mercoledì 28 settembre 2011

Salvatore Parolisi. La procura di Teramo e la droga mediatica danno per certa la premeditazione


Ed ecco ciò che mancava al puzzle della procura teramana, un bel filmato che immortalasse il Parolisi vestito come nel giorno in cui è scomparsa sua moglie. A fornirlo un commilitone del militare, non si sa se l'abbia dato prima ai procuratori e poi ai media o viceversa, che domenica 10 aprile era assieme a lui ed a Melania al pianoro. In questo si vede chiaramente il caporalmaggiore che spinge, ed anche con vigore, la figlia seduta sul seggiolino di una altalena. Chiaramente, una volta andati in onda, questi fotogrammi hanno scatenato la fantasia degli opinionisti mediatici che si sono arzigogolati, come sempre, nel trovare spiegazioni che potessero portare un aiuto agli inquirenti, poveri cuccioli che ne hanno bisogno, e si è iniziato subito col dire che l'abbigliamento, identico a quello indossato dal Parolisi il giorno dell'omicidio, che il dondolare la figlia, come nel giorno della scomparsa, non siano stati il frutto del caso ma di un piano ben congegnato. Ed alla fine della fiera la conclusione è stata, ancora una volta, sfavorevole all'indagato che vestendosi alla stessa maniera, che dondolando la figlia alla stessa maniera, ha avuto modo, a parere quasi generale, di sapere cosa raccontare alle forze dell'ordine dopo l'assassinio. In pratica gli opinionisti hanno sussurrato ad alta voce che il racconto di quanto avvenuto il 18 aprile è figlio di quanto dal caporalmaggiore fatto il 10 aprile, per questo non ha avuto sbavature nei ricordi ed è stato sempre identico nella forma. Sapeva cosa dire perché quanto raccontava era davvero un fatto avvenuto.

Dopo queste esternazioni pubbliche, ormai siamo alla droga mediatica, potevano i Pm teramani farsi sfuggire l'occasione di raccogliere i suggerimenti di chi passa le sue giornate sul piccolo schermo con la siringa in mano? Chiaro che no! Così oggi si legge sui giornali della città abruzzese che in procura stanno lavorando sull'ipotesi di un omicidio premeditato da, minimo, otto o più giorni. Quindi un piano elaborato dal marito di Melania nei più piccoli particolari, a partire dal farsi vedere al pianoro vestito coi pantaloni corti per dar modo al Ranelli di confondere le visioni ed i giorni, dal far sì che gli stessi movimenti, quali spingere un seggiolino, raccogliere margherite, stendersi sull'erba, siano stati messi in essere per non sbagliare e non confondersi durante gli interrogatori. Insomma una bestia d'uomo che già aveva l'intenzione di uccidere la moglie e per questo non ha lasciato nulla al caso elaborando un disegno criminale di prim'ordine. Il suo era un precostituirsi un alibi, dicono oggi gli inquirenti. E non si vede ma mi scappa da ridere perché il dire che si è precostituito un alibi presuppone che il Parolisi un alibi lo abbia. Eppure è in carcere proprio a causa della mancanza di un alibi, fatto strano se, come ipotizzano a Teramo, se lo voleva precostituire. 

E con questo si capisce come presto inizieranno ad esserci i "tempi duri" per i Pm. Non sarà facile lavorare su una ipotesi del genere, non sarà facile far credere che l'intenzione del Parolisi fosse quella di confondere probabili futuri testimoni perché in loro assenza, e se avesse ucciso la moglie l'assenza di occhi che potessero vederlo al pianoro è certa, avrebbe dovuto pensare di incontrare un procuratore che avesse avuto una fiducia cieca in quanto da lui dichiarato, tanto da non fare neppure minime verifiche. Un obbrobrio di pensiero che non avrebbe neppure uno psicopatico. Per questo è particolarmente significativo quanto sta uscendo dalla procura che ha in carico le indagini. Rivolgere la mente ad idee del genere da ad intendere che non ve ne siano altre, che non ve ne siano di migliori su cui lavorare. E non avere idee migliori fa capire a tutti che la direzione intrapresa non sarà modificata e che accertamenti su altri personaggi, e ce ne sarebbero da controllare, non  se ne faranno. Perciò, restando così le cose, è alle porte un nuovo processo indiziario fatto solo di perizie confutabili, di pochi ragionamenti logici e nessuna certezza.

Ragionamenti che, dopo i tradimenti, dopo i dialoghi facebook, dopo le bugie, si sono avviati sulla pista della fantascienza investigativa, sulla pista dell'immaginario collettivo. Immaginario che viene alimentato sugli schermi dai vari programmi che hanno quale prima opzione, e mi spiace immensamente, la presenza di almeno un familiare di Melania Rea (quando non è presente anche una delle amiche del cuore). Ed ogni volta spuntano nuove foto, nuovi dialoghi, ed ogni volta si finisce per cadere nel medesimo, trito e ritrito, argomento. Anche i giornali si sono adeguati all'andazzo e di giorno in giorno ripetono la stessa tiritera, ed ogni giorno c'è uno dei Rea da intervistare. Chi dichiara che il marito di Melania è colpevole ma non ha ucciso, chi tiene un diario aggiornato su un settimanale, chi è intervistato solo perché è un cugino o un parente alla lontana. Per cui si è capito che il parlare è l'input basilare. Ma tutto questo, pur se inizialmente aveva un senso, oggi da l'idea di un accanimento voluto, ormai quanto si voleva dire s'è detto in ogni maniera possibile, e pare voler chiudere ogni spiraglio in modo da indirizzare chi indaga solo nel sentiero desiderato e non far imboccare loro altre piste investigative. E' quasi un dire: "Quello schifo d'uomo ha tradito la moglie e la nostra fiducia, ha fatto cose abominevoli per il nostro modo di pensare e vedere, quindi o è colpevole o sa e deve parlare". E qui si chiude l'aiuto alla procura, che non è affatto un aiuto ma un intralcio, dettato dalla sofferenza dei Rea.

Ma mentre a loro è concesso di ragionare avendo per base il dolore, anche sarebbe meglio non esternassero continuamente ai media il loro punto di vista (la commozione non crea giustizia ed amplifica i soli pregiudizi), questo perché un domani la piccola Vittoria crescerà ed imparerà a leggere ed a capire con la propria mente quanto sta accadendo oggi, e non troverà bello l'additare continuamente il padre a complice o ad assassino della madre (specialmente dovesse non essere né l'uno né l'altro), agli inquirenti questo è vietato perché sono altri i metodi da adottare per non entrare, a loro volta, in quell'imbuto in cui credono si sia infilato il Parolisi omicida. Spegnere la televisione, chiudere i giornali ed aprire la mente per prendere in considerazione anche i ragionamenti opposti, guardare il tutto da diverse angolazioni, allargare le vedute non credendo a prescindere d'essere arrivati alla verità, al colpevole, controllare il minimo indizio diverso, la minima traccia diversa, la parola in più o la parola in meno di tutte le persone interrogate, verificare i contorni della vicenda senza lasciar perdere nulla e solo allora tracciare una riga che porti ad escludere gli uni per indirizzarsi sugli altri. Perché tutte le indagini che negli ultimi decenni sono state considerate sbagliate dai giudici di Appello, avevano un unico denominatore, il fossilizzarsi su una sola direzione, sempre indiziaria, e non considerare altro. E questa indagine, purtroppo, pare avviarsi sulla stessa pista.

Continuare a seguire la linea mediatica, quello che fa più comodo credere, senza cercare soluzioni alterative che abbiano una logica reale e non fittizia, può essere solo controproducente. Melania Rea è stata uccisa al chiosco delle casermette dove non c'è traccia di Salvatore Parolisi (e se aveva i guanti ed altri abiti è ora di scoprire dove li ha nascosti), è questa la base da cui partire. E prima di dire e scrivere che ciò che è stato fatto sul corpo della vittima, che ciò che si è rinvenuto su di lei o al suo fianco, è tutto frutto di un depistaggio, bisognerebbe almeno fare piccoli controlli per capire qualcosa in più. Non è che Melania frequentasse migliaia di persone, e quel giorno ne ha incontrate poche, possibile sia così difficile scoprire di chi siano i dna trovati sotto l'unghia e sui polpastrelli? E se l'assassino è il marito dove ha preso la siringa? Di chi è il sangue al suo interno? Di chi sono le impronte al suo esterno? Di chi sono i capelli sparsi sul corpo della moglie? 

Queste sono alcune delle domande che da tempo attendono risposta, e occorre dargliela se si vuol avere un quadro chiaro di quanto accaduto, il resto è droga mediatica sparsa dagli opinionisti televisivi e da giornalisti venditori di fumo. Restarne contagiati e parlare di premeditazione per un paio di pantaloni corti significa perdere il senso della logica e del lavoro che si sta svolgendo.


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512 commenti:

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Anonimo ha detto...

Giustissimo. L'ultima frase poi è la ciliegina.
La cosa che mi stupisce è che tu, Massimo, sia l'unico e il solo a mettere in evidenza l'assurdità di certe notizie.
E, ad ogni modo, ho letto poco fa che il fatto che NON ci fosse dna di Parolisi sul cellulare di Melania sarebbe una prova della sua colpevolezza: chissà cosa avrebbero detto, se ci fosse stato!
- - -
Trovo veramente assurdo che come indice di premeditazione si indichi l'avere indossato per due domeniche di seguito lo stesso abbigliamento..
non lo trovo nè plausibile nè serio nè, e mi dispiace dirlo, professionale da parte dell'accusa.
Non è nemmeno un colpo basso, è assolutamente e solo una sciocchezza. Mi pare ormai un gioco al massacro, un volere per forza leggere come indizio di colpevolezza qualsiasi irrilevante particolare.
C'è veramente da augurarsi di non finire MAI nelle maglie della giustizia.
T.

Anonimo ha detto...

Massimo, mi trovi d'accordo su tutto ciò che hai scitto. Oramai con questo delitto sia gli investigatori che i media hanno toccato il fondo. Sono tante le stupidaggini che dichiarano i Rea e ancora di più quelle che si leggono sui giornali. Il fratello che dichiara di aver scoperto sul cellulare del padre foto e messaggi compomettenti dei due amanti,la sua dichiarazione che Parolisi per lui e la sua famiglia è colpevole per i tradimenti, in precedenza la paternità di questa scoperta era di uno zio che, esperto di informatica aveva trovato sul computer di Melania messaggi e foto (ma di chi era il computer e chi ha scoperto il tutto?) che questi flile erano stati consegnati alla procura per aiutare le indagini (a fare che?)
La madre di lei che si erge a giudice affermando che P. non ha il diritto di vedere sua figlia in quanto uccidendo Melanoia aveva fatto si che lei non potesse più riabbracciarla.Leggere e sentire queste cose oramai mi sta solo nauseando oltre a convincermi maggiormente dell'innocenza di Parolisi.Mi sto chiedendo se un domani lo stesso risultasse non essere lui l'assassino dopo tutto questo sputtanamento come potrà ricostruirsi una vita.
Marilia

Marco ha detto...

Ma è stata fissata l'udienza in Cassazione? Mi pare che il ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare sia stato inoltrato già da qualche settimana...

Marika ha detto...

se non l'ha premeditato lui, viste tutte le coincidenze l'assassino li ha osservati molto!
Marika

Unknown ha detto...

Ed a pensarci bene Marika forse col tuo post ci hai preso; perché se è veramente difficile provare la premeditazione per il Parolisi, partita già otto o nove giorni prima del delitto, è altrettanto vero che ci potrebbe essere stata la premeditazione da parte di qualcun altro che li conosceva e che poteva anche vederli partire e seguirli (fu la prima idea di Chi l'ha Visto poi scartata per gettarsi sul militare bugiardo). Ed in questo caso bisognerebbe scavare in direzioni diverse.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

@Marika
può anche darsi siano stati seguiti, ma di certo il killer non ha deciso di colpire proprio quel giornoin virtù del fatto che Parolisi abbia indossato per la seconda volta lo stesso completino da jogging.
Un sacco di persone hanno un abbigliamento di riferimento nell'armadio se intendono andare a farsi una corsetta, me compresa, e queste erano proprio le intenzioni di Salvatore quel giorno.
Del resto, se gli indumenti erano già stati indossati dieci giorni prima, dubito che Melania, precisa com'era, non li avesse passati in lavatrice..
e come non trovare tracce del dna di Melania dato che quest'ultima lavava stendeva e stirava tutti gli indumenti del marito? Qualsiasi cosa lui avesse indossato, sarebbe passato dalle mani di lei.
Se il dna di Sonia viene giustificata con una sessione di stiro insieme, deve valere la stessa logica per il dna di Melania su qualsiasi e dico qualsiasi capo di abbigliamento del marito: calze mutande magliette pantaloni e perfino le scarpe.
il dna di Melania NON è detto necessariamente sia sulle tute militari, non so se la prassi preveda che vengano lavate in caserma o nelle case degli stessi.
Per questi motivi trovo assolutamente irrilevante questa coincidenza di abbigliamento per le due gite, e trovo priva di fondamento l'accusa di premeditazione in base a questa motivazione.
T.

Alessandro ha detto...

Francamente resto basito di fronte e questo "approccio" investigativo, massimo
la presunzione di innocenza,che dovrebbe essere alla base di un'indagine a 360 ° (non solo accennata nelle carte,ma fatta sul serio), è del tutto svanita..eppure non è solo un dovere, è un obbligo morale.
Parolisi è l'assassino perchè Ha in gita sempre con il solito abbigliamento, perchè a Painoro spinge sempre la bimba sull'altalena....spero un giorno di svegliarmi...
Parolisi è in carcere perchè sarebbe stato dove nessuno lo ha potuto collocare e perchè la moglie non era dove invece è stata collocata dai cani (andate sul sito di vanity fair, c'è un'intervista all'addestratore di Piergiorgio)...praticamente il mondo al contrario
condivido l'osservazione di marika....personalmente ho sempre sostenuto che non si debba andare lontano per trovare l'assassino, a pato che si abbia il coraggio di uscire dall' appartamento di parolisi
purtroppo non lo faranno mai e si andrà al processo
scommetto già su una condanna in primo grado ed un'assoluzione in appello

Anonimo ha detto...

certo: con i soldi dei contribuenti: i nostri.
Che forse avremmo preferito spenderli per indagini più approfondite.
T.

PINO ha detto...

MASSIMO, Commento questo tuo ultimo articolo, dopo una mia breve assenza, perchè sulla tastiera dello strumento che suoni con facilità, la dialettica, hai pestato quasi tutti i tasti, compreso uno, appena sfiorato, nelle tue altre trattazioni sull'argomento: la famiglia Rea, e la manifestazione del loro legittimo dolore, per la perdita della loro figlia e sorella.
Dolore che non può essere fcilmente lenito, ma, che non dovrebbe esorbitare dai confini dell'intimità.
Il prestarsi ad interviste mediatiche, ripetutamente, da parte di vari componenti della famiglia della povera vittima, non giova che ad alimentare false interpretazioni della tragedia, nella pubblica opinione, oltre che favorire materiale a molti insani mezzi ci comunicazione, anche cartacei.
Calcare ostinatamente sul passato fedifrago del Parolisi, per deturparne ulteriormente la figura, nel tentativo di trasformarla in quella di un assassino, non mi sembra onesto nè accettabile.
Ai fini della ricerca della verità, mi sembrano inutili e tendenziosi le tecniche divulgative delle "misteriose" foto ritrovate dallo zio di Melania, nel computer dei Rea, sempre indirizzate allo scopo di infancare il Parolisi che, anche se ha sicuramente delle colpe, non può e non deve essere considerato, prima di prove certe, di assassino.
Colgo l'occasione per far osservare che il nik MERCUTIO, sarà sostituito da questo momento dal mio vero nome PINO.
Saluti a tutti. PINO

Pino ha detto...

LA PREMEDITAZIONE, c'era, ma da parte dell'assassino/i, ma presumo anche, che Parolisi sapeva.
Melania aveva, forse, troppo sventolato di sapere qualcosa che associava il marito in un affare grosso e sporco, e che avrebbe reso noto se il marito non si redimesse.
L'altra "parte" avrebbe preso il militare per l'orecchio e gli avrebbe comunicato il pericolo che correvano "tutti", se Melania avesse perso la tramontana (come s'usa dire).
Da quì la condanna della giovane e della previa preparazione al crminale gesto.
1° possibilità: Sarebbero davvero arrivati alle altalene, e dopo qualche minuto Melania ha espresso la necessità di andare al bagno, come affermato dal parolisi, allontanandosi.
Il Parolisi, gli è andato dietro, per vedere se la moglie facesse la strada che aveva già fatto la settimana prima, e dove aspettavano/va con accordi presi in precedenza, gli assassini. Ha assistito al rapimento, previo colpo alla fronte, ed è tornato alle altalene per telefonare alla moglie, ed eventualmente farsi vedere.
2° possibilità: Arrivati alle altalene, Melania, d'accordo col marito ha voluto fare da mediatrice tra lui e l'altra "parte", ma le cose si sono messe male,e la ragazza è stata prima stordita e poi caricata in auto per essere trasportata dove e stata trovata.
Il Parolisi, anche in questo caso, ha seguito di nascosto la moglie, ed ha assistito al rapimento che, certamente non si aspettava.
Questo spiegherebbe anche perchè non sia stato visto, prima, alle altalene.
La scena alla quale ha assistito, e questo l'ho già scritto altre volte, ha provocato quegli effetti convulsivi di carattere psicosomatico, dai quali e stato assalito mentre era al Bar.
Il resto lo conosciamo.
Naturalmente tutta la ricostruzione, è puramente immaginaria.
Saluti alla scuadra. PINO

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con te Marika.

Se si legge con ottica ampia, come suggerisce giustamente Massimo, la tenuta jogging ( Lotto )di Parolisi dovrebbe non condanarlo affatto. Se per settimane si parlava dell’ abbigliamento strano e fuori luogo dello stesso Parolisi…”troppo freddo per pantaloncini corti”—ecc. ecc. ..come si dovrebbe interpretare questo stesso abbligliamento del 10 aprile…giornata piu’ fredda?—come prova…ma come prova per l’accusa…come prova che con probabilita’ NON si e’ cambiato il 18 Aprile ma che AL CONTRARIO, come accena Marika, La Lotto e’ la sua tipica tenuto “da Colle.”
E poi…in quanti modi si potrebbe interpretare la ripresa di Parolisi in video?
Per quali motivi e’ stato immortalato e perche’ proprio li’? Le domande dovrebbero lanciarsi in varie direzioni…sicuramente la difesa se ne occupera’…. Perche’ si trovavano tutti li’ al pianoro? E l’unico posto di svago per i commillitoni e le loro famiglie? Ci sarebbero altri motivi per immortalare i propri colleghi? Altre intensioni? Altri monitoraggi? Altri incontri?
Continuo a leggervi con tanto piacere ed interesse,
Warm Regards,
Avery (…scusate sempre l’italiano purtroppo ‘adottivo’…)

Pino ha detto...

IL PANTALONCINO

La proiezione del filmino contenente il Parolisi che dondola la bimba sull'altalena, è una prova a favore del militare, perchè mostra indiscutibilmente, che lo stesso indossava pantaloncini corti e maglietta, anche quel giorno, che il clima era ancora più fresco che il 18 aprile.
Quindi Parolisi non indossava quegli indumenti, per esserseli coperti con altri, per compiere il delitto, ma che era solito indossarli per brevi gite all'aria aperta.
Altro che premeditazione.
Si cercassero altri indizi seri, se si vuole dimostrare la sua colpevolezza.
Pino

Alessandro ha detto...

perdonate se devio un po' ma credo che l'informazione sia di interessa a tutta la squadra
riguarda la roulotte
sono stato informato che la sera della scoperta e il giorno dopo i carabinieri e le squadre di ricerca sono entrati (tutte e due le volte) per controllare

tengo a precisare...niente luminol, niente ricerca di impronte.
inoltre sono entrati d' amblè, inquinando qualunque cosa potesse esserci (se c'era)
saluti a tutti

Marika ha detto...

Ciao Pino alias Mercutio!
Io valuterei anche la possibilità che parolisi non tenesse alcun oscuro segreto, ma che semplicemente fosse ricattato per soldi.

Massimo io ho dall'inizio manifestato la mia attenzione sulla particolarità dell'assassino, il quale non mi è mai sembrato un fesso anzi!
se devo pensare a parolisi coinvolto devo necessariamente anche mettere, quale parte attiva del delitto, un complice.
se invece lo escludo, tutto conduce alla caserma. altre piste, infatti, quali dovrebbero essere?
il serial killer?
non nascondo che anche questa ipotesi a volte calza con certi dettagli e con tutta queste strane coincidenze.
immagino che i pubblici ministeri titolari di questa indagine siano stracolmi di fascicoli e lavoro e che, melania rea, anche se è diventato un caso nazionale, deve spartirsi il tempo con tanti altri procedimenti.
non si devono approfondire solo gli spostamenti di salvatore parolisi.
perchè non hanno fatto uno studio delle celle per verificare quante persone sono transitate in quel giorno e a quell'ora dal chiosco della pineta? e dal colle?
se il luogo non era molto frequentato, non credo che l'accertamento richiederebbe un grande sforzo investigativo. dalle utenze risalgono agli intestatari e da li selezionano ulteriormente.
infondo si tratta anche di coerenza investigativa.
se l'imputazione contenuta nell'ordinanza di applicazione della misura cautelare, descrive la condotta criminosa come concorsuale per la presenza di un complice allo stato non identificato, perchè non andare alla ricerca di questo ipotizzato complice?
Marika

Anonimo ha detto...

Marika
Parolisi e' ricattato per soldi che doveva dare e ammazzano la moglie? Ma chi deve avere soldi a qualsiasi titolo ed ovviamente non adisce le vie legali per la restituzione , diciamo che ti tonfa di botte , per dirlo alla toscana...
Non mi risulta che per debiti di qualsiasi natura si ammazzi la moglie del " debitore" . A meno ,ripeto, di dimostrare che parolisi abbia fatto uno sgarro a qualche camorrista della zona di provenienza per spaccio di droga.
E a lui, il supposto debitore, manco un graffietto ?
Poi tutto puo' essere ma non mi sembra molto plausibile che per un debito di qualsiasi natura che lui non onora venga uccisa in sua vece la moglie....con gli slip abbassati...
Wide

Anonimo ha detto...

molto interssante l'osservazione fatta da AVERY :
"E poi…in quanti modi si potrebbe interpretare la ripresa di Parolisi in video?
Per quali motivi e’ stato immortalato e perche’ proprio li’? "

...e si potrebbe continuare... perchè propro mentre spinge la bambina sull'altalena, e CHI ha fatto la ripresa video ?

Sembrerebbe quasi una sorta di "prova generale" che potrebbe integrare la possiblità N° 1 descritta da PINO

ENRICO

Marika ha detto...

wide, in un'ipotesi di vendetta trasversale dove uccidere lui sarebbe stato pericoloso perchè si sarebbe subito capito perchè, può avere senso che ti uccidono la moglie, ti fanno ricadere addosso la colpa per un movente passionale e poi ti tengano in trappola impedendoti di fare nomi scomodi.
ovviamente sempre in teoria!
Ciao Marika

Marika ha detto...

preciso inoltre, soldi "sporchi" con riferimento ai quali adire le vie legali diventa complesso....
Marika

Anonimo ha detto...

WIDE, non solo non arebbe senso come vendetta "trasversale" ma nella fattispecie - detto cinicamente - gli avrebbero pure fatto un favore al Parolisi !

ENRICO

Marika ha detto...

Enrico, potrebbe anche essere che lui sia scappato in tempo e che la moglie sia stata uccisa per avere visto ciò che non doveva vedere?

Wide, il dato degli slip abbassati è quello più confliggente con l'ipotesi di una esecuzione di gruppo o di un assassino estraneo, perchè i pantaloni li aveva abbassati nell'attimo in cui viene aggredita, non sono stati scesi dopo. questo è un punto fermo della perizia.
ma se è così, o è stato lui o qualcuno in sua complicità.
Marika

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo,
come al solito hai fatto una fotografia della situazione attuale, completamente a fuoco, e per rimanere in tema direi che come obiettivo hai usato un bel grandangolo.

Per quanto riguarda la droga mediatica, sappi che ci hanno iniettato l'ultima dose da pochissimo, durante Chi l'ha visto.

Ospite del programma il padre e lo zio di Melania, per parlare, nel caso qualcuno non ne fosse ancora a conoscenza, delle chat sul pc di casa Rea. Hanno mostrato le boccucce e i cuoricini stampati sul foglio che conteneva i dialoghi che ci hanno per fortuna risparmiato, in quanto oscurati.

Il papà ha poi ricordato, che quando Melania stava mettendo al mondo Vittoria, Salvatore è stato cercato al telefono e in casa a Folignano, ma è stato irragiungibile(fu scomodato pure il Paciolla invitato dal Rea a scavalcare il terrazzo per vedere se era in casa)
Il fine di questa dichiarazione era far sapere che Salvatore non era nè in casa nè con Ludovica(come da suo interrogatorio) e che quindi era in qualche albergo mentre la figlia nasceva.
E qui interviene la Sciarelli, che fa accenno alla piccola Vittoria e all'affidamento, come a dire che un padre che non si è interessato alla nascita della figlia.....

Poi sempre la Sciarelli annuncia che però loro sono imparziali, e vogliono provare a trovare piste alternative.
E qui ti consiglio di vedere le loro ricostruzioni, perchè hanno del comico
Ipotizzano e smontano l'ipotesi subito dopo ed omettonio in continuazione tutti quei
dati importanti che potrebbero avvalorare le ipotesi stesse.

Continua....

Pino ha detto...

MARIKA

Melania rappresentava un pericolo, perchè SAPEVA, ed era il marito, ad essere ricattato, dalla stessa moglie, e l'ho detto più sopra perchè.
Poichè gli "altri" SAPEVANO che Melania SAPEVA, hanno ritenuto che l'eliminazione della donna era l'unica soluzione definitiva.
Parolisi era a conoscenza di tutto quanto sarebbe accaduto, ma aveva le mani ed i piedi legati, (scusami la similitudine), e non poteva opporsi, nè poteva, e può, tuttora, denunciare la cosa, senza cadere in un cratere vulcanico.
Chiaro avvocato.
Ciao PINO (senza alias)

Sira Fonzi ha detto...

Per ciò che riguarda la premeditazione, in uno dei tanti articoli dedicati a Parolisi, tu hai detto una cosa che da sola basta già a smontare questa ipotesi:
Parolisi sapeva che quell'area era soggetta a riprese satellitari.
Inoltre, se una persona con un quoziente intellettivo nella norma volesse pianificare un delitto, e potesse scegliere tra un alibi certo (farla uccidere mentre lui era a lavoro) o un alibi che non poteva essere confermato, e che seppure le avesse permesso di venire assolto per insufficenza di prove, avrebbe compromesso la sua credibilità per sempre, ebbene se questa persona potesse scegliere, quali delle due sceglierebbe?

Ciao a tutta la SQUADRA

Anonimo ha detto...

SIRA
se questo marito, già due anni prima aveva dato questa bella prova di sè, con quale coraggio i familiari di Melania hanno potuto dichiarare, all'inizio della vicenda, che la coppia non solo andava d'amore e d'accordo ma che era addirittura un esempio di matrimonio perfetto ?

allora hanno mentito anche loro !

e per quale motivo ?

ENRICO

Anonimo ha detto...

@Marika
Credo che prima di passare all'omicidio della moglie SP sarebbe stato nell'ordine :
Minacciato verbalmente e pesantemente ; in seguito saccagnato di botte ; infine il tragico passaggio alle vie di fatto. Tu ipotizzi una teoria al contrario che non mi sembra molto logica
Wide

ALESSANDRO ha detto...

@ enrico

effettivamente questa protezione della famiglia nelle prime battute non l'ho mai capita

sparisce melania, sanno che lui andava a caccia di tanga, e aspettano a parlare ? tanto più che melania è ancora ufficialmente scomparsa e potrebbe essere salvata...

Anonimo ha detto...

Alessandro sei troppo forte : caccia di tanga non l'avevo ancora mai sentita....
Comunque anche i Rea basta tv no eh ? Io non vedo simili programmi ma prima sira ha postato che fratello
Padre madre hanno partecipato 3 vv al giorno prima , dopo e durante i pasti...
Wide

Anonimo ha detto...

eh, già ALESSANDRO !

per questo tutta la vicenda ha i connotati giusti per assomigliare ad una storiaccia brutta dai contorni molto oscuri e i cui protagonisti, vittime o carnefici, hanno molto da nascondere

ENRICO

Anonimo ha detto...

@alessandro
a caccia di tanga mi ha fatto ridere. Non l'avevo mai sentita come espressione, ma rende.
Io credo semplicemente che come ogni buona famiglia italiana che si rispetti, si parta dal rpesupposto che i panni sporchi vengano lavati in privato, difatti i Rea chiesero a Salvatore di NON parlare della sua avventura.
E non dimentichiamo che il Parolisi è stato difeso ancora per lungo tempo dalla famiglia della moglie, fino a quando la fiducia nella sua innocenza, per tutto quello che veniva scritto e detto sui giornali e per i crescenti sospetti degli inquirenti, ha cominciato a vacillare.
Poi una volta che il coperchio è saltato, l'orgoglio e la vergogna, in relazione a tutto il male accaduto a Melania, è stata giustamente messa da parte.
Quando si soffre per la perdita di una persona casa, in quella maniera orribile poi, tutto il resto passa in secondo piano.
Poi, non mi sento di giudicarli. Il circo intorno a loro sì, ma loro no.
nel loro apparire continuamente in televisione, forse sono stati mal consigliati o addirittura pilotati.
T.

ALESSANDRO ha detto...

grazie wilde,non volevo fare facile ironia su un caso così tragico, solo sorridere un po'
si,come ga scritto giustamente massimo...è diventato un doping...
verrò sicuramente attaccato da qualcuno, ma la famiglia Rea vuole che SP sia l'assassino...esagero?

Enrico....si,credo che da nascondere abbiano qualcosa tutti in questa storia..e non mi riferisco solo a SP, famigliari e Ludovica

Pino ha detto...

ENRICO ed ALESSANDRO

I Rea, anche stasera hanno fatto spettacolo, sempre al fine denigratorio del Parolisi.
Loro hanno letto i messaggi comnetuti nel pc di Rea padre, già da parecchio tenpo, mentre recitavano le notizie sulla grande concordia e felicità della coppia Salvatore Melania.
Quando lo zio mago dell'informatica e poliziotto ha sventolato la notizia di aver scoperto i messaggi amorosi tra parolisi e l'amante, in famiglia già lo sapevano
Perchè hanno mentito, ti sei chiesto Enrico, ed io posso solo risponderti che è un mistero.
Ciao PINO

ALESSANDRO ha detto...

@ T

in questo non sono troppo sulla tua stessa linea...mi domando...tua figlia sparisce e aspetti che sia morta per dire agli inquirenti che il marito ha delle amanti ?
sulla famiglia Rea e la Tv, mi sono già espresso..con tutto il rispetto possibile per persone che han perso una figlia e una sorella, ai miei occhi si stanno trasformando in qualcosa di sempre meno simile a quello che in realtà sono, cioè vittime
può darsi che siano male consigliati,ma quando si è trattato di tacere,con la vita della figlia in ballo, si son consigliati da soli
poi magari, vedo male io

Anonimo ha detto...

@pino. come fai a sostenere che già sapessero dei messaggi tra Parolisi e l'amante ai tempi in cui lo difendevano?
è una tua illazione o l'hanno detto loro?

@alessandro: per essere vittime lo sono di sicuro, di certo non desideravano la morte di Melania.
Se vuoi intendere che siano al corrente di più cose di quelle che hanno detto, può darsi.
tutto il tam tam contro il genero ne ha offuscato la lucidità, del resto non si può pretendere: ti muore una figlia e non puoi credere sia stato tuo genero, continui a coprirlo per quella che consideri una leggerezza, ma dai e dai alla fine ti convincono che lui è il mostro della situazione, e loro sono in prima fila per giustiziare il mostro.
E' comprensibile. Non posso neanche azzardare che non debba essere condivisibile, potrei enunciarlo a livello filosofico, ma c'è poca filosofia da fare in un dolore così concreto. è difficile mettersi nei loro panni, e spero di non trovarmici mai.
T.

PINO ha detto...

@ T

Sii più gentile, e non tacciare nessuno di rilasciare illazioni.
I cugini Rea, stasera, o, meglio ieri sera, hanno detto che la scoperta dei messaggi "peccaminosi" li ha scoperti il padre di Melania, prima dello zio.

Anonimo ha detto...

@ T

non sono d'accordo con te questa volta.
I Rea potrebbero benissimo rifiutare gli inviti a comparire in tv.
Quando si vive un tale grande dolore non credo si abbia voglia di essere ripreso mattina pomeriggio e sera da tutte e telecamere di tutti i canali tv .
La famiglia di Yara Gambrasio benchè colpita anch'essa da un tragedia simile non si è mai esposta pubblicamente ed è stata un esempio di grande compostezza

Se poi lo fanno, come tu ipotizzi, perchè mal consigliati o addirittura pilotati, peggio mi sento : vuol dire che dietro c'è una "regìa" ed una strategia che non lascia immaginare niente di buono

ENRICO

Anonimo ha detto...

@enrico: forse hai ragione tu. però c'è sempre una terza ipotesi, che si mal consiglino tra loro.

@pino, non volevo essere scortese, mi dispiace. Ti assicuro che ho digitato con serenità quella parola: va meglio supposizione? Comunque, sia, mi hai già risposto che li aveva letti il padre.. ma non si sa da quanto tempo l'avesse fatto?

T.

Anonimo ha detto...

Ps
regìa e strategia che i Rea evidentemente condividono

ENRICO

ALESSANDRO ha detto...

@ T

mi ero espreso male prima...
ikntendevo dire che queste forzature televisive li fabbo sembrare sempre meno ciò che in realtà sono, vittime
non intendevo dire che non lo sono

Pino ha detto...

@ T

Come non detto.
Quando, non l'hanno precisato.
Ad ogni modo, se Melania ha raccontato delle sue disavventure coniugali alle amiche, le aveva dette anche alla famiglia, che hanno confermato solo parzialmente, di esserne a conoscenza dall'anno scorso.
PINO

Anonimo ha detto...

@alessandro
eh lo so.. esporsi, per i parenti della vittima, è sempre un'arma a doppio taglio.
Non è il primo caso di cronaca che lo dimostra.
Bisognerebbe sapersi limitare a dire poche cose e ben circostanziate, però posso capire che se si parla del sangue del tuo sangue, tu voglia esserci per correggere, eventualmente, la rotta.
T.

Anonimo ha detto...

altra cosa

La famosa diciarazione/mantra dei familiari di melania "Salvatore non l'ha saputa proteggere PERCHE' NON HA CONFESSATO FIN DA SUBITO AGLI INQUIRENTI LA SUA RELAZIONE EXTRACONIUGALE e ha così rallentato le indagini" appare ancora più inquietante.

Con quel verbo "proteggere" del tutto fuori luogo in quel contesto e poi adesso veniamo a sapere che erano stati proprio loro a consigliare salvatore di tacere su tale argomento.

Tutto ciò come me lo spiegate ?

Anonimo ha detto...

Non ho firmato il commento delle 00.45

ENRICO

Anonimo ha detto...

per stasera passo, ho sonno. ci penserò un pò su.
notte
T.

Pino ha detto...

@ENRICO

Quando, alcuni mesi fa, espressi per la prima volta (col nik Mercutio) le mie perplessità sulla frase detta dal padre di Melania, e ripetuta dal fratello Michele, nelle prime interviste: "non l'ha saputo difendere", mi si rispose, da più parti, che la frase voleva significare che Parolisi avrebbe dovuto dire la verità da subito, per aiutare gli inquirenti nella ricerca dell'assassino/i.
Spiegazione che non aveva nulla a che vedere con una "mancata protezione", che io chiedevo da chi o da che cosa.
La frase e relativa mia domanda, fu ripresa solo quando si cominciò a profilare la possibilità di una versione alternativa del movente dell'omicidio, avanzata dalla SQUADRA, in concomitanza all'induizione dello stesso gip Cirillo, riportata nella sua relazione.
Ora, caro Enrico, se cominciassimo a rileggere attentamete, e analiticamente, tutte le domande che ci siamo posti, e le ipotesi avanzate, di volta in volta, avremmo una visione molto diversa dello scenario che ci viene presentato, oggi, dopo adeguati svisamenti (volontari o casuali).
Il nostro lavoro di squadra è certamente seguito, anche dall'esterno, forse, con funzione collaborativa, dell'informazione.
Ciao. PINO

Anonimo ha detto...

p.s. Errata corrige: "non l'ha saputa proteggere" non difendere
P.

Anonimo ha detto...

PINO

avevo già espresso la mia interpretazione ( identica alla tua) della frase in questione nel corso di uno scambio di opinioni fra noi due avvenuto ai primi di settembre.

Ho riproposto il quesito alla luce delle "nuove" dichiarazioni che i Rea stanno rilasciando da qualche giorno a questa parte perchè la perplessità suscitata da tale sibillina affermazione è ancora più aumentata

saluti

ENRICO

Anonimo ha detto...

@enrico
la notte mi ha portato questo consiglio: ipotizzando che i rea non fossero al corrente di alcunchè di losco, ipotizzando che in un primo momento credessero Salvatore innocente, alla luce del fatto che sapessero perfettamente dei tradimenti di lui ma che non li ricollegassero al delito,
quella frase "non l'ha saputa proteggere", volendo leggerla senza doppi sensi e al di là di oscuri segreti, non potrebbe semplicemente dire che un marito, per quanto innocente, la cui moglie è stata ammazzata da qualcuno, non abbia saputo proteggere la stessa dai vari malfattori in circolazione?
In fondo, nella celebrazione del matrimonio, c'è il gesto rituale del padre della sposa che "consegna" la propria figlia allo sposo, ovvero alla sua benevolenza e protezione.
Che intendessero semplicemente questo?
Certo, alla luce della vita odierna, nessun marito tiene sott'occhio la moglie 24 ore su 24 per evitarle spiacevoli incontri, ma noi non conosciamo esattamente l'ambiente culturale delle famiglie in questione e posso ipotizzare che, assai forzatamente, forse troppo forzatamente, intendessero qualcosa del genere.
T.

Pino ha detto...

ENRICO.
Si, ma ti sei chiesto qual'è lo scopo di comparire continuamente in tv., se non quello di insistere sui tradimento di Parolisi?
Panso che i Rea mirino a convincere l'opinione pubblica, e, forse, anche gli inquirenti, della colpevolezza diretta del Parolisi, nell'omicidio di Melania.
Strategia che ignora deliberatamente, la possibilità, oggi accettata anche in sedi autorevoli, di un diverso movente, e di un diverso assassino/i della figlia, tranne, forse che lo zio, che ha avanzato tale possibilità, guardando da un angolo diverso lo scenario delittuoso.
Mi associo al dolore che ha colpito la famiglia Rea, ma resto perplesso sulla determinazione di questa, nell'insistere sulla colpevolezza del militare.
Perchè, continuare su questo binario, se si profilano soluzioni diverse?
Rimarcare insistentemente sulla infedeltà di Parolisi, non suffraga la sua implicazione, diretta o meno, nella soppressione della povera Melania.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

@ Pino: hai perfettamente ragione, firmo timbro e sottoscrivo la tua affermazione delle 11:55.
T.

Alessandro ha detto...

concordo in pieno anche io

Anonimo ha detto...

Per T. ed Enrico

Ciao,
sono d'accordo con te T, su tutto ciò che hai esposto alle 11.32, l'ho pensato anch'io e ti dirò di più:
io credo che all'inizio i Rea sapessero solo del tradimento con Ludovica, credendo fosse stata una scappatella di una sera, e non
una storia lunga 2 anni, e ancora in essere.
Successivamente hanno appreso, dalla confessione fattagli dal Parolisi (in ginocchio),la verità sul rapporto con Ludovica, e dai media invece l' approccio avuto con Rosa.

Da qui, secondo me, il loro comportamento è cambiato, hanno ricollegato tanti fatti che nel tempo avevano lasciato in loro dei dubbi, ma nessuna certezza.

Ad esempio, l'assenza del Parolisi mentre Melania partoriva la piccola: lui non era in casa, non rispondeva al telefono,eppure sostenne di essere a Folignano, (oggi loro hanno la certezza che lui si trovasse in un albergo con qualche donna, come detto dal padre ieri sera a Chi l'ha visto)

Altro dubbio che forse avevano, che facesse soffrire Melania, la quale con la mamma non si confidava più di tanto per non darle preoccupazioni(La signora Rea in un intervista a People dice che Melania stava diventando anoressica)

A questo aggiungiamoci i sospetti della Procura, le sue bugie, il suo alibi non verificabile e successivamente l'arresto.

Per quanto riguarda il segreto credo che sia stato concordato quanto ancora credevano ad una scappatella ormai passata, superata e soprattutto a un argomento chiuso (magari per il loro modo di vedere era un pò come onorare la memoria di Melania, o forse provavano vergogna ad affermare che la figlia era stata tradita, che il matrimonio non era poi così perfetto come volevano far sembrare)

Fin qui tutto comprensibilissimo,a chi non sorgerebbero dei sospetti, chi non avrebbe rabbia per quanto subito dalla figlia in vita?( Anche se non menzionare quella che loro credevano scappatella ai fini delle indagini, come qualcuno ha commentato, non avrebbe giovato)

Diverso è però sbandierare i propri sospetti, come fossero certezze, e usare i tradimenti di Salvatore per screditare la sua credibilità di padre(come è avvenuto ieri a Chi l'ha visto,
in un modo nemmeno troppo velato)

Qual'è il motivo di questa costante presenza in video, sui giornali?

O sanno delle cose che non sono trapelate che coinvolgono Salvatore con certezza nel crimine, e che non possono rivelare, o stanno facendo pressione sul Tribunale dei minori affinché la piccola venga affidata a loro e non possa vedere il papà.

Io spero fortemente che l'ultima ipotesi non sia reale, non c''è dolore che giustifichi un atto del genere.
Loro sono i nonni, lui è il padre e potrebbe non aver nessuna colpa, se non di essere un uomo che non conosce la parola amore e rispetto.

Ciao Sira

Anonimo ha detto...

Alla Squadra e all'Allenatore

Ieri sera mentro guardavo Chi l'ha visto, mio marito affancendato con le sue cose e disinteressato al delitto in questione, tanto da non saperne nulla, al termine della ricostruzione fatta dalla Sciarelli, viene verso di me e mi dice:
"E se fosse stato Salvatore a voler andare in bagno, con la promessa che avrebbe portato due caffè, convincendo la moglie ad aspettarlo lì?
Ed aggiunge:
"Se lo avesse fatto per incontrarsi con qualcuno e la moglie insospettita l'avesse seguito?"


Analizzando l'ipotesi ho trovato qualche punto riscontrabile:

-I due non sono stati sufficentemente visti tanto da rimanere impressi perché avrebbero soggiornato poco al Pianoro

-Piergiorgio avrebbe fiutato la traccia di Melania che va verso il monumento per vedere dove stesse andando il marito

-Parolisi potrebbe aver preso la macchina ed è per questo che non è stata notata

-Prima di partire le da un bel bacio sapendo di stare a fare l'ennesima "porcata"(concedetemi il termine)

-Melania arriva al Monumento dove vede Salvatore con una donna

-Discutono e quindi entrano in macchina.

Poi però guardoi tempi che sono stretti e non riesco più ad andare avanti.
E voi?

Ciao Sira

Unknown ha detto...

Ciao Sira.

Voi siete una squadra, una buona squadra, ma io non sono il vostro allenatore e non lo voglio essere, al massimo vengo a far parte del gruppo quando ho qualcosa da proporre.

E d'altronde non vi serve un allenatore, davvero.

Per quanto riguarda l'ultima ipotesi, dato che nulla è certo e nulla lo sarà fino a quando non ci saranno risposte sicure (sempre che le cerchino, e lo spero tanto), è valida come sono valide le altre. Anche se a qualcuna occorre dargli una spinta per renderla credibile.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

@Sira: l'Italia è piena di traditori e traditrici, a nessuno di loro viene negata la patria potestà per questo solo motivo, e i tradimenti online e le chattate sexy in tanti casi pare siano la norma.
(ovviamente parlo per sentito dire.. ;-))
Il delitto è una cosa assai più grave. Come già espresso precedentemente, il fatto che si tradisca non implica necessariamente l'omicidio.
Sul fatto che le colpe accertate fino ad ora senza ombra di dubbio, ovvero i tradimenti di Parolisi, vengano esageratamente sbandierate sono d'accordo con te.
Se lo scopo della famiglia, più che condizionare l'opinione pubblica sulla colpevolezza dell'assassinio, fosse il voler condizionare i servizi sociali affinchè venga dato loro l'affidamento della bambina, sarebbe una cosa molto ingiusta nei confronti di un uomo che non è ancora stato dimostrato sia colpevole di omicidio.
Se poi risultasse esserlo davvero, non so quale sia la procedura in questi casi nei confronti dei minori: saranno gli psicologi a valutarlo.
NON la famiglia della vittima.
Ad ogni modo, per quanto possa non essere sano per una bambina vedere il padre in carcere, ammesso a questa età se ne possa rendere conto e io non credo, forse per la bambina non è sano nemmeno crescere con chi prova tanto odio e rancore verso il padre della stessa in mancanza di prove certe e inconfutabili o in virtù dei tradimenti di lui.
- - -
ps: già nei casi ordinari di separazione o divorzio, è abbastanza normale che le famiglie di origine si schierino duramente contro l'ex nuora/ex-genero, specie se fedifraghi, e se non fosse per gli ex coniugi o per i legali degli stessi, che riescono a trovare un accordo, le battaglie sarebbero molto più farraginose.
Purtroppo in questo caso l'ex coniuge non esiste più, e la famiglia, sostituendosi a lei, pur nel comprensibilissimo dolore, SEMBRA stia cominciando a considerare la bambina come una loro proprietà.
Non credo a questa battaglia per l'affidamento della piccola, non finchè Parolisi non sia stato condannato.. e anche se lo fosse, forse l'affidamento dovrebbe essere CONDIVISO con i nonni paterni, per evitare certe prese di posizione.
T.

Marika ha detto...

Pino
io ho capito quello che vuoi dire tu, ma questa tesi è al momento senza uscita e senza prove.
intanto se fosse vero quanto sostieni, si può dire che lo hanno incastrato comunque.
ma lui stesso (parolisi)non può non essere complice, avendo portato la moglie nelle mani dei suoi assassini.
quindi, o si trova il complice che deve essere stato per forza sul luogo del delitto, oppure la storia del ricatto e della uccisione di melania perchè sapeva, insieme a salvatore, qualcosa che non doveva dire, non regge a mio modo di vedere.
Marika

Anonimo ha detto...

@sira: discutono ed entrano in macchina, e poi?
salvatore la porta a ripe e la accoltella?
oppure melania sale in macchina con l'amante che la accoltella a Ripe e salvatore aspetta?
oppure salgono tutti e tre in macchina e vanno a ripe, l'amante accoltella melania e salvatore, che non era d'accordo, viene riaccompagnato al pianoro e inscena la pantomima?
Francamente, l'idea è buona ma non mi sembra logisticamente azzeccata.
troppi spostamenti, salgono sulla macchina di chi, e l'altra macchina dove resta, e la bambina? e come mai salvatore non presenta una traccia se pur minima di sangue?
T.

Anonimo ha detto...

L'accusa:
1).. impronte di salvatore non ce n'è, quindi è colpevole perchè le ha cancellate..
2)la mancanza di sangue sui suoi vestiti ne dimostra la colpevolezza.. anzi, la colpevolezza con premeditazione!
3)il fatto che nessuno abbia visto la sua auto a Ripe, ci dice che le sentinelle non sono state attente.
4)il fatto che Ranelli l'abbia visto con Melania? scherziamo? è inattendibile!
---
che prove mirabolanti!
Joe

lori ha detto...

permettimi di integrare joe: Parolisi aveva lo stesso abbigliamento della settimana precedente a colle san Marco: ergo è colpevole (prove per un alibi)

lori

Alessandro ha detto...

mi permetto di integrare anche io...
la sentinella colasanti ha vito altre auto,ma non quella di SP
inattendibile pire lui (non le ha mica viste tutte!)

Alessandro ha detto...

@ Sira...il fatto è che i cani non soo arrivati al monumneto,bensì alla roulotte..è un particolare che secondo me non va dimenticato

Alessandro ha detto...

vorrei fare una domanda,sperando che qualcuno sia ferrato in materia,perchè io ne so davvero poco (per non dire nulla)
nella perizia medico legale (o meglio,fra le parti citate) il Dr Tagliabracci dice che la quantità di sangue trovata al chiosco è compatibile con quelòla che ha perso melania (credo deu lt)

qualcuno mi aiuta ad interpretare questo "compatibile?"

Anonimo ha detto...

PINO,

ma senz'altro ! Anch'io penso che il motivo principale delle eccessive apparizioni in tv dei Rea sia quello volto a indirizzare gli inquirenti verso la colpevolezza del Parolisi.

Almeno questa è la sensazione che trasmettono.

Ora, è possibile che abbiano cambiato idea relativamente a quanto sostenevano all'inizio delle indagini ( ossia quando non ritenevano Salvatore colpevole) perchè sono entrati in possesso, in seguito, di elementi che non lasciano dubbi sulla sua colpevolezza

Tuttavia, almeno per quello che ci è dato conoscere, non mi pare ci siano stati in questi mesi sviluppi significativi da giustificare un tale cambiamento di rotta da parte dei familiari della vittima.

Mi sembra pertanto legittimo nutrire le perplessità che tu stesso hai esposto e che io condivido

ciao ENRCO

Rita ha detto...

@Sira
secondo me i parenti di Melania si sono accordati con SP di non rivelare della "scappatella" prima di sapere della morte Melania perchè sarebbe stato compromettente per il genero se si fosse venuto a sapere (severamente vietato intrattenere rapporti con le allieve) e magari avrebbe rischiato grossi guai. Quindi,hanno taciuto, per il bene non tanto di SP ma di tutta la famiglia.
Certo che, dopo aver saputo che Melania era morta, le cose sono cambiate e hanno parlato.

@Alessandro
Il compatibile secondo me significa che la quantità di sangue persa da Melania è la stessa ritrovata sul terreno, quindi il sangue è stato perso tutto in quel luogo. Compatibile = stessa quantità

Alessandro ha detto...

ecco,io avevo interpretato in maniera diversa....domanda,il terreno non assorbe la parte liquida del sangue ?
cioè,tagliabracci ha potuto calcolare il sangue sul terreno perchè rimasto tuttop lì o ha dovuto "proiettarlo" in base alle tracce rimaste ?

Anonimo ha detto...

RITA,

non vorrei sbagliare ma a me sembra che i vari interrogatori a Salvatore siano stati fatti DOPO la scoperta del delitto.
Quindi l'accordo era riferibile a dichiarazioni da rilasciare in tale circostanza

ENRICO

Mimosa ha detto...

Cari compagni di squadra,
mi sto accorgendo che qui si sta di nuovo discutendo su diversi punti già sviscerati e si costruiscono delle ipotesi senza tenere conto dei discorsi già fatti, e senza apportare nulla di nuovo.
Mi riferisco prima di tutto alla questione se i genitori sapevano o no delle scappatelle e quando sono venuti a sapere.
Vi ricordo che sta tutto scritto nelle testimonianze inserite nell’Ordinanza di Teramo, parte seconda, e che in un posto io stessa vi ho riassunto, e ricordate poi il mio post che metteva in evidenza le coincidenze del LUGLIO 2010?
Lo sapeva un bel po’ di gente tra Pasqua e luglio 2010, inoltre c’era un patto con Melania che la famiglia ne stesse fuori! E’ tutto scritto.

Perciò, SIRA, quello che tu dici di “credere” (nella prima parte del tuo intervento delle 14:49) stai tranquilla che è tutto “vero”, è riscontrato … se dici “io credo” qualcuno si sente autorizzato a dire “e invece io credo di no…” così si innesca di nuovo una sequenza di discussioni su elementi già fissi.

Seconda cosa: Non c’è molto da illazionare su come il padre si sia comportato, lo ammette lui in un paio di sprazzi di sincerità (tra una apparizione e l’altra in uno o l’altro dei canali tv).
E anche qui Sira ha detto il giusto: Salvatore viene affrontato sia all’epoca sia al momento della scomparsa sia tornati a Somma, con quello che ne segue.

ENRICO tu dai per scontato che «l'accordo era riferibile a dichiarazioni da rilasciare in tale circostanza», e io integro ALLA STAMPA, giacché ti rimando alle dichiarazioni rese agli inquirenti che ho citato più sopra.

Che nel tempo le dichiarazioni del padre e del fratello rese ai giornalisti siano state tante e svariatamente contradditorie è lampante. Concordo con voi che non è ben chiaro il motivo!!! tuttavia andarlo a cercare penso non sia nostro compito, perché implicherebbe dare dei giudizi su faccende loro private.

A tra poco per il resto.
Mimosa

Mimosa ha detto...

Lo sapete chi ha fatto il filmino del Parolisi che spingeva l’altalena il 10 aprile?
Il marito di Sonia, perché la gitarella era con questa coppia …
È parso strana anche a voi la lunghezza della ripresa incentrata su Salvatore?
Avete notato come lui si guardava in giro (come a cercare Melania)

Qualche commento?

Mimosa

ALESSANDRO ha detto...

beh effettivamente l'inquadratura è su SP...anche se ha dei bimbi davanti..sembra che si cerchi proprio lui....

Mimosa ha detto...

Ciao ALESSANDRO,
torna in scena Sonia ... capisci?
Poverina, forse non vuol dire niente ...

ALESSANDRO ha detto...

sfondi una porta aperta.....

Mimosa ha detto...

... ma questo pezzetto mancava, eh?

Anonimo ha detto...

@ Mimosa e la squadra:

Il video sia stato girato dalla moglie del commilitone Riccardo Stanca. Rileggendo l"ordinanza qualche settimana fa mi ha colpito questo particolare.
Ripeto la mia domanda di ieri. Perche' i commilitoni si trovano spesso a Colle? Per quale motivo si riprendono? Coincidenze?


Alla pagina 53—Ordinanza arresto GIP Teramo prima parte:

“Ten. Col. Riccardo STANCA, Comandante del Battaglione, il quale, sentito in data 8 giugno 2011, riferiva di avere incontrato il caporale PAROLISI domenica 10 aprile 2011, al pianoro di San Marco nel corso di una gita con I suoi familiari. Il Ten. Col.
STANCA consegnava anche alcune fotografie ed un filmato girato dalla moglie nell’occasione, nel corso del quale si intravede il PAROLISI intento a spingere la figlioletta Vittoria sulle altalene, all’interno della medesima area che diverra’ teatro
Della scomparsa della moglie una settimana piu’ tardi…"

Un saluto, AVERY.

Anonimo ha detto...

...scusate..."Il video E' stato girato..."

Avery.

Pino ha detto...

Stimati amici,
ho una strana sensazione: la stessa di quando si cerca un oggetto smarrito in casa, e dopo averla messa sottosopra, ci si rassegna sulla definitiva perdita dell'oggetto stesso, salvo il ritrovarlo il mattino dopo...sul comò.
E' tanto assurdo supporre che, mentre formuliamo le ipotesi più intelligenti e coerenti, analizzando qua e là i minimi particolari di uno senario misterioso, la soluzione stia semplicemente..."sul comò"?
Forse, se partissimo dall'inizio, con idee più semplici, che rasentino l'ingenuità, potremmo accorgerci che la soluzione è stata sempre lì, a portata di mano senza essere stata mai considerata, perchè molto semplice ed impossibile.
IO ci provo.
Ci provo, ripassando al setaccio tutti quegli indizi che ci sono apparsi insignificanti od ovvi, collegandoli, se possibile, in una sistema prospettico diverso, senza troppa severità.
Spero di realizzare uno scenario uno scenario diverso e...
Saluti a tutti.
PINO

Anonimo ha detto...

MIMOSA
a proposito del filmino riporto il mio precedente commento del 28 settembre 2011 22:58 ---
----

molto interssante l'osservazione fatta da AVERY :
"E poi…in quanti modi si potrebbe interpretare la ripresa di Parolisi in video?
Per quali motivi e’ stato immortalato e perche’ proprio li’? "


...e si potrebbe continuare... perchè propro mentre spinge la bambina sull'altalena, e CHI ha fatto la ripresa video ?

Sembrerebbe quasi una sorta di "prova generale" che potrebbe integrare la possiblità N° 1 descritta da PINO ( commento del 28 settembre 2011 20:03)

ENRICO

Mimosa ha detto...

E allora questa notizia da dove esce?
"" http://mediterranews.org/2011/09/caso-melania-rea-un-gioco-di-depistaggi-e-accertamenti-armi-a-doppio-taglio/ La procura di Teramo ha acquisito la immagini registrate su di un telefonino, appartenente ad un amico della coppia, che insieme a Melania e Salvatore ha trascorso la domenica 10 aprile su Colle san Marco.""

In ogni caso la gita del 10 aprile era con Sonia e il marito: è reso nelle dichiarazioni della mamma di Melania e della stessa Sonia:

- la domenica mattina 10 aprile i genitori di Melania ripartirono per Somma V. dopo una visita di paio di giorni a Folignano – testimonianza della madre di Melania (p. 44 O.T. seconda parte, e sgg.) «mentre Melania e Salvatore si stavano organizzando per trascorrere la giornata a Colle San Marco assieme ai loro vicini Sonia e Alfredo» e poche pagine più altre anche Sonia lo dice.

Mimosa

PS
Ti rileggerò meglio, Avery

Mimosa ha detto...

ENRICO e AVERLY
erano state le vostre osservazioni a farmi riflettere.

Ho fatto una ricerca nel web e nella Ordinanza di Teramo ho trovato quello che sopra ho riportato.

Ora ci sono due versioni, mah?
Mimosa

Mimosa ha detto...

Intanto saluto PINO che finora mi sono dimenticata!
Ciao PINO e ti leggerò più che volentieri.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Nella ordinanza è solo scritto che sono andati al Colle con amici e non solo con sonia e il marito che facevano parte della comitiva.
Ma NON è scritto che il marito di sonia ha fatto il filmino.....

Mimosa ha detto...

Scusa Anonimo, non hai letto bene quello che ho riportato.

Mimosa

Anonimo ha detto...

nel post 17.29 Mimosa da la notizia che il marito di sonia abbia girato le immagini come scoop. e non senza malizia continua...
poi Avery corregge....Questo è scritto


Sdar

Rita ha detto...

alla Squadra

vorrei tanto sapere il nome del militare/collega che ha girato il video. Ovviamente non si può escludere che insieme ai colleghi ci fossero anche i vicini di casa.

c'è un nome che ritorna più di qualche volta nelle varie ordinanze...qualcuno ha notato?

che ne pensate del sentiero scoperto oggi dal PM?

r.

Anonimo ha detto...

@rita
trovi il nome nel post di Avery 18.09. Ciao

Rita ha detto...

oops, sorry, avevo saltato di leggere alcuni post. Grazie Avery

Alessandro ha detto...

non so se ci fossero militari quel giorno, ma di certo c'erano Sonia ed il marito
per ciò che concerne il video , non è detto che sia quello consegnato dal militare alla procura tempo fa...infatti si dice che si intravede parolisi che spinge vittoria sull'altalena
in questo è un po' più che un intravedersi,ma magari sbaglio io

per ciò che concerne il sentiero, forse dovrebbe utilizzarlo relativamente al telefonista più che all'assassino....il telefonista arrivava a piedi, l'assassino in auto (dove l'avebbe lasciata? per non parlare del depistatore che nonc credo si sarebbe arrischiato a mollare la macchina per andare afare lo staging con tutte le ricerche che si stavano facendo)

Rita ha detto...

@Enrico

ecco la risposta al tuo dubbio

http://www.youtube.com/watch?v=b1XrpcY3VyM&feature=related

dal minuto 9:00 in poi

Sira Fonzi ha detto...

Massimo, mi spiace se ti ho in qualche modo offeso o infastidito.
La tua frase:"io non voglio essere il vostro allenatore" non so come interpretarla.
La mia voleva essere solo una battuta per sorridere, rivolgendomi ai commentatori,,che Mercutio, molto simpaticamente, ha denominato "squadra"

L'allenatore era inteso, in questo caso, come colui che motiva, e tu con i tuoi articoli e i tuoi interventi lo fai, stimolando al confronto su quanto letto.

Allenatore inteso come colui che controlla che i dialoghi si svolgano nel reciproco rispetto, e che ricorda sempre ciò che è lecito e ciò che non lo è(attacchi personali, scambi di vedute da evitare in caso di incompatibilità etc...)
E non ultimo, allenatore è colui che trasferisce le proprie conoscenze, e con i tuoi articoli oltre a stimolare ci fai partecipe di informazioni e risultati di ricerche molto accurate.

Spero di aver chiarito.

Sira

Ecco!

Sira Fonzi ha detto...

Ecco! Non c'entrava nulla, non considerarlo non era di questo post
Sira

Unknown ha detto...

No Sira, non mi hai né infastidito né offeso, ma per allenatore si intende chi guida una squadra, chi detta gli schemi e fa giocare i suoi atleti come vuole lui.

In questo senso io non sono il vostro allenatore. Primo perché non voglio dettare schemi, secondo perché siete bravi di vostro ha fare i giusti ragionamenti.

Non vorrei ci fosse chi crede che vi stimolo solo per portarvi in una unica strada; non è così perché a volte siete voi a stimolarmi, a farmi fare una ricerca in più, insomma ad aiutarmi.

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

oramai l'ho considerato...

Anonimo ha detto...

RITA

si, avevo già ascoltato quell'intervista.

Intendevo dire che DOPO la morte di Melania Salvatore poteva pensare che l'accordo fosse ancora valido.
Infatti il fratello gli dice di aver "detto tutto" quando lo incontra dopo l'interrogatorio.

In fondo Salvatore subito dopo confessa tutto agli inquirenti

Quindi perchè la famosa frase " non l'ha saputa proteggere" ?

ENRICO

Sira Fonzi ha detto...

Ok, sono contenta del chiarimento, per quanto riguarda ciò che pensano gli altri,( e cioè l'eventualità di essere ritenuta influenzabile al punto da farmi condizionare) beh, sinceramente ti dico che chi lo pensa, se ha la capacità di capire quello che legge, vuol dire che non fa altro che riflettere un suo problema, attribuendolo ad altri.

Ciao Sira

Anonimo ha detto...

@ io non riesco a capire come possa essere importante un video girato la settimana prima, e perchè.
(sì ho notato, c'è un nome ricorrente..)
Ma sono pronta a leggere le vostre ipotesi sulla questione, quando avrò tempo andrò a guardarmi tutti i link che avete postato.
Sono curiosa riguardo l'idea di Pino, mi piace la sua idea di andare a cercare sul.. comò.
Scremare, semplicità, essenza, sostanza, basarsi solo su fatti accertati: è nelle mie corde.
Less is more
T.

Mimosa ha detto...

Oilà, SIRA, immagino ti riferisci a me, che sono l'unica ad averti nominata recentemente? non mi pare di aver fatta alcuna allusione ad una tua influenzabilità, nemmeno mai mi è passata per la testa in tutti questi mesi!!! ti prego di rileggere quel post: ho detto (in due punti) che avevi ragione nelle tue affermazioni e che erano verità riscontrabili quelle che esponevi, e che quindi potevano non essere precedute dal (modesto) "io credo".
Spiego: "modesto" nel senso di "frutto della tua modestia nel porgerti".
(Al contrario di me che sono sanguigna e irruente)
Però ti devo dire che (sempre se è rivolta a me la tua osservazione) che sono molto dispiaciuta della parole della frase conclusiva. Non mi aspettavo un tale attacco da te.
Credevo che la stima fosse reciproca.
Ciao, Mimosa

Mimosa ha detto...

Per tornare all'argomento, anch’io non riesco a capire come possa essere importante un video girato la settimana prima, e soprattutto come mai il ten.col. comandante del Battaglione è stato così solerte a consegnare fotografie e filmati girati sul Colle il 10 aprile?
questa documentazione cosa aveva a che fare con il 18 aprile?

Mimosa

Marika ha detto...

Il pm Rosati fa esperimenti.
leggete qua

http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/9/melania-rea-scoperto-il-sentiero-dell-assassino-parolisi-ha-ucciso-e-depistato-da-solo

Marika

Unknown ha detto...

Quello che è vergognoso, ma a Teramo sanno che la gente beve tutto, è che dopo oltre cinque mesi si venga a dire che è stato trovato il sentiero percorso dall'assassino (chiaramente il Parolisi, ci mancherebbe fosse un altro) quando il sentiero c'è sempre stato e di certo l'hanno già seguito altre volte quelli di Ascoli.

Ora si urla alla novità. Fosse vero che mai l'hanno seguito e che è stato il Rosati ieri a trovarlo, bisognerebbe gridare alla vergogna per un lavoro che si dimostra sempre più fatto in maniera approssimativa e senza alcuna linea logica ma alla "come viene viene tanto il colpevole l'abbiamo già ed a tutti va bene".

Ciao Marika, Massimo

Sira Fonzi ha detto...

Mimosaaaaaaaaaaaaaa, ma non era riferito a te!!!!

Ti stimo e mi sei molto simpatica, ma a parte questo, se avessi avuto qualche cosa da dirti lo avrei fatto direttamente e non tramite battuta lanciata ad ignoti.

La mia era una risposta alla seguente frase di Massimo, che spiegava perchè, tra le altre cose, non voleva essere chiamato allenatore della squadra

"Non vorrei ci fosse chi crede che vi stimolo solo per portarvi in una unica strada"

L'affermazione di Massimo credo fosse rivolta a tutte quelle persone che leggono il blog, e che avendo pareri diversi, soprattutto su due argomenti: Caso Scazzi e Procura di Taranto, cercano di sminuire il suo spessore(indiscutibile) e 'intelligenza dei commentatori, che ritengono pilotati ed influenzati.

Sono molte le persone invidiose e che non hanno come scopo il confrontarsi, ma solo fare giochetti infantili.

(Massimo correggimi se ho interpretato male)

Un caro saluto

Sira

Marika ha detto...

Per un attimo in base al titolo avevo pensato che il pm si fosse preso di scrupolo e avesse deciso di andare in quel sentiero seguito dai cani che conduce alla roulotte.

sicuramente avranno misurato il tempo di percorrenza del sentiero.come è ovvio cercano una via nascosta per spiegare il fatto che l'assassino, conoscitore del luogo, poteva raggiungere quel luogo senza essere notato.
il problema è che così facendo non si ha alcun riscontro, cosa che potrebbe venire dall'analisi delle celle.
mi chiedo poi com'è che queste notizie arrivano sempre dopo che qualcuno ne ha criticato l'operato?
di sicuro non brillano per solerzia ...
Ciao Marika

Unknown ha detto...

Dieci minuti a piedi per arrivare alla strada di Cerquesto. Ma, hanno scritto su "il centro" di Teramo, per una persona allenata come il Parolisi il tempo si accorcerebbe di molto.

Ed ora è chiaro che temono la testimonianza della vedetta che dice di non averlo visto, "mossa e contromossa", è sempre più un gioco a contrastare l'avversario e non una indagine.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

@ SIRA ... Ahhh meno male ... mi pareva strano ...
Che sollievo ... ho tanta paura di fraintendimenti ... dato il mio carattere irruento :-)

Un abbraccio

Mimosa

Marika ha detto...

sul fatto che i testimoni presenti in quel giorno al colle e a ripe non possano affermare di averlo visto, mi pongo un problema di tipo statistico: quante probabilità ci sono che una persona non venga notata o non venga fissata nel ricordo di circa 40 persone (non ricordo ora il numero esatto di quelle presenti al pianoro) transitanti nello stesso luogo e nello stesso arco temporale?
è come dire "uno su 40" avrebbe potuto vedere o ricordare qualcuno o qualche particolare?
la sentinella non può dire non ricordo, ma può cavarsela dicendo di non aver notato nulla.
ma si tratta di probabilità e di ipotesi.
sarà una contromossa, ma cosa aggiunge al quadro? mancando tracce della presenza di parolisi sulla scena del crimine, scusate la ripetitività, o si impegnano a trovare il suo complice (che per me appare ora una figura essenziale nella dinamica del delitto) oppure tenteranno un altro processo indiziario dove non credo che riusciranno a spuntare una confessione.
Ciao.
Marika

Anonimo ha detto...

Molto è stato detto e scritto sulla figura Salvatore

Poco è stato detto e scritto sulla figura di Melania

e dire che spesso è proprio la stessa vittima ad indicare il suo carnefice

ENRICO

Mimosa ha detto...

@ Marika, se non sbaglio la maggioranza delle testimonianze sono comprese nell'arco temporale tra le 15 e le 15,30, quindi ben oltre al momento in cui Salvatore dice che Melania si è allontanata.

E poi praticamente tutti dicono "non ricordo di aver notato", "non ho guardato ma mi pare che non c'era nessuno alle altalene", "non ho fatto caso" ... e frasi di questo genere ... quindi casca ogni attendibilità e anche la casistica ...

Mimosa

Marika ha detto...

quindi è vero che nessuno ha visto salvatore perchè non c'era.
le probabilità che tra tutte quelle persone nessuna abbia notato un papà con sua figlia sull'altalena, poteva essere alta.
non è casistica, ma statistica...
Marika

Mimosa ha detto...

Caro avvocato, non siamo in aula, non la giri :-)
non può dire ""quindi è vero che nessuno ha visto salvatore perchè non c'era"" ... è vero invece che nessuno ha guardato se c'era ...

Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

Inoltre Mimosa, Salvatore non è stato 30/40 minuti fisso accanto all'altalena.
Nella telefonata in cui avvisava della scomparsa di Melania, dice che è stato con Vittoria: alle altalene, agli scivoli e sul prato a raccogliere margherite(vestito sporco di Vittoria??)
Gli inquirenti conoscono le frasi esatte della telefonata e non è corretto chiedere a tutti se alle altalene hanno visto Salvatore, proprio perchè non rimasto fisso sul posto.

Sira

ALESSANDRO ha detto...

qualcuno non lo ha visto,molti non hanno guardato...qualcuno lo ha visto ma è inattendibile

Pino ha detto...

@ T

Apprezzo il tuo acume, rivelato non solo sull'ultimo tuo post, ma anche attraverso altre intelligenti intuizioni.
Entreremo in argomento domani.
Buona notte, PINO

Mimosa ha detto...

Esatto SIRA, e non solo, ha detto che poi si è messo anche in macchina per cercarla, ha fatto due giri e solo dopo si è fermato al bar Cacciatore.

Mimosa

ALESSANDRO ha detto...

sira e mimosa

un altro fulgido esempio di pessima informazione e, ed è più grave, di un approccio investigativo inaccettabile.
avete fatto bene a ricordare il vestitino sporco di Vittoria...un altro particolare che passerà in cavalleria

Marika ha detto...

Mimosa devo precisare proposito dei testimoni sul pianoro.
sono andata a rileggermi l'ordinanza: ci sono parecchi testimoni che sono presenti già dalle 14.40/14.45.

quanto a ranelli, il suo problema è che dichiara di aver visto melania, ma associa il fatto ad un momento successivo e quindi impossibile da raccordare con la versione di parolisi.
ovvero o ranelli la vede dopo 10 minuti dal suo arrivo e sono le 14.40 ( e ci sta) oppure quando porta le sedie fuori ore 15.23 ( e non ci sta).
fate voi...
quindi, è lui stesso che si rende inattendibile.

Marika

Marika ha detto...

che parolisi si fosse spostato non incide sul grosso della sua dichiarazione ovvero di essere stato alle altalene con la figlia dal suo arrivo fino a circa 20 minuti dopo l'allontanamento della moglie e statisticamente è davvero difficile che nessuno lo abbia notato, visto che non stava nemmeno immobile.
Marika

Mimosa ha detto...

@ Marika, quei testimoni a cui ti riferisci - sempre a mia memoria - e che poi non erano "parecchi", erano "arrivati" in quegli orari, metti il tempo di parcheggiare, di scendere, di avviarsi chi al prato chi al chioschetto ecc., di sicuro non lanciavano sguardi così in lontananza ... nessuno di loro aveva interesse per le altalene.

Mimosa

PS. Grazie per la correzione "statistica" e non "casistica" lapsus calami

Mimosa ha detto...

Marika: appunto perché non stava "immobile" la sua figura può essere sfuggita: quando un papà ha una bimba in braccio, ad un occhio indifferente pare una persona sola ... e siccome a tutti è stato chiesto "avete visto un uomo con una bambina alle altalene" ...

Mimosa

Marika ha detto...

non ti avrei corretto, se non avessi riletto... anche nel particolare...
Ciao
Marika

Marika ha detto...

ma se lui è in movimento può incrociare il percorso di altri o passare davanti ad altri.
lui comunque non nota nessuno.
e questo a me è sempre apparso strano.
Ciao
Marika

Mimosa ha detto...

Non ti preoccupare ... non era mica ironia ...

Sira Fonzi ha detto...

@ Alessandro

Il vestitino di Vittoria si sarà sporcato quando Salvatore l'ha lasciata ad altri per fare le prime ricerche.
Non hanno dubbi.
O forse ce l'hanno, ma pensano sia meglio non porseli.

Sira

Mimosa ha detto...

Marika, vuoi fare una prova?
Va a fare un giro in un giardino pubblico, uscendo descrivi per filo e per segno le persone che erano là (non solo quelle che hanno suscitato la tua attenzione).
Poi diccelo.

Un caro saluto
Mimosa

ALESSANDRO ha detto...

lo so sira..hai perfettamente ragione...comunque siamo acora qui a cercare di collocare sp a colle
in realtà lo si dovrebbe cercare di collocare al chiosco...la presenza di sp a colle sarà per i colpevolisti indimostrabile, a meno di colpi di scena improvvisi...lo sarà ad libitum,come il ritornello di una canzone che sfuma.
lo hanno capito perfino gli inquirenti che hanno calato l'asso...il sentiero nascosto !
ovviamento un sentiero che porta a cerqueto e quindi a folignano,smentendo inconsciamente l'obiezione fatta alla sentinella Colasanti..sostanzialmente dandosi la zappa sui piedi.

Marika ha detto...

io se mi metto ad osservare, ricordo.
se poi con me, c'è mio nipote che gioca e vuole andare sulle altalene, mi ricordo anche dei bambini e delle persone vicine.
per me funziona così.
in un posto del genere dove è possibile interagire con qualcuno anche solo con un sorriso, mi ricorderei eccome.
Ciao
Marika

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Marika,
credo sia più facile essere notato/ricordato se rimani fisso davanti ad un altalena per 30/40 minuti, (accanto ad un impianto unico sul Pianoro, che può essere notato) piuttosto che muovendoti e confondendoti con il resto della gente presente.

Ciao Sira

Mimosa ha detto...

MARIKA, appunto, certo, perché ci metti la tua attenzione dettata dall'interesse ... ma sulle mamme e sui bambini più in là e sulle persone con cui non hai motivo di interagire non focalizzi lo sguardo né la memoria ...

L'hai detto "" se mi metto ad osservare, ricordo "", io idem ... ma chi a Colle San marco aveva interesse ad "osservare" il Parolisi con figlia?

Ciao, Mimosa

Marika ha detto...

alessandro gli inquirenti mirano a provare che parolisi ha mentito. quindi se ci sono indizi a sostegno della tesi "non poteva essere al colle", la domanda successiva è: dov'era? e tu come risponderesti?
Marika

ALESSANDRO ha detto...

ma alle altalene non c'era nessuno no ? lo dicono i ragazzi dei motorini...o forse sbagliano? lo dice la supetestimone che è rimasta ritta come un palo alle altalene tutto il tempo...solo che la supertestimone poi sparisce,perchè se c'è lei, sbagliano i ragazzi...scherzi a parte...la via di colle non porta da nessuna parte,è un vicolo cieco...ognuno resterà della propria opinione...scusate se mi son permesso questo appunto

ALESSANDRO ha detto...

l'assunto è sbagliato marika...che non fosse a colle va provato,ma la sua presenza/assenza resterà sempre una zona grigia...l'unico modo per provarlo è collocarlo sulla scena del crimine, ma anche qui andiamo maluccio...
io personalmente ho ritenuto sempre che a colle ci fosse

Sira Fonzi ha detto...

@Alessandro

Ho visto sul tuo sito o blog, non ricordo, la mappa dei punti precisi in cui sono state ritrovate Melania, Rossella e Magda.
Lascia un pò perplessi questa vicinanza, pur se gli omicidi hanno caratteristiche diverse.
Da come ti sento commentare però non sembri orientato verso la figura del SK..

Sira

Marika ha detto...

Bene Mimosa credo che tra le testimonianze raccolte nell'ordinanza ci potevano essere persone che potevano o dovevano interagire con chi stazionava alle altalene. ad esempio quelli che passando davanti alle altalene e non notano nulla.
come quelli che erano seduti alla panchina e che avrebbero dovuto vedere passare melania. ma niente nemmeno loro.
si, forse puoi non far caso a chi ti passa davanti, ma dipende anche dal soggetto. un tipo come melania o come salvatore destano interesse e lì c'erano anche altri bambini. di solito i bambini si attirano tra loro. possibile che la figlia di parolisi non fosse stata attratta dalla palla?
non so se raccogliere tanti non ricordo possa essere d'aiuto alla ricostruzione della verità, ma il riscontro all'intuizione -se di intuizione si tratta - dovrebbe venire da un accertamento più preciso sul cellulare di parolisi.
è certo che, qualsiasi cosa emergerà dalla nuova perizia, potrebbe essere anche d'aiuto anche all'attuale indagato.
Marika

ALESSANDRO ha detto...

no,sira,non credo al SK (aldilà della mappa che ho pubblicato)
non ci credo sostanzialmente per una questione di vittimologia ed in parte di modus operandi
per melania sono sempre stato convinto di un omicidio nato ed esauritosi nella cerchia "famigliare" (in senso ampio,non letterale), presumibilmente compiuto da una donna

Marika ha detto...

alessandro l'indizio, può diventare prova nel processo. quindi, l'assunto è giusto, a mio modo di vedere.
la scena del crimine è stata ripulita, quindi anche con riferimento a questo l'indizio può, unitamente ad altri elementi, diventare la prova nel processo.
dipende dalla valutazione che ne darà la corte d'assise.
Marika

ALESSANDRO ha detto...

l'assunto sbagliato,per come la intewndevo io, è che sp non poteva essere a colle...questo non è un indizio,è una presa di posizione
gli indizi sono ben altro, a mio modo di vedere, magari,per fare un esempio...il dna sotto le unghie
questo è un indio che presuppone lo sviluppo di una pista investigativa.altro no

Marika ha detto...

mimosa, giusto per farti capire... sono stata a roma a giugno. passavo davanti una piazzetta con un piccolo parco giochi. ricordo che c'erano (tra le altre persone) una mamma con la piccola e il cane. la donna che teneva i capelli raccolti in una cosa ed entrambe (mamma e figlia) avevano i capelli castani. il cane uno tipo barboncino bianco.
siccome giocavano con il cane (io adoro i cani) me lo ricordo. e lo ricordo perchè l'area era attrezzata per tenere il cane al sicuro, essendoci un recinto.
ognuno può fissare un qualcosa di una giornata.
a me piacciono molto i bimbi, specie piccoli. mi inteneriscono. io ci avrei fatto caso.
penso che, da freddolosa quale sono, se mi fossi trovata al colle, avrei di certo notato un bell'uomo in pantaloncini con figlia alle altalene.ti assicuro.
ma non è questo che risolve il caso. occorre altro.
Marika

Marika ha detto...

alessandro, nella mia ultima ipotesi infatti colloco parolisi al colle con melania, fino a quando, insieme decidono di allontanarsi.
il dna sotto le unghie per me è strano.per collocarsi lì (sotto le unghie) significa che melania deve avere quanto meno graffiato o affondato le dita sul corpo del suo assassino.
ma così facendo la quantità doveva essere maggiore di quella ritrovata.
mentre sui polpastrelli e sul palmo della mano perchè non si è trovato nulla?
come si è depositato quel dna, escludendo la stretta di mano che trovo improbabile?
Marika

Mimosa ha detto...

Marika, ho capito benissimo ...tu non immagini quanto sono osservatrice io ...
E quanto la mia mente fotografa, anche se non guardo ...
tanto per darti un'idea, ricordo perfettamente i particolari delle case di tutti gli amici che ho frequentato anche per poco e anche 30 anni fa ...
Ma possiamo credere di essere noi "speciali" e che gli altri sono "normali" in questo?

Sono d'accordo che non è questo che risolve il caso, perciò fermiamoci qui.

Mimosa

Anonimo ha detto...

non mi sembra una prova valida porsi nell'ottica di andare al parco per vedere se ci ricordiamo di chi ci fosse, sapendo PRIMA di andarci di doverlo fare.
focalizzeremo appositamente l'attenzione inficiando il risultato.
purtroppo, quando qualcuno chiede la nostra testimonianza, ci prende in contropiede in una giornata qualsiasi chiedendoci di ricordarci di un momento qualsiasi.
Però io una prova posso farla a posteriori: oggi sono stata al parco,
come tutti i pomeriggi, e non sono di certo andata con l'intento di verificare se mi ricordassi di qualcuno, perchè questa idea non l'avevate ancora espressa.
Ovviamente non è QUEL parco.

Se qualcuno dovesse interrogarmi in proposito ad oggi, vi assicuro che NON saprei affatto fare mente locale su chi ci fosse o non ci fosse alle altalene, oggi.
eppure li ho guardati, oggi c'erano delle persone che non conoscevo, giovani, vecchi? boh. bimbi, bimbe? boh. donne, uomini? boh. Eppure le altalene sono a soli 5 metri dalla buca in cui gioca a palla il mio bimbo. Eppure ricordo di avere guardato queste persone più e più volte. Eppure ho guardato le altalene, chiedendo al bambino se volesse andarci.
Figurarsi alle altre altalene, quelle poste in fondo in fondo al parco (circa una quarantina di metri dalla buca per giocare a palla): nemmeno saprei ricordare se ci fosse qualcuno oppure no.
T.

Marika ha detto...

Ciao T
forse tu no, ma io ci avrei fatto caso. io sono un'osservatrice. ma ciò non esclude la mia magari involontaria distrazione in un momento cruciale.
ma io conto sempre sul fatto che su tante persone, ognuno con caratteristiche mnemoniche diverse, qualcuno che osserva per impostazione naturale ci poteva anche stare. anche solo per notare un signore in pantaloncini corti.
Marika

Anonimo ha detto...

@marika e mimosa,
voi parlate di "flash", di immagini situazioni o persone che vi hanno colpito in un dato momento, ma sono sicura che non ricordate chi ci fosse sul bus stamattina, a meno che lo conosceste o vi abbia colpito particolarmente.
Anche io ho dei ricordi vividissimi di un sacco di episodi, e ricordo ancora alla perfezione un gruppo di persone su un treno preso quindici anni fa, ma di oggi pomeriggio, non saprei dirvi chi cosa o come. Non ci ho fatto caso, non li conoscevo, non mi hanno colpito, non c'era un tramonto suggestivo, e fondamentalmente non me ne poteva importare di meno.
T.

ALESSANDRO ha detto...

concordo con te marika,sulle riflessioni in merito al DNA ! totalmente
nessuno,non io almeno, sostiene che determinati "dettagli" debbano necessariemente assolvere parolisi...come potrei affermarlo
sono proprio queste le domande che gli inquirenti dovrebbero porsi,bravissima.
ma se noi ce le poniamo è inevitabile che se le ponga anche chi lo fa di mestiere...dunque, percchè non viene fatto? quali garanzie allora abbiamo sull' efficacia delle indagini?
finche continuano a ballare fra colle si colle no,sentieri vari e mirabolanti conti segreti (tra l'altro ultimamente spariti)l'impressione sarà sempre quella di un'indagine morta il 20 aprile, forse già il 19

Mimosa ha detto...

Brava T., è così che dovrebbero ragionare gli inquirenti!
Interrogassero i propri parenti!

Io ho l'impressione che, con queste premesse, si arriverà al processo e certo l’accusa, per dare scontata la colpevolezza di Parolisi, farà due più due eguale a cinque! Tenderà a far accettare la non presenza di Parolisi al Colle perché nessuno l’ha visto dato che nessuno si ricorda di lui, e nel contempo la presenza di Parolisi a Ripe perché, non essendoci tracce sue, lui (e solo lui) le ha cancellate! Di fronte a questa logica, se la difesa non riuscirà a trovare elementi più che validi rispetto alle “intuizioni” sarà un processo uguale a quello che finora c’è stato contro la Knox e il Sollecito …

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Marika, no. Io ero un'ottima ritrattista, ora non dipingo più, ma anche se mi controllo molto di più, mi è rimasto il pessimo vizio di puntare gli occhi in faccia alle persone per "capirne" i lineamenti, l'ossatura, la struttura ossea, le flaccidità, lo sguardo, l'abbigliamento, la struttura fisica, le deformità posturali, eccetera.
Ovviamente, solo se mi colpiscono: così come tutti.

Marika ha detto...

T non te li descrivo quelli del mio bus di stamattina, ok?
;-)
Marika

Anonimo ha detto...

@ mimosa.. ti risponderò gentilmente.
è giusto interrogare le persone, sto solo dicendo che se nessuno si ricorda di Parolisi, non è detto che non fosse in vista, ma solo che non è stato notato.
specie se si è fatto i fatti suoi e non ha interagito.

T.

Marika ha detto...

ma è ovvio che qualcosa ti deve colpire per fissare il ricordo.
ma su tante persone transitate lì perchè solo ranelli è rimasto colpito dall'abbigliamento di parolisi? e gli altri?
elementi da rimanerci attratti c'erano volendo...
Marika

Anonimo ha detto...

@ Marika, ok: hai vinto. Hai più memoria visiva di me.se dovessi in un futuro dimostrare di essere innocente, spero che tu sia nei paraggi per confermarmi l'alibi. ;-)

T.

ALESSANDRO ha detto...

rimango dell'idea che la percezione degli altri sia un dato estrememente soggettivo,che dipenda dalla propria natura,da cosa si sta facendo in quel dato momento, dalla compagnia che si ha passeggiando...ecc...ecc...

Mimosa ha detto...

Ma scusa T., ti ho forse dato torto?

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Marika: difatti almeno una persona, Ranelli, si è ricordato sia di Parolisi che di una donna alta e bruna che spingeva la bimba alle altalene. Il discorso dell'orario è pasticciato e inquinato, ma lui ha questo "flash" bene in testa: ed è questo ciò che conta. Quel che ha visto, ed è sicuro di avere visto.

T.

ALESSANDRO ha detto...

ovviamente testimonianza scartata perchè suggestionata.....non quelle dei testimoni sentiti a giugno in multiconferenza...quelli non sono mica inquinate...

Anonimo ha detto...

@mimosa.
non ci provare con me, mimosa. La tua frase ironica era molto antipatica.
T.

ALESSANDRO ha detto...

@ T

scusa se mi intrometto..credo che tu abbia frainteso mimosa...ti stava davvero dando ragione

Mimosa ha detto...

Oh, grazie Alessandro ... ero strabiliata ...

Marika ha detto...

T, :-D

ranelli si è ricordato di parolisi e di melania e questo non va assolutamente scartato,ma fatto combaciare con la possibile dinamica dei fatti.
certo in sede di esame lo faranno a pezzi.
Marika

ALESSANDRO ha detto...

è capitato anche a me di fraintendere un post..meno maqle che mi hanno corretto :)

Anonimo ha detto...

@alessandro
questa frase?
"Brava T., è così che dovrebbero ragionare gli inquirenti!
Interrogassero i propri parenti!"

a me sembra che mi stesse pigghiando p'ò cool.. (nel senso di trendy, ovviamente)

E comunque sia, non voglio farne questioni. Tanto, più che minacciare di mordere un polpaccio, non potrei fare.
Se poi dovessi aver frainteso tutto, il polpaccio è salvo.

T.

Mimosa ha detto...

T.
eri tu che con quel tuo precedente commento stavi dando ragione a me!!! Non ti sei accorta?

Per favore .... certo che hai frainteso ...

mi spiace molto, comunque ... polemiche inutili e inutile spreco di energie ...
Buona notte!

Mimosa

ALESSANDRO ha detto...

ti assicuro T che non stava ironizzando


voleva davvero dire, brava....ragionassero così anche gli inquirenti
era una frase trasparente

ALESSANDRO ha detto...

stacco anche io,perchè crollo..notte a tutti e grazie per la compagnia

Pino ha detto...

BUONGIORNO A TUTTI.

Ho letto le vostre nottambule argomentazioni. Tutte interessanti, ma ho avuto l'impressione che non erano, in linea di massima, tutte concordi.
Ma è bene che sia così. Perchè solo così, secondo il mio modesto punto di vista, si arriva sovente ad unificare un concetto.
Ora vorrei conoscere il vostro parere, in merito a quanto ho scritto nel mio ultimo post di ieri 29. Grazie.
Poiche l'amica intima di Melania ha smentito la presunta frase,
detta per telefono dalla stessa: "una brutta cosa", dando una versione diversa, delle parole e del significato di esse, tutta la costruzione delle ipotesi, nate ed elaborate intorno ad essa, dovrebbero essere ritenute non più sostenibili.
A questo punto mi è venuta l'idea di ripartire dall'inizio, cercando fra quegli episodi, parole e piccoli atteggiamenti apparentemente insignificanti, a cui non abbiamo dato importanza.
A tale proposito, ho citato l'esempio del "comò", colto dall'anonima "T" (alla quale suggerirei di darsi un qualunque nik).
Abbiamo dei punti fermi, dai quali ripartire:
1) La presenza della coppia Parolisi al colle, segnalata dai cani.
2) La presenza di una donna, nella scena del delitto, accertata dalle orme della scarpa, sulla predella del chiosco e dalla debolezza ed il numero delle pugnalate.
3) Il significato dell'anello di fidanzamento, TOLTO dall'anulare, dove era trattenuto dalla fede nuziale, posta davanti come un fermanello (quindi sfilata prima, per togliere quello di fidanzamento, e rimessa dopo).
4) Le frasi, sfuggite in momenti particolari, da tutti i personaggi della tragedia.
5) infine, l'ipotesi di Mimosa, circa una terza donna, gravemente offesa dal Parolisi.
Studiamoci nuovamente tutto l'itinerario degli avvenimenti, partendo dai punti fermi, confrontando le nostre idee, e, ne sono certo, qualche contributo alla vertà potremo darlo.
Ciao a tutti, PINO

Anonimo ha detto...

Ciao @Pino.
Stanotte ho pensato alla tua proposta di semplificazione, e vorrei apportare alle tue osservazioni un mio piccolo contributo.
Ripartiamo dai dati, dai fatti certi e non dalle supposizioni:

- Melania annuncia alla madre che stava andando al pianoro
- Melania è stata vista da Ranelli al pianoro (a che ora esatta accadde, per adesso è ininfluente)
- la presenza di melania confermata dal fiuto -infallibile- dei cani, in un percorso che va dalle altalene al Monumento e con alta probabilità anche fino alla roulotte
- la possibilità della presenza di Melania nella zona del Monumento, forse fermatasi per qualche minuto, data dai riscontri telefonici, nella quale il cellulare della stessa avrebbe agganciato una cella in comune tra la zona del Monumento e quella di Ripe.
Sono ben TRE corposi indizi che in un primo tempo collocano la stessa al pianoro, e questo non tenendo affatto conto della testimonianza in tal senso del marito indagato.

- la presenza di una scorciatoia dalla roulotte, poco praticabile dal monumento, che conduce ad una strada trafficabile collegata con il luogo del ritrovamento del cadavere
(inserisco questo particolare NON perchè debba necessariamente fare parte dell'azione criminale, ma solo affinchè se ne tenga conto.

altri fatti:
- Melania trovata morta a Ripe
- allo stato attuale dei FATTI, assenza di prove certe riconducibili alla presenza del marito in tale luogo.

T.
(per un nick più esteso, penserocci)

Anonimo ha detto...

@ Pino
volendo fare alla tabula rasa, mi interessa sviscerare ancora di più il tuo punto 2 per arrivare all'ossatura

- Le impronte sporche di sangue di scarpe di misura piccola, compatibili con una presenza femminile, sulla scena del delitto, sono un importante INDIZIO sulla presenza di una donna sulla scena del delitto
- la debolezza delle coltellate inferte alla donna, sono un secondo importante INDIZIO sulla presenza di una donna sulla scena del delitto
- il numero delle pugnalate sono un terzo importante INDIZIO sulla presenza di una donna sulla scena del delitto
- il dna femminile trovato sullo stesso dito di Melania dal quale è stato sfilato l'anello, sono un quarto importante INDIZIO sulla presenza di una donna sulla scena del delitto,
(la presenza di ulteriore dna femminile sulle mutande di Melania e sul corpo rinforzano ulteriormente questo indizio)
- la presenza di peli e un capello femminile trovati sul corpo potrebbero costituire, se analizzati, il quinto importante INDIZIO sulla presenza di una donna sulla scena del delitto.
E NON dimentichiamo la presenza di ulteriore dna femminile sulla siringa, che mi chiedo sia mai stato confrontato con le altre tracce di dna trovato sul corpo.

Si dice che tre indizi formino una prova, qui abbiamo una sovrabbondanza di indizi.

Insomma questo omicidio potrebbe essere firmato, ma nessuno sa o ritiene necessario leggere questa firma.

Ora mi soffermerò sul tuo punto 3.

3) Il significato dell'anello di fidanzamento, TOLTO dall'anulare.

La lettura di questo dato presuppone l'interpretazione, in questa fase proporrei, ma non è detto sia la cosa migliore, di vivisezionarlo in questo modo:
- L'anello di fidanzamento è stato ritrovato sotto al cadavere
- Il dito sul quale era posto l'anello di fidanzamento reca tracce di dna femminile
- Melania usava trattenerlo al dito tramite la fede nuziale, posta davanti come un fermanello, ma la fede era al suo posto.

Riguardo al punto 4) mi piacerebbe una tua enunciazione delle frasi precise che vorresti mettere in evidenza, sfuggite in momenti particolari a tutti i personaggi della tragedia.

Riguardo al punto 5) sulla ipotesi di Mimosa, altamente compatibile con quanto enunciato fino ad ora, la inserirei in una fase successiva, in cui si cercheranno di incastrare i fatti inalienabili.

Però forse io sto facendo troppa tabula rasa, dimmi tu Pino, se può andar bene procedere in questo modo.

(Anzi, direi che proprio Tabula Rasa potrebbe essere un nick interessante.)

T.

PINO ha detto...

@ T

Allora, giunti alle altalene, dopo qualche minuto, Melania si allontana (non includiamo il motivo), è possibile che il marito ,l'abbia seguita subito dopo (neanche qui ipotizziamo il motivo).
Questo primo punto potrebbe spiegare il PERCHE' non siano stati notati. La loro permanenza, insieme, al Colle, è stata breve, ed andrebbe collegata alla testimonianza del Ranelli, ma resta da stabilire solo l'ora, che il testimone non sa con precisione. Ma di preciso resta la testimonianza.
Questo, per me, è un punto fermo incontestabile, confortato tecnicamente dal fiuto dei cani, che segnano una pista fino al Monumento, ed oltre, arrivando alla roulotte, dove hanno ululato.
Chi ha incontrato, Melania?
L'incontro è stato casuale?
Aveva un appuntamento? se si, la persona (X), doveva sapere della gita. Ma quando è stata avvisata della partenza, e da chi?
A questo punto bisogna andare per eliminazione, ed approfondire, sull'ipotesi più probante restante.
Solo le varie opinioni di una "squadra" potrà dare un indicazione più vicina alla realtà.
Diamoci da fare!
PINO

PINO ha detto...

@ TABULA RASA

Ho letto il tuo secondo post. Mi sembra perfetto.
Mi chiedi delle frasi? Eccone qualcuna, che ricordo in questo momento, per le altre ci rifaremo alla collaborazione di ENRICO, MASSIMO, MIMOSA ed altri della squadra.
1) quelle scambiate per telefono, ed intercettate, fra Parolisi e la sorella Francesca.
2) Il presunto soliloquio del militare in auto, intercettate anch'esse.
3) Quelle dette pubblicamente dal padre e ripetute esattamente dal fratello di Melania.
4) Le affermazioni dello zio esperto in informatica, dopo avere guardato il contenuto del pc dei Rea.
5) le contraddizioni di Sonia.
6) Le puntualizzazioni di Imma.
7) Le numerose affermazioni dell'amico Paciolla.
Facendo un accorto, compatibile collegamento fare esse, se ne potrebbe, senza preconcetti, sia chiaro, trarne idee molto più chiare di tutta la faccenda che, a mio modesto avviso, alcuni attori della tragedia, hanno solo parzialmente recitato.
PINO

Anonimo ha detto...

@Pino:

Che Melania sia andata a Ripe lo inserirei tra i dati di fatto inconfutabili: lì è stata trovata.

(*)ci sia andata di sua spontanea volontà è altamente probabile.

(i periti parlano di assenza di lacrime o stravolgimenti del trucco nonchè di serenità generale della vittima e assenza di segni di costrizione.)
- L'ipotesi che sia stata portata a Ripe contro la sua volontà è ammissibile solo con la possibilità sia stata ridotta alla semi-inconscienza con una botta in testa.
(Una botta in testa esiste, e le spiegazioni date fino ad ora dai periti sulla stessa potrebbero essere confutabili alla luce di nuove prove.)

Della tua spiegazione, Pino, contesto solo un piccolo punto: non abbiamo alcun indizio certo del fatto che Parolisi abbia seguito la moglie.

(anche se ti dò atto che la cosa spiegherebbe il fatto che il marito abbia avuto poco tempo per essere notato: ma lo trovo ancora troppo debole affinchè assurga al ruolo di indizio.)

(E poi, avrebbe dovuto seguirla CON la bambina, non dimentichiamola.)

Tu scrivi:
-Chi ha incontrato, Melania?
-L'incontro è stato casuale?
-Aveva un appuntamento?

Le tue domande sono essenziali.
Immagino un cartellone in cui esista una sezione apposita dove vengano inserite queste precise domande. In ROSSO.

Per il momento, rispondo io in base ai dati certi:
P: Chi ha incontrato, Melania?
T: i suoi/il suo/la sua assassina
P: L'incontro è stato casuale?
T: non abbiamo elementi per poterlo affermare nè escludere.
aggiungerei che l'incontro potrebbe essere stato casuale per Melania ma NON per l'assassino.
P: Aveva un appuntamento?
T: spiegherebbe molte cose, ma non abbiamo elementi per poterlo affermare nè escludere con certezza. Solo un indizio: ricollegandoci al punto (*), assenza di lacrime e segni di costrizione. Quindi l'unica traccia che abbiamo ci porterebbe a propendere per l'appuntamento.

SE aveva un appuntamento ma anche SE l'incontro è stato casuale solo per Melania, ripropongo le tue domande, Pino, perchè sono fondamentali:
"La persona (X), doveva sapere della gita. (?)
quando è stata avvisata della partenza?
e da chi?"

Se vogliamo propendere per l'appuntamento, da Melania stessa.

T.(abula rasa)

Anonimo ha detto...

@ Pino delle 12.16

I testimoni e le frasi ambigue sono tanti, hai fatto un bel lavoro elencandoli perchè di qualcuno mi era già dimenticata.

forse dovremmo mettere tutte queste frasi sul piatto esattamente così come furono pronunciate, evitando per il momento di interpretarle
e leggendole come se ne venissimo a conoscenza per la prima volta.
Solo in una fase successiva, quando saranno tutte esposte, potremmo cercare connessioni tra le frasi ed eventualmente provare ad interpretarle mettendole in connessione con i fatti ACCERTATI.

E' un lavoro un pò lungo, io in questo momento non sono in grado di farlo, ma forse potremmo chiedere l'aiuto degli altri per riportare le frasi originali?
(Sempre siano d'accordo con questo tipo di procedimento)

T.(abula rasa)

Alessandro ha detto...

vedo che la disamina procede alla grande...
occorre però, secondo me, operare un scelta

da una pare abbiamo il filone che chiamerò "Salvatore Non L' Ha Saputa proteggere,Parola Di Militare", e l'altra è "La Pista dei Vicini"
le due strade sono difficilmente conciliabili...
come già scrissi, io propendo per l'omicidio per mano femminile e sono restio a seguire la pista della caserma,ma attendo obiezioni
c'è un particolare che da molto mi gira in testa..siamo sicuri che l'assassino/a non abbia finito melania per guardarla morire ?

Alessandro ha detto...

per ciò che concerne chi sapesse della gita, buttare un'ipotesi non sarebbe difficile..chi ha stirato con melania la sera prima e le ha fatto uno squillo quel giorno

Anonimo ha detto...

@Alessandro, io personalmente non vorrei ancora farla una scelta, perchè senza tutti gli elementi sul piatto, la mia eventuale scelta sarebbe ancora influenzata dalle mie personali pregresse convinzioni sul caso.
Altrimenti rischierei di operare così come dall'esterno sembra stiano facendo gli inquirenti, ovvero partendo da una convinzione di base che mi porterebbe a deformare ogni nuovo input per ricondurmi alla mia ipotesi.
- - -
Al fine di spogliare il caso da tutti i costrutti i sospetti personali le intuizioni e le ricostruzioni che abbiamo esplorato recentemente, vorrei dimenticare tutto e partire solo e soltanto dai fatti accertati, osservandoli inizialmente con acriticità.
- - -
che poi sarebbe voler fare un brainstorming.
- - -


COMUNQUE, fermo restando non sia d'accordo nel continuare a formulare ipotesi.. VOGLIO risponderti :-)
come hai visto, per la tua intuizione, esistono a conferma della stessa numerosi incontestabili indizi che suggeriscono la possibilità di una mano femminile sulla scena dell'omicidio.

Riguardo la pista della caserma, allo stato attuale delle cose io personalmente non mi sentirei nè di escluderla nè di includerla.

Riguardo Sonia, idem.

Una tua frase mi ha colpito e la inserirei nella parte delle domande fondamentali:
"..siamo sicuri che l'assassino/a non abbia finito melania per guardarla morire ?"
Bellissima domanda.
No, non siamo affatto sicuri e non possiamo nè affermarlo nè escluderlo.
Bisognerebbe avere una certezza che non abbiamo sull'orario preciso dello staging, orario che recentemente viene spostato in avanti o all'indietro a seconda della comodità.
Certo che un assassino che si fosse soffermato a vedere l'infausto spettacolo, attendendo la morte della donna e forse restando in zona ancora un pò, potrebbe avere messo in atto lo staging nelle ore immediatamente successive al delitto.
Esattamente così come recentemente ipotizzato dagli inquirenti, attribuendo il gesto a Parolisi, e collocandolo intorno alle ore 18 del giorno della sparizione.
Però, Alessandro, questo significherebbe che l'incontro con Melania è stato inaspettato per la stessa, che c'è un serial killer in circolazione, e che data l'apparente serenità della vittima, Melania potrebbe anche conoscere il serial killer.
taaa-dàààà!

T.

Anonimo ha detto...

@Alessandro

e comunque, Alessandro, ti diffido ufficialmente dal farmi altre ipotesi interessanti:-)
voglio fare tabula rasa!

T.

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti

leggo ora gli ultimi aggiornamenti.

Premetto di non credere alla TARDIVA ritrattazione dell'amica Immacolata

Per oltre 4 mesi anche gli inquirenti hanno fatto congetture partendo da questa dichiarazione rilasciata dall'amica Rosa Immacolata «Ti devo raccontare una cosa molto brutta» al punto da spingere il gip Cirillo a prendere in considerazione anche l' ipotesi di qualcosa di inconfessabile di cui Melania era venuta a conoscenza e che potrebbe aver avuto a che fare con la caserma

Ora in base alle nuove rivelazioni di Immacolata ( che nel frattempo non aveva MAI sentito il bisogno di correggere l'equivoco !) tutto questo dovrebbe essere gettato nel cestino .

Ripeto, a me non convince anche perchè resta agli atti la significativa intercettazione tra Parolisi e la sorella nella quale i riferimenti ad un qualcosa di equivoco avvenuto in caserma sono inconfutabili.

Per il momento copio/incollo qui di seguito telefonata ( che senz'altro tutti ben conoscete)unicamente per comodità e più tardi cercherò di aggiungere il mio pensiero

ENRICO

Anonimo ha detto...

Salvatore: non so Franca, io devo andare a parlare con loro... loro giustamente mica mi possono dire...

Franca: ah si si devono vedere determinate cose

Salvatore: si devono vedere tante cose, non puoi dire fai così... Potevano essere prima questi tempi, ora, dopo quello che è uscito, quello che è stato, quello che... Dobbiamo vedere quella che è la situazione, può darsi pure che mi danno una punizione... A livello disciplinare mi puniscono, non so in base al loro giudizio... Oppure perché la cosa è troppo grossa chiudono un occhio, come a dire possiamo mai fare una cosa simile a questo ragazzo... Dopo... Questo è un pensiero mio... Ma sicuramente qualcosa mi dovranno fare... Comunque sia è uscito qualcosa di brutto pure dalla caserma, quindi... In caserma non ho fatto una bella figura... Come ti devo far capire...

Franca: eh certo... Però voglio dire io, se poi lì dentro non esce niente alla fine... Lo so che non è stato fatto da nessuno quelli stavano tranquilli... Nessuno sapeva...

Salvatore: ho capito Franca... Ma sai quante altre cose escono in mezzo... Hai capito... Tu non guardare solo a dire ora non è uscito nulla... Io non so quello che è stato raccontato dai ragazzi lì dentro... Non pensare che ero l'unico ad avere qualche contatto così...

Franca: ore esce tutto fuori...
Salvatore: sì, ora esce fuori pure qualche altro...

Franca: qualche altro cliente...
Salvatore: eh... Capito... Pure per dire tutte quelle cose brutte... No...

Franca: ho capito... Ma tu devi dire che purtroppo non è stata colpa mia... Mi dispiace ma che ci posso fare... La peggio l'ho avuta io per quello che mi è capitato... lo so ma...

Salvatore: a me di loro poco importa... Ogni persona ha fatto gli sbagli e li pagano tutti quanti... Mi dispiace che ci ha rimesso Melania...

Franca: però devi dirgli che posso fare... Però io penso da ignorante che se pure c'è qualcosa sotto non è che poi verrà tutto a galla... nel senso che...

Salvatore: ma i ragazzi sicuramente no perché non sanno nulla... Ma comunque anche loro dovranno dire tutta la verità, nel senso che dovranno dire pure loro hanno avuto... sicuramente... sicuramente..

Franca: non dovranno avere paure... Devono dire la verità (incomprensibile)

Salvatore: questo voglio dire io...

Franca: dare una pena a tutti... Poveri ragazzi... Mi dispiace...
Salvatore: io sicuramente non volevo che succedesse... Questo è poco ma sicuro.

ciao
ENRICO

Marika ha detto...

Intanto devo fare i miei complimenti a T (abula Rasa) perchè è veramente in gamba.
la sua capacità di ragionamento e di esposizione mi ricordano qualcuno, ma non è importante!
Certo condivido la tua impostazione di fondo e la volontà di analizzare i fatti e gli elementi a disposizione evitando ogni tipo di pregiudizio.
dalla tua brillante analisi, le mie conclusioni mi portano a sospettare di un complice femminile, conoscente di melania e informato a puntino dei loro spostamenti.
nonchè anche conoscitore dei luoghi.
la complicità con parolisi l'aggancio al fatto che qualcuno dei lettori mi ha specificato che fu parolisi a decidere la gita al colle.
c'è poi un'altra domanda che ti voglio porre:
partiamo dalla ipotesi "melania si allontana volontariamente e all'insaputa di salvatore per recarsi al chiosco con il suo assassino", perchè accetta di andare in quel posto senza avvisare il marito? con chi e perchè poteva allontanarsi di nascosto?
Ciao, Marika

Anonimo ha detto...

Grazie Enrico.
Io francamente di questa conversazione capisco poco.
Posso solo fare delle note, e sollevare alcuni interrogativi:


- quindi a quella data non era uscito ancora nulla. Invece in data di oggi, è uscito qualcosa?


- lì dentro dove? in caserma?

"Non pensare che ero l'unico ad avere qualche contatto così..."
-qualche contatto così COME? Che tipo di contatto, che non era l'unico ad avere, avrebbe avuto, Parolisi?


- cosa significa la parola "cliente?"
Normalmente si adopera nell'accezione di persona che acquisti un bene. A quale genere di bene ci si riferisce?

<"Franca: ho capito... Ma tu devi dire che purtroppo non è stata colpa mia... Mi dispiace ma che ci posso fare... La peggio l'ho avuta io per quello che mi è capitato... lo so ma...">
-cosa è capitato alla sorella di Parolisi?
-riguardo a che cosa afferma "devi dire che purtroppo non è stata colpa mia?"
-COSA non sarebbe stata colpa sua?
- A CHI Salvatore dovrebbe riferire che non è stata colpa della sorella?

Dopodichè, la conversazione pare riferirsi esplicitamente alla morte di Melania

- chi sono le persone che hanno commesso questi sbagli?
- in relazione A COSA si è sbagliato?
- CHI sarebbero questi fantomatici "tutti quanti" che "pagano gli sbagli"?
- Cosa c'entra Melania?
- ci ha rimesso Melania significa "è stata uccisa"?

<"Salvatore: ma i ragazzi sicuramente no perché non sanno nulla... Ma comunque anche loro dovranno dire tutta la verità, nel senso che dovranno dire pure loro hanno avuto..." >
-Chi SONO i ragazzi che non sanno nulla?
- cosa avrebbero avuto pure loro, che "avrebbero dovuto" dire?
- L'hanno poi detto?


-è stata data questa pena?

Credo non sia stata data affatto, perchè nessuno ha parlato, di qualsiasi cosa stessero ragionando Salavartore e la sorella (che pure sa moltissimo, sa chi quando e perchè, ma hanno aspettato secoli prima di interrogarla)

T.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
se continuate così mi dovrò prendere le ferie per starvi appresso.....ihihihi

Allora, la telefonata con la sorella: all'inizio sembra che parlino della punizione che potrebbero dare a Salvatore per aver avuto un rappporto con più allieve, punizione che potrebbero dare anche agli altri, visto che è saltata fuori la location degli incontri e che la proprietaria dell'hotel ha confermato il via-vai delle "coppiette militari"

Ma ad un certo punto il discorso cambia e soprattutto a questo punto:
Salvatore: ma i ragazzi sicuramente no perché non sanno nulla... Ma comunque anche loro dovranno dire tutta la verità, nel senso che dovranno dire pure loro hanno avuto... sicuramente... sicuramente..

Franca: non dovranno avere paure... Devono dire la verità (incomprensibile)

Salvatore: questo voglio dire io...

Franca: dare una pena a tutti... Poveri ragazzi... Mi dispiace...
Salvatore: io sicuramente non volevo che succedesse... Questo è poco ma sicuro.


Che vuol dire i ragazzi non sanno nulla, ma sicuramente anche loro hanno avuto...
e poi devono dire la verità e non avere paura?
E cosa c'entra mi dispiace che ci abbia rimesso Melania?

Sicuramente la sorella, interrogata dai PM, ha fatto delle rivelazioni importanti, anche se non so quanto importanti per l'inchiesta, certo è che se il fascicolo è stato mandato a Roma, da chi sta portando avanti l'inchiesta parallela sulla Caserma, qualcosa di interessante l'ha detta.

Riguardo le analisi dei reperti (peli impronte etc...) lessi tempo fa un intervista del difensore della famiglia Rea nella quale affermava che le analisi non erano concluse ma che tutti i reperti, che hanno generato 300 campioni da analizzare(compresi i peli e i capelli) sono stati sottoposti ad analisi e che i difensori di parolisi sanno perfettamente quali sono questi reperti.
Sara' vero? La cerco e se la trovo la posto.

Scusate gli errori non ho tempo di verificare eventuali strafalcioni.

A stasera

Ciao Sira

lori ha detto...

Le ultime novità dalla vita in diretta:
1) il perito ingaggiato dalla Procura per ulteriori analisi sui cellulari AVREBBE dedotto che il telefonino di Melania avrebbe agganciato la sola cellula di Ripe, dal momento che sperimenti fatti con un Samsung del tipo usato dalla donna dimostrerebbero che non c'è possibilità di accavallamento delle cellule

2) l'impronta lasciata sul sangue fresco di Melania sarebbe stata lasciata non da una scarpa femminile perchè l'impronta è parziale e corrisponderebbe al piede di Parolisi

Mah!

lori

lori ha detto...

ops

esperimenti

lori

Marika ha detto...

Lori, se così è ... non ha scampo...
Ciao, Marika

lori ha detto...

si, Marika, a meno che la difesa non sia in grado di smontare i risultati di queste ulteriori indagini...

lori

Anonimo ha detto...

Sto cercando di decodificare passaggio :

“... Dobbiamo vedere quella che è la situazione, può darsi pure che mi danno una punizione... A livello disciplinare mi puniscono, non so in base al loro giudizio... Oppure perché LA COSA E’ TROPPO GROSSA chiudono un occhio, come a dire possiamo mai fare una cosa simile a questo ragazzo... Dopo... Questo è un pensiero mio... Ma sicuramente qualcosa mi dovranno fare... Comunque sia è uscito qualcosa di brutto PURE dalla caserma, quindi... In caserma non ho fatto una bella figura... Come ti devo far capire...

Sembrerebbe – dato il contesto - che questo “qualcosa di troppo grosso “ NON sia punibile secondo la legge ma sia punibile a livello disciplinare secondo il codice militare e che sia da mettere in relazione ad ambienti FUORI della caserma visto che più avanti Salvatore precisa “è uscito qualcosa di brutto PURE dalla caserma,” dove la sua immagine sarebbe stata danneggiata

Dunque bisognerebbe capire :

a)quali potrebbero essere i comportamenti interdetti ad un militare e passibili di punizioni senza necessariamente esser reati (e in questo caso un traffico di droga andrebbe escluso)

b)cosa avrebbe scoperto Melania visto” che a rimetterci è stata lei” ( un giro di prostituzione organizzata del quale “beneficiava” qualche nome eccellente ?

c)se era coinvolto in questo “affaire” anche qualcuno o qualcuna al di fuori dell’ambiente militare

A più tardi
ENRICO

PINO ha detto...

@ MARIKA

Noto che ogni tuo intervento pone come premessa la reità del Parolisi.
E' evidente che quando sostieni l'intervevto di un complice, uomo o donna, si intende del militare.
Ma noi vogliamo impostare un modo deverso di considerare tutta la faccenda, partendo dall'inizio, e SENZA PRECONCETTI, analizzando quei particolari che sembravano insignificanti, e che sono stati negletti sia dagli inquirenti che da noi stessi.
NON CI SERVONO discorsi triti e ritriti.
Proponevo un nuovo e diverso punto di osservazione di tutta la faccenda, tenendo presente l'esempio del "comò".
Siamo partiti anche da un punto fisso, ed ora stiamo analizzando scrupolosamente quelle frasi o fugaci accenni degli attori della tragedia, per trarne delle conclusioni, sia pure solo nostre.
Mi pare inutile tornare sui vecchi passi, che ci condurranno solo al punto di partenza.
PINO

PINO ha detto...

@ ENRICO

Ho rilevato il tuo intelligente sezionamento, e relativo, possibile significato di alcune FRASI (e ce ne sono tante) che potrebbero portare ad alcuni chiarimenti.
Ti elogio per le proposte che condivido nettamente, con quelle di T (abula rasa), ed Alessandro.
Mi aspetto di leggere ancora quelle del resto della "squadra, che, ne sono certo, saranno ugualmente illuminanti.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

@T.
Credo che la frase
<"Franca: ho capito... Ma tu devi dire che purtroppo non è stata colpa mia... Mi dispiace ma che ci posso fare... La peggio l'ho avuta io per quello che mi è capitato... lo so ma...">
sia solo un modo errato di esprimersi della sorella, che probabilmente voleva dire - Tu (Salvatore) devi dire: "non è stata colpa mia"- ovvero non è stata colpa di Salvatore.
Ciao, Tiziana

PINO ha detto...

TIZIANA

La tua interpretazione è quella giusta. Essendo anche io un meridionale, conosco bene la forma di linguaggio figurato.
Un saluto. PINO

ALESSANDRO ha detto...

domani,cercherò di fare in pratica il tabellone figurato di cui parlava T oggi...una sorta di diagnosi differenziale...vediamo che ne esce....

Anonimo ha detto...

Ho provato a rileggere tutta la telefonata tra Salvatore e la sorella, cercando di guardare all'ipotesi più semplice, quella che già conosciamo: i rapporti di Parolisi con le sue sottoposte. Ad un certo punto però mi sono fermata, là dove si dice



...se pure c'è qualcosa sotto... Se stavano parlando dei festini tra reclute e istruttori, cos'altro ci dovrebbe essere sotto. Per me parlano di qualcosa che neanche a Salvatore e alla sorella è molto chiaro.
Da questa telefonata sembra emergere che Salvatore sappia qualcosa, ma non tutto.

Relativamente al "qualcosa di grosso", penso che Salvatore si stesse riferendo alla morte di Melania, come a dire:"poiché mi è già successa una cosa così grave, come la morte di mia moglie, forse non mi puniranno per le relazioni con le soldatesse".
Tiziana

lori ha detto...

Scusa Pino, ma impostare il tutto SENZA PRECONCETTI, vuol dire non averne nè in un senso nè nell'altro e, quindi , non escludere a priori la colpevolezza o il coinvolgimento di Parolisi, altrimenti i preconcetti sarebbero solo in una direzione..mi auguro che in questo blog ci sia spazio anche per chi non condivide questo " nuovo e diverso punto di osservazione di tutta la faccenda, tenendo presente l'esempio del "comò"e magari si ostina a fare DISCORSI TRII E RITRITI...d'altra parte se emrgono nuovi elementi non si può non tenerne conto.., Non porteranno a niente? La difesa li smonterà in quattro e quattr'otto? ok, ma non possiamo negarli a priori, perchè questo significherebbe sì avere dei preconcetti

lori

Marika ha detto...

PINO
non ho capito cosa mi stai chiedendo.
se tu dici "noi vogliamo impostare in modo diverso" cosa esclude e cosa mi impedisce di leggere le vostre considerazioni e giungere alle mie conclusioni? cosa mi impedisce di dire quello che penso in questo "vostro" discorso? o mi stai dicendo di uscire dal discorso?
se si ipotizza di altro soggetto che avrebbe ucciso melania, (la mia ricostruzione più probabile lo vede si coinvolto - forse non ti piaceva e non l'hai nemmeno considerata, ma fa niente) punto primo, una qualche relazione con parolisi deve averla, anche solo per il fatto che può sembrare che gli sta buttando tutta la colpa addosso, in maniera egregia.
punto secondo, se porto le mie idee al discorso lo faccio per contribuire alla riflessione, non certo per interrompere i vostri ragionamenti. o per farvi cambiare idea. o per farvi accettare e approfondire la mia.
Marika

Anonimo ha detto...

@Marika
innanzitutto sono lusingatissima.
anzi sono cresciuta di un palmo.

non ho capito, chi dovrei ricordarti?

Credo che Pino ti abbia frainteso, perchè dici chiaramente di condividere l'impostazione di fondo che stiamo cercando evitando ogni tipo di pregiudizio.

Difatti anche noi abbiamo inserito sotto forma di numerosi indizi la possibilità di una presenza femminile, ancora però io personalmente non ho in mano informazioni sufficienti per definirla complice.
poi dici: "la complicità con parolisi l'aggancio al fatto che qualcuno dei lettori mi ha specificato che fu parolisi a decidere la gita al colle."
Ecco, se dovesse dimostrarsi vera questa notizia, cambierebbe un pò le carte in tavola.
Fino ad ora ero assolutamente convinta fosse stata Melania a decidere la gita al Colle.

Quindi domando a tutti: avete informazioni precise e circostanziate su CHI dei due sposi quel giorno decise di andare in gita al colle?

T(abula rasa)

Rita ha detto...

@T
secondo quello che dice Sonia nell'intervista è stata di Melania l'idea ... però dice pure che melania voleva andare là visto che non aveva niente da fare perchè le faccende le sbrigava tutte la mattina ... ma quella mattina non era stata mai in casa. Quindi anche qui ci sono delle contraddizioni mi sembra.
r.

Anonimo ha detto...

TIZIANA

a proposito dell'espressione "LA COSA E’ TROPPO GROSSA " la tua interpretazione potrebbe essere essere giusta ( io non ci avevo pensato), però rileggendo attentamente mi sembra più riferibile alla punizione . Probabilmente Salvatore voleva dire che avrebbero forse "chiuso un occhio" dato che il suo comportamento, per quanto condannabile, aveva avuto come effetto la tragica morte della moglie .

Infatti aggiunge" ma sicuramente qualcosa mi dovanno fare"

ENRICO

Mimosa ha detto...

Salve a tutti.
Intanto grazie Enrico di aver incollato tutta la conversazione tra Salvatore e la sorella.
Ora ho visto che qualcuno ha dato delle ottime interpretazioni su alcune frasi.
Anch'io ci ho lavorato sopra e per comodità vorrei incollare qui il tutto completo.
Le frasi in MAIUSCOLO che vedrete sono le mie interpretazioni (in alcuni punti coincidenti con quelle già espresse,ma non faccio in tempo a sostituirle con le mie, mi dispiace ..)

il testo non mi sta tutto qui, devo continuare ..

Salvatore: non so Franca, io devo andare a parlare con loro... (CON I SUPERIORI) loro giustamente mica mi possono dire... (TU HAI DISONORATO LA DIVISA E LA CASERMA TUTTA, ORA DEVI RIMEDIARE, ADDOSSATI LE TUE COLPE E RINUNCIA ALL’INCARICO DI ISTRUTTORE O ANZI DIMETTITI)

Franca: ah si si devono vedere determinate cose (SI DEVONO VEDERE SE CI SONO DELLE GIUSTIFICAZIONI, DELLE ATTENUANTI)

Salvatore: si devono vedere tante cose, non puoi dire fai così... (DIMETTITI) Potevano essere prima questi tempi (SE I MIEI INTRALLAZZI CON LE ALLIEVE FOSSERO STATI SCOPERTI TEMPO FA), ora, dopo quello che è uscito, quello che è stato, quello che... (ORA CHE HO PERSO MIA MOGLIE, CHE HO SUBITO UN LUTTO) Dobbiamo vedere quella che è la situazione (CIOE’ CHE IO SONO GIA’ STATO PUNITO ABBASTANZA, CON TUTTO QUELLO CHE MI CADE SULLA TESTA …) può darsi pure che mi danno una punizione... A livello disciplinare mi puniscono, non so in base al loro giudizio... (CERCA DI MINIMIZZARE LA VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO, E QUINDI MENTE A SE STESSO PER MENTIRE ALLA SORELLA) Oppure perché la cosa è troppo grossa chiudono un occhio (SPERIAMO CHE ABBIANO COMPASSIONE DI ME), come a dire possiamo mai fare una cosa simile a questo ragazzo... Dopo... (ORA CHE HO PERSO MIA MOGLIE, CHE HO SUBITO UN LUTTO, CHE SONO GIA’ NEI GUAI FINO AL COLLO) Questo è un pensiero mio... Ma sicuramente qualcosa mi dovranno fare... Comunque sia è uscito qualcosa di brutto pure dalla caserma (SONO VENUTE FUORI LE STORIE DEI FESTINI, DELLE “MOLESTIE”), quindi... In caserma non ho fatto una bella figura... (PER COLPA MIA LA CASERMA E’ NEL MIRINO DELLA STAMPA E TV) Come ti devo far capire...

Franca: eh certo... Però voglio dire io, se poi lì dentro non esce niente alla fine... (SE NESSUNO PARLA) Lo so che non è stato fatto da nessuno quelli stavano tranquilli... (TUTTI FACEVANO I LORO COMODI E LASCIAVANO FARE) Nessuno sapeva... (TUTTO ERA SOTTO SILENZIO)

Salvatore: ho capito Franca... Ma sai quante altre cose escono in mezzo... (SAI QUANTE COSE POCO PULITE CI SONO E POTREBBERO USCIRE) Hai capito... Tu non guardare solo a dire ora non è uscito nulla... Io non so quello che è stato raccontato dai ragazzi lì dentro... (TUTTI SONO STATI INTERROGATI MA NON SO COSA HANNO DETTO) Non pensare che ero l'unico ad avere qualche contatto così... (AD AVERE RELAZIONI EXTEMPORANEE CON LE ALLIEVE)

Franca: ore esce tutto fuori...
Salvatore: sì, ora esce fuori pure qualche altro...(ALTRO CHE??? – FORSE IL NOME DI QUALCHE ALTRO COMMILITONE CHE AVEVA TRESCHE CON LE ALLIEVE O FORSE QUALCHE ALTRO SEGRETUCCIO DA CASERMA BEN PIU’ GRAVE)

continua
Mimosa

Mimosa ha detto...

(continuo)

Franca: qualche altro cliente... (“CLIENTE” FORSE E’ UNA PAROLA IN CODICE, UN TERMINE CHE LE E’ SFUGGITO VOLENDO LEI SEMPLICEMENTE RIFERIRSI AL FATTO CHE C’ERA UNA RAGAZZA IN PARTICOLARE CHE “SPOPOLAVA” TRA I SOTTUFFICIALI? O INTENDEVA QUALCHE “LOSCO TRAFFICO” CHE SAPEVA CHE SI SVOLGEVA O SI ERA SVOLTO TRA I MILITARI? FORSE ALLUDEVA A QUALCOSA SENTITO IN TV?)
Salvatore: eh... Capito... Pure per dire tutte quelle cose brutte... No... (HO CAPITO COSA INTENDI, MA PURE, PER DIRE, TUTTE QUELLE COSE COSI’ BRUTTE NO, NON SONO AVVENUTE)

Franca: ho capito... Ma tu devi dire che purtroppo non è stata colpa mia... Mi dispiace ma che ci posso fare... (TU DEVI DIRE “PURTROPPO NON E’ STATA COLPA MIA, NON SONO STATO IO AD AVER MESSO IN GIRO QUELLE VOCI”, DEVI DIRE “MI DISPIACE, MA CHE CI POSSO FARE” La peggio l'ho avuta io per quello che mi è capitato... lo so ma...

Salvatore: a me di loro poco importa... (DEI MIEI COLLEGHI POCO MI IMPORTA) Ogni persona ha fatto gli sbagli e li pagano tutti quanti...(OGNI PERSONA DEL MONDO HA FATTO SBAGLI E TUTTI PAGANO I PROPRI SBAGLI) … Mi dispiace che ci ha rimesso Melania... (MI DISPIACE CHE A RIMETTERCI SIA STATA MELANIA CHE NON HA COMMESSO NESSUNO SBAGLIO NELLA SUA VITA … L’UNICO SUO ERRORE E’ DI AVER SPOSATO UNO COME ME …)

Franca: però devi dirgli che posso fare...(AI TUOI SUPERIORI E AI COMMILITONI DEVI DIRE “CHE CI POSSO FARE”, NON E’ STATA MIA VOLONTA’ A SOLLEVARE QUESTO POLVERONE) Però io penso da ignorante che se pure c'è qualcosa sotto non è che poi verrà tutto a galla... nel senso che...

Salvatore: ma i ragazzi sicuramente no perché non sanno nulla... (MA I RAGAZZI NON HANNO COLPE, NON SANNO NULLA DI LUDOVICA E DELLE ALTRE CHE HO AVUTO … COLOSSALE BUGIA ALLA SORELLA, MA PAROLISI E’ UN BUGIARDO PATOLOGICO) Ma comunque anche loro dovranno dire tutta la verità, nel senso che dovranno dire pure loro hanno avuto...(STORIE CON LE ALLIEVE) sicuramente... sicuramente..

Franca: non dovranno avere paure... Devono dire la verità (incomprensibile)
Salvatore: questo voglio dire io...

Franca: dare una pena a tutti... (SARANNO PUNITI ANCHE LORO DURAMENTE) Poveri ragazzi... Mi dispiace...
Salvatore: io sicuramente non volevo che succedesse... (TUTTO ‘STO CASINO) Questo è poco ma sicuro. (CHE NON VOLEVO CHE SALTASSERO FUORI QUESTE COSE E CHE PER COLPA MIA CI SARA’ UN’INCHIESTA INTERNA E CHISSA’ COSA ALTROSUCCEDERA’).

Mimosa

Marika ha detto...

T(abula rasa) i miei complimenti sono sinceri e saresti un'ottima investigatrice (o lo sei davvero? ;-) )
Mi correggo su quanto detto prima. non è parolisi ad aver voluto la gita al colle (mi si contestava proprio questo in effetti).
purtroppo credo che per avere chiaro da chi partì l'idea occorrerebbe poter leggere i verbali di dichiarazioni rese da parolisi, dalla madre di melania, da sonia, insomma capire a chi è stata fatta la domanda e come ne è venuto a conoscenza.
nell'ordinanza si fa cenno a questa cosa?
Marika

Mimosa ha detto...

ENRICO
questo tuo punto delle ore 18, che ricopio, è interessantissimo .... hai colto il piccolo tarlo che mi rode il cervellino da giorni e giorni ...!!

c)se era coinvolto in questo “affaire” anche qualcuno o qualcuna al di fuori dell’ambiente militare

Ciao, Mimosa

Marika ha detto...

quanto alle conversazioni da voi riportate e commentate, in particolare questa tra parolisi e la sorella, la mi idea è questa:
oggetto del problema è unicamente la scoperta di storie tra ufficiali e soldatesse, magari storie simili a quella tra parolisi e la sua amante, nel senso che la cosa potrebbe coinvolgere altri militari coniugati.
c'è' poi una preoccupazione per parolisi di subire oltre a tutto il processo mediatico e i sospetti degli stessi inquirenti e dei parenti di melania, ulteriori punizioni disciplinari.
parolisi sa bene che il fatto che sia venuta fuori la sua storia, attraverso gli interrogatori dei suoi compagni militari, possano venire fuori anche le storie degli altri.
magari perchè, sospettando un complice, gli inquirenti sono andati a verificare gli alibi di tutti e quindi, dovevano venire fuori quelli che l'alibi anche se ce lo avevano non era da divulgare perchè compromettente.
un'altra mia curiosità: hanno fatto a parolisi esami per verificare se facesse uso di sostanze stupefacenti?
questo perchè, escluso che melania ne facesse uso, la presenza della siringa contenente eroina, come potrebbe spiegarsi? che tipo di avvertimento o simbolo dovrebbe assumere? o è stata scelta a caso?
Marika

Mimosa ha detto...

Sembra che in caserma ogni mese o ogni tre mesi facessero le analisi a tutti. E lui è sempre risultato pulito.

Sira Fonzi ha detto...

Salvatore e Sonia sostengono che l'idea di andare al Pianoro sia stata di Melania, si è solo ipotizzato tra noi che potesse essere un idea di Salvatore.
Non si capisce però da dove Sonia abbia appreso la notizia.
Secondo quanto dice Salvatore, Sonia era la sola a sapere che i due si sarebbero recati al Pianoro.
Quindi o si sono parlate prima di uscire, o si sono telefonate.
Non dimentichiamo però che Sonia afferma che la telefonata fatta intorno alle 15.00 aveva come scopo quello di accordarsi per andare a trovare il bimbo, e quella di sapere l'esito delle visite.
Non ne avevano parlato prima di uscire per andare al Pianoro.
Questo è da tenere in considerazione e non poco.

Cmq il fratello e lo zio di Melania sono stasera anche a quardo grado

Sira

Sira Fonzi ha detto...

@ Mimosa e Marika

Ciao, nel post delle 15,56 esprimo il mio parere in merito alla telefonata che interpreto a grandi linee, allo stesso vostro modo.
Ma a metà della telefonata, il dialogo pare vertere su altri contenuti.
E soprattutto, cosa vuol dire che a rimetterci è stata Melania?
Se si parla in sostanza di eventuali provvedimenti che verranno presi per chi ha infranto le regole, quello che è capitato a Melania non c'entra nulla.
Quindi secondo me, la seconda parte della telefonata ha contenuti diversi dalla prima.
Ma poi secondo voi Parolisi non sapeva di essere intercettato?
Mi sembra molto strano.

Sira

Mimosa ha detto...

Ciao Sira
io penso che potessero entrambi supporre di essere intercettati ... chi può mai esserne certo al 100% e 24 h su 24?

Per quanto riguarda il dubbio che esprimi, non posso aiutarti, per il momento sono convinta di quello che ho interpretato ...

Mimosa

Mimosa ha detto...

Ora vorrei commentare quanto visto stasera .... prima che Sira mi batta come sempre sul tempo :-).


Dopo quanto ho visto stasera a QG specialmente nello spezzone di un “fuori onda” mandato sono sempre più convinta della innocenza di Parolisi, nel senso che anche un pur minimo dubbio che qualcuno della squadra può avermi suscitato ora è tornato a cadere ….
E non solo per le cose che ha detto (che sapevo già) ma per il modo con cui le ha dette, se vogliamo aggiungere quel pizzico di psicologia che ogni investigatore e inquirente dovrebbero aver imparato …
Riassumo per coloro della Squadra che non guardano la tv: era il 10 maggio, Ilaria Mura è in casa della famiglia di Salvatore per un’intervista e in un momento “informale” tra molte altre cose lui dice più o meno così (l’ho messo in ‘bella copia’): “quelle persone che me l’hanno ammazzata non devono vedermi piangere né disperarmi né vedermi pregare nessuno … quelle persone dovranno guardarmi e dovranno avere paura dei miei occhi” (ripetendo più volte questa ultima espressione come a calcare il concetto già ben sottolineato dalla gestualità).
Un’altra cosa importante ha voluto sottolineare: che lui non aveva guardato l’orologio, stando dietro alla bimba non si è potuto rendere conto del tempo e pertanto la “mezzoretta” che disse di aver aspettato prima di accorgersi che Melania ancora non era tornata dal bar poteva anche essere di più; e inoltre che non sa nemmeno dire con precisione l’ora in cui sono arrivati al pianoro, sempre per la stessa ragione che non ha guardato l’ora e che non ne aveva alcun motivo.

Mica sono tutti come me Mimosa che – nonostante non porti l’orologio – sono una maniaca degli orari …
Sul concetto del tempo vorrei aprire una piccola parentesi che si allaccia ad un altro tema:
appuntamento ore 16, casa della mamma di Sonia.
E’ da tener conto che nel meridione quando si dice “ci vediamo per le 16” significa “Ci vediamo A PARTIRE DALLE 16”, puoi arrivare anche alle 19 che per loro è normale … me lo hanno spiegato amici calabresi e siciliani …!
Me lo confermate, vero, “colleghi” di SQUADRA del Sud?

Ciao, Mimosa

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