sabato 21 settembre 2013

Sarah Scazzi: Coincidenze significative a-causali: messaggi in codice?

Articolo di Vanna


Nel primo articolo scritto su Sarah Scazzi mi chiedevo, evidenziando le strane coincidenze incontrate, se si poteva prevedere quello che le sarebbe accaduto. Erano tracce, frammenti di vita molto particolari che si prestavano ad essere letti da un nuovo punto di vista: quello della Teoria della Sincronicità, termine introdotto nel 1950 dallo psicologo e psichiatra svizzero Carl Gustav Jung ( 1875-1961). Torno a farne cenno, soprattutto per chi non ha letto il mio articolo precedente, cercando di integrare brevemente l’argomento “sincronicità”, anche se non sarà facile riassumere in poche frasi il complesso studio che portò Jung ad indagare molteplici campi dello scibile per costruire il suo pensiero.

Jung descrive “il concetto" generale di sincronicità nel senso specifico di corrispondenza tra due o più eventi, senza una relazione causale, che hanno lo stesso contenuto significativo o un senso simile”. Quindi, quando si ritrova una connessione fra eventi, psichici o oggettivi, che avvengono nello stesso tempo, e tra i quali non vi è una relazione di causa-effetto, ma una evidente comunanza di significato, scatta la sincronicità che permette di trovarne il significato nascosto nelle coincidenze significative. La sincronicità appartiene all'esperienza soggettiva, trovare il nesso a-causale di un fatto, e può essere oggetto di riflessione personale. Tale principio, se applicato a un evento, permette di aprire altre possibilità di comprensione che non solo spiegano l’accaduto, ma aiutano ad integrare quell'aspetto oscuro della realtà che è inconscio e che non è fisicamente spiegabile.

Per lo studioso, nella nostra coscienza personale non si ritrovano solo le tracce di esperienze rimosse, dimenticate, ma anche, in uno strato più profondo, un secondo sistema psichico ereditato dall'umanità che chiama inconscio collettivo. Nell'inconscio collettivo risiedono principi arcaici, simbolici, che egli chiama Archetipi (dal greco: archè=immagine e tipòs=modello), immagini primordiali che si ritrovano in tutte le civiltà, anche nelle più primitive. Gli archetipi sono il frutto delle esperienze, del lungo viaggio dell’umanità attraverso miti, favole, leggende, sogni, emozioni, visioni, che raccolgono la lotta dell’uomo per affermare la propria coscienza individuale fin dai tempi più antichi.

Gli archetipi dell’inconscio collettivo sono dentro di noi e fissano modelli di comportamento inconsci che tendono a ripetersi e a riproporsi con forza.

Sono potenti, anche se non se ne ha consapevolezza, esercitano pressioni sull'individuo, vengono fuori nell'arco della vita se non si è capaci di controllarli. Nel momento in cui l’uomo riesce a prendere consapevolezza e integrare i messaggi simbolici che l'archetipo invia alla coscienza, inizia il Processo di individuazione con il quale l’Io, coscienza individuale, si salda al : all'inconscio. La ricerca di Jung fu tutta incentrata sul valore dell’esperienza religiosa e spirituale. In quell'ottica interpretò il simbolo delle origini come una questione fondamentale nella quale il bene e il male acquistavano nuove vitalità e importanza; lui diceva: "si tratta di essere o non essere spiritualmente".

L'individuazione allarga gli orizzonti conoscitivi, promuove lo sviluppo successivo di elevazione spirituale perché porta a cercare domande sul senso della vita e a chiedersi del proprio destino. La realizzazione del è lo scopo della individuazione che passa attraverso l’esperienza del dolore e della sofferenza: non c’è consapevolezza senza dolore.

Ancora stupisce la risposta che Jung fece in una intervista alla BBC nel 1958; al giornalista che gli chiese se credeva in Dio e nella sopravvivenza dell’anima, lui rispose: "Non credo né all'uno né all’altra. So che entrambi esistono".

I fenomeni di sincronicità si presentano in relazione ad eventi importanti nei quali si vivono grandi emozioni: morte, nascita, malattie, paura, sofferenza, affetti intensi, perché nella tensione che Jung chiama “costellazione“ si trova un archetipo; in questo caso egli dice: "Se è costellato un archetipo, allora si manifestano spesso delle coincidenze inattese che il soggetto avverte come significative". I vari elementi che compaiono devono essere ricondotti al momento vissuto da Sarah, le coincidenze incontrate possono aiutarci a comprendere meglio l’accaduto sincronico che non vuol dire “nello stesso momento”, vuol dire “con lo stesso senso-con lo stesso significato”; ovvero: "evento accaduto nello stesso momento = evento accaduto con lo stesso significato".

Sarah poteva sapere o sentire il suo sacrificio?

Con grande cautela e rispetto si può cercare di interpretare quei suoi scritti che potrebbero essere elaborati da chiunque in un momento di tristezza, ma che inquadrati in ciò che accadde il 26 agosto 2010 diventano pietre miliari che sembrano indicare il percorso già scritto dal destino.

Era sensibile e intuitiva Sarah, ma anche suggestionata e confusa. Di sicuro aveva una certa attitudine riflessiva, non si spiegano altrimenti alcune espressioni che fanno rabbrividire e che sembrano accompagnare la sua fine come rintocchi di campane.

Sarah manifesta riflessioni di grande intensità. Su un foglio scrisse: "Ormai non si possono più cambiare gli errori del passato", mentre su un poster della cameretta si trova la frase: "Essere allegri non significa essere felici. Spesso si ride e spesso si scherza per dimenticare che si ha voglia di piangere". E’ una frase presa da Jim Morrison, il “Re lucertola“ simbolo della rivoluzione dei costumi degli anni '60 morto come gli altri del suo gruppo in circostanze misteriose.

La frase completa di Morrison recita: "Essere allegri non significa essere felici. Spesso si ride e spesso si scherza per dimenticare, per non sentire che dentro si ha voglia di piangere ".

Quella espressione Sarah la fece sua e insieme all'altra comunica un sentire sofferenza: quali errori aveva fatto o le avevano fatto fare, vista l’età? Rideva per dimenticarli e per non farsi vedere, aveva voglia di piangere... sono evidenti rimpianti, paura, morte, scomparsa, che se inquadrati nel contesto della sua vita, in quello poi accaduto, ce le rendono più comprensibili.

In un sogno, in un tema scolastico (una storia inventata) e nei suoi diari, si riverbera il mondo interiore della ragazzina. Nel tema, scritto i primi di maggio 2010, racconta che un misterioso personaggio rapina e uccide prostitute, se ne ciba e mette il resto nel congelatore per rivenderne la carne; in altri temi parla di persone scomparse. E ancora: nel diario narra di una donna che ha incubi e riceve apparizioni notturne che la spaventano. Un’amica di questa, chiamata Camille, riceve un talismano che la protegge, ma sparisce nel nulla ugualmente. Se dunque facciamo nostra l'ipotesi di Jung, i fatti, i sogni, le visioni, i temi e le frasi comunicate da Sarah, interpretati secondo le coincidenze significative possono assumere, nel valore metaforico o letterale, una connessione con gli avvenimenti della vita al momento dello scritto. Ma possono anche trasmettere i contenuti inconsci costellati di archetipi. In Sarah era iniziato il processo di individuazione alla ricerca del senso della vita, in quei nove mesi aveva cominciato il suo viaggio interiore incontrando i mostri dell'inconscio, l’aspetto oscuro del : l’Ombra si stava confrontando col Male.

Chi è quel personaggio oscuro che si ciba di carne umana, la congela e la rivende? Il suo inconscio le comunicava che lei, e non solo lei, sarebbe stata data in pasto a tutti attraverso il mostro Leviatano: mostro biblico che si cibava di carne umana per vivere. Un personaggio oscuro come il Leviatano potrebbe simboleggiare i mezzi di comunicazione che si nutrono di tali notizie, ma potrebbe anche simboleggiare un qualcuno che si nutriva di lei spiritualmente.

L’archetipo ha la forza di indicare il fine ultimo, quasi di scandire il destino, di portare a termine il suo significato; come attraverso l'inconscio l'uomo nutre la propria consapevolezza, così fisicamente si nutre di cibi differenti... e nel sogno di Sarah il cibo viene anche congelato.

Questi incubi sono contenuti inconsci che affondano nelle paure più antiche dell’uomo. Quante fiabe e miti presentano personaggi che mangiano carne umana: la strega di Hansel e Gretel, Medea...

In Sarah il sogno e le storie inventate sembravano dipanarsi sul nastro trasportatore dell’inconscio collettivo, comunicando con la sua interiorità che sceglieva simboli adatti alla comprensione. Simboli che le incutevano paura e le facevano desiderare di scomparire? Non era in grado di affrontare le forze archetipiche, non era in grado di superare gli opposti "bene - male" / "luce - buio" / "coscienza - inconscio", e provava dolore, tristezza per gli errori fatti?

Le tappe del suo viaggio sono come messaggi in codice con i quali chiedeva aiuto, chiedeva risposte che non aveva, chiedeva quel nutrimento che però restava congelato; tutti quei messaggi portavano al dolore e alla morte.

A posteriori, visto come è andata a finire, si può dire che bisognava avere maggiore accortezza e, per quanto riguarda i testi scolastici, che era opportuno informare la madre. Lei, quale Testimone di Geova sapeva dell’importanza dei sogni e delle visioni, parlo dei tanti fatti dai profeti nella Bibbia, e forse avrebbe avuto meno fiducia nelle amicizie della figlia.

Sarah nei suoi testi raccontava di non andare d’accordo con la mamma; la considerava troppo rigida e avendo il papà e il fratello lontani si sentiva sola. Nelle interviste Concetta dice che Sarah voleva la sua autonomia, che si ribellava come tutte le ragazze della sua età. La mamma era in difficoltà e forse ripensava a quando anche lei da ragazza si ribellò alla sua famiglia, a quando scappò con Giacomo e fece il matrimonio riparatore. La mamma aveva i problemi che hanno tutte le mamme nel momento delicato dell’adolescenza dei figli; lei si fidava ciecamente di Sabrina e approvava che andasse in comitiva coi più grandi perché credeva che essendo più maturi potessero vigilare su quella ragazzina vivace ed estrosa.

Il processo d’identificazione per Jung passa anche attraverso l’elaborazione dell’archetipo della madre, che rappresenta l’unico archetipo che trova il suo campo specifico nelle religioni del mondo come Dea Madre. L’autorità del femminile, della saggezza e dell'elevatezza spirituale, dell’amore, dell’accoglienza, del rifiuto, della vendetta.

Il simbolo della Madre possiede la doppia forza, una positiva e una negativa: è la saggezza e l’amore, è la creazione della vita ma anche il contrario. Per integrare in sé questo archetipo bisogna scontrarsi con la duplice forza. Sono frequenti quindi gli scontri tra madre e figlia, tra sorelle, tra suocera e nuora, tra le donne nei nuclei familiari. La forza del femminile Sarah non ha fatto in tempo ad integrarla nella sua personalità e ne ha conosciuto la duplice valenza in modo frammentario e ambivalente, poiché erano molte le donne della famiglia con le quali era in contatto e che avevano, a loro volta, una storia familiare di cui non è possibile sapere quale lato femminile fosse prevalente.

All'inizio dell’estate 2010, la ragazzina si scattò delle foto e disse: "Le useranno quelli di "Chi l’ha Visto?". Accadde poi che Chi l’ha visto trattò il caso fin da subito e che la sera del ritrovamento, in diretta, fosse presente come tutti noi davanti al pozzo. Un’altra coincidenza oppure un vero e proprio presagio?

Una frase in codice? Indirizzata a chi?

Cosa la ragazzina aveva captato, visto, ascoltato, immaginato, sognato, sentito... oppure: chi aveva incontrato, da chi era stata contattata... anche in rete?

Apriamo una parentesi: L'espressione: "Le useranno quelli di Chi l'ha Visto", venne riportata nel novembre del 2010 al giornalista Giuseppe Fumagalli da Valentino Castriota, “portavoce“ degli Scazzi nei primi tempi della scomparsa, poi allontanato e finito nel mirino degli inquirenti romani per millantato credito e truffa (condannato in primo grado, pochi mesi fa, a un anno di carcere). La frase in questione la riferì Sabrina stessa di fronte al Castriota, ma anche ai giornalisti, al fratello di Sarah, a mamma Concetta e ad altri amici, che poi la inserì nel suo elenco sui depistaggi messi in atto, a suo parere, da Sabrina stessa. Anche se per lui fu lei la causa primaria del suo allontanamento da casa Scazzi, c'è comunque da chiedersi per quale motivo il Castriota, che iniziò a far da portavoce già due giorni dopo la scomparsa della bimba, non sia stato chiamato dai Pm a testimoniare; eppure, come scrisse il dottor Antonio Giangrande in un suo articolo, ne doveva avere di cose da dire su quei primi tempi! Non venne chiamato perché poco credibile? Non è plausibile visto che anche ai pentiti mafiosi è permesso di testimoniare.

Andiamo oltre: Arrivò il mese di agosto: sul calendario appeso nella camera di Sarah tutti i giorni di quel mese sono stati cancellati con un pennarello nero... eccetto il 26 agosto: un conto alla rovescia? Resta un mistero il motivo per cui lo abbia fatto. Dal 23 al 25 agosto andò a casa della cugina Antonella Spinelli, a S. Pancrazio Salentino; lì pare l'abbiano vista, abbigliata di nero, telefonare lungamente e salire su una macchina scura.

Messaggio in codice: “Uccidere per professione è un lavoro senza tempo

Le coincidenze in questo caso sono tante, scandiscono con precisione messaggi simbolici in codice che, a seconda di come si leggono, non parlano solo di morte e possono indicare altro. Il 26 novembre (in quella data un anno dopo sarebbe scomparsa Yara Gambirasio) del 2009, Sarah prese in biblioteca il libro: Segreti di morte. L’ultimo messaggino di Sarah, scritto alle ore 10,45 del 26 agosto, mai inviato per mancanza di credito, fu: "Uccidere per professione è un lavoro senza tempo", citazione presa da: L’arte di uccidere un uomo - primo libro di narrativa del professore universitario Andrea Giaime Alonge, pubblicato nel novembre 2009... casualmente.

L’autore del libro, Andrea Giaime Alonge, è un giovane docente dell’Università di Torino esperto in sceneggiature cinematografiche. Il suo curriculum è interessante, si forma in Italia e poi si aggiorna in Canada e negli States.

L’arte di uccidere un uomo è un romanzo bellico che si svolge al termine del XX secolo in Russia: il comunismo è crollato e l’ex colonnello dell’Armata Rossa, Sergej Orlov, eroe in Afghanistan, finirà come mercenario in Iraq. E’ una storia di guerra recente che ha a che fare con il Medio Oriente, tema quanto mai attuale; ma il prof. Alonge ha sviluppato fatti e personaggi prendendo spunto da un’opera dello storico Senofonte scritta nel lontano IV sec. A.C - Le Anabasi - che racconta dei 10.000 soldati mercenari incalzati dai persiani. Con chi condivideva Sarah le sue curiosità culturali e le sue letture originali... vista l’età. Con Sabrina? Con Antonella, con Francesca o altre amiche giovani come lei? Aveva scoperto Alonge a scuola? Sembra improbabile visto che il professore insegna Storia del Cinema all’Università ed è scrittore di sceneggiature, mentre la scuola frequentata da Sarah era un Istituto Alberghiero nel quale, forse, certi temi non si trattano in modo specifico. Aveva interessi di sceneggiature cinematografiche? Perché il professor Alonge questo fa. Oppure lo aveva scoperto su facebook, dove il professore ha un fan club con i suoi studenti? Sarah aspirava a diventare "famosa": è un sogno comune a tanti adolescenti e giovani della sua generazione.

Conosceva qualche studente universitario che studiava al Dams? Chi tra le sue conoscenze aveva questi interessi? 

Mancano dei tasselli per rispondere a queste domande, si può solo ipotizzare che quasi tutti i giovani hanno interesse verso l’uso dei mezzi di comunicazione e i loro linguaggi.

Rilevo quindi coincidenze-a causali.

1a coincidenza: nove mesi prima di morire - il 26 novembre 2009 - prese in biblioteca Segreti di morte.

2a coincidenza: nello stesso periodo - 2009 - fu pubblicato "L’arte di uccidere un uomo".

3a coincidenza: nove mesi dopo Sarah scrisse l’ultimo messaggino estrapolato proprio da "L’arte di uccidere un uomo".

Torna sempre la durata della gestazione: nell’articolo precedente avevo ipotizzato che in quei nove mesi Sarah si stava formando e nella sua formazione erano pulsanti i presagi di misteri oscuri. Confermo tale ipotesi: ambedue i libri raccontano la morte

Il filo che unisce Segreti di morte e L’arte di uccidere un uomo, sembra il filo della vita che, secondo la mitologia greca, tessevano le Moire mentre Atropo, la più anziana, a breve, troppo a breve, avrebbe tagliato quel filo.

Tre coincidenze a-causali, ma ce ne saranno altre, secondo la Legge di Sincronicità iunghiana ci confermano che la morte della splendida ragazzina era già scritta nel libro del destino e ci consentono di ipotizzare che Sarah poteva sapere o sentire il suo Sacrificio: perché altrimenti scrivere il messaggio, uccidere per professione è un lavoro senza tempo, proprio la mattina del 26 agosto? Vedo un’intenzionalità sottesa; quella frase non indirizzata a qualcuno in particolare potrebbe racchiudere un significato: e se fosse un messaggio in codice rivolto a chi lo avrebbe letto dopo la sua morte?

Sarah comunica, in modo letterale, che qualcuno viene pagato per uccider(la): ne scaturisce una mancanza di morale, se ne ricava denaro non pulito, oppure non si ha scrupoli e per danaro si può fare tutto. Chissà se gli inquirenti hanno verificato i movimenti bancari avvenuti in zona nell'estate del 2009.

Il mostro Leviatano: i Mass Media

Se quella frase è in codice può nascondere un significato metaforico: chi avrebbe potuto riscuotere moneta? Sarah sapeva che ci sarebbe stata un'enorme risonanza mediatica dopo la sua uccisione, che tutto della sua vita sarebbe stato esposto alle luci della ribalta, come in un reality show? 

Il mostro Leviatano del suo sogno avrebbe continuato ad alimentarsi e ad alimentare i bisogni di una società che ha sempre più fame di orride emozioni; quei corpi congelati rappresentavano bene il continuare a mantenere la notizia sempre “fresca“ per l’utilizzazione antropofaga che si rinnovava ogni volta facendo salire lo share. “Uccidere per professione è un lavoro senza tempo” potrebbe anche voler dire che l’uccisione e lo smembramento sarebbero continuate e ripetute come accade nella ritualità del cibo. 

Già nelle prime ore della scomparsa cominciò il tam-tam televisivo che andò crescendo sempre più: Avetrana divenne il centro mediatico più affollato d’Italia.

La sceneggiatura era aggiornata quotidianamente dai colpi di scena e molti personaggi divennero attori che si muovevano con disinvoltura davanti alle telecamere: come Sabrina che parve divenire anche la regista, che dava i tempi e gli spazi a una folla di giornalisti oramai di casa.

Sembrò quasi che trovare l’assassino fosse meno importante di scoprire l’intreccio misterioso che c’era dietro; perché quell'intreccio non faceva solo audience, ma era anche un salvadanaio per tutti gli addetti ai lavori.

Il 10 novembre 2010 Claudio Scazzi andò da Lele Mora e gli chiese di fare qualcosa nel campo dello spettacolo. Poi portò Giovanni Conversano ad Avetrana a presentare il calendario ideato per costruire un canile in ricordo della sorella.

Anche Fabrizio Corona, ex amico di Lele Mora, si era interessato al caso Scazzi; il 26 febbraio 2011, alle 13,30, il fotografo s’introdusse in casa della madre di Sarah attraverso una finestra del retro della casa, spaventando non poco Concetta che successivamente denunciò Corona per violazione di domicilio. In quel mentre (del tutto casualmente?) suonò alla porta Filomena Rorro, una giornalista che doveva intervistare Concetta (a quell'ora?). Le aprì Fabrizio Corona... al posto della padrona di casa! Sempre Casualmente... Non si comprende ancora oggi il perché dell'intrusione, né come facesse il Corona a sapere dell’esistenza di quella finestra. Sembra che il fotografo volesse offrire una cifra importante per fare un’intervista da trasmettere in una rete televisiva e pubblicare sui settimanali. Perché allora non avvisare prima la signora Concetta? Cercava qualcosa in particolare, oppure con quel gesto plateale voleva mantenere i riflettori accesi su Avetrana, creare altri colpi di scena?

Perché Fabrizio Corona scelse proprio il 26 febbraio per introdursi in casa Scazzi?

Yara era sparita il 26 novembre, esattamente tre mesi dopo Sarah, e quel 26 febbraio, altri tre mesi dopo, a poche ore dall'intrusione in casa di Concetta sarebbe stato ritrovato il suo corpo... le storie delle due ragazzine sarebbero tornare a collegarsi per una strana coincidenza? Se fosse così potrebbe essere la 4a coincidenza significativa a-causale: qualcuno sapeva che sarebbe stato scoperto il corpo di Yara proprio quel giorno?

L’agente fotografico continuò ad essere presente ad Avetrana e "adescò" Ivano Russo promettendogli alcune migliaia di euro. Il giornalista Nazareno Dinoi - sul Corriere del Mezzogiorno - riferendosi ai fatti in questione scrisse: "Dalle carte processuali, intanto, emergono fatti che mettono in luce uno spaccato che non dà lustro ad alcuni protagonisti del giallo. Si parla di un mercato di foto e interviste che ha attirato il famosissimo Fabrizio Corona" (...) "Esistono oltre cinquemila pagine di intercettazioni telefoniche, in una di queste, intercettata il 14 aprile del 2011, Corona disse a Ivano: "Solo un ricordo su Sarah, dirai che era una ragazza dolce, una ragazza bella, che Sarah era una ragazza meravigliosa e sensibile". Perché il Corona dovesse suggerirgli tali qualità non solo non si comprende, ma fa insospettire. C’entra sempre e solo il tam-tam mediatico e il guadagno che ne deriva?

Il prof. Alonge, da quel che si vede in rete, ha una vaga somiglianza con Ivano Russo. 

Chi poteva sapere cosa stava per accadere?

2° Messaggio in codice: Manichino Regen

Antonella Spinelli il 23 agosto andò a trovare la cugina ad Avetrana e passò a casa sua un paio d'ore; in quell'occasione Sarah le disse che le avrebbe fatto piacere stare ancora con lei. Così Dora Serrano, madre di Antonella, telefonò alla sorella Concetta e dopo la sua approvazione portò la ragazza con sé a San Pancrazio. Era la prima volta che Sarah dormiva dalla cugina restando da lei due giorni completi. Il 25 agosto, verso sera, fece ritorno a casa sua e il 26 - alle dieci di mattina - inviò uno squillo al cellulare della cugina. Voleva essere richiamata ma lei non la richiamò (non ne ricorda il motivo). Antonella, disse a processo, venne a sapere della scomparsa di Sarah fra le cinque e le sei di sera e nonostante questa brutta notizia, alle 21.26 postò sul profilo Regen la foto di un manichino legato con corde...

Questa fu la 5a coincidenza ed era portatrice di un altro messaggio in codice.

Il profilo in verità fu immediatamente controllato dalle forze dell’ordine che vi trovarono messaggi normali per l’età. Successivamente, però, si disse che altri si collegavano... ma di questo particolare a processo non se n'è parlato. Si è solo accennato al manichino con le corde che Antonella Spinelli ha detto essere riferito a sé stessa perché in quel periodo si sentiva usata dalle sue amiche (con le quali aveva litigato). Sarah forse non sapeva inserire foto o fare cose complicate al computer, ma non aveva bisogno di aiuto per chattare. Questo anche se non possedeva un computer e tre suoi profili erano stati creati quando andava a casa di un'amica che, è uscito a processo, a volte chattava a suo nome con chi le chiedeva l'amicizia (il quarto profilo, Sarah Buffy, fu creato a casa di sua cugina Antonella quando si trovava a San Pancrazio).

Sarah negli ultimi mesi faceva troppo riferimento a scomparse, alla voglia di andarsene, per non pensare che questa sua “ossessione “ non fosse conosciuta da chi la seguiva in internet. Facebook è una specie di piazza nella quale c’è il libero scambio di opinioni; si può incontrare di tutto, chiunque si può inserire sotto mentite spoglie. E visto che questo spesso accadde, c'è da chiedersi se si è indagato a fondo sui dialoghi presenti sui suoi profili.

Ho letto in rete che Antonella Spinelli aveva scaricato le foto da un sito chiamato DeviantArt.

A questa voce risponde una comunità di artisti, o aspiranti tali, a cui il sito offre la possibilità di pubblicare proprie opere (di ogni genere siano) e di scambiarsi opinioni tramite forum creati dagli utenti stessi. Questo fa sì che fra pagine di una banale normalità adolescenziale (basta cercare) si trovino immagini suggestive, surreali, inquietanti, di un’arte deviante che può ricondurre all'arte dell’orrido gotico che aveva a che fare col concetto di “sublime” nel periodo romantico, argomento dibattuto dall’Estetica dell’epoca. Rilevo casualmente che anche nell'azione dell’uccidere è insito il concetto di arte.

La parola Regen si trova anche in Deviant Art. E' tedesca e in italiano significa "pioggia". Ma andando in rete il suo significato cambia e può diventare "regen-eretion", aprendosi ad altri significati che rimandano a pubblicazioni, concerti, immagini anche demoniache, argomenti diversissimi tra loro, ma tutti visti con ottica deviante: la parola manichino per esempio, è molto gettonata. 

Insomma, Regen ha più significati in diversi campi comunicativi e, detto semplicemente, per me nel web significa tutto tranne che "pioggia". C'erano altri che potevano postare sul profilo Regen? Chi lo amministrava era consapevole della portata culturale di quegli argomenti e condivideva gli stessi panorami? Perché fu scelto quel nome? A chi venne l’idea?

Le foto postate su Regen, ancora casualmente, furono pubblicate sui giornali soltanto nove mesi dopo, a fine maggio 2011. Rilevo la 6a Coincidenza a-causale: torna di nuovo la durata della gestazione, i nove mesi, che sembrano voler dire, a prima vista: “accogliete e prendete cura di questo nuovo dato che esce alla luce”.

Ciò che appare strano è che il concetto “morte “ palleggiava indirettamente con il concetto “vita” attraverso il battito del tempo dei 9 mesi di gestazione. Ma quel messaggio in codice non fu oggetto di un controllo davvero approfondito né prima né dopo, che se ne sappia. Perché a me appare chiaro che se un controllo approfondito lo avessero fatto sarebbero, forse, potuti arrivare alle fonti che dovevano torchiare per capire meglio la situazione.

Chi mise le immagini su Regen? Fu davvero la Spinelli? Non uno del gruppo di amici, o altri rimasti sconosciuti che si potevano inserire: ad esempio un qualcuno incontrato da poco? Ho letto che in zona oltre il grano, le viti, gli ulivi e gli orti, si coltiva anche l’occulto. Qualcuno infiltrato "nel nero" aveva sottilmente suggerito o fatto girare quelle immagini non volendo apparire?

Possibile che gli investigatori non si siano fatti domande, visto che Sarah era scomparsa da un pugno di ore, su come qualcuno potesse condividere quei contenuti di paura, di un accaduto ancora da scoprire? Non era casuale: già si sapeva?

Così come l’ultimo messaggio di Sarah era rivolto a tutti quelli che lo avrebbero letto a posteriori, così le immagini "Regen" mi portano a ipotizzare che indichino un gruppo di amici. Ma quali amici: quelli maturi, che se la portavano appresso di notte, o quelli ancora adolescenti come lei? Tutti in sede di indagini furono vaghi, confusi, inutili per Sarah e per la ricerca della verità; poi a un certo punto non ci fu più bisogno di loro, visto che apparve un assassino pronto ad auto-immolarsi sull'altare del martirio. A quel punto entrarono in ballo i verbali. E qui gli interrogatori, quelli pubblicati sul web (specialmente dei cosiddetti “amici” maggiorenni), furono un capolavoro di balbettii, di non detto, di ovvietà: eppure si può dire che Sarah stesse più con loro che in casa sua.

Lei era estroversa, ma riflessiva. Raccontava tutto di sé o aveva iniziato a tenersi dentro qualcosa? Personalmente ho una mia convinzione: credo che gli “amici”, le cugine, il fratello, tanti abitanti del paese e persino gli inquirenti, sappiano molto più di quello che noi tutti possiamo immaginare.

C'erano notti in cui gli amici passavano ore a vagare nei luoghi del non senso... e questo ci permette di definire uno spazio decisamente vissuto in modo non chiaro e per nulla adatto a una ragazzina di 15 anni. Il loro andare notturno non era quello del pastore errante delle steppe dell’Asia, colui che parlava alla luna, al firmamento, e chiedeva risposte spirituali.

Così avviene nella generazione attuale.

Il lungo condividere il nulla del gruppo, ciò che emerge dal balbettio, può far pensare (ipotizzo) al pieno di un tutto che non si deve dire e che invece apre alla curiosità di capire quali tipologie di esperienze venivano fatte davanti a Sarah. E mi chiedo sottovoce: anche con Sarah?

E quegli amici adulti non avevano fatto nulla per capire la ragazzina, per aiutarla a discernere nelle sue curiosità; abbondantemente maggiorenni se la portavano dietro a scrutare gli orizzonti del nulla. La "coccolavano", ma non era più una bambina e giocava a fare la giovane donna precocemente cresciuta: questo mi dicono quelle letture, le frequentazioni con i più grandi, lo sguardo bistrato di nero.

E gli amici della sua età? C'era nulla che Sarah aveva saputo o vissuto con loro... magari in quegli ultimi giorni trascorsi dalla cugina vestita di scuro col trucco pesante? Di chi avevano parlato in quelle due giornate trascorse assieme? Chi avevano incontrato? Con chi avevano chattato? C'era un qualcosa di torbido che doveva restare un segreto? 

Quanti amici telefonarono in quel tragico pomeriggio a Sarah?

Sabrina quel 26 agosto qualche telefonata la fece verso il cellulare di Sarah, Ivano invece, che sempre la coccolava, non ne fece neppure nei giorni a seguire. E questo è inqualificabile per un amico. Sabrina nel gruppo appare preponderante, il rapporto tra lei e Ivano era di complicità, condividevano amicizie ed esperienze... anche particolari? Solo loro due del gruppo? C'erano interessi e "amicizie" che i due avevano condiviso senza che altri lo sapessero? Poteva saperlo Sarah e averlo scritto in qualche diario? Ripeto: qualche segreto non doveva venir fuori? Se sì: era nascosto fra gli adulti di quel gruppo o fra gli amici adolescenti?

Claudio chiamò l’agenzia investigativa "Aldo Tarricone" che rilevò una squallida concentrazione di particolari pratiche sessuali in Avetrana, come avviene in tutto il mondo frequentemente. Ma fece di più, ipotizzò giochi erotici fra cugine... e lo fece pur sapendo di infangare, agli occhi di Claudio Scazzi e di tutti gli italiani, anche Sarah. Perché?

In quei nove mesi Sarah stava cambiando, emergono una ricerca interiore, un atteggiamento pensoso e profondo. Viveva contatti diversi su tre piani contemporaneamente: il mondo coetaneo con la scuola e le amiche di Avetrana, il mondo dei grandi e il mondo virtuale, nel quale si rifugiava quando poteva visto che non aveva un suo computer.

Passava dai peluches alle curiosità culturali particolari verso le quali forse veniva “indirizzata”.

Potrebbe intravedersi lo scenario di altri che praticano i rituali di cose segrete che possono sedurre gli adolescenti e farli cadere nella trappola, soprattutto quelli che hanno particolari qualità e si sentono soli. Era stata catturata da qualcuno su facebook? Aveva cominciato a staccarsi emotivamente da Sabrina? Le persone vicino a lei non avevano più troppo accesso alla sua vita e si auto-invitò a S. Pancrazio per comunicare cose segrete ad Antonella, figlia di Dora, a sua volta sorella di Cosima, di Emma e Concetta? I contatti Regen, approfonditi, cosa hanno comunicato?

Sabrina commentò i due giorni trascorsi a San Pancrazio da Sarah dicendo che si era fatta riconoscere anche lì. In che senso? Pare quasi che chi credeva di conoscerla in realtà Sarah non la conoscesse molto bene... pare evidente che nessuno l’ha aiutata .

Sarah non era né stupida né immatura, ma era comunque ingenua, suggestionabile, molto molto carina, tanto confusa, sola, lasciata allo sbando tra curiosità che non poteva controllare. Era sola e non capìta. Un po’ come tutte le ragazze della sua età, eppure per lei questo mix di componenti fu fatale. Si sentiva proiettata in altri luoghi e spazi culturali e per questo il territorio le andava stretto, talmente stretto da soffocarla?

La corda e il cane

Nella pantomima della narrazione di Michele si parlò prima di una corda che poi magicamente, come nelle fiabe delle Mille e una Notte, si trasformò in 49 cinture nel momento in cui Emma e Concetta, zia e madre di Sarah, tenevano in una busta una corda pronta da analizzare. Emma aveva visto un cane con una corda in bocca che seguiva altri cani, fra sui Saetta. Prese la corda, la portò a Concetta e decisero di metterla in una busta in attesa di eventi. Perché non darla subito agli inquirenti? Perché non darla neppure quando vi fu la prima confessione e si parlò di una corda quale arma del delitto? Perché aspettare che una giornalista dicesse loro che sarebbe stato meglio consegnarla?

Concetta a metà settembre riferì il fatto ad Anna Pisanò che era andata a trovarla (anche se fra loro non correva buon sangue a causa di quanto detto a Sarah tre anni prima erano comunque sorelle di fede). La Pisanò, come sempre da fine ottobre in poi, fece ciò che si sentì di fare: dopo aver parlato ai carabinieri e ai procuratori di quanto dettole da Sabrina la sera dell'arresto di Michele Misseri, sempre abbia riferito le giuste frasi, e prima di riferire agli stessi del sogno del fioraio, parlò anche di Emma, del cane e della corda "nascosta" in una busta. I carabinieri si attivarono e andarono a casa di Emma, cercarono la busta con la corda e la sequestrarono. Per la cronaca è stata analizzata e non ha portato a nulla. Ma questo non è importante e non toglie forza alla domanda: perché Emma pensò che quella corda potesse essere collegata alla scomparsa della nipote? Era dotata anche lei di una certa ipersensibilità? Tutti stavano cercando Sarah viva e solo in seguito si seppe che era morta strangolata con una corda. Fu casuale l’incontro col cane o invece in quel pomeriggio le ricerche degli amici vennero attivate proprio per trovare "una corda", forse non quella ma una simile che costituiva, sempre parlando al condizionale, la prova in quanto arma del delitto?

Michele in due deposizioni la descrisse così: "Era lunga un metro... era una corda fine di quelle che si mettono alla motosega... più grossa dello spago, di colore grigio... la tenevo sopra al trattore. Dopo l’ho fatta sparire". Non si comprende, tuttavia, se l’abbia buttata tra i rifiuti, se l'abbia invece conservata o bruciata. Anzi, allo psichiatra del carcere disse che se i Pm lo avessero portato in garage forse l'avrebbe ritrovata. Lui restò sul vago e gli inquirenti glissarono avvinghiandosi a una cinta.

Quella corda, comunque, innescò strani comportamenti all'interno della famiglia Serrano, visto che le sorelle la rimossero dalla memoria e se ne ricordarono solo grazie alla giornalista; visto che Michele nelle sue visioni molteplici la trasformò in una cintura...

Per concludere:

Ad oggi si aspettano le motivazioni ed è in piedi una condanna pesante e a suo modo originale e nuova: chi insiste e scrive memoriali di colpevolezza può coltivare i suoi campi all'aria aperta mentre chi ripete in modo ossessivo di essere innocente sta in carcere.

Le ragioni, le emozioni, i motivi, i segreti, sono raccolti nell'anima e tutti hanno significati che noi non sappiamo. Prendo in prestito la frase ormai famosa di Agatha Christie: "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza... ma tre indizi fanno una prova", per affermare che le coincidenze significative a-causali possono costituire solo prova per raccontare il rapporto di interazione esistente tra la realtà materiale e il mondo sovrasensibile. Che le coincidenze a-causali risuonano e rintoccano nel tempo permettendo la realizzazione di un sogno, di un pensiero. E l’esperienza del vivere e del morire, negli ultimi mesi di Sarah è un insieme di sincronicità tra natura e spirito. 

Non ho verità da esternare, solo tanti dubbi. Con umiltà e prudenza ho letto l’accaduto razionalmente e sempre con umiltà e prudenza ho preso in prestito la Teoria della Sincronicità per comprendere ciò che con la ragione non appare spiegabile.

Altri articoli di Vanna:
Sarah Scazzi: il mistero delle strane e significative coincidenze

Homepage volandocontrovento

698 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   401 – 600 di 698   Nuovi›   Più recenti»
Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Vanna,

esiste nelle indagini una fase segreta, ma non può durare in eterno. Una volta che vi è la cosiddetta "discovery", ovvero che i documenti e gli atti siano a disposizione della difesa e della pubblica opinione, un PM deve trasmettere tutto al giudice per la richiesta di rinvìo a giudizio (o eventualmente di archivazione oppure di proscioglimento, secondo i momenti). Non deve - legalmente parlando - tenere atti segreti. E poi che se ne farebbe ? Per l'appello ? Per la Cassazione ? Per la revisione del processo ? Per leggerselo a casa nei momenti di distrazione ? Per accendersi la stufa ?

Se vi fosse qualcosa di nuovo, tra un grado e l'altro di processo, è un conto: ad esempio, un testimone oculare del delitto o dell'occultamento. Ma nessun PM può tenersi atti, ormai pubblici, nascosti per qualche colpo di teatro o di processo.

Tra l'altro documenti acquisiti prima del processo e tenuti segreti risulterebbero poi di nessuna efficacia giudiziaria.

Chiara ha detto...

"E poi che se ne farebbe?"

beh...IL"legalmente parlando", se seguiamo la pista 'del vizio', scomoda a chi c'è ignoto e perciò da "insabbiare", la Procura avrebbe avuto interesse a sopprimere (o "stralciare" in un fascicolo fantasma) qualunque documento d'indagine - annotazioni, verbali, intercettazioni - che contenesse dettagli o circostanze che porterebbero a porsi domande precise, cui non si intende dare risposta; e questo si può ipotizzare sia perchè, direttamente, si voglia coprire qualcuno o, indirettamente, perchè si voglia che nulla incrini le pretese certezze spacciate finora.

Chiara ha detto...

p.s. ad esempio; ciclicamente girano in rete testi di sms e di intercettazioni che si pretenderebbero essere parte di quel fascicolo d'indagine.

noi abbiamo sempre contestato il fatto che non ve n'è traccia negli atti e che se non erano stati usati senz'altro non esistevano, considerato che il loro tenore costituiva per Sabrina un atto d'accusa di gran lunga superiore alle stupidaggini che il pm ha portato a processo con cervellotici equilibrismi.

però volendo ragionarci su, almeno in teoria esiste un'alternativa al fatto che siano inventati di sanapianta dai giornalai: che ad un certo momento essi siano effettivamente transitati nel fascicolo - il tempo necessario e sufficiente a che le solite "talpe" ne estraessero copia da rivendere ai giornali - e solo in un secondo momento il pm si sia reso conto che quelli che potevano essere degli assi nella manica, per un interesse superiore andassero per forza "sacrificati".

A questo punto mi si apre una successiva serie di riflessioni, ma ve le esporrò solo se quanto fin qui ho esposto vi sembra meritare un approfondimento.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara e gentilissima Vanna credimi che non ti do nessuna colpa,e poi come potrei farlo,sei qui a commentare e cercare di capire come noi chi possa aver commesso il delitto.Che tu veda le cose in modo diverso ci può stare,cercare le coincidenze pure,nessuno ti vieta nulla,l'importante è che tu non perda di vista alcune è indiscutibile basi di quelli che sono già stati considerati dei punti fermi nelle indagini.Nessuno di noi ha la verità in tasca,e non siamo noi che accusiamo Misseri del delitto,è lui che si autoaccusa,e lui che ha accusato la figlia,e lui che fa ritrovare tutto il materiale della nipote,e lui che ha reso tante e sconclusionate versioni,e che poi per ultimo non ha cambiato più nulla ed è ritornato alla prima confessione.Se stanno dentro Sabrina e la mamma,credimi è solamente per vendetta dei P.M. e dei giudici,non certo per giustizia onesta,quella è stata una autentica vigliaccata per far contenti parenti e mezza Italia sanguinaria.Dimmi, dove sono le prove di colpevolezza delle imputate? non ci sono perché nulla hanno,nessun documento segreto,nulla di nulla,altrimenti l'avrebbero uscito fuori in aula.Una cosa è quello che pensiamo o crediamo noi,un'altra è quella che gli avvocati dovranno dire in appello per scagionare le due imputate,i giudici non hanno visto nulla,e quindi possono decidere solo su quello che ritengono materiale idoneo per poter condannare o assolvere.Appena usciranno le motivazioni e potrai leggerle,ti consiglio di stare seduta e con un calmante a portata di mano,perché un brivido di incredulità aleggerà nella tua mente quando leggerai del sogno diventato realtà,e di migliaia di sms buoni per far eccitare dei vecchietti ultra novantenni.Avevi detto che la Pisanò ti era simpatica ok ti perdono,però se mi dici che anche il Petarra ti è simpatico ti tolgo il saluto,e no,a tutto c'è un limite.Come vedi mi piace scherzarci su,e allora ti auguro una serena notte,ciaooooo.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara sei autorizzata ad approfondire sull'argomento in questione,in maniera sintetica naturalmente. Ciaooooo:-)nottambula

Vanna ha detto...

Vito buona domenica!

Ma io non ho detto che il Pet. mi è simpatico!

Per rispondere al resto del tuo post, rileggi pari pari quello che ha scritto Chiara, e che condivido, è lì che si insinua il dubbio che non proviene dalla famiglia Misseri, bada bene, ma da un insieme di coordinate che portano ai Misseri.

Ma chi, come, perché ha tirato i fili verso di loro non si sa, è certo però che ci sono entrati alla grande.

Ora quelle coordinate che portano al fatto sono state precise per quanto riguarda le vittime sacrificali che sono state due: Sarah in un modo e Sabrina in un altro.

Per mantenere quel "sacrificio"
attivo, una sta dentro.

In tutti gli omicidi inspiegabili e ingarbugliati degli ultimi anni, sembra che siano implicate solo persone di umili estrazioni sociali, non certo individui di altro livello.

Hai letto da qualche parte di un professore universitario in Toscana, a Pisa mi sembra, che qualche anno fa prese a martellate la moglie uccidendola e non ha subito condanne, ancora insegna mi sembra.

Se fosse stato un contadino, starebbe dentro.

Vito, chi come me usa il dubbio anche su "prove" registrate come tali, non lo fa per accusare la fam. Misseri, semmai per puntare il dito su una condotta generale che, in un modo o nell'altro,non è stata all'altezza e si è fermata a quello che poteva sembrare più ovvio.

E quello che ho scritto era chiaro nel suo significato: c'era altro dietro e quell'altro non è stato utilizzato, ascoltato, verificato.

Ci si è soffermati sui sogni, sulle chiacchiere, sulle telefonate che di per sé non raccontato il fatto realmente.

E se Sarah quel giorno non è mai arrivata a casa M.?

Erano altre piste da battere e non lo hanno fatto.

Ciò non toglie che io possa sbagliare in tutto e che tutto sia andato come doveva andare, ma comunque bisognava fare ogni tipo di indagine ad ampio raggio.

Un caro saluto.

Vanna ha detto...

Chiara condivido quello che dici.

Mi sembra di ricordare che dal fascicolo erano spariti due diari o quaderni di Sarah.

sono stati ritrovati che tu sappia?

Vanna ha detto...

Manlio, chiaro quello che scrivi, teoricamente dovrebbe andare come tu affermi.

Sono digiuna di procedure legali e quindi potrei dire corbellerie.

Ma i fascicoli potrebbero essere aperti, qualcosa potrebbe sparire,
qualcosa potrebbe essere archiviato.

Solo, avvocati attentissimi e scrupolosi e presenti sempre, potrebbero avere gli occhi spalancati giorno per giorno a registrare ogni manchevolezza ed a opporsi ad ogni abuso.

E' accaduto questo in tre anni?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara Vanna buona Domenica anche a te.Sono d'accordo in quel che dici,purtroppo è questo il materiale che abbiamo,e su questo ho potuto trarre alcune conclusioni che,non sono di colpevolezza al 100%100 sul caro zietto,il dubbio c'è sempre non avendo nessuna prova certa contro di lui,ma solamente la sua confessione,gli oggetti fatti ritrovare e il corpo della nipote,sono pochi,sono tanti come indizi o prove contro di lui,può essere.Scartando Sabrina e la mamma rimane lui,il caro zietto,o al massimo qualche parente (nipote o fratello)però non ne ha mai fatto alcun cenno.Di certo dovrai convenire che,se Sarah è arrivata in via Deledda e non è entrata a casa,l'unico posto dove può essere entrata è il garage,dove c'era lo zio Michele indaffarato con il trattore. Se è entrata di sua spontanea volontà o se il caro zio con una scusa l'ha fatta entrare questo non lo so,di certo qualcosa è successo,altrimenti non si spiegherebbe la sua fuga sapendo che la nipote era scomparsa.Abbiamo detto che,se ha spostato la macchina qualcosa deve aver caricato,questo particolare in aggiunta al corpo che fa ritrovare,e al fatto che tutti cercavano Sarah tranne lui,dimmi tu cosa dovrei pensare.Manca per più di un'ora e poi va a raccogliere fagiolini dietro casa come se nulla era accaduto,ritieni che sia un comportamento "umano" ? non credo.Togliendo Sabrina e la moglie che non c'entrano nulla con il delitto e lui che si addossa ogni colpa,chi c'è dietro a questa tragedia? altri di cui non conosciamo nulla e che Michele tiene in segreto? allora perché non fa i nomi,o il nome se è qualche parente invece di far stare moglie e figlia in galera? a tutto c'è un limite,anche alla stupidità di un onesto contadino,stupido o furbo e depistatore? Ciao cara e buona Domenica,e sempre un piacere aver un dialogo costruttivo,l'importante è non andare oltre con la fantasia,si rischia di non capirci più nulla, non credi? Ciaoooo

Giacomo ha detto...

Sparizione diari e quaderni di Sarah? Bufale mediatiche!

Certe persone mi richiamano i pulcini di nido che l'unica cosa che sanno fare è quella di tenere il beccuccio spalancato, in modo che vi si possano calare dentro agevolmente tutti i vermi possibili, divorati e rigurgitati a loro volta da chi ve l'introduce. E' così che i media colpevolisti nutrono l'opinione pubblica immatura.

Buona domenica a tutti gli amici del blog

Giacomo

Vanna ha detto...

Rispondo al post 13 ottobre, 11,40.


Leggo su "infosannio" / 10 giugno 2011

"...l’accusa ha chiesto il rinvio perchè nel fascicolo all’esame del Tribunale mancano alcuni atti d’inchiesta ritenuti importanti: ad esempio, il verbale della testimonianza di Mariangela Spagnoletti, che inchioderebbe l’amica Sabrina. I legali della ragazza hanno contestato la tesi dell’inammissibilità, quesito sul quale comunque il Tribunale dovrà esprimersi, ma è rimasto irrisolto il nodo cruciale: dove sono finiti quegli atti d’inchiesta? Alla Cassazione, nel gennaio scorso, il Tribunale del Riesame, dopo aver depositato la sua ordinanza, ha inviato i soli atti impugnati."

Se è tutto una bufala mediatica, sembra strano che la malasorte o la mala-giustizia si accaniscano solo contro le stesse persone.

Forse è a causa di questi motivi che gli avvocati sono cambiati e qualcuno ha querelato l'altro e qualche fascicolo è stato aperto nei confronti di alcuni di loro.

Forse è a causa di questi motivi che è stata emessa la singolare sentenza.

A chi faceva comodo la famiglia Misseri al completo sul patibolo?

Anche questa sarà una bufala da minimizzare o ignorare.




Giacomo ha detto...

Quest'ultima è una notizia, confusa ed indeterminata, che non ha niente a che vedere con quella sui diari e i quaderni di Sarah, che sono TUTTI SICURAMENTE agli atti del processo.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Sabrina ha "TRAFUGATO" 2 DIARI di Sarah con la scusa di leggerli con calma a casa sua.

Non li ha MAI PIU' RICONSEGNATI a Concetta.

Giacomo ha detto...

Anonimo 15:57.
Quello che asserisci riguardo i diari di Sarah è una [b]FALSITA' ASSOLUTA[/b].

In dibattimento è risultato con [b]ESTREMA CHIAREZZA[/b] che i diari sono rimasti sempre a casa Scazzi.
Semplicemente uno dei diari, con l'esplicito consenso della madre e del padre di Sarah non fu consegnato subito, ma rimase sempre, come tutti gli altri, nella disponibilità totale della madre di Sarah, che uno o due giorni dopo lo consegnò [b]INTEGRO[/b] ai carabinieri.
Anonimo, se t'illudi di poter venire qui a fare disinformazione, hai completamente sbagliato indirizzo.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Anonimo 15:57.
Quello che asserisci riguardo i diari di Sarah è una FALSITA' ASSOLUTA.

In dibattimento è risultato con ESTREMA CHIAREZZA che i diari sono rimasti sempre a casa Scazzi.
Semplicemente uno dei diari, con l'esplicito consenso della madre e del padre di Sarah non fu consegnato subito, ma rimase sempre, come tutti gli altri, nella disponibilità totale della madre di Sarah, che uno o due giorni dopo lo consegnò INTEGRO ai carabinieri.
Anonimo, se t'illudi di poter venire qui a fare disinformazione, hai completamente sbagliato indirizzo.

Giacomo



Anonimo ha detto...

E' tutto da vedere chi è che fa per davvero "disinformazione": chi informa o chi nega ogni cosa, tacciandola di falsità assoluta?

I giornali hanno riportato anche la notizia di alcuni diari di Sarah a cui erano state "strappate" delle pagine.

Giacomo ha detto...

Anonimo 17:00, vatti a leggere il mio post delle 11:40.
Ti si attaglia perfettamente.

Giacomo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari Amici buona Domenica a tutti.Su quanto detto dall'amico Giacomo a diversi consiglio di mettersi il cuore in pace,perché è assolutamente come dice lui,e continuare riportando autentiche falsità non serve a nulla.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Il P.M. in aula ha detto che è mancata la pietà quel giorno,e che il Signore si era distratto,beh,se è per questo si è distratto quando a diversi personaggi altolocati e non è mancata l'umanità,chiedendo condanne esemplari pur non avendo nessuna prova contro madre e figlia,ma tanto si sa,la corruzione esiste in tutti i posti,e Taranto non è stata da meno,questione di tempo è vedrete che qualcosa uscirà fuori,altro che mafia siciliana,li è mafia disumana,accanimento mediatico e non pur di consegnare alla giustizia disonesta due imputate ree di non aver fatto nulla,e messo in libertà l'unico che si dichiarava colpevole,con tanto di indizi e prove gravi a suo carico.Certo che c'è una bella differenza tra una ragazza che pensa di non consegnare dei diari perché potevano coinvolgere il bel Ivano,e uno che consegna il corpo della nipote occultato 42 giorni prima,e l'ora è sempre la stessa senza il minimo dubbio,le ore 15.30 del 26 agosto 2010.Carissimo Giacomo per pura curiosità sono andato a rileggere alcuni tuoi post precedenti su altri articoli,e devo dire con tutta sincerità che in tempi non sospetti avevi le idee non chiare ma chiarissime,e a onor del vero Massimo non ha detto nulla di contro,lo stesso su quello che dico io,altrimenti avrebbe risposto per modificare certe affermazioni, non ti sembra? ciao carissimo amico e un caro saluto a tutti.

Vanna ha detto...

Risposta al post delle ore 14,08.

Ricordavo qualcosa che era sparito e pensavo fossero diari, poi in rete ho trovato altra notizia che ho postato.

Comunque, i diari spariti sono falsità assoluta perché ritrovati.

OK

La notizia da me postata di documenti spariti dal fascicolo è confusa e indeterminata.

Perché è confusa e indeterminata?
E' possibile verificare tale notizia o no?

Il movimento modulato dagli avvocati dei primi tempi invece cosa è?

Unknown ha detto...

X Vanna

I diari sono arrivati tutti in procura, questo s'è già scritto, degli atti mancanti (poi fotocopiati e risistemati al loro posto prima del 30 giugno) ci si è accorti al momento di discutere il rinvio imposto dalla cassazione.

In poche parole, la cassazione aveva cassato con rinvio e rispedito il faldone al tribunale di Taranto, tutti si erano quindi riuniti nell'aula, avvocati procuratori e giudici, ma non si poté aprire l'udienza, rinviata al 30 giugno, perché mancavano degli atti, esattamente quelli non spediti in cassazione perché, a detta dei Pm, non serviva mandare a Roma.

Che fine avevano fatto? Nessuno lo sapeva e lo ha mai saputo...

Per saperne di più questo è il link dell'articolo del 9 giugno in cui ne parlo.

albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2011/06/sarah-scazzi-che-fine-hanno-fatto-i.html

Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Vanna Carissima,

a volte è capitato che siano spariti interi fascicoli. Anni fa ormai, il TG 1 RAI aveva fatto un'indagine su come vengono tenuti e sul fatto che chiunque, giornalista compreso, poteva prendersene uno e portarselo a casa. Ma il problema, su cui ti eri espressa, riguardava uno o più atti tenuti dal pubblico ministero. Ma per farsene che ? Una volta avviato e concluso il primo grado, l'unica cosa che potrebbe farne per sé è una tisana insipida e grigia d'inchiostro.

Manlio Tummolo ha detto...

Riguardo poi alla sparizione di documenti, non va dimenticato che di ogni documento si fanno più copie: gli avvocati fanno le loro al momento della cosiddetta "discovery", ovvero quando il pubblico ministero chiede il rinvio a giudizio oppure quando vengono informati gli indagati di essere indagati. La sparizione di atti o documenti originali, se avviene, succede per volontà di chi li detiene (cfr. liquido dello stomaco di Sarah o reperti vari di Carmela Rea). Tutto ciò che è atto o materiale originario dovrebbe essere depositato con cura e protetto da ogni eventuale incursione esterna, fino almeno al completamento del processo e anche dopo, per 40 anni, in archivio. Se sparisce, per ben che vada c'è la colposa noncuranza di chi dovrebbe averne la custodia. Ma si torna daccapo: la possibilità di sanzionare gravemente i responsabili, colposi, preterintenzionali o dolosi, di tali sparizioni, all'interno della corporazione giudiziaria (impiegati e cancellieri compresi) è praticamente minima. Di qui, la facilità degli abusi. Ma un atto, documento, reperto manomessi o spariti non possono essere considerati prova di colpevolezza di qualsivoglia imputato.

Manlio Tummolo ha detto...


E' SEMPRE COLPA DEI MISSERI. PER I COLPEVOLISTI IN TUTTI I GRADI E MISURE.


La Gazzetta del Mezzogiorno.it

Domenica, 13 Ottobre 2013 21:41


" Taranto, attentato
a casa sindaco Sel
SAN GIORGIO JONICO – Un atto intimidatorio è stato compiuto la notte scorsa nei confronti del sindaco di San Giorgio Jonico (Taranto) Giorgio Grimaldi, esponente di Sel, a capo di una coalizione di centro sinistra. Persone non ancora identificate hanno appiccato il fuoco al portone d’ingresso dell’abitazione del primo cittadino utilizzando un pneumatico. Le fiamme hanno danneggiato gli infissi e l’ingresso dell’appartamento. Non è la prima volta che si verifica un episodio simile: il 4 febbraio dello scorso anno Grimaldi subì un analogo attentato incendiario.


Taranto, una madre e il figlio
scomparsi da diciotto mesi
Marito alla Gazzetta: «Aiuto»
di FRANCESCO CASULA
TARANTO - Scomparsi da diciotto mesi. Svaniti silensiosamente da quasi un anno e mezzo senza lasciare traccia. Lei, S. D. P., è una 58enne tarantina. Lui, il figlioletto di nove anni che chiameremo Lorenzo, come il santo a cui è dedicata la chiesa dove è stato visto per l’ultima volta. Il 21 aprile 2012 il marito della donna, R.D.N. 73enne di origine napoletana, li accompagna in viale Magna Grecia, una delle arterie principali di Taranto. Mentre usciva dall’auto lei racconta di dover sbrigare una faccenda e fissa l’appuntamento con il marito nel pomeriggio. Nessuno li ha più rivisti ".


Tanto per dire che, senza i Misseri, la provincia di Taranto è perfettamente tranquilla. Guai a dire che Sarah Scazzi è stata uccisa da "terzi".

Vanna ha detto...

Ringrazio di cuore Massimo e Manlio per le precisazioni e i chiarimenti.

Massimo leggerò l'articolo che hai postato a giugno.

Manlio, certamente un documento smarrito o manomesso non può essere una prova di colpevolezza.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo a lei è consentito di poter dire tutto,l'importante è che se un giorno le due imputate saranno ritenute innocenti e l'unico colpevole risulterà essere il caro zietto ammetterà di essersi sbagliato,stessa cosa vale per chi lo ha ritenuto colpevole ok.Ultimamente ho letto una notizia a dir poco sconvolgente,la figlia di Totò Riina abita a San Pancrazio Salentino,e a breve si presume che sarà raggiunta dalla madre.Moglie e figlia del capo dei capi mettono radici in terra pugliese,speriamo bene ed è meglio non fare di tutta l'erba un fascio.Certo qualcosa ogni tanto scompare dai tribunali,o come escono fuori certe notizie e che poi i giornali pubblicano in prima pagina e vendendo molte più copie.Caro Prof nessuno dice che in Puglia non ci sia la delinquenza,lo stesso dicasi per altre regioni,droga,prostituzione,rapine e delitti sono all'ordine del giorno,però non è che in tutti i delitti centri sempre la criminalità,e come ho già detto in precedenza su tanti femminicidi c'è la mano del marito,l'amante,il fidanzato o il vicino di casa,oppure il solito maniaco che tenta di abusare di qualche ragazza e che poi finisce in tragedia.L'articolo che lei riporta è un attentato alla persona che probabilmente non avrà fatto qualche "favore",di quelli scomparsi non le so dire nulla,forse è il caso di interrogare il caro zietto? può essere che sappia qualcosa e per ora non parla,magari in seguito qualcosa la dirà, che ne dice? mah,troppi delinquenti ci sono in giro,e se ci sarà qualche amnistia c'è ne saranno ancora di più in giro,però di meno in galera,dove staranno un po più comodi chi rimarrà dentro a scontare la pena.Buona notte a tutti.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Massimo grazie per l'articolo che mi hai fatto rileggere,e di cui tra i commenti ho visto che c'era il link della trasmissione mediaset con l'intervento di Paolo Liguori sul delitto di Avetrana,consiglio a tutti di vedere il video,altro che chiacchiere da cortile,questo è giornalismo allo stato puro,grande Paolo Liguori,una cosa sono i pettegolezzi e le chiacchiere un'altra è aver letto le carte.
Guardate questo video cari amici.
http://www.video.mediaset.it/video/tgcom/servizio_cronaca/230385/il-giallo-di-avetrana-parla-paolo-liguori.html

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,

ciò che risulterà alla fine del processo non so, ma so che per ora il Suo "caro zietto" non viene ritenuto colpevole di omicidio, e Lei rischia grosso ripetendo che è invece l'omicida. Lei crede che, in un luogo dove governano organizzazioni criminali, si possa uccidere qualcuno senza scatenarne l'ira? Un'organizzazione criminale, specialmente in tempi di "pax mafiosa" non vuole e non desidera che salti fuori qualche omicidio "comune", perché ciò attira l'attenzione della Polizia, dell'opinione pubblica o altro, e ciò dà molta noia ai suoi traffici crimino-pacifici. Viceversa, gli omicidi che essa organizza per un suo motivo fa in modo di non farli notare (grazie a sparizioni) o di scaricarli sui fessi, ovviamente.
Saranno organizzazioni criminali serie o no ?

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 16:34, non è vero quello che affermi, solo uno dei diari non fu consegnato subito perchè Sabrina, sua grande amica, doveva controllare se Ivano rischiava le chiappe.
Grande giornalista, Paolo Liguori.

Anonimo ha detto...

15:57 comunque è lo stesso.

Manlio Tummolo ha detto...

Alla fine, di lì a poco tempo, quel diario venne pure consegnato. Poco ne è uscito, se non sogni di una ragazzina, che sentiva una confusa attrazione per un giovane di lei maggiore. Persona non arrivabile, se non con un rapporto illegittimo. Non era grandiosa la differenza d'età, ma determinante in quel periodo della sua vita. Se fosse potuta diventare maggiorenne, probabilmente, non si sarebbe nemmeno ricordata di quella passioncella adolescenziale.

Vicende artificiosamente gonfiate per nascondere una realtà ben diversa e scomoda che avrebbe turbato la "pax mafiosa", di cui ha recentemente parlato il procuratore Motta. E "pax mafiosa" non significa assenza di crimini, ma semplicemente il loro mascheramento, tramite accordi segreti tra gruppi e, ipoteticamente, anche con coloro che avrebbero dovuto combatterli.

Anonimo ha detto...

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/01/20/visualizza_new.html_1618221859.html

Sarah, procura sospetta: sparito diario

Si trovava nella stanza della quindicenne

20 gennaio, 17:50

ANSA) - TARANTO, 20 GEN - La Procura di Taranto non conferma ne' smentisce le voci secondo cui non si troverebbe piu' uno dei diari di Sarah Scazzi.

Da fonti investigative si e' appreso che il sospetto comunque esiste e sarebbero in corso verifiche.

I diari di Sarah erano custoditi nella stanza della ragazzina ma neppure la famiglia sarebbe a conoscenza del numero preciso degli stessi.

Durante i primi 40 giorni di ricerche della 15enne la sua stanza venne frequentata da numerose persone, tra queste Sabrina Misseri.

Unknown ha detto...

E' un articolo del gennaio 2011 e i diari erano già tutti in procura...

Basiamoci su quanto uscito a processo, fatti accertati, non sugli articoli dell'epoca, indiscrezioni mai confermate...

Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Se per diari, si intendono agende annuali, quante poteva averne riempite una quindicenne ? Al massimo 5 o 6. Se poi si intendono quaderni di tipo scolastico (ma allora non avrebbero avuto un lucchetto) potevano essere di più, teoricamente. Ma per scrivere le scarne osservazioni che abbiamo letto, non credo che occorressero faldoni di tipo giudiziario. Sarah Scazzi non era Anna Franck.

Manlio Tummolo ha detto...

E' SEMPRE E SOLO COLPA DEI MISSERI .

Da "il Nuovo Quotidiano di Puglia", ed. web

" Agguato a Pulsano:
un 50enne ucciso per strada
PULSANO - Un uomo di 50 anni è stato ucciso a Pulsano con colpi di pistola sparati da sconosciuti che si trovavano a bordo di un'automobile. L'uomo è stato raggiunto dai sicari mentre era per strada. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Manduria e personale del 118".


Se non ci fossero i Misseri, certamente la PUglia intera sarebbe più tranquilla.

Manlio Tummolo ha detto...

A Brindisi 17 sacrocoronaunitari arrestati, tutti evidentemente Misseri. A Lecce altri fattacci: leggete "Gazzetta del Mezzogiorno" e "Nuovo Quotidiano di Puglia", vedete quanto imperversano per tutta la Puglia i "Misseri", si centuplicano, addirittura !

E' inutile che Tummolo dica il contrario, la colpa è solo dei Misseri, a pranzo, a cena, alla prima colazione del giorno dopo, in galera e fuori, per strada, nelle case e soprattutto a Contrada Mosca!

Ahhh, se non ci fossero i Misseri !!

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Professore Tummolo ormai i Misseri sono stati decimati,solo due sono rimasti,padre e figlia,però Valentina vive a Roma con il marito,e l'unico rimasto ad Avetrana è il caro zietto con possibilità di spostamenti molto limitati.No caro Prof il caro zietto non è un criminale incallito,anzi,è troppo buono,non farebbe del male neanche a una "mosca". Buona notte carissimo Prof.

Manlio Tummolo ha detto...

Anche Cosima è una Misseri, poi c'è il Cosimo, ecc. Ci sono Misseri noti e Misseri ignoti, che crede... caro signor Vignera. Farannno pure il monumento al Misseri Ignoto.

Ciò che importa è che non vi sia criminalità, secondo taluni, oltre quella dei Misseri, per cui dàgli addosso !

Vanna ha detto...

Ben detto Manlio!

Manlio Tummolo ha detto...

E' SEMPRE COLPA DEI MISSERI, NOTI E IGNOTI

" Quotidiano di Puglia logo
Estorsioni e un fiume di droga
Dodici arresti nel Salento: i nomi/video

LECCE - Una operazione antidroga è stata compiuta questa mattina dai carabinieri della...... Video Video


IL QUOTIDIANO IN EDICOLA


Nuovo Quotidiano di Puglia

■ Estorsioni e un fiume di droga Dodici arresti nel Salento: i nomi/video

TARANTO

■ Omicidio a Pulsano, si indaga sulla possibile vendetta

TARANTO

■ Taranto, un ex operaio Ilva: «Io picchiato e minacciato di morte»

BRINDISI

■ Omicidi e associazione mafiosa 18 arresti nel Brindisino/Nomi/Video

Omicidio a Pulsano,
si indaga sulla possibile vendetta

PULSANO - Potrebbe essere stato ucciso per vendetta in seguito ad una rissa in cui è rimasto coinvolto nell'agosto 2010 Martino Marangia, di 50 anni, imprenditore edile con qualche precedente...


Latiano, a fuoco due escavatori
di una ditta che lavora per l'Acquedotto
Brindisi, chiosco e due auto incendiati


BRINDISI - Due escavatori di una ditta di Taranto, la Grl Cave e conglomerati, che opera in subappalto per la realizzazione di un impianto fognario per conto dell'Acquedotto pugliese, sono sono stati distrutti da incendio poco dopo l'una della notte scorsa a Latiano.


BRINDISI - Condanne a pene da un minimo di 10 mesi sino a 2 anni e 8 mesi sono state richieste oggi dal pm Giuseppe De Nozza al termine della requisitoria di un processo a carico di 18 persone per...

■ Grottaglie, estorsione a un imprenditore: arrestato 21enne


Omicidi e associazione mafiosa
18 arresti nel Brindisino/Nomi/Video

BRINDISI - Polizia di Stato e Carabinieri hanno eseguito nel Brindisino ed in altre località del territorio nazionale un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 18 indagati... Video Video


Taranto, un ex operaio Ilva:
«Io picchiato e minacciato di morte»

TARANTO - «Un ex collega dell'Usb mi chiamò per dirmi che in sede si parlava di qualcosa che comprometteva la mia persona, di un video in particolare, e che qualcuno voleva


TUTTO SU SARAH

Le notizie, le immagini e i commenti sul delitto di Avetrana.

© 2013 Nuovo Quotidiano di Puglia - via dei Mocenigo, 29 - Lecce - Tel. 0832 338200 - Fax 0832 338244 - C.F. e P.I. 05501101009 ".



Come si sostiene da più parti, s enza la famiglia Misseri, la Puglia sarebbe un a Regione tranquilla, pacifica e pienamente corretta sul piano legae.

Manlio Tummolo ha detto...

Vi dice niente l'assassinio a Pulsano per fatti stranamente successi proprio nell'agosto 2010 ? Ovvio, è pura coincidenza, che dimostra come, senza i Misseri, in Puglia si vivrebbe del tutto pacificamente. L'eccezione che conferma la regola.

O forse aveva ragione il procuratore antimafia dr. Motta che asseriva, giorni fa, in via di conclusione la "pax mafiosa" in Puglia ?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona sera a tutti cari amici.Il 15 ottobre 2010 è una data che Sabrina ricorderà forse meglio della sua data di nascita.Era un venerdì nero ad Avetrana,a Taranto invece il reo confesso è orco zio Michele qualcosa stava tramando,non aveva nessuna intenzione di scontare una condanna all'ergastolo da solo nel carcere di Taranto,meglio se in compagnia dell'adorata figlia Sabrina. Sveglia per Michele Misseri alle primi luci dell'alba quando era ancora un po intontito, e poi il tempo del tragitto Taranto -Avetrana.Verso le 8.30 arrivano in via Deledda a casa del caro zietto,P.M,carabinieri e il suo Avvocato per ricostruire cosa era successo quel drammatico 26 agosto .Non stava tanto bene zio Michele,imbottito di farmaci a stento si reggeva in piedi,parlava con voce tremolante cercando di ricordare i tragici momenti, sembrava più confuso che persuaso,però c'era chi lo aiutava a "ricordare" e facendogli capire a che cosa andava incontro se non"ricordava" bene certi particolari fino a quel momento inediti. Tutto filava liscio nella sua ricostruzione,anche con qualche piccolo aiutino da parte del suo Avvocato Galoppa che gli voleva tanto bene. Però ad un certo punto si è sentito male,gli hanno dato qualcosa da mangiare,un bel bicchiere d'acqua fresca, fatto riposare un po,(circa 1 ora) e poi riprende il suo racconto,ma stranamente inizia a coinvolgere la sventurata Sabrina con degli strani giochini fatti insieme alla cugina,giochi per bambini si intente,il famoso cavalluccio con tanto di discesa e poi la risalita dal garage,e si c'era di che divertirsi in quel momento,tanto dovevano aspettare l'amica Mariangela per poi andare tutti al mare.Purtroppo qualcosa non è andato per il verso giusto,Sabrina ha stretto troppo la corda,ops cintura,e rimanendo attorcigliata al collo di Sarah ha soffocato involontariamente la cugina,però nulla di preoccupante, tanto gli dava fastidio Sarah e quindi meglio una rivale in meno in amore.Tutta impaurita aveva chiamato il padre che dormiva e dicendogli che era successo qualcosa in garage.Il padre tutto impaurito chiede cosa era accaduto nel vedere la nipote a terra esangue,Sabrina purtroppo tutta impaurita riferiva che stavano giocando,e che purtroppo era successa una disgrazia. Quindi lui da buon padre se ne assume la responsabilità dicendo che ci pensava lui a far sparire il corpo,tanto era ormai fredda Sarah,gli occhi non si muovevano,le braccia neanche e quindi era già morta,il Dottor Misseri ne era più che sicuro,aveva fatto un corso per un posto come becchino in Germania.La sera del 15 ottobre 2010 Sabrina viene arrestata,il 19 novembre il buon padre addosserà tutta la colpa all'adorata figlia durante il famoso "incidente probatorio".In seguito verrà arrestata anche la sua "adorata" moglie a causa di un bel sogno diventato realtà.Poi un anno e mezzo di processo con un numero incalcolabile di testimoni,e il 20 aprile del 2013 arriva la sentenza,ergastolo per Sabrina e la mamma,e solo otto anni per il caro zietto reo di aver occultato il corpo della nipote.Il Fratello e il nipote pochi anni di meno colpevoli di averlo aiutato nell'occultamento del corpo.Tre anni di galera da innocente sono tanti,come è tanto un anno e mezzo,invece il caro zietto e per poco Dottore,sta a casa ad aspettare che un bel giorno qualcuno lo arresti per aver ucciso la nipote,lui si augura che arrivi il fatidico giorno,purtroppo credo che dovrà ancora attendere,come noi attendiamo le motivazioni da sei mesi,troppi per i mie gusti.Buona serata a tutti cari amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Sul fatto che facesse il becchino in Germania vi era stata anche una smentita, limitandone l'attività a muratore od operatore edilizio "Maurerarbeiter" del cimitero (Kirchhof). In effetti non si è mai ben capito che attività professionale avesse svolto in Germania, particolarmente nei camposanti.

Per il resto, egregio signor Vignera, si vede bene che Lei ha un po' il dente avvelenato col Suo "caro zietto". Aspetti almeno la sentenza definitiva, sia prudente.

E riguardo a Cosima Serrano in Misseri, non dimentichi che, prima dell'arresto, c'era stata un visitina, un po' intimidatoria, da parte degli avvocati di parte civile alla ricerca di tracce di sangue che poi risultarono semplicemente ruggine, e successivamente un'ultima convocazione in caserma. Non solo, durante il funerale di Sarah, c'era pure stato un po' di chiasso contro la figlia Sabrina, l'altra figlia Valentina che l'accompagnava, e lei stessa. Come dire, la pressione intimidatrice sulla donna era da tempo in atto, da parte dei giudici popolari della TV ed altri mezzi d'assalto mediatico. Lo stesso suo arresto doveva servire a far crollare la figlia, ed infine all'atto della condanna l'avv. di parte civile asserì che, se fossero state ambedue più malleabili e malleate, non avrebbero ricevuto l'ergastolo. Il che, mettendo insieme i tasselli del mosaico, ci fa dire senza timori: le due condanne sono null'altro che una vendetta personale dei SS. Inquisitori contro chi non si è piegato, non ha cooperato, non ha ceduto, non si è venduto, non si è prostituito, ecc. ecc.

carla ha detto...

buonasera ,
a quello che dice Manlio ho presente, nei riguardi di Valentina , delle trasmissioni che se ne parlava di una eventuale imputazione verso di lei e si respirava l'aria che ci mancasse poco che mettevano in carcere pure lei , con l' accusa che tramite le lettere stesse suggerendo il padre di quello che doveva dire....e da lì poco è sparita dalla scena, se no rischiava di brutto pure lei....
e non ne parliamo quando in un secondo momento la nostra cara dott.ssa Bruzzone ci voleva fare credere che quando Valentina scendeva ad Avetrana passasse dal padre che lo giostrava che poi smentita a sua volta dal avocato ....e poi la stessa Bruzzone abbia voluto insistere che allora Valentina controllasse il padre tramite il telefono, intanto in tutto sto tempo non è emerso nulla come intercettazione....
ora se non è ovvio che qua si voglia a tutti costi ad una tesi, ma non di sicuro da parte di Valentina ....secondo me la temano , perché potrebbe essere la palla al piede ....
insomma " se non è zuppa , è pan bagnato".......
comunque trovo assurdo che non si noti delle distorsioni che ci sono in questa vicenda!.....
la domanda è perché di questi comportamenti?....di sicuro non c'è solo il motivo di salvarsi la faccia, perché quando uno ammettesse l'errore e magari trovando un altro soluzione comunque salverebbe la faccia....
secondo me si dovrebbe vedere cosa ci sta oltre al delitto?.....perché penso di cercare la verità dovrebbe essere di interesse di tutti, per cui in questo caso non lo si sta dimostrando.....buonanotte a tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Carla,

solo uscendo da quella casa, come teatro del delitto, potremo anche liberarci dai sospetti che molte persone interessate fanno gravare sulle donne Misseri e sulla famiglia nel suo complesso. L'orchestrazione delle accuse, delle diffamazioni, delle calunnie ha registi ben precisi, sia nel'istituzione giudiziaria, sia in quella che qualcuno pretendeva una fantasiosa "criminalità", che invece esiste e come che esiste, e di cui si sta riprendendo a parlare grazie al fatto che sta cessando la "pax mafiosa" durata alcuni anni.

carla ha detto...

hai detto bene Manlio,
la parola giusta è l'orchestrazione....e non il giostrare....infondo il giostrare è venuta fuori dalla bocca della Bruzzone, rivolgendosi a Valentina.....
l'orchestra direi il termine più indicativo su questo caso, perché chiunque si permetteva di pensarla diversamente ne veniva punito in qualche modo, questo se lo notava alla luce del sole, da qualunque parte che ognuno si trovasse e magari trovando mille giustificazioni, solo per una mancanza di coraggio personale fin a tal punto di mentire contro se stessi .....certo è una libera scelta se le sembra di far stare bene. Mah!....ne dubito .....prima o poi si troverà a faccia a faccia con la coscienza , anche se attualmente non può fregar meno o crede di non sentirla......
caro Manlio l'abbraccio e buonanotte
e un caro saluto a Vito e amici del blog.....

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo sono assolutamente tranquillo è consapevole delle affermazioni che faccio sul blog.Affermazioni del tutto legittime in quanto sono la pura e semplice realtà di ciò che è accaduto o perché alcuni volevano che accadesse.Non faccio ne il mago e ne il prestigiatore,questi giochi li lascio a chi sa farli,naturalmente quelli per divertire il pubblico. Però,alcuni hanno creduto di poter sostituire questi simpatici giocolieri,ma, si sa che, chi non è del mestiere viene scoperto.Il sogno,il gioco del cavalluccio,lo spostamento del corpo da una parte all'altra del garage,la simulazione dello strangolamento con un foulard,le ferite sul braccio di Michele, che prima somigliavano a delle unghiate,dopo sono diventate ferite procuratesi con dei sarmenti in campagna,le mezze analisi del Prof Strada,le lacrimuccie di plastica,di tutto hanno escogitato pur di imitare certi prestigiatori,beh gli è andata male,per ora bene,ma,non sanno che prima o poi qualcosa uscirà fuori,è saranno dolori per alcuni soggetti.Sono prudente caro Prof,e infatti mi limito a indicare il caro zietto come responsabile del delitto,solamente in base alla sua confessione,al ritrovamento del cellulare,delle chiavi, del corpo della nipote e al comportamento del tutto illogico tenuto durante la sparizione della nipote. Non sono io che l'accuso,sono i fatti che lo accusano,certo non c'è un video che dimostri il tutto,ma, in quanti delitti c'è un video dell'assassino che sta uccidendo?in quasi nessuno,salvo casi in cui si uccide per strada e ci sono delle telecamere che riprendano la scena del delitto.Questo naturalmente è solo un mio pensiero detto cosi,tra pochi amici,al processo è tutta un'altra storia,la saranno i vari Avvocati ad escogitare la linea difensiva,sperando che abbiano capito con che elementi hanno a che fare,dei lupi che sbranano i teneri agnellini.Ne abbiamo già discusso sulla linea difensiva da adottare,e su questo sono assolutamente in sintonia con il suo ragionamento,visto che funzionano in questo modo le cose nei tribunali italiani,che si adeguano i cari Avvocati,altrimenti saranno avvocati di cause perse.Dopo l'appello c'è la cassazione,bene,non ho fretta,oramai mi sono armato di santa pazienza,come sono passati tre anni ne passeranno anche altri tre.Buona notte caro Prof,una caro saluto all'amica Carla,e tutti i nottambuli del blog.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno a tutti cari amici vicini e lontani.Ieri ho dato una sbirciatina ai vari quotidiani pugliesi, nessuno che abbia scritto due righe,niente,degli innocenti non interessa a nessuno,con i colpevoli e i morti qualcosa invece si guadagna,scrivendo articoli,presentazioni televisive o scrivendo libri.La bella criminologa ha scritto un libro sui segreti di famiglia Misseri/Scazzi,che ad essere sincero ho domandato in alcune librerie,è non sapevano nulla di questo libro,l'avrà distribuito solo ad amici e parenti suoi dalle sue parti,a Catania nulla è arrivato. Sul giornale la voce di Manduria fino a qualche giorno fa il Dottor Dinoi ci ha tenuto tanto a farci sapere del suo libro che racconta tutto sul pozzo di contrada mosca,degli altri pozzi non gli interessa nulla,almeno fino a quando non si scoprirà qualche altro cadavere,e che magari penseranno sia stato il caro zietto a buttarlo dentro,e si,quando uno diventa famoso viene cercato da tutti.Eppure la data non era di quelle che uno si scorda facilmente,sopratutto se ci ha scritto un libro,o fatto decine di articoli con migliaia di commenti sul delitto della piccola Sarah,di Sabrina e la mamma si sono già scordati,interessano di più i morti che i vivi rinchiusi in un carcere da innocenti.Il caro prof Tummolo mi ricorda di essere prudente,sarebbe da ricordare anche ad alcuni di essere prudenti,visto la sfacciataggine che hanno avuto cercando di guadagnare su questo delitto con libri e romanzi vari,o rilasciando interviste a destra e a manca pur di dire qualcosa,e che si è ben capito che non sapevano nulla,però avevano piacere di dire la loro versione dei fatti,tutti con il vangelo in mano,o le sacre verità.Giusto ricordarsi dei morti,ma è giusto ricordare anche chi sta in galera da innocente e privato della libertà.Buona giornata a tutti.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,

a parte che l'invito alla prudenza era più ironico che altro, concordando in larga parte con Lei, come ho dimostrato ormai da anni, devo pur sempre ricordarLe che le confessioni (non una, ma in sette - otto versioni) furono estorte. L'ultima, viceversa, non è che un tentativo di addossare a sé colpe altrui, nell'illusione di poter liberare moglie e figlia. E questo, i SS. Inquisitori lo sanno alla perfeziono, sanno bene che non c'era nulla di vero nel "doloroso percorso di ravvedimento". Sanno bene, se non altro perché manca ogni traccia, che in quella casa, a quell'ora, non è avvenuto nulla. E lo hanno dimostrato non sequestrando mai la casa e solo per breve periodo il garage. Si sequestrano solo i luoghi del delitto, non i luoghi dove si sa che non è avvenuto nulla. Sarah Scazzi a quell'ora non è arrivata, ma se proprio lo vogliamo incolpare, dopo che le due donne uscirono alla ricerca della ragazzina. Una versione che però sarebbe smentita dai tempi e dai successivi movimenti del Misseri.

Ora, che la "pax mafiosa" sta cedendo, potrebbe darsi che si scopra qualcosa sui veri autori del delitto.

Vanna ha detto...

Manlio e Vito buongiorno.

L'elenco dei fatti "turbolenti" avvenuti nel Salento da te raccolti Manlio,fanno riflettere non poco.

Vito così S. Pancrazio è stato scelto da un familiare di un mafioso.
Chissà perché lo ha fatto: conosce qualcuno o è molto carino il paese?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Prof Tummolo come le ho sempre detto non ho la verità in tasca,a differenza di tanti che sembra abbiano la sfera di cristallo e che tutto vedono o tutto prevedono,no,la mia ipotetica accusa verso il caro zietto è dovuta solamente verso quelle strane manovre di spostamento della macchina e la sua fuga da via Deledda ben sapendo che la nipote era scomparsa,il tutto condito con una sparizione di un'ora e poi va a raccogliere fagiolini dietro casa.si è gia detto che qualcosa l'avrà caricata in macchina,di certo non una pecorella smarrita.Si è detto che Misseri è un gran bugiardo,però ritengo assurdo che sappia dire solamente bugie,ci sarà un po di verità in quello che fin'ora a raccontato,anche se in maniera confusa e dovuta a vuoti di memoria o mente troppo surriscaldata.Come noi non abbiamo nessuna prova sulla sua colpevolezza,anche altri non hanno nessuna prova che Sarah sia arrivata in via Deledda a casa degli zii,e che poi ne sia uscita morta.Se una non è mai arrivata di certo non è mai ripartita, questo e quanto dovranno far capire ai giudici in appello.O si crede a quello da lui raccontato nella confessione o non si crede a nulla,troppe versioni e mal circostanziate,e che su tante cose di certo non sono farina del suo sacco.Buona giornata caro e illustrissimo prof,e dialogare con Lei e sempre un piacere,anche se su certe cose abbiamo vedute diverse,ma non fa nulla,noi siamo qui per analizzare i fatti,di certo non per emettere sentenze.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna buon giorno anche a te.Come hai potuto constatare io ricordo date e fatti,altri pur avendo guadagnato su questo delitto hanno dimenticato tutto,non gli interessa se uno o più persone stanno in galera dopo aver subito una condanna basata sul nulla,o senza prove.Sulla scelta del paese non so nulla,forse ci abita qualche "parente",oppure "amici" di vecchia data.Sei pronta per le motivazioni? occhio che lo shock sarà tremendo,meglio premunirsi di una bella flebo,io ho già pronta una bella bottiglia da 500 cc di soluzione.Scherzo cara Vanna.Ciaoooo e ti auguro una felice giornata.Un caro saluto a tutti cari amici.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici parlare di amnistie e indulti è un tema molto scottante,però è negli occhi di tutti poter constatare che le carceri sono al collasso,servono urgentemente dei provvedimenti da adottare.Ci sono tanti detenuti che potrebbero usufruire degli arresti domiciliari,detenuti in attesa di giudizio,detenuti innocenti,detenuti colpevoli e con accuse più o meno gravi,ma,un detenuto innocente e privato della libertà non è ammissibile,ecco un triste esempio.
Per 36 anni sono stato un assassino - Mi chiamo Giuseppe Gulotta. Per trentasei anni sono stato un assassino. Oggi finalmente mi posso abituare a un’altra vita, quella che non ho mai avuto. Una vita da uomo libero, perché innocente lo sono sempre stato. Avevo diciotto anni quando sono stato accusato di un crimine orrendo: l’omicidio di due ragazzi, due carabinieri, di notte, nella caserma dove prestavano servizio, ad Alkamar. Un atto vile, ignobile. Per trentasei anni sono stato un assassino dopo che mi hanno costretto a firmare una confessione con le botte, puntandomi una pistola in faccia, torturandomi per una notte intera. Mi sono autoaccusato: era l’unico modo per farli smettere. Da lì in avanti non ho avuto un attimo di pace.

Ho passato in cella gli anni migliori della mia vita - Oggi ho cinquantacinque anni. Ho passato in una cella i migliori anni della mia vita. Come potevo immaginare che a un semplice muratore come me, mai finito in storie di crimine, potessero cucire addosso l’abito del mostro? Perché io, innocente, dovevo pagare per colpe che non avevo commesso? La mia condanna serviva a restituire la pace a tanta gente: ai due carabinieri uccisi, ai loro colleghi che li dovevano vendicare e a quelli che, pur sapendo o intuendo la verità, dovevano trovare un falso colpevole. Il colpevole falso ero io, io dovevo pacificare i patti e i ricatti, i segreti e le menzogne. Tante persone hanno giocato con la mia vita. Tante altre però mi sono state vicine. Tra queste ne ho scelta una che mi aiutasse a scavare nella memoria, nel mio dolore e nelle mie gioie, e nella morte di quei due poveri ragazzi uccisi. È diventato il mio grillo parlante, la voce che mi accompagnerà in queste pagine. Ho passato ventidue anni in carcere e ne ho attesi trentasei per scrollarmi di dosso questo peso enorme. Ho vissuto di speranza. Mi sono nutrito dell’amore che mi è stato dato. Mi chiamo Giuseppe Gulotta e questa è la mia storia.Uno dei tanti casi di mala giustizia,complimenti.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Anche con una canzone si possono esprimere le proprie emozioni e i sentimenti,se poi tutto è condito con l'omaggio di una bella rosa lo sono ancor di più.Un bellissimo omaggio a tutte le belle donne del blog,ascoltatela.
http://www.youtube.com/watch?v=1OTo_uwElCU

magica ha detto...

buongiorno a tutti.
mi ricordo un particolare ,
pisello :uno degli amici di avetrana sarh . epresse l'idea a misseri di fare un controllo in contrada mosca,in caso ci fossero elementi per trovare sarh .
misseri li sconsiglio' di andare in contrada mosca perchè aveva gia' controllato di persona ... aveva controllato ? c'era stato con la srah nel baule, per questo sconsiglio' il pisello ..
. .

Giacomo ha detto...

Non solo, Magica, ma DUE GIORNI DOPO fece trovare il telefonino.
Evidentemente sentì nelle parole di Pisello il suo nome e cognome.
Probabilmente fu preso dal terrore che la volta successiva, invece di Alessio Pisello, a casa sua si sarebbero presentati direttamente i carabinieri: perciò mise in atto un estremo e disperato tentativo di depistaggio.

E c'è ancora chi si chiede come mai Misseri fece trovare il telefonino...

Buongiorno a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Vanna ha detto...

L'hai accompagnato tu mentre portava S. nel baule?
Perché un baule con una ragazza dentro, si può portare in due e forse più di due, non è mica una borsetta o il carrello della spesa.

Giacomo ha detto...

Anzi, per dirla tutta, Pisello riferì a Misseri non che AVEVA INTENZIONE di andare in contrada Mosca, ma che c'era GIA' andato con una pattuglia di carabinieri, perché aveva sentito abbaiare un cane proprio nei pressi del famoso casolare del fico.
(6a udienza).

Giacomo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara Vanna capisco che la tua è una battuta spiritosa,però devi ammettere che la sequenza molto circostanziata di ciò che ha fatto zio Michele non è del tutto normale,il tutto fatto mentre c'è l'arrivo di Mariangela davanti casa Misseri, poi la partenza per capire dove fosse Sarah,e poi il caro zio Michele che scompare dalla scena.Essere dubbiosi va bene,però dai a Cesare quel che è di Cesare,altrimenti starebbe a significare che tu hai sempre ragione e noi torto,e questo non è giusto da parte tua,non abbiamo letto i libri delle fiabe fino ad'ora,ma verbali e documentazione varia,tutto scritto e documentato,e in certi casi c'è pure la firma sul documento.Quello che asserisce l'amico Giacomo è tutto vero,puoi esserne certa,ho letto tutto ok ti puoi fidare.Ciao a tutti,Giacomo Magica e Vanna buon pomeriggio cari amici.

magica ha detto...

misseri porto' il corpo nel( baule) della macchina . non lo so come viene chiamato in puglia .
la srah pesava 40 kg. non penso ci volessro piu' persone per posarla in quel posto .
NO ! non c'ero . in quel frangente, . altrimenti non sarebbe durata a lungo la ricerca, ed il caso sarebbe chiuso .

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Magica per uno come il caro zio Michele mettere la nipote nel cofano posteriore della macchina è stato un gioco da ragazzi,non pesava tanto la piccola solo 40 kg.E non pensare che abbia faticato più di tanto a scenderla nel pozzo,di certo non gli mancava la forza al caro zio Michele.Tra le tante stranezze di questo processo c'è quella della traccia biologica di Sarah sul cofano interno della macchina,ma,al processo l'hanno sostituita con strisciata dattiloscopica,vedi come sono bravi a cambiare le carte in tavola,tutti a favore dei SS Inquisitori,anche la benemerita arma dei carabinieri non è stata da meno in queste indagini,mah.Ciao carissima magica

Chiara ha detto...

Vanna

Vito ha ragione.

Un conto è interrogarsi su tutta una serie di elementi trascurati o non approfonditi per vedere cosa ne esce; e ne esce tanto, per quanto non riusciamo a parlarne mai abbastanza approfonditamente come vorremmo.

Altro conto è riconoscere che, ALLO STATO DEGLI ATTI, contro Michele Misseri c'è una caterva di roba [nota il fine linguaggio tecnico ;-)].

Quindi, a rigore, siamo più noi che voliamo con la fantasia che non coloro che vedono in Misseri il colpevole.

Riconoscerlo è secondo me dire l'ovvio; ciò non toglie che di ALTRE cose di cui parlare ce ne siano eccome e che oltre a Vito, Giacomo, Magica ed altri con tante certezze, c'è chi come noi non sente nulla da aggiungere al "capitolo misseri" e vorrebbe impiegare questo tempo morto a battere altre strade piuttosto che a ripetere sempre le stesse cose.

Credi io abbia fatto un corretto punto della situazione?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara grazie per le ragioni che mi dai.Sia io che altri amici del blog abbiamo cercato sempre di analizzare con attenzione i fatti,non trascurando nulla di ciò che è uscito fuori dal processo,ogni singola parola o frase,i movimenti di tutti,video e audio dei vari personaggi o testimoni,tutto letto e sentito diverse volte pur di cogliere qualche sbaglio,una incertezza,se tutto corrispondeva alla realtà di cosa era accaduto quel maledetto giorno.Ho faticato tanto per arrivare a determinate conclusioni,e credimi ho letto e riletto tanti di quei verbali che neanche a scuola avevo mai letto cosi tanto,facendo le ore piccole per l'esattezza,tanto mi ha incuriosito il caso in questione.In tutto si può trovare qualcosa di interessante,anche da parte di chi la pensa in maniera opposta.Il dubbio ci può stare,però non sui dati già certi e stabiliti come dei punti fermi,inattaccabili sia dall'accusa che dalla difesa.Mi dici cosa avremmo potuto dire di più se il processo è finito da sei mesi e le motivazioni non escono fuori? poco o nulla,costretti a ripetere sempre le stesse cose purtroppo,ma, non per colpa nostra.Ciao cara e buona serata.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Vito Vignera,

al solito torniamo col peso (40 kg) e l'enorme forza dell'Ercole Misseri. Uccidere una persona e metterla in macchina può riuscire a tutti, anche a quell'avvocato che si è fatto beccare col corpo in macchina, oppure a quella signora che, dopo aver ammazzato e fatto a pezzi il padre, si è fatta cogliere con i sacchi della nettezza urbana e i quarti paterni nell'androna del condominio. Il difficile è poi riuscire a farlo sparire così bene, ma tra una lacrima e l'altra confessarlo dopo 42 giorni, a causa di un battesimo o di una benedizione da fare (!!!), come se ad un assassino, che non si cura della vita altrui, dovessero creare problemi il battesimo, la confessione, la comunione, la cresima, il matrimonio, l'ordine e l'unzione dei malati gravi (ovvero, i sette sacramenti).

E il rischio di essere sorpreso col corpo in macchina, proprio quando erano in tanti alla ricerca della ragazza, era altissimo.

Lei stesso, citando quel Gulotta, ammette implicitamente che non tutte le confessioni sono spontanee, ma molte (e sempre troppe) sono "spintanee". Se cadono le confessioni, anche i movimenti della sua automobile appaiono del tutto ininfluenti.

C'è poco da fare, senza il vostro colpevoluzzo in tasca, ben personificato, non vi sentite tranquilli. Anche a voi arrivano incubi nei pomeriggi estivi.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo io non lo so se si è commosso la sera in cui veniva interrogato,di certo c'è che alla fine confessa dove era seppellita la nipote.Non lo so se spontaneamente o su consiglio del SS Inquisitore,non ero presente,ho solamente ascoltato l'audio dell'interrogatorio.Tenga sempre presente che il P.M. che lo interroga è sempre quello delle lacrime di plastica,quello che chiede a Sabrina qual'era il movente se non la gelosia,quello che dice a Sabrina quando piange in aula di smetterla con le lacrime,di finirla con quelle scene di lacrime finte,ed è sempre quello che nel primo interrogatorio di tre ore dice che stava raccontando un sacco di bugie,e che altri testimoni avevano detto cose del tutto diverse di quelle che gli stava descrivendo in quel momento.Come vede non è un soggetto del tutto "normale" quel P.M.
Come è strano che l'ultimo ad essere interrogato quel giorno è il caro zio Michele,perché? Perché non era convincente la versione del ritrovamento del cellulare,apparecchietto che non era li da tanto tempo,ma,messo di recente da zio Michele,e questo loro l'avevano capito,non sono stupidi. Ne abbiamo già discusso per telefono sulla frase(possiamo venire anche noi),non ha nessuna logica quella frase,sopratutto se a pronunciarla è un procuratore,e non il vicino di casa,non dovevano andare al bar a prendersi un caffè,ma andare in contrada mosca per il cadavere della nipote.Caro Prof Lei ha ragione,però noi non siamo nella testa del P.M.,e non sappiamo cosa gli sia passato in mente in quel momento.Per questo la invitavo ad andare a Taranto,per istruire il P.M. Buccoliero su come andavano fatte le domande o gli interrogatori,colpa sua che non mi ha voluto ascoltare,a quest'ora quel P.M. avrebbe un po di istruzione in più,pazienza,sarà per il prossimo delitto.Buona serata carissimo Prof e che Dio la conservi ancora per tanto tempo.

magica ha detto...

signor tummolo
lunico pericolo x misseri, quando si stava avviando nella contrada mosca , era incontrare la polizia stradale nel caso fosse passata da quelle parti .
nessuno avrebbe mai sospettato che lo zio avesse un carico di quel genere .

Vanna ha detto...

Ciao chiara, chiedi:
"Credi io abbia fatto un corretto punto della situazione?"

Sì hai fatto il punto della situazione, ma devi tener conto che il Misseri non sta dentro anche lui.

Lui sta fuori in libertà vigilata e quindi come dici:"... riconoscere che, ALLO STATO DEGLI ATTI, contro Michele Misseri c'è una caterva di roba..."

Eppure sta fuori, è questo il punto inspiegabile.

Mimosa ha detto...

Certo Magica, hai più che ragione!
Lui era lo zio che cercava la nipotina scomparso, volatilizzata mentre doveva arrivare a casa sua … a chi sarebbe venuto in mente di fargli aprile il bagagliaio?
Persino la sua agitazione sarebbe stata scambiata per preoccupazione e gli avrebbero persino chiesto scusa di averlo fermato …
ma poi per quelle strade e a quelle ore con il sole che scioglieva l’asfalto, quale mai pattuglia della stradale si sarebbe appostata? S
iamo ad Avetrana, mica a Caorle (tanto per nominare una qualunque cittadina del Nord-Est vicina al mare, con traffico di bagnanti a tutte le ore) …

Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

@Tummolo

Salve,
sono d'accordo con lei, Tummolo, l'interrogatorio di Michele Misseri del 6 Ottobre dura 12 ore, mentre quello che abbiamo potuto ascoltare noi, sono esclusivamente le dichiarazioni registrate dalle 21,15 in poi.

Cosa sia successo nelle ore precedenti, lo sanno solo Misseri e gli inquirenti.

Se si pensa che Misseri possa essere influenzabile dal Galoppa e la Bruzzone(e non lo escludo)
allo stesso modo deve ritenersi possibile che lo sia dagli inquirenti.

Buona serata a tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica,

forse non avete presente come sia fatta la Panda-Marvella, che non è u fuoristrada ben chiuso: col sedile posteriore abbassato si vede interamente la parte posteriore, bagagliaio prolungato e aperto. Non serviva la Polizia stradale: bastava un piccolo scontro, o semplicemente che ci fosse un guasto (non solo i trattori si guastano). Non si va in pieno giorno in giro con un cadavere coperto solo da un cartone, e questo tenuto da una zappetta, in una macchinetta del genere. Cerchiamo di non farci ridere, per favore, ma bisogna credere a tutte le frottole circolanti ?

C'è in voi un candore incredibile nel prendere per buone queste versioni.

Chiara ha detto...

Eh Vito, però non farmi arrabbiare;
il mio messaggio a vanna non si ferma lì ma prosegue, checchè con elegante tentativo di gettarci su una coperta, tu fili dritto come non ci fosse altro di scritto.

Di diverso - tu ed altri - avreste potuto semplicemente sedervi a leggere o far altro e lasciare vanna, me, pino, enrico e chi altro era interessato, parlare delle altre cose su cui a voi non interessa discutere mentre a noi sì.

Invece avete preferito parlare del solito e del nulla, chissà a beneficio di chi poi. E mò questa la rivendichi pure come cosa inevitabile? come unica cosa da fare nella noia dell'attesa? guarda che così dicendo stai intenzionalmente e per l'ennesima volta ignorando dei compagni di blog ed una esigenza che hanno espresso in più occasioni. no-no-no non ci siamo proprio, vito, è una offesa sputata in faccia che davvero non mi sarei aspettata da te...

senza rancore pur parlando fuori dai denti, sia chiaro.

buonanotte

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie Sira, per la precisazione. Proprio le ore mancanti furono quelle di maggior interesse ai fini del ritrovamento.

Mimosa, dolcissima, sei frequentatrice della costa pugliese? Non erano forse tutti gli amici di Sabrina alla ricerca di Sarah ? Non aveva forse Cosima stessa indicato Contrada Mosca come luogo dove potesse essere reperibile Sarah, presumibilmente viva per lei in quel momento ?

Se a fine agosto si va a Caorle, Lignano, Bibione, ecc., a maggior ragione si sarebbe andati a sud con una bella giornata calda, oppure solo Sarah con Sabrina, Mariangela e sorellina, andavano al mare ?

Quando fa caldo, molti si avviano proprio nel tardo pomeriggio al mare, per non essere cotti al forno durante il viaggio.

Ma, anche ammesso che non vi sia stato nemmeno un cane randagio in giro, chi ce lo poteva assicurare, chi poteva essere tranquillo nel portarsi i suoi cadaveri a Contrada Mosca o in un qualche altro pozzo pugliese ?

Per far certe cose, occorre avere un'organizzazione e una bella esperienza in materia, non certo il solito fortunato bricoleur dell'occultamento Michele Misseri.

Mimosa ha detto...

Caro Manlio (15 ottobre 2013 21:44),
non ho compreso bene la tua frase:

«durante il funerale di Sarah, c'era pure stato un po' di chiasso contro la figlia Sabrina, l'altra figlia Valentina che l'accompagnava, e Cosima stessa»

veramente, Sabrina e Cosima NON hanno partecipato ai funerali, perché erano state sconsigliate, per motivi di ordine pubblico.
Sabrina e Cosima con la zia hanno seguito i funerali in tv … dove è stata colta dalla Pisanò a mangiare nutella. Valentina era rimasta a Roma.

Quella scena a cui forse ti riferisci di Cosima vestita di nero, accompagnata da Valentina, che lungo la strada voleva tirare un sasso ai cronisti che la pressavano è avvenuta alcuni giorni dopo dopo l’arresto di Sabrina.

Riguardo all’interrogatorio dei tre fissato nello stesso giorno, e conclusosi in breve per Valentina, qualche ora dopo per la madre e in nottata per il padre, mentre Sabrina era in diretta televisiva con tutta Italia, non sono iniziati in contemporanea. L’interrogatorio di Cosima iniziò alle ore 12 e quello di Michele mi pare intorno alle 18, intanto ognuno era isolato l’uno dall’altro senza alcun rifocillamento… e sicuramente con tanta pressione psicologica.

Ciao, Mimosa

Mimosa ha detto...

Manlio carissimo, dai, lo so che ti piace fare le battute, ma allora proprio in ragione del traffico dei ricercatori vorresti farci credere che la stradale si metteva a pattugliare per comminare contravvenzioni per la alta velocità?

Manlio Tummolo ha detto...

Guarda, carissima Mimosa, che della Stradale ha parlato Magica, non io. In strade comunali si trova in genere la Polizia Municipale, talvolta Carabinieri, talvolta Polizia; più rara di tutti, ma pur presente talvolta, la Guardia di Finanza. Nel caso di un piccolo tanponamento, che pensi poteva succedere al presunto cartone con zappa o zappetta sopra ? Non vi sono buchi in strada che, con le scosse, smuovano tutto l'interno? Le battute sono vostre, non mie: chi guida abitualmente utilitarie di quel tipo (io, ad esempio, ho un'Y Lancia del '99, e se volessi trasportare un cadavere, anche di solo 1,60 m, farei fatica, sia abbassando il sedile posteriore, sia ancor più nel bagagliaio coperto. In tal caso neppure mi starebbe). Ma provate un po' a immaginarvi al posto di Michele Misseri a trasportare un cadaverino qualunque, magari un manichino per non incorrere in reati, e poi mi saprete dire.

Senza contare poi che in quella macchina nessuna traccia, segno, macchia o altro si sono trovati per ammettere la presenza di un cadavere qualunque.

Manlio Tummolo ha detto...

A proposito di funerali, a me risulta che la scena in cui Cosima stava raccogliendo un sasso da tirare al giornalista della TV RAI, era il giorno del funerale. Valentina l'ha distolta dal compiere l'atto. Comunque anche se non fosse, la cosa cambierebbe di poco l'ostilità generale rivolta contro le donne Misseri ben prima dell'arresto di Cosima. Di Sabrina sapevo bene che era rimasta a casa, sempre per l'ostilità preventiva nei suoi confronti.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara veramente non mi risulta che il blog sia diviso in due parti,ovvero in una si discute del delitto in maniera intellettuale e nell'altra chi si attiene ai fatti e ai dati certi usciti dal processo,e su questo anche Massimo ne fa riferimento con qualche critica sui tanti dubbi espressi da Vanna o da qualche altro interlocutore.Ti consiglio di rileggerlo il post che hai scritto dandomi ragione per una prima parte e poi vai su altre strade un po tortuose e senza via di uscita,non mi sembra una cosa logica quella di dividere i commenti in due fazioni.Capisco il voler approfondire l'argomento cercando delle piste alternative,però debbono essere "piste" praticabili,e non "piste" in cui di sicuro non arriverò mai all'arrivo, non ti sembra? Poi mi dici"Di diverso - tu ed altri - avreste potuto semplicemente sedervi a leggere o far altro e lasciare Vanna, me, Pino, Enrico e chi altro era interessato, parlare delle altre cose su cui a voi non interessa discutere mentre a noi sì.Hai idea di quello che dici? non mi sembra per quel poco che ho capito.Ti risulta da qualche parte in cui ho detto che dei tuoi commenti o di quelli di Vanna, Pino Enrico ed altri non mi interessano? non credo che tu li trovi,anzi, ho sempre cercato di farvi capire che leggendo e rileggendo gli atti del processo,video e quant'altro,trovavo qualche spunto interessante,e questo non lo puoi negare visto che in altre occasioni eri d'accordo su quello da me riportato.Hai mai letto qualche commento in cui l'amico Massimo non fosse d'accordo su quello che ho scritto in centinaia di commenti?nulla di nulla,al massimo qualche intervento per precisare certe cose e di cui me ne assumevo la responsabilità,ma sempre sui fatti naturalmente.Il dubbio è ovvio che ci può stare su qualcosa che ho scritto,e come ho già detto:non ho la verità in tasca.Ciao cara e buona notte,domani rispondo alla cara Mimosa ora si è fatto un po tardi,buona notte a tutti i nottambuli.

Manlio Tummolo ha detto...

Quali siano piste "praticabili" e quali meno, è difficile da dire. In senso stretto, l'unica praticabile sarebbe quella seguita dalle Corti che, però spesso, si contrappongono anche tra di loro. L'assise non va d'accordo con l'appello ed ambedue non sono d'accordo con la Cassazione, il che poi è motivo di annullamento o di rinvìi.

Su un piano metodologico, le indagini dovrebbero essere svolte partendo dal presupposto che un occultamento perfetto per un delitto imperfetto non può essere compiuto da gente inesperta nel ramo, ma da gente con esperienza ed organizzazione. Se invece, già in partenza, ci orientiamo sui familiari e sui vicini, perché più comodo, meno faticoso, lavorando su pettegolezzi, è evidente che ci distogliamo dalla metodologia corretta, finendo nelle assurdità come si è visto, per cui un delitto - visto inizialmente come colposo - diventa poi un delitto doloso e premeditato.

La vera questione non consiste così tanto nell'applicare aggettivi positivi o negativi a qualcosa, quanto di calcolo delle probabilità nei contenuti, di coerenza scientifica nella metodologia. Questo non è garanzia di certezze investigative assolute, ma almeno di probabilità, ovvero di calcolabili prossimità alle certezze.

Ed infine, un'altra considerazione; quanto più tardi si parte da un'analisi delle probabilità solo per seguire la comodità di indagine, tanto più difficilmente ci si libera dai pregiudizi e dalle incongruenze che ingombrano la strada investigativa. Nel caso Scazzi, proprio l'iniziale orientamento contro la famiglia di Michele Misseri, sulla base di pettegolezzi, senza alcun fondamento, contribuirà pesantemente all'annullamento di tutto il procedimento, mentre i veri autori del delitto se ne staranno - una volta di più - sereni e tranquilli fino all'azione successiva.

Questo è un delitto, la cui unica certezza consiste nel ritrovamento del corpo della vittima, mentre oscuri sono gli autori, il movente, in assenza dell'arma esatta del delitto, di tracce percepibili, di tempi dell'operazione. Una serie di confessioni contraddittorie una con l'altra, inizialmente fatte passare per "doloroso percorso di ravvedimento", rigettate dalla Cassazione, quindi negate dagli stessi che l'avevano formulato, per arrivare a sogni-incubi, confusi e pasticciati. Testimonianze inesistenti, perché nessuno ha visto o sentito nulla del delitto, ma si è vista una ragazzina camminare per la strada, una delle cose più banali e comuni in questo mondo. Su che cosa dunque fondare un'accusa su tre persone determinate ? Si obietta "il ritrovamento del corpo e di alcuni oggetti", dimenticando che quasi certamente furono ritrovamenti fatti ritrovare, e non certo spontanei.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo buon giorno.Di piste praticabili c'è ne sono diverse,quelle per cicli,moto,e macchine in cui corrono i professionisti.Poi ci sono le "piste" da seguire quando ci sono dei delitti e si analizza con attenzione la scena del crimine.In questo caso purtroppo le analisi sono state eseguite con molto ritardo è male per giunta,e alla fine non hanno trovato nulla di rilevante,ne a casa e ne in garage.Delitto dalle modalità un po strane ma non troppe.Da una ipotetica fuga si è passati a un sequestro,e poi ad una sparizione totale della piccola Sarah per 42 giorni,fin quando il caro zio Michele non confessa al "prete" Buccoliero dove poter trovare il corpo della nipote,ovvero la piccola contrada Mosca,zona di terreni agricoli ma priva di bar e ristoranti,però il "Prete" Buccoliero non conoscendo cosa ci fosse sul luogo come strutture chiede al Dottor Misseri: "Possiamo venire anche noi?" manco dovevano andare a prendersi un caffè al bar,roba da non credere se non l'avessi sentita con le mie orecchie.Un "Prete" molto strano il Buccoliero,usa dei metodi nel far confessare alquanto discutibili,per ognuno usa una tattica diversa,a chi cerca di far commuovere,a chi invece cerca di aggredire,e a chi invece chiede poche spiegazioni su certi peccatucci,niente di grave comunque,piccoli peccati veniali,e poi da la benedizione,non a tutti però,a qualcuno per punizione fa dire 1000 volte l'Ave Maria in chiesa.Lei ha sempre dei dubbi riguardo al trasporto del corpo con il pericolo di venire fermato da qualche pattuglia di polizia,ma tanto cosa poteva importargli se l'aveva uccisa lui la nipote? il verbale per il trasporto non autorizzato era il minimo dei suoi problemi,ed è stata l'unica cosa intelligente che poteva fare in quel momento,di certo non poteva chiamare quelli delle pompe funebri per il trasporto,ci sarebbe stato il costo della bara,e in più il trasporto in contrada mosca per mettere il corpo non nella tomba di famiglia ma ne pozzo di famiglia,e poi meno persone sapevano e meglio era,almeno fino al giorno in cui si confessa e si libera dei suoi peccati,e che Dio lo benedica il caro zietto.Buona giornata carissimo Prof,e si ricordi che se ha qualche peccato da confessare a Taranto ci sono degli ottimi "preti".Tra un po uno di questi diventerà Cardinale,promozione dovuta agli ottimi risultati con le confessioni estorte e non.

Vanna ha detto...

Vito,a onor del vero, pur avendo idee di colpevolezza chiare senza mezzi termini, le hai sempre espresse con gentilezza, almeno per quanto mi riguarda.
E difatti sto qui a risponderti.

Chiara diceva altro cioè "il parlare delle altre cose su cui a voi non interessa discutere mentre a noi sì."

E questo è vero perché certe piste ipotizzate e ribattute, non sono state mai affrontate, semmai dribblate alla grande se non apertamente criticate.

Perché continua Chiara:

"Invece avete preferito parlare del solito e del nulla, chissà a beneficio di chi poi. E mò questa la rivendichi pure come cosa inevitabile?"

Il punto nodale della diversa impostazione interpretativa sul caso Scazzi è che:

-per un gruppo è colpevole lo zio,
-per un gruppo sono colpevoli le donne,
-per un gruppo tutti e tre,
-per un altro nessuno dei M.
-per un altro ancora, i Misseri forse sanno qualcosa ma non sono stati loro.

Tutti sono d'accordo:

-indagini fatte in modo non accurato,
-avvocati spostati, cambiati,chiacchierati,litigiosi,
-sovraesposizione mediatica,
-interrogatori mirati a raggiungere un certo risultato.

E per finire se noi stiamo qui a spremere la storia come possiamo,
è perché proprio nell'analisi finale che ho fatto non c'è chiarezza, gli interrogatori andati come sono andati: veri,sinceri, montati,suggeriti,pilotati, spontanei, comunque hanno lasciato un segno in un modo o nell'altro.

La costruzione del dilemma parte da qui.

Lui con tutto il teatrino dell'arte, ha recitato a soggetto,
e sta all'aperto, le altre stanno al chiuso.

Il nostro punto d'incontro dovrebbe ruotare proprio intorno all'approccio investigativo e giudiziario ( si dice così? ).

Se si vuole difendere dall'ergastolo, non bastano gli squilli tel. o qualcosa in più, ci vuole altro.

Chi ha indagato e condannato questo lo sa bene e su questo bisogna battere.

In conclusione i diversi gruppi di cui sopra hanno dei punti di contatto e su quelli possono costruire una verità che possa mettere in discussione in modo di andare avanti in Italia che non porta a trovare la verità ma a fermarsi ai primi personaggi, sempre molto umili, che stanno lì con l'amo in bocca come pesciolini.

Insomma, guardate nel caso Yara, quella mamma ha chiesto di indagare sul pedofilo, l'hanno ascoltata?

Ecco, qualcuno doverebbe lavorare con maggiore professionalità perché nessuno deve giocare a perdere tempo con la vita delle persone.

Chiedo scusa per il lungo dire,senza rileggere perché si è fatto tardi.

Un saluto a tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Signor Vignera,

per quanto riguarda il celebre Credo di Nicea, io accetto solo la prima affermazione: "Credo in Dio Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra" (tra l'altro in un quadro razionalista), non credo viceversa a tutto il resto, per cui nulla devo o posso confessare a chicchessia. Io apprezzo chi è profondamentre convinto di qualcosa (sia pure della colpevolezza), però cerchi di conprendere che non tutti devoo condividere queste vostre certezze. Come si fa a dire che il "trasporto" era l'ultimo problema? Mica doveva portare un pacchetto di prosciutti. Non Le pare assurdo studiare un luogo perfetto per l'occultamento, ma usare mezzi di trasporto a forte rischio di scoperta? Lei continua a dare per certo un omicidio, su cui pure c'è stata una sentenza che non gli ascrive tale reato, né credo che le due successive glielo possano imputare in ritardo. Michele Misseri, possa o no piacervi, è imputato solo di occultamento/soppressione del cadavere della nipote. Ogni asserzione in più, oltre che indimostrata, è fuori luogo dal punto di vista giudiziario.

Complimenti per saper così bene distinguere le voci dei SS. Inquisitori e saper dire chi fosse colui che chiedeva il permesso di venire a Contrada Mosca. Ma ad ogni modo non Si scordi che quel "prete" fasullo in realtà lavorava in coordinamento con gli altri due monsignori SS. Inquisitori, tant'è vero che insieme, come il Triumvirato del Terrore, abbandonarono ogni altra faccenda per sentire il "fiume in piena" Misseri Michele, convocati d'urgenza dalla Maga Maghella, che di tutte è la più bella .

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna buona sera.Non è mia abitudine non essere gentile con tutti,una cosa che mi hanno insegnato i mie poveri genitori è, l'educazione è il rispetto verso gli altri.Anche se accuso il caro zio Michele del delitto non c'è odio nelle mie parole,anzi,cerco di comprenderlo,un raptus omicida può capitare a chiunque,lui ha confessato il delitto ed ha chiesto perdono per il gesto inconsulto è rovinando la vita a tanti.In garage ha costruito un altarino a ricordo della nipote,ha messo foto e fiori per ricordare e non dimenticare il tragico avvenimento di quel maledetto 26 agosto del 2010,gesto che può significare poco o tanto,si può solamente comprendere il perché l'abbia fatto,non sta a me giudicare le sue azioni.Se è lui il colpevole o non è lui sarà una corte di giustizia a definire cosa è successo in quella casa,e se è veramente successo quello che lui dichiara da tanto tempo.Ho già detto tante volte che le indagini sono state fatte malissimo è in una sola direzione purtroppo.La preda era già stata individuata (Sabrina)ascoltando i pettegolezzi e le chiacchiere da cortile di pseudo amici e compaesani,che nulla hanno visto e ancor meno hanno capito,però in tanti hanno voluto dare il loro contributo per aiutare chi indagava nelle indagini per poter individuare il responsabile del delitto,(poi spiazzati dalla confessione di Michele Misseri)mai sbaglio è stato cosi controproducente ,provocando dei danni irreparabili con testimonianze per alcuni di questi individui a dir poco ridicole.Testimoni poi di che cosa? del nulla,perché poco o nulla avevano visto e sentito.il Petarra,la signora Pisanò,il fioraio con la sua bella commessa,l'amica Mariangela,tutti invitati a salire sul palco del teatro di Avetrana per una bella recita a soggetto,e poi poter ricevere il giusto applauso,credimi che a nessuno di questi personaggi batterò mai le mani,la loro esibizione non merita applausi,ma una sola parola:VERGOGNA.Buona serata a te e tutti gli amici del blog.

Vanna ha detto...

Vito, vedi che in fondo abbiamo dei punti di contatto: nel momento in cui avevano la preda o le prede,non hanno guardato altre piste, si sono fermati a fatti e persone vicine.

Dovevano indagare bene e in spazi più ampi, non fermarsi solo ad Avetrana.

Apprezzo la tua umanità, secondo me
quel giorno sono state due le ragazze ad essere " sacrificate" e solo PER-DONO,bisogna avere compassione e comprensione, non giudizi e basta.

E noi soliti noti lo abbiamo fatto.

Io ho usato il dubbio come una lanterna per tentare di illuminare
i punti bui cercando ragioni anche dove non erano.

Auguro buona notte a te, a tutti.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo buona sera.Il fatto che sia stato condannato per soppressione e occultamento del cadavere della nipote può anche non significare nulla,perché prima o poi dovrà dare un significato o un logica su questo gesto da lui fatto è tenuto nascosto per 42 giorni.Negli altri gradi di giudizio i giudici vorranno capire come,quando e perché si è trovato coinvolto in questo occultamento.Chi gli ha consegnato il corpo?,quando lo ha occultato?,perché proprio lui? Perché prima ha confessato e poi ritrattato coinvolgendo la figlia,e poi ritorna alla prima confessione? Perché accusa il suo vecchio Avvocato e la criminologa di averlo indotto a mentire per poter usufruire di sconti di pena e orticelli da coltivare in un bel convento? Caro Prof queste sono domande che meritano altrettante risposte.Dei giudici onesti non possono trascurare queste cose,tutto deve essere chiaro,nessun dubbio deve esserci,altrimenti c'è il solito rischio di ritrovarsi con un colpevole fuori e un innocente in galera,e questa è giustizia? non credo.Sbagliare è umano,ma perseverare è diabolico.Un cordiale saluto carissimo Prof.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,

nessun dubbio sulle Sue osservazioni relative a Michele occultatore. Perché avrebbe occultato se egli non era in alcun modo responsabile del delitto ? Dire che lo fa per paura di moglie e figlia, è una cosa assurda che non sta in piedi. Se fosse l'occultatore, sarebbe stato anche complice. Di qui la conclusione più logica: egli o fu assassino ed occultatore, oppure fu complice di assassinio ed occultatore, oppure, come io ritengo più ovvio, né occultatore, né assassino, ma solo persona abilmente coinvolta e confusa dagli eventi. Ecco perché sarebbe di estremo interesse conoscere che cosa gli venne detto e fatto dire nella prima fase dell'interrogatorio, e forse la più lunga: che la figlia lo aveva denunciato (una tal cosa parrebbe naturale, pensando appunto che moglie e figlia vennero interrogate prima di lui, per cui lo si poteva conivncere che la figlia lo avesse tradito) ? Che qualcuno lo aveva visto ? Come gli hanno estorto la prima confessione ? Che cosa gli hanno fatto credere, che, confessando un delitto colposo, avrebbe ricevuto, lui con tutta la famiglia, il premio della bontà? e per tenerlo calmo (ricordo che la prima notte lo si qualificò "agitato", termine poco scientifico, usato dalle Forze dell'Ordine per giustificare interventi "calmanti": cfr. Aldrovandi) gli dettero qualche pasticca estratta dalla cassetta dei medicinali, che contribuì a condizionarlo ?

Manlio Tummolo ha detto...

Relativamente al fatto processuale, stanti così le cose, Michele Misseri deve difendersi solo dall'accusa di occultamento/soppressione. Solo con un processo completamente nuovo, potrebbe essere imputato di omicidio, ma non credo si arriverà a questo. Se non si cambia metodologia difensiva, le ipotesi più probabili, sono: conferma delle condanne già irrogate, salvo riduzione di pena; annullamento delle condanne per ragioni procedurali e formali, non sostanziali, con rinvìo o senza rinvìi ad altra Corte d'Appello.

Ma ritengo che un nuovo processo solo contro Michele Misseri sia molto improbabile.

Mimosa ha detto...

Ma allora, Manlio, Vanna, Gilberto ci potete dire come mai mezza Avetrana è stata al gioco dei magistrati tarantini, convogliandosi in così tanti personaggi contro Sabrina e sua madre, se nessuno di costoro è “materialmente” colpevole del reato di omicidio?
A che scopo un complotto contro le donne?
… se nessuno dei Misseri è stato il responsabile, se l’allora povero ignorante contadino ha fatto lui pure un sogno macabro, o se ha avuto solo una parte “marginale” assistendo all’occultamento o al limite effettuandolo egli stesso sotto imposizione di “poteri forti”?
Pensate ci sia un’alleanza tra i “poteri forti” di Avetrana e quelli di Taranto? E perché è stata scelta Sabrina come preda?

Dopo le parole di Chiara nel post 16 ottobre 2013 23:37 dirette a Vito :
«tu ed altri avreste potuto semplicemente sedervi a leggere o far altro e lasciare vanna, me, pino, enrico e chi altro era interessato, parlare delle altre cose su cui a voi non interessa discutere mentre a noi sì. Invece avete preferito parlare del solito e del nulla, chissà a beneficio di chi poi»
(tra parentesi, perché non vi siete confrontati tra di voi?lasciandoci seduti a leggervi)
ho cercato di immaginarmi altre scene, ma poi mi sono ricordata che avevo già cercato di visualizzare le tesi di Gilberto e Vanna, non giungendo ad altro che a smontarle.
Con loro un dialogo c’è stato ma concluso nel nulla, arroccati essi pure nelle proprie opinioni, così come Manlio nelle sue, e Giacomo, Vito e altri nelle loro, me compresa fino ad ora,

me a cui interessa più il confronto che l’ottusità.

Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo buona notte.La furbizia e la disonestà il più delle volte non portano a nulla di buono per l'imputato.Nove ore di interrogatorio anche se diviso in due sequenze sono tanti per un soggetto mite e oltretutto sprovveduto.Averlo lasciato per ultimo sicuramente avrà provocato su di lui effetti a dir poco devastanti,non si è mai trovato in queste situazioni,ed è ovvio che sia mentalmente che fisicamente si siano innescati dei meccanismi di paura e palpitazioni,domande su domande,pressioni psico fisiche senza aver il tempo di riflettere,di capire chi e cosa aveva intorno a lui,magistrati carabinieri,tutti a guardarlo e controllare ogni suo movimento,ogni singola parola o frase,raccontare gli avvenimenti di quel giorno non sarà stato per nulla facile,cosa ha fatto appena sveglio,cosa ha fatto dopo,dove è andato e con chi,quando ritorna a casa cosa aveva fatto,tutti ricordi che non è facile poter descrivere,ed pur vero che dimentica di essere stato in banca,non è cosa da poco visto che stava descrivendo il riepilogo di mezza giornata,eppure l'aveva dimenticato un particolare cosi significativo.Ascoltando l'interrogatorio di Sabrina,già si intuisce che aria tirava in caserma,ed è la stessa che accenna al fatto del tutto incredibile sul ritrovamento del cellulare da parte del padre in un terreno di cui avevano detto di aver controllato,e che nessun cellulare c'era per terra,quindi già sapevano che dovevano creare una certa pressione psico emotiva sul suo "io",sono cose che sanno fare i signori togati e non.Quando hanno visto che era cotto a puntino l'hanno "aiutato" a confessare,il trucco del battesimo,che Sarah era una bambina piena di vita,che era come una terza figlia a casa sua,tutti elementi che l'hanno in un certo qual modo commosso e convinto che era il momento di togliersi quel macigno che aveva addosso.Può essere che siano andate cosi le cose,come può essere che mi sbaglio,c'è del vero in quella confessione oppure è una montatura? soluzione non tanto facile per chi non è del mestiere.Gli hanno promesso qualcosa? ha voluto proteggere qualcuno?sta coprendo un parente? non lo so caro Prof,è un enigma il caro zio Michele,e poi a che scopo tutto questo mistero,se del mistero c'è in questa storia per certi versi assurda. Una bella visita da uno psicologo non è un'idea del tutto da scartare,poteva servire prima o può servire ora,nulla deve essere trascurato o credere che non serve a nulla,tutto può tornare utile se si vuol raggiungere un determinato scopo,per arrivare a quel traguardo di libertà per figlia e moglie,che nulla hanno a che fare con questo assurdo delitto,non si uccide una parente considerata come una figlia senza un motivo, non valido ma validissimo,e già questo sarebbe anche troppo,però sono cose che possono capitare,il diavolo è sempre in agguato.Buona notte illustrissimo Prof.E buona notte alla carissima amica e nottambula Mimosa.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima amica Mimosa ti avevo già augurato la buona notte,poi ho visto il tuo commento ed allora cerco di risponderti,gli amici non li abbandono mai.Come hai sempre potuto constatare ho cercato in tutti i modi di attenermi ai fatti,il superfluo non mi interessa,i pettegolezzi,i falsi amici con dichiarazioni di dubbio valore investigativo,i sogni o quant'altro sono cose che mi hanno dato solo fastidio,non sono serviti a nulla,solo a creare confusione nelle menti di chi aveva il colpevole bello e confezionato ovvero Sabrina o la mamma.Se leggi i miei post precedenti puoi vedere che ho già detto tutto e anche di più.A breve usciranno le motivazioni e vediamo come hanno cercato di pararsi il c...,i signori giudici che non hanno avuto nessun dubbio,falsi che solo Dio lo sà,con quel bel dialogo andato fuori onda,altro che giudici,quelle erano due megere.Ciao carissima e dolce amica ti auguro di nuovo la buona notte.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Mimosa,

la gente va, dove la pubblica informazione la porta, e tutti coloro che stanno 24 ore su 24 a guardare la televisione, ne hanno il cervello sconquassato. Fin dai primi giorni di questa vicenda, stampa e SS. Inquisizione si appoggiarono l'una con l'altra per trovare un facile capro espiatorio. Quanto ad Avetrana, se non erro è un centro di oltre 10.000 abitanti; non so quanti Avetranesi in assoluto siano stati intervistati sulla faccenda ed abbiano espresso la loro opinione.

Avete negato che esistesse una criminalità organizzata: invece ora si scopre che esisteva una "pax mafiosa" in Puglia (procuratore antimafia dr. Motta), ormai in via di interruzione. Sembravano fantasie di pochi, ed invece c'è una notevole probabilità, proprio per le manovre nel retroscena, che tutta la vicenda sia co-pilotata dalla SS. Inquisizione e dalla criminalità organizzata, con la cooperazione di "carnefici volonterosi" di gran parte del giornalismo.

Se ognuno si attenesse al principio costituzionale, nazionale ed internazionale, dell'innocenza di ogni imputato fino a sentenza definitiva, tutta questa fumera non vi sarebbe stata, e le indagini sarebbero state svolte con più rigore, serietà ed ampiezza di vedute, che non quella di prendersela con due contadini e la loro figlia (o, perfino, con l'altra che stava a Roma).

Manlio Tummolo ha detto...

Perché Sabrina ? Ma quando uno scrive, lo leggete oppure no ? E' evidente che certi amici interessati, frequentatori della casa, cone quella cortese signora che andava in giro con registratori e dava versioni sue di sogni altrui, era una di questi che probabilmente dava informazioni false agli inquirenti orientandoli in un certo modo. L'odio subdolo è la forma peggiore di odio: chi conosce certe storie in tempi di guerra e di occupazioni lo sa molto bene. In periodi irregolari si usa la delazione, anonima o firmata, con estrema facilità. In tempi normali, si aspetta una situazione anormale per sfogare il proprio odio, prima ipocritamente nascosto.

Perché tanto odio ? Bisognerebbe chiederlo ai diretti interessati. Io non vivo ad Avetrana.

Perché sono stati ascoltati dai SS. Inquisitori? Perché riduceva i tempi del lavoro: investigare a 360° implica tempo e fatica, indagare a 3 o 4 gradi è ben altro.

Senza tener conto che certe regole di "pax mafiosa" implicano pace non solo tra mafiosi, ma anche con coloro che dovrebbero viceversa tenerli sott'occhio.

Ma lo scrissi molto tempo fa: ciò che frulla nella testa degli altri va chiesto a loro, non a me: io posso solo - come tutti - fare supposizioni ragionevoli.

State tranquilli: ben difficilmente il vostro beniamino Michele Misseri, il vostro colpevoluzzo confezionato ed incartato, sarà indagato o condannato per omicidio, perché SANNO bene che non lo è. Sabrina e la madre avrebbero avuto una sorte analoga, se avessero "collaborato", ovvero confessato ciò che non avevano fatto. Ma come devo spiegarvelo per farmi capire? Quelle due sono in galera non per l'omicidio, ma per non aver confessato ciò che non avevano fatto (lo ha ben detto uno dei grandi avvocati di parte civile). E grazie alla grossolana difesa - NEL MERITO - degli avvocati loro difensori, probabilmente si faranno 6 anni di carcere complessivi, prima di essere riconosciute FORMALMENTE innocenti, per l'illegittimità delle procedure, per l'assenza di prove significative, per contraddittorietà nei motivi di accusa. Mentre invece, escludendo la casa, escludendo l'orario, escludendo Michele Misseri, si avrebbe la sostanziale assoluzione di tutti e tre.

INFINE: non ho mai detto di fare "squadra" con nessuno. Manlio Tummolo, Vanna e Gilberto sono tre persone distinte, con distinta mentalità, che hanno solo in comune la non-certezza che nella famiglia Misseri vi siano (o uno, o due o tre) assassini. Singole ipotesi vanno viste in prospettive individuali, non di gruppo. E quanto alla signora Chiara, mi pare che non vi sia ombra di dubbio che, tra lei e me, i punti di accordo siano sempre stati assai scarsi, malgrado romantiche speranze di qualcuno di vederci cinguettare insieme.

Chiara ha detto...

Dire che ci si attiene ai fatti non significa nulla, riferendosi a fatti evidenziati da una indagine che comunque si assume viziata: i fatti emergenti da una simile indagine sarebbero per definizione non necessariamente attendibili od esaustivi.

per lo stesso motivo non ha senso dire che una certa ipotesi sarebbe stata smontata, laddove lo "smontaggio" è consistito nella contestazione che di tale ipotesi non c'è riscontro negli atti d'indagine noti.

in sostanza contesto il metodo argomentativo che si usa spesso, ossia considerare alcune circostanze come certe in quanto - si dice - rappresentanti fatti aventi univoche conseguenze ed altre da scartare in quanto rappresentanti elementi manipolati: anche quelli che chiamiamo "fatti" sono in realtà risultanze di quella stessa indagine i cui risultati scartiamo con riguardo ad altri elementi.

Inoltre credo ci sia un equivoco di fondo tra il parlare del processo, il parlare dell'indagine e, a propria volta, delle storture di questa piuttosto che delle sue mancanze.

In questo senso dico che, limitandosi al processo - ed agli esiti d'indagine in esso confluiti - non c'è dubbio da parte di alcuno circa la necessità di assolvere le imputate e l'opportunità che ci sarebbe stata di processare per l'omicidio Michele Misseri.

Ma questa è cosa del tutto distinta dal discorso che avevano intrapreso alcuni forumisti, ossia andare a ritroso nell'indagine e vedere quali DIFFERENTI punti essa avrebbe potuto approfondire e/o da quale punto cominciare a considerarla viziata. Non so se mi spiego.
E allora, pace se questo non è consentito dal titolare del blog (l'unico che possa dire cosa gradisca o non gradisca venga fatto in casa sua), ma in caso contrario le argomentazioni che mirano a contrastare le speculazioni dei forumisti "terzisti" dovrebbero attenere alla tenuta logica di queste speculazioni e non alla loro rispondenza ai dati d'indagine noti, per il semplice motivo che quegli atti d'indagine sono tesi a dimostrare l'assunto portato a processo ed a tal fine selezionati nei metodi e negli oggetti; non sono insomma un "compendio universale" dello scibile intorno al fatto del decesso; se sono partite con una gamba sola, rimangono zoppe fino alla fine e quindi, come nessuno può dire che una certa speculazione abbia un riscontro certo, altrettanto NESSUNO può dire il contrario, ossia "no, questa speculazione non ci sta", per il semplice motivo che il parametro che si assume per misurare lo "starci" è viziato all'origine.

Allora si chiarisca una semplice cosa: è obbligatorio parlare del processo e quindi degli esiti di QUESTA indagine o è consentito speculare su possibili indagini alternative? Perchè questo ad esempio non solo è consentito ma è l'essenza stessa della discussione in corso sul caso Rea in questo stesso blog, quindi non comprendo perchè non dovrebbe essere consentito anche nel caso Scazzi.

continua

Chiara ha detto...

segue

Allora, se consentito, desidero fare la stessa cosa che si fa nel caso Parolisi: illazionare.
E riprendendo il discorso interrotto qualche giorno fa, illaziono quanto segue.

Abbiamo visto negli anni emergere nel web testi di sms (Sabrina fa cose strane e vuole farle fare anche a me) e di intercettazioni che PER CERTO non sono tra gli atti d'indagine portati a processo e che sono GLI UNICI che conosciamo.
Per questo motivo ci siamo sempre rifiutati di ragionarci intorno: non ne abbiamo conto ufficiale quindi non esistono.
In particolare, possiamo rafforzare questa considerazione in base al fatto che, se esistessero e poichè sarebbero molto compromettenti per Sabrina, il p.m. certo li avrebbe portati a processo.

Io però adesso voglio fare una diversa speculazione: questi testi sono apparsi centinaia di volte nel web e dato il loro contenuto fortemente lesivo dell'immagine di Sabrina, almeno sotto il profilo del sospetto, ci si sarebbe aspettati un'azione repressiva da parte dei difensori nei confronti di tali propalazioni certamente diffamatorie.

Ciò non è avvenuto, come non è avvenuto nel caso Parolisi con riguardo ad alcune circostanze false od erronee (ad esempio il numero degli scambi telefonici tra Parolisi e la Perrone; la questione della semenogelina ecc) e allora si è detto che la difesa ha lavorato male, che ha patteggiato sotterraneamente, che non ha avuto a cuore la reputazione dell'imputato.

Qui invece non si dice nulla in merito a tale silenzio della difesa e considerato che parliamo di cose ben più gravi che nell'altro caso, mi sento autorizzata a ragionarci intorno.

E qui riprendo il filo di alcuni giorni fa: non è che quegli elementi ESISTANO? che siano effettivamente transitati nel fascicolo d'indagine, seppur successivamente scartati?
O è obbligatorio assumere che i giornalisti inventino di sana pianta il virgolettato di una intera intercettazione?
Mi riferisco in particolare ad una pretesa intercettazione tra Pisello e Sabrina che circola ultimamente, in cui Sabrina si dice preoccupata per un eventuale sopralluogo dei cc in una masseria e Pisello la tranquillizza che i cc non sono stati ivi indirizzati e che della masseria se ne stanno occupando degli amici; al che Sabrina si lamenta che avrebbero dovuto pensarci degli altri che non i suoi amici, dato che lei stava rischiando anche per loro.

Ci rendiamo conto no che se davvero esistesse e fosse genuina, questo elemento graverebbe di ombre pesantissime Sabrina, alcuni amici e degli altri imprecisati ignoti?
Allora possiamo anche dire "non c'è negli atti del processo quindi non esiste", ma possiamo anche considerare che presupponendo - sulla base di diversi elementi che abbiamo già visti con Vanna, Tummolto e compagnia - un insabbiamento degli investigatori tesi a coprire qualcuno, se quella intercettazione (esistesse e) fosse stata ufficializzata sarebbe stato imprescindibile allargare l'indagine a quegli ignoti di cui parla Sabrina e non fermarsi a lei.
Al pari anche la difesa - per il motivo che il coinvolgimento di Sabrina sarebbe evidente - avrebbe interesse a lasciare nel limbo dell'incertezza l'esistenza di questo elemento e perciò a non denunciarne i propalatori; denuncia che sarebbe a tutela di Sabrina se quella conversazione non esistesse e allora non si capisce perchè non lo facciano; denuncia che sarebbe un boomerang tranciante se invece esistesse e allora si capisce perchè si consente che circoli (meglio lasciare il dubbio che provocare una certezza contraria agli interessi dell'imputata).



Chiara ha detto...

p.s. questo per dire che c'è differenza tra il pensare ad un risultato processuale, come ad esempio fa Tummolo quando dice che su "altri ignoti" bisogna puntare per scagionare la famiglia Misseri, ed invece speculare di altri possibili esiti che avrebbe potuto avere l'indagine - che non necessariamente escludono il coinvolgimento della famiglia - a partire da alcuni elementi che sono stati trascurati (quelli che ci ha indicati Vanna nel suo articolo) e ad altri sui quali si può argomentare almeno in teoria (questi di cui parlo ora).

Quindi prima di proseguire su questa strada chiedo ancora: è consentito che chi voglia farlo illazioni di esiti eventuali e ipotetici dell'indagine o c'è un patto silente che si parli solo di come tirare fuori dalle pesti processuali Sabrina&fam.?

Unknown ha detto...

Cara la mia Chiara,

si deve ragionare su quanto uscito a processo se si parla in certezza di fatti e testimonianze sviscerate a processo. Come la testimonianza della Morleo che non può essere contraddetta da nessuno, neppure dalla figlia che non era presente, e tante altre cose appurate per vere.

Se invece si vuol ragionare su quanto non uscito a processo si può fare, lo abbiamo sempre fatto e questo articolo stesso ne è la conferma. Inoltre, forse oggi o forse domani o dopodomani, ne inserirò un altro che stravolge i fatti e li porta su altri piani.

Se poi si vuol ragionare sulle strampalate notizie giornalistiche di cui parli (fra l'altro le querele, a che mi han detto e mi risulta, sono partite da tempo, anche se nessuno ne scrive), basta non darle per certe ed ipotizzare scenari diversi che però non entrino a gamba tesa sulle testimonianze rese a processo (nel caso si volessero inserire persone che hanno testimoniato cose non confutabili da nessuno).

Ad esempio: il Petarra è confutabile perché ha dato troppe versioni differenti. Così la Pisanò, che su vari punti viene smentita da altri testimoni, ed altri che hanno cambiato parole in corso d'opera...

La Morleo invece non è confutabile e non le si possono mettere parole diverse da quelle che ha detto, sempre uguali, in bocca: perché si parla di un fatto in cui solo lei e suo marito erano presenti (nessuno può dire il contrario di quanto afferma). Il perito grafologo anche, perché ha firmato in calce la perizia in cui è scritto che l'assegno l'ha firmato il Misseri. E così via anche altri...

Come ho già scritto, dubbi su questo caso ve ne sono e su questi si può ragionare e fare anche illazioni e ipotesi... ma è inutile, e sotto certi aspetti per me pericoloso, insistere su quelle parti che non prestano il fianco ad alcuna critica.

Non mi hai inviato una mail privata perché volevi che scrivessi sul blog quanto già si sapeva? L'ho scritto, sono stato chiaro?

Ciao, Massimo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo amico Massimo buon giorno.Come avrai notato scrivo decine di commenti e cercando il più possibile di attenermi ai fatti usciti da questo lungo ed estenuante processo, e di cui la procura ci ha tenuto a portare in aula oltre cento testimoni.Testimoni che hanno visto,sentito,registrato,controllati i tabulati telefonici,gli sms,telefoni agganciati prima ad una cella telefonica e poi ad un'altra,intercettazioni in macchina,a casa,in carcere,insomma di tutto e anche di più è stato portato in aula.Testimoni che in maniera del tutto evidente hanno mentito,ricostruito fatti con l'aiuto di P.M. compiacenti,testimoni che hanno dichiarato il vero senza mai contraddirsi,testimoni che bonariamente hanno voluto dare il loro piccolo contributo per essere d'aiuto nelle indagini.Se ho puntato il dito contro alcuni testimoni, non l'ho fatto per capriccio,ma, perché con dati inconfutabili alla mano ho capito che le loro testimonianze risultano false o ricostruite con ricordi dopo diversi mesi in maniera del tutto diversa rispetto alle prime versioni,ed a queste testimonianze non si è sottratta la famiglia Scazzi con badante al seguito.Magari sarò stato ripetitivo diverse volte,però cosa potevo scrivere con un processo chiuso da sei mesi,e con motivazioni che tardano ad uscire? sbaglio o è cosi che sono andate le cose? dimmelo cosi mi metto il cuore in pace. Aspetto gli ultimi sviluppi che dici di farci sapere al più presto.Ciao caro amico,e un caloroso abbraccio a moglie e figli.

Chiara ha detto...

Caro Massimo

certo che sì, mi interessava proprio che pubblicamente ci fosse il tuo beneplacito "a ragionare su quanto non uscito a processo, lo abbiamo sempre fatto e questo articolo stesso ne è la conferma". Questo a me era chiaro ma ad altri no e bene è stato chiarire che esistono due piani di confronto (uno processuale e l'altro no). E a questo proposito rinnovo l'invito, se non si desidera partecipare ad uno dei due, di astenersene perchè viceversa intervenire per riportare sempre l'altro ai parametri del primo in definitiva tronca la possibilità di discuterne.

Grazie dell'info, ecco che già almeno un accenno ad una esistente querela c'è, a differenza di prima anche se non ho capito chi l'ha fatta, nei confronti di chi e a quale specifico proposito. Magari potrai dire qualcosa di più.

Fino a quando non si conosceranno gli esiti di questi provvedimenti presi a fronte di presumibili falsità, anche "ragionare sulle strampalate notizie giornalistiche" è possibile "basta non darle per certe".
Poichè questo parametro l'ho rispettato a pieno, il proseguire o meno a ragionarci lo rimetto alla voglia degli altri forumisti di raccogliere l'invito.

Mi sfugge invece il riferimento che fai ad ipotesi che "entrino a gamba tesa sulle testimonianze rese a processo (nel caso si volessero inserire persone che hanno testimoniato cose non confutabili da nessuno)", con particolare riferimento alle dichiarazioni della Morleo.
Ora, io così d'amblè manco mi ricordo chi sia la Morleo e cosa abbia detto e quindi escludo di avervi mai fatto riferimento. Forse in qualcosa che ho detto c'è un'inconsapevole contraddizione con la sua deposizione? se sì, per favore dimmela che così accantono il "tarlo" una volta per sempre.

Ciao e buon pomeriggio a tutti.

Chiara ha detto...

p.s. con la precisazione che non sono certo quei presunti sms e intercettazioni a consentire di ragionare in una certa direzione, perchè essa già è stata imboccata - in maniera indipendente da tutti i protagonisti noti della vicenda - da Tummolo e Vanna, mentre per quanto mi concerne il peloso coinvolgimento di Sabrina e fam. nella vicenda da parte degli inquirenti, ipotesi per ipotesi, ne vede un'altra che non è stata toccata: accanto alla definitiva estraneità dell'una, dell'altro o di entrambi, c'è quella del coinvolgimento di entrambi i noti protagonisti, sia pure come comprimari ed anzi forse come meri personaggi di contorno rispetto ad altri che non conosciamo.
In altre parole, finora si è sempre discusso in base a due filoni principali: Misseri colpevole (con Sabrina estranea) o Misseri non colpevole (con coinvolgimento di altri ignori ma comunque Sabrina estranea). Ora quella che sto gettando io sul tappeto è una del tutto diversa: Michele e Sabrina coinvolti, il primo in conseguenza della seconda, a latere di personaggi terzi ignoti (o noti non approfonditi).

Siccome è proprio qui che s'incagliano e contrappongono ogni volta Vito, Giacomo e Magica in particolare - ritenendo che su Sabrina nulla si possa dire dato che concordiamo che nel processo nulla è emerso - perciò ho inteso chiarire il differente piano extraprocessuale di cui vorrei parlare.

E allora che a nessuno interessi e per questo motivo non se ne parli è un conto, non muoio certo di dolore e me ne faccio una ragione; ma un altro è che chi non concorda e voglia attenersi al piano processuale, continui a fare interventi (educatissimi, carinissimi e bla bla bla non è questo il punto) che riportano continuamente al dato processuale (per Sabrina) o delle indagini ufficiali (per Misseri). L'ho chiarito questa volta?

Chiara ha detto...

p.p.s. mi correggeranno se sbaglio, ma ho avuto l'impressione che Enrico e Pino (o uno dei due) fossero propensi proprio a ragionare intorno a questa speculazione (sabrina non completamente estranea) e che abbiano preferito abbandonare il campo proprio per l'impossibilità di toccare l'argomento senza scatenare la ridda di citazioni processuali; che attenendo, dal mio (nostro?) punto di vista ad un piano completamente distinto, ingenera la stessa "benevolenza" che avrebbe chi, parlando di tennis, si trovasse contraddetto da chi invece sta parlando di calcio e per quanto gli si dica che l'argomento è uno sport diverso comunque continuasse a intervenire nei commenti sulla base di regole di gioco del calcio e risultati del rispettivo campionato. Fa un po' "girare"....

Unknown ha detto...

X Chiara: Dire che la Morleo ha visto Sarah alle 13.30 quando lei a processo non tentenna e, come aveva fatto scrivere sui verbali dei carabinieri, dice di averla vista alle 11.30 (con tanto di orologio al seguito e marito a conferma), è entrare a gamba testa sui testimoni.

Dire che la Pisanò ha la memoria ballerina, che le piace far chiacchiere, che si è autoinvestita della funzione di detective e che a volte ha ricordi personalizzati perché diversi da quelli che i diretti interessati (non uno, ma entrambi) portano in aula, non è entrare a gamba tesa perché facilmente dimostrabile da quanto lei stessa disse a processo.

Insomma, non si possono prendere vecchi articoli di giornale in cui è scritto barbabianca se poi a processo si è dimostrato che invece si doveva scrivere barbablu. E i giornali pugliesi, ripresi da quelli nazionali per un buon periodo di tempo, la barba l'hanno sempre vista bianca anche se in realtà, e il processo lo ha dimostrato, era blu.

Ed in fondo ci vuol tanto poco a non tirarmi in ballo: basta scrivere che quanto si porta è una propria ipotesi.

X Vito: ci sono miei articoli che parlano dei testimoni che tu hai citato in maniera forte. Ciò non toglie che certe espressioni andrebbero evitate (O.T. ti ho inviato una mail per sapere se posso dare la tua a chi me l'ha chiesta).

Massimo

Chiara ha detto...

Massimo

ma io avrei parlato della Morleo e del suo avvistamento?????? non mi risulta proprio. anzi, come ho detto, proprio non mi ricordavo di lei per cui davvero cado dal pero e non capisco dove mi sono persa qualcosa...aiutami tu per piacere a capire perchè me ne parli

Unknown ha detto...

Non ne parlo a te Chiara, è un ragionamento fatto in generale, un esempio, visto che da discorsi fatti su di lei, ma anche sui testimoni che erano al lavoro con Cosima Serrano e sulla firma sull'assegno depositato in banca, tempo fa sono partiti i miei commenti su come parlare o no dei fatti verificati a processo.

Devi avermi letto, perché sono sotto questo articolo.

Ciao, ora devo scappare, Massimo

Chiara ha detto...

Sì Massimo, stavo proprio per scrivere che ho cercato per nome nei messaggi vecchi ed ho trovato il punto in cui ne discutevi con vanna. Ora ho collegato, non me lo ricordavo.
Di critico, mi par di capire, c'è una certa confusione in merito all'abbigliamento (sarah la mattina non indossava nulla di rosa) e mi par di ricordare di aver considerato che o ha frammisto l'abbigliamento visto davvero con quello poi descritto nel tempo della scomparsa o che confondesse il giorno (come, secondo me, fa Petarra: tutta la sua prima dichiarazione lascia presumere che si riferisse ad una diversa giornata proprio). Comunque, pace: di certo non metto in dubbio che NON l'abbia vista alle 13.30.

Nella ricerca però ho anche trovato un punto in anche R. e Vito nominavano la Morleo, a proposito della macchina di Cosima e relativo parcheggo.

Ricordo di avere considerato poco attendibile quel ricordo - per quello che conosco circa il perchè e percome un ricordo oggettivamente non d'interesse per chi lo vive si imprima nella sua memoria in virtù di determinate circostanze - siccome nel suo racconto non avevo trovato nulla che mi consentisse di ritenere plausibile l'immagazzinamento dell'informazione e quindi l'attendibilità del suo "recall".

Tu personalmente la ritieni credibile anche nel particolare del parcheggio?
Rispondi quando hai tempo.
Ciao.

Manlio Tummolo ha detto...

In breve, visto che anch'io la ricordo vagamente come personaggio, chi sarebbe questa signora Morleo e che cosa testimonierebbe? Mi basta qualche cenno, non serve l'intera sua biografia.

Di determinante in un processo per omicidio non è il colore del vestito che il morto e l'assassino indossavano, ma se l'assassino era X e il morto Y, per cui Y sia stato aggredito da X in questo o quel modo, e per questa o quella ragione. Se poi viceversa uno dei due era col cappotto o in calzoni, seminudo o con sandali da spiaggia importa assai poco, per non dire che la cosa sia del tutto ininfluente. Infatti, sono le persone ad uccidere o essere uccise, non gli abiti. Ciò che deve interessare per una vicenda del genere è se esista o meno un testimone oculare ed auricolare dell'assassinio di Sarah Scazzi, il che - per quanto mi risulta, eccepito il plurivariante Michele Misseri - non sussiste.

Riguardo alle macchine parcheggiate: chi deve uscire in macchina d'estate, la parcheggia preferibilmente all'ombra. Com'è noto fin dai tempi di Giosuè ed Aristarco di Samo, il Sole apparentemente gira attorno alla Terra, o la Terra gira su se stessa (teorie di Copernico, Galilei, Keplero, Newton). Quindi, si può spostare un'automobile per tenerla pronta a partire quando c'è l'ombra, piuttosto che sotto il sole. Che vi è di strano se una macchina viene spostata ? Da quando spostare la macchina è dimostrativo di trasporto illegittimo di salme ?

vanna ha detto...

Chiara e Manlio, molto interessanti le vostre riflessioni argomentative, le condivido.

Unknown ha detto...

Perché Chiara non dovrei crederle? La Morleo dice di aver visto Sarah alle 11.30 del suo ultimo giorno di ferie, giorno in cui suo marito dopo aver fatto il turno di notte imbiancò il cucinotto. Era il 26 agosto, quindi la data ha un riferimento mnemonico valido. Dice di aver guardato l'orologio un attimo prima perché sempre suo marito aveva finito e voleva andare al mare prima di mettersi a letto. Dice di aver visto prima Saetta, entrato col muso dal portoncino, poi passare Sarah con gli auricolari che ha girato attorno alla sua ringhiera (abita nella casa ad angolo). Non può essere un ricordo precedente, visto che Sarah era stata a San Pancrazio e la Morleo in estate abitava nella sua casa al mare. Non poteva essere successivo alle 11.30 perché invece di andare via, lei e suo marito vedendo le foglie che avevano intasato le fogne e le docce, decisero di pulire per paura che un acquazzone allagasse la casa. Quindi sposta i vasi, ramazza foglie e pigne, pulisci i tombini e il resto e portando per due/tre volte il materiale raccolto nei bidoni della spazzatura si perdono quasi un paio d'ore. Lei sul marciapiede lui all'interno del cortile: e il fatto che sino a quando se ne sono andati non hanno notato nulla, se non la macchina parcheggiata contromano quella mattina che in pratica li obbliga a passare da via Deledda; e qui c'è un altro riferimento sull'orario in cui se ne sono andati, alle 13.50, e su quello in cui si sono fermati di fronte alla villetta dei Misseri, 15.55 (orario orologio dell'auto, quindi passibile di anticipi e ritardi... ma non certo di mezzora), dove notano che tutto è chiuso (come da testimonianza delle imputate Sabrina e sua madre sono a letto) tranne il portone del garage che è spalancato (e conferma la testimonianza del Misseri che dice, seppur non dando orari, che dopo aver mangiato va subito in garage per mettere in moto il trattore... che non parte).

Quindi orari e giorno sono giusti.

Questione auto: Se ho inteso bene, credo che tu voglia confrontare la sua testimonianza a quella della Spagnoletti. La Morleo alle 13.55 vede l'auto parcheggiata non davanti a casa Misseri, ma dieci/quindici/venti metri prima, la Spagnoletti dice che alle 14.40 la vede di fronte alla casa (senza però dare riferimenti). Quindi, o l'auto si è spostata fra le 13.55 e le 14.40, oppure una delle due ha un ricordo fasullo. I vicini di casa e la Pisanò l'auto non se la ricordano di fronte a casa, né nella mattina né nel primo pomeriggio, segno che non era davanti alla villetta ma, come dice la Morleo, parcheggiata sullo stesso lato però parecchi metri prima. Ora resta la Spagnoletti a dire che era di fronte a casa, ma non specifica dove (non davanti ai cancelli perché li vede chiusi), però specifica che la opel astra è girata verso la scuola come detto dalla Morleo. Se Cosima l'avesse messa in moto e fosse andata verso casa Serrano per rapire la nipote, al ritorno sarebbe passata dalla più vicina e più comoda via Sanzio, quindi la Spagnoletti l'avrebbe dovuta vedere col muso verso lo stadio, non verso la scuola.

continua...

Unknown ha detto...

Ma per parlare dei ricordi della Spagnoletti, c'è da parlare di tante cose strane... che essenzialmente sono tre:

la prima è il fatto che quando un avvocato, non ricordo chi, le chiede delle auto spostate che nota alla fine del secondo viaggio, si attiva subito il Buccoliero per bloccare la risposta e per specificare che si parla solo della marbella (quella si spostata durante i tragitti da casa Misseri a casa Serrano), quasi non volesse si parlasse della opel.

La seconda è il modo in cui si è arrivati, negli interrogatori, a far dire alla Spagnoletti quanto si voleva dicesse (consiglio a tutti di andare a rileggere le contestazioni della Borgogno che legge i primi verbali che riportano gli interrogatori della Spagnoletti in cui lei dice che la sera prima in auto non c'era stato alcun litigio fra le due cugine e che Sabrina non era in strada ed era tranquilla quando lei è arrivata).

Il terzo è l'opposizione della procura all'acquisizione di quegli stessi verbali che evidenziano il modus operandi dei pm (verbali che il giudice, quindi, non ha letto).

In pratica, se mi devo fidare di qualcuno mi fido della Morleo, che già pochissimi giorni dopo la scomparsa firma un verbale di fronte ai carabinieri in cui dice quanto poi sostanzialmente ripete a processo.

Arriviamo ai vestiti. Sarah quel pomeriggio era tutta in rosa ed aveva uno zainetto. La Morleo non parla dello zainetto, che Sarah non aveva quando le passa accanto, e dice che i pantaloni non erano rosa come la maglia. Quindi non vede l'abbigliamento indossato da sarah nel pomeriggio... e con questo salta subito la possibilità che l'abbia avvistata alle 14.00 o poco prima del suo ipotetico rapimento.

Il resto è sempre spiegabile. Magari la maglia rosa l'ha memorizzata durante una trasmissione televisiva, oppure Sarah in uno dei suoi passaggi a casa, mentre tutti lavoravano, la maglia se l'era cambiata... in ogni caso è un dettaglio ininfluente visto, ripeto, che non l'ha vista vestita tutta in rosa con uno zainetto nero sulle spalle (come invece l'hanno vista i fidanzatini).

Massimo

Chiara ha detto...

Tummolo
il fatto di fondo è sempre una divergenza circa come s'intenda questo spazio: per alcuni solo lo spazio del processo e delle questioni ad esso correlate (e di questo abbiamo fatto e detto praticamente tutto); per altri l'occasione di parlare di teorie ed ipotesi possibili perchè così piace e va, senza velleità di risolvere il delitto nè di influire sul processo in corso.

tornando alla domanda posta, la Morleo è una vicina di casa dei Misseri che ha testimoniato:

a) di avere visto sarah, orologio alla mano, alle 11:30 per strada in canotta rosa e shorts neri; a parte il colore della canotta (anch'essa nera in realtà) la circostanza s'inquadra negli spostamenti accertati della ragazza quella mattina. La figlia Liala però dice che la madre avrebbe visto sarah invece alle 13:30, guarda caso come occorrerebbe all'accusa; ma la madre ribadisce: erano le 11:30. quindi è la sua testimonianza a dover essere tenuta in conto e non quella della figlia; e non serve a nulla per quanto riguarda il delitto che si colloca con certezza in orario successivo al pranzo.

b) di avere visto l'auto di Cosima, in orario successivo al di lei rientro a casa dai campi, in una certa posizione. Mariangela, a sua volta, dice di averla vista più tardi in altra posizione. Poichè cosima afferma di essere stata a letto in quel lasso di tempo, l'unione di queste due circostanze è quella che ha dato il "la" all'accusa per dire che proprio in quel lasso temporale Cosima si sarebbe spostata in auto con Sabrina per il fantomatico inseguimento.

questo ciò che chiedeva.

ora dico perchè se n'era parlato. vanna parlava della morleo come di una ulteriore testimone dell'uscita di sarah alle 13.30 anzichè alle 14.30.
a parte che comunque le 13.30 contrasterebbero con la testimonianza di petarra, Massimo le ha fatto notare che a processo la Morleo ha ribadito con certezza 11.30, quindi la diversa deposizione della figlia Liala non rileva per nulla: la Morleo è quella che ha visto e se dice 11.30 perchè ha guardato l'orologio non c'è ragione di metterlo in dubbio. E io concordo.

continua

Chiara ha detto...

segue

Però faccio due notazioni, collegate all'affermazione di Massimo che di altri testi (Pisanò, Petarra) si può fondatamente dubitare per una serie di incongruenze, della Morleo no perchè è sempre stata coerente e non contraddetta.

Al che, per mera puntualizzazione senza intendere con ciò aprire chissà quale contenzioso nel merito, ho osservato:

- che la signora fa una singolare commistione (spezzato nero e rosa) fra l'abbigliamento che sarah aveva al mattino (completino nero) e quello che aveva al pomeriggio (completino rosa) e questo può anche fare pensare ad un recall mnemonico non perfettamente genuino bensì risultante, almeno sul punto, dall'inconscio affastellamento tra informazioni esterne (com'era vestita quand'è scomparsa) e informazioni visive memorizzate (abbigliamento nero confermato dagli altri testi); quindi una piccola pecca che però consente di affermare che la signora non ricordi poi tanto bene TUTTA quella circostanza: ricorda bene l'orario e stop.

- che la signora riferisce con pari sicurezza un particolare (quello della collocazione dell'atuo di cosima) che è dura pensare possa essere stato immagazzinato nella sua memoria e richiamato a distanza di tempo;

in genere, quando si parla di elementi "neutri" cioè non interessanti per il soggetto che vede, la focalizzazione e l'immagazzinamento dell'informazione avviene perchè c'è un altro elemento che in quel preciso istante ha richiamato l'attenzione su quel particolare o perchè in concomitanza c'è stata un'azione cosciente che nella memoria è rimasta associata a quell'elemento neutro che altrimenti sarebbe "scivolato via" dalla memoria.

La Morleo non mi pare abbia fornito spunti per ritenere che uno di questi meccanismi si sia attivato (così da ritenere giustificato e verosimile che ricordasse un particolare tanto insignificante);

diverso discorso può essere invece fatto per l'avvistamento di Sarah: sarebbe proprio il gesto cosciente di guardare l'orologio (come riferito dalla teste) ad avere consentito all'immagine di sarah, di per sè non degna di nota, di imprimersi nella mente della morleo e di associare i due dati nell'immagazzinamento dell'informazione consentendone in seguito il recall mnemonico; oppure al contrario (ma qui ignoro se la Morleo abbia detto qualcosa) sarebbe la figura di sarah che per qualche motivo ha attirato la sua attenzione e in virtù di ciò anche l'ora guardata in quel momento è andata immagazzinata in associazione alla prima; in virtù di tali meccanismi è possibile affermare la verosimiglianza della genuinità del recall.

Ciò ho considerato unicamente per contestare la bontà dell'assunto che la Morleo debba essere necessariamente una teste da non mettere in dubbio perchè sicura di sè e non contraddetta; sia nel caso della prima circostana riferita (in cui c'è una lieve discrasia che però potrebbe indicare una contaminazione mnemonica) ma soprattutto della seconda (in cui appare inverosimile la genuinità del ricordo) ci sono delle crepe.

Ribadisco che questa è una mera considerazione diciamo metodologica, che non intende necessariamente portare da qualche parte, ma solo dire perchè ritengo che l'assunto di Massimo sulla solidità della teste Morleo non sia, a mio avviso, incontestabile.

Manlio Tummolo ha detto...

In sostanza, ai fini di un possibile omicidio, sono tutte questioni insignificanti. Il che spiega come lavorarono i grandi giuristi (avvocati e magistrati), su dettagli che vengono messi in rilievo solo perché vi è stato un omicidio, ma che con l'omicidio nulla hanno a che vedere. Se avessero pure chiesto "Ma che cosa avete pranzato quel giorno ? oppure: Siete stati al cinema quella sera ?", avrebbe avuto lo stesso significato irrilevante. Ma vi è nessuno che chieda: dov'è un testimone oculare dell'arrivo di Sarah Scazzi in quella casa, e lo stesso o altro ancora che possa dire: "Ho visto l'omicidio", sempre tralasciando il Misseri per la sua non-credibilità?

Il punto vero è che vi è un tratto cieco e sordo, in cui nessuno vede o sente niente, ma corretto da visioni medianiche ed oniriche su Cosima la velocista e Sabrina sagoma posteriore nella macchina.

Avvocati e magistrati scambiano un delitto per una sfilata di moda, in cui le indossatrici ora hanno un abito trasparente, ora vanno in mutandine, ora col cappotto o la pelliccia, ma sempre con i tacchi altissimi e camminano mettendo alternatamente le gambe una davanti all'altra con la loro tipica andatura.

Unknown ha detto...

La Morleo non mi pare abbia fornito spunti per ritenere che uno di questi meccanismi si sia attivato (così da ritenere giustificato e verosimile che ricordasse un particolare tanto insignificante);

In realtà il meccanismo si è attivato, perché vedendo le auto ha desunto che fossero a casa e da qui la richiesta al marito di fermarsi per chiedere a Sabrina di andare al mare con lei così da non passare il pomeriggio da sola.

Penso che anche tu possa concordare su questo.

Ciao, Massimo

Chiara ha detto...

Massimo

ho scritto prima di leggere il tuo; ma poco male perchè le cose non si spostano; il mio discorso 'metodologico' resta valido e tu lo confermi per quanto attiene l'avvistamento della mattina ed anzi lo arricchisci di riscontri a conferma della genuinità del recall che sostengo anch'io.

Le considerazioni sul verso che l'auto avrebbe avuto al ritorno dal fantomatico rapimento e quelle sulla deposizione della Spagnoletti sono identiche a quelle che feci anch'io tempo fa, quindi ancora una volta concordiamo.

Anch'io infatti non ho dubbi a chi credere, tra la Spagnoletti e la Morleo, se debbo scegliere fra le due.
Ciò di cui non sono affatto certa è che ci sia una tra le due tra le quali scegliere: la questione dell'auto di Cosima è molto successiva alla prime dichiarazioni incentrate sulla persona di sarah e i suoi spostamenti nell'ottica della scomparsa e quindi rimango molto perplessa che la posizione di una qualunque auto sia rimasta senza motivo impressa nella memoria di un qualunque testimone. E' un discorso del tutto diverso.

Scusa ma voglio essere sincera: è da un po' di tempo che ho l'impressione tu mi prenda di petto quando interloquisco, dandomi l'impressione di voler contrastare una qualche opposizione percepita nelle mie parole e se effettivamente è così te ne chiedo il motivo: perchè non mi risulta di avere mai fatto affermazioni contrarie alle tue e mi è parso di notare che questo atteggiamento che percepisco (magari sbagliando) sia nato quando ho cominciato ad esternare le mie perplessità sulla (presuntivamente) acclarata estraneità di sabrina a qualunque possibile tema d'indagine mai svolta o, se svolta e insabbiata, di cui siamo all'oscuro. Mi dici qualcosa al proposito? Magari in privato se preferisci.

Chiara ha detto...

Massimo, ci stiamo accavallando, ho letto ora il tuo delle 23:40. Sì, questo potrebbe essere un aggancio per la memorizzazione dell'informazione.

Ma a questo punto mi faccio un'altra domanda a cui forse puoi darmi risposta: nei filmati dei giorni successivi mi pare di ricordare la opel parcheggiata in cortile. era una contingenza di quei giorni di trambusto in strada e l'abitudine della famiglia era di lasciarla normalmente in strada (quindi dalla sera prima dato che al lavoro è stata portata. o michele è con quella che si è recato in banca?)?

Manlio Tummolo ha detto...

Il mio ultimo intervento è stato scritto mentre apparivano i due della signora Chiara. Non costituiscono quindi una risposta, anche se l'argomento è il medesimo. La mia è stata un'osservazione alle spiegazioni di Massimo. Ribadisco tuttavia la mia ferma convinzione che questi interrogatori sono stati fatti malissimo, dalle due parti, che una macchina spostata non è prova di inseguimento, che tra l'altro nei tempi previsti, non poteva materialmente starci, e l'incapacità radicale di andare al sodo delle questioni. Certi particolari vanno bene nei films, come "Sotto il vestito niente", dove avvengono uno o più delitti in una casa di mode tra indossatrici, ma riguardo al nostro caso, dove si trattava di una ragazza che si è preparata per andare al mare e non alla casa di moda, era tutto tempo perso, e nebbia o smog per far perdere la questione centrale, unica e vera: che cosa è avvenuto nell'ultimo tratto tra il punto in cui era stata vista (fidanzati o Petarra che fossero) e l'entrata di casa Misseri? Nessuno degli avvocati e magistrati, su questo punto, si è degnato di far domande o di sollevare obiezioni. E la cosa è veramente tragica.

E' evidente che c'è assoluta contraddizione tra il pienamente negare credibilità a Michele Misseri, tuttavia ad usarlo come unico testimone per l'arrivo della nipote in quella casa a quell'ora.

Chiara ha detto...

tummolo

l'unica certezza è che lei non afferra il punto: ognuno ragiona su quello che crede, una volta sull'ipotesi che sarah non sia mai arrivata a casa misseri, un'altra su quella che ivi sia arrivata e morta, un'altra ancora su quella che sarah non sia mai ivi arrivata eppure la famiglia misseri comunque non sia estranea alla sua morte e/o occultamento e guarda caso è proprio questa l'ipotesi su cui sto ragionando in questo periodo per vedere se abbia una tenuta logica.
è proibito?
il fatto che lei vuole concentrarsi sulla prima ipotesi deve essere un must per tutti gli altri di non esplorarne altri? non credo. i paraocchi non sono un accessorio di categoria.

Chiara ha detto...

scusi tummolo, ho postato quello di mezzanotte accavallandomi anche con lei: non è una risposta al suo delle 23:54. ne prenda solo la parte in neretto, chissà che non possa eventualmente interessare anche a lei ragionarci insieme. fermo restando che ancora non ho idea se sia proponibile, proprio perciò vorrei parlarne con chi parte dal presupposto che prove dell'arrivo a casa Misseri non ce ne siano e che quindi sia un presupposto fuorviante.

Chiara ha detto...

a proposito del suo delle 23.54 osservo che l'omesso rilievo del punto non è necessariamente "tragica" nel senso che intende, ossia di inettitudine degli operatori; può anche essere una precisa intenzione quella di non spostarsi da quella casa; per l'ovvio motivo che uscire da lì significa allargare lo zoom; e poichè questo, a sua volta non significa necessariamente togliere dalla foto i Misseri ma semplicemente allargare il gruppo, anche le difese potrebbero averlo valutato come più rischioso rispetto al tenersi la versione di comodo della procura, da incrinare in base ad altri elementi, non ultimi quelli meramente formali di cassazione. se mi sono spiegata abbastanza bene, lo vede possibile?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona notte a tutti cari amici.Riguardo alla testimonianza della signora Morleo ne avevo ampiamente discusso in altri commenti.Ci sarebbe anche da dire che il P.M. Buccoliero non contento della descrizione che la signora dava in aula cercava in tutti i modi di far capire alla corte che non l'aveva vista in viso,ma che l'aveva vista di spalle anche se a pochi metri di distanza.La signora infastidita replicava con tono molto deciso che la ragazza era Sarah in compagnia del cane saetta,lei la saluta ma, Sarah avendo gli auricolari per ascoltare la musica non aveva udito il suo saluto,cosa del tutto evidente visto che muoveva la testa come se appunto stesse ascoltando qualche canzone sul cellulare.Questa discussione in aula si è protratta per diversi minuti,perché al solito P.M.Buccoliero quando qualcosa non va in suo favore il testimone incomincia ad essere fastidioso,è il classico tipo che la vuole vinta sempre lui,a tutti i costi.Per fortuna che non partecipa a gare competitive,altrimenti degli avversari non ne sentiremmo più parlare,scomparsi nel nulla.Tra la Spagnoletti e la Morleo,su chi faccio più affidamento è senza alcun dubbio la Morleo,basta pensare a come ha cambiato versione su una stessa domanda fatta dallo stesso P.M. sempre il Buccoliero naturalmente,sul fatto che se aveva visto Sabrina tranquilla o agitata al suo arrivo in via Deledda,allo stesso P.M. in caserma rispondeva che Sabrina era tranquilla,invece in aula risponde che era agitata,il P.M. era sempre lo stesso.Si era venduta per pochi denari,vigliacca,certi amici meglio perderli che trovarli.Carissimo Prof Tummolo degli ultimi 150 mt non ne parlano perché per loro è scontato che Sarah è arrivata a casa Misseri.Se il corpo è il caro zio Michele a farlo ritrovare,la risposta più plausibile è che il cadavere è stato messo in macchina partendo da casa Misseri garage incluso,è su questo non hanno alcun dubbio,quindi ritengono superfluo il suo probabile non arrivo.Buona notte a tutti.

carla ha detto...

buonanotte cari amici stasera ho visto il QG in pratica i avvocati parte civili penso così che si dica, cioè avv. Gentile e avv. Cozza , parlavano che esiste un buco nero ed è nomale che le motivazione che ritardano, visto che la causa è complicata , non so se vi rendete conto di cosa si stia parlando !....se non si parla ovviamente di ( un dubbio )....
a casa mia l'ergastolo vuol dire che uno sappia o pensa di sapere per quale motivo si dà questa condanna e non di certo per un buco nero.....
poi un' altra cosa alla trasmissione hanno voluto evidenziare una bugia di Sabrina prendendola per buona una testimonianza, che lei al mattino era uscita il 26 agosto ,quando lei nega ....roba da matti , questa è proprio da " striscia la notizia", ma ci pensano prima di dire una cavolata del genere? !.....
ci sono 2 punti fermi :-1 la testimonianza di mamma Concetta , per cui Sarah gli ha chiesto i soldi per andare comprare la crema ed era da sola....
-2 c'è varie testimonianze oltre la Pisanò, che è unica persona che ha visto Sarah triste, c'erano altri clienti che si facevano dei trattamenti da Sabrina.....
non so per quanto tempo si debba andare avanti , per capire che si voglia trovare questo neo ,dove che non esiste su queste donne....
e mi meraviglio di Concetta che da' più fiducia al cognato che non a sua sorella e nipote che è dello stesso sangue ....e non solo e si contradice pure da' per certo che la sorella e nipote possano , da oggi a domani, diventare assassine e il cognato no, ma nello stesso tempo parla del cognato perfetto e preciso che lo è sempre stato , lo vede cambiato .....chissà perché trovo delle note stonate!.....cari amici vi lascio con le parole di papa Francesco :- abbiate coraggio di andare contro corrente.....- cioè non lasciatevi di adagiare su quello che ci vogliono fare credere, cioè lasciarvi mettere i piedi sulla testa fino in tal punto che si corra il rischio di restare schiacciati e non essere più in grado di rialzarsi .....buonanotte

Anonimo ha detto...

Che schifo l'infame quarto grado, hanno avuto pure il coraggio di far sentire una toccante telefonata al padre della nostra commossa beniamina estetista-contadina, tutta casa e kamasutra, dopo la confessione dello stesso, giudicandola fredda.
Vergogna.

Unknown ha detto...

Cara Chiara, non mi pare di averti preso di petto in nessuna occasione, anche perché ultimamente non ricordo di aver risposto a tuoi commenti. Inoltre lo sai che è mia abitudine, semmai leggessi qualcosa che non mi aggrada veramente, inviare prima una mail privata a chi l'ha scritta (se in quanto leggo noto particolari stonati, naturalmente). Per cui non vedo alcun attrito fra di noi, almeno da parte mia.

Per completare il discorso, devo dire che non ho preclusioni di sorta e che, se ce ne sono gli spazi e se quanto si posta rientra in un quadro logico e non privo di basi, si può ipotizzare qualunque cosa, anche su Sabrina Misseri e Cosima Serrano.

Questo nonostante il fatto che io dopo aver letto i verbali d'udienza e le testimonianze ritenga innocenti due persone incensurate che da anni stanno in carcere e che sono destinate ad attendere un ultimo verdetto al chiuso di una cella a spese dello Stato (in tempo di crisi si parla di centinaia di migliaia di euro) invece che ai domiciliari a spese proprie.

E parlando in linea generale, anche a chi inserisce frasi offensive grazie proprio alla "spazzatura", sempre presa a spizzichi e bocconi dopo aver tagliato l'insieme in cui le intercettazioni e gli sms, ad esempio, si collocano, spazzatura gettata a piene mani non solo dai media: ciò che mi infastidisce, ma non è che per questo prendo di petto le persone, è il modo in cui si è proceduto contro le Misseri.

Perché se in una zona geografica in cui i pregiudicati di tutte le razze e specie pullulano, è accaduto a due incensurate di entrare in una centrifuga giudiziaria e mediatica del genere e a più persone semplici e timorose di finirci "in mezzo", e per questo intimidite da una magistratura, di dover testimoniare, significa che può capitare a chiunque di trovarsi di fronte il Buccoliero o l'Argentino di turno che per farti confessare ti chiudono in una cella e solo dopo, spulciando e allargando i cerchi, cercano nella tua vita e nelle tue relazioni un qualcosa che possa incriminarti, lasciando da parte quanto può aiutarti.

Quindi da incensurato vai in cella senza vero motivo solo perché un qualcuno (padre nonno zio o scemo del villaggio) dice che hai aiutato a uccidere. E senza fare alcuna indagine, chi è convinto della tua colpevolezza non fa altre indagini e richiama chi ha già verbalizzato per interrogarlo nuovamente da persona informata sui fatti. Ma in realtà non è così perché dai verbali si evince che gli interrogatori sono a più voci (come si fa con gli indagati) e in modo condizionante con parole intimidatorie del tipo: altri hanno detto il contrario, signorina si decida e ci dica la verità (usate con la Spagnoletti che non aveva notato attriti fra cugine... poi li notò e...).

Parlando poi dei media che pur di guadagnare un euro in più seppelliscono la loro coscienza sotto il letame che usano per infamare chi non può difendersi, c'è da dire che chiunque (anche i giornalisti e chi deride gli imputati nei blog) ha piccole e stupide debolezze che se inserite in un contesto criminoso e mostrate all'opinione pubblica possono sembrare enormi e creare pregiudizio per far crescere in altri, con gli stessi scheletrini negli armadi, l'astio e la voglia di scrivere usando il letame mangiato dai media.

E' un circolo vizioso che viene per convenienza alimentato quando le indagini di base non hanno portato a nulla. Quando chi indaga invece di chiudere il cerchio lo allarga per trovare lo spunto buono ad incriminare. Invece di puntare lo sguardo sul modus dell'evento si invitano le persone ad osservare i vestiti sporchi dell'indagato. Ma ognuno di noi in particolari periodi della propria vita ha indossato vestiti sporchi...

Questo è il mio pensiero, ma, lo ripeto, non mi condiziona e non mi preclude nulla.

Ciao, Massimo

ManlioTummolo ha detto...

Non è proprio nel mio carattere dire ciò che gli altri devono fare o vietare agli altri di dire o fare ciò che desiderano. Mi basta che nessuno obblighi me a fare il contrario. Espongo semplicemente le mie considerazioni sul perché ritengo completamente errate le impostazioni sulla colpevolezza dei Misseri, né più né meno, considerazioni fondate sull'assenza di ogni testimonianza diretta dell'arrivo di Sarah Scazzi in quella casa a quell'ora e - meno ancora - del delitto, assenza della benché minima traccia biologica di tale omicidio in quella casa, salvo non dare per buon testimone, colui che viene considerato incredibile e come tale condannato per puro occultamento. Ciò, egregi interlocutori, è segno di demenza o di disonestà da parte di chi ha deciso in tal senso. La cosa è talmente ovvia che non merita discussione.

Di certo, il colore dei vestiti di Sarah Scazzi o gli spostamenti di una macchina non possono essere indicativi in nessun modo di un delitto. Una cosa assolutamente non ben assodata: Sabrina Misseri aveva la patente o no ? Avrebbe potuto spostare lei la macchina per un qualche motivo ? Il fatto di andare al mare con l'amica farebbe supporre che lei non sapesse guidare, almeno su lunghe distanze, ma la cosa non pare approfondita. Ripeto poi: spostare la macchina d'estate per tenerla all'ombra e non trovare un forno al momento della partenza è una cosa del tutto banale.

Riguardo al fatto che il delitto possa essere stato compiuto da Misseri e parentado, in altri tempi e condizioni (non in casa, oppure non in quel momento), non lo escludo, ma viene escluso dagli inquirenti e giudicanti, e pertanto l'unico che, giuridicamente parlando, non possa essere preso in considerazione.

Ieri, doveva essere, mi pare che il calcolo esatto lo avesse fatto proprio la signora Chiara, il giorno di scadenza dei tempi di pubblicazione delle motivazioni. Qualcuno sa se sono uscite ? A me non risulta: un altro grave sintomo della totale assenza di professionalità da parte di chi ha irrogato condanne pesantissime, ed ora non sa come giustificarle.

Manlio Tummolo ha detto...

PS) Se la memoria non mi tradisce, causa l'età, l'Alzheimer, il Parkinson e qualcosa d'altro, la signorina Spagnoletti vide la macchina di Michele Misseri (non so se pure quella di Cosima Serrano) spostata tra il suo primo arrivo e il secondo passaggio, tornando con la stessa Sabrina. Ora, in questo periodo di tempo, credo non lunghissimo, Michele Misseri sarebbe riuscito a portare via il corpo, seppellirlo e poi tornare tranquillo per andare a prendere fagioli ?

Queste storie che, se ce le raccontassimo per tutt'altre ragioni, farebbero abbastanza ridere, vengono - ahinoi !!! - prese sul serio in un delitto quali indizi dello stesso, e ripeto si batte la solita grancassa anche se contraddittoriamente. Perché se Misseri è sincero nella sua prima ed ultima confessione (come autore del delitto), deve esserlo anche sul resto delle circostanze (arrivo di Sarah); ma se non è sincero per il delitto, non può neppure esserlo per l'arrivo di Sarah, un arrivo non confermato da nessun'altra testimonianza o documento (filmati, ecc.).

Un testimone inattendibile lo è in tutto o in niente, non posso prendere solo ciò che mi fa comodo e per il resto negarne la veridicità.

Sugli avvocati difensori di Sabrina, cara signora Chiara, ho sempre detto che, nelle procedure e nelle forme, hanno dimostrato abilità, ma NEL MERITO sono state vere schiappe. Un solo punto in cui l'avv. Marseglia poteva incalzare i tre tiranni di Taranto è quello sollevato da lui stesso, ma superficialmente: perché, se erano convinti che un delitto sia avvenuto in quella casa, garage compreso, si sono limitati ad un sequestro giudiziario di breve durata solo del garage (in cui, tra l'altro, nulla è stato trovato). la risposta era una sola: PERCHE' SAPEVANO CHE IN QUELLA CASA, GARAGE COMPRESO, NON ERA AVVENUTO NULLA. Oppure sono pazzi ed incompetenti. Ma non lo credo, in quanto nei loro metodi truffaldini hanno dimostrato abbastanza abilità da restare, almeno per ora, intonsi da accuse e denunce, pur inviate dall'Unione Camere Penali.

Unknown ha detto...

Devo andare, ma prima di uscire una precisazione Manlio.

Fra il primo e il secondo passaggio di Mariangela il Misseri spostò l'auto per poter caricare il cadavere senza essere visto.

L'occultamento è successivo.

Ciao, Massimo

Chiara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Chiara ha detto...

"Ieri, doveva essere il giorno di scadenza dei tempi di pubblicazione delle motivazioni. Qualcuno sa se sono uscite ? A me non risulta"

Non solo non sono state pubblicate, MOLTO PEGGIO: LA 'NUOVA PROMESSA' E' CHE ESCANO PER NATALE.

Anzichè la nascita di Nostro Signore celebreremo la morte dei diritti umani.

Nessun fragile paravento di legalità ora, le proroghe sono esaurite e siamo in territorio d'arbitrio e prepotenza.

Se Cristo si è fermato a Eboli, LA GIUSTIZIA E' MORTA A TARANTO.

IL MINISTERO INTERVENGA CON PROPRI ISPETTORI E IL C.S.M. APRA IMMEDIATAMENTE UNA PROCEDURA NEI CONFRONTI DEL GIUDICE ESTENSORE.

I DIFENSORI SI RIVOLGANO ALLA CORTE PER DIRITTI UMANI DI STRASBRUGO
: la Legislazione interna non prevede nè sanzioni nè mezzi di gravame contro queste violazioni di legge, ne consegue che deve essere consentito il ricorso all'Alta Corte pur non essendo esaurite le impugnative relative al processo. MI RIFIUTO DI CREDERE CHE SIA CONSENTITO AD UNO STATO FIRMATARIO DI VIOLARE I DIRITTI UMANI semplicemente non approntando strumenti per la repressione dei relativi abusi!

Chiara ha detto...

Domanda ai meglio informati:

io avevo capito che la mattina del 26 Sabrina avesse avuto una serie di appuntamenti (tra cui ricordo la Pisanò e la signora del "pelo rimasto") quindi non poteva essersi spostata da casa; era solo andata e tornata sarah per comprare la crema verso le 8:30.

in una delle trasmissioni trash (quarto grado) ieri sera ventilavano l'ipotesi che le due ragazze fossero uscite tra le 9:30-10 e mezzogiorno.

chiedo: è possibile o impossibile?

e chiedo anche: cosa sapete del vecchietto che dice di averle viste per strada? ha testimoniato al processo? io non me lo ricordo.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao Chiara,non avevi detto che il tempo massimo erano 90 giorni + 90 per la pubblicazione delle motivazioni? se non sbaglio il big ben ha detto stop,quindi cosa sta succedendo a Taranto? un'altra "perla" da aggiungere alle altre già scandalose decisioni prese,complimenti,si vede che a Taranto fanno i propri porci comodi,non è da chiudere il tribunale di Taranto,è proprio da demolire ed erigere una colonna degli infami,tarantini naturalmente. Ciao cara.

Chiara ha detto...

Ciao Vito.

Sì, come ho detto sopra "Nessun fragile paravento di legalità ora, le proroghe sono esaurite e siamo in territorio d'arbitrio e prepotenza".

ISPETTORI MINISTERIALI A TARANTO!

Lanciamo una petizione?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao Chiara,non confondiamo gli orari.Verso le ore 9.00 minuto più minuto meno Sarah esce di casa e va a casa della cugina,dove ad attenderla c'erano Sabrina e la Pisanò,la signora dirà poi che Sarah era molto triste appena arriva,non la saluta ed è con la testa abbassata,intenta a giocare con il cellulare,verso le 9.20,9.30,la Pisanò va via,dopo arriva un'altra cliente,e Sabrina chiede a Sarah di andarle a comprare una crema all'Eurocasa,piccolo mini market di Avetrana,non avendo i soldi passa da casa sua e chiede alla mamma circa 10 euro per il prodotto,tutti vedono Sarah tranquilla e normale,ritorna,e poi verso mezzogiorno va via,passa davanti casa di sua zia Emma,saluta ed arriva a casa,verso le 12.45,Concetta dice a suo marito di sbrigarsi ad andare a comprare delle fettine in macelleria,il ritorno è intorno alle 13.20,fettine messe in frigo,si continua a pulire,Sarah aveva accennato che forse si andava al mare e che aspettava un sms dalla cugina,sta in camera sua mentre gli altri continuano a pulire casa e mobili vari,nessuno guarda l'orologio,poi Concetta mette la pentola dell'acqua per la pasta,ed a un ipotetico orario Sarah si cucina un gordon bleu,tra il primo,il secon,e un po tdi frutta,in questo frangente Sarah comunica che Sabrina gli a inviato il messaggio,messaggio che arriva alle 14.25,il tempo dell'asciugamano e va via tutta spedita verso casa della cugina,e inviando uno squillo alle 14.28,alle 14.30 viene avvistata dai fidanzati(il signor La Stella in precedenza non aveva visto bene Sarah e parla di una figura che gli passa accanto),dopo non la vede più nessuno,ma,non per questo possiamo dire che non sia arrivata davanti casa degli zii,dove nel garage tutto aperto c'era zio Michele che era indaffarato è nervoso per riparare il trattore.Per il resto dobbiamo attenerci alle dichiarazioni del caro zietto,vere presunte,o false.Di vero c'è che Sarah scompare nel nulla,alla 15.00 scompare anche il caro zietto,per far ritorno dopo più di un'ora e va a raccogliere fagiolini,in fondo non è che era sparito il gatto o il cane,è quindi nulla di preoccupante,no,era sparita la nipote,tutti a cercarla,tranne lui,che amore di zio,non si è preoccupato per niente della sua scomparsa,bravo.Il resto della storia è ancora da capire.Ciao e buona giornata,spero di essere stato chiaro,per ulteriori ragguagli chiedi a Massimo,lui sa tutto e anche di più.

Chiara ha detto...

grazie Vito, mi interessa solo la mattina.
e in particolare quel possibile "buco" orario sul quale non mi dici nulla.
poco male, ho cercato.
dunque la pisanò va via verso le 9.30 e sopraggiunge la Donvito. Sarah è presente; verso le 9:40 esce dal negozio della crema e torna da sabrina (non ho capito se prima o dopo la seduta della Donvito ma poco cambia).
al termine della breve seduta la cliente torna a casa ma poi ritorna da Sabrina per rifinire meglio il lavoro, roba di un minuto.
Dice che in quel momento sarah non c'è più (o almeno non la vede) e che Sabrina si è cambiata d'abito come per uscire (da desabillè a indumenti normali).
Sarah a casa torna verso le 12.

Diciamo quindi che effettivamente c'è un qualche tempo, tra circa le 10.15 diciamo alle 12, in cui non abbiamo riscontro oggettivo delle attività delle ragazze.
O sì? cosa dice sabrina di quell'ora-ora e mezza? Al processo intendo...se lo sapete già mi evitate la lettura dei verbali.

E ripropongo la domanda: l'anziano che ha reso l'intervista (dicendo di averle viste in strada attorno a mezzogiorno) è stato testimone al processo o no?

Grazie mille in anticipo.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Massimo,

grazie per la precisazione, ma chi - oltre al Misseri che, tu stesso dici "non visto" - conferma che lo spostamento servì a mettere il cadavere in macchina? Dunque, siamo alle solite: dove sono testimoni indipendenti del fatto ? E se il delitto avvenne in casa, come far sì che una qualsivoglia giuria e Corte credano all'innocenza delle donne, alla loro totale estraneità, ovvero alla loro assoluta non complicità ?

Questi sono i punti dolenti, per cui se si continua con questa storia, vi è poco da fare sulle assoluzioni, al massimo su riduzioni di pena.

Gentile Signora Chiara,

grazie per la notizia del rinvìo: ciò prova largamente che una motivazione seria e credibile, resistente all'appello ed alla Cassazione, alle condanne dei tre Misseri ed altri aggiunti, non sussiste: siamo solo di fronte ad una farsa assoluta che scarica sui tre personaggi, e quelli ad essi aggregati, un delitto commesso da altri. E' una rappresaglia, non un atto formale di giudizio.

Manlio Tummolo ha detto...

Nostre petizioni ? Non essendo parte in causa, giuridicamente non avrebbero alcun valore. Spetta agli avvocati, approfittando di tutti i queruli canti sui tempi della "giustizia", su amnistie, indulti, grazie e perdoni, invocati dai partitocrati per i loro soli sporchi interessi, a smuovere le acque. L'Unione Camere Penali, il Consiglio Nazionale Forense (che è Organo ufficiale) dovrebbero darsi da fare su questi casi. E' evidente che si punta a far scontare alle due donne, colpevoli di non aver confessato ciò che non hanno compiuto, i sei anni di carcere previsti, per poi lasciarle andare sempre col sospetto della loro colpevolezza sostanziale, anche se non formale.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao Chiara,scusa quel particolare l'avevo dimenticato.No,Sarah è presente quando c'è la signora del pelo superfluo,poi va via,e Sarah con Sabrina sono sole a casa,il padre è nei campi con il fratello e la moglie è al lavoro vicino a Taranto.Quello che dice il Fusaro è falso,non ricorda bene,e oltretutto non mi sembra che sia stato interrogato in aula.A questa certezza basta la testimonianza della Morleo che indaffarata a pulire dice senza alcun dubbio di vedere Sarah passargli vicino, di averla salutata senza ricevere risposta perché intenta a sentire la musica,e l'orario è le 11.30.Sarah va via da sola e con il cane saetta che la segue.sabrina quello se le sognata,a quest'ora sarebbe stata vista dalla Morleo,non ti pare? era la fuori che puliva foglie ed erbacce varie,poi alle 13.50 con il marito si avviano per andare al mare,passano davanti casa Misseri,si fermano per invitare Sabrina ad andare al mare,però non la vedono,l'unica cosa che notano è il garage tutto aperto,ore 14.55,minuto più minuto meno,il marito della Morleo gli mette fretta e vanno via,stop,fine delle trasmissioni.Da quel momento in poi via Deledda è come il deserto del Sahara,tutti a riposare o intenti a pranzare chiusi in casa e con il condizionatore acceso.Anche i fidanzati quando vedono Sarah alle 14.30,esclamano: e questa a quest'ora cosa ci fa in giro? e poi hanno detto che per strada non c'era nessuno,al massimo qualche cane o gatto,quindi poche anime in giro,gli altri erano al mare. Parliamo di un paese con 7000 abitanti,e vista anche l'ora ed il caldo dimmi tu chi si poteva incontrare? Ciaoooo

Giacomo ha detto...

Chiara

Quel bracciante Biagio Fusaro o Fusarò non risulta fra i testi del processo. E' un figuro raccapezzato per strada da giornalai in cerca di scoop. Il servizio l'avevano già fatto vedere mesi fa, mi sembra dopo la chiusura del processo, e ieri l'hanno riproposto, per riempire il niente informativo. Siamo alle solite.
Al processo Sabrina ha asserito che non uscì quella mattina, né risulta che le sia stata contestata la testimonianza di quella cliente che venne dopo la Pisanò e che disse che andò due volte da Sabrina e la seconda volta trovò Sabrina, vestita in maniera più appropriata rispetto a prima e [b]IMMAGINO'[/b] che stesse per uscire.
Naturalmente tutto questo fumo è stato sollevato per concludere che questa è l'ennesima menzogna di Sabrina.
Questo di Nuzzo con vistosa cicatrice sulla guancia mi piace meno ancora di Sottile. Anzi, al suo confronto Sottile può sembrare addirittura simpatico.

Un saluto a tutti gli amici del blog ed in particolare all'amico Vito, sempre puntuale ed analitico nelle sue ricostruzioni.

Bruno

Giacomo ha detto...

Chiara

Quel bracciante Biagio Fusaro o Fusarò non risulta fra i testi del processo. E' un figuro raccapezzato per strada da giornalai in cerca di scoop. Il servizio l'avevano già fatto vedere mesi fa, mi sembra dopo la chiusura del processo, e ieri l'hanno riproposto, per riempire il niente informativo. Siamo alle solite.
Al processo Sabrina ha asserito che non uscì quella mattina, né risulta che le sia stata contestata la testimonianza di quella cliente che venne dopo la Pisanò e che disse che andò due volte da Sabrina e la seconda volta trovò Sabrina, vestita in maniera più appropriata rispetto a prima e IMMAGINO' che stesse per uscire.
Naturalmente tutto questo fumo è stato sollevato per concludere che questa è l'ennesima menzogna di Sabrina.
Questo di Nuzzo con vistosa cicatrice sulla guancia mi piace meno ancora di Sottile. Anzi, al suo confronto Sottile può sembrare addirittura simpatico.

Un saluto a tutti gli amici del blog ed in particolare all'amico Vito, sempre puntuale ed analitico nelle sue ricostruzioni.

Giacomo

Chiara ha detto...

o.t. massimo

non ti ho più ringraziato per il chiarimento delle 8:22 e lo faccio ora.

Chiara ha detto...

Giacomo....oddio, io francamente sottile proprio non lo assolverei. nuzzo piuttosto (che conoscevo prima come giornalista "puro" e mi piaceva) mi pare piuttosto un conduttore che deve seguire una linea editoriale di continuità all'interno della trasmissione: già con sottile il caso parolisi stava svoltando e questa nuova stagione è ripartita da lì; il caso scazzi invece è sempre stato quello...che ha da fare un conduttore appena pescato per la cronaca giudiziaria, con una palombelli ed un croce che gli dicono quello che vogliono sul caso? così...forse risento di una pregressa simpatia, non so, però l'aria dell'ultimo arrivato che si affida ai veterani secondo me ce l'ha. magari di questo sì si può discutere, però è obiettivamente dura mettersi in pari col merito dei casi trattati quando c'è già tutta l'organizzazione tecnica della trasmissione di cui occuparsi...

Chiara ha detto...

Grazie a entrambi, Giacomo e Vito, per avere confermato che il vecchietto è un improvvisato mai visto al processo, effettivamente non mi pareva di ricordare una testimonianza simile....ci sia il rischio di trovarselo in appello come nuovo teste? quasi ci scommetterei :-(

sul "tempo morto" effettivamente si riduce dato l'avvistamento delle 11.30 che giustamente mi ricordi ma è anche vero che se la Morleo era già fuori verso le 10 avrebbe dovuto vederle, a meno che si fossero invece dirette dalla parte opposta a casa sua. in quel caso, o se non fosse ancora stata fuori, non può essere di grande aiuto e resta la parola di sabrina.

grazie delle risposte.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo amico Giacomo grazie per il tuo intervento,come al solito non privo di critiche verso chi credeva che la nebbia ci fosse solo in val padana,non accorgendosi di quanta ne hanno sparsa tra Avetrana e Taranto,una lunga cortina fumosa pensando che, oscurandoci la visuale saremmo rimasti all'oscuro di tutte le nefandezze escogitate solo per creare dei danni ad una giustizia malata e con tanto di flebo attaccata. Il non tanto simpatico "Nuzzo" credendo che tenendo la testa insabbiata come uno struzzo,e dando voce ai soliti personaggi,tra questi l'Avvocato Gentile, più qualche ospite in studio,e in più le solite interviste a personaggi dalla dubbia facoltà di intendere e volere,non si rende conto che si sta arrampicando su specchi molto scivolosi.Pensano di avere a che fare con dei babbei,e credendo che buttando una nocciolina possiamo dirgli grazie per il loro lodevole intervento.Hanno una tale sicurezza quando parlano,da non ricordarsi che esistono tre gradi di giudizio,e scordandosi che hanno vinto solamente nel primo grado per ora,in seguito vedremo se continueranno ad avere la stessa sicurezza.PS nel post delle 18.03,è da correggere l'orario,non le 14.55 ma 13.55 quando la Morleo va via.Ciao carissimo Giacomo,e un caro saluto a Mimosa,magica Carla e company.

Anonimo ha detto...

@Chiara 20.07:00
Ciao, veramente il "vecchietto" (Biagio Fusarò) fu ascoltato prima ancora di Antonella Spinelli (una settimana prima, credo). Solo i funghi spuntano all'improvviso :)
Ciao, buona serata. R

Giacomo ha detto...

Guardando meglio sul web ho trovato questa notazione a cura di Giangrande, relativa alla 12a ud del 17-4-12, quella di Dora Serrano:
"E' stato ascoltato anche un teste MINORE, Biagio Fusarò, in relazione a un incontro avuto con Sarah Scazzi la mattina del 26 agosto 2010, giorno della scomparsa e dell’uccisione della quindicenne."
Purtroppo il verbale di questa udienza non è tra quelli pubblicati sul web. Per tal motivo non è dato sapere che cosa egli disse esattamente al processo.

A proposito, ho esaminato la testimonianza della Donvito (la 2a cliente di Sabrina) e posso documentare che quarto grado l'ha tagliata e montata in maniera vergognosa, per far credere che la teste abbia detto spontaneamente che Sabrina le disse che stava per uscire. In realtà Donvito ha dichiarato a più riprese che fu una sua deduzione, ricavata dal fatto che Sabrina la prima volta aveva un vestito per casa e la seconda volta no.
Senonché il pm e la Trunfio, la stessa che ancora non ha depositato le motivazioni, l'hanno sottoposta ad una pressione terribile, fino a quando il pm dopo un lunghissimo e snervante interrogatorio le ha chiesto: Glielo ha detto Sabrina che stava per uscire?
E la teste, pur di trarsi d'impaccio ha pronunciato il desiderato sì.

Ma di tutto ciò nel servizio di quarto grado non c'è traccia.
Si vede solo l'ultima sequenza di pochi secondi
P.M. - Glielo ha detto Sabrina che stava per uscire?
Donvito - Sì

Buonanotte a tutti

Giacomo

Unknown ha detto...

X Chiara:

Biagio Fusarò è stato ascoltato e in aula ha detto di aver visto Sabrina, Sarah e Saetta, di fronte alla protezione civile alle 12.30 del 26 agosto, in fila indiana e molto arrabbiate. La protezione civile di Avetrana è in via raffaello sanzio, quasi di fronte alla via deledda, a dieci metri da dove abita la Morleo che in quell'orario era sul marciapiede e non ha visto nessuno passare.

Non si è presentato spontaneamente ai carabinieri, ma ne ha parlato spontaneamente, però in dialetto, a una flotta di curiosi e giornalisti che gli stavano attorno pur non capendo una parola di quanto dicesse. Fortuna volle che in quel momento passasse... la Pisanò, che dopo aver fatto da traduttrice, gli disse di andare dai carabinieri... ma lui disse che aveva paura e non ci sarebbe andato.

Però qualche giorno dopo venne chiamato (probabilmente i carabinieri li aveva sollecitati qualche giornalista che aveva assistito alla scena).

In ogni caso è un contorno che nessuno ha considerato e a processo la difesa lo ha usato durante l'interrogatorio della Pisano per far capire che quella donna era in ogni luogo in cui vi fossero giornalisti e per ipotizzare che fosse stata lei ad andare dai carabinieri a parlar loro di lui.

Ma in fondo, pover'uomo, è anche probabile che abbia realmente visto la scena, magari la settimana prima.

Ciao, Massimo

Chiara ha detto...

R., Giacomo, Massimo

sì, avevo appunto verificato la circostanza: Fusarò depose nel corso del dibattimento.

il contenuto della sua deposizione, Giacomo, è possibile ricavarla dalla domanda che fece in merito Marseglia alla Pisanò nel corso del controesame (come riferisce Massimo, pagina 210 del verbale 8/5/12): la donna confermò quello che abbiamo visto nell'intervista e Marseglia non contestò nulla; il suo interesse era appunto incentrato sul legame Pisanò-giornalisti-carabinieri. Quindi direi che possiamo dare per buono quel contenuto.

Chiara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Chiara ha detto...

Massimo

o magari proprio quel giorno.

bisogna solo conciliare questa testimonianza con quella della Morleo e non mi paiono incompatibili, tra l'una e l'altra passa mezz'ora e di eventuali spostamenti delle ragazze, congiuntamente o da sole tra le 10 e le 11.30 in realtà non sappiamo nulla, abbiamo la sola parola di Sabrina. Quindi nulla ci consente di escludere che dopo il passaggio di Sarah davanti a casa della Morleo le ragazze si siano eventualmente ricongiunte e siano state avvistate dal Fusarò.

Mimosa ha detto...

OK ragazzi,
tutto interessantissimo, ma ritorno sulla mIa domanda del 18 ottobre 2013 00:56 in cui chiedevo a Manlio, Vanna, Gilberto se potevano spiegare, in base alle loro individuali teorie riguardo alla innocenza materiale del “plagievole”/ manovrabile/ remissivo/ condiscendente contadino,
«come mai mezza Avetrana è stata al gioco dei magistrati tarantini, convogliandosi in così tanti personaggi contro Sabrina e sua madre, se nessuno di costoro è “materialmente” colpevole del reato di omicidio?».
Era una domanda insulsa?

Eppure, Manlio Tummolo in qualche modo ha risposto, nulla ho visto da parte degli due altri citati.

Tranquillo Manlio mai ti ho accumunato al “cinguettio” degli altri commentatori citati, gicché mi pare nemmeno gli altri due siano accumunati. Ho chiamato in causa voi tre come esponenti di tre correnti di diverse idee.

In linea teorica mi piacerebbe conoscere il loro parere sul motivo per il quale Sabrina è stata chiamata a rispondere dell’omicidio (meritandosi l’ergastolo congiuntamente alla madre) e tanti personaggi le sono stati contro. Quali le ragioni di tale congiura/complotto?
Per salvare un reale colpevole, si è messa in atto una tale scenografia, cercando la complicità di mezzo paese? Vale tanto l’aura di perbenismo dell’enturage dei “veri” colpevoli?

Non so se Vanna e Gilberto abbiano incamerato nella loro coscienza intellettiva gli esaurienti post di Massimo Prati o siano rimasti granitici nelle loro asserzioni,
oltre a Manlio solo Chiara si è esposta e, come altre volte ho avuto occasione di dire, l’apprezzo molto quando rimette in gioco le sue impulsive convinzioni.

Se i verbali e gli audio processuali valgono qualcosa, ogni ben pensante dovrebbe accorgersi dove sta la menzogna e dove la verità … senza ricorrere alle ingerenze astrali o alle forze occulte dominanti i cieli e la terra sotto cui si è trovata la sventurata fanciulla quindicenne e in contemporanea la disgraziata famiglia Misseri di via Deledda in Avetrana, Puglie.
Proviamo a fare l’oroscopo di ognuno?

Buonanotte a tutti, Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona notte a tutti cari amici.Effettivamente mi viene proprio difficile credere che il Fusarò le abbia viste proprio quel giorno e a quel'ora,conti alla mano,se alle 11.30 Sarah va via in compagnia del cane saetta e dopo pochi minuti passa davanti casa della zia Emma e che abita a pochi passi da casa sua,come fa a vederle insieme essendo Sarah poi arrivata a casa? impossibile.E si cari amici,la simpatica signora Pisanò era ovunque e in ogni luogo sulla terra,in cielo ancora no,però...
basta pensare che,a tarda notte è senza benzina, con la macchina accompagna alcuni giornalisti da qualche parte fuori Avetrana... temeraria,non aveva paura di nulla,no,non era pettegola,però era quasi sempre presente alle udienze,che Dio benedica lei e quel signor Petarra con i, non so quante volte abbia visto Sarah quel giorno,1,2,3,4,5 volte,e che poi in aula riduce a tre volte,però dopo che il P.M. invitandolo in caserma,gli "rinfresca" la memoria,altrimenti ne ricordava solo due,e l'ultima era quella delle 12.45,poi riveduta è corretta,altrimenti il P.M. Buccoliero come faceva a dire alla corte che Sarah era uscita tra le 13.45.e le 13.50? tutto doveva combaciare,per il suo tornaconto naturalmente.Carissima Mimosa hanno creato questo kolossal cinematografico proprio grazie alla partecipazione di tutti i cittadini Avetranesi e dei paesi limitrofi,un set cinematografico con attori di prim'ordine.Buona notte a tutti,anzi buon giorno vista l'ora che ho fatto.

Chiara ha detto...

Ciao Mimosa, grazie per l'apprezzamento. Preciso che i ragionamenti che sto facendo nascono dall'esigenza di non rischiare di trascurare qualcosa una volta affermato e ribadito che della versione portata a processo non credo ad una virgola. Quindi vaglio a mi interrogo. Ma francamente, più che la presenza di chissà quali elementi è più la noia dell'attesa delle motivazioni che mi invita a guardare se vi siano "romanzi" alternativi che implichino la famiglia così da non ricorrere ad ipotesi più affascinanti ma meno probabili come l'assoluta estraneità anche di Misseri da tutte le fasi del fatto. Le perplessità che in merito si sono espresse e che in qualche parte condivido, trovano una conciliazione nell'ipotesi che mi sto formando; ma francamente più che il gusto della sfida intellettiva non ho, perchè davvero tutto porta a Misseri; però è anche vero che nulla, a mio avviso, esclude Sabrina.

Anche se la domanda non è rivolta a me vorrei però dire la mia in merito al «come mai mezza Avetrana è stata al gioco dei magistrati tarantini, convogliandosi in così tanti personaggi contro Sabrina e sua madre" e la mia opinione è: dinamica del branco, nulla più.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona Domenica cari amici.Domande da un milione di euro:Se le motivazioni sono già state depositate per quale maledetto motivo non vengono rese pubbliche? Se tutto è già scritto cosa potrebbero aggiungere ancora i giudici? E tutta una congiura contro gli imputati? Chi dovrebbe intervenire a proposito di questo ritardo fuori dai limiti? grazie

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Mimosa,

mi pare che, a volte, tu abbia la tendenza a metterti in mezzo, anche dove non c'entri nulla. Il riferimento ai "cinguettii" era riferito a Vanna e Gilberto, oltre a qualche anonimo, che volevano vedere nelle contrapposizioni tra la signora Chiara e me, una specie di magnetismo degli opposti, che poi, dialetticamente, avrebbero finito per trovare conciliazione. Il che non è assolutamente il mio caso, mantenendo le contrapposizioni al di là degli scontri verbali, per ragioni che è inutile ripetere a chi li abbia seguiti. Tanto per dire come esempio, io non vedo affatto nell'estraneità di Michele Misseri un qualcosa di piacevolmente fantasioso, ma l'inevitabile conseguenza dei comportamenti dei SS. Inquisitori stessi. D'altronde, se la difesa continua a battere il tasto della sua colpevolezza, troverà lui fuori e le donne dentro per molto tempo ancora. Ovviamente è mia convinzione: di quelle degli altri mi interesso poco, in quanto sempre immutate, nel contenuto e nelle argomentazioni, dall'inizio della storia, e pertanto del tutto scontate.

Riguardo alla domanda che tu hai fatto, Vanna, Gilberto ed io potremmo risponderti solo con motivazioni adatte a ciascuna delle tre tesi, ben sapendo in anticipo che nessuna ti soddisferebbe, perché anche tu ti sei creato il tuo colpevoluzzo e te lo tieni ben stretto. Come ti ho consigliato anche con mail, per non restare delusi, non bisogna mai illudersi, bensì porsi solo interrogativi.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,

chi ha detto che siano state depositate? il "deposito" coincide con la pubblicazione e la disponibilità agli avvocati delle varie parti. I ricorsi partono appunto dal deposito di una sentenza (materialmente si trovano in cancelleria, non lette in pubblica sede, se è quello che pensa). Ma è così difficile rendersi conto che motivare simile sentenza è di difficoltà ben maggiore che se avesse proposto tre squartamenti e alcune fucilazioni per qualche altro omicidio? Sui vari personaggi non sussistono altro che una serie di confessioni estorte e un sogno mistificato in realtà.

Manlio Tummolo ha detto...

Lapalissianamente parlando, le testimonianze su Sarah viva che litiga, vomita, passeggia, gioca, parla e scrive, riguardano Sarah in vita, sono poco pertinenti all'omicidio che invece dev'essere dimostrato e testimoniato per se stesso, non con modi indiretti (automobili spostate, indumenti di ricambio, direzione del suo cammino).

Ad esempio, tutto ciò che è successo alla mattina del delitto è ininfluente con quello che sarebbe successo nel pomeriggio, non trovandosi nei fatti meridiani il movente per il fatto pomeridiano. Ciò può interessare ai pettegoli televisivi e giornalistici, alle pettegole del villaggio, ma non a chi cerca movente, motivi e modalità del delitto. Come dire per i soldati del celebre capitano La Palisse: "Poco prima di morire era ancora vivo".

Che ci importa se c'era o non c'era pelo superfluo sulla gamba di una signora, oppure sul viso del signor Misseri che, magari, si era fatto male la barba prima di andare nei campi ? Forse ha strangolato la ragazza perché aveva la barba lunga o i capelli tagliati male ?

Ecco come un processo su un atroce delitto può diventare buffonesca occasione di farsa.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo buona sera.Questi "giochi" dei tribunali sono materia per chi se ne intente.Giudici,cancelleria,portiere e custodi vari,sinceramente non ci capisco nulla.So solamente che il processo è finito da sei mesi,e quelle due povere disgraziate non sanno il motivo per cui sono state condannate,cosi gli altri parenti e compaesani. Ma,queste cose succedono solo in Italia o anche in altre parti del mondo? Dicono che usciranno per Natale,e cosi quando in cella gli consegneranno il panettone a madre e figlia,consegneranno una bella lettera con le motivazioni,e cosi finalmente sapranno che,per colpa di un sogno,un vomito,un litigio,un rimprovero e un gordon bleu digerito troppo in fretta,sono state condannale all'ergastolo,per fortuna che non c'è la pena di morte in Italia,altrimenti le avrebbero già fucilate o lapidate in pubblica piazza.Il suo riferimento a La Palisse è a dir poco azzeccato. In pratica cosa dovrebbe importare un sms erotico di sei mesi prima? Un rimprovero della sera precedente? un diario in cui sta scritto che era confusa? se Ivano o altri amici gli facevano le coccole? se alle 9.00 era molto triste e alle 10.00 era tranquilla? se alle tredici va insieme al padre in macelleria? se alle 14.30 la vedono i due fidanzati tranquilla e che sta andando a casa della cugina?
Certe volte dico che ha torto,però, quando ha ragione non posso far altro che complimentarmi.E si caro Prof,quel riferimento a La Palisse sul soldato che poco prima di morire era ancora vivo ci sta a pennello nel caso della piccola Sarah,prima di scomparire due ragazzi dicono di averla vista viva è vegeta,dopo.... purtroppo viene ritrovata morta grazie all'aiuto e al pentimento dello zio Michele.Da giudice mi dovrebbe interessare cosa è accaduto dopo che l'hanno vista i due ragazzi,non di cosa è accaduto prima.Se ha mangiato,se era triste o allegra,se amava i satanisti o la musica di Rita Pavone. Tutte fesserie che non hanno nulla a che vedere con il delitto,o essere causa della sua morte. E si caro Prof,prima di morire era ancora vivo quel povero soldato,pace all'anima sua.Un cordiale saluto carissimo Prof,e un caro saluto a tutti gli amici.

Chiara ha detto...

Mah dai discorsi che fate pare che esistano solo vittime come quelle di Kabobo o di Garbino, gente malcapitata che come è stata x poteva tranquillamente essere y e l'essere x o y nulla avrebbe detto sul loro omicidio nè sull'omicida.

Posso sapere da dove nasce la vostra convinzione che sia questo il caso?

Perchè nella massima parte dei delitti invece gli antefatti e i fatti collaterali sono decisivi del perchè e percome; ovunque ci sia un movente, esso è rintracciabile nella vita della vittima oltre che dell'aggressore; i movimenti della vittima nel giorno della morte sono spesso decisivi, perchè cosa ha fatto o detto o aveva intenzione di fare o dire possono fornire spunti decisivi all'indagine; sapere com'era vestita quando è stata uccisa è decisivo per sapere se il fatto di essere stata vista in un certo luogo ad una certa ora sia vero o falso; se sia direttamente collegabile col momento del delitto o se invece vi sia stato un frammezzo in cui si è cambiata d'abito e quindi ci sono e un luogo un tempo ulteriori che potrebbero fornire elementi utili, ecc ecc

Perchè non dovrebbe centrare nulla il prima del delitto chiedo?
A seguire questa logica nessuna indagine avrebbe senso d'essere se del delitto manchi il filmato o il testimone oculare! Questa cosa che dite mi sembra tanto un'assurdità quando la si cala nella realtà.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara cosa è successo prima ci può stare quando è di una certa importanza è utile per le indagini.Delle stupidaggini dette da alcuni,tipo,ho sentito da tizio che ha sentito da caio che aveva vomitato,di uno che sogna un rapimento e che tranquillamente va a comprare i fiori,di una che va a raccontare il sogno dopo sette mesi per un giuramento fatto sul gatto mario morto di infarto,di un Petarra che miracolosamente dopo diversi mesi ricorda che la moglie era andata a lavorare quel giorno,o tante altre fesserie raccontate solo per creare confusione. Dimmi,questi "particolari" sono utili in un indagine o non servono a nulla? il fatto che dopo diversi mesi hanno accorciato l'orario di uscita della ragazzina è stato utile alle indagini, oppure ha creato solo confusione? Tutto può essere utile nelle indagini,tranne le fesserie dette solo per fare confusione.Ciaoooo

Chiara ha detto...

Vito, non è di quello che si stava parlando nè a cui faceva riferimento Tummolo. E nemmeno tu: devo fare il copia incolla di quello che hai detto?

"Se ha mangiato,se era triste o allegra,se amava i satanisti o la musica di Rita Pavone. Tutte fesserie che non hanno nulla a che vedere con il delitto".

Caro Vito, finchè non sai cosa sia successo dove e quando, questi elementi possono essere della massima importanza anzi! Tutte le indagini partono da elementi come
questi!

Il punto è che tu ritieni di sapere con certezza cosa dove quando come e chi e per questo t'infastidisce che si parli di ciò che possa anche solo teoricamente mostrare che quelle certezze sono assolutamente soggettive e non certo oggettive.

E' deprecabile questo tuo cambiare le carte sul tavolo facendo finta che quegli elementi di cui parla tummolo e anche tu hai parlato ed altri di cui ho parlato io in precedenza, siano la stessa cosa di quelli che nomini nel tuo ultimo, che per nessuno di noi sono in discussione e di cui certo non ho fatto accenno nel mio commento, al quale pure dici di rispondere col tuo; ciò fai per mettere una maschera di certezza alla tua opinione ed una di stupideria a qualunque cosa ne vada contro e questo credimi che non ti rende onore, nè tanto meno accetto che mi tratti da scema è chiaro?
ciao Vito.

Manlio Tummolo ha detto...

Per stabilire quanto il prima sia causa o fattore del delitto, occorre determinare tutto ciò che abbia attinenza col tipo di delitto, dove sia avvenuto un delitto, ad opera di chi o come, ovvero ciò che abbia importanza e ciò che non lo abbia. Faccio un esempio: se il presunto assassino ha espresso minacce nei confronti dell'assassinato, se lo aveva aggredito altre volte, o se aveva espresso odio nei suoi confronti, tutto ciò può essere considerato indizio che sia proprio lui l'assassino o il mandante, anche se non è detto, perché magari altre persone per tutt'altri motivi avevano fatto lo stesso. Celebre è, nella storia giudiziaria di Venezia, il caso del "poaro fornareto", che aveva tutti gli indizi e anche la "prova " oggettiva del delitto (flagrante apparente: aveva il pugnale ancora in mano, il sangue ancora caldo): eppure non lo era.

Il punto è che, invece di indagare su tutte le possibilità influenti di un delitto (i "360 gradi), si preferisce invece addossare ad una famiglia, contestandole qualunque cosa sia successa (ad esempio, una banalissima discussione, un banalissimo rimprovero, un banalissino contrasto come movente scatenante di un delitto, i peli rimasti sulle gambe delle signore, la rabbia di Michele per un trattore che non partiva, una carezza intima dello stesso, o altre fesserie del genere), ecco perché poi si mettono mesi o anni per una motivazione, di cui è inutile lamentare l'iniquità o illegittimità. Una storia assurda ha motivazioni assurde, difficilmente credibili per chi, da tempo, non crede più alle versioni minimaliste o neorealistiche di Biancaneve e delle streghe cattive.

Quando già si parte con l'escludere la criminalità organizzata da un delitto, mentre tutte le modalità di occultamento denotano una perfezione non comune, di che si va a parlare ? Del pelo superfluo e delle sagome grosse viste dal retro, delle anziane contadine che corrono come siluri, e della gelosia verso una cuginetta, mangia-uomini a 15 anni d'età!

Manlio Tummolo ha detto...

Di tutto quanto è successo nella mattinata (fattoci sapere, beninteso) e del primo pomeriggio fino all'ultimo incontro di Sarah con qualcuno (Petarra, fidanzati, Morleo o chi altro, nulla ha rapporto col delitto. Noi lo mettiamo in rapporto solo come se l'ante hoc(prima di ciò) avesse una qualche relazione causale con l'hoc (il "ciò", ovvero il delitto). Ma nulla ragionevolmente fa stabilire un rapporto causa-effetto tra il prima e il fatto. Se esistesse una testimonianza oculare, un filmato, una registrazione sonora, qualche traccia di sangue o di orina o di vomito, o altra escrezione materiale, sarebbe credibile l'arrivo e la morte di Sarah Scazzi in quella casa a quell'ora. Non essendoci che una valanga di affermazioni contraddittorie e sicuramente estorte in blocco ad opera degli aguzzini di Michele Misseri, nulla vi è di credibile. Lo si è detto un'infinità di volte, ovviamente sempre al vento, l'unico che ci ascolta.

W i soldati di La Palisse, i maestri dell'ovvio !.

Manlio Tummolo ha detto...

IMPORTANTE NOTIZIA DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO.
LECCE E' LA "CASA MADRE" DI TARANTO



"Finanziere accusa
i magistrati di Lecce
Aperta un'inchiesta
BARI - L’arresto di un finanziere innesca veleni ed una guerra di esposti incrociati, su cui adesso dovrà fare luce la procura di Potenza (nella foto, il Tribunale). Il capoluogo lucano è infatti competente ad occuparsi dei magistrati di Lecce, dove negli ultimi anni si è sviluppata la vicenda dell’appuntato Giuseppe Fabio Zecca: durante una perquisizione in casa, nel 2008, il finanziere fu arrestato perché trovato in possesso di capi di abbigliamento contraffatti, accusa che ha sempre respinto"
.

Forse non sta finendo solo la "pax mafiosa", ma anche la "pax" tra Magistratura e Forze dell'Ordine.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara,mi dici come ti viene in mente che abbia pensato di te con quella parola? guarda che non stai sbagliando di poco,ma, di molto,chiuso il discorso.Sei sicura che il Prof Tummolo non parla delle cose che ho riportato? non credo,basta che vai a vedere il suo commento delle 12.56.Tanto per essere precisi ti riporto una prima parte.
"Lapalissianamente parlando, le testimonianze su Sarah viva che litiga, vomita, passeggia, gioca, parla e scrive, riguardano Sarah in vita, sono poco pertinenti all'omicidio che invece dev'essere dimostrato e testimoniato per se stesso, non con modi indiretti (automobili spostate, indumenti di ricambio, direzione del suo cammino).Il resto è nel'articolo.Mi sembra di avere scritto cosi:Carissima Chiara cosa è successo prima ci può stare quando è di una certa importanza è utile per le indagini.Poi alla fine ho scritto:"Tutto può essere utile nelle indagini,tranne le fesserie dette solo per fare confusione.Se parlo di stupidaggini,riguardano solo quelle dette da alcuni testimoni,di certo non di tutti i testimoni,spero di essere stato chiaro.E quando scrivo un commento,non riguarda solamente ciò che si dice per ultimo,ma anche quello che si è detto in precedenza,come tante volte può solamente riguardare l'ultimo commento.Essendo che,li leggo tutti i commenti cerco di ricordare;Altrimenti che li leggo a fare,per passare il tempo? ciao.

Chiara ha detto...

Non sono per niente d'accordo.

Se c'è una possibilità che Sarah non sia stata in casa Misseri tra le 10 e le 12 potrebbe esserci la possibilità che in quel lasso di tempo abbia incontrato chi poi l'ha rapita e uccisa più tardi.

Perchè avrebbe potuto dirgli: no sai oggi pomeriggio vado al mare, di solito ci muoviamo verso le 2 e mezza.

E la persona in questione avrebbe saputo dove trovarla.

Se in questo ipotetico incontro c'era anche la cugina o ne era al corrente ne deriverebbe che potrebbe dire molto di più di quanto abbia detto. Ma magari non può, perchè ormai sarah è morta ed è inutile rischiare la vita di altri.

Perchè questa persona (o persone) protagoniste di questo ipotetico incontro potrebbe essere collegata alla criminalità organizzata, anche solo per essere il figlio ventenne di un mafioso che si sia fatto sfuggire di mano un approccio sessuale o un gioco erotico (con la vittima non consenziente e blandita con l'inganno nel corso di diversi incontri precedenti magari; e magari nell'ambito di una compagnia di amici, loro sì, fidati, i quali a propria volta hanno gli stessi ottimi motivi di sabrina di non fare nomi).

O magari la cugina e gli amici davvero non ne sanno nulla perchè questa conoscenza era estremamente recente, magari risalente a quei giorni a s.pancrazio in cui girava con e senza la cugina Antonella, acconciata in maniera del tutto differente da quella bimba che si ostinano a mostrarci nei filmini di mesi o anni prima.

O magari perchè occasionata da quegli interessi letterari e musicali che non risulta condividesse con quella compagnia ma è difficile pensare fossero una sua solinga esclusiva.

E allora se questo fosse uno scenario ipotizzabile, grande importanza rivestirebbero gli antecedenti e i collaterali, i gusti e gli spostamenti, perchè proprio a partire da essi questo lavoro d'ipotesi è possibile; e quindi capire esattamente cosa abbia fatto quella mattina, cercare di capire a cosa provasse o pensasse e con chi ne parlasse potrebbe essere DETERMINANTE per cominciare a cercare delle persone o una persona diversa da quelle finora note; quella persona in virtù della cui "posizione sociale" - che sia perchè troppo "bene" o perchè troppo "male" - si è deciso ad un certo punto di chiudere i battenti delle indagini e portarsi a casa i contadini con quella ricostruzione che se non fosse tragica per gli esiti giudiziari che ha avuto non susciterebbe altro che grasse risate!

Perchè si può anche ipotizzare che uno passasse di lì e abbia deciso di prenderla a caso e inevitabilmente con ciò ipotizzare una costruzione da zero di tutto ciò che sia seguito ad opera della criminalità organizzata che faccia pescare agli inquirenti della gente a caso.

Ma io posso altrettanto ipotizzare che non sia affatto stato un rapimento improvvisato su una ragazza a caso, ma che sia una circostanza maturata in precedenza e che quindi può avere lasciato un barlume di traccia nelle attività quotidiane della vittima nei giorni o momenti precedenti il delitto.

E se mi metto a guardare e trovo uno spiraglio per ipotizzare che la cugina abbia saputo di quanto successo nell'immediatezza, mi trovo anche con una spiegazione alquanto più realistica del perchè la causa della morte e la collocazione del cadavere fosse nella conoscenza dello zio pur non essendo nessuno della famiglia l'autore materiale del fatto; e posso trovare una spiegazione al fatto che si sia inizialmente messa nel mirino la cugina per sapere da lei qualcosa; e anche del perchè, una volta capito CHI c'era dietro quel qualcosa e che non se ne voleva sapere più nulla, si sia deciso di erigere la croce e inchiodarvi quella famiglia.

continua

Chiara ha detto...

segue

Quindi vede Tummolo, in tutto questo NON E' AFFATTO INDIFFERENTE sapere se DAVVERO la/le ragazza/e sia stata vista ad una certa ora in un certo luogo mentre noi la diamo in casa Misseri a chiacchierare di stupidaggini da adolescenti con la cugina.

E non perchè si fili dietro alle favole d'avetrana ma proprio perchè si cerchi di vedere cose ben diverse da esse senza restare alle mere ipotesi scolastiche e alle cacce perse in partenza perchè prive di spunti concreti dai quali partire per tirare fuori se non un nome un contesto ben preciso (non noi chiaramente, ma degli inquirenti che intendessero farlo).

E' più chiaro ora?

Il concetto è sempre quello: chi in un verso chi in un altro, lei e Vito ed altri vedete tutto bianco o tutto nero, tutto dentro o tutto fuori e ciascuno di voi si rifiuta di ragionare sulle scale di grigio e sulle commistioni possibili cromatiche.

Che possono essere tutte queste che ho detto o solo alcune o nessuna.
Ma solo il giusto metodo può far avvicinare alla comprensione del tutte-alcune-nessuna.

Ciascuno di voi invece parte da una tesi precostituita in testa e in base a quella si muove.
Esattamente come vi rimproverate a vicenda di fare, mentre metodologicamente fate esattamente la stessa cosa: se cogliete in un elemento uno spunto che CREDETE non si attagli perfettamente al vostro disegno lo scartate.

Trascurando il fatto che quel disegno che avete in testa potrebbe essere in realtà solo la bozza di un'opera più completa. E' solo che per voi è già perfetta così e non intendete rivederla, vedendo in ogni schizzo di colore in più un attentato alla vostra idea. E magari vi perdete quella pennellata che potrebbe renderla migliore, almeno in potenza.

Chiara ha detto...

Vito

le mie due sbrodolate qui sopra non erano in replica al tuo - che ho letto ora dopo avere pubblicato - ma a quello di tummolo delle 21:52 e vanno lette di seguito a quello.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara tutto è possibile o ipotizzabile,in questo contesto allora potrebbe entrarci di diritto il marito di Concetta,con precedenti non buoni in quel di San pancrazio salentino,luogo in cui Sarah trascorre gli ultimi tre giorni(23,24,25,agosto)poi la sera torna a casa,e il 26 mattina la mezza giornata tra casa sua e quella di Sabrina.Pensi che possa aver incontrato qualcuno è non abbia detto nulla? Può essere.Che non abbia detto nulla alla cugina o alla mamma? non è da scartare.Tutti dicono bugie è tutti cercano di nascondere qualcosa,ragazzi o adulti che siano.In queste ed altre ipotesi vere,non vere,o di fantasia,dovrebbe entrarci Michele Misseri con la sua assenza di oltre un'ora da via Deledda,il ritrovamento del cellulare e oggetti vari,e per ultimo è il più importante,il ritrovamento del corpo della nipote occultato dentro a un pozzo.Anche lui ha detto delle bugie,però tante cose sono vere,e assolutamente inconfutabili.Tu ed altri credete che io sappia la verità,sbagliate di grosso,io non ho visto e sentito nulla,non abito ad Avetrana,e non ero presente al momento del delitto,io abito a Catania,e il 26 agosto del 2010 ero a Catania.Da quello che ho letto,o sentito nei video o nelle interviste,posso solamente ipotizzare,quindi pensa te quando sono sicuro.Penso che sia Michele l'assassino,è lui che confessa il delitto,se copre qualcuno è non dice nulla,ed ha piacere che sua moglie e sua figlia stanno in galera,sono fatti suoi e della sua coscienza,di certo non della mia,spero una volta per tutte di essere stato chiaro.Ci scherzo a volte,ipotizzo,accenno a qualcosa che non quadra,ma,di certo non ho la verità in tasca,questo è poco ma sicuro. Ciao e buona notte a te e tutti gli amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Allora, tanto per cominciare: vanno distinte le indagini preliminari da quelle che si svolgono nel corso di un processo, soprattutto di rito accusatorio, quando c'è già un colpevole individuato come tale, di cui però va dimostrata compiutamente la colpevolezza. Nelle indagini preliminari si cerca effettivamente ciò che è accaduto prima, in tutte le salse possibili ed immaginabili, il che si è fatto solo ed invece per una famiglia di Avetrana, denominata Misseri.

Il processo discute su rei, di cui uno confesso (i motivi della confessione sono discutibili, ma questo si è detto, ripetuto e confermato) e su altri per nulla confessi. Ora, l'accusa è omicidio d'impeto, causata per gelosia, o per cavallucci, per motori immobili o per carezze spinte, o per che altro. Una volta determinate queste motivazioni, che me ne importa - signori miei - di quanto accaduto nella mattinata ? Nulla: potrebbe invece interessarmi se l'omicidio venisse considerato premeditato, oppure organizzato da più persone. Ma non è il nostro caso.

Tralascio le ulteriori considerazioni che, come inveterato costume, fanno sfoggio di cultura di terza mano, di suggerimenti altrui, e simile materiale polifunzionale. Ci si sente sempre in prima linea, anche se i riferimenti restavano assolutamente generali: dibattito processuale, non indagini preliminari che, tra l'altro, nel caso Scazzi erano già orientate fin dall'inizio contro Sabrina in particolare, l'intera famiglia in generale, mentre nessuno si è occupato del resto. Quanto a possibili aggressioni di natura sessuale, credo di essere stato il primo in questo blog ad avervi accennato più volte ben prima dell'arrivo di sapienti e sapientelli, che ora fanno passare per ipotesi proprie quelle che sono ipotesi altrui. Ma questa aggressione è avvenuta nel pomeriggio, non nella mattina, e nulla sappiamo (su cui si possa ragionare) di un episodio che lo preannunci nella mattinata.

Come ho scritto a Mimosa, nessuno si illuda che io mi converta ai cinguettii o duetti info-virtuali, o come li si voglia chiamare. Non sono il tipo. Non intendo discutere con persone di idee variabili a seconda degli impulsi ricevuti e che hanno toni aggressivi con chiunque si permetta di dissentire da qualunque affermazione di carattere generale. Vorrei non essere neppure nominato da chi da me non è nominato.

Sul colore degli abiti, sugli incontri, giri e giretti di Sarah viva, macchine spostate, è da anni che ne parliamo e scriviamo. Ciò che conta è l'ultimo tratto di strada, fosse anche un solo metro, dal punto in cui è stata avvistata da qualcuno, alla casa di Michele e famiglia Misseri. Ma proprio su quell'ultimo tratto si sa solo quanto estorto al Misseri stesso.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,

vede, dovevamo attendere un Messia di sesso presuntamente femminile, per rendere le nostre ipotesi più chiare e belle, con speciali pennellate di luminoso colore. Vagavamo nel buio, e non lo sapevamo. Poi venne una luce più chiara, che tenta di portarci sulla strada della Perfezione. Venne Colei che vuole insegnarci come dimostrare la maggior variabilità arcobalenica nelle questioni. Da dove venne la Luce ? Non si sa, non lo vuol dire. Rimane un mistero più oscuro dei casi Parolisi, Misseri, Knox-Sollecito, Stasi, messi insieme.

Io parlo di un processo in corso e dei suoi errori di metodo, Vignera penso altrettanto. Facciamo due ipotesi abbastanza diversificate, ma - come quelle di tutti (Messia compresi) - sono solo ipotesi. Non siamo noi a dover tirare le conclusioni. Non è il nostro ruolo. E perciò neppure ci pagano per questo.

Chiara ha detto...

Come al solito non ha capito un fico secco ma si consente di affibbiarmi epiteti sgradevoli anzichè imporsi di leggere due volte per assicurarsi di avere capito bene, da un lato, e dall'altro di tenere bene a mente l'ambito in cui si muovono le mie consiedrazioni così da capirne la portata e non contestare sterilmente per puro personalismo.

Difatti ho chiarito inequivocabilmente non più tardi di due giorni fa che:
"Tummolo
il fatto di fondo è sempre una divergenza circa come s'intenda questo spazio: per alcuni solo lo spazio del processo e delle questioni ad esso correlate (e di questo abbiamo fatto e detto praticamente tutto); per altri l'occasione di parlare di teorie ed ipotesi possibili perchè così piace e va, senza velleità di risolvere il delitto nè di influire sul processo in corso.
Lei preferisce restare sul primo punto e non partecipare al secondo? Benissimo, ma abbia la cortesia di capire che per chi si muove nel secondo spazio tutto è di fondamentale importanza, come ho detto, per cui dirgli che gli antecedenti non contano è del tutto sterile perchè è come parlare della maturazione delle fragole a chi stia parlando di pere: è fuori tema. E allora si lasci parlare di pere e si continui in proprio a parlare di fragole, senza incroci impossibili; non è difficile: il confine tra le due differenti attività è stato espressamente chiarito ed è sufficiente rispettarlo o astenendosi dalle invasioni o tenendo a mente cosa si faccia in quel campo per intervenire in maniera coerente.
Questo il primo punto.

Il secondo punto è che se l'immagine della bozza e del disegno non le sono chiare allora esco dalla metafora: lei ha tirato in ballo la criminalità organizzata a livello di "spettro", di "venticello" atto a insinuare il ragionevole dubbio nel processo ed ai fini processuali per portare all'assoluzione delle due donne. E questo è un punto, sul quale io concordo (finchè nel processo non si sposti il focus da quella casa nessuno degli imputati ne uscirà indenne). Pace.

Poi, cercando di sbozzare quello spettro, esco dal processo e torno all'inizio, tento di vedere come potrebbe muoversi una indagine rifatta daccapo; ovviamente a livello teorico sulla base di spunti a me noti e certo senza velleità di giungere ad una qualche verità, ma solo per vedere da dove una ipotetica indagine potrebbe ripartire e dove potrebbe giungere.

E' ciò che facciamo ad esempio nel caso Rea ed anche questo l'ho detto: perchè non potremmo farlo anche in questo? Perchè le da tanto fastidio?

E aggiungo: non escluda che muovendosi in questo terreno non possiamo individuare elementi utili al fine della strategia processuale di cui detto all'inizio (spostare l'omicidio da quella casa) perchè ad esempio il rinforzare l'ipotesi di uno spazio per un incontro diverso andrebbe appunto in quella direzione. Ma soprattutto: siamo noi i difensori di sabrina e michele, che dobbiamo stare attenti a non toccare nulla che possa portare in loro direzione? Io non mi ci sento, mi interessa trovare un percorso ipotetico che arrivi a spiegare il più compiutamente possibile la maggior parte degli elementi possibili; e se questo dovesse portare ANCHE in direzione di quelle persone, poco me ne interessa; proprio perchè il mio scopo qui non è di elaborare una strategia processuale ma interrogarmi sul reale scenario dell'omicidio di sarah scazzi, sia quel che sia.

Spero che almeno adesso sia chiaro e che possa prenderne atto adeguandovisi: o partecipando o lasciando fare senza mettersi di traverso con considerazioni che si attagliano al SUO ambito di movimento ma NON AL MIO. Quindi se ha da dirmi dove secondo lei difetto NEL MIO CAMPO di riflessione faccia ed anzi la ringrazio; diversamente le restituisco bene impacchettatti epiteti e sgradevolezze, che può mettere in un cassetto in attesa di occasioni in cui siano almeno coerenti con l'oggetto del discorso.

Chiara ha detto...

p.s. e mi permetta di specificare anche questo: con la pubblicazione delle motivazioni e, poi, con il processo d'appello, si tornerà certamente tutti a parlare del processo senza divagazioni. Ma fino ad allora e da sei mesi a questa parte non stiamo facendo altro che ripetere, ognuno sulle proprie prosizioni, cose dette ridette e stradette fino alla noia.
Ancora di più non capisco quindi che fastidio dia se qualcuno in questo tempo voglia vincere la noia in una attività meno ripetitiva e chissà, forse, utile.

Vanna ha detto...

Mimosa,post 20 ottobre 2013,ore4,52

Buongiorno Mimosa!

Non ho risposto e me ne scuso, ho avuto una settimana piena, ospiti a casa, festa familiare e materialmente non potevo farlo.

In riferimento alla tua richiesta
del 18 ottobre 2013 00,56 in cui chiedevi a Manlio, a me,a Gilberto se potevamo spiegare i motivi per i quali consideriamo lo zio innocente.

Mi sembra che già abbiamo risposto nei differenti post e negli articoli.

Comunque per quanto mi riguarda lo ripeto:la storia è ambigua, i personaggi hanno aspetti ambivalenti e poco limpidi.

I fatti, le persone, il territorio si prestano a letture differenti:
nulla è spiegabile se non che la ragazzina era in quel pozzo e lui l'ha fatta scoprire.

Quando, chi, dove, come, perché sia accaduto è un rebus.

Perché lo zio abbia parlato, abbia fatto ritrovare è un rebus.

Ma il corpo è venuto allo scoperto per lui e per questo elementare motivo lo considero innocente.

Se lui non parlava ancora stavamo a cercare Sarah nel mondo.

Ancora chiedi:
"«come mai mezza Avetrana è stata al gioco dei magistrati tarantini, convogliandosi in così tanti personaggi contro Sabrina e sua madre, se nessuno di costoro è “materialmente” colpevole del reato di omicidio?».Era una domanda insulsa?"

No Mimosa non era per nulla insulsa, perché allora continueremmo a trattare questo argomento non certo per perdere tempo, ma per cercare ragioni in tutti i modi possibili.

Perché mezza Avetrana ha creduto ai magistrati?

Forse, ripeto forse, quella mezza Avetrana avrà avuto dei dubbi su certi comportamenti ed ha sposato la tesi dei magistrati.
Come faccio a saperlo?

Per farlo vado ai Massimi Sistemi.

La geografia di quel territorio è da sempre protesa verso l'oriente e verso l'incontro con altre culture e altri mondi e, forse, ha imparato sulla sua pelle a mediare con popoli e poteri forti per sopravvivere.

Annibale fu sconfitto in Puglia e Federico II di Svevia anche avvelenato dal Papato.


Continui:
perché " Sabrina è stata chiamata a rispondere dell’omicidio (meritandosi l’ergastolo congiuntamente alla madre) e tanti personaggi le sono stati contro. Quali le ragioni di tale congiura/complotto?
Per salvare un reale colpevole, si è messa in atto una tale scenografia, cercando la complicità di mezzo paese? Vale tanto l’aura di perbenismo dell’enturage dei “veri” colpevoli?"
Ho già risposto.
Continui:

"Non so se Vanna e Gilberto abbiano incamerato nella loro coscienza intellettiva gli esaurienti post di Massimo Prati o siano rimasti granitici nelle loro asserzioni,
oltre a Manlio solo Chiara si è esposta e, come altre volte ho avuto occasione di dire, l’apprezzo molto quando rimette in gioco le sue impulsive convinzioni."

Non ho nulla di "granitico" se non il dubbio.

Condivido gli ultimi post di Chiara.

Massimo si appoggia saldamente ai verbali,agli audio processuali che dici "valgono qualcosa"perché "ogni
ben pensante dovrebbe accorgersi dove sta la menzogna e dove la verità"

Mi sembra di ricordare che si è detto che spesso qualcosa si è estorto, si è pilotato...
Qualcuno ha cambiato versione o sbaglio?

Posso mantenere dei dubbi su come si è svolta tutta la vicenda per intero?


continuo...

Manlio Tummolo ha detto...

Qualcuno si muove in uno spazio tridimensionale, di cui non capisce quale sia la lunghezza, quale la larghezza e quali la profondità o altezza. Pensa di dare lezioni a tutti, anche se non richieste, ed è per questo che viene a noia. Io non entro nelle questioni dove non sia specificamente nominato, e lascio agli altri dire tutto quello che vogliono. Non ho mai chiesto cancellazioni per qualcuno (come fanno certe luminose quanto misteriose persone), ma solo diritto di replica. Se si controreplica, io rispondo anche a queste. Devo pur dire che certuni, con i loro interventi, hanno guastato ogni interesse ed ogni piacere ad una forma moderna di conversazione, non sapendo fare altro che dare dei fessi agli altri, e poi piagnucolare se trattati come si meritano.

Nel caso specifico, si afferrano argomenti altrui e si ha l'impudenza di dire che sono parto della propria mente eccelsa. Firma uno solo, ma scrivono almeno in tre, e insistono a voler stabilire rapporti che - con rarissime eccezioni - sono assolutamente impossibili, visto il modo di porgersi a suon di "pippozzi" "scendi dal pero" "lei non capisce niente" "non prendermi per scema", ecc. ecc.

L'unica cosa di positivo era l'autoqualificazione di "sbrodolature", linguaggio altamente tecnico, come ognun vede.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Vanna,

solo una piccola nota di natura storica: Annibale vinse in Puglia a Canne presso l'Ofanto, dando ai Romani una bastosta tra le più gravi della sua storia. Fu - viceversa - sconfitto a casa sua da Scipione, poi detto l'Africano a Naraggara, presso Zama (territorio cartaginese, nell'attuale Tunisia).

Vanna ha detto...

continuo...

Mimosa," ogni ben pensante dovrebbe accorgersi dove sta la menzogna e dove la verità"

Ovvero: noi saremmo malpensanti e per di più ricorreremmo " alle ingerenze astrali o alle forze occulte dominanti i cieli e la terra sotto cui si è trovata la sventurata fanciulla quindicenne e in contemporanea la disgraziata famiglia Misseri di via Deledda in Avetrana, Puglie.
Proviamo a fare l’oroscopo di ognuno?"

Chi ha nominato tra me, Manlio, Gilberto, nei nostri post e negli articoli, gli oroscopi e le ingerenze astrali?

Tu li hai nominati la scorsa estate ed ora torni a farlo.

Le piste da noi seguite utilizzavano altri punti di vista ma sempre espressi con un ragionamento e con motivazioni non certo le piste astrali.

Ed ora faccio a te una domanda:
la scorsa estate mi chiedevi altre coincidenze per ragionare sulla mia pista,perché le tre da me evidenziate erano poche.

C'era scappato il morto e non ti bastava.

Ironizzavi sull'intelletto altrui e continui a farlo.

Successivamente ne ho trovate altre tre motivandole alla grande e le hai non solo dribblate, ora le hai mescolate con le carte astrali pretendendo l'oroscopo.

Ma perché non lo fai tu che t'interessa tanto, a me non interessa punto.

Vai cortesemente a leggere la Teoria della Sincronicità per la quale il fisico Pauli prese il premio Nobel in FISICA.

Difatti Pauli evidenziò che quella teoria permetteva una certa spiegazione astronomia della Fisica Quantistica.

Pauli e Jung vi lavorarono insieme sulla Teoria della Sincronicità.

E comunque il percorso di ricerca alternativa sui perché del mondo è libero: "Cogito ergo sum" diceva Pascal.
Il "cogito" di ognuno è libero e non è per mica corretto punzecchiare e "sfrucugliare" il cogito alternativo che diverge, tanto più quando è motivato.

Per finire chi non condanna è accusato di pensare e dubitare, chi colpevolizza è libero di farlo.

vanna ha detto...

Ciao Chiara, condivido le considerazioni nel tuo post del 21 ottobre 2013, ore 00,15.

Vanna ha detto...

Manlio, condivido il tuo post del 20 ottobre 2013,ore 12,33.

Vanna ha detto...

Grazie Manlio, ricordavo la battaglia in Puglia, per quanto riguarda Federico II, morì in Puglia avvelenato dal Papato.
Ricordo male?
Ciao

Vanna ha detto...

Chiedo scusa Mimosa il tuo post al quale ho riposto poco fa era del
20 ottobre ore 2,01 e non ore 4,52.

Chiara ha detto...

Tummolo 10:38

ma la smetta di dire stupidaggini.

I suoi parti sono suoi, l'ho sempre esplicitato e se ha un complesso in merito se lo faccia passare.

credo sia legittimo riprenderli e approfondirli a proprio modo, o no? nessuno tocchi gli argomenti di tummolo?

una persona normale potrebbe anche essere lusingata del fatto che si riprenda una sua idea e la si sviluppi, per lei invece è l'ennesima occasione per sputare veleno.

Altro che lezioni, se l'educazione non gliel'ha insegnata sua madre e la capacità di comprensione dei testi la scuola, non sarò certo io a potere colmare queste lacune.

Non ho mai visto una persona più schiava dei propri preconcetti quanto lei.
E ha pure il coraggio di additare i ss.inquisitori: lei ha la stessa forma mentis, le interessa solo di portare avanti una convizione che ha in testa (nei miei confronti) con lo stillicidio e la persecuzione, rendendosi sordo a tutto e distorcendo la visione di quanto dico e intendo.

Si faccia un giro va, che ha stufato. Mi salti a piè pari e se non capisce quello che dico eviti di parlarci attorno, non è che devo subire ad libitum i suoi limiti no?

grazie in anticipo.

Chiara ha detto...

p.s. e non si stupisca se ogni tanto uso i termini che riporta: è evidente che solo quelli recepisce e ricorda; parlandole diversamente ha dimostrato di non capire nulla quindi, se così stanno le cose non ci metto nulla a ri-abbassare il linguaggio a favore della sua comprensione di quanto dico e intendo.
facciamo così?
o si sforza lei di capire anche gli altri linguaggi senza bisogno di diecimila spiegazioni, precisazioni e chiarimenti?
sarebbe assai più gradevole per tutti ritengo.
ma certo faccia come vuole, sia mai che anche in ciò veda una lezione.

Manlio Tummolo ha detto...

PS).

Relativamente ai limiti da dare alle nostre osservazioni sull'argomento, Massimo Prati, che è gestore e titolare responsabile di questo blog, ha esplicitamente osservato nel suo commento a Vanna in data 26 settembre 2013 alle ore 22.56 di attenersi alle risultanze processuali, invito che sicuramente non valeva solo per lei. Quanto poi a paragoni con i dibattiti su Parolisi, non mi pare che questi ultimi siano stati caratterizzati da grande tolleranza verso chi esprime pareri diversi. Penso ai pesanti attacchi contro Ivana Niccolai, tanto da spingerla ad escludersi dal blog, o all'anonima Maura (da non confondersi con Mimosa).

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Vanna,

Federico II morì a Lucera in Puglia nel 1250 (Lucera, tuttora esistente è una splendida fortezza, tenuta da cavalieri islamici, sua guardia del corpo). Non so se fu avvelenato dal papa o suo incaricato, potrebbe anche essere, ma non mi risulta. Grazie per l'accordo, ma non capisco come si faccia a concordare insieme con persone che hanno pensieri divergenti. Il "cogito, ergo sum" è di Cartesio, non di Pascal, che invece lo criticò per non aver dimostrato l'esistenza del Dio di Abramo e di Giacobbe, ma solo di un Dio "geometrico", Motore Immobile come quello di Aristotele.

********************************

Naturalmemte la girafrittate cerca sempre di far dire agli altri ciò che non hanno detto e continua con gli insulti. Il metodo è largamente noto, usato anche con altri: basti pensare alla frase con cui inizia una risposta ad Ivaana Niccolai in cui le dice: "A chi importa un cazzo del tuo cognome ?". Evidentemente alle persone che amano conoscersi lealmente, e non nascondersi sotto falsi nomi, false professioni, falso tutto, a cui talvolta può pure scappare qualche osservazione utile. Ma, signori miei, interviene sempre col tono della sapiente, mentre la sua vera natura plebea e volgare salta sempre e comunque. A scambi d'opinione tra il sig. Vignera e me, interviene lei con le sue scopiazzature da Vanna, da me e da altri, i suoi pretesi insegnamenti metodologici - anche lì copiati da altri - e l'aria di sapientella di alto livello. Persona ripugnante dal comportamento stomachevole, che solo per rispetto a Massimo Prati non nomino e non corredo dei giusti epiteti che le spetterebbero.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo buon giorno.Purtroppo siamo rimasti in pochi a commentare,e se poi litighiamo fra noi di certo non diamo un bel'esempio a chi ci legge e vorrebbe intervenire,anzi,creiamo i presupposti per una fuga dal blog.Pur scherzandoci delle volte e non avendo nulla di nuovo da commentare,ho cercato il più possibile di attenermi ai fatti usciti dal processo.Processo da cui si è visto è uscita fuori una verità processuale con giudizio di primo grado,e quindi non definitiva,e che ancora pur con notevole ritardo non motivata.Pur attenendomi ai fatti,non vuol dire che sto con i paraocchi per non guardare in altre direzioni,no,ho guardato intorno cosa poteva nascondersi e cosa poteva aver scaturito quel giorno un delitto d'impeto e non premeditato,perché di premeditato non c'è nulla ,è nessun soggetto oltre ai nomi che conosciamo è uscito fuori dalle indagini anche se fatte male e con molto ritardo,dovute principalmente alla sparizione della ragazza per 42 giorni,dopo purtroppo si è capito in che direzione erano rivolte le attenzioni dei P.M. ovvero la povera Sabrina. Dopo la confessione di Michele Misseri del 6 ottobre tutto sembrava risolto,e invece no,non contenti degli sbagli fatti in precedenza hanno continuato a non vedere oltre,e a non continuare a indagare su prospettive diverse dedite a cercare di capire cosa aveva spinto Miche prima a confessare il delitto,e poi a ritrattare coinvolgendo la figlia.Noi cerchiamo altre ipotesi,loro si sono fermati come Gesù Cristo quando si è fermato ad Eboli.Si sono fissati prima su un soggetto,dopo con un'altro è non c'e stato verso di fargli cambiare idee e ragionamenti che si basavano sul nulla,senza nessuna prova,ma,solamente indizi buoni per i giudici della corte d'assise,convinti che non c'era nessun dubbio su chi fossero gli autori del crimine.Buona giornata a tutti.

Vanna ha detto...

Manlio GRAZIE!
Questa mattina, stanca, insonnolita dai bagordi festaioli, ho confuso pure Pascal con Cartesio!

Per quanto riguarda Federico II,ricordo che fu avvelenato per volere della Chiesa, questo lo ricordo bene.
Era un pericolo per la Chiesa quell'imperatore.

Anche sull'ora dei post ai quali rispondevo ho sbagliato!

Ma guarda giravano anche a me stamattina quando ho fatto una scorpacciata di post.

Sempre le stesse cose.

Non è uscito nulla di nuovo a chiarire i motivi di quelle condanne, la graticola è sempre calda.

Di Chiara condivido in special modo quelli scritti la mattina del 18 ott.

Di te condivido quello che con pazienza vai ripetendo.

Ciao.

Vanna ha detto...

L'indigestione di post non letti un po' pesantucci è difficile da mandar giù.

A Mimosa, post del 18 ottobre 2013 ore 0,56.
"...ho cercato di immaginarmi altre scene, ma poi mi sono ricordata che avevo già cercato di visualizzare le tesi di Gilberto e Vanna, non giungendo ad altro che a smontarle."

Non ci hai resi partecipi delle tue " scene", peccato, non le hai costruite, contestualizzate e messe in movimento.
Avremmo volentieri partecipato almeno come comparse.

Continui:

"Con loro un dialogo c’è stato ma concluso nel nulla, arroccati essi pure nelle proprie opinioni, così come Manlio nelle sue, e Giacomo, Vito e altri nelle loro, me compresa fino ad ora,...

Parlo per me.
Si smonta con argomenti non con critiche sommarie.
Non hai smontato un bel niente, non hai portato argomenti tali da farci scendere dai nostri arroccamenti come dici.

Gli arroccamenti non li abbiamo costruiti noi, sono stati costruiti da chi non ha analizzato, cercato,
investigato fin dall'inizio con serietà e professionalità, fermandosi alla famigliola e non allargando il campo d'indagine.

Ed è per questo che ora si passati a parlare di spostamenti di automobili,di abbigliamenti, di orari sicuri, di avvistamenti...

Sono prove, pareri,ricordi veri di una giornata (non) particolare?

Quando avresti dialogato di grazia?
Hai subito ironizzato sulle "onde omicidiarie", sulle troppo poche coincidenze e sulle fantasie, mescolando le tue quelle sì, fantasie astrologiche.

E' dialogo questo?

E concludi:

" me a cui interessa più il confronto che l’ottusità."

Tempo fa ero di coccio: stesso concetto.

Chi sarebbe ottuso scusa, chi è acuto a trovare nuovi percorsi?

Sempre punti di vista.






Anonimo ha detto...

naturalmente regen e compagnia del cavolo .
non si possono trovare percorsi immaginari .
conta quello che è emerso e dibattuto .parole al "vento" .

Chiara ha detto...

Chiara:
"p.s. questo per dire che c'è differenza tra il pensare ad un risultato processuale, come ad esempio fa Tummolo quando dice che su "altri ignoti" bisogna puntare per scagionare la famiglia Misseri, ed invece speculare di altri possibili esiti che avrebbe potuto avere l'indagine - che non necessariamente escludono il coinvolgimento della famiglia - a partire da alcuni elementi che sono stati trascurati (quelli che ci ha indicati Vanna nel suo articolo) e ad altri sui quali si può argomentare almeno in teoria (questi di cui parlo ora).

Quindi prima di proseguire su questa strada chiedo ancora: è consentito che chi voglia farlo illazioni di esiti eventuali e ipotetici dell'indagine o c'è un patto silente che si parli solo di come tirare fuori dalle pesti processuali Sabrina&fam.?"


Massimo:
"Cara la mia Chiara, si deve ragionare su quanto uscito a processo se si parla in certezza di fatti e testimonianze sviscerate a processo.

Se invece si vuol ragionare su quanto non uscito a processo si può fare, lo abbiamo sempre fatto e questo articolo stesso ne è la conferma. Inoltre, forse oggi o forse domani o dopodomani, ne inserirò un altro che stravolge i fatti e li porta su altri piani."


Dato che A ME PERSONALMENTE Massimo ha parlato rispondendo ad una precisa domanda; e dato che mi è stato dato conto che almeno IO e almeno FINORA, non ho sforato i limiti da lui posti ["Non ne parlo a te Chiara, è un ragionamento fatto in generale, un esempio, visto che da discorsi fatti sui testimoni tempo fa sono partiti i miei commenti su come parlare o no dei fatti verificati a processo"], è del tutto incoerente che per difendere l'insensatezza del proprio personale fastidio si tenti di schermarsi dietro presunti messaggi indiretti del titolare del blog: a me è perfettamente chiaro ciò che ha detto. A lei invece? E sì che era presente nella discussione constestualmente a quello scambio di messaggi, è "curioso" che vada a ripescarne uno per Vanna di quasi un mese fa.
La volta che negherò dati processuali e che parlerò senza usare il condizionale, allora forse potrà richiamarmi; fino ad allora sono sui binari che, le piaccia o no, non traccia lei; se le va bene ottimo, diversamente giri la rotella del mouse e mi salti, ossia eviti le osservazioni ai miei commenti a meno che abbiano intenti costruttivi.

Con ciò chiudo per rispetto all'appello di Vito.
Chissà se lei avrà la stessa cortesia.

Anonimo ha detto...

X TUMMOLO

Una piccola precisazione: Federico II di svevia, morì a Castel Fiorentino, (esistono ancora pochi ruderi del maniero) presso Torremaggiore, in provincia di Foggia, città dove volle che fosse custodito il suo cuore, mentre il corpo fu portato a Palermo.
F.

Vanna ha detto...

Anonimo del
"naturalmente regen e compagnia del cavolo .
non si possono trovare percorsi immaginari .
conta quello che è emerso e dibattuto .parole al "vento".

Saranno parole al vento?

Sulle montagne del Tibet si appendono le preghiere a un filo come fossero panni.
Il vento le agita, le fa sussurrare e le porta al cielo fino a scomparire.

Altro modo di vedere le parole al vento: punti di vista diversi, cuori e pensieri diversi.




Manlio Tummolo ha detto...

Caro Falce,

dall'Enciclopedia Garzanti, a me risulta che morì a Lucera, d'altronde - come al solito - per quanto vecchio, non ero presente e non so di persona dove sia morto. Se mi cita la Sua fonte, Gliene sarò grato.

Carissimo Signor Vignera,

Lei sa bene che io evito scontri verbali di qualunque tipo, se non sottoposto a chiare o subdole aggressioni verbali. Come ho detto, rispondo sempre a queste cose, perché nessuno creda di potermi raccontare ciò che vuole. Non essendo cristiano o cattolico, non ho mai promesso di volgere l'altra guancia.

Riguardo alla signora che sparla a destra e a sinistra, e poi piagnucola per le reazioni, ho espresso verso di lei la mia assoluta ed invincibile disistima, in modo che lei o altri non credano possibile un cambiamento di rotta. Anche nell'ultima uscita, pretenderebbe di far credere di essere in regola sulle sue ipotesi, cosa su cui non ho fatto obiezioni, osservando - viceversa - che non poteva criticare noi, se invece ci limitavamo a fatti processuali e alle loro interpretazioni, mancanze ed abusi.

La donna è un'idra a tre teste e sei mani (o forse anche più) che spesso dimentica oggi quello che ha scritto ieri o l'altro ieri, e quantunque dovrebbe essere impegnata con i suoi numerosi patrocinati e la famiglia (???), ha sempre molto tempo per rispondere alle mie asserzioni, che segue con grande costanza, anche se minima attenzione qualitativa.

Manlio Tummolo ha detto...

Da "Federiciana, Enciclopedia Treccani", Conferma la nota di Falce.

Home / Enciclopedia / Federico II Di Svevia Imperatore Re Di Sicilia E Di Gerusalemme Re Dei Romani in Federiciana

"................................Solo nel 1250 si arrivò a una congiuntura favorevole agli imperiali, allorquando il vicario generale delle Marche sconfisse il legato pontificio e i successi conseguiti dai vicari generali in Lombardia e in Piemonte suscitarono nuove speranze. Stava ancora progettando una spedizione in Germania attraverso la Borgogna, allorché nel novembre, mentre si trovava nel suo luogo di soggiorno preferito, Castel Fiorentino (presso S. Severo, nell'odierna provincia di Foggia), F. fu colpito da una malattia intestinale. Ivi, in presenza di numerosi dignitari il 7 dicembre dettò il testamento; spirò il 13 dicembre 1250, dopo avere vestito l'abito grigio dei Cistercensi e avere ricevuto l'assoluzione e l'estrema unzione dall'arcivescovo di Palermo Berardo di Castagna, che gli era stato accanto dal 1209. La salma fu traslata a Palermo e composta in un sarcofago di porfido nella cattedrale".

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna buona sera.Con gentilezza hai sempre risposto ai miei commenti,e che se non in tutto, su diversi punti si poteva continuare a discuterne,spero che si possa continuare con un dialogo di reciproco rispetto delle idee e dei propri pensieri.Ultimamente leggendo qualche giornale e ascoltando alcune interviste vedo mamma Concetta un po confusa è non tanto convinta su quel che giornali e giornalisti riportano riguardo ad incontri su riti satanici o visite in luoghi non proprio adatti a ragazze e ancor meno a piccole ragazzine.Non ha certezza su queste cose,ha solamente sentito dire da altri,e che nulla sapeva su questi ipotetici incontri in masserie abbandonate o diroccate.E da un po di tempo che parla di perdono,di voler incontrare Sabrina in carcere,avere con lei un dialogo sincero per capire cosa è realmente accaduto quel pomeriggio.Non è tanto convinta della verità processuale,ed è disposta a perdonare chi ha ucciso la sua bambina,vuole sapere da Sabrina se ha un'altra verità da raccontarle,supportata da elementi significativi,da prove inconfutabili che possano dimostrare la sua e quella della mamma la totale estraneità al delitto,e che nulla sapevano prima è nulla hanno intuito dopo che Sarah era sparita.Anche con il cognato il discorso è ancora in sospeso è sta pensando di inviargli una lettera di invito a casa sua per dei chiarimenti,vuole capire se suo cognato chiedendo perdono sia in grado di convincerla con delle spiegazioni è senza alcun dubbio che è stato lui ad ucciderle la figlia,basta che gli dia un motivo valido del perché l'abbia spinto a commettere un delitto ai danni della figlia o della nipote tanto affezionata da considerarla come una terza figlia.Un delitto d'impeto in cui vole sapere:come,quando,dove e perché sia successo,un valido motivo e nulla più.Cosa ne pensi? Si può perdonare : "Chi non sa perdonare spezza il ponte sul quale egli stesso dovrà passare". Ti auguro una buona serata

Chiara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Chiara ha detto...

"Ho espresso verso di lei la mia assoluta ed invincibile disistima, in modo che lei o altri non credano possibile un cambiamento di rotta".

Così, a gratis.
Si insultano le persone per capriccio personale, per soddisfare un complesso.
Se gli pare normale...

Facciamo che io e gli altri le confermiamo ufficialmente che non crediamo possibile alcunchè?
Se lo facciamo la smette di insultarmi senza motivo?

Allora comincio io:
SONO CONSAPEVOLE CHE NON C'E' RISCHIO DI ALCUN CAMBIAMENTO DI ROTTA.

Compagni del blog, potete per favore copia-incollare la frase sopra col vostro nome?

Ne va della sua tranquillità e correlativamente della mia libertà dalla persecuzione.
Grazie in anticipo a chi vorrà fare questo bel gesto.

Anonimo ha detto...

Io appoggio Tummolo, perlomeno è più coerente.

Anonimo ha detto...

... ed è uno soltanto.

Anonimo ha detto...

manco morto

Anonimo ha detto...

C'è di molto peggio e si vede lontano un miglio.

Anonimo ha detto...

Condivisibile o meno, ragiona con la sua sola testa ed è sempre uguale a se stesso, a differenza di altri che non sanno neanche di cosa parlano ed arraffano a più mani... chiedendo appoggio e solidarietà a chicchessia.

Vanna ha detto...

Vito buonasera.

Grazie per le tue parole.
Certo che si può perdonare, si deve perdonare.

Fa bene la mamma di Sarah a volere dei colloqui con la nipote e con il cognato.

Dici che non sapeva nulla delle masserie abbandonate e altro.
Se lo avesse saputo, avrebbe controllato di più non credi?

Questa sua apertura è positiva per lenire le ferite e cercare la pace.
Sono due le famiglie nel dolore.

Forse non ricordi, ma nel primo articolo io finivo proprio con la parola PER-DONO.

Non ho mai accusato la famiglia Misseri, ho sempre detto che forse sanno qualcosa, ma cosa non so.
Ho espresso pareri negativi su chi doveva indagare a fondo ad ampio raggio.

Buona notte anche a te Vito, come va a casa?

Manlio Tummolo ha detto...

E' divertente, sono io il persecutore, ma l'ineffabile donnetta voleva trasformare le sue sciocchezze in una crociata. Grazie anonimi: avete ben capito che io non sono un ipocrita, e quello che devo dire, lo dico. Uso soltanto la formalità di non nominare la donnetta in questione, che però sa ben riconoscersi.

Quando uscii a causa sua da questo blog, con l'assoluta intenzione di astenermi da ogni intervento, ricevetti una serie di inviti a riscrivere, compresa la donnetta, che prometteva in cambio di andarsene. L'ha ripetuto più volte, ma poi è sempre costantemente tornata alla carica. Del resto, quando, sotto uno stesso nomignolo, si scrive con varie mani e varie teste, è facile dimenticare ciò che quelle teste hanno elucubrato e ciò che quelle mani hanno scritto.

Vediamo come finirà questo referendum, sono in divertita attesa.

«Meno recenti ‹Vecchi   401 – 600 di 698   Nuovi› Più recenti»