Berlusconi brinda con la figlioccia |
Il Terzo Polo ha perso il credito accumulato in quaranta giorni è s'è trovato scalzo e freddoloso. Nonostante ciò si affanna a rovesciar frittate ed a cercar di far credere ad una, non si sa come ben definita, vittoria. Che lo scarto numerico sarebbe
stato minimo lo si supponeva, quel che si doveva verificare era il sapere a chi fosse favorevole.
stato minimo lo si supponeva, quel che si doveva verificare era il sapere a chi fosse favorevole.
Il Fini, il Casini, il Rutelli, sostenuti a gran voce da Bersani e con urla disumane da Di Pietro, hanno dovuto abbandonare il carro a cui s'erano aggrappati, quello dei vincitori, lasciandolo in mano ad un unico leader che, solo contro tutti, è stato in grado di far ciò che loro avevano creduto di poter fare senza avere la personalità e la credibità giusta per poterlo fare.
I cinque sopracitati sono, ormai da tempo, solo parlamentari di seconda fascia che non posseggono neppure l'unghia del sapere di un vero Statista. Cinque personaggi che hanno, ancora una volta, bloccato l'Italia per tornaconto personale, che non è arrivato, arrecandole danni di immagine ed economici. E' quindi giusto che il Cavallerizzo Lombardo esulti, ne ha ben donde.
I cinque sopracitati sono, ormai da tempo, solo parlamentari di seconda fascia che non posseggono neppure l'unghia del sapere di un vero Statista. Cinque personaggi che hanno, ancora una volta, bloccato l'Italia per tornaconto personale, che non è arrivato, arrecandole danni di immagine ed economici. E' quindi giusto che il Cavallerizzo Lombardo esulti, ne ha ben donde.
Non che lui possegga il dono presente nei grandi uomini, questo proprio non si può dire, ma è un soggetto che assorbe e fa suo, anche se a livelli inferiori, ciò che lo circonda. Ha la fortuna di imparare dalla piccola esperienza e di essere narciso. Nel senso che, per fare meglio capire, si autoconvince di essere capace di fare lo Statista solo perché con un vero Statista ha parlato. Questo è un difetto, se visto dallo schieramento opposto al suo, che diventa al contrario un pregio se vissuto all'interno della sua coalizione.
Purtroppo, come diverse volte ho scritto, non avendo altro di meglio da offrire il nostro paese si deve accontentare di ciò che ha. Quindi la morale non cambia, la sinistra da noi non esiste da tanto e forse non esisterà mai più. Per cui, come logica vuole, la contrapposizione che un tempo modificava i partiti creando correnti diverse al loro interno, non cambiando gli esiti delle votazioni dei Palazzi, ora diventa opposizione parlamentare contraria alla stessa coalizione di cui i vari schieramenti fanno parte.
Quali nuovi scenari ci troveremo di fronte nei prossimi giorni?
Certamente il Presidente del Consiglio non si dimetterà e porterà avanti, seppure a singhiozzo, quanto a breve si era prefissato. Certamente la lotta di potere non si placherà cercando di continuare il "Golpe" che sembrava quasi essere riuscito col Terzo Polo, che io avevo ribattezzato Pinguino Migratore, e che invece si è arenato e perso all'interno del Transatlantico dove le parole e le opere di convincimento hanno sempre un peso specifico elevato. Ho parlato di Golpe perché da più di un anno assistiamo a scaramucce continue atte a delegittimare il governo e, soprattutto, chi lo presiede. Escort e minorenni sono state il piatto forte della sinistra, che tristezza! Ora ci prova con gli studenti, o meglio con gli infiltrati che dicono di esserlo e spargono il seme dell'odio per le vie e le piazze di Roma e Milano. Come mai gli stessi universitari che vivono e sfilano a Palermo e a Bari non spaccando vetrine e non attaccando le forze dell'ordine ottengono ugualmente ciò che vogliono? La visibilità?
Oggi a Palermo era tutto bloccato. La stazione, l'aereoporto, le vie di accesso alla città. Anche a Bari, seppur con un minor numero di partecipanti, s'è ottenuta la stessa cosa. A Roma ed a Milano, invece, mentre i cortei pacifici bloccavano il centro, gli ultras, e li chiamo così solo per comodità, gettavano vernice e petardi contro gli agenti, spaccavano vetrine e cercavano di occupare alcuni centri del potere. Se questo si chiama manifestare io non capisco più l'italiano e da domani scriverò in inglese. Ormai la riforma della Gelmini ha superato lo scoglio, a meno che non ci siano intoppi burocratici che la facciano tornare alla Camera, ed in Senato avrà vita facile. Quindi perché, anziché protestare per nulla, non cercare la via del referendum abrogativo?
Finisco con un appello. Carissimi Gianfranco, Francesco, Pierferdinando, Antonio e Pierluigi, ormai lo avete capito con la vostra mente che la politica non fa per voi. Lo so, capisco anch'io che dopo tanti anni passati a non far nulla, se non parlare a vanvera, è difficile trovare qualcuno che possa darvi da lavorare, voi non avete la preparazione del Prode che, nonostante sbagliasse spesso sapendo di sbagliare, la politica ed il marketing li masticava come fossero cewingum alla menta in una giornata estiva. Però credete a uno come me che non ha alcun titolo per parlare se non quello di vivere nel vostro stesso paese e di avervi seguito, suo malgrado, negli anni, andatevene e lasciate spazio a qualcuno che sappia farci apprezzare il lavoro che voi avete svolto, vostro malgrado, non sapendolo fare. Non fa niente se deluderete chi credeva in voi, sapranno farsene una ragione e continuare con ancora più speranza. Ascoltatemi e non ve ne pentirete, più che la politica è il sistema mediatico ad aver bisogno di voi. I parolieri da strapazzo funzionano sempre nei programmi televisivi. Vi invio i miei ringraziamenti accompagnati all'augurio di non rivedervi tanto presto.
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