domenica 31 dicembre 2017

Buon 2018 all'Italia e a tutti gli italiani che fra pochi mesi andranno a votare... auguri Italia

47 commenti:

Chiara ha detto...

Caro Massimo, tanti Auguri anche a te e che il 2018 abbia voglia d'essere un anno un po' più facile del precedente!

Unknown ha detto...

Grazie Chiara, ricambio lo stesso augurio...

Dudu' ha detto...
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Dudu' ha detto...

Massimo:
grazie di tutto,questo spazio che condividi con noi é notevole per spessore culturale .
Te liho già inviati, mi fà piacere postarli anche qui: buone feste e buon 2018 a te e famiglia. :)

Dudu' ha detto...

Condivido Chiara,
il 2017 che all'inizio chiamai 16+1 per scaramanzia benché non creda a queste cose, ha rivelato quanto poco e male si sia seminato precedentemente, portando troppi problemi sociali, dal sanitario a giovani senza lavoro, dalle mancate politiche economiche di crescita a mancate nascite che porteranno ad avere un buco generazionale.
Nel 1993 Ken Loach girò il film " Piovono pietre" , il titolo prese spunto da un proverbio inglese :"quando piove sui poveri piovono pietre".
Loach fu profetico, non perché avesse capacità innaturali, colse tutti quei segnali da scelte politiche di allora che non potevano che portare a dove siamo.
Anni e anni di lotta sindacalista per il bene comune, per la qualità della vita , sono stati spazzati via.
Anni e anni di lavoro sull'ambiente, sul biologico, sulla qualità dei cibi e dell'aria che respiriamo , l'acqua che beviamo , cancellati cambiando due parametri.
Si doveva investire sul solare, era il 2005, si poteva investire in questo settore che avrebbe trainato l'economia già allora sofferente, ci troviamo 10anni dopo ( e piú) con una disoccupazione
grave al punto che per potere dare le pensioni si ricorre sfruttare incentivi europei per accasare immigrati in "campopoli" da terzo mondo.
L'italiano medio e piccolo sta rosicando i risparmi per affrontare una quotidianità troppo gravata di tasse, di autosostenibilità tenendosi a casa gli anziani per avere un reddito di sopravvivenza.
Persone che lavoravano pagati con i vaucher si trovano oggi "occupati" con cinque ore di lavoro settimanale da contratti a chiamata.
Accendi la tv e racconta di vitalizi si, vitalizi no...mentre qualche vicino di casa si impicca per i debiti o dà fuoco ai figli perché glieli stanno portando via.
Ultranovantenni che tutto ció che hanno da dire all'elettore é " mille euro per tutti".
Ha ragione Massimo? si potrà cambiare la direzione del 2018 scegliendo responsabilmente i rappresentanti?
Chi scegliere?
Quelli che al governo ci sono stati e ci hanno condotto dove stiamo?
La nuova legge elettorale ci permetterà di scegliere?

Sono necessarie politiche economiche lungimiranti,responsabili, che portino alla crescita, non a mance sociali.
Difficile ora scrivere dopo questo preanbolo, buon 2018.
Resta una parolina magica:
"speriamo",
Speriamo responsabilmente,non credendo che le mance sociali risolleveranno il paese.
Io reintrodurrei lo studio dell'educazione civica nelle scuole, mi sembra (ironicamente) si sia perso per strada un valore importante nella società: il tuo bene sarà il mio.
Vorrei dire :basta con l'individualismo sfrenato, ci rende tutti poveri dentro e fuori.
Ecco, augurerei un 2018 attento alle scelte ,sobrio, costruttivo,in tutti gli ambiti.
C'é da ricostruire e investire sulla fiducia, quella parola seria che un tempo veniva siglata da una forte stretta di mano.
Tanto lavoro da fare, buon inizio 2018 a tutti,sia ricco di salute, coraggio e di risate in compagnia.

Ps.: pochi giorni prima di Natale, era ancora possibile accedere a incentivi europei per il settore del biologico, si poteva creare nuovo lavoro,siamo una realtà importante in Europa, niente.
Non sono stati chiesti..
Perché?
Che senso ha l'educazione alimentare alla qualità del prodotto se poi in tavola arrivano prodotti supertrattati da non si sà dove, i quali contengono sostanze chimiche che il nostro corpo riconosce come veleni; il numero di celiachi che non possono piú nutrirsi di farine "normali" sono 6 milioni in Italia, 6 milioni di persone "malate" in crescita, milioni spesi in ricerca per la salute e si butta nel cestino l'opportunità di lavoro, di prodotti a km zero, di nutrire un mercato fiorente sano ed etico.

Hanno scelto non chiedendo gli incentivi, di non dare agli italiani questa bella sana profiqua opportunità di crescita del settore del biologico ...in crescita nonostante chi rema contro ai ..cittadini.

Manlio Tummolo ha detto...

A proposito di anno nuovo, di auguri, di magnifiche sorti progressive, ecc. (cfr. Giacomo Leopardi e il dialogo sul lunari, da sbarcare...), approfitto di questo spazio per parlare della nuova prassi INPS a proposito del versare le pensioni, pur con automatismi BANCOMAT. Un tempo, quando esisteva l'INPDAP per i pubblici dipendenti, se c'erano giorni festivi, il versamento veniva anticipato addirittura al venerdì per le banche, al sabato per le Poste. Grazie a Monti e successori sdemocratici, siamo tutti passati, involontariamente e forzosamente, all'INPS, istituto che ci ha anticipato il versamento al 1° del mese, ma in compenso, se questo è festivo, prefestivo, parafestivo, ecc. viene rinviato ad libitum del Duce Boeri (quello che afferma che noi usufruiamo delle pensioni grazie agli immigrati, non ai contributi versati a suo tempo e considerati anticamente dalla Cassazione "stipendio differito"), che non ha letto ciò che scriveva già nel XVIII secolo Adam Smith sulle rendite perpetue. L'anno scorso ha avuto almeno la cortesia di avvisare che il versamento mensile sarebbe avvenuto in gennaio con quattro giorni di ritardo; quest'anno neppure questo. Dobbiamo dedurne che anche le macchine festeggiano le sante Festività, e quindi non lavorano, al sabato, alla domenica, e in tutte le sante giornate riconosciute festive dallo Stato. Ovviamente, il pensionato che, a differenza di Boeri, non abbonda di denari, deve digiunare fino a che il Santo Regime, sedicente democratico, repubblicano e fondato sul lavoro, si decide a compiere il faticoso dovere. Intanto, chi si mangia gli interessi di milioni di persone: lo Stato, l'INPS, le banche ? Ecco perché vediamo in foto quel bellissimo viso grassoccio con denti e gengive prominenti: rappresenta bene la UE e il nostro Stato fatiscente. Ricordiamocene il prossimo 4 marzo. Il nostro futuro è nelle nostre mani, coordinate dal cervello: usiamole!

Saluti a tutti, Manlio Tummolo

PINO ha detto...

MASSIMO caro,
faccio seguito agli auguri natalizi, affidati ad altro mezzo, con gli auspici di un ANNO davvero NUOVO e propizio per tutte le tue esigenze morali e fisiche.
Un forte abbraccio, Pino

Manlio Tummolo ha detto...

A proposito di Anno Nuovo e delle grandi novità di Regime stabilite dal nostro Sgoverno e dalle Authoritie's, mi chiedo: la pazienza del popolo italiano, così continuamente sfidata, fin quando durerà ? Ricollegandosi al discorso sulle piacevolezze da mangiare secondo ONU, UE e sgoverno italiano (insetti, aracnidi, scorprionidi e scaraffagidi, ecc ), dovremo forse attendere che ci ordinino di nutrirci (alla maniera del defunto Pannella) pure di escrezioni ed escrementi per reagire una volta per tutte ? Mah ! E pensare che un tempo glorioso, il popolo italiano si ribellava per qualche aumento di gabelle sulla frutta e per la celeberrima imposta sul macinato. Oggi ci derubano ogni giorno, ma sembriamo ugualmente felici e contenti: tutt'al più si corre come pazzi in SUV e anche su quelle carrettine a motore per non patentati, e ci si limita allegramente ad ammazzarci gli uni con gli altri. Certo che, il 70 ° anniversario di quel "magnifico" atto, chiamato Costituzione della Repubblica, falso fin dal prinmo articolo, non è cominciato nel migliore dei modi e dei mondi possibili.

Vostro, Manlio Tummolo

Mimosa ha detto...

Auguri di Buon Anno a tutti,
ma venendo al video, ho il sospeto che sarà l'inno di tutti gli Italiani che hanno in animo di di astenersi dal voto, ora e sempre ... come non condividere?

Nautilina ha detto...

Be', un momento, Mimosa, andiamoci piano. Io mi sono astenuta per anni finché non ho capito che non abdare a votare era inutile, anzi, autolesionistico perché rinunciavo all'unica arma che avevo.
Sarà un'arma spuntata, fittizia, di cartone, tutto ciò che vuoi, però se ti privi anche di quella è come dare ai lorsignori il beneplacito di fare allegramente come gli pare. Una pacchia! Una soddisfazione del genere non gliela voglio lasciare, se non altro perché non se la meritano.
In poche parole, astenersi avrebbe un senso se in Italia ci fosse un quorum alle elezioni politiche, ma così non è. Oppure avrebbe un effetto di seria protesta se non andasse a votare quasi nessuno, e ciò è evidentemente impossibile perché i politici, i loro familiari, i clienti e simpatizzanti sono sempre un bel numero di votanti certi e fidelizzati.
Alla fine, secondo me è meglio un voto ideologico, anche estremo sebbene inutile e dispersivo, piuttosto che un'astensione : almeno con quello i governanti capiscono che il popolo c'è e non è indifferente.

magica ha detto...

beh molto particolare il discorso di MIMOSA , UNA CONSIDERAZIONE DI MOLTI VECCHIETTI .. che dicono tanto non cambia nulla ! allora si vuole andare verso una dittatura? in modo che comandino sempre gli stessi? almeno che abbiano l'acqua che gli tocca il culo e che imparino a darsi da fare per far funzionare quello che non va '

Nautilina ha detto...

Non sono solo gli anziani ad astenersi, Magica, conosco anche tanti giovani. E' il risultato di anni e anni di pessimi governi, i continui scandali hanno allontanato la gente dalla politica nella convinzione che sia roba sporca di cui è meglio non occuparsi. Col risultato che poi, ad occuparsene, restano i peggiori e non cambia mai niente.
Oggi bisogna fare dieci volte più fatica di trent'anni fa, e abbiamo perso molto da tutti i punti di vista in campo ambientale, sociale, lavorativo, sanitario e scolastico.
Soprattutto bisogna recuperare pensando ai nostri figli e nipoti, che futuro avranno 'sti poveracci?
Noi che siamo avanti negli 'anta' abbiamo goduto di tante garanzie, abbiamo ottenuto diritti civili, un posto di lavoro stabile, una famiglia, una vita comoda nel benessere, una buona pensione, in molti casi dopo lotte estenuanti ma spesso senza dover neanche faticare troppo.
Ai più giovani non so cosa lasceremo.

magica ha detto...

quasi tutti i giovani sono cresciuti nella bambagia ,complici i genitori , ma alla fine che importa? tanto se la vivono bene nonostante le difficolta' . in tanti non votano, ma la colpa è sempre di chi li educa . votare è un dovere e informarsi sulla politica anche .

Manlio Tummolo ha detto...

"Democrazia" è un parola sacra, che esprime un concetto sacro: un popolo, ovvero una collettività di persone adulte e consapevoli che possano decidere con un'autentica maggioranza il proprio destino: esiste da qualche parte del mondo in modo concreto ? Forse in Svizzera, per un'antica tradizione, ma per saperlo con esattezza bisognerebbe esserne cittadino e vivere lì almeno per un decennio. Da noi sicuramente non c'è: non basta "votare", che sarebbe meglio definire "vuotare", ovvero gettare qualcosa nel vuoto. Né le persone che si candidano, né i raggruppamenti, con sempre nuove denominazioni (ma l'immondizia, per quanto rimescolata, non solo puzza sempre, ma puzza ancora di più...), non meritano in modo alcuno di essere eletti. Lo si vede bene dalle loro pseudo-proposte e dai loro comportamenti che risalgono ad almeno 2000 anni fa: promettere sapendo bene che non manterranno. Rileggersi Cicerone o Seneca è molto utile per capire la bruttura di questa mentalità politica, non solo italiana, ma che da noi dura continuativamente da 2000 anni o più.

Come uscirne ? Occorre che almeno il 70 - 80 % della popolazione adulta si metta a studiare teoria e storia della politica, e ne approfondisca i problemi, che non sono solo quelli di uno sconto di tasse o di una strada nuova da fare, ma della funzione effettiva di un sistema fiscale, di una partecipazione consapevole e critica, di una fiducia non cieca, ma razionale e condizionata, verso i propri rappresentanti, e nella capacità di organizzarsi con una mentalità che non sia quella della promessa da non mantenere mai.

Manlio Tummolo ha detto...

Scriveva Seneca a Lucilio (siamo nel I secolo d. C., età neroniana), che i vcandidati a qualche elezione, e si badi erano cariche onorifiche o amministrative, non certo di grande potere politico, ma che eveidentmenete portava qualche prestigio e molto denaro, baciavano le mani degli elettori per ingraziarseli, ma poi una volta eletti, non li salutavano nemmeno più. Nihil sub sole novi !.

Votare è un dovere, o come dice qualcuno, un diritto-dovere: in linea teorica, ciò è indiscutibile. Ma votare per chi? Se foste costretti a vivere in una banda di delinquenti, scegliereste un capo più delinquente degli altri? Mio padre, oltre quarant'anni fa, scriveva sulla scheda: "I boia non si scelgono". In effetti, non aveva torto. Il problema, d'altro lato, è che, non andando a "vuotare", i partitocrati prendono per buoni, senza alcun quorum i "vuoti" ricevuti, e sostengono che i non votanti hanno delegato i "vuotanti" a "vuotarli". Con ciò sono felici e contenti. L'astensione assoluta, non essendo esplicitamente motivata, finisce per essere di scarso effetto. Perciò, io da decenni, salvo casi eccezionali, faccio come mio padre: scrivo sulla scheda la motivazione per cui non "vuoto" questi scagnozzi. In tal modo si riesce a contarsi, e forse un giorno ad organizzarsi...

magica ha detto...

buonasera signor TUMMOLO -
allora non perda nemmeno il tempo per andare a votare , ho partecipato diverse volte ai seggi . quando si apre una scheda con parole che non centano con la votazione ,, non si legge nemmeno perchè si evidenzia subito la non validita' ,quindi si allontana la scheda nella casella apposita . in modo che alla fine venga conteggiata come nulla ,, ne arrivano circa una 30 alla volta piu' meno .. ma non credo che venga letta da nessuno dopo lo scrutatore .tanto sanno che è nulla e non perdono il tempo di leggerla .
che strano non avrei mai pensato che un tipo come lei scrivese nelle schede .
,

Nautilina ha detto...

Sì, Mario Tummolo, ma...così non si realizzerà mai nessun cambiamento, votare scheda nulla è più o meno come l'astensionismo : preoccupa poco i politici, tanto qualcuno sarà sempre eletto.
Più efficace secondo me è dare il voto a qualcuno che possa rompere gli schemi di alleanza già pronti a tavolino, oppure renderli più difficili e complicati.
Non credo sia solo questione di scegliere i più meritevoli, che poi forse pochissimi meritano di essere eletti perché chi si candida, in Italia come all'estero, non è quasi mai una persona integerrima ed eccellente nel suo campo. Insomma, dai, tante volte chi sa fare fa e chi non sa fare ...si butta in politica.
Ma intanto un governo serve e qualcuno deve pure formarlo, possibilmente senza provocare altri sfasci e disastri nella nostra misera Italia da operetta, o da melodramma secondo i punti di vista.
Non mi piace parlare di dovere, lo trovo un po' troppo retorico, ma questa volta mi sa che andare a votare è proprio un male necessario.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissime Magica e Nautilina,

possono pure non leggere (tanto, non leggono nemmeno il voto...), ma il fatto stesso che l'annullino, dà il risultato numerico di un'operazione. Non andare a votare, crea alibi per il partitocrate; votargli esplicitamente contro, glielo toglie: questo è il punto. Personalmente ho votato finché in Italia ci fu qualcuno per cui votare, e, nel paese in cui vivo, di poco più di 2000 abitanti voto alle sole comunali, per il fatto evidente che, con pochi gruppi, poche persone, è già un miracolo che vi sia qualcuno che si candidi, visto che ci sono più oneri e scocciature, che non onori e prebende. Ma a livelli superiori per numero o per estensione territoriale, non voto più, per il semplicissimo motivo, da me scritto in scheda, che "Nessuno di voi è degno del voto".

Quanto al contare, non so che età abbiate: ma quando mai l'elettore, che voti o che non voti, conta qualcosa ? Solo quando i cittadini, resi consapevoli da una profonda (non propagandistica) cultura sulle teorie politiche, su come funzioni uno Stato, sulla pratica politica effettiva, cominceranno ad organizzarsi (non certo sulla base dei "vaffa" e di altre amenità oggi di moda), dimostrando già nelle nuove organizzazioni una mentalità democratica effettiva, non verbosa o verbale, quando non ci si venderà ad ogni straniero, ecc. ecc., allora finalmente sapremo per chi votare, e non "vuotare" ..

Luoghi comuni e frasi fatte non possono soddisfare chi faccia della politica un'attività etica dello Stato e dell'amministrazione periferica.

magica ha detto...

il FRIULI VENEZIA GIULIA è una regione a statuto speciale . e si vede quando si varca il confine del veneto verso il friuli .percio' non bisogna lamentarsi del suo operato
l'unico neo potrebbe essere il governatore o la governatrice . almeno da quello che si legge sui social., CHE è troppo di manica larga verso i non friulani . essendo di un partito che fa tutt'uno con quello ROMA , HA sopratutto A CUORE IL BENESSERE degli extra .
la governatrice con quell'aria da santarellina ti frega? non lo so perchè lavora in friuli . ma se l'avete votata significa che va bene cosi'per voi .saluti signor TUMMOLO

magica ha detto...

scusate : non bisognerebbe lamentarsi del lavoro della giunta regionale . tuttavia . ..ok?

Nautilina ha detto...

Mario Tummolo,
hai scritto:

"Quanto al contare, non so che età abbiate: ma quando mai l'elettore, che voti o che non voti, conta qualcosa ?
Beh, sono abbastanza in là negli anni per ricordare che ci fu un tempo in cui gli elettori contavano eccome. I politici bussavano alle porte e offrivano molti benefici in cambio di voti. Perché allora la gente a votare ci andava.
Qualcuno poi temeva molto il sorpasso della Sinistra.
I nuovi partiti emergenti che minacciavano di scompaginare gli assetti (molto comodi) del potere erano visti come il diavolo vede l'acqua santa.
Ricordo ad esempio i Verdi, quelli originali, che al loro esordio ottennero risultati inattesi intorno al cinque per cento, finché non furono divisi in due e poi assorbiti e neutralizzati nella nuova Sinistra. O meglio, in quel guazzabuglio amorfo che ne restava.
D'altra parte all'epoca qualcuno andava ripetendo che il problema ambientale non esiste, che il prof. Mattioli era soltanto un catastrofista, che i Verdi erano solo dei cespugli. Oppure che i Verdi quando maturano diventano Rossi.
Bene, oggi tocchiamo con mano i risultati di quella tragica sottovalutazione. Abbiamo perso trent'anni, e i partiti ambientalisti ormai sono talmente deboli che nessuno li nomina neanche più.
Intanto abbiamo un territorio inquinato e devastato in moltissime aree, mentre diventa sempre più forte, sia nei giovani sia negli anziani, la consapevolezza che la natura meriti maggiore rispetto e cresce la richiesta di alimenti più sicuri, sani e biologici. Ma queste istanze popolari non sono rappresentate dalla nostra classe politica, o non in modo adeguato.
Una vera schizofrenia.

Poi dici:
"Solo quando i cittadini, resi consapevoli da una profonda (non propagandistica) cultura sulle teorie politiche, su come funzioni uno Stato, sulla pratica politica effettiva, cominceranno ad organizzarsi (non certo sulla base dei "vaffa" e di altre amenità oggi di moda), dimostrando già nelle nuove organizzazioni una mentalità democratica effettiva, non verbosa o verbale, quando non ci si venderà ad ogni straniero, ecc. ecc., allora finalmente sapremo per chi votare, e non "vuotare" .."
E allora campa cavallo, carissimo Mario... seguitando ai ritmi attuali, con il sistematico calo di acculturazione e di senso civico che si riscontra, i migliori giovani che se ne vanno più il melting pot delle varie etnie di rifugiati, può darsi che ci vogliano molti decenni per arrivare a quanto tu auspichi. Se mai ci si arriverà.
Anzi, toccando ferro, potrebbe addirittura succedere che l'Italia fra un po' non esista neanche più come nazione autonoma. Già gli stranieri ci stanno comprando tutto, pure i monumenti vorrebbero prendersi. E magari li tratterebbero meglio di quanto facciamo noi adesso.
Sarò pessimista ma la vedo nera sul nostro futuro.

magica ha detto...

NAUTILINA HAI SCRITTO

Beh, sono abbastanza in là negli anni per ricordare che ci fu un tempo in cui gli elettori contavano eccome. I politici bussavano alle porte e offrivano molti benefici in cambio di voti. Perché allora la gente a votare ci andava.
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dove succedeva questo? mai avuto il sentore che questo succedese dalle mie parti ,abitare in piccole citta' o grandi citta conta? perchè un voto: è un voto, e conta come quello di un grande personaggio , o come quello di un contadino o pastore di pecorelle il voto è segreto percio' uno poi vota quello che vuole , dopo le proposte indecenti .
è quasi un metodo mafioso , ma non se ne rendono conto, perchè è un modo di pensare , e sono convinti che sia giusto.
NAUTILINA era solo per considerare un certo modo di fare .

non credo che succedesse certi posti o regioni forse non ce l'ahnno mai proposto?.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica,

Lei sta commettendo lo stesso tipo di errore che i partitocrati fanno valutando il consenso che si illudono di avere nella popolazione. Qualsiasi capoccia o dirigente ha in Italia il voto assoluto di non oltre il 30 % della popolazione elettorale (cittadinanza adulta). Quindi, il 70 % non vota per lui. Ma se gli altri scendono al 15 %, al 7 %, o meno ancora, ecco che assume il potere pur rappresentandoo una minoranza assoluta (come diceva De Gasperi), poco importa qui se con alleati o senza. Nemmeno Mussolini, che pur presentava un solo partito in Italia, poteva vantarsi di rappresentare una maggioranza assoluta, ma solo di coloro che andavano materialmente a votare.
Quanto a me, non ho né votato, né "vuotato" per l'attuale presidente della Regione F. -VG e per uno Spoartito Sdemocratico, i cui unici programmi sono: eutanasia, invasioni barbariche cosmpolitiche, clericalismo, marxismo, apologia dell'omosessualità, abortismo, ecc: non voterò per quel partito nemmeno se dovessi rincitrullire del tutto per vecchiaia.
La storia della classe politica italiana è lunga ed antica, e l'ho sviluppata in parte su una rubrica del settimanale "Il Mercatino" di Trieste ancora negli anni '90. E' l'erede diretta, per costume e mentalità, tramite cooptazione, dei giullari, dei maggiordomi, dei servitori delle corti italiane asservite allo straniero dal secolo XVI in avanti (segue) .

Manlio Tummolo ha detto...

Di codesta classe politica non ho mai voluto far parte: se lo avessi fatto, sarei diventato come loro, ovvero un buffone di corte che crede di rinnovarsi cambiando denominazione come si cambia la biancheria intima, ma... senza lavarsi mai... Preferisco morire, come disse, ancora nel 1860 - 69, Cattaneo "a culo vergine".
Nondimeno, anch'io da giovane ho tentato di verificare dal vivo, negli anni tra 1978 e 1983, se si potesse intervenire, senza dover accettare condizioni di adeguamento alla mentalità di cui sopra. Votavo, nei primi anni, per il PRI pur non approvando queela sua alleanza con DC e PSI, che lo portò poi ad una disonorevole tomba, ma già nel 1978, con l'imposizione di Ugo La Malfa del Trattato di Osimo agli iscritti, in specie triestini che non l'approvavano, con il commissariamento della sezione, e il suo conseguente annientamento. Di conseguenza, collaborai con la Lista per Trieste, arrivando poi ad essere eletto consigliere comunale a Sesto al Reghena (Lista Civica Friuli Occidentale), tra il 1980 e il 1982, ma anche qui dovetti constatare come molti aderenti cambiavano nomi e gruppi, ma ben si guardavano dal cambiare mentalità, costume, compromessi dei vecchi marcescenti partiti (segue).

Manlio Tummolo ha detto...

Sicché il mio entusiasmo, mai cieco, ma sempre vigilmente critico e condizionato, anche nei confronti di un gruppo nuovo che tante promesse aveva fatto ai suoi elettori in funzione antipartitica (tradizionale), finì per cessare, e mi dedicai ad altre attività, tra cui quella sindacale, e nondimeno anche lì la mentalità del capoccia che si ritiene scelto da Dio, e non dai suoi votanti, persisteva. Dunque, soprattutto dopo il '90, ho deciso di non votare più per nessuna delle forze in campo, tutte capaci di slogans e di fumo, ma nessuna di reale miglioramento nelle azioni e nei programmi .

D'altro lato, per non farla lunghissima su questo terreno, anche se in Italia trionfasse domani la migliore delle forze politiche in assoluto, ci penserebbero la UE, la NATO e l'ONU a stroncarla rapidamente. Dunque che resta da fare ? L'unica possibilità starebbe in Europa, se avessimo un Parlamento Europeo che agisse come fecero nel 1789 gli Stati Generali di Francia, e mettesse fuori gioco (essendo unico Organo europeo eletto dal popolo col sistema proporzionale) Commissione Europea e Consiglio Europeo dei Ministri, nominando un Governo Provvisorio Europeo per indire elezioni di un'Assemblea Costituente Europea, a cui partecipino i vari Stati, ma con un quorum di partecipazione del 70 % e voto favorevole di almemno il 51 %, per una rappresentatività significativa e durevole. (continua)

Manlio Tummolo ha detto...

Dunque, si tratta di ottenere un'Europa "migliore" e non "più Europa", come vorrebbe una gentil signora che negli anni '70 consigliava alle donne incinte l'aborto con la pompa della bicicletta, ma oggi esaltata come persona "seria" (!!!). Al solito, per la mentalità di servi del regime conta solo la quantità, mai la qualità delle cose, e ben ne vediamno i risultati...
Occorre dunque una Rivoluzione Europea, per quanto possibile pacifica, che ci liberi:
1) dalla mentalità feduale e principesca di derivazione medioevale o rinascimentale, a sua volta figli di quella oimperialke romana;
2) dal cxlericalismo, inteso come ambizione politica di classi sacerdotali; nonché da ogni fanatismo religioso;
3) che si curi della difesa da invasioni straniere, cosmpolitiche o universalistiche o globaliste;
4 che si curi di creare uno Stato federale, seriamente democratico, fondato su contenuti sociali avanzati (seguirà venerdì) .

magica ha detto...

signor TUMMOLO ho perso il filo del suo discorso . tuttavia la penso come lei ha scritto nei suoi 3 post .io pero' sono del parere che è meglio dare un voto a chi ci sembra sia in sintonia con il proprio pensiero politico.
mi chiedo comunque : se tutti i cittadini che possono votare avessero il suo convincimento cosa succederebbe ?oppure cosa cambierbbe ?
l'anarchia per tutti . oppure rimarrebbero tutti i personaggi per i quali esiste lo sfacelo . si va avanti cosi? ora chi governa ci sta bombardando con minacce .... che non vincera' il populismo.. ma resteranno loro perchè ultimamante sono diventati bravi . saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica,

chi sproloquia sul "populismo" è contro il popolo, base della Democrazia, e ignora l'origine di questa corrente di pensiero, nata nel secolo XIX in Russia, con il termine "narodniki", ovvero "nazionali e/o popolari", secondo i princìpi di Herzen e di Cernisevskij (la grafia non è proprio corretta, ma occorrerebbero i segni diacritici, che noi non usiamo), alla loro volta all'origine del partito russo dei contadini non marxista, ovvero i socialisti rivoluzionari di Viktor Cernov e prossimi al pensiero di Kerenskij (inizi '900). Insomma, il "populismo" fu una dottrina politico-sociale del tutto rispettabile che invitava le classi borghesi ad "avvicinarsi" al popolo povero, condividendone dal vivo, e non a chiacchiere, le problematiche. Mercoledì scorso ho dovuto rinviare la mia esposizione perché ho solo un'ora di tempo, e non si riesce a fare granché (segue).

Manlio Tummolo ha detto...

Proseguo nel mio discorso: l'Europa, che non è gli Stati Uniti, sia per ragioni storiche e culturali, sia per la pluralità di lingue e di usanze, pur costituendo nelle sue basi un'unica vera civiltà, non può unificarsi secondo il modello americano, che del resto costò una severissima guerra civile tra il 1861 e il 1865, ma sulla base di dottrine sociali democratiche, che mirino alla progressiva eliminazione del capitalismo, partendo da quello finanziario e informatico (ovvero i più parassitari), sostituendo a tale sistema, che produce solo miseria, un sistema veramente cooperativista, ovvero abolendo il concetto stesso di lavoro dipendente o subordinato, con un lavoro coordinato, paritario, volontario, che segua una remunerazione ragionevolmente proporzionale, e non rigidamente egualitaria, come avrebbero voluto l'anarchismo e il comunismo delle origini. Il comunismo, sappiamo come e perché sia finito tristemente, e come l'anarchsimo non possa realizzarsi, perché nega alla radice ogni possibilità di organizzazione di uno Stato.

L'Italia da sola, ma varrebbe anche per ogni altro singolo Stato, non potrebbe assolutamente reggere l'opposizione di altri Stati europei o di grandi federazioni internazionali. Un governo serio in Italia, deve dunque puntare a smuovere il Parlamento Europeo, se vuole avere una qualche possibilità, contro gli organi dittatoriali che oggi reggono l'Europa (segue)

Manlio Tummolo ha detto...

"Campa cavallo...", mi obietterà la nostra NAUTILINA, come molti altri, presumo. E lasciamolo pure campare, tranquillo il nostro cavallo che ha ben diritto di nutrirsi d'erba brucando nei prati, perché è l'unico suo compenso nella sua vita tra le zampe umane. Ma l'uomo, in quanto tale, è ben altro che un animale che si limita a brucare erba o a nutrirsi di biade; è un essere razionale che, almeno per il 50 % deve mirare a qualcosa di più e di meglio, per sé, per i suoi simili, per i nostri discendenti. Certo, non otterremo nulla in breve tempo, ma proprio per questo occorre averne coscienza e conoscenza, dandosi al contempo da fare per superare gli ostacoli. Se l'umanità si fosse limitata ad accettare lo status quo, invece che operare e ribellarsi, staremmo tuttora a saltare di ramo in ramo, rifugiandosi in qualche grotta umida e fredda, senza neppure il fuoco.

La classe politica italiana, come dominante da oltre 150 anni (senza contare i precedenti sotto dominio straniero) non ne è mai stata all'altezza: oltre che scopiazzare, obbedire e inchinarsi, null'altro sa fare, pur avendo esempi da Arnaldo da Brescia, Farinata degli Uberti, Dante fino a uomini come Piero Martinetti ecc., mai piegatisi servilmente ad alcuno, in politica come nella vita quotidiana. Ecco i nostri modelli, e ne abbiamo tanti e vari: cerchiamo di esserne noi stessi altezza.

MAGICA ha detto...

grazie signor TUMMOLO

Manlio Tummolo ha detto...

Di che, cara Magica ? Il mio fine, come Lei ben sa, non è mai quello di convincere o convertire qualcuno a questa o a quella posizione, ma di esplicitare, nella maniera più chiara possibile, quello che penso. Ora, ogni elettore può chiedersi: votare o non votare ? E' dubbio amletico. Certo, più che lasciarsi sedurre da tante promesse, occorre fare il bilancio di quanto hanno commesso i nostri partitocrati dal 1993 in avanti, malgrado tanti mutamenti di nome. Ieri, cercando tra vecchie carte, leggevo di "Italia Federale", proposta oltre 20 anni fa da Irene Pivetti: che fine ha fatto ? Così, tutto: si crede di contrabbandare persone ormai bruciate dalla loro "malapolitica", cambiando nomi e simboletti dei troppi raggruppamenti. Ma guardiamo il loro passato, passato e recente, e vediamo che essi nulla di bene hanno fatto. Ora perché votarli ? Scegliere il meno peggiore ? E qual è ? Chi suggerisce di votare non dice mai, accuratamente, per chi voti o "vuoti".

Partecipare, intervenire, scegliere sarebbe doveroso, ma non si può scegliere tra il tumore intestinale e il tumore al polmone o al cervello. I nostri partitocrati null'altro sono che il tumore della politica, in Europa come in Italia.

Oggi sentivo sulla solita trasmssione "Prima Pagina" che la UE boccia molti nostri progetti perché scritti male in lingua ingese (si noti che l'inglese non era lingua di uno Stato originariamente appartenente al vecchio MEC), non fa più parte della UE, eppure si pretende che, non solo atti siano scritti nella linga inglòese (non alla NATO, alla UE !), ma anche che rivaleggino con Shakespeare, Byron, Spencer o, almeno, con i Beatles !). Finché esisterà una simile congrega di affaristi che si maschera dietro nobili ideali per sporchi affari e sporche truffe (a partire dall'euro, tanto per dirne una), poco si potrà sperare in Italia e in Europa. Rendiamocene conto e operiamo perché ci si liberi dai dittatori della Commissione e del Consiglio Europeo. Non possiamo farlo da soli: occorre che i popoli d'Europa, direttamente per quanto si può, attraverso i loro rappresentanti regolarmente eletti, lo facciano.

magica ha detto...

ok ma, se come ci insegna lei, votare non cambiera' nulla , allora come la mettiamo ? se al governo ci saranno politicanti che secondo molti non combinano niente , siamo nella ...
io sarei del parere che bisognerebbe cambiare , con un governo che mostri i denti dove fin'ora hanno subito . possibile che gli inglesi abbian bocciato progetti italiani perchè scritti male?? e chi li ha scritti il giglio di FIRENZE,?? con tutti i giornalisti e personaggi di madre lingua inglese.. OCIO! che scrivono con errori . chi credono d'essere? beh che li rimandino e che vengano corretti . poi scrivere qualche parolina in dialetto napoletano al governo inglese .

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica,

per chi volesse capire come ragiona la nostra classe politica, consiglio la "Certosa di Parma" di Stendhal, già letto anni addietro e che sto rileggendo. Ci mostra donde vengano i nostri partitocrati e anche i nostri magistrati. Dopo tanto strillare di "femminicidi", ecco che squartare una povera ragazza, metterla in valigià o in sacco, ecc., ad opera di un "povero" immigrato nigeriano, non è "prova di reato", ma parrebbe nemmeno "indizio", visto che per gli illustri teorici del Diritto la "prova" in rito accusatorio si forma solo nel processo e si determina in pieno solo all'ultimo grado. Naturalmente qualcuno lancerà strazianti "oooooohhhhhhh" di meraviglia e di orrore se gli Italiani non voteranno o se voteranno raggruppamenti di "estrema destra", certamente nazifascisti, populisti, sovranisti, qualunquisti e razzisti (così elencando). Come Le ho scritto, la soluzione non potrà essere solo italiana: ci strangolerebbero: già hanno minacciato che si attendono le elezioni per parlar male di noi a proposito di debito pubblico, ecc. Della delinquenza organizzata, delle bande che richiamano e trasportano immigrati (futuri schiavi), ecc., del livello infimo dei nostri partitocrati, nessuno degli altolocati commissari europei dice nulla: fa comodo a troppi che il popolo italiano, un tempo stimolo alla civiltà planetaria, si trovi ad un livello di imbarbarimento e di rincretinimento molto elevato. Dobbiamo, ciascuno di noi, evitare le sirene mediatiche di regime, e pure quelle che dal regime sono nate in apparente opposizione, dobbiamo coordinarci fra noi. Dobbiamo operare tutti per volare contro vento e nuotare contro corrente, per riuscire a liberarci dal parassitismo politico italiano ed europeo.

magica ha detto...

hanno creduto al nigeriano , ma agli italiani che hanno dato spiegazioni e senza prove di colpevolezza niente da fare! sono tutti all'ergastolo .
. io ho famiglia e parent stretti , altrimenti farei di tutto per tagliare la corda . cosi' non ci incazziamo nel vedere ingiustizie , o malefatte di quello o di altri .. quando siamo fuori dalla scatole e non siamo a casa nostra , percio', gli altri popoli che facciano quel che vogliono , a noi non dovrebbe piu' interessare

mi domando come mai NESSUNO SI è mai scandalizzato del governo austriaco e degli gli austriaci che hanno votato destra infine è quel popolo che unito alla GERMANIA aveva promulgato le leggi razziali , non sono piu' pericolosi gli austriaci ?. nessuno ha visto pericoli di omofobia razzismo , nazismo e via dicendo , infine fanno parte dell'unione europea .
inoltre voglio dire che moltissimi italiani sono omertosi al limite del mafiosismo , bocche cucite, nesuno esprime , hanno paura è proprio vero che l'italia è formata da popoli diversi .


Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica ed Altri,

voterò quell’eventuale partito che, da solo o con altri, avrà l’audacia di presentare alla prima seduta utile del Parlamento Europeo, la bozza di mozione del seguente tenore :

“ Il Parlamento Europeo,
in seduta plenaria e formale, oggi a Strasburgo…..,
consapevole di rappresentare, col sistema proporzionale di voto popolare, universale e diretto, i cittadini e gli Stati dell’Unione Europea, nonché consapevole del carattere rivoluzionario della propria presente deliberazione,

DICHIARA,

1. ai sensi della sovranità, piena ed intera, dei popoli europei, aderenti a tale Unione, completamente esautorati, non rappresentativi e fuori legge tutti gli Organi non elettivi di tale Unione, in quanto non scelti, né direttamente, né indirettamente, dai Popoli e dalle Nazioni dell’Unione Europea, bensì da entità indefinite ed oscure, di natura economica e finanziaria, anche estranee all’Unione Europea, ed in modo particolare la Commissione Europea e il Consiglio Europeo .

2. Viene istituito un Governo Provvisorio Europeo, nominato dallo stesso Parlamento Europeo, con funzione esclusivamente esecutiva e scelto sulla base di rappresentanza collegiale di tutti gli Stati dell’Unione. La funzione specifica di tale Governo Provvisorio sarà quella di :

a) indire le elezioni per un’Assemblea Costituente Europea, da tenersi entro il prossimo anno 2020, a suffragio universale e diretto, con sistema proporzionale, per tutti/e i/e cittadini/e, al compimento dei 18 anni in su; tali elezioni potranno essere valide solo con un quorum di partecipazione del 70 % minimo e di approvazione dell’Assemblea di almeno il 51%, onde non si ripetano vergognose ed effimere adesioni di parti minime di ciascuna popolazione dello Stato.
b) Verificare l’organizzazione di partiti con denominazione europea, eccetto per le minoranze etniche, storicamente stabili (con almeno 200 anni di presenza continua sul territorio di un singolo Stato o di Stati limitrofi), che avranno diritto a denominazioni specifiche, onde consentir loro un’adeguata rappresentanza .
c) Affidare all’attuale Corte di Giustizia europea, con opportuni adeguamenti, il compito di perseguire penalmente, sotto l’accusa di abuso di potere ed alto tradimento nei confronti della volontà dei popoli dell’Unione, oltreché di ogni eventuale reato individuale ravvisabile nella loro azione tecnico-politica, tutti i commissari e consiglieri europei dal 1992 (Trattato di Maastricht) al 2018 compresi.
d) L’adesione di ciascun singolo Stato alla costituenda Federazione Europea dovrà fondarsi su scelte di autentica adesione etico-politica, e non di conti finanziari o di produttività economiche, le quali sviluppano solo egoismi di classe a spese delle popolazioni .
e) Considerare gli Stati in cui si ottenga un quorum di partecipazione inferiore al 70 % dell’elettorato, o di adesione alla Costituente Europea inferiore al 51 % degli effettivi votanti, ma con un quorum di almeno il 40 % dei votanti favorevoli sul 60 % dell’elettorato, semplici alleati, ma non federati a pieno titolo, fino a modifica positiva della situazione, mentre gli Stati che ottengano risultati inferiori ai sopraccitati, vengano considerati semplicemente esterni e stranieri, fino a positiva modifica della situazione, e sulla base di criteri da prevedere nella futura Costituzione .

Manlio Tummolo ha detto...

3) L’Assemblea Costituente Europea mira alla formazione di un solido Stato Federale europeo, democratico e socialmente avanzato che abolisca ogni privilegio politico, sociale ed economico, nonché ogni vantaggio non proporzionato ai meriti reali, e all’utilità effettiva per tutti, dell’azione e professione di singoli o di gruppi .

4) L’Assemblea Costituente Europea deciderà l’Istituzione politico-giuridica preferibile (monarchia, repubblica, e modalità di funzioni) e su ogni altro aspetto istituzionale (rapporti tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario; emanazione di Codici legislativi comuni; delega di alcuni poteri di emanazione legislativa agli ex-Stati o alle singole Nazioni e minoranze; rapporto doveri-diritti, politici, sociali, economici, personali; rapporti con Stati esteri; moti migratori da controllare severamente sulla base di effettive esigenze economiche e culturali; rapporti con le Organizzazioni internazionali, quali ONU, NATO ecc.; formazione di comuni Forze Armate Europee, con rigorosa, ma potente, funzione difensiva e mai offensiva, sia verso altri Stati, sia verso organizzazioni criminali comuni o politico-terroristiche, in modo tale da operare o in prossimità dei confini, territoriali, marittimi ed aerei, della Federazione, o eventualmente nel proprio territorio. Siano esclusi interventi in zone lontane o in altri Continenti).

5) Il voto sulla presente Mozione è unico e complessivo, fatte salve previe eventuali correzioni soltanto formali, su tutti gli articoli e commi distinti ”.


Ho dovuto scrivere in due parti, a causa del limitato spazio. La notizia di Radio RAI 1 e 3, ore 13 e 14 di oggi, è che non sono ancora certi dell'omicidio della ragazza con questa motivazione, che occorrono altri esami autoptici. Intanto si è assodato che è stata colpita alla testa, pugnalata, e ovviamente fatta a pezzi da "esperti" nel ramo (cannibali ?). Ma occorrono altre analisi per determinare che la ragazza non si sia uccisa o morta di polmonite.,..

Non sono certo occorse tante prove per relegare all'ergastolo due donne, colpevoli di essere rispettivamente zia e cugina di una povera ragazza straziata in Puglia, nell'ormai lontano 2010. Questa è l'"imparziale" mentalità giuridica (rectius, "giuridicola") e giudiziaria !!!

La legge è "uguale" per tutti, ma per gli invasori è "più uguale" che per altri.





Nautilina ha detto...

Magica,
nemmeno in Austria c'è una maggioranza di estrema destra che possa riportare in auge il nazismo, fortunatamente. Ma certo, continuando a insistere con leggi insensate e poco tollerate, il rischio sta aumentando in vari stati europei, soprattutto in quelli di cultura germanica che sono più combattivi e tendenzialmente più idealisti dei mediterranei, ma anche nel nostro concreto, distratto paese dove tutto fa brodo.

Quanto alle prossime elezioni, un pericolo reale lo vedrei se quella mattina gli italiani si risvegliassero nostalgici del fascismo e andassero a votare in massa per i partiti di destra, ma francamente questa mi pare un'eventualità un po' improbabile, ora come ora.
I votanti italiani sono divisi da tempo in tre fazioni, perciò anche se la destra stavolta dovesse prendere molti più voti, sull'onda dell'emergenza migratoria e dei problemi economici, sembra difficile che ottenga una maggioranza tale da poter governare da sola; potrebbe però erodere ed anche parecchio lo schieramento democratico (l'ex sinistra) che ormai, persi i connotati socialisti, non è né carne né pesce, quindi non attira più i progressisti come un tempo e dall'altro lato non ha promesse seducenti sul piatto come il partito del Berlusca, né può fare proclami ideologici al pari di Lega e Fratelli d'Italia.
E poi ci presenterebbero il solito inciucio cui siamo abituati da decenni. Nulla che possa cambiare drasticamente il nostro paese, solo una minestra riscaldata con la riproposizione di vecchie pratiche di governo già viste e purtroppo subite.
Qualche novità potrebbe venire solo dai pentastellati, se non altro perché i loro programmi prevedono una forte discontinuità con le politiche tradizionali. Ma saranno in grado di attuare le loro proposte, spesso un po' velleitarie? Mancano di esperienza e finora non hanno dimostrato eccezionali capacità governative, certo bisogna anche ammettere che di occasioni ne hanno avute ancora poche (Roma mi pare una trappolona per sorci più che una vera opportunità, a prescindere dal sindaco Raggi).
Comunque anche per loro sarà difficile raggiungere una maggioranza netta, per cui, in ogni caso, prepariamoci a un bel minestrone riscaldato dopo molti prevedibili bisticci e 'ammuine'.

Se poi gli astensionisti non andranno a votare...l'inciucio è già bell'e servito sul piatto d'argento! Non occorre la sfera di cristallo e il dono della divinazione per capire che finirà in quel modo.

Prima del voto, tutti sono bravi e puri, dichiarano che non si alleeranno mai con questo o con quello, poi all'ultimo minuto tirano fuori i loro accordi e via (a volte gli tocca pure scappare dall'uscita secondaria sull'ambulanza come il povero Orfini per sfuggire ai manifestanti imbufaliti).

Marco Travaglio giorni fa dalla Gruber ha detto che per lui astenersi significa fare un gran regalo ai politici: la penso esattamente così anch'io.
Stiamo a vedere, io comunque voterò. Ma non chiedermi per chi: primo, il voto è segreto e la segretezza è un'altra arma a cui non bisogna rinunciare, secondo ...non ho ancora deciso!

magica ha detto...

NAUITLINA .per estrama destra cosa intendi? sappiamo che in campo ci sono anche queste ideologie . non penso che siano considerati partiti che hanno molti simpatizzanti (anche se non ho mai considerato a fondo
su questo forum siamo 4 gatti che commentano . ho inteso nei tuoi scritti che non sei soddisfatta dell'atuale andamento politico . allora sinitra non garba , destra ancora meno, hai fiducia nei pentastellati ma non ti convincono .. rimangono i partitini dell'ultima ora , credi che la bonino sarebbe il toccasana per l'italia?oppure liberi e uguali che non so cosa significa , sappiamo quali idee esprima la presidentessa ,, accogliere alla grande ,lasciarli liberi di scarozzare per l'italia, magari qualche bastonata per farla semplice ? e uguali agli altri italiani , ma se dissentono sono tacciati di razzismo , populismo . . .
negli ultimi giorni mi sono incazzata per tutte le considerazioni DI fascismo per il ragazzo di MACERATA .. ok è un fascista ed ha sparato , ma i nigeriani non sono fascisti anzi se potessero votare voterebbero sinistra , sono piu' buoni di fascisti ? che vergogna dopo quello che hanno fatto a quella ragazza la sinisrta non si pronuncia , anzi incolpa gli altri perchè diffondono odio? quale odio? se dicono tutto quello che dice la grande maggioranza degli italiani ?

Anonimo ha detto...

Ma che ciolla vi interessa.
Sono tutti uguali, pago la luce, il gas, la spesa, le sigarette, la birra, il cibo per il cane, le spese per la macchina, sempre di più.
Meno male che me lo posso permettere.
Fanculo bastardi politici, io non voto.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi,

da decenni, o forse da due secoli, esistono per gli avversari i "taopi in bocca", costituiti da appellativi che dovrebbero essere offensivi e che dovrebbero mettere per ciò stesso a tacere gli avversari: ad esempio, nel primo '800, ma anche per larga parte del secolo, uno di questi "tappi" era il termine "filisteo". Non si capiva bene a che cosa si riferissero, ma sembrava qualcosa a che fare con l'ipocrisia borghese e il conservatorismo. Poi, dopo Marx, si utilizzò il termine "borghese", rimasto in auge per larga parte del secolo XX. Poi si utilizzarono i termini "fascista, qualunquista", ed oggi sono venuti di moda "populista e sovranista, razzista, xenofobo, ecc.". Usando largamente questi termini, si ritiene che l'avversario, spaventato, si arrenda, si converta o si ritiri. Oggi il grande Renzi si è proclamato "antifascista". Fa ridere, perché con la legge elettorale che voleva impiorre, che riesumava quella Acerbo (fascista) degli anni '20 o quella "truffa" del 1953, ci avrebbe veramente avviato a deformazioni istituzionali di tipi dittatoriale. Un partito dominante sugli altri e pronto con tutti i mezzi ad eliminarli. A salvarlo da quest'accusa, basterebbe l'etichetta, scopiazzata dagli USA, di "democratico". Basta vestirsi come Obbbama e si è "democratici". Questo è il livello mentale dei nostri partitocrati. Il punto è che limitarsi a non vorali e basta, non serve a granché: i signori direbbero che hanno diritto a sentirsi eletti anche se si votano da soli. Occorre risalire al significato etinmologico del termine "democrazia", ed applicarlo integralmente, ma per raggiungere questo, va ribadito, occorre studiare, meditare, combattere la mentalità tirannica insita in chi crede che essere eletto dal popolo significhi essere nominati da Dio (e poter fare i propri comodi).

Nautilina ha detto...

Professore,
legga o rilegga il commento dell'anonimo sopra il suo. Finché c'è gente che ragiona così, non avremo mai governi veramente democratici.
Occorre studiare, meditare e combattere, e attuare una rivoluzione pacifica, solo che i rivoluzionari non ci sono e chi dovrebbe studiare non ne ha voglia.
Che facciamo? L'è dura.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Nautilina,

mi pare che un grosso movimento populista sia nato recentemente con la parte iniziale dell'esclamazione dell'anonimo che Lei mi invita a leggere, e che avevo letto. Ribadisco: se le cose vanno male e se abbiamo solo pseudodemocrazie che sguazzano nel rincretinimento o nella corruzione, o nell'autodistruzione, ciò è dovuto anche allo scarso studio politico dei cittadini, e non solo della gente semplice, della persona comune, dell'"uomo qualunque", ma ancora peggio in chi si assume il compito di guidare uno Stato, di rappresentare delle collettività. Piaccia o non piaccia, non vi è altra soluzione ai problemi politici e sociali, se non dall'impegno di una larga maggioranza, non meno del 70 % della popolazione, allo studio dei problemi, il che non deve significare che tutti questi devono pensare ed agire nello stesso modo, ma che ognuno, secondo la propria mentalità, educazione, esperienza si metta al lavoro studiando dai grandi pensatori e dai grandi fatti storici il metodo migliore per risolvere quei problemi. Votare per il "meno peggio" non serve a nulla, e poi chi è il "meno peggio" ?

Nessuno lo sa dire, a riprova dell'impreparazione di gran parte delle popolazioni, e non solo in Italia, sia ben chiaro. Meno "ludi circenses", e più libri, anche se on-line: non conta il mezzo della lettura, conta la lettura e la rimeditazione personale di ciò che si legge .

Nautilina ha detto...

Caro professore,
che ruolo attribuisce Lei alla scuola dell'obbligo in questo auspicabile, anzi doveroso processo?
In base alla mia esperienza, credo che l'educazione civica sia la materia meno insegnata, sia nella scuola di base sia in quella superiore, probabilmente battuta perfino da religione ed educazione fisica ( ma solo in certe zone d'Italia).
Non pensa che anche questa carenza disciplinare così diffusa contribuisca alla situazione drammatica in cui ci troviamo?

Manlio Tummolo ha detto...

Non so a che stadio sia oggi l'educazione civica nella Scuola: oggi conta molto saper bofonchiare inglese e digitare molto su quegli aggeggi venuti dagli USA. Insegnando storia o filosofia o Diritto, si può (e si deve...) studiare educazione civica, anche se non la si tratta come argomento a parte. Quando insegnavo io, secoli or sono, l'Educazione Civica era inglobata nella storia, pur magari avendo testi specifici. Ma in compenso si toglievano ore sia alla storia, sia alla filosofia, e suppongo al Diritto (negli Istituti Tecnici). Certo, più che all'insegnamento, ciò che conta in questo campo (come in ogni campo educativo), è l'esempio concreto: se l'insegnante è il primo a non rispettare le regole, assai poco serve che parli per ore dei doveri e delle istituzioni civiche e politiche. Condivido le Sue considerazioni in merito. Spero di essere stato esauriente, carissima Nautilina.

magica ha detto...

infatti i prof non sono dei superuomini , hanno anche loro qualche difetto .qualche volta sono maleducati, ma, hanno il coltello dalla parte del manico , percio' agiscono di conseguenza .poi ci sono gli studenti che anche loro sono difettosi di comportamento . i giovani d'oggi non sono come quelli di una volta -

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica,

è l'intera società che ha perduto la propria bussola, i propri riferimenti. Mio cognato mi ha trasmesso un interessante articolo di Marcello Veneziani sul '68, che si trova sul quotidiano "Il Tempo". Se riesce a trovarlo on-line, avrà un'idea anche delle origini dell'attuale disfacilemtno etico, civile, politico in Occidente, con la premessa però che prima non tutto funzionava bene, ma certo le condizioni generali davano speranza di un progresso abbastanza continuo, lento forse, ma inesorabile. Il '68 rappresentò in realtà un'opera di sgretolamento, quasi l'applicazione nietzscheana del "rovesciamento dei valori", col risultato di non aver più alcun valore.