venerdì 5 agosto 2011

Salvatore Parolisi. Ed il Gip scrive: "E' un assassino fortunato"

Gip Giovanni Cirillo
Prima di qualsiasi altra cosa ci si deve complimentare con il Gip Giovanni Cirillo per come ha magistralmente esposto la sua ordinanza. Vi garantisco che non tutte filano via lisce e chiare e che, nella maggioranza dei casi, occorre fermarsi e riprendere i passaggi in modo da poter capire quanto accaduto o cosa in verità si intenda dire. Questa volta no, questa volta pare quasi di vedere le persone camminare sul pianoro, pare quasi di essere uno dei tecnici che analizzano e monitorano i vari passaggi telefonici ed in pratica si riesce ad immaginare ogni scena per come viene esposta. Ed anche la scelta cronologica mi è parsa azzeccata, quasi quanto la parte logica usata in maniera precisa per giustificare il modo di operare dei carabinieri e quanto fatto dal Parolisi. Quindi tanti sinceri complimenti a chi non solo ha enunciato i suoi convincimenti ma li ha spiegati in maniera plausibile e convincente inserendo anche alcuni dettagliati esempi, che non guastano mai. Con ciò non intendo dire che io sia d'accordo con le sue conclusioni per come sono state intese dalla stampa, intendo dire che da l'idea di essere un giudice dal ragionamento veloce e dalla logica facile che, al cospetto di ricostruzioni alternative di buon valore, potrebbe anche modificare la sua visione dei fatti che al momento non ha chiara.

Dico questo perché alcune strade le ha lasciate aperte al dubbio, quindi alla Difesa. Non facendoci influenzare dalla sempre presente severità di scrittura verso l'indagato, i giudici la usano pure per casi molto meno eclatanti, e ripulendo parte delle sue affermazioni, si può scoprire che ha dato ragione all'Accusa perché aveva solo quella ricostruzione a disposizione, non potendo considerare alcun elemento difensivo visto che da indagato il Parolisi si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere (ieri ha usato lo stesso metro). E se è vero che  quell'inciso è parso essere una critica alle scelte difensive, è anche vero che in altri casi indiziari questa fase non risulta mai nelle ordinanze d'arresto. E l'inserire questo concetto subito sotto la vecchia e cara regola, cara ai giudici d'Assise e d'Appello ma non a tutti i Gip, che vuole gli indizi essere concordanti globalmente per arrivare ad assumere valore di prova, ed ha scritto una cosa bellissima quando ha ammesso che questa non è applicabile in fase di indagini (significa che lui al momento trae le sue conclusioni non guardando un quadro finito ma solo i particolari che poi dovranno finire il quadro), ha di certo un suo significato. Significato che aumenta se si considera il suo spiegare in chiaro che gli indizi hanno sempre diversi punti di vista e possono portare a spiegazioni alternative opposte, incompatibili fra loro ma entrambe valide, che penderanno dall'una o dall'altra parte solo unendoli e vagliandoli nell'insieme.

Ma ci sono altri passaggi in cui dimostra la sua volontà di non volersi fermare a questa situazione, chiaramente transitoria, e di voler guardare oltre la siepe. Ed il tutto, a mio parere, aldilà del fatto che non ritenga il militare credibile per quanto dichiarato sugli spostamenti del giorno in cui è scomparsa la moglie, assume il carattere di estrema disponibilità nei confronti del Parolisi, specialmente se agli incisi di cui sopra si accomunano alcune sue conclusioni. Il giudice, infatti, scrive che il marito assassino è stato fortunato a non essere visto quando ha commesso l'omicidio, perché vicino al chiosco c'erano molti militari ed alcuni avevano appena lasciato liberi i tavoli al suo esterno, che è stato fortunato inizialmente al pianoro, perché il Ranelli aveva detto di averlo notato in un orario compatibile a quello fornito, che è stato altamente fortunato con le celle telefoniche, e su questo punto auspica degli accertamenti per capire se il caporalmaggiore avesse cognizioni dirette o indirette sul loro funzionamento, che è stato fortunato anche al momento del depistaggio datosi che ancora erano tanti i militari in zona Ripe.

Quindi ad un certo punto del suo Atto dice in chiaro che l'assassino solo grazie alla fortuna ha potuto uccidere la moglie e farla inizialmente franca. Ma queste sue parole sono in netto contrasto con la logicità mostrata in tutta l'ordinanza, non si possono accettare quattro evenienze fortunate, ma sono anche più di quattro quelle verificatesi in quei giorni, in un caso di omicidio... ed un giudice lo sa. Quindi quanto scritto potrebbe avere un'altra valenza. Come un'altra valenza potrebbero avere le trascrizioni di alcune telefonate. Inserirne una lunga, ma molto lunga (ben 21 pagine), in cui i due replicano continuamente le stesse frasi pare strano, a meno che, se ripulita dai pianti dedotti falsi, dalle scuse, dal bisogno di conoscere quanto da lei riferito ai carabinieri e dalle parolacce contro i media, non lasci scoperti spezzoni di dialoghi dal certo riferimento, anche minaccioso, all'ambiente militare, per forza di cose a noi non chiari, che forse qualche conoscente dell'indagato, coinvolto nell'omicidio come possibile complice (oppure in prima persona), può capire ed elaborare. A questa potrebbe fare il paio la telefonata intercorsa fra il Parolisi e la sorella in cui sull'ambiente militare si interviene a piedi pari. 

C'è quindi di che pensare e, forse, da credere che oltre ad essere un'ordinanza di custodia cautelare l'atto del Gip possa fungere anche da "avviso ai naviganti", non solo ai procuratori, e da invito al Parolisi affinché instauri una collaborazione "sicura" che porti alla verità. D'altronde in diverse occasioni dell'ordinanza non ha fatto sue le considerazioni altrui scrivendo "gli inquirenti attribuiscono una certa importanza..." o anche "l'analisi, secondo gli inquirenti...", e questo è un altro dato da accomunare ai precedenti ed al fatto che per chiarire i dubbi chieda diverse verifiche a chi di dovere, anche al fine di eliminare piste alternative (sia pure limitate al movente), e, fra queste, l'indagare meglio sulle telefonate intercorse nelle utenze del militare nei mesi precedenti l'omicidio, segno che è un filone non approfondito, al fine di scovare soggetti di interesse; e lo scrive subito dopo aver parlato della caserma ed aver chiesto di verificare meglio al suo interno per capire se vi siano strani giri.

E torna in ballo il segreto del Parolisi. Sui media, a causa dell'input del giudice, si è ricominciato a parlare di trans e vergogna, si è tornati alla "campagna della gogna" in base a quanto i giornalisti credono di aver letto nell'ordinanza. Ma solo chi l'ha letta essendo di parte può essere rimasto costantemente, e per tutta la lettura, col pensiero rivolto alle testimonianze delle persone al pianoro ed aver inteso tale Atto come un inasprimento. Ma la formula logica usata dal Gip Giovanni Cirillo non pare seguire tale linea ma tendere al chiarimento dei dubbi. Normale che per far questo passi attraverso il militare dato che lo scritto è riferito a lui. E se è vero che ormai lo sbizzarrirsi mediatico è un fatto comune ad ogni caso penale di rilevante interesse, è anche vero che si cerca sempre di portare il discorso sul gossip più sfrenato, prima i tradimenti ora i trans domani chissà. Eppure ci sarebbero altre strade da percorrere, strade che per alcuni giornalisti forse potrebbero significare l'opportunità della vita.

C'è da chiedersi perché non vi entrino... sono strade vietate ai media e, quindi, alla popolazione?



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218 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 218 di 218
Mimosa ha detto...

Tracce di DNA femminile misto: in parte di Melania in parte di altra donna "non individualizzabile" ... (p.63)
e, guarda caso, proprio solamente sotto l'unghia dell'anulare della mano sinistra (anulare appunto mancante dell'anello di fidanzamento) ... così tanto per non dimenticarcelo.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Manlio, perdonami se intervengo, per la stima che ho di te e che spero ricambiata (come ho avuto l'impressione) posso darti un consiglio da amica (e da esperta di orgoglio nonché di "bon ton")? Non si perde la corona se non ci si prende l'ultima parola, anzi, si dimostra signorilità ignorando.
E ci si guadagna anche in salute, credimi.
Anch'io sono stata più volte attaccata, ma ho smontato sul nascere gli effetti ... Spero di non averti offeso,
con simpatia e ammirazione, Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Vedi, carissima Mimosa, non ho corone da perdere: il problema è che, come altri esprimono la loro opinione, inseguendo il sogno di riuscire a capire chi sia l'assassino (a ciascuno i propri gusti),io vorrei capire perché da un lato si mette in galera una ragazza sotto un'improbabile e poco credibile accusa di gelosia sanguinaria (un'adulta contro una quindicenne !!!), dall'altro c'è una signorina, ben adulta, di ardenti sentimenti, che da due anni persegue l'obiettivo di sedurre il marito dell'altra e convincerlo al divorzio (e dice: "mica la devi uccidere", poi, chissà come e chissà perché, questa viene uccisa), ebbene questa non viene perseguita nemmeno con un interrogatorio di quelli veri e seri (con tanto di avvocato, ovviamente, detto "di garanzia"), almeno per capire se abbia o non abbia istigato il suo desiderato bene a dare il colpo risolutivo alle precedenti nozze. Perché dunque questo ? Le sue eventuali parentele in alto loco, a partire dal generale che si diceva non esistesse, spiegherebbero queste differenze. Ora il punto è che si vuol far passare l'interlocutore, con cui non si è d'accordo, per un imbecille o per un provocatore (di chi, per quali ragioni ??), cosa che non posso accettare. Abbassi le armi chi ha attaccato per primo. Se la gente non è capace di obiettare senza insulti o derisioni, se crede di poter fare con me, come oggi è di moda nei cosiddetti talk-showes, ebbene è preferibile per essi che lascino perdere. Gente pusillanime che aggredisce senza neppure il coraggio di mettere per intero nome e cognome, in modo da essere immediatamente individuata dall'interlocutore, senza bisogno di rivolgersi ai servizi segreti. Qualcuno deve solo ringraziare Massimo Prati, di cui siamo ospiti, se le mie risposte non sono ancora più pesanti. In tempi di parità fra i sessi, non ci si richiami, per favore, alla cavalleria: credo che sia passata di moda. Ciò risulti chiaro a tutti. Per me la questione è finita, se non viene ripresa con i soliti toni.
Anche nel precedente dibattito si è dovuto finire in questi termini, poi per fortuna vi fu un cambiamento di toni, con dichiarazioni più civili; ma come si vede certi "lupi" cambiano talvolta il pelo, non il vizio.

filippo ha detto...

Non riesco a capire come sia possibile che anche in questo blog ci siano così tante persone che difendono la Perrone. Qui non si sta facendo nessuna crociata contro le donne che vanno con uomini sposati e magari anche neo o futuri padri. Ma permettetemi di condannare una donna che assilla un uomo con 4500 sms, nei quali non esita ad offendere a malo modo la sua rivale e finge di non sapere che in mezzo ci sia una bimba. Ecco, se una colpa, allo stato attuale delle cose devo fare al Parolisi, è quella di non essersi reso conto con quale iena aveva deciso di sostituire sua moglie.

Mimosa ha detto...

Filippo, in verità se qualche tentativo di difendere Ludovica c'è stato mi sembra che sia avvenuto da parte di persone che sono transitate per il blog come meteore ...
e rigorosamente A ...

Del resto anche quella è un'opinione che va rispettata, tra persone civili, concordi?

Manlio Tummolo ha detto...

Forse in realtà, caro Filippo, se ne è reso conto, e per questo tirava a lungo la faccenda. Tra l'altro, a puro parere estetico maschile non so da quanti condiviso, la moglie Carmela Melania era molto più attraente di Ludovica, che al poco che si capisce da fotografie un tantino sfocate, ha il viso molto lungo e un'espressione non particolarmente entusiasmante. Tuttavia, vi sono certi uomini che, se rincorsi da qualche loro ammiratrice, non vanno tanto per il sottile. Lo si vede perfino dal fatto che si vanti con lei delle lettere ricevute, magari di qualche centenaria sdentata che si conforta della sua età, sognando epistolarmente una relazione col "bel" caporalmaggiore "vecio alpino". A proposito di questa mentalità, c'è un detto triestino un po' volgarotto che qui, per decoro e per la presenza di tante signore, non si può riportare .

Anonimo ha detto...

Parolisi non e' l'assassino della moglie

Tolindo il sensitivo ha detto...

Parolisi non e' nel modo piu' assoluto l'assassino materiale della moglie

Tolindo ha detto...

In modo assolutamente disinteressato ,sperando possa essere utile a qualcuno ,tramite un dono che mi ha fatto madre natura ,vorrei dire anche su questo blog la visione che ho avuta di questo tremendo delitto,elenco delle sensazioni visioni. la povera melania non e' stata uccisa nel luogo dove e stata ritrovata ,ma portata la' almeno il giorno dopo dopo aver ben studiato come depistare ad arte la scena orario della morte errato,l'orario della morte della povera ragazza almeno alle 19 del giorno della sparizione,uccisa al chiuso visione di grandi vetrate scorrevoli con vetri incrinati e grandi edifici color grigio ,ripeto non voglio accusare nessuno queste sono le mie visioni su questo caso per adesso mi fermo qua' un saluto a tutti,da tolindo .

Tolindo il sensitivo ha detto...

Non e' stato parolisi ad uccidere sua moglie

Marika ha detto...

Sig. Tolindo
lei ha visto anche come ci sono finite le macchie di sangue sul chiosco?
che parolisi possa essere innocente è una possibilità, però dire che non è stata uccisa lì non mi pare possa reggere all'evidente presenza di schizzi di sangue, debitamente utilizzate.
Marika

Marika ha detto...

errata corrige * debitamente analizzate

Marika

Tolindo ha detto...

Non esistono assassini fortunati,esistono indagini sbagliate,e fatte male.

Anonimo ha detto...

Questo e' il mio modestissimo parere, ma cirillo e voi non ne azzeccate unacompreso il signor prati,tante belle chiacchiere ma niente di sostanza.

tolindo ha detto...

Ho appunto detto che vi e' stato depistaggio ,l'unico che non e' depistaggio ma un chiaro messaggio e segnale per qualcuno sono le siringhe e le svastiche, altro che depistaggio quello, quelli sono chiari segnali

Unknown ha detto...

La prossima volta assieme al parere inserisci un nick o un nome, in caso contrario ti cancello.

Massimo

Tolindo ha detto...

Non importa fai pure ,comunque non inserisco ne indirizzi o nomi per un solo motivo,sono un sensitivo a fin di bene non voglio pubblicita' non lo faccio per soldi ne per nessun altro motivo ma solamente per il bene della verita'

persona sconosciuta completamente diversa ha detto...

l' hai capito che io ti sto aspettando fuori che ti voglio tanto bene salvatore parolisi è innocente

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