giovedì 3 gennaio 2013

Melania Rea. La palla di cristallo di Marina Tommolini ribalta ogni tesi accusatoria e svela una nuova verità...

Unisci i puntini per scoprire cosa dice la palla di cristallo
C'è chi crede ai petali delle margherite e per amore li sfoglia ripetendo all'infinito: m'ama, non m'ama, m'ama. C'è chi usa un pendolino e snocciola veggenze che si adattano alle probabilità statistiche. Ci sono poi maghi col turbante che dentro le famose palle di cristallo vedono il passato e il futuro. Si sa che la legge vieta agli imbonitori di praticare un mestiere creato ad arte per imbrogliare i creduloni, ciò che non si sapeva, ma ora pare esistere, è che una nuova categoria di giudici ha deciso di far emettere sentenze, e motivarle, a margherite sfogliate, a pendolini veggenti e palle di cristallo che riportano, direbbero gli imbonitori, quanto di vero accaduto. E' senz'altro questo il motivo per cui il Gup Marina Tommolini ha creato una ricostruzione terza che non combacia in alcun modo con quanto affermato dall'Accusa e dalla Parte Civile. Probabilmente indecisa a causa di perizie scritte e firmate dai moderni discepoli di Ponzio Pilato, quelli che non hanno neppure le palline di cristallo in cui osservare e mordono il pane della Casta sperando di sfamarsi anche il domani, ha acquistato per corrispondenza una margherita, un pendolino, una palla di cristallo, ed in una sorta di "fai da te" giudiziario, ha scoperto quanto nessuno prima di lei aveva mai scoperto.

La palla le ha svelato l'arcano in maniera chiara e le ha dettato le motivazioni. Non può essere stata la mente della Tommolini a scrivere quanto si è detto vi sia scritto, a meno che il giudice in questione non sia virtuale e non viaggi in un'altra dimensione, perché nella realtà nulla risulta credibile. Insomma, la sfera le ha detto che Melania al pianoro c'è stata, alla faccia dell'avvocato Gionni e di tutti i procuratori che lo negavano, il Ranelli l'ha vista e pure la palla, ma per poco, perché le altalene erano sporche e, igienista come nessuna altra donna, invece di pulire il seggiolino con un fazzoletto ha preferito farsi accompagnare dal marito su, per quasi diciotto chilometri, fino al chiosco di Ripe. Il cristallo qui era unto e non è stato chiaro. Non si è capito, infatti, per quale motivo Melania, visto che alla madre pochi minuti prima aveva detto che voleva far giocare la bimba, abbia cambiato idea e, fregandosene dei desideri di sua figlia ormai col sederino sui giochi, abbia deciso per una destinazione che non prevedeva né scivoli né altalene... la sfera ci dice che forse la donna era curiosa di rivisitare la zona in cui il marito passava parte del suo tempo, o forse che voleva trovare un altro ramo della cuccagna da donare alla madre. Anche questa una virtualità che nel mondo reale risulta poco credibile, dato che la Pasqua era a un passo e l'addobbo in questione va fatto diverse settimane prima, dato che neppure la volta precedente l'avevano trovato sto benedetto ramo da addobbare, dato che essendo in una zona protetta rami non se ne potevano tagliare perché si rischiava anche una multa. In ogni caso, è sempre la palla a parlare, al suo arrivo, avvenuto dopo non aver risposto alle telefonate ed ai messaggi dell'amica (era in auto ma ci possono essere svariati motivi per non rispondere al cellulare), il freddo le ha stimolato la pipì. 

E qui si dimostra come anche le sfere di cristallo soffrano di deviazioni sessuali, perché dopo essere arrivati, alle quindici dice ancora la palla, nel vedere la moglie pisciare il sesso del Parolisi s'è fatto turgido... mi sa che le hanno inviato la stessa sfera mandata alla Sciarelli, quella che ha fatto di tutto per convincerla a mostrare ai telespettatori il pene dell'imputato. Però Melania mica ne aveva voglia di far sesso! Anzi, non solo non ne aveva voglia, ma senza neppure rialzarsi gli slip e i pantaloni, non voleva perdere tempo, ha sbattuto sulla faccia di quel degenerato del marito, considerato la parte debole della coppia, tutti i rimproveri e le invettive che le sono venute alla mente. E lui? Lui che nel frattempo si era bardato contro il freddo con un tutone militare, completo di coltello per tagliare il ramo di pesco fra i pini, non ha resistito ed ha iniziato a punzecchiare il corpo della moglie. Certo, i coltelli militari non sono monolama come quello che ha ucciso Melania, ma la sfera cristallina non lo sapeva e la perdoniamo. Comunque a questo punto, dopo aver ucciso la moglie, il marito ha iniziato il depistaggio ed è tornato al pianoro. Non fate caso agli orari che non combaciano, le palle, intendo quelle magiche, non hanno cervello e non conoscono il funzionamento degli orologi. Per loro le lancette ed i minuti sono un optional da incastonarsi addosso, mica da saper decifrare. 

Motivo per cui nulla di quanto reale conta per un giudizio cristallizzato da una sfera, perché come detto, le motivazioni di cui stiamo parlando non può averle scritte la Tommolini, non può averle scritte un giudice. Ed allora ci sono tre possibilità: "O sono uno scherzo dei media burloni, o i giornalisti non hanno letto bene ed hanno riassunto peggio... o sono di un'entità virtuale e fiabesca. Per quest'ultima le uniche cose che contano e valgono per un giudizio, sono i personaggi inventati: come Mary Poppins, col suo ombrello aperto a scivolar sul corrimano, il Pifferaio magico, col suo seguito di topi e bambini, la Fatina dai capelli turchini che cresce, diventa Fata e trasforma un burattino di legno in un bimbo in carne ed ossa. Oddio, qualcosa di suo può averlo scritto anche un qualche sceneggiatore pazzo a cui piacciono i film di "Pierino".

Vabbè. In attesa di avere motivazioni più vere si può pensare qualsiasi cosa, anche che il Parolisi se ne stia in carcere per motivi fantasiosi che ci sfuggono...

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Yara Gambirasio
Livia ed Alessia
Amori criminali
Violenza sulle donne
Giustizia: Fatti e misfatti

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896 commenti:

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Anonimo ha detto...

"Non c’è nessuno a cui piaccia il dolore in sé, che lo ricerchi e che voglia riceverlo, semplicemente perché è dolore..."

Lorem Ipsum: è la chiave?

Roberto

Annika ha detto...

Bastasse il palpeggio TABULA! Per trasferire DNA epiteliale occorre uno strofinamento o maneggiamento. Ecco, come se qualcuno sull'autobus cercassei slacciartela, per esempio.

ENRICO: 98.5% perche' sono almeno in grado di leggere e assimilare il fatto che si trovano spalle al muro. Da quel momento in poi scalciano come duenni isterici.

Annika ha detto...

@ Roberto

Lorem Ipsum... Un giorno o l'altro ci incontreremo in Port80, promesso. Per ora, mangia un ghiacciolo!

Anonimo ha detto...

Stasera a Quarto Grado ci saranno Walter Biscotti e Nicodemo Gentile.
Pat

Simona ha detto...

come lo sai Pat?

Anonimo ha detto...

Simona l'ho letto sul sito di Quarto Grado.
Pat

Simona ha detto...

ah bene...allora lo seguirò sicuramente

Anonimo ha detto...

Mi sembra di ricordare che
il 18 aprile c'erano state esercitazioni in zona terminate nel primissimo pomeriggio;inoltre che fu trovato un ticket di pizzeria vicino al chiosco recante la data 19 aprile.
Ricordo bene?
Se è vero nessuno ha visto?
Vanna

ENRICO ha detto...

Se anche in Tribunale B&G espongono i fatti con il modestissimo linguaggio e la scarsa determinazione dimostrati nel corso della trasmissione QG, stiamo freschi !
Lo credo che abbiano deciso di non parlare di Sg : si arenerebbero alle prime battute.

ENRICO ha detto...

@ Vanna


Eh già ! Se il corpo era lì, chi ha ha gettato un ticket di pizzeria datato 19 aprile e trovato nei pressi, non avrebbe potuto non vederlo.

Chissà se B&G ci hanno pensato !
Dopo la loro apparizione televisiva di stasera comincio a dubitarne...

Mimosa ha detto...

Sull'abbassamento dei pantaloni, tirato fuori dalla Palombella, Biscotto ha detto
"e poi, è un discorso troppo lungo su questo"
Certo non è da trattarlo in tv.

Alla domanda di Salvo Sottile "Ma allora chi può aver ucciso Melania, Gentile ha detto
"non ci abbiamo pensato".

Anonimo ha detto...

ne hanno già parlato?
ho acceso solo ora.

Tab

anna ha detto...

l'esecitazioni militari sono state due il 18 e il 19 aprile, quel corpo a Ripe è stato portato dopo la fine della seconda esercitazione militare

e impossibile che quel corpo è stato li due giorni senza che nessuno lo vedesse,quel corpo si sarebbe visto dalla strada e siccome c'erano 28 militari.............che non hanno visto nulla........................

Gabridget ha detto...

una ricostruzione dei fatti che fa acqua da tutte le parti, ma con questi avvocati...spero che le falle non diventino laghi!

Mimosa ha detto...

Cusani ha detto che
"l'ipotesi più possibile dal punto di vista tecnico è che il telefonino di Melania potrebbe essere stato acecso da qualcuno"
la mattina del 20 aprile
però non ha fatto ipotesi sullo spegnimento, anzi dice che "potrebbe essere rimasto sempre acceso".

Pamba ha detto...

Ma come siete pessimisti stasera;-)
gli avvocati sono sempre sereni e fiduciosi...in galera non ci stanno mica loro!

Comunque la frase ad effetto sulla sentenza che non rende giustizia a Melania, non è stata male, dai..

Il gen. Garofano con il disegnino della differenza tra impronta delle mani e delle scarpe, mi è sembrato veramente sdegnato!

Pamba

Pamba ha detto...

Mimosa

Ops, questa parte di Cusani ( il perito della Difesa, vero?) l'ho persa...racconta se puoi

Pamba

Mimosa ha detto...

@ Pamba
Cusani in pratica ha detto che il ripetitore copriva "abbondantemente" Ripe, che le condizioni climatiche, meteo, ecc. poteva aver alterato il segnale mandato dal cellulare, il quale pertanto poteva essere sempre rimasto acceso,
insomma che il cellulare ha avuto dei comportamenti anche non anomali
per concludere che poteva essere stato acceso da qualcuno che passava di là

tanto per far contento il conduttore, mi pareva

quello che ho riportato è tutto quello che mi sono scritta
del resto sai che ogni intervento è brevissimo specie se stanno per essere dette cose interessanti.

Pamba ha detto...

Grazie mille, Mimosa

Pamba

Mimosa ha detto...

L’inizio è stato divertente, con questo esordio:
un altro film è stato scritto dalla Tommolini
E nel raccontarlo con video riassuntivo e voce descrittiva, ad un certo punto hanno parafrasato quel film ed è scaturita la trama di un romanzo giallo a sfondo sessuale
nel quale hanno descritto nei particolari la scena del “raptus” erotico e poi omicida del marito facendola stare in “10, massimo 15 minuti”,
come da teoria tommoliniana benché dalla stessa non esplicitato.
Aver evidenziato questa tempistica (incluse vestizione e vestizione di SP) forse forse è un modo per ridicolizzare l’impianto del Giudice.

Ma poi ci sono state altre cose divertenti, ad esempio sulla definizione di “vagotonico” diagnosticato dal Giudice e sul suo parere riguardo alla maniacalità sessuale di Salvatore, stante che Melania tanto distruggeva psicologicamente il marito ogni giorno da andarci poi a letto normalmente … si vede che il Giudice è single …

Antonello ha detto...

Se si puo' far due chiacchiericci ironici direi che ha pure cazziato P. per non averla salutata, chissa mai, certe donne sono talmente incuriosite che ti costruiscono una cella intorno e si offendono se non le saluti.
E si che l'avevo detto che sembrava affascinante la dottoressa, un po' fuori dalle righe e tanto, forse troppo single.
Affari suoi intendiamoci, come affari di chiunque decidere o meno di salutare e chi in ogni dove ed in qualsiasi situazione.
Hai voglia di sprecar parole a voce ed in sentenze, se una od uno non vuole salutarti non solo avra' forse i suoi motivi ma non ti saluta punto.
Alla fine la maggioranza delle donne ti seguira' alla morte se riesci a prenderle in g...ad affascinarle con classe, ma e' vero che e' un patrimonio genetico estensibile anche a tantissimi uomini, e' che noi notiamo piu' il difetto nelle donne perche' forse osserviamo piu' loro che noi stessi, la donna quando ti osserva e' per chiuderti in una cella.
E mica va bene sta cosa.
Alla fine io consiglio di rimanere single, di avere storie libere insomma, meno legami ci sono e piu' sentimenti si vivono, ed alla fine si sta bene, meno acidi e proiettati verso la liberta'.
Bella anche la famiglia, due stili diversi di chiudersi in c...ops di vivere la vita.

Mimosa ha detto...

Buongiorno Antonello,
ma ti pare che uno o una da single non riesca a capire che se una donna “tazza/rompe” il desiderio maschile scema ai minimi termini e non ci sono tovagliette coi cuoricini che riescano là dove solo il solletico a volte smuove… Per essere arcana secondo tuo more solito, dico ma ti pare che un uomo frustrato con moglie dominante si faccia prendere da certe velleità in ogni qualsiasi situazione che presenti un lato approssimativo di approccio??
E parimenti che una donna, tanto sprezzante e piena di disistima verso il partner, un mese allestisca tavola e torte con cuoricini, e poi si rinchiuda nel bozzolo, pur volendo – a detta dei parenti – tenersi stretto il fedifrago per il bene, non della figlia, ma del tradizionale concetto di famiglia?
Certo gli uomini perdono la testa quando gli ormoni sono al limite dell’esplosione, ma a me pare che anche questi ormoni “ragionano” se frustrati ogni giorno e per più giorni. Ragionano nel senso che ad un certo punto rifiutano di sollecitarsi, giusto?
Pertanto, concludo, ‘sto cavolo di raptus dovuto alla pulsione sessuale per la mogliettina con brache calate solo ad una persona non avvezza a certe dinamiche matrimoniali poteva venire in mente!
Io mi immedesimo sempre nelle situazioni e le calo nella realtà a me vicina per esperienza e conoscenza, e non ho mai visto/saputo di un uomo disprezzato dalla patner e trasformato in un tappettino (“sudditanza morale e fisica”), sottoposto ai voleri di lei e ai desideri della famiglia di lei, che nel contempo covi tale risentimento da congiurare di punto in bianco un efferato assalto mortale (preceduto da pestaggio e seguito da vilipedio),
assalto che – secondo la sentenza – sarebbe stato effettuato con criminale lucidità come fosse pianificato nel tempo.
Single o non single, il Giudice non aveva elementi nelle carte processuali per esprimersi profilando una situazione matrimoniale “scoppiata” al punto tale da attribuire il movente omicidiario ad un impulso irrefrenabile.

Anonimo ha detto...

Non vedevo e sentivo bene Quarto Grado da molti mesi,problemi col digitale.
Ieri sera con il nuovo televisore ho avuto il piacere di constatare che in questa trasmissione alcuni sempre presenti cominciano a rivedere l'impianto accusatorio che io ricordavo.
La Palombelli mi è sembrata molto meno querula e più meditativa.
Meluzzi è stato piuttosto deciso a confermare il suo punto di vista, Sottile ha presentato il nuovo componimento GUP con chiarezza e ha cominciato a mettere dei punti interrogativi su tutto il fatto.
Si è parlato di rapporto sessuale " qualche giorno prima " e di ernie inguinali.
Sono spuntati i 5 capelli senza analisi di DNA.
Il duo B&G. ha continuato ad avere passo felpato e guanti di velluto, ha flautato con decisione che non ci sono prove, ma che a detta di G. bisognerà ridevedere altre piste accantonate. Parlava dei macedoni, visto che Melania era stata a S.Marco per la GUP?
Questi signori hanno uno stile singolare con la loro ineffabilità. Non sembrano avvocati che devono difendere un giovane uomo dall'ergastolo, sembrano due impiegati che smistano documenti e ne parlano come se stessero raccontando quanto il bucato è soffice con il loro ammorbidente.
Non so se la loro apparente mancanza di grinta sia una strategia o se sono proprio così:
gentili, paciocconi,calmi, tranquilli... però io ricordo un Biscotti più grintoso nel tutelare gli interessi della mamma di Sara.
Mah.
Vanna

Anonimo ha detto...

E di Remo Croci che ne dite? ha cambiato completamente strategia. E la personeache il 20 mattina ha toccato il telefonino, è la stessa che a detta di Anna ha telefonato ad una signora di Folignano sempre il 20 mattina?.
Pat

Anonimo ha detto...

ma non c'è stato nessuno che ha infilato l'olio vecchio nell'otre nuovo con la teoria dell'imbuto?
nessuno che abbia ricordato: "è lui è lui sicuramente è stato lui, se non lui, chi?"
forse questi argomenti così sferzanti sono venuti un tantino a noia, o non li riportate perchè è scontato che ci fossero?

Tab

Anonimo ha detto...

Tab, secondo me l'unica ad essere ancora convinta della sua colpevolezza è la Palombelli. Anche l'avvocato dell'accusa ha perso il suo sorriso sardonico stampato sulle labbra, naturalmente questa è una mia impressione.
Pat

Manlio Tummolo ha detto...

Il poco sottile Salvo Sottile ignora, se ha posto quella domanda, che un avvocato della difesa ha il ruolo di difendere il suo patrocinato dall'accusa di omicidio, non di dire chi sia l'assassino. Un avvocato sa che, in caso contrario, rischierebbe di essere denunciato per diffamazione tramite mezzi pubblici di informazione.

Se i giudici di II grado sono intellettualmente onesti, se non intervengono fattori nuovi, per ora ignoti, in discussione, è facile asserire che ci sarà un'assoluzione, visto che nulla dimostra la presenza, l'azione o la cooperazione, diretta o indiretta, di Salvatore Parolisi sul luogo del delitto e in uno dei due giorni in cui si suppone sia avvenuto. Se ciò non avviene in II grado, lo dirà il III. I tempi in cui la bravura oratoria degli avvocati era determinante, sono trascorsi da un pezzo. Ciò che conta ai fini processuali è il testo scritto del ricorso con le sue motivazioni. Inutile è fasciarsi la testa prima che sia rotta. Stando le cose, come qui lungamente, dettagliatamente, puntigliosamente descritte e motivate, non vi è alcuna ragione per la conferma di una condanna anche parziale dell'attuale imputato.

Anonimo ha detto...

Ma quindi secondo voi quella povera ragazza chi l'ha uccisa? Il lupo cattivo? Non pensiate che se non ci sono troppi elementi sul tavolo dell'accusa questo significa che il soggetto in questione non sia colpevole. Purtroppo non sempre è possibile acquisire elementi probatori tali da inchiodare l'imputato alle sue responsabilità penali. Chi è stato? Un maniaco? E il maniaco guarda caso abbandona il corpo a 18 km di distanza dal luogo del sequestro o dell'aggressione e guarda caso proprio nel luogo in cui Lui ci aveva fatto l'amore qualche settimana prima? E guarda caso proprio nel luogo da lui conosciuto benissimo e in cui lui svolge le cc.dd. continuative? Ma il dubbio che sia stato lui non vi ha mai sfiorato? Siate sinceri. Io non ho certezze né nell'uno né nell'altro senso, ma rifletto, ragiono, e non so trovare spiegazioni alternative. Non ci sono molti elementi contro di lui, come spesso purtroppo accade, ma non si può completamente scartare l'ipotesi accusatoria con la certezza che voi a più riprese manifestate. Possibile che non abbiate alcun dubbio sulla sua innocenza?
Arturo

PINO ha detto...

@ TABULA

L'indirizzo..."colpevolista" di QG, non è cambiato affatto, e lo si è potuto dedurre ANCHE dai segni di soddisfazione del conduttore, quando a lasciato, per 2 volte, il guinzaglio libero all'avv, Gionni, che ha fatto capire chiaramente l'irremovibile posizione della PC e dei PM, sul loro costrutto accusatorio.
Chi, invece, ha chiaramente contestato le "motivazioni" del gup, è stato Meluzzi, definendole FANTASIOSE. Ma, come al solito, non gli hanno concesso il tempo utile per concludere le sue argomentazioni.
Gli avvocati Biscotti e Gentile, perfetti anfitrioni nei riguardi della Tommolini, per la quale si sono sciolti in "salamelecchi", intercalati da timidi appunti, come fanciullini impauriti.
Per cui, resto nella convinzione, già espressa, circa l'esito del giudizio d'appello, per la sorte del Parolisi.
Per quanto concerne la possibilità che al processo di secondo grado il duo B&G possa affrontare la questione semenogelina, la vedo molto remota, se non addirittura inesistente.
Infatti non si è accennato minimamente ai risultati delle constatazioni scientifiche.

@ VANNA
Il tuo ricordo sul ritrovamento dello scontrino rilasciato da una pizzeria, datato 19 aprile, sul luogo del delitto, è preciso, e nessuno di noi l'ha dimenticato.
Ma è stato riposto nello stesso tiretto dove giacciono tanti altri indizi favorevoli all'ex militare condannato.

Anonimo ha detto...

Ma certo, Arturo, che abbiamo dei dubbi.
Dubbi sull'innocenza, e dubbi sulla colpevolezza, e dubbi sulla correità.
MA esistono elementi oggettivi dai quali non è corretto prescindere che vanno in direzione molto diversa dal marito della scomparsa.

Tabula

Anonimo ha detto...

Non ho ancora letto l’articolo sul potere dei media ma il titolo promette bene ed a proposito della puntata di eri, forse sbaglio io, ma ho sempre pensato che un avvocato debba avere una proprietà di linguaggio e comunicazione in un certo senso più incisiva. A biscotti sembrava mancasse la copertina ed un bel cuscino per riposare. Mi ha dato l’idea di persona “assente”, la Palombelli sembrava più coinvolta, mentre Meluzzi lo stoppano sul più bello. La Palombelli in pochi secondi riesce a parlare di pantaloni arrotolati “cosi come fanno tutte le donne” ma Biscotti ritiene che sia un discorso troppo complicato parlare di risvoltati! Nemmeno il semplice esercizio di controbattere alla parola “arrotolati”. Poi forse ho sognato, ma mi è sembrato che Sottile prima di lanciare la pubblicità ha detto che avrebbero parlato del depistaggio ma poi nisba. Una domanda sul depistaggio: se per l’omicidio P ha dovuto indossare abiti che poi avrebbe nascosto, per il depistaggio (oggetti posizionati, incisioni sul corpo ecc) non c’era altrettanto bisogno di coprirsi con altri vestiti?
Kiba

Simona ha detto...

ma perchè Meluzzi non lo fanno mai parlare?lo interrompono in continuazione!

ENRICO ha detto...

@ Arturo

"Possibile che non abbiate alcun dubbio sulla sua innocenza?"
----

"All’articolo 533 del codice di procedura penale, il comma 1 è sostituito dal seguente:

- «1. Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l’imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio . Con la sentenza il giudice applica la pena e le eventuali misure di sicurezza». "

In sostanza significa che il libero convincimento del giudice è subordinato al superamento del ragionevole dubbio

Pertanto :

IN DUBIO PRO REO

Simona ha detto...

si Enrico ma per la Tommolini è colpevole aldilà di ogni
ragionevole dubbio


ma nelle motivazioni usa i forse...mai certezze...

Anonimo ha detto...

Ma al di la di quello che pensa la tommolini(la cui ricostruzione dei fatti lascia il tempo che trova...) a me interessava quello che pensate voi. Nessuno di voi nutre dei dubbi? Siete tutti certi(a parte tab) che Parolisi sia innocente? Anche Massimo Prati e Annika la pensano così? Annika tu sei sicurissima al 100% sulla questione semenogelina? non ti sfiora neanche minimamente l'idea che quanto tu sostieni, dal punto di vista scientifico potrebbe essere non vero al 100%? Cioè tu Annika sei certissima sul punto sg o qualche piccolissimo dubbio ogni tanto ti pervade?
Arturo

ENRICO ha detto...

@ Simona

"per la Tommolini è colpevole aldilà di ogni
ragionevole dubbio"


ma come fa, la Tommolini, ad usare questa formula se non ha alcuna prova certa, non ha indizi di reato "gravi precisi e concordanti" ed infine se è LEI STESSA ad usare il condizionale dubitativo nel descrivere sia il movente che la dinamica omicidiaria ?

Siamo di fronte ad un totale stravolgimento dei più elementari dettami del c.c.p

Simona ha detto...

lo so Enrico...che non ci sono indizi gravi..

cmq arturo..i dubbi sono legittimi...ma credo che sia innocente e basta...da 2 anni

Unknown ha detto...

Ciao Arturo.

Tu vuoi sapere se siamo innocentisti a prescindere. Il consiglio migliore sarebbe quello di farti trascorre qualche mese nel blog, che tu partissi dai primi articoli e ti leggessi tutti i 30.000 e più commenti scaturiti da allora. Se tu lo facessi ti apparirebbe chiaro che non siamo innocentisti a prescindere, ma che tanti di noi si sono arresi all'evidenza che emergeva dagli Atti che di volta in volta uscivano. Atti che non avevano nessi logici e non dimostravano nulla... e ne abbiamo letti davvero tanti (forse ci mancano solo gli allegati). Questo non significa che fra chi commenta non ci siano persone scettiche nonostante tutto.

Tu dici anche che la ricostruzione della Tommolini lascia il tempo che trova... non ti ha sfiorato l'idea che proprio il fatto che la Tommolini non sia riuscita a trovare appoggi utili nella ricostruzione dei Pm, sia la conferma di quanto qui si scrive da quasi un anno e mezzo? In fondo noi abbiamo sempre detto che tenere in carcere un uomo in base al niente non è quanto vuole il Codice Penale... e il giudice aprendo il pentolone s'è accorto del niente che non galeggiava sull'acqua e ha dovuto mettere tanti suoi ingredienti (ce ne fossero stati non avrebbe dovuto stravolgere il sapore del minestrone).

Tu fai il ragionamento: "chi altri se non lui?", già ampiamente sviscerato nel blog. Neppure in questo caso ti ha sfiorato l'idea che se al posto del Parolisi ci fosse stato un altro, il Paciolla ad esempio (ma solo per fare un nome fra i tanti che conoscevano Melania, anche militari con cui intratteneva rapporti continui), dopo indagini e programmi televisivi che te lo mostrassero colpevole, pur solo con pochi indizi (ci vuol poco ad estromettere un possibile sospetto ed a cercare prove solo su quello preferito... e qualcosa si trova sempre, credimi), avresti fatto lo stesso ragionamento e detto: chi altri se non il Paciolla?

In fondo lui non ha un vero alibi per gli orari stabiliti. Era a pochi chilometri dal Pianoro, con l'amante dice (ma si è visto in tantissimi processi quanto poco valga per i giudici la parola di un'amante). Il Paciolla alle 18.00 era vestito con la divisa, quasi si fosse cambiato con abiti di riserva tenuti in auto... chi va dall'amante con la divisa? E' rimasto al pianoro fino ad ora tarda, quindi non la indossava perché doveva andare al lavoro e, se non bastasse, inizialmente anche lui non aveva parlato dell'amante dicendo che si trovava a casa con la moglie.

Il movente del Parolisi è serio? Non lo era prima e non lo è ora. Il Paciolla poteva avere moventi? Chi può dire di no? Come facciamo a saperlo se nessuno lo ha indagato? Dapprima si disse che andava ogni giorno a prendere il caffè da Melania, anche quando il marito era al lavoro, poi con l'avvento del Parolisi si sono alleggerite le posizioni di tutti gli altri e si è scritto che il Paciolla andava a volte ma non era un abitué.

Le domanda allora sono queste: Melania lo faceva entrare a casa sua senza problemi, quindi si fidava di lui e dei condomini... di quanti altri, oltre che suo marito, si fidava?

Ripeto, ho parlato del Paciolla solo per farmi capire meglio, ma lo stesso discorso vale per gli altri del condominio, di Folignano e della caserma. Quanti di loro hanno un alibi per quel lunedì pomeriggio? Credi davvero che una volta individuata la preda Parolisi, quindi già il 19 aprile, si siano controllati gli spostamenti di tutti i conoscenti di Melania?

In ogni caso, e per finire, nessuno metterebbe la mano sul fuoco, né per il Parolisi né per altri indagati, solo Annika ha qualche certezza in più... ma lei ha una mente scientifica che le da certezze.

Massimo

Tiziana ha detto...

@Arturo
Essere certi dell'innocenza, così come della colpevolezza, al 100%, senza aver direttamente assistito agli eventi, credo sia impossibile.
Io sono giunta a considerare Parolisi innocente una volta valutate le varie "prove" di tale innocenza, mentre, d'altra parte, non ci sono prove di colpevolezza, figuriamoci poi il dire numerose, gravi e concordanti. Semmai ci sono molti elementi "concordanti" relativamente all'innocenza.
Il fatto che, come tu dici, non ci sia alcun altro colpevole papabile, mi sembra la strada percorsa dagli inquirenti, che hanno preferito trovare UN colpevole qualunque, tentando in tutti i modi di costruirgli delle prove attorno, senza riuscirvi, piuttosto che rischiare di restare senza alcun colpevole. Ovviamente non è il modo giusto per procedere poiché su chiunque, volendo, si possono costruire delle dinamiche di colpevolezza. Per altro, in questo blog, abbiamo evidenziato altri possibili colpevoli, escludendo l'ipotesi del maniaco casualmente di passaggio, che è quella che tu fai ma che è l'unica che difficilmente regge.

Pamba ha detto...

@Tiziana
Condivido le tue osservazioni. Ed è grave che anche la Tommolini, pur rimescolando la ricostruzione dell’Accusa (con qualche “contentino” alla Difesa), abbia fatto lo stesso ragionamento “se non lui chi?”. Così, forzando ogni approccio logico fattuale , di cui si era detta convinta, abbia finito per piegare le evidenti contraddizioni di tempi, luoghi, testimonianze, ecc . condannando UN colpevole ad una pena così grave.
Per quanto riguarda le ipotesi, mi sono sempre sentita di escludere non solo il maniaco di passaggio, ma in generale il delitto ed il vilipendio ad opera di una mano sola. Non solo per le difficoltà “logistiche”, ma soprattutto per la scena del crimine che parla della presenza di più persone e di profili maschili/femminili e come osservato anche a QG dal Gen Garofano, limitatamente a certi tipi di tracce sul luogo del delitto (capelli, dna mani Melania e impronte pneumatici), queste cose sono importantissime e dovranno essere approfondite.

Tiziana ha detto...

Concordo Pamba: non dimentichiamoci che, tra l'altro, alle 7.39 qualcuno ha riacceso il cellulare di Melania, quel qualcuno non poteva essere di certo Parolisi. Perché non supporre che quel qualcuno fosse lo/gli stesso/i che ha effettuato lo staging? Sarebbe la cosa più logica da pensar, ed anche qui, solo la logica che voleva Parolisi colpevole a tutti i costi, ha imputato tale riaccensione all'innocente "cercatore di funghi" che avrebbe raccolto, spostato, acceso il cellulare, senza per altro lasciarvi sopra alcuna traccia (aveva i guanti in aprile?). Quella di non averlo rintracciato è stata, secondo me, una grave mancanza degli inquirenti, avrebbero quanto meno potuto chiedergli se, al momento del ritrovamento del corpo, esso presentava già i segni del vilipendio.
Allo stesso modo hanno tranquillamente stralciato le ricerche della Fiat Stilo transitata sul luogo alle 15.30, dicendo (lo si legge in ordinanza) che a quell'ora Melania era già morta. In base a ciò che invece la Tommolini ha scritto, ovvero che Parolisi se ne sarebbe andato dal luogo del delitto proprio intorno alle 15.30:
a) avrebbe dovuto essere avvistato dalle vedette che, se hanno visto la Fiat Stilo, in quel momento non erano distratte;
b) avrebbe dovuto essere visto dal conducente della Fiat Stilo.
Non aver cercato chi guidava quell'auto dunque è stato gravissimo anche nell'ipotesi accusatoria, avrebbe eventualmente fornito la famosa prova che manca.

Anonimo ha detto...

Io non ho certezze. Quindi potrei anche pensare che parolisi sia colpevole. Mettiamola così: secondo voi, come è possibile che il corpo sia stato ritrovato ad oltre 16 km di distanza dal luogo in cui è scomparsa e proprio nello stesso punto identico in cui Parolisi ci aveva fatto l'amore due settimane prima? Non vi sembra una coincidenza molto strana, anzi stranissima? Come ve lo spiegate questo fatto? Questo è un indizio non da poco, in quanto non vi è un ulteriore spiegazione alternativa. Siate sinceri e obiettivi. Noi che non siamo parti in causa abbiamo il grandissimo privilegio di poter considerare tutti i fatti da un punto di vista equidistante, imparziale e obiettivo. I pregiudizi mi spaventano oltremodo, sia in un senso che nell'altro.
Arturo

Anonimo ha detto...

@ ARTURO, come vedi, dopo varie le delucidazioni, oltre quella più completa di Massimo Prati, il blog e chi collabora commentanto, non è "innocentista" ad ogmi costo, ma è certamente orientato verso il "garantismo", di cui ogni cittadino dovrebbe godere, per diritto costituzionale.
Le certezze della Settergren derivano da risultati scientifici attestati ed incontrastabili.
FALCE

Gio' ha detto...

Non lasciatevi ingannare dall'atteggiamento remissivo del duo B&G.Avevano assunto da poco la difesa di P.e ricordo un Avv. Biscotti proprio a Q.G molto agguerrito(,contestando punto per punto ogni cosa,naturalmente erano presenti anchei Rea. Da parte di tutti subbi' attacchi violenti e non fu piu' invitato!La stessa cosa avvenne con la trasmissione "Chi l'ha Visto"contestando l'intervento a"scoppio ritardato" dell' amica di M. Valentina e li' vennero attaccati duramente, qualcuno ricordera',anche dal punto di vista professionale.Non vi parteciparono più.Mentre invece per il caso Scazzi e' diverso poiche' rappresentano la parte civile.
Mimosa(memoria storica di questo Blog)Lo ricordi?Ecco perchè ,credo,ci vanno molto cauti,le trasmissioni, come sappiamo, sono esclusivamente ad indirizzo colpevolista colpevolista e raramente ammettono una controparte.

Pamba ha detto...

ctz Tiziana "Parolisi se ne sarebbe andato dal luogo del delitto proprio intorno alle 15.30"

Ehehe...evidente contraddizione, anche le vedette distratte ad intermittanza!
Stavolta la Tommolini non poteva dire che Parolisi,con la bambina peraltro, e conoscendo bene i sentieri (e topografo?!) per sfuggire alle vedette, se ne fosse andato via a piedi;-)

Anonimo ha detto...

Se continui ad avere i tuoi dubbi, è legittimo, ma presume anche una certa illogica persistenza, dopo le cortesi spiegazioni elargitoti da più parti. Per cui non resta che il suggerimento di Prati di andare a leggerti, non tutti i 30.000 post, ma almeno un centinaio di essi, e dovresti seguirlo alla lettera, per avere una più chiara visione dei fatti e delle persone implicati.
Continuare ad insistere, ripetendo le medesime domande, non darebbe risultati diversi.
FALCE

Anonimo ha detto...

p.s. il mio post, era indirizzato ad ARTURO. Scusate F.

Anonimo ha detto...

Falce vedi che non capisci? io nell'ultimo mio messaggio ho fatto una domanda precisa a cui né tu né altri sapete rispondere. Per cui, non c'è bisogno che ti rivolgi in modo sgarbato. O rispondi a quella mia domanda specifica o non rispondi affatto visto che non sei obbligato
Arturo

Tiziana ha detto...

@Arturo
"secondo voi, come è possibile che il corpo sia stato ritrovato ad oltre 16 km di distanza dal luogo in cui è scomparsa e proprio nello stesso punto identico in cui Parolisi ci aveva fatto l'amore due settimane prima? "
Forse perché il luogo scelto non era casuale, forse perché il/gli assassino/i volutamente hanno implicato Parolisi nel caso? Forse perché il/gli assassini sono pure loro militari?
Ti sembra che Parolisi avrebbe ucciso la moglie, in un luogo che avrebbe sicuramente ricondotto a lui e per di più rischiando di essere visto dalle vedette che, a detta degli inquirenti, lui sapeva essere presenti in quei luoghi in quei giorni? Tutti i e le militari del 235° conoscevano bene i luoghi. Chissà con chi, oltre che con la moglie, Parolisi aveva fatto sesso in quei luoghi.
Come vedi ogni cosa può essere vista da più di un'angolazione, se tu ammetti di non voler avere pregiudizi né in un senso, né nell'altro, questi elementi li devi considerare: pesano quanto meno allo stesso modo sulla bilancia a due piatti della colpevolezza e dell'innocenza.

Anonimo ha detto...

Mi spiego meglio: quello del ritrovamento del corpo in quel luogo specifico rappresenta un rilevante elemento indiziario a carico di Parolisi. Un fortissimo elemento indiziario a suo carico. In un processo vi sono le prove a carico e a discarico. Alla pubblica accusa spetta produrre in giudizio prove a carico e la difesa ha la necessità di dover dedurre nel processo prove a discarico proprio in relazione a quel determinato elemento indiziario o probatorio prodotto dal PM.
Ora, se il Pm nel corso del dibattimento o con la clausola rebus sic stantibus(riti premiali) produce un indizio così importante(quello che vi ho indicato rappresenta l'indizio che ha più di tutti gli altri determinato da una lato l'applicazione della custodia cautelare, dall'altro la sentenza di condanna) questo vuol dire che inevitabilmente la difesa deve controbattere e smontarlo tale indizio. Non si tratta del teorema "se non lui chi altro", ma di replicare alle accuse con spiegazioni alternative che siano logiche e razionali. Biscotti e Gentile, per quanto bravi, non hanno fornito in ordine a tale elemento indiziario alcuna prova a discarico. Voi riuscireste a fornirla?
Arturo

Anonimo ha detto...

perfetto, Tiziana ha già fornito una sua valida e logica alternativa. Non così gli avvocati della difesa....
Si inizia a ragionare...
Arturo

Gabridget ha detto...

Arturo ma non ti sembra eccessivamente idiota andare a fare una cosa simile proprio nel posto dove aveva fatto 'na sveltina qualche settimana prima con la moglie? Non ti sembra una cosa architettata ad arte da chi magari SAPEVA che era stato li con Melania e quindi c'era la possibilità di trovare sue tracce qua e la???

Gabridget ha detto...

ecco, io e Tiziana abbiamo detto la stessa cosa, nella foga di rispondere ad Arturo ho saltato tutti i messaggi suggessivi

Anonimo ha detto...

Arturo, sono arrivata a leggere questo blog, l'ho già detto ma lo ripeto,perché le morti di Sara,Yara e Melania mi hanno turbato, ci ho visto qualcosa di strano che non sapevo spiegarmi. Prima ho iniziato a leggere il blog Franceschetti e dopo ho continuato con questo.
Ero strasicura che fosse stato Parolisi, non avevo dubbi, poi ho letto tutto il dialogo qui sciorinato ed ho apprezzato lo scrupolo coscienzioso nel cercare di capire ciò che era accaduto e come si andava sviluppando tutta la vicenda.
Ho notato una capacità di analisi, di ipotesi, di ragionamenti pari a quelli degli autori dei gialli Conan Doyle, Simenon, Agatha Christy ( sorry,come si scrive?), che mi hanno convinta.
Se tu provi a leggere tutto l'argomento Rea te ne renderai conto.
Ti sembra strano che Melania sia stata trovata sul luogo dove giorni prima aveva avuto rapporti col marito?
Che P. non sia un'aquila è stato già detto, credo che lui abbia voluto coprire le sue tracce non perché c'era stato con la moglie bensì c'era stato con un'altra o altre.
Quel luogo è molto trafficato dai soldati della caserma, lì fanno esercitazioni militari di ogni tipo, e sono così scrupolosi che non vedono nulla, non ricordano niente,non fanno neanche la pipì, sparano solo.
Vanna


Anonimo ha detto...

ARTURO
Innanzitutto cerca di essere più educato! Il "non capisci" rivolgilo a te stesso, perchè con te nessuno è stato "sgarbato".
Alle tue domande è stata data abbondante risposta.
Continuando a farle mostri solo che chi "non capisce" sei tu.
FALCE

Anonimo ha detto...

Arturo, mentre scrivevo altri hanno risposto e condivido in pieno ciò che hanno postato.
Secondo me P. lì non era stato con la moglie perché se hai la comodità di una casa, di un letto, di un lettino dove far dormire la bimba,che bisogno hai di andar per boschi conosciuti e mappati.
Se poi fosse realmente accaduto dimostrerebbe che la coppia, da quel punto di vista funzionava alla grande, con sciolta libertà senza tabù e la bimba dormiva?
Vanna

Anonimo ha detto...

Falce,
sei un simpaticone, le tue espressioni mi fanno ridere e molto spesso le condivido.
Vanna

Anonimo ha detto...

Arturo.
Ripe non è un giardino privato di proprietà del signor Parolisi.
Il chiosco di Ripe è un luogo nel quale i militari, a volte anche i civili, ci si trovavano spesso, e nel caso in oggetto anche quel giorno accadde, per consumare la pausa pranzo e, così si mormora, spesso le soldatesse e qualche militare ci andavano per consumare un altro genere di faccende.
Se io sapessi chi ha ucciso Melania potrei darti indicazioni più sicure: so solo che chiunque l'abbia accoltellata, conosceva quel posto.
Non credo sia logicamente dimostrabile che un luogo pubblico possa essere riferibile solo ad una delle svariate persone che per lavoro o per altro la frequentava o l'aveva frequentata.
Un'area picnic disposizione di molti, è un luogo informale perfetto nel quale incontrare qualcuno con cui si debba parlare.
Calcola che l'ultimo commensale ad un picnic ben apparecchiato di militari lasciò Ripe alle ore 14,40: quindi significa che fino a poche decine di minuti prima del presunto omicidio c'erano diverse persone che hanno pasteggiato amabilmente in compagnia.
Nulla mi vieterebbe di pensare che una di queste persone si sia fermata per aspettare qualcuno con cui avrebbe dovuto parlare.
-
Ma ad essere sinceri, non credo sia morta negli orari noti.
sono abbastanza convinta che Melania avesse un appuntamento al Monumento ai caduti, qualcosa che pensava le avrebbe portato via una mezzora e che intendeva affrontare e chiarire prima di partire per Somma per le vacanze.
Sono abbastanza convinta si sia allontanata in automobile con una persona di sua fiducia, ma non sono altretanto certa si sia diretta immediatamente a Ripe, ma a San Giacomo: esattamente là dove la geolocalizzazione del suo cellulare la individuava quel pomeriggio, infatti là è stata cercata quel giorno.
Dopodichè, dal 18 al 20 ormai giornali e telegiornali parlavano della scomparsa a Colle, là non si poteva riportare perchè era pieno di polizia, da San Giacomo forse era più sicuro condurla, e forse ucciderla, o anche portarla già ferita o tramortita dal colpo alla nuca, a morire, a Ripe.

Tabula

Unknown ha detto...

X Arturo

Aggiungo solo un particolare logico, forse non facile da capire e per questo snobbato da chi indagava e dal giudice. Si è detto che il Parolisi ha ucciso al chiosco, poi si è detto che è tornato per depistare. Ora seguimi.

Se davvero avesse ucciso e depistato, ripulendo anche il luogo da sue eventuali tracce, cosa dimostra il parlare al Pm ed agli amici del rapporto sessuale avvenuto a Ripe? I media e gli investigatori hanno detto, senza fare alcun ragionamento (come al solito) che il Parolisi ne ha parlato a Umberto Monti per paura (anche il Pm non ha fatto ragionamenti ed ha pensato questo), perché temeva trovassero il suo sperma sul ballatoio e lo coinvolgessero nel delitto. Ma se è stato lui a depistare e ripulire, cosa doveva temere? Depista in maniera perfetta e non si riprende l'accendino (in bella vista accanto ai piedi) e non ripulisce il punto in cui ha eiaculato giorni prima? A parte che il punto in cui è avvenuto il rapporto sessuale (ipotetico) è a 5 metri da dove è avvenuta l'aggressione.

Il fatto che parli del rapporto sessuale al Pm non può dimostrare altro che non è stato lui a ripulire e depistare... quindi neppure ad uccidere, visto che sia i Pm che i giudici concordano sul fatto che chi ha ucciso ha anche depistato.

Massimo

Ps. a meno che non si creda ad un depistaggio a minuti contati, come ha scritto il giudice, depistaggio avvenuto fra un paio di telefonate ricevute... quasi che il Parolisi abbia deciso di salire a Ripe, un po' in auto un po' di corsa, perché sapeva gli orari in cui lo avrebbero chiamato (anche i carabinieri per perquisirgli la casa)

Anonimo ha detto...

Niente, a parte tiziana vedo che tutti gli altri non ci provano a smontare questo indizio con elementi logici razionali. Ma a ben vedere Tiziana è riuscita a trovare una spiegazione alternativa che però è difficilmente ipotizzabile nonché molto difficile da provare. Il fatto che mi diciate che sarebbe stupido uccidere la moglie proprio là, non ha alcun valore probante anche considerato il fatto che PArolisi ha dimostrato di essere alquanto stupido. Quindi un conto è sostenere quello che ha detto Tiziana e cioè che potrebbero essere stati altri militari(o un complotto), un altro conto è dire che sarebbe stato stupido da parte sua ucciderla là: parolisi non è un genio e non dimenticate che secondo taluni il delitto è di impeto e quindi non premeditato. Quindi l'unica obiezione degna di nota è quella di Tiziana. Qualcun o voleva incastrarlo? Non è nemmeno da scartare. Però io spero che voi riusciate a capire che, per quanto suggestive, tali obiezioni sono difficilmente provabili tanto è vero che B$G nemmeno ci hanno provato...Biscotti e gentile hanno smontato tutti gli indizi e in modo formidabile ma questo assolutamente no, perché è molto difficile da smontare. Infatti anche voi vi siete arrampicati sugli specchi.... Sorvolo su Falce perché sono un bravo uomo e non ho tempo per litigare sui blog con chicchessia.
Arturo

ENRICO ha detto...

@ Arturo

"quello del ritrovamento del corpo in quel luogo specifico rappresenta un rilevante elemento indiziario a carico di Parolisi"

Mi faresti l’enorme favore di spiegarmi bene, per filo e per segno PERCHE’ sarebbe un rilevante elemento indiziario a carico del Parolisi ?

Fin dal primo momento che il funzionario (nel corso del famoso videointerrogatorio illegittimamente fatto diffondere dai media !) fece quest’ osservazione non sono mai riuscito a capirla tanto mi sembrava cretina dato che semmai avrebbe dovuto essere vero l’esatto contrario, come giustamente sottolinea Gabridget nel commento delle 17:53 !.

Anonimo ha detto...

@ VANNA
Grazie, sie molto gentile!
FALCE

Anonimo ha detto...

Su Facebook alla Bruzzone e' stata posta, evidentemente da un lettore del blog, la seguente domanda:
"Gent.ma Dott.sa la seguo da molto tempo e condivido quasi tutte le sue opinioni. Una delle cose che non condivido si riferisce, in merito al delitto di Melania Rea, alla sua affermazione sul test della semenogelina effettuato durante l’autopsia effettuata dal prof. Tagliabracci e che ha dato segno positivo indice di un rapporto avvenuto nelle ultime 48 ore dalla effettuazione del tampone vaginale.
La sua affermazione, rispondendo ad un altro blogghista, e’ stata che il test e’ modulabile sul livello di positivita’ riscontrato ed essendo risultato debolmente positivo significa che Melania abbia consumato un rapporto sessuale 4/5 giorni dal prelievo del tampone.
Quanto Lei afferma va contro la “Validation Paper del RSID-Semen dei Dr. Jennifer Old, Brett Schweers, P.W. Boonlayangoor e Karl Reich” che Lei senz’altro conosce e nel quale si conferma che il test del RSID-Semen riesce a riscontrare la positivita’ alla Semenogelina e in base alla sua positivita’ piena o debole permettendo di datare il rapporto sessuale a 1, 24 o 48 ore TSI.
Infatti e’ detto testualmente:
“RSID-Semen can detect semen from post-coital vaginal swabs from days 0, 1, and 2, but not days 3 to 9"
In cui
Day 0 = 1h post coito
Day 1 = 1-24h post coito
Day 2 = 24-48h post coito
Day 3 = 48-72h post coito”
Questa la risposta della Bruzzone:
"Conosco bene la pubblicazione da lei citata ma in questo caso occorre considerare altri elementi che ora non ho il tempo di elencare. Posso solo dirle che tutti i vari esperti che hanno esaminato direttamente il caso sono concordi con quanto da me affermato."
Francesco.

ENRICO ha detto...

ci stiamo accavallando con i commenti e mi pare che stiamo dicendo tutti la stessa cosa.

Arturo, per quanto fesso, se Parolisi avesse voluto uccidere la moglie, quello del chiosco sarebbe stato l'ultimo luogo a cui avrebbe pensato .

L'aver confessato di aver fatto l'amore lì è perchè - come ha ben sottolineato Massimo - ha temuto che gli investigatori trovassero tracce del suo"misfatto" ( ovviamente consumato con una recluta e non con la moglie viste anche le precauzioni adottate !)

A te la parola

Anonimo ha detto...

@ ARTURO
"Parolisi è alquanto stupido" e "voi non riuscite a capire", "io sono un brav'uomo" sono illazioni che solo una sfrenata presunzione può concepire.
Ma da dove vieni?
Da un galassia di super uomini?
Dev'essere assolutamente così, altrimenti non si spiegherebbe tanta arroganza, non umana.
O ti sei illuso di venire a fare il mammasantissima dell'intelligenza tra una folla di rincitrulliti?
Frenati se ne hai la capacità: il tuo modo di porti da superuomo extragalattico non ti può portare in nessun luogo, dove la ragione e la modestia, sono di casa.
FALCE.

Anonimo ha detto...

Grazie, Falce, un bacio
Enrico, quando trovo un attimo ti do il mio parere sul perché è un frate elemento indiziario. Cio a tutti.
Arturo

Anonimo ha detto...

volevo dire forte elemento indiziario(ma non lo dico mica io...) Ciao
Arturo

Manlio Tummolo ha detto...

Che il corpo della propria moglie si trovi in prossimità del luogo (evidentemente visitati tutti con frequenza nelle gite) dove avevo avuto un rapoorto essuale con lei, può certo dar adito ad interrogativi. Potrebbero, gli investigatori, chiedersi se qualcuno avesse saputo che quel luogo era stato utlizzato per rapporti campagnoli all'aria libera (ma solo da Parolisi, o non piuttosto da molte altre coppie ?) da parte mia e di mia moglie (che non ho, ovviamente: il discorso è esemplificativo, espresso in prima persona, per non coinvolgere nessuno), in modo da compiere il delitto proprio lì e non altrove, appunto per farmi incastrare ? La cosa era strettamente personale, detta solo nell'occasione del delitto, oppure da buon professionista del sesso l'avevo raccontata in giro a titolo di vanto ? E' stato verificato questo nel caso di Parolisi ? Mi pare di no, eppure sarebbe stato interessante saperlo.
D'altro lato, chissà in quanti altri luoghi dei dintorni aveva fatto la medesima cosa. La coincidenza può sembrare strana, ma quei luoghi non erano visti per la prima volta da parte della coppia Parolisi, anzi dovevano essere spesso frequentati nelle classiche gite fuori porta, o perché da militare lui lavorava nelle vicinanze.
Per dare significatività al fatto, occorrerebbe sapere tutta questa serie di dettagli, ma non mi pare che gli inquirenti se lo siano chiesto.
Così all'opposto, se fosse stata trovata in un luogo mai frequentato dalla coppia, i sospetti contro il marito sarebbero stati diversi? Non avrebbe potuto essere l'assassino ugualmente il Parolisi anche se la ritrovavano vicino a casa mia (Bertiolo, Udine)?

Per cui, caro Arturo, dubitare è sempre lecito, ma appunto perché c'è il dubbio, non c'è la certezza viceversa necessaria alla condanna.
Il punto che, come comun denominatore, sottolineiamo, è appunto questo.

Anonimo ha detto...

ultima cosa, molto interessante la mancata risposta della bruzzone sul punto sg. Perché ha sorvolato la domanda? perché ha detto che non può dirci quali elementi avrebbe in mano che inficino quanto sostenuto da chi gli poneva il quesito.... A questo punto non può che rifarsi al vecchio detto: "qui gatta ci cova".
Arturo

Anonimo ha detto...

@ARTURO
E va bene, ammettiamo che il ritrovamento del corpo di Melania in quel luogo sia un elemento indiziario a carico di Parolisi.
Anche il DNA compatibile con quello del marito di Sonia sulle mutendine di Melania è un indizio grave. Ma chissà perchè è passato inosservato.
Anche le telefonate della stessa Sonia fatte a Melania dal cellulare della madre, che hanno agganciato la cella telefonica di Ripe, sono sempre un grave indizio che non è stato approfondito. E cosa pensi di tutte le tracce di DNA maschili e femminili che non appartengono né a Melania né a Salvatore trovate sul luogo del crimine e che non sono state studiate come meritavano.
Che ordine di importanza dai a tutti questi indizi? E come mai resta in piedi solo quello a carico del Parolisi?
Marilia

Anonimo ha detto...

Manilo, io sono avvocato e so che anche tu sei laureato in legge. Benissimo. L'accusa porta agli atti un elemento molto forte(ritrovamento del corpo a 18 km di distanza proprio dove lui svolge le continuative e proprio dove lui dice di aver fatto l'amore) e lo riesce a provare. Tale elemento indiziario è provato...quindi non sussiste alcun dubbio...benissimo. la difesa su ogni elemento indiziario o probatorio deve produrre prove a discarico altrimenti l'imputato rischia seriamente la condanna.... Bene... B&G hanno smontato quasi tutti gli elementi indiziari(Assenza a Colle San marco, il movente) ma nulla hanno saputo e potuto replicare sul punto specifico. Questo indizio non smontato unitamente ad altri indizi a mio avviso meno forti ma comunque presenti(paciolla e il telefonino, test che non vedono più parolisi a san marco dopo le 14:50..ecc. le bugie, il comportamento post delictum) hanno indotto il GUP a condannarlo. Quindi, come tu Manilo saggiamente sostieni, è più che legittimo chiedersi come mai quel corpo sia finito li e quali altri valide spiegazioni alternative vi possono essere. Solo Tiziana fino ad ora lo ha fatto.
Arturo

Anonimo ha detto...

"Anche il DNA compatibile con quello del marito di Sonia sulle mutendine di Melania è un indizio grave. Ma chissà perchè è passato inosservato." Concordo su questo punto Marilia e con tutto il resto tranne il discorso di Sonia..Ora devo scappare
Arturo

Anonimo ha detto...

@ Falce
Arturo super-uomo? Ma non lo hai capito che è una donna? Segui il teatrino e capirai.

In amicizia. Rebus

ENRICO ha detto...

@ ARTUROOOO !

mi vuoi spiegare PERCHE ' è un GRAVE motivo indiziario A CARICO di Parolisi quello di aver ritrovato il corpo nel luogo in cui lui stesso confessa di aver fatto l'amore 15 giorni prima ( non importa con CHI ! ) eiaculando all'esterno ?

mi sembra evidente che al tapino, quando ha saputo che il corpo della moglie era stato ritrovato al chiosco, gli sia venuto un coccolone ed abbia pensato bene di "mettere le mani avanti" temendo ohe, se avessero trovato tracce del suo - diciamo ! - veloce passaggio avrebbero potuto sospettarlo.

Santo cielo ! mi sembra talmente evidente

Anonimo ha detto...

Un' unica precisazione marilia, quelli che tu hai elencato non sono indizi(gli indizi riguardano solo ed esclusivamente gli indagati/imputati) ma un elemento sottovalutato così come molti altri... I processi funzionano così: su ogni elemento indiziario o probatorio concernente la responsabilità dell' indagato imputato e prodotto in giudizio dal PM la difesa deve riuscire a smontarlo cioè a produrre prove a discarico. La condanna può pervenire solo qualora vi siano in capo all' imputato indizi gravi precisi e concordanti(tutti ovviamente provati dal PM e su cui l'imputato non ha prodotto prove a discarico) che facciano ritenere che egli sia colpevole oltre ogni ragionevole dubbio . A mio avviso gli estremi della condanna non vi erano... ma quel' inidizio non smontato ha pesato come un macigno.
Arturo

ENRICO ha detto...

@ Arturoooo

vado a cena..senza aver ottenuto la risposta al mio quesito.

Anonimo ha detto...

Mah Arturo,
ad ogni modo l'indizio in questione non può portare ad una condanna all'ergastolo seppure non smontato dalla difesa. Io non sono un avvocato ma penso che sia più un macigno questa condanna, dato le motivazioni che la sostengono, che l'indizio in se!
Marilia

Tiziana ha detto...

@Arturo
credo che gli avvocati difensori non volessero indicare altri colpevoli (e se tu sei avvocato sai bene che questa non è la funzione della difesa) ma portare, come dici, prove a discarico relative agli indizi segnalati dall'accusa. Chiaramente la difesa, a fronte di quanto sostenuto dall'accusa, ovvero che il luogo fosse conosciuto dall'imputato, non potevano di certo smentirlo. Potevano fare come da noi qui fatto, insinuare si fosse voluto incastrare Salvatore o che comunque l'assassino fosse legato all'ambiente militare. Questo però probabilmente non lo volevano fare. Credo che Gionni, nel suo agire, sia più disinvolto e che il duo, invece, si preoccupi di essere corretto nei confronti di tutti i soggetti coinvolti. Ciò può far loro onore, certo che ha condotto Parolisi, in 1°grado, ad una condanna all'omicidio se pur, come tu scrivi: "gli estremi della condanna non vi erano".
Speriamo bene per l'Appello. Vuoi proporti tu per affiancare il team difensivo (o sei già diversamente impegnato)? :-)

Tiziana ha detto...

Scusate, volevo scrivere "ad una condanna all'ergastolo".

Anonimo ha detto...

Questa risposta della Bruzzone non mi convince.
O la bruzzone da una risposta seria o comincio a pensare male....

"Conosco bene la pubblicazione da lei citata ma in questo caso occorre considerare altri elementi che ora non ho il tempo di elencare. Posso solo dirle che tutti i vari esperti che hanno esaminato direttamente il caso sono concordi con quanto da me affermato."

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio avv. Arturo,
se Parolisi avesse ucciso sua moglie nel medesimo luogo dove aveva avuto con lei un rapporto sessuale (incompleto ?), avrebbe taciuto in ogni caso: "excusatio non petita, accusatio manifesta". Poteva tacere e solo in caso di ritrovamento di qualche suo residuo spermatico (a distanza di quanto tempo ? e chi l'avrebbe cercato ?), avrebbe potuto dire: "Ah, sì, abbiamo fatto qui alcune porcheriuole, giorni fa". Intanto, poteva pure tacere e attendere.

Ma ripeto, il luogo per la coppia, per lui e per altri, non doveva essere affatto nuovo. Chissà quanti residui spermatici, urinari, fecali, ecc., vi sono nel luogo e nelle vicinanze !

Anonimo ha detto...

Non si tratta di individuare altri colpevoli, Tiziana.
Ma (ripeto ancora una volta) di produrre prove a discarico. Avete visto il vecchio(dott. Belmonte) che è stato scarcerato dal tribunale del riesame nonostante sua moglie e sua figlia fossero state ritrovate morte a casa sua? Bene la difesa a discarico ha prodotto due valide alternative: suicidio omicidio(la madre ammazza la figlia e poi a sua volta si suicida), suicidio di ambedue le depresse donne. Certo tali prove a discarico hanno retto dinanzi al tribunale del riesame, poi si dovrà vedere in cassazione e quindi in dibattimento durante il processo. Nel caso parolisi, su questo punto specifico trovare una prova a discarico era molto difficile. La donna è stata ritrovata proprio dove lui si esercita spesso e proprio dove lui dice di aver fatto l'amore. Questa stranissima coincidenza della vita(così definita dal Tribunale del Riesame) ovviamente non può che rappresentare un elemento contro di lui, Enrico. lo hanno considerato tale(e a ben vedere) tutti i giudici intervenuti nel processo) Valutiamo un'ipotesi alternativa: La donna è scomparsa a 18 km di distanza da dove è stata ritrovata morta. Qualcuno avrebbe dovuto ucciderla mentre faceva pipi nel boschetto a CSM e poi portarla la. Ipotesi scartata(Dalle analisi scientifiche non contestate è certo che sia morta a Ripe). E' scappata via con l'amante abbandonando l'amato marito e soprattutto la figlia....poi questo amante cattivo l'ha uccisa e portata proprio dove il marito si esercita, magari per incastrarlo... Ipotesi non suffragata dall I'd quod plerumque accidit(la cd comune esperienza: quale mamma abbandona la figlia alle altalene per scappare con l'amante?). Insomma vedete che ipotesi ricostruttive alternative ve ne siano poche(anche il GUP in sentenza ha provato a fornire ulteriori ricostruzioni alternative ma invano). Quindi su quell'indizio forte a suo carico, nessuna prova contraria da parte della difesa e alcuna ipotesi fattuale alternativa.
Arturo

Anonimo ha detto...

Io non ho competenze, ma la risposta della Bruzzone non mi convince per nulla. Annika ha ragione sul punto sg. C'è qualcosa che non quadra. Visto che la Bruzzone si arrampica sugli specchi, non risponde e dice che non ha tempo io proverei a fare lo stesso quesito posto da Francesco ad Emiliano Giardina(consulente della difesa di PArolisi).
Francesco valuta se riproporre lo stesso quesito a Giardina, di seguito il suo indirizzo email . Io, in tutta onesta, non ho le competenze per poterlo fare, ma credo che la questione debba essere risolta una volta per tutte.
Nadia
emiliano.giardina@uniroma2.it

Anonimo ha detto...

Vorrei precisare che per quanto mi riguarda non c'è nemmeno bisogno di conferme. Io do per certo quello che dice Annika, ma forse è meglio che gli stessi consulenti della difesa(che a mio avviso non hanno elementi conoscitivi specifici sul punto) siano informati a dovere. Secondo me è stato molto trascurato l'elemento sg. Quindi se lo si porta a conoscenza delle Signorie loro, costoro non potranno che ringraziare.
Nadia
emiliano.giardina@uniroma2.it

Mimosa ha detto...

Ricapito per amor di chiarezza:
- la Pineta del Chiosco delle Casermette era il luogo dove i militari si accampavano durante le continuative (di più giorni) e dove l’ultima notturna di Salvatore fu martedì 12 aprile
- quel luogo non è la preferita meta turistica degli Ascolani proprio perché spesso interdetto al traffico civile per via delle esercitazioni, e poi perché il chiosco è aperto solo d’estate
- la meta preferita è il Pianoro di Colle San Marco, su un altro monte, a 700 m slm, zona più assolata, con parco giochi, prati, campi tennis, servizi
- infatti domenica 3 aprile (come ci ha detto Anna) ma anche il 10 aprile, dovendo prendere per buona questa data, vi erano almeno un centinaio di persone da Ascoli, Folignano e circondario
- Melania non conosceva il posto delle esercitazioni militari di Ripe,
- vi era andata per la prima volta solo in marzo e si era fatta portare su propria insistenza, con la scusa di trovare l’albero della cuccagna (un ramo di pesco in una pineta, d’inverno … sic!), Sonia Viviani dice “tra febbraio-marzo”, ma hanno desistito c’era neve (ramo poi raccolto il 25-26 marzo a CSM).
- Parolisi dichiara che «circa 15 giorni prima» del 18 aprile 2011, «un venerdì o un sabato pomeriggio», hanno fatto una escursione nella Pineta di Ripe dove hanno consumano un rapporto all’aperto (dunque l o 2 aprile 2011).
- Dunque, quello che è paradossale è che la poveretta ci arriva per la terza volta solo per morire.

@ Arturo,
come avrai capito noi mille volte abbiamo cercato la riposta alla domanda che proprio Enrico ripeteva con ossessione “Perché proprio a Ripe?”

Lo scrittore Donato Carrisi a QG disse: "Il legame con quel luogo non ce l'ha solo Parolisi, ma ce l'ha anche Melania", come a dire "cercate cosa significava per M. quel luogo" (ossia la Pineta di Ripe), ma nessuno ha mai voluto/potuto/dovuto scavare nella vita personale della vittima per cercare di capire.

Inoltre secondo me anche il vilipendio del suo cadavere ha a che fare con lei e non con il marito (se non forse avvertimento per lui).

Nemmeno il duo B&G ne hanno il coraggio, come potrebbero cercare di smontare quello che tu chiamo “indizio” in capo a Salvatore se non possono nemmeno avvicinarsi al campo minato?
Come potrebbero tirar fuori una “alternativa” senza avanzare delle ipotesi che tocchino la vittima?

Mimosa

Anonimo ha detto...

Scrivete al Garofano ed avrete una sorpresa...

Danilo ha detto...

Arturo

Credo tu legga questo blog da molto più tempo di quanto vuoi far intendere. Non fosse così, prenditi tutto il tempo che vuoi e leggiti i precedenti thread sul caso Rea-Parolisi. E soltanto dopo aver fatto ciò, abbi la compiacenza di rispondere con argomenti seri e non basati sulle sensazioni e sulle locuzioni latine da leguleio a questa domanda:

"In che giorno e verosimilmente intorno a che ora è morta Carmela Rea?"

Anonimo ha detto...

Danilo, che domandone!!
Credo che a quella tua domanda possa rispondere solo l'autore materiale del delitto. Io mi limito, da umile servo del diritto, a valutare gli elementi in giudizio. Agli atti risulta essere morta il 18 aprile 2011, ma qualche dubbio ce l'ho, proprio grazie alle letture fornite da Annika. Ma non sono un tecnico, quindi certezze sul punto sg non ne ho. Non riesco a fidarmi ciecamente dei periti e consulenti ma nemmeno di Annika che non conosco e non so chi sia. Certo che però le letture che ci ha fornito più di qualche dubbio te lo fanno venire...
Ora, vi saluto devo scappare. Se riesco, per la gioia del mio amore(Falce) torno a trovarvi nei prossimi giorni. Ciao.
Arturo

Danilo ha detto...

Arturo .....

Di già vai via?

Mimosa ha detto...

@ Arturo
quando torni mi devi una risposta
non dimenticare

Mimosa ha detto...

Peccato che l’avv. Arturo se la sia svignata, avevo appena cominciato con lui.
Pazienza, scrivo anche per voi, amici.

Nonostante l’apparenza soft, i due avvocati della difesa hanno detto : come può il giudice scrivere che SP è colpevole “oltre ogni ragionevole dubbio” se nella parte sostanziale delle motivazioni imbastisce una ricostruzione sua personale infarcita di “ipotesi”?

Mi sono ricordata di un commento di Tiziana, che nello scorso novembre ha postato degli stralci di un articolo del prof. Vincenzo Garofoli (che nel 2004 ha fatto parte della commissione per la riforma del c.p.p.), di cui vi riporto un passo:

«la motivazione deve contenere l’indicazione delle prove poste alla base della decisione e l’enunciazione delle ragioni per le quali il giudice non ritiene attendibili le prove contrarie, così come stabilito dall’art. 546 c.p.p.»

Dov’è in questa “motivazione” l’indicazione delle “prove” se tutta l’enunciazione del giudice è basata su una sua personale ricostruzione cozzante con quella costruita dall’impianto accusatorio?

Beh, mi rendo conto che la domanda è retorica e il mio intervento sarà archiviato, tuttavia resta a futura memoria.

Saluti,
Mimosa

ENRICO ha detto...

Continuo a NON CAPIRE perchè il fatto di aver confessato di aver consumato un rapporto sessuale dietro al chiosco rappresenti secondo gli inquirenti un GRAVE INDIZIO di colpevolezza a carico di Parolisi.

Che qualcuno me lo spieghi, per favore !!!!

Anonimo ha detto...

La realtà, Enrico, è che se Parolisi si fosse fatto scappare un "ma proprio lì io e Melania qualche giorno fa.." davanti al colonnello Annichiarico e al Paciolla, ma avesse taciuto agli inquirenti.. sarebbe stato comunque un indizio di colpevolezza grave, anzi peggiore.
Quindi non doveva farselo sfuggire fin da subito davanti a quei due.
Certo, è difficile misurare le parole quando ti mostrano (ops) quando ti spiegano dove è morta tua moglie.
Ha fatto solo bene a dirlo, secondo me.
Altrimenti sarebbe stato peggio.. cioè no, peggio dell'ergastolo forse non c'è.

Tabula

Anonimo ha detto...

@ ARTURO
Perchè, per la seconda volta mi mandi un bacio?
Ti avverto che sono un maschio PURO, e non accetto baci da omosessuali, se davvero sei uomo.
Ma, se tu fossi donna, accetterei i tuoi baci...dopo, però, essermi accertato che ne valesse la pena.
Comunque grazie, per avermi gratificato delle tue non richieste, virtuali effusioni.
Buona notte, e dormi tranquilla. Non sono offeso!
FALCE

Anonimo ha detto...

riguardo al fatto che gli avvocati della difesa non smontano l'indizio del corpo di M ritrovato dove il marito racconta che avevano fatto sesso, ricordo che in una puntata di Porta a Porta Vespa aveva chiesto spiegazione in merito al Biscotti, ma poi gli ha tolto la parola di bocca mandando in onda pubblicita'. La versione della difesa su questo punto quindi non si e' sentita..
lazy

Anonimo ha detto...

Che Arturo sia la vecchia Marika?

Anonimo ha detto...

Arturo e' "vecchia" ma non Marika... la conosciamo, la conosciamo molto bene...

ENRICO ha detto...

Embè ? e anche se Parolisi avesse fatto l'amore con la moglie lì al chiosco 10 giorni prima, questo cosa proverebbe ?

Secondo il ragionamento contorto di quelle aquile degli investigatori lui avrebbe mentito riferendo un fatto pregresso mentre in realtà l'avrebbe uccisa con il pretesto di un rapporto intimo proprio nello stesso luogo in cui è stato rinvenuto il corpo ?!

O Salvatore è ancora più fesso di quello che si può immaginare o sono dei grandissimi incompetenti gli inquirenti

Mimosa ha detto...

Mmmm, quanti misteri tra questi commentatori, gli anonimi poi mi sembrano gnomi che infestano i boschi delle favole
e si riconoscono tra di loro
è inquietante ...

ENRICO ha detto...

scusate : ma che ci frega di sapere chi sia 'sto Arturo ?

Lasciamolo/a parlare, no ?

Ps : per favore : evitiamo di citare la trasmissione di Vespa.

La Bruzzone è sua ospite fissa e, da quanto mi risulta, molto "apprezzata" dal conduttore.

adesso per esempio, pare sia esperta anche in casi di sparizione di aerei .Infatti è' stata invitata nel salotto del giornalista in questione proprio per offrire il suo contributo alla risoluzione del mistero di Los Roques

Anonimo ha detto...

Ma come fa la Bruzzone a conoscere bene il Validation Study del RSID-Semen se solo qualche mese fa ha clamorosamente confuso il DNA umano con quello dei cibi geneticamente modificati, credendo addirittura che bastasse nominare uno studio di ricerca mai pubblicato sulla persistenza del DNA vegetale nello stomaco umano come prova della colpevolezza di Parolisi?

Anonimo ha detto...

Vi piaccia o non vi piaccia come persona o come professionista, non è con la Bruzzone che dovete prendervela, nè lei che dovete interpellare per quesiti di ordine scientifico, e non capisco perchè vi ostiniate a farlo.
Lei non fa che riportare i dati che sono agli atti o quelli che le suggeriscono i periti di parte.
La sua specializzazione è quella di mettere insieme i dati, e non tanto quella di verificarli o contestarli con la lente di ingrandimento.

Tabula

Anonimo ha detto...

@ MIMOSA

="Mmmm, quanti misteri tra questi commentatori, gli anonimi poi mi sembrano gnomi che infestano i boschi delle favole
e si riconoscono tra di loro
è inquietante ..."=

Gentilissima M, questo tuo mugugno, riscontra strettamente i miei.
Però io avevo fornito anche la medicina disinfestante anti-gnomi, alias trolls, alias insetti fastidiosi: IGNORARLI!!!
Ma pare che il medicinale sia restato in farmacia, a far bella mostra di se, perchè nessuno lo ha richiesto. Perchè lamentarsi allora?
Farne uso non è mai TROPPO TARDI.
C. FALCE

Antonello ha detto...

@Arturo
la vedo esattamente come Enrico ed anzi rincaro.
Correggimi dunque se sbaglio avendone tu fatto una questione esclusivamente giudiziaria da buon addetto ai lavori, esistono prove DIRETTE (che provano una responsabilita' in capo ad un soggetto inerentemente ad un fatto) e cosidette prove INDIRETTE O INDIZI GRAVI PRECISI E CONCORDANTI (fatti che indirettamente provano altri fatti).
Ora, in tutta onesta' quello che tu riporti come INDIZIO, anche se me lo riportassero come tale milioni di togati, a me sembra piu' un SOSPETTO che nasce da una COINCIDENZA questa si strana.
Per cui mi unisco alla richiesta di Enrico: Dio santo ci potresti cortesemente spiegare DI PER SE STESSO cosa diavolo proverebbe un SOSPETTO??????????????
La stranezza delle circostanze, il significato del luogo, i perche' delle cose, sono elementi TUTTI DA ACCERTARE e non TUTTI DA ACCETTARE.
Inoltre, per quanto sopra ti ostini, e da addetto ai lavori, a dar per scontato che sarebbe e toccherebbe alla difesa spiegare i fatti mentre spetta INVECE all'accusa consegnare delle serie RILEVANZE PROBATORIE che dimostrino il nesso razionale fra la loro accusa e' la responsabilita' eventuale di chi loro accusano.
Se il fatto che una donna viene trovata "non uccisa" accanto ad un chiosco dove 15 giorni o pochi giorni prima vi avrebbe fatto all'amore con il di lei marito e' una cosa che DEVE FAR PENSARE a me sembra che NON PROVI PROPRIO NULLA e mi stupisco che se da una parte in mille danno del bugiardo a Parolisi in altrettanti mille poi gli credano esclusivamente quando le sue bugie reggono le affascinanti fantasie MAI SINO AD ORA PROVATE COME VERE.
Inoltre da per scontato, conseguentemente al tuo errore come sopra, che la difesa dovrebbe spiegare tutto, sapere tutto, e riconsegnare PROVE A DISCAPITO mentre che io sappia ma correggimi se sbaglio e' l'accusa che DOVREBBE PROVARE qualcosa di cio' per cui ha trascinato una persona in carcere preventivo prima ed in tribunale dopo e nonostante le sentenze e le mille toghe sembea che in molti siamo invece convinti che non abbia provato assolutamente nulla se non la fondatezza di MILLE PERPLESSITA'.
Ora rispondi pure ad un altro piu' morbido da trattare ma la sostanza rimane comunque questa, forse potete pure squartare emotivamente, psicologicamente, intimamente e fisicamente un malcapitato in piazza, forse la procedura ve lo consente, ma VI CHIEDO DI NON VENIRE QUA A PRETENDERE DI PRENDERE IN GIRO AFFERMANDO E RIEMPENDO LE PAGINE DI ASSERITE PROVE INESISTENTI, DINAMICHE, TEMPISTICHE E MODALITA' VERAMENTE RIDICOLE ED INVEROSIMILI.
Grazie

PINO ha detto...

@ TABULA RASA

La Bruzzone è stata fatta entrare, come argomento, in questo blog, proprio dagli "gnomi" anonimi, a cui accennavano Mimosa e Falce.
Lo scopo: fuorviare il soggetto dei discorsi in via di sviluppo, contenuti nei commenti.
E' evidente che le nostre deduzioni diventano acido muriatico. per lo stomaco di alcuni, che brucia le budella.
Infatti, ogni qualvolta si tocchino, con la logica, PUNTI ulcerosi, si scatenano urla di dolore, ai quali si vuole porre termine, sguinzagliando i "cani sciolti", pronti a lenire le pene, dirottandone le cause.
Ciao, Pino

ENRICO ha detto...

@ Nadia (12 gennaio 21:34)

” forse è meglio che gli stessi consulenti della difesa (che a mio avviso non hanno elementi conoscitivi specifici sul punto) siano informati a dovere. Secondo me è stato molto trascurato l'elemento sg. Quindi se lo si porta a conoscenza delle Signorie loro, costoro non potranno che ringraziare”

COSAAA ?!?!

Secondo il Giardina non ha “elementi conoscitivi specifici sul punto” ( ossia sulla Sg ) ?

Vogliamo scherzare ?
Se così fosse cosa ci sta a fare a “Tor Vergata” in qualità di co-direttore ?

A meno che - visto che le sue attenzioni sono rivolte quasi esclusivamente alla “ suscettibilità genetica alla psoriasi”- non ha mai avuto il tempo di aggiornarsi su altri temi.

Pertanto sarebbe completamente inutile scrivergli.

Anonimo ha detto...

Buongiorno!
Condivido quanto affermato fin qui sui trolls,gnomi,cani sciolti,pseudo dubbiosi avvocati, criminologi,esperti di vatteloapesca.
In fondo in fondo costoro sono utili per due motivi:
1°: permettono che si ribadisca quanto qui è stato detto nel passato con tutti gli aggiornamenti riflessivi aggiunti minuto per minuto.Chissà che come l'acqua scava la roccia,qualcuno non rifletta sulla propria comoda e pigra ovvietà a scapito di un condannato all'ergastolo.
2°Se tra i vari trolls e cani sciolti si nascondono gli addetti ai lavori,qui trovano chiarezza espositiva, buon senso,capacità di pensare con onestà, perché qui si ragiona con attenzione riflessiva per dare un senso alla giustizia, alla verità.
Mi sembra di ricordare che G. Paolo II affermò che non c'è giustizia senza verità e perdono.
E' chiaro che si dà fastidio ai QUALCUNO inseriti nel sistema accusatorio.
Vanna

Giacomo ha detto...

Dite quello che volete, ma a me i biscotti gentilini sono antipatici ed indigesti.
Come possono essere bravi avvocati difensori quelli che si accaniscono contro Sabrina e Cosima Misseri, nei cui confronti le prove di colpevolezza sono ancora più inconsistenti di quelle del loro assistito Parolisi?
Secondo me Parolisi deve cambiare urgentemente i difensori!
Se la ricostruzione del giudice è contraria ai tabulati telefonici, perché non battono sistematicamente e mediaticamente su questa inattaccabile prova a favore di Parolisi, come ha fatto Coppi con Sabrina?

Scusatemi, ma un avvocato che fiancheggia la procura come parte civile, non sarà mai abbastanza agguerrito come difensore.
I metodi delle procure sono sempre gli stessi: forzare a sfavore degl'imputati elementi insignificanti e ignorare o distorcere gli elementi a favore.
E quindi per combatterle ci vuole una forma mentis da difensore, senza condizioni né esitazioni.

Mi sembra che ci siano in questo blog difensori molto più bravi ed agguerriti di quelli di Parolisi. Questi ultimi hanno sempre un occhio ad Avetrana e quindi stanno sempre attenti a non inimicarsi troppo i magistrati.

Per concludere, mi sembra che molte osservazioni metodologiche esposte dai partecipanti a questo blog, in relazione al caso di Melania, si possono applicare al caso di Sarah, senza cambiare una virgola.

Giacomo

Annika ha detto...

@ Arturo

Ieri chiedevi in un tuo post se fossi certa dell'innocenza di Parolisi. Non conosco Salvatore ma ho letto attentamente le perizie. Tagliabracci conosce bene il RSID-Semen test e se ha assegnato un segno + (positivo) al RSID-Semen, cio' significa che il test e' risultato effettivamente positivo. Agendo per il PM e data la ricostruzione dell'azione omicidiaria dell'accusa, l'ultima cosa che avrebbe fatto, in caso di esito negativo, sarebbe stata parlare di positivita' del tampone vaginale di Melania alla Sg, proprio date le implicazioni. La debolezza del segnale indica semplicemente che il test e' stato svolto in un arco di tempo compreso tra 24 e 48 ore post coito. Ma anche altri dati indicano un TOD intorno al 19 pomeriggio, a partire dal rigor e dalla facile estrazione dell'umor vitreo al punto da farlo esaminare per analisi tossicologiche (E L'UMOR VITREO A 72 ORE DAL DECESSO NON SI PUO' PIU' ESTRARRE...) per approdare alle larve (con PMI da correggere, ricalcolare e ricalibrare) e alle foto stesse, che raccontano un storia molto diversa da quella finora propostaci sia dall'accusa che dalle motivazioni della sentenza.

Non mi interessa affatto sapere chi abbia ucciso Melania ma non voglio vedere ridicolizzata la mia professione da nessuno. Stando a quanto sopra ed altro ancora (DNA subungueali e sui polpastrelli ma nessuno corrispondente a Salvatore o a Vittoria, pozzetta minuscola sotto la nuca e sanguinamento lento con periodo agonico di diverse decine di minuti ma contemporanea, inspiegabile -si fa per dire- assenza di livor, formazioni pilifere estranee, tracce biologiche sul tassello interno delle mutandine nonostante il salvaslip, jeans rivoltati, scarpe allacciate da davanti, ecc ecc), Melania e' morta il 19 pomeriggio ED INOLTRE Salvatore e' innocente.

PINO ha detto...

@ ENRICO
Secondo me Nadia, che ho letto per la prima volta, in questo blog, non ha tutti i torti.
Se la difesa di Parolisi non ha mai discusso chiaramente il problema (GROSSO) della semenogelina, può avere solo due cause: a) Paventano di toccare un tasto che susciterebbe un vespaio, che non saprebbero domare.
b) Che il loro consulente scientifico non li abbia informati dell'importanza della proteina, pur avendone appresa della sua esistenza, dalla lettura dei resoconti autoptici di Tagliabracci.
In tutti e due i casi, non trovo una spiegazione logica.
E non mi si venga a dire che B&G non abbiano mai letto i commenti riportati in questo blog. Sarebbe una una ingenua scusa.
Al limite, dovremmo dedurre che il loro consulente Giardina sia in mala fede, ignorando di proposito il quesito? Non vorrei mai crederlo!
IL silenzio totale, sul riscontro della semenogelina nel corpo della vittima, è tangibile, nonostante sia stato segnalato chiaramente da Tagliabracci, sia pure con un giro di parole inutili e banali.
Se non fosse stato per le ripetute e chiare argomentazioni di Annika, noi stessi, non avremmo dato, alla segnalazione, che un significato molto più relativo, pur avendo considerato il quesito.
Non ho più insistito, in questi ultimi giorni, sul mistero (che tale non è più) del SILENZIO cementificato sulla semenogelina, perchè ritengo che ci siano anche altri indizi o prove importanti che confortano l'estraneità del Parolisi all'omicidio della moglie, (e preciso che parlo di estraneità solo ALL'OMICIDO, per il resto ho le mie riserve), ma quando si fanno precise indicazioni, sul perchè il quesito SEMENOGELINA non sia stato divulgato come "il bacio della morte", ho sentito, impellente, la necessità di riaffermarne quanto ho personalmente dedotto.
Si è mistificato tanto; TROPPO, in un intricato giro di asserzioni, smentite, rettifiche e tant'altro, "dimenticando" anche le prime affermazioni della Canestrari: "la morte della vittima non può risalire a più di 12 ore dal ritrovamento"; la conferma dello stesso parere del Tagliabracci, nelle prime note autoptiche fornite agli inquirenti, e le colature di sangue ancora non coagulato che uscivano dalle ferite nella regione dorsale di MR, al momento della rimozione del suo corpo.
Anche su questi FATTI è caduto il silenzio, non solo sulla semenogelina.
Pino

Mimosa ha detto...

Ciao Giacomo, condivido in pieno e sottoscrivo ogni parola!
Mimosa

Annika ha detto...

@ Pino

Se realmente il decesso risalisse a non piu' di 12 ore dalla prima esaminazione del corpo a Ripe, le poche micro ipostasi sul fianco non sarebbero risultate fisse sotto pressione e la temperatura al termotatto non sarebbe stata percepita simile a quella dell'ambiente circostante. Inoltre il rigor ad inizio autopsia era in curva di decrescita. 24+/-h risultano molto piu' probabili. Cio' che pero' la Canestrari nota e' una morte recente e non certo risalente a 48+h.

ENRICO ha detto...

@ PINO

Ma certamente : Nadia non ha torto !

Il fatto è che voler scrivere al Giardina lo ritengo del tutto velleitario.
Se costui SA della Sg evidentemente ha deciso in accordo con la difesa di non sollevare l’eccezione
Se invece NON lo sa ( lacuna che mi sembrerebbe enorme per un genetista ) non credo sia sufficiente un email per fornirgli le competenze adeguate

Qui, nella migliore delle ipotesi, siamo di fronte ad un “caso” affidato nelle mani di incompetenti.

Nella peggiore, siamo di fronte ad una interpretazione dei dati e dei fatti al limite del falso ideologico

ENRICO ha detto...

@ Annika

"Cio' che pero' la Canestrari nota e' una morte recente e non certo risalente a 48+h.

... e come abbiamo sempre affermato ( sostenuti anche dalla saggezza popolare )

“la PRIMA impressione E’ QUELLA CHE CONTA "

Anonimo ha detto...

Il silenzio sulla semelogenina da parte dei legali mi è inspiegabile.
Mentre aspetto la truppa che viene a pranzo mi è venuta un'idea e ve la propongo, anche se è stata già espressa.
B%G non solo sanno della semelogenina, ma sanno altro, non possono ignoraerlo per questo sembrano ricoperti di silicone.
E se P. avesse detto a loro qualcosa di molto delicato?
Loro si trovano in una posizione altrettanto "delicata", sanno ma non possono esporsi e quindi non parlando di semenogelina fanno finta di non sapere.
Questa proteina è importante perché parla di un rapporto sessuale che ora comincia a venir fuori e deve essere solo del marito.
Cosa c'è di strano se la ragazza ha avuto un rapporto sessuale con altro, cosa potrebbe venir fuori?
Perché presentarla come pudica che non faceva certe cose all'aperto e addirittura si negava al marito?
Questo mi fa intuire che si vuole coprire qualcosa a che fare con il sesso,perché?
Ma anche la siringa mi dice qualcosa, è un simbolo legato alla droga.
Il sesso e la droga riempiono la cronaca tutti i giorni e quindi potrebbero non stupire più di tanto.
E' possibile che dietro questo silenzio, partendo dal sesso e dalla droga ci sia la paura di scoperchiare il pentolone Caserma con tutto quel che contiene?
Fa più comodo presentare la fiaba di Cappuccetto Rosso nel bosco con focaccia e vino rosso che cade e si spande.
Peccato che il lupo non c'entri per nulla!
Quindi B&G faranno uscire P. con altre motivazioni che non portano ai segreti militari ma a un killer solitario sconosciuto, visto che per P. non ci sono i tempi e gli inquirenti non hanno lavorato bene.
Ricordo che dall'America giunsero criotiche feroci all'Italia perché non si era lavorato bene per condannare la A. Knox che fu liberata.
Il Segreto non uscirà fuori e tutti,o quasi, vivranno felici e contenti, e tutti o quasi manterranno i loro pregi e i loro difetti.
E la bambina crescerà sapendo che la mamma è stata uccisa da un mostro, il papà chiuso in prigione perché ritenuto erroneamente l'assassino, e i prodi cavalieri lo libereranno perché è innocente.
Fatemi sapere se lo scenario sembra verosimile.
Vanna

Anonimo ha detto...

Enrico,
Se emiliano giardina sapesse la storia della sg l'avrebbe già fatta presente da oltre un anno. Evidentemente non sa nulla, o vuoi dirmi che conosce bene quanto sostenuto da Annika e nonostante questo non gliene frega niente e pur essendo consulente della difesa preferisce tacere? Ragazzi ma vi rendete conto delle fesserie che scrivete in questo blog?
Nadia

emiliano.giardina@uniroma2.it

Anonimo ha detto...

Mi sembra una ipotesi idiota quella che i periti della difesa, Varetto e Giardina, pur essendo a conoscenza della sg, tacciono su questo dato PERCHÉ SI SOLLEVEREBBE UN VESPAIO. Siamo impazziti ? Un ergastolo vs un vespaio o l'idea che Melania avesse un amante?
Ma avete idea di cosa significhi patrocinare un imputato? I difensori non guardano in faccia a nessuno, neppure alla vittima, se questo significa scagionare l'assistito perché innocente.

Scusate ma questo teorema mi sembra una ca@@ata! Parolisi potrebbe, a pieno diritto, rivalersi sui consulenti per un dato che addirittura lo scagionerebbe .
Gli esempi Knox e company non calzano proprio ....come avere evocato il caso Tortora da parte della difesa....

E ha detto...

@Nadia

" Se emiliano giardina sapesse la storia della sg l'avrebbe già fatta presente da oltre un anno. Evidentemente non sa nulla"

nemmeno il mio salumiere sa nulla della Sg, ma lui vende salsicce

... quindi dopo questa tua brillante constatazione a proposito delle conoscenze scientifiche di un esperto , hai pure il coraggio di dire che siamo NOI a non renderci conto di scrivere fesserie !

Anonimo ha detto...

Giardina e' un genetista, come la Gino. Non spetta a loro parlare di Sg.

Anonimo ha detto...

Devo assolutamente riconoscere che i commenti che precedono il mio non possono che appartenente a due sfigati.
Nadia

emiliano.giardina@uniroma2.it

Anonimo ha detto...

Nadia hai cosultato la Baldi? Genetista anche lei, che dice?

Anonimo ha detto...

Che in questa vicenda sia coinvolta la caserma non ci piove. Resta da capire se detto coinvolgimento riguardi:
a) una o + soldatessa sciocca desiderose di vendetta che ha agito sulla donna per colpire il marito con il debito aiuto (forse anche delle cosche) in fase di depistaggio;
b)uno o più pezzi da 90 per questioni legate a traffico di stupefacenti, armi o relativa alla setta/psicosetta esoterica, militare di cui parla il magistrato Ferraro
INVITO TUTTI a cercare di sviscerare meglio queste supposizioni e capire quale di esse possa essere considerata più attendibile rispetto alle altre anche alla luce della dinamica dello stesso omicidio e del relativo "depistaggio".
Marilia

Tiziana ha detto...

Trovo assurdo che "qualche anonimo" continui a dire che dei genetisti non si possano occupare di Sg. Se non loro chi?
Allora non ritiene adatto a parlare di Sg nemmeno il dott. Karl Reich, visto che ha una laurea in biologia molecolare.

Anonimo ha detto...

Quando un avvocato assume la difesa di qualcuno, non ci sono se e non ci sono ma, lo si difende sempre e comunque (tranne qualche eccezione), a maggior ragione in questo caso dove c'è una condanna senza fine.
Se la difesa non ha ancora trattato la questione SG, non è certo perchè ha paura di alzare un vespaio, figuriamoci! Le ipotesi sono solo due:
- fa parte di una strategia difensiva;
- i consulenti della difesa, non la ritengono dirimente e qui entrano in campo conoscenze scientifiche.

Arturo, vorrei porle una domanda, lei definisce Salvatore uno stupido (anche se io trovo più appropriato il termine ingenuo), allora le chiedo, come si spiega quella scena del delitto, così "perfetta" (per quanto riguarda la presenza di Salvatore sul luogo del delitto), non considerando poi che trattasi di un delitto d'impeto?
In merito al luogo in cui il corpo è stato ritrovato può voler dire tutto e niente.
Salvatore, frequentava Ripe perchè vi effettuava le continuative; ammettiamo che avesse fatto sesso con qualche recluta, poi scaricata od il cui compagno lo sia venuto a sapere.....
oppure consideriamo l'ipotesi che Salvatore può aver riferito a qualche "amico" segretamente infatuato di Melania, che a Ripe aveva fatto l'amore con la moglie.....
oppure la stessa Melania, può aver riferito a qualche "amica" segretamente innamorata del marito o che per qualche ragione ce l'aveva con lei( ad esempio perchè il proprio consorte aveva speso apprezzamenti sulla vittima) di aver avuto con il marito un rapporto a Ripe....
oppure qualcuno invaghito di Melania, li seguiva....
La difesa potrebbe inoltre contestare il fatto che Ripe sia riconducibile soltanto a Salvatore, sottolineando che la procedura di localizzazione, nell'ora in cui il giudice dà per "certo" che Melania sia già morta a Ripe, localizza il cellulare della vittima in un altro luogo. A questo punto dovrebbe essere qualcun altro a dimostrare che la procedura di localizzazione non è da considerarsi un dato attendibile.
Infine per quanto riguarda il fatto che nessuna mamma, lascia i propri figli per scappare con l'amante, la devo correggere, in quanto ciò non corrisponde sempre a verità. Sa quante donne lasciano il marito a guardare i figli con la scusa che si assentano un'oretta per andare a fare la spesa, mentre invece si incontrano con l'amante?! Certo non scappano, ma si svagano un'oretta. Non perchè questo mia osservazione sia attinente al caso in questione, ma rispecchia purtroppo molte realtà, basta che si guardi intorno....

Stella

ENRICO ha detto...

emiliano.giardina@uniroma2.it

Nadia, hai l'indirizzo di posta . Scrivi a Giardina e poi facci sapere

Anonimo ha detto...

Melania è morta il 19 e non il 18 questo orami mi è chiaro e credo lo sia anche a molti di voi alla luce delle acute osservazioni super motivate perchè supportate scientificamente dalla nostra Annika.
Alla luce di questo perchè Melania è stata tenuta sotto sequestro per oltre 24 ore per poi essere uccisa? Quale è stato lo scopo del suo rapimento? Pensate che i motivi possano essere trovati nella vendetta, nella droga, nel traffico d'armi? A me viene da pensare altro. E a voi?
Marilia
Marilia

Anonimo ha detto...

Inoltre, come ha appena ricordato Stella, la localizzazione del cellulare di Melania effettuata fino alle 19 del 18 aprile (ora in cui lo stesso è stato spento)la collocava a San Giacomo.E'lì che è stata tenuta prigioniera?
Marilia

Annika ha detto...

@ Marilia

Ti vorrei porre io una domanda, se non ti dispiace. Con quali mezzi ritieni che Melania sia stata tenuta prigioniera?

Anonimo ha detto...

@ anonimo delle 14,40
Bene, tu sei una prova che questo discorso dà fastidio, preoccupa:
le ipotesi sono idiote sul silenzio semenogelina? Perché?
Argomenta!
Accusi di pazzia?Perché?
Conosci il problema da vicino?
Spiegaci e dacci un rimedio!
Il teorema sono ca@@ate?
Enunciane un altro!
...E spiegalo!
Gli esempi Knox e Tortora non calzano?
Ti vanno stretti? Sei extralarge?
Se risponderai, ho i miei dubbi, cerca di fare un discorso di spessore argomentando punto per punto, non con banalità.
Vedi, devi adeguarti alla preparazione accurata che qui c'è, soprattutto a non essere dotato di maleducazione ma solo di buon senso.
Vanna

Anonimo ha detto...

@AnniKa prova a leggere cosa ha dichiarato di aver scoperto Paolo Ferraro
www.agenziastampaitalia.it/index.php?...paolo-ferraro-magistrato
ciao
Marilia

Anonimo ha detto...

MALANIA E' MORTA IL 18 APRILE(e non il 19)

TUTTI i dati tanatocronologici ed entomologici sono compatibili con l'epoca della morte fissata entro il primo pomeriggio del 18 aprile. NON OLTRE tale intervallo temporale.

Chiedetelo, se avete dubbi, anche ad Emiliano Giardina (consulente della difesa) o Varetto(altro consulente della difesa) o a qualsiasi altro soggetto competente intervenuto o meno nel processo.

Gli studi postati sul punto sg sono veritieri ma nella specie non si può non tener conto delle innumerevoli variabili che si impongono e vanno ad incidere sull'orario e sul giorno della morte. Non è così semplice come taluno vorrebbe farvi credere.

Che Annika, Aidi o Candy Candy sostengano il contrario questo non conta nulla, ovviamente. Annika e chi per lei lo fa solo per incentivarvi a seguire il blog e ad aumentare il numero di visitatori speculando con questa enorme sciocchezza su questa triste vicenda. Aprite gli occhi ragazzi....

Annika ha detto...

@ Marilia

Ho letto le dichiarazioni di Ferraro. Chiedevo il tuo parere.

Anonimo ha detto...

Sono molto perplessa a riguardo perchè se la morte di Melania si collocasse tra le sue scoperte, calzerebbe tutto alla perfezione
Marilia

Anonimo ha detto...

Sono molto perplessa a riguardo perchè se la morte di Melania si collocasse tra le sue scoperte, calzerebbe tutto alla perfezione
Marilia

Annika ha detto...

@ anonimo 16.08

Spero tu sia impazzito o impazzita. O semplicemente di un'ignoranza abissale.

Cosa direbbero TUTTI in dati tanatocronologici ed entomologici, eh?

Esaminiamoli insieme:

1. Algor - manca
2. Livor - manca tranne pochissime ipostssi, ma su un fianco, ad indicare che un corno che Melania non e' stata girata.
3. Rigor - tocca il picco a 36 ore, poi scende. A 72+ore non ce n'e' piu', quindi mai Taglisbracci avrebbe potuto riscontrarne di vincibile in sede autoptica
4. Il 10% circa di c. vicina colonizza il corpo in stato gia' gravido e ne consegue che il PMI va ricalibrato (leggi posticipato) fino a 24 ore. Questo lo dicono Davies & Harvey 2012. Inoltre la perizia Vanin contiene un grossolano errore di calcolo.

And now, Coco the Clown, go back to your show. You're dismissed.

Anonimo ha detto...

@Annika io al posto tuo non perderei tempo a rispondere , come tu stessa asserisci, agli stupidi o a chi vuol fuorviare a considerazioni più produttive. Dimmi piuttosto tu cosa pensi a riguardo di ciò che ti ho postato.
Marilia

Annika ha detto...

@ Marilia

Hai fatto la prova-gelato? Hai scrutato le foto? Li' trovi la mia risposta.

Ciao. Annika

Anonimo ha detto...

@Annika ho già provato a vedere le foto ma non sono riuscita pur guardandole attentamente (e non puoi immaginare quanto mi sia costato farlo)a venire a capo di nulla. Aspetto un tuo aiutino; voglio capire col tuo contributo perchè questa storia mi sta turbando e non poco.
Marilia

Annika ha detto...

@ Annika

La morte turba anche se ti da da mangiare e ti tiene in vita. Col tempo impari a rispettarla. Non basta guardare le foto. Fatti colpire con tanta forza quanta riesci a sopportarne quando meno te l'aspetti e fatti filmare. Dolore e paura pero', per capirli, vanno purtroppo provati sulla propria pelle.

Ovviamente il mio non e' un invito alla violenza!

Anonimo ha detto...

@ Marilia
Ho letto la tua richiesta di pareri riguardo quanto afferma Ferraro.
Sto uscendo, ti risponderò quando rientrerò, ma ti anticipo che così si spiegherebbe tutto e non l'escludo affatto.
Vanna

Anonimo ha detto...

Non chiedermi di fare anche questo perchè non posso. Aspetto però, se vuoi, un tuo aiuto. Io il dolore e la paura l'ho provata.
Marilia

Tiziana ha detto...

Annika,
mancano forse i segni di costrizione che dovrebbero esserci se uno ti afferra per sgozzarti?

Anonimo ha detto...

Quando ci sono di mezzo poteri occulti...Serve solo un colpevole é uguale chi sia.... prove e mica prove non servono a nulla. Perció, Paroisi deve essere il colpevole a tutti costi. La veritá non si saprá mai!
L.

Anonimo ha detto...

Tiziana
non credo, se uno vuole tratternerti per sgozzarti può afferrarti per i capelli
Marilia

Annika ha detto...

@ Tiziana

No. Acqua.

Direi di testare prima il limite del dolore e di usare degli amici. I parenti ci vanno meno forte. Forse la cosa migliore e' farsi bendare. 3 colpi secchi al collo. Riprendetevi. 3 colpi secchi alla schiena. Respirate. Sdraiatevi. Bendati, 4-5 colpi secchi al petto e intercostali. E poi riguardate il filmato e confrontatelo con le foto.

Cercate di non finore in A&E!

Annika ha detto...

Perche' bendati? Per provare paura del "quando mi colpisce" frammista a dolore. Melania aveva un coltelletto ma pur sempre un coltello a colpirla. Voi in fondo solo uno stecco di gelato. Sapete che al massimo fa male ma non morite. Lei sotto i colpi e' morta.

Anonimo ha detto...

@Annika

Ammesso che il filmato abbia in comune qualcosa con le foto l'espressione del volto? Continuo a non capire dove trovo conferma del legame tra la morte di Melania e la denuncia di Ferraro
Marilia

Anonimo ha detto...

Avevo previsto questa gran confusione creata dall'assalto di nuove e vecchie "cavallette", che Mimosa aveva definito "gnomi".
Vi avevo segnalata la medicina disinfestante, ma vi siete costruite "orecchie da mercanti"
IGNORATE LE CAVALLETTE!!
Se gli date corda, fate il loro gioco.
Mi meraviglio di te, Annika, che ti sprechi in risposte che meritano altro tipo di orecche, per ascoltarle e capirle.
NON MI RIPETERO' PIU'
FALCE

Anonimo ha detto...

Melania non ha pianto?
Forse la prova che ci hai suggerito ci porta a scoprireche non avremo pianto neppure noi?
Marilia

Anonimo ha detto...

Ci sono Melania non ha pianto, nella foto ha un'pressione serena, al contrario di quella che chiunque altro in condizioni normali avrebbe avuto perchè Lei quando è stata colpita non era lei!
Marilia

Annika ha detto...

GRAZIE FALCE!

No Marilia. Immagina un coltello puntato che ti penetra la carne 29 volte e dimmi se non piangi!

Comunque ti ho aiutata abbastanza. Quando troverai cio' che cerchi lo vedrai ad occhio nudo e non avrai bisogno di chiedere conferme. Ne' io ne daro' piu'. Ciao.

PS questo e' nulla. La Sg resta il nocciolo...

Anonimo ha detto...

Quando è stata colpita, era già morta?

Giacomo ha detto...

Ciao Mimosa.
Ti ringrazio per la condivisione.
Mi fa sempre piacere leggerti.
E apprezzo sempre i tuoi interventi!

Giacomo

Anonimo ha detto...

Sarà per caso che Melania era sotto ipnosi.

Anonimo ha detto...

Che palle!

Annika ha detto...

Si, era mio!

Anonimo ha detto...

Ho provato oggi a leggervi per la prima volta. Ragazzi rivolgetevi ad uno psicologo, voi state male! Davvero non scherzo, avete dei problemi, fattivi aiutare. Ve lo dico con affetto
Mario

Mimosa ha detto...

Scusate se mi intrometto
non mi sembra troppo "scientifico" giocare agli indovinelli, a voi sì?

Rita ha detto...

Non credo che Annika si rifersca a una particolare espressione del viso, in quanto, sapendo che non è morta sul colpo, potrebbe averla cambiata durante la seppur breve agonia, per lo stesso motivo qualsiasi posizione del corpo. Certo, ci hai dato un bel rompicapo, Annika...
r.

Rita ha detto...

Ammazza Mario, e che leggendo il blog solo oggi già hai fatto una diagnosi? E se avessi letto le migliaia e migliaia di commenti scritti su questo blog, riguardo questo specifico argomento, ci avresti fatto internare a tutti) :)

Anonimo ha detto...

Ero a conoscenza del magistrato Ferraro e di quello che aveva subito leggendo il blog Franceschetti.
L'avv. Franceschetti ha esaminato le morti di Sara,Yara e Melania, come delitti rituali.Lo accenno appena perché è talmente complesso lo studio di Franceschetti che non sono in grado di riassumerlo. Nel dialogo che seguiva l'articolo " Le bestie di satana tra i fiori di loto",lessi un messaggio di una certa Maria AA,che "profetizzava" nel plenilunio del 18 aprile che sarebbe accaduto qualcosa con una terza donna, facendo intendere che fosse un terzo assassinio.
Questo messaggio fu scritto all'incira un mese prima del fatto.
Ho provato a ritrovarlo ma non sono capace di andare più indietro in quel blog.
Ma si può sempre chiedere a Franceschetti.
Il 18 Aprile c'era il plenilunio, come quella Maria AA profetizzò. Il plenilunio di aprile ha un particolare significato e sembra sia potente.
Successivamente Paolo Ferraro disse che aveva visto una donna molto somigliante a Melania a Roma.
Personalmente credo che qualcosa di vero ci sia e solo così si può spiegare per quale motivo P.è stato condannato. Potrebbe essere questo il Segreto.
Chi è interessato può visionare il blog Franceschetti. Io rimasi turbata per quello che lessi e lo sono ancora.
Quasi quasi preferisco pensare che sia stata uccisa per un rapporto negato e non sacrificata durante un rituale di luna piena.
Lui sa? Penso di sì, ma forse anche lui è sotto condizionamento mentale.
Non so se ne saprà mai realmente nulla.
Non ho voluto vedere le foto.
Vanna

Manlio Tummolo ha detto...

Un avvocato professionista ha perlomeno le seguenti certezze, col nostro sistema giuridico e penale:
1) presunzione costituzionale di non-colpevolezza;
2) presunzione internazionale di innocenza;
3) la parte probatoria spetta all'accusa e non alla difesa, visto che non siamo più nel sistema inquisitorio puro, dove il compito probatorio spetta alla difesa.

Relativamente alla mia ultima asserzione su Parolisi e la sua dichiarazione di aver avuto un rapporto sessuale interrotto nei pressi del luogo del delitto (non credo esattamente nel luogo ove si è trovato il corpo, ma nelle immediate vicinanze), chiarisco il mio concetto: Salvatore Parolisi in quanto caporalmaggiore dell'Esercito, con esperienza all'estero in zona di guerra e pertanto anche di Polizia Militare, nonché istruttore di reclute, non può essere a totale digiuno di alcune nozioni giuridiche essenziali. Per cui difficilmente, se fosse l'assassino, si sarebbe lasciato sfuggire la notizia di tale rapporto sessuale in quel luogo, ma avrebbe atteso, secondo il noto criterio "inquisitorio" : "la giustificazione non richiesta è una manifesta auto-accusa", che fossero gli altri a trovare qualcosa di suo sul terreno (che, infatti, non si è trovato). Il relativo isolamento del luogo, per le ragioni militari osservate (chi compie atti sessuali sceglie luoghi relativamente isolati, ma non evidentemente del tutto), suggerisce a chi va con qualcuno, specialmente in modo clandestino o pseudo-clandestino (cercare di ritrovare il sapore piccante dei primi incontri con la propria moglie o con un'amante) di scegliere esattamente quei luoghi, magari col rischio di trovarvi qualche manìaco. Il caso "mostro di Firenze" dimostra come molte coppie possono rischiare la vita andando in luoghi consimili. Naturalmente resta il problema di come vi fosse arrivata Carmela Rea in Parolisi e con chi. Questo "chi", che potrebbe pure essere fuggito, lasciandola nelle mani dell'assassino o che questo "chi" sia il medesimo assassino, tutto ciò è difficile da dire.

Anonimo ha detto...

@ Anonimo/a delle 16:08

Premetto che non sono nè un criminologo nè un medico, ma ritengo di possedere sufficiente intelligenza per comprendere dei testi scientifici.
Perciò, vorrei chiederti, partendo dal presupposto che il test in questione sia un test serio prodotto da una azienda seria (dato che ovviamente non sono in grado di valutare), come si può affermare che "bisogna tener conto delle innumerevoli variabili"?
Se il test in questione si rivela negativo alla sg dopo 48 ore dal rapporto - vorrei capire quali sono le "innumerevoli variabili" che avrebbero potuto falsare l'esito del test. Lasciato cadere così mi sembra un po' superficiale. Soprattutto da una persona che ci consiglia di "aprire gli occhi".
Io sono pronta ad aprirli, ma devo capire perchè.
Grazie per la risposta.


Anonimo ha detto...

Annika pensi che se M. fosse stata sotto l'effetto di droghe o se la sua mente fosse "controllata" da altri nella maniera in cui Ferraro ha descritto sia avvenuto nelle sue vicende personali, M. avrebbe potuto essere segregata fino al 19 senza opporre resistenza e, addirittura, subire la mortale aggressione senza dare l'impressione di soffrire? Perchè, effettivamente, mi ha colpita molto il fatto che il suo volto sia così sereno, nonostante la lunga agonia, e non tradisca la inevitabile disperazione dovuta alla consapevolezza dell'imminenza della morte.
Fuochino?
Sarahkey

Anonimo ha detto...

Ho trovato il riferimento preciso di quanto da me riportato nel messaggio precedente.
Blog Franceschetti : L' omicidio massonico. Parte 6 Omicidio dei bambini
Alcune considerazioni su Yara e Sarah.
Andare al 21 marzo e sitrova nel dialogo la data 18 aprile 2011.
Vanna

Anonimo ha detto...

Vanna, per favore metti il link alla pagina perchè è difficile da trovare.
r.

Anonimo ha detto...

Vai sul blog, fai scorrere gli argomenti trattati, quando trovi il titolo: " Gli omicidi...Yara e Sara ". Lo leggi e scendi al dialogo.
Quando viene la data 21 marzo cominci a leggere.
Non so spiegarti in modo diverso, il computer non lo so usare bene.
Fammi sapere.
Vanna

Anonimo ha detto...

http://paolofranceschetti.blogspot.it/2011/03/lomicidio-massonico-parte-6-lomicidio.html

Anonimo ha detto...

PROMETEO PORTATORE DEL FUOCO ed allora io vi dico:

18 aprile+fuoco

Anonimo ha detto...

Anonimo
se effettivamente in quella data nulla di rilevante accade, mi sono immaginata tutto ed ho sbagliato.
Diversamente la prima che sarà colta da un gran spavento sarò io, te lo assicuro.

Anonimo ha detto...

Grazie Vanna per la segnalazione, ho iniziato a leggere ma non ho proseguito. Non mi piacciono e non mi interessano gli argomenti trattati, mi sento già turbata e non voglio sentirmi peggio.
Ho capito a cosa faceva riferimento Annika e questo mi basta. Ora mi spiego tante cose e mi rendo conto che abbiamo finalmente completato il puzzle perchè ogni pezzo è tornato utile per completare il quadro nella sua interezza. A questo proposito mi torna alla mente, tra le varie cose, la dichiarazione di un vicino di casa di Melania che aveva affermato che la donna riceveva visite quando non era a casa il marito, dichiarazione fatta nell'immediatezza del delitto e non più confermata.
Marilia

Anonimo ha detto...

Allora Melania e' morta il giorno 18 e non il giorno 19 !

O la profezia non si è avverata ?

Anonimo ha detto...

3) L’ORA DELLA MORTE E I TEMPI DEL DELITTO.
L'indagine sull'orario della morte di Carmela Rea e sui tempi complessivi dell’azione omicidiaria non si possono validamente analizzare se non partendo dalla Consulenza medico – legale di questa difesa a firma del Dott. Varetto e della Dott.ssa Vasino che, per comodità si riporta integralmente e il cui contenuto si fa proprio, divenendo parte integrante dei presenti motivi (All. 23).
“Considerazioni
Epoca della morte
Gli elementi utilizzabili per tentare di risalire all’epoca della morte sono, nel caso in esame, i seguenti:
Fenomeni tanatologici negativi consecutivi (macchie ipostatiche, rigidità cadaverica, raffreddamento del cadavere);
Esame del contenuto gastrico;
Presenza e concentrazione della caffeina nel sangue e nel contenuto gastrico; Presenza e dimensioni delle larve di ditteri che hanno colonizzato il cadavere.
I consulenti del P.M. hanno utilizzato questi dati concludendo, nella relazione finale, che la morte è avvenuta nel pomeriggio del 18 aprile 2011, entro due ore dall’assunzione dell’ultimo pasto ed entro un’ora dall’assunzione di una bevanda contenente caffeina.
63
Il prof. Tagliabracci, peraltro, nelle sommarie informazioni del 24 aprile 2011 aveva affermato che la morte era avvenuta circa tre ore dopo l’assunzione dell’ultimo pasto.
Veniamo comunque a discutere questi aspetti.
La disposizione delle macchie ipostatiche è inutile: esse sono dorsali, in accordo con la posizione in cui il cadavere è stato rinvenuto. Analogamente, la rigidità cadaverica nulla dice.
Per quanto riguarda il raffreddamento, al momento del sopralluogo sarebbe stato opportuno rilevare la temperatura rettale del cadavere, cosa che non è stata fatta, probabilmente per la mancanza di strumento idoneo (termometro). La dott.ssa Canestrari afferma che la temperatura corporea al tatto era pari a quella ambientale e su questo rilievo i consulenti del P.M. fondano un loro giudizio, vale a dire che la morte era avvenuta più di 24 ore prima del rinvenimento. Tutto ciò è profondamente sbagliato: i termometri furono inventati per fornire una misurazione oggettiva della temperatura e non è possibile sostituire il dato di temperatura esterna di un cadavere (rilevata con il tatto) a quello della temperatura interna misurata con termometro. Anche quando la temperatura della cute del cadavere sia pari a quella dell’ambiente, quella interna può essere superiore (o anche inferiore, in certi casi). E’ forse inutile ricordare che le valutazioni in tema di tanatocronologia vengono effettuate – secondo unanime letteratura – sulla base della temperatura interna del cadavere.

Anonimo ha detto...

La questione del contenuto gastrico crea qualche imbarazzo per due motivi.
In primo luogo uno di noi (Varetto) aveva inviato al prof. Tagliabracci un estratto del Manuale “La diagnosi di Epoca della morte” di G. Umani Ronchi, G. Bolino e F. Tarditi (lo stesso che i consulenti del P.M. utilizzano per le valutazioni sullo sviluppo delle larve di ditteri), nel quale compaiono le seguenti affermazioni: “Tranne poche e ben circoscritte eccezioni l’esame del contenuto gastrico assume scarso rilievo ai fini della stima tanatocronologica, con particolare riferimento all’intervallo di tempo fra il decesso e l’ultimo pasto, risultando questa anzi sovente inaffidabile ed imprecisa, potendo altresì ingenerare confusione e condurre in errore sia l’attività investigativa che gli organi giudicanti”. Ed ancora, sempre dallo stesso Manuale: “In definitiva, le indagini sul contenuto
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gastrico (e su quello intestinale) riguardanti lo stato di digestione dei cibi e la progressione degli stessi nel tubo digerente possono fornire solo dati indiretti sull’epoca della morte, essendo tutt’al più in grado di definire il tempo trascorso tra il momento del pasto e il decesso ma solo in fattispecie affatto peculiari secondo quanto in precedenza esemplificato. In tutti gli altri casi, la conoscenza almeno a grandi linee dei tempi di svuotamento gastrico e lo studio (anche microscopico) del contenuto gastro-intestinale, può fornire, a nostro avviso, elementi meramente orientativi ai fini dell’ individuazione dell’ intervallo postmortale, da correlare necessariamente ai parametri di maggior peso tanatocronologico”.
E’ chiaro quindi che una stima dell’ora della morte sulla base
dell’ esame del contenuto gastrico è soggetta ad errore anche
grossolano.
Ma ancora più problematica è la questione inerente la qualità del contenuto dello stomaco del cadavere di Carmela Rea.
Nella relazione preliminare, il prof. Tagliabracci giustamente riporta il verbale di autopsia. Alla pagina 10 (All. 24) si legge che “nello stomaco si reperta un induito cremoso di colore bianco-verdastro, nell’ambito del quale si rilevano minute formazioni biancastre, verosimilmente residui alimentari (forse formaggio)”.
Nella bozza di relazione consegnata ad uno di noi (Varetto) il 17 giugno, alla pagina 24 (All. 25), a proposito dello stomaco è scritto che “il lume è ripieno di circa cc 200 di materiale poltaceo di colore verdastro con frammenti di materiale alimentare parzialmente digerito di colore biancastro”. Il colore, insomma, è già un po’ cambiato, ma si badi che entrambe le descrizioni si riferiscono alle caratteristiche oggettive macroscopiche del contenuto gastrico, così come rilevato in sede di autopsia, trattandosi in entrambi i casi di verbali d’ autopsia.
Ma non è finita: nella consulenza finale il contenuto gastrico è ancora cambiato: si legge a pagina 29 (All. 26) che “il lume è ripieno di cc 140 di materiale
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Anonimo ha detto...

poltaceo di colore marronoccio con minuti frammenti biancastri di consistenza molle di materiale alimentare in avanzata digestione”.
Non è dato di capire in che modo i 200 cc di contenuto gastrico siano diventati 140 cc e soprattutto non si capisce in che modo il materiale nel quale albergano i minuti frammenti biancastri di consistenza molle abbia tre colori diversi in tre diverse descrizioni del medesimo esame del cadavere. Eppure il colore del contenuto gastrico può avere una notevole importanza: quello della prima descrizione, per esempio, potrebbe derivare dalla presenza di
vegetali, o di coloranti alimentari.
Dal verbale di S.I. rese da Garofalo Vittoria in data 27/4/2011 (All. 27) si ricava tra l’altro “ADR. Non mi risulta che le piacesse il sedano ma non lo escludo...”. Non sappiamo perché alla signora Garofalo sia stato chiesto se alla figlia piacesse proprio il sedano e non magari lo spinacio. Osserviamo che il colore del contenuto gastrico così come descritto nella relazione preliminare potrebbe adattarsi effettivamente a sedano, oltre che ad altri alimenti di colore verde.
La questione diviene poi particolarmente rilevante laddove si leggano le considerazioni della relazione finale dei consulenti del P.M. A pagina 77 vi sono infatti frasi tanto incisive quanto arbitrarie. Le riportiamo per comodità di chi legge: “i dati circostanziali indicano che la Rea avrebbe mangiato del latte e forse un pezzo di piadina tra le 13 e le 13.30. L’esame istologico del contenuto gastrico ha mostrato che nello stomaco erano presenti granuli di amido e materiale lipidico sotto forma di gocciole, che corrisponde a latte. Questo riscontro equivale all’affermazione che il materiale rinvenuto ancora nello stomaco corrisponde a quello che la Rea aveva assunto prima di lasciare casa”.
Altra affermazione arbitraria è quella secondo la quale “Nel nostro caso, in cui il pasto non può che considerarsi leggero per quantità e composizione, la fase di passaggio nell’intestino non era ancora iniziata, per cui il tempo della consumazione del pasto è ancora inferiore, indicando che l’arresto della digestione, che coincide con la morte del Rea, è intervenuto probabilmente entro
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le 2 ore, dal momento dell’assunzione dell’ultimo pasto costituito da latte e parte di piadina. Questa precisazione viene fatta nell’ipotesi, molto improbabile, che Rea abbia ripetuto l’identico pasto fatto a casa dopo la sua scomparsa”.
In sostanza, i consulenti del P.M. avrebbero la capacità di individuare esattamente gli alimenti contenuti nello stomaco di un cadavere in base all’esame istologico. Secondo la loro opinione evidentemente i lipidi sono presenti solo nel latte e l’amido solo nelle piadine. Ed il colore bianco-verdastro del contenuto gastrico (che col trascorrere del tempo e delle diverse versioni del verbale di autopsia pian piano si trasforma in verdastro e poi in marroniccio) a cosa si può riferire? Non potrebbe la malcapitata essere morta dopo aver completamente digerito il pasto delle ore 13-13.30 ed avere assunto successivamente un cono gelato al pistacchio?
Non sappiamo come risolvere la questione, anche perché non
sappiamo quanto attendibili possano essere gli altri dati riportati
nella consulenza medico-legale.
Certo è che anche per quanto riguarda il metabolismo della caffeina i consulenti del P.M. non brillano.

Anonimo ha detto...

In primo luogo essi affermano che in 45 minuti/un’ora la caffeina viene completamente assorbita a livello gastro-intestinale e stimano pertanto che questo sia l’arco di tempo intercorso tra l’assunzione della bevanda e la morte, ma non considerano che nello stomaco era presente ancora della caffeina, quindi l’assorbimento non era ancora completo1. Inoltre basano le loro affermazioni sul presupposto che lo stomaco contenesse circa 150 cc di materiale, ma nella relazione preliminare i cc sono 200. Infine, il loro ragionamento si fonda sull’ipotesi che la vittima avesse assunto circa 100 mg di caffeina, ma una tazzina di caffè espresso, (i consulenti si esprimono in tal senso – vedi pagina 78 della consulenza), come riportato nella tabellina a pagina 79 della loro stessa consulenza, contiene solo 40 mg di caffeina. E se anche si ammettesse l’assunzione di caffè fatto con la Moka (come più facilmente si può ipotizzare in ambito domestico) la quantità di caffeina, secondo la stessa tabellina, in 35-50 ml di caffè non sarebbe di 100 mg ma varierebbe da 60 a 120 mg.
1 Su questo problema torneremo più avanti.
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Quanto, infine, allo sviluppo delle larve di ditteri, la stima fatta dai consulenti in relazione alla crescita delle larve è basata su dati talmente approssimativi da risultare inutile e fuorviante. I calcoli della temperatura al bosco delle Casermette, così come risultano dalla relazione del T. Col. Pelino, sono teorici, basati sull’estrapolazione dei dati di stazioni meteorologiche vicine. Essi si riferiscono ad una ipotetica temperatura a due metri dal suolo, ma il cadavere evidentemente poggiava a terra. Non mettiamo certo in discussione la validità scientifica dell’estrapolazione di dati contenuta in quella relazione, ma sorprende constatare che mai nessuno ha misurato una temperatura nel luogo in cui il cadavere fu rinvenuto, magari per paragonarla con quella delle vicine stazioni meteorologiche disponibili. Eppure il quesito posto dal P.M. riguardava espressamente il microclima della specifica zona di ritrovamento del cadavere di Carmela Rea. Tutti sanno che nello stesso momento la temperatura può variare anche a pochi metri di distanza, a causa di fenomeni vari; proprio per questo si parla di microclima, in riferimento ad un luogo preciso. Questo dato non è disponibile in riferimento al luogo di rinvenimento del cadavere.
Si aggiunga che l’ombreggiatura del luogo è discontinua; è probabile che in certe fasi del giorno alcune regioni anatomiche del cadavere siano state colpite dal sole, con notevole aumento locale della temperatura.
Sulla base di quanto discusso non abbiamo la possibilità di fornire una stima neppure approssimativa dell’epoca della morte di Carmela Rea. Non siamo neppure in grado di stabilire quale sia stato il giorno della morte. E’ da sottolineare il fatto che le incertezze derivano in gran parte dai difetti metodologici nella raccolta dei dati e dall’inaffidabilità delle varie descrizioni del contenuto gastrico, ma esistono anche rilevanti incertezze scientifiche sulla possibilità di risalire in modo sufficientemente preciso all’epoca della morte. Tempi di svolgimento dei fatti
L’Ordinanza del Giudice di Teramo (pagina 61) colloca sulla base delle risultanze medico legali il momento della morte di Carmela Rea “tra le 13.30 e le ore 15.30 del 18.4.2011 [morte avvenuta entro due ore dall’ingestione dell’ultimo pasto; entro un’ora dalla ingestione di bevanda contenente caffeina] ... Si ricordi
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Anonimo ha detto...

che alle ore 13.36 Melania parlando con la madre al telefono diceva di aver già pranzato”.
Analizziamo ora i movimenti di Salvatore Parolisi, in una ipotetica ricostruzione che lo veda quale autore dell’omicidio.
Parolisi esce da casa con la moglie tra le 14 e le 14.20; se si dirige direttamente al chiosco della pineta vi giunge tra le 14.20 e le 14.40. Qui uccide la moglie, ma l’azione non si può considerare istantanea: dall’esame dei luoghi e del cadavere risulta infatti che l’aggressione è durata un certo tempo, non quantificabile con precisione ma sicuramente non breve se si tiene conto del fatto che, per esempio, vi è una colatura di sangue alla coscia destra che si è formata mentre la vittima aveva la coscia stessa in posizione verticale (in piedi o inginocchiata, come concludono le indagini sulla BPA a pag 3/14) dopo che si era formata la chiazza di sangue presente alla radice della coscia destra, per appoggio in quella sede del polso destro, unica regione sanguinante che possa avere avuto contatto con l’ inguine.
Analogamente, sul viso del cadavere sono presenti colature di sangue dirette da sinistra verso destra e verso l’alto; esse provengono da una ferita al collo e si sono formate ed essiccate in un momento in cui il cadavere si trovava poggiato sul fianco destro: ecco un’altra posizione che è stata mantenuta per un tempo non breve e che non corrisponde a quella finale (supina) del corpo.
Non solo: l’analisi delle macchie di sangue dimostra che vi sono proiezioni ematiche da brandeggio dell’arma sulle strutture della costruzione di legno; esse hanno quasi certamente interessato anche il feritore. Inoltre, esaminando le fotografie del cadavere, si osserva come sull’anulare sinistro sia presente una macchia di sangue che interessa la prima falange, ove è un anello. Considerando che da quello stesso dito risulterebbe essere stato asportato un altro anello (poi rinvenuto non lontano), è molto probabile che quella macchia di sangue sia stata prodotta dalle dita insanguinate del feritore; in alternativa, chi asportò quell’anello deve essersi imbrattato di sangue una mano in quel momento.
Tutto ciò comporta non solo un lungo tempo di permanenza sul luogo, ma anche necessariamente un imbrattamento di sangue del feritore stesso.
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In sintesi, al tempo materiale necessario per il ferimento occorre aggiungere una quota di tempo utilizzato dal feritore per ripulirsi. Se poi risulta che gli abiti indossati da Salvatore Parolisi nel pomeriggio non mostrassero macchie di sangue, dobbiamo anche ipotizzare (sempre sul presupposto che egli sia stato il feritore) che si sia cambiato d’abito.
A questo punto al feritore si propongono due necessità: eliminare gli abiti sporchi di sangue e sbarazzarsi dell’arma, prima di salire in auto (giacché non risulta che nell’auto vi siano macchie di sangue di Carmela Rea). Se nei dintorni non sono stati rinvenuti gli indumenti ed il coltello, significa che il feritore ha utilizzato un’auto diversa da quella di Salvatore Parolisi oppure che egli ha dovuto allontanarsi a piedi per non breve tratto, in modo tale da celare questi oggetti in un luogo remoto, non esplorato dagli inquirenti.

Anonimo ha detto...

Si capisce come tutte queste attività abbiano richiesto non poco tempo, sempre nell’ipotesi che il feritore sia stato Salvatore Parolisi.
Se il Parolisi fu visto a Colle San Marco alle 15.23, significa che avrebbe dovuto lasciare il chiosco della pineta prima delle 15.10 (se il tempo di percorrenza in auto tra i due luoghi è di 13 minuti). Nella più sfavorevole delle ipotesi, quindi, egli avrebbe avuto poco più di mezz’ora di tempo per eseguire tutte queste operazioni.
Ma in tale sfavorevole ipotesi per Parolisi l’omicidio avrebbe dovuto essere compiuto immediatamente (alle 14.20) e la sopravvivenza della vittima sarebbe stata di alcune diecine di minuti (cfr consulenza per il P.M., pagina 80). Se la lingua italiana ha un significato, quando si fa riferimento ad alcune diecine di minuti si deve necessariamente ipotizzare un tempo di almeno venti minuti, il che porta la morte quanto meno alle ore 14.40. Utilizzando i calcoli del prof. Tagliabracci basati sul metabolismo della caffeina, la vittima avrebbe dovuto assumere la bevanda tra le 13.40 e le 13.55, prima di uscire di casa. Ma questa ipotesi sarebbe valida solo se i calcoli del prof. Tagliabracci fossero esatti, ma così non è.
Il lavoro citato nella consulenza del P.M. a pagina 79 (nota 13) afferma che l’assorbimento della caffeina è pari al 99% dopo 45 minuti dall’ingestione; questa valutazione è ripresa nella stessa consulenza del P.M., ove si dice anche
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che nello stomaco del cadavere erano presenti 3 mg di caffeina2. Ora, se la matematica ha un significato, i 3 mg di caffeina corrispondono all’1% di 300 mg, vale a dire all’1% del contenuto di 3 lattine di Red Bull o di circa 8 tazzine di caffè espresso, così come risulta dalla tabellina di pagina 79 della consulenza del P .M.
Ciò significa che è ben difficile che al momento della morte Carmela Rea abbia assorbito il 99% della caffeina assunta, a meno che ella non sia una smodata consumatrice di caffè o di altre bevande contenenti caffeina. Più probabilmente i 3 (o 4) mg di caffeina contenuti nello stomaco corrispondono a più dell’1% della sostanza assunta e pertanto l’assunzione della bevanda contenente caffeina deve essere spostata avanti nel tempo, in tempi più ravvicinati rispetto al momento della morte.
Continuando a seguire l’ipotesi iniziale, dobbiamo quindi pensare che la morte non sia avvenuta entro 45 minuti/un’ora dall’assunzione della bevanda, ma entro un arco di tempo più ristretto; se la bevanda è stata consumata in casa, la coppia deve essere quindi uscita dopo le ore 14. In alternativa, la Rea potrebbe avere consumato la bevanda durante il tragitto verso il chiosco della pineta, ma in tal caso verosimilmente i due avrebbero dovuto fermarsi, allungando i tempi di percorrenza.

Anonimo ha detto...

Tutto ciò induce a spostare in avanti cronologicamente il momento dell’aggressione e della morte e quindi, in una ipotetica ricostruzione dei fatti che veda il Parolisi quale autore dell’omicidio, a ridurre il tempo utile per lo stesso per nascondere l’arma, cambiare gli indumenti imbrattati di sangue, lavarsi etc., fino a rendere inattuabile l’ipotesi di questa ricostruzione della dinamica.
Dunque l’ arco di tempo utile per compiere l’ aggressione e le successive operazioni sopra descritte, definito secondo i precedenti calcoli in circa trenta minuti, deve essere ridimensionato, cronologicamente ridotto. Si aggiunga che l’omicidio per arma bianca comporta quasi necessariamente che la vittima riconosca l’aggressore. Se si ipotizza che Parolisi abbia architettato una complicata messinscena per commettere l’omicidio, pare strano che egli abbia
2 Si noti che questa quantità si riferisce a 150cc di contenuto gastrico, mentre nella prima relazione la quantità risultava pari a 200cc: ciò significa che potrebbero essere non 3 ma 4 mg.
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abbandonato la moglie agonizzante, con il rischio che qualcuno potesse giungere sul posto. Questo restringerebbe ulteriormente i tempi utili per celare gli abiti imbrattati di sangue e sbarazzarsi dell’arma, rendendo pressoché impossibile, in definitiva, l’esecuzione dell’omicidio da parte sua.
In sostanza, le certezze in Medicina Legale sono – come è ben noto – quasi sempre destinate ad infrangersi contro la realtà dei fatti. La variabilità dei fenomeni biologici e la scarsità di dati storico-circostanziali sicuramente attendibili non consente di formulare giudizi precisi. Con questi limiti, anche volendo basare il tempo utile per l’aggressione e per le attività ad essa correlate sui parametri più sfavorevoli, sembra ben difficile che Salvatore Parolisi abbia potuto esserne l’autore.
Precisiamo che quanto detto si riferisce ovviamente all’ipotesi che la morte sia avvenuta nel pomeriggio del 18 aprile, ma come già abbiamo segnalato su questo punto non esiste alcuna certezza sotto il profilo medico-legale”.
*** ***

Anonimo ha detto...

E dopo questo copia ed incolla del ricorso di Biscotti & Gentile .....concludi . Grazie

Anonimo ha detto...

Non ci è dato di sapere chi ha pubblicato queste considerazioni scientifiche peraltro interessantissime?
Marilia

Anonimo ha detto...

Sono estratti dal Ricorso al Riesame dell'agosto 2011. Chi segue questo blog da tempo li conosce a memoria. Alla luce di quanto emerso in seguito sembrano anche un tantino datati e superati. Molto più interessante la perizia del dott. Bruno anche se le conclusioni sono in totale contrasto con quanto scritto in precedenza.

Anonimo ha detto...

Chi è il DOtt. Bruno? perito o consulente di parte?

Anonimo ha detto...

il Dott. Bruno era il consulente del giudice Tommolini
Marilia

Anonimo ha detto...

Quella postata invece è la consulenza di varetto e Vasino quindi una consulenza teoricamente più a favore di parolisi. Quella del giudice tende ad essere un po' più imparziale

Annika ha detto...

La perizia Bruno piace perche' e' breve e piena zeppa di immagini (insomma, c'e' meno da leggere). Peccato per le due righe finali, dato che la Sg che non conosce innumerevoli variabili in quanto e' una proteina a se' stante, che non varia a seconda se rilevata nelle Haven Suites varie o in situazioni PM, e la cui proteolisi con digestione da parte del PSA alle analisi di convalida del test che la rileva per piu' a lungo non supera le 48h post coito.

Usate la testa, "anonimi delle variabili": ma se neanche in double blind MS la Sg e' risultata rilevabile oltre 24-36h TSI, secondo voi all'interno del canale vaginale di Melania ha giocato a nascondino?

Anonimo ha detto...

@Annika e ora che ho capito cosa manca guardando le foto pensi anche tu che le conclusioni di Ferraro sul caso Rea possono essere esatte?
Marilia

Annika ha detto...

@ Marilia

Non credo che tu lo abbia capito. Credi che il mio sia un giochetto? Far from it. Si tratta di un dato oggettivo, non fine ad una ricostruzione soggettiva.

Anonimo ha detto...

Bé mi pare di avertelo scritto che l'espressione del viso di Melania non era quella di una persona uccisa in quel modo. Non intendevi forse quello?
Marilia

Anonimo ha detto...

ho guardato quel link, di tale Maria che parla di 18 aprile, ma anche di fuoco,
interessanti la croce di s. Andrea e la figura della coppia nella nascita di venere: due vittime, uomo e donna.

Anonimo ha detto...

istinto

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti.
@ anonimo delle 22:30 del 13 gennaio.

Se era una profezia si è avverata, poiché il sequestro è avvenuto il 18, ma la luna piena c'è per tre giorni o sbaglio?
Comunque se quella Maria AA scrive alcuni messaggi sul 18 aprile si può ipotizzare che: o c'era qualcosa nell'aria e lei, secondo la teoria della sincronicità junghiana l'aveva captato, o immaginava che sarebbe accaduto perché... l'aveva "intuito".
Mi sembra di ricordare che si parli di Napoli?
Devo rileggere.
Vanna

Anonimo ha detto...

cosa dice questo ferraro in relazione al delitto Rea, potete gentilmente postare qui il suo commento o dire dove si può leggere. Grazie mille.
Federica

ENRICO ha detto...

A TUTTI

Io non riesco più a seguirvi !

Anonimo ha detto...

@ ENRICO
Non so se Massimo ritenga ancora opportuno permettere la pubblicazione di pettegolezzi da supermercato, e che il blog diventi un luogo di ritrovo di comari di quartiere.
Lo spazio è suo, ovviamente, è può utilizzarlo come vuole.
Ma lo prego, gentilmente, di provvedere, in qualche modo, che quanto sopra non continui a svilirne la dignità
FALCE

Rita ha detto...

Enrico e Falce,
ma state attenti, altro che pettegolezzi da supermercato (tranne alcuni), qui nelle ultime ore abbiamo avuto commenti da ospiti "illustri".
Leggete bene e vediamo se capite chi ci ha fatto visita!
r.

ENRICO ha detto...

@ Rita
qui nelle ultime ore abbiamo avuto commenti da ospiti "illustri".

io mi riferisco ad una serie di enigmatici commenti di cui non afferro assolutamente il senso.

Per quanto riguarda invece il lungo "copia/incolla” anonimo , mi sembra confermi in maniera rigorosa e provata quanto in questo blog si è da sempre sostenuto solo in virtù di un ragionamento logico ed intuitivo : i tempi, i fatti e i modi ipotetici della dinamica omicidiaria, contenuti nell’impianto accusatorio, sono in evidente netto contrasto con i tempi, i fatti e i modi effettivi e reali a disposizione di tutti e confermati da testimonianze

Annika ha detto...

@ Enrico

E se qualcuno fosse cosi' cortese o curioso da provare cio' che ho proposto e cercasse un riscontro dell'esito dell'esperimento nelle foto di Melania, avremmo la prova oggettiva che la dinamica dell'azione omicidiaria e' completamente errata.

Perche' tanto mistero, almeno da parte mia? Perche' non voglio influenzare nessuno anticipando le conclusioni. Che chiunque ci arrivi da solo. Poi casomai se ne puo' discutere apertamente.

ENRICO ha detto...

@ Annika

non ho fatto l'esperimento ma soprattutto non ho mai visto le foto.

e quindi non sapendo COSA C'E' non potrei mai scoprire COSA MANCA.

( non dirmi di guardarle perchè me lo impedisce il rispetto per la persona umana : non avrei mai potuto fare il medico-legale !)

monic@ ha detto...

@ Annika

A suo tempo vidi le foto ma, pur se mi mettessi a fare l'esperimento che ci hai suggerito, nn saprei proprio cosa andarvi a guardare..... Come lo vedi un aiutino? ;)

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