domenica 27 marzo 2016

Buona Pasqua a tutti... anche a chi vive la propria vita nell'ipocrisia...


Anche quest'anno è arrivata la Santa Pasqua. Il Papa ha già lavato i piedi e ogni Duomo è colmo di fedeli che mostrano i loro volti e parlano dei loro buoni propositi... quelli che puntualmente si infrangeranno nello scoglio della loro stessa ipocrisia. Tutte le città vivono un viavai frenetico e le agenzie viaggi propongono alla pubblica opinione pacchetti vacanza in paesi in cui neanche si sa che esista la Pasqua. Chi non può permettersi neppure un "last minute" all'estero non si scoraggia e parte in auto finendo per viaggiare su e giù per l'Italia... così le autostrade per qualche giorno saranno intasate nonostante ogni sei mesi il governo acconsenta ai proprietari (privati) di aumentare i pedaggi. In fondo le feste sono nate per aiutare lo spirito a credere che il mondo sia migliore. E mentre le persone s'illudono di potersi rilassare e vivere qualche giorno lontano dallo stress, i bambini giocano e scartano le uova per trovarvi giocattoli e sciocchezze più o meno inutili.

A dire il vero non tutti lo possono fare. A dire il vero le feste sono feste solo in occidente e solo per chi sta bene e per chi crede, pensa o spera, di stare bene. Perché a Pasqua siamo tutti uguali, perché a Pasqua l'acqua che ci ha benedetto la casa ci farà buoni e ci proteggerà dal male... ma non dai cattivi pensieri che certi operatori mediatici fanno gustare ai loro affiliati. Certo, i nostri figli hanno il sacrosanto diritto di vivere la Pasqua, di giocare e trovare regali nelle uova di cioccolato, di sorridere felici mentre al cinema guardano un cartone animato in 3D. E' giusto, i bambini debbono giocare per poter crescere, debbono vivere in serenità per diventare adulti sereni. Ciò che non è giusto è che non tutti i bimbi possano avere una vita del genere. Come non è giusto che nel 2016, e non solo a Pasqua, vi siano guerre e rivoluzioni in tanti paesi del mondo, missili pronti ad esplodere su un misero mercato di periferia, bombe umane che in nome di un loro strano ed inesistente dio uccidono solo le persone deboli, quelle che non hanno alcuna possibilità di difesa.

Anch'io, nonostante mia madre sia ricoverata ormai da tanto in ospedale, festeggerò la Pasqua. Anch'io ho figli e anch'io voglio che crescano nella serenità e nei giochi. Ciò, però, non m'impedirà di pensare a chi sta male e a chi non può festeggiare. Non mi impedirà di pensare a quelle persone anziane, spesso dimenticate dai loro stessi familiari, bloccate sul letto di un ospedale dai loro malanni e da una vecchiaia che non lascia spazio a dolci speranze. Ciò non mi impedirà di pensare a chi non ha avuto la fortuna di nascere nella terra del benessere, a quei bimbi dimenticati dagli dei che comandano l'economia mondiale e dagli uomini moderni ipnotizzati da un benessere effimero che alla loro morte sparirà come una bolla di sapone... bimbi che non sanno neppure cosa significa scrivere, leggere, vivere. Bimbi emarginati che la civiltà moderna a mesi alterni finge di ricordare, bimbi che non sanno neppure cosa significa morire. Eppure muoiono ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo.

Nell'istante stesso in cui nostro figlio scarterà il suo uovo di cioccolato tanti malati respireranno per l'ultima volta e almeno dieci bambini chiuderanno gli occhi per sempre... senza mai aver saputo cosa sia la Pasqua.

Festeggiare la Resurrezione è giusto, ma solo se non ci dimentichiamo di chi sta male... e non parlo solo dei malati e dei bambini abbandonati dall'occidente.

Soffrono infinite sofferenze psichiche pure gli innocenti che senza vere prove vengono chiusi e dimenticati in carcere. Nelle nostre patrie galere ci sono troppi ragazzi e ragazze, troppi uomini e donne che alla faccia di una legge democratica spesso aggirata, se non dimenticata, da troppo tempo ormai hanno ingiustamente perso la libertà e con questa una speranza di vita. Penso a tante persone oramai famose, ma soprattutto a Sabrina Misseri e Cosima Serrano che da sei e passa anni sono rinchiuse in carcere... vittime di un destino deciso anche da quella pubblica opinione che a Pasqua andrà in chiesa, quella pubblica opinione che si crede libera perché non ha coscienza di cosa accade realmente in Italia.

Si tratta di una maggioranza disinformata che mostrandosi infinitamente fedele al potere costituito vive inginocchiata sotto l'altare della procura di turno quando questa getta la croce sul suo indagato "preferito". Un'opinione pubblica ignorante e priva di scrupoli quando amplifica il grido colpevolista di opinionisti e giornalisti più ipocriti che incapaci. Esseri non abituati a seguire la giusta linea per educare il popolo al garantismo che una nostra legge, snobbata anche da troppi giudici, dovrebbe imporre sempre e comunque.

Buona Pasqua...


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76 commenti:

Anonimo ha detto...

eh già, con i nostri occhi aperti e le nostre mani immobili, tra un boccone e l'altro mentre tramite Tv guardiamo bombe, miseria e innocenti in gabbia. Buone feste

Sashi

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Massimo, grazie, buona Pasqua anche a te e ai tuoi cari, con un pensiero particolare alla tua mamma che non sta bene.

Stamani, al risveglio, pensavo proprio a questo: come fare a trovare la forza di dire buona Pasqua a tutti, perfino a chi oggi festeggerà la Pasqua con chi ama, tenendo indosso, come sempre, la maschera ipocrita di paladino/paladina dei deboli, delle donne, del bene e della giustizia e ben sapendo, invece, di aver manipolato l'opinione pubblica e concretizzato la brutta metafora del "gettare le chiavi" per persone innocenti come Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Sabrina ha già perso in carcere, da innocente, gli anni più belli, quelli in cui per esempio avrebbe potuto, come tante ragazze della stessa età, girare il mondo, cominciare una bella storia d'amore, magari andare a convivere o sposarsi e diventare mamma. Chi mai la risarcirà di tutto questo? Come augurare buona Pasqua a chi le ha negato la vita? Tu hai trovato le parole che non avrei saputo trovare, Massimo.

PINO ha detto...

BUONA PASQUA anche a te Massimo caro, ed ancor più alla tua cara mamma, per la sua salute.
Un abbraccio, Pino

Ivana ha detto...

Anche da parte mia BUONA PASQUA, Massimo, soprattutto alla tua mamma affinché possa trascorrere serenamente, in famiglia, le feste pasquali, circondata dall'affetto dei suoi cari.
Pace a tutti/e
Ivana

andres ha detto...

Buona Pasqua anche a te , Massimo, e grazie per l'articolo bellissimo.
Condivido tutto ciò che scrivi, come condivido ogni parola scritta da Annamaria Cotrozzi.
Se posso perdonare, in qualche modo e in minima parte, l'ipocrisia di tanti ignoranti, che si accaniscono con miserabile godimento contro dei poveri cristi,
contribuendo irresponsabilmente alle loro condanne da innocenti, perchè penso che non abbiano mai avuto gli strumenti per discernere e per pensare, non perdono tutti quei sepolcri imbiancati, quei mascalzoni, che, avendoli tutti quegli strumenti, mentono, aizzano, creano mostri di carta,solo per il loro potere le loro carriere, i loro soldi.Magistrati, giornalisti, opinionisti, politici.
Infami senza umanità nè coscienza, che oggi andranno a messa, mangeranno abbacchio e patate,indifferenti al dolore che hanno provocato.
Un pensiero a Cosima e Sabrina, vittime di tutto ciò.

Annamaria Cotrozzi ha detto...

""Non torna conto a uno che un giorno deve morire di far patir tanto una povera creatura".

Intanto grazie, Andres. A mia volta ti dico che condivido il tuo stato d'animo, se questo può un minimo confortarti (di sicuro conforta me sapere che non sono sola a provare queste cose).
Forse, d'altronde, i più infelici - miserabili sia in senso comune che in senso etimologico - sono proprio quelli che provocano tanto dolore gratuito, o per il semplice gusto di veder soffrire, o per sentirsi forti e potenti, o per biechi interessi momentanei (fama, guadagni facili, effimera visibilità ecc.): conosciamo bene la casistica. Mi chiedo che cosa penseranno e sentiranno realmente oggi, mentre apriranno l'uovo, taglieranno la colomba pasquale, brinderanno con le persone care, gioia impossibile per loro da godere appieno, proprio perché l'hanno negata ad altri o con la violenza o, appunto, con le armi vigliacche dell'ipocrisia e della menzogna.

Ma, soprattutto, che cosa penseranno e sentiranno, più in là, negli anni, quando nelle mani stringeranno soltanto polvere? Come avranno speso il tempo della loro vita? A distruggere altre vite, a portare una maschera inutile e pesante. Miserabili davvero in senso pieno. Degni forse di pietà, ma, è vero, difficili da perdonare. Eppure sarebbero ancora in tempo a cambiare rotta, a stare meglio loro stessi, alleggerendosi di quella maschera. Da tempo penso a tutto questo, e mi girano sempre in testa quelle parole di Lucia all'Innominato.

Buona Pasqua a tutti gli amici del blog.

Luca Cheli ha detto...

Buona Pasqua a tutti ed un pensiero particolare a Massimo Prati ed a sua madre.

Ed uno anche per Cosima, Sabrina e per l'altro Massimo.

Sì lo so, c'è tanta indifferenza nel mondo, che a solo pensarci diventa ancora più evidente in occasioni come la Pasqua ed il Natale.

Ma noi dobbiamo pensare a quello che possiamo fare individualmente per cercare di rimediare almeno in parte a tutto ciò.

E continuare a farlo.

Unknown ha detto...

grazie per quanto hai scritto.

Vincenzo ha detto...

Chi tace, acconsente.
Nell’indifferenza totale dei media e delle “veline” televisive, Cosima Serrano e Sabrina Misseri sono state sepolte dopo il pronunciamento della sentenza d’appello. Poco importa che i gradi di giudizio siano tre, o che le motivazioni non siano arrivate a distanza di otto mesi dalla lettura del dispositivo. Quello che importa è aver ottenuto ragione da due tribunali per quanto scritto e detto in questi cinque anni e mezzo. Dunque si può calare il sipario, fingere che la vicenda di Avetrana, trattata con morbosità sin dall’inizio, non sia mai esistita, in virtù del fatto che la sentenza tanto agognata è stata dettata e le streghe hanno ricevuto il castigo che meritano per aver ucciso una ragazzina di soli 15 anni. Non importa conoscere i motivi che hanno spinto i giudici a ratificare la sentenza di primo grado? La verità processuale acclamata dalla ressa assetata di sangue non interessa più, a meno che non si tratti di aspettare il prossimo verdetto con un plotone di esecuzione allestito fuori dal Palazzaccio. Perché, si sa, ce li ritroveremo lì, gli opinionisti, come ce li ritroveremo in televisione o sui settimanali spazzatura che per anni hanno riportato inesattezze e gravi omissioni atte a corroborare qualcosa che non è mai esistito.
Io, però, non posso tacere: violerei dei principi in cui credo fermamente e per i quali mi espongo sempre senza peli sulla lingua. Sono cinque anni e mezzo di carcere preventivo per Sabrina, quattro anni e mezzo per Cosima. Carcere preventivo, attenzione! La sentenza della Cassazione non è stata ancora pronunciata, quindi le due donne sono ancora in presunzione d’innocenza. Che bella contraddizione! Sì, ho menzionato il termine contraddizione, perché due donne incensurate ma detenute preventivamente da anni dimostrano il collasso di un sistema giudiziario già di per sé opinabile.
Personalmente mi vergogno di uno Stato di Diritto che lascia passare carcerazioni preventive così lunghe, in totale spregio ai diritti sanciti dalla Costituzione. Se il silenzio degli sciacalli è diventato la nuova arma per attaccare due persone esposte quotidianamente alla gogna mediatica, il contrattacco va fatto con la voce.
Io non mi nascondo nel mutismo. Finché avrò voce, disdegnerò apertamente questo scempio.

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Vincenzo ha ragione e ovviamente condivido ogni sua parola, comprese le sue previsioni riguardo al prossimo comportamento dei "Minosse" televisivi e della stampa-spazzatura. L'importante, ora, è che alle gravissime responsabilità di quei giornalisti e cosiddetti opinionisti - che, anche a mio avviso, sono "più ipocriti che incapaci" - non si aggiunga, da parte nostra, la non meno grave colpa dell'indifferenza. Ora siamo noi che non possiamo e non dobbiamo tacere.

Kris ha detto...

Un articolo che porta a riflettere, come sempre.
Un forte abbraccio Massimo, a te e a tua mamma.

MAGICA ha detto...

buongiorno a tutti e buona pasqua .
avete scritto tutto quello che avrei voluto scrivere io .dunque lo sottoscrivo .., fa venire i brividi il pensiero di una ragazza sepolta viva , privata del suo diritto alla gioventu' libera , al futuro che non AVRA' ' mai un futuro roseo , anche se dovesse venir scagionata , ormai le hanno rovinato la vita : i bestiali opinionisti .
falsi e ipocriti , svergognate psicologhe . giornaliste bellicose . mi ricordo della giornalista che a quarto grado disse con superbia ,, BOSSETTI si prendera' l'ergastolo .. interrompendo chi con le dovute informazioni tentava di portare indizi scagionanti ,, ( ci possono essere , non è tutto come sembra) invece non vuole nemmeno sentire gli altri che la pensano diversamente . AUGURONI CARA .. SAPESSI CHE BEI AUGURONI TI MERITERESTI ) ritorno alle prime righe che ho scritto.. di nuovo auguri sinceri a tutti, sopratutto al nostro massimo .. per sua mamma . e famiglia ................... MAGICA

Nautilina ha detto...

Ma sì, mangiamo pure i nostri dolci pasquali, apriamo uova a sorpresa e stiamo allegri. In fondo ce lo meritiamo, noi, sono gli altri che sono brutti, sporchi e cattivi.
Peccato che di colombe bianche con rami d'ulivo nel becco se ne vedano poche nei cieli, in questo momento...forse si sono estinte, dopo quella famosa occasione.

Speriamo bene per la tua mamma, Massimo, e veramente per tutti.

magica ha detto...

nessuno è indenne da spietatezze ,ognuno ha i propri momenti di cattiveria
ma si stava commentando su casi che abbiamo sempre dibattuto e ci siamo sempre trovati in sintonia : pensandola allo stesso modo .
ok allora tappiamoci la bocca e orecchie tanto non abbiamo il ramoscello d'ulivo nel becco . se la NAUTILINA crede che sia giusto tenere in prigione una ragazza e sua madre senza che ci siano prove. padrona di pensarlo . altri invece la pensano diversamente e MASSIMO PRATI ci da' la facolta' di scriverlo

Nautilina ha detto...

Che stai dicendo, Magica?
Non ho mai detto né pensato niente del genere.
Mi riferivo all'ipocrisia del nostro mondo ricco e progredito, ed era un'osservazione amara e sarcastica nata dalla lettura dell'articolo di Massimo Prati.
Facciamo festa, in occidente, parliamo tanto di pace ma non siamo più pacifici degli altri, siamo solo molto, molto bravi a confinare la sporcizia e i veleni lontano dal nostro giardinetto privato, nelle periferie del mondo. Ma ogni tanto straborda e la puzza ci arriva sotto il naso, salvo poi accusare i vagabondi di rovinarci l'aria.
Mi dispiace che questo mio modo di pensare ti offenda, ma come ti senti libera tu nell'esprimere le tue idee, mi sento anch'io, da mezzo secolo almeno.
Che c'entrano con questo i casi finora dibattuti? Mah, non so.

Non dobbiamo tapparci la bocca per niente, e nessuno dovrebbe stare in prigione senza vere e solide prove, né Sabrina né Cosima né Bossetti, anche se fossero, per caso, colpevoli.
Questo penso e non altro. Spero di essere stata chiara.
Namasté.

magica ha detto...

NAUTILINA .. anche a me è parso strano il tono del tuo commento .
sembrava che ci avessi presi tutti per colombe poco bianche .. con pochissimi rami nel becco ,, dal tono avevo evinto come un rimprovero . dal momento che colombe bianche se ne vedono pochissime . beh non penso che quelle pochissime siano le nostre cioè noi . beh è stato un malinteso ,, ciao alla prossima -

Nautilina ha detto...

Be', niente di grave, spero solo di non aver dato la stessa impressione anche ad altri lettori. Ad ogni modo ci siamo chiarite.
Ciao.

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Riflettendoci, sono contenta che l'articolo di Massimo Prati affronti la questione cruciale dell'ipocrisia. Riguardo al caso Scazzi, ormai mi sono convinta che proprio di questo si tratta: sono assai meno disposta che in passato a riconoscere la buona fede in chi, a vario livello e in vari ambiti, ha infierito, infierisce tuttora e si appresta ad infierire su Cosima Serrano e Sabrina Misseri.

L'insensato odio collettivo contro Sabrina Misseri e Cosima Serrano è un paradosso: vengono odiate, badiamo bene, non NONOSTANTE la loro palese innocenza, ma proprio A CAUSA della loro palese innocenza. Fa rabbia che non siano loro le colpevoli, perché così rovinano la festa a chi ha montato la fiction, a chi si è atteggiato a paladino/paladina di giustizia, a chi ha scritto articoli forcaioli e libri sulle "lacrime di plastica", a chi in ore e ore di trasmissioni spazzatura ha preteso di "psicanalizzarle" e "inchiodarle".

Insomma, smettiamola di essere ingenui: che sono innocenti alcuni di noi lo dicono e lo gridano da anni, per lo più inascoltati (e magari a loro volta odiati o derisi per questo), ma molti, molti altri ugualmente lo sanno, ed è proprio questo che li fa arrabbiare.

magica ha detto...

purtroppo la mente umana di molti a volte è ottusa . non importano gli indizi precisi di innocenza delle donne di AVETRANA . LE MENTI OTTUSE continuano con la loro ottusaggine . almeno scrivessero , quali secondo la loro idea, ci sono gli indizi portano alla colpevolezza . almeno ci sarebbe un dibattito e si mettrebbero in campo tutte le incongruenze, dal comportamento di SABRINA E LA MADRE . ma ormai lo abbiamo discusso molte volte .
il pensiero di una ragazza imprigionata e innocente non le disturba ,. tanto è morta anche la cugina ..

Manlio Tummolo ha detto...

DELL'IPOCRISIA E DELLA MISTIFICAZIONE .
Esiste un famoso motto sull'ipocrisia come omaggio che il vizio fa alla virtù. Quella di oggi, ai livelli di cui parla il nostro Massimo, è vera mistificazione: nessun "omaggio", ma solo la volontà bieca di mentire, di falsare la realtà, di far passare per vero ciò che è, pur evidentemente, falso. E ciò manifestamente per puro interesse materiale dei mistificatori. Sul caso di Avetrana ho scritto e ripetuto varie volte la mia convinzione: non mi resta che confermarla. Pur dovrebbero i difensori delle due donne rendersi conto che la loro strategia difensiva fu ed è controproducente, o perlomeno vana. Siamo in attesa ancora delle motivazioni di quelle condanne, inflitte per vendetta, non per giustizia, non in buona fede, ma in mala fede assoluta. I tempi per pubblicare tali motivazioni, dopo tanto diffamare e calunniare quella famiglia, dimostrano che non sanno quello che fanno, o meglio ancora sanno di non sapere, ma vogliono far presumere di sapere... E non hanno nemmeno un DNA di scimpanzè per farlo passare come DNA mitocondriale degli assassini...

Giacomo ha detto...

Ciao Massimo, Auguri anche a te e un pensiero per la tua mamma. Hai scritto un articolo bello e profondo, come sempre.
Auguri di Buona Pasqua anche a tutti gli amici del blog. Desidero unire la mia voce alla loro, in particolare per quanto riguarda Sabrina e Cosima Misseri. Tutti hanno scritto delle osservazioni giustissime e molto umane. In particolare condivido pienamente quanto espresso da Annamaria Cotrozzi, da Magica, da Vincenzo, da Andres e dagli altri.
Tra l'altro vorrei osservare anch'io che, come per il primo grado, anche per l'Appello, in cui non è stata rinnovato quasi nessun atto istruttorio, sono trascorsi ad oggi più di otto mesi senza che siano state depositate le motivazioni. E ciò avviene nel silenzio generale dei media.

Bisognerà aspettare la sentenza della Cassazione. E mi voglio proprio augurare, che la Cassazione non si limiti alla rideterminazione della pena, ma faccia piazza pulita delle due vergognose sentenze di primo e secondo grado.

Dai media pare che non ci sia da aspettare niente di buono. Già "Quarto grado" annuncia per stasera un servizio su Avetrana, perché, a dire degl'insaziabili procuratori, un intero paese ha mentito. A che pro tutti abbiano mentito, non sarà mai dato saperlo. Accenneranno alla circostanza che non sono state ancora depositate le motivazioni dell'Appello? Intanto c'è già chi parla di "Avetrana bis", leccandosi i baffi.
E non dimentichiamo "l'Avetrana ter", cioè il processo al fioraio sognatore. Ecco in proposito cosa scriveva, con palese delusione, la Gazzetta del Mezzogiorno, parlando della prima udienza di tale processo (che pare sia rimasta finora unica e sola):
"TARANTO 14 maggio 2015- Lo schieramento di mezzi e inviati era quasi quello dei bei (...) tempi, quando il giallo di Avetrana monopolizzava telegiornali, trasmissioni del pomeriggio, prime e seconde serate. Ma ieri mattina la prima udienza del processo nei confronti di Giovanni Buccolieri, il 43enne fioraio di Avetrana protagonista non secondario dell’inchiesta sull’omicidio di Sarah Scazzi, è durata appena un paio di minuti, il tempo necessario di proporre alcune questioni preliminari."

Di nuova tanti auguri di Buona Pasqua a tutti e in particolare agl'innocenti ristretti ingiustamente in galera.

Giacomo

magica ha detto...

buongiorno a tutti
quello che fa rimanere perplessi , è il silenzio gli avvocati difensori .ma . potrebbe essere che qualcosa abbiano detto? ma non divulgato perchè poco interessante ? è molto piu' intrignte e soddisfacente sentire , o leggere quello che dicono i giornlisti ? molto di parte: alla moda ..( QUELLA ) CHE PER FAR PIACERE A CHI CONDANNA , non vengono considerate le incongruenze, oppure le sanno, ma per vigliaccheria continuano a fare i servi.
inoltre le persone intelligenti che scrivono nei blog . sapientone . tante bei paroloni ricercati . , non ragionano dove occorre ?.
eppure è tutto scritto , potrebbero dare il loro contributo , no si continua con ambiguita' . del forse . ma chissa' .non solo in questo caso anche negli altri casi . . senza avere l'onesta di dirla tutta . io di quelle persone non mi fiderei .

magica ha detto...

inoltre pure il fraticello ha detto na' stronzata .
la pisano' è l'unica che ha avuto il coraggio ,, ahhh siii? dire verita',,,(falsita'!!) e far prendere l'aergastolo a innocenti? cosa dice il fioraio ? che fu sogno .. se lo dice lui, ci sono riscontri incontrovertibili del racconto del sogno ?no! ma è comodo continuare con la solfa .. ecco un altro intelligentone !

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Il ritardo delle motivazioni della sentenza del processo d'appello con cui si è ribadito il "fine pena mai" per Cosima Serrano e Sabrina Misseri è solo l'ultima della anomalie di questo iter giudiziario già di per sé caratterizzato da vari paradossi. Purtroppo, lo sconsiderato "processo" mediatico che in parallelo si è svolto in modo martellante nei salotti televisivi ha non solo obliterato molti dati oggettivi importanti (la questione degli orari e dell'alibi di Sabrina, in primis), ma anche manipolato e condizionato l'opinione pubblica a tal punto che decidere di stare fuori dal coro e difendere Sabrina e Cosima è divenuto un tabù.

A questo punto, vedendo che i diritti di queste due persone sono sempre più calpestati, io non ci sto e questa è la mia risposta:

SABRINA È MIA FIGLIA

Nella giungla del web mi capita di imbattermi in chi si chiede o mi chiede (con stupore, e di solito in termini non proprio gentili) come mai sostengo l’innocenza di Sabrina Misseri e di sua madre, Cosima Serrano: se le difendo, secondo queste persone, come minimo vuol dire che sono una loro parente, altrimenti la cosa non si spiega. Di solito non rispondo, evito le polemiche inutili, gli scontri da stadio non fanno per me. Ma una risposta in realtà ce l’ho.
In effetti hanno ragione, un legame c’è. Sabrina è mia figlia, anche se non l’ho mai vista di persona, anche se abito in una regione distante dalla sua e mi sono imbattuta per puro caso nella sua storia. Quando Sabrina fu arrestata, pensai che questa ragazza aveva l’età delle mie studentesse, la vedevo nei loro volti. Ora, a distanza di quasi sei anni, dopo tutto quello che ha sofferto e sta soffrendo ingiustamente, assurdamente, Sabrina che in carcere ha già irrimediabilmente consumato i suoi anni più belli non mi fa più pensare alle mie studentesse, perché là, nel buio della sua interminabile carcerazione “preventiva”, ormai è diventata più grande di loro. Ora Sabrina è semplicemente mia figlia, come lo sono tutti i giovani nei confronti dei quali la mia generazione non è stata capace di preparare un mondo più giusto e più civile.
Sabrina è mia figlia perché vorrei che riavesse la sua vita e la potesse vivere come piace a lei, come è suo diritto; è mia figlia perché la vorrei libera e felice, come sempre vorremmo liberi e felici i nostri figli.

MAGICA ha detto...

ANNAMARIA non occorre commentare nei blog mediatici . basta LEGGERE i blog caslinghi .. quelli ufficialmente nostri per capire come ragionano le persone , non centrano orari , tabulati dei cell .. alibi .. non centra niente quegli indizi se volgliono leggerli ci sarebbero . non importa ,, le MISSERI SONO GRASSE .

Anonimo ha detto...

Cara Annamaria Cotrozzi
Non sono più tornato sull'argomento Avetrana perché non riesco a pensare a quelle due povere donne, provo angoscia e stupore. Che altro si può dire. Tu riesci ancora ad indignarti di fronte a una giustizia (e ce ne sono tanti di casi) che appare come un marchingegno privo di ratio, mi ricorda un racconto di Kafka In der Strafkolonie (nella colonia penale). Vi è descritta una macchina per l’esecuzione di un condannato, un complesso marchingegno di tortura con un erpice che incide mediante vibrazioni sulla schiena dell’infelice la sua colpa, con lettere adornate di ghirigori e decorate con mille svolazzi. Il pantografo è programmato per uccidere il condannato in dodici ore. Gli aghi incidono inizialmente con leggerezza ripulendo la pelle con un getto d’acqua per poi scavare sempre più in profondità e con maggior precisione. L’esecuzione del condannato è sempre seguita da una folla di spettatori con vivo interesse. Il caso delle due povere donne è emblematico di come si formano le opinioni nella gente e di come le macchine di tortura siano il più delle volte strumenti del tutto inconsapevoli fondati sul si dice e sul pregiudizio. Le sentenze vengono scritte col sangue e le motivazioni sono come quel getto d’acqua che ripulisce e si torna a scrivere. C’è come la sensazione che la macchina giudiziaria non possieda altra logica di quella di un pantografo, è priva di ratio. Gli spettatori in fondo cercano solo una conferma, che qualcuno faccia da cavia per dare modo alla macchina di ‘funzionare’…

Gilberto ha detto...

Il commento precedente era il mio.

Giacomo ha detto...

Oltre tutto il "fraticello" a Quarto Grado ha detto una cosa falsa. Non è vero che la Pisanò andò spontaneamente dagl'inquirenti. FU CONVOCATA la prima volta il 27 ottobre 2010 dai carabinieri, a cui raccontò che Sabrina le avrebbe confessato il 6 ottobre di essere stata lei ad uccidere Sarah e nella circostanza NULLA DISSE A PROPOSITO DEL FIORAIO.

Spontaneamente, invece, si recò dai carabinieri ai primi di aprile dell'anno dopo, per raccontare che la figlia le aveva confidato SETTE MESI PRIMA, e ancor prima della confessione del Misseri e del ritrovamento del corpo, che il fioraio le avrebbe detto di aver visto realmente Sarah fuggire inseguita da Cosima per le strade di Avetrana quel pomeriggio della scomparsa. Tutta Avetrana sapeva che si trattava di un sogno, fatto peraltro dopo la scoperta della morte di Sarah. Ma per la procura le dichiarazioni della Pisanò furono come una manna dal cielo. VOLLERO prendere per oro colato le dichiarazioni della Pisanò, ancorché smentite dalla figlia, al punto che le fecero prevalere sulle dichiarazioni del fioraio, il quale sempre di SOGNO aveva prima parlato e continua tuttora a parlare.

A pensare che in base ai pettegolezzi e alle chiacchiere di questa signora sono stati comminati due ergastoli a due donne innocenti, di cui Sabrina all'epoca dei fatti poco più che ventenne, c'è da rimanere sbigottiti e indignati.

Tanti saluti a tutti.

Giacomo

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Magica, Gilberto e Giacomo, nonostante tutta l'amarezza che in diverso modo esprimono, i vostri commenti mi rincuorano sempre, mi sento capita e vi capisco, credo. Gilberto, la forza d'indignarti ce l'hai anche tu, e hai detto la parola che non osavo dire: tortura. Di questo si tratta, di tortura, a questo punto. Tortura e gogna combinate insieme, come nel racconto di Kafka. La puntualizzazione di Giacomo sull'allucinante storia del sogno dà lo sgomento, descrive una situazione che fa davvero sbigottire, da cui non si capisce come si esca. Ma come facciamo ad arrenderci a tutto questo? Due innocenti murate vive per sempre è un pensiero che toglie il respiro, letteralmente. Buona notte, amici, meno male che ci siete voi, e altri come voi.

andres ha detto...

Annamaria Cotrozzi, mi unisco a te
SABRINA E' MIA FIGLIA
Vorrei fare qualcosa, ma cosa?

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Non lo so, Andres. Me lo chiedo dal giorno del suo arresto. Protestiamo in tutti i modi possibili contro il malcostume dei "processi" mediatici, come cittadini ne abbiamo il diritto e il dovere. Parliamone, non dimentichiamola. Non dimentichiamoci nemmeno di Cosima Serrano, una donna su cui, a cominciare dalla scomparsa e dalla tragica morte della giovanissima nipote, si è rovesciato un tale cumulo di sventure quale nemmeno i tragici greci avrebbero potuto immaginare. Sinceramente non so come faccia a resistere: tutto le è stato tolto, tranne la dignità. La sua dura sorte è, a mio avviso, l'effetto collaterale dell'atroce sventura (condanna all'ergastolo, linciaggio) abbattutasi sulla figlia.

Le dedico questo pensiero, frutto amaro della mia crescente indignazione:

PROCESSI MEDIATICI, un po' di "istruzioni per l'uso".
Finalmente si comincia a parlare in sedi autorevoli (convegni di studio, ecc.) di "processi" mediatici, quelle cose orrende che partono prima dei processi veri e, quando quelli sono alle prime fasi, già hanno emesso il loro verdetto di condanna. Speriamo che se ne parli approfonditamente, fino a comprenderne i meccanismi micidiali, basati peraltro su mezzi elementari ma affidati a tecniche di persuasione occulta e messaggi subliminali (come certa pubblicità). Se quei meccanismi verranno spiegati, ciascuno sarà in grado di smontarli e vederne da soli il funzionamento, onde difendersene. Spero che si mettano all'opera, in tale direzione, esperti veri della comunicazione di massa: di lavoro da fare ce n'è parecchio.
Alcuni meccanismi però sono facili da riconoscere, con un po' di attenzione ci riusciamo anche noi profani.
Facciamo un esempio: se uno volesse costruire il personaggio di una "matriarca" per poi farne un'assassina (personaggio perfetto di una fiction per palati non troppo esigenti) che farebbe? Potrebbe prendere una donna come Cosima Serrano, travolta a un certo punto della sua vita di duro lavoro da un cumulo di tragici eventi e in più assalita ogni giorno, lei e la sua famiglia, da nugoli di fotografi, reporter ecc. ecc., attirati dalla prospettiva di scoop e picchi di vendite; potrebbe coglierla nel momento in cui, per sottrarre se stessa e il marito a tale insopportabile quotidiano assalto, lo sospinge dentro casa come chiunque farebbe, con un gesto deciso, sì, e vorrei anche vedere... A questo punto bisogna filmarla, tagliare il filmato nei punti giusti (togliendo il contesto, che guasterebbe tutto) e quel pezzettino di video riproporlo, in sequenza ossessivamente ripetuta, varie volte al giorno, su tutti i palinsesti, per giorni e mesi... Già ci siamo, c'è materiale per le analisi psicologistiche dei salotti: come no, da lì si capisce tutto, il video si aggiunge alla "montagna" di indizi (a proposito, quali?).
Poi si prendono delle signore eleganti e patinate, le mettiamo nei salotti ad "esaminare" quella che loro, quasi fosse la loro vicina di casa o l'avessero sempre conosciuta, chiamano (in modo per me oltremodo urtante, vi confesso) "la Cosima" (a proposito, come si permettono?). Basta già, il gioco è fatto. Abbiamo la "matriarca". Serviva, d'altronde, perché, non scordiamolo, altrimenti lei è l'alibi (il secondo alibi, oltre quello dei tabulati) di Sabrina. Così abbiamo sistemato a dovere anche l'altra "cattiva" della fiction", "la cugina gelosa" ecc. Ma su quella si lavora a parte, con altri video tagliati a puntino, con altri fotogrammi fermati ad hoc. Tanto il tempo c'è, il pubblico anche.

andres ha detto...

Annamaria ,sei bravissima! Quello che hai scritto è straordinariamente giusto incisivo vero.
Dopo averlo letto ho pensato che sarebbe utilissimo inviarlo a tappeto:
alle tv che si sono occupate del caso, ai direttori dei giornali, ai politici, al CSM, all'ANM. Bisognerebbe diffonderlo nei social, via Fb, creare un hashtag #Sabrina è mia figlia e inondare la rete. Bisognerebbe attivarsi in questo modo, l'unico modo che abbiamo.
Io non sono un'organizzatrice, ma tra noi sicuramente c'è qualcuno capace di creare un gruppo di pressione.
Con infinita stima
Andres

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Andres, hai ragione, ci penso anch'io da tempo. Attraverso fb io cerco di divulgare più che posso, ma in quel mare magnum tutto si perde e disperde dopo poco, resta lettera morta. Proviamo anche con l'hashtag, perché no? Non so bene come si faccia, ma posso informarmi, grazie dell'idea e delle tue incoraggianti parole.

Manlio Tummolo ha detto...

Onde evitare equivoci in questo torbido mondo, sempre pronto a fraintendere dolosamente, forse l'hashtag pù opportuno sarebbe scrivere "Sabrina Misseri è figlia e sorella di noi tutti" o, visti altri termini in uso, "Verità per i Misseri" .

magica ha detto...

buongiorno SIGNOR TUMMOLO .
ha detto bene : un mondo torbido .quello che abbiamo nel subconscio . se si ragionasse con serieta' e onesta' ..il torbido diventerebbe limpido .
invece l'ottusaggine unita alla superbia, e se non bastasse alla considerazione di superiorita' che ha si sè .
si evince una poverta' d'animo, alla noncuranza per le persone umili.. chiusura mentale , basta leggere e informarsi e trarre conclusioni logiche .. niente da fare , l'ottusaggine ha il sopravvento .eppure paiono istruite . secondo me non sanno nulla , solo chiacchere , e pochi intendimenti

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica, grazie per le considerazioni. Il fatto è che molti hanno una cultura puramente formale, nozionistica, non rielaborata da un proprio pensiero. Sono dei puri registratori o, se si preferisce, dei computers carnosi. Di qui l'incapacità ad approfondire criticamente le questioni. Altri poi sono in piena malafede: come ho già più volte scritto, si è voluto per pura vendetta condannare Sabrina e la madre Cosima ai sei anni massimi di carcere preventivo, previsti per reati di particolare gravità o per intrinseca pericolosità dei soggetti omicidi. Qualcosa di assolutamente fuori luogo per le due donne, che certo non sono delle ossesse, in grado di sterminare popolazioni intere.

Mi creano dubbi anche i comportamenti dei loro avvocati, evidentemente legati piuttosto a soli procedimenti formali, non curandosi invece della sostanza dei problemi (assenza totale di prove, testimonianze fasulle e contraddittorie, quanto basterebbe per assolvere qualunque imputato...).

Annamaria Cotrozzi ha detto...

D'accordo, lanciate hashtag con la formula che volete, purché alziate tutti quanti la voce: la gogna mediatica per Sabrina Misseri e Cosima Serrano è già ripartita, nei giornali e nel web, e questo non è più tollerabile (non lo è mai stato, ma il tempo che passa mentre loro sono in carcere rende ancora più abietto ogni insulto o linciaggio, anche se ipocritamente camuffato).

http://www.finoaprovacontraria.it/delitto-avetrana-processo-mediatico/

Manlio Tummolo ha detto...

Personalmente, non so come si faccia tecnicamente a lanciare un hashtag, non ho competenze tecniche, e scrivo su INTERNET solo tramite due biblioteche che hanno punti INTERNET, con una sola ora disponibile alla volta. Perché non lo fanno gli avvocati dei Misseri e soprattutto quelli di Sabrina e Cosima ? Temo che la loro difesa sia più passiva che attiva, ed è questo il vero punto dolente. L'avvocato di Cosima, a suo tempo, aveva mincacciato querele : ha mai mandato avanti la cosa, visto che di occasioni non ne mancano ?

magica ha detto...

SIGNOR TUMMOLO
si sa come funziona . fra di loro si fanno la riverenza .
cercano di non inderegar al vesper .(cercano di non disturbare le api ) in modo che non ci siano attriti .
almeno agissero con furbizia .. calmi e buoni e ossequiosi, ma poi la dunque una stoccata di quelle giuste ci vorrebbe . il guaio è che hanno manipolato i testimoni .. i difensori dovevano incazzarsi prima , quando succedevano i fatti .. ora l'opinione pubblica si è fatta tutto un romanzo : colpevolista . non lo so come andra' a finire, so solo che io non perlo mai, di questa faccenda con nessuno per questo motivo . leggo il blog dove ci sono varie opinioni democratiche .............saluti al blog.

manlio.tummolo ha detto...

Condivido, carissima Magica. Infatti, della denucnia che a suo tempo l'Unione delle Camere Penali fece contro i magistrati, non si sa più nulla; in compenso dei quattro, rimase solo il più giovane e ingenuo...

Eppure, essendo pagati a spese dello Stato (visto che le due donne non hanno redditi nel carcere), potrebbero almeno muoversi un po' di più. Mancano pochi mesi allo scadere del 6° anno di carcerazione prevntiva previsto dal CPP, come periodo massimo per delitti orripilanti...

Manlio Tummolo ha detto...

Vari giorni fa, su Radio 3 Scienza, ho sentito un pezzo di intervista sull'assenza di mentalità e conoscenze scientifiche nei magistrati (e giuristi in genere), come del resto ho verificato io stesso studiando in quella Facoltà. Così pure in questi giorni si dibatte intorno a prescrizioni, ritardi, colpe politiche e giudiziarie, ecc. Tutte cose che qui abbiamo discusso a lungo da diversi anni. Fa piacere vedere comunque che qualche cosa di ciò che qui si dice o si scrive, magari senza citare la fonte per le più varie ragioni, si sta facendo spazio nell'opinione pubblica o perfino ad alti livelli, ma dobbiamo fare ancora molta strada. Nessuno tuttavia, proprio oggi, ha ricordato a Radio 3 RAI due donne, le quali da tempo sono incarcerate senza uno straccetto di provetta (neppure quelle usate per le analisi dell'orina...).

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Proprio vero, Manlio. Di loro non si ricorda mai nessuno. De minimis non curat praetor, come dico spesso.

Oggi è il 27 aprile 2016: quesro significa che sono passati esattamente nove mesi dal giorno della condanna in secondo grado.

Una "gestazione" di nove mesi non è dunque bastata per far venire alla luce le motivazioni della sentenza d'appello, che confermò l'ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano: già per motivare la prima condanna occorsero, del resto, ben undici mesi. A prescindere da ogni altra considerazione in merito, mi trovo ancora una volta a dover constatare che il tempo sospeso della vita di persone in presunzione di innocenza (così dice la legge) e in carcerazione preventiva da anni (drammatica aporia riconosciuta da tutti, ma solo teoricamente) non conta nulla e non interessa a nessuno.

Manlio Tummolo ha detto...

Mi auguro che le due donne, carissima Annamaria, siano poi almeno finanziariamente risarcite, anche se la libertà non ha prezzo alcuno, e soprattutto la giovinezza di una ragazza, la cui triste esperienza peserà per tutta la vita anche se le dovessero versare un miliardo di euro, è di fatto già rovinata. Il punto resta quello, su cui spesso qui si è discusso, ma anche altrove, sebbene a fatica comincia a farsi strada: responsabilità individuale penale dei magistrati, inquirenti e giudicanti; organi del tutto indipendenti e "terzi" per valutarne l'operato, specialmente se passibile di abuso o di omissione .

Giacomo ha detto...

Solo per la cronaca.

Per l'ennesima volta i difensori delle due donne hanno chiesto gli arresti domiciliari presso una casa famiglia (e non in convento, come erroneamente riportato dai media per fare dei titoli ad effetto). Per l'ennesima volta sono stati negati. I difensori di Sabrina hanno fatto ricorso. Il tre maggio prossimo il riesame si dovrà pronunciare.

http://www.pugliapress.org/2016/04/20/taranto-delitto-scazzi-sabrina-misseri-chiede-andare-convento-arriva-no-dei-giudici/

Saluti a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Altre fonti della notizia riguardante la richiesta di domiciliari.

Quotidiano di Puglia on line:
http://www.quotidianodipuglia.it/taranto/sabrina_e_cosima_carcere_no_al_convento_casa_famiglia-1657322.html

Video
http://www.video.mediaset.it/video/pomeriggio_5/servizi/delitto-di-avetrana-sabrina-ha-chiesto_614521.html

http://www.tgcom24.mediaset.it/2016/video/sabrina-misseri-portatemi-in-convento-_3000793.shtml

Saluti a tutti gli amici del blog

Giacomo

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Sì, Manlio, concordo. Il danno, soprattutto per Sabrina che sta perdendo gli anni che dovevano essere i più belli, è di spaventosa, indicibile gravità: assolutamente irrisarcibile, e tuttavia assolutamente da risarcire.

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Giacomo, grazie dei link. Purtroppo ancora una volta una più che legittima richiesta di Sabrina non solo viene respinta (quanti NO si è sentita dire questa ragazza, per tutta la durata di questo incredibile, soffocante, interminabile incubo in cui è finita?), ma offre spunto alla dis-informazione e pretesti alla ripresa del linciaggio.

Qualcuno spieghi ai selvaggi del web, ma anche a certi conduttori e opinionisti televisivi, che cos'è la custodia cautelare e quale funzione dovrebbe avere. In fb i barbari urlano, nei loro commenti sgangherati, che Sabrina Misseri deve marcire in carcere, e non si azzardi nemmeno a sperare in misure alternative: l'uso perverso del megafono televisivo raccoglie così, come da copione, i suoi frutti malati e velenosi. Mi rivolgo ancora una volta a chi, nonostante questa vergognosa e fuorviante campagna mediatica, vuole restare nel solco della civiltà e mantiene senso di umanità e senso critico: una persona in presunzione di innocenza (a prescindere dalla mia certezza che sia realmente innocente e in carcere sulla base del nulla) deve dunque scontare anni di pena detentiva senza che si possa trovare una diversa soluzione, anche provvisoria? Sabrina non ce la fa più, è allo stremo, io temo realmente una tragedia. In quelle condizioni viene ancora tenuta in carcerazione preventiva, ininterrottamente, dall'ottobre 2010. Davvero la sua agonia serve alla società per sentirsi più sicura? L'ho scritto altre volte e torno a scriverlo: non in mio nome.

magica ha detto...

ANNAMARIA .
si evince che, non sono solo le persone disinformate che urlano la loro cattiveria :stupida .. ma anche chi da persona avveduta e si spera colta . ha letto e sentito , e nonostante non credono alla innocenza di queste donne .
giunti a questo punto del tempo trascorso in carcere , una persona avveduta avrebbe confessato . se non la figlia almeno la madre . la quale sapra' che una confessione le dara' il beneficio di meno carcere almeno per la figlia . nessuna madre si incaponirebbe , tacendo una possibile verita' .
gli asassini degli ultimi casi mediatici alla fine hanno confessato .. sono stati costretti alla fine a desistere . eppure , sono persone scaltre che hanno commesso un omicidio e si pensa che siano furbe . non sprovveduti come la donne di AVETRANA . INVECE GUARDA CASO.. chissa' perchè le due sono cosi' astute ? non è questione di astuzia è che sono innocenti .. e perchè dovrebbero confessare un omicidio che non hanno commesso?

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Concordo, Magica. Ma non ho bisogno nemmeno di questo per essere convinta della loro innocenza: mi bastano - come anche a te e ad altri amici del blog, lo so - i dati oggettivi tante volte da noi elencati, congrui fra di loro tanto da costituire il loro alibi granitico, evidente per chiunque guardi ai fatti e non al gossip. Eppure è vero, anche le persone che parrebbero più attrezzate e culturalmente più preparate o tacciono o ripetono tuttora quei tre o quattro slogan generici e vuoti di senso che il circo mediatico ha provveduto a diffondere sin dall'inizio, a scopo accusatorio e denigratorio nei confronti di queste due malcapitate. Più volte ho lamentato proprio questo: il silenzio o la passiva acquiescenza degli intellettuali che scrivono su tutto, ma non su questo, e su questo non fanno la minima ricerca, non si impegnano in quel minimo lavoro di approfondimento che serve per dare notizie di prima mano e commentarle con ragionamenti scevri da pregiudizio.

magica ha detto...

ANNAMARIA .
non è solo la mancanza di confessione . si conoscono anche gli indizi molto importanti che rendono impossibile il coinvolgimento delle imputate .
il fioraio è stato scagionato di omerta' . con la quale preferiva essere imputato di complicita' con UN SOGNO piuttosto che dire la verita' -
PERCHè è STATO SCAGIONATO? ma continua con la sua verita' ?( è stato un sogno e basta ?)invece le teste calde continuano a sostenere che il fioraio menta .e per quale motivo ..per caso le avetranesi sono persone potenti che hanno i sicari in giro per avetrana?
brutte persome , malfidenti, se ragionano cosi' lo faranno anche nei loro rapporti familiari .. con risultati che immagino .

magica ha detto...

nel mio commento precedente non mi sono spiegata bene .
volevo dire che . il fioraio ha smentito d'aver visto le imputate RINCORRERE sarah.. confermando invece che si tratto di un sogno ..
e pensare che per questa ambiguita' riportata dal carabiniere , come fosse fatto accaduto .... le avetranesi sono in carcere , ma gli inquirenti discolpano il sognatore .ma lasciano le donne in carcere ..
TRADITORI DELLA PATRIA!!

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi,

domiciliari (comunque ingiusti, causa totale assenza di prove, quindi solo uno scarico di coscienza per magistrati ed avvocati) sì, ma dove? Se fosse vera la versione del padre-zio assassino, potrebbero convivere con lui ? E con chi altrimenti ? Vi sarebbe qualche parente disposto ad accoglierle ? Chi poi le garantirebbe da qualche pazzo squilibrato vestito da giustiziere ? La questione centrale resta sempre questa: in assenza di ogni briciolo di prova, frammento, ecc. (e i magistrati lo sanno bene, perché hanno costruito le varie soluzioni inolucandole nella testa di Misseri padre e zio), i giudici avrebbero dovuto e devono liberare le due donne, sulla base di principi di logica, etica e forma giuridiche. Altrimenti, i nostri Amnesty International e garantisti vari vadano pure a nascondersi, invece di strombazzare i disfunzionamenti di casa altrui (Regeni, marinai e via elencando...).

La cosa più ributtante di questo regime è la sordidissima ipocrisia che regna sovrana... Ci si renda conto di ciò, una buona volta e se ne traggano le gravi conseguenze !

Giacomo ha detto...

In relazione alla richiesta di custodia cautelare presso una struttura di tipo casa famiglia, ecco le motivazioni che la Difesa di Sabrina ha portato a sostegno del ricorso presso il Riesame contro il no della corte d'assise d'appello, che ai primi di aprile aveva respinto in prima istanza la medesima richiesta.
Il ricorso è stato discusso ieri 3 maggio e il Riesame si è riservato la decisione nei prossimi giorni:

"Un atto d’appello e una memoria difensiva per appellarsi ai giudici, in sintesi, affinchè non siano «impietosi con una persona che mostra desiderio di socializzazione e aiuto verso il prossimo». L’atto d’appello è quello discusso ieri dall’avvocato Nicola Marseglia, difensore di Sabrina Misseri, condannata all’ergastolo (con sentenza confermata in secondo grado) insieme con la madre Cosima Serrano per l’omicidio della piccola Sarah Scazzi.

In tutti gli atti, sia quelli depositati all’esame del Tribunale sia quelli di cui è stata proposta sinossi in fase di discussione orale, l’avvocato Marseglia non ha pronunciato mai il termine “responsabile” nè quello “colpevole”.
In sostanza, ha evidenziato la difesa, la posizione di Sabrina Misseri, sul punto, è quella di un imputato su cui ancora non grava una sentenza definitiva passata in giudicato. Ergo, Sabrina Misseri è ancora da ritenere garantita dal principio della “presunzione di non colpevolezza” che è a fondamento dell’ordinamento giuridico nel nostro Paese.

Tradotto in soldoni, il ricorso proposto dall’avvocato Marseglia, che ha impugnato il “no” con cui la Corte d’assise d’appello ha respinto la richiesta di concedere a Sabrina i domiciliari in una struttura gestita da religiosi, convento o casa-famiglia che dir si voglia, ha fatto leva sulle sentenze della Corte di Cassazione in riferimento alla disciplina delle misure cautelari personali, ma anche sulle ragioni umanitarie che imporrebbero una diversa considerazione della posizione dell’imputata.

Per di più, dopo una sintetica ricostruzione delle motivazioni che hanno indotto l’Assise di secondo grado a respingere l’istanza e a ritenere congrua la misura della detenzione in carcere per Sabrina, l’avvocato Marseglia ha polemicamente rilevato come «non v’è chi non veda come la permanenza in carttcere di Sabrina Misseri sia, allo stato, determinata esclusivamente dalla severa condanna riportata; circostanza che, invece di esaurire la sua inequivoca valenza cautelare sul piano della gravità indiziaria, viene sistematicamente opposta anche a sostegno della inalterata permanenza delle esigenze cautelari, apparentemente integrata da motivazioni specifiche, ma invero più tautologiche ed euristicamente ispirate».

Sabrina Misseri, secondo la prospettazione difensiva, non può essere definita eternamente «socialmente pericolosa», in assenza di fatti che la “dipingano” come fonte permanente di pericolo per gli altri, nè può patire la sussistenza di esigenze cautelari da preservare in assenza di circostanze che impongano la necessità di tutelarle.
In pratica, secondo l’avvocato Marseglia, la detenzione in carcere di Sabrina è da considerare “forzata”."


Fonte:
http://www.quotidianodipuglia.it/taranto/taranto_avetrana_sabrina_misseri_sarah_scazzi_appello-1708727.html

Un saluto a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Il ricorso al riesame è stato respinto.
E ti pareva!
Vediamo quando si decideranno a depositare le motivazioni della sentenza di secondo grado.
In un mese due no a raffica contro la richiesta di domiciliari. In nove mesi ancora niente motivazioni della sentenza di appello.

Saluti a tutti.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Fonte della notizia di cui al post precedente:
http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/05/05/news/sarah_scazzi_no_ai_domiciliari_per_sabrina_misseri_puo_avere_impulsi_aggressivi_-139135046/

Giacomo

Annamaria Cotrozzi ha detto...

E tutto questo sta alimentando una nuova ondata di odio e di linciaggi contro di loro: a quanto pare, persino applausi ed esultanza in certe trasmissioni spazzatura, e ovviamente nei commenti di fb. Ma possibile che nemmeno questa barbarie possa essere fermata? Sabrina Misseri, oltre tutto quello che sta soffrendo da sei anni, oltre all'ennesimo no che ha ricevuto oggi, deve anche subire queste offese? Non ci sono strumenti per intervenire a fermare almeno la nuova offensiva dei barbari del web? E partirà mai una seria campagna contro la deriva dei processi tv? Come mai nessuna autorità provvede in questo senso? Sinceramente sono allibita.

Manlio Tummolo ha detto...

I GIUDICI ISLAMICI SONO MENO ADDORMENTATI DEI GIUDICI ITALIANI ?

Casualmente ho letto un racconto sul libro dello scrittore Rabish Alameddine, giordano-libanese, una sorta di novelle e mezzo romanzo, intitolato Hakawati. Il cantore di storie, pubblicato nel 2008 da Bompiani in traduzione italiana, a cura di Marina Rotondo e Francesco Nitti.

Premesso che occorre pensare a tiranni come Dionisio di Siracusa (cfr. Plutarco, "Vita di Dione") o Caligola (cfr. Svetonio) per trovare qualcuno che faccia di un sogno motivo di accusa e di condanna, Alameddine ci racconta che un pastore, spinto da un sogno, si reca a Beirut per trovare un lavoro. Lì, dopo aver girato per la città, stanco e affamato si ripara in una moschea a passare la notte, ma scoperto viene aggredito e pestato dai poliziotti. Il giorno dopo si presenta al giudice che gli chiede come mai sia andato nella moschea di notte. Il pastore narra del sogno, e il giudice così gli risponde:
"Solo gli stupidi credono ai sogni... La notte scorsa ho sognato un tesoro sepolto nelle montagne... Mi hai per caso visto lasciare il lavoro per cercare il tesoro del sogno ?...".
E lo fa mettere per tre giorni in galera. Però, il racconto finisce che, dopo essere uscito dal carcere, il pastore cerca sul posto il tesoro, lo trova e vive felice e contento. Ma questa è una fiaba, ovvio, non la realtà.

Insomma, per credere ai sogni, bisogna o essere tiranni, o vivere da pastori delle fiabe libanesi.

Manlio Tummolo ha detto...

Quanto al rigetto dell'istanza, diciamo che, a questo punto, è abbastanza scontato. Le due donne pagano la grande "colpa" di non avere "confessato" il delitto, magari nella versione edulcorata del "cavalluccio", facendo lavorare meno gli intrepidi magistrati che seguono il caso. Se avessero detto che zia e cugina giocavano al "cavalluccio" tirando ipotetiche redini attorno al collo dell'infelice ragazza, e strangolandola in modo colposo, evitando così di affaticare i poveretti SS. Inquisitori che indagano, sicuramente a quest'ora erano liberi tutti da un pezzo, magari con un premio della "bontà". Un periodo di convento presso le Carmelitane Scalze, con la benedizione di qualche alto e misericordioso prelato, recitando atti di dolore, ecc. ecc., le avrebbe sicuramente elevate alla santità, dopo qualche breve espiazione... Invece, si sono rifiutate ad un simile compromesso, quindi vanno spietatamente punite: sotto sotto che differenza c'è dalla mentalità di Dionisio il Vecchio e di Caligola? Lascio a voi l'ardua risposta !

Manlio Tummolo ha detto...

Aggiungo la pagina di riferimento di quel racconto, che avevo tralasciato per la mia nota distrazione: è la 501, dell'edizione sopra citata. Saluti a tutti.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Annamaria, nulla di cui stupirsi. E' un'antica tradizione: il "vinto" ha sempre torto. Ricordo che l'avvocato di Cosima aveva diffidato la stampa dal lanciare condanne preventive. Spetta ai loro avvocati, reagire con atti formali. Noi eleviamo la nostra protesta giuridicamente inefficace, ma moralmente significativa. Stai pur certa che, se alla fine la Cassazione, in un lampo di risveglio morale e giudiziario, deciderà la loro innocenza (peraltro palese, proprio dalla dignità impavida con cui affrontano questi miserabili linciaggi: se anche avessero avuto una solo minima partecipazione al delitto, avrebbero accettato l'amo del "cavalluccio"), Allora questi miserandi parassiti si lanceranno in acclamzioni e declamazioni del tipo "noi l'avevamo detto, noi ne eravamo certi, noi siamo sempre bravi ed intuitivi, ecc.). Dante ha posto gli ignavi all'entrata dell'inferno, con "Questi sciaurati che mai non fur vivi...". Dove metterebbe i diffamatori e i calunniatori, gli asini che dànno calci ai leoni morenti ?

All'opposto, solo chi ha una coscienza pulita ed elevata può guardare quella brodaglia con freddo disprezzo, tacendo...

magica ha detto...

sparito anche COPPI?

Giacomo ha detto...

Coppi è sparito solo mediaticamente.
A dir la verità, le Difese in genere, e quelle delle imputate di Avetrana in specie, non sono tenute in gran conto dai giornalai. Costoro bazzicano le procure e danno grande spazio alle parti civili. Sicché molte persone, in perfetta buona fede, si convincono che le Difese siano inerti incapaci e deboli. In realtà i Difensori, ed anche Coppi, stanno facendo tutto quello che è nelle loro possibilità per sottrarre Sabrina e Cosima ad un ingiusto destino.

Io direi piuttosto che è sparita la corte d'appello di Taranto, che dopo più di NOVE mesi ancora non ha depositato le motivazioni della condanna all'ergastolo. Forse vuole battere il record della corte di primo grado che ci mise UNDICI mesi a depositare le motivazioni.

Bisogna avere fiducia che la Cassazione si comporterà da Cassazione.

Oltre tutto già si incomincia a prospettare qua e là la possibilità che Sabrina sia scarcerata il 15 ottobre pv per scadenza dei termini di carcerazione preventiva. Sono proprio curioso di vedere che cosa s'inventeranno per "scongiurare" questa evenienza.

Saluti a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Giacomo, la liberazione per scadenza dei termini sarebbe un atto dovuto, essendo anche in caso di ergastolo, come massimo di sei anni. Eppure, se ben ci si ricorda, circolavano voci di una carcerazione di 7 o più. Questo lo Stato che poi critica l'Egitto per i suoi abusi, e queste le pur potenti Associazioni che levano alti cori con chi è lontano, ma non con i vicini. Per il resto, sono meno ottimista sulla strategia degli avvocati difensori delle due donne (e i risultati lo confermano), ma questo non è un nuovo punto della nostra differenza sul caso. Sempre con cordialità Manlio

magica ha detto...

il fatto è che chi ha il monopolio della giustizia trova tutTi i politici , giornalisti e compagnie denigratorie d'accordo . .
chi se ne frEga , ognuno fa i cavoli propri infischiandosene di persone cercerate , E alcuni dicono : se sono in prigione un motivo ci sara' no? poi ci sono quelli che si si commuovono per REGENi , un ragazzo bravo e studioso che merita la difesa .
ma anche altre persone stanno subendo ogni giorno da innocenti . ma tanto ci sono gli accusatori imbecilli che dicono : la ragazza e la madre sono astute asassine , e con di piu' se sono arrestate . saranno colpevoli no? altrimenti non le mettevano in carcere se erano innocenti CAPITO? COME FUNZIONA?.

MAGICA ha detto...

inoltre nelle preferenze del piace o non piace ci sono anche 3 NO . EPPURE BASTEVBBE AVERE UN PO' DI SALE in zucca per capire la situazione .
ragionare no? non vi desta nessun impulso di ragionevolezza ? è per il sogno del fioraio che la donne si trovano dove stanno , perchè fioraio è stato assolto senza tanto clamore ? in modo che questo particolare importante rimanga nella mente delle persone .
mA e il fatto non sussiste , perchè si continua con la detenzione delle donne? ahhh si! allora se non è il sogno è altro. troppo facile . ha ragione TUMMOLO : gli ignavi dovrebbeRO abitare dove disse uno : di FIREMZE , ALCUNI SECOLI FA

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica,

non avendo la televisione e vedendo salturiamente INTERNET, non so nulla di nuovo, se non per sentito dire su questi casi. Il fioraio è stato assolto ? Giudiziariamente era anche ovvio, anche se l'ovvietà non è sempre presente in quei palazzacci. Dovrebbero essere anche le due donne e a questo punto direi pure il loro marito e padre, rispettiovamente, visto che tra il sogno del fioraio e quello del Misseri non passa granché differenza (ovvero, tra sogno, incubo ed allucinazione, è il comune denominatore dell'irrealtà vissuta nel momento in cui si svolge come "realtà", ma puramente mentale o cerebrale, oppure nel caso di Michele Misseri, come inoculazione di eventi mai vissuti, operata con sistemi psico- eteroinduttivi.

Giacomo ha detto...

Per quel che ne so, il processo al fioraio sognatore è iniziato il 14 maggio 2014, ma poi non se n'è avuta più notizia.

Il primo giugno inizierà l'udienza preliminare davanti al GUP per dodici persone accusate dai procuratori tarantini di falsa testimonianza durante il processo di primo grado. Sarà davanti al Gup anche Misseri, accusato di autocalunnia.

Saluti a tutti gli amici del blog.

Giacomo

magica ha detto...

secondo loro sono false perchè volevano che mentissero , dicendo il falso verso le misseri .

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi,

tanto più numerosi sono i processi, tanto più resterà lontana la verità. Sembrano cortine fumogene per non far vedere che cosa realmente si concluderà... Sarebbe il caso, viceversa, di fare un bel processo per capire quante mostruosità giuridiche sono state commesse nel caso Scazzi...

magica ha detto...

caro SIGNOR TUMMOLO .
nonoatante le mostruosita siano evidenti . ci sono personaggi che continuano con le loro ottusita' per non dire qualcosa di peggio. eppure queste personcine potrebbero leggere l'incidente probatorio e dire le loro conclusione e dirci dove stiano le incongruenze che noi non abbiamo capito ,, una buona volta perchè non ce lo dicono? ste persone grette?

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica,

sono del parere che, al di là del lavoro ottuso e vendicativo esercitato dai magistrati nei confronti delle due donne, Cosima e Sabrina, non si sia svolta adeguatamente una difesa efficace, puntando erroneamente tutto sulle confessioni estorte del loro rispettivo marito/padre, che i magistrati stessi sanno ben false, per cui sono i primi a sapere che in quella casa nulla è accaduto, o perlomeno nulla è dimostrabile che vi sia accaduto. L'accanimento contro madre e figlia è dato esclusivamente dal non aver "collaborato", dal non aver confessato nelle forme "soft" un omicidio, che avrebbe risolto in breve l'intera problematica, cavallucci e un po' di panico (ma che ben organizzato sarebbe stato quel "panico", se il buon Michele non avesse poi fatto "rivelazioni e confessioni", su ciò che era già stato pre-costruito !), seguito da pentimenti in quaranta giorni. Invece, no: di qui l'ira, e la volontà di vendetta. Per ben che vada sono sei anni netti di galera per non si sa che cosa. Gli avvocati, dei quali l'unico sforzo energico è stato di liberare da calunnie tre loro colleghi più anziani, lasciando pure il più giovane a sostenere il peso processuale, non si sono interessati per nulla allo svolgersi delle accuse, non hanno sottolineato che di scientificamente provato non c'è nulla, che confessioni estorte non valgono giudiziariamente un'acca, hanno dato man forte ad una tesi di dubbia sostenibilità (e comunque giuridicamente invalida, appunto perché estorta e contraddetta da più versioni diverse), in tal modo corroborando essi stessi il fatto che in quella casa sia avvenuto un delitto, di cui pure non vi sono tracce materiali o almeno testimonianze dirette, ma estranee.

Insomma, una strategia a mio parere del tutto fallimentare e controproducente. Vedremo in Cassazione che cosa accadrà .

MAGICA ha detto...

il guaio DI questo processo, è stato fatto da subito , appena è incominciato l'incidente probatorio .
se SABRINA avesse avuto da subito un difensore con due balle funzionanti .
perchè avevano deciso che la ragazza doveva stare zitta? e lontana dallo sguardo del padre? non me ne intendo molto, ma non penso che funzioni cosi' . i due avversari devono potere guardarsi in faccia .
. era stato deciso arbitrariamnte , dalla parte opposta ! tanto questa parte era composta da persone piu' su' di grado , avvocati .. e la ragazza una semplice popolana . percio' usarono una tecnica da medio _evo., il difensore sottoposto di SABRINA , incasso' e zitta e mosca ,, perchè il difensore di SABRINA non si oppose a questa situazione ? alla fine dell'incidente probatorio dovere . si limitarono a dire, che si era trattato di omicidio colposo . provocato dalla caduta di SARAH DAL CAVALLUCCIO -- (la schiena di SABRINA)- MAI PIU'' SULLA SCHIENA DI SARA poteva essere salita la cuGina SABRINA . POTEVA FINIRE LA' ? NO ! LA CUGINA NON NE VUOLE SAPERE , DI UNA STORIA RIDICOLA , IMBASTITA DAL PADRE , CONSIGLIATO DI INCOLPARE LA FIGLIA . TANTO A LEI NON SAREBBE SUCCESSO NULLA .. il padre aveva creduto che quella fosse stata una buona versione ,perchè ci avrebbero guadagnato padre e figlia .ma .. il padre doveva inventarsi una versione . per poter far valere la sua tesi . si inventa che le cugine stavano giocando a cavalluccio, SARAH era caduta battendo la testa . ecco che il difensore sfodera la propria tesi .. si era trattao di un omicidio colposo , perche la cuginetta era morta cadendo dalla schiena di SABRINA ..... la telenovela brasiliana continua .. purtroppo i protagonisti sono in carcere. GLI IMBECILLI "? ESISTONO E FANNO DANNI.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica,

chi cade da un "cavalluccio" (se questa era la narrazione), batte la testa o batte la schiena, ma non si strangola. Doveva semmai avvenire tirando una corda come ipotetica "redine" per strangolare qualcuno. Una storia inventata dai SS. Inquisitori, di cui riempirono la testa l'intontito Michele, con promessa di facili condoni e perdoni, ma che non avrebbe mai retto in un processo d'una qualche serietà. Si voleva ottenere una pronta confessione per omicidio colposo, seguito dal panico creato dal fatto, con occultamento del corpo.

magica ha detto...

on line esistono le vigliaccate , di persone che non si informano e sparano messaggi falsi per i media .
non so come si chiama la giornalista , che ieri sera a quarto grado ha parlato del sogmo del fioraio , raccontando la vicenda del sogno ,come fosse stata una realta' : vissuta dal fioraio .
una vigliacca vergognosa . (una mora belloccia)
il fioraio fu chiamato in procura , ma si meraviglio' dicendo al caramba mi avete chiamato per parlare di un sogno? lo disse subito che aveva sognato , poi racconto' quello che aveva sognato :un sogno che pareva vero .. il caramba lo segno' come fosse veramente avvenuto .. buccolieri letto il resoconto della sua chiaccherata ritorno' subito per dire che quello che aveva firmato dal caramba non era avvenuto: ma sognato.. CAPITO COME FUNZIONA? CON QUESTA Testa DI CAZZ--- ,
LA FANNO PASSARE PER VERA 2 persone innocenti all'ergastolo ,. una giornalista , sempre in quel programma ... che serve per rovinare persone se sono innocenti . andando per AVETRANA SI ACCORSE CHE ALCUNI PAESANI SAPEVANO .. COSA AVREBBERO DOVUTO SAPERE? se dicono che l'omicidio si svolse in quella casa .. avevano assitito all'omicidio ? queste persone sono il peggio della soceta' , ignoranti e malefici , scusate ma quando si dicono porcate divento una jena .

Manlio Tummolo ha detto...

Qua nel mezzo di atroci delitti, con prove verificabili, più o meno consistenti, c'è questo della povera Sarah Scazzi, da qualcuno strangolata e gettata in una vecchia cisterna, attorno alla quale si è cancellata, di certo non per distrazione, qualunque eventuale traccia degli assassini, dove non esiste prova alcuna, comprese le confessioni di Michele estorte, ma ugualmente contraddittorie e confuse. Sono in attesa di vedere quali giudici di Cassazione, destinati per definizione, alla verifica delle procedure e delle formalità rituali, potranno condannare, non dico all'ergastolo, ma neppure ai sei anni di carcere, già di fatto irrogati alle due donne. Ma se succede, non c'è da meravigliarsi: l'ordinamento giudiziario si fa chiamare "giustizia" (da cui derivano quelle espressioni vuote o assurde come "giustizia giusta e giustizia ingiusta"), ma dà ragione solo a chi in quel momento storico appare il più forte, per correggersi magari dopo qualche anno o, addirittura, qualche mese, come dimostra largamente la storia giudiziaria nel mondo intero.

magica ha detto...

il tempo passa e la vita di DABRINA MISSERI continua dentro una
cella e tutti felici e contenti perchè secondo i malfattori è un bene. vergogna! se esiste un DIO la deve far pagare a questa gentaglia . alla quale auguro tante belle cose! peccato che non si avverrino .