lunedì 13 agosto 2012

ANNAMARIA FRANZONI - CASO COGNE. SCENEGGIATURA DI UN DELITTO: IL FILM IMPOSSIBILE


Le sceneggiature, novantanove su cento, sono scritte in font courier 12. Si tratta di un carattere incomprimibile e, per convenzione internazionale, ad ogni pagina scritta deve corrispondere un minuto di film. L’impossibilità di sceneggiare qualcosa è legata al tempo, quindi allo spazio delle pagine. Se voglio raccontare un delitto avrò bisogno di tempo sufficiente per svilupparne la sceneggiatura, altrimenti i passaggi troppo veloci, con un susseguirsi incalzante di scene troppo brevi, creeranno un film comico alla Ridolini, una specie di moviola accelerata. Ci sono cose che si possono raccontare anche in quindici secondi (vedi certi spot pubblicitari dove in realtà ognuno immagina una storia diversa), sceneggiature che in poche scene folgoranti raccontano una storia, ma ci sono storie che per essere raccontate in modo credibile e 'oggettivo' hanno bisogno di molto più tempo. Se quel tempo non ci viene concesso, allora quelle storie diventano solo un film noioso, brutto e inverosimile. Articolo di Gilberto M. Leggi tutto l'articolo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un amico mi ha fatto notare che l’assassino nell’ipotesi che non indossasse il pigiama, avrebbe potuto indossare il burka o burqa completo o burqa afghano. In tal modo non avrebbe dovuto lavarsi ma solo sbarazzarsi dell’indumento insieme all’arma del delitto. Elementary my dear Watson.