giovedì 13 ottobre 2011

Melania Rea. Chissà se gli inquirenti di Teramo hanno lo stesso fiuto di Piergiorgio

Piergiorgio
Stavolta ci siamo. Stavolta c'è da pensare che i Pm di Teramo abbiano fiutato la pista giusta, quella che non hanno mai cercato perché avevano in mano una ricostruzione già pronta e finita. La mia convinzione deriva dai numerosi interrogatori in atto, nell'ultimo dei quali è stato sentito per tre ore il gestore del chiosco di Colle San Marco, il primo del Ranelli con gli inquirenti abruzzesi (quattro quelli sostenuti coi Pm di Ascoli), e dai prossimi programmati fra cui anche quello alla madre di Melania. Questo sta a significare che qualcosa di quanto avevano in mano non tornava, ed il fatto che alla procura di Teramo si siano decisi a voler riascoltare i testimoni, gli stessi già ascoltati qualche mese fa dai loro colleghi ascolani e di cui hanno tutti i verbali firmati, fa presumere, credo a ragione, la necessità di avere sicurezze e non di continuare una indagine basandosi sulla incondizionata fiducia nel prossimo. Fa presumere che vogliano verificare personalmente se quanto ad Ascoli hanno scritto corrisponde in realtà al pensiero ed al ricordo dei testimoni verbalizzati, così da trarre autonome conclusioni e non seguire la linea tracciata per partito preso. In questo ambito figura anche la prossima testimonianza della madre di Melania, madre che dovrà confermare ciò che nelle interviste televisive non ha mai dato per certo, il pranzo a base di piadina già avvenuto al momento della sua telefonata delle 13.35.

Perché questo è un passaggio focale di tutta la ricostruzione fatta in terra marchigiana, è sul prima o sul dopo del pasto che si gioca il destino del Parolisi. Se Melania avesse mangiato prima della telefonata, prima quindi di andare in bagno, significherebbe  che l'orario di partenza indicato dal patologo, che corrisponde all'orario finale in cui il pasto è stato ingerito, inizierebbe sulle 13.20/13.30 (quello tenuto per buono nella sua relazione), ma se il pranzo fosse stato consumato dopo la telefonata il tutto andrebbe spostato in avanti di mezzora e portato sulle 13.50/14.00. E non è cosa da poco in quanto la morte, scrive il dottor Tagliabracci, è sopraggiunta a due ore dal pranzo e ad un'ora dall'assunzione del caffè. Ed in questo caso, lasciando perdere piste e ricostruzioni alternative (non tenute in considerazione ad Ascoli ma esistenti), se nella prima ipotesi il caffè poteva averlo consumato sulle 13.45/13.50, così da far corrispondere la morte all'orario indicato dalla procura (prima delle 14.50), nella seconda ipotesi l'assunzione della caffeina andrebbe spostata in avanti di altri 15/20 minuti, così da portarla a pochi minuti prima della partenza e da far corrispondere la morte ad un orario compreso fra le 15.10 e le 15.20.

E non è un dato irrilevante se accomunato ad altri dati importanti quali: le prime dichiarazioni del Ranelli, che collocava Melania sulla scena in un orario antecedente le 15.00, ed il fiuto del bistrattato e non considerato cane Piergiorgio che portò tutti nei pressi del monumento. E fa specie sia stato accantonato! Se non altro perché Piergiorgio è uno dei cani che portò tutti al cantiere Mapello, caso Yara Gamirasio, che portò, con gran sorpresa e nell'incredulità generale, i volontari di Siena dalla parte opposta a dove si erano concentrate le ricerche di Quinto Rossi, un uomo dispersosi sulle montagne e trovato, grazie al fiuto del cane, tre giorni dopo steso in un prato di una zona industriale allo stremo delle forze, e Piergiorgio è arrivato sul luogo solo il terzo giorno. Piergiorgio è il cane che non trovò tracce di Livia ed Alessia a Cerignola, e non le trovò perché non c'erano, uno dei cani che ritrovò un ragazzo sedicenne di Marsciano, che portò alla fermata dell'autobus chi cercava un anziano di Martinsicuro, poi trovato morto ma davvero salito su un bus a quella fermata. E questi ritrovamenti riguardano solo i fatti di cronaca trattati dai media. Insomma, per capirci, Piergiorgio non è l'ultimo arrivato e, come sostiene il suo istruttore, solo a cinque giorni dalla scomparsa le tracce non le trova. Questa affermazione cancella l'ipotesi che al Pianoro possa aver fiutato quelle lasciate da Melania Rea domenica 10 aprile. Anche perché la donna in quel giorno era passata in altre strade e Piergiorgio in altre strade il 18 aprile non l'ha fiutata.

Quindi la speranza e che a Teramo abbiano lo stesso fiuto di Piergiorgio e non facciano come a Bergamo quando si abbandonò la pista, ora ripresa (ma forse è tardi), del cantiere di Mapello. La speranza è che non vogliano fare la figura birbante di chi a Brembate ha deciso che era meglio cercare camorristi o mafiosi piuttosto che fermare per quindici giorni i lavori del centro commerciale in costruzione. Ma c'è un'altra speranza che potrebbe dare nuova spinta alle indagini, la speranza che riescano a decifrare il rebus del pantaloni abbassati e dell'urina mancante, sia nella vescica che sul terreno. E non è un rebus di facile decifrazione dato che le analisi delle tracce di sangue, la Blood Pattern Analysis, hanno confermato che l'aggressione è avvenuta proprio ed indiscutibilmente accanto al chiosco della pineta. Perciò c'è da capire quando e dove ha fatto pipì Melania. A casa subito prima di uscire? Ma se avesse pranzato dopo le 13.30, come scritto sopra, la caffeina nello stomaco doveva risultare maggiore di quanta ne è stata trovata. Ed inoltre a pensarla così dovremmo eliminare dal quadro, ancora una volta, il fiuto di Piergiorgio. Ed io non me la sento di affidarmi a chi non ha avuto fiuto ed accantonare chi ha dimostrato nel tempo di averne tanto.

Come non me la sento più di leggere le tante cavolfiorate che in mancanza di notizie scandalistiche escono ultimamente su ogni sito che abbia bisogno di contatti. Nuovi coltelli e nuovi abiti insanguinati, pur se improponibili come notizie scoop, in sei mesi chissà quante persone hanno attraversato il sentiero, chissà quanti militari si sono appostati in zona e chissà quanti cercatori di funghi hanno attraversato il bosco, forse anche l'assassino vi è passato più volte (sempre non sia davvero il Parolisi), fanno schiacciare volentieri quel tasto alla sinistra del mouse. E lo si schiaccerà ancora non appena usciranno dal cilindro nuovi trolley, nuovi telefonini, nuove gocce di sangue in auto o in casa e, pur se il Ris ha stabilito non ve ne fossero, nella lavatrice. Tutto fa brodo ed aiuta la tesi accusatoria. Tesi ultimamente sposata dal 90% dei media. Ma loro, anche se a nessun organo di informazione dovrebbe essere concesso di schierarsi  apertamente, seguono la "pancia" ed i pensieri spontanei, cosa che non devono fare gli inquirenti. Inquirenti che hanno l'obbligo di farsi domande, anche alternative, e cercare di far luce sui diversi punti rimasti tutt'ora oscuri.

Uno su cui puntare l'attenzione è di certo il passaggio a Villa Lempa di un militare e due soldatesse, una delle quali, in stato di agitazione, vomitò, ed il motivo va ricercato nel fatto che la compagnia di Chieti, posizionata al poligono distante solo tre chilometri da quel paese, non ha soldatesse fra i suoi ranghi. Quindi è chiaro che le due notate in atteggiamento strano provenivano da Ascoli. Oppure non è chiaro affatto e c'è da chiedersi cosa facessero in quella zona, a pochi minuti dal chiosco in cui è stata poi ritrovata Melania morta, nel pomeriggio del giorno in cui è stata uccisa. E' un particolare irrilevante? Lo è anche lo strano passaggio di auto, sulla strada che porta a Ripe (quindi al chiosco), avvenuto la notte successiva? E' possibile che non venga notata l'anormalità citata dagli abitanti di Villa Lempa, che mai avevano visto soldatesse il pomeriggio, e che non si noti l'anormalità dello strano andirivieni di auto in quella strada? Davvero dobbiamo iniziare a credere che ci sia qualcosa di losco da coprire? E' per questo che le indagini sono rimaste ad Ascoli per tanti mesi? Per dar modo a chi poteva di offuscare la pista giusta?

Oppure il delitto di Melania Rea ha una sua più semplice soluzione e tutto ciò che lo circonda è frutto del caso? Ma quale caso ha voluto si emarginasse il cane molecolare Piergiorgio che da solo, come abbiamo visto, ha risolto più casi di quanti ne abbiano mai risolti molti procuratori? A Teramo hanno davvero capito che il quadro disegnato dai loro colleghi marchigiani ha un'enormità di lacune e va ricontrollato attentamente? Sapranno risolvere il rebus della pipì mancante? Riusciranno a fare luce sui punti oscuri, nonostante i mesi passati, o il tempo ha fulminato ogni possibile chiarore?



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516 commenti:

1 – 200 di 516   Nuovi›   Più recenti»
Anonimo ha detto...

Ottimo come sempre, Massimo.
Anch'io spero che i PM vogliano riconsiderare tutti gli indizi che fino ad ora non sono stati inseriti nelle loro ricostruzioni.
A più tardi, ciao Tiziana

Anonimo ha detto...

Ma poi dove si posiziona una persona, dove si sta spostando il suo cellulare??? O dove la cella corrispondente illumina il raggio sul territorio delle possibile alternative??? Dove decide un magistrato o dove ne e' certo un cane che ne segue le tracce olfattive??? No perche' questa e solo una delle problematiche proditotiamente affrontate, il cane porta li, la cella dice "anche" li, ma li decidono i magistrati che non puo' essere stata perche' anche Ranelli e' confuso, forse non dice tutta la verita', perche' anche gli orari si spostano a divinis a parte che il Parolisi sia o meno veramente colpevole, ma queste sono quisquilie per poter spostare la patata rovente, il mediatico incalza e spaventa, ci si dimentica sei o sette dna maschili diversi da quelli del marito, si tralascia due dna femminili sulle dita di Melania, si ridimensiona pacchianamente un'impronta a sangue fresco sulla scena del delitto, due auto viste dalla sentinella entrare nel bosco integre ed uscirne ammaccate con persone nascoste nel pianale stanno giocando alla caccia al tesoro vergognandosene, ha bevuto la sentinella che non ha visto l'attacco ad una sentinella accucciata a far pipi' a vescica vuota, ben venti coltellate per un marito che lascia morire dissanguata l'odiata moglie per recarsi a venti chilometri a dichiarare che era andata in bagno, come se i dissanguanti non possano parlare e rivelare chi gli succhia il sangue lentamente, un unico chiosco in Zona isolata sfortunatamente chiude per imbiancare un legno tarlato nell'unica due giorni di esercitazione militare a poca distanza, quanti incassi persi, caffe' non venduti, pa.ini comprati a Villa Lempa, due ciclisti spariscono intanto a Colle insieme a due donne che inseguivano una terza, due ragazzini si inseguono felici sugli stessi declivi a pochi metri di distanza ed a velocita' esuberante, sfiorano un cavallo, un nitrito, ed in mezzo ad una disperazione unicame.te vera ancor prima di sapere, di conoscere, si leva una figlia ad un padre, si chiede pure di strappargli la patria potesta', e' un'ecatombe, "tu mi ha levato la figlia e tu non devi vedere piu' la tua", parole di una certezza disarmante, il tono e' forse l'unica prova di questa storia eppure la sostanza e' un ossimoro, nessuna certezza ma la giustizia non serve, nella convinzione intuitiva serve il concetto di vendetta, perche' alla vittoria chi ci pensa piu', meglio la sconfitta che il dubbio naturale, perche' in fondo oramai c'e' solo la facciata da salvare. Tra due procure che si rimbalzano contrarieta' e competenze territoriali sembrerebbe distorte da un pilota distratto.
E che amarezza quel "No, tuo marito tu non lo lasci!!!!", che senso avrebbe un amore a forza che muore rispetto all'umano, ma meno cattolico, darsi almeno un'altra possibilita' nella convinzione, mi sembra provata oltre ogni ragionevole dubbio, di aver fatto un errore a cui voler riparare???
Che Parolisi non amasse Melania e' lampante ma doveva essere costretto a starci insieme, non poteva crescersi la sua bimba cercando un amore vero perche' la facciata non prevede errori, strano Dio si.

Marco ha detto...

In effetti la questione del cane mi è sempre parsa la più difficile da smontare dal punto di vista accusatorio, almeno dopo aver letto la memoria difensiva. Difficile sorvolare sul fatto che segua proprio la pista indicata da Parolisi.

PINO ha detto...

X MASSIMO

Sei molto penpensante, ed è bene che sii così, te ne tornerà merito. Ma i segnali che hai rilevato, sono molto deboli.
Solo se, per esempio, ricominciassero a prendere in seria considerazione l'indicazione fornita dai cani, ricontattando l'addestratore, per riascoltarne più attentamente il parere, potremmo cominciare a sperare sullo spostamento del mirino, anchilosato nell'unica direzione prestabilita.
Naturalmente, quello che ho prodotto è solo uno dei punti che reclamano di essere chiariti, ma ce ne son tantissimi altri.
Se l'intenzione degli inquirenti teramani fossero veramente quelle da te auspicate, potremmo assistere senza nessun dubbio, ad un capovolgimento completo di tutto il castello di sabbia fin'ora costruito.
Aspettiamo, e vorrei tanto che avessi ragione tu.
Salutoni, PINO

GilmArt ha detto...

Proseguendo anche col mio sgomento sull'accantonamento della pista seguita dal cane, mi chiedo se per esempio non fosse stato il caso di far fiutare al cane l'odore di Parolisi e quello della bimba per capire se al monumento ci sono andati tutti e 3 o magari solo Melania perchè aveva un appuntamento.E se scopriamo che alla roulotte ci è andato anche Parolisi? Mi sembra poi inverosimile che dovendosi recare alle 16 da Sonia decidano di fare una gita di mezz'ora nelle ore in cui i bimbi sono usi riposare e quando ne avrebbero avuto il tempo l'indomani o i giorni a seguire..Penso avessero un appuntamento e ne abbiano approfittato per fare fare un giro sull'altalena alla bimba ma che non fossero le altalene il loro obiettivo.

rita ha detto...

@Tutti

per chi fosse interessato qui troverete i verbali delle ricerca con il cane. Molto interessante.

http://www.vanityfair.it/news/italia/2011/09/28/melania-rea,-nei-verbali-la-«pista-dei-segugi»

Altro dossier sui cani qui:

http://www.vanityfair.it/news/italia/2011/09/28/melania-rea,-la-pista-dei-segugi-e-l'alibi-di-parolisi

Buona lettura.
rita

Unknown ha detto...

Ciao Pino.

Perché non dovrebbero interrogare anche l'addestratore di Piergiorgio? Se ripercorrono i fatti, come spero e credo, non possono discriminare quel cane più di quanto hanno già fatto. Ed inoltre, perché farlo andare tre giorni al Pianoro per fare ricerche e poi accantonarlo? Che senso ha? Non ti pare ad Ascoli abbiano seguito le orme di Brembate?

Io al cane credo, più che agli uomini, ciò che non capisco, e l'ho scritto, è la sua emarginazione quasi che si voglia a tutti i costi far pagare il delitto al Parolisi. Ormai è una lotta a chi più gli da addosso. Ogni giorno escono rivelazioni, i Rea picchiano sempre più duro e nulla c'è mai di favorevole nonostante non vi sia nulla che lo collochi a Ripe (se non le sue bugie).

Non pare anche a te che si cerchi di spostare l'attenzione solo addosso a lui? E da tempo lo si fa. Ed allora, c'è un motivo particolare o ad Ascoli hanno preso tempo, non arrestandolo subito, per nascondere qualcosa o qualcuno?

Per questo io spero che a Teramo ripassino tutto, ma dico tutto, il canovaccio disegnato dai marchigiani, comprese le militari ed il caos di macchine (inspiegabili) e capiscano che la pipì manca per un motivo e non per il motivo che si vuole far saltare agli occhi.

Noi dobbiamo iniziare a credere che chi ha portato avanti le indagini ed i media siano come le sirene di Ulisse, se le guardi e le ascolti non esci dalla loro gabbia. E se ci ingabbiano alla fine la ragioneremo come vogliono loro, cioè il Parolisi è colpevole perché nessun altro può essere colpevole.

Questo è il mio pensiero.

Massimo

Rita ha detto...

Massimo,
è stato interrogato. Vedi il primo link che ho messo sopra. C'è il verbale.
r.

Unknown ha detto...

Grazie Rita, appena mi libererò lo andrò a leggere. Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Io Rita parlavo degli interrogatori che stanno facendo a Teramo e mi auguravo sentissero anche l'istruttore di Piergiorgio (in maniera più convincente che non ad Ascoli). L'articolo invece parla degli interrogatori fatti ad Ascoli, quelli non inseriti agli atti.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Anche la madre di Melania è stata sentita, un'audizione di quattro ore. Cosa può aver detto in un colloquio così lungo?

Spero che i PM di Teramo sappiano condurre le loro ulteriori indagini scevri da pregiudizi, ovvero che il loro lavoro non miri soltanto a cercare la "prova regina" contro Parolisi, ma sia orientato, finalmente, a una ricerca a 360°.
Speriamo anche che i testimoni, dopo 6 mesi di battage mediatico contro Parolisi, riescano a conservare "puri" i loro ricordi.
Tiziana

Alessandro ha detto...

la speranza è che in quel di teramo si sia deciso di rivedere il caso in toto, risentendo testioni,parenti ed istruttori di cani e non.
la mia personale paura è che il tutto sia indirizzato ad uno schiacciamento degli elementi nella direzione di quello che ora è un vero e proprio "affair parolisi"

Anonimo ha detto...

Caro Alessandro,
Massimo il suo "j'accuse" l'ha già lanciato, ora speriamo che ci sia qualcuno della magistratura pronto a raccoglierlo!
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Alessandro
Condivido il tuo auspicio di una completa revisione del caso, con tutte le testimonianze.
A mio parere ci sarebbero fatti e coincidenze non ancora approfondite, una per tutte riguarda nuovamente Sonia, come si evince dal verbale dell'istruttore di Piergiorgio. Per carità, può anche non significare niente, se non che si tratta di una persona molto premurosa, informata di tante cose perchè amica intima della coppia; è comunque lei la vicina di casa che da Colle S.Marco alle 21 accompagna l'istruttore a casa dei coniugi Parolisi Rea; è informata della modalità di prelevamento degli odori per la ricerca (e anche delle modalità della ricerca stessa, visto che alle 22 lo riaccompagna al Colle); ha accesso all'armadio della camera matrimoniale prima dell'arrivo dei genitori di Melania, che arriveranno in nottata.
Se per caso stai raccogliendo dati per la cosiddetta pista familiare....

Pamba

p.s se compare un post simile, scusate, ho fatto casino con l'invio

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo,

leggendo un intervista degli addestratori di Piergiorgio su Vanity Fair, ho appreso che sono testimoni dell'accusa.
Non trovi un pò anomala la
cosa?
Quali loro dichiarazioni, a sfavore di Parolisi, vorranno usare?

Ciao Sira

Alessandro ha detto...

sira,credo fosse un refuso

Unknown ha detto...

Anch'io Sira credo abbiano inteso dire che, avendo avuto l'incarico dalla procura, ora sono testimoni a carico dell'accusa. Ma la parola testimoni può fuorviare e di certo non è intesa nel verso che intendiamo noi. Se fosse stata la Difesa a pagare ora sarebbero testimoni a carico della Difesa.

In ogni caso qualsiasi sia chi paga la prestazione o la perizia, sia accusa che difesa, delle risultanze ne possono trarre giovamento entrambi. Quindi a processo l'istruttore non sarà né a favore né contrario a nessuno, ma dovrà rispondere alle domande di entrambe le parti e sarà il giudice a decidere a chi sarà favorevole la sua testimonianza.

Ciao, Massimo

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Ale,
la parte dell'articolo in cui l'addestratore dichiara ciò è questo:

"Del caso Rea non possiamo parlare: siamo testimoni dell'accusa" Federico Lazzaro e Stefano Macciò si trincerano dietro il più assoluto silenzio. Tuttavia, le uniche tre parole che pronunciano («testimoni dell'accusa») non passano inosservate. Ma la traccia seguita dal cane Piergiorgio non era uno dei caposaldi della difesa di Parolisi?

Fosse un errore di stampa dici ci sarebbe cmq il commento del giornalista?

Ti posto un link, che ho trovato molto interessante:
stampahttp://www.vanityfair.it/news/italia/2011/09/28/melania-rea,-nei-verbali-la-«pista-dei-segugi»

Sira Fonzi ha detto...

Sarà sicuramente così Massimo, forse l'intento è quello di mettere in discussione la capacità olfattiva dei cani, e la loro attendibilità.
Magari se non avessero fiutato tracce di Melania in nessuna parte del Pianoro, ora sarebbero considerati come prova regina, chissà!!

Sira Fonzi ha detto...

Rita, scusa ho ripostato il tuo stesso link, non avevo letto il tuo post.

Ciao

Alessandro ha detto...

chiedo direttamente a chi ha firmato l'articolo, così siamo sicuri

filippo ha detto...

Come per Yara, gli inquirenti dovevano impostare le indagini su i punti fermi: testimonianze del Tironi e delle due persone abitanti in zona e fiuto dei cani molecolari che portavano a Mapello. Allo stesso modo qui i punti fermi da cui partire sono: testimonianza (la prima non le successive frutto di pressioni mediatiche) del Ranelli, fiuto del cane e testimonianze sulla presenza di militari in zone vicine al fatto. Non mi fido assultamente delle testimonianze dei teen agers presenti, teen agers che ahimè oggi vivono in un mondo tutto loro. L'esagerata esposizione mediatica di questi fatti porta gli investigatori a costruire scenari assurdi e quanto mai fantasiosi.

Luca ha detto...

Incrociando i seguenti dati appurati:
1. percorso seguito dal cane molecolare che si ferma in prossimità della roulotte manifestando particolare attenzione all'interno della stessa;
2. vescica di Melania vuota e non rinvenimento a Ripe di tracce di urina della stessa;
3. pantaloni e slip di Melania abbassati come fa una donna al momento di urinare,
non vi sembra anche possibile che Melania dopo essere arrivata al Monumento si sia recata (da sola o accompagnata dalla persona con la quale aveva appuntamento e probabile familiarità) sino alla roulotte e lì (o fuori della stessa od anche dentro) abbia urinato per poi essere aggredita e trasportata a Ripe per mezzo di un veicolo parcheggiato (per non essere visto dalla provinciale) nei pressi (da Vanity Fair si evince che la roulotte è raggiungibile da una stradina) e solo successivamente sia avvenuto l'omicidio? I Carabinieri del RIS hanno mai fatto accertamenti nei pressi della roulotte e se no come mai?

Segnalo inoltre che adesso su Googlemap con Streetview è possibile percorrere quasi tutte le strade del Pianoro. Arrivati sulla provinciale e guardando verso il Monumento si scorge sulla sommità della collina un impianto di telefonia cellulare. Escludendo che si tratti di un impianto TIM (in quanto sarebbe stato sicuramente agganciato dal cellulare di Melania) potrebbe essere anche di Wind e quindi nulla al momento potrebbe fare escludere che Sonia abbia chiamato Melania trovandosi nei pressi del Monumento (visto che dall'ordinanza del GIP di Teramo emerge che la la cella impegnata fa riferimento ad un impianto ubicato al Colle).

Ciao

Luca ha detto...

Proseguendo nel mio ragionamento, se, come sembra appurato dalle testimonianze dell'istruttore del cane e del Carabiniere che ha partecipato alla ricerca, Melania è andata a piedi sino al Monumento e da lì sino alla roulotte dove però se ne perdono le tracce, ed allo stesso tempo l'omicidio è avvenuto a Ripe, significa che dalla roulotte a Ripe è stata portata (condiscendente o non) tramite un veicolo per incontrare una o più persone non presenti al Colle perché altrimenti l'omicidio avrebbe potuto benissimo essere consumato vicino alla roulotte (che dalle testimonianze risulta essere sufficientemente appartata). Nel caso sia stata portata contro la sua volontà (visto che aveva ancora i pantaloni abbassati perché probabilmente aveva urinato) le persone presenti presso lo roulotte dovrebbero con buona probabilità essere state perlomeno due considerato il fisico di Melania. Senza forzare troppo con le congetture tale ipotesi si sposerebbe bene con le testimonianze in merito al fuoristrada che è stato visto transitare in andata e ritorno ad alta velocità sulla strada che porta al chiosco di Ripe.

Ciao

Anonimo ha detto...

NON PUO' ESSERE STATA AGGREDITA IN ALTRO LUOGO E PORTATA VIA CON I PANTALONI ABBASSATI, E' STATA UCCISA IMPROVVISAMENTE A RIPE ANCHE PERCHE' AVEVA IL TRUCCO INTATTO
MABRUK

Luca ha detto...

@ Mabruk

Sicuramente il delitto è avvenuto a Ripe come appurato dalle indagini, ma il "trucco intatto" non mi sembra far escludere che possa essere stata tramortita e trasportata. Inoltre dubito che il "trucco intatto" (che per nostra fortuna non abbiamo potuto vedere da nessuna macabra fotografia) si addica perfettamente ad una persona mezza sgozzata, accoltellata ripetutamente e lasciata agonizzare per più di 10/20 minuti. Quindi proprio "intatto" non doveva essere.
In ogni caso, ammesso che sia andata di sua volontà a Ripe, nessuno ha ancora dato spiegazioni convincenti ai vestiti abbassati (non avendo trovato tracce di urina e non volendo credere alle ricostruzioni arzigogolate ed a mio parere fantasiose dei magistrati di Ascoli e Teramo).

GilmArt ha detto...

Proviamo a supporre per un momento che Parolisi sia innocente. L'amica Sonia, fa due chiamate dal telefonino della madre giustificandolo con assenza di credito nel suo.Ma se si dovevano vedere dopo 2 ore, che fretta c'era di chiamare Melania, proprio in virtù del fatto che neanche aveva credito? A giustificare una telefonata "urgente" non è di certo la spiegazione che ha dato, ovvero sapere com'era andata la visita, visto che dovevano vedersi a breve.E come fa (dice lei) a sbagliare a mandare l'sms sul wind anzichè sul tim, quando non essendo in memoria nel cellulare della mamma, ha composto manualmente il numero?Si è verificato l'alibi di Sonia?Che ne pensate?

Anonimo ha detto...

x LUCA:
INFATTI QUELLO DEI PANTALONI ABBASSATI E SENZA TRACCE DI URINA TROVATE IN LOCO E' UN MISTERO CHE SI PUO' SPIEGARE IN UN MODO SOLO: SI STAVA FORSE APPRESTANDO AD UN RAPPORTO SESSUALE? CON CHI? SEMBRA CHE MELANIA NON AVESSE ALTRE STORIE ... MA GLI INQUIRENTI DOVRANNO TROVARE PROVE CERTE DI UNA COSA COSI' IMPORTANTE PRIMA DI CONDANNARE QUALCUNO.
MABRUK

Luca ha detto...

Sempre con riferimento al cane molecolare, dalle testimonianze dell'addestratore e dell'addetto del soccorso alpino emerge il fatto che il cane ha cercato di intrare all'interno della roulotte anche con una certa veemenza ma poi non ha seguito altre piste (anche se sembra che si sia indirizzato di nuovo verso il sentiero che porta al monumento come a percorrere il percorso dell'andata).
Sicuramente durante l'ispezione effettuata quella sera stessa dai Carabinieri non è stato trovato nulla di macroscopico ma in quel momento stavano cercando una donna viva od un cadavere (che sicuramente si trovava non lì ma a Ripe).
Da un filmato interessante del 19 settembre sempre su Vanity Fair si vede che la roulotte è ancora lì.
Perché i magistrati non hanno mai mandato i RIS alla roulotte? Perché non ce li mandano adesso? Magari potrebbero trovare qualcosa di interessante o forse qualcosa di confutante le loro tesi?
Se il cane dalla roulotte non ha seguito altre piste, può forse voler dire che Melania si sia allontanate dalla roulotte non camminando (e quindi trasportata)?
Ciao

Unknown ha detto...

Ciao Luca... oppure dopo aver fatto pipì è tornata al monumento tramite le sue gambe con qualcuno che lì l'aspettava o che le ha detto che lì non poteva stare.

Ma non è per ingarbugliare le tue tesi che scrivo, voglio parlare a tutta la ex squadra.

Mi sbaglio o vi siete bloccati? Posso intromettermi senza far rumore e non essere giudicato altero ma solo collaborativo? Io credo che per fare una indagine davvero a 360°, un'indagine che coinvolga tutti e non lasci il gruppo privo di idee, serva un minimo di organizzazione. Se la si vuole avere occorre fare prima una premessa. Finora avete indagato solo il Parolisi, di cui si sa praticamente tutto (forse), e vi siete incagliati nel non sapere, come forse anche gli inquirenti, qual'è quel segreto o quel qualcosa che coinvolgerebbe la caserma Clementi e, a parer vostro, farebbe tacere il militare che saprebbe, o potrebbe sapere, chi e perché ha ucciso Melania.

Ma questo è solo un modo di muoversi e finora avete ipotizzato usando quanto i media vi hanno fornito sul caso in questione. Ma si dovrebbe passare oltre il caso e guardare i contorni della vicenda, anche quelli precedenti, perché gli omicidi, se non è un raptus improvviso a causarli, avvengono per motivi nati nel passato, sia remoto che vicino al giorno del delitto.

Per fare un'indagine accurata occorre prendere in esame tutto ciò che circonda la vittima, perché è lei che è stata uccisa e, quindi, era lei che si voleva morta. Ora il marito è il primo sospettato, per forza di cose, ma non c'è solo lui ad orbitare attorno alla moglie.

Mettiamo che Melania sia il Sole e che ogni persona, o nucleo di persone a lei collegate, siano pianeti. Questo è lo schema da fare (anche disegnato). E' stato uno o più di questi pianeti a volerla morta? Probabile. Ed allora per fare un'indagine a 360° bisogna verificare tutti i pianeti e non fissarsi solo su quello più vicino a lei.

Motivo per cui una squadra si divide i compiti e, dopo aver individuato il maggior numero di pianeti, si cerca di verificare al meglio ognuno di essi. Ad esempio. Un pianeta, con tanto di satelliti, è la caserma Clementi, attiva nella vita della vittima perché abbiamo visto che domenica 10 aprile al pianoro c'era anche un commilitone del marito con la rispettiva moglie. Quindi la caserma si pone ad essere come un nucleo di persone che gravitavano anche attorno a Melania.

Così anche la parrocchia è un nucleo gravitante, ed anche chi viveva nel condominio ma non era in amicizia, ed i vicini di casa. Ma nucleo è pure Folignano, visto che in quel paese Melania trascorreva le sue giornate, e Somma Vesuviana, perché non si può escludere che ci sia chi ha voluto farle pagare qualcosa di pregresso. Ogni pianeta, come detto, ha poi i suoi satelliti.

Ad esempio le militari che hanno denunciato gli istruttori si sono coalizzate diventando un insieme di satelliti. Ad una di loro un istruttore ha detto di avere un posto tranquillo dove andare a fare sesso, o al poligono o vicino al poligono (vi ricorda qualcosa?). Quindi è probabile che non solo il Parolisi andasse al chiosco con donne ma che vi andassero anche altri istruttori. Quali? Chi ha ricevuto la denuncia delle ragazze?

Pianeti sono il Paciolla e la ex moglie, Alfredo Sirocchi e la moglie, due coppie che avevano frequentazioni quasi quotidiane con la vittima. Chi altri potrebbe aver gravitato attorno al lei? Viveva in una zona frequentata da tossici o balordi? Ecco un altro nucleo da controllare. A Folignano, o a Colle San Marco, gira un gruppo di siffatta specie? qualche spacciatore? Qualcuno di loro è mai stato arrestato? Aveva un coltello con sé?

Una volta individuati tutti i pianeti, tutti i satelliti e tutti i nuclei, di ognuno si cercano più informazioni possibili (chiaramente in internet dato che non siete procuratori e non avete il loro potere).

continua...

Unknown ha detto...

Come fare? Prima si prende il soggetto da verificare e si digita; ad esempio: "Parrocchia di Folignano", si trova il nome: Chiesa di San Gennaro in via Roma 65 (a pochi passi da via Dari dove viveva Melania). Chi è il parroco? Don Carlo Lupi. Chi la frequenta ha un sito internet? No, ma ci sono ragazzi che ne parlano in facebook. E accaduto qualcosa di poco chiaro in via Roma o a Folignano? Nell'agosto 2010 un quarantenne, Massimo Catini, di Folignano è stato arrestato per traffico di eroina. Centra qualcosa con Melania? A parte le siringhe ritrovate sul corpo, ha confessato di averla acquistata nella zona di Napoli... e così via.

Ogni domanda che viene alla mente la si digita in maniera differente e si scopre se da risultanze. E così con ogni pianeta o nucleo trovato. Alla fine, se qualcosa di strano esce, si approfondisce l'argomento e si vede se c'è un incastro che possa collegarlo alla vittima e lo si porta a conoscenza della squadra. Ad esempio, se si trova un collegamento fra un pianeta ed un altro si interagisce con tutti, per capire se il collegamento si può incastrare o è frutto del caso, in modo che ognuno possa cercare altri elementi e dare, se ne trova, un contributo. Chiaramente non additando nessuno ma ipotizzando e restando nelle regole.

Non è facile, anzi è alquanto difficoltoso e si rischia la resa dopo la prima ora, quindi se non si trova inutile una ricerca del genere è meglio fermarsi.
Se vi sono stato utile io mi fa piacere, se non mi condividete non considerate quanto ho scritto.

Ciao, Massimo

Luca ha detto...

@ Mabruk

Prima di ipotizzare, come hanno fatto i magistrati, che si stesse accingendo ad un rapporto sessuale spinta anche da un certo senso dell'avventura, cercherei di darmi altre spiegazioni più verosimili ed aderenti alle prove.

Da quanto ho potuto leggere nelle ordinanze, mi sembra che la vescica di Melania sia stata trovata vuota. Considerato che è morta a circa due ore dall'ultimo pasto non è più probabile che abbia abbassato i pantaloni e gli slip per urinare? Se non lo ha fatto a Ripe, dove lo ha fatto?

Se avesse voluto vivere un momento di sesso "open air" con la persona con la quale si è incontrata al Monumento non avrebbe potuto farlo presso la roulotte? In questo modo avrebbe insospettito di meno il marito con un'assenza più breve.

Queste considerazioni naturalmente le faccio nella mia personalissima convinzione che:
1. Parolisi non mi sembra quel "genio del crimine" così abile da architettare una tale messinscena (incluso il depistaggio/staging sul corpo - ma immaginatevi Parolisi che piagnucola sempre, andare di nuovo a Ripe dove c'è il cadavere della moglie e magari di notte!)ed allo stesso tempo la fortuna che avrebbe dovuto avere per far combaciare omicidio, tempi e testimonianza mi sembra davvero troppa;
2. i magistrati (due procure, due GIP e un Riesame) mi sembra abbiano volutamente trascurato (per pigrizia o per altro?) riscontri e testimonianze che avrebbero potuto confutare il loro impianto accusatorio, scegliendo quindi la strada più facile ("da manuale", con l'uxoricida per motivi passionali ed economici) per di più sulla base di pregiudizi morali ed etici che nulla hanno a che fare con l'obbligo dell'accertamento della verità; inoltre ciascuno aggiungendo una sua propria ricostruzione "fantasiosa" in merito al movente (ne esistono tra differenti versioni);
3. non so se Parolisi nella sua ricostruzione abbia inserito particolari non veritieri al fine di non far risaltare una sua eventuale conoscenza di alcuni aspetti relativi alla scomparsa e morte della moglie, ma sulla base dei pochi riscontri reali a quanto da lui detto (Ranelli e cane) mi sembrerebbe più doveroso e giusto credergli per magari poi imputarlo di connivenza ed intralcio alle indagini.

Ciao

Anonimo ha detto...

FORSE E' COSI' (HO MOLTA FIDUCIA IN QUESTI CANI SONO FANTASTICI) PERO' A QUESTO PUNTO: E' ANDATA VIA SPONTANEAMENTE O NO? LE INDAGINI SPESSO NON VENGANO FATTE COME SIAMO ABITUATI A VEDERE NEI FILMS SUI RIS (CIOE' IN MODO VELOCE E PERFETTO) MA SPESSO IN MODO APPROSSIMATIVO E POI LE TRACCE SI PERDONO! CIAO
MABRUK

GilmArt ha detto...

Ehila! qualcuno puo dar seguito al mio precente post o è a numero chiuso?? Grazie.

Anonimo ha detto...

Io sono più propensa a credere che gli assassini siano il militare e le due soldatesse citate in precedenza, ipotesi che si sposa con quanto affermato dalle due sensitive che parlavano proprio di du soldatesse e un militare.
Marilia

Anonimo ha detto...

GILMART

Quello che ti sel chiesto, ce lo siamo chiesto anche noi, studiando tutte le sfaccettature.
Le mosse della signora non sono nè logiche nè spiegabili.
Se vuoi, puoi impegnarti a risolvere tu il problema, e darcene la soluzione. Te ne saremmo grati.
P.

Luca ha detto...

@ Massimo

Ciao Massimo, sicuramente il metodo che tu hai illustrato è quello giusto ed ad esso dovrebbe adeguarsi l'azione degli inquirenti, tuttavia ritengo che il compito di un blog, interessantissimo, come il tuo (ma in generale di tutta l'informazione) sia quello di vigilare sulla correttezza dell'azione degli inquirenti denunciandone gli errori e portando a conoscenza della maggior parte possibile della gente particolari, dettagli, opzioni plausibili ecc..., che normalmente non vengono diffusi dalla televisione scandalistica che quotidianamente dobbiamo sopportare. E questo affinchè non prevalga la nauseante linea di condotta e presa di posizione di trasmissioni come quella della Sciarelli dove ogni settimana si specula su quanto Parolisi fosse un fedifrago e mentitore e quindi, di conseguenza, un uxoricida privo di scrupoli.
Inoltre credo che, a fronte di tutte le indagini svolte, il quadro quasi completo (sicuramente sono stati trascurati ampi settori dei 360°) sia davanti agli occhi ed a disposizione degli inquirenti e che quindi, se ne avessero solamente voglia, gli stessi potrebbero approfondire facilmente piste di indagine sinora a quanto pare trascurate (per ignavia od incapacità o pregiudizio od anche impedimento non so dirlo, ma sicuramente in modo colpevole).
Ciao

GilmArt ha detto...

Anonimo,
non capisco questo tuo commento di presuntuosa ironia.Cercavo solo un dialogo costruttivo.Mi sembra di capire che sia un blog aperto solo a pochi eletti che si frequentano da tempo, per cui tolgo il disturbo.Bella accoglienza.

Anonimo ha detto...

@Glim Art
mi permetto di rispondere per P. Non credo che il commento precedente fosse ironico, non te la prendere, corrisponde solo a verità il fatto che ci fossimo già interrogati sull'amica Sonia, senza giungere a conclusioni, e dunque ben venga se vuoi portare nuovi spunti sui quali riflettere.
Non togliere assolutamente il disturbo, non sempre i post vengono commentati, vuoi perché ci si collega in orari diversi, vuoi perché non sempre viene in mente qualcosa di attinente al quesito posto.
Posso comunque testimoniare che, pur essendo entrata anch'io nel forum relativamente da poco tempo, vengo presa in considerazione. Non c'è assolutamente un'emarginazione dei nuovi arrivati.
Continua dunque a scrivere, più siamo e più idee riusciremo a produrre.
A presto, spero, Tiziana

Anonimo ha detto...

@GilmArt
Essendo recente frequentatrice del blog, posso dirti che non ho trovato nel post di P. la presuntuosa ironia di cui ti dogli, semmai, una rassegnata conferma che questo aspetto non è stato approfondito dagli inquirenti, per lo meno per quanto ci risulta dalle informazioni a mezzo stampa o atti vari.
Per quanto ne so, l'alibi della signora è stato richiesto (era dalla madre residente a Folignano, ma il suo secondo sms aggancia la cella si San Marco), come anche quello del marito (citato da Parolisi come "quello che magari .. involontariamente ha messo la mano sulla coscia di Melania"),che era al lavoro.
Oltre alle perplessità da te evidenziate, ci sarebbe poi da chiedersi: se aveva appuntamento alle 16 e non ha visto arrivare nessuno, perchè non ha chiamato nuovamente, magari Parolisi? Non ho risposte in merito, so soltanto che Sonia riferisce di avere appreso della scomparsa di Melania dalla moglie di Paciolla, quindi oltre le 17, quando risulta che l'amico sia stato chiamato da Parolisi al Colle.
Ciao
Pamba

rita ha detto...

@Gilmart

Forse hai frainteso quello che ha scritto P. (non capisco chi è) forse Pino?

Il blog non è chiuso: anzi!
Il fatto è che sono mesi che ci siamo fatti i lavaggi di cervello a vicenda, e ora, come ha notato Massimo, siamo "esauriti" non nel senso comune del termine ... abbiamo soltanto finito le ipotesi - credo che le abbiamo fatte tutte, anche le più impossibili - chi in un verso chi in un altro.

Infatti già ti volevo rispondere al post per quanto riguarda l'amica Sonia. Non so da quanto tempo ci segui e non so se hai letto tutto ciò che è stato scritto su di lei.

Abbiamo sottolineato il fatto delle chiamate non fatte dopo le 16 (orario dell'appuntamento); abbiamo analizzato l'intervista fatta a Chi l'ha visto, con particolare riguardo all'espressione di SP quando lei dice di aver mandato i due sms, alla descrizione dell'amore tra SP e Melania, cosa risultata poi falsa, e ci siamo chiesti ovviamente: perchè???

Dacci tu qualche idea fresca!!!

Benvenuto nella squadra...
r.

Anonimo ha detto...

Ciao Luca, condivido pienamente le tue parole.
Mi piace questo blog, soprattutto perché spero che le sagaci parole di Massimo, sempre ricche (come anche nell'ultimo post) di spunti propositivi, vengano prese in considerazione se non dagli inquirenti, almeno dai media.
E' infatti molto fastidioso questo continuo accanirsi, quasi a senso unico, delle televisioni e dei giornali contro Parolisi.
Non si capisce come mai abbiano sposato la tesi della colpevolezza di Parolisi che cozza, almeno così come fino ad ora ci è stata presentata, contro la logica più elementare. Nelle ricostruzioni degli inquirenti tanti elementi non quadrano, e dunque, semplicemente, vengono scartati (fiuto dei cani) o modificati a piacimento (tesimonianza di Ranelli), in modo da far entrare a forza tutto nella ricostruzione. Non capiscono gli inquirenti che tre diverse ipotesi di movente, sono come nessun movente?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Ieri leggevo su google che gli inquirenti avrebbero chiesto la consulenza di un esperto in merito all'attendibilità di Piergiorgio. Tale notizia è da prendere con le pinze; ma se così fosse, potremmo essere speranzosi che, anche agli inquirenti qualcosa della loro scontata ricostruzione inizi a non tornare. Oppure le recenti vicende di Perugia e Taranto hanno fatto sì, che prendessero consapevolezza che con questi elementi (Piergiorgio, Ranelli, il vicino di casa che lo vede dirigersi verso Colle San Marco, il vicino che afferma che molto probabilmente Parolisi indossasse al Pianoro gli stessi abiti con cui è stato visto uscire, l'aggancio della cella telefonica compatibile con la zona del Monumento, gli abiti della piccola sporchi d'erba, l'assenza di macchie di sangue dall'auto, la sentinella che non ha visto passare l'auto di Parolisi , l'arma del delitto che non è stata ritrovata, ecc...) sarà difficile ottenere la condanna dell'indagato passando per tre gradi di giudizio; almeno che non abbiano un colpo di fortuna anche loro, come quella che avrebbe avuto Parolisi.
Condivido tutto quello che hai scritto Massimo; con molta probabilità il nome dell'assassino o degli assassini è già scritto, anche se non esplicitamente, nelle varie ordinanze.
Bisognerebbe prendere in considerazione che, chi ha ucciso Melania sapesse che quel pomeriggio la famiglia Parolisi sarebbe andata a Colle San Marco per passare qualche ora, o che, Parolisi si era preso un giorno di ferie per accompagnare la moglie e la figlia a fare delle visite. Certo potrebbe esserci anche un sk che li seguisse da tempo, o che Melania abbia incontrato il suo assassino o i suoi assassini presso il Monumento, quando vi si è diretta a fare pipì.


Stella

Anonimo ha detto...

@Stella
Secondo me sarebbe interessante scoprire un collegamento, se esiste, tra i due luoghi di scomparsa e di ritrovamento: non solo chi sapesse della gita a Colle (casualmente o per appuntamento concordato), ma anche chi fosse a conoscenza degli incontri intimi (con la moglie, allieve, altre?)a Ripe.

Pamba

luca ha detto...

Probabilmente qualcuno avrà già affrontato l'argomento in un altro post ed in tal caso scusatemi se non l'ho visto e non lo ricordo.
Vorrei però evidenziare una delle forzature effettuate da parte di tutti i magistrati sinora intervenuti (Procure, GIP e Riesame) ma fondamentale per far reggere tutto l'impianto accusatorio che in caso contrario crollerebbe miseramente.
Nella testimonianza resa da Parolisi il 18/04 lo stesso racconta che nel poco tempo trascorso in casa Melania aveva bevuto unicamente un bicchiere di latte (è inoltre presumisibile che abbia assaggiato la piadina mangiata dal marito dal momento che l'autopsia ne ha rinvenuto tracce). Non parla assolutamente di caffè e non credo che Parolisi sia un tale esperto di gastroentorologia da sapere qualcosa in merito ai tempi di svuotamento gastrico del caffè ed allo stesso tempo non poteva assolutamente pensare che su tale prova scientifica si potesse basare l'accusa nei suoi confronti tanto da farlo mentire su tale aspetto. Se anche Melania avesse preparato un caffè prima di uscire è logico aspettarsi che, siccome Parolisi è solito consumare caffé, la moglie gli chiedesse se ne voleva una tazzina come solitamente si fa in famiglia.
La madre nel raccontare la telefonata avuta con la figlia non parla assolutamente di caffè.
Parolisi non parla assolutamente di soste presso un bar nel percorso Folignano-Colle San Marco (in tal caso i tempi calcolati dai Carabinieri per giungere al Colle si dilaterebbero a favore di Parolisi).
Dal percorso seguito dal cane molecolare e dalle testimonianze in merito non risulta che Melania sia andata al bar Il Cacciatore per consumare un caffé.
Ma allora su quali base si fonda l'ipotesi degli inquirenti che Melania abbia bevuto un caffé in casa prima di uscire? Solamente perché in tal modo si regge tutta la loro ricostruzione (mi vengono sinceramente i brividi al pensiero di quali rischi tutti corriamo di cadere nelle mani di tali inquirenti).
Se quindi Melania avesse bevuto un caffé (o sostanza contenente caffé) dopo essersi allontanata dal marito, potrebbero anche combaciare i tempi di svuotamento gastrico (2 ore dal pasto) e di assorbimento del caffé (45 minuti).
Ciao

filippo ha detto...

Massimo, ottimo sistema il tuo. Rinnovo i complimenti e suggerirei alle varie trasmissioni tv (4grado in primis) di averti come ospite fisso. Ritornando al caso ricordo le prime parole che disse il criminologo Bruno, all'indomani del ritrovamento del corpo: il colpevole va ricercato all'interno della caserma. A quanto mi risulta c'era un caporal maggiore collega del Parolisi che era anche più attivo di lui sul versante amoroso. E se avesse messo gli occhi sulla bella moglie del collega? E se per caso il collega (parolisi) gli avesse confidato che della moglie non gli importava più nulla e che se voleva poteva anche provarci.......

Unknown ha detto...

Fuochino Filippo... non c'era neppure bisogno ne parlassero dato che i suoi commilitoni lo vedevano stare al telefono con Ludovica per ore, e forse qualcuno aveva pure la possibilità di entrare nello stesso computer e nella stessa pagina facebook utilizzata dai due.

Per quanto riguarda il caffè, Luca, ho scritto un articolo (non so se uno o due mesi fa) in cui ponevo la stessa domanda. Che in fondo è quanto sostiene la Difesa che, per provare una diversa ora della morte, aveva chiesto (negata) una nuova autopsia. In ogni caso sei uno dei pochi, come me, che tiene in considerazione questa ipotesi.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Per Luca e Massimo
Quando a suo tempo avevo letto l'articolo di Massimo sulla caffeina, mi ero posta il problema di dove Melania avesse potuto assumere il caffè. Voi dove ipotizzate che Melania abbia potuto berlo, non essendo andata al bar il Cacciatore?
Qualcuno della squadra aveva ipotizzato che avesse mangiato un pocket coffe (ma offerto da chi? e poi non è stata trovata alcuna carta del cioccolatino).
C'è inoltre da considerare la questione (anch'essa segnalata dalla squadra) che l'assunzione di contraccettivi orali influisce sui tempi di assimilazione della caffeina. Ne sapete qualcosa di più? La difesa l'ha considerato?
Grazie, Tiziana

Luca ha detto...

In un post precedente avevo anche adombrato la possibilità che Sonia si trovasse nei pressi del Colle. Debbo tuttavia contraddirmi in quanto leggendo bene l'ordinanza del GIP di Teramo emerge il fatto che il cellulare dal quale sono partite le telefonate di Sonia ha agganciato per tre volte la cella 222883301215348 (Impianto Wind di Colle San Marco, che ho trovato su Internet essere ubicato su un terreno censito al Foglio 133 mappale 48 - Qualcuno sa dirmi se si tratta di quello che si vede su streeview?) ma anche una volta la cella 222883301241726 (impianto Wind di Folginano località Chiesa Nuova che si trova sul crinale che separa la provincia di Ascoli da quella di Teramo). Considerata l'orografia del territorio è altamente improbabile che si trovasse al Colle al momento in cui ha inviato il secondo SMS (l'ubicazione degli impianti si può vedere dalla figura 6 dell'Ordinanza).
Ma allo stesso tempo è alquanto improbabile fosse all'interno dell'abitazione della madre. Questo perché per esempio tutte le telefonate fatte da Melania con il cellulare Wind quando era in casa a Folignano hanno sempre e solamente agganciato l'impianto di Folignano ed allo stesso tempo è improbabile che la cella di Colle San Marco punti verso il fondo valle in quanto manderebbe in tilt tutto il sistema di frequenze.
Se ne deve dedurre quindi che Sonia si trovasse fuori casa in un tratto di strada probabilmente compreso tra Folignano e Colle San Marco.
Sommando questa menzogna al fatto che:
1. ha cancellato gli SMS inviati a Melania;
2. ha telefonato con il cellulare della madre digitando il numero di Melania (quasi sicuramente quello Wind al quale ha inviato, sembra, un terzo SMS) ed asserendo invece che l'aveva sulla rubrica;
3. pur aspettando i Parolisi in casa della madre per le 16, dalle 15.04 in avanti non ha più cercato Melania al telefono (sembra che sia stata avvertita da Paciolla alle 17 della scomparsa - ma anche nel caso lo stesso Paciolla le avesse chiesto di non intralciare le ricerche, mi sembra strano che nelle ore successive Sonia non abbia ulteriormente cercato una persona che la stessa definisce molto amica);
4. dal cellulare di Melania sembrano essere stati cancellati anche gli ultimi due messaggi di Sonia (avevano una qualche importanza e potrebbero smentire, se ritrovati nei Disaster Recovery Center della Wind, quanto affermato da Sonia?)
mi viene da pensare che Sonia sia uno dei personaggi chiave della vicenda ed uno dei più equivoci.
Speriamo che tali dubbi vengano anche agli inquirenti.
Sempre in tema di cellulari mi ha fatto sempre strano che Melania abbia lasciato a casa il cellulare Wind che usava solitamente per parlare con i suoi, considerate le numerose chiamate che effettua con quel cellulare, quasi a riprova che non volesse essere disturbata durante il presunto incontro. Sarebbe interessante sapere se la domenica precedente Melania avesse con se tale cellulare quando era al Colle (qualcuno ha mai visto i file excel citati nelle ordinanze?).
Ciao

Luca ha detto...

@ Tiziana

Anche il fumo sembra rallentare i tempi di svuotamento gastrico ed assorbimento della caffeina.
Inoltre, per quanto ne sappia io, non è mai stato chiarito ufficialmente per quale motivo esatto si sia avvalsa della consulenza del dott. Pancotti (chirurgo toracico)e se in quel periodo fosse solita assumere farmaci eventualmente interferenti con i meccanismi digestivi e metabolici.
Questo per rendere ancora più lacunosa la tesi accusatoria degli inquirenti.
Ciao

rita ha detto...

Notizia di poco fa: durante l'interrogatorio della mamma di Melania sembra si sia individuato il momento in cui Melania avrebbe bevuto il famoso caffè.

rita ha detto...

@Luca

io insisto: vorrei sapere che ne pensi tu dell'espressione di SP in questo video al min. 2:50 circa

http://www.youtube.com/watch?v=d4Wzr_u5x4Y&feature=related

r.

Anonimo ha detto...

@Rita
e dunque... quando sarebbe stato bevuto questo caffè?
Tiziana

@Luca
Sulla base degli elementi disponibili, a suo tempo avevamo fatta la seguente ipotesi:
Melania aveva un appuntamento con Sonia a Colle San Marco, per andare da lì a Ripe (ad esempio per andare a controllare il luogo dove Salvatore faceva le esercitazioni con le soldatesse).
L'amica segnala il proprio arrivo con una telefonata, alla quale non è previsto Melania risponda, non avendo raccontato al marito dell'appuntamento (forse doveva decidere cosa fare del proprio matrimonio, una volta chiarito qualcosa a Ripe).
La prima telefonata di Sonia è delle 14.40, proprio l'ora in cui Melania si sarebbe allontanata dalle altalene.
Cosa ne dici? Vuoi continuare tu con le ipotesi?
Tiziana

Rita ha detto...

@Tiziana

Non l'hanno detto. Hanno detto che hanno soltanto chiarito finalmente quando è stato preso il caffè.

Unknown ha detto...

Ed allora mi chiedo, Rita, perché nell'intervista rilasciata a Chi l'ha Visto, mentre era seduta in giardino assieme a una parente (qualcuna la ricorda?) parlando della telefonata non ricordava neppure se le avesse detto di aver mangiato la piadina. Ma mi chiedo anche chi di voi, quando è al telefono con la madre, le dice di aver bevuto il caffè. Non sarà una notizia come quello dei panni ritrovati sul sentiero?

Ciao, Massimo

rita ha detto...

Massimo, non hanno specificato se a rivelarlo è stata la mamma ...
Ne sapremo di più forse stasera.

Mi viene in mente ora: visto che loro sono stati a casa di Melania la stessa sera della scomparsa, forse hanno trovato le tazzine del caffè sporche nel lavandino. Può essere???

Anonimo ha detto...

@Pamba
Varie persone avrebbero potuto sapere che Melania e Salvatore si recavano a Ripe per dei momenti di intimità, o che lì invece Salvatore ci portasse qualcun'altra.

Dopo 6 mesi finalmente si è chiarito il momento in cui Melania ha preso il caffè! E' una notizia da prendere con le pinze; se fosse vera c'è da aver paura, perchè c'è chi è disposto ad affermare qualsiasi cosa pur di sposare la ricostruzione della procura.
Poi vorrei sapere se anche quest'ultimo interrogatorio sia stato fatto cumulativamente. Che strano modo di ascoltare le persone, fuori da ogni logica; i vari soggetti informati sui fatti andrebbero ascoltati contemporaneamente in stanze diverse; salterebbero fuori cose interessanti.
Stella

Anonimo ha detto...

Massimo,
stavo per scrivere un commento identico al tuo!
Io parlo ogni giorno al telefono con mia mamma, le racconto un sacco di cose anche futili, ma onestamente raramente mi capita di dirle cosa mangio e sicuramente non le faccio mai la relazione sui caffè che bevo al bar, sul lavoro o a casa. Sono strana io?

Relativamente ai vestiti di Salvatore, è stato chiesto alla mamma di Melania se ne aveva altri che non ha consegnato.
Ma cosa poteva saperne la suocera, che tra l'altro non viveva nemmeno nello stesso paese di Salvatore e Melania e dunque non li vedeva tutti i giorni. Probabilmente ne sanno di più gli "amici", ma sulla loro imparzialità non metterei la mano sul fuoco.
Per parlare ancora di me, vi assicuro che mia mamma non conosce tutto il guardaroba di mio marito, né sa se elimino qualcuna delle sue maglie, maglioni o biancheria.
Mi dispiace per le vostre aspettative, cari amici della squadra, ma se questo è stato il tenore dell'interrogatorio, non so se l'intenzione sia quella di percorrere nuove strade.
Tiziana

PINO ha detto...

CARISSIMI

Quando, assieme ad ENRICO, (che prego di superare il piccolo scoglio, e di riprendere contatto con tutti noi) trattammo la posizione di S in seno al caso Melania, che ci sembrava come un tassello che mal si incastonava nel mosaico generale, non ci sentimmo caldeggiati dal resto della "squadra".
Chiudemmo, quindi, provvisoriamente, il discorso.
Ora, con evidente sagacia, l'amico LUCA ripesca dall'intricata matassa, quel filo apparentemente invisibile.
Che dire?
Rifacciamoci ancora una ripassata: più narici fiutano meglio e di più.
Mentre sollecito ancora ENRICO ad intervenire, colgo l'occasione per chiarire che tutto quanto viene da noi trattato, è solo sul puro piano ipotetico, per cui ogni citazione deve essere considerata inpersonale.
Invito anche tutti gli altri, ad intervenire sul "punto" S apparentemente poco significativo, che potrebbe essere "l'oggetto sul comò" a cui ho accennato in altri post.
Saluti a tutti, PINO

p.s. I miei scritti sono sempre firmati per intero, e col mio vero nome, con l'eliminazione anche il vecchio nik Mercutio.

lina ha detto...

le mamme chiedono sempre cosa hai mangiato ai figli, sebbene questi siano maggiorenni e vaccinati, anche il particolare di bere il caffè a me capita spesso se mi chiama qualcuno di dire vado a farmi un caffè o ho preso il caffè al sud è un momento rituale da svolgere in assoluta calma

Luca ha detto...

@ Tiziana

Mi sono rivisto il filmato di "Chi l'ha visto" con la telefonata in diretta di Sonia.
Credo che sia molto esplicativo sia il modo in cui Parolisi reagisce al fatto che Sonia si possa essere sbagliata sia il suo sguardo assente dei momenti precedenti quasi a significare "vediamo un po' cosa si inventa questa qui ....".
Trovo inoltre assai singolare che siano passati solo 9 giorni dal 18 aprile (e sicuramente di quel giorno tutte le persone coinvolte direttamente ne hanno un ricordo molto nitido) e Sonia non ritenga opportuno parlare dei due SMS che ha inviato sul cellulare TIM parlando unicamente di quello inviato su Wind. Se con un messaggio (quello su Wind od il primo su TIM) le può avere detto che stava chiamando dal cellulare di sua madre per invitarla a rispondere (e perché poi non l'ha richiamata?) cosa ha scritto sul secondo messaggio su TIM? Avendoli cancellati dal telefono di sua madre poteva sapere anche che erano stati cancellati su quello di Melania? E se si come mai?
Ripeto, da quanto considerato precedentemente sulle cella telefoniche, tenderei ad escludere che Sonia si trovasse al Colle, ma comunque Sonia rimane uno dei personaggi più dubbi di tutta la vicenda.

@ Rita
Ma dove hai letto o sentito la notizia della sicurezza sull'ora ed il luogo in cui Melania ha preso il caffé?

Ciao

ENRICO ha detto...

Carissimo Pino, raccolgo il tuo invito e riepilogo alcuni IPOTETICI punti nodali sui quali abbiamo tentato di costruire un ragionamento comune.

Spero che siano utili per riorganizzare con metodo uno scenario alternativo

A meno di nuovi importanti sviluppi non credo di aver più molto da aggiungere a quanto detto in questi mesi, ma seguirò con interesse l’andamento della discussione sperando nella presenza di MIMOSA il cui compito di coordinatrice ho sempre ritenuto prezioso
Do il mio benvenuto ai nuovi volenterosi partecipanti dei quali questo forum ha estremo bisogno e con i quali, tu e tutti gli altri, sicuramente stabilirete un eccellente proficuo dialogo.
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1- Melania NON è stata UCCISA : Melania è stata FERITA a MORTE perché si è difesa ed i suoi aggressori l’hanno abbandonata morente. Dunque Melania era nel pieno delle sue facoltà psico-fisiche : il colpo alla nuca non può essere stato sferrato al Monumento - Se costoro non “l’hanno finita” è perché NON avevano intenzione di eliminarla ma probabilmente “di darle una lezione”.

2 – Parolisi dice ”Non me la dovevano ammazzare...mo che vado su..."

3- Parolisi negli interrogatori esclusivi mandati in onda a Chi l’ha visto? ammette che nella caserma si verificavano episodi di “nonnismo” ( soldatesse che avevano appiccato il fuoco attorno al letto di una recluta ). È noto come spesso tali “pratiche” siano accuratamente sottaciute o addirittura negate dalle stesse gerarchie militari al fine di evitare gravissimi scandali

4 – Melania dice di aver scoperto “ qualcosa di molto brutto”

5- Parolisi sapeva che la moglie SAPEVA “ qualcosa di molto brutto” ma aveva sottovalutato la circostanza o comunque era convinto di essere in grado di controllar
la.
6 – Parolisi nella telefonata con la sorella dice : … A livello disciplinare mi puniscono, non so in base al loro giudizio… Oppure perché la cosa è troppo grossa chiudono un occhio, come a dire possiamo mai fare una cosa simile a questo ragazzo… Dopo… Questo è un pensiero mio… Ma qualcosa mi dovranno fare…”

7- Parolisi era conoscenza dell’appuntamento di Melania al Monumento ( cani)
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Elementi da inserire su questa falsariga

a) - Sonia NON richiama più Melania dopo i due tentativi delle 14.53 e delle 14.56 entrambi senza risposta e i due sms inviati alle ore 15.03 e 15.04 e anch’essi andati a vuoto. Il silenzio dell’amica la mette in allarme ? Anche Sonia “sapeva” o si tratta di una “sfortunata coincidenza” ?

b) - “ME l’HANNO PRESA !” frase detta al Paciolla PRIMA persona contattata da Salvatore a due ore dalla scomparsa della moglie. Anche Paciolla “sapeva” o si i tratta di una “sfortunata coincidenza”?

c) – “NON l’HA SAPUTA PROTEGGERE” detta dai familiari di Melania- Anche i familiari “sapevano” o si i tratta di una “sfortunata coincidenza”?

d) – il SILENZIO di Parolisi serve a coprire “qualcuno” a livello MILITARE ?
e ) - il Bosco delle Casermette è un luogo molto frequentato a livello MILITARE…

Dal mio punto di vista il PERCHE’ Melania sia andata incontro alla morte è più importante del COME.
Almeno in questa fase…

Parolisi, se non è l’autore del crimine ne è il responsabile morale

Un saluto

ENRICO

Alessandro ha detto...

sonia dice di aver mandato un mess sul wind e poi essendosi accorta dell'errore un'altro sul wid...sappiamo che così non è
sonia fa due telefonate ed aggancia la cella 348 di colle (che tra l'altro non viene agganciata da nessuno negli esperimenti degli inquirenti)
sonia manda due sms (o uno diviso in due?)..il primo aggancia la cella di folignano, il secondo quella di colle,la stessa delle chiamate
sonia aveva appuntamento alle 16,00 ma non ha chiamato nessuno quando i coniugi non si sono presentati
altro ?....

rita ha detto...

@Luca

Dall'inviato della Rai davanti il tribunale di Teramo.

r.

Anonimo ha detto...

Riguardo ai cani molecolari: in alcuni articoli ho letto che sono in grado di sentire tracce a distanza di 3 o 4 giorni max..
in altri articoli il tempo si allunga fino a 10 giorni dalla scomparsa..e che seguono tracce nell'aria anche se l'odore proviene da una macchina in corsa..
Qualcuno ne sa di piu'?
E poi...è stato escluso dai conduttori che il cane abbia seguito tracce di melania che erano sulla bambina?
Rosy

Anonimo ha detto...

sono contenta che Enrico sia tornato. Anche perchè ha messo in luce dei punti che andavano messi in luce.

soprattutto il punto 1.. un'ottica che non avevo mai considerato. eppure vista così, se nessuno aveva intenzione di finire la donna, tutto cambia, ed anche lo staging assume nuovo significato: messo in atto da qualcuno che è tornato per puro scrupolo, magari non da solo, e che si è reso conto dell'enormità di ciò che avevano combinato. Un omicidio non è "dare una lezione".
Un omicidio è un omicidio.
Tab

Anonimo ha detto...

@Pino, Alessandro..
la questione delle celle agganciate dall'amica di Melania è inspiegabile. E mi sembra strano che gli inquirenti, visto che i conti non tornavano, non abbiano cercato di spiegarsela nè di spiegarcela.
Tra l'altro se non sbaglio e se la notizia riportata sui giornali era corretta, il dna sulle mutandine di Melania era di Sonia e lo si spiegò con la seduta di stiro in comune avvenuta la sera prima.
Non ho mai stirato con nessun'amica, ma se lo facessi non gli farei mai mettere le mani sulle mie mutande nè tantomeno le farei stirare a lei: mi darebbe molto fastidio.
Io un'indagatina la farei. Quale è l'alibi di S? la propria madre?
che rancori potrebbe avere covato S contro Melania? Il fatto che suo marito le avesse toccato una gamba, il fatto che Melania fosse più bella, il fatto che potrebbe aver turbato i sonni del marito, o potrebbe esserci di più?
tab

Anonimo ha detto...

vi dico la verità: vedendola così nelle interviste, Sonia non mi dà l'idea di una donna pericolosa, nè di una potenziale assassina, solo di una donna che parla troppo e a sproposito. Però odio chi si basa sulle "impressioni", perchè la morte è un fatto certo circondata da fatti certi. E ci sono delle domande in sospeso che esigono una risposta...
e allora se vogliamo dire tutto, diciamolo:

- perchè Sonia decide di insistere sulla favoletta della coppia idilliaca?
- Per distogliere i sospetti da sè?
- Sonia temeva Melania?
- c'era forse del feeling tra Melania e il marito di Sonia? Magari solo a livello di amicizia, come battute, scherzi, un'intesa intellettuale, una certa confidenza, che, tra il proprio marito ed una donna bellissima ma con un matrimonio in crisi, potrebbe aver generato in una moglie il tarlo della gelosia?
- Sonia sapeva della crisi tra Melania e Salvatore?
O forse Melania si era confidata col marito di lei?
- - -
ma in primis. Che significa la frase
ASPETTIAMO SONIA E POI SCENDIAMO?

tab

Unknown ha detto...

Ciao Rosy.

L'istruttore di Piergiorgio ha detto ai Pm di Foggia, quando andò per cercare tracce di Livia ed Alessia Schepp, che al massimo il cane poteva rilevare le tracce lasciate cinque giorni prima.

Nel ricorso dei difensori del Parolisi questa affermazione viene confermata in quanto lo stesso istruttore a verbale ha detto che se le tracce fossero state quelle di 8 giorni prima il cane non le avrebbe seguite in maniera così sicura in quanto disperse in maniera rarefatta nell'aria. Inoltre la ricerca è stata eseguita in base ai piedi di Melania, andò Stefania (la moglie del Paciolla) a casa del Parolisi a prendere le scarpe poi usate dall'istruttore per creare una sorta di pozione da far annusare al cane prima della ricerca. Quindi è impossibile abbia seguito odori provenienti dalla parte alta del corpo (quelli che Melania avrebbe potuto lasciare addosso al marito ed alla figlia quel giorno).

Che un cane molecolare possa rilevare tracce provenienti da una macchina in corsa, a quanto ho letto in internet su siti specializzati, risulta essere una leggenda.

Massimo

Anonimo ha detto...

A quarto grado hanno invitato il cane Piergiorgio con i suoi conduttori. Hanno detto che il cane può seguire una pista anche di 12 giorni prima.

C'è stata anche l'intervista a Sonia, che ha detto che la strada fino al Monumento l'avevano fatta anche il 10 aprile.

La giornalista che ha ricevuto le lettera da Parolisi, riferisce che Salvatore pensa che Melania sia stata attirata da qualcuno con l'esca di raccontarle qualcosa sui tradimenti del marito.
Tiziana

Alessandro ha detto...

purtroppo all'istruttore non è stato possibile fare la domanmda successiva,la domanda chiave, perchè giustamente non può parlare dell'indagine

e la domanda sarebbe stata; se piergiorgio è andato fino alla roulotte e se sonia nell'intervista ha spiegato il percorso di 8 gg prima senza includere il sentiero e la strada gommata che portano alla roulotte, tutto ciò cosa significa '
la risposta che l'istruttore avrebbe dato è intuitiva

Anonimo ha detto...

Tab hai ragione,
stasera a Quarto grado ho visto l'intervista a Sonia, e non sembra una persona pericolosa.
Mentre parlava però le labbra le si sono piegate, per un attimo, in un piccolo sorriso, quasi a tradire quello che stava dicendo.
Parla abbastanza bene, dice e non dice. Sostiene che Salvatore e Melania apparivano come una bella coppia, niente faceva presagire quello che è successo. Però contemporaneamente dice che Melania, nel paese, conosceva solo lei, suo marito, Paciolla , Stefania e poche altre persone, e dunque non si capisce chi altri (sotto inteso oltre a Salvatore) potesse volerla uccidere.
Sostiene anche che non sapeva della loro gita a Colle San Marco, che d'altra parte a lei sembra strana, poiché avevano appuntamento con lei alle 4, e dunque non avevano motivo d'uscire prima (e non si capisce questo commento, poiché noi siamo certi che Melania avesse intenzione, nonostante l'appuntamento a casa della mamma di Sonia, di andare al Colle, giacché l'aveva detto a sua mamma).
Infine Sonia fa sapere che il bambino ripreso alle altalene il 10 aprile, spinto da Parolisi, è il figlio di Sonia.
Come commentate?
Tiziana

PINO ha detto...

BRAVA TIZIANA

Stavo per riportare la tua stessa notizia, ma siccome l'hai già fatto tu, AGGIUNGO che è vero che il cane avrebbe potuto seguire la scia lasciata 10 giorni prima da Melania con S. Ma le amiche sono PASSATE davanti al Monumento, ed hanno proseguito fino al bar del cacciatore, MENTRE NEL GIORNO DELLA RICERCA IL CANE SI E' FERMATO AL MONUMENTO. Non ha PROSEGUITO fino al bar.
NON ha seguito, quindi, la prima traccia lasciata il giorno 10, MA LA SECONDA, che si è persa nel viottolo dietro il Monumento.
Non so perchè non abbiano precisato anche questo a QG.
Si cerca, in ogni occasione di denigrare la figura del Parolisi. Questo è evidente.
ENRICO, il tuo ritorno mi ha fatto piacere. Ottimo il prospetto che hai postato, che condivido nettamente.
Aspettiamo che si unisca a noi anche MIMOSA che, con T(abula), ALESSANDRO e tutti gli altri, si possa stabilire veramente un lavoro utile di squadra.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

Pino,
riguardo al cane la penso come te, ma è significativo che ora si dica che il cane possa seguire una pista anche dopo 12 giorni. Non staranno mettendo le mani avanti?
Fa piacere però che, almeno a QG, abbiano ripreso in considerazione proprio quegli elementi che Massimo ha così bene messo in luce in questo suo ultimo articolo.

L'avvocato Biscotti ha poi chiarito la questione degli abiti di Parolisi: nell'immagine ripresa dalla telecamera del chiosco di Ranelli, Parolisi indossa i pantaloncini con la banda bianca. A verbale è stato inserito che i pantaloncini consegnati da Parolisi, sono proprio gli stessi (li hanno fatti vedere a suo tempo al vicino di casa, che pare abbia confermato di aver visto Parolisi con quei pantaloncini quando è uscito di casa il 18 aprile).
Chi ha voluto dunque mettere notizie false in giro sul conto dell'abbigliamento di Parolisi?
Tiziana

Alessandro ha detto...

quarto grado ha fatto una cattiva informazione stasera....siccome l'istruttore non può entrare nel merito dei casi, la domanda sulle tracce vecchie è stata inopportuna,non potendo poi fare quella relativa alla roulotte...
tanto che il messaggio che è passato (in altri forum/blog che seguo) è che piergiorgio abbia fiutato le tracce di 8 giorni prima
non è modo di fare giornalismo

PINO ha detto...

ENRICO

Al punto 7/e posso rispondere con le parole del Parolisi, e riportate a QG dalla sua intervistatrice: "Melania è stata attirata da un'esca".
Quindi l'appuntamento c'era, come da noi ipotizzato. Ma non immaginava di andare incontro alla morte, la povera Melania.
E questo possiamo ritenerlo UN PUNTO FERMO, in ogni caso.
PINO

Anonimo ha detto...

Sì Alessandro,
non si capisce infatti perché abbiano invitato gli istruttori col cane, se poi questi non possono parlare. E perché poi non possono parlare, se invece tutti gli altri protagonisti della vicenda lo fanno?

Ah, dimenticavo di dirvi, Sonia ha anche voluto commentare che è un po' strano che Parolisi sia rimasto 45 minuti alle altalene, perché non è normale dondolare una bambina per tanto tempo... questa è l'amica che non vuole esprimere opinioni su Salvatore...
Tiziana
Tiziana

PINO ha detto...

TIZIANA

Si vuole, in tutte le maniere, mettere in cattiva luce il militare.
Non sarebbe servito a niente consegnare gli abiti che egli indossava il giorno della scomparsa della moglie, perchè TANTA GENTE LI HA VISTI ADDOSSO A PAROLISI, PULITI E SENZA MACCHIE.
Ti pare che se fossero stati macchiati di sangue od altro sarebbero passati inosservati?
Mille cose non hanno senso.
PINO

Anonimo ha detto...

Pino,
il problema è che non sono soddisfatti neanche dopo che il vicino di casa ha confermato che Parolisi, con quegli stessi abiti, sarebbe anche uscito di casa.
Prima si è detto che era strano che Parolisi fosse andato al Pianoro in calzoncini corti, perché quel giorno c'era freddo (le foto fatte dai ragazzi, però, mostrano chiaramente che anche alcuni di loro erano in maglietta e calzoncini), poi che il 10 aprile aveva fatto una prova generale, per questo indossava lo stessa tipo di abbigliamento (ma allora in quell'occasione anche alla moglie e agli amici avrebbe dovuto sembrare strano il suo abbigliamento, ma evidentemente così non è stato); insomma, ci si aggrappa a qualsiasi elemento pur di far apparire sospetto il comportamento di Parolisi, quando invece l'unica cosa anomala è il modo di procedere degli inquirenti.
Tiziana

Alessandro ha detto...

@ tiziana
gli istruttori,relativamente alle ricerche svolte dai cani, non possono parlare perchè ci sono elementi coperti da segreto istruttorio
lo so perchè un'amica ha intervistato l'istruttore poco tempo fa e lui si è espresso in questi termini.
ricapitolando,in una settimana abbiamo avuto :

un secondo coltello inesistente
un fagotto di abiti di cui non sappiamo la reale esistenza
una lavatrice fantasma ( e se sp avesse lavato gli abiti insanguinati con i genitori di melania a due metri sarebbe un genio del crimine)
una falsa informazione sulla pista olfattiva
un'intervista a sonia che ancora una volta camnia versione e che ora mi pare più che mai sospetta
un'audizione della madre di melania al solo scopo di far incastrare certi elementi

direi che l'inchiesta giudiziaria e mediatica, passata la fugace speranza di una ricosiderazione dei fatti, è più morta di prima

Anonimo ha detto...

TIZIANA
Buona l'osservazione
Ed ora vado a nanna.Buona notte e tanti sogni felici.
PINO

Alessandro ha detto...

dall'ordinanza di teramo

Per quanto riguarda Viviani Sonia, una delle più intime amiche della vittima , trattasi di teste che, già in occasione delle prime ricerche, riferiva ad una pattuglia dei Carabinieri presente sul posto che sia la persona scomparsa sia il marito, ben conoscevano la zona del pianoro di Colle San Marco per essersi recati più volte in passato, di cui una riferibile a pochi giorni prima, in occasione di una scampagnata effettuata insieme alla sua famiglia, e a ciò aggiungeva che, in questa occasione, lei stessa si era recata insieme a "Melania" presso il bar "Il Cacciatore" percorrendo una stradina sterrata che funge da scorciatoia di collegamento tra il parco giochi e lo stesso locale.

non vi sembra che manchi qualcosa ?

Anonimo ha detto...

@Massimo,
tu scrivi che andò Stefania, la moglie di Paciolla, con l'istruttore dei cani a casa di Melania.
A me risulterebbe che era Sonia, l'accompagnatrice:
secondo quanto riferisce l'istruttore nell'articolo di vanity fair citato "la pista dei segugi":
"Era una sua vicina di casa. Se non vado errato era la vicina che abita proprio nello stesso pianerottolo della famiglia Parolisi".
Secondo quanto afferma Saradarko (una giornalista che si è recata a Folignano in quei giorni, a pag 356 del seguente forum http://mostrodifirenze.forumup.it/about785-0-asc-5295-mostrodifirenze.html, "Melania e Salvatore abitavano al piano terra della palazzina di Folignano. Sonia Viviani e il marito abitano a piano terra, sulla destra rispetto a Salvatore. Quindi erano i dirimpettai del Parolisi".
Magari invece hai informazioni da fonti più sicure delle mie, e mi scuso per la pignoleria.

Pamba

Anonimo ha detto...

Alessandro,
purtroppo è quel che penso anch'io.
Posso però capire l'atteggiamento dei media, volti solo a far audience, e piace molto parlare delle povere donne uccise da questi uomini così violenti (mal si intonerebbe dunque l'ipotesi che l'omicida sia un'amica o due soldatesse), ma quello che non capisco sono gli inquirenti. Possibile che la loro sia solo pigrizia, poca voglia di indagare in altre direzioni?
Perché neppure loro possono credere alle ricostruzioni che hanno fatte. Tentano di auto convincersi che il castello accusatorio non sia un castello in aria, ma fa acqua da tutte le parti. Possibile che non ci sia nessuno che voglia prendersi la briga di far combaciare tutti i diversi pezzi del puzzle?
Tiziana

Alessandro ha detto...

i dirimpettai sono paciolla e l'ex moglie
sonia e il marito abitano di fronte

pamba, scrivevi su mostrodifirenze.forumup ?

Anonimo ha detto...

ciao Pino, buona notte anche a te,
Tiziana

Marco ha detto...

@ Alessandro
Non credi che, dopo che si arriva a chiedere e ottenere la custodia cautelare in carcere, sia improbabile che si arrivi spontaneamente ad una riconsiderazione dei fatti in senso favorevole all'indagato? Voglio dire, a memoria non ricordo delle marce indietro in altri casi di cronaca...
Solitamente le indagini, da quel momento in poi, sono funzionali al rafforzamento del quadro accusatorio. Oppure mi sbaglio e qualche caso c'è stato?

Anonimo ha detto...

Certo Alessandro che manca qualcosa!
Sonia corregge il tiro delle sue dichiarazioni in base ai nuovi elementi che emergono nell'inchiesta.
Tiziana

Alessandro ha detto...

hai ragione marco...sono rarissime le marce indietro...a memoria non ne ricordo nessuna...

tiziana...proprio così..in tempi non sospetti il tragitto era altalene bar segà tramite la scorciatoia
ora si aggunge la strada che porta al monumento...mi verrebbe da dire sulle tracce dei cani...

Anonimo ha detto...

Alessandro,
ricordo infatti che quando Parolisi disse che forse la moglie non conosceva la scorciatoia, qualcuno (credo proprio Sonia) fu pronto a smentirlo, sostenendo che l'avevano percorsa in precedenza.
Ora invece Sonia ci tiene a far sapere che avevano fatto proprio la strada dalle altalene al monumento per andare al bar... ma che coincidenza!
Tiziana

Alessandro ha detto...

vero Tiziana.....
ora stacco perchè crollo.
buona notte

Anonimo ha detto...

Buona notte a tutti anche da parte mia,
Tiziana

Anonimo ha detto...

@alessandro, massimo
ops, scusate allora per l'errore: nel post del mostrodifirenze.forumup che vi citavo, avevo capito che Paciolla abitava al piano sopra i Parolisi.

@alessandro
è questo il primo blog che ha sbloccato la mia timidezza: trovo la conduzione di Massimo ed il lavoro della squadra molto interessanti e stimolanti sul piano logico, pacati e rispettosi nei modi. Ma leggo tutto.. anche un bel sito di scena del crimine- fatti di cronaca nera!

Buonanotte
Pamba

Mimosa ha detto...

Paciolla abitava proprio al piano di sopra dei Parolisi, tranquilla Pamba, proprio così!

Mimosa

Alessandro ha detto...

domando scusa pampa..avevo capito male io
sì paciolla abita nello stesso stabile, Sonia in quello di fronte

Unknown ha detto...

A questo punto Pamba credo abbia ragione tu. Io avevo capito che era stata la moglie del Paciolla, perché lei era al pianoro, ad andare a casa del Parolisi, ma ora leggo che è stata la dirimpettaia, quindi niente di più facile fosse Sonia (inquietante a questo punto lo scenario che si potrebbe prospettare e che non avevo considerato pensando a Stefania).

Per quanto riguarda il fiuto di Piergiorgio ed i dodici giorni, questo è un passaggio dell'intervista fatta a Stefano Macciò.

L'unità cinofila marchigiana si avvale delle capacità del Bloodhound Piergiorgio, lo stesso che è stato utilizzato nelle ricerche di Yara a Bergamo e rimarrà a disposizione fino a domani, ma poi rientrerà a casa in quanto, come ha confermato lo stesso conduttore di Piergiorgio, Stefano Macciò, dopo cinque giorni le tracce non sono più affidabili ed un'eventuale responso, nonostante si tratti di cani dal fiuto impareggiabile, non sarebbe affidabile. Le campagne sono ancora battute dai volontari, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale.

Sotto il link dell'articolo:
http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/index.html?pg=1&idart=2750&idcat=1

Per quanto riguarda i mariti indagati ed incarcerati i casi in cui sono stati liberati dai Pm non ce ne sono tanti, anzi forse non ce ne sono, ma ce ne sono di quelli liberati dai giudici. E' il caso del fidanzato di Maria Armando (caso tornato alla ribalta in questi giorni) ma anche quello del marito della polacca uccisa a pochi chilometri da Ascoli. Insomma una parte degli errori della procura vengono scoperti, sta nei giudici verificare e non adagiarsi.

Ciao, Massimo

Marco ha detto...

Massimo, non mi riferivo solo a mariti indagati e incarcerati, parlavo proprio in generale su ipotetiche marce indietro spontanee basate su elementi in gran parte già noti ma letti da un'altra angolazione, questa volta favorevole all'indagato (come dire: scusate, ci siamo sbagliati). Se ci fai caso, restando ai più noti fatti di cronaca nera degli ultimi dieci anni:
- Franzoni, indagata e chiesto l'arresto, scarcerata dal Riesame, gli inquirenti proseguono le indagini su di lei;
- Albero Stasi, arrestato e scarcerato dal GIP dopo qualche giorno, gli inquirenti proseguono le indagini su di lui, e dopo l'assoluzione in primo grado ora ci sarà il processo d'appello;
- Il delitto di Perugia, arrestati, assolti in appello, ora ci sarà il ricorso in Cassazione.
Cercando di andare più indietro nel tempo (ero troppo piccolo all'epoca per seguire gli sviluppi dei casi di cronaca nera, ho letto qualcosa in rete solo recentemente, quindi potrei sbagliarmi), mi pare che pure nel caso di via Poma insistettero su F. Valle e Vanacore fino alla Cassazione.
In estrema sintesi, non bisogna aspettarsi una retromarcia spontanea, visti i precedenti: arrivati a questo punto, di solito l'osso non si molla, anche se poi questo ovviamente non significa arrivare a condanna certa.

Unknown ha detto...

Questo è vero Marco, pare quasi un voler affermare ad ogni costo le proprie convinzioni come se chi indagasse non avesse il diritto di sbagliare. Eppure sbagliano tutti al mondo, dal più stupido al più intelligente, ma fino a quando i media morderanno l'osso, come fatto in maniera spasmodica anche in questi giorni, non ci sarà scampo per altre ipotesi. Hai voglia a dire che chi indaga, o chi deve giudicare, non ne rimane contagiato perché super partes! Lo dimostrano i vari ex magistrati ed ex procuratori presenti quasi quotidianamente in ogni canale televisivo... altro che super partes.

Ciao, Massimo

PINO ha detto...

ALLA SQUADRA

E' stabilito, ormai, dalle nostre imparziali deduzioni e controdeduzioni, che l'appuntamento di Melania è il primo PUNTO FERMO.
Dopo questo io proporrei, salvo vostra approvazione collettiva, di passare a studiare e valutare L'ENTITA' dell'assassino/a/i, analizzando i dati a nostra disposizione, fornitici dalle risultanze delle indagini di polizia, da notizie riportate da massmedia seri, e da quanto, ognuno di noi abbia potuto spulciare qua e là, con i propri mezzi.
Suggerirei, a tale proposito, e senza alcuna presunzione, di partire dalla premessa che nell'azione omicidiaria, ci sia, con un ruolo determinante, principalmente UNA DONNA, indicata dai seguenti indizi:
1) Melania avrebbe accettato l'appuntamento più facilmente con una donna, la quale avrebbe usato "l'esca", come affermato dal marito.
2) Le coltellate non erano profonde, e pochissime letali. Non segnalano la forza di un uomo.
3) l'orma impregnata di sangue, di misura minuta, quindi, presumibilmente di scarpa militare(?) femminile.
4) Le soldatesse, notate in evidente stato di agitazione, da testimoni locali.
5) il dna sotto l'unghia dell'anulare sinistro di M ( oltre a quello riscontrato sulle mutandine).
Sono quasi certo che, insieme, potremo realizzare un abbozzo dell'entità femminile in questione.
Che ne dite?
Saluti a tutti, PINO

Anonimo ha detto...

MIMOSAAAA, ci hai abbandonati per Sabrina?
PINO

Marika ha detto...

Ciao a tutti.
rispondo sul problema "pista fiutata da Piergiorgio" (cane bellissimo!).

Mi accodo all'intuizione che il cane ha fiutato una traccia che ha portato fino al Monumento (e poi anche alla roulotte), ma non al bar Il Cacciatore, come avrebbe dovuto fare se avesse fiutato tracce di 10 giorni prima.
Poichè io avevo fatto questo mio pensiero sulla probabilità che Melania fosse effettivamente stata al Pianoro (grazie appunto all'indizio dato dalla traccia fiutata dal cane) ovvero che avesse fatto una passeggiata proprio fino a lì (non da sola), interessante sarebbe sapere se da quel punto in cui le tracce si perdono (o meglio non vengono più seguite per le difficoltà di percorrenza) esiste un sentiero che, a piedi, porta al chiosco della pineta e quanto tempo ci vorrebbe a percorrerlo?
questo è un tassello importante per ricostruire la dinamica dei fatti ....

Marika
PS vi sto leggendo sempre, ma non sono riuscita a commentare per vari impegni.
Marika

Anonimo ha detto...

Alla squadra

Aspettando la preziosa coordinatrice MIMOSA, e concordando con le premesse di PINO, per questo nuovo lavoro di squadra mi sembrerebbe utile seguire le indicazioni di MASSIMO sul metodo da utilizzare (ricordate il Sole -Melania, i Pianeti- i mondi a lei collegati, i nuclei- sottoinsiemi dei pianeti).
Poiché si è riflettuto più volte sull’ipotesi di un delitto di gruppo, con la presenza di una o più donne, se siete d’accordo, il mio contributo potrebbe essere quello di esporvi - in giornata - i dati che sto provando a raccogliere sul Pianeta Caserma.
Le fonti sono: gli atti relativi all’indagine (in questo caso credo si possano riportare i nomi), i massmedia (sull’attendibilità lascio al gruppo la valutazione della serietà della fonte), informazioni varie, spulciate qua e là, sicuramente non esaustive e delicate.
Non vorrei generare grandi aspettative, ho trovato in questo blog persone veramente capaci dal punto di vista logico-investigativo. Fornirei questo lavoro compilativo perchè mi sento di condividere i suggerimenti di ENRICO (post di ieri sera): che ipotesi possiamo fare sul PERCHE’ e COME Melania abbia concordato questo ipotetico appuntamento?

Pamba

Anonimo ha detto...

MARIKA

Il sentiero che parte dalla roulotte porta, dopo una decina di metri, ad una strada rotabile, che conduce anche a Ripe, che disterebbe 10 o 12 chilometri da quel punto.
Percorrerla a piedi, penso che ci vorrebbero circa tre ore.
Con l'auto, invece, si impiegherebbero una quindicina di minuti o meno.
Ciao, PINO

Alessandro ha detto...

visto che sono in corso d'opera, io mi occuperei di analizzare esclusivamente la scena del crimine,in relazione a quello che è lo staging...da rapportare poi con le varie piste investigative (caserma, cerchia amicale..ecc..)

Marika ha detto...

Ciao Pino, quindi come raccordare la presenza di melania da "quel punto" con il ritrovamento a Ripe e con l'ora della morte?

Forse pongo quesiti poco intelligenti o poco interessanti, ma mi piacerebbe conoscere i vostri pensieri in merito, visto che li apprezzo molto.

Marika

Anonimo ha detto...

Potrebbe essere anche interessante, se qualcuno ha informazioni in merito, saper che auto hanno a disposizione gli amici e saper anche chi guida/ha la patente.
Tiziana

Anonimo ha detto...

@ Marica
I tempi secondo me sono raccordabili:
ore 14.40 Melania lascia le altalene
!4.50-55 arriva al Monumento-sentiero e sale in auto
15.10 arrivo a Ripe.
L'ora della morte è stimata entro le 15.30
Tiziana

Anonimo ha detto...

Qui dentro è stata detta una cosa molto importante, credo desunta da una trasmissione di ieri sera. Parolisi avrebbe ipotizzato che Melania possa essersi incontrata con qualcuno che volesse parlarle dei suoi tradimenti.
Non so come la pensiate voi, ma questa è una traccia importante.
Ci siamo lambiccati il cervello sulla possibilità, sull'argomento su chi cosa e perchè, e finalmente un input ci è stato dato da chi, se davvero non sa, sicuramente sospetta, e tempo per riflettere, ne ha avuto.
Diamo per buona questa indicazione che forse è passata inosservata, soffocata dalle parole inutili e dalle opinioni degli opinionisti.
Voglio vederlo come un messaggio in bottiglia, come una pista aperta proprio per Massimo.
Ragazzi, c'è un tassello importante. Non è una prova provata, è il grido di aiuto di un uomo che nessuno vuole più ascoltare: facciomolo noi.
attacchiamola accanto ai dati di fatto, e vediamo se i conti cominciano a tornare.
T(abula)

Rita ha detto...

Tiziana,
10/15 minuti sono troppo pochi per percorrere i 12 km che separano Ripe dal Pianoro. Io l'ho fatta ma, ero talmente scossa quando ho lasciato il bosco, che mi sono dimenticata di conteggiare il tempo. La strada è molto stretta e tutte curve e tornanti. Certo è che non c'è anima viva su quella strada quindi se uno volesse fare in fretta ... forse ci potrebbe impiegare anche meno.

Marika ha detto...

Tiziana, Se le tracce sono fiutate fino alla roulotte, occorre cronometrare da qui il probabile arrivo a Ripe (anche con un mezzo magari...)
T(abula)
l'ipotesi di parolisi a quando risale?
Marika

Anonimo ha detto...

OK Rita,
io avevo considerato 15 minuti dal Colle a Ripe, anche ammettendo 10 minuti in più (arrivo ore 15.20), i tempi (anche se un po' stretti), sono compatibili con l'ora presunta della morte (entro le 15.30).
Tiziana

Anonimo ha detto...

Sì Tab,
ieri sera la giornalista Ilaria Mura ha riportato questa supposizione di Parolisi: che qualcuno abbia attirato sua moglie con l'esca di raccontarle dei suoi tradimenti.
Dei tradimenti di Parolisi, però, erano a conoscenza soprattutto in caserma.
Melania doveva però conoscere la persona, per fissare con lei un appuntamento, e accettare di incontrarla in un bosco.
Se invece era una persona poco conosciuta può aver chiesto a qualche amico/a di accompagnarla per sentirsi più sicura?
Tiziana

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

@T(abula)

Concordo con te (post delle 14:20), i tuoi pensieri sono esattamente i miei.

Aggiungo che, secondo me, P. per fare un'affermazione del genere (io credo che il caporal maggiore ci abbia visto giusto, ma è più una sensazione che altro) abbia
anche dei sospetti precisi, ma, ovviamente, in mancanza totale di prove non può certo fare nome e cognome; probabilmente ne avrà messo a conoscenza i suoi legali
che forse (chissà) riusciranno a scoprire qualcosa.

Ora, partendo da qui si potrebbe proseguire il discorso con una domanda fondamentale. Ossia, a chi M. avrebbe dato ascolto e quindi appuntamento per parlare dei tradimenti del marito?
Ci potrebbero essere diverse risposte:

a - a uno sconosciuto (o sconosciuta)

b - a una delle soldatesse allieve e magari amanti del marito?

c - a un collega del marito?

d - a una conoscente / amica?

Ipotesi a

Un tizio (o una tizia) le telefona (o le scrive) dicendole di avere informazioni e prove sul fatto che il marito continui a tradirla.
Gli (o le) avrebbe dato retta?
Avrebbe accettato di incontrarlo/la?
Gli (o le) avrebbe dato appuntamento in un luogo isolato (o comunque dove passano poche persone) non sapendo bene a cosa andava incontro?
Sarebbe salita in macchina con lo/a sconosciuto/a in questione?

Non saprei cosa rispondere, io certamente a uno sconosciuto che mi dice "...sai, tuo marito ti tradisce, se ci incontriamo in tal posto ti mostro le prove" non darei il minimo credito e sicuramente non accetterei di incontrarlo meno che mai in
un posto isolato e da sola, mi sembrerebbe una cosa poco sensata. C'è da dire però che io di mio marito mi fido ...per sua fortuna :-)))))

Ipotesi b

Se a contattarla fosse stata un'allieva che asserisse di essere un'amante del marito? Mi viene in mente un'ipotesi fatta da Mimosa (credo) qualche tempo fa a proposito di biancheria cacciata in bocca in segno di spregio. E mi viene in mente anche quello che ho trovato scritto qualche post più in su (non mi ricordo da chi, chiedo venia)riguardo a una lezione da dare a M.

Ipotesi c - d

Avrebbe dato più credito di sicuro alle parole di una persona conosciuta.
Ma allora l'intento era quello di uccidere, altrimenti perché attirarla fin laggiù?
Per darle una lezione? Ma se la persona era ben conosciuta rischiava comunque che M. la denunciasse (la soldatessa poteva essere invece una perfetta sconosciuta per M. e quindi difficile da identificare).

Aspetto i vostri pareri - commenti e le vostre ulteriori ipotesi.

Buon sabato sera a tutti!

Anonimo ha detto...

Ziva,
si potrebbe anche pensare ad un'amante che inizialmente non ha intenzione di uccidere, ma soltanto di chiedere a Melania di farsi da parte.
Oppure ad un uomo che utilizza la storia dei tradimenti per convincere Melania ad avere una storia con lui e che davanti al rifiuto uccide la donna.
O ancora che quella dei tradimenti sia solo la scusa per attirare Melania, e che poi invece le abbiano voluto dare una lezione (poi finita con l'omicidio)perché Melania conosceva il solito segreto di cui abbiamo già parlato.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Massimo,
non trovo più il tuo articolo sulla caffeina, quello in cui dicevi "la difesa ha fatto strike". L'hai tolto?
Ciao, Tiziana

Anonimo ha detto...

A tiziana.
Se digiti a sinistra, su melania rea, poi scorri fino al post del 14 settembre. Vedi un po' se mi son spiegata bene.
Bea.

Anonimo ha detto...

Grazie Bea,
trovato.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Tanto per complicarci le idee, ma per analizare la situazione a 360°, sono andata a rivedermi gli articoli scritti immediatamente dopo il ritrovamento del cadavere, quando i dati erano meno influenzati dalle indagini a senso unico.
Inizialmente l’anatomopatologo Tagliabracci faceva risalire la morte al periodo di tempo tra le ore 24 del 18 aprile e le 3 del giorno dopo, quindi, 9-12 ore dopo la denuncia della scomparsa.
O le indicazioni fornite dagli anatomopatologi non hanno alcun valore, oppure bisogna correlare quanto detto prima e dopo l'autopsia (se non c'è alcuna correlazione perché allora si pronunciano prima delle autopsie?).
Mi viene dunque in mente un'ipotesi che, non so perché, fino ad ora non è stata ventilata.
Se Melania fosse stata prima sequestrata (le avrebbero anche potuto dare da mangiare) e solo dopo uccisa?
Questo si accorderebbe col telefono prima spento e poi riacceso, con l'anomalo movimento di automobili durante la notte, con il fatto che per due giorni il corpo non sia stato notato ed anche con l'uccisione avvenuta al massimo due ore dopo il pasto.
So che non avevate bisogno di nuove e fantascientifiche ipotesi, ma penso che niente vada trascurato.
D'altra parte gli orari sono molto stretti sia se immaginiamo Parolisi colpevole, sia se pensiamo ad un altro assassino.
Infine, mi piacerebbe sapere qual è il grado di attendibilità di queste famose autopsie. Danno risultati sicuri e incontrovertibili al 100% o c'è un margine di errore?
Tiziana

Alessandro ha detto...

riguardo alla pista "famigliare/amicale" una possibile chiave di volta sarebbe poter escludere che sonia abbia agganciato 3 volte la cella 348 di Colle per ragioni diciamo tecniche...
escluso questo si aprirebbero altri scenari
ora, la donna mi pare abbia modificato sensibilemte il tragitto che fece cpn melania 8 gironi prima..come ho riportato ieri sera, nell'ordinanza di teramo si cristallizzava il tragitto in Alatene/bar Segà tramite scorciatoia; ora il percorso si è sensibilmente allungato, includendo proprio la strada che avrebbe indicato SP fino al monumneto ai caduti
possibile che gli inquirenti non si accorgano di questi elementi :

1 il tragitto è stato modificato
2 sonia dichiara che melania non aveva uno straccio di amica tranne lei (insinuando impliccitamente che sp non può che essere l'assassino)
3 le celle agganciate da sonia almeno istintivamente hanno qualcosa di anomalo
4 la famosa frase "aspettiamo sonia e poi scendiamo"

Anonimo ha detto...

@Ziva
cerchiamo di semplificare ancora, e come dice Pino, cerchiamo l'oggetto sul comò.
prima di tutto, l'indizio che ha lasciato Parolisi: Melania attirata dall'ESCA del volerle parlare dei tradimenti del marito.
Ora, il termine "esca" è l'attraente per il pesce, lo scopo non è nutrire il pesce ma mangiarselo.

dovremmo cercare di capire chi e perchè potrebbe avere lanciato l'esca, allo scopo di prendere il pesce.
Questo "prendere il pesce" forse non ha preso la piega che avrebbe dovuto prendere al principio, come diceva Enrico al punto 1.
Quindi teniamo sempre presente che questo omicidio potrebbe non essere stato premeditato come tale, quando ci chiederemo ancora una volta "chi e perchè poteva odiare Melania a tal punto?"
I motivi del rancore dunque, potrebbero essere molto più fievoli di quelli che supponiamo per un omicidio. sebbene chi ha agito, anzi, coloro i quali hanno agito, perchè erano per forza più di unA, poi si siano lasciati prendere la mano dalla violenza.

Lo schema di Ziva raccoglie le tipologie di persona che Melania potrebbe avere incontrato.

Sulla sua falsariga, io dubito che Melania potrebbe avere seguito in auto, se non costretta, un uomo sconosciuto.
Forse avrebbe accettato di parlarci, questo sì. In un luogo visibie come il monumento, ma lontano dalla vista del marito.
Con una donna sconosciuta vale la stessa logica, con un filo in più di fiducia.

b- a una delle colleghe/ amanti del marito. sì le avrebbe ascoltate, e sarebbe andata in auto con loro.

c e d avrebbe seguito ad occhi chiusi un'amica su un'automobile

Ma io volevo rigirare la frittata, e non domandare chi avrebbe seguito Melania, ma:

"CHI potrebbe avere avuto qualcosa da raccontare a Melania?"

.allieve e colleghe di Parolisi
.amici e colleghe dell'amante di Parolisi
.parenti dell'amante di Parolisi
.una stessa "amante di Parolisi". chiunque sia. non vedo perchè mandare avanti la mamma il fratello la zia il cugino
.le mogli di colleghi di Parolisi, informate di fatti oscuri a Melania ma assai noti in caserma

a proposito, il marito di Sonia che fa?

Tab

Anonimo ha detto...

Alla SQUADRA
Come promesso nel mio ultimo post delle 12.09, confidando possa essere utile anche per le interessanti ipotesi formulate da ZIVA, Tab ed altri, vi invio in 3 fasi, parte del lavoro “la pista della caserma”
A risentirci


1° parte
Un ambiente militare, di cui si può riuscire a conoscere veramente poco, anche per le note difficoltà di accesso alle informazioni ed alla delicatezza dell’argomento, oggetto di diverse indagini della Procura Militare.
Si potrebbe dividere, però, il nostro obiettivo di conoscenza in diversi nuclei:
1.i militari citati, a vario titolo, negli atti d’indagine del caso Melania;
2.i militari frequentati/conosciuti da Melania;
3.gli “esuberanti”, ossia le persone che riferiscono di avere avuto rapporti con allieve, di cui siamo venuti a conoscenza soltanto dopo il caso Melania;
4.le allieve-ex allieve che hanno avuto rapporti/relazioni con Parolisi , citate o presunte negli atti d’indagine del caso Melania;
5.militari che frequentano/conoscono persone della cerchia amicale/parentale di Melania;
6.militari di Chieti o di Ascoli che erano di guardia a Ripe e che hanno testimoniato in merito;
7.militari visti nei luoghi limitrofi al delitto e nei giorni precedenti/seguenti, secondo varie testimonianze;
8.i militari citati dalla stampa, che hanno in corso procedimenti della Procura Militare, per molestie sessuali (fatti del 2009), a seguito di denunce presentate da ex allieve, o che hanno subito provvedimenti disciplinari;
9.l’ex allieva indagata per fatti di camorra;

continua

Pamba

Anonimo ha detto...

Continua 2° parte

1. i militari citati, a vario titolo, negli atti d’indagine del caso Melania;

ordinanza Teramo prima parte pag. 51 e seguenti:

Caterino Nicola
È a conoscenza della relazione con la Ludovica Perrone (ha fatto anche da tramite per la consegna della scheda del telefono dedicato) e con la Rosa Cesarino; ha appreso (non si sa da chi) dell’occasione in cui Melania pretese spiegazioni da Salvatore in merito all’orologio regalo delle allieve (in realtà dono della Perrone); ha riferito agli inquirenti delle frequenti telefonate in caserma di Parolisi.
D’Agostino Libero
Conosce entrambe le relazioni di Parolisi: della Cesarino perché Salvatore gli chiese di “coprirlo” nel caso di chiamasse la moglie; della Perrone gli è stato riferito da Cesarino. Riferisce dell’esistenza del profilo facebook “Vecio Alpino” (non dice da chi ha avuto l’informazione) e delle telefonate di Parolisi con telefono dedicato. Riferisce che capitava spesso che gli istruttori avessero relazioni con le allieve, generalmente dello stessa squadra o plotone.
Pagano Raffaele
Riferisce di aver visto Parolisi intrattenersi al telefono per molto tempo e di essere a conoscenza della relazione con la Cesarino. Il 19/04 ha consigliato a Parolisi di riferire agli inquirenti di eventuali relazioni con le allieve e ha appreso solo in questa occasione del telefono dedicato, nascosto da Parolisi in garage.
Ten. Colonnello Riccardo Stanca
Era presente con la famiglia al Colle S.Marco e consegna fotografie e filmato della giornata (parolisi che spingeva alle altalene Vittoria o il figlio di Sonia, presente anche lei con la famiglia Parolisi)

ordinanza Teramo prima parte pag. 12-13:

Raffaele La cava
Parolisi si trovava a casa sua al momento del rinvenimento del cadavere di Melania

Ten. Col. Ciro Annichiarico
Si reca a casa Parolisi per le condoglianze ed apprende da Parolisi del rapporto avuto con la moglie al chiosco delle Pineta

Continua

Pamba

Anonimo ha detto...

Continua 3° parte

2 i militari frequentati/conosciuti da Melania

ordinanza Teramo prima parte pag. 58

Caterino, Mongillo e Pezzotta sono i colleghi che Parolisi riferisce di aver frequentato con la moglie, non sappiamo però se con le rispettive famiglie (se esistenti).
Altri militari conosciuti sicuramente ci saranno. Sappiamo che Melania frequentava la caserma in occasione dei giuramenti o altre occasioni ufficiali (sbaglio o qualcuno ha anche detto visita medica?), ma non ho nessuna idea su come reperire informazioni.

3. gli “esuberanti” con le allieve

qui l’informazione è un po’ da prendere con le molle. L’articolo peraltro mescola caso Rea, l’indagine della Procura del 2009 (che considererei distinta al punto 9). Vi posto il link, perché non vorrei prendermi la responsabilità dei nomi, uno in particolare, e dei possibili riferimenti ad un altro amico collega di Salvatore (vedi p.to 1), citati o ipotizzati dalla testata:
http://www.giornaledipuglia.com/2011/07/melania-rea-una-soldatessa-della.html
Potrebbe esserci un collegamento con il mondo di Melania (anche un interesse a Melania stessa), o l’esigenza di intimidirla, preoccupati delle conseguenze sulle proprie carriere di uno scandalo?

4. le allieve-ex allieve che hanno avuto rapporti/relazioni con Parolisi , citate negli atti d’indagine del caso Melania o presunte;

Della Perrone e Cesarino sappiamo praticamente tutto e non aggiungo altro.
La Perrone (pag 54 Ordinanza Teramo), cita di avere appreso da Salvatore di altre 2-3 relazioni intrattenute in passato con allieve (forse una in contemporanea anche alla sua relazione, in occasione della nascita della figlia). Poteva valere anche per il futuro?
Parolisi, in occasione di un interrogatorio (penso fatto ascoltare da Chi l’ha visto, da ricercare meglio) dichiara di non avere nemici tra i colleghi, anche perché (sic!) non si è mai interessato all’allieva di un altro.
Se invece fosse così, una nuova relazione parallela alla Perrone (vedi l’excusatio non petita del racconto del chiosco di Ripe al Colonnello Annichiarico) non consentita dai taciti accordi dei colleghi? Penso che solo da Parolisi potremmo apprendere quest’informazione.

5. militari che frequentano/conoscono persone della cerchia amicale/parentale di Melania
Non ho trovato nessuna informazione in merito; se qualcuno, interessato ad approfondire la pista amicale, riuscisse a contribuire sarebbe molto interessante. Anche qui, un nominativo tra le amicizie sulla quale eravamo tutti un po’ perplessi ci sarebbe, ma quale relazione potrebbe avere con il mondo della caserma?

Ci mancano ancora tanti ulteriori tasselli per completare un ipotetico puzzle.

Buon lavoro a tutta la squadra
A domani

Pamba

Unknown ha detto...

In un commento di qualche giorno fa lo avevo quasi scritto. Secondo una mia ricerca il marito di Sonia, oltre ad essere un falegname, allena una squadra di calcio semi-dilettante.

Avevo scritto che le siringhe si trovano sia sia nelle ambulanze dei poligoni di tiro, sia nelle infermerie delle caserme, sia in quelle dei carceri ed anche nelle infermerie delle squadri di calcio (anche in quelle semi-dilettanti).

Ma da quando Pamba mi ha fatto capire che è stata Sonia ad entrare in casa di Melania per prendere la scarpa per Piergiorgio, ci sono altri problemi... siamo sicuri che Melania fosse davvero uscita senza borsetta? Che non sia un falso ricordo quello del Parolisi, dato che al rientro la borsa era in casa? Dov'era il marito di Sonia in quel momento, marito che ricordiamolo aveva messo una mano sulle gambe di Melania ad una festa (Ci voleva provare? Sua moglie non si ingelosiva? Melania questo particolare lo ha raccontato solo al marito o anche all'amica Sonia?). Quante domande vero?

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Alessandro,
certo ormai è tardi affinchè i cani possano fiutare l'odore di qualcun altro al Monumento. Peccato perchè se si fossero fatte annusare le scarpe di certe amiche che vogliono saperla troppo lunga, che parlano troppo e a sproposito, che ogni volta ne aggiungono un altro pezzo, che hanno la faccia da santarellina ma di fatto imbrogliano le carte, almeno ci saremmo levati qualche mezzo dubbio.

1 "il tragitto è stato modificato"

allora, qui gli inquirenti si dovrebbero incavolare. Ma come, il Ranelli è considerato inattendibile dopo che la sua dichiarazione è stata stravolta negli orari, e siccome non coincideva, via, non ci interessa questa testimonianza, e invece questa tizia, che si dice AMICA della vittima, va prima a dire che lei e Melania avrebbe fatto insieme una certa stradina per il bar, che guardacaso il fatto che M la conosca, metterebbe Parolisi nei guai, e adesso che i cani e Ranelli si rinforzano nella difesa del marito, salta fuori pubblicamente e in trasmissione a raccontare che sì, effettivamente, ora che ci pensa, a mente fresca dopo cinque mesi di distanza, magari quella domenica del 10 lei e M. pure al monumento andarono..
-è attendibile questa donna?
-è pilotata da qualcuno, tipo dalla famiglia di M., che vuole Parolisi a marcire in carcere ad ogni costo?
-ha un suo tornaconto personale nell'imbrogliare le carte?
Io propendo per questa ultima ipotesi, perchè Sonia le carte le imbrogliò da subito.

3 le celle agganciate da sonia almeno istintivamente hanno qualcosa di anomalo

Alessandro, le celle agganciate da un cellulare sono di quanto meno istintivo esista. Usate come prove contro Parolisi in un'area di copertura che copre sia l'accusa che la difesa, sono state completamente ignorate nel caso di Sonia, quando un indizio del genere in quanto a concretezza è molto di più di quanto si abbia contro il Parolisi stesso. mi spiace dirlo ma è così.


4 la famosa frase "aspettiamo sonia e poi scendiamo"

Ecco, che qualcuno ci spieghi questo intercalare dialettale. Perchè a me suona come un'auto/ammissione di presenza al Pianoro, così come raccontano anche le celle telefoniche.

Tabula

PINO ha detto...

TIZIANA

L'autopsia, se eseguita scrupolosamente, da altrettanto scrupoloso anatomopatologo, su un corpo che non abbia subito avarie da fattori ambientali o di tempo, ha una probabilità del 95% di essere esatta. Ed il corpo di Melania era in perfette condizioni di conservazione.
Si è detto, però, che Tagliabracci, al momento del suo sopralluogo, non abbia rilevato la temperatura interna del corpo. Non vedo, quindi, come abbia potuto affermare l'ora e giorno della morta, con tanta leggerezza. Dati che ha dovuto comunque rettificare, solo dopo l'avvenuta autopsia.
PINO

Anonimo ha detto...

@ Massimo
quindi è certo che fu Sonia a prendere le scarpe di Melania per Piergiorgio?

dovrei chiarirmi un attimo le idee.
le celle telefoniche, le scarpe, aspettiamo Sonia e poi scendiamo.. le testimonianze così diverse a distanza di tempo..

E' ovvio che chi avesse avuto le chiavi di casa di Melania avrebbe potuto riportare la sua borsa a casa, nell'armadio.

domande: a che scopo riportare a casa la borsa della vittima? perchè non lasciarla a ripe? conteneva forse qualcosa di importante?
potrebbe essere un gesto riferibile allo staging?

Anonimo ha detto...

tab

PINO ha detto...

T(abula)

Ho la sensazione che, nonostante l'attenta e dettagliata esposizione di Pamba (che gira un pò troppo al largo), tu ti stia avvicinando al "como", ma solo a questo, per il momento. Resta da addocchiare l'oggeto, ora.
Nell'ultima dichiarazione di S a QG, si evidenzia in modo chiaro il cambio dei "fattori", e la domanda che in questo momento si impone è: lei era al Colle, dato che doveva incontrarsi con la coppia Parolisi e "scendere insieme"?
Andiamo per gradi. Solo così potremo chiarire molte cose.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

eh, Pino.. :-)

glielo chiedo io o glielo chiedi tu?
"Scusi, Lei era per caso al colle quel giorno?"
perchè chi avrebbe dovuto chiederglielo non l'ha fatto.
Certo, mi auguro avranno verificato gli alibi. Nel caso specifico, l'alibi dovrebbe essere la madre della signora stessa.
Ma sono una madre, per mio figlio mentirei. non che tutte le madri siano disposte a mentire: parlo per me, ovviamente.

E sono sempre alla stessa distanza da quel benedetto comò.

Tab

Anonimo ha detto...

T

La domanda che, per se stessa, si impone "a NOI".

Forse la forma non era molto ortodossa? scusami
PINO

Anonimo ha detto...

p.s. per TAB

il pronome LEI e sostitutivo del sostantivo SONIA.
Non mi complicare la vita (scherzo)
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

Tab
è vero, la borsa può essere stata riportata a casa da chi aveva le chiavi, ma a che pro? Questo soffermarsi sulla borsa mi è sempre sembrato strano, sia quando si supponeva che l'avesse fatto Parolisi, sia riferito ad altri.
L'assassino avrebbe potuto semplicemente lasciarla sul luogo del delitto insieme alle altre cose.
D'altra parte Melania aveva con sé cellulare e accendino. Se avesse avuto la borsa sarebbero stati lì dentro?

Gli amici della coppia non mi sono mai piaciuti, l'ho già detto, in particolare i comportamenti di Paciolla e di Sonia mi sono sempre sembrati anomali.
Per Paciolla si è capito, forse, non voleva saltasse fuori la sua relazione extraconiugale.
Per Sonia?
Lei è convinta che il colpevole sia Salvatore, l'ha detto più volte, e come minimo rigira la frittata in maniera da metterlo in cattiva luce, questo è un DATO CERTO (non solo le dichiarazioni sulla strada modificate, ma anche quelle sul rapporto di Parolisi con i soldi, sulle poche amicizie di Melania, ecc.).
A questo possiamo aggiungere le due telefonate e i due Sms anomali (non ripetuti dopo l'orario dell'appuntamento), le celle agganciate, e tutto quell che voi avete già elencato.

Qualcuno sa rispondere alla domanda che ho posto alle 13.34, riguardo a chi degli amici guida e quali auto hanno a disposizione?
Ciao, Tiziana

Unknown ha detto...

Mettiamola così tab, se io dico che i miei vicini, i miei amici (uno morto ammazzato e non si sa da chi) sono sempre stati belli buoni ed innamorati alla follia, direi addirittura smielati, tolgo forza al movente che vuole sia stato un eventuale amante, o la moglie di un eventuale presunto amante, ad aver ucciso.

La borsa può essermi rimasta in macchina, sul sedile posteriore, assieme al cellulare. E può essere stato proprio il cellulare suonando a far la spia. Al che lo prendo e lo butto in zona, non vicino al corpo ma anche a due o trecento metri. Ma potrei anche essermelo portata appresso, spento, ed averlo riportato successivamente quando, dopo aver pensato ed essermi rivista la scena mi sono resa conto che durante l'aggressione ho toccato le mutandine e sono stata graffiata in testa.

Ed allora devo, anzi dobbiamo, andare a ripulire la scena, a depistare, e dato che al momento sono bionda porto in zona alcuni capelli neri, oppure ne strappo qualcuno a Melania e li spargo sul corpo.

Ma per rendere buona questa ricostruzione occorre sapere a che ora io sia tornato a casa ed a che ora mi hanno chiamato (quale cella ha agganciato il mio cellulare quando mi hanno avvisato della scomparsa di Melania?) per dirmi che l'istruttore veniva a prendere le scarpe.

Ma io scrivo libri tab, e le mie potrebbero essere idee pazze ed immaginarie.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Ciao SQUADRA!
Bene, adesso basta parlare sottovoce, affrontiamo Sonia:
- ha stirato con Melania la sera , lo dice lei, ma Tab (14 ottobre 2011 23:28) ha scritto una cosa sacrosanta che condivido in pieno e riporto tutta intera: «Non ho mai stirato con nessun'amica, ma se lo facessi non gli farei mai mettere le mani sulle mie mutande nè tantomeno le farei stirare a lei: mi darebbe molto fastidio».
- ma poi CHI STIRA MUTANDINE DA DONNA (già delicate nel lavarle)???
- Sonia non abita nella stessa palazzina dei Parolisi: non so se era loro abitudine, ma vi pare che una donna riservata e igienista come Melania si porti biancheria intima da stirare a casa di altri? Al massimo posso ammettere che si fosse portata qualche lenzuolo, così da essere aiutata a piegarlo (e già un paio pesano nel trasporto …) o qualche importante tovaglia (solo se rotonda o ovale) per lo stesso motivo (noi donne capiamo … vero?)
- quante assi e quanti ferri da stiro possiede Sonia? Stiravano in due contemporaneamente? e chi si occupava di Vittoria intanto? guardava la partita assieme al papà e al marito di Sonia o è una di quei bimbetti che crollano alle otto di sera e fanno felici mamma e papà?
- strana la coincidenza che proprio “quelle” Melania indossasse il giorno della scomparsa ..
- PERCHE’ DUNQUE IL DNA DI SONIA ERA SULLE MUTANDE INDOSSATE DA MELANIA IL GIORNO DELLA SCOMPARSA?
- Sonia NON richiama più Melania dopo i tentativi delle 15, PERCHE’ se era tanto in ansia di sapere come erano andate le visite mediche della mattina?
- qui entra l’arcano CELLE (non mi soffermo,l’avete ben esposto voi mille volte)
- chi ha raccontato a Sonia per filo e per segno cosa hanno fatto Melania e Salvatore tutto il giorno? E’ stato Salvatore? e quando? dato che non pare abbiano trascorso del tempo assieme nei giorni delle ricerche? Ammettiamo peròche lo abbia saputo da altri, e allora perché spacciare tutto come se lei fosse la confidente n. 1 di entrambi i coniugi? (rimando a quel famoso video che fece distorcere la bocca a Parolisi)
- Sonia (lo scopro oggi da voi) è andata a prendere le scarpe di Melania da far annusare a Piergiorgio, quante persone avevano le chiavi della loro abitazone?
- qui entrerebbe l’arcano BORSA DI MELANIA (ma ve ne parlerò dopo)
- ultimo colpo: l’altra sera a Quarto Grado viene intervistata di nuovo Sonia e che dice? Ve lo trascrivo un po riassumendo (ma forse nel web c’è ilvideo, da guardare!):
dice:
- il 10 aprile siamo stati al Colle IO, SALVATORE (brevissima pausa) VITTORIA e (pausa con sospiro) MELANIA.
- abbiamo trascorso tutto il pomeriggioe poi siamo rimasti anche a cena
- il 18 aprile? «Non c’era motivo per andare a Colle vistoche alle 16 aveva appuntamento da me»
- fare l’amore in luoghi “strani”? «E’ successo in macchina,mi pare a Napoli …»,
- e alle Casermette? «Melania non mi aveva MAI accennato NIENTE» (ho messo maiuscole perché lei ha calcato sulle parole)
- chicca finale: «… spingere per 45 minuti un’altalena …».

Il resto verrà! anche da voi sono sicura!
Mimosa

ps. bisogna inderire da qualche parte la frase "aspettiamo Sonia poi scendiamo" anche se potrebbe voler dire "aspettiamo l'ora d'andare da Sonia e poi torniamo giù", visto che erano in alto...

ppss.nel frattempo che scrivevo in minuta vedoche siete andati a toccare la questione borsa,leggerò meglio dopo.

Mimosa ha detto...

Mi assento per un'ora ...
mi dispiace
Mimosa

PINO ha detto...

MASSIMO CARO,

ora sei tu che ci getti mancime. E noi abbocchiamo, perchè il mancime ci sembra molto saporito. Grazie|
Vedremo di appurare...il ritorno a casa ...e tutto il resto.
Certo che il contenuto dei tuoi libri a volte rasentano il...possibile.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

p.s. "rasenta" stasera sono stonato)
P.

Rita ha detto...

@Alessandro

Mi permetto di inserire altri due punti nel tuo elenco:

5. Il lapsus: "facendo così la stiamo uccidendo... la stanno uccidendo un'altra volta".

6. la smorfia di SP quando lei parla degli sms inviati (e io insisto su questo, finchè qualcuno mi ascolta)

Unknown ha detto...

Come volevasi dimostrare.

Prima avevo un qualche movimento di pupi fra le gambe e non ho riletto il commento.

Intendevo dire quale cella ha agganciato il cellulare di S. quando è stata chiamata per dirle che Melania era scomparsa, a che ora è arrivata al Pianoro, con chi e chi le ha chiesto di portare con il Macciò a casa dei Parolisi.

Aveva le chiavi, come a volte capita fra vicini perché si ha paura di rimanere chiusi fuori, o gliele ha date il militare?

Massimo

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

@Tab (post delle 17:45)
Tu dici
"CHI potrebbe avere avuto qualcosa da raccontare a Melania?"
Ma potrebbe anche essere che non ci fosse proprio nulla da raccontare, poteva essere solo una scusa per attirare M. da sola in disparte.


@Rita
Con quella smorfia a me sembra che lui dica: guarda questa cosa si sta inventando, un'altra delle sue bugie... ma detto questo non saprei dire dove ci porta questo ragionamento. Potessimo chiedere al dottor Lightman! :-)))

Alessandro ha detto...

@ rita
ottimo..giuste annotazioni!
direi che gli indizi non mancano
stavo riflettendo sui capelli ritrovati sul cadavere e qui mi rivologo alle donne....secondo voi sonia è bionda tinta ?
perchè su facebook ha delle foto anche con capelli scuri...

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

@Alessandro
Se il profilo di fb che ho visto anch'io è quello giusto (o è lei o una sua sosia), non ho visto foto con i capelli scuri (c'è una foto di una ragazza con i capelli scuri, ma non è lei).
Da ex bionda direi che il biondo non è il suo colore, si nota una leggera ricrescita scura.

Alessandro ha detto...

@ ziva
anche io avevo notato una ricrescita scusa,ma non ne ero certo
il profilo di sonia è quello che ha come avatar una specie di gnomo
credo che la ragazza con i capelli neri ed una specie di velo in testa sia lei..ed i capelli sono scuri
...ma correggimi se sbaglio :)

Alessandro ha detto...

@ ziva
anche io avevo notato una ricrescita scusa,ma non ne ero certo
il profilo di sonia è quello che ha come avatar una specie di gnomo
credo che la ragazza con i capelli neri ed una specie di velo in testa sia lei..ed i capelli sono scuri
...ma correggimi se sbaglio :)

Rita ha detto...

@alessandro

allora, visto che ci siamo, guarda con attenzione i primi minuti di questo video ... a proposito di excusatio non petita. Ma perchè SP insiste tanto per giustificare quando e da chi ha ottenuto l'informazione delle telefonate e degli sms?
Ma lo vedi come è impacciato?

http://www.youtube.com/watch?v=d4Wzr_u5x4Y&feature=watch_response

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

@Alessandro

Ok, avevo visto quello giusto! Dici che è lei quella con i capelli scuri? Non vedo somiglianze, ma non sono famosa per essere fisionomista :-)

Alessandro ha detto...

io direi che è prorpio lei....qualche anno fa

Anonimo ha detto...

Un saluto a tutti…

Torno ora e purtroppo non ho il tempo di aggiornarmi sulle vostre interessanti riflessioni/ricerche. Lo faro’ senz’altro piu’ tardi.

Per ora vi confesso un particolare che mi gira per la testa ogni volte che sfioro il mio “como’”…
Pino, Enrico--tutti…non riesco piu’ a tenermelo dentro…percorro il rischio di sembrare ridicolo—prendetela pure come battuta…ma questo ‘como’’ lo ripesco dal mondo metaforico e ci guardo un attimo dentro. Tanto di sporco, tanto di pulito:
Lo stirare insieme…
La macchina da lavaggio impegnata 24 ore…
Lo trolley/non trolley nel portabaglio…
Laura Titta & co…
Emilio Di Caterino «Quando ero latitante, i vestiti venivano lavati e stirati direttamente da Francesca Maisto e da Laura Titta. In una sola occasione, nel passaggio da Trentola a Lusciano, mi vennero recapitati dei vestiti puliti lasciati presso il Bar Stadio di casale di mio cugino Massimo Cangiano e ritirati sempre dalla Maisto e dalla Titta»

La lavanderia di 51 Via Dari—faceva consegni a Roulotte?
Okay, ora chiudo il como’.

Siete fortissimi, Avery.

PINO ha detto...

@ AVERY

Quel "comò" da me postulato, in realtà esiste, compreso l'oggetto che stiamo disperatamente cercando, nei posti e negli angoli più reconditi: solo che non riusciamo a vederlo, perchè non crediamo possibile che l'oggetto stia in un posto così ovvio.
Poi, inaspettatamente, lo vediamo, e ci diamo una manata sulla fronte.
Possibile che era lì e noi non lo vedevamo?
Anche Massimo, intenzionalmente o no, ci ha offerto quel "mangime" molto significativo a cui accennavo, nel mio precedente post.
Approfittiamone.
Cerchiamo là dove ci sembra molto semplice ed ingenuo, il nascondiglio della serpe, che, forse, ci sta a quardare, beffardamente.
PINO

Anonimo ha detto...

Su Sonia aggiungerei un po' di cosette, intanto il grado di balle abissali sulla situazione della xoppia Salvatore Melania, direi impressionante, sembra allineata con la visione iniziale Rea, se Melania non gli ha detto nulla significa che non si fidava poi per prima di Sonia???
Il madornale voltafaccia sulla strada percorsa il 10/04/2011, vedo che non sfugge a nessuno, direi solo che in un primo tempo, quasi stizzita, conferma e fa mettere ad atti che il percorso era dalle altalene al Cacciatore e viceversa attraverso la scorciatoia che invece Parolisi affermava Melania non conoscesse, ieri afferma che invece la direzione era per il monumento dalle altalene (cosa fin diversa) ma poi continuando dice che si erano dirette al bar e da li sarebbero andate alle altalene, quindi un percorso totalmente diverso, con direzione proprio opposte, non capisco con quale memoria stia parlando, colpisce il grado di variazione di dichiarazioni messe a verbale ad Ascoli.
Come si faceva notare se i cani avessero seguito la pista del 10/04/2011 si sarebbero diretti verso il Cacciatore ed invece segue la seconda pista verso la roulotte quindi non centra na mazza la "difesa dell'accusa".
"la STIAMO...STANNO uccidendo due volte" e' proprio uscita male, ma c'e' un altro cambiamento repentino di dichiarazioni, nella intervista concessa insieme a Parolisi a ridosso degli eventi parla in trance mettendosi forse nei panni di Melania. pronunciando quel "e poi aspettiamo Sonia ed andiamo (o veniamo) a casa" impersonificandosi o spersonificandosi dall'immaginare Melania che poteva parlare con Salvatore, in un altra frase pero' lascia intendere che lei a Colle poteva esserci, rimane vaga, la cella poi ci dira' che era in zona, a oggi ci dice un'altra cosa, cioe' che lei non sapeva della gita a Colle e non solo che nemmeno lei ne comprende il motivo a ridosso delle 16,00.
E' un mistero e deve spiegare perche' ancge chiama sempre Melania e mai Salvatore in quei momenti, eppure anche lui avrebbe dovuto sapere pe risultanze della visita, nulla.
Dalle sue dichiarazioni il testo di un messaggio era grossomodo "Mely, il cellulare e' di mamma? quindi sono io rispondimi, volevo solo sapere della visita", se fate caso in nessun modo gli dice esplicitamente che e' Sonia, non gli dice il suo nome, non glielo scrive, gli dice "sono io", ma se il numeroe' quello di mamma seelania non lo ha in rubrica come fa a sapere che si sta parlando della mamma di Sonia??? Viceversa, se il numero e' nella rubrica di Melania che senso ha scrivergli che il telefono e' di mamma perche' lei non stava rispondendo alle chiamate??? Eppure il testo lo afferma lei in trasmissione indicando gli esatti termini.
Sonia e' bionda tinta ma ha la radice chiaramente scura, ed in un primo momento si ipotizzava fosse stata lei la donna vista dal Ranelli alle 14,45 dalle altalene "insieme" a Parolisi.
Aggiungendoci i dubbi sui perche' non chiama la coppia che non vede arrivare alle 16,00 mentre la contatterebbe per sapere della visita mattutina le cose sono un po' troppe, a questo punto io non mi accontenterei piu' di tenerla lontana dall'inchiesta, deve chiarire troppe cose e tutte importanti.
Se mi dichiara infine che era a Folignano perche' aggancia celle di Colle San Marco???
Antonello

Anonimo ha detto...

@Massimo. mi espliciti la tua intuizione, ed in effetti il fatto che S. inizialmente descriva così mielosamente la coppia, dà da pensare.
Dà da pensare perchè una donna che si autodefinisca come l'Unica Amica avrebbe dovuto sapere o intuire un pò meglio la situazione matrimoniale di Melania.
Perchè mentire allora, e adesso cambiare versione? Se c'è un testimone inaffidabile, non è Ranelli, ma è proprio questa signora.
E testimone inaffidabile è il minimo che le si possa attribuire.
Il tuo ragionamento sulla borsa di Melania lasciata in macchina fila, è plausibile, logico e senza sbavature..
ma tu sulla logica sei l'inarrivabile maestro, e ora che l'hai spiegato, mi appare ovvio.

Ho solo una perplessità: lo spargimento di capelli.
Lì per lì, la cosa mi è sempre apparsa parsa come un superfluo aggiungere dettagli nell'opera di staging.
Però però Massimo..

SE Melania avesse strappato una ciocca bionda ad un'assassina bionda.. l'assassina, resasi conto, non appena riavutasi dallo ahock per ciò che aveva fatto, sarebbe tornata indietro proprio per dissimulare questo indizio.. e nel levarle la ciocca dalle dita, anche l'anello potrebbe essersi sfilato, caduto e mai più trovato.
Che ne dici?
Tabula

Marika ha detto...

io mi domando: sonia conosceva bene il bosco delle casermette? sapeva come percorrere le scorciatoie e i sentieri per evitare di essere notati dalle sentinelle? sapeva che ci fosse una esercitazione dei militari di chieti?

inoltre: chi ha dato appuntamento a melania perchè dovrebbe farla stazionare davanti al monumento (dove non viene vista dai testimoni presenti in zona) e poi la conduce fino alla roulotte dove si perdono le sue tracce?

sono ripetitiva, ma non riesco ad uscire dal punto roulotte, vorrei spiegarmi come e in base a quale percorso e in quanto tempo da quella zona si raggiunge il chiosco della pineta.
in particolare come si può raggiungere e in quanto tempo il chiosco della pineta considerati questi due dati: 14.56/15.00 (Colle, monumento caduti, squillo di sonia a melania); 15.26 (Ripe, squillo di parolisi a melania).
in questi minuti, secondo me potrebbe starci solo lo spostamento da colle a ripe.
ma 5 minuti sono pochi per consumare tutta l'azione compreso l'evento morte.
Marika

Anonimo ha detto...

Non sono cinque minuti, Marika, (bentrovata!) :-)
sarebbero ben 26 minuti.
Avevo letto da qualche parte che dal Monumento alla roulotte ci si arriva da un sentierino poco praticabile. Però vicino alla roulotte ci sarebbe una strada carrabile che collega direttamente con Ripe, e, se sbaglio correggetemi perchè vado "a memoria" su quanto letto nei commenti, quest'ultima distanza sarebbe all'incirca di 12 km.
Quindi una persona che avesse dato appuntamento a Melania al Monumento, potrebbe avere parcheggiato vicino alla roulotte invitandola ad inoltrarsi per quel sentierino poco praticabile, magari con un sms..
"arrivo Melania, ho parcheggiato dall'altra parte.."
ed ecco come convincere Melania ad inoltrarsi là dentro. Un'amica deve parlarmi, che problema c'è? La raggiungo..
Melania sale in auto con una scusa qualsiasi, 12/15 minuti e si arriva a Ripe. Litigio, la violenza, forse non voluta, o forse sì? forse il litigio è iniziato addirittura in macchina.
Il coltello.. una donna se lo porta dietro?
Un falegname se lo porta sempre dietro, magari in tasca? Un coltellino da intagliatore?

Tabula

Marika ha detto...

Ciao Tabula, :-)

il tempo tra lo squillo di sonia e quello di parolisi è di 30 minuti. in questi 30 minuti dovrebbe avvenire la sosta davanti al monumento, la passeggiata fino alla roulotte, la decisione di raggiungere ripe in auto o a piedi, l'arrivo a ripe.
i 5 minuti che io calcolo vanno dallo squillo di parolisi in poi (pochi appunto per fare tutto il resto entro l'orario della morte stabilito dal medico legale).
lo squillo di parolisi attesta l'inequivoca presenza di melania a ripe, anche se la cella agganciata è la stessa di quella delle ore 14.56 ovvero la 451.
c'è poi da considerare che il punto roulotte è solo indicativo perchè Piergiorgio voleva proseguire nell'inseguimento della traccia, ma non lo poterono fare perchè la zona diventò improvvisamente impervia e impraticabile.
sull'arma usata, spero che la perizia del medico legale abbia potuto dare indicazioni precise.
Marika

Anonimo ha detto...

@Mimosa
non vorrei entrare troppo nel personale, ma io stiro le mutandine perchè ne ho molte di cotone. Le altre no, ovviamente.
Mi sono chiesta anche io quante assi da stiro avesse Sonia in casa, e se M. si fosse portata dietro anche quella.
a meno che stirassero su un tavolo vecchio, come facevano le nonne.
E in effetti è una curiosa coincidenza che M avesse indossato proprio quelle il giorno dopo, a meno che S le abbia toccato e stirato tutta la biancheria, ma lo vedo poco plausibile.

Un'ultima cosa. Tu riporti una frase di S. detta alla televisione "il 10 aprile siamo stati al Colle IO, SALVATORE (brevissima pausa) VITTORIA e (pausa con sospiro) MELANIA.
- abbiamo trascorso tutto il pomeriggio e poi siamo rimasti anche a cena"
non nomina il marito.
Sonia passò la giornata del 10 con la coppia, ma senza il proprio marito?
Tra l'altro, non sono una psicologa, ma se una mia amica, raccontando un episodio, spiegasse chi fossero i presenti nominando se stessa e mio marito, poi mio figlio, e per ultima me, mi darebbe molto molto fastidio.

Il linguaggio, la maniera in cui ci si esprime, manifesta parecchio di quel che si pensa veramente.
Se una mia amica dicesse "alla festa c'eravamo io e Tony, il piccolo Marco e Tab" non farei una piega, perchè di che vuoi accusare: ma la depennerei immediatamente dalle prossime uscite. Così quel "io e Tony" se lo vedrebbe solo in sogno..
ma queste son cose di donne.

Tabula

Mimosa ha detto...

Ho riletto attentamente tre volte tutto quello che avete scritto in questi giorni, ottime intuizioni e perfette deduzioni.
Ora mi è più chiaro quello che vi aspettate da me (e che posso fare): uno schema come i precedenti, ma intanto su SONIA con i dati di fatto e i presupposti acclarati.
Va bene. Però abbiate ancora pazienza, devo completare un articolo per una rivista e spedirlo entro domani (di tutt’altro argomento!) e quindi ci lavorerò stanotte un po’ a questo e un po’ a quello …

Nel frattempo consentitemi di sottoporre alle vostre valutazioni anche il tema della BORSETTA DI MELANIA, forse ricaverò altri punti da inserire nel mio schema.

Melania “potrebbe” essere uscita SENZA LA BORSA, non è la prima donna ad averlo fatto, per un’ora di gitarella (tanto più che la bimba prima di uscire aveva già «fatto la cacca» come racconta Salvatore). MA, l’Ord.TE dice che «lui o chi per esso ha riposto la borsa nell’appartamento» ipotizzando che qualcuno sia stato ‘interessato’ a far sparire la borsa, borsa che poteva essere rimasta con Melania durante l’aggressione. CHE COSA RAPPRESENTAVA QUESTA BORSA PERL’AGGRESSORE?
Se non è rimasta a casa e se Melania l’aveva con sé (che il marito non se ne fosse accorto non conta, chi può fidarsi dell’attenzione che ripone un marito sulle cose della moglie?) può essere stata solo una persona a riportarla a casa, una persona che:
a) conosceva l’abitudine di Melania a riporre le borse nell’armadio (ma davvero in camera da letto? o ce n’era uno in ingresso?)
b) conosceva la casa
c) che disponeva delle chiavi.
Ma davvero Melania, ogni volta che rientrava, riponeva le borse nell’armadio? non su una sedia o tavolino dell’ingresso o in cucina …in modo da averla sottomano (come faccioio?)
Alla mamma di Melania nella recente audizione avranno chiesto anche questo, credo. Certo che se domandano a mia madre le mie abitudini che ne sa lei, come la questione del caffè …?

CHI CONOSCEVA COSI’ BENE LE ABITUDINIdi Melania? certo quell’impicciona di Sonia (mi scuso ma a me un’amica del genere darebbe non poco fastidio …), sicuramente no la moglie di Paciolla e altre “amiche” a Folignano Melania non aveva ...

Mimosa

Il mio caloroso benvenuto ad Antonello che mi ha dato ottimi spunti:
scrive «in nessun modo le dice esplicitamente che e' Sonia, non le dice il suo nome, non glielo scrive, le dice "sono io", ma se il numero e' quello di mamma se Melania non lo ha in rubrica come fa a sapere che si sta parlando della mamma di Sonia???»
... eh già ...

Anonimo ha detto...

Ma scusate....l'indizio lasciato da Parolisi , la famosa esca che avrebbe attirato Melania per parlarle dei tradimenti del marito, non era una delle prime ipotesi che erano state fatte? Ne hanno parlato e scritto piu' volte..anche qui qualcuno ne ha parlato. Mi fa pensare ad un tentativo del Parolisi di riportare a quelle prime ipotesi
Poi...
Con la frase "Aspettiamo Sonia e poiscendiamo"non può voler dire aspettiamo che Sonia vada a casa delle madre e poi scendiamo (a casa della madre di Sonia dove erano invitati)
Nell'intervista (la prima a "Chi l'ha visto" ) Sonia disse che dopo le due telefonate e i 2 sms la richiamò tante volte (???)Mente anche qui?
Rosy

Alessandro ha detto...

l'intuizione di antonello è ottima...purtroppo non possiamo avere la certezza che sonia abbia usato le esatte parole dell' sms
magari ha parafrasato..
certo che se il tento decantato superesperto (ormai dimenticato,quasi fosse stata un'illusione creata ad arte per "completezza d'indagine") recuperasse i testi degli sms....

Anonimo ha detto...

@rosy
che qualcuno volesse parlare dei tradimenti di Parolisi adoperandoli come esca, a me giunge nuova.
Che si fosse ipotizzato fra le tante possibili, sì, è vero, ma la cosa non era ben circostanziata.

e soprattutto, non era una possibilità indicata direttamente da Salvatore.

Tab

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

Volevo dire una cosa: gli sms si possono recuperare quindi cancellarli dal telefono di M. non aveva senso, possibile che il colpevole non lo sapesse? E a questo punto se gli sms sono incriminanti per qualcuno e gli inquirenti stanno cercando di recuperarli (come mi pare di aver letto) il colpevole non ci dormirà la notte immagino... non può pensare di farla franca (o forse sì vista la direzione presa dalle indagini).

@Tabula
In effetti anche a me darebbe fastidio una frase simile (so essere molto gelosa se me ne danno motivo)però dipende anche dal tipo di conoscenza/amicizia che ho con l'amica in questione, se per esempio lo dicesse la mia più cara amica, quella che conosco da sempre per intenderci, penso non ci farei nemmeno caso.

Marika ha detto...

la lavatrice la notte del 18, che tipo di indumenti avrà lavato? chi era presente in casa lo saprà. specie chi li ha stesi e raccolti e riposti.

serve il testo degli sms di sonia a melania per chiarire cosa abbia scritto e detto per identificarsi.

mimosa, chi conosceva così bene le abitudini di melania non è una domanda è un'arma a doppio taglio.

Marika

Alessandro ha detto...

si rosy, in questo caso mente spudoratamente, perchè i tabulati dimostrano che non ha più chiamato nè melania nè parolisi

Alessandro ha detto...

la notizia della lavatrice confermata ieri da quarto grado, attribuendola alla mamma di melania, è stata seccamente smentita da biscotti.

Unknown ha detto...

Io tabula il ragionamento dell'anello l'ho già portato altre volte. Chi sfila l'anello deve prima sfilare la fede, ed è per questo che mai ho pensato l'avesse lanciato Melania, e l'unico motivo per sfilare una fede ed un anello dal dito, a parer mio, è per lavare la mano, come fa una qualsiasi donna che ha anelli larghi alle dita ed ha paura di perderli, ed in caso di depistaggio,quindi, è per lavare via ciò che può portare a te. Quella mano mi ha preso per i capelli, quell'unghia mi ha graffiato, ed io o taglio la mano, e se sono un criminale di un certo spessore lo faccio, o te la lavo e dopo averla resa quasi linda rimetto apposto la fede e mi scordo dell'anellino (forse il depistaggio lo ha fatto un uomo o una donna che non porta un anello di fidanzamento) che rimane a terra dove l'ho appoggiato. Poi la copro con terra e foglie e la sporco con altre sostanze.

Ora, per parlare di capelli, io non so che lavoro faccia S. (se qualcuno lo sa è pregato di informarci), ma se io volessi trovare dei capelli dove potrei trovarli? Oddio, se allenassi una squadra di calcio... insomma dopo gli allenamenti negli spogliatoi i calciatori si fanno la doccia, si asciugano i capelli col phon. Ma se a cercarli fosse una donna? Basterebbe andare da una parrucchiera a farsi un taglio? Qualcosa, anche senza bulbo, rimane sempre sui seggiolini. Per questo sarebbe importante sapere se sono formazioni pilifere maschili o femminili. Se sono tagliate pari o cadute o strappate.

Magari, come pensano i Pm, sono di Melania e non si è voluto depistare. Ma se fossero pm svegli dovrebbero pensare che prima del depistaggio ci potevano essere anche altri capelli, fossero mori o fossero biondi. E questo cosa può significare? Cosa dovrebbe far capire? Ogni donna che ha litigato con un'altra donna lo sa. Il prendersi per i capelli è un classico della lotta fra femmine.

Ma detto questo, che potrebbe portare a S. ma anche alla moglie di Paciolla o a qualsiasi altra moglie di un militare amico, c'è una cosa che da un po' di tempo mi frulla in testa e non capisco.

La direzione però è diametralmente opposta e non porta alle amiche ma porta... a cosa? Mi spiego.

Il Macciò dice di essere andato a preparare i filtri da far annusare a Piergiorgio a casa del Parolisi. Dice di esserci andato accompagnato da Sonia che gli ha aperto l'armadio dove erano le scarpe. Erano passate le nove di sera da poco e la denuncia di scomparsa era stata fatta via telefono alle 16.30. Quindi i carabinieri erano arrivati al pianoro sulle 17 ed avevano perlustrato la zona e chiesto al Ranelli.

Ma era comunque una denuncia di scomparsa, Melania sarebbe potuta essersene andata volontariamente e, oltre alle canoniche ricerche, oltre a far firmare un verbale non si sarebbe dovuto andare.

Ed invece il Macciò dice che alle nove di sera, poco più, lui e Sonia trovano la porta aperta e diverse perone in casa, fra cui i carabinieri, che armeggiavano col computer. Va bene, si può pensare che cercassero una pista per indirizzare le ricerche, ma perché dato che era maggiorenne? E se invece di essere ritrovata morta fosse andata via con un altro uomo di sua spontanea volontà, la privacy dove andava a finire? Tanta gente è sparita improvvisamente dicendo che andava a comprare le sigarette, anche a Cesena, ma ogni volta bisognava attendere le famose 48 ore prima di muoversi ed accettare una denuncia, non bastava 5 ore per fare attivare le forze dell'ordine. Perché tanto movimento per Melania Rea? Un piacere ai militari? O c'era altro sotto?

Forse perché ogni donna sparita dalla zona era stata poi ritrovata morta fra i boschi? Ed allora anche loro pensano, o almeno pensavano prima delle bugie del Parolisi, potesse essere all'opera un SK fra i boschi del luogo?

Chissà... buonanotte, Massimo

Marika ha detto...

alessandro la lavatrice è stata tirata in ballo da qualcuno prima, io ho voluto precisare che se fosse vera la circostanza, già si doveva sapere cosa conteneva....
ciao Marika

Alessandro ha detto...

max, sonia lavora in una mensa, ad ascoli

Alessandro ha detto...

si marika, non era un' obiezione a te...volevo solo sottolinerare che c'è una lata probabilità che finisca come il secondo coltello e gli abiti sbagliati
ciao

Marika ha detto...

Massimo, io all'idea di melania che litiga prima di essere colpita alla gola con pantaloni abbassati non ci credo.

sulla presenza delle formazioni pilifere se non si hanno i risultati dei ris, mi pare prematura ogni ipotesi.

all'idea del serial killer mi vengono i brividi.
ma se questo sk avesse ucciso e depistato dopo tanto tempo, tornando sul posto nel bel mezzo delle ricerche, mi sembra proprio più ( forse meno) di un serial killer.
Marika

Unknown ha detto...

Grazie Alessandro.

Ed ecco che per eliminarla dalla lista dei sospetti basterebbe analizzare i capelli e confrontarli, non fossero di Melania, con quelli delle sue colleghe.

Mense=cappellini=capelli. Ogni addetto deve indossare un cappellino, ed in ogni cappellino restano sempre dei capelli.

Buonanotte davvero e buona indagine.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Massimo, il tuo ragionamento sull’anello è molto verosimile, l’ho inserito in uno dei commenti al riguardo del trucco e dela capigliatura trovata “stesa” . Ci credo molto a quello che hai ipotizzato, e infatti alla storiella del “lancio” non ho mai dato credito …
A me frulla nella testa quel filmino del 10 aprile … quello che il ten.col. si è affrettato consegnare agli inquirenti … e girato da sua moglie … qui qualcuno mi ha dato una intelligente risposta che al momento ho accettato come “plausibile”, però potrebbe ancora un momentino essere oggetto di riflessione … Perché dura tanto l’inquadratura di Salvatore? In fondo lui è appena un caporale e il marito della signora un ten. col. … e i gradi contano!!!

Bupona notte a te!
Mimosa

Anonimo ha detto...

Massimo, è vero!
ricordo benissimo quello che scrivesti sull'assassino che puliva la mano, le dita ad una ad una..
Ma a quel tempo non avevo pensato ad una persona specifica, non avevo collegato molto bene il perchè fosse così importante tornare e dis-togliere.
E invece tutto quello che dicesti torna, ipotizzando una persona fisica, una persona con un colore di capelli diverso da quello di Melania ad esempio, che si renda conto in un secondo tempo di poter avere lasciato la propria firma sul cadavere.
E precisamente da questo punto, si spiega la NECESSITA' di rimuovere gli anelli.. forse dei capelli dell'assassina erano rimasti incastrati dentro..
e hai proprio ragione: le donne si prendono per i capelli.
ed è esattamente quello che anche io avrei fatto se qualcuno mi avesse sorpreso alle spalle puntandomi un coltello: con una mano avrei spostato il coltello, c'era una ferita sulla mano destra, giusto? ma con l'altra avrei cercato di TIRARE i capelli, lunghi, di chi mi stava aggredendo.
Levare questo indizio dalla scena del crimine era esattamente il motivo sul quale mi scervellavo giorni fa: del perchè tornare e mettere in atto uno staging.
avevo individuato solo la necessità di agire sul cellulare..
Tu avevi già detto tutto Massimo, tutte le carte erano in tavola, ma ero io a non avere fatto il collegamento logico, non avevo capito quanto fosse realmente importante.
Tab

Unknown ha detto...

Ciao Marika.

Sono stanco ed ho voglia di dormire ma ti rispondo perché forse non hai letto quanto ho scritto giorni fa.

Se tu fossi abbassata, a parte che il Ris non ha trovato pipì nel terreno e c'è da risolvere il rebus dei pantaloni abbassati perché non ce n'è neppure nella vescica, e qualcuno cercasse di accoltellarti, non metteresti la mano destra dov'è il coltello e la sinistra addosso a chi ti è dietro? Insomma se tu avessi il viso di una donna accanto al tuo collo, e se ti accoltellano con la destra il viso può essere solo alla sinistra, non cercheresti in ogni maniera di farle male alzando la mano sinistra e cercando di prenderla per i capelli?

Di certo non incroceresti le mai mandando la sinistra verso la lama a destra e la destra verso il viso a sinistra.

Buonanotte davvero davvero. Massimo

Marika ha detto...

vorrei però sottolineare che su quella mano sotto i polpastrelli sono stati ritrovati degli alleli di altri dna non sufficienti a tracciare un profilo (maschili e femminili). se la mano fosse stata ripulita non ci sarebbe dovuta essere traccia nemmeno di quelli.
Marika

Marika ha detto...

quindi secondo te non c'è stato un litigio prodromico, ma una colluttazione successiva?
Marika

Alessandro ha detto...

marika..forse è possibile che i dna sarebbero rimasti comunque....intendo dire....tolgo i capelli incastrati sotto le unghie, ma non necessariamente deve verir via tutto...è un'ipotesi ovviamente
piuttosto mi chiedo...inscenare lo staging per nascondere l' Elemento Incriminante
perchè poi aggiungere nuovamente dei capelli e riportarvi l'attenzione ? e perch+ poi neri..se ho necessità di aggiungere dei capelli per inscenare uno stagin, non sarebbe forse meglio non del colore della vittima?

Marika ha detto...

Alessandro io ho sempre pensato e detto più volte che questo stagin mi puzza.
l'assassino doveva necessariamente ripulire le sue tracce, avendole lasciate, ma se invece ha fatto solo errori su errori? che magari fino all'esito delle analisi lo aiuteranno?
rimango dell'idea che per fare tutto questo occorre una certa premeditazione, con calcolo di spostamenti e zone di fuga, un complice e la capacità di portare il segugio sulla pista sbagliata (e non parlo di cani).
Ciao
Marika

Unknown ha detto...

Se il commento non lo spedisco finito significa che mi sono addormentato prima.

Sì Marika, all'incirca. Lei si libera dopo averla presa per i capelli, poi vado con quanto descrive il Tagliabracci che dice riuscì a girarsi, lui vi inserisce anche il pugno, e vi furono coltellate quasi sullo stesso punto del corpo. Ma questo non significa che Melania con le mani non si fosse aggrappata ai capelli del suo aggressore.

Per quanto riguarda i polpastrelli hai scritto bene, non vi erano alleli sufficienti... dopo il lavaggio dico io, ma prima? Chi ci dice che non sia stata trattenuta per la mano da qualche uomo presente al delitto? Chi ci dice che questo, o un altro, non abbia tolto le mani di Melania dai capelli di chi la uccideva? D'altronde il dna non è visibile, come sapevano che avrebbero dovuto lavare meglio di quanto fatto per toglierlo completamente? Anche sotto le unghie ve n'era.

Good night...

Marika ha detto...

mi sembra strano che qualche capello non sia caduto per terra, perchè melania avrà certamente liberato la stretta successivamente. e se l'assassino aveva i capelli corti e lei, pur provandoci, non è riuscita a strappare alcunchè?
io dalla relazione ho intuito che melania ha afferrato il polso dell'aggressore per allontanare il coltello dalla sua gola, ecco perchè l'assassino non è riuscito nel suo intento.
ma me la rileggerò questa parte.
Marika

Anonimo ha detto...

@Tab 00:01
La storia dei tradimenti usati come esca è stata tirata fuori ieri sera a QG. La giornalista Ilaria Mura dice che questa è l'ipotesi fattale da Salvatore.
Tiziana

Alessandro ha detto...

buona notte a tutti, a domani

Anonimo ha detto...

Di indizi e cose poco chiare su S. ce ne sono a volontà.
Anche l'eventuale movente è chiaro.
Rimane da chiarire con quale scusa avrebbe dato appuntamento a Melania al Monumento.
Si vedevano tutti i giorni, perché trovarsi in quel posto. Forse le ha detto: ti porto a vedere dove tuo marito ti tradisce con le soldatesse durante le esercitazioni, lì potresti trovare delle prove contro di lui.
Forse Melania non guidava e dunque se voleva andare a vedere il chiosco di Ripe doveva farlo con qualcuno che disponeva di una macchina.
Le parole di Salvatore "qualcuno ha attirato Melania con l'esca di raccontarle qualcosa sui miei tradimenti" ci starebbe.
Da qui la necessità da parte di S. di dire che lei dei tradimenti non ne sapeva niente, che SeM erano una bellissima coppia.

Questione borsa: gli inquirenti continuano a fare domande alla mamma di Melania e ad indagare sulla questione se Melania l'avesse oppure no. Non si rendono conto che il fatto che Melania fosse eventualmente uscita con la borsa scagiona Salvatore? Infatti lui non avrebbe avuto nessun problema se la borsa fosse rimasta nella sua macchina, sarebbe stato normale se la moglie l'avesse lasciata lì. Diverso sarebbe se la borsa fosse rimasta nell'auto di un altro assassino, lui/lei si che avrebbe dovuto spiegarne la presenza. Sarebbe stato sufficiente però buttarla come fatto per arma e vestiti.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Facendo bene i conti effettivamente a Parolisi non rimane tutto sto tempo, mettiamo punti fermi, alle 14,30 si sgombra quindi la scena che dopo diventa del delitto, se Parolisi parte da Folignano verso Ripe giunge forse in tempo alle 14,30 ma non puo' essere allora alle 14,45 a Ripe, a meno che non ha un gemello, anche volendolo fare arrivare al pianoro alle 15,23 come da ordinanza deve essere ripartito da Ripe cambiato alle 15,08, ed i minuti sulla scena sarebbero 38, se il Ranelli pero' l'ha visto alle 14,45 alle altalene l'ipotesi chiaramente crolla, 15 minuti per compiere lo scempio, cambiarsi, cancellare gli sms sul cellulare di Melania e percorrere la strada verso il pianoro sono troppo pochi.
Ma se ipotizzassimo un'andata e ritorno Colle Ripe dalle 14,45 i conti tornano ancor meno, con circa 10 - 8 minuti a disposizione sulla scena del delitto, impossibile.
Quindi, in relazine ai tempi, l'unica ipotesi possibile dando i punti fermi 14,30 ultimo militare a Ripe e 15,23 Parolisi al pianoro e' quella accusatoria in ordinanza con 38 minuti a disposizione di Parolisi sulla scena del delitto.
Ma non vi sono per la verita' le prerogative minime per accettarlo dal punto di vista dell'opportunita' mentre a lui sarebbe bastato abbandonare il corpo di Melania un chilometro prima sul margine del bosco per correre l'80% in meno di rischi che invece avrebbe voluto correre lasciandola a Ripe bosco del chiosco.
1) La camionetta dei militari che sorvegliava la rotabile.
2) Il militare Colasanti posto nel bosco interno al bivio per il chiosco.
3) sino alle 14,30 vi erano militari che hanno quel giorno mangiato sui tavolini del chiosco.
4) Con la sua auto sarebbe stato riconoscibile, tracciabile perche' targato e vi era il rischio pure di ncrociare qualcuno che lo conoscesse.
5) Qualcuno a Ripe avrebbe potuto riconoscerlo.

Nonostante tutti questi pericoli e inutili rischi. Poteva abbandonare il corpo un solo chilometro prima del bivio senza alcun rischio, invece il caporale avrebbe deciso di uccidere Melania proprio li, dopo essersi divertito a tirare il coltello al chiosco, aver manomesso la posizione del cadavere, aver cancellato tutti gli sms, messo l'anello di fidanzamento sotto il corpo,aver lanciato il proprio accendino in mezzo alle gambe della vittima, essersi calbiato d'abito ed essere ripartito lasciando Melania morire per dissanguamento con il pericolo che rivelasse a qualcuno chi l'aveva aggredita e senza farsi rinotare da Colasanti che a questo punto invece e' inverosimile che non abbia potuto vedere se le cose sono andate cosi', anche perche' Melania non avrebbe dovuto aver mollato un solo urlo.
Ad essere magnanimi con i tempi poi le 15,23 alle altalene sono arrivo al pianoro in auto alle 15,16 su per giu', sganciare Vittoria, chiudere la macchina ed avviarsi verso le altalene.
I tempi sono quindi ancora minori.
Io direi che l'unica appunto possibile e' quella ad ordinanza, ma possibile non significa verosimile per le ragioni suesposte.
Che sia stato lui invece e' solo possibile con complici alla mano, altrimenti per me diventa una verita' indimostrabile, quantomeno il Colasanti deve averlo fatto passare, visto e sentito.
Antonello

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda invece cio' che deve essere accaduto al pianoro io ritengo determinante invece la testimonianza dei due ciclisti, poi scomparsi, che al momento dell'arrivo al Cacciatore, senza sapere nulla di quanto stava accadendo e scevri quindi da possibili interessi diversi dichiarano alla figlia del titolare di aver visto due donne che ne inseguivano una terza uscendo dal bosco, io quindi direi che Melania e' sfuggita a qualcuno intuendo il pericoloe dirigendosi, attraverso i boschi, vrrso il paesino Colle piu' valle proveniente dalla roulotte, li i cani in un casolare riacchiappano una sua traccia olfattiva, in quel casolare puo' aver svuotato la vescica, raggiunta e scoperta pero' da chi inseguiva puo' essere stata tramortita con il colpo alla fronte e forse la coltellata al fegato che avrebbe creato solo un'imponente emorragia INTERNA rendendola quindi trasportabile.
Il fatto che i ciclisti siano svaniti dimostra proprio la genuinita' di quanto affermato nell'incoscienza dei momenti concitati di una semplice scomparsa.
Non solo ma se Melania era inseguita a Colle e S. Era in quella zona e' possibile anche che gli squilli siano serviti a localizzare Melania nel bosco, in effetti sono due i tentativi, dalle 14,43 alle 14,46 e dalle 15,03 alle 15,04, Melania a quel punto puo' aver silenziato il suo cellulare e si spiega indi cosi', nell'ipotesi, l'ultimo o penultimo squilloo sul gestore wind, qualcuno quindi non poteva sapere quale cellulare Melania avesse con se, provandoli tutti ma non scrivendo mai il proprio nome per non far sospettare nulla a Melania, che se e' vera l'ipotesi e' stata rintracciata solo con l'ultimo squillo delle 15,04 e portata verso Ripe non prima di una collutazione in cui e' stata tramortita.
Una delle maccchine che la trasportava deve aver fatto manovra, l'avrebbe indi scaricata dal cofano a Ripe, l'altra arrivando di muso avrebbe provocato le ammaccature reciproche notate dal Colasanti.
Ripartendo poi sarebbe stata lasciata l'impronta dei pneumatici ritrovata, si spiega anche cosi' l'anello di fidanzamento sotto il corpo, perso dal dito di Melania nello scarico del corpo.

Anonimo ha detto...

Anche quello delle 09,57 e' un mio post, scusate ma ho un po' di problemi a scrivere sempre tutto giusto da un android.
Antonello

Anonimo ha detto...

allora.
prima di tutto il dna da stretta di mano resterebbe sulla mano destra. Io porgo raramente la sinistra, a meno che la destra sia sporca o impegnata a reggere qualcosa.
quindi la tesi dell'accusa che indica come dna da contatto da stretta di mano quel poco residuo sulla mano di Melania, è indimostrabile.
Del resto Parolisi passò la mattina con la moglie, quindi lui potrebbe fornire tutti i nomi delle persone a cui Melania strinse la mano, i medici per le varie visite etc. Non dovrebbe essere difficile incrociare i dati di così poche persone.
Anche se va detto che nella cura di un bambino piccolo le mani vengono facilmente a contatto con l'acqua, e dubito che Melania tornando a casa non si sia immediatamente lavata le mani prima di preparare alcunchè, fosse anche la piadina o preparare la moka di quel caffè che non si sa se bevve oppure no.. il caffè ripulisce gli scarichi dei lavandini, figurarsi.
E per lavare il sederino di una bimba, non adoperi l'acqua?
I pm forse non si occuperanno personalmente dei propri figli, ma come prendere una cantonata del genere?
Se ne desume che Melania uscì di casa necessariamente priva di tracce del dna raccolto sulle mani in mattinata, seppur si ipotizzasse stringesse mani con la sinistra.
Ricostruire a chi e perchè possa avere "stretto le mani" o toccato nel tragitto tra l'appartamento e il pianoro è ancora più facile per Parolisi, in quanto pare non abbiano incrociato nè salutato nessuno, se non forse qualche vicino di casa incontrato sul pianerottolo?
Ma sarebbe sospetto il fatto che costui non abbia parlato.
Quindi, se ci sono alleli di dna estraneo alla vittima sulle mani di Melania, questo sarebbe necessariamente riconducibile al delitto o ai pochi minuti precedenti.
Come dice Massimo, se la mano sinistra fosse stata lavata dopo il contatto con gli assassini, la spiegazione del perchè ci siano residui di dna sulle mani di Melania apparirebbe più plausibile.
Le salviette.
Sono state analizzate le salviette vicino al cadavere? ci sono riscontri di questi "alleli" di dna estraneo?
potrebbero esserci se:
- Melania fosse stata una persona poco pulita che dopo due visite mediche e un passaggio al supermercato la pulizia di un sederino sporco di cacca(!) e la preparazione di due piadine e forse pure di una moka, non si fosse mai lavata le mani nel frattempo.
- Se queste salviette fossero state adoperate dagli assassini per levare le proprie tracce dalle mani di Melania.

Tab

Anonimo ha detto...

Se è stato lui ed era premeditato ha fatto tutto da solo il giorno del delitto. Se avesse avuto un complice:
1) avrebbe un alibi certo
2) avrebbe eliminato le tracce su facebook da prima e nascosto il cell che usava con Ludovica
3) avrebbe fatto credere DA PRIMA a tutti (amiche di melania e colleghi), che non aveva nessuna storia clandestina e che lui e Melania erano si amavano.

Se è stato lui con un complice il delitto non era premeditato.
Rosy

Anonimo ha detto...

@Antonello
mi ha colpito molto la tua ricostruzione.
In effetti i due ciclisti, ricordo un post di Massimo in merito, pare siano spariti nel nulla.
tab

Anonimo ha detto...

scusate , rileggendo mi sono accorta che ho sbagliato la prima frase
volevo scrivere :
"SE E' STATO LUI HA UCCISO DA SOLO".
POTREBBE ESSERCI UN COMLICE CHE LO HA AIUTATO DOPO (STAGIN) MA CI CREDO POCO
Rosy

Anonimo ha detto...

@Tiziana
Questione borsa
Escludendo la possibilità, comunque realistica, che Melania sia partita per il colle senza borsa, tu dici giustamente “non sarebbe stato meglio per il presunto assassino gettarla assieme a vestiti ed arma del delitto”? Ovviamente sì, se me ne fossi accorto subito. E se invece la borsa era stata lasciata nei sedili posteriori e me ne accorgo soltanto a Folignano, al momento di chiudere la macchina?
A quel punto, sono proprio lì, alla casa. Le chiavi possono essere dentro la borsa. Rischiando tanto, ma molto attentamente, la riporto in quello che presumo essere il suo posto, visto che ce n’è già un'altra, e torno a casa mia, che si presume tanto tanto vicina.

Pamba

Marika ha detto...

Ciao Tabaula
hai avuto la mia stessa intuizione sulla stretta di mano.
però come il dna nella bocca facilmente cancellabile per effetto della salivazione (secondo me), anche il dna ritrovato sulla mano sinistra mi sembra alquanto indecifrabile.
perchè solo sulla mano sinistra? e riconducibile a ben 4 alleli diversi?
quello sottoungueale invece è solo femminile (le unghie di melania non erano ricostruite? e la ricostruzione sapete come si fa?).
nell'ipotesi di colluttazione per difesa immagino l'uso di entrambe le mani da parte della vittima. come immagino che l'assassino aveva i guanti sia durante l'azione omicida che durante lo staging. se fosse stato uno furbo che ha agito cercando di far incolpare parolisi.
Marika

Anonimo ha detto...

@Tab
Si, nell'immediatezza si stava appena cercando di capire se si aveva a che fare con una semplice scomparsa volontaria o meno.
Non vi erano quindi coinvolgimenti, nessuno poteva ipotizzare quanto poi rinvenuto due giorni dopo, anche volendo i due ciclisti non avrebbero potuto consultare Parolisi che non conscevano nemmeno, erano peraltro provenienti dalla strada che dal paesino Colle piu' a valle si dirama a San Giacomo, intendo che provenivano anche da zone opposte a dove il Parolisi aveva appena contattato la figlia del bar Il Cacciatore.
Non c'e' quindi coinvolgimento esterno alla dichiarazione e sembra una delle poche, se non l'unica, a non aver subito influenze, non potevano aver alcun interesse i due poveri ciclisti che se hanno rilevato la scena in situazione di stress da pedalata in salita un motivo evidente ci deve essere stato, di solito poche cose attirano l'attenzione di un ciclista impegnato a salire, di sicuro quelle fuori dai canoni normali.
Aggiungo che Melania puo' essere stata scoperta nel casolare o nelle adiacenze al momento dell'ultimo o penultimo squillo di Sonia, quello al tim naturalmente, perche' con se aveva il tim.
Dentro il casolare abbandonato di Colle puo' aver pensato di potersi nascondere dalle/dagli inseguitrici/tori, lasciato un attimo il cellulare puo' aver pensato che poteva anche svuotare li la vescica, in quel momento pero' squilla il cell e le inseguitrici piombano sulla vittima localizzandola.
Forse e' perche' era sola che Melania si abbassa i pantaloni e gli slip, le inseguitrici la tramortiscono e la caricano nel cofano o del fuoristrada o dell'altra auto senza toccarla ulteriormente per vestirla e la scaricano tramortita a Ripe.
Se continuassimo ad ipotizzare immettendo la borsa nella scena e se l'aveva con se puo' averla lasciata o in auto di Parolisi, o nella roulotte o nel casolare o a Ripe, interessante l'ipotesi della roulotte, in quel caso chi ha rimesso la borsa a posto sa benissimo chi e' stato e perche' Melania era al monumento piuttosto che dal bar in bagno.
E' possibile ma non so che tipo di indumento e' stato fatto odorare ai cani, che Melania sia stata caricata al monumento, per poi riuscire a scappare piu' a valle, mentre qualcuno o qualcuna gli aveva gia' tolto la borsa per analizzare con calma il suo contenuto dentro alla roulotte, o semplicemente facendosela lasciare insieme alla bimba, se e' cosi' godeva di una fiducia immensa da parte della coppia, quindi il soggetto dal monumento prende il sentiero impervio e con Vittoria in braccio si e' potuto recare alla roulotte con il cambio perfettamente con se, dentro la borsa, da qui la pista che il cane segue alla roulotte mentre Melania sarebbe rimasta dietro al monumento in auto con qualcuno, il cane in realta' puo' aver perso la traccia di Melania al monumento perche' salita in un'auto ma riaverla trovata ricollegandola a quella presente e sulla borsa con il cambio per Vittoria e su Vittoria stessa.
Ecco perche', se gli squilli avevano un preciso fine, nessuno contatta piu' la coppia alle 16,00 non vedendola arrivare all'appuntamento, perche' gia' doveva sapere cosa era successo.
Antonello.

Anonimo ha detto...

@Pamba,
questione borsa: sono d'accordo con te. Ed è chiaro che questo può valere solo nel caso che non sia Parolisi l'assassino. La sua auto infatti lui la lascia a Paciolla, e dunque la borsa sarebbe stata notata.
Tiziana

PINO ha detto...

TABULA

I due ragazzi ciclisti, come il telefonista, non sono stati cercati con la costanza e il dovuto zelo che esigeva il ritrovamento.
Per i pm ascolani prima, e quelli di Teramo poi, ciò contrastava, forse, con la direzione impostata delle indagini.
La notizia data dai ragazzi, così, senza alcuna importanza, alla figlia del gestore del bar, si conobbe subito e, come solitamente avviene, nel caos di quel momento, fu trascurata.
Oggi, alla luce di quanto è accaduto, o si suppone sia accaduto, la dichiarazione dei ragazzi in bicicletta si rivela estremamente importante, oltre tutto perchè le protagoniste sono donne, la cui presenza e sospettata anche dagli inquirenti.
In questa prospettiva, si avvalora sempre più la possibilità che almeno una di esse, doveva essere conosciuta da Melania, attirata da quell'esca suggerita dallo stesso Parolisi, alla intervistatrice Ilaria Mura. Anzi, il fatto stesso che il militare supponga che la moglie fosse stata attirata nella trappola da quella "esca", smonterebbe anche la supposizione che lo stesso SAPESSE dell'appuntamento.
Seguendo questa pista, dovremmo anche correggere la dinamica dei fatti, supposti in precedenza, almeno da me.
Una dinamica che avvalorerebbe sempre più la versione fornita agli inquirenti da Parolisi.
Sono certo che, se i ragazzi fossero rintracciati, potrebbero fornire la chiave giusta, per la spiegazione dell'intera faccenda.
PINO

Alessandro ha detto...

singolare come siano stati cercati tutti itestimoni possiobili per dimostrare che sp none ra a Colle, ma nessuno di quelli che avrebbero potuto dimostrare che melania era a ripe...

@ rosy
sp non avrebbe potuto cancellarsi da facebook prima, in quanto avrebbe dovuto giustificarlo a Ludovica..soprattutto una volta morta la moglie
pert il resato sono d'accordo con te
la premeditazione,se accertata, esclude sp
nessuno sarebbe tanto fesso da premeditare un omicidio con tempi tanto ristretti e luoghi così rischiosi, specie quello del "falso" alibi
se l'omicidio è premeditato, l'assassino non può essere Parolisi.
per ciò che concerne la questione borsa, trovo piuttosto convincente la tesi che a riportarla sia stata la persona che se l'è ritrovata in macchina e aveva accesso alla casa;
soltanto che mi pare di ricordare che sp abbia dichiarato che melania non l'aveva presa...o ricordo male io ?
fondamentale, come è stato detto, ritrovare i ciclisti e quella soldatessa,se ricordo correttamente, che era stata vista sconvolta ed in lacrime, di cui non si è più saputo nulla
e mi piacerebbe tanto sapere che auto guidano gli appartenenti alla cerchia amicale....

Anonimo ha detto...

Oltre tutto la scena raccontata dai ciclisti, si accorderebbe con quella delle soldatesse viste nella zona di Villa Lempa.

E tutti i discorsi che abbiamo fatto su Sonia, come li inseriamo in questo quadro?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Oltre tutto la scena raccontata dai ciclisti, si accorderebbe con quella delle soldatesse viste nella zona di Villa Lempa.

E tutti i discorsi che abbiamo fatto su Sonia, come li inseriamo in questo quadro?
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Alessandro,
sono contenta che tu riprenda il quesito che io ho posto più volte: che auto guidano i diversi amici di Melania e soprattutto chi guida.
Tiziana

PINO ha detto...

ALESSANDRO

Tu ricordi bene!
Melania, al Colle NON portò alcuna borsa, tanto dovevano tornare presto, per l'appuntamento co S.,(che doveva trovarsi al Colle PER SCENDERE INSIEME...)
PINO

Marika ha detto...

Ciao Antonello,
i cani hanno fiutato l'odore delle scarpe di melania.
quindi se i cani hanno seguito le sue tracce fino alla roulotte, o si trattava di melania o di qualcuno che indossava le sue scarpe.
i ciclisti ascoltati da chi? potete postarmi un articolo o dirmi se nell'ordinanza se ne parla e a che pagina?
Pino perchè dici "se i ragazzi fossero rintracciati"? se hanno riferito questi fatti a chi li hanno riferiti? e perchè non sono stati identificati?
quanto alla pista suggerita da parolisi, ripeto in quale fase delle indagini lo ha detto? l'esca per attirare melania ci poteva essere, ma solo una persona di grande confidenza e fiducia poteva convincere melania a dare le spalle al suo assassino. non dimentichiamolo, l'attacco alla gola è fatto a sorpresa. per ora non ci sono forniti elementi che possano avvalorare una costrizione o una situazione di minaccia. se poi qualcuno li avesse individuati questi elementi, sarebbe opportuno elencarli al fine di metterli nel famoso tabellone dei dati certi.
Marika

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