lunedì 9 marzo 2015

Mirko Eros Turco si è fatto dieci anni in carcere da innocente... che in fondo son nulla se paragonati alla settimana di ferie che toglieranno ai magistrati

Mirko Eros Turco
Ci scusi signor Mirko Eros Turco se le abbiamo dato l'ergastolo qualche anno fa, se l'abbiamo mandata in carcere: la procura ci aveva assicurato che lei era responsabile di due omicidi. Sì, abbiamo saputo che da uno è stato subito scagionato, ma restava l'altro e c'erano addirittura la bellezza di sette pentiti di mafia a testimoniare contro di lei. Per cui, viste le testimonianze sicure, deve capire il nostro errore. Sì, sappiamo che quando è stato accusato non era ancora maggiorenne. Sì, sappiamo che poi sono spuntati due collaboratori di giustizia che si auto-accusavano degli omicidi. Sì, sappiamo che dal '98 al 2008 ha gridato la sua innocenza e non è stato mai creduto. Però, vede signor Turco, lei non deve pensare solo al torto subito. Lei deve anche ragionare su come è nato il disguido, deve capire che non la abbiamo condannata in malafede. E' stato un errore, è vero, ma anche noi giudici siamo umani, signor Turco, e come tutti gli esseri umani siamo influenzabili. Non vede i programmi televisivi? Lei, signor Turco, non si fiderebbe di quel bravo opinionista che le assicura al 100% che quel tale soggetto è un assassino? Non ci dica di no, signor Turco. Dica la verità. Se l'opinionista è stimabile si fiderebbe... urca se si fiderebbe! In fondo è facile adagiarsi a chi accusa, più difficile confutare quanto porta a nostra conoscenza chi ha in mano le indagini. Sono persone che conosciamo da anni, ci capisca, con tanti siamo stati colleghi nella stessa procura... come potevamo sapere di sbagliare quando l'abbiamo condannata all'ergastolo, visto che i procuratori prima e il pubblico ministero dopo erano certi della sua colpevolezza?

Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, signor Turco. Il tempo lenisce tutti i mali e tutto si risolve, i nodi prima o poi vengono al pettine, il diavolo fa le pentole non i coperchi e forse questo mondo è l'inferno di un altro pianeta... ci pensi signor Turco e non si lamenti se ha perso una parte della sua vita. Va beh signor Turco, ma come si dice: ad esser giovani si impara da vecchi. Su, faccia conto di aver fatto una nuova esperienza. Che sono in fondo dieci anni se paragonati a una vita? Mica tutti possono raccontare ai nipoti di essere stati dieci anni in carcere da innocenti. Sa quante cose avrà da narrare fra quarant'anni? Che dice? Il suo fisico si è debilitato e non sa se camperà altri quarant'anni? Ma non dica così, suvvia. E' la mente che comanda e tutto può. Cosa ha detto? Psicologicamente oggi è un uomo instabile? Ogni notte si sveglia sudato e sente sbattere i manganelli sulle sbarre di ferro? Sente bestemmiare in cucina, gridare in soggiorno e ha paura di mettersi a novanta gradi quando va in bagno? Non dica così signor Turco, al mondo ci sono talmente tanti specialisti che possono aiutarla. Che significa non ha un lavoro e non sa neppure come pagare i suoi avvocati? Ma no, ma no, vedrà che il tempo sarà galantuomo e l'aiuterà a superare ogni crisi. Vedrà che troverà una buona anima che le darà ben cinquecento euro al mese, magari in nero.

Eppoi, signor Turco, pensi ai procuratori che nonostante sapessero della sua innocenza non volevano neppure che riaprissimo il processo. Loro la volevano ancora in carcere e noi l'abbiamo liberata, anche se dopo dieci anni. Ma lei sa quanto hanno insistito per tenerla dentro? E quasi quasi, anche se avevamo capito che lei non c'entrava, ci avevano quasi convinti e stavamo per dar loro ragione... lo sa questo, vero? Ha visto come erano sudati i suoi avvocati, che fatica hanno fatto a far uscire la verità. E veda bene signor Turco, che ancora oggi ci sarà chi si chiederà se era innocente davvero, se la magistratura, noi, ci siam sbagliati prima a condannarla all'ergastolo o oggi a liberarla. Vede dunque che non è facile? E non creda, ci sarà ancora oggi chi dirà che quando si tratta di omicidi di mafia... suvvia, non vorrà mica paragonare un omicidio di mafia a un omicidio "normale". Eh no, signor Turco, c'è la sua bella differenza. Sì, il morto è morto in ogni caso e l'eventuale errore è errore in ogni caso, ma quando si parla di mafia tutto si può fare. Lei è siciliano e ci può capire...

Ma chiudiamola qui, non vale la pena di continuare a tormentarci per quanto è oramai accaduto: tanto da domani nessuno si ricorderà del signor Turco e tutti continueranno a dar ragione a chi accusa. Lei chieda di essere risarcito e non sia tenero, dieci anni di carcere ingiusto valgon bene un paio di milioni di euro. Vedrà che il popolo italiano sarà lieto di pagarglieli. In fondo, se negli ultimi dieci anni ne ha pagati quasi ottocento di milioni a causa della lunghezza abnorme dei processi... se ne ha pagato quasi seicento di milioni in risarcimenti per ingiusta detenzione... e badi bene che sono cifre messe sul tavolo pochi giorni fa, quando si è inaugurato il nuovo anno giudiziario e tutti i colleghi, giustamente, si son lamentati perché il governo dice che vuol togliere una settimana di ferie ai magistrati. Ma si rende conto, signor Turco, quanto siamo tartassati noi, poveri giudici che percepiamo stipendi che non superano mai, tranne qualche caso, i duecentomila euro l'anno? Cosa sono dieci anni di carcere ingiusto se paragonati allo stress di dover tornare sette giorni prima al lavoro? E' mai andato in ferie signor Turco? Sa come ci si sente quando si è da due settimane su un'isola caraibica e ci si rende conto che mancano solo sette giorni alla fine delle vacanze? Mi creda, è una faccenda stressante, una ingiustizia che debilita chi la subisce...

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Solo una domanda al PM ed al magistrato (o collegio giudicante) cosa faranno?
Licenziati in tronco o promossi ad altro incarico?
Il CSM sicuramente NON ravviserà alcun comportamento da censurare!

magica ha detto...

saranno promossi.

Anonimo ha detto...

andranno in parlamento ecco dove andranno.

luca

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Massimo questo é uno dei tanti casi della nostra mala giustizia,uno di quei casi che in televisione faranno vedere per un giorno,poi tutto torna nella normalità,il condannato sarà risarcito e potrà continuare a vivere in piena tranquillità.Quella dei pentiti per mafia è una brutta piaga,il più delle volte accusano al solo scopo di avere sconti di pena,e il caso Tortora ci ha insegnato tanto.Dieci anni di vita buttati via,basteranno un po di soldi per rimarginare una ferita che probabilmente non si chiuderà mai? non penso proprio.Riguardo a certi buffoni ospiti fissi dei vari salotti televisivi ci sarebbe tanto da dire,ma é meglio tacere,verrà il giorno in cui dovranno chiedere scusa a chi accusavano ingiustamente,e magari non sentiremo più le tante cazzate che dicono per farsi belli.Ciao carissimo amico e un abbraccio alla dolce amica Magica.

magica ha detto...

ciao vituccio.. hai ragione da vendere .
gli opinionisti non chiederanno mai scusa di quando denigravano le persone innocenti .. l'unica opportunita' sarebbe da farglielo notare . ma risponderanno come fanno sempre e diranno :( se era indagato era colpevole di qualcosa)


grazie di pensarmi tua amica .
lo so che sei un gentiluomo .

baci .

Kris ha detto...

Io continuo a chiedermi se l'accusa ha mai il dubbio di sbagliare tutto...se gli errori che commette sono in buona fede...

Kris

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Kris. Si può anche sbagliare in buona fede,nessuno é infallibile su questa terra,il più delle volte le condanne emesse nei tribunali sono giuste,purtroppo come capita sovente di sentire in tanti vengono condannati ingiustamente,per condannare servono prove e non centinaia di indizi,perché cento indizi non faranno mai una prova,o le trovi le prove o lasci libero l'indagato,a che serve tenerlo in galera il povero disgraziato di turno se non hai in mano prove certe e inconfutabili? a nulla,perché si resta sempre nel dubbio,quindi meglio un probabile assassino fuori che un certo innocente dentro.Se poi l'errore è proprio voluto da chi indaga e sa di essere in malafede questo é il massimo dell'ingiustizia,tanto c'è lo stato che allevierà la pena scontata con un bel risarcimento,e chi se visto se visto.Un caro saluto a te Kris.

Anonimo ha detto...

certi opinionisti si ergono a giudici e condannano l'imputato prima della sentenza, sarà il caso che anche questi rispondano delle loro idee.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro anonimo più che giusto quel che dici,il fatto é: che anche loro diranno di essersi sbagliati,e stai pur tranquillo che nessuno gli toglierà la poltrona da sotto il sedere.Oramai ci abbiamo fatto il callo nel sentirli sentenziare,loro sanno sempre se uno é colpevole o no,non sapendo che più parlano e più sparano cavolate.Ciao caro anonimo.

Natasha ha detto...

La cosa più triste che anche le condanne sono nelle mani di esseri umani, che a volte, anzi' spesso e volentieri, manco leggono le pratiche, perizie, pro, contro...etc.. (sopratutto qua in italia)...e poi succede che un innocente resta in carcere e marea di delinquenti sono belli liberi. E' una vergogna! Vergogna per un totale superficialità per un solo motivo che hai la potenza giuridica e per condannare a chi ti pare e piace. Non possono essere sbagli cosi' clamorosi che influenzano e cambiano completamente la vita delle persone...perche' carcere non e' una passeggiata o un bagno turco...spezza tutto il tuo insè, se sei innocente!
Poi di cio' che fa tribunale di Catania (caso VP) non ne voglio parlare proprio. E' forse un tribunale piu' corrotto che esiste in Italia. Parlo avendo marea di esperienze, non personali, ma quasi.
Buona serata a tutti!

Giacomo ha detto...

A proposito di opinionisti che sparano cavolate a ripetizione, c'è una tizia che sta sempre in tutte le trasmissioni, specie di Rai 1, che si occupano di cronaca nera. Dicono che sia una scrittrice: di che cosa non si sa.
Ebbene, pur di strappare un applauso dei figuranti in studio, costei ha urlato istericamente: basta con il dire che Elena Ceste si è allontanata in preda ad una crisi psicotica, basta con le DIFFAMAZIONI!

Quindi, secondo la illustre Carneade in gonnella, avere una crisi psicotica sarebbe un fatto vergognoso con dei risvolti etici, come se chi fosse affetto da una malattia mentale, ne fosse responsabile.
E quindi sostenere che qualcuno possa esserne affetto equivale ad insultarlo.
A me sembra che non si possa essere più oscurantisti di così!
Quindi gli affetti da qualsiasi gravissima malattia, al limite un tumore, sarebbero persone da giudicare negativamente per il solo fatto di essere ammalati???
Eppure i figuranti in studio hanno BOVINAMENTE applaudito e la carneade si è guardata intorno tutta soddisfatta.

Auguro Buonasera a Vito a Magica ed a tutti gli amici del blog.

andres ha detto...

A proposito di questi "opinionisti"
onnipresenti, non ci sono i presupposti per una denuncia per calunnia? Sia nel caso che l'imputato sia colpevole, sia innocente.O possono dire qualsiasi cosa? Me lo domando da tempo.

magica ha detto...

.
l'unico stratagemma è non vedere alcuni programmi : almeno per me.
altrimenti si capisce la cattiveria umana ancora piu' del dovuto .
saluto giacomo e vituccio .
bella gente ! buon pomeriggio .