C'erano una volta tanti bambini che sognavano di diventare campioni di calcio e di giocare per i mitici presidenti scialacquoni della Serie A. Tutta colpa dei media. Descrivendo questa categoria di onesti lavoratori avevano esagerato facendo credere ai nostri piccoli campioncini che avrebbero fatto una vita da nababbi... e vissero tutti felici e contenti, come in una bella favola. In effetti i tanti giornalisti sportivi, ancora oggi, non sono riusciti a capire che i milioni di euro non danno la felicità.
Che i super-attici in centro, le super-auto, le veline senza costume, le vacanze ai tropici, le notti in discoteca e quanto di più la ricchezza può mettere a disposizione, servono agli assi della palla solo a dimenticare la sventura di essere preda di presidenti faccendieri e razzisti che pretendono di non avere, nella squadra in cui sperperano il loro denaro, giocatori che decidano al posto loro. Senza contare lo sforzo fisico che questi uomini sfruttati devono affrontare!
Anche se a tutti noi sembra che svolgano un normale e sano allenamento di poche ore al giorno, fatto di corse, calci al pallone e schemi da imparare a memoria, essi, gli assi, fanno, in effetti, una faticata paragonabile agli interminabili spostamenti dei pionieri del vecchio west americano. Paragonabile al lavoro pericoloso e sottopagato dei minatori cinesi, alla raccolta dei pomodori portata avanti da extracomunitari a tre euro all'ora. Con questa c'è pure una affinità, se così la vogliamo chiamare, il caporalato. Nel caso di specie è assimilabile al "procuratore", con tanto di tessera FIFA, che per la sua bravura nel far lievitare gli ingaggi percepisce minime percentuali milionarie. Quindi, per capirci, c'era una volta la favola del calcio, una favola che pareva vera ed invogliava i bimbi al gioco.
Purtroppo Venerdì 10 Settembre si è scoperto che la realtà non è quella che rimbalzavano le varie onde televisive. La bocca di Massimo Oddo, che parlava a nome di tutti i calciatori di Serie A, ci ha finalmente svelato la verità, una verità amara che nessuno avrebbe mai voluto sentire; i calciatori sono trattati dalle società come fossero oggetti. Quali sono i motivi? Tanti, troppi, ma per parlare in coscienza solo due sono importanti. Uno è di tipo sanitario. Se non vogliono andare dal medico di fiducia della società con cui sono tesserati se lo devono pagare. L'altro di tipo contrattuale. I presidenti vorrebbero poter vendere, ad un'altra squadra di pari valore che garantisce al giocatore lo stesso trattamento economico, i calciatori arrivati all'ultimo anno di contratto, chiaramente quelli non più consoni all'allenatore o quelli che non lo vogliono rinnovare, senza trovarsi di fronte ai loro continui rifiuti. Rifiuti dettati dal fatto che passato un anno saranno svincolati e potranno andare in altri club gratuitamente ottenendo, perciò, un maggiore introito personale.
E non poter far questo è brutto e non va bene. Se i vari presidenti pensano di scambiarseli come fossero figurine Panini si sbagliano! D'altronde i giocatori si affezionano alla squadra, alla città, ai colori della maglia ed ai tifosi, se non ci credete chiedetelo ai vari Ronny, Zlatan, Bobo, Balo ed a tanti altri! Motivo per cui il giocattolo ormai s'è rotto ed il 25 Settembre anche la categoria più pagata d'Italia sciopererà. Finalmente il Pupone ed Hilary potranno starsene a casa e svagarsi entrando gratis in internet.
Dal canto loro i presidenti hanno già trovato la soluzione al problema, soluzione che presenteranno Lunedì prossimo quando ci sarà l'incontro con l'associazione calciatori per trovare un accordo. Visto che si sentono trattati peggio dell'ultimo degli operai hanno deciso di cambiare mister, modulo e tattica. Dalla prossima settimana, ad esempio, Andrea Agnelli farà installare sui campi di Vinovo la catena di assemblaggio della nuova Panda. Moratti, dal canto suo, porterà i giocatori in ritiro a Cagliari, alla Saras. L'intento è di far raffinare loro il petrolio e, nel contempo, la propria tecnica. Chiaramente sia gli juventini che gli interisti saranno dotati di tuta e caschetto coi colori sociali. Ai giocatori del Milan andrà meglio, Berlusconi ha deciso di aprire a Milanello un Call Center dedicato ai clienti Premium insodisfatti. I calciatori si alterneranno al telefono non più di otto ore al giorno ed avranno un contratto a tempo determinato. SKY si è già attivata per acquisire i diritti televisivi e proporrà in anteprima gratuita i “turni lavorativi” di Del Piero, Milito e Ronaldinho.
Per quanto riguarda i nostri bimbi, che sognavano di diventare campioni di un calcio spettacolare e stellare, niente paura, c'è già chi ha trovato la soluzione. A partire da Natale tutti i Toy Center italiani metteranno in vendita solo giochi "Meccano", così che i piccoli possano imparare bene le tecniche di montaggio e smontaggio. Meglio felici in una buona fabbrica che tristi e trattati come ricche figurine! Emax.
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