, se anche tu hai provato a rileggere i nostri commenti, mi indichi per cortesia in che punto ti ho fatto fraintendere?
Perchè mi dici che ho fatto illazioni?
Se vuoi continuare la conversazione privatamente autorizzami all'uso di una mail così ci chiariamo senza influenzare gli altri e intasare il blog con commenti che non hanno attinenza con l'argomento.
Il precedente creatosi con il sig. tummolo e con sira mi hanno molto dispiaciuto, non mi piace mancare di rispetto.
Marika

Anonimo ha detto...

@Marika, io non sono nessuno, qui non conto niente, e sono l'ultima arrivata.
quindi te lo dico in un orecchio: a me farebbe piacere anzi trovo interessante questo blog ANCHE per la tua intelligente presenza.
Che poi tu non sia d'accordo con me mai sempre o qualche volta, nè lo sia io con te, sui punti di vista espressi, preferirei mille volte confrontarmi con una persona come te che con tutti i commentatori di yahoo presi in blocco.
T.

Alessandro ha detto...

@ marika
non credo di aver proferito offese..se comunque ti sei sentita trattata male, ti chiedo scusa

saluti a tutti

Alessandro ha detto...

@Enrico

grazie,sei gentile

Marika ha detto...

Grazie T. mi lusinga quanto hai detto.

Alessandro, non hai offeso, non chiedevo e non chiedo scuse, pensavo di doverle fare. è evidente che c'è stato un fraintendimento, ma ti prego e vi prego per il futuro di non vedere da parte mia volontari travisamenti dei vostri ragionamenti o delle vostre opinioni. non sono qui per bacchettare nessuno, nè per fare la morale a nessuno.
vorrei solo contribuire alla verità.

Marika

Alessandro ha detto...

Nessun problema,Marika..io ho alzato un po' i toni e me ne dispiaccio...

Anonimo ha detto...

Ma dai Alessandro, una persona intelligente come te....
Stella

Anonimo ha detto...

Marika, ho avuto sin dall'inizio un alto concetto di te. Lasia le scaramucce, ti stai comportando come una bambina che, in difficoltà cerca l'aiuto del papà. Cambia atteggiMENTO E CONTINUA A POSTARE,SE RITIENE DI POTER CONTRIBUIRE ALLO SCOPO DI QUESTE DISCUSSIONI.
MARILIA

Anonimo ha detto...

Marika, ho avuto sin dall'inizio un alto concetto di te. Lasia le scaramucce, ti stai comportando come una bambina che, in difficoltà cerca l'aiuto del papà. Cambia atteggiMENTO E CONTINUA A POSTARE,SE RITIENE DI POTER CONTRIBUIRE ALLO SCOPO DI QUESTE DISCUSSIONI.
MARILIA

Alessandro ha detto...

@ stella, scusa, ma sto un po' rimbambendo..non ho capito il tuo ultimo post

Anonimo ha detto...

Anche io Marika penso come marilia... Peccato perche' sei in gamba...rispondi quando ti senti attaccata ed esprimi il tuo parere che puo' essere diverso dagli altri.
Fraintendimenti? E allora ? Succede.... Difendi le tue posizioni ma basta con scusa io, no scusa te, anzi tu mi hai offeso, ma non volevo . Io invece voglio esattamente dire quello che scrivo.
Wide

Marika ha detto...

Marilia apprezzo il suo incitamento, le devo però precisare questo: per me conta molto più il rispetto delle persone e non mi piace creare disguidi inutili e polemiche sterili.
mi rendo conto che se parlare de visu a volte genera liti, figuriamoci qui che scriviamo e non possiamo trasmettere il vero tono con cui ci esprimiamo e quindi, non si può percepire il reale stato d'animo di chi scrive.
preferisco fare la bambina o risultare infantile pur di guadagnare l'amicizia del mio interlocutore che non mi conosce come io non lo conosco.
già è difficile fidarsi di chi si conosce figuriamoci di chi neanche si può guardare in viso.
avrei ignorato alessandro se avessi avuto la certezza che la sua o la mia fosse una semplice provocazione, ma poichè rileggendo dall'inizio tutti i post ho capito che con ogni probabilità mi aveva frainteso o che qualche trascorso che lo ha reso diffidente nei miei confronti,dovevo chiarire e far chiarire, non ignorare.
Marilia la ringrazio comunque per il suo consiglio.
Marika

Mimosa ha detto...

Scusate tutti: possiamo partire dal principio che qui ci stimiamo tutti?
altrimenti esiste la selezione naturale e chi si sente di non reggere un dialogo, anche difficile, anche a rischio di fraintendimenti, se ne va liberamente ... è successo ...!
e succederà.
L'importante è che le provocazioni non siano né subdole né dolose ma eventualmente solo spirito di confronto e di lecita reazione at tema scottante E NON ALLA PERSONA.

Ho detto la mia.
Mimosa

Mimosa ha detto...

PS Chiarito quanto sopra, io penso che non ci sarà nemmeno bisogno non solo di offendersi ma nemmeno di scusarsi.

Mimosa

Alessandro ha detto...

primi riscontri dai RIS

http://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/2011/09/22/586381-dentro_siringa_melania.shtml

l'ho sognato io o si era già detto che il sangue dentro la siringa non era di melania ?

Mimosa ha detto...

Esatto, Caro Alessandro!
Non è proprio una novità, ma ora lo confermano i RIS da Roma.
Questa è la conferma scientifica.

Mimosa

Mercutio ha detto...

BRAVA MIMOSA, parole sagge le tue.
ENRICO, se hai ritenuto utile riportare quanto ho scritto, non chiedermi scusa. Quando si scrive, lo si fa per manifestare pubblicamente il proprio pensiero.
ALESSANDRO e MARIKA le vostre polemiche sono costruttive, e rivelano, in ognuno di voi la fiducia nelle prpprie idee. Guai se non fosse così.
Siamo UNA GRANDE SQUADRA!!1
Un cordiale saluto a tutti
MERCUTIO

Anonimo ha detto...

Hai ragione MIMOSA.

Evitiamo baruffe perchè non se ne va SOLO chi non è capace di reggere un dialogo ma soprattutto si corre il rischio che se ne vada anche chi non ha più interesse a partecipare ad un dialogo "privo d'interesse"
ciao

ENRICO

Mimosa ha detto...

Bravo tu, MERCUTIO, hai detto una cosa giustissima: siamo una squadra! e lavoriamo con la tecnica del "brainstorming", dove non ci sevono essere giudizi ma solo gratuite generose opinioni.

Un cordiale saluto a te.
Mimosa

Alessandro ha detto...

allora...gli inqirenti seguono l'idea della siringa raccattata da qualche parte,usata magari da qualche tossicodipendente
ho due domande : la siringa repertata è di quelle usate per iniettarsi eroina ? a me pare che sia una comune siringa da 5 cc...gli eroinomani non usano solitamente siringhe più piccole ?

se così non fosse,vengo alla seconda domanda, è così improbabile trovarci delle impronte? non di chi l'ha posta,ma di chi l'ha utilizzata...dal momento che probabilmente l'utilizzatore avrà precedenti, ritenete improbabile poter risalire anche alla zona di abbandono della siringa ?

Mimosa ha detto...

Alessandro, io mi ricordo che ne avevamo già parlato. E' stato smentito che la siringa fosse di quelle da tossici, hanno parlato di siringa "di tipo insulina".
Non c'erano impronte neanche sul cappuccio.
Ho recuperato l'articolo e i commenti a questo link : http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2011/05/melania-rea-due-ciclisti-lhanno-vista.html#more

Mimosa

Alessandro ha detto...

Grazie marika...perdona l'imprecisione

Mercutio ha detto...

ALES La siringa mi pare appartanere al tipo normale, non a quelle usate dai tossici, che sono piccoline come quelle per diabetici, quindi chi l'hA USATA PRIMA, PUò non ESSERE SCHEDATO.
Il luogo più comune per trovare siringhe di quel genere, cioè le "normali" è un ospedale o un'infermeria-pronto soccorso-(caserma?)
ciao Mercutio

Anonimo ha detto...

Quella siringa non e' tipo insulina che e' per sottocute.... e che i tossici usano per IV. Quella e' una normale monouso

Mimosa ha detto...

Va bene Anonimo, grazie per la delucidazione, io riportavo quello che era stato scritto ...

Ad ogni modo ricordo che Massimo allora aveva citato l’infermeria da campo, visto che lì, a Ripe, si stavano facendo esercitazioni del Reggimento di Chieti … che ci sia un nesso che possa condurre a individuare la professione dell’assassino? Intendo dire: una soldatessa connessa ad un reparto medico?

Mimosa

(continuamo con le supposizioni)

Anonimo ha detto...

Beh, se è per questo, mi risulta che Melania fosse stata in ben due ospedali, in mattinata.
Ma c'è una incongruenza tra
- le siringhe -piccole- adoperate dai tossici abituali e
-la siringa monouso - non da tossico ma che vorrebbe suggerire l'idea del tossico - trovata sul cadavere.

una tale ignoranza circostanziale secondo me esclude l'operatore sanitario, che pur nel pasticcio di uno staging, volendo depistare riferendosi al mondo della droga, avrebbe come minimo posizionato un reperto attendibile.

T.

Anonimo ha detto...

siringa e laccio vecchi come il cucù... Inoltre nessun tossico usa il laccio emostatico. Sembra un po' una parolisiata!

Sira Fonzi ha detto...

La notizia diffusa è stata che la siringa fosse da insulina e che contenesse eroina.
Inoltre, ma non vorrei sbagliare, il Gip, in un ordinanza, ipotizzò che Salvatore poteva raccogliere la siringa, usata precedentemente da un tossico e lasciata in terra, in prossimità del luogo dove lo stesso fu visto appartarsi in macchina con il telefonino.

Sira

Anonimo ha detto...

NON E ' una siringa da insulina . Poi ci sono certi eroinomani che usano per iniettarsi anche i supporti delle penne.... Ipotizzare che parolisi essendo andato in ospedale possa esserne venuto in possesso significa non solo omicidio premeditato ma anche staging premeditato ....

Anonimo ha detto...

Tutti i media fino ad un mese fa hanno sempre parlato di siringa da insulina.

Riporto un link fra i tanti:
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/marche/articoli/1017961/omicidio-melania-rea-ecco-i-tagli-sul-cadavere-della-donna.shtml
in cui tra l’altro è scritto :

“Poi c'è quel foro sotto il seno, provocato da una siringa da insulina contenente anche eroina”,

Mentre la notizia di oggi che riferisce i risultati dei Ris precisa : “ All’esterno della siringa furono rinvenuti due diversi Dna appartenenti a una donna e a un uomo, ma le prime indagini esclusero subito che questi potessero appartenere a Melania o a Salvatore Parolisi. A fianco al cadavere della donna furono rinvenuti anche un laccio emostatico di vecchio tipo, due cappucci copriago di siringa e uno stantuffo di siringa tipo insulina”

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2011/09/22/586375-dentro_siringa.shtml.

Ora, questo potrebbe essere un particolare irrilevante tuttavia dimostra come le notizie riportate dalle varie testate giornalistiche, frutto di “indiscrezioni” siano approssimative e dunque da prendere con le molle perché spesso fuorvianti

ENRICO

Mimosa ha detto...

Anonimo, puoi venire allo scoperto ed essere più facondo rispetto ai lapidari commenti che getti qua e là e che sembrano "concessi" dalla cattedra?

Grazieeee, Mimosa

Anonimo ha detto...

@ anonimo
Se ti riferisci a me, "Ipotizzare che parolisi essendo andato in ospedale possa esserne venuto in possesso"..
Forse, lo stai ipotizzando tu.

quello che ho detto io è che Melania era stata proprio quella mattina in due ospedali, ed è una cosa molto diversa.

noi non sappiamo se abbia incontrato qualcuno, già da quella mattina, che poi potrebbe aver deciso di seguirla..
Però hai anche ragione, ciò vorrebbe dire che, chiunque sia stato, abbia premeditato anche lo staging, quindi la scintillina mi si esaurisce ancor prima di accendersi.

T

Anonimo ha detto...

Su quello che riporta la stampa meglio non esprimersi....concordo con l'anonimo di siringhe parlante. Basta guardare le foto di siringhe e quelle sul luogo dell' omicidio e si vede che non e' una siringa da insulina.
Comunque che importanza ha ? Fosse anche una siringa per dolci....e' in ogni caso un rozzo tentativo di depistaggio che ha sortito l' effetto ?

Wide

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Enrico, a proposito di indiscrezioni, io penso che l'uso delle stesse dovrebbe essere in qualche modo regolamentato, e chiunque faccia informazione dovrebbe diffondere delle notizie certe o quantomeno citarne la fonte.(è una mia fissa....)

Si leggono sempre più raramente articoli su un quotidiani, settimanali, o sul web che non contengano un infinità di condizionali.

Oggi si permette a tutti di scrivere o dire qualunque cosa che riguardi un fatto, che coinvolga una persona, anche se non vera, nascondendosi dietro un "sembrerebbe" oppure un "secondo indiscrezioni"

Non so se è possibile trovare un modo che al contempo non influisca sulla libertà di stampa, forse è solo utopia...

Vedi ieri, il Biscotti è stato costretto a fare una smentita della notizia strampalata che avevo postato del tgcom, nella quale si affermava che l'impronta sul luogo del delitto era della medico legale.

Nel frattempo i copia-incolla del trafiletto riempivano alla velocità della luce il web.

Ciao Sira

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo, sul mio blog ( nella sezione blog seguiti) c'è un tuo nuovo articolo su Sarah, che però non trovo nella tua home??

Sira

Unknown ha detto...

Non era finito Sira.

Ieri sera mia figlia ha iniziato a star male, l'ho lasciata un attimo per rispondere a Marika e poi, dato che sembrava addormentata mi sono messo a correggerlo ed a finirlo. Solo che poco dopo è arrivata e nel piangere ha schiacciato il tasto della pubblicazione. L'ho tolto subito ma chi ha il feed ha visto la bozza. Lo finisco fra poco e lo inserisco.

Ciao, Massimo

Mercutio ha detto...

SIRA, 5 minuti fa ho scritto un commento sull'artico di Massimo de 7/9 su Sarah. Leggilo
Ciao Mercutio.

Marika ha detto...

@ Sira
concordo sul fatto che spesso e volentieri ci si nasconda dietro il "sembrerebbe" etc, ma perchè la smentita è giunta dall'avv. Biscotti e non dalla procura?
Forse che la difesa conosce già a chi appartengano quelle impronte?
Domande banali, lo so ... scusatemi.
Ciao Marika

Alessandro ha detto...

credo che la ragione risieda nel fatto che la procura ha,dal punto di vista mediatico, tutto l'interesse che circolino notizie di questo genere, senza entrare nel merito della cerità o falsità delle stesse

Marika ha detto...

Alessandro, ma circolano notizie che possono anche andare a favore della difesa.
però la procura dovrebbe assumere sempre un atteggiamento neutrale.
io mi chiedo se già conoscono o no a chi appartengono queste impronte che sono di sicuro di chi era sul posto nei primi momenti dell'omicidio.
se non dell'assassino, di un complice o di qualcuno che ha visto tutto.
intanto, sapranno di sicuro che tipo di scarpa è... tu che ne pensi?
Marika

Alessandro ha detto...

impressione personale è che non vi siano ancora riscontri sulle impronte....anche perchè per capire di chi sono bisogna averne da confrontare...a parte parolisi a chi le hanno prese ?
intanto circola voce che gli inquirenti attribuisca lo staging a parolisi mninetedimeno che lo stesso giorno fra le 18 e le 19
sarebbe davvero buffo per chi ha un minimo di testa, perchè alle 18,42 parolisi era a colle e faceva l'ultimo tentativo di chiamata (ordinanza di teramo),sia sul telecom sia sul wind
in più alle 17 consegnò le chiavi della macchina a paciolla,tantè che andò a fare la denuncia di scomparsa sull'auto dei carabinieri....come si sarebbe spostato ?
mi domando davvero come si possa a tutti i costi cercare di far entrare un quadrato in un cerchio...

Marika ha detto...

è importante analizzare i tabulati di parolisi secondo me.
i suoi spostamenti sono verificabili.
come è emerso per la telefonata a ludovica che lo salva per la mattinata del 20 (?) nell'arco temporale in cui secondo il gip avrebbe potuto operare il depistaggio.
senza fare riferimento a parolisi, possiamo provare a capire dai dati in nostro possesso come l'assassino abbia effettuato il depistaggio? e perchè?
l'ipotesi da cui parto io è la premeditazione.
l'assassino trovatosi solo con la vittima, la quale a sua volta era tranquilla e indifesa, l'ha aggredita.
poichè non dubito del fatto che lo staging sia successivo di ore ( qui la difesa non fa obiezioni, mi pare, anzi si appoggia a questo dato per escludere che parolisi possa averlo commesso essendo sotto gli occhi di tutti), in un'azione premeditata l'assassino ha dovuto pensare successivamente a ritornare sul luogo del delitto. ma perchè correre questo rischio? voleva depistare o nascondere le sue tracce? perchè doveva infierire sul corpo della vittima con una firma assurda per qualunque serial killer o maniaco o psicopatico?
alcuni criminologi, infatti, non riescono a valutare i segni post mortem come segni di uno psicopatico, perchè troppo eterogenei.
io purtroppo è qui che mi perdo ...
Marika

Alessandro ha detto...

..qui diventa difficile per tutti....c'è ancora una possibilità...dimentichiamoci di parolisi e generalizziamo...
se ti dico...hanno ucciso una donna...la moglie di un militare...aggredita da dietro con un coltello...poi qualcuno ha messo in scena uno staging con siringhe e lacci (dunque agli occhi di tutti noi, piuttosto "ingenuo"..nessuno èpotrebbe mai credere a un tossico)...dal cellulare della vittima sono di certo stati cancellati gli sms...tutti tranne due da lei al marito e uno ricevuto del consorte in cui si lamentava di lei,che lo umiliava continuamente della relazione extraconiugale...
cosa ti verrebbe da pensare ?
ripeto,prova a non pensare alla faccia da schiaffi di SP

Marika ha detto...

alessandro mi viene da pensare a qualcuno che ha un alibi di ferro e che, per quello che ne sapeva, ovvero imminente separazione, non avrebbe dovuto avere un movente.
oppure qualcuno che ancora non conosciamo, un'amante tradita forse, ma con la complicità di parolisi.
io concordo con il gip quando dice che se non è stato lui materialmente, quanto meno ha condotto la moglie dal suo assassino.
inoltre, per ora, voglio credere alla morte entro un'ora dall'assunzione di caffeina e quindi all'impossibilità che melania abbia fatto il percorso folignano-colle-ripe.
ma continuiamo con le ipotesi....
Marika

Alessandro ha detto...

per la caffeina mi trovi in disaccordo....giuro che ho cercato,ma non ho mai trovato un esempio simile...mai visto stabilire con certezza l'ora della morte da un caffè...poi,dopo il caso goffo, di tagliabracci mi fido poco poco....l'unica certezza che personalemnter ho, è la pista olfattiva dei cani.
sono perplesso anche sull'idea che circola dell'imminente separazione..tendo a credere 8ma questa è pura ipotesi) che Sp non si sarebbe mai separato,prchè troppo vigliacco per farlo..se poi la separazione l'avesse chiesta lei (ma dubito un pochino anche di questo) lui avrebbe tirato forse un sospiro di sollievo.
io penso,ma questo non vuol dire che abbia la certezza dell'innocenza di Sp; che parolisia come pollo sia perfetto....lo staging un po' farlocco sembra giusto giusto suo,pure troppo....la tecninca di assalto simula quella militare, ma è fatta secondo me da qualcuno che non è avvezzo a certe cose.
i messaggi cancellati, tranne quello dove lui si lamenta di melania, sembrano fatti apposta per delineare un quadro psicologico di un certo tipo
una domanda vorrei fare (non certo a te o agli amici del blog perchè non potete dare una risposta, coem non posso darla io)...chi sapeva della relazione di Sp con Ludovica ?

io sono convinto che la relazione extraconiugale non abbia a che fare con l'omicidio, bensì sia stata "usata" dall' assassino per fornire un immadiato movente...prevedere i pasticci che Sp avrebbe fatto,none ra difficile

certo,il colpevole deve essere,nella mia teoria, qualcuno molto vicino alla coppia

Anonimo ha detto...

@ Alessandro.
Io tendo a pensare che Parolisi non avrebbe desiderato separarsi.
Giusto l'anno prima aveva minacciato il suicidio perchè Melania voleva lasciarlo, e Ludovica era già nella sua vita da un bel pò.
Io tendo a credere che i grandi innamoramenti, quelli che ti fanno perdere la testa e la cognizione di causa, creino la condizione di ribaltare la propria vita "a caldo", quando sono appena nati o comunque quando il termometro della passione è rovente, all'apice.
Ma dopo due anni di tira e molla, se l'anno prima Salvatore piangeva per non essere lasciato dalla moglie, non so immaginare, l'anno dopo, ed erano ben tre mesi che questa passione cocente non cuoceva il Parolisi abbastanza da fargli inventare una scusa qualsiasi per fargli incontrare Ludovica un paio d'ore un pomeriggio, non so immaginare, ribadisco, come una passione ormai fatta solo pixel e di parole parole parole, possa improvvisamente trasformarsi nel movente di un omicidio.
boh?
ma voi dopo ben due anni, ribaltereste tutto così di colpo?
T.

Alessandro ha detto...

@ T
sono d'accordo con te....diciamolo Ludovica era quella con cui "divertirsi" quando capitata e che non gli dava pensieri..almeno prima.....la continua pressione che ultimamente esercitava su di lui, avrebbe forse indotto a lasciare lei piuttosto che la moglie...
pensiero mio,ovviamente...

Marika ha detto...

Alessandro e T, ciò che dite mi permette di chiedervi, e se quindi il motivo fosse non la fine di una relazione adulterina ma la fine di un matrimonio e di una carriera?
chi sarebbe disposto a perdere, moglie, figlia e lavoro per un tradimento?
o meglio è giusto per un tradimento subire un ricatto e accettarlo passivamente?
Ciao, Marika

Mimosa ha detto...

Già, se il motivo era questo “segreto” e se questo segreto fosse stato collegato al mondo militare, qualcuno potrebbe dire che il caporalmaggiore, volendo impedire che la moglie scatenasse un putiferio clamoroso il giorno dopo in Caserma, in occasione del Giuramento delle reclute, altro non avrebbe potuto fare che eliminarla prima dell’evento. Però sorgono un sacco di domande: era tanto grosso questo segreto da esigere una soluzione così drastica?

Il suo collega Libero D’Agostino sentito in data 3-4 maggio (p. 52 O. Teramo) racconta praticamente tutto su Parolisi, tutte le scappatelle e tutti i sotterfugi. Dice anche che il giorno 19 aprile Salvatore passò tutto il pomeriggio assieme a lui all’interno della Caserma, dalle ore 13.30 a circa le 19, da cui sempre assieme si recarono sul pianoro dove egli D’Agostino rimase fino all’una di notte. Intanto si deduce che al Pianoro si stavano svolgendo le ricerche e che c’era il suocero. Come hanno trascorso tutte le ore del pomeriggio? Solo parlando di quello che Parolisi voleva nascondere e che l’altro sconsigliava? Beh, in verità Salvatore di sicuro aveva un bel po’ da fare soltanto per cancellare le tracce dei tradimenti dal pc del suo ufficio …
E proprio volendo Parolisi uxoricida il 18 aprile, egli avrebbe anche potuto convincere e coinvolgere l’amico confidente nel depistaggio …
Immagino che gli inquirenti avranno controllato se sono usciti nel frattempo e poi rientrati o se almeno uno dei due l’ha fatto …

Mimosa

monic@ ha detto...

... intanto il Parolisi al Pianoro c'era! Salvo Sottile ha appena mostrato il filmato di lui in pantaloncini corti che spingeva la figlia sull'altalena...

lori ha detto...

si ma il filmato è del 10 Aprile e non del 18

lori

Anonimo ha detto...

@ mimosa,
io raccolgo moltissime confidenze scabrose di amiche, di alcune di loro conosco particolari così pruriginosi che sicuramente gli farebbero saltare matrimonio e custodia dei figli, magari la carriera no..
io ascolto e cerco di non giudicare, anche se in tanti casi è difficile, del resto un amico si prende per quello che è, e finchè la cosa non fa male a nessuno, la mia bocca cucita è garantita.
però mai e poi mai tradformerei quest'amicizia in una collaborazione per lo staging di un.. cadavere!
dico, ce ne vorrebbe di pelo sullo stomaco!
T.

Anonimo ha detto...

@ Marika

fai tre domande, ma non so se le ho comprese bene.

1)e se quindi il motivo fosse non la fine di una relazione adulterina ma la fine di un matrimonio e di una carriera?
credo di aver inteso che Parolisi potrebbe avere ucciso perchè Melania voleva lasciarlo e rovinargli la carriera a causa del tradimento.. quindi ribalti la situazione: non sarebbe stato LUI che voleva lasciarla, ma LEI? E' molto interessante, sai? ci sta.

2)chi sarebbe disposto a perdere, moglie, figlia e lavoro per un tradimento?

suppongo nessuno.. magari non a costo di uccidere, però immagino sarebbe una cosa molto antipatica. anche se francamente andrebbe messa in preventivo.

3)o meglio è giusto per un tradimento subire un ricatto e accettarlo passivamente?

questa domanda non l'ho capita. chi avrebbe ricattato chi? Forse Melania avrebbe detto "tu mi hai tradito e quindi adesso farai questo o quello per me?"

T.

Marika ha detto...

T.

alla base delle mie domande c'è la possibilità che parolisi abbia avuto un complice interessato all'omicidio di melania.

per questo dico "subire un ricatto".

oppure è qualcuno che poteva temere qualcosa dalla rivelazione da parte di melania di altri tradimenti all'interno della caserma.

quindi, qualcuno che come parolisi teneva il piede in due scarpe....

però questa persona come poteva "adescare" melania dietro il chiosco della pineta, come ci è arrivata e perchè melania lì?

mi perdo di nuovo...

Marika

Anonimo ha detto...

Se Parolisi ha commesso il crimine assieme ad un complice si deve per forza dedurne che anche quet'ultimo avesse interesse ad eliminare Melania.
Dunque il movente non sarebbe più " a sfondo passionale" ( nel senso di relativo UNICAMENTE alla sfera affettiva della coppia MELANIA-Salvatore) ma dovrebbe essere ricercato nell'ambito di altre "passioni" comuni ad una o più persone gravitanti nell'orbita delle amicizie della coppia stessa e/o dei colleghi di lavoro del Parolisi

ciao

ENRICO

Anonimo ha detto...

Quello che intendo dire è che, comunque la si rigiri, a mio avviso NON è Ludovica la causa del delitto


ENRICO

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
sono d'accordissimo, non l'ho mai pensato io.

Ora vorrei il tuo parere su questo che ho scritto per rispondere @ T.

E' stata un'idea che mi è venuta oggi pomeriggio mentre riflettevo sui fatti e preparavo altri interventi. Poi stasera sento a QG che ne parlano, quindi ho frettolosamente postato senza perfezionare il pensiero.

Io ho premesso “proprio volendo Parolisi uxoricida”, in tal caso si potrebbe – sforzando la cattiveria, ovviamente – pensare come complice quello stesso amico collega, il quale poi si è assunto il compito di “depistare” offrendo a Parolisi l’alibi di un pomeriggio trascorso in reciproca compagnia e quindi offrendo il medesimo alibi a sé.
Questo però che avrebbe fatto (sempre in questa “giallistica” ipotesi)? Va a depistare e guarda caso crea indizi per la colpevolezza dell’amico, così lo incastra.
Parolisi non può parlare perché è incastrato due volte, a nodo doppio …


Mimosa

Mimosa ha detto...

Offro un altro elemento di riflessione.
Ho scoperto una coincidenza che può essere un dato importante o può anche non voler dire nulla. LUGLIO 2010
- a luglio 2010, prima decade, Melania e Salvatore si trovano a Ravenna per un weekend a casa di Valentina e marito e in quell’occasione Melania confida all’amica di aver scoperto a gennaio il tradimento di Salvatore (p. 51 Ordinanza Teramo) e di aver chiamato Ludovica
- a luglio 2010 (p. 43 Ordinanza) Melania scopre il marito intento a parlare con un apparecchio a lei non noto e lui le racconta che glielo ha regalato una signora ascolana abitante in Sicilia conosciuta in un bar ecc. ecc.
- gli ultimi (o unici) sms trovati sul telefonino di Melania risalgono al luglio 2010, e sono sms d’amore.

Non è strana la coincidenza di tutto ciò?
Io non ho ancora nessuna idea in merito

Mimosa

Mercutio ha detto...

ENRICO, Ludovica non ha nulla a che vedere con l'omicidio, come tu giustamente affermi.
Parolisi,secondo me, e l'ho datto molte volte, NON HA COMMESSO l'omicidio, ma ne conosce il movente e gli eventuali autori.
Potrebbe essere vicino, però, un suo atto liberatorio, forse già preventivato, da qualche tempo, ma impedito dagli avvocati difensori che vedrebbero altra via d'uscita, dalla strettoia accusatoria, senza ricorrere agli estremi di una confessione.
Questa, suppongo sia l'attuale situazione.
Ciao Mercutio

Mercutio ha detto...

MIMOSA, è più verosimile l'ipotesi dell'amico traditore.
Potrebbe rientrare benissimo nella dinamica, ma non ho capito come od in che cosa l'eventuale depistaggio avrebbe aggravata la situazione del Parolisi, invece che sviare le indagini?
Ciao, Mercutio

Anonimo ha detto...

MIMOSA

La domanda delle domande e :

A)per quale motivo l'amico avrebbe accettato di "aiutare" il Parolisi ?

Segue una seconda riflessione:

B)Nel caso Parolisi la scampasse,il collega/commilitone sarebbe per lui una mina vagante sempre pronta a vuotare il sacco e ad esplodere vita natural durante.

ciao

ENRICO

Mimosa ha detto...

Ciao MERCUTIO
prima di tutto il posto: le Casermette.
Poi forse anche i pantaloni abbassati per indicare che c'era in procinto un rapporto sessuale come quello di dieci giorni prima, e l'anello di fidanzamento sfilato, gli sms cancellati per lasciare solo quelli del luglio 2010 ...
poi ti giuro che sugli altri elementi depistatori non mi sono mai soffermata più di tanto se non per giudicarli un pasticcio ...

Ma altresì credo che siringa e laccio siano un "messaggio" che forse Parolisi avrebbe interpretato nel giusto modo.

Di più non so dire.

Mimosa

Mimosa ha detto...

ENRICO
vedi che ben per questo ho buttato lì "a nodo doppio".
Non ho intuizioni in merito,ma ci potrebbe essere qualcosa che li incastrerebbe rovinosamente entrambi.

Se il complice fosse uno solo, certo che sarebbe mina vagante ma io insito nel ritenere che erano implicati almeno 3. Ricordi che dissi il numero perfetto per la copertura della complicità ... certo un coperchio può sempre saltare ... magari fra anni ...

Ciao

Anonimo ha detto...

MERCUTIO,

come ben sai anch'io la penso esattamente come te ma visto che si stava riaffacciando l'ipotesi del famoso complice (e di conseguenza Parolisi colpevole) ho sottolineato che, sostenendo questa tesi, si sarebbe dovuto modificare il movente

Petanto, in quest'ottica, parlare di matrimoni falliti, tradimenti e alimenti da versare alla ex moglie ,QUALI MOTIVI ALL'ORIGINE DEL DELITTO, non avrebbe più senso

ciao
ENRICO

Anonimo ha detto...

@mimosa..
il tuo ragionamento fila per bene, e se così fosse andata davvero il Parolisi sarebbe fregato due volte.

però io, COME funzioni questa cosa del complice.. non la capisco. Non mi va giù.

Un uomo che era al centro del mondo di lei, che beninteso, tradisce con impegno, ma che tutto sommato, non sta neanche male, insomma in qualche suo modo impervio alla ragione ci terrebbe pure alla moglie, fino al punto di minacciare il suicidio quando lei intende lasciarlo, l'anno prima.

Come ed in che modo, anche in presenza di compagni di tradimento, una persona che non parlava male di Melania mai, neanche con Ludovica, potrebbe avere raccolto le confidenze di un amico che lo apostrofa più o meno così? "sai, avrei pensato che facendo fuori tua moglie mi leverei dalle scatole un problema.. è che lei sa del mio tradimento a mia moglie, non vorrei che una mattina si svegliasse e andasse a raccontarlo in giro" al che lui, Salvatore, avrebbe risposto: "ma và? ma sai che ci stavo giusto pensando anche io? Avrei campo libero con la mia amante, e quasi quasi mi leveresti un peso dallo stomaco". Ma ce li vedete due uomini sposati con figli, per quanto fedifraghi fino alle ossa, che fan discorsi del genere? Io no, neanche per scherzo.
Insomma, a parte la mia pessima e un pò macabra ironia insomma, non è come organizzare una partita a poker tra amici, e proprio non capisco come ed in che modo un "amico" possa venire a dirti che vuole fare fuori tua moglie, e tu ci stai, assisti e gli fai anche da palo. Ma anche al contrario: il tuo amico sa che vuoi farla fuori tu e siccome anche lui sarebbe abbastanza interessato alla cosa, lo fa al posto tuo, così tu non lasci tracce e puoi mettere in atto l'alibi.
O c'è sotto qualcosa di davvero molto grave che neanche potremmo mai immaginare, oppure io questi fedeli compagni di delitto, questi complici così solerti e volenterosi, non li comprendo e non ci credo.
T.

Anonimo ha detto...

MIMOSA

credo che dovremmo specificare meglio cosa intendiamo per "complice"

Perchè un conto è identificarlo in colui/ei/oro che ha praticato il depistaggio. In questo caso il reato contestato sarebbe quello di vilipendio di cadavere, di intralcio alle indagini ecc.. ma non sarebbe mai "rovinoso" come tu dici.

Altro conto è identificarlo in colui/ei/oro che MATERIALMENTE hanno commesso il crimine.

Ma allora Parolisi quale "parte in commedia" avrebbe avuto ?

ciao

ENRICO

Anonimo ha detto...

@mimosa, riassumo da vari tuoi interventi

mi sembra interessante la tua riflessione sulle strane coincidenze del luglio 2010, ma vattelapesca cosa possa significare.

poi c'è il tuo "credo che siringa e laccio siano un "messaggio" che forse Parolisi avrebbe interpretato nel giusto modo".
Forse comincio a pensarlo anche io, ma rifletti: il fatto che laccio e siringa costituiscano un "messaggio", escluderebbe la complicità di Parolisi.

Credo che, se di messaggio si tratta, potrebbe significare più o meno questo.
troppi potrebbe, troppi condizionali. lo so..
T.

Mimosa ha detto...

Cara T.
Come mi pareva di aver chiaramente detto, non solo ora ma da un bel po', io non credo ASSOLUTAMENTE al movente legato alla faccenda del semplice tradimento con Ludovica.
E nemmeno alle relazioni promiscue in caserma, che ho spiegato di sicuro erano e sempre sono state a conoscenza di tutti, anche persino dei superiori (se vuoi ti rimanderò all'articolo e data del mio commento dove ho riportato testi di commenti da un blog delle Forze Armate).

Tempo fa ho fatto un’ipotesi che poteva trattarsi piuttosto di una ex allieva messa in cinta e che volesse vendicarsi. L’altra ipotesi era un “segreto” interno alla caserma. In tale ottica ho formulato le precedenti supposizioni. E come tu dici potrebbe trattarsi di una cosa “davvero molto grave che neanche potremmo mai immaginare”.

Capisco sia difficile provare a dire quale sia e che sia difficile crederci.

Ciao, Mimosa

Anonimo ha detto...

@ enrico

mi sa che più o meno abbiamo espresso lo stesso concetto.

il complice che lascia messaggi con lo staging, forse tanto complice non è, se non di se stesso.
Parolisi che parte ha? Non ha ucciso, e se c'è un messaggio, non ha neanche messo in atto lo staging.
Sarà complice sicuramente in altro o non starebbe zitto, ma non è complice nell'omicidio.
T.

Anonimo ha detto...

C'è una cosa che non capisco.
Parolisi viene additato in un momento come una mente diabolica per l'omicidio, veloce come flash gordon nell'esecuzione dello stesso e nel ripulirsi, uomo di nervi saldi e gran prontezza d'animo nel mettere immediatamente in scena un alibi che regge per un bel pò.
E poi che si fa?
si dice che è un cretino ignorante disorganizzato e pure pasticcione nell'organizzazione dello staging.

Ma come, non era diabolico fulmineo con nervi d'acciao e prontezza di riflessi - e d'animo?

T.

Mimosa ha detto...

Caro ENRICO
Che Parolisi abbia avuto dei “complici” era solo una “fantasiosa” ipotesi che ho voluto proporre, volendolo ritenere in qualche modo “responsabile”, sulla scia di quanto recentemente dichiarato dal cugino-zio Gennaro. Diciamo che puoi prenderla come una “ricostruzione giornalistica” non come una mia opinione personale (lo sai che non ci credo) come una alternativa alla sua assoluta estraneità.

Spero di aver chiarito.

Ciao,Mimosa

Anonimo ha detto...

@ MIMOSA e @ T

Mi state facendo girare la testa ! :-))
Non riesco più a organizzare le idee con tutte queste vostre iNteressanti congetture...

Comunque un breve concetto arcora riesco ad esprimerlo :-)

Ha ragione T :
ma se questo cristiano non era capace nemmeno di gestire una banale relazione extraconiugale al punto che ogni due per tre scoppiava a piangere e gli veniva la tremarella, mi spiegate come avrebbe fatto a mettere in piedi un delitto perfetto (o quasi, spero !) come questo consumato alla velcità della luce e con un autocontrollo ed una freddeza stupefacenti ?

Beh, buonanotte !

ENRICO

Alessandro ha detto...

lo staging pasticciato,potrebbe seere un messaggio pr parolisi,come sosteneva,credo,Mimosa
potrebbe essere anche altro però....parte dell'accusa verso parolisi da parte del vero assassino
parolisi ha un'amante,dunque un movente...si sa per certo che un anno prima melania lo ha scoperto,e qui abbiamo un "sottomovente"...
parolisi porta la moglie alla casermette,litigano,la uccide
Poi deve fare in modo di alterare la scena,per sviare le indagini e si inventa un messainscena alla "omicidio nella sfera dei tossici", ma lo fa in maniera ridicola,proprio come ci si aspetterebbe da uno come lui.
questo staging un po' farlocco sarebbe proprio da parolisi...forse un po' troppo...

personalmente all'omicidio di gruppo "su commissione" non credo assolutamente..davvero se parolisi avesse voluto far assassinare la moglie da altri, lo avrebbe fatto in quelle circostanze ? perchè non approfittare di altri momenti, nei quali non avrebbe dovuto costruirsi un alibi "volando" fino a Colle, cercando in qualche maniera di farsi notare, con il rischio che qualcuno dicesse che Melania al pianoro non c'era.
davvero si sarebbe costruito un alibi alle altalene, con il rischio di arrivare là dopo l'omicidio, e trovare la zona piena di gente ? ve la immaginate la scena? uccide la moglie, corre a Colle, scende dalla macchina, arriva alle altalene e ci trova dieci famiglie che stanno giocando con i bambini....

Anonimo ha detto...

@ Alessandro
ma difatti..

Resta ancora da chiarire, nel quadro di colpevolezza, come abbia fatto questo signore, dandogli per certo, che certo non è, che abbia condotto la moglie a ripe di civitella, come abbia fatto ad uccidere la moglie, lavarsi accuratamente (con la candeggina?) prima di risalire in macchina, però tenendo d'occhio la bambina che all'interno della stessa dormiva, rivestirsi (era nudo? aveva uno specchio? e se gli fosse rimasto un baffo di sangue sullo zigomo?) e andare al pianoro senza portarsi dietro neanche una microscopissima goccina di sangue nè sulla macchina nè sui vestiti.
Si era completamente avvolto nel domopack, scarpe incluse? E la moglie, vedendolo avvolto nel domopack (perchè ci vuole il suo tempo, ad avvolgersi) non fa una piega e va a far pipì tranquilla?
E questi quattro kg di domopack che fine avrebbero fatto?
Sul luogo del delitto non ci sono, in auto non sono stati portati (poi voglio vederti ad avvolgere 4 kg di domopack sporco di sangue senza procurarti neanche una macchiolina, che da trasferimento avrebbero trovato sul volante..)
a meno che fosse avvolto nel domopack anche il volante, così come la maniglia della portiera dell'auto.
Eh, no. I tempi stretti, se vogliamo, la completa mancanza di tracce di sangue su Parolisi la sua auto i suoi vestiti e le scarpe, per non parlare delle orme di donna sul chioschetto, dei vari dna e dei fantomatici peli, e di tutti quegli sms cancellati dei quali nessuno si è preso mai la briga di cercare di risalire al testo.
Se son stati cancellati, chi non ci garantisce che ci sia scritto "Ehi, già che vai al pianoro, e io son nei pressi, vediamoci cinque minuti, che devo parlarti urgentemente della faccenda X. firmato, il tuo futuro assassino"
Ma siccome gli sms non ci sono, seguono la sorte del resto degli indizi: zero approfondimenti.

ci si ostina a cercare sempre e solo quel che potrebbe incriminare Salvatore, tracce che gli investigatori hanno cercato con solerzia, ne son sicura, e che smacco non trovarle! Però sono capaci di asserire "beh fa niente, sei stato tu lo stesso!"

Anonimo ha detto...

(dimenticato di firmarmi)
T.

Mercutio ha detto...

ALESSANDRO

Certo, non può essere andata così. troppo azzardato. Hai ragione.
Stando come punto fermo le mie deduzioni, che ho sufficientemente ripetuto, ti proporrei di considerare, con me, l'idea di Mimosa, che si mostra coerente con le più recenti versioni sulla presenza di una donna, sulla scena del delitto: la presunta autrice virtuale dell'esecuzione, con la collaborazione di uno o due complici. ( confortata anche dalle numerose ferite, tutte inferte con scarsa forza, ed in zone casuali)
Sempre ipotizzando, Parolisi paventava il pericolo che correva la moglie, conoscendone il motivo, ed ha lasciato che ciò accadesse, in quanto gli tornava comodo. Ecco che ne esce pulito e liberato da una catena che lo teneva stretto.
IL MOVENTE: rancore passionale; vendetta trasversale; drasdico avviso per lui stesso.
Ci possiamo girare attorno, con l'ausilio di Mimosa, su eventuali altre dinamiche, impostate sulla sua idea?
Mercutio

Anonimo ha detto...

Mercutio

Il tuo ragionamento fila, credo che gli il fatto che Melania gli sbrogliasse una matassa in cui lui si era infilato potesse tornargli comodo per altri motivi, non che ne auspicasse l'omicidio.

Forse lei intendeva tirarlo fuori da una brutta faccenda, era una ragazza molto decisa, e chi sa che non sia andata a dire il fatto loro o a fare la morale alle persone sbagliate..

credo che lui non se lo aspettasse affatto, fino a quando non l'ha vista tornare, e a quel punto "ha capito", ed è corso a cancellare ogni suo contatto con l'amante al fine di sviare i sospetti da sè.

E l'ha fatto prima che avvenisse lo staging.

lo staging, potrebbe averlo messo in atto lui:
1)solo se avesse saputo che Melania era stata condotta a Ripe, quindi se era al corrente dell'appuntamento con queste persone pericolose,
2) solo se avesse parlato con i responsabili dell'omicidio dopo la sparizione di Melania, e questi gli avessero detto dove poteva trovarla.

potrebbe aver modificato lui stesso la scena del crimine, inguaiato fino al collo, intrappolato a filo doppio, come diceva Mimosa, collocando oggetti che sviassero le indagini e togliendone altri, perchè nessuno capisse che anche lui era implicato in una cosa grossa.

Qui si potrebbe collocarsi un bacio post mortem alla moglie.

Però sono portata a pensare che lo staging sia invece opera di più persone: un disporre falsi indizi decisamente eterogeneo, si è detto, quindi frutto di una visione di depistaggio NON omogenea, quindi presumibilmente il frutto di più menti.
T.

Anonimo ha detto...

scusate gli erroroni, dopo aver maneggiato e rimaneggiato il testo, nel rileggere, orrore.
T.

Anonimo ha detto...

@ T

giusta ricostruzione . Grossomodo la stessa a cui siamo giunti sia Mercutio che io, quindi se più persone arrivano alle medesime conclusioni senza essere influenzate da quele altrui vuol dire che uno scenario del genere è piuttosto verosimile .

Personalmente ritengo che la manipolazione della scena dl crimine sia avvenuta a ridosso dell'omicidio e messa in atto frettolosamente dagli stessi assassini le cui intenzioni NON ERANO QUELLE DI SOPPRIMERE MELANIA ma di intimorirla con un'azione violenta andata al di là dei loro programmi.

Inoltre il luogo in cui sarebbe avvenuta la tragedia è piuttosto insolito : più frequentato del corso del paese la domenica all'uscita della messa ...

Questo particolare ( se è indubitabile che il corpo non sia stato trasportato lì in un secondo momento) è molto inquietante

ENRICO

Alessandro ha detto...

tra l'altro ieri sera a quarto grado l'amica Imma ha confermato che melania le aveva parlato di un momento brutto passato, non di una cosa brutta da confidarle...mi chiedo,perchè nell'ordinanza di teramo gli inquirenti parlano del segreto che melania le avrebbe voluto confidare ?

chi mente ? Imma ai giornalisti (non ne capirei il motivo) o gli inquirenti 8e qui cerco di non pensare al motivo)

Anonimo ha detto...

Il fatto che Parolisi abbia trascorso il 19 aprile a cancellare i contatti con Ludovica dal computer, mi fa propendere per la sua innocenza. Se infatti avesse premeditato l'omicidio perché non cancellarli prima, senza complicarsi la vita dopo? La stessa cosa si può dire per il tentativo di occultamento del telefono che usava con la Perrone.
Tiziana

Unknown ha detto...

Ciao a tutti.

Non ho molto tempo neppure oggi, in casa ho un lebbrosario e devo correre, ma ho cinque minuti ed una provocazione voglio lanciarla.

Mettiamo che Melania sia riuscita ad allungare le mani sull'assassino, a graffiarlo ed a strappargli qualche capello, cosa fare? Lì per lì non sarebbe facile ragionare e si potrebbe anche scappare per la paura di essere notati, ma una volta a casa il ragionamento direbbe che lasciando la scena in quella maniera non si riuscirebbe a farla franca. Quindi occorre tornare per eliminare le proprie tracce, ma come? Pulirle le mani, le dita, le unghie con delle salviette, magari dopo aver preso un poco di acqua alla fontanella, può bastare? Come lavarle al meglio e come cancellare altre eventuali tracce? Sarebbe possibile riuscirvi lasciando il corpo per come è rimasto dopo l'omicidio?

Provate a ragionare su cosa avreste fatto voi se sul corpo di una vostra eventuale vittima fosse rimasto qualcosa che vi avrebbe potuto inguaiare, qualcosa che non siete sicuri di poter completamente cancellare. Forse avreste esagerato nel depistare per rendere invisibile la traccia che vi riguarda? Avreste aumentato i particolari per annullare "il particolare"? Avreste messo la mano che vi ha toccato, dopo averla ripulita, a contatto con la terra e sotto aghi di pino per sporcarla?

Osserviamo quanto è stato trovato di interessante oltre le salviette ed all'anello da fidanzamento. Un laccio emostatico vecchio e anelastico, due cappucci copriago, un pistoncino di siringa del tipo da insulina, una siringa del tipo insulina conficcata sotto il seno sinistro.

Cosa manca? Visti i due copriago ed un pistoncino chiaramente la parte di una siringa con l'ago (in quelle da insulina è fisso ma chissà se davvero erano da insulina), quello dove il pistoncino scorreva. Si è detto che questi oggetti sarebbero stati raccolti dal Parolisi in un luogo frequentato da drogati, ma quale drogato toglierebbe il pistoncino da una siringa dopo essersi iniettato una dose? Quindi perché toglierlo e perché non lasciare il tubo della siringa sul luogo del depistaggio, a cosa è servito?

Ed ancora, se non sono siringhe usate dai drogati da dove provengono? Dall'ambulanza sempre presente in un poligono di tiro? Dalla caserma Clementi o da quella di Chieti? Dall'infermeria di un carcere? Dall'infermeria di una squadra di calcio semi-professionistica? Da un ospedale? Dal Sert? Da un'azienda di smaltimento? Dalla casa di una persona anziana che le usa?

Dimenticavo, c'è anche un involucro di caramella arrotolato (come se qualcuno avesse sniffato droga), e nella scena mancano i guanti usati da chi ha attuato il depistaggio...

Quindi, è stato davvero fatto tutto alla come viene viene o la parte che interessava è stata fatta abbastanza bene?

Massimo

Mercutio ha detto...

ALLA SQUADRA.

Come a detto Enrico, un percorso simile lo abbiamo già fatto.
Cerco di integrare:
Parolisi e Melania, sono arrivati alle altalene, restando sia pure qualche attimo (ed i cani ce lo confermano con certezza).
Il militare, d'accordo con la moglie, la manda ad incontrare certe persone, nel tentativo di una mediazione da ella stessa proposta, presso il monumento.
Nel frattempo, Parolisi, curioso di sapere l'esito dell'incontro, lascia, quasi subito dopo Melania, il luogo delle altalene (non lo ha visto nessuno perchè la sosta è stata di qualche minuto) e gli va dietro, di nascosto.
L'incontro ha avuto un esito inaspettato, con il violento rapimento della moglie, prima tramortita con un colpo alla fronte.
Parolisi, torna alle altalene e tenta di contattare Melania, inutilmente col cellulare, e immaginando la sorte che poteva essere toccata alla povera moglie, in preda a convulsioni psico-somatiche, corre al bar, invendandosi, sedutastante un semplice alibi, non potendo, naturalmente narrare la vera situazione.
Nel frattempo Melania è stata condotta a Ripe ed ha subito quello che sappiamo, molto probabilmnte da una donna, con l'aiuto di almeno due complici; gli stessi che avrebbero posto in atto il disordinato depistaggio.
Quando Massimo Prati si e ci domanda:" dov'era il Parolisi, se non stava nè al pianoro nè a Ripe?
Era, probabilmente sulle orme della moglie, per assistere, non visto, al fatale incontro.
Parolisi non può parlare, per discolparsi dell'omicidio, senza rivelare il suo coinvolgimento in cose losche.
Alcune altre variazioni, le ho espresse in altri post.
Adesso dite la vostra
MERCUTIO

Mimosa ha detto...

MERCUTIO
mi sembra PERFETTO!

questa descrizione degli avvenimenti dovrebbe soddisfare chi dice che ci perdiamo nei particolari e non riusciamo ad avere una "visione d'insieme".

Complimenti.
Mimosa

Anonimo ha detto...

MERCUTIO

anche secondo me questa è la ricostruzione PIU' ATTENDIBILE

Spiegherebbe :

a) la pista percorsa dai cani.

b) l'assenza di Salvatore alle altalene tra le 14.40 e le 15 circa

c) l'attacco di panico

d) la sua versione dei fatti in parte modificata perchè obbligato dalle circostanze a mentire sugli orari

Resterebbe da capire quale importanza potrebbero ricoprire in questo conteso le telefonate ed i messaggi dell'amica Sonia...

Potrebbero avere un significato del tutto irrilevante ma il fatto che Sonia NON ABBIA PIU' cercato di contattare l'amica dopo le 15 e SOPRATTUTTO dopo le 16 , lascia perplessi

MASSIMO

l'idea che gli assassini abbiano operto come da te descritto è senz'altro assai probbile e potrebbe essere ricollegabile allo "strano" convulso andirvieni di auto verificatosi quella notte

Ciao

ENRICO

Anonimo ha detto...

Per Mercutio
La tua ricostruzione ci sta benissimo, come a mio avviso potrebbe starci anche che i due coniugi abbiano avuto un piccolo battibecco e lei si sia allontanata per tranquillizzarsi un pò; all'inizio per orgoglio Parolisi non la cerca, poi quando si accorge che sono trascorsi diversi minuti inizia a cercarla. Probabilmente fa un giro per il Colle e non trovandola si dirige al bar Cacciatore e da lì il resto.

Per Massimo
In merito ai cappucci copriago, non penso che i tossici dopo l'uso della siringa abbiano come primo obiettivo quello di rimettere il cappuccio. Quelle siringhe potrebbero essere state utilizzate anche per un semplice prelievo di sangue; in questo caso il cappuccio sarebbe stato rimesso per forza.
Quindi potrebbero essere state prelevate da un ospedale, da un laboratorio analisi, da un'infermeria di un carcere.
Stella

Paola ha detto...

I prelievi si effettuano con ago tipo butterfly che non e' la siringa che si vede nelle foto . L'uso di tali siringhe monouso e' per iniezioni venose o intramuscolari. Non e' una siringa da insulina che e' invece per sottocute con ago piu' corto.Il rimettere il cappuccio fa pensare come giustamente fa notare Stella ad un uso in ambiente sanitario o anche domestico .: certo non e' pratica contemplata da tossicodipendenti!

Marika ha detto...

Ma Parolisi cosa ci guadagna a non dire che le cose sono andate così?
Marika

lori ha detto...

secondo me nessuna cosa losca può reggere a fronte di un omicidio... è meglio confessarla o farsi accusare di omicidio?

lori

Marika ha detto...

ciao lori, io penso che l'unica cosa buona della nostra legge è aver previsto l'imprescrittibilità del reato.
vedi delitto dell'olgiata.
lì ci avevano preso subito con l'assassino, il più classico dei classici ovvero il maggiordomo.
ma indizi deboli, movente debole.... poi però è bastata una traccia e una confessione per rendere giustizia alla vittima.
incrociamo le dita.
Marika

lori ha detto...

Ciao marika
ben tornata tra di noi..ci sei mancata

lori

Alessandro ha detto...

vero...il delitto dell'olgiata è un buon esempio di come, puntanto il marito, ci si sia dimenticati di sbobinare una telefonata, permettendo al "maggiordomo" di vivere impunito per altri 20 anni (intercetrazione del 1991 mai sbobinata,trascritta e tradotta)
se c'è una cosa che il delitto dell'olgiata insegna è proprio il prendere in considerazione tutto,anche quando si è convinti che il colpevole sia il marito...e poi tutti sanno che è sempre il maggiordomo !

Marika ha detto...

Alessandro hai idea di quanti fascicoli rimangono a prendere polvere e quanti reati vadano in prescrizione perchè non ci sono magistrati e perchè questi cambiano continuamente?
permettimi di sottolineare che non è sempre è colpa di indagini frammentarie o di incapacità degli investigatori.
pensiamo al caso di yara, mancano i soldi e non si possono fare le comparazioni dei dna.

Ciao Lori, :-)

Alessandro ha detto...

certo marika...in questo caso però lo stesso magistrato che ha stabilito le intercettazioni, ha dimenticato le medesime in bel cassettino....così la tanto decantata giustizia per la Contessa è arrivata in ritardo di 20 anni.
un conto è non avere fondi per comparare 8000 dna, un' altro è intercettare una persona e poi non trascrivere la telefonata.
mi sembra che ci sia una sostanziale differenza
in questo caso,mi permetto di parlare di superficialità, perlomeno...

Anonimo ha detto...

Chissà cosa intendeva dire Savatore in questa intercettazione “…non essere scemo…”, “…non farti fregare usa il cervello…”, e ancora….”Salvatore devi fare così…se vuoi che la tua vita abbia un senso…Salvatore non te la far fare…Salvatore è meglio…è meglio…è meglio…proprio a livello di carcere….”.
----
COSA "è meglio proprio a livello di carcere"?
NON PARLARE ? NON FAR SAPERE qualcosa che avrebbe pouto creargli pericoli maggiori anche all'interno del carcere stesso?

ENRICO

Alessandro ha detto...

@ Enrico

questa intercettazione potrebbe essere di rilevanza micidiale...purtroppo abbiamo due problemi

1 consapevolezza delle intercettazioni (sapeva gia di essere ascoltato?)
2 italiano maccheronico cui fatico a star dietro....

Marika ha detto...

alessandro per me è più grave che la giustizia non ci sia sotto vari profili, la superficialità non è l'unico male e spesso non è proprio superficialità.
la giustizia è un'utopia!
io mi riempio la testa di ideali, di alti concetti e poi tutto si riduce al denaro!
comprendo il tuo disappunto.
la verità è che mentre persone come te ad esempio prendono a cuore e ci mettono l'anima nel proprio lavoro, altri che pur partendo con i medesimi ideali si vedono smorzate le ali da qualcosa di più grande di loro.
ti faccio solo due nomi per farti capire cosa intendo per giustizia e ben lavorare: Falcone e Borsellino.
Credi che a tarpare le ali dei giudici ci sia solo la mafia?
gli avvocati amano le sfide con i pm. ci si diverte nei tribunali a fare questioni su questioni, eccezioni, a parlare di carenza investigativa, a dire che l'imputazione è talmente generica che non permette la sussunzione in alcuna condotta di reato... ect
ma lo sappiamo che non è solo inettitudine...
e che non è solo bravura.
ci sono falle nel sistema, grosse quanto crateri.
cose che ti fanno perdere completamente la fiducia in qualsiasi ideale.
perdonate stavolta la mia digressione, ma per me non esistono buone o cattive indagini o buone o cattive persone. esiste un meccanismo, una mentalità, un potere che inguaia e mortifica gli ideali e il senso di giustizia.
Marika

Anonimo ha detto...

Io una perplessità l'avrei.
Ed è sul rapimento di Melania.
Non credo sia stata rapita, solo convinta ad andare a parlare da un'altra parte perchè i toni, forse, si stavano alzando.
O forse è stata convinta ad andare a parlare altrove da qualcun-A che conosceva molto bene e della quale non aveva la minima paura.
"si si parliamo, ma prima devo andare a far pipì, vieni con me al Cacciatore che ci prendiamo anche un caffè", avrebbe detto lei.
"monta su in macchina, ti porto io/ti portiamo noi in un posto tranquillo, e intanto parliamo due minuti di questa cosa.. poi ti riporto subito indietro, figurati"
avrebbe risposto.. LEI?

Esigo il testo di quegli sms.

T.

Alessandro ha detto...

@ Marika

nessuna obiezione stavolta....ti quoto in toto !

io non sono certo un fan di SP, anzi,lo considero un uomo piccolo piccolo..vorrei solo,se è stato lui, che andasse in carcere dopo un'ondagine approfondita...vorrei poter tirare un sospiro di sollievo e sapere che in galera va l'uomo giusto..tutto qui
credo nell'ideale della giustizia,ma ancora di più credo nella magistratura che questo ideale deve tradurlo in fatti.
sono solo convinto che,nel campo delle investigazioni, il nostro paese sia ancora un po' arretrato,non tanto a livello di strumenti, ma di "cultura"

Marika ha detto...

Quindi T. Melania al colle non ci è mai arrivata?

Marika

Alessandro ha detto...

@ T

eh si....fondiamo pure un club di tutti queelli che vogliono quei messaggi.....

Alessandro ha detto...

@ Marika
credo che T si stia riferendo a certi messaggi in particolare...
sarebbero compatibili con la presenza di melania a Colle

T correggimi se sbaglio ad interpretarti

Marika ha detto...

Le cose sono due: o melania ci è andata con qualcuno alle casermette (rapita o consensualmente) dal colle oppure si è recata direttamente lì!
per quanto i cani mi stanno simpatici e non si può negare che hanno fiutato le sue tracce, ciò che non si può nemmeno escludere è che potevano aver fiutato tracce di 8 giorni prima.
e ieri al QG abbiamo visto tutti che c'erano andati....
Marika

Alessandro ha detto...

Marika...di certo non sono andati per quel sentiero fino alla roulotte...e nemmeno ha fatto la strada che dalle altalene porta al monumento (dichiarazione di Sonia)

Marika ha detto...

si alessandro, ma i cani - come detto dall'addestratore - avevano anche fiutato l'odore di qualche preda.
la dichiarazione di sonia mi pare fosse "abbiamo fatto un giro intorno a tutto il pianoro" ... se poi ha escluso espressamente di essere arrivate fin lì... rimane una possibilità.
Marika

Alessandro ha detto...

ha escluso di aver percorso con melania quella strada.
per quanto riguarda l'addestratore,lasciava aperta la possibilità che il cane avesse indugiato,una volta alla roulotte, per qualche preda (non ha dichiarato che il cane lo abbia fatto,è diverso), ma escludeva la possibilità che fosse arrivato lì per quella ragione.
comunque puoi verificare, è tutto nel ricorso al riesame della difesa

Anonimo ha detto...

@ T,

è possibile ANCHE che sia andata come tu la immagini.
E spiegherebbe perchè l'abbiano condotta PROPRIO a Ripe dove era in corso un'esercitazione e dove forse c'era appunto qualcuno/a di insospettabile che avrebbe potuto "chiarirle" le cose

Però, se Melania avesse accettato spontaneamente, data la distanza da percorrere, avrebbe dovuto avvertire il marito ( nel frattempo "coraggiosamente " defilatosi)

In ogni caso resta il fatto che, a mio avviso,Melania - condiscendente o meno -è ia stata portata da Colle a Ripe

ALESSANDRO

certo potrebbero essere frasi dette apposta sapendo di essere intercettato.

Ma poichè sono assai sibilline e comunque non lo scagionano a che pro le avrebbe dette ?

ENRICO

Alessandro ha detto...

hai ragione Enrico, non so davvero darmi una spiegazione...

Marika ha detto...

Alessandro, ho letto interamente la memoria difensiva di parolisi, ma non avevo inteso come hai inteso tu.
da qui e da altro la mia convinzione.
io avrei insistito con i cani anche dopo il ritrovamento del cadavere, per trovare sue tracce o indizi nelle zone di interesse, cosa che, non essendo stata fatta, mi fa sorgere dubbi, che ho già espresso.
Ciao, Marika

Mercutio ha detto...

MARIKA,Parolisi NON può dire la verità, a rischio di prendersi i suoi anni di galera, che sconterebbe come un normale detenuto reo di un comune omicidio. Peggio sarebbe se ci andasse come "infame" : sarebbe squartato dai detenuti "onesti". Intendi?
Poi, ti prego di non mettere in dubbio il fiuto dei cani. E' l'unica verità tangibile di tutta la sporca faccenda. Ciao
LORI, è meglio farsi accusare di omicidio, vista la eventuale prospettiva.
ALESSANDRO, dici bene. E' sempre più facile puntare il dito sul "marito" i filarsene per il buco della cuffia.
T, ed il colpo alla fronte, dato da un oggetto donteggiante, come da atti, dove lo metti?
ENRICO, il monologo di Parolisi era spontane, lo deduco dall'apparente incoerenza delle frasi, con le quali il militare diceva a se stesso che "a livello del Carcere" era meglio andarci semza il marchio tanto temuto dai malavitosi, che sappiamo qual'è. Ciao a tutti. Mercutio

Mimosa ha detto...

Ho fatto un’analisi anche delle parole di Parolisi colte nell’intercettazione del 3 maggio dove in macchina ripete all’infinito “Salvatore non te far fare … usa il cervello, tu non sei scemo …” dopo aver terminato una telefonata piuttosto accesa con Ludovica, e – mi pare d’aver sentito a QG di ieri – che ancora non pensava di essere intercettato, ma sinceramente non so sulla base di che sia abbiano affermato ciò.
Tutti noi quando diamo voce a certe confuse emozioni, facciamo uscire dei mozziconi di parole che per chi ascolta sono slegate a qualunque contesto però noi seguiamo il filo del ragionamento che si sta formando nella nostra testa, nemmeno siamo consapevoli della verbalizzazione.
Ho tentato una trattazione ‘pseudo’ psicologica (senza voler rubare il mestiere ai professionisti). Io ci vedo 4 concetti espressi, quattro pensieri, preoccupazioni, uno accavallato all’altro apparentemente senza un filo logico.

Un primo nucleo interpretabile come un’esortazione a ragionare a mente fredda su come cavarsela dalla colossale melma che gli è caduta addosso: la scoperta degli altarini : «… non essere sempre scemo .. ogni tanto usa il cervello.. usa il cervello.. non te la far fare» ossia “non essere sempre scemo e correre dietro alle sottane, ogni tanto ragiona col cervello e non ti far fregare dai sentimenti, lascia perdere l’amante e le sue recriminazioni, sei già fregato, lei è il problema meno importante, qui bisogna studiare il modo di salvare la faccia davanti al mondo.

Il secondo nucleo è un’esortazione a sé stesso a recuperare l’autostima e la saldezza di nervi: «tu non sei scemo .. Salvatore devi fare così … se vuoi che la vita tua abbia un senso … per forza.. è meglio … non te la far fare .. ». Se non sei proprio un deficiente, Salvatore devi proprio fare così, è meglio rinnegare l’amante, è meglio per la famiglia di Melania, perché ora che il mondo è crollato la vita deve continuare, ti devi riprendere la tua vita, il tuo futuro in mano, tua figlia ha bisogno di te … se vuoi che la tua vita abbia un senso … ora che Melania non c’è più e che niente è come prima … resta forte, non ti far fregare, attento a come muoverti, a quello che dici, tutti son pronti a saltarti addosso …”

Il “… non te la far fare ..” ripetuto ad libitum lo interpreto come un rinforzo che fa da sottofondo sonoro a pensieri che intanto scorrono nella mente, finché esce la nuova espressione che costituisce il terzo nucleo.

Questo terzo elemento è per me il più complesso a decifrare: « è meglio … proprio a livello di carcere …». Azzardo: “è meglio essere lucidi perché rischi il carcere, forse è meglio il carcere … che questa vita così …”. Oppure: “comunque sei fregato, non puoi far più nulla, in un modo o nell’altro ti trovi in una situazione proprio a livello di carcere, hai le mani legate, sei già bloccato, nessuno ti crede e anche da questa storia dei tradimenti non riesco a sbloccarmi …”.

Il quarto e ultimo nucleo di esternazioni riprende il filo dei primi tumultuosi pensieri e consiste nello sfogo contro la cocciutaggine di Ludovica dove vedo contenuta anche la frustrazione di non essere compreso né da lei e neanche da altri, lo sconforto che la ragazza non si rende conto in quale guaio stanno affondando: «.. quella è addolorata … quella è sconfitta …» … “e io? Mannaggia … quella ancora insiste?! dice che non sa più a chi deve credere?! mi crede colpevole? Mannaggia, ma allora se non mi crede lei chi può credermi?».

Ecco, ho voluto offrire anche questa interpretazione come spunto di ulteriore riflessione sull’innocenza di Parolisi Salvatore, colpevole di debolezza verso il “gentil sesso” (che quando si mette è tutt’altro che gentile) e colpevole – forse ma quasi sicuramente – di incaponirsi a mantenere il silenzio su quello che sa (ma che forse è troppo pericoloso).

Saluti, Mimosa

Mercutio ha detto...

MIMOSA
L'ultima parte riportata, mi sembra molto verosimile, chi può crederlo, poverino?
Infatti non è stato creduto neanche un magistrato: Ferraro.
Quello che sa è pericoloso, tanto che è costata già la vita di Melania.
La stessa linea difensiva dei suoi legali, non affrontano decisamente la questione movente. Le girano al largo.
Il punto attaccato, dalla manovra difensiva è l'ora della morte di Melania ed i dna. Si cerca, in definitiva di inculcare molti dubbi, per rendere almeno insufficientemente credibili gli indizi a carico del loro cliente.
In tal modo si potrebbe sperare in una sentenza per insufficienza di prove, fin dal 1° grado di giudizio.
In cotale giostra, non verrebbe mai tirato in ballo il "pericoloso" movente, e si salverebbero l'indagato e gli "intoccabili"
In barba a chi si attende giustizia.
Mercutio

lori ha detto...

scusa Mercutio e non sarebbe un infame quell'uomo che permettesse l'omicidio della moglie magari sotto i suoi occhi , in una posizione di inferiorità , in un modo terribile con 37 coltellate con la bambina in macchina?bambina che sarà privata per sempre della madre? se non sbaglio sono proprio le offese contro i bambini a determinare le reazioni dei cosiddetti " detenuti onesti?"

lori

Anonimo ha detto...

LORI, è tutta la faccenda sporca ed infame.
Ma ancora più infamante, secondo le leggi del crimine, sarebbe ritenuta una confessione che coinvolgerebbe altri degni rappresentanti della delinquenza.
Ciao, Mercutio

Anonimo ha detto...

MIMOSA

Salvatore non pensava di essere intercettato e la tua intrepretazione delle sue frasi mi sembra molto plausibile
Di certo se veramente Parolisi avesse combinato qualcosa di "grosso " e avesse gestito la vicenda con tale sconvolgente leggerezza sarebbe responsabile in pieno della morte della moglie.

Ecco allora che quel "non l'ha saputa proteggere" ripetuto costantemente dal padre di Melania e da tutti i familiari immediatamente dopo la tragedia, acquisterebbe un significato ben più coerente di quello che gli stessi avevano cercato di dargli nel tentativo alontanare i sospetti da qualcosa di "scottante" e di cui con molta probabilità erano a conoscenza in quanto informati dalla stessa
Melania

ENRICO

Mimosa ha detto...

ALLA SQUADRA
Spero che la maggior parte di voi stia trascorrendo un divertente sabato sera, io sono qui (ancora per poco) e vorrei sintetizzare le ipotesi, anche ricorrendo a quanto più volte compendiato dal riflessivo Mercutio.

Mi pare ormai che i moventi riconosciuti dalla maggioranza di noi (ovvero dalla maggioranza di coloro che si espongono con i loro commenti) siano ridotti a due:

A) movente riconducibile all’ambito delle frequentazioni extraconiugali del caporalmaggiore, escludendo la faccenda Ludovica che resta marginale ma fa parte del quadro d’insieme (forse);

B) movente riconducibile all’ambito militare (di quella caserma o dell’altra) ossia di un “segreto innominabile” che può essere droga, traffici illegali, relazioni omosessuali.

Ora pregherei, se siete d’accordo (per dare ordine nella sequenza a volte confusa dei post che si inseriscono spesso “deviando” un ragionamento appena intrapreso) che gli interventi a commento di una o l’altra delle ricostruzioni basate sui moventi sintetizzati sopra fossero anticipati dalla sigla A o B.
Penso che in tal modo possiamo dare ordine anche alle nostre idee …

In merito alle due linee principali di ipotesi, sono consapevole che ci sono molte variabili, molte domande sospese.

Come ad esempio: “Perché Sonia non ha più richiamato Melania dopo le 16, quando non l’ha vista arrivare all’appuntamento?”, “Come mai è scomparso l’sms di Sonia dal telefonino di Melania e perché lei lo ha cancellato dopo averlo mandato?”. E così via.
Ma di ciò, dovremmo, a mio parere, fare una discussione che si inserisca nel movente A).

Chi sono le ragazze in mimetica sconvolte viste in paese la sera stessa? Ascrivibili sia al movente A) sia B).
Chi è il “telefonista”? Perché telefonò al 113 e non al 112? Perché salutò con un “ciao”?

Le difficili risposte a queste domande potrebbero illuminare il quadro.
E anche farci capire il senso di quel commento del padre di Melania "Salvatore non l'ha protetta abbasatanza", che giustamente ENRICO richiama.

Aspetto con serenità le vostre obiezioni.

Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

Ciao a tutti-

Imma in un intervista conferma che Melania non era a conoscenza dei tradimenti del marito, e sostiene che, al contrario, pensava che il loro rapporto stesse pian piano rinascendo.

Se è vero che, come buone amiche intime si confidavano, se è vero che, non c'era nessuna "cosa brutta" che Melania voleva confidare ad Imma,
e se Melania pensava veramente che il rapporto si stesse recuperando, decadono tante ipotesi fatte fino ad ora.

Prima fra tutte quella degli inquirenti, che parlano di "imbuto".

Un uomo che si trova nella condizione da loro ipotizzata, che vede l'omicidio come l'unica via d'uscita, per uscire dalla situazione in cui si è cacciato, non può essere lo stesso uomo che dà alla sua donna l'impressione di fare dei passi per ritrovarsi, per ricreare quella sintonia che nel tempo si è persa.

Anche le cose scabrose che conteneva il pc, a questo punto, non potevano essere motivo di chiarimenti, ricatti o quant'altro.
Probabilmente erano cose vecchie, che seppure dolorose, si stava cercando di superare.

Inoltre lo zio, come sostiene nelle varie interviste, crede che il Parolisi non sia l'autore del delitto, ma che sappia chi lo ha commesso, ma non mi pare abbia convinto molto la procura, che lo continua a sostenere l'unico responsabile dell'uccisione e del depistaggio(che da ieri si riterrebbe abbia effettuato lo stesso giorno dell'omicidio, peccato che nell'ora in cui lo collocano a Ripe, lui stia telefonando dal Pianoro a Melania)

Che ne pensate?

Sira

Marika ha detto...

Buona Domenica a tutti.
Innanzitutto Mercutio.
è possibile che parolisi non parli perchè ricattato.
è l'opinione che ho espresso qualche post fa.
però, ha due bravi avvocati che, da quello che vedo, possono puntare, se non ad un'assoluzione, a fargli scontare una pena minima.
se poi lui collaborasse la pena sarebbe ancora più mite.
nelle carceri non vanno tanto per il sottile. se ti puntano non c'è nulla da fare. il rispetto tra i carcerati è vero dipende anche dal tipo di delinquente che si è, ma non è garanzia di niente sul piano fisico.
e poi in carcere le notizie circolano ugualmente e circola più verità che fuori.
ripeto anche la mia opinione sulla questione cani: pur potendo aver seguito l'odore dei piedi di melania, il loro tragitto non mi convince.
Mimosa, io rilancio con la mia ipotesi su movente e dinamica dei fatti.
L'assassino ha premeditato l'omicidio, ma non ha operato da solo.
l'assassino e il suo complice (interessato a far fuori la donna, per gli stessi motivi), quindi in sintesi gli assassini.
una volta giunti lì, la dinamica è stata questa: uno ha colpito melania, tentando prima di sgozzarla e dopo l'ha finita pugnalandola in punti vitali provocandone la morte per dissanguamento, avvenuta in poco tempo.
lo staging poteva essere anche eseguito da una persona sola. quindi, in ipotesi, per creare l'alibi all'immediato sospettabile che ha potuto lasciare tracce di se sul corpo della vittima, si è proceduto a inscenare un rapimento a scopo di furto da parte di un tossico o psicolabile antisemita (mi domando infatti quale tossico o psicolabile antisemita che agisce per violenza o per soldi, non scappi via come un matto dopo l'omicidio, ma senti l'esigenza di ritornare a dire: hei guardate che sono stato io) (mi domando inoltre perchè inscenare un tentato furto o violenza e addebitarlo a un tossico in quel modo grossolano).
gli assassini si coprono a vicenda ovviamente per non essere scoperti e si sono accuratamente predisposti un alibi.
è poi chiaro che chi ha ucciso melania la conosceva (per averla seguita, pedinata o semplicemente perchè aveva che fare con lei, perchè per fare quello che ha fatto in così poco tempo e pure tornando a depistare doveva essere sicuro del fatto suo, conoscere i luoghi, conoscere gli spostamenti della vittima e di chi l'accompagnava).
non credo che gli sms potranno rivelare un appuntamento in quel giorno tra melania e i suoi assassini. credo alla circostanza che se l'assassino ha cancellato dei messaggi abbia lasciato quelli che gli interessavano, ma non per far ricadere la colpa sul marito, ma per fornire l'ennesimo indizio depistante.
una scena del crimine ripulita degli indizi degli autori, ma riempita di segni e significati fuorvianti.
la traccia di sangue lasciata dall'impronta di scarpa (a me hanno colpito anche le tracce biancastre che ancora nessuno a detto a cosa appartengano o siano dovute) chiaramente di qualcuno non così accorto che fa per salire sul camminamento e poi nulla... altro indizio posto dagli assassini?
l'accendino di melania con macchie di sangue mi ha sollevato un altro interrogativo: per essere ritrovato a terra insanguinato - le tracce di dna ritrovate di chi sono? - fa presupporre o che la vittima l'avesse in mano o che le sia stato sfilato di tasca. e se melania si fosse fumata anche una sigaretta lì? o stava fumando prima di essere aggredita o aveva l'accendino in mano per difesa. tutto mi fa pensare che chi si trovava in quel posto ci sia stato un pò prima di dare inizio all'azione omicidiaria.
il motivo di tutto questo per me rimane qualcosa di legato a melania, l'unica che rimanendo in vita avrebbe costituito una minaccia, un pericolo per i suoi assassini.
Marika

Giacomo ha detto...

Qualcuno ha mai avanzato l'ipotesi che Melania potesse avere un appuntamento con quello o quella o quelli da cui poi è stata ucisa?
E di quell'appuntamento non voleva che il marito sapesse?
Difatti, se è vero quello che dice il Parolisi, fu lei ad esortarlo di non seguirla.

Giacomo

lori ha detto...

Ciao Sira io sui comportamenti di Parolisi ci andrei molto cauta..le amiche dicono che melania avesse l'impressione che il rapporto si stava ricucendo, ma a me imma è sembrata molto scettica: Poi vogliamo parlare del fatto che le amiche su salvatore e melania la verità non l'avevano mai detta? e , ancora oggi, alcune loro dichiarazioni lasciano molto perplessi.La madre dice che non mangiava più addirittura la definisce " anoressica"..melania poi continuava ad essere sospettosa e diffidente. Che poi Parolisi continuasse a barcamenarsi risulta evidente dalle intercettazioni..ludovica lo aspettava per Pasqua, e allora perchè non dirle chiaramente che la storia non poteva continuare... cosa aspettava? e, invece le dava speranza, come forse dava speranza a Melania, ma è un dato di fatto...doveva decidersi ad escludere una delle due donne dalla sua vita.. E NON SAPEVA CHI E COME POTESSE FARLO, a meno che, da bravo ipocrita volesse continuare a tenere in piedi le due storie ma questo doveva snervarlo parecchio, e Ludovica non aveva intenzione di continuare una storia clandestina

lori

rita ha detto...

Buongiorno a tutti. Da ieri che sto cercando di assimilare tutti i vostri post, moltissimi, che non ho avuto modo di seguire giorno per giorno (anzi, ora per ora) visto che sono stata all’estero. Ma non ce la faccio a finire perché, prima che riesco a mettere in ordine i miei pensieri, ne trovo di nuovi.
Devo dire che negli ultimi post di questa settimana la cosa che mi salta subito agli occhi è stato un forte salto di qualità di tutti i post.
Mi fa piacere notare che piano piano, ognuno di voi, sta analizzando molti dei punti da me toccati nel corso delle ultime settimane. Mi fa anche piacere l’appellativo ALLA SQUADRA che qualcuno, non ricordo ora chi, molto simpaticamente ha dato a questo gruppo.
Vorrei esprimere il mio punto di vista ad alcuni vostri quesiti e/o analisi … scusate lo farò alla rinfusa perché ho proprio perso il senso dell’ordine e lo farò così, di getto, come viene.

@ Alessandro
Secondo me non sapeva di essere intercettato in questa occasione. Era dei primi di maggio, in tempi ancora non sospetti per lui. Sembra molto spontaneo quello che dice. Avevo già sottolineato un po’ di tempo fa questa intercettazione. La frase “è meglio a livello di carcere”.

@Mercutio
concordo in pieno con la spiegazione che dai a Lori riguardo il carcere. Credo che il pensiero di SP si riferiva proprio a quello: meglio stare in carcere da assassini (anche se di una donna) che da infami. Delle volte il suo pianto, i suoi atteggiamenti, mi fanno pensare più alla paura che al dolore.

@Mimosa
Ottima capacità di sintesi la tua. Propendo per il movente A) che però da solo mi sembra un po’ scarno per commettere un omicidio di branco. E se il movente facesse parte degli insiemi A e B?
Mi viene ora in mente il fatto che qualcuno disse che SP stava cercando un appartamento in affitto con due camere da letto. Ricordate??? Vorrei tanto sapere, perché la chiave forse è lì, a chi serviva la seconda camera. Molta complicità in una scelta così, non credete?

@Sira
Non credo alle ultime parole di Imma… prima il segreto, poi il rapporto che stava rinascendo… secondo me è stata costretta a dichiarare così. Chissà però da chi: dai buoni o dai cattivi???

@ tutta la squadra
Non credo che SP non fosse presente perché defilatosi, come sostiene Alessandro. Vi rammento una frase di SP durante una telefonata con la sorella: “io non ho toccato … io non ho fatto niente”.
Quindi secondo me, lui ha visto, c’era, ma non ha toccato.

Ecco il perché del vomito. Non si può avere una reazione psicosomatica così forte solo perché tua moglie è scomparsa da mezz’ora o poco più (considerando poi l’affetto che nutriva per la poveretta).
E’ l’unica giustificazione al vomito. Anche perché non mi sembra che poi si sia preoccupato più di tanto per cercarla, anzi…

E se ci fosse stato un breve litigio, tra tutti, e “quel pezzo di merda” come lo chiama SP si fosse fatto sfuggire un pugno, per la rabbia, verso Melania che battibeccava e minacciava? Dopo, per farla tacere, non avrebbe avuto più scelta e sarebbe stato costretto a farla fuori?

Scusate la confusione, cercherò di essere più chiara nei prox post.
r.

Mercutio ha detto...

SIRA,a stare dietro a quello "che hanno detto" o "che si dice" ci si perde la ragione. Penso che sia necessario, nei limiti delle nostre capacità, essere selettivi, filtrando tutto quando si legga o percepisca attraverso troppe, evasive elucubrazioni.
Per questo, trovo importante lo scambio ed il raffronto delle nostre opinioni, nel poco tempo che possiamo dedicare al pc ed a questo blog.
Anzi, Sira, siccome da parte dei nostri amici, si sta discutendo sulle strane telefonate di Sonia, fatte e non fatte, il giorno della sparizione di Melania, che io non ho ancora realizzato minutamente, sapresti darmene una tua versione?
Stessa richiesta, rivolgo gentilmente, anche al resto della "squadra"
Grazie e ciao
Mercutio

Marika ha detto...

Mercutio, rispondo alla questione sms di sonia.
più facile che conoscendo il numero di sonia (o della madre se gli sms sono partiti da lì), si possano richiedere al suo gestore i tabulati e il testo degli sms.
quindi, il fatto che si dica che sonia ha potuto cancellare i suoi sms, operazione che si può fare anche in automatico se il telefono ha queste impostazioni, ciò non esclude che si possa ad essi risalire senza difficoltà.
c'è poi un dato di fatto indiscutibile su questa persona non ci sono sospetti di alcun genere perchè insinuare dubbi?
la difesa di parolisi potrebbe tranquillamente ricercare indizi che possano non solo provare l'estraneità di parolisi (come stanno facendo) ma anche in questa ricerca trovare elementi che vanno a carico di qualcun altro. ma se vi vanno cauti loro, immagino che ci dovremmo andare cauti tutti.
Ciao Marika

Anonimo ha detto...

p.s.
Dopo aver scritto l'ultimo post, ho letto i commenti di Marika, Giacomo, Lori, e Rita. In tutti ho riscontrato una coerenza di base.
Mercutio

Mercutio ha detto...

GIACOMO, infatti, almeno io, non avevo preso in considerazione la possibilità da te suggerita, che Melania potesse avere avuto lei stessa l'appuntamento con X, senza che il marito lo sapesse. Ed il fatto che NON volle essere accompagnata a prendere il famoso caffè, avvalorerebbe tale ipotesi. E sarebbe verosimile anche che Parolisi, insospettito, l'abbia seguita di nascosto, ed abbia assisito a quello che ho già descritto, con tutto il seguito, senza varianti.
MIMOSA e RITA, trovo che solo l'ipotesi "B" potrebbe essere più consona all'insieme degli avvenimenti, secondo me, si capisce.
MARIKA, la mia richiesta di conoscere più dettagliatamente la situazione delle telefonate di Sonia, non presupponeva, nè presuppone alcun sospettonei suoi riguardi. Ne chiedevo solo per il fatto che molti di noi ne discutono.
Ad ogni modo, chiederne i tabulati, da parte dei difensori di Parolisi, non sarebbe superfluo, sia pure per cancellare...un tendenzioso pettegolezzo.
MERCUTIO

Anonimo ha detto...

E' sonia ad aver sostenuto di avere inviato alcuni messaggi a Melania alle 14.50, senza che Melania rispondesse. Da lì gli inquirenti sono partiti per presupporre che a quell'ora la donna fosse morta. Non è senza importanza, dunque, porsi degli interrogativi su tali sms. Perché poi Sonia non ha più chiamato Melania, neanche quando i Parolisi non si sono presentati alle 16.00 all'appuntamento a casa di sua madre?
L'ipotesi proposta da Giacomo, l'appuntamento di Melania con X, ben si accorderebbe con un messaggio od uno squillo senza risposta al cellulare, come a dire:"puoi raggiungermi, sono arrivato/a".
Tiziana

Anonimo ha detto...

PREMEDITAZIONE

Non si premedita un uxoricidio/omicidio tra le 14,20 e max le 16 ( appuntamento con Sonia … tra l’altro DOVE ? A Colle o a casa della madre ? Rivedere l’intervista a “chi l’ha visto ?” ) scegliendo come luogo dell’aggressione :

a)una zona frequentata da 28 militari in corso di esercitazione

b)ferendo a morte la vittima senza finirla e lasciandola lì con il rischio che qualcuno potesse soccorerla

c)MA SOPRATTUTTO portandosi dietro una bambina di 18 mesi

TESTIMONIANZE

Mi piacerebbe molto sapere cosa c ‘è dietro questa frase di Salvatore ( al di là del verbo al passato che potrebbe non voler dire niente ) il quale, nel corso delle ricerche a Colle, all’arrivo di uno zio della moglie, rivolgendosi al suocero, pare abbia esclamato: “cosa è venuto a fare questo qui che a Melania non gli piaceva e nemmeno a me piace”
PERCHE’ costui NON PIACEVA a Melania ?

Di quale “zio” si tratta? Di quello che aveva deciso di lasciarsi crescere la barba fino a quando non si fosse trovato il colpevole ?.

TELEFONATE e SMS

Se non ci sono tracce di chiamate al cellulare di Melania da parte di Sonia SOPRATTUTTO dopo le 16 mi chiedo perché costei non si sia preoccupata né abbia partecipato alle ricerche ( almeno così mi risulta…)
Di conseguenza mi chiedo ( se non era a Colle dove avrebbe dovuto essere secondo quanto da lei stessa dichiarato “ aspettiamo Sonia e poi scendiamo…”) dov’era Sonia in quei frangenti ?

Non si sa se gli investigatori abbiano controllato il telefonino Wind di Melania – lasciato casa - e al quale Sonia dice di aver FORSE ha inviato per errore uno dei famosi sms….

ENRICO

Giacomo ha detto...

Chiarisco meglio la mia ipotesi. Melania non voleva che il marito la seguisse e si assicurò anche che non potesse farlo, perché scelse il momento in cui lui era impegnato con la bambina sulla giostra e lo esortò a continuare a far divertire la bambina sull'altalena.
Perché Melania non voleva che il marito la seguisse?
Ipotesi. Melania aveva dato un appuntamento a qualcuno, dicendogli tu aspettami là: se posso vengo.
Questo è avvalorato forse dal fatto che, se ho ben capito dalle notizie, fu Melania ad organizzare la gita al pianoro.
Chi era questa persona?
Io avanzo la seguente suggestiva ipotesi. Non s'era detto che Melania frequentava l'ambiente parroccchiale? Non potrebbe esserci stato in quell'ambiente qualcuno assai più giovane di Melania che le avesse confidato ad esempio di essere succube della droga e Melania era diventata suo confidente e cercava di condurlo sulla retta via? Non potrebbe essere che costui da amico da aiutare si fosse trasformato in un corteggiatore segreto, e che avesse cominciato ad importunarla con avances sempre più insistenti? Non potrebbe essere che Melania, pur di liberarsene, gli avesse dato un appuntamento riservato proprio al pianoro, per chiarire la situazione una volta per tutte? Evidentemente Melania pensava di poter gestire la situazione, fidandosi della giovane o addirittura giovanissima età di costui. Probabilmente poi la situazione è degenerata e le è sfuggita di mano. Il giovane s'è rivelato in realtà uno psicopatico che l'ha aggredita ed alla fine uccisa. Così si spiegherebbero tutte quelle ferite rituali, indice di una mente deviata da un misticismo malato.

Ripeto. Io non ho seguito il caso approfonditamente. Per cui chiedo alle persone del blog che mi sembrano veramente molto informate: E' finora emerso qualche elemento la cui sussistenza sarebbe in insanabile contrasto con tale ipotesi?

Naturalmente tale ricostruzione esclude completamente marito e caserma e conduce alla pista dell'assassino solitario noto solo a Melania. Ci potrebbero essere anche delle varianti. La mia è solo un'ipotesi di lavoro.

Giacomo

Alessandro ha detto...

solo una precisazione relativa agli sms di Sonia
contrariamente a quanto dichiarato a chi l'ha visto ad inizio indagine, non ha mai mandato sms sul cellulare di Wind di melania...si vede chiaramente nella tabella riportata nell'ordinanza di Teramo...le due chiamate e i due sms avevano come destinatario il TIM di Melania...

Alessandro ha detto...

@ Tiziana
@ Enrico

concordo con voi sull'appuntamento di melania; personalemnte son sempre stato convinto che Melania si sia allontanata volontariamente
Ora sta ad individuare che sapesse che la famiglia sarebbe stata a Colle
Non è nemmeno troppo difficile :)

Alessandro ha detto...

@ Enrico

lo zia che non piaceva a melania, non è quello della barba...è l'altro, quello che si è visto meno...non saprei come descrivertelo

Marika ha detto...

Mercutio ho capito i tuoi intenti, per me però la posizione di sonia al momento è valutabile solo come coincidenza del suo tentativo di chiamata verso un'amica, che fornisce un dato ovvero che melania a questi sms non risponde in via di ipotesi sia perchè non voleva sia perchè non poteva.
altro non c'è da dire.
la domanda di tiziana me l'ero posta anche io.
perchè sonia non ha più richiamato melania? e avevo anche chiesto perchè non ha contattato nello stesso frangente salvatore. se lo avesse fatto avremmo potuto avere un dato utile all'individuazione del telefonino di salvatore.
enrico se dici, non si premedita un omicidio quando il tempo è così poco, ovviamente riferendoti a un possibile parolisi uxoricida, ti rispondo, perchè no? ed inoltre se non fosse stato lui, la premeditazione non potrebbe essere esclusa altrimenti si dovrebbe dare spazio all'ipotesi del maniaco occasionale che incontrata sul percorso la sua preda l'abbia sequestrata e portata in un posto per farne quello che sappiamo. e allora, perchè melania non riporta segni di lotta o resistenza? il trucco è intatto. se uno ad esempio ti mette una mano sulla bocca per zittirti o per bloccarti, il trucco te lo leva e di fronte un maniaco quanto meno si suda, si piange, si grida, niente di tutto questo?
quindi, la premeditazione fa parte dell'azione omicidiaria necessariamente quanto al fatto che la vittima viene portata alle casermette (da chi, come quando e perchè, è tutto da accertare con più certezza) e lì, approfittando di un momento di debolezza la stessa venga aggredita. con la necessità di tornare a depistare per eliminare sospetti sul probabile autore.
Marika

lori ha detto...

Ammttiamo pure che Melania avesse preso un appuntamento a Colle San Marco , ma come poteva prevedere che il marito non volesse accompagnarla? La bambina fa i capricci perchè vuole restare alle altalene ( così dice Salvatore) e se la bambina avesse fatto i capricci per andare con la madre? in tal caso salvatore sarebbe andato insieme alla moglie e alla bambina...quindi questo avrebbe reso nullo l'appuntamento

lori

Anonimo ha detto...

@tiziana

un eventuale appuntamento si accorderebbe alla perfezione con la ricezione di un sms o di uno squillo.
E trovo strano anche io che, avendo un appunamento ad una data ora, l'amica non richiami per sollecitare la presenza dell'invitata.
Ci sarebbe anche la strana questione delle celle agganciate dal telefono di Sonia, come se lei stesse andando verso il colle.
Così come non se ne parla più, ma mi sembra di ricordare che sulle mutandine di Melania ci fossero tracce del dna di Sonia. Perchè avevano stirato insieme, si disse.
Era il Paciolla o il marito di Sonia, ad averci provato con Melania? Non ricordo più bene.
Io adesso questa persona non la conosco, non sapei fare illazioni sul perchè e sul percome, a vederla sembra una persona equilibrata seria che si è trovata suo malgrado ai margini della bufera.
solo potrei dire che date le numerose coincidenze, sarebbe il caso di fare un bel riscontro con gli sms, cancellati da entrambi i cellulari, almeno da levarsi e levar da dosso a questa donna, il dubbio.
Non per una questione di pettegolezzi, ma perchè questi "pettegolezzi" non sono inferiori agli indizi che hanno portato Parolisi in carcere.
Quindi, esigiamo questa indagine sugli sms mancanti. Come si può fare? attraverso una petizione? noi cittadini che paghiamo le tasse non possiamo esigere che le indagini siano condotte a puntino?
Non siamo il popolo bue che invoca la forca, ma vogliamo che tutte le carte siano messe sul tavolo, prima che chi di dovere si accinga ad interpretarle.
Diciamolo ai nostri compagni/mariti/fidanzati: che si augurino che non ci succeda mai niente: prima i giornali li sputtanerebbero, e poi chi sa.
T.

lori ha detto...

intanto i pm cominciano ad indagare sugli sms del telefonino di Melania... quindi dovrebbero venir fuori anche gli sms inviati da Sonia

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/09/21/news/i-pm-a-caccia-degli-sms-di-melania-5000015

strano lo scetticismo de perito della difesa Roberto Cusani che sostiene che non si possano recuperare..se sono stati recuperati quelli di Sabrina e Ivano perchè non potrebbero recuperarsi anche questi?

lori

Anonimo ha detto...

MARIKA

Se Parolisi fosse l'autore del crimine La PREMEDITAZIONE la escluderei per i motivi riportati in precedenza

Per quanto il caporalmaggiore possa essere considerato supericiale e naif, fatico a credere che potesse esserlo fino al punto di concepire un piano omicidiario così sbrindellato.

In ogni caso se avesse premeditato l'uxoricidio , avrebbe ALMENO cancellato PREVENTIVAMENTE le tracce della sua relazione extraconiugale .

Per non parlare dell'alibi ...

Se invece si presuppone un crimine commesso da un assassino X ( da solo o in compagnia )la PREMEDITAZIONE potrebbe essere riferibile solo all'aggressione fisico/verbale a scopo intimidatorio- come ho già avuto modo di esprimere - perchè se nelle intenzioni degli aggressori ci fosse stata la risoluta volontà di uccidere avrebbero agevolmente potuto "finire" la vittima anzichè lasciarla agonizzante.

Particolare, quest'ultimo,di rilevante importanza in quanto ha obbligato l'assassino o gli assassini ( allontanatisi, secondo me, in preda al panico subito dopo l'aggressione) a ritornare sul posto a poco tempo di distanza, vuoi per accertarsi della morte della vittima, vuoi per eliminare eventuali loro tracce, vuoi per inviare un messaggio in codice a qualcuno ( la siringa ecc..) vuoi per "camuffare" il crimine come opera un balordo

E' proprio questa ultima serie di azioni scomposte ed incomprensibili a farmi pensare alla NON INTENZIONALITA' di uccidere.

ENRICO

Ps:

Nel mio primo commento sul caso Rea del 2 settembre avevo espresso dettagliaamente la mia versione dei fatti prendendo in considerazione sia l'ipotesi di un Parolisi al corrente dell'appunamento di Melania sia quella di un Parolisi all'oscuro dell'iniziativa della moglie

Sira Fonzi ha detto...

Ciao a tutti.

Piace anche a me l'appellativo che hai proposto, MERCUTIO, "La Squadra."
Direi una squadra ironica, con uno spiccato senso dell'umorismo, ma soprattutto con un senso di civiltà e con una maturità che la contraddistinguono in questa giungla che c'è sul web, piena di blog e di pagine facebook illegibili per il loro contenuto.
Non va dimenticato che il ruolo fondamentale lo svolge l'allenatore della squadra.
Dietro una grande squadra c'è sempre un grande allenatore.
Quindi, caro Mercutio, potremmo definirci la "Squadra di Prati" ??

Vado a preparare il pranzo, altrimenti mi "licenziano" a dopo per la risposta su Sonia

Buon pranzo a tutti
Sira

Anonimo ha detto...

Più rifletto su questo caso e più mi sembra che le attuali conclusioni dell'accusa facciano acqua da tutte le parti. La maggioranza di noi, cercando di mettere insieme i diversi elementi, non riesce ad ipotizzare un Parolisi omicida, come mai invece tutte le indagini si sono svolte in un'unica direzione? Il coniuge è sempre l'indiziato più comodo? Un altro possibile omicida non sapevano dove pescarlo? Parolisi è sufficientemente odioso, a causa dei suoi continui tradimenti, da poter essere facilmente accettato dall'opinione pubblica come assassino della moglie?
Se penso ad un Parolisi colpevole, ecco cosa non mi quadra:
avrebbe premeditato un omicidio sperando che nessuno alle casermette li vedesse e che al Pianoro non ci fosse nessuno alle altalene; si sarebbe portato dietro la bambina sperando che dormisse, oppure lasciandola tranquilamente assistere al barbaro scempio; non avrebbe portato un'arma efficace ma un semplice coltellino, complicandosi così l'impresa; avrebbe scelto una tempistica così risicata, da costringelo a folli corse da un luogo all'altro.
Inoltre: dove avrebbe nascosto i vestiti insanguinati? La sua automobile con dentro il trolley l'ha lasciata tranquillamente al Paciolla, il quale tra l'altro da buon "amico" s'è premurato immediatamente di controllare il bagagliaio, verificarne il contenuto e comunicarlo alla polizia... avrà sicuramente dato un'occhiata anche dentro alla valigia. Dove altro, in quei pochi minuti, avrebbe potuto nascondere gli abiti sporchi e l'arma del delitto? Non sono stati trovati nei boschi circostanti. Quando li avrebbe portati a casa e lavati, "facendo andare la lavatrice tutta la notte" (testimonianza della premurosa vicina)? Avrebbe inoltre rischiato come un superman, di deturpare il cadavere, correndo dal Colle alle casermette in mezz'ora di tempo (l'unico buco temporale alle 18.00 del 18 aprile). Tutto troppo improbabile, oltre che troppo abile ed astuto, per un uomo come il Parolisi che poi si è imbrogliato da solo con le sue assurde bugie e ingenuità. Possibile che gli inquirenti non vedano tutto questo? Possibile che i suoi legali non evidenzino tutte queste incoerenze? Inoltre i suoi legali, prima di procedere alla difesa durante il processo, non dovrebbero adesso cercare di ottenere la revoca della carcerazione preventiva, che ormai per fortuna in Italia dovrebbe essere utilizzata solo in rari casi? Quale infatti può essere ormai, da parte del Parolisi, il rischio di inquinamento di prove (è stato arrestato dopo tre mesi dall'omicidio, poteva aver già inquinato tutto)? Oppure, come è stato detto, potrebbe uccidere ancora. Ma chi e per quale motivo? Questo non viene detto nell'ordinanza ed io non riesco ad immaginarlo. Il carcere allora può essere spiegato solo come il tentativo, non contemplato però dalla legge, di sfinirlo ed indurlo a confessare qualcosa che potrebbe sapere.
Se invece crediamo ad un Parolisi innocente e alla sua ricostruzione degli eventi, i diversi pezzi del puzzle si ricompongono in maniera ben più semplice da un punto di vista logico... ma a questo punto gli inquirenti dovrebbero sforzarsi di trovare un altro possibile colpevole...!
Tiziana

Marika ha detto...

Ciao Enrico
la premeditazione non esclude che parolisi abbia pensato di cancellare dopo le tracce del suo rapporto con ludovica.
ti espongo il mio pensiero ma vale per quello che è.
intanto lui potrebbe aver organizzato anche questo, ovvero aver premeditato di farlo dopo, perchè avrebbe - come di fatto ha fatto - potuto dire: di cosa mi volete accusare di tradimento? il tradimento non è un reato!
ed invece le motivazioni del gesto non sono direttamente legate alla relazione con ludovica, ma alle possibili conseguenze derivante dalla denuncia di questa relazione e alla preoccupazione dunque per la carriera.
quindi per rimanere nell'ambito di un'azione premeditata e premeditata con tutti i crismi, l'assassino avrebbe dovuto depistare tutti portando a pensare quello che facilmente ognuno poteva pensare. quindi un depistaggio non maccheronico, ma ben riuscito anzi riuscitissimo!
depistare vuol dire "sottrarre dalla pista" e difatti la pista del movente che fa capo a parolisi uxoricida per il tradimento non porterebbe da nessuna parte in base ad alcuni elementi. e se l'assassino voleva buttarla su di lui, non ha fatto i conti con la circostanza che oltre al dna nessun altra prova della presenza di parolisi sul posto dell'omicidio sappiamo esistere, nè che lui avesse possibilità di fare il depistaggio.
pare che tutto sia giustificabile.
parolisi amava la moglie, perchè ucciderla, non voleva lasciarla.
parolisi si è offerto di accompagnare la moglie al bagno, melania si è allontanata forse con una scusa.
parolisi non c'era alle casermette, nessuna traccia lo colloca là a parte un dna in bocca che potrebbe essere spiegato con l'ultimo bacio dato prima che lei si allontanasse.
eppure, se l'assassino fosse un altro, se fosse qualcuno che si fosse trovato davanti la preda per caso perchè doveva tornare a depistare? allora non era lì per caso e allora perchè non fare un'esecuzione perfetta, lasciare la vittima agonizzante, ritornare dopo.
cari amici, per me questo giallo non è solo un rompicapo, è quello che si può definire il delitto perfetto.
un assassino che mai verrà scoperto se chi ha in mano le indagini non avrà l'acume e l'abilità di risolvere il puzzle.
mi piace l'impegno che tutti state mettendo. sono daccordo con T: il popolo italiano esige la verità, esige che si facciano tutte le ricerche del caso, che ogni dettaglio non venga sottovalutato.
tutto ma proprio tutto deve essere tentato, perchè al posto di melania rea ci potrebbe essere ognuno di noi, o dei nostri figli o delle nostre sorelle o amiche.
l'omicidio è il più terribile dei delitti, perchè qualcuno si arroga il diritto di decidere la fine della tua vita. e questi atti non vanno tollerati. si può perdonare, ma si deve avere una spiegazione, una soddisfazione, una giustificazione per la sofferenza e per la privazione di un affetto, di una persona cara.
Marika

Giacomo ha detto...

Riferendomi al mio precedente commento, un altro particolare potrebbe essere compatibile con la mia ipotesi.
Mi sembra che le tracce dei cani si perdano davanti ad un monumento con una croce. Un posto ideale per fissare un appuntamento in quanto ben individuabile. Qui Melania potrebbe essere salita a bordo di un mezzo di locomozione, che potrebbe anche essere stato una motoretta. Poi la motoretta si è diretta al punto dove poi è avvenuto il delitto.
Nelle intenzioni di Melania il colloquio avrebbe dovuto essere molto breve. Lei avrebbe detto: adesso devo andare, c'è mio marito che mi aspetta con la bambina. Se l'importuno corteggiatore fosse stato una persona normale, si sarebbe arreso e l'avrebbe riportata velocemente indietro. Invece a questo punto è scattata l'aggressione omicida, con quel che n'è seguito.

@Lori
Non è stato Salvatore che non ha voluto accompagnarla, ma Melania che ha insistito per andare da sola. Se il Parolisi avesse insistito, l'appuntamento sarebbe saltato. Perciò Melania si potrebbe essere premunita rispetto a questa eventualità, dando un appuntamento eventuale. Se posso vengo, altrimenti vuol dire che non mi sarà stato possibile.

Giacomo

Marika ha detto...

Scusami Giacomo, almeno possiamo prendere in considerazione il fatto che dai tabulati e dal computer di melania non è emerso nulla che faccia pensare ad un ipotetico appuntamento?
e se la decisione di andare al colle è stata suggerita dopo pranzo, improvvisamente o comunque al ritorno a casa, in che modo avrebbe potuto darsi appuntamento con qualcuno?
o dobbiamo pensare che è qualcuno del condominio?
Marika

Rita ha detto...

Alcune ulteriori considerazioni:

1- Durante l'intervista di "chi l'ha visto" Sonia ha dichiarato di aver continuato a chiamarla, ma questo non risulta dai tabulati.

2- Dice che sono usciti perchè Melania non aveva nulla da fare in casa perchè le pulizie le faceva tutte la mattina ... ma quella mattina non era stata a casa.

3- Dice che Melania aveva preparato la merenda, il plaid, ecc.ecc. Ma dove era la merenda se con sé non aveva neanche la borsa?

r.

Marika ha detto...

Rita forse è vero che ha continuato a chiamarla, perchè i tabulati non li hanno resti pubblici integralmente, ma chi li ha sottomano li avrebbe potuti verificare. quindi, sarebbe scattata l'esigenza di sentire la donna a sommarie informazioni.
merenda, plaid, queste informazioni da chi le ha prese? si sono sentite prima di uscire?
Ciao, Marika

Anonimo ha detto...

Si è discusso a lungo della borsa di Melania, ma è chiaro che la donna non l'aveva portata con sé. Aveva infatti l'accendino e il cellulare. Se avesse avuto una borsa questi oggetti sarebbero stati al suo interno.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Se Sonia avesse parlato con Melania, prima che questa si recasse al Pianoro, avrebbero anche potuto darsi un appuntamento... inoltre perché mandarle un sms, per sapere cosa le aveva detto il medico, se si erano già sentite?
Tiziana

Anonimo ha detto...

@tiziana
(a proposito, io sono solo T., e io e Tiziana non siamo assolutamente la stessa persona)
io non infilerei un plaid in una borsa, magari l'ha ripiegato e infilato nel bagagliaio, inoltre è opinabile una merenda per stare via solo un'oretta, però c'è mamma e mamma, al parco giochi ne ho vista una tirarsi dietro addirittura il vasino..

La butto lì per tutti gli altri buoni intenditor: è una merenda, un pocket coffee?
;-)

T.

Anonimo ha detto...

Le dichiarazioni di Sonia sono mutuate da quello che le ha raccontato Parolisi e che lei ripete in tv...
Assassino e stagista o sono la stessa persona oppure qualcuno legato all' autore, ma non un legame modello Ludovica
Fratelli Parolisi ne ha ? Dov'erano nei gg. successivi al ritrovamento?
So che e' bruttissima questa ipotesi altrettanto comunque come quella di dire che sono implicati Sonia , paciolla, qualche altro vicino ( con quale mvente poi non si capisce ....) o un fantomatico tossico..
Poi non vedo un omicidio fatto da 2 / 3 persone con parolisi che guarda..... Cosa dovrebbe tenere legate queste persone? Questi legami sono tipici di mafia, camorra ed affiliati o non mi pare proprio questo il caso.
E secondo me in tutte le conversazioni in auto, al funerale, in casa, in bagno intercettate il Parolisi sa bene da subito di essere intercettato e spara cavolate a raffica per fare un po' di fumo.... E sapendo che in caserma avrebbero trovato riscontri di sesso forse di droga e anche di qualcos'altro avrebbe aumentato la propria credibilita'.
Ho letto che e' stato fatto vedere un filmato di parolisi alle altalene della settimana precedente, vestito allo stesso modo, con la bambina . Questo e ' per gli inquirenti che hanno un metodo di ragionamento un dato importantissimo ....
Wide

Anonimo ha detto...

@marika

mi ha colpito quel che hai detto nel commento delle 14.28, è una questione che sento molto vicina, ma non ho nessun tipo di conoscenza legale, non so nè se esistano nè quali siano gli strumenti per una partecipazione alle decisioni come queste, insomma, il poter domandare che le indagini siano condotte al massimo delle possibilità non dovrebbe essere un'istanza della difesa, ma della popolazione. Però immagino che la manipolazione dell'opinione pubblica da parte dei media giocherebbe contro.. e sarei andata fuori tema.. era una cosa mia, scusate.
T.

Anonimo ha detto...

@T
bellissima l'idea del pocket coffee!
@Wide
Parolisi ha un fratello, che vive nel nord Italia e che vedeva raramente, non credo dunque che avrebbero in alcun modo potuto accordarsi per realizzare una simile azione delittuosa.
Bisogna sicuramente rispettare la famiglia Rea, ma anche i poveri parenti del Parolisi credo soffrano già abbastanza.
I vari amiche e vicini, invece, hanno rilasciato spontaneamente una serie di interviste televisive (non mi riferisco dunque al senso civico di testimoniare alla polizia), e quindi amano mettersi in evidenza. Penso allora che chiamarli in causa in queste discussioni non possa arrecare loro grande danno.
Tiziana

Sira Fonzi ha detto...

Per Mercutio, Giacomo, Marika,
e per chi si stava chiedendo se fosse ipotizzabile un appuntamento di Melania con persona ignota.

Ciao, eventuali appuntamenti presi da Melania secondo me potrebbero essere stati concordati o:

via sms
poiché ancora, pare, si debba appurare se ce ne fossero sul suo cellulare (anche se mi sembra strano che ci sia qualcuno che non abbia sentito, ultimamente in tv ,che sono rintracciabili anche quelli cancellati)
Quindi inviare un sms sarebbe stato come fare una confessione.

via e-mail
stessa cosa degli sms e in più
pare, da quanto afferma il GIP, che non c'era nulla di importante sul suo pc, ai fini dell'indagine.

Quindi rimangono, o come hanno ipotizzato Marika ed altri, l'appuntamento con qualche persona del condominio, oppure stavo pensando ad una chiamata dal telefono fisso di casa, che Melania può aver usato nel momento in cui Parolisi si è recato in garage.

Ma mi e vi chiedo:
perché prendere un appuntamento proprio in quel giorno, in cui il tempo a disposizione era poco e gli imprevisti potevano essere molti?
Con tutto il tempo che Melania aveva quando Salvatore lavorava, perché scegliere quel frangente?

Solo le cose di vitale importanza non possono essere rimandate, questa cosa era una di quelle?

L'idea di Giacomo dell'ambiente parrocchiale la trovo molto interessante.

Qualcuno sa se sono stati ascoltati tutti i condomini, gli amici della coppia e l'ambiente parrocchiale?

Io da quello che ho appreso tutte le audizioni di qualcuna di queste persone erano volte ad avere informazioni solo sul Parolisi.

Ciao Sira

Anonimo ha detto...

Intendevo eventualmente solo la deturpazione del cadavere. Per un fratello che l'ha combinata grossa forse lo puoi fare. E non volevo offendere nessuno .Era una ipotesi come le altre . Non capisco l' assunto perche su Sonia & co si possa scrivere qualsiasi cosa ( anche se si tratta solo di pettegolezzo con il lezzo finale....)e che l' essere apparsi in tv autorizzi invece a citare queste persone come probabili colpevoli....e che non se ne debbano risentire ....non ne ero a conoscenza.
Wide

Anonimo ha detto...

.
http://www.youtube.com/watch?v=cwtKTCj6rI0

Intervista a Sonia ( Chi l’ha visto ? dal minuto 1.27 ca)

“ Noi ci dovevamo vedere verso le 4 per venire qui a casa dei miei genitori … loro sono tornati presto da quella visita e DICE ( “..e dice” Chi ? ndr. ..) che facciamo fino alle 4 ? [..]….e gli ha detto… Salvatore sai che c’ è ? prendiamo la bimba andiamo a San Marco porto la merenda porto il plaid ..infatti Salvatore è andato sotto ha preso la coperta, l’ha caricata ha preso la bimba… dice….facciamo giocare un po' la bimba e intanto ASPETTIAMO Sonia e alle 4 scendiamo...")

Da come la racconta Sonia sembra evidente che questa conversazione sia avvenuta tra lei e Melania.
Dunque Sonia ha parlato con Melania dopo la visita medica. e quindi senz’altro sapeva quello che il suo medico le aveva diagnosticato
Ma allora perché ha dichiarato di averla chiamata alle 14.50 ca per SAPERE L’ESITO DELLA VISITA ? ...

ENRICO

Anonimo ha detto...

@Enrico
Guarda caso sono le stesse parole che dice parolisi... Ed anche secondo me , come ha gia' postato qualcuno , Sonia ripete quello che le ha detto parolisi .

Anonimo ha detto...

ANONIMO

dunque si presume che Salvatore e Sonia abbiano concordato cosa dire agli inquirenti oppure che Sonia di sua iniziativa abbia riferito quello che le avrebbe detto Salvatore e lo abbia "traslato" dando ad intendere di averlo appreso direttamente da Melania ?
In entrambi i casi ; a quale scopo ?

( mi rendo ccnto di aver formulato la domanda in un modo assai contorto ma non ho tempo per fare di meglio...mi spiace, cerca di capire lo stesso quello che avevo intenzione di dire .. e se no pazienza, vedrò di rimediare se posso !)

ENRICO

Marika ha detto...

Sira io non ho detto che è possibile l'appuntamento concordato con un condomino.
la mia era ironia.
io escludo proprio che possa aver avuto un appuntamento con qualcuno.
semmai per me esiste una complicità tra almeno due assassini che uccidono melania quando lei non poteva nemmeno immaginare o sospettare la cosa.
Marika

Anonimo ha detto...

Concordo co Anonimo sopra : Parolisi ha parlato con Sonia e questa ripete. Non credo ci sia stato un accordo. Poi credo che agli inquirenti abbia detto che quelle cose le aveva sapute da Parolisi
@Enrico
Accordo tra Sonia e parolisi su quello da dire agli inquirenti ?? Guardi che la tv non ne fa parte ed io, come lei ,non ero presente quando Sonia ha reso dichiarazioni agli inquirenti. Quelli veri
Wide

Sira Fonzi ha detto...

MERCUTIO,

Il 23/04 e 14/6, secondo quanto scritto nell'ordinanza dal GIP, Sonia è stata ascoltata dagli inquirenti, spero non solo per avere informazioni sulla coppia, ma anche per conoscere i movimenti della stessa.

Non ho un idea al riguardo, molti si chiedono perché Sonia non abbia chiamato dopo le 16.00, ma sempre dall'ordinanza si legge che l'amica in comune Stefania avvisa Sonia della sparizione di Melania e la invita a raggiungerla sul Pianoro.

Se effettivamente, come richiesto dall'amica, sul Pianoro ci è andata di persona, poteva tenersi aggiornata in tempo reale.

Si legge pure però, secondo la dichiarazione di Salvatore, che Sonia era l'unica a sapere che la coppia dovesse recarsi al Pianoro e le celle che agganciano le sue chiamate lasciano qualche interrogativo

Che dirti, MERCUTIO, la verità credo sia molto lontana dal palesarsi e i mezzi d'informazione non ci sono d'aiuto.

Facendo zapping oggi, mentre si pranzava, mi sono sintonizzata su canale 5, si parlava di Salvatore e Melania, e nella speranza di apprendere qualche notizia importante,(interviste a periti, notizie certe) che facesse un pò di luce mi sono soffermata a guardare.

Hanno mostrato il filmato di Salvatore al Pianoro la settimana precedente il 18/04, con pantaloncini e maglietta, che spingeva Vittoria sull'altalena.

Morale: quello che ne è uscito dalla visione del filmato, con tanto di partecipazione del criminolo, è stato il fatto che Salvatore si sia creato l'alibi riproponendo ciò che aveva fatto la settimana prima.

Nessuno ha fatto notare il fatto che lui fosse vestito in pantaloncini corti e t-shirt, come vestito il 18, e che quindi per lui fosse normale vestire "leggero" per quel periodo.

Era importante parlarne, perché si è ipotizzato che quel tipo di abbigliamento ritenuto "anomalo" nascondesse il bisogno di indossare sopra un altro abito che gli consentisse di non sporcarsi di sangue.

Inoltre ancora sterili intercettazioni, vecchie interviste... lo zio che viene invitato, ma non entra in studio e la Mussolini che afferma di non aver letto nulla delle carte, ma che "a naso" Parolisi non le piace.

Lo si accusa di insensibilità per non parlare di Vittoria nelle intercettazioni che trattano la separazione, e questo lo capirei anch'io se quello che diceva a Ludovica corrispondeva a verità, ma se erano, come credo, solo enormi bugie per continuare a tenere il piede in due scarpe, che senso aveva parlare della piccola?

Fino a che saranno queste le info che ci trasmetteranno, credo che il percorso alla verità si allungherà sempre di più.

Scusa gli errori, per la fretta non ho corretto/riletto.

Un saluto

Sira

Sira Fonzi ha detto...

MERCUTIO,

Il 23/04 e 14/6, secondo quanto scritto nell'ordinanza dal GIP, Sonia è stata ascoltata dagli inquirenti, spero non solo per avere informazioni sulla coppia, ma anche per conoscere i movimenti della stessa.

Non ho un idea al riguardo, molti si chiedono perché Sonia non abbia chiamato dopo le 16.00, ma sempre dall'ordinanza si legge che l'amica in comune Stefania avvisa Sonia della sparizione di Melania e la invita a raggiungerla sul Pianoro.

Se effettivamente, come richiesto dall'amica, sul Pianoro ci è andata di persona, poteva tenersi aggiornata in tempo reale.

Si legge pure però, secondo la dichiarazione di Salvatore, che Sonia era l'unica a sapere che la coppia dovesse recarsi al Pianoro e le celle che agganciano le sue chiamate lasciano qualche interrogativo

Che dirti, MERCUTIO, la verità credo sia molto lontana dal palesarsi e i mezzi d'informazione non ci sono d'aiuto.

Facendo zapping oggi, mentre si pranzava, mi sono sintonizzata su canale 5, si parlava di Salvatore e Melania, e nella speranza di apprendere qualche notizia importante,(interviste a periti, notizie certe) che facesse un pò di luce mi sono soffermata a guardare.

Hanno mostrato il filmato di Salvatore al Pianoro la settimana precedente il 18/04, con pantaloncini e maglietta, che spingeva Vittoria sull'altalena.

Morale: quello che ne è uscito dalla visione del filmato, con tanto di partecipazione del criminolo, è stato il fatto che Salvatore si sia creato l'alibi riproponendo ciò che aveva fatto la settimana prima.

Nessuno ha fatto notare il fatto che lui fosse vestito in pantaloncini corti e t-shirt, come vestito il 18, e che quindi per lui fosse normale vestire "leggero" per quel periodo.

Era importante parlarne, perché si è ipotizzato che quel tipo di abbigliamento ritenuto "anomalo" nascondesse il bisogno di indossare sopra un altro abito che gli consentisse di non sporcarsi di sangue.

Inoltre ancora sterili intercettazioni, vecchie interviste... lo zio che viene invitato, ma non entra in studio e la Mussolini che afferma di non aver letto nulla delle carte, ma che "a naso" Parolisi non le piace.

Lo si accusa di insensibilità per non parlare di Vittoria nelle intercettazioni che trattano la separazione, e questo lo capirei anch'io se quello che diceva a Ludovica corrispondeva a verità, ma se erano, come credo, solo enormi bugie per continuare a tenere il piede in due scarpe, che senso aveva parlare della piccola?

Fino a che saranno queste le info che ci trasmetteranno, credo che il percorso alla verità si allungherà sempre di più.

Scusa gli errori, per la fretta non ho corretto/riletto.

Un saluto

Sira

Marika ha detto...

Ciao T.
una partecipazione del popolo è prevista dal nostro ordinamento che ha stabilito che a formare il collegio giudicante della corte d'assise vi devono essere 6 giudici popolari insieme ai due togati.
il nostro interesse al perseguimento dei reati dovrebbe essere assicurato dal sistema giudiziario nel suo complesso, così come congegnato, ma sono evidenti i limiti dello stesso.
ciao, Marika

Rita ha detto...

@Sira
1- Secondo quanto dichiarato da SP (ordinanza Teramo) Sonia era l'unica a sapere della gita a Colle San Marco. Quindi, si erano parlate dopo la visita, allora perchè telefonare per chiedere della visita???
2- Raffaele Paciolla viene informato da SP della scomparsa di Melania alle 17.00 circa. Ben oltre l'orario dell'appuntamento delle 16.00.
r.

Anonimo ha detto...

Ho fatto un copia incolla, da paperblog di Ilbravo, delle chiamate arrivate al telefono di Melania. Non so quale sia la sua fonte:

1 Sonia Voce 14:53:24
2 Sonia Voce 14:56:52
3 Sonia Sms 15:03:39
4 Sonia Sms 15:04:00



1 Parolisi Voce 15:26:28
2 Parolisi Voce 15:28:37
3 Parolisi Voce 15:32:14
4 Parolisi Voce 15:40:46
5 Parolisi Voce 15:45:35
6 Parolisi Voce 15:51:24
7 Parolisi Voce 15:53:57
8 Parolisi Voce 15:57:24
9 Parolisi Voce 15:57:27
10 Parolisi Voce 15:58:43
11 Parolisi Voce 16:16:08
12 Parolisi Voce 16:28:33

Ciao, Tiziana

Anonimo ha detto...

La fonte e' degli atti di Teramo. Niente di nuovo sotto il sole.....

Marika ha detto...

Ciao Tiziana, questo prospetto riguarda il periodo tra le 14.53 e le 16.28.
i tabulati, come è stato dichiarato dal gip nell'ordinanza, che sono stati richiesti al gestore partono da giorni precedenti il delitto.
come è ovvio gli inquirenti avevano ritenuto opportuno controllare le chiamate precedenti all'ipotizzata ora del delitto.
tabulati che sono parzialmente resi noti.
Marika

Anonimo ha detto...

Grazie Anonimo e Marika per i chiarimenti.
Ma allora si sa da chi ha ricevuto messaggi Melania, manca solo, eventualmente, il loro contenuto. E' giusto?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Diciamo che l'ordinanza di Teramo potrebbe avere reso noto cio' che riteneva sufficiente per la misura cautelare... E quindi siano in possesso dei tabulati tutti di cui noi, per quanto suddetto , vediamo solo una parte...
Ora vorranno sapere anche i testi degli sms e questo richiede piu' tempo...

Wide

Mercutio ha detto...

Le ipotesi e le proposte, di carattere molto eterogenee, hanno raggiunto un numero elevato, per cui mi pare piuttosto disagevole, almeno per quanto mi riguarda, determinare una linea, più o meno comune da percorrere.
Cordialmente.
Mercutio

Sira Fonzi ha detto...

Rita, bella domanda quella che riguarda il motivo della telefonata. Se già sapeva, che bisogno aveva di richiamare???
Ed è altrettanto interessante il fatto che che il Paciolla abbia saputo solo alle 17.00 della sparizione di Melania.
E dato che Stefania è la moglie del Paciolla.....
Quindi dal primo tentativo di chiamata, che nell'ordinanza Sonia ricorda aver fatto alle 14,40 circa (e non come trascritto sopra alle 14,53)ne segue un altro e poi si ha la certezza che fino alle 16.28 Sonia non sappia che fine abbia fatto la coppia con cui aveva appuntamento alle 16.00-

Mah!!! Ciao Sira


Ciao Sira

Sira Fonzi ha detto...

Segue
l'ultima frase è incompleta:

"Sonia non sappia che fine abbia fatto la coppia con cui aveva appuntamento alle 16.00 e non c'è traccia di sue chiamate per informarsi del ritardo.
Sicuramente non ha chiamato al cellulare di Salvatore, dal quale avrebbe appreso la notizia ancora prima che da Stefania"

Per Marika
Ciao,
ok ora ho compreso il tuo pensiero
Ciao

Alessandro ha detto...

sonia ha saputo della sparizione di melania da Paciolla...dunque dopo le ore 17.00

Anonimo ha detto...

@Sira
fai delle giuste considerazioni, magari tutti si ponessero certi perchè.
Ad uno vorrei provare a rispondere io: perchè incontrarsi a quello stranio orario, proprio quel giorno,e con dei tempi così stretti?

risposta: perchè il giorno dopo Melania sarebbe dovuta partire, la giornata era stata piena di appuntamenti, il pomeriggio si prospettava altrettanto pieno, i vestiti erano già pronti sul letto per essere messi in valigia.

Per questo sono portata a pensare ad un appuntamento, se non concordato da entrambi, deciso perlomeno da una delle due parti, in qualche modo a conoscenza del programma.

A meno che si tratti di uno sfortunato incontro casuale.. ma non credo con un estraneo/a.

T.

Anonimo ha detto...

@enrico

rileggere pe iscritto quel che si è sentito a voce dà sempre un effetto diverso. L'intervista di Sonia che riporti ha diversi punti oscuri, altri rispetto a quelli che già avete sviscerato ma che mi auguro per gli inquirenti non tali, come il sapere se queste cose gliele disse Melania stessa prima di andare al pianoro o se siano informazioni riportate di ciò che le raccontò Parolisi.
"Salvatore sai che c’ è ? prendiamo la bimba andiamo a San Marco porto la merenda porto il plaid .."
Il plaid forse lo portò, ma della merenda non c'è traccia (a parte il pocket coffee che ipotizzo io..)
"infatti Salvatore è andato sotto ha preso la coperta, l’ha caricata ha preso la bimba… "Quindi LEI era presente? perchè si esprime come se fosse stata presente? è un modo di parlare, o che?
poi continua "dice….facciamo giocare un po' la bimba e intanto ASPETTIAMO Sonia e alle 4 scendiamo..."
"aspettiamo E POI scendiamo" : ragazzi, detto così, Sonia doveva andare al pianoro! Doveva raggiungerli! E l'ha pure detto come se niente fosse!
Le è scappato o è stato un lapsus?

perchè se non doveva andarci, ed è andata a dire una cosa del genere durante un'intervista, le va proprio di lusso che gli inquirenti si siano concetrati sulla colpevolezza del marito!

la domanda è: c'è poi andata? le celle telefoniche lasciano aperto questo dubbio..

T.

Marika ha detto...

scusa T, concludi.... dove vuoi arrivare?
Marika

Mimosa ha detto...

Mercutio, aspetta.

Ora una parte della SQUADRA sta provando a ragionare sul mistero delle telefonate, ferme restando le due ipotesi A e B.

Forse alla fine verrà costruita una linea omogenea e confido "logica" ... mi correggo "approssimativamente" realistica.

Mimosa

Anonimo ha detto...

carissima T

credo di aver posto queste domande più e più volte ma tu sei l'unica che le ha lette, evidentemente.
Quindi le ripropongo : Sonia era presente quando fa questo "racconto" ? Ha parlato direttamente con Melania o ha riportato ciò che le ha detto Salvatore come qualcuno afferma ? Sapeva già dell'esito della visita medica ? Che voleva dire con quel "aspettiamo" Sonia poi scendiamo? Che li avrebbe raggiunti a Colle o cosa ?

Insomma, per farla breve, quell'intervista rilasciata a Chi l'a visto ? è davvero stranissima...

Ciao
ENRICO

Mimosa ha detto...

Da quello che ho capito, a casa della madre di Sonia non ci doveva essere una "festicciola" per il bimbo nato (figlio di una sorella o fratello di Sonia?) ma solo una semplice "visita" di Melania e salvatore per vedere il piccolo, evidentemente concordata nei giorni precedenti e a quanto pare ancora non certa, visto che Sonia aspettava conferma.
La testimonianza di Sonia agli inquirenti ripresa nell'Ordinanza farebbe credere questo.

Io infatti mi son chiesta: come mai se era una festicciola non erano stati invitati anche Stefania col marito, comuni amici?
Allora festicciola non era. Ci dovevano andare solo Melania e Salvatore.

ENRICO, non credre di non essere letto! solo che evidentemente non ci sono risposte ...

Mimosa

Anonimo ha detto...

MIMOSA,

non sono le riposte quelle che cerco. E' più importante farsi delle domande.

Mi chiedevo soltanto se anche voi avevate notato le incongruenze contenute in quell'intervista.

ENRICO

Alessandro ha detto...

Enrico,
sì,le incongruenze nel "ruolo" giocato da Sonia ci sono eccome, almeno per quanto ne sappiamo
a partire,non tanto dalle due chiamate, ma dai due sms...fino ad arrivare all'icertezza della sua posizione in quel pomeriggio e alle celle di aggancio delle attività del cellulare

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Enrico,

come si legge nell'ordinanza Salvatore afferma che l'unica persona che sapeva della gita al Pianoro era Sonia.

Quindi, o si sono sentite prima di partire per telefono,( e allora è giusto chiedersi perché Sonia dica che le chiamate intorno alle 15.00 le ha fatte per sapere l'esito delle visite)
oppure, la gita al Pianoro era stata pensata dal giorno prima, nel caso fossero rientrati presto, e magari Melania ne aveva parlato a Sonia durante la cena.

Ma dall'intervista sembra che Sonia ripeta la scena come l'ha sentita raccontare da Parolisi.

Chissà...

Sira

Alessandro ha detto...

conosco una giornalista che l'ha intervistata e non è riuscita a sapere dove fosse quel pomeriggio

Alessandro ha detto...

Ciao Sira,
credo che ci fosse già un accordo di massima per la festicciola e non si fossero sentite quel giorno...(tra l'altro comparirebbe nei tabulati)
ora mi vien da pensare che la chiamata di sonia avrebbe un senso se intesa come ricerca di una conferma
il punto è che lei non la descrive così..allora mi stupisce ancora di più che dopo le 16 non abbia cercato nè melania nè salvatore

Sira Fonzi ha detto...

ALESSANDRO, nell'ordinanza del GIP di Teramo si legge un affermazione di Sonia riguardo il modo in cui sarebbe venuta a sapere della sparizione di Melania.

Afferma che lo avrebbe saputo da Stefania e che l'amica l'avrebbe esortata a RAGGIUNGERLA al Pianoro.

Quindi l'ora è da spostare ancora, poiché se Paciolla l'ha saputo alle 17.00 e insieme alla moglie si è recato al Pianoro, se ne deduce che Sonia non contatta la coppia, che non vede arrivare all'appuntamento, almeno fino alle 17.30 (calcolando i tempi stretti)

Sira

Alessandro ha detto...

si,sira, l'ora dovrebbe essere proprio le 17.30

Giacomo ha detto...

Eppure l'ipotesi dell'assassino solitario, noto solo a Melania, mi sembra la pista più semplice da seguire, perché non presuppone depistaggi, intrighi interni alle caserme o esterni ad esse, segreti tenebrosi e terribili, mariti che organizzano omicidi per essere liberi di rifarsi una vita con l'amante, e chi più ne ha più ne metta.
Insomma mi sembra che quella che stia venendo su sia più la trama di un romanzo giallo o di un noir a tinte fosche che una vicenda reale. In genere la verità è semplice.
Quando s'incomincia a sentire dagl'inquirenti che alcuni particolari che non quadrano con la loro ricostruzione sono frutto di volontari depistaggi, allora vuol dire che essi sono in alto mare.
Perciò mettono in galera Parolisi, sperando che lui parli e fornisca loro la soluzione del caso.
Io vedo incombere lo spettro di Avetrana. Indagini carenti, inquirenti impreparati, innocenti in carcere e così via...
E intanto i media "c'inzuppano il pane", come suol dirsi. Ho assistito a "Chi l'ha visto" alla sceneggiata della Sciarrelli per individuare lo scopritore del cadavere che ha fatto la telefonata. Ma davvero gl'inquirenti si aspettano qualcosa da lui? Yara non ha insegnato niente? Il suo corpo fu trovato per caso da un aereomodellista perché il modellino era caduto quasi su di lei.
E qui chi volete che fosse il telefonista? Ma un cercatore di funghi, tutt'al più un cacciatore di frodo, che Melania non l'aveva mai vista né conosciuta.

Giacomo

Giacomo ha detto...

@Marika 14:57.
Eventualmente Melania PRIMA ha dato l'appuntamento e POI ha organizzato la gita al pianoro.
Non necessariamente l'appuntamento deve essere stato fissato via sms o cellulare. Se la persona faceva parte dell'ambiente che Melania frequentava, potrebbe anche essere stato fissato de visu.

Giacomo

Marika ha detto...

ma se quella mattina, è stata sempre con il marito, quando avrebbe visto la persona in questione?
ti ricordo, giacomo, che la gita al pianoro è stata decisa all'improvviso. doveva essere giusto un giro, dice salvatore, perchè infatti non avevano ritenuto di portare con loro nemmeno la borsa della bimba. quando, dunque, melania avrebbe visto la persona con cui accordare un appuntamento?
Marika

Alessandro ha detto...

la gita a pianoro è stata una proposta di melania...quindi improvvaisa per salvatore, non necessariamente per lei

Mimosa ha detto...

Giusto, Alex!

Marika ha detto...

si Alessandro e chi ce lo ha detto?
Marika

Alessandro ha detto...

grazie Mimosa !

Alessandro ha detto...

lo stesso parolisi che tu citi come fonte "attendibile" circa l'estemporaneità della gita

Marika ha detto...

ed inoltre alessandro pure che la proposta sia venuta da melania, come fai a determinare che in quella giornata abbia visto di persona il suo futuro killer e si sia accordata per vedersi al pianoro?
insomma, come avrebbe comunicato in presenza del marito?
Marika

Mimosa ha detto...

... e giusto anche Giacomo ... per non togliere meriti ...

Alessandro ha detto...

non ho mica detto che l'avrebbe fatto necessariamente quel giorno....magari il giorno prima

Marika ha detto...

quindi? cosa cambia? se la gita era breve, perchè fissare un incontro lì con il marito a due passi? e se parolisi avesse deciso di andarle dietro improvvisamente? perchè la bambina magari si faceva male o piangeva perchè voleva la mamma? ma come si fa logicamente a dare appuntamento a qualcuno così?
Mah!
Marika

Mimosa ha detto...

Qualcuno oggi ha scritto e mi scuso ma riassumo il concetto:
Melania al soggetto sconosciuto: "Va bene, farò in modo di venire ... se non mi vedi, rimandiamo"

...

Marika ha detto...

si certo anche due giorni prima, magari una settimana prima.... appuntamenti con chi poi? un amante, un'amica, un conoscente? con il marito ad un secondo da lei?
ma di sicuro sono strana io!
Marika

Marika ha detto...

Mimosa, io appuntamenti così non saprei prorio perchè e a chi darli....
Marika

Alessandro ha detto...

concosco il motivo dellìipotetico appuntamento?
no
conosco la persona con cui avrebbe dovuto incontrarsi ?
no
conosco il luogo dove sarebbero dovuti/e andare ?
no

vado a braccio, tento qualcosa di alternativo...faccio ipotesi,tutto qui

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