martedì 16 luglio 2013

Sarah Scazzi: il mistero delle strane e significative coincidenze

Articolo di Vanna

 

Il panorama che viene fuori da tutta la vicenda del caso Scazzi, appare squallido e le testimonianze riportate discutibili sotto molti punti di vista. Così come le azioni della Procura, degli avvocati e di tutti gli esperti entrati in campo, compresi i sistemi di comunicazione. Non si è voluto o non si è potuto andare in profondità, visto lo scarso spessore "culturale" e la scarsa volontà (o voluta superficialità) degli inquirenti ad approfondire. Per "cultura" non intendo la conoscenza delle discipline letterarie, storico-filosofiche o altro, intendo il saper capire e comunicare le cose, le persone, i sentimenti, intendo il condividere uno spazio con significati superiori che vanno oltre il quotidiano vissuto. In poche parole, oltre agli oggetti strumentali si doveva mettere al centro della conoscenza investigativa l’essere umano e il suo sentire. Quindi chi aveva il mandato di indagare, verificare, tutelare, difendere, capire, doveva onorare quel mandato ed avere “quella cultura” di cui sopra.

Qui sembra non ci sia stato e purtroppo sembra che non se ne senta nemmeno il bisogno, visto la vita affannata che tutti noi facciamo. Questa tristissima vicenda non ha visto solo due ragazze alla ribalta dei media, ma anche un’intera comunità sotto i riflettori e un intero territorio, luminoso di colori, diventare il ricettacolo di un efferato omicidio. Tutti noi per lunghi mesi abbiamo assistito, mattina, pomeriggio e sera, a trasmissioni sul caso. Le telecamere, per molto tempo di casa in quella zona, hanno mostrato un mondo che ci ha fatto riflettere non poco. Cosa veramente è accaduto il 26 agosto del 2010 non lo sappiamo, ma forse fu l’epilogo di qualcosa che era nell'aria. Chi era Sarah? Chi era Sabrina? Chi erano quei giovani che passavano il tempo in birreria, in pizzeria, che andavano al mare, che lavoravano? Sicuramente erano ragazzi come ce ne sono tanti in tutta Italia. E’ difficile penetrare nel mondo giovanile e conoscerne i sogni e le speranze, quando spesso i genitori non conoscono neanche gli amici e i luoghi che frequentano i loro figli. Sembra invece scontato conoscere il mondo degli adulti e i suoi fallimenti, i tentativi di riuscire giorno dopo giorno a sopravvivere schiacciati dalle responsabilità. E possibile “leggere” il caso Scazzi attraverso le strane coincidenze che si verificarono e che non furono adeguatamente o volutamente considerate? Ricordo l’appello che fece mamma Concetta al Presidente della Repubblica, chiedeva aiuto perché non si stava facendo abbastanza per trovare la figlia. 

Si poteva prevedere quello che sarebbe accaduto a Sarah? E’ possibile trovare tracce per capire se qualcosa di inquietante stava maturando? Può essere, perché no? Ci sono tracce, frammenti di vita che possono essere letti da un altro punto di vista: quello delle coincidenze significative della teoria junghiana sulla sincronicità. Brevemente, con tale teoria, K.G. Jung afferma che tra la causa e l'effetto c'è un nesso a-causale. Questa connessione si realizza attraverso le coincidenze e le corrispondenze significative che possono appartenere ad ambiti diversi. Se la causalità appartiene alla conoscenza oggettiva, ad esempio: piove perché il cielo è pieno di nuvole, la sincronicità appartiene all'esperienza soggettiva. Pertanto trovare il nesso a-causale di un fatto, secondo tale teoria, può essere oggetto di riflessione personale; il principio non è scientifico, ma apre alle coincidenze significative. 

Si può cercare di capire come stava crescendo Sarah? 

La prima traccia sulla quale mi soffermo è quella che parte dal 26 novembre 2009, quando Sarah si recò nella biblioteca di Avetrana. Da quanto si è saputo pare che ci andasse spesso e ne usasse anche il computer. Da quanto si sa, gli inquirenti hanno indagato sui suoi profili facebook riscontrando che tutto rientrava nei normali parametri della sua età. Quel giorno prese il libro: "Segreti di morte", o "Seven Secrets", di William Le Queux. Questo autore, dalla vita un po' originale e movimentata, molto fecondo viste le pubblicazioni prodotte, è poco conosciuto alla massa e molto dagli appassionati del mistero. E’ un autore minore della fine del secolo XIX inserito nel periodo positivista: trattava con successo i temi del mistero inquietante e suggestivo in stile neo gotico, non tralasciando lo spionismo politico. I suoi libri si trovano in tutte le biblioteche più prestigiose del mondo. E' così anche quella di Avetrana, o il libro era stato ordinato da Sarah in persona e la biblioteca lo aveva ottenuto tramite un prestito interbibliotecario? Bisognerebbe quindi chiedersi come caspita sia arrivato nelle mani della ragazza, come e perché Sarah lo abbia scelto fra tanti e, soprattutto, chi glielo aveva consigliato. In poche parole: chi prima di lei lo aveva preso e letto? 

Inoltre, visto il genere particolare, perché Sarah aveva curiosità di leggere argomenti di morti e di scomparse misteriose? Gli inquirenti, per quanto ci è dato sapere, non hanno evidenziato questa domanda che appare lecita. Quindi non sappiamo se l'hanno risolta e neppure se ne hanno ricavato informazioni. Però quel libro è un indizio che appare importante perché può tracciare delle interpretazioni sui vissuti di Sarah, sulla sua generazione e sul territorio in cui viveva. Non è un libro qualunque, Sarah sicuramente iniziò a leggerlo il 26 novembre 2009 ed esattamente nove mesi dopo ella scomparve. Nove mesi: il tempo di una gestazione. Si stava formando una nuova Sarah? Come ha vissuto in quei nove mesi? Come ha condiviso tali letture e con chi? Andava a scuola regolarmente e con la cugina Sabrina condivideva amicizie adulte. Non aveva un computer personale ma chattava con persone più grandi di lei, sia in biblioteca che su altri computer. Gli inquirenti anche in questo caso pare abbiano "verificato" i contatti considerandoli, senza approfondire, nella normalità di una ragazza adolescente.

La ragazzina aveva in camera un poster di M. Manson, il satanista: pure questo dagli inquirenti fu considerato normale? Nessuno pensò di indagare per capire se nel territorio altri ragazzi apprezzavano quel tipo di musica e artista? I ragazzini si coalizzano, si copiano, si imitano. Per cui c'è da chiedersi: ad Avetrana solo a Sarah piaceva quel "cantante"? E i ragazzi dopo la scuola di cosa parlavano? Le famiglie intervenivano? Sapevano dove andavano i loro figli? 

Tante famiglie stanno perdendo il contatto con le nuove generazioni. Il computer, la televisione, la discoteca, la birreria, la pizzeria e tanto altro, hanno preso il posto della famiglia, della chiesa, della scuola. Sarah era una ragazzina sola, carina, pulita, ingenua, quasi una bambina... il tipo di ragazza appetibile da chi lavora nell'ombra. Tre giorni prima di sparire andò a trovare una cugina paterna e sembra che lontano da casa si abbigliasse di nero e si truccasse pesantemente. Insomma, non passava per nulla inosservata. Sabrina disse che Sarah anche a S. Pancrazio si era fatta riconoscere. Forse non condivideva certi suoi atteggiamenti, o forse la piccola giocava a fare la grande? Se Sabrina aveva avuto sentore di qualcosa accaduto a S. Pancrazio, doveva essere irritata e nel nominare quella zona non depistava, come qualcuno affermò, ma forse indicava un territorio ben specifico. In fondo la frase di Concetta, che suggeriva di controllare ogni componente della famiglia, poteva anche riferirsi ai parenti del marito. Inoltre Michele Misseri nei primi tempi riferì, in un collegamento televisivo pomeridiano, di aver rimproverato la figlia che si portava sempre dietro Sarah, minorenne, perché se le fosse accaduto qualcosa sarebbero stati loro i responsabili.

Questa frase mi fa pensare che Michele Misseri avesse capito che la libertà di cui godeva Sarah poteva trasformarsi in un problema. Loro erano corresponsabili di quella libertà. Può essere che il contadino avesse più senno e sale nella zucca di quel che crediamo? Perché disse quella frase? Era un capofamiglia coscienzioso... o aveva ricevuto qualche confidenza che lo aveva fatto riflettere? Sarah aveva l’abitudine di scrivere su quaderni e diari. Tutti letti senza che si sia trovato nulla che facesse presagire il tragico evento. Cominciava a chiedersi i grandi perché della vita? Ne parlava in casa?Andava al Tempio con la mamma? Leggeva la Bibbia? A scuola era esonerata dall'insegnamento religioso o assisteva all'ora di religione cattolica? Perché c'è differenza. Ad esempio, per i Testimoni di Geova l'anima non sopravvive, mentre per i cattolici l'anima sopravvive ed avrà un premio o un castigo, anche eterno.

Quale era l'idea di Sarah rispetto la sopravvivenza dell'anima?

Non sappiamo come la ragazzina abbia potuto condividere i suoi dubbi e con chi. Perché per prendere quel libro doveva avere per forza curiosità e dubbi. Chi la conosceva la descrive pensosa, riflessiva, desiderosa di coccole, timida, sola. Le famiglie della tragedia ultimamente erano unite, ma nel passato c'erano stati problemi di eredità, quindi di danaro. Storie di rivalità, di affidamenti ad altri nuclei familiari. Ma una volta passata la burrasca, davvero per tutti era passata?, tutto torna normale, tanto che non c'era un impedimento affinché le due cugine si frequentassero. Anzi, da una parte l'affidavano e dall'altra l'accoglievano. Tutti le volevano bene, tutti la vedevano crescere e già ne intravedevano la bellezza. Ma ricordiamoci di quel qualcuno che trama nell'ombra e si affaccia senza apparenti motivi nelle curiosità di una giovane generazione. 

I rapporti tra cugine erano forse burrascosi, ma una era più grande, aveva voglia di sposarsi e forse non si poneva troppi dubbi esistenziali (qualche complesso poteva riguardare il sovrappeso, sempre inviso alle ragazze). I suoi genitori dalla mattina alla sera lavoravano in campagna e si abbrustolivano al sole e al vento. Per cultura pensavano quindi quotidianamente solo al pane e al companatico. Sarah invece aveva la mamma molto presa dal suo credo religioso, il padre e il fratello lontani, un nonno allettato e una badante straniera per casa. Il padre e il fratello non condividevano la scelta religiosa di Concetta; anche Sarah non subiva quel credo religioso e avrebbe voluto il battesimo. In Puglia c’è una consistente comunità di Testimoni di Geova, in quella terra straordinaria si sente il bisogno di tale risposta religiosa. Certo è che era presente il sacerdote al funerale. 

Concetta aveva alle spalle una storia di vita che probabilmente l'aveva segnata come figlia e come donna. Era madre, ma partendo dalla vecchia esperienza personale si trovava, forse, con strumenti inadeguati e poco convincenti. Quando da figli si hanno storie pregresse difficili, diventa un nodo il confrontarsi con una figlia adolescente che ai problemi legati all'età somma il rifiuto del credo religioso al quale ci si è convertiti. Per cui non è utopia supporre che facesse fatica a capire certi atteggiamenti e si aiutasse con la fede, forse non trovando altro rimedio per medicare la sua antica sofferenza. E Sarah come viveva quel periodo? Nel suo ultimo sms, digitato la mattina del 26 agosto, scrisse: “Uccidere per professione è un lavoro senza tempo”. Sembra il titolo di un libro... a chi lo doveva inviare? Ma se quella frase non era il titolo di un libro e non l’aveva letta da nessuna parte, si deve convenire che mentalmente era più grande di quanto tutti credessero. Quella frase parla di qualcuno che per mestiere uccide. Non è una frase da sottovalutare, come non lo sono i messaggi su facebook che parlavano del suo desiderio di scomparire. Per andare dove? Perché? Voleva essere al centro dell’attenzione o si sentiva grande? Non si sa, ma visto il libro di Le Queux si può dire che non le mancasse una sorta di attrazione verso il lato oscuro delle cose. 

Il 26 agosto 2009, nove mesi dopo aver iniziato la lettura del libro, nella torrida controra Sarah uscì di casa per andare al mare e sparì. A poche ore dalla sua scomparsa apparvero su facebook, postate dal nickname Regen, alcune immagini di un manichino incordato e di una ragazza bionda nell'acqua. E' a dir poco inquietante, non solo l’immagine ma soprattutto la tempistica. Anche qui sembra che tutto sia stato controllato e considerato, per tanti con grande superficialità, semplice curiosità adolescenziali e una “coincidenza che non può essere oggetto di indagine perché non scientifica". Eppure quelle immagini apparse nelle stesse ore della scomparsa, che rappresentavano una realtà e non legate tra loro da una causa, erano da approfondire. Cos'è un manichino? E' l'effigie che raffigura un uomo e può essere utilizzato per numerosi scopi: lo spaventapasseri serve a spaventare gli uccelli, i burattini a divertire i bambini, i manichini per mostrare capi di abbigliamento... anche le bambole e i soldatini in fondo sono manichini. 

Il manichino svolge il ruolo di ripetere usi, costumi, qualità umane: è un oggetto utilizzato per molti scopi e, in quanto oggetto, non pensa. Le modelle sono persone pensanti: Ma intese come manichini in movimento, hanno il ruolo di indossare i capolavori dei sarti e gli accessori che esaltano la loro bellezza per proporre e vendere, non per amare o pensare. Quindi le modelle svolgono un ruolo che non deve avere una sua identità. Al contrario Pinocchio, il capolavoro di Collodi, è un pezzo di legno senza vita. Ciò non toglie che diviene un burattino pensante dopo aver fatto molti errori ed essere andato in ricerca del padre nel ventre del pescecane. Dopo avere, quindi, dato prova d'amore. Solo quando riesce a salvare Geppetto, ad amarlo, diventa un bambino vero con una sua identità. Cosa c'entra Pinocchio con Sarah? 

Poteva la ragazzina aver cominciato a dimostrare una sua autonomia, una sua personalità e libertà di gestire il suo tempo, i suoi spazi, i suoi sogni? Come la fiaba di Pinocchio docet? Stava crescendo e forse era più matura di quel che sappiamo. Sarah aveva cominciato a prendere coscienza della sua identità e voleva svincolarsi da certi legami, da certe situazioni? Quell'ambiente le andava stretto? Ma spesso il disagio giovanile di non riconoscersi nel luogo dove si vive, è fortemente sentito da chi vuole altro, da chi chiede altro perché si sente altro. Potrebbe essere che Sarah cercasse al di fuori della famiglia e della cerchia amicale le risposte alle sue domande, che si sentisse più matura della sua età? Potrebbe essere, anche se non lo sappiamo. Ciò che sappiamo è quello che ci è stato raccontato dagli altri. Gli altri, però, com'è normale ci hanno parlato di ciò che volevano vedere e sentire ed ognuno ha raccolto in base al momento. Per loro la ragazzina era un manichino, un oggettino carino e curato da portare in giro, o era una persona che aveva una sua identità? Il manichino incordato e postato su facebook da  Regen potrebbe dare risposte a diverse domande.

Potrebbe simboleggiare il desiderio che aveva Sarah di sciogliere le corde, essere quindi una proiezione dei suoi problemi adolescenziali. Oppure potrebbe simboleggiare un mondo che la voleva prigioniera nel ruolo di oggetto e le impediva di volare. Chissà? Non è che quel manichino incordato volesse proprio dire che l’ora di Sarah era finita e che, secondo la sincronicità junghiana, in quel pomeriggio assolato e sperduto qualcuno aveva captato le onde omicidiarie? Cosa c'era dietro a quel post che concretizzava in immagini ciò che era accaduto o che sarebbe accaduto alla ragazzina? Chi ha postato l'immagine del manichino e l’ha fatta girare? La cugina di San Pancrazio e solo lei? Per quale motivo l'ha fatto? Quale era il significato? Ovviamente chi inserisce qualcosa in internet è un soggetto che si rivolge ad altri soggetti perché porta un messaggio: chi postò il manichino apparteneva a un gruppo, possedeva un codice condiviso perché conosciuto da tutti? Le immagini del simulacro furono presto tolte e non si può sapere altro, ma si possono spiegare in base alla legge della sincronicità junghiana sulle coincidenze significative, per cui due fatti non legati da un rapporto causale hanno un analogo contenuto significativo. 

Fu dunque un evento sincronistico spontaneo prodotto dal pathos emozionale della scomparsa, raccolto via etere in uno spazio apparentemente arcaico? Esistono fior di studi antropologici che spiegano come le divinità ctonie siano state sempre gestite dal mondo agricolo - pastorale. Questo mondo ha riti propiziatori che affonda le radici del tempo antico. Quanti pupazzi di fieno, ad esempio, vengono bruciati dopo il raccolto? Quando si pianta e si raccoglie, si rispettano le fasi della luna ed altro ancora. Oggi, quel mondo con quelle energie e tradizioni, potrebbe essere utilizzato per altri scopi da chi trama nell'ombra? Non lo sappiamo, ma come si può escludere? 

Come in realtà non si sa perché gli inquirenti abbiano stabilito che le donne che si dichiarano innocenti stiano dentro e l’uomo che si dichiara colpevole stia fuori. Stanno dentro perché sanno qualcosa? E lui sta fuori perché serve a qualcosa? Già nei primi momenti di panico Sabrina si è esposta e molti hanno parlato troppo. Inoltre i riflettori sono stati sempre accesi solo su Avetrana, perché? San Pancrazio è stato presente solo come nome, eppure Sarah era stata in quel paese fino al giorno prima di sparire. Perché le telecamere si sono fermate solo a casa di Concetta e di Cosima?

Nel far mente locale su quanto abbiamo visto in tivù, troviamo uno spaccato della società avetranese nel quale si intravede, come in uno specchio, la società di oggi. Siamo tutti meno sprovveduti, ma siamo tutti manichini e come i manichini non viviamo la dimensione spirituale e siamo usati. Forse la famiglia Misseri sa più di quello che dice e forse non ha consapevolezza vera di ciò che è accaduto, perché non ha strumenti per capire veramente, ma, a mio parere, di certo è usata ed è stata usata. Di quella ragazzina tanto carina si monitoravano la famiglia di provenienza e quella che l’accoglieva. Il personaggio chiave è stato Michele, il contadino dall'esperienza straniera che aveva accumulato all'estero per fare la villetta alla sua famiglia in Italia.

Forse Michele Misseri è stato agganciato da qualcuno che ha fatto apprezzamenti sulla campagna, sulla sua famiglia, sulla nipote che cresceva. Qualcuno che ha finto di interessarsi al suo lavoro per trovare informazioni e l'ha fatto cadere nella trappola con tutta la famiglia e Sarah stessa. Sono stati usati. Il contadino lo abbiamo visto armeggiare con una corda, col telefonino, col trattore: un manichino anche lui? Forse, ma l'unico che ha qualche strumento in più è proprio il Misseri che ha fatto ritrovare il cadavere. Sanno qualcosa, ma non tutto, ed è Michele la chiave? Quando si rese conto di ciò che era successo pregò, mise fiori e tralci di vite, la sognò... l’aveva abusata sotto un albero di fico, lo stesso dove era stato a sua volta abusato da bambino, disse. 

Non credo a questa azione. Il mondo mediterraneo è pieno di ulivi, di viti, di grano, di melograni e fichi, tutti usati nella mitologia e nella religione. Il simbolo del fico è arcaico ed è legato a Dioniso, forse qualcuno gli ha suggerito di dirlo. L’ha fatta ritrovare dopo 40 giorni e nell'acqua, così che non si potesse verificare quanto fatto su quel tenero corpo. Come se già si sapesse che altri non poteva essere, se non Sarah, non si è paragonato il DNA. Come se non fosse necessario sapere se qualcuno l'avesse malmenata prima di morire, magari rompendole qualche ossa, non s'è fatta neppure una radiografia. Neppure con la scusa di capire se ci fossero fratture provocate dall'introdurla nella piccola apertura del pozzo. Michele aveva fatto ritrovare pure il telefonino, aveva tanto parlato, doveva continuare a dire tutto e il contrario di tutto, doveva apparire una marionetta istrionica a cui addossare tutte le colpe, anche le più aberranti. Ma il contadino nei mesi seguenti cambiò aspetto e non parlò più, però scrisse. 

Sarah andava da loro e fu immersa e ritrovata nel pozzo di una loro antica proprietà! Sarah faceva parte della famiglia, l’accoglievano come figlia, le volevano bene e loro dovevano pagare. Il Bene e il Bello hanno dato sempre fastidio. Un piano perfetto che scagiona chi sta nell'ombra e che procura tanto dolore. Rimangono due donne in galera e un contadino che ha avuto il difetto di avere una coscienza, di avere capito, purtroppo dopo, ma che aveva capito! 

E torniamo alla prima domanda: Si poteva prevedere cosa c'era nell'aria? 

Se si leggono quelle tracce come coincidenze, come nessi apparentemente a-causali, ne viene fuori un quadro agghiacciante che si realizzò concretamente con un insieme di coincidenze significative. Allora sì che era nell'aria l'assassinio sacrificale di una eterea e bella adolescente. Un assassinio che nessuno poteva prevedere prima, ma che dopo si poteva cercare di sbrogliare tramite quelle tracce che invece non hanno avuto sufficiente attenzione né nell'immediato, né successivamente. 

Il sapere cosa nascondevano quelle tracce avrebbe significato cercare le prove... e le prove hanno bisogno di riscontri scientifici nei quali si annidano non solo la superficialità, l'imbroglio, il non vero, ma si annida in verità il bisogno che l'uomo ha di pesare, misurare, valutare ciò che ha concretamente tra le mani. Per questo capita anche che le indagini vadano verso la direzione più comoda e più palese. Invece ciò che appare superfluo, inutile, scontato o privo di significato, non viene considerato. Fin quando noi ci fermeremo al microscopio, al cellulare, senza entrare in altre strade che interpretano l'uomo, difficilmente si potranno veramente ricostruire i fatti e trovare i colpevoli.

La scienza investigativa oggi ha molte conoscenze e molti strumenti sofisticati. Peccato che spesso li usi male o non li sappia usare adeguatamente. Un tempo quegli strumenti le forze dell'ordine non li avevano ed erano costretti a posare l'attenzione verso l'uomo. Oggi si cerca il DNA. Sacrosanto il farlo, ma non ci si deve fermare solo a quest'analisi; l'uomo è un insieme di corpo e pensiero, non dico anima perché non tutti ci credono. I casi di cronaca nera odierni dimostrano che non si è scavato abbastanza per conoscere meglio le persone; chi erano Yara, Sarah, Melania, Roberta? Chi sono le persone che le circondavano giornalmente? Le loro famiglie e i loro amici? Con le teorie scientifiche senza un approccio spirituale l'uomo non progredisce veramente; perde la connessione con il mondo che lo circonda, che lo sta distruggendo e si sta distruggendo. 

Questo gioco perverso e crudele si è abbattuto non solo sulle famiglie coinvolte, ma anche sulla comunità di Avetrana, e chissà perché solo di Avetrana, per un disegno che noi non sappiamo e mai sapremo. La giustizia umana, con tutti i limiti che si conoscono, farà il suo corso. La Giustizia Divina anche. Ma scenderà su tutti e valuterà con metro differente perché sa e peserà il cuore e le intenzioni. Per Sarah tutti vogliamo giustizia. E non solo per lei, ma anche per tutti i giovani che sono soli con le loro fragilità e possono cadere nelle tele di ragni pericolosi per diventarne il cibo malato e perverso. 

Questa storia di pura perversità può servire e diventare esperienza per l'uomo, come un PER-DONO al proprio cambiamento interiore.

Vanna

1.248 commenti:

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Chiara ha detto...

Anonimo bello, rispetto a te anche un'ameba ne sa di più, non serve scomodare un qualunque essere umano. Adesso che hai bruciato la tua incursione nel mondo dei normodotati con la cretinata del giorno, piglia la pastiglia e torna in camera, che il dottore ti aspetta per la visita! :-D

Vanna ha detto...

Nel blog è entrata la Sibilla Anonima che sputa sentenze a doppia entrata.

Chiara ha detto...

per il cervello di Anonimo, G. e altre personalità del disturbato, una preghiera di gruppo: Requiescat In Pace. (segnati anche questa, dopo avere imparato l'altra)

marcello ha detto...

Ciao Vito occhio a quando arriverà il processo al fioraio, vorrei essere in quell' aula quel giorno per sentire con le mie orecchie quando anche davanti ai giudici CONFERMERA' CHE E' STATO TUTTO UN SOGNO.

Anonimo ha detto...

"Gutta cavat lapidem", ma in questo caso non servirà a scalfire la sentenza. Mettetevi l'anima in pace: le assassine resteranno in carcere per tutta la vita.

marcello ha detto...

Cioa Anonimo, è solo un saluto, non ti rispondo per rispetto di Sarah.

Chiara ha detto...

e questa stupidaggine non la potevi dire di là? devi per forza ammorbare anche questo posto? se non hai argomenti lì, non è che cambiando posto ne guadagna il tuo spessore eh? anzi, di là ti confondi meglio tra la folla, qui spicchi in negativo. arrivaci. dico per la tua autostima.

Chiara ha detto...

p.s. ovviamente era per anonimo, non per marcello!

Anonimo ha detto...

Ha parlato "Uno, nessuno e centomila", lo "Zarathustra" del turpiloquio.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Vanna grazie di vero cuore.Non esprimo nessun giudizio sui commenti precedenti per non alimentare inutili polemiche,lascio a tutti la libertà di esprimersi,noi siamo ospiti in questo blog,e come hai potuto constatare commento con discrezione e cerco di non offendere,ognuno è libero di esprimere le proprie impressioni,le proprie idee.il diverbio avuto con Enrico è stato un momento di nervosismo e di cui mi sono pentito,e quindi gli rinnovo le mie scuse,sperando che li accetti e mettendoci una pietra sopra.Rileggendo il tuo articolo mi ha colpito questa frase:"Piove perché il cielo è pieno di nuvole",ecco,qualcuno a Taranto ha visto cadere la grandine.Spero immensamente che si ritorni ad un dialogo più tranquillo,ciao cara amica e buon pranzo.

Anonimo ha detto...

Tummolo sagace e lungimirante .

Chiara ha detto...

hahaha, ma cosa credi, scricciolo neuronale, di far tirar su rissa a qualcuno? credi di provocare contrapponendo utenti? stella bella, come dirtelo con delicatezza? sei un pigmeo in mezzo ai watussi, mettitela via ! ^_^

Chiara ha detto...

ecco, dopo la quotidiana parentesi di solidarietà sociale verso i minorati, torniamo pure ai discorsi seri.

Marcello:
ma davvero credi, in tutta onestò, che nei processi al fioraio e a Misseri emergerà la verità? come fai a non dare per scontato che verranno condannati, essendo ciò indispensabile alla tenuta dell'altra sentenza? non fraintendere, apprezzo l'ottimismo e so che parli col candore di chi sa d'essere nel giusto, ma che il tuo ottimismo sia rivolto a questo stesso Tribunale di Taranto lo fa apparire una grave cecità...

carla ha detto...

buongiorno a tutti ,
non sottovaluterei l'ottimismo di Marcello, visto che finora ,si va avanti con delle supposizioni e nessuno, dico nessuno ha ancora una certezza di verità in tasca, compreso i anonimati , per cui si divertono di giocare sulla vita altrui, penso che questo caso ci potrebbe riservare ancora delle sorprese , che non c'è nulla di scontato nella vita e la svolta ci sarà e come!.....
qui ognuno parla per una questione di fiuto , per via conoscenze o esperienze personali.....Ma la verità è ancora da sapere.....
io opto per le due donne (Sabrina e Cosima),questo è ovvio perché sono in galera ingiustamente e che siano lasciate liberi al più presto.....

Vanna ha detto...

Ragazzi, andate tranquilli,saranno assolti tutti e tre perché hanno solo subito ma non hanno ucciso!
Volevano bene a Sarah!

Chiara ha detto...

COCAINA IN CASA SCAZZI- Il 6 settembre del 2010, dieci giorno dopo l'uccisione di Sarah, tra i tanti luoghi battuti per cercare la quindicenne scomparsa, i carabinieri del nucleo investigativo di Taranto visitarono anche la villetta al mare della famiglia Scazzi. E lì fecero una scoperta che per i giorni successivi diede una piega differente alle indagini: in un ripostiglio della casa, i militari trovarono un coltellino, delle tracce di polvere bianca ("presumibilmente cocaina" scrivono nel rapporto) e un bilancino di precisione di quelli utilizzati per suddividere le dosi.

"Trattavasi di un'abitazione di circa 80 metri quadrati, con un giardino pertinenziale su tutti i lati completamente recintato da un muro di cinta in tufo calcareo alto circa 2,20 metri.
Nel corso della ispezione di detta abitazione - si legge nell'informativa -, veniva rinvenuto in un vecchio comò tutto il materiale in oggetto indicato il quale appariva intriso di una sostanza stupefacente verosimilmente cocaina". Si trattava di questo: "un coltello da innesto, un bilancino di precisione marca Digitai - New pocket scale - l,ti - I8, un sacchetto per la spesa a cui sono stati praticati alcuni fori di forma tondeggiante della dimensione oscillante di circa 8-10 centimetri".

In seguito al ritrovamento i carabinieri vollero approfondire la vicenda sottoponendo a sommaria informazione i componenti della famiglia i quali esclusero di essere a conoscenza di quella presenza affermando di non usare la casa da diversi anni perché fatiscente. Una sola visita fugace, ammisero gli stessi, fu da loro fatta in occasione del ferragosto di quello stesso anno.

Acquisite queste informazioni gli investigatori dell'arma non hanno ritenuto di andare oltre classificando il reato "a opera di ignoti non potendo al momento ipotizzare responsabilità a carico di nessuno, essendo detta abitazione praticamente alla mercé di tutti una volta scavalcato il muro di cinta".
L'abitazione in questione che era intestata al Cosimo Spagnolo, zio e papà acquisito di Concetta Serrano, mamma di Sarah, si trova nella vicina località balneare di Torre Colimena.

Fonte: AffariItaliani.it 26/11/2011

Chiara ha detto...

Apprendo ora, girovagando, che il particolare del livido al polso NON E' UNA NOVITA': esso veniva già rivelato da Nazareno Di Noi in un articolo del 26/10/2011 (si trova in rete), il quale sottolineava che questo particolare metteva in crisi la ricostruzione fatta fino a quel momento [ma in quel momento non era già quella di Cosima che aiuta Sabrina? mah, spiegatemelo voi].

Quindi mi domando come mai, se tale elemento portava a rafforzare la tesi accusatoria esso non venne utilizzato in giudizio...forse, ma forse, che si sarebbe dimostrato che nè la presa di Cosima nè quella di Sabrina avrebbe prodotto quel tipo di segno? Non vedo molte altre alternative...voi?

Anonimo ha detto...
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marcello ha detto...

Ciao Chiara ( :* ) diciamo che mi sento molto ottimista... ecco perchè non vedo l' ora che arrivino.

Anonimo ha detto...

Occorre essere QUALCUNO per potersi permettere di dare del NULLA ad altri altrimenti diventa uno scontro fra nullità. G.

Anonimo ha detto...

"Rivelazione scottante relativa all’omicidio di Sarah Scazzi: alla base del delitto vi sarebbe un party a base di cocktail e droga.

A riferirlo, prendendo ogni responsabilità successiva, lo psichiatra Alessandro Meluzzi, che interviene quasi quotidianamente alla trasmissione di Canale 5 Pomeriggio Cinque, condotta da Barbara D’Urso. “Prendo tutte le responsabilità su quello che sto per riferire, ma è un episodio messo agli atti dagli inquirenti, quindi una pista su cui si indaga”, ha annunciato Meluzzi, “qualche giorno prima della sua morte, il 20 agosto, presso una zona fuori Avetrana, chiamata Il villino, si era tenuta una festa a base di alcool e droga a cui partecipò anche Sarah. Non voglio insinuare che anche la quindicenne abbia fatto uso di sostanza stupefacenti, ma non è escluso che possa aver visto, e quindi riferito, qualcosa di scomodo”.


Lo psichiatra specifica che alla festa erano presenti i ragazzi con cui la Scazzi usciva abitualmente, compresa, ovviamente, sua cugina Sabrina Misseri, accusata dell’omicidio e per questo in galera dal 15 ottobre.

Non sappiamo se la tesi avallata da Meluzzi possa avere effettivi riscontri, o clamorose smentite da parte dei diretti interessati, ma ciò che stranisce è sia la circostanza in sé, ovvero la quindicenne che partecipa, seppure in modo passivo, alla festa a base di alcool e droga, sia il fatto che, in un caso mediatico come quello di Avetrana, l’episodio non sia trapelato da alcuna fonte.

“Quindi Concetta era a conoscenza di quella serata?”, ha chiesto Barbara D’Urso allo psichiatra, specificando che “la madre di Sarah segue tutti i giorni la trasmissione”, domanda cui Meluzzi ha risposto in modo alquanto evasivo, “Non dico questo, posso solo sostenere che si tratta di un episodio messo agli atti”.


notizia del 15/dic/2010 -

Fonte :

http://www.newnotizie.it/2010/12/sarah-scazzi-una-festa-a-base-di-droga-dietro-il-delitto-di-avetrana/

Chiara ha detto...

l'episodio citato da anonimo (il quale credo vi faccia riferimento sempre per tornare a Sabrina, ma si sa i limiti sedimentati sono quello che sono) potrebbe essere l'occasione nella quale Sarah conobbe personaggi poi reincontrati nei giorni seguenti; magari proprio a S.P....
lapalissiano dire che fossero dei viziosi, circostanza che unita alle apparenti legature, su cui lo stesso Meluzzi citato appunta l'attenzione pochi mesi dopo questo articolo e parlando della famosa foto del polso, porterebbe una tessera in più allo scenario che con Tummolo, Vanna e altri si ipotizzava giorni fa...

Ad ogni modo vorrei sapere di che droga e festino si facesse riferimento, nel senso che con la nota pruderie dei giornalisti, nulla di più facile che i ragazzi si fossero trovati in campagna con due birre e qualche canna...e allora la cosa ha tutto un altro significato rispetto al "festino con droga e alcool": pur essendo formalmente rispondente al vero, le implicazioni sono assai diverse...

Anonimo ha detto...

E Corona ad Avetrana perché ci andò?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara il fratello di Sarah è partito il 21 agosto,quindi se ci fosse stato qualche festino in cui ha partecipato Sarah,nei giorni precedenti il responsabile è suo fratello,non certamente Sabrina,di cui dubito fortemente che potessero fare uso di droghe lei e tutta la comitiva di amici,bere una red bull è una cosa, usare droghe un'altra.E come dice Carla si suppone che sia cosi,o che sia in altro modo,tante certezze e tanti dubbi,di certo c'è che due innocenti stanno in galera perché "obbligati" ad emettere quella sentenza,non di giustizia, ma di persecuzione contro l'intera famiglia Misseri.Pensa,se come dice l'amico Marcello il fioraio dovesse essere assolto,il castello accusatorio andrebbe giù come quelli di sabbia in riva al mare.Buona serata a tutti.

marcello ha detto...

Carissimo Vito stai sicuro che per il fioraio sarà solo un brutto momento, poi tutto si risolverà... povero taranto :)

Un salutone a te e tua moglie.

Anonimo ha detto...

La verità è che mentre Cosima dormiva come il fioraio, Sarah fu uccisa dai mafiosi ma non se ne conosce il motivo, nel frattempo Michele, passando per caso nei pressi di un pozzo, vede la scena dell'occultamento del corpo, rimanendone traumatizzato al punto di far ritrovare il telefonino e successivamente di incolpare, anche grazie al noto costume degli inquisitori di far assumere droghe ai testimoni, la figlia prediletta Sabrina.
Se è così, vedrai che tutto si risolverà caro Marcello.

marcello ha detto...

Chiara sei su facebook o twitter, ci possiamo scrivere anche li se vuoi.

Fammi sapere.

Chiara ha detto...

Ciao Marcello. No, mi spiace, non frequento nè l'uno nè l'altro.

Ok Vanna, per il bene del blog mi privo del divertimento...è che trovo esilarante (nonchè lusinghiero) il fatto che mi corrano dietro in battaglione per il web per dire stupidaggini in anonimato mentre laddove sono ben conosciuti col loro nick, incapaci di esprimere un qualunque argomento, di fronte a chi gliene chiede preferiscono il silenzio per non fare figuracce con chi li conosce. sociologia o antropologia dovevo fare, altro che giurisprudenza: sto scoprendo nel web una umanità tristerrima che non credevo esistesse!
Per fortuna qui mi riconcilio con la migliore considerazione verso il genere umano (e non certo perchè la pensiamo tutti allo stesso modo...anzi, è proprio questa la ricchezza del blog!); e tu hai ragione a chiedermi di non agevolarne l'insozzamento. obbedisco! ;-)

marcello ha detto...

Va be grazie lo stesso Chiara, buona notte :*

Chiara ha detto...

'notte Marcello, grazie a te per l'invito! :-)

marcello ha detto...

Ho letto dall' email ma qui non trovo, che anonimo insinua che io penserei alla pagnotta. ANONIMO MA NON TI VERGOGNI DI PENSARE AI SOLDI, invece di pensare alla giustizia per una ragazzina di 15 anni che michele ha ucciso... (e mi fermo qua!!!!!!)

Anonimo ha detto...

Se il fratello di Sarah è tornato a Milano il 21 agosto e Sarah è sparita il 26, il Corona e la sua corte lo sapevano?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao carissimo Marcello,mi dici perchè gli dai retta,lascialo perdere,spreca solamente il fiato,e oltretutto offende la memoria di Sarah,che giorno 26 saranno passati 3 anni dalla sua morte,e che gli sarà resa giustizia quando uscirà fuori il vero colpevole,di certo non con 2 innocenti in galera.Buona giornata a te e tutti gli amici

marcello ha detto...

Grazie Vito, come vedi sto scrivendo ben poco per ovvi motivi :) anonimo lo lascio parlare, lo aspetto più in la.

Ciao.

Vanna ha detto...

Anche ad Avetrana, il Meluzzi riporta dagli atti depositati, si facevano festini con droga, alcool, (sesso?).
Sarah era minorenne,lo sapevano quelli che parteciparono al festino?
E non mi si venga a dire che Meluzzi non lo ha detto perché
lo ha detto più di una volta, lo ha letto nei documenti, quei documenti che noi non conosciamo e riporta la data: 20 agosto.
Se, come dice Meluzzi, si stavano verificando controlli, tali controlli sono finiti a tarallucci e vino sicuramente.
Tutto normale anche questo: accade in tutta Italia ed è normale che anche al sud le quindicenni vadano a tali feste.

Vanna ha detto...

Mimosa, in risposta al tuo post dell'8 agosto ore 23,09, con il quale chiedevi:
" Dove sono le altre coincidenze significative? "
Rispondo:
Mi sembra che quelle che porto siano piene di significati di morte,ne bastava già solo una per parlare di sincronicità junghiana.
Affermi:" Mi servirebbe un quadro criminologico più completo per riflettere su tale impianto ".
Vorrei chiarire che non ho parlato nel mio articolo di " quadro criminologico" e di nessun "impianto", ho solo "letto" delle notizie singolari alle quali bisognava dare particolare attenzione perché in realtà da quelle "notizie" veniva fuori qualcosa di macabro.
Quando sparisce un minorenne, non solo quello, non bisogna scartare nulla, si deve scandagliare tutto anche quello che sembra più strano, più inutile, più stupido.
Ho scritto:
"E’ possibile trovare tracce per capire se qualcosa di inquietante stava maturando? Può essere, perché no? Ci sono tracce, frammenti di vita che possono essere letti da un altro punto di vista: quello delle coincidenze significative della teoria junghiana sulla sincronicità. Brevemente, con tale teoria, K.G. Jung afferma che tra la causa e l'effetto c'è un nesso a-causale. Questa connessione si realizza attraverso le coincidenze e le corrispondenze significative che possono appartenere ad ambiti diversi. Se la causalità appartiene alla conoscenza oggettiva, ad esempio: piove perché il cielo è pieno di nuvole, la sincronicità appartiene all'esperienza soggettiva. Pertanto trovare il nesso a-causale di un fatto, secondo tale teoria, può essere oggetto di riflessione personale; il principio non è scientifico, ma apre alle coincidenze significative."
L'analisi dei fatti deve mettere al centro l'uomo e quello che gli ruota intorno e non fermarsi solo al DNA, alle impronte digitali, alle tracce ematiche, alle celle telefoniche a fb.
Tutto importantissimo per carità!
Ma anche andare oltre per carpire la verità.
E sta di fatto che quelle tracce parlavano di mistero,di morte. Quella morte si è verificata ed è mistero non solo come sia avvenuta ma perché si è annunciata con quelle coincidenze misteriose.

Vanna ha detto...

continuo...
Ma Jung dice altro, la legge della Sincronità scatta e si realizza quando entrano in campo gli Archetipi che sono le forze nascoste dell'uomo che agiscono dall'interno attraverso la memoria collettiva.
Va da sé che questo omicidio è stato scatenato da forze potenti se nell'etere giravano tali immagini, tali curiosità.
La Legge della Sincronicità non è scientifica, non si misura con bilancini, ampolle e reattivi chimici, ma si realizza nel concreto e solo dopo te ne puoi rendere conto.
Si può condividere o meno la lettura che ho fatto ancorandomi a K.G.Jung, di sicuro è accaduto.

Vito Vignera da Catania ha detto...

carissima Vanna trovo lodevole il tuo impegno,analizziamo tutto,dalla "a alla z " non tralasciando nulla,ogni minimo dettaglio può avere un suo significato,dai movimenti di quel giorno e nei giorni successivi,parole, telefonate, sms,comportamenti di singoli o più soggetti,di tutto insomma,tutto è utile,anche capire se l'indiziato che noi crediamo colpevole non avesse già delle attenzioni verso Sarah.Se è cosi,cosa è scattato nelle sua mente da portarlo a commettere il delitto? se non è lui cosa spinge una persona a dire, io sono il colpevole,io ho confessato,io ho fatto trovare corpo e oggetti vari,io vi ho indicato il posto?.Non possiamo trascurare questi particolari,però è giusto analizzare anche altri aspetti di questo assurdo delitto.Mai esser certi che, se il cielo è pieno di nuvole certamente pioverà,a volte le nuvole vengono spazzate via dal vento,e di acqua non si vede una sola goccia. Buona giornata,e naturalmente buon pranzo vista l'ora,un abbraccio a tutti cari amici.

Anonimo ha detto...

Meluzzi è quel personaggio grottesco, spesso ospite in programmi infimi come quarto grado ?.
Senza offesa, ma sinceramente mi sembra un cazzaro qualsiasi.
Buone vacanze a Tummolo, Chiara-Vanna-Giacomo e a tutti gli altri amici del blog.
PierGiorgio.

carla ha detto...

giusto Vito, non c'è niente di scontato, a volte le svolte capitano all'improvviso e sono fiduciosa in questo, ne so qualcosa ....
ormai si è mischiato troppo le carte ed ho l'impressione quasi di proposito sicuramente per qualche motivo.....credo che la morte di Sarah abbia scoperchiato altri altarini che non è da sapere....
non sono dell'idea che inquirenti tengano in prigione 2 innocenti per la figuraccia ,ammettendo che sia stato michele o no......
non è la prima volta che accade dietro a un fatto che ci si incappa a un'altra storia....
ad esempio come quello di gravina se non succedeva che un bambino cadeva in quello stesso pozzo dei 2 fratellini , si continuava a cercare i corpi e Pappalardo continuava professarsi innocente in carcere....non so se mi sono spiegata......
un caloroso abbraccio e tanti auguri per tua moglie ,c'ho provato a guardare sul web c'è un unico nome di Catania ,non so se è tuo?.... e trovarti in presso Massimo temo di sbagliare qualcosa non essendo esperta del pc....

Vanna ha detto...

Sibilla Anonimo,
l'Italia è piena di cazzari qualsiasi, sono infilati dappertutto, ma quando uno dà un riferimento su un fatto potrebbe non essere cazzaro
ma veritiero.
Buone vacanze anche a te

Chiara ha detto...

Ciao Pier Giorgio, ti avrei risposto sulla falsariga di Vanna, ma mi ha anticipata. Pur avendolo sentito o letto solo qualche volta ed occasionalmente,
non nutro per Meluzzi maggior stima della tua, ha una tendenza a "sparare" che mal si concilia con la riflessività propria della sua professione e se attacca a parlare in religionese, poi, c'è da turarsi le orecchie per il vilipendio all'obiettività che commette ad ogni parola. Gli riconosco però di sapere cambiare il punto di vista contro la corrente dominante, di non trascurare alcuni elementi perchè non fanno gioco alla trasmissione cui partecipa. Non pendo dalle sue labbra e taglio a metà quel che dice ma in questo caso, come dice Vanna, non fa altro che dare una collocazione possibile a dati che si sono voluti disperdere nel polverone di sogni, stupidaggini adolescenziali e saghe familiari alla Beautiful. Diciamo che è solo uno in più rispetto a noi e ad altri che certamente esistono ma non sono qui a discuterne, a ritenere che i colpi di spugna servano ad eliminare lo sporco, non a comporre disegni. Così, fino a quando non si riterrà impossibile ciò a cui alcuni elementi conducono, è doveroso a mio avviso mantenerli nel ventaglio delle possibilità. Sono tanti questi elementi, al pari se non di più di quelli che conducono nel garage di via Deledda e a M.M., quindi non credo sia un errore ritirarli fuori dalla polvere e guardarli per bene.

Buone vacanze a te!

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Carla se trovi scritto articoli medicali via genova, e l'ufficio,se chiami massimo ti darà il numero del cellulare,tranquilla cara amica,aspetto tue notizie ciao

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara,che Melluzzi a un certo punto ha preso le distanze dalla trasmissione l'abbiamo notato,evidentemente qualcosa gli ha fatto cambiare rotta,la lettura dei verbali,l'incidente probatorio,o qualche dritta dategli da qualcuno,perché prima era del tutto diversa la sua opinione.Ho già detto di non trascurare nulla,riapriamo i "cassetti" e cerchiamo meglio,a volte qualcosa si trova,e che magari sembrava ininfluente per le indagini.Ciao cara buon pomeriggio

Chiara ha detto...

Ciao Vito, un caro saluto a te e famiglia...sperando che questi siano giorni migliori dei precedenti! :-) Buon sabato a tutti.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie Chiara e buon sabato anche a te e famiglia. A Giacomo Magica e Mimosa un affettuoso abbraccio,un cordiale saluto al Prof Tummolo che sembra scomparso.

PINO ha detto...

"Solo se è libera l’informazione, è libera l’opinione”. E’ la bellissima frase che Massimo Prati ha riportato sul frontespizio del suo blog, per riconfermare, se ce ne fosse ancora bisogno, il diritto di ogni cittadino ad esternare il proprio pensiero, nettato da qualsiasi forma, o contenuto di carattere lesivo.
Ed io, approfittando di tale democratico e legittimo scudo protettivo, desidero esporre quella che è sempre stata la mia ipotetica ricostruzione della dinamica omicidiaria di Sarah Scazzi. Lo faccio solo ora, perchè lo ritengo il momento giusto. Consiglio altresì, alcuni “irriducibili” detentori di verità assolute, di evitare eventuali costruzioni di palchi patibolari, o apparecchiature per lo squartamento, (spesso ricordati da Tummolo): a me non fanno paura, anche perché, nella mia ricostruzione teorica, non ledo né la personalità, né la buona fede di chi non condivida il risultato delle mie deduzioni.
Premessa importante, prima di proseguire nell’esposizione, è: che il MOVENTE, sul quale l’accusa ha basato tutto il suo castello, è inconsistente, o quanto meno NON sufficiente a determinare la decisione di uccidere un essere umano.
Sarah arrivò puntualmente a casa Misseri, accompagnata dall’unico testimone dei suoi ultimi istanti di vita: il fedele cane randagio, che sempre si accompagnava alla ragazza lungo il consueto percorso, che, da casa sua conduceva a quella della zia, e dove restò ad aspettarla, inutilmente, per molte ore.
Intanto nella villetta, mentre Michele Misseri, era intendo a ricercare le cause che impedivano al suo motore agricolo di partire, le donne di casa, quali la moglie Cosima e la figia Sabrina, commentavano, risentite, gli spiacevoli avvenimenti delle sere precedenti, e divulgati nell’”ambiente” dall’ingenua Sarah, che non poteva assolutamente immaginarne il fatale seguito che avrebbero determinato.
Il delicato discorso tra mamma e figlia, verteva (SEGUE)

PINO ha detto...

sull’affronto subito da Sabrina, dall’interrotto coito da parte dell’amico particolare Ivano, in un momento di intimità, entro il vano dell’auto con cui si erano appartati.
Un atto sessuale interrotto, ed in seguito giustificato da ragioni banali che, se risaputo dalla cerchia degli amici prima, e dall’intero paese, subito dopo, avrebbe esposto alla derisione generale, una ragazza in età in cui si cerca un futuro marito.
Un grosso smacco, per alcune mentalità ancora ancorate ad una cultura ormai stantia.
Ma tanto era, e l’autore, o autrice di tale notizia diffamante, ormai in circolazione, doveva essere punito/a.
Giunta a casa della zia, l’ignara Sarah, viene accolta da una caterva di rimproveri, sfociati presto in rissa vera e propria.
Sabrina cerca di afferrare Sarah per suonargliele, magari anche con l’ausilio della madre. La ragazza si difende come può, ma nel parapiglia, inavvertitamente, le cinghiette dello zainetto che teneva ancora sulle spalle, si attorcigliano al suo collo, facendola cadere a terra priva di sensi, semi soffocata.
Le due donne, spaventate per quanto avvenuto, loro malgrado, chiamano Michele: “ papà vieni, che ho combinato un casino”.
Michele sale in casa e, dice a tal proposito al magistrato durante l’interrogatorio: “era morta” , ed alla domanda dello stesso, sul perché avesse ritenuto morta la ragazza, risponde: “perché era fredda”.
Ma era veramente morta?
Lo stato di semi asfissia provoca scarsa circolazione sanguigna, quindi l’organismo è colto da ipotermìa.
Che ne sapeva il contadino e le sue donne di tali effetti biologici?
L’ignoranza e la paura ha impedito loro di chiamare il pronto intervento, per sincerarsi di quello che poteva essere realmente accaduto.
Ma non lo fecero, convinti della loro diagnosi, (?!) e (SEGUE)

PINO ha detto...

consapevoli anche che, ai soccorritori, avrebbero dovuto spifferare tutto quanto era accaduto.
Peccato, perché tutto si sarebbe esaurito in pochi giorni, con l’etichetta :”schermaglie famigliari”
NESSUNO voleva la morte di Sarah; non c’erano motivi tali da farla desiderare; si voleva solo darle una severa lezione.
E gli inquirenti avrebbero intuito la vera meccanica dell’accaduto, insistendo sulla mancata “collaborazione” delle detenute, alla quale anche l’avv. di P.C. Gentile fece accenno.
Che Misseri si assunse interamente la colpa di tutto, bloccando apparentemente indagini che continuavano sotto traccia, a nulla è valso.
Ne’ la prima, né le ulteriori, molteplici “confessioni” potevano riscuotere credito: mancavano, e mancano tuttora, palesi riscontri alle sue dichiarazioni, escluso l’esecrabile occultamento del corpo di Sarah, e suo ritrovamento.
Di questo solo sarebbe colpevole il Misseri, e le prove, in questo senso sono irrefutabili. Ma l’ora della morte, del trasporto in contrada “mosca” e di occultamento del corpo della povera ragazza, restano ancora un mistero da svelare.
Non poteva Sarah essere deceduta nell’ora che ufficialmente si ritiene, ed aver esaurito i residui gastrici del gordon blu ingerito mezz’ora prima, La morte dev’essere avvenuta alcune ore dopo il suo trasporto nelle campagne di Avetrana, e lasciato in qualche luogo all’aperto (forse ancora agonizzante), e con l’apparato digestivo ancora in funzione, dove qualcuno l’ha notato, ed avvertito i CC con una telefonata anonima, conservata negli atti.
Il suo occultamento nel pozzo andrebbe spostato di ora e data.
Prima che Sabrina venisse prelevata e trattenuta nella caserma dei CC di Taranto, l’avv. Rosso e consorte si (SEGUE)

PINO ha detto...

erano già proposti come suoi difensori.
Nel momento che si resero conto della possibilità che il processo finisse in Cassazione, avvertirono la necessità di essere affiancati da un valente collega patrocinante anche in tale grado di giudizio. Invitarono, quindi, l’ottima penalista Francesca Conte, del foro di Lecce.
Subito dopo un incontro formale con la propria assistita ed i colleghi Russo e Velletri, ed a termine dell’udienza in cui si cristallizzò l’incidente probatorio, la Conte, deducendo intelligentemente il delitto solo colposo o preterintenzionale, ne propose, molto probabilmente, la linea più conveniente di difesa.
La proposta non piacque al resto del collegio, per motivi che noi possiamo formulare solo in base a quello che la penalista dichiaro apertamente ai mass media, per chiarire il suo esonero dalla difesa di Sabrina Misseri.
Esonero deciso dall’assistita, si disse, ma molto probabilmente fu perché il resto dei difensori prospettarono all’accusata che col delitto colposo, se gli anni di pena erano molto ridotti, erano copiosi, invece, i rimborsi, che i colpevoli avrebbero dovuto alla parte lesa.
Per la Conte, l’etica e la deontologia professionale, mal si coniugavano con quanto gli veniva proposto.
Per cui ebbe a dichiarare:
«Il caso Scazzi ha perso le sue connotazioni di caso giudiziario ed assume sempre più le connotazioni del business. Un business a cui, per cultura ed educazione giuridica e professionale, mi debbo necessariamente sottrarre .
Mi è stato insegnato che la difesa tecnica, per essere efficace, deve essere libera da condizionamenti, indipendente, coerente ed onesta, non potendo invece essere legata a speculazioni inconfessabili di ogni tipo».
Se dopo una dichiarazione del genere, del valore di una denuncia non ha avuto alcun seguito, fa pensare molto seriamente a dubbie manovre di tornaconto private.
Questa è la mia ricostruzione teorica, realizzata solo secondo quanto è stato portato a conoscenza, da tutti i mezzi di(SEGUE)

PINO ha detto...

comunicazione, a dagli atti giudiziari più essenziali.
Non mi aspetto che sia ritenuta giusta ed unica, ma verosimile.
Nel caso fosse apparsa del tutto infondata, la sola ipotesi che ritengo degna alternativa alla mia, sarebbe indiscutibilmente quella sostenuta da Manlio Tummolo.
Pino

Pino ha detto...

p.s. Scusate qualche errore...di percorso.P

Mimosa ha detto...

Caro Pino, immaginavo che stavi elaborando una ricostruzione che vedeva comunque implicate mamma e figlia, è plausibile un atto “colposo” e non “doloso”, ad un certo punto in questi anni me ne sarei convinta anch’io se non mi fossi fatta le seguenti obiezioni:

1) perché Sabrina avrebbe dovuto aspettare il 26 agosto per raccontare alla madre l’eco delle chiacchiere su un fatto accaduto il 2 agosto (data ricordata da Sabrina in udienza, peraltro Ivano indicò il 21 giugno, mah, bisognerebbe appurare dai verbali).
Agli atti pare risulti che intorno al 16 agosto tra i ragazzi di Avetrana aveva iniziato a girare la voce e Claudio, in quel periodo in ferie, savrebbe andato a chiederne conto allo stesso Ivano per difendere l’onore della cugina (lui, il fratello maggiore, il maschio di famiglia, giustamente).
Non pensi che effettivamente ci sarebbero state altre giornate più idonee per tali confidenze filiali? Sempre ammesso che tra figlia e madre ci fosse un certo grado di confidenza, cosa che dubito!

2) perché Sabrina avrebbe dovuto intavolare una tale scenata presso la madre in un momento della giornata in cui –come sempre– Cosima arrivava stanchissima dal lavoro nei campi (partenza ore 4 del mattino, rientro ore 13.30) desiderosa solo di mangiare un boccone e buttarsi sul letto, col caldo torrido di quei giorni, 35° all’ombra come la temperatura di questi tempi in cui non si ha nemmeno il fiato per respirare?
Perché proprio quel giorno e a quell’ora Sabrina doveva rimuginare sul vecchio episodio, dopo che Sarah aveva trascorsa la mattinata ed era rimasta persino a mangiare in casa Misseri a mezzogiorno?
Forse perché in quel preciso orario una macabra funerea congiunzione astrale puntava su quella abitazione, creando una convergenza di fatalità? Sarebbe interessante leggere il tema astrologico dei personaggi, e pure della casa.

Sono tuttavia d’accordo con questa tua frase: «La morte dev’essere avvenuta alcune ore dopo il suo trasporto nelle campagne di Avetrana, e lasciato in qualche luogo all’aperto (forse ancora agonizzante), e con l’apparato digestivo ancora in funzione, dove qualcuno l’ha notato, ed avvertito i CC con una telefonata anonima, conservata negli atti. Il suo occultamento nel pozzo andrebbe spostato di ora e data».
Come ho avuto modo di sottolineare più volte (e non solo io), Michele non può aver fatto tutto in 45 minuti. E in questo Meluzzi aveva visto giusto.

marcello ha detto...

Sublime mimosa sublime, specie "...la madre in un momento della giornata in cui –come sempre–Cosima arrivava stanchissima dal lavoro nei campi (partenza ore 4 del mattino, rientro ore 13.30) desiderosa solo di mangiare un boccone e buttarsi sul letto, col caldo torrido di quei giorni, 35° all’ombra come la temperatura di questi tempi in cui non si ha nemmeno il fiato per respirare?" e ti aggiungo l' altra sparata disgustosa sulla quale la gente si culla pur di offenderla, quella del banchiere... ricordi si? ED E' STATA FATTA ANCHE LA PERIZIA CALIGRAFICA CHE OVVIAMENTE HA DATO RAGIONE A COSIMA. IN BANCA NON E' ANDATA LEI.

Buona notte.

Mimosa ha detto...

Marcello, ricordo bene
il cassiere ha solo complicato le cose, doveva salvarsi dall'ammonizione disciplinare ... anche se è usuale il suo comportamento in una banca dove i clienti sono ben conosciuti
anche a me è successo di fare la firma di mio marito (il cassiere si è girato dall'altra parte)

Tante volte ho pensato che i magistrati vivano nel limbo (non pagano le tasse, non vanno mai in banca né all'ufficio postale né a fare la spesa, né percorrono tratti a piedi specialmente sotto il sole, e altre cose che noi umani lavoratori e specialmente noi lavoratrici facciamo, al posto dei nostri compagni).

Buonanotte a te!
Mimosa

ENRICO ha detto...

PINO

Non modifico nemmeno di una virgola la tua chiarissima ricostruzione perchè corrisponde in pieno a quanto anche io ho sempre supposto come prima ipotesi.

La rinuncia all'incarico da parte dell'avv. Conte e le motivazioni da lei fornite al riguardo mi hanno fatto sospettare fin da subito che alla base della scelta da parte dei legali di Sabrina a seguire una strada diversa, ci fosse un forte aspetto economico da salvaguardare

In alternativa prendo in considerazione la tesi di un delitto compiuto da “NOTI/ignoti” che avrebbero agito in altro luogo ed in altro momento ed il cui “potere persuasivo” particolarmente “significativo” potrebbe aver incastrato i Misseri, nella figura del capofamiglia, il quale sarebbe stato costretto ad assumersi la responsabilità del crimine.

Questa seconda ipotesi però non spiegherebbe i vari “ ravvedimenti” di Michele e le sue accuse alla figlia Sabrina. Accuse che in seguito ritratta con fermezza per tornare alla sua primitiva versione di energica autoaccusa

Tuttavia è possibile che il pover’uomo, già estenuato per l’accaduto e messo poi sotto pressione da incalzanti interrogatori, da avvocati confusionari e da inquirenti inflessibili, abbia sviluppato un disordine mentale al punto da non saper più gestire la situazione

Inoltre, sempre questa seconda ipotesi, non spiegherebbe nemmeno la criticabile strategia difensiva perchè, confermando il luogo e l’ora del reato stabiliti dall’Accusa , anche se in Cassazione si riuscisse a dimostrare l’estraneità delle due donne al delitto non le solleverebbe dal sospetto di complicità proprio a causa della colpevolezza del padre.

PINO ha detto...

@ MIMOSA, rispondo solo a te, per la stima che nutro. Non intendo iniziare un "a domanda rispondi", che ritengo solo sterile.
Quello che ho scritto, e solo quello che penso senza altra pretesa.
Scusami. Saluti cari, Pino

ENRICO ha detto...

Ps: ho dimenticato l'ultima frase
----
...proprio a causa della colpevolezza del padre che avrebbe agito sotto l'effetto di un RAPTUS ( impulso momentaneo, incontrollato ed improvviso ) negli stessi locali e negli stessi momenti in cui tutti e tre i Misseri erano presenti in casa

Mimosa ha detto...

PINO caro, non c'è problema.
Rifuggo anch'io da "a domanda rispondi", e condivido sia oltremodo sterile.
Tanto ci siamo capiti.
Un abbraccio e buonanotte
Mimosa

Anonimo ha detto...

Bravo Pino, io invece apprezzo la tua ricostruzione e a parte l'eventuale alternativa, sono totalmente d'accordo con te, e tutto questo lo hai pensato tu solo, ancora complimenti.
PierGiorgio.

Sira Fonzi ha detto...

Carissimo Pino, leggerti è sempre un piacere, quando poi le tue idee sono in linea con le mie, come in questo caso, lo è maggiormente.

Vorrei solo aggiungere, anche per rispondere a Mimosa, che saluto, che il chiarimento potrebbe anche essere avvenuto in quel frangente perchè a Cosima e/o Sabrina da San Pancrazio erano arrivate delle voci.

Sarah avrebbe potuto riferire ai parenti del luogo, dove fino al giorno prima era ospite, quello che era avvenuto tra Sabrina ed Ivano e lo stato d'animo di Sarah quel mattino potrebbe essere legato anche a questo.

Semmai ci fosse una responsabilità da imputare a Cosima e Sabrina credo che possa essere solo legata ad una morte accidentale, involontaria.

In questi tre anni ho cercato di dare alle tante anomalie, contraddizioni, e versioni discordanti dei tanti personaggi di questa brutta storia una motivazione diversa, ma per ora non la intravedo.

Un caro abbraccio

Sira

Anonimo ha detto...

INDECENTI.

Anonimo ha detto...

Oltre che indecenti adesso ribaltano la frittata.

Anonimo ha detto...

MENTRE MADRE E FIGLIA SI DAVANO DA FARE CON LA CUGINETTA .
SABRINA CON L'ALTRA MANO LE TELEFONAVA INVITANDOLA AL MARE.VIENI MARIANGELA CHE SONO PRONTA

Anonimo ha detto...

Però devo ca..re

Mimosa ha detto...

Carissima Sira, che saluto con un abbraccio, felice della tua silente presenza
ero preparata all'obiezione sul soggiorno a S.Pancrazio, rispondo che – a quanto risulta – colà non si fecero chiacchiere sul rapporto interrotto tra Ivano e Sabrina … colà Sarah aveva altro a cui pensare , per es. girare agghindata e truccata in modo vistoso e appariscente, chattare su FB con la complicità della cugina coetanea. Finalmente libera dalle imposizioni di mamma Concetta, la fanciulla poteva esprimere la sua esuberanza di adolescente in ebollizione come più la divertiva. L’ha spiegato la cugina stessa in udienza cosa hanno fatto in quei giorni (forse non per filo e per segno, altrimenti ella stessa perlomeno avrebbe fatto una brutta figura).
Che in quei giorni, i giovanotti del loco si siano “accorti” della presenza di Sarah non è una novità. Persino il papà l’ha rimproverata. Ma non vedo come ciò abbia attinenza all’episodio dell’incompleto rapporto sessuale tra Ivano e Sabrina.

Ciao, Mimosa

Anonimo ha detto...

Eh già, adesso Sarah la facciamo passare per una poco di buono, mentre a quella Santa donna di Sabrina la assolviamo dei suoi peccati.

Anonimo ha detto...

a Anonimo
sei molto disinformato.

Sira Fonzi ha detto...

@Mimosa

Ciò che hai ampiamente descritto, e che è effettivamente avvenuto, non ha infatti nulla a che vedere con il rapporto sessuale tra Sabrina ed Ivano.

Quello a cui accennavo era la possibilità che Sarah si fosse confidata con Antonella e quest'ultima a sua volta con la sua mamma, la quale potrebbe aver ritenuto opportuno informare della cosa Cosima.

Certo è, che se fosse avvenuto tutto ciò, sia la cugina che la zia avrebbero a priori o a posteriori deciso di non farne menzione con gli inquirenti.

Ricambio l'abbraccio.

Sira

carla ha detto...

tutto può essere basta crederci, no !....
e aggiungo a quello che dice all'anonimo , oltre ad uccidere e con una mano manda sms a Mariangela , mentre nello stesso tempo che sta ca...do gliela manda con un bel smil.......
sa del cinismo e sadico della peggiore specie chi descrive un delitto del genere, ma mi domando dove si sta andando?.....
non so seppur sotto effetto della peggior droga si arrivi a tanto?!!!...
ciao Mimosa e buonanotte a tutti i amici del blog.....

Mimosa ha detto...

@ Sira,
la mamma di Antonella è parente di Giacomo Scazzi non dei Misseri, e non mi pare che tra le due famiglie ci fosse confidenza …

Mimosa ha detto...

@ Sira,
la mamma di Antonella è parente di Giacomo Scazzi non dei Misseri, e non mi pare che tra le due famiglie ci fosse confidenza …

Mimosa ha detto...

... semmai avrebbe dovuto essere informata Concetta.

Anonimo ha detto...

Lo so che non c'entra niente, ma cosa ne pensate delle incredibili parolacce di Sarah in questo video: http://www.youtube.com/watch?v=M6ox8LIs508
Forse laggiù, nella terronia si usa così ma a me sembra esagerato.
Ah, non leggete i commenti, mi raccomando.

Chiara ha detto...

Anche l'opinione di Pino ha i suoi bravi agganci coi dati disponibili e la sua brava possibilità.
c'è solo una cosa che "mi scricchiola" ed è la questione del modo della morte. Spiego. Se bisogna dar credito a quel "genio" dell'anatomopatologo - e pare che almeno in questo non vi siano discrepanze col perito di parte - l'asfissia ha richiesto un tempo dai tre ai cinque minuti. Diciamo più tre o qualcosina meno per lasciare Sarah con parametri vitali ancora attivi. E allora mi chiedo: ma se lo strangolamento è totalmente involontario, nel senso che nemmeno successivamente - una volta innescato l'incidente - le donne l'hanno minimamente concepito, è davvero possibile pensare che questa stretta incidentale sia durata abbastanza a lungo da praticamente ammazzare Sarah? Le donne avrebbero dovuto avvedersene e tentare di liberarla, se la cosa era assolutamente fuori dalla loro concezione e allora qualche segno di graffio o capelli strappati dovremmo averne; oppure avrebbero potuto non avvedersene se fossero state intente a picchiare la ragazzina, ma anche in questo caso si avrebbero dei segni. Ovviamente, in entrambi i casi, condizioni del corpo permettendo...ma credo che sì, qualcosa ci sarebbe stato. Quindi mi chiedo: non sarebbe un po' singolare stare a guardare per uno-due-tre minuti un evento letale in divenire, che non si è previsto nè voluto, senza intervenire? E ancora: come si figuravano che sarebbe finita la "lezione"? Con sarah che se ne torna a casa in lacrime con la faccia gonfia di ceffoni? Sperando che non ci siano conseguenze a tale aggressione? mah.

Ecco, queste sono le mie perplessità. Ho letto che Pino non gradisce interloquire sulle domande che si pongono in merito alla sua teoria, ma qualcun altro ha voglia di dirmi cosa ne pensa di queste obiezioni?

Su quelle di Vanna mi interessa soprattutto un punto: abbiamo elementi che ci dicano che tipo di confidenza avesse Sabrina con la madre? perchè io conosco poche ragazze (una sola in realtà) che confiderebbero certi episodi alla madre o che, una volta scoperti autonomamente dal genitore, vi si soffermassero a discuterne...piuttosto vedrei più probabile una madre stanca morta che dice "poi ne parliamo e son dolori" e una figlia che aspetta al varco la cugina e capita l'incidente descritto; indi, al netto delle perplessità già esposte circa il mancato intervento d'aiuto, la madre sarebbe giunta, ignara, a tragedia già avvenuta. Ma possibile che non vi sia stato trambusto? E in quel caso non si sarebbe precipitata a vedere che stesse succedendo? E non essendo ella in stato adrenalinico come la figlia, non avrebbe provveduto a sedare la lite?

Anonimo ha detto...

Allora ti spiego, la teoria di Pino difetta ancora di qualche cosa, tipo che le due megere hanno VOLONTARIAMENTE ucciso Sarah.

chiara ha detto...

te ne dico un'altra, anche se è stata già detta: che l'episodio del rapporto interrotto è davvero risalente per riuscire a collegarlo agli avvenimenti del 26 agosto; senza contare che l'episodio era così segreto che Sabrina l'ha detto a Mariangela, con la quale usciva da poco tempo e con la quale non aveva certo una grande amicizia. Un fatto così intimo, se necessita di segretezza assoluta, forse forse non lo si dice a quella con cui vai al mare e che fa la tira allo stesso ragazzo, considerate le altissime possibilità che usi la confidenza per sputtanarti. L'impressione che ho avuto è che a Sabrina non seccasse affatto che si potesse sapere in giro, anzi dimostrava che non era una amica qualunque del "conteso" Ivano, la poneva un gradino sopra ad altre (motivo per cui, secondo me, l'ha detto a Mariangela); l'unica cosa seccante è che Ivano sapesse che l'episodio era stato rivelato, dato che ci faceva lui la figura del pirla o dello str.o; questo era effettivamente accaduto ma ne era passato di tempo dalla sua incazzatura! sabrina avrebbe avuto mille occasioni per liquidare poco gentilmente sarah e invece continuava a invitarla in giro.

Anonimo ha detto...

in stato adrenalinico avrebbero dovuto essere entrambe, figlia e madre, catatonico solo il padre, vista l’ora …

Anonimo ha detto...

Mi...ia alla faccia del segreto, comunque Chiara-Vanna-Giacomo come al solito non si è capito un cavolo.
Buonanotte, PierGiorgio.

Mimosa ha detto...

Chiara, condivido:
"" L'impressione che ho avuto è che a Sabrina non seccasse affatto che si potesse sapere in giro ""

Mimosa

Mimosa ha detto...

Scusa Pier Giorgio, lascia perdere Giacomo che non è sulla linea né di Vanna né di Chiara e nemmeno di Tummolo o di Enrico

Anonimo ha detto...

A Sabrina sicuramente faceva piacere fare la figura della mign.tta in giro, è questo che state dicendo ?

Anonimo ha detto...

A Sabrina???

Mimosa ha detto...

Scusa Anonimo 02:39,
non stai estremizzando un po' troppo?
Mimosa

Anonimo ha detto...

Scusate voi.
Buonanotte, PierGiorgio.

Mimosa ha detto...

Not at all, buona notte Pier Giorgio

Anonimo ha detto...

x Mimosa 01:43.00
Ciao, guarda che ti sbagli: Antonella Spinelli, cugina di Sarah Scazzi, è la figlia di Dora Serrano, sorella di Cosima e Concetta. R

marcello ha detto...

Buon giorno, ai commenti di anonimo "11 agosto 2013 00:46:00-
11 agosto 2013 00:54:00-
11 agosto 2013 01:14:00-
11 agosto 2013 02:09:00" non rispondo nel rispetto del bene che hanno voluto alla piccola (ma queste cose lui non le riesce a capire), e perchè sono comunque disgustosamente incommentabili.
Signor Prati tramite l' email me li copio così quando (quasi sicuramente) in Appello, e poi SOPRATTUTTO in Cassazione, si capirà che è michele l' unico resp. potrò rispondergli... a modo mio. Per ora taccio!

Buona domenica.

Anonimo ha detto...

x Sira Fonzi 01:33.00
Ciao, la penso come te. Nei giorni trascorsi dalla zia, Sarah potrebbe aver parlato troppo, lasciandosi andare a rivelazioni riguardanti la cugina Misseri (e famiglia?) che, una volta trapelate, avrebbero provocato l'ira funesta delle donne ora in carcere.
Fu lo stesso Misseri a dire che il mattino del 26 agosto 2010 aveva sentito Cosima e Sabrina urlare fra di loro...
R

Vanna ha detto...

Pino buongiorno!
Ho letto la tua ricostruzione del drammatico fatto ed ho apprezzato con quanta delicatezza umana racconti i momenti dell'accaduto cercando motivi, giustificazioni che non condannano, semmai indicano i perché di come poi è finita a causa di chi doveva difendere.
La tua ricostruzione mi ha permesso di ripercorrere i ricordi dei primi tempi.
E mi sono ritrovata a rivivere i miei pensieri sull'accaduto assolutamente in linea con i tuoi. La chiarezza con la quale esponi i fatti, le emozioni, le ragioni è lineare e verosimile.
Anche io per più di due anni ho pensato che fosse andata proprio come dici tu.
Quel rapporto interrotto in un'età in cui gli ormoni vanno a mille, mi ha sempre fatto riflettere per molti motivi.
O Ivano è un tipo che ha un autocontrollo da monaco buddista oppure vogliono nascondere altro.
Nel post delle ore 7,27, un anonimo dice che l'Antonella è figlia di Dora sorella delle altre due mamme, non lo sapevo .
Le tre cuginette parlavano tra di loro, i tre giorni di Sarah a S. Pancrazio devono aver creato qualche chiacchiera in più tra le rispettive famiglie.
Qualcosa S. ha detto o fatto lì per aver fatto imbestialire Sab.
La Antonella regen comunicava con Sabrina regen, può Antonella aver riferito a Sabrina?
Vista la condivisione di quel profilo fb, credo di sì.
Può Dora aver telefonato alla sorella Cosima su qualcosa sentito, origliato tra le ragazze?
Non può escludersi nulla.
Forse c'è dell'altro ancora oltre il rapporto interrotto che è passato tra le cugine e le rispettive mamme.
Per arrivare all'interrotto, c'è qualche passaggio di conoscenza biblica prima e al dunque già basta questo per ipotizzare le esplorazioni avvenute.
Quindi perché interrompere?
Pino tutta questa storia ha qualcosa di ambiguo, anche il bell'Ivano che doveva fare esperienza di attore o ricordo male, non mi convince molto, si tira indietro? L'unica ragione può essere che non aveva protezione.
Tutto il gruppo amicale è stato coinvolto in informazioni su giochi, giochini, esperienze tutte normali.
Non credo però sia questa la causa scatenante, continuo a pensare ad altro.
La tua ricostruzione comunque
è sensata e garbata, personalmente apprezzo tale approccio.
Buona domenica!

Giacomo ha detto...

Buongiorno a tutti.
Leggo, leggo. Ognuno espone la sua rispettabilissima teoria. Ma io resto del parere che la ricostruzione più plausibile di quello che è avvenuto quel 26 agosto, si ottiene considerando che la sequenza dei messaggi, compresi tra le 14,23 e le 14,40 rispecchia fedelmente quello che stava avvenendo. Sono sicuro che molti dei forumisti che scrivono ne hanno un'idea vaga, avendoli liquidati genericamente come messaggi fasulli. Per es Pino nella sua ricostruzione non ne fa alcuna menzione. Sono convinto che Sabrina e Cosima non abbiano detto nesssuna volontaria bugia e che l'unico sistematico mentitore e depistatore in tutta questa vicenda sia stato e sia tuttora il Misseri, di cui l'unica cosa vera, negli aspetti essenziali, è stata la prima confessione, in cui, come suol dirsi in gergo poliziesco, vuotò completamente il sacco.
Non dimentichiamo che tale versione dei fatti resiste da tre anni ed è stata confermata davanti alla corte di assise. La difesa delle imputate conosce il valore processuale di questa circostanza ed è perciò che l'ha posta in rilievo.
Quindi da una parte la veridicità dei tabulati, forte di una loro interna coerenza, e dall'altra la confessione di Misseri racchiudono tutta la vicenda. Da una parte i tabulati ci dicono con ASSOLUTA CERTEZZA che Sabrina e Cosima sono ESTRANEE al delitto e dall'altra la confessione di Misseri risponde alla domanda classica: chi se non Sabrina e Cosima?

Tutto il resto: gelosie, invidie rancori, vergogne per presunti rapporti rifiutati o comunque non riusciti, S. Pancrazio, cuginette, Regen, facebook, bande esterne, droghe, segni sui polsi, presunti giri di prostituzione minorile, tutto ciò ci porta lontano e fuori dalla realtà dei fatti come si sono verificati.

E' questo quello che io penso e nessuno me lo toglierà mai dalla testa.

Di nuovo buona domenica a tutti e buon S. Lorenzo

San Lorenzo: io lo so perché tanto
Di stelle per l'aria tranquilla
Arde e cade, perché si gran pianto
Nel concavo cielo sfavilla.
....
E tu, cielo, dall'alto dei mondi
Sereni, infinito, immortale,
Oh d'un pianto di stelle lo inondi
Quest'atomo opaco del male!

Giacomo

Anonimo ha detto...

I tabulati riportano le telefonate avvenute ma, purtroppo, non CHI le ha effettuate, come ha giustamente, e più volte, fatto presente il Sig. Tummolo. Di "ASSOLUTA CERTEZZA", quindi, neanche a parlarne.
Buona domenica a tutti.
R

Chiara ha detto...

R

sì, stai a vedere che gli sms dal telefono di Sabrina li ha mandati uno che passava per strada!
le cose sono due: o quegli sms e quelle tel sono genuine, o riesci a credere alla favola del depistaggio contestuale al delitto d'impeto/incidentale, condotta sconosciuta alla criminologia da quando esiste...stai a vedere che S&C hanno natura marziana e non terrestre!
Tummolo si riferiva alle tel tra M. e il fratello, non agli sms (di cui SI CONOSCE il contenuto) di sabrina e allo squillo di Sarah, su quelli egli non ha alcun dubbio, infatti ritiene S&C non colpevoli.

Agganciandomi a Giacomo, concordo che il dato che più inficia la teoria di Giacomo sia proprio quello degli sms: se, come detto, la criminologia non conosce lucidi depistaggi CONTESTUALI ad un raptus/delitto d'impeto, tanto meno li conosce in casi di morte accidentale.

Buona domenica a te.

magica ha detto...

carissimo R.
se le misseri in quei momenti cruciali erano intente ad ammazzare la srah. chi potrebbe aver avuto la facolta' di mandare gli sms di sabrina a mariangela? .e sapere gli accordi che c'eano stati la sera prima .,allora c'è un personaggio che non è uscito allo scoperto ?. oppure la trama è stata imbastita tanto bene da imbrogliare gli inquirenti : una trama degna della mafia.
a dirlo si fa presto ,bisogna dimostrarlo con gli indizi .

magica ha detto...

x R...tu scrivi.

FU lo stesso Misseri a dire che il mattino del 26 agosto 2010 aveva sentito Cosima e Sabrina urlare fra di loro...
R....
sappiamo che cosima il 26 mattina si alzo' alle 3 per andare in campagna ,e fece ritorno ad avetrana dopo le 13., percio quel mattino madre e figlia non si incontrarono . tu hai ricavato questo indizio dall'interrogatorio dell'inc prob. dove si sa che misseri disse molte bugie :sopratutto estorte .

ENRICO ha detto...

CHIARA

permettimi di non essere d'accordo con quanto scrivi a proposito dei depistaggi

" la criminologia non conosce lucidi depistaggi CONTESTUALI ad un raptus/delitto d'impeto, tanto meno li conosce in casi di morte accidentale."

Al contrario : in caso di morte accidentale si può arrivare ad avere la lucidità e la freddezza sufficienti per escogitare tentativi di alterazione di fatti

Invece, come giustamente affermi, in caso di raptus la persona, una volta rientrata in sé, non è in grado di riacquistare un normale equilibrio in un arco di un tempo brevissimo e con la presenza di testimoni che potrebbero accorgersi dei suoi maneggi

carla ha detto...

riguardo ai tabulati, basta costatare da dove sono partite le chiamate e le risposte , visto che si vuol far passare per la stessa persona.....e come mai non se ne parla?......si parla di celle telefoniche solo quando conviene!....
è possibile che nessuno ne parli del ultimo squillo fatto da Sabrina a Sarah , per cui si presume che si trovasse in garage , c'è questa cella che lo segnala ?......quella di Cosima delle 15.15 se ne parlò tanto che fosse stata al garage o piano di sopra e come mai quella fatta tra 2 cugine non se ne parla? .....allora è logico domandarsi se questa telefonata se esista veramente?.....basarsi sulle chiacchere, chissà perché ci viene più facile.......
lo spettegolare sui peccati altrui siamo tutti capaci ,fare una propria esame di coscienza dei propri peccati costa fatica , anzi si fa di tutto di nasconderli colpendo altri, per cui non è di aiuto ne a altri e tanto meno per se stessi......dai propri peccati non si sfugge, semai dal momento che ci si fermi a guardarli , da quel momento si sta' usando la ragione e non la fantasia......
buonadomenica a tutti

Chiara ha detto...

Enrico

insisto: stiamo parlando (per quanto mi riguarda in astratto, sia chiaro) di contestualità con la morte accidentale e non voluta di una persona a cui si vuole bene, non di un estraneo che si tira sotto con l'auto per disgrazia. C'è una persona AMATA che vedi illividire e rantolare...pigli il telefono e ti metti a messaggiare per depistare? no, non credo proprio.
Fossero passate decine di minuti ci potrei anche stare, ma la contestualità si concilia solo con la premeditazione o comunque il dolo (coscienza e volontà).
Sai che spesso mi metto in dubbio, ma su questo mi sento di spendere molta sicurezza...

ENRICO ha detto...

CHIARA

Non insisto: è possibile che tu abbia ragione però sul fatto che la ragazzina fosse " una persona AMATA" dalle Misseri io la mano sul fuoco non ce la metterei . Tu sì ?

marcello ha detto...

Chiara per il commento "11 agosto 2013 11:48:00" se potessi t' abbraccerei ^_^

Chiara ha detto...

Carla

l'ipotesi di Pino, su cui stiamo discutendo, non prevede il delitto in garage ma in casa.

la questione delle celle, secondo me, dimentichiamocela proprio: UNA STESSA cella copre l'abitato di Avetrana, da casa Scazzi a casa Misseri a buona parte del garage della stessa casa (viceversa una diversa cella copre un ristretto spazio all'interno del garage). Quindi le celle NON POSSONO assolutamente dire dove fossero Sabrina e Sarah quando i rispettivi telefoni furono azionati, tranne la chiamata delle 14.42 ricevuta da Sarah, il cui aggancio è compatibile con quella nicchia nel garage e, si immagina, con qualunque altro luogo in Avetrana sufficientemente schermato da non consentire l'aggancio della cella di superficie. Vi è poi la differenza tra i telefoni: quello di Sarah era di ultima generazione e poteva agganciare sia UMTS che GSM, quello di Cosima invece agganciava solo GSM, quindi anche in superficie non agganciava quella più "sofisticata" ma l'altra.
Questo è quello che ho letto nella perizia dei ROS, nella parte in cui mette in guardia circa i limiti delle loro risposte, parte ovviamente IGNORATA tanto dagli inquirenti quanto dai media, che vogliono spacciarne la perizia come Certezza Assoluta.

Anonimo ha detto...

@ marcello de simone

Ma tu, invece di limitarti ad abbracciare gli altri o a compilare liste di proscrizione con gli orari dei post che non ti piacciono minacciando non si sa bene quali ritorsioni future , perché non t’impegni in una dettagliata esposizione del tuo punto di vista comprensivo di argomentazioni logiche ed ipotesi attendibili ?

BAR

Chiara ha detto...

Enrico 12:48

abbastanza, sì. perchè tu invece hai sempre per casa e con te alle feste, al pub, al mare, al suo compleanno, mentre lavori, mentre mangi ecc ecc una persona che ti sta sui cosiddetti al punto da, se non goderne, quanto meno essere indifferente al fatto che ti muoia sotto gi occhi??
e comunque, a parte la logica, sono TUTTI i loro amici, parenti e conoscenti a confermarlo: al netto della ramanzina al pub (che anche per chi la chiama "litigio" e punta il dito, è stato un unicum nel loro rapporto) tutti dicono che Sabrina amava Sarah e stava sempre in sua compagnia, si cercavano ed erano complici come lo sono le amiche del cuore.
Quindi, uniti i fatti e le testimonianze (anche dei testi a carico), non vedo modo di dubitarne. tu sì?

Chiara ha detto...

BAR

Marcello è null'altro che il PRECISO contraltare dei colpevolisti: cos'è, solo gli "innocentisti" o gli "alternativisti" devono argomentare? comincino anche i colpevolisti, che finora hanno solo ripetuto slogans stravecchi e stroncato ogni discussione con "se la procura e il tribunale dicono così allora è senz'altro vero". Ti pare?

Sira Fonzi ha detto...

@Mimosa

Ciao,Antonella è la figlia di Dora che è la sorella di Concetta e Cosima.

@Chiara

Ciao, rispondo io volentieri alle tue obiezioni delle due di notte (anche tu vai a letto presto come me e Mimosa vedo....)
Non credo nella professionalità di Strada, ha ampiamente dimostrato di aver proceduto con leggerezza, c'era già il colpevole, che aveva tra l'altro indicato il modo utilizzato per l'uccisione,cosa cercare di più???
Fare una tac, una lastra per vedere se ci fosse l'osso del collo spezzato come ha asserito il consulente di parte dei Misseri, e perchè? In fondo da uno che ridacchia quando gli si sollevano obiezioni in sede processuale che ci si può aspettare? Da uno che fa cambiare colore al liquido gastrico a proprio piacimento e che poi se ne disfa anzichè conservarlo accuratamente, cosa si può pretendere che tutto il resto sia accuratamente valutato? No. Non sono di questa opinione.

Di seguito ti copio la dichiarazione del consulente di parte dei Misseri che asserisce che potrebbe essere anche stata impiccata e se lo dice vuol dire che non può essere smentito con una radiografia perchè radiografia non vi è stata

Da un giornale on line;

Sarah Scazzi potrebbe essere morta in un modo ancora più inquietante di quello che si pensava finora: non strangolata, ma impiccata. A dirlo è il direttore del Dipartimento di scienze anatomiche, istologiche, medico-legali e dell'apparato locomotore dell'università La Sapienza di Roma, Paolo Arbarello, consulente della difesa di Sabrina Misseri.


"Non ci sono elementi sufficienti per affermare che la ragazza sia morta per strangolamento" ha detto durante il processo l'esperto. "Il livello in cui si colloca la lesione non è compatibile con lo strangolamento. Guardando le foto, la fascia è molto sotto il mento. Non c'è una ragione che mi spieghi, anche il termini isto-patologici, perché la cute di Sarah immersa in acqua abbia questa fascia preservata".

Per Arbarello, "il solco biancastro sarebbe più compatibile con l'impiccagione. La compressione del collo avrebbe dovuto provocare un'emorragia che non è stata riscontrata in sede di autopsia".


Parlando durante il dibattimento, il docente ha criticato la metodologia utilizzata dal medico legale, Luigi Strada, consulente del pm in relazione alla scelta di eseguire un solo prelievo per la zona che riguarda il collo

segue......

magica ha detto...

se cosi' fosse ,sarebbe ancora piu' inquietante .
è orrendo lo stangolamento , ma l'impiccagione una mostruosita'. .
in questi 2 modi si muore sempre per asfissia .
.l' ipotesidell'impiccagione potrebbe essere plausibile se fatta con premeditazione ,mentre lo stangolamento in un momento di pazzia , anche momentaneo .
io credo allo stangolamento .

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Concordo con Giacomo, con cui scopro di essere in sintonia anche per le emozioni pascoliane:


San Lorenzo: io lo so perché tanto
Di stelle per l'aria tranquilla
Arde e cade, perché si gran pianto
Nel concavo cielo sfavilla.
....
E tu, cielo, dall'alto dei mondi
Sereni, infinito, immortale,
Oh d'un pianto di stelle lo inondi
Quest'atomo opaco del male!


Buona domenica a tutti.

Anonimo ha detto...

Gentile Signora Chiara

non mi rivolgevo nè agli "innocentisti" nè ai "colpevolisti" nè ai "terzaviisti"

Mi riferivo al signor Marcello de simone il quale interviene unicamente con inutili brevissimi commenti di approvazione o disapprovazione che non apportano alcun contributo costruttivo alla discussione

BAR.

Chiara ha detto...

magica

per "impicagione" non s'intende solo il classico appendere qualcuno in alto e farlo penzolare, ma una qualcunque compressione determinata dal peso del soggetto e non da forze esterne. così, l'effetto di "impiccagione" potrebbe anche derivare dal tipo di incidente descritto da Pino: le cinghie che imprigionano il collo "impiccano" la ragazza perchè lo zaino è trattenuto, da qualcuno o qualcosa, in direzione opposta a quella del corpo che cade per gravità (esempi classici di questo tipo anomalo di impiccagione sono quelli avvenuti col soggetto semi-seduto e con un legaccio attaccato alla maniglia di una porta)

Chiara ha detto...

Bar: ha ragione, ma anche io intendevo dire in sostanza che a pare i "residenti" del blog, TUTTI gli avventori occasionali si limitano a "brevissimi commenti di approvazione o disapprovazione che non apportano alcun contributo costruttivo alla discussione", lei compreso; quindi inviterei a dare il buon esempio prima di proferire reprimende. Ci dice la sua opinione sul caso, Bar?

Anonimo ha detto...

Gentile Signora Chiara

Io sono uno di quei tanti lettori attenti e silenziosi a cui lei fa riferimento e seguo questo caso solo come neutrale osservatore .
La mia era un’occasionale considerazione nel merito degli interventi del signore in questione che mi sono apparsi per nulla all’altezza di quelli degli altri utenti . Tutto qui. Spero di aver sufficientemente chiarito la mia posizione e correttamente risposto alla sua replica
BAR.

Chiara ha detto...

Bar, seppure "neutrale osservatore" se la sarà pur fatta una opinione? mi permetto d'insistere perchè ho l'impressione che potrebbe contribuire a mantenere interessante la discussione.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno a tutti cari amici.Carissima Chiara Buon onomastico,cerca di portate qualche fetta di torta ok,tanti auguri.Ditemi chi di voi metterebbe la mano sul fuoco sull'onestà dell'Avv.Galoppa e della bella e bionda criminologa Bruzzone? Tutti avete visto l'operato del Prof Strada,ve lo sareste aspettato un comportamento simile da un esperto anatomopatologo? non credo. Su come abbia operato la Magistratura Tarantina e sulla loro ipotetica ricostruzione credo che la Cassazione si sia già espressa in precedenza,purtroppo ha rimandato tutto al tribunale di Taranto,e l'esito lo sapete tutti.Il fattore di poter andare al mare dipendeva dall'ora in cui Mariangela si fosse sbrigata,quindi se Sabrina aveva qualcosa da discutere con la cugina non avrebbe aspettato l'sms dell'amica,ma le avrebbe fatto sapere che non si andava piu al mare.Cosa molto strana è: possibile che durante la mattinata non ci sia stato nessun chiarimento tra cugine? o forse non c'era nulla da chiarire e Sarah torna a casa felice e contenta che forse si andava al mare? L'ora in cui Misseri rientra da contrada Mosca,ovvero le 15.45 vi consiglio di scartarla,non è Misseri che indica quell'ora,è il P.M. che la indica,Misseri dice che potevano essere le 16.15,o le 16.30,i fagiolini li aveva raccolti quasi tutti suo cognato,che dopo un po va a casa per sapere notizie di Sarah,quando Misseri sale su a casa il P.M. gli domanda che ora poteva essere? e Misseri dice: potevano essere le 17.00. Ritengo di non scartare nessuna delle teorie proposte da altri amici,anzi,se ne trovo una migliore questo non deve comportare di scartare la prima,o la seconda.Nell'articolo dell'amico Gilberto riguardo ai falsificatori di teorie avevo riportato questo:Non esiste che butto via un’intera teoria solo perché un dato non funziona perché falsificato. Solitamente si sviluppa una ipotesi ad hoc. In certi casi addirittura non si riesce nemmeno a trovare una ipotesi ad hoc per risolvere una parte della teoria e certo non si butta via l’intera teoria, si lavora perché si trovi. Meglio avere una teoria barcollante che non averne. "Le teorie sono certamente utilissime, perché sono stimolanti e servono per impostare una ricerca. Ma senza verifiche sperimentali restano quello che sono: cioè solo delle ipotesi. Buon pomeriggio a tutti.

Giacomo ha detto...

Chiara h 11:48
Hai scritto.
...Agganciandomi a Giacomo, concordo che il dato che più inficia la teoria di Giacomo sia proprio quello degli sms...

Forse c'è una svista, perché, così com'è, il testo non si capisce. Non è che volevi scrivere ...la teoria di Pino...?

Saluti a tutti.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Attenti a quello che i media riportano su Albarello, perché lo stesso Albarello ha voluto specificare che non ha mai avanzato l'ipotesi che Sarah possa essere stata impiccata.
Ha semplicemente contestato che il segno fotografato sotto la gola di Sarah potesse essere riportato ad uno strangolamento tramite cintura. Mi riservo di postare quanto prima la precisazione di Albarello.

Naturalmente concordo con le considerazioni dell'amico Vito.

Buona domenica a tutti.

Giacomo

Chiara ha detto...

Giacomo...ops! ovviamente sì, grazie per la correzione. :-)


VITO: GRAZIEEEEE! sei sempre carinissimo! :-D

Giacomo ha detto...

Sarah: consulente, mai detto impiccagione

Lo precisa il prof.Arbarello chiamato da difesa Sabrina

(ANSA) - TARANTO, 8 GEN 2013 - ''Ho elencato le differenze tra strangolamento e impiccagione e ci possono essere stati dei fraintendimenti, ma non ho detto che i segni trovati sul collo della ragazzina sono compatibili con l'impiccagione''. Lo precisa il prof.Paolo Arbarello, consulente della difesa di Sabrina Misseri riferendosi alla deposizione di oggi a Taranto. Per Arbarello e' possibile che Sarah sia morta per strozzamento, ma ''non e' possibile sostenere che l'arma utilizzata sia stata una cintura''.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Rientro solo per specificare che, lasciando le interpretazioni non richieste del mio pensiero, mi riferisco a tutto ciò che non ha autori verificabili, sentendone la voce. Amche gli SMS possono essere falsi, almeno in astratto. Come da computer posso firmarmi Geppetto e invece sono Mastro Ciliegia.

marcello ha detto...

Se è stato portato un sogno a realtà pur di trovare un reato per Cosima, non mi stupirei se anche gli sms siano falsi… cosa non si fa pur di trovare l’ impossibile, cioè la colpevolezza delle due donne.

Buona serata.

marcello ha detto...

Dimenticavo: si è arrivato a dire che michele era succube della famiglia e che Valentina ne era la regista... ovviamente la gente ci ha creduto :)

Chiara ha detto...

Tummolo ha ragione ed è libero di piccare questa precisazione, ma la differenza con le telefonate partite dal telefono di uno che non si sa dove e con chi fosse nè quale fosse il contenuto, degli sms si conosce il contenuto e, se sono partiti dal tel di sabrina mentre era a casa col padre e la madre, possono essere stati scritti solo da lei, o dalla madre o dal padre. Non certo da chichessia. Ergo, nel contesto, precisazione sterile secondo me.

Manlio Tummolo ha detto...

Per essere ancora più chiari, per me i tabulati telefonici, non corredati da registrazione sonora, sono pura carta straccia, che non serve né alla difesa, né all'accusa. Idem per i messaggini e ancor più per i semplici squilli. Su ben altro si fondano le mie argomentazioni, per chi ha saputo leggermi, che sulle centrali e celle telefoniche. A me pare che puntare su questi è solo far pubblicità alle società telefoniche con lo slogan "Vuoi un alibi ? Usa cellulare Strip-Drin ! Potrai strangolare e telefonare in contemporanea!" . La strategia difensiva, che ha puntato su questo, non ha fatto che ottenersi due begli ergastoli. Viceversa puntare sulla confusione di Michele Misseri gli ha fatto ottenere 8 anni. Una bella differenza...

Comunque, AVVISO ALLE GENTILI SIGNORE:

essendo vigente un decreto legge ad esecuzione immediata che condanna pronta cassa di "stalking" e di "tentato femminicidio" chi discute animatamente con le "femmine", evito di farlo, perché non vorrei essere incarcerato da parte del sacrestano, tutto guglie e colombi, prof. Letta, attualmente presidente del Consiglio dei Ministri. Vigente il decreto o tradotto in legge questo risibile decreto, farò sciopero sistematico degli interventi di risposta alle signore, le quali dovranno rispondersi tra loro.

Anonimo ha detto...

@Chiara
Degli Sms si può' conoscere il contenuto se si riesce a leggerli sul telefono e penso che questo sia stato fatto. Non è' possibile individuare il luogo da cui è' stato inviato a meno che di non fare una triangolazione GPS. Questa e' utilizzata per individuare dove si trova un certo cellulare purché' non sia spento. Non può' essere utilizzata per individuare a posteriori il luogo da cui è' inviato un SMS. Una cella in genere copre un'area molto vasta.
Matteo.

Anonimo ha detto...

Che confusione di anonimi!
Ho inviato stamattina un paio di post firmandoli "R", ma vedo che altri hanno avuto la mia stessa idea.
Pur coltivando un 'idea "colpevolista", non sono l'anonimo "R" degli ultimi messaggi (mi sembrava giusto precisarlo).
Buona serata a tutti.
R rubata.

magica ha detto...

signor tummolo
si pensa che anche merinagela fosse coinvolta nel traffico di sms depistanti?.
non sono esperta di telefonia . comunque, allora dovrebbe esserci stata una complicita fra le amiche.
tummolo , la sua presenza nel blog è indispensabile., perchè ci vuole uno che ci fa prospetta scenari diversi.da come li abbiamo appresi.
. poi ognuno rimane con la propria idea ., ma sentendo l'altra campana si tirano fuori i ricordi di quello che abbiamo appreso nel tempo . per controbattere., naturalmente se è il caso di farlo.
oppure per la condivisione se ci si incontra .. saluti da magica . .


magica ha detto...

per quelli che sanno tutto.
ma si dimenticano di importanti indizi,
a nessuno pare illogico che misseri , sia andato in camera dalla moglie informandola che sono scappati ..i C.. ? la stessa informazione la diede al fratello tramite cell..
perchè secondo voi fece queste rivelazioni...
se misseri era al corrente dei fatti avvenuti , va' dalla moglie con questa frase.?.
si fanno tante ipotesi pero'.. bisognerebbe ragionare con i fatti e le notizie emerse .
la logica è una importante ricostruzione degli eventi .tramite ragionamento -

Giacomo ha detto...

Sinceramente, con tutto il rispetto, non condivido il misoneismo del Prof. Tummolo verso la moderna tecnologia delle telecomunicazioni. Non ci si rende conto di quale potentissimo ausilio possano essere i tabulati telefonici nel mettere nel giusto ordine, nella giusta CRONOLOGIA e negli giusti intervalli di tempo la successione dei messaggi e quindi delle azioni e dei movimenti dei personaggi implicati nella vicenda. Questa successione non è fine a sé stessa, ma è la documentazione dell'esecuzione di un accordo di massima preso la sera prima fra Sabrina e Mariangela presente Sarah che l'indomani, si sarebbe andate al mare, salvo contrattempi di Mariangela dell'ultima ora.

Andare poi a dare la colpa dell'ergastolo inflitto a Sabrina e Cosima ad una presunta erronea strategia della Difesa, mi sembra anche questo un eccesso di polemica e basta, visto che dalla stessa parte si è sempre sostenuto che la sentenza contro le donne Misseri era già stata emessa il 15 ottobre 2010, il giorno stesso dell'arresto di Sabrina.

L'accusa, in presenza di questo potentissimo mezzo dei tabulati è riuscita ad alterare completamente tempi e luoghi dell'omicidio, attraverso il forzoso cambiamento di tutte le testimonianze della prima ora, dando un calcio ai tabulati, dichiarandoli falsi, sic et simpliciter, un po' come fa il baro, che sentendosi perduto e senza alcuna carta in mano, non sa fare di meglio che dare un calcio al tavolo.
Ebbene, se l'accusa in presenza dei tabulati, è stata capace di tanto, figuriamoci cosa sarebbe stata capace di fare se i tabulati non ci fossero stati.

L'unica salvezza delle imputate sono proprio i tabulati ed alla lunga sarà a questi che bisognerà ritornare.

Questo è il mio pensiero che ribadisco e che non cambierò.
Se è evidente che Achille è più veloce della tartaruga, nessun sofisma mi potrà convincere che non la potrà mai raggiungere.

E' dal '600 con Galileo che metodo scientifico e metodo filosofico sono stati separati.
Un'indagine giudiziaria è, o almeno dovrebbe essere, qualcosa di scientifico. Ricorrere alla logica pura per arrivare alla soluzione di un caso, senza appoggiarsi al benché minimo riscontro oggettivo, non porta da nessuna parte.
In fondo anche l'accusa non ha fatto altro che almanaccare, dedurre e congetturare, le ordinanze contro Sabrina e Cosima sono piene di sofismi e pseudo ragionamenti, che altro non sono che una serie di pregiudizi, che si appoggiano e si sostengono a vicenda.

Questo è il mio pensiero.

Buona serata a tutti.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

A PROPOSITO DI MISANDRIA

Chi tra i forumisti non ricorda che, nella precedente sessione, fui accusato nulla di meno di essere uno "stalker", e con mail privata addirittura che si usava lo psudonimato perché, io o altri, potevamo costituire un pericolo per i figli della stessa nobildonna. Figuriamoci ora che è vigente il decreto del sacrestano presidente del Consiglio, dove basta una lettera anonima per far incarecare il presunto stalker. E si parla i misoginìa ?
Cari confratelli maschi, anche anonimi, non fidatevi ! La spada di Damocle del sacrestano potrebbe piombare su voi come un machete.

Gentile Magica,

ho visto che mi cercava, ma non ne ho capito il motivo. Come ho detto, e vorrei essere capito, a me dei tabulati, messaggi e robe del genere non interessa nulla, perché non li credo materiale probatorio di alcunché, né per l'accusa, né per la difesa. La storia è tutta una balla colossale creata dai SS. Inquisitori, quelli sì per depistare dai loro protetti, che hanno abitudini sessuali non a norma. I tre del Circeo furono similmente protetti, malgrado una delle vittime fosse rimasta viva e pienamente accusatrice. Il mostro di Firenze, da Genio del Male, si è trasformato in 3-4 contadini guardoni, certo, ma presumibilmente innocui. L'assassino vero del tassista Girardi a Trieste si è trasformato in un povero cretinetto, mezzo trans.

L'elenco potrebbe continuare, ma conferma che i SS. Inquisitori in generale hanno un rispettoso e deferente occhio di riguardo per l'"hard sexual wordl".

Chiara ha detto...

Giacomo

i tabulati possono solo fondare, secondo l'impostazione che proponi e che è corretta fino a prova contraria, l'innocenza di Sabrina, non anche dire chi sia stato ad uccidere Sarah.

Magica

ti farà anche piacere sentire la campana di Tummolo, però non la ascolti: sperando che non ci sia da ridire anche su questo, è fresca la sua osservazione sul fatto che non vi è prova che la frase sui cavalli sia mai stata pronunciata: non lo si può apprendere dal solo fatto della telefonata intercorsa tra il suo telefono e quello del fratello, nè si possono spendere certezze su ciò che egli e la moglie affermano, essendo entrambi intenzionati a sostenere la sua colpevolezza.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Giacomo,

il metodo scientifico non si basa su semplice carta in cui sono scritti due o più numeri di telefono, l'ora di chiamata, l'ora di risposta (se c'è); eventualmente, in caso di telefonia mobile, le rispettive celle. E null'altro. Se non c'è documentazione sonora, non c'è prova alcuna di chi veramente telefonasse. Se qualcuno ruba un cellulare ad un altro, da quel momento in poi a chi si devono attribuire le telefonate fatte? E se il cellulare viene provvisoriamente prestato a qualcuno, a chi attribuire le chiamate fatte nell'arco di tempo del prestito ? E se uno si prende a prestito un cellulare, senza dirlo al titolare, a chi attribuire le telefonate fatte anche in tale situazione ?

Galilei si definiva filosofo, oltre che scienziato. Così pure Newton, dopo di lui, la cui più celebre opera si intitola "Della Filosofia naturale". Lasci stare i luoghi comuni, abbia pazienza. La storia dei tabulati ce la sta ripetendo da anni, e sappiamo come è finita, almeno per ora la storia. Un tempo si diceva: "Cambia disco" !

Si cerchi di rinnovare e perfezionare la strategia difensiva: con una storia strampalata come quella, si rischia fortemente di vincere (forse), ma solo su un piano formale. E comunque il disonore resterebbe.

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Giacomo, avevo letto il chiarimento di Arbarello che hai postato, ma la cosa non cambia poichè ciò che intendevo dire, servendomi di quell'articolo, era che gran parte dell'operato di Strada fosse contestabile, anche se purtroppo non più verificabile.

Asserire "il solco biancastro sarebbe più compatibile con l'impiccagione. La compressione del collo avrebbe dovuto provocare un'emorragia che non è stata riscontrata in sede di autopsia"
è una dichiarazione che non esclude la possibilità che Sarah possa essere caduta, in seguito a strattonamenti reciproci, durante la discussione e, perchè no, sollevata o trascinata con forza tramite la cintura del suo stesso zaino, che avrebbe potuto lasciare il segno all'altezza a cui Arbarello fa accenno e accidentalmente ucciderla.

Sono solo ipotesi che però, in assenza di certezze, valgono quanto le altre.

Ciao Sira

Chiara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Chiara ha detto...

...e difatti il tempo mi ha dato ragione: spudorata tendenza persecutoria, inaffidabilità da personalità livorosa, misoginia ancient regime. en plein!

ENRICO ha detto...

Giacomo

"Un'indagine giudiziaria è, o almeno dovrebbe essere, qualcosa di scientifico"

qualcosa di scientifico come ad esempio la legge di conservazione dell'energia ?

Se così fosse basterebbe applicare la formula relativa per ottenere il ...colpevole.

Chiara ha detto...

se posso tentare di smorzare la contrapposizione, vorrei dire (probabilmente senza grande originalità) che una buona indagine giudiziaria non trascura alcun dato, nè quello psicologico, nè quello materiale, nè quello scientifico, nè quello statistico. La buona indagine giudiziaria li compone tutti in un quadro armonioso; se ne scarta uno a priori ha già imboccato una falsa via. TUTTO va considerato, TUTTO va collocato e TUTTO va spiegato. Chi liquida snobisticamente l'uno o l'altro perchè non combacia con la sua teoria sta commettendo lo stesso errore che hanno compiuto questi inquirenti e arriverà, come loro, a conlusioni più che opinabili.
E badate che mi riferisco a tutti noi.
Ancora non siamo riusciti ad elaborare una teoria che concili TUTTI i dati a nostra disposizione, con motivazione razionale e stringente del perchè i dati che eventualmente non collimino vadano tacciati d'essere artifizi.

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Carissima Chiara, per fortuna, grazie a Vito, mi sono accorta anch'io che è il tuo onomastico e sono ancora in tempo per farti gli auguri!

Buon onomastico e dolce notte, allora! Hai un nome bellissimo, che oltretutto ti corrisponde, a quanto vedo dai tuoi limpidi interventi.

magica ha detto...

non capisco .
ma allora su cosa si devono basare?
se la vogliono vincere anche sapemdo di barare ma che razza di giustizia c'è in italia?
per il processo a solletico si basarono sul fermaglio del reggiseno di maredith . trovarono che le impronte su quel fermaglio erano state inquinate ,per una cosa cosi' effimera liberarono i fidanzati di perugia . per lo stesso motivo fu prosciolto zornitta :il caso del fantomatico bomber .
in questo caso le prove di innocenza ci sono., a biseffe , ma no esiste nessuna prova di colpevolezza ,nessuna impronta o traccia di nessun genere ..allora sarebbe stato meglio che ci fossero prove ? magari inquinate? oppure è la posizione geografica a daterminare le colpevolezze . a taranto la vogliono vincere facile, anche se la dovrebbero perdere?
è possibile che non ci sia una via d'uscita?

Vincenzo ha detto...

Auguri, Chiara! Se fossi in voi, non risponderei alle provocazioni dell'anonimo che mi accusa di essere "La Serra" (come accusa Sabrina e Cosima senza prove, lo fa pure con me). Purtroppo ho già capito di chi si tratta (il solito personaggio che tenta di fare successo sulle disgrazie altrui), ma lo ignoro, poiché quando una persona attacca in questo modo, vuol dire che è incerta. Gli atti della procura sono convincenti, no? Il libro a cosa serve, a scagliare un'altra lapide contro le due donne? Con questo, do la buna notte a tutti. Anche all'anonimo. D'altronde, Gesù fu giudicato da un popolo colpevolista, ed era innocente. Gli innocenti detenuti sono come lui, in un certo senso. Il popolo si pentì, e spero che anche lo scrittore principiante possa pentirsi insieme al mastino e alla banda delle meraviglie. Notte.

magica ha detto...

la telefonata dei cavalli scappati le fece misseri al fratello..il fratello lo ha confermato.ed è sostenuto dal proprio avvocato. misseri lo disse anche alla moglie , la quale non sapeva che la stessa notizia dei cavalli l'aveva ricevuta uguale al cognato, allora pensate che i due(cosima e cognato) fossero in combutta? ma per dare la colpa a chi?
......... ..................
non si possono spendere certezze su ciò che egli e la moglie affermano, essendo entrambi intenzionati a sostenere la sua colpevolezza....(.mess da copia incolla )
.................................
( la colpevolezza di misseri?)perchè il fratello dovrebbe sostenere la colpevolezza del fratello? . .. fra i 2(cosima e il cognato) non c'era mai stata confidenza e certamente non si confidarono il fatto dei cavalli . la storia venne fuori dopo con gli interrogatori

Giacomo ha detto...

Cambierei volentieri disco, se ce ne fossero i presupposti. I tabulati non cambiano. Quindi il disco non si può cambiare. Almeno il mio disco si basa su qualcosa di concreto.
Io faccio solo notare che l' "allergia" alla prova scientifica è quella che ha caratterizzato l'accusa in questo processo.
Se uno squillo parte dal cellulare in dotazione a Sarah, si deve ipotizzare, FINO A PROVA CONTRARIA che quello squillo l'ha fatto Sarah. Non è che, siccome IN ASTRATTO chiunque potrebbe averlo fatto, devo stare ogni volta ad indagare e deve cadere su di me l'onere della prova di dimostrare che quello squillo l'ha fatto Sarah.
Che l'acqua bolle a cento gradi è una legge fisica che si basa sull'osservazione che l'acqua, a livello del mare, ha sempre bollito a cento gradi. Se uno asserisce che l'acqua, a livello del mare, una volta ha bollito a ottanta gradi, è lui che lo deve dimostrare.

Lo squillo di Sarah partì alle 14,28 dal cellulare di Sarah. E' ragionevole dedurre che lo squillo l'ha fatto Sarah e che quindi a quell'ora Sarah era ancora viva.
Chi vuole sostenere il contrario me lo deve dimostrare in base a dati concreti e non in base ad un'astratta petizione di principio.

Ragionando con lo stesso metro di chi mi invita a cambiare musica, potrei essere io ad invitarlo a cambiare musica. Ma non lo farò. In fondo il mondo è bello perché è vario.

Buona notte a tutti.

Giacomo

Chiara ha detto...

Annamaria e Vincenzo:

MA GRAZIEEEE!!! gentilissimissimi! :-D

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Magica,come vedi,gli sms non servono,i riscontri telefonici neanche,le parole sono solo chiacchiere,i movimenti di zio michele erano per andare a comprare le sigarette,una nipote scompare e sono gli sozzoni a rapirla,per fortuna c'è il sogno del fioraio,almeno quello è risultato essere reale.Che dici,abbiamo perso solo del tempo a leggere i verbali e vedere i video delle udienze con alcune belle facce in mostra?Ciao cara amica,e grazie all'amico Giacomo,a cui raccomando di non desistere,il tempo ci darà ragione,basta solo aspettare e avere fede.Buona notte a tutti carissimi amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Abbiamo anche gente poliglotta, che parla in tutti i linguaggi, gerghi, dialetti. Pure in francese. Un chiaro fenomeno paranormale. Ringrazi Letta e il nostro Massimo Prati, se no comincerebbe a sentire che la mia è misoginia indirizzata a determinate persone che si spacciano per onniscienti, parte copiando, parte facendosi suggerire, parte tirando fuori parolacce a destra e a manca. La volgarità poi di femminile ha ben poco, mentre molto ne hanno le osterie.

Quella che la gente comune chiama "scienza", intendendola come una disciplina specifica sperimentale, non è, propriamente parlando, che filosofia applicata con metodo idoneo ad un particolare argomento. L'apparente scissione tra filosofia e scienza si ha soprattutto nella seconda metà dell'Ottocento col positivismo, che poi è null'altro che una corrente filosofica.

Quanto alla logica essa è basilare in ogni tipo di pensiero, escluso il Giure, molto legato alla magia (basti vedere l'importanza data alle sensitive e ai maghi e maghelli venuti fuori nelle ultime inchieste). Ricordo anche, modestamente, che il mio primo saggio qui pubblicato, riguarda un processo arrivato pure in Cassazione, in cui c'erano di mezzo fantasmi e sogni, una materia poco scientifica a dire il vero.

E, infine, care signore non giuriste, che cosa trovate di logico tra jeans e non-violenza sessuale, o forse già li avete scordati ?

Giacomo ha detto...

Chiara 21:16.
Che sui tabulati si fondi l'innocenza di Sabrina è già una cosa importante.
Per il resto, non ho mai detto che sui tabulati si fonda la prova di chi ha ucciso Sarah.
La prova di chi ha ucciso Sarah si fonda sulla confessione autoaccusatoria di Misseri.
Anche qui si deve dimostrare che tale confessione è falsa, basandosi su dati concreti e non ragionando in astratto.

Giacomo

Mimosa ha detto...

Grazie a R. e Sira per avermi chiarito che Sarah dal 23 al 25 agosto era stata ospitata da Salvatora/Dora Serrano, io avevo letto che Giacomo Scazzi aveva parenti a S. Pancrazio e ho fatto un tutt’uno.
Invece ho trovato alcuni articoli on line dove Cosima dice che Sarah era appunto ospite della sorella Salvatora e che “ha incontrato il padre che si trovava anche lui in paese” (mentre in altri articoli avevo letto che erano ospiti dei parenti … e avevo capito parenti del padre).

Senza che sia offesa la memoria della bambina barbaramente uccisa, anche questi articoli sono utili a certe tesi qui espresse, fatene quello che volete:

http://news.mesagne.me/intervista-alla-zia-di-sarah-scazzi/0007979.html

http://infosannio.wordpress.com/2011/06/13/sarah-scazzi-spunta-un-nuovo-teste-sarah-era-su-unauto-di-colore-scuro/

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Signor Giacomo,

ho molta stima di Lei, ma io ho tentato più di una volta di indirizzare su altre note queste povere discussioni. Le ripeterò, quindi mio malgrado, che tutti voi pretendete di risolvere casi criminali quando non vi accorgete neppure del come si stia svolgendo un caso processuale che è sotto gli occhi di tutti. Il vostro colpevoluzzo, signor Michele Misseri, che voi tenete in tasca come le ragazzine si tengono la Barbie in borsetta, è stato considerato INATTENDIBILE non solo per ciò che a voi sembra far comodo, ma anche per tutto il "doloroso processo di ravvedimento", compresa la prima confessione dichiarata estorta, come tutto il resto, dal SS. Inquisitore all'inizio dell'incidente probatorio. Ecco perché i SS. Inquisitori si sono indirizzati a ciò che è loro più confacente per mentalità, ovvero i sogni, una materia evanescente e parascientifica.

Certo che dico cose ripetute, ma è sempre e solo in risposta alle vostre omelie e ai vostri mantra. Non ho ancora ricevuto una risposta decente e credibile su quanto ho ripetutamente controbattuto. E mi costringete a richiamarlo alla memoria.

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Per Giacomo (post delle 00.09).

Di nuovo mi trovo a concordare in pieno con quello che hai scritto: il tuo ragionamento è, a mio avviso, chiaro e ineccepibile sia sul piano logico che su quello giuridico.

Per parte mia nulla da aggiungere, condivido ogni tua singola parola.

Chiara ha detto...

"Ringrazi Letta e il nostro Massimo Prati"

so di non potere ringraziare
nè l'educazione,
nè la cultura,
nè la solidità,
nè l'equilibrio,
nè l'umiltà,
nè le buone maniere,
nè l'intelligenza
del persecutore dal quale devo difendermi per avere osato correggerne, con estremo garbo, un paio di castronerie;

condotta nota in certi ambienti, in cui imperano i complessi, come reato di Lesa Maestà e punita con eterno fracassamento di tutto quanto sia fracassabile...quindi sì: ringrazierò quei signori.

Anonimo costante lettore ha detto...

Egregio signor Tummolo: “Non ho ancora ricevuto una risposta decente e credibile su quanto ho ripetutamente controbattuto. E mi costringete a richiamarlo alla memoria”, è la sua ostinazione che le ha impedito di leggere risposte decenti e credibili, in questi mesi...

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo,non avendo nulla di nuovo in mano,siamo in certo qual modo costretti a ripeterci,aspettavamo le motivazioni,ma come lei stesso ha visto nulla trapela.Aspettiamo l'appello,o la cassazione,e poi vedremo,può essere che si apra un nuovo procedimento penale contro il caro zietto in seguito,altrimenti come si fa ad accusarlo di un delitto? Buona notte prof,e un caro saluto a Mimosa,ho letto tutto carissima amica grazie.Buona notte.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Annamaria cerca di commentare di più,e non scomparire,ciao cara amica e buona notte anche a te.

Mimosa ha detto...

Poco utile questo mio intervento, e in questo momento O.T., ma vorrei ancora una volta ricordare che l’avv. Francesca Conte, penalista di Lecce, con studio anche a Bari e a Roma, Via Oslavia, 40 (di troppa roba si occupa)
http://www.giustiziavittimestrada.org/assistenza_legale_aguvs.html)
patrocinante in Cassazione dal 1998,
si è lei stessa proposta di affiancare gli avv. Russo e Velletri, come dichiarato in una intervista (mi pare a CLV), su sollecitazione della figlia, pure lei legale tirocinante, convinta dell’innocenza di Sabrina e disgustata dall’assedio mediatico. Il seguito della vicenda è stato riportato correttamente.
Ciò solo per puntualizzare la sua comparsa sulla scena.
Forse è interessante la sua prima dichiarazione, a pochi minuti dal conferimento dell'incarico, intervista su Telerama http://www.youtube.com/watch?v=hz179r5Wn-g

Saluti, Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima nottambula Mimosa,come vedi aveva già letto gli atti,e credi che fosse cosi stupida da accettare un incarico del genere,insieme ad altri 2 avvocati,se non avesse riscontrato delle anomalie nelle dichiarazioni del caro zietto,e di tutto quello che ne era uscito fuori? ora ascoltate questo video. http://www.youtube.com/watch?v=bNppz8Lq0K4

Chiara ha detto...

Per GILBERTO:

questo ti interesserà: nel corso di una discussione sulla valutazione della testimonianza di eventi traumatici, sono stati portati i risultati di un recente studio scientifico sull'efficacia dell'innesto di false memorie. E' stato dimostrato che esso non solo è possibile (c'erano già numerosi studi) ma che l'efficacia e durevolezza sono inversamente proporzionali alle capacità cognitive del soggetto e direttamente proporzionali allo stato di stress/attenzione del soggetto nel momento in cui riceve le informazioni dirette a modificare il ricordo reale o creare il falso ricordo.

http://www.eurojnlofpsychotraumatol.net/index.php/ejpt/article/view/19864/html

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Ciao, Vito: hai ragione, ma ho avuto poco tempo per intervenire, ultimamente.
Il mio pensiero lo conosci: ritengo innocenti Sabrina Misseri e Cosima Serrano, e non trovo motivi per non dare credito alla confessione di Michele Misseri, che mi stupisco non sia stato neppure rinviato a giudizio per il reato che confessa di aver commesso. Non uso nemmeno per lui la parola "assassino", perché rispetto il principio della presunzione di innocenza fino al terzo grado. E oltretutto la parola "assassino" la ritengo adatta ai gialli inventati (film, libri), non amo usarla nei casi di vita reale.
Leggo i commenti e rispetto tutte le opinioni (espresse in modo civile), ma non riesco a pensarla diversamente da come ho detto.
Buona giornata e buona settimana a tutti.



Buona giornata

marcello ha detto...

Ciao Annamaria, so che non si può usare l' aggetivo assassino per michele ma purtroppo è solo questione di tempo, perchè da quando ce l' ha addosso, dal quel maledetto 26 agosto '10 gli diventerà "ufficiale", anche se l' 80% dell' italia non vuole accettarlo, perchè lo vorrebbe su Sabrina.

Buona giornata.

Manlio Tummolo ha detto...

Il pessimo vizio, troppo diffuso, di INTERNET è quello di tenersi nascosti per aggredire verbalmente gli altri che mettono il nome e cognome con precisi riferimenti reperibili in ogni sede, e pretendono pure che gli altri ringrazino per certe osservazioni sproloquianti ed offensive. Sia che si tratti di attacchi verbali aperti, sia che si tratti di forme striscianti e viperesche (diciamo meglio: da lombrico che si crede vipera, e talvolta pitone, mentre è appunto soltanto un lombrico), sia infine che si tratti di travisamenti voluti del pensiero altrui, sono atti che non possono certo suscitare la mia simpatia o quella di persone ragionevoli e coscienti. Abbiano dunque il coraggio di farsi integralmente identificare e allora il dialogo potrà esser posto su basi critiche, pacate o animate, ma pur sempre ragionevoli.

Così qui abbiamo pessimi predicatori che sono entrati in questo blog insultando altri, continuando ad utilizzare linguaggi impropri e volgari, millantandosi per chissà chi, facendosi aiutare da seconde e terze mani, e pretendendo di giudicare gli altri quando dovrebbero munirsi di specchi anteriori e posteriori.

Ma veniamo al sodo: l'ingenuità di taluni (a partire dagli avvocati difensori delle due donne) di sostenere che c'erano tre persone in casa, più l'assassinato ovviamente, ma che il cellulare di uno dei tre poteva usarlo solo quello e non gli altri due, dimostra particolare ingenuità, anche se si fosse trattato del solito tradizionale telefono a filo, figuriamoci poi con un cellulare che, per natura, è fatto per spostarsi e passare anche di mano in mano, sebbene poi le spese vengano comunque addebitate al titolare.

Quindi, signori, o c'è la registrazione sonora delle chiamate essenziali (nell'ora attribuita al delitto), o non servono a nulla i tabulati, sia per la difesa, sia per l'accusa. E' rozzamente ingenuo pensare che la stessa cosa possa essere utilizzata secondo il comodo di ciascuno, ma non secondo il comodo dell'altro. Riguardo alla confessione, idem: si pretende quello che fa comodo, ma è doppiamente ingenuo, in quanto quella serie di confessioni, dalla prima all'ultima, è stata sconfessata dalla parte pubblica del processo. E quanto a processi futuri, bisognerà vedere prima come finisce questo.

Quando una strategia risulta fallimentare occorre avere l'ovvio coraggio di cambiarla, altrimenti come navi col vento in poppa andranno risolutamente verso il naufragio. E allora lasciamole andare.

Manlio Tummolo ha detto...

PS)

Di una sola cosa sono curioso: perché quando smetto di scrivere c'è sempre un coretto di persone che mi invoca, mi nomina, mi interpreta, poi quando torno, ripetendo cose già dette prima, c'è sempre sistematica aggressione ?

Mettetevi d'accordo con voi stessi, anonimi, semianonimi e pseudonimi.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo buon giorno.Perché è risultata fallimentare la strategia difensiva? Lei crede che gli Avvocati siano degli sprovveduti? non credo,hanno fatto e detto tutto quello che c'era da fare,ma,come Lei già tante altre volte ci ha ripetuto e come si è potuto constatare,loro la colpevolezza delle imputate non l'avrebbero cambiata neanche se ci fosse stato un video a incastrare il caro zietto,avrebbero detto che il video era falso,manipolato,incompleto,di tutto avrebbero fatto pur di incolparle,perché avevano già deciso,il dialogo delle due megere non lascia adito a dubbi,non potevano "tradire" l'operato dei loro colleghi,è oltretutto la massa famelica e sanguinaria non aspettava altro.Non dia la colpa agli Avvocati.Anche se avessero usato un'altra strategia,e poi le avrebbero condannate ugualmente cosa ne avrebbero ricavato? nulla.Se Lei si siede ad un tavolo per giocare a carte,è c'è uno che sta barando,mi dice come farà lei ha vincere? deve sperare nella fortuna.E in un processo si deve sperare nella fortuna o credere nella sana giustizia,quella leale,onesta con dei sani principi e rispettando la legge con i suoi codici.La Cassazione tante cosa le aveva capite è fatte notare,purtroppo ha fatto il grossolano errore di rimandare tutto a Taranto,perché se avessero avuto gli "attributi",oggi sarebbe tutta un'altra storia,sbaglio o stanno così le cose? l'inquinamento non è solo nell'aria che respirano a Taranto,ma,è anche nel cervello di chi opera in quel Tribunale.Buona Giornata caro Prof.

marcello ha detto...

Carissimo Vito non temere, la Suprema Corte di Cassazione gli attributi li tirerà fuori dopo l' Appello, o per far ripere il processo in caso di conferma-condanna o sconto di pena, MAGARI IN ALTRA SEDE (vedi stasi se non erro) oppure per confermare la probabile sentenza di assoluzione, come giusto che sia per la giustizia.
Peccato per l' opinione pubblica...
ma bene per la pace di Sarah.

Saluti in famiglia.

Chiara ha detto...

Tummolo, è l'ultima volta che Le replico: la molli.

Non c'è turpiloquio che possa paragonarsi alla INCREDIBILE VOLGARITA' di questi reiterati e spocchiosi attacchi.

Mi risparmi la ridicolaggine dello "pseudonimato" perchè è fin imbarazzante dover rimarcare che non è un nome a fare la persona, quindi se non è in grado di confrontarsi sul piano delle idee anzichè abbandonarsi a infantili schermaglie personalistiche, non sarà un nome ad insegnarLe il rispetto che si deve agli altri, nè una qualifica professionale a mostrarLe quanto sia consigliabile essere umili: Ella ha scelto di autoincensarsi in una biografia non richiesta e di rendersi riconoscibile quasi fosse una esigenza irrinunciabile altrui, mentre è di tutta evidenza che ciò risponde esclusivamente ad una Sua intima esigenza di apparire ed essere riconosciuto per sentire d'esistere.

Io, al contrario, non ne sento l'esigenza e, come ho già detto, riservo la conoscenza mia personale e professionale a chi ne ritengo degno ed affidabile.

I Suoi scritti dimostrano che bene ho fatto a diffidare: Ella ha perso - se mai l'ha posseduto - ogni controllo delle civili costumanze ed ha una brama di sopraffazione ed affermazione sull'altro che è quanto di più lontano dalla mia natura e dal rispetto per la decenza che ogni persona di cultura dovrebbe possedere.

Se bisogno c'era di mostrare come l'istruzione NON sia sinonimo di cultura, Ella ha il merito di avere risolto l'equivoco, mostrando la dis-equazione con il Suo modo di porsi nei confronti di coloro che non riesce a sottomettere o ad inquisire (a furia di rimuginare di santi inquisitori ha finito per assomigliare loro).

Quindi le chiedo l'intima COERENZA di mantener fede all'impegno più volte espresso e puntualmente disatteso, di ritirarsi da questa contesa voluta, innescata ed alimentata UNICAMENTE da Lei per fini di un perverso benessere psicologico che non desidero approfondire.

Io vivo benissimo senza bisogno di calpestare qualcuno per confermarmi d'esistere, quindi La invito a fare altrettanto, oramai l'età per imparare la moderazione ce l'ha.

A non risentirci.

Ovviamente Le concedo l'ultima parola perchè intuisco che sia questione vitale per Lei, ma in seguito pretendo ch'Ella non si riferisca più a me in alcuna maniera e forma, tanto meno quella VILE dell'indiretto e strisciante insulto all'interno di scritti apparentemente rivolti ad altri.

Ho detto.

anonimo ha detto...

Anonimo ENRICO ha detto...

INTERMEZZO pubblicitario

OT

ma chi è quell'analfabeta che ha scritto il commento delle 16:48 di oggi pomeriggio ?

Qui, caro MASSIMO oltre al problema degli utenti che non sanno scrivere (se non con “cinguettii” indistinti) c’è pure di quello degli utenti che non sanno leggere perchè saltano a piè pari le parti essenziali del discorso .

Spero si tratti solo di un becero stratagemma per disturbare la discussione altrimenti – se davvero non dovessero capire ciò che leggono - sarebbe molto seccante aver tra i piedi interlocutori del genere
E non tanto per noi che ci confrontiamo ragionando e potremmo tranquillamente ignorarli , quanto per il tuo blog che, pubblicando queste “interferenze” da quattro soldi, rischia di squalif

ENRICO ha detto...

Non so chi abbia ri-pubblicato un mio intervento ( attualmente fuori contesto) nè perchè lo abbia fatto.

immagino ci sarà una ragione valida tuttavia gradirei mi venisse comunicata.

Anche in forma anonima o con messaggio in codice del tipo

" Giovanni ha i baffi lunghi "
o

"I lunghi singhiozzi dei violini d'autunno...
Feriscono il mio cuore con un monotono languore"

GRAZIE
E.

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Non vedo più un mio commento recente, immagino si tratti del solito problema tecnico. Lo avevo salvato e lo ricopio:

Condivido anch'io i tuoi pensieri, Marcello, e mi complimento con la genuinità, la schiettezza del tuo sentire.
Come ho già scritto altre volte, quello che è stato fatto a Cosima e a Sabrina dalla maggior parte dei giornali, e soprattutto dalle tv pubbliche e private, è spaventoso, inaccettabile, inqualificabile. Si è presa di mira una ragazza di ventidue anni, si è deciso che era adatta (chissà perché) per il ruolo della cugina malvagia, omicida. Si è costruito, su questo, una fiction di infima qualità. Ci si è messi a posto la coscienza dicendo ripetutamente che, in fondo, "se l'è voluta lei, ha usato abilmente la televisione per mettersi in mostra ecc.": ma quando mai? Scusate tanto, ma la televisione la vedevo anch'io, in quel periodo delle ricerche di Sarah. Sabrina faceva esattamente quello che fanno tutti i parenti degli scomparsi, né più né meno. Tutti esibizionisti, dunque? Ho visto be altri esibizionismi: le veline di turno, conduttori vari, i cosiddetti esperti e così via... Sabrina è stata massacrata giorno dopo giorno, la sua colpevolezza è stata data per scontata da subito. Nei salotti televisivi contava delineare il suo (pseudo)profilo psicologico, non capire se aveva ucciso davvero.

Il "dio Ivano", "così magra che mi fa male": tutti pronti a interpretare quegli sms senza chiedersi in che contesto si collocassero quei mozziconi di frasi. Chi di noi non ha usato con gli amici frasi che solo gli amici potevano capire? Quello si chiama lessico famigliare, signori. Rileggetevi la Ginzburg.

Su Cosima altrettanto feroce, cieco accanimento.
Non proseguo, altrimenti l'indignazione torna a salirmi. Loro due sono a languire in carcere da quasi tre anni. Le tv tacciono sul tema solo grazie alla pausa estiva. A settembre si ricomincia?

Annamaria Cotrozzi ha detto...

No, scusate, il commento c'era, ed era là dove doveva essere, cioè sotto l'articolo più recente (quello con i pensieri di Marcello De Simone). Scusate la svista, ma in fondo, a parte la prima frase, il commento può stare anche qui.

Un caro saluto a tutti.

ENRICO ha detto...

OT x Annamaria Cotrozzi

Quello si chiama lessico famigliare, signori. Rileggetevi la Ginzburg. "

Mi rendo conto di essere pedante e quindi scusami se puntualizzo ma per “lessico familiare” s’intende tutt'altro.

S'intende una comunicazione linguistica quotidiana peculiare ed unica usata per lunga consuetudine all’interno di un nucleo familiare e dove solo lì acquista un significato logico e preciso

magica ha detto...

le parole riportate da annamaria non saranno state una consuetudine, pero' che i media su quaste parole ci abbiano sguazzato è vero .
lessi queste frasi nei blog. infatti le prime volte che vennero scritte mi parvero un po' esagerate .poi si seppero le frasi come dovevano essere.
"non nominare il nome di DIO invano"
la frase venne fuori per intero durante l'inc prob ., prima non si seppe .
ma i media ci ricamarono sopra. .la stessa cosa per l'altra frase . una frase perversa . siccome le sorelle misseri erano grasse . logicamente vedendo la sarh magra diventavano invidiose, e l'hannao fatta fuori . l'ho sentito dire in tv da una opinionista . che si crede intelligente ,invece ragiona come le oche che starnazzano negli studi della tv

Giacomo ha detto...

Condivido parola per parola le considerazioni espresse da Annamaria alle 15:33, sull'oscenità del massacro mediatico a cui sono state sottoposte Sabrina e Cosima in questi tre anni.

In particolare è puntuale e preciso il riferimento a "Lessico famiGliare" della Ginzburg, intendendo con questa dizione riferirsi a quel particolare modo di parlare nei gruppi di amici fra cui c'è una certa consuetudine, i quali usano espressioni comprensibili solo a loro. L'aggettivo "familiare" (o "famigliare" come nella versione del termine usata dalla Ginzburg, non significa solo familiare in senso stretto, ma anche familiare nel senso di "consueto, conosciuto, abituale"). La circostanza che il romanzo della Ginzburg parlava del lessico usato dai membri della sua famiglia, nulla toglie alla considerazioni espresse da Annamaria.

Tanti saluti a tutti

Giacomo

Vanna ha detto...

Buon pomeriggio!
Sono usciti i pensieri di Marcello de Simone per il quale le due donne sono innocenti.
Pino invece ne ha espresso la colpevolezza del fatto pur se non voluta.
Manlio continua a ribadire che le telefonate, se non hanno registrazioni vocali, non possono costituire prova.
Va da sé che si può far squillare un telefono, si può scrivere un messaggino con il telefono di un altro, basta solo l'utilizzo dell'apparecchio in questione.
Fin qui ci arrivo pure io che non so usare il telefonino.
Si possono ricavare le celle che hanno intercettato le chiamate, ma a volte se il traffico è notevole, le telefonate possono passare ad altre celle vicine e quindi la traccia può essere altra.
Le prove, dunque, che le telefonate dimostrino qualcosa in definitiva sono aleatorie.
Manlio,Enrico,Gilberto ed io affermiamo che c'è altro o altri dietro l'assassinio.
Queste posizioni così diverse ci fanno capire quanto sia confusa tutta l'impalcatura dell'accusa.
C'è una cosa che mi fa pensare: perché Michele avrebbe dovuto spogliare la ragazzina e bruciare gli indumenti, lo zainetto mentre lasciare le chiavi e il telefonino?
E se lo fece per togliere eventuali tracce biologiche perché magari gli indumenti erano strappati?
Perché bruciare lo zainetto con le fibbie?
Cosa poteva " provare " lo zainetto?
Perché non eliminare le chiavi e il telefonino del tutto?
Ecco questo comportamento dell'agricoltore M.mi fa pensare non poco,l'ho già detto, non mi sembra sprovveduto e non me lo so spiegare se non in un modo: lui vide il fatto, nascosto, e quelli che lo avevano commesso, dai quali fu costretto ad eliminare le tracce che lui eliminò a modo suo.
Quelle tracce che erano sul terreno intorno al pozzo e che vennero calpestate, a proposito, dagli "elefanti",la sera dell'apertura del pozzo.

magica ha detto...

qualcuno ribatte sempre sullo stesso chiodo .
se quello ribatte .. perchè non posso ribattere pure io...
in quel caso avevo ragione io..

PINO ha detto...

@ VANNA
Siccome non si tratta di un "a domanda rispondi", di cui convenimmo la sterilità, con la cara ed intelligente Mimosa, alla quale rinnovo pubblicamente la mia stima, ma di un quesito preciso da te impostato, (la distruzione totale del sobrio abbigliamento di Sarah e del relativo zainetto), cercherò di esporre le mie deduzioni, senza la pretesa che siano ritenute vangelo.
La distruzione totale, delle poche suppellettili sopracitate, effettuata con zelo certosino da Misseri, in tempi diversi, fu resa necesaria dalla evidente possibilità che le stesse rivelassero le modalità della morte accidentale della ragazza, (come da me teorizzata), attraverso possibili strappature, degli indumenti, oltre a contenere sicure tracce digitali o biologiche.
Riterrei, a tale proposito, non sottovalutare, come ripetutamente è avvenuto, le capacità mentali e le conoscenze, talvolta lacunari, di chi, in fondo, non conosciamo, e consideriamo solo in base al lavoro che svolge.
Perchè Misseri abbia trattenuto il cellulare?
Non certo per porlo in una teca come ricordo, ma per servirsene nella "missione" di depistaggio, effettuata a diverse riprese, situandolo, qua o là, perchè fosse ritrovato dalle F.d.O., rafforzando ed assecondando la ricerca dei rapitori, che in quel momento si ipotizzava, i quali l'avrebbero buttato durante la fuga.
Infine, il cellulare è venuto alla luce, nel modo più banale, che tutti conosciamo, attirando l'attenzione degli inquirenti proprio da dove si voleva allontanarla.
Anche questa è solo teoria, ma costruita su fatti.
Pino

Chiara ha detto...

Pino

sulla inevitabilità di ritenere che la distruzione degli effetti personali non sia stata eseguita quel 26 agosto abbiamo già speso parole. rimane però da capire quale sia l'intento perseguito da M. nel non fare accenno a tale dilazione ed anzi sostenere che tutto fu contestuale, quando l'orologio insegna che non è possibile. hai idee in merito?

PINO ha detto...

@ CHIARA
l'intento non saprei precisarlo, se non inserendolo fra le tante lacune di cui è pieno il suo "racconto", ma che sia stato effettuato in occasione dei suoi pellegrinaggi di "preghiera", da lui stesso confessati, sul luogo-tomba dove il corpo della ragazza giaceva, è possibilissimo.
In quei primi giorni, dopo la scomparsa di Sarah, nessuno si sarebbe insospettito della presenza di MM in quei posti, che lui era solito frequentare, per lavoro.
Ti prego, però, se possibile, e gentilmente, di non sottopormi a domande che non abbiano ottenuto risposte da altri, più interessati all'indagine che alle ipotesi, e che rivestano le caratteristiche di un 3° grado.
Molto cordialmente.
Pino

ENRICO ha detto...

VANNA, io sono indeciso fra queste 2 versioni

VERSIONE A : morte accidentale in seguito ad un litigio fra cugine finito tragicamente avvenuto nella proprietà dei Misseri e negli orari stabiliti dall’Accusa e NON contestati dalla Difesa

VERSIONE B Delitto commesso da parte di terze persone particolarmente “potenti” in un orario ed in un luogo diversi dall’abitazione dei Misseri circostanza MAI presa in considerazione dall'Accusa ma stranamente NEMMENO dalla Difesa di Sabrina

Se ti chiedi “perché Michele avrebbe dovuto spogliare la ragazzina e bruciare gli indumenti, lo zainetto mentre lasciare le chiavi e il telefonino? “ dovremmo prendere in considerazione la VERSIONE A e la mia risposta relativamente agli abiti è la stessa che ti ha dato Pino
Per il telefonino invece mi domando : fu fatta alle forze dell’ordine la richiesta della localizzazione di precisione alla compagnia telefonica del cellulare di Sarah ( come nel caso Rea )?

Io di questo non ne ho mai avuto notizia. E voi ?

magica ha detto...

mi domando...
la procura fece cambiare gli orari ai testimoni .per inficiare i tabulati dei cell -. allora?? significa che dettero importanza ai tabulati , perchè si avvalsero di esperti per controllare messaggi ed sms . si sanno i minuti e secondi dunque., significa che i tabulati erano e sono molto importanti.

Chiara ha detto...

Pino

mi stupisce molto che ti paia "un 3° grado" una tranquillissima domanda diretta a capire che inquadramento tu abbia dato a determinati fatti nell'ambito della tua ipotesi; non so se forse sbaglio in questa premessa, cioè che formulando una ipotesi uno la riguardi in tutti i suoi elementi e li contestualizzi, ma non oso chiedertelo temendo che ti appaia un 4° grado. ;-)

il motivo per cui te l'ho chiesto è unicamente perchè prendo in considerazione la tua ipotesi, altrimenti non l'approfondirei nemmeno, ti pare? negli ultimi mesi abbiamo visto un M. che sta facendo grandi sforzi - apparentemente di memoria - per ricostruire il più esattamente possibile quanto successo così da superare le perplessità che gli inquirenti hanno espresso sul suo racconto: ad esempio pare avere focalizzato la questione del calcio nelle parti basse come origine di quel "calore alla testa" di cui ha parlato rinnegando il movente sessuale; fatto ciò ha cercato di contestualizzarlo individuando nello schiacciamento del seno di sarah, sollevandola, come motivo scatenante di quel calcio e così via. Filando su questo e quindi sulla considerazione che stia tentando di aggiustare tutte le incongruenze per recuperare credibilità (sincero o meno che sia nel negare il movente sessuale e precisando che io punto sul "meno") mi domandavo come mai non intervenga anche ad aggiustare anche la questione della distruzione degli effetti personali, non avendo peraltro la circostanza di averlo fatto in diversi momenti alcuna valenza ulteriore, almeno apparentemente, e considerato che viceversa il chiarimento contribuirebbe a quella operazione-recupero-credibilità cui si è votato.
Perchè lo chiedo a te?
Perchè stimo le tue risposte, fermo restando che la domanda è aperta a chiunque voglia trovare una risposta.
Ma se la cosa ti infastidisce, non rispondere. Basta che non te la prenda perchè, davvero, non è il caso.

magica ha detto...

la difesa ha sempre dimostrato gli orari che segnarono quei momenti ,
ho sentito la difesa ribattere sulla precisione degli orari .
..

ENRICO ha detto...

Aggiungo (pur se è in parte fuori tema) che riguardo alla VERSIONE A il particolare che mi spinge a “privilegiare” questa ipotesi è dato dalla ritrattazione di Misseri , avvenuta il 6 novembre, relativamente alla primitiva autoaccusa

«Ha fatto tutto Sabrina, io ho solo occultato il cadavere»

ritrattazione determinata, a mio avviso, dall’intervento dei suoi avvocati che – intuito come si erano svolti i fatti probabilmente dal racconto del Misseri stesso - gli avrebbero assicurato che se avesse detto la verità e confermato trattarsi di un incidente involontariamente causato dalla figlia, costei non avrebbe avuto una condanna severa . Questa è l’unica spiegazione logica che può giustificare la smentita da parte del Misseri dell’ immediata confessione di essere stato lui a compiere il crimine perché è IMPOSSIBILE credere che un padre il quale - sapendo di essere colpevole di un così orrendo reato - possa accettare la proposta di far ricadere un omicidio da lui commesso sulle spalle della figlia innocente.

Questa interpretazione è suffragata anche dalle dichiarazioni in aula del Misseri che a domanda risponde di aver acconsentito ad ammettere che era stata la figlia perchè gli avvocati lo avevano rassicurato riguardo la esiguità della pena a cui la ragazza sarebbe andata incontro

magica ha detto...

galoppa e la bruzzono furono eroici .-
si perchè non possono avere infinocchiato misseri ,
sono persone serie. una ha perfino scritto un libro.sui segreti di pulcinella .

Vanna ha detto...

Chiara, condivido le riflessioni che fai su certi comportamenti del M.
Sono entrata da qualche mese nel dialogo sull'omicidio Scazzi, quasi come te mi pare, e mi sembra che l'unico che ha motivato con un percorso logico la morte di Sarah ad opera di un qualcosa accaduto e non voluto dalle donne M, sia stato Pino.
Analizzando la sua versione dei fatti,viene fuori un comportamento non chiaro che sembra confuso quando in realtà non lo è.
Si ritrova il cellulare, il resto è bruciato.
Il cellulare può contenere prove ed andava distrutto completamente
(guarda il caso Ragusa)e ciò non è accaduto.
Perché?
M. è istrionico l'ho già detto,è più sveglio di quello che sembra.
Ha detto o no il perché ha bruciato gli abiti e lo zainetto?
Può darsi che dopo l'accusa alla figlia, egli sia entrato in una fase riflessiva e, come tu dici, sta cercando di avere credibilità.
Tutto è possibile.

Vanna ha detto...

Magica, è vero che gli orari e i tabulati sono stati ritenuti importanti.
Quando non si hanno molti dati, almeno si conoscono le telefonate che però, se non ci sono i messaggi, le foto,le registrazioni,non possono essere prese come prove complete.
Magari come indizi.
Riguardo la Bruzzone, poteva risparmiarsi l'uscita di quel libro e tutte le esternazioni sul caso.
Enrico, gli episodi riportati che ci ricordano il comportamento degli
avvocati, ci fa riflettere molto su come molto spesso,certi casi di cronaca non servono a fare giustizia ma a fare gli interessi di una certa casta.
In merito ti risponderò domani, questa sera sono molto stanca.

PINO ha detto...

@ CHIARA
La tua domanda è stata tranquillisima, altrettanto è stata la mia risposta.
Nello stesso spirito, niente mi infastidisce nel risponderti.
La tua domanda, logica e pertinente, richiedeva, per il suo preciso contenuto, una risposta tecnica che solo chi era ed è interessato a profonde indagini psico-caratteriali sul soggetto in questione, poteva dare. Non certo io, come semplice proponente una teoria che non ha pretese di "verità assoluta".
Ti ringrazio, nel contempo, per la considerazione che segnali per l'ipotesi che ho avanzato.
Sono sempre dispostissimo al dialogo, qued'esso si svolge sul piano della correttezza e del rispetto reciproco.
E siccome non hai concluso il tuo post con i saluti di prammatica, non lo faccio neanche io! :-)
Pino

PINO ha detto...

@ p.s. per CHIARA
Il perchè abbia bruciato gli abiti di Sarah, MM lo disse: aveva timore che gli indumenti, col tempo potevano VENIRE A GALLA, facendo scoprire, in tal modo, dov'era il nascosto il corpo (sic)
Valuta da te. P.

Chiara ha detto...

Pino

la domanda sul "perchè" era di Vanna, a cui giro la risposta e mi risparmio di scriverla io, "sic" compreso.

sull'inqualificabile mia villania ;-) rimedio subito: Ciao Pino! :-)

Mimosa ha detto...

Se fosse credibile la “VERSIONE B” di ENRICO (“Delitto commesso da parte di terze persone particolarmente “potenti” in un orario ed in un luogo diversi dall’abitazione dei Misseri”), allora dovrebbe essere dato credito a Michele Misseri che ha sentito un’auto rombare nella via, al tizio che ha visto un furgoncino con guidatore in parrucca e baffi, all’altro che ha incrociato un’auto a forte velocità all’incrocio tra i campi, e financo al “sogno” del fioraio (mettendo, però, in questo caso, al posto di Cosima un’altra donna o comunque un’altra persona).
E dunque qui saremmo di fronte ad un altro caso di omicidio con poteri forti dietro (come lo stesso Enrico, e non solo lui, ipotizzava nel caso della morte di Melania Rea), temuti sia dai cittadini avetranesi sia dalla procura tarantina.

Allora ripropongo la riflessione dell’altra settimana: quello di Sarah è stato un caso unico in quelle contrade? Personaggi misteriosi si aggirerebbero per Avetrana e dintorni liberi di “insozzare” altre fanciulline o si sono ravveduti e rigano diritto o hanno agito solo su commissione specifica?
Salvo i vari cadaveri nei pozzi pugliesi più volte richiamati da Manlio, avete voi notizie di rapimenti, stupri e uccisioni di bambine e signorinette in questi ultimi anni in quei paesotti?
O invece si è trattato di una vendetta, magari per colpire gli Scazzi e ci sono andati di mezzo i Misseri?

Qui si innesta la seconda versione, quella che vede il furbo ma maldestro contadino, vuoi per caso vuoi per intuizione, essere spettatore dell’occultamento e tanto impressionato (o minacciato) da farsi carico su di sé di tutto ma proprio tutto, e per farla finita con le pressioni psicologiche si decide di raccattare il telefonino bruciacchiato cercando di piazzarlo ovunque per farlo ritrovare e alla fine lo consegna, non senza sistemare qua e là per “depistare” (o rendersi credibile) le chiavi di Sarah e il proprio cacciavite.

Il furbo maldestro e ignorante contadino poi si lascia condizionare, nello stato di ulteriore stress, dalla mellifluità degli inquirenti che lo tartassano per una giornata intera, dall’avvocato d’ufficio assegnatogli e dai procuratori che lo interrogano la mattina dopo (dopo poche ore di sonno e già imbottito dei primi farmaci). Povero MM in mezzo a due fuochi, anzi tre contando la sua famiglia …

Insomma, il mio è un tentativo di ragionare sulle versioni alternative, provando a far ragionare gli autori delle stesse, impresa che purtroppo ritengo impossibile.

Sono disposta a valutare una variabile esterna, ma me la dovreste dettagliare meglio, per favore, con dati di fatto, testimonianze, cronologie.
Mimosa

PS : posto il medesimo intervento qui e anche sotto i “pensieri di Marcello”, non so quale spazio avrà seguito.

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Ti rispondo io, cara Mimosa che, per essere mattiniero, sono quasi certo di essere tra i primi ad aver letto il tuo post delle 01,54, mentre tu stai recuperando le ore notturne passate, come al solito, davanti al pc.

Ct.
-" Se fosse credibile la “VERSIONE B” di ENRICO (“Delitto commesso da parte di terze persone particolarmente “potenti” in un orario ed in un luogo diversi dall’abitazione dei Misseri”)"-

La "VERSIONE", per essere precisi, non è altro che L'IPOTESI sostenuta, e non da oggi, da Manlio Tummolo, e da molti di noi tenuta in debita considerazione, come tutte le altre, quale possibile alternativa all'unidirezionalità di quella che ha determinato l'ergastolo per le Misseri, condotta dagli inquirenti.

Suppongo, quindi, che nessuno meglio dello stesso Tummolo, possa darti i particolari che vorresti giustamente approfondire, per conoscerne meglio le basi reali sulle quali è stata radicata.

Nulla delle varie tesi proposte può essere accantonato, tenuto conto che le medesime partono, e rivestono il carattere di un comune denominatore: L'inconsistenza del movente, e la manipolazione di numerosi indizi.

Quello che le diversifica è lo stabilire in che misura e con quale ruolo siano coinvolti i vari imputati. Ma per questo gli strumenti a nostra disposizione sono insufficienti: possiamo avanzare, appunto, solo ipotesi, più o meno verosimili, ragionate od intuite.
Ciao, Pino

Vanna ha detto...

Mimosa buongiorno!
Mi associo a ciò che ha detto Pino.
Se dopo tre anni siamo ancora qui a trovar motivi e a ipotizzare percorsi è perché c'è qualcosa che non s'incastra in tutta la vicenda.
Già il fatto che i vari avvocati alternati abbiano subito fiutato la pista remunerativa creando polverone, la dice lunga.
Il motivo per cui chi si dichiara innocente sta dentro e chi si dichiara colpevole sta fuori, anche se vigilato, fa capire che c'è dell'altro che o noi non sappiamo o anche gli inquirenti sono nel confuso.
Personalmente credo che gli inquirenti non siano confusi,credo
abbiano le loro piste che portano ad "alti papaveri", i Misseri sono le "papere" della situazione che hanno fatto solo comodo.
E' mancata la professionalità in questa storia, e non solo in questa purtroppo.
Non so cosa mi faccia più male, se sapere che non c'è professionalità in tutti gli organi competenti a sbrogliare i casi, oppure si vuole di proposito agire così per coprire il marcio dilagante.
Chiara tempo fa fece un elenco con dati da analizzare e confrontare, dovrebbe riproporlo perché già da quello si capisce ciò che non andò fin dai primi giorni.
Manlio ha la sua interpretazione del caso che condivido in pieno.
Per me i Misseri si sono trovati implicati perché Sarah andava da loro e per questo sono stati utilizzati in pieno.

ENRICO ha detto...

Buongiorno a tutti

vi ripropongo una mia domanda

per il telefonino fu fatta dalle forze dell’ordine la richiesta della localizzazione di precisione alla compagnia telefonica del cellulare di Sarah ( come nel caso Rea )?

ENRICO ha detto...

@ Mimosa

Qui di seguito per sommi capi alcune delle argomentazioni( in parte già esposte in un mio precedente post) a favore della VERSIONE A : morte accidentale

A) l’occultamento del corpo nel pozzo da parte del capofamiglia per fronteggiare la situazione

B) In prima battuta l’assunzione di responsabilità da parte del padre per proteggere la figlia

C) la sua successiva smentita del 6 NOVEMBRE «Ha fatto tutto Sabrina, io ho solo occultato il cadavere» determinata dall’intervento dei suoi avvocati che – intuito come si erano svolti i fatti probabilmente dal racconto del Misseri stesso - gli avrebbero assicurato che se avesse detto la verità e confermato trattarsi di un incidente involontariamente causato dalla figlia, costei non avrebbe avuto una condanna severa . Questa è l’unica spiegazione logica che può giustificare la ritrattazione da parte del Misseri della sua prima autoaccusa perché è IMPOSSIBILE credere che un padre il quale - sapendo di essere colpevole - possa accettare la proposta di far ricadere un omicidio da lui commesso sulle spalle della figlia innocente.
Questa interpretazione è suffragata anche dalle dichiarazioni in aula del Misseri che a domanda risponde di aver acconsentito ad ammettere che era stata la figlia perchè gli avvocati lo avevano rassicurato riguardo la esiguità della pena a cui la ragazza sarebbe andata incontro

D)La successiva revoca del mandato all’’avv. Conte che aveva suggerito la tesi di un tragico evento accidentale

E) Il rifiuto da parte degli altri due legali di seguire questa strategia in quanto i i Misseri sarebbero stati costretti sborsare cifre considerevoli per il risarcimento danni alla famiglia Scazzi convinti , al contrario di puntare alla dimostrazione d’innocenza della ragazza ripescando la primitiva versione paterna

F) le dichiarazioni dell’avv. Conte al termine dell’incidente probatorio del 19 novembre dalle quali traspare chiaramente che ci sono in ballo aspetti economici poco chiaro nei quali l’avvocato stesso non intende essere coinvolta

G) i primi di dicembre M.M: si autoaccusa di nuovo conformandosi alla linea difensiva degli avvocati della figlia ( segue)

ENRICO ha detto...

(segue)

Argomentazioni a favore della VERSIONE B: individui perversi protetti dall’alto hanno approfittato della ragazzina uccidendola ed hanno “ incastrato” ( non mi chiedere con quali mezzi perché non lo so) ) la famiglia Misseri:

A) Le risultanze dell’analisi gastrica che mettono in dubbio l’ora della morte e di conseguenza anche il luogo
B) La testimonianza , resa poi inattendibile, di chi avrebbe assistito seppur di sfuggita ad una sorta di rapimento della ragazzina
C) La presenza di un principe del foro tenuta sottosilenzio per quasi due anni il quale nonostante avesse gli elementi per imboccare la pista di un delitto ad opera di persone al di fuori della famiglia Misseri ha, viceversa, condiviso ed approvato la tesi dell’ Accusa che collocava la morte in casa Misseri negli orari in cui tutti e tre ( padre madre e figlia) erano presenti nell’abitazione o nei locali annessi e di conseguenza “implicandoli” così – direttamente o indirettamente - nel crimine e lasciando fuori dai giochi altri “personaggi
D) La strategia difensiva fallimentare che sostiene la colpevolezza del Misseri padre (che avrebbe agito sotto l’impulso di un RAPTUS per poi andare a raccogliere i fagiolini come se niente fosse !) ) al fine di scagionare moglie e figlia
E) La fama del penalista di essere un valente cassazionista induce a ritenere che l’assoluzione delle due donne sia prevista in quella sede

Anonimo ha detto...

Anche Beerlusconi si è' affidato al Valente costituzionalista ma con quali risultati? Forse era meglio fare una strategia difensiva diversa.
Matteo

Mimosa ha detto...

Ciao, Pino carissimo, sempre pronto nel leggermi e rispondermi, grazie.

Sì, capisco, sarebbero proprio “l'inconsistenza del movente, e la manipolazione di numerosi indizi”, come scrivi, e così lampanti per tutti, a spingere la ricerca di “ipotesi, più o meno verosimili, ragionate od intuite”.

Mah, secondo me, una motivazione si dovrebbe pure tentare di delineare.

Perché gli “alti papaveri” (di Vanna) o gli “individui perversi protetti dall’alto” (di Enrico) avrebbero dvuto interessarsi di coprire il feroce rapimento di una fanciullina come tante?

Dunque, pensate si è trattato di una coincidenza, una casualità che Sarah e i suoi carbefici si sono incrociati, perché stava scritto nell’etere?
E che per 'combinazione' tali carnefici erano persone legate ad alti papaveri (insomma una sorta di delitto del Circeo, già richiamato)?
Magari qualche bulletto di buona famiglia tarantina in vacanza ad Avetrana …

Oppure, di fondo si è trattato di una vendetta, ma per colpire gli Scazzi e invece ci sono andati di mezzo i Misseri?
O per colpire direttamente i Misseri?
Vendetta che assume i connotati di “complotto”, con l’inerzia della Pretura intera, a questo punto.

Di più le mie meningi non riescono a farmi vedere.
Buon pranzo amici

Chiara ha detto...

Enrico

sul punto C della versione A occorre però dar conto di una particolarità: quel cambiamento di rotta fu tutt'altro che lineare ed anzi passò da diverse versioni le quali implicavano Sabrina in maniera sempre diversa e sempre crescente (partendo dalla "lezione" da parte di entrambi con Sabrina che resta scioccata per l'evento non voluto e giungendo al risibile cavalluccio in assenza del padre), adattandosi man mano a quanto necessitava agli inquirenti (tutti ricordiamo in quale maniera, del tutto non spontanea, si sostituì la corda con la cintura no?). Ciò fatto, il passo ulteriore (spostare il delitto dal garage alla casa in modo da anticipare l'orario che rendeva altrimenti impossibile il delitto e coinvolgere Cosima perchè "fortino da espugnare") venne fatto "in proprio" dagli investigatori. Tutto ciò considerato, quindi, sul punto C vanno mantenute, a mio avviso, ampie riserve, anche perchè allo stesso modo in cui ci si pone la domanda su Sabrina (perchè mai coivolgere una figlia innocente) bisognerebbe porsi quella su Cosima: perchè mai NON coinvolgere una moglie che, per forza di cose, del tutto estranea non può essere se colpevole è la figlia? non sarà mica più "naturale" difendere ad oltranza il coniuge piuttosto che il figlio?

magica ha detto...

in casa non si trovarono tracce di omicidio ,ma nonostante collocano il delitto in casa .
ammettimo che una persona (sabrina) sia andata fuori di testa aggredendo sarah . se in casa c'erano anche i suoi genitori non sarebbero intervenuti?. basta un matto in casa, ma tutti mi pare troppo ..
l'omicidio avvenne come abbiamo saputo da subito .
poi sono incominciate le fantasie .

Chiara ha detto...

magica, come hai osservato giustamente nell'altro articolo, evidentemente ce n'è di gente che se trovasse un parente che ne ammazza un altro anzichè fermarlo gli darebbe man forte! E' veramente preoccupante la concezione del mondo che ha certa gente...

Giacomo ha detto...

Vedo che è rimasta inevasa la mia domanda.
Nell'ipotesi di delitto accidentale avvenuto in casa ad opera di Sabrina e Cosima, chi avrebbe effettuato gli sms depistanti ed a qual fine?
Stessa domanda nell'ipotesi che Sarah non fosse mai giunta in via Deledda: Sabrina che cosa avrebbe dovuto depistare, se non sapeva che fine avesse fatto Sarah? Ed in tal caso chi avrebbe risposto dal telefono di Sarah col famoso squillo delle 14,28 e da dove?

E, per ultimo, ma non meno importante, com'è possibile che la sequenza degli sms "simuli" perfettamente la situazione da sempre dichiarata da Sabrina e, quel che più conta, da Mariangela? Non una sbavatura, non una minima illogicità! Com'è possibile?

Giacomo

ENRICO ha detto...

@ Mimosa e @ Chiara


Vorrei sottolineare che nei miei interventi mi sono limitato ad un elenco sommario dei dati che mi portano a ipotizzare ENTRAMBE le versioni A e B

Oltre a quello che ho scritto in precedenza non so dirvi altro né, francamente, ho intenzione di fracassarmi la testa alla ricerca di suggestivi scenari che,a mio avviso, lascerebbero il tempo che trovano

Una terza versione, quella di un Misseri che, sotto l’impulso di un raptus sessuale, abbia fatto TUTTO quello che dice di aver fatto contestualmente a delitto appena avvenuto e successivamente nel POMERIGGIO STESSO ( compresa la raccolta dei fagiolini dopo aver effettuato quelle orrende "operazioni" da lui stesso raccontate) senza far trapelare in famiglia per ben 45 giorni un benché minimo segnale di turbamento, dal mio punto di vista, non la ritengo credibile

Spero di aver chiarito la mia posizione.

magica ha detto...

in famiglia notarono i turbamenti .
misseri era dimagrito .
misseri una notte fu sentito piangere da sabrina . lo disse anche a ivano tramite cell . se sabrina avesse saputo il perchè del pianto del padre , non ne avrebbe parlato a ivano : era un tacito segreto familiare .
un marito non piange per dissapori con la moglie . piange per qualcosa di piu' tremendo .
in casa non parlarono mai . dell'omicidio lo disse misseri .. mentre le donne non solo non ne parlarono non sapevano niente . lo dissero loro .. '

ENRICO ha detto...

@ Matteo

"Forse era meglio fare una strategia difensiva diversa."

perfettamente d'accordo !

Mimosa ha detto...

Caro ENRICO, non c’era bisogno tu chiarissi la tua posizione, che già mi era chiara. Io avevo provato a fare ulteriori domande nell’intento di riflettere e suggerivo anche a te di farlo, come avevo a suo tempo tentato con Manlio, per vedere se la tesi di terzi ignoti, con protezioni potenti, stava in piedi. Secondo Manlio «E' inutile giocare agli investigatori/bricoleurs, è questo il punto. Non siamo noi a decidere chi sia il colpevole e chi non lo sia» e quindi ci taglia ogni ulteriore dialogo. Tu rispondi «non ho l’intenzione di fracassarmi la testa alla ricerca di suggestivi scenari».
E, ma allora qui il gioco è tutto incentrato solo sull’annientare le ipotesi di Michele Misseri unico colpevole, senza portare alcun elemento, dato di fatto a sostegno di altri percorsi.
Mi pare pertanto che due netti schieramenti si sono qui costituiti: da una parte coloro che credono personaggi concreti in carne ed ossa esistano nella vignetta (con i loro orari) e dall’altra coloro che credono a “fantasmi”, esseri incorporei che si sono comportati da “Sozzoni” ma stranamente in modo invisibile (e fuori di ogni misura di tempo).
Perdonatemi, ma dal mio punto di vista, se non riceve risposte razionali alle mie domande delle ore 12:14, non ritengo credibile l’intervento di terzi.

Vorrei ricordare che le nostre ”teorie” si basano su una cronologia precisa e coincidente di tabulati e testimoni (quelli della prim’ora, che poi si sono visti aggiustare l’orologio sul cronometro dei falchi inquisitori). «Nei tabulati e nei minuti da loro indicati, è la soluzione del caso», ha scritto Giacomo e per me questo è un punto fermo.
Ah, dimenticavo: un testimone che ha visto Sarah entrare nel garage, c’è, solo che non ha l’uso della parola: il cane Saetta che per giorni si era piantato davanti al portone. Sicuramente la fedeltà di un cane è molto più credibile del sogno di un fioraio o di un gioco perverso di chissà chi nella controra di un agosto infuocato.

Mimosa

PS
l’unica alternativa verosimile potrebbe essere quella di Pino, benché non regga alla confutazione dello scambievole uso dei telefonini in una situazione drammatica come quella proposta.

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