venerdì 10 agosto 2018

L'obbligo vaccinale non sarà solo la premessa per futuri provvedimenti più invasivi che i vari governi potrebbero imporre ai popoli in nome della salvaguardia sociale?

Ecco il microchip del futuro che già decine di migliaia di persone, 20.000 solo in Svezia e molte di più in America, si sono fatte impiantare volontariamente fra pollice e indice. Può sostituire tutto. Si usa come badge per i dipendenti, in Belgio i dirigenti della Newfusion lo stanno usando in attesa di estenderlo a tutti gli impiegati, sostituisce il bancomat, la chiave dell'auto e di casa, la chiavetta del computer. Ci puoi accendere e spegnere le luci e collegandolo in wi fi a un qualsiasi dispositivo attrezzato fare ogni cosa sia ad oggi tecnologicamente possibile.
Articolo di Gilberto Migliorini

Qualcuno si è reso conto, confusamente, che dietro l'imposizione dei vaccini c’è ben altro: c'è la prova generale con la quale giustificare provvedimenti futuri che andranno a incidere sempre più in profondità nella vita delle persone, non solo come condizionamento, non solo come pressione, ma come obbligo di legge per la salute pubblica, in nome della salvaguardia dei minori e dei vantaggi socio-sanitari. Più in generale in ragione del ‘supremo interesse collettivo’.


In 15 paesi europei non esiste vaccinazione obbligatoria, sono Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito. In alcuni di questi devono solo essere segnalati i bambini non vaccinati rispetto ad alcune patologie. In Belgio e Olanda l’unico vaccino di cui è previsto l’obbligo è quello contro la polio.

È da notare che l’imposizione statisticamente non ha mai fatto crescere la copertura ma ha sollevato resistenze. Al contrario la raccomandazione e l’informazione hanno avuto esiti positivi nel promuovere scelte consapevoli. La strategia dei vari paesi ha comunque seguito strategie che rivelano le differenze culturali.

Indipendentemente dal dibattito sugli effetti collaterali delle vaccinazioni, nel quale non entro in merito, quello che risulta dall'obbligo è un’operazione piuttosto strana, visto che d’improvviso è emersa un’emergenza che non si presenta in altri paesi dove non esiste coercizione, ma dove viene comunque assicurata una buona copertura, anche distinguendo caso per caso la scelta di quali e quante vaccinazioni siano opportune in collaborazione con le famiglie.

Qualcuno suggerisce che l’obbligo imposto nel Bel Paese nasca sia dall'interesse economico che sta dietro, sia per gli affari delle Case farmaceutiche. Anche se la decisione di rendere obbligatori dodici vaccini, poi scesi a dieci, è stata presa a Washington il 29 settembre 2014 in un incontro dei nostri ministri con l'industria farmaceutica a cui presenziavano anche esponenti dell'ufficio degli affari globali del dipartimento della salute degli Stati Uniti, credo proprio che non sia questo il motivo per il quale d’improvviso si è inventato un problema che non esiste, come non esiste emergenza sanitaria nel merito.

Proviamo allora ad usare un po’ di ‘immaginazione’ in senso prospettico per comprendere meglio cosa c’è dietro un’operazione che si ammanta di motivazioni scientifico-sanitarie, se davvero la scienza c’entra in qualche modo con una legge che si dà giustificazioni con la tutela dei minori e per la salvaguardia della salute pubblica. 

Usiamo una premessa per comprendere meglio la reale portata del problema e per poi svilupparne le conseguenze sul piano logico con le opportune deduzioni.

Viviamo in società dove esistono regole scritte e non scritte, in molti casi si tratta di norme di legge codificate. Esiste poi un margine di libertà dove ciascuno può scegliere i comportamenti che ritiene opportuni senza ledere la libertà degli altri. La linea di demarcazione sta però progressivamente sfumando e quello che fino a ieri poteva rientrare nelle scelte della sfera privata oggi può essere trascritto come norma di ordine pubblico.

In realtà stiamo assistendo a un intensificarsi delle regole in ragione di quella che viene definita tutela sociale, direttive sempre più coattive e invasive. Il confine tra le regole di convivenza sociale - con tutti gli obblighi connessi - e quella che un tempo era considerata come inviolabile sfera privata e autonomia della persona diviene sempre più incerto ed evanescente. C’è un limite da non oltrepassare? Le garanzie costituzionali sono in genere in forma così vaga che si può far rientrare dalla finestra quello che si è fatto uscire dalla porta (e viceversa). Se esistono testi di assoluta vaghezza sono proprio le Costituzioni che possono essere interpretate e reinterpretate, sono un flatus vocis dove si può ciurlare nel manico con grande disinvoltura, autoritativamente. Tutto dipende dagli interpreti e dal sistema politico, dal clima elettorale e dalla campagna di stampa a sostegno... dipende soprattutto dal contesto storico e dall'evoluzione della mentalità e di tutto il sistema economico-produttivo, alla luce dell’attualità politica...

La realtà è che stiamo andando verso una società sempre più regolata, verso un sistema dove il controllo delle persone con tutti gli strumenti elettronici e informatici è sempre più invasivo, i precetti di legge invadono sempre di più la sfera privata, al punto che il confine tra pubblico e privato esiste solo virtualmente, codificato astrattamente, re-interpretato in funzione dell’evoluzione dei rapporti sociali. Anche se non c’è più un Monarca Assoluto il cittadino riconosce la sua sudditanza da tutto un sistema di regole che gli vengono imposte con tutti i crismi della legalità in quanto ne è lui l’artefice attraverso i suoi rappresentanti. Come dire che è sottomesso in ragione della sua propria autorità… Mentre negli Stati assoluti e nelle dittature il Potere non deve dare giustificazioni (a meno di appellarsi a Dio o all’Ideologia), nei sistemi più o meno democratici i formalismi fanno da garanzia della volontà popolare.

In forza di un’ideologia che si va affermando sempre più in profondità si può dire che la sfera privata sta cessando di esistere e che dunque qualsiasi comportamento anche quello che un tempo era ritenuto più intimo e insondabile di un individuo ha rilevanza sul piano sociale e che dunque, a tutti gli effetti, la persona deve ritenersi passibile di controllo e manipolazione in ragione del supremo interesse collettivo. Che poi l’interesse sociale sia quello dei ristretti gruppi di Potere che controllano e regolano la vita delle persone è un’altra questione…

Il discorso sulle vaccinazioni obbligatorie è davvero meno banale di quanto possa sembrare a prima vista anche dando per assodato che le vaccinazioni siano state davvero un progresso per l’umanità, così come altre ‘invenzioni’ e scoperte. Non è questo il nocciolo della questione, anche se molti fingono che tutta la questione sia vax no - vax si

Riproponiamoci allora la domanda (non sui vaccini, ma sul loro obbligo che sono due cose molto diverse). Perché all'improvviso è sorta un’emergenza, con tutte le problematiche connesse? Un’emergenza che non esiste davvero, sia perché c’era già una buona copertura con possibilità di scegliere quali e quanti vaccini fare, sia perché una politica di raccomandazione e di documentazione avrebbe sortito effetti positivi e reso tutti più consapevoli attraverso una informazione completa anche tenendo conto di eventuali controindicazioni. C’è allora da chiedersi quali motivazioni siano sottese a una improvvisa drammatizzazione del problema.

Nessuno porrebbe questioni su una dieta sana indicando degli obblighi per legge per la popolazione di come e quanto deve mangiare. Ben sapendo che molte patologie derivano proprio da squilibri alimentari, a nessuno legislatore verrebbe in mente, per ora, di imporre una dieta (con sanzioni per gli inadempienti) con prescrizioni imposte di autorità con una precisa indicazioni delle calorie da assumere ai pasti con relative proteine, vitamine, zuccheri, grassi… in ragione della prevenzione di varie patologie. Il medico raccomanda, prescrive, ma non esiste obbligo di legge… Eppure a ben guardare seguendo la logica dell’obbligo vaccinale si potrebbe imporre una regolazione per legge in quel senso, soprattutto se trattasi di minori. 

Di fatto esiste nel Bel Paese una drammatica epidemia di obesità, di disordini alimentari, di gravi patologie connesse… esponenzialmente molto ma molto più drammatica di qualche caso isolato di mortalità per morbillo… Insomma a ben guardare qualunque comportamento e qualsivoglia scelta di vita delle persone potrebbe e dovrebbe secondo quella logica essere sottoposto a prescrizione e in difetto a coercizione in quanto rilevante sul piano socio-sanitario. Certo, parlare di vaccini ha un impatto emotivo maggiore, per via di una tradizione che ha enfatizzato l’icona dell’immunoprofilassi.

Insomma avremmo una società del Grande Fratello applicata anche alle abitudini alimentari, sanitarie, al tempo libero, all'educazione dei figli  e perché no anche alle pratiche nel letto coniugale… Sulla base di una metodologia scientifica applicata alla quotidianità non ci sarebbe davvero ambito che non dovesse essere regolamentato (anche in maniera coercitiva) sulla base dell’assunto che tutto ha rilevanza sociale e risvolto sanitario. L’obbligo di regole comportamentali nel privato con sanzioni per i trasgressori sortirebbe pericolose implicazioni di ingegneria e controllo sociale…

L’obbligo vaccinale costituisce solo la premessa, una sorta di prova generale, per una serie di future imposizioni per legge con la giustificazione del bene collettivo? La società dell’informatizzazione è sullo sfondo la vera posta in gioco di un sistema dove si può giustificare qualsivoglia provvedimento legislativo sulla base di una sociologia del supremo interesse dello Stato e della sua organizzazione?

Alcuni scenari prossimo venturi
Ribadito che una campagna di informazione e di sensibilizzazione avrebbe sortito effetti positivi sulla copertura vaccinale più efficace e meno intrusiva, c’è allora da chiedersi quale possa essere il vero motivo per il quale si è voluto drammatizzare la questione… È del tutto evidente che una giustificazione del tipo benessere sociale o tutela sociale condita dal bugiadino può in prospettiva imporre all'individuo altri provvedimenti coercitivi in nome della scienza e del supremo interesse di un Paese. Organizzare un sistema di controlli sull'individuo sempre più invasivi nella sua sfera privata in nome della sua sicurezza, della sua tutela e della sua salvaguardia presuppone di preparare il terreno, di predisporre le retoriche appropriate e le necessarie istanze emozionali…

In nome del benessere sociale qualunque provvedimento che imponga regole può giustificare il controllo coattivo. È quello che sta già accadendo, ma dal quale ancora si sottraggono alcuni ambiti ritenuti troppo intimi e privati per poter essere posti sotto l’occhio della telecamera. Però ci si sta attrezzando, si stanno predisponendo le retoriche adatte.

L’individuo è sempre più considerato un ingranaggio della vita sociale e come tale il suo margine di autonomia e di libertà è sempre più ridotto e condizionato, o se si preferisce il concetto di libertà è quello che viene definito dall'Istituzione e dal Sistema che programma la vita delle persone in ragione di interessi ‘collettivi’ che sono quelli di una organizzazione che fa capo ai gruppi di potere.

Proviamo ad immaginare quali scenari futuri può prefigurare una logica che invade sempre più la sfera privata delle persone in nome del benessere collettivo, come premessa a una nuova ratio che implica ideologicamente un nuovo modello di società, un nuovo schema di cultura e una nuova definizione di episteme.

Con una giustificazione analoga a quella dell’obbligo vaccinale (in assenza di qualsiasi emergenza sanitaria) in un futuro prossimo si potrebbe imporre per legge l’impianto a tutti i cittadini di chip sottopelle per monitorare lo stato di salute. Come si potrebbe non ammettere la rilevanza sociale di un simile provvedimento che avrebbe incidenza positiva sulle casse dello stato, consentirebbe di controllare il regime alimentare, di offrire alle strutture sanitarie dei dati in tempo reale. I fautori dell’obbligo di impianto e i media fiancheggiatori del provvedimento potrebbero porne in evidenza con enfasi tutti i vantaggi sul piano sociale ed economico. La sanità avrebbe un sistema di monitoraggio e di diagnosi molto più efficiente. L’obbligo, proprio come per i vaccini avrebbe una giustificazione socio-sanitaria. L’individuo sarebbe monitorato dall'utero materno fino all'eventuale espianto d’organi a cuore battente  in un ciclo produttivo efficiente e completo.

Quello che è in atto, molto probabilmente è un sistema educativo di assuefazione al controllo e alla programmazione dei comportamenti. La scienza è al servizio del Potere e degli interessi economici. In modo particolare la medicina è locus privilegiato di una retorica che porta avanti l’immagine di un individuo sotto tutela, strumento di consenso e fornitore di organi di ricambio.

Il chip impiantato nelle persone potrebbe anche fungere da geo-localizzatore per controllare eventuali comportamenti criminosi… Per la nostra sicurezza saremmo persuasi di offrirci prima come cavie e poi come entusiasti sostenitori di una schedatura totale?

L’obbligo dei vaccini (sia chiaro che non si sta parlando di raccomandazione e neppure della loro efficacia) è solo una premessa, un primo step di adattamento per futuri e sempre più invasivi controlli che in forza di una giustificazione sui vantaggi sociali stanno trasformando le società del nuovo millennio in sistemi di programmazione integrata?

Quello dell’obbligo dei vaccini è una anticipazione che prelude a ulteriori provvedimenti sempre più incisivi? Non c’è dubbio che chi detiene il monopolio dell’informazione fornirà tutti gli argomenti di persuasione per dimostrare che nuovi provvedimenti legislativi di controllo saranno nell'interesse dell’utenza proprio come tutti quei sistemi di rilevamento che ormai avvolgono la nostra vita, dalle carte fidaty fino ai più invasivi sistemi di schedatura.

La coercizione sui vaccini non riguarda un problema sanitario, anche se alcuni degli operatori in perfetta buona fede sembrano crederci, riguarda un anteprima, una prova generale di quei futuri provvedimenti legislativi con i quali si potrà imporre una profilazione sempre più spinta della popolazione e una capacità di programmare le risposte dell’utenza con tutti gli adeguati messaggi subliminali.

Nel caso specifico vengono utilizzati due tipi di persuasione ideologica. Da un lato si fa leva sui sensi di colpa, si predica di oscurantismo e complottismo. La retorica messa in atto stigmatizza qualunque dissenso bollandolo come rifiuto del progresso, superstizione e imbarbarimento. La tecnica è quella usata dai sistemi totalitari ma nella fattispecie imbellettata da argomentazioni scientifiche. 

D’altro lato il dissenso verso un provvedimento che lede la sfera privata (si parla sempre dell’obbligo) viene considerato una violazione della legge, perseguibile con adeguate sanzioni.

Le vaccinazioni potrebbero c'entrare davvero poco con quello che bolle in pentola. E' molto probabile che si tratti invece di una prova generale per futuri provvedimenti che imporranno limitazioni sempre più stringenti alla libertà individuale e un regime sempre più controllato in ogni aspetto della vita delle persone.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Si inventano false epidemie ma non si nulla per le vere emergenze sanitarie del Bel Paese. Biossido di Azoto, smog, rifiuti radioattivi, PM10, Polveri sottili, ozono e benzene (migliai di morti ogni anno e l'Italia deferita alla corte UE).

Antonello ha detto...

A parte l'obbligo di dodici vaccini ad una intera generazione, poi passati a dieci, provvedimento di per se disarmante per l'arroganza delle lobby farmaceutiche spintesi fino ad una pretesa alquanto sconvolgente, ma il vero problema credo sia la politica che tutto cio' ha permesso ed il fatto non secondario, che nessun italiano aveva mai potuto votare quella stessa politica decisionale con il costituzionale strumento democratico del voto.
Il problema e' che la Costituzione di per se non contiene vere e proprie dirette sanzioni per chi ogni santo giorno ne viola divertitamente i concetti, troppi poteri a figure intermedie, con il risultato che quando ci sarebbe democrazia costituzionale e' pure condizionata da personaggi loschi e figuri autoelettisi o messi su ad arte dalle lobby appunto.
Non esistono sanzioni dirette e proporzionatamente pesanti per chi viola quindi i concetti costitutivi alla base del patto sociale e di serena convivenza, non ce ne sono, a parte la dichiarazione di inconstituzionalita' con il suo iter abbastanza impercorribile e troppo costoso ai normali cittadini (anche questo sconvolgente), non ci sono cioe' delle ripercussioni subito dirette e tangibili, sui politici come sui cittadini che violano articoli costituzionali, non almeno dirette.
Cosi accade che i pareri delle varie Commissioni costituzionali varino a seconda dei Governi che li richiedono, cosi accade che l'apposizione della fiducia sui provvedimenti governativi sia di fatto diventata la normalita' ricattatoria a parlamentari che decadrebbero se non elargissero la pretesa fiducia anche a provvedimenti estremisti piu' che estremi e di per se convenienti al capitalismo privo di scrupoli ed etica.
Tutto cio' che riguarda i regolamenti poi viene fraintesi, riscritto, riministerializzato e rivisto con circolari, note, delucidazioni, pareri, interpretazioni sempre e ciclicamente di parte, e questa storia se vogliamo risolvere il problema deve finire.
Spero che per smetterla non serva arrivare a rispolverare battaglieri onesti dittatori, ma non se ne vede soluzione, le lobby pagano per sponsorizzare stagioni elettorali della politica, che poi ricambia, una volta sedutasi sulla poltrona pubblica, con normative di sostegno economico esclusivamente e vergognosamente di parte.

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Antonello ha detto...

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Questo pericolosissimo giochino per bambini arroganti e pretenziosamente predominanti, era iniziato con le disposizioni ad personam, poi ad impresam, poi a parentadi, poi a immunitam degli amicium, a prescritionem, a corruzionem abbondantiam, ad fallimentarum fintum, ad appaltim partigianus, per continuare poi ad petrolium ed petrolierim, ad banchem ed banchierim, ad trattativem riservatem, tutto si e' decostituzionalizzato, con la scusa e l'alibi di privatizzare, di personalizzare, persino di liberalizzare alcune volte, il linguaggio usato e studiato non e' un caso, modifica la percezione di massa, e determina l'aumento di cassa.
Purtroppo e' questo il vero problema italiano, rendiamocene conto, abbiamo la generazione politica dirigenziale piu' vergognosa, corrotta ed insuslsa di ogni tempo storico, si sono venduti i valori e non solo le poltrone e le cattedre,poi ci meravigliamo che i giovani scappano o si drogano, una politica che crea le prerogative ed un'attimo dopo giustifica gli obbrobri incostituzionali ed anche cosidetti scientifici.

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Antonello ha detto...

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Si permette di far entrare gli organismi geneticamente modificati, si permettono variazioni climatiche assurde e degeneranti, allucinanti esperimenti chimici di gente che scherza sulla natura in nome della scienza, la scienza non ha limiti SOLO per noi Signori, ma in natura la Scienza ha eccome dei limiti, solo che corrotta anch'essa dal vil danaro ci gioca sempre piu' sopra, figurati se rispetta i limiti costituzionali, si permette di entrare nelle nostre tavole e locali a diete a base di insetti, cani, pomodori in provetta, olio e liquidi che risphntano dalla polvere annnaccquata, si e' permesso di tutto, si e' attaccato in ogni modo il vivere genuino delle persone e sopratutto del Mediterraneo, e quindi anche l'integrita' alimentare e con essa la risposta autoimmunitaria, poi non bastava, allora si e' fatto leva sui cattolicesimi e sui cattolici per iniziare una delle piu' imponenti opere di sostituzione etnica generazionale (la guerra etnica forse era troppo lampantamente contraria e sensibile a ripercussioni mediatiche) con le conseguenze sanitarie artatamente decise, scelte e volute dalle lobby, del mercato del lavoro al ribasso in primis, meno si paga il lavoro e piu' si guadagnerebbe dalle vendite dicono (tutto da dimostrare, l'economia e' un equilibrio e non un concetto contabile perche' se tutti fossimo ipoteticamente senza stipendi mi si dovrebbe spiegare chi comprerebbe poi i prodotti, e lo stesso discorso vale per ridelimitare la robotica).
Hanno permesso e fatto di tutto e Dio mio non immagino fino a che punto potranno arrivare, e' allucinante cosa si sono permessi di anche solo pensare, ed hanno poi tentato di realizzare, spesso con risultati purtroppo positivi, in pochi sanno che la piu' imponente opera di immigrazione dall'Africa riguardo' l'Argentina di inizio 900', furono europei ed africani a decuplicare le anagrafi argentine di Rio de la Plata, ma li successe un qualcosa di strano, l'immigrazione e la sostenibilita' della immigrazione africana in Argentina termino', non resistette Signori alle malattie, e la cosidetta cultura lo sa bene, gli storici e gli Scienziati lo sanno perfettamente.

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Antonello ha detto...

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Ecco in seconda battuta i perche' delle vaccinazioni, strumentale chiaramente, perche' a questi degli immigrati non gliene frega un'emerita mazza, forse interessano di piu' ai razzisti che non a chi vuole lo sfruttamento, la schiavitu', gli appalti sulla povera gente, le speculazioni agitate in nome di Dio e della solidatieta', e' vergognoso ma e' cosi, ed e' responsabilita' della politica e della classe dirigenziale imprenditrice, quella che uno strano personaggio che aleggia nel fetore del palazzo da trent'anni definisce e sarebbe "la funzione produttiva delnl paese", non chi lavora dieci o dodici ore al giorno nelle sue fabbriche per capirci, quelli non producono secondo il genio, sono i Master ed i conti correnti che producono, non chi li risparmia, sono i concetti che sono compeltamemte ribaltati, illavoro deprezzato ed umiliato, il fankazzismo osannato e tripudiato, e' lo schifo del.putridume generazionale, impresa ed uomini senza valore ne etica, ecco perche' e chi da la ragione di esistere ai comunismi della storia, e' questo lerciume imprenditoriale e confindustriale, gente che non sa cosa sia ip lavoro ma ha imparato a girare le frittate perche' non hanno mai avuto manco una moglie od unanpersona che gli ha voluto bene al fianco.
E quinfi dodici, dieci, vaccini ai bambini, che buoi che sia, solo l'inizio, agli indiani vaccinatono a forza tutti i bambini in America, sotto la statua della Liberta', e la scienza andro' a prendere il vaccino contro la polio dal fegato dei babbuini e delle scimmie, qualche voce ironicamemte in cattiva fede sostiene scientificamente pero' che le scimmie sarebbero affette da eterna immunodeficienza danloro sopportata, ma sono particolati scientifici che sono scomparsi dai volumetti scientifici, dopo che l'immunodeficienza si erse a protagonismo del secolo scorso, frega na mazza a questi, ai politici, pereino agli scienziati disonesti frega na mazza della salute pubblica, l'importante Signori e' il portafoglio, questo qualcuno ha fortemente voluto e con questa triste realta' bisogna confrontarsi....

Manlio Tummolo ha detto...

A proposito di certezze "scientifiche": chi ricorda, o non ricorda, che negli anni '90 del secolo testè trascorso, dalla Sanità Mondiale si era detto che, grazie ai vaccini, il virus del vaiolo era ormai catturato e chiuso, per conoscenza "scientifica", solo in qualche provetta, ma reso impotente nei confronti della popolazione, per cui cessava l'obbligo della vaccinazione ?

E, relativamente all'OMEGA 3, ricavato dai pesci, sull'esempio dell'alimentazione esquimese, lo si presentava come cura facile ed efficace contro il colesterolo e trigligeridi nel sangue. Ora, viceversa, si sostiene che non serve quasi a nulla. Dunque, anche le dottrine "scientifiche" sentono gli effetti della moda, ma soprattutto risentono degli interessi delle grandi Ditte farmaceutiche che devon far lucro, capitalisticamente parlando sulla salute dei cittadni. Soprattutto la vaccinazione per l'influenza che dura - vedi caso - solo un anno, sempre che duri, visto che i virus dell'influenza sono vari e cangianti.

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