venerdì 20 maggio 2011

Sarah Scazzi. Quei birichini dei giudici tarantini

Se fossero stati gli studenti di una scuola avrebbero avuto un brutto voto, se fossero stati calciatori su un campo di calcio li avrebbero ammoniti se non espulsi, ma sono giudici e magistrati perciò il massimo che si può fare contro di loro è dargli la possibilità di rimediare. Sempre la vogliano. E' così che funziona e non c'è altra alternativa, almeno fino a quando saranno queste le leggi in materia giuridica. Chissà se un domani qualcosa cambierà. Chissà se arriverà il detto del "chi sbaglia paga di suo". Al momento però niente cambierà per Sabrina Misseri nonostante sia, secondo la Cassazione, ingiustamente detenuta. Ohibò mi verrebbe da dire! Ma accontentiamoci del contentino e di sapere che le stesse parole usate in questo blog da più di un semestre sono entrate a far parte di una motivazione di Cassazione che dichiara i giudici del tribunale del riesame aver sempre, e sottolineo sempre, usato criteri di giudizio a discapito dell'imputata anche quando non vi erano prove ed i dubbi potevano essere interpretati in suo favore.

Che dire? Sabrina Misseri, e davvero non ho ben capito perché dopo tutto il papiro scritto in suo favore non sia stata la Cassazione a farla tornare a casa, resta in carcere anche se, a quanto si capisce dalle motivazioni, non dovrebbe esserci perché i giudici tarantini, quei birichini, non hanno usato il metodo ed il metro che la legge italiana obbliga, o per meglio dire obbligherebbe, ad usare. In parole molto povere "hanno fatto quel cavolo che gli pareva fregandosene delle procedure del codice penale e della Difesa". Ed il dottor Sebastio, così come la sua procura, così come il Gip Rosati, così come i tre giudici del riesame, non hanno superato l'esame e navigano fra un quattro scarso ed un quattro e mezzo. Nel prossimo trimestre devono recuperare e prendere un bel nove se vogliono risollevarsi e non tornare l'anno prossimo a rifare tutto il compitino sbagliato quest'anno. Per il momento il procuratore c'è rimasto di stucco. Avrà pensato a un "Barbatrucco" quando gli sono arrivate le motivazioni sul tavolo? Non si sa, l'unica cosa saputa è che, rimanendo chiaramente senza parole perché nessuna ce n'era per giustificarsi, ha dichiarato che "le decisioni della Cassazione non si discutono".

Speriamo non le discutano davvero, speriamo che in quel di Taranto siano in grado di cambiare in corsa le procedure da sempre usate. Speriamo che la frase, "in materia di libertà personale se due ipotesi sono egualmente sostenibili, se due significati possono parimenti essere attribuiti ad un dato, deve privilegiarsi quello più favorevole all'imputato che può essere accantonato solo ove risulti inconciliabile con altri univoci elementi di segno opposto", la riescano a capire perché gli elementi probatori, o almeno indiziari, di segno opposto portati ai loro giudici, forse grandi estimatori dei metodi della procura, non ci sono. E se non ci sono non ci sono. Hai voglia a cercare ed a scomodare i grandi sognatori di Avetrana nella vacua ricerca di un indizio in più. Ed è inutile affidarsi a giornalisti amici e cercare di portare più acqua, e lettori, al proprio mulino. Perché se la farina è ammuffita il pane quotidiano di Puglia non glielo si può dar da mangiare... o si può? 

Siamo certi che lo mangeranno dopo aver saputo che la Cassazione ha scritto, forse ha voluto rinfrescar la memoria tarantina, che una persona non può essere attendibile quando nel giro di un mese fornisce sette versioni diverse, complete di ritrattazioni, sullo stesso omicidio? Sono i primi che io, da sette mesi a questa parte, sento non dar credito al ravvedimento dell'uomo folgorato mentre andava al galoppo sulla via di Damasco. Ma non solo questo è stato scritto perché hanno criticato anche il metodo usato negli interrogatori che, tenuto conto del soggetto suggestionabile, avrebbero dovuto compiersi in ben altra maniera. Pertanto il sistema usato, quello di dirgli la risposta e farsela ripetere, o farsi rispondere semplicemente con un sì, non era idoneo e non si adattava al Misseri già dal secondo interrogatorio quando dal Gip era stato invitato a non mentire. E se ha cambiato successivamente le versioni iniziali significa che ogni volta mentiva.

Del movente omicida inquadrato dalla procura ed accettato dai giudici di Taranto non parlerei neppure perché si dice che in Cassazione stiano ancora ridendone e non mi pare il caso di rischiare che, rinverdendone i freschi ricordi, a qualcuno venga un attacco di epilessia acuta. Parlerei invece dell'incredulità di Sabrina Misseri, quella iniziale esternata a un amico (ma anche in televisione) al riguardo del movente che il padre aveva portato a sua colpa per l'omicidio. Ricorderete tutti gli approcci sessuali respinti. Per i tarantini del riesame il fatto che la ragazza non credesse al movente ne garantiva la falsità ed aggravava la sua posizione aumentando il credito dato al suo movente, quello della gelosia nei confronti della cugina che insidiava il suo amore Ivano (cavolo l'ho scritto, speriamo nessuno inizi un tremore epilettico). Per i nuovi giudici, al contrario, l'incredulità potrebbe, e lo credo anch'io, favorire la tesi della ragazza che non si capacitava di un gesto del genere da chi aveva conosciuto negli anni in altre vesti.

Per finire un dubbio che mi striscia dentro. La non rimessa in libertà, nonostante tutte le noti dolenti riscontrate dalla Cassazione, e lo scrivere che il riesame dovrà rivalutare tutte le sue posizioni tenendo presenti anche le letture divergenti favorevoli all'imputata, non mi fa stare tranquillo più di tanto visti i giochi di prestigio portati avanti nel tempo in teatri giudiziari pugliesi con grandi affluenze di pubblico. E non sono tranquillo neppure dopo aver letto che "occorre procedere al nuovo esame attenendosi ai principi enunciati in punto di rivalutazione del materiale indiziario nell'ottica di una ragionevole probabilità di colpevolezza e di condanna. Occorre attenersi alla regola di giudizio a favore dell’imputato, in caso di dubbio, ed alla necessità di adeguata confutazione delle obiezioni difensive che prospettano tesi plausibili".

La Misseri, grazie a magie e stregonerie giudiziarie, è in carcere da più di sette mesi e secondo voi ora, improvvisamente e grazie ad uno scritto in cui gli si dice che hanno sbagliato quasi tutto, in quel di Taranto si cambierà linea osservando la ragazza da un'altra angolazione? Ne siete certi? Posso finire con un punto interrogativo?


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63 commenti:

stefano ha detto...

Grande Massimo... e non è tutto! La Cassazione ha anche screditato la testimonianza della Pisanò e a quella di Petrarra circa l'orario di uscita di Sarah ha nettamente preferito le prime dichiarazioni di Concetta che ha affermato sia come la figlia fosse uscita verso le 14.30 sia che Sarah le aveva detto di averi ricevuto il messaggio che aspettava da Sabrina chiedendo al tribunale di Taranto di spiegare perchè mai Sarah avrebbe mentito a sua madre.

lori ha detto...

certo la Cassazione non dice che Sabrina è ingiustamente detenuta..dice soltanto che la procura di Taranto ha sbagliato tutto..quindi, caro Anonimo, trai tu le conclusioni..
lori

Giacomo ha detto...

Secondo me ci sono ragionevoli probabilità che Sabrina esca fra molto meno di un mese. E' vero che la Cassazione ci ha messo tre mesi e più per esaminare il ricorso (e questo è grave), però ci ha messo un giorno per pubblicare le motivazioni, pur non avendone l'obbligo.
E questo s'interpetra in un sol modo: Dovete liberare Sabrina e vi dovete anche sbrigare.
Malgrado Sabrina non sia stata scarcerata immediatamente, la sua posizione anche dal punto di vista psicologico è ora molto diversa. Almeno per quanto riguarda la libertà personale, ma anche per quanto riguarda l'esito finale, è autorizzata ad essere molto ottimista.
Le motivazioni della Cassazione sono dirompenti per l'impianto accusatorio. Non credo che dalle macerie la Procura potrà salvare qualche cosa.
E penso che la Procura non vorrà essere più realista del re, considerato che fatalmente le verrà meno il sostegno dei mezzi d'informazione e degli opinionisti da salotto televisivo che ci hanno ammorbato per mesi e che ora si stanno rapidamente riposizionando. Pertanto la magistratura tarantina, liberata dal peso di dover dare voce e corpo alla dissennata e forsennata corrente colpevolista, si adeguerà ai dettami della Cassazione.

Vedo, ma forse è solo una mia impressione, nei famosi salotti televisivi e nei lettori e lettrici dei telegiornali, molti occhi spalancati e persi nel vuoto, come se i loro possessori avessero avuto una mazzata sulle loro vuote capocce e faticassero a riprendersi.

Giacomo

Unknown ha detto...

L'anonimo l'ho cancellato e cancellerò tutti i prossimi commenti che non siano firmati o, in presenza di firma, siano offensivi.
Gli esseri umani sono in grado di parlarsi civilmente, ed anche usando toni accesi, e non offese, questo si può fare.
Massimo

mabruk ha detto...

che Misseri non sia attendibile è un dato di fatto ... che Sarah sia stata uccisa da quella famiglia e gettata in un pozzo è un altro dato di fatto .... mi dispiace dover essere così dura ma hanno mentito tutti quanti Sabrina compresa perchè se si dichiara innocente non ha detto tutta la verità ai Giudici? Non è possibile che non sappia come si sono svolti i fatti ma non da modo di risolvere questo orribile omicidio facendo chiarezza: cosa vuole la botte piena e la moglie ubriaca? Ricordiamoci che Concetta aspetta di sapere come è morta sua figlia anche per iniziare ad elaborare un dolore immenso come questo!!!

Marco ha detto...

La ragazza non è stata uccisa "da quella famiglia", la responsabilità penale è personale. Il colpevole va individuato con certezza, e ad oggi non c'è nulla che ci indichi che qualcun altro di quella famiglia sia coinvolto nell'omicidio. Ma è così difficile farsi entrare questo concetto in testa?

mabruk ha detto...

Non è coinvolto se si trovava da un'altra parte non se ha partecipato in qualche modo .... comunque resta il fatto che nessuno ha detto la verità e per questo i Giudici tengono questo comportamento con probabili indizi certi; comunque lavoro in uno studio legale da 30 anni e questi concetti per me sono pane quotidiano!!!

Unknown ha detto...

Noi non sappiamo chi abbia ucciso Sarah, cosa sia realmente accaduto, possiamo ipotizzarlo basandoci su delle bugie e credere a tante cose, al complotto di famiglia, al fioraio, a tutto. Ma questo non è un motivo valido per cui tenere in carcere una ragazza che si dichiara innocente ed è stata tirata in ballo da un emerito bugiardo, sia pure il padre, e da indizi che se messi insieme non formano neppure una prova, se non per quelli dei salotti televisivi pomeridiani che le inculcano nelle menti dei telespettatori.

Se Sabrina Misseri è colpevole dopo il processo dovrà andare in galera, non c'è dubbio, e restarci, ciò che non è giusto è che ci stia preventivamente in base ad un nulla giudiziario.

Nulla che non è emerso in precedenza perché, come si sta facendo ora con il Parolisi, anziché parlare di prove in tivù si spargono pregiudizi che servono solo ad alimentare la morbosità ed i pregiudizi.
Ma la Cassazione ha messo dei punti fermi con le sue motivazioni. Sabrina Misseri potrebbe essere colpevole come potrebbe non esserlo, questo è il succo, e dato che l'Italia è un paese garantista in cui vige la presunzione di innocenza fino a prova contraria, giustizia vorrebbe che aspettasse la fine delle indagini ed un eventuale processo a casa sua.

Ma la Puglia, Mabruk, si è sempre distinta per una interpretazione diversa della legge. A partire dagli anni novanta quando ha messo in galera otto persone, poi risultate innocenti, una si è suicidata in carcere e gli altri hanno ancora oggi traumi insuperabili (oltre al fatto che quindici anni di galera da innocente cambiano la vita), per finire col padre dei fratelli di Gravina, Ciccio e Tore, che presto lo Stato, come ha già fatto con tanti altri, risarcirà con milioni di euro. Questo è un mio articolo su questi fatti, con tanto di riferimenti.

http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2010/11/procura-di-taranto-no-grazie.html

Gli sbagli li fanno loro ed a pagare sarai anche tu...

Ciao ancora, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Massimo Prati (metto anche il cognome nelll'ipotesi che scrivano altri "Massimi"),
ancora una volta non posso che condividere quello che scrivi, anche nella parte dubitativa, ovvero si vedrà se il Tribunale di Taranto (che, stavolta, deve essere obbligatoriamente composto da giudici diversi, pena la nullità della decisione) deciderà di smentire la decisione precedente. Giacomo è ottimista, presumo perché molto giovane, ma le cose non vanno (e non sono andate), come dovrebbero: nulla di strano che i magistrati di Taranto tentino qualche altro colpo per tenerla in carcere fino alla scadenza dell'anno, sempre nella speranza di trovare qualche altro sognatore, che però stavolta dica di aver vissuto da testimone oculare e carnale il fatto descritto. C'è da aspettarsi di tutto. Non per niente: una procedura, così spregiudicata e disinvolta, è ai limiti delle sanzioni disciplinari e penali, quindi i brav'uomini devono cercare di salvarsi dal rischio di querele o di procedimenti disciplinari. Massimo Prati è stato giustamente ironico a proposito di alunni e di calciatori, ma qui in gioco non vi sono né compitini da fare, né una partita di calcio, ma vi sono dei princìpi costituzionali molto importanti, riconosciuti da norme di carattere anche internazionale. Chi li vìola, lo fa a ragion veduta sapendo bene quello che fa, per cui ora non gli resta che giocare il tutto per tutto. Se finora trovare un testimone oculare del delitto (non di pettegolezzi, non di fatti insignificanti su mutande tolte e messe o rimesse, o baggianate del genere) è stato impossibile, ora per i bravi e santi inquisitori di Taranto è diventata una necessità vitale: altrimenti i rischi per essi potrebbero essere vari e numerosi se le parti coinvolte ne chiederanno il debito conto (comprese le intimidazioni ripetute contro la difesa di Sabrina Misseri).

Giacomo ha detto...

Ma io mi chiedo: è tanto difficile ipotizzare che Misseri abbia commesso un omicidio di rapina in garage, all'insaputa di Sabrina e Cosima? E che, sempre all'insaputa di tutti, sia andato a gettare la povera nipotina nel pozzo?
Ci sono i tempi, c'è la prima confessione di Misseri, a cui è alla fine tornato!
Perché voler chiudere gli occhi? Perché girare la testa dall'altra parte? Perché negare questa possibilità?
E ammettendo pure, senza concederlo, che Sabrina o Cosima o Valentina nelle settimane successive abbiano subodorato qualcosa nei confronti di Michele, toccava a loro andare a riferire i loro sospetti alle autorità? Non potevano che augurarsi che i loro eventuali sospetti fossero infondati!
Quando Michele si è accusato del delitto e gl'inquirenti gli hanno creduto, si sono comportate nella maniera più lineare possibile, fino all'ingenuità. Hanno condannato senza mezzi termini quello che il padre aveva fatto.
Valentina lo ha detto e scritto: ho motivo di ritenere che mio padre, confessando di aver ucciso la povera Sarah, abbia detto la verità. Così a cuor leggero o per cinico calcolo (ma poi calcolo per ottenere che cosa?) una figlia accusa il padre? Così una moglie accusa il marito?
Ma vi sembra così facile per loro dovere ammettere di essere figlie e moglie di chi si è macchiato di un delitto così grave?
Ma perché lo dovrebbero dire per coprire Sabrina?
Cosima sa di non essere stata, Sabrina pure e Valentina a fortiori. Inoltre ognuna di loro ha maturato la convinzione che le altre due non sono state. Non rimane che Michele, che lo ha apertamente confessato.

E chi vuole, continui pure a credere che è un padre amorevole che si sacrifica per le figlie e la moglie, e lo santifichi e gli mandi i propri aneliti e le proprie devozioni.
Ma la giustizia è un'altra cosa!

Giacomo

mabruk ha detto...

ciao Massimo sono in accordo con te e i casi che hai citato sono gravi errori; per il Parolisi è tutto da verificare e possiamo solo avere un'opinione personale non accusarlo di omicidio; per Sabrina non mi sento di essere dello stesso parere perchè ha mentito: può essere liberata fino al processo e questo va bene ma non credo alla sua piena estraneità dai fatti perchè lei stava lì e non può non aver visto o almeno sentito.

Unknown ha detto...

Ed è quello che penso io Mabruk, liberiamola ed indaghiamo anche pure per tre anni se servono. Poi si andrà a processo e se sarà condannata che si faccia l'ergastolo, non 14 anni coi benefici e col rischio di fare, come al solito in Italia, tanto casino per nulla.
Questa sarebbe Giustizia.
Ciao, Massimo

Marco ha detto...

Non necessariamente ha mentito: per quanto riguarda il pomeriggio della scomparsa, la sua potrebbe essere una semplice confusione di alcuni ricordi (sfido chiunque a ricordarsi per filo e per segno ogni dettaglio, orari compresi, di un pomeriggio che non è difficile immaginare frenetico, viata la situazione).
Sul presunto litigio della sera prima, si è semplicemente rifiutata di considerarlo tale, riducendolo ad un semplice rimprovero come tanti ce ne erano stati in precedenza (se ricordo bene ha parlato pure di reciproci sfottò che spesso si facevano). Facile che, alla luce della scomparsa di Sarah, ci sia stato un fraintendimento da parte di persone che avevano assistito alla scena e si sia trasformato in un "grosso litigio".

Luciano ha detto...

Concordo con Massimo sul sacrosanto principio di innocenza. Ma io ho sempre gli stessi interrogativi dal mese di ottobre scorso, che, dopo 7 mesi, rimangono tali.
Perchè Sarah doveva scendere in garage e non andare direttamente in casa da Sabrina?
Perchè doveva entrare nel garage deliberatamente e spontaneamente, visto che il cancelletto si trova prima dell'entrata del garage?
Considerato che parliamo di precedenti avance sessuali, subite da parte dello zio Michele, perchè doveva correre il rischio di trovarsi in luogo chiuso e isolato, come il garage, con lo zio orco?
Per credere e confermare la prima confessione e ricostruzione dei fatti dati da Michele Misseri dopo l'arresto, dovremmo trovare una risposta per ogni quesito sopra esposto, e non mi sembra affatto che sia tanto semplice trovare motivi plausibili a giustificare e ad avvalorare tale tesi.
In questa storia, sin dall'inizio, anzi sin dall'arresto dello zio Michele, le domande rimaste senza risposta sono troppe, soprattuto con la presenza di un reo confesso e due persone in carcere. Possibile che Sabrina non sappia COMPLETAMENTE nulla? E' vero che è stata ascoltata dagli inquirenti solo una volta dopo il suo arresto, ma perchè non chiedere di essere ascoltata per vuotare finalmente il sacco?
Forse che Sabrina cerca di coprire la/le stessa/e persone che vuole coprire lo stesso Michele Misseri?

Unknown ha detto...

Questo Luciano può essere un buon indizio, una pista giusta, ma per quale motivo la si è lasciata a marcire in una cella per sette mesi ed oltre senza mai interrogarla? Io fossi stato in un magistrato l'avrei ascoltata non una ma più volte, avrei cercato di sbatterle in faccia quanto scoperto per vedere le sue reazioni.

E questo è un altro indizio che fa presumere non abbiano in realtà nulla e, ritenendola colpevole, pensassero che il carcere la ammorbidisse e la facesse confessare.

In ogni caso non è da escludere che il Misseri copra qualcuno, l'ho scritto montagne di volte ma tu non lo puoi sapere, ma non necessariamente questo qualcuno dev'essere la figlia. Era, ed è, un uomo particolare, questo lo si è capito dal fatto che, se è vero, ha sepolto una nipote che da quasi otto anni girava e viveva giornalmente la sua casa, quasi una terza figlia. E se non è umano ucciderla una ragazza del genere, ma ci sta che in un impeto di violenza possa capitare, è più disumano quanto fatto dopo perché la mente, se una mente c'è nella sua testa, doveva dirgli di fermarsi, di andare dai carabinieri. Se un omicidio si può consumare nell'arco di pochi minuti, quindi ci può stare un raptus, un occultamento, fatto con le modalità descritte da lui, richiede tempo e quindi ragionamento, ed il raptus, se mai c'è stato, era finito da tempo.

La soluzione è ancora lontana a venire, se mai verrà, e sia tu che io siamo destinati a tenerci i nostri dubbi... credo.
Ciao, Massimo

Luciano ha detto...

Caro Massimo, mi sa che Milo o ha letto i nostri commenti, o gli hanno fatto una bella lavata di testa! Hai visto come trattava oggi la Pietracalvina con i guanti gialli? Come era interessato a sentire le sue opinioni? Mi sa che comunque dopo la figura che ha fatto 2 giorni fa, la Pietracalvina gli ha spiegato come il racconto del fioraio sia finito alle orecchie degli investigatori. E dopo che 2 giorni fa, Milo, non le voleva nemmeno sentire nominare (mi riferisco alla Pietracalvina) il fioraio, oggi tra Sulas e Zurlo, voleva sentire proprio le considerazioni della Pietracalvina in merito al Bruccoleri. Ahhhhahhhhh....
Ma voglio fare una considerazione proprio sulla storia del fioraio.
Ammettiamo per ipotesi che lui abbia davvero assistito realmente (non in sogno!) alla scena che vedeva la povera Sarah essere inseguita da "2 componenti della famiglia Misseri", presa per i capelli, introdotta in una macchina e fatta sparire via lontano; tutto questo intorno alle 14.00 / 14.30, pare abbia detto (correggetemi se sbaglio). Considerando che i "membri della famiglia Misseri", presenti in quel momento storico ad Avetrana, sono 3: Papà Michele, Cosima e Sabrina. Se quando arriva Mariangela Spagnolletti trova Sabrina a casa e Michele in garage, non è possibile credere che solo Cosima sia riuscita a portare via in macchina la povera Sarah. Quindi la storia del fioraio non è affatto attendibile.
A meno che....
A meno che con la frase, "due componenti della famiglia Misserei", il fioraio non intendesse rifersi ad altri componenti della famiglia di Michele MISSERI.
Infatti con Michele e Sabrina in carcere (Il primo autore o partecipante certo almeno alla soppressione del cadavere, e la seconda addidata da tanti come la probabile esecutrice dell'omicidio) perchè non fare i nomi dei due? Non rischiava mica di compromettere la situazione di persone libere. E non penso nemmeno che poteva riferirsi a Cosima: primo perchè non sarebbe in grado di corriere dietro a qualcuno (specialmente molto più giovane e atletica di lei), e poi per le motivazioni su esposte.
A chi poteva riferirsi il fioraio con la citata espressione "2 membri della famiglia Misseri"????
Questo sempre che, per ipotesi, non se lo sia sognato....

Unknown ha detto...

Gli unici potrebbero essere il nipote preferito, e non faccio nomi, e qualcuno a lui collegato. In fondo quelli frequentavano casa Misseri.

Ma voglio provare ad essere negli inquirenti. Il nipote non può essere perché il suo cellulare, da quello che ne sappiamo non lo colloca ad Avetrana ma nella zona della cisterna (a meno che non fosse prima in paese e poi in campagna ma non ci è dato di saperlo), il fratello neppure perché pare essere a Manduria, ed allora, escludendo totalmente Cosima che a correre appresso a Sarah non ce la vedo proprio, escludendo Sabrina e Michele perché il fioraio ha parlato delle 14.30 con sicurezza, per quello che vale la sicurezza in questo caso, chi resta?

Quali altri parenti potevano essere in quella zona dato che quasi tutti sono stati intervistati e tutti si sono mostrati schifati e, all'infuori della nipote che lo continua ad amare perché non ammazzerebbe neppure una zanzara mentre gli succhia il sangue, nessuno lo va neppure a trovare?

Ci tocca tornare al nipote prediletto e pensare che il suo cellulare abbia agganciato la cella di Avetrana. Insieme a lui chi c'era dato che ha parlato di due persone?

Mi sa che anche noi siamo entrati in un sogno con la speranza di trovare il colpevole, forse è meglio se ci svegliamo ed aspettiamo gli eventi perché rischiamo di incasinarci ancora di più.

Ciao Luciano, Massimo

Luciano ha detto...

Caro Massimo, vedo che hai pensato pure tu a chi ho pensato anch'io. Però continuando ad escludere il sogno (o se preferisci continuando a viverlo sto sogno del fioraio), si può anche pensare che i cellulari si dimenticano, che le celle telefoniche si accavallino o che le antenne non funzionino sempre e sistematicamente in modo perfetto. Aggiungo che sono state intercettate due telefonate interessanti.
Una della moglie del nipote preferito indirizzata al marito, e a cui quest'ultimo non ha risposto (successivamente il marito ha dichiarato che quel pomeriggio era a casa con la moglie; ma se sei a casa, con tua moglie, come mai questa ti telefona?????).
La seconda intercettazione, si riferisce ad una frase detta dalla cognata di Michele Misseri, nella quale raccontava di come aver salvato le "chiappe" del marito, fornendogli un alibi (non ha mai detto, in verità, di averglielo procurato falsamente).
Continuando a cavalcare l'ipotesi del "non-sogno", non sarà mica stata la stazza del "nipotino preferito" a far credere, al fioraio, di aver sognato tutto?

Marco ha detto...

Secondo me a rendere improbabile il fatto che ci siano altri soggetti coinvolti è il fatto che Misseri dalle 15 alle 15:45 scompaia, e dopo si saprà che proprio in quei momenti è nella zona della cisterna a nascondere il corpo della nipote come da lui stesso sempre ribadito, e soprattutto riscontrato dall'agganciamento della cella che copre quella zona. Da questo fatto acclarato si deve ripartire per fare delle ipotetiche ricostruzioni, e onestamente si fa molta fatica ad inserire altri soggetti nello scenario, considerando il fatto che Misseri prima delle 15 viene visto fuori dal garage (quindi non può essere uno degli ipotetici rapitori), e telefonate dirette al suo cellulare non credo che ci siano (quindi non può essere stato avvisato da qualcuno).

norma ha detto...

Ai giudici birichini non è rimasto null'altro che fare l'ultimo e disperato tentativo:interrogare ed interrogare per ore il povero fioraio chiacchierone e sognatore.Ammesso pure che riescano nell'impresa ed ottengono lo stesso risultato ottenuto con i due fidanzati,qualcuno potrà mai credere a questa testimonianza improvvisamente tramutatasi da sogno in realtà?La risposta è si,molti saranno disposti a crederlo:forcaioli,giornalisti,conduttori,avvocati...Ma credo che questo non sarà sufficiente per dare una mano ai discoli studenti affinchè si possa arrivare all'ambito 9.

Unknown ha detto...

Si sta solo sognando Marco, niente di serio.
Il mio, tanto per dirlo, è arrivato a farmi credere che il Misseri sulle tre del pomeriggio non vada alla cisterna ma sotto l'albero di fico, dove c'è la casa vecchia, e veda la bimba già in terra morta e qualcuno che gli dice di tacere se no fa fare la stessa fine anche alle sue figlie. Qualcuno che più tardi lo chiama e gli da un appuntamento per la mattina presto, che lo aiuta a disfarsi della ragazza e gli resta molto vicino nei giorni a venire per fare in modo di non farlo parlare.

Ma io lo so che è solo un sogno, che non lo fosse il Misseri non potrebbe bruciare il cellulare; e non appena riusciranno a fare quel cavolo di analisi al compressore sarà chiaro a tutti che è morta in garage.

Già, ma quando la faranno?
Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Ciao Norma, qui oggi si sta sognando.
Premesso che a nove non ci potranno mai arrivare, se erano così bravi non avrebbero preso quattro in precedenza, ti consiglio di lasciar perdere il fioraio Anna e sua figlia, ormai sono bruciati per un tribunale.
Comunque i "credenti" sono meno della metà, qualche mese fa sarebbero stati la maggioranza, segno che l'aria è mutata.

Ciao, Massimo

Luciano ha detto...

Massimo vorrei porre a te ai lettori del tuo blog una domanda:
Secondo voi, come mai Michele Misseri ha confessato un atto, mostruoso e abominevole, come quello di aver abusato della nipotina da morta?

Unknown ha detto...

Probabilmente l'ha fatto, forse ha realmente abusato di lei... e magari quando era viva e non morta.
Ciao.

Luciano ha detto...

Caro Massimo vedo che anche tu fai sogni strani, proprio come i miei e come quelli del fioraio. Stranezze.
Adesso vorrei rispondere alla domanda che io stesso ho fatto prima e sulla quale vorrei esprimere una mia sensazione.
A parte il sospetto che Michele Misseri avrebbe potuto confessare la violenza sessuale sul corpo morto della nipote per rafforzare la sua figura di "mostro", per avvalorare il movente del rifiuto alle moleste sessuali e accentrare su di lui l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, per me i motivi potrebbero essere altri.
Secondo me lui, come altri, non avrebbe potuto sapere che, dopo tanti giorni in acqua, sul cadavere della piccola Sarah non sarebbe stato possibile provare la violenza sessuale perpretata. Quindi l'ha detto perchè, forse, era sicuro che dalle analisi sul corpo della nipote sarebbero emerse tracce di violenza sessuale. Per me, di violenza sessuale, subite dalla povera Sarah, da VIVA (e non per forza ad opera dello zio Michele). E se le violenze siano stata perpetrate da viva, perchè autoaccusarsi di un atto così mostruoso?
Non poteva certo dire di aver abusato della nipote da viva, perchè, in base alla sua ricostruzione dei fatti, i tempi non c'erano, e tutta la sua ricostruzione sarebbe caduta. Avrebbe dovuto addescare Sarah, abusare di lei sessualmente, ucciderla e nasconderla in quei 4-7 minuti che ci raccontano, visto che quando esce Sabrina, ed è con Mariangela, Sarah è già morta (l'avrebbero sentita urlare o lamentarsi).
E se invece Sarah si trovava già altrove? Se Sarah sia prima scappata a delle avance, e gli autori di queste avance l'avrebbero caricata in macchina e portata lontano, magari in contrada Mosca? Quel posto non lo conosce mica solo Michele Misseri. Allora si, che avrebbero potuto ucciderla posticipatamente all'orario fin'ora presunto, e dopo averla volentata. Spiegando, così, anche il mancato ritrovamento, nel suo stomaco, di quanto mangiato all'ora di pranzo. Ecco, che per rispettare i tempi necessari e far quadrare, nel limite del credibile, il tutto, e per giustificare le eventuali tracce di violenza sessuale che avrebbero riscontrato sul cadavere, racconta di aver abusato del corpo della nipotina da morta, una volta giunto in campagna e lontano da tutti.
Vi ricordate quando Michele, in uno dei suoi lapsus, riferendosi al suo arrivo in campagna in contrada Mosca, disse "abbiamo parcheggiato"? A chi si riferiva?
Mi sembra anche di ricordare che in quelle ore del pomeriggio del 26 agosto 2010, anche altre schede telefoniche "conosciute" siano state agganciate alle celle di contrada Mosca.
Io sono sempre più convinto che il fioraio la notte non sogni e non soffra di allucinazioni.
Se gli inquirenti hanno sempre battuto, in questi 7 mesi, la pista della famiglia Misseri, senza riuscire a cavarne un ragno dal buco, non pensano sarebbe ora di cambiare pista, perlustrare altre strade e guardare un po più lontano del palmo del loro naso?
Forse per trovare una soluzione al caso, dovrebbero iniziare a sognare anche loro.
Un saluto a tutti,
Luciano.

Unknown ha detto...

La ricostruzione Luciano, pur coi suoi alti e bassi, potrebbe anche starci, ma conosco gente che ti direbbe che è romanzata.

Che il fioraio non sogni di notte è probabile, d'altronde ad Avetrana fanno la siesta anche nel primo pomeriggio e potrebbe averlo sognato in quel momento, l'orario ci sta dentro, però non credo che ad un tribunale basti un sogno.

E non credo che ci sia qualcuno in procura che lo prenda in considerazione in quanto a tutt'oggi puntano su Sabrina. E ci puntano talmente tanto che, dopo le motivazioni della cassazione, pare vogliano cambiarle il capo di imputazione, quindi unica assassina, e puntellarlo con testimonianze e indizi che non prevedano la testimonianza del Misseri.

Quindi nessun sognatore in procura... forse al suo interno l'aria è stagnante e manca il profumo dei fiori.
Ciao, Massimo

Giacomo ha detto...

Sono d'accordo con Marco.
Secondo me è il Misseri l'assassino solitario.
L'assassinio è avvenuto in garage fra le 14,32/14,33 e le 14,42. Nessun altro sapeva.
Sabrina si confonde quando dice, se lo dice, che ha chiesto al padre se ha visto Sarah, prima dell'arrivo di Mariangela.
Glielo ha chiesto al primo ritorno, dopo essere stata da Concetta con l'auto di Mariangela.
La povera Sarah era partita da casa alle 14,28 ed era giunta davanti al cancelletto di casa Misseri alle 14,32.
Qui, contrariamente alle altre volte che si erano date appuntamento per andare al mare, non ha trovato ad attenderla né Mariangela (che era in ritardo) né Sabrina (che era in bagno). Vedendo la porta del garage aperta a due passi, le è venuto naturale verificare se Sabrina fosse lì.
Sarah non aveva nessun timore di Michele, che fin ad allora non le aveva mai manifestato inequivoche ed esplicite intenzioni insidiatrici. Perciò è entrata senza timore nella rimessa, ma purtroppo non né è più uscita viva.
Ci sono buone probabilità che la verità giudiziaria degli anni avvenire sia destinata a ruotare intorno a questo tipo di ricostruzione.

Giacomo

Elvira ha detto...

Giacomo questa ricostruzione non sta in piedi perchè per esplicita dichiarazione di Sabrina ed anche di Michele la casa non era chiusa e quindi Sarah, se voleva ripararsi dal sole, sarebbe entrata in casa e non in garage, senza neanche bisogno di suonare, al massimo si sarebbe potuta riparare nella famosa verandina, dove dopo qualche minuto sarebbe stata Sabrina. La tua ricostruzione diventa ancora meno credibile se pensiamo alle avances precedenti dello zio che lo stesso avv. Coppi ha ventilato da ultimo.

Luciano ha detto...

Caro Giacomo non offenderti ma, secondo me, e sottolineo secondo me, la tua ricostruzione è molto chiusa e ricca di forzature. Troppe coincidenze: Mariangela che ritarda, Sabrina si trova in bagno, e Sarah che non suona a casa di Sabrina e che, anzi si affaccia nel garage per vedere se ASbina si trova là dentro(?) e, appurato che non c'è, anzichè tornare indietro da Sabrina che l'aspetta, entra a far compagnia allo zio Michele.
Già perchè doveva entrare se Sabrina l'aspettava per andare a mare? E poi Mariangela ha riferito che Sabrina, quando lei è arrivata, era già fuori. Quando è uscita e Sarah non è ancora arrivata non avrebbe dovuto chiedere al padre se avesse visto Sarah, affacciandosi al garage e trovandosi davanti ad una tragedia?
Comunque questa ricostruzione mi appare alquanto inverosimile. Scusa se ho giudicato il tuo pensiero, ma ormai non riesco più a distinguere chi sogna e chi no.
Saluti da un sognatore.

Elvira ha detto...

In riferimento al post di Mabruk delle 10:45 e di Marco delle 10:59,a mio avviso, capire se Sabrina mente o no non è di poco conto in ordine al pomeriggio della scomparsa.Come per Parolisi, se si possono comprendere i motivi per cui ha mentito sulle sue avventure, molto più grave ai fini della sua estraneità ai fatti sarebbero le sue bugie in relazione alla scomparsa della moglie. Stessa cosa per sabrina per la quale se posso comprendere le sue bugie sulla relazione con Ivano non posso comprendere quelle sul pomeriggio della scomparsa di Sarah.Ebbene in tal senso è basilare la prima intervista resa a Telenorba a due giorni della scomparsa della cugina dove snocciola a ruota libera orari di telefonate ed SMS.Si potrebbe dire che non è possibile ricordare gli orari alla perfezione. Ma non è così nell'era dei cellulari. Credetemi quando mia figlia ritarda e sono preoccupata quello su cui non sbaglio è sull'orario dell'ultimo contatto che ho avuto telefonicamente con lei. Basta verificare sul cellulare!!!!!!!. Le volte che sbaglio lo faccio di proposito per evitare rimbotti di mio marito a causa degli orari.

Alberto ha detto...

Sul fatto della presenza difficilmente ipotizzabile di Sarah nel garage, Cosima ha detto che Sarah non suonava al campanello di casa perchè lei le aveva detto di non farlo dato che a quell'ora riposava. E' possibile che Sarah aspettasse che fosse Sabrina ad affacciarsi o uscire dal cancello, e non vedendola sia entrata un attimo nel garage. Forse voleva chiedere qualcosa come un lavoretto a Michele, che era il factotum della famiglia. Sappiamo anche che Michele le faceva dei piccoli regalini. Forse non temeva di stare da sola con lo zio perchè pensava di poterlo tenera a bada come le altre volte. Lo zio non era comunque uno sconosciuto. Premesso che nessuno ha la verità in tasca, l'aggressione sessuale verosimilmente non è il solo elemento alla base dell'omicidio. In una situazione diversa Misseri probabilmente avrebbe desistito dal portarla a conclusione, come del resto non l'ha portata a conclusione neanche quel pomeriggio del 26 agosto, se non - forse - post mortem; potrebbe esservi stato uno stato di esasperazione scatenato anche da elementi contingenti quali il trattore che non partiva, ma dovuto a gravi problemi esistenziali pregressi che egli non aveva avuto il tempo e l'attenzione di affrontare con l'aiuto di qualcuno, così come, banalmente, non aveva pensato a provvedersi di occhiali per correggere la miopia. A quanto pare in precedenza aveva aggredito anche la moglie.
Sul fatto che le dichiarazioni di Sabrina siano a volte discordanti con quelle di altri, oltre al fatto che vale la reciproca, ossia che possono essere in errore gli altri, come Mariangela, o la Pisanò, va ricordato il “fattore Rashomon”, qualunque fatto può essere raccontato in tanti modi diversi, e il fattore “indeterminatezza” per cui spesso qualunque fatto non si svolge linearmente, secondo una logica cartesiana ma spesso invece accadono degli imprevisti, delle apparenti illogicità così come imprevedibile e a volte illogico è il comportamento umano.

lori ha detto...

troppe volte si fa affidamento su quello che dicono i testimoni, come se fossero detentori della verità assoluta... ma non è che a ricordare male sia proprio Mariangela?
lori

mercutio ha detto...

Se il T.d.R.non avesse a disposizione elementi convincenti che a noi non è dato conoscere, da inserire nelle controdeduzioni da inviare alla Corte di Cassazione, ci troveremmo ad assistere ad una sconfitta clamorosa del colleggio accusante, che, procedento con millantata sicurezza, ha fatto credere all'opinione pubblica di essere in possesso di una vasta e sicura documentazione probatoria, idonea per indagare, e ritenere in carcere Sabrina Misseri.
Tutto ciò, indipendentemente dalle dichiarazioni rilasciate dal padre Michele, sulle quali si renderebbe necessaria una serie di analisi.
Inoltre,da ogni punto di vista logico, pare che, il tanto sostenuto "movente", sembra piuttosto forzato, e comunque non sufficiente a spiegare tanta ferocia.
Anche i giudici della Cassazione, non si sono lasciati sfuggire tale particolare, debole causale.
Non sarebbe sbagliato, per l'accusa tornare sui propri passi, e rivedere, con ottica nuova e diversa, tutto il tragico scenario.
Ad ogni modo, Sabrina sa certamente qualcosa, come la stessa Cosima. Sarebbe ora che dicessero la verità.
Devo aggiungere, Massimo che come pugliese, non condivido la tua opinione sulla professionalità dei giudici della mia regione: sbagli e sopraffazioni avvengono ovunque, e sarebbe inutile che ti indicassi dove, come e quando.
Cordialmente, mercutio

Alberto ha detto...

Il movente della gelosia di Sabrina è debolissimo perchè se guardiamo il video girato da Sarah col cellulare pochi giorni prima della morte possiamo accorgerci che è ancora una bambina, checchè ne dicano in tv e non avrebbe potuto far invaghire di lei Ivano. Inoltre è spensierata, quindi queste liti furibonde con Sabrina non c'erano. Era allegra anche quando è tornata a casa a mangiare il cordon bleu, come testimoniato dalla badante romena, cosa può essere successo nei pochi minuti successivi? Nel video Sarah dice che ha preso tante botte dal fratello e gli ha restituito “mozzichi” non è da escludere che avesse reagito anche quel pomeriggio del 26 agosto a un colpo di Michele così come da lui raccontato aumentando le ire di questi. I segni sulle braccia di Misseri potrebbero essere la traccia di quella reazione.

A mio parere esiste un argomento quasi insuperabile a sostegno della tesi che Sabrina non sapesse nulla dell'omicidio ed è il cellulare di Sarah fatto ritrovare da Michele. Prima del finto ritrovamento Michele aveva detto in presenza di Sabrina a due carabinieri di aver trovato la sim nel garage. Se Michele, preso dai rimorsi, avesse cominciato a mettere in atto degli espedienti per far scoprire la verità come far ritrovare cellulare, a quel punto Sabrina avrebbe posto fine al gioco facendolo sparire definitivamente. La ricostruzione secondo cui ritrovamento del cellulare sarebbe stato invece deciso dal consiglio di famiglia per addossare tutte le colpe a Michele contrasta con l'evidente dispetto di Valentina e soprattutto di Cosima, la quale per porre fine al cicalare del marito con i giornalisti lo sospinge nel garage. L'ormai famosa scena di Cosima che spinge Misseri, utilizzata a sostegno di una tesi (la soggezione di questi alla moglie) e riproposta un po' artificiosamente al rallentatore per amplificarne l'effetto scenico ne è la migliore prova a favore, perché dimostra che Cosima non voleva assolutamente che il marito si esponesse.
Del resto, l'idea che il patto familistico avrebbe comportato l'esposizione del suo membro più debole e suggestionabile inducendolo a confessare una colpa non sua appare piuttosto debole, perché egli, proprio in virtù di quella riconosciuta malleabilità, alla fine non avrebbe retto alle pressioni degli inquirenti confessando la verità è chiamando in causa i veri colpevoli. Questa e altre tesi nascono forse perchè, per un pregiudizio culturale, si ritiene contemporaneamente i Misseri dei furbi e degli sprovveduti, sufficientemente furbi da architettare un piano, ma altrettanto sprovveduti da non prevederne le falle e le grossolane incongruenze.

Marco ha detto...

Il punto è uno solo, sintetizzabile in questo modo: se è vero che anche nell'ipotesi di Misseri unico colpevole ci sono dei dettagli che non tornano e per questo meritano senza dubbio di essere approfonditi, per tutte le altre ricostruzioni alternative possibili bisogna fare letteralmente i salti mortali. Questo ovviamente se prendiamo atto di una serie di elementi come i tabulati e le testimonianze rese nell'immediato o comunque entro i 42 giorni iniziali (e qui aggiungo: ma possibile che se qualcuno avesse visto qualcosa di simile a un rapimento, non si sarebbe fatto avanti neanche in quel periodo, visto che, trattandosi per tutti ancora di persona scomparsa, sarebbe potuta essere come minimo in pericolo di vita?). Se invece preferiamo sorvolare su certi aspetti, allora tutto è possibile.

Alberto ha detto...

Infatti Lori la Spagnoletti nella prima deposizione disse che Sabrina era "normale" e solo successivamente che era "agitata".
Sul fioraio la prima reazione di Milo Infante mi sembra l'unica giustificabile...
Sapreste dirmi gentilmente dove è possibile trovare una versione integrale o perlomeno estesa delle motivazioni della sentenza della Cassazione?

lori ha detto...

guarda qui ne potresti trovare una estesa

http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Puglia/Omicidio-Scazzi-Cassazione-Michele-Misseri-e-inattendibile_312035067081.html

ciao lori

Unknown ha detto...

Non sentirti tirato in ballo, Mercutio, perché non è detto che i giudici che operano in Puglia siano tutti pugliesi, anzi. Comunque le statistiche negli ultimi dieci anni hanno assegnato ai tribunali pugliesi quasi sempre il primo o uno dei primi posti per quanto riguarda il risarcimento dovuto in seguito ad errori giudiziari.

Però, ed hai ragione, in ogni tribunale si sbaglia in buonafede (lasciando perdere quelli, come ultimamente il genovese, dove c'era chi sbagliava in malafede ed abbonava anni di galera), e credo anche sia normale dato il numero dei processi; ma, ti ripeto, se gli stessi magistrati, se gli stessi giudici, operassero a Roma o a Milano, probabilmente sbaglierebbero ugualmente, quindi dire pugliese ha solo un significato indicativo e non referenziale della terra in questione. Terra che in vita mia ho spessissimo frequentato con gusto... se escludiamo uno scontro frontale con un camion avvenuto mentre scendevo da Minervino e mi infilavo sulla strada provinciale che porta a Canosa (e che aveva la precedenza). E fortuna che andavamo ad una velocità quasi tranquilla...
Ciao, Massimo.

Giacomo ha detto...

Vedo che più di uno dei partecipanti condivide il mio tipo di ricostruzione. Questo mi conforta.
Non solo, ma se la Cassazione ha detto di approfondire il movente sessuale da parte di Misseri, qualunque impianto accusatorio da adesso in poi non potrà prescindere da un'analisi approfondita di tale eventualità, pena l'annullamento di ogni atto, ordinanza o sentenza, contraria a tale linea.
Crolla il percorso di ravvedimento con cui il buon Galoppa e l'ottima Bruzzone imbonivano le incantate platee televisive.
Crolla il movente della gelosia. Pertanto la Cassazione ha fatto chiaramente intendere che è solo una perdita di tempo esaminare i mille duemila o diecimila sms tra Sabrina ed Ivano.
Crolla la testimonianza della Pisanò secondo la quale Sabrina le avrebbe confessato, piangendo sulla sua spalla, di aver ucciso il padre.
Crolla la testimonianza di Ivano, in base alla quale la procura, appoggiata dal riesame, ha sostenuto che Sabrina sapeva benissimo che il padre si era inventata la violenza. Anzi ha detto la Cassazione che l'incredulità di Sabrina sulla circostanza è un prova a discarico.
Crollano le pruriginose indagini, sui centimetri d'intimità tra Sabrina ed Ivano. Non dimentichiamo che il riesame vi aveva dedicato pagine e pagine.
Crolla la retrodatazione del delitto, con buona pace delle testimonianze di Petarra, fiorai e testimoni vari in base alla quale si cerca di accreditare la tesi che il delitto sia avvenuto comodamente in casa prima delle 14,20.
Se la sentenza di annullamento è stato un terremoto di tipo giapponese che si è abbattuto sull'impianto accusatorio, la pubblicazione delle motivazioni è stato lo tsunami che ne è seguito, che ha trascinato via sin le macerie.
Adesso tra le rovine del deserto probatorio stanno vagando attoniti i magistrati tarantini, che devono cominciare tutto daccapo.
Ma sono fortunati. Possono trovare rapidamente rifugio e conforto in quelle indagini concluse al 99% dall'ormai lontano ottobre 2010.
Indagini dalle quali si sono poi incomprensibilmente allontanati per perdersi in uno spazio popolato di pettegolezzi illazioni testimoni improbabili ed incubi floreali.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Scusatemi tanto, ma mi volete spiegare quest'ansia di dire, supporre, immaginare che cosa sia avvenuto il 26 agosto nella casa di Michele Misseri ? Ritengo che ciò sia dovuto alle troppe trasmissioni televisive le quali scambiano i pettegolezzi, le storielline, le varie ipotesi per ricostruzioni realistiche. Il 26 agosto 2010, dopo le ore 14 in casa di Michele Misseri, potrebbe non essere avvenuto nulla di speciale, se non che si attendeva una persona che non è apparsa. L'unico, non l'unico autore, ma l'unico a conoscenza dei fatti, in quanto o presente, o cooperatore con l'omicidio, è indubitabilmente Michele Misseri per il semplicissimo, ovvio, banale motivo che sapeva dove fosse il corpo e dove fossero alcuni oggetti di Sarah. Ciò basta e avanza per dire che è o il solo responsabile, o che è un corresponsabile, o che è complice. L'autopsia non ha potuto determinare nulla di quanto raccontato nella prima versione, o per imperfezioni tecniche (secondo alcuni: io, non essendo medico anatomopatologo, non posso dire se sì oppure no). Ciò ha consentito all'avv. Galoppa di fargli smentire la versione della violenza ante o post-mortem, ma ha commesso un errore di metodo e deontologico, quello di voler orientare il suo patrocinato, con la cooperazione della Procura, su Sabrina. A parte l'omicidio, sicuramente l'occultamento del cadavere non poteva essere compiuto da solo, ci volevano almeno due "pali" per verificare che non stesse arrivando nessuno. Su questo non possono esservi dubbi rilevanti, a meno che tutto ciò sia stato fatto a notte fonda o verso l'alba (le famose 3 di notte in cui diceva di alzarsi per andare sui campi), per essere sicuro che non passasse nessuno in zona, visto anche che, da quel che si capisce, non era terreno di sua proprietà e poteva essere sorpreso dal proprietario o suo incaricato. C'è un altro fatto: le indagini sul suo passato non sono mai state fatte, specialmente della sua vita in Germania, malgrado il Codice preveda una specifica norma sull'individuazione della personalità dell'indagato/imputato. E' inimmaginabile che un incensurato, tutto casa e lavoro, diventi un occultatore di cadaveri (e di sua nipote, non di un'estranea) con tanta noncuranza. Inmmaginabile che un uomo comune, tutto casa e lavoro, resti indifferente alla morte di una nipote e che ne nasconda il corpo come se si fosse trattato di un animale domestico, per non dir peggio. Dunque, Misseri è la chiave della questione. Se, invece di partire da soluzioni precostituite, da pettegolezzi, da inutili ricerche telefoniche (il tabulato dimostra che qualcuno ha adoperato un cellulare ad una certa ora, in un certo luogo assai approssimato, ma non dimostra affatto chi lo abbia usato; che cosa farebbero gli inquirenti se uno non avesse il cellulare, come io non ce l'ho? Potrei ammazzare chiunque e dovunque ?), si fosse interrogato con calma, serietà, costanza, il Misseri sui vari punti oscuri della sua versione, ne sapremmo assai di più. Nascondere cadaveri (recentemente è stato trovato il corpo di un imprenditore) nei pozzi di irrigazione deve essere una prassi abbastanza frequente, ma certo non per incensurati e neppure per persone colte da raptus omicida. Richiede abitudine e freddezza nel delitto. Ma continuare a rivangare su possibili soluzioni del caso che, ahinoi, sono sempre le stesse da mesi ormai, ci conforta ? Ci dà soddisfazione ?

Elvira ha detto...

Scusami Giacomo ma io questo tsunami non lo vedo proprio, perchè tutti gli elementi che la sentenza della Suprema Corte ha rilevato servono quale indirizzo al tribunale del rinvio il quale potrà benissimo riconsiderarli dotandoli di una adeguata motivazione. Ricordati che in ogni caso, a monte, la Cassazione ha ritenuto sussistenti i presupposti per la custodia cautelare di Sabrina altrimenti avrebbe cassato senza rinvio.

Alberto ha detto...

Elvira, nelle motivazioni la Cassazione dice che “La presente decisione” non comporta “la rimessione in libertà della ricorrente (Sabrina)”, ma nel caso di specie non stabilisce la sussistenza dei presupposti per la custodia cautelare in carcere, anzi, contrariamente al solito, oltre ad esaminare gli aspetti meramente formali, entrando nel merito della decisione contesta la validità di ognuno degli elementi capisaldi dell'accusa, quindi, se è vero che non si sostituisce al Tribunale del Riesame nell'emissione del provvedimento di sua competenza, lo fa sul piano della fase valutativa che ne è il presupposto e traccia un percorso obbligato a cui questo non si potrà sottrarre in futuro se non in presenza di nuovi e sin qui non emersi elementi di valutazione. Oltre al giudizio avverso sulle fonti di prova e gli indizi, ritenuti insussistenti, vi è una totale sconfessione sul piano metodologico.

Elvira ha detto...

Alberto, da una attenta lettura della sentenza della Cassazione emerge quanto segue:
1) le dichiarazioni di Misseri, poichè inattendibile, non hanno allo stato alcuna valenza processuale però, si badi bene, nè in un senso che nell'altro. quindi le indagini difensive volte all'ascolto di Misseri ai fini di scagionare Sabrina faranno un buco nell'acqua, salvo acquisire elementi da riscontrare aliunde.
2)Il Tribunale non potrà considerare confessione stragiudiziale di Sabrina ( cosa anche a me apparsa eccessiva)la frase riferita dalla Pisanò, ma ciò non vuol dire che tale sua testimonianza non potrà essere utilizzata per rafforzare il quadro indiziario.
3) il Tribunale dovrà motivare perchè ritiene la nuova ricostruzione sugli orari di uscita di Sarah più rispondente alla verità rispetto alla prima versione scritta a verbale dalla mamma di Sarah.
4)Sul movente della gelosia che la Cassazione ritiene esile, viene contestato l'averlo considerato come indizio e si chiede una adeguata motivazione sul'esclusione del movente sessuale per il padre.
Infine detta i criteri che il Tribunale del riesame dovrà seguire:
RIVALUTAZIONE DEL MATERIALE INDIZIARIO (NON NECESSITA' DI ALTRO MATERIALE INDIZIARIO)
GIUDIZIO A FAVORE DELL'IMPUTATO IN CASO DI DUBBIO
ADEGUATA CONFUTAZIONE DELLE TESI DIFENSIVE.
Condivido a pieno i suddetti criteri, fermo restando che non la vedo così brutta per la procura.

Giacomo ha detto...

Scusami Elvira, ma io sono pienamente d'accordo con Alberto, e per la procura la vedo nerissima.
E vedo pure durissimo, se non impossibile, che seguendo i criteri dettati dalla Cassazione, il riesame possa emettere una sentenza diversa da quella di rimettere Sabrina in libertà. E sarà già una gran forzatura se concederà solo gli arresti domiciliari.
Io interpetro oltretutto la velocità inconsueta con cui la Cassazione ha pubblicato i motivi della sua sentenza, come un invito implicito al riesame a fare altrettanto e a sbrigarsi a rivedere la sua decisione, ovviamente in senso favorevole all'indagata.
Sabrina, che si voglia o no, sta per tornarsene a casa.

Comunque ti rendo atto che sei una persona intelligente e garbata, e completamente diversa dalle zucche vuote che affollano il popolo dei colpevolisti.

Giacomo

stefy ha detto...

Buongiorno a tutti. Un solo amaro commento. La cassazione ha il potere di ribaltare ben due gradi di giudizio. Perché sabrina e ancora in carcere? Quando si hanno solo dubbi non dovrebbero scarcerare la ragazza? Mi sembra tutto molto strano

Giacomo ha detto...

Difatti, l'ho appena scritto: Sabrina sta per tornarsene a casa.
Non capisco l'amarezza...

Giacomo

stefy ha detto...

L'amarezza è per sarah per la sua famiglia per la giustizia che giustizia non è per gli organi competenti che non assolvono i loro compiti e per il dubbio che non andrà come tu dici. Io non sono un innocentista ne una colpevolista. Sono una madre come concetta e come cosima

Manlio Tummolo ha detto...

A proposito dei colpevolisti su "la Gazzetta del mezzogiorno" si arriva a dire perfino che le motivazioni della Corte di cassazione sono un "falso", perché mancano timbri e vi sono errori di ortografia o di fatto. La scrivente, di cui non ricordo il nick-name, tuttavia non dice donde ha letto questo documento. Ho consigliato i lettori di cercare sul sito stesso della Corte di Cassazione. Perché la Suprema Corte non ha cassato la decisione del Trib. Riesame ? la ragione è di probabile origine interna: annullare completamente quel rigetto, ovvero dichiarare libera Sabrina Misseri, poteva costituire un grave innesco per critiche a non finire sulla Magistratura, e in particolare a quella tarantina, che ha già vari interrogativi e dubbi sulla sua testa. E' evidente che l'Ordine dei Magistrati difficilmente, se non come forma d'autotutela (cfr. Imperia), offre ai suoi critici la soddisfazione di aumentare tali critiche. La Magistratura sta vivendo, per note vicende, una situazione assai difficile, perciò cerca di difendere, finché può e finché non sia controproducente, il proprio prestigio. A parte, consiglio voi tutti di leggere l'ultimo articolo de "Il Giornale", on-line, a proposito di un sindaco dimessosi ed ora in galera, riguardo alle metodologie per spingerlo a confessare, per poi concedergli la libertà provvisoria o la custodia cautelare domiciliare. Un politico, che rappresenta una certa forza, subisce pressioni notevoli; figuriamoci un cittadino normale, pressoché analfabeta, come Misseri, se non può essere facilmente sollecitato a dire tutto ciò che gli ordinano: ma, attenzione, se tali tecniche vengono individuate dalla pubblica opinione, i rischi per coloro che, disinvoltamente, le adottano, sono molto alti.

Giacomo ha detto...

Cara Stefy, ti capisco. Comunque vadano le cose, la povera piccola Sarah non potrà più tornare. E questo addolora profondamente tutti. Purtroppo non abbiamo la possibilità di fermare il tempo o farlo tornare indietro.
Ma non sarebbe un grande conforto, se noi aderissimo ad una tesi precostituita, purché Sarah abbia una "giustizia" quale che sia.
Il modo autentico di onorare la sua memoria è invece assicurarci che il suo VERO assassino venga individuato e punito.
Se in un'ansia malintesa di giustizia, si sbagliasse ad individuare il colpevole, si creerebbe una seconda tremenda ingiustizia.
La giustizia dev'essere severa, ma anche certa.

Proprio mentre scrivo, il telegiornale sta dando una notizia che mi fa indignare.
Non so se hai presente Amanda Knox, la dolce americanina CONDANNATA in primo grado per aver sgozzato, insieme col fidanzatino Sollecito, l'amica Meredith durante un droga party. Per entrambi fu trovato il loro DNA nel sangue della vittima.
Ebbene la Corte d'Appello ha ammesso a testimoniare in suo favore il famigerato ergastolano Alessi, quello che massacrò il piccolo Tommy.
Naturalmente la notizia è stata data in contemporanea coi lamenti della Knox: "Com'è triste stare in carcere da innocente, sigh!".

Invece Sabrina che al momento è semplicemente INDAGATA fu massacrata da quegli stessi mezzi d'informazione fin dal suo apparire ed addosso le furono rovesciate tonnellate di calunnie e di immondo ciarpame, senza che lei si potesse difendere.

Eh, ma Amanda Knox ha alle spalle una nazione potente, mentre chi ha alle spalle l'umile contadina Sabrina, ancorché cittadina italiana titolare degli stessi diritti di ognuno di noi? Un padre che, per discolparsi dell'orrendo omicidio della nipotina, non ha saputo trovare di meglio che indicare come assassina sua figlia, il sangue del suo sangue!

Giacomo

Michele M. ha detto...

Secondo me la Cassazione oltre ad aver demolito l' impianto accusatorio a messo le basi perchè a Tarabto almeno in questo caso non si possa sbagliare. Ha infatti criticato aspramente il metodo di giudizio del Riesme e quindi anche laddove la procura fornisse nuovi elelenti andrebbe valutati come indicati dalla Cassazione ovvero in caso di dubbio in senso favorevole all' indagata. Va da se che se la procura non ha lementi certi e deubito che ne abbia, il riesma dovrà dare ragione alla difesa ese non lo facesse un eventuale nuovo ricorso in Cassazione sarebbe accoto di certo e senza rinvio visto che si non si può rinviare due volte.

Giacomo ha detto...

Per Manlio ed altri che fossero interessati.
Si può trovare il documento integrale che riporta la sentenza, comprensivo di timbri e firme, al seguente indirizzo:
http://www.ansa.it/documents/1305829244707_54abf7b709975034f7bb013bc6a992f7.pdf

Giacomo ha detto...

EC
L'indirizzo completo è:
http://www.ansa.it/documents/1305829244707_54abf7b709975034f7bb013bc6a992f7.pdf

Giacomo ha detto...

Terzo tentativo.
http://www.ansa.it/documents/1305829244707
_54abf7b709975034f7bb013bc6a992f7.pdf

Non ci deve essere nessuno spazio all'interno dell'indirizzo!

Giacomo

stefy ha detto...

giacomo sono disgustata per la notizia di alessi. Su amanda e company stendo un pietoso velo e concordo con te sull'analisi da te fatta e per quanto riguarda michele non commento neanche perché lui si commenta da solo

Alberto ha detto...

@ Elvira. Nelle motivazioni si legge: (tra virgolette): (ordina al Tribunale del Riesame di Taranto di procedere) “al nuovo esame attenendosi ai principi enunciati in punto di: rivalutazione del materiale indiziario nell’ottica di una ragionevole probabilità di colpevolezza e di condanna; regola di giudizio a favore dell’imputato in caso di dubbio; necessità di adeguata confutazione delle obiezioni difensive che prospettano tesi plausibili”. I “principi enunciati” sono quelli contenuti nelle 19 pagine di motivazioni. Quei principi non sono stati espressi in astratto ma in riferimento alle specifiche fattispecie contenute nell'ordinanza oggetto di impugnazione, attraverso una disamina puntuale che ha demolito l'interpretazione datane dal Riesame. I nuovi giudici del Riesame, in presenza degli stessi elementi, conformandosi ai principi cogenti enunciati dalla Cassazione dovranno decidere in senso favorevole all'indagata. A meno di non fornire nuovi elementi.


Secondo indiscrezioni riportate dal sito della Gazzetta del Mezzogiorno, dall'audizione dei due parenti del fioraio sarebbe emerso che questi con loro avrebbe sempre parlato di un sogno, a proposito della scena da lui raccontata che vedrebbe per protagonisti Sarah e membri della famiglia Misseri.
Adesso resta la trasferta all'estero dei giudici per sentire la figlia di Anna Pisanò. Come i pifferi di montagna andranno per suonare e verranno suonati. A spese del contribuente, naturalmente.
Tutte queste perdite di tempo si svolgono mentre è stata accantonato l'esame dei compressori, si resta in attesa di una relazione finale sulla perizia necroscopica che non arriva mai e i giudici si rifiutano pervicacemente di riascoltare Misseri che dallo scorso dicembre chiede di essere sentito e di disporre un faccia a faccia di Sabrina col padre. Si coglie un attivismo frenetico per alcune cose è un immobilismo inquietante condito di sicumera per altre.
Alla Cassazione è mancato quel poco di animo necessario ad annullare definitivamente l'ordinanza del Riesame, come è stato detto prima si deve ritenere che ciò sia dovuto principalmente a un riflesso corporativo. La tendenza a tutelare i membri del proprio ordine di appartenenza spesso prevale. A Taranto alcuni mesi fa è stato arrestato per concussione Matteo De Giorgio, uno dei sostituti del procuratore Sebastio. Questi ha espresso contemporaneamente fiducia nell'operato degli organi inquirenti e rinnovata stima nei confronti del suo sostituto. Così vanno le cose. La notizia dell'arresto negli organi di informazione ha avuto scarso rilievo; nessuna ombra di sospetto deve gravare in questo momento su un Tribunale che con tanta solerzia si sta occupando di quella pericolosa criminale che risponde al nome di Sabrina Misseri.

lori ha detto...

Buon giorno a tutti
grazie Giacomo per questa indicazione, ho letto la sentenza e , adesso più di prima, mi chiedo perchè non ne abbiano chiesta la scarcerazione
lori

Luciano ha detto...

Scusate, ma a che punto sono le indagini sui precedenti avvocati di Sabrina Misseri? Vorrei sapere, di preciso, di cosa sono stati accusati, perchè se non sbaglio non hanno mai svelato i dettagli delle accuse a loro carico.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Giacomo, ma ti pare che io abbia la pazienza di dover digitare tutte le consonanti che coraggiosamente hai riportato? Non è più semplice cercare l'ansa ? Per avere tuttavia una documentazione formalmente valida, più che organi di informazione e giornali generici, è opportuno cercare su riviste giuridiche. Il sito della Corte di Cassazione richiede procedure di iscrizione, che non sono aperte a tutti i cittadini. Comunque tornando alla questione dei termini di tempo, apparentemente rapidi, con cui la dichiarazione di rinvìo è stata fatta e le motivazioni, è dovuto probabilmente all'esigenza urgente di cancellare un abbaglio che l'intera stampa e pubblica informazione stavano prendendo. Era necessario quindi cassare l'abbaglio e non solo l'Ordinanza del Trib. Riesame, tarantino. Dico "dichiarazione" e non sentenza per la mia polemica con la cortese signora Silvia F., della "gazzetta", la quale mi ha ordinato di "chiudere il becco", ma siccome non sono né un uccello, né un cornuto, ma ho la lingua lunga e i denti aguzzi, le ho risposto a dovere, se me lo pubblicano. Qui ricordo il Titolo VII, del Libro II CPP, dove l'art. 185 "Effetti della dichiarazione di nullità" riguarda tutti i gradi di giudizio, compreso quello di Cassazione. Alla signora Silvia, che mai rimembra le cose che le dico, ho citato anche altri articoli: per la nullità di un atto di custodia cautelare, basta che non vengano considerati gli aspetti A FAVORE, oltre evidentemente quelli a carico, dell'indagato/imputato, cosa che notoriamente Procura e giudici (ovvero gli inquisitori locali) si sono vantati di non dover fare.

Manlio Tummolo ha detto...

E' pur curioso che, mentre l'ANSA, che è una generica agenzia di notizie giornalistiche pretende di pubblicare addirittura in fotocopia (pdf) il testo della decisione della Corte di Cassazione per il rinvìo al Tribunale del Riesame, è addirittura innominata la faccenda Misseri-Scazzi nelle riviste giuridiche on-line, come l'IPSOA del Consiglio nazionale Forense, "Diritto e Giustizia", "Diritto e diritti". Presumo che i maggiori giuristi si stiano spaccando la testa per capire con quali criteri si sia svolta tutta l'indagine e le motivazioni della decisione sul rinvìo. Guardando poi la stessa "www.ansa.it/documents", non vi è alcun richiamo alla "sentenza", ma a cose d'altra natura. Evidentemente in quella pubblicazione (che, tra l'altro, riguardando indagini tutt'ora in corso, dovrebbe essere atto riservato) vi è qualcosa che non quadra.

Anonimo ha detto...

Sapete se è vera la notizia uscita su Cosima Serrano in Misseri, la mamma di Sabrina Misseri nonche' moglie di Michele Misseri nonche' zia della ragazzina uccisa ad Avetrana lo scorso 26 agosto?
Si dice che sarebbe stata iscritta nel registro degli indagati... per Sequestro di persona, concorso in omicidio e soppressione di cadavere. Buonaserata!

Marinella

Mimosa ha detto...

Gentile Manlio,
riguardo alla sentenza della Cassazione che non riuscivi a trovare, dò un suggerimento: bisogna "evidenziare" col mouse il link postato da Giacomo, "copiare" e poi incollarlo sul motore di ricerca preferito.
Lo riscrivo, sperando rimanga tutto attaccato:
http://www.ansa.it/documents/1305829244707_54abf7b709975034f7bb013bc6a992f7.pdf
Si tratta di un pdf, che si può scaricare integralmente.
Saluti, Mimosa

Unknown ha detto...

Si Marinella, purtroppo se n'è cominciato a parlare nell'ultimo post di Melania rea ed i commenti li trovi lì. Comunque è una notizia vera. Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie Mimosa per la collaborazione, ho preso nota dell'elenco di lettere e numeri, ma credo che il tutto resti poco convincente. Comunque proverò, poi eventualmente ne farò un commento. La storia è ricca di falsi: basti pensare alla Donazione di Costantino. Anche quella fu probabilmente pubblicata dall'ansa in pdf.