martedì 7 giugno 2011

Sarah Scazzi. Ivano Russo ingannato da Sabrina Misseri? Era già tutto previsto


Ed ecco che si sta delineando un altro di quei giochi di prestigio da me anticipati giorni fa. Ieri, (lunedì 6), Ivano Russo è stato chiamato in procura per un qualcosa di ancora non ben definito, per un qualcosa che ancora non si sa. Ufficialmente si è detto che è andato per spiegare alcune questioni, termine tecnico che nulla significa ma che fa tanto "figo", e per illuminare gli inquirenti sui messaggi, 4500, intercorsi tra lui e la Misseri dal Dicembre 2009, quando hanno iniziato a frequentarsi, all'Agosto 2010, quando fra loro qualcosa si è rotto. Questo si è detto ufficialmente. Ma si può stare solo un paio d'ore, comprensivi dei tempi tecnici di attesa, per far luce su certe questioni e su 4500 messaggini? No, non bastano se si considera che l'ultima volta, solo per dire che era rimasto nel suo letto il pomeriggio del 26 Agosto, gliene sono servite cinque di ore. Ed allora c'è da cercare di capire per quale reale motivo l'abbiano chiamato, forse per farlo incontrare col cronista di NewsMediaset e fargli dire davanti ai microfoni che Sabrina Misseri l'ha ingannato? Perché questo fondamentalmente ha fatto ieri Ivano Russo. Ha dichiarato alle reti Mediaset che è stato ingannato dalla ragazza ora in carcere.

E lui, povero pulcino, si è fatto ingannare dalla signorina Misseri che tutti nella cerchia dei conoscenti ex amici avevano capito essere una perfida depistatrice, un'assassina senza cuore? Ma è credibile che il bel Ivano, l'uomo coccola, sia caduto nella trappola di colei che lo definiva un Dio? E colei non è di certo una "stra" di quelle che ti rigirano come un calzino bagnato, è una ragazza normale complessata come tante altre o forse più di tante altre. Dai non ci credo, è troppo furbo per farsi fregare così lui che ormai è uomo. Ed in che modo poi si sarebbe fatto manipolare o ingannare? Ed inoltre, come ha fatto ad accorgersene solo adesso, a distanza di otto mesi dall'arresto, lui che dopo la scomparsa di Sarah frequentava assiduamente la casa dei Misseri, lui che si fermava anche a cenare dai Misseri e che mai ha avuto il minimo sentore ci fosse qualcosa di stonato? Come mai solo ora ci viene a raccontare che lei l'ha ingannato? Cos'è cambiato da quando ha più volte dichiarato (le ultime ad Aprile, una a La Vita in Diretta l'altra sul settimanale Gente) che i dubbi su di lei li aveva solo perché carcerata e perché accusata dal padre, quindi gli stessi motivi per cui i dubbi sono nati in tutti noi, e che sperava fosse innocente e che ne uscisse pulita?

Che sia davvero un povero cucciolotto? Ci sto quasi male al pensiero perché, a dire il vero, io avevo capito che lei s'era inguaiata e sbugiardata per tenere fuori dai guai lui. Perché nel diario della piccola Sarah, checché se ne dica, si parlava di un uomo di 27 anni che coccolava una ragazzina di notte in un Pub davanti a tutti. Perché, checché se ne dica, non era solo la carcerata a scrivergli i messaggini ma, come logico, c'era anche lui che ne inviava. Perché, checché se ne dica, non era lei a chiedere prestazioni sessuali di vario genere ma lui e, fra l'altro, nei giorni in cui tutto sembrava essersi rotto, lei lo aveva capito e non lo chiamava più in maniera amorevole "Dio Ivano" ma in maniera sprezzante "trombamico". Perché, checché se ne dica, lui le ha chiesto di tenerlo fuori da quella losca storia e forse anche per questo tante falsità sono uscite dalla bocca della ragazza. Perché, checché se ne dica, neppure lui aveva parlato agli inquirenti dei 4500 messaggini continuando a dire che la loro era solo una amicizia mentre c'era chi l'aveva visto raggomitolarsi diverse volte su Sabrina Misseri. Perché, checché se ne dica, lui ha mentito come chi dice l'ha ingannato dato che ha raccontato al mondo, anche tramite esclusive a settimanali patinati, che "quella sera", quando lei si spogliò in auto, lui si allontanò perché non voleva rovinare la loro amicizia.

Questo ha raccontato Ivano Russo a noi ed inizialmente anche agli inquirenti. Salvo poi correggere il tiro ed a distanza di giorni, nelle ultime ore di interrogatorio, quelle chiamate in causa precedentemente, ammettere di fronte alle insistenze dei procuratori che: "Effettivamente vi fu un effettivo rapporto sessuale con penetrazione, solamente che lo stesso durò poco". Hai capito l'Ivano che per mesi ci ha propinato la storiella dell'amicizia, la stessa propinataci da Sabrina, che bella balla ha raccontato a tutti tramite le reti televisive ed il settimanale "Gente" che per poterla scrivere lo ha pure pagato? Ed ora il piccolo Alain Delon di Avetrana ci viene a narrare una favola simile a quelle già ascoltate dai giudici, dai periti e dai procuratori, e vorrebbe pure essere creduto?

E noi, nonostante quanto è emerso, nonostante le ex amiche di Sabrina l'abbiano sempre considerato uno "stronzo" per come si comportava, per quanto le faceva credere, dovremmo credere che lei l'ha ingannato? Ma come può averlo fatto? In questi due mesi a fronte del nulla che è uscito si è convinto, o qualcuno lo ha convinto, che sia lei l'assassina? Non spera più sia innocente? Non usa più i "se" sempre inseriti nelle sue frasi precedenti? Vuol tagliare i ponti e tornare a vivere fra le persone di Avetrana a testa alta? Vuole che gli ridiano la mano quelli che hanno applaudito l'arresto di Cosima Serrano? Ha fatto un accordo con la procura che gli ha promesso l'immunità in cambio di un aiuto? Per quale motivo oggi non la pensa come la pensava 45 giorni fa? E perché non ci ha spiegato come l'ha ingannato? Lui ha gettato un masso nello stagno facendo uscire l'acqua ma, quando è stato il momento di far vedere le mani, ha chiesto alle ranocchiette di non fare il suo nome, di non metterlo in mezzo. Perché fa così Ivano, l'ha fatto ancora e forse lo farà anche se dovesse capitare qualcosa alla sua nuova fiamma.

Chissà quando mai ci spiegherà cosa ha inteso dire, chissà se esprimerà tutti i suoi pensieri finendo le frasi e non lasciandole tronche, chissà se mai dirà la verità visto che probabilmente, perlomeno a noi, in tanti mesi la verità non l'ha mai detta.


Intervista Ivano. Sabrina mi ha ingannato. Da Studio Aperto

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71 commenti:

Manlio Tummolo ha detto...

"Ivano, Ivano delle mie brame, dimmi chi è la più bella del reame ?" "Sei tu Sabrina" ecc. Ma un bel giorno, lo specchio magico disse: "Non sei più tu Sabrina, ora lo è Sarah, che è più bella, e soprattutto più magra di te". Mi sembra che questa storia non sia proprio originale, si trova nella fiaba di Biancaneve e i Sette Nani, autori i fratelli Grimm (siamo nel XVIII secolo, primi XIX se non ricordo male). Ma si sa, anche le fiabe possono essere utili perché, come dimostrato da Carl Gustav Jung, sono la riemersione, come i miti, dell'inconscio collettivo, la base istintuale della specie, e quindi facilmente condivisibile da chi si lascia menare il naso facilmente, urlando "Crucifige, crucifige". Concordo con Massimo Prati, ma vorrei sottolineare che le giravolte dei vari indagati ed interrogati a rischio di indagine (se non dicono quello che i santi inquisitori vogliono che dicano)possono essere umanamente spiegate. Sono gli effetti di pressioni psicologiche, le quali hanno preso il posto, nella metodologia investigativa, delle torture fisiche, e, tutto sommato, più comode perché, senza sporcarsi troppo le mani, possono sempre essere fatte passare per "spontanee", mentre così non sarebbe se usassero i tratti di corda, il piombo fuso sui piedi, l'estirpazione di parti del corpo, ecc.. A nessuno piace l'idea di passarsi qualche mese di galera, quindi dice tutto quello che viene richiesto. Non tutti sono come le cattive donne Misseri che non parlano: una volta era ritenuto motivo di elogio, oggi sembra sia motivo d'accusa. In tutta questa costruzione traballante, una cosa tuttavia non risulterà mai chiara. Le donne Misseri, prima del 26 agosto 2010, avevano mai dato segno di queste sataniche capacità di ingannare e tener in scacco i nostri abilissimi inquisitori ? Chi glielo ha insegnato ? Mahhh, la spiegazione è facile: la notte del plenilunio (o quella del novilunio, precedenti al delitto, bisogna verificare) esse parteciparono al Gran Sabba dei Demòni, nei pressi di Contrada Mosca. C'era Lucifero vestito da caprone con tante donne nude che gli danzavano intorno, baciandogli il deretano. Egli, dunque, diede alle due donne Misseri, che gli avevano promesso di compiere l'atroce delitto, la facoltà di depistare, ingannare ed imbrogliare perfino i più astuti membri della Santa Inquisizione di Taranto. Come vedete, signori, il caso è semplice ed è risolto. Non resta che un bel rogo, e l'atroce peccato sarà scontato !

Luciano ha detto...

Ciao Massimo,
dopo qualche giorno ritorno a postare sul tuo interessantissimo blog.
Vorrei spezzare una piccolissima lancia a favore di Ivano Russo.
Vorrei paragonare la posizione di Ivano Russo a quella di Salvatore Parolisi.
Tu più volte hai difeso il Parolisi, in merito al fatto che se una persona non racconta, ai magistrati e al pubblico, i propri segreti più intimi e personali, non vuole significare che sia per forza nè un assassino nè un delinquente, nè deve essere per forza depositario di verità scomode o comunque rilevanti per l'accaduto.
Tu stesso l'hai detto più volte: il Parolisi "traditore" che non sbandiera le sue scappatelle ai quattro venti, non è, gioco forza, da considerare un assassino. E io sono d'accordo con te.
Però lo stesso deve valere per Ivano Russo. Essere tirato in ballo, dall'inizio, come il possibile movente dell'omicidio della piccola Sarah Scazzi, non farebbe restare tranquilli nessuno. E poi, perchè raccontare fatti talmente personali, come i rapporti intimi intrattenuti con un'altra persona? Io, credo, avrei fatto lo stesso, un po per salvaguardare la mia privacy, e un po per rispetto della privacy di Sabrina. Non dimenchiamo che ci troviamo nel Meridione, con tutto il rispetto per i meridionali (detto da un siciliano), dove i rapporti prematrimoniali, anche tra fidanzati, fanno gridare allo scandalo, figurarsi quelli tra amici. Quindi sulla "riservatezza" di Ivano, non ci trovo niente di male, finchè è potuta durare.
Adesso, dopo che i loro messaggini sono stati messi in mostra a destra e a manca, ha dovuto confermare l'evidenza.
Con stima ed ammirazione per il lavoro da te svolto,
Luciano.

diego ha detto...

ma perchè non rispondere ad un interrogatorio su un omicidio dovrebbe essere motivo di elogio signor Tummiolo, giusto all'interno di una cosca mafiosa forse

Unknown ha detto...

Ciao Luciano.

Scusa ma credo che stavolta hai fatto leggermente confusione. Ivano non va paragonato al Parolisi, quella da paragonare a Parolisi è Sabrina, Ivano al massimo lo si può accostare all'amante romana del marito di Melania. E stando così le cose tu stai sostenendo che Sabrina ha fatto bene a tacere, a non spiattellare in pubblico la sua vita privata, e quella di Ivano, negli interrogatori precedenti al ritrovamento del corpo di Sarah.

Inoltre non è vero che Ivano stia ora dicendo la verità o che stia mettendo in piazza qualche verità sulla sua vita privata, ascolta l'intervista, insiste sugli stessi punti, amica e basta, aggiungendo solo che ha cambiato idea e non si fida più della ragazza.

Cerca di strappar lacrime, e questo ad otto mesi di distanza risulta strano, pare pilotato...
Ciao, Massimo

Sara ha detto...

è impossibile per me recuperare un commento che avevo postato qui nel blog, perchè risalente a parecchi mesi fa (forse novembre?) dove sollevavo grossi dubbi proprio sulle dichiarazioni televisive di ivano.
Si era già capito che sia Sabrina che Sara erano invaghite di lui, e che c'era stata una discussione animata al pub proprio la sera prima (peraltro taciuta dai diretti interessati!)
Ma in questo contesto "acceso", Ivano insisteva a ripetere che no, no, con sabrina non c'era proprio niente, lui non si era mai accorto, e con Sara, beh, era solo la simpatica e troppo piccola mascotte del gruppo.
insomma era evidentissimo che nascondevano qualcosa... che fossero particolari decisivi o meno ai fini dell'indagine volta ad appurare le cause della morte di Sarah, questo non spetta a noi dirlo:
ma come nel caso di Melania Rea, penso che sia gravissimo tacere, nascondere ed omettere particolari, a maggior ragione se si ha la coscienza pulita (nel senso che non si è assassini)!
non so se questo si possa giustificare con "la mentalità del sud"... mi sembrano ragionamenti assurdi.
Se poi è vero (non lo so) che durante le ricerche di Sarah, prima che fosse scoperto il cadavere, Sabrina e Ivano non si chiamavano più, e lui non ha mai provato a chiamare il cellulare della ragazzina scomparsa...!
Io non so chi ha ucciso questa ragazzina, non voglio dimostrare niente o convincere nessuno, davvero, non so cosa pensare.
Forse proprio per questo mi urta quando si devono fare le indagini sui fatti personali, invece che sugli omicidi.. quando sarebbe bastato dire tutto chiaramente, ovviamente agli inquirenti, non ai giornalisti, richiedendo espressamente la riservatezza. Magari sono un'ingenua.

Unknown ha detto...

Mi spiace Sara, è impossibile anche per me rintracciare il tuo commento perché al momento ce ne sono oltre 4000 in memoria. Inoltre è possibile che alcuni siano stati tolti da Google quando ha fatto manutenzione un mesetto fa. Ciao, Massimo

lori ha detto...

Buon giorno a tutti, ciao Massimo, scusa dove posso leggere questa notizia di Ivano , che si ritiene ingannato da Sabrina?

ciao
lori

manuby ha detto...

e' una storia pietosa...oltre il dispiacere per la morte di sara...mi disgusta il cafone di paese...ivano.raccontare cose intime ed umiliare una ragazza...grassa magra che sia.....forse lui nn si e' specchiato.l errore piu' grosso e' stato quello di ivano ...mettere gli occhi su sara....per me nn avrebbe tardato ad accoppiarsi con lei...ripeto che concetta doveva vegliare sulla figlia nn sbatterla da un parente all altro....nn aveva proprio regole quella bimba...troppo libera per la sua eta'......peccato.certo nn meritava di morire ...povera creatura...mah!a parte tutti a me concetta nn piace....e nemmeno quel brutto ceffo del fratello

lori ha detto...

Al di là delle intenzioni di Ivano, se sarah avesse trovato in famiglia l'affetto di cui aveva bisogno, l'allegria che ci si augura per un'adolescente,il calore degli affetti , non li avrebbe cercati in un'altra famiglia e forse le cose sarebbero andate diversamente..

lori

Unknown ha detto...

L'hai trovato lori? Se no c'è il link sotto l'articolo che ti porta direttamente al video. Ciao, Massimo

lori ha detto...

ok, grazie Massimo

lori

lori ha detto...

ho visto il video e sono rimasta senza parole...sottoscrivo interamente il tuo post; per mesi ha ridicolizzato sabrina davanti a tutta avetrana e a tutta l'italia, parlando di avances respinte nei suoi confronti e ora si scopre che non è cosi'..quanto agli sms se sabrina glieli mandava è perchè lui rispondeva..se avesse voluto tagliare doveva limitarsi a non rispondere.. proprio una brutta persona, basti pensare che si fa pagare gli articoli con la sua nuova ragazza, sfruttando una situazione verso la quale dovrebbe avere maggior rispetto!

lori

Michele M. ha detto...

Era Ivano innamorato di Sabrina non il contrario. In quegli smsm Sabrina lo ripete tante volte: "sei solo un amico". Ma forse Ivano temeva la gelosia della sua nuova fiamma di quel momento. Angela Cimino che per sua stessa ammissione conferma come detto dallo stesso Ivano, che lo spingeva a chiarire con Sabrina.
Ormai l' accusa si arrampica sugli specchi.

Luciano ha detto...

Scusa Massimo ma io non riesco a trovare nè il video nè il link.

Unknown ha detto...

Il link è la riga subito sotto l'ultima parola dell'articolo, dove è scritto Intervista Ivano. Sabrina mi ha ingannato. Schiaccia e vai sul video, attendi la pubblicità, è proprietà mediaset, ed arriva. Ciao Luciano, Masimo

Manlio Tummolo ha detto...

PER DIEGO
Non rispondere malgrado si stia (da innocenti o non responsabili, o in caso di lotta contro uno straniero oppure un tiranno) in galera, era da sempre considerato un atto di coraggio, e viltà la cosa contraria. Si può girare una frase come si vuole, ma il concetto che ho espresso è chiaro. Se qualcuno viene messo in carcere per un delitto che quasi certamente non ha commesso (e che non lo abbia commesso, lo si capisce proprio dal fatto di non confessare, malgrado questo comporti il vantaggio della liberazione e successivamente pene di gran lunga ridotte - cfr "patteggiamento"), e non confessa, egli è degno di ammirazione. Certamente, se avesse compiuto un delitto, il confessare spontaneamente (non su pressione altrui) è meritevole. Già l'antico Diritto romano riconosceva il principio del "Nemo tenetur se accusare", ovvero, "Nessuno è obbligato ad accusare se stesso", anche se ha commesso un qualche delitto. La non-confessione non può essere ritenuta un'aggravante del reato, mentre la confessione spontanea è considerata attenuante. Infine, calunniare se stesso, ovvero denunciarsi per un crimine non compiuto, è un reato nel nostro Codice (autocalunnia). Penso di essere stato chiaro, anche se qualcuno si ritiene acuto ed arguto.

Manlio Tummolo ha detto...

La stampa ci tiene ad informarci che Ivano non è "persona indagata" ma persona informata sui fatti. Formalmente sarà vero e non lo discuto. Probabilmente non lo avranno ancora iscritto le registro degli indagati. Ma ha una spada di Damocle sulla testa: iscriverlo non richiede tempi lunghi, se non dice quello che si vuole dica. Sostanzialmente è un indagato in quanto altrimenti non si presenterebbe con l'avvocato e non avrebbero preteso da lui il DNA, non è che lo chiedano ad ogni abitante, passante o turista di Avetrana. La richiesta del DNA è rivolta a chi potrebbe essere sospettato di aver fatto qualcosa. Riguardo poi alle solite storie dei messaggi, nessuna persona matura può impressionarsi per così poco: la relazione tra due giovani è sempre molto complessa. Una mia collega ad es., rimastami poi amica per quanto ci sentiamo poco, si innamorava di me, solo dopo aver bevuto almeno un bicchiere di vino; prima me ne diceva di tutti i colori. Tra questi alti e bassi siamo andati avanti sei mesi circa. A quel tempo non c'erano telefonini, poi ci vedevamo a scuola quasi ogni giorno, ma discussioni, litigi e riappacificazioni erano continue. Fare di tutta questa complessità di rapporti sentimentali un dramma, una causa di omicidio, quasi infanticidio, è non avere il senso del limite: la Corte di Cassazione lo ha detto chiaramente, e questo tentativo dei Santi Inquisitori tarantini di gonfiare il caso, malgrado il richiamo, dimostra che povera gente sia, arrampicatori maldestri di specchi, o piuttosto mosche che si sbattono a ripetizione contro le finestre perché la trasparenza non fa loro vedere il solido che si interpone.

diego ha detto...

Non rispondere malgrado si stia (da innocenti o non responsabili, o in caso di lotta contro uno straniero oppure un tiranno) in galera, era da sempre considerato un atto di coraggio, e viltà la cosa contraria.

Il medioevo è finito da un pezzo e non stiamo in guerra, viviamo in uno stato di diritto, la propria innocenza va dimostrata all'interno di un tribunale secondo i modi previsti dalla legge

che non lo abbia commesso, lo si capisce proprio dal fatto di non confessare

beh se dovessimo basarci su questo le carceri sarebbero vuote

e non confessa, egli è degno di ammirazione

no è degno di ammirazione chi ammette le proprie responsabilità se colpevole o se innocente affronta con dignità il processo difendendosi senza ricorrete a sotterfugi

Mimosa ha detto...

Scusate, che mi dite della "notizia" giornalistica frequentemente replicata che "Sabrina finora non ha confessato mai nulla ..., si dichiara sempre innocente...", quando non è mai più stata interrogata .... a CHI avrebbe dovuto "confessare"? Alla compagna di cella, messa lì "per caso" .... come solitamente vien fatto?

mercutio ha detto...

Il fatto che Ivano cerchi di mettere le distanze fra lui e l'ex "AMICA", trova la spiegazione nella paura, dello stesso, di trovarsi (invece già si trova) in una posizione scomoda, non già rispetto all'omicidio di Sarah, ma di fronte ad attenzioni non tutte benevoli, da parte della pubblica opinione, che non agevolano la sua esistenza in una cittadina dove tutti si conoscono, e di tutti si S..parla.
Il suo comportamento, che io sarei propenso a definire almeno sleale, nei confronti di Sabrina (colpevole o meno è un'altro discorso), dopo i rapporti di profonda amicizia, intercorsi fra loro.
Ma c'era da aspettarselo, se si considera il contesto culturale in seno al quale si è articolata tutta la tragedia.
Saluti cordiali, Mercutio

mabruk ha detto...

Questo Ivano proprio non mi piace ... a parte non è il gran figo che si crede di essere e poi quando parla mi da una sensazione di falsità e supponenza; è chiaro che non penso sia il colpevole materiale di questo delitto ma forse dovrebbe avere un atteggiamento più addolorato per tutto quello che è successo e farsi venire il dubbio che forse una responsabilità morale potrebbe avercela

Giacomo ha detto...

"Porta a porta di lunedì". Tutti a battersi il petto contro l'intervista della Cavo e dell'indecente imitazione dell'occultamento da parte del Misseri.
E intanto sullo sfondo andavano e riandavano, e riandavano ancora, proprio tali esecrate immagini, naturalmente con la scritta "Esclusiva di Matrix". Il che significa che la rai ha PAGATO Mediaset per avere quelle immagini, che ha poi ipocritamente attaccato.

"Porta a porta di martedì". Viene mandata in onda un'intervista di Misseri da parte di un'inviata Rai. In tale intervista Michele ripete le stesse IDENTICHE COSE che ha detto alla Cavo.

Vespa dunque, battuto sul tempo come giornalista, ha fatto una laida operazione di sciacallaggio, azzannando la Cavo e poi comportandosi come lei, con una settimana di ritardo!

Per non dire delle altre perle, come la presenza della Bruzzone, che naturalmente ha buttato le mani avanti per non cadere indietro, e la frase rivolta dallo stesso Vespa all'avvocato De Jaco: "Voi volete salvare Cosima e buttare a mare Sabrina", senza consentirgli di replicare.

Giacomo

lori ha detto...

Il gip Martino Rosati ha respinto ieri la richiesta dei difensori di Sabrina, Franco Coppi e Nicola Marseglia, di sequestro per un memoriale che Michele Misseri avrebbe scritto nei mesi di prigione ed in cui l'uomo racconterebbe dell'omicidio di Sarah.

http://www.nuovasocieta.it/cronaca/27283-sara-scazzi-cosima-e-sabrina-misseri-presto-libere.html

mai una volta che dicano di si

lori

Unknown ha detto...

Ciao Giacomo.
Ti sei dimenticato di dire che lunedì tutti erano concordi nel dire che era giunta l'ora di smetterla di fare "trasmissioni processo", e martedì puntualmente il Vespone l'ha fatta.

Ti sei dimenticato di dire che assieme alla Bruzzone c'era l'ex giudice Mautone, il Biscotti ed il Bollino (tutti di parte), che il neutrale alla fin fine è risultato essere solo il De Jaco.

Ti sei dimenticato di dire che ad ogni pausa successiva all'intervista di Valentina o la si derideva, chiedendosi come potesse dormire nella stessa casa di un assassino, o si cambiava completamente discorso.

Ti sei dimenticato di dire che hanno rovesciato la sentenza di cassazione, proclamando al pubblico che non tocca assolutamente punti convergenti nelle motivazioni del nuovo arresto di Sabrina Misseri, e che hanno sorvolato su quanto detto da Concetta, che povera donna è bombardata a destra e a sinistra ed ormai non sa più cosa pensare, che non crede al movente della gelosia.

Ti sei dimenticato di dire che è passata la notizia fasulla, in realtà nessuno l'ha corretta, dei 5000 messaggi in un mese, ed invece sono 4500 in quasi nove mesi, che equivalgono, in media, a 16 / 17 messaggi al giorno. Una cosa più che normale per chi si sta innamorando che mai nessuno ha sottolineato.

Ma altre ne ho dimenticate anch'io, ha voglia quante ne ho dimenticate!
Massimo

Unknown ha detto...

lori non è vero che il gip non dice mai sì... alla procura, agli avvocati di parte fino ad ora ha sempre detto sì... e vedrai che gli pagherà anche il viaggio in Germania se la figlia della Pisanò non si sbriga a tornare ad Avetrana. Ciao, Massimo

lori ha detto...

hai ragione massimo, purtroppo tutto questo mette ancora più a dura prova la mia fiducia nella giustizia

lori

Giacomo ha detto...

Massimo non me l'ero dimenticato. Avevo solo focalizzato il commento sulla scorrettezza che hanno commesso riguardo l'intervista della Cavo, prima criticata e poi pedissequamente ricopiata con una settimana di ritardo.
Per il resto condivido totalmente che le circostanze che hai elencato costituiscono gravissime manipolazioni.
Io mi chiedo: Vespa come mai è prono e steso a pelle di leopardo su posizioni colpevoliste destinate a crollare miseramente come un castello di carte?
Si comporta come se avesse qualche interesse personale nella vicenda..

Giacomo

Unknown ha detto...

Ha troppe puntate da riempire, troppi argomenti che non può seguire e quindi non ne sa proprio nulla. Si basa sui suoi ospiti e su quanto legge nei giornali maggiori e romani, vedi Messaggero (Nino Cirillo). Dovrebbe essere la redazione ad aiutarlo. Ma chi ha in redazione, dato che continuano ad invitare le stesse persone (e quando non si tratta di politica è la redazione che telefona per invitare), quali idee ha? Da quelle idee nasce il programma e si sviluppa, da quelle idee nascono i servizi da mandare in onda, tutto nasce da li ed il portiere Vespa su certi argomenti si adatta e, facci caso perché lo fa, più volte si fa domande durante anche a voce bassa.

Ciao Giacomo, Massimo

lori ha detto...

Ciao Massimo, stasera a pomeriggio cinque, per il caso Scazzi, erano presenti in studio Paolo Liguori e Ilaria Cavo..in collegamento da Avetrana la Cenci con Ivano Russo. Intervista melense e patetica della giornalista che Liguori ha commentato con un :" la cronista difende il pezzo di pane"
Sembrava che Liguori avesse letto il tuo post.. e cmq è stato molto critico nei confronti del ragazzo, che, a suo dire, non perde occasione per esporsi alle telecamere. Molto critica anche la Cavo che ha sottolineato la totale mancanza di sincerità del giovane a proposito di Sabrina.
Livida la Cenci.

ciao
lori

Claudia ha detto...

Il pezzo di pane lo difendono un pò tutti...La cavo ha sottolineato la non sincerità di ivano negli interrogatori ma si è dimenticata di dire che anche sabrina ha omesso di parlare del suo grande amore per Dio Ivano (ha negato in ogni modo la discussione del 25 agosto intercorsa con sarah confermata praticamente da tutti i presenti nella birreria 102.Saranno tutti bugiardi? Ha parzialmente ammesso qualche cosa solo quando ha capito che i teste erano stati già ascoltati e quindi non poteva più mentire. Addirittura in un sms ha definito mariangela una stronza che doveva andare a dire ai giornalisti che lei era innocente). Per cui se accusiamo di poca sincerità Ivano dovremmo imputare la poca trasparenza anche a sabrina. DUE PESI E DUE MISURE??E poi per quel che riguarda l'intervista di misseri solo una parola:PIETOSA

lori ha detto...

appunto claudia , è proprio ora di finirla con i due pesi e le due misure..finora si è sempre detto che che sabrina è il diavolo e ivano l'acqua santa..vediamo di riequilibrare le parti..tra l'altro sabrina ha nascosto il diario per lui, quindi, ma mentito per lui..quanto a quello che ha detto a mariangela, non ci trovo niente di starno..tra l'altro chi mi dice che sia priprio mariangela a ricordare male?
lori

lori ha detto...

ops: strano e peroprio
scusate

lori

Unknown ha detto...

Ciao Claudia.
D'accordo, anzi di più, con l'intervista, a volte scabrosa, che doveva avvenire in altri termini e modi, ma per il resto in questo blog le critiche a Sabrina Misseri per le sue bugie si sono sempre sprecate e commenti critici ce ne sono a migliaia, nessuno ha mai usato due pesi e due misure. I due pesi diversi si sarebbero usati se Ivano non fosse stato criticato per le sue di bugie lasciandogliele passare.

In questo caso il problema non è l'essere innocentisti o colpevolisti, non siamo tifosi che nel bene o nel male tengono sempre per la propria squadra, il problema di fondo non è neppure l'innocenza o la colpevolezza della ragazza o della madre, questo prima o poi verrà appurato dai giudici, il problema è chi tiene in carcere preventivamente le persone in attesa di trovare le prove.

E la giustizia farebbe il suo corso, forse in maniera migliore perché non pressata dai media, anche se la Misseri se ne stesse chiusa a casa sua a proprie spese e non in carcere a spese della collettività col rischio che, se in tribunale venisse riconosciuta innocente lo Stato, quindi ancora la collettività, le pagherebbe i danni per il tempo trascorso in una cella.

In Italia vige di solito un'altra regola perché, questo dice la legge, prima si trovano le prove e poi si va in galera. Ed in questo caso c'è una ragazza che può anche risultare antipatica e stronza ed essere bugiarda per quel che riguarda la sua vita privata, per quanto riguarda l'apparire, come lo è Ivano in egual maniera dato quanto ha dichiarato l'altro ieri nonostante i messaggini e gli interrogatori dicano l'esatto contrario, che da quasi otto mesi è in carcere per quanto ha dichiarato suo padre.

Dichiarazioni non solo non riscontrate ma ad oggi neppure credute tanto che per tenerla ancora in carcere la procura si è dovuta inventare un altro capo di imputazione.

Quindi Sabrina è bugiarda ed Ivano è bugiardo.

Anche Parolisi è un bugiardo ma ancora nessuno alla procura di Ascoli pensa di metterlo in cella. Si cercano le prove ed i riscontri, se lui risulterà colpevole prima o poi in galera ci andrà. Se fosse stato a Taranto pensi avrebbe ricevuto lo stesso trattamento?

Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Povero Diego, Lei ha evidentemente bisogno di cure urgenti. Apra intanto la Costituzione, le leggi internazionali, e il Codice di Procedura Penale, e indaghi quelli che sono i diritti dell'indagato/imputato, tra i quali anche quello di non confessare, ancor meno confessare ciò che non ha commesso. E' proprio da medioevo, o peggio da inquisizione secentesca, tenere in galera la gente solo perchè confessi. Mi pare che quella ragazza, stando chiusa da mesi in galera senza scioperi della fame e senza far atti di ribellione, di cui nessuna Amnesty International si cura, dimostra di aver molto senso di responsabilità, altrimenti avrebbe ammesso di esser stata lei col gioco del "cavalluccio", come secondo i suggerimenti dell'incidente probatorio, ne sarebbe uscita con un delito colposo, e non doloso, con ponti d'oro e i complimenti degli sgherri che la tengono chiusa, e probabilmente sarebbe a casa sua. Per il resto Lei non sa quello che dice e vuol fare il moralista a spese altrui: vorremmo vedere lei ed altri in carcere per un'accusa, vera o falsa che sia, e il conseguente comportamento. E' assai facile parlare male degli altri, mascherato come al solito dai vostri nick-names, con cui vi illudete di nascondervi. E vorrò vedervi quando dovrete pagare un caro prezzo per le vostre continue diffamazioni.

Manlio Tummolo ha detto...

Oggi la "Gazzetta del Mezzogiorno" è uscita con un molto divertente, anche se ossimorico, articolo a firma di "Tonio Tondo" (se non erro: dimentico facilmente i nomi), a proposito di Mariangela Spagnoletti e di Ivano Russo. La cosa giunge a livelli di spassosità, non so quanti di voi l'abbiano letto. C'è un confronto fra i due, ma è interessante notare che hanno il medesimo avvocato (dice il giornalista), ovvero Tarantino che si occupa anche di teatro: infatti la situazione è puramente teatrale. Si sottolinea che la prima è testimone prediletta della Procura (ancor più del sognatore), il secondo è più incerto ed ambiguo. Punta dell'iceberg delle menzogne procuratorie e giornalistiche: testimoni e persone informate dei fatti non hanno bisogno dell'avvocato, e ancor meno di un avvocato regista teatrale. Perché i due si sono rivolti al medesimo avvocato e perché sentono il bisogno di un avvocato? La conclusione del gazzettiere è che ambedue, essendo disoccupati, hanno diritto ad esser aiutati (solo loro ? e tutti gli altri giovani del sud ?). Ma perché non dà loro un posto la Procura o la "Gazzetta del Mezzogiorno" ? Mah... Interessante poi la sottolineatura della memoria di ferro della signorina Spagnoletti (della quale, chissà perché, nessuno sottolinea che è anche più grassa di Sabrina...), la quale in un TG 1 RAI della sera, mi pare in novembre, aveva dimostrato tale ferrea memoria, leggendo una sua relazione alla Procura, con tutti i dati voluti o suggeriti, probabilmente dai procuratori. Di qui la sua ferrea memoria di ogni istante. Peccato che, precisione o no, dire che una persona è agitata non è certo dimostrarne la colpevolezza nell'omicidio. Li vedremo in Tribunale, questi signori, ma mi auguro non a Taranto tra gente bramosa di sangue e di vendetta, ma in una sede libera da pregiudizi e fisicamente abbastanza lontana.

lori ha detto...

ops mi ero espressa male ma credo che si sia capito..volevo dire

"tra l'altro chi mi dice che non sia proprio mariangela a ricordare male?

lori

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo,
guardando ieri l'intervista del Misseri, effettuata dall'inviata di Porta a Porta, ho notato una dichiarazione che mi ha lasciato dei dubbi. La contraddizione riguarda il momento in cui viene spogliata Sarah.
Lui ha sempre affermato di averla spogliata sotto il fico e di averla poi ricaricata in auto e portata al pozzo.
Ieri sera invece ha detto di averla spogliata davanti al pozzo prima di farle fare il segno della croce e inserirla a testa in giù.
A mio avviso non è cosa da poco conto, non si tratta di un cambio di versione riguardo le responsabilità, ma di una sequenza di fatti che non c'è assolutamente motivo di modificare.
Perchè allora questa contraddizione? Non credo che un particolare così importante possa essere confuso o scordato, come può essere successo riguardo al calcio ricevuto, che poteva essere invece stato uno schiaffio.
Inoltre vorrei sapere anche cosa ne pensi riguardo la cosa che ha detto l'avvocato di Concetta, lui dice che Sabrina ha sempre sostenuto che mentre faceva la telefonata a Sarah, vede il padre sulla rampa.
Al contrario il Misseri sostiene che quando il telefono squilla, lui sta uccidendo Sarah e questo cade in terra aprendosi, ragione per cui non può vederlo Sabrina.
In ultimo dice di aver calato il corpo a testa in giù, è stata sempre questa la sua versione?
Grazie Sira

Marco ha detto...

Per quanto riguarda la differenza tra la versione di Misseri e quella della figlia, che ha sostenuto di aver fatto la prima telefonata, quando il telefono inizialmente squillava, mentre saliva in macchina e vedeva il padre praticamente in strada (circostanza smentita anche dall'amica), ne avevamo già parlato e ipotizzammo una possibile confusione nei tempi, probabilmente dovuta alle svariate volte che passarono davanti all'abitazione quel pomeriggio. Quindi potrebbe averlo visto la seconda volta, e magari proprio in quel momento provava a chiamare nuovamente (sarebbe interessante verificare dai tabulati se risultano altri suoi tentativi di chiamata a Sarah in quel determinato lasso di tempo). Certo, non si spiega l'insistenza di Sabrina (o almeno, io non riesco a spiegarmela), ma allo stesso tempo è anche difficile credere che l'omicidio in pratica si stesse compiendo mentre le due ragazze erano ancora davanti al garage e si accingevano a recarsi a casa di Sarah (è anche vero che questa versione, quella di Misseri, tra le due è l'unica che si adatta al fatto che ad un certo punto il cellulare smette di squillare). Io in realtà avevo sempre considerato credibile, su questo specifico punto, la versione di Misseri data nell'incidente probatorio: lui ad un certo punto sente il rumore del cellulare che vibra sul cemento e quindi fa più rumore (e proprio questo particolare fa riflettere), lo prende in mano e si stacca la batteria.

Anonimo ha detto...

Eh mimosa mimosa che lamenti la mancanza di ascolto da parte dei giudici della indiziata di omicidio, lasciando intendere che nn gli è stata data la possibilita' di proferire verbo. Eh mimosa mimosa dimentichi che all'audizione recente è andata avvalendosi della facolta' di nn rispondere mimosa mimosa! Ahi
Germana

lori ha detto...

e chi ha detto che sabrina non parlerà? Lo farà in presenza del suo avvocato; in un contesto del genere dove i sogni si confondono con la realtà, io direi che un minimo di tutela è perlomeno doverosa

lori

lori ha detto...

e cmq è innegabile che fino a questo momento non ha avuto alcuna possibilità di essere sentita dai magistrati e sono passati circa sette mesi dal momento in cui è stata arrestata..e ripeto ben sette mesi, non un giorno

lori

Manlio Tummolo ha detto...

Veramente i magistrati non vogliono ascoltare proprio nessuno, se non quelli che fanno comodo. Basti vedere la metodologia usata nell'incidente probatorio. In realtà essi vorrebbero solo una cosa: ascoltare Sabrina che dica: "Sono stata io l'assassina di Sarah, l'ho uccisa per una grave forma di gelosia, sono isterica e pazza, una vera criminale. Ma conto sulla clemenza della Corte". Queste sono le confessioni o "autocritiche" che i santi inquisitori di Taranto vorrebbero, sullo stile dei processi staliniani (per conoscerne la tecnica è bene leggere "Buio a Mezzogiorno" di Arthur Koestner). Una volta ammesso questo, essi, sempre tanto buoni e clementi, la terrebbero in galera un certo tempo, poi per buona condotta, pentimento ed altro, la rimanderebbero a casa. A differenza dell'età staliniana o di quella del Seicento, essi - veramente generosi - non condannano mai a morte, anzi liberano i criminali prima possibile. Faticare poco: questo è il principio di tutto, quindi se un imputato confessa, recita un "mea culpa", lo si perdona e lo si premia. La legislazione penale, naturalmente, facilita queste procedure, grazie all'umanitarismo faticosamente conquistato nel mondo occidentale in questi ultimi secoli.
Ci si ricorderà che era circolata la notizia, poi risultata falsa anche se dipinta alla maniera giornalistica come una ritrattazione, della richiesta di Sabrina di essere interrogata "per ragioni di giustizia" (formula farisaica, per dire ragioni investigative, giudiziarie: la "Giustizia" qui c'entra molto poco). Si voleva sollecitare la giovane a confessare: "Dài, dài ragazza, dimostra dignità e senso di responsabilità, dicci che sei tu l'assassina, che così chiudiamo presto la faccenda, poi ben ti premieremo con sconti di pena, condoni e perdoni...".

Unknown ha detto...

Ciao Sira.
Non c'è alcuna contraddizione, da sempre ha detto di averla spogliata sotto l'albero di fico, anche quanto ha parlato di vilipendio di cadavere, di averla poi rivestita, portata al pozzo e risogliata.

Le testimonianze sulle prime telefonate sono apparse confuse già dai primi interrogatori, nei giorni successivi alla scomparsa quando ancora non si sapeva della morte. Dopo la scoperta del cadavere e la confessione ai più è parso che con le sue parole la ragazza volesse difendere il padre dicendo di averlo visto mentre il cellulare squillava, proprio per non farlo pensare coinvolto con la scomparsa.

E probabilmente è vero. Forse ha raccontato una menzogna, come fatto quando parlava di Ivano, per salvaguardare "l'apparenza" della famiglia di fronte al paese.

Ma è questo uno dei punti focali che, letto al contrario (come si dovrebbe fare usualmente in ogni indagine dove ogni testimonianza la si deve rivoltare per capire quanta importanza può avere), dimostra la sua estraneità.

Se dopo la scomparsa Sabrina Misseri si era premunita di salvaguardare la sua famiglia da dicerie di paese dicendo che la madre non era in casa e che il padre lo vedeva mentre il telefono della cugina squillava, occorre pensare, viste le contraddizioni, che fra i due non vi fosse alcun accordo, in caso contrario le testimonianze combacerebbero alla perfezione.

E se non vi è stato alcun accordo significa che quanto ha fatto l'uno, o l'una, non era a conoscenza dall'altra o dell'altro.

Quindi il fatto che sia stato il Misseri ad occultare il cadavere, e parrebbe un punto sicuro in quanto il modo di legarla e di calarla lo ha sempre ripetuto in maniera uguale (e questo risponde all'altra tua domanda), ci da la quasi certezza che la figlia di questo macabro occultameno non fosse a conoscenza perché in caso contrario le versioni non avrebbero differito di una virgola.

Un mese dovrebbe bastare per accordarsi su quanto dire e fare nell'eventualità che.

Ma altri dati ci portano su questa strada, riguardano il cellulare di Sarah. Se è vero che l'ha uccisa Sabrina, e che con quel telefonino si è creata un alibi, per quale motivo si trovava fra le mani di suo padre? E soprattutto, per quale motivo non togliere la batteria prima di portare il corpo in garage?

Se si vuol far pensare ad una sparizione, e si è tanto abili nel crearsi un alibi del genere, si deve anche pensare che una ragazza, se rapita, non resti in paese ma venga portata subito lontano. Motivo per cui il cellulare si deve allontanare insieme a lei. Quindi, al massimo nei cinque minuti dopo lo squillo di conferma, deve spegnersi altrimenti chi indaga capisce che non c'è stato allontanamento.

E non si può pensare che una persona sia un'abile depistatrice a fasi alterne. O lo è o non lo è.

Quindi se lo è mancano dei tasselli importanti che lo confermino, se non lo è il suo alibi è di ferro. Sempre a mio modo di vedere.

Massimo

Giacomo ha detto...

L'udienza del Riesame, per rivedere l'ordinanza annullata dalla Cassazione, è stata spostata da oggi al 30 giugno, su richiesta della procura.
La procura è alla frutta. Non sapendo che fare, "perde" delle carte e chiede termini (21 giorni!) per fare le fotocopie. Naturalmente il tribunale concede i termini, anche se le carte sono state "perse" dalla parte che aveva interesse a "perderle".
Ma sì! Che volete che siano 21 giorni per una ragazza di 22 anni ristretta in carcere da otto mesi, senza che le indagini siano riuscite a trovare uno straccio d'indizio a sostegno dell'accusa di omicidio e dopo che la Cassazione ha fatto chiaramente intendere che l'indagata deve aspettare il processo fuori dal carcere.
La procura non vuole rassegnarsi ad una bruciante sconfitta!
Vediamo che cosa escogiterà in vista del trenta giugno. Forse chiederà altri termini per consultare qualche sensitivo sul significato di certi sogni...floreali.

Giacomo

Unknown ha detto...

Ci sto scrivendo un articolo su questo nuovo gioco di prestigio, Giacomo. Se i bimbi non mi interrompono un'ora e lo inserisco. Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Piccolo "errata corrige": per l'esattezza il cognome dello scrittore anglo-ungherese, è "KOESTLER", non "Koestner".

Anonimo ha detto...

La vostra non è una semplice critica (gioco di prestigio appare un'espressione sarcastica utilizzata per non dire ciò che effettivamente pensate e cioè che la Procura abbia commesso qualche frode o giù di lì) perchè in un certo senso state dicendo che i pm pongono in essere comportamenti vietati dalla legge e questa a casa mia si chiama calunnia.Adesso oltre a non esserci le prove secondo voi non ci sono neanche indizi... siete certi di aver letto proprio l'ordinanza del gip Rosati perchè mi sta venendo qualche dubbio?? Altrimenti devo pensare che siate tutti amici di sabrina e allora la ratio delle vostre esternazioni avrebbe un senso... ALESSIO

Manlio Tummolo ha detto...

E' difficile essere "amici" di qualcuno stando a centinaia di km di distanza. Personalmente, non ho mai saputo dell'esistenza di Sabrina Misseri prima del 26 agosto 2010. Ciò che conosco, e che i vari intervenuti in questo Forum rilevano, è che un caso come questo è stato trattato partendo da pregiudizi. Il GIP Rosati non fa che ripetere, moliplicando a 90 le pagine, le solite storie di amorazzi che già erano state esposte precedentemente, e giustamente dichiarate "risibili" dalla Suprema Corte di Cassazione. Ora ritenere che un GIP periferico, di una sede secondaria (non dimentichiamo che Taranto dipende giudiziariamente da Lecce) sia più dotato dalla Dea Dike di quanto non sia il collegio di una sezione di Cassazione, è alquanto ingenuo e pregiudiziale. Dunque, si può rivoltare l'obiezione: non sarà che voi siete "nemici personali" di Sabrina, della madre e della sorella, che vorreste tutte in galera o magari impiccate per i piedi, come aveva scritto uno nei primi mesi della storia sul "Nuovo Quotidiano di Puglia"? Errare è umano, ma perseverare nell'errore, nel peccato o nel reato, è diabolico. Qui, evidentemente il GIP e i suoi colleghi di Procura perseverano: dunque...

alessio ha detto...

Adesso solo perchè un giudice opera in una sede periferica è necessariamente un idiota e i giudici romani per il solo fatto di appartenere alla corte di cassazione sono dei "cervelloni"...Queste distinzioni le trovo oltre che offensive anche fuori luogo. Anche i giudici della cassazione saranno stati giudici periferici e allora cosa significa che prima erano degli incompetenti e ora mostri sacri di bravura?? Poi con tutto il rispetto della corte spesso mi capita di confrontarmi con i principi sanciti dalla cassazione e mi creda che non poche volte il significato delle leggi è stato distorto e stravolto.. Per cui tutti questi paragoni tra centro e periferia valgono poco perchè vorrei augurarmi che la capacità di valutazione e di giudizio prescindano dal luogo in cui un giudice presta il proprio servizio. Anche clementina forleo è gip di provincia, anche de magistris è stato pm di provincia eppure non mi sono mai parsi poco preparati. Immagino però che abbiate da ridire anche su di loro!!

FE84 ha detto...

Ho appena terminato una analitica lettura della decisione o ordinanza che dir si voglia della Cassazione e onestamente definire la stessa corte dea dike mi pare un tantino azzardato. Ma per rendere meglio l'idea vi fornisco alcuni riferimenti testuali perchè secondo il mio umilissimo parere forse non l'avete letta così attentamente come dite. A meno che pur avendola letta non abbiate notato i molteplici errori grossolani e macroscopici che a dea dike non si concedono e non si perdonano.

A parte una correzione a mano al rigo 29 di pag.4 segnalo altre chicche che la corte ci ha riservato.
Pag.5 rigo 15. Si fa riferimento ai momenti in cui sarah sarebbe andata con il padre a fare delle spese. Ebbene la corte confonde la vittima con la ricorrente.

Pag 5 rigo 11. Al teste petarra antonio viene cambiato il cognome in petrarca. Forse stavano traendo ispirazione per la motivazione e hanno scomodato anche petrarca.

Pag 5 rigo 17-18. In queste battute si parla del tentativo di cosima e della adorata sabrina di far dire a donato massari e sua figlia francesca di aver notato un furgone bianco anzichè l'opel astra. Ebbene non è affatto così. Il furgone in questione di cui cosima parlò con il signor massari era di colore blu come riferito dallo stesso e da sua figlia.

Pag.6. Si afferma che misseri rilasciò la prima confessione il 6ottobre 2010 alla polizia. Misseri con la polizia non ha mai parlato poichè i magistrati sono sempre stati affiancati dai carabinieri.

Pag. 10 rigo 1 tutto il periodo. Si afferma che la lite tra sarah e sabrina non è mai avvenuta perchè sarah era felice di andare al mare. La lite è stata confermata da tutti i presenti: Stefania de Luca e la sua amica Imma, mariangela, il gestore della birreria michele e ancor di più il diario di sarah in cui la lite è riportata. La stessa pisanò riferisce di una sarah provata e triste la mattina del 26.

Poi c'è un punto e perdonatemi ma non ricordo il rigo in cui la corte scrive che sabrina in quei minuti in cui si sarebbe presumibilmente consumato l'omicidio doveva raggiungere mariangela. Dove la doveva raggiungere? Semmai è il contrario infatti era Sabrina che attendeva che mariangela la raggiungesse.

Dunque signori miei se questa è dea dike ben venga un gip di provincia!! E peggio dei dieci motivi che tanto avete criticato

Giacomo ha detto...

FE84.
La maggior parte sono errori editoriali (ad es, Petrarca invece di Petarra è un classico errore dovuto alla correzione automatica operata dal software del computer), che non incidono sulla sostanza delle considerazioni di diritto a base della sentenza della Cassazione.
Ad ogni modo, funziona così: quando c'è difformità di opinione su un provvedimento, prevale l'opinione della Cassazione.
E' la Cassazione che ha il potere di "cassare" i provvedimenti del Riesame e non viceversa.
Quando il Gip sarà promosso magistrato di Cassazione, allora la sua opinione prevarrà sul Gip di turno.

Giacomo

fe84 ha detto...

Giacomo volendo sorvolare su petarra e petrarca ci sono però anche errori di ordine sostanziale rispetto a come sono andati i fatti (vedi la lite del 25 che la corte considera mai avvenuta e la storia del furgone blu e via dicendo). Ho come l'impressione che gli atti non siano stati letti approfonditamente perchè era già tutto previsto e non dico il perchè... E comunque non è così scontato che il riesame rimetterà in libertà sabrina uniformandosi alla cassazione soprattutto in virtù dell'ultima ordinanza di custodia cautelare... Chiaramente resta la mia opinione personale...

Marco ha detto...

fe84, guarda che fino a pagina 10 la Corte di Cassazione si limita a fare un veloce riepilogo delle argomentazioni del tribunale e della difesa, quindi quando parla di "lite mai avvenuta", tra l'altro riferendosi al giorno stesso dell'omicidio e non alla sera prima (lo si deduce dal fatto che si parli di "lite degenerata in omicidio"), si riferisce ad una argomentazione difensiva, evidentemente poi ritenuta plausibile sulla base del materiale prodotto dalla difesa, che noi non conosciamo. Le considerazioni della Corte partono appunto da pagina 10, "Considerato in diritto". La sostanza del provvedimento sta tutta lì.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Alessio,
a parte l'intelligenza che è una qualità che non c'entra col grado, resta il fatto che vi è un rapporto gerarchico tra sede periferica e sede centrale. Non è questione di intelligenza, ma di competenza. Vogliamo rendercene conto oppure per voler avere sempre ragione, diremo che è più intelligente il giudice di provincia che il Giudice di Roma o di Strasburgo ? Se anche fosse, varrebbe sempre di più il parere del giudice centrale. Sarebbe meglio evitare discussioni vuote solo per far vedere che si sa rispondere alle obiezioni: è qualcosa che la gente sta apprendendo negli spettacolini televisivi, assai diseducativi, e che imita, in una povera caricatura dell'antica sofistica.

alessio ha detto...

Caro Manlio Tummolo Lei si cela dietro espressiomni filosofiche e tante belle parole che hanno il sapore dell'ipocrisia e del moralismo bacchettone. Sa che cosa le dico?? Me ne frego dello stato di diritto e della presunzione di innocenza e via dicendo. Io appartengo alla categoria dei comuni mortali e sono francamente stufo di assistere alle uccisioni barbare di bambine innocenti. Per cui, per quanto mi riguarda, sabrina misseri può marcire in carcere fin da ora. Giusto per farle un esempio di come il nostro sia uno stato di diritto garantista solo per gli imputati e mai per le vittime: le sembra normale che in un paese civile una psicopatica come erika de nardo (delitto di novi ligure premeditato in cui la giovane uccise la madre e il fratello con 96 coltellate)tra meno di un anno lascerà il carcere? Le sembra normale che la stessa abbia scontato circa 10 anni o giù di lì per aver premeditato un delitto così brutale? Io mi sono già risposto di no e credo che la pensino come me altre milioni di persone vuote e sterili (secondo il suo punto di vista ovviamente). Anche la mamma di elisa claps si è sfogata in un'itervista dicendo che vorrebbe che danilo restivo venisse torturato nella pubblica piazza per come ha ridotto elisa. Avrebbe il coraggio di dirle guardandola negli occhi "lei è una persona vuota e incivile"? Le mie obiezioni saranno anche vuote ma mi creda l'ipocrisia di molti benpensanti è molto molto peggio...

Giacomo ha detto...

Eh no, caro amico Alessio!
Sono due facce di una stessa medaglia, che si chiama inefficienza della giustizia. Da una parte si premiano colpevoli acclarati come Erika, o si evita patentemente di accertare i colpevoli come Restivo, riguardo al quale dai magistrati fu negata alla polizia il sequestro degli abiti macchiati di sangue. Dall'altra parte ci si accanisce contro una ragazza indifesa, gettandola in pasto all'opinione pubblica perché la sbranino senza uno straccio di prova. Il colpevole c'è, fu trovato otto mesi fa: si chiama Michele Misseri. L'hanno messo in libertà.
L'opinione pubblica sta facendo i capricci. No, Michelino no, è tanto bravo onesto lavoratore! Ha detto dove aveva messo a marcire il corpo della povera nipotina per quaranta giorni, prima però le ha fatto il segno della croce perché non era battezzata.
Sabrina, lei sì, quella svergognata che se la faceva con il bellimbusto del paese! La mamma, poi! e, se non la smette di rilasciare interviste, che mettano dentro pure Valentina: tutte e tre così grasse matrone arpie e sfruttatrici. Le prove? Dettaglio insignificante. Che bisogno c'è? Tanto la campagna mediatica condotta dai giornalisti in nome della dea Audience ha ormai convinto tutti di aver visto Sabrina e Cosima che uccidevano Sarah. Che la difesa non intralci il corso della giustizia! Che la Cassazione non la ostacoli!

Ma è così sicuro che quanto sta succedendo agli altri non possa succedere anche a lei: di trovarsi coinvolto in una avvenimento delittuoso in cui non c'entra né per uscio, né per finestra?
Ha visto a Brembate? Hanno cacciato i giornalisti (più propriamente, giornalai) a calci nel sedere e forse acchiapperanno l'assassino, se sono vere le ultime notizie.

I garantisti sarebbero i benpensanti ipocriti? Quale vero pensiero vorrebbero nascondere, scusi? Ma è sicuro di non essere lei il classico ben pensante?
Noi viviamo in uno stato di diritto.
Il diritto è salvaguardia del vivere civile di ciascuno di noi e quindi anche di lei.
Non bisogna confondere ansia di giustizia e voglia di giustizia sommaria, che maschera da una parte l'inefficienza delle istituzioni e dall'altra l'intolleranza della popolazione!
Penso che lei abbia simpatizzato molto con la piccola ma rumorosa folla di sfaccendati, che si è resa protagonista di quello spettacolo sgangherato ed osceno andato in onda in occasione dell'arresto di Cosima Misseri.

Quello che lascia perplessi è che lei dimostra un buon grado d'istruzione, quindi dovrebbe essere scevro da preconcetti e schematismi.
Ma se lasciamo che prevalga il pregiudzio sulla ragione...


Giacomo

alessio ha detto...

giacomo, Sabrina misseri tutto è tranne che indifesa, l'unica indifesa in tutta questa storia era sarah... Io non ho preconcetti e pregiudizi semplicemente valuto il materiale diversamente da come lo valuta lei... per me quelli raccolti sono gravi indizi di reità... quindi è inutile proseguire in questo botta e risposta. Lei ha le sue idee e io ho le mie. Però vorrei che mi rispondesse ad una domanda. Accogliamo pure il principio d'innocenza per sabrina perchè non accoglierlo anche per misseri?? Io sarò colpevolista con sabrina ma voi lo siete con il padre!! Voglio dire non è che la confessione necessariamente significa colpevolezza (non a caso non costituisce piena prova vedi anche il reato di autocalunnia)perchè misseri poteva sapere dove si trovava il corpo magari solo per averlo soppresso. Non trova?Poi per quanto riguarda brembate se troveranno l'assassino non è certo perchè in procura ci siano delle menti eccelse ma perchè l'assassino ha lasciato il suo dna... Tra l'altro in casa misseri è curioso che neanche una traccia appartenente a sarah che la frequentava sia stata trovata! Hanno fatto le pulizie a fondo evidentemente...

Giacomo ha detto...

Alessio.
Beh, ammetterà che uno che dice: "ho strangolato la mia nipotina, ne ho denudato il cadavere, l'ho violato, l'ho messo a marcire nel pozzo di contrada Mosca ed ho tenuto per me questo atroce segreto per quaranta giorni, mentre attorno a me tutti si disperavano", qualche sospetto lo suscita, specie se poi il corpo è effettivamente nel pozzo! Lei che ne dice? Certo anche Michele Misseri ha diritto ad una difesa. Ha ucciso veramente? Se sì, perché l'ha fatto? Quando ho scritto:"Il colpevole c'è, lo hanno trovato otto mesi fa" per brevità ho omesso di far precedere la parola colpevole dall'aggettivo presunto.
Se l'avessero rinviato a giudizio, non condannato si badi bene, semplicemente rinviato a giudizio, otto mesi fa, non crede che il dibattimento che ne sarebbe seguito ALLA LUCE DEL SOLE, con parità fra le ragioni dell'accusa e quelle della difesa avrebbe consentito a tutti di farsi un'idea quanto più possibile chiara della verità, almeno quella processuale? Da allora siamo già con otto mesi di ritardo e chissà quanti ancora ne passeranno prima che terminino le indagini preliminari. Preliminari, capisce? Cioè quelle che servono a proporre un quadro indiziario sufficientemente completo per un processo(era completo al 99%, disse il 6 ottobre scorso il capo della procura, appunto otto mesi fa).
Qui i magistrati di Taranto si stanno arrogando il diritto di fare un vero e proprio processo, di emettere provvedimenti che hanno il sapore di condanne definitive e che comunque la gente come lei prende per tali.

Quando mi riferisco a Brembate, non è certo per stabilire chi è intelligente e chi no, ma semplicemente per indicare chi secondo me usa la metodologia più adeguata e chi no.

Per quanto riguarda le tracce di Sarah non trovate in casa Misseri, le hanno veramente cercate, visto che queste non dimostrerebbero niente? Che dovevano fare le donne di casa Misseri, lasciare che l'appartamento andasse in malora in attesa dei comodi degl'inquirenti? E perché questi ultimi non hanno sequestrato tutto e subito?

Per concludere, anch'io sono d'accordo che è inutile continuare all'infinito questo confronto, perché penso che ormai le nostre rispettive posizioni siano sufficientemente chiare.
Solo che lei mi aveva posto una domanda ed io ho risposto.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Alessio,
difendere la procedura non è moralismo bacchettone, e neppure, se vogliamo, atteggiamento "filosofico", capiterà anche a Lei, non tema, nella Sua futura lunga vita, subìre un'accusa ingiusta. Non serve la galera, basta una multa data e ricevuta senza motivo. In sede scientifica, solo utilizzando metodologie precise, in medicina protocolli sempre uguali, con regole identiche, i risultati possono essere paragonabili ed apprezzabili. Come giustamente è stato osservato all'estero, qui da noi si mandano in galera le persone giuridicamente ancora innocenti, ma si premiano le colpevoli. Erika, a cui Lei con scarsa intelligenza, fa riferimento al momento dei fatti era minorenne, e questo la qualifica allora, al momento del delitto, non pienamente in grado di intendere e di volere. Altre persone, viceversa, adulte e non confesse, hanno ricevuto punizioni durevoli. Mandare in galera anticipatamente persone di cui non conosciamo l'esatta responasbilità in nome di altri delitti e per semplice spirito di vendetta, non è certo un buon metodo per la giustizia, che non ripaga per nulla la vita di bambini e ragazzini barbaramente uccisi. Se il mio è "bacchettonismo", ne sono ben lieto: non sono i termini che mi spaventano. Ciò che mi spaventa sono gli infimi livelli della coscienza e cosapevolezza costituzionali in questo popolo, pur a chiacchiere tanto tollerante ed aperto. Lo dico apertamente: i vari personaggi, che vogliono barbariche vendette, hanno bisogno di drastiche cure, sono veramente pericolosi per la sicurezza altrui, capaci di ammazzare qualcuno solo perché lo "credono" colpevole. Cose indecenti !

Manlio Tummolo ha detto...

Il bello è che, parlando di competenza dei giudici di Cassazione, vengo "tacciato" di linguaggio filosofico, mentre è soltanto giuridico, anche comunemente giuridico. I Giudici di Cassazione hanno una competenza ed una giurisdizione ben più ampie, competenza perché hanno una carriera ben più lunga, ma anche hanno titoli maggiori. Non ogni giudice di periferia diventa automaticamente magistrato di Cassazione. Hanno una giurisdizione territoriale ben più ampia, perché si estende all'intero territorio nazionale. Non è un caso che anche gli avvocati, per patrocinare in Cassazione, debbano avere maggiore preparazione ed una carriera almeno decennale. Evidentemente, perché discutere in Cassazione è, proprio perché più formale, più difficile che farlo in un tribunaletto o presso il Giudice di Pace. Tutto ciò, ovviamente, non significa discutere di "intelligenza" (nessuno applica tests del quoziente intellettivo ai magistrati), ma di preparazione professionale, di esperienza professionale, di maggior capacità di addentrarsi nelle vicende formali (essenziali nel Diritto) sia del metodo, sia dell'impostazione logica, sia nei riferimenti di legge. Ed infatti la logica, nel caso del delitto di Avetrana, difetta atrocemente nel procedimento investigativo in corso a Taranto: risposte estorte, domande retoriche, pettegolezzi di comari/maschi e comari/femmine, sogni di fiorai a 40 gradi di temperatura, messaggini, tabulati telefonici, e poi si pretende che una Cosima Misseri, tanto brava nel cancellare macchie, però non abbia saputo farlo proprio all'ingresso dell'ambiente dove forse è avvenuto il delitto, o portato il corpo di Sarah. Ma come potrebbe la Cassazione, salvo screditarsi del tutto all'estero, prendere per buone queste motivazioni appunto RISIBILI. Insomma, l'assenza di prove diventerebbe PROVA di un delitto e capacità da slogans di detergente ("con Flik & Flok Cosima cancella ogni macchia, anche le più resistenti, anche quelle visibili al Luminol ! Compratelo subito, assassini casalinghi !").

alessio ha detto...

PER MANLIO TUMMOLO
Con scarsa intelligenza le faccio notare che erika al momento del delitto aveva 17 anni quindi non era proprio incapace di comprendere il significato e la gravità dell'atto commesso. Quindi per quanto mi riguarda la non punibilità del minore andrebbe rimodulata. Diciamo che intorno ai 16 anni per me il minore dal punto di vista psichico potrebbe equipararsi ad un soggetto maggiorenne (infatti dai 17 ai 18 anni il lasso di tempo è talmente breve che la psicologia di un soggetto non può subire grossi mutamenti).Anzi le dirò di più: perchè non anticipare la maggiore età al raggiungimento dei sedici anni? Non a caso l'art. 84 del codice civile stabilisce la possibilità per il minore infrasedicenne di emanciparsi contraendo matrimonio, previa valutazione da parte del giudice tutelare della sua idoneità psico-fisica. Sintomo del fatto che un soggetto di 16 anni non è cosi "incapace" di comprendere gli atti posti in essere...Chiaramente tutto questo discorso sulla minore età esula dal caso scazzi. Ho ritenuto di risponderle perchè lei mi ha definito scarsamente intelligente. Dare del moralista non è offensivo, lei invece mi ha offeso.

Per MASSIMO:dovresti riprendere tutti i commentatori che offendono non soltanto alcuni...

Unknown ha detto...

Mi scuso con Alessio ma sono entrato nel blog quando già entrambi i commenti erano postati. Se fossi potuto entrare prima avrei tolto la parte riguardante la scarsa intelligenza. Dato che la risposta ormai c'è stata chiedo a Manlio di voler intervenire e scusarsi per parole che usualmente non gli appartengono. Massimo

alessio ha detto...

Massimo ti ringrazio.

Manlio Tummolo ha detto...

Prati carissimo, proprio in questa sede mi è stato dato da un certo "Diego" del detentore di mentalità da cosca mafiosa, perché sostengo, stante la legge, che non vi sia obbligo di confessare e che questa non-confessione sia un fatto meritorio in determinate situazioni (compreso, quello di non confessare cose non commesse, ma di cui si è accusati). Riguardo poi agli auspici di ciascuno, ognuno può anche auspicare che ogni accusato vada in galera preventivamente, ma non può pretendere che lo Stato esegua i suoi auspici. La minore età, dal 1974 arriva, piaccia o no a questo "Alessio", fino ai diciotto anni da compiersi, menre prima arrivava addirittura ai 21. Dovremmo modificare la legge perché fa comodo ad Alessio ? Ti pare che questa sia "intelligenza" ? Intanto, non ho alcuna ragione di scusarmi, visto che qui sono stato offeso anche in modo secifico, ma soprattutto perché è stato offeso lo spirito della costituzione e di leggi internazionali di natura procedurale, molto più importanti della mia e di altrui persone, con sofismi di mezza tacca, da parte di persone che non hanno neppure il coraggio di firmarsi integralmente. Con i fantasmi insolenti, quindi, non ci si può scusare, anche se si firmano con pseudonimi diversi (basta leggere quanto scritto da una presunta "madre"- di chi? - a Giacomo, tanto per capirci). Questi fantasmi insultano, ma si mettono a guaire quando vengono ricambiati di pari o superiore moneta.

Manlio Tummolo ha detto...

PS. Il termine "scarsa intelligenza" è chiaramente riferibile, checché si dica con i soliti sofismi da quattro soldi usati da questi colpevolisti "senza se e senza ma", gente che vuol mandare in galera altri senza il benché minimo giudizio, al fatto di paragonare un delitto compiuto da minori con uno compiuto da maggiorenni. Non alludevo certo in quel momento ad una caratteristica "generale" del signor Alessio, ma dalle sue lamentele vedo che la cosa può ben esergli estesa nel complesso della personalità. E se si vuole pubblicare, si pubblichi, altrimenti fate come volete. Io non chiedo elemosine né sconti a nessuno.

Unknown ha detto...

Concordo Manlio sul fatto che ci siano commenti riferibili a persone non ben identificate mentre altri, come te, inseriscono una identità ben precisa e rintracciabile.

Se ci sono state offese nei tuoi confronti mi scuso io per primo per non essermene accorto, forse è accaduto quando sono mancato per un giorno o comunque quando non ero presente, ma ciò non toglie che se iniziassimo ad offenderci l'un l'altro finiremmo per ritrovarci in un altro blog, tipo Quotidiano di Puglia per capirci, e non è ciò che io intendo come discussione costruttiva.

Fra l'altro Alessio nel risponderti non ha calcato la mano e nonostante si sentisse offeso non ti ha a sua volta offeso.

Per cui se non dovesse avere le tue scuse merita comunque le mie.

Ciao, Massimo.

P.S. cercherò di fare più attenzione in modo che non ricapitino offese nei tuoi riguardi.

alessio ha detto...

Semmai avessi offeso la costituzione questo non le dà il diritto di offendermi perchè io ho espresso i miei dubbi sul sistema che ci circonda non su di lei. Per cui se lei ritiene di non doversi scusare non è un problema perchè è un suo limite. Può darsi che ritenendosi più intelligente e superiore degli altri possa arrogarsi il diritto di offendere senza chiedere scusa. Quindi io ho offeso la costituzione e lei che parla di civiltà e valori costituzionali non è in grado di chiedere scusa...Comunque massimo ti rinnovo il mio grazie.

Manlio Tummolo ha detto...

Evidentemente usare il termine "moralista bacchettone" per sottolineare che uno difende la legge e la sua rigorosa applicazione, deve essere, per questo fantomatico signor Alessio, un complimento. In Diritto si parla, semmai, di "formalismo giuridico", ma il formalismo giuridico è una necessità appunto giuridica. Dare a qualcuno del "moralista bacchettone" significa dargli dell'ipocrita e per giunta scarsamente intelligente, come lo sono in effetti tutti i bacchettoni (ovvero che "bacchettano" gli altri, ma si guardano bene dal comportarsi in modo coerente alle loro parole). Ora, continuare a darsi atteggiamento di "offeso" quando si offende per primi, che cos'è, quale elevata qualità morale ed intellettuale si vuol mettere in mostra ? Il fatto è che questo fantomatico signor Alessio fa propaganda o apologia di reato, in quanto la violazione della legge penale e procedurale, e dei princìpi costituzionali correlativi, è appunto reato. Pretendere anche soltanto a parole di capovolgere la situazione giuridica o di non curarsene, è apologia di reato, ed esso stesso reato. Non rendersene conto non è segno né di cultura giuridica, né di moralità, e neppure di intelligenza o spirito critico. Quanto al resto, non faccio tests di intelligenza generale a nessuno. Ma è sempre bene parlare a ragion veduta e non sulla base di istinti aggressivi e violenti: con gli altri ovviamente, perché per sé ognuno ci tiene all'immunità per meriti personali. Recentemente "Il Messaggero" di Roma ha fatto un sondaggio sulla guida automobilistica: ebbene il 97 % ed oltre ha sostenuto che sia giusto obbedire ai limiti e punire chi li vìola. Peccato che, quando si va sulla strada, non si vede certo il 97 % di persone che rispettano i limiti di velocità, intesi di fatto come minimi, invece che come massimi. In conclusione, andiamo piano a minacciare galere a destra e a sinistra: vediamo piuttosto di non finirci noi, cominciando con l'apologia di reato.

alessio ha detto...

Io non ho fatto alcuna apologia di reato e non temo affatto di finire in galera. Tra l'altro non capisco qual è il reato perchè se anche fossi contro la presunzione d'innocenza e a favore della carcerazione preventiva senza limiti non commetto alcun comportamento illecito ma esprimo una opinione.Però attento anche Lei perchè quando accusa la Procura di Taranto di violare le leggi e di calpestare la procedura, siccome ciò non corrisponde al vero, anche lei potrebbe ben annoverarsi tra i soggetti che commettono reati perchè le sue considerazioni rasentano la calunnia. Quindi pensi a se stesso poi agli altri. In particolare in uno dei suoi post precedenti a proposito della procura ha scritto che "errare è umano ma perseverare nell'errore, nel peccato e nel reato (sottolineo REATO) è diabolico. Il gip e i suoi colleghi della procura perseverano... quindi". E Lei che è un garantista dovrebbe applicare i suoi principi garantisti anche alla Procura. Se non ha le prove di ciò che afferma farebbe bene a tacere...

Manlio Tummolo ha detto...

Alessio confonde le illazioni con i dati di fatto: come si svolgano le indagini, lo vediamo tutti. La presunzione d'innocenza varrebbe qui non per i fatti, ma per le loro reali motivazioni, non ancora ben chiare. Quanto all'apologia di reato, questa si fa quando si difende o si esalta un'azione contraria alla legge penale. Violare la Costituzione, ad esempio, è un reato (art. 283 C.P); l'abuso d'ufficio (art. 323 C.P.) è un reato; la calunnia (art. 368) è un reato; la frode processuale (art. 374) è un reato. Ora elogiare comportamenti di questo tipo costituisce apologia di reato, che è un reato a sua volta (art. 414). Quanto a me, contrariamente a Lei Alessio, io sono qui con nome e cognome, reperibile in qualunque momento. Se commettessi reati, mi manderebbero un avviso di garanzia con tanto di invito a munirmi di avvocato. Se non lo fanno, significa che non sussiste il reato oppure che agli stessi non conviene farmi entrare in un Tribunale. Quanto al tacere, farebbe bene a tacere Lei che vuol mandare in galera anche i neonati o magari i feti di pochi mesi. Per parlare di questioni giuridiche, come di ogni altro argomento, occorre averlo studiato. Lo disse Ludwig Wittgenstein: "Di ciò di cui non si può [o si sa] parlare, occorre tacere". Tragga tesoro da questo principio, Le sarà molto utile.

alessio ha detto...

PER MANLIO TUMMOLO

Il suo intervento è così vergognoso che non dovrei neanche risponderle però una cosa vorrei dirgliela:a lei manca quel poco di cuore e di umanità che ognuno dovrebbe avere per definirsi persona. Il paragone tra la minore età di erika che all'epoca del delitto aveva 17 anni e i neonati o feti di pochi mesi mi ha fatto ribrezzo.Perchè dal momento che il paragone non esiste devo pensare che il suo unico scopo è ferire e offendere le persone con una cattiveria fuori dal comune. Questo mi conferma che lei è un ipocrita perchè difende la legge quando la legge mette fuori dal carcere colei che ha ucciso un bambino in un modo atroce. Perchè i bambini innocenti vanno difesi ma gli adolescenti in grado di commettere tali nefandezze vanno puniti per il loro bene e per quello della società. Perchè ci dobbiamo augurare che quando erika de nardo uscirà dal carcere non tornerà a compiere simili misfatti. E visto che Lei è un grande esperto di legge penale (mi dica dove ha conseguito la laurea e con QUALE VOTAZIONE)dovrebbe andarsi a leggere l'articolo 98 codice penale sull'imputabilità del minore degli anni diciotto che però abbia compiuto gli anni quattordici. Perchè con me come con la procura lei scrive solo ciò che le fa comodo.
Per quanto riguarda i magistrati che ancora non le hanno inviato l'avviso di garanzia immagino che abbiano altro da fare che leggere le sue sciocchezze. VERGOGNA!!!