martedì 1 ottobre 2013

Salvatore Parolisi condannato senza alcuna vera prova a 30 anni di carcere. Quando la giustizia si basa sulle convinzioni personali fa davvero paura...



Una condanna da paura che dovrebbe far rumore e invece non ne farà affatto. Una condanna pubblicizzata in ogni angolo della nazione, sin da prima dell'arresto del Parolisi, con insinuazioni e parole che hanno assunto le sembianze di un mantra, di un esperimento portato avanti sulla pelle degli spettatori contenti di partecipare al reality e di aggiungere un "mi piace" sulla pagina colpevolista. Spettatori convinti da quel rullo che sullo schermo continua a mandare in onda le stesse facce e lo stesso ritornello. Una condanna da tanti attesa, bramata, voluta ad ogni costo e arrivata perché la convinzione inculcata nella mente da chi insistentemente parla di colpevolezza certa, la si può sentire, vedere e toccare con mano. Aleggia nello spirito del presentatore, nell'essenza dell'articolo di giornale, nell'aria che si respira in quei "salotti buoni".

La convinzione personale è una brutta bestia che nel tempo si è evoluta e ha preso forma diventando un essere vivente che annulla le titubanze e azzera i dubbi, un'amica che si ha piacere di ospitare e ascoltare, che sussurra nell'orecchio di chi sistema casa, di chi spolvera o riassetta i letti, di chi si sposta in auto, di chi fa il cambio abiti negli armadi. Si siede al fianco di chi stira una gonna o un paio di pantaloni, ha un posto nella nostra tavola e uno spazio riservato sul divano che usiamo per rilassarci o per fare all'amore. Lei c'è quando prepariamo la merenda ai nostri figli: con loro parla fra un cartone animato e l'altro. E' una "tata", una maestra che da decenni insegna la "sua analisi logica" alle generazioni future. Non serve a nulla studiare e aprire i libri, non serve a nulla fare due più due con la propria testa visto che già c'è chi lo fa e suggerisce la sua giusta risposta. E' una calcolatrice che trasforma e cambia i numeri, un'insegnante, una professoressa che adatta a sé il profilo di ogni filosofo della Terra e fa leggere ogni pagina per come vuole che si legga. Non è istruita, ma nessuno se ne accorge perché con la sua propaganda decide il nuovo modo di ragionare, la nuova linea da seguire. La sua verità si trova ovunque, non ha costi esagerati ed è venduta sottoprezzo in tivù, sui giornali, su internet e in ogni supermercato italiano. 

La convinzione personale: ecco il nuovo che avanza, l'ultima moda nel campo della giustizia. In fondo a che servono gli atti che non danno certezze? A che servono le mancanze investigative e peritali? A che servono i testimoni che non si trovano e le tracce inesistenti sul luogo del delitto? A che servono i mille dubbi mai risolti: la mancanza di abiti insanguinati, di un giusto orario dell'aggressione e della morte, di una autopsia che dia vere certezze mancante anche del primo rilievo basilare: la temperatura del cadavere? In fondo chi se ne frega se il tempo a disposizione del marito non era sufficiente, se ancora non si sa quando potrebbe essere andato a comporre e incidere il corpo. Saranno mica particolari importanti questi? La Legge dice che chi viene chiamato a giudicare in situazioni simili deve favorire l'imputato e assolverlo perché non v'è certezza della colpa... ma in fondo a che serve seguire la Legge quando per condannare un uomo già rovinato dalle sue bugie e dal pregiudizio basta il ragionamento inculcato dalla "convinzione", il famoso "chi se non lui" che tanto ci è stato sussurrato negli ultimi decenni e che finalmente ha preso piede?

Salvatore Parolisi è stato condannato a trent'anni di carcere. Una condanna inaspettata solo per chi sperava di trovare in appello giudici e giurati popolari scevri da pregiudizi, giudici e giurati che si basassero sui fatti e sulla logica reale, giudici e giurati che riuscissero a leggere le carte in maniera distaccata. Ma davvero è possibile, dopo l'esponenziale avvento dei media che hanno dilatato lo spazio dell'informazione copia-incolla, che a giudicare ci siano giudici e giurati popolari privi di convinzioni personali pregresse? Questo prevede la Legge. Ma credete davvero che i giudici e i giurati nella loro esistenza quotidiana mai abbiano parlato con colleghi e amici di quanto capitato nel nostro paese, mai si siano confrontati coi familiari, mai abbiano guardato i vari programmi televisivi, mai si siano formati un'idea leggendo giornali o entrando in internet? 

Rassegnatevi voi che ancora credete alla giustizia scevra da pregiudizi. Rassegnatevi perché il cervello umano verrà sempre più intasato dal ciclico chiacchiericcio mediatico e grazie a questo accumulerà nuovi bit, nuovi pregiudizi, e si abituerà a vedere nere anche quelle situazioni variopinte che di nero non ne contengono affatto. Rassegnatevi a un futuro sempre peggiore, a una giustizia sempre più simile a quella politica che per sopravvivere vive di compromessi e propaganda. Rassegnatevi a quegli "avvocati e giudici mediatici" che in televisione vi porteranno sul loro luogo del delitto e vi mostreranno il "loro delitto"... fra facce di parenti e opinionisti compiaciuti. Rassegnatevi ai plastici e alle ricostruzioni video in cui gli attori mostreranno ghigni e coltelli degni del miglior pregiudizio. Rassegnatevi e pregate Dio che mai vi capiti nulla, che mai veniate coinvolti, voi o i vostri figli, in qualche situazione scomoda... perché di una giustizia che non segue punti fissi e va per fatti suoi c'è d'aver paura. Può una persona subire la stessa condanna anche in presenza di motivazioni e ricostruzioni diverse? Le contraddizioni non sono un chiaro sintomo di grandi incertezze e di enormi dubbi? 

Arrendetevi! Questo paiono urlare quelle toghe che abbracciate alle procure giudicano gli imputati senza considerare e valutare nel modo migliore i mille dubbi. Arrendetevi e smettete di criticare perché tanto noi facciamo quel che vogliamo. E l'Europa dica ciò che vuole sulle nostre responsabilità! Arrendetevi e fra qualche mese, quando usciranno le motivazioni, non spalancate la bocca per lo stupore. Adagiatevi alle nostre convinzioni personali e smettete di verificare di persona perdendo tempo a leggere atti di cui non ci capite nulla. Noi siamo la legge e per la legge Salvatore Parolisi ha ucciso sua moglie e deve marcire in carcere. Smettetela di fare gli idealisti e adeguatevi alla massa... tanto fra qualche giorno i media non ne parleranno più e lo dimenticherete. Voi non avete visto la video-chat erotica, quella che l'avvocato di parte civile ci ha mostrato a processo. Non avete idea di cosa i due amanti si dicessero, si mostrassero. Fate come gli altri, azzerate lo stress e siate felici perché la giustizia finalmente ha trionfato. Lo dicono tutti e in fondo chi ha ucciso Melania? Chi se non il marito?

481 commenti:

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Unknown ha detto...

Caro Gino, provo a risolvere il tuo quesito postando dati certi.

1) le foto sono entrate agli atti quasi due mesi dopo, quando si sono trovati i ragazzi che manco immaginavano di doverci entrare in questa vicenda e hanno dovuto ricordare la giornata di mesi prima molto a posteriori (per farlo hanno testimoniato anche in gruppo).

2) Le foto erano sulla pagina facebook di uno di loro. E da lì le hanno scaricate i carabinieri perché il cellulare che le aveva scattate non esisteva più. Il ragazzo ha detto che lo teneva sempre in tasca e a causa del sudore si era sballato e lo aveva cambiato (possibile che non si sia riuscito a trovarlo?).

3) l'orario sulle foto non è stato oggetto di alcuna perizia. Ci si è fidati delle parole del giovane che ha detto di non aver mai avuto problemi col cellulare (ma come? L'ha dovuto cambiare?) e che le impostazioni sull'orario non le aveva mai toccate (ma che impostazioni aveva?).

Ora io credo che per dare un ergastolo almeno una perizia la si doveva fare... e non solo sul cellulare, ma anche negli orologi delle auto dei testimoni; molti hanno basato il loro orario, pur se erano passati mesi dal giorno di cui parlavano, sull'orologio della loro auto. Nella mia va avanti di sei minuti ogni due mesi... il tuo?

Massimo

Anonimo ha detto...

Personalmente credo sia un compito arduo tentare di capire i giochi tra due amanti, e ancor di più tentare di trarne il movente per un omicidio cosi brutale. P si trovava in un imbuto? A me P sembra il classico uomo con un piede in due scarpe, abituato purtroppo ad avere donne che lo perdonavano sempre. L’amante minacciava di lasciarlo si, ma quante volte lo aveva fatto in precedenza visto che in due anni non aveva nemmeno avviato pratiche di divorzio?
Siamo cosi sicuri che questa volta L ci avrebbe realmente messo una pietra sopra? Ma al di la di questo, è mai possibile credere che far sparire la moglie in quel modo lo avrebbe lasciato libero di andare in vacanza con l’amante? Scherziamo?

Parliamo invece del fatto che nell’atto di depistare sarebbe bastata una siringa ed un laccio emostatico, mentre quello che hanno fatto alla povera M va molto oltre l’idea di un depistaggio (e continuano a chiamarlo cosi…).
Depistare, sviare le indagini verso altri responsabili, si presuppone i tempi brevi, ma in che contesto inserire l’atto di alzare la maglietta per incidere, quando sarebbe bastato colpire a casaccio sul corpo?
Sollevare una maglia per incidere è un gesto preciso che non ha nulla a che vedere con l’atto di depistare.
Altro che chiacchierare su quanto P fosse innamorato di una o dell’altra.
Nel primo omicidio del mostro di Firenze, la vittima presentava un tralcio di vite infilato parzialmente in vagina e nessuno parlò, giustamente, di depistaggio. Qui c’è un responsabile che nella fretta di non essere visto perde tempo ad alzare una maglia per incidere strani segni, ma il tutto viene liquidato come semplice intento di sviare le indagini (in che direzione poi?).

Vogliamo invece parlare di quest’uomo dalla doppia personalità, tra il genio calcolatore che riesce a non macchiarsi di sangue e nascondere il tutto in punti introvabili persino dai cani, e il militare maldestro che non sa uccidere con un solo colpo e che lascia la moglie/testimone agonizzante? Quello che sa nascondere cosi bene vestiti, arma, guanti e scarpe ( e addirittura secondo la Tommolini potrebbe anche aver ripreso i guanti per il vilipendio!), ma per far sparire il cellulare dell’amante (atto di per sé inutile viste le numerose conversazioni sul pc) si accontenta di gettarlo in un parco…

Quasi scontato il P, nei suoi goffi tentativi di nascondere un’amante che 9 volte su 10 in casi come questo, dove c’’è una moglie scomparsa o uccisa, viene visto come un movente, meno scontato invece l’eroe funghista che trova il corpo, telefona ma stranamente non si fa vivo…Ma ovviamente il telefonista ha solo gravi problemi di timidezza mentre il marito che nasconde l’amante è visto come un fatto eccezionale (e chi l’avrebbe mai detto!).

Ci tengo a specificare che io non santifico il P e non l’ho mai indicato come la povera vittima da proteggere, perché fino a quando non sono chiare le esatte responsabilità, anche quelle non materiali diciamo, mi astengo dal commentare su quanto sia sfortunato il caporal maggiore.

Resto comunque convinta che quel goffo personaggio possa al massimo ingannare un’amante ingenua e che Ferraro abbia individuato l’ambiente in cui cercare risposte (che credo non arriveranno mai). Il magistrato non azzarda ricostruzioni sugli esatti ruoli dei protagonisti (e come potrebbe farlo) ma presenta lo scenario su cui eventualmente indagare.
Altra mia convinzione è che non uscirà mai nulla di nuovo e che la storia si è conclusa con 30 anni di carcere per il marito assassino.
kiba
p.s. Solidarietà a Massimo per le gravi minacce scritte su questo blog.

maura ha detto...

Non solo Gino non si intravede parolisi,potrebbe dire di aver portato a margherite sua figlia,alle 15 e 13 non c"è la sua auto là dove dichiara di averla parcheggiata,dov"è l"auto di parolisi?certo è elementare,invece di fare fuori lui fanno fuori la moglie,poi fanno in modo che prenda lui la colpa mi sembra logico,perchè facendo fuori la moglie non avrebbero attiratoi a se i sospetti?come potevano sapere che parolisi non avesse un alibi?se alle altalene c"era l"alibi ce lo avrebbe avuto,guardate il solo fatto di pensare che siano tornati a depistare con prove che possono ricondurre a loro è ridicolo,Falce in democrazia non possiamo pensarla tutti allo stesso modo,un dialogo si stabilisce senza attaccare nessuno ed io non l"ho fatto,Tabula non c"entra niente se parolisi non la vedeva da tre mesi,anzi aumenta la sua frustrazione,perchè la moglie non beveva più le sue balle,lui la lasciava con la scusa del lavoro anche per cinque giorni informati!no,non mi sono fatta condizioare dall2opinione pubblica,questa è solo farina del mio sacco.

Vanna ha detto...

Per quanto riguarda il giudice Ferraro che sta subendo un vero e proprio accanimento, ricordo che dice non solo il nome di chi ha ricevuto la donna, presunta M.R.,
ma porta delle testimonianze di registrazioni e fatti relativi ai metodi subiti da alcune persone nell'ambiente militare della Cecchignola.

Esiste una documentazione in merito.

Condivido il parere di Manlio nel post 8 ottobre 2013,9,58: " chiave di volta di questa vicenda pare la questione militare".

Si è parlato di video sorveglianza per testare la visita della donna il 23 marzo, anche ci fosse stata una video sorveglianza,sarebbe stato possibile accedere a tale fonte?

Maura, 8 ottobre,2013 17,15.

Nomini il Monarch e lo escludi perché per te Melania era "una donna che lottava per tenere unita la sua famiglia come ce e sono tante," e ti soffermi sulla figura di P.: "cresciuto in una società arcaica il divorzio non faceva parte del suo vocabolario,vile lasciare una moglie devota e una bambina piccola,le famiglie compresa la sua avrebbero alzato le barricate e lui lo sapeva,
altrimenti non si sarebbe mai trovato in quel labirinto rossiniano."

Che il P. potesse trovarsi in un labirinto o in un imbuto è la tesi dell'accusa che personalmente non condivido.

Per me stava in un gran " casino".

Quando un uomo si innamora perdutamente di un'altra donna, non gli interessa di essere considerato "vile", vuole stare solo con lei.
E P. non amava F.altrimenti l'avrebbe frequentata di più.

L'analisi della " società arcaica" in cui il P. viveva, non sta in piedi, quella non è una società arcaica è la società di oggi e di sempre nella quale la dialettica delle coppie vive quotidianamente la propria sopravvivenza in nome del valore della famiglia.

Non è proprio raro, oggi, ieri, secoli e millenni fa, che all'interno della coppia ci sia il tradimento, ma non per questo si uccide.

Mi sembra che Annika non solo ha parlato di semenogelina, ma ha parlato di una Melania con il volto sereno, come se fosse stata drogata.
Chi ricorda esattamente ciò che ha detto?

Gino, buongiorno anche a te.

Tempo fa qui si è trattato il caso in modo accurato, preciso, praticamente non si era tralasciato nulla.

Ricordo che si disse che che alcuni testimoni non erano stati ascoltati, che l'orario del Ranelli era stato aggiustato, che una macchina che si vedeva tra gli alberi non era stata considerata e che già i primi momenti cominciarono ad essere inquinati.

Bisognerebbe andare a rileggere gli articoli di Massimo e i relativi dialoghi,come lui ultimamente ha rammentato.

Comunque ti rispondo:

Melania è andata al bagno da sola, la bimba è rimasta con Salvatore.


maura ha detto...

Se fosse vero quello che voi pensate sul suo rapporto con Ludovica non avrebbe composto quel numero migliaia di volte in sette giorni,avrebbe chiamato una sola volta semplicemente avrebbe detto:è finita!,potete chiedere ad uno psicoterapeuta non di parte se tutto ciò è normale,guardate l"unica alternativa a parolisi in questo omicidio sarebbe stato un amante respinto della REA MA NON ESISTE,le indagini lo hanno escluso,non è vero che i primi giorni lui era intercettato,l"inchiesta passa ad ascoli proprio perchè gli credono,cercano il mostro di new york invece di farlo seguire seduta stante perchè il suo racconto faceva acqua da tutte le parti,se lo avessero fatto non avevano bisogno del processo indiziario.

Vanna ha detto...

Kiba, condivido tutto quello che dici.

Anonimo ha detto...

@ Maura

e va bene ! se nemmeno la dettagliata, chiarissima e competente spiegazione di CHIARA ( post delle 10.20) ti ha convito, continua pure a insistere che:

"non è vero che i primi giorni lui era intercettato,l"inchiesta passa ad ascoli proprio perchè gli credono,

Proprio vero che quando si ragiona con un pregiudizio nella testa non c'è argomento che tenga !

ENRICO

maura ha detto...

Enrico sai perchè l"inchiesta da ascoli passa a teramo?perchè pensano che sia partito tutto da li,con l"allontanamento della REA VOLONTARIO O NON,un inchiesta di omicidio rimane nel territorio dove trovano il cadavere,passa di territorialità quando si indaga su un rapimento o un allontanamento inspiegabile e allora bisogna partire dal territorio della scomparsa,le intercettazioni?partono da dopo il trasferimento di tutti in campania,prima di allora non e hanno,cominciano a sospettare di lui dopo,quando convocano mezza caserma e sono al corrente dei suoi tanti depistaggi,primo fra tutti il non voler far partire i commilitoni per aiutare nelle ricerche,ma siete sicuri di essere al corrente di tutto?

maura ha detto...

Pardon, da Teramo ad Ascoli,scusate gli errori di battitura no correggo.

Stefania ha detto...

Maura, nessuno di noi è al corrente di tutto o ha la pretesa di esserlo.

Non lo sei neppure tu, pero'.

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/11/13/news/parolisi-intercettato-gia-dal-21-aprile-1.4981779

Stefania

Chiara ha detto...

Oh, grazie Stefania, stavo per farlo io (incredibile che chi voglia contraddire non si pigli almeno la briga di verificare prima di parlare!).

Allora mi limito a postare un articolo che parla della questione della competenza territoriale (dato che quanto esposto da utenti "qualunque" seppur ben competenti viene bellamente ignorato e si preferiscano i giornalisti):
http://www.blitzquotidiano.it/agenzie/melania-rea-in-bilico-competenza-territoriale-torna-a-teramo-849280/

un'altra cosa, Maura (e Gino che contesta la presenza sul Pianoro) e attenzione che devi rifletterci su prima di rispondere.
a proposito di questa tua frase:
"se alle altalene c"era l"alibi ce lo avrebbe avuto".
Infatti ce l'ha (e l'ha indicato pure la Tommolini).

Parolisi venne visto al Pianoro con la bimba da due anziani che rano seduti su una panchina (la cui dichiarazione è stata apoditticamente tralasciata dagli inquirenti).
MA ATTENTI AL PUNTO:
Parolisi, nelle sue primissime dichiarazioni, PRIMA che venisse sentito qualunque potenziale testimone, DISSE CHE SULLA PANCHINA C'ERANO I DUE ANZIANI.

Vi rendete conto, no, che se non fosse stato lì non avrebbe potuto saperlo?!
Questa è una cosiddetta "conferma incrociata" impossibile da smontare e difatti questa condizionò irrevocabilmente la Tommolini a corroborare la presenza di Parolisi&fam al pianoro prima dell'omicidio.

Antonello ha detto...

@Gino
veramente sono state le foto ad essere state spostate nell'orario in cui Parol. li non vi era, anche perche' nessuna foto inquadra le altalene in maniera chiara, forse c'e' il bisogno di un richiarimento su tutta la vicenda testimonianze su cui proprio il padrone di casa aveva scritto e riscritto commenti ed articoli poi confermati in pieno dalle perizie, dalla sentenza Tommolini, che pero' si dimentica di tenerne conto nelle tempistiche umane.
Le foto di cui si parla hanno tutte le impostazioni di fabbrica dei diversi telefonini con cui sono state fatte, comprese le impostazioni dei colori, che anzi ne caratterizzano i marchi, in particolare nella foto in cui appare quella che sembrerebbe una Scenic da lontano il nero si trasforma in marrone scuro con tendenza al rossiccio, ma anche questo non era un elemento per taluni importante, allora si e' chiesto di chi fosse quella Scenic marrone se non era di Parol.??? Sicuramente si poteva rintracciare il vero proprietario che invero non risulta esistere.
Viceversa il Ranelli conferma la presenza della coppia a Colle San Marco tramite anche le immagini della videosorveglianza che e' stato fatto di tutto per spostare nonostante ne certificassero gli orari un altro orologio dell'inquirente accertatore nonche' il telefonino dell'installatore intervenuto.
Come se non bastasse spunta fuori uno dei ragazzi che in aula afferma di avere effettivamente visto una figura al pianoro vestita di nero e, ciliegina sulla torta, la testimonianza di due anziani che affermano di aver visto la coppia costringe la Tommolini a rimettere tutti gli orari a posto dovendo concedere a Parol. di essere stato con certezza al pianoro con la moglie.
Inoltre alle 15,30 quando Parol. entra al ristorante un tale, rappresentante di nome Alex, ne esce per riuscire a ricevere bene una telefonata che gli stava arrivando, gli inquirenti tracciano quella telefonata e ne fissano l'orario alle 15,30.
L'ultimo militare che mangiava a Ripe va via alle 14,40 e Parol. dunque era con certezza al pianoro alle 15,30, lasciando perdere tutte le testimonianze che lo vedono prima, sono 50 minuti se la matematica non e' un'opinione, in quei 50 minuti il caporale compie il miracolo, fa circa 30 chilometri senza essere visto da nessuno in zona piu' che affollata sorvegliata, aggredisce la moglie con 35 coltellate attaccandola con la strana tattica della sentinella solo perche' vedendola urinare si zarebbe eccitato ricevendo un rifiuto ma senza lasciare la minima traccia di se, ripulendo da impronte e da software scomodi il suo telefonino, ne esce lindo e senza macchie a Colle San Marco con un'auto con ruote piu' distanti alle 15,30.
Sul corpo della moglie viva non si dimentica di lasciare dna e pellami vari per depistare, fazzoletti e siringhe qua e la, e il suo capolavoro gli permette di lasciare persino due impronte a sangue fresco sul camminatoio.
Cosi', senza che nessuno lo vedesse, senza sue tracce sul luogo del delitto e senza lui avere addosso tracce del luogo del delitto, di M.R. analizzeranno le scarpe da cui risultera' terriccio o piante compatibili con il pianoro ma anche questa non serve, verra' evidenziato dagli atti un comportamento ballerino di tutte le celle ma stranamente si e' solo certi che il cellulare della vittima benche' rintracciato a 3,2 chilometri dal delitto era proprio con certezza a Ripe, alle casermette.
Ora, seguire il gossip e' odioso ma potrebbe starci, non riuscire a fare di conto a me sembra pretestuoso.

maura ha detto...

Intercettato per prassi non significa averlo davvero fatto,ad esempio non sapevano che avesse due telefoni infatti quando lui va al campetto con la bambina il 22 non intercettano quella telefonata fatta all"amante durata più di un"ora,la vedranno solo dopo dai tabulati,invece di intercettarlo sul suo telefono per prassi lo avessero fatto seguire si sarebbero risparmiati un bel pò di fatica,poi un"altra cosa,Parolisi ha paura della caserma?pochi giorni dopo è proprio lui a mettere di mezzo la caserma,interrogato parla di riti e di droga all"interno di essa,guarda caso sono proprio i suoi depistaggi,i due anziani sulla panchina non hanno visto parolisi andate a leggere le carte,di quali anziani state parlando?

Antonello ha detto...

@Maura
nelle immediatezze dei fatti, o comunque dopo, il Parol. afferma che due anziani lo avevano visto al pianoro, se non erro con la moglie ma non son sicuro, quindi e' incontrovertibile che Parol. almeno sapesse che al pianoro vi erano due anziani.
Bene, la vicenda dei due anziani deve essere esplosa prima della sentenza Tommolini perche' il Giudice stesso, NON POTENDONE PIU' FARE A MENO, risposta il povero caporale a Colle San Marco con moglie e figlia.
Tira un sospiro di sollievo il Ranelli che non deve cosi' andare sotto cura da un oculista, ne da un medico della memoria, tirano un sospiro di sollievo i cani che li per tre volte hanno odorato le tracce di M.R., tira un sospiro di sollievo l'inquirente accertatore dell'orario della videosorveglianza del chiosco di Ranelli e l'installatore della stessa che rispettivamente evitano di cacciare nella rumenta un orologio ed un telefono che evidentemente segnavano l'orario corretto.
Nel frattempo i cellulari dei ragazzi vengono tracciati alle 15,30 stranamente ad Ascoli e non al pianoro.
Certo che se non leggete ne gli atti, ne i commenti agli stessi, ne le perizie o gli stralci, e ne le sentenze che pure sarebbero colpevoliste e poi spuntate qua ad insegnare la parola del messia mediatico siete proprio fuori strada, ed insistete pure che sono sempre e solo gli altri a non essersi documentati, ma un dubbio non vi viene???

Chiara ha detto...

maura ma ci fai o ci sei?!

intercettato per prassi un beneamato corno!
non si intercetta nessuno "per prassi", si intercetta in base ad un sospetto! per il semplice motivo che va motivata la richiesta ed anche l'autorizzazione. sono soldini sai le intercettazioni, non vengono disposte per capriccio o per giocare a 'ndo cojo cojo.

ti abbiamo postato l'annotazione di p.g. del 21 Aprile che riferisce del perchè si ritenga di approfondire la posizione del marito a mezzo intercettazione E TI RICORDO CHE QUESTO DISCORSO E' PARTITO DAL FATTO CHE TU SOSTENEVI NON AVESSERO ALCUN SOSPETTO SU DI LUI PER GIORNI!
Gli credono ciecamente però lo intercettano?
Ti prego di attenerti a piani di realtà Maura!

Cosa me ne frega se l'intercettazione è concretamente parita il 21, il 22 o il 23? Non stiamo parlando di cosa abbia detto o non detto ma il diverso fatto che LUI ERA SOTTO OSSERVAZIONE E SOSPETTATO, ALTRO CHE AVERLA DATA A BERE AI CARABINIERI!

Porta a casa e cambia registro Maura perchè qui di tempo da perdere con le chiacchiere che non intendono evolversi in dialogo costruttivo alla luce dei fatti non ce n'è, chiaro? Scusa la durezza ma coi sordi è inutile parlare.

Anonimo ha detto...

@ CHIARA, lascia perdere ! E' inutile insistere con chi non è nelle condizioni di comprendere

Questi sono i catastrofici risultati della disinformazione mediatica dovuta all'ignoranza o, peggio, alla malafede di coloro che la controllano senza essere a loro volta nè controllati nè tantomeno controllabili

ENRICO

maura ha detto...

Enrico moderi i termini,lei è convinto che sia innocente?benissimo,ma non sono io l"automa che non ragiona,o che non vede oltre,Parolisi ha visto due vecchi?a parte l"attendibilità di quest"uomo vacilli e non poco,quando lo dice?quando i testimoni sono venuti fuori,perchè vede se riconosceva e descriveva chi c"era avrebbe avuto l"alibi cosa che non ha fatto,la cosa certa è che non hanno visto lui.

maura ha detto...

Enrico moderi i termini,lei è convinto che sia innocente?benissimo,ma non sono io l"automa che non ragiona,o che non vede oltre,Parolisi ha visto due vecchi?a parte l"attendibilità di quest"uomo vacilli e non poco,quando lo dice?quando i testimoni sono venuti fuori,perchè vede se riconosceva e descriveva chi c"era avrebbe avuto l"alibi cosa che non ha fatto,la cosa certa è che non hanno visto lui.

Gino ha detto...

Acute come sempre le tue osservazioni, Massimo.
Si, infatti, il punto è proprio questo: alcuna perizia è stata fatta, ma ci si è fidati del ragazzino(rectius, ci si è fidati della P.G.).
Gli inquirenti, come ha fatto notare più volte il colleggio difensivo nelle varie procedure "de libertate" e di merito, sin dall'inizio, muovendo da un pregiudizio e da un clima sospettocentrico, hanno piegato i dati, selezionandoli, acquisendo nel calderone probatorio solo ed esclusivamente gli elementi più idonei a confermare l'assunto iniziale da cui erano partiti(la colpevolezza dell'ex caporalmaggiore).
E allora, perchè fare quella perizia?
Per giunta, se gli orari non tornano, si cerca in tutti i modi di farli tornare(vedi la questione dell'orologio del chiosco, per esempio.)
Ma la presenza della "famigliola" a CSM è confortata da elementi probatori di assoluta conferenza: agli atti, tra l'altro, vi è una prova a discarico(di innocenza) inequivocabile, incontrastabile, inoppugnabile.
Il riferimento, come è ovvio, è ad Alfredo Ranelli e alle sue quattro escussioni a sommarie informazioni(ce le hai le sue dichiarazioni, Massimo? Se vuoi te le posto). Orbene, egli è convintissimo, certissimo della presenza di tutta la famiglia a CSM.("quella scena me la vedo anche di notte e non riesco a dormire, sono certo di aver visto Parolisi, insieme ad una donna, mentre, insieme facevano dondolare una bimba sull'altalena").
Ma occorre sottolineare che le sue dichiarazioni vengono rese la stessa sera della scomparsa(18 aprile 2011), la sera successiva(19aprile 2011), nonchè, le ulteriori due, nel mese di maggio 2011.
I "testimoni" dell'accusa, invece, sono stati ascoltati nella forma ADR(...) dopo mesi dal fatto delittuoso e tutti si sono limitati a sostenere di non ricordare, nell'ora incriminata, di aver notato la presenza della famiglia.
Bene, e allora io mi chiedo: chi di voi, se oggi venisse ascoltato dai carabinieri, ricorderebbe con precisione le persone stazionanti al giardinetto in cui 3 mesi fa ha portato a pisciare il proprio cane?
In tale evenienza, alla domanda degli inquirenti tesa a scandagliare il nostro ricordo in ordine all'avvistamento di una normale coppia con bimba, ognuno di noi non potrebbe non rispondere: "mi spiace, ma non ricordo di averli visti". ERGASTOLO

Antonello ha detto...

@Maura
ed ora chi glielo dice ai vecchietti che hanno invece dichiarato di averlo visto che con gli anni hanno perso la vista???
Concordo con Enrico, questi sono i risultati della feroce crkciata mediatica tesa a nascondere ben altre verita' forse.
Te Maura non sarai un automa, voglio sperare, ma sicuramente non hai le argomentazioni oggettive per sostenere quella che, agli atti, e' solo convincimento personale, oltretutto in abbondanza contro la legge dei tempi, dello spazio e dla logica.

Anonimo ha detto...

A TUTTI
Perdete tempo inutilmente!

Chiara qui non si tratta di "sordità" ma di testardagine accompagnata ad arroganza, che mi ricorda una sosia, con altro nik. che ha scorrazzato sul caso Scazzi.
Dopo tutte le pazienti spiegazioni fornite, i risultati restano zero.
Non resta che ignorare tali post, senza senso.
Vi saluto F.

maura ha detto...

Antonello lascia perdere i convincimenti personali di ognuno di noi,il processo è indiziario ecome tutti gli indiziari divide l"opinione pubblica,ma come facevano a trovare la prova regina se non gli hanno sequestrato la macchina la sera stessa,gli hanno chiesto i vestiti un mese dopo,pensi abbia portato le scarpe che indossava?che ne sapete con che vestiti parolisi esce di casa?chi depista porta cose di confondimento e pulisce le sue tracce,la scena del crimine scientificamente non è più attendibile,credo che qui ci si basi sull"alibi che non ha e sull"epoca della morte,nonostante se ne dica in quell"aula un anno fa è rimasta valida la prima autopsia con l"approvazione di tutti i periti presenti compresi i suoi,ora io sono ferrata in analisi comportamentale ma non certo in medicina legale,nella mia ragione penso sia stato fatto tutto che motivo avevano i suoi periti per incastrarlo?che è un complotto di massa?il movente(non della tommolini ma della procura che vi ho spiegato)non è solo attendibile ma molto realistico,credo che in queste motivazioni ci sarà.

Gino ha detto...

Maura, permettimi di farti una domanda: subito dopo averla uccisa, che cosa avrebbe fatto Parolisi? Mi riferisco ai minuti immediatamente successivi all'omicidio sino alle ore 15:40.
Prova a dirci nel dettaglio cosa avrebbe fatto: dinamica omicidiaria, vestiti, arma, pulizia, tempi.
Se ci fai la ricostruzione(relativa solo a questi minuti), vedrai che ti renderai conto anche tu che anche i giudici "possono" sbagliare...
Prego

Chiara ha detto...

Maura, però allora dillo che o non leggi o non rispetti minimamente l'interlocuzione, eventualmente domandando delucidazioni: io avevo detto che Parolisi riferì della presenza dei due anziani PRIMA che questi venissero identificati e ascoltati dalla p.g..

Non ti torna?
E ALLORA CHIEDI PERCHE' LO DICO, santo cielo!
Non si usa fare così tra gli "analisti comportamentali"??

Tu invece cosa mi rispondi?
"Parolisi ha visto due vecchi?a parte l"attendibilità di quest"uomo vacilli e non poco,quando lo dice? quando i testimoni sono venuti fuori,perchè vede se riconosceva e descriveva chi c"era avrebbe avuto l"alibi cosa che non ha fatto"

Cioè tu parti dal PRESUPPOSTO che non abbia alibi per negare che possa averlo!!
Ti rendi conto della perversione della cosa? NO??
E che analizzi gli altri a fare, Maura, analizza i tuoi percorsi di pensiero che è meglio!

Vuoi allora che faccia le tue veci e ti dica PERCHE' quello che dico io ha fonte negli atti e quello che dici tu nel pregiudizio?

Perchè Parolisi riferisce della presenza degli anziani nelle s.i.t. del 10 MAGGIO; e la p.g. riesce a rintracciarli e redige il verbale d'identificazione SOLO L'8 GIUGNO! (poi li assume a s.i.t. il giorno seguente 9 giugno).

Ma la vuoi capire o no di documentarti o di più comodamente chiedere lumi a chi già lo sia?

E sei pure una professionista a quanto dici!
Mi auguro che nel tuo mestiere tu impieghi maggiore metodo e documentazione di quelli che stai mostrando a noi!

E non provare ad offenderti, perchè la persona più offensiva qui dentro sei TU che te la fili per la tua strada come se nessuno ti stesse parlando!

Hai la convinzione che una procura non possa sbagliare (ma un g.u.p. sì, evidentemente, dato che la Tommolini ha ben spiegato queste cose nella sua sentenza!), trovi un movente ragionevole (che erò va calato nella realtà, carissima, e fino ad ora non hai detto NULLA diretto a contrastare quanto ti abbiamo obiettato in merito al caso concreto di Parolisi) e in base a questo giungi a FREGARTENE DEGLI ATTI messi nero su bianco!

Ah, a proposito: mi raccomando, continua ad aumentare sai i contatti telefonici che secondo te (fonte, please?) ci sono stati in sette giorni tra Parolisi e l'amante: sei partita da decine, poi passata a 200 e infine a MIGLIAIA! BOOOM!! Facciamo che erano fantastilioni e otterrai più ragione!

Ma robe da matti....

Chiara ha detto...

F.

lo so che hai ragione...ma ste cose "me fanno pazzià"!

ultimo tentativo e se ancora non la capisce, un bel colpo di spugna!

Anonimo ha detto...

CHIARA, ottima decisione,

MAURA se sei "ferrata" nelle analisi. perchè non analizzi quello che scrivi, e come lo fai?
Non è che hai pensato di avere di fronte gente venute dalla Papuasia?
Per tua mala sorte non è così: qui di psicoanalisti "specializzati" ve ne sono a iosa.
Ora, se ciò nonostante vuoi ancora mettere giù altre illazioni, sei libera di farlo, nessuno te lo impedirà. Ma non credo che troverai ancora eroi della pazienza, disposti a leggere i tuoi fantastici racconti.
Distinti saluti.
C. FALCE

Anonimo ha detto...

Per correttezza di informazione

La coppia di anziani che avrebbe confermato di aver visto P e forse anche M a CSM dovrebbe essere stata sentita dai CC intorno al 7 di maggio, cioè circa 20 giorni dalla scomparsa.

La notizia (ancor più grave se si pensa all'interrogatorio fiume dell'11 ed al chiaro clima incriminatorio dello stesso) è stata data in forma ufficiosa solamente da QG e mai confermata, non sapendo neanche se sia poi entrata a processo. Ma il riscontro più importante della stessa è stato fornito da Gionni che, presente in studio, non ha smentito in alcun modo limitandosi solamente a tirare fuori le solite trite e ritrite storie.

Basterebbe già forse questa grave irregolarità da parte degli inquirenti a far sì che la Cassazioni annulli entrambe le sentenze rinviando al primo grado.

La coppia di anziani in questione non deve essere confusa con i coniugi Barbizzi, questi si sentiti a SIT il 9 giugno.

Anonimo ha detto...

eddài,però ! Se è "ferrata in analisi comportamentale" lasciatela parlare 'sta Maura, nooo ?!

Eppoi ccià pure ragggione :

"come facevano a trovare la prova regina se non gli hanno sequestrato la macchina la sera stessa,gli hanno chiesto i vestiti un mese dopo,pensi abbia portato le scarpe che indossava? "

Eeh ? Come facevano a trovare la prova regina se non avevano le scarpe ? E dice bene la comportamentista ( o comportamentalista ? ) Maura che :

" chi depista porta cose di confondimento e pulisce le sue tracce" !

brava Maura : mi sei piaciuta

ENRICO

Ps: toglimi una curiosità del tutto personale : se una comportamentalista ( o comportamentista) per animali o per umani ?

maura ha detto...

Falce non riuscirà a farmi arrabbiare,come fate ad essere certi che parolisi abbia descritto i due vecchietti prima della loro testimonianza?vi rendete conto che se avesse descritto chi c"era avrebbe un alibi?io ho l"impressione che non guardiate in faccia la realtà,cioè accomodate i fatti a pennello pro parolisi,anche il più cretino degli avvocati avrebbe usato questo alibi incontrovertibile fra l"altro,perchè come poteva sapere parolisi chi vi fosse sulla panchina se non fosse stato li?la realtà è un"altra non solo non hano visto parolisi,ma nell"immediatezza neanche lui sa dire chi ci fosse stato.Con questo vi saluto buon proseguimento!

Chiara ha detto...

Ok, prendiamo atto che Maura non ha LETTO NEMMENO LA SENTENZA DI PRIMO GRADO.

Diversamente saprebbe che infatti il Giudice aveva data per confermata la presenza della famigliola sul Pianoro come da racconto di Parolisi.

Poi lo fece scapicollare a Ripe, ammazzare la moglie e tornare a S.Marco e questo è un altro capitolo.

Ma vai a farlo capire!

Stiamo a vedere se il l'Assise d'Appello avrà smentito o confermato la Tommolini sul punto, ma non faccio conto che nemmeno quella eventuale conferma servirebbe a cavare il sangue dalle rape.

maura ha detto...

Scusate ,prima di lasciarvi visto che siete esseri superiori,esperti (non ho ben capito di cosa),invece di darvi ragione tra di voi perchè non agite e portate le vostre convinzioni in tribunale o andate dagli avvocati di parolisi a proporvi?credete ne ha bisogno,Hanno mancanza di alibi,epoca della morte che non consente di fare altre ricostruzioni in poche parole non può essere stato che lui,unmovente grosso come un macigno,pensate che in cassazione non confermino?Addio!

Tabula ha detto...

Maura scusa, con molta calma te lo domando.
Secondo te perchè il giudice Tommolini nella sua ricostruzione ha ritenuto doveroso indicare la presenza di Parolisi e della moglie a Colle San Marco?

E perchè secondo te nella sua ricostruzione ha ritenuto doveroso bacchettare gli inquirenti per gli "aggiustamenti" di comodo degli orari delle telecamere e quant'altro hanno aggiustato per far tornare i conti dell'accusa?

Non ti faccio altre domande e non entro nel merito se Parolisi sia colpevole oppure no secondo me o secondo te, ma dammi una tua risposta a queste due domande.

Chiara ha detto...

Anonimo 19:49

hai ragione anonimo, i due a cui mi riferivo non erano gli anziani seduti sulla panchina bensì quelli (i Barbizzi, come giustamente dici) che Parolisi affermò, quasi un mese prima che venissero individuati dalla p.g., di aver visto passare a passeggio mentre spingeva la figlia sull'altalena in assenza della moglie e che poi confermarono di essere passati proprio lì davanti attorno alle 15.00.

Ma tanto è già stato fatto notare che Parolisi verosimilmente non avrà fatto il loro identikit e senza questo gli "analisti" ci dicono la scomoda circostanza si può cestinare come senz'altro ininfluente.

Gino ha detto...

MAura, tu hai troppa fiducia nel sistema giustizia...
In relazione ai vecchietti non c'è dubbio: Parolisi prima ancora che questi due venissero individuati dagli inquirenti(quindi prima ancora che deponessero) lui già aveva reso noto agli inquirenti di aver visto una coppia di anziani a COlle San Marco(coppia che non poteva che essere la coppia in questione).
Questo dato è agli atti, è un dato pacifico, quindi, come anche tu sostieni, questa ulteriore circostanza, non fa che rinforzare l'alibi di Salvatore..Non fare come quei PM che partono per una certa linea e poi non vogliono ammettere l'errore...(l'uomo è fallace può sbagliare...ma in talune circostanze non ammettere l'errore può avere delle conseguenze devastanti...).
Le cose stanno così, molti dubbi sulla colpevolezza di questo ragazzo.
Altrimenti perchè, secondo te, qui siamo tutti incazzati?
Si onesta con te stessa, almeno tu!!!
Ranelli secondo te aveva le allucinazioni? E i vecchietti? e il Cane molecolare?

Anonimo ha detto...

Che pazienza avete avuto ragazzi ... ma chi è 'sta Maura? la zietta peperoncino e prezzemolo?
Come è difficile far ragionare la gente che si mette il prosciutto sugli occhi e si tura le orecchie!
Coraggio!
Mimosa rediviva per un secondo

Chiara ha detto...

Ciao Mimosa, "rivivisci" più spesso, mi raccomdando! :-)

'notte e baci a tutti.

maura ha detto...

Tabula rispondo solo a te,la ricostruzione della tommolini è penosa,se si dovesse fare riferimento a quella ricostruzione compreso il movente Parolisi dovrebbe essere scagionato,ma non è quella della pubblica accusa,tu ti riferisci a Ranelli?Ranelli chi ha visto?alle 14 e 40 quando passa di li per aprire il chiosco non vede nessuno anche il suo amico lo testimonierà,lui dice di aver visto una coppia quando mette a posto i tavoli ma quando lo fa sono le 15 e 18?le 15 e 23?in entrambi i casi non può aver visto la Rea,lo smentirebbe lo stesso parolisi con il suo racconto,ed è smentito anche dalle cinquanta persone che a quell"ora non hanno visto nessuno,la sua testimonianza è inattendibile perchè la vittima a quell"ora non poteva più essere li e questo anche per parolisi,chi ha visto Ranelli?

maura ha detto...

Tabula rispondo solo a te,la ricostruzione della tommolini è penosa,se si dovesse fare riferimento a quella ricostruzione compreso il movente Parolisi dovrebbe essere scagionato,ma non è quella della pubblica accusa,tu ti riferisci a Ranelli?Ranelli chi ha visto?alle 14 e 40 quando passa di li per aprire il chiosco non vede nessuno anche il suo amico lo testimonierà,lui dice di aver visto una coppia quando mette a posto i tavoli ma quando lo fa sono le 15 e 18?le 15 e 23?in entrambi i casi non può aver visto la Rea,lo smentirebbe lo stesso parolisi con il suo racconto,ed è smentito anche dalle cinquanta persone che a quell"ora non hanno visto nessuno,la sua testimonianza è inattendibile perchè la vittima a quell"ora non poteva più essere li e questo anche per parolisi,chi ha visto Ranelli?

maura ha detto...

PS io non sono mimosa,mi chiamo Maura.

Antonello ha detto...

@Maura
solo per archivio di risposte, guarda che e' l'accusa nel mondo giudiziario attuale che ha l'onere della prova, ergo se io accusassi Superman di aver fatto una rapina sono io tenuto a consegnare debite prove di cio' che affermerei in quel caso.
L'innocenza non si ha il dovere di provarlo benche' chiaramente se uno puo' dimostrare la sua estraneira' non perde tempo.
In un blog chiaramente nessuno ha oneri ed il libero pensiero vola anche contro vento, certo, se trovi un muro non per colpa di nessuno non puoi mica volarci attraverso, devi renderti conto che c'e' un muro, un ostacolo.
Non che tu possa pensare che lui sarebbe il vero responsabile, ci mancherebbe, certo in questo translare le garanzie utili che esistono in un processo all'aspetto ragionamentale e' contro la ricerca della verita' non rendersi conto di dati oggettivi ed univoci che sconfessano la tesi di cui a volte ci si innamora o che ci propinano all'infinito convincendo prima la nostra stanchezza e poi con la disinformazione la nostra ragione.
Un muro e' un dato oggettivo, non lo puoi saltare, non lo puoi evitare, lui c'e', lo devi incastonare, anche interpretare ma non puoi cancellarlo se cerchi veramente la verita', se lo eviti sei gia' fuori del binario che dopo ti sara' utilissimo al "ricostruire".
Tutto e' propedeutico al risultato che, con la propria testa leggendosi i documenti con la testa sgombra da pregiudizi di sorta, solo partendo da basi libere, non disinformate e solide potrebbe portare alla verita' con il minor errore.
Ora stando ai due vecchietti, al Ranelli ed ai cani molecolari (hai detto mica nulla!!!) il Parol. e' stato al pianoro quel giorno e vi e' stato almeno dalle 15,00, anche prima forse per Ranelli, questo e' un dato confermato da piu' punti e quindi anche se non abbiamo la foto possiamo assimilarlo ad un muro non cancellabile, non evitabile, ossia con questo si deve fare i conti.
Non vogliamo accreditare piu' fonti, anche canine??? Benissimo, allora devi concordare che con certezza almeno il Parol. lo dobbiamo sistemare al pianoro alle 15,30 come citano gli inquirenti e praticamente tutti i testimoni e le sentenze.
Il problema e' che l'ultimo militare che MANGIA davanti al chiosco va via alle 14,40, il caporale alle 15,30 e'' distante 12/15 chilometri dalla scena del delitto, strade tortuose si era detto da utenti di Ascoli accertati, quel giorno poi pioveva od aveva piovuto nei giorni prima, quella strada era piena di piccole frane, un dissesto che certo non consentiva un transito agevole e scorrevole.
Inoltre il muro sono una camionetta e ben sei sentinelle oltre agli autisti dei pulman che devidono di desinare nei tavolini proprio davanti al chiosco.
Non puoi evitare questi dati, e' matematica agli atti, e quindi come minimo devi concordare che nessuno avrebbe visto una scena fulminea che si presume in sentenza si sia verificata sul serio, ergo e' la sentenza che parte da convincimenti personali e si distanzia dai dati e e non chi invece fedelmente ci si confronta.
E' la sentenza che nomina perizie sull'ora e data di decesso, accettando le fondamentali eccezzioni della difesa, e che disconosce le perizie stesse quando gli dicono che e' impossibile stabilire ora e data di un decesso senza i criteri minimi di partenza e senza determinati criteri di custodia del corpo da analizzare.
Cioe' la scienza ha detto che e' IMPOSSIBILE e tu, analista comportamentale piuttosto che giudice, decidi che no, tu sai l'ora corretta e precisa invece???
Vedi che allora vuoi di nuovo saltare ed evitare o volare attraverso un muro??? Fermati, ragiona, non puoi evitare un dato??? Allora se devi considerarlo prova a fartelo amico, prova a farci stare in 50 minuti una tua ricostruzione e poi scrivila e forse troverai piu' ascolto di quanto gia' non ne hai trovato.
Ciao

Anonimo ha detto...

LASCIATELA PERDEREEEE !

si chiama "Maura", non "mimosa" ! Avete capito o no ?

ENRICO

Ps : Mimosa carissima, ciao e buona giornata a te. Divertenti, vero questi ultimi scambi di "opinioni" ?

Sira Fonzi ha detto...

@Enrico
Sei uno spasso, a Roma si dice:
Ennamo... quanno ce vò, ce vò!!!
Buona giornata
Sira

Antonello ha detto...

OT
http://cronaca.nanopress.it/articolo/emanuela-orlandi-e-viva-un-assorbente-lo-prova-foto/9581/

Romanzesca la verita' illustrata nel libro di Roberta Hidalgo sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, libro peraltro sequestrato.
Mi ha colpito molto perche' e' talmente tutto assurdo ed appunto romanzesco che potrebbe avere i canoni della soggettiva verita' nel Vaticano dell'epoca.
Nessuno, in particolare, puo' proibire ad un uomo di essere un uomo e quindi scegliere di aver figli od ad una donna di fare lo stesso.
Non lo ha proibito Dio, e non si sarebbe capito perche' creare un uomo proibendogli di esserlo e concedendogli di essere sposo di Maria, addirittura una donna di immacolata concezione, Dio e' onnipotente ma mica scemo credo.
Un Concilio del 1300' o giu' di li ha decretato che l'uomo creato da Dio, se veste una tonaca o meglio se vuole vestirla perche' si sente vicino al mondo della solidarieta', dovrebbe evitare di sentirsi completamente tale, e cio' per un tonacato come per una tonacata.
L'intreccio di figli e figliastri del Signore non e' un caso raro, per certo piu' di un Convento ristrutturato porto' alla luce scheletri e scheletrini nell'armadio, non ultimo a livello di voci gli sgoop sono vorticosi anche sui piccoli e tozzi, nonche' gobbi, andreini, ma questa e' un'altra storia.
Per chi ha letto "In nome di Dio" di Yallop, credo la migliore analisi di tutti i tempi degli anni bui "passati" del Vaticano, il libro di Roberta Hidalgo risulta una semplice e non impossibile, verosimile barzelletta.
Certo che andare ad analizzare un assorbente, se tutto fosse vero e verificato, e' una mossa da scacchista geniale.
Prevedo denunce e querele a gogo', ma daltronde se si hanno i riscontri niente ferma la verita'.
Le contraddizioni di certi uomini della Chiesa sono allucinanti, i figli sono solo l'aspetto piu' prevedibile ed umano, basti pensare che mentre il Papa tuonava contro la contraccezzione vi era fra gli altri prelati d'Oltremanica chi acquistava, piu' o meno in segreto visto che il dato e' nel libro, cumuli e cumuli di azioni di fabbriche di profilattici.
E benche' i pericoli maggiori provenissero, per il Papa, da ambienti molto vicini a lui e massoni (vedi il famoso articolo di un certo Mino Pecorelli pubblicato ai tempi del Papa del Sorriso) la vera cancrena albergava sotto la statua della liberta' e vestiva di rosso porpora, purtroppo agendo "in nome di Dio".
Marcinkus viene citato dal libro solo come terminale manovale rispetto ad altre "Sue Entita' e Santita'".

maura ha detto...

Antonello forse ti sei perso in un particolare,esistono i processi indiziari con prove indirette ma gravi e concordanti e la più importante è il suo alibi falso e l"epoca della morte che per le ristrettezze dei tempi non consente ricostruzioni alternative,andate voi a smontare l"autopsia di Tagliabracci?no,perchè se non lo avete ancora capito non ce l"hanno fatta neanche i suoi periti,questo a casa mia significa solo una cosa:quel povero medico legale non aveva sbagliato sebbene attaccato dagli innocentisti con tutte le offese possibili,poi un"altra cosa,siete sicuri che siano i colpevolisti i più accaniti e coinvolti?mi risulta che alcuni innocentisti via chat abbiano offeso la SCIARELLI,MANDATO EMAIL A PROGRAMMI su questo caso di stampo innocentista,la povera Sciarelli ne era sobbarcata,vedo più coinvolgimento negli innocentisti che nei colpevolisti,anche come numero penso si dividino in parti uguali.

maura ha detto...

Vuoi la ricostruzione?Parolisi non va alle altalene con la moglie,con una scusa qualsiasi la porta a Ripe,si perchè al contrario di altri non penso sia un omicidio d"impeto ma premeditato poi ti spiego perchè,alle 14 e 15 parte arriva a ripe alle 14 e 40?14 e 45?non c"è nessuna litigata la vittima non si è difesa nè ha pianto,lui aveva guanti e cambi,la dinamica del delitto non è cambiata,lei è tranquilla di spalle forse accovacciata?quanto è durata l"aggressione?pochi minuti alle 14 e 53 la vittima non era più in grado di rispondere al telefono questo è certo,parolisi aveva tutto il tempo per tornare al pianoro,anche perchè la reale presenza di parolisi sul pianoro si registra quando entra al ristorante alle 14 e 40,dove ha nascosto i vestiti?può averli messi da qualsiasi parte tanto il giorno dopo gli ha fatti sparire,è premeditato secondo me perchè ha avuto la freddezza di confrontarsi subito con altre persone,costruirsi un alibi non ha avuto tempo per pensare e questo è assai difficile in un omicidio d"impeto,quando lo ha premeditato?in tempi brevi forse il giorno stesso,quando l"ha portata li sapeva già cosa voleva fare.

Anonimo ha detto...

# maura

eri presente al fatto o te l'ha raccontato Parolisi in persona ?

ENRICO

Chiara ha detto...

smontare la perizia di tagliabracci? la difesa l'ha messa sufficientemente in crisi da indurre il giudice a nominare dei periti super-partes (Bruno e Vanin) i quali hanno concluso per la concordanza sul giorno ma hanno affermato come impossibili valutazioni sull'ora.

quindi se vogliasi parlare di certezze si parli di quelle di tagliabracci, perchè almeno tre periti (quello della difesa e i due del giudice) non ne hanno alcuna.
poi il giudice sceglie se credere all'uno o ai tre e questo fa parte dei suoi poteri e la matematica non è un requisito.

gli innocentisti sono più coinvolti? ommiddio è inspiegabile questa cosa! o sarà forse perchè per i colpevolisti c'è un colpevole in carcere (quindi tutto bene) mentre per gli innocentisti c'è un innocente all'ergastolo (quindi tutto malissimo)?
no, effettivamente non ha senso, è che gli innocentisti odiano la povera sciarelli, senza dubbio.

volete sapere come ha fatto sparire i vestiti? rispondo: l'ha fatto il giorno dopo.
la domanda era "come/dove" e non "quando" ma pazienza, sono dettagli.
l'importante è avere convinzioni nella vita, la coerenza è per gli ignavi.

e, oh, vogliamo mettere la freddezza di parolisi, che nel "confrontarsi subito con altre persone" piagnucolava ed eruttava... chissà cos'è quell'uomo se si lascia prendere dal panico, non oso immaginarlo!

ma tanto che ti puoi attendere da un militare addestrato all'assalto e che addestra militari a sua volta, che per uccidere premeditatamente la moglie piglia il coltellino della nutella e con 35 coltellate (peraltro tipiche della premeditazione come ogni comportamentista ben sa) ancora non riesce ad ammazzarla; per fortuna su una moglie si può sempre contare.

volevo raccontare quella dell'italiano, del francese e del tedesco che fanno un pic nic in maremma e...ma in confronto alla tua non farebbe più ridere nessuno, quindi la risparmio per i momenti di noia.

Antonello ha detto...

@Maura
mi spiace ma mi devo arrendere, devo ammettere che non riesci a leggere quanto ti si risponde valutando cio' che ne e' il contenuto.
Ma come??? Fino ad ora c'e' o due, sentenze che dicono che il Parol. e' veramente andato con la moglie e figlia al pianoro e tu, benche' decretino in lui il responsabile giudiziario, le sconfessi cosi' spudoratamente??? Dimentichi che nessuno dei presenti a Ripe ha visto l'auto, che lui non ha nessuna traccia della scena del delitto e che non c'e' niente di lui sulla stessa, dimentichi che lui a Colle San Marco e' stato proprio visto con la moglie e figlia dal Ranelli, dagli anziani, dimentichi che tutti gli altri testimoni dicono di "non averlo visto" e non che "non vi fosse", dimentichi le strane celle agganciate da un cellulare a proposito di alibi, dimentichi che vi sarebbero due ruote piu' distanti dei segni che si suppone invece abbiano potuto lasciare, dimentichi che c'e' un cellulare ripulito professionalmente di impronte e dati interni, dimentichi pellami e due impronte a sangue fresco sul camminatoio.
Io voglio dimenticare che l'assenza dell'alibi, benche' Parol. sembra averlo dispetto ad altri, sia un indizio perche' nel mio mondo NON LO E'!!!! L'assenza di alibi e' una mera possibilita' di aver compiuto azioni umane in tempi umani ma non e' un indizio ad esempio "preciso" visto che parte da un'indeterminatezza da valutare, ne concorda con niente se il niente e' un bacio supposto di un marito ad una moglie e non un qualcosa tipo semenogelina e tempi qui piu' volte messi in rilievo.
Allora ripartiamo da Cogne se vogliamo cambiare le regole in corsa e incriminiamo tutti quelli che nel raggio di 200 metri non potevano dimostrare il proprio alibi e ne scopriremo delle belle.
Infine ha forse un alibi l'amica vicina o l'amico "non frate" nei momenti della sparizione visto che erano in zona in diverse faccende indaffarati???
Non mi devi di certo poi spiegare i processi indiziari, non perche' cammino a tre metri dal cielo ma perche' appunto da Cogne li sto studiando "dal vivo" ammirandone le nefandezze.

maura ha detto...

Non hanno smontato proprio niente,è intatta anche sulle motivazioni della Tommolini,precisamente dice cosi:il lavoro svolto dai consulenti della procura(Tagliabracci Canestrari)avallato dai consulenti di parte civile E DI FATTO NON SMENTITO DAI CONSULENTI DELLA DIFESA e dagli altri non lascia alcun dubbio sulla colpevolezza di parolisi,dolente o nolente per voi questa è la realtà,ecco perchè vi dicevo se siete esperti in grado di smontarla fatevi avanti,alle tue provocazioni non rispondo non ne vale la pena,Bruno in quell"aula non ha quasi parlato,la parte civile aveva portato uno dei migliori se no il migliore in quel campo:Introna,gli altri si sono eclissati,solo lui rilascia interviste sul caso,una era su Giallo della scorsa settimana(parolisi mente)parola di Introna|beati voi ragazzi che non vi accorgete neanche della falsa disperazione di quell"uomo|

Tabula ha detto...

beh falsa disperazione non direi, basta confrontare le sue fotografie al battesimo della bambina insieme a Melania, e le più recenti fotografie post-carcere.
Diciamo che non ha fatto una cura di bellezza nè sembra uscito da una vacanza.

Poi che abbia una responsabilità ci può stare, ma prima di perdermi in difesa della perizia di Tagliabracci al posto tuo Maura me ne guarderei bene, perchè lo stesso ha scritto quattro righe nominando una certa sostanza, la semenogelina, che ha dato non poche rogne all'accusa contro Parolisi.
Il perchè o il percome non te lo sto a spiegare, ma ti rimando alla lettura di un articolo scritto su questo blog a firma di Annika Settergreen, eccoti il link

http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2012/11/melania-rea-e-il-mistero-della.html

Mettiti comoda e leggilo tranquillamente, ti ci vorrà del bel tempo da spendere.
Ah, tieni presente che sono stati interpellati coloro che hanno redatto i test validi a livello internazionale, ed hanno dato conferma di quanto scritto da Annika.

Chiara ha detto...

ussignur! "Non smentito" significa che non hanno detto "non è vero che l'ora della morte è quella"; infatti hanno detto "non è possibile accertare l'ora della morte" che non sarà smentire ma non è nemmeno confermare.

Difatti, se sai leggere, conclude che:
- considerato che anche l'entomologo concorda sul 18 aprile prima del tramonto come collocazione temporale;
- considerato che l'anlisi del liquido gastrico è COMPATIBILE con i cibi ingeriti a pranzo;
- nonostante gli accertamenti genetici non dicano nulla;
- nonostante "l'operato poco accorto degli
inquirenti (con riferimento anche alla dott.ssa S. CANESTRARl)" [dicasi "operato poco accorto della dr.ssa Canestrari" che secondo te invece sarebbe considerato ineccepibile!];
allora "l'operato dei consulenti del P.M. è arrivato a conclusioni che si conciliano perfettamente con i dati fattuali".

"LE CONCLUSIONI DEI PERITI SI CONCILIANO PERFETTAMENTE" NON E' SINONIMO DI "IL LAVORO DEI PERITI NON LASCIA ALCUN DUBBIO"!

Significa questa diversa cosa, che il Giudice dice in incipit:
"la prova scientifica è, per sua natura, sprovvista di certezze, ma può corroborare
o meno il dato fattuale che, tuttavia, rimane tale ed ha una valenza ben superiore".

Quindi, tradotto, il Giudice non dice "la prova scientifica mi dice che", ma "i dati fattuali (leggasi, tutti gli altri dati d'indagine liberamente valutati come per legge) mi dicono che ecc, e la prova scientifica non mi dice il contrario, quindi A ME (iudex peritus peritorum non tenuto alla stretta osservanza delle risultanze tecniche bensì alla valutazione complessiva degli elementi tutti, compresi quelli di altra natura) non residuano dubbi".

Perchè in diritto, Maura, le parole pesano come il piombo e non sono intercambiabili.

Ivana ha detto...

Penso di aver già sufficientemente spiegato, in precedenza, il mio punto di vista, per cui evito di ripeterlo…

Nell’articolo sotto il quale si sta commentando, che cosa s’intende esattamente per “logica reale”? Si vuol far riferimento alla logica del senso comune? Se si vuole attribuire al “senso comune” un significato conoscitivo, allora credo sia possibile considerarlo come un atteggiamento spesso fallace…
Non sempre 2+2=4
In base tre, 2+2 non fa certamente 4
Inoltre, ecco un esempio di aritmetica wittgensteiniana:
12+2 = 15
Credo che i giudici conoscano bene e usino la logica deontica, alla quale accenna anche il logico matematico Piergiorgio Odifreddi nel libro “Il diavolo in cattedra”.
Trovo che spesso quello che è stato chiamato “chiacchiericcio mediatico” sia stato a favore di Parolisi (cito, per esempio, Meluzzi e Sulas, i cui interventi televisivi sono stati e sono frequenti; soprattutto gli interventi di Meluzzi sono stati e continuano a essere costanti).

Qualcuno ha chiesto:“Può una persona subire la stessa condanna anche in presenza di motivazioni e ricostruzioni diverse?”
Siamo di fronte a un processo indiziario, per cui se le diverse ricostruzioni possibili e i moventi concatenati hanno condotto (almeno finora, perché manca il terzo grado di giudizio!) gli “addetti ai lavori”, sempre e comunque, a un preciso responsabile, a mio avviso l’accusa ne risulta rafforzata…

A chi si vuole alludere, precisamente, scrivendo: “Finora chi ha sbagliato è sempre stato promosso...” ?

Considero veramente inaccettabili determinate affermazioni anonime e irrispettose nei riguardi di chi sta continuando a soffrire… Nutro il massimo rispetto sia per la famiglia Rea sia per i parenti di Salvatore Parolisi e, almeno su questo, sono d’accordo con l’avvocato Biscotti che ha saputo ascoltare in silenzio, senza repliche irrispettose, le parole piene di immenso dolore della famiglia Rea.
Avevo assistito a una puntata di “Chi l’ha visto?” in cui la Sciarelli aveva ribadito molto gentilmente l’invito ai parenti di Parolisi, invito da loro, per adesso, declinato… Nutro il massimo rispetto per la loro scelta, come nutrirei il massimo rispetto per una loro scelta diversa… Gli stessi genitori di Yara hanno preferito evitare i riflettori…
Io amo la chiarezza: Chi chiede a Massimo, “fra le righe, via mail, già da un anno di non parlare di seminogelina”? Che cosa s’intende precisamente “tra le righe”?
Chi ha minacciato, qui nel blog, Massimo, con quali modalità è stato minacciato e perché?

Come ribadisco, amo la chiarezza e la trasparenza e penso che rivelare determinate identità potrebbe servire a fugare i dubbi di chi, come me, non esperto in biologia e non potendo, dunque, ribattere in base a conoscenze proprie ben consolidate, potrebbe pensare che qualcuno, competente in tale settore, possa piegare sapientemente dati e conclusioni in base ai propri interessi di parte…
Insomma, per replicare a determinate affermazioni, bisognerebbe essere almeno biologi-genetisti… e io non lo sono…
Inoltre chi avrebbe la competenza per ribattere (intendo i biologi-genetisti forensi), forse non danno importanza all’argomento da loro già affrontato e concluso nelle sedi opportune.
So per certo che, almeno in matematica, l'UMI si astiene dall'intervenire in caso di dispute matematiche in rete…

Gino ha detto...

Ivana e Maura, voi siete il classico esempio di come al popolo (bue) possa essere fatto il lavaggio del cervello da un' informazione al servizio del potere(in questo caso, al servizio della Procura).
Allora, vi inviterei, cortesemente, ad elencarmi gli indizi contro Parolisi.
Non è Parolisi che deve provare la sua innocenza ma l'accusa(la Procura) che deve provare la sua colpevolezza.
Elencatemi, per favore, gli indizi, il resto è solo aria fritta!
Sapete che vi dico? Vi dico che non lo farete mai(non lo potrete fare) perchè non ve ne sono. Non vi sono indizi di colpevolezza ma solo illazioni.
Sono pronto a scommetterci che, infatti, non lo farete.
Prego, quali sono gli indizi contro Parolisi?

Anonimo ha detto...

State perdendo il vostro tempo : vi ricordo che avete a che fare con un' utente ( Maura) "ferrata in analisi comportamentale" mica pizza e fichi !

Quindi se lei dice così, vuol dire che è così. Chiaro ?

Andando fuori tema per un attimo e scusandomi per questo con gli altri partecipanti , mi permetto di approfittare della presenza nel forum di questa persona professionalmente qualificata ( Maura) , per chiederle un parere riguardo ad un problema che mi tocca da vicino

Io possiedo un eccezionale cane da riporto il quale riporta tutto ad eccezione delle MIE scarpe che tuttora insiste a restituirmi solo DOPO un mese, nonostante lo abbia sottoposto a numerose e costose sedute da un comportamentalista .

Secondo lei, gentile Maura, è un caso grave o c'è ancora la possibilità di addestrare l'animale a restituirmi le mie calzature non appena io glielo ordino ?

Grazie in anticipo per la risposta

ENRICO

Vanna ha detto...

A Maura a Ivana.

A malapena ho letto le vostre considerazioni, sapete perché?
Sono troppo personali e non tengono conto della reale portata della documentazione periziale avvenuta sul cadavere e non spiegano come può essere possibile che in quel lasso di tempo Parolisi abbia potuto, con la bimba al seguito, effettuare la sua opera omicidiaria.

Maura, sei una inguaribile romantica se credi a quanto scrivi.
Come è facile credere al romanzo dell'amore non corrisposto, del tradimento, del marito assassino.

Ivana, io in matematica sono a livello elementare, per cui non capisco perché certe addizioni possano dare certi risultati diversi da come sembra.

Perché non provi ad addizionare col cronometro le prove nulle, la semenogelina e la saliva, il sangue ancora non coagulato del tutto dopo due giorni, le esercitazioni
militari in zona e la bambina dietro?

Vediamo che risultato tiri fuori.

Scrivi, ( si fa per dire ) con chiarezza cartesiana:

"Nell’articolo, sotto il quale si sta commentando,che cosa s’intende esattamente per “logica reale”? Si vuol far riferimento alla logica del senso comune? Se si vuole attribuire al “senso comune” un significato conoscitivo, allora credo sia possibile considerarlo come un atteggiamento spesso fallace… Non sempre 2+2=4
In base tre, 2+2 non fa certamente 4
Inoltre, ecco un esempio di aritmetica wittgensteiniana
12+2 = 15
Credo che i giudici conoscano bene e usino la logica deontica alla quale accenna anche il logico matematico Piergiorgio Odifreddi nel libro “Il diavolo in cattedra”. "

Vuoi dire che il " buon senso" racchiuso nella "logica comune"
non ha valore conoscitivo perché è fallace?

Chi ha buon senso non sbaglia perché pensa, riflette, ha prudenza e fiuta il mondo, dimostrando di conoscerlo, anche se non è laureato in matematica e non conosce i massimi sistemi.

Ma per piacere!




Ivana ha detto...

Gino, a proposito di “popolo (bue)” direi che “tutto è relativo”; per esempio, in questo spazio web, siamo Maura e io ad andare “controvento”...

Ho già ribadito a sufficienza il mio punto di vista anche riguardo a quelli che io considero “indizi di colpevolezza” (che puoi leggere nella posta di Giangavino Sulas e sotto l’articolo precedente di questo blog).

Vanna, se vorrai leggere i libri "Matematica la perdita della certezza" di Morris Kline e "Cos'è davvero la matematica" di Reuben Hersh, potrai facilmente capire
perché la logica del senso comune può essere spesso fallace...
Inoltre il mio punto di vista è ALMENO SUPER PARTES, non so se sia altrettanto super partes il tuo...

Anonimo ha detto...

Cara Ivana
Questo tuo spocchioso sfoggio di citazioni è davvero fuori luogo

Scomodare filosofi di tale levatura a supporto di un tuo punto di vista relativo ad un argomento di ordinaria “amministrazione” vuol dire mortificarne il pensiero ( oltre a non averlo capito !)

lascia perdere :ci faresti migliore figura

Ivana ha detto...

Perché "fuori luogo"?

L’argomento riguarda che cosa si vuole intendere per “logica reale”, a cui si accenna nell'articolo che stiamo commentando…
Se tu hai ben capito quanto scritto da Morris Kline, allora puoi spiegare tu stesso l’esempio semplicissimo di aritmetica wittgensteiniana da me riportato…

Ivana ha detto...

Errata corrige

Leggasi: "quanto scritto da Reuben Hersh"

Antonello ha detto...

@Ivana
ma perche' esiste qualche filosofo che avrebbe mai pertinentemente all'ipotesi di Maura premeditato di accoltellare la moglie con 35 coltellate, dopo anni da istruttore militare e missioni all'estero, lasciandola premeditatamente viva???
Te sei esperta del settore, se esiste dimmelo che vado subito a zappare un orto per ritrovare una "logica reale".
Ma guarda te che mi tocca leggere, negate gli indizi estranei e scambiate il mentire con l'uccidere, forse non serve poi cosi' tanto leggere libri e citarli a conferma di chi si vergognerebbe di essere chiamato in causa in storia di ben diverso rilievo.

Anonimo ha detto...

ma.. Ivana, Maura.. questo è uno spazio piccolissimo perso nel web.
Siete state dove, nei commenti all'articolo di Giangavino Sulas a sostenere a sirene spiegate la colpevolezza di Parolisi, e ora siete approdate a questo blog..
sotto ad un articolo che non è nemmeno il primo in ordine di comparizione, in uno spazio virtuale perso tra le migliaia di blog, tra le migliaia di articoli su Parolisi che potrebbero esservi più graditi perchè al 99% colpevolizzanti,
perchè e come mai vi siete date appuntamento -entrambe- qua?
Non che la presenza di un contraltare sia sgradita, eppure è strano che improvvisamente ed in sincrono stiate apparendo entrambe, per cosa?
Parolisi è stato condannato ancora, non siete contente? Non vi basta? Cosa temete allora, che quattro persone si facciano delle domande?
I media, e parlo di televisioni e articoli su carta e mezzi di stampa online, tutti, tutti hanno dato spazio alla versione dell'omicida marito traditore.
E non si dica, per favore, calcoli alla mano con tutte le matematiche si vogliono, che lo spazio concesso alle testimonianze colpevolizzanti, spesso basate sul gossip pruriginoso e pecoreccio o su fandonie pesanti e plateali come quella dei trans, è lo stesso concesso alla difesa di quell'uomo.
Per mesi gli avvocati della difesa non hanno avuto spazio, e quando ne hanno avuto sono stati fermati, tacitati, per non offendere i parenti presenti in studio rinfocolandone il dolore.
Ma che dolore avrà la bambina sapendo che sul padre sono stati inventate storie come i contatti con i trans, che vergogna avrà quando i compagni di scuola evocheranno la fotografia delle parti intime del padre mostrate a tutta Italia?
Certo, nulla di questo è paragonabile al sapere di avere un padre assassino, ma quel padre, è davvero l'assassino?
Due gradi di giudizio e due moventi diversi, due gradi di giudizio e due condanne impartite in base a due dinamiche omicide diverse, lo sappiamo cosa significano?
Significano che NON CI SONO PROVE.
E per quella bambina tanto basterà ed avanzerà.

Tabula

Antonello ha detto...

"Il vento care mie lo segna purtroppo la sentenza che toglie la liberta' ad una persona senza lo straccio di una prova e di una seria ricostruzione di cio' che sentenzia e voi, Ivana e Maura siete convenientemente in linea con il vento e protette pure da ali invisibili.
Chi va controvento di solito affronta i problemi e non li elude con analisi comportamentali del tutto inesistenti e citazioni filosofiche lontane mille miglia dalla logica reale fallace, cioe' quel mondo in cui l'umilta' vuole che ancora esista l'errore riconoscendolo in cio' che fa e non autocelebrando la sua inesistenza.
Forse e' il caso di dirlo ai filosofi che hai citato, magari chiamavano fallace il diverso, oppure lo definisci tu cosi'.
Lasciamo perdere i filosofi che io li darei in pasto a chi e' costretto a studiarli per avere poi un tozzo di pane nella vita.

Ivana ha detto...

Maura e io ci conosciamo ESCLUSIVAMENTE in modo virtuale (io non so chi lei sia e, inoltre, abbiamo due punti di vista diversi….) Se aveste letto i miei e i suoi commenti vi sareste accorti che i nostri punti di vista non sono affatto coincidenti… mai io ho parlato di premeditazione; i nostri punti di vista convergono soltanto sulla responsabilità di Parolisi…comunque, c’è ancora il terzo grado…
Si continua, però, a fare illazioni sulla mia persona senza alcuna giustificazione…Quando, come e perché (dal momento che io non so chi effettivamente sia Maura) ci saremmo date appuntamento qui?

Soltanto io, non lei, ero stata accusata di essere coinvolta nella vicenda e la mia onestà morale mi ha imposto di palesarmi qui per evitare ogni illazione sulla mia persona… per amore di chiarezza e verità…

Anonimo ha detto...

ALLE DUE SIGNORE che hanno creduto di essere approdate, pionieristicamente su una isola oceanica da colonizzare, si è profilata solo una grande delusione, che nè le "analisi comportamentali" nè gli spocchiosi paragoni filo-matematici, hanno potuto lenire.
Spiacente, gentili signore, non è questa l'isola che cercavate. il suo terrno respinge ogni inseminazione che vorrebbe inquinarne l'umus.
C. FALCE

Anonimo ha detto...

Non risulta che Maura sia ferrata in "analisi comportamentale" . E' stata per un paio di anni su Facebook nel blog "Salvatore Parolisi Innocente". In cui naturalmente sosteneva la colpevolezza senza mai portare elementi a conferma salvo insistere sull' imbuto....
Alla fine il moderatore si è' scocciato e la ha "bannata" .
In tale blog ad onor del vero mai ha sostenuto di essere esperta in "analisi comportamentale".
Roberto

Anonimo ha detto...

@Gino

Buona domanda a cui ti risponderà sicuramente Massimo

Ne aggiungo un'altra : come si spiega che non sia mai stato identificato il proprietario dell'auto molto simile alla Scenic di Parolisi immortalata in una di quelle foto ?

ENRICO

Antonello ha detto...

Che poi, hanno fatto una perizia per essere certi, come lo erano, che quello pubblicato fosse il musico di Parol.??? Hanno fatto un confronto??? La foto e' stata visionata da apposite esperte in intimita' con lui??? Chi ha certificato l'organo??? Chiedo scusa alle quote rosa ma aveva forse il bollino delle Cichita inesorabilmente identificabile???
Ora, prego per lei non succeda mai, ma sarei pure curioso se la responsabile di quella infelice pubblicazione fosse "per caso" indagata e se un presentatore maschilista colpevolista a caso pubblicasse le sue parti intime mentre lei fosse chiusa in carcere senza potersi di fatto difendersi, che direbbe??? Scoppierebbe il finimondo o accetterebbe l'ennesimo atto dovuto come uno spot augurale???
Incredibile veramente, certo l'errore e' consentito e libero, ma qua non ci sono errori di sorta, deliberatamente hanno pubblicato un dato notoriamente sensibile senza alcuna autorizzazione.
Perche' il pubblicare determinate foto in un sito tematico a parer mio non significa dare l'autorizzazione di vedersele pubblicate da Chi l'ha Visto.
Se qualcuno della Commissione Vigilanza Rai l'ha visto naturalmente e chi erano allora i componenti della predetta Commissione???

Vanna ha detto...

Eppure non sono mica riuscita a capire quello che dice Ivana!

Gino ha detto...

Allora ipotizzo io una possibile ricostruzione della dinamica omicidiaria, invitando però Ivana e Maura a valutarne l'attendibilità.
Perchè proprio questo dovrebbe in realtà fare un PM (o un giudice): non si dovrebbe affidare alla palla di vetro rilevando moventi del tutto fantasiosi, bensì statuire per filo per segno su come siano andati i fatti, dando prova, altresì, del collegamento eziologico tra condotta dell'imputato ed evento omicidiario.

Bene, Parolisi esce di casa alle ore 14:20 e, anzichè dirigersi a CSM, convince la moglie ad andare a Ripe di Civitella(forse con la scusa di fare l'amore dietro al chiosco o forse con un'altra scusa cui non è dato sapere).
E' vestito con pantaloni lunghi e camicia(o comunque indossa abiti diversi rispetto a quelli con cui quel pomeriggio del 18 aprile 2011 verrà immortalato dalle telecamere di CSM).
La famiglia Parolisi, una volta giunta nei pressi di Ripe di Civitella, quel giorno non viene avvistata da nessuno, nemmeno dalle sentinelle che erano di guardia in quella determinata zona militare(sentinelle che erano a Ripe solo con la funzione di vedere chi esce e chi entra da quella determinata zona di interesse militare).
Bene, una volta giunti al chiosco di Ripe(siamo intorno alle ore 14:35), Salvatore convince la moglie ad avere un rapporto sessuale.
La bambina è in macchina ad aspettare.
Durante il rapporto(o forse verso la fine dello stesso), Parolisi tira fuori dalla tasca un coltello e inveisce contro la moglie con 35 coltellate, al contempo coprendogli la bocca con la propria mano affinchè la povera Melania non potesse gridare.
L'omicidio, pertanto, è premeditato.
L'ex caporalmaggiore, a quel punto, si disfa dei propri abiti e dell'arma del delitto, rinchiude tutto in una busta, poi si pulisce accuratamente(gli accessori per la pulizia li ha portati da casa).
A piedi si reca in un un posto da lui conosciuto dove fa sparire accuratamente(e definitivamente visto che non sono mai più stati ritrovati) sia la busta contenente l'arma del delitto sia i vestiti(non prima, ovviamente, di essersi cambiato, indossando pantaloncini corti e maglietta), poi indossa anche l'orologio che poco prima aveva avuto l'accortezza di togliersi.
Finisce tutte queste operazioni intorno alle ore 15:00.
Quindi prende la macchina e si reca diretto alle giostre di CSM, intento a crearsi un alibi.
Quì giunge intorno alle 15:20 ed è proprio alle giostre che Alfredo Ranelli lo nota intorno alle ore 15:20/15:30.
Parolisi spinge la sua bimba per 5/6 minuti e poi fa la prima telefonata al cellulare della moglie intorno alle ore 15:26(sempre per crearsi un alibi), poi la seconda alle 15:28.
Alle 15:40, quindi, prende la macchina e si reca al bar il cacciatore dove finge la parte del marito addolorato per non avere più notizie della propria moglie scomparsa da più di un'ora.

Continua...

Anonimo ha detto...

...ma alle 15,29/30 non sa se la moglie sia ancora viva o morta ... ( vai avanti nel racconto, GINO, e scusami per l'interruzione )

ENRICO

Anonimo ha detto...

Ps : e nonostante non sapendo se la moglie avrebbe potuto nel frattempo essere stata allerta le forze dell'ordine

E.

Anonimo ha detto...

E.C essere stata SOCCORSA

maura ha detto...

Quando io vi ho detto che qui c"era il caso parolisi non il caso della vittima non mi sbagliavo,voi parlate di genetisti,medici legali che hanno scagionato parolisi,ma dove sono?state sognando forse?volete continuare a sognare e darvi ragione a vicenda e scacciare chi vi riporta con i piedi sulla terra?nessun medico legale ha scagionato parolisi alla fine del dibattimento in aula nel contraddittorio fra le parti tutti sono arrivati alla stessa conclusione,volete la prova?è semplice,avete visto i suoi avvocati in appello con i periti?ma dove vivete sulla luna o siete in tranche?pensate davvero che potessero condannarlo se fosse stato scagionato dall"unica perizia che lo incastra?per i tempi ,le modalità di questo omicidio io fatico a pensare che non ci sia stata una minima preparazione,comunque continuate a darvi ragione e a sognare e soprattutto ad amare parolisi.

Chiara ha detto...

Maura

a parte che è "trance" e non "tranche"...di solito non correggo queste cose ma alla terza volta che lo ripeti mi sa che ti faccio un favore.

comunque volevo dirti una cosa: che il dibattimento non c'è stato; che in appello non erano previsti nè periti nè padreterni.
e non perchè quel processo si svolgesse sulla luna, ma perchè si svolgeva con rito abbreviato.

quanto a tornare sulla terra od uscire dalla trance, Maura, che dirti: fai un coccolone se ti dico quanti miliardi contribuisci a pagare ogni anno per risarcire gente che è stata condannata nonostante ci fossero prove che la scagionavano o perchè quelle ritenute idonee a condannarla alla fine non erano tali?

dev'essere bellissimo vivere nel tuo mondo perfetto fatto di compatibilità che diventano certezze e di certezze scaturite dall'incapacità di concepire l'errore dell'autorità costituita.

spero non costi troppo procurarsene una dose perchè davvero mi piacerebbe provarlo un trip così.

Anonimo ha detto...

"ANALISTA comportamentale, leggi bene!!
Siccome millanti un titolo che sicuramente non hai (ed il modo con cui scrivi lo rivela), dovresti aver capito che le tue puerili deduzioni non interessano.
Risparmiati, quindi, la fatica di esporle.
Ti ho già detto che non è questa l'isola in cui puoi eminare ciarle.
Ma tu continui, come un disco rotto, a ripetere lo stesso ritornello.
Lo capirai quello che ho scritto?
Lo spero proprio!!!
Vai a fare un bel riposino. Buona notte.
C. FALCE

Chiara ha detto...

scusate...posso dire che non mi piace sentir dire vattene hai sbagliato posto? ivana e maura non sono ineducate nè moleste; sono semplicemente il frutto di quello che andiamo dicendo da tanto tempo parlando dell'opinione pubblica media.
fanno prudere le dita nella loro "paracarragine", fanno venir voglia di sbattere la testa sul muro per lo sconforto dell'impossibilità di parlare la stessa lingua (non nelle conclusioni, per carità, ma nel metodo) però credo siamo migliori di così come ci stiamo esprimendo in quei messaggi.
io sono stata una scheggia di questo blog in altri forum ed esattamente così sono stata trattata.

a ciò ho riposto che non mi stupiva tale atteggiamento che era solo una riconferma della loro ottusità e pochezza.

mi trovo francamente in imbarazzo, ora, a ritrovare qui discorsi analoghi, ritenendo che gli abituè di questo blog siano l'esatto opposto dell'ottusità e pochezza e percependo una discrasia tra l'essere e l'apparire.

quindi dico, insomma...verso chi scorribanda con commenti scemi, provocatori e irripetibili reagiamo con meno stizza che verso queste due signore che percepiamo moooolto lontane e affette da un problema assai diffuso MA CHE NON SONO peggiori, anzi sono assai migliori, di tanti altri che abbiamo semplicemente ignorato tanto erano "pigmei". Che ci vuole a ignorare anche loro, se proprio non ci si vuole parlare?
E perchè non porsela invece come un'occasione di "ripasso e conferma", posto che comunque fino a pubblicazione delle motivazioni non avremmo comunque granchè da dirci?
Anche da un punto di vista di diffusione del lavoro di anni nel blog, male non fa riportare qui in incipit riflessioni perse in pagine antiche no?
Sono sicura che sappiamo fare meglio di così :-)

Unknown ha detto...

La ricostruzione di Gino, seppure ancora non finita, avrebbe una parvenza di realtà se non dovesse scontrarsi con le evidenze investigative (come ho scritto, i fatti devono unirsi uno all'altro e nell'insieme essere convincenti e non rinnegarsi), e con la non premeditazione appurata e non contestata. Ma per avvicinarmi alla linea della procura, non a quella dei giudici quindi, e modificandola per inserire la premeditazione, una ricostruzione che può avvicinarsi a quella dei Pm esiste. Non deve tener conto del Ranelli e deve vedere in azione un assassino ultra-veloce senza né anima né emozioni. Prendo come base quella portata da Gino e la modifico in base a quanto testimoniato da un vicino e in base alla strada da me percorsa.

1) il vicino di casa vede l'auto del Parolisi andare in direzione della farmacia, quindi di Colle San Marco. A questo punto, visti i sensi unici di Folignano, o nella ricostruzione di Gino si aggiunge una postilla, tipo: una volta partito ha fatto inversione e si è diretto subito a Ripe perdendo solo 5 minuti da aggiungere alla ricostruzione, ma nessuno lo ha visto fare inversione e ripassare per l'incrocio di via Dari (e c'era gente al bar di fronte al Comune, l'unico punti in cui fare inversione), o per andare al chiosco delle casermette è passato per il pianoro allungando la strada. Ma attenzione: i 15 minuti ipotizzati da Gino per arrivare alle casermette partendo da Folignano non sono reali; non andando verso la farmacia, quindi facendo la strada più corta, e non correndo per far sì che la bimba si addormenti, ci vogliono circa 25 minuti (dipende da chi hai davanti). Passando prima da Colle San Marco, invece, ce ne vogliono dai 30 ai 35. Mettiamo pure che il Parolisi avesse fretta, comunque i tempi di arrivo inseriti da Gino cambiano e si deve, non sapendo la reale strada presa in partenza, inserisce nella ricostruzione un range. Quindi il Parolisi a Ripe sarebbe arrivato fra le 14.45 e le 14.55, non prima (e sono stato basso se si tiene conto che l'orario di arrivo ipotizzato dalla Tommoli, che prevede una fermata al pianoro, è sulle 15.00).

2) Sempre il vicino lo vede partire già sbracciato e in pantaloni corti. A questo punto si aprono due strade: o il ricordo saltatogli alla mente dopo aver visto i panni del Parolisi è tarocco, quindi un falso ricordo (ma è da dimostrare visto che lo incontrava, per sua stessa ammissione, pochissime volte), o effettivamente il militare era a maniche corte. In quest'ultimo caso deve essersi spogliato o, per far prima, coperto con una tuta (mimetica?) al chiosco. Quindi altro tempo perso da aggiungere alla ricostruzione con un eventuale rapporto, sempre parlando di omicidio premeditato, che avrebbe inizio fra le 14.50 e le 15.00 (a seconda della strada che si pensa abbia fatto).

3) Un rapporto sessuale fra una donna e un uomo bardato di tutto punto con tuta militare passamontagna (d'obbligo se non si vuole che il sangue imbratti i capelli) e guanti, non è dei più agevoli (oserei dire che è poco credibile), ma considerandolo valido e non dando modo a Melania di far nulla, tipo sistemare meglio la bimba o guardarsi attorno (d'altronde un uomo vestito in tal maniera di certo l'aveva stimolata sessualmente), e stimandolo al minimo dei tempi possibili, 4/5 minuti, darebbe il via ad una aggressione fra le 14.55 e le 15.05 (e poi manco gli facciamo lavare il pisello).

continua...

Unknown ha detto...

4) 23 coltellate che non sono coltellate, in quanto profonde da uno a poco più di due centimetri, quindi non mortali (solo due erano profonde, per quanto un coltellino del genere potesse andare in profondità), non fanno pensare ad una premeditazione anche perché hai voglia a murargli la bocca con le mani per non farla urlare e lasciargli il dna sull'arcata (ma non aveva i guanti?), visto che si è ribellata, che è scappata e si è girata e rigirata durante l'azione omicida, ma facendo passare il marito che premedita per uno scemo incallito, quindi ammettendola per star dentro alla ricostruzione, ci troveremo comunque di fronte ad un tempo da aggiungere... facciamo altri 5 minuti per tutta l'azione omicida? Così arriviamo ad un range che parte dalle 15.00 e arriva alle 15.10.

5) Parolisi a questo punto si guarda attorno: Melania non ha urlato (altro culo!) e finalmente è a terra moribonda. Deglutisce e rantola ma non riesce a parlare. La piccola Vittoria è in auto addormentata (e meno male che non si è svegliata), nessuna sentinella ha sentito gridare e nessuno si è avventurato verso il chiosco (ma il rischio era in agguato, visto che un paio di auto verso quell'orario furono fatte allontanare dalle sentinelle). Meno male che il Parolisi, come scritto dal Gip Cirillo, è un uomo fortunato. Quindi riprendiamo. Melania è a terra e lui si guarda attorno. Ha ucciso la moglie ma non è agitato, forse pensa all'amante che lo attende ad Amalfi, e tranne la piccola in auto li non c'è nessuno. Si spoglia della tuta insanguinata, del passamontagna, dei guanti (doveva averli perché i coltellini a serramanico non hanno una impugnatura sicura e quando colpiscono un corpo umano scivolano all'interno delle mani ferendole con la lama: Parolisi non aveva le mani ferite e non c'era sangue estraneo sulle cicatrici nel corpo di Melania), delle scarpe, naturalmente facendo la massima attenzione perché il sangue poteva contaminare gli abiti sottostanti oppure la pelle, e dopo essersi dato una lavata (non alla fontanella ma con prodotti portati da casa) infila tutto in una busta. Cazzo, si è sporcato le mani col sangue! Altra lavata veloce e via... quanto tempo per far tutto questo? dai 5 ai 10 minuti? Ed allora siamo fra le 15.05/15.10 e le 15.15/15.20.

6) Ora ha la busta con gli abiti da rendere invisibile. Dove nasconderla? Ricordiamoci che per una decina di giorni i volontari e i carabinieri la cercarono in ogni punto senza trovarla. Ma al Parolisi, pur se scemo incallito, fanno un baffo i ricercatori e i loro cani che annusano il sangue... quindi va e... no, non può andare, ha la figlia in auto, una moglie a terra che rantola ed anche lui sta rantolando perché ha dovuto fare tutto di corsa (e si può uccidere in questa maniera per poter dar ragione alla procura?). Ma chi se ne frega della piccola e della moglie, chi se ne frega se può arrivare qualcuno e scoprire il cadavere! Lui va, scava brucia o nasconde negli incavi dei tronchi (ma in alto in alto) e in meno di dieci minuti fa tutto ed è di ritorno. Cazzo, vai Salvatore perché il tempo passa! Siamo già tra le 15.15/15.20 e le 15.25/15.30.

continua...

Unknown ha detto...

7) Ora il fattaccio è compiuto e Parolisi deve "solo" tornare al pianoro senza farsi vedere dalle sentinelle e senza farsi notare da nessuno in strada (sai mai che qualche auto di passaggio noti la Scenic nera che scende dalle casermette e se ne ricordi nei giorni a seguire? Già, dimenticavo la mitica fortuna del militare che già l'aveva altre volte sostenuto... in fondo neppure all'andata non era stato notato). La moglie è agli sgoccioli, se la bacia appassionatamente prima di andarsene perché forse la saliva non farà sparire tutto il dna. Cazzo ma è scomodo, pensa fra sé e sé, ci sono rivoli di sangue sulla bocca e tante gocce di sangue sul viso! Va beh, se è per far felice la procura e la parte civile le do il "bacio della morte" anche se c'è tanto sangue... così le da il bacio che dura una trentina di secondi e poi parte in auto. All'inizio piano, a motore spento (perché rischiare di farsi notare dalle sentinelle?), poi sempre più veloce anche se la figlia viene sballottata sul sedile. Fra le 15.30/35 e le 15.40/45 è al pianoro.

8) Non ha tempo di farsi vedere dal Ranelli (tanto non risulterebbe credibile) né di farsi un giro attorno al parco in auto, quindi come scrive la Tommolini, telefona al cellulare della moglie mentre è in strada e quando arriva si reca direttamente al bar Segà. Si ferma, sgancia la bimba e la scrolla (svegliati veloce piccola mia), e nella migliore delle ipotesi sono le 15.35 quando entra e chiede un caffè. Già sa cosa dire e cosa fare, ha studiato il piano perfetto...

9) Nella peggiore delle ipotesi arriva troppo tardi al pianoro e già un altro Parolisi si è fatto vedere dal Ranelli ed è andato al bar Segà al posto suo. Vabbè Salvatore, ci hai provato a starci dentro coi tempi ma ti è andata male... sarà per il prossimo omicidio...

Ora c'è da dire quanto si noti bene che, anche volendo inserire la premeditazione che accorcerebbe di molto i tempi, si fa fatica a restare all'interno della ricostruzione portata a processo. Ancora meno, praticamente è impossibile, si sta in quella voluta dalla Tommolini che ha fatto fermare già all'andata il Parolisi al pianoro. Quindi non è questione di amare uno o l'altra, è questione di amare la giustizia e sperare che segua, nella sua imperfezione, almeno un minimo di logica...

Massimo

Unknown ha detto...

Lei Ivana ragiona con troppe teste e alla fine fa confusione coi concetti che unisce e metabolizza per come meglio le aggrada. Questo le permette di credersi sempre dalla parte della ragione e mai fallace perché, nel caso si trovasse all'angolo e non sapesse rispondere con argomentazioni pratiche valide, sarebbe sempre pronta ad impugnare il metodo gradito a chi non sa cosa dire. Lei svicola signora Ivana e con la scusa di amare la chiarezza, non potendo confutare l'insieme si aggrappa a piccole frasi che critica per perorare una immane tragedia, così da far notare il misero dito e non la luna. Mi riferisco sia a quanto ha trovato di inappropriato nel mio articolo, sia al fatto che in altri commenti ha interpretato le intercettazioni del Parolisi comprendendole a modo suo e dandole come pure confessioni, invece di unire, secondo le giuste regole della magistratura, i vari fatti accaduti e comprovati dalle indagini (anche le intercettazioni) per arrivare a capire se si accordano fra loro e all'insieme ricostruttivo, per capire se portano a una verità giudiziaria accettabile e non smentibile o si arenano irrimediabilmente una volta uniti uno all'altro.

Se i giudici la ragionassero per come la ragiona lei, tutti gli imputati sarebbero colpevoli a prescindere perché ogni ragionamento, anche il più falso, se non unito agli altri può trovare sbocchi in cui infilarsi e diventare reale: per quanto la parola reale sia una menzogna in realtà, perché ciò che è reale per me che osservo il mondo da una finestra, può essere irreale e contrario al mio pensiero per chi quanto mostra quella finestra lo guarda allo specchio o con lo specchio della sua anima.

E se è vero che 2+2 può fare 5, per poterlo affermare con certezza logica occorre che ci si accordi in precedenza sulla regola da seguire e rispettare. Se tutti ci accordassimo in maniera che il segno - (meno) debba considerarsi un + (più), e viceversa, facendo di conto, il 2+2 sarebbe uguale a zero e il 2-2 uguale a 4. Così anche coi colori: se ci accordassimo affinché il blu da oggi si chiamasse verde, il verde rosso, il rosso blu, il giallo violetto, il violetto arancione, l'indaco giallo, e così via, domani potremmo tranquillamente affermare, senza essere smentiti, che il cielo è verde, l'erba è rossa, il sangue blu, lo zafferano violetto, le viole arancioni, il muscari giallo... senza per questo toccare l'insieme, visto che l'arcobaleno sarebbe comunque l'arcobaleno.

Per cui ogni logica è funzionale a un progetto comune solo se tutti ci si basa sulle stesse regole, in caso contrario, se ognuno di noi ragiona in base a proprie regole, la logica può venire stravolta a piacimento (e non mi riferisco solo a chi commenta, ma anche ai magistrati e ai giudici che con gli stessi incartamenti e le stesse leggi comminano sentenze diverse). Così come la stravolse chi accusò e chi giudicò Enzo Tortora (promossi ed elevati a ranghi superiori nonostante l'innocenza dell'imputato), esattamente come fece Italo Ormanni (anche lui promosso) che arrestò e fece condannare Domenico Zarrelli (strage di via Caravaggio) dopo tanti anni assolto con formula piena e risarcito con milioni di euro dai cittadini italiani.

Ma a proposito della logica deontica in magistratura, dato che ha scritto che le diverse ricostruzioni a parer suo rafforzano lo stesso risultato (questo anche se un giudice smentisce l'altro e insieme smentiscono i pm e la parte civile), le posto una parte di un saggio dell'avvocato Salvatore Magra, giusto per vedere se davvero ha capito in che modo la logica deontica entri nel campo giudiziario:

continua...

Unknown ha detto...

"Il pensiero filosofico ha elaborato varie tipologie di “logica”, da adattare e utilizzare nelle singole aree di conoscenza, per pervenire a una visione maggiormente chiara delle varie problematiche e delle loro interconnessioni. Nell’ambito che più interessa la nostra indagine, assume rilievo la c.d. logica deontica, la quale esamina i rapporti tra proposizioni, racchiudenti doveri o poteri e, quindi, possiede strumenti che consentono una più puntuale analisi del tessuto delle disposizioni normative.

E’ proprio la logica deontica la più idonea a esplorare il linguaggio giuridico, cogliendo sfumature che possono sfuggire alla schematica analisi sillogistica. Le formule deontiche sono suscettibili di una duplice interpretazione, in quanto la simbolizzazione è chiarimento del comportamento logico dei concetti normativi, nonché funge da prescrizione del comportamento indicato. Pertanto, emerge un valore prescrittivo e uno descrittivo, come caratteristiche proprie degli enunciati deontici.

Traspare l’esigenza di allargare gli orizzonti della logica deontica, in maniera da collegarla con la logica aletica, che si riferisce specificamente a valori di verità, anche per porre attenzione all’aspetto propriamente “etico”, mai scindibile in modo netto dal giuridico, anche se una certo purismo, peraltro condivisibile, mira a rilevare l’autonomia del giuridico, rispetto all’etico.

Per comprendere appieno ciò di cui si discorre, è necessario chiarire che cosa s’intenda per “inferenza logica” (ovviamente essenziale anche in logica deontica) la quale è un processo linguistico, attraverso cui si enuclea una conclusione sulla base di una o più premesse.

Gli Stoici non formalizzavano né le costanti (predicati) né le proposizioni, variabili, così come Aristotele simbolizzava nella sua sillogistica solo le variabili terminali, ma non le costanti terminali e proposizionali. Nella logica simbolica, invece, si simbolizzano sia le costanti che le variabili, sia terminali, che proposizionali. Qualunque logica individua i presupposti, la cui presenza rende razionale un pensiero e prescrive tali presupposti. Fra questi elementi, necessariamente presenti, si colloca il principio di identità, il quale consente di distinguere dagli altri un ente di pensiero: infatti, un ente potrà essere solo se stesso e non un altro (da qui il principio di “non contraddizione”). Si aggiunga che fra due enti diversi, la scelta può essere effettuata solo fra l’uno o l’altro e non simultaneamente fra gli stessi (da qui il principio del terzo escluso). Al di là di questi essenziali princìpi della logica aristotelica, assumono importanza i connettivi logici, i quali, per convenzione, assumono un determinato significato.

Il calcolo enunciativo è fondato sui seguenti tre principi della logica aristotelica: principio di identità - ogni enunciato ha lo stesso valore di verità di se stesso; principio di non contraddizione - uno stesso enunciato non può essere vero e falso contemporaneamente; principio del terzo escluso – ogni enunciato può essere o vero o falso, non esiste una terza possibilità (“tertium non datur” ).

Unknown ha detto...

I connettivi non sono altro che delle locuzioni come: non, e, o, se… allora, se e solo se che in grammatica sono chiamate congiunzioni proposizionali. Nel linguaggio naturale tali locuzioni hanno significato dipendente dal contesto. La maggiore esigenza di precisione, da adottare nelle formule di logica, rende essenziale, nel calcolo enunciativo, la fissazione uno dei diversi significati dei connettivi logici, tramite convenzioni, riguardanti soltanto la verità e la falsità degli enunciati. Essi sono, quindi, degli operatori, che agendo su uno o più enunciati, ne producono ulteriori, la cui verità dipende esclusivamente dai valori di verità degli enunciati coinvolti.

Ad esempio due o più enunciati si possono collegare tra loro tramite i connettivi: e, o, se… allora, se e solo se. Ciò determina la nascita di un’operazione binaria, interna all’insieme di tutti gli enunciati, che collega ad una preesistente coppia di proposizioni (P1, P2), un nuovo enunciato P;

Questo passaggio, che caratterizza la logica moderna rispetto a quella classica (greca e scolastica) è stato sviluppato dai seguenti pensatori: Gottfried W. Leibniz (1646-1716), Georg Boole (1815-1864) e Augustus De Morgan (1806-1871) e realizzato in maniera più compiuta nella Begriffsschrift (1879) di Gottlob Frege (1848-1925) che accorpa logica aristotelica, stoica, scolastica e moderna in un unico grande sistema di logica delle proposizioni.

Esiste una parte speciale della logica, denominata “metalogica”. Essa indaga le caratteristiche generali di un dato calcolo logico. La metalogica si occupa delle seguenti componenti dei calcoli logici: la coerenza (assenza di contraddizioni); la completezza (dimostrazione delle leggi di regolazione); l’indipendenza (assenza di elementi sovrabbondanti). Tuttavia, la storia della ragione umana mostra spesso il suo carattere illogico mentre la logica si definisce tale, proprio perché mira, (a) da un lato, ad individuare tutti quei principi il cui rispetto qualifica un comportamento (o un pensiero) perfettamente razionale, e, (b) dall’altro lato, perche mira a prescrivere a qualsiasi manifestazione teoretica l’adesione a tali principi se si desideri la proprietà della razionalità. Questi ultimi sono certamente i seguenti:

1) principio d’identità;

2) principio di non contraddizione;

3) principio del terzo escluso.

Com’e noto il principio (1) consente di identificare senza confusione un oggetto, che si inserisca nei processi mentali di un individuo. Ciò vuol dire che il nostro pensiero deve sempre identificare con chiarezza l’oggetto della propria attività speculativa, in modo da poter orientare in maniera costruttiva i propri schemi.

Unknown ha detto...

Il principio d’identità va posto in correlazione con gli altri due (non contraddizione e terzo escluso). L’identità presuppone l’idoneità a distinguere un ente da altro ente, anche quando quest’ultimo presenti elementi di omogeneità e somiglianza. E’ proprio questo insieme di elementi, che consente di penetrare l’identità di un ente, il quale deve necessariamente distinguersi da altro ente, con il quale non può identificarsi, dovendo essere “diverso” da esso (da qui il principio di non contraddizione). Il principio del terzo escluso chiude il cerchio, in quanto, una volta individuata la distinzione fra due concetti, si perviene all’ulteriore passaggio, che non possono simultaneamente accorparsi i medesimi concetti, allo scopo di formare un’entità unitaria.

Un pensiero che sia razionale, dunque, si basa sui sopra richiamati princìpi, di cui dovrà necessariamente tenersi conto, nell’attività d’interpretazione della legge, in quanto, in caso contrario, si verificherebbero risultati ermeneutici contraddittori, potendosi pervenire a interpretazioni, intrinsecamente contrarie al “senso di giustizia”.

Ora immagino che scriverà un commento contrario a una logica non sua e che sarà pure in grado di capire lo scritto dell'avvocato non per come lui lo ha inteso ma per come lei lo ha mischiato alle sue conoscenze e poi elaborato. E' un classico, non conosco ex professori che non abbiano sempre ragione. Ho parenti della stessa pasta a cui dico che hanno ragione pur di evitare una discussione che non avrebbe mai fine... ed a lei dico la stessa cosa. Ha ragione Ivana, siamo noi a non aver capito una cippa di quanto accaduto. Abbiamo sbagliato logica di approccio e cercato nel concreto (orari, testimonianze, tracce mancanti, abiti insanguinati mancanti e così via) mentre dovevamo affidarci ai vari filosofi di novella cultura (pm giudici avvocati e periti di parte), chiederci dove stavamo sbagliando e convertirci alla cultura della colpevolezza filosofica.

Non ho nessuna intenzione di disquisire con lei per l'eternità, perché questo avverrebbe se dessi corda alle sue astruse argomentazioni dai più neppure capibili. E dopo essermi scusato coi lettori del blog per questo fuori onda, come le ho scritto nella mia ultima mail: credo che fra noi due non ci sia più niente da dire...

Massimo

Sira Fonzi ha detto...

Scusami Gino-autore del post delle 21.39, del 10 c.m.- sei la stessa persona che pochi post prima affermava quanto sotto?

"Ma la presenza della "famigliola" a CSM è confortata da elementi probatori di assoluta conferenza: agli atti, tra l'altro, vi è una prova a discarico(di innocenza) inequivocabile, incontrastabile, inoppugnabile.
Il riferimento, come è ovvio, è ad Alfredo Ranelli e alle sue quattro escussioni a sommarie informazioni(ce le hai le sue dichiarazioni, Massimo? Se vuoi te le posto). Orbene, egli è convintissimo, certissimo della presenza di tutta la famiglia a CSM.("quella scena me la vedo anche di notte e non riesco a dormire, sono certo di aver visto Parolisi, insieme ad una donna, mentre, insieme facevano dondolare una bimba sull'altalena")."

Se non sei la stessa, forse sarebbe meglio mettere una sigla accanto al nome, così da non confondervi, se invece sei la stessa persona e sei convinto che la famigliola sia stata a CSM
(come da post sopra) ti chiedo: che senso ha fare una ricostruzione che prevede il contrario di ciò che pensi?

Ma forse, dato che manca il seguito del post, lo capirò alla fine.

Una serena notte a tutti

Sira
ps Massimo, ho apprezzato molto i tuoi ultimi post e devo dare ragione a Gino quando afferma che le tue osservazioni sono sempre molto acute.

Anonimo ha detto...

CHIARA
Non vedo coerenza in questa tua giostra verbale che, in definitiva, vorrebbe essere bacchettante per chi ha espresso chiaramente, e senza inutile logorria, che questo blog non era un isola di facile approdo, per seminatori di sostanze inquinanti (metafora di un impossibile, logico dialogo), che tu stessa hai contrastato, senza ottenerne adeguati risultati.
Dove avresti letto le parole "vattene, hai sbagliato posto"?
Nessuno le ha mai scritte!
Nè è chiara, la tua inattesa e controversa assunzione difensiva per persone le cui deduzioni, sul caso Rea, hai ripetutamente invalidato, sino a dichiararti sconcertata di non essere capita.
Non accetto, quindi, rimproveri mascherati da indulgenze non richieste, per aver aver espresso un pensiero che resta, sicuramente invariato.
FALCE

maura ha detto...

Rispondo all"anonimo,il dibattimento non c"è stato?è durato in aula almeno dieci ore due settimane prima della condanna,è lei a non essere informato,non mi riferivo alla presenza dei periti in appello,ma bensi al loro non coinvolgimento da parte della difesa in merito alla perizia che poteva scagionarlo,già ma è già stata fatta rifare e che cosa è venuto fuori lo sapete?che la Rea è deceduta entro e non oltre le 15 e 30,che è il posto dove è avvenuta l"aggressione,e il dna sugli incisivi e sulla bocca può essere stato lasciato anche da un contatto di natura epiteliale,perchè vedete si fosse trattato di sperma ci sarebbero tracce anche nel cavo orale,lo stesso vale per un bacio,siete convinti che non sia stata uccisa li?che sia morta dopo il tramonto il giorno dopo?provatelo,io non discuto la vostra preparazione scientifica,sto solo dicendo che se lo fate qui non vi servirà e soprattutto non servirà a Parolisi,pensate di essere esperti?la vostra cupidigia vi porta a ragionare in senso assoluto ,unico nel vostro genere,la Rea non può essere stata uccisa dal marito,se fossero passati di li qualcuno gli avrebbe visti,non hanno sentito urlare quindi non può essere morta li,Ranelli lo ha visto,questo basta,peccato che lui si sforzi ora a dire che non c"era,già ma questo è un complotto di massa sono tutti contro Parolisi,addirittura avete anche cambiato orario di quando lui esce a mettere a posto i tavoli che nella migliore delle ipotesi segna le 15 e 18,la Rea non era li a quell"ora neanche per il marito,gli altri testimoni?tutti rei di questo complotto,le foto?segnano le 15 e 13 ma quelle non sono attendibili perchè non lo scagionano?sono state scaricate subito su facebook e sulla loro autenticità non vi sono dubbi(non lo dico io ma le motivazioni del riesame andate a leggere),beh,se voi potete smontare tutto questo accomodatevi,aspettate le motivazioni e vedrete che potete smontare ben poco,se non qui facendo a gara a chi la spara più grossa!

maura ha detto...

Un"altra cosa forse la più importante,che profilo avete da esperti in criminologia dell"assassino che sia compatibile con questa dinamica?che moventi prospettate?visto che vi sembra assurdo questo movente fatemi un profilo,ma che rientri nella logica casistica o meno e che rientri soprattutto nella dinamica di questo efferato delitto,io sono convinta che il movente di Parolisi non lo abbiate davvero capito se continuate a minimizzarlo,ma questo non è importante,l"importante è che quella povera donna abbia giustizia,per fortuna i processi si fanno nei tribunali non su facebook|

maura ha detto...

Un"altra cosa forse la più importante,che profilo avete da esperti in criminologia dell"assassino che sia compatibile con questa dinamica?che moventi prospettate?visto che vi sembra assurdo questo movente fatemi un profilo,ma che rientri nella logica casistica o meno e che rientri soprattutto nella dinamica di questo efferato delitto,io sono convinta che il movente di Parolisi non lo abbiate davvero capito se continuate a minimizzarlo,ma questo non è importante,l"importante è che quella povera donna abbia giustizia,per fortuna i processi si fanno nei tribunali non su facebook|

Chiara ha detto...

Falce
se avessi inteso rivolgermi a te in particolare stai certo che ti avrei nominato com'è mio costume.

sono stata effettivamente imprecisa ad usare nella prima frase il termine "dire" ma l'assenza di virgolettato e le espressioni che ho usato in seguito (atteggiamenti e discorsi) testimoniano ciò che intendevo e cioè che mi è parso di percepire in più di un intervento un senso che era quello che poi ho detto.

sbagliavo? me ne dolgo e ritiro la reprimenda, ma mantengo l'invito come semplice "memento" dello spirito che ci muove e dello spessore che sono convinta caratterizzi questo luogo rispetto a moltissimi altri nel web.

Certo che mi sono contrapposta a quelle utenti e riconfermo ogni sconforto; so che molte volte ancora strabuzzerò gli occhi e vorrò sbattere la testa al muro di fronte a certe "ebetìadi" (le olimpiadi delle idiozie) eppure credo che queste signore stiano facendo un gran favore a tutti gli "innocentisti" (ormai lo schema verbale convenzionale è questo e pertanto lo uso) perchè ci consente di mostrare a chi, sull'onda dell'attualità della seconda condanna, approdasse qui in cerca di approfondimenti, di toccare con mano tanto il condizionamento mediatico a cui ha assistito in due anni quanto il perchè del recente cambio di rotta di alcuni media; ma soprattutto avrebbe l'evidenza dei meccanismi che muovono le perversioni e turpitudini giudiziarie di tanti casi di cronaca eclatanti degli ultimi tempi.
E poichè la nostra "battaglia", ritengo, va ben oltre il singolo caso e il singolo imputato, per stigmatizzare invece un metodo fallace e autoreferenziale che pone in pericolo, potenzialmente, i diritti di libertà e di difesa di ciascuno di noi nel momento in cui abbia la sfiga di trovarsi con un congiunto ammazzato, ritengo che l'occasione offertaci dai "paracarri" in parola, sia d'oro.

Perchè abbiamo seminato lungo pagine e pagine sepolte nel web e ogni circostanza che aiuti a ri-evidenziare il raccolto e la sua genesi fa gioco a noi e non a chi ne nega la bontà.
Quindi benvengano tutti i condizionati e gli istintivi del web, perchè il miglior modo per evidenziarne i limiti è porli a diretto confronto con gli indipendenti e i riflessivi.
I quali però dovrebbero sempre coerentemente mantenere un certa linea anche nella inevitabile stizza, e lo dico anzitutto a me stessa.
Questo intendevo e scusa se ancora una volta sono logorroica; tu magari cerca d'essere meno aggressivo (mi riferisco al commento per me); come vedi per capirsi basta chiarirsi.

ciao e buona giornata :-)

Chiara ha detto...

Maura

il presunto anonimo si chiama Chiara, è scritto in blu e ha un bollino rosso accanto, insomma non è proprio invisibile come firma.

ti riconfermo che dibattimento NON c'è stato, c'è stata la discussione. tanto per chiarire che per parlare di processi sarebbe bene usare termini processuali. comunque diciamo che hai usato il termine secondo il senso comune e lasciamo cadere.

qualcuno di noi ha detto che melania sarebbe morta dopo il tramonto o il giorno dopo maura? tu hai le traveggole cara! o credi che tra le 14.20 e il tramonto ci siano solo le 15.30?? perchè se stessi attenta a quanto si dice e a quanto è scritto nelle perizie superpartes di Vanin e Bruno, sapresti che l'incognita è individuata in un arco orario ben ristretto, è inutile che te ne inventi uno diverso per far apparire poco ragionevoli assunti che lo sono moltissimo.

se secondo te i testimoni del Colle hanno detto che Parolisi al Colle non c'era e stop, vuol dire che le s.i.t. non le hai lette, perchè viceversa hanno detto chi di non averlo visto chi non averci fatto caso e praticamente tutti concludono "ma non posso esserne certo". viceversa ranelli è certissimo di avere visto una famiglia perfettamente corrispondente a quella dei parolisi, nell'ora che dice parolisi e fornendo quelli che si chiamano indici significativi della genuinità del recall mnemonico; tanto che per scartare la sua testimonianza la Procura ha dovuto negare la precisione dell'orologio che aveva a disposizione; precisione che è stata invece riconfermata nella prima sentenza grazie alla perfetta sovrapposizione dell'indicazione dell'orologio del chiosco con l'orario satellitare neii tabulati della telefonata fatta da Paciolla nei pressi del chiosco di Ranelli durante la prima ricerca di Melania. Altro per smontare la testimonianza di Ranelli non c'era e vedremo presto se anche per il secondo giudice sarà così.
Dimmi tu allora, posto che allo stato dei fatti un magistrato inquirente ed uno giudicante sono giunti, sul punto, a conclusioni opposte ma l'argomentazione del primo è stata smontata dal secondo in base a tabulati telefonici, cosa t'induce a continuare a seguire quello e non questo?

Infine, maura, abbiamo capito perfettamente il movente casistico che hai posto e nessuno lo ritiene, "casisticamente" appunto, assurdo. In merito ti eccepiamo due considerazioni del tutto diverse: 1) che questo movente casistico (che va necessariamente calato nel caso di specie) non trova riscontro nella condotta pregressa di Parolisi che anzi è di tutt'altro segno, nè ha una finalizzazione razionale con il preteso scopo ma anzi vi contrasta; sul punto non hai controargomentato le precise obiezioni che abbiamo espresso e questo è tanto più grave metodologicamente dato che assumi addirittura una premeditazione; 2) che compi una doppio errore logico autoreferenziale, ossia da un lato ricerchi un movente che possa adeguarsi ad una dinamica presupposta, dall'altra ricerchi una dinamica che possa adeguarsi ad un movente presupposto; l'unione dei due falsati processi (il)logici ti porta a ritenere di avere in mano una conclusione "blindata", senza renderti conto che in entrambi i casi poni un presupposto privo di riscontro univoco e alla bisogna di individuarlo rinvieni un elemento che sul piano teorico possa supportarlo. Da un punto di vista di tecnica retorica questo è consentito, perchè quell'arte ammette l'autoreferenzialità degli assunti; la riscostruzione di un evento con metodo scientifico invece non l'ammette e questo è il punto che continua a sfuggirti.
Se riesci a capire questo discorso bene, altrimenti continua pure a cullarti nell'illusione di stare usando un termometro mentre quella che hai in mano è una bacchetta magica; che può fare tutto ciò che desideri, ma non è certo strumento della realtà materiale.

PINO ha detto...

X MAURA

Sembra assurdo, che, dopo la lunga dissertazione, documentata e riscontrata porta da Massimo, tu continui, imperterrita, a mettere per iscritto elucubrazioni di tenore delirante, che nessuno potrebbe accettare come risultati di un ragionamento razionale.
Ciononostante, Chiara ha avuto l'encomiabile pazienza di ripeterti per l'ennesima volta, dove, e come, le tue deduzioni siano basate solo sul preconcetto e sulla fantasia.
Spero proprio di non essere al limite della ragione.
Cose dell'altro mondo!!!
Pino

Unknown ha detto...

Maura, per la serie: scrivere senza sapere cosa si scrive, rinnegare anche le perizie della parte civile pur di far risultare vera la propria tesi e giocare al gioco delle tre carte...

Non capire cosa si scrive: Dall'enciclopedia Treccani

cupidìgia s. f. [lat. *cupiditia, der. di cupĭdus «cupido»] (pl. -gie). – Avidità sfrenata di ricchezze, di possesso: c. di denaro; c. dell’altrui (Leopardi); meno com.: c. di onori, di potere, di vendetta; anche assol.: eccitare la c.; Oh cieca c. e ira folle (Dante). In altro senso, desiderio molto vivo: Tanta in lor c. è che riluca Omai nel ciel l’alba aspettata e lieta (T. Tasso); anche, desiderio concupiscente: guardare una donna con cupidigia. È sinon. meno letter., ma con sign. più determinato, di cupidità.

Devo aggiungere qualcosa sul desiderio molto vivo?

Rinnegare le perizie pagate e volute dalla parte civile

Intervista alla dottoressa Marina Baldi fatta prima del processo:

Domanda: Si è trattato, quindi, del cosiddetto bacio della morte?

Risposta: “Se si è trattato di un bacio questo non è dato stabilirlo perché non conosciamo la matrice d’origine che ha lasciato il Dna nella cavità orale e sulle labbra della vittima. E la Superperizia non lo chiarisce. Infatti, non è possibile confermare se il Dna di Parolisi sia rimasto sulle labbra della moglie in quanto saliva o per sfregamento della propria cute sulle labbra della donna”.

Domanda: Potrebbe essere anche una traccia di liquido seminale?

Risposta: “Parolisi ha ammesso che 15 giorni prima della morte della moglie avevano avuto un rapporto sessuale, ma non parla di rapporti orali. Comunque, la superperizia non ha stabilito né chiarito se il Dna in questione era liquido seminale”.

Domanda: Sarà possibile fare luce almeno sull’ora della morte?

Risposta: “Ecco un altro limite, la superperizia non si esprime sull’ora della morte. Affermano che sia possibile definire unicamente il giorno della morte. L’entomologo Vanin ha affermato chiaramente che le larve prese in esame non sono state curate in modo appropriato e, pertanto, non è assolutamente possibile definire l’ora della morte ma solo ed unicamente affermare che Melania è stata assassinata il giorno 18 aprile”

In questa intervista, in nessun caso si parla mai di certezze e in nessun caso la Baldi parla di mani sulla bocca e, anzi, la dottoressa afferma che è impossibile sapere da cosa sia scaturito il dna, se da un bacio, se da mani o da sperma. Ma questo prima del verdetto di primo grado, perché poi, il 27 orttobre 2012, il professor Introna intervistato dice:

Unknown ha detto...

Intervista al professor Introna dopo il processo di primo grado (prima che ne parlasse il nuovo settimanale "Giallo") in cui parla dei tre elementi che confermano la colpevolezza dell'imputato:

Domanda: Chi eseguì a suo tempo le prime verifiche sul corpo?

Risposta: «Tutte le analisi che furono effettuate a suo tempo dal professor Adriano Tagliabracci, che era il consulente del pubbico ministero, sono state ripetute e ne sono state fatte di nuove. In particolare è stata eseguita una indagine entomologica (analisi dei ditteri cadaverici che colonizzano la salma) da parte del professor Vanin, perito nominato dal magistrato (il consulente per conto di Melania Rea era il prof. Porcelli di Bari): entrambi tra i miglior entomologi italiani. Le risultanze di queste analisi hanno consentito di rilevare con certezza che il pomeriggio della scomparsa Melania Rea era già morta entro le 17,30 - 18».

Domanda: Da cosa avete desunto con tale precisione questo dato temporale?

Risposta: «Questo può essere provato scientificamente perchè a quell'ora già vi erano state deposizioni di uova di ditteri cadaverici (mosche che colonizzano il cadavere, n.d.r.). Entrambi i periti di parte hanno concordato sulle stesse conclusioni. A questa analisi dei ditteri si è aggiunta l'analisi del contenuto gastrico che ci ha consentito di poter dire che il soggetto è morto al massimo entro due ore e mezza dalla assunzione di un piccolo pasto a base di farinacei e derivati del latte. Questo confermava indirettamente il dato testimoniale della madre che aveva confermato che alle ore 13-13,30 Melania Rea aveva assunto una piadina con un bicchiere di latte».

Domanda: L'ultimo elemento?

«Il terzo elemento importante è stato il riscontro del Dna di Parolisi sulle labbra e sugli incisivi della Rea. Questo Dna, noi riteniamo che sia stato lasciato dalla mano di Parolisi allorchè tentò di impedire alla vittima di gridare mentre l'accoltellava».

Domanda: Sono stati questi tre gli elementi i capisaldi che hanno constito di stabilire le responsabilità di Parolisi?

«Sicuramente sì. I ditteri cadaverici, con l'analisi entomolologica, cioè il riscontro del contenuto gastrico che ha stabilito l'epoca della morte e l'elemento del Dna di Parolisi sulle labbra e sugli incisivi anteriori sono certamente gli elementi probanti dell'indagine di laboratorio che hanno indotto la condanna. Questi tre capisaldi, erano peraltro già emersi dalla perizia del prof. Tagliabracci e confermati al termine del dibattimento fra i periti nominati d'ufficio ed i consulenti di parte civile e della difesa. Questi dati incontrovertibili, oggettivi, sono stati elementi probanti ai fini del giudizio».

Unknown ha detto...

Ed ecco il gioco delle tre carte che serve a nascondere l'asso e a far credere che sia sotto il bussolotto giusto per condannare. A fronte di una impossibilità di avere elementi certi, riscontrata anche dalla Baldi, il professor Introna (pagato dai Rea, quindi consulente di parte civile) parla di dati incontrovertibili e capisaldi, dimenticando che il professor Vanin ha bacchettato il patologo perché ha curato le larve in maniera inappropriata, dimenticando che una mano sul volto avrebbe lasciato il dna soprattutto sulle guance (non ce n'era) e che l'azione omicida è stata convulsa e non statica (Melania ha tentato di fuggire e di certo ha anche gridato), che la casistica dice che un coltello simile a mani nude ferisce l'assassino (Parolisi non aveva ferite sulle mani).

Dimenticando anche che, per quanto riguarda l'ora della morte stabilita a processo a due ore e mezza dopo il pasto (non due ore), la forbice in cui si colloca il tragico evento parte dalle 13.00/13.30. Ciò significa che se Melania ha mangiato qualcosa alle 13.00 l'orario della morte andrebbe fissato (come è stato e come voluto da Introna) alle 15.30. Ma significa anche che se ha mangiato qualcosa dopo - sulle 13.10 13.20 o 13.30 - l'orario della morte va spostato in avanti per arrivare persino alle 16.00 (e in questi casi poco c'entrerebbe il Parolisi con l'omicidio).

Ps. Posto ora una piccola parte dell'intervento del professor Introna durante il Convegno su "La responsabilità professionale del medico"

"... io (Introna) punto pesantemente il dito contro alcuni consulenti di parte, sulla valenza che i consulenti di parte hanno nel procedimento. Stranamente i consulenti di parte dell'accusa sono sempre forieri di verità; i consulenti di parte della difesa sono sempre dei mestatori nel torbido, indipendentemente dalla valenza e da quello che dicono nei confronti, sia del magistrato, che dell'opinione pubblica.

Naturalmente questa frase la disse prima di diventare consulente di parte per i Rea (che affiancavano quelli dell'accusa). La disse il 23 marzo del 2002 ad Acquaviva delle Fonti. Chi vuol capire capisca...

Questo è il link che porta al pdf ancora presente in rete: www.associazioneamami.it/Pdf/Documento2.pdf

Per cui, signora maura, se ha qualcosa di serio da dire lo dica, se invece vuole commentare solo per diffondere il suo "verbo" scriva in premessa al commento: quanto scrivo non so né se è vero né se è verificabile.

Massimo

maura ha detto...

Mi scusi,innanzitutto la ringrazio per aver postato i miei commenti questo è il suo blog,ma si sarà reso conto spero che nelle motivazioni della Tommolini è impressa e intatta l"autopsia di Tagliabracci,ora si rende conto che è quella perizia ad incastrarlo?perchè gli avvocati in appello non l"hanno impugnata?ma soprattutto perchè nessuno smentisce Introna?che ci stanno a fare i suoi periti e i suoi avvocati?non credo sa che il professor Introna abbia bisogno di barare,è uno dei più seri professionisti che abbiamo,non una volta si è messo contro la parte che rappresentava,a lui vengono affidati i casi più difficili.

Unknown ha detto...

Signora Maura, quanto fanno gli avvocati della difesa è affar loro: probabilmente si sono fidati troppo delle risultanze credendo che i giudici non potessero non capire che non si poteva inserire l'omicidio in un orario così ristretto e che le perizie hanno il valore scientifico di tutte le perizie, quindi dubbio.

Il professor Introna è e resta un perito di parte che lavora nel migliore dei modi per chi lo paga. Se fosse stato un perito del Parolisi avrebbe parlato in maniera diversa dando ragione al militare.

In conseguenza, dovevano essere i periti della procura, in primis la Canestrari che è andata senza termometro e il Tagliabracci che ha distrutto inspiegabilmente le larve (parole di Vanin) oltre a tante altre sbadataggini, a dare certezze. In alternativa a loro dovevano essere privilegiati i periti del tribunale (la Gino e il Bruno), che però avendo eseguito le analisi nel laboratorio in cui operava il professor Varetto (altro perito della difesa) in tribunale hanno dovuto subire le illazioni della parte civile e chinare il capo.

Quindi, se le analisi le avessero fatte a Milano anziché a Torino e se Introna fosse stato nel collegio difensivo ora potremmo trovarci di fronte ad un'altra verità.

Naturalmente questo significa che, a parer mio, il codice penale non lo si usa nel migliore dei modi dando la precedenza ad altri tipi di motivazioni

Massimo

maura ha detto...

Ha sbagliato la Tommolini a far fare le perizie a periti che collaborano con i consulenti della difesa,non possiamo sapere cosa sarebbe venuto fuori da un perito superpartes,il fatto è che in quell"aula sono entrati quattro medici legali forse fra i più prestigiosi che abbiamo,e il destino di parolisi era nelle loro mani,perchè se fossero riusciti a smontarla quella perizia oggi come dice lei racconteremmo un"altra storia,il fatto è che i suoi periti si sono eclissati,non avevano una perizia da contestare in appello,quando sappiamo che in appello in mancanza di nuove prove che scagionino l"imputato la riconferma è quasi certa,questo a prescindere che per me sia colpevole e per lei innocente.

Unknown ha detto...

Un momento signora maura.

Il Parolisi a mio parere è innocente per come ci hanno presentato le ricostruzioni i Pm e i giudici, per le perizie portate a processo dai periti di corte che, sempre a mio parere, senza le pregresse bugie dell'imputato e la campagna mediatica che ha avvolto il caso sarebbero state interpretate in maniera diversa.

Di solito se le indagini si inseriscono sulla pista giusta aiutano a chiarire i dubbi; in questo caso, invece, di dubbi ve ne sono a iosa e, di conseguenza, non è peccato pensare che non si sia indagato nel migliore dei modi e, forse, neppure la persona giusta.

Ciò non toglie che se ci presentassero ricostruzioni alternative più convincenti (ad esempio correlate da premeditazione, da complici e moventi adeguati a un simile delitto) sarei sempre propenso a cambiare idea e a valutare i nuovi elementi e una eventuale colpevolezza (sia diretta che indiretta).

Mi creda, non ho preclusioni di sorta.

Massimo

Anonimo ha detto...

ho letto la tua ricostruzione Massimo, lo so che è ironica, però mi domando una cosa.
In realtà Parolisi potrebbe essere un omicida con premeditazione, però se lo fosse davvero perchè avrebbe agito in maniera tanto concitata?
Posso capire un tizio che abbia fretta di procurarsi un alibi, ma un alibi da cosa, se la moglie rimase agonizzante per diverse decine di minuti?
Una persona che premedita un omicidio e si procura un alibi altrove, come minimo si organizza affinchè la morta sia morta per bene e per esserne certo colpisce organi vitali, tipo taglia il collo o pugnala il cuore.
La sopravvivenza della moglie o addirittura la possibilità venisse soccorsa facendo il suo nome avrebbe vanificato tutta questa fretta di far sparire le prove e correre a procurarsi un alibi.
Perchè avrebbe dovuto correre dedicando più tempo a nascondere le prove invece che perdere trenta secondi in più per colpire un punto definitivo?

Perchè darsi così pochi minuti e colpire a casaccio, se aveva DAVVERO premeditato di farlo?
...
Invece un raptus omicida è ben diverso e implica una disorganizzazione nel colpire la vittima, le coltellate numerose rapide ed imprecise non dirette ad organi vitali non sembrano quelle di una persona che avesse uno scopo lucido e determinato.

Ma allo stesso tempo un raptus omicida non procurerebbe all'assassino la lucidità per pulirsi rapidamente e nascondere armi e la più piccola goccia di sangue, e allo stesso tempo chi ha un raptus non si premunisce indossando dei guanti..

Quindi sì, boh, quell'uomo è stato condannato ma mi restano veramente troppe perplessità, i conti non tornano su troppi punti, non regge il movente e ogni volta gli si assegna un movente diverso, non regge l'imbuto che ora c'è poi non c'è, non reggono i tempi assegnati all'omicidio, ma di fatto ci sono contraddizioni troppo pesanti sia nell'ipotesi della premeditazione che in quella del raptus.

Lo so che sono banalità, ma è a partire dalle banalità che quest'accusa non mi ha convinto, fin dai primi giorni della scomparsa.

ps: chi ha scritto che amiamo Parolisi sottovaluta un pò troppo che noi signorine e signore del forum si abbiano gusti un tantino più sofisticati, non che si peschi tra i Nobel, ma almeno un italiano corretto lo pretendiamo.

Tabula

Anonimo ha detto...

@Massimo, non posso che concordare con te sul fatto che le ricostruzioni dell'accusa, e quelle delle sentenze fino ad oggi note, così come poste lascino spazio ad un margine di dubbio troppo ampio per giustificare le sentenze richieste ed emesse.
Più che un margine rimane una voragine di dubbio.
Le ricostruzioni fino ad ora ventilate non sono plausibili, non sono supportate da prove, non sono fattibili fisicamente ed oltre a questo sono in stridente contrasto con le varie testimonianze e prove a discolpa dell'imputato.

hai scritto: "Ciò non toglie che se ci presentassero ricostruzioni alternative più convincenti (ad esempio correlate da premeditazione, da complici e moventi adeguati a un simile delitto) sarei sempre propenso a cambiare idea e a valutare i nuovi elementi e una eventuale colpevolezza (sia diretta che indiretta)".
E fai bene a ribadirlo.
A tal proposito esistono altre possibilità mai prese in considerazione, quali quella che l'omicidio o il rapimento possa essere avvenuto assai più vicino a Colle San Marco.
E guardacaso dei cani fiutarono Melania in una cascina compatibile con la geolocalizzazione del suo cellulare, che la indicava ben lontana da Ripe.
Ma il tutto presupporrebbe l'intervento almeno di complici, se non di diversi esecutori, e mai come ora mi sovvengono in mente le parole del Gip Cirillo, non un ciribim qualsiasi, che si occupò inizialmente del caso e fu poi promosso a miglior incarico, che supponeva Parolisi avesse la responsabilità di aver condotto la moglie agli assassini.

A proposito di complici: qualcuno sa cosa significhi avere ridotto la pena a trent'anni per esclusione del vilipendio?

significa che non si è saputo dimostrare abbia compiuto lui il vilipendio e quindi non gli è imputabile,
oppure è un semplcie bonus dato dal rito abbreviato?

tabula

Ivana ha detto...

Non mi è stata data risposta in merito a:
“Chi chiede a Massimo, “fra le righe”, “via mail, già da un anno di non parlare di seminogelina”? Che cosa s’intende precisamente “tra le righe”?
Probabilmente non mi è stata data risposta perché, per rendere pubblici messaggi privati occorre il consenso di entrambi gli interlocutori…

Inter nos (cioè tra me e Massimo Prati) gli scambi di messaggi privati di posta elettronica sono stati davvero pochi (4 messaggi miei e tre suoi) e sono avvenuti TUTTI soltanto il 7 marzo 2013. Comunque, non avrei alcun problema se Massimo Prati rendesse pubblico il contenuto dei miei messaggi… così spero di chiudere ogni possibile ulteriore illazione sulla mia identità.
Adesso a me interessa, per onestà morale, eliminare quel convincimento fallace in coloro che erano (o sono ancora!) convinti io fossi (o sia!) coinvolta nella vicenda, poi toglierò il disturbo…

La logica deontica, è una particolare interpretazione della logica modale, in cui "necessario" e "possibile" sono interpretati come "obbligatorio" e "permesso".
A proposito di “tertium non datur” consiglio la lettura del capitolo decimo del libro di Piergiorgio Odifreddi intitolato “Tertium datur”…
“Come l’estensione relativistica della meccanica newtoniana si ottiene considerando velocità trascurate, vicine a quelle della luce, così possibili estensioni della logica classica si ottengono considerando valori di verità trascurati, diversi da vero e falso”.
Il problema è che le logiche non classiche sono decisamente troppe…
Purtroppo non esiste una sola logica a tre valori, ne esistono tante e ciascuna può essere adeguata per certe situazioni e non per altre…
C’è anche la logica a infiniti valori, esempio la logica fuzzy, che è possibile applicare in quelle situazioni della vita reale in cui i giudizi qualitativi sono sfumati e non facilmente quantificabili…
Evito di tediare ulteriormente, tanto più che a me, ora, interessa soltanto non lasciare alcun dubbio sulla mia identità (Ivana Niccolai, insegnante ligure in pensione, per cui il mio punto di vista è, almeno, super partes).

Grazie per l'attenzione
Ivana Niccolai

Vanna ha detto...

Ivana, continuo a non comprendere un fico secco.

Non conosco la logica "deontica",a malapena quella "modale" ( cos'è)?

Continui a ripetere l'autore Odifreddi di cui bisognerebbe conoscere il cap. 10° del quale riporti una frase.

Per favore, fai un articolo nel quale spieghi le differenti logiche e la speculazione dell'Odifreddi, altrimenti qui si rischia di perdere tempo.

Quando ho percorso il caso Scazzi secondo la teoria junghiana della sincronicità, l'ho contestualizzato rispetto quella teoria.

Perché non fai la stessa cosa invece di portare solo paroloni incomprensibili ai più.

Scrivi il tuo parere sulle orme deontiche e modali di una logica e di un autore sconosciuti ai più.

maura ha detto...

Tabula non era rivolto a te,tu sei intelligente e non hai preclusioni di sorta,era rivolto a chi senza ragione attacca e questo denota un coinvolgimento personale in questo caso,capisco le tue perplessità,questo omicidio si può spiegare solo con una sorta di minima preparazione non può essere d"impeto,io credo che quell"uomo si trovasse in uno stato di forte stress emotivo questo non vuol dire che prima di portarla a Ripe non sapesse cosa volesse fare,vedi per me il movente non è perchè volesse essere libero per pasqua,è molto piùcomplesso,in realtà lui non si poteva neanche presentare ad amalfi perchè non era libero come aveva promesso all"amante e sarebbe stata la fine di quel rapporto,il movente è la ragione per cui lui non si potesse separare e possono essere tante anche le più banali,allora la moglie non viene vista più come una persona,la madre di sua figlia,ma come l"ostacolo da eliminare perchè non rientra nei suoi piani futuri ,lo so che è terribile ma probabilmente è quello che è successo,lui quel pomeriggio doveva chiarire e avviare le pratiche di separazione,il giorno dopo dovevano andare in vacanza dai suoi e sicuramente di tutto questo non ne era al corrente nessuno neanche la moglie,quel pomeriggio la Rea muore ammazzata,non può essere un caso.

Vanna ha detto...

Maura, se ti rileggi gli articoli e i post di molto tempo fa, non staresti a ripetere quello che qui è stato già lavato, candeggiato, centrifugato e steso al sole!

Anonimo ha detto...

@ TABULA

intervengo solo per dirti che, dopo aver letto i tuoi due post, ho smesso di scrivere il mio per evitare agli altri la lettura di un inutile DOPPIONE !

Brava, hai completato egregiamente l'esposizione chiara e puntuale di Massimo che ha riproposto ancora una volta le macroscopiche incongruenze e le incomprensibili omissioni legate a questo enigmatico ed inquietante "caso" giudiziario

ENRICO

Antonello ha detto...

@Maura
attaccando??? Senti chi parla, stai proponendo ricostruzioni della logica vegetariana pur di non ammettere che non hai argomentazioni e favoleggi che sarebbero gli altri ad aver qualcosa di personale se ti contraddicono perdippiu' con dati coerenti documentati.
Poi a chi non condivide il movente che tu imponi arbitrariamente senza colonne portanti oggettive chiedi allora di illuminarti un perche', ma un perche' di che??? Ancora non hai dimostrato la solidita' del tuo come, ne del tuo chi, ne del quando, spero tu abbia presente almeno il cosa.
Non si parte da un perche' obbligatoriamente, ne da un insignificante chi, a volte come in questo caso servirebbe tentare di ricostruire prima il cosa, poi il come, poi il quando, poi il chi avrebbe potuto, poi le prove o gli indizi gravi precisi e davvero concordanti ed infine, ma facoltativo, esiste il perche'.
Quindi comincia tu che ne sei cetta a dimostrare il tuo cosa, come e quando.
Poi, se riesci a rispondere a tutti i dati potremmo vedere gli alibi se vi sono agli atti ed azzardare anche un chi poteva.
Puoi girare code e frittate quanto vuoi ma non affascini ne convinci, gli assunti vanno argomentati e dimostrati, almeno resi verosimili, e tu sei sempre ferma li, non puoi scappare dai dati, ne distrarti l'attenzione, DEVI AFFRONTARLI.

Chiara ha detto...

Ivana, mò te lo dico: si può sapere a chi c.o interessa la tua identità???
ma chi te l'ha mai chiesta!

sei tu che l'hai chiesta ad altri e che continui a ripetere fino alla nausa che qui lì e altrove l'hai detta quindi non hai problemi a dirla....però ci fosse nà volta che nel dire ciò tu la scriva!
di più: in uno degli ultimi messaggi, in cui copi-incolli il passo di un commento in cui lo scrivi...lo sostituisci con dei puntini!!

oh ivana, ma credi che stiamo a trastullarci con le scempiaggini qui?

se proprio muori dalla voglia di dirci come ti chiami, eh diccelo una buona volta e facciamola finita, che non se ne può più!

perchè guarda che NON CE NE PUO' FREGARE DI MENO, non te lo abbiamo chiesto e quindi tanto più non andremo a scartabellare il web per ritrovarlo!

non è che dobbiamo essere ammorbati nei secoli a venire per questa cosa no?

quindi per cortesia piantala con questa fissa che è TUTTA E SOLO TUA.

Grazie in anticipo.

Vanna ha detto...

Maura, anche se ti rivolgi a Tabula, mi sento di risponderti per farti capire come il tuo procedere nel ragionamento s'incarta e non dice nulla.

Dici:

"Tabula non era rivolto a te,tu sei intelligente e non hai preclusioni di sorta,era rivolto a chi senza ragione attacca e questo denota un coinvolgimento personale in questo caso,..."

Chi attacca e cosa?

Da quel che sto leggendo, si attacca un continuare ad affermare un sistema accusatorio contro P.che si può smontare e difatti qui è stato fatto.

E, per averlo fatto si è coinvolti
a livello personale?

Ma cosa vai elucubrando?

Poi continui comprendendo le perplessità di Tabula e nel contempo hai pure la velleità di
"spiegare" tale omicidio con una
"sorta di minima preparazione"...

Oibò!

E continui con la diagnosi valutativa che "non può essere d"impeto", perché il poverino si trovava "in uno stato di forte stress emotivo" e bla-bla-bla.

Vorrei ricordarti che il soldato Parolisi ha fatto un percorso militare non da poco e lo stress emotivo forse lo sapeva controllare per fare quel mestiere.

Per caso lo conoscevi per sapere bene quali erano le sue vere intenzioni su Amalfi?

Come fai ad esprimere certe idee con sicurezza senza un "forse, chissà, a me pare che".

A meno che.... fai parte del plotone che lo ha fucilato.

Vanna ha detto...

Maura, anche se ti rivolgi a Tabula, mi sento di risponderti per farti capire come il tuo procedere nel ragionamento s'incarta e non dice nulla.

Dici:

"Tabula non era rivolto a te,tu sei intelligente e non hai preclusioni di sorta,era rivolto a chi senza ragione attacca e questo denota un coinvolgimento personale in questo caso,..."

Chi attacca e cosa?

Da quel che sto leggendo, si attacca un continuare ad affermare un sistema accusatorio contro P.che si può smontare e difatti qui è stato fatto.

E, per averlo fatto si è coinvolti
a livello personale?

Ma cosa vai elucubrando?

Poi continui comprendendo le perplessità di Tabula e nel contempo hai pure la velleità di
"spiegare" tale omicidio con una
"sorta di minima preparazione"...

Oibò!

E continui con la diagnosi valutativa che "non può essere d"impeto", perché il poverino si trovava "in uno stato di forte stress emotivo" e bla-bla-bla.

Vorrei ricordarti che il soldato Parolisi ha fatto un percorso militare non da poco e lo stress emotivo forse lo sapeva controllare per fare quel mestiere.

Per caso lo conoscevi per sapere bene quali erano le sue vere intenzioni su Amalfi?

Come fai ad esprimere certe idee con sicurezza senza un "forse, chissà, a me pare che".

A meno che.... fai parte del plotone che lo ha fucilato.

Chiara ha detto...

Antonello già te lo dissi in passato: a volte ho voglia di incorniciarti!

Per il momento mi limito a reverenzialmente baciarti via web.

grazie, mi hai fatto bene all'anima col tuo rigore dopo tanta confusione e barbosissimi fronzoli pseudo-mate-filosofici!

Vanna ha detto...

Chiedo scusa, sono partiti due post senza accorgemene!

Chiara ha detto...

Vanna...."elucubrazioni"....modera i termini, và! ;-D

Simona ha detto...

Ma non vedete che racconta sempre la solita favola? e voi che gli date ancora retta....Non riesco a credere che non riuscite a capire che la signora Maura Munnicchi (che si fa chiamare Maurina)è entrata solo per provocare...è da oltre 2 anni nelle pagine facebook ad inveire contro Salvatore Parolisi con le peggiori parole e adesso è entrata qui perchè evidentemente nessuno se la fila come prima visto che ragiona sempre con le sue solite donzelle che sputano rabbia dalla loro bocca e potrebbero benissimo essere chiamate "forcaiole"....Ne ho visti di commenti volgari e maleducati dove commenta la signora Munnicchi...lei stessa che invocava la pena di morte con parolacce e insulti vari...L'admin delle varie pagine dopo un pò di tempo si è stufato ed è stato costretto a bannarla....Poi ancora non capisco per quale motivo è ancora qui:l'altra sera se ne è andata salutando tutti e poi improvvisamente è riapparsa...Cosa cerca ancora? SP è stato condannato quindi continui pure con le sue storielle ma vedrà che alla fine si stuferà anche lei di ripetere 200 volte la stessa storia priva di senso...e guardi può anche offendermi,non mi interessa,ormai l'ho osservata per bene e posso dire che lei,come altri colpevolisti siete tutti uguali..non sapete argomentare i fatti..Sono stata bannata proprio per persone del genere solo perchè esprimevo la mia umile opinione e soprattutto sono stata accusata di essere innamorata di Parolisi...a me non importa un fico secco del suo aspetto fisico...io vedo solamente un grande marcio in questa storia che mi ha schifata dall'inizio...e non me ne vergogno nel dirlo. Purtroppo è la realtà dei fatti!

Saluti a tutti

Ivana Niccolai ha detto...

Chiara ha scritto: "però ci fosse nà volta che nel dire ciò tu la scriva!
di più: in uno degli ultimi messaggi, in cui copi-incolli il passo di un commento in cui lo scrivi...lo sostituisci con dei puntini!!"

L'ho scritta anche nel mio messaggio precedente: Ivana Niccolai, insegnante ligure in pensione.

Quale copia-incolla?
Si continua con illazioni assurde e non giustificate!

Ciò che ho messo tra virgolette sono le parole di Odifreddi presenti nel Capitolo decimo del libro "Il diavolo in cattedra".
Aggiungo che Il capitolo decimo intitolato "Tertium datur" inizia esattamente così: "La restrizione a due soli valori di verità impone alla logica classica una rigidità manichea".
Secondo te è possibile il copia- incolla dal cartaceo all'elettronico?!

Stefania ha detto...

Qui si rischia di andare in loop, anzi direi che Maura ci sta riproponendo un triplo Rittberger degno di Carolina Kostner.

Non è un caso Annika abbia scelto questo nickname.

Come forse saprete, Astrid Lindgren quando scrisse Pippi Calzelunghe, scelse di chiamare la migliore amica della mattacchiona dalle trecce rosse proprio Annika Settergren. Il fratellino era Tommy Settergren. Erano gli amici "saggi" di Pippi, quindi.

E' abbastanza normale che quando qualcuno muore, tantopiu' se giovane e di morte violenta, si tenda alla mitizzazione, se non anche alla santificazione.

Ma noi in realtà di Melania sappiamo solo quello che la famiglia Rea, le amiche (piu' o meno tali) ci hanno raccontato.

Era brava, bella, trasparente, devota al marito.

Beh, devota mica tanto, mi si permetta. Ha lasciato Salvatore per tornarsene alla casa natia per tutta la gravidanza ed anche nei primi mesi di vita della bimba.

Ha chiesto ed ottenuto da Salvatore, di rientrare in anticipo dal viaggio di nozze perchè le mancava la sua famiglia d'origine.

Ora, ben inteso, io penso che molto probabilmente Melania Rea era una brava persona.

Si dice la sua vita sia stata scandagliata dagli inquirenti nella ricerca di qualcosa di torbido che potesse far percorrere altre strade. Non è stato trovato niente.

Non so quanto queste indagini siano state svolte in modo serio ma tutti gli svarioni presi da chi ha lavorato al caso (termometri dimenticati, larve gettate, contaminazione della presunta scena del crimine, ecc) non mi predispongono a potermi dire certa della scupolisità degli investigatori.

Ben inteso, con questo non voglio far intendere Melania potesse avere una vita parallela, un amante o cose del genere.

Ma sappiamo anche che Melania, scoperto il tradimento del marito, ci ha messo un bel po' prima di confidarsi con i familiari e con "le amiche".

Quindi possiamo tranquillamente valutare l'ipotesi che se Melania nei giorni immediatamente precedenti alla sua morta avesse scoperto qualcosa, non è detto sarebbe corsa a confidarsi telefonicamente con mamma e papà.

Perchè vi scrivo queste cose? Perchè io penso al telefonino della vittima che è stato ripulito.

Ora, è evidente che se una simile operazione fosse stata eseguita (impossibile ma fa lo stesso) oppure ordinata da Parolisi la faccenda non avrebbe alcun senso.

Il mio cellulare in questo momento è sul comodino della mia camera da letto. Lo uso come sveglia. Mio marito talvolta me la spegne. Ci sono le sue impronte. Oppure me lo mette sotto carica .... ed anche per quello ci sono le sue impronte.

Penso sia normale.

Se invece si desidera cancellarle, se si desidera cancellare il contenuto della memoria dell'apparecchio, si deve avere "gioco-forza" qualcosa da nascondere.

Sbaglio? Non so .... ma ora mi è tornato alla mente questo particolare.

E' stato chiesto qui sopra perchè gli avvocati di Parolisi non hanno portato il discorso "senemogellina" e comunque altre perizie a discolpa del loro assistito.

Io continuo a pensare che i Rea possano in un qualche modo sapere a chi si stesse riferendo Melania o cosa intendesse quando disse alla Perrone (e probabilmente anche a Salvatore) di essere in grado di farle passare dei guai.

Chi poteva conoscere Melania di cosi' importante?

Nessuno? Se cosi' fosse il primo a saperlo sarebbe stato sicuramente Salvatore Parolisi e quindi avrebbe riso delle minacce della moglie.

Parolisi ha paura, io almeno ho questa impressione.

Ed ho anche l'impressione che l'imputato abbia concordato una linea difensiva con i propri legali, come è consuetudine, mettendo in conto di dover accettare una condanna per vedersi salvata la pelle .....

Senza contare poi che a prescindere da tutto non vuole far correre pericolo alcuno alla bambina.

Ecco perchè è perfettamente inutile provare a dire "ma perchè non avvisate Biscotti e Gentile?".

Loro sanno bene, sono convinta anche leggano queste pagine.

Per il momento stop ... non voglio mettere troppa carne al fuoco.

Stefania

PINO ha detto...

@ STEFANIA
Concordo pienamente con i tuoi ultimi periodi.
Mi hai letto nella mente, indipendentemente da quanto abbia già scritto, a tal proposito?
Ciao, Pino

Anonimo ha detto...

Qui le gentili Signore, Stefania e Vanna, stanno leggendo nel pensiero anche a me !!!

Per non parlare di Chiara che mi ha tolto le parole dalla tastiera a proposito della NON RICHIESTA "rivelazione" della propria identità da parte di un'utente evidentemente ansiosa di autoaccreditarsi

buona serata

ENRICO

Unknown ha detto...

Ivana,
non mi pare il caso di inserire mail private che come tali tali devono restare.

Io posso parlare per lei e certificare e garantire a tutti, non solo a chi frequenta questo blog, che il suo nome è sicuramente Ivana Niccolai, che è ligure, che è molto molto ferrata sulla matematica, materia che adora, ed anche molto intelligente e di istruzione superiore alla media. Inoltre garantisco che è benvoluta da chi la conosce, che nel privato è una persona gentile e piacevole da frequentare.

Non scherzo e non voglio si pensi che la derido, perché quanto ho scritto è la verità ed è ciò che penso... a prescindere dai commenti che riguardano la morte di Melania Rea in cui, non solo in questo blog, la contrapposizione interpersonale ha assunto livelli insostenibili ed ha portato, non solo la signora Niccolai ma tante altre persone gentili e dolci nel privato, ad erigere barriere e steccati.

Con questo, in ogni caso ribadendo che fra di noi non si potrà mai instaurare un dialogo sul caso in questione, intendo comunque chiudere la polemica che non avrei mai voluto si aprisse.

Massimo


Sira Fonzi ha detto...

Ciao, ho una curiosità su un argomento che sicuramente avrete trattato in questi mesi:
è stato possibile rintracciare sms e chiamate cancellate dal cellulare di Melania?
Grazie
Una buona serata a tutti
Sira

Anonimo ha detto...

No, Sira 22:54,
niente di niente è emerso ... magari! eccome se ne abbiamo discusso, non negli ultimi mesi ma fin dall'inizio e con abbondanti ragionamenti.

Stefania ha detto...

Per questo sostengo che chi ha ripulito il telefonino di Melania doveva avere un valido motivo per farlo. E non puo' essere stato il Parolisi: hanno rintracciato sia le chiamate e gli sms mandati alla moglie dal cellulare "ufficale" sia l'apparecchio alla amante-amanti dedicato. Nulla di nulla. Non erano le tracce di Parolisi che chi ha depistato ha cercato di nascondere, cancellando memoria ed impronte dal cellulare della vittima.

A me non pare cosa di poco conto.

Stefania

Sira Fonzi ha detto...

Grazie Anonimo,
anche se non capisco perchè su alcuni cellulari è possibile risalire a ciò che è stato cancellato (come ad esempio sul cellulare di Ivano, per il quale hanno usato un apparecchio israeliano)e su altri no.
Il suo cellulare tra l'altro era un Samsung di recente costruzione.
Mah!!

Stefania, condivido le tue osservazioni ed aggiungo che è alquanto anomalo che l'assassino abbia perso tempo a cancellare tutto tranne due sms, anzichè portare via il cellulare stesso.

Sira

Anonimo ha detto...

Buonasera, c’è una cosa che mi dà fastidio come un sassolino nella scarpa: anche qui è stata portata la favoletta che nessuno sapeva della gitarella pomeridiana a CSM, perché decisa all’ultimo momento da Melania.
Prima di tutto lo sapeva la mamma alla quale fu la stessa M. a comunicarglielo nella telefonata delle 13.30.
In secondo luogo, molto probabilmente lo sapeva la sessa amica Sonia. Dopo la puntata di CLV con l’intervista del 27 aprile 2011, infatti, qui si è molto discusso sulle affermazioni dell’amica di pianerottolo. Riporto il testo delle dichiarazioni a beneficio delle nuove agnostiche entrate :
«Noi ci dovevamo vedere verso le 4 per venire qui a casa dei miei genitori … loro sono tornati presto da quella visita e dice che facciamo fino alle 4? Aspettiamo Sonia? … e gli ha detto Salvatore sai che c’è? prendiamo la bimba, andiamo a San Marco, porto la merenda, portiamo il plaid ... infatti Salvatore è andato sotto ha preso la coperta, l’ha caricata, ha preso la merenda, ha preso la bimba dice facciamo giocare un po’ la bimba dice e intanto aspettiamo Sonia e alle 4 scendiamo... e infatti non è scesa».
Il ragionamento è stato: come faceva Sonia Viviani a sapere queste cose? Non è verosimile che sia stato Salvatore a raccontare per filo e per segno, solo a lei, se costei è arrivata a CSM per riprendere Stefania e la bambina in tarda serata (e intanto si era goduta la festicciola delle quattro!!) e Salvatore era già in caserma a verbalizzare la denuncia di scomparsa. Da come la racconta Sonia sembra evidente che questa conversazione sia avvenuta tra lei e Melania. E abbiamo anche ipotizzato su quando sia avvenuta.
In terzo luogo, esiste la testimonianza di un vicino di casa che ha visto Parolisi in pantaloni corti e maglietta scendere in garage con la bambina in braccio, sistemarla nell’auto e caricare un plaid, poi prendere la direzione di CSM. Esiste anche un altro uomo (uno che abitava dall’altra parte della strada) che ha notato l’auto nella stessa direzione.
Pertanto, più di una persona aveva capito che la famigliola stava recandosi sul Pianoro!

PS
Cara Sira ... ti prego, non ricominciamo con la questione dei telefoni che ci sono stati articoli su articoli e commenti su commenti ... aiutooo

Antonello ha detto...

@Chiara
beh dai, e' improbabile partire dal chi, essere quindi certi del perche' dimenticandosi del cosa, come e quando, in fondo non vorrei che quelli che io penso siano errori metodologici gravi di Maura facciano passare cose poi sperimentate e corrette come stelle del firmamento.
Dobbiamo trovare il lato piu' debole degli attacchi mediatici personali e la corruzzione totale di una giusta metodologia credo che sia un lato che puo'isolare persino chi si sente "Diavolo in cattedra" piuttosto che "Dio in televisione", tanto per citare citazioni di chi cita.
Non sono neppure preclusivo nei confronti di Ivana, a parte che gli sconsiglio di mettere altri dati personali in rete visto i malintenzionati che girano sulle strade internettiane.
E' che ho sempre pensato che la vera cultura deve, per essere tale, riuscire anche e sopratutto a farsi comprendere dall'ignoranza.
Credo questo, non e' l'ignoranza che DEVE adattarsi alla cultura, e' il contrario nella serieta' di dialoghi veri, specificatamente io sono profano in filosofia e forse, visti i tempi che vedo dati per certi, anche in matematica ma io dico cio' che penso, non cito il mio vicino di casa per esprimere il mio pensiero, ed io da ignorante non capisco a che diavolo serva leggere mille libri se cio' fa perdere di vista la nostra identita', cio' che pensiamo.
E questo e' un difetto inumano della cultura estrema, chi passa la vita sui libri forse puo' diventare ingegnere, ci mancherebbe, ma ha passato la vita sui libri ed ha dimenticato di vivere, per questo pretende che gli altri capiscano, che siano come lui o lei e', senza considerare che la cultura ha la responsabilita' di se stessa ma non solo mentre l'ignoranza forse non avuto altre opportunita' per colpa di una cultura che percorre solo le vie della convenienza.
A parte questa disgressione, non vedo che diavolo centri la filosofia, con il massimo rispetto, in una ricerca della verita' in un caso di omicidio, centrerebbe se si partisse dai concetti e non dalle citazioni.
La matematica invece centra eccome ma e' a parer mio errato non considerare che nella ricerca della verita' con meno errori il reale e' e non puo' che essere uno e non due, tre a seconda delle diverse logiche.
La verita' noi la cerchiamo ma non dobbiamo mai dimenticare che quella accaduta non puo' che essere solo una, in scienze investigative in questo senso 1+1 fa sempre 2 proprio per questo.
15 chilometri + 15 chilometri fanno 30 chilometri, non di rette lineari o di semirette ma di curve tornanti, strade tortuose, dissestate dalla pioggia di quei giorni.
6 sentinelle + 1 camionetta + tot autisti dei pulmann + autista della golf + tot che svolgevano le esercitazioni + 1 chiosco chiuso =Ripe luogo "blindato", e cio' risulta un risultato accettabile e verosimile che documenta che nessuno li ha visto passare la batmobile di Parol., ne ha sentito mai urlare e ne ha visto tantomeno il "corpo pe terra".

p.s. grazie del bacio virtuale, ma occhio ai baci, sembra siano pericolosi.

Anonimo ha detto...

Cara Sira

la tua domanda : perchè non è stato possibile recuperare gli sms e le chiamate sul cell di Melania (cosa che invece in altri casi era avvenuta) è stata una delle prime da me posta in questo forum

Luca ( utente storico all'epoca ed esperto in materia) mi rispose che solo attraverso un complesso procedimento sul cellulare stesso si poteva eliminare definitivamente qualunque traccia del traffico telefonico in memoria.

Dunque ci si chiese CHI aveva la competenza - oltre al tempo - per compiere questa operazione e PERCHE' lo aveva fatto ?

Si è anche ipotizzato che il telefonino non fosse stato fatto scomparire perchè, una volta "ripulito" secondo una certa "logica" avrebbe eliminato qualunque sospetto su ciò che avrebbe potuto contenere se al contrario non fosse stato trovato

( mi sono spiegato malissimo, perdonami, ma stasera sono stanco !)

buona notte

ENRICO

Chiara ha detto...

OT
tranquillo Antonello, la mia alfa-amilasi è impareggiabile...non resterà traccia a provare il misfatto! ;-)

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Antonello,

torniamo allora alla "docta ignorantia" del Medioevo mistico, visto che la cultura ci fa perdere di vista la vita ? Il punto è che non basta un certo autore a risolvere determinati problemi, ma ne occorrono molti, vari e contrastanti: questa è la filosofia.

Qui è infuriata una battaglia durissinìma, e nondimeno resta il fatto che c'è ancora un round decisivo da giocare, che potrebbe rovesciare la situazione, ma attenti sul piano procedurale, salvo rinvii (non improbabili ritengo) ad una nuova Corte d'Assise d'Appello. Non può esserci logicità di giudizio, dove non vi sia unicità nella concatenazione degli eventi che portano all'omicidio. Quindi a questo punto la Cassazione potrebbe rovesciare la questione. E quando arriveremo ad una sentenza, magari provvisoria di rinvìo, o definitiva che azzeri il tutto, solo per ragioni formali, allora quali ricostruzioni si potrebbero fare ?

Per me resta sempre l'aspetto militare il punto centrale della questione, unito forse ad altre influenze non ben chiare. Ma certo che il silenzio sulle indagini, per quanto dichiarate concluse, della Procura Militare su fatti di una certa gravità disciplinare, tra cui anche il comportamento di sentinelle che soffrirebbero di troppi difetti sensitivi, tali - come si sarebbe detto una volta - da farli scartare dalla leva (soprattutto vista e udito, estremamente importanti in un militare che deve poter vedere dove spara o da dove sparano, e sentire gli ordini che vengono dati in battaglia nel frastuono di cannonate e bombe a mano, fucilerìa, mitraglia, urli dei feriti e lamenti dei moribondi).

Tra i tanti punti strani è che tra le due Magistrature, civile e militare, pare non vi sia stato alcun rapporto o collaborazione, pur operando su uno stesso problema, la vita di quella caserma, che ricordava uno di quei vari films comico-boccacceschi degli anni '70.

Infine, se non ho mal capito, il delitto sarebbe avvenuto in zona di manovre o esercitazioni militari o ad essa limitrofa, un motivo determinante per una cooperazione tra le due Procure, invece nulla sembrerebbe fatto in questo senso. E ciò puzza, puzza, puzza, tanto da dover indossare una maschera antigas per la guerra chimica.

Sira Fonzi ha detto...

No Enrico, ti sei spiegato benissimo, e ti ringrazio.
Ho la memoria corta e se ho partecipato agli scambi di opinioni in merito, al tempo che fu, l'ho completamente rimosso.

Il lavoro tecnico certosino può essere stato fatto in tutta tranquillità, portando via ad esempio il cellulare, per poi riportarlo nella scena del crimine successivamente (magari quando è stato riacceso)

C'è un intervista interessante ad Alessandro de Pascale - uno degli autori del libro Il caso Parolisi: sesso, droga e Afghanistan- a questo indirizzo:

http://www.ilcarrettinodelleidee.com/sito/attualita/item/2067-una-siringa-nel-petto-e-un-laccio-emostatico-al-braccio.html

Mi ha incuriosito, credo che lo leggerò.

Una buona notte

Sira

Anonimo ha detto...

@Sira
I msg inviati o ricevuti dai cellulari vengono registrati o sulla SIM o sulla memoria del cellulare. Tali msg possono essere cancellati operativamente dal titolare del cellulare digitando sulla tastiera i comandi relativi. Con questa operazione si cancella l'indicizzazione del msg ma non il contenuto che rimane registrato sulla memoria e con particolari strumenti si può' riuscire a leggere tali msg. Poi esiste un sistema più' drastico che consiste nella formattazione della memoria stessa del cellulare, operazione che cancella tutto quanti vi è' registrato. Questa operazione deve essere eseguita da persone molto esperte e con particolari strumenti. I msg eventualmente registrati sulla SIM non vengono cancellati con la formattazione e questo può' essere il motivo per cui sul cellulare di Melania sono restati 2 messaggi (formattazione della memori) mentre sono riusciti a recuperare i msg di Ivano (normale cancellazione).
Alex.

Gino ha detto...

Perfetto, Massimo Prati.
Sei riuscito a smontare punto per punto l'unica ricostruzione plausibile(quella avanzata nel mio ultimo post) che credo sarà fatta Propria dalla Corte di Assise e di Appello dell'Aquila nelle motivazioni della sentenza che, tra qualche mese, verranno depositate.
Complimenti, davvero.
Io spero, sinceramente, che anche molti addetti ai lavori abbiano l'opportunità di leggere quanto hai scritto e quindi di documentarsi ulteriormente in ordine ai fatti processuali e alla dinamica omicidiaria.
Bene, ciò premesso, debbo evidenziare, come già accennato nei miei precedenti post, che io sono convintissimo che ci sia, agli atti di questo processo, una prova di innocenza incontrastabile: ed infatti, Ranelli, la stessa sera della scomparsa nonché i giorni immediatamente successivi, dichiara agli inquirenti(i quali, ovviamente, verbalizzano le relative audizioni) di essere sicurissimo di aver visto intorno alle ore 14:40 "Parolisi in compagnia di una donna mentre insieme facevano dondolare la bimba sull'altalena."
Io credo si sia insistito davvero molto poco su questo punto, forse nella convinzione che lo stesso Ranelli, qualche tempo dopo, avesse cambiato versione.
Ma non è assolutamente andata così: nell' ultima audizione ,per una sorta di accondiscendenza alle tesi dell'ufficio inquirente, costui ha solo spostato l'orario dell'avvistamento(non più alle 14:40 bensì alle 15:20 circa), perchè su tale strada lo hanno indotto gli inquirenti...
Ma, ovviamente, se Ranelli li ha visti(e certamente li ha visti) non può che averli visti nell'ora dichiarata nelle prime audizioni e cioè alle ore 14:40 circa.
Io credo che questo sia una prova inequivocabile che conferma l'alibi del militare e smonta, senza ombra di dubbio alcuna, tutta la ricostruzione avanzata, sin dall'inizio, dalla Procura.
Perchè si è insistito così poco sul fattore RANELLI? Egli è un testimone, l'unico vero testimone di questa vicenda giudiziaria. Ascoltato la stessa sera del fatto(non mesi dopo) e dichiaratosi più volte "certissimo" di averli visti!
Questa è una prova a discarico(di innocenza) a tutti gli effetti, incontrastabile, inequivocabile, evidentissima!!

Sira Fonzi ha detto...

Chiarissimo, grazie mille Alex!!
Sira

Antonello ha detto...

@Manlio Tummolo
te mi chiedi quindi se dobbiamo tornare all'ignoranza, cioe' quello che e' la finta cultura attuale che evita, non sa e non riesce a dialogare con chi cultura non ha.
Nel tempo gli orticelli sono cresciuti, si sono create mille materie mai prima esistite, ogni materia ha istituito un suo linguaggio tecnico incapibile agli altri, di cultura si e' fatto casta al punto che e' arduo per un profano comprendere ad esempio una diagnosi medica, piuttosto che appunto motivazioni di sentenze.
Pero' ad esempio nel legale abbiamo inserito l'obbligatorieta' della traduzione agli stranieri, loro devono capire, e di questa ipocrisia la cultura non dice nulla, senza contare le scenette di anziani agli sportelli degli impiegati.
In generale direi che i linguaggi tecnici dovrebbero essere aboliti, sono il sistema di comunicazione di un mondo sempre piu' castoide, ricco ed isolato dalla realta'.
Le ultime leggi sono praticamente illeggibili, pero' rimane chiaro che la legge non ammette l'ignoranza, come se nascessimo "tutti imparati", come se non esistessero le opportunita' economiche, come non ci fossero i potentati e rettorati, come non ci fossero i numeri chiusi, come se per uscire dall'ignoranza non contassero gli ingenti costi.
No, non son d'accordo, una legge deve essere scritta dalla cultura? certo, ma deve poter essere compresa anche da un bambino o da un igmorante, deve essere chiara e non deve rimandare ad altre leggi, deve esprimere il concetto e non autocelebrare i privilegi di poterli comprendere.
Credo che la Costituzione ne sia un esempio finche' ahime' il suo custode non riuscira' ad "opportunamente" aggiornarla.
La cultura in generale ha gli strumenti per gestire le comunita' ed i varisettori professionali ma non se non capisce che non deve fare casta, esiste per poter essere condivisa e comunicata a chi tra l'altro, a volte, ne e' il diretto interessato, seppur magari ignorante.
Nell'accademia universitaria va bene mantenere i linguaggi tecnici, la cultura deve comprendere anche se stessa, ma in pubblico la cultura deve confrontarsi anche con l'ignoranza quanto piu' possibile, secondo me potrebbe essere un'ottima regola deontologica.

MAURA ha detto...

Non volevo rispondere ma mi vedo costretta a farlo,non sono entrata nè per affascinare nè tantomeno per farvi cambiare idea,neanche per provocazione,ma torniamo al processo,vedo che non vi manca la cultura,siete esperti di criminologia?veniamo ai tempi:Perchè la difesa non gli contesta i tempi?perchè in primo grado tentano invano di spostare l"ora del decesso,quando se non fosse stato possibile per Parolisi compiere il misfatto avrebbe avuto l"alibi incontestabile il fatto non poteva sussistere?forse perchè hanno fatto prove tecniche che dimostrano che possa averlo fatto?veniamo al movente:nell"ultima settimana Parolisi compone il numero dell"amante per ben 1200 volte circa,ma ci sono anche 2500 messaggi mandati da entrambi nella stessa settimana e badate bene loro hanno i contenuti di tutti quei messaggi ,i loro telefoni erano di nuova generazione quindi recuperabili,che cosa dicono?lei minaccia di lasciarlo se questa volta non ha iniziato le pratiche della separazione,lui la rassicura che nessun problema esiste a riguardo è tutto a posto,a parte il numero abnorme proprio in senso numerico di telefonate e messaggi fatti in soli sette giorni non so se vi rendete conto,ma guarda caso la Rea muore proprio quel pomeriggio!non solo la tolgono di mezzo per chissà quali segreti militari,ma gli fanno anche un piacere!parliamo invece della sua paura per la caserma,Parolisi non ha affatto paura di loro,perchè è proprio lui a metterli in mezzo con storie di strani riti e di droga all"interno di essa,che guarda caso sono proprio i depistaggi lasciati sul corpo della vittima!Luca deve mettersi d"accordo con i periti della difesa,sono loro che asseriscono che il telefono della vittima era di vecchia generazione per cui non è stato possibile recuperare quei messaggi,come andrà a finire in cassazione?intanto in fase di custodia cautelare non hanno fatto un rinvio ,anzi hanno dato motivazioni da condanna:Parolisi pericoloso criminale,sussistono indizi gravi di colpevolezza,volete uno spassionato e umile parere?neanche i suoi avvocati credono nella sua innocenza,puntavano più sulla riduzione della pena,un saluto da una povera ignorante che non capisce se i vostri discorsi filosofici più che altro,c"entrino o meno con i fatti quelli reali e con l"omicidio REA.

Chiara ha detto...

Antonello

non confondere l'oggetto (il linguaggio tecnico giuridico in sè, che è inevitabile e corretto esista come esiste in ogni disciplina, dalla contabilità al trucco-e-parrucco) con il problema che l'affligge (l'ignoranza e inettitudine dei personaggi che ci sfornano le leggi da trent'anni in qua).

la questione del modo in cui le leggi sono scritte, con particolare riferimento a quelle dei Parlamenti della cosiddetta "seconda repubblica" è un problema sentito e denunciato in primo luogo dagli accademici e dagli operatori del diritto, te l'assicuro; la situazione è percepita come disperata e disperante.

basta presenziare ad un qualunque convegno nel quale si discuta una qualunque nuova legge e si sente che l'incipit di relatori e moderatori è sempre lo stesso e parla di "schizofrenia del legislatore", di "perdita del linguaggio giuridico", di "sterile grafomania degli estensori", di "cripticità dei rimandi", di "disorganizzazione del testo", di "affastellamento di orrori giuridici", di "ignoranza del riverbero pratico delle scelte lessicali" e di "ennesimo pessimo testo che nel tentativo di emendarlo dalle storture - altro malvezzo odierno in cui non si è capaci di promulgare un testo decente fin dalla prima stesura - verrà ulteriormente peggiorato".

questa politica non seleziona le competenze reali ma la verbosità fuffosa e fumosa; perchè le prime mettono a disagio la seconda e, al contrario di questa, hanno altro con cui vivere e in quell'agone di riciclati e improvvisati non ci mettono piede; sicchè le eccellezze che naturalmente ci sono anche lì sono messe in minoranza e tacitate dai mestieranti della politica, per i quali conta solo portare a casa l'inserimento di un proprio emendamento, poco importa se scritto con i piedi e non coordinato con gli altri.

quasi tutte le nuove normative non sono che un'accozzaglia di piccoli orticelli di partito, intimamente intesi a guadagnare un risultato di utilità o di propaganda per la propria parte contro un'altra, tutti tesi ad assicurarsi margini di non funzionamento generale (e quindi a creare comode scappatoie per sè) e dei cittadini che c'avranno a che fare, chi se ne frega.

chi, tra i facenti parte dell'organo legislativo, pur possiede almeno sulla carta competenze giuridiche, delle stesse fa un uso distorto da logiche personali e/o elettorali; gli altri proprio non hanno alba di cosa stiano facendo nè se ne curano.

immagino che "qualcuno" non concorderà e rimanderà ad una atavica e connaturata satanica natura della legge e del diritto e ti anticipo che non replicherò; quindi questa è l'espressione definitiva del mio pensiero; prendila e fanne ciò che credi.

Anonimo ha detto...

Antonello,
il sostantivo "cultura" ha un significato diverso da quello che gli attribuisci.
CULTURA=CIVILTA': usi, costumi, pensiero, gastronomia, religione, ecc. di un determinato popolo.

Chiara ha detto...

Maura

dimmi tu piuttosto due cose:

1. posto che il processo si è svolto nei due gradi a porte chiuse, quale sarebbe la tua fonte circa ciò che la difesa ha detto o non ha detto? tu - come tutti noi - dalle sentenze sai soltanto cosa è stato accolto o non accolto ma non tutto ciò che è stato detto e come; il resto lo sai da organi di stampa che nemmeno loro erano presenti. Quindi?

2. ce la dai una buona volta la fonte PROCESSUALE dell'esistenza di telefonate ed sms compiuti nell'arco di 7 giorni in numero di 1.200 e 2.500 rispettivamente?

Anonimo ha detto...

X MAURA
Ma non avevi detto che ti saresti "ritirata"?
Torni a coppe, quando ti si chiama a bastoni, con lo stesso disco rotto?
Non hai capito che delle tue convinzioni maniacali se ne fanno solo canestri per fichi secchi?
Sei dura neh!
Ma c'è chi è più duro di te, convincetene, contro cui puoi battere la testa, fino a rompertela.
Decidi tu, se continuare, o meno, a suonare ancora quel disco che ti è stato gratuitamente fornito da...chi nel falso ci guazza.
FALCE

Unknown ha detto...

Maura, hai scordato di inserire la premessa al commento: quanto scrivo sulle telefonate non so né se è vero né se è verificabile.

Come al solito hai inserito dei pettegolezzi da gossip che non risultano agli atti...

Parolisi a parer tuo fa in sette giorni 1200 telefonate a Ludovica + la metà dei 2400 sms, quindi altri 1200 contatti telefonici. In totale sono 2400 fra chiamate ed sms in sette giorni.

Quindi 2400 diviso 7 giorni fa 342 contatti al giorno.

Considerando che in una giornata di 24 ore il Parolisi almeno sei le avrà perse per dormire e due per stare con Melania, restano 16 ore in cui far stare 342 fra telefonate ed sms (e, nota bene, per venire incontro alla tua convinzione il militare non lo faccio neppure lavorare per un secondo e neppure fare due chiacchiere con allieve e commilitoni). A queste ore rimaste devi togliere il tempo che serve per leggere gli sms arrivatigli dall'amante che, abbiamo detto, sono 1200 in sette giorni, quindi 171 al giorno. Considerando 20 secondi a lettura togliamo circa un'ora dalle 16 e ne restano 15.

15 ore sono esattamente 900 minuti che divisi per il numero delle telefonate e dei contatti (342), fa una chiamata o un sms inviato ogni due minuti e 37 secondi...

maura, ma ti rendi conto di cosa scrivi e affermi?

Massimo

PINO ha detto...

@ MASSIMO
Non ti sembra di essere stato gentilmente ultra esaustivo, così come Chiara ed altri, con chi continua a postare solo chiacchiere provocatorie?
A parer mio, da questo momento, ignorerei sistematicamente gli ulteriori interventi, che non abbiano alcun fine discorsivo. Ed, al limite, li bannerei, adottando il sistema usato da altri blogger, nei confronti degli stessi autori.
Tu sai come regolarti.
La mia, è stata solo la constatazione di una situazione molto fastidiosa.
Ciao, Pino

Anonimo ha detto...

Parolisi ha molte colpe di cui sono state prodotte numerose prove ma le prove che abbia commesso l'uxoricidio proprio non ci sono. Per quanto sia un personaggio abbietto non è giusto che venga accusato anche di aver ucciso Melania. E' incredibile e vergognoso ma quell'uomo è in carcere senza una sola prova certa. Giustizia italiana indecifrabile (cui prodest?).

Gino ha detto...

Il bagaglio informativo di Maura altro non è che il frutto di un' offerta informativa unilaterale, parziale, piegata alle logiche del potere, fornita da un apparato informativo atteggiantesi a "longa manus" della Procura: nel caso di specie, un continuo, incessante, squallido propinare della trama del "soldato innamorato".
Gossip per casalinghe svogliate e annoiate.
E così son tutti felici: giustizia è stata fatta signori.
Cerco di spiegare in parole povere perchè nel sistema giustizia italiano, basta un piccolo sospetto(anche minimo) per adottare una misura di custodia cautelare nei confronti del Parolisi di turno(il 40% dei nostri detenuti è, infatti, attinto da una misura intramuraria, prima ancora che, nei loro confronti, venga adottata una sentenza passata in giudicato).
In tal modo, allora, potrà ben essere contenta la Procura(che ha assicurato alla giustizia il carnefice di simili nefandezze), la famiglia della vittima(anche costoro hanno così avuto giustizia per la morte del loro amato parente), il popolo sempre più bue(un pericoloso assassino non vaga più per le piazze della penisola, ma è stato assicurato al sistema giustizia), i giornalisti televisivi e i giornalistici al servizio della pubblica accusa(potranno continuare a beneficiare dei gossip e degli scoop puntualmente elargiti dagli inquirenti: le ccdd fonti privilegiate).
Ed infatti, pensate che casino accadrebbe nel caso in cui il Parolisi di turno venisse assolto: apriti cielo, "Dio mio, ma che giustizia è questa...è un fallimento...alle forche...un mostro in libertà"
Ed ecco perché, nel dubbio di colpevolezza-anche minimo-si preferisce far marcire in cella un presunto innocente, piuttosto che avere il coraggio di assolvere.
Invece, così son tutti contenti(MENTRE VI SCRIVO NELLE NOSTRE CARCERI E' STATO STIMATO VI SIANO CIRCA 13.000 PERSONE INNOCENTI(CIOE' CHE SARANNO RICONOSCIUTE TALI CON SENTENZA DEFINITIVA), QUESTO NON DOBBIAMO MAI DIMENTICARLO.
Ovviamente, la povera Maura altro non è che una vittima di questo sistema informativo nonchè parte integrante di quel popolo che, purtroppo, non è in grado di capire(e mai capirà) come "gira il sistema"(Maura non ha gli strumenti per capire, quindi, a mio avviso, ragazzi è inutile che insistete).
Il vostro contributo è di rilievo, quindi, a mio modesto avviso, non dovreste nemmeno considerare commenti come quelli di Maura(non perdete tempo), perchè sarebbe solo energia sprecata. Costei non vi capirà mai(non ha i mezzi per poterlo fare, non è nemmeno colpa sua, poveretta. Anche lei è vittima di questo sistema): non tutti hanno la capacità di capire o di discernere! Ciao

maura ha detto...

Signor Prati rispondo a lei,per la precisione sono 904 partiti da salvatore a ludovica,1597 da ludovica a salvatore,1163 telefonate da salvatore a ludovica e 63 da ludovica a salvatore,questo nelle motivazioni del riesame,904 più 1597 sono sms,e a parte il numero abnorme nel contesto dei sette giorni è il contenuto di quei messaggi che è importante,io ho sentito Cusani in trasmissione dire che non era possibile recuperare quei messaggi perchè il cellulare essendo di vecchia generazione ha pochissima memoria,un saluto Maura

maura ha detto...

Signor Prati rispondo a lei,per la precisione sono 904 partiti da salvatore a ludovica,1597 da ludovica a salvatore,1163 telefonate da salvatore a ludovica e 63 da ludovica a salvatore,questo nelle motivazioni del riesame,904 più 1597 sono sms,e a parte il numero abnorme nel contesto dei sette giorni è il contenuto di quei messaggi che è importante,io ho sentito Cusani in trasmissione dire che non era possibile recuperare quei messaggi perchè il cellulare essendo di vecchia generazione ha pochissima memoria,un saluto Maura

maura ha detto...

Gino non è che lei con la sua prosopopea vuole trovare una scusa per non rispondere a domande semplici che ho fatto?mi dica,che bisogno aveva la difesa di arrancare tanto se il fatto non poteva sussistere?le sembra una domanda da casalinga frustrata?

Chiara ha detto...

maura:

a proposito di non rispondere a domande semplici...verificherò quanto hai detto sul riesame; ma ne resta ancora una da rispondere di quelle che ti ho posto.
e siccome insisti ancora sul punto anche nel tuo ultimo a gino, ti invito nuovamente a rispondere. grazie

maura ha detto...

Li troverai anche su tutti i quotidiani basta cliccare,Buona giornata a tutti|ps non ho letto i tuoi commenti perchè attaccavi prima di fare domande.

Chiara ha detto...

sorry? parli con me maura?
e così non risponderesti perchè ti avrei attaccata?
tipo?

(intanto continua a pensare ad una risposta sensata da dare, apposta ti concedo il tempo in più...poi dimmi che non sono gentile)

Chiara ha detto...

Maura

ho terminato ora la lettura della decisione di riesame del trib. de l'aquila del 22/8/2011

[perchè maura: niente quotidiani, qui si leggono gli ATTI PROCESSUALI; allineati altrimenti non è possibile dialogare su basi omogenee; quelli disponibili li trovi nella tendina di sinistra].

in alcun punto i giudici fanno riferimento al numero di telefonate ed sms.

vuoi ritentare?

Anonimo ha detto...

LASCIATELA PERDEREEEE 'sta "Maura" !

L'hanno cacciata dappertutto e adesso viene a rompere qui

EVITATE DI DARLE CORDA tanto non capirà mai . Oppure ha capito benissimo ma anche lei (per qualche suo motivo personale) fa parte di coloro che ritengono giusto accollare il crimine al Parolisi per accontentare tutti salvando "il salvabile " ( per non essere volgari) di qualcuno o di qualcosa "al di sopra di ogni sospetto" per definizione !

... e Così Sia

Amen

ENRICO

Anonimo ha detto...

qui c'è il riferimento al traffico telefonico:

RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO, ASCOLI, Gip Calvaresi, 18.07.2011 – p.70
significativo è anche il numero complessivo dei contatti telefonici intrattenuti reciprocamente dal 12.4.2011 al 19.4.2011: sulla utenza Vodafone di Ludovica e su quella Vodafone di Salvatore “dedicata” a Ludovica: 904 sms da Salvatore a Luudovica; 1597 sms da Ludovica a Salvatore; circa 1.170 chiamate da Salvatore a Ludovica ; circa 63 chiamate da Ludovica verso Salvatore ; decisamente inferiori i contatti attraverso l’utenza TIM di Salvatore (11 e 12 sms da Salvatore a Ludovica ; 9 sms da Ludovica a Salvatore; significativamente nessuna chiamata su quel telefono di Salvatore da parte di Ludovica). cfr. su tutto ciò la specifica annotazione del 9.7.11 riguardante il traffico telefonico tra Ludovica e Salvatore “annotazione di PG relativa alla verifica del circuito relazione ….” Allegata alla Relazione di cui all’allegato 79 alla nota riepilogativa; nell’allegato 79 è pure contenuto il supporto informativo riportante i complessivi dati dei tabulati in questione .

Anonimo ha detto...

Non dimentichiamo che Parolisi usava un’utenza telefonica per i collegamenti in Internet da pc, e io sospetto che nell’alto numero sia riconducibile anche lo scambio di messaggi su FB, qualche decina al giorno nella pausa pranzo e anche la sera.
Mim

Anonimo ha detto...

Mi è capitato nel corso di questi 2 anni di parlare con molte persone convinte della colpevolezza del soldato sulla base delle informazioni ricevute attraverso i media

Bene : non c'è stata nemmeno una volta che qualcuno di costoro - DOPO AVERGLI evidenziato sommariamente I FATTI e le evidenti assurdità contenute nella dinamica del crimine e del successivo vilipendio del corpo della vittima - non abbia IMMEDIATAMENTE cambiato opinione

Eh sì che non mi sono mai spinto in dettagli più complessi come la Sg, "il bacio della morte",la ripulitura tecnicamente complessa del cellulare, il misterioso casuale ritrovamento del cadavere ecc..ecc...

Come si spiega quindi che la Difesa non sia riuscita ad insinuare nemmeno il più piccolo dubbio nei giudici semplicemente esponendo quello che Massimo Prati ha così efficacemente riassunto nel post dell’ 11 ottobre 2013 00:35 e seguenti ?

ENRICO

Ivana ha detto...

Ringrazio Massimo Prati per aver gentilmente confermato la mia identità e ringrazio anche Manlio Tummolo che, pur nella diversità dei nostri punti di vista, ha rispettato la persona senza erigere tra noi il muro dell’incomunicabilità.
Ora, come avevo affermato, saluto tutti/e
Pax et bonum
Ivana

Anonimo ha detto...

Chiara scrive : "ho terminato ora la lettura della decisione di riesame del trib. de l'aquila del 22/8/2011
in alcun punto i giudici fanno riferimento al numero di telefonate ed sms. "
Prati scrive "Maura, hai scordato di inserire la premessa al commento: quanto scrivo sulle telefonate non so né se è vero né se è verificabile.

Ed invece.....
un anonimo posta invece un atto, NON un articolo di giornale qualsiasi, dove sono riportati questi dati relativi alle telefonate. Ora ' sta Maura, che si sa porgere come un cactus e scrive dimenticando la punteggiatura, su questi dati telefonico però aveva ragione .

Chiara ha detto...

Oh là, tanto ci voleva?!
Come vedi Maura non è impossibile documentarsi prima di adoperare un dato solo per averlo letto sui giornali.

Grazie Anonimo di avere finalmente individuato la fonte.

La preciso meglio (dato che Parolisi NON è stato rinviato a giudizio avendo la procedura seguito un corso del tutto diverso):
il passo citato è quello dell'ordinanza di arresto, nella quale il g.i.p. di ascoli copia-incolla quell passo dal provvedimento di RICHIESTA di arresto del p.m. procedente.

Il p.m. a propria volta prende tale dato dalla perizia dei ROS, la quale è divisa in due parti: una riguardante i tabulati telefonici delle utenze di Parolisi e Melania nei giorni 18-19-20 Aprile e contenente anche i dati relativi all'esperimento di aggancio delle celle;
l'altra parte contiene i dati cumulativi di TUTTI i telefoni (di Rea, Parolisi e Perrone) compresa la scheda "32055ecc" dai coniugi Parolisi usata per il solo traffico dati.

Chiara ha detto...

Anonimo 17:13

appunto anonimo, maura ha citato un documento che evidentemente non aveva letto. è proprio questo che le andiamo dicendo da un pezzo: che o si parla con gli atti alla mano ed avendoli letti o altimenti la cosa non funziona; qui abbiamo questa regola e ci adattiamo tutti, per quanto sia difficoltoso e pesante leggere atti processuali anzichè articoli di giornale; ma per parlare SERIAMENTE di un processo è imprescindibile farlo ed a ciò invitiamo chiunque intervenga nella discussione.

viceversa l'errore dell'anonimo - che ha individuato la fonte corretta, documentandola come si chiedeva - lo considero meramente "veniale", in quanto grazie a data e nome del giudice era comunque individuabile e il documento viene effettivamente indicato da diverse fonti giornalistiche come "rinvio a giudizio"; il che, considerato che come dicevo un "rinvio a giudizio" neppure c'è stato e che gli atti processuali sono cosa differente da quelli dell'indagine (tra cui stanno quelli cautelari), rende perfettamente la misura di quanta poca competenza sia richiesta ai giornalisti che si occupano di cronaca giudiziaria, da qui le innumerevoli occasioni di disinformazione che rendono doveroso e inevitabile che si proceda a verifica prima di utilizzare un certo dato in una discussione.

Chiara ha detto...

e ora la mia opinione nel merito di quel traffico telefonico:

è indubbiamente un traffico notevole (ferma la riserva di non avere a disposizione la perizia per verificare che il p.m. non abbia compiuto un errore di trascrizione; ma sorvoliamo e diamo per corretto il dato) ma comunque non è a mio avviso significativo di una passione come quella che dovrebbe essere sottesa al movente che chi accusa Parolisi intende: quegli scambi sono la riprova di una relazione che, quanto meno da Gennaio (ma anche prima) ha molto poco del materiale e tanto dell'ideale. Gli amanti non si vedevano DEL TUTTO da tre mesi e ben si può immaginare come anche prima gli incontri intimi fisici fossero assai pochi: si incontravano durante il giorno in caserma e non credo fosse agevole consumare in quei frangenti; lui era in famiglia nei w-e non di servizio; certamente si saranno incontrati clandestinamente in ritagli di tempo a ciò dedicati ma non a sufficienza, a mio avviso per tramutare un invaghimento "mentale" in una passione tanto travolgente da far giungere a gesti estremi; così fosse, quei tre mesi avrebbero visto la coppia fare i salti mortali anche per un solo rapporto fugace. Di solito così si muove la passione; mentre quella di Salvatore e Ludovica a me pare tanto una relazione telematica semi-ossessiva; ma difficilmente la "testa" muove una mano assassina in fatti sentimentali; ci vuole il "cuore" e come ho detto mi pare che nulla ce lo mostri questo cuore in quella relazione, quantomeno da parte di salvatore.

Ovviamente è una spassionata opinione che non vuol essere necessariamente condivisa.

Antonello ha detto...

La sostanza dei dati sui traffici abnormi telefonici e' un argomento, anche questo, sviscerato nei post vecchi, non fatevi confondere da chi non li puo' o vuol sapere.
In merito, come dice Massimo, si aspettavano conferme in quanto si era, fra le tante ipotesi, immaginato si potesse trattare anche di un errore di battitura.
Ricordo perfettamente il particolare anche se dimenticavo i numeri precisi, personalmente non capisco da dove si trae pero' la certezza che questo sia un particolare d'i colpevolezza ma forse mi sfugge che se la sostanza di quei supposti contatti non si e' potuto estrarre da cosa si intuisce eventuale attinenza.
Si sa, se il Parol. respira e' colpevole, mentre se se in tanti danno fiato alle trombe trombano.
L'ipotesi, almeno che avevo avanzato io, se quei numeri fossero veri, era che data l'abnormita' insostenibile quel cellulare poteva aver subito l'influenza di un virus informatico che proviene dall'est.
Funziona cosi', si invia un'autoinstallante camuffato ad esempio da messaggio, all'apertura di tale messaggio si attiva il software spia, da quel momento tutte le chiamate in entrata ed in uscita verranno inviate anche ad un altro cellulare da cui si potra' ascoltarle, persino in conferenza, identica sorte per gli sms.
Praticamente sto dicendo che il cellulare dedicato fra Parol. e Ludovica poteva essere. attenzionato da qualcuno (parenti pseudoinformatici ne conoscete mica???) sempre se le quantita' enormi scritte agli atti erano corrette. e non errori.
Interessante anche la storia del fax inviato da M.R. in una cartoleria di Folignano diretto a Somma, non si e' mai saputo a quale utenza.
Il dato non e' affatto falso solo che qualcuno voleva sapere se gli atti sono stati letti da alcuni utenti forse.
Invito chi pensa che questo sia un dato addirittura di colpevolezza per Parol. a ragionare bene sugli eventuali numeri che si sta valutando.

Anonimo ha detto...

@logorroica
Avete scritto che NON esistevano .....questi dati telefonici!
Bastava scrivere : "ho sbagliato .... pur avendo letto tutti gli atti non ricordavo. "Tutto il resto e' fuffa alla quinta essenza

Stefania ha detto...

Provate a leggere pag. 58/59 dell'atto:

http://download.repubblica.it/pdf/2011/documento_ordinanza_19luglio.pdf?ref=HREC1-6

Si fa specifico riferimento alle telefonate intercorse tra le utenze Parolisi/Perrone e null'altro che a quelle. Si nomina un determinato allegato (n.79) che non è stato pubblicato.

Ora, puo' essere si sia trattato di un errore di trascrizione, di un calcolo errato considerati i "botta e risposta" su Facebook come singoli contatti o millanta altre cose.

In ogni caso, la ricostruzione fatta da Massimo Prati in ordine al fatto è umanamente impossibile che in una settimana i due si siano chiamati e sentiti tutte quelle volte, è incontrovertibile.

Non è che tutto quello che leggiamo (anche negli atti) deve essere preso come "scienza infusa".

Abbiamo già visto che di refusi e di stupidaggini in tutti quegli incartamenti ce ne sono ed anche parecchi.

In ogni caso Maura aveva ragione: quel dato si evince dagli atti e non dal chiacchiericcio televisivo e non.

Stefania

Antonello ha detto...

Dimenticavo di spiegare la mia ipotesi nla prospettica dei numeri abnormi.
Chiaramente il virus si installa sulla memoria e duplica, triplica, quadruplica le chiamate significando cosi' a tabulato un numero doppio, triplo o quadruplo di contatti realmente effettuati con il risultato di schede letteralmente svuotate del credito.
Con altri software poi si puo' benissimo attivare la registrazione di quelle chiamate "dirottate in ascolto" e degli sms, ambedue in entrata ed uscita.
Se non siamo di fronte ad un errore di battitura io non trovavo altra spiegazione, Maura invece da assolutamente per reale quel numero impossibile da sostenere per un militare con allieve da istruire e con una moglie che si sarebbe posta piu' di una domanda, sempre se non vogliamo dedurne che effettivamente la separazione fosse conclamata ma mi sembra che tale ipotesi sia troppo innocentista, capirai, leva di mezzo un perche' ad un fatto che non si conosce e che non si sa come possa essere accaduto.
E se e' innocentista sicuramente non e' vero il dato, perche' e' impossibile, abbiamo visto, che Parol. possa essere innocente, l'ha detto a chiare lettere persino la Signora in Rimmel, e se l'ha detto lei...

Antonello ha detto...

State pero' a parer mio sbagliando, a facebook si accede con pc o con cellulare ma stiamo parlando di "trasmissione dati" tramite server del gestore, centra nulla con le chiamate e gli sms.
In internet si accede a consumo od a promozione, in ogni caso si entra in internet trasmettendo pacchetti di dati e non inviando nessun ok a chiamate in uscita od in entrata.
Qualsiasi ulteriore costo da accreditare a scheda non da origine a qualcosa di diverso da quello che assolutamente e', a meno che non conozciate un gestore che piuttosto di rubare scatti li iscrive a tabulato e li fattura addebitandoli al cliente e cio' a me sembra meno reale delle ipotesi mauriane di premeditazione, anche perche' di cio' non si puo' non lasciare prove documentate, impossibile.
Spunta allora l'ipotesi di un telefono duplicato o triplicato in registrazione ed ascolto, in questo modo i contatti fra i due risulterebbero piu' umani se non errati, anche se un po' troppi per chi dovrebbe anche dormire.

Simona ha detto...

Scusa Antonello cosa ha detto la Signora in rimmel?? Non ho capito .

Unknown ha detto...

Ragazzi, ma cosa vi siete fumati? Cambiate marca o smettetela col fumo!

Il Calvaresi ha fatto uno dei soliti errori che si fanno negli atti, di più ne ha fatti Giovanni Cirillo, fra parentesi il link dell'articolo in cui ne parlo e li sottolineo (albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2012/08/melania-rea-nella-ricostruzione-manca.html). Calvaresi ha fatto il copia incolla di ciò che gli hanno inviato senza verificare se il dato fosse giusto o logico. Ma vi rendete conto dell'illogicità di quanto pensate... o siete veramente dei buoi come dice Gino?

Il numero a cui si riferisce il gip, cara signora maura, è complessivo e comprende tutte le telefonate e gli sms inviati dai due amanti da quando hanno acquistato i cellulari "dedicati".

Che sia un errore lo capisce dalla parola complessivo. Leggiamo il passaggio assieme: significativo è anche il numero complessivo dei contatti telefonici intrattenuti reciprocamente dal 12.4.2011 al 19.4.2011: sulla utenza Vodafone di Ludovica e su quella Vodafone di Salvatore “dedicata” a Ludovica: 904 sms da Salvatore a Luudovica; 1597 sms da Ludovica a Salvatore; circa 1.170 chiamate da Salvatore a Ludovica ; circa 63 chiamate da Ludovica verso Salvatore ;.

Non è che ci voleva una mente superiore a capirlo... certo che chi parla di cupidigia in modo inappropriato...

Se informati per bene, e per puntare il dito e chiedere l'ergastolo per un altro essere umano dovreste farlo, dovreste sapere anche quando ci fu il primo appuntamento fra i due futuri amanti, risale al 2 marzo 2009, e dovreste sapere che i cellulari vennero attivati dalla vodafone il 12 aprile 2009 (non il 12 aprile 2011). Nelle informative dei carabinieri questi dati sono presenti...

Quindi, ripeto, smettiamola di inserire baggianate che non tengono conto di alcuna logica (ho visto che qualche anonimo colpevolista si è subito accodato col petto in fuori e la cresta tesa all'insù... segno che le informazioni ricevute sono le stesse e che capire le parole lette non è poi così facile...) e se vedete che qualcosa non torna in quanto leggete, informatevi meglio.

Leggete gli articoli del blog se volete avere informazioni veritiere, oppure andate a commentare sotto chi vi ha propinato informazioni che neppure lui ha capito né verificato...

Massimo

Antonello ha detto...

Ma attenzione, quella scheda non era intestata a Parol. e risulta non fosse solo in suo esclusivo uso.
Questo lascia aperti diversi scenari, ma se erano gli utilizzatori coloro che "avevano quei contatti" in caserma si puo' partire da Dio per arrivare all'acquasanta o viceversa.
Qualcuno poteva attenzionare il movimento interno alla caserma incespicando poi nella storia fra istruttore ed allieva, o nelle minacce di M.R. a Ludovica, oppure esattamente il contrario, qualcuno magari attenzionava il comportamento del maritino per poi incespicare in storie scottanti interne alla caserma, od anche che qualcuno attenzionasse un altro militare, magari titolare della scheda, per poi ritrovarsi davanti a cose ben diverse.
Un dedalo avventurarsi nelle deduzioni, ma e' bene rendersi conto delle molteplici alternative in modo da cautelare eventuali conclusioni.
Abbiamo in fondo anche dopo qualcuno che si dimostra avvezzo all'elettronica informatica e nella fattispecie rinvenendo un cellulare di una vittima completamente ripulito da software, dati, dna ed impronte.
E come diceva qualcuno, e' normalissimo rinvenire le impronte di un marito nel cellulare di una moglie, perche' dunque e come avrebbe potuto il Parol. cancellare professionalmente il cellulare di M.R. ???

Antonello ha detto...

@Massimo
chiarito quindi il punto, ed io che ero gia' partito con remember ed ipotesi.
Certo che e' un errore di battitura in origine dal copia incolla, anche meglio cosi', cominciavo ad inquietarmi nelle possibili soluzioni.
Grazie Massimo.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Antonello,

una cosa sono i linguaggi tecnici, altra i gerghi, altra è la cultura. Ovviamente io mi riferivo a quest'ultima, che è cosa diversa dalla prima, opposta alla seconda. Il linguaggio tecnico null'altro è che un linguaggio normale, dove però taluni termini assumono significati speciali (es. semplicissimo: coppa e coppa dell'olio nell'automobile). Il gergo è costituito da termini e frasi comprensibili esclusivamente all'interno di una stretta cerchia di persone, è un codice linguistico ristretto che ha la funzione di escludere tutti gli estranei dal gruppo. Il Diritto ha un linguaggio gergale, non tecnico, ne ho già scritto a lungo. Quanto alle leggi, propriamente parlando le leggi di oggi non sono neppure tali. Svetonio deplora Caligola di scrivere le leggi talmente in alto da non essere visibili. Oggi si fanno le cose ancora più astutamente. Si tratta di frasari estremamente contorti e neppure comprensibili agli stessi membri del gruppo, in quanto interpretano ogni frase ciascuno a suo modo.

La cultura, egregio Antonello, è ben altra cosa e si distingue pure dall'erudizione: ambedue sono forme di conoscenza, ma mentre la cultura è analisi e sintesi, selezione di conoscenze, materia viva continuamente in elaborazione, l'erudizione è puro affastellamento di nozioni, spesso neppure comprese dall'erudito che le ripete con memoria meccanica e quantitativa.

Non sono voluto entrare nel dibattito qui effettuato, perché sarebbe diventato tempestoso, ma attenzione: la cultura filosofica non è l'associarsi a questo o a quel pensatore, ma saper confrontare diversi. Sulla logica, che è la legge del pensiero umano, distinta in pochi essenziali princìpi, vanno distinte la presenza di tali princìpi in ciascun essere umano razionale e ragionevole, dalla formulazione di tali princìpi, dall'applicazione ancora di tali princìpi. La realtà è mutevole, i princìpi non lo sono, occorre commprendere il moto e il cambiamento utilizzando punti di riferimento, altrimenti si viaggia nel vuoto. L'espressione della logica è, nel contenuto, pressoché la stessa, nella formulazione e nell'applicazione varia, in quanto deve adattarsi a situazioni mutevoli e a diverse materie. La verità è certamente una, ma quando affronta il mondo del relativo e del mutevole deve tenerne conto (di qui le formulazionni post-aristoteliche, sia matematiche, sia verbali: la dialettica hegeliana, ad es., ne è un modello). Il famoso principio del terzo escluso, citato da vari intervenuti, vale su casi assoluti e semplici; non vale quando le possibilità sono varie e incerte, ovvero implicano più elementi d'azione o situazioni variabili.

Ma l'ignoranza non può essere una bandiera per nessuno, pena l'arretramento radicale dell'umanità. Occorre cultura viva, non schematica, non fissa, personalmente elaborata, profondamente sentita, ma l'ignoranza va categoricamente esclusa dall'azione umana. Con la cultura c'è la probabilità di arrivare a qualcosa, con l'ignoranza c'è la certezza di arrivare al nulla.

Chiara ha detto...

Anonimo 18:03

vuoi citare il passo in cui la scrivente logorroica ha detto che non esistevano?
a me risulta di aver chiesto la fonte processuale di quel dato.
e una volta ricevuta e verificata ho ringraziato, perfino precisandola.
che tu non conosca il significato di onestà intellettuale è un problema tuo.
ma tranquillo, il mondo è pieno di fanfaroni che non lo conoscono.

piuttosto, l'improprio plurale che usi rivolgendoti però a me che quella cosa non ho detto, dimostra che oltre a ciò sei anche un gran vigliacco e temendo di parlare con la persona giusta ne pigli una a caso.
complimenti, nella scala verso il basso sei già agli ultimi gradini, un piccolo sforzo e sei al fondo.

chiarito ciò, resta da precisare che nemmeno l'altra persona che è intervenuta sul tema - Massimo - ha detto che la fonte processuale non esisteva (io l'ho chiesta perchè davvero non l'avevo presente; si usa così fra gente che vuol parlare a ragion veduta: si chiede e si ascolta la risposta) ma ha detto una cosa ben diversa - che graziosamente ha ripetuto a beneficio delle pietre: che semplicemente è impossibile, basta saper far di conto per rendersene conto.
Vogliamo togliere "impossibile" e mettere "altamente improbabile"? Facciamolo; la conclusione che sia un evidente refuso resta la più probabile.

Hai letto gli errori di battitura compiuti dalla Tommolini in sentenza laddove sbaglia di un'ora la ricostruzione dei tempi? No? Sì? Siccome è scritto in sentenza quell'orario deve essere dato per certo? Allora assolviamo Parolisi.

Manlio Tummolo ha detto...

Tra tanti e dotti dibattiti sulle telefonate e sui messaggini, in sostanza una cosa non mi è chiara: oggettivamente quante telefonate i due si scambiarono tre giorni prima e quattro giorni dopo il delitto ? Vi furono telefonate ad altri soggetti ? Sono state pure controllate le telefonate dei militari, miopi e sordastri, della caserma ? Dei parenti dell'uno e delle altre due ?

Non ci fu, se la memoria non mi tradisce, anche la richiesta di Parolisi alla morosa di sentirsi da cabine telefoniche, un metodo da me adoperato, quando sono in giro, e pure dal misterioso ritrovatore di funghi e di corpi per terra nel bosco ?

Come dico sempre a coloro che mi chiedono se uso il cellulare, non compro e non comprerò mai un cellulare, per timore di venire arrestato trovandomi magari nelle vicinanze di un morto o di un tentativo di omicidio. I miei interlocutori, alla battuta, ridono sempre, eppure la faccenda è seria.

Unknown ha detto...

E.C.
dopo aver cenato ho riletto il mio commento e mi sono accorto che anch'io ho fatto come il Gip. La data di attivazione dei cellulari dedicati non è il 12 aprile del 2009 (il 2009 si riferisce al primo incontro), ma del 2010, qualche giorno dopo che il Parolisi venne beccato da Melania (il 4 aprile, giorno di Pasqua, a Verona) mentre parlava al cellulare con l'amante.

Per dare un'informazione completa, il traffico telefonico complessivo lo si è acquisito a partire dal giorno dell'acquisto delle sim, a nome di sua zia, da parte di Ludovica, 8 aprile 2010...

Massimo

Chiara ha detto...

bellissimo il post delle 19:39

Chiara ha detto...

Antonè....certo che sei contorto ogni tanto neh (è evidente che l'errore è nella data; ora la precisa informazione di Massimo lo conforta in pieno)...

e io che proprio da poco mi ero complimentata per la tua linearità! tsk tsk ;-)

Stefania ha detto...

Rimane che sicuramente di un refuso si è trattato. E' impossibile i due amanti si siano scambiati messaggi e telefonate giorno e notte, senza dormire e senza nè pranzare nè urinare durante quella settimana. E' stato chiesto a Maura dove lo avesse letto ed ha dimostrato "carte alla mano" che questa 'strunzata (cosi' come è stata scritta lo è) è agli atti. Quindi ... proseguiamo senza farci prendere dal desiderio di ricevere medagie con consigli piu' o meno dotti. Siamo sicuri che chi si lancia in simili svarioni (gli inquirenti) possa consegnare al Collegio Giudicante, fosse fatto da una sola persona come in Primo Grado o da un gruppo di persone, come nel secondo, dei dati oggettivi sui quali ragionare e condannare/prosciogliere? La mia risposta è NO.

Troppi equilibristi, gente che mi sta ... sulle palle (scusate, sono donna ma fa lo stesso), hanno usato la loro investitura in modo improprio. Diamine, stiamo parlando della vita persa di Melania e della vita che si perde di Salvatore, della bambina Vittoria. Non stiamo giocando con il Game-boy. Compro "verde foglia" e batto tutti.

Lo so, non sono erudita e non parlo in modo forbito, non cito matematici nè filosofi, talvolta sbrocco ma so che il marcio non sta solo in Danimarca.

Uffa.

Stefania

Sira Fonzi ha detto...

Ciao a tutti,
due clamorosi errori di battitura si trovano anche nelle motivazioni della Tommolini, proprio nella parte più importante del documento:

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2013/01/05/news/parolisi-ora-nella-sentenza-spuntano-due-orari-sbagliati-1.6299920

Quello che non capisco è la necessità di dare rilevanza alla quantità di telefonate e sms scambiati tra i due.

L'amore vero, quello che ti fa perdere la testa, non ti permette di restare a lungo lontano da chi ami. Se ami fai di tutto per ritagliarti degli spazi, per un contatto con la persona amata.

Giochicchiare eccitandosi in chat, promettere cose che già si è sicuri di non poter mantenere,fa parte di un comportamento infantile di chi
cerca di riempire,con un pò di trasgressione, il vuoto che prova dentro.

Questo è il mio punto di vista, altro che imbuto!!

Sira

Anonimo ha detto...

Non Maura ma Anonimo ha detto qual era l'atto in cui c'era quel dato. Maura aveva detto di guardare nei quotidiani...

Anonimo ha detto...

Grazie Anonimo del 13 ottobre 2013 00:37 per averlo precisato.

FIRMATO:
Anonimo del 12 ottobre 2013 15:54

Antonello ha detto...

@Chiara
probabilmente capita, non ricordavo di quella parte di discussione avvenuta molto tempo fa la constatazione di Massimo che dovrebbe tagliare la testa "al cellulare", capita la svista anche a chi si impegna per leggere tutto, immagino quali strafalcioni direi se non avessi letto nulla.
Va beh, non ero un soggetto da campionare prima e spero che non basti una rondine (con sto freddo) per dire che e' gia' arrivata la primavera.
Pero' dai, niente piu' baci virtuali???

Antonello ha detto...

Sono sconfortato, non e' possibile.
E' un dialogo "fra anonimi".

Anonimo ha detto...

SI DORME ancora saporitamente?
Ieri sera avete fatto i bagordi?
SVEGLIATE POLTRONI!!!

maura ha detto...

Appunto,due errori di battitura evidenziati però subito dalla difesa,io sono abituata a ragionare con la logica è molto più semplice,lo sapete cosa può dimostrare l"accusa con quei due errori di battitura?il movente non solo va ipotizzato ma per essere credibile va dimostrato,pensate che Parolisi non abbia letto le carte insieme ai suoi avvocati per la strategia difensiva?se non fossero reali avrebbe detto:(avvocati ma che stanno a di?)e l"errore sarebbe stato corretto,aspettate le motivazioni e vedrete che quelle telefonate e quei messaggi stanno ancora li,anche perchè l"imbuto emotivo è il movente che in questo caso ha riconosciuto anche la cassazione in fase cautelare,e gli avvocati avrebbero lasciato una bomba del genere in mano all"accusa?Matone magistrato in tv disse anche di avergli letti.

Unknown ha detto...

Madonna mia quanto male fa la convinzione in chi usa una sua logica (?)del tutto personale... ma che devo fare per farti capire come stanno le cose? Se non ti fidi di me chiama un qualsiasi avvocato e chiedilo a lui.

maura, a processo non è entrata l'ordinanza di arresto del Calvaresi, gip di Ascoli, che già il gip Cirillo, di Teramo, pochi giorni dopo chiamato in causa per confermare l'arresto aveva modificato e cambiato in varie parti (anche nel movente che da imbuto era passato a, forse, un segreto da non far trapelare), inserendo le date giuste nella sua ordinanza...

Ma neppure il suo scritto è entrato a processo! Gli atti giusti sono quelli portati dalla procura (quelli che la Tommolini non ha accettato modificando sia la ricostruzione che le certe testimonianze di chi era al pianoro che nel movente che in altre parti...). Riesci a capirlo o vuoi continuare a ragionare su fatti inesistenti portati dai media e su quelli stravecchi non comprovati da indagini successive?

Ragiona sul presente, sulle motivazioni della Tommolini e sul ricorso della Difesa: le uniche carte su cui basarsi fin quando non usciranno quelle del processo d'appello. Il resto è superato e non vale più nulla!!

Massimo

Antonello ha detto...

@Manlio Tummolo
non sono proprio d'accordo con la tua chiosa.
Basti pensare che senza l'ignoranza non esisterebbe il contrario (cosi' se non definisco non possiamo cadere in equivoci).
Ed in fondo sto ammirando dove ci sta portando la cultura, o ci stava, solo perche' un dittatore per caso non aveva gli stivaloni e non sparava in aria nelle festicciole (forse gli mancava solo giusto sparare in aria) fra un po' lo trasformano in eroe "leaderiano", non potendo pero' tradire le stesse ambizioni hanno finito per trasformarlo in vittima "sempre piu' ricca di se e di danaro".
Tutto estremamente relativo, dipende dalla semantica dell'ignoranza e da quella del contrario, dal cuore con cui si "e' ", perche' appunto un'acczzaglia di nozioni e' solo quello se solo quello e'.
Resta da definire o "recintare"un significato che per costituzione non ha limiti ne paternita', esistono tanti saperi e non e' detto che uno lo sia piu' o meno di un altro.
Anche l'errore, territorio notoriamente dell'ignorante e' relativo al contesto, a cio che si ignora, sottolineando che nessuno puo' vedere o sapere tutto.
Gli errori , ad esempio, fatti in una scacchiera li vediamo noi come errorise si perde la regina per una disattenzione (alcuni reami anche li meglio perderli) e' un errore di per se ma non e' detto non sia invece una genialita' che puo' portare a vincere e quindi a quel "qualcosa" che all'ignoranza si nega.
Ci sono troppe variabili nel discorso, anche se a me piace informarmi, conoscere, arricchirmi di cose nuove, ed adoro quando la cultura parla, e' pero' un equilibrio perche' ogni tanto due chiacchere con chi ignora fanno anche bene, disintossicano, la misura d'uomo e' importante e non e' cultura perderla.
Dal vangelo secondo Antonello, mi sembra chiaro.

Chiara ha detto...

Antonello

tranquillo che sto messa molto peggio essendo arrivata dopo di te...per fortuna i nostri amici hanno voglia e pazienza di ripetere, "per chi si fosse appena sintonizzato", quanto hanno analizzato in questi anni...e QUANTO hanno analizzato!!! :-)

ma certo che ti bacio virtualmente ogni volta! scioccone... ;-D

maura ha detto...

Gentilissimo signor Prati vede le motivazioni dell"accusa non sono quelle della Tommolini,loro con il procuratore generale hanno ribadito le stesse motivazioni che da sempre hanno portato avanti,lo stesso procuratore ha chiesto di modificarle,ora i giudici possono stralciare le motivazioni di primo grado ed accogliere quelle della pubblica accusa,possono farlo questo gliel"assicuro io,lo faranno?per questo bisogna aspettare,io penso di si anche perchè il movente della Tommolini no possono neanche dimostrarlo,come dimostrano che la Rea non si concedesse al marito?aspettiamo le motivazioni,le auguro una buona giornata.

Unknown ha detto...

Buona giornata anche a lei, maura.

Il discorso varrebbe se il dottor Calvaresi fosse il gip di Teramo, ma è quello di Ascoli e nella sua ordinanza d'arresto si è basato su quanto portatogli dal dottor Monti (procura di Ascoli)

I pm di Teramo si sono sì basati anche sulle indagini della procura marchigiana, ma hanno sistemato quelle cose che non erano al posto giusto tramite altre perizie e accertamenti. Materiale che una volta finito hanno portato a processo e sul quale si è basato il giudizio della Tommolini che in tante cose non si è trovata d'accordo.

Ora i Pm di Teramo hanno dato in mano al Pg de L'aquila gli stessi faldoni chiedendo la condanna in appello per le stesse motivazioni, contestando quindi a loro volta le motivazioni della sentenza di primo grado.

La sentenza è arrivata, ma per dire che i giudici d'appello hanno accettato quanto portato dalla procura di Teramo, e non pensato ad altro e a modo loro (come ha fatto la Tommolini) bisogna attendere le motivazioni.

In ogni caso quanto scritto sulle ordinanze di arresto dei gip, comprensivo di errori e correzioni successive, a questo punto non vale nulla di nulla: perciò fino a quando non usciranno le nuove motivazioni occorre ragionare su quanto le ho detto in precedenza e non su vecchie carte, in parte sbagliate dato che le indagini erano in fase embrionale, che sono state superate da nuovi atti più veritieri e verosimili.

Massimo

Chiara ha detto...

quando gli errori che non determinano nullità e la cui eliminazione non comporta una modificazione essenziale dell'atto, il Giudice provvede D'UFFICIO E IN CAMERA DI CONSIGLIO (nel suo studio, ndr) alla correzione, con annotazione sull'originale dell'atto (art. 130 cpp).

Le parole in maiuscolo, tradotte significano che è una operazione che rimane interna agli atti d'ufficio del giudice e che non prevede notifiche nè avvisi nè altro tipo di pubblicità (da "publicus").

Se nessuno si prende la briga di fare un nuovo accesso all'originale depositato in cancelleria per verificare se la correzione sia apposta, in circolazione rimane la copia del provvedimento pubblicato e notificato al tempo, dato che non è prevista una sorta di "nuova pubblicazione" del provvedimento, nel testo emendato dall'errore.

Sarebbe interessante verificare sia per la sentenza che per l'ordinanza d'arresto.

maura ha detto...

Guardi,sebbene le nostre visioni su questo caso siano molto diverse,ho apprezzato molto il suo articolo(La Tommolini e la sfera di cristallo),di nuovo buona giornata!

Gabridget ha detto...

E' inutile che fate domande alla Sig.ra Maura, non risponderà! Ha la lezione imparata a memoria e quella ripete fino alla nausea, più in la non va...

Anonimo ha detto...

C'è da chiedersi perchè la Difesa, utilizzando gli appositi canali d'informazione, non abbia mai pubblicamente fatto rimarcare in via ufficiale e netta i refusi ( sia quello relativo all'arco di tempo nel quale vengono inserite le tel. e gli sms sia i due errori a pag 61 della motivazioni della sentenza di condanna) ed abbia invece lasciato che gli equivoci dilagassero indisturbati nel web e altrove
Mah !
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errori sentenza Tommolini

"primo errore. Parolisi andò via con lo scopo di tornare a Colle San Marco ed inventare la storia della scomparsa improvvisa della moglie: erano le 15.30 circa, mentre è scritto in sentenza che erano le «14.30 circa». Lungo il tragitto, poi, Parolisi fece altre telefonate al cellulare della moglie e si diresse al Bar Segà. Qui il giudice incorre nel secondo errore, indicando le «14.45» quale orario di arrivo al bar, mentre, seguendo il giudice, dovevano essere le 15.45."

ENRICO

Gabridget ha detto...

Enrico, probabilmente non fregava a nessuno dei refusi, l'importante era che Parolisi stesse al gabbio, in quelle sentenza poteva pure esserci scritta la Divina Commedia in cinese che sarebbe andata bene ugualmente. A parer mio ci sono cose troppo grandi sotto e persone troppo influenti (che vogliono passare da agnellini) intorno, solo un miracolo potrebbe salvare Salvatore (scusate il gioco di parole) e io non credo ai miracoli.

Gabridget ha detto...

E' un processo farsa e nient'altro.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo Gabridget

Un processo mediatico farsa dove ci hanno infilato qua e là un Sulas, un Meluzzi un Fusaro "a scartamento ridottissimo" tanto per non incorrere in sanzioni da parte dell' Agcom

"L'Agcom invita ad "evitare un'esposizione mediatica sproporzionata,
eccessiva e/o artificiosamente suggestiva" delle vicende di giustizia, che
"non possono in alcun modo divenire oggetto di processi condotti fuori dal
processo". E' necessario "tenere conto della presunzione di innocenza
dell'imputato e dei vari gradi esperibili di giudizio, evitando in
particolare che una misura cautelare o una comunicazione di garanzia
possano rivestire presso l'opinione pubblica un significato e una
concludenza che per legge non hanno".

Bisogna evitare di "trasformare il dolore privato in uno spettacolo
pubblico", a maggior ragione se sono coinvolti minori, e anche
"qualsivoglia forma di divizzazione" dell'indagato, imputato o di altri
soggetti del processo. I media devono poi evitare "le manipolazioni tese a
rappresentare una realta' virtuale del processo tale da ingenerare
suggestione o confusione nel telespettatore".


Autorità che tuttavia non è intervenuta anche se queste linee guida sono state sfacciatamente e platealmente ignorate

ENRICO

Gabridget ha detto...

Enrico, mi hanno riferito che la famiglia REAle era in tv pure oggi a Canale 5... si commenta da se

Gino ha detto...

E' un processo come tanti altri purtroppo.
Anche solo un piccolo sospetto di colpevolezza e ti arrestano(anche per anni, se non riesci a provare la tua innocenza). E così, per giunta, si assiste anche ad un inversione dell' "onus probandi": non è più la pubblica accusa a dover provare la colpevolezza dell'imputato, bensì quest'ultimo a dover dar dimostrazione della propria innocenza.
Abbiamo un sistema giustizia fallimentare, i numeri parlano da soli.
Chi è del mestiere mi capisce.
Lo ripeterò fino alla nausea, mentre vi scrivo in carcere vi sono circa 13.000 detenuti innocenti(cioè che saranno riconosciuti tali con sentenza passata in giudicato).
Fra questi, molo probabilmente, a mio avviso, c'è anche Salvatore Parolisi.
Il suo caso non rappresenta "un unicum", purtroppo, ma la regola generalizzata(invalsa nella prassi dei giudici di merito) secondo la quale anche solo un piccolo sospetto è suscettibile di condurre ad una sentenza di condanna, ad onta, ovviamente, delle leggi in vigore e , segnatamente, del principio dell'oltre ogni ragionevole dubbio(art 533 CPP)

Anonimo ha detto...

Gino, sì va bene ma in questo specifico caso sono più che evidenti le acrobazie messe in atto per accollare il delitto al Parolisi piuttosto che indagare in altre direzioni evidentemente impercorribili per motivi di "opportunità"

Perchè l'alternativa al caporalmaggiore era SOLO ed UNICAMENTE quella della Caserma ( con tutti gli annessi e connessi) , infatti sia il contesto che la scena del crimine non avrebbero mai permesso di archiviare il caso con la pilatesca formula " omicidio sd opera di ignoti "


ENRICO

Antonello ha detto...

Mi chiedevo che fine avesse fatto Corsera di Corsini.
http://www.corsera.it/notizia.php?id=7533

Eccomi servito, secondo Corsini e non da oggi, nonostante le pressioni che ha sempre scritto di aver ricevuto da parte di uffici militari, l'omicidio di M.R. sarebbe un omicidio di sesso in un contesto di alti ufficiali e di rane pescatrici ed adepti, sottofondo stimolante la Ketamina.
Altro che mogli che urinano, secondo Corsini e' una storia piu' fangosa e segreta, c'e' dello sporco su cui avrebbero dovuto indagare.

Anonimo ha detto...

Ps : e purtroppo non posso non sospettare che anche i parenti della vittima abbiano dovuto adeguarsi a tale linea di condotta

questo perchè qualunque familare in un'analoga situazione ed in presenza dei macroscopici dubbi che sono sotto gli occhi di tutti spererebbe fino all'ultimo istante per sè e soprattutto per la piccola che suo padre - anche se indirettamente responsabile dell'accaduto - sia perlomeno dichiarato "non colpevole"

ENRICO

Stefania ha detto...

Perchè nessuno ha saputo controllare dove si trovasse il cellulare di Melania, quali celle agganciasse nella giornata del 23 marzo 2011? Perchè nessuno ha saputo controllare se Melania Rea quel giorno era a Roma, a casa o dai genitori? Chi ha controllato i tabulati telefonici di casa Parolisi-Rea? Posso indivinare? Nessuno? O meglio ancora .... sono stati controllati eppoi i tabulati sono stati fatti sparire?

Non è proprio per questo che il cellulare della Rea puo' essere stato ripulito?

Altro che pisciate in mezzo al bosco!

Stefania

Gabridget ha detto...

Enrico, temo che il disegno dei Rea sia diverso, non vogliono che risulti innocente altrimenti la piccola non potrebbe stare con loro.

PINO ha detto...

@ Stiamo solo ripetendo quanto già cristallizzato, in quasi due anni di microscopica ricerca.
Parolisi dovrà percorrere un iter giudiziario già prestabilito in loco X: un percorso che non potrà essere spostato in alcun modo.
Lo sa lui, lo sanno i suoi difensori, e lo sanno tanti altri.
Quello che ci è stato presentato, è solo uno scenario di schermo.
Meglio, di "opportunità" come dice Enrico.
Pino

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