mercoledì 6 febbraio 2013

Roberta Ragusa. Difficile credere che un procuratore esperto come Ugo Adinolfi continui a indagare solo il marito...


Il procuratore di Pisa ha detto ai giornalisti una cosa saggia. Le sue parole: "Sarebbe stato meglio cercarla prima con questo spiegamento di forze, forse avremmo ottenuto migliori risultati...", sono condivisibili perché è logico che per ottenere risultati che possano aiutare le indagini, non si deve aspettare un anno a fare una maxi-battuta che faccia capire se davvero un probabile assassino ha occultato il cadavere della sua vittima. Negli ultimi 13 mesi le ricerche sono partite e si sono fermate decine di volte. Negli ultimi 12 mesi, una task force formata da centinaia di investigatori ha lavorato senza tregua seguendo l'indirizzo investigativo scelto dal pregiudizio di alcuni, fra cui diversi organi d'informazione, senza curarsi del fatto che gli indizi a disposizione erano scarni per decidere di verificare un solo indagato. Si è proceduto a forza di pressioni mediatiche, cercando di cavalcare l'onda (ha colpito anche l'opinione pubblica che non cambierà più la sua idea colpevolista) e dando per scontato quanto scontato non era affatto. Probabilmente si è sperato in una intercettazione, telefonica o ambientale, e si è creduto che nel tempo il Logli si sarebbe tradito. Così facendo si sono forzate le indagini portandole ad essere, nonostante l'enormità di mezzi e uomini impegnati, scarse e unidirezionali.

Grazie a questo modo di procedere, ora che l'ultima immensa battuta non ha avuto esiti con cosa resta in mano chi ha indagato? Poche mosche, e guai ad aprire il pugno, che devono far riflettere... perché il risultato, anche se Roberta Ragusa la si fosse cercata un anno fa, non sarebbe stato diverso dall'attuale. Se un cadavere lo si cerca dove non è, diventa impossibile da trovare anche se nell'immediatezza della scomparsa si impiegano centomila persone. Di certo, l'anno intero passato a puntare il dito rafforzerà le convinzioni mentali di chi pretende vi sia un assassino in casa Logli. Di certo, pur di poter parlare ancora sullo stesso tono, si tirerà in ballo il lago di Massaciuccoli e i suoi fondali, le grotte inesplorabili (come se l'indagato fosse un geologo), altri luoghi impervi e i cinghiali. In questo modo si continuerà a dare per assodato che il marito è una bestia schifosa che ha ucciso sua moglie. Lo si farà perché chi ha scelto la direzione investigativa, ha lasciato che il virus colpevolista si propagasse in tivù e si è dato risposte unidirezionali, quindi probabilmente sbagliate. C'è, ad esempio, chi si è chiesto il motivo per cui Roberta ha lasciato una lista della spesa incompleta. Addirittura, per avere più risposte colpevoliste, si sono scomodati dei grafologi che hanno appurato il cambio di velocità usato fra le prime e le ultime parole. Così, grazie a quel foglio mezzo scritto, si è potuto additare il Logli dicendo che Roberta non l'ha completata perché distratta da un qualcosa capitato all'improvviso ed ipotizzando, come causa, un litigio col marito per via delle telefonate inviate da quest'ultimo all'amante.

Ma i motivi per cui potrebbe aver scelto di accellerare la scrittura possono essere altri: a partire dalla bimba che mentre il padre è in autoscuola o in soffitta inizia a frignare o fa un brutto sogno, per arrivare a dei fanali abbaglianti che si accendono e spengono davanti al portone (un segnale convenzionale). E che il marito poco c'entri con quel cambio di scrittura, lo dimostrano i suoi comportamenti successivi. Se si suppone l'esistenza di un Antonio Logli assassino animale che pensa a tutto, tanto che il cadavere di sua moglie non si trova nel raggio di oltre cento chilometri, bisogna supporre anche che, concedendogli una buona mente criminale visto che ha resistito per un anno alle pressioni, di quella lista non ne avrebbe parlato a nessuno. Perché mostrarla invece di bruciarla o gettarla nel water? Ha avuto una notte intera per pensare al dopo e poteva tranquillamente affermare di aver lasciato sua moglie davanti al televisore... per quale motivo mettere in mano ai carabinieri una lista? Non c'era motivo, per questo è strano che lui stesso la mostri ai giornalisti e agli inquirenti. Come è strano che, volendo far pensare a una fuga volontaria, abbia lasciato in casa gli effetti personali della moglie, il bancomat, lo spazzolino da denti, il pettine gli abiti e quant'altro serve a chi decide di andarsene. Perché non ha seppellito tutto assieme al cadavere ed ha lasciato agli inquirenti una scena che sa di incredibile? E' un assassino che premedita a fasi alterne? Intelligentissimo quando deve occultare e stupidissimo quando deve depistare?

C'è anche chi si è chiesto perché il marito abbia chiamato l'amante chiedendole di far sparire il telefonino che dimostrava la loro relazione. Perché a poche ore dalla scomparsa di sua moglie chiama la giovane concubina e le impone di gettare il cellulare? Ecco, se vogliamo fare un appunto che possa spiegare l'attaccamento della Procura a una unica teoria, lo dobbiamo fare in relazione alla distruzione dei telefonini. Ma come ogni indizio colpevolista considerato a carico di un indagato, anche questo non deve restare unidirezionale e per risultare determinante va provato con una valutazione contraria che dimostri l'impossibilità di altre spiegazioni logiche. Le valutazioni deve farle, ad inizio indagine, chi ha in mano e coordina il pool investigativo. Motivo per cui, se da un lato la scelta di nascondere l'amante ai carabinieri può apparire compromettente e aprire giuste piste investigative, dall'altro lo si può considerare un normale atto di autodifesa. Chiunque si trovi ad avere a che fare con chi fa indagini sulla propria famiglia, in maniera particolare se queste partono da una denuncia di scomparsa, cerca di tenersi a lato e non parlare a tutti di quegli scheletri che fino a quel momento ha murato negli armadi. A questo proposito c'è da dire che è giusto verificare quanto una storia extraconiugale intrattenuta da un marito possa aver influito sugli eventi, visto che un'amante è uno scheletro ingombrante se relazionato a una moglie sparita nel nulla. Però c'è da dire anche che a volte una pista del genere è pure giusto accantonarla, specialmente se le verifiche non portano a un movente o a una complicità criminale fra gli amanti.

Che non ci sia stata complicità fra i due lo dimostrano proprio le telefonate. Fossero stati insieme tutta la notte, a causa di un cadavere da occultare, avrebbero parlato vis a vis e non sarebbero servite altre chiamate per accordarsi sul da farsi. In tutti i casi, anche non volendo accantonare completamente la pista intrapresa, la si poteva comunque lasciare in sospeso e mentre qualcuno cercava terra smossa sul monte Amiata (per dire un nome a caso), provare a ragionare in maniera contraria. E non volendo ipotizzare una fuga volontaria, fermi nella convinzione di un omicidio perpetrato nella notte del 13 gennaio, per non rischiare di veder volare via le quattro mosche che si avevano già allora in mano, serviva di cercare nell'immediatezza piste alternative. Piste che ad oggi paiono difficili da seguire. Vogliamo ragionare come se Roberta Ragusa fosse davvero morta? Facciamolo, tenendo però nel debito conto che la battuta colossale effettuata la settimana scorsa, ha refertato la mancanza del suo cadavere negli spazi aperti e nei luoghi pubblici della provincia pisana. Questo, senza ombra di dubbio, significa che nessun cadavere è stato occultato nelle zone in cui tutti possono avventurarsi o frequentare, dai campi, colti o incolti, ai laghi, ai boschi e alle grotte. Ora, considerando che il giardino di casa Logli è stato oggetto di svariati controlli, che l'inceneritore di cui s'è tanto parlato ha un sistema di sicurezza che lo blocca in presenza di carne, sia umana che animale, che anche i furgoncini dell'azienda in cui il marito di Roberta lavorava sono stati oggetto di rilevamenti da parte del Ris, non subito ma a inizio estate, che la zona attorno alla suddetta azienda è stata battuta palmo a palmo, dobbiamo giungere all'unica conclusione che non piace né ai media né alla procura di Pisa. In poche parole: è assai complicato additare Antonio Logli ad assassino e affibiargli un omicidio premeditato.

Però, sempre volendo considerare Roberta Ragusa defunta, il fatto che il cadavere non sia né nei luoghi a disposizione del marito né in quelli aperti e pubblici, può offrire alla Procura, nei sei mesi di proroga (che di certo diventeranno almeno un anno intero), l'occasione del riscatto. Questo perché il procuratore Adinolfi è uomo di legge da sempre, perché ha un'enorme esperienza e risulta difficile credere non sia giunto ad altri spunti investigativi e ad altre probabili soluzioni, quelle che nessuno ha cercato nei primi giorni in quanto, grazie ai cellulari distrutti, tutti si sono convinti che la donna fosse stata uccisa e occultata dal marito. Il discorso è semplice. Per non rischiare di fare un buco nell'acqua e non riuscire a ottenere la condanna futura del Logli, la richiesta di proroga dimostra che al momento non ci sono prove che lo possano far dichiarare assassino, bisogna adattarsi agli eventi e fare anche ragionamenti scomodi e diversi. Insomma, a questo punto è chiaro che un corpo morto non c'è... come è chiaro che se un cadavere davvero esiste, ma non si trova in una zona dove tutti possono andare, lo si dovrà cercare nelle proprietà private mai battute durante le ricerche. Al limite qualcuno potrebbe averlo nascosto in un anfratto o in un luogo sicuro, anche lontano da Pisa. Ma deve essere un anfratto o un luogo in cui non tutti possono entrare. E chi può averlo occultato? Il marito, che per sospettarlo occorre ipotizzare conosca la terra toscana a menadito, o chi di quell'anfratto o luogo sa praticamente tutto perché lo frequenta o lo ha frequentato?

Per cui la domanda è: il procuratore reitererà le sue convinzioni o farà anche scelte contrarie al suo credo e attenzionerà i vicini di casa, diciamo chi abita nel raggio di un chilometro dall'autoscuola, gli amici e i clienti della scuola guida... o escluderà tutti a priori perché influenzato dalla apparente mancanza di un movente? Ma chi dice che per uccidere una donna, specialmente se sola all'una di notte, serve un movente extra lusso? Il suo curriculum non mi fa credere che si ancorerà a un'idea fissa. Magari lo farà senza parlarne, ma a parer mio cercherà di dipanare la matassa anche partendo da altri capi scoperti. Per questo non mi risulta difficile ipotizzare che possa indagare al di fuori dalla idea colpevolista del Logli. Immedesimiamoci ed ipotizziamo: fossimo in lui da dove partiremmo? Di sicuro dal naso del cane molecolare che pare sia arrivato ai binari della ferrovia e ad un passaggio a livello. Ma visto che i treni passando a velocità sostenuta disperdono gli odori che si trovano nel loro raggio di azione, non pare assurdo credere che si debbano considerare più passaggi a livello e non solo quello in cui il cane si è fermato. A poche centinaia di metri da casa Logli ce ne sono tre, uno è in una strada traversa alla destra, uno in una strada traversa alla sinistra e l'ultimo taglia la stessa via Dini.

Ora, senza additare nessuno e parlando su una linea generale basata su un omicidio e sulla mancanza di un cadavere negli spazi aperti e nei luoghi pubblici (quindi un eventuale corpo privo di vita può essere solo in spazi privati), dobbiamo constatare che a ridosso dei binari di Gello vi sono case con grandi giardini e che, oltre a due geologi, persone che conoscono bene gli anfratti della Toscana (uno è proprietario di un agriturismo), vi abita anche chi ha ottenuto un 'posto barca', e sono pochi, di quelli che si trovano alla foce di un fiume della zona (di solito all'attracco vi è un capanno). Ok, di certo queste persone non c'entrano nulla e gli spunti investigativi non sono di prim'ordine, ma se al tutto aggiungiamo il fatto che da subito si era parlato di 500 euro prelevati il pomeriggio del 13 gennaio, soldi scomparsi dalla casa e dalle discussioni mediatiche, possiamo ben dire che potrebbero nascere idee investigative diverse da quella consolidata. Non seguire altro che la linea già tracciata, potrebbe portare la procura a una debacle (e il procuratore Ugo Adinolfi non è abituato a perdere). Per questi motivi, sempre che Roberta Ragusa sia davvero morta, io credo che nel prossimo anno ci saranno iniziative importanti... e non tutte riguarderanno Antonio Logli.

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1.114 commenti:

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Carlo ha detto...

Carissimo Face

Allo stato deii fatti tutte le ipotesi che possiamo formulare possono essere peregrine e insostenibili ma fra di esse forse ve ne possono essere alcune vicine alla verita'. Quali, forse non lo sapremo mai. Le uniche cose certe, al di la'della robaccia pubblicata e mandata in onda, sono che RR e' scomparsa da 13 mesi, dopo tutte le ricerche non e' stata trovata, viva o morta, ed il marito, iscritto ne l registro degli indagati da un anno, non e' stato ancora arrestato e neppure mai sentito dai PM come persona sottoposta ad indagini.

Stefania ha detto...

Perchè poi allontanarsi in piena notte, durante una fredda notte quando se disgustata e desiderosa di rifarsi un'esistenza altrove, senza marito, figli e suoceri poteva tranquillamente allontanarsi in una qualsiasi mattina di un qualsiasi giorno lavorativo?

La figlioletta poteva svegliarsi, il marito alzarsi anche solo per andare a fare pipi' ed accorgersi lei non era nel letto.

Stefania

Mimosa ha detto...

Si potrebbe prendere in considerazione ancora una alternativa sulla scomparsa di RR. Ossia non si è trattato di omicidio volontario né premeditato, ma solo occultamento del corpo.
Lo scenario potrebbe essere il seguente. Nel corso di un’ennesima lite, nella sera stessa del 13 gennaio, tra una telefonata e l’altra o tra una discesa all’autoscuola e una salita in soffitta (ma non si svegliano i figli con il fracasso della scala?), la donna cade un’altra volta, restando svenuta e/o creduta morta, e allora preso dal panico lui la nasconde, la carica nel Fiorino, si fa aiutare da qualcuno, insomma la fa sparire in qualche modo che non intendo descrivere nei particolari (giocando di creatività come un certo giudice che conosciamo, la quale ha accuratamente sorvolato sui particolari come fossero quisquiglie in cui non perdersi). Omicidio preter-intenzionale, insomma una disgrazia.

Mimosa

chiara ha detto...

Carlo:
l'unica nota che faccio alla tua ricostruzione dell'uscita tramite passaggio interno ed uscita dall'ultimo portone ad ovest è che i locali che seguono quello dell'autoscuola non sono (o almeno non dovrebbero essere) nella disponibilità dei L. in quanto dati in locazione ad una autofficina, per cui non credo dispongano di passaggi interni. credo.

Stefania:
la tesi dell'allontanamento volontario notturno (non per fuga in stato di pericolo) presuppone a sua volta quella della volontà di "farla pagare" al marito che sarebbe stato, come in effetti è, sospettato; allontanandosi di giorno, quando lui avrebbe avuto un alibi verificabile, non avrebbe sortito il medesimo effetto; effetto che potrebbe essere una sorta di "contropartita" alla rinuncia economica (per Falce): non li godo io i soldi, ma nemmeno tu perchè ti faccio rinchiudere per il mio presunto omicidio...

chiara ha detto...

sul caricabatterie (della cui denunciata scomparsa da parte di L. non troviamo un senso e ad alcuni pare sospetta): siamo sicuri che ad accorgersi della sua scomparsa non sia stato uno dei figli e quindi L. a quel punto non avrebbe potuto far altro che riferirlo suo malgrado? non dimentichiamo che l'inventario degli abiti fu fatto fare alla figlia...

chiara ha detto...

Massimo:
una notte per occultare perfettamente il corpo anche senza averlo premeditato secondo me è sufficiente: potrebbe essere stato opportunamente consigliato (questa ipotesi c'è anche in una delle tue possibili ricostruzioni delle telefonate con S.) oppure potrebbe avere delegato l'opera (al padre, seguendo il filo della fantasia) avendo così anche il vantaggio di restare in casa nel caso si fossero svegliati i figli; inoltre, se fosse stato lasciato all'oscuro del luogo, avrebbe l'ulteriore vantaggio di non potersi tradire.
Sul mancato interesse di estranei ad occultare efficacemente il corpo non solo concordo, ma io stessa lo avevo notato giorni fa...sorry, sono andata "in oca"! :-(

Mimosa ha detto...

@ chiara, scusa, ma non hai davvero mai visto una sola puntata di nessuno dei due programmi “Chi l’ha visto” e “Quarto Grado”?
Nell’ultimo CLV dell’altra settimana, va in onda mercoledì (QG di venerdì), hanno mostrato di nuovo il passaggio, la giornalista e il cameraman hanno seguito AL attraverso le stanzette di quel magazzino, una sorta di cantina in grande, dove erano accatastati tanti materiali, armadi, scatoloni, biciclette; la giornalista si è stupita che la porta non fosse chiusa a chiave né quella d’entrata né quella d’uscita e lui confermò che non lo è mai neanche di notte.

Mimosa ha detto...

@ chiara
riguardo al caricabatterie la tua non mi pare un'obiezione che cambi nulla ...
sarà stato sicuramente/forse il figlio maschio ad accorgersi e il padre lo ha riferito
ma l'espressione "suo malgrado" perché la usi?

Mimosa

Carlo ha detto...

Stefania
Fosse vero che RR si e' allontanata da casa nel mezzo di una notte gelida, credo che dietro quel gesto ci dovrebbe essere un motivo improvviso e non pteventivabile. Da qui l'impossibilita' di preparare una valigia visto che il marito era in camera che dormiva. Era quindi necessario prendere lo stretto indispensabile pensando magari di stare via poche ore od al massimo un paio di giorni. Sapere quale potrebbe essere stato realmente il motivo equivarrebbe a risolvere il mistero o perlomeno parte di esso.

Chiara
E' vero. L'ultimo portone sembra essere quello dell'officina. Ma quello di mezzo appartiene ancora all'autoscuola e la distanza dal lampione non aumenta cosi' tanto. In ogni caso e' evitabile il passaggio dal cancelletto della casa dei suoceti.
L'assenza del caricabatterie mi sembra che sia stata effettivamente notata dai figli. Che AL l'abbia riportata nell'intervista non credo sia un elemento ne' a suo carico ne' a sua discolpa.

chiara ha detto...

Mimosa:
sì il passaggio lo conosco ma tu non hai compreso il discorso con Carlo: lui diceva che lei potesse avere percorso il passaggio interno fino all'ULTIMO portone del fabbricato (quello vicino alla ringhiera sul lato corto) ed io escludevo che tale passaggio si estendesse fin laggiù: sicuramente ha un portone d'uscita adiacente alla mura di casa (quello che si è visto nell'intervista) e magari si può anche pensare che ci sia una porta interna che conduce nell'autoscuola; ma escludevo ce ne fossero altre in successione dato che gli altri locali sono dati in locazione a terzi (carlo mi ha poi parzialmente corretta)...tutto qui;

sul caricabatterie ho detto "suo malgrado" perchè non ricordo chi aveva sottolineato come fosse sospetto che L. ne avesse parlato agli inquirenti, inquadrando questa circostanza (così mi è sembrato) tra quelle indizianti. dicendo che la scoperta fosse dei figli e quindi impossibile da non riferire, toglievo certezza a questo "valore indiziante".

PINO ha detto...

@ CHIARA
Anche se la mancanza del carica batteria fosse stata notata dal figlio (ma non credo che sia andata così) non è detto che il ragazzo lo avrebbe denunciato ai carabinieri, data la normale timidezza, propria di quella età, e, forse, anche le raccomandazioni del padre a lasciar parlare lui.
Ad ogni modo ciò non cambia le cose: notare la mancanza di un oggetto relativamente minuscolo, e non l'eventuale capo d'abbigliamento mancante dall'armadio.
E poi, chi si sarebbe impossessato di un attrezzo del genere?
E come mai non è stato ancora ritrovato?
Se vi fosse stata una lite degenerata fra i coniugi, il primo oggeto a portata di mano poteva essere usato per far male; e perchè no il filo del carica batteria, lì messo sul tavolo o la scrivania?
Non dobbiamo dimenticare la "mossa" d'anticipo adoperata nel rivelare solo quello che gli investigatori avrebbero, prima o poi, scoperto autonomamente.

Non cerchiamo di "spaccare in quattro il capello", come sosteneva Stefania; cerchiamo di non vanificare, lo sforzo di ognuno di noi, solo per sfoderare idee controverse, ma che non convingono neanche noi stessi.
Teniamoci su un piano il più vicino possibile alla realtà, perchè fare l'avvocato del diavolo è relativamente facile, e diventa sterile quando non è confortato da almeno una buona ragione.
Non si fraintenta quanto ho scritto; è solo un dialogo con me stesso.
Pino

Carlo ha detto...

Pino

Strangolare una persona con il cavetto di un caricabatterie richiede molta forza, determinazione ed anche una certa pratica. Ma soprattutto lascia segni evidenti sulle mani dell'assassino. Aveva questi segni AL il giorno dopo quando e' andato dai CC? Se i CC avessero notato segni sulle mani avrebbero sicuramente voluto capirci di piu'.

Credo invece che se quell'oggetto realmente manca un significato deve esserci. Ed a me com prima idea viene logicamente da pensare che dovesse servire a ricaricare un cellulare differente da quello rimasto in casa. Non e' cosi' assurdo ipotizzarne l'esistenza visto cje probabilmente l'altro cellulare doveva essere intestato all'autoscuola. Ed allora allegati alle fatture, registrate in contabilita', ci sarebbero stati gli elenchi delle telefonate fatte ed relativi numeri chiamati.

Se RR avesse voluto fare telefonate roservate, magari anche solamente ad un'amica, senza che qualcuno potesse dirle qualcosa, avrebbe dovuto dotarsi di un secondo cellulare segreto. E quale modo migliore per farlo passare inosservato se non comprarne uno identico a quello ufficiale?

Mimosa ha detto...

Gentile Carlo, se posso permettermi di intervenire, anche la tua è una opinione come altre esposte, la registriamo e ne prendiamo atto.

Ne verranno di altre, certamente, e le metteremo in fila.

Caro Pino, sono d'accordo con te che non ci conviene spaccare il capello in quattro, perché rimane una sterile operazione e sfibrante, inoltre ci distoglie ... come nella fase precedente

Mimosa

chiara ha detto...

Pino:
non fraintendo ciò che dici e figurati se me la prendo, ma non sempre ciò che sembra sterile lo è davvero. uso la risposta di carlo per mostrarti cosa intendo: se non si parte dal pre-giudizio del valore indiziante della segnalazione di mancanza del caricabatteria da parte del L., che conduce inevitabilmente a puntare nella direzione "arma del delitto", allora si vede che c'è un'altra spiegazione alla sua mancanza che è altrettanto valida (sulla base degli elementi posseduti al netto del pre-giudizio).
Allora passo a chiedermi: è un pregiudizio quello sulla segnalazione o no? c'è un'altra chiave di lettura verosimile alla segnalazione stessa? io ho mostrato di sì (o così mi pare) e in questo senso ritengo di avere contribuito al discorso evitando che un pre-giudizio ci conduca su una strada obbligata, commettendo l'errore che spesso hanno fatto giudici e inquirenti e contro il quale Massimo si prodiga a scrivere. E attenzione: il mio "suo malgrado" dimostra che non volevo essere "troppo" bastian contraria escludendo che il cavetto possa essere l'arma del delitto (anche se l'obiezione di carlo sui segni che lascerebbe all'aggressore mi pare ragionevole) intendendo io, lo ribadisco, solo invitare a non chiudere fuori dalla porta altre ipotesi che, tolto il pre-giudizio, hanno pari verosimiglianza.
non so se mi sono spiegata e se concordi...

chiara ha detto...

Mimosa:
ok, leggo ora il tuo intervento e alzo le mani dalla tastiera...però allora specifica che preferisci ragionare solo intorno alla colpevolezza, cosa legittima e indubbiamente di maggior soddisfazione (nel senso che c'è molto di più da dire) che tenere aperte altre strade (più ricche di ignoto) laddove gli elementi lo consentono. Chiarito l'obiettivo vedrai che mi ricalibro anch'io, decidendo di filare in compagnia la trama oppure di stare a guardare perchè personalmente non mi calza.
Senza supponenza nè rancore eh, sia chiaro: la maggioranza decide e ci mancherebbe ch'io volessi imporre un diverso metodo! :-)

Stefania ha detto...

Forse qualcosa è sfuggito: vi invito nuovamente a consultare Google map, digitando - Autoscuola Futura, Gello.

Il passaggio nel magazzino porta anche al cortile: da Via Dini si accede attraverso un passo carraio a quel cortile. In quello spazio ha sede l'autoscuola, l'autofficina, c'era il caravan ed altre auto.

E' errato dire che il "passaggio segreto" portasse in locali dati in locazione. Non è vero.

Rimane per me un'ipotesi:

Logli ha raccontato il minimo indispensabile per non contraddirsi;

Logli ha raccontato il minimo indispensabile perchè non ricorda un tubo, neppure a distanza di poche ore.

Ammetto che non molti mariti sarebbero in grado di trovare i capi mancanti nell'armadio di una moglie scomparsa. ma ci sono un mucchio di circa, di mi sembra, di mi pare, di credo ....

Non si caccia nessuno in galera per dei dubbi, ben inteso, ma ci sono altri piccoli particolari.

Probabilmente non sarà possibile scomodare le intelligence di mezzo mondo occidentale per avere i tracciati satellitari di quella notte.

Non è scomparsa una Melania Rea, peraltro ritrovata, che incasinerebbe l'Esercito Italiano e chissà quali altre entità.

E scomparsa una donna di mezz'età cercata solo dal figlio, da alcuni parenti e A qualche amica o pseudo tale.

Ma quante cose non tornano ...

Stefania

chiara ha detto...

Stefania:
"Il passaggio nel magazzino porta anche al cortile"
mai messo in discussione. col "portone d'uscita adiacente alla mura di casa" intendevo proprio all'esterno di questa, nel cortile (è la serranda dell'edificio basso prima di quello rossiccio); mi scuso se sono stata poco chiara: avevo di fronte proprio la foto aerea e davo per scontato si capisse a cosa mi riferivo. sorry.

Mimosa ha detto...

@ chiara
forse non era chiaro che per "per ora", "metodologicamente", si discute solo sulla ipotesi di colpevolezza.

Ben vengano le obiezioni, che tuttavia dovranno essere riprese quando si comincerà (tra non molto, credo, perché c'è ancor poco da dire in merito, penso) a trattare la tematica della estraneità di AL da ogni accusa/illazione/sospetto.

Questo intendevo e sapevo che gli altri concordavano.

Mimosa

Stefania ha detto...

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Chiara wrote:
Mimosa:
sì il passaggio lo conosco ma tu non hai compreso il discorso con Carlo: lui diceva che lei potesse avere percorso il passaggio interno fino all'ULTIMO portone del fabbricato (quello vicino alla ringhiera sul lato corto) ed io escludevo che tale passaggio si estendesse fin laggiù: sicuramente ha un portone d'uscita adiacente alla mura di casa (quello che si è visto nell'intervista) e magari si può anche pensare che ci sia una porta interna che conduce nell'autoscuola; ma escludevo ce ne fossero altre in successione dato che gli altri locali sono dati in locazione a terzi (carlo mi ha poi parzialmente corretta)...tutto qui;

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Chiara, io sono stata chiarissima: il passaggio all'interno del magazzino è un accesso che dall'ingresso di casa di AL/RR da accesso al cortile che è comune all'autoscuola, alla scuola di danza, all'officina ed anche alla recinzione con l'oramai tristemente famoso palo. Comune ... comune .... e quindi anche in uso ai Logli nonostante la locazione. Poco ci importa il resto. Quel cortile guarda a livello esterno verso i campi, non verso Via Condotti.

Stefania

Stefania ha detto...

Ben scritto, Mimosa: tra poco analizzeremo assieme grazie al tuo grande lavoro di archiviazione e catalogazione dei dati, e grazie ad i tuoi importantissimi spunti, a valutare ogni indizio, traccia, prova o pensiero ci porti a penare ad un Logli estraneo ai fatti.

Lo so, lo faremo con la stessa onestà intellettuale con la quale stiamo valutando gli elementi che possono suffragare o almeno far pensare ad un suo coinvolgimento nella scomparsa della moglie.

Spero a quel punto che Chiara, ed altri mettano altrettanto impegno nel confutare i nostri pensieri.

Perchè i pregiudizi sono pregiudizi e come tali negativi a prescindere dove tendano a condizionare il pensiero colpevolista, giustizialista, innocentista o menefreghista.

Stefania

Mimosa ha detto...

Stefania
parole sante, AL non ricorda un tubo, stasera a CLV hanno mostrato un altro spezzone di quella lunga intervista-servizio: il marito non ricorda/non sa quali pigiami usa la moglie, non sa dove li tiene nell'armadio (e chiede "Mamma, te sai dove tiene li pigiami la Roberta?")
.................
così poca attenzione per questa povera moglie con cui divide il letto (ma sarà poi vero?) mentre è così preciso nel descrivere come era vestita quando l'ha vista per l'ultima volta???

Scusate la foga, vorrei con tutto il cuore non fissarmi sulla colpevolezza, ma come si fa a credere che quest'uomo sia sincero?

Mimosa

chiara ha detto...

Mimosa:
scusa, a me era sfuggito, tutto a posto allora :-)

Stefania:
o non ci capiamo proprio o sono stanca io: cortile comune è un conto, chi l'ha mai messo in dubbio? altro conto sono eventuali comunicazioni, porte, accessi, quello-che-vogliamo INTERNI tra i vari esercizi che insistono sul cortile comune (compresi quelli locati) e che sarebbero una CONTINUAZIONE del percorso interno casa Logli-garage/magazzino. Era questo che ipotizzava Carlo ed al quale rispondevo dicendo: secondo me no. ho chiarito adesso?

Mimosa ha detto...

@ Stefania 22:13
ho già pronto l'inizio della seconda parte metodologica
tra poco la posterò.

Mimosa

Stefania ha detto...

No, Chiara, non ci siamo affatto. E non sono a te chiare un sacco di cose a quanto pare. Perchè non veniva messo in discussione un passaggio casa-autoscuola. E' stato un tuo viaggio mentale e di questo hai domandato.

Mimosa: si .... siamo pronti, sei pronta anche alla seconda analisi. Non meno importante.

:-)

Stefania

Anonimo ha detto...

primo: quando sono stati distrutti i cellulari?
secondo: se sono stati distrutti, pomiamo, durante i primi tre giorni della sparizione, perchè?

Voglio dire: tua moglie sparisce di casa nottetempo, i carabinieri sono informati e la cercano.
Non è come nel caso di parolisi che fece cancellare i profili facebook a causa di una moglie scomparsa in pieno giorno in un luogo aperto.
Se Logli non ha avuto cognizione di estranei penetrati in casa per rapirgli la moglie, e se non l'ha fatta sparire lui, può solo pensare che la moglie se ne sia andata SPONTANEAMENTE.
Non che le sia accaduto qualcosa ad opera di chissacchì.
E quindi in una presunzione di innocenza del marito esiste solo la possibilità di fuga volontaria della moglie: ma l'allontanamento spontaneo di una moglie non trova riscontro logico nella decisione di distruggere i cellulari.
se il signor Logli avesse pensato ad una fuga, avrebbe messo in preventivo la possibilità di ritrovarla in breve tempo o di avere sue notizie a breve, e NON una lunga ricerca che avrebbe potuto vederlo come coinvolto come sospetto.

Tabula

Mimosa ha detto...

Concedetemi un ultimo pensierino prima di discutere di altro.
Sempre stasera a CLV. è stato giustamente ricordato che l’edificio (a fianco ma non attaccato al magazzino delle cui porte si discute, inutilmente) ospita all’estrema sinistra l’autofficina, in mezzo la scuolaguida, all’estrema destra una scuola di danza, quindi ci si deve passare davanti per andare da casa alla scuolaguida.
È stato sottolineato che il proprietario della scuola di danza non ha mai voluto parlare con i giornalisti.
AL dice che lui ha parlato con il responsabile il quale era lì a mezzanotte del 13 gennaio, ma che costui non ha visto niente.

Beh, vi lascio la notizia come un piccolo tarlo … in che rapporti era questo tipo con RR? Rapporti di confidenza, visto che la figliola frequentava quella scuola?

Non so che dire né che pensare … l’uomo misterioso ecco che esiste come in tutti i gialli.

chiara ha detto...

Veramente, stefania, se leggi il commento di carlo delle 16:47 ti accorgi che proprio di questo lui parlava, tanto che poi mi ha risposto in maniera congrua! altro che miei viaggi mentali, basta fermarsi due secondi e verificare A CHI E SU COSA sto rispondendo, prima di sparare là qualcosa....non è che lo ordina il medico di considerare solo quello che dite tu, mimosa o pino o chi altri: a me interessava ciò che ha detto carlo e l'ho ripreso. libera di non sentirmi dare della demente per questo o no?
e tanto per chiarire: la riposta a Mimosa è un modo garbato di chiudere il discorso facendo tutti contenti che tanto non ci guadagno nulla a insistere se non si vuol capire una osservazione.

bon senti, basta che innervosirmi non serve a nulla e porta indietro.
ora mi stoppo e vi auguro buon lavoro, ci sentiamo domani.

Mimosa ha detto...

@ Tabula
come avevamo detto nel caso Parolisi, è normale che un uomo ma anche una donna avente una relazione extraconiugale e con coniuge scomparso (in odore di omicidio o uxoricidio) faccia sparire ogni traccia di questa relazione anche se non è colpevole del misfatto.

Non mi turba il fatto che gli amanti abbiano tentato di cancellare le tracce della loro relazione,
come per Parolisi ciò non costituirebbe una prova di accusa di responsabilità penale.

Anche in questo caso, la ragazza ha confessato per prima la relazione e ha raccontato della distruzione dei cellulari e della corrispondenza.
Per la precisione la SC è stata sentita due volte, una mi pare appena ai primi di febbraio e l'altra intorno al 19 di maggio.

Mimosa

Stefania ha detto...

Buon riposo, Chiara.

Tabula: Logli ha detto alla "morosa" prima di spegnere eppoi ha deciso i cellulari dedicati andassero distrutti a poche ore della scomparsa: RR è sparita tra il venerdi' e il sabato mattina, ed il sabato stesso AL ha cercato di rendere innoqui gli apparecchi, fatto salvo è stato poi trovato dagli inquirenti il tracciato dell'orario e del numero delle chiamate (ovviamente non il contenuto).

Mimosa, si ... ho visto anche io CLV. i - non ricordo - si sprecano e tante cose non tornano. Ma la trasmissine sarà disponibile in ree nei prossimi giorni e vogio riservarmi la possibilità di rivedere il tutto con calma.

Buona notte a tutti. Si va a nanna.

Stefania

Mimosa ha detto...

Stefania, meglio andare a nanna, buonanotte!
Mimosa

Mimosa ha detto...

Durante la nanna di tutti, provo a proporre uno schematico punto fermo per raccogliere le idee, evitando riferimenti ai DATI DI FATTO perché a guardar bene, oltre alla scomparsa di RR e al suo non ritrovamento, reali e unici dati di fatto, quello che sappiamo è solo ciò che la famiglia Logli e le amicizie e parentele di RR hanno detto nei vari servizi tv, oltre a quello che abbiamo sentito e letto frutto delle “elaborazioni” giornalistiche basate anche sulle soffiate (definite indiscrezioni), pertanto inconsistenti come *dati di fatto* a fini processuali.

Partirei dalle MOTIVAZIONI.
Perché RR è scomparsa? Chi aveva interesse alla sua sparizione?

Affronterei una ipotesi alla volta, per dare il modo ai commentatori di proporre le loro considerazioni, in un esercizio di pro e contro.

Sul perché di un omicidio infra-famigliare (IPOTESI “A”), si potrebbe considerare, in termini astratti, che:
- RR era diventata un peso per il marito che non tollerava più la sua gelosia
- RR era una minaccia agli interessi economici e finanziari (e forse anche fiscali) per la Società commerciale a conduzione familiare
- AL si è trovato stretto in un imbuto psicologico tra moglie e amante

Alla seconda domanda, date queste premesse, è facile rispondere: l’interesse era di tutto l’intero clan Logli.

Se invece l’omicidio *non* è avvenuto tra le mura domestiche (IPOTESI “B”) e i responsabili sono esterni, alla prima domanda si può rispondere ipotizzando, sulla scia delle considerazioni di Massimo Prati (19 febbraio, ore 14:29), uno sfortunato incontro sulla strada o che RR sia arrivata in un’altra casa, ... e non si sa quanto sia potuto accadere.
Nel primo caso che motivo aveva lo sconosciuto di non far ritrovare il cadavere o di nasconderlo così perfettamente? Nel secondo caso il corpo sarebbe ancora all'interno di una proprietà privata non esplorabile.

Riguardo all’allontanamento volontario (IPOTESI “C”), vedo anch’io le stesse strade di Massimo. Rileggetele!

Considerato che sugli “indizi di colpevolezza” di cui al mio elenco del 18 febbraio 2013 17:56 non è stato dato fino alle più recenti discussioni alcun valido riscontro, mentre peraltro nessuno ha obiettato sulla alternativa di “omicidio preter-intenzionale, insomma disgrazia” del mio post 20 febbraio 2013 ore 17:58, potremmo (metodologicamente) passare a valutare questo passetto successivo?

A voi la palla.
Mimosa

PINO ha detto...

Mi sono svegliato con anticipo stamattina, senza una ragione precisa, ed ho letto tutti i post di ieri sera e stanotte: ultimo, quello di Mimosa, delle ore 1,26.

Comincio rispondendo a CARLO, in relazione al "carica batteria", quale presunta arma del delitto, che così scrive:
="Strangolare una persona con il cavetto di un caricabatterie richiede molta forza, determinazione ed anche una certa pratica. Ma soprattutto lascia segni evidenti sulle mani dell'assassino"=

Carlo, se AL fosse l'ipotetico assassino sarebbe abbastanza sano (almeno in apparenza) da avere la forza di stringere un laccio, di modestissimo diametro, che affonda facilmente nei teneri muscoli del collo, specie se femminile.
In quanto ai segni che la stretta del filo lascerebbe sulle mani, che avrebbe attirata l'attenzione dei CC, voglio ricordare che l'indagato svolge lavori manuali propri del suo mestiere: fa l'elettricista. Per cui è facile immaginare quanti fili stringe, taglia, ad allaccia, con le mani, che non sarebbero proprio quelle di un medico, o impiegato all'anagrafe comunale.

CHIARA, delle due ipotesi di Carlo, dai quali hai preso spunto per ricordarmi il "preconcetto" (ed era superfluo, perchè non parto mai da concetti predeterminati, e l'ho dimostrato), alla prima ho gia riargomentato, alla seconda rispondo con una domanda: è stato rinvenuto questo secondo cellulare? Allora perchè supporne l'esistenza?
Per spiegare con una astrazione un fatto concreto, come la sparizione del carica batteria?
Francamente non ne vedo un nesso logico.

Infine, non dimentichiamo che "per ora", "metodologicamente", si discute solo sulla ipotesi di colpevolezza.", come sottolinea Mimosa.
Avremo modo di analizzare gli stessi accadimenti, dall'altro punto di vista, proprio in virtù della imparzialità.
Pino










Anonimo ha detto...


Tra le scarse notizie ogni tanto ne esce una nuova per me.
Non sapevo che la scuola di danza nella proprietà L. quella sera fosse aperta e non sapevo che il responsabile della scuola di danza non vuole parlare, e CLV lo ha evidenziato.
A questo punto lo scenario si apre su nuove ipotesi:
innanzitutto chi è questo responsabile?
E' stato ufficialmente ascoltato?
Chi c'era in palestra quella sera?
Sono stati interrogati?
A che ora hanno finito di ballare?
Il comprensorio quella sera non era proprio deserto.
Anche Yara sparì un venerdì uscendo dalla palestra e lo stesso venerdì la discoteca di Chignolo era aperta.
Questa cosa potrebbe far cambiare tutto l'impianto indiziario contro il L.
Mimosa post delle 1:26
Gli " indizi di colpevolezza " da te elencati con precisione sono stati affrontati.
La motivazione per cui R è scomparsa, per me è tutta economica e l'ho già detto, aggiungo che potrebbe aver avuto conoscenza di qualcosa che poteva danneggiare la ditta, come ha detto Stefania.
Per come la vedo io lui non viveva
in un imbuto,ci stava bene aveva tutto. E vero che noi non sappiamo nulla della SC, non abbiamo i messaggi, le intercettazioni.
Quindi non sappiamo se lei faceva pressioni e possiamo solo immaginare le pressioni che poteva fare R.
Per quanto riguarda la preterintenzionalità io la escludo.
Il motivo per cui la escludo è dato dall'assoluta segretezza dei comportamenti, dei silenzi che mi parlano di un lavoro fatto con scientificità.
E' anche vero che non posso escludere un fatto d'impeto non intenzionale.
Comunque dopo aver scoperto che la scuola di danza era aperta che c'era movimento in tarda serata anche lì qualcuno non parla,mi ammutolisco anche io per pensarci un po' su.

Stefania ha detto...

Buongiorno a tutti.

Riguardo la palesrta che insiste nella proprietà di Via Dini a Gello, è questa:

http://www.masterdance.org/index.html

Intanto dobbiamo precisare che se chi la gestisce si è rifiutato di parlare con i giornalisti questo non vuole affatto dire non sia stato ascoltato dagli inquirenti.

Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di AL, nessuno ha piu' rilasciato dichiarazioni tra i Logli.

Chi ha in affitto i locali potrebbe aver ricevuto l'invito a tacersi proprio da parte della famiglia oppure aver deciso di non rilasciare dichiarazioni alla stampa ed alle televisioni proprio in virtu' del rapporto economico esistente.

Ieri, a CLV si è detto che la palestra è rimasta aperta sino a tardi ma non si è specificato un orario ed anzi, AL ha dato da intendere che eventuali corsi fossero terminati quando lui era giu' in autoscuola. Stavano magari facendo le pulizie, oppure sistemando .... quindi non è afftto detto ci fosse traffico di clienti della palestra.

Per curiosità sono andata a controllarmi nel sito della palestra gli orari dei corsi. Alcuni vengono segnalati ma nessun corso termina dopo le ore 20 del venerdi'. C'è invero da segnalare che viene indicato che sono stati RECENTEMENTE modificati gli orari di alcuni corsi. Per altri infine, non è possibile avere notizie di giorni ed orari se non iscritti al sito.

Infine dobbiamo ricordare che se dalla Procura si è lasciato trapelare di un testimone che avrebbe visto AL quella notte, potrebbe:

- Essere una falsa notizia diffusa all'uopo per tentare di far cadere in contraddizione (nel caso fosse colpevole) AC;

- Essere vero ci sia un testimone e che sia una persona che abita in Via Gigli oppure in Via Dini, o nelle zone limitrofe;

- Infine potrebbe proprio essere chi era in palestra.

Certo, allo stato attuale, nessuno verrà a dirci chi effettivamente sia questa persona.

E se per caso fosse davvero qualcuno che gestisce la palestra, è evidente non voglia inimicarsi il padrone dei locali. E se chiedesse la risoluzione del contratto d'affitto?

Ecco che potrebbe starci il timore referenziale verso i Logli ma non perchè persone che incutono paura ma semplicemente per mero opportunismo economico.

Stefania

Stefania ha detto...

Ed ora arriviamo a te, cara Mimosa, ed a Pino ed a quello che avete scritto qui sopra:

Pino - se il caricabatteria fosse stato usato per strangolare RR, dovrebbe gioco forza essere avvenuto in ambiente esterno dal comprensorio ed anche fuori dall'autovettura. E' molto resistente quel cavo, e si sarebbero trovate tracce di sangue che non sono state rilevate. Facciamoci un pensiero e magari torniamoci successivamente.

Mimosa - Parliamo della tua analisi dello scritto di Massimo:

IPOTESI A - Ne stiamo parlando da giorni ed è una strada percorribile tant'è che il Procuratore Adinolfi è concentrato proprio su quella, sempre non lo faccia solamente intendere, per opportunismo investigativo.

IPOTESI B - Riguardo l'incontro con uno sconosciuto che potrebbe aver fatto del male ad RR, il corpo potrebbe essere stato occultato ma sicuramente sarebbe stato ritrovato perchè si tratterebbe di delitto d'impeto. Nel caso invece RR sia finita nell'abitazione di qualche vicino di casa, ebbene, è la seconda volta che Massimo ci prospetta questa eventualità e vorrei comprendere perchè abbia avuto questo spunto. Perchè non lancia mai frasi a caso. Spero voglia dirci qualcosa in piu' perchè penso non sia possibile perquisire le abitazioni di tutta Gello, a prescindere oggi come oggi sarebbe ormai tardi.

IPOTESI C - Prelievi costanti di piccole somme per organizzarsi la fuga. Penso gli inquirenti abbiano chiesto alla famiglia Logli gli estratti conto bancari e quelli di eventuale carta di credito in uso ad RR. Aggiungo che in autoscuola potrebbero dei clienti pagare piccole somme in contanti: per una pratica, per qualche lezione di guida. Pero' mi lascia perplessa la faccenda di una fuga volontaria atta a punire i familiari. Perchè se è vero che RR potrebbe essere riuscita nel suo intento, allo stato attuale delle cose, pur con diversi indizi che possano portare ed hanno portato ad attenzionare AL, nella realtà pare che lui viva come avrebbe desiderato: senza la moglie ossessiva e finanziariamente corrosiva, con la compagna che prima era tenuto a nascondere e con i figlioli. Vero che comunque AL è finito in un mare di guai ma potrebbe anche uscirne pulito come un lenzuolo candeggiato.

Stefania

chiara ha detto...

Stefania:
sulla ipotesi C hai ragione su quale sia il reale stato delle cose e su come possano concludersi, ma R., confortata da altri casi di cronaca, avrebbe potuto ragionevolmente contare su un esito diverso (che peraltro può ancora avvenire); di certo è che se è da qualche parte a guardare cosa accade si starà rodendo per la "timidezza" degli inquirenti che le stanno rovinando la festa e, se L. ne uscirà candido la rabbia, l'umiliazione, il senso d'impotenza e la consapevolezza delle serie conseguenze che l'attenderebbero se tornasse, faranno in modo che comunque di lei non sapremmo più nulla; o, in virtù dei primi tre stati d'animo che ho nominato, la ritroveremmo suicida; o magari semplicemente riuscirà a godersi il buono di una nuova vita e si accontenterà del sospetto che comunque continuerà ad aleggiare intorno al marito...sarebbe bello immaginarla così, viva libera e padrona di se stessa finalmente...probabilmente TROPPO bello e in fondo non ci credo nemmeno io; verosimilmente e secondo le regole d'esperienza la verità può essere ridotta alle ipotesi A o B (come luogo privato).
A questo proposito sarebbe determinante sapere se sia il caso di continuare a prendere in la traccia olfattiva o no: personalmente ho qualche dubbio che l'odore di una persona possa venire "confuso" da quello di un'altra solo perchè ne indossa gli abiti/scarpe; ma effettivamente la discrepanza tra i cani dei due gruppi potrebbe essere spiegata proprio da questa non-nettezza dell'odore; auspicherei giungesse qualcuno di competente a dirimere la questione.

PINO ha detto...

@ STEFANIA
Una precisazione: Una morte per strangolamento, avvenuto utilizzando una cordicella, un cavetto, un laccio od un filo elettrico, non produce sanguinamento, se non lievissimo, allorquanto si verificano escorsioni, lungo il solco lasciato dal mezzo usato.
Comunque, mai in quantità tale da produrre sgocciolamento o copiose perdite.
Quì non ci piove.
Se la morte di RR fosse avvenuta con tali modalità, era ovvio che i CC non trovassero tracce ematiche, sia pure col luminol.
Quindi, l'ipotesi resta valida, in quanto difficile da eludere.
Pino

Anonimo ha detto...

La mia osservazione sulla opportunità di distruggere i cellulari compromettenti non è stata ben compresa.
Volendo partire dal presupposto che AL sia innocente e candido e non ne sappia niente, risulta impossibile che un estraneo abbia rapito la moglie prelevandola da casa propria senza che nessuno se ne accorgesse: quindi rimane solo la possibilità di un allontanamento volontario della donna.
AL, sapendo se stesso innocente e candido come un angioletto, non può che pensare che la moglie possa essersi allontanata da sola, con o senza memoria alcuna.
- - -
Ora seguitemi:
ragionavo sul fatto che un uomo che ritenga che la propria moglie si sia allontanata volontariamente, anche in preda a stato confusionale, non avrebbe MOTIVO ALCUNO di distruggere il cellulare condiviso con l'amante nelle 24 ore successive alla sparizione.

E questo perchè il semplice abbandono del tetto coniugale prima o poi viene comunicato, poichè passati alcuni giorni Roberta avrebbe richiesto di vedere i figlioli.

Mentre l'allontanamento in stato confusionale di qualcuno solitamente ne comporta il ritrovamento.

AL invece ha distrutto i cellulari solo nell'ottica che alla moglie fosse accaduto qualcosa di brutto, come la morte, e non intendeva finire nei guai per le comunicazioni con l'amante.

Mi domando a questo punto quali elementi potesse avere quest'uomo per ritenere da subito che alla donna fosse accaduto qualcosa di brutto che potesse in qualche modo puntare a lui ed alla sua relazione clandestina, invece di ritenere l'allontanamento un semplice preludio alla separazione.

Mi avete capito?

E' ben diverso dal caso Parolisi: Melania poteva avere incontrato un malintenzionato, a Colle San Marco.

Roberta Ragusa, al sicuro all'interno della propria abitazione, e senza che nessun altro si accorgesse dell'ingresso di un estraneo, no.

Tabula

Anonimo ha detto...

Da ciò si evince per logica che Logli, se innocente, potrebbe solo ritenere la sparizione della moglie VOLONTARIA.

Se una moglie abbandona il tetto coniugale prima o poi si fa viva, quindi distruggere i cellulari non ha senso.

Se una moglie si allontana in stato confusionale, prima o poi viene ritrovata, quindi distruggere i cellulari non serviva.

AL nelle prime 24/48 ore dalla scomparsa non avrebbe dovuto avere ragione alcuna di credere che alla moglie fosse accaduto alcunchè di brutto nè di ritenere che la scomparsa si sarebbe protratta per lungo tempo: distruggere le tracce della sua relazione con l'amante in quel lasso di tempo sarebbe stato quantomeno prematuro.

A meno che lui sapesse con assoluta certezza o con buona approssimazione che Roberta non si sarebbe mai più fatta viva, e quindi necessariamente quest'uomo qualcosa SA.

Tabula

chiara ha detto...

Pino:
su quanto hai risposto a Stefania concordo;
su quanto risposto a Carlo invece no, un conto sono le mani da lavoratore un altro dei solchi attorno a dorso e palmo: se avesse semplicemente teso i due capi del filo, incrociati dietro al collo, il piccolo calibro degli stessi e il materiale liscio che li riveste avrebbe fatto scivolare le mani rendendo inefficace la stretta, per questo solitamente chi uccide strangolando si trova ad avvolgersi lo strumento attorno alle mani, almeno con un giro (fai una prova attorno alla gamba del tavolo ad esempio)...piuttosto non sono certa che i segni, che certamente ci sono sul momento, non possano scomparire nell'arco di una notte; a naso mi verrebbe da pensare che questo tipo di cavo lascerebbe sulle mani dell'aggressore segni analoghi a quelli rimasti sul collo della vittima e quindi, anche non trascurando la differenza tra tessuti vitali e tessuti non vitali, almeno una traccia rimanga abbastanza a lungo, ma non potrei giurarci; proverò a vedere se c'è qualcosa nel manuale di medicina legale.

Anonimo ha detto...

Tabula, fa piacere leggerti.
Sì, le tue riflessioni sull'eliminazione dei telefonini quasi subito dopo la scomparsa, le condivido in pieno.
Questo fatto è un indizio molto importante.
E' sicuro che non sia passato inosservato a chi di dovere.
Penso anche come dice Pino che gli inquirenti hanno molti dati in mano che non fanno uscire per ora.
Forse accadrà dopo le elezioni regionali come dice Massimo?
Chissà se la non scarsa presenza femminile nelle liste sia foriera di nuovo, vitale interesse nella chiarificazione del caso.
Vanna

PINO ha detto...

@ CHIARA
Non c'è bisogno di consultare un manuale del genere per una spiegazione di anatomia spicciola. Posso farlo io, semplicemente, e molto modestamente.
E' vero che avvolgendo il filo alle mani, per ottenerne una più solida presa, l'azione lascerebbe dei segni, specialmente sul lato dorsale, dove il metacarpo è atraversato sagittalmente da vene, arterie e numerosi, piccoli vasi ematici, sensibili ad ogni pressione di carattere traumatico, che provocherebbero versamenti ematici sottocutanei visibili ad occhio nudo.
Ma siamo sicuri che la visita a cui fu sottoposto AL sia stata così scrupolosa?
Mi è parso capire che l'attenzione degli esaminatori, fosse più diretta alle parti del corpo, più verosimilmente collegati alla presunta, sospetta "caduta", se sono stati negletti il graffio alla fronte, e l'altro sulla parte posteriore del collo, e perchè no, qualche piccolo "livido" sul dorso delle mani?
Pino

ENRICO ha detto...

@ Tabula

Il Logli potrebbe aver deciso di distruggere i due cellulari “dedicati” ( prova della sua annosa relazione extraconiugale) perché spaventato da una ritorsione da parte della moglie nel timore che costei avrebbe potuto essersi eclissata con l’aiuto di qualcuno e fosse decisa ad una richiesta di separazione per colpa… con tutti gli annessi e connessi del caso

Più che un freddo e calcolatore uxoricidia, il Logli mi fa pensare ad un pugile suonato che ancora si sta domandando chi lo abbia messo ko al primo colpo di gong

ENRICO ha detto...

Ps :correzione verbo !

" avesse potuto" essersi eclissata...

Stefania ha detto...

Enrico, non esiste piu' e da mo' la separazione per colpa. Esiste semmai la separazione con addebito. Ma non puoi pensare di nascondere a tua moglie una relazione extraconiugale oramai scoperta. Quando hai ben distrutto i cellulari? Se ti ha beccato, oramai la frittata è fatta.

Pino, ti domandi se la visita a cui è stato sottoposto il Logli è stata o meno scrupolosa. Immagino che si ma non ci è dato di sapere se non che aveva male al collo (causa caduta) perchè lui stesso lo ha dichiarato, e che aveva delle escoriazioni (causa incontro ravvicinato con un ulivo) perchè è trapelato. Ma è davvero solo quanto riscontrato?

Il Logli racconta un sacco di particolari. Anche quelli non richiesti. Dimentica di dire del graffio (i CC mi hanno fatto spogliare ma non hanno trovato niente). Quando racconta della caduta riferisce di essersi fatto male alle articolazioni tra collo e spalla. E' seduto di fronte alla giornalista. In altro filmato (che abbiamo piu' volte visto) mima l'incidente domestico, salendo sulla scala. Ed anche in questo caso, quando la giornalista gli chiede se lui non si è fatto nulla, si tocca la spalla ed il collo sul suo lato destro. Ma se guardi come mima la caduta, lui dice di essersi aggrappato per un istante con il braccio sinistro alla scala.

Pino, prova ad aggrapparti allo stipite di una porta, oppure ad un palo stradale, cercando di fare una specie di lap dance (magari quando non c'è nessuno in giro, altrimenti ti fanno internare). Se ti aggrappi ad un ipotetico palo con il braccio sinistro e ti tendi verso l'esterno (come se tu fossi in una centrifuga) nel momento in cui ti molli, a tuo avviso qual'è la parte del corpo che sbatte per prima a terra? Ovviamente la sinistra, perchè è quella che ha piu' slancio, quella che era tesa. Cadendo sopra Roberta, Logli avrebbe dovuto eventualmente sbattere spalla e collo a sinistra e non a destra. Ma magari questa è solo una mia "falegnameria mentale", pero' ci tenevo a condividerla.

Stefania

ENRICO ha detto...

@ Stefania

avevo già segnalato che l'abbandono del tetto coniugale , se ampiamente dimostrato con fatti e non semplicemente con parole o illazioni, comporta la separazione con addebito.

I due cellulari potevano costituire una prova concreta in più.

Stefania ha detto...

Enrico, avendo letto questo tuo scritto ....
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"Il Logli potrebbe aver deciso di distruggere i due cellulari “dedicati” ( prova della sua annosa relazione extraconiugale) perché spaventato da una ritorsione da parte della moglie nel timore che costei avrebbe potuto essersi eclissata con l’aiuto di qualcuno e fosse decisa ad una richiesta di separazione per colpa… con tutti gli annessi e connessi del caso"
--------------------------

avevo compreso tu giustificassi l'ieda di un'immediata distruzione dei cellulari con il timore che il Logli temesse la moglie avrebbe chiesto una separazione per colpa.

L'ho riletto, ma hai scritto proprio cosi' .... In ogni caso, chi puo' avere vantaggio a chiedere una separazione con addebito è appunto il AL non certo RR perchè se sostenuta da un buon legale e da qualcuno che le voleva sinceramente bene avrebbe potuto lasciare il marito in braghe di tela.

Riguardo la possibilità di un ritorno di RR, ovvio verrebbe denunciata per abbandono di minore e per procurato allarme.

Ma poi sarebbe da dimostrare che all'atto della scomparsa e per tutto il periodo della "fuga volontaria" era in grado di intendere e di volere.

In ogni caso sono d'accordo con Tabula: i cellulari sono stati distrutti un po' troppo precipitosamente per non far pensare al fatto AL sappia ben piu' di quanto dice.

Stefania

Anonimo ha detto...

@Enrico
un uomo che paventi una separazione per colpa o comunque con addebito, non ha nessun bisogno di distruggere i cellulari.
Nelle separazioni coniugali non interviene la forza pubblica per frugare tra le tue cose, MAI.
Tutte le prove fisiche di un tradimento, lettere, cellulari, fotografie, possono essere tranquillamente nascoste senza timore in un posto ovviamente fuori portata.
Se Logli ha deciso di distruggere il proprio cellulare e se ha chiesto alla sua amante di distruggere il proprio (quando mai nelle separazioni si va a domandare il callulare al terzo incomodo della coppia?) è perchè temeva qualcosa di molto peggio di una causa di separazione con addebito.

Non so come semplificare: se pensi che tua moglie abbia deciso di abbandonare il tetto coniugale, paventandone la lettera dell'avvocato,
a quale scopo dovresti distruggere fisicamente il cellulare che usi per comunicare con l'amante?
E perchè dovresti chiedere alla tua amante di distruggere il proprio?
Quando mai un avvocato divorzista avrebbe il potere di perquisire le amanti dei futuri ex coniugi?

Mi dispiace Enrico, ma secondo me questo non è un punto che possa spiegarsi banalmente.

La distruzione dei cellulari dedicati avviene quando si teme l'implicazione in qualcosa di peggiore dell'allontanamento volontario.

E, se AL fosse estraneo alla sparizione della moglie,
non avrebbe avuto ragione al mondo di pensare subito al peggio.

A meno che, ribadisco, e sempre escludendo una sua diretta responsabilità, non sapesse qualcosa.

Tabula

ENRICO ha detto...

Se viene dimostrato che l’abbandono è dovuto ad una legittima reazione alla violazione degli obblighi familiari dell’altro coniuge e se l’abitazione risulta effettivamente abitata dal coniuge allontanatosi e dagli eventuali figli minori conviventi, il presupposto per l’assegnazione gratuita della casa con l’estromissione dell’altro coniuge, resta valido.

Pertanto Roberta avrebbe potuto – dimostrando in modo incontrovertibile con fatti e prove la gravità del comportamento del marito – chiedere la separazione con addebito.

Tutt’al più potrebbe scattare la denuncia per procurato allarme

@ Tabula

non sempre i comportamenti altrui, soprattutto in situazioni emotivamente critiche, seguono la logica rigorosa di chi freddamente analizza “dal di fuori ” i fatti

Stefania ha detto...

Tabula, ben scritto. L'eventuale richiesta di separazione consensuale, con addebito .... nulla ha a che vedere con la distruzione dei due apparecchi telefonici.

Come tu dici, il AC potrebbe essere il responsabile della scomparsa di RR oppure in seconda battuta, sapere della scomparsa molto di piu' di quanto ha raccontato.

Logli ha deciso per la distruzione ed ha chiesto a SC di fare lo stesso. Quella benedetta ragazza ha eseguito l'ordine senza fare delle domande e senza porsele?

Stefania

Mimosa ha detto...

Io penso che la distruzione dei cellulari e la cancellazione dei messaggi e mail tra gli amanti, possa essere semplicemente frutto della prima menzogna detta ai CC e cioè che la loro vita coniugale era “tranquilla”, “normale”, da persone “intelligenti” che non litigano mai, immagine che ha voluto dare a tutti.
E siccome sapeva che comunque gli investigatori avrebbero rivolto attenzione anche ai computer di casa, si è messo al lavoro facendo sparire quel che poteva far sparire.
Tant’è vero che anche la ragazza è stata mandata a casa per un paio di mesi.
In fondo è stata lei a raccontare della relazione (due volte è stata ascoltata).
Quando una moglie scompare o viene trovata morta ammazzata, ormai si sa, il primo attenzionato è il coniuge. E se si scopre che il marito ha una storia parallela, si pensa subito a questo come movente.
Quindi io non mi meraviglio né credo la distruzione dei telefonini possa essere un “indizio”.

Mimosa

Stefania ha detto...

Appunto Mimosa ... quando scompare o viene trovata ammazzata. Ma se Logli ha pensato sinceramente ad un allontanamento dovuto ad amnesia come è andato sostenendo per giorni, sarebbe stato speranzoso di rintracciarla in breve tempo. Sparita era sparita ma prima di parlare di scomparsa prolungata o di omicidio passano ore, giorni ...

Tant'è che anche gli inquirenti inizialmente hanno seguito le diverse segnalazioni che davano una RR viva ed avvistata in un autogril, in una pizzeria, ecc ....

E AL cosa fa? Distrugge due cellulari, le mail ed il resto nell'immediatezza della scomparsa?

Stefania

Mimosa ha detto...

Va bene Stefania, ma solo lui insisteva sull'amnesia, non è detto che gli inquirenti ci abbiano creduto anche se seguivano le segnalazioni di avvistamenti
evidentemente AL si rendeva conto che la scusa non avrebbe retto a lungo

e, visto che molti sapevano della relazione extraconiugale, forse il suo amico maresciallo glielo avrà in qualche modo suggerito

i carabinieri e i finanzieri sanno tutto di tutti, tutti siamo schedati

Mimosa

Anonimo ha detto...

Già, e se i cellulari contenevano messaggi pericolosi riguardanti eventuali accordi criminali, per la sparizione "forzata" di RR
come la mettiamo?
FALCE

Mimosa ha detto...

FALCE
in tal caso si apre un altro scenario, dove ogni piccolo particolare andrebbe riletto

Mimosa

Stefania ha detto...

Alla fine, direi ragazzi che la faccenda della sparizione dei cellulari possa essere un indizio che non fa ben sperare ma è altrettanto vero noi non si è nella testa di AL per cui è valida sia la motivazione di Tabula, che quella di Mimosa, che quella di Falce, anche se portano a risposte diverse.

Solo quella di Enrico, mi perplime ... (Enrico, non me ne volere, eh?)

Puo' quindi essere considerato un dettaglio a sfavore dell'estraneità del Logli, sia a livello di responsabilità oggettiva nella scomparsa della moglie sia fosse semplicemente in grado di spiegarla.

Ma un elemento, nulla di piu'.

Almeno, questo a mio avviso.

Stefania

Stefania ha detto...

Vorrei invece soffermarmi su un'altro aspetto.

Vi chiedo, per piacere, di leggere questo ariticolo:

http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2012/5/10/ROBERTA-RAGUSA-Chi-l-ha-visto-un-inquietante-biglietto-tragedia-caduta-dalle-scale-Retroscena-della-notte-della-scomparsa/277230/

Attraverso queste parole ho avuto conferma su una certa data, quella in cui a CLV fu mandato in onda il filmato con l'intervista ad AL e VL davanti al lampione, all'interno del comprensorio.

Questa cosa si, la reputo davvero molto importante: perchè sono spariti dal web i filmanti dove AL e VL parlano davanti al lampione? Non solo non si trovano nè su You Tube nè altrove, ma se scorriamo gli aggiornamenti sul caso RR sul sito di CLV, non vi è traccia di quell'aggiornamento. Ed anzi, nella sequenza di date circa le novità sul caso, troviamo tutte le puntate in cui se ne è parlato ma quella viene saltata bellamente. Ho certezza di quale sia la data in cui è stato mandato in onda quel filmato, grazie all'articolo che ho postato qui sopra.

(Segue)

Stefania ha detto...

Non puo' essere un caso. Mi domando se gli inquirenti, avendo tra le mani qualche dato certo in piu' rispetto a noi, non stiano volutamente tentando di tenerlo nascosto usando CLV come "gancio".

Come a dire "Facciamo credere al Logli di aver considerato irrilevante la famosa mezza frase (a quell'ora ... - il lampione era spento - sembra voler dire, bloccato dal padre). Come se gli inquirenti avessero già la certezza che tutto è davvero iniziato in quel benedetto piazzale, o comunque in autoscuola e non in casa.

Ad avvalorare questa mia tesi c'è il fatto che nel link della scuola di danza che è dentro al comprensorio

http://www.masterdance.org/index.html

non c'è indicazione di uno straccio di attività che si svolga a tarda serata di venerdi. Viene (sempre in quel sito) specificato che alcuni orari sono stati "recentemente" modificati, e per sapere a che ora si svolgono determinati corsi, devi linkarti.

E' strano anche questo ... come a non voler lasciare alcuna indicazione che porti a chi c'era e potrebbe aver visto qualcosa proprio quel venerdi' sera.

E se fosse uno degli insegnanti della palestra, uno dei gestori della stessa, il supertestimone che non voleva parlare?

Anche io, come Massimo, penso quindi Adinolfi abbia in mano ben altro di quel che ha lasciato trapelare. Solo che Massimo pensa sia in tutt'altra direzione mentre io mi sto domandando se alla luce di quanto ho appena scritto, non sia proprio qualcosa a carico di AL.

Non lo si dice, in attesa di interrogarlo sulla base di tante perplessità .... le stanno solo accumulando per non bruciare la possibilità di ottenere se non una confessione almeno qualche frase che lo possa tradire.

Ho visto troppi film?

Ben inteso, non voglio dare alcun valore a questa ipotesi, mi sto solo domandando se puo' essere una di quelle valutate dagli inquirenti.

Che ne dite?

Stefania

PINO ha detto...

@ STEFA', che dovemo dì?
L'idea non è banale, ed il comportamento di chi dirige la scuola di ballo non è assolutamente chiaro: per ordine della Procura, circa il testimone?
Per far piacere ai padroni del locale? o più semplicemente per tirarsi fuori da eventuali impicci con la legge?
E' difficile stabilirlo e, come dice Mimosa: =" si apre un altro scenario, dove ogni piccolo particolare andrebbe riletto"=
Ciao, Pino

ENRICO ha detto...

@ Stefania

"Solo quella di Enrico, mi perplime..

sapessi quante sono le risposte che perplimono anche me !! ( non me ne volere neanche tu, eh ?!)

Mimosa ha detto...

Novità sentita mezz'ora fa: da 8 ore è in corso una massiccia perquisizione in tutto il complesso della famiglia Logli, stanza per stanza in casa, appartamento per appartamento, nel magazzino tra le cianfrusaglie, nella scuolaguida, nell'officina e nella palestra scuola di danza, in piscina, cortile, giardino eccetera
ci sono i cani da ricerca di tracce ematiche e resti umani.

Si dà per imminente il prossimo interrogatorio vero e proprio di AL.

Mimosa

Stefania ha detto...

Figurati! :-)))

Siamo qui per confrontarci, no?

Carlo ha detto...

L'ultima mossa della Procura a me sembra l'ultimo disperato tentativo di trovare un appiglio per farsi concedere dal GIP una proroga delle indagini ai sensi dell'art.406 cpp (tenendo anche conto che i legali di AL potranno presentare memorie scritte mirate a dimostrare l'insufficienza degli elementi a carcico)..
Credo significhi che la Procura non ha in mano nulla di valido per ottenetre la proroga o richiedere il rinvio a giudizio. Alla faccia di tutta la campagna mediatica che ha oramai emesso da tempo il proprio verdetto di colpevolezza.

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Grazie per la notizia, ma, a parer mio, ogni ulteriore sforzo degli inquirenti risulterà vano, dato il deprecabile ritardo con cui si sono decise certe misure.
Ammesso, e non concesso che AL fosse l'assassino di sua moglie, ti pare che non sarebbe stato attento a non lasciare tracce del reato, in giro?
In un anno abbondante, sai quante lavature e lucidature possono farsi, nei locali, sui mobili, e attrezzi da lavoro?
Ho sentito, o letto, non mi ricordo, che le ricerche sarebbero state dirette sulla struttura muraria degli immobili, per individuare falsi muri e cavità ricavate nella struttura medesima.
Che la fortuna assista i cercatori, nei due sensi dell'esito.
A dopo i programmi tv.
Pino

Anonimo ha detto...

Il comprensorio nello scorso anno è stato oggetto di ristrutturazione.
Carlo,io credo, voglio credere, che la Procura abbia qualcosa in mano, perché è consapevole che non può tornare di nuovo lì senza avere la più piccola traccia di qualcosa di nuovo.
Pino,mi associo: che la fortuna assista i cercatori.
Vanna

ENRICO ha detto...

@ Vanna

ctz- "che la fortuna assista i cercatori."

Non capisco in che senso lo dici .

Se non trovano niente si ritornerebbe al punto di partenza quindi, da quanto mi sembra di capire, sarebbero "fortunati" solo se trovassero il cadavere o tracce di un evento delittuoso ?

In questo caso però eviterei di parlare di "fortuna". Se non altro per buon gusto.

Anonimo ha detto...

http://www.leggo.it/news/cronaca/roberta_ragusa_svolta_vicina_perquisizione_con_i_cani_in_casa/notizie/215594.shtml


Ma cosa speravano di trovare a 13 mesi dalla scomparsa?
un osso di Roberta dimenticato dentro il sofà?
Una macchia di sangue lasciata in evidenza per oltre un anno?
Un'arma del delitto mai pulita nè fatta sparire?

Che genere di riferimento hanno in fatto di durata delle tracce olfattive?
ridicolo..

A parte il fatto che un'altra donna occupa attualmente gli spazi di Roberta, adopera le sue lenzuola e chissà cos'altro, chissà cosa ha eliminato dal guardaroba per fare spazio alle proprie cose, e che cosa ha contaminato con l'uso.

boh

Tabula

Mimosa ha detto...

Stefania ha scritto “E se fosse uno degli insegnanti della palestra, uno dei gestori della stessa, il supertestimone che non voleva parlare?”,
e io di rimbalzo domando: se fosse un complice? Se sapesse molto non solo perché ha visto ma ha fatto?

Non abbiamo ancora preso in considerazione un autore *conosciuto* da RR, vicino alla sua cerchia.

Così, tanto per aggiungere un'altra fetta alla torta dei 360° (e poi cancellarla), per esempio, non potrebbe entrare nella vignetta un personaggio che quella notte si era attardato nei locali? Non potrebbe essere lui l’individuo visto dal vicino discutere con una donna davanti al cancello, fatta poi salire in macchina?

Questo scenario implicherebbe una RR uscita di fretta da casa o per raggiungere la palestra e confidarsi coll’amico o per raggiungere lui visto dalla finestra.
Implicherebbe una RR furibonda per la scoperta inaspettata del nome dell’amante, una RR in preda ad una rabbia incontrollata (alle volte quando il sangue va alla testa, senti caldo e non guardi il termometro esterno se ti becca l’impulso di uscire, … per un attimo), una RR che corre a sfogarsi con una persona che già aveva raccolto le sue confidenze (in effetti RR frequentava quell’ambiente) e chiedere consiglio.
Del resto dalla casa si poteva percorrere un tragitto al coperto attraverso quel famoso capannone ripostiglio.
Ma implicherebbe pure una RR in confidenza con un altro uomo, magari un frequentante pure lui (per non puntare il dito su una persona precisa, titolare o insegnante della palestra scuola di danza).
E a questo proposito mi pare di ricordare un antico accenno di Massimo a considerare anche gli “amici” maschi della palestra.

Ora non so (chiedo lumi, perché appena ora mi sono posta la domanda), ma esistono altre palestre nei dintorni? Quale era la palestra frequentata da Roberta e da quel gruppo di amiche?

Mimosa

PINO ha detto...

@ ENRICO
Vanna mi scuserà se rispondo in sua vece, essendo l'autore degli auguri di fortunosa ricerca "nei due sensi".
La fortuna c'entra Enrico, perchè se RR venisse trovata, lì dove la stanno cercando, i fortunati sarebbero gli inquirenti, che potranno finalmente trarre le loro conclusioni.
Se non venisse trovata, la fortuna avrebbe teso una mano ad AL, sollevandolo, almeno per 3/4 dall'imbarazzante situazione di sospettato in cui si trova.
Mi pare chiaro, no?
Scrivi più spesso, se puoi.
Cari saluti, Pino

PINO ha detto...

@ MIMOSA
La tua fertile mente, come un radar, è subito pronta acaptare ogni palpito, ogni sospiro, per registrarlo ed assimilarlo. Non voglio neanche immaginare il dinamismo di quel radar nel captare una vera notizia.
Infatti, quell'apparecchio si è istantaneamente attivato all'accenno sulla scuola di ballo, fatto da Stefania.
Immediata, la tua "elaborazione dei dati"
Risultato: una teoria che merita di essere veramente approfondita, anche per non fossilizzarci in una posizione di ricerca unidirezionale.
Bene, cara Mimosa, ragioniamoci un po, su questa scuola di ballo restata in penombra fin dall'inizio dei nostri dialoghi.
Che ne dite, tu, Stefania e tutti gli altri?
Buonanotte, Pino


Mimosa ha detto...

@ PINO
forse è vero che ho una fertile mente ... un radar, grazie! e forse anche un fervida fantasia ...
lo sai, con tutte le forze sto dando il mio contributo affinché la cara Roberta possa trovare pace, ovunque sia
e coloro che le hanno fatto del male siano scoperti.

Buonanotte, carissimo!
Mimosa

Stefania ha detto...

Ben svegliati a tutti.

Mimosa, Pino, a onor di cronaca:

- RR frequentava un'altra palestra, non quella all'interno del comprensorio. Non ricordo chi ipotizzo' (ma queste sono cose riferite quindi lasciano il tempo che trovano) si penso' la scelta fosse stata fatta per "staccare" ed uscire di tanto in tanto da quelle mura dove aveva casa e bottega;

- La bimba di RR e di AL invece, lei si, era e presumo sia ancora, frequentantrice della palestra/scuola di ballo di Via Dini.

Tutto questo non esclude che RR conoscesse i gestori ed anche alcuni frequentatori del luogo dove la bambina prendeva lezioni di ballo, anzi è molto probabile: altri genitori, gli insegnanti, altri frequentatori ... lavorava e viveva a dieci metri da loro.

Stefania

Anonimo ha detto...

Buongiorno!
Sono stata tutta ieri a cercare notizie su internet.
Mimosa, quando ho sentito a CLV che il responsabile della scuola di danza non parla, si sono accese tutte le mie lucette.
Perché non parla?
Stefania non credo che non parli solo perché è affittuario.
Con i tempi che corrono sai quanti capannoni sfitti troverebbe e a buon prezzo!
A meno che paghi un affitto mooolto conveniente ed abbia un rapporto mooolto amichevole col proprietario.
Oppure non parla perché ha paura di essere attenzionato e vuole farsi gli affari suoi?
Perché sa qualcosa della coppia o è amico dell'uno o dell'altra?
Perché sa chi quella sera era lì a ballare?
Ecco questa palestra, come quella di Yara,è da prendere in considerazione: è dentro il comprensorio.
Internet non dà gli orari: sono abbottonati.
R. andava ad un'altra palestra un po' più lontana ed anche qui bisognerebbe chiedersi il perché se ce l'aveva dentro casa.
Se diamo per scontato che R. era attenta e legata ai suoi figli, perché andava in altra sede a fare esercizi ginnici?
Ho letto o sentito che un'amica ha detto che lei preferiva così perché poteva avere l'occasione di uscire e distrarsi.
Sacrosanta ragione per una donna tutta casa e lavoro.
Mi chiedo:in quale orario normalmente ci andava?
Se ci andava frequentemente di più la mattina ci può stare poiché la mattina i figlioli andavano a scuola.
Se ci andava il pomeriggio la cosa mi fa riflettere.
Il pomeriggio i figli sono a casa a fare i compiti e questo è il momento della giornata in cui è possibile raccontare, condividere le esperienze scolastiche.
E' quel momento in cui la mamma può dare una mano non solo a fare i compiti, ma a codificare il vissuto scolastico dei figli, a conoscere la socializzazione degli stessi e le competenze acquisite.
Le esperienze scolastiche dei due figli, sicuramente diverse, potevano essere trasmesse reciprocamente.
Quante cose una mamma registra dai racconti dei figli sulla vita scolastica!
E' un momento prezioso, anche se può essere solo un momento.
Se in palestra ci fosse andata il pomeriggio con chi restavano i figli? Con la S.?
Ma 'sta nonna che ruolo aveva se anche la mattina che R. non si trovava lì c'era la tuttofare invece della nonna?
Sarà che io sono nonna a tutto tondo.
A meno che anche i figli in contemporanea facessero attività.
Ed ora la butto lì: e se a R. non piaceva qualcosa o qualcuno di quella scuola?
Ho già detto che nei primi tempi fu intervistato un bell'uomo con gli occhiali,amico del marito che parlava di R. con sicurezza e diceva qualcosa, che purtroppo non ricordo, ma ricordo l'impressione sgradevole che mi ha dato, ho avuto l'impressione che era stato imbeccato, e che R. gli piaceva.
Era una trasmissione pomeridiana.
Sì, possono entrarci eventuali presenze maschili.
Le donne tra di loro chiacchierano e pure gli uomini tra di loro chiacchierano e taaanto!
Com'è che in questa storia ci sono " le amiche " ( che dovranno avere dei compagni ), e gli uomini di Gello parlano?
Se non parlano mi insoppettisce, se parlano di sicuro apprezzano la fisicità di R. magari con qualche punta di: "... Aveva qualcuno... ".
E' tardi! Devo andare! A risentirci quando torno.
Vanna

chiara ha detto...

Buongiorno.
Anche a me intriga ragionare su palestra e gestore e lo faccio dicendo che trovo verosimile egli sia il famoso testimone "timoroso" (non dunque paura del W.L. babau ma del W.L. "padrone di casa" che, per avergli messo nelle pesti il figliolo trova il modo di "sbatterlo fuori" lui, avviamento e tutto: un cambio di sede è sempre un danno per un esercizio, specie considerando che la clientela deve essere tutta piuttosto locale, gellesi); dall'altra proseguo nell'ipotesi "spalla su cui piangere": R. lo raggiunge, gli riferisce gli ultimi sconvolgenti sviluppi e lui (già amante o meno) la convince ad allontanarsi, così com'è, lungo il percorso campestre e lui l'avrebbe raggiunta al passaggio a livello; da lì a casa sua, dove lei ci ripensa e vorrebbe andarsene ma lui glielo impedisce e R. lì rimane...nel modo ventilato da Massimo.

sulla perquisizione dei locali butto lì l'ipotesi ulteriore di ricerca non di effettivi resti di R. o di armi del delitto ecc, ma solo di tracce olfattive di permanenza di un cadavere: occultato temporaneamente nel corso della notte sarebbe stato trasportato altrove in seguito, una volta studiato un buon piano per la soppressione; già avere una simile indicazione da parte dei cani sarebbe un notevole passo avanti.

PINO ha detto...

@ STEFANIA
="Tutto questo non esclude che RR conoscesse i gestori ed anche alcuni frequentatori del luogo dove la bambina prendeva lezioni di ballo, anzi è molto probabile: altri genitori, gli insegnanti, altri frequentatori ... lavorava e viveva a dieci metri da loro."=

Quanto hai supposto NON è da escludere, ma da CONFERMARE, almeno per quanto riguarda mie esperienze dirette.
Una mia nipotina (ha vent'anni, ma per me è sempre "ina"), frequenta una scuola di ballo, sita nei pianoterra del palazzo dove abita.
Ebbene, mio figlio e mia nuora, tramite le amiche della ragazza, hanno intrecciato moltissime amicizie, con i relativi genitori, scambiandosi visite e cose del genere.
Qualcosa come un club, dove tutti conoscono tutti. E sarei propenso a credere che altre strutture similari, non vivano climi diversi.
Tornando alla scuola-palestra di Gello, e considerando la socializzazione come consuetudinaria, tra i frequentatori/trici, della struttura, RR doveva necessariamente conoscerne i proprietari, chi la frequentava, ed annessi e connesi.
Il fatto, poi, che proprio la scuola sia stata semioscurata, fra le altre attività che si svolgevano nei vari locali a pianoterra del complesso edilizio Logli, suscita almeno curiosità, non facilmente liquidabile.
Pino

chiara ha detto...

sulla scelta di una palestra diversa: dalla tabella della "Masterdance" ed anche dal sito mi par di capire che non abbia sale attrezzi, nè attività ad orario libero (oltre ai corsi di danza ci sono solo aerobica, step e ginnastica, tutti ovviamente intesi come lezioni ad orario fisso) per cui, dato che mi par di capire che R. frequentasse proprio una sala attrezzi ad orario libero non ci vedo sottintesi alla scelta di frequentare un luogo diverso.

Mi interessa l'osservazione di Vanna sull'amico con gli occhiali che le ha "solleticato" qualcosa: altri ne hanno memoria e possono riferire qualcosa di più?

p.s. si è ufficialmente passati a parlar anche d'altro che della colpevolezza di L. o sbaglio? lo chiedo perchè data l'estrema ravvicinanza temporale con la "reprimenda" ricevuta non vorrei cuccarmene un'altra fraintendendo quanto leggo :-/

Stefania ha detto...

No, Chiara. Ora si sta valutando anche altro, come è giusto che sia.

Come dicevo non si hanno e non si avevano preclusioni di sorta e solo mi pareva errato ci si accusasse di essere "monotematici" e di avere un atteggiamento miope.

La discussione che qui si è intrappresa nelle ultime ore dimostra l'esatto contrario.

Si sta valutando la possibilità del coinvolgimento di chi era in palestra: come testimone silente se non forzato poi dagli inquirenti, come eventuale gancio, come persona che ha aiutato Roberta a fuggire oppure l'ha soppressa.

Stefania

Anonimo ha detto...

CHIARA
Non volevi che si parlasse anche di indizi a favore di AL, e della ricerca in altre direzioni?
Lo ha già fatto Pino, in un post delle ore 17 di ieri, ed uno di stamattina, alle ore09,27, oltre alla precisazione di Stefania, che precede questo post.
Nessuno di "cucca" niente: hai capito molto bene.
FALCE

Mimosa ha detto...

@ chiara, mi sa tanto che per "per ora", "metodologicamente", non sia emerso molto che possa avvalorare una ipotesi di colpevolezza, solo possibili sospetti, ma neanche la scomparsa del filo caricabatteria ci fornisce un indizio.
Quindi ben vengano altri possibili scenari da discutere e trattare analizzandoli sempre con lucidità metodologica.
Credo sia più semplice, almeno per me, il saltare di palo in frasca è dispersivo.
Mimosa

chiara ha detto...

"Non volevi che si parlasse anche di indizi a favore di AL, e della ricerca in altre direzioni?"
veramente "indizi a favore" proprio, non ne ho visti e non ne vedo. buona la seconda, tanto per mettersi a posto ragione e coscienza.

"Nessuno di "cucca" niente: hai capito molto bene"
ç_ç commossa...


buona giornata a tutti! :-))

Mimosa ha detto...

@ chiara delle 8:18,
Il tuo “proseguimento” dell'ipotesi "spalla su cui piangere" è una ricostruzione in piena regola, molto plausibile che merita più di una riflessione.

Mimosa

ENRICO ha detto...

@PINO
Tu dici : “Scrivi più spesso, se puoi”

Sai bene che sono sempre intervenuto quando ritenevo di avere qualcosa da dire che potesse essere d’aiuto al ragionamento collettivo

Nel caso REA /PAROLISI, primaditutto c’era una scena del crimine poi c’era il rapporto autoptico, c’erano richieste d’arresto,, c’erano tutti gli atti relativi alla memoria difensiva, c’erano videoregistrazioni di interrogatori abusivi, c’erano opinabili giornaliere dichiarazioni di parte ecc…ecc…,,,insomma c’era grande quantità di materiale da analizzare e su cui discutere.

Nel caso in esame invece non c’è nulla. Al limite si potrebbe persino affermare che non ci sia nemmeno il reato

Scusami, ma non riesco a capire quale sia l’obiettivo che vi siete proposti .
Faccio fatica a seguirvi.e credo di non essere il solo.

chiara ha detto...

Enrico:
scusa se mi intrometto in cose che non mi riguardano ma leggendoti mi sorge spontanea una osservazione...una semplice chiacchierata in compagnia per piacere personale no? serve proprio un obiettivo per ogni cosa che si fa?

ENRICO ha detto...

( mi scuso per la breve digressione)

OT x

@ Chiara

carissima, apprezzo l’invito e condivido l’idea che non sia necessario avere un obiettivo per “fare qualcosa” Qui però non si sta parlando di “pizza e fichi” , qui si sta discutendo ( da quanto capisco) sull’eventualità di un episodio criminoso e sulle possibili responsabilità di Tizio, Caio, Sempronio o Mevia , persone a tutt’oggi incensurate.
Non è nelle mie corde ipotizzare, avendo come sfondo la REALE pelle altrui, possibili scenari delittuosi, esiziali scelte personali o disperati abbandoni senza averne – al momento - il benché minimo appiglio.
Se invece volessimo cimentarci a scrivere un thriller a più mani potrei essere disposto a partecipare piacevolmente, tempo permettendo.

Stefania ha detto...

CHIARA - A mio avviso, valutando scenari che non tengano in considerazione un coinvolgimento diretto di AL, significa proprio valutare gli indizi a suo pro. Ti ricordi (perchè so ricordi) quanto ci arrabbiammo perchè per Parolisi valse l'assioma "CHI SE NON LUI?". Ecco, se prima abbiamo valutato (allo stato delle cose) tutto quanto puo' effettivamente portarci a pensare ad una sua responsabilità, ora, parlando della palestra, stiamo valutanto tutt'altro scenario. E mi pare agire e ragionare in maniera obiettiva e non con il paraocchi cosi' come da accuse piu' o meno velate. Ti pare? Magari, ragionando tutti assieme, verranno fuori anche altri aspetti che sino ad oggi non abbiamo per nulla valutato perchè non ci sono fattori che ci hanno portato a farlo o anche perchè non ci siamo arrivati per nostri limiti. Ma io non amo usare la bilancia, per cui potrebbe essere che tra un mese avremo valutato piu' aspetti che ci conducano a sospettare di AL, come invece potrà capitare il contrario, com'è giusto che sia quando si ragiona senza preconcetti.

ENRICO - So bene che il discorso è delicato perchè si ragiona anche dell'eventuale colpa di alcune persone. Ma questo è solo un aspetto indiretto, una conseguenza. Penso che quello che stiamo facendo abbia come cardine la ricerca della verità circa la scomparsa di RR. Volontaria, semivolontaria (dovuta ad un'amnesia), a causa di evento delittuoso provocato in famiglia o da estranei al nucleo familiare.

Non siamo noi a poter in modo alcuno determinare perchè e come Roberta è scomparsa e non è piu' tornata. Noi possiamo solo cercare di comprenderlo.

Stefania

Anonimo ha detto...

Enrico veramente qualche "piccolo appiglio "c'è, altrimenti non staremmo qui a scalare impervie rocce.
Mi sembra che Falce e Tabula hanno ipotizzato che l' eliminazione dei 3 telefonini nasconda altro cioè la consapevolezza che si era a conoscenza di ciò che era accaduto, altrimenti perché distruggerli.
A Gello lo sapevano tutti!
E' questo sarebbe il vero motivo secondo me.
Sì Enrico R. poteva avere un altro telefonino uguale ed aggiungo poteva essersi confidata con qualche uomo.
Su quest'ultima ipotesi ci tornerò.
Sono ora fortemente incuriosita dalla persona SC che vive in un piccolo centro e che già a 20 anni aveva le idee chiare: avere come amante il suo datore di lavoro, essere amica della moglie di lui, collaborare alla sana crescita dei figlioli, farsi apprezzare da tutti.
" Cherchez la femme " qualcuno ha detto, e si trova il bandolo della matassa.
Per favore non parliamo di Amore, non si costruisce Amore sul dolore di qualcuno.
A me sembra che la femme in questione sia stata abile ad entrare nel cuore,nel portafoglio,nel letto di un'altra.
E' stata astuta e priva di scrupoli, inutile dire che non doveva continuare mostrandosi amica.
SONO STATI AMBIGUI AMBEDUE e davanti ai due figli.
Eppure come mai di questa tipa non si sa niente, ma come è rispettata! E se la storia tra i due amanti fosse una storia malata, una storia che voleva e doveva continuare comunque senza rivalse economiche ed altro da parte di R?
Mi ricordo alcuni film americani in bianco e nero nei quali vengono tratteggiate le donne perfide.
Andiamo ad un ipotetico uomo che potrebbe essere stato un amico di R, che potrebbe aver ascoltato il suo dolore e non solo.
Se R. ancora non si trova è nascosta bene e l'amico poteva essere un complice, poteva riferire tutto ciò che lei diceva ed ora è muto come un pesce.
E se l'amico fosse stato prima di tutto amico di AL?
Il responsabile della scuola di ballo era amico di AL, di R. conosceva SC e sapeva.
Ma tra uomini c'è complicità.
Siamo ancora nel campo delle ipotesi contro l'indagato.
Oggi sono tornati i RIS.
I figli sono stati attenzionati psicologicamente?
Vanna

Anonimo ha detto...

CHIARA
Non riscontro il tuo post, perchè l'ha già fatto Stefania in modo chiaro.
Il tuo divertente neologismo mi è piaciuto, perciò l'ho usato con piacere.
L'infinito del verbo sarebbe "cuccare"? :-)
FALCE

chiara ha detto...

Stefania e Falce:
non sono certissima di aver colto lo spirito della risposta di Stefania e nel caso mi scuso preventivamente; se però l'ho ben compresa mi avvedo di esser stata ancora una volta poco...chiara: intendevo dire che non vedo NELLA STORIA - non nelle vostre analisi!- indizi a favore (tutt'al più vedo qualche elemento neutro che personalmente non innalzerei ad indizio).

nell'accezione che ho usato, il verbo è solo riflessivo :-)

chiara ha detto...

p.s. al tempo di Parolisi ancora non seguivo i commenti ma solo gli articoli per cui mi sono persa la vostra discussione....una grave perdita! soprattutto considerato che del caso ne parlavo in altra sede con gente che di staccare il naso dalla "pappa pronta" di clv&co proprio non ne voleva sapere!

p.p.s. avete notato come in ogni caso eclatante ci sia un pater familias-maschioAlfa che finisce per dominare, in positivo o in negativo, indagini e processo? (babbo Franzoni, babbo Rea, sulla buona strada babbo Logli)...fossi uno psicologo sociale farei un pensierino ad una monografia dedicata...

Anonimo ha detto...

CHIARA
Sono io questa volta a non aver capito il maiuscolo.
Vuoi dire, cioè, che in tutta l'intera "storia" NON TROVI NESSUN INDIZIO CHE POSSA RITENERSI A FAVORE DI AL?
Neanche uno?
Allora, la bilancia tenuta da una certa signora penderebbe dal lato meno auspicato dall'indagato?
E' questo che vuoi dire, o devo a mia volta aspettarmi una "cuccata"?
FALCE

ENRICO ha detto...

@ Vanna

.” A me sembra che la femme in questione sia stata abile ad entrare nel cuore,nel portafoglio,nel letto di un'altra.
E' stata astuta e priva di scrupoli, inutile dire che non doveva continuare mostrandosi amica.ecc..ecc..


Può darsi che sia come dici tu, può darsi invece che esistano circostanze ed aspetti che non conosciamo
Giudicare comportamenti privati e scavare nelle vite altrui in mancanza di un concreto riscontro diretto e facendo riferimento a miei personali parametri è uno esercizio che non pratico
Per questo, allo stato delle cose, preferisco non pronunciarmi ed attendere gli sviluppi delle indagini.

Del resto mi sembra che la conversazione nel blog sia già abbastanza ricca e non abbia bisogno di ulteriori contributi

chiara ha detto...

Falce:
tutto si riduce a quale accezione si dia alla parola "indizio"; quando ho espresso quel pensiero avevo in mente la definizione "restrittiva" che gli da una buona parte Dottrina al fine di distinguerlo dalla comune accezione generica di "segno"; la definizione di cui parlo è: "dato sensibile su cui si formula un argomento induttivo". In questo senso, di dati che portino ad argomentare in maniera induttiva una estraneità dell'indagato non ne trovo (tu me ne puoi indicare?). Viceversa in questa sede sono stati mostrati diversi dati che consentono l'argomento contrario (con tutta l'attenzione da dare al tacchino di Russel, non lo dimentico). Ma SIA quella assenza SIA questa presenza non fanno pendere la mia personale bilancia contro il malcapitato, chè l'esperienza insegna che il mondo è pieno di sfigati su cui la sorte e la personale stupidità o malafede riversano loro addosso una tal quantità di "elementi avversi" che per districarsene hanno bisogno di una mano dal Cielo (posso citare ancora una volta il "buon" Parolisi?).
Con una metafora calcistica: non è il pronostico a fare il vincitore e il vinto ma la palla in rete. E palla in rete significa "indizi gravi, precisi e concordanti": la concordanza c'è senz'altro, la precisione la ritrovo solo nei telefoni distrutti nell'immediatezza, la gravità francamente mi pare in gran parte latitare...

chiara ha detto...

Enrico:
sì, certo, il tuo è un discorso bellissimo e correttissimo....ma non chiedere a noi donne di farlo! S.C. con noi non ha speranze ;-)

Mimosa ha detto...

La butto qua solo perché l’ho riletta da poco: un’amica ha detto che RR credeva che l’amante del marito fosse una delle mamme della scuola di danza frequentata dalla figlia (ossia quella sita accanto alla autoscuola).
Ecco che entra ancora la palestra/scuola di danza.
E se RR avesse deciso di approfondire a modo suo e fosse invece incappata in chi aveva altre mire su di lei?

Mimosa

chiara ha detto...

...spariti....
tutti davanti a quarto grado o tutti davanti a beppe grillo? ;-)

Anonimo ha detto...

Chiara, fin dall'inizio ho detto che se gli amanti avevano rispetto di R, dei figli e di loro stessi, dovevano essere sinceri e non continuare un rapporto ambiguo e, scusa il parolone che forse non va di moda, immorale.
Se veramente era Amore quello che li univa dovevano fare una scelta, dovevano andare a vivere insieme.
A.L. doveva chiudere il rapporto con la moglie oppure S doveva ritirarsi piuttosto che prendere in giro R.
Questo non è stato fatto ed è reale ora che la donna vive nella casa coniugale con lui e con i figli.
Ti sembra normale?
A me no, di quali speranze o giudizi speranzosi parli nei confronti di SC e del degno compagno?
Oggi c'è il divorzio che bisogno c'è di prendere in giro una donna, criticare l'educazione che dà ai suoi figli,starle sempre tra i piedi! Mi auguro solo che anche lei sia indagata, che le facciano tutti i controlli possibili, perché di sicuro lei sa.
Se nell'ambito della scuola di danza si entra in rapporti tra genitori, come dice Pino e lo condivido, quindi sapevano; se nel paese anche tutti sapevano, come questi tutti consideravano R.una stupida? E' possibile che nessuno, proprio nessuno le abbia, "sottovoce", fatto capire qualcosa?
Sembra che l'omertà non sia solo nel sud.
Penso che le " amiche " e non solo loro non abbiano detto tutto.
Non so se si troverà una traccia di verità, quello che personalmente constato è che la coppia sta insieme in barba ad una scomparsa che loro sanno non tornerà
Vanna

chiara ha detto...

ma io non lo so....
far capire UNA SOLA delle cose che dico è un'impresa che in confronto tutto il resto che ho fatto nella vita è stata una scollinata.
mi pare davvero impossibile che tutto e solo quello che dico io venga puntualmente frainteso. e sì che ci vado nel mondo, parlo e scrivo quotidianamente senza bisogno di mille aggiustamenti.
a 'sto punto siete voi, scusate eh...
non ho più le forze per correggere, chiarire, discutere.
ho detto quello che hai capito tu e amen.

Anonimo ha detto...

con chi ce l'hai ora, chiara?

chiara ha detto...

tu dimmi il tuo consueto nick e io ti rispondo

Anonimo ha detto...

CHIARA
Premettendo che non sono io l'anonimo delle 23,45 (e quì torniamo ad un vizio duro a morire). Volevo solo pregarti di avere pazienza, com me ed altri, che non hanno la capacità di intendere le "accezioni", i "segni" e il"tacchino di Russel".
Mi accontenterei (non so gli altri) di una più semplice prosa, senza dovermi soffermare, più del necessario, su accezioni generiche, segni, ed induttività, per assimilare il tuo forbito modo di esprimerti.
Dovresti avere più pazienza con noi, sai com'è...
FALCE

Stefania ha detto...

MIMOSA - Si, torna ancora la scuola di danza. Puo' essere un caso, puo' non esserlo. Dobbiamo pensarci bene.

CHIARA - Noi non si è da definizione restrittiva", e non ci si basa solo su cosa intenda gran parte della Dottrina. Ti confido una cosa: non ci si basa neppure sull'intera Dottrina a dire il vero, per chi la conosce, ovviamente. Ma ci si basa anche sull'indizio considerato segno.

Non ci piace farne questioni di lana caprina, insomma. Cerchiamo di individuare indizi/segni che possano portarci ad avere una visone di quanto accaduto a largo spettro. Si seguono questi segni per valutarli. Se ... poi, questi possano un giorno diventare indizi probanti una responsabilità oggettiva legata ad un crimine, non lo sappiamo. Perchè è precoce, e perchè solo quando ci sarà certezza potranno essere valutati da chi di dovere, e da noi approvati, commentati, contestati, secondo buonsenso e competenza.

Stefania

Anonimo ha detto...

Chiara se qualche volta diventa complicato seguirti è perché forse hai uno stile articolato, pieno di rimandi che poi riprendi.
Cerca di fare schemini o elenchi consequenziali più semplici.
Cerchiamo di capirci tutti per trovare un nesso in un fatto così misterioso e va da sé che alcune cose proprio non quadrano a favore
di chi non è scomparso.
Non siamo noi a volere volontariamente puntare il dito su qualcuno, sono gli scarsi fatti che parlano e noi quelli analizziamo.
Come dice Stefania è probabile che tra un mese si possa trovare altro alla luce di nuovi indizi o prove.
E noi ricominceremo da un altro punto di vista.
Ciao.
Vanna

chiara ha detto...

FALCE: a domanda rispondo; se non si vuol la risposta si eviti la domanda e si faccia una affermazione e basta.
a te che chiedevi conto (n.b.) di una mia affermazione - ho risposto che probabilmente la "dissonanza" che ogni tanto esce tra noi sta solo in un differente punto di partenza; e, STEFANIA, spiegare questo punto di partenza per rendere "leggibile" il commento (come il vostro è leggibile per me che ho compreso il vostro diverso punto di partenza e ne ho preso atto senza criticarlo) non significa nè darlo per necessario nè tanto meno imporlo ad altri; questo è un passo in più che tu vuoi attribuirmi ma che in nessuna parte del mio discorso c'è. o vuoi mostrarmi dove l'avresti visto?
E VANNA: scusa ma la frase "S.C. con noi non ha speranze" non è per nulla articolata e non abbisogna di schemini mi pare. per capirla è sufficiente leggere il commento a cui rispondevo e che sta appena sopra (enrico che ti diceva, in sostanza, di non essere impietosa con la S.C. perchè chissà quali "condotte e aspetti che non conosciamo" ci fossero dietro al suo modo di agire: io gli ho risposto che quel modo di comportarsi è sempre imperdonabile visto da una donna. non mi pare una cosa astrusa o sbaglio?).
ancora FALCE: Mi sono permessa di citare il tacchino induttivista di russel perchè l'ho letto proprio in questo blog e nessuno si è lamentato con chi quella volta l'ha citato e spiegato.
E a questo proposito: ho letto articoli e interventi, fatti da persone che certo non parlano facile, estremamente articolati, difficili e infarciti di infinite citazioni, di cui io ho compreso una minima parte e tutti voi invece sembrate averli compresi pienamente o così pare dai commenti che avete fatto. mi pare impossibile che, capiti quelli, non comprendiate niente di quello che dico io che è molto più terra terra (perchè io sono molto più terra-terra rispetto a quegli altri). Non mi resta che pensare che un pre-giudizio, più o meno meritato, consapevole o meno, guida la lettura dei miei interventi. Ne prendo atto e mi regolerò di conseguenza. Di certo non muoio se non scrivo qui ma ad essere additata come la "bestia strana" che la fa difficile, quando parlo esattamente come voi, non ci sto!
non voglio cambiare nessun punto di vista e non voglio che si parli di ciò che dico io. se volete mettermi in bocca queste cose appena non ripeto a pappagallo quello che dite voi, allora io la bocca a questo punto la chiudo.
ciao.

ENRICO ha detto...

@ Chiara

Beh, devo darti proprio ragione !

Vero è che talvolta i tuoi commenti sono stati un po', come dire, troppo contorti e facilmente equivocabili ma ultimamente mi pare di aver notato da parte tua un notevole sforzo teso a rendere più scorrevoli i tuoi interventi.
Non capisco dunque cosa abbia originato questa ulteriore sottile incomprensione.
Comunque i malintesi sono all’ordine del giorno in qualsiasi forum : basta attendere il necessario rodaggio e poi, sia chi scrive sia chi legge riuscirà a trovare il giusto equilibrio nella comunicazione

buona giornata
E.

PINO ha detto...

CHIARA
Scusami se mi intrometto nella discussione in corso, ma non mi sembra una buona idea quella di "chiuderti la bocca".
Se non si perde la calma, la spiegazione della confusione babilonesca, la si trova. Basta semplicemente non usare troppa retorica, efficace in altre sedi, e per altri scopi.
La pessima abitudine di infiorettare uno scritto con arabeschi letterari (Senza alcun particolare riferimento), non rendono più chiaro il suo contenuto.
Concludo, assicurandoti che nessuno, credo, ti consideri una "bestia strana" nè si è prevenuti su quanto scrivi. Basta solo non sottovalutare l'interlocutore di turno, in modo da rendere gradevole anche uno scambio di idee contrapposte.
Buon appetito, Pino

chiara ha detto...

Grazie Enrico di aver riconosciuto l'ammenda e lo sforzo.
E' che il rodaggio non finisce più!
Io ho cominciato col piede sbagliato e non ci piove.
Ma che proprio in un luogo dove si bacchettano giudici che non hanno saputo svincolarsi dalla cattiva impressione data da un primo passo continuando a malintendere tutto il resto e vederci dietro chissà cosa (vedi parolisi e franzoni); che proprio qui e gli stessi critici, dicevo, facciano lo stesso errore dovrebbe far riflettere.

chiara ha detto...

sì pino, capisco cosa intendi e mi pareva di avere aggiustato il tiro, rileggo i miei commenti delle 19:18 e 19:26 e, a parte il discusso tacchino (che ho spiegato e comunque uno può far finta di non averlo letto dato che si predica di non spaccar il capello in quattro) non ci trovo arabeschi. E poi scusa, se "volo basso" sottovaluto e questo è il problema; se volo "appena più su" sopravvaluto e questo è il problema.
La conclusione è che come mi muovo "è sempre un problema".
Perfino nei discorsi tra me e un'altra persona in particolare, con la quale ci siamo capiti, mi si vengono a fare le pulci! e basta!
buon pranzo anche a te e buon pomeriggio.

Anonimo ha detto...

Continuo proponendo altre ipotesi che mi sono state suscitate dagli interventi dei Ris nel comprensorio.
1a ipotesi.
Perché le forze dell' ordine hanno perquisito l'appartamento del fratello di AL?
E se R.R. fosse stata appoggiata proprio lì per studiare una scomparsa introvabile?
Quali medicinali possono essere usati da un dentista?
Ed eventualmente per quali scopi potrebbero servire?
2a ipotesi.
Premesso che non si sa se AL e familiari siano stati oggetto di intercettazioni ambientali, telefoniche, cimici e diavolerie del genere,c'è da chiedersi il perché.
E se le competenze del L fossero tali da accorgersene e disattivarle anche con strumentazioni particolari ( vedi l'ambiente soffitta da lui usato per questo scopo )?
Quindi sarebbe stato inutile utilizzare tali controlli?
Sono digiuna di questo argomento,se qualcuno può rispondere glie ne sarei grata.
3a ipotesi, che segue la precedente ed è ad essa collegata.
Se proprio le esperienze nel settore elettrico elettronico hanno impedito un controllo attivo ed hanno nel contempo impaurito quelli che lo conoscevano da ammutolirli?
4a ipotesi.
SC ha avuto un ruolo solo di supporto affettivo e di totale dipendenza da lui oppure è stata consapevole di molte cose e le ha condivise?
5a ipotesi che segue la precedente.
La casa di questa è stata perquisita e messa sotto osservazione?
Ha proprietà e fondi?
Sono stati controllati?
Credo che se sono partite le perquisizioni, continueranno ad ampio raggio e forse qualcuno anche in modo anonimo potrebbe cominciare a dire qualcosa in più.
Ora vado a prendere il caffè.
Vanna

Mimosa ha detto...

Cara Vanna,
da quello che so la casa e le eventuali pertinenze dei genitori presso cui abitava SC non sono state oggetto di alcuna perquisizione né “visita” da parte degli inquirenti.
Del resto fa pensare il fatto che i giornalisti se ne sono dovuti tenere alla larga.
Riguardo al quesito sulle intercettazioni ambientali e altro, certo che l’abilità elettronica di AL avrebbe potuto rendere inutilizzabili le cimici, ma in tal caso ciò avrebbe anche costituito un elemento di sospetto … se uno non ha niente da nascondere, non va alla caccia di microspie piazzate dalla polizia,
semplicemente sta attento a come parlare e ai discorsi che si possono fare in quell’ambiente, dando raccomandazioni anche ai figli e a tutti.
Però ci sono sicuramente dei sistemi “non visibili” e non rintracciabili.
Infine, non occorre una microspia per intercettare le telefonate in entrata e in uscita dagli apparecchi, “intercettazione” e ascolto e registrazione possono benissimo avvenire a distanza.
Al momento noi non sappiamo se ci sono registrazioni, ma per certo io credo che ci sono state e ci sono … in fondo si tratta di una persona “indagata”, esisteranno chilometri di nastri di bobine …
Ma se nessun mandato d’arresto è stato ancora spiccato nei suoi confronti, significa che da quelle “intercettazioni” non è emerso nulla di probante.
Oppure aspettano …
magari prima di una prossima puntata di CLV o di QG ...

Mimosa

PINO ha detto...

@ VANNA
I tuoi 5 punti di riflessioni, pur essendo pertinenti, non alzano il sipario su scenari diversi da quelli fin'ora immaginati, e non credo che gli inquirenti non ci abbiano messi il naso e...qualcosa d'altro.
Dopo tanto tempo, cosa potevano mai trovare ancora, ammesso che qualche traccia c'era?
A QG, gli "ospiti" esperti hanno unanimemente stabilito che il chiassoso sopralluogo fosse solo un'azione tattica, per creare imbarazzo e nervosismo nel clan L, ed aspettare, se ci sarà, l'effetto di panico di qualcuno atto a dare qualche segnale utile alle indagini.
Se un omicidio c'è stato, non può essere avvenuto d'impeto, per l'impenetrabilità della linea, dinamica, oltre che per l'occultamento, o addirittura "soppressione" del corpo della vittima, fin'ora introvabile, nonostante il colossale spiegamento delle forze dell'ordine i di associazioni di volontariato.
A chi, o a che cosa, attribuire il risultato fin'ora fallimentare di tutta l'azione investigativa?
Alla satanica intelligenza dell'assasino/i ancora libero/i, od alla incapacità degli organi inquirenti, nei quali è riposta tutta la fiducia dell'opinione pubblica?
Pino

Anonimo ha detto...

Mimosa e Pino, vi ringrazio per aver risposto sempre con precisione e con osservazioni equilibrate.
Questo caso lo rimugino ogni momento.
Poco fa mentre terminavo di preparare il pranzo per domani, mi si è accesa un' altra lampadina, un' altra ipotesi che è sconvolgente ma la comunico ugualmente.
(Abbiate pazienza e soprattutto pietà della mia fantasia).
6 ipotesi
E se Roberta fosse viva rinchiusa in qualche struttura per matti o comunità strane o ancora prigioniera in un luogo conosciuto solo da loro?
Saperla morta mi fa male però credo nell'aldilà e non soffrirebbe fisicamente.
Ma se fosse viva ed avesse un barlume di lucidità,vivrebbe in un incubo.
Ecco, ho avuto il coraggio di sputare l'osso,spero non me ne abbiate.
Salutoni.
Vanna

Mimosa ha detto...

Vanna,
mi hai messo i brividi.
Questa ultima ipotesi da te prospettata farebbe vedere in quella famiglia dei veri mostri, … in tal caso ci sarebbero diversi complici, quelli che la tengono chiusa e quelli che ce l’hanno portata.
Il luogo dovrebbe essere notevolmente lontano da Gello, per evitare che qualcuno lo venga a sapere, e inoltre perché non risulta che qualcuno della famiglia la notte o il giorno dopo si sia allontanato di tanti chilometri.
Forse pensi possa essere stata caricata (stordita in qualche modo) sul Fiorino e al Cimitero (dove si sono recati marito e suocero il 14 mattina) sia avvenuto l’imbarco su un altro mezzo per la destinazione “ignota”?
Certo che è pure strano che i due siano stati lasciati andare lontano dalla casa, mentre era in corso il primo sopralluogo, e che il Fiorino si sia guastato, come è stato rilevato.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa grazie per la risposta,ero imbarazzata a proporre questa idea, però ci sono tanti casolari, tante strutture abbandonate, anche castelli diroccati con gallerie, proprio vicino la zona in questione e tante comunità e case per anziani che tutto è possibile quando non si sa niente.
Ciao.
Vanna

Stefania ha detto...

Vanna, non mi convince: se pensiamo ad un AL attaccato al denaro sino al punto di tenere in piedi un matrimonio finito, una storia extra-coniugale egoista come puo' esserlo solo quella vissuta con una giovane ragazza che potrebbe aspirare ad un ruolo differente da quello al quale è relegata ua amante nascosta, che non puo' neppure baciare il suo uomo a Natale, al compleanno, in pubblico, una storia trasparente di convivenza magari che dia come frutto dei figli, ecco .... mi pare davvero inverosimile immaginare sia un AL che una intera famiglia Logli, disposta a pagare perchè RR venga internata. Qualsiasi fosse la pesona, il gruppo, l'entità che si occupa di mantenere in vita una Roberta, fondamentalmente ridotta a carcertata, sosterrebbe delle spese ma, soprattutto, correrebbe il rischio di venire prima o poi individuata. Tutto questo avrebbe un costo che non riesce ad essere comprensibile con la scelta di persone attaccate al Dio denaro.

Peraltro, se di dentenzione su commissione si dovesse trattare, chi l'ha commissionata sarebbe ricattabile "a vita".

Non credo quindi questa sia una pista verosimile.

Almeno di primo acchito.

Stefania

Mimosa ha detto...

Come vedreste l’alternativa a omicidio volontario in un caso di “omicidio preter-intenzionale”, insomma una disgrazia, una lite con scontro alle mani e Roberta è caduta battendo di nuovo la testa?
Morta o creduta morta, portata via assieme ad una persona fidata, fidatissima, chissà dove.
Forse anche nel lago più vicino, forse in un burrone, forse in un terreno di edifici in ristrutturazione sotto una colata fresca di cemento?
Sempre valida l’accusa di occultamento di cadavere.
Ma anche in concorso con altri.

Mimosa

chiara ha detto...

Mimosa:
secondo me ci può certo stare. poi avrai visto che personalmente il concorso nell'occultamento ce lo metto spesso anch'io per cui mi associo anche a questa possibile ricostruzione.
la sostanza però non cambia molto: abbiamo pur sempre omicidio e occultamento e la questione "dubbia" della perfezione di un occultamento non premeditato, che dobbiamo ancora superare.

Mimosa ha detto...

@ chiara
già, dobbiamo ancora trovare "indizi" per illazionare su una perfezione di occultamento non premeditato
e credo che la tua esperienza insegni che una tale "perfezione" non può essere casuale (ci vorrebbe un sedere grande come un grattacielo per averlo trovato al buio di una notte gelida)

Mimosa

Mimosa ha detto...

Errata corrige: "averla trovata" ... la perfezione

Anonimo ha detto...

Buona domenica a tutti!

Ho letto le ultime riflessioni che concordano tutte su 2 punti:
-premeditazione organizzata a puntino;
-lavoro con complici.
Già questi due punti possono permettere di intravedere il motivo dei silenzi,il motivo della discrezione "guanti di velluto" verso qualcuno ( non si hanno manco le foto di SC= clausura ),il motivo delle nuove indagini e perquisizioni che si vanno facendo.
Sì perché ai poteri centrali del settore non sarà passato inosservato che il silenzio non è caduto su questa sparizione e quindi-quindi dovevano correre ai ripari.
Conoscete il proverbio che dice " scappati i buoi si chiude il cancello ".
E di sicuro è stato anche
riconsiderato come,quando,perché,
dove, chi nei primi tempi, ha sottovalutato la scomparsa e non ha indagato,strigliato,intercettato a dovere tutto l'entourage.
Quando AL venne dichiarato indagato dopo un paio di mesi,subito si disse che era per prassi, quasi a voler dire, ci scusiamo ma si fa sempre così.
Speriamo, come dice Mimosa, che le bobine delle intercettazioni telefoniche siano piene e che qualcosa non sia stato cancellato o registrato.
Speriamo che i controlli bancari,i pagamenti,i movimenti di tutti gli addetti ai lavori siano stati eseguiti con scrupolo.
Speriamo che le perquisizioni nelle proprietà terriere di tutti continuino, anche degli amici.
Ricordate il caso Serena Mollicone?
Lì c'è il cadavere, ci sono i DNA, c'è il movente,ma in galera non c'è nessuno,però fu indagato il padre !
Ecco forse è per questo che Massimo parlava di elezioni.
Si ha paura dell'esito delle elezioni? Perché è un fatto che le infiltrazioni partono da dentro il sistema.
Bene vengano tutte "le amiche di RR" a parlare, ben vengano CLV e QG
a martellare l'opinione pubblica,ben vengano le nostre osservazioni per mantenere aperti i dubbi e per trovare le risposte.
Vanna

Antonello ha detto...

OT sul caso Melan.
Seguendo uno spunto inserito da un nuovo utente che si dice "romeno" sono arrivato al Pesach.
Il Pesach e' una festa ebraica di celebrazione che secondo il calcolo gregoriano nel 2011 cadeva il 19 aprile, molto curiosa la coincidenza.
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Pesach#section_9
mica finita qua, il Pesach e' la festa del pane azzimo (senza lievito perche' nella peregrinazione gli ebrei non ebbero il tempo di farlo lievitare) , il pane azzimo vi ricorda qualcosa??? No??? Bene, durante il Pesach vi sarebbe invece l'usanza di mangiare il Piatto del Seder (sempre descritto nel link sopra), un piatto che e' composto da (udite udite): datteri, noci, lattuga e sedano.
Vi viene in mente qualcosa ora???
Una serie di combinazioni veramente astrologiche ci riporterebbero al contenuto residuale nello stomaco di M., mi chiedo quale Pasqua-Pesach festeggiassero ad Ascoli tolto che la buona moka non e' stata fatta mancare, e tu prova a levare il caffe' fatto a moka ad una napoletana, come minimo si fa prima ad ucciderla con 35 coltellate..
A parte l'ironia, il Pesach viene astrologicamente, sempre collegato ai pleniluni ed a fasi rituali, vi viene in mente di nuovo qualcosa???

Antonello ha detto...

Sempre OT su Melan.
Lo spunto deriva dal Forum dei poteri occulti e citato dal nuovo utente "romeno".
http://poteriocculti.mastertopforum.biz/16-vt2789.html?start=225

PINO ha detto...

@ VANNA, Buone domenica anche a te e tutti.

Illazioni, per illazioni, mo ne allento una anch'io, tra il serio ed il faceto:
RR era ormai considerata una pedina scomoda, da molti punti di vista; occorreva, quindi, una decisione drastica, per eliminarne definitivamente l'insostenibile presenza.
AL, forse non da solo, studia sistemi vari per far sparire l'incomodo ostacolo, in un modo che non lasciasse, nei limiti del possibile, tracce o possibili indizi accusatori, non solo della dinamica omicidiaria, ma anche nel necessario occultamento del corpo della vittima che, se eventualmente ritrovato presto, potesse "parlare", come dicono gli esperti.
Ed ecco, scocca la scintilla!
Affinchè la sparizione della donna potesse attribuirsi a cause diverse, si dovevano creare le premesse.
Si, ma quali, e come?

Il pensiero partorisce un incidente domestico che provochi delle ferite alla futura vittima, possibilmente alla testa, per poter avanzare l'ipotesi di una perdita di memoria, e conseguente, incosciente allontanamento. Poi si vedrà.
Intanto si sviano le ricerche.

Queste, le premesse.

Nello stesso tempo, si cerca il luogo, magari banale ed impensabile, dove occultare il corpo della vittima, od addirittura alla sua definitiva sippressione.
Dopodichè si studia la dinamica dell'aggressione e la causa che dovrà provocarla, (farsi cogliere, per esempio, al telefono con CS?).

La morte dovrà avvenire, possibilmente, senza spargere sangue, quindi, attraverso il più pulito mezzo: lo strangolamento.
Ma dove?
Nei locali della scuola guida, lontani dall'abitazione e dalla strada, proprio dove AL si fa scoprire a telefonare all'amante.
La lite degenera e RR, vistosi assalita, scappa, scavalcando la recinsione, attraverso i campi, ma il marito la raggiunge, in macchina, facendo il giro esterno, ed incrociandola nei pressi del passaggio al livello.

Quello sarebbe il punto in cui RR è stata annientata, ed i cani utilizzati dai CC l'hanno confermato.
Il corpo, ormai senza vita, caricato nell'auto, prese la strada verso il luogo stabilito per l'occultamento.
Può essere solo ingenua fantasia, o pura illazione, come ho pecisato all'inizio. Fate voi.
Pino

Anonimo ha detto...

Antonello, in riferimento a quanto hai postato.
Qui si parla del caso RR non del caso Melania, pertanto il tuo post OT è un classico " cavolo a merenda", no a colazione.
Se lo hai fatto apposta non dequalifichi il blog Franceschetti perché lì ci sono persone che con coraggio portano avanti percorsi alternativi e ci mettono la faccia con la loro professionalità.
Se volevi potevi prendere altro sul caso Rea, analizzato con proprietà di linguaggio e studi adeguati, altro che il romeno.
Se volevi dequalificare questo blog e gli interventi sul caso RR, non ci riesci perché anche il responsabile di questo blog è un avvocato altrettanto stimato e coraggioso come Franceschetti.
Pertanto i cavoli a colazione te li mangi tu.
buon appetito.
Vanna

Anonimo ha detto...

VANNA SEI UN PORTENTO!!!

Unknown ha detto...

Cara Vanna, Antonello ha semplicemente seguito un percorso iniziato con le foto inserite nella sua perizia dal dottor Bruno. Non voleva dequalificare nessun blog, solo inserire un OT sotto un articolo seguito anche da chi ragionava sul caso Rea.

Niente di più di questo, e ne son sicuro visto che da sempre apprezzo i commenti di Antonello che mai ha disprezzato le idee altrui e di banale non hanno nulla.

Siamo ancora in tema di equivoci...

Massimo

Antonello ha detto...

@Vanna
non voglio iniziare nessuna polemica, i blog del mondo non mi risulta possano, con rispetto e proprio perche' validi e validamente difesi, eleggerti a difesa di nessun attacco, mai avuta intenzione almeno io di attaccarli.
Credo invece che atteggiamenti altamente disinformati e prevenuti possano creare delle incomprensioni che davvero poi, se si ha il coraggio paventato, bisognerebbe tentare di spiegare da dove diavolo arrivino.
Qua vi erano e vi sono molti di coloro con cui si e' percorso il caso di Mel. e solo per questo ho postato l'OT, tra l'altro premesso come tale, non vedo veramente il senso del tuo "sprezzante" commento, se non ti interessa rotellina anche per te, quale e' il problema???
Fare "fronte, se ho ben intuito, non significa assolutamente fare "squadra", vi ho augurato anche buona discussione, quindi non capisco, posso sapere perche' ti sembra indigesto tutto cio' che non pensa dal tuo punto di vista???


@Massimo
grazie, hai colto alla perfezione, volevo segnalare un'attinenza veramente sorprendente fra la perizia, le foto e quello strano piatt ebraico, oltre alle altre, sicuramente, coincidenze.

ENRICO ha detto...

@ Vanna

leggo ora la tua inopportuna risposta al post di Antonello e trovo molto giusto che Massimo abbia ritenuto corretto mettere i puntini sulle "i"

Antonello è sempre stato un appassionato collaboratore e non merita certi "trattamenti" ( soprattutto, scusami, da un'ultima arrivata )

chiara ha detto...

vanna....e mamma mia!
ma contare fino a dieci prima di imbracciare la doppietta par proprio brutto?
dequalificare de che?!
si butta là e chi vuole segue chi non vuole no. semplicemente e pacificamente; al ne miga 'n lager chel chi...;-)

antonello, grazie della segnalazione.

Anonimo ha detto...

A TUTTI
Non è che vogliamo riaprire la giostra per un banale malinteso?
Bastava l'intervento chiarificatore di Massimo, senza che si prolungasse la tiri -tera.
FALCE

Anonimo ha detto...

dal"LA NAZIONE" di oggi

QUATTRO ore durante le quali i carabinieri del reparto speciale hanno avuto modo anche di incontrare il marito di Roberta. Perché, sebbene da mesi collaborino con gli inquirenti pisani, per la prima volta in questi due giorni sono scesi in campo direttamente. E tra loro ci sono anche esperti ‘profiler’, gli stessi, per capirsi, che nei telefilm americani (vedi la nota serie ‘Criminal Minds’) sono chiamati a risolvere i casi più complicati con l’analisi psicologica dei presunti assassini. La perquisizione di ieri potrebbe aver avuto proprio lo scopo di ricostruire il profilo psicologico della donna, del marito e del resto della famiglia. Tutti elementi in più che potrebbero aiutare gli inquirenti al momento dell’interrogatorio dell’uomo. E proprio lui, finora sempre serafico, freddo, controllato, ieri ha mostrato segni di esasperazione. Al suo arrivo in auto ha quasi rischiato di investire il capannello di cineoperatori delle tv davanti all’abitazioni, poi ha urlato contro di loro dalle finestre di casa. Quanto alle indagini e ai risultati delle perquisizioni permane il massimo riserbo, ma al momento di andarsene i militari pare abbiano acquisito alcuni indumenti femminili, probabilmente di Roberta, per analizzarli

Anonimo ha detto...

Pino, la tua ricostruzione ipotetica del fatto espressa con chiara vivacità, è verosimile.
Aspettiamo gli sviluppi del caso.
Vanna

PINO ha detto...

@ VANNA

Certo, anche come pura illazione, il post andrebbe "limato" e corredato di particolari aggiuntivi.
Non è detto che tutto quello che immaginiamo sia vangelo.
Ma a forza di girare e rigirare la calza, ci si potrebbe avvicinare a quello che realmente è accaduto.
In certe cose occorre perseveranza
Pino

chiara ha detto...

Pino:
guardando la panoramica del luogo c'è una cosa che non mi sconfiffera del tutto.
quanto a LEI: se scappi per salvarti la vita ha più senso dirigerti ad est verso il centro abitato, che puoi raggiungere prima di venire intercettata al passaggio a livello di via della Maggiola, che tra l'altro è contornato di case; viceversa la fuga ad ovest ti dirige in campagna e verso un passaggio a livello (via gigli) molto più isolato.
quanto a LUI: per andare al passaggio a livello di via gigli lei doveva prima raggiungere la massicciata della ferrovia e poi svoltare a sinistra (non poteva tagliare in diagonale perchè c'è un canaletto); quindi il marito sarebbe dovuto restare a guardare per un po' che direzione avrebbe preso lei prima di salire in auto per intercettarla; non sarebbe stato più semplice scavalcare dietro di lei e agguantarla nei campi piuttosto che stare lì impalato col rischio che si infilasse in casa del vicino a telefonare alla polizia? e se lei avesse invece attraversato la ferrovia? l'avrebbe persa di vista definitivamente; e se avesse cambiato direzione nel frattempo che lui era in strada e non la poteva vedere? insomma: la mossa avrebbe potuto con elevata probabilità rivelarsi un pericoloso flop.
Non sono tanto convinta...

PINO ha detto...

CHIARA
Sai, fila anche il tuo discorso. Per questo ho precisato che la mia fantasia poteva essere limata, variata in parte, o integrata, secondo il punto di vista di ognuno di noi.
Ma penso che non ti sia sfuggito il fine ultimo del "racconto": la teorica conferma di un atto premeditato.
Ipotesi sostenuta anche dagli inquirenti, forse in virtù dello stesso mio volo pindarico.
Voglio dire, cioè, che la stessa difficoltà di rinvenire indizi chiari, ed il corpo della dispersa, ne confortino l'ipotesi.
Solo un progetto, pianificato con calma e tempo, può sortire tali risultati.
Le tue esperienze professionali, cosa ti suggeriscono?
Pino

Antonello ha detto...

@Falce
e vorrei vedere te sentirti dire di tutto senza un minimo motivo logico, cosi', giusto per il divertimento di qualcuno che non riconosce nemmeno il Suo "banale malinteso".
Io ho ripetuto mille volte che non me ne frega na mazza di alimentare giostre di cui non vivo e di certo non vivo delle scuse altrui altrimenti sarei pelle e ossa da quel di, certo devi ammettere che, al posto degli altri, a volte si sta piuttosto scomodi.
Pazienza, ne ho viste ben di peggio e ho reagito sempre sorridendo, lungi da me e spero lungi da te, a logica, imputarmi alcuna intenzione che IO non ho.
Ripeto, buona discussione sperando che il malinteso sia chiuso e chiarito.

chiara ha detto...

Pino:
ho accolto già in precedenza con molto favore l'ipotesi dell'incidente domestico creato a bella posta per sviare le prime indagini; concordo sulla idoneità del mezzo per attirarla fuori casa sfruttando la sua sete di scoprire qualcosa in più sulla relazione adulterina. mi restano però delle perplessità ulteriori rispetto a quella già detta (che comunque può al limite trovare spiegazioni nel panico per lei e nella fortuna per lui) e cioè: 1-dobbiamo chiederci quale manovra abbia escogitato per farsi seguire proprio quella sera, in fondo lui telefonava quotidianamente all'amante, credo; se le avesse detto una scusa di lavoro lei facilmente avrebbe detto "ci guardiamo domani"; inoltre recandosi in autoscuola non ha visto l'auto del maestro di ballo, che avrebbe dovuto farlo desistere dall'intento? 2-con premeditazione avrebbe approntato anche il mezzo per lo strangolamento ed escluderei il famoso cavetto; che fine gli facciamo fare allora a 'sto cavetto? 3-avrebbe pur previsto di chiudere a chiave la porta dell'autoscuola dietro di lei no? come sarebbe scappata allora?
Queste perplessità non escludono comunque la possibilità di una generica premeditazione: alla prima occasione utile avrebbe agito ed aveva già previsto modi e luoghi per l'occultamento.
però quel maestro di ballo nel comprensorio fino a mezzanotte un po' rompe sempre, non sarebbe stata quella la sera ideale...

Mimosa ha detto...

Sentite, forse può aiutare questa altra mia riflessione (anche se arzigogolata). Mi ritorna sempre in mente il pigiama rosa:
secondo me non è scontato che Roberta sia scomparsa con il pigiama.

AL dice alle telecamere di non sapere neanche quali pigiami avesse la moglie e nemmeno cosa indossasse quando andava a letto (ma si coricava accanto a lui?).
Afferma è stata la bimba a dire che mancava un pigiama rosa e non mi pare venga mai affermato con certezza lei lo avesse indosso (è stata una “deduzione” giornalistica).
Vorrei anche capire dove è stato trovato l’abbigliamento pantaloni e maglietta: su una sedia in cucina? Sulla poltroncina della camera da letto? In un armadio?
La suocera ha tratto dalla camera da letto gli indumenti da esibire alle telecamere, chi li aveva riposti là? Una mania dell’ordine di lui? O erano realmente in camera?

Se lui dice di aver vista la moglie seduta in cucina con pantaloni e maglietta e lui stesso non conosce il guardaroba della consorte, può anche essere RR avesse indossato qualche altro indumento per uscire di casa, o no? Indumento da un guardaroba che pare nessuno conosca. Ammettendo la scomparsa volontaria.

E se non AL conosce il guardaroba della consorte, come fa a dire che non manca niente? Questa affermazione mi suona tanto come una menzogna per depistare.
E se davvero manca un pigiama, non potrebbe averlo fatto sparire proprio lui, il mattino dopo … per restare sulla linea dell’ipotesi di Pino di una “caduta” dalle scale pre-costruita ad arte?

Mimosa

chiara ha detto...

Mimosa:
ci metto anch'io del mio dato che ho rivisto proprio ieri l'intervista su pigiama e guardaroba (mi manca invece la parte su maglietta, pantaloni e suocera per cui non dico nulla).
L'intervistatrice chiede conferma se non manchi nulla e lui risponde più o meno "non ne ho idea, qui c'è una montagna di vestiti, guardi solo questo armadio, è pieno e ce ne sono altri quattro uguali tutti pieni, non ho davvero idea se manchi qualcosa, come potrei!"
giornalista: però manca il pigiama rosa, lei ha detto che aveva il pigiama rosa.
Lui: "no, la cosa è così: io non ho fatto caso che piagiama avesse, non lo so e allora ho chiesto alla bimba "tu ti ricordi di che colore era il pigiama che usava mamma in quei giorni?" e lei ha detto "rosa", che poi non so se abbia detto così perchè le piace il rosa o se era davvero rosa; però un pigiama rosa l'abbiamo cercato e non c'è...io però non so nemmeno dove li tenga i pigiami...mamma tu sai dove la roberta tiene i pigiami?". Parola più parola meno ha detto così, è un po' diverso dalle certezze della carta stampata. Che siano bugie non so, certo non suona del tutto giusto, ma certamente è credibile che un marito con l'amante fissa e pure discretamente str..ano non abbia alba di come gli si presenti la moglie nel letto, anche perchè di norma lui arrivava che lei era già sotto le coperte pare e immagino che appena alzata indossasse una vestaglia...

Mimosa ha detto...

Beh, che dire, brava chiara ad aver trascritto i dialoghi per avvalorare quanto ho sintetizzato!
Come dici tu certo non suona del tutto giusto, amante o non amante ...
ma questi sono i mariti, normalmente ... il mio sarebbe uguale
e ti confesso che, se mio marito scomparisse, anch'io non saprei dire con certezza e immediatezza cosa indossava sotto il cappotto, dato che mi dice ciao e se ne esce, e idem per mia figlia.
La bugia starebbe ne dire che nel loro guardaroba non manca niente! come se fossero usciti nudi o vestiti da casa come li ho visti qualche ora prima, questo voglio dire
Mimosa

chiara ha detto...

Mimosa:
certo, sono d'accordo.
quello che dico è che, almeno nelle interviste che ho riportato, io questa bugia non l'ho sentita; anzi ciò che si sente è che lui dice "non ne ho idea!".

[a me pare verosimile che si siano messi a tavolino a dire chi un capo chi un altro e avendoli trovati possano aver riferito "a quanto abbiamo potuto verificare non manca nulla, però non ne siamo certi"]

Anonimo ha detto...

messa così, è più credibile.
Nessuna certezza sui pigiami rosa.
Non significa che lo indossasse già, nè che avesse intenzione di indossarlo, nè altro.
Immagino che a questo punto un inventario sarà stato fatto, e che se tra i pigiami il grande assente è uno di colore rosa, si saprà, o lo sapranno gli inquirenti.
Allo stesso modo già dovrebbero sapere se il pigiama rosa che Roberta indossava quelle notti è stato poi trovato.

Mimosa ha detto...

@ Anonimo
il problema è: ma davvero Roberta indossava un pigiama rosa la notte della scomparsa?

Anonimo ha detto...

Buongiorno!

Le ipotesi e ricostruzioni di Chiara e di Mimosa ci stanno in tutto.
L'attenzione sul particolare del pigiama rosa è uguale a quella sugli occhiali e la borsa di Melania.
Sta di fatto che nei primi tempi qualcuno disse di averla vista di notte in un bar con un pigiama di quel colore o sbaglio?
Vanna

PINO ha detto...

Fra un pigiama e l'altro attenzionerei le risposte di AL, evidentemente sfugenti dall'argomento delle domande, rivoltegli nelle varie interviste: quasi sempre generiche, a volte apparentemente banali, più spesso di una precisione sorprendente, dato il particolare momento al quale si riferiscono.
Porto un esempio:
la giornalista chiede: "però manca il pigiama rosa, lei ha detto che aveva il pigiama rosa.
Lui: "no, la cosa è così: io non ho fatto caso che piagiama avesse, non lo so e allora ho chiesto alla bimba "tu ti ricordi di che colore era il pigiama che "usava" mamma in quei giorni?" (non "portava" mamma QUELLA SERA) e lei ha detto "rosa", che poi non so se abbia detto così perchè le piace il rosa o se era davvero rosa"
E' lampante lo scopo depistante in con cui viene formulata la domanda alla bambina, e discreditante la spiegazione della sua risposta,
Il resto, sembra una lezione imparata a memoria, che ripete senza cambiare una virgola, intercalata da tanti "non ricordo", quando una risposta precisa potrebbe mettere in pericolo un castello meticolosamente costruito, pezzo su pezzo.
Sono convinto che analizzando con più rigore quanto uscito dalla bocca di AL, dal momento della scomparsa di RR ad oggi, si arriverebbe a dei risultati sorprendenti.
Pino

PINO ha detto...

p.s. Speriamo che i "profiler" intervenuti nell'ultimo sopralluogo in casa L, abbiano tratto profitto, dai loro colloqui con i componenti il clan, circa la psicologia di ognuno di essi, e la eventuale presenza di un clima... diverso,

chiara ha detto...

Pino:
non ho fatto una vera trascrizione ma sono andata sul filo dei ricordi. Ora ho riguardato e la cosa è ancora leggermente diversa e precisamente ancora più evasiva. per esser certi di parlare tutti sulle stesse basi è meglio che ciascuno ascolti con le proprie orecchie: non sono capace di inserire il link ma si può vedere nella puntata di c.l.v. di mercoledì scorso 20 febbraio sul sito rai.tv "rai replay" dal minuto 33:50 in poi.
una "riserva" che comunque dobbiamo sempre avere è che non sappiamo cosa sia verbalizzato in atti (faccio per dire: nel servizio si dice che la bambina ha riferito fin dal primo momento ai CC con certezza che la mamma indossasse quel pigiama quella sera; Logli nell'intervista prima conferma e subito dopo fa una precisazione che cambia del tutto la cosa...a chi dobbiamo credere? senza i verbali e le informative di p.g. siamo bloccati; anche se a naso mi vien da pensare che sta mamma la buonanotte l'avrà pur data ai figli no? e quindi almeno loro dovrebbero sapere se fosse in pigiama e che pigiama, oppure vestita e più o meno come). Ho notato un'altra cosa, che ha sviato il mio "report" precedente: la domanda della giornalista era "come era vestita presumibilmente" e lui risponde "guardi non lo so" ma ci si aspetterebbe un aggiunta tipo "non l'ho guardata granch'è e poi era seduta al tavolo per cui non l'ho vista bene" e invece attacca col discorso dell'armadio (che invece è coerente con un'altra domanda - manca qualcosa? - che invece nessuno gli sta ponendo in quel momento). Ora, questo può essere spiegabile pensando che i CC, data la sua incertezza sulla prima domanda (com'era vestita?) siano passati alla seconda (manca qualcosa?) e lui con la giornalista abbia fatto direttamente il "salto"; questo è possibile; rimanendo sul certo, però, egli ha sviato la domanda della giornalista.

p.s. per Vanna: dalla piega che hanno preso da subito le indagini credo che tutti gli avvistamenti siano stati considerati non credibili. certo non sappiamo perchè e percome...e certo i giornali non ce lo dicono: prima regola "maniteni la suspance".

chiara ha detto...

un altro elemento: dato che non sono state disposte misure cautelari nemmeno dopo l'ultimo sopralluogo coi cani possiamo togliere di mezzo la possibilità (ammesso che qualcuno l'avesse raccolta) che l'eventuale cadavere fosse stato temporaneamente occultato nel complesso in attesa di venire trasferito in seguito. quindi se si vuol continuare a pensare ad un omicidio "intramurario" bisogna proprio considerare l'occultamento contestuale all'omicidio.
Magari lo davate già per scontato ma per me prima non lo era e quindi lo dico a beneficio di chi eventualmente la pensasse come me.

p.s. anonimi, vi spiace andare in privato dagli interessati?

PINO ha detto...

@ CHIARA
In verità, riportando le domande della giornalista, mi sono regolato su quello che hai scritto tu, che poi, anche se su memoria, non è che sia molto dissimile dalla versione originale.
Ad ogni modo, il riporto dell'episodio aveva solo lo scopo di accentuare l'attenzione, in generale, sulla qualità delle risposte di AL ai giornalisti che, suppongo, non dovrebbero differire di molto da quelle date ai CC, pena il crollo del "castello".
Se il responso dei cosiddetti profiler, inviati sul posto, dovesse rivelare qualcosa, sarebbe sempre opportuno conoscere in che misura saranno valutate le loro dichiarazioni.
Pino

Anonimo ha detto...

Non credo che ai componenti questo forum interessino i loro titoli accademici.
Certe puerilità si vadano a discutere altrove, od in privato.
Pino

Mimosa ha detto...

@ PINO, trascrizione perfetta del dialogo! E mi trovi pienamente d’accordo con i tuoi ragionamenti, erano proprio quelle le parole che mi rimbalzavano nella mente e che mi insospettivano.
La versione del pigiama indossato per scomparire è poi dilagata nell’etere e ripresa da giornalai e banditori di notizie fasulle e montate a neve.
Di conseguenza la gente poneva solo attenzione a donne in pigiami rosa e ciabatte e dunque avvistamenti qua e là, facendo perdere tempo alle forze dell’ordine. E vista così mi vien da dire che i media sono stati complici nel depistamento.
Per fortuna CLV ha fatto una lunga intervista, sono andati tre volte a intervistare AL e le prime due a ridosso della scomparsa. Infatti gli spezzoni che si vedono nelle varie puntate sono pezzi montati per costruire il servizio, non hanno una fluidità temporale, noi spettatori non possiamo dire con certezza che AL “prima dice così e poi dice cosà”, dovremmo sapere "a che ora" lo dice...
io spero che i magistrati requisiscano tutti interi i servizi (come quelli di Teramo hanno fatto per SP), sono sicuramente interessanti per i profiler

Mimosa

Anonimo ha detto...

La risposta di Logli a me sembra corretta.
Se non ricorda non ricorda, io solitamente non faccio caso agli abbigliamenti altrui, tranne a quello mio e di mio figlio ma solo perchè lo vesto personalmente.
Se mio marito oggi non tornasse più a casa nemmeno saprei dire di che colore aveva il giaccone.
Ne ha talmente tanti..
Figurarsi il maglione o la camicia o le scarpe. Ecco no, forse quelle erano da neve, dato che qui nevica.
Ed e' uscito cinque minuti fa.
Beh, di sicuro non era in pigiama, ma lo dico perchè andava a votare e mi ha salutato prima di uscire: FORSE avrei notato la stranezza.
E poi non si va a votare in pigiama.
Quindi no, non aveva il pigiama.
Ma non saprei, ad esempio, se lo avesse stanotte, nè quale, nè di che colore.
Quella che imputate a Logli come disattenzione o depistaggio secondo il mio punto di vista di persona distratta è una delle poche cose che invece non insospettiscono.
Casomai, credo si fisserebbe nella memoria di chiunque l'immagine del proprio coniuge veduto nel momento della morte, colori ed abbigliamento inclusi.
A meno che mi si voglia dire che NON dare per certo che la moglie indossasse il pigiama sia una strategia per instillare il dubbio che la stessa si sia vestita per uscire di casa volontariamente.
Però i figli dovrebbero sapere se la madre, nell'atto di salutarli, avesse già indossato il pigiama.
Poco importa che pigiama indossasse QUEI GIORNI, i ragazzini forse ricorderanno se quella sera in particolare la madre ne avesse già messo addosso uno.

Tabula

Mimosa ha detto...

Tabula, indirizzo ora a te le parole da me scritte ieri sera:
il mio sarebbe uguale e ti confesso che, se mio marito scomparisse, anch'io non saprei dire con certezza e immediatezza cosa indossava sotto il cappotto, dato che mi dice ciao e se ne esce, e idem per mia figlia. La bugia starebbe nel dire che nel loro guardaroba non manca niente! come se fossero usciti nudi …
in verità non ritengo al 100% “menzogna” la faccenda del pigiama, anche se ho trovata “depistante”, è la seconda parte che non mi sembra possa stare in piedi, pertanto ritorno da dove sono partita: secondo me Roberta NON è uscita in pigiama.
Come ha scritto Vanna, siamo sull'onda della borsa e degli occhiali da sole di Melania
e anche della collanina "scomparsa" che era una bufala colossale.

Mimosa

PINO ha detto...

@ TABULA
Al contrario di te, per esempio, io ricordo perfettamente l'abbigliamento di mia moglie, quando esce di casa, solo per avergli dato uno sguardo distratto.
Figurarsi poi se non mi ricorderei il colore o la foggia del pigiama di una donna che mi dorma accanto.
E vero, non tutti siamo dotati di certi attributi. E passi il pigiama, ma non posso ingoiare il rospo offerto da AL, di non accorgersi, se la moglie gli dormiva accanto, a causa del suo sonno profondo. E via...!

chiara ha detto...

Pino:
ahi ahi...anche qui è una donna a confessare la mancanza di attributi che tu possiedi: io posso dire soltanto che mio marito si è addormentato nel suo letto perchè mi corico dopo di lui; ma a che ora ne sia uscito non ne ho idea: ho il sonno così pesante che non sento nulla di nulla quando dormo e non ho idea a che ora si alzi la mattina...e, a suo dire, normalmente esce appena mezz'ora prima che mi suoni la sveglia! figurarsi se saprei dire se si sia allontanato nel cuore della notte! perfino della eventuale presenza dei bambini nel lettone mi accorgo solo quando mi sveglio!
c'è stata qualche tempo fa una scossa di terremoto che ha svegliato tutto il palazzo e io MANCO UNA PIEGA; mi può crollare la casa in testa che non mi accorgo di nulla!

Anonimo ha detto...

Mimosa grazie, anche per me RR non è uscita in pigiama.
Ciao
Vanna

Mimosa ha detto...


@ Caro Pino
tu hai un “occhio” speciale, per motivi professionali, lo sappiamo

Mimosa

PINO ha detto...

Non insisto più di tanto, ma non è che sia del tutto convinto.
Cedo le armi alla maggioranza...democraticamente.

Stefania ha detto...

Vorrei tornare al pigiama: noi non abbiamo certezza dell'orario in cui RR ha lasciatodi sua sponta o perchè indotta, il comprensorio.

Sappiamo che alle 23:30 AL è tornato in casa dopo essere stato in autoscuola. Questo lo considerei un "quasi dato certo" perchè prima di andare in soffitta, dice di aver portato la figloletta nella sua cameretta, visto che si era addormentata nel lettone.

Lo considero dato certo perchè una ragazzina di quell'età sa leggere le ore e quindi per quanto delicatamente sia stata spostata, nel dormiveglia potrebbe aver buttato un occhio alla sveglia del suo comodino oppure al suo orologio da polso.

Non credo quindi AL avesse o abbia alcun interesse a mentire su questo particolare.

Sappiamo che ha portato la bimba a dormire appena risalito quindi appunto poco prima le 23:30, c'era ancora qualcuno nei locali della scuola di danza. Puo' averlo dedotto da luci accese oppure perchè c'erano una o piu' autovetture parcheggiate nel cortile.

Ora, dovremmo valutare se la scomparsa di RR sia avvenuta tra le 23:30 appunto e le 00:17 (orario dell'ultima chiamata di AL ad SC) oppure dopo.

Nel primo caso, potrebbe essere che dopo aver messo a letto la piccola, AL sia tornato in autoscuola e non sia affatto andato in soffitta. E che RR lo abbia seguito. Ecco che in questo caso il testimone occulto, potrebbe effettivamente essere chi era ancora in palestra.

Oppure potrebbe essere che RR sia scomparsa dopo l'ultima telefonata intercorsa tra AL e SC.

C'è qualcosa che mi fa propendere per la prima ipotesi: AL non ricorda che pigiama indossasse la moglie ma ricordava invece bene come era vestita quando alle 23:30 è tornato in casa per mettere a letto la bimba. L'appartamento è tutto su un solo piano. La bimba potrebbe, sempre nel dormiveglia aver visto la mamma che in cucina stava facendo la lista della spesa e quindi potrebbe dire o potrebbe aver detto ... aveva dei leggins ed una maglia, non era in pigiama. Parlando invece di un abbigliamento notturno, quale puo' essere un pigiama, si tende quasi automaticamente a pensare RR fosse a letto oppure in procinto di andarvi.

Stefania

Stefania ha detto...

Un'ultima annotazione che mi pare importante: quando la giornalista chiese ad AL se la moglie era mai stata a letto quella notte, lui rispose che non ne aveva idea .... spiegando che comunque aveva "stropicciato" la parte del letto dove di solito dormiva RR, il mattino, quando alle 06:45 la sveglia della moglie si era messa a suonare. Dormendo alla dx della moglie, aveva dovuto invece raggiungere nel letto, la parte sinistra per far tacere il trillo.

Ora, io saro' anche strana ma AL in quel filmato fa vedere che il letto era rifatto, e che lui aveva girato l'orlo del lenzuolo, per potervi entrare, per dormire, solo sul suo lato.

In realtà questa cosa è assolutamente inverosimile!

Perchè la bimba aveva dormito nel lettone e quindi le lenzuola erano sicuramente già rivoltate, per permettere appunto alla piccola di coprirsi. Eravamo in pieno inverno!!!!

Se la bambina è andata nel lettone ad occupare la parte di RR, il lettone sarebbe comunque stato stropicciato da quella parte, non solo il mattino seguente, ma ancor prima che AL andasse a dormire.

Nel caso la bambina avesse invece occupato la parte del babbo, lui non avrebbe dovuto rivoltare le coperte per andare a sua volta a dormire, perchè quell'azione era già stata compiuta prima.

Ergo, RR a mio avviso, quella notte non ha MAI posato la testa sul cuscino.

Stefania

Antonello ha detto...

@Chiara
non capisco il tuo stupore, a parte che l'accostamento con questo blog jon l'ho di certo fatto io, per quanto mi riguarda li si tratta di "poteri occulti" da tutti i punti di vista persino apparentemente irrazionali.
Non mi sembra che la numerologia od il simbolismo sia monopolio di venditori di pentole e fattucchiere, sono purtroppo argomenti diventati sempre piu' seri con la "rinascita" di certi poteri, Franceschetti e' una persona con le sue idee, con un ampio raggio di esperienza tematica ma sopratutto e' il naturale prosecutore di quella immensa esperienza che aveva la fondatrice del settore, colei che ha teorizzato quella che ora saltuariamente incontriamo nelle ipotesi come Rosa Rossa.
La numerologia ed il simbolismo poi sono sempre piu' linguaggi in mano a chiunque componga sodali "occulti".
Sui temi la predecessora, ha scritto centinaia di libri tradotti nel piu' vasto numero di lingue.
Lo spunto ebraico poi sviluppato su siti enciclopedici non e' un caso.
Investigare significa infine "conoscere" e non sostenere o condividere, benche' l'argomento confesso che a me incuriosisce.
L'accostamento invece e' l'ennesima strampoleria che nemmeno io comprendo, non avendolo avanzato io.
Sarebbero due virtualita' ben diverse (ma lo scrivo a bassa voce, non si sa mai) questo e' un blog giornalistico e tematico improntato per la maggiore sulla cronaca, quello e' un forum (e gia ci sarebbe qualcosa di diverso) che si occupa di argomenti correlati a cronache ed interpretazioni occulte.
Dove possa attendersi l'accostamento non chiedetelo a me, forse nella fantasticheria che io avrei l'intenzione di dequalificare ambedue, ma su questo suggerisco abbondanti dosi di medicinali.
Stante comunque qualsiasi punto di vista uno possa avere in merito i riscontri io proprio sono andato a prenderli in sito terzo, credo che il dato che analizzavo sia quindi difficilmente smentibile.

chiara ha detto...

antonello:
sui primi sei paragrafi comprendo, prendo atto e non interloquisco oltre il dire: virtus in medio.
sui successivi tre ti do atto che non l'hai fatto tu e mi rallegro tu abbia colto il senso della mia perplessità: due piani eterogenei, che io personalmente avrei detto inconciliabili in un medesimo lettore (ma essendo "mera persona" appunto non faccio testo).
sull'ultimo ti dico che "lì" ci sono incappata proprio cercando la specifica di sto benedetto contenuto gastrico...poi mi sono persa e non l'ho più cercato.
se vorrai aprire un discorso sotto il più recente articolo sulla Rea ti seguirò volentieri e ti ringrazio se mi dai quel dato così mi evito di continuare la ricerca.
ciau.



Antonello ha detto...

@Chiara
piu' di una perizia parla di SEDANO e DATTERI nel contenuto gastrico rinvenuto ed analizzato, mentre persino la madre in un'intervista ha ribadito che Mel. non mangiava sedano, che lei sapesse.
La festa citata nel 2011 cadeva, secondo il calendario gregoriano, il 19 aprile , tale data ha per altri ed attinenti riferimenti anche valori rituali.
Hai i due link, uno che richiama il forum alla pagina specifica dello spunto e l'altro enciclopedico che spiega in ogni parte la festa in esame.
Solo a valore di archivio consegnavo il tutto a valore di archivio ma rammento che ci sarebbe ancora da decifrare una svastica incisa, a proposito di simbolismo.
A prima vista il dato quindi a me sembra inequivocabile, sulla straordinaria casualita' e sulle diverse interpretazioni ci possiamo sempre mettere daccordo, su post specifico.
Chiedo venia per l'interruzione.

Antonello ha detto...

@Chiara
non scommettere troppo sull'inconciliabilita' a partire dal lettore, io stesso nella ricerca della completezza ricerco le zanzare con il pendolino.
Invece, seppur diversi al lettore, sembrano due siti conciliabili dal punto di vista di certi gruppi.
Ad esempio gli omicidi rituali sono largamente trattati e definiti.
Certo non spiegano lo strano concetto di "virtus medio", simbolismo o latino???
Ciao a te.

chiara ha detto...

la violazione della "virtus in medio" è ciò che rende evidente il ritualismo rinvenibile nella morte del mio criceto nell'83.
per rispetto del tema R.R. e dei miei limiti non aggiungo altro e a ben vedere potevo pure farne a meno.
a più liete circostanze, amico antonello.

chiara ha detto...

Stefania, ti chiedo: perchè ci interessa se sia andata a letto o meno? voglio dire, sia che si parli di allontanamento sia che si parli di omicidio, la circostanza dell'essersi coricata o del non averlo fatto in che maniera incide rispettivamente?? e in che maniera aiuta a propendere per l'una o l'altra ipotesi?

[domanda vera e non polemica]

Mimosa ha detto...

Stefania nel post delle 18:03 ha rilevato un particolare molto importante: perché AL ha mostrato il letto e il lato da cui la moglie dormiva, facendo vedere come di solito il lenzuolo fosse piegato ad angolo? Quel lato doveva essere certamente stropicciato se vi si era appisolata la figlia (anche il cuscino poteva essere “scomposto”). Al momento della sveglia, lui non poteva avere ritrovato quella parte intatta o stropicciata solo perché vi si è appoggiato – come descriveva – per spegnere la sveglia del telefonino di Roberta (che là era!).

Oppure dobbiamo credere che AL abbia la mania dell’ordine e che dopo aver riportata la ragazzina nella sua cameretta, si sia messo a rifare il letto?
Del resto avevo già espresso (ieri ore 22:05) una domanda sull’ordine maniacale del soggetto, in merito al luogo in cui sono stati trovati pantaloni-maglietta …

Speriamo che i “profiler” incaricati leggano anche questo blog e mettano assieme altri pezzettini … che noi qui lanciamo come i sassolini di Pollicino.

E se AL è così maniaco dell'ordine, mi vengono in testa tanti altri pensieri ...

Mimosa

Stefania ha detto...

Chiara, mi rendo conto che l'uscire dal seminato per altre questioni forse non meno imporanti ma sicuramente fuori contesto, ti abbiano involontariamente distratto. Ma, credimi, il fatto RR abbia o meno indossato il pigiama o meno puo' essere di un certo interesse, se qui desideriamo davvero parlare di questo caso. Come parlare delle lenzuola risvoltate per la notte. Oppure anche questo particolare ti è sfuggito intenta com'eri a discutere di tutt'altro? Liberissima di farlo se ti viene dato lo spazio. Ma non concedermi domande distratte. Non è mia intenzione discutere con chi pensa ad altro. Non in questa pagina. Magari altrove. Ma abbi pazienza non mi voglio distrarre ed ho abitudine di confrontarmi su un solo argomento per volta. Quando si parla di morti ammazzati come di scomparsi.

Nessuna colpa ti viene addebitata, per questo. E' un mio limite, ma tant'è.

Stefania

Stefania ha detto...

Brava Mimosa, era proprio quello che desideravo sottolineare. Segnalo nel uo preziosissimo elenco: non c'è bisogno neppure io te lo vada raccomandando.

Buon riposo cara.

Stefania

Anonimo ha detto...

Mimosa e Stefania, le vostre ultime osservazioni sono molto interessanti e le condivido.
Gli argomenti: letto stropicciato o meno, pigiama indossato o no la dicono lunga sul comportamento del Logli, stranamente vago, troppo.
Anche per me Roberta non è andata a letto quella sera e i " profiler " rivedranno tutte le immagini delle varie trasmissioni per evidenziare e leggere tra le parole e le espressioni, il recente vissuto raccontato dai personaggi.
Le espressioni, gli atteggiamenti, gli sguardi, la mimica non passeranno inosservati, c'è una letteratura americana in merito.
Certo non sono una prova, ma danno la temperatura caratteriale, e l'ordine maniacale e non solo
quello, sarà registrato e interpretato.
E' probabile che già sia stato fatto questo studio e le accurate visite nella proprietà possono essere servite anche per testare i comportamenti.
Vanna

chiara ha detto...

riassumendo, Stefania non mi sa rispondere.
giro allora la domanda a Vanda e Mimosa: se è chiara l'importanza dell'abbigliamento di R. al momento della scomparsa (perchè chiaramente un allontanamento volontario in pigiama e ciabatte è inverosimile) non altrettanto chiara è l'importanza del fatto se ella sia o meno andata a letto quella notte. dai vostri commenti successivi mi par di capire che il punto sia una ulteriore valutazione di vaghezza e non credibilità delle dichiarazioni del marito, ma oltre a ciò non vi sono ulteriori implicazioni ai fini della ricostruzione secondo l'ipotesi omicidiaria o le diverse ipotesi; sbaglio o ho capito bene?

Stefania ha detto...

Chiara, mi hai fatto sorridere ... non ti saprei rispondere?

Che abbia o meno indossato il pigiama, che si sia o meno coricata nel letto, alla luce del fatto sino ad un certo orario in quel letto c'è stata la figlia, non ti fa venire in mente la possibilità di circoscrivere o meno l'orario della scomparsa?

Ripeto: eri in altre faccende affacendata e non hai prestato molta attenzione agli scritti miei, di Mimosa, di Pino, di Tabula.

Ma intanto noi si è proceduto a discutere.

Ciao, ciao.

Stefania

chiara ha detto...

Stefania
io mi sono certamente distratta ma tu invece stai sul pezzo e non avrai difficoltà a concentrarti per cui ripeto la domanda: come ci aiuta il dato letto-nonletto a circoscrivere l'orario? perchè a me sembra resti sempre ventitre/ventiquattro-seiequarantacinque esattamente come prima. ci aiuta a propendere per l'allontanamento o per l'omicidio? perchè così, distrattamente a naso, mi verrebbe da dire che toglierle il pigiama in favore di un abbigliamento normale annulla uno degli indizi a carico del marito, specie dopo che la figlia l'ha vista in pigiama al momento della buonanotte: poco poco che appena tutti ronfano lei si cambia ed esce? certo, portandosi dietro il pigiama fantasma e allora chiediamoci perchè...
la vogliamo far dormire per qualche oretta? e allora ancor di più l'ha mica ammazzata lui visto che si riduce drasticamente il tempo per l'occultamento.
E se invece la teniamo fuori dal letto o ce la facciamo star poco siamo punto a capo come prima: non andando a dormire poteva uscirsene con le sue gambe senza temere che il marito se ne accorgesse; o al contrario andando a nanna rendere il lavoro all'uxoricida molto più semplice: basse difese+cuscino sul volto=uxoricida contento.
e poi continua a sfuggirmi: cosa ci dice il gesto di L. di risvoltare il lenzuolo?? va anche questo nelle valutazioni di fisiognomica??
insomma ripeto: alla fin dei conti questa cosa interessa solo per discutere ancora sul fatto se L. sia da credere o no in generale, secondo quanto uno preferisce leggere nei suoi gesti ambigui, ma di dati "oggettivabili" sulla ricostruzione mi pare non ne fornisca...o sì?

Anonimo ha detto...

se una persona ha programmato di sparire senza farsi accorgere non perde tempo infilandosi il pigiama per poi doversi rivestire col rischio di essere scoperta mentre esce.
se ha intenzione.
del resto pigiama spazzolino e dentifricio in una valigia non mancano mai.

se invece le capita di dovere rivestirsi per un'uscita non programmata, è un'altra cosa.
diciamo che:
si può uscire di casa nottetempo e con quel tempo indossando il pigiama solo se una situazione di emergenza lo impone.
se l'ufficio o il magazzino o la palestra sono collegati internamente all'appartamento è possibile aggirarsi tra questi senza doversi necessariamente vestire di tutto punto ovvero: si può origliare una telefonata del marito in ufficio anche stando in pigiama, se non è necessario uscire all'addiaccio per andarci.

Stefania ha detto...

Chiara wrote:

e poi continua a sfuggirmi: cosa ci dice il gesto di L. di risvoltare il lenzuolo??

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Comincio da qui altrimenti non ne veniamo a capo. AL dichiara all'intevistatrice (e recita il gesto) di essere andato a dormire ed aver risvoltato il lenzuolo, dalla sua parte ma di non essere in grado di dire se quella notte RR si sia o meno coricata, perchè ha lui stesso occupato la parte del letto della moglie la mattina seguente per spegnere la sveglia. In realtà il letto era già stato usato dalla bimba dalle 23 (quando è stata messa a dormire) sino alle 23:30 quando è stata portata nella sua camera. Quindi quel gesto di risvoltare le lenzuola era stato fatto PRECEDENTEMENTE. Quindi su questa cosa AL ha mentito. Perchè? Lo vediamo poi ....

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Chiara wrote:
come ci aiuta il dato letto-nonletto a circoscrivere l'orario? perchè a me sembra resti sempre ventitre/ventiquattro-seiequarantacinque esattamente come prima. ci aiuta a propendere per l'allontanamento o per l'omicidio? perchè così, distrattamente a naso, mi verrebbe da dire che toglierle il pigiama in favore di un abbigliamento normale annulla uno degli indizi a carico del marito, specie dopo che la figlia l'ha vista in pigiama al momento della buonanotte: poco poco che appena tutti ronfano lei si cambia ed esce? certo, portandosi dietro il pigiama fantasma e allora chiediamoci perchè...
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Ti ha appena risposto, in parte, l'anonimo qui sopra. In ogni caso sappiamo che sino alle 23:30 AL non puo' avere mentito. RR era in casa (vestita con leggins e maglietta), piu' precisamente era in cucina. La bambina sia che sia stata portata nella sua camera di peso, sia semplicemente accompagnata, puo' aver avvertito o visto la mamma, puo' aver letto l'orario su una sveglia oppure all'orologio da polso. AL non puo' aver mentito. Ma dopo le 23:30 tutto diventa nebuloso. Chi ci dice RR abbia indossato il pigiama? Nessuno, neppure Logli ... che dice solamente che a domanda diretta la figlia disse che IN QUEI GIORNI la mamma usava un pigiama rosa, specificando è il colore preferito dalla bambina che quindi la dichiarazione non è attendibile. Nessuno parla di pigiama indossato. Nessuno l'ha vista in pigiama. Ma AL ci dice di essere andato in soffitta. Testimoni? Nessuno. Puo' essere tornato in autoscuola ed essere stato raggiunto dalla moglie. C'è un testimone, ricordalo Chiara. Ed ha visto Logli con una donna ... Roberta? Puo' essere. E se fosse chi era ancora all'interno della scuola di ballo, è il testimone (reticente .... e ci sta), ecco che la sparizione di RR è avvenuta molto prima dell'orario del suono della sveglia. Te capi' o te minga capi'?

Infine ...

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Chiara wrote: cosa ci dice il gesto di L. di risvoltare il lenzuolo?? va anche questo nelle valutazioni di fisiognomica??

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Atto non dovuto, ma ahi noi, mi tocca ripeterlo, non ho valutato il pomo d'adamo di Logli con spirito lombrosiano. Mi sono limitata a notarne il sali-scendi continuo, sinonimo di una deglutizione da ansia, a domande specifiche della cronista, mentre quando lo si lasciava parlare a ruota libera l'uomo era calmo e pacato. L'ho notato, mi ha incuriosito e sono andata a controllarmi quando accadeva. A te pare cosa da niente a me no. Ma facciamocene una ragione, perdiana!

E con questo spero si sia compreso vorrei darci un taglio: una discussione basata sull'aria fritta e su cose non dette.

Stefania

Anonimo ha detto...

Stefania,
sei grande!!!!
Vanna

Mimosa ha detto...

Mi aggrego a Stefania, essendo stata chiamata in causa anch’io.
Chiara, penso ora ti è chiaro il ragionamento di Stefania e di Vanna. Il mio è sulla stessa linea ossia
certo che vi sono delle “implicazioni ai fini della ricostruzione secondo l'ipotesi omicidiaria” stante una RR andata a letto oppure no. Non ti sembra ovvio?
Andrebbero ipotizzati due momenti differenti e due modalità diverse.

E ora, proveresti tu a dare il tuo contributo così ragionato e rispondere alle mie domande di domenica sera, su cui nessuno ha commentato:
dove è stato trovato l’abbigliamento pantaloni e maglietta: su una sedia in cucina? Sulla poltroncina della camera da letto? In un armadio?
La suocera ha tratto dalla camera da letto gli indumenti da esibire alle telecamere, chi li aveva riposti là? Una mania dell’ordine di lui (come il letto rifatto)?

Se Roberta è rimasta in cucina e i leggins e maglietta sono stati trovati in camera da letto, cosa si è messa addosso? considerando che NON si è infilata il pigiama perché la bambina NON ha visto la mamma in pigiama (punto fermo).
Ma poi è sempre solo AL a dire che Roberta era vestita così quando l’ha lasciata in cucina. Anche questo elemento secondo me non fa testo e non annulla uno degli indizi a carico del marito.
Questa precisa descrizione degli indumenti, proveniente da un marito che non conosce i pigiami della moglie né cosa c’è nel suo armadio, (che non si ricorda che ora era quando ha fatto cadere la moglie dalla scala), la prendo con le pinze …
In questa storia io vedo tante falle

Mimosa

Stefania ha detto...

Mimosa, mi scuso perchè non avevo letto neppure io il tuo quesito domenicale. Effettivamente non sappiamo dove sono stati trovati leggins e maglietta. Potrebbe averli riposti AL. Ma come ben dici, quell'abbigliamento esibito dalla suocera non prova nulla, nè in un caso nè nell'altro. Quanti leggins possiamo avere in un armadio? Quante magliettine? Ecco che davvero potrebbe essere facile confondersi. Ma se chi compie le indagini ha sequestrato recentissimamente degli abiti, potrebbe averlo fatto proprio con quei due capi. Perchè, se pur con colpevole ritardo, penso sia possibile stabilire se erano stati indossati oppure erano freschi di bucato e sono stati confusi (oppure volutamente confusi) con una "divisa simile" a quella con cui RR è stata vista l'ultima volta dai figli.

La mia è solo un'ipotesi. Attendiamo altri commenti, altri pensieri: anche quelli appunto di Chiara.

Stefania

chiara ha detto...

Pisa, 26/2/2013 - Secondo quanto riporta il “Tirreno”, sarebbe stato ritrovato il caricabatterie del telefonino di Roberta Ragusa. Sarebbero stati i familiari a rinvenirlo dietro a un "banchetto" nel bagno dove, come ha mostrato il marito Antonio Logli a “Chi l’ha visto?”, la donna lasciava in carica il cellulare. Il caricabatterie è stato consegnato ai carabinieri.

mi sono imbattuta in questa news nel sito di clv dov'ero andata a cercare notizie sul famoso abbigliamento "da giorno" (e filmato con suocera) su cui, come avevo già detto, non avendo mai visto preferivo non esprimermi (così ti avevo risposto Mimosa, non è che non volessi ignorare la tua domanda).
Laciata la news torno alla ricerca e poi eventualmente commento.

mi permetto una nota sul caricabatterie: ascoltando L. nella stessa intervista riproposta mercoledì scorso, volevo appunto far notare che lui aveva detto: "non lo abbiamo trovato qui dove solitamente roberta lo teneva; che poi l'abbia messo da un'altra parte non lo so". Ecco, questo per dire che ascoltando bene bene le parole di L. anche questa volta si era visto che in realtà non affermava con assoluta certezza che fosse scomparso, ma una cosa ben diversa. E se il ritrovamento fosse confermato, confermerebbe anche la necessità di lasciare spiragli di dubbio quando nelle sue parole si trovano quelle "precisazioni" che cambiano dal giorno alla notte la valenza di una affermazione (penso appunto alla questione colore pigiama, mancanza abiti ecc...)

PINO ha detto...

CARISSIME, dopo aver letto questo bello ed intelligente compendio di controversie, mi sento cadere dalle nuvole.
Così come succede in certi sogni.
E forse sarà stato anche un sogno, quello in cui mi fu detto, scritto o letto, che fu RR ad accompagnare la bambina, e adagiarla nel lettone e, su domanda, rispose prontamente che la mamma, nel fare ciò, indossava il pigiama rosa.
Poi i discorsi si sono accavallati in modo tale, da travolgere i ricordi dello strano...sogno (?)
Se è cosi, vi prego gentilmente di svegliarmi, altrimenti dovrei cominciare acredere che certi sogni non sono solo nell'etere.
Salutissimi, Pino

Anonimo ha detto...

e c'è voluto più di un anno per spostare un banchetto nel bagno e ritrovare il carica cellulare di Roberta?

ma chi fa le pulizie in quella casa gira intorno alle suppellettili con lo straccio invece di spostarle per pulire anche sotto?

PINO ha detto...

Molto strano che in un anno, nonostante le ricerche famigliari, i sopralluoghi dei CC, e le pulizie giornaliere, un caricabatteria, che non è un ago o una monetina, non sia stato notato in un luogo dove l'igiene richiede una pulizia particolare, come il proprio bagno.
Altro rospo difficile da ingoiare.
Che non sia, invece, l'effetto sperato dagli inquirenti, dell'ultima radicale perquisizione (che comunque NON a ritrovato il caricabatteria) che avrebbe dovuto creare nervosismo nel clan L??
E poi, ammesso e non concesso che l'attrezzo del cellulare possa essere stato l'arma del delitto, dopo un anno, chissà a quante "sterilizzazioni" può essere stato sottoposto.
Mi sembra proprio una pacchianata!
Pino

Stefania ha detto...

Pino, te ne prego, non farmi andare a ricontrollare tutti i filmati. Ma ne sono certa. Nessuno ha visto RR con il pigiama rosa. Si è solo detto che pare mancare all'appello un pigiama rosa.

Se comunque cerchi tra i filmati che ho postato precedentemente troverai sicuramente conferma.

Riguardo il caricabatterie, se in una famiglia si usa lo stesso modello di cellulare o comunque cellulari della stessa marca, capita eccome di scambiarsi i caricabatterie. In casa mia ce ne sono almeno 4 o 5: uno del cellulare aziendale di mio marito, gli altri assolutamente intercambiabili.

Non credo sia possibile aver trovato quel che si è cercato dopo piu' di un anno, dietro un mobiletto: neppure in una famiglia di veri vuncioni.

Stefania

PINO ha detto...

STEFANIA, fra le tante cose che si son dette, l'episodio della bambina e del pigiama, non l'ho certamente inventato, comunque non ci metterei la mano sul fuoco: non adotto il metodo di Mimosa, nè il tuo. Quello che penso e scrivo è immediato, seguendo l'argomento del dialogo in corso.
E' più possibile che le cose stiano come dici tu.
Ciao, Pino

chiara ha detto...

Mi sa che non partecipo più al gioco finchè non escono carte che cantino...nel cercare il filmato della suocera che mostra i vestiti (che ancora non ho trovato se non come spezzone "riempitivo" di un secondo, muto e al rallenty) ho raccolto le seguenti cose nel sito di clv [che non aggiornano da NOVEMBRE!!!! mmmm, alla sciarella mi sa che le si è rotto il giocattolo e non gioca più manco lei...si limita alle cortine fumogene]:

intervista 25 gennaio: la suocera afferma che hanno immaginato potesse essere in pigiama per il motivo che R. aveva l'abitudine di lasciarlo sul letto o sul davanzale e invece non l'avevano trovato. Nemmeno le ciabatte hanno trovato.
E PER QUESTO STANNO A RAGIONA' CHE S'E' USCITA IN PIGIAMA??? MA CHE ANNASSERO...

intervista 1 febbraio 2012: il marito afferma con certezza che nemmeno le scarpe da ginnastica hanno trovato. è l'unica certezza che può dare; il resto l'abbigliamento è troppo e non può dire nulla.
E DI QUESTO GLIENE FREGA NIENTE ALLA SCIARELLA? MA CHE ANNASSE....

puntata del 1 febbraio 2012: la voce narrante ci dice che il marito l'avrebbe vista al tavolo di cucina "già vestita con gli abiti da notte".
MA (RULLO DI TAMBURI)
aggiornamento scritto del 21 marzo: nel fare il riassunto dei fatti, la redazione dice che il marito A DUE GIORNI DALLA SCOMPARSA aveva mostrato gli abiti che la moglie indossava quando lui l'aveva vista in cucina: una maglietta bianca e un paio di pantaloni blu della tuta (nota mia: gli stessi che vedo in quello spezzone riempitivo, raccolti dalla suocera in camera da letto).
E ALLORA SI METTONO D'ACCORDO O NO SU COSA HA DETTO STO CRISTO???
Poche righe dopo dicono che il pigiama è l'unica cosa che pare mancare da casa...ANCORA??E LE SCARPE DA GINNASTICA???
Una cosa certINA, UNA misera, la si può sapere?
NO, NON SI PUO'. e mi aggiungo pure da sola che non si può perchè per una volta la sciarella si è trovata con la porta della procura sbattuta sul muso e sta rimescolando le carte in tutte le salse possibili pur di non perdere audience.
Credetemi: abbiamo certezze ZERO su ciascuno degli elementi che usiamo per ragionare, stiamo solo perdendo tempo.

Anonimo ha detto...

Mimosa e Stefania, vi faccio una domanda: secondo voi nell' armadio ancora ci sono gli indumenti di Roberta dopo un anno?
Io fossi nella ragazza occuperei uno spazio tutto mio per le mie cose.
Come si può dire se ciò che può essere stato preso dagli inquirenti era proprio di R. o no.
Forse nell'armadio c'è un reparto solo per ciò che le apparteneva?
Pino,anche per me è strano che sia uscito fuori il caricabatterie proprio nel bagno e dopo le ultime perquisizioni.
Sicuramente questo fortuito ritrovamento è stato registrato dagli addetti.
Certamente Pino è stato pulito a dovere.
Mi andrò a leggere la notizia per conoscere le spiegazioni che sono state date sul ritrovamento dello stesso.
Vanna

Anonimo ha detto...

Chiara
Quel "povero Cristo" come lo chiami tu difatti non ha più parlato.
Poi qualcuno gli avrà detto di far silenzio, visto che se parlava, se si muoveva,poteva essere guardato ed ascoltato con attenzione.
Meno male che abbiamo le prime interviste di CLV, altrimenti non staremmo qui.
Vanna

Anonimo ha detto...

Chiara
Quel "povero Cristo" come lo chiami tu difatti non ha più parlato.
Poi qualcuno gli avrà detto di far silenzio, visto che se parlava, se si muoveva,poteva essere guardato ed ascoltato con attenzione.
Meno male che abbiamo le prime interviste di CLV, altrimenti non staremmo qui.
Vanna

Mimosa ha detto...

chiara
è proprio quello che ho cercato di mettere in luce io mettendo le contraddizioni alla vostra attenzione ... nessuna certezza su nessun elemento!
né pro né contro AL

Mimosa

PS MAMMAMIA, finalmente ti sei fatta la scorpacciata di CLV, ti è venuta l'indigestione a mangiare le pietanze tutte in una volta? ;-) io almeno ne ho "gustata" una alla volta

@ Pino
credici sulla parola a Stefania, Vanna e Mimosa: LUI ha portato la figlia a letto. Compito dei papà, di solito, specie se ha 10 anni e pesa ...

PINO ha detto...

@CHIARA, allora che facciamo, ci raccontiamo favole esoteriche per conciliarci il sonno?
La sciarelli fa il lavoro per cui è pagata...con li sordi de noantri, per il resto non iè frega gnente.
Siamo in una posizione di stallo, fino a quanto AL non sarà convocato per l'inyerrogatorio tanto atteso.
Possiamo solo speculare su questo o quell'argomento che ci verrebbe aventualmente proposto da Mimosa, nostra risorsa mnemonica, che certamente non ci negherà. Vero Mimo'?

chiara ha detto...

Mimosa
scusa ma io ho letto bene che avete detto che la cosa "faceva una enorme differenza"; quando poi non ho mollato continuando a chiedervi perchè...allora "mi doveva esser chiaro" che in realtà non serviva a nulla??? senti Mì, nun farme passar da fessa a me dopo sta cosa sai?

Stefania
tu continui a dirmi di questa cosa che avrebbe detto accompagnando col gesto; io guardo e riguardo l'intervista e non vedo nulla di ciò che dici: vedo uno che dice che è andato a letto e, trovandosi nell'intervista di fronte a un letto fatto, tira giù il piumone come a simulare lo stato del letto quella notte. A me questa cosa fa solo venir in mente la domanda: perchè lo fai Antò? se capiva da soli che nun te distendevi sul letto fatto!

Mimosa e stefani: questo io vedo e posso interrogarmi sul perchè, ma il resto sono aggiunte che fate voi,
come già avete fatto con troppi elementi in precedenza (gli orari, gli abiti ecc; che poi quando sono andata a vedere Logli diceva cose molto diverse). So che non vi piace sentirvelo dire e quindi non lo farò più (anche perchè a questo punto mi sa che proprio non vi accorgete di farlo) ma credetemi che è così: partite lancia in resta su vostre supposizioni e aggiunte come fossero realtà provata; poi quando dovreste tirare il freno a mano siete così lanciate che andate in testacoda.
senza offesa nè voglia di discutere, giuro!

Mimosa ha detto...

chiara, calmati
stai facendo un bel castello, hai di sicuro interpretato male ... almeno le mie parole e i miei commenti, io non ho mai puntato il dito sulla colpevolezza, ho solo evidenziato molti elementi e diversi particolari ai fini della discussione, affinché tutti, compresa te, ci potevamo fare un'idea.

Cambia tono, per favore, vorrei vedere te al posto mio o di Stefania, Sembra che tu sia in aula e faccia l'avvocato del diavolo! Non ti va bene un ragionamento uno.

Mimosa

chiara ha detto...

sì, scusa Mimosa, il tono è la risultante di tante cose accadute oggi, questo blog è ovviamente una infinitesimissima parte.
consentimi però di dire che al posto di Stefania ci starei volentieri perchè non so se hai notato che i guanti bianchi se li mette mica mai quando mi parla eh?! io arrivo a servire la stessa amara pietanza solo alla terza portata.
chiuso, comunque. :-)

Stefania ha detto...

Chiara, te ne prego: da adesso in poi passa la rotellina, falla scorrere. Io lo faro'. Non ho mai fatto che supposizioni e come ho già detto e scritto innumerevoli volte, della Sciarelli me ne sbatto, anche perchè mi sta mediamente sulle balle. Parto e considero solo i filmati per fare supposizioni e lavorarci sopra con chi ne ha voglia. Stavo scrivendo ... con VOI, ma da adesso in poi, e te lo dico con tutta franchezza, io non mi confrontero' piu' con te. Perchè ti giudico faziosa e polemica in modo gratuito e saccente. Sbaglio? Puo' essere. Tu ti sei fatta un'idea sulla sottoscritta e l'hai resa pubblica, io ho fatto altrettanto. Chiuso qui il discorso perchè questo non è luogo adatto. Io la rotellina, leggendoti, la girero', sine die non leggero' cose che reputero' interessanti. Se non ti garba la mia richiesta di non considerarmi e di non citarmi, fai pure. Continua in quello che d'ora in poi sarà solo mero esercizio di intrattenimento. Mi è stato spiegato che con chi guarda il dito, indicando la luna non si discute. Ed è vero, a prescindere dal tuo titolo accademico e dal libro di anatomia forense che ridicolmente volevi consultare.

Per tutti noi: penso sia necessario a questo punto ricordare che, a prescindere dalla cortina fumogena, dalle difese d'ufficio fatte nei confronti di Massimo che certo non ne aveva bisogno, si debba continuare a sviluppare spunti, che siano avvalorati da filmati con interviste ai protagonisti di questa triste vicenda. Non dei giornalai ma dei protagonisti. L'unica cosa certa che abbiamo ad oggi in mano. Possiamo confrontarci, smentirci ed aiutarci per creare allo stato di quelle quattro cose quattro conosciute, delle ipotesi. Il resto ... è noia.

Stefania

chiara ha detto...

mah...rileggo il mio delle 19:27 e la tua replica qui sopra e mi pare evidente che quella del mouse è l'ultima rotellina di cui dovresti preoccuparti.
comunque, contenta tu contenti tutti.

Mimosa ha detto...

Riprendiamo il nostro scambio di idee?
In questo articolo
http://www.pisatoday.it/cronaca/roberta-ragusa-scomparsa-perquisizioni-casa.html
del 25 febbraio 2013, si dice che è stato prelevato anche “un cuscino”.
Quello della camera da letto? In tal caso sarebbe ridicolo perché ci hanno dormito sopra più volte la figlia e ora anche la signorina …
Si tratta forse di un cuscino del salotto?
Beh, ad ogni modo questo significa che – dopo il ritrovamento del caricabatteria (ma in che strano posto!)– gli inquirenti stanno sospettando comunque di una morte per “soffocamento” … e avvenuta in casa.
Pertanto i nostri ragionamenti molto femminili su cosa Roberta indossasse quella sera possono aver centrato il bersaglio … insomma non siamo state del tutto prive di logica.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Ora l’avvocato di AL si lamenta che la procura «ha lavorato in un'unica direzione, escludendo l'ipotesi dell'allontanamento volontario», beh, di che si duole?
Le deduzioni dicono che :
- Nessuno può convalidare l’alibi del marito
- Nessuno ha saputo dire con precisione cosa indossasse RR al momento della scomparsa
- Nessuno può dire a che ora è scomparsa
- Non si trova il suo corpo da nessuna parte, e pertanto non può essersi suicidata né alcun maniaco può averla uccisa
- RR sembra dissolta nel nulla, potrebbe essere fuggita da quella situazione familiare ma le amiche e le parenti non ci credono, anzi lo escludono
- AL ha nascosto la sua relazione extraconiugale
- AL continua a frequentare l’amante e se la porta in casa come se la moglie non dovesse tornare più
- AL ha mantenuto freddezza (insensibilità) fin dalle prime ore della scomparsa della moglie e anche i suoi “appelli” davanti alle telecamere non sono sembrati convincenti
- AL ha causato alla moglie una traumatica caduta dalle scale con una dinamica che potrebbe sembrare anche non casuale
- Eccetera eccetera … sapete voi cosa aggiungere!

Buonanotte! Mimosa

PINO ha detto...

MIMOSA
Perchè siamo statE e non statI?
Il mio piccolo apporto molto maschile, non vale proprio niente?
Poveraccio me :-)

Sia pure tra piccole polemiche e scontrucci, qualcosa di sensibile è stato toccato...c'è aria di piccolo allarme.
Forse troppo derisorio e banale lo strano ritrovamento del caricabatteria, che potrebbe essere un segnale di quello stato di nervosismo e malessere atteso dagli inquirenti?
L'averne segnalato un strano ritrovamento così tardivo, penso che abbia alimentato nuovi e più acuti sospetti negli inquirenti e segnato un punto a sfavore di AL che, sicuramente si aspettava un esito contrario
E nulla esclude che la morte per soffocamento o strangolamento di RR, ipotizzato da chi investiga, possa implicare proprio il caricabatteria, come avevo già accennato precedentemente.
Insomma, qualche mattone della costruzione premeditativa si è staccato, mettendo in pericolo l'intero edificio.
Mi aspetto sicure novità, dopo l'interrogatorio dell'indagato.
Pino

Mimosa ha detto...

Caro Pino
"StatE" solo in riferimento alle nostre faticose discussioni recenti tra donne sugli indumenti ...

I tuoi apporti sono registrati nel mio archivio, non li posso ignorare.

Anch'io mi aspetto grandi novità (mediatiche) dopo l'interrogatorio. E spero avremo altro materiale su cui dialogare.

Buona notte, carissimo
Mimosa

Pino ha detto...

MIMOSA
Buona notte anche a te, a domani.
Pino

Anonimo ha detto...

Pino, Mimosa,Stefania condivido le vostre idee.
Intanto A.L. ha trovato 10 testimonianze a suo favore.
(SC sarà una di loro ?)
Come mai non le ha tirate fuori l'anno scorso?
Ha aspettato a farlo dopo i super controlli ricevuti?
Ora si affilano le armi per il duello, spero solo che la memoria di R. non sia sporcata.
I " Profiler " dovrebbero essere presenti quando testimonieranno, in fondo il loro ruolo è quello di leggere oltre le righe.

Vanna

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