martedì 3 marzo 2015

E se Massimo Bossetti fosse conosciuto da chi indagava sin dal duemilaundici? E se il Dna, come ammette il Ris in perizia, non fosse davvero inequivocabile?

Furgone Bossetti
Gli ultimi "filmati-dono" usciti forse dalla procura - o forse dal Ros - o forse dalle mani di qualche personaggio che masterizza doppioni senza che nessuno se ne accorga e neppure li veda scorrere in televisione e su internet (a meno che i filmati mandati in onda non valgano meno di zero e siano fuori dagli atti ufficiali di indagine), hanno agevolato gli eventi mediatici e spento la mente di molti italioti a cui si è fatto credere che per un'ora Bossetti ha girovagato attorno a una palestra. Per farlo credere hanno addirittura detto che si è investigato in maniera certosina facendo una cronistoria della vita del furgone che a fine novembre 2010 vagava alla ricerca di una vittima da sacrificare. In pratica, si sono controllati oltre 4000 Iveco Daily (o forse meno della metà) e solo cinque sono risultati compatibili, causa serbatoio particolare (in realtà causa portaoggetti laterale), con quello dei filmati di via Caduti. E qui sorge la domanda: tutto questo lavoro investigativo lo si è fatto solo negli ultimi sette mesi e solo dopo l'arresto di Massimo Bossetti? Quindi a ben quattro anni dal sequestro della piccola Gambirasio? Non pare credibile, perché se fosse vero sarebbe un'assurdità fatta indagine, una scarsa professionalità che si mostra nella sua inefficienza più totale. Chi ragiona, infatti, non può non chiedersi come mai quello che i media fanno ora apparire uno strano vagare serale di un furgone guidato da un pedofilo sbavante, non l'andata e il ritorno di una persona che voleva girare a sinistra e trovandosi la strada sbarrata è stata costretta ad andare avanti per poi tornare indietro, lo si sia notato solo a metà 2014 e non nel 2010-2011, quando c'era da indagare seriamente e al meglio per cercare prima i sequestratori di Yara e poi i suoi assassini. Il filmato era a disposizione e poco ci voleva a controllarlo subito quel furgone che girovagava fra le vie di Brembate Sopra... se girovagava davvero, come ci dicono oggi i media.

E in effetti, a pensarci con logica, è impossibile che non lo abbiano controllato all'inizio e, quindi, che non siano arrivati subito all'identità di Massimo Bossetti e degli altri quattro che possiedono furgoni identici. Per cui, sempre a ragionarla con logica, pare proprio che nella smania di mostrarci i nuovi filmati, probabilmente usciti per cementare l'indizio del Dna senza mitocondriale e non fargli perdere credibilità, i carabinieri e la procura si siano scoperti, si potrebbe dire traditi, facendoci capire che il nome di Bossetti e quello di altri quattro era nella loro disponibilità già dal 2011. E' l'unica spiegazione logica che tiene conto della professionalità certa di chi indaga. Possibile che il giornalista a cui hanno consegnato i filmati non abbia pensato a questo particolare e non sia andato da uno degli altri quattro proprietari per chiedergli quando, in che giorno e anno, è stato chiamato in caserma per fornire un alibi? Diciamoci la verità: quattro anni e mezzo di indagini sui furgoni paiono davvero eccessivi. Per un'indagine del genere un anno è già troppo e forse ne avanza. E allora, dati i filmati gettati in pasto al pubblico, cosa pensare se non che, al massimo a fine 2011, il nome di Massimo Giuseppe Bossetti era già in bella evidenza sul tavolo della procura? Difficile credere il contrario dopo aver visto i filmati sequestrati e visionati dai detective quando è scomparsa Yara. Quei filmati gli investigatori li avevano da subito, il furgone che andava avanti e poi tornava indietro si vedeva da subito... e due più due fa quattro in tutta Italia. Lo so che a pensar male si fa peccato. E può essere che io mi debba presto confessare. Ma come pensar bene dopo tutte le cose inutili gettate in pasto alla pubblica opinione ogni volta che la difesa si fa un minimo di strada credibile e smonta qualche accusa?

Inoltre stranisce il fatto che certe "novità", che novità non sono, finiscano fra le mani di giornalisti che manco ci pensano a fare due più due. Perché non fare il proprio lavoro al meglio? Perché non seguire il filone e non andare a fare un paio di domande, così da rispondere a quella parte della pubblica opinione che non si accontenta dello scoop, invece di appiattirsi a chi sgancia filmati e documenti? Per non rispondere male preferisco non rispondermi e lasciar perdere il furgone dei trenta denari. Perciò passo a quanto scritto dal Ris in perizia. Lo faccio per cercare di capirci qualcosa in più, perché, magari, i miei cattivi pensieri sono solo i pensieri malati di uno scrittore pazzo...

Ma sono davvero pazzo visto che a pagina 284 della relazione Ris è scritto. Sintesi dei risultati analitici sui reperti: "Come stigmatizzato in più occasioni, lo studio analitico dei reperti oggetto della presente indagine è stato reso particolarmente difficile dal cattivo stato di conservazione degli stessi e dalla oggettiva complessità dei susseguenti esiti di laboratorio, non sempre ben interpretabili in ragione dell'elevato livello di degradazione biologica delle tracce presenti".

Oddio, già a leggere non sempre ben interpretabili mi viene un sussulto. Ma resto in piedi e vado a pagina 287 della stessa relazione, dove fra l'altro si legge: "...di contro, pare quantomeno discutibile come ad una eventuale degradazione proteica della traccia non sia corrisposta una analoga degradazione del DNA" (...). E qui la domanda giusta al Ris se la pongono. Infatti, praticamente si chiedono: "Come mai ciò che dovrebbe essere in buone condizioni è degradato e inutilizzabile, mentre il Dna, che dovrebbe essere al lumicino, è in buone condizioni?". Sì, la domanda se la pongono ma poi la saltano a piè pari quando scrivono: "... in altre parole, appare irragionevole pensare di associare ad un eventuale falso negativo su un test diagnostico un profilo genotipico straordinariamente di ottima qualità come è quello, ad esempio, relativo al campione suddetto".

Embé, come sia accaduto non si sa, ma vorrai mica pensare in maniera irragionevole e prima di analizzare trovare una spiegazione logica, o perlomeno plausibile, a un fatto illogico e scientificamente inspiegabile?

Ma non è qui che cade, l'asino schiatta nelle considerazioni finali dove il Ris entra più nello specifico scrivendo: "L'esposizione prolungata del corpo di Yara - per tre mesi circa - alle intemperie e alle ripetute precipitazioni di carattere piovoso e nevoso, particolarmente frequenti all'epoca della scomparsa della ragazza, in un'area del tutto esposta come quella di rinvenimento del cadavere, ha indubbiamente procurato un dilavamento delle tracce biologiche in origine certamente presenti sui suoi indumenti riducendone enormemente la quantità, compromettendone la conservazione e modificandone morfologia e cromaticità, tutto a svantaggio di una corretta interpretazione delle evidenze residuate. La posizione supina in cui è stato rinvenuto il cadavere, cosi come si evince dal fascicolo fotografico relativo al sopralluogo, ha acuito le difficoltà analitico-interpretative proprio relativamente alle tracce sulle superfici dei tessuti meno "preservati" - come ad esempio quelle situate sull'emilato superiore del corpo: torace, addome, pube-anche, parte anteriore delle gambe, particolarmente esposte all'azione dilavante delle precipitazioni atmosferiche; d'altra parte le zone di contatto con il terreno hanno costituito aree di raccolta e di maggior assorbimento dei fluidi rilasciati dalla decomposizione del cadavere per cui potenzialmente caratterizzate da un più alto livello di degradazione biologica sotto il profilo prettamente molecolare. Di non secondaria importanza, inoltre, l'azione saprofitica degli organismi che hanno colonizzato il cadavere. (...) Tale evidenza rende di per sé non agevole la diagnosi dei singoli contributi biologici all'interno di una mistura prodotta da più soggetti; può talvolta risultare utile, in casi del genere, un approccio deduttivo, per esclusione di esiti oggettivamente verificati (es. negatività a determinati test), ma mancherebbe comunque il legame univoco: profilo dell'unico donatore - diagnosi della traccia. Solo a titolo di esempio - a rigor di logica - l'unica inferenza deduttiva che può essere fatta con un buon margine di attendibilità è la diagnosi di una traccia mista maschio - femmina con positività allo sperma e a saliva/sangue ipotizzando che il maschio abbia contribuito ovviamente con lo sperma mentre la femmina con sangue e/o saliva. Sarebbe comunque anche questa una ipotesi, anche se logicamente sostenuta (...) Purtroppo non è semplice valutare né riprodurre sperimentalmente - con assoluto rigore scientifico - quanto la degradazione del materiale biologico su questi reperti possa aver influenzato, e in quale misura, l'attendibilità dei test effettuati, seppur numerosissimi, poiché nessuno degli stessi prescinde dalla integrità della struttura molecolare delle proteine che costituiscono i marcatori "bersaglio" della maggior parte di tali saggi diagnostici (emoglobina, PSA, semenogelina, ecc.).

In pratica, il Ris dice che quanto mettono sul tavolo dell'accusa va comunque preso con le molle, perché l'azione dilavante e i fluidi rilasciati dalla decomposizione del cadavere hanno altamente degradato ogni minuscola traccia rimasta e, quindi, l'attendibilità dei test effettuati. Nel contempo, come scritto sotto, assicura che non vi sono state contaminazioni recenti, perché se ne sarebbero accorti:

Inoltre, si esclude ragionevolmente che tale risultato sia dovuto a contaminazioni, soprattutto recenti, dovute a semplice contatto manuale o ad imprudente approccio al reperto da parte del personale operante senza le cautele che il caso impone (dispositivi di protezione individuale, mascherina, guanti, ecc.), confidando peraltro nell'elevata professionalità di quanti hanno fornito il proprio contributo, a qualsiasi titolo, nel caso in esame; ad ogni buon conto, tutti confronti del profilo genotipico in esame con il DNA degli operatori di laboratorio e con personale - anche di altra Forza di Polizia - intervenuto sulla scena del crimine hanno dato esito negativo. A sostegno di ciò è stato più volte stigmatizzato che non vi è peraltro assoluta evidenza, sulle aree analizzate dei reperti, di tracce biologiche evidenti, compiutamente tipizzate, almeno in apparenza deposte più recentemente rispetto alle altre. Se cosi fosse stato, la diagnosi di eventuali tracce "non coeve" rispetto a quelle in origine presenti sui reperii - soprattutto sulle aree particolarmente focalizzate degli slip - sarebbe stata probabilmente molto più chiara proprio per l'assenza delle problematiche sopra accennate legate alla degradazione biologica. Chiaramente, fuori da queste considerazioni, non è ancora possibile - come è noto - datare con attendibilità scientifica una traccia biologica, specialmente in un ristretto range temporale, come in questo caso (gli studi in itinere perseguono questo obiettivo attraverso l'individuazione e l'analisi di marcatori ad hoc e lo studio del RNA). 

Per cui non possono datare la traccia trovata, ma sono quasi certi che tracce recenti non ce ne fossero. Sono quasi certi e non sicuri. Questo perché non scrivono sarebbe stata sicuramente..., come avrebbero scritto parlando in certezza assoluta, ma si adattano e inseriscono una frase più soft che lascia aperte le porte ad un eventuale errore, quale: sarebbe stata probabilmente...

Per cui, per non sbagliare, nonostante la quasi molto probabile certezza hanno provveduto a chiedere il Dna a tutti gli operatori, anche a quelli solo passati accanto al cadavere. In poche parole, va bene la professionalità che porta a dire che vi è sicurezza, ma ci può stare anche l'errore. Insomma, al Ris sanno che la certezza non è roba sempre rintracciabile in questo mondo, giustamente, come lo sanno tutti gli addetti ai lavori. Per questo, alla luce dell'arresto in pompa magna di Massimo Bossetti (quale certo Ignoto1) e delle tante parole spese in questi mesi da chiunque abbia avuto un microfono in cui parlare, il periodo conclusivo delle considerazioni finali - che riassumono l'intera perizia RIS - lascia basiti. Infatti in perizia è scritto:

"Alla luce delle premesse anzidette, una logica prettamente scientifica che tenga conto dei non pochi parametri che si è tentato di sviscerare in questa sede non consente di diagnosticare in maniera inequivoca le tracce lasciate da Ignoto1 sui vestiti di Yara.

Insomma, anche al Ris si nutrono dubbi sul fatto che il dna isolato, quello di Ignoto 1, sia inequivocabilmente certo, viste le precipitazioni, i liquidi cadaverici, i colonizzatori e le tante domande a cui non hanno potuto scientificamente dare risposta. E forse sono rimasti basiti quando il boccaglio in cui aveva soffiato Massimo Bossetti ha confermato la compatibilità col dna da loro isolato. E chissà, forse a quel punto hanno pensato al miracolo di qualche santo che aveva voluto far trovare l'assassino tanto cercato. L'assassino sbucato dal cilindro di un maresciallo conosciuto da tutti...

E chissà, probabilmente neanche quelli del Ris sapevano che grazie ai filmati e alle indagini sul furgone, di quel muratore di Mapello chi indagava forse sapeva già tutto...

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61 commenti:

Carla Albarella ha detto...

Perfettamente d'accordo, come già sai.

Massimo M ha detto...

Trovo questo articolo un esempio di logica di approfondimento....................le cui considerazioni diventano un macigno di dubbio invalicabile laddove vanno a sposare tutti i contenuti di ordine scientifico perspicacemente esposti da Annika nell'articolo rivolto alla moglie di Bossetti.
Il romanzo di questa indagine, così come e' stato cronologicamente pubblicato dimostra che senza un DNA non esisterebbe nessun presunto colpevole per mancanza di prove ed indizi.
Un DNA che a vedere bene esiste e non esiste contemporaneamente.
Sta a vedere che qui 18.000 e' solo un numero e 531 (532-1) solo una copertura.

bla78 ha detto...

Non male la programmazione di Agon Channel: ho appena scoperto che ogni lunedì alle 21 va in onda "Lei non sa chi sono io", programma condotto da Luisella Costamagna che ogni settimana intervista un politico

Etrusco ha detto...

Le due porte a vetri della palestra, che affacciano su Via Caduti, dalle quali si può presumere che da fuori si possa vedere dentro, possono far immaginare il motivo dei quattro minuti circa che intercorrono tra il passaggio a Via Caduti delle 18:36:05 e quello della Shell alle 18:40:10, quando tra le due ci vorrebbero pochi secondi.
Questa è però solo una delle ipotesi, perchè le possibilità sono infinite.
Ma tutti questi orari corrispondono al vero o sono stati, in qualche modo allineati, dal momento che di quelli delle telecamere non è detta l'attendibilità?
A quattro anni di distanza, è dubbio che si possa risalire a quali siano state le modalità che stabiliscono questi orari e queste date, dovrebbe essere data alla difesa la possibilità di verificare. Insomma, non mi è chiaro se si ripete o meno il concetto del Dna esaurito.
Nell'articolo, Massimo Prati commenta ciò che è scritto nelle perizie e pone l'accento sui dubbi avuti dai periti stessi, dubbi che però non sembrano considerati tali dall'accusa, nemmeno quando un Dna mitocondriale non corrispondente dovrebbe contribuire ad accrescerli.
Tutto ciò, nella confusione che crea, nasconde un errore procedurale di base: acquisite le immagini nei giorni del rapimento, non sono state cercate subito le tracce di Yara nel furgone, che dovevano aver individuato fin dai primi giorni. Perchè la voce che c'era un furgone a pedinare ragazzine era nota da tempo in quei giorni, ed era logico tenerne conto.

TommyS. ha detto...

Massimo

Condivido integralmente il tuo articolo ed è da tempo che penso e cerco di esprimere gli stessi concetti, ma la tua straordinaria abilità nel metterli insieme in una narrazione logica e lineare è decisamente superiore.

Condivido inoltre tutti i tuoi dubbi ed i tuoi sospetti espressi in forma più o meno velata.

Cercando di leggere in modo critico tutta la vicenda non può non venire il sospetto che le indagini siano state abilmente manipolate e dirette o deviate in modo tale che si potesse arrivare ad una "presunta" soluzione del caso solamente dopo molto tempo. Tempo forse resosi necessario affinché non vi fosse più la possibilità di indagare altre piste ed altri ambienti che forse non sono mai stati sfiorati o che, appena sfiorati, sono stati prontamente blindati.

Credo non sapremo mai chi ha avuto il potere e la possibilità di fare questo visto che nelle indagini sono stati coinvolti a diverso titolo troppi soggetti. Ma, analizzando le varie fasi di questa lunghissima indagine, forse qualche indicazione potrebbe venirci fornita.

Non ultima quella che ci veniva indicata anche da un articolo di Panorama a firma di Sturlese Tosi di inizio luglio dove si evidenziava che le fasi finali che avevano portato all'arresto di Bossetti erano state gestite in totale autonomia dalla Procura e dall'Arma, provvedendo ad avvisare la Polizia solo all'ultimo momento in modo tale che di fretta e furia partecipassero all'arresto anche alcuni poliziotti con relativa pettorina ben in vista (nell'articolo si avanza il sospetto che il ministro Alfano fosse stato informato proprio in quegli ultimi momenti da parte di un qualche solerte funzionario).

Per cui a questo punto è più che lecito domandarsi:

- chi aveva a suo tempo ricevuto l'incarico di analizzare i tabulati telefonici?

- chi aveva a suo tempo ricevuto l'incarico di analizzare i filmati di videosorveglianza?

- chi aveva a suo tempo ricevuto l'incarico di analizzare il DNA nucleare delle 532 donne individuate come possibili amanti di Guerinoni e possibili madri di Ignoto1 (le donne avevano fornito due campioni di saliva dei quali solamente uno era stato analizzato per il mtDNA mentre l'altro era logico e doveroso analizzarlo per il DNA nucleare)?

continua

TommyS. ha detto...

continua

Molte altre domande potremmo porci per cercare di spiegare l'attuale situazione dell'indagine giudiziaria. Ma nel mio personale convincimento della totale estraneità di Bossetti ai fatti, a me preme un'altra domanda in particolare.

Queste persone, o gruppi di persone o di apparati dello Stato, hanno anche avuto modo di troncare sul nascere qualsiasi filone di indagine che portasse in altre direzioni lasciando vivo solamente quello dell'indagine genetica a tappeto?

A me per esempio continua a sembrare strano il modo in cui la Questura di Bergamo ha prontamente risolto l'indagine su chi aveva lasciato il messaggio nella cappella dell'ospedale di Rho, premurandosi in seguito di inviare una corposa lettera al cappellano e di verificarne l'effettiva ricezione.

Ma credo a questo punto di essere diventato troppo paranoico e sospettoso.

Ciao

PINO ha detto...

X MASSIMO
Annika scrive:
Cito)Seconda: "O il DNA di Massimo Bossetti lì ci è stato messo - più o meno apposta - da 'qualcuno'..."

Ritieni tale proposta possibile?
Non ti pare piuttosto azzardata, pur tenendo presente il grosso problema dell'apparato accusatorio, di indicare UN colpevole, per l'opinione pubblica?
Ciao, Pino

ENRICO ha detto...

Buongiorno a tutte/i

questo impeccabile “ riassunto” dei fatti non solo conferma le obiezioni scientificamente inoppugnabili , sollevate da Annika già all’indomani del la divulgazione dei risultati del Ris sul DNA di Ignoto 1 ma offre una spiegazione alla incomprensibile TARDIVA diffusione di alcuni filmati – in possesso degli inquirenti già da anni e probabilmente ritenuti dubbi dagli stessi periti - avvenuta cronologicamente e “opportunamente” proprio alcuni giorni dopo la “scoperta” del DNA mitocondriale di Ignoto1/ Bossetti non coincidente con quello materno dell’ indagato, e quindi utilizzata strumentalmente al fine di trasferire l’attenzione dei media su tematiche meno imbarazzanti ( un rompicapo su furgone impegnato a dilettarsi in un improbabile carosello attorno alla palestra !)

Per ciò che riguarda la mai effettuata ( o divulgata ?) comparazione dei profili genetici tra MB e il padre anagrafico, personalmente ritengo che, sia la Difesa che l’Accusa, siano pienamente a conoscenza del risultato ma che, per motivi diversi ed opposti , non abbiano interesse a renderlo noto almeno in questa fase delle indagini

Anonimo ha detto...

Se come dite il dna del Bossetti è stato messo apposta sul cadavere di Yara, come è mai possibile che la traccia di sangue sia cosi piccola? Al punto che il campione era davvero ai minimi utili per tracciare un profilo genetico

Massimo M ha detto...

Ad Anonimo
Sarebbe tutto molto più complicato........che senso avrebbe?
Il Dna oggi non c'è più sugli slip, non è più da nessuna parte visto che l'esame è irripetibile. C'era?

Vanna ha detto...

Massimo, ottimo articolo!

Da giornalista esperto hai saputo rispondere a tutte le ultime notizie uscite in questi giorni a raffica con tre articoli pubblicati in una giornata.

Ma c'erano anche gli articoli precedenti che, aggiunti agli ultimi di ieri, smontano le sopraggiunte ricostruzioni di passaggi col camioncino, tappezzerie, telefonate familiari...

Condivido in pieno, hai centrato i punti con chiarezza.

Aspettiamo come evolveranno i fatti.

Un saluto.

Vanna

andres ha detto...

X Enrico
Anche io sono convinta che sia l'accusa, sia la difesa abbiano il risultato della comparazione tra il dna di Bossetti e quello di suo padre anagrafico.Ti chiedo: perche' ritieni che sia l'accusa che la difesa non abbiano interesse a renderlo noto, almeno per ora?Posso capire l'accusa, ma la difesa ? Non capisco.

Vanna ha detto...

Ciao Pino, con tutte quello che fin qui si è letto, non credi che potrebbe essere stato tutto costruito e rinvigorito giorno dopo giorno?

Questo accanimento non è normale, c'è tutta una letteratura poliziesca e spionistica su fatti internazionali che riguardano i poteri forti,che narra proprio le "costruzioni" di prove per farle apparire scientifiche.

Un saluto

Vanna

ENRICO ha detto...

VANNA

ctz "Posso capire l'accusa, ma la difesa ? Non capisco."

Se la comparazione è stata effettuata in via ufficiosa ( come penso) la Difesa - in questa fase delle indagini - correrebbe il rischio di vedersela confutata e quindi "bruciata" prima dell'apertura del processo sede in cui , al contrario, può richiedere in via ufficiale e con la garanzia di un perito nominato dal Tribunale di effettuare il test tra MGB ed il padre anagrafico.

Etrusco ha detto...

Non ricordo come recita esattamente quel proverbio che, se non chiudi la porta, i buoi fuggono dalla stalla.

Metaforicamente, i buoi sono le prove, mentre la stalla è il posto dove andavano cercate, il furgone.

Se il furgone era noto da subito, grazie alle telecamere (sarebbe stato già un errore non averle immediatamente esaminate), era nel furgone stesso che andavano cercate, subito!!!
No, le hanno cercate solo all'arresto di Bossetti quattro anni dopo, con tanto di annuncio del ministro degli interni e complimenti del presidente del consiglio.
Ma prima, avevano un giorno arrestato in modo clamoroso un marocchino innocente, non si sono accorti che già avevano il Dna della signora Ester, hanno dato un senso a certe frasi intercettate come se fossero ammissioni di colpa, insomma...una marea di roba, o di "macigni" su Bossetti.
Ma questi macigni oltre a sommergere l'indagato, sommergono pure l'errore della stalla e dei buoi che scappano o no?

Massimo M ha detto...

A Tommy
carissimo..........un superquiz per te e per il caro Massimo Prati.
Allora, per quanto concerne i video.......come ho detto ieri c'è solo la telecamera della polynt che permette di eseguire una comparazione esatta e credibile per sostenere che quello sia il furgone di Bossetti. Le altre riprese non le prendo neanche in considerazione per il momento. E come ha già fatto Massimo ci sarebbero anche degli interrogativi da porsi (lunghezza del cassone). Mi sto sbattendo da giorni su questo video della polynt. L'unica reale incongruenza che ho trovato è che il furgone di Bossetti......OGGI (non so 4 anni fa) ha sulla fiancata dx un montante verticale del cassone (quello verso il retro) al 70% arrugginito. Ora nel video in esame............anche ad impazzire a zoommare a fare contrasti..........questa chiazza di ruggine non è evidente. E dovrebbe esserlo visto che nel video è perfettamente riconoscibile il montante ma è anche perfettamente riconoscibile che esso è uniforme, completamente uniforme. Ho fatto uno studio approssimativo che posto di seguito in cui ho voluto evidenziare che questa grossa macchia dovrebbe essere evidente. Credo che 4 anni fa, per le condizioni in cui versa la ruggine, qualche pezzo di vernice mancante doveva esserci senz'altro ma credo che su qualche foto di cantiere si possa ricollocare il furgone così com'era 4 anni fa.
Questo lo studio:
https://imageshack.com/i/exkN8nKqj


Questa macchia non è visibile neanche nei video della SHELL dove in alcuni frames il montante verticale è visibile e ben integro.

E' confermato, pare, il passaggio, secondo l'accusa, alle 19:51 direzione nord ripreso dalla SHELL. E' un orario che già QG aveva fornito che se vi ricordate mi era parso talmente strano da considerarlo come errore (18:51?). Invece quel passaggio orario ci sarebbe. E questo orario incasina un pò il tutto se andiamo ad approfondire: come fa il furgone a passare direzione NORD davanti la SHELL alle ore 19:51 senza che venga ripreso dalla Orobica (da Chignolo si deve passare di lì) o senza che venga ripreso in Via dei Caduti?
Facciamo finta che quel furgone è veramente il suo....che il Sig. Bossetti bazzicava in zona perchè aveva un appuntamento con una sua amante ed era in anticipo e non parcheggia per non dare nell'occhio.........dopodichè arriva la sua amante, Bossetti parcheggia il suo furgone (tipo alla fine di Via Caduti verso Locatelli) lo carica nella sua auto e i due vanno a fare quello che dovevano fare...........dopodichè tornano, Bossetti scende dall' auto della sua cara riprende il Furgone alla fine di Via Caduti dove sono i parcheggi, gira a sx su Via Locatelli, viene ripreso dalla SHELL alle 19:51, gira a sx su Via Morlotti, gira a sx su Tresolzio e alla rotonda gira a dx su Via Lesina e riprende la strada di casa. Bocche cucite, c'è l'amante da nascondere?

TommyS. ha detto...

Massimo M

La macchia evidente di ruggine l'avevo notata anch'io, ma purtroppo è una considerazione che facilmente potrebbe essere vanificata. E questo anche perché se si confronta l'altra immagine agli atti del furgone si vede della ruggine anche sul fianco sinistro del cassone quando nelle immagini di Streetview (2011) non era così evidente.

Quello che realmente conta è che quell'autocarro doveva essere rintracciato ancora nel 2010, al massimo nei primi mesi del 2011 ed invece abbiamo dovuto aspettare la fine del 2014 per sentir parlare di filmati di videosorveglianza e del "furgone" di Bossetti inquadrato più volte dalle telecamere.

Cosa credi, se il RIS avesse esaminato i filmati anche solamente poco prima dell'arresto di Bossetti (od anche prima della seconda richiesta di scarcerazione), la Procura non avrebbe allegato questi video alla documentazione trasmessa al GIP? Non l'hanno fatto perché a quella data nessuno aveva ancora incaricato il RIS di fare queste analisi (d'altronde il RIS non dovrebbe avere una sezione specifica per questo tipo di analisi).
Ma qualcuno doveva per forza sapere che l'autocarro, o meglio "gli" autocarri secondo me, erano ben visibili nei filmati sequestrati ed allora ha deciso di "suggerire" queste analisi (se uno non si ferma al gossip mediatico, la questione in se è una figuraccia galattica per tutti gli inquirenti). Ammesso che la Ruggeri sia estranea a tutto quello che si è mosso dietro questa indagine, posso immaginare l'incavolatura della PM, ma posso anche ben comprendere che per difendere la sua inchiesta abbia approfittato dell'occasione. E questo perché negli ambienti della Procura la questione del DNA mitocondriale doveva essere ben nota sin da luglio 2014, e ben noti dovevano essere gli effetti devastanti, nonostante le enormi pressioni che credo siano state fatte su Previderè.

TommyS. ha detto...

Massimo M

Anche in questo caso non devi fidarti dei giochi di prestigio che sta facendo la Procura con questi video.

Ci stanno facendo vedere solamente quello che vogliono sia visto. D'altronde tutto il video del RIS è un montaggio di spezzoni dei video originali avendo prima badato bene a zoomare le immagini in modo tale da non rendere visibili le timeline. Ad eccezione della telecamera Orobica Service dove però la parte interessante del video era proprio vicina alla timeline in sovrimpressione. E qui credo che abbiano commesso l'unico errore di quel montaggio, non tagliando completamente il passaggio intermedio delle 18.15.36 (visibile solamente per pochissimi frame), e questo anche perché quel video del RIS credo sia stato assemblato di fretta e furia ad uso e consumo dei media.

Massimo M ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Massimo M ha detto...

Tommy
No! Se analizzi attentamente con ingrandimenti il furgone Street View che immortala la fiancata sinistra..........dunque siamo nel gennaio 2012......noterai come nella parte alta finale del cassone vi sia un accumulo di macchie di ruggine che chiamiamo A e (CLAMOROSO) il montante verticale del cassone (quello più vicino alla guida) presenta in alto......A DESTRA e SINISTRA due macchie di ruggine che chiamiamo B (nel montante orizzontale in alto per intenderci). Ebbene.........se prendi il FURGONE oggi (fotografia allegata da Massimo Prati) noterai che l'accumulo di ruggine denominato A si è intensificato così come le due macchie denominate B........ma c'erano già!
Dunque, una macchiona di RUGGINE che si espande per un buon 70% sul montante verticale destro OGGI, nel gennaio 2012 doveva essere ben visibile perchè se oggi (2015) le A e B si sono solo intensificate (ma c'erano) rispetto al gennaio 2012..........allora la macchia in oggetto doveva esserci anche nel Novembre 2010 (sono 13 mesi prima).

TommyS. ha detto...

Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni dove la difesa si trova totalmente immersa nello spulciare i fascicoli dell'inchiesta e nell'imbastire qualche perizia da portare al GUP, è veramente uno spettacolo indecente e vergognoso.

Stiamo assistendo a qualcosa che in uno stato di diritto non dovrebbe accadere. E' il totale svilimento del ruolo istituzionale delle Procure della Repubblica Italiana, macchiato in modo, a mio modesto parere, indelebile, dal comportamento della Procura di Bergamo del dott. Dettori e del sostituto Ruggeri. Un continuo stillicidio di indizi di cartapesta che stanno però ammorbando l'aria.

Cosa credete? Che le redazioni dei giornali abbiano pagato le spese di acquisizione integrale dei fascicoli dell'inchiesta? Che abbiano avuto il tempo di esaminarli per evidenziare quello che ogni giorno di nuovo stanno buttando addosso a Bossetti ed alla famiglia (inclusi i sospetti infamanti nei confronti della sorella)?

Non illudetevi proprio. Quello che la difesa ha pagato per poter farne copia, ai media è stato passato "free" dalla Procura. Ed i giornalisti non devono neanche sforzarsi un po di addentrarvisi dentro, tanto c'è qualcuno che ha segnato a dovere i passaggi che devono essere pubblicati (con una presumibile tempistica in modo da aggiungere sempre qualcosa di nuovo).

E questo lo conferma anche Salvagni che ad Oggi ha dichiarato:

“Il clima a Bergamo è diventato ostile. Farò di tutto perché il processo si celebri fuori dalla Lombardia. È alto il rischio che i giudici, soprattutto quelli popolari, siano condizionati da una pressione mediatica enorme. Troppe notizie a orologeria. Il fascicolo dell’inchiesta l’hanno avuto prima i mass media del difensore dell’imputato. Non si sono scusati, mi hanno detto solo che c’era stato un intoppo”.

Purtroppo già a Taranto abbiamo visto come è andata a finire nonostante la Cassazione ed il Procuratore Generale avessero dichiarato e sentenziato che era meglio che il processo si svolgesse in altra sede.

Etrusco ha detto...

MassimoM

Quella crosta è uno degli elementi che anche io avevo notato e tentato di verificare sui vari filmati sgranati, senza riuscire a vederla.
Solo nella ripresa della telecamera 2, che è quella più nitida, ho avuto la vaga sensazione di un alone latente invisibile, in qualcuno dei numerosi fermo immagine tentati. Dovrebbe trattarsi di un'abrasione da urto nel tempo arrugginita, se c'era all'epoca, doveva vedersi.

A ha detto...
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Etrusco ha detto...

Il conteggio dei furgoni sul video dei Carabinieri è un'opera d'arte contemporanea.
C'è scritto "cassone ribaltabile" e secondo loro sarebbero cinque nella provincia di Bergamo.
Non so se quello di Bossetti ha il cassone ribaltabile, ma comunque i cassoni possono anche essere FISSI.
La differenza a prima vista non si nota, perchè si tratta di organi meccanici sotto al cassone.
Al muratore serve il cassone ribaltabile, al trasportatore serve il cassone fisso, mentre al fruttarolo serve il cassone fisso sul quale monta il telone in PVC, che è smontabile e rimontabile.
Non per niente, ma ne vedo svariati tali e quali, non è possibile cinque nella provincia di Bergamo, zero in Veneto, zero in altre regioni del nord.
Le opere d'arte che rappresentano torte colorate, numerate e divise a fette non sono ammesse a processo, conta solo tutto ciò che è ribaltabile.


Vanna ha detto...


Buongiorno Enrico,

la tua risposta: "Posso capire l'accusa, ma la difesa ? Non capisco", di ieri alle ore 12,10 era per Andres non per me che aveva scritto: "X Enrico
Anche io sono convinta che sia l'accusa, sia la difesa abbiano il risultato della comparazione tra il dna di Bossetti e quello di suo padre anagrafico.Ti chiedo: perche' ritieni che sia l'accusa che la difesa non abbiano interesse a renderlo noto, almeno per ora?Posso capire l'accusa, ma la difesa ? Non capisco."

Non c'è nulla di male, può accadere.
Ciao

Vanna

Anonimo ENRICO ha detto...
VANNA

ctz "Posso capire l'accusa, ma la difesa ? Non capisco."
4 marzo 2015 12:10:00

Vanna ha detto...

Difatti accade il pasticcio del copia e incolla...
Pardon
Vanna

Vanna ha detto...

Carissimi, mi sento di condividere con voi la passione archeologica di andare per siti e di scoprire su Nibiru 2012, portale dei misteri, nella sezione Breaking News lo sconvolgente: “ Individuato l’assassino di Yara”, postato da Criscab, ieri alle ore 18 circa e ripreso dalla fonte
http://luniversovibra.altervista.org/potrebbe-essere-questa-la-verita-sul-caso-di-yara-gambirasio/

Le notizie sono terrificanti per la portata del materiale che emerge e che "potrebbe", solo se fosse velatamente vero, spiegare tutti i dubbi dietro il caso e i casi accaduti negli ultimi anni!

E speriamo non sia vero!

Vanna



Maddy ha detto...

Ma sta gente che trip fa per scrivere certe cose.... Dovrebbero fare i registi!!!

Anonimo ha detto...

A quanto parrebbe la comparazione dei DNA di Giovanni e di Massimo Bossetti è stata fatta
http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2014/06/16/yara-madre-bossetti-se-e-stato-lui-deve-pagare_6f628021-e9bd-4ed8-a561-bc2d49c8ca42.html
Marilia

andres ha detto...

Video di ANONYMOUS in rete.
Breve, efficace e va al punto cruciale: il motivo dell'accanimento dei giudici e dei media!
Grande!

Unknown ha detto...

No Marilia, quell'articolo (e tanti altri uguali) è uscito subito dopo l'arresto, il 17 giugno, e quasi tutti (anche io) eravamo convinti che il caso fosse chiuso.

Ma qualche giorno dopo fu smentito dalle motivazioni del Gip Maccora in cui si chiedeva alla procura di fare la comparazione non ancora fatta. A quel punto la Ruggeri si oppose al Gip, anche usando toni alti, perché un lavoro certosino avevano accertato che il Dna di ignoto uno corrispondeva a quello di Bossetti e non serviva fare una comparazione.

In pratica, da allora ad oggi non sì è fatta alcuna comparazione.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Se l'accusa non voleva e non vuole in raffronto diretto padre figlio è forse perché ha la coda di paglia, come mai l'avvocato non c'ha pensato in proprio a fare il test?

Etrusco ha detto...

Il furgone di Bossetti si distingue ed è individuabile soprattutto dalla striscia rossa sul cassone.
Lui questo lo sa, deve saperlo per forza che di furgoni con questo particolare c'è solo il suo o quasi. Eppure non l'ha rimossa, ne prima ne dopo il fatto. Eppure alle 19:51 sarebbe nuovamente davanti alla palestra, come se fosse normale che un assassino ritorni sulla scena di un delitto appena commesso, così, tanto per rinfrescare la memoria ad eventuali testimoni ed evitare quattro anni di attesa prima di essere arrestato, perchè di questo il rischio è concreto, nel caso specifico.
A parte le telecamere, tra l'altro ben visibili a Via Caduti, delle quali chi delinque è logico si preoccupi, ma circolare tutto quel tempo nella zona significa anche rischiare di essere notati dai passanti, e memorizzati proprio per la striscia rossa.
Non conosciamo Bossetti e non sappiamo se è scaltro o ingenuo, se è prudente o spericolato, non abbiamo idea di come ragioni, anzi, qualcuno su di lui un idea se la è fatta, quella di uno che ha una vita losca. Ma dopo aver commesso un omicidio, mettendoci la firma con la striscia rossa, non ci si dorme la notte. In preda ad un raptus tutti gli scrupoli si annullano, ma nel caso di una premeditazione gli scrupoli si moltiplicano. E qua non emerge che lui si sia fatto scrupoli, anche perchè si sarebbe servito del suo mezzo, del mezzo più vistoso tra quelli di sua proprietà.
Non ho capito se quella striscia è verniciata o se è catarifrangente applicata, ne esistono di questo tipo in commercio, anche arrotolate a bobina. Comunque sia andata la storia e comunque sia fatta la striscia, questa era facile da togliere, è vero, ma anche facile da mettere per qualcun'altro su un altro mezzo, volendo immaginare qualcosa di molto più complesso, che farebbe il paio con quanto spiegato da Annika a proposito del Dna.

Mimosa ha detto...

Giustamente l’altra sera CLV si è posta la domanda, che era anche nella mia testa: come ha fatto Marita a portare in carcere al colloqio la borsa con 2 coltellini (che ha detto di avere “nella borsa lì”)? Dov’era quella borsa?
Per prassi, sono sempre perquisiti tutti i visitatori e trattenuti i loro pacchi, infatti in una ripresa si vede Marita entrare con 2 borse grandi e dall’ufficio identificazione uscirne senza.

La Ruggieri non risponde al giornalista e nemmeno il Procuratore, i quali sembrano persino ignorare il testo dell’intercettazione. Bella gatta da pelare …

Tuttavia, mi è venuto da pensare che MC stesse bluffando e che, pur sapendo che i colloqui venivano registrati, ponesse tutte quelle domande al marito con lo scopo di fargli ammettere la responsabilità.

Insomma, se non una moglie dubbiosa, perlomeno “compiacente” a certe direttive impartite … non certo dai legali della difesa del marito.

Inoltre, mi hanno lasciata perplessa le conversazioni tra la moglie, la cognata e la madre (e non ricordo chi altro) in sala attesa del giorno in cui andavano (per la prima volta Ester) a colloquio con MGB, dalle quali emergono le insistenti domande ad Ester ‘se è vero quanto si dice’ e cioè se Guerinoni c’entra o no, a causa del ‘DNA scientificamente provato’.

Non poteva Marita non essere stata informata dai legali che in ogni ambiente ci sarebbero state telecamere e microfoni nascosti, perché proprio in quell’ambiente voleva far parlare la suocera? Non c’erano altri momenti, in casa o al limite persino nel tragitto in auto? perché ha aspettato di sollecitare risposte dalla suocera in sala d’attesa?
Ester ha negato di aver avuto una relazione sentimentale con l’autista di Gorno, anzi ha detto “Non mi ricordo di aver avuto una relazione con lui”. Ma come ci si può dimenticare con chi si è stati a letto anche se 44 anni fa!?
Ha negato anche davanti alle domande del figlio, anzi, in quel colloqio Ester dice «Forse avrò fatto una fuitina con lui (il Guerinoni), però non me lo ricordo».
Troppo incredibile!

Mimosa

PS
Le bugie di EA, le bugie di MGB e ora anche di MLB? Nell’intervista alla gemella mandata in onda da CLV, la signora aveva una bella chioma, come appena fatta … fresca fresca di parrucchiere, strano! Come ha fatto a stare sul lavateste con una distorsione al rachide? Quando io soffro di torcicollo o di cervicale è una sofferenza stendermi in quella posizione. Ha sofferto molto anche lei?

Anonimo ha detto...

anche a me la faccenda dei coltellini mi ha incuriosito, la moglie li ha consegnati agli inquirenti o li ha veramente buttati ?
che la signora non si ricorda di aver avuto una relazione con quello è normale visto che è la stessa trasmissione che asserisce che secondo una testimonianza "riceveva" molti uomini
la sorella appare in formissima

Vanna ha detto...


Buongiorno.

Ieri ho postato:

http://luniversovibra.altervista.org/potrebbe-essere-questa-la-verita-sul-caso-di-yara-gambirasio/

ed ha risposto solo Maddalena Nena così:" Ma sta gente che trip fa per scrivere certe cose.... Dovrebbero fare i registi!!!"

Poi Andres ha postato Anonimus.

Ieri sera a Servizio Pubblico un giudice di Palermo ha rappresentato la nuova mafia che si muove a livello economico in modo diverso rispetto a prima, quando si fermava al pizzo.
Ne viene fuori uno sconvolgente panorama legato anche alle costruzioni...

E allora, se fosse vero quello che riporta l'articolo da me postato, dal quale si possono ricavare i nomi?

Lo escludete a priori?

Per favore date una letta, spiega accuratamente come è stato trattato il corpo e in alcuni passaggi si ritrova quello che Annika diceva tempo fa.

E parla di DNA costruito, di un Bossetti messo lì ad hoc...

Grazie per l'attenzione.

andres ha detto...

Buongiorno Vanna,
non ho ancora letto l'articolo che citi e non ho visto Servizio Pubblico, però, a quanto scrivi si parlava di nuove mafie,tema non nuovo, basta leggersi articoli usciti su l'infiltrazione ormai capillare delle tre mafie al Nord.
La mia teoria, sul delitto di Brembate, va proprio in quella direzione.Da tempo sono straconvinta che tutto ruoti intorno alla Lopav dei fratelli Locatelli, al cantiere di Mapello, al traffico di droga.
E, in questa teoria, ci sta allora
come siano andate le cose:capro espiatorio, sangue riportato, analisi sul DNA sbagliate,soffiate su figli illegittimi,ed anche, a mio avviso,l'omicidio di un ragazzo e il suicidio(senza lettere e spiegazioni) di un carabiniere.
E ci sta anche il messaggio di Gambirasio tipo "ora basta...non abbiamo fatto niente...non ce lo meritiamo...", a tre-quattro giorni dalla scomparsa, il silenzio della famiglia, e la cremazione del corpo,tra l'altro prima della fine delle indagini, scelta strana da parte di una famiglia integralmente cattolica come quella dei Gambirasio.
Mettiamoci anche quello che disse Saviano, e che, senza prove certe, non potè più dire.
Gomblotto? Io dico di si.

Vanna ha detto...

Grazie Andres per la risposta.

In quell'articolo si parla di rifiuti molto pericolosi, si danno dei riferimenti a persone, partiti, patti e strane svolte della politica successivamente alla morte di Y.

Il personaggio Bossetti "assassino" è stato costruito con cura, Guerinoni non c'entra, Fikri sembra invece sì...
Leggilo, è da brivido, perché potrebbe essere possibile.

Ciao.

Vanna

andres ha detto...

Vanna, l'ho letto adesso, si e' da brivido, ma sinceramente per me e' troppo!
Io penso che chi l'ha scritto sia folle.
Che ci siano, nel mondo, cose che non conosciamo, movimenti, intrighi,
potentissime lobbyes, servizi segretissimi e poco limpidi che tramano, indirizzano,manipolano ecc., ne sono convinta. Ma quell'articolo e'al di là di tutto!

Anonimo ha detto...

ma i telefonini del Bossetti e Yara combaciano sulle celle telefoniche?


luigi

Bruno ha detto...

Ho letto quell'articolo che dici. pensavo vi fosse qualcosa di serio ed incuriosito ho seguito il tuo consiglio e l'ho cercato. Solo uno fuori di testa può scriverlo. Peraltro quanto ha scritto, questo essere, sulla povera Yara è da vili. Vigliacco. Andrebbe arrestato. Come si può scrivere di una povera bambina morta in questo modo. la persona che ha scritto questo articolo è uno schifoso.

Vanna ha detto...

La colpa non è di chi scrive cose orribili, la colpa è di chi le fa tali cose.

La pazzia non c'entra nulla, questa è gente che agisce fuori della morale perché non ha morale.

Analizzando i fatti descritti per arrivare al qui e ora le tessere del mosaico s'incastrano bene e tutte le stranezze incontrate assumono un significato e si spiegano.

Con franchezza, solo in questa chiave di lettura si possono spiegare molti fatti accaduti altrimenti inspiegabili.

Vanna

Bruno ha detto...

E' probabile allora che avrò sbagliato la lettura dell'articolo,(?) perché altrimenti quanto scrive su Yara è veramente deplorevole.

Vanna ha detto...

Gentile Bruno,
su Yara quel riferimento spiega come è stata prelevata e da chi, perché le iniziali e i dati che riporta possono far risalire a nomi rintracciabili.

Di Yara riporta la fine che ha fatto e come è stato "accudito" il corpicino.

Yara è assolutamente una martire come B., sono stati scelti in base ad un piano aberrante e per scopi che è impossibile definire con aggettivi adeguatamente perversi.

Vanna

magica ha detto...

ho letto l'articolo sul link .
beh non ho parole ..
leggo che gli ebrei hanno sbolognato un sesso fatto di cinghiate e frustate . io so di ebrei morigerati .
che sia colpa di loro per tante cose non credo ,
comunque l'articolo è troppo lungo e inverosimile .perciò ho letto molto poco .

Vanna ha detto...

Ciao Magica,
a volte la realtà è impensabile perché la mente umana è capace di tutto.

Per quanto riguarda gli ebrei, bisognerebbe fare un lunghissimo discorso e ci vuole tempo, posso solo dirti che in quella terra dove tornarono dopo la seconda guerra mondiale, c'erano genti che vivevano poveramente ed avevano già avuto modo di comprendere come si muoveva il mondo occidentale quando erano venute a contatto con gli inglesi, nella prima parte del XX sec. che portarono lì usi e costumi non certo edificanti.

Quella povera gente che viveva lì, nel 1945 fu deprivata di terre, case e ancora oggi vive in una specie di terzo mondo separato da un alto e lungo muro costruito dal ricco mondo ebraico e quando si reca per lavorare o altro, deve passare attraverso innumerevoli posti di blocco...

Ci sono stata lì, avevo nel cuore la storia di Anna Frank e dei campi di concentramento ora sono altri popoli ad essere sottomessi...

Sono tornata da quel viaggio con idee meno romantiche e più concrete.

Il dolore, la schiavitù deve farti diventare migliore, l'orgoglio di un popolo è nobile se non schiaccia gli altri.

Chiedo scusa per l'OT, e saluto.

Vanna



magica ha detto...

ciao vanna ..
ho compreso come sono gli ebrei.
( non tutti penso)
cosa dovevano fare?in occidente avevano sopportato angherie di ogni genere . sono andati dove pensavano fosse un loro diritto . dettato dalle antiche credenze.
hanno la consapevolezza d'esser nel posto giusto
fatto sta che non sono simpatici . hanno quel non so che si superiorita' - mi ricordo di un gruppo di turisti che all'areoporto
di tel aviv furono sbeffeggiati dalla guardie israeliane perchè trovarono durante le perquisizioni crocifissi e altri oggetti cristiani .

bastrebbe lasciarli nel loro brodo, infatti noi cristini abbiamo poco in comune con loro .
per la questione palestinese . beh lo so pure come sono gli( arabi?
sono contrapposti agli ebrei ma sono simili nelle manchevolezze.

Anonimo ha detto...

Vanna, ho letto l'articolo che hai segnalato e l'ho trovato sconvolgente. La mia parte razionale, pur concordando con te sul fatto che si spiegherebbero molte cose con quella chiave di lettura, mi fa essere molto cauta nell'accreditare simili notizie. Certo è che, analoga sensazione generale suscitò il più autorevole Paolo Ferraro, quando disse la sua nel caso Parolisi. Ricorderai forse che parlò addirittura di complotti orditi dalla massoneria, di progetti per il "controllo della mente" e riti satanici a sfondo sessuale, che gli costarono un TSO e la sospensione dalla Magistratura. Tutti argomenti per i quali detto magistrato produsse prove e registrazioni, nello specifico relative al caso della sua compagna, ex moglie di un maresciallo, poiché già da tempo indagava nell'ambito militare in cerca di una spiegazione alle stranezze che succedevano in casa di lei, quando lui non c'era.
Non so cosa dire.
Sarahkey

Bruno ha detto...

per Vanna, come dicevo prima devo aver sbagliato la lettura di un articolo, sono finito dopo il tuo link in un articolo sconvolgente riguardo al sesso di Yara il cui padre portava gli amici o conoscenti in casa per fare porcherie. Sono rimasto allabito di quanto vi è scritto, per la crudezza e volgarità delle parole. Non scrivo altro per non fare da cassa di risonanza. Spero che la polizia postale scopra l'autore. Ecco mi riferivo a questo articolo a dir poco osceno, non so chi lo ha scritto, andrebbe inquisito, peraltro con tutte le parole volgari, non ha avuto il minimo rispetto di una povera ragazzina morta assassinata.

TommyS. ha detto...

Vanna

E' molto difficile farsi un'opinione veramente imparziale sulle origini e cause e sulla situazione attuale della Palestina. Se da un lato è vero che i primi sionisti, con l'aiuto degli inglesi e delle Nazioni Unite hanno usurpato un territorio ad un popolo che lo sentiva come proprio oramai da secoli, dall'altro si deve ammettere che Israele è l'unico stato democratico di quell'area geografica travagliata.

Giudicare poi lo stato di Israele e gli ebrei come unica entità rischia di far cadere in un pericoloso antisemitismo di ritorno che purtroppo storicamente ritorna sempre nell'occidente cristiano e cattolico.

Bruno

Ho letto anch'io le pagine del sito dal quale era stato tratto quell'articolo delirante. Condivido appieno la tua reazione e giudizio in quanto le farneticazioni in esso contenute sono gravemente e gratuitamente infamanti e sembrano frutto di una mente fortemente disturbata.

Mi è venuto però anche il dubbio che chi ha scritto tali cose forse non sia così mentalmente disturbato.

Se da un lato tutto il racconto (e non solo quello relativo a Yara) mi fa venire in mente il film "Ipotesi di complotto" (1997, con Mel Gibson e Julia Roberts), dall'altro mi sono domandato come sia possibile che quel sito non sia stato ancora chiuso. Per cui non me la sento di escludere totalmente che in quel sito non vi siano nascosti messaggi strani all'interno di un quadro paranoide che riprende triti e ritriti stereotipi antisemiti e complottisti (da Bilderberg agli Illuminati passando al complotto pluto-giudaico-massonico di mussoliniana memoria).

Anonimo ha detto...

Un grazie a Massimo, Gilberto e tutti gli utenti che sono soliti commentare per i preziosi spunti di riflessione: vi stimo tanto.
Sono però sconcertata dal vedere, in mezzo a commenti logici, razionali e scientifici, la pubblicità a blog complottisti che propugnano tesi ai limiti del delirio paranoide su presunte trame occulte.
Esiste nutrita letteratura a tema: tali fobie paranoidi sono state causa di cacce alle streghe, anche recenti ("satanic panic" negli USA, anni '80); attenti a non "difendere" un capro espiatorio creandone altri (e gettando nel ridicolo trattazioni serie e degne di rispetto), che siano Ebrei o massoni; lo trovo francamente desolante.
Chiedo scusa se non sono entrata in punta di piedi, da tanto volevo complimentarmi per la gestione del blog, ma sono rimasta sconvolta vedendo anche qui, tra tanta logica, certi deliri tanto di moda.

Un caro saluto, in ogni caso, a chi contribuisce a fornire spunti insostituibili.

Alessandra

Gilberto ha detto...

Ho scorso solo adesso l'articolo in questione. Si tratta di uno scherzo colossale. Chi l'ha scritto voleva da un lato prendere per i fondelli e dall'altro insinuare dubbi perniciosi. L'intento di primo acchito non è chiaro. Potrebbe essere: vedete come è facile inventare storie e far credere che siano vere? Più che una pulsione paranoica l'intento sembra quello di creare nell'audience il sospetto che più nulla sia vero, quindi l'obiettivo è di disorientare e relativizzare tutto, per insinuare sfiducia e rassegnazione circa la possibilità di comprender la realtà che ci circonda. Insomma una sbrodolata con intenti disfattisti per dimostrare che in fondo tutto è falso e non bisogna aver più fiducia di niente. Un discorso che ha l'intento di minare qualunque certezza, non per costruire qualcosa, ma per sprofondare l'interlocutore in una sorta di rassegnazione disperata e impotente, e anche un modo per delegittimare tutti quelli che si sforzano di comprendere le cose, argomentando e analizzando nello specifico.

TommyS. ha detto...

Gilberto

Concordo con te.

Non escludere però a priori che in mezzo a così tante farneticazioni vi sia qualcosa che possa realmente far preoccupare i reali responsabili della scomparsa ed omicidio di Yara.

Noi forse non riusciamo ad individuare questi messaggi in quanto siamo naturalmente portati a pensare sia tutta spazzatura. Ma qualcuno magari riesce bene a leggerli e si domanda allora chi ci sia realmente dietro quella pagina web.

Vanna ha detto...

Grazie per l'attenzione data a quel link da me postato.

Di quella pagina web che ho ripreso dal sito Nibiru sottosezione Breaking news, ho letto solo l'articolo postato non il resto, quindi non conosco la spazzatura su Yara.

E' chiaro però che quella zona, inserita in un ricco contesto, è scottante e non escludo che per raggiungere successi e mantenere potere e floride economie, si possa fare di tutto, anche incolpare scientificamente un operaio e la sua famiglia per tre generazioni, con l'onta di bugie e vergogne...

Continuo a pensare che dietro c'è altro oltre l'apparenza.



Anonimo ha detto...

Gentilissima Alessandra, di quale pubblicità parli? Quella riferita “ a blog complottisti che propugnano tesi ai limiti del delirio paranoide su presunte trame occulte.” Mi stai accusando di fare pubblicità a tali blog?
Per quale motivo?
Per mantenere la testa dentro la sabbia?
O tenerla fuori nella sabbia fino al collo?
O nasconderla nella sabbia?
O gettare la sabbia negli occhi di tutti?
Perché questo caso parla sempre e comunque metaforicamente, di sabbia, materia necessaria nei cantieri per costruire.
E difatti certe “ tesi di delirio paranoide” possono dirsi anche le impalcature cucite intorno ai fatti , alle persone per andare solo verso una direzione una…, lasciando le altre e credendo che si può credere agli asini che volano.
Falso perbenismo tessuto di formalità per coprire quello che potrebbe solo essere oggetto se non di conoscenza ma di informazione.
O non bisogna informarsi?
Le “presunte trame occulte” , i riferimenti “a Ebrei e massoni”, hanno significato d’essere e non “ ridicolizzano per nulla trattazioni serie e degne di rispetto”, anzi ne costituiscono un valore aggiunto: aprono gli orizzonti.
Le presunte trame nascoste stanno dietro molti fatti accaduti nel mondo che ancora aspettano di avere luce se mai l’avranno.
Scrivi:
“ attenti a non "difendere" un capro espiatorio creandone altri (e gettando nel ridicolo trattazioni serie e degne di rispetto), che siano Ebrei o massoni; lo trovo francamente desolante.”
E’ altrettanto francamente desolante interpretare l’accenno di un fatto come “ capro espiatorio” come “ difesa” per “ creare” altro…
Qui non si fanno trattazioni di Storia, i grandi temi possono essere appena accennati per far capire che in ogni fatto accaduto c’è il rovescio della medaglia, accennare al popolo palestinese chiuso da un muro vergognoso, è storia, geografia,economia. La massoneria che nomini altrettanto: il suo simbolo sta sul dollaro e ci sarà un motivo non credi? C’è tutta una letteratura, come dici, su tale movimento poco occulto in verità.
C’è ancora la possibilità di scoprire altre piste per cercare la verità oppure ciò “ è delirio di moda” che in verità è un delirio immortale quando si toccano temi delicati che DEVONO restare nascosti altrimenti non sono “seri e degni di rispetto”.
Da quando l’uomo è apparso sulla Terra, la ricerca della conoscenza è stata manipolata e condotta.
Fai i compilimenti a Volando e a Massimo e bene hai fatto perché Massimo quel link non lo ha censurato, ha permesso di essere letto perché, come dici, qui siamo “ soliti commentare per i preziosi spunti di riflessione”.
Appunto di riflessione si parla succintamente intorno ai massimi sistemi.
Cordialmente Vanna.

TommyS. ha detto...

Gilberto e Vanna

Il presunto personaggio soffrente di disturbo paranoide di personalità, autore di quel sito web, sta attualmente dilagando avendo creato un'altro sito su Weebly dove in sostanza continua i discorsi farneticanti.

Non è poi così sprovveduto in quanto pubblica probabilmente dall'Ungheria (o ha settato il proprio PC perché così sembri) e lancia continui segnali neanche troppo criptati, per esempio lasciando evidenti negli screenshot da Streetview le altre pagine ed applicazioni aperte.

TommyS. ha detto...

Ad integrazione del commento precedente.

Se i siti creati da questo personaggio sono sospetti, cioé potrebbero rispondere ad un disegno ben preciso, vi siete mai domandati cosa vi sia dietro a Blastingnews? Quel presunto sito di informazione indipendente che ammorba tutte le ricerche su google news relative ai casi di cronaca nera?

Provate a vedere quali siano gli altri argomenti trattati oltre ai casi di Yara, Loris Stival ed Elena Ceste. Troverete ben poco se non ogni tanto qualche articolo di colore o notizie prese qua e là tanto per dare una certa parvenza.

E siccome la linea editoriale di questa libera testata mi sembra evidentemente univoca, mi pongo la stessa domanda. Chi c'è dietro a Blastingnews?

Gilberto ha detto...


@ TommyS. e Vanna

Mescolare verità e menzogne costituisce una delle tecniche più efficaci per disinformare proprio perché si crea la premessa per non credere più a niente e per indurre a dubitare che quello che è falso sia davvero falso e quello che è vero sia davvero vero: ma in ultima analisi a dubitare di tutto. Si tratta di una delle tecniche più antiche per mistificare e confondere senza bisogno di sviluppare argomentazioni ma solo usando i metodi della suggestione.

Gilberto ha detto...

Naturalmente mi riferivo all'articolo che mi avete segnalato

Anonimo ha detto...

Sconcertante. Non si finisce mai d'imparare.
A parte i complottisti, che fanno uscire di testa e forse è proprio quello lo scopo, basta e avanza la realtà.
Poniamo che gli investigatori, esaminando i filmati delle telecamere subito dopo la scomparsa di Yara - come avranno sicuramente fatto - abbiano visto o intravisto la piccola salire su un furgone bianco. Potevano rintracciare i proprietari; non ci saranno duemila cassonati Iveco nei dintorni di Brembate, no? E il loro DNA avrebbe confermato chi era Ignoto 1, senza bisogno di indagini per monti e valli, riesumazioni di salme, testimoni tardivi e tutto il resto che sappiamo.
Una piccola, breve immagine, anche sfocata e senza targa visibile in cui il furgone accosta al marciapiede e una ragazza sale.
Chiedo a voi, sarebbe stata sufficiente per trovare quell'uomo? Se no, cosa lo impediva? Perché (da un'immagine vista) temo che sia successo proprio questo.


Buonasera
Nautilina

Anonimo ha detto...

un articolo che in modalita' lampante, evidenzia le tante assurdita' di questa indagina. Ma il DNA c' era ? ed ora non c' e' piu' ? ed io, imputato, dovrei prendere per "buono" quanto affermano i RIS, provo di qualsivoglia possibilita' di un test "in contradditorio" con le parti ?

SI e' presenti, innanzi a tanta confusione, tipica del disastrato sistema giudiziario italiano, coadiuvato dai "carabinieri", si, quelli delle barzellette ...