sabato 21 settembre 2013

Sarah Scazzi: Coincidenze significative a-causali: messaggi in codice?

Articolo di Vanna


Nel primo articolo scritto su Sarah Scazzi mi chiedevo, evidenziando le strane coincidenze incontrate, se si poteva prevedere quello che le sarebbe accaduto. Erano tracce, frammenti di vita molto particolari che si prestavano ad essere letti da un nuovo punto di vista: quello della Teoria della Sincronicità, termine introdotto nel 1950 dallo psicologo e psichiatra svizzero Carl Gustav Jung ( 1875-1961). Torno a farne cenno, soprattutto per chi non ha letto il mio articolo precedente, cercando di integrare brevemente l’argomento “sincronicità”, anche se non sarà facile riassumere in poche frasi il complesso studio che portò Jung ad indagare molteplici campi dello scibile per costruire il suo pensiero.

Jung descrive “il concetto" generale di sincronicità nel senso specifico di corrispondenza tra due o più eventi, senza una relazione causale, che hanno lo stesso contenuto significativo o un senso simile”. Quindi, quando si ritrova una connessione fra eventi, psichici o oggettivi, che avvengono nello stesso tempo, e tra i quali non vi è una relazione di causa-effetto, ma una evidente comunanza di significato, scatta la sincronicità che permette di trovarne il significato nascosto nelle coincidenze significative. La sincronicità appartiene all'esperienza soggettiva, trovare il nesso a-causale di un fatto, e può essere oggetto di riflessione personale. Tale principio, se applicato a un evento, permette di aprire altre possibilità di comprensione che non solo spiegano l’accaduto, ma aiutano ad integrare quell'aspetto oscuro della realtà che è inconscio e che non è fisicamente spiegabile.

Per lo studioso, nella nostra coscienza personale non si ritrovano solo le tracce di esperienze rimosse, dimenticate, ma anche, in uno strato più profondo, un secondo sistema psichico ereditato dall'umanità che chiama inconscio collettivo. Nell'inconscio collettivo risiedono principi arcaici, simbolici, che egli chiama Archetipi (dal greco: archè=immagine e tipòs=modello), immagini primordiali che si ritrovano in tutte le civiltà, anche nelle più primitive. Gli archetipi sono il frutto delle esperienze, del lungo viaggio dell’umanità attraverso miti, favole, leggende, sogni, emozioni, visioni, che raccolgono la lotta dell’uomo per affermare la propria coscienza individuale fin dai tempi più antichi.

Gli archetipi dell’inconscio collettivo sono dentro di noi e fissano modelli di comportamento inconsci che tendono a ripetersi e a riproporsi con forza.

Sono potenti, anche se non se ne ha consapevolezza, esercitano pressioni sull'individuo, vengono fuori nell'arco della vita se non si è capaci di controllarli. Nel momento in cui l’uomo riesce a prendere consapevolezza e integrare i messaggi simbolici che l'archetipo invia alla coscienza, inizia il Processo di individuazione con il quale l’Io, coscienza individuale, si salda al : all'inconscio. La ricerca di Jung fu tutta incentrata sul valore dell’esperienza religiosa e spirituale. In quell'ottica interpretò il simbolo delle origini come una questione fondamentale nella quale il bene e il male acquistavano nuove vitalità e importanza; lui diceva: "si tratta di essere o non essere spiritualmente".

L'individuazione allarga gli orizzonti conoscitivi, promuove lo sviluppo successivo di elevazione spirituale perché porta a cercare domande sul senso della vita e a chiedersi del proprio destino. La realizzazione del è lo scopo della individuazione che passa attraverso l’esperienza del dolore e della sofferenza: non c’è consapevolezza senza dolore.

Ancora stupisce la risposta che Jung fece in una intervista alla BBC nel 1958; al giornalista che gli chiese se credeva in Dio e nella sopravvivenza dell’anima, lui rispose: "Non credo né all'uno né all’altra. So che entrambi esistono".

I fenomeni di sincronicità si presentano in relazione ad eventi importanti nei quali si vivono grandi emozioni: morte, nascita, malattie, paura, sofferenza, affetti intensi, perché nella tensione che Jung chiama “costellazione“ si trova un archetipo; in questo caso egli dice: "Se è costellato un archetipo, allora si manifestano spesso delle coincidenze inattese che il soggetto avverte come significative". I vari elementi che compaiono devono essere ricondotti al momento vissuto da Sarah, le coincidenze incontrate possono aiutarci a comprendere meglio l’accaduto sincronico che non vuol dire “nello stesso momento”, vuol dire “con lo stesso senso-con lo stesso significato”; ovvero: "evento accaduto nello stesso momento = evento accaduto con lo stesso significato".

Sarah poteva sapere o sentire il suo sacrificio?

Con grande cautela e rispetto si può cercare di interpretare quei suoi scritti che potrebbero essere elaborati da chiunque in un momento di tristezza, ma che inquadrati in ciò che accadde il 26 agosto 2010 diventano pietre miliari che sembrano indicare il percorso già scritto dal destino.

Era sensibile e intuitiva Sarah, ma anche suggestionata e confusa. Di sicuro aveva una certa attitudine riflessiva, non si spiegano altrimenti alcune espressioni che fanno rabbrividire e che sembrano accompagnare la sua fine come rintocchi di campane.

Sarah manifesta riflessioni di grande intensità. Su un foglio scrisse: "Ormai non si possono più cambiare gli errori del passato", mentre su un poster della cameretta si trova la frase: "Essere allegri non significa essere felici. Spesso si ride e spesso si scherza per dimenticare che si ha voglia di piangere". E’ una frase presa da Jim Morrison, il “Re lucertola“ simbolo della rivoluzione dei costumi degli anni '60 morto come gli altri del suo gruppo in circostanze misteriose.

La frase completa di Morrison recita: "Essere allegri non significa essere felici. Spesso si ride e spesso si scherza per dimenticare, per non sentire che dentro si ha voglia di piangere ".

Quella espressione Sarah la fece sua e insieme all'altra comunica un sentire sofferenza: quali errori aveva fatto o le avevano fatto fare, vista l’età? Rideva per dimenticarli e per non farsi vedere, aveva voglia di piangere... sono evidenti rimpianti, paura, morte, scomparsa, che se inquadrati nel contesto della sua vita, in quello poi accaduto, ce le rendono più comprensibili.

In un sogno, in un tema scolastico (una storia inventata) e nei suoi diari, si riverbera il mondo interiore della ragazzina. Nel tema, scritto i primi di maggio 2010, racconta che un misterioso personaggio rapina e uccide prostitute, se ne ciba e mette il resto nel congelatore per rivenderne la carne; in altri temi parla di persone scomparse. E ancora: nel diario narra di una donna che ha incubi e riceve apparizioni notturne che la spaventano. Un’amica di questa, chiamata Camille, riceve un talismano che la protegge, ma sparisce nel nulla ugualmente. Se dunque facciamo nostra l'ipotesi di Jung, i fatti, i sogni, le visioni, i temi e le frasi comunicate da Sarah, interpretati secondo le coincidenze significative possono assumere, nel valore metaforico o letterale, una connessione con gli avvenimenti della vita al momento dello scritto. Ma possono anche trasmettere i contenuti inconsci costellati di archetipi. In Sarah era iniziato il processo di individuazione alla ricerca del senso della vita, in quei nove mesi aveva cominciato il suo viaggio interiore incontrando i mostri dell'inconscio, l’aspetto oscuro del : l’Ombra si stava confrontando col Male.

Chi è quel personaggio oscuro che si ciba di carne umana, la congela e la rivende? Il suo inconscio le comunicava che lei, e non solo lei, sarebbe stata data in pasto a tutti attraverso il mostro Leviatano: mostro biblico che si cibava di carne umana per vivere. Un personaggio oscuro come il Leviatano potrebbe simboleggiare i mezzi di comunicazione che si nutrono di tali notizie, ma potrebbe anche simboleggiare un qualcuno che si nutriva di lei spiritualmente.

L’archetipo ha la forza di indicare il fine ultimo, quasi di scandire il destino, di portare a termine il suo significato; come attraverso l'inconscio l'uomo nutre la propria consapevolezza, così fisicamente si nutre di cibi differenti... e nel sogno di Sarah il cibo viene anche congelato.

Questi incubi sono contenuti inconsci che affondano nelle paure più antiche dell’uomo. Quante fiabe e miti presentano personaggi che mangiano carne umana: la strega di Hansel e Gretel, Medea...

In Sarah il sogno e le storie inventate sembravano dipanarsi sul nastro trasportatore dell’inconscio collettivo, comunicando con la sua interiorità che sceglieva simboli adatti alla comprensione. Simboli che le incutevano paura e le facevano desiderare di scomparire? Non era in grado di affrontare le forze archetipiche, non era in grado di superare gli opposti "bene - male" / "luce - buio" / "coscienza - inconscio", e provava dolore, tristezza per gli errori fatti?

Le tappe del suo viaggio sono come messaggi in codice con i quali chiedeva aiuto, chiedeva risposte che non aveva, chiedeva quel nutrimento che però restava congelato; tutti quei messaggi portavano al dolore e alla morte.

A posteriori, visto come è andata a finire, si può dire che bisognava avere maggiore accortezza e, per quanto riguarda i testi scolastici, che era opportuno informare la madre. Lei, quale Testimone di Geova sapeva dell’importanza dei sogni e delle visioni, parlo dei tanti fatti dai profeti nella Bibbia, e forse avrebbe avuto meno fiducia nelle amicizie della figlia.

Sarah nei suoi testi raccontava di non andare d’accordo con la mamma; la considerava troppo rigida e avendo il papà e il fratello lontani si sentiva sola. Nelle interviste Concetta dice che Sarah voleva la sua autonomia, che si ribellava come tutte le ragazze della sua età. La mamma era in difficoltà e forse ripensava a quando anche lei da ragazza si ribellò alla sua famiglia, a quando scappò con Giacomo e fece il matrimonio riparatore. La mamma aveva i problemi che hanno tutte le mamme nel momento delicato dell’adolescenza dei figli; lei si fidava ciecamente di Sabrina e approvava che andasse in comitiva coi più grandi perché credeva che essendo più maturi potessero vigilare su quella ragazzina vivace ed estrosa.

Il processo d’identificazione per Jung passa anche attraverso l’elaborazione dell’archetipo della madre, che rappresenta l’unico archetipo che trova il suo campo specifico nelle religioni del mondo come Dea Madre. L’autorità del femminile, della saggezza e dell'elevatezza spirituale, dell’amore, dell’accoglienza, del rifiuto, della vendetta.

Il simbolo della Madre possiede la doppia forza, una positiva e una negativa: è la saggezza e l’amore, è la creazione della vita ma anche il contrario. Per integrare in sé questo archetipo bisogna scontrarsi con la duplice forza. Sono frequenti quindi gli scontri tra madre e figlia, tra sorelle, tra suocera e nuora, tra le donne nei nuclei familiari. La forza del femminile Sarah non ha fatto in tempo ad integrarla nella sua personalità e ne ha conosciuto la duplice valenza in modo frammentario e ambivalente, poiché erano molte le donne della famiglia con le quali era in contatto e che avevano, a loro volta, una storia familiare di cui non è possibile sapere quale lato femminile fosse prevalente.

All'inizio dell’estate 2010, la ragazzina si scattò delle foto e disse: "Le useranno quelli di "Chi l’ha Visto?". Accadde poi che Chi l’ha visto trattò il caso fin da subito e che la sera del ritrovamento, in diretta, fosse presente come tutti noi davanti al pozzo. Un’altra coincidenza oppure un vero e proprio presagio?

Una frase in codice? Indirizzata a chi?

Cosa la ragazzina aveva captato, visto, ascoltato, immaginato, sognato, sentito... oppure: chi aveva incontrato, da chi era stata contattata... anche in rete?

Apriamo una parentesi: L'espressione: "Le useranno quelli di Chi l'ha Visto", venne riportata nel novembre del 2010 al giornalista Giuseppe Fumagalli da Valentino Castriota, “portavoce“ degli Scazzi nei primi tempi della scomparsa, poi allontanato e finito nel mirino degli inquirenti romani per millantato credito e truffa (condannato in primo grado, pochi mesi fa, a un anno di carcere). La frase in questione la riferì Sabrina stessa di fronte al Castriota, ma anche ai giornalisti, al fratello di Sarah, a mamma Concetta e ad altri amici, che poi la inserì nel suo elenco sui depistaggi messi in atto, a suo parere, da Sabrina stessa. Anche se per lui fu lei la causa primaria del suo allontanamento da casa Scazzi, c'è comunque da chiedersi per quale motivo il Castriota, che iniziò a far da portavoce già due giorni dopo la scomparsa della bimba, non sia stato chiamato dai Pm a testimoniare; eppure, come scrisse il dottor Antonio Giangrande in un suo articolo, ne doveva avere di cose da dire su quei primi tempi! Non venne chiamato perché poco credibile? Non è plausibile visto che anche ai pentiti mafiosi è permesso di testimoniare.

Andiamo oltre: Arrivò il mese di agosto: sul calendario appeso nella camera di Sarah tutti i giorni di quel mese sono stati cancellati con un pennarello nero... eccetto il 26 agosto: un conto alla rovescia? Resta un mistero il motivo per cui lo abbia fatto. Dal 23 al 25 agosto andò a casa della cugina Antonella Spinelli, a S. Pancrazio Salentino; lì pare l'abbiano vista, abbigliata di nero, telefonare lungamente e salire su una macchina scura.

Messaggio in codice: “Uccidere per professione è un lavoro senza tempo

Le coincidenze in questo caso sono tante, scandiscono con precisione messaggi simbolici in codice che, a seconda di come si leggono, non parlano solo di morte e possono indicare altro. Il 26 novembre (in quella data un anno dopo sarebbe scomparsa Yara Gambirasio) del 2009, Sarah prese in biblioteca il libro: Segreti di morte. L’ultimo messaggino di Sarah, scritto alle ore 10,45 del 26 agosto, mai inviato per mancanza di credito, fu: "Uccidere per professione è un lavoro senza tempo", citazione presa da: L’arte di uccidere un uomo - primo libro di narrativa del professore universitario Andrea Giaime Alonge, pubblicato nel novembre 2009... casualmente.

L’autore del libro, Andrea Giaime Alonge, è un giovane docente dell’Università di Torino esperto in sceneggiature cinematografiche. Il suo curriculum è interessante, si forma in Italia e poi si aggiorna in Canada e negli States.

L’arte di uccidere un uomo è un romanzo bellico che si svolge al termine del XX secolo in Russia: il comunismo è crollato e l’ex colonnello dell’Armata Rossa, Sergej Orlov, eroe in Afghanistan, finirà come mercenario in Iraq. E’ una storia di guerra recente che ha a che fare con il Medio Oriente, tema quanto mai attuale; ma il prof. Alonge ha sviluppato fatti e personaggi prendendo spunto da un’opera dello storico Senofonte scritta nel lontano IV sec. A.C - Le Anabasi - che racconta dei 10.000 soldati mercenari incalzati dai persiani. Con chi condivideva Sarah le sue curiosità culturali e le sue letture originali... vista l’età. Con Sabrina? Con Antonella, con Francesca o altre amiche giovani come lei? Aveva scoperto Alonge a scuola? Sembra improbabile visto che il professore insegna Storia del Cinema all’Università ed è scrittore di sceneggiature, mentre la scuola frequentata da Sarah era un Istituto Alberghiero nel quale, forse, certi temi non si trattano in modo specifico. Aveva interessi di sceneggiature cinematografiche? Perché il professor Alonge questo fa. Oppure lo aveva scoperto su facebook, dove il professore ha un fan club con i suoi studenti? Sarah aspirava a diventare "famosa": è un sogno comune a tanti adolescenti e giovani della sua generazione.

Conosceva qualche studente universitario che studiava al Dams? Chi tra le sue conoscenze aveva questi interessi? 

Mancano dei tasselli per rispondere a queste domande, si può solo ipotizzare che quasi tutti i giovani hanno interesse verso l’uso dei mezzi di comunicazione e i loro linguaggi.

Rilevo quindi coincidenze-a causali.

1a coincidenza: nove mesi prima di morire - il 26 novembre 2009 - prese in biblioteca Segreti di morte.

2a coincidenza: nello stesso periodo - 2009 - fu pubblicato "L’arte di uccidere un uomo".

3a coincidenza: nove mesi dopo Sarah scrisse l’ultimo messaggino estrapolato proprio da "L’arte di uccidere un uomo".

Torna sempre la durata della gestazione: nell’articolo precedente avevo ipotizzato che in quei nove mesi Sarah si stava formando e nella sua formazione erano pulsanti i presagi di misteri oscuri. Confermo tale ipotesi: ambedue i libri raccontano la morte

Il filo che unisce Segreti di morte e L’arte di uccidere un uomo, sembra il filo della vita che, secondo la mitologia greca, tessevano le Moire mentre Atropo, la più anziana, a breve, troppo a breve, avrebbe tagliato quel filo.

Tre coincidenze a-causali, ma ce ne saranno altre, secondo la Legge di Sincronicità iunghiana ci confermano che la morte della splendida ragazzina era già scritta nel libro del destino e ci consentono di ipotizzare che Sarah poteva sapere o sentire il suo Sacrificio: perché altrimenti scrivere il messaggio, uccidere per professione è un lavoro senza tempo, proprio la mattina del 26 agosto? Vedo un’intenzionalità sottesa; quella frase non indirizzata a qualcuno in particolare potrebbe racchiudere un significato: e se fosse un messaggio in codice rivolto a chi lo avrebbe letto dopo la sua morte?

Sarah comunica, in modo letterale, che qualcuno viene pagato per uccider(la): ne scaturisce una mancanza di morale, se ne ricava denaro non pulito, oppure non si ha scrupoli e per danaro si può fare tutto. Chissà se gli inquirenti hanno verificato i movimenti bancari avvenuti in zona nell'estate del 2009.

Il mostro Leviatano: i Mass Media

Se quella frase è in codice può nascondere un significato metaforico: chi avrebbe potuto riscuotere moneta? Sarah sapeva che ci sarebbe stata un'enorme risonanza mediatica dopo la sua uccisione, che tutto della sua vita sarebbe stato esposto alle luci della ribalta, come in un reality show? 

Il mostro Leviatano del suo sogno avrebbe continuato ad alimentarsi e ad alimentare i bisogni di una società che ha sempre più fame di orride emozioni; quei corpi congelati rappresentavano bene il continuare a mantenere la notizia sempre “fresca“ per l’utilizzazione antropofaga che si rinnovava ogni volta facendo salire lo share. “Uccidere per professione è un lavoro senza tempo” potrebbe anche voler dire che l’uccisione e lo smembramento sarebbero continuate e ripetute come accade nella ritualità del cibo. 

Già nelle prime ore della scomparsa cominciò il tam-tam televisivo che andò crescendo sempre più: Avetrana divenne il centro mediatico più affollato d’Italia.

La sceneggiatura era aggiornata quotidianamente dai colpi di scena e molti personaggi divennero attori che si muovevano con disinvoltura davanti alle telecamere: come Sabrina che parve divenire anche la regista, che dava i tempi e gli spazi a una folla di giornalisti oramai di casa.

Sembrò quasi che trovare l’assassino fosse meno importante di scoprire l’intreccio misterioso che c’era dietro; perché quell'intreccio non faceva solo audience, ma era anche un salvadanaio per tutti gli addetti ai lavori.

Il 10 novembre 2010 Claudio Scazzi andò da Lele Mora e gli chiese di fare qualcosa nel campo dello spettacolo. Poi portò Giovanni Conversano ad Avetrana a presentare il calendario ideato per costruire un canile in ricordo della sorella.

Anche Fabrizio Corona, ex amico di Lele Mora, si era interessato al caso Scazzi; il 26 febbraio 2011, alle 13,30, il fotografo s’introdusse in casa della madre di Sarah attraverso una finestra del retro della casa, spaventando non poco Concetta che successivamente denunciò Corona per violazione di domicilio. In quel mentre (del tutto casualmente?) suonò alla porta Filomena Rorro, una giornalista che doveva intervistare Concetta (a quell'ora?). Le aprì Fabrizio Corona... al posto della padrona di casa! Sempre Casualmente... Non si comprende ancora oggi il perché dell'intrusione, né come facesse il Corona a sapere dell’esistenza di quella finestra. Sembra che il fotografo volesse offrire una cifra importante per fare un’intervista da trasmettere in una rete televisiva e pubblicare sui settimanali. Perché allora non avvisare prima la signora Concetta? Cercava qualcosa in particolare, oppure con quel gesto plateale voleva mantenere i riflettori accesi su Avetrana, creare altri colpi di scena?

Perché Fabrizio Corona scelse proprio il 26 febbraio per introdursi in casa Scazzi?

Yara era sparita il 26 novembre, esattamente tre mesi dopo Sarah, e quel 26 febbraio, altri tre mesi dopo, a poche ore dall'intrusione in casa di Concetta sarebbe stato ritrovato il suo corpo... le storie delle due ragazzine sarebbero tornare a collegarsi per una strana coincidenza? Se fosse così potrebbe essere la 4a coincidenza significativa a-causale: qualcuno sapeva che sarebbe stato scoperto il corpo di Yara proprio quel giorno?

L’agente fotografico continuò ad essere presente ad Avetrana e "adescò" Ivano Russo promettendogli alcune migliaia di euro. Il giornalista Nazareno Dinoi - sul Corriere del Mezzogiorno - riferendosi ai fatti in questione scrisse: "Dalle carte processuali, intanto, emergono fatti che mettono in luce uno spaccato che non dà lustro ad alcuni protagonisti del giallo. Si parla di un mercato di foto e interviste che ha attirato il famosissimo Fabrizio Corona" (...) "Esistono oltre cinquemila pagine di intercettazioni telefoniche, in una di queste, intercettata il 14 aprile del 2011, Corona disse a Ivano: "Solo un ricordo su Sarah, dirai che era una ragazza dolce, una ragazza bella, che Sarah era una ragazza meravigliosa e sensibile". Perché il Corona dovesse suggerirgli tali qualità non solo non si comprende, ma fa insospettire. C’entra sempre e solo il tam-tam mediatico e il guadagno che ne deriva?

Il prof. Alonge, da quel che si vede in rete, ha una vaga somiglianza con Ivano Russo. 

Chi poteva sapere cosa stava per accadere?

2° Messaggio in codice: Manichino Regen

Antonella Spinelli il 23 agosto andò a trovare la cugina ad Avetrana e passò a casa sua un paio d'ore; in quell'occasione Sarah le disse che le avrebbe fatto piacere stare ancora con lei. Così Dora Serrano, madre di Antonella, telefonò alla sorella Concetta e dopo la sua approvazione portò la ragazza con sé a San Pancrazio. Era la prima volta che Sarah dormiva dalla cugina restando da lei due giorni completi. Il 25 agosto, verso sera, fece ritorno a casa sua e il 26 - alle dieci di mattina - inviò uno squillo al cellulare della cugina. Voleva essere richiamata ma lei non la richiamò (non ne ricorda il motivo). Antonella, disse a processo, venne a sapere della scomparsa di Sarah fra le cinque e le sei di sera e nonostante questa brutta notizia, alle 21.26 postò sul profilo Regen la foto di un manichino legato con corde...

Questa fu la 5a coincidenza ed era portatrice di un altro messaggio in codice.

Il profilo in verità fu immediatamente controllato dalle forze dell’ordine che vi trovarono messaggi normali per l’età. Successivamente, però, si disse che altri si collegavano... ma di questo particolare a processo non se n'è parlato. Si è solo accennato al manichino con le corde che Antonella Spinelli ha detto essere riferito a sé stessa perché in quel periodo si sentiva usata dalle sue amiche (con le quali aveva litigato). Sarah forse non sapeva inserire foto o fare cose complicate al computer, ma non aveva bisogno di aiuto per chattare. Questo anche se non possedeva un computer e tre suoi profili erano stati creati quando andava a casa di un'amica che, è uscito a processo, a volte chattava a suo nome con chi le chiedeva l'amicizia (il quarto profilo, Sarah Buffy, fu creato a casa di sua cugina Antonella quando si trovava a San Pancrazio).

Sarah negli ultimi mesi faceva troppo riferimento a scomparse, alla voglia di andarsene, per non pensare che questa sua “ossessione “ non fosse conosciuta da chi la seguiva in internet. Facebook è una specie di piazza nella quale c’è il libero scambio di opinioni; si può incontrare di tutto, chiunque si può inserire sotto mentite spoglie. E visto che questo spesso accadde, c'è da chiedersi se si è indagato a fondo sui dialoghi presenti sui suoi profili.

Ho letto in rete che Antonella Spinelli aveva scaricato le foto da un sito chiamato DeviantArt.

A questa voce risponde una comunità di artisti, o aspiranti tali, a cui il sito offre la possibilità di pubblicare proprie opere (di ogni genere siano) e di scambiarsi opinioni tramite forum creati dagli utenti stessi. Questo fa sì che fra pagine di una banale normalità adolescenziale (basta cercare) si trovino immagini suggestive, surreali, inquietanti, di un’arte deviante che può ricondurre all'arte dell’orrido gotico che aveva a che fare col concetto di “sublime” nel periodo romantico, argomento dibattuto dall’Estetica dell’epoca. Rilevo casualmente che anche nell'azione dell’uccidere è insito il concetto di arte.

La parola Regen si trova anche in Deviant Art. E' tedesca e in italiano significa "pioggia". Ma andando in rete il suo significato cambia e può diventare "regen-eretion", aprendosi ad altri significati che rimandano a pubblicazioni, concerti, immagini anche demoniache, argomenti diversissimi tra loro, ma tutti visti con ottica deviante: la parola manichino per esempio, è molto gettonata. 

Insomma, Regen ha più significati in diversi campi comunicativi e, detto semplicemente, per me nel web significa tutto tranne che "pioggia". C'erano altri che potevano postare sul profilo Regen? Chi lo amministrava era consapevole della portata culturale di quegli argomenti e condivideva gli stessi panorami? Perché fu scelto quel nome? A chi venne l’idea?

Le foto postate su Regen, ancora casualmente, furono pubblicate sui giornali soltanto nove mesi dopo, a fine maggio 2011. Rilevo la 6a Coincidenza a-causale: torna di nuovo la durata della gestazione, i nove mesi, che sembrano voler dire, a prima vista: “accogliete e prendete cura di questo nuovo dato che esce alla luce”.

Ciò che appare strano è che il concetto “morte “ palleggiava indirettamente con il concetto “vita” attraverso il battito del tempo dei 9 mesi di gestazione. Ma quel messaggio in codice non fu oggetto di un controllo davvero approfondito né prima né dopo, che se ne sappia. Perché a me appare chiaro che se un controllo approfondito lo avessero fatto sarebbero, forse, potuti arrivare alle fonti che dovevano torchiare per capire meglio la situazione.

Chi mise le immagini su Regen? Fu davvero la Spinelli? Non uno del gruppo di amici, o altri rimasti sconosciuti che si potevano inserire: ad esempio un qualcuno incontrato da poco? Ho letto che in zona oltre il grano, le viti, gli ulivi e gli orti, si coltiva anche l’occulto. Qualcuno infiltrato "nel nero" aveva sottilmente suggerito o fatto girare quelle immagini non volendo apparire?

Possibile che gli investigatori non si siano fatti domande, visto che Sarah era scomparsa da un pugno di ore, su come qualcuno potesse condividere quei contenuti di paura, di un accaduto ancora da scoprire? Non era casuale: già si sapeva?

Così come l’ultimo messaggio di Sarah era rivolto a tutti quelli che lo avrebbero letto a posteriori, così le immagini "Regen" mi portano a ipotizzare che indichino un gruppo di amici. Ma quali amici: quelli maturi, che se la portavano appresso di notte, o quelli ancora adolescenti come lei? Tutti in sede di indagini furono vaghi, confusi, inutili per Sarah e per la ricerca della verità; poi a un certo punto non ci fu più bisogno di loro, visto che apparve un assassino pronto ad auto-immolarsi sull'altare del martirio. A quel punto entrarono in ballo i verbali. E qui gli interrogatori, quelli pubblicati sul web (specialmente dei cosiddetti “amici” maggiorenni), furono un capolavoro di balbettii, di non detto, di ovvietà: eppure si può dire che Sarah stesse più con loro che in casa sua.

Lei era estroversa, ma riflessiva. Raccontava tutto di sé o aveva iniziato a tenersi dentro qualcosa? Personalmente ho una mia convinzione: credo che gli “amici”, le cugine, il fratello, tanti abitanti del paese e persino gli inquirenti, sappiano molto più di quello che noi tutti possiamo immaginare.

C'erano notti in cui gli amici passavano ore a vagare nei luoghi del non senso... e questo ci permette di definire uno spazio decisamente vissuto in modo non chiaro e per nulla adatto a una ragazzina di 15 anni. Il loro andare notturno non era quello del pastore errante delle steppe dell’Asia, colui che parlava alla luna, al firmamento, e chiedeva risposte spirituali.

Così avviene nella generazione attuale.

Il lungo condividere il nulla del gruppo, ciò che emerge dal balbettio, può far pensare (ipotizzo) al pieno di un tutto che non si deve dire e che invece apre alla curiosità di capire quali tipologie di esperienze venivano fatte davanti a Sarah. E mi chiedo sottovoce: anche con Sarah?

E quegli amici adulti non avevano fatto nulla per capire la ragazzina, per aiutarla a discernere nelle sue curiosità; abbondantemente maggiorenni se la portavano dietro a scrutare gli orizzonti del nulla. La "coccolavano", ma non era più una bambina e giocava a fare la giovane donna precocemente cresciuta: questo mi dicono quelle letture, le frequentazioni con i più grandi, lo sguardo bistrato di nero.

E gli amici della sua età? C'era nulla che Sarah aveva saputo o vissuto con loro... magari in quegli ultimi giorni trascorsi dalla cugina vestita di scuro col trucco pesante? Di chi avevano parlato in quelle due giornate trascorse assieme? Chi avevano incontrato? Con chi avevano chattato? C'era un qualcosa di torbido che doveva restare un segreto? 

Quanti amici telefonarono in quel tragico pomeriggio a Sarah?

Sabrina quel 26 agosto qualche telefonata la fece verso il cellulare di Sarah, Ivano invece, che sempre la coccolava, non ne fece neppure nei giorni a seguire. E questo è inqualificabile per un amico. Sabrina nel gruppo appare preponderante, il rapporto tra lei e Ivano era di complicità, condividevano amicizie ed esperienze... anche particolari? Solo loro due del gruppo? C'erano interessi e "amicizie" che i due avevano condiviso senza che altri lo sapessero? Poteva saperlo Sarah e averlo scritto in qualche diario? Ripeto: qualche segreto non doveva venir fuori? Se sì: era nascosto fra gli adulti di quel gruppo o fra gli amici adolescenti?

Claudio chiamò l’agenzia investigativa "Aldo Tarricone" che rilevò una squallida concentrazione di particolari pratiche sessuali in Avetrana, come avviene in tutto il mondo frequentemente. Ma fece di più, ipotizzò giochi erotici fra cugine... e lo fece pur sapendo di infangare, agli occhi di Claudio Scazzi e di tutti gli italiani, anche Sarah. Perché?

In quei nove mesi Sarah stava cambiando, emergono una ricerca interiore, un atteggiamento pensoso e profondo. Viveva contatti diversi su tre piani contemporaneamente: il mondo coetaneo con la scuola e le amiche di Avetrana, il mondo dei grandi e il mondo virtuale, nel quale si rifugiava quando poteva visto che non aveva un suo computer.

Passava dai peluches alle curiosità culturali particolari verso le quali forse veniva “indirizzata”.

Potrebbe intravedersi lo scenario di altri che praticano i rituali di cose segrete che possono sedurre gli adolescenti e farli cadere nella trappola, soprattutto quelli che hanno particolari qualità e si sentono soli. Era stata catturata da qualcuno su facebook? Aveva cominciato a staccarsi emotivamente da Sabrina? Le persone vicino a lei non avevano più troppo accesso alla sua vita e si auto-invitò a S. Pancrazio per comunicare cose segrete ad Antonella, figlia di Dora, a sua volta sorella di Cosima, di Emma e Concetta? I contatti Regen, approfonditi, cosa hanno comunicato?

Sabrina commentò i due giorni trascorsi a San Pancrazio da Sarah dicendo che si era fatta riconoscere anche lì. In che senso? Pare quasi che chi credeva di conoscerla in realtà Sarah non la conoscesse molto bene... pare evidente che nessuno l’ha aiutata .

Sarah non era né stupida né immatura, ma era comunque ingenua, suggestionabile, molto molto carina, tanto confusa, sola, lasciata allo sbando tra curiosità che non poteva controllare. Era sola e non capìta. Un po’ come tutte le ragazze della sua età, eppure per lei questo mix di componenti fu fatale. Si sentiva proiettata in altri luoghi e spazi culturali e per questo il territorio le andava stretto, talmente stretto da soffocarla?

La corda e il cane

Nella pantomima della narrazione di Michele si parlò prima di una corda che poi magicamente, come nelle fiabe delle Mille e una Notte, si trasformò in 49 cinture nel momento in cui Emma e Concetta, zia e madre di Sarah, tenevano in una busta una corda pronta da analizzare. Emma aveva visto un cane con una corda in bocca che seguiva altri cani, fra sui Saetta. Prese la corda, la portò a Concetta e decisero di metterla in una busta in attesa di eventi. Perché non darla subito agli inquirenti? Perché non darla neppure quando vi fu la prima confessione e si parlò di una corda quale arma del delitto? Perché aspettare che una giornalista dicesse loro che sarebbe stato meglio consegnarla?

Concetta a metà settembre riferì il fatto ad Anna Pisanò che era andata a trovarla (anche se fra loro non correva buon sangue a causa di quanto detto a Sarah tre anni prima erano comunque sorelle di fede). La Pisanò, come sempre da fine ottobre in poi, fece ciò che si sentì di fare: dopo aver parlato ai carabinieri e ai procuratori di quanto dettole da Sabrina la sera dell'arresto di Michele Misseri, sempre abbia riferito le giuste frasi, e prima di riferire agli stessi del sogno del fioraio, parlò anche di Emma, del cane e della corda "nascosta" in una busta. I carabinieri si attivarono e andarono a casa di Emma, cercarono la busta con la corda e la sequestrarono. Per la cronaca è stata analizzata e non ha portato a nulla. Ma questo non è importante e non toglie forza alla domanda: perché Emma pensò che quella corda potesse essere collegata alla scomparsa della nipote? Era dotata anche lei di una certa ipersensibilità? Tutti stavano cercando Sarah viva e solo in seguito si seppe che era morta strangolata con una corda. Fu casuale l’incontro col cane o invece in quel pomeriggio le ricerche degli amici vennero attivate proprio per trovare "una corda", forse non quella ma una simile che costituiva, sempre parlando al condizionale, la prova in quanto arma del delitto?

Michele in due deposizioni la descrisse così: "Era lunga un metro... era una corda fine di quelle che si mettono alla motosega... più grossa dello spago, di colore grigio... la tenevo sopra al trattore. Dopo l’ho fatta sparire". Non si comprende, tuttavia, se l’abbia buttata tra i rifiuti, se l'abbia invece conservata o bruciata. Anzi, allo psichiatra del carcere disse che se i Pm lo avessero portato in garage forse l'avrebbe ritrovata. Lui restò sul vago e gli inquirenti glissarono avvinghiandosi a una cinta.

Quella corda, comunque, innescò strani comportamenti all'interno della famiglia Serrano, visto che le sorelle la rimossero dalla memoria e se ne ricordarono solo grazie alla giornalista; visto che Michele nelle sue visioni molteplici la trasformò in una cintura...

Per concludere:

Ad oggi si aspettano le motivazioni ed è in piedi una condanna pesante e a suo modo originale e nuova: chi insiste e scrive memoriali di colpevolezza può coltivare i suoi campi all'aria aperta mentre chi ripete in modo ossessivo di essere innocente sta in carcere.

Le ragioni, le emozioni, i motivi, i segreti, sono raccolti nell'anima e tutti hanno significati che noi non sappiamo. Prendo in prestito la frase ormai famosa di Agatha Christie: "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza... ma tre indizi fanno una prova", per affermare che le coincidenze significative a-causali possono costituire solo prova per raccontare il rapporto di interazione esistente tra la realtà materiale e il mondo sovrasensibile. Che le coincidenze a-causali risuonano e rintoccano nel tempo permettendo la realizzazione di un sogno, di un pensiero. E l’esperienza del vivere e del morire, negli ultimi mesi di Sarah è un insieme di sincronicità tra natura e spirito. 

Non ho verità da esternare, solo tanti dubbi. Con umiltà e prudenza ho letto l’accaduto razionalmente e sempre con umiltà e prudenza ho preso in prestito la Teoria della Sincronicità per comprendere ciò che con la ragione non appare spiegabile.

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Sarah Scazzi: il mistero delle strane e significative coincidenze

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698 commenti:

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Manlio Tummolo ha detto...

Non dei "mattacchioni", caro Giacomo, ma dei furbacchioni intimidatori, anche contro gli avvocati. Però sugli orari di messaggi e di telefonate (il cui sonoro non sia stato registrato) non vi è certezza alcuna su chi li abbia fatti, una volta che dichiariamo che, durante l'omicidio, c'erano tre persone in quella casa.

Insistere su quel punto mi sembra del tutto controproducente: vedremo dunque queste motivazioni (sebbene saranno del tutto superflue), ma soprattutto gli appelli, non solo delle due donne Misseri, ma pure di Michele, dei fratelli e dell'avocato Russo unico dei quattro materialmente condannato.

Mi pare che le due donne meritino assoluzione piena nella forma, ma soprattutto nella sostanza, per non mantenere in campo illazioni e sospetti.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo buona notte.Ha ragione,tra piccoli elfi,guelfi, ghibellini o anonimi che più anonimi non si può,è veramente un'impresa ardua capirci qualcosa,mah,sinceramente non l'ho capirò mai questo nascondersi(come dice Lei) sotto a un burqa.A Taranto più che nascondersi,ci hanno tenuto molto a far bella mostra della loro furbizia.Dopo Roma con i furbetti del quartierino i P.M. di Taranto non volevano essere meno "furbetti" però, anche loro sono stati scoperti.Poco fa a QG hanno fatto rivedere le solite immagini di Sabrina che piange in aula e dichiarandosi del tutto estranea al delitto.Dalle lacrime di plastica del P.M. Buccoliero,finalmente qualcuno ha detto che sono vere,che non stava fingendo.Qualcuno a osato dire che non c'entrano nessuno dei tre Misseri,qualcun altro che tutto è ancora da capire,e poi con un simpatico intervento dell'Avvocato Cozza che tutto tornava e di dubbi non ve ne fossero sulla colpevolezza di Sabrina e la mamma,naturalmente Avvocato della famiglia Scazzi. La mamma di Sarah dice che vuole incontrare Sabrina e Michele per poter sentire da loro la verità,guardarli negli occhi e capire dai loro sguardi e dalle loro dichiarazioni finalmente cosa è successo quel giorno. Sbaglierò,mah, inizio a credere che anche Lei non sia del tutto convinta dell'esito uscito dall'aula del tribunale,ha sempre detto che non può essere la gelosia,non si uccide una bambina per questo,che il motivo debba essere un'altro,però non lo sa quale.Ci vuole tanto a dire ai suoi Avvocati che vuole parlare con Michele in un bel faccia a faccia? non credo,Michele non abita al polo nord,mah a 600 metri da casa sua,basterebbe un invito e avrebbe tutte quelle risposte che va cercando. Buona notte carissimo Prof e un caro saluto a tutti.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Mimosa lasciali perdere,sono i soliti esseri inutili e di cui l'umanità potrebbe anche farne a meno.Hai visto QG cosa ne pensi del servizio e delle opinioni?Meluzzi mi è sembrato più buono del solito,non crede minimamente sulla colpevolezza dei Misseri,e sopratutto che di certe cose non si ha nessuna certezza,ne l'ora della morte e ne chi possa essere stato,il mistero continua.Ciao cara amica e buona notte.

Anonimo ha detto...

Grazie gentile Signor Vignera, troppo buono.

carla ha detto...

Vito, Meluzzi ha detto di più, che sulla scena del delitto non c'è nessuna prova scientifica che sia avvenuto il delitto in quella casa......e che si prende la responsabilità di quello che dice :- che ritiene le 2 donne sono innocenti....
e poi la lettera di Concetta è tutta da decifrare....ora non sono in grado di parlarne , posso solo dire quel contradditorio che lei speri che Sabrina e Sarah si possono riabbracciarsi e stare ancora insieme!.....
e un altro punto che c'è da riflettere ,di quello che ha detto Picozzi che dalle intercettazioni non è emerso niente tra madre e figlia dopo tutto questo tempo in carcere....
e poi la trovata del giornalista Abate escludendo Michele dalla scena del delitto perché mente....allora restano 2 donne e che uno dei 2 mente, scusate non sono accusate che tutti e 2 che l'hanno uccisa?.....allora non è più logico dire che mentano tutti e 2!....sai che penso, che quello pensa di aver scoperto l'America e invece ha trovato l' india, cioè una bella bidonata....buonanotte caro....
e buonanotte a tutti amici del blog

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro anonimo lo so che sono buono,anche a Milano c'è tanta gente buona,e spero che tu non sia da meno,su tutto però ciao e buona notte.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao Carla, hai detto bene,il mistero è ancora tutto da risolvere.Buona notte cara amica.

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti. Mi dispiace per la piega che ha preso la discussione. Non conosco le regole di gestione di un forum per cui mi astengo da qualsiasi critica, salvo un semplice appunto: se è vero che non si può far passare per bugiardo chi nel processo è stato stabilito che bugiardo non è, perché non smetto di leggere della pettegola Pisanò e delle sue numerose "bugie"? È forse stata rinviata a giudizio per falsa testimonianza? Scusate, ma anche le sue parole rappresentano un punto fermo nel processo.
Buona giornata a tutti, R

Unknown ha detto...

Ciao R

Probabilmente non hai letto i miei commenti dei giorni passati, dove si evince che la Pisanò a processo è stata smentita da altri testimoni non accusati di falsa testimonianza. Ad esempio parlando della corda ai carabinieri ha raccontato tutta un'altra storia rispetto a quella raccontata da Concetta ed Emma Serrano. Parlando del sogno ha raccontato un'altra storia rispetto a quella di sua figlia e di tutti i familiari del fioraio... ma altri testimoni hanno raccontato le cose in maniera diversa da come le ha raccontate la Pisanò. In poche parole, come ho già scritto non si fa peccato a nutrire dubbi sulla sua memoria.

Spero di aver risposto alla tua domanda sulla questione e per completare ti spiego come funzionano le regole in questo blog quando l'articolo viene scritto da mani che non siano le mie.

L'articolo mi arriva via mail, io lo leggo e lo imposto con le eventuali correzioni grammaticali o di sintassi (per renderlo più scorrevole al lettore). Se riscontro passaggi non veri o presi da fonti inattendibili li sottolineo e li modifico senza stravolgere il senso del discorso. Poi, dopo aver aggiunto in rosso i motivi e i riferimenti per cui il passaggio è stato tolto o modificato, rimando l'articolo all'autore perché lo ricorregga o me lo confermi. Quando mi ritorna lo rileggo e se va bene lo pubblico.

In certi casi, come in questo, si stabiliscono con l'autore degli accordi. Gli si spiega qual è la linea del blog e del suo amministratore e per quale motivo si preferisce non oltrepassare un certo limite (a nessuno piace fare figure barbine e a nessuno piace prendere querele).

Se questi accordi non vengono rispettati, ad esempio l'autore rimette in circolo coi suoi commenti i passaggi eliminati prima della pubblicazione, gli si manda una mail privata chiedendogli di smentire la sua affermazione. In ultimo, se l'autore persevera a non rispettare la linea del blog, che non è quella di criticare basandosi su fatti non veri, si interviene direttamente sui commenti.

Naturalmente, questo restare nelle linee del blog vale per l'autore dell'articolo (che scrivendolo si assume delle responsabilità) e non per i lettori che per formarsi una propria idea si basano sulla lettura dei quotidiani (e le bufale sono sempre in agguato). In questo caso se ai commenti non veri non risponde un altro commentatore, rispondo io anche inserendo il riferimento che smentisce quanto scritto.

Spero di aver chiarito il motivo per cui la discussione ha preso "questa piega" e spero di non dover intervenire nuovamente.

Massimo

magica ha detto...

buongiono carla , vito e pure giacomo .
concetta si augurerebbe che sabrina dicesse la verita' ma la verita' che vuole lei . e questo si sa da sempre .
inoltre perchè la figlia e sabrina un giorno potessero camminare insieme bisognerebbe che sabrina si convertisse alla religione dei testimoni di geova.. perchè solo i testimoni risorgeranno . come concetta ha sostenuto nelle interviste , le parenti non credono in dio o non hanno dio . ( si intuisce che essendo cattoliche non sono nella verita' .
ormai a concetta è stato fatto un lavaggio del cervello dai suoi avvocati e non credera' mai alla innocenza delle sua parenti.
è lo stesso convincimento che ha nella propria religione . non la schioderanno dalle sua convinzioni.
.

Manlio Tummolo ha detto...

Il fatto è che Concetta, come tanti altri, ha bisogno di un colpevole concreto, visibile, sul quale scatenare le proprie ire. Immaginarsi uno o più colpevoli senza volto è una cosa che a gran parte delle persone non va giù (sebbene il più delle volte in caso di omicidio sia questa la conclusione). E su questo non c'è molto da meravigliarsi. Ciò che sdegna è che magistrati, ottimamente pagati dal popolo per cercare la verità dei fatti e non i desideri di singole persone, agiscano nello stesso modo, operino in modo che le persone più vicine alla vittima siano le più sospettate, indagate, processate e condannate. Così alla fine, nell'ombra, i reali colpevoli ridano e si freghino le mani pronti a ripetere l'azione.

Gli investigatori dovrebbero viceversa agire subito, ma senza fretta, osservare i fatti uno per uno, analizzarli, vedere quanto si può ricavare da essi, agire in modo razionale, scientifico, ovvero cauto ma continuo. Anche in questo caso si ha la verità del detto popolare "Chi va piano, va sano e lontano". Ma andar piano non deve significare non fare nulla aspettando che il cadavere dell'assassino scenda lungo il fiume.

Anonimo ha detto...

@Massimo Prati
Mille grazie per le spiegazioni fornitemi: la situazione, ora, mi appare più chiara.
Buon weekend, R

Anonimo ha detto...

Se si stabilirà che il delitto è avvenuto in quel luogo ed a quell’ora NESSUNO dei 3 Misseri sarà assolto

Uno di essi verrà condannato per aver commesso il fatto e gli altri due per aver contribuito all'occultamento del corpo.

Mi spiace dover insistere su questo punto ma non ci sarà mai un Tribunale che – anche di fronte alla dimostrazione di un Michele colpevole - si convincerà che moglie e figlia siano state estranee al delitto

Solo se si spostano luogo e ora della morte i tre personaggi in questione potranno ottenere l’assoluzione.

Vero è che in questo secondo caso ci sarebbe da chiedersi perché il Misseri si sarebbe autoaccusato del crimine.

ENRICO

Unknown ha detto...

Grazie R e buon fine settimana anche a te.

Enrico, fondamentalmente hai ragione. Sarà difficile convincere la giuria d'appello della colpevolezza del Misseri che, oltre ad avere la patente di bugiardo, non ha ammesso in primo grado di averci provato con Sarah.

Ma questo particolare, la violenza non ammessa, dimostra come non ci sia accordo fra lui e la Difesa di sua figlia (che in tutti i modi ha cercato di fargli dire quanto non ha voluto dire) e quanta poca voglia abbia di tornare in carcere e scagionare la figlia e la moglie...

Per cui bisogna dar ragione allo psicologo del carcere quando scrisse che Michele Misseri è un uomo, nonché padre, anafettivo.

Ma in cassazione sarà un'altra storia...

Buon weekend a tutti. Massimo

Giacomo ha detto...

Sì, Magica. Un'altra conseguenza antipatica della piaggeria dei media verso la madre di Sarah, piaggeria che va ben oltre la comprensione e la solidarietà umana per il suo tragico lutto, è che ci vengono propinate dai media delle credenze di altre religioni, come fossero Verità di Fede. E questo, per chi è cattolico, cioè per il 99% degli italiani, non è condivisibile. A meno che i colpevolisti, in odio alle imputate, non decidano di abiurare alla religione cattolica, per abbracciare quella dei TdG.
I cattolici hanno il loro Credo, che viene rinnovato ogni giorno durante la S. Messa. Sarà bene riportarlo qui, visto che siamo in argomento:
"Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore Gesù Cristo unigenito figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, dalla stessa sostanza del Padre. Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto e il terzo giorno è resuscitato secondo le Scritture ed è salito al Cielo e siede alle destra del Padre e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti ed il suo Regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati e aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen "


Buongiorno a te, Vito, Carla ed a tutti gli amici del blog.

Giacomo.

Anonimo ha detto...

@ Massimo

io intendevo dire che - ANCHE se il Misseri dovesse essere riconosciuto come l'assassino della nipote - le due donne, pur non avendo partecipato al crimine, non saranno mai assolte dall'aver contribuito partecipato o saputo del successivo occultamento del corpo

E francamente - se le cose dovessero essere andate cosi ( Misseri che strangola la nipote nel garage mentre moglie e figlia sono in casa) - nemmeno io ci metterei la mano sul fuoco che per 45 gg il contadino si sia " tenuto la cica" e che nessuno dei suoi familiari abbia mai avuto il benchè minimo sentore della tragedia avvenuta.

ENRICO

Giacomo ha detto...

Scusami, Massimo. Non ho capito. Su quale luogo preciso ed a quale ora precisa, in cui è stata uccisa la povera Sarah, dai ragione al tuo interlocutore? Come fai a dare ragione ad uno che ti nasconde equivocamente a quale luogo ed a quale ora fa riferimento? Quello indicato dall'accusa o quello sostenuto dalla difesa?
Scusami, se mi sono inserito. E' solo per capire.
Ti saluto e contraccambio gli auguri di buon week-end.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Massimo. Naturalmente concordo con tutto il resto che hai detto.

Giacomo

magica ha detto...

l'omicidio avenne nel garage situato al di fuori della casa . basta vedere su google maps.
inoltre da quello che emerse anche la dinamica dell'allontanamento dal garage con il corpo della vittima ..
gli asassini hanno solitamente familiari che non si accorgono che uno di loro sia un asassino . gli asassini a volte lo sanno nascondere per bene .., altrimenti verrebbero scoperti la gran parte degli omicidi .. infatti le donne non se ne accorsero . solo dopo aver scoperto il padre marito asassino ebbero delle spiegazioni dal comportamento di misseri --
i pianti e la perdita di peso .. le donne pensavano fosse per il dispiacere che non si trovava la nipote . ma lui sapeva perchè

Manlio Tummolo ha detto...

Certo Magica carissima,
in Google Maps, se si guarda bene, si vede pure che Michele uccide Sarah, si vede Sabrina al gabinetto di decenza e Cosima che dorme. Che bravi quelli di Google Maps !

Questi innocentisti 2 : 3 e gli avvocati, se continuano con questa farsa, vedranno allora all'Appello che cosa succederà.

Chi crede nell'innocenza integrale di Sabrina e Cosima deve necessariamente ritenere che il delitto :

1) o non fu compiuto da nessuno dei tre;
2) oppure da Michele in altra ora (assenza di moglie e figlia);
3) oppure da Michele in altra ora e altro luogo.

Rendiamoci conto che non vi è prova scientificamente valida nei confronti di nessuno dei tre. Le confessioni dichiaratamente estorte non valgono un tubo, oltrettutto perché rigettate o in tutto o in singoli particolari.

Un'assoluzione solo formale non può essere considerata soddisfacente per chi crede nell'innocenza delle due donne.

Di qui non si esce, con Google Maps o senza Google Maps, con tabulati o senza tabulati.

Anonimo ha detto...

AGLI INNOCENTISTI INTEGRALI :

1) o non fu compiuto da nessuno dei tre;
2) oppure da Michele in altra ora (assenza di moglie e figlia);
3) oppure da Michele in altra ora e altro luogo.


Spero che dopo queste ulteriori precisazioni di Manlio sia FINALMENTE chiaro il concetto

Ovviamente, se le tre condizioni necessarie ed indispensabili , al fine di sostenere l'estraneità al delitto da parte delle 2 donne, dovessero rivelarsi infondate le Misseri sarebbero comunque implicate nell'azione criminosa o come effettive complici del fatto o come persone a conoscenza dello stesso

ENRICO

magica ha detto...

intrigante tummolo!
google maps ci fa intravedere la posizione del garage. e perfino il cagolino saetta . e questo sta' a dimostrare che saetta era spesso fuori casa dai misseri e non solo quel 26.agosto .
se google maps fosse passato nei momenti drammatici avrebbero risolto il caso ...
innocentisti ce ne sono abbastanza non 2 o 3 .
certo che se anche misseri fosse ritenuto estraneo all'omicidio sarebbe preferibile .. soprattutto per i parenti .. e i familiari. :LA FINE DI UN INCUBO . e di una vergogna . a nessuno piace avere un assassino nella parentela .pero' è misseri che dice di esserlo . allora signor tummolo bisognerebbe che la difesa incominciasse a intimare al misseri e fargli dire .
che non è stato lui ?
.ma tutto fa pensare che sarh sia arrivata in via deledda.. i fidanzatini l'hanno vista svoltare in quella via ... si sia affacciata al garage con le conseguenze che si sanno .. a questo punto se in quella casa (casa o garage) e in quell'orario erano in 3 ..la colpa ricadrebbe sulle donne . .. tolto misseri rimangono le donne .. e come una ruota che gira . .

magica ha detto...

beh naturalmente i fidanzatini non videro sarh affacciarsi al garage .
ma se sarh aveva appuntamento per andare al mare si presume che fosse diretta dai misseri .
sarebbe interessante sapere quanta strada., dopo aver svoltato in via deledda , rimane per arrivare dai misseri , perchè
misseri ,si pensa., con il portone aperto del garage avrebbe dovuto sentire qualcosa ., .. almeno un grido no?
un fatto strano è che la cosima non venga quasi mai citata nemmeno a quarto grado ., se non come complice silenziosa .


Giacomo ha detto...

La premessa del tipo "comunque le donne non potevano non sapere" è apodittica. Il delitto fu compiuto nel garage da Michele Misseri nel garage tra le 14,30 e le 14,40 (come da confessione autoaccusatoria imponentemente riscontrata: indicazione del luogo di occultamento del corpo).
In questo lasso di tempo Cosima riposava a letto dopo una giornata di lavoro massacrante, iniziata alle tre del mattino.
Sabrina era in bagno e, data l'ubicazione del garage rispetto all'appartamento, non si è accorta di nulla, come ha dichiarato piangendo a dibattimento: Io non ho fatto niente, io non sapevo niente! Lo ribadisco per l'ennesima volta!
Sarah è giunta a casa Misseri tra le quattordici e trentuno e le 14,32Sabrina non può aver ucciso perché ha risposto alle 14,35 ad un sms di Angela Cimmino. In tre minuti non ha avuto il tempo.
Per inciso riguardo alle parole pronunciate da Sabrina a dibattimento, un esperto delle espressioni del volto, in studio nell'ultima trasmissione di quarto grado, ha dichiarato che, in base allo studio con apparecchi SCIENTIFICI, Sabrina nel pronunciare quelle parole era SINCERA.

Vorrei far presente ai coltivatori del dubbio a senso unico che, ammesso e NON CONCESSO che in seguito le donne abbiano potuto avere sospetti sulla responsabilità di Misseri, pur non avendo partecipato in nessun modo all'omicidio, non sarebbero passibili nemmeno del reato di favoreggiamento, che per gli stretti congiunti non si configura.

Giacomo

Anonimo ha detto...

x Giacomo

Come fai a dare ragione ad uno che ti nasconde equivocamente a quale luogo ed a quale ora fa riferimento?

e come ti spieghi che Massimo ha capito e tu invece NO ?

ed inoltre continui imperterrito a SPARLARE degli altri ( uno che ti nasconde equivocamente !!!??? ) dopo essere andato a Messa ed aver fatto pubblica professione di fede ?

ENRICO

magica ha detto...

le donne misseri non poterono assistere ne a partecipare all'occultamento del corpo ..
in quelle ore cruciali, le misseri ebbero un alibi . erano sempre state compagnia di qualcuno . amici o parenti .
mentre l'angioletto era assente . e senza alibi ma cerco' di procuraselo andando a raccogliere i famosi fagiolini . ma molto in ritardo .
volendo si puo stravolgere tutto come fecero le procure . ma bisogna dimostrarlo con prove certe . le intuizioni fantastiche non sono prove .

Anonimo ha detto...

X Giacomo.

.…che le donne abbiano potuto avere sospetti sulla responsabilità di Misseri, pur non avendo partecipato in nessun modo all'omicidio, non sarebbero passibili nemmeno del reato di favoreggiamento, che per gli stretti congiunti non si configura.

Non so quale reato verrebbe loro contestato in un’eventualità del genere,

Credo però che, se per 45gg dovessero aver sostenuto davanti alle tv di tutta l’ Italia di essere sconvolte per “la scomparsa” di Sarah BEN SAPENDO viceversa che la cuginetta era stata soppressa dal padre/mostro, dubito che tornerebbero a casa con le scuse degli inquirenti e con le felicitazioni dell’opinione pubblica per la riacquistata libertà

ENRICO

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Magica, forse basterebbe che non ripetessero "Eccovi l'assassino, reo confesso", e che sollevassero meglio quei dubbi sull'ora probabile della morte della ragazza. Il resto, per quanto riguarda Michele, spetta al suo avvocato difensore. Ho dedicato vari interventi alla strategia che gli avvocati della difesa degli imputati dovrebbero adottare, cominciando dal fatto di coordinare queste difese, invece di muoversi ciascun gruppo per conto proprio. Invece di combattersi o di ignorarsi, dovrebbero unirsi per attaccare a fondo tutti insieme la SS. Inquisizione (inquirente e giudicante).

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Giacomo,

Lei è convinto che esistano strumenti "scientifici" per misurare la sincerità della confessioni? Sono le solite spudoratezze americane, gli inventori della cosiddetta "macchina della verità" la quale, stringi stringi, è null'altro che un elettrocardiografo unito ad uno sfigmomanometro (misuratore di pressione). Secondo questo popolo di tecnolatri, se ti sale la pressione e il battito cardiaco è irregolare mentre parli, sicuramente menti !

Ora questo va bene forse per i cardiologi, non per i Tribunali italiani. Il popolo americano è notoriamente un tecnolatra, esalta ogni macchinetta, ne inventa ad ogni passo, e crede con ciò di poter dominare il mondo. Nondimeno tanto poco lo controllano che perfino in casa loro, almeno una volta alla settimana c'è qualcuno che fa strage dei circostanti per vendetta o che altro.

Si è pur ribadito, e gli ultimi delitti ce lo ribadiscono ancora di più, che la difficoltà maggiore non è quella di uccidere, BENSI' QUELLA DI OCCULTARE IL CORPO SENZA CHE NESSUNO SE NE ACCORGA. E' lì che cascherebbe il palco se si credesse ad una compresenza di tutti e tre in una villetta di non vaste dimensioni, anche volendo prendere per buona la silenziosità del delitto.

Chiara ha detto...

Dai Giacomo....se quel soggetto che ha parlato delle espressioni del volto e altri indici organici asseritamente sintomatici delle intenzioni del dichiarante, fosse pervenuto a conclusioni opposte ti saresti stracciato le vesti per l'arbitrarietà e la cialtroneria di certi discorsi!

L'ho sentito anch'io quel discorso e volevo proprio vedere come sarebbe stato accolto dagli utenti di questo blog che si sono sempre opposti a certi "metodi" valutativi. Mi spiace vedere che si cambi bandiera a seconda che gli esiti piacciano o non piacciano, è poco serio secondo me.

Giacomo ha detto...

Chiara, comincio da te. Sapevo che aver riportato quel passo della trasmissione, mi avrebbe attirato delle critiche. Più che altro la mia era una considerazione ad uso dei colpevolisti. Io non ho detto che credo nelle macchine della verità, ma il fatto che il conduttore abbia porto quella domanda all'esperto, ben sapendo quale sarebbe stata la risposta, secondo me è altamente significativo che qualcosa si sta muovendo nel mondo mediatico e penso che le voci colpevoliste d'ora in non saranno più così compatte e comincino a sollevarsi dubbi sempre più consistenti, a cominciare dal chiedersi come mai questo ritardo nel deposito delle motivazioni. Il magistrato in studio ha cercato di metterci una pezza, ma la toppa si è rivelata più vistosa del buco. Ha parlato di sospensione feriale dei termini. Sicché la gente si chiede, ma come, il giudice prima commina un ergastolo e poi invece di sbrigarsi a spiegare perché l'ha comminato, se ne va in ferie?

Ritornando alla sincerità di Sabrina, non è certo alle macchine che io affido le mie CONVINZIONI. Ecco che cosa ho scritto in proposito su questo blog, ben prima dell'ultima trasmissione di quarto grado:
"Intendo richiamare all'attenzione e focalizzare soprattutto l'ultimo minuto del filmato, in cui si vede Sabrina che protesta la propria TOTALE INNOCENZA in maniera così spontanea, così sincera, così accorata, che solo chi ha perso la capacità di leggere nel cuore degli esseri umani non riesce a vedere."

Tu che cosa pensi, Chiara, in proposito? Credi nella sincerità delle parole di Sabrina, oppure non ci credi? O per te sono più importanti le dispute sul diritto processuale penale?

Un saluto agli amici del blog.

Giacomo

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Cari amici, mi inserisco solo un momento, per dire che anche questa volta mi trovo totalmente d'accordo con Giacomo, sulla sincerità - evidente - del pianto di Sabrina e sulle altre sue argomentazioni e osservazioni. Scusate, da un po' di tempo commento poco, ma sulla vicenda di Avetrana ho già espresso il mio pensiero, e altro di nuovo non ho da dire, almeno per ora. Volentieri, però, mi affaccio per augurarvi un buon fine settimana.

Chiara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Chiara ha detto...

Giacomo

rispondo prima all'ultimo quesito: ritengo utili le spiegazioni sul funzionamento del processo penale, dato che di processi parliamo e specie se noto che vi sia confusione o sia passata dai media una informazione errata (vedi ad esempio la questione che l'abbreviato sarebbe obbligatorio nel caso di rito immediato: se parliamo di questa scelta fatta da Parolisi sarà importante sapere se fu libera scelta o scelta obbligata no?).
In questo mi sembra scorretto dire che faccio dispute: divulgo la conoscenza di cose scritte nere su bianco e indiscutibili a beneficio di chi non abbia tempo/voglia/mezzi per leggersele da sè; quando invece interpreto, do opinioni o argomento lo premetto sicchè non c'è modo di sbagliarsi e lì sì possono nascere dispute.
In definitiva Giacomo: sì, personalmente ritengo che la conoscenza sia sempre utile, poi ciascuno può rinunciarvi se crede, basta scorrere la rotellina.

Su Sabrina: per convinzione personale ed esperienza professionale non mi formo alcuna opinione di colpevolezza/innocenza su espressioni verbali e mimiche di testi e imputati essendo consapevole delle mille variabili che entrano in gioco.
E ti dico sinceramente che se avessi voluto basarmi su di esse dovrei dirti che alcune delle espressioni di Sabrina le ho trovate evidentemente artefatte mentre altre della Pisanò assolutamente sincere....eppure penso che la Pisanò abbia detto molte più cose false di Sabrina, semplicemente la prima era in clima favorevole, la seconda ostile; la prima si sentiva "blindata", la seconda "esposta" e da queste cose dipendono tantissimo le espressioni e le mimiche.
Di Sabrina credo che abbia mentito sul sentimento che provava per Ivano ed anche su quello che provava per Sarah: il primo non era di semplice attrazione fisica, il secondo non era tutto glassa da pandistelle. Questo incide in qualche modo sulla sua colpevolezza? Per l'opinione che mi sono fatta NO: il processo non mi ha mostrato nulla per ritenerla colpevole e a tanto mi limito per affermare che andrebbe senza dubbio assolta.

Giacomo ha detto...

Chiara.

Ovviamente in quel mio commento aggiungevo:
"Naturalmente non siamo ingenui. Le parole di Sabrina vanno lette alla luce dei tabulati, delle prime testimonianze e della confessione del 6 ottobre di Misseri."

Giacomo

Giacomo ha detto...

Annamaria.

Lieto di risentirti. Ti ringrazio per le tue parole di condivisione, che ricambio. Ed auguro anche a te un buon fine settimana.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Ciò che mi pare interessante è il nuovo intervento della madre di Sarah, signora Concetta Serrano Spagnolo ("Nuovo Quotidiano di Puglia" e "Gazzetta del Mezzogiorno" on-line) che, dal punto di vista delle sue convinzioni religiose (ma devono essere intervenuti su di lei i suoi correligionari), si dichiara disponibile ad incontrare la nipote, mentre a sentenza prossima aveva esortato a punizioni "esemplari". E' uno spostamento a mio avviso significativo. A mente più fredda e, credo, su consiglio dei confratelli, si sta rendendo conto di non avere due o tre mostri come parenti stretti o affini.

Una lettura più attenta della Bibbia (Antico Testamento e Vangeli), dove si parla dell'amore verso i fratelli e del divieto di maledirli, deve aver avuto un ruolo importante. Non possiamo che augurarci che questo processo di revisione del giudizio proceda e coinvolga pure altri signori che emettono giudizi.

Chiara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Chiara ha detto...

Comunque Giacomo sono andata a rivedere lo spezzone di quel tecnico (Gullà), che avevo visto solo di sfuggita: non gli è stata data la possibilità di proseguire nella spiegazione che stava dando su quali siano i parametri dell'esame e su tutte le riserve del caso, ma di suo lo stava facendo. In particolare alla fine stava correttamente spiegando come sarebbe stata necessaria una previa "mappatura" del soggetto interessato dall'esame affinchè questo avesse una qualche attendibilità (e questo aspetto l'avevo già rilevato in un'altra discussione sulle neuroscienze), quindi gli do atto di essere LUI un soggetto serio, riconfermando invece l'opinione che le trasmissioni facciano ciò che meglio gli aggradi: la precedente serie di Q.G. era un impresentabile coacervo di fuffa colpevolista; l'attuale serie sta cercando di raddrizzare il timone, per cui onore al merito. Ma la superficialità la fa sempre da padrona: meglio sarebbe che mettessero meno carne al fuoco in ciascuna puntata e la cucinassero però come si deve, allora sì sarebbe un buon servizio per tutti.

Giacomo ha detto...

Chiara,
Ti ringrazio della risposta, anche se non te la chiedevo così articolata.
In effetti ti chiedevo soltanto se, naturalmente alla luce di tutte le altre risultanze processuali, consideravi o non consideravi quelle specifiche parole di Sabrina: "Non ho fatto niente! Non sapevo niente", dette in quella precisa contingenza processuale, "un momento della verità". Mi bastava un sì o un no.

Per quanto riguarda le tue dotte dissertazioni sul diritto, non intendevo sminuirle, ma soltanto mettere in rilievo che alla fin fine tutto è finalizzato a cercare di comprendere se un imputato è colpevole o innocente.

Buona serata

Giacomo

Giacomo ha detto...

Chiara
Su quarto grado mi trovi perfettamente d'accordo. Il servizio di apertura su Avetrana parlava di una Sabrina fumatrice accanita, ai ferri corti con la madre. Naturalmente tutte invenzioni. E poi il povero Michelino che scrive e scrive a Sabrina, ma quel cuore di pietra non si degna di rispondere.

Ma penso che siano gli ultimi tratti del mostro colpevolista che sta divorando sé stesso.

Giacomo

Chiara ha detto...

"non te la chiedevo così articolata, mi bastava un sì o un no".

Scusa Giacomo, so di essere prolissa e cercherò di rimediare.

Su quella domanda particolare, però, non ti avrei mai dato un "no" secco senza dimensione in cui inquadrarlo rischiando di passare per "colpevolista" ai tuoi occhi....quando si tocca l'argomento Sabrina sei un po', come dire...restio ai relativismi diciamo. ;-)

Chiara ha detto...

Giacomo

il discorso su Sabrina che non risponde al padre io non l'ho percepito come lo esponi, tanto che il pensiero che mi è passato in testa è stato "beh certo, l'ha fatta troppo grossa, anch'io non gli parlerei più", quindi forse non era posta poi così male.

sugli screzi veri o fasulli tra sabrina e la madre e se la fanciulla fumi o meno, invece, mi domando quali siano le tue fonti: quella dei giornalisti immagino sia il personale del carcere, ma le tue? anche tu hai notizie di prima mano? (domanda sincera eh, non polemica!)

Chiara ha detto...

p.s. giacomo, quello che dicevo sul "restio ai relativismi"...perchè vedi un disvalore colpevolista nel dire che sabrina fumi o litighi con la madre?

Giacomo ha detto...

Enrico 1 15:01

Mi sembra che tu non abbia mai detto a quale ricostruzione dai più credito: se a quella dell'accusa che sostiene che Sarah è stata ammazzata a quattro mani da zia e cugina (una teneva e l'altra strangolava) in un punto imprecisato dell'abitazione tra le 14,10 e le 14,20, mentre l'operoso zio Michele se ne stava ignaro in cantina impegnato con gli attrezzi del suo lavoro, o alla ricostruzione della difesa, che sostiene che Sarah è stata strangolata in cantina dallo zio tra le 14,30 e l4,40, mentre zia e cugina erano ignare nel separato appartamento, una a riposare dopo una giornata di viaggio e lavoro massacrante e l'altra in bagno ad ultimare i preparativi per la gita. Quindi oggettivamente ce li hai tenuti nascosti.
La tua domanda a Massimo, parlando genericamente di quel luogo e quell'ora del delitto, senza specificare né luogo né ora, era oggettivamente equivoca, nel senso che luogo e data del delitto non venivano univocamente determinati. Perciò ho chiesto a Massimo la cortesia di chiarire meglio.
Dov'è l'insulto???

E per quanto riguarda il riferimento al cattolicesimo, chiarisco che io non ho inteso fare una particolare professione di fede, che è un fatto personale che riguarda me solo, né ho asserito che vado ogni giorno a messa.
Ho semplicemente detto, che pur RISPETTANDO LE ALTRUI RELIGIONI, non mi piace che una giornalista adulatrice, che probabilmente della propria religione non sa e non capisce niente, mi venga a sbandierare da una tv una dichiarazione piena di riferimenti a credenze di una religione diversa dalla mia e da quella della quasi totalità degl'italiani, come se fosse l'unica vera religione. I cattolici hanno un credo diverso dai TdG e, come va rispettata la sensibilità di questi ultimi, così va rispettata la sensibilità dei cattolici.

E smettila di dire che io vado sparlando di te. Sai benissimo che non è vero.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Chiara.
No, non ho nessuna notizia. Semplicemente non ho mai visto Sabrina fumare. E mi chiedo come fanno a sapere che Sabrina fuma quando fuma e quanto fuma. Ma nelle celle si può fumare? Io in tutti i film che ho visto non ho mai visto un carcerato fumare né in cella né durante l'ora d'aria. E poi non credo che Sabrina abbia soldi da buttare, anzi credo che Sabrina non abbia proprio soldi.
Se tu sai qualche cosa sui regolamenti carcerari, me lo fai sapere se è prevista la possibilità per i carcerati di fumare sigarette?

Giacomo

Chiara ha detto...

Giacomo

non c'è alcuna limitazione al fumo nelle carceri.

la relativa discussione è particolarmente attuale in questi giorni, in seguito ad una luova legge che in GB vieta di fumare in cella:
http://www.leduecitta.it/index.php/629-stampa-e-dintorni/3121-vietato-fumare-anche-in-carcere

Chiara ha detto...

p.s. non è difficile che qualcuno cominci a fumare in carcere (o aumenti il consumo) io credo.
penso sia un palliativo tanto alla limitazione della libertà di azione rispetto alla maggior parte delle cose, quanto anche più semplicemente alla noia e al bisogno di sfogo.

Giacomo ha detto...

Enrico 2 15:13
Veramente la mia frase completa era:
"Ammesso e NON CONCESSO che in seguito le donne abbiano potuto avere sospetti sulla responsabilità di Misseri, pur non avendo partecipato in nessun modo all'omicidio, non sarebbero passibili nemmeno del reato di favoreggiamento, che per gli stretti congiunti non si configura."
Quindi stavo parlando in linea puramente teorica.

Inoltre hai trasformato il mio "in seguito abbiano potuto avere sospetti su" nel tuo "ben sapendo fin dall'inizio che"

E tutto sta in questa differenza. Infatti una cosa è il sorgere col trascorrere dei giorni di un possibile dubbio non basato su niente di concreto, se non sulla circostanza che nei minuti in cui Sarah scomparve Sabrina e Cosima erano insieme ma Misseri non era con loro, e tutt'altra cosa è la piena consapevolezza di un fatto nei minimi dettagli, fin dal suo verificarsi.

PS. Non devi essere molto esperto nel gioco della briscola. Probabilmente ignori che il due di briscola si fa una pappa sola di tutti gli Assi.

Buona notte.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Giacomo
perchè insisti ancora che Sarah fu uccisa fra le 14,30 e 14,40?
E' stato stabilito, sia negli atti che durante il dibattito in ribunale, che la ragazza alle 14, 23 massimo era già morta, e non in garage.Quella serie di telefonate su cui poggia la tua inverosimile sicurezza, avvenute dopo quell'ora, non hanno avuto nessun valore pratico per i giudici (tutti fessi e prevenuti?)
Questo ti riconferma che il 2 a briscola vale solo zero.
W.

Unknown ha detto...

Giacomo, io ero e resto convinto dell'innocenza di Sabrina Misseri e di sua madre. Ed ad ora, dopo il processo, lo credo non per le smorfie i pianti o perché lo dice Franco Coppi, ma perché per logica la ricostruzione dell'accusa non rimane nei tempi a disposizione.

A mio parere valgono le prime dichiarazioni di tutti i testimoni, quelle rilasciate ad agosto e a settembre che concordavano con un arrivo della ragazza a casa Misseri fra le 14.28 e le 14.30 (naturalmente sempre ci sia arrivata a casa Misseri), non quelle uscite a posteriori tre, quattro, cinque, sei, sette, otto o più mesi dopo, grazie all'aiuto di carabinieri e Pm, come ammesso dal Petarra (in aula preso sotto braccio e protetto dai Pm con continue interruzioni e opposizioni che impedivano le domande alla Difesa).

Inoltre, sempre per come la vedo, anche ammettendo che il Petarra abbia visto Sarah sulle 13.50 i tempi stabiliti con la ricostruzione colpevolista non bastano.

Se davvero quando la sua amica le invia un sms, alle 14.18, Sarah è già morta o sta morendo, quindi è impossibilitata a rispondere (anche se a volte rispondeva subito e altre dopo diverso tempo, a detta della stessa amica) quanto è durata tutta l'azione: partendo dal percorso fatto a piedi, andata e ritorno, per finire con l'azione omicida che, come dice il Pm, non era programmata ma è nata da uno scatto d'ira ed è durata dai 3 ai 5 minuti?

Da come l'ha messa lui sarebbe durata dai 25 ai 30 minuti (13.50 - 14.15/14.20. Ma basta fare un paio di conti per capire che non ci può star tutto in quel poco tempo, dato che almeno 15/20 minuti servivano per andare a casa Misseri, fuggire, essere ripresi e intimiditi, tornare alla villetta ed entrare all'interno con le proprie gambe. Questo fa capire che per fare "il resto" alle Misseri restavano solo 10/15 minuti. E in questo poco tempo ci deve stare la prima litigata (così da far scattare la reazione e la fuga di Sarah), la seconda litigata, avvenuta al ritorno, che ha fatto scattare l'ira del momento a entrambe (madre e figlia), e, ammesso che avessero una cinta a portata di mano con cui strangolarla, il gesto omicida durato dai 3 ai 5 minuti.

Senza considerare che il messaggio di Mariangela sarebbe arrivato a cadavere bollente e che per la procura Sabrina Misseri, a un paio di minuti da un omicidio, sarebbe stata in grado di risponderle, senza neppure aver la tremarella alle mani, e inviare altri sms elaborando alla velocità della luce un diabolico piano per crearsi un alibi.

Davvero non mi pare possa essere una ricostruzione concreta, logica e realistica.

Passo a quanto detto da Enrico. L'orario da lui inteso è naturalmente quello che vuole la procura ed è stato accettato dai giudici. Infatti dice: Se si stabilirà che il delitto è avvenuto in quel luogo ed a quell'ora...

Ed io concordo con lui quando dice che in tribunale, però parlo del processo d'Appello, sarà difficile convincere i giudici della colpevolezza del Misseri, questo perché in realtà il Misseri non vuol figurare colpevole di omicidio e farsi trent'anni di galera (se l'avesse voluto avrebbe avvallato come movente il tentativo di violenza sessuale avanzato da Coppi).

Ma anche perché credo che il tribunale in cui si celebrerà il processo d'appello sarà ancora quello di Taranto e perché, nonostante i giudici popolari del secondo grado di giudizio vengano scelti fra le persone con un livello culturale superiore a quelli del primo, i media pugliesi continueranno a spargere quei pregiudizi capaci di annullare il pensiero logico anche nelle persone in gamba.

Ma difficile non significa impossibile (anche se credo che il tutto per tutto si giocherà in cassazione), perché un qualche giurato potrebbe calcolare meglio i tempi e pensare che una ventenne che uccide a causa dell'ira, e non premeditatamente come detto in arringa dal Pm, difficilmente riesce in pochissimi minuti a fare quanto la procura vuole abbia fatto Sabrina Misseri fra le 13.50 e le 14.20 del 26 agosto 2010.

Massimo

Chiara ha detto...

Massimo

esprimo pieno accordo su tutto ciò che hai detto(salvo in minima parte la questione dei tempi, ma non è importante) e alle tue obiezioni conclusive aggiungo quella già formulata dalla sua difesa: con il messaggio di Mariangela che arriva a cadavere bollente, se anche ti fai passare la tremarella lo fai per NON FARLA VENIRE QUI entro dieci minuti, non per farcela venire!

si può anche forzare la normalità delle cose e pensare che anche con tutta la confusione di quel momento ("mer.a mò che faccio") possa avere avuto la prontezza di rispondere come per dire: figurati se credono che se avessi avuto un cadavere in mano avrei risposto. Ma credere che in quel millisecondo abbia elaborato tutta la complessa strategia di messaggi e contromessaggi fasulli con la cugina per crearsi un alibi è davvero fantascienza oltre che assurdo: non aveva ore a disposizione, prima che arrivasse mariangela col rischio che notasse qualcosa, ma POCHI MINUTI e lo sapeva!

E allora va bene che nei film si vede l'eroe di turno che scappa gettandosi con tuffo a volo d'angelo sotto la saracinesca evitando d'un soffio di restarne stritolato...ma non ho mai visto che il pulsante per abbassare la saracinesca l'avesse schiacciato lui; così, tanto per avere un brivido in più!

vito vignera da Catania ha detto...

Cari amici buona notte a tutti,nottambuli compresi.L'appuntamento fissato la notte prima,quando Mariangela alle 23.00 lascia gli amici al pub,era per andare al mare l'indomani alle 14.30,dopo che Mariangela usciva dal lavoro avrebbe avvisato Sabrina.Sicuramente gli accordi tra Sabrina e Sarah erano che dovevano aspettare l'avviso di Mariangela,visto che la macchina l'aveva la stessa,e non Sabrina.e come dice Chiara avrebbe fatto di tutto tranne che dirle avviso Sarah,ma,avrebbe cercato di non farla arrivare subito l'amica,con un semplice sms,le avrebbe detto ritarda un po che non sono pronta,altro che messaggi a destra e a manca e con faccine sorridenti,c'era da piangere in quei momenti se fosse stata Sabrina ad uccidere Sarah,altro che sorrisi,e di certo non sarebbe stata tranquilla e sull'uscio di casa,per come ha dichiarato in una delle sue prime verbalizzazioni in caserma.Il Grigoletto,dopo che aveva ucciso l'amante,e passati 40 minuti dal delitto ancora sudava freddo,altro che storie,non scherziamo.Buona notte a tutti.

Anonimo ha detto...

Neanche a Grigoletto è venuta la "tremarella" o le convulsioni dopo aver fatto quel macello!!!
Perchè doveva per forza averle Sabrina???
Tutti e due hanno agito con la stessa freddezza. Non facciamo chi figlio e chi figliastro
W

Unknown ha detto...

Ciao W

Al Grigoletto dopo l'assassinio non solo è venuta la tremarella, visto il macello che ha fatto dopo l'omicidio (ad esempio le impronte insanguinate delle sue scarpe lasciate in ogni punto della stanza ed anche nel locale caldaia), ma non non è neppure riuscito a crearsi un alibi sebbene avesse quattro ore a disposizione: nel suo caso non era imminente l'arrivo di Mariangela e non doveva agire in fretta e furia...

E pensare che non faceva l'estetista, non aveva 20 anni e in vita sua per mestiere insegnava a ai suoi allievi a mantenere il sangue freddo...

Detto questo resta pure della tua idea, ma non parlare di figli e figliastri quando non ce n'è motivo perché il farlo pare una difesa d'ufficio della propria linea di pensiero...

Massimo

vito vignera da Catania ha detto...

Caro Massimo hai detto tutto tu e non c'è nulla da aggiungere.Auguro a te e tutti gli amici una buona Domenica.pS spero che hai ricevuto ciò che ti ho inviato,ciao

carla ha detto...

buonadomenica a tutti,
mi aggiungo a quello che dice Massimo e Vito, di solito si trovano dei impronti da 20 o 30 anni addietro e invece l'unica cosa che si è trovato in casa misseri, sulla porta di passaggio per garage lo schiacciamento di una zanzara.....accipicchia volete vedere che hanno dato l'ergastolo per questa motivazione, chi avrà ucciso questa zanzara?.....

Sira Fonzi ha detto...


Ciao Massimo, ho letto il tuo post e non fa una piega. Se non si crede ai testimoni e quindi all'uscita anticipata di Sarah, così come Sabrina e Cosima, non è pensabile neppure che Michele sia l'assasino.

Lo squillo di Sabrina arriva alle 14,25 circa.
Lasciamo da parte il pasto fugace del cordon blue, che la mamma e la badante possono erroneamente
aver collocato in un momento errato, lasciamo da parte il cambio d'abito, che potrebbe anch'esso essere avvenuto prima della ricezione del sms.

Rimane per certo però che la borsa venne preparata immediatamente prima dell'uscita di Sarah, poiché come la
piccola risalì dalla cantina, dove si trovava l'asciugamano, salutò ed uscì.

Quindi dicevo, alle ore 14,25 arriva il messaggio, in 3-4 minuti prende lo zaino, va in cantina, prende l'asciugamano, risale, saluta ed esce.

In 5-6 minuti percorre i 550 metri che dividono le due abitazioni ed arriva davanti a casa Misseri alle 14,34/14,35

Lo strangolamento è durato circa 3 minuti ed arriviamo alle 14,37/14,38.

Sabrina scrive: "Pronta!" a Mariangela alle 14,39 e si avvia alla veranda e Mariangela alle 14,40/14,42 arriva.

Ora dalle 14,37/14,38 alle 14,39/14,42 passano massimo 4 minuti.

In questi 2/4 minuti Sarah, o attirata da Misseri, o da sola, sarebbe dovuta scendere in garage, e si dovrebbe essere
creata in seguito la situazione “giusta”( sessuale o di nervosismo ) per poter far crescere in Michele la furia omicida. Pare probabile??

Considera che volutamente non ho tenuto conto delle varie versioni dell'omicidio raccontato da Misseri quando si autoaccusa,
che non avrebbero motivo di esistere se fosse il vero omicida, proprio perchè essendo la narrazione di un fatto vero, sarebbero dovute essere sempre uguali.

Ho voluto solo usare lo stesso metodo che hai usato tu per dimostrare l'innocenza delle Misseri.

Cosa ne pensi?

Un caro saluto e una buona domenica
Sira

Anonimo ha detto...

Caro Massimo

come avrai notato– a differenza del caso Parolisi – io non mi sono mai addentrato in analisi approfondite e minuziose relativamente alla vicenda Scazzi

Il fatto è che questo “film” non ha mai piaciuto fin dal suo primo fotogramma : a cominciare dal soggetto e a seguire con la regia, l’ambientazione, gli interpreti, la produzione, la distribuzione, il montaggio, i dialoghi, la colonna sonora e infine lo star system che lo ha caratterizzato

Per questo motivo mi sono limitato ad esprimere alcuni pareri personali relativamente ai possibili risultati processuali in funzione delle vicissitudini e delle strategie difensive ed accusatorie così come ci appaiono allo stato dei fatti spingendomi solo in rarissime circostanze ad esprimere perplessità su dati e situazioni ritenute al contrario, da alcuni commentatori, certe ed indiscutibili

In questa vicenda, dunque, non me la sono sentita di assumere una posizione netta : né innocentista né colpevolista a differenza del caso Parolisi in cui ho sposato la tesi della non colpevolezza del caporalmaggiore in quanto penso che solo un fesso avrebbe potuto decidere di accoltellare la moglie sotto gli occhi dei propri commilitoni e solo un extraterrestre avrebbe potuto farlo senza lasciare tracce di sangue nei tempi ristrettissimi a disposizione per poi ritornare sul luogo del crimine a completare il “lavoro” eludendo qualsiasi ulteriore controllo già messo in atto dagli inquirenti

Tuttavia non ho difficoltà ad accettare altri punti di vista : è possibile che esistano “extraterresti fessi” ed è comprensibile che alcun persone ne siano convinte Di conseguenza, nel corso delle lunghe discussioni sul caso Rea e nel rispetto delle altrui opinioni – a meno di inaccettabili aggressioni verbali – non si è mai creato un clima di “caccia alle streghe” come al contrario sta avvenendo ora nel topic sul caso Scazzi

Infatti, fra coloro dei tuoi ospiti interessati a questo argomento ve ne sono alcuni che NON ACCETTANO IN ALCUN MODO IL SANO CONTRADDITTORIO ( certamente te ne sarai accorto) e che non soltanto difendono con spirito “ talebano” ( ed ecco che il termine già da me utilizzato ritorna a far capolino) il proprio punto di vista ma non consentono agli altri NEMMENO IL DIRITTO di avere DUBBI in proposito e ne pretendono una aperta “professione di fede” giurata e sottoscritta con la quale si attesti la loro qualità di “innocentisti” convinti senza SE e senza MA

Se questo non accade ha inizio un logorante lavoro ai fianchi al malcapitato/a di turno fatto di aspre critiche spesso e volentieri completamente immotivate, di voluti stravolgimenti del pensiero altrui , di anatemi contro il presunto ”eretico/a" sospettato di essere un “colpevolista sotto copertura”, il tutto costellato qua e là da improbabili e disarticolati commenti che avrebbero fatto la gioia di Ionesco

Ora non ti nascondo che questo stato di cose mi provochi da tempo un notevole imbarazzo non solo nell’ intervenire ma persino nel leggere alcuni interventi !

E’ chiaro come tutto ciò sia una mia personale valutazione e come tale te la trasmetto, tuttavia mi dispiacerebbe se l’immagine del tuo blog dovesse venir scalfita da tali mediocri atteggiamenti di intolleranza

Cordialmente

ENRICO

carla ha detto...

Sira, qua non si tratta , di credere i testimoni o no, c'è il fatto che ci sono troppi testimoni che hanno ritrattato e si contradicono tra di loro.....

x Enrico, non mi risulta che non si accetti i dubbi altrui, ci si discute nel dire cose sensate cioè ragionando su quello che si dice....al di là di quello che porta la fantasia , che sia successo questo o quello ....a livello oggettivo non abbiamo nulla in mano per costruire il delitto....
per quello che ci si basa è sul interpretazione di sms, pure qui non risulta che esista una frase al istigazione dell' omicidio......
dopo tutto questi sms parla di amori , sesso e dell' incontro delle coppiette ....e poi le scommesse , innocue scommesse di pochi euro per vedere chi ha ragione; chi non l'ha mai fatto!......non risulta che si parli di qualche traffico.....la prova dimostra che non si parla che Sabrina e compagnia bella abbiano fatto uso di stupefacenti.....

anche se adesso di recente , dopo 3 anni si dica che Sabrina fuma e non saprei perché mi fa pensare che dal fumo andremo a finire che si sta drogando , non so potrebbe esserci una trovata giornalistica per far passare che Sabrina si drogava......ormai ci si può aspettare di ogni..... scusate se ho preceduta pure io con la fantasia.....buonaserata a tutti

Unknown ha detto...

Mia cara Sira, io non sono il più adatto a difendere la "tesi" del Misseri colpevole. Ho analizzato gli orari della ricostruzione fatta a processo dal Pm perché non li ritengo validi per condannare all'ergastolo due persone incensurate. In poche parole, seguo la linea dei miei articoli e critico chi per condannare fa i giochi di prestigio allargando o stringendo in base alla bisogna.

Comunque, detto in amicizia ma fuori dai denti, penso che se hai sentito il bisogno di fare una verifica sulla posizione inversa, invece di analizzare imparzialmente quanto uscito in un processo in cui il Misseri non ha subito alcuna condanna per omicidio, significa che come la maggior parte degli italiani hai sposato il ragionamento pregiudizievole che da anni ci viene inculcato nella testa dai Pm e dai media; quella frase assurda che risuona continuamente nei ragionamenti mediatici e giudiziari:

"Chi altri se non lui",

Una frase, un ragionamento, che porta a fare indagini unidirezionali e a far condannare troppi imputati innocenti che solo se molto fortunati saranno scarcerati dopo decenni (anche se con una vita ormai rovinata). Una frase e un ragionamento che ho sentito fare anche pochi giorni fa a un giornalista di Studio Aperto a proposito del collega avvocato di Silvia Gobbato, lo fece poche ore prima che il colpevole dell'omicidio confessasse (e credimi, quell'arresto è stata la più grande fortuna dell'avvocato già indagato dalla procura). Ma ti dirò di più: nel servizio televisivo il suddetto avvocato fu anche dipinto, tramite le solite indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi, come un innamorato respinto dalla ragazza (i media si stavano già spianando la strada).

Comunque, in teoria, ti potrei dire che solo se avessero condannato il Misseri per omicidio ora avremmo una base ricostruttiva e degli orari su cui ragionare.

Però, cara Sira non avercela con me, dopo aver deviato il discorso per parlarti di cose che ritengo importanti, devo ora dirti che con la tua analisi mi hai invitato a nozze perché, l'hai dimenticato?, una ricostruzione colpevolista basata anche sugli orari da te analizzati esiste già. E' nel primo provvedimento della procura, provvedimento avvallato nientepopodimeno che dal Gip Rosati. Nei suoi atti si additava il Misseri ad assassino senza anima cuore e scrupoli e si concordava in pieno sui tempi dell'omicidio così per come li aveva stabiliti la procura. Segno che per i Pm i minuti a disposizione erano più che sufficienti al Misseri per commettere l'omicidio.

E questo atto giudiziario che smentisce la tua analisi sugli orari, mi permette di tornare all'inizio del commento e dirti grazie perché la tua analisi mi da ragione quando critico chi per trovare un colpevole non guarda le prove ma fa giochi di prestigio e allarga e stringe in base alla bisogna...

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

X Carla

Il mio post delle 16:49 era una sorta di “lettera aperta” diretta esclusivamente a Massimo e non necessitava di una indispensabile risposta da parte sua

Le tue considerazioni a me rivolte nel commento delle 20:57 non hanno alcuna attinenza con quanto contenuto nel mio scritto

Apprezzo comunque il tuo tentativo di chiarimento del quale a dire il vero non ho afferrato completamente il senso

Buona serata

ENRICO

Unknown ha detto...

Caro Enrico, hai fatto bene a non addentrarti in questa piovra a cento tentacoli che è il caso Scazzi. Non è stato uno spettacolo da applausi, credimi, uno spettacolo da portare in visione ai posteri... soprattutto per chi veniva preso di mira (Manlio più di tutti) e attirava gli insulti più insulsi che si possano leggere.

Anche nei commenti sul Parolisi ci sono stati momenti "difficili" in cui per giornate intere mi passavano fra le mani commenti bollenti (tanti non li avete neppure letti ed è stato meglio così) da eliminare. Ma volendo fare un confronto, si può dire che se lì si era in purgatorio qui si stava caldi all'inferno.

Ed ecco da dove sorge il problema. Chi è stato attaccato per anni non riesce a vedere in chi si affaccia oggi con spirito critico una nuova persona con cui dialogare, anche perché c'è sempre l'onnipresente il vecchio anonimo che si accoda al nuovo arrivato per punzecchiare il rivale senza portare nulla di suo.

Non posso biasimarli se alcuni stanno sulla difensiva: tante volte hanno accettato contraddittori che alla fine si mostravano per ciò che erano, il preludio alle offese. Detto questo, io che ho assistito per anni ed eliminato circa 5000 commenti "ineducati" (e non scherzo) capisco quanto sia difficile per qualcuno accettare un sano contraddittorio quando certe frasi danno ad intendere di avere a che fare col "nemico".

Non so se col tempo la situazione migliorerà sul blog (sotto questi articoli intendo); lo spero davvero, ma vedendo i nostri politici (lo specchio degli italiani) fatico a crederlo. Comunque posso dirti che rispetto al passato ora si è in un periodo di calma (anche se ad agosto c'è stato il finimondo) e che facendoti un giro in certi siti potresti accorgerti che i talebani sono soprattutto dalla parte opposta a quella presente sul blog.

In ogni caso l'invito affinché tutti si cerchi di discutere serenamente, comunque la si pensi, è d'obbligo. Ed ora che hai spiegato il tuo punto di vista, credo che non sia difficile riuscire a stabilire nuovi punti di contatto che non sfocino in anatemi ma in un sano ed educato contraddittorio fatto di parole ed educazione.

Ciao, Massimo

Sira Fonzi ha detto...

Massimo,
amico mio,hai imparato a conoscermi, e sai che sono vaccinata contro il "plagio mediatico" e se fossi una persona che sposa le tesi delle varie Procure, senza documentarmi approfonditamente, non potrei ritenere che il Parolisi, la Franzoni, i coniugi accusati della strage di Erba, Raniero Busco(per citarne alcuni)siano innocenti.

Eppure lo credo fermamente.

Quello che intendevo dire, rispondendo al tuo post, o meglio alla seguente tua affermazione:

"Giacomo, io ero e resto convinto dell'innocenza di Sabrina Misseri e di sua madre(...)A mio parere valgono le prime dichiarazioni di tutti i testimoni, quelle rilasciate ad agosto e a settembre che concordavano con un arrivo della ragazza a casa Misseri fra le 14.28e le 14.30"

era che se si crede all'uscita anticipata di Sarah (ossia prima dell'arrivo del messaggio) non solo le Misseri, come sostieni tu, possono essere ritenute estranee, ma allo stesso modo deve esserlo anche il Misseri, di cui però non fai menzione, e perciò ti ho chiesto dove trovare, con quegli orari, spazi necessari a fare di Misseri un assassino.

Non credo per niente alla ricostruzione dell'accusa, alla gelosia, al fioraio e a tanto altro, ma non credo nemmeno alle tante versioni di Misseri ed alla sincerità di Sabrina e del suo gruppo di amici.

Ritengo inoltre che non ci fossero condizioni per dare l'ergastolo, ma non per questo sono certa che siano innocenti.

Spero di aver chiarito meglio il mio pensiero.

Una notte serena

Sira

Sira Fonzi ha detto...

E.C.

se si crede all'uscita anticipata

diventa:

se non si crede....

magica ha detto...

certo se si da' per scontato che i messaggi furono dei depistaggi.. .
ma se si imbastscono depistaggi si fanno per nascondere una colpevolezza .. non cose da poco
ma un omicidio . gli omicidi vengono condannati qualche volta con l'ergastolo .

non capisco perchè sabrina si sia data da fare per sms o telefonate .. bastava non farle e aspettere invano la cugina .
si pensa che sabrina sia stata scaltra .?. .invece il suo comportamento dimostra la sua innocenza

Sira Fonzi ha detto...

@Massimo ed Enrico

Concordo con ciò che afferma Enrico, che saluto, riguardo la difficoltà di esprimere la propria opinione sul caso Scazzi.
Se non si è dell'idea che le donne siano innocenti, si viene derisi ed offesi da alcuni utenti ( che per fortuna si contano su una mano) ed accusati di avere il cuore di pietra, di veder il male negli altri perchè si ha il male dentro ed altre cialtronerie del genere.

E' capitato a me personalmente con due utenti alle quali ho pregato di non rivolgersi più a me in futuro, ed anche se il post è stato cancellato, poichè facente parte di un gruppo di messaggi cancellati per altre motivazioni, puoi andare a rivederlo.

E riguardo ciò che dici, rispondendo ad Enrico, credo che quello che hanno subito nei vari anni alcuni utenti, non può giustificare certi comportamenti.

Si deve sempre tener conto con chi ci si confronta e sia io che Enrico, così come altre persone che non sono innocentiste convinte, siamo state sempre educate e rispettose, scriviamo nel blog da diverso tempo e siamo facilmente distinguibili dai vari troll presenti e passati.

Quindi ognuno dovrebbe pesare le parole e cercare di dialogare nel rispetto delle idee altrui cercando di non far "scappare" le persone dal blog per l'aria pesante che si viene a creare a causa dei loro comportamenti.

Spero come te che questo scambio di idee possa dar vita ad un dialogo adulto, rispettoso e consono allo spessore del blog che ci ospita


Un caro saluto a Pino che spero di rileggere anche su questo caso, oltre che su Parolisi, magari dopo la pubblicazione delle motivazioni.

Aribuonanotte!!!

vito vignera da Catania ha detto...

Carissima Sira Fonzi buon giorno. Sei sicura di queste tue affermazioni di non colpevolezza? " Massimo,
amico mio,hai imparato a conoscermi, e sai che sono vaccinata contro il "plagio mediatico" e se fossi una persona che sposa le tesi delle varie Procure, senza documentarmi approfonditamente, non potrei ritenere che il Parolisi, la Franzoni, i coniugi accusati della strage di Erba, Raniero Busco(per citarne alcuni)siano innocenti".Pensaci un po e poi mi fai sapere da cosa l'hai dedotto.Buona giornata a tutti

PINO ha detto...

@ SIRA

Ciao carissima, mi ha fatto piacere, essere ricordato, nonostante abbia interrotto i miei interventi, in attesa, come altri amici, delle "motivazioni" della sentenza.
Espressi, in un lungo post la mia personale teoria, la quale si raffigura uno scenario alla cui base ci sarebbe solo "colposa" da parte delle donne Misseri. Colposità che vedrei meglio definita dal sostantivo "disgrazia", in quanto non c'era, anche se è stato forzatamente adottato dallaccusa, un movente tale da alimentare nelle accusate, la determinazione di uccidere.
Ho immaginato le due ragazze avvinghiate, causa l'intenzione di Sabrina di dare una lezione alla cugina, circa i pettegolezzi (perchè solo di queste si tratterebbe) messi in circolazione.
Durante la breve colluttazione, le cinghiette dello zaino che Sarah indossava in quel momento, si sarebbero strette attorno al suo collo, provocandone una perdita di conoscenza.
Uno stato di incocienza interpretato come morte, dalla ignoranza dei contadini che, decisero immediatamente l'occultamento del corpo, affidato a M. Misseri.
Questa esposizione l'ho resa molto stringata, ma chiarisce la mia teoria.
Sarà la più verosimile, o non lo sarà, solo il tempo potrà, forse, dircelo.
Saluti cari, Pino


Vanna ha detto...

Enrico, post del 29 sette ore 16,49Sira, post del 30 sett. ore 2,29.

Condivido in pieno le vostre osservazioni.

Anonimo ha detto...

p.s. err. corr. "alla cui base ci sarebbe solo "COLPOSITA?" Pino

Unknown ha detto...

Sira, io lo conosco il tuo pensiero, ma il tuo commento mi è servito, in un certo senso ti ho usato, per dimostrare quanto vado dicendo da anni: che le procure hanno un potere enorme nelle loro mani e se vogliono possono mandare in carcere chiunque allargando e restringendo i tempi. Che i media fanno ragionare l'opinione pubblica per come vogliono ragioni e in qualsiasi caso in cui non vi sia un colpevole certo per convenienza economica fanno un pessimo lavoro.

Non farmi affrontare l'argomento Michele Misseri in un commento... su di lui ho le mie idee ed è probabile che dopo le motivazioni qualcuna la esterni in un articolo. Dipenderà da come lo descriverà il giudice. Ma se lo farà passare per un povero uomo plagiato dalla famiglia che a testa china porta una ragazza al macero, di articoli ne farò più di uno.

Ciao, Massimo

magica ha detto...

x sira
penso che lei si riferisca a quell'unico episodio quando risposi ad un suo intervento. una sola volta comunque .
non penso di averla offesa .
scrivendo la frase del coniglio tirato fuori dal cappello ..
una metafora scritta senza l'intenzione di offenderla .
forse posso aver puntualizzato su certi commenti con i quali non mi trovavo d'accordo .
ma leggendo negli altri forum .. puntualizzazioni o osservazioni ne leggo sempre .percio' non sono scritti dai troll . sono considerazioni diverse .che ognuno ha .
cuore di pietra non l'ho mai scritto a lei . ..

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Vito, buongiorno a te.

perdonami ma non ho compreso bene la tua domanda:

"Sei sicura di queste tue affermazioni di non colpevolezza? Pensaci un po e poi mi fai sapere da cosa l'hai dedotto"

Riguardo quale dei persone da me citate? Parolisi? Franzoni? etc..

Sira

Sira Fonzi ha detto...

E.C.
Leggasi: Riguardo quali delle persone....
Pardon

magica ha detto...

riguardo alle bugie o dignitose menzogne di sabrina,
nemmeno io penso che sabrina fosse intrigata di ivano in modo superficiale . le giovinatre . fanno sesso con amici ??.. strano comunque eh ..
a sabrina secondo me ivano piaceva., sessulamente ma anche innamorata un po' lo era . ipotesi mia . ma nei pensieri delle altre non si puo' entrare ..se sabrina dice cosi' ..bisogna accettarlo .
avra' capito la sabrina che invece era ivano che non ne era innamorato ma sessualmente solo attratto da lei?
a questo punto le menzogne dignitose di sabrina almeno in questo frangente valgono .
ma tutto cio' non implica un omicidio .. perchè ivano non era innamorato della srah percio'.
.
. in caso sabrina poteva ammazzare un'altra persona ma non la cugina

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara Sira Fonzi,la mia domanda è:Quale di questi personaggi ritieni non colpevoli? Mi è sembrato di aver capito che tu ritieni,Parolisi,Franzoni,Rosa e Olindo Romano,Raniero Busco,tutti non colpevoli.Ora,secondo la mia modesta opinione ritengo:Parolisi Non colpevole,Franzoni nel dubbio,Rosa e Olindo Romano colpevoli senza alcun dubbio,e Raniero Busco innocente,a te le dovute risposte.Ciao

magica ha detto...

buonasera vito .
ho capito come funziona ,
ognuno scrive le proprie considerazioni , il contraddittorio non deve esistere in questo forum -.
invece deve esistere si puo' sempre controbattere e dire la propria convinzione .: siamo in democrazia
funziona cosi' ., in tutti i blog del mondo.
pure massimo tummolo a altri . postano con convinzione il loro contraddittorio se ce fosse bisogno .
siamo tutti dei troll allora?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara magica tutti siamo liberi di esprimere le nostre opinioni,l'importante è tenere sempre presenti i fatti già accertati,perché se abbiamo dei dubbi sui fatti certi usciti dal tribunale non andiamo da nessuna parte,creiamo solo confusione.Parolisi condannato a 30 anni senza uno straccio di prova,solo con indizi,vedi come funziona la nostra bella giustizia,stessa cosa con Sabrina e la mamma,nessuna prova e indizi che lasciano il tempo che trovi,ovvero ridicoli,ma per favore.Ciao cara Magica.

magica ha detto...

infatti vito
ho la quasi certezza che le misseri avranno la stessa sorte .
se funziona cosi' . funziona cosi' .

vito vignera da Catania ha detto...

Cara Magica purtroppo funziona cosi,non puoi farci nulla,siamo in mano a dei giudici che tutto dovrebbero fare,tranne che condannare quando gli indizi sono insussistenti,e di prove non si vede neanche l'ombra.Poi quando si scoprirà che sei innocente diranno solamente di essersi sbagliati nel giudicare le povere vittime di turno.basta trovare un presunto colpevole e i giochi sono fatti,la massa famelica viene accontentata,e tutti felici e contenti.Ciao magica,un caro saluto a tutti cari amici.

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Vito, si, hai capito bene, ritengo innocenti tutte le persone che ho nominato.

Le nostre idee, da ciò che invece ho capito io, si diversificano essenzialmente solo riguardo i responsabili della strage di Erba, dato che sulla Franzoni hai solo dei dubbi (ti consiglio di farti inviare da Massimo il suo libro sull'argomento che a mio avviso è illuminante)

Parlare del perchè ritengo Olindo e Rosa innocenti in questa sede ci porterebbe fuori argomento, ma se Massimo scriverà un giorno un articolo sul caso, sarò lieta di esporti i miei punti di vista.

Una buona serata
Sira

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara Sira fonzi grazie della tua lodevole risposta.Purtroppo in questi delitti i dubbi non mancano mai,si è sempre nel'incerto.Ieri dopo la sentenza su Parolisi e avendo visto e sentito il duo Gentile- Biscotti è quasi un miracolo che gli abbiano ridotto la pena.Sulla Franzoni il dubbio e d'obbligo,può essere stata lei,come non può esserla.Su Raniero Busco neanche l'impronta dei denti è risultata come prova,e poi non c'era nulla contro di lui.Riguardo a Rosa e Olindo Romano l'amico Massimo credo che sia del mio stesso pensiero,non credo che abbia le prove della loro non colpevolezza,altrimenti all'unico sopravvissuto chi avrebbe sferrato la coltellata alla gola uno di passaggio? non credo,e sono assolutamente certo della loro colpevolezza.Ciao cara Sira e buon pranzo.

magica ha detto...

ciao vito siamo fuori tema mi sa-
comunque un dubbio sulla colpevolezza di rosa e olindo l'ho avuta anch'io.
solo per il fatto che sono stati infinocchiati con la promessa di una cella matrimoniale .. non lo so come abbiano potuto cascarci., è lo stesso tranello teso a misseri :in convento a fare giardinaggio.
potrebbero essere stati i nemici del padre del bambino . infatti lui se ne stava andando in tunisia , forse perchè era nell'occhio del mirino? gli asassini pensvano di trovarlo in casa , e scoperti dalle donne hanno fatto il macello?
quel signore che è stato accoltellato , pero' afferma di aver visto olindo e la moglie di olindo dov'era? mah ,, non lo sapremo mai . ciao

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao Magica anche se siamo fuori tema,sempre di delitti parliamo e poi cosa possiamo dire di più sul caso Misseri e company,le motivazioni ritardano peggio dei treni italiani,tutto ritarda in Italia,solo le tasse sono puntuali come un orologio svizzero.Tranquilla magica,sono due emeriti assassini,le prove li hanno inchiodati,ne sono assolutamente certo,ti puoi fidare del tuo amico Vituccio,come sono convinto che ad uccidere Sarah è stato il caro e mite zietto, tutto casa e lavoro,e senza soldi in tasca,però qualcosa da dare alla nipote c'e l'aveva,raccomandandosi di non far sapere nulla alla moglie,furbo il caro zietto,contadino,ma dal cervello fino.Ciao Magicuccia.

magica ha detto...

vituccio.
chissa' cosa tireranno fuori . come motivazione .
se motiveranno per la gelosia , non lo so come, la cosima possa essere intervenuta ad uccidere un nipotina per cazzate di ragazzine .
ed hanno il coraggio di crederci .
un altro motivo? invidia per l'eredita' .. magari un campetto .. e si ammazza.. tu a quale motivo
pensi si aggrapperanno?

vito vignera da Catania ha detto...

Ciao Magica.Le motivazioni si baseranno principalmente sulla gelosia verso la cugina,e poi condite con il rapporto sessuale di 3 secondi e di cui Sarah ne era a conoscenza,naturalmente cosa di poco conto, visto che, diversi parenti e amici ne erano venuti a conoscenza. Sull'eredità non ci contare perché hanno diviso tutto in parti uguali e di comune accordo.Poi essendo stata adottata,il vecchio gli avrà promesso tutti i suoi averi basta che gli davano assistenza negli ultimi mesi della sua esistenza,e cosi è stato.Praticamente fesserie e nulla più,poi sai come sono i paesani,uno gli racconta qualcosa e dopo un po ne esce fuori un film,e che i Ss Inquisitori cambiando mestiere hanno saputo montare ad arte,infatti, se per caso non lo sapevi loro percepiscono due stipendi,uno come procuratore e l'altro come addetti al montaggio dei film sulle storie criminali.Ciao cara e buona notte.Un piccolo pensiero per te questa sera." E' bella e quindi può esser corteggiata; è donna e quindi può essere conquistata.
William Shakespeare.Ciaoooo

vito vignera da Catania ha detto...

Buona notte a tutti cari amici.Niente motivazioni niente commenti,la musica è finita e gli amici se ne vanno,e sono rimasto solo a ricordare il povero angelo biondo e che da lassù ci guarda sperando che ci dia le giuste indicazioni su chi ha spezzato le sue tenere ali.Sono passati tre anni dalla sua morte,e ancora siamo quì a domandarci chi è stato a toglierle la vita,un reo confesso c'è,il suo adorato zio,sua cugina e la zia che si dichiarano totalmente estranei al delitto.Si è creata cosi tanta confusione che a volte viene anche difficile capirci qualcosa,sembra il delitto dei misteri,di quali però non si arriva a capire.Tutto filava liscio come l'olio ad Avetrana,chi era al mare chi a casa a riposare,e che a lavorare,cose di normale routine di vita quotidiana.Agosto,mese di ferie e di vacanze,una birra,un gelato,qualche ora al pub 102 per una fresca bibita e poter scambiare quattro parole tra amici,direi che fin'ora tutto nella normalità di vita paesana.Eppure questo mese di agosto del 2010 gli abitanti di Avetrana e non solo loro,lo ricorderanno per chissà quanto tempo ancora,il delitto di una quindicenne bella e piena di vita,forse ci vorranno intere generazioni per dimenticare un delitto del genere,un delitto dai contorni a dir poco allucinanti,orribile fine ha fatto la piccola Sarah.Il 21 agosto saluta il fratello che parte per Milano,un po di tristezza e qualche lacrima da parte di Sarah,che chissà tra quanti messi avrebbe rivisto il suo caro e unico fratello più grande di lei.Il 23 agosto invitata dalla zia Dora a passare alcuni giorni insieme alla cugina Antonella a San Pancrazio salentino,Sarah tutta felice accetta l'invito è passa tre giorni in loro compagnia,poi il 25 sera fa ritorno a casa,il tempo di cambiarsi e va a trovare la cugina Sabrina,che insieme all'amica Mariangela vanno nel solito locale dove trovano i vecchi amici,una bibita,qualche risata,Sabrina che rimprovera Sarah perché magari esagerava un pò in coccole e baci affettuosi con gli amici più grandi di lei,ma tutto sommato la serata scorre tranquilla,poi si sa i caratteri differenti fanno sembrare chissà che cosa,solo chi non li conosce bene pensa chissà cosa,invece non è nulla di grave,tanto è vero che decidono per l'indomani di andare al mare,c'era da aspettare lo squillo da parte di Mariangela,cosa che avviene alle 14.23,il tempo di mettere il costume e vengo,alle 14.40 Mariangela e la sorellina arrivano in via Deledda,c'è anche sabrina,e c'è anche il padre in garage,ma,di Sarah non c'è traccia,scompare nel nulla,e poi viene ritrovata ben 42 giorni dopo la confessione del delitto da parte dello zio Michele,nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2010,sembrava tutto risolto,invece siamo ancora qui per scoprire uno dei misteri più ingarbugliati del secolo,chi ha ucciso Sarah? Era solo un piccolo pensiero per non dimenticare chi non c'e più. Buona notte a tutti,compreso la mia carissima amica e nottambula Mimosa.

Anonimo ha detto...

Ed ecco che, dalla cronistoria postata da Vito Vignera, appare sempre più evidente che l'sms di Sabrina "Avviso Sarah?" c'entrasse come i cavoli a merenda.
Un saluto a tutti, R

Chiara ha detto...

R:
Eh già, quale migliore argomentazione per una fantascientifica costruzione d'alibi da parte della Marziana d'Avetrana, altrimenti nota come la Criminal-Flash-Gordon-de-noantri...R, Alan Dean Foster ti fa un baffo!

Anonimo ha detto...

@Chiara, lascia perdere la costruzione dell'alibi. Nel post di Vito, profondamente innocentista, si evince che gli accordi della sera precedente includevano Sarah. Tutto qui.
Bello il tuo umorismo, ma di Alan Dean Foster me ne faccio un baffo. La mia era solo una semplice constatazione. Ciao, R

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara grazie di cuore per il tuo intervento,qualsiasi cosa io scrivo c'è sempre il "lodevole" intervento di R ,il quale con poche miserevoli e inopportune parole sembra che abbia la verità in tasca,beato lui,strano che non abbia apprezzato il mio semplice pensiero solo a ricordo della piccola che purtroppo non gli si è dato il tempo di poter crescere e apprezzare tutte le cose belle e anche brutte che la vita ci riserva.Questa notte quando scrivevo,non ti nascondo che essendo solo un ricordare di cosa era successo ero commosso,e quasi una lacrima scendeva sul mio volto,a ricordo di quella bambina uccisa senza un perché.Non tutti sanno apprezzare certe emozioni e sentimenti di amore verso un'altra persona,pazienza,questo è quello che ci offre la vita.Ciao cara e un cordiale e sincero saluto a tutti.

Chiara ha detto...

Ciao Vito, contraccambio i più cari saluti.

Tu sai, Vito, che non godo delle tue stesse sicurezze assolute riguardo all'omicidio di Sarah, nel senso che non ho per nulla le idee chiare su quanto sia successo, ritengo manchino ancora tanti elementi all'appello, dai quali non so davvero cosa potrebbe uscire.
Di sicuro, però, sostengo la doverosità dell'assoluzione di Sabrina in QUESTO processo, privo di movente e con una ricostruzione fantascientifica (di Cosima manco parlo, ancora non ho proprio capito come diamine abbiano fatto a sbatterla in galera in sede cautelare, figuriamoci ora).

A te, R., che dire? Non ho forse detto, come ribadisci, che Foster è nessuno confronto a te?
E il non-sense, che ravvisi in quel messaggio, non fa forse parte di quel "falso alibi/depistaggio" che la fanciulla avrebbe messo in atto col cadavere "bollente" in mano o poco meno, secondo quella che è la tesi ufficiale che condividi? E allora che vogliamo fare, R.? Giocare al dico-e-non-dico-e-soprattutto-non-mi-capisco?

Anonimo ha detto...

@Vito Vignera
Non ho disprezzato il tuo commento, al contrario di te che trovi "miserevoli e inopportune" le mie parole. Si fa un gran parlare di Sabrina che voleva l'ok da Mariangela per portare Sarah con loro, e tu scrivi esattamente quello che ho sempre pensato io, e cioè che dovessero andare TUTTE al mare, come da precedenti accordi. E quali sarebbero le mie MISEREVOLI e INOPPORTUNE parole?
R

Giacomo ha detto...

Apprezzo molto le considerazioni di Vito che condivido totalmente, soprattutto in riferimento ai sentimenti di commozione e pietà che l'hanno ispirato.

Di tutto questo, R. non ha saputo che cogliere lo spunto per l'ennesima polemica, già ampiamente dibattuta, in relazione al primo messaggio di Sabrina in risposta all'sms di Mariangela. E' stato già detto di tutto e di più su quel primo messaggio. Io personalmente l'ho analizzato su questo blog, nei singoli risvolti. A Sabrina è stato chiesto conto in dibattimento del perché di quel primo messaggio. E Sabrina l'ha spiegato per filo e per segno, in maniera chiara ed inequivocabile.
Non solo, ma allo stesso R. io chiesi di spiegarmi che funzione avrebbe dovuto avere l'sms di sollecito delle 14,28, nell'ambito del presunto depistaggio.
STO ANCORA ASPETTANDO LA RISPOSTA!!!
L'unica risposta, anzi, fu UNA ROTONDA E CONSAPEVOLE MENZOGNA, in quanto l'ineffabile R. mi rispose che quel sollecito intervenne pochi attimi dopo il primo messaggio a Sarah e quindi non aveva senso e pertanto era oltremodo sospetto. Quando gli ribadii che invece il sollecito fu spedito PIU' DI TRE MINUTI DOPO, che, specie con Mariangela in arrivo, erano un'eternità, si tacque e fuggì.
Tranne periodicamente ritornare a proporre la sua preconcetta ed infondata certezza che gli sms di Sabrina, a partire dal primo e fino all'ultimo, facevano parte di un diabolico e freddo piano di depistaggio, concepito istantaneamente dal "Genio del Male" Sabrina Misseri, mentre aveva le mani ancora lorde del sangue della cuginetta.

Saluti a Vito ed a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Il post di Vito ha evidenziato in modo CHIARO che il significato di quel messaggio NON era quello "analizzato" da Giacomo. Nessuna menzogna da parte mia, sig. Giacomo! Sia questo sms che quello di sollecito, perfettamente inutili, sono serviti solo ad insospettire. In me, per lo meno, hanno sortito questo effetto.
Che Sabrina sia colpevole o innocente non sta a me stabilirlo, ma non riesco a credere che non fosse al corrente di TUTTO.
Se Giacomo riuscisse ad usare un tono meno odioso nei suoi post indirizzati a me non potrei che apprezzare. Grazie.
R

vito vignera da Catania ha detto...

Carissimo amico Giacomo grazie di cuore,e non avevo dubbi che avresti capito il concetto del mio commento.Il caro R dice che non ha apprezzato il mio commento,beh,non me ne frega assolutamente nulla,fatti suoi se non ci arriva a capire con quale stato d'animo a volte si commenta,e ancora troppo giovane,quando sarà più grande capirà.Caro R tu pensi che la verità sta in quei sms inutili,sbagli,e non di poco,non capisci che la verità sta da tutt'altra parte,cosa che ho già spigato tante volte e che non spiegherò più.Leggi i verbali delle udienze,le tante dichiarazioni,e forse capirai tante cose.Invece di soffermarti su cosa fa Sabrina,vedi di soffermarti su quello di alcuni testimoni.solo che non ne vuoi parlare perché sai che non ti conviene parlarne,pensaci bene cosa hanno detto prima,e cosa hanno detto dopo diversi mesi.Ciao e buona giornata.

Giacomo ha detto...

Vito ha già spiegato che voleva solo ricordare la tragedia di Sarah, senza entrare nei dettagli dell'accordo della sera prima e del perché e del per come Sabrina fece quel primo sms.

Per il resto, R, ti faccio notare che di nuovo non hai spiegato perché Sabrina, volendo depistare, ritenne necessario effettuare un sms di sollecito "inutile" oltre che altamente rischioso, visto che Mariangela era in arrivo.
Non è lecito dichiarare sospetto quell'sms, senza spiegarne il MOTIVO e cavandosela con la presunta inutilità di tale messaggio. Anzi, proprio perché, partendo dall'ipotesi che i messaggi siano falsi e tendenti a simulare una situazione inesistente, consideri INUTILE l'sms di sollecito, vuol dire che tale sms non trovando spiegazione ragionevole rispetto all'ipotesi del depistaggio, fa saltare tale ipotesi e la rende ILLOGICA e per ciò stesso ASSURDA.

Lo so che ti risulto odioso. Ma non posso farci niente. Non per caso dicevano i nostri padri che "veritas odium parit": "la verità genera l'odio" verso chi la dice, perché chi l'ascolta non vuol ammettere di non saper ragionare, anzi di non VOLER ragionare.

Ti posso anticipare fin d'ora, che se nelle motivazioni non spiegheranno per filo e per segno perché i SINGOLI sms siano falsi e tendenti a simulare una situazione inesistente, le motivazioni saranno annullate per manifesta illogicità. Proprio considerare "inutile" l'sms di sollecito fa cadere l'ipotesi della simulazione, perché in tale ipotesi i singoli sms devono avere TUTTI una loro LOGICA collocazione.
A maggior ragione poi cade l'ipotesi della simulazione se l'ipotesi opposta, cioè quella della veridicità degli sms, è perfettamente logica e consistente con l'innocenza TOTALE di Sabrina.

Giacomo


Anonimo ha detto...

Giacomo dice: "La verità genera l'odio verso chi la dice...". Guarda, Giacomo, che sei tu odioso nei miei confronti, non viceversa, quindi che deduzioni puoi trarne?
A Vito Vignera consiglio di leggere bene i post per evitare di capire Roma per toma. Quando e dove avrei scritto di non aver apprezzato il tuo commento? "Non disprezzare" ha forse lo stesso significato di "non apprezzare"?
R

Vanna ha detto...

Giacomo, post di oggi ore 13,54.

Non volevo proprio intervenire, ma mi sento costretta a farlo.

Ancora si ripete come un mantra l'ordine delle telefonate o dei messaggi, quando si è ripetutamente detto che non possono costituire una prova provata.

Si pongono domande sul perché a quell'ora è partito un messaggio o uno squillo.
Non solo, ma si pure intima di dare risposta:

"Non solo, ma allo stesso R. io chiesi di spiegarmi che funzione avrebbe dovuto avere l'sms di sollecito delle 14,28, nell'ambito del presunto depistaggio.
STO ANCORA ASPETTANDO LA RISPOSTA!!! "

Può R. avere il diritto di non rispondere?

A Roma si dice:" Aspetta e spera...",comunque si chiede con cortesia e non si deve pretendere risposta.

Strano modo di dialogare, a meno che ci sia una necessità urgente di consensi o dissensi per replicare con i soliti elenchi.

Se R. lo permette rispondo io per me.

Quale che sia il perché, non è importante saperlo per 2 motivi:

1° Sarah potrebbe non essere mai arrivata a casa Misseri e quindi non ha voglia di rispondere o non può.
2° Quel telefonino era in mano loro, si è tentato di bruciarlo, spostarlo ecc. ecc.
Nessuno può dirci SE quella tel. o quel messaggio erano necessariamente veri o necessariamente falsi.

Possono essere un indizio, una indicazione, ma non sono prova.

Perché si continuano a ripetere le stesse cose come se tutti quelli che leggono non fossero in grado di pensare, ricordare, riflettere.

Non è vero che " R. non ha saputo che cogliere lo spunto per l'ennesima polemica, già ampiamente dibattuta, in relazione al primo messaggio di Sabrina in risposta all'sms di Mariangela. E' stato già detto di tutto e di più su quel primo messaggio. Io personalmente l'ho analizzato su questo blog, nei singoli risvolti."

E' vero qui si è detto tutto e il contrario di tutto, si è detto il nuovo e si è rimescolato il vecchio ripetutamente e allora perché continuare con la sequela dei cellulari?

Si continua:

"A Sabrina è stato chiesto conto in dibattimento del perché di quel primo messaggio. E Sabrina l'ha spiegato per filo e per segno, in maniera chiara ed inequivocabile."

Se fosse stata così chiara e inequivocabile, perché ha avuto l'ergastolo?

Dimenticavo, è colpa di chi si è avvalso della facoltà di non rispondere!

A mio modesto parere, Sabrina ha ripetuto anche lei sempre le stesse cose, non è stata per nulla chiara ed anche poco sincera.

La Misseri qui non mi sembra si sia detto che è " un genio del male", è semplicemente una ragazza come tante che ha dovuto tenere sotto controllo qualcosa più grande di lei.

Anche il padre non è " un genio del male", sono personalità probabilmente simili hanno parlato troppo e si sono sovraesposti finendo nel tritacarne mediatico.

Per terminare:
chi non è innocentista totale
o
è deriso
o
DEVE rispondere SI',
e
non sono ammessi i dubbi.

Le ARGOMENTAZIONI seguono solo una linea.

E allora non mi stupisco che Enrico parli di talebani.



Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo R guarda che io capisco benissimo dove tu vuoi arrivare.Dicendo che, il mio post è innocentista non sbagli,sbagli però nel dire che l'sms di Sabrina alla cugina c'entra come i cavoli a merenda,primo, perché io non ho fanno il minimo cenno agli sms,ho solamente citato l'sms di Mariangela che avvisava di andare al mare,stop.Che poi un sms c'entri o non centri di certo non puoi essere tu a decidere su cosa pensano le altre persone in certi momenti e come agiscono,ok. Certo che gli accordi erano per andare al mare al'indomani al solito orario,le 14.30,però,la macchina è di Mariangela e non di Sabrina,quindi doveva essere Mariangela ad avvisare,cosa che avviene e Sabrina educatamente chiede se può portare Sarah,o per te l'educazione non esiste? Tieni sempre presente che Mariangela nel suo sms non dice il tempo che ci mettiamo il costume e veniamo,ma,parla al singolare,quindi il suo arrivo senza la sorellina era da un momento all'altro,e non dopo 20 minuti.Ciao

Manlio Tummolo ha detto...

L'ergastolo a Sabrina era già confezionato da quando rigettò il patteggiamento per il cavalluccio. La madre, che nulla c'entra con i messaggi, si ebbe l'ergastolo senza nemmeno quei messaggi, perché la "Sfinge" non ha mai collaborato. Se avessero collaborato le due donne, confessando delitti inesistenti, colposi, dolosi, preterintenzionali, ecc. ecc. adesso sarebbero perlomeno in libertà provvisoria. Le due donne furono pre-condannate del tutto indipendentemente da telefonate o altro, semplicemente sono oggetti di vendetta cieca e rabbiosa. I SS. Inquisitori avevano bisogno di tre travicelli che si assumessero "spontaneamente" le funzioni di pali e corde dell'impiccagione. Non essendoci riusciti, hanno scatenato l'ira contro di loro, contro gli avvocati e contro i testimoni della difesa. Su una cosa non si può dubitare: sulla orrenda malafede dei SS. Inquisitori tarantini.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna,R può avere tutti i diritti che vuole,può rispondere o come non può rispondere,fatti suoi.Però, trovo assolutamente illogico il suo intervento nel dire quella frase sul'sms di Sabrina.Nel mio post notturno ricordavo cosa era successo in sintesi nel mese di agosto,dai momenti tranquilli a quelli della sua scomparsa,e poi il ritrovamento del corpo senza vita dopo la confessione di Michele Misseri.Leggilo bene il mio post notturno,e dimmi se non è solo un pensiero in ricordo di Sarah e di cosa era successo in un mese e mezzo.Ciao cara Vanna e buona serata

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo sono assolutamente d'accordo,non volevano giustizia per Sarah,ma vendetta per non aver "collaborato",evidentemente è cosi che funziona la nostra giustizia,con i patteggiamenti,non il colpevole ma un colpevole bello e confezionato da mettere in galera,in modo da poter dissetare la massa colpevolista,tanto se poi dopo anni e anni di galera si scopre che era innocente non interessa più niente a nessuno.Tanto diranno sempre la solita frase:Il solito innocente condannato ingiustamente,pazienza,tanto sarà risarcito.e gli anni passati in galera chi glieli restituirà il Padreterno? non credo.Buona serata caro Prof.

Giacomo ha detto...

Insisto.
Liquidare la sequenza degli sms come qualcosa di confuso e che non dimostra niente, ma che anzi secondo alcuni costituirebbe una dimostrazione ulteriore (?) della colpevolezza di Sabrina, è un modo per nascondere la testa nella sabbia, chiudere gli occhi e fantasticare scenari improbabili, privi di qualsiasi supporto reale.

Vanna, io non PRETENDO nessuna risposta. Semplicemente la chiedo, per dimostrare la bontà delle mie argomentazioni, con la partecipazione ATTIVA del mio contraddittore. La verità può nascere anche dalla dialettica. Cercare d'introdurre un metodo dialettico viene percepito addirittura come un'intimidazione.

Ecco perché ritengo che oltre un certo limite non sia lecito insistere, dal momento che ognuno si è creata la sua verità, a cui è molto affezionato, anche quando questa verità è basata sul NULLA PROBATORIO ASSOLUTO.

Oltre tutto tra non molto saranno depositate le motivazioni. Quindi di che cosa stiamo parlando?

Un saluto a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Giacomo ha detto...

R, guarda che "odioso" è sinonimo di odiato, non certo di odiante. Quindi se tu dici che ti risulto odioso, non sono io che odio te, ma tu che odi me. Cerca di non girare la frittata.
In ogni modo, se usi impropriamente la parola "odioso" nell'accezione arcaica "pieno di odio", ti posso garantire che sei lontanissimo della verità. Io non odio proprio nessuno. E il fatto che io controbatta con decisione e ragionata convinzione alle altrui infondate convinzioni, non può assolutamente essere qualificato come odio.

E in ogni modo hai evitato accuratamente di spiegare quale sarebbe il significato "depistante" dell'sms di sollecito.

Buonanotte a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Anonimo ha detto...

@Vanna 18:43,00
Condivido e apprezzo le tue parole.
I toni imperiosi di certi post, oltre ad indisporre, fanno venire il dubbio che un certo accanimento abbia qualche scopo...
Non sapevo di avere delle risposte in sospeso da dare a Giacomo...
Per l'sms delle 14,28 cosa potrei dire se non qualcosa di scontato? Che se Sabrina fosse colpevole, come da sentenza di primo grado, l'sms di sollecito potrebbe esserle servito per attirare l'attenzione sul "silenzio" di Sarah quale anticipo della scomparsa vera e propria di cui (per la cronaca) ci si sarebbe accorti di lì a poco (con, ovviamente, il mancato arrivo a casa Misseri).
Chiudo qui perché è la terza volta che scrivo e sparisce tutto prima di postare.
Ringrazio e saluto Vanna e auguro a tutti la buonabotte. R





Mimosa ha detto...

Perché Vanna invece può continuare “a ripetere le stesse cose come se tutti quelli che leggono non fossero in grado di pensare, ricordare, riflettere…? (il corsivo sono parole sue estrapolate dal lungo commento del 3 ottobre 2013, 18:43)

Chissà se c'è una risposta da poter confutare in modo rispettoso.

Anonimo ha detto...

@ Giacomo
Trovo odioso il tuo modo di porti perché nelle tue parole, spesso, avverto un livore che rasenta l'odio. Controbattere con decisione è un'altra cosa. Hai mai provato a rileggere i tuoi post?
Che tu abbia solo certezze assolute l'ho capito da un pezzo, ma sappi che esse non riusciranno a demolire gli innumerevoli dubbi che nutro in tutta questa lurida storia. Con o senza i TABULATI.
Buonanotte, R

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,

se i SS. Inquisitori (indaganti e giudicanti) fossero stati realmente convinti che il delitto avesse quegli autori e null'altro, non avrebbero condizionato, minacciato e fatto escludere i loro avvocati: cosa mai avvenuta, che io sappia, nemmeno nelle peggiori dittature, quando fare l'avvocato è ben più rischioso; non avrebbero minacciato e denunciato i testimoni a favore, impedendo così alla difesa di esplicare completamente il proprio ruolo. Se ciò è avvenuto, come è avvenuto, appare evidente chi siano stati i veri depistatori di tutta la vicenda, e non certo due contadini e la loro figlia. Questo dovrebbe apparire luminoso più del sole, a dire il vero; nondimeno ci si preoccupa solo di dettagli poco significativi relativamente ad un delitto. E a me parrebbe assai strano che una persona che abbia compiuto il delitto, chiami un'amica per andare tutti quanti al mare, insieme alla GIA' vittima. Avrebbe semmai telegrafato "SARAH NON ARRIVATA. RIMANDARE GITA".

PS: "telegrafato" è in senso ironico, ma anche etimologico: ovvero "scrivere a distanza".

Anonimo ha detto...

@Giacomo
Sempre pensando a una Sabrina colpevole (me lo hai chiesto tu), sposando gli orari dell'accusa, il messaggio di sollecito sarebbe stato necessario per sollecitare una "risposta" dopo che il cellulare di Sarah, sollecitato da sms e chiamate precedenti, era rimasto sempre silenzioso (non bisogna dimenticare che una Sabrina colpevole avrebbe avuto piena disponibilità del cellulare della ragazzina). Eppure un segnale di Sarah sarebbe stato necessario, giusto per dimostrare che a quell'ora era ancora "viva" e lontana da casa Misseri. Ed ecco, allora, la necessità dello squillo (con il cellulare senza credito).
Ciao, R

Anonimo ha detto...

@ "R"
Non sei l'unica a pensarla così!!
Il tuo discorso fila come l'olio, ed esprimere le proprie idee, senza astio o livore, è proprio la prerogativa di questo blog.
Tanti saluti W.

Giacomo ha detto...

R.
Non ho parlato dello squillo di Sarah. Ho chiesto perché, se era necessario, anzi imperativo, "simulare" che Sarah era viva, Sabrina avrebbe atteso TRE MINUTI e avrebbe inviato un sms di sollecito, prima di inviare a sé stessa uno squillo dal cellulare di Sarah (oltretutto strappato dalle mani della cuginetta appena strangolata - cosa già di per sé orrenda da concepire), per dimostrare che questa fosse viva? Perché non si è risposta subito? Che cosa aggiunge al presunto depistaggio quell'sms di sollecito?

Riassumo:
h 14:23 Mariangela a Sabrina: mi metto il costume e vengo
h 14:24 Sabrina a Mariangela: Avviso Sarah?
h 14:24 Mariangela a Sabrina: ok
h 14:25 Sabrina a Sarah: mettiti il costume e vieni
h 14:28 SOLLECITO di Sabrina a Sarah: Hai ricevuto il mio sms?
h 14:28 squillo di riscontro di Sarah a Sabrina.

E' il significato del SOLLECITO che non avrebbe senso, se la sequenza di sms fosse tutta una simulazione! Togliendolo o aggiungendolo non cambia nulla, rispetto alla simulazione di una Sarah ancora viva dopo l'sms di Mariangela delle 14,23.

Saluti a tutti.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Vito, a proposito del primo sms di Mariangela a Sabrina, ha acutamente osservato che Mariangela scrive appunto: "il tempo di mettermi il costume e VENGO" e non VENIAMO, dato che Mariangela si è poi presentata con la sorellina. Da questo appare ancor più evidente che la decisione di portare la sorellina, come testimoniato in dibattimento, fu presa da Mariangela all'ultimo momento, proprio in seguito all'sms di Sabrina: avviso Sarah?. Quindi tale sms fu oltremodo opportuno. E come fa osservare giustamente Vito, fu proprio questa decisione estemporanea di portare con sé la sorellina che provocò il relativo ritardo di Mariangela, la quale invece di arrivare intorno alle 14,30, giunse alle 14,40.
Ma, come fa osservare Vito, Sabrina non poteva saperlo. Lei si aspettava che Mariangela arrivasse da sola, entro una decina di minuti dal suo sms delle 14:23.
Il tutto rende ancora più assurda l'ipotesi che Sabrina si attardasse in solleciti e depistaggi vari, con Mariangela alle porte.

Sono estremamente curioso di vedere come, nelle motivazioni, la sentenza giustificherà tutte queste contraddizioni.

Un caro saluto all'amico Vito e a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Giacomo ha detto...

R.
Una precisazione e una correzione rispetto al mio precedente commento a te indirizzato.
Togliendo l'sms di sollecito non cambia nulla rispetto alla simulazione di una Sarah ancora viva dopo l'sms di Mariangela delle 14,23. Quindi IL SOLLECITO E' UN ELEMENTO SPURIO ED ILLOGICO rispetto all'ipotesi della simulazione.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Giacomo, non sono d'accordo con te. Se (e sottolineo se) il cellulare di Sarah fosse stato nella disponibilitá di Sabrina, non le sarebbero sfuggiti alcuni sms e telefonate verso Sarah arrivati proprio nel lasso di tempo in cui, secondo l'accusa, si sarebbe consumato l'omicidio. Uno squillo di risposta immediato, da parte di "Sarah", avrebbe dato troppo nell'occhio, se si considera che le sollecitazioni precedenti erano rimaste inascoltate. Ecco l'importanza di un sollecito, per dare una parvenza di continuità alla "sordità" di Sarah ai richiami del suo cellulare. Questo è il mio punto di vista. Ciao, R

Chiara ha detto...

beh giacomo, astrattamente "fila" il discorso di R, non si può dire di no...

ma di che ora erano i messaggi dell'amica?

magica ha detto...

buongiorno a giacomo e amici del blog ,
caro giacomo è inutile insistere . si sono fatti la loro idea percio' lasciamogliela , anche perchè si viene ripresi in un modo che sembra una aggressione , stiamo scrivendo fesserie anzi le diciamo per un secondo fine ,
ho osservato che nell'altro forum sul caso rea . malgrado ci siano dei forti indizi di colpevolezza , ma forti forti , come la frase ( mi libero in una settimana )di mia moglie .. un messaggio piu' o meno cosi'.. il concetto era quello . non hanno avuto nessun sospetto su parolisi asassino .
avevo seguito poco quel caso . ma mi è bastato vedere l'uomo parolisi., per avere su di lui una considerazione di sincerita' .. percio' non coinvolto nell'assassinio della moglie .
se si avesse voluto si poteva andare avanti con sospetti., sopratutto analizzando il suo comportamento .. disse le bugie? le avra' dette per tutelarsi no?
sabrina non disse bugie , eppure comtinuano con la tesi che le disse . basta postare quali bugie disse .. e vediamo se lo sono ..
l'unica bugia la disse secondo me . affermando che era solo attratta fisicamente da ivano .
che doveva dire? che era pazzamente innamorata di lui? mentre lui . si capisce che non lo era? la dignita' esiste per tutti ..
percio' giacomo. meglio aspettare le motivazioni x l'ergastolo.
se si continuano a postare indizi
che negano la colpevoleza di sabrina .. si avranno sempre commenti contrari.

Anonimo ha detto...

Concordo con tutto quanto detto da R ed aggiungo che in questo frattempo - degli sms fuorvianti su cui poggia il suo "ALIBI FALSO" - Sabrina, fondando sulla collaborazione dei genitori (che si occupavano del cadavere), era intenta a CAMBIARSI I VESTITI STRAPPATI nella probabile colluttazione) e/o SPORCHI del VOMITO di Sarah.

Difatti, Michele Misseri nell'interrogatorio del 5 novembre 2010 ha dichiarato che Sabrina aveva fatto un cambio d'abiti.

Quando lo chiamò per dirgli: "Papà corri, è successo un guaio" e lo condusse in garage, indossava dei pantaloncini corti, mentre prima portava dei jeans lunghi ed anche un'altra blusa.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Scusa caro anonimo delle 14.24,e che motivo aveva di chiamare suo padre a casa? visto che era in garage a riparare il trattore,e con tanto di porte aperte? Secondo questa teoria che hai pensato,uno lascia il garage aperto,e invece se ne sta tutto tranquillo sulla sdraio a riposare.Pensaci un'altra volta prima di scrivere certe sciocchezze.Ciao

Giacomo ha detto...

Chiara
Le due comunicazioni di Francesca Massaro (compagna di scuola di Sarah) consistono in un sms delle 14,18, che comunicava a Sarah il cambio d'indirizzo di una comune amica,
ed in un successiva chiamata di Francesca a Sarah delle 14,23, (addirittura in concomitanza con l'sms di Mariangela!), rimasta senza risposta.

R.
E' esattamente l'opposto. Proprio perché l'accusa avrebbe potuto dedurre che il silenzio di Sarah rispetto alle comunicazioni dell'amica era sospetto, Sabrina aveva tutto l'interesse ad interrompere al più presto quel silenzio, per dimostrare che non c'era nulla di sospetto in quel silenzio, visto che Sarah si era poi fatta viva in un momento molto vicino ai sospetti silenzi. Al contrario, dilazionare lo squillo di Sarah avrebbe condotto l'accusa a sostenere che il troppo tempo trascorso dalle comunicazioni non riscontrate di Francesca, rafforzava la convinzione che lo squillo di Sarah fosse artificioso e inidoneo a dimostrare che Sarah fosse viva, proprio perché intervenuto a troppa distanza di tempo dai messaggi di Francesca.
Pertanto sia il sollecito di Sabrina a Sarah, sia lo squillo di riscontro di Sarah a Sabrina sono autentici e riflettono una situazione reale.

Saluti a tutti

Giacomo

Anonimo ha detto...

@Vito Vignera
Saranno anche sciocchezze, ma pensa che Michele, prima di raccontare la versione del trattore in panne, aveva parlato del suo riposino sulla sdraio della cucina. Chi racconta sciocchezze, e perché?
Tornando all'sms di Mariangela, invece, non ha senso pensare che sarebbe passata a prendere Sabrina e Sarah sola, senza la sorella, solo per aver scritto "il tempo di mettermi il costume e arrivo" (più o meno). Che avrebbe dovuto digitare? Adesso mia sorella ed io indossiamo il costume e poi passeremo a prendere te e Sarah, io alla guida e lei sul sedile posteriore"?
Alessandra seppe della gita al mare soltanto al ritorno dal lavoro della sorella, per un semplice motivo: la notte precedente, nella fase degli accordi, lei stava a casa (sicuramente a letto) e la sorella l'avrebbe rivista, appunto, solo quel pomeriggio.
Ciao
R

Giacomo ha detto...

Magica, sono d'accordo con le tue considerazioni.
Tanto più che gli argomenti di cui si discute sono ormai annosi.
Ho trovato un link ad un articolo di Massimo, ed alla conseguente discussione, risalente addirittura ad aprile 2011, in cui si dibattono gli stessi argomenti:
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2011/04/sarah-scazzi-messaggi-messaggini-co.html

Giacomo



Giacomo ha detto...

R.
E' un fatto, che sicuramente della sorellina di Mariangela nell'accordo per il mare non si era mai parlato. Perché Sabrina doveva avere poteri divinatori? Come faceva a sapere se la sorellina di Mariangela sarebbe o non sarebbe stata diversamente impegnata?

Giacomo

Giacomo ha detto...

R.
Bastava aggiungere "il tempo di mettere il costume e vengo con Alessandra". In realtà Mariangela non aveva nessun obbligo di dirlo, perché la macchina era sua e non doveva dar conto a nessuno, al contrario di Sabrina che poiché la macchina non era sua, chiese per educazione all'amica se erano sorti degl'impedimenti per poter portare Sarah (avviso Sarah?).

Giacomo

Giacomo ha detto...

Chiara, per inciso a processo Francesca ha testimoniato che la chiamata delle 14,23, successiva all'sms delle 14,18, consistette in un UNICO squillo. Peraltro la circostanza è testimoniata dai tabulati.

Giacomo

Anonimo ha detto...

@Giacomo, che Sabrina abbia raccontato in Aula la versione che l'sms "Avviso Sarah?" significasse una richiesta di permesso per portare Sarah con loro, mi sta bene. Se anche fosse stata una panzana, in veste di imputata avrebbe potuto dire questo e altro. Secondo me, che non sono niente e nessuno, e non ho nessun dovere di credere alle parole dell'imputata, quella è stata una scusa per giustificare un sms che, in quel contesto, aveva uno scopo diverso.
Non saranno, comunque, le nostre convinzioni a condannare o ad assolvere. Per fortuna!
Ciao, R

Chiara ha detto...

Grazie Giacomo, mi pareva di ricordare che sms e squillo di Francesca non fossero poi così precoci rispetto ai successivi che fece Sabrina.
A fare l'avvocato del diavolo e seguire il ragionamento di R., comunque, anche alla mancata risposta a queste sollecitazioni ci sarebbe un motivo: rispondendo al messaggio poteva sbagliare un eventuale "codice" tra le due (che so..."thks" al posto di "grazie") mentre facendo uno squillo in risposta a quello di francesca rischiava che quella richiamasse e sarebbe stato difficile giustificare il fatto che sarah non rispose appena dopo avere fatto lo squillo.

Ciò non toglie, Giacomo e R., che riconoscere che c'è una teoria che astrattamente fila non significa riconoscerne la bontà. Ciò che m'impedisce di prendere in considerazione sms e squilli come artefatti di sabrina è l'immensa mole di dati psico-criminologici secondo i quali l'estetista ventenne che all'esito di un delitto d'impeto non solo reagisse con prontezza, ma addirittura con rapidità fulminea pianificasse un'azione così complessa e proiettata nel futuro, non apparterrebbe al genere umano come lo conosciamo.
Quindi per me la concreta prospettazione delle pur coerenti riflessioni di R. è esclusa fino a rivoluzione scientifica dei dati noti agli studiosi della materia criminologica.

Manlio Tummolo ha detto...

E dàgliela col vomito, non provato da nessuno (se ne sarebbero trovate tracce sul pavimento visto che il vomito è costituito da cibo già elaborato e da acido cloridrico). Quella del vomito è una storia penosamente ridicola in quanto lo strangolamento stringe sia la trachea, sia l'esofago, e quindi il cibo eventualmente rigurgitato si sarebbe bloccato nell'esofago. Se, inoltre, era presa di spalle come diavolo faceva a vomitare sull'abito di chi la teneva da dietro ?

Almemo su certe fantasie distorte sarebbe il caso di evitare richiami vani ed inutili.

Anonimo ha detto...

Buonasera Sig. Tummolo, Lei parla di vomito non provato, ma di sicuro non è stato inventato dai forumisti. Se si fosse trattato di qualche fantasia distorta, penso che non sarebbe nemmeno minimamente entrato in Aula. Siamo tutti liberi di non crederci, come pure di non escluderlo. Se non durante uno strangolamento secco, si può tuttavia vomitare durante una colluttazione o anche per paura, tanta paura. Nulla, secondo me, può essere escluso in modo categorico.
Buona serata, R

Manlio Tummolo ha detto...

Signor "R",

io non ho mai escluso nulla in modo categorico, ma credo che la coerenza in una narrazione sia una cosa seria e rispettabile. La storia del vomito è un pettegolezzo di chi ne ha parlato, ma non poteva farlo IN RIFERIMENTO AL DELITTO, SENZA ASSERIRE DI ESSERVI STATO PRESENTE. Non siamo bambini e alle fiabe di Biancaneve abbiamo cessato di credere da qualche decennio (più di sei, nel mio caso).

Sarah potrebbe aver vomitato in altra occasione per un motivo qualunque, come può capitare a tutti senza mai essere stati strangolati.

Giacomo ha detto...

Chiara, condivido totalmente le considerazioni da te espresse nel tuo post delle 17:41. Esse completano le mie e giungono alle stesse conclusioni, partendo dalle scienze criminologiche.

Comunque di proposito avevo voluto ragionare per assurdo. Supponiamo anche che Sabrina fosse una specie di robot, lucidissima e priva di qualsiasi emozione. Ebbene, prendiamo in considerazione questa ipotesi, secondo la quale ogni singolo sms di Sabrina era diretto a simulare la presenza in vita di una Sarah che ella invece già sapeva morta. In tal caso resta senza spiegazione, e difatti nessuno l'ha MAI spiegato a partire dalla procura, il significato che aveva in questo piano l'sms di sollecito, intervenuto a distanza di TRE MINUTI dal primo. Tale sms è del tutto gratuito ed inutile, anzi controproducente ai fini della suddetta simulazione. Non solo ma esso è soprattutto pericoloso e potenzialmente suicida, data l'imminenza dell'arrivo di Mariangela. Invece bastava che Sabrina avesse risposto con lo squillo del telefonino di Sarah al suo primo sms.

Quindi, anche a prescindere dalle scienze criminologiche, si giunge all'assurdità dell'ipotesi della simulazione e, per l'effetto, alla conclusione che l'alibi di Sabrina è VERO. Solo la realtà non simulata poteva prevedere un umanissimo ritardo da parte di Sarah nel rispondere al primo sms della "marziana" Sabrina e dunque alla necessità del sollecito.

Buonasera a tutti

Giacomo

Saluti a tutti

Chiara ha detto...

R 19.59

No, R, durante una collutazione non si vomita. Per il semplice motivo che è controproducente.

Spiego: le reazioni inconsulte dell'organismo hanno tutte una origine cerebrale, un input dal cervello, e si è dimostrato che in caso di aggressione l'input che da il cervello è la fuga, con relativo "alleggerimento" atto a favorirla. Per cui quello che accade ai morti violentemente che si sono accorti di morire, ma che mai si dice perchè è poco "telegenico" e per nulla significativo, è che queste vittime evacuano ed orinano. E' un meccanismo naturale che potrai osservare anche in molti animali-preda: prova a minacciarli e vedrai che avranno un rilascio di feci e urina. E' così anche per l'uomo.
Viceversa, nell'affrontare una collutazione, il cervello "ordina" azioni che possano favorire la stessa, in primis il rilascio di adrenalina per essere più forti e reattivi e di sostanze analgesiche per contrastare indolenzimenti pregressi o procurati nella lotta, che comprometterebbero le possibilità di successo. In questo contesto il vomito è totalmente controproducente e difatti non ci è casistica alcuna di una tale reazione in caso di collutazione: non è naturale.

Viceversa il vomito può esserci per il caso della paura, per il meccanismo detto all'inizio, nel caso in cui uno stomaco troppo pieno intralciasse la fuga. A parte che non mi pare il caso con un cordon-bleu, ma effettivamente nulla posso dire in proposito, posso però dirti per certo che se qualcosa v'era da pulire, era urina (le feci fuoriescono più difficilmente dagli indumenti).

Se poi a te suona strano che un mero pettegolezzo possa essere stato preso in minima considerazione dal proc. buccoliero tanto da portarlo nel processo, scusa ma il processo non l'hai seguito: il pettegolezzo E' l'anima di questo processo! Tutti i cosiddetti "indizi" che sono stati assommati per giustificare la condanna delle Misseri altro non erano che chiacchiere, solo che assommandole si è ritenuto costituissero una fonte solida. Non dirmi che non l'avevi notato.

Giacomo ha detto...

Buongiorno a tutti!

Chiedo agli esperti di procedura penale.
Come mai è stato possibile condannare per il reato di favoreggiamento del fioraio i suoi parenti ed amici, se il fioraio non è stato ancora processato e quindi risulta ancora virtualmente innocente?

Giacomo

Chiara ha detto...

Giacomo, sinceramente non ne ho la più pallida idea (mi era proprio sfuggita questa condanna, avevo capito fossero tutti atti rinviati al p.m. per l'incriminazione). Effettivamente, presuppostto oggettivo del reato di favoreggiamento è la preesistenza di un antecedentee reato (anche se non se ne conosca l'autore ed anche se quello incriminato per esso venga poi ritenuto innocente; però il reato-presupposto deve comunque esserci, anche se l'autore resti ignoto in esito all'assoluzione del presunto colpevole); non solo, ma occorre anche escludere che la condotta dell'asserito favoreggiatorie sia stata di concorso nel reato (altrimenti risponderebbe appunto come concorrente nel reato-presupposto); solo a quel punto si può parlare di favoreggiamento.

Quindi alla domanda che poni, io personalmente non so dare risposta e attendo le motivazioni per capirne di più.

Giacomo ha detto...

Grazie Chiara, per la risposta.

Aspettiamo le motivazioni

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Le motivazioni di tali accuse ? Semplicemente intimidire i testimoni della difesa, dichiararli non credibili. Una violazione sistematica del diritto di difesa, un uso criminale dei propri poteri d'ufficio. E basti quanto si è fatto perfino contro gli avvocati sempre della difesa.

Stranamente, non uno dei testimoni dell'accusa è stato minacciato di processo, pur avendo variato le proprie posizioni; ma lo ha fatto secondo gli ordini dei SS. Inquisitori.

Qui non siamo di fronte ad una regolare indagine e ad un regolare processo: siamo di fronte ad una colossale mistificazione che, presumo, resterà nella storia giudiziaria d'Italia, qualcosa di analogo ma ancora più colpevole (visti i presupposti giuridici dichiarati) della celebre manzoniana "colonna infame".

Manlio Tummolo ha detto...

NOTIZIA D'OGGI SUL "NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA" .

A parere del procuratore Motta, la criminalità locale nel Salento si sta riorganizzando. Questo perché la mia opinione sull'esistenza di una criminalità organizzata, a cui far risalire eventualmente la morte atroce di Sarah Scazzi, è "una pura fantasia". Che mai, l'unico assassino della zona è il noto Misseri Michele di Avetrana, oppure la moglie e la figlia, al massimo la loro famiglia.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona sera a tutti cari amici.Le motivazioni sono state depositate è messe in cassaforte,sicuramente il custode avrà perso la chiave e stanno cercando un buon scassinatore per aprirla,credo che manchino meno di due settimane alla scadenza dei termini,e quindi saranno costretti a far uscire qualche ladro; l'importante è che stia attento,contiene documenti di enorme valore giudiziario,5000 pagine di sms,3000 quelle del sogno,circa 200 quelle sul vomito e calunnie varie,e 15000 quelle sulle tante versioni del caro zietto e delle tante fesserie dette dai testimoni super attendibili.Però sono ancora in tempo per includerne altre di pagine.Sul settimanale "giallo" di questa settimana ci sono le nuove, ma, forse non troppo, rivelazioni di mamma Concetta e riguardano i "riti satanici".Sarah è stata uccisa da Sabrina perché sapeva troppo e non voleva che raccontasse queste cose private in giro per il paese,tutto doveva rimanere tra di loro,ecco il segreto di famiglia e di amici vari.Il dubbio è,se a questi riti abbia partecipato anche il figlio Claudio,però non ho sentito da parte sua nulla su tutto questo,questo satanismo allo stato puro,e con tanto di vittima da sacrificare,chissà perché proprio lei,la piccola e dolce Sarah,e non la Pisanò, il Petarra, o il cassiere di banca con la sua sparata in cui dice che quel giorno a fare il versamento c'era Cosima,e ricorda ancora le sue maleodoranti ascelle,tanto da chiamare quelli della disinfestazione per ripulire i locali.I giornali debbono portare qualcosa di nuovo,altrimenti venderebbero solo poche copie,quindi ogni settimana sono costretti loro malgrado a diffondere notizie in parte vere in parte false,e quando hanno ben poco da raccontare si rivolgono a mamma Concetta,la quale poverina non sa più neanche lei a quale santo rivolgersi per toglierseli dai piedi.Purtroppo ingannandola le dicono che la notizia sarà di quelle sconvolgenti,e lei ci crede,l'importante è che si parli di sua figlia,nel bene o nel male,basta che se ne parli,altrimenti poi dimentichiamo cosa è successo nel 2010,il 26 agosto per essere precisi,il paese e sempre e inesorabilmente:AVETRANA,con la famiglia Misseri e suoi segreti.Buona serata cari amici.

Anonimo ha detto...

@Chiara 10:28,00
Ciao, sarà pur vero ciò che affermi, ma se durante una colluttazione uno ti stringesse una mano sulla gola, credi che ce la faresti a non avere conati di vomito o vomitare solo perché sai che sarebbe controproducente? Beh, a me vien da vomitare solo al pensiero (ma forse sono l'eccezione che non conferma la regola :)
Ciao, buona serata
R

carla ha detto...

buona sera cari amici ,
quand'anche i colpevolisti fossero in buona fede , per cui si voglia credere di quello che dicano i giornali e la procura, mi domando però come facciano accettare la condanna senza saperne la motivazione che loro stessi ne hanno tratto una conclusione, ma non si sentono un po' defraudati emotivamente?!......
dico questo ,proprio oggi con una mia amica che è colpevolista , per cui credeva che tutto poteva essere possibile , nonostante le avesse ripetuto più volte illogicità dei fatti...
oggi stesso lei stessa , mi contestava che non trovava giusto che non ci mettesse al corrente la motivazione e ribadiva che è una violazione che non lo possono fare......

Manlio Tummolo ha detto...

A me, se mettono le mani al collo, fa solletico. Già un colletto stretto e la cravatta, dànno fastidio. Ma non credo che si vomiti. Infatti di tutto dicono degli impiccati, ma non che vomitino.

Quanto alla paura, è pur proverbiale il "farsela addosso", ovvero orinarsi o defecare, piuttosto che vomitare, stimolo dato dalla nausea, sia per spettacoli disgustosi, sia per puzze pesanti, sia infine per indigestioni. Vero che ognuno ha proprie reazioni, ma è pur vero che solo i testimoni oculari possono sostenere che, durante il delitto, Sarah vomitò per la puara. Ora qui di testimoni oculari, l'unico autoconfessante sarebbe Michele. Gli altri dovrebbero tacere.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor "R",

gli antichi nobili romani e gli attuali bulemici non si strangolavano e si strangolano per vomitare, bensì si mettevano un dito o una piuma in fondo alla gola per farlo. E' quello che si dice "riflesso condizionato". Quando, durante le visite di leva mi controllavano la gola con lo specchietto, a me costantemente venivano sforzi di vomito, senza strangolarmi, e l'ufficiale medico otorinolaringoiatra me ne rimproverava sempre. Forse se mi avesse strangolato, non sarebbe successo.

Chiara ha detto...

R., dubito fortemente tu abbia compreso che possa essere un meccanismo volontario o al contrario inibito dalla volontà, quindi ritengo sterile tornarci.
Piuttosto, se vuoi tu rintracciare un caso di strozzamento o strangolamento in cui si dia conto che la vittima abbia vomitato, sarò ben contenta di correggermi.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buon giorno .Auguro a tutti una serena e felice Buona Domenica.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno a tutti cari amici.Ogni giorno fuggono a migliaia da quei paesi in cui la guerra civile miete vittime dal numero incalcolabile.Fuggono per trovare un posto migliore,ammassati come sardine,uomini, donne e bambini su barche alla ricerca di un porto in cui sbarcare e poter dire siamo salvi.Purtroppo non tutti potranno dirla questa parola,salvezza,è una mera utopia,è già un miracolo se arrivano,come nell'ultima tragedia i morti sono a centinaia,e la lunga fila di bare è destinata ad aumentare.Rabbia, dolore e tristezza per tragedie che, non so se si potrebbero evitare,difficile,se non impossibile fin quando non si attueranno interventi per prevenire certe tragedie.Esprimo la mia più sincera solidarietà per tutte le vittime di questa immane tragedia del mare.Papa Francesco ha detto:VERGOGNA;VERGOGNA;VERGOGNA,con questa parola ha detto tutto.Buona giornata a tutti cari amici.

magica ha detto...

ciao vituccio
quoto alla grande il tuo commento ,
ma secondo te il papa a chi ha detto vergogna?
non siamo stai bravi ad accogliere quei migranti?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao cara Magica,verso le 15.00 avevo risposto al tuo commento ringraziandoti per la solidarietà verso queste vittime,purtroppo il commento è sparito.Credo che siano riferite a tutti quei governi che non fanno abbastanza per questi poveri disgraziati.Si è fatto il possibile per salvarli tutti,purtroppo qualcosa è andato storto,forse il ritardo nel soccorrerli,forse la mancanza di mezzi,di certo c'è che il numero delle vittime è tantissimo,centinaia di donne,uomini e bambini inghiottiti dal mare in pochi minuti,che tragedia cara magica.Ciao cara amica e buona serata.

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Vito Vignera,

dei morti in mare sappiamo tutto, ma di quello che avviene nel lungo percorso dall''ex-Africa Orientale Italiana alla Libia, non sappiamo nulla. E di come si possano spendere 10.000 dollari per un viaggio quando si muore di fame o di miseria, ne sappiamo ancora meno.

Tutto questo moto migratorio verso l'Europa non ha alcun senso economico reale, né per chi parte né per lo Stato d'arrivo, ma vi è chi si arricchisce a man bassa per tutto questo traffico di carne umana, e ci avvìa volutamente ad un disastro immane, per dimensioni e gravità.

magica ha detto...

ciao vituccio,, è andata cosi' infatti,
e pensare che quei popoli forse camminano sopra al petroio o materie prime .,
tante volte si pensa che dovrebbero stare a casa loro ,
pero' basterbbe mettersi nei loro panni .. se al posto loro fosse un tuo fratello o figlio che stanno naufragando e combattono terorizzati con le onde . diventerebbe insopportabile il fatto ,
ma cosi' non si puo' continuare . non si risolve nulla . è some una catena che non finisce mai .
ciao vituccio

carla ha detto...

condivido in pieno di quello che dite, Vito, Magica e Manlio ....buonanotte e che DIO ci aiuti ad risvegliare le coscienze....

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buona notte a tutti.Caro Prof Tummolo purtroppo in questi paesi dove le guerre tra civili e l'instabilità dei governi non stanno facendo altro che creare morte e distruzione di tutto,l'Italia serve a loro come ponte per arrivare in altre nazioni e chiedere asilo politico.Dietro a tutto questo è ovvio che ci sono molti interessi da parte di chi gestisce queste fughe dai loro paesi d'origine.Racimolano qualche migliaio di dollari o altre monete e poi vogliono andare via,perché? Perché da loro non c'è futuro,non c'è lavoro,sono trattati come schiavi.Il ricco è sempre più ricco e il povero lotta per sopravvivere.La vendita di armi,il petrolio o altri prodotti è la base di tutto questo,ognuno per i propri interessi,il resto importa poco o nulla.Questa tragedia di certo non sarà l'ultima.E come dice l'amica Carla speriamo in Dio.Buona notte.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,

il moto migratorio è stato scatenato dopo il 1990, col crollo dell'URSS e dello "spettro del comunismo". E' un piano preordinato a livello internazionale per ridurre ai minimi termini il cosiddetto "costo del lavoro". Per legge economica, se vi sono 100 aspiranti al lavoro su 100 posti di lavoro, lo stipendio sarà al massimo; se vi sono 100 posti di lavoro e 200 lavoratori aspiranti, il costo del lavoro viene dimezzato (in media, beninteso); se vi sono 100 posti di lavoro e 1000 aspiranti a quei posti, il costo del lavoro verrà ridotto ad un decimo. Il sistema capitalistico esige di ridurre al minimo i costi, aumentare al massimo possibile il ricavo complessivo, aumentando il più possibile il profitto. L'ideale del capitalista sarebbe avere dipendenti automi in ogni settore, trasporto compreso (ecco perché si inventano anche macchine che si guidano da sé), ma a chi venderebbero poi i loro giocattoli se nessuno può comprarli ? Di qui la necessità di un certo instabile equilibrio tra prodotto, acquirente e lavoratore.

Una rilettura, non fanatica de "Il Capitale" di Karl Marx e delle molte precedenti opere dei cosiddetti "socialisti utopisti", potrebbe far capire qual è la tendenza del capitalismo internazionale oggi.

Ovviamente favorire o, addirittura, creare situazioni insostenibili in determinati Paesi, benché spesso ricchi di grandi risorse minerarie (cfr. Congo, Nigeria), fa parte di questo gioco atroce che ci sta rigettando indietro di 400 anni almeno (tratta dei Neri).
Quando l'egoismo fa sì che l'onesto profitto sia travolto da un lucro illimitato, non si guarda in faccia a nessuno, individuo o popolo che sia.

La storia poi ha altri risvolti, che qui tralascio perché sarebbe da scrivere un libro pari almeno al "Capitale", specialmente per quanto concerne la sventuratissima Italia, la quale a partire dal 1938 si è messa in mani straniere, prima tedesche, poi americane, perdendo di fatto quell'indipendenza conquistata con sacrifici e perdita di molte vite umane.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buona notte a tutti.Riprendiamo il discorso sul delitto della piccola Sarah,morta in circostanze che a volte sono chiare è altre volte no,dipende dai punti di vista con cui si analizzano i fatti.Il 20 di aprile la sentenza è stata di condanna all'ergastolo per Sabrina e la mamma,colpevoli secondo l'accusa di aver ucciso la cugina/nipote,e che a detta di tutti Sarah era come una terza figlia,almeno fino a quel momento tragico,dopo chissà perché sono uscite fuori tante di quelle dicerie da far rabbrividire,gelosie,falso amore affettivo,vecchi rancori tra parenti,insomma di tutto si è detto pur di accusarle.La procura a chiamato un numero molto consistente di testimoni,amici, parenti, vicini di casa e non,carabinieri,tecnici di tabulati telefonici e periti sia dell'uno che dell'altra parte.Sentenza che dal mio punto di vista non ha chiarito un bel niente,visto che è stata emessa senza il becco di una prova,ma basata solo su indizi alquanto lacunosi e dicerie del tutto gratuite.Sulle tante versioni di zio Michele si è discusso a lungo,false,mezze false e mezze vere,o qualcuna è vera? trovare le false non ci vuole tanto,basta vedere e sentire l'interrogatorio in garage,l'interrogatorio in caserma come anticipo dell'incidente probatorio,e poi il tanto atteso incidente probatorio davanti al giudice Martino Rosati per confermare le accuse verso la figlia.Accuse che a onor del vero non sembrano farina del suo sacco,ma il frutto di chi inducendolo a mentire ha pensato bene di circuirlo con sconti di pena per lui e la figlia,e con promesse di vivere in un convento a fare il giardiniere.Quante volte ci siamo detti che non è possibile da parte di un padre arrivare a tanto,a formulare quell'accusa di assassina verso la figlia per dei sconti pena,tante volte,ed è vero noi non faremmo mai una cosa simile,ma, noi non siamo zio Michele,il contadino ignorante e facile da ingannare,no, noi siamo intransigenti su queste cose,chi sbaglia paga e i cocci sono suoi,giusto,ragionamento che non fa una grinza,puro esempio di persone ragionevoli.Analizzando attentamente cosa accadde il 26 agosto del 2010 in mezza giornata,ci sono dei punti in cui vi chiedo di analizzarli con attenzione,e a tal proposito vi riporto un commento di Massimo fatto alcuni mesi addietro:"Concordo con Giacomo; il fatto che l'auto abbia assunto posizioni diverse in quei minuti è un indizio di non poco conto. Insomma, qualcosa deve aver caricato il Misseri, altrimenti non avrebbe avuto senso cambiarle di posizione.

Massimo

19 marzo 2013 12:05:00 CET. Secondo punto:" ore 15.00,tutti a cercare Sarah,tranne lui,che non trova di meglio che scomparire per un'ora e passa e poi far ritorno al paese andando a raccogliere fagiolini dietro casa.Terzo punto:" come faceva a sapere Michele Misseri che in garage non c'era nessuna traccia di sangue? Ora ditemi cari amici: (1)spostereste la macchina senza alcun valido motivo?

(2)Perché andar via senza alcun motivo(il trattore era guasto) sapendo che la nipote era sparita e che doveva arrivare a casa sua?
(3)Chi poteva sapere se non lui che in garage non c'era nessuna traccia di sangue?
A voi le dovute risposte,con calma però,il tempo c'è,la giornata e buona,e per le motivazioni credo che aspetteremo ancora un po di giorni,salvo ripensamenti.Buona notte a tutti cari amici,in modo speciale alla mia carissima amica e nottambula Mimosa,scomparsa anche lei di scena.

Anonimo ha detto...

@ Vito
Penso anch'io che un'auto che cambia posizione in pochi minuti sia un indizio di non poco conto. E quel giorno, oltre a quella di Michele, anche l'auto di Cosima aveva cambiato posizione, chissà come e chissà per quale motivo se si considera che la donna "stava dormendo"!
Per quanto riguarda l'accusa alla figlia Sabrina, l'ignoranza di Michele non c'entra nulla. Non esiste nessuna scuola che insegni l 'istinto paterno, e l'istinto paterno porta a proteggere e difendere i propri figli (ma anche a responsabilizzarli), non a danneggiarli (e che danno!) per una ridicola riduzione di pena (nel caso di Misseri).
Ciao. Buona giornata a tutti. R

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignrea,

sempre le stesse domande da tre anni. Secondo Lei, spostare la macchina senza un motivo, è indice certo di omicidio ?
Sapere che nel proprio garage nessuno ha perso sangue è motivo di omicidio ?
Se è andato via "senza motivo", voleva dire che si è fatto un giretto, magari da un'amante misteriosa.

Le Sue sono domande retoriche, ma senza risposta perché l'unico che la può dare sarebbe lui. Poiché però le sue dichiarazioni sono affermate e negate, prese, rigettate e riprese, l'uomo non è credibile per nessuno. Ma al solito voi tutti che lo considerate colpevole di omicidio, non tenete conto di quanto gli venne fatto dire, ovvero praticamente tutto e il contrario di tutto.

Tra una decina di giorni dovrebbero uscire le motivazioni, ma queste non aggiungeranno grandi cose al già scritto e detto; più interessanti viceversa i motivi di ricorso presentati dai vari avvocati (non solo da quelli di Sabrina e Cosima), e soprattutto ciò che si dirà in appello. Siamo dunque in attesa, senza grandiose illusioni.

Giacomo ha detto...

Rispondo di buon grado all'invito dell'amico Vito.
Credo che Cosima, Sabrina, Carmine, Cosimo Cosma, il fioraio e tutti i suoi parenti, Ivano Russo e tutti i suoi amici e nessun altro in Avetrana e dintorni c'entrino niente con la morte di Sarah. E nemmeno credo che ne sapessero qualcosa di certo, fino a quando Misseri, premuto dal terrore che qualcuno intorno a lui avesse visto o comunque sospettato qualcosa, uscì allo scoperto facendo prima trovare il cellulare e alla fine crollando, secondo la più classica delle conclusioni, e vuotando completamente il sacco, in ordine alla sua totale ed unica responsabilità circa tutto ciò che riguardava la morte e la scomparsa di
Sarah.

Credo inoltre che la difesa delle due donne Misseri abbia capito tutto e si stia battendo al meglio.

Credo che purtroppo la madre di Sarah, che inizialmente aveva capito tutto, sia stata e continui ad essere oggetto di circonvenzione da parte di avvoltoi lupi e sciacalli, che per interessi inconfessabili la tengono sotto scacco, approfittando del suo dolore.

Credo altresì che la procura, che pure aveva risolto brillantemente il caso in soli quaranta giorni, si sia poi avvitata per motivi non del tutto chiari in un vortice di cui ha perso il controllo.

Credo che se, come alcuni vanno prospettando anche in questo blog in maniera più o meno obliqua, ci fosse stato e ci fosse in Avetrana e dintorni un giro di prostituzione minorile, a cui far risalire l'assassinio della povera Sarah, se ne sarebbe saputo subito tutto, atteso che in un piccolo centro una tale situazione non avrebbe potuto sfuggire.

Naturalmente questi credo li ho ampiamente argomentati, durante tre anni di commenti agli articoli di Massimo, sempre lucidi chiari informàti e puntuali.

Un saluto a Vito ed a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo spostare una macchina lo so che non è indice di aver commesso un delitto,il fatto è che sposta la macchina dalla sua posizione originaria come se avesse caricato qualcosa e dopo la rimette in modo diverso,(cosa notata dal'amica Mariangela)e poi sta li ad aspettare il loro arrivo con una zappa in mano,dopo pochi minuti scompare del tutto andando via dal paese.Ora, se metto questo particolare di non senso con il fatto che dopo 42 giorni fa ritrovare il cadavere della nipote e con tanto di confessione,è ovvio che l'unica cosa che può aver caricato quel giorno è il corpo della nipote.Caro prof questi sono fatti accertati,non chiacchiere da cortile e privi di qualsiasi riscontro. Supportati oltretutto da una assenza temporale di un'ora e passa dalla scena della sparizione della nipote.Non ha trasportato nessun animale,e non è andato da nessuna amante,almeno fino ad'ora non si è presentata nessuna a dire, ecco io sono l'amante di Michele e quel giorno ci siamo visti per un'ora in contrada mosca.
@ R. Hai detto che l'auto di Cosima ha cambiato posizione,a che ora,e chi ha visto questo spostamento? Non serve una scuola per indurre una persona a mentire,basta solo convincerlo dei benefici per lui e la figlia,sembra assurdo vero,beh stai tranquillo che tante sono le cose assurde che ci accadono negli anni della nostra breve o lunga esistenza.Buona giornata.

magica ha detto...

infatti vito .
si ricordano dopo 42 giorni che l'auto di cosima cambio' posizione ?

anche la pisano' disse che il mattino del26 non vide la macchina di cosima in strada . . infatti partirono da quella chiacchera per insistere che cosima non ando' al lavoro . ma che ando' in banca , tutte falsita': cosima ando' al lavoro mentre in banca ando' il marito . solo lui puo' esserci andato in banca per il versamento di una somma di denaro . i denari non si danno ad altri da portare in banca .

Anonimo ha detto...

@Vito
Nei verbali che dovresti aver letto, ci sta scritto che la sig. Morleo, mamma di Liala Nigro (amica di Sabrina) vide, prima delle 14, l'auto di Cosima parcheggiata in una determinata posizione e girata verso una determinata direzione. Mariangela, al suo arrivo verso le 14,40, la vide parcheggiata in posizione e direzione diverse da quelle precedentemente descritte.
La menzogna non potrà mai regalare benefici ad una persona innocente.
So bene che la vita, breve o lunga che sia, può riservare sorprese assurde, ma ti ringrazio per avermelo ricordato: ne terrò conto, non si sa mai...
Di nuovo ciao, R

Anonimo ha detto...

@Magica
Che interesse avrebbero avuto, sia Mariangela che Lucia Morleo, a descrivere precisamente posizione e direzione dell'auto se non ne avessero avuto un nitido ricordo? Sarebbe bastato dire:"Non ricordo".
R

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici grazie del vostro intervento,è sono assolutamente d'accordo su quello che dite.
@ R. La signora Morleo si sofferma davanti casa dei Misseri per pochi istanti,pensando di vedere Sabrina e poterla invitare per andare al mare,nota che il garage era aperto,e sono le 13.55,poi il marito le mette fretta e vanno via,ora ricordarsi dopo tanto tempo il verso con cui è parcheggiata una macchina credo che sia alquanto dubbioso il fatto in se.Mariangela nota da subito questo spostamento del veicolo di Michele,la seat marbella e non mi risulta che abbia fatto cenno sulla direzione della macchina di Cosima.Buona giornata a tutti

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ R.ho letto ora il tuo commento.E dimmi che interesse aveva nel dire che quel giorno prima era tranquilla e poi in aula dice che era agitata?
E dimmi quale interesse aveva il signor Petarra che fino al 8 di dicembre non ricordava nulla sul fatto che quel giorno la moglie era andata a lavorare,mentre il 9 di dicembre insieme al P.M. Buccoliero stranamente si è ricordato tutto? ciao e buona giornata,a più tardi.

Vanna ha detto...

Manlio riporta da NOTIZIA D'OGGI SUL "NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA" , il g. 5 ottobre 2013, 19,08.

"A parere del procuratore Motta, la criminalità locale nel Salento si sta riorganizzando. Questo perché la mia opinione sull'esistenza di una criminalità organizzata, a cui far risalire eventualmente la morte atroce di Sarah Scazzi, è "una pura fantasia". Che mai, l'unico assassino della zona è il noto Misseri Michele di Avetrana, oppure la moglie e la figlia, al massimo la loro famiglia."

Manlio condivido e ti chiedo come mai negli ultimi casi strazianti oltre Sarah, Yara, le gemelline Schepp a Cerignola, i fratelli Pappalardo,altri che ora non ricordo e Ylenia Carrisi sparita negli States, ma vista in zona nascosta, sarà vero? le piste portano alla Puglia? SCU?


Giacomo ha detto...

Parlando in termini di pura probabilità, ci sono 4 casi possibili:
1) la Morleo ricorda bene e Mariangela ricorda male
2) la Morleo ricorda male e Mariangela ricorda bene
3) la Morleo ricorda male e Mariangela ricorda male
4) la Morleo ricorda bene e Mariangela ricorda bene.

Solo in quest'ultimo caso si potrebbe asserire che l'auto di Cosima fosse in due posizioni differenti.

Cioè la probabilità che l'auto fosse in due posizioni differenti è di uno a quattro, cioè del 25%. Poco per ritenere attendibile tale conclusione.

Buon pomeriggio a tutti.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Naturalmente, anche se non l'ho specificato, s'intende che ricordare bene o male è riferito soltanto al particolare della posizione dell'auto e non ad un'apprezzamento generale delle capacità mnemoniche delle due testimoni.

Giacomo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna,l'articolo l'ho letto attentamente,è ti posso assicurare che non ha nulla a che vedere con questi delitti,o per te in ogni delitto deve per forza esserci la camorra,la ndrangheta,la sacra corona unita,la mafia,o le brigate rosse? Dall'inizio dell'anno sono quasi cento le donne assassinate per i più assurdi motivi,hai notizie che queste donne siano morte per opera di mafiosi o di criminali incalliti? non credo,tutte uccise dai loro mariti,amanti,fidanzati,o ad opera di qualcuno che voleva abusarne,di certo non per opera di qualche criminale incallito.Poi ci sono i delitti a scopo di rapina,è sono per lo più opera di piccoli delinquenti italiani o stranieri.Ai gruppi criminali non interessano minimamente questi delitti,hanno altro su cui pensare,sopratutto come poter guadagnare con la prostituzione,la droga,rapine o quant'altro possa fruttare loro denaro.Cosa guadagnerebbero dall'uccisione di una ragazzina? nulla,semmai dal rapimento con relativo riscatto,ma, questo avviene quando la vittima è benestante,e non per una persona che vive di stipendio, non credi? Questo è il mio pensiero,poi può essere che mi sbagli per carità,non sono infallibile,e non ho queste pretese di sicurezza assoluta.Ciao carissima e buona serata.

magica ha detto...

buonasera a tutti ,
se la signora morleo si ricorda di essere passata verso casa misseri alle 13,55 a vide il portone del garage aperto significa che all'interno c'era michele che trafficava m con il trattore o altro ,il garage non penso venisse lasciato aperto sulla pobblica via
sabrina dovrebbe avere per quell'orario qualcosa che la colloca lontano dal garage (in casa ).
allora la tesi che misseri in quell'orario o giu' di li di non fosse nello sdraio a riposare .
come vorrebbe farci intendere la procura . sabrina era in casa e misseri in garage . se missseri era in garage come mai non si sarebbe accorto della moglie che salta in macchina per inseguire la nipote ?.
invece incolpa l'adorata figlia al posto della moglie con la quale non andava d'accordo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Brava cara Magica,sei adorabile per quello che hai scritto,e non come il caro zietto adora sua figlia.Sul lato sinistro del blog ci sono vari articoli di Massimo,apri quello di "presunto colpevole"ti consiglio di andare a leggere quello del 22 luglio 2011,lo troverai molto ma molto interessante,e un consiglio anche per gli altri amici,con commenti del Prof Tummolo e della cara e scomparsa"dal blog" amica Mimosa molto significativi.Ciao cara,e un caro saluto al mio più sempre affezionato amico Giacomo.

Manlio Tummolo ha detto...

Vedo solo ora che ci sono un sacco di interventi che non riuscirò a leggere oggi. Causa perturbazione il mio super-marzianamente tecnologico satellitare collegamento ad INTERNET non funzionava. Comunque nessun problema, tanto le tesi sostanziali sono sempre le stesse, e la mia la conoscete da molto tempo. Domani vado via all'alba e tornerò alla sera, quindi dovrete procedere senza mie osservazioni, mi dispiace.

Mimosa ha detto...

Carissimo Vito
Ho già dormito 3 ore e in questo momento non sono più nottambula (tuttavia spero di farmi altre 3 ore di sonno, intanto vi ho letto e prima ho lavorato ad articoli per la rivista on line a cui collaboro, come impegno di “volontariato”, ossia gratis). Ti ringrazio che ogni tanto ti ricordi di me e mi nomini.
Non intervengo da tempo sia perché non ho da aggiungere nulla a quanto abbondantemente ho già detto sia perché ce la fate da soli a sostenere la lampante innocenza di Sabrina e di conseguenza Cosima (su cui le persone davvero intelligenti non possono ragionevolmente dubitare in base ai DATI DI FATTO, e a tutti i riscontri in sede di processo – basterebbe leggere i verbali delle udienze e vedere i video per capire chi mente, incluse le puntate di “Un giorno in Pretura”) sia perché non ho l’energia per lottare contro i mulini a vento, ovvero contro le fantasie di coloro che sostengono l’innocenza di Michele o la colpevolezza di tutta la famiglia. Ognuno è libero di esprimere il proprio parere, ci mancherebbe … il confronto di idee è molto stimolante, ma trovo che alcune impalcature siano più di facciata per tirare avanti il blog piuttosto che profondi convincimenti, basati su logica e matematica.

Ti saluto carissimo e mando un abbraccio agli amici (chissà quanti me ne sono rimasti …?).
Mimosa

Vanna ha detto...

Carissimo Vito buongiorno.
In risposta al tuo del 10-10,19,0.

Sempre cortese e ti rispondo.

Non sono abituata a generalizzare perché si rischia sempre di trovare l'eccezione.

Non sono sicura per nulla, contrariamente a quello che affermi:" che non ha nulla a che vedere con questi delitti,o per te in ogni delitto deve per forza esserci la camorra,la ndrangheta,la sacra corona unita,la mafia,o le brigate rosse?"

Ho nominato le brigate rosse? Non ricordo.
Ho parlato solo di donne assassinate? Non mi sembra.

Ho fatto riferimento a un territorio.

Per esempio lo sapevi che un vicino di M. Schepp è oriundo di Cerignola?

Che la madre di Yara è pugliese, zona vicino Avetrana?

Quindi non mi ritrovo in ciò che hai scritto.

Le donne assassinate in Italia " per i più assurdi motivi" e che non sono morte, come tu dici"per opera di mafiosi o di criminali incalliti" ma "uccise dai loro mariti,amanti,fidanzati,o ad opera di qualcuno che voleva abusarne,di certo non per opera di qualche criminale incallito...Poi ci sono i delitti a scopo di rapina...opera di piccoli delinquenti..."

Questi "piccoli delinquenti", qualora fossero casi isolati,sono il frutto di quella mentalità, di quell'istinto che è criminale e che fa sì che si coaguli in gruppi più o meno potenti, tentacolari nella società.

Quando si è privi di scrupoli si è capace di tutto per raggiungere il proprio scopo ed è per questo motivo che esistono certe associazioni profit solo per loro a discapito della società.

Converrai con me che di quel centinaio di donne uccise o sparite ce n'è una manciata o poco più che ha molti punti oscuri.

Perché ci vedo solo io certi collegamenti o perché c'è qualcosa di poco chiaro dietro?

E' possibile che non si riesca a capire che M.M. se fosse stato lui a fare tutto non avrebbe fatto ritrovare il corpo?

E' un comportamento poco mafioso, mi sembra, quindi è anomalo, è una eccezione.

E l'eccezione conferma la regola su questo usiamo fiumi di inchiostro.

Buona giornata a te.

Anonimo ha detto...

buongiorno a tutti .
misseri non ha fatto trovare il corpo spontaneamente ha confessato sotto pressione il delitto dopo ore di interrogatorio ..
anzi aveva continuato con i depistaggi . facendo trovare il cell . mettendolo in giro per avetrana , in modo che i sospetti cadessero possibilmente su estranei . . e frignando di qua e di la' aveva cercato di infinocchiare i carabinieri .
poi gli inquirenti hanno avuto la conferma che lui centrava eccome

carla ha detto...

ciao Mimosa , sappi che la mia amicizia con te è presente, anche se in questo periodo scrivo poco , perché purtroppo , per altri motivi, sono presa pure io dai impegni....
e sono d'accordo con te per l' innocenza di queste 2 donne....dopo tutto queste 2 donne sono accusate per intuizione che sono ipotetiche assassine , ma non c'è nulla a livello ne materiale e ne il tempo possibile contro di loro, si sono attaccati a 2 ipotetiche motivazione l' amore e l'invidia, che chiunque potrebbe avere, al di là di questo nulla , ma alla fine resta sempre un ipotesi che può essere benissimo reso pomposo = chiacchere = e come chiacchere che possa posare su qualunque testa dell' essere umano su questa terra.....
e la chiacchera uccide!.....
ciao carissima è importante che se ne riparli di questo pericolo che ci possa rincorrere, che oggi si chiama Sabrina e Cosima, domani chi sa chi?......
ciao cara di intanto, intanto fatti sentire anche per dire ciao ....un bacio Carla

un caro saluto a tutti amici del blog

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao cara Mimosa,immaginavo che eri impegnata altrimenti qualcosa l'avresti scritta,sopratutto di notte quando trovi un po di relax.Purtroppo non c'è molto da dire siamo sempre in attesa che escano le tanto attese motivazioni.Per Parolisi è già finito l'appello e ora pensano alla cassazione,invece per Sarah siamo ancora qui ad aspettare e capire per quale maledetto motivo hanno deciso quelle condanne,manco fossero più mafiose di Totò Riina.Ciao cara ti abbraccio come sempre e non lavorare troppo ok.

Mimosa ha detto...

Grazie anche a te Carla dell'amichevole pensiero, hai ragione, ogni tanto mi affaccerò per salutarvi e farvi sapere che sono sempre qui con voi
un augurio per la salute, cara.

Mimosa

Buon fine settimana a tutti gli amici del blog

Vanna ha detto...


Anonimo delle 12,26.

" Misseri non ha fatto trovare il corpo spontaneamente ha confessato sotto pressione il delitto dopo ore"

Difatti era davanti ad una pistola carica, e poi è stato rimesso in libertà.

magica ha detto...


per caso si ha notizie che misseri sia andato spontaneamnete in questura? .è stato convocato. come la moglie e la figlia .
misseri ha confessato il delitto dopo alcune ore e sotto interrogatorio ,quasi sempre i colpevoli incalzati da domande confessano .
lo hanno arrestato .

Manlio Tummolo ha detto...

Perché dover farci ripetere da anni le medesime cose? lasciamo stare le lacrime, vere, finte di plastica o di vetro di Michele Misseri e familiari. Le parole con cui si inizia il verbale dell'incidente provìbatorio dell'illustre SS. inquisitore sono un pararsi la schiena sul fatto di aver usato procedure "suggestive", che, liberate dalle falsità concettuali del linguaggio giuridico-poliziesco, equivalgono ad "estorte". Non capisco perché crediate al vagabondo confessionale Michele Misseri e non all'univoca confessione del SS. Inquisitore. Tutto il "doloroso percorso di ravvedimento", dalla A alla Z, fu estorto con vari trucchi e pressioni dagli illustri SS. Inquisitori, con la delicata collaborazione dell'avvocato d'ufficio e di Maga Maghella, la psicologa più bella, di formazione americana.

Manlio Tummolo ha detto...

ERRATA CORRIGE:

"probatorio" e non "provibatorio", dovuto alla mia insipienza di dattilografo

magica ha detto...

signor tummolo lo abbiamo compreso come andarono gli interrogatori a misseri .
ce le ripetiamo continuamente ,
il commento doveva avere una risposta .
alcuni di noi abbiamo sempre pensato in un modo percio' si continua con le nostre considerazioni. )la coplevolexxa di misseri )
se misseri dovesse risultare innocente sarei la prima a esultare . non mi accanisco contro quell'uomo con cattiveria ,
ma fin'ora io la penso in un modo e non sono l'unica .
beh l'incidente probatorio è stato una porcheria di prima qualita' .. anche perchè ha messo in mezzo la figlia innocente .
poi si evinsero tutte le procedure fuori le regole , una porcata .

Giacomo ha detto...

Continuo a ritenere che il primo interrogatorio di Misseri non fu indirizzato, per il semplice motivo che gl'inquirenti non sapevano niente della fine di Sarah e di dove il corpo era stato sepolto. Supporre che gl'inquirenti sapessero già con certezza che Sarah era morta, il luogo dell'occultamento ed addirittura chi fossero i colpevoli, mi sembra una teoria non dimostrata, né dimostrabile, ma una pura congettura aprioristica. Ritengo invece che tutte le confessioni successive alla prima furono consapevolmente e decisamente ed addirittura acclaratamente indirizzate contro Sabrina, che era nel mirino della procura da settimane.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Giacomo,

hanno saputo perlomeno dai primi giorni di settembre che cos'era realmente successo, perché risulta dalle notizie giornalistiche che stavano cercando anche nei pozzi. Ma le loro informazioni, inizialmente generiche, si sono andate completando insieme al fatto che fosse Sabrina Misseri la vera colpevole, su denuncia di qualcuno che possiamo anche intuire - da dati successivi . chi fosse stata, andando a girare con microfoni nascosti. Non a caso il grande generale dei carabinieri osservava le sue smorfie televisive, deducendone. ante-prima confessione del padre, la colpevolezza. Sabrina Misseri è stata, dall'inizio, il loro vero obiettivo, mentre il padre serviva da cavallo di Troia.

Carissimo Giacomo,

vada come vada il processo: i fatti verificabili sono esclusivamente i colossali abusi compiuti contro l'intera famiglia, avvocati e loro testimoni a difesa. Non una traccia si è trovata in quella casa, garage compreso. Il resto è ripetere le solite storie: voi vi consolate con un colpevoluzzo, altri con due, altri con tre o addirittura quattro (!!!). Io personalmente no, e dico che i colpevoli sono altrove, tra coloro che hanno l'abitudine di far sparire cadaveri nei pozzi, e non solo quello di Sarah Scazzi. Qui si va avanti a puri fideismi e giallismi, mentre altre cose confermate recentemente (asserzioni procuratore Motta) sono l'esistenza e l'attività di bande criminali organizzate, che ora stanno facendo cessare la "pax mafiosa", una pace ovviamente in combutta con chi invece avrebbe dovuto sostenere contro di esse una guerra, ed invece ha chiuso occhi ed orecchi, naso e gola. Ed è facile capire di chi si tratta.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna mi dispiace che non ti ritrovi in quello che dico, non da ora ma da tanto tempo,peccato,e in un certo qual modo ti capisco,in fondo chi sono io per poter dire tizio è colpevole o non lo è,uno come tanti che ha letto di tutto,visto di tutto, e sentito di tutto e anche di più di quello che qualcuno doveva dire,e i nomi li conosci molto bene,però non ti bastano queste prove, vorresti di più e possibilmente il video in cui si vede l'assassino che uccide Sarah,spiacente,non posso accontentarti.Poi mi dici che un vicino di M Schepp è di Cerignola,che la madre di Yara è pugliese zona vicino Avetrana,bene,tu lo sapevi che mia moglie è di Bari e che tutti i parenti vivono da quelle parti? non credo,però ti posso assicurare che sono tanti,e a qualcuno ho chiesto alcune informazioni,di cui ho ricevuto ottime risposte su quello che avevo chiesto,e che riguardava il caro zietto ,però non ti dico nulla,tanto non mi credi.Sul Signor Petarra non hai mai detto nulla riguardo alla sua memoria,sulla signora Pisanò hai detto che ti è pure simpatica,sul cassiere hai detto perché dovrebbe mentire rischiando il posto di lavoro,e quindi può essere che dica il vero,allora cara Vanna non ho letto i verbali delle udienze,non ho visto il video in cui il Petarra dice di non aver guardato l'orologio però l'orario era quello,non ho visto l'assegno con la firma di Michele completamente diversa da quella della moglie ,non ho letto un verbale di incidente probatorio ai limiti del ridicolo,no,ho letto la fiaba di Biancaneve e i sette nani,pazienza,vuol dire che mi sono sbagliato,come mi sono sbagliato a scrivere che in questi delitti irrisolti potevano farne parte le brigate rosse,anche se era solamente per nominare i tanti gruppi criminali,e non le BR in se.Ciao carissima Vanna e Buona notte.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo riguardo al comportamento dei SS Inquisitori ci sarebbe tanto da dire,in male naturalmente,sull'incidente probatorio credo che cosa più ridicola non si è mai sentita,riguardo alla confessione su un punto lei credo che si sbagli,e le spiego il perché:L'interrogatorio avviene in due fasi,la prima è quando confessa il delitto e indica ai P.M. dove ha nascosto il corpo,nella seconda parte,quando ritornano in caserma,gli viene assegnato l'Avvocato d'ufficio,e li inizia il vero interrogatorio riguardo a cosa avesse fatto nella mezza giornata,e con qualche domanda suggestiva o un po ingannevole spiega cosa era accaduto quel giorno.Se fosse stata una farsa,non avrebbero detto al Procuratore Sebastio: ecco abbiamo l'assassino di Sarah e che mancano solo da definire alcuni dettagli,no,questo ritengo che sia troppo,non può un procuratore esporsi a una cosa cosi assurda,o era lui l'assassino o non lo era,altrimenti non avrebbe tenuto una bella conferenza stampa dicendo che quasi certamente era il caro zietto l'assassino,la percentuale che indica è molto alta,e se c'erano dei dubbi non avrebbe detto nulla,era meglio aspettare,non crede? Buona notte caro Prof,e un caro saluto a tutti i nottamboli.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vito Vignera,

ce lo siamo detti pure per telefono. La fine della prima fase si conclude col dire (sommariamente): "Vi porto io al pozzo, perché di notte sarebbe impossibile altrimenti trovarlo". Nondimeno il discorso ridicolmente si conclude "Possiamo venire anche noi ?". E la forumista Chiara - malgrado i miei enormi disaccordi con lei devo riconoscerlo - a suo tempo dimostrò che il buon Misseri non trovò un bel nulla, ma fu il SS. Inquisitore a ritrovare il pozzo, secondo le indicazioni (?) del Misseri stesso (?). D'altronde nelle immagini fotografiche di quel ritrovamento il Misseri non si vede. Voi sostenete che era lì, ma non so su quale base.

Ora ho 1000 volte spiegato, ma pare di dirlo al vento, che una cosa è sapere dove un certo pozzo sia,
altra è sapere che in quel pozzo galleggia il cadavere martoriato di una ragazza. Su questo mediocre equivoco si è ulteriormente equivocato, complicando la cosa all'inverosimile.

Questo lo sapevano Lorsignori, ma è molto probabile che Misseri Michele lo sapesse solo al momento del ritrovamento.

Ho pure detto, ripetuto e ribattuto, sempre al vento si intende, che "il percorso doloroso di ravvedimento" parte dalla prima confessione per finire con l'incidente probatorio, ed infatti come tale venne visto e cassato dalla Suprema Corte di Cassazione, la quale non ha mai asserito: "La prima fase va bene, le altre 7 vanno male".

Infine, se si continuerà con la linea difensiva delle donne Misseri, accusando l'uomo del delitto, o si finirà con un'assoluzione puramente formale, tecnica, che non chiuderà gli spazi a persistenti sospetti, o con la conferma di una condanna eventualmente ridotta. L'unica punto di forza logica e fattuale della difesa è sostenere che lì in quella casa nulla è successo, e nulla si è ritrovato; che un rapimento vi è stato (naturalmente nella solita cecità, sordità e desensibilizzazione generale, tipiche di questi casi), ma non certo ad opera delle due donne, e in quel modo nebuloso e contraddittorio esposto dall'accusa; che vi è la mano di qualche criminale ben organizzato e pure ben protetto in alto loco, forse anche grazie a "paci" mafiose, camorriste, n'dranghetane o sacrocoronamente unitarie che siano.

Manlio Tummolo ha detto...

PS) Riguardo alla celebre penosa conferenza, Lei dice che un procuratore "non può" ? Come non può, se si sono smentiti in breve tempo ??!!! Dopo aver diviso la verità in punti percentuali, ne hanno preso 90 o 99, dimostrando che poi quello che per loro veramente contava era il restante 10 o 1 % che fosse. Sarebbe questa la loro serietà ? Ma signor Vignera, smettiamola di essere creduli e fiduciosi solo perché uno indossa un mantellaccio di seta con fronzoli !!! Il mantellaccio nero, lugubre e jettatorio, è solo un rivestimento arcaico come la mentalità di chi lo indossa, e i fronzoli dorati che penzolano e ballano sono solo fronzoli: nulla di serio !

Dare un'aria matematica alle dimostrazioni ? A parte che la verità si divide solo per pura espressione verbale, visto che è astratta, non si tratta di salamini o di dolcetti da dividere un tanto per ciascuno, in quanto tempo poi si sono smentiti ? La realtà delle indagini è, e resta, che essi puntarono subito su Sabrina Misseri nella speranza che essa si accollasse un omicidio colposo per "cavalluccio" (a dondolo? mai si è capito in che cosa consistesse), chiudendo il caso con la gioia di tutti. Michele era solo un mezzo per arrivarci, il ventre molle della famiglia. Lorsignori dicevano: un po' di galera non fa male a nessuno, si impara pure un mestiere, si può diventare perito agrario e, perché no, anche dottore in giurisprudenza, poi avvocato, magistrato o notaio, ti aiuta CEPU. Prenditi, prenditi fanciulla, confessa le tue responsabilità oggettive, fatti qualche mesetto di carcere, poi con perdoni, amnistie, indulti, grazie, patteggiamenti, sconti, buone condotte, ecc. ecc., te ne torni a casa presto, e noi così sgobbiamo poco, e possiamo occuparci dell'ILVA, che è una cosa seria, non come la morte di una ragazzina, tanto ce ne sono tante, una più una meno...

E, invece no, SOMMO DISPETTO: malgrado la delicata zampetta offerta dai SS. Inquisitori, Sabrina Misseri rifiuta, rigetta anche quando la madre viene arrestata, malgrado lei potesse entrare ancor meno in quella vicenda, malgrado il premio esemplare dato al confusionario collaboratore. E allora, ecco: VENDETTA, TREMENDA VENDETTA, ergastolo alle due donne, se avessero potuto le avrebbero pure condannate a morte mediante squartamento per soddisfare il loro odio e quello dei sanguinari loro adoratori.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo c'è tanto di vero in quello che lei dice,però sotto quel mantello caro prof questi hanno un potere di poter decidere tutto o il contrario di tutto,con l'aiuto di giudici consenzienti,e questo l'abbiamo visto è sentito. Magari sarò io che vedo le cose da un punto di vista "giallistico"con un assassino bello e confezionato,però tante cose non mi tornano,e cerco di capire il perché ha detto questo o il perché ha fatto questo,e mi creda non è facile entrare nella mente di un soggetto come Misseri.Quelle frasi che lei cita,lo so,d'anno di che pensare,però, quello che le dice,è sempre quello delle lacrime di plastica,quello che ha trasformato il sogno in realtà,quello dell'incidente probatorio ridicolo su tutti i punti di vista.Ora due sono le cose o è ridicolo lui o sono ridicole le cose che dice quella notte sulla confessione di zio Michele,del tipo"possiamo venire anche noi",ecco,non ho solo dubbi su zio Michele,ho dubbi anche su questo P.M. che ha fatto di tutto pur di incolpare due povere disgraziate,che poi riguardo a Cosima sinceramente viene da piangere per come ha descritto la sceneggiata dell'inseguimento per le vie di Avetrana.Io l'avevo invitato ad andare a Taranto e dirgliene quattro a questi autorevoli signori togati,ma,lei non mi ha ascoltato,dicendo che l'avrebbero arrestato,lo so caro prof,però avremmo avuto il piacere che qualcuno gliele aveva "cantate" di santa ragione,piacere nostro naturalmente,e galera per lei,ok caro prof ho voluto scherzarci su,tanto su questo delitto non lo so quando uscirà fuori tutta la verità,sempre se uscirà,il dubbio rimane.Buona giornata caro e illustre Prof.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Prof Tummolo ho dimenticato una cosa,mi dice quando scade il termine per sapere le motivazioni? siamo quasi a sei mesi dalla sentenza,mancano solo pochi giorni,non è che l'hanno dimenticato?
C'era solamente da decidere se il fioraio ha sognato e se Sabrina era gelosa di Sarah.Tranne che stanno ancora ascoltando le registrazioni fatte dalla signora Pisanò verso i suoi illustri compaesani.Buona giornata.

carla ha detto...

buongiorno a tutti,
vi ho dato una letta velocemente e vedo che si continua ad accusare a vicenda , che non si possa puntare il dito solo su zietto o solo sulle donne Misseri, sembrerebbe quasi che ognuno avesse la sua simpatia per il suo assassino, comunque resta sempre di fatto che sulle donne , a parte le supposizione, non c'è nulla che conduce a loro.....
invece da parte del caro zietto c'è comunque una confessione ed è da lì che si bisogna partire , perché è anche vero non basta dire :- che sono stato io...- oppure che punti il dito verso un altro, in questo caso la figlia e non ne parliamo di Cosima che si beccò ergastolo solo per un sogno.....invece che di approfondire come si fa in altri casi.....
intanto per il fatto stesso che si è autoaccusato, mi domando se si è fatto di tutto per verificare se esiste delle fondamenta?.....
il fatto stesso che abbia accusato la figlia non c'è stato nessun interesse di verificare le fonti, anzi si è fatto di tutto trovarne una colpa e senza tanti scrupoli ..... e in questo devo dare atto di quello che dice Manlio che hanno usato il cavallo di troia per arrivare a loro....
ora dico non posso dire per certo che sia stato Michele , perché non c'ero lì, ma dalle informazione che ho raccolto , che sia stato lui o no , sta di fatto che non trovo un comportamento normale nei confronti delle donne, che a mio parere le hanno voluto sbattere in galera a qualunque costi ....in questo non è possibile a non sospettare che altro stanno nascondendo questi santi inquisitori......
che poi dopo tutto Michele parlò del " cavalluccio" e non d'altro, il resto hanno fatto tutto loro gli inquirenti, certo con l'aiuto dei testimoni che hanno cambiato versione a loro piacimento, per cui ancora ad oggi non ci viene fornito la reale motivazione.....
buonagiornata....ciao Vito....

carla ha detto...

x Vito vedo che abbiamo scritto contemporaneamente....

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Carla grazie dei saluti,spero che stai bene ok.Cara Carla è quello che ripetiamo da tanto tempo,il perché uno confessa un delitto se non ha fatto nulla,tranne l'occultamento,su quello dubbi non c'è ne sono,e perché incolpa la figlia,la moglie non l'ha mai nominata.Perché si sono accaniti contro Sabrina e la mamma con sogni gelosie e pettegolezzi vari? mah,tutto è assurdo in questo processo basato sul nulla,come il ritardo sulle motivazioni,quasi sei mesi,non ti sembrano un po troppi? ciao cara poi ci sentiamo in settimana ok,buona giornata

Chiara ha detto...

Ciao Vito, scusa se mi intrometto, ma avevo proprio da poco fatto il conto. Se dico giusto che la sentenza è del 20 aprile, allora i 90+90 di proroga andranno a scadere venerdì prossimo 18 ottobre.

sempre che intendano rispettarli, s'intende, perchè come è già stato correttamente detto, sanzione per l'eventuale ritardo oltre alla proroga (ammeso sia confermato ch'era stata chiesta) non ve n'è.

O meglio, già la domanda di proroga viene segnalata al c.s.m. a mò di "campanellino" e quindi tanto più un ritardo ingiustificato...ma tanto, di come sia utile ed efficiente il c.s.m. lo sappiamo tutti e della segnalazione non sappiamo che farcene..

entro una settimana sapremo se almeno UNA MISERA REGOLA sia stata rispettata in questo processo.

carla ha detto...

è proprio questo Vito, mi pare un po' troppo e mi domando il perché cert'uni non se ne accorgano , io al posto loro mi sentirei una presa in giro dal pubblico ministero al quanto le appoggiassi....
perché mi domando le motivazioni quando mai nella storia dei processi abbia avuto questi ritardi.....
infatti Chiara non c'è giustificazioni che giustifica il tempo c'è n'era a voglia, per esporla dopo tutto era aprile ,fuori dal discorso delle ferie che erano benché lontani.....
intanto alla sentenza avevano detto 90 giorni e non 90 + 90 ....
è più facile che non sappiano come fare a combaciare le cose senza che nessuno se ne accorgano , perché ormai si è parlato fin troppo , per intromettere cose nuove ed negare dell' altro , per fare valere la colpevolezza ed la condanna verso le donne......e chissà quando si sogneranno di fare l'appello , senza curarsene se siano colpevoli o meno ...e non solo, la salute del carcere di com'è?....
invece di tenere fuori i criminali al domicilio o di parlare sovraffollamento incominciamo a mettere al domicilio chi è in dubbio in attesa del giudizio e tenere dentro i veri criminali riconosciuti e certi cioè mani nel sacco......
invece quello che vedo ultimamente come nel caso di femminicidio che loro assassini scontano la pena a domicilio, dovrebbe fare altro che ribollire lo stomaco.....che schifo!....
al di là di questo vi saluto caramente Vito e Chiara e grazie per il contributo con il pensiero che date alla giustizia umana.....ciao a dopo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie Chiara e speriamo che sia rispettata questa "misera regola", da questi c'è d'aspettarsi di tutto visto quello che fin'ora hanno combinato a Taranto e d'intorni.E come disse il poeta, "Questi non hanno speranza di morte
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidiosi son d'ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa". Buon pomeriggio a tutti.

Chiara ha detto...

Carla

nella sentenza si erano riservati 90 giorni, ma si dice che abbiano chiesto una proroga.

allora sarebbe solo questo da verificare - cioè se davvero l'abbiano chiesta - perchè la proroga in sè è consentita dall'art. 154 comma 4bis delle disp.att.c.p.p.: la concede il presidente del tribunale, su richiesta motivata del giudice, per una sola volta e per un massimo di 90 giorni. di questo provvedimento di proroga viene data comunicazione al c.s.m..

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera,

vedo che al Suo interrogativo ha già avuto piena risposta, per cui la mia è inutile. Comunque i 90 giorni non sono obbligatori, è un termine massimo. Poi - come detto dalla signora Chiara - nessuno li sgrida per i ritardi. Sappiamo di un tal giudice, non ne ricordo il nome, che addirittura aveva rinviato per anni la sua motivazione alla sentenza di condanna, e i mafiosi (non certo i sigg. Misseri) sono usciti tranquilli e beati dal carcere.

Naturalmente in questa dimenticanza va visto solo un fatto "colposo": che volete troppi impegni, poveretto ! Peccato che, magari, per un semplice diffamatore tanta cortesia colposa non vi è mai.

Carissima Carla,

le confessioni sono prove regina solo per i giuristi arcaici, quelli che prima torturavano, poi ottenuta la confessione, chiedevano al torturato di confermare la confessione senza tortura. Se quello la rigettava, lo risottoponevano a tortura, ecc. Per cui o si moriva, o ci si faceva giustiziare con più rapidità.

Oggi la tortura vecchio stile è vietata, ma si usano trucchetti altrettanto sporchi, anche se non fisicamente dolorosi. Lo si è già detto, ma fare della confessione una sentenza di condanna è un'abitudine difficile da togliere.

Vanna ha detto...

A breve dovrebbero uscire le motivazioni, saranno credibili per una sentenza così particolare?

Non credo che Cosima stia dentro perché un testimone ha deciso di non parlare.

Non credo che Sabrina stia dentro perché non ha voluto parlare.

Non credo che lo zio stia fuori perché ha cambiato versioni.

Credo che gli inquirenti abbiano in mano qualcosa in più che non sappiamo per motivare quella singolare sentenza.

Poi sarà compito degli avvocati fare in modo di smontare le accuse.

Chiara ha detto...

Tummolo

e "ringraziamo" che almeno quello sia stato sbattuto fuori!
se è lo stesso di cui parliamo (ahimè in certi...Fori "caldi"...non sono casi isolati) alla SETTIMA volta che ritardava di ANNI le motivazioni(nell'ultimo caso addirittura 8 ANNI!!) il C.S.M. si è degnato di prendere provvedimenti.

che dire....troppa grazia Sant'Antonio!

Vanna ha detto...

Vito, ti ho letto ora e ti rispondo.

Tu non hai sbagliato nulla, ho evidenziato il tuo riferimento alle brigate rosse per far capire che noi cerchiamo di trovare i motivi più diversi per non rispondere veramente.

Io facevo una riflessione sul territorio per curiosità, non perché volessi magari indicare quello spazio geografico come
"predisposto" ad accogliere il mistero, lo strano.

Mi era sembrato una coincidenza.

La differenza tra di noi è che io non indico il nome del colpevole o dell'innocente, ho cercato di montare un mosaico con le tessere
che si hanno e di capire cosa quelle tessere possono dirci.

Perché il fatto non lo vedo lineare per niente.

In definitiva il cercare significati in realtà allarma non poco chi crede di avere la verità in tasca.

Tu dici che "quelle prove non mi bastano", è vero e per questo spero che tu non me ne faccia una colpa.

Ti auguro buona domenica.


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