venerdì 19 settembre 2014

Yara Gambirasio. Letizia Bossetti aggredita e picchiata da imbecilli armati e aizzati dai soliti media...


Ora sappiamo che da tempo Letizia Bossetti, gemella dell'uomo isolato in carcere perché accusato di aver ucciso la piccola Gambirasio, era sottoposta a ogni genere di intimidazione. Nessun media ne ha mai parlato, nessuno si è mai mobilitato in suo favore, ma ci sono denunce con relativi referti ospedalieri a confermare le vessazioni verbali subite da ignoti capaci di offendere ma privi del coraggio di qualificarsi per nome. E se fino al 17 settembre nessuno aveva superato i limiti estremi della violenza, anche se offendere e far trovare pagine di giornale in cui si dà dell'assassino al fratello significa comunque infierire ingiustamente su un essere umano e passare i limiti imposti dalla società civile e dalla legge, ora che qualcuno l'ha attesa nel garage dei genitori e approfittando del luogo isolato l'ha malmenata, tanto da farla svenire e ricorrere alle cure dei medici, i limiti si sono oltrepassati di tanto. Perché? Ciò che appare strano è che a fronte di referti che parlano di calci sulla pancia, che certamente non s'è data da sola, certi servizi giornalistici, mi riferisco in primis a quello di Enrico Fedocci mandato in onda dalle reti Mediaset, abbiano dato la notizia abusando di un improprio condizionale inserendo tanti, troppi, "sembrerebbe che", quasi a voler influenzare il suo affezionato pubblico ponendo dubbi sul fatto che l'aggressione sia realmente avvenuta. Pensare  che davvero poco il condizionale è stato utilizzato quando si è trattato di dare in pasto al pubblico le tante indiscrezioni buone solo a far apparire colpevole Massimo Bossetti e la sua famiglia che, per come han scritto in tanti, sa del delitto commesso dal loro congiunto e ugualmente lo difende.

E far intendere che in famiglia tutti siano d'accordo è facile, basta scrivere, o dire nei servizi televisivi, che ci sono intercettazioni in cui la madre dice al figlio: Massimo i carabinieri hanno capito tutto. Cliccando su queste parole troverete tantissimi articoli provenienti da testate nazionali. Tutti sono riferibili all'indiscrezione portata al pubblico televisivo da Enrico Fedocci, lo stesso che ha infarcito di condizionali il servizio sull'aggressione subita da Letizia Bossetti. Ma si sa, è difficile fare informazione in maniera diversa da quella imparata. Però la notizia dell'agguato è vera, come lo sono le botte prese da Letizia Bossetti e le denunce da lei presentate. Quindi non si può parlare di un ipotesi di reato ma di un fatto certo, un fatto criminale accaduto anche a causa del tartassamento continuo operato chirurgicamente da chi lavora per i media (solo per i media?), ad iniziare dai suddetti giornalai che il sangue altrui ha fatto diventare famosi (giornalisti pare francamente un termine eccessivo) per passare agli opinionisti bisognosi di riflettori, ai direttori di certe trasmissioni e di certi settimanali scandalistici che necessitano di "morti ammazzati" e indiziati a cui fare "un'autopsia della vita privata" per vendere e mantenere la scrivania. La pubblicità, si sa, è l'anima del commercio. Perciò non è difficile pensare come i media, a forza di accusare senza alcuna logica, abbiano fatto da molla scatenante per gli imbecilli che si sono sentiti autorizzati a picchiare una donna senza alcun vero motivo. E ribadisco: hanno picchiato una donna. Non che serva il massimo del coraggio per compiere un gesto del genere! Quelle botte e quei calci dimostrano, se mai servisse una conferma, che il potere di chi impropriamente lavora per i miseri media attuali non ha limiti.

Dimostrano, purtroppo, che a certe persone non importa nulla dell'essere umano che vive al di fuori dei loro piccoli confini, bancari amicali e familiari. La vita altrui, anche quella di chi ora li venera credendone il "Verbo" (che un domani potrebbero diventare un nuovo bersaglio buono per riempire maggiormente il loro conto bancario), è solo un fattore relativo da sviscerare fino al midollo ma non da tenere in considerazione in quanto tale. Per chi tiene la mente chiusa nel portafoglio, accanto ai bigliettoni che gli editori elargiscono a chi sfrutta il dolore altrui per fare un buon incasso, noi siamo solo numeri da ammassare uno sull'altro per alzare lo share e aumentare gli introiti personali. E nessuno se ne lamenta. Nessuna giustizia pone un limite ai guru dell'informazione. Forse perché avere l'appoggio dell'opinione pubblica aiuta e serve:

A) Ad aumentare la credibilità degli ormai soliti e noti professionisti pubblicizzati perché illuminati dai fari mediatici. Anche di quelli che vogliono si acquisti a scatola chiusa lo scoop del momento, così che la persona comune apra il borsellino per farli vivere agiatamente.
B) Per dar voce all'emotività del popolo, così che la logica venga sommersa da notizie gossip e si rinforzi l'aria nazional-colpevolista a fronte di una ricostruzione inaffidabile portata da chi accusa. E che anche i giudici siano parte dell'opinione pubblica e subiscano i media, si capisce facilmente quando condannano l'imputato stravolgendo a loro piacimento la ricostruzione e il movente portato dal pubblico ministero (vedi Parolisi in ben due occasioni).

Purtroppo la pubblicità che offrono la televisione e la stampa fa sentire tutti sicuri e invincibili, fa sentire padroni di una verità mediatica che in realtà non esiste. Quella verità che accusa e informazione cantano in coro arroccati sulla loro isola, quella delle sirene mediatiche che convincono a comprare un prodotto anziché un altro. Quella verità che si ascolta volentieri perché colpisce la parte poco utilizzata del cervello, la parte che ricerca il "piacere" che lo stress della vita quotidiana non manda in circolo. E' quella verità data per assodata e certa che inserita nel cervello di persone ignoranti ha armato le loro mani e i loro piedi convincendoli a colpire Letizia Bossetti, chi troppo spesso ha affermato che suo fratello è innocente. Che alcuni media siano i primi responsabili dell'aggressione è sicuro, e spiace ascoltare verbi al condizionale anziché parole di scusa. Ma in fondo si sa che non tutti hanno la giusta personalità, quella che serve per mostrarsi superiori e capaci di fare un "mea culpa". Forse fra qualche giorno ci sarà chi si vergognerà e farà autocritica, chi ammetterà che l'informazione ancora una volta ha esagerato e creando un mostro, che al momento mostro è solo nelle fantasie mediatiche, ha aizzato il popolo. Ma sarà, come sempre, il contentino del momento che non avrà seguito perché surclassato dal nuovo mostro che presto verrà. Nessuno di loro farà una vera propaganda antimediatica, nessuno vi chiederà di tapparvi le orecchie e mai vi rileggerà l'Odissea dicendovi di essere accorti come lo fu Ulisse...

“Giungerai per prima cosa dalle Sirene che incantano tutti gli uomini che passano loro vicino. Chi senza saperlo si accosta e ode la voce delle Sirene non torna più a casa, i figli e la sposa non gli si stringono intorno festosi. Le Sirene lo stregano con il loro canto soave, sedute sul prato; intorno cumuli d’ossa di uomini imputriditi”.


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119 commenti:

Bruno ha detto...

Grazie Massimo di quanto hai scritto sull'agressione alla sorella di Bossetti e conferma anzi illumina, se ancora ce ne fosse bisogno il tuo "solo se è libera l'informazione è libera l'opinione". La quasi totalità dei giornalisti non hanno capito, o fanno finta di non capire che con la penna e la parola si possono far ammazzare delle persone. Ancora grazie Massimo.

PINO ha detto...


L'aggressione è da condannare già per se stessa.
Ma nel caso specifico il reato riveste particolare gravità perchè originato da insensato, proditorio, pseudo giustizialismo.
E le FdO, dovrebbero, con la massima celerità, fermare sul nascere, con l'arresto degli scellerati, quello che potrebbe essere il segno di un fenomeno contagioso.
A parte la colpevolezza o meno, di un membro di essa, mi dichiaro solidale con la famiglia Bossetti, per il suo diritto civile al rispetto per la propria privaci, e l'integrità fisica.
Pino

Kris ha detto...

D'accordissimo con te. Ho notato anch'io il condizionale nei servizi che parlavano di questa aggressione, davvero fuori luogo. Non credo cambierà nulla, ho letto sui social messaggi di solidarietà ma tutto resterà come prima. Ho letto anche dei commenti sconcertanti di persone che dubitavano della veridicità dell'aggressione e anche peggio...commenti di un'aggressività e stupidità preoccupante. Mi auguro che chi di dovere provveda. Riguardo ai magistrati, loro devono limitarsi ai fatti sulle carte, non, farsi influenzare dai media.

Anonimo ha detto...

dove sono le tdc che parlano di aggressione alle donne, di femminicidi nella varie trasmissioni??

Anonimo ha detto...

C'E' POCO DA CAPIRE ,SIGNIFICA BOSSETTI STAI ZITTO ALTRIMENTI LE SUONIAMO A TUTTA LA TUA FAMIGLIA BOSSETTI E' INNOCENTE MA SA QUALCOSA DI TERRIBILE E NON PUO' DIRLO

ENRICO ha detto...

Riguardo all’aggressione subita dalla sorella del Bossetti ribadisco quanto ho già scritto sotto l’altro articolo, ossia, voglio sperare che la famiglia Gambirasio - della quale è stata sempre sottolineata la dignità, la riservatezza e soprattutto il grande impegno cattolico - sia stata la prima a condannare questo incivile , violento e infame gesto messo a segno verso una persona innocente la quale, coinvolta ( a torto o a ragione) DI RIFLESSO in una drammatica vicenda familiare, sta già vivendo momenti durissimi

Fino ad ora però non ho trovato notizie in merito e quindi immagino che probabilmente i legali dei Gambirasio avranno “consigliato”ai loro assistiti di evitare dichiarazioni di solidarietà alla famiglia dell’imputato in quanto un simile atteggiamento potrebbe venir interpretato - sia dall’opinione pubblica sia dagli inquirenti .- come una sorta d’ indulgenza “indiretta” anche nei confronti del Bossetti.

Solo così mi spiego il silenzio dei genitori di Yara di fronte all’aggressione di cui è stata oggetto la gemella di MGB

Comunque quando la controparte parla troppo ( caso REA) o tace “troppo” ( caso Yara) mi sorge il sospetto che ci sia qualcosa che non va..

Ivana ha detto...

Ovviamente anch'io condanno qualsiasi atto violento e, in particolare, quello rivolto contro persone ASSOLUTAMENTE NON implicate in alcun fatto delittuoso; reputo umano e comprensibile l'"atto di fede" di una sorella nei confronti del fratello...
L'eventuale responsabilità del Bossetti NON DEVE ricadere, in alcun modo, sui familiari.
Purtroppo TEMO che, per le persone "fragili" e ILLOGICHE, il cosiddetto "peccato originale" porti con sé la componente di "ereditarietà della colpa" e che ciò contribuisca a creare, nella mente di chi NON vive all'insegna della ragione, un'estensione (ERRONEA e INSENSATA) dell'eventuale colpa individuale di una determinato individuo ai suoi incolpevoli familiari.

Pur continuando a non condividere determinate affermazioni della signora Arzuffi che, a mio avviso, continua a negare ciò che non è possibile negare senza ricorrere a un test di paternità (che, ritengo fermamente, servirebbe a mettere in serio dubbio il lavoro degli inquirenti dal momento che è stato da loro cercato un determinato figlio illegittimo), rispetto, comunque, ogni scelta nonostante io abbia il dubbio che la madre, nel sostenere una, attualmente, "non possibile verità" possa trasmettere al figlio la "voluntas" per fare altrettanto...
Riguardo alla famiglia Gambirasio credo sia coerente con l'atteggiamento che l'ha sempre contraddistinta: evitare l'esposizione mediatica; inoltre, se non ricordo male, mi pare che Fulvio Gambirasio avesse già detto a don Corinno: "Preghiamo per i Bossetti, stanno soffrendo più di noi."

Mimosa ha detto...

Io penso che si dovrebbe analizzare a fondo questa azione aggressiva contro Letizia Bossetti.
A mio parere, molto allarmante è il numero di persone che si sono scagliate su di lei, un “gruppo”, in 3 contro una donna.
E’ inaudito, ma dove siamo? Non in una grande città bensì in un paesetto.

La donna era già stata avvicinata 3 volte nei mesi scorsi, e sempre mentre saliva o usciva dall’automobile. Una prima volte era riuscita a scappare, la seconda l’hanno strattonata e spinta dentro la propria auto, l’altro pomeriggio l’hanno picchiata veramente da vigliacchi con calci e pugni in faccia e sul corpo.
Non è uno scherzo per una donna essere malmenata così.
Erano a volto scoperto, pare, quindi si può supporre non fossero del luogo, ma perché tanta perseveranza nel presentarsi addirittura 3 volte?
Poiché le prime due erano passate sotto il silenzio della stampa, quei balordi cercavano notorietà, per vantarsi con la loro “comunità” di altri balordi per i famigerati 15 minuti di notorietà?

È così pesante il clima da quelle parti, ci sono fazioni ideologiche così facinorose?

Perché non se la sono presa con il fratello, per esempio? Ah, certo, certa gente non si misura con uomini, da buoni codardi se la prendono con le persone più indifese … e meno male che non hanno aggredito la madre, ancora più fragile!

Ritorno sulla mia riflessione di ieri sotto l’articolo precedente, anche per spiegare meglio il mio pensiero: io non credo che il motivo sia il timore che “la verità venga a galla”.
Primo perché Letizia non sa proprio niente, crede “religiosamente” (concetto usato dall’avv.Bonomo) alla estraneità della madre e del fratello riguardo al dna, e questo la rinforza sull’innocenza del gemello.
Secondo perché, se le aggressioni fossero mirate a far tenere la bocca chiusa all’indagato, lui già tace e l’accenno alle supposizioni che il delitto fosse maturato nell’ambito edilizio è stato da lui fatto in piena “collaborazione” a far luce sul movente, del resto le voci erano talmente serpeggianti nell’ambiente già allora che i giornalisti hanno potuto raccogliere una sporta di testimonianze. Hanno, infatti, appurato che si trattava “non di pura chiacchiera” da bar.

Pertanto non serve spaventare la sorella per intimorire il fratello. Le voci esistono da sole.

Secondo me si tratta di una pura violenza “squadrista”.
Spero che li trovino presto e diano a loro una bella lezione!

Mimosa

Mimosa ha detto...

ENRICO,
concordo sul tuo ragionamento di oggi riguardo al silenzio della famiglia Gambirasio.

Ciao, Mimosa

Anonimo ha detto...

Un testimone, accompagnato dalla moglie, afferma di aver visto MGB, in cimitero, a pregare sulla tomba di Yara, per ben due volte, in settembre ed ottobre 2013.
Non conoscendo il muratore, ha creduto fosse un parente o amico di famiglia della ragazza.
Dopo l'arresto del Bossetti, avendolo visto in televisione, e riconosciutolo come la persona vista presso la tomba, nei mesi indicati, si è presentato alle autorità, dichiarando quanto sopra.
Il testimone ha precisato che quello che lo aveva colpito di più, fu lo sguardo gelido, di due occhi di ghiaccio.
Intervistato da vari giornalisti della tv e della carta stampata, ha ripetuto quello che aveva già detto agli inquirenti.
gf.

ENRICO ha detto...

a Ivana

è’ vero che Fulvio Gambirasio disse a don Corinno: "Preghiamo per i Bossetti, stanno soffrendo più di noi." ma la circostanza era ben diversa perché la frase fu pronunciata quando fu resa nota la notizia dell’arresto del muratore quale presunto Ignoto 1 e quella dell’ altrettanto presunta relazione extraconiugale della signora Arzuffi

Io avrei voluto leggere parole di solidarietà da parte dei Gambirasio anche in questa occasione - segno minaccioso di ignoranza, intolleranza e cattiveria - e che francamente non offre un bel ritratto della “civile” popolazione locale

Anonimo ha detto...

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/ho-visto-bossetti-al-cimitero-pregava-sulla-tomba-di-yara_1079035_11/

Ivana ha detto...

Mimosa ha scritto: "Spero che li trovino presto e diano a loro una bella lezione!"

Purtroppo temo che la "certezza della pena" sia...un'utopia:

http://27esimaora.corriere.it/articolo/laura-accoltellata-dallex-protestacerco-di-uccidermi-e-gia-in-pantofole-dai-suoi/

Unknown ha detto...

Quel signore che sta passando tutte le reti televisive e i settimanali, ha esattamente detto: Al cimitero sono andato il 13 settembre 2013.

Cavolo! L'ha visto un anno fa e lo ricorda ancora perché aveva lo sguardo di ghiaccio? E non solo, l'ex paracadutista della folgore, dopo aver detto che si sono fissati negli occhi per 10 secondi, descrive al millimetro il vestiario del Bossetti (come non lo avesse visto un anno fa ma da poche ore). Dice, infatti, che quel signore uguale a Bossetti aveva un giubbotto leggero, con la zip tirata su, jeans chiari, camicia a righe blu e scarpe da ginnastica marroni con la suola nera... ancora cavolo! Ha visto pure la suola?

E' di certo un fenomeno credibile. Meno male che io a pregare sulla tomba di Yara non sono andato il 13 settembre del 2013 ma mesi prima. Qualche mese, invece, fa sono stato a pregare sulla tomba di Sarah. Lì ho incontrato un tipo in tutto e per tutto simile all'ex paracadutista ora televisivo. Aveva dei Jean scuri, una polo chiara e sandali marroni... poteva essere lui? Se sì, cosa ci faceva ad Avetrana?

Massimo

Ivana ha detto...

Enrico, penso che, probabilmente, i Gambirasio esprimeranno la loro solidarietà alla prima occasione in cui comunicheranno con il parroco o con i propri avvocati...
Benché personalmente io preferisca l'atteggiamento tenuto, per esempio, da Gildo Claps, dal fratello di Melania Rea e dal cognato di Elena Ceste, rispetto la riservatezza silenziosa della famiglia Gambirasio ...

Anonimo ha detto...

Il gesto è veramente terribile, strano che con tutte le inezie che ci spiattellano questo lo abbiamo saputo solo alla terza aggressione e anche col condizionale..

Certo che stanno demolendo quest'uomo su tutti i fronti, gli distruggono la famiglia a partire dalle origini, gli picchiano la sorella, delle persone si presentano a dire che sono amanti della moglie (cosa c'entra Yara??), altri che lo ricordano a pregare con i suoi occhi di ghiaccio sulle tombe.. Quando poi non hanno mai creduto ai testimoni che avevano visto Yara quella sera..
Questo poveretto sembra quasi la vittima di un macabro esperimento socio-mediatico... Mi sembra che stiamo veramente degenerando..

V.

Antonello ha detto...

http://www.fanpage.it/san-gennaro-oggi-e-il-giorno-della-festa-e-del-miracolo-del-sangue-diretta/

Vorrei evitare facili ironie sulla fonte ma sembra che abbiano ripetuto "di nascosto" l'enzimizzazione cellularizzata del dna "ematico" del Bossetti.
Ai presenti inneggianti si e' presentata una scena strabiliante, questa volta lo hanno veramente incastrato, hanno semplicemente affidato il nuovo test ad un laboratorio indipendentissimo di Napoli non dandogli riferimenti nominativi sull'ematico da testare, sembra che invece che ignoto1 gli abbiano chiesto di analizzare "San Gennaro2".


Antonello ha detto...

A parte il sarcasmo innocente, direi che piu' attaccano i Bossetti e piu' scoprono un loro punto debole, perche' io non credo che questa "vile" aggressione sia frutto di esagitati ragazzotti di provincia, non esiste ragazzi, attaccare selvaggiamente una donna in tre, perche' sorella di Bossetti e non perche' donna (non sviliamo sempre la donna considerandola incapace di dar fastidio per cio' che porta nel cervello o nel dna).
Non c'e' errore, sono convinto che se era un gemello uomo sarebbe accaduto lo stesso, il gioco inconsapevolmente pericoloso dei media, ricordato da Massimo, fa solo che da vantaggioso paravento.
Anche se li prendessero si dichiareranno prigionieri politici ed addurranno il giustizialismo a motivo del loro gesto, pure se fatto da coraggiosi e geniali intimidanti.
Che schifo, spero che la Procura in persona, oltre ai Gambirasio si schierino contro queste porcate.
Sempre piu' convinto che sotto agiscano forze ben diverse da diversivi di massa.
In tre contro una donna che non si capisce che razza di colpa abbia se non condividere un dna ed una storia dolorosa in se, per chiunque, con gemello colpevole o innocente.

Anonimo ha detto...

Caro Antonello al mondo ci sono Baldi giovano che tirano cazzotti a donne e anziati per metterli ko per gioco; davvero c'è tanto da stupirsi se tre testa bacate messe su da tutto questo clima inquisitorio pensano di farsi "giustizia" privata, con una donna rea di avere in comune parte suo codice genetico con un presunto assassimo?
Anzi, io temo persino per i figli di Bossetti, tutti si sono buttati a pesce nella fogna colpevolista con la scusa che l'uccisa era una bambini, bene quella bambina è morta, mentre i tre figli di Bossetti sono vivi: chi riscia di più in tutta questa storia?

ENRICO ha detto...

a V

stasera stavo raccontando “i fatti” ai miei amici francesi. Mi ascoltavano sbalorditi tra l’incredulo e lo scandalizzato perché qui in Francia (e anche in altri paesi civili) processi mediatici a questi livelli beceri fuorvianti e gravemente lesivi dei diritti e delle garanzie dell'imputato non ancora sottoposto a giudizio, sono inconcepibili e ovviamente proibiti dalle leggi vigenti.

Mi domando per l’ennesima volta come sia possibile che, al contrario, qui in Italia sia permesso lo sconcio quotidiano di mandare in onda a tutte le ore e senza soluzione di continuità programmi appositamente dedicati, condotti da ex soubrette d’avanspettacolo e affollati di personaggi equivoci, ignoranti e irresponsabili, senza che le autorità competenti intervengano per sanzionarli come “sarebbe” previsto dalle norme sulla privacy

Mah…altro mistero italiano !.

Antonello ha detto...

@anonimo
Non ci credo, quei tre potrebbero dire qualsiasi cosa una volta acchiappati, a proposito, sulla presunta gemella di un sicuro colpevole possono aver depositato per caso un freschissimo dna???
No, chiedo, per parita' forensica, non di stupide comparazioni di tragedie e si vuole incrociare le dita, sara' di molto piu' facile rinvenire quei DNA ed RNA, di cui cennava Annika, a vittima viva ed a fatti "presumibilmente" recentissimi e voglio sperare accada sempre e con tutte le vittime.
Ma roba da matti, ora che colpa avrebbe sta ragazza???
Forse che voi non solidarizzereste con un vostro gemello??? Forse che pensate che quello che fate oggi agli altri non possa accadere a voi domani per vostra stessa legge???
Ci arrivate o no che se scegliete la legge del piu' forte prima o poi scontereste tutto??? Provare a ragionare con quell'unico neurone potrebbe per caso aiutare a trovare una soluzione diversa che agitare la vigliaccheria??? Pure in tre, chissa' mai che non riuscivate, da uomini incapaci a menare un'indifesa distrutta gia' a monte da una triste storia che sta subendo.
Pure da mafiosi sareste incapaci di essere uomini, figuriamoci d'onore, credo di poter interpretare il sentimento di tutto il blog all'unisono vomitandovi, siamo tutti deboli di stomaco, in faccia che "siete dei vili".
Attendiamo con ansia civile di vedere ammanettati voi ed il vostro sistema di potentati e giustizialismi ignoranti, in alternativa che uomini d'onore dell'ambiente vi spieghino "a parole loro e vostre" cosa possa essere uno straccio di valore umano e come ci si possa sentire a cadere sotto i colpi di prodi tre volte piu' forti di voi solamente per una vostra, triste, paternita' evidentemente infruttuosa.

Anonimo ha detto...

Macché, non c'era, "non si vedeva" !! aveva nevicato 30 cm e per 15 giorni la coltre era rimasta ghiacciata!

questa è la verità.

magica ha detto...

il corpo di yara era stato confuso con un sacco nero.
i vestiti della ragazzina erano neri percio', sono troppo superficiali .

stasera a quarto grado ho preferito " HOTEL DA INCUBO" HO GIRATO ho avuto la senzazione
di un branco di maldicenti. vergognosi come delinquenti-




Anonimo ha detto...

TOMMY S

Ti rispondo qui.
RE DNA methylation, google "epigenetic modifications".

Un DNA dall'origine incerta (ovvero senza RNA, che pero' persiste sempre piu' a lungo del DNA...) non esiste in natura; ne' esiste una traccia, seppur microscopica (bastano 2.5 nanolitri), che non sia testabile per un qualunque RSID. Il fatto stesso che una traccia di DNA esista e sia reperita la rende testabile per RSID! Ma per un DNA privo di RNA, la questione si fa Amletica!

Ciao. Annika

Antonello ha detto...

Beh, forse in un corpo chiuso in un sacco "nero" idrorepellente un dna potrebbe resistere e comunque saremmo ad un avvistamento il 12 febbraio 2011, 14 giorni prima del rinvenimento.
Mentre ndj giorni successivi alla scomparsa non vi era.
Invece potrebbe essere.
Certo che fra appassionati di volo e di aereomodellismo...

Anonimo ha detto...

Sì, appunto, un sacco della spazzatura … lui della protezione civile non si è sognato di avvisare? Anche i più sprovveduti lettori di gialli sanno che un sacco nero può contenere un cadavere! E cosa cercava dall’alto, se non sapeva che Yara era vestita di nero? Balle. Ermes

Etrusco ha detto...

Intimidazione o teppismo?
Dopo questo fatto increscioso, ma più che increscioso direi "preoccupante", sarebbe previdente proteggere i Bossetti da eventuali prossimi (speriamo di no) malintenzionati. Questa aggressione può essere stata opera di facinorosi intenti a fare giustizia a modo loro, ma potrebbero esserci anche altri moventi più complessi. E poi in tre, manco a dire "il matto del paese" che, di sua singola iniziativa, ritiene giusto o coglie l'occasione per aggredire la sorella del "mostro", dopo essere stato suggestionato dal colpevolismo mediatico o dall'annuncio iniziale di Alfano.
Meglio alzare la guardia perchè dopo questo altro fatto la situazione si fa ulteriormente inquietante. Telecamere a ogni angolo come minimo, anche perchè l'unico indagato tutt'ora recluso potrebbe essere estraneo alla vicenda, mentre di presenze malavitose in zona si era già avuta notizia. E non si capisce a che movente sia dovuta l'uccisione di Yara.





Anonimo ha detto...

Caro Massimo, come non condividere le tue parole? Che razza di media abbiamo, che per inseguire l'ipotetico mostro ancor prima che vi sia un processo, praticamente ne creano di nuovi? Senza nomi questi, senza subire sputtanamenti in diretta tv, i media sussurano la vicenda sapendo di avere parte di responsabilitá ma non di più. Basterebbe dare il giusto spazio, in queste trasmissioni, anche alle tesi della difesa per creare un clima di garantismo. Ad esempio quando è uscita la notizia degli amanti avremmo voluto sentire una voce che gridasse "sono tutte stronz...". Idem per le lampade e altre "notizie" che hanno riempito spazi televisivi con un vuoto incommentabile e che sono serviti solo per alimentare il sospetto alias odio. Comunque ieri guardavo distrattamente quarto grado che non seguo mai, proprio per vedere se accennavano alla violenza e non so chi, parlava appunto delle tracce a tre mesi dalle intemperie, della mancanza del movente e della violenza fatta alla sorella che POTREBBE nascondere una volontá intimidatoria. Nulla è scontato e gli avvocati vogliono arrivare a fondo alla questione. Forse chi ha seguito meglio la trasmissione può raccontare quella che a me è sembrata una difesa o perlomeno un tentativo di tornare alla realtá introducendo tesi garantiste. Un caro saluto
Kiba

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Bellissimo articolo, Massimo. Il riferimento al pernicioso richiamo delle sirene mediatiche tramite il passo odissiaco mi è piaciuto tanto che mi permetto di citarlo di nuovo qui, per dargli il meritato rilievo:
"Giungerai per prima cosa dalle Sirene che incantano tutti gli uomini che passano loro vicino. Chi senza saperlo si accosta e ode la voce delle Sirene non torna più a casa, i figli e la sposa non gli si stringono intorno festosi. Le Sirene lo stregano con il loro canto soave, sedute sul prato; intorno cumuli d’ossa di uomini imputriditi”.

La forza della poesia è davvero universale. Qui c'è proprio tutto, l'ingannevole canto e il misero imputridimento - del senso critico, prima di tutto - di chi si lascia irretire da quel canto.

Antonello ha detto...

Mah, intanto la Corte Costituzionale ha decretato che non è nemmeno una prova.
Alla faccia delle banche dati centralizzate sponsorizzate istituzionalmente da laboratori privati, chiaramente "senza conflitti di interesse".
Io dico, dipende, non c'è mai una regola fissa, nel caso di Bossetti ad esempio non credo che rappresenti una prova di omicidio, o di aggressione finita poi come sappiamo.
Potrebbe essere un grave indizio, preciso, ma non concordante con altro, che vi possa essere stato depistaggio od aggressione in altro luogo con deposito poi a Chignolo in epoca vicina al rinvenimento.
Il DNA è importante ma non è detto sia determinante in un caso, alle volte taluni esagerano pure e diventa prova anche un bacio di un marito alla moglie, tutto molto arbitrario, troppo, tutto soggettivo, a questi livelli di arbitrarietà vorrei capire chi crede alla Giustizia.

ENRICO ha detto...

all'ANONIMO dell' Ot delle 10:30

ho dato una rapida scorsa al thread segnalato e mi sembra che gli utenti del forum in questione brancolino nel buio peggio di noi....

Anonimo ha detto...

aveva nevicato 30 cm e per 15 giorni la coltre era rimasta ghiacciata!

questa è la verità.
commento 20 settembre 2014 00:06:00

non confondere acqua con neve

luca

Anonimo ha detto...

se le trasmissioni televisive la smettessero di fare processi sommari in tv e la smettessero di seminare odio in nome dell'audience forse certi episodi non si verificherebbero! Perchè chi di dovere non interviene?

leo

magica ha detto...

rispondo a antonello
la svista del sacco nero che potrebbe ever celato il corpo è stata una mia seduzione., ma non significa che i fatti siano andati come ho dedotto . era solo per segnalare che chi cerca per trovare le persone scomparse molte volte non le trova . infatti nel caso di yara ci sono voluti dei mesi eppure il corpo era dove aveveno cercato : io deduco con superficialita' . basta vedere come vanno in giro , lo abbiamo vosto . cercavano ai lati della strada : pero'comandati da chi era preposto alle ricerche . succede sempre cosi' anche nel caso rea - andarono in giro allo sbaraglio e melania fu trovata da un cercatore di funghi . mi sa che ci sono molti aprovveduti .

MAGICA ha detto...

nel mio ultimo commento nella prima riga ho scritto SEDUZIONE, la perola esatta è DEDUZIONE . :

Anonimo ha detto...

Luca, non capisco cosa avrebbe dovuto confondere l'anonimo delle 0.06 (che non ero io).
La parola coltre si riferisce ovviamente alla neve.
30 cm di neve, fresca o ghiacciata che sia, possono sicuramente nascondere un corpo, specie se visto da lontano.

Forse il corpo è stato depositato sul posto un giorno dopo, anche la perizia ammette questa possibilità. Ma il non averlo visto il giorno dopo, con quelle condizioni meteorologiche, non è indice di nulla.

Ivana ha detto...

Anche "Quarto grado" ha manifestato piena solidarietà alla sorella del Bossetti; l'avvocato Bonomo ha spiegato che la sorella del Bossetti è in grado di riconoscere coloro da cui è stata aggredita (essendo loro a viso scoperto); il Bonomo ha detto che, secondo quelli che minacciano la madre e la sorella del Bossetti, "Ester dovrebbe ammettere qualcosa che lei non si sente di ammettere".
Gli aggressori (a parole e con fatti) dovrebbero capire che NON ha alcuna importanza (a livello giuridico) che la signora Arzuffi ammetta ciò che non si sente di ammettere!
Le loro aggressioni, invece, si torceranno contro di loro!

Unknown ha detto...

Tanto per far chiarezza: a novembre in provincia di Bergamo non è nevicato. Un leggero nevischio è caduto la notte fra il 30 novembre e il 1 dicembre.

Per conferma, qui ci sono le parole che il sindaco Locatelli ha detto il 29 mattina: «Se le condizioni meteo saranno favorevoli - spiegava Locatelli domenica - potrebbero scendere in campo i sommozzatori per scandagliare il fiume. Le unità cinofile potrebbero invece essere meno utili, visto che col passare del tempo le tracce si affievoliscono: ma il loro intervento non è escluso»

Per conferme visive, basta entrare in questo sito lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=42142758 per trovare tante foto dei primi giorni di ricerche.

Quindi, scrivere che è nevicato nei giorni successivi alla scomparsa è non parlare in verità. Fra l'altro, per far cronaca e non per altro, su Chignolo d'Isola, ma lo si è fatto in tutta la valle tracciando un raggio di circa 20 km attorno a Brembate di Sopra, è passato, perché impegnato nelle ricerche dall'alto, anche un elicottero della protezione civile.
Massimo

Anonimo ha detto...

a Ivana

” NON ha alcuna importanza (a livello giuridico) che la signora Arzuffi ammetta ciò che non si sente di ammettere!

Beh, non ne sarei così sicuro. Se la signora Arzuffi è certa al 100% che i due gemelli sono figli legittimi del proprio marito , prove alla mano da esibire in SEDE processuale, tutta la rivoluzionaria indagine scientifica sul DNA di Ignoto 1 andrebbe a farsi friggere ( compreso l’impianto accusatorio)

Ma in questa fase, la signora Arzuffi fa benissimo tacere

Ivana ha detto...

Per Anonimo

Ho usato le parole dello stesso avvocato Bonomo...
Il Bonomo ha detto che, secondo quelli che minacciano la madre e la sorella del Bossetti, "Ester dovrebbe ammettere qualcosa che lei non si sente di ammettere".
Credo che se la signora Arzuffi avesse prove da esibire in sede processuale, il suo avvocato si sarebbe espresso diversamente, dicendo, per esempio: «Secondo quelli che minacciano la madre e la sorella del Bossetti, Ester dovrebbe ammettere qualcosa che lei non può ammettere.»
Credo (ma è solo una mia opinione!) che gli inquirenti abbiano già effettuato anche il test di paternità, senza divulgare la notizia per non infierire contro una famiglia tanto provata...

Anonimo ha detto...

Ivana
Quoto
co/

Vanna ha detto...

E si continua a puntare il dito sulla signora Azzuffi Bossetti!
(Intanto i riflettori restano accesi).

Fa troppo comodo far credere che il problema principale, FIN DALL'INIZIO, è stato quello servito come prova per il dna.

Cosa avrà questa famiglia che deve essere perseguitata così!

A mio parere quel pestaggio subito da Letizia B.è un avviso chiaro al fratello che SA QUALCOSA e non deve parlare... sennò continuano...

Forse è meglio che B. non esca.

Condivido con Enrico che la carità cristiana suggerisca ai Gambirasio un appello pubblico di solidarietà umana al pestaggio subito da una donna innocente.

Se ciò non è avvenuto, e non avverrà,
aggiunge ombre sinistre su tutto il caso.

Ivana ha detto...

Ciao, Vanna, buona domenica a te e a tutti i "forumiani"...
Come ripeto, disapprovo QUALSIASI forma di violenza, ma i Gambirasio hanno perduto una figlia (la morte è IRRIMEDIABILE!) e credo che il loro immenso dolore vada rispettato. Personalmente non so ancora se il Bossetti sia responsabile, o no, di certo comprendo prima di tutto la sofferenza della famiglia Gambirasio e, poi, certamente, anche quella della famiglia Bossetti...

Anonimo ha detto...

Ciao Ivana
Visto che hai seguito quarto grado ed io sono a digiuno di nomi e volti, sapresti dirmi chi era quello che in trasmissione sosteneva che le ferite sono tutte superficiali e ciò non sarebbe possibile se ci fosse stata una collutazione(esclusa anche per la mancanza di segni da difesa). Se non ricordo male sosteneva anche che è strano che le ferite siano tutte superficiali in quanto l'aggressore ha colpito attraverso i vestiti(ma lo seguivo distrattamente, potrei sbagliarmi).
Grazie
Kiba

Anonimo ha detto...

VANNA

Those thugs didn't just ruffle a few feathers...

Con Parolisi, due macchine sono saltate in aria ed una bambina e' stata sottratta alla vista del papa'. Con Bossetti, la reputazione di una signora e' stata infangata ed un'altra signora ha subito un pesante pestaggio. Senza contare la totale, smaccata non-scientificita' del post mortem di entrambi i casi... Ma e' normale tutto questo?

E io che credevo che la storia della testa di cavallo nel letto fosse un'esagerazione cinematografica!

KIBA

Ferite superficiali, mancanza di segni da difesa, un DNA che proprio non poteva essere li' dove sarebbe stato trovato... Chi ti ricorda?

A CHIUNQUE ABBIA DETTO CHE LE MUTANDINE (O I LEGGINGS O QUELLO CHE ERA) AVREBBERO PROTETTO IL DNA DI IGNOTO 1

Carissima persona dal nome a me sconosciuto, ma tu lo sai cosa succede ad un corpo dopo il decesso? Una cosa molto imbarazzante: dagli orefizi di "sotto" esce tanta roba, ma proprio tanta. Capisci? Un vero schifo. Ora, il corpo di Yara era supino. Questo significa che "quella roba", fuoriuscendo dal corpo, ha IMBRATTATO i capi di abbigliamento indossati da YARA "sotto" a contatto con il terreno. Tale imbrattamento, se non lo sapevi, si espande sotto i corpi supini. Ora, trattandosi di "roba" parecchio acida (sapessi quanto puzza), e' impossibile che una traccia di qualsivoglia origine abbia resistito a tale "versamento". Mettici pure il presunto contatto continuato con un terriccio stesso, anch'esso imbrattato e pure zuppo di pioggia, e aggiungici che la pioggia ha bagnato l'intero corpo (e quindi inzuppato TUTTI i vestiti e TUTTA la pelle sottostante) per presunti 3 mesi, e come risultato ottieni che quella traccia li' proprio non poteva esserci.

Se non mi credi, la prossima volta che da te prevedono pioggia battente, mettiti leggings e giubottino e stenditi direttamente sull'erba del giardino per qualche ora. Poi, una volta passata la polmonite, scrivimi e fammi sapere se avevi ancora le mutandine asciutte! Anzi, se preferisci provare il tuo punto piu' solidamente, puoi anche rimanere stesa/o sotto la pioggia per 92 giorni filati... Io sono qui e aspetto!

Ciao. Annika

Anonimo ha detto...

@ Massimo e Luca
di presenza di neve parla lo stesso uomo che dichiara di aver sorvolato il campo di Chignolo (sempre a detta dei giornalisti). Queste le parole tratte dall'articolo del FQ:
"In quei giorni la neve non avrebbe impedito il volo e secondo il testimone il manto bianco, in teoria, non avrebbe comunque coperto del tutto il cadavere di Yara".

Il corpo c'era, non c'era? Mah, diciamo che questa testimonianza nulla toglie e nulla aggiunge. Anche perché arriva a quasi 3 anni dal ritrovamento del corpo. Cosa ha fatto in tre anni il testimone, ha dormito?
Ricordiamoci infine quanto detto nel caso di Parolisi, asserire: "non ho visto", ha un valore diverso rispetto a : "ho visto". Uno che non vede potrebbe, semplicemente, non aver guardato con attenzione nella giusta direzione.

Anonimo ha detto...

Scusate, ovviamente a quasi 4 anni dal ritrovamento...

Ivana ha detto...

Ciao, Kiba, è stato Giangavino Sulas ad accennare ai nove tagli tutti uguali, nessuno mortale; ha sostenuto che non ci sono lesioni che dimostrino un'avvenuta resistenza da parte di Yara e che la ragazza è stata lasciata morire nel tempo. Per Giangavino Sulas non ci sono segnali sul corpo di Yara che possano far pensare a un tentativo di violenza sessuale.

Annika, riporto anche qui quanto da me scritto già sotto il tuo articolo e
premetto che ritengo Luciano Garofano un "esperto competente".
Come ha spiegato Luciano Garofano a "Quarto Grado", probabilmente è stato utilizzato tutto quel poco che c'era (se non ricordo male, solamente "tre cellule") per giungere a un risultato; però saranno residuate delle "soluzioni di amplificazione" cioè sarà rimasta una parte del percorso analitico e, quindi, qualche cosa si potrà ripetere; il DNA si può estrarre anche da pochi nanogrammi; il profilo genetico è stato definito, nell'ordinanza, di "ottima qualità" e, sempre secondo Luciano Garofano, "ottima qualità" significa che era "sufficiente per arrivare a un profilo completo". Tutte le fasi sono state registrate per cui la difesa ha la possibilità di controllare se "i metodi applicati effettivamente corrispondano agli standard previsti".

Unknown ha detto...

Può essere che abbia dormito, come che non abbia mai volato o che abbia sorvolato la zona dal 30 novembre in avanti (in quei giorni è iniziato il nevischio). Nessuno deve fidarsi di quell'uomo o di chi dice di aver visto Bossetti al cimitero, tutti dobbiamo ragionare dopo aver visto i fatti oggettivi e non ascoltato fatti che vengono portati da alcuni, quindi sono soggettivi.

Ed è soggettivo, quindi certo, che fino al 30 novembre su quelle zone non abbia nevicato. Lo dimostrano non solo le foto del sito che ho inserito nel mio commento precedente, ma anche i tanti servizi televisivi di allora. La neve, quella che copre e non quella che svanisce dopo un'ora, è caduta dal 1 dicembre in poi. Nei giorni precedenti pioveva mezza giornata (spesso spioggerellava di notte) e mezza giornata era nuvoloso. Questo è dimostrato da foto e filmati e questo è un dato non si può cambiare in alcun modo.

Poi si può discutere sul fatto che il corpo di Yara a Chignolo ci fosse o meno. Si può pensare sia che si trovasse lì dalla sera stessa del 26 novembre, sia che, viste le ricerche immediate e la perizia che parla di "probabilità" e non in certezza, l'assassino o gli assassini abbiano preferito tenerlo nascosto per qualche giorno o un anche un mese.

Difficile stabilire quale sia la vera realtà dei fatti...

Massimo

Unknown ha detto...

E.C naturalmente intendevo "Ed è oggettivo"...

ENRICO ha detto...

Ma chi sono Giangavino Sulas e Luciano Garofano ?

Sherlock Holmes e il dottor Watson , per caso ?

Anonimo ha detto...

Per quel che puo’ valere, il settimanale Giallo annuncio’ in un suo vecchio articolo, una nuova pista su un
pedofilo 50enne, attualmente in carcere in Francia. Affermava il settimanale che l’uomo molestava
via internet ragazzine coetanee di Yara, e’ appassionato di ginnastica ritmica ed ossessionato da
Yara stessa. Sembra che sia stata la madre di una bambina a denunciarlo in quanto aveva tentato di adescarne la figlia.
La notizia fu ripresa da TGCOM24 ed e’ un po’ datata in quanto risale al 13 ottobre 2013.....
Questo comunque e’ il link per chi volesse leggere la notizia:
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/2013/notizia/yara-spunta-una-pista-su-un-pedofilo_2002337.shtml
Alex

Anonimo ha detto...

@ Annika.
Non so perché mi definisci sconosciuto, visto che mi sono sempre firmato. Cmq interverrò stavolta su quest'argomento, poi basta, ognuno si faccia un'idea.
Gli orifizi di sotto in questo caso non credo siano attinenti, visto che l'elastico dello slip, dove è stata rilevata la traccia, è sicuramente sopra l'anca. Sappiamo se il corpo fosse in leggera discesa? Non possiamo saperlo, perché non l'abbiamo mai esaminato di persona. Chiaro che un'eventuale discesa avrebbe potuto orientare i liquidi ancora di più verso il basso. Come conferma Massimo nell'intervento qui sopra, non sembra che ci siano state state particolari piogge per tutto novembre, di certo non torrenziali. Oltre i leggings, c'era anche la felpa, oltre al giubbottino e ovviamente le mutandine stesse. Restando sdraiato vestito sotto la pioggia probabilmente mi prenderei una polmonite, me se le mie mutande fossero impregnate di sangue secco, probabilmente anzi sicuramente, a mio parere, non tutto il sangue secco verrebbe lavato via. Bisognerebbe strofinare. Ti ricordo infine che qui si parte dal presupposto che quella macchia è stata ritrovata, repertata e analizzata. Per quel che ne so, tutte le procedure dovrebbero essere state filmate e registrate. Per quanto riguarda la tua posizione sul RSID, non ho assolutamente le conoscenze per commentare. La tua domanda potrebbe essere benissimo posta ai periti dalla difesa, perché no? Termino dicendo che non è che io non apprezzi i tuoi contributi, ma in questo specifico caso non sono d'accordo. Saluti Stefano



Anonimo ha detto...

Caro Stefano

Ti ringrazio per la tua risposta. Genuinamente non ricordavo affatto chi avesse postato sull'argomento.

Se il tuo nick indica realmente il tuo genere maschile, purtroppo dovrai solo accettare quanto segue come un fatto. Ma se mai ti fosse capitato di avere le mestruazioni di notte avendo dimenticato di indossare un assorbente la sera prima, capiresti cosa intendo per imbrattamento OVUNQUE. I copri materasso credo siano stati inventati da una donna...!

Certo, ci sarebbe anche (e sorattutto) da chiedersi come ESATTAMENTE abbiano trovato il campione di Ignoto 1 su leggings che, stando proprio agli stessi principi di persistenza di una traccia, erano impregnati fino... alle mutande (!) di liquido organico. Che razza di macchinario hanno questi colleghi italiani? Il rivelatore di dna ESTRANEO alla vittima nascosto tra quintali di dna non estraneo all'interno delle fibre di un elastico? Capperi, lo devo ordinare anche io questo miracoloso macchinario per il mio lab!!

Parlando di sangue: se mai realmente si fosse fissato/incastrato nell'elastico delle mutandine di Yara (non credo tanto sopra l'anca pero'... neanche mia nonna ha mai portato mutandone del genere!), allora l'origine ematica potrebbe ancora essere accertata per RSID-Blood o dal RNA specifico del campione Ignoto 1. Purtroppo il giro di parole sulla "cellularizzazione" e l'aver ipotizzato andando per esclusione di altri materiali organici, ahime', parlano fin troppo chiaro a chi questi test li conosce e ne conosce presupposti e conseguenze: le cose non stanno cosi'!

E questo e' ora il secondo caso in cui intervengo in cui le cose non stanno "cosi'". Ecco a cosa servono i giornalai? A ditrarre l'attenzione con occhiali e borse, trans, amanti e miseri tesoretti da una parte, e corna di mamma e moglie, pedopornografia, colleghi dai RAM al posto della memoria e tanti camioncini quanti ne servono a trovare quello dal colore e dai fari giusti dall'altra?

Comunque sia, grazie per il post. Sebbene su posizioni differenti, no hard feelings, I hope.

Ciao :-) Annika

Anonimo ha detto...

Grazie Ivana!
Cara Annika, inizio a maturare l'idea di voler attendere le perizie per poter discutere nel dettaglio delle stesse, almeno per me, profana in materia. La tua lettera aperta, insieme alle tue domande, rimane una richiesta di confronto con colleghi esperti e preparati che purtroppo ancora non si affacciano, ma attendiamo speranzosi...Ho giá assistito al confronto con i "profani" ed il fatto di non leggere mai un sano riscontro ma attacchi alla tua identitá o stupidi confronti tra la tua professionalitá e quella della Cattaneo mi ha un pò sfiduciato. Che poi chissá perchè non si muovono le stesse critiche per le centinaia di anonimi che commentano (come avvocati ad esempio), trasmettendo proprio la loro esperienza professionale. Mah!
Lascio quindi il campo dna, resistenza e natura della traccia per il momento. Comunque la foto dei leggins di Yara fa capire come si riducono i vestiti a distanza di 3 mesi sotto le intemperie e ricordo che per riconoscere la povera Lucia Manca, ritrovata dopo mesi, si è estratto il dna dai suoi denti.

Annika una cosa a te e a chi saprá risponermi vorrei chiederla. Un corpo privo di sensi potrebbe non dare quei segnali per capire se è in vita o meno(ad una persona distratta, presa dal panico ecc). Ma se su quella persona si inizia ad infierire con una lama, possibile che non vi siano reazioni? Nemmeno lamenti? Vorrei capire se l'aggressore può realmente aver creduto che Yara fosse morta o no.Infierire su un corpo che si crede morto può essere letto come un depistaggio(parere personale:non da parte di un banale muratore che non aveva legami con la vittima però!). Ma farlo su un corpo in vita, coscienti di questo,apre scenari che non si affrontano mai ora che abbiamo la "prova regina".
Un caro saluto
Kiba
P.s su google si possono impostare parametri come "intervallo di date".Se poi si aggiunge la parola di ricerca,si possono trovare immagini dei luoghi nei giorni che vi interessano.

Vanna ha detto...

Grazie sempre più per le spiegazioni puntuali e precise.

Continua così, anche se si continua a vedere sangue secco,come se quel corpo fosse stato sdraiato nel deserto della costa peruviana.

Un saluto.

Vanna

filippo ha detto...

ancora qui a difendere l'indifendibile? non ci sono altri casi più complicati da affrontare?
quanto all'episodio, pare non sia il primo, sicuri che non si tratti di un aggressione che nulla ha a che fare con questa storia?

Anonimo ha detto...

Kiba

Ti rispondo con 3 lettere: GHB

E'impossibile stabilire per chiunque se Yara sia stata o meno drogata, ma di certo il GHB e' una risposta plausibile alla tua domanda. Non solo e' irreperibile nell'urina dopo circa 12 ore (lo e' invece nell'umor vitreo per 72 post mortem, e sappiamo dalla perizia autoptica di Melania che Tagliabracci lo ha estratto ed analizzato in lab; peccato che abbia dimenticato di scriverne gli esiti...); per circa 3-4 ore rende disinibiti, docilissimi e insensibili a qualunque dolore.

Ciao. Annika

PS Filippo, non sei tenuto a leggerci.

Antonello ha detto...

Brutta storia:

Di omissioni d'atti d'ufficio, corruzione, vendita di dati, riconsegna patenti in realta' ritirate, non segnalazione alla Prefettura di assuntori di stupefacenti.
Ed una storia curiosa di un prete che allora lavorava per la Caritas di zona e di una intercettazione tutta da decifrare, su un ragazzo aiutato da Don Locatelli e finito per essere convocato, in un primo momento, proprio dal reparto di Gambirasio in caserma.
Gambirasio fece un riferimento ad una chiamata che doveva avvenire da una cabina (e non da un telefono localizzabile).
Poi il nome del ragazzo fu stralciato da Gambirasio, ma e' chiaro che potesse essere un suo informatore scoperto da chi in caserma non doveva sapere.

http://laici.forumcommunity.net/?t=55489987

Domanda: Eddy era un dominicano, prestava spesso servizio con enti di solidarieta', era stato obiettore civile, aveva questo grande senso civico, e se si fosse infilato in una storia piu' grande di lui???

20/11/2010 Intimidazione ad Eddy.
25/11/2010 Suicidio Pierluigi G.
26/11/2010 Sparizione Yara G.
16/01/2011 Omicidio Eddy.
26/02/2011 Rinvenimento corpo Yara.

Mah, il suicidio di Pierluigi G. viene ricondotto ad una brutta storia che porta poi ad indagare 21 agenti, con due suicidi.

Antonello ha detto...

Il suicidio avviene il 25 novembre 2010, un giorno prima della sparizione di Yara.

http://www.bergamonews.it/carabiniere-si-uccise-caserma-si-indaga-istigazione-al-suicidio-144706

Massimo M ha detto...

Buongiorno!
Oggi Paolo Berizzi e Piero Colaprico su Repubblica riportano "stralci" dell'interrogatorio della PM a MGB della mattina del 6 Agosto.

Ho trovato due dettagli molto interessanti:
1) A proposito della madre, ad un certo punto la PM dice a MGB: «Ma lei lo sa che anche suo fratello non è figlio di Giovanni Bossetti?». Bossetti risponde: «Non ci credo».
Molto interessante perchè o la PM è a conoscenza di una comparazione di DNA tra GB (padre) e MGB e tra GB e il fratello di MGB oppure se la comparazione non è stata effettuata l'unico modo per sostenere che anche l'altro fratello non è figlio di GB è che sia anche egli figlio di GG. Ma in questo ultimo caso, perchè sono andati direttamente da MGB a fare il prelievo con l'etilometro e non dal fratello?
Sembrerebbe, dunque, più di una ipotesi che la comparazione tra GB e MGB sia stata eseguita e non divulgata.

2)Pm : «Ma lei segue i suoi figli?». B: «Mi dedico a loro il sabato e la domenica: li interrogo sui compiti sia prima sia dopo mangiato… Vanno bene a scuola, solo Nicolas, il primo, ci fa un po’ disperare… Ma per la cresima gli ho regalato il tablet». Pm: «Ho visto la pagella, ha brutti voti, si picchia coi compagni. E lei gli compra il tablet?!».

Appare un profilo del figlio TREDICENNE abbastanza "vivace". Non me ne frega nulla di esprimere giudizi sulla corretta o meno educazione dei figli, ma sta di fatto che un figlio 13enne che riceve per regalo un tablet è perchè ha conoscenze di navigazione ad internet o quanto meno ha interesse a questo tipo di pratica (navigazione on line).

Massimo M ha detto...

pardon, dimenticavo
http://www.blitzquotidiano.it/photogallery/massimo-giuseppe-bossetti-interrogato-ho-visto-porno-ma-sui-minori-mai-1976402/

ENRICO ha detto...

Insomma, la signora Arzuffi, secondo quanto sosterrebbero gli inquirenti, avrebbe sposato GB per fare i figli con GG ?

Ma per favore !

ENRICO ha detto...

@ Antonello

ma questo Pierluigi Gambirasio di cui parla il post del forum da te segnalato non ha niente a che vedere con il padre di Yara.

Almeno così mi sembra di capire dalla risposta

Curioso però il fatto che i due cognomi - Locatelli e Gambirasio - appaiano anche nella vicenda di Brembate

Pura coincidenza ?

ENRICO ha detto...

Ps

si vede che da quelle parti sono cognomi piuttosto diffusi...mah !

magica ha detto...

i figli son figli .
se B ha un figlio 13enne un po' vivace che deve fare? lo deve prendere com'è-- lo fara' ragionare lo riprendera' ,qualche castigo , pero' lo deve trattate nonostante tutto bene!i figli son figli capit?? bossetti regala un tablet . lo hanno tutti i bambini dai 6 o 7 anni .. loro si divertono a fre i grandi - e mi auguro che non siano capaci di chattare . sono piccoli .((. scusate la divagazione.)) la pm ragiona cosi' perchè non ama il figlio di bossetti come lo ama bossetti . vorrei vedere la pm come tratta i suoi .. vacanze in inghilterra ??o quant'altro .. se puo farlo che ben venga , ma riprendere un padre che fa un regalo al figlio . mi fa venire i nervi .

Massimo M ha detto...

Dall'interrogatorio esce fuori un ulteriore dettaglio molto importante che avevo tralasciato.


Se non ricordo male nella respinta dell'istanza di scarcerazione uno dei motivi "forti" erano le contraddizioni di MGB rispetto a 2 diversi interrogatori. La STAMPA (quindi non ufficiale) riportò che una delle contraddizioni forti era che prima MGB aveva detto di lavorare a PALAZZAGO in qui giorni, ma che poi una volta verificato che i suoi colleghi avevano detto che nel pomeriggio MGB non era al lavoro lo stesso MGB aveva dato una versione diversa.
Se i contenuti dell'interrogatorio sono esatti........CIO' NON E' AFFATTO VERO! Infatti:

La PM dice: «Lei la scorsa volta (l’8 luglio), ci aveva suggerito degli spunti investigativi alternativi… Aveva parlato di alcuni suoi colleghi di cantiere… Ecco, i suoi colleghi dicono che lei quel 26 novembre 2010 (il giorno della scomparsa di Yara) non era nel cantiere di Palazzago. Ricorda di preciso fino a quando è stato lì?»
LA PM NON DICE A MGB PERCHE' HA DETTO DI ESSERE TUTTO IL GIONRO IN CANTIERE QUANDO POI I SUOI COLLEGHI HANNO DETTO CHE NEL POMERIGGIO NON C'ERA. NO! Appurato che egli in quel periodo lavorara in quel cantiere gli chiede fino a che ora era stato lì visto che i suoi colleghi erano sicuri che nel pomeriggio non vi fosse. Cioè non gli contesta una versione precedente.
MBG risponde: «Non con precisione», cioè non lo so a che ora sono andato via.

Successivamente la PM, ristornando al 26 Novembre, gli dice: «Abbiamo trovato una fattura delle 14.30, acquisti di materiale edile»
Cioè è la PM che gli fornisce elementi per ricordare. I colleghi dicono che nel pomeriggio non c'era, alle 14:30 c'è una fattura di materiale edile...............dunque cosa altro aggiungere? (Andare a comprare materiale edile non è lavoro?). La PM gli fornisce un dettaglio esemplare per ricordare quel pomeriggio, cioè una FATTURA delle 14.30. E MGB a quel punto aggiunge: «Sì, sono stato alle forniture edili a prendere cose. La mattina sono stato in cantiere a Palazzago. Il pomeriggio ho portato il furgone dal meccanico… è stato sistemato dopo… ci sono le fatture… è tutto verificabile. Poi sono passato dal commercialista e da mio fratello per dei lavoretti»

Quindi detto tra noi e noi..............ma le contraddizioni DOVE CASPITA STANNO?
Cioè mi si faccia capire.............costui nella premeditazione del presunto reato va a comprare materiale edile, dal meccanico, poi commercialista e fratello a Brembate..........e in queste operazioni ci sarebbe qualcosa di indiziario rispetto all'aver lasciato il cantiere e la sparizione di YARA? Pazzesco! Pazzesco!

La PM aggiunge: «Suo fratello tutti questi lavori in casa non se li ricorda…»..............che a casa mia non significa LAVORI MAI FATTI, ma significa che non se li ricorda o no?
B: «Ne ho fatti parecchi, andavo da lui a Brembate Sopra»


Io dico solo una cosa: hanno fatto passare come un INDIZIO (la stampa dico) GROSSO il fatto che i colleghi avevano detto che MGB non era in cantiere nel pomeriggio, passandola come una contraddizione di MGB.
Se stiamo a questo LIVELLO.........rabbrividisco!

Qui si tratta solo di concentrarsi sul DNA perchè il RESTO è ASSOLUTA FUFFA ogni giorno sempre di più.

Massimo M ha detto...

Che poi.............se è verificabile che è stato davvero dal Meccanico (dice che ha una fattura) e dal Commercialista e dal Fratello che è a Brembate di Sopra..............qualora vi fosse la telecamera del benzinaio che lo riprende alle 18:10 circa..........sarebbe un INDIZIO di non colpevolezza caso mai.
E nel primissimo interrogatorio MGB disse che bazzicava a Brembate (generico) anche perchè lì c'è il suo commercialista e suo fratello. CIOE' CONTRADDIZIONI ZERO!

Anonimo ha detto...

ma il PM lo sa che i tablet sono anche strumenti di studio. A mia nipote lo passa direttamente la scuola!

leo

ps: forse è proprio perchè il figlio tredicenne era particolarmente vivace che il padre cercava su internet notizie sui tredicenni!

ENRICO ha detto...

# TommyS

ho ascoltato Gianluca Nicoletti.
Interessantissime e più che condivisibili considerazioni . Purtroppo resteranno confinate in quei 20 minuti di trasmissione e non verranno prese misure idonee per impedire lo sconcio della gogna mediatica trasmessa giornalmente in nome del profitto pubblico ( ???) e privato

Pamba ha detto...

TommyS

Mi associo allo sdegno per l'esempio di giornalismo di basso profilo e faccio notare che andrebbero perseguiti anche quanti si prestano a passare le informazioni dalla Procura ai giornali.

Notate bene. Ho letto direttamente da La Repubblica l'articolo segnalato; non si tratta soltanto di indiscrezioni o di stralci. No, in un riquadro si vede la prima pagina del verbale, con tanto di logo!

Non rischia niente chi lo ha passato alla stampa, ne' il giornalista che ha pubblicato anche informazioni personali riguardanti familiari dell'imputato, tra i quali uno minorenne?

La saga peraltro continuerà. E' precisato che si tratta della prima di 80 pagine di verbali.

Pamba

Pamba ha detto...

Dall'ascolto della trasmissione (link postato da TommyS) sembra legittimo che i verbali passino di mano in mano fino alla stampa, secondo alcuni criteri:
- se gli atti processuali sono noti alla persona sottoposta ad indagine.
- se non c'è più il segreto d'indagine

In questi casi, i il giornalista può pubblicarne il contenuto (non integrale) per l'esercizio del diritto di cronaca.

Ho capito bene? Mi sembra strano che tutto sia a discrezione del giornalista...
fatti personali non solo della moglie, ma anche del fratello, di una terza persona, presunta relazione del B.. smentita dallo stesso, del figlio tredicenne di cui si riporta l'andamento del profitto e del comportamento scolastico. Non sarebbe meglio "censurare" dall'origine le informazioni che riguardano persone non coinvolte nel reato?

Pamba

TommyS. ha detto...

Pamba

Una risposta sdegnata, ma non troppo, all'articolo de La Repubblica la trovi qui

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/22/caso-gambirasio-se-il-rispetto-della-privacy-serve-a-coprire-la-cattiva-informazione/1128806/

Anonimo ha detto...

Notizia ultima ora Ansa:

Una logica prettamente scientifica
non consente di diagnosticare in maniera inequivoca le tracce lasciate da ignoto1 sui vestiti di Yara. É una dei punti della relazione della relazione del Ris su cui poggia l'istanza di scarcerazione, rigettata dal gip dei legali di Bossetti.
Gli avvocati Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni cercano di smontare quello che per l'accusa costituisce 'il faro d'indagine', ovvero il Dna trovato sul corpo di Yara.

Saluti Lu.

TommyS. ha detto...

Ma su ADNkronos c'e' ancor di piu':

http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2014/09/22/yara-vacilla-prova-del-dna-tracce-dna-bossetti-sui-vestiti-non-inequivoche_yvjTgxPG08k2mw7dz3C76K.html

"lo studio analitico dei reperti oggetto della presente indagine è stato reso particolarmente difficile dal cattivo stato di conservazione degli stessi e dalla oggettiva complessità dei susseguenti esiti di laboratorio, non sempre ben interpretabili in ragione dell'elevato livello di degradazione biologica delle tracce presenti".

"L'esposizione prolungata del corpo di Yara alle intemperie­ per tre mesi circa, il suo corpo fu trovato in un campo di Chignolo d'Isola il 26 febbraio 2011, "ha indubbiamente procurato un dilavamento delle tracce biologiche in origine certamente presenti sui suoi indumenti riducendone enormemente la quantità, compromettendone la conservazione e modificandone morfologia e cromaticità, tutto a svantaggio di una corretta interpretazione delle evidenze residuate""

Eh!????

Anonimo ha detto...

Ed anche questo:

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2014/9/21/YARA-GAMBIRASIO-Il-testimone-sorvolai-il-campo-di-Chignolo-il-suo-corpo-non-c-era/530506/

Alex

Antonello ha detto...

@Enrico
Che si sappia Pierluigi G., il Brigadiere suicidato/si il 25/11/2010 non avrebbe gradi di parentela con la famiglia della vittima.

Si sarebbe suicidato in caserma, ma non sarebbe stato trovato dai colleghi, bensi' da un civile che era in quel momento nella struttura per conoscenze del tutto personali.

Questo e' quello riportato nel testo, sto cercando di spiegarmi il perche' nessuno abbia potuto sentire uno sparo di una Beretta 92 in una struttura chiusa.

Non me ne capacito, c'e' qualcosa che non torna, il "fuggi fuggi" del tutto casuale da una scena di un suicidio in una caserma e' sbalorditivo, sopratutto se in quella caserma, ed in un'altra, poi si indagano 21 agenti con svariati gravissimi capi d'imputazione.

Non so se sta storia possa essere collegata ad Eddy e quindi a Yara, francamente per ora do per molto piu' verosimile la versione cantiere/Lopav/camorra/intimidazione ecc., e' pero' un filone strano, dimostra l'ambiente poi delle indagini su Yara in quel di Bergamo, con due ufficiali e 19 agenti indagati, due suicidi, e Yara sparisce il giorno dopo, non dopo anni.

Bisognerebbe saperne di piu', ma per farlo serve la consultazione degli atti, compilati ed eseguiti da un PM conosciuto, la Ruggeri, deve quindi sapere tutto.

Mimosa ha detto...

Non gongolate troppo leggendo e cercando di portare le frasi di quell’articolo a beneficio dell’estraneità vs colpevolezza di GMB.
Siamo semplicemente alle solite, come nelle ahimé note relazioni dei tanti periti che già abbiamo letto.
Sono frasi in tipico burocratichese di settore, infarcite di doppie e triple negazioni che costringono il cervello a un duro lavoro di traduzione e comprensione. Così gli autori salvano sempre il loro didietro, la loro credibilità, il loro accreditamento.

A leggere bene questo periodo riportato nell’articolo linkato da TommyS, e citato dalla relazione dei Ris del 2011 (piuttosto di quella da lui evidenziata, che comunque andrebbe contestualizzata)

«Una logica prettamente scientifica, che tenga conto dei non pochi parametri che si è tentato di sviscerare in questa sede, non consente di diagnosticare in maniera inequivoca le tracce lasciate da ignoto 1 sui vestiti di Yara»

cosa significa secondo voi? Non significa nulla di che, nel senso che è semplicemente l’esito di una pura, e corretta, onesta, descrizione scientifica in ambito biologico.

Si tenga a mente che i biologi fanno semplicemente il loro lavoro con i dati che ricevono. È fuori luogo mettersi a contestarli, se non abbiamo le medesime competenze e non gli siamo stati a fianco per controllare i passaggi!

Come è stato scritto in uno dei link o articoli che ho letto (innumerevoli, ed ora non ho tempo per cercarvelo), è il pm ad interpretare le conclusioni dei periti.
Dunque non prendetevela con i Ris e i Laboratori, e nemmeno con la Cattaneo che con Ignoto 1 non c’entra niente, prendetevela semmai con la pm Ruggeri che ha messo assieme le loro relazioni (descrittive) per giungere a “conclusioni” o con la gip Maccora che le ha accolte.

Non si può sottovalutare questo passo dell’articolo:
“”sui dubbi sollevati dagli avvocati, è già intervenuto il giudice delle indagini preliminari di Bergamo Ezia Maccora: «La relazione scientifica del Ris e quella del medico legale danno atto della difficoltà oggettiva incontrata nell’espletamento dell’incarico loro affidato a causa dell’esposizione prolungata del corpo della vittima alle intemperie. Ciò detto, i risultati a cui giungono tali accertamenti tecnici, non possono essere messi in discussione, in assenza di specifiche argomentazioni scientifiche contrarie. Dagli atti risulta essere stata isolata una sola traccia che è stata definita nella relazione tecnica di “ottima qualità”».””

È in ogni caso da esecrare che tante “indiscrezioni” escano a indagini non concluse. Escono mirate. E queste, raccolte dall’articolista, provengono evidentemente dai legali della difesa. E mi sembra strano che essi abbiano in mano TUTTI gli Atti, di solito messi a disposizione solo ad indagini chiuse e quando è formulata un’accusa precisa.
E il fascicolo non è minimamente chiuso.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa
Quoto!
Brani decontestualizzati diffusi con evidente dolo.
Ancora una grossa mistificazione!!!

Anonimo ha detto...

Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata? Davvero? Significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide??

Che dire del mancato accertamento dell'origine per RNA (che si degrada sempre molto piu' lentamente del DNA)? Dove e' stato conservato, intendo presso quale lab, il RNA di Ignoto 1? Perche' non analizzarlo oggi stesso?

Annika

Anonimo ha detto...

Kiba

"... se su quella persona si inizia ad infierire con una lama, possibile che non vi siano reazioni? Nemmeno lamenti? Vorrei capire se l'aggressore può realmente aver creduto che Yara fosse morta o no."

In tre lettere: GHB

Nessuno puo' stabilire oggi se Yara fosse stata drogata o meno; la mja e' solamente una risposta plausibile alla tua domanda. Il GHB si assume in forma liquida, e' piuttosto salato ma lo si maschera bene in altre bevande, ha un effetto semi-istantaneo che dura in forma acuta 3-4 ore e viene smaltito dal corpo entro 12 ore dall'assunzione.* Nella sua fase acuta, il GHB rende disinibiti, alienati ed insensibili al dolore. Al termine dell'effetto di questa droga, molto difficilmente permangono memorie dell'accaduto.

Ciao. Annika

* e' pero' possibile rilevarne la presenza nellumor vitrei per circa 72 ore post assunzione. Sappiamo dalla relazione autoptica di Melania che Tagliabracci ha estratto ed esaminato l'umor vitreo della donna. Peccato che abbia poi dimenticato di menzionare gli esiti di tali analisi...

Anonimo ha detto...

Annika
GHB, si che ricordo. Qui è tutto un ricordo!
Ma la domanda è più specifica: ghb o meno la vittima avrebbe avuto reazioni/segnali di vita? Che fosse stata drogata o semplicemente svenuta non possiamo saperlo, ma in entrambe i casi come risponderebbe il corpo a dei tagli inferti con una lama? È ammissibile pensare che svenuta o drogata avrebbe comunque dato segnali,anche lievi(lamenti ad esempio), di risposta a quelle ferite? Non mi capacito del fatto che chiunque abbia inferto quei tagli lo abbia fatto sapendo Yara in vita.

Per tutti:premeditazione no, se si parla di Bossetti. Che ne sapeva dell'uscita di Yara? Con questo ignoto1 devono per forza far uscire una ricostruzione che veda l'aggressore come un maniaco casuale. Uno che esce dal lavoro e per puro caso incrocia Yara e decide che sarà la sua preda. Non la violenta ma la tortura ed infine incide una X. Torna a casa e per 4 anni fa il bravo papá....buona fortuna...
Un caro saluto a tutti
Kiba

PINO ha detto...

KIBA cara,
non poteva esserci, infatti, come hai ben fatto notare, alcuna premeditazione da parte di un qualsiasi sciagurato: l'accadimento può attribuirsi solo ad occasionalità, facilitata dallo scarso transito di pedoni, dal buio, e dalla ragazza che deambulava sola soletta.
Non si volle tener conto della genuina testimonianza del giovane Tironi che, per poco, non finiva in manette, come un comune delinquente.
Se uno dei due individui che avvicinarono Yara (secondo quando affermò il giovane) era il Bossetti, non si sa, nè, credo, lo si saprà mai, per come furono condotte le indagini nell'immediatezza. Ad ogni modo, se si volesse tener conto, anche dopo gli anni trascorsi, di quanto detto dal Tironi, si dovrebbe puntare l'obbiettivo anche su un secondo presunto colpevole, mai ricercato, nonostante una seconda, indicativa traccia biologica, rinvenuta sugli indumenti di Yara.
Si dedurrebbe che, indagini partite male, siano continuate in modo peggiore, se al momento non si hanno risultati adeguati all'enorme cifra spesa per questo caso anomalo fino all'inverosimile.
Ciao, Pino

TommyS. ha detto...

Mimosa

Ti rispondo solamente adesso.

Citando le agenzie e le notizie sui siti web dei madia ieri sera apparse non gongolavo affatto. Ma constatavo che quanto riportato confermava i dubbi sollevati su questo blog principalmente da Annika.

In pratica, anche il RIS si e' stupito che da una traccia biologica altamente degradata si fosse potuto isolare un genotipo per di piu' definito di "ottima qualita'".

Di per se quelle frasi, che sicuramente devono essere contestualizzate, non mettono dubbi sulla qualita' del genotipo di Ignoto1 cosi' come da loro isolato (sebbene con procedure molto complesse), ma confermano che non era stato possibile stabilirne l'origine e cioe' da quale fluido corporeo (non trattandosi quindi di cellule epiteliali) originasse. Di RNA non parlano e fa bene Annika a rimarcarlo in quanto, stando a metodiche oramai consolidate da anni ed a kit commerciali oramai diffusi da ditte (soprattutto Promega) che il RIS e la Sicentifica di Roma ben conoscono, era possibile risalire alla natura del fluido analizzando proprio l'mRNA che degrada molto piu' lentamente del DNA.

Temo purtroppo che questi laboratori, per carenza di fondi od anche di disponibilita' ad attrezzarsi di strumenti che vadano al di la' della normale strumentazione utilizzata per le indagini genetiche ordinarie, non fossero all'epoca in grado di effettuare queste analisi. E quando la palla fu passata ai laboratori universitari era forse oramai tardi e del campione originario non vi era piu' nulla.

Rimane comunque il fatto che intorno alle indagini genetiche condotte per arrivare a Bossetti, troppi sono i dubbi e le incertezze nonostante la granitica certezza mostrata dal PM di fronte al GIP.

TommyS. ha detto...

Pino

La posizione attuale della Procura e' quella che vede Bossetti quale unico autore del delitto, preda forse di un raptus momentaneo che ha sfogato sulla prima vittima a portata di mano o sull'oggetto di sue a lungo covate ossessioni.

Ed allora non deve parlare dell'ultimo segnale inviato dal cellulare/SIM di Yara alla rete (cristallizzato nel database HLR di Vodafone) che la colloca dopo le 18.49 in un'area compatibile con la palestra e via Rampinelli. Come anche deve mostrarsi estremamente approssimativa quando parla di evidenze di indagine sui tabulati telefonici generalizzando termini tecnici che, se approdonditi, forse smentirebbero il quadro accusatorio.

Perche' questo riabiliterebbe le testimonianze di via Rampinelli (Tironi, Abeni e Toracco) e via Morlotti e, introducendo uno o piu' complici, indebolirebbe di molto la tesi del raptus libidinoso.

Tuttavia il PM in conferenza stampa ha citato, en passant, proprio quelle testimonianze (come anche ha accennato all'apparecchio dentario) e stranamente il video della telecamera della banca trasmesso tempo fa da Quarto Grado e poi presumibilmente secretato, e' nuovamente riapparso, sebbene in forma molto parziale e con vistosi tagli che molto insospettiscono.

Anonimo ha detto...

e su che basi la difesa potrebbe chiedere la scarcerazione se non conoscesse gli atti ? come potrebbe confutare le accuse ?

leo

Antonello ha detto...

@Tommys
Io credo improbabile che in una perizia la Vodafone scriva che l'sms in entrata nel cellulare di Yara delle 18,49,49 abbia agganciato la cella della Stazione radio di Mapello in Via Natta e dopo diffonda una nota in cui dice invece quella di San Pietro competente su via Rampinelli e palestra.

Ed ad ordinanza si cita la cella della Stazione Radio di Mapello sita in via Natta, non vedo possibilita' di incomprensione.

Anche notizie posteriori, senza che le stesse fonti istituzionali smentiscano quelle anteriori, non hanno senso.

Anche perche' i dati ad Ordinanza dovrebbero provenire proprio dalla Vodafone, se fossero cosi' ambigue le fonti di un processo veramente anche la Procura non si capirebbe in base a quali dati starebbe investigando.

TommyS. ha detto...

Antonello

Dopo aver inserito il commento ho letto altre notizie online dove si fa esplicito riferimento ad una relazione riservata di Vodafone agli atti dove si afferma che l'ultimo segnale inviato dalla SIM di Yara e' stato registrato sulla cella di Brembate che "copre" la zona della palestra e di casa.

Le risultanze citate nell'ordinanza in merito alle celle agganciate in occasione degli SMS inviati e ricevuti derivano dall'analisi dei traffici telefonici registrati nei tabulati. L'altro dato fornito da Vodafone non e' contenuto nei tabulati bensi' nel proprio database (HLR) che tiene memoria dell'ultima segnalazione inviata dalla SIM alla rete e che non necessariamente deve coincidere con un evento telefonico.

Le due cose non sono assolutamente in contrasto, peccato che la Procura abbia dimenticato di riportare quest'ultimo dato che smentisce l'ipotesi accusatoria che Yara si trovasse nella zona di Mapello, ma riapre lo scenario di un rapimento avvenuto in via Rampinelli ad opera di due o piu' persone.

Resta da spiegare tecnicamente come in occasione dell'SMS delle 18.49 il telefono abbia agganciato l'impianto di via Natta a Mapello (ma quale cella esattamente? cioe' quale settore? non basta dire cella di via Natta) decisamente piu' distante dalla palestra rispetto a quello di via Marconi 69 a Ponte san Pietro o di quello in via Locatelli dietro il distributore di benzina (anche se e' probabile che quest'ultimo nel 2010 non vi fosse ancora). Potevano essere motivi di traffico telefonico con sovraccarico dell'impianto di Ponte San Pietro, come anche motivi legati all'effetto schermante di edifici o altri ostacoli che hanno fatto si' che quella cella (settore) dell'impianto di via Natta fosse ritenuto maggiormente valido.

Ma se l'ultimo segnale inviato dal cellulare ha registrato una posizione di competenza dell'impianto che "copre" la palestra, via Rampinelli e casa di Yara, questo vuol dire che Yara non si e' mai alontanata dalla zona della palestra e che molto probabilmente e' stata rapita lungo la via verso casa.

TommyS. ha detto...

Sulle agenzie di stampa di oggi vi sono ulteriori approfondimenti sulle notizie lanciate nella serata di ieri.

Non mi soffermerei sulle frasi specifiche riportate virgolettate ma sicuramente decontestualizzate e quindi difficili per noi da interpretare.

Quello che ritengo significativo e' che quelle frasi si trovassero in una prima relazione del RIS datata 2011 mentre quella, sempre agli atti, citata nell'ordinanza di Maccora e' datata 10 dicembre 2012 e sembra non riportare le stesse considerazioni di ragionevolezza ma pur sempre velate dall'ombra di dubbi.

Ci risiamo col balletto delle relazioni preliminari e definitive come nel caso della perizia autoptica di Tagliabracci?

Anonimo ha detto...

RIPETO (perche' e' importante e spero in una risposta da parte di un esperto che io possa riconoscere come tale):

Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata? Davvero? Significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide??

Capish?????

Caro esperto, se in seguito ad un'unica pioggia battente di qualche ora, un versamento ematico di corpo a terra si accumula a 24 ore di distanze a 10-15cm nel SOTTOSUOLO, forse capirai cio' che mi porta a farti la domandaccia bruttina di cui sopra...

Annika

Massimo M ha detto...

Comunque le "chiacchiere" stanno a ZERO!
Mi sono battuto come un CANE RANDAGIO in cerca d'acqua nel deserto nel far notare che nell'ordinanza è scritto a chiare lettere che l'origine della traccia di DNA ha come definizione NON SALIVA, NON URINA, NON LACRIMA, NON TOUCH DNA e che definirla ematica per esclusione non ha nessun tipo di VALENZA scientifica.
Che cosa è quella traccia? MELA, PERA, BANANA o PATATA?

E si è andati avanti (MEDIA) con il ritornello del DNA di origine ematica...........con certi personaggi da brivido a sostenerlo nei talk show. OGGI a me sembra che taluni scoprano l'ACQUA CALDA!!!!
Non cambia nulla?
PER BACCOLINO se cambia, invece! L'accusa nell'ordinanza sostiene che MGB si sia ferito mentre stava eseguendo dei tagli, dunque che la traccia sia una conseguenza dell'atto di aggredire la vittima con un'arma da punta e taglio.
Se non può essere DEFINITA SCIENTIFICAMENTE l'origine della TRACCIA di DNA.................rimane pur sempre il fatto che la traccia sia di MGB (tutto sempre da riverificare) ma quella TRACCIA NON sarebbe più la prova di aggressione o la prova di appartenenza della traccia a colui che taglia il corpo, cioè MGB (secondo l'accusa).
E vi pare una cosa da niente?

E' l'accusa che DEVE DIMOSTRARE che MGB ha ucciso YARA. E' l'accusa che MI DEVE DIRE l'origine di quella TRACCIA altrimenti la difesa di cosa si deve difendere?
Se non è dimostrabile scientificamente essere SANGUE.............perchè il DNA di MGB ha più valenza e più interesse rispetto agli altri DNA che pure ci sono e che non sono stati attenzionati?

magica ha detto...

perchè è piu' facile pensare a bossetti . hanno avuto confidenze di chi ha spifferato tresche della madre di bossetti . si sono basati che questa fosse la strada giusta.
per gli altri dna purtroppo nessuno ha spisfferato niente .

PINO ha detto...

MASSIMO M.
Agli inizi delle indagini, e dopo la scoperta e prelievo della sostanza biologica restata sugli indumenti di Yara, si scrisse quanto segue:
"È arrivata la conferma che – come circolava da tempo – sugli slip e i leggins di Yara Gambirasio ci sono delle tracce di liquido seminale di un uomo. Sempre lo stesso. E grazie a queste tracce che è stato estratto il profilo genetico del probabile assassino della tredicenne di Brembate di Sopra.
Quello che non ha trovato corrispondenza nei 14mila Dna estratti in provincia di Bergamo e non solo.
Ad ogni modo il dettaglio conferma la tesi dell'omicidio a scopo sessuale"


http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?idSezione=8906

Ora si discute, a forti tinte, sulla "natura", non ancora ben identificata, della fonte biologica dalla quale fu tratto il dna di "ignoto-1"
Si è voluto evitare, per un certo, ipocrito rispetto della vittima e della sua famiglia, di rivelarne la qualità?
Se così fosse, non mi pare che gli stessi riguardi siano stati usati per la famiglia Bossetti, a parte l'eventuale colpevolezza o meno di un suo componente.
Due pesi e due misure?
Comunque, l'aver taciuto, sia pure per le ragioni supposte, l'identità della macchia "donatrice" del dna, ha dato il via a congetture contrastanti ancora sostenute.
Tanto, se anche la traccia spermatica, non sia anch'essa una bufalaccia!
Pino

Anonimo ha detto...

visto che con certezza non si conosce la natura del dna quello che hanno trovato potrebbe essere salivare...a questo punto ogni ipotesi può essere valida!

leo

Anonimo ha detto...

Non capisco, se la traccia è NON SALIVA, NON URINA, NON LACRIMA, NON TOUCH DNA, SANGUE solo per esclusione, sperma neanche preso in considerazione, allora da cosa di degradato ma non tanto hanno ricavato il genotipo di maschio caucasico, etc.? eppure un DNA lo hanno ricavato, mica se lo sono inventato! Lo hanno chiamato “ignoto 1”, prima ancora di trovare il defunto Guerinoni.
È il risultato che conta, o no?

magica ha detto...

mi chiedo, se a bossetti in tempi non sospetti , sia stato ricavato il dna - cioe' se bossetti faceva parte di quelle 18mila persone .facenti parte dello screening
quello di guerinoni fu trovato ,deduco che fu comparato con tutti i facenti parte della della popolazione sospettabile. perchè a bossetti, lo presero con l'inganno ? se era gia stato trovato mesi o anni prima))? (non lo so)

Massimo M ha detto...

Il risultato che conta? Risultato di cosa? Che c'è la prova di appartenenza di un DNA? E la prova dell'omicidio qual'e'? L'accusa sostiene nell'ordinanza che la traccia sia stata prodotta come "contestualizzata all'aggressione subita dalla ragazza. La traccia si trova in zona attigua al taglio sui leggings ed e' da escludere dovuta a fugace maneggiamento." Tradotto..........Ignoto1 si e' ferito mentre tagliava e ha lasciato sangue.

A parte il fatto che più volte ho evidenziato l'interrogativo: come fa un soggetto ad eseguire tagli in un corpo da ferito e versare sangue (abbondante) in un solo punto del corpo? Che era un tiro al bersaglio ematico? Mi si disquisiva.......ma era l'ultimo taglio. Bene, la traccia e' sul dorso, il corpo era supino. Se fosse stato l'ultimo poi come fa un soggetto a rigirare un corpo da ferito e versare sangue (abbondante) in un solo punto del corpo..........sempre lo stesso?
Questa era già di per se una IRRAGIONEVOLEZZA nel ritenere, in mancanza di prova scientifica d'origine, che la traccia fosse ematica.

Come vedi, quindi, cambia tutto. Non c'è' più un DNA che supporta una dinamica di omicidio, non c'è' più il Pincopallino col collare che sostenga che una traccia di sangue caduta su di un taglierino rubato non possa in un secondo momento contaminare un corpo.........semplicemente chi se ne frega visto che di sangue non si tratta. Che origine ha questo DNA? Senza l'origine l'impianto accusatorio si indebolisce in maniera catastrofica. Non c'è' più una dinamica!
Sul corpo sono stati ritrovati altri DNA. Di che origine? A chi appartengono?

Anonimo ha detto...

Massimo M
non ti arrabbiare, la prova dell’omicidio verrà discussa in Tribunale, è li che “si formano le prove”.
Per ora c’è solo un Dna coincidente tra Ignoto 1 e MGB. Se i difensori dimostreranno che lui aveva un alibi per quelle ore, cascherà il collegamento tra MGB e la morte di Yara. E quel Dna finirà nel cassetto del futuro archivio banca dati.
...poi ricomimceranno a tentare collegamenti di appartenenza con gli altri Dna

Anonimo ha detto...

Considerato il fatto che qui siamo sotto l’argomento della aggressione alla gemella di Bossetti e come al solito - dopo i primi giorni - si riprende a discutere di altro, disperdendo commenti e ragionamenti, visto che l’articolo precedente continua ad essere seguito, mentre pareva si fosse fermato, io trasferisco la mia lettura di là, confidando anche altri commentatori si trasferiscano, per non creare incomprensibili doppioni.
Non interessa a nessuno? E va bene, sappiate che perdete un lettore.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Massimo M
Concordo con te. La deduzione iniziale sulla mancata origine della traccia nasceva proprio dalla curiosa e insolita descrizione della stessa nella famosa ordinanza. Da li il caos e si è scelto per quieto vivere di accontentare tutti e parlare di sangue. Eppure come hai fatto ben notare, la traccia viene descritta per quello che non è. Mi domando: se non è saliva,urina,sudore, quante altre opzioni rimangono per quel "abbondantemente cellularizzata?". Inizialmente si diceva che l'aggressore avesse perso sangue nel tentativo di tagliare i leggins e ovviamente le deduzioni erano tutte legate ad un tentativo mancato di stupro. Ora si sta lentamente ridimensionando la questione e sostengo ancor di più il fatto che bisognava dare importanza alle altre tracce repertate. Si discute sulla resistenza di questa traccia,ma c'è quella dell'insegnante sul giubino che dovrebbe parlare per tutte. Come ha potuto resistere al pari del famoso dna di ignoto1?

Pino buongiorno. Figurati che io non ho ancora capito perchè la testimonianza di quel ragazzo è stata tanto discussa quanto ignorata.Sempre più convinta comunque che in questa storia o si parla del maniaco isolato o di più persone, non so te che ne pensi. Se Bossetti è o meno coinvolto non lo so, ma per ora non sembra che abbiano trovato un colpevole, ma solo ignoto1 che arrivati a questo punto, senza nient'altro in mano, può voler dir tutto e niente.
Un caro saluto
Kiba

Anonimo ha detto...

Se vi puó interessare, su Panorama é pubblicata l'istanza di scarcerazione di Bossetti.

Saluti Lu.

Anonimo ha detto...

OT
Parolisi è stato assolto dall'accusa di "violata consegna" perché il fatto non sussiste. Lo stesso pm ha chiesto l'assoluzione poiché non sono emerse prove a suo carico.
http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2014/09/24/news/ordini-militari-violati-parolisi-assolto-1.9990821

Sarahkey

Pamba ha detto...

OT

Bella notizia, Sarahkey, grazie!

@ Massimo Prati
Sarebbe utile continuare a postare queste notizie nell'ultimo articolo del caso Rea..ma hai visto i commenti aggiunti nell'ultimo periodo?
Beh, se non ci fosse da piangere, quello del 27 luglio, sarebbe anche divertente :-)
IMHO un po' di pulizia non guasterebbe.

Buona giornata a tutti
Pamba

Bruno ha detto...

facciamo l'ipotesi, che il famoso francobollo sia stato attaccato non da Guerinoni ma da "Bossetti padre" come forma di cortesia ,per esempio Guerinoni chiede all'amico di spedire la cartolina e Bossetti compra e incolla con la sua saliva il francobollo, dunque il dna nel francobollo non sarebbe di Guerinoni, ma di Bossetti padre. Il dna è stato prelevato effettivamnete dal corpo di Guerinoni ? Domando se cambierebbe qualcosa al fine dell'indagine, con questa confusione che ne è sorta occorrerebbe pensarle tutte.

Bruno ha detto...

Domando anche, e se Yara fosse stata trascinata per terra o nel cemento del cantiere potrebbe avere "raccolto" durante il trascinamento il dna di Bossetti visto che sofre di epistassi.

Anonimo ha detto...

Sembra che sia spuntata una fattura del 26/11/2010 a nome del Bossetti alle 17,30 quindi non ha mentito come sostengono i proprietari era un cliente abituale.

Anonimo ha detto...

Ma Bruno, secondo te perché avrebbero riesumato il povero Guerinoni, per divertimento?

ENRICO ha detto...

Buongiorno

non capisco perchè NESSUN esperto abbia ancora risposto alla domanda posta da ANNIKA

"Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide ? "

Che fine hanno fatto un certo "G" ed un certo "E", due utenti apparentemente preparati sull’argomento ?

Ps io proseguo sotto questo articolo perché quello più “vecchio” ha ormai raggiunto un numero di commenti piuttosto elevato ed diventa difficoltoso seguire lo svolgersi della conversazione

Vanna ha detto...

Enrico, e quanto hai ragione a ricordare che ancora NESSUNO ha risposto alla domanda di Annika!

Vanna

Anonimo ha detto...

anonimo delle 10.00..ma hai letto bene tutta la domanda di Bruno?

Il dna è stato prelevato effettivamente dal corpo di Guerinoni ?

leo

Antonello ha detto...

@Enrico
Ho postato la domanda di Annika anche sul Forum battesimale, che nel frattempo ha chiuso il thread su Yara.
L'ho fatto apposta citando il link all'articolo per ricevere un commento da tecnico specifico che so per certo frequenra il Forum, niente, domanda accuratamente evitata, vi sono state addirittura lamentele da parte di una utente perche' cio' sembrava violasse la netiquette e le regole automoderatrici imposte.
Strano, mi son detto, quando in ogni Forum pero' riportano pacifici articoli con link riportanti il numero di giorni in cui il Bossetti e la moglie non si sarebbero contattati via cellulare (forse perche' a pomeriggio tardo, a sera e di notte si vedevano???), allora li nessuno ha mai avuto nulla da dire.
La faccenda si fa misteriosa, perche', nemmeno da anonimo, nessun esperto risponde alle domande di Annika??? Perche' si viene criticati se le si diffondono su altri Forum???
Soluzione a) Hanno annusato qualche pericolo che noi poveri profani non capiamo e preferiscono mettere la testa sotto la sabbia???
Soluzione b) Le domande di Annika sono scritte in codice numerologico stile Carlizzi???
Soluzione c) "Annika e le sue domande" potrebbe essere il titolo di un film da portare al Festival del cinema di Cannes con protagonista Sabina Guzzanti ed a nessuno piace finire in video???
Soluzione d) Stanno pescando e non sanno che pesci prendere???
Soluzione e) Non hanno tempo, stanno tutti impegnati a testare i DNA di riferimento lasciati esposti, da febbraio 2011, alle intemperie stesi al sole sui terrazzi universitari.
Soluzione f) Non hanno tempo da perdere, sono impegnati a calcolare un sistema di totocalcio multiquota.
Soluzione g) Hanno paura di rispondere castronerie e si vergognerebbero con la fidanzata appena conosciuta alla fontana di Trevi.
Soluzione h) Non ci capiscono un'acca ed hanno paura di capirci.
Soluzione i) Alcuni avrebbero comprato la laurea in Albania e si vedrebbero scoperti.
Soluzione l) Annika in realta' sarebbe una esperta dell'FBI che sta cercando di monitorare le conoscenze scientifiche a cui si e' arrivati in Italia, ma gli unici esperti sono napoletani e l'hanno sgamata.
Soluzione m) Niente sacc'.
Soluzione n) Riescono a fare gli esperti solo con chi esperto non e' come gli enologi.
Soluzione o) Le domande di Annika ckntengono un codice sorgente in cui si nasconde un exe contaminante un virus letale adveritates.jkv che contamina i Forum in particolare.
In ogni caso un motivo dovra' pur esserci.

ENRICO ha detto...

@ Antonello

ahahahahah ! opzioni tutte validissime compresa quella che 8 milioni di euro hanno dato un " risultato " che E' VIETATO mettere in discussione, quindi è inutile aspettare perchè la riposta alla domanda di Annika non la leggeremo mai !

Vanna ha detto...

Antonello!
Mi hai fatto sorridere, nonostante ci sia da piangere.

Sì, ho letto che Annika è conosciuta in altri forum e ne discutono.

Le "soluzioni" che riporti sono tutte intriganti e possibili.

Questo caso scotta parecchio per quello che c'è dietro e che viene nascosto, scientificamente, con dati posticci stupidi.

La penso come Enrico: è inutile aspettare risposte alle domande di Annika, perché non arriveranno.

Buona domenica.

Anonimo ha detto...

ridete, ridete pure se questo vi diverte, ma lo sapete che non esiste nessun motivo valido per chiarire le idee ad una presunta esperta anonima un poco arrogante e la sua decina di spiritosi fans, nessuna meraviglia se nessuno risponde, prima di tutto è necessario proporre chiaramente col proprio nome e cognome e senza patetici indovinelli le proprie teorie, con il dovuto rispetto ed educazione, se avete coraggio provate a scrivete gentilmente alla dottoressa cattaneo oppure a luciano garofano, che ha anche un profilo facebook, e siamo sicuri che sarà data una risposta anche ai vostri bislacchi quesiti

magica ha detto...

e noi dovremmo credere allora ad un persoanggio che si firma come anonomo? non trovi che i tuoi commenti siano di uno sbeffeggia chi commenta ?
dove sta la tua concezione di liberta' di pensiero .
ognuno misura le disgrazie altrui con il proprio metro . il tuo metro è colpevolista . senza ragionevolezza . perchè' sei stato imbottito da quello che esce dalla tv : un cibo spazzatura

















Anonimo ha detto...

QUOTO Anonimo delle 00,43!!!
fr

Anonimo ha detto...

ANONIMO 00.43

Le idee io le ho chiarissime. E tu piuttosto? Entri a gamba tesa a sparare a salve su tutto e tutti come un cow boy strabico in un polveroso western di serie C. Comunque, anche se sei anonimo e hai volutamente offeso me ed altri, io non discrimino come te sulla scelta del nick e ti ascolto volentieri. Rispondi:

Un genotipo di ottima qualita' proveniente da traccia degradata significa forse niente modificazioni del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide?

Ti avverto pero'. Come ho gia' detto ad un (altro?) anonimo un paio di giorni fa, se rispondi NO, proprio per via della storia del mRNA, Ignoto 1 non corrisponde a Bossetti, e quindi BOSSETTI E' INNOCENTE. Se invece rispondi si, Ignoto 1 e Bossetti corrispondono, ovviamente, ma per via di quella essenziale ma mancata modificazione del methyl group all'interno di un contesto di CpG dinucleotide, altrettanto ovviamente BOSSETTI E' INNOCENTE.

Allora, che ne dici, si o no? E non venire a raccontare agli utenti di questo blog che occorre firmarsi per parlare di un argomento diffuso e conosciuto come il DNA METHYLATION, OK? Per Marcello sono Anita, per te sono Annika. Preferisci Dr Tal dei Tali o Marina Del Mar? Prego, accomodati. Il fatto che tu non ne sappia nulla e non sia in grado di capirlo e discuterne, non significa che altri qualificati in scienze forensi non sappiano cosa intenda per modified methylation. E' a loro (che leggono, stanne certo, quindi inutile scrivere loro) che la mia domanda e' rivolta. Libero comunque di rispondere anche tu SI o NO, a piacimento. Tanto non cambia nulla ai fini del caso.

Annika

PS conosci Martin Margiela? No? Non sei l'unico: neanche i suoi colleghi sanno chi sia. Eppure le sue collezioni di moda sono reali e strepitose, il suo atelier parigino straordinariamente attivo, il suo personale rigorosamente in camice bianco sorridente ed accogliente. Ecco, anch'io mi nascondo dietro un white lab coat, anch'io non rilascio interviste, anch'io esisto e produco risultati non fa poco nel mio campo, eppure preferisco la privacy alla ridicola pomposita' dei riflettori e una dignitosa riservatezza ad una sfavillante e patetica notorieta' da 15 minuti.

Vanna ha detto...

Bravissima Annika!

Ottima risposta a colui o colei che vigliaccamente si copre di anonimato per insultare chi mette in dubbio la procedura di analisi che ha permesso di mettere dentro un padre e di infangarne la famiglia per tre generazioni!

VERGOGNA!

Ancora a girare lo stracotto inacidito del non nome.

Abbiamo già abbondantemente risposto: chi gestisce il blog conosce Annika e il suo lavoro, se pubblica i suoi scritti vuol dire che SA chi è.

Ogni tanto qui qualcuno in mentite spoglie torna a sputare veleno o a ripetere frasi infantili, ipotesi lesse, e accade proprio quando il dialogo prende percorsi vitali.

Forse si è vicini al nocciolo di verità?

Anonimo, hai mai pensato alla pubblicità e al successo personale che Annika avrebbe avuto firmandosi col suo vero nome?

Oggi, per avere popolarità, si fanno le cose più becere ed io ammiro questa ricercatrice che registra con competenza tutti i passaggi non eseguiti, non spiegati a noi comuni mortali e senza averne gloria.

E ti basta uno pseudonimo per non considerare il PESO del suo dire?

Le persone come te sono insetti fastidiosi, sono invidiosi della preparazione altrui, sono impauriti, questo sì di quello che qui, e non solo qui perché " le teorie" di Annika girano in rete ed interessano altri forum,
cominciano ad essere conosciute e a suscitare dubbi e domande sul mondo che ruota intorno al caso Yara, ai DNA, eccetera-eccetera.

Noi ridiamo, dici, tu invece dimostri di essere avvelenato dalla rabbia.
Chissà perché, cosa te ne viene anonimo, la gloria di beffeggiare altri anonimi?

VANNA

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ben detto carissima Vanna mi associo al tuo commento,si nascondono dietro un anonimato e poi criticano chi professionalmente ci illumina del suo sapere.Non è poi cosi difficile da capire che, Massimo non pubblicherebbe mai un articolo senza conoscerne l'autore,ed è mai possibile che ci sia tanta ignoranza in giro?
Un abbraccio a te e all'amica Annika,buona domenica.