venerdì 8 giugno 2018

Caso Bossetti. Investigatori marziani e… imputati (it)alieni

Di Gilberto Migliorini



Galileo probabilmente non aveva mai portato due pesanti palle in cima alla Torre Pendente per verificare la sua teoria sulla caduta dei gravi. Il martire della scienza non aveva avuto bisogno di salire le rampe di scale fino alla sommità da dove avrebbe, secondo la leggenda, fatto precipitare due gravi di peso diverso… Trattandosi di un esperimento mentale non c’era neppure il rischio che giù sotto qualcuno verificasse la teoria direttamente sulla sua di testa…

Però l’esperimento galileiano anche, se soltanto immaginato, funziona bene, ancor oggi. Sembra che Galileo avesse un carattere pugnace, pronto a dar battaglia per quello in cui credeva, uno che non arretrava anche se a fronte c’era l’ipse dixit, un po’ come avviene oggi con l’autorità mediatico-forense. Così anch’io umile emulo dell’illustre pisano mi ingegno in un esperimento mentale che per location non ha il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, ma la superficie accidentata del quarto pianeta del sistema solare, per un delitto accaduto nell’improbabile ambiente marziano.

In un periodo dove si profila l’avventura spaziale con delle basi permanenti sul pianeta rosso che verranno poi popolate di coloni, propongo un esperimento mentale per cogliere le implicazioni di quella che ormai nella teoria e nella pratica della cosiddetta ‘prova scientifica’ viene indicata tout court come prova regina. Si tratta di quel Dna che è diventato un po’ come l’erba cipollina… salta fuori in tutti i delitti e viene cucinato in tutte le salse, è un ottimo ingrediente per criminologi, dà lavoro ai genetisti e mette alla prova i più scaltri tra gli investigatori…

Il termine ‘prova scientifica’ viene usato spesso disinvoltamente (e impropriamente) confondendo la provetta o l’agitatore molecolare, o qualsiasi procedimento di misurazione, con quello che concettualmente è un’inferenza deduttiva che lega insieme una configurazione di elementi in modo sistematico e in un contesto circostanziato che prescinde dai calcoli ripetitivi e dai procedimenti standardizzati considerati semplicemente come strumenti per ricavare dati e nell’assunto che il metodo induttivo esiste solo nella fantasia di una scienza illusoria...

Immaginiamo che una donna, colona di una base marziana, con la sua tuta di sopravvivenza sia stata trovata morta ammazzata. Il cadavere viene rinvenuto a un mese dalla scomparsa in un piccolo cratere, con la tuta lacerata e la testa fracassata. Trattasi inconfutabilmente di un delitto. Ci sono tutti i segni di un’aggressione, a sfondo sessuale, per quanto l’ambiente sia poco adatto… ma tant’è secondo le risultanze dei provetti investigatori marziani…

Sul pannolone - che di solito indossano gli astronauti nel corso delle loro missioni per evitare l’incontinenza urinaria - si rilevano dei nanogrammi sospetti di materiale biologico ‘alieno’. Con l’analisi del Dna e dopo una serie di verifiche effettuate in collaborazione con la polizia terrestre, si scopre che il materiale genetico trova riscontro con il Dna del fidanzato della vittima, un avvocato di Milano che esercita in quella città la sua professione forense. L’avvocato viene arrestato in tribunale mentre sta facendo un’arringa. Un nutrito esercito di tutori dell’ordine, lo immobilizza, lo ammanetta e lo impacchetta per bene, qualcuno grida attenti che scappa...

La prova regina è inconfutabile, indica nell’avvocato milanese tale Ilario Scassagatti (anche il nome viene citato come indizio) l’assassino della ex fidanzata. A niente valgono le obiezione del pool difensivo circa un possibile trasferimento secondario… il Dna parla chiaro, fa da prova regina e inchioda il colpevole…

D’accordo, sto scherzando, però la storia di Bossetti non è poi molto diversa, anzi la sostanza è proprio la stessa. Vediamo nel dettaglio cercando d’esser seri per quanto tutta la vicenda e nonostante il dramma dell’imputato condannato già in due gradi di giudizio non possa non assomigliare a uno slapstick senza capo né coda.

Sul carpentiere ce ne hanno raccontate un po’ di tutti i colori. Un caleidoscopio di indizi come sabbia per marciapiedi, figurine e shampoo color, e tante altre bazzecole capziose e insignificanti che hanno dipinto il carpentiere come fosse il Lucifero nel Giudizio finale di Taddeo di Bartolo a San Giminiano, quello che siede sul suo trono infernale con un ghigno feroce da massacratore.

A forza di pettegolezzi e le classiche voci che corrono il muratore di Mapello è diventato come l’orco delle favole,  il lupo cattivo, il mangiabambini e il dio degli inferi… e tutto il costrutto, al di là delle suggestioni mediatiche e delle invenzioni marziane, resta appeso soltanto a dei nanogrammi di Dna, una macchiolina pressoché invisibile.

La richiesta di un alibi avviene ad anni di distanza, un po’ come chiedere allo Scassagatti dove aveva parcheggiato il deltaplano con il quale avrebbe potuto volare su Marte… L’alibi è per un omicidio che non si sa dove e quando sia veramente avvenuto. Non sappiamo neppure se Yara sia mai uscita con le sue gambe dal centro sportivo. Nessuno l’ha vista uscire, nessuno l’ha vista sulla strada. Sappiamo semplicemente che Bossetti transitava spesso di lì col suo camioncino facendo ritorno a casa, come altre persone, un comportamento del tutto normale. I due non si conoscevano e non esiste traccia di qualsivoglia contatto tra loro.

Non lasciamoci ingannare dalle suggestioni e dai pettegolezzi. Sul muratore di Mapello non c’è alcun indizio, niente di niente, solo quel gossip che piano piano è riuscito a confezionare un personaggio di fantasia con le chiacchere, le allusioni e le supposizioni prive di fatti concreti.

Rimangono quei nanogrammi di Dna trovati ben esposti sulle mutandine della vittima, un po’ come una ciliegina sulla torta, a mesi di distanza dal delitto. Ci dicono che appartengono al carpentiere di Mapello, ma che la prova non è replicabile…

Vediamo quale significato sul piano logico e scientifico tale ‘fatto’ può avere.

1 Statisticamente sappiamo che nanogrammi di materiale biologico si conservano per pochi giorni al massimo per un paio di settimane in quelle condizioni (e questa è già una prima stranezza, trovare del materiale di esigua entità - Low Copy Number - esposto per mesi alle intemperie che restituisce un Dna leggibile (e siamo suffragati dal parere di biologi che ci dicono che questa non solo è una stranezza, è semplicemente impossibile)

2 La seconda stranezza è però che a fronte della leggibilità quel Dna è monco, manca della parte mitocondriale che notoriamente è più resistente di quella nucleare.

I punti 1 e 2 già dovrebbero dire a un investigatore che c’è qualcosa che non torna e come direbbe Amleto ‘c’è del marchio in Danimarca’. Ma le stranezze non finiscono qui, siamo solo all’esordio di un uso atipico del metodo sperimentale.

3 La terza stranezza è che il dato (non si tratta di prova regina come viene detto con enfasi retorica, si tratta semplicemente di una analisi che restituisce dei parametri, dei numeri e delle quantità) viene trasformato in prova tout court.

La scienza sperimentale presuppone sempre una situazione controllata dove tutte le variabili siano sotto controllo. Nessuno che fa una analisi medica ad esempio lascerebbe i reperti per mesi in una situazione fuori controllo. Chiunque in quelle condizioni (c’è una discoteca a pochi centinaia di metri, ci sono cacciatori che addestrano cani, animali ecc.) avrebbe potuto alterare la scena del crimine e non è neppure escluso che proprio l’assassino possa aver avuto interesse a aggiungere o togliere qualcosa e senza bisogno di supporre che un investigatore disonesto abbia potuto offrire qualche aiutino all’indagine.

Non si tratta di un corpo trovato nell’immediatezza di un delitto, in un posto chiuso e al riparo da agenti contaminanti (ma anche in quel caso i rilievi avrebbero dovuto essere contestualizzati).

La metafora marziana è del tutto analoga. Così come pare assurdo inviare a giudizio lo Scassagatti, così bisogna rilevare che nei confronti del carpentiere di Mapello non c’è nessuna prova. Un Dna trovato a mesi di distanza in una situazione come quella del Campo di Chignolo non può in alcun modo rispettare il canone scientifico che sta a fondamento del metodo sperimentale la situazione controllata. Certo i metodi quantitativi con i dati rilevati sperimentalmente possono essere usati in una indagine, possono suggerire ulteriori percorsi investigativi, produrre inferenze induttive e deduttive, però di per se stessi e al di fuori di un contesto di indagine rimangono solo dati amorfi. Di sicuro un approfondimento anche nell’esempio marziano è del tutto auspicabile, ma nel caso del carpentiere di Mapello (come anche in quello ipotetico marziano) non si è rilevato niente di concreto oltre a dei dati che sono rimasti lettera morta e senza un preciso significato.

Credere che un’analisi standard e di routine possa inchiodare l’assassino è una colossale ingenuità. La realtà con tutte le sue indeterminazioni non si lascia ingabbiare da procedimenti ripetitivi e standardizzati che vanno bene forse in un gioco di ruolo o nell’algoritmo di una partita a scacchi. Un omicidio non si svolge in un laboratorio, il laboratorio entra in gioco in un secondo tempo e controlla solo alcune variabili. Il metodo standard è utile ma offre solo suggerimenti, propone approfondimenti, indica nuove direzioni di ricerca e di investigazione, ma in nessun caso dei procedimenti standardizzati e ripetitivi sono in grado di offrire prove regine, altrimenti nel caso marziano dovremmo condannare lo Scassagatti anche se per ovvie ragioni e per quanto ne sappiamo non è mai stato su Marte.

Chi parla di prove regine non conosce la metodologia scientifica, non ha appreso la teoria del falsificazionismo, il confine frastagliato tra ipotesi e prova, non distingue tra dato e indizio.

Se come qualcuno vorrebbe il Dna diventasse prova regina senza ulteriori contestualizzazioni assisteremmo presto al paradosso che la delinquenza, soprattutto là dove ben organizzata potrebbe sfruttare un’analisi di routine ai propri fini, potrebbe far trovare quello che serve sulla scena del crimine per orientare un’indagine. Il Dna in questo senso è un’arma a doppio taglio.

Di quanto sopra alcuni magistrati sono pienamente consapevoli e dimostrano di saper adeguatamente argomentare secondo i corretti canoni scientifici. Mi riferisco alla sentenza di Cassazione sull’Omicidio di Meredith Kercher. Nella pronuncia della cassazione sul caso Amanda Knox e Raffaele Sollecito vengono indicati una serie di elementi rilevanti (in corsivo virgolettato).

Il ruolo del giudice viene detto non è quello di recettore passivo del consulente “della fideistica accettazione del contributo peritale, cui delegare la soluzione del giudizio e, dunque, la responsabilità della decisione”. In relazione alle due tracce di DNA trovate sul gancetto del reggiseno e sul coltello da cucina sequestrato nell’abitazione di Sollecito si fa riferimento al carattere probabilistico di una scienza applicata a situazioni della vita reale con tutte le sue indeterminazioni, dove esiste una latitudine interpretativa del valore non tanto di verità (pur sempre relativa) ma di un metodo che vari ricercatori possono ritenere o no applicabile a situazioni concrete in ragione della loro indeterminazione.

"La prova scientifica non può, infatti, ambire a un credito incondizionato di autoreferenziale attendibilità in sede processuale, per il fatto stesso che il processo penale ripudia ogni idea di prova legale. D’altro canto, è a tutti noto che non esiste una sola scienza, portatrice di verità assolute ed immutabili nel tempo, ma tante scienze o pseudoscienze, tra quelle ufficiali e quelle non validate dalla comunità scientifica, in quanto espressione di metodiche di ricerca non universalmente riconosciute" (pag. 34).

La probabilità è ricondotta al buon senso

“...con riferimento all’attendibilità soggettiva di chi lo sostenga, alla scientificità del metodo adoperato, al margine di errore più o meno accettabile e all’obiettiva valenza ed attendibilità del risultato conseguito” (pag. 34).

L’errore (contaminazione dei reperti o a un errore di manipolazione in laboratorio) non è solo quello di far coincidere falsamente due profili genetici.

“Si tratta […] di accertare quale valenza processuale possano assumere gli esiti dell’indagine genetica svolta in un contesto di accertamenti e rilievi assai poco rispettosi delle regole consacrate dai protocolli internazionali e da quelle cui, ordinariamente, deve ispirarsi l’attività di ricerca scientifica” (pag. 36).

La Corte Suprema di Cassazione rileva la carenza degli standard scientifici internazionali in materia di gestione delle prove scientifiche: il gancetto del reggiseno appartenente alla vittima non è stato repertato al momento del sopralluogo iniziale sui luoghi del crimine, bensì quarantasei giorni dopo.

”Più singolare – ed inquietante – è la sorte del gancetto del reggiseno. Notato nel corso del primo sopralluogo dalla polizia scientifica, l’oggetto è stato trascurato e lasciato lì, sul pavimento, per diverso tempo (ben 46 giorni), sino a quando, nel corso di nuovo accesso, è stato finalmente raccolto e repertato. È certo che, nell’arco di tempo intercorrente tra il sopralluogo in cui venne notato e quello in cui fu repertato, vi furono altri accessi degli inquirenti, che rovistarono ovunque, spostando mobili e arredi, alla ricerca di elementi probatori utili alle indagini. Il gancetto fu forse calpestato o, comunque, spostato (tanto da essere rinvenuto sul pavimento in posto diverso da quello in cui era stato inizialmente notato). Non solo, ma la documentazione fotografica prodotta dalla difesa di Sollecito dimostra che, all’atto di repertazione, il gancetto veniva passato di mano in mano dagli operanti che, peraltro, indossavano guanti di lattice sporchi” (pag. 38).
Qui è evidente che il problema non è solo quello relativo alla repertazione in sé, ma a quel lasso (nel caso Bossetti tre mesi) nel quale un reperto è rimasto in balia di chiunque (persone e animali in una situazione assolutamente fuori controllo che viola uno dei canoni scientifici fondamentali del metodo: la situazione controllata con l’identificazione delle variabili dipendenti e indipendenti) che portano ad una inaffidabilità del reperto che non ha più carattere di certezza per via di materiale mal appreso e/o mal conservato al quale allora non si può neppure più attribuire valore di indizio. Nel caso Bossetti poi la conservazione del reperto non è neppure in ambiente chiuso ma in un campo all’aperto e suscettibile di tutte le alterazioni anche degli elementi atmosferici con il relativo degrado.
L’altro aspetto della sentenza è quello che fa riferimento alla ripetibilità del test e alla metodica del low copy number.
“Inoltre, le tracce rinvenute sui due reperti, la cui analisi ha portato agli esiti di cui si dirà in prosieguo, erano di esigua entità (Low Copy Number), tale da non consentire di ripetere l’amplificazione, ossia la procedura volta ad evidenziare le tracce genetiche di interesse sul campione e dunque ad attribuire una traccia biologica ad un determinato profilo genetico. Sulla base dei protocolli in materia, la ripetizione dell’analisi è assolutamente necessaria perché il risultato dell’analisi possa ritenersi affidabile, sì da emarginare il rischio di falsi positivi entro margini statistici di insignificante rilievo” (pag. 38).
Le conclusioni in sintesi sono che
- Il significato di un indizio dipende dal contesto (nel caso Bossetti si tratta di assoluta indeterminatezza)
- La rilevanza della contaminazione sulla scena del crimine soprattutto quando si è al di fuori di una situazione controllata (per le cause più varie)
- I rischi di sopravvalutazione del metodo genetico che spesso è solo un labile indizio stante il fatto che non si sa neppure se il deposito del materiale biologico preceda, sia coevo o posteriore al delitto
- La scienza non può fornire risposte certe al di fuori del laboratorio, in situazioni della vita reale dove molte variabili sono sconosciute. Può offrire un supporto all’indagine, ma il suo ‘racconto’ rimane imperfetto…
In quella sentenza della Cassazione, se applicati al caso Bossetti, ci sono tutti gli elementi per la sua assoluzione.
La scienza applicata a situazioni fuori controllo può solo offrire suggerimenti, direzione di indagine, spunti di approfondimento. Non può esistere nessuna prova regina in un delitto relativamente all’uso di procedure ripetitive e di strumentazioni standard. I procedimenti ripetitivi per loro natura offrono solo dati variamente interpretabili in un contesto che non è mai lo stesso. Chi crede nella magia della 'prova regina' confonde la realtà della scienza secondo i rigorosi protocolli sperimentali in situazioni completamente controllate delle variabili... con le procedure di routine in situazioni reali fuori controllo.
Bossetti è stato processato solo sulla base di quei nanogrammi che rappresentano dati senza un precisa relazione con altri fatti, proprio come un Dna ‘marziano’ si traduce in dati quantitativi privi di un preciso significato nel contesto di un delitto…

1.033 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   601 – 800 di 1033   Nuovi›   Più recenti»
Ivana ha detto...

Grazie, Chiara, per l’interessante segnalazione.
Personalmente continuerò a cercare di informarmi sui progressi della tecnica e sul rapporto diritto-genetica (problemi e prospettive)

L’avvocato Marazzita, presente a “La vita in diretta” del 29/06/2018 ha detto che “sul piano formale la prova può essere assunta così“ (dal momento che non era possibile garantire Ignoto1, proprio perché ignoto). Però, ha aggiunto, poi, la sua personale opinione che è la seguente: “Se la prova fosse ripetibile, ma credo che così non sia, andrebbe ripetuta”.
L’avvocato Salvagni insiste che “agli atti processuali “ emerge quanto sostenuto dal prof. Casari: le provette sono custodite presso i laboratori del San Raffaele di Milano … Nessuno avrebbe detto che il materiale non è in misura idonea per essere analizzato …
Vedremo che cosa deciderà la Corte di Cassazione : verrà preso in considerazione il fatto che l’imputato (non per demerito suo personale) mai ha partecipato ad alcuna perizia? Verrà verificato, o no, se c’è ancora materiale in misura idonea per eventuali analisi?
Nel suo ricorso in Cassazione la difesa riporterà, o no, quanto continua ad affermare a livello mediatico?

Per Anonimo del 4 luglio 2018 ore 09:11:00
(Anonimo che, forse, anonimo non è)

Come al solito, quando non si sa, o non si può, attaccare “il ragionamento”, si preferisce ricorrere a quella strategia della retorica con la quale ci si allontana dal ragionamento stesso, contestando soltanto “il ragionatore” (uomo o donna che sia).

antrag ha detto...

Vanna,
non m'importa di suscitare le gelosie di altre,
ma quello che hai scritto va al cuore del problema,
altro che le regole procedurali stoltamente osannate ed erette a feticcio
da chi si guadagna il pane guazzandoci dentro.

Ivana ha detto...

Smettiamola di dire che si può rifare l'analisi!

Il primo che continua a sostenere ciò, almeno a livello mediatico, è l'avvocato Salvagni!

Vanna ha detto...

ERRATA CORRIGE
( ho dimenticato "") ovvero:
sta alla "minuscola traccia non integra, degradata, dimezzata su un capo d' abbigliamento fresco di lavanderia mai indossato prima da Y e non toccato dalla Brena in palestra che ha portato alla totale estraneità della portatrice di quel dna." Era un modo ironico per dire che la traccia dell'istruttice era visibile, di sostanza vischiosa...che non si sa de che...
Eppure non è servita a nulla!

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Gilberto,

causa tempi miei di scrittura, non si riesce sempre a seguire la valanga di interventi. Comunque, conoscendoti so che la tua espressione aveva una percentuale ironica. Ma, come ben sai, qui si scrive anche per altri. Non so se qui è stato affrontato il tema, ma le novità sul caso Falcone-Borsellino rivelano ancora una scoperta dell'acqua, neppure calda, ma a temperatura ambiente, ovvero che il malfunionamento, la corruzione e la superficialità, ancor prima che regnare all'esterno, vivono nei palazzi della "responsabilità". Infatti è impossibile organizzare alla perfezione attentati se i criminali non ricevono informazioni dall'interno di quei palazzi. Non si può minare un'intera parte di autostrada senza che nessuno se ne accorga, e senza che nessuno si chieda "ma che ca... di lavori stanno facendo ?", oppure che si sappia quando Tiizo va a trovare al madre o il nonno oppure l'amante. I movimenti dei vari magistrati sono evidentemente segnalati da quei pochi che li conoscono. Già in quegli anni (25 anni fa, circa) veniva chiamato il "palazzo dei veleni". Ma questi palazzi "avvelenati" non si trovano solo a Palermo, e neppure solo al sud. Va detto con chiarezza da parte di giornalisti ed esperti, o responsabili del settore.

Cordialmente, Manlio

Vanna ha detto...

Personalmente scrivo farina del mio sacco.

Che Salvagni continui ad affermare di rifare le analisi, lo faccia!
Ma che quell'analisi sia il cuore del problema non lo è, anzi è depistante dare retta a quel dna.

SE fosse di Bossetti dovrebbe contare come quello della Brena e degli altri dna mai definiti (a parte un'altra Brena: una famiglia affollata sul luogo del delitto: coincidenze significative?... o causalità? Mah!
Mai indagato a dovere su quei dna!

Il dna da SOLO NON è una prova!
Quel dna prova un corollario di ben altro.
Soprattutto prova che il dna da solo, gestito senza seguire una normativa corretta e una protezione legale, racconta un abuso di potere.
Ancora, chiunque può essere condannato in tal modo poiché il dna è trasferibile anche solo al contatto.
E su quel giubbino che contatto c'era!
E non l'hanno fatto contare!

MGB è innocente: quel dna non prova un bel nulla esattamente come l'altro, gli altri.

Si è perduto tempo a parlare di "scoglio" dna.
Quello "scoglio" è stato troppo attenzionato solo per arginare le maree del mal fatto.
Ci siamo caduti tutti, ma non conta nulla quel dna esattamente come gli altri dna ritrovati.

antrag ha detto...

Scoglio
Test di metilazione
...

sono termini, parole da puntellatori
(consapevoli o no)
dei palazzi dei veleni.

Wolf ha detto...

Perfetto Vanna :-)
Piu semplice di cosi ...

Gilberto ha detto...

Qualcuno come Ivana è ancora convinto che si tratti di un problema di genetica, e per questo si dichiara incompetente. E’ un problema di tintoria, quel laboratorio dove si esegue la smacchiatura e la pulitura ed eventualmente la ritintura dei capi di vestiario. Certo è un po’ una delusione che dopo tutto l’ambaradan di 60000 pagine si scopra che al fondo trattasi solo di una di quelle patacche finite colà non già tre mesi prima (non facciamo torto al buon senso) e neppure per caso fortuito (non facciamo torto alla regia) . Una macchia orfanella all’addiaccio nel campo di Chignolo in balia del caso e della necessità… per dare il ciack si gira del film Bossetti.

Bruno ha detto...

@ Vanna , si è proprio così quel che scrivi :Che Salvagni continui ad affermare di rifare le analisi, lo faccia! Ma che quell'analisi sia il cuore del problema non lo è, anzi è depistante dare retta a quel dna".

Ivana ha detto...

Che Salvagni continui ad affermare di rifare le analisi, lo faccia!
Ma che quell'analisi sia il cuore del problema non lo è, anzi è depistante dare retta a quel dna.


Intanto due Corti giudicanti hanno condannato proprio dando “retta a quel dna”.
Pensi che la Corte di Cassazione riterrà che sia stato “depistante dare retta a quel dna”?
Credi che l’imputato potrà essere assolto perché “non conta nulla quel dna esattamente come gli altri dna ritrovati”?

Penso che la vicenda processuale continuerà, invece, a prendere in considerazione (in un modo, o in un altro) quello che Pino aveva definito “scoglio”.

Riguardo all’istruttrice, sia lei sia tutti i suoi familiari, erano stati sentiti, intercettati e anche “sottoposti a una serrata indagine per ricostruire i loro movimenti della sera del 26 novembre 2010” e non erano emersi elementi che potessero far sospettare un loro eventuale coinvolgimento nella sparizione di Yara.


Gilberto, quella “macchia orfanella all’addiaccio nel campo di Chignolo” ha già condotto due Corti a pronunciare sentenza di condanna per l’imputato e se, poi, anche la Corte di Cassazione ritenesse “inutile” qualsiasi controprova e reputasse che non ci sia stato alcun vizio di forma, ecco che giungerebbe a confermare tale sentenza.
Credi che la Corte di Cassazione considererà che si tratta di “un problema di tintoria” e assolverà l’imputato?
Non credo basti dire che “E’ un problema di tintoria”, va dimostrato e chi aveva titoli e ruolo almeno per contestare, con determinazione, l’affidabilità della “macchia orfanella” finora non ha firmato alcuna considerazione in merito, anzi quanto riferito dal col. Lago, dal cap. Staiti e dal cap. Gentile, relativamente al rallentamento della degradazione dovuto al clima estremamente freddo, è stato condiviso dal consulente della difesa dott. Capra.

Wolf ha detto...

A "pagina 284 della relazione Ris è scritto. Sintesi dei risultati analitici sui reperti: "Come stigmatizzato in più occasioni, lo studio analitico dei reperti oggetto della presente indagine è stato reso particolarmente difficile dal cattivo stato di conservazione degli stessi e dalla oggettiva complessità dei susseguenti esiti di laboratorio, non sempre ben interpretabili in ragione dell'elevato livello di degradazione biologica delle tracce presenti".
Tratto da qui:
https://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2015/03/e-se-massimo-bossetti-fosse-conosciuto.html

Insomma, questo dna è di ottima o pessima qualità?. Di buona o mediocre qualità?.
Idoneo o da scartare?
Che cianciano a fare del rallentamento della degradazione dovuto al clima estremamente freddo?.

antrag ha detto...

Ivana,
i tuoi scritti sono accorate arringhe a favore del sistema.

antrag ha detto...

Ivana,
tu scrivi:
"Riguardo all’istruttrice, sia lei sia tutti i suoi familiari, erano stati sentiti, intercettati e anche “sottoposti a una serrata indagine per ricostruire i loro movimenti della sera del 26 novembre 2010” e non erano emersi elementi che potessero far sospettare un loro eventuale coinvolgimento nella sparizione di Yara."

Ma ti sei chiesta dov'è la spiegazione dell'altro DNA sul polso del giubbotto?
Qui non stiamo facendo le parole crociate dove s'incastrano le parole...
qui si cerca di incastrare fatti.

Wolf ha detto...

Se Bossetti e fratello, quella sera, si fossero scambiati degli sms e poi da entrambi cancellati, il fatto sarebbe diventato un indizio pesante.
Se Bossetti, quella sera si fosse ritirato in camera a piangere per la morte del gatto. IDEM.

In questa inchiesta gli altri non contavano nulla. Bossetti sì.

Vanna ha detto...

Ribadisco punto per punto.
Quel dna farlocco e pasticciato è stato oggetto di un interesse abnorme ed inadeguato.
Altri, completi e sicuri, non li hanno considerati.

Trombe e trombette su Guerinoni e le madame Bovary dei colli bergamaschi, per fare scena ed audience, per gli altri si è talmente controllato bene che:
non si è chiusa la palestra,
non si è chiuso il centro sportivo,
i cani, al canile!

Droga, rifiuti tossici, gioco d'azzardo, costruzioni, operazioni occulte...
non c'entravano nulla, solo Bossetti era arrapato e non ha " concluso"...un uomo esperto, con tre figli e una moglie niente male, che agirebbe all'improvviso della sua vita, come un ragazzino alle prime armi!
Chi ha creduto che siamo scemi?
Si è dato ascolto,attenzione, rispetto... alle amnesie delle "discrezioni" del territorio,
MA:
si sono aperte le danze con musica di discoteca per le vicende familiari delle famiglie Arzuffi, Bossetti, Comi!

Bastano solo questi piccoli appunti per evidenziare una "giustizia" gestita ad personam o a ciccio di broccolo!

Solo per i Bossetti tanto tamtam pubblicitario, per il Fikri, che quella sera era lì dove i cani andarono, ma guarda che coincidenza, sono stati usati tanti riguardi, compresa la traduzione di quello che aveva detto!

Pensa un po':
il furgone del Bossetti è stato visionato, ripreso, montato ad hoc!
Quello di Fikri è rimasto in Tunisia!

Un capolavoro di indagini da fare scuola, per un altro caso!

Quel dna non conta un tubo, come gli altri, e come gli altri deve dare libertà.
La famiglia lo aspetta.

Vanna ha detto...

Che poi quel dna sia stato giudicato per due volte come PROVA, mi dimostra superficialità ed ignoranza ( ma anche altro eh) poiché senza altre prove, il dna SOLO, e quel dna dimezzato poi, NON può portare all'ergastolo proprio perché il dna è di per sé volatile, riproducibile, trasmettibile e se ne va di palo in frasca.

Come è stato accertato che la Brena e compagnia bella degli altri dna, non c'entravano nulla perché non c'erano altre prove su di loro,
chiedo:
quali prove c'erano su MGB?
Nessuna!

E allora perché diverso trattamento?

Cosa era da coprire che si è scoperta l'acqua calda delle corna familiari?
L'unica "colpa" familiare che, a guardare bene è una colpa mooolto praticata da sempre e ovunque e non mi sembra condanni all'ergastolo chi la commette. Tutt'al più, portò alla guerra di Troia.

E' ora "de finilla" ogni passo che è stato fatto ha esattamente il suo double face: chi è libero, chi è condannato!
E questo apre panorami inquietanti.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ciao a tutti, segnalo un caso di Chi l'ha visto: resti trovati sul Monte Cervino, decesso risalente ad oltre 50 anni fa; per risalire all'identità del soggetto hanno estratto il DNA nucleare e fanno ricerca attraverso l'aplotipo Y della linea patrilineare...buona giornata.

Gilberto ha detto...

Vedi Guglielma che non hai capito. Un corpo morto (non cremato) non si consuma in tre mesi e nemmeno in cinquant'anni… immaginiamo pesi almeno cinquanta chili. Ma pochi nanogrammi (un nanogrammo = 10 alla meno 9 = 0,000 000 001 = un miliardesimo di grammo; la macchiolina) alle intemperie all'aperto… dopo pochi giorni è caput, non c'è più o non è comunque leggibile...

antrag ha detto...

5 luglio 2018 08:55:00 CEST
La stupidità legalizzata.

Wolf ha detto...

44 anni sotto il ghiaccio, poi.
Ma come si fà ad attaccarsi a queste banalitä?

Anonimo ha detto...

Dai Guglielma nessuno nasce imparato. Però un po’ di studio sulla biologia ti farebbe comodo, magari per il tuo prossimo caso eclatante dove difenderai l’imputato di turno ‘incastrato’ con la ‘prova regina’.

Guglielma Vaccaro ha detto...

caro anonimo poco coraggioso e tutti, magari chiedo ad un consulente, non scrivo io le note per farmi criticare dal giudice...;-)

Quanto al resto, che aspettate a protestare con la Sciarelli? Sempre qui a criticare e mai ad agire? Mannaggia alla fifa, eppure siete tutti esperti...denunce no, rilievi pubblici no, insulti dietro anonimato...foste nu poco fifoni??

Anonimo ha detto...

In compenso il nucleare di Yara si è degradato in soli tre mesi al punto d@ rendersi illeggibile. Alla faccia del Monte Cervino.

Biologo ha detto...

@Guglielma Vaccaro

- scrive: decesso risalente ad oltre 50 anni fa; per risalire all'identità del soggetto hanno estratto il DNA nucleare e fanno ricerca attraverso l'aplotipo Y della linea patrilineare

Cos'è questa specie di rassegna stampa? Un tentativo di ricordarci che non comprendi la differenza tra il DNA estratto da un indumento e quello ricavato da un cadavere?

Non è mica una novità il riuscire ad ottenere il profilo Y da un cadavere di parecchi anni fa, non mancano certo i casi in letteratura scientifica. Per esempio i profili si sono ottenuti da corpi che erano in una cripta a Gallspach dal 18esimo secolo.

Di sicuro però questo genere di profili non si potrebbero ricavare da un paio di slip ritrovati sul Cervino... E la letteratura scientifica è altrettanto chiara a riguardo: l'analisi del DNA non restituisce più profili ancora prima che sia trascorso un mese di permanenza dei reperti all'aperto.

Quindi cerchiamo di non confondere resti umani e mutande...

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ricapitolando: siete esperti biologici e fini giuristi, fate le pulci agli avvocati e siete sicurissimi di tutta una serie di elementi che due sentenze invece hanno considerato in altro modo.

Altro che periti peritorum! Possiamo avere l'onore di leggere vostre pubblicazioni con firma a calce? Sapete com'è, qui dentro è solo un divertissement, non è che liberate Bossetti, ammesso che vi interessi o questo passatempo serva solo al vostro ego evidentemente bisognoso di nutrimento....


Fateci sognare, disvelate a tutto il mondo la vostra sapienza!
O avete una fifa di qualche tipo?

antrag ha detto...

Signora Vaccaro,
ha raccontato mai a qualche esperto quello che si scrive qui nel blog
e, molto in particolare, le sue continue esortazioni a fare cose che non competono
in linea di principio ai frequentatori ?

Che risposta ha avuto ?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Antrag, se mi stai chiedendo se il vostro modo di fare è sotto osservazione da parte di studiosi delle derive online, direi proprio di sì.
La risposta non ti piacerà: sempre tali studiosi osservano lo spazio virtuale dove gente senza alcuna specializzazione si sente alla pari di gente che invece ha studiato e cerca di spiegare, invano, che non basta fregiarsi del nick "Biologo" per dire di esserlo se non si palesano i titoli, men che meno, se si sparano fesserie giuridiche come si legge spesso qui dentro non ci si deve offendere se tale circostanza viene sottolineata.

antrag ha detto...

"Ciao a tutti, segnalo un caso di Chi l'ha visto: resti trovati sul Monte Cervino, decesso risalente ad oltre 50 anni fa; per risalire all'identità del soggetto hanno estratto il DNA nucleare e fanno ricerca attraverso l'aplotipo Y della linea patrilineare...buona giornata."

Forza Ivana!
qui occorre uno di quei tuoi commenti pieni di "secondo me" e principalmente pieni di rispetto per le persone, non diselegante, né sarcastico, da ballerina che danza su di un filo a 20 m d'altezza protetta dall'ombrellino della ragione.

antrag ha detto...

E di lei questi esperti cosa dicono?
Signora Vaccaro!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Mi spiace per te, i comportamenti di cui sorridono sono altri...;-)

antrag ha detto...

I suoi invece provocano solo il loro pianto !
Ho capito bene, signora Cowboy?

Chiara ha detto...

Antrag, cuore....sei spericolato al limite dell'incoscienza....LEI dovrebbe sottoporre le tue/vostre stronz....ups scusa, "moventi del quore", a degli esperti e sentire cosa ne pensano? cos'è, non hai voglia di piangere andandoti a nascondere in un angolo a causa del bullismo che subireste per la vostra proterva ignoranza ammantata dell'arroganza degli incliti, che vi fa osare mettervi al loro livello senza ragionevole fondamento? (Cuor di) Leone da tastiera ahahahahha

Vanna ha detto...

Potete irridere quanto vi pare, non ci riguarda.

Frasette così,
buttate giù
senza metodo,
senza spessore culturale,
senza criterio,
buttate giù;
florilegio di ottusità volute.

"...Altro che periti peritorum! Possiamo avere l'onore di leggere vostre pubblicazioni con firma a calce?..."

Non ci tengo a leggere gli scritti pubblicati delle tue arringhe.

"Quanto al resto, che aspettate a protestare con la Sciarelli? Sempre qui a criticare e mai ad agire? Mannaggia alla fifa, eppure siete tutti esperti...denunce no, rilievi pubblici no, insulti dietro anonimato...foste nu poco fifoni??"

Il coraggio di affrontare la verità lo lascio a chi ha scritto la frasetta.

Noi stiamo agendo perbacco e sai bene quanto, per questo ti dà fastidio.
Non sai neanche cosa vuole dire la parola "coraggio" perché altrimenti non staresti sempre qui a scrivere come se tu non avessi nulla da fare.
Ma con che coraggio con questo stile...
Con quale spessore ti fai pubblicità? Per questo tu ti firmi?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Chiara, gli esperti conoscono già tali comportamenti, non sono mica speciali quelli che scrivono qui...certo, la comparazione a mezzo foto che supera dna e altre prove formalizzate secondo legge ancora non si era sentita, magari sarà illustrata in qualche convegno futuro titolato " le follie del web"...

Il bullismo invece è cosa nota: zitta tu, la tua opinione di specialista vale quanto la mia, sul web tutte le opinioni hanno lo stesso valore anzi, come ti sei permessa di far notare che tu hai studiato la materia? Sei arrogante!

In questo spazio il quid pluris sta nelle teorie spericolate che qualcuno non molla creando i presupposti anche per spazi comici...

Guglielma Vaccaro ha detto...

Vanna dixit

.....

"...Altro che periti peritorum! Possiamo avere l'onore di leggere vostre pubblicazioni con firma a calce?..."

Non ci tengo a leggere gli scritti pubblicati delle tue arringhe.

Mi sa che non hai letto bene Vanna, mi riferisco ai pregiati lavori di Biologo e Gilberto, che aspettano a mostrare a tutto il mondo i loro illuminati pareri?

Biologo ha detto...

Mi sa che devo aver colpito nel segno ancora una volta nel far notare che l'avv. Guglielma Vaccaro non è stata in grado di discernere che vi è una gran differenza tra un DNA estratto da uno slip ed uno estratto da un cadavere...

Altrimenti non si spiegherebbe la furia con cui è ripartita nei suoi triti e ritriti argomenti che nulla tolgono alla verificabile e palese realtà di ciò che scrivo. Tocca sorbirsi ancora una volta i soliti metteteci la faccia, fatemi vedere le firme, palesate i titoli, contattate gli avvocati, due gradi di giudizio già hanno... ecc. ...

Vanna ha detto...

"Antrag, se mi stai chiedendo se il vostro modo di fare è sotto osservazione da parte di studiosi delle derive online, direi proprio di sì.
La risposta non ti piacerà: sempre tali studiosi osservano lo spazio virtuale dove gente senza alcuna specializzazione si sente alla pari di gente che invece ha studiato e cerca di spiegare, invano, che non basta fregiarsi del nick "Biologo" per dire di esserlo se non si palesano i titoli, men che meno, se si sparano fesserie giuridiche come si legge spesso qui dentro non ci si deve offendere se tale circostanza viene sottolineata."

I titoli servono a te che scrivi qui.
I nostri titoli sono privati, non abbiamo bisogno di farci pubblicità.

Saremo gente senza "specializzazione", ma quando mai per ragionare con buon senso ci vorrebbe la specializzazione?
"Contadino cervello fino"
"La voce del popolo è la voce di Dio"
La saggezza antica dei modi di dire non ha bisogno di specializzazioni.

A cosa serve la specializzazione quando i dna integri sugli indumenti danno la libertà mentre uno dimezzato porta alla condanna?

A cosa serve la specializzazione quando il furgone di Fikri rimane sulla nave mentre quello di Bossetti viene "medicato" per condannarlo?

A cosa serve la specializzazione se non si chiude il centro sportivo?

Se, come scrivi, è "sotto osservazione" il buon senso, ben venga, che possa insegnare qualcosa: il buon senso non ha bisogno di titoli, esami, verifiche, c'è chi ce l'ha e chi non ce l'ha.

Chi sta in alto ed ha ruoli delicati è giusto che abbia le specializzazioni e che le possa mettere in moto usando anche l'umile buon senso, altrimenti a cosa servirebbero le specializzazioni per condannare sulle strisce di un esame di un dna incompleto messo in quel punto strategico, senza che si siano toccate le braccia e si siano lasciate sulle stesse uguali tracce?

Se MGB con quella traccia viene condannato due volte,
perché l'altra traccia visibile, da strattonamento, vischiosa, fresca, non è servita a nulla?
Se prove su di lei non ci sono state, quali prove sono state trovate su una eventuale conoscenza di Y. da parte di Bossetti?
NESSUNA!

E perché il popolo non dovrebbe evidenziare le diverse modalità?

Se il popolo si permette di esprimere il suo parere lo fa perché chi ha le specializzazioni glie lo consente con le motivazioni di quella condanna.

Altrimenti qui non staremmo a perdere tempo!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Come volevasi dimostrare: c'è gente che non capisce e si arroga di scrivere, altri approfittano di questi ingenui per apparire autorevoli ma sotto sotto la fifa abbonda...Biologuccio, paura eh? Povero...

Biologo ha detto...

@Gugliema Vaccaro

- scrive: Biologuccio, paura eh? Povero...

Paura di cosa? Dell'avv. Guglielma Vaccaro che guarda un programma in tv e non afferra la differenza tra un cadavere ed una mutanda?

Anonimo ha detto...

D'accordo la Guglielma ha preso una cantonata, però mica son tutti esperti di mutande, spezzo una lancia a sua favore. Nessuno nasce imparato…

cassazionistra ha detto...

"""""" paura eh? Povero"""""""

AHAHAHAHAH mi mancava quella del biologo impaurito AHHAHAHA se vede proprio che non ha capito niente la Guglielma non cassazionista....... AHAHAHAHHA ma non solo lei pero' eeehh..... eehhh se vi dico il Biologo,, il BIOOOOLOGO, chi è, il nome vi dovrei dire !! è uno furbetto lui, il furbetto più di tutti. che paura non ne ha....... perché nn ha paura ??? perché difende sempre i magistrati ?? buonafede!! buonafede dice appena toccate i magistrati !!!

puo' aver mai paura un biologo che a casetta bbella a natale sta seduto a tavola con più togati che nel CSM ?? AHAHAHAHAHAHHA con i bisbisbisbis nonni che tengono le toghe e le targhe commemorative sui muri dai tempi del Pietro Verri non mi metterei paura di niente al mondo pure io AHAHAHAHAH

Biologo ha detto...

@cassazionistra

Tu chi sei? Il tuo scopo qual è? Che senso ha il tuo intervento?

Ciò che scrivo è sempre verificabile, se difendo qualcuno ritenendolo in buonafede è perchè i fatti che emergono su internet e sui giornali, o i documenti che diventano disponibili, mi inducono a pensarlo. Se avessi voluto semplicemente difendere i magistrati avrei scritto che l'arresto di Bossetti è un capolavoro, non sarei stato qui a criticare ogni aspetto della vicenda...

cassazionistra ha detto...

"""""mi inducono a pensarlo"""""

AHHAHAHAHAH se se..... perdiamo un po' di tempo con la tua genealogia e altro che la genealogia del Batta Guerinoni,, gente sperduta tra le montagne..... perdiamo un po' di tempo e troviamo la tua fin dentro gli atti del processo a Guglielmo Piazza AHAHAHAHAHA AHAHAHAH

Vanna ha detto...

"Mi sa che non hai letto bene Vanna, mi riferisco ai pregiati lavori di Biologo e Gilberto, che aspettano a mostrare a tutto il mondo i loro illuminati pareri?"
Ho letto benissimo Guglielma e confermo!
Fai più attenzione please, comprendi le figure retoriche?

Gilberto ha detto...

L'affaire Bossetti ha doppi e tripli fondi. Ci sono vari piani di decodifica e vari livelli di interpretazione, a partire dal più elementare (e tanti interventi lo dimostrano rimanendo nell'ottica del cold case). C'è poi un livello diciamo di politica del diritto e infine quello della civiltà mediatica e del sistema della persuasione occulta. Forse è per questo intrecciarsi di temi che il caso suscita tanto interesse.

Occorre dire che per qualcuno tutto si risolve nel dilemma colpevole o innocente (e sono quelli che si perdono in dettagli insignificanti) per altri il caso diventa la radiografia di un sistema con tutti gli omissis e gli illusionismi di una informazione dove il vero e il falso sono abilmente mescolati. Noi che veleggiamo controvento siamo osservatori spero senza pregiudizi, guardiamo il caso con l'apertura mentale di chi non ha altro interesse se non quello di comprenderlo in tutti i siuoi aspetti.

Biologo ha detto...

@cassazionistra

-scrive: fin dentro gli atti del processo a Guglielmo Piazza

In quel processo vergognoso? Ne dubito fortemente. Ma se anche fosse? La genealogia non mi sembra un valido argomento contro ciò che scrivo, che è sempre accurato e verificabile.

Ma poi, se anche fosse, che ragionamento sarebbe? Si possono mai giudicare le opinioni delle persone sulla base del fatto che secoli prima, o anche 10 anni prima, un parente lontano, o anche prossimo, ha condannato un povero disgraziato innocente?

Il fatto che riconosca ai magistrati la buonafede è dovuto al fatto che il nostro sistema è, come sostiene il dott. Tony, un sistema basato su un processo di polizia.

Vanna ha detto...

Sta cassazionistra sta scassando qualcosa che già era rotto.

Ma credo di aver capito chi è: una del settore che siccome non sono rimaste cartucce cariche per scrivere ancora, s'inventa ruoli inesistenti rispolverando gli untori di manzoniana memoria!
Che pena!
Interessarsi della genealogia di Biologo fino al 1600!
Insensato modo di procedere!

A Natale uno sta a pranzo con chi gli pare.
C'eri anche tu?
No, sicuramente non c'eri e rosichi.

NON sai più cosa scrivere se arrivi a tali cretinate!

Signore mio!
Abbi pietà perché non sa.

cassazionistra ha detto...

""""""""""come sostiene il dott. Tony"""""""""""

AHAHAHAHAHA e ti pareva AHAHAH come sostiene un magistrato......

antrag ha detto...

" Noi che veleggiamo controvento siamo osservatori spero senza pregiudizi, guardiamo il caso con l'apertura mentale di chi non ha altro interesse se non quello di comprenderlo in tutti i suoi aspetti. "

Sarei contento di fare solo il mozzo di coperta in questo viaggio guidato da Gilberto.

Basta titoli, specializzazioni etc. etc. invocati con stridore di denti da sirene impazzite!

Guglielma Vaccaro ha detto...

antrag dixit:
"Basta titoli, specializzazioni etc. etc. invocati con stridore di denti da sirene impazzite!"

Ok, quindi la prossima estrazione di un dente se non la pulizia periodica te la farai fare dal tuo meccanico di fiducia o dal primo che passa che ti dice di avere le capacità, tanto chi se ne importa dei titoli, giusto?

Chiara ha detto...

Vanna, Antrag, no timori e bando agli indugi: hanno ripristinato Wikipedia, potete tornare ad insidiare laa dubbia competenza degli specialisti.

Chiara ha detto...

Biologo, come mai non fai prima una lezioncina a quel tuo ammiratore che si incarta confondendo reperto con traccia biologica con campione? Chissà perché ti cala il buzzo docente...

Chiara ha detto...

"A Natale uno sta a pranzo con chi gli pare." Me la segno per il prossimo richiamo al c.d. pranzo Lopav.

La Vanna mi fa spesso tenerezza.

Chiara ha detto...

Comunque Gugly, loro "stanno agendo perbacco e sai bene quanto!"

LOL :D

come fai a non amarla ^^

Chiara ha detto...

E in ogni caso è vero che i titoli, gli studi, l'esperienza professionale non contano. Io ad esempio con tanto di tutto ciò non sono mai riuscita a fare un soufflé. È esaustivo direi.

Wolf ha detto...

Però se un soufflè fà schifo o è buono lo sai dire.

Vanna ha detto...

"La Vanna mi fa spesso tenerezza."
(??? per la semplicità ???)

Mumble, direbbe Topolino... o Pippo, chissà: mumble.

Non sento lo stesso di te, sento altro.

Sei intelligente e hai competenza nel tuo campo, ma quando veleggi a tutela dei tomi, delle sentenze, insomma della Casta, ti fai troppo prendere dalla tecnica dell'attacco "lancia in resta" e prendi cantonate non da poco.

Perché chi attacchi, si può spostare, deviare il colpo, diventare di gomma...rispondere pan per focaccia... o pararsi il culo con lo scolapasta dell'ironia!

Se, invece di attaccare per difendere la casta, tu facessi, come diceva Voltaire per il quale le idee, le ipotesi, i pareri, dovrebbero essere sempre ascoltati nel rispetto della libertà di espressione e di pensiero, e tu le confutassi con dialettica civile mandando ai rovi i diktat di "quello disse" o "quello scrisse" conditi di giudizi spiccioli, esprimeresti il TUO pensiero con libertà senza irridere l'altro, e senza essere esecutore di un sistema che, prima di giudicare, dovrebbe Capire e Sapere UMILMENTE.

E' facile pararsi dietro un articolo del codice o una sentenza già fatta.

L'uomo non è un articolo, l'uomo va compreso e interpretato.
Al centro della Giustizia, c'è l'uomo non la Casta tutelata dai Codici.

Le Caste possono sbagliare perché corrono il rischio di tutelare se stesse ma non l'altro da loro.

E' su questo piano che noi stiamo discutendo, il piano che tuteli l'uomo con equilibrio, ed è lampante che il trattamento usato per MGB è fuori ogni misura e senza equilibrio, infatti non si regge in piedi e si appoggia su un labile fantasma di metà dna!

antrag ha detto...

Ottima Vanna.

Pessimi gl'interventi della Cowboy e di Clara; come al solito, per essere buoni, non si scostano da luoghi comuni, manierismi, preconcetti e poi hanno un'idea del blog da rigettare completamente. Nessuno impedirebbe loro di trascrivere qui tutti i codici esistenti al mondo (aspettandosi però delle critiche) ma pretendere iniziative d'avvocato da chi ha fatto altre scelte professionali mi sembra idea quanto meno bislacca ...

antrag ha detto...

... oppure funzionale a obiettivi, per ora, indecifrabili.

Anonimo ha detto...

Biologo dixit :"l'analisi del DNA non restituisce più profili ancora prima che sia trascorso un mese di permanenza dei reperti all'aperto" Non sempre è così. Nel caso Claps, nonostante che il cadavere di Elisa sia rimasto per più di sedici anni in un sottotetto, sul suo maglione sono state rilevate tracce del DNA dell'assassino. Il cadavere non è stato all'aperto e soggetto alle intemperie ma il maglione era completamente intriso dai liquidi della decomposizione e quindi altamente inquinato e danneggiato. Il caso però ha voluto che in una delle poche zone rimaste parzialmente integre sia stata trovata la firma dell'assassino. Anche qui, come per le mutandine di Yara, il caso ha avuto un ruolo importante.

Manlio Tummolo ha detto...

Anche il caso Claps ha avuito la sua pseudosoluzione trovando il giusto "scemo del villaggio" da incastrare. La parte della locale Chiesa cattolica pare che, invece, non sia stata per nulla indagata. Eppure, il corpo è stato trovato sotto materiale vario nella soffitta della S. Chiesa. Non credo sia semplice, neppure per un normale frequentatore della Chiesa, violentare, ammazzare e poi nascondere il cadavere stesso nella soffita della Chiesa frequentata. Badiamo solo al DNA: insomma l'Invisibile vince sul Visibile. Sono gli effetti della credenza nell'Indefinito Spirito Santo o Paracleto, la meno conosciuta delle Tre Persone della Trinità. Bisogna andare in Paesi protestanti per vedere talvolta indagata la S. Chiesa Cattolica. Amen...

Biologo ha detto...

@Anonimo 6 luglio 2018 15:05:00

-scrive: Non sempre è così. Nel caso Claps, nonostante che il cadavere di Elisa sia rimasto per più di sedici anni in un sottotetto

Un sottotetto, infatti, non è un luogo aperto: un reperto in un sottotetto non è esposto alle intemperie e, soprattutto, ai raggi UV.

Ivana ha detto...

Quale “apertura mentale”? Quella che, secondo il punto di vista di alcuni, implicherebbe l’innocenza dell’imputato in base all’assioma (scientifico?) che quei nanogrammi superstiti non potevano, in alcun modo, essere leggibili?
Per voi sarebbe in errore lo stesso avvocato Salvagni che sta continuando (almeno a livello mediatico) a richiedere la perizia?
I "pochi nanogrammi" presenti nel totale delle sedici campionature dal reperto 31 (slip) e nelle due campionature dal reperto 62 (leggings) hanno portato all’ipotesi investigativa della dispersione, da parte di Ignoto 1, di una “non trascurabile quantità di liquido biologico” (quindi ci sarebbe stato un deposito di liquido biologico tale da diffondersi sia in senso orizzontale sia in senso verticale?).
Perché in questo processo, finora, nessun genetista ha messo la propria firma per negare categoricamente la possibilità di una tale resistenza ? Perché nessun genetista ha messo, nero su bianco, firmando, che dopo tre mesi all’aperto è impossibile che vengano trovati nanogrammi di profilo genetico ancora ben attribuibile?
Determinati “pensieri” presuppongono conoscenza approfondita ed esperienza (che io non ho) e la realtà processuale, finora, ci ha detto che nessun genetista (dell’accusa, della difesa e delle parti civili) ha messo nero su bianco, firmando, che una simile resistenza sia scientificamente impossibile.
Perché il dott. Portera (che aveva suggerito di riesumare il cadavere di G.B. Guerinoni ) non aveva, invece, sottolineato l’impossibilità scientifica che quei “pochi nanogrammi” superstiti fossero leggibili?
La mia perplessità sulla sorprendente resistenza all’aperto del DNA nucleare, comunque, rimane di certo, ma credo che, come aveva detto il dott. Capra, “riguardo al DNA straordinariamente conservato bene su un corpo lasciato all’aperto , qui siamo nel campo della medicina sperimentale che è estremamente complesso.” Quello che ci si aspetterebbe è del DNA dilavato, rovinato; in questo caso è stato trovato del DNA ottimo e, tuttavia, “non avendo monitorato lo stato dei reperti nel corso dei mesi, magari le condizioni di freddo particolarmente pungente” possono aver costruito, in qualche modo, un ambiente favorevole a tale conservazione.
Insomma, come ripeto, nessun genetista, finora, si è espresso in termini di una categorica impossibilità scientifica di una tale resistenza. Perché?

Gilberto ha detto...

Le prove genetiche muovono una enorme quantità di interessi sia economici e sia di prestigio. Quello del Dna è un business al quale nessuno vuole rinunciare. Tra l'altro nei casi risolti col solo Dna in pratica non esiste alcuna verifica. Si dà per scontato che è tutto vero e che il caso è risolto anche se non esiste alcuna prova oltre a quelli che sono solo DATI che possono significare qualunque cosa… (trasferimento secondario, manipolazione, errore ecc. ecc.)

antrag ha detto...

Cara Ivana,
se il tuo salumiere per imbrogliarti ti sbaglia di proposito il conto della tua spesa, tu ti fai firmare una relazione scritta da Hilbert, Gauss o Ricci-Curbastro per dimostrare che nella nota spesa c'é un errore di calcolo e assoldi il Carnelutti di turno per farti patrocinare la causa di risarcimento?

Un tribunale, carissima Ivana, non deve ridursi al ruolo di un passacarte e pesare i kg di relazioni e in base a questo emettere la sentenza.

Gli addetti ai lavori, in quei luoghi, con somma discrezione e cautela, devono conoscere le problematiche giuridiche e scientifiche che interagiscono nei vari casi che vanno a trattare.

In quegli addetti ai lavori sussiste l'obbligo di amministrare la giustizia, anche se al condannato fosse capitato il peggiore dei team difensivi.

Un processo non deve ridursi a una contesa in cui i bolidi da scagliarsi contro sono pallottole di carte.

E se fosse così, invece di perdere tempo in un blog, "dovresti", o Ivana, scendere in strada e raccogliere su un banchetto le firme per un referendum abrogativo delle attuali norme di procedura penale. Ma non è così, come tu dai ad intendere con le tue riflessioni sull'immancabile elemento cartaceo, e noi liberi cittadini continuiamo ad applicare ragione e buon senso in un caso giudiziario per comprenderlo in tutti i suoi aspetti, come ci ha ricordato ieri Gilberto.

Anonimo ha detto...

Pioggia e umidità sono i nemici mortali della sopravvivenza del DNA. Pensieri e parole di Peter Gill, testualmente riportate persino da Fischetti nelle motivazioni di secondo grado. Pioggia ed umidità ovviamente assenti in un campo della bergamasca nei mesi invernali.

Wolf ha detto...

Per voi sarebbe in errore lo stesso avvocato Salvagni che sta continuando (almeno a livello mediatico) a richiedere la perizia?
I "pochi nanogrammi" presenti nel totale delle sedici campionature dal reperto 31 (slip) e nelle due campionature dal reperto 62 (leggings) hanno portato all’ipotesi investigativa della dispersione, da parte di Ignoto 1, di una “non trascurabile quantità di liquido biologico” (quindi ci sarebbe stato un deposito di liquido biologico tale da diffondersi sia in senso orizzontale sia in senso verticale?).


Ivana, probabilmente la diffusione è avvenuta per osmosi. Gli abiti esposti alle interperie saranno pure stati inzuppati d'acqua.

Chiara ha detto...

Ahahahah Antrag ti vogliamo col banchetto per le firme, dai il buon esempio ahahahah

Chiara ha detto...

Vanna, quanto pagherei per postare le lodi che mi tributavi negli altri casi qui discussi e oggi sarei secondo te in difesa della casta (posso Castah? si attaglia meglio alla qualità del tuo intervento LOL)....a meno che tu non mi consideri schizofrenica, la logica che tanto rivendicate dovrebbe piuttosto condurti alla consapevolezza di star dicendo una tale mole di corbellerie tutte insieme e talmente imbarazzanti (ok, con la concorrenza di antrag, ma non è una esimente) che PERFINO IO non POSSO proprio darti corda stavolta :D

Che bello avere una storia a smentire le tue sciocche ridicole accuse :)

Sapete cos'è gente...e lo dico con tutto l'affetto: avete fatto scappare a gambe levate tutto lo "staff" storico di questo blog aprendolo a utenti e contributi di livello talmente infimo che Facebook in confronto è la Normale di Pisa e tra un po' mi aspetto discorsi sugli illuminati e le sciekimike....ma siete contenti perché i due in croce che siete rimasti, trovate sponda e lisciate di pelo da gente che avreste al massimo relegato a spicciarvi casa tempo fa. Siete vittime dell'innamoramento della tesi che ben conoscete e avete perso ogni aggancio con realtà e raziocinio. È infinitamente triste: sta vincendo l'arroganza degli ignoranti e degli stupidi. La piccola umanità che qui si raccoglieva e rifletteva NON vi è riconoscente. Egoriferiti che siete.

antrag ha detto...

Chiara, incomprensibile come il solito.

Anonimo ha detto...

" Vanna, quanto pagherei per postare le lodi che mi tributavi negli altri casi qui discussi e oggi sarei secondo te in difesa della casta (posso Castah? si attaglia meglio alla qualità del tuo intervento LOL)....a meno che tu non mi consideri schizofrenica, la logica che tanto rivendicate dovrebbe piuttosto condurti alla consapevolezza di star dicendo una tale mole di corbellerie tutte insieme e talmente imbarazzanti (ok, con la concorrenza di antrag, ma non è una esimente) che PERFINO IO non POSSO proprio darti corda stavolta :D "

Esempio di scrittura vacua.

Gilberto ha detto...

Per alzare di livello il blog cara Chiara ci aspettiamo finalmente un tuo contributo che spero non mancherà. Un articolo in piena regola che ci ragguagli e ci indichi quali debbano essere le linee guida per una corretta interpretazione del caso. Son sicuro che tale tuo contributo sarà risolutivo e risolleverà le sorti del blog che tu ci rappresenti come agonizzante. Ci poniamo in attesa fiduciosa e trepidante per ascoltare senza pregiudizio la tua disamina che sono certo illuminerà finalmente i lettori. Massimo Prati non mancherà di darti tutto lo spazio di cui avrai bisogno per esprimere in forma organica il tuo pensiero.

antrag ha detto...

La pars costruens non seguirà mai la pars destruens.

Spero di sbagliarmi!

antrag ha detto...

leggasi
construens

Vanna ha detto...

Manlio bene hai fatto a ricordare il caso Claps.
Anche lì la chiesa non fu perquisita, il Restivo, che aveva dato abbondante prova di un profondo disagio, fu accudito bene e mandato fuori.
La Casta lo protesse perché era un personaggio figlio di parentele importanti e scomode, per la Chiesa, da accettare.
Il padre si sapeva chi fosse, difatti il corpo in soffitta fu trovato quando don Mimì era morto e in chiesa c'era un sacerdote straniero.
La madre era la sorella di un importante politico del governo dell'epoca.

Vuoi che le chiacchiere non girassero nella longobarda Potenza?
Certo che sì, ma ci volle l'esperienza inglese e il ritrovamento del corpo per fare i controlli adeguati, in un tempo più maturo.

Vanna ha detto...

Chiara ricordo molto bene l'apprezzamento reciproco.
Ma era un altro caso, altra storia, altro stile.

Questo ha troppe e visibili incongruenze nel percorso scientifico e investigativo che apre vedute differenti.

Questo è normale, non è normale irridere l'altro e replicare solo puntando il dito su ciò che è stato scritto come se fosse un Vangelo.
E provare ilarità sulle tesi altrui.

Saprai sicuramente che i vangeli canonici sono stati un po' "medicati" a partire dall'anno 100 d. C, quando si scelse quale fonte era autentica e quale apocrifa?
Saprai che durante i vari i primi Concilii, per stabilire se Gesù era solo carne o solo spirito o ambedue, se la Madre era vergine o no, se si rinasceva o meno, litigarono i vari partecipanti così tanto che si uccidevano a centinaia, a vicenda?

Tutto fu organizzato secondo una corrente dell'epoca, tra decine di altre, e fu fatto con prepotenza anche.
La casta era in movimento già.
Eppure, dagli apocrifi si sono prese molte storie, alcuni nomi...allora erano autentici o apocrifi?

Nulla di nuovo sotto il sole: chi ha un potere non lo molla e vuole avere ragione a tutti i costi, questo è sicuro.

Vanna ha detto...

Chiara, riporto:

"Sapete cos'è gente...e lo dico con tutto l'affetto: avete fatto scappare a gambe levate tutto lo "staff" storico di questo blog aprendolo a utenti e contributi di livello talmente infimo che Facebook in confronto è la Normale di Pisa e tra un po' mi aspetto discorsi sugli illuminati e le sciekimike....ma siete contenti perché i due in croce che siete rimasti, trovate sponda e lisciate di pelo da gente che avreste al massimo relegato a spicciarvi casa tempo fa. Siete vittime dell'innamoramento della tesi che ben conoscete e avete perso ogni aggancio con realtà e raziocinio. È infinitamente triste: sta vincendo l'arroganza degli ignoranti e degli stupidi. La piccola umanità che qui si raccoglieva e rifletteva NON vi è riconoscente. Egoriferiti che siete."

Sai perché vai su di giri così che diventa comprensibile in ciò che scrivi il tuo " egoriferito" di Casta che viene messo in discussione.
E non capisci lo spessore umano che c'è nel nostro dire.
La ragione deve essere sempre unita al cuore, altrimenti la ragione si gonfia di ego e acceca.

Chi sarebbe arrogante, ignorante e stupido?
Chi vede incongruenze nella procedura e nelle indagini e lo MOTIVA con SENNO e COMPETENZA?
E tu invece che sbavi parole piene di giudizi biliosi sui pochi che son rimasti magari proprio per colpa vostra, ricordo quel che disse Roberta Altea e Nautilina e Dudù su di voi, non l'ho dimenticato non credere, tu cosa saresti? Incompresa? Martire? Perseguidata da "due in croce" "innamorati" di giustizia?
E tutto il florilegio di spine e di veleno che scrivi, pieno di boria e privo di criterio dove lo collochi, sotto i due in croce?

Embè? Che te frega se siamo così?

Fatti una tisana, è meglio, magari col tiglio, che ti tranquillizzi un po'!


Ivana ha detto...

Wolf, nelle motivazioni della sentenza di secondo grado, a pagina 235, si parla di “capillarità”…

Antrag, che cosa c’entra il salumiere? (Costantemente effettuo la spesa alla Coop dotata di casse automatiche)
Penso che gli amministratori della giustizia, pur conoscendo il rapporto tra diritto e scienza, non siano necessariamente anche esperti in ambito genetico, per cui, se, durante il processo, nessun genetista ha mai affermato l’impossibilità di una determinata resistenza all’aperto, come avrebbero potuto, i giudici, sostenere ciò che nessun genetista mai aveva affermato?

Anonimo, hai letto le pagine 271 e 272 delle motivazioni della sentenza di secondo grado? In tali pagine si parla del prof. Gill e il giudice estensore conclude che nel rigido inverno bergamasco, “il fattore della bassissima temperatura, agendo anche in contrasto all’umidità, contribuisce fortemente a rallentare il processo di degradazione”.

Vanna, la porta dello spogliatoio fu sequestrata, perché macchiata di rosso, ma gli accertamenti esclusero che si trattasse di sangue.

Vanna ha detto...

" La porta fu sequestrata" ...
La porta solo?
Quale porta?
OerchPé quella porta?

Non era il caso di sequestrare tutto l'immobile e chiuderlo?

Magari tracce potevano essere altrove.

Cioè: il filmato del furgone che hanno provato ad incriminare, è un collage di più filmati.
Il furgone di Fikri non è tornato indietro e non è stato analizzato, né filmato.

Delle porte della struttura sportiva ne considerano solo una, e le altre ?

Lavorano così?
A pezzetti?

E tu vedo la Logica in tal modo di procedere?

Elementare Watson!

Ivana ha detto...

Vanna,
tutto il centro sportivo fu oggetto di plurimi sopralluoghi (anche con l'aiuto del personale del Ris), ma non furono trovate tracce che suscitassero interesse.
A essere sequestrata fu, come ripeto, la porta dello spogliatoio perché trovarono che era macchiata di rosso.

antrag ha detto...

Alla Coop ... dovevo prevederlo.
dove non mi avvicino neanche.

Io vado solo all'S-lunga, da Caprotti Buonanima.

Anonimo ha detto...

Interessante.
Io vado solamente alla Carrefour, negli altri non mi avvicino neanche.

Vanna ha detto...

La Carrefour è francese, meglio i supermercati italiani e lì scegliere prodotti solo italiani: pasta e carne prodotti in Italia.
Costano di più ma il cibo italiano è il più controllato, si mangia meno ma più sano.

magica ha detto...

x CHIARA
sei un avvocato che difende solo chi ha frequentato la l'accademia della crusca? roba da matti , mai letto tanta cattiveria , verso chi bene o male, frequenti in questo blog da anni.
al tuo intervento ho letto risposte , molto educate :annichilite , il fatto è che rispondere a tanta cattiveria risulta difficile ,perchè bisogna avere la stessa spocchia .

Tiziano ha detto...

Anche se in questo blog non centra niente, comunque questa è una notizia su Il fatto quotidiano, purtroppo le mele marce ci sono dappertutto : "Con l’accusa di associazione mafiosa a Cosenza è stato arrestato il maresciallo dei carabinieri forestali Carmine Greco che, fino a ieri, guidava la stazione di Cava di Melis nel Comune di Longobucco. Una misura eseguita dopo che il gip ha firmato un’ordinanza chiesta dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e dai sostituti procuratori della Dda Paolo Sirleo e Domenico Guarascio".

Wolf ha detto...

Senza guardare lontano, ma anche qui sembrerebbe non tutto lindo.

Bossetti, depistaggi sin dalla sparizione di Yara
http://rlu.ru/2nUVG

MAGICA ha detto...

TIZIANO,
queste mele marce che tu affermi ci siano dappertutto di quale corrente politica scrivi?
di COSENZA?NOOOO!

Anonimo ha detto...

Probabilmente la storia delle prime investigazioni dopo la scomparsa non è riportata nelle 60000 pagine e trattata con la profondità che meritava.

Cionondimeno queste notizie apprese da fonti giornalistiche, più o meno accreditate, suscitano nel pubblico, nel cittadino, interesse, curiosità, domande alle quali devono essere date delle risposte in qualche tempo e in qualche sede.

Questo è il limite di appiattirsi sulla lettura delle carte e analizzarle minuziosamente come se da lì dovesse arrivare la verità dei fatti.
Oppure partecipare a corsi di genetica accelerati per emanciparsi dalla propria ignoranza e formarsi un valido giudizio su quel DNA.
O, peggio ancora, dileggiare chi non è esperto di avvocatura e di diritto di procedura penale.

Se si riuscisse a sapere ora, attendibilmente, perché il questore "prometteva" di portare a casa la scomparsa, molte delle discussioni, da innocentisti o colpevolisti (odio questa rozza separazione), si concluderebbero subito.

antrag ha detto...

antrag

Wolf ha detto...

Perchè il nastro di delimitazione di quel pezzo di campo dove giaceva il corpo di Yara è stato tolto e rimesso il giorno dopo?.

La risposta che mi vien da dire è che sapendo come il corpo ci è arrivato in quel punto, non c'era interesse approfondire ulteriormente l'esistenza di eventuali tracce lasciate dagli assassini.
Non importava nemmeno che quel pezzo di terreno venisse calpestato da folle di curiosi.
Poi si è rimediato 24 ore dopo a ridelimitare il terreno, cosi tanto per non sollevare certi dubbi.

Sono piccole stranezze come minuscole goccie d'acqua, che messe assieme fanno un mare.





antrag ha detto...

più che mare ... liquame in piena ...

Biologo ha detto...

@Wolf

-scrive: Non importava nemmeno che quel pezzo di terreno venisse calpestato da folle di curiosi.

Non è che non importava, anzi, era proprio la situazione ideale se il corpo non era lì dal 26 dicembre 2010...

Però potrebbe trattarsi semplicemente di un caso, del comportamento sbadato di chi avrebbe dovuto predisporre il presidio continuo dell'area.

Certo che quelli rinvenuti, uno straccio, una specie di roncola marcia, il boarding pass e i ticket del parcheggio sembrano tutti oggetti precedenti o successivi a quel 26 novembre. Lasciando il campo in balia dei curiosi forse si è persa l'occasione di trovare qualche altra cosa sfuggita alla prima verifica.

Biologo ha detto...

Correggo 26 dicembre 2010, intendevo 26 novembre 2010.

cassazionistra ha detto...

""""""potrebbe trattarsi semplicemente di un caso, del comportamento sbadato di chi avrebbe dovuto predisporre il presidio continuo dell'area""""""

AHAHAHHA una filastrocca...... qualunque cosa pur di non criticare il magistrato che regala la scena criminis ai curiosi AHAHAHAH mai mezza parola mezza contro la categoria eh.... HAHAAHAH
bossetti per Biologo é innocente, e questo é vero perche' Bossetti é innocente !! pero' per Biologo é innocente pure il magistrato AHAHAHHA

ma io rido perche' mi godo la raffinatezza tattica del Biologo, eh si che é raffinato e solo io so apprezzarla !! perche' lui si che sa come funziona in certi luoghi di potere.... se non lo sa lui !! quando i nostri avi analfabeti piu' fortunati zappavano a mezzadria un fazzoletto di terra grama tutti vestiti di cenci,, la sua genealogia invece di maschio-femmina-femmina-maschio-femmina-maschio-maschio, gia' teneva scritto iureconsultus-giudice-iureconsultus-iureconsultus-giudice-giudice......

una cosa che lui sa su come funziona un certo mondo ve la posso spiegare pur io..... lui ,il Biologo, sa per eredita' genealogica quali sono le maniere da usare per togliere i poveri cristi dalla croce !! sapete, dentro certi palazzi un povero cristo va tolto dalla croce con delicatezza, che se l'anima buona che si prende l'impegno lo fa con troppo zelo poi sulla croce ci finisce lui in sostituzione .... perche' ce lo mettono i colleghi !! il povero cristo sollecito sostituito dal cristo pratillo hellmann,, che manco piu' buongiorno e buonasera gli dicevano in tribunale quando il giorno prima poco mancava che doveva diventare il presidente..... il povero cristo pacciani sul golgota non ha avuto sostituto togato perche' la toga destinata ,il dignitoso Ferri, ha deciso per tempo di sottrarsi e non mettere piu' piede in tribunale....

adesso faccio la genetista !! dal modo in cui scrive si possono intuire i geni nel dna del Biologo !! viene da una stirpe di gente che quando faceva un'opera di carita' sapeva come non finire pure sulla croce AHAHAHAH

Wolf ha detto...

Mi fai venire in mente questa barzelletta :-)

http://www.risatefacili.it/barzellette/barzelletta.asp?ID=2231

antrag ha detto...

@cassazionistra

Troppo criptico il tuo dire!
Serve a qualcosa qui?

Vanna ha detto...

antrag, ma quale criptico, bilioso vorrai dire!
Già basta AHAH...condito di niente e di vuoto
Siccome Biologo è esperto e scrive con cognizione, lei non sa come replicare e spara nullità.

Gilberto ha detto...

Quella del cavallo e del maiale la trovo illuminante. Il problema è che non sempre si può salvare capra e cavoli (per restare nella metafora) e occorre scegliere da che parte stare… Mi sa che il problema è proprio il veterinario...

Gilberto ha detto...

A me cassazionista non sembra né criptico e né bilioso. Il nostro interlocutore sta dicendo semplicemente che voler salvare il cavallo e il maiale per usare il riferimento di Wolf (magistrati e il povero cristo) è operazione alquanto problematica, sia sul piano storico (riferimenti alla Colonna infame - Verri e Manzoni - e sia in riferimento all’attualità). Secondo cassazionista (non lo dico io) biologo vorrebbe per l’appunto salvare capra e cavoli. Nel secondo grado di giudizio le cose non sono andate come ci si sarebbe aspettati. Andranno meglio in cassazione? Tutto dipende dall'abilità del veterinario, ovvio… altrimenti si farà la festa al maiale...

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Vanna,

grazie per l'osservazione. Vedo che pochi si soffermano su quanto scrivo, breve o lungo che sia. Temono il dibattito sulle illusioni scientiste, e si illudono che le scoperte di oggi siano il massimo della conoscibilità, ed oltre ad esse il Nulla. Va sottolineato che ciò che, scientificamente, è chiamato "prova" è solo un elemeno che deve essere corroborato da altri, favorevoli e coerenti con quello. Questo culto verso il DNA, che è in sé inverificabile perché invisibile, conserva molto della mentalità magica per cui bastava fare il triangolo di ABRACADABRA per ottenere ciò che si desiderasse.Quanto alla Chiesa cattolica, essa è e rimane una potenza incredibile, perché anche atei materialisti dichiarati e conclamati, si sciolgono in lodi verso i papi, soprattutto quando c'è da andare contro il popolo italiano e a favore della sua distruzione, un processo che dura almeno dal VII secolo d. C.

antrag ha detto...

Manlio Tummolo ha detto:
" Va sottolineato che ciò che, scientificamente, è chiamato "prova" è solo un elemento che deve essere corroborato da altri, favorevoli e coerenti con quello. "

Ma io antrag, popperiano convinto al 99,999 %, aggiungo " ... e può essere inficiato, o falsificato addirittura, da altri elementi ancora.

Le persone che non comprendono questa drammatica condizione della scienza, dell'uomo e dei suoi limiti tutto sommato, pronunciano con sussiego i termini "prova scientifica" e con questo stile vocale condannano al massimo della pena detentivo un individuo.

Per quanto riguarda la Chiesa e le impressioni fotografiche che lei ci comunica sul suo operato nel mondo da oltre 20 secoli mi riserverò di mettere alla prova i suoi metodi spicciativi per sdoganare un argomento di così vasta portata.

E' un piacere leggerla, in ogni caso, tra la miriade di ottusità che siamo quasi obbligati a leggere ovunque ogni giorno.

Anonimo ha detto...

sinergiche e lisergiche, le due visionarie parlano da sole tra loro.

Vanna ha detto...

E chi sarebbero le allucinate in visione tandem?

Spiegare please! Negli ultimi giorni abbiamo scritto Magica ed io?

Saremmo noi sinergiche e lisergiche?

Anonimo, ho pronti i fuochi d'artificio!

Anonimo ha detto...

Non siete voi due ...
Condivido quasi tutto quello che scrivete.

antrag ha detto...

In questo caso, la legge è stata davvero uguale per tutti:
"Mancanza di spiegazioni" per condannare e "mancanza di spiegazioni" per escludere da indagini e processo.
L'apoteosi del diritto, anzi dei diritti, davvero.

Bruno ha detto...

Se non si trova il vero assassino della povera Yara, ho paura che Bossetti subisce un altro ergastolo. Sono scoraggiato, sembra che non riemergano fatti nuovi sulla sua innocenza.

Wolf ha detto...

Se basta solo uno straccio di dna per dare l'ergastolo, nessuno puo stare tranquillo.
Prima di recarmi in Italia ci penseri 2 volte.

Vanna ha detto...

"Anonimo Bruno ha detto...
Se non si trova il vero assassino della povera Yara, ho paura che Bossetti subisce un altro ergastolo. Sono scoraggiato, sembra che non riemergano fatti nuovi sulla sua innocenza.

10 luglio 2018 17:56:00 CEST"

Vedi Bruno, a mio parere, più che "emergere fatti nuovi" bisognerebbe vedere le cose con altra ottica.

La Cassazione dovrebbe avere il ruolo di rivedere il tutto.
Se la cassazione rivede il " benefatto" in quelle 60000 pagine prive di vere indagini, e considera che tutto è perfetto, propone la sua INUTILITA' ad esistere.

Se invece mette al centro l'individuo:
mai indagato,
mai un precedente,
mai contatti con Yara,
un dna dimezzato, ambiguo,
"maxi" indagini per tutti ma con immagini taroccate di un furgone,
no tracce di prove,
la " mascolinità" del bonanima Gue, dovrebbe aver lasciate molte tracce tra colli e piani, perché solo MGB? (Se pure fosse vero quel dna).

Prove accroccate, narrazioni non sense.
Analisi controverse, non ascolto alle richieste della difesa,
aggiornamento scientifico sul dna all'estero.
Ambienti discreti e corrotti dove corre droga a cascate, lavoro in nero, rifiuti sversati nei campi coltivati, economia del sommerso, casi precedenti la Piovanelli, ad esempio, per fare un nome, ma l'indiana e il domenicano anche.
Dovrebbero sapere cosa succede in quei luoghi...

Se la Cassazione dà significato e valore al suo essere e considera l'elenco sintetico di cui sopra, allora dovrà assolvere.

L'unico modo per salvare se stessa e il suo motivo di essere.

Solo allora sapremo quanto ancora si ragiona sulla vita di una famiglia o sulle cose fatte contare a casaccio o si potrà condannare per principio e non per causa.

Ovvero la giustizia potrà essere utilizzata per svolgere il suo ruolo senza paura di difendere la casta invece di un povero operaio senza prove nè alibi.

* E' talmente allucinante questo caso che il non avere alibi è una prova di aver commesso il fatto!
* E' talmente inverecondo questo fatto che il "non ricordo" di Marita su quella sera è colpa,
INVECE, il "non ricordo" della Brena e delle amiche, è talmente comprensibile che libera le coscienze, e non solo, di tutti!

Se io che sono una cittadina curiosa mi faccio certe domande, come non possono farsele quelli della Cassazione?
In mano non ho il Codice, ho il buon senso e il cuore.
Per giudicare bisogna andare oltre il Codice ed avere il cor- aggio di liberare.
I tecnicismi racchiusi nei meandri dei codici con la vita c'entrano poco.
"Vai e non peccare più"
Disse Gesù di Nazareth che non aveva in mano i codici ma la legge del perdono, quella sì!

Bruno ha detto...

@Vanna grazie. In queste tue considerazioni trovo un pò di conforto. Mi colpisce quando scrivi : E'talmente allucinante ... E' talmente inverecondo.... Speriamo bene, in nome della Giustizia.

Wolf ha detto...

@Vanna, considerazioni giustissime che io non sarei stato capace a scrivere cosi bene.

Anonimo ha detto...

http://urbanpost.it/massimo.bossetti_45;prova.regina

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie anTrag, Lei è sempre cortesissimo. In sede giudiziaria le cautele popperiane, e di altri epistemologi, dovrebbero essere considerate anche 70 x 7, per così dire, trattandosi della libertà di una persona. E' sempre valido il principio giuridico e penale che è meglio un colpevole libero che uno o più innocenti in carcere, per soddisfare la brama di "vendetta" ( e non di giustizia...) di una plebaglia aizzata da certe oscene trasmissioni televisive che, travisando lo scopo loro istituzionale, si trasformano in tanti piccoli o grandi Torquemada. E' infatti ben strano che tutte le persone, predeterminate come "colpevoli" in tale trasmissione, ed analoghe, siano poi state condannate in sede definitiva. Una mostruosità etica e giuridica inammissibile .

antrag ha detto...


11 luglio 2018 14:36:00 CEST

Mancanza assoluta di senso critico da ambo le parti.

Vanna ha detto...

Domani la Cassazione emetterà la sentenza sulla strage di Erba.
Altri due innocenti sulla graticola da anni!

MAGICA ha detto...

infatti anche per i personaggi di ERBA la loro condanna è ALLUCINAnTE .
INFATTI, i coniugi di ERBA prima ammazzarono i CASTAGNA, POI andarono a mangiare una pizza , ma prima dovettero cambiarsi d'abito e lavarsi un po' . quando si va a mangiare una pizza quanto tempo ci occorre? prima deve arrivare il cameriEre con il menu. poi, grasso che cola, se ti fanno la pizza in 20 minuti , poi si ritorna a casa , ci vorranno parecchi minuti.
.
i vicinanti , si accorsero dell'incendio quasi subito . QUANDO coniugi non erano ancora arrivati, ci vollero mettiamo ., un 3 qUARTI D'ORA ... come minimo .
. un incendio ..in cosi' tanto tempo, mettiamo i 3 quarti d'ora divora anche le case vicine , invece dissero che L'INCENDIO era ancora in funzione . MA SOLO NELLA ABITAZIONE DEI CASTAGNA E L'APPARTAMENTO SOPRA .
poi come succede spesso ci sono i consigli degli inquirenti ,, se confessate avrete una camera matrimoniale .. anche a MISSERI CONSIGLIARONO , CHE , SE AVESSE INCOLPATO LA FIGLIA , NON SAREBBE SUCCESSO QUASI NIENTE, PERCHè SI ERA TRATTATO DI UN INCIDENTE .. IL FURBACCHIONE SI ERA LASCITO INFINOCCHIARE: COSI' LE SUA DONNE SONO ALL'ERGASTOLO .

Bruno ha detto...

Anche a Bossetti da quanto si sa gli proposero di confessare di aver ucciso la povera Yara. Nell'interrogatorio gli dissero che c'era il suo DNA in maniera abbondante.

MAGICA ha detto...

il fatto è CHE questi consigli di confessare , non sono per incolpare un innocente : sono convinti di aaver trovato il colpevole . e giocano le loro carte , per risolvere il caso .
mentre un innocewnte , a volte confessa ,stremato dagli interrogatori . con le buone, o con le cattive , gli elencano tutti i benefici .
purtroppo succede, come nel caso di ILARIA ALPI. E ALTRI CHE LO RACCONTANO DOPO LUNGHI ANNI DI PRIGIONE

Wolf ha detto...

Riporto da questa intervista:
http://urbanpost.it/massimo-bossetti-cassazione-intervista-esclusiva-allavvocato-bocciolini-chiarimenti-su-dna-perizia-negata-e-prova-regina/


La sentenza anche su questo dice che la Procura non aveva nessun interesse a ‘incastrare’ Bossetti … Altrimenti dovremmo prendere in considerazione l’ipotesi che la Procura volesse in qualche modo incastrare Massimo Bossetti e che sia stato creato ad hoc questo Dna in laboratorio, e parliamo di un Dna che non era presente in nessuno laboratorio, non essendo lui stato mai identificato, fermato, e non era neanche indagato all’epoca. Quindi dovremmo paventare l’ipotesi che i Ris abbiano in qualche modo toccato, modificato, i dati provenienti dal sequenziatore (peraltro assolutamente immodificabili) pur di isolare in qualche modo il profilo corrispondente a Bossetti. Il che è assoluta fantasia …

____________________________________________________________________________________

Io il dubbio che i dati provenienti dal sequenziatore siano stati modificati, ce l'ho.

Fantasia?

Ignoto1 ha lasciato il suo dna completo (nucleare+mitocondriale)
Se modifichiamo i dati del sequenziatore, che sono quelli riferiti al solo dna nucleare, rimane un mitocondriale orfano, che ci hanno spiegato come appartenere ad una seconda persona, ma cosi non è.

Impossibile modificare i dati provenienti dal sequenziatore?.
In informatica nulla è impossibile, specialmente per chi dell'informatica ne ha fatto una professione in ambito intrusione di sistemi, spionaggio, sorveglianza, eccetera.
Sapete a chi mi riferisco.

Bollare un simie sospetto come fantasia è alquanto riduttivo.



Gilberto ha detto...

Wolf
Questo è un dubbio che hanno avuto in molti. Quello che però mi chiedo è perché modificare solo i dati riferiti al nucleare. C'era una difficoltà tecnica a creare un artefatto completo?

Wolf ha detto...

@Gilberto io penso che:

Siccome in ambito forense il solo dna preso in considerazione per identificare un soggetto è il solo dna nucleare, quindi il mitocondriale non viene considerato.
Ce lo hanno ripetuto in tutte le salse che il mitocondriale non serve.
In conclusione, che qualcuno avrebbe potuto scoprire l'assenza del mitocondriale di Bossetti, nessuno lo prevedeva. Una gran fregatura :-)

Gilberto ha detto...

Wolf
Non so perché ma credo ci sia un motivo più importante forse per impedire che venisse a galla una contraddizione…

Bruno ha detto...

@Wolf, grazie. Una gran fregatura? ma chi e quando è stato scoperto che mancava il mitocondriale?

Wolf ha detto...

Probabilmente i genetisti dell'accusa se ne erano accorti che il mitocondriale di Bossetti non c'era. Ma si voluto tacerne.


Marzio Capra, ha scoperto che non solo la traccia mitocondriale non è di Bossetti ma appartiene ad una persona

L'ho letto qui:
https://books.google.ch/books?id=XoElDwAAQBAJ&pg=PA25&lpg=PA25&dq=Capra,+ha+scoperto+che++la+traccia+mitocondriale+non+%C3%A8+di+Bossetti+ma&source=bl&ots=RUro2k8-cY&sig=15dOwn7HQXHlWB2f--prICnNJdc&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj0yu25opncAhXOLlAKHRx7BlcQ6AEINTAB

Per fregatura intendo che se c'è stata mistificazione dei dati del sequenziatore concernetnte il nucleare, dovevano pensare anche a mistificare il mitocondriale in previsione che qualcuno (Capra) lo scoprisse.

antrag ha detto...

Se è vero che il nucleare è meno stabile del mitocondriale,
se è vero che è stato rinvenuto solo il nucleare del condannato,
sebbene sia vero che l'identificazione si fa solo con il nucleare,
c'è da nutrire seri dubbi proprio su questa identificazione.
Le motivazioni, e chi da pappagallo le riporta, non possono insistere tanto
ottusamente sul fatto che ai fini identificativi basti solo il nucleare.


antrag ha detto...

Se a vostro figlio piacesse moltissimo il tuorlo d'uovo e scartasse sistematicamente l'albume, gli dareste il tuorlo trovato in un uovo che all'apertura del guscio contenesse solo il tuorlo e non presentasse tracce di albume?

Gioireste, alla maniera degli imbecilli, per il noioso lavoro risparmiato per separare i due elementi oppure approfondireste l'accaduto (se il vostro frigo funziona, se il contadino che vi ha fornito la merce usa sostanze adulteranti, se quello che avete aperto è davvero un uovo ...)?

Wolf ha detto...

Io prima di darlo a mio figlio cercherei di capire se quell'uovo non sia di un rettile sconosciuto. :-)

Dico anche la mia :-)
Una persona la si identifica con nome e cognome.
Il nome identifica il soggetto ed il cognome identifica la famiglia. (+ o - come il Ndna ed il Mdna)
Il solo nome ed il solo cognome non identificano nessuno.
Se su un documento sgualcito si legge un nome completo al 99.9%, esempio, "Massim.....".
Potrebbe trattarsi di "Massimo* ma anche di "Massimigliano" o nomi simili e se il cognome non è leggibile oppure è diverso da "Bossetti".
Non si può affermare che quel documento sfuggito dal taschino della camicia e caduto sulle mutande della vittima, sia di un tale "Massimo Bossetti".

Biologo ha detto...

@Wolf

L'intervista all'avvocato Bocciolini l'avevo vista giorni fa e non l'ho riportata perchè contiene molte imprecisioni e cose del tutto false.

Il fatto che ora sia stata indicata mi costringe a precisare.

1 - Quindi dovremmo paventare l’ipotesi che i Ris abbiano in qualche modo toccato, modificato, i dati provenienti dal sequenziatore (peraltro assolutamente immodificabili) pur di isolare in qualche modo il profilo corrispondente a Bossetti.

Non è vero che i file del sequenziatore sono immodificabili.
I file .ab1 o .fsa, cioè i file prodotti dai macchinari Applied Biosystems comunemente utilizzati, sono file normalissimi, nulla di scolpito nella pietra. Il formato è detto ABIF, e tutti i dettagli possono essere appresi tramite questo manuale realizzato dall'azienda stessa:

http://www6.appliedbiosystems.com/support/software_community/ABIF_File_Format.pdf

Detto ciò non credo proprio che il RIS abbia modificato i file. E' una cosa tecnicamente fattibile, come ho appena detto, ma complessa e inverosimile.

Se davvero c'è il profilo del DNA nucleare di Bossetti, la risposta non va cercata in inverosimili modifiche dei file raw ma dietro i dettagli che ho già riportato sulla questione dei video delle telecamere ottenuti a febbraio 2011, prima del ritrovamento del corpo. Altra storia, invece, è l'elettroferogramma che aveva sorpreso la responsabile della Polizia Scientifica fino a farle affermare che di quella qualità aveva visto soltanto i tamponi buccali. Quello è un gran mistero, tanto più misterioso se l'elettroferogramma proviene da una di quelle provette con il DNA maschile "lievitato"...

Questa storia della modifica dei file raw torna puntualmente, e anche al processo è stata tirata in ballo, proprio perchè, essendo inverosimile, è conveniente per chi sostiene l'accusa. E' un espediente dialettico: si attribuisce all'avversario una posizione inverosimile solo perchè evidenziandone l'inverosimiglianza si induce facilmente chi ascolta a credere che la difesa sostiene posizioni assurde.
Quindi per "amore di verità" ho dovuto dire che i file sono modificabili ma, allo stesso tempo, bisogna ammettere che il problema del profilo ottenuto da quei file non va ricercato nella fattibilità di una modifica dei file.

[continua...]

Biologo ha detto...

[...continua]


2 - Le ricerche ai fini identificativi in riferimento al Dna mitocondriale si rivelano, diciamo, inutili, qualora si abbia a disposizione un Dna nucleare certo.

In parte ha ragione, ma... Le ricerche ai fini identificativi con il DNA mitocondriale sono inutili quando si ha a disposizione il DNA nucleare. Ma ciò solo se il DNA mitocondriale poi corrisponde effettivamente all'individuo che ha depositato anche il DNA nucleare. Per la semplice ragione che un individuo nel proprio organismo non può avere, e perciò non può depositare sui reperti, il DNA mitocondriale di un'altra persona.

Le tracce di DNA nucleare che si rinvengono sui reperti non derivano da molecole di DNA nucleare che "vengono rilasciate" come tali dal corpo delle persone. Il DNA finisce sui reperti perchè fa parte di fluidi biologici, di cellule. E fluidi biologici e cellule di un individuo contengono sia il DNA nucleare che il DNA mitocondriale. Per questo il DNA nucleare deve essere sempre, SEMPRE, accompagnato dal mitocondriale corrispondente e, se esso manca e se ne rinviene un altro, questo assume un notevole valore identificativo.

Nel caso di Bossetti è stato ritrovato un DNA mitocondriale dell'aplogruppo R0a, un aplogruppo del tutto differente da quello del muratore. Un aplogruppo raro nella popolazione italiana, probabilmente di origine nordafricana, dell'Africa dell'Est o della penisola arabica. Quindi non ci vengano a raccontare l'assurdità dell'eteroplasmia o della degradazione. Un individuo eteroplasmico di certo non può presentare molecole di DNA mitocondriale eteroplasmico di un aplogruppo che ha un origine del tutto differente dal suo. L'aplogruppo di Bossetti e l'aplogruppo R0a sono separati da migliaia di anni di evoluzione. Sostenere che qualche mutazione eteroplasmica nel DNA mitocondriale di Bossetti abbia generato un profilo eteroplasmico R0a è un insulto all'intelligenza.



3 - a livello forense il Dna mitocondriale viene usato pochissimo

Falso. Si legga Hampikian 2011 (The genetics of innocence: analysis of 194 U.S. DNA exonerations). Il 10% dei casi analizzati nello studio hanno visto l'utilizzo del DNA mitocondriale. C'è gente che si sta facendo l'ergastolo per analisi forensi con il DNA mitocondriale, altri che erano all'ergastolo e ora sono liberi grazie al DNA mitocondriale.
Nel caso di Bossetti il prof. Giardina ha analizzato mezzo migliaio di DNA mitocondriali. Il prof. Previderé ci ha fatto due consulenze...
Quindi quando afferma che il DNA mitocondriale viene usato pochissimo sta semplicemente ripetendo le affermazioni fatte al processo dai consulenti dell'accusa. Affermazioni smentite dalla letteratura scientifica ma anche dalle stesse consulenze dell'accusa!


4 - tanto che non ci sono in commercio nemmeno kit con riferimento alla estrapolazione del Dna mitocondriale

Falso.
In commercio esistono diversi kit per l'estrazione del DNA mitocondriale. Alcuni esistevano persino quando la povera Yara Gambirasio era ancora in vita!

Questo dei kit è un altro aspetto su cui si è vergognosamente giocato.
Inoltre si è volontariamente favorita una gran confusione tra analisi STR e sequenziamento. Mentre il DNA nucleare viene sottoposto ad analisi delle STR con i kit appositi, il DNA mitocondriale viene estratto con kit diversi e sequenziato. Sono due analisi differenti. I kit STR per il DNA mitocondriale non esistono per la semplice ragione che le STR, le short tandem repeats, sono caratteristiche del DNA nucleare!


Mi fermo qui. Potrei continuare per giorni a contraddire tutte le inesattezze e falsità di quell'articolo...

MAGICA ha detto...

dovrebbero rifare il D.N.A FRA BOSSETTI E GUERINONI ,
FRA BOSSETTI è I FIGLI DI GUERINONI .
INOLTRE, RISALIRE AGLI ANTENETI PIU' PROSSIMI , PER CERCARE PARENTELE SCONOSCIUTE, FRA , I BOSSETTI E I GUERINONI .
MI SONO CHIESTA PERCHè NON ABBIANO FATTO I.TEST. FRA PADRE E FIGLI DI GUERINONI ., SE LO FECERO TROVARONO MOLTI INDICATORI DI PARENTELA . EPPURE SONO STATI MESSI SUBITO FUORI DALLE INDAGINI -- PER CASO I d.na. HANNO INCORPORATO IL NOME ? E HANNO TROVATO SCRITTO BOSSETTI?

antrag ha detto...

@Biologo
Non sono biologo ma avevo capito che l'intervista faceva acqua da varie parti.

antrag ha detto...

11 luglio 2018 14:36:00 CEST

Mancanza assoluta di senso critico da ambo le parti.
11 luglio 2018 17:41:00 CEST

Biologo ha detto...

Tralasciando quindi quell'articolo, ecco invece un particolare interessante che mi era sfuggito:

https://preview.ibb.co/kQdhXT/tasca_destra_reperti.jpg

"Nella tasca esterna destra del giubbino venivano rinvenute":

- Portachiavi a cordone con due chiavi, pupazzetto e con gancio rotto
- Paio di guanti
- Lettore MP3 e auricolari
- Batteria del telefono
- Scheda SIM

Tutto nella stessa tasca! "Le altre tasche del giubbino sono vuote."

Normalmente le persone vanno in giro con tutti questi oggetti nella stessa tasca? Con il cordone con le chiavi insieme al lettore MP3 e agli auricolari con i cavi, i guanti, ecc.? Davvero improbabile, ma non si può escludere.

Però quello che fa riflettere è il lettore MP3 che presenta delle macchie rosse sulla parte destra in alto del pulsante

https://preview.ibb.co/meWKCT/lettore_mp3.jpg

e a pagina 35 delle motivazioni della sentenza d'appello troviamo scritto:

il lettore MP3 aveva una macchia rossa che, sottoposta al test Hexagon Obti, per la ricerca del sangue umano, dava esito negativo

Si può mai credere che in condizioni normali Yara avesse tutti quegli oggetti e, in più, un lettore MP3 insudiciato in quel modo nella stessa tasca? Tutto fa pensare che quegli oggetti siano stati sistemati in quella tasca da qualcun altro. Ma se sono stati inseriti in tasca, allora vuol dire che prima qualcuno li deve pure aver estratti e maneggiati. E come poteva fare al buio del campo? Non può che essere accaduto prima del momento dell'arrivo della ragazza nel campo. Ma, sempre a pagina 35

La ricerca delle impronte latenti sui reperti acquisiti in sede di sopralluogo e, in
particolare, sulla batteria del telefono e sul lettore MP3 dava esito negativo


Mancavano cioè sia le impronte di Yara che di altri. E quando su un oggetto mancano persino le impronte del proprietario cosa dobbiamo pensare? Che qualcuno che ha maneggiato l'oggetto ha poi deciso di ripulirlo accuratamente premurandosi, nel maneggiarlo questa seconda volta, di utilizzare qualcosa (guanti, fazzoletti, ecc.) per non lasciare nuovamente delle tracce.

Un'ipotesi che fa pensare a qualcosa di ben più complesso di un maneggiamento fugace in una serata in cui si è travolti da quegli istinti sessuali improvvisi e fuori controllo che i giudici nella ricostruzione dei fatti hanno attribuito all'autore del delitto. Se a questo aggiungiamo che manca pure il cellulare mentre le altre componenti sono state riposte nella tasca allora il quadro si complica ulteriormente.

Anche ammettendo che il telefono sia stato perduto da Yara quando ancora non era infastidita da qualcuno, come suggerito dall'accusa, risulta comunque strano che abbia riposto ogni pezzo recuperato e ogni altro oggetto, nella stessa tasca strapiena del giubbotto...

Bruno ha detto...

@Biologo, hai dato spiegazioni capibili anche da un profano come me. Spero che la difesa legga questi tuoi scritti e ti faccia entrare nel team.

Bruno ha detto...

@Biologo, nella relazione sui lacci delle scarpe hanno scritto ....parzialmente slacciati, ma allo stesso tempo potrebbe anche essere che erano stati : "parzialmente allacciati". Ovviamente dipende da come viene interpretata questa azione.

Anonimo ha detto...

OFF TOPIC
@Giorgia Meloni
Difendiamo chi ci difende: abbiamo presentato due proposte di legge per aumentare le pene a chi aggredisce un pubblico ufficiale e per abolire il reato di tortura che impedisce agli agenti di fare il proprio lavoro.Siamo sempre dalla parte delle forze dell’ordine!

Cosi in un tweet la leader di Fdi annuncia la presentazione da parte del suo partito di due proposte di legge a favore delle forze dell’ordine.

Ivana ha detto...

Altra storia, invece, è l'elettroferogramma che aveva sorpreso la responsabile della Polizia Scientifica fino a farle affermare che di quella qualità aveva visto soltanto i tamponi buccali. Quello è un gran mistero, tanto più misterioso se l'elettroferogramma proviene da una di quelle provette con il DNA maschile "lievitato"...

Biologo, per mia incompetenza in ambito genetico, non mi è chiara la questione delle provette con il DNA maschile “lievitato” …
Ti riferisci, forse, al volume dell’estratto utilizzato dal col. Lago e al suo livello di diluizione (operato sul campione in modo da moltiplicarlo per cinque?

Ivana ha detto...

Leggasi

Ti riferisci, forse, al volume dell’estratto, utilizzato dal col. Lago, e al suo livello di diluizione (operato sul campione in modo da moltiplicarlo per cinque)?

Biologo ha detto...

@Ivana

Non capisco a cosa ti riferisci con al suo livello di diluizione (operato sul campione in modo da moltiplicarlo per cinque).

Tiziano ha detto...

@Ivana ma che te ne frega.

Anonimo ha detto...

Ho dimenticato il cellulare in un parco, stranamente smontato.
Lo hanno ritrovato e restituito il giorno dopo.
Ero davvero fuori di testa, non mi ricordo niente.
Tutto è possibile.

Ivana ha detto...

Per Biologo

Ho fatto riferimento alle ultime cinque righe di pagina 260 e alle prime tre righe di pagina 261 delle motivazioni della sentenza di secondo grado, ma, come ripeto, non mi è chiaro che cosa volessi intendere tu per DNA maschile "lievitato".

Gilberto ha detto...

Quesito per i titolati

Il motivo della mancanza del Dna mitocondriale potrebbe trovare altra spiegazione. Premesso che

1)Il Dna mitocondriale viene ereditato esclusivamente dalla madre.
2)Tutti i figli di una stessa donna hanno lo stesso Dna mitocondriale (la nonna materna ha lo stesso Dna mitocondriale dei nipoti che sono figli di sua figlia
3)Il mtDNA è utile quando si vuole fare un test di Dna, per esempio se occorre stabilire se sono figli della stessa madre biologica

Per far combaciare Dna nucleare e Dna mitocondriale (devono coincidere) si correva il rischio che Bossetti (dichiarato figlio di Guerinoni) non fosse nemmeno figlio di sua madre, o perlomeno che i suoi fratelli non avessero la stessa madre? Allora meglio lasciar stare il mtDna?

antrag ha detto...

13 luglio 2018 03:59:00 CEST

Cosa significa ?
E' una poesia ermetica ?

Vanna ha detto...

Ho letto l'intervista a Bocciolini e non mi sono stupita di quello che snocciola dando ragione alle sentenze.
Non c'è preparazione adeguata per trattare il dna che diventa un elastico da tirare di qua e di là a seconda di come fa comodo e lo abbiamo visto nel caso Bossetti-Brena & company altri dna.

Soprattutto c'è una boria inaudita: come si può dire che sia corretto fare riferimento solo al dna e tralasciare il mtdna?

Come si può preferire l'uno all'altro?

Quell'altro, che appartiene alla parte femminile, dura di più e ti racconta che madre è certa, invece l'altro dura meno ma...ti permette di accusare una donna di tradimento, donna che poi non conta nulla come il mtdna!

Dunque in questo caso la donna è puttana e bugiarda e lo si dice pubblicamente alla faccia di tre figli e vari nipoti minorenni.

Però non conta nulla quando il suo mtdna, ovvero la sua presenza, manca!

La Scienza diventa morale e SCEGLIE cosa deve contare per indicare un colpevole"!

Ancora ricordo l'articolo di Annika (biologa internazionale bada bene) dedicato a Marita alla quale spiegava perché il marito era innocente.
E mi basta ancora ricordarla!
E ricordare le impressioni di Roberta Altea su come andò il processo e come tutto virava solo verso una direzione.
Se la musica è questa bisogna inficiare quel dna ed andare oltre.

Il dna DA SOLO non è prova di ergastolo, può dirti che ci sei ma non che l'hai uccisa e, poiché altri dna più certi e sicuri o neanche ritrovati, NON sono contati nulla pur riferendosi a toccamenti possibili nell'ambito del centro sportivo, MA non l'hanno fatto contare, bisognerà argomentare altro oltre il dna.
Cioè TOGLIERE al dna, a quello in particolare poi,la valenza di MAGNA CULPA ed affondare su come all'estero con quel dna NON avrebbero condannato!
Poi c'è sempre il tribunale internazionale o la Corte dell'Asia o come si chiami, al quale fare riferimento.

Comunque è certo che col caso Bossetti si è fatto un tam tam abnorme sul dna
mentre altre piste non sono state intraprese.
Si sono creati ad hoc dei precedenti gravissimi.

( Andando fuori argomento, basta vedere certe testate giornalistiche come continuino a scrivere giudizi su questo nuovo governo e come ORA viene fuori il rimborso della Lega e meno male che i 5 stelle donarono mezzo milione di euro ad un paese dell'Emilia Romagna terremotato. Qualcuno lo ricorda?
C'è stato tam tam?
Certo che no!
Abbiamo visto nell'arco degli anni come le pubblicità giornalistiche abbiano nutrito certe scelte seguendo il segno del comando o della pagnotta col companatico)

Continuo a pensare che c'è oltre l'arrapato Bossetti da tenere nascosto e da non scoprire.

Bruno ha detto...

@Vanna, sono in sintonia completa con quanto scrivi e come sempre in poche righe riesci a condensare ed a far capire molti Elementi di particolare interesse. In effetti dove occorreva (mamma buonanima di Bossetti) è stato tirato fuori il dna mitocondriale, dove invece era necessario per dimostrare la innocenza di Bossetti non serviva più. Incredibile. In una tua riga c'è un refuso ma potresti averlo scritto volutamente, il tribunale internazionale è la Corte dell'Aia e non Asia. Scusa anche se ritengo che lo hai scritto apposta.

antrag ha detto...

La corte dell'Asia?
Presieduta da Gengis Kan?
Speriamo di no!
o di sì?

Bruno ha detto...

Nonostante sia trascorso molto tempo dal suo ultimo intervento Annika è indimenticabile, speriamo scriva ancora su questo Blog.

Wolf ha detto...

Gilberto ha detto...

Quesito per i titolati

Il motivo della mancanza del Dna mitocondriale potrebbe trovare altra spiegazione. Premesso che

1)Il Dna mitocondriale viene ereditato esclusivamente dalla madre.
2)Tutti i figli di una stessa donna hanno lo stesso Dna mitocondriale (la nonna materna ha lo stesso Dna mitocondriale dei nipoti che sono figli di sua figlia
3)Il mtDNA è utile quando si vuole fare un test di Dna, per esempio se occorre stabilire se sono figli della stessa madre biologica

Per far combaciare Dna nucleare e Dna mitocondriale (devono coincidere) si correva il rischio che Bossetti (dichiarato figlio di Guerinoni) non fosse nemmeno figlio di sua madre, o perlomeno che i suoi fratelli non avessero la stessa madre? Allora meglio lasciar stare il mtDna?

13 luglio 2018 07:45:00 CEST


Gilberto, condivido quello che dici, io sono convinto e lo ribadisco che quel Dna (nucleare + mitocondriale) appartiene esclusivamente ad Ignoto1 che tuttora rimane ignoto.
Sul corpo di Yara il dna di Bossetti non è mai esistito.

Chiara ha detto...

E certo che Vanna è chiarissima....anche più di quanto vorrebbe. Nel commento precedendte ha fatto una tirata oratoria sul perdono di Cristo in contrapposizione con la furia punitiva umana. Nell'ultimo ha detto che bossetti va assolto perché il suo DNA indica solo che c'era ma non che abbia ucciso. Insomma, l'irrazionale e folle attaccamento per le proprie tesi (scarcerate quell'uomo) è arrivata al paradosso di invocare, ob torto collo, financo il perdono umano ad impronta di quello divino e la relativizzazione del concorso in delitto.

Sono strasicura che Vanna si schermirà ma il suo inconscio ha parlato forte e chiaro.

Vanna ha detto...

Ho scritto "ASIA", sì è un refuso e non me ne ero accorta!
Ne faccio tanti, la tastiera è da cambiare.

antrag ha detto...

Non so se Vanna si schermirà.
Per ora, Chiara, beccati la mia disapprovazione dell'intervento che le hai dedicato.
Eppure qualcosa di più utile per far funzionare meglio la giustizia in Itali potresti dirla!
Senza ingrovigliarti nelle beghe dei blog e della rete.
Ti consiglio di frequentare persone apriche, lungimiranti come parecchi di noi.

Gilberto ha detto...

Wolf

Però c’è ancora una domanda. Perché inventarsi una paternità farlocca, quella del Guerinoni? Perché in quel modo si poteva effettuare la comparazione col nucleare, a prescindere dal mtDNA che avrebbe scombiccherato tutto? Era necessario lasciar fuori il mitocondriale che avrebbe smascherato l’imbroglio? Ecco perché si sono inventati un padre immaginario...

Vanna ha detto...

Chiara,
ancora una volta: dove ho scritto "la furia punitiva umana"?
Dove ho usato la "furia"?
Nel mio breve intervento io ho contrapposto alcune situazioni simili che pure hanno avuto un'attenzione differente.
E' lampante!
Ho scritto:
"...* E' talmente allucinante questo caso che il non avere alibi è una prova di aver commesso il fatto!
* E' talmente inverecondo questo fatto che il "non ricordo" di Marita su quella sera è colpa,
INVECE, il "non ricordo" della Brena e delle amiche, è talmente comprensibile che libera le coscienze, e non solo, di tutti!..."
Salta agli occhi il diverso trattamento!
Rispondi sul tema e non giudicare le mie parole espresse senza "furia", a meno che "l'allucinante" e l' "l'inverecondo" per te denotino "furia", non m'interessa, sono problemi tuoi se ti sono sembrata così.

Vedi, chi ha il ruolo di giudicare deve sempre stare molto attento a dare importanza alle sfumature altrimenti si scade in un giudizio privo di fondamento.

Ripeto: il ricordo e l'alibi devono essere oggetto di equilibrio o possono essere usati a piacer personale?
Replica sul merito.
Perché certamente la mia riflessione non fa una piega.

Ed aggiungo: mi sembra normale prendere ad esempio le parabole del Cristo, sarebbe opportuno ricordarlo più spesso poiché con la dimensione escatologica tutti avremo a che fare e sicuramente saremo giudicati sul valore racchiuso nel cuore.

Sulla croce Lui disse ai due ladroni che sarebbero saliti in paradiso con Lui, due ladroni crocefissi, mentre Caifa col Sinedrio, si facevano i loro interessi nel nome di una legge che di divino aveva la prepotenza del territorio (sappiamo come andò a finire quella terra e come ancora è martoriata) e la cura avida dell'oro.

La legge del perdono è l'unica, l'uomo non può arrogarsi il diritto di condannare secondo libero convincimento, ma pesare con l'orologio nucleare ogni traccia, ogni prova.
Se c'è dubbio, non c'è ergastolo.
Sei proprio sicura che sia stato lui?
Dove sono irrazionale?
e continui a prendere lucciole per lanterne:
"...è arrivata al paradosso di invocare, ob torto collo, financo il perdono umano ad impronta di quello divino e la relativizzazione del concorso in delitto."

Il perdono l'ho espresso non invocato, semmai suggerito.
Come si può parlare di perdono a collo torto?
Il mio collo era drittissimo come la schiena cara!

Il "perdono umano" esiste solo se si riflette in quello divino, no "a impronta" ma a conseguenza dell'amore divino se so accoglierlo in tutti, anche in un potenziale colpevole.
Questo intendevo dire.

E finisci con la "ciliegina": parli di "relativizzazione del concorso in delitto" e che vòr dì?

Che quella specie di traccia non indica sia assassino?
Cosa c'è di relativo?
NON indica un bel nulla, sotto l'acqua, l'umidità, biancheria di nylon che non trattiene, e con un mtdna che non è servito per dimostrare chi era la madre.

SE tutto fosse stato svolto in modo normale nessuno avrebbe avuto a che dire, SE invece ancora si sta qui è perché NON dipende da noi, ma da chi e cosa permette di continuare a parlarne.

Manlio Tummolo ha detto...

Già l'avevo suggerito, qui lo ripeto: un modo per verificare la presunta e pretesa prova genetica, consiste nel fatto di affidare una perizia ad una commissione di antropologi fisici (non culturali, ovviamente), nei lineamenti del viso e nella struttura cranica, oltreché nelle caratteristiche corporee più generali, se l'accusato era figlio di uno o dell'altro. Poiché i nostri caratteri dominanti o recessivi, li deriviamo dai due genitori, e dai rispettivi antenati, gli antropologi potevano dire in sostanza a chi assomigliava l'accusato in modo prevalente. Questo già avrebbe costituito un elemento di conferma o di confutazione. Ma da quanto ho capito, nessuno ha fatto una verifica del genere. Tutto questo tuttavia non sarebbe stato prova definitiva della presenza e dell'aggressione da parte dell'imputato sulla vittima.

Biologo ha detto...

@Ivana

Un tempo, agli esami universitari in certe facoltà, se uno studente si fosse espresso sull'argomento trattato in quelle 8 righe tra pagina 260 e 261 delle motivazioni nei termini in cui si è espresso il giudice, il suo esame sarebbe stato interrotto all'istante e sarebbe stato invitato ad andare a casa.

Naturalmente, siccome si tratta di un argomento che gli studenti della facoltà di giurisprudenza non sono tenuti a comprendere per poter conseguire la laurea, non c'è da meravigliarsi se in una sentenza si può ritrovare un'idea oltremodo confusa di volumi, concentrazioni e diluizioni...


@Manlio Tummolo

-scrive: Poiché i nostri caratteri dominanti o recessivi, li deriviamo dai due genitori, e dai rispettivi antenati, gli antropologi potevano dire in sostanza a chi assomigliava l'accusato in modo prevalente.

Ad un esame universitario il giudice, come ho detto ad Ivana, sarebbe stato mandato a casa all'istante per l'errore commesso sulla questione delle concentrazioni. Uno studente che, invece, avesse espresso questa tua stessa idea sarebbe stato allontanato dalla facoltà in modo permanente... Meritatamente. Lombroso, relegato ormai ai libri di storia, sta bene dove sta.

antrag ha detto...

E' vero che la parte giudicante è ignorante in campo scientifico.

Ma se dico, in un dibattito sui viaggi spaziali dell'uomo, che con lo SHUTTLE si è arrivati sulla Luna e poi con lo stesso mezzo si è rientrati sulla Terra, non posso giustificare questa mia corbelleria col fatto di non essere laureato in Ingegneria Aeronautica, indirizzo missilistico, col massimo dei voti e la lode.

Se poi qualcuno appalesasse la propria ignoranza negli scritti in cui dice di stare a motivare una condanna all'ergastolo di un individuo, non saprei a quale categoria di crimini si dovrebbe avvicinare un tale atteggiamento.

Biologo ha detto...

@antrag

Non giustifico il giudice per aver commesso un errore tanto grave solo perchè l'argomento non fa parte del suo percorso formativo.
Dico soltanto che il motivo per cui l'errore si è verificato va ricercato nel fatto che il giudice si è messo nella condizione di decidere da solo su qualcosa che, evidentemente, non fa parte del suo bagaglio di conoscenze tecniche.

Bruno ha detto...

Il fatto che mi colpì molto è stato che entrambi i corpi vennero cremati. Con buona pace per tutti.

Wolf ha detto...

Gilberto ha detto...

Wolf

Però c’è ancora una domanda. Perché inventarsi una paternità farlocca, quella del Guerinoni? Perché in quel modo si poteva effettuare la comparazione col nucleare, a prescindere dal mtDNA che avrebbe scombiccherato tutto? Era necessario lasciar fuori il mitocondriale che avrebbe smascherato l’imbroglio? Ecco perché si sono inventati un padre immaginario...

13 luglio 2018 13:59:00 CEST


Gilberto
Forse perchè morto non parla? (Guerinoni)
Quello che non capisco è l'utilità di prelevare il dna al nipote di Guerinoni, quando questo all'epoca dei fatti era lontano migliaia di Km.
Guarda che caso, la paternità farlocca di Bossetti è nata da uno assente all'estero ed uno sotto 2 metri di terra.
Nel periodo del finto blocco con l'alcol test, avevo letto un commento di Marita sul fatto che i poliziotti erano armati di mitra ed aveva anche aggiunto che Bossetti era stato fermato in un blocco sempre per l'alcol test circa un anno prima, ma senza quelle armi.

Ho cercato come un matto dove avevo letto questa cosa, ma non la trovo piu.
Che me la sia sognata? :-)

Ivana ha detto...

Quello che però mi chiedo è perché modificare solo i dati riferiti al nucleare. C'era una difficoltà tecnica a creare un artefatto completo?
Per far combaciare Dna nucleare e Dna mitocondriale (devono coincidere) si correva il rischio che Bossetti (dichiarato figlio di Guerinoni) non fosse nemmeno figlio di sua madre, o perlomeno che i suoi fratelli non avessero la stessa madre? Allora meglio lasciar stare il mtDna?


Gilberto,
avevi letto quanto scritto da Luca Cheli, in Bossettiade?
Mi limito a riassumere brevemente ciò che ritengo significativo:
Una “certa corrente di pensiero”, che trae ispirazione da un articolo del 2009 di Dan Frumkin, genetista della Polizia Israeliana, ritiene che in realtà il DNA nucleare di Ignoto1 potrebbe essere un falso.
Nell’ articolo di Frumkin vengono presentati diversi metodi per falsificare un profilo DNA (compreso quello per riprodurre l’intero genoma dell’individuo!).
Il metodo più semplice comporta l’uso di una macchina per la PCR. Simili macchine, usate con i kit normalmente impiegati per l’identificazione in ambito forense, amplificherebbero (cioè moltiplicherebbero in quantità) solo alcune specifiche regioni (note come STR) proprio del DNA nucleare di un individuo.
Così si spiegherebbe l’assenza sia di DNA mitocondriale sia di RNA messaggero, dal momento che il kit non li moltiplica.


Per trovare Ignoto1, dopo vari errori effettuati analizzando il DNA mitocondriale (quale? quello di Yara credendo che fosse il DNA mitocondriale di Ignoto 1 e trasmesso al dott. Giardina perché lo confrontasse con il DNA mitocondriale delle 532 possibili amanti del padre di Ignoto1??? Quello mitoconfriale minoritario (estapolato dal col. Lago dal campione 31-G20) che, infine, il dott. Previderè ha sottolineato trattarsi di una sequenza parziale , il cui tracciato elettroforetico, da Previderè stesso analizzato, era tutt’altro che univocamente interpretabile???), insomma dopo vari errori, a mio avviso non chiariti nelle motivazioni delle due sentenze, il dott. Previderè e la dott. Grignani, usando esclusivamente il profilo nucleare di Ignoto 1 hanno trovato la madre (ricercando e infine trovando, nel profilo della signora Arzuffi, quell’allele raro, 26, presente al locus SE33 del profilo di Ignoto 1, allele non appartenente al padre di Ignoto1 e quindi non appartenendo al padre doveva appartenere alla madre perché il DNA nucleare è ereditato per metà dalla madre e per l’altra metà dal padre).

Ivana ha detto...

Leggasi
la dott.ssa Grignani

Gilberto ha detto...

Ivana

Quell'allele raro? In una valle sempre molto chiusa 'geneticamente'? Non credo proprio sia raro.

Il problema però non è solo il Kit, sarebbe stata la possibile verifica su fratelli e sorelle, se figli di uno stesso padre, a creare problemi. Postulando un diverso padre (farlocco) si saltava a piè pari la contraddizione che ne sarebbe emersa. Si fa la pentola e anche il coperchio...

antrag ha detto...

Brava ché non vai più di là.
Ti avevano messo a raccogliere acqua
con crivello e rastrello...
Finalmente te ne sei accorta!

antrag ha detto...

"Quell'allele raro? In una valle sempre molto chiusa 'geneticamente'? Non credo proprio sia raro."

E poi quelle probabilità dichiarate come il reciproco di quantità astronomiche mi fanno ridere, senza considerare la dinamica delle popolazioni alle varie scale e nei diversi territori da esse occupati.

antrag ha detto...

E' la stessa cosa di dire che la probabilità di schiacciare una cacca di cane dipenda solo da:

1) la superficie media occupata in piano dalla deiezione fecale,
2) la superficie media di una suola di scarpe e
3) dall'estensione della superficie terrestre.

Senza che si tenga conto degli oceani, delle strade percorse da pedoni e cani, dell'estensione dei marciapiedi, degli orari e delle frequenze di deposito e del tempo d'essiccazione e di dispersione dell'escremento nell'ambiente, del grado di sbadataggine dei passanti (vecchi, adulti, bambini che escono da scuola) ...

Wolf ha detto...

In un Blog che conosciamo leggo questa cosa che riporto.

_____________________________________________________________________________
5) Chiarisco una cosa importante: la presenza del DNA non indica un colpevole. Indica presenza. E la presenza della traccia in posti dove NON deve esserci e sul corpo di chi affermi di NON conoscere, la dice lunga. Io ho un vicino di casa con cui chiacchiero normalmente, ci vado a prendere il caffè. Ma il mio DNA non lo troverebbero sulle sue mutande (per essere ancora più precisi, non troverebbero le mie Cellule sulle sue mutande. Perchè non è che un individuo lascia DNA tipo gomitolo su altre persone, lascia cellule. Ed è da queste cellule che si estrae, analizza e tipizza il DNA).
_____________________________________________________________________________

Invece cara Signora, sulle mutande del suo vicino di casa è molto probabile che ci possa essere il suo di lei dna.

Le spiego molto semplicemente perchè:
Dopo aver chiacchierato e gustata la sua bella tazza di caffè, lei si congeda dal gentilissimo signore che l'ha ospitata in casa sua.

Costui sbarazza il tavolo da chicchere, piattini, cucchiaini e quant'altro e li ripone in lavastoviglie.

Immagini come fosse lei stessa a svolgere questo compito.
Le tazze rimaste sul tavolo le prende per il manico o semplicemente dal di sopra?.
Molto probabilmente lui le prende dal di sopra avendo già nell'altra mano piattini e cucchiai, prende le tazzine proprio dove lei gustando il caffè ci ha lasciato un pochino di saliva e magari anche un pochino di rossetto,se lo usa.

Il suo vicino rimasto solo ne approfitta per farsi un bisognino, và in bagno e si sfila pantaloni e mutande e si accomoda sulla tazza.
Immagini come farebbe lei a sfilarsi le sue mutandine di pizzo, tra i suoi stupendi fianchi e l'elastico non ci infila forse i due pollici per calarsele?.

Ecco fatto, ora il suo vicino che le ha offerto gentilmente il caffè ci ha depositato senza saperlo le sue di lei cellule sia sui fianchi dei pantaloni che sulle mutande. Rivestendosi ripete l'operazione inversa aggiungendoci ulteriore dna rimasto sulle dita. Ora si lava le mani come farebbe ogni persona educata, ma sulle mutande ha il dna della sua bella ospite senza che lui o lei si siano fisicamente toccati.

Il dna di Ignoto1 non era per caso stato rilevato su leggins e mutandina proprio in quel punto dove ci si infila le dita per calarsi brache e mutande?.

Morale della favola, mai dire che una cosa è impossibile.

Anonimo ha detto...

Ci sono modi ancora più semplici per trovare il dna sulle mutandine di una signora. È Sufficiente che dopo aver offerto il caffè al vicino (una innocente visita di cortesia) la donna riponga la tazza dell’ospite nel lavandino prendendola dove capita. Poi corre a ritirare i panni sul terrazzo perché ha iniziato a piovere a dirotto, recupera in fretta la collezione di mutandine firmate da un famoso stilista…

Un modo fulmineo?

Da la mano al vicino mentre si commiata, la mano dell’uomo è molto sudata perché fa molto caldo. Appena chiude la porta il prurito insopportabile proprio in quel posto costringe la signora a immergere la mano dentro le mutande e a grattarsi…

Ma ovvio che tanto più è sensibile l’analisi del Dna (low copy number) e tanto più si possono immaginare scenari del tutto imprevedibili…

Anonimo ha detto...

Infatti, anche sulle mutandine di Melania sono state trovate tracce di DNA maschile e diverso da quello del marito ( risultarono poi essere del bambino dell'amica che in casa le dava una mano e le stirava la biancheria). Qui però la traccia è stata trovata sulle mutandine e legghins della vittima mista al suo sangue.

magica ha detto...

come avevo intuito io
la colf dei guerinoni , aveva lasciato tracce di d.n.a stirando gli slip della ragazzina .
la colf è la madre del ragazzo: PARENTE DI GUERINONI , che si trovava da pochi giorni all'estero , lasciato fuori dalle indagini per questo motivo
il ragazzo poteva avere una piccola ferita sanguinante . la madre aver avuto un contatto col sangue del figlio? e lascire la traccia sugli slip mentre li stirava .
---------------------------------------------------------------------
?
è semplice fare questo test .. fra bossetti e un figlio di guerinoni? .pertrovare la parentela fra i due .almeno i saprebbe se la madre deceduta , e il fantomatico padre di boss.. avessero avuto contatti, per generare i gemelli ... guerinoni deceva all'amico che aveva avuto un figlio . invece i figli erano 2 : perchè gemelli . possibile che non avesse mai saputo che aveva avuto gemelli? in tanti anni, non aveva mai avuto nessuna curiosita? abitavano nello stesso territorio .. è tutto strano .

Vanna ha detto...

...talmente strano Magica,che quel Guerinoni è scomparso dalla circolazione.

E' stato blindato. I suoi spostamenti in germania prima poi in America, pagati da chi?

Ora, se non avessero infierito in quel modo sulle famiglie ABC, se non avessero messo in discussione gli avvocati, il loro modo di lavorare, i loro esperti, le loro richieste, del Guerinoni che ha un dna simile al Bossetti e che non è stato indagato manco un po' tanto che non se ne sa nulla, eppure conosceva la ragazzina!
Non staremmo qui a ricordare altro trattamento: toccata e fuga col silenzio.

A chi sì a chi no.
Le colpe e il marcio solo dalla Arzuffi, i maschi, a parte Bossetti, i suoi avvocati e i suoi esperti, sono tutti trasparenti, non si vedono, non si toccano.
Spero di non aver fatto qualche errore e di essere stata comprensibile, vadi di fretta!

Ivana ha detto...

Il problema però non è solo il Kit, sarebbe stata la possibile verifica su fratelli e sorelle, se figli di uno stesso padre, a creare problemi. Postulando un diverso padre (farlocco) si saltava a piè pari la contraddizione che ne sarebbe emersa. Si fa la pentola e anche il coperchio...

Quali problemi avrebbe creato la possibile verifica su fratelli e sorelle se figli di uno stesso padre?
Il processo di gametogenesi (cioè di formazione della cellula uovo e dello spermatozoo) è di volta in volta originale.
Riguardo all’identificazione La probabilità di sbagliare sarebbe di 1 su 20 miliardi, a meno che non si tratti di fratelli gemelli monozigoti dello stesso sesso, ove il DNA è identico.
Se fosse stato “postulato” un padre “farlocco”, credo che l’avvocato Bonomo non si sarebbe espresso nei termini in cui si era espresso già nel 2014 e penso che lo stesso avvocato Silvia Gazzetti avrebbe potuto dimostrare, con le indagini difensive, in tempi molto brevi e facilmente, l’errore commesso dagli inquirenti … Invece l’avvocato Gazzetti, probabilmente consapevole che non fosse lì l’errore, aveva preferito rinunciare all’incarico, non condividendo una certa strategia difensiva che, finora, ha condotto a due condanne all’ergastolo.
Comunque, tu continuerai a insistere nella tua opinione; io, invece, continuerò a credere che l’eventuale errore sia altrove (entrambe le nostre opinioni sono da rispettare).
A lasciarmi molti dubbi è soprattutto quel DNA mitocondriale minoritario (lì le interpretazioni dell' accusa e della difesa sono davvero discordanti e penso non sia ancora stata fatta piena luce sugli eventuali errori commessi …)

Wolf ha detto...

Leggendo questo articolo qualcosa non mi quadra.
Che ne dite?

___________________________________________________________________________________
Giuseppe Guerinoni, padre biologico di Ignoto 1: ecco come si è arrivati a lui
___________________________________________________________________________________


il Dna nucleare di Giuseppe Guerinoni aveva tutti i marcatori uguali a quelli di Ignoto 1; era lui dunque il padre biologico dell’assassino di Yara Gambirasio.

Ci fu poi la clamorosa scoperta: i figli di Guerinoni avevano il Dna mitocondriale (linea materna) diverso da quello di Ignoto 1. Diventava palese dunque che Pierpaolo Guerinoni (e i suoi fratelli) era fratello di Ignoto 1, generato dallo stesso padre ma da madre differente. Fu allora che si ipotizzò concreta la possibilità che Ignoto 1 fosse un figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni. I figli dell’autista morto nel ’99 e la vedova rimasero sbalorditi dinnanzi alla possibilità che il defunto avesse avuto una storia clandestina e generato un figlio fuori dal matrimonio a loro insaputa.


http://urbanpost.it/caso-yara-ignoto-1-lindagine-genetica-sulla-famiglia-giuseppe-guerinoni-si-arrivati/

Anonimo ha detto...

Il DNA della sguagliata mogliettina consumatrice di salami, lo trovano per tutta Brembate.
Zoccola dop.

Anonimo ha detto...

I figli legittimi di Guerinoni non solo hanno un DNA mitocondriale diverso da quello di Bossetti ma anche metà del loro DNA nucleare è diverso essendo stati generati da madre diversa.

Anonimo ha detto...

Minchia.

Vanna ha detto...

E con questo?
Usando il linguaggio scurrile e cretino postato dagli ultimi anonimi, si fa per dire ma si sa chi sono, replico.
"Il DNA della sguagliata mogliettina consumatrice di salami, lo trovano per tutta Brembate.Zoccola dop."
Allora in quel territorio c'era solo una "zoccola" dop ovvero di origine protetta, ce ne sono altre allora o il dop è stato coniato solo per lei?
Che a quanto pare avrebbe seminato figli in quel di Brembate?
Frase sconclusionata e cretina, non risulta abbia lasciato altri figli in giro, ma indicativa per addossare colpe che non ha poiché certe cose si fanno in due e il bonanima era un eroe?
Non aveva famiglia? Quanti ne ha stampati in lungo e in largo?
Tutte oneste le casalinghe di quelle zone?
E' per questo che non si è indagato bene nel Damiano, conoscente di Y?

Era "legittimo" e quindi protetto dal discreto ambiente morale di fede coniugale che l'uomo può non rispettare tanto la zoccola è solo la donna.
Ma gli altri seminati dal macho morale e fedele quanti potrebbero essere?

Vanna ha detto...

E quel dna non è prova di assassinio, ci avete provato a costruire la prova partendo dalle corna materne, quella donna è morta in poco tempo: cancro fulminante, certamente è stata fulminata dal dolore e dall'onta di essere stata oggetto di colpe usate per motivare l'assassinio.

E' stata unica invece nel difendere se stessa, la sua famiglia, il figlio.

Vergognatevi, continuate ad infangare una donna che non può difendersi più, unicamente per colpevolizzare il figlio di una cosa che, come tutto è andato e sciorinato: tutto a double face, non potrebbe aver fatto lui.
Non c'è stato nulla che ha filato bene fin dall'inizio: chi sì e chi no.
Questo sì e questo no.
Incongruenze, ricerche sul territorio a tappeto mentre gli interessi costruttivi, sportivi, bancari, tossici, personali non sono stati indagati.
(Certo che no, già li conoscevano)
Chi siete voi per giudicare la morale altrui?
Vi collocate al di là del bene e del male, ma avete consapevolezza del significato del bene e di quello del male?


antrag ha detto...

Ivana,

sei incorreggibile, perché continui a farti sberleffare da persone che perseguono fini, al momento, indicibili.

Ivana ha detto...

Sul settimanale "Visto" dell'11 luglio 2018 ci sono quattro pagine di Marco Oliva che ha intervistato l'avvocato Salvagni.

A pagina 25, alla domanda: "Crede veramente che la Cassazione possa ribaltare la doppia condanna all'ergastolo sancita in primo grado e in appello?" l'avvocato Salvagni ha risposto: "Io ci credo in maniera molto forte, anche perché questa sentenza sarà una pietra miliare per il futuro, nulla sarà più come prima. La Cassazione indirizzerà tutti i processi futuri con questa decisione. Se la Suprema Corte si comporterà come nel caso di Amanda Knox e Raffaele Sollecito non potrà fare altro che rinviare il processo alla Corte d'Appello per rifare la prova del Dna".

antrag ha detto...

Ridurre tutto a quella prova non è un buon affare!

Come giocare al tavolo delle tre carte con chi è del mestiere e si è incontrato per strada, puntando una somma grandissima su una carta.

antrag ha detto...

Il caso presenta una miriade di anomalie e stranezze che un allele in più o in meno non può spiegare in alcun modo.

antrag ha detto...

Ecco perché sono contrario al solo test di metilazione richiesto da Ivana a gran voce, insieme alle spiegazioni genetiche.

Si tratta di pasticci biologici nelle mani dell'amministrazione da anni, con informazioni contraddittorie su di essi, senza conoscere dove, come, chi li ha conservati o consumati ...

Io non mi fiderei proprio di una controprova basata su questo tipo di materia prima.

Ecco perché una prova di paternità con DNA del condannato prelevato alla presenza delle parti con il DNA del padre legale riesumato, nelle stesse condizioni di controllo, e con quello del padre presunto da accusa e giudici, potrebbe essere azioni orientative per la ricerca della verità, DOPO CHE L'AMMINISTRAZIONE ABBIA RISPOSTO AI NUMEROSI INTERROGATIVI SORTI DAL PERIODO DELLE INDAGINI E PROSEGUITI DURANTE I DUE LIVELLI DI GIUDIZIO.

Anonimo ha detto...

Misura del pisellino del nostro.
"The Act of Seeing with Ones Own Eyes (1971)" Stan Brakhage. 4:21
Auguri di buone vacanze.

Vanna ha detto...

" Anonimo antrag ha detto...
Ecco perché sono contrario al solo test di metilazione richiesto da Ivana a gran voce, insieme alle spiegazioni genetiche.

Si tratta di pasticci biologici nelle mani dell'amministrazione da anni con informazioni contraddittorie su di essi, senza conoscere dove, come, chi li ha conservati o consumati ...

Io non mi fiderei proprio di una controprova basata su questo tipo di materia prima.

Io non mi fiderei proprio di una controprova basata su questo tipo di materia prima."

Condivido in pieno antrag!

L'opinione pubblica è stata menata per il naso da quella specie di traccia fino a consumare "kilolitri" di inchiostro nelle testate giornalistiche e invece quella traccia doveva essere baipassata poiché SOLO con quella traccia non si condanna all'ergastolo, anzi, NON si condanna!

Molte scorrettezze giravano e continuano a girare intorno a quelle analisi!

Gli avvocati lo avevano evidenziato questo problema per questo non hanno scritto né chiesto IP.

Altro che non hanno fatto perché incapaci e incompetenti, subito capirono la trappola e sono stati accusati di non essere all'altezza!

Per questo hanno infierito su tutti quelli che si sono schierati a favore di B. dei suoi legali e di studiosi in biologia.
Ci hanno provato anche qui irridendo, ridendo, tacciandoci di incompetenza e di incapacità di capire.

Il peso, la carica di potenza gonfiata da migliaia e migliaia di pagine per dimostrare quanto avessero indagato bene, il tutto condito con narrazioni fatte su una palla di vetro, ha fatto la differenza con la parca, pacata, concreta e sofferente difesa dell'artigiano.

Quella traccia è da inficiare, non è prova per di più, da sola, non porta ad una condanna siffatta, anzi porta alla libertà e al risarcimento di danni MORALI e materiali.

Altre tracce NON le hanno considerate, dunque il dna, da solo, non è prova se ha tenuto in libertà i possessori di quei dna!

Se ciò non dovesse accadere c'è la Corte Internazionale: è necessario un confronto con esperti mondiali.

La globalizzazione dovrà pur servire a qualcosa, i confini sono aperti per accogliere mica solo i migranti ma pure gli esperti. Abbiamo bisogno di confronti autorevoli col mondo.


Manlio Tummolo ha detto...

Grazie Biologo, per le Sue moderne osservazioni. Noto che il DNA è invisibile, mentre la struttura fisica del corpo è visibile; esiste, ed esisterà, se è vero lo stesso DNA, la trasmisisone dei caratteri: ad esempio, colore dei capelli, degli occhi, struttura del cranio, forma del naso, labbra, rapporto tra lughezza degli arti e struttura toracica, ecc. ecc. Naturalmente, è difficile dire fino a che punto si ereditino questi caratteri da uno o dall'altro dei genitori, e relativi antenati (potremmo farlo in parte solo avendo fotografie di tutta la persona, per capirne le rporzioni. I ritratti ovviamente sono fuori discussione, perché quasi sempre idealizzati. Quindi, Lombroso o non Lombroso, e tutta la concezione positivistica che, non dimentichiamo, ha pur saputo identificare nelle scimmie e particolarmente negli scimpanzè e gorilla i nostri prossimi "parenti", cosa che le attuali misurazioni in percentuale del DNA non ha fatto che ripetere, senza... dimostrare), resta il fatto che l'antropologia fisica può servire da termine di confronto rispetto alle ricerche sul DNA (aleatorie, puramente matematiche), anche se da sole non dicono nulla. Quando si riuscirà, se riusciremo, a determinare attraverso l'analisi di ciascun DNA la storia biologica di ciascun individuo, attraverso non calcoli computeristici, ma ad es. con microscopi potentissimi, forse solo allora potremo dire superata la cara, vecchia e saggia antropologia fisica.

Ivana ha detto...

Per correttezza, ribadisco che è stato Luca Cheli a esprimere, per primo, il proprio punto di vista nel ritenere utile il test di metilazione ...


La battaglia legale tra il pm Ruggeri e il criminologo Ezio Denti sulla questione della presunta “falsa laurea” prosegue …
https://www.bergamonews.it/2018/07/17/la-battaglia-legale-tra-il-pm-ruggeri-e-il-criminologo-di-bossetti-sulla-falsa-laurea/286784/

Biologo ha detto...

@Manlio Tummolo

-scrive: Noto che il DNA è invisibile, mentre la struttura fisica del corpo è visibile

-scrive: l'antropologia fisica può servire da termine di confronto rispetto alle ricerche sul DNA (aleatorie, puramente matematiche)

-scrive: la storia biologica di ciascun individuo [...] con microscopi potentissimi, forse solo allora potremo dire superata la cara, vecchia e saggia antropologia fisica.


Il tuo punto di vista è totalmente fantasioso, basato su un'assoluta mancanza di basi scientifiche. Mancanza che si palesa con asserzioni come "ricerche sul DNA (aleatorie, puramente matematiche)" oppure "ma ad es. con microscopi potentissimi".

Le tecnologie per l'analisi del DNA, ad esempio quei macchinari e quei kit che restituiscono i profili del DNA nucleare degli individui, sono affidabili, precise, e conducono a risultati perfettamente riproducibili, con la stessa affidabilità, precisione e riproducibilità del computer che utilizzi per scrivere la tua prosopopea superficiale.

Quando sulla tastiera digiti la parola "antropologia" il computer sullo schermo ti mostra inesorabilmente la parola "antropologia", non la parola "uccelli". Allo stesso modo, con la stessa inesorabile replicabilità, le tecniche per l'analisi del DNA, se hai l'allele 22 sul marcatore FGA, restituiranno (se utilizzate correttamente, senza mancare di seguire le indicazione della casa produttrice) l'allele 22 sul marcatore FGA, sempre e per sempre.

Quindi ad essere aleatoria è la tua conoscenza dei principi alla base di certe tecniche scientifiche.

[continua ...]

Biologo ha detto...

[... continua]

Ti rispondo in maniera molto dura, più dura di quella che riservo ai cosiddetti "colpevolisti", perchè il tuo atteggiamento è mille volte più superficiale e dannoso di quello di un colpevolista che entra in una discussione solo per offendere o per diffondere notizie false. Le offese qualificano chi le fa più che chi le subisce, le notizie false possono essere facilmente smentite.

Ma un lettore con le conoscenze necessarie per comprendere le tecniche utilizzate che volesse farsi un'idea del caso Bossetti e dovesse finire su considerazioni superficiali come quelle che proponi (e che propongono, purtroppo, anche altri...) finirebbe per convincersi che il punto di vista "innocentista" non ha alcun motivo di esistere. Ne ricaverebbe l'idea che l'innocenza di Bossetti è sostenuta sulla base di idee prive di fondamento scientifico.

Il punto non sono le tecniche utilizzate in tutto il globo per effettuare le analisi del DNA, sulla cui efficacia non vi può essere alcun dubbio.

Il punto, e qui sta la raffinatezza dell'accusa, è che si è fatto in modo di trasferire l'assoluta fiducia che questa tecnologia indubbiamente merita in senso generale anche agli operatori che l'hanno utilizzata in questo caso in particolare.

Il mese scorso un quotidiano ha pubblicato una frase che rappresenta in modo perfetto la situazione:

Secondo i Ris (e quindi la scienza) e il magistrato Letizia Ruggeri, Massimo Bossetti è colpevole.

"Secondo i Ris e quindi la scienza [...] Bossetti è colpevole".

- RIS = SCIENZA
- RIS dicono che Bossetti è colpevole.
- Allora la SCIENZA dice che Bossetti è colpevole.

Che capolavoro! Che sillogismo spettacolare!

E quelli come te, con la mente colma di tomi e tomi di considerazioni filosofiche di carattere generale ma priva di conoscenze tecniche specifiche, davanti ad un errore del genere cosa fanno?

Non avendo compreso che in quell'equazione il problema non sta nelle tecniche (la SCIENZA) che sono perfettamente affidabili ma nel "modo" in cui se ne è fatto uso (il RIS), finite per attaccare le tecniche in quanto tali, col risultato di rendere inavvicinabile l'idea dell'innocenza di Bossetti a qualunque lettore minimamente provvisto di una preparazione tecnica. Perchè un lettore del genere si rende immediatamente conto dell'assurdità del sostenere l'innocenza sulla base di un attacco generale alle tecniche dell'analisi DNA.

In pratica vuoi difendere Bossetti con un ragionamento errato almeno quanto quell'equazione che ho evidenziato prima. In pratica la tua equazione è "TECNICHE DNA = TECNICHE ALEATORIE", da cui fai derivare "TECNICHE ALEATORIE dicono che Bossetti è colpevole", "allora Bossetti potrebbe essere innocente"... E la ciliegina sulla torta di questa assurdità è che per te il rimedio starebbe nel fare ricorso alla "cara, vecchia e saggia antropologia fisica"...

Biologo ha detto...

@Ivana

-scrive: La battaglia legale tra il pm Ruggeri e il criminologo Ezio Denti sulla questione della presunta “falsa laurea” prosegue

Sono stato tra quelli che sostenevano che il problema del titolo di studio in generale, per quanto formale, si rivela sempre un autogol. Il nostro è un sistema basato sull'autorità delle fonti.

Se un ragioniere misura un pezzo di legno e dice che è lungo 30 centimetri, e arriva un ingegnere con PhD che dice che è lungo 90 centimetri, il giudice, se non fa ricorso ad un suo consulente, darà inevitabilmente ragione all'ingegnere, anche se il pezzo di legno dovesse essere lungo davvero 30 centimetri.

Però bisogna anche dire che questo metodo lascia un po' il tempo che trova.
Con la stessa logica la difesa potrebbe sostenere che tutto ciò che è stato apportato alle indagini dalla Polizia è inattendibile, sulla base del fatto che il "super-poliziotto" che fu chiamato a coordinare le indagini può vantare questo bel ritratto ad opera dei sommi giudici della Cassazione che va ben oltre il titolo di studio:

"[...] dirigente di polizia, tutore della legge e della legalità che si presta a comportamenti illegali di copertura poliziesca proprii dei peggiori regimi antidemocratici, in violazione di diritti fondamentali - di libertà, di tutela giudiziaria, della dignità della persona - riconosciuti in tutte le democrazie occidentali [...]"

antrag ha detto...

La battaglia legale tra il pm Ruggeri e il criminologo Ezio Denti sulla questione della presunta “falsa laurea” prosegue …
https://www.bergamonews.it/2018/07/17/la-battaglia-legale-tra-il-pm-ruggeri-e-il-criminologo-di-bossetti-sulla-falsa-laurea/286784/

Vedi Ivana, dici cose vere ma le presenti a modo tuo.

La battaglia di cui tu parli NON prosegue MA riprende ... verosimilmente in vista del processo di terzo grado ... per denigrare chi difende ...

Hai mai sentito parlare di giustizia a orologeria, qui in Italia?

antrag ha detto...

@Biologo

I commenti generali che hai fatto sugli scritti di Manlio Tummolo sono in gran parte condivisibili.

Ma la valutazione abbastanza negativa sulle sue idee non posso condividerla.

Anche Einstein fino alla fine della sua vita ebbe delle grosse perplessità sulla validità della Meccanica Quantistica e sui suoi metodi ...

Vanna ha detto...

antrag:
"...La battaglia di cui tu parli NON prosegue MA riprende ... verosimilmente in vista del processo di terzo grado ... per denigrare chi difende ..."

antrag in verità "prosegue", l'infamia e la denigrazione continuano a tutto tondo, non si sono mai fermate.
Ogni notizia riportata questo vuole e questo rammenta.

La nostra "scienza" è usata secondo il proprio metro che rimane quello di puntare il dito su chi osa mettere in discussione l'alto giudizio di corte.

Come se essere o meno laureato avesse significato in menti malate di protagonismo che giudicano i pezzi di carta con lenti da ingrandimento affumicate e che ignorano le valutazioni straniere delle lauree.

Ben venga il globalismo, la cultura aperta e i confronti con la formazione all'estero.

Vanna ha detto...


Biologo, è prezioso ciò che riporti il
12 luglio 2018 18:47:00 CEST

"ttps://preview.ibb.co/kQdhXT/tasca_destra_reperti.jpg

"Nella tasca esterna destra del giubbino venivano rinvenute":

- Portachiavi a cordone con due chiavi, pupazzetto e con gancio rotto
- Paio di guanti
- Lettore MP3 e auricolari
- Batteria del telefono
- Scheda SIM

Tutto nella stessa tasca! "Le altre tasche del giubbino sono vuote.""


Un'altra cosa che non quadra!
Tutto nella stessa tasca!
Nessuno metterebbe tutto nella stessa tasca hai ragione.

Il tuo contributo in questo caso è totale, non solo dal punto di vista dna, ma in tutto.
Praticamente il metodo scientifico lo applichi ad ampio raggio.
COMPLIMENTI!
GRAZIE!
Mi auguro che gli avvocati della difesa ti stiano leggendo!


Vanna ha detto...

All'anonimo conosciuto che ha messo un video per rispondere alla provocazione di essere oltre il bene e il male col "pisellino del nostro" in "The Act of Seeing with Ones Own Eyes (1971)" Stan Brakhage. 4:21
Sicuro non ha pisellino.

E che con tale scena, rispedisco al mittente insieme col video anche gli
auguri di "buone vacanze".

Biologo ha detto...

@Vanna

Esatto, una delle tante cose...

Quindi, ricapitolando la ricostruzione dell'accusa:

- Bossetti avrebbe incontrato Yara sulla strada che va dal centro sportivo a casa sua, 500-700 metri di strada al massimo considerando che c'è un tratto tra il parcheggio e l'edicola in cui il furgone non poteva avvicinare il marciapiede. In questo tragitto, come dice il PM in quel documentario propagandistico, nonostante fosse pieno di gente nessuno l'ha visto. Ci viene anche fatto presente che il fatto che nessuno l'abbia visto non vuol dire che non è stato lui, vuol dire che dobbiamo pensare che è stato lui senza farsi vedere...

- Avrebbe caricato Yara, non si sa in che modo.
In una versione dell'accusa, che trovo offensiva, Yara viene dipinta come una povera deficiente che si fa affascinare dal lampadato e smilzo quarantenne in abiti da operaio alla guida di un "elegante" Iveco Daily. In un'altra versione a Yara è appena caduto il cellulare, la SIM si è liberata non si sa come dallo slot del telefono LG KP 108, che monta uno slot ad incastro

https://image.ibb.co/mjgyid/lg_kp_108_aperto.jpg

fa appena in tempo a raccogliere SIM e batteria, che arriva Bossetti e la fa salire col furgone con una scusa o con la forza. Il telefono rimane in strada. E se è salita volontariamente non si sa perchè il telefono sarebbe dovuto rimanere in strada. Comunque tutti quelli che quella sera hanno cercato la ragazza non hanno notato il telefono perchè, subito dopo il rapimento, qualcuno sarebbe passato di lì e lo avrebbe portato via. Il telefono però non l'ha mai più usato nessuno, dato che l'ultima volta che l'IMEI corrispondente ha agganciato qualche rete cellulare è stata alle 18.55 di quella sera.

- Con Yara a bordo, tranquilla se consenziente, ribelle, si suppone, se vittima di forzato rapimento dal primo momento, Bossetti avrebbe percorso i circa 10, ben 10 km che separano il centro sportivo di Brembate dal campo di Chignolo in via Bedeschi.

- Sarebbe arrivato a Chignolo, luogo videosorvegliato con tanto di cartelli di segnalazione delle telecamere, dove avrebbe avuto la fortuna che nessuna telecamera era in funzione quel giorno. Siccome Bossetti è fortunatissimo, pur potendo andare nelle zone di campagna di Mapello a lui note non distanti dal centro sportivo, sarebbe finito, invece, in direzione opposta e proprio nel parcheggio di Chignolo che sta a poche centinaia di metri dal Comando Operativo dell'Isola Bergamasca, luogo che tempo dopo, sempre per caso, sarebbe diventato il centro di coordinamento delle ricerche della ragazza.

[continua...]

Biologo ha detto...

[...continua]

- Nonostante si trattasse dei momenti in cui gli operai e i dipendenti lasciano le aziende, nessuna delle migliaia di persone che frequentano quotidianamente l'area industriale di via Bedeschi ha avuto modo, ancora una volta, di accorgersi di nulla. Ripetiamo "non vuol dire che non è stato lui, vuol dire che dobbiamo pensare che è stato lui senza farsi vedere"...

- Avrebbe inseguito la ragazza che, nonostante l'area fosse circondata di edifici illuminati, avrebbe deciso di scappare in direzione del centro di un campo incolto e buio che non si vede ad un palmo. Già scappare verso il buio, piuttosto che verso edifici illuminati è qualcosa di contrario all'istinto, ma non si sa mai.
Una versione particolare di questo tentativo di fuga, sempre suggerita dall'accusa, vede Yara iniziare la sua corsa verso il centro del campo dopo essersi ripresa dai colpi al capo che avrebbe ricevuto da Bossetti nella fase del sequestro. Il campo ci viene descritto come una selva buia e impraticabile ma, a quanto pare, non impraticabile da impedire ad una ragazzina che ha appena ricevuto due colpi al capo di sfuggire per quasi 100 metri ad un agile scalatore di ponteggi come Bossetti.

- Ad un certo punto Bossetti avrebbe raggiunto e bloccato la ragazza. E, sempre al buio, avrebbe sollevato giubbotto, felpa e maglia (come suggerito dal consulente del PM), adoperato un coltello (o forse due) praticando varie incisioni, soltanto superficiali, e con meticoloso ordine, risistemato giubbotto, felpa e maglia.

- Inoltre avrebbe tagliato la gola, evitando accuratamente di sporcare il colletto della maglia.

- Avrebbe poi affondato la lama nei polsi con una forza tale da lasciare persino un pezzo di titanio del coltello nelle ossa.

- Poi, se Yara non aveva già fatto tutto da sè, Bossetti avrebbe aperto, sempre al buio, il vano batteria del cellulare LG della ragazza ed estratto la batteria e la SIM dallo slot, tenendo con se coperchio del vano batteria e telefono. Il tutto senza lasciare impronte sulla batteria o sulla SIM. Avrebbe riposto SIM e batteria nella tasca destra dove, per caso, la ragazza quella sera teneva ogni altro oggetto che aveva portato con se. Infatti, se le sevizie sono avvenute nel campo, come sostiene l'accusa, non si può pensare che Bossetti avesse sistemato SIM e batteria nella tasca della "preda" prima che questa fuggisse dal furgone. Se, invece, si vuol credere all'altra versione, Yara è salita sul furgone di uno sconosciuto quando aveva in mano batteria e SIM, e ha deciso lei stessa di riporre tutti gli oggetti che aveva con se nella stessa tasca...

- A quel punto avrebbe abbandonato Yara ancora viva, ricoperta di composti del calcio finiti sul corpo chissà come, e con tre importanti contusioni al capo, prodotte non si sa in che modo. Senza lasciare un solo pelo. E Yara, con i polsi martoriati e dalla funzionalità compromessa, avrebbe flesso i gomiti ripiegando le braccia verso l'alto e, in un ultimo spasmo agonico che, senza saperlo, avrebbe avuto un'immensa utilità per l'accusa, avrebbe afferrato degli steli, che nessuna fotografia però, e non si sa perché, ha mai mostrato radicati.

- Con Yara ancora agonizzante nel campo, Bossetti si sarebbe rimesso alla guida del furgone e, invece di scegliere le due strade che da Chignolo conducono direttamente a casa sua, avrebbe scelto quella che, ripercorrendo i 10 km dell'andata, e allungando il percorso di 7 km rispetto alla sua abitazione, lo avrebbe condotto nuovamente a Brembate. Appena in tempo per passare davanti alla telecamera del distributore Shell. E, solo a quel punto, lasciata una prova del suo (dubbio) passaggio in direzione nord, cioè in direzione opposta alla posizione del suo domicilio, avrebbe deciso di tornarsene dalla famiglia a Mapello. Nel farlo, però, avrebbe deciso per un nuovo percorso! Perchè se avesse fatto la solita strada lo si sarebbe visto passare di nuovo davanti alla telecamera Polynt dopo le ore 19...

Anonimo ha detto...

Vanna, amore mio, ma che aspetti, 30 cm. di m......
Ti è piaciuta la ultrafantasiosa ricostruzione del biologo. eh ?
Buonasera.

Wolf ha detto...

@Anonimo

L'ultra fantasiosa ricostruzione del biologo, non è altro che il sunto dell'ultra fantasiosa ricostruzione della Pm Ruggeri.

Ma perchè invece di venire in questo Blog, non vai ad esibirti in un posto frequentato che piu ti si addice? http://rlu.ru/2ozTa

Vanna ha detto...

"Vanna, amore mio, ma che aspetti, 30 cm. di m......
Ti è piaciuta la ultrafantasiosa ricostruzione del biologo. eh ?"

Certo che aspetto: 30 cm di rispetto, due mmm di perdono e 2 KG di cervello che non hai!

L'"ultrafantasiosa riscostruzione" di biologo è assolutamente condivisibile e veritiera di perizia scientifica da lui raccontata infilando tutte le perline che non vanno nella vicenda.

Ben altra cosa invece il pessimo romanzetto d'appendice raccontato nella sentenza che NON si appoggia a nulla e difatti NULLA è venuto fuori a carico di MGB.

Tranquillizzati cara, mettiti sotto il manto della Madonnina e sotto la protezione di Gesù e San Michele,chiedi perdono scegliendo il BENE, la tua visione delle cose assumerà colori diversi.

Ma quanta lucidità alle ore 3,30 (l'ora del diavolo) auguri buona sera, anche il tempo lo usi con fantasia fai da te.

antrag ha detto...

@Vanna

Vanna ha detto...
" antrag:
"...La battaglia di cui tu parli NON prosegue MA riprende ... verosimilmente in vista del processo di terzo grado ... per denigrare chi difende ..."

antrag in verità "prosegue", l'infamia e la denigrazione continuano a tutto tondo, non si sono mai fermate."

Mi riferivo alla persona per la quale è stato ripreso il processo, utilissimo da tenere in caldo, se non addirittura per arrivare a una sentenza, prima delle sedute del terzo grado, in modo da gettare ombra su qualsiasi fatto nuovo o perizia tecnica eventuali che la difesa possa esporre in quella sede.

Sul fatto che la denigrazione, per tutti gli altri e per tutto il resto, prosegua mi trovi d'accordo, purtroppo se ne vedono tracce ignominiose anche in personaggi anonimi e meno anonimi che scrivono qui ...



«Meno recenti ‹Vecchi   601 – 800 di 1033   Nuovi› Più recenti»