Rina Fort |
La cronaca nera ultimamente ci ha proposto una serie di delitti in cui sullo sfondo troneggiano in bella vista le amanti dei mariti. Ora si parla con molta insistenza di Lucia Manca, il cui uomo pare avesse già scelto di vivere il suo futuro con un'altra, e di Vittoria Orlandi, che ha accoltellato la moglie del suo ex amante in un parcheggio di Milano. E questi sono solo quelli attuali, quelli che al momento hanno visibilità mediatica. Ve ne furono altri del 2010 che fecero scalpore ma che, vista la rapida risoluzione degli inquirenti, non riuscirono ad entrare nelle case degli italiani in maniera continua. Sto parlando di Manuela Scantamburlo, che non riuscì ad uccidere la moglie dell'amante a causa del pentimento di un suo complice, e di Maria Teresa Crivellari, che invece uccise e seppellì nel giardino di casa la moglie del suo ex amante. Non è affatto strano quindi trovare una mano estranea alla coppia nei moderni omicidi passionali. Lo si capisce bene unendo le cronache che parlano di mariti assassini, di mogli assassine (e negli ultimi dieci anni questi omicidi sono aumentati), che fanno capire come nel 90% dei casi questi delitti si risolvono con piene confessioni o con suicidi. E' così che funziona la mente umana, perché uccidere chi ti ha vissuto accanto per anni non è facile, a meno che non vi siano motivi economici di grosso spessore, ed i mariti che uccidono non riescono a restare impassibili, per questo il più delle volte decidono di farla finita o di pagare la loro colpa. Il tutto è frutto del dolore che, specialmente chi ha figli piccoli, prova immediatamente dopo l'ultima coltellata, dopo l'ultimo colpo di arma da fuoco, dopo l'ultimo respiro esalato dalla moglie. Vediamo alcuni casi degli ultimi anni.
Quindi, nella maggioranza, se l'omicidio nasce in famiglia difficilmente l'assassino resta vivo o riesce a fingere la propria innocenza nell'immediatezza dell'evento, più facile si suicidi. Chi invece prova una sorta di sollievo per una rivale che non c'è più è l'amante. Una donna che con la presenza ingombrante della moglie si trova a dover vivere una storia a metà ed a volte si convince, o viene convinta da chi mente, che la compagna ufficiale del "suo uomo" non vuol lasciarle campo libero. L'amante è una donna che otto volte su dieci viene lasciata da chi le aveva fatto mille promesse, da chi fa rientro all'ovile familiare attirato dalle sirene della moglie disposta a perdonare, per questo cova rancore.
Potremmo discutere anni dei motivi per cui gli uomini, comprese nel termine anche le donne, tradiscono, e potremmo discutere per anni dell'odio che una moglie prova per l'amante del marito, se sa che esiste, e che l'amante prova per quella moglie che non si vuol fare da parte. Potremmo discutere addirittura per millenni di ciò che i mariti dicono alle amanti, discorsi quasi sempre falsi che una volta iniziati si gonfiano di giorno in giorno fino a diventare "balle tornado" incontrollabili.
Quando si parla di amanti assassine non si può non parlare di Rina Fort. Lei uccise, oltre alla moglie dell'uomo che l'aveva lasciata, anche i suoi tre figli. Questo crimine avvenne a Milano nel '46, quindi è quasi dimenticato, ma val la pena ricordarlo perché ha un qualcosa di particolare nella dinamica, sia fisica che mentale, che torna anche nei delitti moderni. La Fort, ragazza dalla vita travagliata, aveva conosciuto Giuseppe Ricciardi nel '45, quando fu assunta come commessa nel suo negozio di stoffe. La moglie di quest'ultimo viveva in Sicilia, assieme ai figli, e lui iniziò una convivenza con lei presentandola agli altri come fosse la sua compagna ufficiale. Ma le voci giravano anche allora e la vera moglie, saputo quanto stava accadendo, partì alla volta di Milano decisa a riprendersi il marito. Così nell'ottobre del '46 la commessa fu licenziata, ma era talmente brava che trovò subito un altro lavoro, ed il Ricciardi ricominciò a vivere con la famiglia. Ciò che accadde la sera del 29 novembre di quell'anno, mentre il Ricciardi si trovava in toscana per acquistare stoffe, è quasi "una rivelazione" che spiega come una ex amante possa fare cose strane e particolarmente cruente al momento in cui uccide la rivale perché capisce che è impossibile da sconfiggere in altra maniera. Quanto avvenne lo raccontò la stessa Fort nell'unica confessione che fece ai carabinieri. Leggiamo una parte del suo verbale.
Quando si parla di amanti assassine non si può non parlare di Rina Fort. Lei uccise, oltre alla moglie dell'uomo che l'aveva lasciata, anche i suoi tre figli. Questo crimine avvenne a Milano nel '46, quindi è quasi dimenticato, ma val la pena ricordarlo perché ha un qualcosa di particolare nella dinamica, sia fisica che mentale, che torna anche nei delitti moderni. La Fort, ragazza dalla vita travagliata, aveva conosciuto Giuseppe Ricciardi nel '45, quando fu assunta come commessa nel suo negozio di stoffe. La moglie di quest'ultimo viveva in Sicilia, assieme ai figli, e lui iniziò una convivenza con lei presentandola agli altri come fosse la sua compagna ufficiale. Ma le voci giravano anche allora e la vera moglie, saputo quanto stava accadendo, partì alla volta di Milano decisa a riprendersi il marito. Così nell'ottobre del '46 la commessa fu licenziata, ma era talmente brava che trovò subito un altro lavoro, ed il Ricciardi ricominciò a vivere con la famiglia. Ciò che accadde la sera del 29 novembre di quell'anno, mentre il Ricciardi si trovava in toscana per acquistare stoffe, è quasi "una rivelazione" che spiega come una ex amante possa fare cose strane e particolarmente cruente al momento in cui uccide la rivale perché capisce che è impossibile da sconfiggere in altra maniera. Quanto avvenne lo raccontò la stessa Fort nell'unica confessione che fece ai carabinieri. Leggiamo una parte del suo verbale.
"Quella sera vagavo senza meta quando, all'altezza di via Tenca, automaticamente voltai a destra ed entrai nello stabile numero 40 di via San Gregorio, attraversai l'interno dell'andito, salii al primo piano e bussai alla porta d'ingresso della famiglia Ricciardi. La signora chiese chi fosse, poi aprì la porta. Entrai porgendole la mano ed ella mi salutò cordialmente. Ricordo che reggeva in braccio il piccolo Antoniuccio. Mi introdusse in cucina facendomi sedere, mentre gli altri due bambini giocavano fra loro. Appena seduta avvertii un lieve malessere, tanto che la signora Pappalardo, la moglie, mi diede un bicchiere con acqua e limone. Quindi ella volle chiarire la stranezza della mia visita: 'Cara signora' disse 'lei si deve metter l'animo in pace e non portarmi via Pippo, che ha una famiglia con bambini. La cosa deve assolutamente finire, perché sono cara e buona, ma se lei mi fa girare la testa finirò per mandarla al suo paese'. Preciso che prima di porgermi il bicchiere la signora depose il bambino sul seggiolone e dopo aver parlato mi portò dalla cucina una bottiglia di liquore allo scopo di offrirmi da bere. Quindi ritornò nella camera da pranzo per prendere un cavatappi, non avendolo trovato in cucina. A questo punto, mentre la Pappalardo era nella stanza da pranzo, ruppi il collo della bottiglia di liquore e ne versai in abbondanza. Accecata dalla gelosia dalle parole poco prima rivoltemi dalla Pappalardo, oltre che eccitata dal liquore, mi alzai andandole incontro. Giunta nell'anticamera l'incontrai mentre tentava di venire in cucina. Alla mia vista essa si spaventò, indietreggiando, mi avventai sopra di lei e la colpii ripetutamente alla testa con un ferro che avevo preso in cucina e di cui non sono in grado di precisare le dimensioni. La Pappalardo cadde tramortita sul pavimento, io continuai a colpirla. Il piccolo Giovannino, mentre colpivo la madre, si era lanciato in difesa di lei afferrandomi le gambe. Con uno scrollone lo scaraventai nell'angolo destro dell'anticamera e alzai il ferro su di lui. Alcuni colpi andarono a vuoto e colpirono il muro, altri lo raggiunsero al capo. Preciso di aver abbatutto prima Giovannino poi, entrata in cucina, colpii la Pinuccia; ad Antoniuccio, seduto sul seggiolone, infersi un solo colpo in testa. Frattanto Giovannino si era alzato dall'angolo dove giaceva per cui calai su di lui altri colpi, facendolo stramazzare al suolo esanime con la testa presso la porta della cucina. La Pinuccia, colpita in cucina, era caduta riversa accanto al tavolo. Terrorizzata dal macabro spettacolo che io stessa avevo creato scesi le scale e mi portai davanti alla porta del retrostante negozio, subito a destra della scala. Dall'interno il cane abbaiava rabbiosamente. Avrei voluto tornare sul luogo dell'eccidio ma sbagliai strada e mi ritrovai sui gradini che portano alla cantina. Rimasi seduta sul primo gradino pochi attimi, per riprendere fiato, poi risalii le scale dell'appartamento, nel quale le luci erano accese come le avevo lasciate. La signora Pappalardo e i suoi tre figli non avevano esalato l'ultimo respiro. Entrai nella camera da letto, mi tolsi le scarpe e ne calzai un paio del Ricciardi, quelle dalle sette suole. Sulle spalle, sopra il cappotto, mi gettai una giacca, poi aprii diversi cassetti asportando una somma imprecisata di denaro e alcuni gioielli d'oro. Misi a soqquadro la casa intera, non so a quale scopo. Non era ancora morto nessuno, il piccolo respirava, la signora si dimenava, la Pinuccia rantolava. La Pappalardo fissandomi con occhi sbarrati diceva sommessamente: 'Disgraziata! Disgraziata! Ti perdono perché Giuseppe ti vuol tanto bene.' Poi soggiunse 'Ti raccomando i bambini, i bambini...'. Mi chiese aiuto la signora, mentre continuava a dimenarsi. Singhiozzava, poi si mise bocconi. Mi diressi verso la camera da letto e passai su di lei con tutto il peso del mio corpo. Ella non parlava più ma respirava ancora. Senza rendermi conto di ciò che facevo rovesciai sul viso delle vittime un liquido, e prima di allontanarmi definitivamente ficcai loro in bocca dei pannolini imbevuti dello stesso liquido. Rimisi quindi le scarpe nel comodino e la giacca al posto in cui l'avevo trovata. Le vittime agonizzavano ancora quando accostai la porta e discesi le scale. Andai a casa, mangiai due uova fritte con grissini. La notte non potei dormire. Il giorno seguente mi recai normalmente al lavoro in pasticceria".
C'è da notare la crudeltà che scatta solo al momento in cui la moglie la apostrofa e la minaccia. C'è da notare che la Fort esce dall'appartamento quando ancora tutti sono vivi, anche se agonizzanti, che perde per qualche minuto la cognizione del luogo e che vi torna in un secondo tempo per mettere in scena un depistaggio. Infatti prende ed indossa gli abiti e le scarpe dell'ex amante, ruba i gioielli, versa del liquido sui corpi, li calpesta e mette dei pannolini imbevuti nella bocca di chi ormai, dopo lunga agonia, è morto. Vi ricorda qualcosa di attuale? Certo in quel caso tutto avvenne in un appartamento, al chiuso, ma erano gli anni in cui le donne per spostarsi dovevano usare le loro gambe o, al massimo, una bicicletta. Diversa risulta la ricostruzione dell'omicidio di Patrizia Reguzelli, uccisa pochi giorni fa a Milano da Vittoria Orlandi, anche lei ex amante del marito. In questo caso le due donne si parlarono al telefono il 28 ottobre e si dettero appuntamento per il 2 novembre in piazzale Loreto. E non è solo l'aver fissato con largo anticipo la data in cui incontrarsi che risulta strano, cinque giorni non son pochi, c'è anche il fatto che la Orlandi, al momento in cui incontra la rivale, la invita a seguirla e lei tranquillamente la segue ed insieme, ognuna con la propria auto, si sposteranno dal luogo fissato per l'incontro di ben dodici chilometri, fino ad arrivare in un parcheggio appartato dove il tutto degenererà a causa di una frase di troppo detta dalla moglie (sempre il delitto non fosse premeditato) e dove, dopo essere stata spostata di qualche metro, la Reguzelli morirà a causa delle coltellate inferte su di lei dall'ex amante del marito.
Ora c'è da dire che fino al 3 novembre, giorno della confessione della Orlandi, era difficile supporre che una moglie potesse accettare di spostarsi di diversi chilometri, seguendo fra l'altro l'ex amante del marito solo per avere un chiarimento, ma questo fino al tre novembre perché ora è supponibile. Inoltre era difficile supporre che un appuntamento fra moglie e rivale si potesse prendere con così largo anticipo. Poi c'è da dire che il depistaggio messo in atto dalla Fort fu alquanto strano e forse neppure lei sapeva cosa voleva fare, cosa volesse significare con il liquido sui corpi, coi pannolini in bocca, con il furto simulato, con le impronte di scarpe maschili sul pavimento. Forse stava cercando di far ricadere la colpa sul marito della donna? Sul suo ex amante? Io non lo so, so solo che queste sono esperienze da usare quando capitano omicidi strani. So solo che unendo questi particolari, essendo reali fanno statistica, si potrebbero supporre nuovi scenari, scenari semplici in fondo che per essere scoperti necessiterebbero solo di buona volontà.
Ora c'è da dire che fino al 3 novembre, giorno della confessione della Orlandi, era difficile supporre che una moglie potesse accettare di spostarsi di diversi chilometri, seguendo fra l'altro l'ex amante del marito solo per avere un chiarimento, ma questo fino al tre novembre perché ora è supponibile. Inoltre era difficile supporre che un appuntamento fra moglie e rivale si potesse prendere con così largo anticipo. Poi c'è da dire che il depistaggio messo in atto dalla Fort fu alquanto strano e forse neppure lei sapeva cosa voleva fare, cosa volesse significare con il liquido sui corpi, coi pannolini in bocca, con il furto simulato, con le impronte di scarpe maschili sul pavimento. Forse stava cercando di far ricadere la colpa sul marito della donna? Sul suo ex amante? Io non lo so, so solo che queste sono esperienze da usare quando capitano omicidi strani. So solo che unendo questi particolari, essendo reali fanno statistica, si potrebbero supporre nuovi scenari, scenari semplici in fondo che per essere scoperti necessiterebbero solo di buona volontà.
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229 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 229 di 229Poi che bisogno c'è di scrivere dopo 20 secondi "è il telefono di mamma"; dalle almeno il tempo di rispondere. S che ne sapeva che Melania non avrebbe risposto?
Stella
Ciao Luca. Il telefono era quello fornito a me dall'H . Nelle more del processo mi sono ricordato di uno scambio di sms notturni con questo assistente che avrebbe provato l'infondatezza della causa. Mi sono consultato con il mio legale e abbiamo effettuato la richiesta. Io non ricordo di avere firmato liberatorie aziendali ma può anche essere... Non credo per verificare traffico privato perchè per contratto posso fare tutte le telefonate italia ed estero anche private oltre navigazione internet ( iphone 4) con una ritenuta di 30 euro mensili.
Ciao
Wide
@Tabula
provo a rispondere alla tua interessantissima domanda su S.
1) Quando l'sms, sapendo che verra' letto ed intercettato in futuro, e' solamente una copertura per futuri inquirenti.
2) Perche' lo scopo dell'Sms potrebbe essere quello di far squillare il cellulare di M. per ritrovarlo.
3) Quando a scrivere non e' S. ma una SI sconosciuta.
4) Quando far squillare il cellulare di Melania avrebbe avuto lo scopo ipotetico di identificarla nella boscaglia.
5) Quando in futuro sara' indispensabile un alibi con le celle di georeferenziamento.
6) Quando dal telefono della mamma avrebbe potuto essere utile mandare un segnale a chi era con M.
7) Per avvisare M. ipoteticamente ancora viva degli spostamenti di Parolisi.
8) Perche' il cellulare di M. era in mano della SI o di un complice che doveva conoscere, per qualche motivo, quale era l'arrivo al pianoro.
9) Per ingenuita' e confidenza con M. che si sarebbe presunto avesse capito senza indicare il nome di chi inviava gli sms.
10)Altre ed eventuali.
Antonello
LucaP, ormai è da parecchio tempo, che ogni volta che in tv si parla del caso Rea cambio canale o spengo direttamente. L'ho fatto anche oggi seguendo la vita in diretta, in quanto ospite lo zio di Melania, che recitava sempre la solita parte. Trovo irritante che certi giudizi provengano da certe conduttrici che a mio avviso non hanno nessuna credibilità visto il loro vissuto. Per non parlare di quei quattro ospiti che mangiano da mesi sulle spalle di chi non ha la possibiltà di replicare. E' da vigliacchi.
Stella
@LucaP
Grazie mille, molto gentile.
Comunque la data coincidente a cui facevo riferimento era quella del fax spedito da Melania a Somma Vesuviana, che tanto aveva insospettito Parolisi. Ed è stata proprio questa citazione casuale ad incuriosirmi e farmi ricercare l'occasione in cui avevo già sentito parlare del 12 Aprile.
Ciao
Pamba
@Tabula
bella domanda, praticamente puo' valere la soluzione logica del caso, non so quella giudiziaria perche' anche il/la responsabile confessasse Parolisi oramai ha una guerra diversa da combattere.
Ho cercato tanto la risposta alla tua domanda ed a dire il vero ne ho trovate troppe, forse perche' non mi accontento del rasoio di Occam ma fantastico come invece vedo che rifiuti te nella tua metodologia altrettanto se non piu' funzionale.
Potrebbe essere uso e consumo della sola S. chiamare Melania "Mely", potrebbe essere che Melania, in quei momenti, non doveva e non poteva piu' comprendere quell'sms che serviva solo come alibi futuro, potrebbe essere stato un segnale a chi era nella scena del delitto come un modo diverso di far squillare e rintracciare sul territorio il cellulare di M., la tua idea qual'e'???
Era anche interessante la pista di Binni esperto informatico, vale la pena di dire che pochi giorni prima del ritrovamento del corpo della Goffo mi risulta, dagli incroci delle dichiarazioni, Parolisi e Melania fossero andati al pianoro subito prima od immediatamente dopo lo stesso Binni che fu' inquadrato dalle telecamere del chiosco di Ranelli, indirizzando gli inquirenti.
Antonello
@Antonello
non so bene chi sia questo Binni, forse ho perso qualche pezzo, potresti darmi un link di riferimento per saperne qualcosa della vicenda senza annoiare qui dentro richiedendo informazioni già a conoscenza della maggioranza?
In quanto alle risposte che mi hai fornito, sono proprio tante, e alcune molto complicate.
Potrei provare a restare nella semplicità, ipotizzando che una persona che abbia appuntamento con me alle ore 14.50, mi scriva semplicemente "sono io" e poi specifichi "chiamo dal telefono di mamma"?
sarebbe in linea con quel "aspettiamo Sonia e POI scendiamo", non ti sembra?
Se io so che tu mi stai aspettando, io ti scrivo "sono IO" eccetera.
Se invece sono una tua cara amica e ti telefono per sapere come è andata la mattinata, per quanto io possa essere ingenua, mi firmo, poichè non posso avere la presunzione di essere l'unica persona al mondo a poterti spedire un messaggio.
Ovviamente è un'ipotesi come un'altra, campata per aria se vuoi, ma plausibile e avrebbe riscontro nel fatto che Sonia alle 16 non abbia più provato a contattarla.
Forse proprio per avendo lei stessa forse "dato buca" ad un eventuale appuntamento precedente.
Tabula
Non vorrei incappare nelle ire di nessuno, nè che mi si dica che sto accusando.
Ho anche un pò di timore nell'esprimermi, ma io in 20 secondi posso scrivere "arrivo" oppure "aspettami" oppure anche "non posso".
Ci si è chiesti più volte perchè Melania fosse andata al Monumento.
Massimo parlò di Sonia che si riferiva ad un altro Monumento, credo un sacrario religioso o un luogo di culto o qualcosa del genere, scusatemi se non ho avuto il tempo di trovare un riferimento preciso.
Al tempo non avevo capito a che cosa potesse riferirsi Massimo, ora forse sì.
E' plausibile ipotizzare che Melania, essendo così religiosa, intendesse recarsi proprio là con l'amica S., per fare una preghiera o chiedere qualche grazia che facesse rinsavire il marito ad esempio, queste sono cose che si fanno con un'amica e non si dicono, e che sia rimasta ferma ad aspettarla qualche minuto al Monumento dei caduti?
Se S. avesse avuto un contrattempo, se fosse accaduto qualcosa che ne ha provocato il ritardo o anche il fatto di non essere proprio partita, il fatto di non scrivere il proprio nome su un sms, il semplice "sono IO" nel messaggio, avendo appuntamento proprio a quell'ora, avrebbe senso.
Poi potrebbe essere successo qualcos'altro, Melania avrebbe incontrato i suoi assassini eccetera..
Tabula
@Tabula
tutti i link li ho su diverso forum e mi e' difficile riprenderli, puoi semplicemente andare su google ed inserire "Goffo Binni", Binni dovrebbe essere l'unico indagato per l'omicidio della Goffo ritrovata nel bosco dell'Impero, vicino a Colle San Marco non molti mesi prima della scomparsa di Melania.
U.a storia ancora piu' strana di questa di M. lei impiegata in Prefettura ad Ancona, sembra separata di fatto e con un marito in veneto, non vorrei sbagliare ma sparisce a giugno luglio 2010 e sarebbe stata ritrovata a gennaio 2010, pero' segui la ricerca google perche' posso sbagliare, lo avevo studiato molto tempo fa.
Si parlava di informatica e si era solo fatto notare che Binni, a parte indagini e processi in corso, e' proprio tecnico informatico.
Antonello
@Tabula
ti posto un link con una panoramica a grandi linee del caso Goffo, ritrovata il 5 gennaio 2011 a Colle San Marco - Bosco dell'Impero e sparita a maggio 2010 dal parcheggio della prefettura di Ancona.
http://www.cronaca-nera.it/cronaca-italiana/261-omicidio-rossella-goffo-indagato-alvaro-binni-chiede-archiviazione.html
Antonello
Prendo atto dell'errore grossolano sul "pin", con un solo dubbio: ammesso (e non concesso)che Melania avesse un pin, se il suo telefonino era un vero e proprio computer, non avrebbe registrato anche l'azione di disattivazione del supposto pin prima dello spegnimento? Basta, o finisco per affossarmi ancora di piu'.
Passando alla seconda parte del mio post di ieri, LucaP ti dici certo che i tagli siano parte di un depistaggio arrangiato. Forse hai ragione tu, ma ben pochi assassini fanno spogliare la propria vittima, e ancora meno infliggono ferite da arma da taglio al corpo gia' senza vita. Di quelle incisioni penso che finora si sia trascurata, o evitata, una lettura piu' approfondita. Escudendo i rituali, per i quali siamo d'accordo che manca qualunque prova, per depistare il SI avrebbe potuto optare per una miriade di soluzioni molto piu' rapide ed efficaci, come nascondere o seppellire il cadavere, o meglio ancora dargli fuoco e non se ne parlava piu'. E se invece, spinto al vilipendio, l'avesse voluta deturpare a casaccio, il viso sarebbe stato trovato altro che truccato e "intatto".
Tralasciando le fasi ante e peri mortem, sulle quali credo che continueremo ad ipotizzare ancora per un bel po', nella fase post mortem abbiamo la certezza che il SI si dedica specificamente ad una zona "particolare" del corpo di Melania, e non in un solo punto, ma 3. La circonda. Le incisioni inoltre non vengono fatte "alla carlona", ne' si tratta pugnalate barbaramente assestate dove capita capita, insomma non sono ne' approssimate ne' inflitte approssimativamente; al contrario, sono opera di un lavoro manuale lento e preciso a strettissimo contatto col pube esposto di Melania. Qualunque sia il loro significato, l'autore non solo doveva avere una mano ferma e un sangue freddo innati (e non imposti dalla circostanza o dalla necessita' del depistaggio, o avrebbe tentennato nelle linee, e molto probabilmente vomitato sul posto); doveva anche, necessariamente, "sentirsela" di incidere a sangue 3 aree circostanti la parte del corpo piu' intima della vittima, parte scoperta e esposta, non ce lo dimentichiamo, a pochissimi centimetri da lui. Suvvia, chiunque esiti ad uccidere (35 coltellate superficiali o non letali non sono certo una pugnalata diretta al cuore) non compie, o fa compiere, un depistaggio talmente macabro e agghiacciante! Il SI, uomo o donna che sia, deve aver necessariamente ottenuto da quei segni, inutili (al depistaggio) e gratuiti (nella loro violenza), un'evidente gratificazione sessuale.
Quei tagli parlano, anzi urlano, piu' del telefonino, dei gioielli, dell'orma, della siringa. Questi ultimi sono tutti indizi sicuramente importanti, ognuno con un proprio significato e una propria dinamica, ma le incisioni, che siano opera del SI o di un complice, sono la firma dell'assassino.
Annika
Ciao Annika
Se ci trovassimo in un romanzo di Camilleri probabilmente Montalbano a quest'ora sarebbe convinto che il vilipendio commesso sul cadavere e l'oggettistica varia disposta intorno (inclusa la siringa conficcata) facevano parte di tiatro dei pupi, di fumo negli occhi fatto apposta per nascondere qualcosa di importante.
La mano che ha commmesso tale vilipendio, a mio (come anche di altri) parere, è totalmente diversa da quella che ha compiuto l'omicidio ma è probabile che comunque fosse presente sul posto al momento del delitto. Non vedo come l'assassino abbia potuto convincere una persona, per quanto amica e fidata, ad andare sul luogo e compiere quei gesti. Sono anzi dell'idea che quella persona sia il reale fulcro di tutta la vicenda anche se non l'autore materiale del delitto.
Credo fermamente che tale persona conosca molto bene quei luoghi (non necessariamente per lavoro) e che in qualche modo sia abituato ad avere e che fare con morti ammazzati. Molto probabilmente sapeva bene che la notte e mattina del 20 da quelle parti non sarebbe passato nessuno vista la strada interrotta prima di Ripe (le poche case che si trovano più a sud lungo la provinciale mi sembrano più case di villeggiatura).
Se mettiamo assieme il vilipendio, gli oggetti intorno (e soprattutto il cellulare), la telefonata anonima (Melania doveva essere trovata il più presto possibile), mi viene quasi l'impressione che si tratti di una sorta di sfida.
Sfida che purtroppo, da quel che ci è dato a sapere, non è mai stata raccolta dal momento che si è subito insistito su Parolisi.
Noto che il mio accenno di ieri sul caso Goffo e Binni (e la risposta di Massimo) ha sollevato qualche curiosità.
Oltre alle ricerche su Google, potete anche andare a leggere
http://alvaro-binni-giustizia-sommaria.blogspot.com/
Fate attenzione agli articoli che parlano del telefonista e poi ditemi le vostre impressioni.
@ Tabula
Il Sacrario cui aveva accennato Sonia, è un monumento ai caduti presso il quale ogni 25 aprile viene effettuata una commemorazione importante (fatta anche il 25/04/2011). Si trova oltre al "Cacciatore" lungo la strada che fa il giro lungo del pianoro (credo quindi proprio quello fatto da Melania con Sonia il 03/04. Se andate su Google/Mappe, digitate Colle San Marco Ascoli Piceno vi ritrovate sul posto. Sulla barra a sinistra dell'immagine vi è un omino. Trascinatelo sull'immagine con il mouse e vi trovate in Streetview. Si può fare il giro completo delle strade del pianoro.
Ciao
@ Wide
Sempre con riferimento agli SMS da te recuperati, credo che se tu hai dovuto aspettare 6 mesi, un PM quegli SMS gli avrebbe avuti nel giro di una settimana al massimo (non devono andare in un archivio polveroso a spulciare faldoni, devono semplicemente fare una ricerca sul computer. Nel tuo caso hanno probabilmente dovuto cercare gli SMS specifici richiesti, nel caso di un indagine farebbero un file zip con tutto dentro).
Se la Procura di Teramo ha incaricato un esperto, vuol dire che i CC del RaCIS di Roma (e quelli sono veri professionisti del settore)non sono riusciti a recuperarli dalla memoria del telefonino e non li hanno ottenuti dalla Telecom.
L'unica cosa che potrà fare quel perito sarà provare ancora ad analizzare la memoria del cellulare ma credo non vi siano speranze. Credo siano stati cancellati con estrema cura da una persona con conoscenze tecnico-informatiche non comuni. Se si è voluto farlo ritrovare, non sarà che tale esperto avrà voluto far vedere quanto è stato bravo?
Scusa per la "cripticità" mia e di Massimo. E' stata solamente dovuta al fatto che si parlava di tutte le ricerche fatte ma che hanno portato a nulla che possa essere comprovato abbia a che fare con la vicenda.
Ciao
@Luca
sono andata sul blog di Binni.
riesco a visualizzare solo i post più recenti, perchè se vado sui post più vecchi, post di agosto tra i quali leggo i titoli riguardanti il teleffonisti, mi incarto perchè compare una pagina che mi domanda che browser adopero, clicco su explorer e mi domanda di scaricare una versione più aggiornata.. cosa che non ho interesse a fare. insomma, un lavoraccio visualizzare la pagina precedente.
Forse se qualcuno di voi riuscisse a vederla, potrebbe semplicemente inviarmene il link in maniera che io possa bypassare tutto il procedimento?
scusate l'O.T.
Tabula
LucaP, ti leggo sempre con interesse e ritengo valide molte delle tue opinioni. Ti prego soltanto di non avvalorarle con un "a mio (come anche di altri) parere". Se il parere di tanti equivalesse alla verita' assoluta, con un'intera Italia che ritiene Parolisi colpevole nessuno di noi dovrebbe impegnare neanche un nanosecondo in questo blog. Invece...
Ciao. Annika
LucaP, riguardo alla sfida sono d'accordo con te, altrimenti il cadavere non sarebbe stato esposto in bella vista al chiosco di Ripe, ne' sarebbe stato fatto trovare cosi' presto. Ma se la persona che ha attuato il vilipendio fosse usa a trattare con morti ammazzati, di cosa realmente staremmo parlando?
Annika
PS OK, ma perche' Melania?
@tabula
Sul sito di Binni i basso a dx si evidenzia una freccia . Cllicca su questa e vai ai post precedenti.
A sx l'analoga per ritornare indietro.
Ciao
MA
ora ho capito perchè paciolla non considera più sp suo fratre
quando sp lo ha chiamato per la scomparsa della moglie, paciolla era con l'amante
dovendo poi fornire un alibi...è finita che la moglie ha chiesto la separazione
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Sono la signora Condilla. Vincent dal CANADA, voglio condividere una testimonianza della mia vita a ciascuno di loro. Ero sposato con mio marito Vincent, lo amo così tanto che siamo sposati da sette anni senza figli. Ero confuso e in cerca di aiuto, non so cosa fare fino a quando ho incontrato la mia amica Maria, e le ho detto il mio problema. Mi ha detto di non preoccuparmi per lei di avere un problema simile prima e di presentarmi a un uomo di nome Prophet BAHAMA che le ha lanciato un incantesimo dopo 3 giorni. Maria mi chiede di comunicare con il profeta BAHAMA. L'ho contattato per aiutarmi con un bambino, puoi anche contattare la sua email: (Bahamatemple@outlook.com). O whatsapp ... lui in questo numero. (38972751056). Si prega di contattare loro per eventuali problemi, come ad esempio:
(1) Se vuoi che il tuo ex ritorni
(2) se hai sempre brutti sogni.
(3) Vuoi essere promosso nel tuo ufficio.
(4) Se vuoi un bambino.
(5) medicinali a base di erbe
(6) Vuoi essere ricco.
(7) Vuoi legare tuo marito / moglie per essere suo per sempre.
(8) Se hai bisogno di aiuto finanziario.
(9) Lascia che le persone obbediscano alle tue parole e facciano ciò che vogliono
(10) Soluzione per casi ETC
Contattalo di nuovo a (Bahamatemple@outlook.com) o whatsApp .. lui a questo numero. (+38972751056). e sii benedetto.
Se hai bisogno di aiuto spirituale su uno di questi:
Ottieni il tuo amore, frutto dell'utero, fibromaide, boom economico, svolta finanziaria, arricchisci senza rituale, fai come dico io, brutto sogno, prometti e fallisci, epilessia, caso terreno / tribunale, disturbo mentale,
FYI Appuntamento politico, Approvazione del visto, Cancro, Spendere e tornare indietro, Buona fortuna, Salute naturale, Corsa, Si, Ckle Cell, Impotenza, Caso Win Court, Promozione al lavoro, Tone di comando, Anello di protezione,
e molti altri, contatta Email: Ededetemple@gmail.com O quale app +38972751056
Qualcuno dubita ancora delle erbe naturali? Ho visto la grande importanza delle erbe naturali e il meraviglioso lavoro che hanno svolto nella vita delle persone. Mi chiedo perché le persone spendono ancora i loro soldi in chirurgia, iniezioni e droghe ogni volta che si ammalano. Le erbe naturali possono curare tutti i tipi di malattie tra cui herpes, diabetici, asma, HIV, epatite, ecc. L'ho visto con i miei occhi. Sono stato guarito dall'HIV e mia zia e suo marito sono stati curati dall'herpes dal Dr.Edede che usa erbe naturali per curare diversi tipi di malattia. Anche il Dr.Edede dimostra a tutto il mondo che le erbe naturali possono curare tutte le malattie e ha curato innumerevoli persone che usano erbe naturali. So che è difficile da credere, ma sono una testimonianza vivente. Non c'è nulla di male nel provare le erbe. È anche un incantatore, può lanciare un incantesimo per riportare il tuo matrimonio alla normalità, un incantesimo di buona fortuna per prosperare nella vita ed eccellere in qualsiasi cosa tu faccia nella vita. Contattalo su: Ededetemple@gmail.com, (numero di telefono chiamalo su questi numeri o whatsapp): +38972751056
Il tuo tempo è venuto libero da te stesso per la povertà e la barriera
La distanza non è un problema non guardare conosci il corpo libero da te stesso per la povertà, i tuoi genitori vivono in vita povera non significa che vivrai ancora in vita povera, non guardare indietro questo è il tuo momento di liberare te stesso per povertà
(1) se vuoi soldi istantanei
(2) se vuoi la tua ex fidanzata o fidanzato indietro
(3) se vuoi il potere di governare il ministero
(4) se vuoi vincere il numero Lotto o la scommessa 9ja
(5) se vuoi essere ricco senza sacrificio di sangue umano
(6) se vuoi il potere di controllare tuo marito o tua moglie
(6) se vuoi la lingua dominante
(7) se vuoi essere un membro di continuità
(8) se stai cercando un figlio, un marito, una moglie o una soluzione al tuo problema
(9) se vuoi che la tua attività si muova come se conoscessi gli altri,
(10) potere di vincere caso
(11) potere dell'alta posta nel tuo ufficio o lavoro
(12) se vuoi il fascino
(13) se vuoi un potere spirituale per controllare le persone
(14) se vuoi un lavoro
(15) se non hai una soluzione all'estero contatta ora baba su Email: Ededetemple@gmail.com O whtasapp +38972751056 prima che il tempo sia troppo tardi ....
ciao, è difficile vedere il tuo vero amore prendere una direzione diversa, ciao a tutti mi chiamo maria luke sono sposata da 20 anni e un giorno mio marito mi ha detto che non poteva continuare il nostro matrimonio perché che aveva visto un'altra donna decidere di chiedere aiuto e di trovare qualcuno con la mia storia simile online, come è stato ripristinato il suo matrimonio e sento che questo cambierà la mia storia, vivo felicemente con mio marito, proprio come quando ci sposiamo, rafforziamo il nostro amore reciproco e scopro anche che mio marito ha avuto un'influenza negativa, sono molto grato a questa persona per l'aiuto, se hai bisogno di supporto., Whatsapp + 23490) 6157) 0504)
vengo dal Canada, sono molto felice di condividere la mia grande e meravigliosa testimonianza con tutti su questa piattaforma ..: Sono stato sposato per 4 anni con mio marito e all'improvviso è entrata in scena un'altra donna che ha iniziato a odiarmi ed era offensivo e tutto perché non gli ho mai dato alla luce un bambino. ma lo amavo ancora con tutto il cuore e lo desideravo a tutti i costi ... Ha chiesto il divorzio e tutta la mia vita stava andando in pezzi e non sapevo cosa fare, si è trasferito da casa e mi ha abbandonato tutto da solo, un giorno un mio caro amico mi ha raccontato di aver provato i mezzi spirituali per riportare indietro mio marito, quindi sono andato online per cercare e ho trovato così tanti incantatori che hanno solo perso tempo e preso molti soldi da me, ma sono tornato da lei e le ho detto che il modo spirituale ha solo preso i miei soldi e non ha prodotto nulla, e lei mi ha fatto conoscere un incantatore chiamato Dr.Wealthy, quindi ho deciso di provarlo. anche se non credevo in tutte quelle cose a causa di quello che ho passato di recente, ho contattato il Dottore e gli ho spiegato tutti i miei problemi e mi ha detto che non avrei dovuto preoccuparmi quando ha lanciato l'incantesimo su di me e sul mio marito che mio marito tornerà da me e che entro 3 settimane rimarrò incinta, quindi ho fatto il piccolo che mi ha chiesto di fare ed ecco che tutto funziona, mio marito è tornato da me e in questo momento abbiamo gemelli ragazzo e ragazza, quindi grazie a Dr.Wealthy sei davvero un grande incantatore, nel caso in cui qualcuno abbia bisogno di aiuto ecco il suo indirizzo email; wealthylovespell@gmail.com I suoi incantesimi sono per una vita migliore O whatsapp ora +2348105150446
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