lunedì 10 novembre 2014

L'Italia cambierà il Presidente della Repubblica? E quando cambierà il suo modo di fare politica? Vorrei...


Io sono italiano e in Italia vivo da sempre, ci sono nato. Mio padre era italiano, proprio come me. Certe sere mi parlava di cosa avrebbe voluto accadesse perché lui e tanti altri potessero stare meglio, e non solo a livello economico; a volte si sarebbe accontentato di capire i motivi dei fatti per lui inspiegabili. Ad esempio, bestemmiava quando un nuovo presidente della Repubblica veniva eletto. Solo quando elessero Pertini restò calmo e tranquillo. Non ha mai sopportato Saragat, Leone, Scalfaro, Ciampi. Non so cosa pensasse di Napolitano, visto che prima della sua elezione un ictus gli impedì la parola e lo immobilizzò. Ricordo che quando poteva parlare, negli anni delle grandi conquiste, mi diceva che ero fortunato perché avrei avuto un futuro migliore e finalmente saputo ciò che a lui era negato di sapere. Un brutto giorno del 2009 è morto ed io, ormai cinquantenne, mi sono reso conto che il futuro migliore doveva ancora arrivare e che neppure sapevo nulla di quanto lui avrebbe voluto sapere. Mi chiesi il motivo e pensai di avere sbagliato qualcosa... di certo le domande e le persone a cui avevo chiesto risposte. Ma dovevo aver sbagliato anche altro perché capii che c'erano in me desideri mai avverati che speravo si avverassero. E lì mi accorsi che ero come mio padre e che il mio paese era rimasto a quando viveva lui. Niente in effetti era cambiato in meglio, anzi, e con questa convinzione ho cominciato a fare nuove domande e a pregare perché si esaudisse almeno un desiderio.

Vorrei che all'orizzonte apparisse un uomo serio, un uomo capace di prendere per mano il paese e portarlo oltre il guado senza piegarsi al volere straniero (verstehen sie? - do you understand? - comprenez vous?). Un uomo inattaccabile, di quelli senza scheletri da nascondere, senza doppie scarpe e doppie staffe. Vorrei ci fossero politici di polso, non banderuole che tastano il polso alle nuove tendenze prima di sventolare in loro favore per ottenerne l'appoggio. Vorrei che un vero politico italiano sapesse trattare con i Potenti della Terra in maniera paritaria, magari sbattendo una scarpa made in Italy sul leggio. Vorrei che la sinistra non tirasse a destra. Vorrei che la destra non si alleasse con la sinistra. Vorrei che i politici scalda-poltrone e mangia-soldi invece di entrare in parlamento andassero a chiudere i buchi delle strade di Roma. Vorrei che i nuovi arrivati facessero politica e non cabaret. Vorrei trovare chi usa la testa anche per generare idee e non solo per offendere e criticare. Vorrei che il popolo fosse meno influenzabile e meno accondiscendente. Vorrei che ragionasse con la propria testa e non con la tessera di un partito o di un sindacato. Vorrei non ci fossero i nostalgici del falso mito politico di un tempo. Vorrei che i poteri occulti fossero smascherati e carcerati, così che tutto segua il giusto corso degli eventi. Vorrei schieramenti politici apartitici che serenamente potessero esprimere, in maniera educata, la loro opinione. Vorrei vedere i politici solo in canali televisivi dedicati, non in ogni buco e in ogni luogo ove vi siano persone da convincere. Vorrei leggere sullo schermo delle tivù, in basso a destra o a sinistra, la scritta PD channel o PDL channel. Vorrei che una striscia scorresse continuamente, una striscia in cui sia scritto: questa testata televisiva è di parte e non imparziale. Vorrei essere io a decidere se ascoltare una o l'altra sponda... o entrambe.

Vorrei che Beppe Grillo smettesse di distruggere e iniziasse ad allearsi per costruire. Vorrei che smettesse di cacciare i suoi dissidenti (usanza consolidata dei vecchi partiti di un tempo), che mettesse alla testa del suo movimento qualche persona in gamba e lasciasse la politica per tornare a fare l'ironico e sarcastico Beppe Grillo ad uso e consumo di tutto il popolo e non solo di una parte. Vorrei che Travaglio dicesse finalmente la verità: che Berlusconi era una sua invenzione e nella realtà non è mai esistito. Vorrei che Prodi restasse dov'è, a pregare a pagamento per i pozzi della BP nella speranza che non ne esplodano altri. Vorrei vederlo in piazza San Pietro vestito da Cardinale e sentirlo mentre fa l'Omelia ai turisti arrivati dalla Val di Susa sul Treno ad Alta Velocità. Di certo non lo vorrei come mio presidente. Vorrei che chi vota PD capisse che non dà una preferenza alla sinistra. Vorrei che prima di far croci controllasse bene i nomi dei possibili eletti e si accorgesse che in buona parte sono sponsorizzati dal vecchio pentapartito. Vorrei che chi vota PDL capisse la stessa cosa. Vorrei che i leghisti capissero che l'unità d'Italia l'hanno voluta i regnanti del nord e non i Borboni del sud. Vorrei che i gay la smettessero di essere stereotipi e si amalgamassero agli etero portando idee non più parziali ma a favore di tutti. Vorrei che Marrazzo non tornasse a Rai 3. Non perché aveva amici trans e consumava cocaina, ma perché negando (inizialmente) ha mentito a tutti gli italiani. Vorrei ci fosse qualcuno capace di preparare progetti economici seri e in grado di far confluire i 17 miliardi di euro fermi a Bruxelles nelle tasche degli italiani (tramite il lavoro che i progetti potrebbero generare). Mai vorrei che Veltroni diventasse il mio presidente.

Vorrei che tutti i preti fossero tutti veri preti, non solo fuori ma anche dentro. Vorrei che accarezzassero i bambini perché ogni loro sorriso riempie l'anima, non perché qualcosa si muove sotto la tonaca. Vorrei sapere il vero nome di chi ha ucciso Aldo Moro. Vorrei che mi dicesse chi gli ha ordinato l'omicidio. Vorrei sapere il nome dell'ictus che ha ucciso Berlinguer e chiedergli se era programmato da giorni oppure ha dovuto agire di fretta. Vorrei sapere se Papa Luciani è morto a causa di Marcinkus, Benelli e lo IOR... o se è stato Dio a volerlo con sé dopo 33 giorni di pontificato. Vorrei che Ali Agca dicesse finalmente tutta la verità. Anche che parla portoghese e "gli amici" nell'intimità lo chiamano Fatima. Vorrei sistemare cento telecamere in ognuna delle 113 basi americane di stanza in Italia. Vorrei sapere dove la CIA tiene i suoi uffici nel nostro paese. Vorrei sapere se a Camp Derby, fra Pisa e Livorno, si allenano ancora i terroristi e quelli dei servizi segreti. Vorrei sapere da dove venivano e che fine hanno fatto quelli chiamati “il mostro di Firenze”. Vorrei non ci fossero guerre inutili o ìmpari. Vorrei non ci fossero estremisti che professano una religione che nessuno ha mai letto. Vorrei che la legge del taglione fosse giusta con tutti, che ad ogni donna lapidata o uccisa a causa di un tradimento corrispondesse un uomo lapidato e ucciso a causa di un tradimento. Vorrei che i mafiosi non andassero in galera a spese dei cittadini, ma fossero condannati a vivere la loro vita da missionari in Sierra Leone, fra malattie e bambini che muoiono di fame. Vorrei che tutti i ragazzi avessero le stesse possibilità di studio e di inserimento al mondo del lavoro. Vorrei che il mondo del lavoro uscisse finalmente dagli schieramenti di governo.

Vorrei che i politici eletti non ascoltassero chi sponsorizzandoli li ha mandati a Roma. Vorrei sapere chi ha fatto esplodere un aereo sopra Ustica. Vorrei sapere se almeno ci ha pagato le spese per recuperare i resti, magari abbuonandoci qualche vecchio debito. Vorrei conoscere il motivo per cui negli anni in cui si indagava su quella tragedia sono morti troppi controllori di radar militari. Vorrei che prima di dirigere le banche mondiali i banchieri passassero sei anni nei territori di guerra per verificare come funzionano le armi e le munizioni che vorranno e dovranno vendere. Vorrei non scrivessero più sulle bolle doganali che le sei tonnellate di cocaina purissima acquistate dalla Colombia e inviate in Italia sono ad uso terapeutico. Vorrei che gli 'ndranghetisti non intasassero le carceri nazionali ma fossero sistemati allo stato brado in un'area chiusa del parco della Sila. Vorrei che a tutti loro fossero fornite un paio di pistole, un kalasnicov, un bazooka e tante munizioni per sistemare questioni e faide lontano dalle città. Vorrei sapere se Cossiga sta picconando anche dall'aldilà o se sta discutendo fraternamente con Moro, Cuccia, Calvi e Sindona. Vorrei trovare tutti i suoi memoriali e renderli pubblici per capire il motivo per cui tante picconate non le ha mai date. Vorrei che tutti i camorristi fossero obbligati, per mantenersi e mantenere la loro famiglia, ad aprire un'attività commerciale. Vorrei che ogni settimana quattro bestioni di due metri, pagati dal governo, si presentassero alla loro porta e li obbligassero a pagare, in nero, il pizzo allo Stato italiano. Vorrei che i pedofili fossero mandati a vivere negli igloo del polo nord. Vorrei che ai ventiduemila orsi bianchi del polo nord fossero somministrate giornalmente un paio di compresse di Viagra.

Vorrei che la magistratura italiana ammettesse di aver condannato tante persone senza avere neppure uno straccio di prova. Vorrei che le procure fossero tutte obbligate a cercare prima le prove e poi un colpevole. Vorrei che a Marchionne fossero congelati i beni per un paio di mesi. Che per mantenersi fosse obbligato a mettersi la tuta della Fiat e che montasse qualche migliaio di sportelli nelle Panda. Vorrei che gli piacesse il lavoro e si assumesse prima di mettersi in cassa integrazione a zero ore. Vorrei che lo Stato non gliela concedesse per motivi sindacabili ed insindacabili. Vorrei che a Romiti venissero tolti i "denari vinti" per i calcoli errati quando fabbricava debiti a motore in quel di Torino. Vorrei che quelli del Potere dicessero, almeno per una volta e anche mentendo, tutta la verità. Vorrei che in Italia, dove tutto è pura storia, non venissero solo la metà dei turisti che invadono la Francia. Vorrei che un miliardo di turisti stranieri varcassero annualmente i nostri confini. Vorrei che si usassero i loro soldi per rimpinguare le casse dello stato, non quelli degli italiani. Vorrei che Matteo Renzi la smettesse di parlare, parlare, parlare, parlare. Vorrei che facesse qualcosa in favore dei cittadini, se la sa fare, non dare 80 denari con una mano per toglierne poi 200 con l'altra. Vorrei che i pensionati al minimo riuscissero ad arrivare a fine mese e che i loro figli la smettessero di chieder loro prestiti per arrivare a fine mese. Vorrei che la gente non tremasse quando la terra trema o quando dal cielo cade qualche goccia di più. Vorrei che il fango finisse nei fiumi e l'acqua dei fiumi nel mare, non sulle case e sulle strade. Vorrei che i genitori non piangessero al pensiero del futuro che toccherà ai loro figli.

Io vorrei tante cose e tutte qui non le posso scrivere. Soprattutto vorrei un'Italia diversa, con più sole e meno zone d'ombra. Un'Italia incedibile e invendibile che migliora le sue infrastrutture, che tiene in ordine i suoi monumenti e li sfrutta per guadagnare... non un'Italia costretta a vendere per poter tirare avanti qualche anno in più. Vorrei quell'Italia che mio padre voleva per me e, tanto per parlare di ciò che capiterà a breve, vorrei un Presidente della Repubblica capace di valorizzare il suo paese, un uomo al di fuori dei partiti, uno davvero pulito e imparziale...

Entra e clicca mi piace su "La legge del disprezzo"

Acquista qui il libro di Federico Focherini e Massimo Prati (su internet nei formati eBook Pdf, ePub Mobi e in cartaceo) oppure rivolgiti alla tua libreria






Novità: Presto potrai ordinare e leggere "Outrage of Law", la versione americana de "La legge del Disprezzo"

14 commenti:

Gilberto ha detto...

Vorrei, vorrei vorrei... caro Massimo l'erba voglio non cresce neppure nel giardino del re (Giorgio), così mi diceva mamma mia. Ciao.
P.S.
Però la speranza è sempre l'ultima a morire.

PINO ha detto...

Caro Massimo, è solo un sogno!
Dalla fine della sfortunata guerra che mise genuflessa l'Italia, NON SIAMO PIU' IL POPOLO che combattè per la sua unità.
Pino

Unknown ha detto...

Caro Glberto, forse hai ragione e non resta che aggrapparci alla speranza.

Però i miei genitori quando ero piccolo mi dicevano che chiedere è la metà di avere, che non si può stare con le mani in mano e che se si desidera qualcosa occorre pensarla spesso, desiderarla intensamente e darsi da fare per ottenerla...

Poi è chiaro che non tutto si avvera e che spesso e volentieri si subiscono delusioni cocenti... ma ricordo anche che i miei mi dicevano che comunque è sempre meglio provarci, a costo di mille delusioni, perché chi non ci prova mai, chi si adegua agli eventi e subisce per tutta la vita restando ogni volta in silenzio, muore già morto.

In poche parole (spiego la pubblicazione di un simile articolo), il mio è un intento esageratamente folle che va aldilà della speranza. Pubblicando i miei "vorrei", i miei desideri, cerco di oltrepassare il confine umano e arrivare sull'orlo del miracolo per riportare in vita i già morti... in Italia ce ne sono davvero tanti...

Ciao, Massimo

Gilberto ha detto...

Hai ragione Massimo, non bisogna mai arrendersi. La mia era solo una provocazione ironica. Il richiamo alla speranza ci riporta appunto al non darsi mai per vinti. In ogni caso credo che mai come oggi il paese stia attraversando uno dei periodi più incerti e penosi della sua storia più recente e non si vede uno spiraglio...

Unknown ha detto...

L'avevo capito, Gilberto, che la tua era solo una provocazione. L'ho commentata perché così ho completato l'articolo spiegandomi meglio. Grazie per avermi dato il "La".

X Pino.
Caro Pino, non credo che tutti gli italiani siano d'accordo con te... se mio padre fosse vivo ti direbbe che anche durante la guerra c'erano persone vive ma già morte. Che l'Italia non l'hanno difesa tutti gli italiani ma la minoranza. A lui che nel 1944 (pur avendo solo 15 anni) faceva propaganda ai partigiani accampati in collina portando casa per casa (non in quelle dei fascisti) volantini che invitavano il popolo ad unirsi contro i tedeschi, i fascisti spararono col mitra quando qualcuno fece la spia su ciò che faceva. Li sentì arrivare col sidecar e scappò a piedi. Non lo colpirono (una pallottola gli strappò uno zoccolo dalle mani), ma verso sera arrivarono ugualmente a casa sua (qualche morto vivente lo tradì). Salvò la vita solo perché uno dei due fascisti era stato compagno di scuola di suo zio (che abitava a Fiume, al tempo italiana ed ora Croata, città natale di sua madre - di mia nonna).

Ed a pensarci bene credo che anche oggi si sia nella stessa situazione (con le dovute proporzioni). C'è chi sale sulla barca e rema contro chi si dimostra incompetente e contro le ingiustizie, e chi invece resta a terra e crede che l'essere accondiscendenti col potere costituito sia l'unica via da seguire per salvarsi il dietro.

Queste persone che non sanno sognare sono in maggioranza, ancora. Ascoltano la tele e credono alle favole perché sono semplici da metabolizzare e facili da digerire. Per loro, ormai abituati e svezzati, non fanno scandalo le notizie riguardanti tutti i politici che rubano soldi in ogni regione d'Italia (l'ultima è la mia, L'Emilia Romagna che da oggi conta 42 indagati - fra loro anche la consigliera che si è fatta rimborsare gli 80 euro spesi in un sexy shop).

Ma chissà, forse fra qualche anno impareranno a sognare... magari quando le tasse saranno arrivate all'80% e per il decimo anno consecutivo il governo ci dirà che la crisi sta per passare e il prossimo sarà l'anno del rilancio... oppure i primi sogni li faranno quando anche per loro la carne e il pane inizieranno a costare troppo...

Massimo

attikus ha detto...

che pretese !!!!!!!!!!!!!!
forse... se un marziano sbarcasse a roma .........

magica ha detto...

massimo allora hai un po' origini di origini venete .? anticamente fiume era territorio della serenissima ahah . ciao

magica ha detto...

vorrei dire la mia ,
ma non vorrei suscitare fastidi o rimostranze .
ho compresa la tua indole democratica , la tua serieta' .
pero' mai pungere qualcuno sul vivo . infatti si vedono gli scenari della cronaca .

ENRICO ha detto...

Caro Massimo

mi trovi sulla tua stessa lunghezza d'onda non solo per le idee ( sogni impossibili da coltivare sempre e con ostinazione) ma anche per accadimenti analoghi ( disgraziatamente assai più funesti) a quelli che hanno colpito la tua famiglia

Anonimo ha detto...

bell'articolo.
non sono molto fiducioso per un futuro "roseo" a meno che non accada qualcosa di sconvolgente a palazzo.
vedo il premier, parla, parla, fa il "buffone" in Italia, poi va alle'eu e abbassa le orecchie.
continua a prendere sberloni ma sui giornali sussidiati non se ne parla molto.
la ripresa secondo lui doveva avvenire a settembre, ma....

pubblica la lettera della ue, ma non il patto con silvio.
fa il selfie per la sla e taglia i fondi.
bloccano, tagliano le pensioni a chi lavora e poi loro tolgono il tetto alle pensioni d'oro http://www.quifinanza.it/8953/foto/misteri-italia-comma-sparito-abolisce-tetto-alle-pensioni-oro.html

questi personaggi dovranno eleggere il prossimo presidente della repubblica e non sono molto fiducioso.
la boldrini ha detto che è tempo per una donna...

poi vedendo inoltre "questi" erano stati eletti con una legge incostitozionale, hanno rieletto regiorgio, questo ha fatto ben tre governi non eletti dal popolo...

ps avevo scritto un post su "desdemona, otello"
ma non c'è, vengono cancellati?

luca

magica ha detto...

io vorrei che la legge fosse uguale per tutti.
invece assistiamo a comportamenti presuntuosi , da un sindaco che solo perchè rappresenta un partito che ha vinto si sente a cavallo e fa il c... che vuole .
se viene sbugiardato ha il coraggio di sentirsi diffamato come se lui dovesse essere indenne da verifiche . COMANDA LUI.
.

Unknown ha detto...

Assolutamente no luca, i commenti vengono rimossi solo se offensivi.

Ho guardato anche nella cartella spam, ma dal 5 novembre in poi non ci sono commenti (quelli che c'erano li ho pubblicati ieri). Può essere che non ti ha accettato il codice da digitare o che l'hai postato sotto un altro articolo.

In ogni caso consiglio a te quanto ho consigliato ad altri: non scrivere il commento direttamente sul riquadro, scrivilo in word, in open o in una bozza delle mail. Inseriscilo col copia incolla solo quando l'hai finito. In questo caso se per qualsiasi motivo non viene pubblicato il tuo commento non lo perdi e puoi riprovare ad inserirlo.

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

X magica

mia nonna è nata nel 1890, quando Fiume era sotto il regno ungherese...

Ciao, Massimo

magica ha detto...

buongiorno massimo
in effetti hai ragione :mi sono confusa con POLA .
ho visitato quei posti che non molto tempo fa formavano la yugoslavia
mi ricordo che molti fregi della serenissima (leoni di SAN MARCO) erano ancora posiziomati sopra i palazzi piu' importanti . per questo mi ricordo e sappiamo che furono territori della serenissima -
mi sono confusa con fiume anche perchè mi ricordo un cenno storico di quando D'ANNUNZIO volo' su vienne e fiume -- se tu dici che tua nonna era ungherese per nascita ok .. ciao ..