martedì 28 novembre 2017

Caso Bossetti. La signora Arzuffi e la fantomatica prova di paternità: il nuovo cine-romanzo italiano?

Di Gilberto Migliorini


Uno spettro si aggira per l’Europa… così iniziava un’opera famosa dell’ottocento. Parafrasando i due celebri iniziatori del socialismo scientifico possiamo dire che uno spettro si aggira per i tribunali italiani, la prova di paternità che dimostrerebbe che Massimo Bossetti non è figlio genetico del padre legale il signor Giovanni Bossetti. Sì è vero… ci è stato detto in tutti i modi con l’aiuto dei media che non si sono tirati indietro quando si è trattato di ironizzare sulla signora Arzuffi per la sua insistenza a dire che non si era mai accompagnata al signor Guerinoni e che il  Massimo era davvero figlio del padre legale. All’inizio (ma veramente solo per poco) ci avevo creduto un po’ anch’io alla storiella dell’adulterio raccontata dagli inquirenti con quel gusto del romanzo alla Flaubert o alla Maupassant, ma con tutti gli ingredienti pruriginosi e naturalmente noir della provincia italiana.

La digressione sullo stile manzoniano - dove all’Innominato o alla Monaca di Monza si sostituisce il flashback di un delitto con la chiave della tresca e dell’infedeltà coniugale - è piaciuta subito a un pubblico amante delle suggestioni narrative. La storia sembra quella di una Patricia Cornwell, con alambicchi e provette, e con tutto il fascino di un romanzo in punta di penna, sicuramente in grado di tenere avvinto il telespettatore al copione di un film. Un romanzo degno di una fiction con tutti gli elementi caratteriali che piacciono ad un target alla ricerca del colpo di scena. La vicenda, con un effetto a sorpresa, riesce a illudere anche il più scanzonato lettore che la crime story ha una sua logica e fornisce la spiegazione di tutto… La sceneggiatura bisogna riconoscerlo è venuta bene, scene numerate, location, flashback… in uno script da presentare in un contest..

Il tema della trasgressione così ben embricato con un delitto  (dunque senza happy end) piace ad un pubblico che risolve velocemente le inverosimiglianze della trama con la suggestione dell’adulterio. Ma in fondo le molte incongruenze sono solo quisquiglie in rapporto al peso molecolare dei nanogrammi. Il leitmotiv dell’infedeltà coniugale è in grado di dare consistenza alle fantasie del pubblico morboso e di persuaderlo che la trama funziona...

Si tratta del classico colpo di genio del buon narratore, ti dimostra che tutto il romanzo sul carpentiere - appeso solo a qualche picogrammo di materiale genetico monco e miracolosamente redivivo - riesce a stare in piedi e a embricare i tasselli (per quanto fumosi ed evanescenti come la sabbia per marciapiedi e le lampade solari). Tutto il repertorio di pinzillacchere e bazzecole riesce a dare agli sparuti polimeri un po’ di contorno che li faccia sentire meno soli e abbandonati.

Bisogna però riconoscere che con il supporto letterario di una scienza felicemente in sintonia tutto l’ambaradan ne esce uno sceneggiato pronto per la regia. La saga familiare nulla ha da invidiare a certi fumetti televisivi come Dallas o Dinasty in versione provincia bergamasca. Il copione si regge su un marketing con le specifiche del target e degli sponsor in una vera campagna pubblicitaria anche con l’uso del  merchandising (simulazioni e virtual image, camioncini ad uso didattico-promozionale per l’audience) e l’uso del brand (con il peso specifico dei consulenti, notorietà, resa televisiva, autorevolezza e simpatia). Una vera promozione del prodotto perfino con un autorevole testimonial parlamentare…

È proprio come nel lancio di qualunque prodotto editoriale che crei curiosità, interesse e consenso. Gli effetti aspettativa preparano l’audience a saper correttamente interpretare.... a derubricare perfino una bagatella come l’indizio onnipresente e totipotente delle navigazioni porno che ti potrebbero inchiodare come colpevole dalla casalinga di Voghera al metronotte di Canicattì. Si oscilla insomma tra  cinema pubblicità e letteratura, senza omettere il fumetto e… le figurine e i francobolli che nell’economia del delitto sembrano rivestire una loro pregnanza.

Più che un adulterio alla Musil, Die Vollendung der Liebe (il compimento dell’amore) ci hanno descritto un copione verista, come l’Esclusa di Pirandello con quel giudizio aprioristico dove è la pubblica condanna a fare da protagonista. Nel romanzo pirandelliano l’innocente diventerà davvero colpevole alla fine, proprio in ragione della sua ingiusta esclusione sociale. Nel caso della signora Arzuffi l’adulterio diventa ‘vero’ metaforicamente in quanto profezia che si autoadempie con quelle voci che corrono (i fattoidi) che divengono veri in quanto replicati sui media, nei tribunali, nell’etere… conclamati, certi, verificati, certificati… anche se la prova di disconoscimento di paternità è come l’araba fenice…

Bisogna dirlo che la regia è stata impeccabile, si è dato fondo a tutto il repertorio della scienza spettacolo con il plus degli agitatori molecolari e il benefit dei premi fedeltà per un affezionato telespettatore degli spot pubblicitari in versione crime story.

La signora Arzuffi è stata messa alla gogna da tutto un sistema mediatico-istituzionale, un’intera famiglia passata nel tritacarne del pettegolezzo, delle allusioni, delle malignità e dei pregiudizi. Ci è stato raccontato che suo figlio Massimo (oggi accusato e condannato per un delitto sulla base di un millimetro quadrato di Dna, nanogrammi, monco e miracolosamente sopravvissuto per mesi alle intemperie) è il frutto di una relazione adulterina. Ce l’hanno ripetuto in tutte le salse, media, inquirenti, consulenti, tribunali e chi più ne ha ne più ne metta, in una orchestra dove anche i commentatori sui blog e nelle riviste hanno fatto la loro parte come zelanti ripetitori delle voci che corrono

Perfino gli interventi dei lettori, nella suggestione del gossip che suscita il piacere della maldicenza, hanno dato il loro contributo in un crescendo rossiniano. Si tratta per inciso del consueto romanzo di un paese di epigoni: quel venticello… il sussurro di un’arietta sottile che piano piano con tutta la forza degli apparati mediatico-istituzionali diviene il classico colpo di cannone.

Massimo Bossetti: una paternità inventata di sana pianta?


Qui a lato abbiamo il padre Giovanni Bossetti, in una fotografia giovanile, e il figlio Massimo Bossetti dai lineamenti identici e sovrapponibili. Potrebbero essere scambiati per lo stesso volto fotografato con una pellicola in bianco e nero e una a colori. (abbiamo perfino la stessa espressione).


Qui invece il raffronto fra Giuseppe Guerinoni e lo stesso Massimo Bossetti. Di sovrapponibile non c'è nulla.

Le fotografie sono piuttosto eloquenti, ma prescindiamone, facciamo finta che non esista somiglianza. E non teniamo nemmeno conto che la signora Arzuffi viveva al momento del concepimento già da mesi a una sessantina di chilometri dalla vecchia residenza in valle. Perfino i presunti testimoni, come dagli stessi dichiarato nel filmato postato sotto il titolo di questo articolo, dichiarano di non aver mai indicato nella signora Arzuffi un’amante di Guerinoni.

Il supposto certificato che dimostrerebbe che Massimo Bossetti non è figlio del padre legale nessuno l'ha mai visto (dubito che esista) e neppure si sa (nel caso esista) su quali reperti è stata effettuata la presunta prova di paternità (su persone consenzienti, anche sui fratelli? Con quali modalità? Con quali risultati?). Una discrezionalità da giustizia sui generis considerando che è proprio l’accusa che ha dichiarato per prima di aver effettuato le prove che dimostrano la non compatibilità genetica di Massimo e Giovanni Bossetti…

Torniamo dunque alla accertata paternità Guerinoni e non paternità Giovanni Bossetti portata avanti dagli inquirenti e confermata - secondo due tribunali - riferendosi non a un documento ma semplicemente alle parole della dottoressa Gino (anche se  con locuzione abbastanza indeterminata da poter essere interpretata in vari modi  “figlio di un altro uomo” dove altro non si sa bene a chi si riferisca. Sta di fatto che mentre l’accusa sbandierava la paternità Guerinoni ben due tribunali non ci risulta che abbiano controllato se davvero esistesse quel documento che disconosceva la paternità legale e che un Gip aveva richiesto.

Dunque un'anziana signora che si presenta con un impeccabile aplomb, una educazione e una tolleranza invidiabile, viene sputtanata (non c’è nessun termine più preciso) da tutto un sistema istituzionale dichiarando da parte di tribunali che è una adultera, senza che nessuno dei medesimi tribunali abbia presentato un documento che lo dimostri (come visto nel filmato perfino i testimoni negano di aver mai dichiarato che la signora Arzuffi è stata amante di Guerinoni. Anzi, dicono che loro l'han saputo in caserma). Tale documento di disconoscimento di paternità esiste agli atti, firmato da un genetista e con tutte le prove di analisi?. 

Ovvio che la signora Arzuffi non è né biologa e né genetista, è una donna che racconta con serenità e compostezza i vissuti della propria esistenza. È stupita del fatto che le dicano che il figlio Massimo sia nato da una relazione adulterina con Guerinoni. Il presunto vero padre che, essendo morto, non può nemmeno disconfermare. Ma tant’è, le testimonianze ormai non sono neanche più a futura memoria, sono a memoria differita. La signora Arzuffi, con estrema pacatezza, con lo stupore e la compostezza di chi non ha nulla da nascondere ribadisce in modo chiaro e inequivoco di non aver mai avuto nessuna relazione con Guerinoni, salvo il fatto di salire sulla corriera che lui guidava quando ancora viveva in valle. Cerca di darsi una spiegazione che dia ragione di quello che le dicono e che sa perfettamente non corrispondere ai fatti reali della sua vita.

Di fronte a tale perentoria ma serena negazione che sia mai avvenuto quello che le raccontano, due tribunali non si prendono la briga di nominare un consulente per procedere a una verifica (indipendentemente che esista o non esista tale documento), anche tenuto conto che:

     1) Probabilmente il fantomatico documento che proverebbe che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni Bossetti neppure esiste

  2) Che se anche esiste non si sa su quali reperti sia stato prodotto e cosa dica esattamente. (in termini scientifici)

     3) Che le verifiche servono proprio a controllare che non ci siano stati errori

A questo punto occorre chiedersi in quale paese viviamo

Si tratta dello stato costituzionale che ci è stato più volte decantato nelle feste comandate. Si tratta di quella democrazia matura che i costituzionalisti ci descrivono con convinto autocompiacimento?

Cosa c’è davvero dietro l’affaire Bossetti? Si sta coprendo qualcuno? Non è che siamo di fronte a un nuovo caso Tortora?


Articoli e Saggi di Gilberto Migliorini

1.101 commenti:

1 – 200 di 1101   Nuovi›   Più recenti»
Chiara ha detto...

Sulla fiducia, mi limito al titolo.
Non credo che il contenuto sia qualcosa di nuovo rispetto agli altri 18374556568 interventi di Migliorini sul punto paternità, right? Oh, se invece c'è qualcosa di nuovo, avvisatemi! :D
(p.s. per "nuovo" non intendo nuove sciorinate "epistemologiche" e citazioni colte in maniera esponenzialmente proporzionale al vuoto dell'argomento che vanno a sostenere; quello già so ed ho sviluppato a riguardo una "mitridatizzazione" notevole :D )

Wolf ha detto...

Semplicemente faccio i complimenti a Gilberto, anche per la scelta del video che si integra perfettamente nel suo scritto che rispecchia il mio pensiero. :-)

Anonimo ha detto...

Non entro nel merito dei pettegolezzi da rivista di gosdip, ma la paternità non è stata smentita neppure dalla signora Ester che addirittura si giustifica accusando l allora ginecologo ora purtroppo defunto di averle praticato un'inseminazione a sua insaputa. Esiste un confronto documentato Ignoto 1 Guerinoni eseguito da uno dei nostri massimi esperti prof Piccinini che non lascia dubbi ed una Laura Bossetti che dichiara in tv di aver conosciuto la famiglia del padre naturale e di aver posato i fiori sulla tomba dello stesso. Mi chiedo quindi di cosa stai parlando. Grazie.

Roberta Altea ha detto...

Anonimo,
La signora Arzuffi ha sempre dichiarato che Letizia e Massimo non possano essere figli di Guerinoni, perchè lei dice di non essere mai stata con Guerinoni.
Ha sempre smentito e messa di fronte alle prove (su cui io ancora nutro dubbi, visto che di un confronto diretto DNA Bossetti con DNA Guerinoni non trovo traccia) ha cercato disperatamente di capire cosa possa essere successo.
E la soluzione (vera o falsa che sia) l'ha trovata in quelle "strane" visite ginecologiche.

Non ho ancora letto l'articolo e quindi mi fermo qui.

Anonimo ha detto...

Ps.
La famiglia Bossetti si sottopose a test di paternità dal quale nessuno dei 3 fratelli risulto essere figlio naturale di Giovanni Bossetti, ed anche questo è stato documentato ed affermato dalla dott.ssa Gino (consulente della difesa ) durante il processo di primo grado.

Anonimo ha detto...

Cosa vuol dire confronto diretto DNA Bossetti e Guerinoni? Sono stati confrontati i due profili genetici che confermano il grado parentela padre figlio. Profilo genetico di Massimo Bossetti e profilo genetico di Giuseppe Guerinoni.
Risposta a Roberta Altea

Roberta Altea ha detto...

Ho letto l'articolo e ora mi informerò sul fatto che non esistano (agli atti) documenti relativi all'accertamento di paternità.

Non ricordo che la dott.ssa Gino abbia mai affermato in aula che tutti e tre i figli di Ester non fossero figli di Giovanni Bossetti.
Ricordo che a domanda diretta sulla piena compatibilità del DNA di Ignoto1 con quello di Bossetti, rispose che anche un bimbo avrebbe risposto di si.

E su questo non ci piove. Il DNA (nucleare) di Bossetti è compatibile al 100% con il DNA di Bossetti. Ma quel DNA (Ignoto1) non ha il mitocondriale di Bossetti, ma pare che questo particolare non interessi a nessuno, perchè si è deciso che le cose che non si possono spiegare in questa faccenda, non sono importanti.

Come ho già scritto io non credo al complotto, non credo a un DNA sintetico, non credo che Bossetti fosse attenzionato già da prima.
Credo ad un pasticcio in laboratorio (ripeto, migliaia di DNA molto somiglianti tra di loro, custoditi insieme).
Ad un errore a cui poi trovare rimedio, sarebbe stato impossibile (una indagine monumentale ridotta ad un fallimento totale? No, non si poteva).

Sul fatto che anche il DNA di Fabio Bossetti non corrisponda a quello di Giovanni Bossetti, io ho una mia idea, alla quale però ancora non riesco a trovare piena conferma, ma che potrebbe spiegare la mancata corrispondenza.

Roberta Altea ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...
"Cosa vuol dire confronto diretto DNA Bossetti e Guerinoni? Sono stati confrontati i due profili genetici che confermano il grado parentela padre figlio. Profilo genetico di Massimo Bossetti e profilo genetico di Giuseppe Guerinoni."

Non c'è traccia di questo, ma ricontrollo.

E' stato confrontato il DNA di Guerinoni (riesumazione) con il DNA di Ignoto 1.

Il DNA di Bossetti è stato confrontato con il DNA "Ignoto1"

Anonimo ha detto...

Roberta Altea
Il profilo genetico di Massimo Bossetti che risulta sovrapponibile a quello di ignoto 1 per 21 .marcatori su 21,è stato confrontato con il profilo genetico di Guerinoni. Ed il match è positivo: è un confronto di tabelle.
Anche solo per proprietà transitiva : se A è uguale a B e B è uguale a C, allora anche A è uguale a C. Cosa non torna?

Roberta Altea ha detto...

Hai fonte sul confronto tra il profilo genetico di Bossetti e quello di Guerinoni?
Non riesco a trovare nulla in merito.
So che il profilo genetico di Bossetti è stato confrontato con quello di Ignoto1 e corrisponde (per il nucleare).
Ma io sono convinta che è proprio Ignoto1 che non va, capisci?

Anonimo ha detto...

Roberta Altea
Nessuno dei figli di Ester è figlio di Giovanni Bossetti e non certo per un errore di laboratorio.
In primo grado la dott ssa Gino confermò che dal test di paternità fatto fare privatamente dalla famiglia Bossetti, il sig Bossetti NON risultava essere il padre naturale dei 3 fratelli Bossetti. Lo dichiarò in aula su precisa domanda della dott.ssa Ruggeri

Roberta Altea ha detto...

ok, nessuno dei figli di Ester è figlio di Giovanni Bossetti.
Questo cosa dimostrerebbe? Ai miei occhi nulla.
La domanda era:
Il DNA di Bossetti è stato confrontato con il DNA di Guerinoni?
(prendo un tampone salivare di Bossetti e un pezzetto di femore di Guerinoni e faccio il test di paternità e dico: si questo è il figlio di Guerinoni, magari per avere la prova del nove, lo faccio anche con quello di Letizia)

Ma di questo "test di paternità" non trovo traccia.

Trovo il confronto diretto tra Ignoto1 > Guerinoni e Ignoto1 < Bossetti.

Spero di essere riuscita a farmi capire.

Anonimo ha detto...

Roberta Altea
Dal cadavere di Guerinoni il prof Piccinini estrasse il profilo genetico. Tale profilo genetico fu confrontato con il profilo di Ignoto 1 alias Massimo Bossetti. Il profilo genetico non varia, è una tabella. È tale tabella dimostrerà sempre che Guerinoni è il padre biologico di Massimo Bossetti. Spero di essere stata chiara anch' io.

Roberta Altea ha detto...

Ma Ignoto1 non è Massimo Bossetti.

Anonimo ha detto...

Roberta Altea
E allora è il suo gemello monozigote.

Unknown ha detto...

ma insomma la Sara gino in aula a detto non ha visto niente di carte quello che sa e perchè Capra gli ha detto a voce ...nessuno è figlio di bossetti...poi su due tabellle che gli hanno fatto vedere a detto perfino un bambino dell asilo capisce che sono uguali ((ignoto 1 e massimo ) ma ce un ma che a detto sfuggito ai giornalisti .....poi bisogna vedere come sono stati fatti questi esami ???? per vedere la scientificità di questi ????? quest ultime pochi hanno scritto questo ...

ma aldila di tutto che senso aveva fare (( guerinoni ignoto 1 ))) ((e ignoto 1 massimo )) logico che erano uguali in base ai ris ....la compatibilità.....

pure le due tabelle risultavano uguali....infatti un bambino dell asilo lo capiva ---

ma perchè non è stato fatto guerinoni massimo ?????? perchè non è stato fatto guerinoni ester e confrontare il nucleare dell esito del padre e della madre come mai questo che era da fare e non è stato fatto.........questo era da fare perchè la procura non ha voluto fare e nega tutto e la perizia e dice che non esiste piu materiale invece Casari a milanio ne ha ancora tanto ..... questo sopiega tutto che quel dna a meta è un tarocco

Anonimo ha detto...

Sig Pagnoncelli, il femore del defunto Guerinoni c è. Così dicono. La signora Arzuffi è viva e pure il figlio Massimo. Qualora si rifacesse il confronto Massimo Bossetti risulterebbe sempre il figlio di Ester e di Guerinoni. Quindi, di che confronto parla?

Ivana ha detto...

Gilberto, hai scritto:

Torniamo dunque alla accertata paternità Guerinoni e non paternità Giovanni Bossetti portata avanti dagli inquirenti e confermata - secondo due tribunali - riferendosi non a un documento ma semplicemente alle parole della dottoressa Gino (anche se con locuzione abbastanza indeterminata da poter essere interpretata in vari modi “figlio di un altro uomo” dove altro non si sa bene a chi si riferisca.”

Quando si estrapola una parte di un discorso, eliminando il contesto in cui era originariamente inserito, ecco che è facile dare un diverso significato rispetto a quello che, invece, aveva nel contesto che è stato opportunamente non considerato.

L’avvocato Pezzotta, in tribunale, ha chiesto alla dottoressa Gino di rendere conto di alcuni esami di paternità fatti eseguire su richiesta dei Bossetti dopo l’arresto del 16 giugno 2014. La dottoressa Gino ha risposto:
«Nell’estate del 2014 fui incaricata dall’Università di Torino, a cui si rivolse la famiglia Bossetti, di verificare se Giovanni era il padre di Massimo». L’esito del test?: «Negativo, Massimo è figlio di un altro uomo».

( fonte: http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/16_febbraio_12/yara-quegli-esami-chiesti-bossetti-massimo-non-era-figlio-giovanni-fab96d7a-d173-11e5-9819-2c2b53be318b.shtml )

Quando un esame medico di un determinato individuo risulta negativo nella ricerca di una precisa malattia, vuol dire che quell’individuo non ha quella malattia.
E’ chiaro: La dott. Gino ha verificato, come ha detto da lei stessa in tribunale, se Giovanni era il padre di Massimo e l’esito del test è stato negativo, cioè Giovanni NON è il padre biologico di Massimo.

Comunque, resto d’accordo con l’avvocato Bonomo: non ha importanza di chi sia figlio Massimo Bossetti. Ciò che conta è il cosiddetto “scoglio” (definito tale da Pino): la sovrapposizione tra il profilo genetico nucleare di Ignoto 1 e il profilo genetico nucleare di Massimo Bossetti.
Come continuo a ribadire, ritengo necessaria e sufficiente la ripetizione delle analisi svolte dai ris (considerato che il prof. Casari ha sostenuto che ci sono ancora tracce miste e degradate da cui è possibile ricostruire il profilo nucleare di Ignoto1).

Anonimo ha detto...

Sig Gilberto,
Alla dott ssa Gino venne poi chiesto di confrontare le tabella ignoto 1 alias Bossetti e di confermare il grado di parentela con Guerinoni. La dott ssa a quel punto dovette confermare quanto dichiarato dal collega Piccinini.
Qualsiasi perizia non potrà che confermare che ignoto 1 è Bossetti, e qualora venisse concessa e confermato che si fa?

Roberta Altea ha detto...

Anonimo,
intanto facciamola.
E' l'unico tassello che manca.
E per rifare quel test, non erano necessarie le richieste della difesa ma la volontà della Corte (primo e secondo grado) di dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio che Ignoto1 è Massimo Bossetti.

Perchè non è stato fatto?
La perizia poteva essere disposta d'ufficio. Addirittura in udienza preliminare.
Perchè non farlo?
Perchè per la corte quell'esame è valido. E perchè è valido, nonostante sia dubbioso (nucleare di Bossetti e mitocondrio di uno/una sconosciuta)?
Perchè così ha detto l'accusa. Così dicono i genetisti dell'accusa.
La corte ha deciso. Punto.

Anonimo ha detto...

Signora Altea,
Forse perché si sarebbe dovuto richiedere l' incidente probatorio molto prima di quanto fu invece richiesto? La difesa lo chiese davanti al GUP 10 mesi dopo l'arresto del sig Bossetti e, sebbene fosse nei termini consentiti dalla legge, il Giudice la respinse perché a quel punto sarebbero scaduti i termini della custodia cautelare.

Anonimo ha detto...

Signora Altea,
rileggendo meglio mi è parso di capire che l'accusa avrebbe dovuto riperiziare una propria perizia? Non mi sembra logico, ma forse ho interpretato in maniera scorretta il suo scritto.

Roberta Altea ha detto...

Anonimo,
probabilmente mi sono espressa male io.
Ovviamente parlo del giudice dell'udienza preliminare, e delle due corti giudicanti.
Invece di lamentare l'esposizione mediatica del pool difensivo per esempio, perchè non hanno disposto d'ufficio una perizia terza.
Certi come sono del risultato (tanto da dire che non serve) se positiva, avrebbe definitivamente tagliato la testa al toro.

Anonimo ha detto...

Roberta Altea
Perché sono certi del risultato ottenuto e non ritengono opportuno ripeterlo. Sarà la Cassazione comunque a valutare se sono stati commessi eventuali errori di procedura ed in tal caso provvederà di conseguenza.

Roberta Altea ha detto...

Appunto.
Sono certi del risultato ottenuto.
Le due corti e i rispettivi Presidenti sono genetisti esperti capaci di capire che non ci sono errori.
Ahi ahi, spero che non capiti a nessuno di voi convinti che basti la parola dell'accusa a condannare un uomo.

Anonimo ha detto...

Roberta Altea
Ci sono in giudici della cassazione nei quali confidare per una giusta sentenza. Nessuno dovrebbe subire ingiustizie, quindi non capisco il " voi " a chi sia riferito .

Chiara ha detto...

Dico la mia.
- E' vero che è stato fatto un confronto Guerinoni-Ignoto1 (esito: paternità)
- E' vero che è stato fatto un confronto Ignoto1-Bossetti (esito: match)
- E' vero che è stato fatto un confronto Bossetti M - Bossetti G (esito: non paternità).
Ergo, si è logicamente e matematicamente stabilita (proprietà transitiva) anche la paternità Guerinoni-Bossetti.
MA
- E' vero che non è stato fatto un confronto diretto Guerinoni-Bossetti.
Il punto è: CHI doveva farlo, ad abundantiam? L'accusa che non ne aveva bisogno, bastandole la proprietà transitiva per portarlo in processo? Il Giudice al quale nessuno ha posto il problema ed aveva sempre quella proprietà transitiva? OPPURE la difesa, un millisecondo dopo l'arresto, per vedere se aveva in mano la chiave più rapida e sicura di tirarlo fuori?
Non so eh, chiedo....tutti a stracciarsi le vesti perchè un Giudice non ha sentito il bisogno di confermare ciò che nessuno contestava e nessuno che si domanda se davvero la difesa quell'accertamento non l'abbia fatto e, se no, PERCHE'?
Ma un Cristo, santiddio, che si sceglie gli avvocati e ne approva le strategie, avrà diritto a portarle avanti, o bisogna per forza imporgli accertamenti che non chiede, non vuole, potrebbero nuocergli? Prendiamo una Roberta Altea o un Gilberto a caso: fino ad oggi vivono nel beneficio del dubbio perchè tutto sommato quello che è uno dei presupposti cardine non ha una sua formalizzazione in prova diretta. E vado a "giocarmeli"? Naaa. Ivana è pronta a dichiararlo colpevole se solo venisse disposta la perizia e desse esito "match"...me la posso tenere col dubbio, se permettete? Insomma, Gilberto, Roberta, Ivana sono tre delle potenziali migliaia di cittadini in cui ho insinuato il dubbio e che potrebbero essere i miei giudici popolari: dovete impormi voi di togliere loro i dubbi? Posso decidere di conservarli tali?
Chiaramente provoco, però pensateci, perchè uno deve anche essere libero di condurselo come vuole, il suo processo...chi ha miglior conoscenza di noi delle persone e degli atti, ha valutato determinate scelte strategiche. Fidiamoci pure un po'. ;)

Nautilina ha detto...

@ Anonimo
E cosa sarebbe successo se i termini della custodia cautelare fossero scaduti? Avrebbero forse dovuto scarcerarlo e metterlo agli arresti domiciliari come Logli, Alabi e tanti altri? Non vedo il dramma.

Sulla paternità sono abbastanza d'accordo con chi la ritiene ininfluente.
Oddio, non dovrebbe esserlo, eh...ma in questo processo, dove ormai è ferma l'equivalenza fra Ignoto 1 e Bossetti, non servirebbe scoprire che Ignoto 1 non è figlio di Guerinoni, perché comunque resterebbe da smentire che Bossetti sia Ignoto 1.

Ivana,
temo che se la perizia si limitasse a confermare o escludere che Ignoto 1 e Bossetti siano la stessa persona, purtroppo non sarebbe risolto niente, in un senso o nell'altro.
Per accusare o prosciogliere Bossetti bisogna provare oppure escludere che quel DNA sia contestuale al crimine, altrimenti potrebbe essere arrivato prima o dopo, per trasferimento secondario o terziario, addirittura per manomissione.

Numerosi studi scientifici provano che il transfer DNA si veicola facilmente con le mani e gli oggetti, e lo si può trovare dentro una traccia mista anche se non fa parte del fluido/sangue che l'ha originata.
Il problema casomai sarebbe la durata, più breve rispetto a quella di un DNA depositato direttamente. Ma dal momento che in questo caso non si pone il problema nemmeno dopo tre mesi, anzi si sostiene che il freddo intenso abbia prolungato la conservazione e che i leggings abbiano riparato la traccia dal dilavamento, allora per coerenza bisogna esaminare anche l'ipotesi del trasferimento indiretto.

Roberta Altea
la penso come te, nemmeno io credo al complotto.
Ho però molti dubbi sull'errore in laboratorio, tendo a escludere che sia avvenuto, perché nella primavera del 2011 non avevano ancora il DNA di Bossetti (sconosciuto fino al 2014). E il DNA dei Guerinoni l'hanno ottenuto mesi dopo aver trovato la traccia di Ignoto 1. Nel mese di marzo potevano forse avere la provetta di Damiano Guerinoni, resterebbe però sempre da capire come avessero il DNA di Ester Arzuffi.

Nell'intervista che segnalavo giorni fa (Salvagni a Border Nights) l'avvocato a un certo punto parla anche di questo, rapportando la traccia della maestra sul polsino a quella sugli slip.
Dice che 'l'intensità' dei due DNA è molto diversa, ovvero per quello sul polsino è quasi doppia. Non so cosa voglia dire, certo è difficile da capire che un DNA da contatto sia resistito in perfette condizioni restando 'più intenso' di un DNA contenuto nel sangue.
E' vero che la macchia sulla giacca era rivolta verso il suolo, quindi riparata dalla pioggia battente, però il polsino era di maglia, non impermeabile, e si sarebbe dovuto inzuppare d'acqua.
Sarebbe un altro particolare da approfondire.

Anonimo ha detto...

Anonimo 2...
Sembrate tutti molto preparati sull'argomento, tutti plurilaureati, io non lo sono, ma comprendo perfettamente la lingua italiana.E mi associo a Roberta Altea che si pone quesiti chiari.
Ignoto 1 = Massimo Bossetti
Guerinoni = Massimo Bossetti
Ma non c'è da nessuna parte che Massimo Bossetti= Guerinoni
Quindi Anonimo non è difficile da comprendere, non esiste Ignoto 1 alias Bossetti.
Deve esistere Ignoto1 = Bossetti = Guerinoni, TRE profili a confronto, non due.
La panna montata è bella, spumosa, bianca, è identica a vedersi che sia di latte vaccino o latte di capra.
Solo assaggiandola ne scopro la differenza.

Anonimo ha detto...

Ops, errore...
Ignoto 1 = Massimo Bossetti
Guerinoni = Ignoto 1

Anonimo 2

Anonimo ha detto...

Scusate, sapete come si esegue un test di paternità? Non lo sapete.
DNA del presunto padre (Guerinoni )
DNA del figlio (Massimo Bossetti )
Il profilo genetico una volta estratto non varia.
Si confronta la tabella del presunto padre e quella del presunto figlio dalla quale si evince senza ombra di dubbio se c è o no questo grado di parentela.
Sono tabelle a confronto : quindi, il match è stato fatto ed è risultato positivo.

Anonimo ha detto...

match positivo tra Ignoto 1 e Guerinoni....solo ed esclusivamente con Ignoto 1.
La tabella Bossetti - Guerinoni puff...non c'è!
CHE L'ACCUSA SI SIA DIMENTICATA DI MOSTRARLA?....E' ALL'ACCUSA CHE SPETTA LA PROVA, NON ALLA DIFESA....E SE NON CE L'HA NON E' UNA PROVA....SEMPLICE

Anonimo ha detto...

Non mi sono spiegata :
Tabella DNA Massimo Bossetti esiste
Tabella DNA Giuseppe Guerinoni esiste
Le due tabelle sono state messe a confronto ed è emerso che Massimo Bossetti è figlio del defunto Giuseppe Guerinoni sulla cui tomba ha posato i fiori anche Laura Letizia Bossetti. Non è difficile capire che Massimo è il figluo naturale di Guerinoni

Roberta Altea ha detto...

Chiara ha detto...

"- E' vero che non è stato fatto un confronto diretto Guerinoni-Bossetti.
Il punto è: CHI doveva farlo, ad abundantiam? L'accusa che non ne aveva bisogno, bastandole la proprietà transitiva per portarlo in processo? Il Giudice al quale nessuno ha posto il problema ed aveva sempre quella proprietà transitiva? OPPURE la difesa, un millisecondo dopo l'arresto, per vedere se aveva in mano la chiave più rapida e sicura di tirarlo fuori?"

La difesa ha avuto accesso agli atti (TUTTI) a Febbraio 2015.
E a tutt'oggi non ha mai avuto accesso ai reperti. Nessun reperto.
Santa pace, ma allora gli avvocati della difesa sono proprio stupidi?
Quando l'avvocato Salvagni ha sempre detto e ancora dice che alla difesa (e a tutti noi, aggiungo io) è stato chiesto di fare un atto di fiducia.
Questo è, e questo deve bastarvi.

Veramente, ma stiamo parlando dello stesso caso?

Chiara ha detto...

Eh no Altea, sulla fiducia un corno, se permetti! Io ho APPUNTO chiesto se la difesa abbia mai domandato l'accesso ai reperti INDIPENDENTEMENTE da una istanza di perizia (ti respingono la perizia, resta assorbita la richiesta di accesso ai reperti). Ancora aspetto di riuscire a ravvisare negli atti traccia di questa richiesta, quindi se sai che c'è me lo confermi e io domani scendo in piazza con te a gridare alla violazione dei diritti, se come me non lo sai, gli atti di fede li tengo per Cristo e per nessun umano, neppure per Salvagni. Altrimenti dovrei farlo anche nei confronti degli altri. Ma poi, non è proprio lui che dice che gli atti di fede non si fanno?

Anonimo ha detto...

Vorrei che qualcuno ragionasse su un punto: non era doveroso analizzare tutte le prove e non voler fare il magnifico cercando di smontare un dato di fatto? quel dna è il suo: che sia stato messo da ignoti, artificiale, complottato non ha importanza è il suo al 99%

Forse se la difesa non avesse fatto ridere i polli con immagini satellitari, mail di esperti che non dicono niente (Butler ad esempio) a cui non viene chiesto cosa avviene con l'uso di reagenti scaduti o l'altro che paragona l'Australia al nostro clima, senza avergli chiesto nemmeno un paragone su caso specifico: corpo lasciato 3 mesi all'aperto in zona con escursioni termiche -15 - +10

Avrebbe potuto sicuramente disintegrare tutto facendo rimanere il solo DNA come prova, allora si, avrebbero potuto sostenere qualunque altra tesi eventuale a giustificare un DNA, oltre che chiedere davvero accertamenti totalitari su tutta la procedra dall'estrazione della traccia biologica in poi.

Chiara ha detto...

p.s. i reperti erano al loro posto e a disposizione fin dal giorno dell'arresto, altro che febbraio 2015! Cos'è che hanno avuto quella volta? Montagne di dati grezzi, pure ordinati con tanto di legenda, come da ordine del giudice ai ris, per agevolare la difesa e cosa è successo?! CI SI SONO PULITI IL DERETANO, tanto erano importanti per loro! Ma quanto si può prendere in giro una corte, secondo te? Puoi chiedere e ottenere tutti quei dati, perdere mesi e costringere agli straordinari notturni (modo di dire) i carabinieri perchè ti facciano una relazione-ad-hoc così che non diventi matto tu e poi a) i tuoi consulenti non se li filano e b) neanche interroghi chi te li ha forniti?!? Insomma gente, tutta la benevolenza del mondo, ma ditemi voi quale essere umano darebbe ancora il minimo credito alle richieste di quella parte!

Chiara ha detto...

Anonimo, ma in definitiva gli indizi-satellite di questo caso sono stati fortemente incrinati dalla difesa, rispetto all'inizio, non è che non li abbiano toccati, anzi. Il risultato sotto questo profilo secondo me è buono, nel senso che se ci fossero stati solo quelli e ridimensionati come all'esito del dibattimento, un'assoluzione era possibile; MA non c'erano solo quelli, bensì quel "maledetto" dna...e finchè c'è quello, c'è condanna.

Roberta Altea ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...
"Scusate, sapete come si esegue un test di paternità? Non lo sapete.
DNA del presunto padre (Guerinoni )
DNA del figlio (Massimo Bossetti )
Il profilo genetico una volta estratto non varia.
Si confronta la tabella del presunto padre e quella del presunto figlio dalla quale si evince senza ombra di dubbio se c è o no questo grado di parentela.
Sono tabelle a confronto : quindi, il match è stato fatto ed è risultato positivo."

scusa eh se stiamo parlando di un reato per cui la pena prevista è (giustamente) l'ergastolo.
Magari chiedere un confronto diretto ci sta, invece di fare atto di fiducia (anche qui) sulle tabelle preparate.

Santo cielo, io veramente non vi capisco.
Arroccati sulle tesi della procura senza nemmeno mettervi per un attimo nei panni di chi non ha la possibilità di provare la propria innocenza.
Ma veramente vi piace una giustizia che funziona in questo modo?

Parlo sul serio.
Io quando sono stata a Brescia era la prima volta che assistivo ad un processo per un reato così importante, con un imputato la cui pena prevista era un ergastolo.

Sono rimasta sbalordita dai toni, dai modi degli avvocati della parte civile, dalle risatine e dalla superficialità del procuratore generale quando raccontava i fatti, dalle continue interruzioni del presidente della Corte alla difesa (unitamente a quelle degli avvocati di parte civile), dai giudici popolari che sbadigliavano o si gingillavano con il cellulare (solo uno prendeva appunti, ca@@o peccato che c'era in ballo un omicidio), dai resoconti in tempo reale dei giornalisti che traducevano una interruzione dell'imputato che dice: ma non è vero! con la frase: Bossetti si scaglia contro il PG!!!).
Sono rimasta sconcertata da molte cose, che evito di scrivere qui per pudore.
Ho visto Yara trasformarsi da bambina che era al processo in primo grado a giovane donna nel secondo grado, per giustificare il fatto che (visto che nel PC di casa Bossetti non c'era traccia di pedopornografia), Bossetti ha ucciso Yara perchè tentato dalla giovane donna.
Ho visto citare persone che non esistono (Simona Arzuffi, sorella di Ester che non ha sorelle), ho sentito parlare di centinaia di comparazioni del mito delle "donne di Guerinoni" con il mito di Yara, senza che nessuno desse giustificazione ad un errore così grave, ho sentito banalizzare il fatto che vengano utilizzati kit scaduti nei laboratori come se fosse prassi assodata.

Infine ho letto nelle motivazioni di condanna le stesse identiche parole pronunciate dal procuratore generale, prese e riportate.

Il processo si è svolto in questo modo. Poteva finire alla prima udienza. ore di arringa inascoltate, ore di richieste, spiegazioni, inascoltate.

Scusate se la giustizia italiana funziona in questo modo, siamo messi molto, ma molto male.

Roberta Altea ha detto...

Chiara ha detto...
"p.s. i reperti erano al loro posto e a disposizione fin dal giorno dell'arresto, altro che febbraio 2015! Cos'è che hanno avuto quella volta? Montagne di dati grezzi, pure ordinati con tanto di legenda, come da ordine del giudice ai ris, per agevolare la difesa e cosa è successo?! CI SI SONO PULITI IL DERETANO, tanto erano importanti per loro! Ma quanto si può prendere in giro una corte, secondo te? Puoi chiedere e ottenere tutti quei dati, perdere mesi e costringere agli straordinari notturni (modo di dire) i carabinieri perchè ti facciano una relazione-ad-hoc così che non diventi matto tu e poi a) i tuoi consulenti non se li filano e b) neanche interroghi chi te li ha forniti?!? Insomma gente, tutta la benevolenza del mondo, ma ditemi voi quale essere umano darebbe ancora il minimo credito alle richieste di quella parte!"

Hai decisamente visto un altro film Chiara.
Informati meglio. Non credo valga la pena continuare.

Anonimo ha detto...

Altra,cosa intende per " confronto diretto"? Perché sinceramente non capisco. Due tabelle a confronto dove si ha la certezza che una sia quella di Guerinoni e l' altra di Massimo Bossetti non è un confronto diretto?

Chiara ha detto...

Ah ecco, a questo proposito (di avere avuto prova + indizi da affrontare al processo) faccio una notazione a Roberta Altea. Non ricordo se qui o sotto l'altro articolo, qualcuno diceva che in udienza preliminare hanno rifiutato l'incidente probatorio (rectius, di disporre perizia) perchè altrimenti scadevano i termini di custodia, al che hai giustamente reagito dicendo "sarà mai un buon motivo?!?". No, non lo sarebbe, hai ragione tu. Però ha torto chi ha detto quella cosa: in realtà il motivo sta nella ratio della stessa udienza preliminare, che è fatta per accertare se ci siano abbastanza elementi per processare una persona, oppure se vada senz'altro prosciolta, non processata affatto. In questo senso, anche all'udienza preliminare può esserci una parentesi istruttoria, di espletamento di prove: quelle prove che una volta smentite condurrebbero a dichiarare "non doversi procedere" nei confronti dell'imputato, perchè chiarito quello specifico punto non c'è altro da dire. Esempio di scuola: ho un alibi. Chiedo di formare la relativa prova nell'udienza preliminare e vengo prosciolto. Perchè può esserci la caterva di indizi che vuoi, ma se ho un alibi li butti tutti nel cestino: ero altrove a fare altro, quindi questo ti dice che niente di ciò di cui potremo parlare, potrà mai collocarmi sul luogo del delitto. Ok? In questo caso, ripetere l'esame del dna avrebbe al più condotto a ridimensionare la prova ad indizio; oppure addirittura ad eliminarlo? Ok facciamo finta che sia così. Restano ancora da vagliare tutti gli altri indizi. Ma questo non è il lavoro mio, di GUP, è quello del Giudice del dibattimento: si fa mostrare tutte le prove/indizi e decide se sono sufficienti o idonei per condannare. MA il GUP no, mi segui? Lui guarda le cose più sommariamente diciamo, è un filtro preliminare per i casi in cui possa essere dichiarato immediatamente il non luogo a procedere. Non si discute tutto il compendio accusatorio nel dettaglio, quindi tutti quegli accertamenti che DA SOLI non sarebbero comunque sufficienti per prosciogliere "sic et simpliciter", vengono rinviati al dibattimento vero e proprio. Se a questo aggiungi, e bisogna aggiungerlo, che l'imputato è in custodia cautelare, certamente valuterò con ancora maggior rigore questa cosa. Ma certo non potrò mai rifiutare un accertamento che potrebbe condurre a proscioglimento, SOLO perchè i termini di custodia sono in scadenza. Verrei cassato un secondo dopo.

Chiara ha detto...

Roberta, il film che secondo te ho visto è il testo della sentenza. Se ritieni che sia falso dillo pure. Però spiega anche, se no pare un fugone per mancanza di argomenti. ;)

Anonimo ha detto...

Ma quale smontare? non ha smontato un bel niente ci sono cose incredibili: il padre disse dopo 3 giorni: "dove SIETE" oppure in aula fu detto di siti a pagamento dove si è registrato che non esistono nemmeno! LA DIFESA DOVE STA? dorme?

ci sono un sacco di cose non contestate che una difesa vera avrebbe demolito a rasoterra!

Invece la difesa è riuscita persino ad avvalorare tesi dell'accusa sul dna, a contraddirsi sulle stesse ammissioni casuali dette tra un ospitata e l'altra ed un aula e l'altra! Questa è una difesa?

Ma non solo, nemmeno chiedere l'incidente probatorio subito suggerito persino dalla nota criminologa e da altri, non solo, ha sparato accuse senza avere le palle di denunciarle, non solo, tra foto satellitari ridicole, mail di esperti e/o interviste dove probabilmente scambiano COLD per CALDO tra Australia e Italia!

Questa è una difesa?

La cassazione riconfermerà e non c'è nessun dubbio salvo errori della corte di brescia: l'unica speranza per bossetti è un altro avvocato che sappia fare l'avvocato con esperienza e capacità non uno venuto dal niente che straparla contraddicendosi persino da solo!

Bossetti non ha avuto difesa questa è la realtà

Chiara ha detto...

Roberta Altea, come hai giustamente premesso, era il primo processo di un certo tipo che vedevi. Se è vero, com'è, che il dubbio è sempre un ottimo compagno di vita, poniti anche tu quello di non essere la spettatrice più titolata per commentare il suo svolgimento. Un bambino che vedesse il chirurgo affondare il bisturi nelle carni del paziente, non noterebbe alcuna differenza con un assassino. ;)

Chiara ha detto...

anonimo....non è detto che potesse averne una migliore (e non parlo di scegliere altri avvocati, parlo di ciò che poteva fare anche il migliore del mondo, se di sostanza a cui aggrapparsi ce n'era pochina) ;)

Anonimo ha detto...

Chiara, eppure è quanto decise il GUP in quella sede, tant'è che la richiesta di incidente probatorio non fu accolta.
Non è sicuramwnte una mia invenzione, quindi se c'è stata una mancanza grave dal parte del GUP la stessa verrà valutata in cassazione.

Anonimo ha detto...

SOSTANZA TANTA, CAPACITA' ZERO

http://carloantonio51.blogspot.it/2017/11/il-secondo-teorema-di-shannon.html

LEGGETE QUI COSA SI DICE

Anonimo ha detto...

Il GUP poteva eccome rifiutarsi cosa state dicendo???? se avesse fatto una cosa che non poteva l'avrebbero denunciato dopo 5 minuti e' nella sua facoltà farlo e l'ha fatto

Vanna ha detto...

Bravo Gilberto, condivido tutto.

Roberta Altea grazie per la tua testimonianza so come il processo era gestito.
Condivido anche te, sui tutto.

Per quanto riguarda l'incidente probatorio si può chiedere in ogni momento.
Da ricordare quello cui fu sottoposto Michele Misseri.
Andò come andò: lui , autoaccusatosi di molestie e assassinio è libero, Sabrina e la moglie hanno avuto l'ergastolo.
Neanche il grande Coppi l'ha fatta uscire.
Questi sono i misteri della giustizia italiana.

Chiara ha detto...

Riscrivete i manuali e date fuoco ai codici: Vanna ha parlato. :D Dimmi... esattamente fino a quando si può fare? Nel dibattimento si fa? Sono curiosa

Ivana ha detto...

Nautilina,
per me, invece, la perizia sarebbe risolutiva, perché, come avevo già detto, la collocazione del profilo genetico di Ignoto 1, in una zona degli slip vicina a una soluzione di continuo che combacia con la lesione a forma di J sul gluteo è indicativa del coinvolgimento di Ignoto 1 nell’omicidio, tanto più che la stessa consulente della difesa ha ritenuto tale lesione provocata con indosso gli slip. Ritengo improbabile un trasferimento secondario o terziario proprio per la collocazione della traccia.
Sull’eventuale dolo, la Difesa non ha chiesto il test di metilazione, o altro test equivalente (perché non è stato richiesto insistendo sulla necessità del rigore scientifico considerata l’aporia del mtDNA?). Penso che i genetisti della Difesa considerino il dolo un’ipotesi con probabilità quasi 0, altrimenti avrebbero richiesto il test di metilazione, per cui, come ribadisco, ritengo la perizia risolutiva (e anche rispettosa del diritto di difesa dell’imputato).

Chiara ha detto...

Anonimo.... sono senza parole. QUELLA era L'UNICA motivazione? Non l'accetterei mai neppure io. Mah.

Anonimo ha detto...

Tornando al tema dell' articolo, invece, credo che il Prof. Piccinini, grande esperto di genetica e genetica forense nonché docente dell' Università degli Studi di Milano, avrebbe molto da ridire sul contenuto di queste affermazioni basate sul niente assoluto e che contrastano stridemente con quanto da egli dimostrato grazie alla sua professione, professionalità, studi,pubblicazioni ed esperienze acquisite nel corso della sua brillante carriera. Un po'di serietà e di rispetto credo siano ampiamebte dovuti.

Chiara ha detto...

anonimo con cui parlavo dell'u.p....ho trovato un articolo con un breve virgolettato del gup (c'è la sentenza integrale in giro? chiedo a tutti): " viene rigettata anche la richiesta di incidente probatorio, fatta - scrive il gup - "chiamando in causa il Dna mitocondriale che è noto non svolge funzione d'individuazione del soggetto" e "per estendere il campo d'indagine tecnica" a materiali che non hanno avuto alcun rilievo: quindi "si palesa dalle dedotte considerazioni la inutilità dell'incidente probatorio richiesto"."
Insomma, le considerazioni sulla custodia cautelare probabilmente erano a latere di altre, più "degne". Speren :D

Chiara ha detto...

Anonimo delle 21.05 ....eh tu dici bene, ma a me è stato fatto notare che non occorre competenza per commentare, basta "il cuore". Sapevilo.

Anonimo ha detto...

Chiara,sono sicura che il Prof Piccinini, il cui CV è facilmente reperibile in rete, per la sua perizia abbia usato la " testa " e non il cuore.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ora su Rai 3 il prof. Roberto Burloni, riporto alcune sue dichiarazioni: Facebook (e i moderni mezzi di comunicazione in generale, ndr) ha dato la parola a tutti, e alcuni hanno inteso questa opportunità come un tassativo dovere di parlare anche di cose che non conoscono; immancabilmente lo fanno, non intuendo che, se è vero che tutti possono dire la loro sulla piacevolezza di una musica o sul colore del pelo del cane che più si gradisce, quando si parla di argomenti tecnici dell’opinione di uno che non sa nulla si può fare tranquillamente a meno.

Invece non lo capiscono, non avendo neppure l’idea della complessità delle cose e immaginandole semplicissime: quando incontrano qualcuno che svela la loro profonda ignoranza, lo apostrofano come superbo, borioso, non rispettoso delle opinioni altrui; questo in una stupefacente rappresentazione mentale in cui chi studia una materia con anni di sacrificio è arrogante, mentre chi pensa di poterla capire dopo un quarto d’ora su Google è invece un esempio di umiltà. Provano rabbia, ma la loro è la rabbia di Calibano, che se la prendeva con lo specchio che gli restituiva la sua atroce bruttezza. Essendo il mondo lo specchio che non vogliono vedere, dal mondo si rifugiano su internet, uno spazio dove ciascuno di noi è solo un lampo di luce, trasmesso da un universo all’altro in una frazione di secondo, che può prendere la forma che vuole.

Nautilina ha detto...

Ivana,
parlando con un biologo mi è stato detto che il test di metilazione va eseguito entro un certo tempo, altrimenti non serve più. Non sono in grado di provare questa affermazione, forse potresti indagare tu?
Comunque, purtroppo, non esiste solo la possibilità che il DNA fosse sintetico, ma anche, con maggiore probabilità, che fosse di origine naturale.
Tanto più che per la Corte l'assenza del mitocondriale è ininfluente, c'è ma non si vede, oppure (addirittura in una nota si legge questo) per il prof. Casari la traccia poteva contenere oltre a sangue una minima quantità di sperma, e questo spiegherebbe la mancanza dei mitocondri...
Credimi, più la leggo più sono sconvolta da questa sentenza.

Perché pensi che la collocazione della traccia dovrebbe essere incompatibile con un trasferimento secondario o terziario? Il Dna da secondary transfer viene portato soprattutto dalle mani. Non serve un contatto diretto fra gli slip e l'omicida. Potrebbe dunque essere stata la stessa Yara a trasportarlo sulla parte anteriore degli slip, vestendosi o svestendosi.
Oppure potrebbe essere stato trasportato dall'attrezzo usato per i tagli, ma allora bisognerebbe provare che quel colpo sia stato il primo, e comunque mi pare che la sede della traccia 31 G20 sia anteriore, lontana dal taglio latero-posteriore che ha reciso gli slip sul fianco.
Infine lascerei per ultima l'ipotesi più assurda di tutte, sebbene non impossibile in assoluto, che lo stesso omicida abbia trasferito DNA di Bossetti presente sulle sue mani o guanti.
Dopotutto, se parliamo di un lavoratore edile, non sarebbe strano che avesse avuto contatti con Bossetti o con un attrezzo da lui usato.

Sono tutte elucubrazioni, naturalmente, e vorrei vedere chiunque a dimostrarle.
Non è facile dimostrare come ci è arrivato quel DNA su Yara!
E' più facile - relativamente - dimostrare un errore.

L'unico argomento utile, in pratica, verrebbe solo da un esperimento giudiziale. Non con il pezzo di maiale nel campo di Chignolo, però...che servirebbe solo a nutrire la fauna, ma simulando le reali condizioni di Chignolo in laboratorio.
Il DNA c'è ancora dopo tre mesi? Bossetti potrebbe essere colpevole. E' scomparso? Allora dovrebbero sicuramente cercare qualcun altro. Dal momento che altre implicazioni dell'imputato nel crimine non si possono provare, non possono neppure dargli l'ergastolo.
Però per la Corte ogni tentativo di accertare l'innocenza dell'imputato è superfluo.

La perizia richiesta in appello è inutile, una perdita di tempo, un favore alla difesa? Sono troppo sicuri di quel risultato. Ma nessuno può sapere se sugli indumenti di Yara si trova qualche altro DNA di ignoti diversi da Bossetti. Potrebbe anche esserci il mitocondriale dell'imputato. O forse si scopre che Bossetti manifesta eteroplasmia (un'altra storia da chiarire) per spiegare l'origine del mitocondriale anomalo trovato nella traccia, finora attribuito a Yara ma senza certezza.

La verità è che ognuna delle parti tiene caro e buono il risultato che ha e non vuole rischiare sconvolgimenti, questo è comprensibile, da loro te lo aspetti, ma non dalla Corte che dev'essere imparziale.

Chiara ha detto...

Nautilina, ma ad esempio ti non avresti fatto un test per l'eteroplasmia al tuo assistito, fatto altrettanto coi campioni di Yara (ne avranno tenuti prima della cremazione? Suppongo di sì, sarebbe interessante saperlo) così da prevenire l'obiezione, se gli esiti avessero arriso alla difesa chiaramente, obiezione che si conosceva da ben prima della sentenza? Io ricordo che di verificare questa cosa ne parlavamo forse addirittura un anno fa...

Su quanto hai detto faccio invece due annotazioni: prima, che il fallimento dell'esperimento giudiziale non sarebbe dirimente al punto che credi tu, perché in laboratorio (o nel campo) puoi ricostruire fino a un certo punto, non puoi riprodurre novanta giorni di fenomeni con precisione assoluta...anche solo perché non li conosci così precisamente! Migliaia di variabili possibili e non prevedibili...la veggo più buia di te sinceramente. Ad ogni modo un valore indicativo l'avrebbe, ok, anche solo indicare l'opportunità di ripetere x volte l'esperimento sia con le stesse che con variabili diverse... insomma, creare una casistica, che quantomeno dice molto di più di un esperimento solo, infarcito di incognite.
Seconda, credo che il reperto sia sul retro degli slip, se dicono che è in corrispondenza del taglio sui glutei. Aspettiamo conferme.

Chiara ha detto...

Gugly, parole sante!

Anonimo ha detto...

Questo é un fac-simile di un test di paternità legale, come vedete tutti i loci richiesti sono stati tipizzati . Se il risultato é identico alla analisi su Guerinoni (e lo é), Boss.=figlio di Gue. E basta dire che é stato comparato prima il dna di Ignoto 1 con il dna di Bossetti e mai il dna di Bossetti con quello di Guerinoni. E' ipnotismo: vi sono tre analisi, e queste coincidono, non ha nessun senso scrivere di cosa é stato paragonato prima con cosa. Potete paragonare quel che volete, i tre dati sono identici, locus per locus. Guardate le tabelle, non le vostre speranze. E basta manipolare menti deboli. Non vi é nulla da paragonare, se non leggere i dati e informarsi quali STR vengono utilizzati per il test di paternità. E sono identici a quelli utilizzati.

http://www.testpaternita.info/docs/paternita_legale_attribuzione_P-F.pdf

Chiara ha detto...

Ho capito, grazie Anonimo. In sostanza quelle che poi vediamo, relative ai confronti, sono semplici tabelle di testo in cui vengono ricopiati i dati (e da qui la possibilità di errori materiali nella copiatura, com'è successo non ricordo con quale tabella)...corretto?

Anonimo ha detto...

Siamo seri: nel caso Bossetti è stata riesumata una salma ed affidato il test di paternità ad uno dei più illustri esperti del settore nonché stimato docente univeristario per conto della procura e costui avrebbe commesso un banale errore umano che avrebbe portato ad individuare anni dopo proprio Massimo Bossetti la cui madre ed il defunto si erano conosciuti e frequentati nel periodo in cui Bossetti fu concepito? Stesso soggetto che casualmente il 26 novembre 2010 si aggira nei paraggi del luogo da cui scompare la vittima i cui indumenti rivelano una traccia biologica identica per 21 marcatori su 21 con il presunto assassino?

Anonimo ha detto...

Siamo seri: il prof Piccinini uno dei massimi esperti incaricato dalla procura avrebbe commesso un banale errore umano che avrebbe poi casualmente portato a Bossetti la cui madre afferma di essere stata inseminata a sua insaputa con il liquido seminale dell'uomo la cui salma fu riesumata per il test di paternità e che per mesi le aveva dato un passaggio in automobile per condurla al lavoro?

Anonimo ha detto...

No anonimo non far finta di non capire nell'articolo si fa chiaramente intendere che Massimo Bossetti è proprio figlio del padre legale Giovanni Bossetti.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Va bene, allora scrivi a Bossetti è digli che non servono avvocati, ricorso, ecc.,tu hai la soluzione in tasca per farlo uscire domani. Strano che nessuno ci abbia pensato! Ma stiamo ancora a queste cretinate?

Anonimo ha detto...

Io capisco benissimo.
L' articolo può affermare ciò che vuole basandosi sulle fantasie più fervide e contorte dell ' autore che così facendo diffama un'intera procura oltre la professionalità di uno stimato docente universitario noto per serietà bravura e correttezza. Vorrei vedere cosa direbbe lo stesso nel caso in cui leggesse l' articolo in questione. D'accordo fare congetture ed ipotesi, ma oltrepassare i limiti è veramente troppo .

Guglielma Vaccaro ha detto...

Il bello è che se fai notare a certa gente che sta parlando di questioni di cui è palesemente a digiuno, si offendono e insultano proprio secondo lo scenario descritto da Burloni...assistere alle udienze di un processo non da la laurea in giurisprudenza ad honorem in quanto manca quella ventina di esami che ti fa capire comportamenti e atti; qui però siamo proprio allo sprezzo del ridicolo.
Da studio proprio.

Vanna ha detto...

Roberta Altea ha detto...

"Sono rimasta sbalordita dai toni, dai modi degli avvocati della parte civile, dalle risatine e dalla superficialità del procuratore generale quando raccontava i fatti, dalle continue interruzioni del presidente della Corte alla difesa (unitamente a quelle degli avvocati di parte civile), dai giudici popolari che sbadigliavano o si gingillavano con il cellulare (solo uno prendeva appunti, ca@@o peccato che c'era in ballo un omicidio), dai resoconti in tempo reale dei giornalisti che traducevano una interruzione dell'imputato che dice: ma non è vero! con la frase: Bossetti si scaglia contro il PG!!!).
Sono rimasta sconcertata da molte cose, che evito di scrivere qui per pudore.
Ho visto Yara trasformarsi da bambina che era al processo in primo grado a giovane donna nel secondo grado, per giustificare il fatto che (visto che nel PC di casa Bossetti non c'era traccia di pedopornografia), Bossetti ha ucciso Yara perchè tentato dalla giovane donna.
Ho visto citare persone che non esistono (Simona Arzuffi, sorella di Ester che non ha sorelle), ho sentito parlare di centinaia di comparazioni del mito delle "donne di Guerinoni" con il mito di Yara, senza che nessuno desse giustificazione ad un errore così grave, ho sentito banalizzare il fatto che vengano utilizzati kit scaduti nei laboratori come se fosse prassi assodata.
Infine ho letto nelle motivazioni di condanna le stesse identiche parole pronunciate dal procuratore generale, prese e riportate.
Il processo si è svolto in questo modo. Poteva finire alla prima udienza. ore di arringa inascoltate, ore di richieste, spiegazioni, inascoltate.
Scusate se la giustizia italiana funziona in questo modo, siamo messi molto, ma molto male. 28 novembre 2017 19:42:00 CET"

Ripropongo lo scritto di R.A. poiché è esattamente in questo modo che si sta affrontando il dialogo qui sul blog, un blog che è divenuto sgradevole, pesante come un’aula di tribunale. Guarda caso la tempistica, tutto questo a ridosso dell’incontro di Verona organizzato dai giudici Francione, Imposimato, dal biologo D’Orio ed altri esperti.
Stessa tecnica: risatine, irrisione, valutazioni senza ascoltare, spiegazioni, banalizzazioni e giù con l’artiglieria a sparare sicurezze, giudizi senza controprove che, se non sono state fatte la colpa è della difesa che, a sua volta quando le ha richieste, l’hanno toppata.
Tali richieste erano legittime e si dovevano accogliere.
Quindi è chiaro che se MGB è stato condannato la colpa è della difesa, le analisi sono state fatte bene etc.
Chi è P. Gill? ( Per fare un nome), nessuno, non conta niente e lo si esclude prima ancora che possa intervenire.
Si sta usando questo blog per difendere le lobby in modo aperto e sfacciato, per impedire che si vada avanti a difendere l’imputato.Basta fare due conti e vedere quanti se ne sono andati e quanti sono rimasti, soprattutto chi è rimasto?

E mi sento vicina al pool difensivo di MGB che ha lavorato con impegno tra millanta difficoltà, ogni passo fatto è stato insultato nella sua dignità professionale, nella sua qualità e non considerato.
Continuo a ritenere MGB innocente, per il resto non intendo andare avanti in questa maniera.

Anonimo ha detto...

Non ho capito perché vi scaldate tanto. Nell'articolo si chiede che venga finalmente mostrato quel certificato di paternità che dimostra che Massimo Bossetti non è figlio genetico di Giovanni Bossetti. Sembrerebbe una cosa di buon senso. Lei invece signora Gugly è una esperta genetista? Quando fa un esame medico non vuol vedere il documento che comprovi una eventuale patologia da sottoporre magari a un altro medico di sua fiducia?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Vanna, sei tu la prima a non accettare il dialogo: ti si spiega n volte che i tuoi ragionamenti partono da presupposti tecnico-giuridici COMPLETAMENTE ERRATI, Chiara ieri ha scritto un sacco di post al riguardo e tu non sai fare altro che riproporre concetti tutti, ritriti, ipotesi BASATE SUL NULLA e, soprattutto, non rispondi mai e ti limiti a fare insinuazioni personali. Chiaro che alla fine la battuta ci scappa, stiamo ancora leggendo la questione paternità è nessuno risponde perché la difesa non ha insistito sul punto se è così importante e qui dentro gli articoli iniziano ad essere più numerosi dei capelli in testa.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Io e Gilberto Migliorini non siamo i primi interessati a vedere questo documento, la difesa che fa,dorme?

Anonimo ha detto...

Beh, veramente anche l'accusa e il tribunale dormono. Dormono tutti, in certi casi conviene...

Roberta Altea ha detto...

Anonimo Vanna ha detto...

"Chi è P. Gill? ( Per fare un nome), nessuno, non conta niente e lo si esclude prima ancora che possa intervenire."

Peter Gill, sventolato a più riprese nel processo di primo grado dalla PM, citato più volte da lei come un luminare della genetica, diventa improvvisamente un signor nessuno quando si mette a disposizione della difesa al processo di appello...

Roberta Altea ha detto...

Mi sfugge una cosa... per voi dialogo (cit Gugly) che significa?

Prendere per oro colato tutto quello che alcune persone scrivono perchè è IL VERBO, non esprimere opinioni diverse perchè VOI dite che tutti noi partiamo da un presupposto COMPLETAMENTE ERRATO.
Questo si chiama "dialogo"?
Per me si chiama: zitta tu, ascolta e non fiatare perchè IO sono preparata tecnicamente e giuridicamente e tu no!

Io, come già scritto quasi un mese fa sull'altro post, zitta NON STO.
Continuerò a difendere Massimo Bossetti e a sodalizzare con la sua difesa, fino a che non mi verrà dimostrato oltre OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO che è lui il colpevole.

Fino a che non mi spiegheranno COME, QUANDO, DOVE e PERCHE' ha ucciso Yara Gambirasio.

Non mi basta un DNA giudicato da tutti (anche dai genetisti della pubblica accusa) non esistente in natura e non spiegabile scientificamente.

E aggiungo (per i detrattori della difesa) che se aveste seguito tutte le fasi dell'inchiesta prima e dei processi dopo, senza pregiudizi, forse capireste che è stato fatto tutto il possibile e sono state percorse tutte le strade percorribili per far assolvere Massimo Bossetti.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Fatemi capire una cosa: tutto questo discorrere esattamente a cosa serve? La difesa è stata in qualche modo coinvolta? La risposta di Migliorini "mica devo parlare con la difesa" non regge per nulla, ricordiamoci che fu proprio uno degli avvocati a lanciare un pubblico appello http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/lavvocato-di-bossetti-su-facebooksuggerimenti-su-dna-scrivetemi_1144589_11/

La difesa è stata contattata stante i numerosi articoli pubblicati qui dentro? Sì, no, forse?

Questione Gill: Gill in appello è stato escluso per un vizio formale, la difesa non ha riportato un atto formalmente valido (ovvero sottoscritto) in cui proponeva le sue ipotesi, altrimenti le sue deduzioni sarebbero state perlomeno valutate.

E si ritorna al dogma Burioni: chissenefrega delle regole, per Bossetti vale tutto, che cretini sono quelli che hanno studiato e fanno notare le irritualità che hanno portato ai risultati che vediamo.

Vorrei proprio vedere se qualcuno che scrive qui dentro fosse parte offesa, che ne so, per un'aggressione e si vede assolvere il soggetto nonostante questi abbia presentato atti fuori termine, abbia promesso una relazione che in aula non si è mai vista e definisce i carabinieri che hanno arrestato l'aggressore "pappa e ciccia con cattive compagnie".

Vorrei proprio vedere.

Roberta Altea ha detto...

Nessun vizio formale.
Salvagni ha chiesto che potesse intervenire e ha mostrato una mail dove lui dichiarava che avrebbe potuto dare il suo contributo al processo.
Ha spiegato che si erano incontrati all'estero e avevano parlato della degradazione del DNA in certe ambienti e condizioni.

Gli è stato risposto di no. Non era necessario un suo contributo.
Così come non è stato ritenuto necessario NULLA che potesse scalfire il castello accusatorio.

Questo ha innescato poi una polemica perchè la parte civile ha messo in dubbio la veridicità della mail ricevuta e mostrata in aula, deridendo la difesa.
(se questo è serio, ditemi voi...)

Guglielma Vaccaro ha detto...

Appunto :

1) una chiacchierata e nemmeno un messaggio di posta elettronica non sono assimilabili a una relazione sottoscritta;
2) il processo di appello non è una copia conforme del processo di primo grado, non si possono esaminare prove a meno che non siano MANIFESTAMENTE NUOVE e sopraggiunte in seguito;
3) contributo al processo??? Sul serio??? Vedi punto precedente, non ci sono testi da escutere in appello.

Se davvero le cose sono andate come descritto la richiesta è stata rigettata perchè palesemente irrituale su tutti i fronti.

Difatti la questione è stata ampiamente spiegata nella sentenza...ma davvero è andata così? Non ho parole, ci credo che le altre parti hanno sorriso, mai sentita una cosa del genere.

Anonimo ha detto...

Altea
Se il "castello accusatorio" non è stato neanche scalfito nel dibattimento dei due gradi di giudizio, vorrà certamente dire che stato ben costruito, ti pare?
Quindi, le ciarle di Migliorini, e quelle dei suoi pochi "fans"di che stanno blablando?
NN.

Roberta Altea ha detto...

vabbeh, vediamo che giochiamo...
tieniti le tue convinzioni.

Roberta Altea ha detto...

Anonimo,
non è stato scalfito per un semplice motivo.
non è stato permesso alla difesa di fare il proprio lavoro.
Tutto qui.
Se tu prendi tutto quello che ti porta l'accusa, non dai alla difesa la possibilità di intervenire, di portare contributi, di rivedere alcuni aspetti... certo che il castello non crolla.

Vi sfugge questo.
Che non stiamo parlando di un giusto processo.

Guglielma Vaccaro ha detto...

E' inutile prendersela, SE il report dell'udienza è stato correttamente riportato non ci sono tante cose da dire: la procedura per farsi vagliare le deduzioni di Gill era quella di portare le SUE CONCLUSIONI SCRITTE e SOTTOSCRITTE su carta intestata, magari allegate all'atto di appello già che ci siamo.

Forse qualcuno ha visto troppi telefilm americani! Il processo italiano è di civil law, non esiste che uno arrivi in aula e dica "Fermi tutti! Vostro onore, è in arrivo il teste che può scagionare il mio assistito!"

Non funziona così: perchè la chiacchierata con Gill non è avvenuta contestualmente alla redazione dei motivi di appello in modo da includere il suo parere debitamente formalizzato?

Roberta Altea ha detto...

Non hai capito.
E' stata chiesta la possibilità di sentire Gill.
Ed è stato risposto: NO

Così è stato dall'inizio.
Sono stati esclusi numerosi testimoni proposti dalla difesa, sono state interrotte testimonianze durante l'udienza...

Io sapevo (per quel poco di diritto che ho studiato) che la prova si forma in dibattimento, per esempio.
Ma qui vedo che non è stato possibile, perchè praticamente è mancato il contraddittorio.

Ovviamente immagino sia inutile per te che io riporti l'art. 111 della Costituzione, ma lo faccio lo stesso.
Per rinfrescare la memoria a tutti.
Ecco, diciamo che come ha detto Camporini, all'inizio della sua esposizione in appello, il processo a Massimo Bossetti, non ha rispettato le regole di un giusto processo.

__________________________________________________________________
Articolo 111
La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge.

Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata.

Nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato sia, nel più breve tempo possibile, informata riservatamente della natura e dei motivi dell'accusa elevata a suo carico; disponga del tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa; abbia la facoltà, davanti al giudice, di interrogare o di far interrogare le persone che rendono dichiarazioni a suo carico, di ottenere la convocazione e l'interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell'accusa e l'acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore; sia assistita da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nel processo.

Il processo penale è regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova. La colpevolezza dell'imputato non può essere provata sulla base di dichiarazioni rese da chi, per libera scelta, si è sempre volontariamente sottratto all'interrogatorio da parte dell'imputato o del suo difensore.

La legge regola i casi in cui la formazione della prova non ha luogo in contraddittorio per consenso dell'imputato o per accertata impossibilità di natura oggettiva o per effetto di provata condotta illecita.

Tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati [cfr. artt. 13 c.2 , 14 c.2 , 15 c.2 , 21 c.3].

Contro le sentenze e contro i provvedimenti sulla libertà personale [cfr. art. 13], pronunciati dagli organi giurisdizionali ordinari o speciali, è sempre ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge [cfr. art. 137 c.3]. Si può derogare a tale norma soltanto per le sentenze dei tribunali militari in tempo di guerra [cfr. art. 103 c.3 , VI c.2].

Contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti il ricorso in Cassazione è ammesso per i soli motivi inerenti alla giurisdizione [cfr. art. 103 c.1,2].
___________________________________________________________________

Anonimo ha detto...

La cosa che più mi sconcerta è come vengano ingiustamente attaccati e screditati seri ed onesti professionisti i quali hanno svolto il loro lavoro con altrettanta professionalità ed onestà. Trovo tutto questo diffamatorio e di cattivo gusto:si crede all'inseminazione praticata all'insaputa della paziente e non si dà invece credito ad un test di paternità eseguito seguendo tutti i protocolli previsti dalle circostanze accusando in questo caso il Prof Piccinini di negligenza e chissà di quanto altro ancora. Che se ne facciano una ragione : il DNA estratto dal reperto 31G20 corrisponde al profilo genetico di Massimo Giuseppe Bossetti,come lo stesso afferma durante un colloquio con la moglie e come riportato sulle motivazioni. O anche le intercettazioni mentono?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Si continua a darmi ragione

"Non hai capito.
E' stata chiesta la possibilità di sentire Gill.
Ed è stato risposto: NO"

Certo che non si poteva sentire, la lista testi si presenta in primo grado, mica in appello dove si esamina SOLO se la sentenza è da confermare o riformare ma NON SI RIFA' LA TRAFILA DEL GRADO PRECEDENTE con gente che depone...

Anonimo ha detto...

Altea, non mi risulta che il prof Gill fosse stato nominato consulente della difesa. Dello stesso, infatti, la difesa ha portato in aula solo delle dichiarazioni generiche senza entrare nel caso specifico. Non risultano infatti perizie o relazioni firmate e sottoscritte dal professore relative al caso in questione. Dunque, di quale testimonianza non accolta sta parlando?

Roberta Altea ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...
Altea, non mi risulta che il prof Gill fosse stato nominato consulente della difesa. Dello stesso, infatti, la difesa ha portato in aula solo delle dichiarazioni generiche senza entrare nel caso specifico. Non risultano infatti perizie o relazioni firmate e sottoscritte dal professore relative al caso in questione. Dunque, di quale testimonianza non accolta sta parlando?

Di quella che sarebbe stata prodotta se la Corte avesse accettato.

Chiara ha detto...

Niente Gugly, non entra il concetto che l'opinione formata su dati errati non vale quanto una formata su dati corretti. Se ignori la strutturazione dell'appello, ti sembrano complotti cose che sono applicazione della legge. Non sanno distinguere quando un'opinione è meramente personale e dove invece serva di base una competenza. Francamente vorrei vederli scrivere insistentemente queste cose nel confronto con quei genetisti, se avrebbero il coraggio di opporre ai loro argomenti tecnici la propria "logica". Il punto è che sarebbero quelli, che non si sprecherebbero a parlare con chi crede che gli basti avere internet per discutere come tra colleghi di pari formazione. C'è un grosso fraintendimento sul concetto di democrazia: questa ti consente di dire qualunque stronzata tu voglia, ma non ti rende automaticamente competente a parlare di qualunque cosa. Le professioni e le formazioni vanno rispettate. Vorrei conoscere i loro lavori e studi e poi mettermi a "dire la mia", dal basso della mia ignoranza nel loro campo, e vedere se ancora dicono che ciò che diciamo ha lo stesso valore. Li vorrei poi vedere dal medico a rispondere "scusi dottore ma in internet tal cicciotano56 ha detto che non è vero che i calcoli si operano, anzi non esistono,siete voi che ci mettete dentro i sassi quando fingete di operarci, così vi assicurate i pazienti per il futuro. D'altronde questo fatto di anestetizzare i pazienti è praticamente una confessione, se non volessero imbrogliare ci terrebbero svegli!1111! ....mica si rendono conto che alcune discussioni sono di quel livello, diversamente sono certissima che si darebbero un limite.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Facciamo un discorso serio e articolato: nonostante qualcuno creda il contrario, oltre ad assistere personalmente a qualche udienza (tra cui quella in cui ha deposto Capra, non una qualunque, da lì si sono capite tante cose) ho seguito tutto il processo (soprattutto quello di primo grado), ho letto vari atti (oiù di quanti qualcuno possa pensare), ho osservato atteggiamenti nelle interviste, ho letto report di molte udienze (anche se non andavo qualcun altro relazionava), ecc.ecc.

L'idea che mi sono fatta è che in un certo senso la difesa abbia voluto replicare il modello "OJ Simpson", costituendo un "dream team" di numerosi professionisti e soprattutto portando tantissimo il processo fuori dall'aula per creare una sorta di seguito popolare, ovvero oggi sopratutto i social.

Qualcuno ha visto la serie "American Crime- il caso Oj Simpson"? Oppure direttamente i documenti trasmessi da varie emittenti e/o disponibili su Youtube? Il tentativo di mimesi è lampante, si è cercato in molti modi di screditare la parte avversa, l'accusa", in modo da ingenerare il ragionevole dubbio (come dice Chiara, la difesa non ha nessuna intenzione "di mettere le mani" sul reperto biologico, vuole che ne sia dichiarata l'inutilizzabilità).

Visto l'esito positivo del caso Simpson (almeno in prima battuta, poi è stato condannato in sede civile e poi per un altro reato e gli hanno praticamente inflitto la condanna che non aveva ricevuto per l'omicidio della moglie e del tizio che si è trovato sulla sua strada), cosa non ha funzionato sino adesso?


1)Come ho già detto in un post precedente, in America il sistema giudiziario è completamente differente: la giuria decide TUTTO, il processo è molto "pratico" e poco scritto, in Italia, patria del civil law, è esattamente il contrario, molto scritto e giurati popolari presieduti da un magistrato togato.

2) I legali di OJ Simpson hanno agitato tantissimo lo spettro del pregiudizio razziale, qui presupposto evidentemente mancante al quale in questo caso si è cercato di supplire con l'insperato atout del "filmato tarocco", il problema è che manca sempre il fondamento base, ovvero perchè incastrare proprio il sig. Bossetti?

3) In America hanno fatto le rivolte in strada ma appunto perchè A MONTE si sospettava il pregiudizio razziale nei confronti dell'imputato, ricco e arrivato ma pur sempre di colore; qui qualcuno ha cercato di "aizzare le folle" via social ma la situazione è sfuggita di mano, vedasi i proiettili arrivati alla Corte in primo grado e tutte le minacce ad un sacco di gente.

Insomma, per concludere, si è cercato di utilizzare un modello non utilizzabile, troppe variabili ambientali e culturali.


Anonimo ha detto...

Altea, non capisco : e perché non produrla, allora? In tribunale si portano evidenze concrete , non le evidenze delle intenzioni. Temo mi stia e ci stia sfuggendo qualcosa; se vuole essere più precisa. .. grazie.

Roberta Altea ha detto...

Chiara ha detto...
"Niente Gugly, non entra il concetto che l'opinione formata su dati errati non vale quanto una formata su dati corretti. Se ignori la strutturazione dell'appello, ti sembrano complotti cose che sono applicazione della legge. Non sanno distinguere quando un'opinione è meramente personale e dove invece serva di base una competenza. Francamente vorrei vederli scrivere insistentemente queste cose nel confronto con quei genetisti, se avrebbero il coraggio di opporre ai loro argomenti tecnici la propria "logica". Il punto è che sarebbero quelli, che non si sprecherebbero a parlare con chi crede che gli basti avere internet per discutere come tra colleghi di pari formazione. C'è un grosso fraintendimento sul concetto di democrazia: questa ti consente di dire qualunque stronzata tu voglia, ma non ti rende automaticamente competente a parlare di qualunque cosa. Le professioni e le formazioni vanno rispettate. Vorrei conoscere i loro lavori e studi e poi mettermi a "dire la mia", dal basso della mia ignoranza nel loro campo, e vedere se ancora dicono che ciò che diciamo ha lo stesso valore. Li vorrei poi vedere dal medico a rispondere "scusi dottore ma in internet tal cicciotano56 ha detto che non è vero che i calcoli si operano, anzi non esistono,siete voi che ci mettete dentro i sassi quando fingete di operarci, così vi assicurate i pazienti per il futuro. D'altronde questo fatto di anestetizzare i pazienti è praticamente una confessione, se non volessero imbrogliare ci terrebbero svegli!1111! ....mica si rendono conto che alcune discussioni sono di quel livello, diversamente sono certissima che si darebbero un limite."
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Sei incredibile!
Fingi di volerti sottoporre ad un confronto, ma ogni tre per due sbandieri la tua "competenza" e ti permetti di offendere gli altri che da incompetenti, si permettono di dare delle opinioni su casi di cronaca.

Non ho detto io che quello a Massimo Bossetti NON è stato un giusto processo (art. 111 della Costituzione Italiana).
Lo ha detto il Presidente della Camera Penale di Como e Lecco, avvocato Paolo Camporini.

Ma immagino che per voi "professionisti" anche Camporini sia un "pirla" come l'avvocato Claudio Salvagni.

Mi spiace Chiara, ma non puoi pretendere di liquidare le cose in questo modo.
Io non parlo di tecnicismi processuali.
Parlo del caso. E sul caso, sono decisamente MOLTO informata.
Il fatto di non avere una laurea in giurisprudenza, non mi esime dal poter parlare di questo caso.

Voi potete anche continuare a denigrare me, chi la pensa come me, gli avvocati della difesa e i loro consulenti, ma questo non cambia lo stato delle cose.

Le motivazioni delle sentenze di condanna a Massimo Bossetti non spiegamo molte cose.
Le ripeto:
Come, dove, quando e perchè Massimo Bossetti ha ucciso Yara Gambirasio.

Queste sono le risposte che cerco, non la lezioncina su come si presenta un ricorso in appello (gli hai letti i ricorsi? hai letto tutte le istanze di scarcercazione? Non credo, quindi non capisco come tu e Gugly possiate affermare con tanta leggerezza di essere più brave di Salvagni e Camporini.)

Poi ci sono altre questioni rimaste in sospeso... ma mi fermo alle più importanti.

Chiara ha detto...

Gugly, io sai già che concordo, ne parlammo appunto il giorno in cui vidi quel documentario, ti scrissi e dicesti che anche tu l'avevi visto da poco e avevi notato le stesse cose! Hai trovato proprio il termine giusto; tentativo di mimesi. Fortunatamente, siamo molto diversi dagli americani. Qui non poteva funzionare giocare con le emozioni del popolo.

Roberta Altea ha detto...

Ci mancava OJ Simspon... Ora siamo a posto!

Vogliamo parlare di questo caso, o no?
O dobbiamo confondere continuamente le acque per non parlare del caso specifico?

Chiara ha detto...

Non al punto da imbrogliare completamente le carte almeno. Ad ogni modo un risultato notevolissimo, per quanto sterile ed anzi terrificante; sinceramente credevo avessimo, come popolo, maggiori "anticorpi culturali" verso le manipolazioni emozionali... tutto cambia. Purtroppo non sempre in meglio.

Guglielma Vaccaro ha detto...

1)In primo luogo, Camporini è il difensore di Bossetti, chiaro che porti acqua al proprio mulino, chissà se avrebbe detto la stessa cosa se fosse stato nominato avvocato della parte civile (non c'è da scandalizzarsi, è il semplice realismo del gioco delle parti).

2) Sì, gli atti sono stati letti, ricorso e istanze.

3) Appunto, solo perchè si è seguito un processo non si può pretendere di essere sullo stesso piano di chi ha una laurea, un'abilitazione professionale e decine di processi ISTRUITI, NON SEGUITI DALLA PARTE DEL PUBBLICO; MANCANO LE BASI, non è un'offesa, è una constatazione, prova ne sia il report che hai scritto prima su un'udienza in cui non si è colta la palese irritualità dei comportamenti della difesa.

Chiara ha detto...

Suvvia, un paio di commenti sul caso oj non sono neppure un decimo dei commenti persi a denigrare questo o quell'utente non-allineato... non succede niente. La riflessione sul dream team è interessante per chi sa di cosa si parla. Se non si vuole raccogliere lo spunto, semplicemente si va avanti coi propri argomenti. Simply.

Anonimo ha detto...

Altea, ma se fosse stato violato l' art 111 della Costituzione Italiana non credo sarebbe stato possibile nemmeno avviare il processo. Forse l' art. 111 va correttamente interpretato, visto che da quanto risulta ha retto a ben due gradi di giudizio. A questo punto, se di grave violazione si tratta, la cassazione ne terrà sicuramente conto. Parlo da profana e seguo la logica in quanto nella vita mi occupo di tutt'altro. Sono sempre in attesa del chiarimento che le avevo chiesto poco fa, non avendo potuto seguire il processo dal vivo. Grazie

Guglielma Vaccaro ha detto...

Questa cosa che io avrei detto di essere più brava di un altro collega sta diventando francamente irritante, prima che falsa.

Se qualcuno perdesse qualche minuto del proprio tempo a leggere i post di spiegazione pubblicati invece di fare polemiche inutili, MAGARI SI ACCORGEREBBE CHE i RILIEVI SONO SUL COMPORTAMENTO MEDIATICO.

I rilievi sul comportamento in aula sono semplicemente una deduzione rispetto a quanto succede normalmente nei processi celebrati tutti i giorni in tutta Italia:se non presenti una relazione che potrebbe aiutare il tuo assistito poi non ti lamentare urbi et orbi se te lo condannano, ma questo vale per chiunque manifesti tale doglianza, anche per il collega del processo celebrato nell'aula vicino a quello che sto seguendo io.



Chiara ha detto...

Perché credi che non li abbiamo letti, di grazia? E tu che li hai letti, credi davvero di avere avuto gli strumenti per capirli al 100%? Guarda che sei tu che, senza capirlo perché lo ignori, parli di regole processuali, ad esempio quando vedi un torto nel non ammettere in appello Full, in quei modi e forma...il punto è che non le conosci le regole dell'appello e se le conoscessi non avresti la stessa opinione. Trovi offensivo l'ovvio? Problema tuo. Io i miei limiti li conosco, consiglio a tutti di cominciare a prendere atto di averne. Per decenza. Dice un noto medico, esasperato dagli incompetenti da tastiera, che "la scienza non è democratica": o la sai e allora parliamo, o non la sai e allora non pretendere di plmetterti sul mio stesso piano: io perdo tempo e tu ti rendi ridicolo. È uno schiaffo per l'orgoglio, ma ha ragione. Personalmente mi ci attengo se fuori dal mio campo non spendo certezze avverse a quelle dei professionisti. Per voi scegliete come vi pare, ma non cambia la realtà. Sulle impressioni personali sul signor bossetti e sul significato di indizi o prove siamo tutti sullo stesso piano. Sugli aspetti processuali no e consiglio di farsene una buona ragione.

Chiara ha detto...

Che poi...io sono sempre stata io, sempre ugualmente avvocato e per anni ciò non è stato un problema per nessuno...ti farei leggere le sviolinate di Vanna! Cos'è cambiato? Che questa volta a un certo punto ho cambiato strada (opinione) rispetto a lei/loro. Da quel momento sono il mostro, la stronza, l'arrogante, che finché concordavo non ero. Basterebbe questo a delineare la rispettiva qualità personale.

Chiara ha detto...

D'altronde il deserto dei tartari che si è creato e che anche Vanna ha ricordato, parla da sé. Secondo Vanna sarebbe dovuto alla qualche manciata di messaggi che due volte l'anno ho scritto io, piuttosto che le migliaia che hanno scritto loro quotidianamente per anni. È già la logica è tutta storta. Se aggiungi che chi se n'è andato ha anche specificato che era perché gli sembravano tutti impazziti, invasati, a far comunella col primo coglione che entrava a trollare e insultare gli amici virtuali di anni, allora Vanna mente a se stessa.

Roberta Altea ha detto...

Permettersi di criticare l'operato di colleghi dicendo che hanno sbagliato, significa ritenersi più brave.
la puoi girare come vuoi, ma criticare fortemente la difesa, significa ritenere che avresti fatto meglio, quindi sei più brava.

Gugly, nessuno (almeno non io) si permette di dire che non ci vuole competenza per capire le dinamiche processuali.
Ma non è questo l'argomento del contendere.

Non mi risulta essere questo un blog per tecnici o addetti ai lavori, giusto?

Quindi lascia che anche le persone non addette ai lavori possano esprimere la loro opinioni, senza costantemente ripetere che non lo possono fare perchè non ne hanno la competenza.

Le mie domande e i miei dubbi sono semplici.
Riguardano la dinamica dei fatti, le persone non attenzionate a sufficienza, gli errori di laboratorio (confrontare il mito di Yara con quello delle supposte amanti di Guerinoni), i kit scaduti liquidati banalmente, la decisione di non ripetere il test genetico, il fatto che Bossetti possa avere compiuto un'azione del genere lasciando solo una minuscola traccia in un singolo punto del corpo di Yara (null'altro in nessuna parte del corpo, eppure si tratta di un'azione efferata, ma non una goccia di sudore, di saliva, nulla di nulla).

PS. quando in qualche post fa dicevo che alla difesa non è stato permesso di visionare i reperti, intendevo oltre che gli slip e i campioni di tessuto da cui è stato estrapolato il DNA di ignoto1, anche tutti gli indumenti di Yara, i suoi oggetti.

Li hanno visti solo in fotografia, non hanno mai potuto analizzarli (nonostante lo abbiano chiesto) con i loro periti e consulenti.

I raw data relativi al DNA gli sono stati consegnati a processo in corso!!!

Ora, è giusto tutto questo?

Rispondete su questo, senza cavillare su altro, grazie!

PS2 Anonimo: se ti palesi e la smetti di darmi del lei, magari rispondo anche alle tue domande.

Chiara ha detto...

Non c'è stato UN SOLO CASO in tanti anni, in cui fossimo tutti d'accordo su tutto e ce lo dicevamo senza remore ma con educazione. Solo ora, il dissenso e la contraddizione sono diventati IL MALE. SERVE IL PENSIERO UNICO PER NON FAR RISSA. CHE PENA. TORNATE IN VOI. La manipolazione emozionale vi ha succhiato ogni virtù.

Chiara ha detto...

Roberta, ne deduco che tu sei più brava dei giudici, poiché li critichi. È così, ti senti di affermarti più competente di loro? Prendi e applica a Gugly. Le scemenze hanno le gambe corte.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Vogliamo dire che rimprovero qualcosa a parte della difesa di Bossetti: sì, aver agitato "la pancia" della gente, aver lasciato credere senza porre in tempo un freno che questo è un processo dove tutto si può dire, dove le regole non valgono purchè passi il dogma (perchè tale è) che Bossetti è innocente.

Invece no: anche in questo caso le regole valgono e mai con in questo caso la difesa (sì, la difesa) è stata messa in condizioni di replicare a tutto quello che si poteva replicare, e parliamo delle indagini preliminari durante le quali poteva promuovere istanza di incidente probatorio.

A proposito, lo sapete che in molti ricordiamo una trasmissione in cui uno dei legali della difesa ha ammesso che non chiedeva l'incidente probatorio perchè non CONVENIVA AL PROPRIO ASSISTITO? E' stato costretto a tale ammissione perchè un collega gli chiedeva "ok le polemiche, ma se la Procura non si muove perchè non fate istanza voi?

L'avvocato ha risposto a mezza bocca "No, a Bossetti non convien" al che il collega ha detto più o meno "Ed è giusto, bisogna fare gli interessi del proprio assistito, ma allora perchè tante polemiche?"

Quindi, quella che non mi è piaciuta è la discrasia tra quanto promesso FUORI e quanto EFFETTIVAMENTE AGITO IN AULA, perchè quello promesso fuori ha fatto credere ad un sacco di gente cose che non sono avvenute, e non c'è stata correzione sul punto perchè oramai troppo si era tirata la corda e fare marcia indietro avrebbe creato enormi difficoltà.

Per dire, io ho visto Camporini chiacchierare amabilmente con il PM nelle pause del processo di primo grado, alla faccia di tutti gli insulti rivolti da altri al magistrato...

Roberta Altea ha detto...

Vedi Chiara,
ripeto, nessuno ha intenzionato di sfoderare competenze che non ha.
E se mi dici che non posso capire certe dinamiche processuali, di certo non ferisci il mio orgoglio.
Diverso sarebbe se giudicassi le competenze che ho rispetto alla professione che svolgo.
Non sono un avvocato e quindi il mio orgoglio non lo ferisci.

Diverso è quando usi questa giustificazione (non hai competenze giuridiche) per snobbare quello che scrivo, per sminuire le idee che mi sono formata sul caso, la mia conoscenza dei fatti e degli atti.

Guarda che per leggere le SIT o le intercettazioni, per incrociare dati e orari, per rilevare palesi contraddizioni, non è necessaria una laurea in legge.

Anonimo ha detto...

Ci si sta scostando ed allontanando dal fulcro dell' articolo :
"La fantomatica prova della paternità ". Si commenta sotto un articolo il cui autore mette in dubbio un'inchiesta intera mostrando due fotografie che, a suo dire, dimostrerebbero che Massimo Bossetti è il figlio naturale di Giovanni Bossetti. Chiunque dia credito a questa fantasia basata su opinioni personali rette dal nulla, può credere a qualsiasi altra cosa venga propinata. Si sono messi in discussione atti processuali, la scienza, la genetica, la logica, la professionalità e l'onestà morale ed intellettuale di più professionisti solo per dar credito a semplici sensazioni e mere prese di posizione. E tutto questo è davvero sconcertante!

Guglielma Vaccaro ha detto...

"Guarda che per leggere le SIT o le intercettazioni, per incrociare dati e orari, per rilevare palesi contraddizioni, non è necessaria una laurea in legge."

Per valorizzare tali elementi a processo magari sì,oppure a questo punto ci si chiede come mai non leggiamo certi nomi tra i consulenti della difesa, tanto basta così poco...


Ma perchè scomodare Gill se abbiamo gente che può aiutare in Italia? Non a caso all'inizio l'aiuto era stato chiesto, però stranamente in aula si sono visti professionisti titolati, niente gente comune che ha deciso di firmare elaborati vari....


Dai, siamo oltre il ridicolo, le battute qualcuno se le attira.

Quindi domani qualcuno mette a disposizione cartelle cliniche, fa assistere a qualche operazione e si possono dare consigli medici? Tanto per incrociare sintomi e diagnosi mica serve una laurea in medicina, giusto?

Chiara ha detto...

Roberta santo cielo, ma proprio non ci capiamo! Io ad esempio ti ho già risposto sui reperti asseritamente negati. E l'ho fatto chiedendoti se l'abbiano chiesto INDIPENDENTEMENTE dalla perizia! Perché io non l'ho visto affatto! E perché io SO che sono cose differenti! E allora formati le opinioni ma con umiltà: se ti cito l'articolo che disciplina l'accesso ai reperti e ti chiedo di verificare con me se l'hanno fatto, o fai la verifica e in caso negativo hai la dimostrazione che NON LI HANNO CHIESTI COME POTEVANO E DOVEVANO, oppure continui sulla tua strada come niente fosse, ma sembri la bambina che fa lalalalala con le mani sulle orecchie per non sentire! Io non ti sono ostile, santo cielo, ma puoi cercare di capire anche queste cose che ti dico?! Te l'ho detto chiaro: GIURO che se quella istanza INDIPENDENTE da perizia l'hanno fatta, domani ti trovi i siti specializzati inondati di miei articoli sulla gravissima violazione compiuta in quel tribunale! Porca miseria se mi interessa sta cosa, faccio lo stesso mestiere loro faccio notare, quindi ho tutto l'interesse a stare dalla loro parte se hanno ragione! Possibile non riuscire a togliersi i pregiudizi a questo punto?!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Anonimo, quando qualcuno ti scrive che non è necessario avere la laurea in legge per interpretare correttamente elementi che determinano la sorte di un individuo, capisci che la voglia di ironizzare è forte.


La questione della paternità oramai è come sparare sulla Croce Rossa, si aspetta sempre di sapere se la difesa è stata edotta sulla chiave che può aprire la cella.

Roberta Altea ha detto...

Qualcuno ha dato consigli? NO
Di cosa parli?
Possibile che devi sempre distorcere a tuo uso e consumo quello che scrivono gli altri?
Quello che ho scritto è molto chiaro.
E non interpretabile.

Anonimo ha detto...

Altea, constato che elude le mie domande ma non me ne faccio un cruccio. Lei che pare abbia letto atti, sit, incrociato orari e date che opionione si è fatta? Che basta mettere a confronto due fotografie per smontare tutto il lavoro svolto da più genetisti che secondo l'autore dell'articolo ed altri ferventi nnocentisti nella migliore delle ipotesi sono degli incapaci e che nella peggiore "mentono "? Perché purtroppo questo è ciò che ha fatto anche la difesa anziché portare in aula argomentazioni valide che potessero contrastare energicamente quanto invece prodotto dall 'accusa.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Altea, tu stai esprimendo giudizi sulla Procura, ERGO stai auspicando che avrebbero dovuto comportarsi in modo diverso, ergo stai dando consigli su come il processo avrebbe dovuto svolgersi.

Infatti, quello che hai scritto è molto chiaro

"Guarda che per leggere le SIT o le intercettazioni, per incrociare dati e orari, per rilevare palesi contraddizioni, non è necessaria una laurea in legge."

Ma che ci stanno a fare pure Salvagni e Camporini? Sostituitevi pure a loro perchè scrivendo tali concetti state offendendo anche il loro di operato, e se qualcuno recuperasse un minimo di lucidità si toglierebbe dai piedi una corte che credeva usare e dalla quale invece è stato usato.

Anonimo ha detto...

Gugly, l' ho scritto poco fa ma ora ironizzo: perché oltre la mail di Butler e l' esperimento condotto in Australia da Peter Gill la difesa non ha mostrato alla Corte anche la straordinaria somiglianza fra Giovanni Bossetti e Massimo Bossetti? Forse sarebbero stati perfino più convincenti. Mi scuso per la battuta ma alcune dichiarazioni non si possono leggere.

Anonimo ha detto...

Vedi Gugly
Se vai a fare degli esami medici, se ti danno l'esito, tu non sei in grado di leggerli no, sei avvocato. Ecco con le carte in mano, gli esiti, la documentazione con tanto di tabelle alfa-numeriche che fai? Vai dal tuo specialista di fiducia... Ma se la documentazione non ce l'hai? Immagino che la vorrai avere, non ti accontenti di qualcuno che a voce ti dice che so... che tuo padre è l'imperatore del Giappone o Alan Delon. Ecco vedi Gugly, davvero c'entra come i cavoli a merenda conoscere le regole processuali in questo caso, serve la prova di quello che ti stanno dicendo e che invece pretendono debba essere accettato come atto di fede...

Chiara ha detto...

Gugly ha detto giusto: se astio ogni tanto viene espresso è perché abbiamo avuto gli strumenti per vedere le prese in giro, le manipolazioni verso la gente comune, le discrasia tra dichiarato e agito! È pari-pari al sentimento suscitato in tutti noi dalla questione del filmato: chi imbroglia finisce sotto i tacchi.

A proposito del filmato: ma vi rendete conto di che colpo abbiano inferto i difensori all'accusa, facendo confessare in aula Lago?! O credete che nei giudici, togati e popolari, non abbia sortito effetto, tramutandosi da trappola a vantaggio per bossetti? Sono stati abili i difensori, su quell'aspetto e avrebbero avuto un ottimo assist di benevolenza da sfruttare presso la corte. L'avete mai guardata da questo punto di vista? Avevate mai visto un caso in cui l'imputato può giovarsi di un simile autosputtanamento di pm e carabinieri? È verissimo che quella cosa è partita come un vulnus per lui, ma i suoi avvocati sono riusciti a ribaltarla in vantaggio, una rimonta insperata (e ahimè vanificata). È un punto di vista, prendetelo in considerazione.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Anonimo ha detto...

Vedi Gugly
Se vai a fare degli esami medici, se ti danno l'esito, tu non sei in grado di leggerli no, sei avvocato. Ecco con le carte in mano, gli esiti, la documentazione con tanto di tabelle alfa-numeriche che fai? Vai dal tuo specialista di fiducia... Ma se la documentazione non ce l'hai? Immagino che la vorrai avere, non ti accontenti di qualcuno che a voce ti dice che so... che tuo padre è l'imperatore del Giappone o Alan Delon. Ecco vedi Gugly, davvero c'entra come i cavoli a merenda conoscere le regole processuali in questo caso, serve la prova di quello che ti stanno dicendo e che invece pretendono debba essere accettato come atto di fede...

Gilberto, è inutile che scrivi in anonimo, ti si sgama lo stesso eh! Lo stile è inconfondibile.

Siamo arrivati a questo, per dire il ridicolo.

Roberta Altea ha detto...

Ha pienamente ragione chi prima ha scritto che il blog si è diversificato grazie a voi.

E' impossibile un confronto sereno e costruttivo con chi interpreta a proprio uso e consumo quello che scrivono altri utenti e lo spaccia per fatto.
che non legge e continua a ripetere come un mantra lo stesso concetto (io sono competente e tu no) in qualsiasi discussione, privandola di contenuto e portandola verso la rissa.

Quindi vi lascio alle vostre convinzioni e ai vostri convincimenti e lascio questa discussione.
Fine raggiunto.
Ci siete riuscite Gugly e Chiara.

Per Gugly: la differenza è che io vivo comunque, tu ora con chi ti appiccichi?

Roberta Altea ha detto...

diversificato leggi desertificato

Anonimo ha detto...

Da Anonimo ad Anonimo : " a voce "? I test per l' attribuzione della paternità sono documentati, forse questo piccolo particolare le sfugge.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Io vivo serenamente e aggiungo a quanto detto da Chiara a proposito del filmato: il vulnus inferto dalla difesa all'accusa è stato talmente forte che la corte di primo grado in evidente imbarazzo, NON NE HA TENUTO CONTO nelle motivazioni, ve lo siete scordato?

Lo ha ripristinato la Corte di Appello, criticando nemmeno tanto tra le righe che la Corte di Assise non avesse valorizzato tale indizio e spiegando come lo stesso fosse perfettamente utilizzabile in quanto agli atti ci sono i singoli fotogrammi e non il video.

Chiara ha detto...

E, Roberta...io non mi sento affatto più brava di loro, a me sarebbero tremati i polsi e credo che nessuno avrebbe indovinato a priori la strategia migliore, io non la so dire ancora oggi. Ho scritto dal primo giorno a Salvagni per augurargli il miglior successo; quando si era rivolto al web per avere spunti, gli ho segnalato...SURPRISE!... proprio questo blog! Quindi perdonami ma rigetto con fermezza qualunque "accusa". Credo di esprimermi in maniera onesta e sempre motivando e se devo avere una "deformazione" di partenza, scusa ma non è certamente pro-procure, dato che faccio la penalista! Sarò piuttosto prevenuta al contrario, se ci pensi. Anzi, questo lo dico ad altri, perché tu almeno questa critica me l'hai risparmiata.

Anonimo ha detto...

ECCO A PROPOSITO DELLA SOMIGLIANZA, MASSIMO PRATI HA AGGIUNTO DUE NUOVE FOTOGRAFIE NELL'ARTICOLO,

INVITEREI TUTTI A DARE UN'OCCHIATA, LÌ LA SOMIGLIANZA TRA GIOVANNI BOSSETTI E MASSIMO BOSSETTI È DI UNA EVIDENZA ASSOLUTA, MENTRE LA DISOMIGLIANZA RISPETTO A GUERINONI È LAMPANTE.

OVVIAMENTE VALE SOLO PER CHI VUOL GUARDARE

Guglielma Vaccaro ha detto...

Anonimo, invece di urlare hai scritto alla difesa?

Sai, credo che potresti essere molto utile....però devi promettere di farci sapere cosa ti rispondono, parola d'onore!

Chiara ha detto...

Leggo ora il tuo ultimo, Roberta. Cosa dici? Che NOI non vogliamo confrontarci?! Sbaglio o sono tre volte che ti chiedo di parlare di quei benedetti reperti e tu salti a piè pari, ogni volta sbattendo piccata la porta? Guarda che ad andare d'amore e d'accordo dicendo le stesse cose re pensandola allo stesso modo sono capaci tutti. Nel momento in cui massimo prati dirà che qui non vige il libero pensiero ma occorre allinearsi, allora smetterò di scrivere, è casa sua e decide lui. Fino a quel momento, la democrazia è la minestra e se non ti piace fai un blog tuo e seleziona solo gli utenti che ti danno ragione. Sarà una cosa intelligente. Sentirsi zittiti da opinioni diverse o continuare a parlare da soli come se gli altri non avessero aggiunto elementi di riflessione ulteriori rispetto ai nostri, significa non sapere dialogare.

Chiara ha detto...

Ahahah sì Gugly, lo voglio vedere anch'io il confronto fotografico contrapposto all'esame del DNA :D ... santodio, a sapere che evolversi non serviva a nulla, potevamo continuare a curarci coi salassi!

Roberta Altea ha detto...

Si signora Maestra.
Ho gia scritto che tolgo il disturbo visto che sono IO quella incapace di confrontarsi.
Non ti basta?
ROBERTA.

PS.anche io ho fatto (piu volte ) una serie di domande relative alla dinamica, movente, luogo...
Sono ancora in attesa di risposta. Meglio continuare a scrivere che sono incompetente e quindi non ho il diritto di parlare.
Tu e Gugly lo avete scritto troppe volte Chiara
Abbastanza per farmi andare via.

Guglielma Vaccaro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Anonimo, ma ti rendi conto di quanto affermi? Di quanto affermate, direi. L'ho scritto poco fa: sono solo due immagini a confronto nella quale si evince una certa somiglianza resa ancora più suggestiva proprio in virtù del caso. Ma qui si rasenta la pura follia : sensazioni e scienza a confronto e si pretende che la sensazione prevalga sulla scienza. Non ho parole! Anonimo 1

Roberta Altea ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Roberta Altea ha detto...

questo post e i relativi commenti, unitamente a tutti i post in cui sono intervenuta, cara Guglielma Vaccaro, non finiscono alla Polizia Postale, ma direttamente dai Carabinieri.
Forse la smetterai una buona volta di diffamarmi in giro e di accusarmi mettendomi in bocca frasi e concetti che non scrivo!

Chiedo a Massimo Prati se può intervenire in merito, gentilmente!

Chiara, ma non hai ancora capito che facendo il gioco di questo utente, ti fai trascinare solo in un clima di odio? Clima in cui lei ama sguazzare?

Guglielma Vaccaro ha detto...



Blogger Roberta Altea ha detto...

Vedi Chiara,
ripeto, nessuno ha intenzionato di sfoderare competenze che non ha.
E se mi dici che non posso capire certe dinamiche processuali, di certo non ferisci il mio orgoglio.
Diverso sarebbe se giudicassi le competenze che ho rispetto alla professione che svolgo.
Non sono un avvocato e quindi il mio orgoglio non lo ferisci.

Diverso è quando usi questa giustificazione (non hai competenze giuridiche) per snobbare quello che scrivo, per sminuire le idee che mi sono formata sul caso, la mia conoscenza dei fatti e degli atti.

Guarda che per leggere le SIT o le intercettazioni, per incrociare dati e orari, per rilevare palesi contraddizioni, non è necessaria una laurea in legge.

29 novembre 2017 11:52:00 CET

Guglielma Vaccaro ha detto...

Attenta, magari i CC ti falsificano la denuncia come hanno fatto col filmato..le Forze dell'Ordine se invocate per finalità personali non sbagliano, giusto?

Roberta Altea ha detto...

RIPETO:

Dove ho scritto di aver avuto accesso agli atti?

DOVE?

Insisto, finisce dai carabinieri se non ti leggo scrivere: NON hai scritto di aver avuto accesso agli atti.

Non tirare troppo la corda Guglielma, si spezza!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Chiarisci il senso del post che hai scritto sopra riportato, molto semplice.

Roberta Altea ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Roberta Altea ha detto...

http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/11/29/news/selvaggia_lucarelli_ha_diffamato_barbara_d_urso-182493983/?refresh_ce

Guglielma Vaccaro ha detto...

A parte che è un discorso generale, perché non chiarisci il tuo post? Lo hai scritto tu eh.
Basta questo.

Anonimo ha detto...

Gugly, ma se lei è soggetta a diffamazione, l' autore dell' articolo di cosa dovrebbe rispondere avendo affermato che genetisti e procure hanno attribuito false paternità e che lo stesso si può evincere mettendo due fotografie a confronto? Anonimo 1

Roberta Altea ha detto...

Io non devo chiarire proprio nulla.

Tu devi togliere il tuo commento, se no finisce dai carabinieri.
Punto.

Anche a me basta quello che hai scritto. Nome e cognome, non in generale.


Guglielma Vaccaro ha detto...

Io le SIT non le ho lette...

Anonimo ha detto...

Rettifico : se lei è soggetta a denuncia per diffamazione. ..

Roberta Altea ha detto...

Anomino,
ognuno è responsabile delle proprie azioni.
A me non interessa di cosa è passibile l'autore dell'articolo.

Il commento di Gugly è altamente diffamatorio, perchè oltre a riportare cose che NON ho scritto, attribuendomele, ipotizza anche il fatto che chi mi avrebbe passato il materiale, mi tiene sotto ricatto.

Ma stiamo scherzando?
C'è un limite a tutto.

Roberta Altea ha detto...

gugly ha detto...
Io le SIT non le ho lette...

29 novembre 2017 13:14:00 CET

Io ho scritto di averle lette?
NO.
Quindi hai scritto una stronzata, renditene conto fino a che sei in tempo

Roberta Altea ha detto...

E comunque non credo ci sia altro da dire.

Togli quel commento, io tolgo i miei che lo riportano.
Diversamente, porto tutto ai carabinieri. E dovrai dimostrare quello che scrivi.

Da questo posto me n'ero già andata, ma tu hai voluto spargere ancora un po' di livore, non contenta del risultato ottenuto.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ok, cancellato.
Adesso cancella i tuoi.

Chiara ha detto...

Altea, non hai idea del disagio che invece mi mettono questi battibecchi...ma anche l'invito a porsi solo con me l'hai interpretato come tentativo di farti da maestrina! Cosa vuoi che ti risponda sulla dinamica, dato che non c'ero e che al processo non c'erano elementi per descriverla esattamente?! Io piuttosto ti chiedo IN QUALE CASO (non filmato) si sia potuto fare? Ti rispondo: nessuno! In TUTTI i casi si può solo supporre! È questione di metodo argomentativo: se affermi che in questo specifico caso si siano verificate cose del tutto atipiche, io ovviamente ti chiedo se davvero negli altri casi va diversamente! Ti faccio un altro esempio: se mi dici che questo è l'unico caso in cui non si è trovato il mitocondriale, stai sostenendo implicitamente che normalmente nei processi in cui si porta un DNA per identificare il reo, si sono sempre fatte le analisi sul mitocondriale ed è sempre stato trovato! Ma così non è! Che si sappia questo è il primo caso in cui si presenta la questione. E a questo punto pongo la seconda domanda (bada, domanda: desidero una risposta, non è retorica) che è: se dici che tutti i maggiori genetisti forensi, tranne quelli nominati da questo pm, sono sconcertati dinnanzi all'inspiegabilità della cosa, allora nel mondo si stanno svolgendo convegni, revisioni processuali e quant'altro ci si aspetterebbe da gente che con questi esami e le conseguenze che hanno sui loro clienti, ci campano! È così che ti risulti?
E ne aggiungo un'altra di notazione argomentativa: se si presuppone che questi periti si siano "venduti" TUTTI vuoi alla difesa della categoria, vuoi alla salvaguardia degli incarichi pubblici, vuoi alla tutela dei milioni spesi dallo Stato, mi dici come potresti dare maggior credito a chi venisse nominato come perito dalla corte, posto che sempre quelli sono i maggiori esperti nazionali, che una volta sono incaricati dalle corti, una volta dalle procure e una dalle parti private? Non so tu, ma personalmente cerco di svolgere ragionamenti aventi una certa coerenza interna e che siano il più slegati possibile dalle impressioni personali (esempio: posso avere l'impressione che bossetti sia la persona migliore del mondo; ma conosco anche la casistica criminologia e la psichiatra forense abbastanza da sapere che non sarebbe affatto impossibile che invece non lo fosse. Quindi su questi aspetti, sulla persona-bossetti, non mi esprimeró mai, sapendo che solo la storia conosce la verità è io posso avere solo "sensazioni". Che vivaddio non valgono una tega.)

Chiara ha detto...

"autore dell' articolo di cosa dovrebbe rispondere avendo affermato che genetisti e procure hanno attribuito false paternità e che lo stesso si può evincere mettendo due fotografie a confronto? Anonimo 1"

Ah la logica....per alcuni madre, per altri matrigna...

Anonimo ha detto...

Dalle nuove fotografie introdotte dal blogger si possono evincere moltissimi elementi utili di raffronto. Nella foto in alto a sinistra (Giovanni Bossetti) e in quella in basso a destra (Massimo Bossetti) si rivela una somiglianza davvero notevole che in nessun caso può essere di natura casuale. Non solo naso occhi e bocca hanno identica disposizione e grandezza in rapporto tra loro, con la medesima forma ovale del viso e gli stessi lineamenti, ma abbiamo anche la stessa espressione nelle pieghe del sorriso e una identica morfologia mascellare. Al contrario non c’è alcun elemento di somiglianza tra la foto in basso a sinistra (Guerinoni) e quella in basso a destra (Massimo Bossetti)
Il confronto tra fotografie non è una pratica empirica, al contrario si avvale di tecniche sofisticate in uso presso molte polizie

Anonimo ha detto...

Rettifico : non " false " ma "fantomatiche paternità".
Anonimo 1

Chiara ha detto...

Roberta, specifico: quando dico "se TU" uso il pronome in senso impersonale, figurativo, quindi non sto dicendo che proprio tu hai detto tutte quelle cose; ho solo usato alcune delle argomentazioni più ricorrenti per parlare di "metodo logico". Che in questo blog è sempre stato un cavallo di battaglia. Insieme al concetto di "innamoramento delle proprie tesi", che solitamente è alla base dei vari errori giudiziari. Sono pecche umane, a cui non sfuggiamo neppure noi se non ci poniamo costantemente il monito a non cadere in quelle "trappole". Non mi vergogno di dire che molto ho imparato in proposito da questo blog e da Massimo, il che mi ha spinta ad approfondire professionalmente questi aspetti rivolgendomi agli studi specifici, che non mancano. È importante. Nessuno di noi è "arrivato". Però qualcuno non è proprio mai partito, nonostante di queste cose abbia parlato per anni, evidentemente credendo di essere un super-umano, immune a certi errori. Chiaramente non mi riferisco a te, che "conosco" appena e da pochi giorni.

Roberta Altea ha detto...

Chiara,
ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato, ma purtroppo non ci sono più i presupposti per continuare (almeno per quanto mi riguarda) questa discussione.

Spero di incontrarti in altri luoghi più sereni

Anonimo ha detto...

Anonimo :
Chi non ricorda la straordinaria somiglianza fra il Duce e Bruno Vespa? Se ne dissero di corbellerie ...

Chiara ha detto...

Anonimo ultimo, i confronti fotografici vengono fatti sul medesimo soggetto per identificarlo in base a determinati caratteri che non variano mai. Per determinare le paternità invece si usano i test del DNA. Davvero non si può procedere sulla base di certe affermazioni. Io ad esempio ti dico che vedo, e ti dimostro, diverse coincidenze somatiche tra Bossetti e il giovane guerinoni. Che facciamo? Direi un test del DNA, dato che essere neltwrzo millennio ce lo consente. Che dici? ....maronn.... sembrano le conversazioni dell'assurdo....

Chiara ha detto...

Ok Roberta, prendo atto della tua decisione. A migliori luoghi e momenti.

Anonimo ha detto...

Signora Chiara
Solo che il test del Dna Tra Massimo e Giovanni non c'è proprio. Se lei invece sa dove trovarlo ce lo dica. Ne parlano tutti ma nessuno l'ha visto...

Guglielma Vaccaro ha detto...

Anonimo,
stai dicendo che la condanna all'ergastolo di uomo poggia su un documento che la difesa non si è prodigata a cercare per smontare l'assunto che tiene in carcere una persona da quasi quattro anni?

Chiara ha detto...

Anonimo, l'ha spiegato un altro anonimo poco più sopra: non è che si inseriscono i due DNA in una macchina e si ottiene un confronto; si inseriscono i singoli DNA e se ne ottiene la relativa sequenza, ciascuna in un file (o stampata). Quindi sì prendono i due file (o stampate) e si confrontano le relative sequenze alfanumeriche per trovare le coincidenze. Ciò significa che il test, il confronto, esiste GIÀ: è costituito dalla sequenza di bossetti da un lato (esiste) e quella di Bossetti dall'altro (esiste). Per fare una tabellina col confronto dei numeri basta chiunque di noi o poco più. Vogliono, coloro che hanno "entrature" migliori delle mie, procurare questi due fogli così ci mettiamo il naso e verifichiamo quanto detto dall'anonimo? Ma prima ancora domando a te ciò a cui Gilberto non ha mai risposto: hai copia del fascicolo processuale, che ti consenta di dire che questa cosa non c'è? Perché è il presupposto necessario di ogni discorso successivo, questo..

Chiara ha detto...

E.C.: quella di Bossetti da un lato e quella di GUERINONI dall'altro

Guglielma Vaccaro ha detto...

Chiara,
perdonami ma credo che gli anonimi interlocutori la facciano molto più semplice: non c'è questo documento perchè nessuno lo ha visto, QUINDI SI SMONTA TUTTO.

Quindi Bossetti va liberato, giusto?

Ok, ma perchè nessuno risponde sul ruolo della difesa in questo preciso frangente? Bossetti viene liberato su preciso provvedimento della magistratura in seguito ad impulso o della stessa o della difesa, una delle due ha RAVVISATO ELEMENTI CHE NE LEGITTIMANO LA SCARCERAZIONE e quindi PRESENTA LA RELATIVA ISTANZA.
Ora, dato per scontato che tale istanza non sarà mai presentata dall'accusa, ammettiamo pure perchè ha interesse, nasconde, ecc. perchè questa istanza su tale documento non la presenta la difesa?

Non è al corrente dell'esistenza di tale documento? In caso positivo, come mai non si è attivata per vedere se esiste? E' un documento che può portare alla liberazione del soggetto interessato, pertanto C'è UN PRECISO DOVERE DEONTOLOGICO DI TROVARLO.

Quindi la difesa sta violando tale dovere? Oppure?

Io sto semplicemente mettendo in fila i dati proposti qui, non sto aggiungendo nulla.

Se la paternità è dirimente, allora bisogna per forza trovare quel documento, quindi l'unica parte legittimata e interessata è la difesa.

Altrimenti la paternità NON è dirimente e bisogna concentrarsi su altro.

Tertium non datur.

Anonimo ha detto...

Chiara, Non avrebbe potuto esprimersi meglio, sicuramente è stata più esaustiva di me.
Di questo match, oltre alla relazione che a suo tempo presentò il Prof Piccinini, si parlò anche durante l' udienza in cui deposero i consulenti della difesa, Dott Capra e Dott.ssa Gino. E fu proprio quest'ultima, " carte alla mano", ad escludere che Giovanni fosse il padre biologico di Bossetti e a confermare, su esplicita domanda del Pubblico Ministero, che Ignoto 1 (alias Massimo Giuseppe Bossetti ) era il figlio naturale del defunto Giuseppe Guerinoni. È impensabile anche solo supporre che la difesa non ne sia in possesso o non ne fosse in possesso.

Chiara ha detto...

Anonimo, io addirittura l'altro giorno, sollecitata da un inciso scritto da Gilberto ("anche il gip chiese ecc") sono andata a cercare le notizie di stampa dell'epoca, le quali riportano che detto esame (mancata paternità di bossetti Giovanni) è stato fatto proprio nell'ambito del giudizio di convalida, su impulso appunto della drssa Maccora. Se volete ritrovo i link. Sono balle? Può essere, però ditelo espressamente.

Guglielma Vaccaro ha detto...

...anche perchè diversamente si dovrebbe imputare alla difesa di essere irresponsabile e/o composta da professionisti ciechi e sordi, cosa che a tutto voler criticare certamente non è.

Insomma, tutte le volte che si dice qui dentro che la paternità non è come si racconta in giro, perchè si omette il ruolo di chi ha il maggior interesse ad utilizzare tale carta?

Chiara ha detto...

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2014/06/18/yara-gambirasio-il-caso-non-e-chiuso-bossetti-e-senza-alibi-ma-e-scontro-tra-giudici/

Il quotidiano locale L’Eco di Bergamo ha riportato in proposito di un nuovo scontro tra il pm Letizia Ruggeri e il gip, dopo quelli avuti in passato quando il gip, in merito all’archiviazione della posizione di Mohammed Fikri, chiese al pm di produrre maggiori elementi del fascicolo e il pm cercava invece di non scoprire le carte dell’indagine. Stavolta tema del contendere sarebbe stata una richiesta da parte di Maccora di un test del dna su Giovanni Bossetti, quello che fino a ieri era ritenuto il vero padre di Massimo Giuseppe. Questo, per fugare ogni dubbio, anche alla luce del fatto che la madre dell’arrestato, Ester Arzuffi, sostiene che sia figlio suo e non di Giuseppe Guerinoni. E dato che, ad oggi, il dna costituisce l’unica prova contro l’uomo, una prova decisiva. Il test ha infine confermato ciò che tutti ormai davano per scontato: Massimo Giuseppe Bossetti non è il figlio naturale di Giovanni Bossetti, ma di Giuseppe Guerinoni.

Chiara ha detto...

https://www.fanpage.it/yara-test-del-dna-conferma-che-bossetti-e-figlio-illegittimo/
Massimo Giuseppe Bossetti, l'uomo fermato con l'accusa di essere l'assassino di Yara Gambirasio, non è figlio naturale di Giovanni Bossetti. Lo ha confermato il test del Dna eseguito su ordine degli inquirenti per fugare ogni dubbio sulla paternità dell'arrestato. La comparazione fra il dna di Giovanni Bossetti, padre legittimo di Massimo Giuseppe, e quello dello stesso fermato, infatti, ha evidenziato che non c'è compatibilità tra i due profili genetici e che quindi l'uomo accusato dell'omicidio di Yara non è il figlio naturale del primo. Il test del dna si era reso necessario dopo che la madre del fermato, Ester Arzuffi, ha continuato a sostenere che i suoi due figli gemelli fossero figli naturali dell'uomo e non nati da una relazione extraconiugale con Giuseppe Guerinoni, come invece sostiene l'accusa. Questo nuovo test quindi smentisce la versione della donna e conferma ulteriormente quanto già stabilito dagli esami scientifici degli inquirenti: Il carpentiere di 43 anni Massimo Giuseppe Bossetti è il figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999. Alla vigilia dell’udienza di convalida del fermo di Bossetti, che sarà effettuata dal gip Ezia Maccora, un altro tassello dunque si va ad aggiungere al complicato caso dell'omicidio di Yara Gambirasio.

continua su: https://www.fanpage.it/yara-test-del-dna-conferma-che-bossetti-e-figlio-illegittimo/
http://www.fanpage.it/

Anonimo ha detto...

Al di là di tutte le chiacchiere che si stanno facendo credo che a sto punto gli italiani in nome dei quali si assolve e si condanna sarebbero davvero interessati a vedere il documento (l'analisi genetica) che dimostra che Massimo Bossetti non è biologicamente figlio di Giovanni. Tutto il resto sono solo acrobazie oratorie e contorsionismi.

Chiara ha detto...

Insomma all'alba del 2014 quando si trattava di convalidare o meno l'arresto di bossetti, la gip impose alla Ruggeri di produrre ANCHE un test di paternità di Giovanni bossetti ad ulteriore conferma, con massimo scrupolo. NEL CONTRADDITTORIO CON LA DIFESA tale test venne eseguito, ci dicono. Pare quindi che stiamo parlando (ancora di più) del nulla?

Chiara ha detto...

Ah sì certo Anonimo, quegli stessi italiani che anche quando gli fai vedere gli articoli di legge ancora ti dicono che non importa, "nel loro cuore sentono" che c'è un imbroglio. Te li raccomando.

Anonimo ha detto...

Vero stiamo parlando proprio del nulla. Di qualcosa che proprio non c'è....

Guglielma Vaccaro ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...

Al di là di tutte le chiacchiere che si stanno facendo credo che a sto punto gli italiani in nome dei quali si assolve e si condanna sarebbero davvero interessati a vedere il documento (l'analisi genetica) che dimostra che Massimo Bossetti non è biologicamente figlio di Giovanni. Tutto il resto sono solo acrobazie oratorie e contorsionismi

Gli italiani? E perchè? Chi è in carcere è solo uno, mi stai dicendo che l'UNICO DAVVERO INTERESSATO non HA PRETESO di vedere tale documento?

Guglielma Vaccaro ha detto...

In pratica chi dice che quel documento non c'è (ergo la condanna si fonda sul NULLA) sta insultando in primis il sig. Bossetti e poi tutta la sua difesa, perchè la conclusione è che lo sanno pure qui dentro che non esiste, però disgraziatamente non se ne è accorto chi ha letto tutti i faldoni e nemmeno chi sta in carcere...

Poi sarei io quella che insulta eh.

Anonimo ha detto...

Anonimo, ma lei legge ciò che viene scritto? Secondo lei se Ester Arzuffi non avesse fatto fare a proprie spese il test del DNA e se da questo non fosse emerso che i 3 figli non sono di Giovanni Bossetti, la stessa non l' avrebbe sbandierato ai quattro venti? Il test c'è, tant'è che la signora Arzuffi lo conferma perfino in tv e a più riprese accusando l' allora suo ginecologo di averle praticato a sua insaputa una fecondazione assistita avvalendosi del liquido seminale del " donatore " Giuseppe Guerinoni. Detto questo credo non vi sia davvero altro da aggiungere. Anonimo 1

Chiara ha detto...

Gugly, piano con la logica, in certi ambienti procura stragi :D

Anonimo ha detto...

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/17_febbraio_18/mamma-bossetti-l-inseminazione-l-avvocato-errore-andare-tv-aa838630-f5ab-11e6-a891-35892eecc6d0.shtml

Wolf ha detto...

Come mai i tre figli della Signora Arzuffi non sono stati concepiti con l'uomo che ha sposato?.

Questo mette in luce la possibilità che il coniuge era infertile e qundi è verosimile che la Signora Ester si sia rivolta ad un ginecologo che ha risolto quatto quatto il problema con 2 diverse inseminazioni artificiali.

Per esempio: per i gemelli usando il seme di Guerinoni, e per il fratello, il seme di un altro uomo.

Probabilmente Ester è in buona fede ripetendo all'infinito che i suoi figli sono del marito Giovanni.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Wolf, ma questo non sposta il dato dirimente: o in modo naturale o attraverso tecniche medicali si ha che i gemelli sono figli non del padre anagrafico, ed è questo che conta, non rilevando i moti dell'animo della signora Arzuffi che risolverà nella propria coscienza eventuali conflitti del tutto intimi.

Chiara ha detto...

Impeccabile Gugly. A qualcuno frega se la arzuffi sia giaciuta con guerinoni, cosa peraltro assai logica? Giusto all'arzuffi e suoi parenti, ai quali non costa nulla lasciare le favole che credono. Il punto è di chi sia il DNA maschile che ha contribuito a dare vita al bossetti massimo. Il resto sono specchietti per allodole. O giochi di prestigio (modesti invero) per usare un'espressione cara a migliorini

Anonimo ha detto...

Wolf, ma poi va ripetutamente in tv e conferma non solo che i figli non sono del suo defunto marito, ma che i gemelli sono nati grazie al seme del donatore Guerinoni ed il terzo figlio grazie invece ad altro donatore sconosciuto. Il tutto, ovviamente, a sua insaputa. Anonimo 1

Wolf ha detto...

Che ne sappiamo noi se quel ginecologo quando era ancora in vita sia stato oggetto di una inchiesta e tra i suoi appunti fiuguravano tutte le inseminazioni eseguite con nomi e cognomi?.

Chi mi assicura che nel voler incastrare un capro espiatorio durante i 4 anni di infruttuose indagini si è attinto a questi appunti per mettere in piedi dutto questo romanzo?.

Chiara ha detto...

Ma lasciamo pure stare....tra arzuffi e Bossetti quella famiglia sta avendo anni orribili, posta di fronte a prese di coscienza pesantissime su due suoi membri... concediamo loro le massime consolazioni possibili, per effimere che siano, giacché a noi costa nulla e per loro è lenitivo

Chiara ha detto...

Tranquillo che lo saprai, la famiglia del ginecologo ha querelato la Arzuffi. ....ma senti una cosa, ti sei mai chiesto perché dovendo scegliere un qualunque cristo da incastrare, si sia scelto quello con famiglia, senza precedenti, di aspetto affidabile, per coinvolgere il quale avevi bisogno di mille magheggi ultrasofisticati, quando bastava il kleenex con lo sperma di un losco puttaniere senza famiglia e alibi, con precedenti, rinvenibili in abbondanza attorno proprio a quel campo, per avere un popolo che grida all'unanimità dagli alla bestia?! A tacere del marocchino con le frasi incriminanti intendo, che forniva pure il vantaggio del razzismo. Criminali ma pure deficienti questi corrotti inquirenti e/o sofisticatissimi delinquenti ....Occam non va più di moda neh.... peccato, aveva i suoi pregi.

Chiara ha detto...

Innamorarsi delle proprie tesi conduce all'assurdo, all'antilogica, alla negazione dell'evidenza. Cit. Massimo Prati, Volandocontrovento.

Perché le cose giuste valgono sempre e per tutti, non funzionano a singhiozzo o per categorie. Si può restare Innocentisti "di pelle" oppure essere dei garantisti-spinti e perciò invocare l'assoluzione di Bossetti. Ma qui si cade nel plagio da setta, si leggono convinzioni davvero prive di senso logico, agganci con la realtà, ragionevolezza. Sì, non temo di dirlo, questo è un fenomeno del tutto peculiare uscito solo per questo caso, mentre invece atteggiamenti tanto fideistici si erano visti sinora giusto nelle religiosità più distorte. Mah. Un dubbio ogni tanto nella vita, al mutare dei fattori, no neh? Dabó che sarebbero "gli altri" a non esercitarlo!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Wolf, la famiglia del ginecologo chiamato in causa ha querelato la signora Arzuffi, la quale ha due strade, cercare di chiudere il più velocemente la faccenda con un accordo transattivo che porti alla remissione della querela oppure produrre A RAZZO i documenti che dimostrano quanto afferma, ovvero ricette,esami,e fatture all'ordine del professionista tirato in ballo.

Ma, ed è questo che ci interessa, se questo potesse influire in qualche modo sulle sorti del figlioin carcere, non credi che sarebbe già stato reso pubblico?

Purtroppo il silenzio è indicativo che non ci sono appigli per migliorare la situazione principale motivo scatenante di certe incaute dichiarazioni (certo, affrontare certe questioni non deve essere facile, ma anche qui, mediaticamente non ha giovato la passerella mediatica che ha sostanzialmente confermato accuse a mezzo mondo senza uno straccio documentale).

Anonimo ha detto...

Il test di paternità é stato compiuto da E. Giardina, Tabella n. 8) , immagine h) da Blog già linkato. Come già ho evidenziato, medesimi str utilizzati per identificazione legale di paternità.
Il brutto di questo caso sta nella iper-esposizione iniziale con leaking di filmati, interrogatori in fase pre-giudizio, contrapposta ad una secretazione successiva degli Atti. Questo ha dato stura a dubbi e critiche formalmente pure corretti, se non fosse che, invece di dare eccessivo peso a documentari e giornali simil-scandalistici, ben farebbe l'astante a riferirsi a documenti ufficiali. Beninteso, non fossero questi secretati... ma che botte si sono dati sul cranio fra giudici e PM.? Trovo curioso questo masochismo che si confonde con una non celata sindrome narcisistica.
E noi a darci a vicenda la patente di stupidi, quando di questo non sussiste veruna necessità.

Anonemo

Anonimo ha detto...

Wolf, un complotto a 360 gradi partirito nel corso di un' indagine nei confronti di un ginecologo e delle sue presunte inseminazioni illecite e di cui poi avrebbero tenuto conto a seguito di un omicidio al fine di incastrare un povero muratore bergamasco con la complicità di genetisti e non solo. Spero lei stia scherzando !

Guglielma Vaccaro ha detto...

Anonimo ha detto...

Il test di paternità é stato compiuto da E. Giardina, Tabella n. 8) , immagine h) da Blog già linkato. Come già ho evidenziato, medesimi str utilizzati per identificazione legale di paternità.
Il brutto di questo caso sta nella iper-esposizione iniziale con leaking di filmati, interrogatori in fase pre-giudizio, contrapposta ad una secretazione successiva degli Atti. Questo ha dato stura a dubbi e critiche formalmente pure corretti, se non fosse che, invece di dare eccessivo peso a documentari e giornali simil-scandalistici, ben farebbe l'astante a riferirsi a documenti ufficiali. Beninteso, non fossero questi secretati... ma che botte si sono dati sul cranio fra giudici e PM.? Trovo curioso questo masochismo che si confonde con una non celata sindrome narcisistica.
E noi a darci a vicenda la patente di stupidi, quando di questo non sussiste veruna necessità.

Anonemo

29 novembre 2017 16:16:00 CET

Hai ragione anche tu, mi permetto di correggere solo un punto, o meglio chiedo, che cosa intendi per secretazione successiva degli atti? Su questo dissento: la famosa (o famigerata) corrispondenza con la detenuta finita agli atti del processo ha campeggiato per molto tempo in tv, online e su carta, i giornalisti che hanno presenziato le udienze hanno raccontato fior di aneddoti relativi al dibattimento, per non parlare della deposizione di Casari oggetto della discordia visto che lo screen del verbale contenente le dichiarazioni che fanno tanto discutere sono partite dalla bacheca FB di uno dei legali!

antrag ha detto...

Chi crede che qui si parli del nulla può abbandonare il blog e dedicarsi ad attività più piacevoli o produttive.

Ivana ha detto...

Nautilina,
anch’io mi ero rivolta a un’amica di mia figlia, laureata in biologia, ma mi aveva detto che non era informata in merito. Rimane il dato certo che, finora, la difesa non ha minimamente accennato a un test di metilazione (o test equivalente), quindi se non interessa alla Difesa ci sarà un motivo valido: è probabile che i genetisti esperti siano convinti di saper accorgersi della natura biologica o sintetica di una traccia che stanno analizzando.
Come ripeto, la collocazione della traccia (proprio in prossimità del taglio) mi conduce a escludere un eventuale trasferimento secondario o terziario.
A me appare convincente che nel determinare la lesione al gluteo, con le conseguenti lesioni posteriori dei leggings e delle mutandine, la lama in movimento abbia lasciato la traccia genetica nella parte anteriore destra (collocata circa all’altezza del fianco) delle mutandine e dei leggings proprio dove si era un risvolto del tessuto, risvolto in cui la lama si era incastrata. A me risulta ragionevole la diffusione del liquido biologico per capillarità e credo anch’io, come risulta nelle motivazioni, che la diffusione abbia comportato una quantità più abbondante nel punto originario della deposizione e via via quantità decrescente allontanandosi dal punto d’origine. Ritengo, quindi, che la traccia sia unica (come mi sembra sia stato affermato dagli stessi ufficiali del RIS), anche se per comodità di analisi si è provveduto a effettuare la griglia numerata, per cui penso che se effettivamente, come ha detto il prof. Casari, è rimasto qualcosa di quella traccia, le analisi possano essere ripetute, per salvaguardare il diritto di difesa dell’imputato, come verifica del lavoro svolto dai ris. Il prof. Casari aveva detto che anche se la parte migliore era esaurita, era comunque possibile ricostruire il profilo genetico di Ignoto 1 con quanto rimasto.
Chiara aveva spiegato molto bene perché tale perizia non sarebbe dirimente, ma a mio modestissimo avviso sarebbe, comunque, necessaria come verifica del lavoro svolto dai ris. Cerco di esplicitare il mio punto di vista: se Ignoto 1 venisse effettivamente trovato, nessuno potrà contestare; se non venisse trovato, allora verrebbe evidenziato l’errore commesso nei raw data in cui risulta che il profilo nucleare di Ignoto 1 era presente in quelle determinate campionature ancora conservate, per cui l’imputato va assolto non potendo andare a verificare la parte “migliore” esaurita e, comunque, un errore di analisi ci sarebbe stato. (Spero di essere stata sufficientemente chiara nell’esporre il mio pensiero)
Riguardo all’esperimento giudiziale mi ero già espressa (sono scettica, ma comunque di certo non contraria all’effettuazione)

antrag ha detto...

In un regime democratico la libera espressione delle proprie opinioni e il confronto fra queste sono fondamentali.

Anche a chi è incompetente in una materia è consentito di esprimere la propria opinione su di essa.

Anzi, in democrazia, al momento della decisione, quando si delega il potere ai propri rappresentanti in parlamento, l'incompetente pesa con il suo voto esattamente quanto pesa la persona preparatissima con il suo.

Da qui si desume che l'opinione, in democrazia, ha più valore ed efficacia della competenza.

In un blog non specialistico come questo competenti e incompetenti sono sullo stesso piano, semplicemente perché si esprimono opinioni.

PINO ha detto...

Riporto da "FANPAGE
Massimo Giuseppe Bossetti, l'uomo fermato con l'accusa di essere l'assassino di Yara Gambirasio, non è figlio naturale di Giovanni Bossetti. Lo ha confermato il test del Dna eseguito su ordine degli inquirenti per fugare ogni dubbio sulla paternità dell'arrestato. La comparazione fra il dna di Giovanni Bossetti, padre legittimo di Massimo Giuseppe, e quello dello stesso fermato, infatti, ha evidenziato che non c'è compatibilità tra i due profili genetici e che quindi l'uomo accusato dell'omicidio di Yara non è il figlio naturale del primo. Il test del dna si era reso necessario dopo che la madre del fermato, Ester Arzuffi, ha continuato a sostenere che i suoi due figli gemelli fossero figli naturali dell'uomo e non nati da una relazione extraconiugale con Giuseppe Guerinoni, come invece sostiene l'accusa.
Dopo questo, mi pare superfluo riscontrare i trolls anonimi sulla questione in corso.

Anonimo ha detto...

Pino
Ma non ti rendi conto che sono solo parole. Se è vero quello che si dice deve esserci anche la relazione tecnica del genetista. Dov'è? Le parole sono una cosa i documenti un'altra cosa. Se è vero che

"lo ha confermato il test del Dna eseguito su ordine degli inquirenti per fugare ogni dubbio sulla paternità dell'arrestato"

che bisogno avevano di chiederlo alla dottoressa Gino, bastava allegare il test agli atti. O no?

antrag ha detto...

Dalle righe scritte alle 18.14 manca un elemento fondamentale costituito dal ruolo che la stampa e più in generale l'informazione svolge nel presentare i fatti su cui sono basate le opinioni e nel veicolare il confronto tra le opinioni.

Per esempio, l'esibizione dello stralcio di articolo da parte di Pino per avallare la sua opinione sul test di paternità reclamato in chiaro da Gilberto mostra proprio la dinamica che ho appena espresso.

Biologo ha detto...

Erano mesi che non davo un'occhiata al blog perché, francamente, da convinto sostenitore dell'innocenza di Bossetti ero piuttosto intristito dal dover leggere una crescente quantità di assurdità scritte nei commenti da altri sostenitori dell'innocenza e di dover rispondere ad assolute sciocchezze di colpevolisti superficiali, poco informati o in cattiva fede.

Adesso sono certo che, ormai, non c'è più alcuna speranza di far cambiare idea ai colpevolisti, e lo dico nonostante il fatto che io stesso nei primi mesi della vicenda fossi un convinto assertore della colpevolezza di Bossetti. Solo l'aver approfondito con attenzione e senza pregiudizi alcuni aspetti mi ha fatto cambiare idea. Ma per i colpevolisti di oggi, sommersi da sentenze, opinionisti, falsità ed imprecisioni di varia natura, non credo ci sia più la possibilità di cambiare idea.

Ma, almeno, chi è convinto dell'innocenza di Bossetti penso sia giusto che non sprechi le proprie energie nell'inseguire teorie che non hanno alcun riscontro nella realtà.

Ho scritto centinaia di commenti in passato, si può non essere d'accordo sulle mie conclusioni, ma i dati e i fatti su cui sono basate e che ho riportato non si sono mai rivelati falsi. Persino i colpevolisti (quelli in buonafede) non possono che ammettere questo dato di fatto. Qualche volta che ho per sbaglio indicato qualcosa di errato ho subito rimediato all'errore nei commenti successivi facendo notare la cosa (ad esempio ricordo la questione dei timestamp delle telecamere a cui rimediai immediatamente).

Tutta questa premessa per dire una cosa che spero possa godere ancora una volta della vostra fiducia.

Non è vero quanto sostiene Gilberto.
Il documento che prova che Bossetti non è figlio del sig. Giovanni esiste. Questo documento è stato realizzato da un laboratorio importante su incarico della famiglia. Non c'è alcun dubbio sul risultato.

Tutta questa faccenda della paternità è il vero specchietto per le allodole.

- Ragionando inutilmente sulla paternità si perde di vista il fatto che i filmati delle telecamere erano a disposizione PRIMA del ritrovamento del corpo e che mai sono stati concessi integralmente alla difesa, al GIP, alle Corti, ecc..
- Ragionando inutilmente sulla paternità si perde di vista il fatto che i tabulati telefonici erano a disposizione PRIMA del ritrovamento del corpo.
- Ragionando inutilmente sulla paternità si perde di vista il fatto che il settore edile era sotto la lente PRIMA del ritrovamento del corpo.
- Ragionando inutilmente sulla paternità si perde di vista il fatto che uno dei testimoni fondamentali è stato accompagnato per alcune ore in casa Gambirasio mesi PRIMA del ritrovamento del corpo.

Si potrebbe continuare a lungo a ragionare su tutto ciò che era noto PRIMA del ritrovamento del DNA...
L'accusa e la stampa ci raccontano da anni che ci sono "altri elementi indiziari", furgone, tabulati, ecc., che "confermano" il dato del DNA.

Nessun osservatore che metta mai in ordine cronologico i fatti relativi alla raccolta dei dati per giungere alla conclusione che, forse, è quello strano DNA che è arrivato tempo dopo a confermare una serie di indizi disponibili PRIMA del ritrovamento del corpo...

Anonimo ha detto...

Qualcuno ha accusato il colpo. L’articolo ha davvero colto nel segno. Le resistenze si sono accentuate, il post sul caso Bossetti non è passato inosservato. Ai piani alti qualcuno si sta preoccupando?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ah Gilbe', rispondi a Biologo invece di farti i film in incognito :D

antrag ha detto...

Il documento c'è, dice Biologo e io gli credo.
Le analisi e il documento sono stati ottenuti durante il periodo di detenzione di MGB.
Il prelievo specifico è stato autorizzato dall'autorità giudiziaria, credo.
Perché allora non è agli atti visto che l'azione del prelievo ha riguardato il detenuto?
Oppure, se è agli atti, chi potrebbe dare un riferimento preciso per questa certificazione?

Gilberto ha detto...

Vedi Gugly
Era meglio far gli gnorri, far finta di niente invece di sollevare tanto polverone e forse l’articolo sarebbe perfino passato inosservato, come altre volte, caduto nel dimenticatoio. Invece avete fatto da sponsor, così funziona la pubblicità, parlatene male ma parlatene. Alla fine qualcuno comincia a porsi qualche domanda, dominano ancora le resistenze però spunta anche qualche dubbio… si comincia a riflettere veramente. Mi sa che non avete fatto un buon servizio alla causa colpevolista.

Biologo ha detto...

@antrag

Non è agli atti perché non serve.

Come sappiamo i profili di Bossetti e del sig. Guerinoni sono stati ottenuti dai consulenti della Procura. La famiglia, come tutti dovrebbero sempre fare in certe situazioni, ha fatto un test per verificare se gli alleli di Bossetti indicati dai consulenti della Procura erano corretti e se effettivamente non corrispondono a quelli del sig. Giovanni.

La questione della paternità genera una confusione straordinaria che, naturalmente, aiuta l'accusa. Si confondono profili, analisi, campioni...

Ancora una volta si dimentica che la paternità è irrilevante.
Massimo Bossetti può anche essere figlio del sig. Guerinoni, del sig. Giovanni o di Pio IX, ma se il profilo di Ignoto 1 non è corretto, cioè non è quello indicato nella tabella del RIS, allora tutte le conclusioni che partono da questa premessa errata non possono che essere sbagliate.

Il problema è che l'accusa in tribunale, e al pubblico con un supporto straordinario dei media, ha fatto credere che quel DNA di Ignoto 1 sia certo ed indubitabile. Ma non è vero.

Poi, quando si parla di profilo di Massimo Bossetti ormai non si capisce più di cosa si sta parlando. Del profilo ottenuto dall'etilometro? Di quello ricavato dopo l'arresto? Di quello ottenuto dai consulenti della famiglia? Del profilo di Ignoto 1 che alcuni gli attribuiscono? E di quanti marcatori stiamo parlando in ogni profilo? Corrispondono davvero tutti con quelli del profilo di Ignoto 1 (sempre che questi siano corretti)? Ecc...

E quando si parla di DNA di Bossetti di cosa si sta parlando? Del contributo biologico sull'etilometro? Di quello di un campione buccale? Del DNA del cromosoma Y rilevato sugli slip? Di quello mitocondriale rilevato (o meglio non rilevato) sugli slip? Di una tabella frutto di interpretazione di elettroferogrammi? E di elettroferogrammi di quale campione, preso da dove, analizzato da chi, interpretato in che modo?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Gilberto, se ti consola pensarlo...
Comunque grazie, stai dicendo che io e Chiara siamo molto importanti perché (secondo te) siamo molto preoccupata che questo articolo possa nuocere alla causa...io personalmente mi diverto e raccolgo dati per uno studio, poi vedi tu!

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