Una strada notturna illuminata |
Quindi, almeno fino a quella sera, in teoria Roberta Ragusa non sapeva chi fosse la donna che le aveva "rubato" il marito. Forse è vero, forse non sapeva chi fosse l'amante ma sapeva bene che un accomodamento fra lei ed il padre dei suoi figli era di fatto impossibile, che la loro storia era ormai chiusa da tempo. E' infatti datato prima dell'estate scorsa un colloquio rivelatore fra lei ed una parente. Un colloquio in cui, dopo aver analizzato le varie possibilità per cercare di individuare la rivale, ed aver escluso la segretaria (incredibile ma vero), per la prima volta dalla sua bocca spuntò la parola: "separazione". Ed è datato pochi mesi prima della scomparsa l'amaro sfogo avvenuto al ritorno da una inutile vacanza. Nelle intenzioni della donna, e della famiglia, quel viaggio di coppia sarebbe dovuto servire a recuperare il rapporto col marito, ma in realtà si rivelò essere un buco nell'acqua e servì solo a farle capire, non si sa fino a che punto, che quando lo strappo è troppo largo il ricucirlo risulta impossibile.
Si può partire da quanto è uscito dal privato familiare, quindi da un matrimonio fallito, per cercare un appiglio che ci dia un qualcosa a cui aggrapparci, sia una speranza o sia un'angoscia? Le ricerche sono riprese da giorni, tutti pensano di dover ritrovare un corpo morto e la zona la si è passata al setaccio controllando anche i laghetti, i fiumi e le cave (si è pure scesi nel pozzo di casa). Ma finora l'unica sicurezza è che attorno alla tenuta dei Logli non c'è traccia di Roberta, che le ricerche si stanno allargando per toccare punti più lontani con la quasi certezza di non trovare nulla di quanto si cerca. Questo in definitiva cosa sta a significare? Molto se la si dovesse trovare a distanze abissali da casa, nulla se il ragionamento è sommario e porta sempre all'unica conclusione scelta. Ed allora prendiamo il ragionamento sommario e mettiamo per un attimo che il pensiero generale sia giusto. Mettiamo che, basandoci su quanto affermato da due specialisti a Chi l'ha Visto?, Roberta stesse sul "chi va là" quella sera, che volesse beccare il marito in fragranza di reato mentre telefonava all'amante. Per cui partiamo da quando sta scrivendo la lista della spesa e lo vede uscire. Qui l'dea è che smetta di scrivere e lo segua. Ma forse un rumore la disturba perché rientra sedendosi nuovamente per tornare alla lista ed inserire le parole: "yogurt Muller". Lo fa con la prima penna che trova, non più la blu ma la nera. Poi il rumore svanisce e lei, dopo aver scritto di fretta allungando le lettere, mette le scarpe da ginnastica, per non far rumore, e scende verso la scuola guida.
A questo punto, anche se non si è detto è sottinteso, si vuole venga compiuto il fattaccio e non che ci sia stata una uscita di scena volontaria. Ed allora voglio avvallare le loro conclusioni e migliorarle. Quindi dico che il fattaccio non si è consumato neppure all'interno dell'autoscuola, dove il Ris non ha trovato nulla, ma molto probabilmente all'esterno, in una parte del cortile invisibile e inudibile a tutti. Però da questa conclusione omicida, che gli opinionisti ed i giornalisti insinuano vera, si diramano e partono diversi "ma", "ma" che nessuno ci elenca e ci spiega, quasi non esistessero e tutto rientrasse in una logica omicida. Elenchiamoli per conto nostro iniziando col chiederci dove il Logli, una volta uccisa la moglie, può aver portato il cadavere. A chilometri da casa? E con cosa? Con la sua auto? Il Ris non ha trovato nulla nella sua vettura. Con quella dell'autoscuola? Il Ris non ha trovato nulla neppure lì. Ed allora con cosa? Se aveva altri mezzi a disposizione, e se non già fatto, prima o poi verranno controllati e per lui saranno guai. Ma pare non ne avesse altri a disposizione in quella notte. Però i media ci ricordano che c'è un'amante da valutare... quindi si può pensare che l'ha chiamata e si è fatto aiutare da lei? In effetti ci sono un paio di telefonate sulle 23.00 o poco più.
Ma avesse fatto questa scelta ci sarebbero altri interrogativi mai vagliati da chi li insinua. Perché Sara Calzolai avrebbe dovuto approvare l'assassinio di Roberta, o anche solo l'occultamento del corpo, e perché il marito si sarebbe affidato ad un'altra persona che, per quanto fosse la sua amante, non poteva sapere in anticipo quale comportamento avrebbe tenuto? Poco ci voleva a fargli pensare che una volta informata del delitto avesse potuto chiamare i carabinieri. Amare un uomo che si sa assassino non dev'essere facile, ed amare non vuol dire avvallare un omicidio ed occultare. Ma anche considerandoli complici, ma lei non è iscritta fra gli indagati, anche considerando che la Calzolai abbia, per amore, condiviso le scelte dell'uomo, in quegli attimi entrambi devono aver avuto un sangue freddo micidiale per rendersi conto che i cellulari dovevano restare al loro posto e non in tasca o nella borsetta, infatti quella notte non si sono mossi di un metro, e devono avere avuto una fortuna bestiale nel non essere notati mai da nessuno. Né all'arrivo di lei a casa Logli, né mentre caricavano il cadavere, né alla ripartenza, né per strada, né allo scarico ed all'occultamento del corpo, nè al ritorno. E sono stati fortunati anche perché i figli di Roberta nel frattempo non si sono svegliati.
Inoltre devono averla portata in un luogo che ben conoscevano, per non lasciar passare troppo tempo dal momento della partenza al ritorno, e visto che il corpo non si è trovato e non si trova, devono averlo nascosto in maniera pressoché perfetta, quindi aver perso diverse ore. Ma con questi ragionamenti dovranno essere fortunati anche un domani, quando gli analisti controlleranno l'auto di lei, perché se chi indaga entrerà in questo ordine di idee, prima o poi quell'auto verrà analizzata dal Ris, verrà annusata dai cani da cadavere e sarà facile capire se un corpo morto è salito nel suo baule. Per cui l'ipotesi che viaggia per la maggiore sui media, quella che dovesse rivelarsi fasulla li farà dire che in realtà non hanno mai puntato il dito contro nessuno, che il loro intento era rivolto solo alla ricerca della verità, non supera l'esame di un attento ragionamento e non è giusto inserirla nelle menti altrui, visto che si tratta di una verità precostituita buona solo a far provare sofferenza ai figli di Roberta. Cercare una pseudo-verità presuppone il far in anticipo dei ragionamenti che abbiano una base di esperienza del vissuto quotidiano della coppia in questione. E nessuno di chi ci informa, neppure le amiche, ha mai abitato assieme ai coniugi Logli. Cercare una pseudo-verità dando per scontato ciò che non lo è, significa dar credito all'apparenza che, come dice bene il proverbio, quasi sempre inganna.
Se proprio si vuol parlare di qualcosa di logico occorre, prima di puntare gli occhi troppo in avanti, guardarsi alle spalle e cercare spunti nel vissuto comune "delle coppie italiane in crisi". Chi ha provato per anni le varie crisi della vita di coppia, sa cosa significhi coabitare con l'indifferenza di chi non ti ama. E chi ha respirato ed ascoltato l'aria che precede una separazione, sa bene quale sia l'odore, silenzioso o rumoroso, che aleggia per casa. Io mi sono separato varie volte, sia per "colpa mia" che per "colpa altrui", quindi credo di riuscire a capire, pur se il tutto è sempre soggettivo, le emotività di entrambi i coniugi. In situazioni del genere non esiste la cosiddetta: "vita comune", si vive insieme da separati, ci si sacrifica per i figli e di fronte a loro, se si è abbastanza intelligenti, non si hanno discussioni e si cerca di fingere per la maggior parte della giornata. Ma il fingere danneggia la mente, che non trovando sbocchi positivi subisce nella maniera peggiore i propri ragionamenti "anomali". Solo all'esterno della famiglia si può cercare un attimo di sfogo. Ma non è certo il confidarsi con qualcuno, esagerando a volte la propria situazione (perché è così che la si vede e non per altro), che può togliere il nervoso e la tensione del rientro. Non è facile tornare a casa sapendo che si troverà la stessa situazione lasciata, la stessa persona indifferente che vorremmo solo per noi ma che non ci sopporta. Se poi ci si aggrappa alla speranza di un "recupero", il dolore che si proverà ad ogni rifiuto moltiplicherà le sensazioni negative e peggiorerà quelle psichiche.
Da queste considerazioni è facile il capire che la separazione è la cosa migliore in caso di crisi irreversibile, almeno per preservare l'aspetto mentale della parte coniugale debole, quella che soffre di più. Ma un conto è il parlarne da esterni, dopo averla vissuta e superata, ed un altro è il vivere intensamente il momento, il farne parte in prima persona, il sentirsi al buio soli e sicuri che oltre la porta di casa non vi sarà futuro. Ora io non so se a voi, se a Roberta Ragusa, sia mai capitato di litigare o vivere nell'indifferenza di chi non vi amava più. Non so se un litigio, o lo scoprire di essere traditi, vi abbia mai portato ad una tensione tale da uscire di casa sbattendo la porta. Non so se vi siate mai sentiti avvolti dall'indifferenza e non so se vi è mai capitato di pensare che i vostri figli avrebbero vissuto meglio senza la vostra presenza, chiaramente a causa della depressione che in quei momenti vi attanagliava e non vi consentiva un approccio diverso, un approccio migliore. Non so se mai vi sia capitato di ascoltare la voce di chi amavate, di chi un tempo vi coccolava, parlare d'amore ad un'altra persona. Non so se questo vi abbia mai fatto perdere la testa, vi abbia mai fatto uscire di casa a piedi ed imboccare la prima strada disponibile senza pensare a cosa sarebbe accaduto a voi stessi o ai vostri figli. Non so se vi siate mai messi a camminare senza meta con la sola speranza di veder arrivare i fari dell'auto di chi, non vedendovi andare a letto, secondo la vostra idea avrebbe dovuto cercarvi e, dopo aver saputo i motivi del vostro allontanamento, spiegarvi tante cose...
Insomma, io non so quanto voi abbiate mai sofferto a causa di un uomo o una donna che non vi amava più. So solo che io conosco chi ha fatto chilometri su chilometri per problemi d'amore. Chi, per inerzia e non per calcolo, è arrivato sotto casa mia per chiedermi di prestargli un qualcosa con cui coprirsi ed una giornata di sfogo. Sono passati tanti anni e tante storie da allora. La vita in questo caso ha seguito il suo corso, è tornata a sorridere ed a piangere ancora, ma io ricordo bene il racconto di quella notte fredda passata a girovagare nel buio scarsamente illuminato da pochi e saltuari lampioni. Ricordo quanto mi venne detto sulle poche auto presenti per strada. Auto che si fermavano offrendo un passaggio e promettendo un aiuto. Auto difficili da allontanare. Rapportare questa esperienza a Roberta Ragusa può risultare azzardato ed insensato, visto che non si è vissuto con lei e non si sa come la sua mente sopportasse la situazione creatasi in casa, ma a parer mio, razionalmente, è più azzardato ed insensato il far credere ora ai suoi figli di avere un padre assassino che li ha privati per sempre della loro madre.
Si può partire da quanto è uscito dal privato familiare, quindi da un matrimonio fallito, per cercare un appiglio che ci dia un qualcosa a cui aggrapparci, sia una speranza o sia un'angoscia? Le ricerche sono riprese da giorni, tutti pensano di dover ritrovare un corpo morto e la zona la si è passata al setaccio controllando anche i laghetti, i fiumi e le cave (si è pure scesi nel pozzo di casa). Ma finora l'unica sicurezza è che attorno alla tenuta dei Logli non c'è traccia di Roberta, che le ricerche si stanno allargando per toccare punti più lontani con la quasi certezza di non trovare nulla di quanto si cerca. Questo in definitiva cosa sta a significare? Molto se la si dovesse trovare a distanze abissali da casa, nulla se il ragionamento è sommario e porta sempre all'unica conclusione scelta. Ed allora prendiamo il ragionamento sommario e mettiamo per un attimo che il pensiero generale sia giusto. Mettiamo che, basandoci su quanto affermato da due specialisti a Chi l'ha Visto?, Roberta stesse sul "chi va là" quella sera, che volesse beccare il marito in fragranza di reato mentre telefonava all'amante. Per cui partiamo da quando sta scrivendo la lista della spesa e lo vede uscire. Qui l'dea è che smetta di scrivere e lo segua. Ma forse un rumore la disturba perché rientra sedendosi nuovamente per tornare alla lista ed inserire le parole: "yogurt Muller". Lo fa con la prima penna che trova, non più la blu ma la nera. Poi il rumore svanisce e lei, dopo aver scritto di fretta allungando le lettere, mette le scarpe da ginnastica, per non far rumore, e scende verso la scuola guida.
A questo punto, anche se non si è detto è sottinteso, si vuole venga compiuto il fattaccio e non che ci sia stata una uscita di scena volontaria. Ed allora voglio avvallare le loro conclusioni e migliorarle. Quindi dico che il fattaccio non si è consumato neppure all'interno dell'autoscuola, dove il Ris non ha trovato nulla, ma molto probabilmente all'esterno, in una parte del cortile invisibile e inudibile a tutti. Però da questa conclusione omicida, che gli opinionisti ed i giornalisti insinuano vera, si diramano e partono diversi "ma", "ma" che nessuno ci elenca e ci spiega, quasi non esistessero e tutto rientrasse in una logica omicida. Elenchiamoli per conto nostro iniziando col chiederci dove il Logli, una volta uccisa la moglie, può aver portato il cadavere. A chilometri da casa? E con cosa? Con la sua auto? Il Ris non ha trovato nulla nella sua vettura. Con quella dell'autoscuola? Il Ris non ha trovato nulla neppure lì. Ed allora con cosa? Se aveva altri mezzi a disposizione, e se non già fatto, prima o poi verranno controllati e per lui saranno guai. Ma pare non ne avesse altri a disposizione in quella notte. Però i media ci ricordano che c'è un'amante da valutare... quindi si può pensare che l'ha chiamata e si è fatto aiutare da lei? In effetti ci sono un paio di telefonate sulle 23.00 o poco più.
Ma avesse fatto questa scelta ci sarebbero altri interrogativi mai vagliati da chi li insinua. Perché Sara Calzolai avrebbe dovuto approvare l'assassinio di Roberta, o anche solo l'occultamento del corpo, e perché il marito si sarebbe affidato ad un'altra persona che, per quanto fosse la sua amante, non poteva sapere in anticipo quale comportamento avrebbe tenuto? Poco ci voleva a fargli pensare che una volta informata del delitto avesse potuto chiamare i carabinieri. Amare un uomo che si sa assassino non dev'essere facile, ed amare non vuol dire avvallare un omicidio ed occultare. Ma anche considerandoli complici, ma lei non è iscritta fra gli indagati, anche considerando che la Calzolai abbia, per amore, condiviso le scelte dell'uomo, in quegli attimi entrambi devono aver avuto un sangue freddo micidiale per rendersi conto che i cellulari dovevano restare al loro posto e non in tasca o nella borsetta, infatti quella notte non si sono mossi di un metro, e devono avere avuto una fortuna bestiale nel non essere notati mai da nessuno. Né all'arrivo di lei a casa Logli, né mentre caricavano il cadavere, né alla ripartenza, né per strada, né allo scarico ed all'occultamento del corpo, nè al ritorno. E sono stati fortunati anche perché i figli di Roberta nel frattempo non si sono svegliati.
Inoltre devono averla portata in un luogo che ben conoscevano, per non lasciar passare troppo tempo dal momento della partenza al ritorno, e visto che il corpo non si è trovato e non si trova, devono averlo nascosto in maniera pressoché perfetta, quindi aver perso diverse ore. Ma con questi ragionamenti dovranno essere fortunati anche un domani, quando gli analisti controlleranno l'auto di lei, perché se chi indaga entrerà in questo ordine di idee, prima o poi quell'auto verrà analizzata dal Ris, verrà annusata dai cani da cadavere e sarà facile capire se un corpo morto è salito nel suo baule. Per cui l'ipotesi che viaggia per la maggiore sui media, quella che dovesse rivelarsi fasulla li farà dire che in realtà non hanno mai puntato il dito contro nessuno, che il loro intento era rivolto solo alla ricerca della verità, non supera l'esame di un attento ragionamento e non è giusto inserirla nelle menti altrui, visto che si tratta di una verità precostituita buona solo a far provare sofferenza ai figli di Roberta. Cercare una pseudo-verità presuppone il far in anticipo dei ragionamenti che abbiano una base di esperienza del vissuto quotidiano della coppia in questione. E nessuno di chi ci informa, neppure le amiche, ha mai abitato assieme ai coniugi Logli. Cercare una pseudo-verità dando per scontato ciò che non lo è, significa dar credito all'apparenza che, come dice bene il proverbio, quasi sempre inganna.
Se proprio si vuol parlare di qualcosa di logico occorre, prima di puntare gli occhi troppo in avanti, guardarsi alle spalle e cercare spunti nel vissuto comune "delle coppie italiane in crisi". Chi ha provato per anni le varie crisi della vita di coppia, sa cosa significhi coabitare con l'indifferenza di chi non ti ama. E chi ha respirato ed ascoltato l'aria che precede una separazione, sa bene quale sia l'odore, silenzioso o rumoroso, che aleggia per casa. Io mi sono separato varie volte, sia per "colpa mia" che per "colpa altrui", quindi credo di riuscire a capire, pur se il tutto è sempre soggettivo, le emotività di entrambi i coniugi. In situazioni del genere non esiste la cosiddetta: "vita comune", si vive insieme da separati, ci si sacrifica per i figli e di fronte a loro, se si è abbastanza intelligenti, non si hanno discussioni e si cerca di fingere per la maggior parte della giornata. Ma il fingere danneggia la mente, che non trovando sbocchi positivi subisce nella maniera peggiore i propri ragionamenti "anomali". Solo all'esterno della famiglia si può cercare un attimo di sfogo. Ma non è certo il confidarsi con qualcuno, esagerando a volte la propria situazione (perché è così che la si vede e non per altro), che può togliere il nervoso e la tensione del rientro. Non è facile tornare a casa sapendo che si troverà la stessa situazione lasciata, la stessa persona indifferente che vorremmo solo per noi ma che non ci sopporta. Se poi ci si aggrappa alla speranza di un "recupero", il dolore che si proverà ad ogni rifiuto moltiplicherà le sensazioni negative e peggiorerà quelle psichiche.
Da queste considerazioni è facile il capire che la separazione è la cosa migliore in caso di crisi irreversibile, almeno per preservare l'aspetto mentale della parte coniugale debole, quella che soffre di più. Ma un conto è il parlarne da esterni, dopo averla vissuta e superata, ed un altro è il vivere intensamente il momento, il farne parte in prima persona, il sentirsi al buio soli e sicuri che oltre la porta di casa non vi sarà futuro. Ora io non so se a voi, se a Roberta Ragusa, sia mai capitato di litigare o vivere nell'indifferenza di chi non vi amava più. Non so se un litigio, o lo scoprire di essere traditi, vi abbia mai portato ad una tensione tale da uscire di casa sbattendo la porta. Non so se vi siate mai sentiti avvolti dall'indifferenza e non so se vi è mai capitato di pensare che i vostri figli avrebbero vissuto meglio senza la vostra presenza, chiaramente a causa della depressione che in quei momenti vi attanagliava e non vi consentiva un approccio diverso, un approccio migliore. Non so se mai vi sia capitato di ascoltare la voce di chi amavate, di chi un tempo vi coccolava, parlare d'amore ad un'altra persona. Non so se questo vi abbia mai fatto perdere la testa, vi abbia mai fatto uscire di casa a piedi ed imboccare la prima strada disponibile senza pensare a cosa sarebbe accaduto a voi stessi o ai vostri figli. Non so se vi siate mai messi a camminare senza meta con la sola speranza di veder arrivare i fari dell'auto di chi, non vedendovi andare a letto, secondo la vostra idea avrebbe dovuto cercarvi e, dopo aver saputo i motivi del vostro allontanamento, spiegarvi tante cose...
Insomma, io non so quanto voi abbiate mai sofferto a causa di un uomo o una donna che non vi amava più. So solo che io conosco chi ha fatto chilometri su chilometri per problemi d'amore. Chi, per inerzia e non per calcolo, è arrivato sotto casa mia per chiedermi di prestargli un qualcosa con cui coprirsi ed una giornata di sfogo. Sono passati tanti anni e tante storie da allora. La vita in questo caso ha seguito il suo corso, è tornata a sorridere ed a piangere ancora, ma io ricordo bene il racconto di quella notte fredda passata a girovagare nel buio scarsamente illuminato da pochi e saltuari lampioni. Ricordo quanto mi venne detto sulle poche auto presenti per strada. Auto che si fermavano offrendo un passaggio e promettendo un aiuto. Auto difficili da allontanare. Rapportare questa esperienza a Roberta Ragusa può risultare azzardato ed insensato, visto che non si è vissuto con lei e non si sa come la sua mente sopportasse la situazione creatasi in casa, ma a parer mio, razionalmente, è più azzardato ed insensato il far credere ora ai suoi figli di avere un padre assassino che li ha privati per sempre della loro madre.
63 commenti:
Io sono stato sin dal principio dal parere che quella tarda sera
Roberta abbia scoperto tutto nel
locale del autoscuola,lì sarebbe scoppiata una severa lite e il marito le abbia tappato la bocca
per sempre.
Perciò che riguardi l'occultamento,
credo che abbia trovato un posto abbastanza sicuro ed insospettabile
motivo per qui non hanno trovato il
ancora il corpo.
A questo punto credo che debbano torchiare senza interruzioni e senza avvocato,sia lui che l'amante
sino a quando messi alle spalle al muro crollano e parlano.
Cè da dire anche che sopralluoghi e indagini delle ricerche sono partiti con notevole ritardo.
devono cercare nell'inceneritore, visto che il logli ne aveva libero accesso ( e le chiavi), per via del lavoro. ma, speriamo che, dopo tutto questo tempo, si possa trovare ancora qualche indizio .... o evidenza.
Secondo me il "fattaccio" è avvenuto a ridosso della recinzione della casa, accanto a quel palo della luce. Per quanto riguarda il trasporto del corpo il marito aveva a disposizione quei giorni anche un furgoncino dell'azienda con cui lavorava che è stato riconsegnato un paio di giorni dopo. Sembra che ancora non sia stato analizzato. Misteri italiani!
Certo Massimo che con le tue capacità narrative potresti far cambiare idea anche ad un fanatico religioso... La tua ipotesi è assolutamente convincente, però... Tra le tue tante esperienze, ce n'è qualcuna dove sia stata la donna a sbattere la porta di casa, a lasciare i figli, a girare per ore in cerca di un appiglio? Le donne/mogli/madri, per natura sono portate a caricarsi di ogni responsabilità, anche addossandosi le colpe di un marito scellerato.
Noi non ce la facciamo proprio a lasciarci le nostre croci alle spalle, ce le teniamo belle strette; è per questo che in un momento di massimo sconforto, potrai vedere un uomo girovagare per le strade o in un bar con amici a farsi consolare ed una donna chiusa in bagno a singhiozzare in silenzio per non farsi sentire dai figli... Siamo due mondi diversi e reagiamo in modi opposti. E' pur vero che una donna che si lascia la sua vita e le sue croci alle spalle, nove volte su dieci lo fa con la consapevolezza di porre fine alle sue sofferenze...per sempre...
@ RITA, ciao
Sei tu vero?
Beh, condivido il tuo disappunto circa il furgone che, non è stato menzionato fra i veicoli ispezionati, ma che, al momento della sparizione di Roberta, a disposizione di Logli.
Inoltre c'è da considerare più seriamente il punto che hai indicato, perchè proprio lì i cani molecolari si sono fermati.
Non credo in un allontanamento volontario, tenendo conto che è troppo il tempo trascorso, per ritenerlo ancora probabile.
Ciao, PINO
Da Bigi
Credo che tutto quello che è stato scritto vada nella giusta direzione ma una spiegazione logica,non del perchè vada via ma sul come va via,deve pur esserci.
Spesso ci si chiede se è così facile scomparire senza lasciare traccia dietro di se?
Questa domanda è una di quelle domande che ti può tenere sveglio per molto tempo senza arrivare a niente senza una risposta e, allora ricominci con la ricostruzione dei fatti non una volta ma mille volte finchè non ti arrendi e pensi che non può essere così.Non posso sapere se il marito di Roberta può essere colpevole di questo ipotetico omicidio ma quello che più spesso mi chiedo è possibile che una relazione extraconiugale porti sempre a questa ipotesi, e perchè l'uomo che tradisce vede solo questa soluzione.Sono queste le domande che un osservatore come me si pone e spera che qualcuno possa dargli una parvenza di risposta.
Io penso che il divorzio sia la strada migliore se il rapporto non è più recuperabile,a meno che ci sia qualche cosa che la renda una strada non percorribile.
E' questa una domanda da porsi perchè per Roberta non era percorribile.
Una donna coinvolta sentimentalmente con un uomo che può essere un probabile assassino non sempre ha la forza di allontanarsi da lui,questo ce lo dice la storia.
La differenza la può fare la donna stessa se vuole sapere tutto o rimanere nel dubbio.
Nel caso di Roberta l'amante non può fare la differenza perchè lei stessa è una mentitrice ed esclude che Logli possa aver fatto quello che è il sospetto dell'opinione pubblica.Vede in questo allontanamento una svolta alla sua storia che da clandestina ora è pubblica e magari pensa che passato il clamore del fatto possa diventare ufficiale.
Non so con quale coraggio possa guardare in faccia i figli di roberta quando lei stessa è la causa dell'infelicità della madre e anche il probabile movente dell'allontanamento.
Ma una cosa è certa Roberta era veramente infelice e lo era talmente tanto che ha lasciato il bene più prezioso i suoi figli.
Se oggi dovessi rivolgermi a R. gli direi:Torna a casa,Detta le tue condizioni a quest'uomo e,poi VIVI pensando che la vita è un miracolo che senz'altro ti riserverà tante sorprese.
ç BIGI
L'uomo che tradisce, son sicuro che non vede come unica soluzione quella di sbarazzarsi definitivamente della moglie eliminandola, ma, ed è più logico, che ne veda tante altre, meno cruente e più legali.
L'irreparabile può succedere solo nel caso che una chiarificazione verbale, tra i due coniugi, degeneri in tragedia, nel qual caso, uno dei due (quasi sempre la donna) ci rimetta la vita.
Nel caso in esame, si possono avanzare solo ipotesi, ma sempre entro certi limiti, in quanto mancano indizi certi ed indicativi, per un qualsiasi più verosimile scenario.
Questa potrebbe essere una delle risposte, idonea al momento.
PINO
Da Bigi a PINO
Penso che tu abbia ragione sull'ipotesi che il chiarimento tra due coniugi possa degenerare,
anche non volendo può accadere qualcosa dalla quale non si può tornare indietro. Ma questa ipotesi viene smentita dal non ritrovamento del corpo e dal non chiedere aiuto.Quindi questa ipotesi accantoniamola.
La domanda che rimane è :quale verità non è accettabile per Roberta tanto che decide di scomparire senza lasciare traccia?
Quella che il marito ha un amante vent'anni più giovane di lei, oppure, se fosse quella che la suddetta amante era la persona in questione? La verità non avrebbe cambiato la vita di Roberta (sicuramente molto delusa di aver mal riposto la sua fiducia)ma quella di suo marito credo proprio di si.E se è vero che in guerra e in amore tutto è concesso Roberta avrebbe avuto molti assi a suo vantaggio,invece come da persona seria che era evita la guerra e sparisce.Confermo che la mia perplessità rimane il COME sparisce,senza aiuto alcuno e senza lasciare un biglietto per i suoi figli. A noi lettori ed osservatori esterni rimane una grandissima delusione di non aver potuto individuare un qualcosa che possa aiutare a trovare la giusta strada.
@ BI GI
Qualche teoria si potrebbe formulare, e non certamente basata sull'"allontanamento" della donna; per l'abbigliamento in cui è stata vista l'ultima volta dalla figlia, l'ora tarda, il freddo intenso e la distanza dell'abitazione dai diversi centri urbani circostanti.
No, l'ipotesi sembra un pò forzata.
Non si sparisce senza lasciare una benchè minima traccia, e poi, con quel freddo che segnava parecchi gradi sotto lo zero, dove sarebbe arrivata, coperta solo da un pigiama, prima che soccombesse per assideramento?
Ci deve essere sicuramente un'altra spiegazione, oltre al presunto allontanamento volontario.
Intanto gli inquirenti hanno dato il via alle ricerche, e non certo di di Roberta viva.
Forse si teme il peggio. Ad ogni buon conto, il marito, A. Loglio è indagato.
Roberta è esistita e probabilmente (spero!)esiste ancora, abitava a un chilolmetro e mezzo da casa mia, in quello che non è un piccolo paese ma un grande paese.. di quella che era una bellissima campagna, incorniciata dai Monti Pisani e che che ora è invece una sorta di periferia degradata, fortemente voluta dal comune di san giuliano terme, che da oltre un ventennio vede in gello solo terreni da sfruttare e cementificare.
A Gello non è che ci conosciamo tutti, io conoscevo i logli di nome, sapveo che abitavano lì ma niente di più, i miei erano clienti della scuola guida e basta. Non credo che si parlasse alle spalle di Roberta, così come non credo che il Logli sia un assassino. E' stato criticato perchè in televisone si è dimotrato freddo ma...andare a piangere in tv non mi pare una prova di innocenza, in più il pubblico è abituato a vedere gente del Nord Italia e del Sud, che pur con caretteristiche diverse, sono entrambi un po' piangioni, noi toscani siamo differenti, soprattutto noi gellesi. Poi non sono qui ne per accusare, nè per difendere qualcuno. Un coniuge che tradisce l'altro è sempre colpevole, certo non di un omicidio, spero che sia così anche in questo caso, e spero che come penso io e molti altri, la signora Ragusa si sia affidata a una di quelle organizzazioni che offrono una seconda possibilità di vita, una nuova identità, in un Paese diverso, strada complicata ma reale, strada che offre una vita nuova ma da cui non si torna indietro.
ma è sparito tutto quanto scritto prima?
@Pino
In merito all abbigliamento della donna io non giurerei che se si e' allontanata volontariamente sia uscita in pigiama.
Perche' non consideriamo che abbia programmato il tutto per tempo e quindi si sia organizzata adeguatamente?
Fino a che non viene trovato il corpo Roberta e' VIVA.
Alex
@Pino
In merito all abbigliamento della donna io non giurerei che se si e' allontanata volontariamente sia uscita in pigiama.
Perche' non consideriamo che abbia programmato il tutto per tempo e quindi si sia organizzata adeguatamente?
Fino a che non viene trovato il corpo Roberta e' VIVA.
Alex
ALEX
Tu hai il diritto di pensare quello che vuoi.Nessuno te lo proibisce.
PINO
Vorrei ben vedere se qualcuno mi proibisse di pensare quello che voglio. Intendevo solo dire che nessuno l'ha vista uscire in pigiama e se ripassi le varie notizie diffuse dai media vedrai che in merito all'abbigliamento di quella sera c'e' molta incertezza e confusione.
Alex.
buonasera a tutti
ho letto da qualche parte che è stato trovato un pigiama rosa a 45 km di distanza da casa logli ..
Da Bigi
Ho sentito anch'io questa notizia,speriamo porti a qualcosa.
E' amaro vedere che le nostre forze di polizia sono allo sbando,come se non sapessero che cosa fare,direi quasi scoordinati certo che indagare per omicidio è sicuramente diverso che per una scomparsa eppure si ha la sensazione che si giri a vuoto, questo un pò mi spaventa e sconforta,ci si sente non protetti, ma forse quacosa di più ADEGUATAMENTE non protetti......
Scusatemi di questo mio pensiero forse oggi vedo tutto grigio.
La pista olfattiva di R.R. piu' recente passa dal pilone che da sull'angolo del piazzale della scuola guida, quindi di li R.R. dev'essere uscita, viva o priva.
E qui potrebbe aiutare il ragionare sull'antifurto a telecamere che da google earth sembra fosse installato nel comprensorio Logli.
In particolare:
1) Su quel lampione segnalato dai molecolari vi era puntata una telecamera??? Le immagini erano registrate??? Questo perche' dalla palazzina dell'autoscuola sembra quel lampione la piu' breve via di fuga all'esterno, ma se ammettessimo che quel punto era uno dei punti sguarniti di immagini chiunque ne sia uscito doveva saperlo.
R.R. non puo' essere stata trascinata e quindi rimangono due ipotesi:
1) Uscita, volente o nolente, con le sue gambe.
2) Uscita sulle spalle di qualcuno.
Il secondo caso appare meno probabile per le minori cellule raft che un corpo puo' rilasciare sul terreno rispetto ad una persona che, volente o nolente, esce scavalcando la recinzione con le sue gambe.
Se R.R. era quindi volente puo' semplicemente trattarsi di allontanamento volontario o di un impellente e breve impegno aldila' della ringhiera, anche se potrebbe aver inseguito qualcuno.
Se R.R. non era volente ma nolente, ricattata, minacciata, costretta deve essere uscita con le sue gambe per trovare aldifuori un triste epilogo.
Perche' nel caso del marito potrebbe essere stato ma, una volta addormentati i figli avrebbe forse scelto di caricare il corpo in auto per poi uscire dal cancello carrabile ma in quell'ipotesi non tornerebbero le tracce molecolari.
R.R. e' uscita di li, da google sembrerebbero installate delle telecamere sul comprensorio, serve sapere chi conosceva la disposizione delle telecamere, se il lampione di tiferimento era completamente funzionante, se la lampadina interna risulta essere stata cambiata, se le immagini vengono convogliate e registrate, se nella porzione esterna al lampione vi sono tracce, orme pesanti o leggere, se vi erano comunque segni di un passaggio.
Aggiungo che servirebbe capire chi era l'uomo che sbuco' sulla strada principale dai boschi a cinquecento metri dal comprensorio in direzione di Pisa, e perche' aveva rischiato di essere investito la notte della scomparsa della donna.
ANTONELLO
Concordo con la tua ipotetica ricostruzione dell'accaduto. Rintracciare quell'uomo sarebbe importante. Ciao, PINO
Si, ritengo che il lampione in questione sia un punto focale :
1) è il luogo dove i cani hanno indugiato il secondo giorno, cercando Roberta viva (quei cani la cercavano viva, ricordiamolo, influenzati come erano i ricercatori dalla denuncia di
scomparsa fatta in caserma da Logli, che già accennava ad un'amnesia della moglie).
Quindi, chissà (magari dico una caxxata), forse il punto in cui si perdono le tracce di Roberta - ossia lungo la ferrovia - è proprio il punto in cui lei già non è più in vita?
2) è anche l'oggetto dello strano lapsus di Logli mentre è intervistato dalla giornalista di Chi l'ha visto i primi giorni della scomparsa (notare come è infastidito dall'intervento del suocero, forse teme possa dire qualcosa di sbagliato).
Logli e la giornalista stanno quindi parlando accanto al lampione, sito lungo la recinzione del piazzale dell'autoscuola, oltre alla quale ci sono i campi retrostanti la proprietà : si discute delle tracce che hanno flerato i cani intorno al lampione e del fatto che Roberta abbia potuto scavalcare o meno la staccionata per inoltrarsi nei campi, fino alla ferrovia in lontananza.
Logli ha tra l'altro una risposta bella pronta e spiega che Roberta, donna fisicamente forte, avrebbe scavalcato molto agevolmente la recinzione, quindi mima l'azione (n.b. non senza aver preso appoggio con la mano sul lampione).
Il suocero invece ritiene impossibile l'ipotesi della fuga di Roberta attraverso i campi in una notte buia e riporta l'attenzione della giornalista in direzione opposta, sui cancelli che danno su via Dini.. Logli fin qui è stato molto collaborativo, quasi appoggiando la pista dei cani.
Ora la giornalista sta parlando col suocero che insiste sull'assurdità dell'ipotesi che Roberta abbia potuto fuggire dalla recinzione AL BUIO ed è a questo punto che Logli esordisce dicendo: "ma c'è da dire che a quell'ora, poteva.. ". La giornalista, di pronto riflesso, si gira verso di lui e chiede : "Che cosa?".
Logli si "corregge" dicendo : "Ah no no, a mezzanotte no, perché c'è la luce" (del lampione).
Che sia un lapsus sono assolutamente convinta.. a mio avviso proprio perché nasce in quell'istante da una sorta di "eccesso di zelo" di un Logli impegnato a risolvere il mistero). Un lapsus a dire il vero particolarmente interessante perché molto difficile da decifrare, in quanto contiene una sorta di doppia negazione...
In molti hanno dedotto che Logli abbia così "rivelato" l'ora reale della disgrazia, o del fattaccio (il programma Chi l'ha visto batte il chiodo su questo punto).
E in effetti è una possibilità : il suocero stava giusto dicendo che Roberta non avrebbe mai scavalcato in quel punto perché NON SI VEDEVA NIENTE (ma... e il palo della luce?)...
e Logli interviene con "si ma a quell'ora poteva".. ossia "a quell'ora c'era luce e poteva vedere".... Ma ricordandosi che Roberta, al suo stesso dire, è scomparsa dopo la mezzanotte (in una notte invernale, quindi lunga) si corregge dicendo "a no no a mezzanotte c'era la luce" (sempre per via del lampione)......
Assurdo no? dice "a quell'ora poteva passare da li' (perché c'era luce) e poi conclude che no, a mezzanotte non poteva passare di lì, sempre perché c'era luce...eheh mumble......
Che pensare di questo incasinamento improvviso? Puo' darsi invece che la luce non ci fosse proprio quella notte, soprattutto se il lampione era spento... come dice giustamente Antonello, sarebbe da verificare con ogni mezzo e testimonianza disponibile se il lampione era acceso oppure no. Evidentemente si tratta di un lampione inglobato dalla proprietà Logli, quindi privato ed azionabile dagli stessi.
E' quindi possibile che sia stato volutamente spento ad una certa ora per impedire la visibilità della zona
J.
@J
Tutte le ipotesi potrebbero essere verosimili, considerato lo stato di fatto: non è stato rilevato nessun indizio, fin'ora, di una certa consistenza, da parte degli investigatori, se non il fiuto dei cani, al quale darei fiducia.
Tutto il resto, lo ritengo di carattere puramente speculativo.
Verosimile la ricostruzione teorica fatta da Antonello, e da te bene analizzata, ma siamo pur sempre nel campo delle supposizioni. Forse, dalle ricerche in corso qualcosa verrà fuori.P
All’esame dei Ris gli abiti e le scarpe trovati a Montaione:
http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2012/05/23/news/all-esame-dei-ris-gli-abiti-e-le-scarpe-trovati-a-montaione-1.5146441
Gli indumenti trovati in un bosco a Montaione, vicino a San Vivaldo, sono stati prelevati dai carabinieri del comando provinciale di Pisa per i previsti esami.
Si tratta di un pigiama rosa, di indumenti intimi, e di un paio di scarpe. Gli abiti, intrisi di fango ed abbandonati in una sorta di piazzola vicino alla strada, sono stati segnalati da una lettrice che li aveva visti durante una passeggiata.
K@
Pino, senza ironia, vedo che sei sempre moderato e, forse, moderatore. L'atteggiamento perbenista di fiducia negli inquirenti non puo' piu' reggere... per me ce ne sono a bizzeffe di indizi in questa storia, e non a casa ci appassioniamo a questi casi di cronaca che non sono altro che il riflesso del malfare tutto. E' importante anche la convinzione, per la serie "chi cerca trova". Non certo da parte nostra, pubblico, ma da parte degli organi inquirenti, che devono smetterla di andare dove porta il vento. Sono assolutamente raccapricciata dalla gestione delle indagini in generale.
J.
* non a caso
In attesa di eventi, se mai arriveranno, restiamo ancora nel campo delle supposizioni.
Riporto ancora il dialogo tra Logli padre, Logli figlio e la giornalista di chi l'ha visto.
Logli padre:" Roberta non avrebbe mai scavalcato perché in quel punto non si vedeva niente"
Logli figlio: " ma c'è da dire che a quell'ora poteva..."
Giornalista: "Che cosa?"
Logli figlio: "Ah, no,no, a mezzanotte no, perché c'è la luce."
Mi sembra che il "no,no" si riferisca all'affermazione di Logli padre:"Roberta non avrebbe mai scavalcato etc...".
Quindi Antonio Logli suggerisce volutamente un'ora precisa, la mezzanotte, e lega quest'ora al momento dell' allontanamento della moglie.
Perché lo fa? Perché a quell'ora era al telefono con SC e questo è sicuramente un alibi di ferro.
Saluti
Maria Rosaria
da Veronica
Le statistiche ci dicono che il 95% delle sparizioni delle donne è dovuto ai loro uomini: mariti, amanti, fidanzati, padri. Mi pare che anche il caso "Roberta" rientri tra queste. Troppo freddo lo sguardo del Logli: gelido come una lapide. Troppo amorosa con i due figli era Roberta: mai e poi mai avrebbe potuto lasciarli, neanche per 5 minuti, perchè lei aveva tanto sofferto per la mancanza dei genitori.
Non voglio contraddirti, Veronica, ma credo dovresti leggere questo articolo: albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2012/02/melania-rea-micci-mocci-mucci-e.html
Vi troverai le donne uccise nel 2010 suddivise per tipo di omicidio. Potrai scoprire che le donne italiane uccise nel 2010 sono 129 e che solo nel 30% dei casi è stato il marito ad ucciderle.
Massimo
@J
Sono certamente moderato, ma non mi trovo mai d'accordo con le Autorità inquirenti, e contesto il loro operato, quando ritengo diverse le mie umili valutazioni, basate sui fatti e le evidenze.
E proprio in virtù di questo mio spirito combattivo, ho aderito all'orientamento di questo blog, prettamente garantista dei diritti di ogni cittadino, nei confronti della Giustizia.
In queste pagine si ricerca e si analizza, con criterio e ragionevolezza, ogni sorta di accadimento, formulando solo ipotesi che, il più delle volte hanno rivelato alcune verità coperte artatamente.
Cordiali saluti, PINO
@Pino
Condivido naturalmente, ma vedi, quando si cerca di analizzare una scena, un dettaglio, una parola, una situazione, diventa impossibile pensare in modo neutro, dal momento che l'analisi evidenzia alcuni aspetti che dellineano a loro volta, volente o nolente, un'ipotesi o un accenno di ipotesi, qualunque essa sia.
@Maria Rosaria, io non ho tratto conclusioni dalla scena (che ho cercato anch'io di analizzare qui sopra), ma ho voluto evidenziare il nonsenso delle frasi di AL.
In fin dei conti AL dice che a mezzanotte c'era luce, mentre VL parla di buio. Quindi mentre si corregge e dice "a no no, a mezzanotte no, c'era la luce", si ritrova paradossalmente a contraddire VL.
Il "no no" non si rivolge particolarmente al padre ma mira ad autocorreggere lo slancio strano avuto un secondo prima("c'è da dire che a quell'ora").
Non credo che AL abbia voluto indicare la mezzanotte, sarebbe stato contropproducente visto che ha sempre detto di vedere Roberta in cucina a quell'ora.
Per me la scena rimane ancora da capire. Chiedo il jolly a chi ce l'ha.
@Rosa Maria
molto interessante, attirare l'attenzione su un "errore" per autoescludersi perche' in quel riferimento temporale si e' coperti da alibi.
Macchiavellico oserei dire, se fosse.
Onestamente ho visto anche io quella parte di intervista ai due, e dal freddo elenco delle frasi pronunciate non ci si rende certamente conto dei diversi toni, delle pause e di una gestualita' con tempistiche significative.
C'e' inoltre il particolare della lista della spesa che all'ultimo cambia colore e sembra accellerata, ci ho pensato puo' voler dire tante cose ma se ipotizzassimo R.R. che esce dalla recinzione sulle spalle di qualcuno l'aumento di velocita' di scrittura puo' anche dipendere da una percezione diversa o cambiata di R.R. rispetto a quanto scritto prima, finito l'inchiostro puo' aver preso un'altra penna con diverso colore e poi aver metabolizzato in circolo pieno un sonnifero.
Addormentata R.R. e' un attimo per chiunque caricarla sulle spalle e portarla oltre la recinzione dove poteva aspettare un/una complice, in fondo per crearsi un alibi non ci vuole niente nell'ipotesi che possa servire.
Si chiama un cellulare amico, si lascia la comunicazione aperta e si agisce indisturbati dall'altra parte del mondo, una telefonata tracciata solo nel tempo di durata e nei numeri coinvolti non e' proprio un alibi sicuro, ma capisco che oggi giorno senza elettronica e perizie tutto crolla.
C'e' anche da dire che il rumore di un treno copre fastidiosi rumori, forse ipoteticamente potrebbe essere quello il motivo per cui chi puo' aver fatto uscire dalla recinzione od essersi caricato sulle spalle R.R. per poi averla portata fuori ha scelto di portarla verso i binari della ferrovia, sarebbe interessante capire se ed a quali ore passavano treni quella notte.
Inoltre un altro particolare, l'angolo del lampione, da google earth, rimane defilato rispetto alla villa dove viveva la coppia, c'e' anche la variabile quindi che R.R. o chi per lei avesse scelto quel punto proprio per non farsi vedere dalle finestre della villa e ne dai lucernai, se vi sono, della soffitta.
Sentito R.R. che doveva amoreggiare in soffitta al cellulare con l'amante, perche' no, puo' aver deciso di recarsi da chi pensava fosse per "chiederle se per caso avessero finito", in effetti uscire in pigiama e' strano ma non se in un attimo di sconfortevole ed appassionato fumino si parte in tromba per beccare l'altra ancora al telefono piuttosto che inutilmente lui.
@Antonello
E' possibile che R. abbia sentito la telefonata del marito, ma trovo improbabile la decisione di andare dall'amante a chiedere spiegazioni. Dalla casa diR. a quella di S. ci sono circa 10 km per cui l unica possibilita' era di andarvi in macchina, e considerando le strade da percorrere occorrono circa 15/20 minuti. Mi sembra che le auto non siano state spostate...
Francesco.
Ho visto le immagini degli indumenti ritrovati: un pigiama bianco a disegnetti rosa, un paio di mutande a culotte che sembravano di seta color violaceo, un reggiseno del tipo imbottito color ciclamino scuro, un paio di scarpe tipo “ballerine” nere apparentemente di lacca.
E ho notato quanto segue:
- Il pigiama era “abbastanza” sporco e stropicciato
- le mutande erano ben distese sul terreno
- il reggiseno manteneva tutto il suo colore brillante
- le scarpette avevano all'interno un paio di foglie secche (di quercia?), le punte luccicavano pulitissime, come pulitissimo si vedeva l’interno della calzatura, insomma scarpe nuove!
Ora a me è parso che quella roba, tranne forse il “pigiama” non potesse assolutamente essere lì da 4 mesi, esposta a tutte le intemperie, pioggia, neve, sole, vento.
Quando Roberta è scomparsa c’era neve e ghiaccio ovunque, specie in quella località di collina.
Come mai quegli indumenti non erano macerati dalle intemperie?
Come mai erano tutti assieme in spazio circoscritto? Nemmeno una volpe o un cinghiale (per non elencare tutti la microfauna di un bosco) li ha scompigliati?
Come mai solo le scarpette contenevano foglie secche mentre sopra a tutto il resto non c’era niente?
Gli oggetti sono stati “sistemati” per bene solo a beneficio della ripresa fotografica? O erano così quando sono stati trovati?
E badate bene che le scarpette erano pulitissime e lucidissime!!!
Si tratta di un depistaggio?
Il RIS ce lo dirà ... e sicuramente le solite "indiscrezioni" arriveranno prima, staremo a vedere.
Sta di fatto che per ora io non sono convinta che quel materiale sia stato lì 4 mesi.
@Francesco
non lo sapevo, anche perche' vi sono pochi articoli incentrati sui dati dell'amante, 10 chilometri pero' sono anche pochi se considerati nella capacita' di un ripetitore posto in alto che deve agire su una porzione relativamente piu' bassa e piana.
Ipoteticamente sarebbe possibile solo se l'amante agganciando lo stesso ripetitore fosse stata in quel momento vicina al comprensorio dei Logli.
In questo senso non abbiamo i dati dei tabulati con i codici dei ripetitori agganciati dai due cellulari in quel dato momento, non dico che e' cosi ma un'idea come un'altra al momento non escludibile.
O te hai diverse fonti e piu' dati appurati???
@ MariaRosaria
contesto l'"alibi di ferro" :
a mezzanotte AL dice di esser andato a letto dopo aver visto e salutato RR, che sta scrivendo in cucina la famigerata lista della spesa... mentre gli inquirenti sembrano sapere che AL stava telefonando all'amante dall'autoscuola.. Almeno cosi' riportano alcune notizie. Quindi, aldilà di cio' che dice AL, è importante sapere dove stava realmente.. e più vicino al lampione era, meno alibi di ferro ha.
Strano che da due giorni la procura vada dicendo ai giornali che non c'è alcuna contraddizione e assoluta linearità nelle deposizioni di AL....
J.
@anonimo del 21 maggio ore 10,15
Strane idee le tue, e poi la predizione si è avverata/ti cito :
"Nel caso di Roberta l'amante non può fare la differenza perchè lei stessa è una mentitrice ed esclude che Logli possa aver fatto quello che è il sospetto dell'opinione pubblica. Vede in questo allontanamento una svolta alla sua storia che da clandestina ora è pubblica <be magari pensa che passato il clamore del fatto possa diventare ufficiale<b."
Ebbene si, è cosi, la stampa sta confermando che l'"amore vince" su tutto, anche sulle indagini, che i due si frequentano, che lei è innamorata di lui... e, aggiungo io, che per Roberta non c'era alcuna possibilità di imporre la sua volontà.
Peggio : pur nella "convinzione" di AL che la moglie si sia allontanata, lui non esita a "farle sapere" che ha cancellato la sua esistenza. Potrebbe bastare.
@Francesco da quello che risulta dalle mappe, la frazione dove vive l'amante è un po' più vicina. Si tratta di Metato, a circa 8 km da Gello. Ora mi piacerebbe sapere della cella telefonica di S.Giuliano Terme. Se qualcuno sa che territorio copre, grazie.
A questo punto mi sembra di poter restringere le possibilita' di allontanamento di R.R. a tre possibilita':
1) Di sua spontanea volonta' ha scavalcato la recinzione per un'infinita serie imprevedibile di motivazioni sue che non sappiamo, in questo caso puo' essersi affidata ad organizzazioni apposite che sono capaci di ricostruire identita' nuove per fini di statuto.
2) E' uscita dalla recinzione minacciata da qualcuno anche se ritengo poco probabile questa opzione.
3) E' uscita addormentata sulle spalle di qualcuno, o gia' priva di vita ma in conseguenza ad eventi non violenti, sonnifero, veleno ecc. ecc.
Il fatto della scrittura che cambia quasi velocizzandosi per interrompersi bruscamente a me fa pensare piu' all'effetto di un sonnifero, certo che se era un sonnifero gassoso anche il marito ed i bimbi avrebbero dovuto, non solo addormentarsi profondamente all'istante, ma anche risvegliarsi con qualche strano sintomo, mal di gola ecc., se cio' non e' accaduto, o non vi hanno fatto caso od il sonnifero era liquido e mischiato a qualcosa che R.R. deve aver bevuto ma in questo caso chi ha provveduto non poteva essere certo che il liquido fosse bevuto da tutti.
Mah, forse mi sto facendo un film ma non vedo alternative, o soffocamento, o veleno o sonnifero nel caso di R.R. uscita dalla recinzione sulle spalle di qualcuno.
Siamo anche al 13 gennaio, non lontani quindi dal capodanno che ho sentito da CLV sembra che R.R. non abbia passato un gran bene, qualcuno sa dove e come ha passato quel capodanno???
@antonello
perche non un sonnifero in effetti. Non voglio pensare al veleno, che ha conseguenze terribili e comunque avrebbe provocato una crisi violenta. Ora sto ricordando che al piano terra della loro casa c'è lo studio dentistico del fratello. Puo' un anestetico dentale essere usato, magari in dose particolare, come sonnifero? (ricordo che AL disse in televisione che non sapeva che il fratello era in week end e che lo aveva appreso dai suoi genitori... questo mi sembra un punto debole nel suo discorso generale, visto che sembra che il fratello e famiglia se ne andasse TUTTI i fine settimana nella sua casa in prov. di Lucca)
ci sono delle inperfezioni di fondo nel descrivere le abitudini di AL e di RR.
Lui non ha fatto tutto da solo quella notte, forse lo strangolarla si ma poi VL l'ha aiutato senza dubbio. E' quest'ultimo il boss della famiglia e vedersi portar via tutti quei beni dalla RR era proprio impossibile.O se ne andava da sola o il caso li avrebbe aiutati.il patrimonio doveva rimanere intatto. Se pensiamo che un divorzio avrebbe voluto dire liquidare il lavoro svolto per casa logli, la casa,(lei non sarebbe rimasta in quella perchè non andava daccordo con i suoceri)e la metà dei beni del marito perchè erano in comunione. Troppo oneroso,,,, Non conoscete il suocero di lei,il suo passato, a gello non lo può vedere nessuno.RR può anche aver organizzato per andar via per fargliela pagare al AL e company.Si ai figli voleva bene, di certo, ma qualche mamma ha detto che accompagnando la figlia a scuola, avevano visto un occhio nero sulla faccia bella di roberta e...il figlio lo avete visto come è grande e grosso? Sembra sia stato lui..(così dicono)La bimba ne soffre molto della mancanza della madre ma il padre continua a dirle che è colpa di sua madre che se ne è andata e l'ha lasciata sola....Non so chi ha detto che possa essere uscita o con i suoi piedi o sulle spalle di qualcuno.No non ce la faceva da solo AL. RR è alta, corporatura massiccia anche se molto curata e gradevole. Avrebbe anche la roberta aver prenotato on line un biglietto x una qualsiasi destinazione europea, sapeva usare molto bene il pc, nessuno dice niente sulle ricerche del computer della autoscuola, di roberta, qualcuno ha ammanigliamenti vicini alle forze dell'ordine per dire o non dire cose, non cercarla, per depistare.
io voglio sperare che roberta presa dalla disperazione sia andata via,(le duplicazioni delle patenti le faceva lei) quando venivano rubate o perse.Poteva avere anche dei soldi per conto suo.
Massimo mi rivolgo a te, si sta già parlando di archiviare il caso, le deposizioni di AL essendo state giudicate lineari e senza contraddizioni dal magistrato.
Che ne pensi? Non sono di natura colpevolista ma mi capita di avere convinzioni. Non si puo' chiudere la scomparsa totale di una donna in questo modo. Non so se sia giusto farne una lista ma le anomalie ed indizi sono tanti se consideriamo la psicologia della storia. Inoltre, ammesso che come sostengono gli inquirenti non siano emerse "prove" od indizi tangibili ed utili ad un'imputazione, direi che paradossalmente è inimmaginabile non esista appunto, un indizio dell'esistenza in vita di Roberta.
Inoltre mi chiedo se sia cosi' determinante che l'indagato non si sia contraddetto, cosa che potrebbe essere semplicemente dovuta ad un particolare talento suo. Non mi rassegnero' ad un'archiviazione.
@J
Non ho letto da nessuna parte che il caso Ragusa stia per essere archiviato; se fosse vero, sarebbe almeno assurdo.
E poi, da quando la "linearità" delle dichiarazioni di un indagato diventa un segnale di innocenza?
Se è vero che non sono state riscontrate, a tutt'oggi, prove a carico di AL, è altrettanto vero che ci sono molti punti della vicenda non ancora chiariti.
Non credo che si debba ancora considerare l'allontanamento volontario della donna, e fare ricerche in questo senso, dato i lunghi mesi trascorsi dalla sua sparizione, e senza che sia stata trovata una benchè minima traccia che conforterebbe tale possibilità.
Le indagini dovranno necessariamente spostarsi in altra direzione, forse, alla ricerca di un corpo senza più vita, occultato sapientemente in un punto qualsiasi, ma non lontanto dai luoghi da dove è misteriosamente scomparsa.
P.
Non credo ci sarà un'archiviazione in tempi così rapidi, l'iter dev'essere seguito fino in fondo ed al massimo si potrà archiviare la posizione del marito, che ad oggi risulta indagato, e toglierlo dal registro per portare le indagini in altre direzioni.
Come ho spiegato in altri articoli, le indagini di solito si concentrano su chi mente, su chi ha comportamenti strani (vedi Parolisi), ma il Logli non pare proprio averne avuti. Il suo cellulare, neppure quello che usava per l'amante, non si è mosso quella notte, lui si è accorto della scomparsa la mattina alle sei ed ha preso l'auto andando a cercarla nella zona, non trovandola è andato a far la denuncia di scomparsa... quindi non ha avuto movimenti strani.
L'unico è stato la distruzione del cellulare dedicato, ma è immaginabile il motivo per cui l'abbia distrutto. Inoltre il Ris non ha trovato tracce che potessero ricondurre ad un eventuale omicidio. Insomma J., a parte i pregiudizi popolari che hanno inserito i media, contro di lui di sodo non vi è nulla che non sia imputabile anche ad altri.
Per di più noi non sappiamo cosa i carabinieri abbiano trovato nel suo computer, quali ricerche abbia fatto nei giorni precedenti la scomparsa... riprendo quanto scritto nei miei articoli, il caso è anomalo ma solo fino ad un certo punto. Tutto potrebbe essere accaduto, ma la parola tutto non contempla solo il marito... tutto contempla anche le amiche e, perché no, anche i mariti delle amiche.
Di solito se si è in presenza di un omicidio il più sospettabile è chi si da da fare e vuole aiutare a tutti i costi (Sabrina Misseri è stata catalogata così da chi stila i profili per i Pm), chi sta in prima linea perché così riesce a capire a che punto sono le indagini e se virano verso punti per lui pericolosi.
Il Logli non ha avuto questo comportamento... altri?
Ciao, Massimo
@ MASSIMO
Condivido il tuo parere: si dovrà cercare in altra direzione, ma non teorizzo che la donna possa essere ancora viva.
Se fosse così qualche indizio sarebbe stato rilevato; non si può sparire, senza lasciare qualche piccola traccia, anche ipotizzando un allontanamento, con l'aiuto di qualcuno.
E poi, una persona che abbia la volontà di far perdere le tracce di se stessa, in modo definitivo, prepara un progetto. Ed in questo caso, sembra che la scomparsa sia stata il risultato di una decisione repentina.
Gli inquirenti dovranno prendere in considerazione, e non saremo noi a suggerirlo, le direzioni ritenute le più ovvie, non escluse quelle che hai indicato, nel tuo post.
Intanto, si sa nulla degli indumenti trovati, e sottoposti ad analisi?
Ciao, Pino
Per gli indumenti ci vorrà tempo, Pino.
Per il resto: chi ha detto che, sempre se ne sia andata (e se non è da escludere non è neppure certo), non abbia predisposto un progetto? Non credo vi siano elementi che si possano valutare correttamente (né da un verso né dall'altro). Un progetto si prepara perché si è disperati e solo se non si vedono spiragli di un accomodamento lo si mette in pratica. E l'ascoltare una telefonata in cui il marito parla d'ammore con l'amante è un buon motivo per decidersi e mettere in opera quanto si è preparato.
E' uscita in pigiama, s'è detto, perché il pigiama pare mancare (ma non ne hanno la certezza). Non è che il pigiama lo ha messo in uno zaino, in una valigietta, e lei si è vestita con abiti diversi? Non mancano scarpe in casa, se non quelle da ginnastica (ma se ne sono accorti dopo qualche giorno). Da come posso vedere io la coppia Ragusa-Logli (ma sono un esterno quindi posso sbagliare), non pare che il marito abbia mai fatto caso a che abiti e scarpe abbia acquistato la moglie (ma pure io se sparisse mia moglie e dovessi dire quali abiti mancano nell'armadio, o quali scarpe non sono nella scarpiera, o quali valige non ci sono in soffitta, non saprei da dove farmi per dare la certezza che non manca nulla).
Ciò che voglio dire, è che non si può colpevolizzare il marito perché la donna potrebbe, se mai, essere morta. Prima si deve provare che è morta e poi si potrà colpevolizzare qualcuno in base alle tracce che si troveranno sugli abiti e sul corpo. Peggio ancora se colpevolizzando il marito si tocca anche la sensibilità dei figli. La ragazzina ha 11 anni se non sbaglio, e martellarla ogni giorno con dei sospetti del genere vuol dire rovinarle la psiche.
Roberta Ragusa è morta perché lo dicono le amiche e perché mai avrebbe lasciato i suoi figli? Può essere... ma dire può essere non significa che lo è. Nelle stazioni delle metropoli si trovano migliaia di donne e uomini che sono spariti lasciando il coniuge ed i figli (c'era un bel programma in tivù qualche anno fa che ne parlava, si intitolava "invisibili"). Nei gruppi religiosi (chiamiamoli sette) sparsi un po' ovunque in Italia e nel mondo (tantissimi sono in Toscana) si trovano migliaia di donne che hanno lasciato coniuge e figli perché la psiche non reggeva più la situazione.
Quindi diciamo che le probabilità di una morte violenta per mano di qualcuno si equivalgono a quelle di un allontanamento volontario, di un suicidio, di una disgrazia, messe insieme. Ma dire che è morta di morte violenta non significa dire che l'ha uccisa il marito...
Ciao, Massimo
MASSIMO, sei stato chiaro, e condivido.Grazie, PINO
buonasera
magari la donna era da tempo che sapeva che l'amante del marito fosse la sua amica e impiegata nell'attivita' dei logli ..
forse da tempo meditava di allontanarsi dal marito?
con tutti questi casi che ci sono ultimamente .. gli omicidi di mogli e fidanzate. una pensa .. glie la faccio pagare amaramente .. sa che i figli sono in buone mani . certo che allo sbaraglio una madre non li lascerebbe ..
ci sono stati troppi casi simili .. uno potrbbe immedesimarsi ..
Se ne parla ancora del caso in tv, ma solo per rimestare cose già risapute. C’è però una novità: Logli e la sua amante (che non lavora più all’autoscuola, … un’aspettativa? non pare un licenziamento …) si frequentano alla faccia di tutto il paese (e del bon ton), anche assieme alla prole di lui.
E serpeggia un gran segreto coperto dalla privacy ….. che la ragazza sia di nuovo incinta?
Ma signori, non tiriamoci in giro:Setta? Allontanamento volontario?Guardate che non siamo in un film di serie b. Se una ha programmato di fuggire(dove? con chi?) secondo voi prima di andare fa la lista della spesa? Così il caro marito saprà cosa comprare quandolei se ne sarà andata?Adorava i suoi figli, ne hanno dato piena testimonianza un sacco di persone e una madre amorosa mollerebbe i bambini in una situazione così angosciante e terribile senza ragione?Certo tutto è possibile ma è anche vero che certe ipotesi pur possibili sono pesantemente improbabili.La faccenda dell'inceneritore è inquietante e anche il fatto che manca il suo caricabatterie...?Non è strano?Il cellulare rimane a casa ma il cavo scompare, credo che sia in queste stranezze la risposta a tutto.Da un punto di vista razionale per me è stato il sig Logli, tutto porta in quella direzione perchè di certo una donna non fa una passeggiata in pieno inverno con il freddo e il gelo...l'unica alternativa è quella che una terza persona x(malintenzionato, ladro...) sia apparsa sulla scena e abbia fatto qualcosa di male alla bella signora però restano cmq tanti misteri...Io spero che non sia stato il marito, per il bene dei figli, lo spero davvero ma mi chiedo scopriremo mai cosa è accaduto???
Io credo che due persone che da 7/8 anni portano avanti una relazione clandestina, cioè diciamolo: una doppia vita, possono essere capaci di qualunque cosa. certamente sono i colpevoli morali di tutta questa storia. Poi adesso è uscito anche fuori che continuano a ferquentarsi alla luce del sole....traetene voi le conclunioni!
MIMOSA
La faccenda Logli è un ulteriore schiaffo alla giustizia umana!
Il mistero ( perchè tale viene ritenuto), potrebbe non essere come appare, stando a molti indizi non ancora chiariti, ma fortemente indicativi.
Imbarazzante, per esempio, la faccenda dell'inceneritore.
Lasciamo fare agli investigatori.
Ciao, Pino
Inutile nascondere che come molti di voi propendo intellettualmente ed istintivamente, considerati i molti indizi, non solo "psicologici" ma anche giudiziari, per la responsabilità omicidiaria del marito, ed eventuali complici.
Siamo in un paese civile (anche se dubbi ne abbiamo) quindi manca la prova maestra : il ritrovamento del corpo di Roberta, senza il quale non è impossibile un processo indiziario ma sarà cmq molto difficile dimostrare che di delitto si è trattato. Occorre quindi fare tutto per trovarlo. Il corpo, lo immaginiamo, potrebbe essere drasticamente andato distrutto, nell'inceneritore o nel lago melmoso di Massaciuccoli come pensano alcuni, o occultato in qualsiasi anfratto inaccessibile della zona. Se la giustizia dovrà fare senza l'evidenza del delitto, senza un cadavere, si potrà invece concentrare sui numerosi indizi e segni, precursori e posteriori alla scomparsa della Ragusa.
Sono altamente significativi alcuni elementi di questa storia di maledetta "normalità" :
- la distruzione di tre cellulari, evidentemente contenenti dati compromettenti quanto al movente e/o la dinamica e/o la premeditazione (gli astri sembrano allinearsi minacciosi da mesi prima della scomparsa, e sappiamo che una relazione clandestina va avanti da anni, complice, forse, l'intera famiglia acquisita di Roberta, in barba sua, in barba ad una moglie e madre che riponeva nell'amante la massima fiducia, al punto di esserne acciecata, di non vedere cio' che altre, meno ingenue, avrebbero saputo scovare (l'ingenuità ad un certo punto della vita finisce per equivalere ad un "non voler vedere", me ne dispiace tanto per Roberta).
- la disabilitazione di almeno due siti aziendali (di una ditta di lui, e dell'autoscuola). Non sto parlando di pagine facebook ma di siti web : l'autoscuola ne pubblicizza uno nuovo di zecca nel 2011 nei suoi due profili fb - www.autoscuola******.net - che oggi risulta non più disponibile.
Trovo essenziali questi elementi ai fini dell'indagine e mi auguro che a livello informatico sia fatto il possibile per risalire ai files che sono stati a suo tempo caricati sul server di spazio web xoom di tin, per quanto riguarda l'azienda del marito.
- interpreto inoltre il viaggio all'Elba non come un possibile momento di transito del corpo, alquanto improbabile dato che accade 1 settimana dopo la scomparsa, ma forse come la necessità di cancellare dati in un eventuale pc utilizzato durante le lunghe settimane estive passate sull'isola.
Mi auguro siano in cerca di questi dati, che per i siti web potrebbero esser stati scambiati via e-mail di tipo info@ ed essere rivelatori di un "progetto" o, quanto meno, di uno stato delle cose, di una genesi del dramma.
(continua)
- mi pare indiziaria l'aspettativa di 3 mesi richiesta fin dal lunedì dopo la scomparsa, anzi clamorosa considerato che era doveroso ed affettivamente coerente sperare in un ritorno imminente della moglie a due gg dalla scomparsa, darsi da fare per ritrovarla.
- significativa è anche la relazione oggi vissuta "alla luce del sole", che non nasconde disprezzare i sentimenti di una donna teoricamente solo allontanatasi in preda ad un'amnesia(notare che il marito poteva anche credere ad una partenza volontaria, ma non lo fa).
- rimane un "indizio" di grande peso proprio l'introvabilità del corpo, che dice più di una morte che di una scomparsa o di un suicidio. Ritrovare il corpo sarebbe anche fondamentale per capire se c'è stata premeditazione (finire nell'inceneritore è un percorso complesso che la richiede mentre essere ritrovata in un lago ne è meno dimostrativo.
- esistono comunque bugie - il marito dice di essersi coricato alle ore 24 del 13 gennaio dopo esser stato in soffitta, mentre sappiamo che telefona all'amante fino alle 0.10, probabilmente dall'autoscuola. Sia per l'ora che per il luogo, non ha detto il vero.
- esiste il primo avvistamento di Roberta, quello di Peretola, che molti situano il 15 gennaio ma che in realtà viene divulgato dal figlio sul suo profilo fb il 14 sera alle 21.30 circa : vi dice aver ricevuto lui stesso un sms di un'amica che ha un'amica che ha avvistato Roberta all'autogrill. In quel frangente Roberta avrebbe perfino parlato e detto andare a Roma per lavoro. Le ricerche, iniziate il 14 pomeriggio dai vvf e protezione civile locale si interrompono di conseguenza il 15.
Sarebbe importante capire chi ha mandato l'sms e che possibili influenze poteva subire questa persona.
- non da meno la vociferata attuale gravidanza dell'amante (anche se a livello umano non vorrei mai speculare sull'argomento) che, a seconda di quando è iniziata, potrebbe rappresentare un movente altro che "valido".
Non tocca a me proseguire con l'elenco di ciò che "non torna" ma non nascondo avere una convinzione, cosa che ritengo molto diversa dal "colpevolismo". Leggendo i molti forum sull'argomento incontro spesso i commenti di chi si erge a difensore dell'innocenza di un indagato fino a prova contraria e ci mancherebbe, condivido senza dubbio ciò che deontologicamente la nostra Costituzione e il nostro codice penale ci insegnano, MA :
rifacendomi all'ultimo articolo di Massimo sulla "Giustizia" trovo altrettanto umano e fondamentale combattere per la dignità delle vittime e non incorrere nella chiusura del caso. Roberta è una vittima e sta aspettando giustizia. Ovvio, è solo una mia convinzione e sembra anche quella di molti, "non ultima" la procura di Pisa. Mi auguro potrà essere dimostrata al più presto, o che se altra fosse la verità - benvenga un miracolo - verrà portata alla luce.
Notizia odierna inquietante:
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/13-giugno-2012/roberta-inchiesta-amici-cercatela-cimitero-201583836584.shtml
K@
notizia ancor piu' inquietante stasera... seguiamo le notizie.
@ "J"
Son d'accordo pari pari, con quello che hai scritto nei due ultimi post.
Ci metto timbro e firma. Saluti Falce.
p.s. ottima la notizia del Corriere fiorentino!!! F.
se non altro l'articolo mette in evidenza, per l'ennesima volta, che gli inquirenti non ci stanno con la testa... se si otterrà un risultato con il dossier dell'associazione per Roberta, avremo ancora una volta la prova del 9 del totale ozio delle indagini in generale.
14 gennaio 2013 da Bigi
venerdì sera si è tornati a parlare di Roberta nella trasmissione Quarto Grado e due cose mi hanno colpito nel servizio mandato in onda, la prima è che il marito alle sette circa di mattina manda un sms all'amante dicendogli spegni il telefonino, la seconda è che il marito quando c'è stata la ricerca con i cani ha omesso di dire che la sua macchina non era nel cortile della casa.
Importanti queste due notizie perchè se confermate lui dovrà dare molte spiegazioni sul suo comportamento ma, quello che mi è rimasto in testa è che a questo punto potrebbe essere indagata anche l'amante per favoreggiamento in quanto aveva detto di aver buttato il cellulare su richesta dell'amante ma non di aver ricevuto il messaggino alle 7 di mattina quando Logli non aveva ancora fatto la denuncia di scomparsa.
Finalmente si muove qualcosa e speriamo che porti a scoprire dove si trova Roberta.
Anche a me ha colpito la novità che il marito, mentre gli investigatori eseguivano un sopralluogo in casa dopo la denuncia di scomparsa, si è allontanato con l'auto e si è diretto verso il cimitero ... (così hanno detto)
forse in quel frangente si è liberato del cellulare?
Ora è saltata fuori l'indiscrezione che un vicino di casa ha visto il Logli in auto dopo la mezzanotte, mah.
Vedremo le ulteriori svolte a QG di stasera, giovedì e non venerdì ... attenzione!
Mimosa
Da bigi
Nuovi particolari non ce ne sono ma io chiederei alla gente del posto di mappare pozzi, cisterne, grotte, anfratti tutto quello che può dare la possibilità a chiunque di nascondere un corpo.
Aiutare le autorità dovrebbe essere un dovere di tutti ma davanti ad una donna così sola ancora di più si dovrebbe sentire questo dovere perchè, NESSUNO e dico NESSUNO può sparire senza essere trovato e ridato alla sua vita, anche se questo dovesse essere da morto.
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