martedì 25 gennaio 2011

Yara Gambirasio. Schiarite all'orrizzonte?

Qualcosa si muove a Brembate nonostante il silenzio stampa e la calma piatta che pare aver contagiato la questura. La solidarietà e la voglia di aiutare non si sono ancora assopite e, foss'anche una nuova pista inutile da seguire quella indicata ieri, è da premiare. Per questo noi tutti auspichiamo che finalmente un centinaio di uomini vadano a ricontrollare il cantiere Mapello senza la presenza degli operai. Tutto questo perché una e-mail inviata al quotidiano Bergamo news, da un pregiudicato rimasto al momento anonimo, informa il giornale che lui stesso ha spedito una lettera ai carabinieri di Bergamo in cui li informa di quanto è venuto a conoscenza. La riporto in versione originale completa di strafalcioni.

Spettabile direttore,
Le invio copia di questa lettera spedita al comandante dei carabinieri. Sperando che sia almeno presa in lieve considerazione.

Alla cortese attenzione del comandante dei Carabinieri di Bergamo
Egr. Comandante le scrivo in merito al triste caso di Yara Gambirasio. Io per motivi che ora le spiego sono obbligato a mantenere l'anonimato, sono un pregiudicato sono stato arrestato dalla squadra mobile, quindi per quanto sto per rivelarle sono un soggetto a rischio. A come lei sa certamente le persone parlavo molto più volentieri con un pregiudicato, tanto sanno che non verranno mai messi in mezzo, piuttosto che con i Carabinieri sapendo che verrebbero interrogati più volte. Io le scrivo questa mia perché non sopporto gli schifosi che fanno male ai ragazzini. Le posso assicurare Comandante che Yara la piccola Yara si trova ancora a Brembate Sopra ma e molto molto ben nascosta. Esattamente e stata nascosta nel cantiere del nuovo supermercato, vicino a dove i cani hanno sentito l'odore vicino allo sgabuzzino poi controllato dai vostri R.I.S. Se voi andate e la trovate io le prometto che mi presento spontaneamente in caserma e le do una mano a prendere i colpevoli. Ma un nome per il momento glielo voglio dare: si informi su un certo ******* sta mettendo in giro strane voci dicendo che lui fa delle indagini e che chiunque faccia indaggini lo ostacola, facilmente sa più di quel che dice. Mi dispiace disturbarla ma le garantisco che se cercate a****** troverete cose interessanti. Poi se la trovate le prometto che le faccio fare anche un altro arresto di un altro omicidio. Se non mi crede di informi su un certo Pietro Camedda scomparso misteriosamente dalla caserma Passalacqua di Novara in Piemonte. Io so dove il cadavere e nascosto e so chi lo ha ammazzato e gli ufficiali che hanno coperto la cosa. Un buon arresto direi. Io non sono ne un pazzo ne un mitomane voglio solo darle una mano per far tornare a casa sta bambina e dare la possibilità hai suoi genitori******. Li aiuti anche lei comandante, li aiuti anche lei. Grazie comunque anche se non venissi da lei creduto, ma che vi costa cercare.

Alcune parole sono state tolte per dovere morale.

Pertanto, dopo la lettera scritta sul cartoncino che invitava a ricontrollare il cantiere, ne è arrivata un'altra dello stesso tenore. Sarebbe vergognoso che ancora una volta nessuno la prendesse in considerazione, specialmente dopo aver visto che i carabinieri e i volontari si sono spostati a destra e a manca a causa delle segnalazioni di medium e veggenti. E sarebbe ancora più vergognoso andare al cantiere e scoprire che la ragazza c'era ed è stata spostata. Perché è possibile possa essere capitato.

Criticare per criticare non va bene, certo che no, ma neppure tacere e non far nulla va bene.

Ora si può fare informazione e dire che il diciasettenne che ha incontrato Yara mentre imboccava la via Morlotti ed andava in direzione di casa, come forse troppo precipitosamente aveva messo in piazza il programma Quarto Grado, che di certo per questioni di sicurezza del ragazzo poteva evitare (non sono tanti i ragazzi di 17 anni che vanno a quell'ora al centro sportivo di Brembate Sopra in bicicletta) esiste ed è andato in questura già da diverso tempo, e non ultimamente come le chiacchiere che lo dicevano omertoso volevano che fosse. Ed è proprio questo il punto. Dato che ha dichiarato di averla vista uscire dall'entrata principale della palestra e di averla vista camminare nella via Morlotti in direzione di casa, è chiaro che la ricostruzione testimoniale fatta da me ben undici giorni fa, il 14 Gennaio, era esatta e portava, come ho spiegato nell'articolo, solo ad una conclusione, al cantiere Mapello.

Ciò che non capisco è come in questura, che di certo hanno elaborato la mia stessa ricostruzione visto che le testimonianze non ne permettevano altre, non abbiano avuto la forza di combattere contro chi impedisce, per questione certamente economiche in quanto fermare qualche giorno i lavori porterebbe a perdite di denaro anche rilevanti, di controllare quella nuova mega-costruzione. Non vorrei inoltre che anche il silenzio sia derivato dalla paura delle insistenze dei media, dato che tutti gli italiani in quei giorni volevano andassero a controllare il cantiere ed i giornalisti quasi giornalmente vi si recavano.

Io credo sia giunta l'ora di non tergiversare e di andare in massa a cercare Yara. Si fermi quel cantiere e si dica a che ora si va ad iniziare. Sono sicuro che non solo gli uomini e le donne di Bergamo andrebbero a dare una mano.


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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente il suo pensiero nell'andare in massa a controllare il cantiere.
E' un pensiero che ho da ieri da quando hanno deciso di non fare ulteriori verifiche.
Ritengo sia vergognoso dare credito a chi espone dei sogni, andare a fare verifiche su basi inesistenti lo trovo assurdo e invece non controllare un luogo dove i cani hanno insistentemente portato e comunque dove situazioni di lavoro e persone relative al caso sono legate. Uniamoci ed andiamo in massa a ribaltare quel cantiere non si può vivere con questo dubbio! Che mettano da parte i forti interessi, basterebbero pochi giorni per controllarlo; come sarebbe possibile vivere con questo atroce dubbio e frequentare quel luogo? Abitando a Brembate di sicuro non ci andrò finchè Yara non verrà ritrovata.

Unknown ha detto...

Io abito a duecento chilometri da Brembate, ma se metto il naso fuori dalla finestra sento ugualmente l'odore di bruciato. Speriamo ci sia qualcuno in grado di modificare il pensiero di chi ora, a mio parere, non ha la necessaria lucidità per indagare. Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Sai cosa penso? che, confrontando certi aspetti dei casi Yara e Sarah, alla fin fine troviamo le medesime assurdità nelle indagini, ne espongo alcune:
1)come non fidarsi dei cani? Caso Yara: per che cosa sono stati spesi tanti soldi e tempo per addestrarli? Se danno credibilità al 65% (come ho sentito in alcune interviste da Brembate)allora “poveri i miei schei”, come diceva mio padre … ma i cani vanno a fiuto, gli uomini no, purtroppo … e mi riferisco al naso degli inquirenti (domanda: quanto gli uomini d’arma dipendono dagli uomini di toga? capisci quello che voglio dire?) – caso Sarah: nessuno ha dato credito al cane Saetta che il pomeriggio del 26 agosto era fermo davanti al garage/cantina dei Misseri, e per giorni tornava proprio lì, aspettando davanti al portone e non davanti al cancello dell’abitazione! … nessuno, neanche un esperto di cani ha mai espresso un pensiero. Già solo per questo io sono sempre stata convinta che l’omicidio (o per lo meno la sparizione della bimba) sia evento accaduto in quel luogo e non in casa!
2)possibile mai che gli investigatori debbano avere un tale smisurato orgoglio che non possano ammettere di sbagliare? perseverando nell’incapponimento su un’ipotesi (che aggiustano di giorno in giorno), accumulano errori su errori e ci fanno perdere la fiducia in loro e nella Giustizia. Caso Yara: perché non hanno impiegato anche i cani che trovano i cadaveri? perché non hanno impiegato ricognizioni aeree a raggi che-ne-so-cosa per cercare corpi senza vita? E’ evidente che l’ultima tappa dell’esistenza terrena di Yara sia quello spogliatoio nel cantiere, i cani molecolari seguono molecole vive (o mi sbaglio?) … - Caso Sarah: quanto sforzi hanno fatto e continuano a fare per convincere i testimoni ad aggiustare gli orari… orripilante! anche quel vicino che dice di aver visto la bimba alle 13.45, nell’intervista mandata in onda a “Quarto grado” ieri, alla domanda precisa della giornalista dice “Sì,l’orario è più o meno quello, no, non avevo l’orologio, ma doveva essere quell’ora come abbiamo ricostruito con gli inquirenti” …ma bravo! e bravi gli inquirenti … (siamo alle solite) e soprattutto bravo Salvo Sottile che ha glissato sopra quelle precise parole …
Mimosa

uli ha detto...

La cosa che non capisco è un'altra sinceramente....In Italia spariscono almeno 3-4 persone ogni giorno, alcune vengono ritrovate, alcune no, minorenni, anziani...insomma un panorama eterogeneo. Quello che mi sorprende è la sconvolgente precisione dei media nel trovare sempre il "caso" fin dal primo istante della sparizione di qualcuno, sempre un lungo strascico più o meno tragico. Ci fosse qualcuno che è stato ritrovato vivo 2 giorni dopo e magari era "normalmente" scappata col fidanzatino o con l'amichetta! Si, mi sembra davvero molto singolare...

Anonimo ha detto...

Rispondo a Uli:
Evidentemente non sei un giornalista o tantomeno lavori nella polizia, in politica, carabinieri, corpi istutuzionali o altre diavolerie; sei un "comune mortale" come me.
Ai comunque un spicaato senso dell'osservazione.

Avvallo la tua ipotesi:
Settimana scorsa a 40 Km dal paese di Yara sparì mistariosamente un uomo di 52 anni, si interesso solamente il giornale locale, i carabinieri, qualche volontario per le ricerche e le unità cinofile, dopo dopo 4 o 5 giorni è ritornato a casa. Nessuna notizia a livello nazionale.
La vicinanza geografica con il paese di Yara e l'età dell'uomo avrebbe potuto e dovuto sollevare un minimo sopetto, un legame, un ipotesi che i due casi fossero collegati, nessuno si mosse in tal senso.

Nel dicembre 2010 quando lessi che i "BIG SHOTS" ( cioè, le persone più importanti delle principali istituzione) andarono a fare visita ai genitori di Yara e spinsero per ritrovarla io andai in chiesa e piangendo capii che Yara non sarebbe mai più uscita dal mio cuore.