lunedì 2 luglio 2012

Melania Rea. Il mistero delle nuove perizie

Articolo di Maura Sacher


In attesa di arrivare finalmente nel vivo del procedimento penale contro il Parolisi, su questo blog si continua a discutere su ciò che il Gup Marina Tommolini ha in realtà chiesto di verificare ai tre periti da lei nominati. Due il 30 marzo, in apertura del processo: il medico legale Gianluca Bruno e la genetista Sara Gino, ed un terzo il 16 giugno: l’entomologo forense Stefano Vanin. Questo articolo da un lato vuole collegarsi alle discussioni in coda all’ultimo articolo sul caso di Melania Rea (La tortura mediatica e lo strano gioco delle coincidenze...), e dall’altro, visti i quesiti del Gup, all’articolo pubblicato il 4 aprile 2011 da titolo «Perché nessuno parla del rapporto sessuale?». Per restare coi piedi per terra e non volare come farfalle sbandate tra le suggestive e colorite corone di certe tipologie di organizzazioni, che pur esistono e che paiono affiorare, pur con un qualche ritegno, fra i commentatori abituali, propongo in forma schematica le mie personali deduzioni scaturite dalle osservazioni sulla procedura, ‘apparentemente seguita’, e sulle, ‘possibilmente reali’, mosse dietro le quinte, per giungere ad ottenere quello che una democrazia del diritto auspichia: l’assoluzione dell’imputato per totale assenza di vere prove.

 Il mio pensiero di partenza è perfettamente in linea con quanto espresso negli ultimi giorni da una valida commentatrice che non nomino, ma che si riconoscerà dato che cito alcune sue frasi. Iniziamo dunque col vedere "come funzionano le cose" in tutti gli ambienti formati da caste.

1. COME FUNZIONANO LE COSE


Siamo tutti consapevoli che tra i magistrati vi sono sia alleanze che rivalità. L'ambiente è uguale a quello di ogni altra istituzione. La carriera preme a tutti, nei Tribunali c’è carenza d’organico, i fascicoli giacciono per mesi sulle scrivanie, i processi vengono tirati per le lunghe e raramente i giudici leggono tutte le carte. Il risultato finale è una pila formata da migliaia di pagine che si accavallano sulle scrivanie (ad esempio l’incartamento sull'omicidio di Melania Rea consta di 12 faldoni, di oltre diecimila fogli e centinaia di foto, oltre al materiale video).

Cosa fanno i giudici normalmente per riuscire a farsi un'idea? Si fanno spiegare, riassumere a voce da chi è stato incaricato dell’inchiesta, di solito i Pm. Pm che non hanno contezza di tutto quello che è raccolto nei fascicoli, per la semplice ragione che diversi sono gli incaricati che seguono il procedimento.

E' prassi normale che si leggano assieme i "preamboli” e le conclusioni”. E capita anche che ne discutano tra loro al di fuori dalle aule, che ci siano telefonate, solleciti, a volte pressioni. Questo andazzo non è una chiacchiera inventata per screditare una categoria, sono gli stessi magistrati a denuniarli pubblicamente nei loro convegni. Dunque possiamo ben ritenere che qualche scambio di idee ci sia stato anche tra i vari Gip e Gup delle due Procure interessate all'inchiesta sulla morte della Rea.

A "braccetto" vanno senza ombra di dubbio magistrati inquirenti ed i periti, perché costoro sono nominati dai primi su base fiduciaria... ci vuol poco a capire cosa implica. Per chi volesse approfondire in questo blog c’è il saggio di Edoardo Mori, un ex giudice che ne parla in modo esplicito (qui il saggio). In teoria, quindi, i periti più imparziali dovrebbero essere quelli scelti dal Giudice titolare del processo. Ora c'è da dire che alcuni commentatori amici non metterebbero la mano sul fuoco su alcuna “imparzialità”. Perché «lupo non mangia lupo», è stato ben detto. La valida commentatrice, che non nomino non avendole chiesto l’autorizzazione, ha scritto giustamente: "Ci sono cause vinte sulla carta ma perse nelle aule dei Tribunali". Infatti neanche degli avvocati difensori ci si può fidare al cento per cento. Loro non danno mai una causa per vinta, anche quando è semplice e lampante, perché conoscono l’ambiente e sanno che vige e impera l’imponderabile. Non è raro, infatti, il sentir dire che dietro le quinte hanno patteggiato con la parte avversa. Anche nei Tribunali le cose funzionano un po’ come nelle Assicurazioni che si accordano sugli indennizzi derivanti da incidenti stradali.

L’amica commentatrice ha spiegato tecnicamente e con parole chiare come il giudice "possa assumere anche d’ufficio gli elementi necessari al fine di decidere avendo un quadro più certo in mano". Che "il fine primario" del processo penale è quello della ricerca della verità ed un giudice deve porre rimedio alle lacune nel caso in cui creda ve ne siano nell’acquisizione probatoria della Procura. Deve quindi, se ha polso, usare ogni mezzo a sua disposizione affinché venga accertata la verità processuale nei confronti di un imputato. Parto da queste parole per dire che a parer mio il giudice Tommolini, almeno fino ad ora, mostra di comportarsi in modo equo. Nel senso che da un lato ha accontentato la Difesa, accogliendo la richiesta di una perizia super partes con la nomina di un nuovo medico legale e di un genetista, dall’altro ha dato spazio all’Accusa e alla parte civile quel tanto che basta, giacché tutto il lavoro di questi è rimasto cristallizzato negli Atti acquisiti al momento dell’inizio del processo. Cosicché ultimamente ha accolto la richiesta di un entomologo da affiancare agli altri periti affinché costui possa completare un altro aspetto e portare un contributo di qualche rilievo nello stato accusatorio controverso. Ed è così che un Giudice dovrebbe sempre lavorare. Il suo compito primario è quello di operare al fine di “dare giustizia alla vittima”, non quello di “giustiziare un imputato”... nel nostro ordinamento vige la presunzione d’innocenza, nessuno lo deve mai dimenticare.

2. COME STA ANDANDO

Mentre i primi due periti studiavano le carte e si preparavano presso il loro laboratorio di Torino, il Giudice cosa ha fatto? Stando a quanto si è letto nelle cronache giornalistiche, giacché nulla di ufficiale trapela dai corridoi, ha portato in aula e sottoposto a nuovo esame:
1) il DNA di tre operai macedoni
2) le fotografie scattate al pianoro e in particolare quella scoperta da Massimo in cui si intravede la sagoma di un’auto tra gli alberi, dietro alla staccionata
3) la testimonianza di uno dei ragazzi presenti al Pianoro il 18 aprile
4) la testimonianza peritale sul cane Piergiorgio
5) gli indumenti che Salvatore Parolisi indossava il 18 aprile
6) tutti i suoi orologi da polso
7) forse presto anche gli occhiali da sole, come qualcuno vocifera

Non sappiamo cosa altro abbia chiesto, ma intanto ci possiamo porre domande su quanto ha fatto finora. Per cui provo ad esaminare brevemente i sette punti  sopra citati:

1) Niente DNA dei macedoni addosso alla vittima. Perciò la loro posizione pare risultare “estranea” ai fatti in questione. Per quanto ai commentatori del blog è apparso strano che un cane molecolare si sia diretto al cantiere in cui lavoravano ed abbia annusato la loro auto, il contenitore delle catene da neve e la loro roulotte. Come è parso essere un gran segreto l'apertura di un fascicolo senza ipotesi di reato. Fascicolo archiviato il giorno prima dell’udienza preliminare contro il Parolisi affinché i macedoni non comparissero come indagati di... "non si è capito cosa". Ma a rileggere a ritroso gli articoli nel web, ho scoperto che in data 13 maggio 2011 già si parlava di un fascicolo bis col nome di uno dei tre macedoni. Vi era scritto: "A suo carico nessuna ipotesi di reato contestata, almeno fino ad oggi".

2) Il frammento della foto con l’immagine dell’auto non si è potuta ingrandire più di tanto. Cosicché la parte civile, il legale della famiglia della vittima, si è proposta di farlo con i mezzi in dotazione a certi suoi consulenti collaboratori. Per ora non si sa nulla del risultato... è troppo presto? Ci dobbiamo fidare? Indubbiamente in sede di processo verrà nuovamente chiesto a Salvatore Parolisi dove ha parcheggiato e quante volte ha mosso l’auto. Giacché a verbale risulta che lui l’ha lasciata sul vialetto sterrato, a lato del parco giochi, e che per muoversi alla ricerca della moglie ha fatto retromarcia, così potendosi ben trovare (alle 15.13?) nel punto in cui un'auto è stata fotografata dai ragazzi presenti al campo sportivo. Molti commentatori hanno confermato che quella posizione avrebbe davvero potuto essere il frutto di quella manovra. Si potrà al limite obiettare sul colore della vettura, colore "scoperto" dagli inquirenti tre giorni dopo la pubblicazione dell'articolo con relativa foto in internet (il primo giorno hanno sostenuto non vi fossero auto ma si trattasse di un gioco di luci dovuto alle fronde degli alberi). Ma come ho già avuto modo di evidenziare altrove, il colore “amaranto” che si vede nelle fotografie proposte, può benissimo essere nato a causa della risoluzione e della duplicazione. Se guardiamo bene la fig. 9, quella in basso della pag. 46 dell’Ordinanza del gip Calvalesi, si nota in maniera incontrovertibile che sulla carrozzeria, di un colore oggettivamente scuro, si stagliano i riflessi del sole che filtra dalle piante.

3) Il ragazzo interrogato dal Gup dice di aver visto sicuramente un uomo spingere una bambina alle altalene, (c'è da chiedersi cosa gli avevano fatto verbalizzare in precedenza) anche se non sa precisare l’ora. In ogni caso è lapalissiano che l’avvistamento sia avvenuto, ma il tutto viene posto in una forma generica che rende inutile la testimonianza.

4) In aula è stato convocato il perito della procura che ha stabilito l'inidoneità del cane Piergiorgio. Tra lui e l’addestratore Macciò c’è stato contrasto, un alterco a tinte forti ripreso dai legali della difesa che, inoltre, hanno contestato il filmato del test fatto al cane in quanto mancano ben 8 minuti di registrazione (perché?). Orbene, anche quella dell'affidabilità o meno del Piergiorgio resta un punto in sospeso. Non è chiaro come andrà a finire la questione che riguarda il teste principale della presenza di Melania e dei suoi spostamenti. Di certo c'è che Piergiorgio continua a mietere successi ed a trovare persone scomparse (qui l'articolo)

5) Sugli indumenti del caporalmaggiore s'è sempre fomentata l'incertezza. Fomentata perché pare proprio ci sia stato chi ha usato una buona dose di malizia. Il dubbio l'hanno sollevato, dopo mesi, la parte civile ed i media. Media che anziché mostrare i pantaloni con la banda verticale ai lati, quelli che indossava il militare immortalato dalle telecamere del chiosco, hanno sempre mostrato una foto senza bande laterali. Ma nessuno ha mai esplicitamente detto che quella foto rappresentasse i pantaloni consegnati... d'altronde come avrebbero potuto fotografarli? Per cui a me resta il sospetto ci sia stata una “selezione” pilotata. Forse si è fatta una certa confusione ed i media hanno immortalato quelli consegnati dalla suocera, quelli sì prima fotografabili, in quanto non pare assolutamente credibile che il Parolisi abbia consegnato indumenti diversi.

6) Se una sola goccia del sangue di Melania si trovasse nei cinturini o negli interstizi dei bracciali degli orologi di suo marito, non ci sarebbe comunque prova dell’omicidio perché il discorso va inquadrato per come lo ha esposto il generale Garofalo quando ha affermato che il rilascio del DNA non è databile e la moglie avrebbe potuto toccare l’orologio, con una ferita al dito, anche 5 anni prima della sua morte,.

7) Gli occhiali da sole cosa c’entrano con l’omicidio? Anche in questi si cercano tracce ematiche? Se sì la risposta è la stessa degli orologi.

Tra tutti questi fattori, dunque, l’unico davvero utile all’inchiesta sarebbe stato il primo. Se si fosse trovato il dna di uno dei tre operai le indagini avrebbero imboccato altre direzioni. Tuttavia l’Accusa avrebbe sempre potuto dire che i tre erano semplici complici, magari coinvolti solo nello staging, non scagionando il loro esecutore materiale preferito, Salvatore Parolisi. Eliminata la pista dei macedoni quello che ora rimane di estremamente utile è l’accertamento sulla sagoma dell'auto immortalata tra le fronde. E' o non è la Scenic scura del caporalmaggiore? Questa dovrebbe e potrebbe essere la “prova regina” della sua presenza a Colle San Marco alle 15.13 (sempre che l'orario sia giusto). Al Giudice Tommolini basterà?

Però, c'è ancora da chiedersi, chissà cosa salterà mai fuori dall’ingrandimento affidato alla strumentazione del "wonder team". La foto rimanderà sempre ad un'utilitaria o ci troveremo ad avere a che fare con un oggetto alieno non identificabile?

3. COSA SI ASPETTA IL GIUDICE

L’entomologo nominato su istanza di parte civile, d’accordo la difesa, ha l’incarico di studiare le larve trovate sulle ferite post mortem. Di certo non si accontenterà di visionare fotografie, infatti ha chiesto 60 giorni per rimettere le proprie conclusioni, e ciò fa sperare che le larve esistano e siano state congelate (una prassi normale in alcune parti del mondo). È prassi anche in Italia conservare le larve per un eventuale postumo "cold case"? In merito mi chiedo, come tanti commentatori del blog, il motivo per cui solo sulle ferite post mortem si siano trovate larve. Nessun insetto sui grumi di sangue nati dalle pugnalate? Sugli occhi spalancati? Nessuna mosca intorno o all'interno del cadavere? Eppure era iniziata la primavera, il risveglio della natura e degli insetti che la popolano. Giustamente l’entomologo ha chiesto di poter disporre dei dati climatologici del bosco di Ripe di Civitella, e confronterà le tre giornate per avere un quadro più chiaro... conosce il suo mestiere. Ma analizzare il clima e solo le larve sulle ferite post mortem... come lo porterà a stabilire l’ora della morte? Dalle ore 15.23 (del 18 aprile) in poi Salvatore Parolisi lo si è guardato a vista, quindi ha un alibi per ogni minuto fino al ritrovamento del cadavere (ed anche oltre). È lampante che non è stato lui a sfregiare la moglie, anche se fosse provato che lo sfregio è avvenuto nel tardo pomeriggio del 18 aprile... ed allora a cosa può servire una perizia del genere?

Negli articoli dell’ultima settimana di giugno i giornalisti scrivevano che i periti nominati dal Gup Tommolini dovevano stabilire nuovamente ora, dinamica, tempistica e arma dell’omicidio. Ciò significa ricostruire le varie fasi nuovamente per capire come erano posizionati vittima e aggressore, in che modo si erano inferte le coltellate, in che successione e, dulcis in fundo, quale arma si fosse usata.

"Bruno e Gino - cito quanto trapelato da una udienza - devono rispondere essenzialmente a due quesiti: qual è stata, con la minor approssimazione possibile, l’ora della morte di Melania Rea, e se la presenza del Dna di Salvatore Parolisi nella bocca della donna significa che l’uomo era con lei pochi minuti prima del decesso". 

Si è discusso anche del contenuto gastrico, quello tanto variegato di peso e colore... quello "tinto" di caffeina? Su questo neanche una soffiata è trapelata al grande pubblico. Forse semplicemente perché la risposta era scontata: inattendibili sia il lume gastrico che il Dna in bocca.

Se tutto dovesse risultare diverso da quanto sostenuto fino ad oggi, se non si potessero usare né il contenuto gastrico né il Dna sull'arcata dentale, come farà il sostituto procuratore di Teramo, Davide Rosati, a provare che Melania Rea è morta tra le 14.10 e le 15.23... dato che ciò che si era ritenuto essere il capolavoro dell’inchiesta diventerà straccio per pavimenti. Come farà a sostenere e provare che Salvatore Parolisi l’ha prima massacrata di pugnalate e poi baciata appassionatamente mentre agonizzava, se l’autopsia del dottor Tagliabracci non ha potuto accertare la natura del materiale organico da cui è stato ricavato il Dna, peraltro in quantità infinitesimale, del marito? Altro straccio per pavimenti che verrà inevitabilmente confermato dalle “superperizie”.

E se le nuove perizie non potessero confermare l’ora della morte, ufficialmente collocata dal patologo Tagliabracci tra le 14,30 e le 15,10 del 18 aprile 2011, che ne dedurrà il Gup? Il Giudice cosa si aspetta quindi dalle nuove perizie? Che confermino i primi immediati sospetti del Tagliabracci... ossia che l’omicidio non è avvenuto prima di mezzanotte e forse neppure a Ripe, oppure le seconde risultanze... ovvero che la morte è avvenuta proprio in loco e nell'orario indicato?

Vedremo, ora concentriamoci perché c'è una cosa che lascia a bocca aperta. Le perizie dovevano essere pronte questa settimana, e di certo lo sono, come mai niente è trapelato e niente trapela? Secondo i nostri ragionamenti quando qualcosa può incolpare il Parolisi tutto esce e va in mano ai media... solo quando niente riconduce a lui vige la regola del silenzio. Sarà così anche in questo caso?

4. ULTERIORI ELEMENTI

Il prof Bruno ha tra le sue mani anche la responsabilità di accertare dinamica, tempistica e arma, perché alla Difesa i conti non tornano... e neppure a noi. Nella “dinamica” entra in pieno, qual base di partenza, la questione dei pantaloni abbassati che trascina con sé la domanda posta alla prima autopsia: c’è stato o no rapporto intimo? E nel caso, Melania Rea era consenziente oppure no?

È una mia ipotesi, ma credo di non sbagliare nell’affermare che la Tommolini abbia posto ai suoi periti le medesime domande a cui doveva rispondere il dottor Tagliabracci al Gip di Ascoli. Di certo lei non ha potuto chiedere in modo diretto: "Di chi è la semenogelina trovata nel corpo della vittima e come mai non c’è il dna del donatore?". Ma la domanda “indiscreta” è celata nella richiesta generale, camuffata solo a beneficio nostro, di noi utenti mediatici.

Il primo medico legale, incaricato dalla procura, aveva asserito l’assenza di violenza sessuale, ma confermava un rapporto intimo prima della morte, rapporto consenziente. Il perito incaricato dal Gup ha dovuto controllare se l’interpretazione del dottor Tagliabracci fosse in realtà corretta. Il dottor Bruno si è potuto basare solo sulla lettura attentissima delle parole della relazione autoptica, dal riesame dei campioni rimasti, dal “diario di bordo” del laboratorio ascolano che descrive e raccoglie tutta la documentazione della prassi seguita, per il prelievo dei reperti e per l’analisi dei campioni. Forse gli è stato utile il filmato dell’autopsia. Quello portato in aula con la pretesa che lo guardasse anche il vedovo e meravigliandosi, scandalizzandosi, quando ha voluto evitarlo.

Niente Dna nelle parti intime. Non ce né del marito ma nemmeno di altri. Però la traccia di un rapporto sessuale senza protezione c’è... vi è rimasta una sostanza che serve a veicolare lo sperma e che rispetto allo sperma perdura più a lungo. Non si può eludere questa presenza se si vuole datare sia l’ultimo rapporto avvenuto sia la morte. Questa sostanza ha i suoi tempi, tempi che tengono conto di una morte sopraggiunta e di una conservazione refrigerata del corpo. Come potrebbe periziare un professionista serio, a cui è stato affidato l’arbitrato di stabilire «con la minore approssimazione possibile» l’ora di un decesso, se ignorasse l’elemento verosimilmente più determinante? 

Pazienza la mancata rilevazione della temperatura rettale all’atto del ritrovamento (ma non è praticata l’alternativa del fegato?), pazienza anche il lume gastrico ed il Dna in bocca, entrambi equivoci, ma c’è un deposito organico nelle parti intime che rende databile con ottima approssimazione il suo rilascio, risalendo a ritroso dall’ora del prelievo del tampone, ed il dato non lo si usa? Un’amica commentatrice, specialista nel settore, in molti suoi interventi ha spiegato perfettamente il “comportamento” della semenogelina (Sg), e grazie ai testi scientifici sull'argomento ha fatto risalire la sua introduzione al tardo pomeriggio del 18 aprile, ad un orario in cui il marito era protetto da un alibi di ferro. Avrà il professor Bruno considerato questo elemento in modo più dettagliato del suo predecessore, essendo un'unica, assoluta, incontrovertibile prova dell'innocenza del marito?

Se anche questa volta “lupo mangiasse lupo”, la Semenogelina diventerebbe elemento di dibattito senza bisogno della sollecitazione del collegio di Difesa, i cui consulenti non l’hanno evidenziata nella Memoria Difensiva del 22 agosto... forse per una “inopportunità” temporale.

Passiamo all’arma del delitto. Non si era detto che era un coltello monolama di lunghezza massima 10 cm? Chissà perché serve un altro accertamento per far capire meglio al giudice che tipo di mano l’impugnava (una mano decisa e forte o una debole e imprecisa nei fendenti?), se è morta per anemia emorragica acuta entro «alcune decine di minuti dopo i primi colpi», se i fendenti alla gola sono stati inferti all’inizio dell’aggressione o alla fine. Chissà perché il giudice vuol capire bene quando Melania ha preso il colpo in testa che le ha causato il profondo trauma, se l’ematoma alla coscia sinistra è stato causato da una caduta o da un calcio, se tentava di scappare quando è stata accoltellata da tergo (6 coltellate alla schiena e 3 tagli sulla parte cervicale), quanto era alto il suo assalitore o assalitrice, come mai ha perso poco sangue e perché sono quantitativamente scarse le tracce ematiche da cast-off pattern... sul tronco dell’albero sono state individuate non con la vista ma grazie al Luminol.

Insomma, come scritto in un vecchio articolo del blog (qui l'articolo), il dottor Tagliabracci ha lasciato aperte vere e proprie porte. C'è da chiedersi, ad esempio, cosa volesse dire con: "il cadavere non è stato spostato dalla posizione prona a quella supina". È evidente che per ricevere le ulteriori 13 coltellate su torace e sull'addome si è mossa o è "stata mossa" da viva. Che informazione utile voleva dare il patologo quando scriveva che il cadavere non era stato girato?

Se si è accasciata sul fianco destro, come provano le colature, dov'è finito il sangue colato dalla gola attraverso tre rivoli? Se si fosse depositato sul terreno, tra il viso e la spalla, anche i capelli ne dovevano essere intrisi e impregnati... come hanno fatto i capelli ad essere, come scritto nella prima perizia, composti e «naturalmente distesi» verso destra?

Il dottor Bruno riuscirà ad essere più preciso e sicuro? Riuscira a dare tutte le risposte? Riuscirà a capire se davvero nel terreno sotto il corpo vi era tutto il sangue mancante dal cadavere? Questo già aiuterebbe a capire se il luogo del rinvenimento è lo stesso della morte.

A far da corollario c’è anche la stranezza del “destrimane” che torna costantemente in perizia... anche se la maggior parte delle volte è anticipata dalla parola "probabile". In ogni caso è un termine che noi abbiamo notato e ci risulta ambiguo.

Ci sono tuttavia altri elementi che non risulta la Tommolini abbia chiesto di approfondire, cioè l’appartenenza dei vari profili genetici trovati sul corpo e sugli indumenti della vittima. Sono risultati di “sconosciuti”, si dice, ma fa ridere questa definizione... non dovrebbe esserci qualcuno preposto a scoprire di chi sono?

Sicuramente rientra nei suoi poteri l'ordinare una futura ricerca, magari tra qualche sospettabile o tra gli insospettabili. Se è vero che è stato prelevato il Dna degli amici, dei conoscenti e dei militari, c’è o non c'è qualche corrispondenza? Solo sulle mutandine di Melania risultano delle stranezze biologiche? Anche il giudice Tommolini si accontenterà della serata di stiro a sei o otto mani?

Inoltre, perché non darsi da fare per capire come mai il cellulare di Melania non portava su di sé impronte, solo un residuo salivare della figlioletta (ed era tra i tasti e non nella plastica esterna). Come mai e da chi è stato maneggiato e ripulito? Che interesse avrebbe avuto il marito, di cui si son trovate tracce sull’accendino, a ripulirlo? Ed a proposito di oggetti rimessi a nuovo e ripassati con lo sgrassatore, non c’erano tracce di alcun genere neppure sull’anello di fidanzamento, quello sfilato e trovato a terra. Eppure ce n'erano sul dito che lo portava, l'anulare... come mai? Ed ancora. Dov’è finita la collanina? Perché è sparita? Era al collo, quindi è facile si sia sporcata di sangue o sia stata recisa con un fendente. Si tova assieme agli abiti insanguinati e l'ha nascosta chi non aveva tempo per nasconderla? Ancora il marito?

Una cosa è da capire, il processo non andrà per le lunghe (dal 29 settembre ogni venerdì) perché nasce con un rito abbreviato... la Tommolini, dunque, dove troverà il tempo per risolvere i dubbi che le compariranno di fronte a frotte già alla prima sommaria lettura del fascicolo?
Gli oggetti che aveva Melania con sé

326 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 326 di 326
Mimosa ha detto...

ENRICO
già ... un vero peccato che questo tizio così ben informato non ci avesse elargito le sue conoscenze in altre occasioni precedenti, quanto del nostro tempo personale avremmo risparmiato ....

Troveremo modo di farlo intervenire alla prossima occasione in cui sfioreremo altri argomenti "complicati" e "puzzolenti", che ne dici?

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, vi seguo da poco tempo e mi rendo conto di quanto è difficile starvi dietro senza aver letto bene tutti gli articoli e seguito dettagliatamente la vicenda. Chiedo scusa infatti se le mie domande sembrano sciocche o ripetute, però volevo chiedere una cosa, soprattutto a chi ipotizza lo spostamento del cadavere.
Se si ammette la tesi dello spostamento del corpo, allora si deve ammettere per forza anche la partecipazione di più persone e non di una sola? O no?
Beba82

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

non ci sperare ! lo zuzzurellone di turno ha detto la sua, si è divertito ( buon pro gli faccia) e non riapparirà più.


Tornando alla catenina e all'orologio/bracciale : voglio sperare che almeno B%G -sebbene al momento del ritrovamento del corpo non avevano ancora assunto la difesa di Parolisi- si siano posti in seguito la nostra stessa domanda e sappiano che fine hanno fatto questi oggetti se, come sembrerebbe, erano ancora indossati da M. (e quindi repertati).

L'ipotesi che l'orologio si fosse rotto e sia stato fatto sparire perchè segnava un'ora dell'aggressione "non utile alle indagini" (!) sarebbe gravissima.

Non voglio pensare che questo caso sia così "marcio" al punto da far manomettere prove determinanti !!!

e ha detto...

@Beba82

ti rispondo trascrivendoti parte di un mio commento di qualche ora fa

"L'impianto accusatorio, per restare in piedi deve PER FORZA bloccare la sequenza del delitto a quel punto esatto del fotogramma: ore 14,40/15,15 – cellulare accanto alla vittima - alterazione della scena del crimine con ferite post mortem e vilipendio del cadavere, già effettuata

Se si modifica uno solo di questi elementi le cose sono 2 : o si scagiona Parolisi o si è obbligati a ricercare un complice.

Se si segue la pista del complice si deve abbandonare quella dell’”imbuto” o quella dei “trans”."


Ovviamente, anche se non l'ho specificato, è sottinteso che il corpo debba essere sempre rimasto nel punto in cui è stato trovato ( sempre prendendo per buona la tesi dell'Accusa)

PINO ha detto...

ENRICO, sei...in linea?
Se ci sei batti un colpo. Ciao, PINO

ENRICO ha detto...

@ ciao PINO

eccomi qui. Dimmi

tabula ha detto...

Mi viene da pensare che, dato che Parolisi non effettuò il riconoscimento del cadavere, e in pratica non vide mai la moglie morta, sarebbe stato difficile per lui fare una denuncia di scomparsa di alcunchè.

A meno che lo stesso SP non abbia, come ben evidenziato sopra da non ricordo chi, semplicemente fatto l'elenco degli oggetti usuali indossati dalla donna descrivendoli minuziosamente nella fase in cui le ricerche si indirizzavano verso la semplice scomparsa.

Lei di solito indossa questo e quello, oppure lei oggi aveva questo e quello.
Una differenza che sembrerebbe marginale, ma non lo è, vedi orologio/bracciale.

Se una donna indossa un bracciale regalatole dal marito, e non lo indossa sempre ma una tantum, è più facile che chi l'ha donato lo noti.

Comunque, non avendolo chiamato per il riconoscimento del corpo, a meno che gli investigatori gli abbiano mostrato delle fotografie del corpo appena ritrovato, stabilire se mancava questo o quello sarebbe stato più difficile.

Io ricordo benissimo che le notizie uscite parlavano di collana scomparsa.

Tuttavia, se nei documenti ufficiali questa risultava in prima battuta, la stampa avrebbe divulgato la notizia della sparizione della collana senza specificare QUANDO la stessa sarebbe scomparsa.

Perchè un conto è trovare un corpo senza collana, un altro trovare un corpo CON una collana indossata che successivamente sparisce dai reperti.

Forse Massimo potrà aiutarvi a dirimere questa complicata faccenda.
Comunque complimentoni per averla individuata.

tabula ha detto...

@e (enrico?)
credo che la domanda di beba82 fosse leggermente diversa.

E, comunque, sembra che dalla perizia legale sia stata esclusa la possibilità dello spostamento del cadavere
Penso abbiano considerato la particolare disposizione del sangue che solitamente accade nei cadaveri, smettendo di circolare defluisce dalle zone più in alto raggrumandosi verso tutto ciò che tocca la superficie d'appoggio del corpo.
(me lo spiegò Annika tanto tempo fa, spero di aver riportato correttamente)
Lo spostamento di una donna non ancora morta ma moribonda credo sia invece una cosa molto diversa, giacchè il sangue circola ancora: casomai saranno stati cercati lividi o segni del genere, anche se francamente non mi risulta che venendo presi per piedi e caviglie possano restare lividi nè segni di costrizione, io prendo spesso così mio figlio per gioco e ti assicuro che lividi non ne compaiono.

PINO ha detto...

Scusami ENRICO
Ho atteso per poco tempo il tuo "colpo", deducendone che stavi già sdraiato su un'amaca, sotto le palme, in riva al mare, immerso in un placido sonno che non volevo interrompere:-)
Volevo condividere con te la tua convinzione che, la sottrazione o mistificazione di prove che avrebbero determinato la non colpevolezza di SP, fosse un'azione di grave responsabilità.
La questione degli oggetti appartenuti a MR, proposta da Antonello, ed in particolare quella di un orologio fantasma, mi ha fatto tornare in campo, dopo la mia decisione di restarmene a riposo, perchè convinto che collettivamente avessimo già sviscerato tutto, sul caso Rea.
Un orologio che, seguendo una determinata, logica teoria, potrebbe essere la chiave di volta, per conoscere l'ora esatta della morte di MR.
L'oggetto era certamente al polso della vittima, al momento dell'aggressione, e, quindi in quello del ritrovamento. Possiamo esserne certi, perchè elencato nel referto autoptico, fra le cose che la vittima aveva addosso.
Una domanda si impone: in che condizioni era l'orologio, dopo la cruenta aggressione che ha compreso certamente cadute ed inevitabili urti?
E se dopo tali peripezie si fosse fermato, per avarie al meccanismo, segnando l'ora del delitto;
ora che non fosse possibile cambiare spostando le sfere a causa delle avarie stesse?
Dov'è ora questo benedetto orologio?
Perchè non se ne è mai scritto tanto, quando per gli anelli, la collanina e gli orecchini, per i quali si sono sprecati risme di carta e tante parole?
Aggiungi le tue riflessioni, caro Enrico, e fammele conoscere.
Ciao. Pino

tabula ha detto...

@Enrico 06 luglio 2012 13:58:00

Mi piace moltissimo l'immagine del fotogramma che hai utilizzato, rende perfettamente l'idea di ciò che volevo intendere.

Ti ho indotto io stessa in errore sulla tempistica: è giusto, come dici successivamente, concedere a Parolisi il tempo per arrivare a CSM, quindi bisogna detrarre almeno 15-20 minuti.

Ricordavo che l'ultimo militare del picnic luculliano avvenuto quello stesso giorno a Ripe sia andato via alle ore 14,40.

La finestra temporale attribuita all'omicidio è 14,40 - 15,10.

Anticipando di una decina di minuti l'andata del militare, storcendo gli orari nel Procura style, si potrebbero guadagnare al massimo una decina di minuti. 14,30 - 15,10: sono 40 minuti.

il rischio concreto è che Parolisi potesse incrociare quest'ultimo bivaccante, ma ciò non è avvenuto.

Del resto non risulta abbia incrociato proprio nessuno, neanche le vedette messe lì apposta a controllare chi passava.

Ipotizzando che Melania sia stata immediatamente uccisa senza perder troppo tempo, mettiamo pure che dopo un fuggevole bacio (sigh) si sia calata i pantaloni per "offrirsi" (che termine desueto!) al marito o per far pipì o che ne so, il Tagliabracci ha posto la morte dopo DECINE DI MINUTI.

20 minuti? 40?

decine è un termine plurale indefinito, alla peggio ipotizziamo il primo plurale minimo e cioè: Melania morta dopo 20 minuti dalla prima coltellata.

A parte il fatto che i batteri superficiali presenti nelle incisioni sul corpo li posticiperebbero assai rispetto al giorno della morte, collocandoli casomai nelle prime ore del mattino del 20 aprile,

Dalle 14,40 (prima coltellata) arriviamo alle ore 15,00.

Parolisi alle 15,30 fu ripreso alle telecamere del Cacciatore, venti minuti per arrivarci e si retrocede fino alle ore 15,10.

Se M. è morta alle 15,00, SP si sarebbe preso soli dieci minuti per incidere le svastiche sul corpo?

Certo, tutto il resto avrebbe potuto organizzarlo con la donna ancora moribonda, raccattando una siringa e pasticciando in giro.

ma le svastiche sul corpo NO.

Lo staging non può essere collocato subito dopo l'omicidio da nessuna parte lo si guardi.

PINO ha detto...

TABULA
Parolisi, come hai giustamente affermato, non ha visto il cadavere, e quindi non ha potuto fare un elenco di quegli oggetti che la moglie aveva con se il giorno della scomparsa.
Ma la domanda di attualità è: dov'è, ORA, l'orologio.
E' stato analizzato?
In che condizioni era?
Perchè è stato l'unico oggetto di MR su cui è sceso il silenzio più ermetico?
Ciao,Pino

tabula ha detto...

Comunque:

orario della morte segnato dall'orologio o meno, se davvero agli atti risultassero questi oggetti, il depistaggio assumerebbe una connotazione un pò meno cialtrona.

Mi spiego:
l'assenza di oggetti di valore sul corpo induce a pensare che il depistatore abbia inteso FAR CREDERE maldestramente ad un tentativo di furto.

In quest'ottica, il simulare un furto unito alla simulazione dell'opera di un drogato, è il depistaggio di un pasticcione.

Se eliminiamo la simulazione del furto, rimangono
- una forte allusione al mondo della droga
- una forte e violenta allusione ad una componente mistica

queste sono le due indicazioni principali lasciate dallo/a.. "stagista".

Ci siamo chiesti spesso PERCHE' RIPE.

Unendo i puntini, forse il quadro può assumere un disegno diverso.

Messaggio trasversale per Parolisi: sai chi siamo, vero? e sappiamo DOVE trovarti, se vogliamo.

Mi rimane il dubbio che con tanto odio nei suoi confronti non vedo perchè non uccidere lui direttamente.

tabula ha detto...

@Pino, scusa, non avevo letto il tuo messaggio.

Perchè non si sia parlato mai dell'orologio non so.

- perchè è stato ritrovato a casa (sul.. comò)
- perchè nessuno si è accorto che mancava all'appello
- perchè intriso di dna e tracce che NON si vuole siano analizzate
- perchè segna davvero l'ora dell'omicidio e qualcuno lo ha sottratto, vedi per staging, vedi per far combaciare le indagini con il sospettato

Scegli tu.

PINO ha detto...

TABULA RASA
Melania NON è stata uccisa per rivalse trasversali su SP, ma per quello che lei rappresentava: UN PERICOLO VAGANTE, per la sua conoscenza di cose che minacciava di denunciare. Quindi la sua sarebbe stata l'ELIMINAZIONE di un pericolo.
Di solito si ricorre a risoluzioni "trasversali", quando l'obiettivo principale è irragiungibile.
Io non mi farei trascinare in discorsi esoterici. Resterei più logicamente con i piedi per terra.

Antonello ha detto...

Siamo sul pianeta terra, convenzionalmente e dopo cruenti litigi mai sopiti dovremmo essere nella regione politica territoriale dell'Italia, immersa in quella novella che e' l'Europa, qui siamo su una rete virtuale ed esisterebbe la liberta' di pensiero ed il rispetto per tutti, il blog e' quello di Massimo Prati denominato, non a caso, volandocontrovento.
Non mi hanno incaricato di gestire il Centro Geofisico Nazionale, non sono impazzito, sto semplicemente elencando alcuni dati di fatto agli anonimi viandanti virtuali.
Questo e' un canale che si occupa di nera ed in questa sezione si tratta fra liberi e competenti utenti del caso di Ascoli.
Stavamo appunto ipotizzando chiedendoci che fine avrebbero fatto determinati oggetti che avrebbero dovuto rinvenirsi addosso alla vittima, nessuno qua riesce a dare, forse con qualche ragione, credibilita' al giornalismo di nera odierno.
Chiedersi quindi che fine abbiano fatto e perche' sia l'orologio che la collanina della vittima e' perfettamente attinente al caso che si tratta.
Nel pieno rispetto, per la verita' e per la vittima, poi ognuno tratta nel pianeta terra gli argomenti che piu' ritiene attinenti e liberamente scelti.
Stabilita questa semplice premessa, scusa anonimo, che "tempo" fa li da te???

PINO ha detto...

TABULA
E' l'ultima tua ipotesi, forse la più verosimile, perciò, con Enrico si parlava di "gravità", circa la eventuale "sottrazione" di una prova.

Antonello ha detto...

@Tabula
sempre stando ai dati in ordinanza non abbiamo sentore di nessuno che per due giorni si possa essere accorto del corpo di M. a Ripe, ne vedette, ne forestale, nessuno, neppure gli animali "spazzini" si sono accorti ben piu' stranamente di quel corpo.
Tante cose strane, troppe, collimano e ruotano attorno ad un orario di aggressione stabilito aprioristicamente nella certezza aleatoria che l'ultimo pasto di M. potrebbe essere stato quello del 18/04/2011, quel giorno a quell'orario dev'essere accaduto qualcosa di astrale grave, una tempesta magnetica, tutti impazziscono e ruotano attorno a quello strano orario come ricordava Enrico, compreso Ranelli, il ristorante il Cacciatore, persino le telecamere del chiosco subiscono strane interferenze, la particella di Dio di Piergiorgio subisce il fascino dei gatti, ed e' noioso ricordare sempre tutti i testimoni nemmeno sentiti tantomeno presi in considerazione, i ciclisti, i motociclisti, un ragazzo, un anziano che certificherebbero la presenza di M. a CSM sconfessando quello strano orario di quel giorno.
C'e' e' vero un particolare che pero' lo sosterrebbe ed a questo si deve forse il convincimento dei Ris che quello e' il luogo di aggressione mentre l'orario viene descritto da T. e deciso da chi l'ha procurato.
Vi sono agli atti nr. 110 reperti consistenti in tracce ematiche sulla scena del delitto, comprese le due, una sotto la schiena ed una sotto il capo, principali.
Il piu' di queste tracce sono sul longarone di legno che contorna il chiosco sulle pareti nord ed est, insieme a due impronte (unico caso nella storia un killer imbutato che lascia impronte non sue sulla scena del delitto), poi sul tronco dell'albero sull'angolo nord est, intorno al corpo e dappertutto sul terreno, sugli aghi di pino (scusa Pino).
Questo numero enorme di tracce ematiche effettivamente fa pensare, come fanno pensare le assenze di dna o tracce animali o altre illogicita' che appaiono come tali nella tesi di un corpo lasciato due giorni a quota 1200 s.l.m. In un parco naturale ricolmo di fauna.
Allora per una volta avrei deciso di provare a far collimare la conclusione con i dati ad odinanza e non l'inverso, i dati alle conclusioni, il risultato potrebbe essere che M. avrebbe subito le contusioni durante la cattura a CSM ma potrebbe effettivamente essere stata aggredita mortalmente a Ripe, se pero' nessuno ha visto nulla il 18 e 19, fino a tardo pomeriggio, perche' non ipotizzare che l'aggressione possa essere avvenuta il 19 sera entro i 45 minuti dall'ultimo caffe' bevuto???
Perche' risulta cosi' indigesto ipotizzarlo???
Chi si coinvolgerebbe ipotizzandolo???

tabula ha detto...

Ma difatti, Pino,
nel mio dubbio sulla trasversalità dicevo proprio che non capirei perchè non abbiano fatto fuori direttamente lui.

A meno che Melania fosse proprio l'obiettivo, poichè scomoda come intendi tu, e Parolisi fosse un meno fastidioso ma forse informato e compartecipe "marito di".
Capisci cosa intendo dire?

Dei due, informati entrambi, solo una avrebbe rotto le scatole, e proprio quella è stata uccisa.

Escludendo la simulazione del furto, rimangono le principali:
- allusione al mondo della droga
- allusione al mondo esoterico
- scelta precisa del luogo del delitto (o ritrovamento)

Il messaggio cambierebbe un pò, e sarebbe:

Hai visto che succede a chi non si fa i fatti suoi? Te la mettiamo "sotto l'ufficio" e ti diamo due indizi, così capisci che se solo dici una parola farai la stessa fine

Quale cretino omicida sceglierebbe di uccidere la moglie nella sala pranzo all'aperto del proprio ufficio?

PINO ha detto...

ANTONELLO
Mi coinvolgo io, appoggiando la tua tesi, che poi è quello che penso.
MR è stata uccisa a Ripe dalle 22 in poi.
Le notizie riportate sulla "conservazione del trucco, del corpo pulito ecc." non corrispondono alla realtà, se si tiee conto delle ferite al collo, al capo, e del sangua che ne imbrattava il viso.

TABULA
Infatti, quale cretino?
Da noi diciamo "chi e fesso, sta a casa sua"

Pino ha detto...

p.s. correggo. "dopo le 22, MA DEL 18-04, P

Antonello ha detto...

@Tabula
Devo ammettere che a parte un carattere piccante ed alcuni discorsi su cui divergiamo forse per costituzione e per esperienze diverse, jon posso non stimarti come cervello, non ti preoccupare pero', a parte ad Ascoli e Teramo, non ci si innamora delle idee.
Che bello il fresco della mattina.
Buongiorno a tutti, anche a te Pino.

tabula ha detto...

@Antonello

le tue considerazioni collimano col post del 25 aprile 2011 scritto da Massimo, e raccontano di una scena del delitto molto, molto meno serena di quella che si è inteso far passare alla stampa.

Non ho il coraggio di farlo io, ma credo che chi abbia visionato l'orrido video possa confutare le considerazioni espresse nel racconto di uno stato dei luoghi che si è voluto descrivere come intonso allo scopo di escludere, ricordate? un eventuale trasporto di Melania.

Fai bene a mettere nero su bianco i diversi e dislocati punti dei ritrovamenti ematici.

Tra l'altro il cane molecolare ne avrebbe riscontrati molti e sparpagliati: e ciò fu argomentato ad indicare che la donna non sia morta passivamente.

Poi, le prime impressioni a caldo parlavano di un luogo molto frequentato e molto calpestato, e di una Melania che si era difesa: come si possa escludere l'ipotesi del trasporto del corpo, poichè segni di trasporto non ve n'erano, se quel luogo era pieno di tracce, non lo so.

L'unica è considerare che, essendo parolisi l'unico indiziato, sia stato escluso il TRASCINAMENTO.

Ma tutti abbiamo visto un film in cui un cadavere viene sollevato di peso da due, tre persone.

Ma, al fine di evitare contestazioni, si è preferito puntare il dito sul fatto che M. non avesse pianto, o sul fatto che il boschetto di Ripe fosse tutto in ordine.

Più che scorciatoie, a me pare siano state prese autostrade.

Ma grazie per i complimenti, Antonello, sei davvero molto gentile, anche se non mi risulta di aver detto granchè.

mi fai sentire in colpa dato che intendevo dirti che del tuo primo post di stamattina, io non ho afferrato il senso, nè a chi ti riferissi (con quale anonimo parlavi?).

Antonello ha detto...

@Tabula
parlavo con l'anonimo di ieri sera che "ordinava" di cambiare argomento, manco potesse decidere qualcuno gli argomenti che trattano gli altri.
Tabula se non dici ungranche'cdopo una medaglia d'oro alle Olimpiadi ti pigliano per emotiva, ma se non t'inventi granche' nelle analisi speculari compi uno dei migliori atti di competenza specifica.
Rasoio di Ocaam si diceva.
Logicita e coerenza delle poche conclusioni ai molti dati oggettivi, colta poi l'altezza secondo me, perche' e' utile vedere come una formica ma anche come un'aquila.
Se ci aggiungi un chiaro modo di esporre dovresti spiegarmi tu perche' non dovrei farti i miei complimenti.

P.s. Trasporto dicevamo, una sgommata di due pneumatici distanti 1,60 a pochi metri dalla testa della vittima possono bastare???

Unknown ha detto...

Da come ne parlarono inizialmente, ne discussero a Chi l'ha visto, la catenina mancava dal collo di Melania (mi pare fosse presente anche Salvatore). Poi però ci fu chi modificò le prime parole, e si scrisse che non mancava la catenina ma solo la medaglietta che vi era attaccata, quella col cuore e la frase, ed il corno. Questo quanto uscì prima che il Parolisi venisse indagato. Poi, per quanto ne so, più nulla.

Massimo

PINO ha detto...

@ MASSIMO
Grazie per la precisazione sulla catenina che, comunque viene citata nel primo reperto autoptico, mi pare.
Ma che puoi dirmi dell'orologio, intorno al quale sto costruendo una teoria che se trovasse riscontro, ci sarebbero scotti da pagare?
Non vorrei che "saltassi" i bagni dei ragazzi, ma se puoi, gradirei il tuo parere.
Grazie ancora, e goditi pure il mare, con la tua cara famiglia. Pino

ENRICO ha detto...

Buogiorno a tutti

@ PINO

SE l’orologio è stato ritrovato ed è repertato

- O era funzionante e quindi non aggiunge né toglie nulla di nuovo alle indagini
- O era rotto ma NON segnava le 14,40 /15 cioè l’ora “utile alle indagini “ bensì un orario MOLTO diverso
- O era rotto ma segnava le !4.40/15

In quest’ultimo caso l’orario dell’aggressione ( e quindi del successivo decesso) di M sarebbe stato definito con precisione già dall’osservazione dell’orologio stesso e la perizia del contenuto gastrico ne sarebbe stata unicamente una conferma. Poiché tutto ciò non è avvenuto significa che questa terza ipotesi è da escludere. Anche perché la Difesa non avrebbe richiesto la superperizia sull’ora della morte..

SE invece NON si fosse ROTTO ma si fosse semplicemente FERMATO con le lancette indicanti un ORARIO DIVERSO da quello ipotizzato dalla Procura , le cose si complicherebbero.

Non potrebbe dimostrarsi un bel niente in particolare se l’orologio fosse meccanico ( cosa di cui dubito perché questo in tipo di monili non vengono montati meccanismi raffinati)

Quello che mi domando è se B&G abbiano potuto aver accesso agli oggetti repertati.

Se così fosse e se non hanno proferito verbo a proposito dell’orologio sono portato a pensare che quest’ultimo non costituisca un elemento probante.

A meno che non si ipotizzi che questo “OGGETTO” sia stato fatto sparire in quanto “non utile alle indagini” ( !) . Cosa inconcepibile perchè farebbe inserire questo caso in uno dei tanti “misteri d’Italia” irrisolti . Magari fra la lista di quelli di serie “B” o “C”

@ TABULA

Hai ragione a proposito della mia risposta a BEBA82 .

Colpa della mia tendenza alla sintesi.

La modifica di uno qualunque degli elementi dello “scenario” della Procura ( compreso quindi lo spostamento del corpo ) comporterebbe l’intervento di una o PIU’ persone DIVERSE dal Parolisi

Mi sembrava fosse comprensibile.

PINO ha detto...

@ ENRICO
E' molto possibile che i reperti siano, per una ragione o l'altra NON stati presi in visione (come il video dell'autopsia)da G&B, anche perchè, come ho già detto, di quell'oggetto in particolare, si è fatto in modo da non menzionarlo mai. Quindi "ignorato" del tutto, mentre su altri oggetti di appartenenza a M, si è sventolata la bandiera. Perchè?
L'orologio, allora, costituirebbe un elemento particolare?
Non tutti gli elementi di indagine sono stati portati a conoscenza dai PM, credo, anche nei riguardi della coppia B&G

Antonello ha detto...

@Pino
sono contento di aver stuzzicato la tua voglia di rimanere con l'ipotesi rielaborabile, smontabile e rielaborabile che evidentemente ho avanzato in corner.
L'orologio e il suo destino e' invero curioso come argomento, perche' resta da stabilire tutto in verita', se M. lo aveva indossato quel giorno, se e' poi stato ritrovato atteso che solo un articolo ce lo da come ritrovato e repertato, dando per scontato che avesse ed andasse a pile e se non ha subito danni doveva necessariamente essere tracciato ematicamente visto le ferite ai polsi di M.
Ma parare delle coltellate con dei polsi che fermano la lama significa, a parer mio, andare a far cocciare la mano di chi impugna il coltello con la pelle della mano di chi para, nella dinamica le cose sono da considerare diverse che nella staticita', un colpo alla gola non puo', per definizione, essere lanciato al rallentatore, tantomeno visto che il fine di chi muove l'arma sarebbe sgozzare.
Se questo benedetto orologio non si trova ne in casa e ne al polso significa che o M. non lo possedeva proprio, o non lo ha indossato quel giorno o che e' stato trafugato.
Per gli anonimi, lasciare aperte le possibilita' ed ipotizzare non significa accusare o pregiudicare, significa vole capire.
E di certo se in procura hanno un orologio fermo fea i reperti la cosa, a parer mio esarebbe incredibile, se non c'e' poi un motivo bisognera' pur avere.
Perche' c'e' un altro elemento, se ipotizzassimo che M. avesse inserito la vibrazione come suoneria per non permettere a chi stava con lei di "sentire" squilli od arrivi di sms avviso doveva per forza avere un riferimento orario aldifuori del cellulare. Un orologio al polso e' una cosa tanto strana???

ENRICO ha detto...

@ PINO
( una veloce risposta perchè sto uscendo )

Dunque tu supponi che l'orologio sia stato VOLUTAMENTE "ignorato" perchè proverebbe che il fattaccio non è avvenuto nell'orario "utile alle indagini" ?

Anche io lo sospetto, però mi sembra strano che non lo sospettino anche B&G.

Almeno per quello che ci è dato sapere.

Resta il fatto che sarebbe INAUDITO se davvero fosse stato fatto sparire.

ENRICO ha detto...

PS : l'orologio potrebbe presentare "tracce" "non utili alle indagini" ?

tabula ha detto...

Non saprei come prendere la notizia citata da Massimo, l'ultima, cioè che quelli che mancassero fossero gli charmes alla catenina trovata al collo di Melania.

Mi viene da pensare ad un'invenzione giornalistica ad effetto, ma è troppo circostanziata per piovere dal cielo.

Anche perchè toglier la catenina - levare gli charmes - rimetterla al collo di Melania, ha poco senso.

Di più ne avrebbe se la catenina svuotata dagli orpelli fosse rimasta solo appoggiata su M.,
ma anche gli charmes potrebbero essere stati staccati nello staging.

Forse aveva ragione Antonello (credo) quando disse che il cornetto avrebbe potuto incidere il corpo.

Ma il con te sarà sempre un nuovo giorno d'amore a che poteva mai servire?

staccare solo quel messaggio lì, chiamerebbe in causa la soldatessa Francesca innamorata di Paroli.

(chi? come? cosa? che hai detto?)

Non vi preoccupate, me la sono solo sognata.

PINO ha detto...

@ ANTONELLO
Fra le tue ipotesi, qualche volta un pò astruse, ce ne sono tante che mirano a vere possibilità.
Non te le eleco, ma, stanne certo, che le salvo tra le mie "carte" più importanti.
Il tuo spunto sull'orologio mi ha suggerito un vero quesito che, non avrò pace, fino a quanto non avrò ottenuto delle risposte soddisfacenti, pro, o contro la teoria che sostengo.

Enrico, si, ritengo, molto probabile che l'orologio segnerebbe un'ora "non utile ALLA DIREZIONE delle indagini". una indicazione che, anche volendo, non sarebbe stato possibile cambiare

tabula ha detto...

@Pino

è anche vero che non credo che nessuno di noi possa rispondere "in maniera soddisfacente" al tuo quesito.

Certo, molti potranno avvallare la tua teoria come una possibilità concreta, ed io sono tra questi.

Però anche se mille dei commentatori ti dicessero che sì, dev'essere accaduto proprio così, la vera spiegazione potrebbe essere molto più banale.

O hai la ventura di imbatterti in qualcuno che recuperi ed esponga notizie certe,
non dico addirittura qualcuno che disponga delle carte ma parlo almeno di fonti giornalistiche autorevoli,

oppure la tua se pur valida ipotesi rimarrà tra i sospetti insoluti.

A meno che:
1 - esista un sine qua non come linea netta di demarcazione che io lì per lì o meglio qui per qui non riesco ad intravedere, ma beninteso, altri potrebbero arrivarci,
2 - il duo B&G legga questo blog e la cosa gli puzzi talmente tanto da richiedere ufficialmente di avere quelle carte o di avere una risposta chiara e certa del destino di quell'orologio.

Però credo vivamente che, se finalmente possono disporre del video dell'autopsia, potranno già verificare con i loro occhi se Melania prima dell'espoliazione per le analisi indossasse ancora quel determinato oggetto oppure no.

Mi auguro che la tua ipotesi sia come un seme gettato al vento che arrivi fin sotto il loro naso a solleticarne il fiuto.

Anonimo ha detto...

http://www.napolicentro.eu/home.asp?ultime_news_id=1979

Anonimo ha detto...

http://www.mondonews24.com/attualita/melania-rea-ultime-notizie-21-maggio-2011-sparita-una-catenina/12272

Anonimo ha detto...

http://www.newspedia.it/ultime-notizie-melania-rea-tra-i-reperti-dellautopsia-collana-damore/

tabula ha detto...

Insomma sembrerebbero che gli investigatori abbiano fatto un casino (nel senso alla Mimosa di un piccolo caso) per cercare una collana che stava tra i reperti dell'autopsia.

Antonello ha detto...

@Pino
c'e' anche un ipotetico risvolto logico preoccupante.
Ammettiamo che sia come come abbiamo ipotizzato, che un orologio M. possedesse, che lo aveva quel giorno, e che fosse stato trafugato perche' segnava l'ora della fatale aggressione.
Insomma trafugandolo per quel motivo non solo si sequestrava nel caso solo l'orario di aggressione ma si investiva sul futuro, piu' livero e roseo per taluni e meno per chi sappiamo, ma come prevedere in quel momento che sarebbe stato un particolare fondamentale, sempre nel caso???
Per stabilirlo si doveva prevedere un po' troppo, compresa la diversa competenza territoriale, se e' cosi' e' veramente incredibile.

tabula ha detto...

c'è una ambiguità nei link che vi ho citato.
parlando del ritrovamento della collana come reperto, viene anche citato il bracciale/orologio (sembra proprio tale ha ragione enrico.
La collana è tra i reperti dell'autopsia blablabla e poi alla fine di ogni articolo la frase:
La vittima indossava anche un bracciale.

Al momento della scomparsa o in quello del ritrovamento?
Nessuno lo specifica.

Tiziana ha detto...

Il primo articolo lasciatoci dall'anonimo combacia con tutto ciò che abbiamo supposto in questi mesi.

Per quel che concerne la collanina, come riportato dagli articoli ora riproposti, ricordavo anch'io (e infatti per questo ho fatto riferimento all'articolo di novembre di Massimo in cui ne discutemmo) che si dicesse che fosse sparita. Se invece era tra i reperti dell'autopsia e non se ne erano accorti nell'immediato, ci sarà ancora, non vedo per quale motivo gli inquirenti avrebbero dovuto farla sparire.

Questione orologio, anche questa ci era stata proposta parecchi mesi fa da Antonello e mi sembra che in quell'occasione solo io gli risposi (ma dovrei controllare) e resto della stessa opinione: è un falso problema. Perché? Perché lo stiamo sollevando solo noi, mai nessuno: Parolisi, genitori, altri ha segnalato al sua scomparsa.
Non credete che se l'orologio non si fosse trovato (domanda che vi avevo già posto) Gionni avrebbe usato i vostri stessi argomenti per dire che P. l'aveva fatto sparire perché incriminante, alla stregua di borse varie ed occhiali?
E allo stesso modo, se l'orologio fosse stato fatto sparire in un secondo momento, magari perché indicante un'ora diversa da quella presunta per l'omicidio, sarebbe stata la difesa su segnalazione di P. ad indicarne la mancanza.

Tiziana ha detto...

Tabula
se rileggi l'ordinanza (p.9) vedi che P. non cita il bracciale tra gli oggetti portati quel giorno dalla moglie. Ciò non toglie che poi, sul cadavere, sia stato individuato. Non mancava comunque all'appello, altrimenti il non segnalarlo da parte di P. sarebbe apparso sospetto, vi avrebbero pensato i genitori a dire che era scomparso.

Tiziana ha detto...

Commento in due parti


Non credo ai complotti planetari in generale e neanche nel caso specifico. Sicuramente ritengo che le indagini non siano state condotte in maniera corretta e che i media siano stati usati ad arte per indirizzarli contro l’unico imputato: Parolisi.
Escluso il complotto galattico c’è da domandarsi il perché di tutto ciò.
Se ci fosse stata, a priori, la volontà di arrivare al punto in cui siamo ora non si sarebbero divulgate certe notizie: l’esito della prima autopsia, l’idea che Melania non fosse stata uccisa a Ripe o che l’ora della morte fosse da ricondursi alla notte tra il 18 ed il 19/4. Inoltre, se si fosse condizionato T. in una specifica direzione, nelle pagine a noi note non ci sarebbe scritto che lo staging è stato effettuato dopo la morte della donna, si dice addirittura che era trascorsa almeno un’ora. Già questo da solo scagionerebbe P.
Non si sarebbero nemmeno divulgate le notizie su spegnimento-riaccensione del telefonino e cancellatura dei messaggi: anche ciò è a favore dell’imputato.
Ciò non toglie che possano essere implicati nel caso interessi di vario genere (caserma, poteri forti o altro) che sono riusciti a depistare così bene che agli inquirenti è rimasta come unica ipotesi investigativa la colpevolezza di Parolisi.

Tiziana ha detto...

...continua II parte


A quel punto tutto ciò che non rientrava nell’ipotesi ricostruttiva della Procura è stato stralciato o “piegato” alle necessità dell’indagine. Non penso ad una reale malafede ma piuttosto ad un’intima convinzione (non si sa dettata da cosa: forse da mancanza di altri elementi, forse dall’antipatia suscitata da P…). Da qui i quesiti formulati a T e, poiché i dati possono anche essere scientifici, ma poi vanno interpretati, T. li ha “interpretati” nel modo che appariva più comodo alla Procura.
L’unico mistero, per me, è quello relativo alle “mutazioni” del contenuto gastrico. Non sono un’esperta del settore e dunque non so se ciò possa effettivamente accadere “spontaneamente”. Potrebbe dunque esserci stata una forzatura, ma da parte di chi? Non credo però che chi è eventualmente intervenuto possa aver fatto di più, non penso abbia avuto l’ardire di far sparire anche degli oggetti, perché alla loro eventuale sparizione non si potrebbe dare alcuna giustificazione “scientifica”: qualcuno prima o poi se ne accorgerebbe facendo saltare tutto il “piano”. Infatti, se anche nella vicenda qualcuno “interno” fosse implicato, non si può assolutamente immaginare la connivenza di tutti.

ENRICO ha detto...

Mi sono messo in testa che il bracciale-orologio fosse una cosa del genere

http://www.ebay.it/itm/OROLOGIO-CALVIN-KLEIN-DONNA-OROLOGI-DISCO-K4021116-MIRR-/350316262192#ht_4795wt_905

Ho provato ad ingrandire la foto qui :

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1015977/melania-sulla-collanina-la-dichiarazione-damore-di-salvatore-parolisi.shtml

ma non ho gli strumenti per ottenere un'immagine decente

Comunque non trovo più il link ad un articolo simile /dove sotto c'era un commento di un certo "Antonello") che avevo postato più di un mese fa

@ ANTONELLO

te lo ricordi ? avevamo discusso sull'argomento.

Provo a cercarlo...

Antonello ha detto...

@Tiziana
secondo me, se vi fosse stata l'assenza del bracciale e S. non l'avesse segnalato sarebbe sato un particolare a discolpa, se l'aveva preso lui infatti perche' non denunciarne la scomparsa??? Idem per la collanina.
E' singolare che a pag. 9 descrivendo i monili parli solo di quelli poi risultati sicuramente toccati dagli eventi, orologio a parte.
Parla di anelli dicendo che non si ricordava se aveva quello di fidanzamento, e guarda caso quello di fidanzamento era sotto il corpo e qualcuno non lo ha trovato, poi parla della catenina che invece era sparita, o le medagliette.
Non parla di orecchini, di bracciali, di orologi.
Cioe' e' incerto al momento della scomparsa, per uno strano caso su oggetti che poi nel rinvenimento, tolto che non siamo sicuri del bracciale/orologio, possono essere sfuggiti anche ad una ricerca, che puo' esservi stata, dei responsabili.
La visione di S. coincide purtroppo con la visione di chi deve aver stagiato.
1) L'anello di matrimonio e' sicuro lo avesse ed era in effetti in bella mostra, quello di fidanzamento non era certo che l'avesse portato ed effettivamente chi ha stagiato anche cercandolo non lo avrebbe rinvenuto perche' era sotto al corpo.
2) Al momento della scomparsa non parla di orecchini ne gli viene chiesto e guarda caso quando M. viene rinvenuta si scopre che gli orecchini era uno nascosto sotto gli agli di pino ad 80 centimetri dal marciapiedi di angolo nord est del chiosco ed uno a quattro metri dal corpo sempre nascosto.
3) Non parla del bracciale/orologio di cui per la verita' nom parla nessuno in maniera certa, stranamente perche' doveva essere intriso di tracce ematiche se vi era, era quindi un particolare comunque da citare ma non viene citato, ho il sospetto che anche l'orologio oltreche' da S. non avrebbe neppure potuto essere ritrovato/visto da chi ha stagiato.

Dalle osservazioni di cui sopra, chi ha stagiato deve essere molto vicino ad S., non puo' essere tutto e sempre un caso.

Antonello ha detto...

Dimenticavo, parla al momento della scomparsa della collanina che tra l'altro era difficile da vedere su M. vestita, mentre al momento del ritrovamento la collanina non c'e' o mancano la medaglietta ed il cornino.
Strane coincidenze o sesto senso???

Antonello ha detto...

Dimenticavo, parla al momento della scomparsa della collanina che tra l'altro era difficile da vedere su M. vestita, mentre al momento del ritrovamento la collanina non c'e' o mancano la medaglietta ed il cornino.
Strane coincidenze o sesto senso???
Gli sfugge, al momento della scomparsa, solo cio' che, al momento del rinvenimento di M., non poteva essere visto, anello di fidanzamento ed orecchini, o che sarebbe stato determinante vedere, come l'orologio.

Antonello ha detto...

@Enrico
possibile sia io, se riesci a ritrovarlo e postarlo riesco a confermare o meno.
Non so a che data si riferisca l'articolo ma ricordo di essere entrato in parecchi siti, qualcuno era da commentare e l'ho fatto.
Ma cosi' senza sapere cosa avrei scritto e' azzardato se dicessi che l'ho postato io.
Ricordo comunque che e' molto tempo che mi son posto il problema, e ricordo Tiziana che aveva seguito questo dubbio, mai ad esempio espresso sul forum del mostro anche se con qualcuno privatamente ne avevamo discorso.
E' solo un'ipotesi e va presa per quello che e', quando pero' sapremo qualcosa di piu' di questo benedetto orologio potremo considerare diversamente il tutto.

ENRICO ha detto...

@ ANTONELLO

ricordo bene che avevo postato il link dell'articolo con sotto il commento a firma Antonello. C'era la foto di M quella a figura intera

Ricordo che abbiamo parlato del bracciale-orologio e ricordo che il tutto è avvenuto tra maggio e giugno....

Accidenti ! Non riesco più a trovare i nostri post !

ENRICO ha detto...

@ Antonello

Allora. Ho trovato i nostri post

http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2012/05/salvatore-parolisi-nessuno-ha-fatto.html?commentPage=5

16 giugno 2012 20:34:

16 giugno 2012 21:03

Se vai alla pagina di cui al link che avevo postato :


http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1015977/melania-sulla-collanina-la-dichiarazione-damore-di-salvatore-parolisi.shtml

e sotto al quale c’era il tuo commento, (lo avevi riconosciuto) vedrai che adesso non c’è più !

PINO ha detto...

SQUADRA

Con il mio piccolo chiodo fra le meningi, non volevo creare il casino (piccolo caso)in atto.
Sono dispiaciuto per avervi allertati alla ricerca in internet, di qualcosa che, forse, solo io ho ritenuto importante, magari per non essere meglio informato.
Può darsi che quell'orologio non abbia tanta importanza, e per questo sarebbe stato trascurato da quasi tutti gli interessati.
Me ne farò una ragione.
Ciao, Pino

Antonello ha detto...

@Enrico
scusa ma non ti capisco, io non ho riconosciuto nessun mio commento e prima non sono neppure andato a vedere il link che avevi postato.
Ora son voluto andare e per la precisione non vi sono proprio commenti, vedo la notizia ma sotto il nulla, ma tu hai letto commenti??? Uno a firma "Antonello", beh ma cosa scrivevo??? Magari mi riconosco come no, di Antonello in rete ve ne sono a iosa.

Antonello ha detto...

@Pino
perche' scrivi cio'??? Ne stiamo parlando dell'orologio, fra un anonimo e l'altro.
Io almeno e' un'ipotesi di cui tengo conto, in operazione di onesta' dobbiamo pur dire che e' pur sempre un'ipotesi.
Quando verremo cortesemente informati dai giornalai sull'esistenza ed il destino di questo benedetto orologio potremo riprendere l'ipotesi sapendo se l'abbiamo centrata ed affondata o se ai reperti vi e' un orologio privo di tracce ematiche, tale da non merotare l'attenzione mediatica.

Antonello ha detto...

@Enrico
forse ho decifrato cosa volevi dirmi, io il 19 luglio avrei postato un commento ad un articolo di Rainews24, ne avremmo poi parlato nei commenti ad unpost qua su volandocontrovento ed io qua avevo riconosciuto all'epoca il commento su rainews24 come il mio???
Se non ho sbagliato ora mi segnali che quei commenti non vi sarebbero piu'.
Nel caso non mi meraviglio, i server cancellano penso cose vecchie per fare spazio alle nuove.
L'unica perla e' l'archivio di Repubblica che vede notizie di settanta anni fa e le ripropone cosi' come da loro pubblicate all'epoca.
Te dici che son stati cancellati i commenti apposta per nascondere qualcosa??? Mah, non so, se ho riconosciuto un commento postato altrove, ripreso e ripostato qui significa che era il mio, altrimenti c'e' un Antonello cye posta i miei stessi commenti in rete, e lo trovo strano.

ENRICO ha detto...

@ PINO

Io ancora rido se ripenso al post di chiusura ( che non è quello riportato qui sopra) scritto da Antonello quel famoso 16 giugno e con il quale fu archiviato “ il mistero del bracciale-orologio” a cui, per alcune ore , dedicammo la nostra attenzione.

(qui la pagina
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2012/05/salvatore-parolisi-nessuno-ha-fatto.html?commentPage=5)
-----

Però a ben riflettere…forse… non è detto che.... il dettaglio sia poi così irrilevante e non meriti approfondimenti.

ENRICO ha detto...

@ ANTONELLO

per evitarti inutile fatica ti riporto una parte della conversazione fra te e me del 16 giugno

"ENRICO ha detto...
TROVATO !

ecco l'articolo e la foto di M. con il braccialetto/orologio

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1015977/melania-sulla-collanina-la-dichiarazione-damore-di-salvatore-parolisi.shtml

16 giugno 2012 20:34:00 CEST

---

Antonello ha detto...
@Enrico
Si, sono io il miscredente, e' da tempo immemore che mi chiedo che fine avra' fatto quell'orologio e se quel giorno lo avesse.
Piu' in generale se M. avesse un orologio e se usava portarlo.
Avevamo visto giusto quella foto con il bracciale in cui avrebbe dovuto esserci l'orologio incastonato ma sconoscesi destino, M. sembra una donna senza tempo.
Di ma non vale, se avevo come nick "Belen" eccome se te ne saresti ricordato.

16 giugno 2012 21:03:00 CEST


Evidentemente ALLORA il tuo commento c'era perchè lo avevi letto e riconosciuto .

ADESSO lo hanno cancellato. NIENTE DI GRAVE. Chiarito il problema.

Antonello ha detto...

@Enrico
ricordo di aver postato quel particolare in altri siti ma se non erro tu nel messaggio non citi commenti ma solo il link, per questo nella mia risposta che tu inserisci sotto o non rispondo a quello sopra ma ad un altro tuo commento o il senso dev'essere diverso, purtroppo ho un modo di scrivere strettamente legato ad un filo logico, mo ricostruirlo e' arduo, comunque non escludo che possa essere mio l'eventuale commento su rainews24, anche se su luglio 2011 ho un po' di dubbi.

PINO ha detto...

ENRICO E ANTONELLO
Ma che cosa concludeste in definitiva? Questo mi interessa.
Aspetto di conoscere il finale della "corrispondenza"

ENRICO ha detto...

@ ANTONELLO

sarà il caldo. Non riusciamo a capirci.
i post a cui mi riferisco e che ti ho copiato/incollato sono del 16 giugno 2012 .

Non fa niente. Era solo per ricordarci che il problema del bracciale/orologio lo avevamo affrontato quel giorno e poi lo avevamo archiviato con un tuo divertentissimo commento finale.

PUNTO !!!!!

Antonello ha detto...

@Pino
che se vai in una redazione non devi mai pronunciare la parola "borsa" od "occhiali", sembra succeda il finimondo se lo fai, redattori che si buttano sotto la scrivania, editori che fischiettano girandosi dalla parte opposta, articolisti che mentre scrivono vomitano, di tutto, al contrario puoi pacificamente pronunciare la parola "orologio" che tutti si addormentano.
Abbiamo delle strane redazioni in Italia, daltronde se i politici in toto sorreggono un banchiere chissa' in Italia chi lavora in banca che razza di competenze avra'.
Non avevamo a memoria concluso molto, anche perche' c'e' un rifiuto giornalistico verso gli orologi appunto, bisognera' attendere la D.ssa Tommolini e vedere se qualche giornalista ancora esiste a Berlino.
Massimo e' al meritato riposo con famiglia altrimenti con due agganci magari riesce a postare qualcosa di credibile rispetto ad altri.
Bisogna attendere Pino, se nel frattempo analizzando dovesse saltar fuori qualche novita' su quell'orologio perche' non postarla penso io.

ENRICO ha detto...

@ PINO

ti avevo postato il link della pagina che conteneva lo "scambio di idee" tra me e Antonello di una ventina di giorni fa

questa è la pagina dell'articolo di Massimo di lunedì 28 maggio 2012

http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2012/05/salvatore-parolisi-nessuno-ha-fatto.html?commentPage=5

Se scendi giù fino ai commenti inseriti il 16 giugno 2012 dalle 18:18:00 alle 22,23 ritrovi tutta la conversazione e LA CONCLUSIONE .

Comunque, ti avverto :allora si è trattato solo un puro divertimento , niente di più

Ora che invece è stato "ripescato", l'argomento potrebbe meritare di essere approfondito

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
Ctz: «Ora che invece è stato "ripescato", l'argomento potrebbe meritare di essere approfondito»
perché? non è già stato detto di tutto e di più? Cosa potremmo aggiungere? Vorresti che si facessero illazioni anche audaci sul perché è stata data voce alla sparizione della collana e perché non si è parlato mai del bracciale/orologio?
O credi ancora che entrambi siano “scomparsi” ovvero “sottratti”?

Non è stata fatta alcuna “denuncia di scomparsa” di gioielli, come ha ricordato Tiziana, e mi pare assolutamente normale che un marito, nel descrivere come la moglie fosse vestita al momento della (denuncia della sua) scomparsa, faccia mente locale ai monili, tanto è vero che disse di non ricordare se avesse l’anello di fidanzamento (p. 9 Ordinanza Teramo) e anche che «al collo avrebbe dovuto portare una collanina in oro bianco» con ciondolo e medaglietta.

@ Antonello suggestiva la tua riflessione che S abbia descritto proprio gli oggetti mancanti e non quelli trovati sulla scena. Mi spiace deluderti, ma come vedi non è così, S non era nemmeno sicuro che M portasse l’anello di fidanzamento, pur ritrovato quando il corpo è stato spostato.
Nominò la collanina perché gli era noto che “non se ne separava mai” e idem l’anello di fidanzamento. Al bracciale/orologio, evidentemente, lui non ci faceva caso, per quanto fosse vistoso. E così per la borsetta, tanto che glielo hanno dovuto chiedere se l’avesse avuta e come mai no. Se qualcuno gli avesse chiesto “M portava il bracciale quel pomeriggio?”, avrebbe detto “sì, forse”, se avesse “visualizzato” che tutta la mattina l’aveva al polso.

Per concludere, proprio perché noi riteniamo che M per andare a CSM indossasse quel grosso bracciale, essendo rimasta vestita come la mattina e non avendo lavato i piatti a casa, abbiamo aperto il “casino”, piccolo caso.
Ma se nei reperti dell’autopsia è trapelato che era addosso alla vittima come la collanina (il video dell'autopsia lo dovrebbe rivelare di certo), per me il caso è chiuso, con buona pace di tutti quel media che ci hanno o no lavorato sopra con grande malizia.

Solo i familiari di M possono sapere se tra gli effetti personali restituiti (se restituiti) c’ererano anche i due monili.
Forse quell’anonimo che ha sentenziato è uno della famiglia. Allora sarebbe tutto a posto e potremmo passare ad altro.

Mimosa

Antonello ha detto...

@Enrico
mi hai messo un dubbio ed allora ho voluto vederci chiaro, sono andato a rileggermi praticamente tutti i 968 commenti a quell'articolo di Massimo.
Non che significhi qualcosa ma quella di quel post del 16 giugno non e' la prima volta in cui in questo sito si e' trattato di un ipotetico orologio di M.
Il sedici era per divertimento ed introduceva la possibilita' che essendo ipoteticamente indossato si potesse essere fermato indicando sconvenientemente l'ora di aggressione vera di M.
Molto tempo fa, e si che non sono Belen, avevo evidenziato che mancasse all'appello un'ipotetico orologio di M. e che la stessa poteva invece avere indossato il 18/04/2011, capisco solo ora quanto poco sono stato letto.
Se non sbaglio ripresi quel mio dubbio nel 2011 ma non ricordo il mese od il giorno ne il post sotto il quale avevo piu' volte sottolineato il particolare, ricordo anche che prospettai in privato a Massimo che quell'orologio poteva essere quello in riparazione, Massimo pero' mi ricordo' che quello in riparazione era l'orologio di S. mentre di quello di M. nulla si riusciva a sapere.
Solo per onor di cronaca, argomento chiarito.

Mimosa ha detto...

@ Antonello
ma cosa dici? ogni volta che sento nominare "orologio di Melania" mi vieni in mente solo tu!!!

io ricordo benissimo di averti letto tanto che in un commento del 30 ottobre 2011 scrissi:

"Antonello insiste sull’Orologio, a me pare di non aver mai notato che Melania avesse al polso altro che qualche braccialetto, mai orologi."

Mimosa

Antonello ha detto...

@Mimosa
non mi sono spiegato bene io.
i parlava di ipotesi, dubbi piu' meno legittimi, sospetti o meglio strane casualita'.
Riprendo cercando di chiarire.
Cosa sapeva chi poteva aver stagiato M. Se ipoteticamente lo avesse fatto prima delle 19,00 del 18/04/2011???
- che l'anello matrimoniale era stato lasciato al dito con certezza.
- che l'anello di fidanzamento non sapeva dove fosse finito e se era a Ripe.
- che la collanina era scomparsa avendola trafugata insieme alla medaglietta.
- dell'orologio non sappiamo.
- che gli orecchini potessero essersi persi e che comunque non si trovavano.

Cosa riferisce S. Nella denuncia di scomparsa???
- che la fede matrimoniale M.l'aveva con certezza quel giorno.
- che non era certo se M. avesse indossato quel giorno anche l'anello di fidanzamento.
- non riferisce su orecchini e su ipotetici orologi.
- che M. indossava una catenina con medaglietta e cornino appesi.

Dall'incrocio di queste due liste di scenari riguardanti i monili di M. io osservavo solo che casualmente tutto coincide fra cio' che era la scena ritrovata il 20/04/2011 inerentemente ai monili e tutto cio' che aveva dichiarato S. in data 18/04/2011 sempre inerentemente ai monili che M. poteva indossare prima di sparire.

Antonello ha detto...

@Mimosa
grazie di avermi letto e di avermi rinfrescato la memoria, era quindi ottobre 2011.
Poi riprendemmo l'argomento in giugno 2012 e si propose l'ipotesi che potesse segnare l'ora di aggressione per una fatalita' eventuale legata alla collutazione.
Ora forse, se avessimo dati certi, ed io non ne ho ancora, potremmo approfondire, ma senza e' impossibile.

Mimosa ha detto...

Se chiudiamo il capitolo monili, vi offro qualcos’altro delle mie riflessioni.
Annika, nella parte di un post in cui appare in binomio con LucaP, mi ha posto una pulce nell’orecchio: davvero l’esimio anatomopatolo ha disseminato briciole di intenti perché fossero raccolte? Ha lanciato dei segnali? Lei si riferiva ad una precisa espressione usata in quelle 5 arcane righe delle Conclusioni che ormai tutti conosciamo a memoria. Ma se ci fossero altre briciole di Pollicino?

Penso di aver individuata una e indicata nell’articolo in testa e anche esposta in un altro intervento.Vorrei riproporla, riguarda la posizione del corpo, così come è stato trovato.

Cosa Tagliabracci voleva dir con la frase: «il cadavere non è stato spostato dalla posizione prona a quella supina»?

Perché Tagl usa il termine “cadavere”?
È evidente che nel ricevere le ulteriori 13 coltellate frontali la vittima era ancora viva e per essere accoltellata frontalmente doveva essere supina.
Che informazione utile voleva dare il patologo quando scriveva che il “cadavere NON era stato girato”?
Stava dando un messaggio subliminale?
Perché non ha parlato di “corpo” o di “vittima”?
Un lapsus, un errore sintattico? una sbadataggine di chi ha trascritto o ricopiato? Come possono essere ammessi errori di tale fatta in Atti Ufficiali come un’Ordinanza del Tribunale?

O voleva dire che “il cadavere è giunto già pugnalato là sul luogo”?
Significa che il corpo “LÀ” è stato solamente adagiato per farlo ritrovare?

Infatti, come ricordiamo, nei primissimi giorni (dalle indiscrezioni giornalistiche che evidentemente raccoglievano le “spifferate”) venne divulgato che gli inquirenti ritenevano non fosse Ripe il luogo dell’aggressione.

Sono consapevole che molti di voi accettate il bosco come scena del delitto, in tutte le sue fasi, forse lo è, ma io continuo a ritenere che gli schizzi di sangue intorno siano troppo pochi, tenuto conto che solo su un tronco d’albero ne sono state trovate alcune e piccole gocce, tanto da essere individuate solo con l’impiego del Luminol.

Antonello ha detto...

@Mimosa
bada bene, non e' detto che S. conoscesse esattamente la posizioni dei monili il giorno 18/04/2011 e rinvenuti grossomodo in quel modo, da lui descritto in denuncia della scomparsa della moglie, se e' vero che trovo curiose le coincidenze.
E' possibile che si sia stagiato anche a copione, ma non so se esiste una copia libera di quella denuncia di scomparsa, in alternativa potrebbe essere tutta scena fatta combaciare con quanto dichiarato da S.
Trovo una combinazione universale se in ipotesi sempre, i luoghi di aggressione fossero a CSM e se avessero visto S. protagonista che tutto possa essere stato casialmente ricomposto come lui avrebbe dettato.
Un dedalo di rivoli logici ma curioso ripeto.

Antonello ha detto...

@Mimosa
bellissima osservazione, un lapsus o la negazione di scrivere cio' a cui non si crede???
In verita' la parte delle tracce ematiche ad ordinanza cita nr. 110 (centodieci) tracce ematiche come ho scritto piu' sopra, tali tracce ematiche perloppiu' repertate ed identificate con il luminol comprenderebbero:
- due tracce ematiche grosse, una sotto la schiena di M. Ed una sotto il capo.
- varie tracce su tutto il marciapiede in legno che circonda la parete nord ed est del chiosco.
- varie tracce nel tronco che sta a all'angolo nord est accanto al chiosco.
- ancora diffuse tracce sparse sul terreno e sugli aghi di pino.
110 tracce non sono poche, sono pero' altri dati a suggerire un posto di conservazione diverso del corpo da Ripe.

Nel frattempo, dalle parole in ordinanza io capisco una cosa, in mezzo al piede destro e sinistro della vittima viene rinvenuto un accendino tracciato ematicamente, in mezzo invece alle cosce viene rinvenuto uno stantuffo di siringa.
La mente vola alla Sg, ci devo pensare ma come non dubitare???

Mimosa ha detto...

@ Antonello
il tuo riferimento all'accendino tra i piedi e al resto posizionate "ad arte" (forse) a destra e a sinistra del corpo sarà oggetto di una ulteriore riflessione che sto preparando.
Non voglio anticipare nulla, ma bravo! perché mi stai aprendo il terreno.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Dov’era M quando è stata pugnalata frontalmente?
Secondo i RIS (in base agli schizzi ematici trovati nei dintorni, sassi, aghi di pino, ecc.) l’intervento aggressivo è iniziato dal lato Nord-Est del chiosco, ossia sullo spigolo in fondo a destra delle foto che girano nell’etere, mentre il corpo disteso è stato trovato a qualche metro di distanza perfettamente perpendicolare alla parete Est del chiosco.
Ebbene, è plausibile che, ferita alla schiena e con i pantaloni abbassati, M abbia potuto fare quattropassi per poi accasciarsi in ginocchio (così pare, per via dell’ecchimosi su un ginocchio) a qualche metro di distanza, e poi sia stata girata (o meglio “strattonata”) per essere gettata a terra a schiena sotto e ulteriormente colpita sul davanti. Ma allora avrebbe già dovuto trovarsi nella medesima posizione in cui è stata trovata …
Posizione che invece – secondo me – è assai strana, troppo “lineare”, troppo “matematica”.
In fondo, solo per gli schizzi ematici dicono che l’attacco è iniziato su quello spigolo Nord-Est, PERO’ là sarebbe stata solo colpita alla schiena.
Sapete che dubito dell’attacco alla sentinella con i fendenti alla gola eseguiti per primi…
((Inoltre mi sono spesso domandata: perché M si è trovata da quel lato del chiosco, parecchio distante dalla stradina, per essere pugnalata prima alle spalle? Come ci è arrivata fino là? Ma questo sarebbe argomento di altra discussione.))
Il giubbino nonché la forza impressa dalla mano che impugnava il coltello sembra abbiano impedito che fuoriuscisse molto sangue, e dunque i colpi anteriori più profondi e con minore resistenza di vestiario (solo la maglietta, dato che il giubbottino risultava aperto sul davanti) come mai non hanno profuso maggiore abbondanza ematica nei pressi (schizzi da brandeggio)?
((L’impronta di mezza scarpa insanguinata sull’assito è quasi in corrispondenza ai piedi del corpo, ma è un’altra “storia”))

Potrà essere questo uno dei problemi che affronterò il prof Bruno perito incaricato dal Gip Tommolini?

Anonimo ha detto...

TUTTI AL MARE, A MOSTRAR LE CHIAPPE CHIARE, come cantava l'indimenticata Gabriella Ferri???

Mimosa ha detto...

NO IO SONO QUI.Ecco cosa ho preparato stamattina. Buona lettura caro "Anonimo".

Ne abbiamo molto discusso, in aprile, ma ora vorei capire (con il vostro contributo) se anche questo sia una briciolina di Pollicino, avendo T scritto:
«L’esame dei luoghi non ha permesso di rilevare alterazioni del fogliame circostante che possano indicare che vi è stato trascinamento o spostamento del corpo»
Leggendola, ci siamo chiesti nemmeno: nemmeno vi è stata lotta? nessun segno di colluttazione visibile? Io non credo che una persona che riceva pugnalate (e per ora consideriamo solo quelle frontali) non si dimeni, non credo che il corpo e gli arti non subiscano sussulti e spasmi.
In merito ho trovato un commento di LucaP del 21 maggio, di cui riporto un passo significativa: «Ed allora mi viene quasi da pensar che Melania sia stata colpita con metodica lentezza, un colpo dopo l'altro ma sferrato singolarmente con la vittima che si muove lentamente quasi inebetita ed incapace di reagire».
Anche questa interpretazione può essere valida. E allora la frase del prof T non celerebbe alcuna briciolina.

Oppure la frase è suscettibile di interpretazioni?
Possiamo supporre sia la risposta ad una precisa domanda del magistrato che gli ha affidato l’incarico (e il supplemento d’autopsia affinché i riscontri fossero “più utili” alle indagini) e sicuramente è così, ma a mio parere c’è invece un indizio nascosto che indirizza a far pensare l’opposto di quella certezza che le parole così come scritte hanno offerto agli inquirenti.
Gli inquirenti hanno utilizzato la frase per sostenere che M è caduta a terra proprio là dove il cadavere è stato trovato e si richiamano a diversi altri fattori che affermano essere convergenti.

Ma due di questi li ho affrontati ieri: «il cadavere non è stato spostato» e «la posizione troppo “composta” del corpo alquanto distante dall’area degli schizzi ».

Un’altra considerazione: dalla posizione del corpo, come trovato (piedi verso il chiosco), il pugnalatore avrebbe dovuto avere la schiena alla parete e la BPA avrebbe dovuto rilevare un’abbondanza di tracce ematiche sul retro e sul lato destro del “destimane” assalitore, e non mi pare sia così.
Insomma, il corpo vien trovato troppo “composto” su un terreno troppo “a posto”.

Vedete anche voi nella frase una briciolina di Pollicino sulla strada giusta? ovvero quella che porta l’aggressione lontano Ripe e la pineta solo il teatro della rappresentazione?

In aggiunta come poteva tutto ciò avvenire di notte (perché il punto fermo è sempre la SG dalle ore 22 del 18 aprile in poi), forse lo stagiatore si è anche portato un rastrello per livellare il terreno? A che scopo?

Mimosa

PINO ha detto...

MIMOSA
Ammesso, ma non concesso che MR fosse stata uccisa altrove, e MORTA PER DISSANGUAMENTO, evidentemente nello stesso "altrove", come si spiegherebbe il sangue sparso a Ripe, tanto fresco da avere bagnato la suola di scarpa che ha lasciato l'impronta sul tavolato?
Come spiegare la pozza di sangue sotto al cadavere, sul terreno circostante e sul tronco dell'albero, anche se, ques'tultimo i misura minima?
L'hanno portato in un secchio senza che si coagulasse, e poi schizzato intorno, e versato in quantità maggiore dove sarebbe stato deposto il cadavere?
L'ipotesi, cara Mimosa, mi sembra parecchio forzata, secondo me.
Ritengo anche che T debba avere un modo personale di scrivere, che si riscontra nell'intera stesura del referto autoptico: dopo tutto non si può pretendere da un medico che sia anche uno squisito letterato.
Per cui leggerei quello che a scritto nel modo più semplice possibile, senza quelle "interpretazioni" che T forse, neanche immaginava fossero state fatte.
Non voglio, cara Mimosa, contraddire la tua ipotesi che, come al solito, riflette la tua fine intelligenza. Ho voluto solo esporre la mia.
Ciao, Pino

Mimosa ha detto...

Caro Pino
ero preparata a questa domanda, vuoi che facciamo un po' di calcoli matematici?
Anche se il numero 110 quantificasse unicamente (ma non è così perché c'è una virgola nell'elencazione a p.11 Ordinanza Teramo) i reperti "consistenti in tracce di natura ematica" (incluse l'impronta e le chiazze sotto il corpo)
se 23 sono le pugnalate
risulta che ad ogni fendente e brandeggio corrispondono 4-5 gocce di sangue.

Non so cosa altro aggiungere ...
(per ora)

ENRICO ha detto...

a TUTTI ( anonimi compresi !)


Se non si stabilisce con ragionevole esattezza l’ora della morte è azzardato ipotizzare la dinamica omicidiaria

Inoltre non riesco a capire per quale motivo Paciolla e Michele Rea fossero stati avvisati per primi ed immediatamente per il riconoscimento del corpo ( alle 16,00 viene redatto il primo sopralluogo quindi il Paciolla e il Rea erano sul posto nelle prime ore del pomeriggio : c’era sicuramente la luce adatta per riprendere le immagini.( “Non era buio”, come afferma poi il Paciolla)

Al legittimo consorte invece non viene detto nulla.

Secondo l^ordinanza, ( il maiuscolo è mio)

”al momento del rinvenimento del cadavere della moglie, Parolisi Salvatore si trovava presso l’abitazione del Maresciallo Raffaele La Cava. il quale avvisato dal proprio Comando dell’avvenuto rinvenimento del cadavere provvedeva ad accompagnare Salvatore Parolisi presso la Caserma Clementi [...] dove poco dopo veniva avvisato telefonicamente dell'accaduto dalla sorella Lucia alla presenza dello stesso La Cava e di altri colleghi

Successivamente Parolisi veniva prelevato da alcuni parenti che lo accompagnavano verso la propria abitazione dove IN SERATA rientravano Michele Rea e Salvatore Paciolla e giungevano in visita- tra gli altri - alcuni ufficiali del 236 Reggimento tra i quali il Comandante Col. Ciro. ANNICHIARICO.

In tale contesto Parolisi riferiva al citato Col. ANNICHIARICO di aver individuato “nel chiosco della pineta” il luogo ove circa 15 giorni prima si era recato con la moglie [...] e presso il quale avrebbe consumato con la stessa un rapporto sessuale all’aperto. Tale circostanza veniva riferita dallo stesso Parolisi anche al cognato Michele Rea ed all’amico Raffaele Paciolla il quale era stato il PRIMO a DESCRIVERGLI il LUOGO del rinvenimento “


Segnalatemi le “stranezze” che rilevate in questa sequenza di fatti

Vorrei confrontarle con quelle che ho rilevato io.

Antonello ha detto...

@Enrico
d'acchitto c'e' una sincrasia temporale, mi chederei come ha fatto S. a parlare al Col. Del posto nel pomeriggio se Pac. torna in serata.
Non dimenticherei pero' cellulari, vuoi dire un mms con foto allegata???

Antonello ha detto...

@Enrico
avendo te messo ripetuti segnali direi che d'acchitto S. non puo' aver riferito ad Anni. una sua intuizione basata su cio' Pac. gli descrive solo in serata.
O e' un grossolano errore o Pac. deve aver descritto per cellulare il posto a S. che cosi' mentalmente lo identifica.
Inutile dirlo poi, e' singolare che nessuno riferisca prima della sorella, testimoni tutti i colleghi, del rinvenimento di M. al marito.
Una cautela che mi fa pensare ad una paura di tutti di gesti autodistruttivi di S.
Invece ci sta che S. abbia potuto riconoscere il posto da una descrizione al cellulare, "al chiosco diella pineta, a Ripe, vicino al vostro poligono dove facevate le continuative, proprio accanto al chiosco", sarebbe stato strano se non avesse riconosciuto il posto, non e' strano il contrario che lo riconosca.

Anonimo ha detto...

Parolisi aveva il cellulare spento! ( strano comportamento anche questo) . Pertanto viene portato in caserma dove riceve ufficialmente la notizia del rinvenimento cadavere.
A casa la sera ci sono paciolla Michele rea ed alcuni militari tra cui Annichiarico. In quella occasione SP racconta del rapporto sessuale avuto con la moglie giorni addietro .
Lo stesso episodio SP lo riferisce a paciolla e Michele rea
Scusate ma non ci trovo nulla di strano.
Rita

ENRICO ha detto...

@ Antonello

Questo è ciò che io ho riscontrato


a) Se al fine di evitare uno shock ai familiari si fosse deciso di avvisare un”estraneo”, allora non si capisce perché abbiano avvisato anche il fratello della vittima escludendo il marito

b) Il Maresciallo La Cava viene avvisato del ritrovamento del corpo ma – da come si evincerebbe dall’Ordinanza - NON lo comunica a Salvatore… ( @ RITA anche se Salv. avesse avuto il cellulare spento, il maresciallo, visto che il Parolisi era presso di lui quando aveva ricevuto la notizia, avrebbe potuto comunicare con SAlv. "a viva voce", non ti pare ?)

c) …il quale ( Salv.) viene avvertito dell’accaduto in caserma dalla sorella Lucia…

d)…la quale EVIDENTEMENTE era già al corrente PRIMA di Salv,ma avvertita da CHI e QUANDO ?.

Questa procedura è piuttosto curiosa

DI FATTO Parolisi (né i suoi familiari) non ha avuto modo di constatare DI PERSONA nell’immediato le condizioni del corpo della moglie e nemmeno di notare eventuali oggetti presenti o mancanti

@ Antonello, in quel frangente Salvatore non parla di foto

Infatti nell'Ordinanza c'è scritto " In tale contesto ( cioè nell'abitazione di Salv dove c'erano anche Paciolla e Mic. Rea . NdR) Parolisi riferiva al citato Col. ANNICHIARICO di aver individuato “nel chiosco della pineta” il luogo ove circa 15 giorni prima si era recato con la moglie … e presso il quale avrebbe consumato con la stessa un rapporto sessuale all’aperto.Tale circostanza veniva riferita dallo stesso Parolisi anche al cognato Michele Rea ed all’amico Raffaele Paciolla il quale era stato il PRIMO a DESCRIVERGLI il LUOGO del rinvenimento"

Antonello ha detto...

@Rita
si dev'essere il caldo, anche io devo aver ceffato l'analisi, in serata tornano Mich. e Pac., si aggiungono vari ufficiali fra cui Annic., in quel contesto S. mette al corrente Annic. di aver individuato il posto dalle descrizioni del Pac. che era gia' tornato e che gli aveva gia' raccontato.
Yes, nulla di anomalo, o sbaglio Enrico???

ENRICO ha detto...

@ Antonello

beh è ABBASTANZA anomalo che Salv. NON SIA STATO AVVISATO SUBITO, visto che TUTTI erano al corrente dell'avvenuto omicidio e visto che lo stesso Maresciallo aveva Parolisi proprio sottomano, a casa sua, quando ha ricevuto la notizia del ritrovamento del corpo di M.

Corpo che evidentemente era stato riconosciuto dal Paciolla e dal REA
prima delle 16,00. orario in cui viene redatto il primo sopralluogo

E' comunque impossibile che Salv. non abbia potuto essere avvertito come alcuni sostengono :"perchè aveva il cellulare spento " dato che era in casa del maresciallo.

E perchè il maresciallo anzichè portarlo sul luogo del delitto lo ha portato in caserma ?

ENRICO ha detto...

Tra l'altro da dove risulta che Salv avesse il cellulare spento ?

Può darsi che mi sia sfuggita qualche riga ( e allora chiedo scusa e come non detto tutto ciò che segue ) ma a me non risulta che sull'Ordinanza si accenni all'impossibilità da parte degli inquirenti di contattare il Parolisi per il riconoscimento del corpo.

Eppure un simile "dettaglio", se si fosse verificato, avrebbe dovuto essere rilevato anche con una certa incisività

Quindi da dove è uscita questa leggenda metropolitana che Salvatore non sia VOLUTO andare a riconoscere il corpo della moglie ?

tabula ha detto...

@Enrico: bella, la tua ltima domanda.
retorica, voglio sperare. conosci la risposta.

Per tutto il resto, chi disse a cosa, lui prima disse a tizio e poi a caio.. se la cosa riguardasse direttamente me, credo che non ricorderei assolutamente a chi dissi cosa prima di quell'altro.
ricorderei qualcosa che mi ha colpito ma non credo l'esatta concatenazione degli interlocutori.

e mi chiedo a cosa vi serva saperlo.

Nella discussione in corso, mi sono persa. ma anche in altri sensi.

Buona continuazione

Mimosa ha detto...

Intanto vi scrivo questo, se può essere utile.
Ne abbiamo scritto e discusso e fatte ricerche nei mesi di novembre e dicembre, ad ogni modo questi sono gli orari (nelle p. 10, 11, 12 dell’Ordinanza di Teramo):

Il telefonista ha chiamato il 113 alle 14.48 e l’informativa è stata girata ai Carabinieri (112) competenti per territorio, quindi i primi ad intervenire sono stati gli operatori del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Teramo i quali eseguirono i primi accertamenti tecnici, fotografie ecc.

Nel video di telePonte i magistrati non si vedono proprio, solo due o tre personaggi in tuta bianca e uno vestito di scuro con solo i calzari bianchi. Quando i magistrati arriveranno faranno sgombrare la zona e bloccare la strada!

Alle ore 16 viene redatto il primo verbale di sopralluogo dai Carabinieri di Teramo.
«Nel frattempo giungevano i magistrati e la dott. Canestrari» (ed era senz’altro ancora chiaro).

È ancora scritto che «oltre agli inquirenti, si portavano sul posto per le attività connesse al riconoscimento, il fratello della vittima Rea Michele e Paciolla Raffaele». Come se gli arrivi fossero quasi contemporanei.
(Come mai essi affermano che sono arrivati che era già buio?)

Intorno alle ore 16:30 Michele stava in tv collegato alla trasmissione “Pomeriggio 5” e faceva un appello alla sorella (ce lo ha segnalato Pamba: http://www.abruzzo24ore.tv/news/Omicidio-Rea-Il-fratello-E-inspiegabile-inspiegabile/30412.htm).

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

è un dubbio che è venuto anche a me

SE alle 16.00 viene redatto il primo verbale di sopralluogo vuol dire che la vittima ERA STATA GIA' RICONOSCIUTA.

Almeno è quanto mi verrebbe da dedurre.

Quell'intervista di Michele Rea (link di Pamba) secondo te era in diretta dagli studi di Pomeriggio 5 alle 16,30 o si trattava di una registrazione effettuata qualche ora prima della trasmissione ?

Mi pare che lui disse di aver saputo che era stato trovato il corpo della sorella mentre stava appunto registrando questo appello.

Quindi alle 16.00 il cadavere era stato già riconosciuto

Da CHI ? Dal Paciolla ?

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
Effettivamente da nessuna parte sta scritto da chi Michele e Paciolla sono stati avvisati.
Noi ci siamo già domandati come mai il marito della scomparsa non è stato avvisato da chi di dovere. La risposta è stata “forse per discrezione e rispetto nei confronti del parente più stretto”.
Ci siamo già chiesti anche perché né Paciolla né il fratello, giunti sul posto, non abbiano pensato di contattare il marito.
E’ senza risposta anche la domanda “chi ha avvisato Lucia, affinché telefonasse al fratello?”.

Però, scusa ENRICO, una delle “stranezze” te la sei costruita tu, quando deduci che il sergente maggiore La Cava
(Ctz) «viene avvisato del ritrovamento del corpo ma – da come si evincerebbe dall’Ordinanza - NON lo comunica a Salvatore».
Non si evince ciò da nessuna parte.

Si può invece ragionevolmente supporre che il srg.magg. abbia semplicemente ricevuto l’ordine di condurre SP in Caserma e stop (un centralinista della Caserma gli ha telefonato, non un superiore! è la prassi gerarchica).

Ha ragione Rita quando dice “viene portato in caserma dove riceve ufficialmente la notizia del rinvenimento cadavere”.
Non era una notizia da dare per telefono!
Anche per questo viene contattato il collega e non lui direttamente.

E' stata una nostra "illazione" pensare che SP avesse il cellulare spento, solo perché in tutto ciò che stava accadendo nessuno ha cercato direttamente lui.

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
la trasmissione è sempre in diretta.
Può darsi che sia stato avvisato per primo il Paciolla, io anche l'ho pensato e penso sia corretto, forse (di sicuro) Pac aveva accompagnato Mich negli studi e quindi il suo telefono era più raggiungibile...

ENRICO ha detto...

( aho' ! se continuo a scrivere come un forsennato si vede che a me il caldo "non fa nè caldo nè freddo " ahhhhh !!)

In conclusione : Parolisi non ha VISTO il corpo della moglie sul luogo del delitto.

O perchè non ha VOLUTO o perchè non ha POTUTO andarci PRIMA che lo trasportassero all'obitorio

Va' a sapere....

PINO ha detto...

Ciao MIMOSA
Scusami se ti chiedo più chiarezza; il guaio è che io con la matematica non ho mai stretto troppa amicizia. Ad ogni modo, dal quesito numerico che mi hai sottoposto, dovrei dedurre che la dispersione ematica non fosse stata abbastanza copiosa? O intendi altro?
Il caldo quì è opprimente (40,5°) e non mi fa essere molto lucido. Ma confido nella tua gentilezza.
Mi dettaglieresti quello che non capisco?
Grazie, Pino

Mimosa ha detto...

ENRICO
alle ore 16 viene stilato il verbale degli "accertamenti tecnici", con la descrizione di tutto quello che in quel momento risultava reperibile e visibile in loco, non il "riconoscimento del corpo".
Che poi i carabinieri l'abbiano riconosciuta è ovvio, è il loro compito "riconoscere" le persone dalle fotografie o dagli identikit!!

Mimosa ha detto...

@ PINO
è proprio quello che intendevo dire: 4 o 5 gocce di sangue per ogni coltellata, troppo poche.
Sarebbe azzardato per me fare ulteriori "illazioni" perché a quesro punto preferisco dati concreti, abbandonando la fantasia.
Mimosa

Poveri voi che caldo ....

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

d'accordo per quanto riguarda il maresciallo La Cava : è possibile che non fosse autorizzato a dare la notizia a Salv.

Per quanto riguarda Pac. e Michele : ma dove sono ubicati gli studi di registrazione di Pomeriggio 5 ?

Se non erro mi pare siano a Roma.

Quindi potrebbe essere che i due siano arrivati a Ripe nel tardo pomeriggio...

Mimosa ha detto...

No ENRICO
Michele era in collegamento da Ascoli

PS: Sergente Maggiore non Maresciallo

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

OK. Allora si può sapere per quale motivo Michele e Paciolla sono stati avvisati mentre Salvatore ha dovuto attendere molte ore per essere avvertito infine dalla sorella ?

Per "delicatezza" ? mi sembra INAUDITO.

Perchè "aveva il cellulare spento" ? Mi sembra RIDICOLO

PINO ha detto...

MIMOSA
Certo, ci vogliono concretezze, non fantasie!
Sei nel giusto.
Ma su quali concretezze si basa, appunto, l'uccisione di MR in altro luogo?
In fondo tutte le nostre ipotesi, almeno per la maggior parte, sono state costruite per intuizioni; pochissime su certezze.
Comunque, ed indipendentemente da questa divergenza di carattere teorico, tu conosci perfettamete la mia posizione rispetto a questo caso. E quanto i miei rilievi, non dovessero collimare con i tuoi, credimi, non sarà mai per sofisma.
Cari saluti, Pino

ENRICO ha detto...

@ PINO

se M. è stata aggredita, morta e deturpata nello stesso luogo in cui è avvenuto il ritrovamento,tutto ciò non può essere avvenuto il 18 apr. tra le 14.40 e le 15.15.

Ed io dubito persino che possa essersi verificato il 19...almeno non durante le ore del giorno.

PINO ha detto...

ENRICO
Certo, l'uccisione sarebbe avvenuta nelle prime ore della notte del 19, od al più presto nelle ultime del 18.
Questo è quanto io teorizzo.
Adesso ho degli impegni, se avrai tempo, ci leggeremo dopo le 11.
Ciao, Pino

Mimosa ha detto...

@ PINO ed ENRICO
credo che dobbiamo restare sul punto fermo indicatoci da Annika, altrimenti che si è sgolata a fare in tutti questi mesi?
La morte è avvenuta DOPO il rilascio della Sg, la quale ha data e ora "post quem": ore 22-22.30 del 18 aprile e magari la morte è avvenuta intorno alla mezzanotte (la prima valutazione del medico legale tirava fino alle 3 di mattina) ... o a Ripe o altrove.

Indubbiamente, se si indica Ripe il luogo, qualcuno deve spiegare come mai nessuno ha visto il corpo per 36 ore.

Ad ogni modo Salvatore Parolisi ne resta fuori e la Tommolini dovrà assolverlo!

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

allora io ho capito male. Il rilascio della Sg può essere databile al max non PRIMA delle 22-22.30 del 18 aprile, ma può essere stata rilasciata anche DOPO quell'orario...

Quindi tutto "l'evento " potrebbe anche essere avvenuto il 19 apr.ed il corpo non avrebbe subito alterazioni significative essendo rimasto all'aperto per un periodo di tempo relativamente limitato.

Se ho detto una sciocchezza darò, vigliaccamente, la colpa al caldo !

Mimosa ha detto...

ENRICO
non hai detto una sciocchezza, nonostante il caldo ... E' così.
La Sg ha i suoi tempi ma come era stato sottolineato dipende dallo stato di conservazione del corpo fino al momento del tampone.
Io ho capito che entro quel range ogni ora è possibile, ma quell'orario è il limite anteriore!

Mimosa

Mimosa ha detto...

Mi lasciate ora aggiungere un’altra briciolina di Pollicino tra i “messaggi nascosti” dell’autopsia che a leggerli bene (dopo che di primo approccio li abbiamo criticati) spostano la direzione dello sguardo da destra dove hanno voluto che guardassimo a sinistra dove vogliono che nessuno guardi, perché ormai il loro obiettivo è già in galera?

C’è anche questo: “il trucco intatto”.
Facendo continui ripassi, ho trovato che proprio questa allusione intendevo il 19 dicembre 2011 (19:21):
Ctz «e se la dicharazione della dottoressa sul "trucco intatto" fosse stata semplicemente un rilievo oggettivo che voleva dire "Attenzione, il corpo della vittima mostra intatto il trucco, quindi NON PUO' essere stato esposto per tutte le 48 ore precedenti (due notti e un giorno) in balia degli agenti atmosferici, ma deve essere stato "conservato" in qualche altro posto"?»

Annika il 6 marzo riguardo agli occhi scrisse:
«Come potevano avere ancora trucco intatto se gli occhi sono tra i primi a divenire preda degli insetti?».

E qualcuno in aprile ipotizzò un sacchetto sulla testa, tante ipotesi per un fatto inspiegabile, che a mio sentire non consiste tanto nel fatto che il trucco c’era (ma poi quale tipo di trucco aveva M quel giorno?) ma che fosse stato espressamente specificato in una autopsia.
Era un “dire per non dire ma far capire”?
Le parole sono state “utili” al PM per additare la presenza di una persona di cui lei si fidava (il marito appunto, ma, se costui non fosse, potevano benissimo essere altre persone a lei note).

E allora le interpretazioni anche qui sono due e una in subordine all’altra.
M non ha pianto perché è stata aggredita all’improvviso da chi non se l’aspettava e non è morta a Ripe ma il corpo vi è stato portato (è la prima rivelazione del legale) dopo essere stato rinchiuso altrove (preservandolo dagli agenti esterni) o è morta a Ripe non molte ore prima della telefonata anonima del 20 aprile (14:48).

Certo che è compito del nuovo perito rideterminare la data, l’ora e il luogo della morte, io nel mio piccolo solo tento di “valorizzare” alcune espressioni della relazione autoptica che inizialmente sono state demolite, inseguendo dati di rilevanza scientifica, anche se ovviamente il prof Bruno non ha bisogno delle nostre considerazioni per sbucciare la patata bollente che gli hanno messo in mano.

PINO ha detto...

MIMOSA
Concordo con l'ora della morte e della SG.
Per il fatto che il corpo di MR non sia stato notato il giorno 19, non dobbiamo meravigliarci. Evidentemente nessuno è passato da quel posto, o se qualcuno è passato ed ha visto, ha preferito tacere.
Non vedo altra spiegazione.
Si, Parolisi "dovrebbe" essere prosciolto da ogni accusa di partecipazione "diretta" all'omicidio della moglie. Ma la Tommolini prenderà in considerazione tutto quello che a noi appare logico e fuori discussione?
Non è che il nostro grande desiderio di giustizia ci fa apparire la gup come la signora che regge la bilancia?
Non è che riponiamo troppa fiducia in questo giudice che, in fin dei conti, dovrebbe risalire un lungo fiume controcorrente, costruito con tenacia, per affermare che il lavoro di tutti i pm accusatori è stato un enorme errore giudiziario?
Vorrei aver torto, di questo mio pessimismo, ma non riesco a cancellarlo dalla mente.
Pino

Mimosa ha detto...

@ PINO
eh, mio carissimo, che si voglia o no, la Tommolini "regge" la bilancia , però hai notato la raffigurazione della bilancia? un piatto pende da una parte ... è sempre una speranza e un auspicio per tutti noi che su quello in alto sieda il "giusto" ...

Mimosa

PINO ha detto...

MIMOSA
Speriamo sia così!
Ora cercherò di provare a leggere a letto, ma con i 35° che abbiamo, nonostante sia sera, sarà una impresa difficile.
Di dormire neanche se ne parla.
Da te il clima sarà certamente più fresco, vero? Beata te.
Ti parlavo del caldo, perchè avrei voluto commentare con te sulle "briciole" ultime che hai proposto, ma nonostante il ventilatore, no si resiste molto davanti al pc.
Lo farò domani mattina prestissimo, con un pò di fresco. Se stai ancora iposando, leggerai al tuo risveglio.
Dormi bene, Pino

Mimosa ha detto...

Abbiamo senz'altro alcuni gradi di meno, Caro Pino, ma sai com'è nelle località di mare non c'è escursione termica tra giorno e notte ...
Riposa sereno, anche tu!
A domani

Mimosa

anna ha detto...

il giorno dopo la scomparsa di melania ci fu una prima telefonata al 112 da parte di una persona che passeggiando sulla provinciale dichiarò di aver visto una donna che assomigliava a melania camminare a passo svelto,che fine ha fatto la registrazione di questa telefonata?

come mai nessuno ne parla?

il nascondere delle prove è l'arte più gettonata in questa inchiesta.......................

PINO ha detto...

UN PICCOLO RILIEVO

Nell'ultima settimana, e forse anche un pò prima, ho notato un fenomeno piuttosto anomalo nel nostro amato blog: L'ASSENZA GRADUALE di nostri amici di squadra.
Una assenza che non può essere attribuita esclusivamente a vacanze al mare, di solito riservate al mese di agosto.
Qualcuno ne sa dare una spiegazione?
Spero tanto che la causa non sia da ricercarsi in malumori personali, o divergenze concettuali: sarebbe sconcertante!
Siamo sempre stati uniti, nonostante le normali, utili e costruttive diversità d'opinione. E allora perchè questo strano assenteismo?
Perdonate, a me, che sono "il vecchio del villaggio" questa domanda che non vuole violare la privatezza di alcuno, ma essere di stimolo affinchè ognuno di noi si disponga con sincerità, ad un contatto che riveste solo carattere umano e societario.
Con tutti i miei più cordiali saluti.
Pino

ENRICO ha detto...

buongiorno a tutti


@ PINO

Perchè dici questo ? Mi sembra che più o meno ci siamo TUTTI.

Certo, una minore "attività" mi sembra fisiologica e più che comprensibile.

Soprattutto perchè non ci sono novità e sul resto abbiamo ormai detto tutto "il dicibile" ( e forse anche l'indicibile ! )

PINO ha detto...

ENRICO
Ti prego di riflettere meglio. All'appello, da diverse settimane, sono ASSENTI molti dei noti utenti.
Non ne faccio i nomi; sarebbe scorretto, ma li lascio alla tua memoria.
Siamo rimasti "io mammete e tu", come cantava Carosone.
Qualcosa non quadra, comunque non riguarda i presenti rimasti in giostra:
Ciao, Pino

PINO ha detto...

ENRICO

A proposito, sai come posso rintracciare l'ordinanza emessa dal giudice Cirillo, prima che fosse rimosso dall'incarico?
Grazie, attendo.
Pino

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Pino, bisognerebbe poter distinguere tra interventi diretti e lettura dei commenti. Se non erro, era proprio Lei che in più occasioni notava che, non essendoci nulla di particolarmente nuovo (e non co sarà fino a processo in piena funzione), si sarebbe astenuto da altri interventi ? Penso che molti seguano, ma pochi abbiano cose da aggiungere o da rianalizzare. E molto è dovuto al caldo più che agostano, in quanto le ore di sole in questo periodo sono maggiori rispetto ad agosto, per non dire di settembre. I più cari saluti a tutti, Manlio Tummolo

tabula ha detto...

allora aggiungi anche me alla lista degli utenti assenti.

così come stan le cose non ho più interesse a partecipare.

PINO ha detto...

CARO TUMMOLO
Si, è vero che affermai la mia astensione da ulteriori commenti, ma la condizionai ad eventuali NOVITA'.
E la novità, per me, fu la questione dell'orologio di MR, che mi richiamo in ...linea.
Certo questo caldo che ci ha assaliti molto in anticipo, non incoraggia nessun tipo di impegno lavorativo...non retribuito.
Oggi, in Capitanata si toccano già i 38°, che arriveranno a 40-41 dopo le 13.
Ho la vasca da bagno piena di acqua fresca; ogni 2 ore mi immergo.
Contraccambio altrettanto caramente i suoi saluti. Pino

Antonello ha detto...

@Pino
ho notato anche io, a dire il vero ho attribuito il tutto a buone novelle sbocciate, non mi pongo piu' domande di quelle che non riguardino il caso.
Nessuno si deve sentire in obbligo ne in dievieto di postare secondo me, lasciando tutti liberi senza rimarcare il blog risulta piu' piacevole tolto che anche a me spiace.

@Tabula
perche'??? Come stanno le cose??? A me sembra tutto normale, che e' successo???

PINO ha detto...

TABULA
Non so NULLA DI NULLA. Cercavo solo, come al solito, di ravvivare il blog.
Le ragioni, come ha scritto Tummolo, devono essere attribuite al caldo. Tutto quì
Ciao, Pino

Pino ha detto...

p.s. La risposta era per ANTONELLO e non per TABULA. Questi sono i risultati evidenti del caldo accessivo. Pino

ENRICO ha detto...

@ TABULA

s,ì anche io ti faccio la stessa domanda : perchè??? Che è successo ???

@ PINO

Mah. io non trovo niente di strano...

Tiziana, Tabula, Mimosa, Annika, LucaP ( che ora scrivono in tandem , non ho capito il perchè..me sarà una loro scelta "tecnica" , evidentemente ) Anna, Manlio Antonello.. più o meno ci sono tutti

Gli altri ( Stella, ecc..) sono sempre intervenuti con minor frequenza ma quando lo hanno fatto i loro contributi sono sempre stati eccellenti.

Si vede che non ci sono nuovi sviluppi di cui parlare.

Io almeno l'interpreto così

----

Riguardo all'orologio : sono convinto che M avesse al polso un bracciale-orologio di una marca nota ma non eccellente ( a Mel piaceva molto un certo "stile" di accessori ) del quale non si è mai saputa la fine.

Probabilmente è tra gli oggetti repertati e non ha alcun valore dal punto di vista delle indagini

Probabilmente...

ENRICO ha detto...

@ PINO

l' Ordinanza emessa dal Gip Cirillo
è sulla sinistra del sito in basso

( Ordinanza Teramo 1 parte / 2 parte/ 3 parte )

Dovresti trovarla facilmente

Comunque ti riporto i link relativi

1a PARTE

http://www.tgcom24.mediaset.it/documento/67.$plit/C_2_documento_41_file.pdf

----

2a PARTE

http://www.tgcom24.mediaset.it/documento/77.$plit/C_2_documento_40_file.pdf

---

3a PARTE

http://www.tgcom24.mediaset.it/documento/4.$plit/C_2_documento_39_file.pdf

Penso siano questi i documenti a ci ti riferisci,

Ciao
E.

Tiziana ha detto...

Proporrei se non vi dispiace, fintanto che non emergano nuove idee relative all'orologio, di tornare al paradosso zenoniano propostoci da Tabula alcuni giorni fa.

Il paradosso, riassumo brevemente, riguardava la questione del posizionamento del cellulare.

L'argomento cellulare è stato ben affrontato, in lungo e in largo, da LucaP. Tabula ha cercato di vederlo per un attimo, però, dal punto di vista della Procura per dimostrare che le argomentazioni della procura conducono, appunto, ad un paradosso.

Dunque, rifacendoci alla p. 162 dell'ordinanza, troviamo scritto che in base ai test l'unico comportamento del cellulare paragonabile a quello del 18/4 lo si ha se lo stesso è collocato nella zona retrostante il chiosco delle casermette, situata nell'angolo NO (faccio notare che è l'unico comportamento possibile a Ripe, ciò non esclude che da altre parti, come ha fatto notare la difesa nella sua "memoria", il telefono avrebbe potuto avere lo stesso comportamento).
Alle 19.10 però il telefono non riceve più traffico, perché?
Il giorno 20/4 alle 7 di mattina il telefono comincia nuovamente a ricevere. Il telefono viene poi ritrovato accanto al cadavere.
Gli stessi inquirenti dunque devono dire che il telefono è stato spostato.

Pertanto il telefono riceve in entrambe le posizioni: dietro al Chiosco e vicino al cadavere, ma con comportamenti diversi (diverso aggancio delle celle).
Perché però, pur se spostato da un fantomatico animale, il telefono non riceve più dalle 19 del 18 alle 7 del 20?
Anche gli inquirenti ammettono che qualcuno abbia dovuto riaccenderlo. Ma allora l'animale l'aveva anche spento, oltre ad averlo spostato?

Qui, cara Tabula, più che la tartaruga di Zenone ci vedrei bene la scimmia di Edgar Allan Poe.

Insomma, ci dev'essere stato un doppio intervento: alle 19 del 18/4 ed alle 7 del 20/4, questo è indubbio. Ma è logico presupporre che entrambi questi avvenimenti si siano svolti a Ripe? E poiché Parolisi non poteva essere a Ripe alle 19, né alcun complice è stato individuato, può un tribunale prendere per buona l'idea che "un animale" abbia spostato e spento un cellulare?

Lascio a voi le eventuali, ulteriori, considerazioni.

tabula ha detto...

ti ringrazio, Tiziana, per avere posto nuovamente il mio quesito.
vorrei davvero che lo scopo di questo blog tornasse ad avere come obiettivo l'accertamento della verità, al di là di idiosincrasie personali.

Degli uomini si dice in giro che quando la fidanzata cambia pettinatura, non se ne accorgano..

scherzo, ovviamente

Antonello ha detto...

Volevo chiarire, non sia mai.
Non esistono notizie su un qualche orologio, notizie certe dicevamo, nessuno risulta averne scritto, allora da dove e' uscito???
Sul blog semplicemente un giorno mi son messo li ed ho cercato di fare mente locale io su cosa fosse invece logico M. avesse addosso a dispetto di tutte le denunce e delle ordinanze.
Nessun inquirente si e' mai posto il problema che effettivamente forse non c'e', nel senso che l'orologio puo' essere stato repertato o rinvenuto a casa come le chiavi sul pc.
E' un problema ipotetico, da cui nascono alcune simpatiche preoccupanti eventualita', io stesso non ho mai letto di alcun orologio su alcun articolo, forse quel link solo postato da Mimosa, per il resto il buio.
No perche' qua non vorrei mi arrivasse un tso a casa perche' avrei notizie devianti.
Allora, era una semplice ipotesi, di fatto io non so se esista un orologio, tantomeno se M. lo indossasse o meno quel triste giorno.
L'esistenza dell'orologio e' ipotetica ed ipotizzata, non esistono a tuttoggi, che io sappia, dati ufficiali inerenti.
Esiste una logica delle cose che porta a chiedersi dei perche' piu' logici possibili, di questi perche' fa parte un normalissimo orologio al polso di una donna "senza tempo".
Tanto per chiarire che qua con il caldo, non sia mai.

ENRICO ha detto...

@ TABULA e TIZIANA

al quesito avevo risposto.

Ri-rispondo

ctz "può un tribunale prendere per buona l'idea che "un animale" abbia spostato e spento un cellulare?"

Se un Tribunale intende per "animale" un essere umano, allora potrebbe anche prendere in considerazione l'ipotesi

In questo caso però non si chiamerebbe Salvatore Parolisi ed il Tribunale avrebbe un bel da fare a trovargli un nome !

@ Antonello

Che in via ufficiale gli inquirenti non abbiano mai fatto riferimento ad un orologio, questo è VERO.

Tuttavia del bracciale-orologio si è parlato in numerosi articoli nel 2011.

Io ti ho postato i link che sono rimasti in giro nel web nei quali si accenna a questo monile , nonchè il nostro scambio di idee sull'argomento avvenuto meno di un mese fa su questo blog sotto l'articolo di Massimo del 28 maggio.

Se a te di tua iniziativa è venuto in mente che "avrebbe potuto" esserci in giro un orologio nonostante tu non avessi mai letto niente in proposito, io - viceversa - mi ero posto la domanda proprio perchè avevo letto più di una descrizione nella quale questo oggetto veniva nominato

Quindi tranquillizzati : due energumeni non verranno a prenderti a casa con la camicia di forza.....

....al massimo verranno in quattro e ci porteranno via tutti e due !

PINO ha detto...

RAGAZZI(?!)
Meno male che il caldo non distrugge anche il buonumore.
Grazie Enrico, per le indicazioni.
MASSIMO HA SCRITTO UN NUOVO ARTICOLO, andiamo di là a leggerlo e commentarlo?
Ciao a tutti, Pino

Antonello ha detto...

Mah, mettendo da parte scherzosi protagonismi delle donne, io mi comincerei a preoccupare se dopo la milionesima volta che cambio la pettinatura la mia partner si ostina ad accorgersene, direi che sul cellulare abbiamo sviscerato con LucaP veramente l'impossibile.
Quel cellulare, scherzo ovviamente, e' tabula rasa, non c'e' niente se non due messaggi fra i due coniugi di tempi non sospetti.
Da questo dato che e' stato praticamente ripreso da tutti i media e da LucaP con analisi tecnica approfondita se ne deduce che se a tabulato invece quello stesso telefono avrebbe dovuto contenere dei messaggi, delle chiamate effettuate in entrata sino alle 19,00 del 18/04/2011 e se quei messaggi e telefonate non ci sono che e' per forza stato manomesso o comunque che tutti i dati ivi contenuti di qualsiasi tipo, registro chiamate, ricevute o in uscita, file di immagini e quantaltro sarebbero stati, o meglio sono stati, cancellati.
Onestamente non vedo nebbie, o prima dello spegnimento o durante lo spegnimento con mezzi tecnici e' stato resettato mantenendo solo quei due sms in memoria, riacceso o riaccesosi il 20/04/2011 alle ore 07,00 ha visto arrivare tutti gli avvisi di chiamata ed eventuali sms inviatigli mentre era spento.
Non ha ricevuto niente dalle 19,00 del 18/04/2011 alle 07,00 del 20/04/2011 perche' era totalmente svincolato dalla rete dei ripetitori, spento o chiuso in qualche luogo schermato giustamente non poteva ricevere un bel nulla e poco contano le diverse posizioni attribuitigli dagli inquirenti.
Non hanno detto che poteva essere stato spento un po' per comodita' ma anche per limpidezza perche' forse si poteva tecnicamente supporre che potesse essere stato chiuso in un posto schermato pur rimanendo acceso e dove deve essere stato resettato.
Quindi stante i dati conosciuti non e' manco detto che sia stato cancellato prima di essere spento o chiuso in ambiente schermato, tuttaltro, se si doveva resettare come sembra ai tecnici sia stato fatto perche' cancellare manualmente il tutto e sprecare tempo???
Dal ragionamento io deduco che invece sia stato resettato, forse in luogo diverso, e poi ripulito anche di eventuali impronte.
Che vi sia dna della piccola solo negli interstizi dei tasti lo dimostra, la piccola non puo' aver lasciato il suo dna solo negli interstizi neppure volendolo, mentre il suo dna negli interstizi deve essere stato parte marginale di un maneggiamento a mo di gioco che deve per forza aver lasciato ben maggiori tracce.
Per cuia me appaiono matematici due eventi:
1) Il cellulare ha subito un professionale resettamento con libera decisione o meno di lasciare alcuni dati a dispetto di altri.
2) Il cellulare e' stato ripulito in maniera superficiale, tanto da tralasciare gli interstizi, di ogni traccia genetica compreso impronte.

Resta da capire perche' se e' stato maneggiato non abbia dato riscontro di dna diverso negli interstizi ma solo della piccola.
Questo sembra un dilemma da nulla, perche' si e' agito solo sui tasti??? Mah, qui c'e' da pensare.

Anonimo ha detto...

@Tabule e Tiziana
In merito al cellulare spento e riacceso, potrebbe essere stato spento dalla persona che ha provveduto a formattare la memoria per cancellare i msg operazione fatta collegandolo a un computer e poi riportato pulito a Ripe e riacceso.
Manuela

«Meno recenti ‹Vecchi   201 – 326 di 326   Nuovi› Più recenti»