mercoledì 6 febbraio 2013

Roberta Ragusa. Difficile credere che un procuratore esperto come Ugo Adinolfi continui a indagare solo il marito...


Il procuratore di Pisa ha detto ai giornalisti una cosa saggia. Le sue parole: "Sarebbe stato meglio cercarla prima con questo spiegamento di forze, forse avremmo ottenuto migliori risultati...", sono condivisibili perché è logico che per ottenere risultati che possano aiutare le indagini, non si deve aspettare un anno a fare una maxi-battuta che faccia capire se davvero un probabile assassino ha occultato il cadavere della sua vittima. Negli ultimi 13 mesi le ricerche sono partite e si sono fermate decine di volte. Negli ultimi 12 mesi, una task force formata da centinaia di investigatori ha lavorato senza tregua seguendo l'indirizzo investigativo scelto dal pregiudizio di alcuni, fra cui diversi organi d'informazione, senza curarsi del fatto che gli indizi a disposizione erano scarni per decidere di verificare un solo indagato. Si è proceduto a forza di pressioni mediatiche, cercando di cavalcare l'onda (ha colpito anche l'opinione pubblica che non cambierà più la sua idea colpevolista) e dando per scontato quanto scontato non era affatto. Probabilmente si è sperato in una intercettazione, telefonica o ambientale, e si è creduto che nel tempo il Logli si sarebbe tradito. Così facendo si sono forzate le indagini portandole ad essere, nonostante l'enormità di mezzi e uomini impegnati, scarse e unidirezionali.

Grazie a questo modo di procedere, ora che l'ultima immensa battuta non ha avuto esiti con cosa resta in mano chi ha indagato? Poche mosche, e guai ad aprire il pugno, che devono far riflettere... perché il risultato, anche se Roberta Ragusa la si fosse cercata un anno fa, non sarebbe stato diverso dall'attuale. Se un cadavere lo si cerca dove non è, diventa impossibile da trovare anche se nell'immediatezza della scomparsa si impiegano centomila persone. Di certo, l'anno intero passato a puntare il dito rafforzerà le convinzioni mentali di chi pretende vi sia un assassino in casa Logli. Di certo, pur di poter parlare ancora sullo stesso tono, si tirerà in ballo il lago di Massaciuccoli e i suoi fondali, le grotte inesplorabili (come se l'indagato fosse un geologo), altri luoghi impervi e i cinghiali. In questo modo si continuerà a dare per assodato che il marito è una bestia schifosa che ha ucciso sua moglie. Lo si farà perché chi ha scelto la direzione investigativa, ha lasciato che il virus colpevolista si propagasse in tivù e si è dato risposte unidirezionali, quindi probabilmente sbagliate. C'è, ad esempio, chi si è chiesto il motivo per cui Roberta ha lasciato una lista della spesa incompleta. Addirittura, per avere più risposte colpevoliste, si sono scomodati dei grafologi che hanno appurato il cambio di velocità usato fra le prime e le ultime parole. Così, grazie a quel foglio mezzo scritto, si è potuto additare il Logli dicendo che Roberta non l'ha completata perché distratta da un qualcosa capitato all'improvviso ed ipotizzando, come causa, un litigio col marito per via delle telefonate inviate da quest'ultimo all'amante.

Ma i motivi per cui potrebbe aver scelto di accellerare la scrittura possono essere altri: a partire dalla bimba che mentre il padre è in autoscuola o in soffitta inizia a frignare o fa un brutto sogno, per arrivare a dei fanali abbaglianti che si accendono e spengono davanti al portone (un segnale convenzionale). E che il marito poco c'entri con quel cambio di scrittura, lo dimostrano i suoi comportamenti successivi. Se si suppone l'esistenza di un Antonio Logli assassino animale che pensa a tutto, tanto che il cadavere di sua moglie non si trova nel raggio di oltre cento chilometri, bisogna supporre anche che, concedendogli una buona mente criminale visto che ha resistito per un anno alle pressioni, di quella lista non ne avrebbe parlato a nessuno. Perché mostrarla invece di bruciarla o gettarla nel water? Ha avuto una notte intera per pensare al dopo e poteva tranquillamente affermare di aver lasciato sua moglie davanti al televisore... per quale motivo mettere in mano ai carabinieri una lista? Non c'era motivo, per questo è strano che lui stesso la mostri ai giornalisti e agli inquirenti. Come è strano che, volendo far pensare a una fuga volontaria, abbia lasciato in casa gli effetti personali della moglie, il bancomat, lo spazzolino da denti, il pettine gli abiti e quant'altro serve a chi decide di andarsene. Perché non ha seppellito tutto assieme al cadavere ed ha lasciato agli inquirenti una scena che sa di incredibile? E' un assassino che premedita a fasi alterne? Intelligentissimo quando deve occultare e stupidissimo quando deve depistare?

C'è anche chi si è chiesto perché il marito abbia chiamato l'amante chiedendole di far sparire il telefonino che dimostrava la loro relazione. Perché a poche ore dalla scomparsa di sua moglie chiama la giovane concubina e le impone di gettare il cellulare? Ecco, se vogliamo fare un appunto che possa spiegare l'attaccamento della Procura a una unica teoria, lo dobbiamo fare in relazione alla distruzione dei telefonini. Ma come ogni indizio colpevolista considerato a carico di un indagato, anche questo non deve restare unidirezionale e per risultare determinante va provato con una valutazione contraria che dimostri l'impossibilità di altre spiegazioni logiche. Le valutazioni deve farle, ad inizio indagine, chi ha in mano e coordina il pool investigativo. Motivo per cui, se da un lato la scelta di nascondere l'amante ai carabinieri può apparire compromettente e aprire giuste piste investigative, dall'altro lo si può considerare un normale atto di autodifesa. Chiunque si trovi ad avere a che fare con chi fa indagini sulla propria famiglia, in maniera particolare se queste partono da una denuncia di scomparsa, cerca di tenersi a lato e non parlare a tutti di quegli scheletri che fino a quel momento ha murato negli armadi. A questo proposito c'è da dire che è giusto verificare quanto una storia extraconiugale intrattenuta da un marito possa aver influito sugli eventi, visto che un'amante è uno scheletro ingombrante se relazionato a una moglie sparita nel nulla. Però c'è da dire anche che a volte una pista del genere è pure giusto accantonarla, specialmente se le verifiche non portano a un movente o a una complicità criminale fra gli amanti.

Che non ci sia stata complicità fra i due lo dimostrano proprio le telefonate. Fossero stati insieme tutta la notte, a causa di un cadavere da occultare, avrebbero parlato vis a vis e non sarebbero servite altre chiamate per accordarsi sul da farsi. In tutti i casi, anche non volendo accantonare completamente la pista intrapresa, la si poteva comunque lasciare in sospeso e mentre qualcuno cercava terra smossa sul monte Amiata (per dire un nome a caso), provare a ragionare in maniera contraria. E non volendo ipotizzare una fuga volontaria, fermi nella convinzione di un omicidio perpetrato nella notte del 13 gennaio, per non rischiare di veder volare via le quattro mosche che si avevano già allora in mano, serviva di cercare nell'immediatezza piste alternative. Piste che ad oggi paiono difficili da seguire. Vogliamo ragionare come se Roberta Ragusa fosse davvero morta? Facciamolo, tenendo però nel debito conto che la battuta colossale effettuata la settimana scorsa, ha refertato la mancanza del suo cadavere negli spazi aperti e nei luoghi pubblici della provincia pisana. Questo, senza ombra di dubbio, significa che nessun cadavere è stato occultato nelle zone in cui tutti possono avventurarsi o frequentare, dai campi, colti o incolti, ai laghi, ai boschi e alle grotte. Ora, considerando che il giardino di casa Logli è stato oggetto di svariati controlli, che l'inceneritore di cui s'è tanto parlato ha un sistema di sicurezza che lo blocca in presenza di carne, sia umana che animale, che anche i furgoncini dell'azienda in cui il marito di Roberta lavorava sono stati oggetto di rilevamenti da parte del Ris, non subito ma a inizio estate, che la zona attorno alla suddetta azienda è stata battuta palmo a palmo, dobbiamo giungere all'unica conclusione che non piace né ai media né alla procura di Pisa. In poche parole: è assai complicato additare Antonio Logli ad assassino e affibiargli un omicidio premeditato.

Però, sempre volendo considerare Roberta Ragusa defunta, il fatto che il cadavere non sia né nei luoghi a disposizione del marito né in quelli aperti e pubblici, può offrire alla Procura, nei sei mesi di proroga (che di certo diventeranno almeno un anno intero), l'occasione del riscatto. Questo perché il procuratore Adinolfi è uomo di legge da sempre, perché ha un'enorme esperienza e risulta difficile credere non sia giunto ad altri spunti investigativi e ad altre probabili soluzioni, quelle che nessuno ha cercato nei primi giorni in quanto, grazie ai cellulari distrutti, tutti si sono convinti che la donna fosse stata uccisa e occultata dal marito. Il discorso è semplice. Per non rischiare di fare un buco nell'acqua e non riuscire a ottenere la condanna futura del Logli, la richiesta di proroga dimostra che al momento non ci sono prove che lo possano far dichiarare assassino, bisogna adattarsi agli eventi e fare anche ragionamenti scomodi e diversi. Insomma, a questo punto è chiaro che un corpo morto non c'è... come è chiaro che se un cadavere davvero esiste, ma non si trova in una zona dove tutti possono andare, lo si dovrà cercare nelle proprietà private mai battute durante le ricerche. Al limite qualcuno potrebbe averlo nascosto in un anfratto o in un luogo sicuro, anche lontano da Pisa. Ma deve essere un anfratto o un luogo in cui non tutti possono entrare. E chi può averlo occultato? Il marito, che per sospettarlo occorre ipotizzare conosca la terra toscana a menadito, o chi di quell'anfratto o luogo sa praticamente tutto perché lo frequenta o lo ha frequentato?

Per cui la domanda è: il procuratore reitererà le sue convinzioni o farà anche scelte contrarie al suo credo e attenzionerà i vicini di casa, diciamo chi abita nel raggio di un chilometro dall'autoscuola, gli amici e i clienti della scuola guida... o escluderà tutti a priori perché influenzato dalla apparente mancanza di un movente? Ma chi dice che per uccidere una donna, specialmente se sola all'una di notte, serve un movente extra lusso? Il suo curriculum non mi fa credere che si ancorerà a un'idea fissa. Magari lo farà senza parlarne, ma a parer mio cercherà di dipanare la matassa anche partendo da altri capi scoperti. Per questo non mi risulta difficile ipotizzare che possa indagare al di fuori dalla idea colpevolista del Logli. Immedesimiamoci ed ipotizziamo: fossimo in lui da dove partiremmo? Di sicuro dal naso del cane molecolare che pare sia arrivato ai binari della ferrovia e ad un passaggio a livello. Ma visto che i treni passando a velocità sostenuta disperdono gli odori che si trovano nel loro raggio di azione, non pare assurdo credere che si debbano considerare più passaggi a livello e non solo quello in cui il cane si è fermato. A poche centinaia di metri da casa Logli ce ne sono tre, uno è in una strada traversa alla destra, uno in una strada traversa alla sinistra e l'ultimo taglia la stessa via Dini.

Ora, senza additare nessuno e parlando su una linea generale basata su un omicidio e sulla mancanza di un cadavere negli spazi aperti e nei luoghi pubblici (quindi un eventuale corpo privo di vita può essere solo in spazi privati), dobbiamo constatare che a ridosso dei binari di Gello vi sono case con grandi giardini e che, oltre a due geologi, persone che conoscono bene gli anfratti della Toscana (uno è proprietario di un agriturismo), vi abita anche chi ha ottenuto un 'posto barca', e sono pochi, di quelli che si trovano alla foce di un fiume della zona (di solito all'attracco vi è un capanno). Ok, di certo queste persone non c'entrano nulla e gli spunti investigativi non sono di prim'ordine, ma se al tutto aggiungiamo il fatto che da subito si era parlato di 500 euro prelevati il pomeriggio del 13 gennaio, soldi scomparsi dalla casa e dalle discussioni mediatiche, possiamo ben dire che potrebbero nascere idee investigative diverse da quella consolidata. Non seguire altro che la linea già tracciata, potrebbe portare la procura a una debacle (e il procuratore Ugo Adinolfi non è abituato a perdere). Per questi motivi, sempre che Roberta Ragusa sia davvero morta, io credo che nel prossimo anno ci saranno iniziative importanti... e non tutte riguarderanno Antonio Logli.

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1.114 commenti:

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PINO ha detto...

@ Cara VANNA
La tua interpretazione degli accenni di Stefania sulle espressioni e la gestualità di AL sono esatti.
I muscoli mimici del volto, sono denominati anche "dell'espressione", perchè evidenziano un determinato stato psicologico o fisico, ed il più delle volte la loro contrazione è spontanea: non può esse controllata al 100%.
Comunque,anche se il risultato di di tali studi scientifici sull'espressione e la gestualità di un individuo, hanno accertato che rivelano il suo stato psico-fisico, NON RAPPRESENTANO NULLA in sede di giudizio.
Possono servire tuttalpiù, a confortare alcune ipotesi maturate nel corso delle investigazioni. Nulla più.
Ciao, Pino

Marco ha detto...

Sslve a tutti.
Concordo assolutamente con quanto dice Tabula. Dare troppo peso a espressioni facciali, gestualità e cose di questo tipo spesso può essere fuorviante e portare a prendere delle vere e proprie cantonate. E' qualcosa che può valere in linea di massima e in alcune situazioni ed emozioni particolari (dolore, gioia, ecc.), in altre invece è qualcosa che si avvicina pericolosamente al mero pregiuzidio.
p.s. Ma esiste la laurea in criminologia?

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa se sono stata frantesa.
Non ho mai detto che le impressioni sulla mimica facciale possano costituire una prova, ma che possano aiutare a capire determinati movimenti e atteggiamenti.
Qui non si hanno prove,qui si fanno ipotesi sul visto linkato-ricordato-ascoltato ed è evidente che ognuno ne ricava anche impressioni.
Se le impressioni immediate o ragionate possono essere motivate anche da studi antropologici o psicologici del settore cambia qualcosa o aggiunge qualcosa?
Altrimenti qui di che si parla?
Del nulla che c'è?
Vanna

PINO ha detto...

@ VANNA
Nel mio post, ho proprio confermato quanto Stefania e tu avete scritto.
In fondo, diciamo la stessa cosa.
Cos'è che non vedi chiaro?
Pino

Antonello ha detto...

@Tab
beh in quei termini potrei dire anche io alla Vanna, che ne so un utente a caso, che vi sono molti studi sulla fisionomica che potrebbero interessargli.
Mi stanno bene le sempre confrontabili critiche alla sostanza ma credo che la premeditazione in omicidio sia pienamente in argomento con questo post, quindi se io ne parlo, un altro utente rilancia e sviluppa, io riprendo ed allargo, scusa ma perche', se non ti interessa quello ma altro ti senti in diritto di chiedere che non se ne parli perche' tu saresti pensando a cose piu' titolate???
Per me finita qua, tra l'altro io rispondevo anche, ma non solo, ad appunti di altri a cui evidentemente invece l'argomento premeditazione interessava come anche a me, non ho proprio capito l'intervento.
Qui, se attinente, ognuno parla del rivolo che ritiene piu' opportuno sviluppare, mica siamo in un'aula universitaria ad una lezione di una materia specifica, non vi sono ne studenti e ne professori, e' un blog.
Scusa se ho voluto chiarire ma mi era sembrata una polemica inopportuna.
Per me, ad esempio, e' del tutto soggettivo un piegamento del volto piuttosto cge un altro, e' ancora piu' soggettivo che un terzo ne tenti la decifratura, anche emotiva od istintiva, ma mica per questo entro e dico a Vanna, ho preso un nome a caso, di andarsi a studiare delle bellissime enciclopedie, sarebbe profondamente inopportuno e privo di serieta', quindi se voglio leggo quello che scrive, se non voglio passo oltre e con la mia invadenza non limito la sua giusta liberta' a partecipare.
Ecco trovo che queste incomprensioni avvelenino il clima di questo blog, come anche accuse di sessismo o simili se si dice "pettegole" mentre e' lecito far passare ogni sacrosanto marito di scomparse, uccise e via di seguito, per orco e mostro senza lo straccio di una coerente prova, ricordo che ancora il web e' stracolmo di epiteti verso Parol. mentre che si sappia starebbe marcendo in galera nell'impossibilita' materiale di aver ucciso la moglie per come gli e' stato detto, in sentenza, che l'avrebbe invece oltre ogni ragionevole dubbio uccisa
Fate come ritenete, ecco, trovo pero' che pure certi comportamenti sono completamente fuori delle linee che poi si pretendono dagli altri, volendoli definire li potrei chiamare "orientamenti precostituiti", esattamente quelli che si imputano ad altri che invece li rifiutano.
Per questo dicevo, mi spiace constatare ogni commento di un certo tenore che vedo non coincidere tutti gli scopi di tutti nella mera ricerca della verita', con minor errore come citava Chiara.
Questo e' il mio pensierino serale.
E' importante anche chiarire, scusate per l'Ot.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Tà,
lungi da me sessismi di qualunque genere; se Lei è Tabula (ma che fatica scivere almeno per intero il nick.name...: si avrebbe almeno il diritto di sapere se si parla sempre con gli stessi o con nuovi venuti ?), dovrebbe sapere che in altri interventi ho pure parlato di comari-uomini e di comari-donne, e penso che questo basti. Se mi sono limitato nell'ultimo intervento, è perché non si parlava d'altri testimoni, sempre che non mi sia sfuggito. Ho pure chiesto se sono stati interrogati uomini, magari frequentatori della Scuola -guida, non ne vedo alcuno (per ora, perché devo leggere il resto).

Carissimo Pino,
la questione del ritrovamento del corpo della vittima è, per logica essenziale, per evitare mostruosi errori di giudizio. Più che di indizi deve trattarsi di precise testimonianze (se Lei mi vede mentre sto strangolando le molte pettegole circolanti, che poi metto dentro al bruciatore di casa, e le ceneri nel fiume Tagliamento (quello che adesso mi è più vicino) e magari mi fotografa o mi filma, nell'atto di uccidere, di bruciare e poi di disperdere, penso che, di fronte a questi dati inoppugnabili, nessuno mi assolverebbe. Se Lei si limita a testimoniare a parole, dipende dall'abilità dialettica delle parti (es.: farla cadere in contraddizione da parte dei miei innumerevoli difensori, tutti ferratissimi nei sofismi), Lei potrebbe anche rischiare querela per calunnia.

In sostanza: per condannare qualcuno in assenza del corpo della vittima, occorre che le testimonianze siano almeno due o tre (lo diceva già la Legge Mosaica), concordanti, e così via. Ma solo sulle illazioni delle comari/uomini e comari-donne (contenta ora, signora Tà ?), non credo che bastino. D'altronde sappiamo che poi vi sarebbero anche le comari-uo. e -do. dell'amante, e allora non si finirebbe più, per non parlere di quelle dei rispettivi suoceri e vicini di casa.

Ma poi, quand'è che vedremo le prove che l'avvocato del signor Logli ha promesso relative al sonno del Giusto, suo patrocinato ?

Manlio Tummolo ha detto...

PS. Per il cortesissimo Pino, persona che, alla pari di Massimo Prati, Antonello e alcuni altri, non ha giudizi e condanne pre-costituiti.

Torniamo a me stesso, in qualità di assassino, in modo da non offendere nessuno: se pubblicamente, per iscritto ed in altre forme più moderne, ho minacciato una comare-uomo o donna o del terzo o quarto sesso (nessuno è escluso), di farlo a pezzetti, scioglierlo nell'acido solforico o di bruciarlo a lento fuoco e disperderne le ceneri; poi avviene che quella comare del I, II, III o IV sesso, sparisce nel nulla, è ovvio che le Forze dell'Ordine, saputo delle minacce, delle lettere, delle telefonate ecc., arrivano da me, mi arrestano e quindi i giudici procedono. Altro caso dove posso essere condannato senza grosse difficoltà, a meno che io non dimostri assolutamente la mia estraneità, ma questo sarebbe impossibile se il corpo non si trova, quindi non si trovano neppure eventuali prove a favore, come l'orario della morte dell'uomo. Ovviamente i motivi di condanna per qualcuno possono essere tanti, secondo i casi, ma ricordo quel fatto dei due fratelli, di cui uno condannato per anni (mi pare l'abbia raccontato proprio Massimo Prati, ma non me ne ricordo il nome), mentre il fratello si era eclissato, ed ora dovrebbe essere giudicato per simulazione di reato.
Anche questo avevo precedentemente ricordato, ma ci si sofferma spesso sulla mia crassa ignoranza di dinamiche di coppia, ahinoi ! Mica si può sapere tutto, vivendo nel Cenobio presso Timboctou (Sahara - oasi n. 7).

E poi si protesta, perché faccio sempre "O.T.", alias "off-topic", alias "fuori tema".

Anonimo ha detto...

"quel fatto dei due fratelli, di cui uno condannato per anni (mi pare l'abbia raccontato proprio Massimo Prati, ma non me ne ricordo il nome), mentre il fratello si era eclissato, ed ora dovrebbe essere giudicato per simulazione di reato."

Il riferimento è al caso di Paolo e Salvatore Gallo, fatti avvenuti nella Sicilia degli anni '50, da Massimo Prati riportato nel blog Emax-Criminalside.

PINO ha detto...

X TUMMOLO
Caro Manlio, lei mi stupisce sempre più: non conoscevo il suo spirito di pretta natura goliardica.
Ha saputo concludere un argomento di una certa serietà, con gradevole umorismo.
Non è da tutti.
Pino

Stefania ha detto...

Bando alle ciance, trovo utile segnalarvi che questa sera, tra pochi minuti andrà in onda una puntata di CLV incentrata sul caso RR: non verrà detto probabilmente nulla di nuovo. Non me lo aspetto. Ma potrebbe essere utile a chi, non ha modo di vedere alcuni registrati, tramite pc. Non altro ma perchè trovo si stia davvero scadendo nella polemica e mi spiace. Oggi sono state fatte delle ricerche (per quanto ne so assolutamente infruttose) in un laghetto in prossimità del luogo della scomparsa. Non si tratta comunque di aver ragione o torto ma di lavorare assieme. Si è riusciti a farlo (io ero spettatrice ma quella è stata l'impressione) sul caso REA/PAROLISI. Perchè non tentare anche ora? Senza precondetti e/o pregiudizio. Io ho parlato della mimica e del volto del Logli non per attribuirgli colpe che non so se ha, ma solo perchè alcune caratteristiche del suo gesticolare, guardare e deglutire mi hanno coinvolto. Non voglio assolutamente che questa cosa venga strumentalizzata. Non ho mai detto che chi ha il pomo d'Adamo che sale e scende è colpevole oppure innocente. Ho solo detto che quel suo tratto mi ha colpito e non essendo una criminologa ma solo "La Stefania" ho sinceramente ed in modo limpido ammesso che questo particolare ha attirato la mia attenzione sino a portarmi a rivedere piu' volte il filmato del racconto dell'incidente domestico. Non mi pare un'accusa ma anzi una semplice spiegazione di quelle che sono state le mie sensazioni che giustamente non potrebbero portare in carcere neppure Donato Bilancia.

Spero di essere stata chiara ma soprattutto auspico la discussione riprenda il filo e segua i canoni del raffronto costruttivo.

Stefania

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie Cortese Anonimo delle 19.55 per la precisa informazione.

Grazie, Pino, per il complimento. Spero che, pur mettendole in forma umoristica, le condizioni per una condanna di quel tipo siano state sufficientemente delineate.

PINO ha detto...

@ STEFANIA

Ho finito ora di guardare "chi l'ha visto", che ha riprodotto i video da te segnalati, che rivelano quanto hai osservato ed analizzato acutamente.
Nessuna novità, ovviamente, sulle ricerche, nel laghetto, ma si è tornato a concentrare l'attenzione sul cimitero, dove sono state rilevati alcuni pozzetti chiusi semplicemente con delle lamiere facilmente spostabili, contenenti ossa umane varie.
Si è insistiti, però, sulla premeditazione dell'omicidio di RR, sostenuta apertamente dagli inquirenti.
Evidentemente, così come pensa anche l'avvocato della famiglia Ragusa, il team investigativo deve essere in possesso di notizie particolari, per sostenere la tesi enunciata.
E noi non possiamo che elucubrare sui pochi elementi che ci sono stati forniti dai massmedia, buoni, fasulli o proditoriamente elaborati.
La tua proposta di elaborare insieme delle linee di ricerca è ottima, ma per realizzare ciò, ci vorrebbe la buona disposizione dei più, e lo smussamento di qualche lieve, ma fastidioso spigolo esistente fra i componenti il forum.
Da parte mia nulla osta, ma bisognerebbe sentire anche il parere degli altri, espresso apertamente su queste pagine, a partire da questo momento.
Pino

Antonello ha detto...

Ho cercato anche spunti de IlBravo che attualmente in rete sembra uno dei piu' ferrati, niente, su R.R. non si e' ancora espresso ed un motivo deve averlo.
Nel profilo infatti si legge che sarebbe di Pisa anche lui, probabilmente potrebbe anche aver potuto, da appassionato qual'e', analizzare il caso da vicino.
Ad indagini aperte e senza dati precisi penso che anche lui scelga l'attesa prima di pronunciarsi.

Mimosa ha detto...

A mia impressione, il programma di CLV era tutto improntato sull'ipotesi di colpevolezza di AL
anzi, dalle facce (mimica) della conduttrice ai selezionati spezzoni di videoregistrazioni era veramente impostato a insinuare negli spettatori il dubbio che il colpevole della scomparsa di Roberta sia il coniuge ...
la sciarelli non si smentisce ...

@ Stefania
non ti crucciare, anch'io come Vanna, me ne intendo un po' di "linguaggio del corpo" e ho molto strettamente osservato la gestualità dell'individuo, ... quando uno è controllato nelle emozioni, è controllato anche nei gesti, i segni rivelatori di menzogna sono tanti ma si possono anche mal interpretare, persino dai più esperti del settore ...
Magari i preposti agli interrogatori mettessero a frutto quello che gli viene propinato nei corsi di aggiornamento … io ho un’amica psicologa/poliziotta che insegna queste cose ed è piuttosto scoraggiata nel vedere gli esiti pratici …

Mimosa

Antonello ha detto...

Ho provato a fare una piccola ricerca sulle cosidette scomparse fra i TdG, ebbene esiste un video della CBS, inibito purtroppo per violazione del copyright, che affronta il problema dal punto di vista statistico.
Si parla di numeri molto alti, il fenomeno esiste e non si capisce bene a quali criteri e sinergie risponda.
http://freeforumzone.leonardo.it/lofi/-quot-1-5-fra-i-Testimoni-di-Geova-morti-o-scomparsi-quot-/D8809272.html

Antonello ha detto...

E' una sola pista delle tante su questo caso ma val la pena di allargare gli orizzonti e di "ammirare" l'umanita' di certe fedi religiose.
Prima di essere moglie e marito si e' TdG, prima di essere padri, madri e figli si e' TdG, la storia dei "lupi rapaci", l'esperienza diretta, sempre.
Poiche' tutto si puo' mentire ma non il dolore vero, eccoli i veri esperti sui TdG.
Attenzione alla parte che parla di strani pedinamenti, sono cose pubblicate perfettamente querelabili, eppure sono dichiarazioni angosciose.
Guardiamolo allora il panorama che potrebbe essere da sfondo all'ipotesi coerente.

http://m.youtube.com/#/watch?v=JXvQMyXCYdg&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DJXvQMyXCYdg&gl=IT

Stefania ha detto...

Antonello, putroppo sia il documento in formato html che il video non sono disponibili (o meglio, io non posso aprirli).

Vorrei dire una cosa: si cadrebbe in un errore grossolano se si volessero catalogare tutti i TdG come unica entitä. Sicuramente tra di loro esistono persone oneste e persone che non lo sono, ma questo vale anche per i cristiani cattolici, per i laici ....

Che chi venga allontanato o si allontani dalla comunità dei TdG venga di fatto estromesso anche dal punto di vista morale è cosa che ho sentito direttamente con le mie orecchie.

Se SC è stata espulsa dalla comunitä, probabilmente le è stato riservato questo trattamento.

Ma come avevo detto a commento di precedenti articoli, escludo nella maniera piu' assoluta che RR possa aver saputo quali fossero le motivazioni dell'allontanamento di Sara dalla comunità dei TdG.

Per due motivi:

- Lei era simpatizzante (diciamo cosi') ma non era una sorella e quindi non faceva di fatto parte di quella comunità;

- Anche fosse stata considerata una sorella, quando qualcuno viene espluso (lo fa un consiglio) la cosa viene comunicata a tutti i fratelli ma senza che ne venga spiegato il motivo.

A riprova di quanto sto asserendo, vorrei proporvi questa intervista ad un fuoriuscito. Ne parla in occasione di altra scomparsa (non ha nulla a che vedere con il caso di RR) e proprio per questo a mio avviso è genuina. Sono le parole di uno che ha "il dente avvelenato" e che per questo puo' essere poco obiettivo.

Dalla sua intervista si evince che:

- Si, i TdG possono aiutare a scomparire qualcuno ma che sia un associato, non di certo un/una simpatizzante;

- No, RR non poteva sapere perchè SC fosse stata disassociata.

Ecco il video, e con questo spero si possa per il momento accantonare l'îpotesi di un allonanamento di RR aiutata dai TdG.

http://www.youtube.com/watch?v=xI8HXz7_pSQ

Stefania

Stefania ha detto...

Ma torniamo a bomba, che è meglio.

Ieri sera ho guardato la puntata di CLV. Non sto a tediarvi, anche perchè potrete trovare riscontro a quello che sto per dirvi, andando nel sito della trasmissione e controllando tutti i video inerenti il caso RR compresi quelli mandati in onda nella puntanta di ieri, appunto.

Ho guardato, dicevo, la puntata ma l'ho fatto con un block notes tra le mani. Cosi' che mi sono ritrovata mio marito che sconsolato mi guardava scrollando la testa "Te se minga tropp apost ..." avrà pensato.

Ma Parigi val bene una messa (ho avuto poi modo di dimostrargli che sono nella piena funzione delle mie capacità mentali e non solo ...).

Ok, smetto di fare la spiritosa e torno sul pezzo.

Allora, di primo acchito puo' sembrare non sia uscita alcuna novità ed è vero, nella sostanza ma piccoli elementi mi sono passati davanti agli occhi e li voglio con voi condividere.

Premetto che ho avuto anch'io impressione (come Mimosa, la cara Mimosa) la puntata abbia avuto un'impronta colpevolista. Ma facciamo che di questo ci frega meno che niente perchè le chiacchiere stanno a zero, e guardiamo appunto solo i filmati.

Ecco, i miei appunti:

- Faccenda scatolone ed incidente domestico: chiedo venia, ieri il filmato era completo circa il racconto di AL. Effettivamente si comprende che Roberta sia caduta (spalle al pavimento), AL gli sia rovinato sopra (faccia al pavimento ed aggrappato alla scala) e lo scatolone dell'albero sopra di loro. Ho sbagliato quindi io, lo scatolone non si trovava tra i due coniugi al momento della caduta. Ma rimane il fatto che Roberta si sia fatta male, che Logli abbia accusato solo una distorsione (l'ha detto toccandosi il collo). Ora, il Logli per rovinare addosso alla moglie e procurarle danni tali da dover ricorrere alle cure mediche deve aver mollato la presa (aveva afferrato la scala) preferendo schiacciare la moglie ad un ruzzolone perchè di questo si sarebbe trattato. E' evidente nel filmato.

- AL racconta che gli inquirenti gli chiesero "se voleva" spogliarsi per controllare eventuali segni dovuti ad una lite. Non viene trovato nulla. Quindi AL involontariamente ci dice che la moglie aveva lividi mentre lui da quella caduta ne era uscito fresco come una rosa;

- Sempre AL nel filmato di CLV dice che gli inquirenti chiesero i cellulari. Con un sorrisetto fa notare alla cronista che lo sta intervistando, che non ha avuto NESSUN PROBLEMA a soddisfare quella richiesta, come a dire ... non avevo nulla da nascondere. Ma AL "dimentica" di dire che aveva cercato di distruggere altri due cellulari (quelli segreti suo e di SC) e della cui esistenza si è saputo solo dopo aver sentito la ragazza. Ed allora? Non era quello che non aveva nulla da nascondere?
Ah, già ..... forse per evitare di raccontare a mezza Italia la situazione di moglie tradita di Roberta, giusto per preservarne la psiche quando sarebbe ricomparsa. A me suona stonato, non altro perchè se in paese si sapeva ecco che la dignità della moglie non era di certo in cima ai suoi pensieri;

(Segue)

Stefania

Stefania ha detto...

Proseguo con l'analisi della puntata:

- Non avevo sbagliato invece quando dissi che la notte della scomparsa di RR, nel comprensorio Logli non erano presenti nè i suoceri, nè il fratello di AL con la moglie. Lo ha detto chiaramente ieri il marito di Roberta, specificando a chiare lettere che dell'assenza del fratello e della sua famiglia non aveva contezza. Perchè dirlo? Per far intedere che non sapendo di essere soli, lui non avrebbe MAI litigato con la moglie nel cortile di casa? Nessuno glielo stava contestando. Io lo chiamo fasciarsi la testa prima di essersela rotta, non so voi ....

- C'è quel magazzino, sempre aperto, nella proprietà Logli. La mattina dopo la scomparsa, AL va a cercare la moglie ... chiede se è scesa .... (a chi se non ci sono altri adulti nel comprensorio se non lui?). Il magazzino puo' essere una via di fuga per Roberta in caso di allontamento volontario, puo' essere una via di fuga per un eventuale assassino, puo' essere il luogo dell'eventuale primo occolutamento del cadavere. Quel locale non è stato controllato approfonditamente perchè durante il filmato si vede l'accatastamento di matariali vari che non puo' essere recente.

- La pista dell'Elba vedrebbe un Logli assolutamente innocente: si vede nel filmato che le macchine ricoverate nei traghetti che fanno la tratta Piombino/Porto Ferraio non vengono isolate durante la navigazione. Se a protocollo risulta che i passeggeri non possano accedere alle autovetture, è altrettanto vero che in realtà la cosa è possibile quindi si potrebbe buttare in mare un corpo che si trova nel bagagliaio. Ma davvero è impensabile AL abbia affrontato quel percorso durante la notte ..... troppo elevato il rischio i figli si svegliassero.

- Infine, uno scrupolo di AL: mi spiace quel che è accaduto - dice alla cronista - che poi "LA MIA MAMMA SI SENTE MALE". Accidenti, che figlio amorevole!

Questo è quanto.

Stefania

Mimosa ha detto...

Ottimo Stefania, io aggiungo: AL ha davvero scarsa memoria.
Quando la giornalista gli chiede a che ora è avvenuto l’incidente della scala, lui scuote la testa e dice “non me lo ricordo”, quando la giornalista gli chiede a che ora ha chiamato il maresciallo amico per avere un consiglio, allarga le braccia e dice “non me lo ricordo”.

Però è stato dettagliatissimo a raccontare che erano le 23.30 quando ha visto la moglie in cucina a scrivere la lista della spesa e che era Mezzanotte quando si è coricato … per forza! Si era inventata la storiella, visto che i tabulati non mentono e scrivono con orari precisi che lui in quel lasso di tempo stava chiacchierando con l’amante.
Non pensi anche tu che questa bugia sia madornale e sospettosa?

Mimosa

PS. Correggo però un particolare: i genitori c’erano e abitano in una “casina” staccata, tanto che, nel non trovare la moglie, chiamò al telefono la mamma per chiedere se “era scesa”, nel senso se Roberta era da loro e poi, in mattinata, andò al cimitero con suo padre.

Antonello ha detto...

Avrei scommesso che l'ipotesi TdG fosse da accantonare, ed io non ho mai detto sia da accreditare, ho sempre detto che e' una pista come tante e quindi non escludibile al momento.
Confermo alcune cose citate da Stefania, anche se ho delle riserve mie personali, intanto chi se ne va dai TdG si "DISSOCIA" mentre chi ne viene espulso e' "DISASSOCIATO", attualmente i Comitati vengono definiti "DI DISCIPLINA", ma il dizionario dei TdG e' sempre in movimento come anche tante regole che ne regolano il panorama.
Ogni Comitato e' formato da 4-5-6 anziani e per lo stesso caso, a partire dalla gravita', vi possono anche essere piu' Comitati di Disciplina.
Chi fa parte dei Comitati, mi si consentira' di dire, CONOSCE non solo le MOTIVAZIONI dell'eventuale DISASSOCIAZIONE dell'adepto ma tutta quella che e' stata evidentemente la procedura.
La MOTIVAZIONE viene poi chiusa in busta sigillata e custodita dal Sorvegliante che comunica a tutta la Congregazione l'eventuale espulsione.
Sono tantissimi i motivi che possono portare alla DISASSOCIAZIONE, personalmente mi ha incuriosito che la semplice divergenza, discussione o dissapore fra due adepti, ma anche fra due adepte DEVE OBBLIGATORIAMENTE passare per il vaglio dei vertici che poi decidono se convocare eventuali. Comitati o meno.
Interessante perche', IN IPOTESI, non solo R.R. nel caso avrebbe potuto lamentare una vita di S.C., AD ESEMPIO, fuori dai canoni biblici ma qualunque adepta provocandone irrimediabilmente o il PENTIMENTO della stessa o la sua DISASSOCIAZIONE.
Nella mia breve ricerca che mi riprometto di continuare aggiornando ogni tanto il blog, ho trovato particolare il divieto assoluto di USO, non ho capito bene se solo dentro le Sale del Regno od anche fuori, di ogni tecnologia, compresi cellulari e ne tantomeno registratori o videocamere.
Confermo che i DISASSOCIATI sono considerati in maniera spregevole dal resto della Comunita', e che vengono isolati persino dai consanguinei, se anch'essi chiaramente adepti.

La mia fonte??? Beh credo che un exSorvegliante ai vertici della Regione Emilia con esclusivi compiti di Amministratore e Contabile oggi disassociato ma privo di dente avvelenato, perche' si sente finalmente libero, possa bastare.
http://m.youtube.com/watch?v=Oo8nKerwywk&feature=related

l'ascolto e' molto lungo, chi desidera dovra' armarsi di passione e pazienza perche' sono tantissimi gli argomenti trattati, volutamente in maniera semplice e non tecnica.

Antonello ha detto...

Un'altra breve ricerca, invece geografica, mi ha restituito un punto che vi sottopongo e che a me ha incuriosito.
La piu' volte cennata Via dei Gigli prosegue oltre il passaggio a livello, attraversa alcuni campi e va ad intersecarsi con una strada perpendicolare.
All'angolo esterno di incrocio e' poggiato, buono buono, lo stabile enorme della Motorizzazione di Pisa, presumo la parte operativa, con ampio piazzale, parco autovetture ed edificio con uffici, le immagini da googlemaps potrebbero essere vecchie comunque l'Ente e' tuttora li segnalato a cartina.
E' un dato attinente??? Non so, a me sembra che un'autoscuola possa aver avuto mille volte a che fare con una Motorizzazione e per questo definisco il dato "ASSONANTE", una piccola curiosita' da archivio.

Antonello ha detto...

Sottolineo il dato che solo nel 2008 sarebbero circa 3500 le scomparse fra i TdG, ecco, non proprio una dimensione da accantonare, ma ognuno e' pacificamente libero di accantonare od invece analizzare cio' che gli appare opportuno.
Vorrei anche ricordare, a chi incredibilmente lo dimentica, che nessuno avrebbe impedito, in vita nuova o un attimo prima di sparire, o potuto impedire ad R.R. di essersi iscritta alla fede.
Inoltre, sempre dalla fonte sopracitata, sembra che alcuni voci diano in forte sviluppo strutturale, con enormi investimenti, la sede tedesca dei TdG piu' famosa della regione.
Il Sig. Politi, exEpiscopo della Regione Emilia nonche' exSorvegliante della Congrega di Modena ci tiene a specificare che nessuno ha un resco conto economico ne patrimoniale del mondo TdG.
Sparira' anche questo video o si potrebbe ammettere che forse, uno che rischia ampie querele, potrebbe meritare di essere ascoltato???

http://m.youtube.com/watch?v=Oo8nKerwywk&feature=related

Antonello ha detto...

http://m.youtube.com/watch?v=Oo8nKerwywk&feature=related

Per chi intendesse vedere il video in pc suggerisco che dovrebbe tentare di inserire il famoso www. e cancellare il m. che riporta alla versione "mobile" propria per il mio Tablet, o per un cellulare, ma evidentemente non coerente con un pc.

Anonimo ha detto...

@Antonello
La Motorizzazione di Pisa ha molto a che fare con le autoscuole e Roberta vi andava spesso. L'edificio e' tutt'ora funzionante ed e' utilizzato per la revisione dei mezzi pesanti: camion ecc.
Alex.

Mimosa ha detto...

INDIZI DI ESTRANEITA’ di AL
in base a quanto si può dedurre da quanto ci è stato elargito dai media (trascurando l’ultimo CLV), in interviste ed indiscrezioni (e provando a stare dalla parte della difesa):

- AL era davvero convinto che la moglie se ne fosse andata via di casa volontariamente, essendo consapevole del limite di sopportazione che lei aveva raggiunto, dopo l’ennesima lite non difficile da ammettere, trattandosi di “normali” divergenze tra coniugi

- Ha sinceramente pensato alla perdita della memoria (peraltro sostenuta dal suocero) a causa della caduta dalla scala della soffitta provocando alla donna una contusione «nella zona parieto-occipitale lato dx» che potrebbe aver influenzato la capacità di orientamento temporo-spaziale anche a distanza di giorni (ci sono stati molti casi simili che hanno portato ad amnesie anche dopo lungo termine)

- Non ha nascosto agli inquirenti l’episodio della caduta, ai quali peraltro senza alcuna ritrosia ha acconsentito di mostrare il proprio corpo, risultato privo di segni di colluttazione

- Successivamente documenta ai giornalisti nei dettagli come si è svolto l’incidente e non mostra nulla da temere nel simularlo fattivamente, con logica stringente, anche sapendo che i filmati potrebbero essere acquisiti dagli inquirenti

- Non ha nascosto la lista della spesa che Roberta stava redigendo all’ora in cui dichiara di averla vista in cucina, lista che con due grafie e colori di inchiostro può in fondo soltanto mostrare che la compilazione è stata interrotta e poi ripresa, ma non indicare né il momento né la circostanza dell’interruzione su cui si possono costruire florilegi di motivazioni, nessuna delle quali può reggere a “indizio” né tantomeno a “prova” di alcunché

- Si è dimostrato collaborativo con le forze dell’ordine, dando ampia disponibilità ai sopralluoghi nelle pertinenze dell’abitazione, non interferendo con le ricerche ed anzi affermando completa fiducia alla Magistratura che conduce le indagini

- Collaborazione confermata nel far recuperare i cellulari suoi e della signorina SC, distrutti solo per una remora morale e sociale, non per nascondere prove agli inquirenti

- Anche se non ha partecipato alle fiaccolate e cortei di solidarietà, ciò non vuol significare che non ne abbia aderito intimamente, assieme all’intera sua famiglia

- Anche se non sembra esprimere alcuna emozione di dispiacere per l’incidente e per la scomparsa della moglie né preoccupazione circa l’assenza della mamma riguardo alla serenità dei figli, non è detto che egli sia obbligato a farlo davanti agli estranei, in fondo è il suo carattere e ognuno di noi ha reazioni diverse davanti ai più gravi o anche minimi frangenti

CONTINUA

Mimosa ha detto...

(CONTINUAZIONE)

- È ininfluente il fatto che avesse una amante da 7-8 anni, molto più giovane, e per di più assunta come impiegata e che lavorava fianco a fianco in ufficio con la moglie stessa, continuando a fare da babysitter ai figlioli, anche recandosi con la famiglia intera in vacanza, in fondo nessun estraneo ha il diritto di mettere becco nelle altrui dinamiche familiari

- Le “voci” attinte dalla dichiarazioni delle amiche e delle cugine su una “insoddisfazione coniugale” e sull’apparenza di “infelicità” come diretto vissuto di Roberta possono essere considerate solo illazioni, giustificate dall’apprensione per la sorte della donna e non già come indizi per sospettare il marito della soppressione della coniuge e financo dell’occultamento del suo corpo, pertanto sono da prendere per quelle che sono, solo il vociferare da parte di chi si è fatto solo supposizioni fondate altro che su qualche personale impressione

- Fino a che non verranno portate prove certe che il teste “vicino di casa” ha visto verso l’una di notte l’auto di AL allontanarsi in una certa direzione con a bordo una donna peraltro vista di spalle (strano lui di faccia, lei di spalle) e ritornare senza passeggeri (a che ora di preciso?) o quegli altri supposti testi che asseriscono di aver visto più o meno nello stesso lasso di tempo un uomo e una donna conversare animatamente davanti al cancello di via Dini, tenuto conto che nessuna cella della telefonia mobile ha intercettato il cellulare di AL su alcun percorso e che peraltro non si può attribuire ad AL alcuna altra competenza se non quella relativa all’elettronica informatica, non è legittimo dare credito a millantatori che al pari dei mitomani (e ce ne sono stati a decine) interferiscono con l’accertamento della verità.

Antonello ha detto...

@alex
E' un dato quindi assonante ed attinente, in sostanza le revisioni delle auto venivano fatte nel Centro Revisioni all'interno del piazzale mentre i camion venivano prenotati nella vicina succursale operativa della Motorizzazione Civile.
Questo comporterebbe svariati contatti telefonici fra l'autoscuola e la Motorizzazione stessa, prenotazioni, ragguagli ecc. prima che il camionista prendesse la "motrice" recandosi alla Motorizzazione il giorno deciso, non vi sono credo altre incombenze.
Perche' R.R. invece vi andava spesso???

@Mimosa
se non ho capito male, l'illogica spiegazione di una illogica scomparsa, secondo taluni, andrebbe annoverata fra i dati a sua discolpa eventuale, come del resto l'assenza di alibi precostituito, il "non aver toccato nulla", tutto cio' che avrebbe potuto fare ed invece non avrebbe fatto, siamo sul filo delle interpretazioni soggettive.
Trovo che l'assenza sul suo corpo di lividi, graffi, tumefazioni varie possa a logica escludere almeno una collutazione "standard", tantomeno nella sua auto. (quindi se fosse, dove???).
Significativo che il lago di Colignola e' collegato alla casa dei L. dalla strada proprio di fronte al comprensorio, la perpendicolare alla Via Dini ed opposta al comprensorio.
Si cerca quindi non solo in direzione Pisa, questo sarebbe in contraddizione con quello che i media hanno scritto sulle dichiarazioni del fantomatico e misterioso testimone, l'unica variante possibile e convergente sarebbe stata, in ipotesi, andare in direzione Pisa, allungando di non poco, per poi girare verso sinistra e, percorrendo una tangente di un po' di
chilometri, riinnestarsi sulla strada prima citata.
Perche' gli inquirenti cercano in quella direzione se si e' parlato di direzione Pisa???
Intanto sembra che il Sindaco di Orzignago stia valutando di presentare regolare denuncia per violazione "non autorizzata" di cantiere segnalato nel cimitero, per apertura delle botole degli ossari e per la loro macabra esposizione, il tutto contro la Rai ed utilizzando come prova direttamente il filmato della trasmissione della Sciarelli.
Anche li, non bastava descrivere cosa contenessero le botole, bisognava aprirle e mostrare il contenuto da dentro il cantiere e senza autorizzazione pure.
Ed il popolino pantalone paga, Avvocati e danni, ed una trasmissione che oramai e' ridotta a non essere piu' seguita che da "poche".

Manlio Tummolo ha detto...

La signora Sciarelli, per il caso Claps, e non so quali altri, si era presa una bella serie dei denunce. Sono mai andate avanti, oppure il suo atteggiamento pro SS. Inquisitori fa sì che venga considerata "improcedibile"?

Mi meraviglia anche che le varie Autorthies, Comitati di garanzia, Organi vari, non suggeriscano alla signora e relativi collaboratori (idem, per trasmissioni analoghe di altre TV) di attenersi al tema, ovvero ricercare scomparsi, senza diffondere a destra e a manca patenti di omicidio.

Come troppo spesso avviene la Legge, per qualcuno, è "più uguale" che per altri (cfr. Orwell "La Fattoria degli animali").

Per uccidere una moglie, simulando un incidente domestico, basta:

1) riempire uno scatolone di libri rilegati, del tipo "Enciclopedia del Crimine".
2) Chiedere alla moglie ingenua di sostenere la scala per mettere in soffitta uno scatolone con alberello di plastica o giochi dei bambini, ecc..
3) Rovesciare lo scatolone dei libri sulla moglie, simulando di cadere.
4) Scegliere preferibilmente il 14 febbraio S. Valentino.
5) Mettersi a piangere, ma non molto, calibrando le lacrime in modo da non creare sospetti negli operatori televisivi.
6) Ah sì, attenzione al pomo d'adamo (farsi preventivamente operare, in modo che non sia evidente) e alle deglutizioni.

Manlio Tummolo ha detto...

Ah sì, prima che mi dimentichi: se il marito è debole fisicamente, può sempre chiamare in aiuto il signor Michele Misseri, noto nelle trasmissioni televisive, come il piccoletto dalla forza erculea, quello che solleva poliziotti come piume e macigni come gli eroi di Omero.

Anonimo ha detto...

non è esatto.
In occasione della denuncia di scomparsa della moglie il signor A.L. presentava un profondo graffio sulla fronte giustificato come graffio di un ramo.

ENRICO ha detto...

Manlio carissimo

Stamattina mi ero svegliato di malumore...
Fortunatamente ora , dopo aver letto i tuoi messaggi, mi è tornata l'allegria.

Il tuo brillante umorismo è un toccasana (da tutti i punti di vista…) !

Anonimo ha detto...

@Antonello.

Mi raccomando, sottolinea il "poche".

Di sesso femminile, ovviamente.

Tabula

Anonimo ha detto...

@Antonello
Alla motorizzazione civile vengono svolte mansion tecniche e amministrative. Le prime consistono nella revisione e collaudo dei vari veicoli. Attualmente, con la revisione delle auto delegata ai vari concessionari e privati, alla motorizzazione si rivolgono in genere solo chi ha mezzi pesanti. Le mansioni amministrative consistono nel registrare i vari passaggi di proprieta’ dei veicoli, rinnovo patenti ecc. Tieni presente che il PRA e’ gestito dalla motorizzazione e tutte le pratiche svolte dalle autoscuole hanno come ultimo step la motorizzazione. A questo punto hai capito perche’ Roberta aveva contatti frequenti con gli uffici sia telefonici sia per portare i vari documenti.
Alwex

Antonello ha detto...

@alex
yes, era quel "spesso" che mi incuriosiva.
Insomma un incarico preciso, e lei forse non vedeva l'ora di uscire, ci starebbe.

@Tabula
per la verita' sarebbe risaputo, guai pero' che lo dica uno con il pomo di adamo sporgente, che un certo sensazionalismo mediatico attrae purtroppo il genere femminile.
Pensa che volevo scrivere "poche intime" ma mi sono pure limitato, ho pensato che poteva offendere qualcuno.
A parte gli scherzi, e' arcinoto che la Nuova direzione ha praticamente stravolto lo staff che cosi tanto seriamente, e con coscienza, portava anni fa avanti una splendida trasmissione, io stesso, nascondendo il pomo e con filo di smalto sulle unghie, lo divoravo fra calibri e lunghezze dei pop corn.
Ora, se posso e per me, dalla professionalita' della Maffai trovo che ci sia un profondo ed incolmabile abisso e non credo che la mia passione per l'argomento sia cambiata, non lo guardk nemmeno piu'.
So pero' che Manlio tutte le sere non perde occasione ed immagino anche Enrico, in molti poi sono appassionati di quel tono e ritmo di voce angosciosa che illumina il mistero mentre le immagini "sullo sfondo" sfilano.
Scelte editoriali, come lo scontato oramai colpevolismo, roba da altri tempi, Ellery Queen impallidirebbe.

Anonimo ha detto...

hai capito Tabula? E' RISAPUTO insomma! pure te, con 'ste obiezioni....
ricorda, cara, di prenotare un cromosoma Y per la tua prossima vita: saggezza, superiorità intellettuale, permeabilità a sensazionalismi mediatici, niente calcio, prostitute e guerre...ops scusa questo no; ma vabbè, che importa, magari andrai a donnine, guarderai omini che corrono dietro un pallone e butterai un po' di bombe in giro per il mondo, ma almeno non guarderai la Sciarelli, vuoi mettere??
Pensa Tabula: potrai dire "è risaputo" e nessun maschietto verrà a chiederti di produrre l'esegesi delle fonti della tua affermazione! 'na figata, lascia stare...stai mò a vedere quante me ne diranno per le donnine, il calcio e le guerre e fatti due conti.
;-)
ch.

Anonimo ha detto...

ahhhh.. è risaputo..
ah beh, se è risaputo..
E dire che proviene proprio da uno che spacca il capello in quattro quando si tratta di luoghi comuni.
Evidentemente, alcuni luoghi saranno più comuni di altri: anzi, fanno proprio provincia.

Tab

Antonello ha detto...

@Ch @Tab
ahahahahah ho vinto la scommessa, ho puntato 10 che arrivava prima Ch.
E madonna, un pò di riconoscienza vorrebbe che, grazie a qualche Santo, non si necessita di un cromosoma particolare per esprimere proprie prospettive "generalizzanti".
In compenso io non sono un guerrafondaio, odio il calcio attuale e stranamente non metto bombe ma non riesco a farmi trascinare da climi esterni colpevolisti a tutti i costi, che dici Ch.: devo cominciare a preoccuparmi o posso permettermi di avere determinate inclinazioni razionali piuttosto che altre???

Anonimo ha detto...

Ma questo Antonello, su quale dizionario preleva sostantivi ed attributi cosi...originali e tanto..."neo"?
Forse dovremmo elencarli, per riformare il vecchio e sorpassato nostro schema linguistico.
F

Anonimo ha detto...

Antonello:
no-no-no antonello....masculo sei? e allora sei guerrafondaio, calciaiolo e donninofilo; scusa sai, se una cosa è risaputa è risaputa! :-))
ch.

Anonimo ha detto...

p.s. lo voglio pur io il mio Santo!
ch.

Antonello ha detto...

F.???
E dopo la Mole Antonelliana la Raccolta dei Neologismi Antonelliani, non aspiravo a tanto.
Va beh, raga mettiamoci in riga altrimenti salta fuori qualche professore/essa che suona la campana.
Ops, mi ero dimenticato di postare la Sagrada Fonte.
http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2013/02/14/news/troupe-di-chi-l-ha-visto-nel-cimitero-il-sindaco-minaccia-querele-contro-la-rai-1.6533707

Antonello ha detto...

Un'altra, non so come definirla, ipotesi che gira in rete e che tristemente ricorre ogni sacrosanto evento enigmatico "gennaiolo" (di gennaio) e' l'omicidio rituale.
Troppo affascinante l'accostamento di quel R.R. con Rosa Rossa, ed il 13 gennaio che molti citano come data rituale significativa.
Mo non mi dite che sosterrei io queste ipotesi perche' le pubblico, semplicemente quando ho due minuti giro in rete e ne aggiorno il novero punto.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Antonello,
ho già specificato che, dal dicembre 2010, non ho più la televisione in casa, da quando è entrato in funzione il sistema digitale nel Friuli-VG, che io non ho apprezzato già per il fatto che fosse obbligatorio (a differenza di quanto avvenne per il colore. tralascio sulle qualità delle televisioni in generale, per cui mi basta quel poco che vedo, per forza di cose, in casa altrui, per farmi passare la voglia di comprarne uno nuovo.

Sono contento, caro Enrico, per averti rallegrato. Ci sarebbero altre proposte eventualmente da fare, ma non vorrei poi essere denunciato come istigatore di uxoricidi, simulati da incidenti domestici. In tutti i casi, con quelle procedure, si evita anche la fatica di dover occultare cadaveri nell'ossario del cimitero paesano o nel Lago di Massaciuccoli, perchè al trasporto ci penserebbero le pompe funebri, con contratto e debita fattura (IVA al 21 % o più, compresa).

Riguardo alle lacrime potrebbe essere acquistato un contatore elettronico, in modo che non si superi il numero massimo - minimo di lacrime al minuto secondo per x - y minuti secondi continuati(in modo da non insospettire "Chi l'ha svisto ?", perché non devono essere troppe in quanto denota l'uxoricida, non troppo poche per uguale e contrario motivo), in modo da lacrimare nel modo e nella quantità giusta. Penso che il contalacrime con idrostato elettronico sia già largamente diffuso negli USA, Paese dell'alta tecnologia (trattasi di microchips inserito nelle ghiandole lacrimali). Pure in Sudafrica è già in circolazione.

Manlio Tummolo ha detto...

PS. Importante: anche il contenuto salino delle lacrime serve a definire la sincerità delle stesse. Se contiene pochi sali e molta H20, le lacrime sono insincere e denotano l'assassino; d'altronde pure i sali, specialmente NaCl, devono essere limitati (altrimenti si chiudono gli occhi, con effetto cataratta), e sarebbe prova anch'esso di insincerità (uso ed abuso di collirio alla cipolla). Il microchips, sopra ricordato, serve appunto anche alla regolazione della soluzione salina che costituisce la lacrima. Via INTERNET si può acquistare alla modica somma di 4.585.420.670, 07 euro (che volete, sono ancora prototipi: di qui a 10 anni costeranno molto meno).

Antonello ha detto...

@Manlio Tummolo
sono stato travolto dall'accerchiamento delle quote rosa prima che potessi congratularmi per l'ironia molto british.
Devo dire che poche volte ti lasci andare al goliardico, certo che quando lo fai sei insuperabile.
Chiaramente ero ironico quando ti citavo come assiduo ed appassionato telespettatore di noir sapendo quanto tu detesti la televisione in generale, lo stesso dicasi per Enrico per la trasmissione specifica.
Era solo un assist per ammirare l'esperta lungimiranza e per spostare un attimo l'attenzione delle inseguitrici accerchianti.
C'e' in effetti questo paradosso mediatico delle emozioni "visibili", lacrime o sorrisi vanno "calibrati" anch'essi al giorno d'oggi, e non solo le propaggini.
Se si sbagliano le dosi si rischia il linciaggio, l'ergastolo e' nel caso la salvezza dei vivi, chiedere al miracolato Parol.

Antonello ha detto...

OT su Chico Forti
il giudice a Chico Forti: "Io non ho le prove ma ho la sensazione che lei e' stato l'istigatore dell'omicidio", questo nella sentenza con cui lo condannava all'ergastolo per omicidio.
E' incredibile, poi vengono a mostrarsi scandalizzati sulla vicenda di Amanda Knox, non ho parole.
L'unico indizio a carico erano stati alcuni chicchi di sabbia presenti sul gancio di traino dell'auto di Chico Forti sequestrata dopo 45 giorni dal ritrovamento della vittima, sabbia che e' risultata compatibile a quella presente sulla spiaggia in cui fu' ritrovata la vittima.
Da sottolineare che nessuno ha mai pensato a fare una comparazione di quella sabbia con quella presente nelle spiagge del circondario che pure Chico ha dichiarato di aver frequentato in qualita' di campione di Wind Surf.
"Ho l'impressione.."??? Ma che razza di processi ci sono a Miami???

Manlio Tummolo ha detto...

Tutto il mondo è paese: saggezza popolare, Caro Antonello. La struttura della mentalità giuridica (fondata sul sospetto che travolge i dati obiettivi e materialmente verificabili) è tipica e pressoché identica in tutto il mondo. Variano le leggi o le procedure, ma il criterio base è lo stesso, e soprattutto l'atteggiamento psicologico di chi indaga, come le cantonate che prende spesso, apportatrici di morte o di sofferenza per gli altri.

Grazie per i complimenti. Ho cercato di alleggerire un po' la situazione, ma guai a prolungare l'ironia. Sarei presto arrestato per istigazione reiterata a uxoricidi simulati da incidente domestico. Riguardo invece alla tecnologia per favorire la simulazione, qualcuno metterà presto in atto le mie proposte (senza neppure darmi il brevetto). Ci vorrebbe anche un microchip sul pomo d'adamo per le deglutizioni e per regolare i singhiozzi, numero, durata e volume degli stessi. Per le deglutizioni, mezzo meno costoso, conviene portarsi almeno un gelato o qualche caramella, onde mascherarne il numero. Se rimproverati, basta dire che lo si fa contro il mal di gola.

Anonimo ha detto...

"ma guai a prolungare l'ironia"

chissà altrimenti

Anonimo ha detto...

e' una chat privata questa?

Anonimo ha detto...

Penso di si.
E' un bel pò che va avanti così.

Antonello ha detto...

Ah una certezza c'e', abbiamo un indizio grave, preciso e concordante, se fosse una chat privata nessun anonimo potrebbe scrivervi.
Una via per la verita'.

Anonimo ha detto...

Non tutti abbiamo voglia di commentare o non sappiamo scrivere chiaramente.
A me piace leggere i commenti altrui per informarmi e farmi un idea su quello che mi interessa.
I commenti sul vostro blog ultimamente riguardano solo i fatti vostri.
Pazienza, ci sono molti altri siti più seri.
Addio.

Antonello ha detto...

Girando in rete mi sono imbattuto in questo forum:

http://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=18&t=10641&start=0

e' curioso cosa riferiscono alcuni TdG dell'ambiente di Pisa per alcuni aspetti che non sapevo: siamo ad aprile 2012 e la discussione verte sulla partecipazione di un TdG ad una trasmissione di C5 su R.R.
Sembra che ad aprile 2012, a precisa domanda, il TdG che partecipava alla trasmissione abbia risposto che S.C. era "INATTIVA" da 7 (sette) anni sino alla disassociazione.
Qualcuno del forum eve avere conoscenze su Pisa perche' mette in dubbio la dichiarazione asserendo che "se ne lavano le mani" e che era "risaputo" nell'ambiente che S.C. era "attiva", che frequentava e praticava.
Ora a me non interessa se se ne lavavano le mani, anche se sarebbe un comportamento disdicevole, facendo quella dichiarazione in televisione ma la strana coincidenza che si dichiari, ad aprile 2012, che da "sette" anni la S.C. fosse inattiva nel chiaro tentativo, stando ad alcuni utenti, di prendere le distanze dalla vicenda non mi sembra del tutto normale.
Strana coincidenza se fosse tutto come viene esposto perche' da "sette" anni durava, sembra la storia fra A.L. e S.C.
Ma guarda un po', ho pensato, ne prendono ad ipotesi le distanze citando l'esatto arco temporale di "grave violazione" dei canoni biblici.
E come facevano i TdG, se hanno ragione gli utenti del forum, ad aprile 2012 a sapere che la storia andava avanti da sette anni mi son chiesto io povero prevenuto.
Ma che strano forum, e che strane coincidenze che accadono.

Antonello ha detto...

@anonimo 01,30
E cosa vorresti che parlassimo invece dei fatti tuoi??? Mi pare chiaro che i dati sono pochini e che piu' o meno abbiamo vagliato gia' molto, di cosa vorresti parlare??? Bisogna aspettare novita' sperando che arrivino, altrimenti e' tutto fermo, per quanto mi riguarda, non so gli altri, ritengo positivo non commentare piuttosto che ripetere all'infinito o scadere nel gossip.
Non credi???
Se c'e' magari qualcuno che vuole commentare QG avendolo visto.

Anonimo ha detto...

Va bene hai ragione chiedo scusa.
Farò visite meno frequenti.

Antonello ha detto...

Ma ci mancherebbe, non mi interessava nemmeno aver ragione, e' che purtroppo senza dati, documenti, od altro il rischio e' di andare dietro al sensazionalismo mediatico senza senso, sempre per quanto mi riguarda.
Personalmente credo che qualcuno sappia, una donna non puo', volontariamente o meno, sparire senza che nessuno sappia o l'abbia aiutata.
L'unica opzione sarebbe il suicidio auto occultato, cosa improbabile, anche se secondo me non impossibile.
Oh poi magari c'e' chi invece ne continuera' a parlare per pagine e pagine eh, entra quando vuoi ed anzi se ti va partecipa.

Antonello ha detto...

http://poteriocculti.mastertopforum.biz/successivo-vt3494.html?postdays=0&postorder=asc&start=30

sensitivi, simbologia sul caso R.R., tesi di incrocio militari italiani/americani e gli scavi a Cam Darby.
I vari stemmi delle localita'.
L'acqua come elemento ricorrente.
Le connessioni con l'ipotesi Ros Ross.

L'ipotesi incrocio fra militari italiani/americani e' quella che con gli scavi di Camp Darby sembra la meno campata in aria, in effetti ispezionare i luoghi ci sta, scavare invece e' un'attivita' diversa, per ispezionare mica puoi scavare, avevano quindi avuto qualche notizia chi ha deciso di far scavare??? E' possibile.

Manlio Tummolo ha detto...

Quello che mi piace di certuni è lo spirito critico di facile consumo (solite frasi fatte, ripetute all'infinito), espresso nel più totale anonimato. E' come il buon Pistorius che ritiene di poter dimostrare la propria innocenza coprendosi la testa col cappuccio e camminando come un penitente (complesso del monaco). Non gli mancava che il sale sotto le ginocchia e magari un cilicio. Dov'è oggi un "Farinata, che s'è dritto. Dalla cintola in su, tutto il vedrai... ed ei s'ergea col petto e con la fronte, com'avesse l'inferno in gran dispitto".

Altri tempi, quando gli Italiani, ancorché divisi, erano Italiani sul serio, e non brutte copie degli USA. Oggi abbiamo solo delle rammollite imitazioni, che pretendono la modestia dagli altri (loro si mettono fuori), e coperti dal bourkha, nulla dicono e nulla capiscono. E prendono a pretesto qualunque cosa (la mamma, la nonna, il papà con l'artrite, i figli da proteggere, lo zio con mali incurabili) per non dire chi sono ed assumersi pertanto la responsabilità pubblica di ciò che asseriscono.

ENRICO ha detto...

La discussione sotto questo articolo di Massimo è iniziata male e proseguita peggio.

A parte il breve e divertente interludio di Tummolo, sempre ironicamente pungente, mai volgare, offensivo o fuori tema, tutto il resto mi sembra non meriti grande considerazione.

Naturalmente esprimo la mia personale opinione. Può darsi che ad altri, al contrario, questo genere di scambio di punti di vista sia molto confacente, quindi lungi da me l’ idea d’interromperne, con il mio appunto, il legittimo proseguimento.

Buona domenica a tutti

Mimosa ha detto...


ENRICO
hai ragione, neanche i miei schemini hanno meritato considerazione,
che spreco di tempo ...
Mimosa

Stefania ha detto...

Mimosa. lascia perdere. Te ne prego .... ;-)

Stefania

Anonimo ha detto...

Manlio Tummolo:
dato che ormai la discussione del tema dell'articolo è andata a farsi friggere, mi permetto di rubare uno spazio per dirti che: sbagli, Manlio, l'anonimo acui ti riferisci (e il riferimento lo possiamo capire noi in base alle mail scambiate in privato) non sono io.
tanto premesso permettimi una domanda: ma che c'entrano gli USA????
ch.

ENRICO ha detto...

Carissima Mimosa

so bene che anche tu ( ed altri ) siete delusi per la piega presa dalla discussione.
Pazienza, non si può sempre volare alle altezze del caso Rea/Parolisi : mancano MOLTI validi supporti ( oltre agli elementi sui quali ragionare).
.

Mimosa ha detto...


@ ENRICO
dunque ... "ad maiora"
e intanto un caro saluto!
anche a Stefania
e Vanna.

Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Se pesti la coda finta, ecco che appare la volpe che la porta. Ho fatto una serie di citazioni, relative, ciascuna, ai vari anonimi, ognuno con un buon pretesto per non firmarsi. Hanno preso dal celebre film "Fra' Diavolo" con Stanlio ed Ollio (l'incontro col boscaiolo da rapinare), "... e anche la nonna non sta troppo bene", poi fatta passare per propria dal regista e attore Woody Allen.

Quanto agli USA, ma da dove viene INTERNET ? Da dove viene l'abitudine mandare missive anonime anche in sede privata ed esigere risposte, dopo aver accusato il destinatario di essere un possibile divoratore di fanciulli? Di dare del "tu" a chiunque (fa parte della grammatica inglese che ignora le forme di cortesie, tipiche di gran parte delle lingue europee), malgrado non vi sia o non vi possa essere confidenza ?

A quanto mi risulta - qualcuno confuti in modo serio e con dati credibili, se non condivide - dagli United States of America, alias USA.

Manlio Tummolo ha detto...

PS. Di Lei, signora innominata, non gradisco nulla, Se ne renda conto; delle Sue considerazioni non mi curo affatto, non attacchi discorso neppure in forme indirette o allusive, come fa. Si rivolga agli altri con il "tu" e sigle svizzere. Questo pretendere di rivolgersi ad estranei, polemizzando, col "tu", è solo insolenza, per la cultura italiana, come francese, spagnola e tedesca. Dello slavo non so, ma mi pare che anche nelle lingue slave non si usino forme di cortesia. Essi, per la loro grammatica, sono giustificati; useranno criteri alternativi per esprimere cortesia o confidenza.

Ma io non sono nè inglese, né slavo.

Anonimo ha detto...

Manlio Tummolo:
vedo che se ne frega del desiderio dei forumisti e dello stesso padrone di casa di smetterla con queste STUPIDE questioni.
Non potendo ammettere che mi si attacchi ad ogni piè sospinto pretendendo ch'io non mi difenda,
chiedo formalmente l'intervento di chi di dovere.
ch.

Manlio Tummolo ha detto...

Confrontare intervento delle 15.13

La misteriosa anonima continua a piangere un morto che non c'è. Come se non mi avesse chiaramente nominato, come se non continuasse ad ignorare che l'unico modo perché non le risponda è non nominarmi e neppure alludere alla mia persona.
Si occupi di S. Valentino, dell'amore e delle poesiole, che è meglio. Lì nessuno la disturberà, può starne certa.

Anonimo ha detto...

Mimosa, un caro saluto anche a te.
Eppure non avremmo esaurito di trattare questo caso,pur non avendo prove, potremmo andare verso piste suggestive e difficilmente verificabili la cui utilizzazione servirebbe solo a parlare ancora.
Aspettiamo i futuri controlli ai cimiteri, tra l'altro quel cimitero visto a CLV è tenuto dalla ditta di A.L. ed è vergognoso come è tenuto.
Vanna

Stefania ha detto...

Mimosa, davvero a tempi migliori. Spero presto. Se desideri metterti in contatto con me puoi chiedere a Massimo. Spero sia fatta pulizia al piu' presto: io, te ed altri desideriamo terreno di confronto e siamo grati a Massimo che ci ospita, ci offre spunti e motivi di discussione in questo spazio, che altri hanno preso per un cortile di campagna dove aprire la coda del pavone, pur essendo tacchini se non caponi. Mi spiace, davvero spero Massimo possa intevernire o forse è meglio attendere tempi migliori. Non credo oggi come oggi gli argomenti latitino, possono scarseggiare ma non mancare.

Un abbraccio a te ed a chiunque in questi giorni, sul pezzo, abbia proposto il proprio pensiero sincero e non polemico.

Stefania

Anonimo ha detto...

non mi si deve disturbare in alcun luogo, nè direttamente nè con allusioni. punto. e stavolta punto davvero, mi scusino gli altri.


Vanna: il cimitero è tenuto da una ditta dei L.? pensavo avessero solo l'autoscuola ...mah, mi sa che in effetti l'opzione "il procuratore sa ben più di quanto trapelato" è quella giusta. Se le ricerche dovessero dare esito positivo, che sia l'interessato a difendersi sulla premeditazione perchè, se il dubbio si rivelasse fondato, francamente l'accusa ci potrebbe stare tutta...
Sai dire se siano state voci di paese quelle che per prime dissero di darci un'occhiata o se sia stata un'iniziativa giornalistica?
ch.

Anonimo ha detto...

Chiara, ti rispondo a caldo.
Ho letto che sono stati cittadini diversi a dare indicazioni su un paio di cimiteri, sulla macchina del L.il giorno dopo e qualche giorno successivo, gli ingressi agli stessi che sono liberi e che sono più di uno.
Un caro saluto a te, a tutti.
Vanna

Anonimo ha detto...

anche se....ora, niente di "scientifico" o che altro, però - senza entrare in macabri dettagli - per occultare un corpo in un ossario ci vuol altro che un "assassino medio" - per quanto ben motivato o addirittura premeditato - e continuo a respingere (magari a torto) l'idea che una persona sempre considerata nella normalità possa avere sufficiente stomaco e turpitudine per fare ciò...

Anonimo ha detto...

ops, firmato ch.

Ch. (evviva ci sono arrivata!) ha detto...

Grazie Vanna.
a beneficio di chi non lo sapesse specifichiamo che la questione "macchina" consiste nel fatto che il marito si sarebbe recato in auto al cimitero (giusto? o era un'altra meta...beh, poco cambia) a cercare la moglie e che, trovando l'auto in panne al momento di ripartire, si sarebbe fatto accompagnare a casa da altri.
Ora, a parte il fatto che ci vuole davvero una sfiga immensa ad avere un'auto (moderna) che improvvisamente non riparte dopo pochi minuti che la si è spenta, la circostanza più "sfortunata" (...) è che ciò accadde proprio la
mattina dell'ispezione dei r.i.s. sui mezzi di trasporto nella disponsibilità della famiglia L. [certo che pure 'sti r.i.s.: manca la macchina? e santo cielo, fai due km e valla a ispezionare in parcheggio no?]

Anonimo ha detto...

Scusa Ch.
ma tu, da masticatrice di diritto penale, non eri non colpevolista?
Davvero non ti capisco.

Ch. ha detto...

Anonimo 21:49
la confusione è legittima perchè constata una ambiguità che in effetti ho: da donna - affidandomi ad istinto, già visti, non detti, detti ambigui e sottintesi - propendo per la colevolezza e in questa veste mi si trova ogni tanto; viceversa da "masticatrice" prendo atto del nulla che incombe nella pagina "elementi che assurgono ad indizi di colpevolezza" e mi si trova - più spesso credo - a far le pulci a tutto e ad invertire o comunque mettere in dubbio le prospettive. [A questo proposito mi complimento con Mimosa per la capacità non scontata di vedere lucidamente la prospettiva opposta tanto da stilare quell'elenco di "indizi di estraneità" che, non dubito, in un eventuale giudizio che il L. dovesse affrontare costituirebbe il "canovaccio" della difesa. :-)] Senza fronzoli: dopo tutti i nostri discorsi, l'unica (non) argomentazione che fatico a controbattere in tema di colpevolezza è l'assoluta improbabilità delle diverse ricostruzioni (andiamo...tutto è possibile a 'sto mondo, ma 'nsomma...a rumor di zoccoli 9 su 10 rispondono cavalli e non zebre, come dicevo tempo fa) ma è evidente che ciò respingo con tutte e due le facce del mio essere "bipolare" ;-)

Mimosa ha detto...

Gentile Ch., grazie per il tardivo apprezzamento,
tuttavia non posso non rimarcare la “confusione”, come la definisci tu, della tua posizione: tu sei impeccabile quando indossi la toga, invece sei una frana (scusa il termine, ma il concetto anche metaforico lo puoi valutare da sola) quando ti trasformi in donna, o meglio in una casalinga acida frustrata … (e mi scuso con le casalinghe che non meritano il paragone).
Come fai ad essere così “bipolare”?, hai mai consultato uno psicanalista? Cosa respingi “con tutte e due le facce”, non capisco … hai fatto la stessa scuola di chi immagino io?
Sarà la piacevole serata movimentata che ho trascorso, sarà l'ottima grappa che ho gustato, ma ho capito zero del tuo ultimo intervento ... scusami.
Non aggredirmi nella replica, se me la darai.

Mimosa

Antonello ha detto...

@Ch.
Ho notato anche io questa tua bipolarita', rispetto a tante pero' vedo che invece tu riesci a prenderne atto.
E' la continua e salutare lotta fra il razionale e l'emotivo, fra le sensazioni e l'analisi scevra.
Qualcuno vorrebbe levare una delle due ali agli altri insistendo su un'indagine esclusivamente "emotiva" tentando schierandosi di veder schierati pure gli altri e non capendo che ognuno, grazie ad uno stramaledetto Santo, decide per se e senza la manina materna.
Sugli uomini invece, se posso essere insolente, continui a stupirmi e preoccuparmi.
Leggendo che da donna tu vivi questa "risaputa" (e scherzo accidenti!!!) bipoarita' mi sono chiesto se nel gioco dei ruoli dovrei sentirmi poco uomo io perche' spesso "poco deciso".
Insomma oltre alle bombe, il calcio ora anche la certezza di un orientamento che non ho, finirai per crearmi dei complessi da psicoanalista.
Ora ho anche imparato la differenza fra pavoni, tacchini e galline, fra singhiozzo e pianto senza lacrime, fra pomo d'Adamo sporgente e inghiottito, e leggo di chi dice inutile questa discussione (cit. Quest'aia presunta che qualche sprovveduto "tacchino" avrebbe preso per cortile di casa propria).
Chissa' se oltre a girare frittate ogni due per tre qualcuno imparera' a condirle con del sano sale.
Comunque spettacolari, tutti e tutte.
Sono sempre piu' convinto, a parte Ch. che ammette un qualche bipolare sdoppiamento nell'approccio al caso, che non ci dividono divergenze di vedute, qui la lontananza e' insanabile, e per questo mi riservo di salutarvi con tanti mascolini bacioni ed affettuosi abbracci.
Magari a risentirci con qualche dato oggettivo, ufficiale in piu' e qualche pregiudizio in meno.
Buona discussione da parte mia.

Anonimo ha detto...

Sarà cosi?
Ringraziamo il Signore!!!

Ch. ha detto...

Mimosa:
non ricolleghi il finale della frase col suo inizio nonostante si sviluppi in appena due righe? va beh, ma allora la mia "bipolarità" dovrebbe essere l'ultima delle tue preoccupazioni sai?
comunque ti aiuto, il rifiuto concerne ciò: la "(non) argomentazione [della] assoluta improbabilità delle diverse ricostruzioni" (ulteriormente semplificato: se non lui chi altro? questo io lo rifuto).
Sul "come faccio" ti posso rispondere soltanto che a) ci sono persone che esaltano il dubbio e la mobilità come nota distintiva, rispettivamente, dagli arroganti e dai paracarri; b) ci sono mestieri - quelli che incidono direttamente sulla vita dei consociati - in cui è indispensabile raggiungere questa capacità, che a chi fa altro nella vita può apparire un limite ma in certi settori è una virtù oltre che un requisito imprescindibile richiesto dalla legge...pure il medico deve fare il proprio mestiere scevro da preconcetti e inclinazioni personali: se per far bene il proprio mestiere deve mettere da parte antipatie e pregiudizi lo fa e stop. altrimenti cambia mestiere.
ti ringrazio ad ogni modo per avermi giudicata "una frana" come donna, così andando addirittura nel profondo della mia essenza con una violenta inopportunità che credevo espressa ai massimi livelli con il giudizio impietoso sulla mia professionalità espresso da altri; come spesso accade, quando crediamo di aver visto il fondo ci accorgiamo che c'è sempre chi ha la vanga pronta per scavare ulteriormente. Vorrei mi concedessi almeno il beneficio di un'argomentazione: perchè come donna sono frana al punto da riuscire solo a "travestirmi da casalinga acida frustrata" con tanto di scuse per le casalinghe che "non meritano il paragone"? E' davvero una critica a me o è un transfert?
Ma soprattutto, cosa ti farebbe meritare la non-aggressione da parte mia dopo siffatti insulti, a parte il desiderio di distinguermi?
E, domanda delle domande: perchè appena uno mostra una sana autocritica e accenni di stima per altri, quegli stessi altri si sentono liberi di calpestarti come se autocritica e riconoscimento significassero svilire se stessi e aprire le porte al dileggio e all'insulto? siamo a livello di bestie, con la preda che mostra la giugulare e di belve che prontamente l'azzannano? SERIOUSLY????

ENRICO ha detto...

@ Ch

Perdonami , posso capire l’esigenza insopprimibile, caratteristica di molti esseri umani, a “parlare di se stessi ma devo confessarti che trovo estremamente imbarazzante, oltre che inopportuno, utilizzare questo spazio a tutt’altro dedicato per esprimere le proprie personalissime problematiche in più adoperando uno stile talmente contorto ed oscuro che, anche volendo condividere le riflessioni esposte, ne impedisce di fatto la comprensione dell’’ esatto recondito significato

Ti auguro una buona giornata nella speranza che i disaccordi vengano superati una volta per tutte

Ch. ha detto...

Allora Enrico, fammi capire: dopo che raccogliendo lo spunto di Vanna (la grande, saggia Vanna!) mi prodigo a ricondurre il forum in topic, due persone mi si rivolgono (Anonimo rivolgendomi una domanda circa come in definitiva io la pensi e Mimosa rivolgendomi...lasciamo perdere cosa) ri-uscendo volutamente dal tema.
E alla fine chi conduce lo spazio o.t. sono io??? mi si chiede quale sia il mio pensiero personale attendendosi risposta e chi vuol parlar di me sono ancora io????
Senti Enrico, stimo il tuo intelletto a sufficienza da capire che questo svarione non è nè sincero nè tanto meno ingenuo per cui tu, come tutti gli altri (Mimosa in testa ma le porte sono aperte alle moltitudini) che hanno qualcosa da dire, siete invitati a dirlo CHIARAMENTE, lasciando certi giochetti ai giardini d'infanzia ok?!
E il primo che si azzarda ad accusare me di distrarre la discussione dal focus sprofondi nel ridicolo del negare l'evidenza!

ENRICO ha detto...

@ Ch

Il mio non è assolutamente uno “svarione” né insincero né ingenuo : siccome sia io che Mimosa abbiamo avuto reazioni molti simili nel leggere i tuoi ultimi messaggi e siccome né io né Mimosa siamo due imbecilli mi pare evidente che il modo con il quale ti esprimi scrivendo è tale da indurre chi legge a trarre interpretazioni che forse non corrispondono alle tue intenzioni. Punto e basta.
In ogni caso, personalmente, ne ho fin sopra i capelli di questo “ botta e risposta” che va avanti ormai da giorni ed il cui unico risultato è quello di far scadere la discussione ad un livello puerile ed improduttivo cosa mai successa finora ( a parte le saltuarie incursioni dei soliti ostinati “anonimi” in cerca di idioti battibecchi ma che, fortunatamente da un po’ di tempo a questa parte, sembrano aver seppellito l’ascia di guerra )

E con questo , che tu abbia capito e condivida o no il mio intervento : passo e chiudo.

FALCE ha detto...

@ ENRICO
La situazione si è deteriorata da qualche settimana, quando "pavoni" senza ventaglio hanno creduto, riuscendovi in parte, di disporre di questo spazio per soddisfare la loro esuberante e spropositata scriptomania.
Azione che ha portato all'allontanamento di molti validi collaboratori, disgustati dal degrado del sereno e civile confronto dialettico, che il tema proposto dagli articoli del blogger esigeva.
Un dignitoso ritorno alle corrette ed intelligenti funzioni di queste pagine, è seriamente auspicabile, così come auspicabile sarebbe l'isolamento di quegli elementi che ne turbano e ne svisano la decorosa, ed apprezzata originale configurazione
FALCE

Anonimo ha detto...

insomma una autocensura. ottima idea.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 22,54

HAI CAPITO BENISSIMO!!!

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti,anonimi compresi.
Vi offro una metaforica fetta del mio squisito ciambellone fatto in casa e una tazzina di caffè, così ci rischiariamo le idee tutti.
Questo dialogo entusiasmante attraverso mouse-tastiera-monitor per me nuovo e coinvolgente mi ha dato e mi sta dando tanto.
Sì Falce c'è qualche pennuto che prova a fare la ruota con le penne degli altri,rimane sempre corvo poverino e la cosa non deve colpirci più di tanto.
( Sembra che i corvi veri però siano molto intelligenti, tra l'altro ).
Qualcuno ancora provoca sul pomo di adamo e cincischia sull'eterno femminino e i suoi limiti?
Lo faccia pure, non riuscirà a raggiungerci anche se indossa vestiti di donnicciole pettegole.
Anche perché si è chiesto aiuto alla psicologia sociale e all'antropologia culturale che studiano le impressioni,la mimica facciale, i movimenti del corpo.
Qui non siamo proprio gli ultimi arrivati a disquisire.
Al contrario ci sono altri assolutamente in sintonia e centrati nei temi che si trattano.
Qualcuno poi è molto preparato e scrive articoli interessantissimi di notevole spessore culturale che,ne sono sicura, sta già monitorando per scrivere qualcosa di nuova qualità.
E allora?
Abbiamo tessuto una trama, abbiamo annodato i fili, abbiamo usato colori diversi ed ora disfiamo come Penelope perché abbiamo paura dei Proci?
" Non ti curar di loro, ma guarda e passa ".Diceva qualcuno.
Io non lo faccio, ho la spoletta in mano e voglio andare avanti nella tessitura.
Se qualcuno mi dice se ha gradito la colazione, lo ringrazio.
Vanna

PINO ha detto...

@ VANNA

La tua colazione la gradirei volentieri, dopo i vari, amari caffè centellinati nella settimana finalmente trascorsa.
Ma dovresti rimetterla a mezzo corriere espresso, perche arrivi calda e fragrante.
Grazie, ad ogni modo.
Lo spirito gaio, col quale hai dato inizio al "giroposta" di inizio settimana, sembra foriero di rinnovato clima di stima reciproca, che da sempre ha caratterizzato questo blog, non esclusi anche vivaci, ma contenuti raffronti.
E' tempo di riallacciare i fili, come tu suggerisci, e di continuare l'omerica tessitura, che, penso, potrebbe partire dall'utilizzazione della sostanziosa matassa offertaci da Mimosa, costituita da buon filato.
E magari sincronizzare e raccordare le ricerche individuali che convergano su determinati punti comuni, così come suggeriva Stefania.
Insomma RAGAZZI, DATEVI DA FARE! Lasciatevi alle spalle malintesi, personalismi e sterili polemiche.
Con l'approssimarsi della primavera, che tutto rinnova, vi invito ad emularla rinnovando lo spirito con il quale ci porgeremo, l'uno all'altro
Con tanti cari saluti, da Pino (il nonno del villaggio "massimiano", pedante e rompone)-;))

Anonimo ha detto...

Grazie Pino!
A risentirci.
Vanna

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Attendiamo con piacere, per la stima che godi in questo blog, che sia tu ad "riaprire le danze" col ripresentare lo schema "metodologico" che avevi pazientemente preparato, in modo che si possa ripartire da esso, per una ricerca lineare ed efficace, sul caso Ragusa.
Pur non essendoci, fino ad oggi, novità di grande rilievo, possiamo sempre riconsiderare, da diversi punti prospettici ( non mi deridano gli architetti) quei particolari che potrebbero rimodellare dinamica e movente della "sparizione" della giovane imprenditrice.
Sono convinto che un lavoro svolto collettivamente, con relativi confronti e correzioni, contenuti nei limiti della correttezza, non potrà che essere profiguo a dipanare quei punti della matassa che sono a nostra disposizione.
RESTO, con gli altri, in attesa della pubblicazione di questo tuo benedetto studio analitico.
Cari saluti, Pino

Stefania ha detto...

Concordo, Pino.

Stefania

Mimosa ha detto...

Caro caro saggio Pino
grazie per la considerazione
sarebbe bello e utile ricomporre lo scambio di opinioni su una metodologia che diversi hanno a parole apprezzata quando l'ho proposta.
Tu, io e pochi altri ne eravamo abituati fino all'articolo precedente di Massimo, per questo ci siamo sentiti spaesati ora. Però mai nulla è perduto, se un sistema è valido perché abbandonarlo?

Dunque, da dove cominciamo?
Potremmo rivedere gli indizi e i non indizi sulla colpevolezza dell'inquisito?
Così ne possiamo discutere e valutare d'accapo uno per uno, senza divagazioni?
E' così che possiamo ricominciare?

Fatemi sapere.
Mimosa

Stefania ha detto...

Assolutamente si, cara Mimosa. Prima con un elenco delle poche certezze.

Sappiamo bene che nessuna di queste puo' escludere o meno l'eventuale coinvolgimento di quello che a tutt'oggi rimane l'unico indagato.

Circa appunto la persona attenzionata, fatto salvo non esiste un vero e proprio alibi, possiamo elencare nuovamente gli elementi che paiono propendere per una sua responsabilità (specificando se diretta oppure indiretta) e quelli che invece possono far propendere per una sua completa estraneità rispetto alla scomparsa di RR.

Infine potremo elencare eventuali scenari valutandone pro e contro, elementi che possano rafforzarli oppure indebolirli.

Direi questo sarebbe già un ottimo lavoro.

Che ne dici? Che ne dite?

Stefania

Mimosa ha detto...

OK, Stefania, grazie anche a te per la fiducia
ora elaboro lo schema precedente, ritoccandolo nella forma

A presto!

Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Siamo quì pronti a discutere quanto sarà contenuto nel tuo questionario.
Partendo da un punto preciso, ritenuto basilare, per sviluppare tutto il lavoro di ricerca, senza prevenzioni garantiste o colpevoliste, anche se ognuno di noi serba "in pectoris" le proprie cosiddette impressioni "a pelle"
Pino

Mimosa ha detto...

Ricomincio da questo: INDIZI DI COLPEVOLEZZA di AL, in base a quanto ci è stato elargito dai media, con interviste e “indiscrezioni” da loro ricevute, ossia solo su quanto abbiamo “sentito” con le nostre orecchie:

- Il marito è stato l’ultima persona ad aver vista Roberta viva
- Vi sono contraddizioni tra quanto dichiarato da lui e dalla figlia su come Roberta era vestita
- È da tutti riconosciuta l’assurdità di un abbigliamento leggero indosso a Roberta per uscire di casa nella notte gelida, quindi non si ritiene essersi allontanata di sua spontanea volontà
- Il marito ha nascosto agli inquirenti la relazione extraconiugale, un’amante da 7-8 anni e in aggiunta molto più giovane,
fattore che prima o poi assumerà forma di menzogna e depistaggio a sue aggravanti, unitamente ai dati di fatto che:
- ha tenuto nascosto il possesso di un secondo telefonino (d’altra parte si discolpa con la scusa che non gli era stato chiesto)
- ha distrutto i telefonini dedicati e la messaggistica intercorsa con l’amante
- ha mentito sulla realtà della vita coniugale e dei litigi frequenti
- ha fatto credere, con la complicità del padre, ad un allontanamento causato da perdita di memoria, dopo il colpo in testa a seguito della caduta
- e soprattutto che è palese la menzogna (falsa dichiarazione?) asserendo di aver vista la moglie alle ore 23:30, essendo stato provato dai tabulati telefonici che egli rimase 1 ora a parlare con l’amante (tra le 23 le 24),
- mentre erano evidenti le contraddizioni plurime intorno agli orari di quella notte, rilasciate nelle interviste

- Desta inoltre perplessità la dinamica dell’incidente della caduta dalla scala della soffitta, per come lui l’ha raccontata, incidente da cui Roberta ha riportato lesioni e che secondo le confidenze fatte da lei alle amiche era intenzionale
- Altre sono le voci sulla situazione finanziaria che legava Roberta alla famiglia L. e che poteva essere messa in pericolo in caso di separazione, essendo i coniugi in regime di comunione dei beni e con figli minorenni ed essendo non troppo buoni i rapporti anche con i suoceri, titolari di gran parte dei beni
- Le testimonianze, seppur tardive (ma solo di qualche mese dalla scomparsa, e trapelate solo di recente ai media) di movimenti notturni dell’auto di AL e di discussioni con una figura femminile davanti al cancello del complesso, non potendo essere provate, potrebbero essere un grave indizio, accertata la attendibilità dei testimoni
- La convinzione precoce di amiche e parenti di Roberta che la donna sia morta e non scomparsa volontariamente
Per inciso, ricordo che le “voci” sono favorevolmente raccolte dagli inquirenti in corso di indagine, salvo poi ad eliminarle (da parte della Procura) perché inconsistenti o inattendibili rispetto al “teorema” che si fanno per un impianto accusatorio o per archiviare il caso.

Stefania ha detto...

Aggiungerei, Mimosa, il graffio riscontrato al Logli (non ricordo in quale parte del volto) e che Logli sostenne fosse stato prodotto da un ramo che non aveva visto.

Stefania

Mimosa ha detto...

Già, Stefania, l'avevo scritto e poi tagliato, perché potrebbe andare nell'elenco dei "dati soggettivi", lui potrebbe essersi prodotto il graffio sulla fronte cadendo dalla scala, non è detto che lo abbia colpito Roberta
del resto è molto strano che AL non abbia associato la causa della ferita alla caduta invece che al ramo
forse in questo senso potrebbe essere inteso un "sospetto" di possibile colpevolezza.
Messo così calza.

Grazie per averlo ricordato.
Mimosa

Anonimo ha detto...

@Mimosa
Il graffio riscontrato al Logli era sulla fronte lato sinistro in senso verticale dai capelli verso l'occhio, lungo circa 4/5 cm.
È' stato mostrato in televisione, non ricordo ora in quale occasione,
Alex.

Mimosa ha detto...

Grazie Alex

Mimosa

Mimosa ha detto...

Mi domando se quel tipo di "graffio" verticale sia compatibile con lo scontro con un ramo.

Anche a Michele Misseri è stato riscontrato un graffio sulle braccia che il medico legale ha collegato a dell'erbaccia ...
mah

Mimosa

Mimosa ha detto...

Ci sarebbe inoltre, tra i dati “sospettosi”, quella mezza frase pronunciata da AL davanti al lampione sul quale a suo avviso Roberta si sarebbe potuta aggrappare per scavalcare la recinzione che lascia intendere lo stesso conosca l'orario preciso della scomparsa della moglie
(frase a suo tempo aggiunto da Stefania)

Anonimo ha detto...

I telefonini distrutti non erano 3 ?
Due di A.L. e il 3 di S.C.?
Vanna

Stefania ha detto...

Hai ragione, Mimosa: sia la faccenda del graffio (da escludersi se lo sia potuto procurare durante la caduta dalla scala perchè lui stesso ha detto uno strappo al collo sia l'unica conseguenza di quell'incidente) sia la faccenda della mezza frase davanti al lampione sono da elencarsi nella bilancia dei fatti "soggettivi".

Lasciamo il primo elenco cosi' come lo hai correttissimamente formulato.

Stefania

Mimosa ha detto...

Ciao Vanna,
questo particolare mi è nuovo, mi documenterò.
Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Stefania
e se il graffio alla fronte fosse stato una reazione di Roberta ad un ipotetico atto aggressivo del marito (poi sfociato o cammuffato in "incidente")?
Certo lui non lo va a raccontare a nessuno

Unknown ha detto...

Prima di andare a mangiare vi faccio un dispetto:
Il graffio era vecchio di giorni, a detta di chi l'ha visto (dottore ddei carabinieri), ci sono articoli che ne parlano...

buon appetito, Massimo

PINO ha detto...

Comincerei con l'analizzare la caduta, nella sua dinamica, ed il motivo per cui la caduta potrebbe essere stata preventivata.
1) La contusione alla testa, nella regione parieto-occipitale dx provocata dalla caduta latero-supina di RR, fu osservata attentamente da una dottoressa sua amica che ne riscontrò la NON pericolosità, consigliandole, ad ogni modo, di recarsi al pronto soccorso, per ulteriori riscontri. (è opportuno ipotizzare che la dottoressa amica, le avesse dato questo consiglio, non già perchè non fosse sicura della propria diagnosi, ma per far documentare ed annotare nei registri dell'ospedale, L'ACCADUTO, essendo a conoscenza, forse, dei rapporti non armonici col marito, o sospettando la "caduta" come dolosa) I medici del pronto soccorso, che visitarono, in seconda istanza la contusa, conclusero che non si trattava di nulla di preoccupante, e la rimandarono a casa.
Non si trattò, quindi, che di una semplice contusione, quali quelle che noi tutti, una volta o l'altra abbiamo subìto da ragazzi, giocando o correndo.
Se ogni bernoccolo in testa avesse prodotto la perdita di memoria, il mondo sarebbe abitato solo da poveri smemorati.
2) E chi ci potrebbe contraddire se ipotizzassimo che la "caduta" fosse stata provocata proprio per accampare la tanto sostenuta perdita di memoria, quale copertura per una "scomparsa" programmata?
Il presunto stato mentale di RR, avrebbe quasi certamente fornito una spiegazione per la misteriosa scomparsa della giovane mamma.
Ecco l'ipotetico perchè della caduta. Si mirava al miracoloso risultato neurologico, da regalare come causa determinante di una fuga senza ritorno.
Pino

Anonimo ha detto...

La situazione finanziaria di R. quale poteva essere?
Lei lavorava nella ditta, quale ruolo aveva, oltre quello di moglie?
Era comproprietaria,impiegata,imprenditrice? I contributi venivano versati?
L'INPS, l'INAIL,La Camera di Commercio, altro,stanno verificando?
Insomma era in regola o in nero?
La S.C. era in regola?
Aveva Assicurazioni sulla vita?
Ho letto che al momento del matrimonio o successivamente R. aveva versato una quota di suo nella ditta.
Era stato tutto timbrato davanti ad un notaio?
Se sì in caso di separazione la sua quota doveva essere rispettata, se no la situazione per lei era delicata se la ditta era del suocero e non del marito.
Bisognerebbe fare una ricerca notarile e conoscere il nome del notaio.
La casa era del marito o dei suoceri?
Nel primo caso se si separava lei avrebbe potuto continuare a vivere lì coi figli,nel secondo caso non so se le fosse stato possibile.
Non credo le avrebbero ceduto un cm quadrato.
In ultima analisi i figli sarebbero andati con lei?
Non sappiamo il clima in casa, ma dal poco che si lesse lo scorso anno ( bisognerebbe andare a riprendere il fatto dell'occhio nero),forse non si può dare per scontato che sarebbe avvenuto.
Chissà se ci legge qualcuno della zona che come anonimo vuol riferire come funzionava l'autoscuola, come sono oggi i figli, potremmo avere qualche notizia in più.
Le piste cimitero sono state anonime.
Le piste Scuola, Servizi Sociali, amichetti,operai,Amiche di R. R., ci siete ?
Perché non dite qualcosa in più, si vuole collaborare per capire, non per accusare.
Vanna

Mimosa ha detto...

@ Massimo
grazie, fuori un elemento di sospetto

Mimosa

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa " le sarebbe stato possibile "...la foga del discorso fa brutti scherzi!
Vanna

Anonimo ha detto...

Mimosa, Massimo riporta che "il dottore dei carabinieri" è stato chiamato da loro?
Beh, non mi fido mica tanto, sbaglio o nella storia di Serena Mollicone i carabinieri non sono del tutto estranei?
Scusate l'O.T.( si dice così )
Vanna

Mimosa ha detto...

@ Vanna
credo che Massimo si riferisca al fatto che, quando AL è andato a fare la denuncia di scomparsa, gli è stato chiesto "se voleva" spogliarsi per una sommaria "visita" del corpo onde verificare che non ci fossero stati segni di colluttazione, questo racconta AL stesso, ma AL non ha mai detto che fosse stato presente un dottore dei CC ...
non so quale sia la prassi, ad ogni modo un dottore avrebbe dovuto essere chiamato in caserma, non mi risulta che sia una figura presente di servizio ...

pertanto, se lo dice Massimo io non posso che affidarmi alle sue fonti

Mimosa

Anonimo ha detto...

OK Mimosa: letto e registrato.
Vanna

Mimosa ha detto...

Vanna
tuttavia ciò non toglie che la ferita sulla fronte non sia un segno di una sbaruffata tra i coniugi di qualche giorno antecedente, no?
Forse in concomitanza dell'occhio pesto di RR (chi ne ha parlato?).
Malizia per malizia, sospetto per sospetto.
Infondo siamo qui a fare supposizioni anche noi, supposizioni messe sul tavolo affinché vengano confutate.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Riprendo il ragionamento, confidando con il rientro di altri, per arricchire la discussione.
Mi ricollego alla ipotesi di Pino circa una caduta premeditata.
La motivazione potrebbe risiedere nel litigio di qualche giorno prima, forse è stato qualche giorno prima che RR ha affrontato il marito per avere chiarimenti, forse il litigio è stato talmente violento e l’esasperazione della donna talmente forte da aver seriamente minacciato il marito di *denuncia*, non solo di separazione. Da ciò una reazione del coniuge a “meditare” come far desistere la moglie dal proposito, ad ogni costo.
Forse quel giorno del 10 gennaio (non si è capito a che ora, perché AL ha mostrato memoria labile), ancora o di nuovo incavolato, le ha davvero gettato sulla testa lo scatolone solo come dimostrazione di forza, per farle capire di cosa può essere capace, messo alle corde.
Forse la frase riportata chissà da quale fonte alla giornalista “ Ora mi volete far fuori anche dalla autoscuola” riferendosi al suocero, poteva essere ricollegata alle minacce reciproche.
AL ha poi raccontato di un “incidente”, scatolone in testa a lui e lui sopra di lei. Ma con quante contraddizioni di mezzo!

Stefania ha detto...

Grszie Massimo.Se davvero la faccenda è come da tua fonte, l'elemento sarebbe da escludere. Magari fosse reperibile una qualche fonte: un carabiniere che dice un graffio sia vecchio vale quanto me se dico che un orlo è ben fatto (non so cucire ...). Ma probabilmente quel graffio davvero non ha nulla a che vedere con quanto poi accaduto. Provero' domani a trovare riscontro, sempre ne esistano. Altrimenti rimarrà per il momento un gran punto di domanda ed inserirei la faccenda del graffio come "una delle cose da chiarire".

Stefania

Mimosa ha detto...

@ Stefania
leggi intanto quello che ho scritto indirizzato a Vanna alle ore 20:33
potrebbe, secondo te, essere conciliabile?

Mimosa

Stefania ha detto...

Letto. Mimosa, come sopra ho scritto questa faccenda del graffio è da studiare meglio. Non ho ad oggi elementi per inserire questo particolare nell'elenco delle certezze. Desidero, cercare prima riscontri. Il graffio c'era. Questo sicuramente è un elemento da elencare. Dove lo decideremo poi, in base a quello che io (o chiunque altreo abbia tempo e desiderio di fare questa ricerca) troveremo. Domani ne parliamo con calma. Ora vado a nanna. Sono davvero stanchissima. A domani e grazie, grazie di cuore a chi ha voluto fortemente riportare la discussione sui binari dettati dalla civiltà e dal rispetto reciproco.

Stefania

Ch. ha detto...

Non so se posso essere uno dei "rientranti" invitati; in caso negativo mi limito a questo intervento per dire che l'ultima di Pino [la caduta provocata nè per rabbia nè per uccidere ma solo per poter ventilare la perdita di memoria come COPERTURA ad una "scomparsa"....poco "scomparsa"] mi pare un ottimo spunto, dato che getta una luce nuova su uno dei punti che tutti mettono tra le cose rilevanti. E potrebbe anche far leggere le affermazioni di R. sulla dolosità dell'incidente e la sua "suscettibilità" successiva (volete farmi fuori anche dall'autoscuola) con la sensazione NON che il marito volesse ammazzarla MA che tutti i L. volessero farla passare per pazza (sei stanca...), non immaginando poveretta che lo scopo non fosse renderla innocua sul piano economico-familiare ma proprio del tutto. in eterno.

Mimosa ha detto...

Ancora una cosa non mi quadra: come è possibile che le evidenti plurime contraddizioni intorno agli orari di quella notte, rilasciate da AL ai CC e nelle interviste, messe a confronto con i tabulati telefonici, non siano un “indizio” di tale rilevanza per non sottoporre AL almeno ad un “interrogatorio” chiarificatore? Io non affermo né sostengo la sua colpevolezza nell’omicidio della moglie, tuttavia mi lasciano alquanto perplessa il trattamento con i guanti nei suoi confronti. Un minimo di denuncia per falsa testimonianza, no?

Avvocati penalisti (e ben tornata Ch.) ci potete illuminare?
Forse AL non è mai stato ascoltato da Magistrati e le sue menzogne non possono essere rivolte contro di lui in capi d’accusa. Solo così si può spiegare.

Mimosa

Pamba ha detto...

Non ricordo se la questione dell’"incidente" è stata considerata anche con il confronto del racconto delle amiche. Vi riporto comunque quanto ho ripreso da questo video.
http://www.youtube.com/watch?NR=1&feature=endscreen&v=0oEBkdKhJvo
min 3:20 circa.

Un’amica riferisce del racconto del fatto riferito da RR:
“Era appena rientrata in casa “”non mi tolgo neanche il cappotto. Lui mi chiama, ci aveva uno scatolone in mano”” non mi ha detto “”Me lo passa””Me lo spinge contro”” Poi lui perde il controllo e cade sopra di me”

Un’altra amica:
“Non è proprio che era caduta, ma aiutando il marito era stata in qualche modo spinta”

Se era appena rientrata in casa, non erano intenti a riporre gli scatoloni insieme, come ha raccontato lui. Sembrerebbe che l’avesse chiamata appena rientrata e l’incidente avviene maldestramente o in conseguenza di un momento di rabbia (?).
Anche in questo caso c’è contraddizione tra “La scatola più grossa ci è venuta addosso, è venuta addosso a me” (al min 3 circa) “ riferita dal marito e la posizione di Roberta, appena rientrata in casa e dunque in basso rispetto all’uomo sulla scala, riferita dalle amiche.

Mimosa, sulla questione degli orari ci torno su appena posso.

Pamba

Mimosa ha detto...

@ Pamba
Roberta con ancora il cappotto addosso, è proprio quello che ho sentito pure io.
Ma AL non ha saputo/voluto dire l'orario dell'evento.
Sua ricostruzione strana, non trovi anche tu?

Mimosa

Pamba ha detto...

Ah certamente Mimosa,non torna né il sopra-sotto..né il dentro-fuori.
Orari assenti per quel poco che ho letto.
Ricostruzione molto strana.

Pamba

Pamba ha detto...

Mimosa, sulla questione orari ho visto soltanto questo video e potrebbe non esserci la falsa dichiarazione che tu hai notato:
ctz ”- Contraddizioni plurime sugli orari di quella notte, essendo stato provato dai tabulati telefonici che egli rimase 1 ore a parlare con l’amante (tra le 23 le 24),
- e dunque falsa dichiarazione di aver vista la moglie alle ore 23:30”


Ecco perché, secondo me.
Dalla denuncia del marito, verbalizzata alle ore 13.32 dai CC di San Giuliano, la scomparsa di Roberta sarebbe avvenuta
dalle 00.01 alle 6.45.

In questo video di CLV del 25 gennaio 2012 al min 5 circa, Logli descrive le azioni compiute quella notte:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-de8e8556-f287-4c6f-91bc-b49ebd91a30b.html

- alle 11 i figli vanno a dormire, la moglie è in cucina e lui scende in autoscuola a mettere a posto;
- dice che ci sarà stato circa mezz’ora;
- al ritorno in casa, va direttamente in soffitta ”ho pensato che fossero all’incirca le 24..Ho salutato e detto a mia moglie vado a letto..e sono andato a letto”

I tabulati hanno parlato di una telefonata continuata? Perché potrebbe essere stato a telefonare all’amante in autoscuola e poi ..quatto quatto, aver continuato in soffitta. E tornerebbe con la dichiarazione di scomparsa a mezzanotte. Oppure c’è qualcosa che non vedo o non so?

Pamba

Mimosa ha detto...

@ Pamba
sono le sue dichiarazioni!
I tabulati "sembra" dimostrino quello che ho scritto (stando alle indiscrezioni giornalistiche).
Non so che dirti, fin che non abbiamo documenti ufficiali non c'è certezza di niente!

Mimosa

Pamba ha detto...

@Mimosa
Capisco..niente documenti ufficiali e tutte le "dichiarazioni" sugli ultimi momenti provenienti dal marito, o dai suoceri.

Intanto grazie per le riflessioni che avete fatto oggi. Cercherò di contribuire appena posso.

Buonanotte, Pamba

Anonimo ha detto...

Sì Mimosa: guanti bianchi, bianchissimi, con ammorbidente e tappeto rosso a tutto il clan.
Il procuratore se lo è chiesto o gli è sfuggito?
Nel caso Yara i Carabinieri e la Polizia si rimpallavano i dati e le piste, in questo caso si è lavorato di cesello per intagliare
una sparizione trasparente per la quale non valeva la pena torchiare, mettere cimici ed intercettare.
Secondo voi perché questo trattamento diverso da quello subito da P.?
Vado a dormire, buonanotte.
Vanna

Mimosa ha detto...

Considerando che sugli eventuali indizi di colpevolezza di AL non compaiono altri commenti, c’è un’ultima cosa che lascio alla considerazione notturna di tutti. Una follia questa mia, me ne rendo conto. Creerebbe un altro scenario.
Sulle tracce fiutate dai cani, io personalmente sto avendo dubbi. Innanzitutto perché i primi ad intervenire non erano cani molecolari, bensì quelli di una unità cinofila della zona, normali cani da fiuto, addestrati alla ricerca (in acqua, ha detto Massimo rinviandoci ad un articolo nel quale tuttavia non ho trovato riferimenti alla qualifica dei cani).
È in effetti molto controversa la pista seguita da loro, sì o no al di là della recinzione, sì o no fino alla ferrovia o al passaggio a livello, hanno abbaiato sì e no, non si sa da dove sono partiti: dalla soglia di casa? O dalla portone dell’autoscuola?
Però l’altra notte (i pensieri notturni a volte fanno scoprire teorie di portata universale, anche Einstein ha avuto in sogno l’intuizione della teoria della relatività) è affiorata alla mia mente sopita questa visione: che i cani hanno seguito la pista dell’odore di Roberta solo perché qualcuno ha portato in quella direzione un indumento di Roberta, di proposito. Nel senso che non è stata RR quella notte fredda a percorrere il tragitto da casa attraverso i campi, bensì qualcuno che un qualche giorno prima o il giorno dopo – indossando astutamente un suo indumento – ha fatto un percorso di jogging in quella direzione.
Fantasia notturna? Possibilità visionaria? Concretezza non dimostrabile?
Come ha già chiesto qualcuno, cosa è stato dato da annusare ai cani?

A domani. Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Son partito dalla rovinosa caduta, perchè l'ho ritenuta come l'episodio più significativo, col quale è iniziata la sequenza di fatti che analizzere con un certo ordine cronologico.
"Ch" è stata la sola a cogliere l'importanza dell'accaduto, che si è dispersa nel corso un po vertiginoso, con cui si stanno analizzando fatti e circostanze in axtempore, quando, invece, andrebbero studiati più dettagliatamente, e singolarmente, uno alla volta.
Tornando alla "caduta", ritengo vada analizzata non nella sua ininfluente dinamina, ma nella possibilità che fosse stata causata ad effetto. E l'effetto potrebbe essere quello di attribuire ad una irresponsabilità mentale la consecutiva, prefissata di RR.
E' una teoria, certo; ma potrebbe anche non esserla, considerata che collimi con l'opinione degli inquirenti sulla premeditazione del reato.
Pino

Anonimo ha detto...

p.s. err. corr. ..prefissata SCOMPARSA di RR. Pino

PINO ha detto...

Sono stralunato...troppi errori. Vado a letto. Buona notte a tutti, Pino

Ch. ha detto...

Mimosa delle 22:02
scusa, torno adesso.
le menzogne dette in tv non hanno rilevanza penale.
per le menzogne contenute nella denuncia di scomparsa (ammesso siano tali) possono contestargli la falsità ideologica in atto pubblico e non è detto che se non l'hanno ancora fatto non lo facciano in seguito.
Quanto al non interrogarlo, considera che la scoperta della falsità (se c'è) è certamente successiva all'acquisizione dei tabulati dei "telefonini d'amore" per cui ad occhio e croce direi successiva all'iscrizione di L. come indagato (o sbaglio?); a quel punto potevano anche toglersi lo sfizio di chiamarlo, ma siccome l'indagato ha facoltà di non rispondere ed anche di mentire non c'avrebbero guadagnato nulla.
Ad ogni modo, sul trattamento "di favore" (specie confrontato col Parolisi) non ci piove nè pioviggina anche secondo me. Ma aggiungerei, questa dovrebbe essere la norma (a parte l'assenza di intercettazioni che spero non sia vera...non credo, dài...) e quella di Parolisi la scandalosa inaccettabile eccezione.

Mimosa ha detto...

@ Ch.
sicuramente i tabulati sono stati acquisiti successivamente all'iscrizione, e nel frattempo AL si è fatto assistere da un legale,
anch'io penso che questa mossa lo abbia salvato da un interrogatorio vero e proprio.
Come dici tu è strana, sotto ogni profilo, l'assenza di intercettazioni (non ci sono "fughe di notizie" in merito)

E mi stai dando ragione, riguardo alla irrilevanza penale, come pensavo.
Comunque il L. è stato trattato coi guanti, bianchi e bianchissimi (come dice Vanna)

Se, prima o poi, verrà emesso un mandato di arresto nei suoi confronti, verranno fuori i documenti ... per ora stiamo costruendo solo teoremi nostri.

Grazie per il contributo.

Mimosa












Anonimo ha detto...

Pino buongiorno.
Hai ragione sulla " caduta ": essa sarebbe servita per attribuire a R. una irresponsabilità mentale.
Ho sempre affermato che tutto è stato stabilito a tavolino con grande lucidità... e penso all'avvelenamento interiore di R....Già detto.
La lettura del caso si può fare anche dopo la scomparsa:
comportamenti,fatti, le cose non fatte,gli avvistamenti.
Tutto racconta di un progetto a monte.Ricordi l' avvistamento sulla riviera ligure di R. che era entrata in una autoscuola... confusa?
Sembra che chi lo riferì conoscesse i L.
Anche questo dato bisognerà riprendere.
Mi viene un'idea folle:
e se questo fatto fosse stato pilotato da poteri forti per un motivo aberrante?
In Toscana non è sparita solo R. nell'ultimo anno,e questa regione coltiva sette,agglomerati occulti, persone molto importanti nel settore.
Troppo tutto a puntino,la regia è stata perfetta.
Ed ora prendo coraggio e ne dico un'altra che mi tengo dentro da tempo, e se quei 500 euro le potevano servire per un colloquio, parere, da chiedere a qualche operatore-trice dell'occulto?
Se R. angosciata e destabilizzata per capirci qualcosa di più lo avesse fatto o avesse deciso di farlo?
Ancora, se R. fosse stata " lavorata"?
Pino tu giustamente ci richiami di riprendere con un certo ordine l'elenco di Mimosa per analizzarlo di nuovo, ed io qui invece metto tanti punti interrogativi ai quali
non si può rispondere e possono aggiungere benzina al fuoco.
Chiedo scusa se mi faccio prendere da numerosi dubbi, non ne posso fare a meno.
Bisognerebbe rileggere anche tutto quello che hanno detto le amiche.
Vanna

ENRICO ha detto...

@ Vanna
se questo fatto fosse stato pilotato da poteri forti per un motivo aberrante?
In Toscana non è sparita solo R. nell'ultimo anno,e questa regione coltiva sette,agglomerati occulti, persone molto importanti nel settore[...] quei 500 euro le potevano servire per un colloquio, parere, da chiedere a qualche operatore-trice dell'occulto?.


ci andrei piano con le fantasie...

PINO ha detto...

Ciao VANNA
Tutte le ipotesi possono corrispondere a quello che realmente sarebbe accaduto, salvo la possibilità di escluderle od accettarle come plausibili, dopo averle bene analizzate.
Quindi, ti esorterei a non preoccuparti eccessivamente se una di esse, o l'altra possa sembrarti assurda.
La realtà stessa di un accadimento può rivestire, spesso, il carattere dell'assurdità.
Non abbiamo a disposizione elementi fortemente indizianti su cui riflettere, tuttavia, le perplessità provocate da certi illogici segmenti delle dichiarazioni di AL, e da altrettanti illogici episodi, sono tante.
Dovremo, per il momento, cercare la radice di tali perplessità, poggiando appunto sulle ipotesi.
Altro non possiamo fare, a mio modesto avviso.
Ciao, Pino

PINO ha detto...

@ Ciao ENRICO
Sai la fantasia certe volte ci "azzecca".
Moderarla è bene, ma...non si sa mai.
Avresti, per caso, la baldanza di misurare la fantasia della nostra Vanna con quella della Tommolini?-:)
Saresti sconfitto in partenza.

Stefania ha detto...

Dovevo una risposta a Mimosa: non ci sono interviste in cui Logli parla del famoso graffio.

- Non puo' esserselo procurato cadendo sopra Roberta, in quanto lui stesso ha dichiarato (e di questo esistono filmati) che per quanto lo riguardava, l'unico danno subito fosse una lussazione tra collo e spalla sinistra.

- La fonte piu' "autorevole" che parli del graffio è questo lancio dell'Adnkronos, nell'ultimo capoverso: http://www.adnkronos.com/mobile/Cronaca/news/Caso-Ragusa-forse-a-una-svolta-testimone-Vidi-il-marito-allontanarsi-nella-notte_3.1.4078290355.php

Di piu' non ci è dato di sapere quindi tenderei come da te suggerito ad elencare il fattore graffio tra i dati soggettivi (o comunque da interpretarsi dopo aver valutato quelli oggettivi).

Cosi' come la mezza frase durante l'intevista a lui ed al di lui padre ... con "a quell'ora ...."

Stefania

Mimosa ha detto...

La fantasia di Vanna allora pareggia con la mia
timidamente stanotte ho scritto
questa visione:
e se i cani avessero seguito la pista dell’odore di Roberta solo perché qualcuno ha portato in quella direzione un indumento di Roberta, di proposito. Nel senso che non è stata RR in quella notte fredda a percorrere il tragitto da casa attraverso i campi, bensì qualcuno che un qualche giorno prima o il giorno dopo – indossando astutamente un suo indumento – ha fatto un percorso di jogging in quella direzione, per confondere le acque?
Si dovrebbe a questo punto dire non solo "premeditato" ma appunto "calcolato a tavolino".

Prendete queta fantasia come una delle altre piste.
Mimosa

Stefania ha detto...

Potrebbe essere plausibile, Mimosa. Come potrebbe essere da valutarsi l'ipotesi quel percorso sia stato fatto da RR nei giorni precedenti alla scomparsa, magari chiacchierando al telefonino ... quante volte si cammina se si è all'aperto e si sta telefonando? Puo' essere plausibile ci si allontani dalla strada trafficata per sentire meglio. Pero' questa ultima mia ipotesi non fa il paio con lo scavalcamento della recinzione ma solo con un'eventuale uscita dal cancelletto perdonale o da uno degli accessi carrai (uno è chiuso da un cancello, l'altro invece è di libero accesso perchè porta al cortile della zona commerciale del complesso.

Stefania

Anonimo ha detto...

Mimosa e Stefania tutto è possibile e non escludo affatto che i cani abbiano seguito tracce messe apposta, anzi.
Io non ho fatto mai affidamento ai cani in questo caso, non perché non abbia fiducia del loro infallibile fiuto, ma perché mi sembra strano il loro percorso e poco chiaro come si è svolta la prova.
Inoltre R. lì ci viveva è chiaro che ci fossero tracce del suo passaggio dentro e fuori gli accessi.

chiara ha detto...

Stefania
a rigore una traccia al di qua ed una al di là di una recinzione non significa nemmeno necessariamente uno scavalcamento ma anche che mi sia caduta una cosa al di là della rete e che io abbia fatto il giro per recuperarla (anche se in effetti è più logico lo stesso scavalcare se non hai remore o handicap fisici). certo, rimane il resto della traccia che va verso la ferrovia e la mancanza di quella che costeggi all'esterno la muretta ...ma non ci metto più di tanto bocca perchè ignoro il modo in cui si muovano i cani quando seguono una traccia (tipo se possono essere due diverse che a un certo punto si intersecano e il cane fa un percorso che sembra una pista unica).
Vorrei restare comunque un attimo sui cani: sto guardando su google earth e non mi è chiaro quale sia il punto del presunto scavalcamento (dai video capisco solo che non è sul lato lungo sul fronte dell'edificio perchè mancano i parcheggi ma non se sia sul lato corto o su quello lungo dietro l'edificio perchè su google non individuo la roulotte che si vede alle spalle di L.) e nemmeno ho capito da dove provenisse la donna. Mi sapete dare chiarimenti per favore? (qualcuno aveva parlato di attraversamento di due rivoli d'acqua, che non vedo nemmeno quelli, o me lo sono sognata?)

Anonimo ha detto...

Pino grazie.
La fantasia ha a che fare con la creatività ed è a volte molto vicina alla logica.
Nel senso che il percorso logico e quello creativo ad un certo punto s'incontrano perché o l'uno spiega l'altro o l' uno esclude l'altro.
Questo caso è ineffabile non ci sono prove e si può ipotizzare tutto.
Sai cosa per me costituisce prova?
L'uscita pubblica della coppia già dopo qualche mese dalla scomparsa.
non una prova, ma più prove:
1 SANNO che è viva e non torna;
2 se torna, lei ha abbandonato il tetto coniugale e perde tutti i diritti, pertanto le conviene stare dove sta;
3 SANNO che è morta;
4 non si può trovare né provare;
5 una storia così importante la dice lunga sul nucleo familiare precedente ed altrettanto su quello attuale;
6 una storia così lunga racconta complicità ad ampio raggio;
7 complicità a gestire una sparizione in una realtà gestita da anni a tre.
8 E' stato fatto il controllo bancario retroattivo alla fanciulla ?
9 ( La prova del 9 )
ad appena un anno dalla scomparsa c'è un nuovo nucleo familiare con indubbi benefici economici:
no spese legali,
no spese per nuove abitazioni,
no spese per due donne, solo per una,
la proprietà rimane intatta.
Ah dimenticavo, non ho parlato di AMORE, eppure non sono stata distratta.
Vanna

Stefania ha detto...

Chiara, le immagini do Google non sono recenti, tant'è che come potrai tu stessa constatare la casa sembra essere in ristrutturazione (basta posizionarsi davanti con l'omino).

Per questo non si vede il caravan: in ogni caso andrebbe posizionato dove nella mappa di Google vedi quella Fiat Panda verde acqua.

Spero possa aiutarti.

Stefania

ENRICO ha detto...

L'abbandono del tetto coniugale non è più un reato quando :

"L'abbandono del tetto coniugale non costituisce causa di addebitabilità della separazione quando sia stato determinato dal comportamento dell'altro coniuge, ovvero quando il suddetto abbandono sia intervenuto nel momento in cui l'intollerabilità della prosecuzione della convivenza si sia già verificata ed in conseguenza di ciò.
La giurisprudenza di legittimità ha confermato che, ove i fatti accertati a carico di un coniuge costituiscano violazione di norme di condotta imperative ed inderogabili - traducendosi nell'aggressione a beni e diritti fondamentali della persona, quali l'incolumità e l'integrità fisica, morale e sociale dell'altro coniuge, ed oltrepassando quella soglia minima di solidarietà e di rispetto comunque necessaria e doverosa per la personalità del partner - essi sono insuscettibili di essere giustificati come ritorsione e reazione al comportamento di quest'ultimo, e si sottraggono anche alla comparazione con tale comportamento, la quale non può costituire un mezzo per escludere l'addebitabilità nei confronti del coniuge che quei fatti ha posto in essere "

chiara ha detto...

Stefania
sì grazie adesso so dove guardare :-)
....e ancora non ci capisco un'acca! uscire scavalcando in quel punto significa davvero solo puntare alla ferrovia o voler esser certi di non esser avvistati dalla strada mentre si va per campi...sembrerebbe escludere anche la fuga precipitosa dato che il tragitto più breve uscendo da uno dei passaggi con la casa (cancelletto o garage) e anche dall'autoscuola sarebbe stato raggiungere la recinzione sul lato lungo....mah, è tanto strana 'sta cosa dei cani che non so se crederci....voglio dire: ferrovia perchè? nasconderti da chi? che il marito se gli dicevi "mò piglio la strada e non mi vedi più/vado dall'amante/dall'indovina/dachivogliamo" ti faceva pure i ponti d'oro??

Stefania ha detto...

Su questa tza ultima asserzione, Chiara, non sarei troppo d'accordo. Per quel che ne sappiamo, il marito di Roberta non aveva mai ammesso nè di avere un'amante, nè di desiderare la separazione. Non ne conosciamo le motivazioni, ma se Logli avesse desiderato dare un taglio definitivo al matrimonio fallito avrebbe avuto tanto, tanto tempo .... non dico i sette anni della relazione extra-coniugale, ma comunque penso che il tempo per meditare sul come ed il quando certo non gli sia mancato.

Non sappiamo perchè Logli volesse tenere unita questa "pseudo-famiglia": magari per non addolorare i figlioli, magari per mere questioni economiche, non certo perchè non fose sicuro di una relazione adulterina che durava da cosi' tanto tempo, nè per non dare dolore alla donna che se pur non amata gli aveva dato due splendidi ragazzi.

Stefania

PINO ha detto...

@ VANNA
L'elenco delle tue osservazioni è interessante, e da adito alla formulazione di molti quesiti, relativi al "clan" L..
Specialmente quello sulla "sicurezza" del "non ritorno" di RR, che non poteva essere preso come pretesto di rivalsa, dell'abbandono volontario del tetto coniugale, ed essere ripagato con la stessa moneta, stando alla legge in vigore postata in corsivo da Enrico.
No. La sicurezza di AL deve necessariamente avere altre spiegazioni. Quali?
Sarebbero diverse, e tutte logiche, ma rientrerebbero tutte nel tempio delle ipotesi.
Il clan, stando a quanto ci risulta, da notizie diffuse, sarebbe un blocco compatto, difficile da penetrare.
Bisogna essere fiduciosi, e convincersi che le riflessioni che esponiamo nel blog, le abbiano sicuramente fatte anche gli inquirenti, con tutti i vantaggi della loro posizione.
Un giorno o l'altro, qualcosa di nuovo accadrà, e noi ci regoleremo in merito.
Ciao, Pino

Anonimo ha detto...

@Vanna del 18 febbraio ore 19,18
R. possiede a San Giuliano Terme due fondi.
L’autoscuola e’ una SAS con tre soci, due accomandatari: LV responsabile di tutto e con pieni poteri, RR con alcune deleghe e un socio accomandante AL. Tutti hanno conferito delle quote non molto alte, il totale dei conferimenti e’ intorno ai 5 mila euro.
Il complesso di Gello e’ di proprieta’ di VL in comunione di beni con la moglie.
AL e’ proprietario di un appartamento non molto grande a San Giuliano Terme.
Se volete fare ricerche piu’ precise basta andare su internet sito agenzia delle entrate esu quello del registro delle imprese.

Anonimo ha detto...

Grazie anonimo delle 20:20, le tue informazioni sono utili.
Quindi la parte di R. è rimasta in toto in famiglia.
Chiedo aiuto a qualcuno per completare queste ricerche su internet, io proverò a farlo e non so se ci riuscirò.
Anonimi aiutateci a dipanare matasse
con la vostra collaborazione.
Vanna

Stefania ha detto...

Vanna, io di default non amo gli anonimi. Ben inteso, ognuno di noi puo' avere un nickname, ma non essere riconoscibile neppure per chi legge mi pare una mancanza di tatto, di rispetto. Da coda di paglia. Chiamati "Pippo", oppure "Pluto" ma firmati sempre con un cavolo di nome, altrimenti mi è difficile seguirti e siccome so ti è chiaro, so che non vuoi farti capire ma solo mettere il becco quando non anche zizzania, quindi passo oltre.

Stefania

Anonimo ha detto...

Stefania hai ragione.
Ma ho notato che questo caso è abbottonato e alcune informazioni sono uscite in modo anonimo.
Alcune amiche di R. non hanno voluto farsi vedere.
E' come se si temesse di parlare.
Quindi chiedere notizie agli anonimi può essere utile per acquisire qualche dato che dovrebbe essere poi verificato.
Non credo che nessuno sappia, ci troviamo in un paese piccolo,se si rimane anonimi qualcosa si può dire.
La notizia del patrimonio L. è anonima.
Credo che tentar non nuoce anche perché non è che si prenderà tutto per oro colato.
Vanna

Pamba ha detto...

Sul patrimonio di L. non ho alcuna informazione, se non quelle ascoltate da CLV. Però mi ha stupito che il marito di R. non lavorasse stabilmente all'autoscuola.
E' un elettricista, dipendente di una partecipata del Comune, che aveva in dotazione esclusiva un "fiorino", a detta dei suoi colleghi di lavoro, mai controllato dai RIS.

http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2012/03/16/news/quel-fiorino-di-antonio-mai-controllato-1.3587138

L'articolo e' vecchio, ma ci sono interessanti considerazioni anche sul carattere di AL. e su cause imprecisate che avrebbe fatto contro il Comune.
Forse voi che seguite il caso da più tempo sapete se l'articolo è stato smentito o "corretto".

Ciao, Pamba

Anonimo ha detto...

@Stefania
Mi sono dimenticato di firmare ma le informazioni che ho dato sono corrette e facilmente verificabili.
@Vanna
R come socio accomandatario avrebbe risposto anche con il proprio patrimonio alle eventuali perdite della ditta.
Alex.

Mimosa ha detto...

@ Alex
immaginavo che eri tu il portatore di quelle informazioni
ma allora, secondo te, non è vero che RR e AL erano in regime di comunione dei beni? E se invece è vero (come credo, anche in ragione della commistione degli affari nell'agenzia), sapresti sintetizzare quali conseguenze economiche si sarebbero potute verificare in caso di divorzio?

Mimosa

Mimosa ha detto...

In attesa di qualche altro commento, tanto per arrivare a pagina nuova, e per tornare sul tema degli indizi di “colpevolezza” di AL da confutare,
mi piacerebbe sentire le opinioni sulla sua menzogna di aver visto RR in cucina alle 23:30 mentre i tabulati dichiarano che in quel momento lui era al telefono con l’amante, momento centrale dell’ora di conversazione.
AL era in autoscuola, tranquillo, a fare la telefonata amorosa e poi a mezzanotte è salito in casa?
E allora come può dichiarare di aver visto la moglie in cucina alle 23:30?
Era in soffitta ed è sceso per controllare dove fosse e cosa facesse la moglie, lasciando l’amante in stand-by, per poi risalire e tranquillo riprendere la conversazione amorosa?
Quando gli inquirenti lo inchioderanno su questa “falsa” dichiarazione, chiedendo spiegazioni?

Se lui non è responsabile della sparizione della moglie, perché si è dovuto inventare di averla vista in cucina fornendo un orario preciso (che risulterebbe sballato)? Non poteva dire che era stato in autoscuola a riordinare fino a mezzanotte, per poi rincasare, passare davanti alla cucina, vedendo la moglie intenta a scrivere, e andare a letto?
Perché ha suddiviso la tempistica in tre momenti?
Voleva a tutti i costi far credere che lei se ne fosse andata nottetempo?
Perché ha dato orari precisi su questo, mentre in altri casi (che ho evidenziato tempo fa) ha mostrato memoria labile?

A fronte di eventuali obiezioni: lui, esperto di informatica, non ha pensato ai tabulati per il semplice fatto che supponeva nessuno sapeva e sarebbe venuto a sapere dei telefonini “dedicati”, distrutti pochi giorni dopo e venuti allo scoperto solo quando in marzo è stata interrogata la SC.

Mimosa

Stefania ha detto...

Alex, intanto grazie, quindi si è trattato solo di una dimenticanza: non me ne volere, ma cerca di firmarti sempre.

Vero che il "capitale sociale" della SAS era esiguo. Ma il valore dell'autoscuola è intrinseco, non legato al conferimento di capitale.

Anche i beni strumentali di un'autoscuola sono abbastanza ridotti: alcuni autoveicoli per le lezioni (non so se possedevano anche camion per il conferimento di patente C, pullman non credo ...), i locali dove si effettuano le lezioni teoriche sono di proprietà e quindi presumo non venga pagato canone di locazione, poltroncine per i clienti, qualche scrivania, scaffali, qualche lavagna, pc, un motore nudo. Insomma non si tratta di un grande investimento finanziario. Ma è il nome dell'autoscuola, se consolidato nella realtà della zona, ad avere un valore, diciamo un "avviamento".

Pamba, mi risulta che il furgone di AL sia stato controllato, magari in ritardo ma dovrebbe essere stato fatto: non è ho certezza ma mi pare di averlo sentito o letto, per quanto questo possa avere una qualche valenza.

Stefania

chiara ha detto...

Mimosa:
scusa se insisto ancora, ma è certo che la telefonata sia stata unica e non tre successive come si è detto per tanto tempo?

sulla memoria labile ti riferisci all'ora dell'incidente sulla scala? se sì io sollevo un paio di dubbi: noi abbiamo la sua dichiarazione alla giornalista e non quella agli inquirenti per cui non possiamo escludere che una collocazione oraria anche approssimativa l'abbia data a loro. In teoria (occhio eh, non difendo nessuno ma parlo in generale) il fatto che invece dica di ricordare bene l'orario della cucina non è così indicativo di una discrepanza, intanto perchè è un avvenimento più recente (gli è stato chiesto a poche ore di distanza dall'evento mentre l'altro è un accadimento di quattro giorni prima) inoltre perchè è ricollegato ad un fatto anomalo e molto importante quale la scomparsa (circostanza che porta il cervello a fissare i ricordi e non invece a lasciarli sbiadire e sovrapporre ai successivi accadimenti quotidiani, non so se mi spiego). Inoltre, come spesso fa notare Massimo, la domanda fa la risposta: la giornalista chiede "a che ora" e proviamo noi a dare un orario di una cosa di quattro giorni fa; ma un inquirente non si sarebbe fermato lì ma avrebbe provato a stimolarlo chiedendo "mattina pomeriggio o sera?" e ancora "cosa aveva fatto prima?" e "cosa avete fatto dopo?" (tipo, avevamo pranzato da poco o poco dopo siamo andati a pranzo piuttosto che a cena) in modo da restringere la cronologia almeno approssimativamente.
al solito butto lì, non dico che non sia sospetto comunque non aver dato spontaneamente una info tipo "era pomeriggio" o altro, ma in generale abbiamo visto che nelle interviste L. risponde quasi sempre a monosillabi o poco più e non aggiunge mai nulla alla stretta risposta alla domanda, non è uno che "allarga" spontaneamente, quindi secondo me il "margine di dubbio" può anche starci in linea di principio....

PINO ha detto...

@ CHIARA

Sono TANTI i "margini di dubbio" che li vedo straripare oltre le sponde, entro cui pare proprio difficile contenerle, se non forzando la nostra lucidità mentale.
Sono per il cosiddetto "garantismo", ma non a tutti i costi.
Mimosa ha elencato una serie di FATTI, che, non solo "a pelle", sarebbero indicativi di una unica direzione: AL ha scientemente mentito. E tali memzogne sono a conoscenza degli inquirenti, tanto che lo stato di "indagato" persiste tuttora.
Voltare e rivoltare la calza, non solleva AL dalle sue responsabilità.
La qualità di esse saranno certamente stabilite dagli inquirenti: diamo tempo al tempo.
Nelle more, si possono fare le ipotesi più diverse, ma certi FATTI restano, e non possono essere svisati.
Pino

Anonimo ha detto...

Come fa AL a ricordare con precisione alcune inezie, e non sapere indicare nemmeno approssimativamente una qualsiasi ora del giorno, per episodi più importanti?
Perchè ci tiene a precisare l'ora in cui ha visto la moglie in cucina a scrivere la lista della spesa?
C'era un motivo?
Non poteva averla scritta nel pomeriggio o nella prima serata?
Ecco l'inchippo della breve frase: "no, a quell'ora"
A quell'ora cosa?
Contrastava, forse, con la cronogia delle sequenze predisposta?
E non mi si venga a dire bla, bla bla.
FALCE

chiara ha detto...

pino e falce:
sì sì per carità, voi avete ragione e nel valutare gli indizi globalmente seguite la corretta regola; io mi sono limitata a verificare l'assenza o meno di possibili spiegazioni alternative agli stessi fatti indiziari perchè l'averla o il non averla fa la differenza tra indizio generico di cui va valutata la precisione e la concordanza con gli altri e la possibilità di elevare l'indizio a prova anche considerandolo di per se stesso (con vantaggio per il discorso)...per spiegarmi meglio cito un passaggio contenuto nel libro di Massimo su Cogne: "[...] fare ricorso alla verosimiglianza ed alle massime di esperienza (..) affinché il giudizio di verosimiglianza conferisca al dato preso in esame valore di prova [implica] che si possa escludere plausibilmente ogni alternativa
spiegazione che invalidi l’ipotesi all’apparenza più verosimile. Ove così non sia il suddetto dato si pone semplicemente come indizio da valutare insieme a tutti gli altri elementi". Insomma, ragionando a voce alta e cercando negli altri una smentita o una conferma alla ragionevolezza dei dubbi che pongo, intendo soltanto vedere se possiamo porre alcuni degli elementi anzichè tra i meri indizi già tra le prove in base ad un giudizio di verosimiglianza e d'esperienza che non ammette alternative verosimili [ad esempio sui cani ci sono rimaste, secondo me, due alternative verosimili: la fuga da un pericolo e il depistaggio; e se concordi sull'osservazione del percorso più breve per una fuga - che non sarebbe quello seguito dai cani - potremmo forse dare una valutazione di verosimiglianza al depistaggio. con enormi ricadute sul resto. per dire]. se la cosa confonde o infastidisce mi asterrò, ma volevo solo precisare che farlo ha un senso e non è solo uno sterile blablabla...tutto qui...

falce: la tua osservazione sulla lista della spesa mi garba: mettiamo in dubbio tutto ciò che ha come sola fonte la parola del L.. Io direi che potremmo metterci come nuovo obiettivo scoprire perchè L. abbia interesse a circoscrivere la scomparsa ad un certo orario: quali "buchi" ci sono nella sua giornata o in quella di R. in cui potremmo collocare la scomparsa? possiamo individuarne uno e vedere a quali conclusioni ci condurrebbe circa il modo di questa scomparsa?

chiara ha detto...

scusate, ho detto una stupidaggine: hanno cenato in famiglia quindi la scomparsa è senz'altro tra l'addormentamento dei figli (che non ho capito perchè è sempre solo la parola di L. che ce lo dice) e la mattina seguente.
nella giornata del 13 si potrebbe solo cercare di vedere se troviamo indizi su eventuali moventi per un allontanamento (volontario o indotto) o viceversa per una premeditazione omicidiaria.
scusate lo svarione! :-\

Mimosa ha detto...

Ch.
Scusa se insisto io, ma “hanno detto”, non è mia invenzione, che la telefonata era 1 lunga e una brevissima alle 0:17.

Per il resto capisco e registro il tuo punto di vista
ma ragioniamo, se l'intervista era del 16 gennaio vuoi che AL non possa riferire alla giornalista l'ora raccontata ai CC la mattina di due giorni prima? forse i CC non glielo hanno chiesto.
Vuoi che non gli sia rimasta impresso nella memoria l'ora di quella rovinosa caduta? che abbia un tale vuoto nella sua testa che non si ricordi se era mattina, pomeriggio o sera? Mi pare assai strano.
Però si ricorda con dovizia di minuzie tutti i movimenti e gli orari della sera tra il 13 e 14 gennaio, quindi lezioncina imparata a memoria dopo averla ricostruita per la denuncia.
Tante che vero il 18 gennaio quando CHL ritorna a intervistarlo e lui descrive di nuovo l'episodio, e la giornalista rifà le domande in altro modo, lui la interrompe e le dice “No, aspetti, racconto io, altrimenti facciamo confusione …”. Quindi lezioncina imparata a memoria, infatti non si contraddice mai nemmeno su un minimo particolare. Anche gli inquirenti ammettono che non si è mai contraddetto, però ha molto mentito e molto taciuto.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Sono uscite osservazioni interessanti.
Andiamo con ordine, quello che dirò è ciò che ricordo,ma in giornata cercherò di verificarlo:
Pamba, il fiorino non è stato controllato subito,tanto che lui lo aveva lasciato al cimitero proprio il giorno in cui i carabinieri erano a casa.
Ricordo che lo hanno controllato parecchi giorni dopo ed era lindo e pinto.
Lui lavorava per il Comune e la moglie stava a casa e in autoscuola.
Lui andava in giro, si spostava con una certa autonomia ed aveva uno stipendio, credo.
Lei si spostava anche e certamente,lavorava a casa e curava l'autoscuola,aveva stipendio? Versava i contributi?
Scusate se insisto, per me la vicenda ha l'accompagnamento sonoro
delle monete.
Quando non c'è amore o è finito,rimane l'interesse economico da salvaguardare.
Stefania : post delle 15:26
Hai ragione: perché A.L. teneva in piedi questa pseudo famiglia?
Non è l'unico, questa scelta è messa in pratica da numerosi uomini: camicia stirata,piatto caldo anche se riscaldato ecc.ecc.
I figli sono una scusa, altrimenti per rispetto dei figli la scelta si deve fare, se si ama veramente.
Pino: post delle 19:49
E' vero, il clan è un monoblocco.
Sarebbe interessante fare ipotesi in merito.
Ho letto in altro blog che W.L. è temuto in zona.
Perché? Ipotizziamo: uno è temuto perché ha un aspetto severo?
Perché non si conosce?
Non credo, tuttalpiù può essere visto con distacco.
Uno è temuto perché è sconosciuto?
Non credo, in un paese piccolo nessuno si fa gli affari propri.
Uno è temuto perché fa o ha fatto qualcosa di particolare?
Qualcosa di negativo, altrimenti se fosse positivo non si avrebbe paura.
Cosa? Il campo delle ipotesi è aperto, ma il fatto che il figlio A.abbia libertà,accessi,competenze nel territorio mi fa intuire che si avesse la mappatura dello stesso.
Ecco: forse il timore è dato dalla possibilità di controllo-conoscenza di retroscena che loro avevano?
Forse è per questo che si sono usati i guanti bianchi?
Mimosa post delle 00:56
Condivido, perché suddividere la tempistica in tre momenti?
Perché spaccare i minuti di quei momenti e non ricordare bene in altri?
Si potrebbe pensare che fosse agitato e che cercava di trovare scuse.Se fosse così potrebbe aver perduto il suo self control perché qualcosa è successo in quel lasso di tempo.
Come giustamente tu dici, se non era responsabile della sparizione della moglie perché dire che era in cucina e dare un orario?
Perché a volte dire certe cose che sembrano ovvie(far la lista della spesa), può costituire una prova e difatti la lista c'è ma non è detto che sia stata scritta quella sera.
E ciò fa capire che anche questo è stato studiato.
I telefonini mi sembrano che siano stati distrutti quella notte stessa.
Chiara, post delle 7:49 di oggi.
Può essere che parlare ad un giornalista e ai carabinieri possa
far la differenza.
A me sembra che il racconto particolareggiato che lui fa della caduta dalla scala sia uno show e non mi ha convinto.
Se non ricorda e si confonde sugli
ultimi momenti vissuti con la moglie mi insospettisce non poco.
Tu dici che i ricordi del fatto " anomalo" della sparizione si siano "fissati i ricordi invece di lasciarli sbiadire e sovrapporre ai successivi accadimenti quotidiani ". Non è chiaro questo concetto.
Vuoi dire che di fronte a un fatto così grave lui fissa i ricordi, non li fa " sbiadire " e li sovrappone ai fatti del giorno dopo ?
E che vòr dì?
Ti sparisce una moglie e tu sovrapponi i fatti? Tu DEVI ricordare, è la madre dei tuoi figli.
Cara, il " margine di dubbio " ci può stare ma per dire che AL è bugiardo o per dire cha ha scusanti per una memoria labile?
A volte non riesco a seguire il tuo dire.
Pino,sono d'accordo con te in tutto.
Vanna

Unknown ha detto...

Se mai può aiutare l'inventario,

c'è da dire che ultimamente sono uscite indiscrezioni che parlano di tre telefonate tra AL e SC dopo le undici di sera. Due da trenta minuti circa e una brevissima...

Massimo

Mimosa ha detto...

Scusa Massimo,
e come inseriamo l'ultimissima indiscrezione che i tabulati davano una telefonata lunga un'ora?

Ciao, Mimosa

Mimosa ha detto...

Si dovrebbe dedurre che i giornalisti hanno preso un abbaglio e hanno unito le due mezze ore per farne una intera?

Beh, da loro ci si deve aspettare anche questo.


Stefania ha detto...

Vanna, il mio "chiedermi" il perchè non avesse lasciato la moglie era retorico, te lo assicuro.

Penso anch'io la scelta di tenere il piede in due scarpe fosse dovuta solo ed unicamente ad una mera questione economica, neppure di immagine.

E non si tratta di intrepretazione perchè ora che RR è sparita, mi pare di comprendere che AL viva la sua relazione con Sara piuttosto pubblicamente.

Riguardo le telefonate fatte dal Logli quella sera, sono tre, di cui due lunghe ed un'ultima di pochi secondi, effettuata alle ore 24:17, che da sola basta a smentire il Logli che dice di essersi coricato a mezzanotte (se non qualche minuto prima).

Cosa si evince?

Valutiamo qualche cosuccia che a mio avviso non è di poco conto.

- Logli sa che Sara ha detto agli inquirenti della loro relazione;

- Logli sa che Sara ha anche parlato con loro dell'esistenza dei cellulari dedicati di cui lui non aveva fatto menzione;

- Logli sa di aver distrutto i cellulari e quando viene intervistato dice una bugia: di essere andato a dormire prima di quando effettivamente ci è andato, confidando sul fatto che non si possa risalire all'orario delle chiamate .....

- Sa che Sara ha raccontato che si sono sentiti ed ecco che racconta di essere andato in autoscuola (prima telefonata?), poi in soffitta (seconda telefonata?);

- Logli durante le interviste dice di essere andato in autoscuola per sistemare (il giorno dopo l'attività sarebbe stata chiusa, ma fa lo stesso ...) e di essere andato in soffitta a fare altre cose (non meglio specificate). Non vuole dire (ed è comprensibile) che si è recato in quei luoghi per telefonare, non ad una giornalista.

- Desidera pero' "trovare lo spazio ed il luogo" per le telefonate, proprio perchè consapevole gli inquirenti sanno lui e Sara si sono sentiti.

(Continua)

Stefania ha detto...

Ricapitolando ..... potrebbe benissimo essere che gli inquirenti abbiano parlato di due telefonate lunghe e di una corta per portare Logli sulla loro strada e che le telefonate lunghe siano in realtà una sola telefonata. Oppure, esattamente il contrario.

Balza all'occhio che:

- L'ultima telefonata deve essere stata ben strana. Se cade la linea ci si richiama a meno che non sia necessario semplicemente dire due parole (poi vedremo quali ...);

- Nell'ipotesi che le telefonate lunghe siano state effettivamente due, solo Logli lascia da intendere che siano state effettuate la prima dall'autoscuola e la seconda dalla soffitta, ma chi ci dice sia vero?

E se invece la/le telefonata/e fossero partite entrambe dall'autoscuola?

Perchè Logli avrebbe interesse a spostare l'attenzione verso l'abitazione e non verso l'attività commerciale?

Perchè in quella benedetta autoscuola è accaduto qualcosa che ha portato alla sparizione di Roberta?

(Segue)

Stefania ha detto...

Un'ipotesi, anzi due, a questo punto!

- Logli scende in autoscuola e chiama Sara. La moglie lo sorprende. E scappa ..... Logli richiama Sara (00:17) per dirle "è successo un casino, ci si sente domani" mentre la moglie scappa tra i campi, in preda alla disperazione per poi svanire nel nulla;

- Logli scende in autoscuola e chiama Sara. La moglie lo sorprende ed inizia un'accesa discussione. Se la puo' concedere perchè non è in casa, non ci sono nella stanza accanto dei bambini che dormono, non c'è il fratello e la cognata al piano sottostante che potrebbero sentire. Dopotutto lui stesso ha detto di non aver saputo quella sera dell'assenza dei parenti che abitavano al piano terra. Roberta a quel punto vuole andare da Sara per guardarla negli occhi, per insultarla, per disfarle la faccia, per mettere al corrente i genitori di lei di quanto sia di facili costumi la loro figliola, fate vobis. Cerca di uscire dal cancello carraio con la propria auto ma Logli non le permette di aprirlo. Idem con quello pedonale. Ed ecco che a questo punto non le rimane che scavalcare.

(Segue)

Stefania ha detto...

A questo punto AL sa dove è diretta RR, sale in auto e la raggiunge all'altezza del passaggio a livello di Via Gigli dove si perdono le tracce della donna.

Ricordiamoci che non sono state trovate tracce di collutazione, sangue, ecc .... nè in casa, nè nell'autoscuola, nè sulle vetture ma è evidente che tracce di RR sono riscontrabili ovunque: lei li abitava, ci lavorava, penso salisse talvolta sull'autovettura del marito.

Ma se nulla è stato trovato (neppure con il Luminol) puo' significare sia che AL sia estraneo alla vicenda, sia che qualsiasi cosa sia accaduta è accaduta in ambiente ad esempio esterno, magari a pochi passi dal famoso passaggio a livello.

Nel caso si voglia valutare questa ipotesi, ecco che l'ultima chiamata, quella delle 00:17 potrebbe essere servita per dire "è successo un casino, distruggi il cellulare segreto".

Se vogliamo quindi valutare la scomparsa di RR sia legata alla scoperta dell'identità dell'amante del marito non possiamo dimenticare che SC, il mattino seguente si reca a casa di AL per stare con i ragazzi. Se AL sapeva la moglie lo aveva scoperto, mai e poi mai avrebbe chiesto a Sara di andare nella casa di Via Dini, a meno che non fosse certo, anzi certissimo, la moglie non sarebbe tornata.

Stefania

Anonimo ha detto...

Stefania la tua ricostruzione è impeccabile.
Anche io credo che R. sia scesa in autoscuola e che lì sia accaduto qualcosa.
Penso che R. non sia uscita viva da lì,o è stata caricata subito e fatta sparire o è stata tenuta nelle vicinanze e fatta sparire la mattina successiva.
I figli erano in casa a dormire, se si svegliavano?
Cosa ha fatto la mattina dopo A.L. prima di andare in caserma?
W.L. cosa ha fatto?
Perché è chiaro che non si può far sparire un corpo da solo.
Ho letto lo scorso anno che qualcuno ipotizzava, non in questo blog, che R. sia stata tenuta nascosta in un gabbiotto nella proprietà dentro un sacco di calce.
La calce avrebbe distrutto tutto e contemporaneamente avrebbe impedito lo spargersi di odori molteplici.
Dopo la sparizione sono stati fatti molti lavori di ristrutturazione in tutto lo spazio della famiglia.
Sembra che ci sia un altro pozzo mai verificato nella proprietà.
Vanna

Mimosa ha detto...

@ Stefania, è molto convincente la tua ricostruzione di quanto può essere accaduto nel salone dell’autoscuola. Me l’ero immaginata proprio così la scena.
Poi io dico che se nulla è stato trovato (neppure con il Luminol) può significare anche che l’aggressione può essere sfociata in uno strangolamento.
Ora scappo per altre faccende. Rifletterò questo pomeriggio sul resto.
Ciao, Mimosa

PS - vedo che Vanna concorda!

Unknown ha detto...

Oppure, Mimosa, qualcuno ha intenzione di cavalcare l'onda dopo le elezioni, quando gli spazi per la cronaca si allargheranno, e ha diviso l'ora per far credere che il Logli abbia parlato con l'amante sia dall'autoscuola, magari prima dell'aggressione (quando lui scende la scrittura di lei si velocizza perché, qualcuno ha detto, aveva intenzione di spiarlo), sia dalla soffitta, magari con la moglie appena morta, a terra da qualche parte. Che ne sai che la SC non potesse consigliare al marito di Roberta un nascondiglio introvabile da chiunque?

Ma così facendo si ipotizza solo da un lato e si accantona l'altro, scadendo nel pregiudizio che l'insistenza su una tesi trasmette alla mente (di tutti, a volte anche di chi indaga)... pregiudizio pressoché impossibile poi da eliminare.

In realtà, che ne sappiamo noi di quanto è accaduto? Nulla, ma da chi ci insinua il pregiudizio siamo aiutati ad andare (e forse restare) dalla parte voluta, mentre dovremmo cercare di restare in equilibrio su due tesi. Prendi il caso in questione, la telefonata o le telefonate.

Sembra una inezia, ma pensaci un attimo... se si divide una lunga telefonata in due parti, con pochi particolari aggiunti in seguito in tivù (o sussurrati dai media), con la mente si può arrivare dove ancora non si è arrivati. Ad esempio: Si potrebbe pensare che il Logli potrebbe aver ucciso la moglie fra una telefonata e l'altra, che nella seconda chiamata si è accordato con l'amante perché lo aspettasse in auto accanto alla ferrovia, che lui per non farsi vedere dai vicini potrebbe aver trascinato il corpo ancora caldo al di là della ringhiera e per i campi, che la terza chiamata c'è stata perché SC ancora non era arrivata all'appuntamento mentre lui sì.

In questo modo si sviliscono eventuali spiegazioni e il dire che potrebbe essere caduta la linea (quante volte capita), che magari uno dei cellulari aveva la batteria scarica e si è spento prima di essere inserito nel cavetto, che magari uno dei due amanti ha detto: ci sentiamo fra poco, perché aveva bisogno di andare in bagno, diventa un optional non più credibile (e il pensiero colpevolista resterà anche un domani se pure si dovesse venire a sapere che la telefonata in effetti era una sola)

Questo perché, comunque e in ogni caso, la ricostruzione colpevolista intriga e da sempre più all'occhio rispetto alle spiegazioni. Che diventerebbero le bugie di un assassino (e la parola ipotetico a quel punto scivola sullo sfondo)

Massimo

chiara ha detto...

Mimosa:
mi sembrano trancianti le due obiezioni di cui ti ringrazio: 1)"AL non possa riferire alla giornalista l'ora raccontata ai CC la mattina di due giorni prima?" non l'avevo considerato e, sembrandomi inverosimile che i CC non abbiano domandato, la tua osservazione elimina la verosimiglianza della mia; 2) "la giornalista rifà le domande in altro modo, lui la interrompe e le dice “No, aspetti, racconto io, altrimenti facciamo confusione …” hai ragione [chiedere all'interrogato di ripetere il racconto partendo da punti diversi è una precisa tecnica per far emergere eventuali menzogne] e la "fuga" del L. da questo "angolo" è un elemento che finalmente porta anche me a porre - in base alle massime d'esperienza - tra i fatti praticamente accertati (cioè un gradino sopra ai meri indizi) la menzogna sulla dinamica dell'incidente. grazie per la pazienza e disponibilità.

Vanna: "Ti sparisce una moglie e tu sovrapponi i fatti?" no, dicevo il contrario e scusa la poca chiarezza: all'incidente (non alla sparizione) lui non ha dato particolare importanza e quindi è possibile che vi abbia sovrapposto i ricordi successivi. Ad ogni modo, stante quanto appena detto a Mimosa, è superata anche questa obiezione.

Stefania dice: "Perchè Logli avrebbe interesse a spostare l'attenzione verso l'abitazione e non verso l'attività commerciale?" spunto molto interessante, ci ragioniamo su?
butto lì: possiamo metterla insieme alla pista dei cani (riproponendo per un momento la fuga da un pericolo anzichè il depistaggio) ipotizzando che quel punto "anomalo" di scavalcamento sia dovuto ad una seconda persona che, provenendo dalla direzione della casa le abbia impedito di fuggire di fronte (percorso più breve) anzichè di lato (percorso più lungo)?

Anonimo ha detto...

Stefania ora ho letto che il giorno dopo S.C. è andata a casa.
A far che?
I figli non andavano a scuola? Dovevano essere preparati e accompagnati? Alla loro età sono autonomi a prepararsi e lì non si usa lo scuolabus?
'Sta tipa era proprio indispensabile o faceva anche le pulizie?
Oppure il sabato 14 gennaio la scuola era chiusa?
Mi chiedo: se ipotizziamo che la scuola fosse chiusa, i figli potevano dormire fino a tardi non avevano bisogno di baby sitter c'era la nonna a due passi!
E R. dove avrebbe dovuto andare quella mattina che la S. doveva recarsi lì?
Se R. era molto accurata a seguire i figli aveva bisogno di baby sitter mattiniera per accudirli?
Oppure doveva subire questa presenza condita in tutte le salse.
Insomma in questa storia ogni fatto può contenere ipotesi che si aprono come fossero scatole cinesi.
Vanna

Stefania ha detto...

Massimo, io ho dei sospetti. Non ho certezze e non ho pregiudizi. Come sopra avrai letto ho anche ipotizzato lo scavalcamento per fuga volontaria. Non l'ho scartato a priori. Certo, i media spingono verso la tesi colpevolista e questa si analizza perchè è quella che attraverso le interviste rilasciate da AL puo' essere piu' facilmente analizzata. Ma siamo tra persone intelligenti: io non mi faccio lavare il cervello da una Sciarelli di turno, per intenderci. Riguardo la telefonata breve, ti ricordo che non è ipotizzabile sia servita per dire "vado a fare pipi', ci sentiamo tra un attimo", semplicemente perchè e' l'ultima intercorsa quella notte tra AL ed SC.

Chiara, la faccenda autoscuola e della recinzione, pone tre possibilità, non due:

- depistaggio;
- scavalcamento volontario per mancanza di accessi alternativi;
- spostamento di un cadavere.

Ma quei lampioni e quella mezza frase dicono molto, molto, molto.

Non so se attraverso un satellite sia possibile (è trascorso oramai un anno) ma sarebbe interessante scoprire a che ora i lampioncini si sono spenti, quella notte.

Se dovessero aver terminato il loro lavoro di lampioncini prima della mezzanotte o immediatamente a ridosso, quella frase del Logli "a quell'ora ..." risulterebbe fondamentale.

Se si sono spenti invece ad esempio, all'una di notte le cose cambierebbero.

Difatti, secondo le dichiarazioni di AL, l'arco temporale in cui RR è sparita va dalle ore 00:00 alle ore 06:45 del mattino successivo. Tanto, tanto tempo.

Ma perchè AL lascia da intentere che si è allontanato piu' volte nell'arco di quella serata (autoscuola, soffitta) per sbrigare faccende, in realtà sappiamo, per telefonare perchè gli orari coincidono, e non dice ad esempio di essere andato a dormire a mezzanotte e mezza? Cosa cambierebbe? RR avrebbe comunque avuto piu' di sei ore per scomparire in preda ad un'amnesia o volontariamente.

Ed invece AL dice questa menzogna ... vuole essere andato a dormire prima perchè tutto potrebbe essere accaduto nell'arco di tempo tra la seconda telefonata e l'ultima, quella dopo la quale potrebbe essere effettivamente andato a dormire ..... Ed ecco che se il lampione fosse stato ancora acceso ....

O sbaglio?

Stefania

Stefania ha detto...

Roba da "GIORNALISTI", quindi ancora da verificare, ma si parla di altre due telefonate, il mattino seguente

http://www.lanazione.it/pisa/cronaca/2013/01/21/833396-scomparsa-roberta-ragusa-giallo.shtml

chiara ha detto...

Stefania:
A differenza del caso del racconto dell'incidente, su cui anch'io ora concordo circa la falsità (che comunque non implica necessariamente nulla di ulteriore, sulla scomparsa intendo, potendo essere eventi comunque non collegati), continuo a non dare univocità all'orario dell'andare a letto perchè secondo me "circa mezzanotte" e 00:20 non fa una enorme differenza se non sei un cronometrista tenuto a scandire i minuti e i secondi. Mi pare di ricordare, peraltro, che L. la metta come "sono stato in autoscuola/soffitta per un tempo che MI E' PARSO di CIRCA mezz'ora e QUINDI NE DEDUCO di averla vista circa a tal ora e di essermi coricato circa a tal altra". Ricordo male?

Rilevo poi che mancano (almeno a me) due elementi fondamentali: 1) il video di quell'intervista col padre in cui dice "a quell'ora"; non avendola vista non mi ci pronuncio; 2) gli orari delle telefonate che ci facciano capire se nello spazio tra l'una e le altre - e tra quali soprattutto! - ci stia un evento significativo qualunque e se sì verosimilmente quale...per dire: in una pausa lunga tra la prima e la seconda ci può stare la ricostruzione alternativa di Massimo: dopo la prima uccide, con la seconda si consiglia con l'amante, da ultimo richiama brevemente per sentire a che punto sia lei; o anche: dopo la prima, discussione con la moglie che l'ha sgamato in autoscuola, a cui si sottrae rifugiandosi in soffitta per discuterne con S. nella seconda, uscitone si accorge che la moglie è fuggita e informa S. di questo sviluppo; invece, tutte pause brevi potrebbero indicare lo spostamento autoscuola-soffitta (vedere motivo; hai ragione) tra le prime due, percezione della moglie in fuga tra la seconda e la terza e breve comunicazione di ciò all'amante; pausa lunga tra seconda e terza potrebbe significare precipitazione degli eventi, uccisione d'impeto oppure fuga di R., convocazione spiccia dell'amante di persona per discuterne (S. non parcheggia davanti a casa per ovvi motivi e si avvicina a piedi, L. agitato la accoglie al cancello ed è S. la donna con cui discuteva secondo il testimone; poi salgono entrambi sull'auto di lui e si allontanano, o per discutere in pace o per cercarla)...scusa lo sbrodolamento, ma era per mostrare come in effetti i tempi tra le telefonate siano una fondamentale mancanza per noi.

chiara ha detto...

Stefania:
ho letto l'articolo che hai postato. diamo per buone le informazioni così da ragionarci.
per "leggere" queste telefonate teniamo in debito conto quanto confermato dai C.C.: L. informa immediatamente la mattina presto i C.C. e chiede consiglio (se solo in seguito formalizzerà la denuncia). Quindi ci sta l'informare l'amante della scomparsa appena constatata ed anche la richiesta di distruggere i cellulari una volta capito che con la denuncia ufficiale sarebbero partite le indagini (la relazione va nascosta anche senza essere implicati nella scomparsa). La prima richiesta di spegnere il cellulare potrebbe essere perchè lei non fosse trovata subito da chi le chiedesse se aveva informazioni su R. (è ragionevole supporre che in virtù dell'apparente amicizia e vicinanza sarebbe stata tra i primi chiamati) in modo che L. avesse il tempo di pensare e valutare come porsi entrambi nei confronti degli inquirenti (ad esempio perchè S, ignara degli sviluppi della notte appena trascorsa di cui L. vuole tenerla all'oscuro, non riferisse particolari scomodi delle telefonate della sera precedente: ad esempio "posso dire che ieri sera R. aveva scoperto della mia relazione col marito e quindi magari è fuggita").
Sempre tenendo buona l'indiscrezione eh? perchè in contrario la prima telefonata poteva essere in buona fede per chiederle solo se lei avesse notizie di R...

chiara ha detto...

Stefania:
alla mia ipotesi aggiungo che la richiesta di spegnere il cell. affinchè S. non riferisse una eventuale scoperta della relazione "fino a nuovo ordine" potrebbe starci anche senza eventi notturni (a lui ben noti) da nascondere, ma semplicemente per non appuntare su di sè i riflettori sapendosi innocente (relativamente a fatti delittuosi) o viceversa rendendosi conto di essere responsabile indiretto dell'allontanamento volontario (e quindi che avrebbe subito le accuse di figli e conoscenti "è colpa tua se è fuggita!").

Insomma...seguo Massimo tornando a fare la "c...dubbi" ;-)

Stefania ha detto...

Se è per questo, Chiara, la seconda chiamata del mattino potrebbe essere stata fatta per dire "Sara, vieni qui a casa perchè Roberta non si trova ....". Perchè potesse rimanere con i ragazzi mentre lui andava cercandola. E' evidente che i figlioli hanno avuto immediata percezione, quel sabato mattina, della mancanza della madre e per questo siano rimasti a casa da scuola (sempre fosse aperta). Non si trattava quindi di fare la baby-sitter ma di far loro compagnia durante quelle concitate ore.

Stefania

chiara ha detto...

ultimo, giuro, poi resto a guardare in silenzio per un po'. :-)
torno alla R. che fugge scavalcando inseguita dal marito (sia perchè che le vuole nuocere oppure perchè la vuol solo fermare). Dico inseguita perchè diversamente, secondo me, sarebbe uscita dagli accessi "canonici".
Guardano le foto della via Gigli che interseca la ferroria (là dove s'interromperebbe la traccia) vedo che è una misera stradina campestre (ricca di posti per imboscarsi) quindi potrebbe anche starci che lei abbia fermato un mezzo con una o più persone "poco raccomandabili" che di lì trasitavano per imboscarsi appunto, a drogarsi o spartirsi refurtiva (faccio per dire); non sarà giovanissima ma pur sempre attraente, la stuprano e ammazzano. Il marito, che ha perso tempo telefonando all'amante per consigliarsi (torniamo all'importanza dei tempi morti tra le telefonate) quando sopraggiunge al passaggio a livello non la trova già più.

Stefania ha detto...

RETTIFICO: Il figlio è andato a scuola.

Stefania ha detto...

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chiara ha detto...
20 febbraio 2013 12:52:00 CET
A differenza del caso del racconto dell'incidente, su cui anch'io ora concordo circa la falsità (che comunque non implica necessariamente nulla di ulteriore, sulla scomparsa intendo, potendo essere eventi comunque non collegati), continuo a non dare univocità all'orario dell'andare a letto perchè secondo me "circa mezzanotte" e 00:20 non fa una enorme differenza se non sei un cronometrista tenuto a scandire i minuti e i secondi. Mi pare di ricordare, peraltro, che L. la metta come "sono stato in autoscuola/soffitta per un tempo che MI E' PARSO di CIRCA mezz'ora e QUINDI NE DEDUCO di averla vista circa a tal ora e di essermi coricato circa a tal altra". Ricordo male?

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Chiara, nein ... non si tratta di cronometrare. Ti ricordo che AL al mattino fa prima spegnere eppoi distruggere il cellulare alla morosa e lui fa altrettanto con quello a lei dedicato. Se ha chiamato SC la notte precedente alle ore 00:17 (ultima chiamata, di pochi secondi) mi risulta sul cellulare ne rimanga traccia. Lui lo sa benissimo, tanto e vero che chiede di distruggerli. Non era necessario avere un cronometro, bastava verificare sull'apparecchio l'ultima chiamata effettuata.

Se un marito vuole davvero ritrovare la moglie cerca di ricordarsi tutti i particolari dell'ultima volta che l'ha vista.

Vogliamo raccontarci che non ha memoria dell'orario in accadde l'incidente della scala? Vogliamolo.

Ma se devi andare a fare una denuncia ed hai in mano un cellulare che ti puo' dire con certezza che non sei andato a dormire prima di un certo orario, che fai, lo ignori? Ma ti ricordi poi di distruggerlo?

Riguardo il lampione mi riservo di ragionarci in seguito ma se solo davvero fosse possibile controllare a che ora si è spento ....

Che sia il bandolo della matassa?

Stefania

Unknown ha detto...

Stefania, tu non c'entri, il discorso era fatto "in generale". Stavo scrivendo in contemporanea a te e non in risposta al tuo commento.

Chiara, dissento dal pensare sia stato una banda di sbandati.

I ragionamenti giusti secondo me sono tre. Uno è quello del procuratore, che a ragione imposta una premeditazione del marito in quanto si fosse trattato di scatto d'ira il corpo in una notte scarsa non lo avrebbe potuto nascondere in maniera tanto perfetta. E qui ci stanno anche gli sbandati o un incontro sulla strada, neppure loro avevano motivo per occultarlo perfettamente.

Oppure RR è entrata nel cortile di un'altra casa, magari vi abitava un'amica, o il marito separato di una amica, o un amico di famiglia con cui si confidava... e non si sa quanto sia potuto accadere (in questo caso il corpo sarebbe ancora all'interno di una proprietà privata non esplorabile.

O ancora, la Ragusa ha programmato il suo allontanamento. In questo caso le strade, sempre per come la vedo, sono due. O è andata a vivere in qualche "comunità" (setta o campus boschivo poco cambia), o stanca di una vita di merda passata a mangiare stress, ha deciso di farla pagare ai piccioncini e alla famiglia che non la capiva, magari anche i figli erano influenzati dalla SC e dai Logli, e lei dopo la vacanza catastrofe, ha iniziato ad accumulare contanti, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, e ha programmato una sua uscita di scena melodrammatica che avrebbe di certo scombussolato la vita a tutta la famigli (vi faccio vedere io).

In ogni caso, sia morta (assassinata) o sia partita di sua iniziativa, qualcuno deve sapere e sa... siano i Logli o sia una amica. Questo è per me l'unico punto certo.

Massimo

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Una risposta ce l'avrei per quel "luminol che non ha riveto nulla e "supposto" strangolamento"

Ti ricordi che, qualche giorno fa, parlando del'introvabile carica batteria del cellulare di R, ebbi a dire di "scivolata" che poteva essere l'arma del delitto?

La tua frase virgolettata che ho sopra riportato inserita nel tuo post delle 11,48, mi ha riportato, a quella mia battuta di spirito che ora, dopo attenta riflessione, e dopo aver considerato la tattica (non interamente riuscita)
di "lasciare tutto e non toccare niente", non mi sembra più qualificabile come tale, ma un vero punto cruciale.

Le cose ed i fatti denunciati, "in anticipo" senza che gli investigatori ne avessero fatto richiesta, mi sono sembrati un po gratuiti; come, cioe, si volesse mettere le mani avanti, per parare eventuali colpi a venire.
E si, perchè la sparizione del carica batteria, formata da un filo resistentissimo e sottile, fosse stata scoperta dagli inquirenti, dare una spiegazione sarebbe stato imbarazzante, considerato che il cellulare al quale apparteneva era stato lasciato sul posto.

Se invece il "filo" fosse l'ipotetica arma del delitto, coperta da impronte, dna dell'epidermite, di sudore delle mani, ecc., doveva necessariamente sparire ma...guarda caso, ci si è precipitati a rivelarne la sua scomparsa, "immediatamente" fra mille altre cianfrusaglie, e non ricordare gli indumenti mancanti dal guardaroba di R. "fuggita" in preda ad incoscienza, provocata dalla improvvisa ed inattesa caduta.

Io ipotizzo che RR non abbia lasciato la sua casa sulle proprie gambe. Cani o non cani

Una favola che avrei fatto finta di ascoltare, solo per far piacere al mio premuroso nonno.

Mimosa ha detto...

@ PINO
ecco, bravo, il cavo del caricabatteria!
e giustissima anche la riflessione sulla "gratuità" della dichiarazione, pure a me era apparsa stonata.

Mimosa

Stefania ha detto...

Pino, quando dici che a tuo avviso RR non ha lasciato casa sulle sue gambe, intendi il comprensorio, vero? Non l'abitazione?

Stefania

Anonimo ha detto...

@Mimosa
Scusa se ti rispondo solo ora alla domanda se RR e AL erano in regime di comunione di beni.
Al momento del matrimonio la legge consente agli sposi di scegliere fra comunione e separazione dei beni.
Il fatto che AL e RR possiedano degli immobili in piena proprieta’ non significa che non siano in comunione in quanto i beni posseduti prima delle nozze, eventuali eredita’ e donazioni rimangono di proprieta’ esclusiva di ciascun coniuge.
In merito mi sono dimenticato di indicare nel post precedente che AL e RR possiedono in comunione un piccolo
appartamento a Capoliveri (Isola d’Elba) il che farebbe pensare ad un acquisto successivo al matrimonio per cui avremmo la comunione.
Il problema di fondo e’ che AL al di la’ della comunione o no e’ quasi “nullatenente” in quanto il 99 per cento del patrimonio appartiene a VL.....
Per quanto si riferisce all’autoscuola, e’ vero che andrebbe considerato, al di la’ dei beni strumentali, anche un valore relativo all’avviamento, ma questo e’ piu’ facile determinarlo in caso di liquidazione e non penso che sarebbe molto alto considerando un giro di affari annuoi intorno ai 50.000 euro. Inoltre la messa in liquidazione di una SAS e’ prevista dal codice in caso di mancanza di soci accomandatari o accomandanti qualora non sostituiti entro 6 mesi (cioe’ basta che vi sia un socio accomandatario ed uno accomandante per far si che la SAS continui ad operare), nel caso di specie avendo 2 soci accomandatari RR e VL, l’eventuale dimissione di uno di questi non avrebbe provocato l’automatica messa in liquidazione della SAS ne’ l’avrebbe messa in crisi.
Ciao. Alex.

Mimosa ha detto...

Bene Alex,
è facile capire che la "comunione legale dei beni" abbia poca importanza, giacché per motivi meramente di vantaggio fiscale ad AL era intestato poco o niente
(come fanno tanti italiani)
essendo un lavoratore dipendente da un'azienda pubblica.
E' altresì chiaro che in caso di divorzio, stante l'autoscuola in sas, la ripartizione dei beni avrebbe implicato notevoli perdite da un lato e mille cavilli dall'altro.

Se uno dei protagonisti/antagonisti sparisce senza lasciare traccia è la soluzione migliore, vero?

Ciao, Mimosa

Mimosa ha detto...

Vi ricordate di quel signore che disse di essere rimasto in strada per un’ora ad attendere l’amico con cui doveva andare a caccia (da che ora a che ora, in uno dei primi articoli di Massimo era stato ricordato, era notizia dei primi tempi, mi pare dalle 3:30 alle 4:30?), ebbene testimoniò che in quel lasso di tempo la casa era silenziosa e che non notò alcun movimento.
Pertanto, lo spazio temporale per la scomparsa “volontaria” si dovrebbero collocare tra la mezzanotte e quell’ora, e altrettanto il trasferimento di un ipotetico cadavere, ritenendo improbabile un orario successivo, a meno che da qualche finestra AL avesse notato il cacciatore e aspettasse la sua partenza.
Tuttavia, se il cacciatore non ha notato luci accese o movimenti strani nel piazzale del Logli, potremmo dire che anche AL è stato “fortunato” a non essere visto, come il “fortunato” Salvatore Parolisi.

Sempre senza il pregiudizio di colpevolezza, lo voglio ribadire anch'io.
Mimosa

Stefania ha detto...

Quello che hai scritto, Alex, è vero solo parzialmente. La comproprietà AL/RR dell'appartamento di Capoliveri non significa di per se che la coppia fosse in comunione dei beni, nè lo esclude. Tant'è che è possibile che un immobile sia cointestato anche a persone senza vincolo di parentela alcuno.

Riguardo la faccenda dell'autoscuola, ricordo che RR era tra i tre soci l'unica a prestarvi opera. Magari il suocero dava si una mano, ma presumibilmente in modo ufficioso essendo in età da pensione.

Nel caso AL avesse desiderato separarsi dalla moglie avrebbe dovuto:

- permettere a RR di continuare a lavorare all'interno dell'autoscuola oppure in alternativa pagare in corresponsabilità con il padre una liquidazione alla stessa, per i circa 20 anni di opera prestata;

- sempre in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, corrispondere ad RR (sempre con proprio babbo) la quota societaria di Roberta e la sua quotaparte di avviamento;

- Sperare la moglie trovasse immediatamente un impiego (considerando l'età della stessa e la crisi attuale) o in alternativa riconoscere alla stessa un assegno di mantenimento;

- Versare un assegno di mantenimento per i ragazzi;

- Permettere a RR di continuare a vivere nell'abitazione di via Dini o in alternativa contribuire al canone di un'immobile per lei e per i figlioli, di pari livello.

Questo sarebbe decaduto solo in caso di un accordo con RR oppure piegando una RR sfinita.

Il giudice chiamato a pronunciarsi su una causa di separazione difatti, tende a tutelare quello che tra i due coniugi è l'elemento debole.

E trovare un accordo per una separazione consensuale con una donna amareggiata per un ipotetico (sig!) oppure accertato tradimento non è cosa semplice.

Sempre poi RR non fosse a conoscenza di una NON PROVATA NE' PROBABILE PERCHE' MAI ACCERTATA contabilità "creativa" dell'attività commerciale, ben inteso.

Stefania

Anonimo ha detto...

Stefania condivido in pieno.
Vanna

Carlo ha detto...

Dalla casa de Logli figli alla rimessa dell'autoscola c'e' un passaggio coperto che permette il collegamento diretto senza dover transitare dal cancelletto davanti alla casa dei genitori. Lo utilizzava AL e non vedo perche' non lo poteva utilizzare anche RR.
Se RR avesse voluto allontanarsi dal comprensorio senza essere vista accidentalmente dai suoceri e dai vicini, che a quanto pare non si facevano gli affari propri, quel passaggio poteva rivelarsi estremamente utile. Una volta nell'autorimessa sarebbe potuta uscirne dall'ultimo portone a ovest, per trovarsi proprio vicino al lampioncino famoso ed alla recinzione.
Scavalcare la recinzione e raggiungere la ferrovia costeggiando il piccolo canale le avrebbe permesso di raggiungere, camminando sulla massicciata, la zona del passaggio a livello lungo la via Gigli. Percorso che sembra essere proprio quello seguito dai cani.

Segue

Carlo ha detto...

Questo ragionamento porta pero' inevitabilmente a pensare che li' avesse appuntamento con qualcuno (da aspettare nascosta dietro i cespugli) e con questa persona a lei nota indipendentemente dal sesso, si sia allontanata in auto salendovi di nascosto mentre l'auto era magari ferma con il passaggio a livello chiuso (passa un treno alle 01.20 circa).
Ma un appuntamento con qualcuno a quell'ora per allontanarsi da casa difficilmente avrebbe potuto easere un appuntamento preso con largo anticipo. Molto piu' prababile l'avesse preso all'ultimo momento telefonando.
Gia'. Ma con quale telefono? Ci fosse stata sui tabulati del fisso e del cellulare una telefonata in quelle ore molto probabilmente a quest'ota il caso sarebbe risolto.
Ed allora, ipotesi per ipotesi, perche' escludere a priori che RR avesse un altro cellulare, segreto come quello del marito e magari identico a quello ufficiale tanto da condividere il caricabatterie, guarda caso scomparso?

Anonimo ha detto...

@ CARLO
Perchè RR avrebbe dovuto allontanarsi di propria volontà, sapendo, in tal modo, di perdere ogni diritto economico e civile ivi compreso la perdita dei figli, che sarebbero stati dati al padre?
L'idea, nel complesso non è peregrina, ma non torna assolutamente!!
FALCE

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