mercoledì 10 agosto 2011

Salvatore Parolisi. Il laccio emostatico, le 72 incisioni sul chiosco, lo strano modo di impugnare il coltello e le indagini a 360°


Un tempo si diceva che le indagini erano buone indagini solo se portavano alla scoperta dell'assassino. In caso contrario, per bravi che fossero quelli delle forze dell'ordine, erano pessime indagini. Nonostante ciò, ed in ogni caso, la fiducia nelle istituzioni, pure in presenza di delitti irrisolti, alla maggioranza del popolo non veniva mai a mancare. Anche al giorno d'oggi se una persona va in carcere perché accusata di omicidio noi, spettatori inermi che non abbiamo possibilità di intervenire ma solo di ascoltare, dobbiamo per forza credere che l'investigatore abbia fatto di tutto per escludere possibilità diverse, questo perché le persone comuni, ieri come oggi, debbono in ogni caso "aver fiducia nella Giustizia", se questa venisse a mancare sarebbe il caos. Ma se fino a qualche anno fa quanto scoperto dai carabinieri restava circoscritto ad una cerchia ristretta di persone, l'epoca dei media ha portato i casi di omicidio più eclatanti ad essere parte attiva nella vita di ognuno di noi. Così capita che si possa leggere un'ordinanza d'arresto che in mancanza di interesse nessun giornale si sarebbe mai sognato di far duplicare, capita di avere accesso a materiali non coperti da alcun segreto istruttorio che svelano, o al limite fanno capire, il modo usato per indagare. Ed a volte, leggendo e rileggendo, si resta sbalorditi per quanto non è stato fatto.

E questo mi porta a Ripe di Civitella. Ci sono particolari presenti sulla scena del crimine che ha visto la morte di Melania Rea che prendono gli occhi e fanno riflettere. Il primo è il "laccio emostatico anelastico". Certo è che se si pensa a un depistaggio tutto può cambiare colore, il nero diventare rosso ed il verde diventare giallo, ma un laccio emostatico che colorazione può assumere in una siffatta scena dato che già c'erano due siringhe a dare un determinato tono? Un laccio emostatico anelastico che contributo in più poteva portare alla causa del depistaggio? Ma questa per gli inquirenti è ancora adesso una domanda illecita dato che vedono il tutto da una sola angolazione. Per questo pensano: "Ci sono le siringhe, c'è il laccio, ma la ragazza non si drogava per cui è un depistaggio". E con questa considerazione chiudono ogni altra supposizione. Ma se per meglio far ragionar la mente si invertissero i fattori cercando di vedere il laccio da un'altra angolazione? Se la domanda giusta fosse: "Per far cosa e a chi era servito quel laccio prima di arrivare sul fianco sinistro della vittima?". Il 20 aprile al quesito non si sarebbe potuta dare risposta perché quel laccio non trovava alcun tipo di riscontro, al massimo c'era da aspettare che il Ris facesse il suo lavoro e desse informazioni utili su eventuali tracce biologiche. Fra l'altro tracce che, se si pensa a un depistaggio, si potrebbero anche mettere da parte e non considerare utili ai fini dell'indagine in quanto probabilmente non riferibili ad alcuna delle persone coinvolte. Questo poteva essere giusto dal momento del ritrovamento del cadavere al 12 luglio successivo, ma da quella data in poi proprio no.

Ed il motivo è molto semplice; il 12 luglio sono arrivate sul tavolo della procura di Ascoli le conclusioni dell'autopsia, anche questa redatta dal dottor Tagliabracci, fatta sul corpo di Rossella Goffo. Autopsia che ha stabilito la morte essere avvenuta per strangolamento... ma non a mani nude; a farla smettere di respirare fu, scrive il patologo in perizia, molto probabilmente un laccio. Ed ecco che chi aveva in mano le indagini sull'omicidio di Melania aveva la possibilità di cercare il riscontro chiedendo una comparazione fra il laccio trovato a Ripe ed il segno rimasto sul collo della Goffo. Questo non è stato perché l'auto sulla pista già sgommava in direzione di Salvatore Parolisi. Eppure a mio parere era un passo logico da fare, e lo è ancora, un passo che possiamo anche credere non avrebbe e non porterà a nulla, ma il crederlo non ci da la sicurezza che davvero non porti a nulla. 

Un altro particolare interessante viene dalle 72 incisioni presenti sulle pareti del chiosco. Il Gip scrive che sono antecedenti all'evento delittuoso, ma inserisce una parolina magica che ci fa capire quanto non abbia avuto la possibilità di saperne di più. Scrive che le incisioni probabilmente non hanno nulla a che vedere con l'omicidio in questione. E quel probabilmente aleggia in maniera spavalda in un discorso che pare certo ma che, probabilmente, certo non è. Perché anche se precedenti al delitto appaiono chiaramente dei colpi inferti con un coltello a serramanico. E Melania è stata colpita da un coltello a serramanico. Quindi solo se le incisioni sul legno fossero state fatte nel momento del depistaggio ci stava il considerarle poco o nulla, ma dato che sono antecedenti il ragionamento decade ed occorrerebbe verificarle in maniera più consona. Sono opera di militari annoiati andati a fare uno spuntino all'esterno del chiosco... o sono opera di qualche persona malata che al chiosco, o nascosto nei boschi attorno, ci andava abitualmente per incontrare qualcuno o assieme a qualcuno? E' una domanda da poco? Ed allora sarà facile per chi indaga trovarle una risposta plausibile.

Il terzo particolare riguarda l'accendino macchiato di sangue a cui non si attribuisce alcuna importanza. E' del Parolisi, senza dubbio, ma perché è rimasto in quel luogo? C'è sangue sopra e si presume sia stato al centro dell'aggressione, ma come ha fatto ad arrivare lì, se l'era preso Melania? E' probabile, specialmente se aveva con sé un pacco di sigarette. Lo aveva? Come mai non risulta fra le cose ritrovate a Ripe? Ma la domanda buona è: "Perché se il marito è l'assassino non lo ha raccolto lasciandolo fra i piedi di sua moglie?". Non s'è accorto d'averlo perso? Forse non subito ma successivamente gli sarà mancato dato che le sigarette da sole non s'accendono. Ed allora perché, se come tutti dicono è tornato sul luogo dell'omicidio per depistare, non si è portato via l'accendino e l'ha lasciato in bella vista in attesa che qualcuno lo raccogliesse? Stesso identico discorso per l'anello di fidanzamento. Se lei glielo avesse tirato contro in maniera sprezzante lui avrebbe ben saputo dove cercarlo dato che, fosse questa la giusta ricostruzione, sarebbe stato presente al lancio. Quale motivo potrebbe averlo convinto a lasciarlo a terra ed a non rimetterlo nel dito di Melania? Non era nascosto sotto il corpo, è scritto nell'ordinanza che "dopo aver spostato il corpo l'anellino veniva rinvenuto nei pressi di dove prima si trovava il cadavere". E nei pressi non significa sotto.

Oltre a queste stranezze investigative ve n'è una inserita nella perizia del patologo. Lui scrive che l'azione omicida è iniziata mentre Melania aveva i pantaloni abbassati, che l'assassino l'ha presa da dietro e dopo averle messo la mano sinistra sulla faccia, quindi passando col suo braccio sopra la spalla sinistra di una persona chinata, ha cercato di scannarla. Poi, non riuscito questo tentativo in quanto la donna ha reagito all'aggressione, le ha dato diverse coltellate sulla schiena, coltellate che l'hanno fatta cadere e girare nel tentativo di difendersi. Infine, dopo altre coltellate sulla parte del mento e del collo, l'assassino ha infierito diverse volte quasi sullo stesso punto. Alla fine scrive che in tutto questo movimento il coltello è sempre stato impugnato alla stessa maniera, e credo intenda con la lama rivolta in basso, non dalla parte del pollice ma nel senso contrario. Ora è facile pensarla così se si immagina la vittima che tenta la fuga e l'aggressore dietro di lei che cerca di colpirla, ed è facile pensarla così se chi colpisce è inginocchiato a terra e se chi viene colpito è supino. Non altrettanto facile è il pensarlo possibile nel momento in cui qualcuno cerca di scannare una persona, specialmente se la vittima è abbassata ed il carnefice in piedi. In questo caso viene più facile, per non fare col polso torsioni troppo complicate, pensare la lama rivolta verso l'alto. Motivo per cui c'è da chiedersi: "C'era davvero solo una persona o erano due con coltelli identici ma impugnati in maniera differente?".

Perché non è solo questa la stranezza, ancora più strano risulta il pensare che chi l'ha aggredita standole dietro, e si è scritto ha messo un braccio a cavallo del suo collo per arrivarle alla faccia con la mano sinistra, possa riuscire a far scappare chi, se accovacciato e quindi con le ginocchia piegate, per spostarsi da quella posizione altro non può fare se non cercare di rialzarsi. Ed è ben difficile riuscirci. Più incredibile ancora se si crede che l'assassino sia alto un metro e novanta. Per cui questa pare una ricostruzione tutta da verificare e da rielaborare considerando ed inserendo in un momento più specifico il "pugno", sempre si tratti di pugno, alla fronte.

Per concludere devo dire che in un articolo, per quanto possa essere lungo, mai ci potranno stare tutte le mancanze investigative del caso di Melania Rea. Parte di colpa è da addebitare al Parolisi che con le sue bugie ha creato problemi a chi ha indagato e soprattutto a sé stesso, ma questo non avrebbe dovuto impedire ad una procura, ad un reparto dei carabinieri, di verificare a fondo ogni dettaglio. Ad Ascoli hanno controllato due albanesi ed un macedone e questo li ha autorizzati a dire: "Si sono fatte indagini a 360°". Gli si potrebbe rispondere che se questo è il loro modo di "allargare il campo investigativo" viene facile il capire che le indagini a 360° di cui s'è tanto parlato hanno riguardato solo il Parolisi.



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213 commenti:

1 – 200 di 213   Nuovi›   Più recenti»
Rita ha detto...

Massimo,
due piccole considerazioni riguardo il tuo articolo:

1) Laccio emostatico anelastico: per quello che riesco a capire io si vuole sottolineare con la parola "anelastico" è che il laccio era vecchio, datato. Perchè, se la gomma invecchia diventa anelastica. Quindi depistaggio in quanto usata una cosa "trovata", già vecchia, e buttata lì appunto per depistare. Se si fosse trattato veramente di problemi di droga - quello che voleva far credere l'assassino - il laccio usato sarebbe stato nuovo (e quindi elastico) e non anelastico.
2) per quanto riguarda l'aggressione
Si dice che inizia quando era chinata, ma non è detto che il taglio alla gola sia stato inferto mentre era "ancora" chinata. Molto probabilmente Melania era sì chinata, ma resasi conto di quello che le stava per accadere, solo magari sentire l'assassino che le si avvicinava, o magari soltanto perchè aveva finito di fare pipì, si sia rialzata e la coltellata alla gola le è stata inferta mentre era già in piedi - sempre però, e questo credo si assodato - con i pantaloni ancora abbassati.
Buona giornata.
r.

Rita ha detto...

Aiutatemi a capire ...

A pag. 100 - all. 2 - ordinanza Gip di Teramo - Intercettazione in automobile di Parolisi che parla da solo, si legge:

Tu non sei scemo ... Salvatore devi fare così ... Se vuoi che la vita tua abbia un senso ... per forza ... non te la far fare (...)
Salvatore.. è meglio .. è meglio ... proprio a livello di carcere (...)

Mi chiedo: cosa è "meglio a livello di carcere"???
Meglio entrare come assassino che come altro??? Per esempio si sa che chi entra che ha fatto del male a bambini, per esempio, ha vita dura in carcere.
A cosa si riferisce Salvatore? Lui "non se la deve far fare" perchè è meglio (per lui) a livello di carcere. Qundi tra due mali cerca di scegliere il minore.

Il quesito è: tra omicidio e "cosa" è meglio??? Forse la storia dei trans? Chissà...

E poi, sempre nelle intercettazioni, quando, parlando al telefono con la sorella, dice che era tranquillo perchè tanto lui "non aveva toccato niente" per poi correggere il verbo "toccare" con "fare", perchè lui non aveva "fatto niente".
Tra toccare e fare c'è una bella differenza... sembra la stessa cosa dell' "abbiamo parcheggiato" di Michele Misseri.
Delle volte l'incoscio tira dei brutti scherzi !!!
r.

Anonimo ha detto...

@_@ solo una cosa mi auguro: che la difesa abbia il buon senso di leggere il tuo blog.
difatti sollevi legittimi dubbi e punti l'attenzione sui particolari che vengono tralasciati in virtù del pregiudizio che il colpevole sia già stato individuato.
il che potrebbe anche essere, ma va controllata, puntigliosamente, qualsiasi altra traccia.
@_@

Unknown ha detto...

X Rita.

Il laccio emostatico anelastico è risultato vecchio il 20 aprile 2011, ma la Goffo mica è stata uccisa il 19. La sua morte è datata 5 maggio 2010, guarda caso quasi un anno prima.

Per quanto attiene l'aggressione non sono io a dire che l'assassino le ha messo una mano davanti alla bocca per immobilizzarla e scannarla. E se questa teoria, ripeto non mia, è agli atti occorre pensarla non ancora in piedi e, quindi, accovacciata. la mano alla bocca non si sarebbe potuta mettere mentre si rialzava perché il suo busto sarebbe stato piegato in avanti. Nessuno riesce a rialzarsi col busto eretto e in verticale, specialmente se ha una punta di ernia. Prova a fare un esperimento, accovacciati e chiedi ad un tuo familiare di metterti una mano alla bocca mentre ti rialzi. Ti dico già cosa capiterà, cadrete in avanti perché il tuo sedere farà da ostacolo e chi ti è dietro per arrivarti alla bocca dovrà spingerti in avanti.

Per quanto riguarda le frasi intercettate, ne citi solo due, una durata cinque secondi, l'altra due, ma le intercettazioni sono andate avanti per più di due mesi al ritmo di 24 ore al giorno. Quella a cui hai fatto riferimento nel finale in cui citi l'inconscio, è parte di una telefonata alquanto concitata fra lui e Ludovica, telefonata durata più di un'ora. Se ognuno di noi si registrasse durante le telefonate sai quanti lapsus gli farebbe fare l'inconscio?

Perché, e non mi riferisco solo al caso Parolisi ma a tutti i casi in cui si intercetta, si deve per forza pensare che una persona quando parla sola in auto deve riferirsi sempre al fatto accaduto? Fra l'altro i puntini indicano una pausa fra frase e frase. Perché il Parolisi non potrebbe riferirsi dapprima al suo modo di fare, poi alla bambina e ai giornalisti che lo assillano ed alla fine pensare che è meglio farsi qualche anno di carcere per un'altra cosa taciuta piuttosto che l'ergastolo perché tutti, dato le bugie, lo credono colpevole?

Con ciò voglio dire che le intercettazioni sono giuste e servono per le indagini ma non quando una persona parla fra sé e sé perché in quel caso sono difficilmente interpretabili in quanto non tutte le parole che la mente pensa escono poi dalla bocca.

X Mercutio.

Ti ringrazio dei complimenti ma mi spiace per il punto conclusivo. Nella vita, lo saprai meglio di me, è sempre meglio mettere delle virgole...

Ciao, Massimo

lori ha detto...

Dunque io non sono d'accordo sul fatto che l'assassino avrebbe potuto raccogliere l'anello sapendo dove l'aveva tirato . Io , personalmente non sempre riesco a trovare gli oggetti che mi cadono davanti agli occhi, in spazi assai ristretti, sebbene abbia visto dove esattamente siano cauti..tra l'altro , mi sembra e non vorrei sbagliare, che sia stato trovato con il metal detector
e cmq l'anellino era talmente piccolo, e questo non rendeva facile la ricerca..io ho perso un bracciale in un parco nella mia città, in uno spazio ristrettissimo, una panchina su cui ero stata seduta tutto il tempo, e l'ingresso della villa, a due metri di distanza..mai più ritrovato con mio grande rammarico ( e ti assicuro che non c'era erba ma solo strada sterrata

lori

Unknown ha detto...

lori non c'è erba neppure a Ripe, solo terra ed aghi di pino, aghi di pino che possono coprire gli oggetti (seppur piccoli) solo cadendo dagli alberi (l'orecchino trovato giorni dopo era stato coperto dagli aghi), e l'anello l'hanno trovato nell'immediatezza perché in superficie e visibile, non col metaldetector.

Ma non voglio influenzare né il tuo pensiero né quello di nessun altro, credimi se ti dico che con i miei articoli non intendo convincere di niente nessuno, anche perché non scrivo in verità dato che non so se il Parolisi è colpevole o no, non ne ho proprio idea. L'unica cosa che so è che ci sono cose che non hanno alcuna logica e non sono lineari con la ricostruzione e con l'accusa di omicidio, e queste sottolineo.

Ciao, Massimo

Mercutio ha detto...

X MASSIMO
Ho letto solo ora il tuo breve riscontro e, in relazione alla "vrgola", posso solo opporre una variante alle mie conclusioni. Variante che ho già prospettato in molti post, e la ripeto:
Se Parolisi non l'autore unico dell'omicidio della moglie, potrebbe essere il complice volontario numero 1, e mi spiego.
(I verbi sono coniugati al condizionale, ad evitare ogni aventuale fraintendimento)
Parolisi avrebbe condotto preordinatamente, e ad insaputa della moglie, che credeva di andare al pianoro S. Marco, a Ripa, dove l'avrebbe lasciata in altre mani: quelle che avrebbero eseguito una condanna già stabilita. e sarebbe subito partito, con la bimba, per il pianoro, per combinarsi un alibi.
Il probabile perchè:
Il soldato, dato i suoi vari soggiorni nelle zone dell'est, sarebbe stato cinvolto nel traffico di droga.
Al suo ritorno in Italia, avrebbe assunto la mansione di pusher. come avrebbe potutoacquistare e mantenere un'auto come la sua, pagare il fitto dell'abitazione e di un altra casa con due camere da letto, cene, frequenti viaggi per gli incontri amorosi extra coniugale ecc., con 1.100 euro al mese?
Questa, la "cosa brutta" che avrebbe scoperta la moglie, e che avrebbe minacciato di denunciare, se non avesse cessato i rapporti con Ludovica.
I componenti del "giro", sarebbero stati informati del pericolo rapprsentato da Melania, che poteva, da un momento all'altro, spinta dal risentimento, rendere di pubblico dominio tutta la "brutta cosa", per cui fu decisa la sua inderogabile soppressione.
A questo punto, o Parolisi "consegnava" la moglie, o avrebbe pagato l'intera famigliola.
La sua scelta di non parlare, e di andare in carcere solo come volgare assassino, sarebbe stata meglio che andarci come "infame", e come tale sarebbe stato ucciso nello stesso carcere.
Di fronte a tale scelta, avrebbe preferito quella che, nella frase intercetta nella telefonata alla sorella, suona..."Mi dispiace che a rimetterci sia stata Melania.
Questa è la mia ipotesi alternativa.
Che ne pesi tu?
Ciao, Marcutio

lori ha detto...

per Mercutio

i militari hanno delle agevolazioni sugli affitti, l'esercito ne paga la metà ( lo ha detto Parolisi stesso)e se lui pagava solo 500 invece di mille, le tue perplessità sono giustificate.. (

lori

Anonimo ha detto...

io credo che, come sicuramente ci sono state imperfezioni ad opera della procura, ci sono state enormi bugie anche da parte di parolisi che ne fanno giustamente il principale sospettato, lui indubbiamente aveva il movente per uccidere la moglie voleva stare con un altra donna ma non poteva lasciare la moglie perchè lei lo aveva minacciato di svelare alcune cose che aveva scoperto(non mi dilungo se ne parla ampiamente). parolisi dovrebbe spiegare come

1come è possibile che la cella telefonica di melania agganciasse nel bosco delle casermette pochissimi minuti dopo che lui aveva detto che si era allontanata, anche se qualcuno l'avesse caricata è impossibile che in pochi minuti sia giunta nel luogo dell'omicidio o che si sia fermata e sia rimasta immobile nell'unico punto della zona del pianoro dove le due celle coincidono(anche se cè sempre maggiore possibilità che in quel punto venga agganciata la cella del pianoro san marco che quella del bosco delle casermette) senza rispondere per svariati minuti,molto probabilmente melania era già morta o moribonda

2 come è possibile che piu di una trentina di testimoni che sono passati anche vicinissimo alle altalene non lo hanno visto?

3 tu dici che potrbbe esserci una foto con la macchina di parolisi, eppure lui ha dichiarato di aver parcheggiato da un altra parte rispetto a dove si vedrebbe la macchia, come mai? inoltre leggendo l'ordinanza si legge che piu macchine nere sono passate quel giorno in quella zona quindi non è per niente detto che fosse la sua anzi a fronte di questi dati è altamente improbabile..

4 come è possibile che il dna di parolisi fosse presente sulla bocca e sui denti di melania? se fosse stato depositato molto prima dell'omicidio sarebbe stato eliminato dalle secrezioni della bocca

5dovè la lavatrice che parolisi ha fatto sparire ? perchè l'ha fatto?

mi fermo qui sicuramente mi dimentico qualcosa..io credo che finchè parolisi non comicierà a dire la verità sarà giustamente sospettato, deve dire cosa è successo quel giorno la sua versione fà acqua da tutte le parti

Unknown ha detto...

Ciao Anonimo, aggiungi un nome in fondo al commento la prossima volta.

I tuoi dubbi e le tue domande sono condivisibili ma anche spiegabili. Certo è che se ti ancori a quanto scrivono i Media non ne uscirai mai fuori perché le domande aumenteranno ad ogni articolo.

Prima ti dico che non so se il Parolisi sia colpevole o innocente, quindi non sono il suo legale e le mie risposte non sono di parte ma vengono dalle carte e dalla logica. Poi parto dalla fine, dalla lavatrice.

5) Quando una persona cambia casa deve portare via anche gli elettrodomestici, tale è una lavatrice, quindi dall'abitazione di Folignano la lavatrice doveva "sparire". Ma non è sparita perché in effetti è finita nel garage di suo cognato, dato che la madre del militare una lavatrice già ce l'ha.

4) Se tu avessi letto la perizia del patologo, e non solo quanto riportano i giornali, ti saresti accorto che lui non indica solo lo spazio di tempo vicino all'omicidio per un eventuale bacio, ma scrive che, comunque, dev'essere intercorso fra i due dopo il pranzo e non prima. Quindi dato che hanno mangiato sulle 13.30 è da quel momento che può essere avvenuto il contatto e non solo poco prima della morte.

3) Io ho puntato il dito sul fatto che una macchina c'era mentre agli atti, riferendosi a quella foto, i magistrati scrivevano in chiaro che non c'era, ed ho chiesto di sapere di chi fosse. Domanda non esaudita in quanto il Gip di Teramo l'ha scaricata scrivendo che comunque l'avvistamento dell'auto è superato dai testimoni che non hanno visto il Parolisi al pianoro. Ma non è affatto superata perché ancora quell'auto, rossa nera o verde che sia venuta nelle foto, non ha un proprietario nonostante i carabinieri abbiano trovato tutti quelli presenti al pianoro quel giorno.

2) Il due è il punto cruciale, quello che lo ha condotto in galera, sono queste le bugie che deve chiarire e spiegare, lo farà a fine mese hanno detto. Ma dire bugie, il mondo è pieno di bugiardi (perlomeno da che ne so io), non significa essere per certo un assassino.

1) Chi ha detto che ha agganciato la cella delle casermette pochi minuti dopo essersi allontanata? Quando l'amica l'ha chiamata il suo cellulare ha agganciato, per due volte consecutive, la 451, l'unica che si agganciava vicino al monumento ai caduti del pianoro di San Marco (lo scrivono i tecnici del Ros). Quindi li è sicuro al 100% che non ne poteva agganciare un'altra. Invece quando il marito l'ha chiamata alle 15.26, le prime due volte ha agganciato la 390 e solo successivamente la 451 ed altre due. Quindi lì ne poteva agganciare ben quattro.

Perciò chi ci può dare la certezza che lei prima delle 15.00 fosse già a Ripe morta? Chi ci può dare la certezza che mentre il marito chiamava il suo cellulare questo fosse fermo accanto al cadavere dato che di celle ne aggancia ben quattro in quei minuti? D'altronde mi pare ci sia anche una corrente di pensiero che pensa sia stato portato via per cancellare i messaggi e poi riportato il giorno del depistaggio.

Spero di aver risolto qualche tuo dubbio ma non pretendo tu li accetti per oro colato. Quindi ti invito ad informarti tramite gli atti ed a verificare se ti ho raccontato cinque favole o se ti ho detto cinque verità.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Massimo, ieri sul post precedente del Parolisi uno dei lettori (non ricordo il nome e me ne scuso) ha segnalato un intervista fatta al Cirillo.
Ti riporto alcuni brani e dimmi se riconosci nella superficialità con cui tratta l'argomento, il giudice che ha scritto quell'ordinanza in modo professionale da stupirci:

Parolisi era presente al momento dell'omicidio, lo dimostra il suo Dna nella bocca di Melania.

Parolisi non era un uomo disperato, lui con i piedi in due scarpe ci stava a meraviglia e non avrebbe mai lasciato entrambe. I pianti continui con l'amante erano finti, lo scrivono anche i carabinieri nelle intercettazioni: "Finge di piangere". Inoltre, ha avuto fino all'ultimo rapporti con la moglie. Il movente è un altro».

assolutamente da escludere che una donna abbia preso parte all'aggressione. Al 90 per cento l'assassino è Parolisi, resta un 10 per cento perché non c'è prova diretta di quello che è avvenuto. Ma l'unico Dna trovato è quello di Parolisi nella bocca di Melania.

Sul corpo di Melania sono state trovate quattro tracce di Dna misto tra il suo e quello di altre persone. Uno è Dna misto di Melania e di una donna, gli altri di Melania e tre uomini. Non potendosi affermare che sia stata assalita da cinque o sei persone, poiché sul luogo del delitto non ci sono tracce, per noi questi Dna misti non hanno valenza. Potrebbero essere conseguenza di qualche stretta di mano».
È vero che sul corpo di Melania sono stati trovati capelli di donna?
«Questa è un'altra delle affermazioni fatte dalla difesa di Parolisi, che però ancora non ha fatto analizzare i reperti. Eppure questi reperti stanno lì, a disposizione di tutti. In ogni caso non esiste alcun capello di donna, ma dei peli, o come dicono i periti "formazioni pilifere". Sono 5-6 e sono stati trovati sulla coscia destra e sul ginocchio sinistro. Sono neri, che è il colore dei peli di Melania ed essendo di questo colore non c'è motivo per dubitare che non siano suoi. Se la difesa ha dubbi, li faccia analizzare».

Ciao Sira

Unknown ha detto...

Mi spiace Mercutio, già in partenza sei fuori coi tempi.

1) Se avesse condotto subito la moglie a Ripe sarebbe tornato al pianoro, senza passare da casa perché non ha alcun senso, al massimo qualche minuto dopo le 15.00, quindi ancora in tempo per crearsi un alibi. E proprio l'alibi è quello che gli manca.

2) Pur se è una ipotesi, quella del traffico di droga, che ci sta anche bene nel quadro, se i componenti di un giro così vasto, tanto da usare un militare come pusher, fossero stati informati, avrebbero agito in maniera diversa, forse in quel caso di Melania ancora oggi non ne avremmo saputo nulla o forse le avrebbero fatto una overdose di eroina.

3) La droga può c'entrare, anzi quasi certamente c'entra, ma non in una situazione preminente. Decine di migliaia sono stati i soldati in missione in quelle zone ma solo i militari d'alto grado sono stati coinvolti nei traffici (ancora tutto da provare ed anche i nomi non sono usciti)

4) Gli affitti degli appartamenti di Folignano si aggirano su 600/650 euro al mese, 300 euro era quanto pagava il Parolisi. Togli questi dai 1180 della paga (prendeva gli assegni per la bimba) e fai mangiare una famiglia che al massimo passa le serate a casa degli amici di condominio e che, comunque, ha un apparato parentale solido alle spalle. Inoltre non hai considerato le tre missioni all'estero che minimo gli hanno fruttato 4000 euro al mese, senza spese essendo fuori dall'Italia.

Mi spiace ripetermi Mercutio, secondo me la tua ipotesi alternativa non porta in sé i crismi della realtà... ma non è detto non sia io quello che vive fuori realtà.

Ciao, massimo

Unknown ha detto...

Ciao Sira.

Mettili al posto del Gip e dimmi se tu avresti attaccato i carabinieri o un'altra procura per indagini scarse ed insufficienti.

Non avresti potuto farlo, quindi l'unica cosa era confermare quanto ha trovato nell'incartamento. E se ha detto piccole sciocchezze è perché queste ha trovato e nulla più c'era da dire.

Il tutto è in piena sincronizzazione col mio articolo.

Massimo

Ps. Ripeto. Si prega di rispettare la regola. Chi vuol commentare, e non vuol mettere il proprio account, metta un nome o un nick in fondo al commento in modo da non creare confusione. In caso contrario mi spiace ma dovrò eliminare il commento.

Mercutio ha detto...

X MASSIMO
Vedi che io ho scritto che, dopo aver condotto la moglie a Ripa, Parolosi è partito subito per il pianoro. Che centra casa sua?
Ciao Mercutio

Groenlandia ha detto...

semplicemente per ripostare il commento: finirla di tirare in ballo le transessuali sempre e comunque, come se ormai in ogni fatto di droga dovessero per forza esserci di mezzo delle transessuali.

finirla con sta storia che Parolisi preferirebbe farsi 30 anni di galera piuttosto che ammettere una relazione (breve o lunga che sia) con una transessuale... è assurdo.

ricordare infine che in italiano si dice UNA transessuale quando una persona compie il passaggio da sesso maschile a sesso femminile. Ed i giornalisti, dovendo trattare con la lingua italiana per mestiere, dovrebbero saperlo (anche se so che nel BelPaese giornalisti e lingua di Dante spesso è un ossimoro).

Grazie

Unknown ha detto...

E' il Gip che nel farlo tornare al pianoro somma i tempi facendogli fare oltre mezz'ora di strada in auto per posizionarlo al pianoro sulle 15.30, questo perché la loro ricostruzione la da per morta alle 14.50 (prima delle telefonate dell'amica), ho solo specificato che è una assurdità. Credevo lo avessi letto.

Ciao, Massimo

Groenlandia ha detto...

non avevo notato che il mio primo commento non era stato cancellato, quindi chiedo venia per la ridondanza del mio secondo messaggio.

@Sira: tono sprezzante? perdonami, ma di sprezzante ho visto più che altro i commenti di certuni che come al solito tiravano in ballo una "categoria" per schernirla coi soliti 4 clichés da strapazzo.

l'errore grammaticale poi, non è così innocente come sembra, visto che i giornalai italiani spesso lo usano in tono rafforzativo/spregiativo dei loro pregiudizi e del loro voyeurismo.

lori ha detto...

ma le telefonate a ludovica con il cellulare dedicato erano a carico di parolisi?

in tal caso ci spendeva una tombola visto il numero esorbitante di chiamate e di sms..e con 900 euro al mese, non ci largheggiava certo...e i soldi delle missioni non durano in eterno..

lori

DSK ha detto...

@ Marcutio

la mia ipotetica ricostruzione è molto simile alla tua.

Io però protendo più a pensare che l'auto con a bordo la famigliola sia stata intercettata da una o più persone poco dopo l'uscita dal paese e obbligata ad andare a Ripe forse per un chiarimento relativo a cio che Melania aveva scoperto e che minacciava di rivelare mettendo a rischio qualche sporco giro di droga o di altro losco traffico....

A questo punto ipotizzare quali siano stati gli eventi verificatisi in quel luogo diventa difficile .

-1 Parolisi assiste all'uccisione della moglie ?

-2 Parolisi, costretto a lasciare la moglie nelle mani di costoro, si avvia al pianoro con l'intento di denunciarne la scomparsa inscenando successivamente tutta la storia delle altalene, del bagno ecc..ecc..?

-3 Parolisi stesso uccide la moglie ?

Comunque senz'altro c' è chi conosce quel "qualcosa di molto brutto" a cui Melania aveva accennato alla sua amica ( non ricordo quale fosse).

Probabilmente aveva messo al corrente anche altre persone ( i suoi familiari ?)ed attraverso canali anche del tutto casuali questa sua "scoperta" era arrivata lù dove non doveva

Quindi, a mio avviso sono in molti a ben sapere ciò che bolliva in pentola ( senza dubbio la sorella di Parolisi)ma - dopo quello che è successo - altrettanto ben attenti a non parlare.

DSK ha detto...

errata corrige

@ mErcutio ;-)

Unknown ha detto...

lori il telefono era "dedicato", quindi praticamente gratuito. Viste le intercettazioni se avesse dovuto pagare lui col cavolo che le telefonava così spesso.

Ciao, Massimo

lori ha detto...

appunto.., allora pagava l'altro quello che usava normalmente, perchè non credo che l'esercito gliene passasse due

cmq , la cosa grave, caro Massimo, è che quelle telefonate le PAGHIAMO NOI, e per di più la maggior parte delle volte fatte in caserma, anche
di 40 minuti..ma quando lavorava quest'uomo?
tra l'altro mi sembra di aver letto che i suoi superiori lo reputassero " pigro e indolente"
insomma una bella pasta d'uomo

lori

Anonimo ha detto...

@_@
c'è una parola che mi rimbomba nella testa. e non riesco a spiegarmela nel contesto. può darsi io non conosca un determinato slang, o un intercalare dialettale, ma quel termine "cliente" adoperato dal PParolisi nella telefonata a sua sorella.. proprio non mi torna.
@_@
che io sappia, un cliente presuppone commercio. commercio di che?

Mercutio ha detto...

@ DSK
Si, l'ipotesi, in linea di massima la interpreterei così.
Alla tua domanda n°1 risponderei SI
" " " " 2 " SI
" " " " 3 " NO
L'ipotesi si rafforzerebbe con la frase del Parolisi, intercettata durante una conversazione telefonica con la sorella:"...mi dispiace che a rimetterci sia stata Melania."
Sta agli inquirente dare un significato logico a tutto questo.
Altra perplessità la provo, con molta cautela, ripensando alla riprtuta affermazione del papà di Melania: "Non l'ha saputa proteggere.".
Ma da chi? o da che cosa doveva proteggere sua moglie?
Forse voleva significare altro, ne sono certo.
Questo è il quadro ipotetico che sono riuscito ad immaginare. Se corrisponda alla verità o meno nessuno può saperlo. Sono solo idee, a come tali vanno valutate.
A rileggeci. Mercutio

Mimosa ha detto...

Cara Iori se vai a pp. 69-70 dell'Ordinanza troverai tutte le utenze in uso a Salvatore e Melania.
L'esercito aveva concesso una a lei e una a lui, entrambe TIM.
Ognuno dei coniugi poi aveva altre utenze personali.
Mimosa

DSK ha detto...

@ Mercutio

"Non l'ha saputa proteggere."

Questa frase ha colpito moltissimo anche me fin dall'inizio !!!

Ricordo molto bene che in più di un'occasione sia il fratello che il padre che lo zio hanno spiegato questa affermazione con il fatto che il Parolisi non avesse fin da subito raccontato agli inquirenti il suo legame extraconiugale, omissione questa che - a loro dire - avrebbe rallentato le indagini.

Ma in questo contesto il verbo "proteggere" non ha alcun senso logico

Dunque secondo me anche i genitori ( ed i parenti) di Melania erano al corrente di ciò che aveva scoperto la figlia

Non credo che Parolisi abbia premeditatamente portato la moglie a quello scellerato appuntamento per via della presenza della bambina ( avrebbe potuto correre un grosso rischio!)

Per quanto riguarda il famoso anello di fidanzamento: non sarebbe in fondo così peregrino supporre che questi balordi abbiano pensato ad appropriarsene ma poi riflettendoci lo abbiano gettato via...

Oppure abbiano tentato un depistaggio per far presupporre un litigio di coppia...

In ogni caso uno degli elementi a favore di Parolisi è il susseguente vilipendio del cadavere che solo una terza o più persone avrebbero potuto compiere.

Eliminando così definitivamente( proprio a causa dell'intervento di un "complice" ovviamente molto interessato a deviare le indagini )il movente passionale

ciao.

lori ha detto...

si ho visto mimosa,ma che ci dovevano fare con tutte quelle utenze? cmq quelle personali se le pagavano loro, quelle tim da cui partivano tutte le telefonate per ludovica, quelle le abbiamo pagate noi!

lori

lori ha detto...

per Minosa

cosa ne pensi delle lettere che Parolisi scrive dal carcere alla sua ludovica? non credi che quest'uomo sia totalmente privo di sensibilità ma anche di intelligenza? Sembra che abbia già dismesso gli abiti di vedovo inconsolabile, melania non è nei suoi pensieri, e per me è una grossa ingenuità perchè farebbe pendere la bilancia a favore dell'omicidio passionale

cmq che sofferenza per i familiari di melania

lori

Ipazia ha detto...

Buongiorno a Tutti,

“ Me l’hanno presa ! “ ( detto da Parolisi dopo la presunta scomparsa della moglie )
“ Non l’ ha saputa proteggere “ ( accusa rivolta al Parolisi dai genitori di Melania in varie occasioni pubbliche ) potrebbero benissimo essere parti di un dialogo intercorso anche in via privata tra il Parolisi e i familiari della moglie ( questi ultimi a conoscenza di ciò che costei aveva scoperto) data la consequenzialità logica delle due affermazioni.
Questo spiegherebbe inoltre anche il comportamento della famiglia di Melania mai eccessivamente “colpevolista” nei confronti del Parolisi in quanto consapevoli che la responsabilità fosse da attribuirsi ad altri

Marika ha detto...

"me l'hanno presa" "non l'ha saputa proteggere" "mi dispiace che ci ha rimesso melania" ... tutte queste frasi e l'attacco di panico che ha avuto parolisi sul pianoro quando ha realizzato che la moglie non era andata alla toilette, ma scomparsa, sono elementi che vanno tutti in una probabile direzione, ovvero il rapimento o la consegna in mani di altre persone. ma ancora non basta perchè l'assassino, autore materiale, pare proprio essere uno solo, salvo imputare a una "mano diversa" i colpi post mortem, ma io mi chiedo come si fa? cioè, con certezza?
il dna misto ritrovato e una perizia di parte sulla funzionalità delle celle, nonchè un "attento esame" dei tabulati telefonici di melania e di parolisi, anche di giorni prima potrebbero essere illuminanti.
Marika

Rita ha detto...

http://www.agi.it/l-aquila/notizie/201108101643-cro-rt10128-melania_intervista_gip_teramo_parolisi_forse_complice_omicidio

Sembra che la stessa ipotesi la faccia il Gip.
Vedi Massimo il famoso lapsus??? "Non ho toccato niente" ... ma era presente.
Rita

MIKI ha detto...

Vengono segnalate dell' ordinanza del gip vicino al cadavere 3 salviette di carta con tracce biologiche, verosimilmente riconducibili al cadavere perché
ben conservate. Che genere di tracce biologiche ? Si spiegherebbe che veramente stava urinando.
Circa la manovra da dietro descritta dal gip e ripresa da Prati bisogna dire che la vittima ha tentato di rialzarsi appoggiando il ginocchio dx a terra, che presenta escoriazioni di terra.

Mercutio ha detto...

Noto che la mia ipotesi, sostenuta da qualche mese, potrebbe non essere tutta campata in aria.
Ho letto, qualche ora fa, che il Gip sta prendendo in seria considerazione possibilità similari, circa la dinamica ed il movente dell'omicidio della povera Melania.
Dovremmo fornirci di una sfera di cristallo, per conoscere veramente tutta la verità, solo intuita in maniera lata.
Ma quel tipo di sfera non è in vendita. Peccato.
Della tragedia, restano piccoli segmenti di un accadimento orribile, che potrebbe non essere, infine, tanto intricato.
Il pool investigativo teramano sta dimostrando ottime capacità professionali.
Sono certo che quello che noi deduciamo con difficoltà, sia già documentato e studiato da chi di competenza.
Diamo la nostra fiducia.
Ciao a tutti. Mercutio

Unknown ha detto...

Rita, ciò che ipotizza il Gip, fra l'altro aggiungendo la frase "ma noi non abbiamo elementi", è quato tu o io o chiunque altro può ipotizzare perché neppure noi abbiamo elementi.

Però che tu dica "ma era presente" basandoti sull'ipotesi di un gip senza elementi, e non sarà lui un domani a giudicarlo, non è corretto. Se fra l'altro leggi l'intervista reale su Vaniti Fair ti potresti accorgere che le esatte parole sono: "Al 90% l'ha uccisa lui, il restante 10...". Quindi di cosa si parla? Di quanto le agenzie di informazione siano brave a cambiare le carte in tavola ed a far credere quanto voglio far credere.

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

lori, il telefono "dedicato" era stato acquistato e regalato al Parolisi da Ludovica. La scheda era intestata, mi pare, a sua zia di Salerno. Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Oh, grazie Massimo, stavo giusto per intervenire con questa precisazione.

Ciao Iori e ciao Massimo, Mimosa

lori ha detto...

e quindi chi pagava il telefono "dedicato"?
massimo, ciò non toglie che due utenze sim, una sua e una di melania gliele pagasse l'esercito, cioè noi,come noi paghiamo lo stipendio di chi, in caserma , invece di lavorare sta 40 minuti al telefono con l'amante, più volte al giorno!

lori

lori ha detto...

ciao Mimosa

lori

Unknown ha detto...

No lori, non ne paghiamo solo due, ne paghiamo due a prezzo agevolato per ogni militare sposato, così come paghiamo i rimborsi e tante altre cose, e non solo il Parolisi, che fortunatamente per lui (pare essere un taccagno) con l'utenza dedicata non spendeva nulla, resta ore ed ore al telefono quando è al lavoro.

Ma credo sia ormai uno standard consolidato per tante persone che lavorano nel "settore pubblico". L'altro giorno ho letto che in un Comune italiano, ma non ricordo di dove, su 120 dipendenti solo 12 lavoravano restando in ufficio, gli altri si facevano i fatti loro. Sono stati i 12 che lavoravano a denunciare i colleghi. Ma ho tanti altri esempi e presto scriverò un articolo.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Ipazia con le sue ipotesi mi stimola ad intervenire, per completare il quadro o per complicarlo.

Il padre di Melania, oltre alla frase ripetuta più volte “Non l’ha protetta abbastanza”, disse anche che “il giuramento fatto allo Stato e alla istituzione militare di fronte ad un omicidio dovrebbe passare in secondo piano”.

La famiglia Rea è famiglia di militari, sottufficiali, e in tali ambienti si deve fare come le tre scimmiette: non vedere, non sentire, non parlare, e ogni grado costituisce casta a sé, mai i sottufficiali possono interferire con gli ufficiali e anche tra costoro ogni stelletta in più rappresenta un limite nelle relazioni. Lo so per cognizione di causa. E dirò di più: le consorti si relazionano tra di loro con l’autorità del grado dei mariti e con tale grado vengono anche rispettate dall’ambiente stesso. Capite?
Tutto ciò per dire cosa? Per dire che ho avuto l’impressione che quelle prime affermazioni del padre e riprese dal fratello nascondessero delle “intuizioni” … intuizioni che col tempo sono state represse, soppresse, perché magari è intervenuto “qualcuno” di potente … E’ meglio far credere al mondo che il genero sia un fedifrago assassino piuttosto che smuovere certe acque.

E fermo qui i miei sospetti.

Mimosa

PS. Io non sono assolutamente contro le istituzioni e tantomeno contro quelle militari. Non cercate di attaccarmi su questo terreno. Purtroppo in ogni aggregazione umana ci sono singoli personaggi che possono screditarne l’immagine. Punto.

Rita ha detto...

No Massimo, non mi sono basata sull'ipotesi del Gip-senza-elementi ma soltanto su una mia deduzione logica: se dice così (e prendiamo un attimo per buono il lapsus) "non ho toccato niente" significa che lì c'era ma non ha toccato ... altrimenti avrebbe dovuto dire (come poi peraltro ha fatto corregendosi) che lui lì non c'era. E se questa fosse la verità, il "chiamiamolo lapsus" non sarebbe avvenuto.

Mimosa ha detto...

Vado avanti, ovvero, torno indietro su commenti che ho letto.

Sui fazzolettini citati sopra, ecco un’altra delle cose della relazione che rende perplessa anche me. Come è possibile che non sia saltato in mente a chi di dovere di comparare il DNA eventualmente rintracciabile con il DNA di Melania? Ma andiamo! «Tracce biologiche verosimilmente riconducibili al cadavere» … ma è questo che un serio laboratorio di analisi conclude? Mancavano soldi per completare il lavoro? O è mancata la corrente?
E poi che senso ha il resto della frase (sempre p. 10-11) riconducibili al cadavere «a causa dello stato di ottima conservazione». Mi sfugge il nesso.

Subito sotto è descritta la cartina di caramella trovata accanto al capo. E’ stato cercata qualche traccia biologica? O sarà l’indagato a spendere soldi anche per questo supplemento di perizia?

Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

La frase "non l'ha saputa proteggere" pronunciata dai genitori di Melania, escluderei si riferisse ad un contesto losco a loro noto.

Hanno cercato, e stanno cercando la verità disperatamente, hanno dato fiducia al genero, fino a che non è stato arrestato, e lo hanno pregato continuamente di dire tutto quello che sapeva.

Credo che se avessero saputo il presunto segreto, avrebbero da subito informato gli inquirenti, e dato che non ci sono prove, né indizi a carico di altri, ciò non è stato fatto.

Se avessero saputo da subito, che era successo quanto voi presupponete, non sarebbero stati vicini a Salvatore per tutto quel tempo, pur ritenendolo la causa della morte di Melania, anche se non l'esecutore.

Piuttosto, la telefonata con la sorella, almeno nel dialogo che riporto sotto, può dar luogo a diverse interpretazioni.
Certo è che la frase finale di Salvatore, mi sembra rivolta ad un amico, un conoscente, piuttosto che alla mamma di sua figlia.
Mah...

Salvatore: «Può darsi che mi danno una punizione a livello disciplinare, oppure perché la cosa è troppo grossa chiudono un occhio. Comunque sia è uscito qualcosa di brutto pure dalla caserma».
Francesca: «Però voglio dire io, se poi lì dentro non esce niente alla fine...».
Salvatore: «Ma sai quante altre cose escono in mezzo. Io non so quello che è stato raccontato dai ragazzi lì dentro ma non pensare che ero l'unico ad avere qualche contatto così».
Francesca: «Allora esce tutto fuori».
Salvatore: «Sì ora esce fuori pure qualche altro cliente».
Francesca: «Ma tu devi dire che purtroppo non è stata colpa tua. La peggio l'hai avuta tu per quello che ti è capitato
Salvatore: «A me di loro poco importa. Ogni persona ha fatto gli sbagli e li pagano tutti quanti. Mi dispiace che ci ha rimesso Melania. Io sicuramente non volevo che succedesse. Questo è poco ma sicuro».

Sira

Unknown ha detto...

D'accordo Rita, se supponiamo che inconsciamente sia tornato con la mente a quel giorno e che sia stato presente al delitto, ci sta che il significato sia quello che tu, ma sei in buona compagnia, deduci.

Ma una frase estrapolata da una serie di intercettazioni così ampie, fra l'altro alla fine di una telefonata lunghissima, non avrebbe un valore rilevante in tribunale. Anche perché se a fine mese il Parolisi desse una versione credibile, spiegando in maniera logica e provabile cosa ha fatto quel giorno al pianoro (intendo riscontrabile), non rimarrebbe praticamente nulla di veramente rilevante in mano al Gip.

Gip che fra l'altro non sarà più il Cirillo, e pertanto le sue convinzioni già da due giorni valgono poco, perché è stato elevato di grado ed ora è presidente della Corte d'Assise di Giulianova.

Quindi, visto l'andazzo, è probabile che il prossimo Gip abbia nuove e diverse convinzioni, magari tornerà al delitto passionale.

Ciao, Massimo

Marika ha detto...

Mimosa, i particolari che hai appena messo in evidenza hanno fatto sorridere anche me!
però ciò che appare verosimile, secondo le regole di comune esperienza, è un criterio di giudizio su cui si fondano i convincimenti dei giudici.
ma è carina la battuta sulla mancanza di soldi e corrente... forse anche un pò realistica della situazione.
Marika

Mimosa ha detto...

Massimo, lo conosci il detto «Promoveatur ut amoveatur», che sia pertinente? A volte stupisce che ci siano promozioni così rapide specie in un contesto che potrebbe risultare “discutibile” …

Grazie Marika che hai colto … alle volte bisogna anche sorridere (senza essere irriverenti verso la drammaticità dell'evento e alla sofferenza delle persone)! Ovvio.

Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

@Mimosa e Marika

Voglio sperare che quel "verosimilmente riconducibili al cadavere" sia una frase usata in quanto, non avendo ancora in mano i risultati delle analisi compiute dal ris sul reperto, non possono dire altrimenti

E la stessa cosa voglio pensare di alcune frasi dette dal Cirillo riguardo le formazioni pilifere:

Sono 5-6 e sono stati trovati sulla coscia destra e sul ginocchio sinistro. Sono neri, che è il colore dei peli di Melania ed essendo di questo colore non c'è motivo per dubitare che non siano suoi"

Oppure riguardo il dna:

Sul corpo di Melania sono state trovate quattro tracce di Dna misto tra il suo e quello di altre persone. Uno è Dna misto di Melania e di una donna, gli altri di Melania e tre uomini.per noi questi Dna misti non hanno valenza. Potrebbero essere conseguenza di qualche stretta di mano».

Ora, se consideriamo che gli oggetti da repertare sono oltre 100, si spera che fra questi ci siano quelli da noi citati.

Se così non fosse, se ci si stesse concentrando solo su reperti che portino al Parolisi, spero che quest'ultimo sia assistito da avvocati all'altezza, che hanno cmq la possibilità di far analizzare gli oggetti che ritengono importanti, e i quali dovrebbero essere a disposizione.

Ciao Sira

Mimosa ha detto...

Beh, Sira, mi fermo un attimo sulle "strette di mano", anche ricordando le domandine che poneva Massimo: a quante persone Melania ha stretto la mano in giornata?
Si è lavata o no le mani?
Io ancora adesso raccomando a tutti (come mio padre mi ha insegnato) di lavarsi le mani appena rientrati a casa e certo prima di andare a tavola.
Dunque, a chi ha stretto la mano?

Mimosa

Marika ha detto...

Ciao Sira, il "verosimilmente" va in questo caso affiancato al concetto di "allo stato delle indagini".
è verosimile finchè non sia provato diversamente.
e indipendentemente dalla regola sull'onere della prova di colpevolezza, vi è un altrettanto onere di provare le tesi difensive in quanto non si può difendere qualcuno a parole o semplicemente ipotizzando una diversa ricostruzione.
come ha detto anche massimo, la difesa dovrebbe fornire dei "riscontri".
ma allo stato delle indagini, non posso dare torto al gip che si basa su una percentuale, 90% di indizi contro, a dispetto di un residuo 10% a favore. il che rende "verosimile" la gravità indiziaria e la necessità della misura. il gip sottolinea "un uomo che uccide la moglie, deve stare in carcere".
Ciao Marika

lori ha detto...

ma anche perchè potrebbe inquinare le indagini viste tutte le menzogne che ha detto, o sbaglio?

lori

lori ha detto...

e infatti Cirillo dice
"comunque l'arresto andava convalidato. Sia perché un uomo che porta la moglie dai suoi assassini deve stare in carcere, sia per impedirgli di continuare a inquinare e cercare di depistare le indagini».
( il centro)

lori

Marika ha detto...

lori è questa la spiegazione del gip.
hai fatto bene a puntualizzare e ha riportare le esatte parole. da qui poi emerge, il suo dubbio sul fatto che sia l'autore materiale, mentre mi pare il suo convincimento è quello di un concorso morale per aver solo "portato" la moglie.
ma allora se parolisi avesse effettivamente fatto questo, cioè portato la moglie a ripe, per arrivare a parlare di concorso morale mancherebbe la prova dell'accordo criminoso.
come quando e in che modo avrebbe dato anche tacito consenso all'omicidio?
Marika

Sira Fonzi ha detto...

@ Mimosa

Se poi consideriamo che di solito le strette di mano si danno porgendo la dx, mentre il dna è stato trovato anche sulla sx...

@ Marika

Allora spero di aver interpretato bene quel "verosimilmente", che potrebbe significare che i reperti, che noi pensiamo abbiano sottovalutato, li stiano invece analizzando e che quindi allo stato dei fatti, significhi fino a che non saranno disponibili i risultati.
Marika, ma la Procura non ha l'obbligo di analizzare tutti gli oggetti rinvenuti nella scena del crimine, e non solo quelli che ritiene utili?

Sira

Marika ha detto...

Sira, un obbligo non c'è, o meglio non esiste una norma che glielo impone.
il codice di procedura individua i mezzi di ricerca della prova che sono disposti con provvedimento del magistrato titolare delle indagini.
ti faccio un esempio:
art. 244 cpp sull'ispezione, il comma 2 stabilisce che se il reato non ha lasciato tracce o effetti materiali o se questi sono scomparsi o sono stati cancellati o deteriorati o dispersi, alterati o rimossi, l'autorità giudiziaria descrive lo stato attuale e, in quanto possibile, verifica quello preesistente, curando anche di individuare modo, tempo e cause delle eventuali modificazioni. l'autorità giudiziaria può disposrre rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici e ogni altra operazione tecnica ecc..
come vedi è usato il verbo "potere" non "dovere" che starebbe ad indicare l'esistenza di un obbligo.
comunque è interessante il titolo III "mezzi di ricerca della prova" Libro II Prove del nostro codice per capire quanto le procedure siano anche limitate.
Marika

lori ha detto...

hai ragione Marika, bisognerebbe avere le prove dell'accordo, ma credo che non sarebbe facile,si tratterebbe di gente non sprovveduta,smagata..a meno che non si decida a parlare Parolisi

lori

Marika ha detto...

Vi è poi l'attività del pubblico ministero, vedi Libro V Titolo V

l'art. 359 prevede la possibilità di avvalersi di consulenti

l'art. 359 bis il prelievo coattivo di campioni biologici su persone viventi (DNA).

l'art. 360 gli accertamenti tecnici non ripetibili.

quindi il problema che tu legittimamente sollevi dipende, secondo me, anche dal "fiuto", "istinto" dei pm e degli agenti di p.g.

per come la vedo io, inoltre, nulla vieta alla difesa di fornirsi di tutte le prove che servono a screditare le tesi difensive.
ma se analizzando quei peli, scoprissero che sono di parolisi, cosa dovrebbero fare?
è un bel rischio non trovi?
Marika

lori ha detto...

ma se la difesa scoprisse che sono di Parolisi, avrebbe l'obbligo di mostrare l'esito delle analisi?

lori

Mimosa ha detto...

Sira, è proprio l'incongruenza che volevo far emergere, dare la "stretta di mano" con la sinistra ... a chi? ma il fatto del DNA sotto l'unghia dell'anulare ci riporta di nuovo al fatto dell'anello. Accidenti! Non se ne viene fuori.
Bisognerà aspettare le obiezioni del collegio di difesa.

In fondo - ripeto quello che ho già detto - chi ci paga per portare indizi (magari prove) a carico o a discarico?

A me interessa mettere in luce le incongruenze dell'Ordinanza. Che si arrangi l'eccelso duo Biscott&Gentile tanto bravo nel caso Scazzi ...

Mimosa

Marika ha detto...

lori, come potrebbe analizzare privatamente dei reperti custoditi dall'autorità giudiziaria? e poi avere la facoltà di non mostrarne l'esito?
le indagini difensive hanno anche un rovescio della medaglia. l'avvocato ha l'obbligo di custodirle nè può distruggere gli esiti.
marika

lori ha detto...

e allora hai ragione tu.. sarebbe un bel rischio e sicuramente un buon avvocato dovrebbe essere in grado di prevederlo

lori

Marika ha detto...

lori, non so se ho ragione.
ma il codice per come l'ho studiato, non mi offre altre soluzioni. ma se qualcuno si ritiene più esperto spero che intervenga a correggermi.
ho dei limiti di conoscenza che non mi vergogno a dire. e spesso mi vengono dubbi che diventano per me la molla per approfondire di più, per conoscere e saperne di più.
e se sono qui è perchè ciascuno con il suo contributo mi arricchisce, anche quando ci entro in contestazione.
Marika

lori ha detto...

è giusto mettersi in discussione marika, io credo che sia la strada più giusta per crescere e per arricchirsi..socrate docet
ciao e buona serata,

ps: mi è piaciuto molto il clima della discussione di stasera: sereno pacato e stimolante

Sira Fonzi ha detto...

@ Marika
Tutto molto chiaro, mi hai incuriosita, e nei prox giorni darò sicuramente un occhiata a quello che mi hai segnalato.

Stavo leggendo un brano della lettera che il Parolisi ha scritto a Ludovica :«Ti amo da impazzire, non vedo l’ora di abbracciarti e anche se qui in carcere ricevo tante lettere di donne innamorate di me, nella mia vita ci sei solo tu. Speriamo che finisca tutto presto».

Ora, a parte la "tristezza" delle lettere delle ammiratrici, di cui pare andarne fiero, tanto da desiderare che lei ne venga a conoscenza, e a parte la conferma del sentimento fino a ieri sminuito, c'è l'ultima frase che dice: "Speriamo che finisca tutto presto".

Ecco, il pensiero che mi è venuto è questo: se lui fosse colpevole di omicidio, nella condizione di indagato e con tanto di carcerazione preventiva, secondo te, riuscirebbe a pronunciare una frase simile?
Io avrei in mente solo il fatto che mi hanno incastrato, e che probabilmente dal carcere non uscirò prima di 20 anni.

Notte Sira

lori ha detto...

e , a parte il fatto che non sembra minimamente addolorato per la morte della moglie e ha smesso quell'ipocrita atteggiamento di vedovo inconsolabile
ciao Sira

lori

Mimosa ha detto...

Da qualche ora il sito non era disponibile, ora ci riprovo e poi vado a nanna.
Siete proprio sicure che lui abbia scritto questi messaggi a Ludovica?
Ma è proprio uno stupidotto che non ha capito niente delle intercettazioni??? è realistico?

Come si comportano diversamente i due Direttori di Carceri, Taranto e Teramo... Sapete bene che le lettere in entrata e uscita vengono vagliate.

E che gli consigli gli hanno dato gli avvocati??

Mmmmh, tutto molto strano....

Mimosa

lori ha detto...

Ciao Mimosa

stasera soffro d'insonnia, ma vedo che non sono sola

allora da quello che ho capito ne avrebbe scritte due, in successione temporale, e affidate ad amici o conoscenti, che invece le hanno consegnate a chi di dovere

evidentemente è proprio uno stupidotto.. perchè le lettere sono state aggiunte agli atti e saranno utilizzate nel processo

io questo ho sentito in tv e letto su internet, ma come raccomanda sempre Massimo, prendere il tutto con molta cautela

lori

lori ha detto...

libero invece dà un'altra versione, secondo la quale si dimostrerebbe veramente poco intelligente


http://libero-news.it/news/800924/Rea-nuove-tracce-di-sangue-Salvatore-scrive-a-soldatessa--.html
buona notte

lori

Anonimo ha detto...

@ LORI, MIMOSA, SIRA
Non vi è passato per la mente che lo "stupidotto" scriva lettere su "misura" proprio perchè sa della loro ovvia intercettazione?
L'intelligenza (in questo caso la furbizia), l'hanno pure gli "altri".
Ora cecate di dormire, e sogni d'oro.
M

Marika ha detto...

ciao lori, il clima di ieri sera è stato ideale.
quanto alla notizia delle lettere intercettate, non credo che possano contenere una qualche confessione.
sul "speriamo che finisca tutto presto" penso che sia una frase legata agli esiti, che lui spera favorevoli, del riesame.
ho letto l'articolo portato da lori e il fatto del probabile ferimento che giustificherebbe le macchie di sangue in casa mi lascia qualche perplessità.
non ricordo che lui avesse qualche fasciatura. ma come al solito le notizie che vengono riportate non sono precise e quindi, ognuno potrebbe fare congetture all'infinito.
Buona giornata a tutti, Marika

Marco ha detto...

Sinceramente non capisco perché delle missive private vengano diffuse agli organi di informazione, alimentando in questo modo il circolo vizioso della morbosità. Ma un indagato quindi perde anche i più elementari diritti? C'è da restare attoniti, anche se ormai di questo paese non dovrebbe stupire più nulla.

lori ha detto...

x M

ma non è uno stupidotto uno che , invece di sbarazzarsi del cellulare "dedicato", lo va a nascondere tra le piante e va pure a controllarlo...anche in quel caso non gli è passato per la mente che potesse essere visto o addirittura controllato?

X Marica

sulle macchie di sangue ho avuto le stesse perplessità

buon giorno

lori

greenlight ha detto...

Buongiorno a tutti, mi sono chiesta, ma chi davvero avrebbe potuto compiere gli atti di vilipendio senza rischiare molto?
Tra tutti, penso ad una o più persone che hanno fatto in modo di partecipare alle squadre di soccorso (ad es. chissà se vi sono state anche squadre di volontari).
Persone che se scoperte nei pressi del cadavere, avrebbero potuto dire 'l'abbiamo trovata adesso, stavamo per avvisare'.
Avrannno controllato anche questa eventualità? sicuramente sì, ma era una riflessione che mi andava di fare qui.

Altra cosa, se il sangue trovato in casa di Parolisi fosse di Melania, beh avremmo qualcosa che si avvicina alla prova, ma essendo suo, credo che alla fine non avrà molto significato, soprattutto considerato il tipo di lavoro che svolge, nel quale piccole ferite, graffi (soprattutto operando all'aperto) sono all'ordine del giorno

filippo ha detto...

Ieri ero al parco con la mia bimba. La stavo dondolando alle altalene poi è arrivato il momento di tornare a casa, l'ho presa in braccio e ha cominciato a fare capricci e pianti. Ho pensato, cavoli, Parolisi per aver raccontato una cosa del genere evidentemente l'aveva sperimentata, non immagino lui possa essere stato così "sottile" da imbastire la sua storia su questo particolare che alla fine non è di poco conto ma è la partenza di tutto. I bambini se li togli dal parco giochi, piangono, tutti. Un'altra cosa: da subito ho pensato che il depistaggio con siringa e laccio emostatico fosse stato attuato solo esclusivamente da chi non conosceva la donna. E sinceramente depistaggi e azioni del genere mi portano a pensare a metodi non nostrani ma stranieri. La donna camminava sola in una strada di montagna, è stata vista, forse hanno pensato si trattasse di una prostituta, l'hanno caricata a forza, hanno cercato di abusarne ma non ci sono risuciti e l'hanno ammazzata. Questo secondo il mio punto di vista è successo. La versione di Parolisi è credibile, e sapete inoltre cosa penso. Che se Parolisi aveva deciso di liberarsi si sua moglie per l'appuntamente ad amalfi, così facendo l'appuntamento lo sapeva anche lui, non ci sarebbe MAI stato, quindi questo movente lo escludo anzi lo ritento un motivo im più per Parolisi per non commettere alcun omicisio.
Un altra cosa, perchè Ranelli trovò strano l'abbigliamento del Parolisi quando tutti i ragazzi ritratti nelle foto erano in calzoncini corti e t shirt? E perchè ha ritrattato la sua prima versione che a ragion di logica era quella che si basava su una memoria più fresca e recente?? Non so ma più si va avanti con questa storia e più mi convinco che è probabile che si stia condannando un uomo innocente. Che ne pensi Massimo?

greenlight ha detto...

@filippo
giusto quello che dici: Parolisi per raccontarlo avrà avuto, molto e molto probabilmente, esperienza di 'bimba portata via dall'altalena che piange perchè non vuole', ma questo non significa che sia accaduto quel giorno, può aver semplicemente raccontato un fatto accaduto in altro momento...
ciao
green

Marika ha detto...

Ciao Lori,
la mossa di lasciare il telefono in quel posto, mi sembra naturale, se la colleghiamo al fine dichiarato che è quello di tenere lontani gli occhi dalla vita privata e dalla persona che in quel momento voleva proteggere da invasioni della stampa e dei giornalisti.
avendo detto una serie di bugie, ad un certo punto ha fatto una "stupidata", ma che è in linea con quello che anche dalle intercettazioni telefoniche emerge, ovvero non fare emergere quella relazione e tentare di mantenere un pò di privacy nei contatti con la sua amante.
infatti, ora che avrà capito che tutti i suoi sforzi sono stati vani, perchè li hanno intercettati lo stesso, ecco che scrive lettere dal carcere senza più curarsi di cosa pensa la gente.
ma si può anche ipotizzare che sia l'ennesima messa in scena per continuare a depistare, solo che, e parlo per istinto, niente di personale o altro, mi pare sincero e sinceramente imbranato.
grazie a te, mimosa e sira per la chiacchierata di ieri.
Marika

filippo ha detto...

@greelight, si ci avevo riflettuto ma consentimi di dire che era il 18 aprile e la bimba aveva solo 18 mesi. L'inverno era da poco finito e occasioni per andare al parco non penso fossero state così tante, giusto?

MIKI ha detto...

@ Filippo
Debbo contraddirla : c'erano stati il 10 di aprile e ci sono foto di Parolisi alle altalene con la figlia. Quindi solo una settimana prima.....

greenlight ha detto...

@filippo
sì è giusto quello che dici, ma, sempre che non mi sbagli, ho letto più volte che proprio una settimana o due prima erano già stati proprio lì al Colle, con parenti e/o amici, quindi si può anche pensare che la bimba avesse pianto in quell'occasione e poi lui ha collocato la cosa nel pomeriggio del 18. ciao:)

lori ha detto...

Ciao Marika, è evidente che la mossa di non far ritrovare il cellulare era legata alla necessità di nascondere la relazione come anche la cancellazione del profilo su facebook, ma io al posto suo me ne sarei sbarazzata definitivamente, o almeno sarei stata più guardinga...ma pensa anche all'altra stupidata: dire di aver visto il cadavere di melania sulle foto del cellulare del Paciolla, quando l'amico l'avrebbe potuto smentire in un attimo.. e qui non si trattava di difendere la storia con ludovica..troppi atteggiamenti strani in parolisi, che per ora non trovano una spiegazione ma che dimostrano che l'uomo non è esattamente una volpe, perchè , pur ammettendo che debba nascondere una verità più grande di lui, le sue bugie risultano sempre troppo facili da smascherare

e cmq credo che a proposito delle lettere a federica, siano intervenuti i suoi avvocati; infatti è di oggi la notizia che abbia scritto una lettera alla giornalista Ilaria Mura di quarto grado di tutt'altro tono

http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Parolisi%3A+''Ho+tradito+Melania%2C+ma+non+l'ho+ammazzata''&idSezione=11847

grazie anche a te, è stata una chiacchierata piacevole quella di ieri sera

lori

Anonimo ha detto...

Ciao Marika, Lori e Mimosa,
è piaciuta anche a me la chiaccherata di ieri sera, Lori mi ha preceduta nel dirlo.

Il problema è che non sempre siamo sincronizzati con il tempo libero a disposizione, e magari succede che una di noi ha del tempo e lancia un commento, ma a volte l'eventuale commento di risposta arriva solo dopo qualche ora, o al peggio rimane lì perchè ne sopraggiungono altri che lo nascondono.
Ieri è stato uno scambio continuo e piacevole.

@ Green

Ciao, buona l'idea del soccorritore volontario, soprattutto per il ridotto rischio che avrebbe corso rispetto ad altri.

Io penso cmq che per fare quello che il depistatore ha fatto, debbano esistere almeno uno, se non più di uno, dei seguenti presupposti:

Che sia una persona che abbia con l'omicida un rapporto molto speciale(parente o amante)
Un amico non credo sia disposto a portare un peso così grande sulla coscienza. Un legame d'amore o di sangue darebbe forse quella forza a superare quei limiti invalicabili.

Che sia una persona con carattere forte,( ma nel senso negativo del termine)dura, insensibile a questo tipo di situazioni
Alla maggioranza delle persone la visione di un corpo martoriato farebbe, se non perdere i sensi, avere reazioni similari, figuriamoci l'infierire oltre.

Che sia l'assassino stesso o qualcuno che ha avuto un qualche ruolo nell'omicidio, e che aveva paura di essere scoperto perchè qualcosa sul luogo parlava di lui.
Quindi il suo contributo era assolutamente necessario (a suo parere) per non finire i suoi giorni in galera, e questo avrebbe potuto dargli la forza di superare le reazioni di cui sopra.

Ma se fosse stato il Parolisi c'è da pensare o che abbia fatto tutto da solo o che abbia contattato qualcuno per accordarsi sul da farsi.
E dove sono queste intercettazioni?
Se non ci sono e se Parolisi non è anche il depistatore allora deve essersi per forza incontrato fisicamente con lui per prendere accordi.
Ma lui era seguito, quindi chi ha visto quei giorni?

@ Massimo
ciao Massimo, in relazione di quanto dicevo a Green, tu
sai se sono state interrogate e se sono stati verificati gli alibi di tutte le persone che, in quel lasso di tempo trascorso tra l'omicidio e il depistaggio, hanno avuto contatti diretti con lui?

Riprendo il lavoro

Ciao a tutti

Sira

Marika ha detto...

in effetti, lori, un conto è fare il finto tonto per mantenere i piedi in due scarpe, altro è depistare le indagini con bugie che non stanno in piedi neanche 3 secondi.
ma il destino pare accanirsi e deriderlo, perchè prima era lui che prendeva tempo mentendo, ora invece vorrebbe che il tempo passasse in fretta per recuperare e iniziare a rifarsi una vita.
se lui è innocente, la vita gli ha dato una sonora lezione.
Marika

Miki ha detto...

Avrei un 'idea . Parolisi e' andato alle casermette con la mimetica. Poi tolta e/o scaraventata da qualche parte. Questo spoegherebbe la tenuta un po' leggera.
Non avrebbe destato alcun sospetto essendo un militare.

Marika ha detto...

Miki, l'idea della mimetica per giustificare il fatto che nelle vicinanze si trovavano altri militari in esercitazione che quindi non si sarebbero accorti di lui? anche nell'ordinanza è stato verificato che le sentinelle non avrebbero potuto vedere o sentire dalla loro postazione (o no?).
ma mimetica, guanti, scarponi non avrebbero potuto insospettire melania, vedendolo uscire così travestito per andare a fare una passeggiata?
Marika

MIKI ha detto...

Potrebbe avere raccontato una balla... ( sai che novita') alla moglie....oltretutto al mattino non era andato al lavoro... che magari doveva presenziare ad una qualche esercitazione...non so. Il posto Melania lo conosceva ed avrebbe potuto non nutrire sospetti....
Magari mi sbaglio... ma quei pantaloncini e quella maglietta non mi hanno mai convinto. E non e' che uno si cambia in mezzo alla strada....ne' vai in giro in tenuta estiva a 15•.

Anonimo ha detto...

Dio mio quante supposizioni.... non vi pare di esagerare?

Mimosa ha detto...

Ciao a tutti. Ha ragione Sira sulla non sincronizzazioni dei nostri interventi che fanno anche tremendamente accavallare gli argomenti commentati …
E anche Marika sulla questione della tuta mimetica, che poi tra l’altro mica si può buttare via così facilmente, devi rendere conto all’esercito di ciò che ne fai con le dotazioni di vestiario ecc…

Oggi a tg5 ho scoperto una cosa che mai mi sarei immaginata, ma forse qualcuno di voi la sapeva? Ilaria Mura è la moglie di Antonio Delitala, quel giornalista scrittore ‘anzianetto’ che è stato ospite nelle ultime puntate con la D’Urso e che si diceva amico di famiglia di Salvatore e che – udite udite – si telefonava spesso con Ludovica ed anche quasi la difendeva … (anche senza il 'quasi')
Vi assicuro che le novità di ogni giorno mi lasciano alquanto confusa.
Mimosa

PS Ringrazio anch’io per la piacevole chiacchierata di ieri.

PPSS. Commentatori anonimi senza commenti concreti pregasi astenersi. Grazie

lori ha detto...

Ciao Mimosa

guarda che nelle intercettazioni Ludovica parla proprio di un giornalista della rai che le avrebbe consigliato come comportarsi...insomma la fanciulla ha conoscenze nei giri che contano


lori

Anonimo ha detto...

Allora la mimetica l'ha portata in caserma il giorno dopo..

Mimosa ha detto...

Anvediii, grazie lori, un altro tassello ... mmmh, che roba.
Anche perché adesso rivedo con altri occhi quella famosa intervista a QG ... sic!

x Miki, benvenuta! dai tuoi interventi si capisce che segui da non molto questo caso e non hai certo potuto leggere tutti gli articoli e i commenti. Ma neanche hai seguito mesi fa i vari programmi tv ... niente male, ti riassumo qualcosa. Salvatore Parolisi quel giorno era in permesso, perché la mattina doveva accompagnare la moglie e la bambina a due visite mediche e il pomeriggio dovevano andare alla festicciola del bimbo di loro amici.
Il giorno dopo alla Caserma ci sarebbe stato il Giuramento delle nuove reclute a corso concluso e Melania voleva andarci.
Il caporalmaggiore Parolisi ha fatto l’alpino di leva ed è stato per una decina di giorni in Norvegia dove ha detto c’erano anche 40 gradi sotto zero (anche un mio conoscente c’è stato, si scavano un igloo e dormono tra la neve ghiacciata e ci si lavano anche), quindi già abituato al freddo … Nella giornata del 18 aprile teniamo presente che anche gli escursionisti erano in maniche corte, a quell’ora c’era il sole e in collina il sole è più caldo che in città. Del resto avevano previsto di starci solo un’oretta perché alle 16 dovevano andare a quella festicciola e prima passare a casa a cambiarsi.

Mimosa

Marika ha detto...

Mimosa che confusione!!!
quindi quella parola detta nei confronti della giornalista era un altro depistaggio?
sia parolisi che perrone partecipano alla trasmissione televisiva e vengono intervistati per darsi reciproco sostegno?

ma non c'è niente di male a chiedere l'aiuto di giornalisti amici,
se uno vuole salvare la propria reputazione.

vederemo cosa uscirà dopo il riesame, chissà quando è stato fissato ... qualcuno lo sa?
Marika

Mimosa ha detto...

Marika, ottima osservazione! begli epiteti nei confronti di una che era amica e moglie di un amico, no?

Chissà che altro salterà fuori ...

Mimosa

Mimosa ha detto...

Gli avvocati della difesa avranno tanti buchi da ricucire ...
Anche questa lettera, poi?

Davvero mi pare di assistere ad una brutta copia di Avetrana ... anche Parolisi piangeva senza lacrime come Misseri e se per Biscotti&Gentile il Misseri non ha commesso il delitto a maggior ragione il Parolisi.

Mimosa

lori ha detto...

Mimosa pag 98 dell'ordinanza per la precisione

lori

Anonimo ha detto...

Gentili signore, dovrò pregare Prati di preparare un nuovo blog per le vostre interessanti chiacchierate.
Chissà se in tal modo anche altri possano intervenire.
Grazie. G

Marika ha detto...

G
non è necessario un altro blog, ma lei cosa ne pensa della vicenda?
forse qui si è creato un gruppo che ha piacere di dialogare su un argomento che forse, per alcuni, può sembrare monotono o stancante. ma mi pare evidente che se qui ci sono persone che ne parlano è perchè magari condividono la stessa passione.
per quello che mi riguarda, non parlo della vicenda perchè non ho niente da fare.
comunque sono ben lieta di conoscere il suo parere o il suo punto di vista.
Marika

MIKI ha detto...

@Mimosa
La ringrazio per le informazioni ...che gia' sapevo.
La mia era una supposizione con la stessa valenza delle sue e di quelle di tanti altri.
E igloo o non igloo nei giorni seguenti con il sole Psrolisi aveva addirittura un piumino con il pelo! Un ' improvvisa ipotermia ?

Marika ha detto...

Miki ciò che hai supposto, mi pare di aver capito, è la possibilità che, se parolisi è il colpevole, avrebbe dovuto necessariamente cambiarsi d'abito e l'unico modo più semplice e veloce era tenere sotto la tuta, un secondo abbigliamento. ma qui il problema è proprio questo, dove sono finiti questi abiti?
come li ha fatti sparire?
oppure, come ha osservato giustamente mimosa, come ha fatto a rimetterli a posto, dato che, facilmente avrebbero potuto verificarne la mancanza dalla dotazione?
insomma, ci sono elementi che pur supponendoli non possiamo definirli perchè non li possiamo conoscere, non essendo a nostra disposizione.
Marika

Anonimo ha detto...

E difatti non conoscendo le cose si fanno supposizioni. Tutte sbagliate.

lori ha detto...

anonimo, non siamo in un'aula di tribunale... se le nostre supposizioni sono giuste o sbagliate non potranno nè far assolvere nè far condannare chicchessìa

lori

Marika ha detto...

anonimo delle 18.11, ci faccia lei le supposizioni giuste.
ci aiuti a capire, grazie
Marika

Anonimo ha detto...

L'idea di MIKI non è peregrina. E per quanto riguarda il corredo militare, non è raro che reclute o anziani si "arrancino" per rifornirsi di vari "capi", con baratti, ricambi di favori o intese con i magazzinieri.
Il "movimento" è quasi ritenuto normale nelle caserme, e tutti quelli che hanno fatta la "naia" lo sanno.
Un passo indietro:
Una maglietta ed un pantaloncino posso essere facilmente indossati, sotto le larghe tute, senza creare impaccio.
Alla eventuale domanda di Melania, Parolisi poteva sempre rispondere che la tenuta era adatta ad una breve scampagnata.
Le cose, però, potrebbero essere andate anche diversamente, è ovvio
Ciao a tutti M

MIKI ha detto...

@Marika
Mi sembra di ricordare che un testimone aveva detto di avere visto Parolisi con la mimetica che telefonava in macchina, nei mesi settimane precedenti il delitto.
Quindi non era strano che avesse la mimetica a casa ...
E non credo che tutti i giorni facciano la conta della dotazione.... Manco fosse un ferriera di sala operatoria!!
E il giorno dopo, dopo averla lavata , ( la lavatrice in funzione tutta la notte...)l'ha portata nella lavanderia della caserma.
Oltretutto avrebbe avuto guanti e coltello non in vista.
Un'idea terribile, ma mi e' venuta in mente perche' oggi ho visto un militare in mimetica che rientrava con il cane a casa.

Marika ha detto...

Miki e M
le vostre deduzioni mi convincono, a livello logico sono sostenibili, ma occorre riscontrarle. come lo proviamo?
Marika

Anonimo ha detto...

MARIKA, perchè, quali, fra le tante cose dette ha ottenuto riscontro^
M

Marika ha detto...

M
alcune ne hanno avute riscontro.
almeno per gli inquirenti e il gip.
ma è probabile che quello che avete ipotizzato voi, lo abbiano ipotizzato anche loro.
infatti, sono andati a perquisire l'armadietto, hanno fatto una serie di perquisizioni, hanno repartato vari oggetti.
che sono sottoposti ad analisi. questi dovranno fornire i riscontri.
Marika

MIKI ha detto...

Non sono mica il P.M. che ho l'onere della prova!!
Ne' credo che nessuno qui si sogni di sostituirsi agli inquirenti e/o collegio difensivo .
E' solo una supposizione e credo che gli inquirenti ci siano già arrivati.....
11 agosto 2011 18:41

Marika ha detto...

infatti Miki, nessuno crede questo.
ma stiamo dialogando e io seguo il tuo ragionamento come quello degli altri.
che rispetto e apprezzo.
Marika

Mimosa ha detto...

La vostra supposizione presuppone che sia stato tutto premeditato. Allora, come già qualche commentatore tempo fa ha rilevato, rifaccio la domanda: perché mai proprio quel giorno e proprio in quell’oretta il marito si sarebbe messo in testa di sopprimere la moglie?

Mimosa

MIKI ha detto...

@ mimosa
La premeditazione non e' una cosa che avviene dall'oggi al domani. E' una cosa pensata , ipotizzata mille e mille volte , una sorta di macchinazione.. Poi un giorno scatta qualcosa... Ci sono quelli che escono per comprare le sigarette e se ne vanno, uccidendo il legame ...
Ci sono inoltre cause preesistenti o simultanee oppure sopravvenute.
La risposta alla sua domanda certo non c'e l'ho io ne' tantomeno altri che ci leggono.
11 agosto 2011 19:33

Marika ha detto...

Miki a me va bene la sua risposta.
Marika

Anonimo ha detto...

MARIKA,
Tu, che mi sembri la più equa nel considerare le varie ipotesi (perchè solo tali sono, in realtà), dovresti valutare più profondamente le franche deduzioni del Gip Cirillo. Deduzioni già ipotizzate dai commenti apparsi su questo blog, e ritenuti validi, dallo stesso Gip, circa al 90%.
E' il restante 10% che non trova supporto significativo.
Dato che la tragedia potrebbe essersi svolta nel modo sostenuto da quella sostanziosa percentuale, sarebbe opportuno che le nostre elucubrazioni vertessero intorno a quel baricentro, ed oltre.
Che te ne pare?
M

Marika ha detto...

io sono aperta a tutte le ipotesi perchè non mi posso basare solo sull'ordinanza di misura cautelare per farmi un giudizio complessivo.
il gip ha scritto un'ordinanza quasi perfetta (il quasi, corrisponde ai dubbi che lo stesso gip ha ammesso e ai quali non ha saputo dare spiegazione), ma ha valutato un quadro indiziario percependolo direttamente e soprattutto vedendolo insieme e non a pezzettini come invece lo vedo io.
dal punto di vista tecnico e di diritto l'ordinanza è stata congegnata bene.
quindi se mi proietto nella direzione del gip raggiungo le sue stesse conclusioni.
nondimeno però è possibile costruire una difesa.
io qui sto ragionando su tante possibilità, ma sempre in modo limitato.
però quello che proponi tu è dialogare solo sulla possibilità della sua colpevolezza, mentre qui ci sono persone, compresa me, che credono invece in una possibile innocenza.
ma comprendo la tua opinione che in pratica è uguale a quella del gip.
Marika

greenlight ha detto...

@Miki
La lavatrice accesa tutta la notte, possibile? E' una notizia che è uscita,sì, ma a casa di Parolisi c'erano i genitori di Melania, non si sarebbero insospettiti?

Anonimo ha detto...

Scusate, ma nell'ordinanza , che riporta le intercettazioni varie, Parolisi dà pure della "stron...a" a Ilaria Mura. Anvedi, che core ingrato! :-D
Fuor di ogni scherzo, non credo che siano amici di famiglia, sicuramente Antonio Delitala, autore di romanzi e collaboratore di Studio Aperto, avrà cercato in ogni modo di diventare confidente di Parolisi.
Comunque, sarebbe bello sapere se gli inquirenti abbiano scrutato l'interno del chiosco e se hanno tenuto conto delle due auto con vetri oscurati che alle 16.30 correvano a distanza ravvicinatissima da Colle San Giacomo verso Ripe.
A.
p.s.: @greenlight: e chi ti dice che non sia stata la mamma di Melania ad aver fatto le lavatrici, magari per dare una mano alla figlia e nella speranza che tornasse?

Rita ha detto...

Secondo me SP è uscito di casa con un tuta da ginnastica, abbigliamento adeguato al posto e alle condizioni atmosferiche. Sotto la tuta aveva pantaloncini e maglietta.

E' vero che in collina il sole scotta ma è anche vero che l'aria è più fredda. Non lasciatevi ingannare dai ragazzi che giocavano a pallone. Mio figlio anche in pieno inverno giocava a pallone in pantaloncini e mezze maniche... ma poi, fatta la doccia si rivestiva adeguatamente.

Forse si è giustificato con Melania di tale abbigliamento perchè andando lì sul pianoro avrebbe fatto un po' di jogging (in pantaloncini) e poi finito di correre avrebbe rimesso la tuta.

In macchina c'era il famoso trolley e se non erro, il vicino l'ha visto mettere in macchina una busta nera. Panni sporchi dentro la busta, dentro il trolley, dentro la lavatrice. Su questo potrebbero chiarire i parenti di Melania che erano lì a dormire quella sera.

r.

Mimosa ha detto...

Gentilissimo Anonimo A, è stato lo stesso Antonio Dalitala fin dalle prime apparizioni in tv a dire che è amico di famiglia, e da tempo.
Io non sono un tipo che costruisce castelli in aria, di tutto ciò che scrivo, cerco riscontri e la mia memoria è una grande fonte di informazioni.
Non mi invento nulla, alle volte posso interpretare male, certo,
ma in questo caso il personaggio è proprio "amico", anche la famiglia di Melania lo conosce, ricordo perfettamente i gran saluti la prima volta che ci fu un collegamento in diretta con Dalitala in studio e Gennaro e Michele da casa.
Del resto, scusami tanto, hai sentito o letto a chi è rivolta la lettera in questione? a entrambi in qualità di "amici".
Di Ludovica possiamo dire che ha cercato di diventarlo ... magari portandole messaggi da parte di Salvatore (etc)

x lori, non ritengo che il giornalista rai di cui parla la ragazza sia da identificare con questo signore, ma magari l’avevi già capito anche tu.

Buona serata, Mimosa

Anonimo ha detto...

Il vicino vide la busta nera da cui fuoriusciva chiarissimamente un piumone-trapunta. Non panni sporchi. Ma poi secondo te Parolisi rischiava così tanto, lasciando nel portabagagli trolley e busta contenenti la prova del delitto? Parolisi apre il portabagagli, mostra tutto al vicino (Paciolla), il quale era liberissimo di sondare, visto che dopo qualche minuto Parolisi gli la lasciato le chiavi dell'auto, essendosi allontanato con le forze dell'ordine.
Qui il video delle dichiarazioni di Paciolla:
http://www.youtube.com/watch?v=Gy4W9IfmYjc

A.

Mimosa ha detto...

A p. 111 dell’Ordinanza, Parolisi al telefono con Ludovica dice “di tutte queste cose qua ti devo far parlare con una persona”.
Ora è facile capire chi sarebbe questa persona: Antonio Delitala, per combinazione marito della giornalista Ilaria Mura?
Comunque questi non sono fatti miei e rientrano nel gossip che proprio voglio evitare (però un po' di luce la mette).

Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

Ciao a tutti,

leggevo i vostri commenti sull'abbigliamento che il Parolisi avrebbe potuto rimettere in auto e successivamente lavare.

Io non credo che lui avrebbe rischiato lasciando gli abiti in auto, si sarebbero potuti sporcare di sangue, e quel pomeriggio la zona pullulava di personale delle forze dell'ordine, che avrebbero potuto ispezionare per un motivo x l'auto, c'erano i cani molecolari.

Credo sarebbe stato troppo rischioso.

Se fosse stato lui, e si fosse cambiato, dato che hanno cercato anche per le strade adiacenti senza trovare nulla,avrebbe potuto sotterrare gli indumenti, ma quanto tempo sarebbe servito per fare il tutto?

Ciao Sira

Marika ha detto...

dentro la macchina, uno zaino militare, un trolley nero e una busta con un piumino.
questo materiale sarò stato sequestrato?
a me pare di si e se hanno ricercato delle tracce saranno al vaglio della scientifica.
i risultati, però o sono noti e secretati o ancora non sono noti.
i cani molecolari non si sono potuti usare causa contaminazione. vorrei proprio capire come agiscono questi cani....
Marika

lori ha detto...

Si Mimosa, lo avevo capito perchè il giornalista di cui parla ludovica è suo amico, mentre Delitalia è amico di Parolisi

ciao e buona serata

ps: ora non ho tempo, ma ci sono dei passaggi della lettera di parolisi alla giornalista Ilaria Mura che non mi sono piaciuti affatto

ne riparlerò domani, stasera vado di corsa

lori

Anonimo ha detto...

Non credo che Parolisi lasciasse in macchina materiale pericoloso per lui, e che in un qualsiasi momento poteva essere scoperto dai carabinieri intervenuti dopo da dnuncia della scomoparsa di Melania.
Se il cambio dei vestiti c'è stato, questo poteva essere avvenuto durante il percorso da Ripa al pianoro, e, comunque, prima dell'arrivo di P. alle altalene.
Potrebbe, quindi, averli nascosti in posto difficile da individuare.
Resta insoluto, in ogni caso, il mistero della pista dei cani.
M

Sira Fonzi ha detto...

Interessante osservazione del criminologo Carmelo Lavorino

"Come mai il corpo di Melania, pur essendo stato in un luogo boschivo per 48 ore, non presentava, sulla sua superficie, residui di terra o sterpaglie o aghi di pino? L’ipotesi è che possa esser stata coperta con un telo mimetico per far sì che non venisse trovata facilmente. Un telo come quello che usano i militari? Beh, se così fosse la premeditazione potrebbe essere ancor più forte. Ma chi ha tolto il telo, se questo era presente? Il telefonista che ha ritrovato il corpo? E dove l’avrebbe gettato? O chi ha depistato successivamente all’omicidio?"

Ciao Sira

Unknown ha detto...

Mi spiace non poter partecipare al vostro dialogo ma gli impegni me lo impediscono. Spero al prossimo articolo di essere più presente.

Ciao a tutti, Massimo

greenlight ha detto...

@Sira
l'osservazione di Lavorino è molto interessante, ma il telo mimetico militare, se per caso trovato, sarebbe stato una 'firma' molto sconveniente se l'ambiente militare fosse coinvolto, oppure un depistaggio, se nessun militare fosse coinvolto, ma allora in quest'ultimo caso, perchè toglierlo?
Penso piuttosto sia da valutare la presenza o meno di forti venti, in tal caso, sarebbe stato spazzato via il materiale, aghi di pino ecc..., depositatosi in superficie

greenlight ha detto...

@Sira
ancora sull'eventualità di una copertura del corpo, perchè ad un certo punto togliere un telo e scoprirlo e magari fare una telefonata anonima per far ritrovare il corpo? non riesco per ora a trovare una ragione per cui possa essere diventato urgente far ritrovare il cadavere ...

Anonimo ha detto...

Non risultano esserci tracce biologico-genetiche di altre persone sul set del delitto, tranne il DNA di Parolisi sulla bocca di Melania. Se ci fosse stata un'altra persona, questa avrebbe dovuto agire chiusa dentro uno scafandro.

lori ha detto...

Buon giorno a tutti


X Mimosa

Oggi ha studio aperto ha parlato il papà di melania , fortemente indignato ( e a buon ragione) con salvatore per la lettera inviata alla giornalista di quarto e ha detto testualmente queste parole " Vorrei sapere come ha fatto in soli tre mesi a diventare amico dei giornalisti Delitala e Mura"?
Questo dovrebbe far pensare al fatto che, quindi, tra di loro non ci fossero rapporti antecedenti all'omicidio.

Quanto alla lettera, quest'uomo farebbe bene a riflettere prima di parlare o scrivere. Ma i suoi avvocati che fanno?
Che senso ha dire:

"A volte chiudo gli occhi - scrive - e rivedo tutta la mia vita, partendo da quelle immagini del mio matrimonio che voi avete trasmesso in tv (a Quarto Grado), Bè cosa vedo io? L’immagine di un ragazzo con lo sguardo smarrito che con un si segna il suo destino.

Perchè smarrito? non era convinto di quello che faceva? Con il matrimonio segnava il suo destino? Purtroppo il destino , con un sì, se lo è segnato Melania,un sì che l' ha portata alla morte.
E i familiari non hanno il diritto di rammararicarsi ed indignarsi? mah!

lori

Rita ha detto...

Credo che SP abbia fatto un corso di italiano accellerato in carcere. Il sito del TGcom ha pubblicato il testo integrale della lettera inviata a Quarto Grado. Beh, devo dire che il suo italiano è molto molto migliorato con poche settimane di reclusione.
Ma a voi sembra farina del suo sacco???

lori ha detto...

Per quanto riguarda la valigia, purtroppo i sospetti nascono dalle numerosissime contraddizioni di parolisi. Lui aveva detto di aver portato giù la valigia per avvantaggiarsi per la partenza del giorno dopo. In verità l'unica valigia pronta era quella della bambina che , invece, era a casa. Gli abiti di Melania e di Salvatore erano invece sul letto.. quindi quanto dice è smentito, come spesso accade per lui, dai fatti

lori

lori ha detto...

magari se avesse fatto un corso di sensibilizzazione, avrebbe fatto cosa buona..ripeto,ho trovato molto offensiva per i genitori di Melania quella lettera, e chi gliel'ha fatta scrivere, o l'ha scritta per lui,non è da meno di lui

lori

lori ha detto...

"Quell’anima gentile non esiste più"(SP)
questa sì che è forte, fa il paio con l'altra affermazione " io insegno lealtà"

lori

ps: certo che non è farina del suo sacco, ma ripeto è un boomerang per lui
lori

greenlight ha detto...

@Rita
la stessa constatazione l'ho fatta io, ed ho pensato che mi piacerebbe leggere la lettera così come scritta da Parolisi, e non sistemata sintatticamente e grammaticalmente dalla redazione, perchè ritengo impossibile che da un giorno all'altro abbia imparato l'italiano:)
Poi, non so se hai visto l'immagine che riportano nei pressi dell'articolo, è una scansione o una foto della lettera, se ne leggono alcune frasi, ce ne fosse una che è stata trascritta! tutto diverso il testo dell'articolo, vero che ci sono degli omissis, ma anche questo è strano e allora penso ad una mossa costruita ad arte della difesa, quindi una lettera che di sincero ha poco, tanto per rimanere in tema ...di bugie!

Luca ha detto...

Che bella conversazione!
Provo anch'io a fare delle supposizioni, anzi, vorrei partire dalle certezze:
1.Melania è morta;
2.l'abbigliamento di Salvatore era del tutto inadatto a trascorrere qualche ora all'aperto in una zona sopraelevata:calzoncini e maglietta si indossano durante lo svolgimento di una qualsiasi attività fisica ma poi ci si riveste;
3. Salvatore sapeva della posizione del cadavere e di altri particolari che assolutamente dovevano essergli ignoti;
4.Salvatore è abituasto a fingere e a dire falsità.
Voi ne trovate altre di certezze? Che ne pensate di partire dai dati oggettivamente certi?
Un saluto a tutti

lori ha detto...

luca, l'altro dato ormai certo è che parolisi a colle san marco con la moglie non c'era

lori

greenlight ha detto...

@luca
sulla certezza del punto 2 avrei qualche obiezione: non riesco a vedere molta stranezza in un abbigliamento calzoncini/maglietta, dal momento che pensavano di fermarsi, più o meno, soltanto un'ora a Colle San Marco, ed in un momento della giornata (14/15) in cui il sole batteva scaldando. Tra l'altro anche altri ragazzi in quegli orari erano al Colle in un abbigliamento simile

Anonimo ha detto...

GENTILI SIGNORE
E' ancora STUPIDOTTO Parolisi, per le lettere che scrive?
E come le scrive poi.
Siete piuttosto restie ad ammettere che, qualche volta non focalizzate bene le cose.
Ed anche molto suscettibili, quando vi sentite anticipate nelle idee, da ipotesi formulate da altri
Buona digestione
M

lori ha detto...

si, M, trovo che sia ancor più stupidotto per questa lettera e per quella indirizzata all'amante verso la quale manifesta il suo grande amore, dimentico di aver perso la moglie da poco tempo. Dov'è finito il vedovo inconsolabile che seguiva il feretro con l'aria distrutta?
ha gettato la maschera?

Per ora ha avuto il merito di aver offeso la sensibilità dei genitori di Melania, e non mi pare cosa da poco..(per la prima volta gennaro rea l'ha definito "mostro") mentre la lettera indirizzata all'amante è stata acquisita agli atti

vedi tu
arrivederci

lori

Marika ha detto...

Ciao a tutti,
sull'osservazione di Sira e quella di greenlight:
l'ipotesi che il corpo sia stato coperto non mi convince, perchè dall'ordinanza sappiamo che la mano di melania era ricoperta di aghi di pino, quindi è possibile che come dice greenlight il vento ne abbia impedito l'accumulo su tutto il corpo. mentre la copertura avrebbe impedito qualsiasi accumulo.
quanto al telefonista, anche secondo me, ha assunto un atteggiamento un pò troppo pauroso. telefona per segnalare il corpo, ma poi non si fa più vivo. inoltre, dal tenore della conversazione che si può ascoltare, a me sembra che qualcuno lo abbia "spinto" a chiamare, però è solo un'impressione personale.
quanto alla lettera di parolisi, condivido il pensiero di lori e di rita.
sembra un poeta, chissà dove ha copiato ....
scusatemi, l'ironia forse è fuori luogo data la tragedia che invece vivono i familiari di melania.
comunque, c'è la possibilità che sia innocente, e si attende che possa spiegare le tante cose che non quadrano nell'ordinanza, come dicono i suoi legali.
luca, come vorrei che si arrivasse alla certezza. ma come ho detto in altro post e come il gip ha pure affermato, non potremo mai dire: è lui l'assassino per averlo visto direttamente.
vorrei però rispondere ad alcuni punti da te sollevati.
l'abbigliamento di salvatore era compatibile con le intenzioni dichiarate ovvero andare al colle per fare una corsa, lo riferisce anche il paciolla, dato che poi avevano un appuntamento molto presto a casa di amici.
è vero anche la tua considerazione ovvero che ci si riveste se si fa attività fisica, ma lui pensava di farlo a casa sua, così ha detto e se non si trovano "i panni sporchi" come provare il contrario?
che sapesse della posizione del cadavere, non lo rende necessariamente un assassino. ma anche solo un complice.
ciò però rende complesso provare l'accordo criminoso, per questo che conviene mantenere la fattispecie monosoggettiva.
e poi non sarebbe logico che si fosse tradito proprio su una cosa così importante.
infatti, è abituato a fingere, ma certe bugie, come è stato già detto, sono state tutte sbugiardate.
vedremo come le giustificherà ora, al riesame che dovrà celebrarsi dopo ferragosto e comunque nei 15 giorni dal ricevimento della richiesta. e lo dovrà fare se vuole uscire.
sulle certezze che ho trovato io, ti posso dire che il ritrovamento del corpo in zona troppo lontana da quella della dichiarata scomparsa e l'inesistenza, al momento di riscontri in ordine alla affermazione di parolisi di essere stato al colle dalle 14.20/14.30 in poi, lo mettono in pole position come sospettato.
il dna ritrovato in bocca ciò non lo rende un assassino, ma solo aumentano la probabilità della sua presenza nell'imminenza dell'omicidio, che può in realtà essersi consumato a distanza di un tempo compatibile con lo spostamento di melania dal colle al chiosco.
ma qui solo una perizia potrebbe dare qualche sostegno in termini di probabilità.
Marika

lori ha detto...

ho ingrandito il frammento di lettera riportato da tgcom..Parolisi, tra le altre cose scrive: un ospiraglio di luce" e mi fermo qui...

come volevasi dimostrare!

lori

greenlight ha detto...

@Marika
più ci penso e più mi convinco che il telefonista sia stato pilotato. mi sono chiesta qualche ora fa perchè ci sia stata ad un certo punto l'urgenza di far trovare Melania cadavere. Una possibile risposta: il ritrovamente come *messaggio* per chi, magari credendola ancora viva, avesse cominciato a parlare di quel che non si *deve* nella speranza di salvarla. Un messaggio che dice: visto cosa abbiamo fatto a lei? stai attento/a potrebbe succedere anche a te o ai tuoi cari.
Certo la mia è un'idea che andrebbe collegata a tutto il resto, presa così ha poco valore, però per ora non riuscivo a dare un minimo di giustificazione ad un eventuale ritrovamente pilotato del cadavere e l'ho voluta condividere.

greenlight ha detto...

@lori
esatto, la lettera dell'immagina è scritta molto probabilmente da parolisi, gli errori li ho notati anche io, ma ...o è un'altra lettera che non c'entra nulla con quella di cui all'articolo, o in redazione hanno fatto un gran lavoro per stravolgerla, perchè io non vi ho trovato nessuna frase identica (articolo/immagine)

lori ha detto...

è vero non c'è una frase identica, forse il senso, ma sicuramente chi è intervenuto ha fatto un buon lavoro

ciao

lori

Marika ha detto...

lori, vado ad ingrandire anche io.... :-D

@greenlight
non si può dimenticare che il posto dove è stato ritrovato il corpo è un punto dove la gente si ferma per fare scampagnate e mangiare. quindi, anche il ritrovamento casuale potrebbe essere possibile. oltrechè quello pilotato dall'esigenza di dare un avvertimento e con questo si possono spiegare anche i particolari segni post mortem.

lo scontrino ritrovato dimostra che prima dell'arrivo di melania qualcuno lì aveva consumato un pasto. ciò lascia supporre che il posto è frequentato.
inoltre, il periodo in cui i fatti si svolgono (l'imminente pasqua) lascia supporre che il posto sarebbe stato meta di scampagnate.
quindi era ben possibile il ritrovamento causale
e difficile agire per l'assassino se non organizzando tutto nei minimi dettagli.
c'è poi un collegamento tra il posto e l'omicidio.
questo lo fa intuire parolisi quando dice di esservi stato con la moglie.
sui reali motivi, lascerei anche correre, per decenza, ma che anche il posto non sia stato frutto di una scelta casuale mi pare sostenibile.
Marika

Marika ha detto...

nell'originale in foto leggo "finchè c'è vita c'è speranza" .... ma poi non la trovo nell'articolo... mah!
forse non è la lettera di parolisi, quella nella foto allegata?
Marika

lori ha detto...

marika hai ragione..ma ci sono altre espressioni che non compaiono nella lettera pubblicata; molto probabilmente il senso è quello espresso dal parolisi, ma la forma è di altra persona

ciao lori

Marika ha detto...

Lori, però se veramente la lettera è stata corretta nella forma, potrebbe aver modificato un pò il senso e le intenzioni che potevano venir fuori da una lettura autentica?
ci sono espressioni anche dialettali che se vengono tradotte non rendono l'idea.
sinceramente appena l'ho letta (quella per così dire tradotta) mi ha dato un senso di distacco, nessun sentimento reale, ma come una costruzione.
per non andare fuori tema, in un'indagine a 360° il contenuto della lettera sarà o dovrà essere analizzato per come scritto e non per come riportato, magari si rivelerà utile a tracciarne il profilo psicologico.
Ciao Marika

MIKI ha detto...

@Marika e Lori
Nella lettera ingrandita ,tra le varie amenità, si fa per dire, compare anche "AVVOLTE"....
Che sia un semianalfabeta non costituisce comunque un' aggravante o un'attenuante, ma oramai siamo abituati alle lettere delle sorelle Misseri alle varie tv, al dossier del padre, alle dichiarazioni tv di Alessi, alle puntate infinite dell' affaire Franzoni e via dicendo.
C'e' una cosa che non mi convince : la presenza di un complice, sia nella fase omicidiaria che in quella di vilipendio e sfregio del cadavere.
A chi mai avrebbe potuto raccontare anche un terribile segreto questa sfortunata ragazza ? Al massimo ai genitori che avrebbero fatto quadrato nei confronti della figlia e della nipote, allontanando SP, ma non credo " sputtanandolo", ( passatemi il termine).
E chi tiene per le palle SP da " costringerlo" ad andare ad apporre scritte sul corpo della moglie?
Se invece trattasi di malavita o di persone potenti in qualche modo coinvolte avrebbero eliminato entrambi nella NON certezza che la vittima potesse avere gia' rivelato a
chicchessia questo segreto.
Poi ovviamente tutto puo' essere : nessuno ha visto .... E le mie supposizioni lasciano il tempo che trovano....

MIKI ha detto...

@Marika e Lori
Nella lettera ingrandita ,tra le varie amenità, si fa per dire, compare anche "AVVOLTE"....
Che sia un semianalfabeta non costituisce comunque un' aggravante o un'attenuante, ma oramai siamo abituati alle lettere delle sorelle Misseri alle varie tv, al dossier del padre, alle dichiarazioni tv di Alessi, alle puntate infinite dell' affaire Franzoni e via dicendo.
C'e' una cosa che non mi convince : la presenza di un complice, sia nella fase omicidiaria che in quella di vilipendio e sfregio del cadavere.
A chi mai avrebbe potuto raccontare anche un terribile segreto questa sfortunata ragazza ? Al massimo ai genitori che avrebbero fatto quadrato nei confronti della figlia e della nipote, allontanando SP, ma non credo " sputtanandolo", ( passatemi il termine).
E chi tiene per le palle SP da " costringerlo" ad andare ad apporre scritte sul corpo della moglie?
Se invece trattasi di malavita o di persone potenti in qualche modo coinvolte avrebbero eliminato entrambi nella NON certezza che la vittima potesse avere gia' rivelato a
chicchessia questo segreto.
Poi ovviamente tutto puo' essere : nessuno ha visto .... E le mie supposizioni lasciano il tempo che trovano....

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,

@Green e Marika

A me non sembra strana l'idea della copertura, sulla mano aveva si aghi di pino, ma considerate che le ore in cui Melania avrebbe sostato in quel posto sono circa 48, e il vento così come il materiale accumulato lo toglie, così, una buona parte, la rideposita, essendo il corpo disteso in terra.

Un corpo fermo per 48 ore, a mio avviso, è più probabile che risulti cosparso di materiale in diverse parti e non solo su una mano.
C'é da considerare poi il probabile assalto di animali selvatici, visto anche il sanguinamento, che non è invece avvenuto.

Che sia morta lì è certo, in quanto, tra le altre cose che lo fanno pensare, c'é il contributo del pastore tedesco, che fiutò delle gocce di sangue un pò più distanti dal corpo, e questo gli esperti l'hanno associato al fatto che l'arma da taglio è stata usata sul posto.

A meno che non ci siano altre cose (ma ci saranno sicuramente)che indichino la sua sosta lunga 48 ore al chiosco, si potrebbe ipotizzare che sia stata, se non coperta, portata altrove dopo l'uccisione, per poi essere stata riportata sul luogo successivamente.

Sicuramente quest'ultima ipotesi l'avranno vagliata e scartata, ma quella della copertura con un telo, che non è detto sia mimetico, a mio avviso ci potrebbe stare.

@Lori

Ciao Lori oltre allo "ospiraglio" c'é un altro termine che non gli hanno suggerito bene, o che non ha compreso: "avvolte".
Ti era sfuggito ehhhhh!!!


Ciao Sira

DSK ha detto...

Va bene l' aver ormai assodato che il Parolisi non sia un’aquila …ma da qui a presupporre addirittura che sia talmente stupido da decidere di uccidere la moglie portandosi dietro la figlioletta di un anno o poco più ce ne corre !

Gli uxoricidi fanno parte di quel genere di delitti la cui esecuzione - data la costante e quotidiana presenza della “vittima” nonché la profonda conoscenza delle abitudini della stessa– consentono all’assassino di mettere a punto piani omicidari talmente accurati da rasentare sovente la perfezione.

Pertanto sono sempre dell’opinione che in questo caso si sia di fronte ad una sorta di “resa dei conti “ all’interno di loschi traffici nei quali – direttamente o meno - era coinvolto il Parolisi e di cui Melania era casualmente venuta a conoscenza.
Le bugie, i silenzi, i depistaggi le contraddizioni che caratterizzano tutta la vicenda sono da attribuirsi alla paura che i protagonisti – diretti o indiretti - hanno di fare la stessa fine di Melania

Il contesto in cui sono avvenuti questi fatti delittuosi, oltre ad avere a che fare con la criminalità ordinaria ha legami importanti con l’ambiente militare, pronto a tutto pur di difendere il proprio “prestigio “

E’ dunque abbastanza logico ipotizzare che gli inquirenti si trovino attualmente a dover fronteggiare non soltanto i problemi legati alle normali attività investigative ma, nella fattispecie, anche e soprattutto gli ostacoli dovuti alle “pressioni” che sicuramente riceveranno dall’ “alto”

Temo pertanto che il Parolisi difficilmente uscirà di prigione...per lasciar posto al vero o ai veri colpevoli.

Marika ha detto...

Miki, Sira e DSK
"Avvolte" le cose sembrano oscure e indecifrabili, ma poi pasta un unico tassello a ricomporre il quadro e fare in modo che ciascun elemento prenda il suo giusto posto.
Dalle ultime considerazioni che si stanno facendo, mi pare di capire che nessuno crede parolisi una "cima" e ciò renderebbe anche difficile ipotizzare lui come assassino capace di calcolare nel minimo dettaglio ogni mossa.
ma allora che cosa resta?
Miki, mi spaventa pensare che in quella non certezza ci possa essere il rischio che altre persone possano essere uccise perchè scomode.
mi sa che melania stava scomoda solo a qualcuno che, preso da grande rabbia, l'ha voluta punire. e l'ha fatta soffrire e morire lentamente. e l'ha oltraggiata.
chi poteva avere una così grande mancanza di rispetto?
chi ha fatto una cosa del genere sta fuori di testa!
anche se pure nella pazzia c'è una logica.
ricordo che ci sono 100 reperti reperiti sulla scena del crimine e che hanno a che fare con l'omicidio e noi ne stiamo analizzando solo alcuni.
per ora ci sono stranezze e incongruenze, ma già dal riesame qualche cosa dovrà venire fuori.
Ciao e complimenti a tutti.
Marika

Anonimo ha detto...

Al riesame, ( i difensori hanno annunciato il deposito, che in realtà non e ' ancora avvenuto, ) SP non parlera'.
Depositerà un suo memoriale, che sta gia' preparando, ma non dira' un' acca!

Anonimo ha detto...

@DSK
La sua analisi condivisibile in quasi tutto non mi spiega i disegni sul corpo della vittima post mortem. A che scopo ?
In ogni caso chi accompagna la moglie alla "forca" merita l'ergastolo.

Anonimo ha detto...

Allora segnatevi questa data:12 agosto 2011.
Bea dice che Salvatore Parolisi andrà in carcere malgrado Ris,Ros,DNA,testimoninze,foto di macchina nera o amaranto che sia ,lettere scritte tipo Misseri,depistaggi vari, amanti e tradimenti,cani molecolari...!
Noi non sapremo mai la verità.Se è stato lui pagherà perchè è giusto sia così.Se non è stato lui, pagherà lo stesso per tutta la caserma, per tutte le "cose brutte" che succedevano al suo interno.Vuoi mettere un semplice caporalmaggiore con un Alto...!
Meditate gente,meditate!
A taranto tutti gli avvocati della difesa di Sabrina sono stati fatti fuori,ad Ascoli, molto piu elegantemente hanno mandato via il GIP Cirillo promuovendolo.Mah, vedremo.
Bea.

Mimosa ha detto...

Ho potuto appena da poco mettermi al pc, immagino con il sommo piacere dell’Anonimo “guardone” che da diversi giorni sta alla finestra e poi esce allo scoperto per lanciare le sue frecciatine alle “signore” comari, della quali salva solo Marika ovviamente perché è l’unica “professionalmente competente”, e di questo come dargli torto?

Intanto permettetemi di ricambiare i saluti di Massimo, si è sentita e si sente sì la tua mancanza! buon lungo fine settimana.

Mi riallaccio alla discussione sul telo mimetico. Mentre stavo per postare leggo che anche Sira ci ritorna.
Sempre interessanti le riflessioni di Lavorino, anche sul caso di Sarah.
Molte persone si sono chieste come mai il corpo della povera Melania non presentasse segni di aggressione di animali (di cui di solito i boschi pullulano di notte e di giorno) richiamati dall'odore del sangue e di altro.
Se fosse stato coperto da telo, si potrebbe presumere che l'omicida volesse ritardare il ritrovamento, perché aveva già programmato di tornare per depistare e che quindi era tutto premeditato, fin nei particolari. Ma come è stato scelto proprio quel momento e quell’ora? Torno sempre su questo dilemma. Su ciò ho una mia idea che non credo di avere tempo di esporre in questi giorni.
Il fatto che non siano stati trovati aghi di pino sul corpo dovrebbe stare ad indicare proprio questa situazione. La relazione dice che le mani di Melania erano quasi nascoste dall’erba. Questo potrebbe voler dire che “presumibilmente” il telo è stato tolto sollevandolo dal centro e gli aghi che c’erano sopra “presumibilmente” sono scivolati sulle mani.
Che poi il telo fosse mimetico e quindi riconducibile all’ambiente militare, poca importanza potrebbe avere, se aggiungiamo l’ipotesi che gli assassini “presumibilmente” erano ben sicuri che in quel bosco nessuno avrebbe cercata Melania, per lo meno per il tempo necessario a mettere in atto il depistaggio. Infatti è dovuto intervenire il telefonista per farla ritrovare. Non dimentichiamo che il giorno 19 in Caserma di Ascoli c’era il giuramento delle 400 reclute con tutta la confusione di amici e parenti e grande movimento fuori e dentro. Chi avrebbe potuto accorgersi se per un paio d’ore una o due persone si fossero defilate? (ammesso che siano coinvolti militari di quella caserma e non quella di Chieti che fino alla mattina del 18 erano là ad esercitarsi). Sempre ammesso che siano coinvolti dei militari, si intende …

Ciao, Mimosa

Marika ha detto...

Mimosa, la logica è una caratteristica che a nessuno dei commentatori di questo blog manca. non è necessaria alcuna competenza specifica per esprimere opinioni pertinenti, anzi, secondo me, le opinioni migliori le state dando proprio voi che non siete addetti ai lavori per così dire.
infatti, il mio scetticismo rispetto all'ipotesi della copertura del corpo, grazie al tuo intervento è diventato una possibilità affatto campata in aria.
se poi qualcuno preferisce guardare e intervenire ogni tanto giusto per criticare, che ci possiamo fare? nessuno qui, tra noi che ci firmiamo evidentemente fa preferenze di persone!
Marika

lori ha detto...

Ciao Bea, benvenuta tra noi,si questa promozione di Cirillo ha molto stupito anche me

ciao Mimosa stavo leggendo il tuo commento e ,ad un certo punto tu dici
"La relazione dice che le mani di Melania erano quasi nascoste dall’erba. "

allora in questo senso non sarebbero ingiustificate le macchie di erba sul vestitino della piccola vittoria? Questo è un tassello che non si riusciva ad incastrare perchè si è sempre detto che a Fratte di erba non ce ne fosse..stando così le cose sarebbe tutto diverso

lori

greenlight ha detto...

@mimosa
@marika
possibile che sia stato coperto, magari anche non completamente, e che una mano ne sia rimasta esclusa, da qui gli aghi di pino, oppure gli aghi ricevuti da scivolamento come dice mimosa.

coperto per non essere trovato prima di aver completato l'opera.

se coperto, perchè le casermette son molto frequentate, e non si vuole che si trovi, però si indebolisce l'ipotesi del telefonista pilotato, che vuole provocare un veloce ritrovamento.

come potrebbe essere che un giorno prima il rischio di ritrovamento fosse alto (forse era previsto passaggio di militari in quella zona) e quindi la copertura, e dal giorno dopo invece invece divenisse improbabile per il giuramento effettuato e la Pasqua alle porte, con licenze ed attività diminuite, quindi si telefona per avvisare.

Mimosa ha detto...

Ciao lori,no, attenta, ricordi la risposta di Massimo sulla questione "erba"?
L'erba verde che macchia i vestiti è al campo delle altalene, mentre quella per così dire 'secca', fatta di aghi di pino, foglie cadute, sterpi o che so io è sul piano del bosco dove è stato trovato il corpo.
Iohousato il termine "erba" per generalizzare e non ripetere sempre "aghi". Scusa se ti ho fatto confondere.
Mimosa

lori ha detto...

ah ! ecco, quindi ricordavo bene

ciao

lori

Mimosa ha detto...

L’intervento di Greenlight mi fa anticipare un’altra cosa che nel frattempo ho preparato (scrivo generalmente in minuta e non di getto).

Io rimango sempre dell’idea che il telefonista sia un complice. E nessuno ancora mi ha tolto dalla testa il coinvolgimento delle due ragazze in tuta mimetica viste la sera in un paese piuttosto ‘sconvolte’ e in compagnia di un uomo molto più adulto … Una specie di ‘commandos’ punitivo …
E perché il telefonista era in compagnia quando telefonò al 113, perché non chiamò il 112, perché salutò con un “ciao”?
Ipotizzare una premeditazione da parte di terzi mi stimola altre domande. Mi verrebbe da costruire questa ipotesi:
- c’era una punizione da infliggere
- o a lui o a lei
- bisognava farlo prima della loro partenza per le vacanze pasquali
- avevano saputo che lui aveva preso un giorno libero
- li hanno seguiti fin dalla mattina
- sono stati “fortunati” che la famigliola avesse deciso per la scampagnata
- li hanno seguiti (automobile coi vetri oscurati)
- uno del terzetto a piedi si è tenuto a distanza ravvicinata
- è stato “fortunato” che Melania si fosse allontanata da sola e l’ha fermata con una scusa (qualche commentatore ha già fatto delle plausibili ipotesi in merito)
- l’auto era parcheggiata nei presso il Monumento dei Caduti
- a piedi Melania assieme a questa persona è arrivata fino a lì dove è stata fatta salire
- in auto le è stato inferto un colpo per tramortirla, ovvero per non farla reagire
- si sono diretti verso un posto che conoscevano bene, le casermette
- le prime pugnalate non sono mortali, ciò potrebbe voler dire che la mano era insicura (non è facile mettere in pratica su una persona, donna per di più e una ‘civile’ inerme, quello che si è imparato in addestramento)
- poi è stato messa in atto frettolosamente una prima scena del crimine: far credere ad un rapimento da parte di un maniaco (quindi abbassamento della biancheria alle ginocchia – indossando i guanti è facile far scivolare anche le collant senza strapparle), lasciando però a posto la maglietta che nell’abbassare i pantaloni si era allungata quasi fino al pube (p. 169)
- il piano prevedeva un depistaggio ma qualcosa li ha fatti affrettare, quindi bisognava tornare e coprire il corpo nel frattempo (per preservarlo da eventuali intemperie, la sera e la mattina calava una nebbiolina molto umida) per confondere gli investigatori (trascurando il fatto che saltano all’occhio subito le ferite post mortem)
- e poi il resto che ho scritto prima.

Mimosa

PS. Marika, grazie per l'attenzione.

Anonimo ha detto...

@MIMOSA E MARIKA

Se però fosse tutto premeditato, compreso l'uso del telo, perché rischiare di tornare per depistare, perchè dividere le fasi?
Questione di tempo?
E avrebbe/ebbero scelto le 15.00 del pomeriggio e quel posto?
Mmmmmhhh!!!

E se si fossero serviti della casetta in legno per nascondere il corpo, tirandolo fuori solo dopo aver ultimato il depistaggio, resosi necessario perchè sul posto avrebbero potuto lasciare tracce da cancellare?

Qualcuno avrà la chiave?
Avranno controllato al suo interno?

Ciao Sira

lori ha detto...

ciao Sira

sembra che non ci siano tracce di trascinamento

quanto al fatto di non aver completato l'operazione, se non sbaglio quel giorno alle Casermette c'era un'esercitazione ed erano presenti 24 o 28 soldati con due sentinelle..quindi non appare peregrina la tesi della copertura che permettesse poi di tornare a completare il depistaggio..con tutta quella gente in giro c'era il rischio che lo scoprissero subito, ma, in tal caso dovremmo pensare alla premeditazione

lori

Manlio Tummolo ha detto...

Intervengo brevemente solo sugli animali selvatici e domestici, e le loro capacità di sentire gli odori a distanza, per cui non è certo un telo mimetico, ancorché di tipo militare e resistente, a fermare uno o più animali selvatici. Naturalmente mi aspetto che mi si dia del "provocatore", del "bislacco", o di che altro, ma non me ne curo. In questi casi sarebbe opportuno sentire anche un etologo o uno zoologo. Faccio un breve esempio: nella soffitta della mia casa tengo una vaschetta d'acqua e una bottiglia di plastica (del tipo candeggina) per aggiungere l'acqua ai colombi. Ebbene, questi animali, che non possono dirsi propriamente selvatici, perché abituati alla presenza umana, anche se non sono neppure propriamente domestici, sono stati capaci a beccate, mancando loro l'acqua nella vaschetta, di rompere il collo della bottiglia di plastica, se non altro nel tentativo di arrivare all'acqua, che pure non dovrebbe avere un odore particolarmente forte. Immaginarci il sangue o la carne che cominci il suo stato di decomposizione, con o senza teli mimetici. Ma etologia e zoologia non sono materie studiate dai magistrati, come molte altre a cominciare dalla logica. Ovviamente tutto ciò nell'ipotesi che, nella zona, che non conosco, circolino animali selvatici (carnivori, uccelli predatori notturni) oppure rinselvatichiti (cani e gatti abbandonati); per non parlare delle formiche già all'opera in primavera, mosche, ecc.).
Naturalmente mi aspetto il solito coro di cortesi anonimi. Passo e (per ora) chiudo.

Mimosa ha detto...

Ciao Sira, il pericolo di ritornarci il giorno dopo era minimo, visto che il movimento era tutto concentrato intorno alla caserma per il giuramento e che mai più le ricerche si sarebbero orientate (in così breve tempo) a 18 km di distanza su un altro colle.
Questo io credo.

Riguardo all casetta di legno: il medico legale dice che il corpo non è stato spostato, è il sangue che parla (non entro nei particolari...)

Mimosa

DSK ha detto...

@ ANNONIMO delle 16:39

Il vilipendio del cadavere e disegni sul corpo della vittima post mortem non è detto che debbano per forza avere una spiegazione tale da far risalire all'autore del delitto attraverso la sua" personalità"

A mio avviso si tratta di un depistaggio (oltretutto assai mediocre ) che ricalca modalità e particolari spesso preseti in moltissimi analoghi casi di cronaca nera di cui i media hanno sempre abbondantemete dato conto ed ai quali l'autore/i si è ispirato.

Il dettaglio del laccio emostatico e della siringa potrebbe essere rappresentativo del genere di "traffico" all'origine del crimine

Ribadisco il timore che il Parolisi resterà in carcere a lungo...semprechè qualcuno non "lo suicidi"

Mimosa ha detto...

Ben ritrovato Manlio! La tua osservazione sugli animali selvatici è pertinentissima, è inevitabile pensarci e infatti io mi stupisco molto che il corpo sia rimasto così intatto.

Solo qualche larva sulla ferita al polso e in superficie, come a dire appena formatasi. Strano anche questo.

Purtroppo è vero che in Italia scarseggiano quel tipo di esperti, a Brembate ci hanno provato ...

Mimosa

Unknown ha detto...

Ciao a tutti.
Ancora sono fuori casa quindi ho avuto solo il tempo di leggervi. Posso buttarvi in pasto una supposizione, visto che si parla di teli e quant'altro, e quando torno leggere cosa ne pensate?

Melania è morta accanto al chiosco, e non ci piove, ma in quella zona, a marzo c'erano articoli sul Resto del Carlino di Ascoli, ed esattamente nei boschi di Teramo, si aggirava un branco di cinghiali che aveva arrecato enormi danni a diversi allevatori. Quindi lasciarla in bella vista col sangue che attirava sicuramente, un telo nulla può contro tali bestie che se sentono il sangue scavano anche il terreno in profondità, era un rischio se la si voleva far trovare intatta.

Ed allora mi chiedo: "Se una volta morta, con le ferite rimarginate, fosse stata caricata in un'auto e preparata a modo, pugnalate disegni e quant'altro, e poi riportata sul punto dove si era dissanguata e sistemata in quella posizione solo per creare la scena da trovare?"

Così facendo non ci sarebbe stato alcun rischio di incontrare qualcuno restando troppo tempo ad armeggiare sul cadavere accanto al chiosco.

Troppo complicato avendo guanti in lattice alle mani ed una gip, o anche una panda 4x4 coi sedili posteriori tirati giù (auto che ha una larghezza fra esterno ruota e esterno ruota di 160, guarda caso quella rinvenuta a Ripe) a disposizione?

Tenete anche conto che i segni delle ruote sono stati rinvenuto a pochi metri dalla testa di Melania, e se la si voleva scaricare in quel punto per poterlo fare senza perdere tempo occorreva sistemare l'auto esattamente in quel modo.

Tenete presente che sono appena uscito dall'acqua del mare e che il sole, ma oggi non era così caldo, mi potrebbe portare a scrivere sciocchezze.

Massimo

Unknown ha detto...

Un ultima osservazione poi me ne vado di corsa. Il medico legale non ha detto che il corpo non sia stato spostato... ha scritto che non si notavano segni di trascinamento, ed è ben diverso. Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

POSSO INTERVENIRE? Grazie.
Quanto ipotizzato da DSK sulla dinamica e la causale dell'omicidio, può essere molto vicino alla realtà, tanto che anche l'ex Gip Cirillo palesandone la possibilità, ci è andato tanto vicino...da determinare la sua "promozione", come ha intuito BEA.
Ora, partendo da queste considerazioni che sembrano avere una ragguardevole possibilità di verosimigliana con lo scenario della tragedia, il telone, l'erba, ed il luogo dell'accadimento, assumono una connotazione molto relativa, pur non essendo accantonabili, come elementi indicativi circostanziali, come direbbe Marika, nella sua veste professionale.
Queste mie deduzioni NON sono Vangelo, ed hanno lo stesso valore delle vostre.
Un saluto a Mimosa che ha voluto gentilmente paragonare a "freccette" qualche mia osservazione.
Saluti a tutti.
M

Mimosa ha detto...

Sempre ottime le tue osservazioni Massimo!
Un caro saluto,
Mimosa

m ha detto...

Alt, Massimo: se era già morta comedaceva a dissanguarsi dopo?

Mimosa ha detto...

m
nella fretta stava x Mimosa, chiedo scusa

Unknown ha detto...

Ti ho presa al volo Mimosa, mi stanno chiamando.

Quando credi ci metta un corpo a dissanguarsi con tanti tagli? Ed inoltre in perizia si dice che il sangue era molto e compatibile col dissanguamento, ma ricordi quando inizialmente chi era andato a vedere il luogo, aveva dubbi anche la patologa che vi si recò per prima (la stessa che ha fatto l'autopsia assieme al Tagliabracci) scriveva che forse non era morta lì perché il sangue non era poi così abbondante?

Ora vado in pizzeria, i bimbi hanno fame. Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo,

non era allora più facile nasconderla all'interno del chiosco, probabilmente accessibile?

Avrebbero potuto sollevare il corpo senza trascinarlo, e metterlo al riparo da animali e lontano dalla vista di eventuali passanti,senza rischiare il trasporto in macchina.

Depistare sempre all'interno del chiosco, e tirare il corpo fuori solo qualche ora prima del casuale(?) ritrovamento.

Sarebbe necessario un trascinamento se si fosse da soli o non in grado di sostenere un peso come quello di Melania, non in tutti gli altri casi.

Ciao Sira

lori ha detto...

ma per sollevarla dovevano essere almeno in due..melania era alta oltre il metro e settanta, snella ma non filiforme..e sarebbe strana l'assenza del dna di chi l'ha sollevata, anche ammesso che avesse i guanti, mah!

lori

Mimosa ha detto...

Dei cinghiali mi ricordo, e infatti quando ho letto di “formazioni pilifere” trovate sul corpo di Melania (p. 65: entrambe le ginocchia, addome, reggiseno, polso destro) più che a capelli suoi (sic!!!sic!!!) ho pensato ai peli di un cinghialetto o di un topo o meglio ratto (alias pantigana, da noi) che già erano siti in loco, a terra, al momento della caduta in ginocchio e in avanti della donna.

Benché il fatto che ci fossero anche sul reggiseno e il fatto che il reggiseno a detta degli anatomopatologi era ancora coperto della maglietta al momento dell’aggressione (rileggere a p. 169) poteva far “presumibilmente” pensare che vi si fossero ‘depositati’, diciamo così, mentre il corpo giaceva e quindi appiccicatisi sulle formazioni ematiche (da abrasione, per le ginocchia, da ferite per le altre) per intervento di un animale avvicinatosi o camminatoci sopra.
Scusate il quadro macabro, spero che i genitori di Melania non leggano! CHE ORRORE POVERA FIGLIA! La mia ha 28 anni tra poco e impazzirei a immaginare una cosa del genere ……… come sarei impazzita e di più se Yara fosse stata figlia mia ………

Dunque, che pensare? O che l’Angelo Custode abbia vegliato sul corpo e abbia tenuto lontane le bestie o che sia rimasta nell’auto come ipotizza Massimo. Anche di Yara si diceva la stessa cosa, poi smentita (alla quale smentita però ancora non credo ciecamente).

Però, smaliziati come siamo, sappiamo che il corpo perde anche liquidi organici dopo un po’ di tempo … lo sapevano coloro che la tenevano in auto? Sono state trovate queste tracce sul terreno?

Anche il sangue ha il suo tempo di deposito per azione della gravità, e in base allo spessore del deposito si può stabilire il tempo del decesso e se il corpo è rimasto o no nella medesima posizione del ritrovamento!
E’ corretto?

Mimosa

Anonimo ha detto...

Per dissanguarsi in assenza di lesioni di diramazioni aortiche importanti, e.g. Femorale, il tempo e' all'incirca di 20/30 minuti. Poi ci sono le macchie ipostatiche : che si fa le smacchiamo come il giaguaro di Crozza ?
Queste danno la certezza se il cadavere e' stato spostato oppure no, e quale posizioni abbia assunto. Se poi la relazione di Tagliabracci ha lo stesso valore delle lettere di SP basta dirlo....

Mimosa ha detto...

WOW, abbiamo scoperto che uno degli illustri anonimi è un esperto del settore ... lo immaginavo.
Gentili saluti.
Mimosa

PS. Aspetto con ansia i prossimi interventi, peccato che potro leggerli solo dopo Ferragosto.

Marika ha detto...

Sono uscita con mio nipote e mia cognata stasera e sulla strada del ritorno sono passata per una zona simile a quella del chiosco della pineta.
passando a velocità moderata (40/50 km/h) - la strada è in discesa e ci sono curve e bisogna andare molto piano - ho buttato l'occhio alla mia destra, lato passeggero e ho notato che gli alberi quando sono alti e fitti non permettono di farti scorgere niente all'interno.
sebbene in evidenza vicino le staccionate ci fossero tavolini e sedili, all'interno proprio non si poteva distinguere niente.
ho pensato, che nelle medesime condizioni chi si fosse trovato a passare davanti al chiosco della pineta quel giorno probabilmente non avrebbe notato nulla. solo addentrandosi e camminando avrebbe potuto notare qualcosa.
ho dedotto: bel posto per uccidere qualcuno, se deserto!
cioè se ci sta solo l'assassino e la vittima.
quanto alla possibilità che il corpo venisse attaccato da animali, una possibilità più che normale, trattandosi di un bosco, non esclude che qualche segno ci sia davvero sul corpo.
ma non potendo leggere tutta la perizia, nè (e menomale) vedere le foto, non lo posso sapere.
se ci fosse stato uno spostamento del corpo, penso che non sarebbe stato necessario trascinarlo, quando si poteva "sollevare" (in due avrebbero potuto, figuriamoci in 4). ma!
il sangue avrebbe creato una traccia per sgocciolamento e attendere l'essiccamento non avrebbe avuto senso. troppo tempo.
io ritengo che il dna misto ritrovato, peccato non sufficiente a tracciare un profilo, possa essere un appiglio per sostenere la presenza di altre persone.
il depistaggio è creato ad arte, nessun riferimento, ma solo voglia di confondere.
lasciare una firma insospettabile e farsi beffe di tutti.
non credo più nemmeno al segreto della caserma. con tutto il putiferio che si sta verificando, una caserma sotto l'occhio del ciclone, militari svergognati, cosa altro deve uscire più???
pure se si dovesse ammettere che circola droga, che si fanno festini, ormai la reputazione è messa sotto i piedi.
pure che esce il nome di qualche pezzo grosso, lo scandalo è ormai avviato.
è solo questione di tempo.
e parolisi dovrebbe pagare per cosa?
per me è importante che dia una spiegazione alla sua assenza dal colle. altrimenti non credo ce la farà a uscire dal carcere.
Marika

Sira Fonzi ha detto...

Giusto Lori, è chi ce lo dice che non fossero in due?
Per quanto riguarda il dna, come detto dal Cirillo, sulla scena del crimine non vi è traccia alcuna, quindi il tutto è stato fatto con protezioni varie: guanti, probabili fasce tergi-sudore sulla fronte, e in perfetto silenzio.
Non una traccia di saliva, una goccia di sudore sul corpo di Melania, che non appartenga a lei, (se si escludono le formazioni pilifere e il dna misto sotto le unghie, che la Procura e il Cirillo sembrano sottovalutare, ma a questo punto sembra sottovalutarle anche la difesa, visto che non si decide a farle analizzare nonostante l'invito del Cirillo.)
Il Biscotti continua a dichiarare che la Procura analizza ciò che porta solo a Parolisi, ma allora perché non agiscono loro?

Ti posto un interessante commento di Picozzi:
C
hi ha ucciso la donna è tornato sulla scena del delitto sufficientemente lucido. Per lui (o lei) Melania non era più un essere umano, ma solo un oggetto. Nondimeno ha stentato a colpire ancora, tanto che un disegno preciso appare soltanto su un lato. La parte, probabilmente, aggredita per ultima. È tuttavia difficile, e per fortuna, compiere una messa in scena efficace. Di solito si rischia di inserire troppi dettagli (i simboli assieme alle siringhe). Certo, una mente disturbata potrebbe essere capace di qualunque cosa, ma una psiche sconvolta non commette delitti a più stadi.

A dopo
Sira

Mimosa ha detto...

Vedo che ci stiamo avvicinando alla mia ipotesi...
bene, ora vi saluto tutti, con un po' di dispiacere, la cosa cominciava a farsi sempre più interessante ...
Buon Ferragosto!
E speriamo con altre novità.

Mimosa

Marika ha detto...

Ciao Mimosa
Buon ferragosto.
Marika

Unknown ha detto...

Che la perizia del dottor Tagliabracci sia una bacinella bucata l'ho già scritto in un articolo a lui dedicato. Articolo a cui ne ho fatto seguire un altro in cui il dottor Fortunato, non io ma uno i cui libri vengono studiati da chi vuol fare il periziatore, spiega come devono essere fatte le perizie.

Per quanto riguarda il luogo del ritrovamento il patologo scrive per certo che è stata uccisa a Ripe, e lo scrive perché sa che è vero in quanto lo avevano già appurato quelli del Ris grazie alla BPA (l'analisi sugli schizzi di sangue), lui a quel punto, dovendo rispondere al quesito e dire solo se era rimasta accanto al chiosco per due giorni oppure no, scrive: "Le condizioni del cadavere al momento del ritrovamento (ma lui non lo ha visto in quel momento perché ha mandato la collaboratrice) sono "compatibili" con il soggiorno nel luogo del delitto". E dire che sono compatibili non significa dare al giudice la certezza perché potrebbero essere compatibili altre soluzioni. Tante cose sono compatibili al mondo.

Inoltre deduce che sia morta lì per la posizione dei capelli. Ancora lui scrive: "Dopo essere rimasta al suolo accasciata sul fianco destro, la stessa e stata girata (ovvero, che per essere chiari significa oppure, si è girata da sola) in modo supino. Tale rotazione del corpo, oltre che dalla posizione di ritrovamento del cadavere, è suggerita anche dalla disposizione dei capelli sul terreno che, di conseguenza, sono rimasti distesi verso destra". Capito? O è stata girata o si è girata da sola, e che la rotazione vi sia stata lo dimostra il ritrovamento del cadavere (embé, era supino) ed i capelli da un lato. Come se uno che aggiusta una scena non possa sistemare il tutto come gli pare e piace.

Insomma non direi proprio che ha periziato al massimo delle sue possibilità, fortuna che esistono quelli del Ris.

Per parlare delle macchie ipostatiche, che se uno muore senza perdere sangue iniziano a formarsi già nel giro di un'ora, per inserirle in tutta serietà occorre anche dire che quando c'è dissanguamento si formano ore dopo e che già a 32 ore dal delitto non si muovono più e non danno la possibilità di capire se c'è stato spostamento. Questo dicono e scrivono i patologi che insegnano ai nuovi patologi.

Per cui un corpo dissanguato caricato in un'auto dopo un'ora o due dalla morte, già non gocciola più Marika, e li lasciato per trentadue ore, ma Melania può esservi rimasta anche per quaranta vista l'ora della chiamata anonima, giusto per una certezza in più, una volta scaricato a terra non modifica la macchia ipostatica che si è creata e se tenuto sopra ad un cartone liscio le uniche pieghe che si trovano sono quelle dei vestiti.

E per finire ricordo a tutti che non sono state trovate tracce genetiche sul corpo di Melania, ma che al momento non si sa cosa troveranno i Ris sui 110 reperti portati a Roma. Quindi il dire che non c'erano tracce biologiche a Ripe è errato allo stato attuale.

In ogni caso due dna erano nei cappucci delle siringhe, hanno scoperto per caso di chi sono o li hanno gettati tanto non servono?

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

•Fenomeni cadaverici
 
•1)semplice riempimento e dilatazione dei vasi sanguigni, si attenuano e scompaiono se si esercita una forte compressione
•2)modificando la posizione del cadavere, le regioni ipostatiche divengono sopraelevate e compaiono nuove macchie nelle regioni divenute declivi
•3)(dopo 8-10 ore) macchie appaiono “fissate”, non scompaiono né con la compressione né con modificazioni di posizione (per coagulazione del sangue, autolisi e putrefazione che provocano imbibizione emoglobinica extravascolare nei tessuti)‏
 

Marika ha detto...

Ciao Massimo
non sono una anatomopatologa quindi posso solo dedurre da quello che leggo.
da quello che scrivono. a me basta quello.
se poi non sono convinta mi cerco uno competente e me lo faccio spiegare meglio o gli pongo domande su ciò che più mi interessa sapere in chiave difensiva o accusatoria.
è chiaro che attendere il dissagnuamento avrebbe implicato una possibile esposizione dell'assassino o degli assassini (io non escludo che possano essere state più persone insieme, ognuno con un ruolo... anche il palo serve in questi casi) ad essere visto/i.
ma l'ipotesi dello spostamento del corpo, senza essere trascinato, io non l'ho esclusa, ma dico che non poteva, date le circostanze, essere praticata nell'immediatezza.
non è verosimile.
e poi spostare il corpo, praticargli le ferite post mortem e riportarlo lì, perchè?
perchè complicarsi la vita?
dobbiamo sempre cercare di tenere insieme il movente con la dinamica dell'assassino altrimenti usciamo di logica.
l'ipotesi tua dunque qual'è?
perchè è stata uccisa melania e da chi e con quale dinamica?
io ancora non riesco ad avere un punto di partenza, nè uno di arrivo.
Marika

Marika ha detto...

un'altra piccola cosa.
se ad uccidere melania fosse stato un gruppo organizzato, avrebbe fatto tutto quel macello?
anche a voler fare ricadere la colpa su qualche altro, perchè perdere tempo ad accoltellare la vittima?
un esecuzione, non necessita di tutto questo accanimento.
Marika

Manlio Tummolo ha detto...

Per curiosità: il capanno vicino è stato controllato ? A chi appartiene ? Vi può entrare e uscire chiunque ? Perché l'ipotesi di Sira non mi appare scorretta, ovvero che il corpo non sia stato protetto da un telo comunque insufficiente per animali selvatici, o rinselvatichiti, ma appunto in un luogo chiuso. Poi (ipotesi, per carità, non pretendo di essere stato lì ed aver visto tutto) portato fuori proprio mentre stava arrivando il telefonista anonimo e, a quanto mi hanno detto, anche un suo compagno, per cui lo hanno abbandonato sul luogo, almeno fino al ritrovamento, il che spiegherebbe perché non siano riusciti ad occultarlo, o renderne più difficile il ritrovamento.
Grazie a Mimosa dei saluti.

Unknown ha detto...

Premesso che quanto postato da anonimo, ricordo ancora di mettere un nik in fondo allo scritto per non creare confusione, ha valore su un corpo che contiene ancora tutto il suo sangue e non su chi è dissanguato perché i parametri cambiano completamente, io Marika ho scritto inizialmente che la mia era una supposizione forse dettata dal caldo, anche se non esagerato.

Però se si considerano i molti animali selvatici presenti in un bosco, il molto sangue perso ed il fatto che un telo non può aver aiutato il cadavere ad esserne immune, occorre considerare anche questa possibilità perché due notti in un luogo del genere sono sufficienti per attirare un'infinità di bestie.

E se, come mi è parso di intendere oggi in quei pochi minuti in cui mi sono collegato, si pensa ai militari, si può ben immaginare che come hai detto tu in quattro potessero caricarla su una loro ambulanza, per citare un mezzo sempre presente in occasione dei loro spostamenti, senza alcuna difficoltà e parcheggiarla in qualsiasi punto, al poligono come in caserma. Ed il tutto potrebbe collegarsi a quel gruppo di militari i cui cellulari in quei giorni si sono agganciati alla cella di Ripe.

Ma la mia, più che un voler essere la realtà dei fatti, in fondo era solo una provocazione che metteva in dubbio il telo militare ed il ruolo stesso dei militari nell'omicidio o nel depistaggio. E l'ho fatta perché partendo dagli aghi di pino (e non sappiamo se davvero non ve ne fossero), che se c'è vento da un corpo elevato si spostano facilmente e quelli che volano a terra si fermano sul fianco del corpo stesso non sormontandolo (almeno i primi giorni), si era arrivati proprio ai militari.

Per cui, volendo provare a verificare la tesi dei militari coinvolti (che non condivido ma non posso eliminare), ho inserito lo spostamento in auto, dato che il telo sopra è improbabile e la baracca era chiusa a chiave, e devo dire che a grandi linee non la si può scartare perché in fondo non era così impossibile da mettere in atto ed a parer mio non era un complicarsi la vita perché quattro militari al chiosco non avrebbero destato alcun sospetto in quei "cercatori di funghi fuori stagione" che pare brulichino nei boschi di Teramo.

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Scusa non avevo visto l'ultimo commento in cui secondo me hai colpito il punto Marika. Un gruppo organizzato, inoltre, che interesse aveva a far ritrovare il cadavere? A quest'ora Melania sarebbe ancora da trovare, almeno io la vedo così.

Per Manlio. Il capanno in realtà è un chiosco bar, dato il sequestro quest'anno non ha potuto lavorare, di proprietà del "Demanio" e in gestione ad un signore, credo sia di Teramo ma non ne ho la certezza, che lo tiene aperto nei mesi caldi perché il luogo è molto frequentato, specialmente in estate (dato il caldo della città...).

Ciao, Massimo

Sira Fonzi ha detto...

Massimo, c'é da dire però che aprire un capanno chiuso a chiave, è un gioco da ragazzi con l'attrezzatura giusta, e lo stesso dicasi per la chiusura.
Certo, che se così é stato, chi si è servito del chiosco per nascondere il corpo, era certo che in quel periodo non era in uso, e quindi non controllato né tantomeno frequentato.

E' vero, come dice Marika che un esecuzione avrebbe uno scenario diverso, ma il depistaggio potrebbe essere proprio nel farlo apparire un delitto d'impeto, cercando di far ricadere la colpa sul marito.

Se fosse sparita, senza lasciare tracce, i dubbi che ci sono ora sull'ambiente militare e sul segreto, forse sarebbero duplicati e le indagini forse orientate proprio verso quella direzione.

Chi ci dice che il Parolisi non fosse sul Pianoro proprio perchè intrattenuto altrove da qualcuno, mentre i complici compivano il delitto non lasciando a lui la possibilità di crearsi un alibi?

E chi ci dice ancora, che le parole del Parolisi intercettate, non si riferissero a queste persone, dopo aver realizzato di essere stato incastrato?

Ciao Sira

Unknown ha detto...

Il tuo ragionamento Sira non fa una piega, ma bisognerebbe pensare che né i carabinieri né il Ris abbiano controllato l'interno del chiosco dopo il ritrovamento.

Non lo credo possibile perché non l'avessero fatto dovrebbero cambiar mestiere.

Ciao, Massimo

Marika ha detto...

Vedi Massimo io al militare che uccide in concorso o no posso crederci solo se quel militare provasse un odio e un senso di vendetta verso la vittima.
e me lo fa pensare il modo in cui è stata uccisa. non credo però ad un raptus improvviso, ad un'occasione propizia.
ad una lite finita male.
aldilà delle risposte che non da la perizia (il consulente forse non ha ritenuto di andare "oltre" alla semplice risposta ai quesiti posti) si può con ragione sostenere che l'aggressione avviene in un momento in cui melania si trova per così dire accucciata. ma che accortasi di qualcuno alle sue spalle, abbia cercato subito di sollevarsi e scappare.
le macchie sui pantaloni dimostrano che erano abbassati e solo lei avrebbe potuto farlo in quella posizione e solo se lei l'avesse abbassati avrebbero potuto sporcarsi in quel modo. questo mi pare un punto forte della perizia.
ma che ci era andata a fare dietro il chiosco?
e perchè si doveva abbassare e spogliare. qui ci sono poche ipotesi verosimili.
i fazzoletti ritrovati possono poi far presumere che avesse fatto pipì e che magari era nell'atto di rivestirsi.
magari poi i risultati dei ris ci diranno altro, ma per ora valuto così.
se diamo per buona questa ipotesi, chi avrebbe potuto colpirla? dov'era il marito?
al colle? e lei perchè era andata lì? e con chi?
se non ci era andata con il marito, chi può avercela portata? ma a questo punto, se non fosse stato il marito, con quale persona melania avrebbe potuto allontanarsi e decidere di andare a fare pipì presso il chiosco, lasciando sua figlia senza avvisare il marito?
io questa risposta vorrei avere, perchè sta qui la chiave dell'omicidio?
se non è stato il marito, chi poteva essere lì con lei e chi poteva essere così importante per lei da lasciare il marito e la figlia a 18 km di distanza?
ma ponendoci nei panni dell'assassino, chi poteva odiare melania (lascio stare per ora la pista della esecuzione per intimidazione, anche perchè nella casistica sono altre le modalità)da scatenare addosso tutta la sua rabbia?
quindi per me o assassinio premeditato dal movente passionale o non ne ricavo un ragno dal buco.
assassinio organizzato nel giorno e nell'ora, da chi odiava melania, portandola come un agnello in un bosco e lì uccidendola e lasciandola agonizzante.
il depistaggio: un bel rischio per l'assassino, da correre solo per andare a nascondere qualcosa, ovvero o le sue tracce o il motivo dell'uccisione.

mi accorgo di essere stata troppo su questo caso.
a presto
Marika

Anonimo ha detto...

Beh, il proprietario del chiosco non lavorava solo in estate in quel luogo, ma era sempre reperibile e disponibile per i militari.
Qui le sue dichiarazioni a "Chi l'ha visto" (non si fa inquadrare però):
http://www.youtube.com/watch?v=ja6EVicCit4

Anonimo ha detto...

Ho dimenticato la firma :)
A.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Massimo,
gli inquirenti dicono di aver controllato il chiosco oppure non ne fanno alcun cenno? Se tuttavia è stato sequestrato, evidentemente avranno controllato pure l'interno per vedere eventuali tracce di un corpo, perciò sarebbe assai strano che di tali controlli, anche se non utili alle indagini, non si sia fatto cenno. Rimane sempre insufficiente che un telo sia servito a impedire ad animali di colpire, graffiare, mordere, annusare il corpo. Come fa poi a dire che era mimetico? avrebbe perlomeno dovuto trovarne un pezzo strappato da animali.

Unknown ha detto...

Tutto condivisibile Marika, specialmente la domanda a cui non si ha risposta, "cosa era così importante da spingere Melania ad andare al chiosco?".

Senza una risposta plausibile a questa resta solo il marito. Ed infatti il Gip scrive, e non poteva scrivere altrimenti con quanto aveva in mano, che lui in ogni caso, sia l'abbia uccisa sia l'abbia solo accompagnata, è il responsabile della morte.

Ma c'è un'altra domanda molto importante che fra le righe ti fai, "perché tornare per mettere in atto un simile depistaggio?". Ora la risposta più logica è quella che si sono dati gli inquirenti: "Per cercare di modificare quanto la casistica avrebbe messo loro in mano e trasformare un delitto passionale in uno sgorbio senza capo né coda".

Ma il Parolisi avrebbe potuto avere una simile intuizione? E soprattutto, quelle coltellate erano davvero a sfondo passionale?Ed ancora, avrebbe davvero avuto il tempo per andare a cambiare la scena del crimine dato che l'unico momento possibile, che il tragitto del suo cellulare non conferma, può essere quello dalle 11.50, quando finisce la telefonata fra lui e Ludovica, alle 12.30, arrivo in caserma inserito nell'ordinanza?

Ed allora si deve scavare fra i militari del reggimento Piceno, ed è quello che stanno facendo, soprattutto fra chi gli è stato vicino nei due giorni successivi alla scomparsa. Ma un'altra domanda mi sorge spontanea: "Se così facendo non togliessero il ragno dal buco sarebbero in grado di virare e verificare anche altre ipotesi, o andrebbero avanti in tal senso portando a processo solo quanto hanno ricostruito fino ad ora?"

Perché da come la vedo io, ma credo anche il gip la veda così perché ha chiesto di verificare il suo traffico telefonico dei tre mesi antecedenti (ed immagino che non volesse significare davvero solo il suo ma di tutti quelli vicini alla donna), il delitto potrebbe inserirsi anche in altri ambiti e non solo in quello militare.

E cerco di spiegarmi meglio. Se le salviette trovate non presentassero tracce dell'urina di Melania si dovrebbe pensare che lei non ha abbassato i pantaloni per fare pipì. Ed accostando questo alla botta in fronte, che in perizia si dice sia stata profonda tanto da produrre un vasto ematoma, si dovrebbe cambiare l'ipotesi che la vuole tranquilla perché in compagnia del marito e ragionare basandosi su un altro tipo di statistiche, quello che inserisco sotto.

Nel 2010 in Italia solo tre donne su dieci sono state uccise dal marito, o comunque dal convivente, e poco più di due su dieci da un ex partner o amante. Poi ci sono minime percentuali di padri ed altri familiari. Quindi possiamo dire che sei donne su dieci sono state uccise nell'ambito della famiglia.

Rimangono quattro donne su dieci uccise da altri. Di queste più di tre sono morte per mano di un amico, un vicino di casa o comunque un conoscente, e quasi una su dieci per mano di un estraneo. Ora, togliendo la percentuale dell'ex partner e dell'amante (sembra appurato non ci fosse nulla di tutto questo), nonché del padre e della famiglia di Melania in generale, ci troviamo di fronte ad una statistica diversa che in percentuale è così composta:

"Tre probabilità su sette che sia stato il marito, più di tre probabilità su sette che sia stato una amico o un vicino o comunque un conoscente, quasi una probabilità su sette che sia stato un estraneo.

Ed allora, non ci fosse urina ed in caserma si trovassero solo scandali buoni per il gossip ma marginali al delitto, mi chiedo se la statistica di cui sopra non basti per portare il ragionamento di chi indaga anche in altre direzioni.

Ciao, Massimo

Mercutio ha detto...

X MASSIMO.
Melania non poteva avere nessun interesse particolare ad andare a Ripa. E' il marito che l'ha portata là, e questo è scontato.
Poi bisogna chiedersi: perchè là, e non al pianoro, dove Melania sapeva DI DOVER ANDARE, tanto da averlo cumunicato anche alla madre?
Quindi, già il fatto che a condurre Melania in quel posto sia stato il marito, segna il primo punto a suo carico.
Poi chi c'era in quel posto? Se erano soli, l'assassino e lui.
Se, invece c'erano altri, lui è complice al massimo livello, per aver lasciato la moglie in mano a chi doveva sopprimerla.
Sia nel primo che nel secondo caso, lui non ne esce pulito.
L'altra ipotesi: lui ha condotto la moglie al Pianoro, come ha sempre sostenuto. Va bene. Ad un certo punto, per esempio vicino al monumento, si è fermato o è stato costretto a farlo per cause varie; sono scesi dalla macchina e Melania è stata improvvisamente colpita alla fronte, da chi ha provocato l'arresto dell'auto tanto fortemente, da rimanerne stordita. Anche a questo punto dobbiamo chiederci: Parolisi che ha fatto, come si è comportato?
E' andato via per raggiungere le altalene con la bimba e crearsi l'alibi che conosciamo?
L'incontro al monumento con i presunti rapitori, era già concertato, o casuale? Se casuale, perche non ha reagito, come sarebbe stato legittimo?
Anche alla luce di questa ipotesi alternativa, non ne esce.
E allora?
Ciao, Mercutio

Anonimo ha detto...

P.S.
Ho ragguagliato frettolosamente una ipotesi che richiede molti altri punti di precisazioni. Ma tu intuisci certamente quello che non ho inserire nel poco spazio che ho rubato al blog.
M.

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