sabato 9 luglio 2011

Sarah Scazzi. Portare il sogno in tribunale equivale a regalare le chiavi del carcere alle donne di casa Misseri


Ad Avetrana tutti ora vivono il dubbio. Ad esempio la fidanzata di Ivano Russo è titubante, non sa se credere o no al suo amore ed in una telefonata lo incalza per saperne di più sulla sua storia con la Misseri. Ma che le importa di sapere quanto ha fatto prima di stare con lei, verrebbe da chiedersi, insomma è una storia vecchia, manco lo conosceva l'Ivano in quel periodo, quali sicurezze gli deve dare lui che possano tranquillizzarla? E lei? Lei un anno fa stava con un altro o era sola? Siamo sicuri che non avesse storie particolari? Queste domande per far capire che quanto esce dalla procura e si insinua sui giornali non ha senso, neppure la telefonata che si dice abbia fatto la ragazza al telefono del fidanzato ne ha perché a noi nulla deve importare di quanto loro si dicono in privato su una linea intercettata. Intercettata? Cavoli, ma quanti telefoni hanno posto sotto controllo in quella piccola cittadina con meno di ottomila abitanti? E per quale motivo il giudice ha autorizzato una intercettazione che non ha motivo di esistere? Il Russo a quanto risulta non è indagato, addirittura non è mai entrato nel registro degli indagati ed è sempre stato ascoltato quale persona informata sui fatti. Se una sua intercettazione poteva avere un senso con la Misseri libera una volta carcerata, e comunque a mesi di distanza dal fatto, il senso decade e resta la domanda: "Cosa hanno scritto sulle carte inviate al giudice per farsi dare l'ok ad una intercettazione così duratura nel tempo?

Credo resterà un dilemma. Come un dilemma resterà il costo sopportato dallo Stato per l'indagine altalenante sull'omicidio della piccola Sarah Scazzi. Ma se tanto mi da tanto le cifre superano abbondantemente valori a sei zeri. Ed ancora non si è a capo di nulla. Quando l'altalena era ferma sul seggiolino stava beatamente seduto uno zio contadino reo confesso, quando ha iniziato a dondolare assieme a lui si è spinta anche la figlia, quando la potenza impressa è arrivata al valore massimo si è tolto l'uomo e si è inserito un'altra donna, sua moglie, persona dalla stazza pesante che ha fatto cigolare le catene, col rischio di farle spezzare, fino a quando non s'è deciso di fermare le spinte e chiudere il gioco. Ma anche se ora nessuno spinge più il dondolio non è cessato ed anzi sta facendo sbandare la struttura col il rischio che possa accadere l'irreparabile, col il rischio che presto facciano scendere pure le ultime due possibili assassine, che il seggiolino resti vuoto e che nessuno paghi ed il delitto resti impunito. 

Chi porta avanti le indagini si è imbarcato in una mezzo a vela che senza il vento del pregiudizio non avanza ed è facile si incagli sui primi scogli. Fra l'altro le esternazioni giunte da Roma sono un'ancora che blocca il cammino, sono fatti reali da non sottovalutare perché se portati avanti potrebbero addensare scure nubi sul mare di Taranto e scaricare un carico di fulmini sulla Procura. Aspettiamoci dunque che prima del 19 luglio, giorno dello sciopero proclamato dalla Camera Penale di Roma, accada qualcosa di positivo per tutti perché in altra ipotesi lo scontro sarà totale e non farà feriti. Speriamo che in ognuno avanzi del buonsenso e che il dialogo blocchi la guerra, che la logica freni i bollori astiosi, perché nel momento giuridico che stiamo vivendo non c'è davvero la necessità di creare conflitti che danneggerebbero tutta la categoria.

Spero che tutto torni ad un corretto spirito di contraddittorio fra le Parti, ma che sia un contraddittorio e non un omelia da condividere. Perché se a chiusura delle indagini si è giunti a pretendere che un  fioraio rinunci al suo diritto di sognare, al suo diritto di raccontare i sogni a chi gli pare, e si è giunti a dover leggere che tre giudici trovando diciassette dettagli, che fossero foto si potrebbero stampare anche al negativo perché basterebbe osservare il verbale in un'altra maniera, vorrebbero accadesse ciò che pretende la procura, e cioè che l'uomo dichiarasse il suo non un sogno ma la realtà, cosa che se anche oggi dovesse accadere sarebbe risibile e confutabile in tribunale viste le titubanze degli ultimi due mesi e la possibilità sia un millantatore, significa che qualcosa di poco chiaro c'è. Per una volta il comportamento più equo è stato adottato dal Gip che nella sua ultima motivazione, pur sottolineando quanto sia inverosimile tale versione, ha scritto che così per com'è il racconto del Buccolieri non ha alcun valore. Che per fargliene avere occorrerebbero elementi più consistenti.

E la procura gli elementi utili li ha cercati in Germania, ma da quanto sta emergendo pare abbia trovato solo altre incertezze. Vanessa Cerra infatti, e non si capisce il motivo per cui i giudici del riesame non le abbiano risparmiato nulla facendo trapelare particolari della sua vita privata (e nel caso in questione non è la prima volta che accade), pare abbia confermato, in sostanza, il racconto del Buccolieri. Quindi un sogno nebuloso che non avrebbe alcun seguito in altre procure d'Italia. Anche perché i riscontri, che a destra e a sinistra si affannano a dichiarare d'esserci, non sono poi così riscontrabili e vagano fra testimonianze della prima ora che vogliono la ragazzina ad un passo da via Deledda in un orario posteriore e con mezzi diversi da quanto ora ci si vuol far credere. 

Per cui portare in tribunale una ricostruzione del genere equivale a regalare le chiavi del carcere alle donne di casa Misseri. Questo perché, mentre nella vita reale ognuno è libero di pensarla come vuole (ed è lecito avere idee differenti), in un' Aula di giustizia le idee, in questo caso gli indizi data la mancanza di prove, devono seguire un percorso logico e convergere nella medesima direzione. Ed inserire in una base già collaudata, fatta di testimonianze scritte e firmate, un racconto simile, quasi una favola dell'orrore per quanto assurda nella sua nebulosità, sposta ogni ordine di cose e cambia valore ad ogni indizio. 

La speranza è sempre quella, che un giorno il colpevole, il vero colpevole e non un colpevole chiunque, paghi per ciò che ha fatto. Accadrà? 




148 commenti:

Anonimo ha detto...

ma insomma se questo Buccoliero ha inventato tutto lo dicesse una volta per tutte, il fatto del sogno è un'offesa per chi ha un minimo di intelligenza e buon senso, altrimenti si merita il carcere anche lui per falsa testimonianza, si tratta di un omicidio non è un gioco

Anonimo ha detto...

ho sempre creduto al lavoro dei magistrati di taranto,adesso resto basita senza capire dove vogliono parare.giustizia per sarah

norma ha detto...

La Cassazione,esprimendo sconcerto per il loro atteggiamento,spinge i PM a trovare riscontri alla prima versione di Michele,approfondendo quindi il movente sessuale.E' quella la chiave di tutto,Misseri non può essersi inventato un particolare tanto macabro e tutte le giustificazioni che si vogliono dare non hanno senso:lo ha fatto per rendersi più credibile(bastava dire che l'aveva violentata da viva o aveva tentato di farlo),poi accusa Sabrina ma continua a ribadirlo per condividere con lei la pena (ma lui in quell'occasione si tira fuori dalla scena del delitto,per condividere la pena era sufficiente raccontare di aver ucciso Sarah insieme),poi sostiene che le ha tolto i vestiti perchè temeva potessero venire a galla (e lì persino i giudici che hanno creduto al suo doloroso percorso di ravvedimento non ci stanno),infine Misseri racconta alla moglie che,qualora dall'autopsia fosse trapelata la non illibatezza di Sarah,comunque lo avrebbero ritenuto responsabile,quindi tanto valeva dire che l'aveva violentata...si,ma perchè da morta?Credo che un giudice corretto si farà tutte queste domande,saranno proprio queste risposte a dare una gisutizia a Sarah.

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo,
il fatto che il Buccolieri abbia confermato anche a Vanessa che si trattasse di un sogno, pur essendo confuso, indebolisce in qualche modo, a mio avviso, la figura del millantatore.

Con le persone a lui care avrebbe potuto dire di aver effettivamente assistito alla scena, per poi magari parlare successivamente di sogno, qualora venisse sollecitato a recarsi in Procura.

Invece usa già da subito la storia del sogno, quasi a vedere la reazione e i consigli degli altri, quasi a spianarsi una strada, che semmai non decidesse di percorrere, preveda una facile via di ritorno.

Non mi convince per niente, quest'uom, è stato dimostrato che effettivamente ha effettuato la consegna quel giorno, come da lui dichiarato, e che si è recato successivamente al mercato dei fiori ( lo prova una fattura/scontrino delle ore 17.00)

Quel giorno lui ha fatto realmente tutto quello che ha confermato invece ha sognato solo la parte dell'avvistamento.

Mi fa tanta rabbia e tristezza pensare che si potrebbe arrivare alla verità, e dare giustizia alla piccola Sarah, ed invece si pende dalle labbra di un contadino senza scrupoli nè rimorsi (lungi da me offendere la categoria)e di un fioraio che non ha il coraggio di ammettere di essere o meno un bugiardo, ed insistere a dire che non sà quando vive e quando sogna.

Cambiando discorso, ora le prox tappe dovrebbero essere il 12 la conferma o meno dell'imputazione di sequestro, che a suo tempo respinse il Rosati, ed entro venti giorni dalla chiusura dell'inchiesta il GUP dovrebbe pronunciarsi sul non luogo a procedere o sulla conferma dei capi di imputazione, giusto?

Ma in tutto, questo come si colloca il lavoro degli ispettori che sono stati richiesti dall'unione camere penali?

Ciao sira

Anonimo ha detto...

Quando arriveranno gli ispettori sapranno loro come collocarsi. Sempre che arrivino....

Mercutio ha detto...

L'ipotesi di Sira potrebbe non essere del tutto peregrina. Il fioraio potrebbe aver reso il racconto del rapimento, al quale
avrebbe assistito veramente, preservandosi, però, una via d'uscita comoda, quale, il "sogno", nel caso delle eventuali complicazioni che una sua vera dichiarazione avrebbe comportato.
Praticamente, il fioraio avrebbe messo le "mani avanti", per una facile sottrazione dal losco affare.
Tutta la narrazione, guarda caso, sarebbe supportata dai riscontri dei suoi movimenti dichiarati, da parte degli investigatori, compresa una fattura per fornitura di fiori, avvenuta in quella data ed in quelle ore.
Non riesco ad inquadrare il tutto proprio in un "sogno".
Potrei sbagliare, ma questo è quanto onestamente penso.
Mercutio

lori ha detto...

E, infatti, è più facile pensare ad una balla, avendo il fioraio collocato l'avvistamento in un contesto reale per renderla più veerosimile...il sogno gli sarebbe servito per fare marcia indietro, laddove lui avesse rischiato di essere scoperto quale millantatore

lori

Mercutio ha detto...

X LORI

O quale vero testimone. In egual misura.
Mercutio

lori ha detto...

Appunto mercutio, è proprio quello che volevo intendere

lori

Unknown ha detto...

Ciao Sira e Mercutio.

Sul fioraio concordo con lori. Ed il motivo è che non mi spiego il motivo (scusate il gioco di parole) per cui, fosse stato reale il suo avvistamento, non sia andato subito dai carabinieri. Cosima e Sabrina, pur considerandole anche due arpie, non sono la camorra, la mafia e neppure la sacra corona unita, sono due donne che conosci ed abitano nella tua città.

Gli ispettori ancora il ministro li deve mandare; se mai andassero ci sarebbe di certo un allungamento dei tempi, sia per le procedure che per il processo.

Le date che tu hai scritto Sira sono corrette, ma io mi aspettavo che in mezzo si inserisse il Misseri visto che ora gli sarebbe concesso di parlare (anche solo per sapere se è vero che è stato costretto a fare la falsa, ed eventualmente chi lo ha costretto. Ma non so se ancora l'incontro non è stato chiesto perché il suo avvocato è inserito nello stesso processo e non può fare più richieste a suo nome.

Vedremo, ciao, Massimo

lori ha detto...

Il fioraio potrebbe essere un vero testimone oppure un millantatore, ma ciò che mi lascia perplessa sono proprio tutti quei particolari che l'uomo mostra di ricordare e che, normalmente fanno sospettare, soprattutto se a distanza di troppo tempo. Normalmente , in una indagine si guarda con sospetto chi fornisce un'eccessiva ricchezza di particolari,quasi come fossero il frutto di ricostruzione a tavolino ora. Io non ricordo nemmeno a che ora sono andata a dormire ieri sera, in questo caso tutti ad un tratto sembrano ricordare tutto, anche a distanza di circa un anno dall'accaduto. Sicuramente dovrò fare una curetta di fosforo
lori

lori ha detto...

e non dimentichiamo che quei particolari il fioraio li avrebbe visti mentre conduceva l'automobile, con un occhio alla strada e uno a quanto stava accadendo

lori

Mercutio ha detto...

Non è il timore delle Misseri che potrebbe aver impaurito il fioraio, ma quello di trovarsi tra le grinfe della Legge.
Molta gente non va a testimoniare proprio per non trovarsi coinvolta in mille grattacapi.
Se le Procure, in genere, usassero maniere diverse, con le quali trattare cittadini disposti ad assecondare la Legge, il 90% dell'omertà scomparirebbe.
E dei labirinti della Legge che la gente ha paura.
Pochi sono gli impavidi, in questo mondo, e, di solito pagano di persona.
Ciao, Mercutio

Manlio Tummolo ha detto...

Non so quanti di voi abbiano subìto un'"escussione" (così chiamato in linguaggio tecnico l'interrogatorio). Generalmente si fa parlare prima l'escusso, poi su ordine dell'interrogante si comincia a buttar giù il verbale. Se l'escusso non ha molta cultura, per cui non lo si tratta con i guanti, gli si mette davanti il foglio con l'ordine "firmi per favore". Nell'agitazione uno scorre in velocità il testo, ne capisce poco o nulla, lo firma pensando che abbiano scritto tutto quello che ha voluto dire. Scopre a distanza di tempo che, magari, le cose dette e quelle scritte non corrispondevano in pieno e neppure in parte. Ecco l'esigenza dell'avvocato, il quale è freddo, non personalmente coinvolto, avverte il suo cliente se può parlare o se deve tacere. Di qui, pure il fatto che qualunque verbale, non scritto e firmato in presenza di avvocato, non vale, processualmente parlando, nulla. Nel caso specifico non possiamo certo sapere se fosse un millantatore, un mitomane o semplicemente un babbeo che racconta a tutti un suo sogno. Ciò che è vergognoso è che, dalla narrazione di seconda mano del sogno stesso fatto passare per episodio reale, con tutti i dettagli del caso, facilmente ricostruibili "a posteriori" (come Massimo Prati aveva già a suo tempo sottolineato), compiuto da una nota comare del luogo (già tante volte incontrata), quella sì vera mitomane, i Santi Inquisitori tarantini arrivino a concludere sulla realtà dell'episodio, venendo ora, viceversa, messi in totale difficoltà. Quanto all'Ivano Russo, che sia scritto o non scritto sul registro degli indagati, non lo vengono a dire a noi: sta di fatto che il "comportamento concludente" dei Santi Inquisitori, che gli hanno prelevato il DNA (cosa che non si fa a tutti: quello della signora Pisanò è stato preso ? quello del fioraio Buccolieri? quello dei vigili del paese ?) dimostra esattamente il contrario, ma lui può anche non saperlo: ecco perché ne possono intercettare gli interessanti colloqui d'amore con la nuova fidanzata, in attesa forse che lei fornisca nuove prove sulla colpevolezza di Sabrina Misseri in merito all'omicidio di quell'infelice cugina, non solo per la sua tremenda fine, ma anche per la scarsa intelligenza con la quale si sono cercati gli autori del delitto.

Manlio Tummolo ha detto...

Un'ipotesi interessante, che può essere formulata sul "sogno" di Buccolieri e che non mi sembra essere stata posta da nessuno, è che il fioraio, se soffre di ipertensione, assuma betabloccanti, i quali hanno l'effetto di produrre, nello stato di dormiveglia o anche da svegli, vere e proprie allucinazioni, escludendo il caso che addirittura assuma per piacer suo allucinogeni veri e propri. Dico per esperienza diretta: esattamente il Lopresor Retard, anche con una sola compressa al giorno, può produrre allucinazioni (è preavvisato negli "effetti collaterali"). A me capitava, all'inizio senza capire il perchè, poi leggendo le note allegate ho provveduto a ridurre le dosi, di sentire presenze estranee in camera, vedere visi mostruosi ghignanti, figure coperte da un velo, lenzuola tremolanti sopra la testa. La cosa era alquanto preoccupante, come potete capire. La drastica riduzione delle dosi ha fatto cessare queste sensazioni orripilanti. Ora, proprio poi la strana incertezza della reale condizione psicologica della presunta visione potrebbe far pensare o all'uso di allucinogeni, (cosa che non credo), o agli effetti del betabloccante. Chi vive queste sensazioni, le vive non come sogno, ma quasi a "pelle", come se fossero presenze reali. Mi mettevo a gridare "Chi è ?", piuttosto spaventato. A me questo capitava al buio e a letto, ma può pure darsi (se questa mia ipotesi fosse suffragata dalla reale assunzione di betabloccanti) che il Buccolieri abbia veramente "visto" una cosa del genere e che poi l'abbia descritta senza rendersi conto della natura della visione. Avrebbe probabilmente fatto meglio (se è così) a parlarne prima col proprio medico che con amiche discutibili ed i carabinieri .

goku ha detto...

ah ok ora si spiegano molte cose...

Mimosa ha detto...

Ottima la supposizione dei farmaci, Manlio! Effetti più che plausibilmente accentuati anche tenendo conto che, se è vera la storia della consegna dei fiori al ristorante La Grottella per una cena matrimoniale, il fioraio doveva essere sotto stress da giorni e poi sappiamo che il 26 agosto ad Avetrana c'erano 35°, fattori che contribuiscono non poco a farti andare di matto.

Ora sentite questa:
http://www.lavocedimanduria.it/wp/caso-scazzi-l%e2%80%99albergatore-indagato-per-coprire-la-parente-in-part-time.html , un commentatore scrive: “la Grottella di Avetrana aveva un giardiniere indovinate chi è? è Michele Misseri”. Non vuol dire niente, ma è indicativo dell'intreccio di relazioni in quel paesetto.
In paesi così piccoli quasi tutti si conoscono direttamente o indirettamente e sono imparentati e tutti conoscono segreti l'uno dell'altro, anche del lontanissimo passato per le chiacchiere di zie nonne e comari delle varie generazioni ... e chissà quanti rancori più o meno sopiti.

PS Volevo aggiungere un commento a quanto ipotizzato da Mercutio: se il fioraio non voleva cadere nelle grinfie della legge, evitando di andare a riferire l’accaduto alle autorità, perché è invece andato sbandierare il sogno a mezza Avetrana (in giorni e mesi in cui sicuramente anche i topi erano stati dotati di microspie)?
Mimosa

Anonimo ha detto...

Perchè sono state autorizzate le intercettazioni di Ivano Russo? Sarà perché è stato reticente dall'inizio e ha mentito riguardo i suoi rapporti con Sabrina e Sara? E perché così intimo di Sabrina, con una quindicenne ammazzata di mezzo, raccontava agli inquirenti che lui quel giorno era a casa, però non sapeva come fosse vestito suo fratello con la cognata, perché quando sono arrivati lui si è alzato dal divano praticamente ad occhi chiusi per andare a dormire in camera? Oppure perché dopo aver letto l'sms di Sabrina che gli diceva che Sara era scomparsa, lui incontra Mariangela e Pisello e fa finta di non sapere niente?
Che significa, che fosse persona informata sui fatti? Anche Sabrina, lo era, e sua madre, e quindi? Non si intercettano? Bisogna farlo solo con i rei confessi? Scusa, ma davvero non capisco il tuo stupore sdegnato
Freccia

Manlio Tummolo ha detto...

Qua mi pare che siamo in diverse persone: di chi sarebbe, "Freccia", lo stupore sdegnato ? E' tanto difficile indicare chiaramente chi è la persona a cui ci si rivolge ?
Grazie Mimosa, del sostegno e delle informazioni. Potrebbe esserci qui utile l'intervento di qualche medico o farmacista che ci spieghi se l'assunzione di betabloccanti possa produrre allucinazioni diurne e relativamente dettagliate, quale quella descritta a nome del Buccolieri, oppure se ciò non risulta nella letteratura medico-scientifica e nella casistica.

Anonimo ha detto...

E' evidente che mi rivolgo a chi si è posto la domanda sulla liceità delle intercettazioni, e cioè all'estensore dell'articolo. Non mi pareva ci fosse bisogno di indicarlo, considerato che gran parte del pezzo è basato su quello.
Avrei però da dire qualcoa anche sui betabloccanti: ti rendi conto di cosa stai dicendo? Tre quarti della popolazione mondiale sopra i 50 anni, vive con i betabloccanti, farmaci ormai di ordinaria amministrazione nella prevenzione dell'infarto, del glaucome e dell'ipertensione. L'effetto collaterale di questa terapia risiede nella difficoltà sessuale, non in altro. Insinuare l'ipotesi del vaneggiamento mi pare non solo un cavillo da avvocatucolo, ma un'arrampiacata sugli specchi al solo scopo di sostenere una tesi di comodo. Mi piacerebbe ci si ricordasse, durante questi esercizi di fantasia retorica, che c'è una ragazzina di 15 anni morta, in questa vicenda. E un uomo che molto probabilmente ha assistito alle fasi precedenti la sua morte e che, per pavidità e quieto vivere, racconta idiozie trasformando la realtà in sogno. Esiste certyo una rarissima probabilità che dica la verità, e che sia realmente un sogno, ma fatti e dettagli depongono contro questa tesi. E noi non siamo certo giudici. E anche nel sostenere questa fantasiosa versione onirica, bisognerebbe mantenere un minimo di decnza e di rispetto per Sara.
Freccia

Anonimo ha detto...

se ci sono delle intercettazioni è grazie al contegno-indegno di tutti i protagonisti di questa storiaccia in cui la vittima è una sola: Sarah. Gli altri tacciono, mentono, speculano.
Per essere "controvento" si cincischia fin troppo anche qui nel minestrone mediatico della divagazione

Anonimo ha detto...

Se volete possiamo riscrivere la farmacocinetica dei betabloccanti ..... L' effetto collaterale descritto da Tummolo si aveva con farmaci di vecchia generazione, e lopresor e' uno di questi, in soggetti predisposti, e nel randomizzato, doppio cieco, nella misura del 2%, quindi un dato assolutamente marginale. In ogni caso il collaterale si manifestava solo durante il sonno o subito prima in fase pre onirica e in soggetti predisposti e mai in fase di veglia.
L' unica patologia che si manifesta con il "sogno ad occhi aperti" sono alcune forme rare di epilessia del lobo temporale.
Paola ( oncologia pediatrica)

Anonimo ha detto...

Se volete possiamo riscrivere la farmacocinetica dei betabloccanti ..... L' effetto collaterale descritto da Tummolo si aveva con farmaci di vecchia generazione, e lopresor e' uno di questi, in soggetti predisposti, e nel randomizzato, doppio cieco, nella misura del 2%, quindi un dato assolutamente marginale. In ogni caso il collaterale si manifestava solo durante il sonno o subito prima in fase pre onirica e in soggetti predisposti e mai in fase di veglia.
L' unica patologia che si manifesta con il "sogno ad occhi aperti" sono alcune forme rare di epilessia del lobo temporale.
Paola ( oncologia pediatrica)

Mimosa ha detto...

Prima è successo qualcosa, non è partito il mio commento. Speriamo non venga doppio.

Caro Manlio e gentile Paola, questo discorso mi ha fatto tornare alla mente quanto a lungo si è discusso in merito allo stato che sembrava (palesemente, almeno a noi) alterato di Michele Misseri durante quel sopralluogo mattutino nel suo garage il 15 ottobre. Fior fiore di psicologi e psichiatri si scannarono in più trasmissioni (a quel tempo Manlio possedevi ancora il televisore e forse avrai visto) confutando gli effetti possibili dei farmaci che gli erano stati somministrati subito dopo l’arresto. I più accaniti, e anche qui da Massimo intervenne qualche voce che si dichiarava competente in materia, insistevano per minimizzare gli effetti, benché qualcuno ammise che non tutte le persone reagiscono allo stesso modo al medesimo farmaco.
Infatti, è così, ma i medici sono duri da capirlo, specie quando il trattamento viene prescritto in una struttura sanitaria e della somministrazione si fa carico un infermiere, che è tenuto ad eseguire alla lettera le prescrizioni del medico… fin che la scatola non è finita, quindi due settimane.
Anche a me – in un periodo particolarmente difficile – mi fu prescritto bromazepan per uno stato di forte disagio psicosomatico, al quarto giorno sembravo uno zombie ambulante, non connettevo, quasi balbettavo, avevo perso l’appetito e il sonno, avevo insufficienze respiratorie e vertigini, tanto che non mi arrischiavo neanche ad uscire di casa se non accompagnata … Lessi meglio le avvertenze e ci trovai tutti questi sintomi nella categoria “ipersensibilità alle benzodiazepine”, pertanto buttai via il farmaco.
Ora – per scrivere questo commentino – sono andata a prendere il foglietto e leggo tra i “Possibili Effetti Indesiderati”: sonnolenza, ottundimento delle emozioni, confusione, visione doppia, amnesia, accentuazione di stato depressivo preesistente, aggressività, irrequietezza, E PER FINIRE incubi, allucinazioni, alterazioni del comportamento.

Per tornare al punto: bisognerebbe sapere se il fioraio assumeva qualche farmaco simile, e per quanto tempo, perché come vedete non è impossibile che il sogno/incubo sia stato creduto vero, in una perdurante alterazione della realtà.

Io, però, Paola, non parlerei di “sogno ad occhi aperti”, non mi pare che sia questo il sospetto, bensì si tratta di un vero sogno ad occhi chiusi … e a mente disturbata ...
Mimosa

Anonimo ha detto...

Egr. dott. Tummolo, visto che la mette sulla psichologia-psichiatria forense, perché un uomo rude dalle mani grosse e forti, preso da un (improbabile) raptus avrebbe usato una cinta per strangolare una bambina esile? ma vogliamo ridere per un fatto tragico?
Ricorda le due fanciulle che a Castelluccio in Puglia strangolarono la loro amica "antipatica" in garage con una corda?

Anonimo ha detto...

Egr. dott. Tummolo, visto che la mette sulla psichologia-psichiatria forense, perché un uomo rude dalle mani grosse e forti, preso da un (improbabile) raptus avrebbe usato una cinta per strangolare una bambina esile? ma vogliamo ridere per un fatto tragico?
Ricorda le due fanciulle che a Castelluccio in Puglia strangolarono la loro amica "antipatica" in garage con una corda?

Anonimo ha detto...

e perché mai i congiunti e i difensori di qualcuno che rischia l'ergastolo per un omicidio infame dovrebbero prodigarsi per infarcire il capo d'accusa con un presunto odioso, amorale vilipendio di cadavere?

Se ragionevolezza deve essere, ragionevolezza sia

Unknown ha detto...

Lo stupore sdegnato, come lo hai inteso tu freccia, non deriva dal fatto che il Russo fosse stato intercettato nei primi mesi, quando ha detto le cavolate che ha detto ed è stato ad un passo dall'essere anche indagato, ma dal fatto che lo fosse ancora a distanza di dieci mesi.

Se tu dici che è regolare e nella norma spiare per più di sei mesi le conversazioni di chi non ha avuto ruoli nell'uccisione, né nelle fasi successive a detta di chi ha chiuso le indagini, e pertanto è giusto entrargli nella privacy e far trapelare, e far arrivare alla stampa, telefonate che nulla hanno a che vedere con l'omicidio della piccola Sarah, perché non credo sia stata la telecom ad inviarla al quotidiano, beh, se è regolare significa che io mi indigno con poco e che presto ci dovremo attendere, anziché il nome dell'assassino, altri particolari probabilmente piccanti.

Buona lettura. Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Oggi questo spazio non funziona regolarmente. Avevo già scritto una risposta ma poi si è cancellata. Intanto grazie sia a Paola per le informazioni, sia a Mimosa che mi conferma, con l'esperienza personale, che cosa possa succedere assumendo farmaci. Oviamente questa mia era un'ipotesi che non mi pare verificata da nessuno, mentre i signori Santi Inquisitori hanno preteso di vedere una realtà dove c'era il dubbio dello stesso testimone diretto. Dal punto di vista medico, sarebbe interessante sapere come un farmaco cardiologico anti-ipertensivo possa avere risultati analoghi a quelli di certi psicofarmaci, per non dire di sostanze psicotrope vere e proprie. Quanto al Lopresor, di vecchia o nuova generazione, non mi risulta tolto dalle farmacie (era distribuito fino a non molti anni fa, non lo uso più perché i medici mi hanno prescritto il SEQUACOR che sembra, alle dosi datemi, solo benefico, salvo accentuazione della psoriasi). Come giustissimamente rileva Mimosa, ogni uomo, come ogni essere vivente, è un vero laboratorio biochimico che agisce e reagisce in modi diversi secondo le persone. Questo orientamento appare sempre più considerato dai medici che cominciano, magari un po' tardi, a personalizzare gli interventi, senza considerare tutti uguali.

Per quanto riguarda l'ultimo intervento a me riferito, ricordo vagamente il delitto di cui parla (in questo periodo vi sono omicidi ogni ora: ieri ve ne è stato uno a Codroipo, UD, vicino al luogo dove vivo attualmente). Non che la modalità del delitto vada necessariamente distinta per sesso o genere, le mani all'uomo, la corda o cinghia alla donna (che semmai preferisce metodi indiretti o più subdoli, ma con dovure eccezioni), altrimenti dovremmo credere che gli impiccatori siano tutti donne travestite (lo strangolamento manuale viene ricordato da Sallustio e Cicerone, come pena inflitta a Giugurta ed a Lentulo e seguaci nel Carcere Mamertino).

Non so a chi sia rivolta l'osservazione anonima (ma che bello, ma che comodo quest'uso !) delle 18.37: ma di che ragionevolezza si va parlando ? Un omicidio ha mai qualcosa di ragionevole ? Semmai si dovrebbe parlare di logica nell'esposizione dei fatti. I congiunti del presunto violentatore o violatore di cadaveri non hanno alcun interesse specifico ad aggiungere un tale fatto, c'è stato qualcuno che, per ridurre la pena nel caso possibile di ritrovamento di tracce di sperma nel corpo dell'infelice Sarah, ha suggerito all'uomo di confessare un vilipendio di cadavere che, per quando orrendo, è punito meno della violenza carnale da viva. E il suggerimento non poteva che venire da un giurista (avvocato o magistrato che fosse), perché non credo che il buon Misseri, o le sue donne, sapessero che violare un cadavere sia meno penalmente costoso che violare una persona viva.

Anonimo ha detto...

Massimo, che Ivano non abbia avuto un ruolo lo si sa a chiusura delle indagini, non nel corso delle stesse. E' uno che ha mentito, è stato reticente (in alcune fasi in maniera davvero scandalosa), non collaborativo, e quindi è ovvio che lo abbiano intercettato. Così come avranno intercettato Mariangela, che si è comportata in modo diverso ma della cui attendibilità bisognava essere certi oltre ogni limite. Certo, la Spagnoletti, ad un certo punto, avrà avuto meno controlli del Russo, considerato che la sua attendibilità è stata provata e dimostrata più volte e che il suo comportamento è sempre stato limpido Non capisco quindi lo sdegno, ribadisco: se il Russo si fosse comportato in maniera limpida, avrebbe avuto solo i controlli di rito necessari, e non mesi di intercettazioni.
E tutto questo nulla ha a che vedere con la morbosità e i particolari piccanti

Anonimo ha detto...

Scusami, ho dimenticato di firmarmi.
Il commento qui sopra è mio
Freccia

Anonimo ha detto...

Misseri intercettato in un colloquio con la moglie dice che pure che non l' ha violentata Sarah il SUO AVVOCATO
ha detto di dirlo e che se gli veniva chiesto del perché lo avesse ritrattato precedentemente di dire che erano stati Galoppa e Bruzzone.
Quindi concordo con Lei Tummolo solo che lei vorrebbe ascrivere ad altri....
Oh si certo Misseri sara' stato male interpretato, male tradotto e poi comunque poi potra' sempre smentire e dire che lha detto cosi per consentire ad altri di usare gli sciacquoni ogni tanto....
ALE

Unknown ha detto...

Ciao Freccia, il tuo ragionamento lo accetto ed in parte lo condivido, ma nello scrivere io mi riferivo al periodo posteriore al "fioraio", quindi a tre mesi fa, quando l'Ivano era più che collaborativo e le indagini avevano, come poi abbiamo visto, preso un'altra piega.

Inoltre, più che un attacco la procura, la mia voleva essere una considerazione legata alle spese sopportate, dato il lungo periodo, ed alla solita, immancabile, fuga di notizie che, come altre volte, era di carattere privato e personale.
Niente di più. Massimo

Mimosa ha detto...

Sarà il caldo, ALE, ma io proprio non riesco a interpretare la tua prima frase, buttata giù tutto d'un fiato e così priva di interpunzioni (virgole,punti fermi)... che manca il respiro a me a leggerla. Qual è il soggetto? Chi avrebbe detto di dire a chi "che erano stati Galoppa e Bruzzone"?
Anche se il tuo interlocutore diretto è Manlio Tummolo, qui partecipiamo tutti, quindi prima di mal interpretare le tue parole ed eventualmente di risponderti a caldo e a sproposito, vorrei qualche delucidazione. Ti ringrazio.
Mimosa

Anonimo ha detto...

Ripeto : Misseri intercettato dice che l' AVVOCATO gli ha detto :
- anche se non l'hai violentata devi dire che l'hai fatto. E se ti chiedessero perche' hai ritrattato devi dire che sono stati Galoppa e Bruzzone ( a dire di ritrattare).
Aggiungo : che professionalità!
Comunque può leggere L'intercettazione nel ordine di carcerazione CS e SM. Con i punti, le virgole che c'erano anche prima.
ALE

Manlio Tummolo ha detto...

Non ho capito (si vede che oggi è una giornata particolare) che cosa ascriverei ad altri, caro ALE. Personalmente non ascrivo nulla a nessuno, perché ormai di tutto ciò che sta circolando sulla vicenda non credo nulla e non so nulla, salvo che una povera ragazza è stata trovata in un pozzo di irrigazione. Il resto sono supposizioni, alcune delle quali legittime, altre non tanto, altre vere e proprie fantasie. Leggendo i quotidiani pugliesi, vi vedo tutta una serie di notizie molto poco edificanti e, malgrado per un quarto io sia d'origine pugliese (mio nonno materno; Carmelo Spagnolo, era di Sava), non mi suscita alcuna voglia di recarmici. Leggo di una bambina che è stata praticamente allevata da e con il proprio cane. Non parliamo degli omicidi e di altri delitti...
Tornando agli effetti collaterali dei betabloccanti, su quello che assumo adesso SEQUACOR, con bisoprololo, leggo tra i disturbi rari (da 1 a 10 su 10.000 pazienti) oltre alla disfunzione erettile, di cui non credo che il Buccolieri soffra, avendo moglie ed amante (così dicono), "incubi ed allucinazioni". Non so se la sostanza è di prima o ultima generazione, ma è attualmente venduta. Personalmente non ne soffro, almeno spero, a differenza che con il Lopresor Retard. Dipenderà anche dalle dosi. Poniamo, a titolo di ipotesi, che quel giorno col caldo si sia sbagliato ed abbia preso doppia dose, oppure che vi sia stata qualche interazione con altri farmaci, il che è inevitabilmente poco studiato. Potrebbe aver visto, o sognato nella siesta pomeridiana, ciò che non era accaduto, con tale vivezza da dargli l'impressione di realtà, pur rendendosi conto che non lo era ? Il sogno è, in generale e prescindendo pure dalle allucinazioni vere e proprie, un fenomeno di estremo interesse da sempre studiato in psicologia e, prima ancora, dalle religioni.
Ovviamente tutto ciò si fonda sulla possibilità che assuma betabloccanti o eventualmente altri farmaci con effetti analoghi. Questo derivava dalla confusione del soggetto nel rendersi conto della natura di tale visione. Se poi c'è altro, può darsi, come da me anche supposto, un verbale per niente fedele a quanto egli aveva realmente detto.
Sicuramente, nel dibattito processuale, se vi sarà, l'uomo verrà interrogato anche su queste possibilità.

Unknown ha detto...

Ciao Mimosa, hai ragione sul caldo.

Ale si riferisce alla intercettazione fatta in carcere dove si parlava della violenza sessuale post-mortem alla piccola Sarah. Ed ha ragione perché in quell'occasione, ed è una delle accuse mosse dalla procura nei confronti del De Cristofaro, il Misseri disse alla moglie che era stato il suddetto avvocato a consigliargli, se voleva risultare credibile, di dire che la violenza carnale c'era stata e tutto il resto.

Ma Ale, ti ricordo che la stessa intercettazione continua col Misseri che rispondendo a Cosima dice di non averla violentata.

Motivo per cui, dato che quella del contadino è una frase riportata, dato che non ha assolutamente mai più confermato la violenza, nemmeno nei macabri show post-liberazione, dato che entrambi sapevano di essere intercettati, lo afferma il giudice nelle sue motivazioni, il consiglio che dice gli avrebbe dato l'avvocato forse non era un consiglio ma un modo usato dal legale per capire se il Misseri gli stesse mentendo o dicendo la verità. Sempre nel mio modo di intendere naturalmente, e non sono un profeta.

Massimo

Anonimo ha detto...

La giri come vuole ma l' intercettazione c'e e sostenere che era un modo per l' avvocato per capire se il cliente mentiva oppure no e' ridicola ed un po' ardua da dimostrare, visto che poi doveva accusare Galoppa e Bruzzone . Anche questa affermazione per capire se mentiva ??? Ma mi faccia il piacere! N
ALE

lori ha detto...

Ma Missri diventa credibile solo quando fa comodo? quando si accusa dell'omicidio, però, allora non gli crede nessuno, come mai?

lori

Unknown ha detto...

Io Ale potrei anche farti il piacere se tu usassi una maniera un poco diversa non facendo intendere di essere l'unico portatore di verità. Verità che nessuno di noi conosce, neppure tu. Fra noi due la differenza sta nel fatto che io ho scritto di non essere il profeta e tu "ma mi faccia il piacere".

Inoltre è dal 13 giugno che aspetto la tua mail per inviare il tuo commento di allora a quelli che hanno di sicuro, visto che sono stati risarciti dallo Stato, subito la giustizia di chi credeva di operare nel giusto ed invece si sbagliava. Quando hai intenzione di inviarmela?

Ciao, Massimo

piergasp ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Questa storia del fioraio che vaneggiava causa betabloccanti, è davvero ridicola da sostenere. Quanto si legge nel bugiardino è comune ad una marea di farmaci, ed è solo a scopo cautelativo dell'industria farmaceutica. Per dire: il Veclam, farmaco antibiotico utilizzato comunemente anche nei bambini, ha tra gli effetti indesiderati "disturbo psicotico, allucinazioni, disorientamento, stato confusionale, depersonalizzazione, depressione, ansia, insonnia, incubi". Consiglierei ai fan del fioraio di buttarcisi a pesce.
Se invece vogliamo parlare seriamente, è lapalissiano che il Fioraio abbia visto e, sconvolto, ne abbia parlato a famigliari e non, rifiutandosi però di andare dai carabinieri. Quest'uomo merita solo disprezzo, non giustificazioni cavillose di quart'ordine, perchè se sei preda di un incubo, questo ti passa nelle ore successive, e man mano che le ore proseguono i particolari si perdono, si sfumano, cadono. Lui, invece, ha parlato con dovizia di particolari, sempre confermati e mai sfumati, rifiutandosi però di raccontare spontaneamente quanto visto, per quieto vivere. E si sta parlando dell'aver assistito alle fasi precedenti dell'omicidio di una ragazzina, non ad uno scippo o una rapina.
Comunque vada a finire questa storia, lui è uno dei personaggi più squallidi.
E mi auguro che la Procura porti avanti la querela fino in fondo
Freccia

Unknown ha detto...

Anche a me la storia dei farmaci non convince per nulla, anche perché basata su una ipotesi astratta che non ha motivo di esistere (una cosa del genere sarebbe uscita di certo sulla stampa). Ciononostante, a mio modo di vedere, il fioraio è solo uno dei milioni di millantatori presenti in Italia e non un supertestimone.

E questo per i troppi particolari che asserisce di aver visto in quei pochissimi secondi, tipico dei millantatori che aggiungono fantasie ai fatti reali, e per i danni che il suo racconto reca alle altre testimonianze, che ancora non ho capito come possano incastrarsi.

In ogni caso, millantatore o testimone reale (in quest'ultimo caso dovrebbe rispondere anche di capi d'accusa ben più gravi dato che pur sapendo non avrebbe fatto nulla per la giustizia, e quindi per Sarah), dev'essere non perseguito ma perseguitato dalla legge in quanto, ripeto, sia come sia sta arrecando danni enormi a tutta l'indagine e, grazie a lui, si rischierà davvero di non avere un colpevole.

Ciao Freccia, Massimo

Giacomo ha detto...

Se entro domani il Riesame non si pronuncia sull'udienza del 30 giugno (per intendersi quella tenutasi a seguito del rinvio della Cassazione), Sabrina deve uscire.
Chi non è d'accordo, batta un colpo.

Giacomo

Mimosa ha detto...

Beh, Massimo, non per insistere, ma secondo me una cosa non esclude l'altra, ossia se il fioraio aveva avuto degli incubi a causa di medicine può sempre essere che egli abbia millantato la "visione" come cosa vera, ricostruendo nel tempo ogni particolare per avvalorare la sua "prima impressione".
Chi vorrebbe passare per "matto" dopo aver fatto in confidenza un racconto che non sta né in cielo né in terra, all'inizio inconsapevole che era conseguenza dei farmaci che stava prendendo?
Per questo credo che l’uomo - dopo aver spifferato la sua visione ai quattro venti – si sia preoccupato delle gravi conseguenze alle investigazioni in corso, temendo che qualcuno volesse dare corpo a quel sogno/allucinazione/incubo. Come poi è successo grazie alla comare Pisanò.

E poi perché mai sarebbe dovuta comparire sulla stampa la cosa dei farmaci? solo se fosse venuto in mente agli inquirenti di domandarglielo ... o a qualche imparziale giornalista...
Mimosa
Buona notte!

Anonimo ha detto...

Si Massimo, trovo piuttosto condivisibile quel che dici, nel suo insieme. E però: le Misseri si sono recate, a più riprese, da questo tipo, così come sono andate anche da altri probabili testimoni, chiedendo di parlare di un certo tipo di colore di furgone anzi che di un altro.
C'è poi la testimonianza della macchina del Misseri che va sparata a tutta velocità verso la zona del pozzo
Il sospetto pesante è che il fioraio abbia davvero visto la scena, che al momento poteva solo sembrare un episodio di maltrattamenti ai danni di una nipote e che solo più tardi, alla luce di quanto successo, ha acquisito valenza diversa.
E' vero che il "sogno" è troppo ricco di particolari, ma lo è altrettanto che gli atteggiamenti della vittima e dei "carnefici" sono molto corrispondenti: nel verbale dell'amica di Sabrina, quella incontrata in birreria, Sara viene descritta nello stesso modo, allor quando Sabrina la insulta dicendole che "si vende per due coccole, lo dice pure sua madre". Tale verbale è stato reso noto dopo, il sogno del fioraio, che descrive Sara con lo stesso atteggiamento: spalle chiuse, testa bassa, in posizione sofferta, umiliata e di difesa. Sabrina è acquattata dietro, e non si capisce perchè il fioraio avrebbe dovuto inventarsela così, anzi che in macchina, a lato del guidatore; così come corrisponde l'atteggiamento di Cosima.
Che in ogni caso il fioraio vada perseguito non ci piove: se ha mentito per falsa testimonianza, procurato allarme e depistaggio, se non lo ha fatto, per omissione grave. Di certo i farmaci non c'entrano proprio nulla
Ciao :)

Giacomo, batto un colpo: non si capisce perché Sabrina dovrebbe uscire. Ho la sensazione che ti basi su poche righe elaborate da "certe" giornaliste "imparziali", che dicono di aver letto le carte ma che sembra proprio non l'abbiano fatto (se l'hanno fatto, omettono in malafede). Credimi che la Procura ha lavorato molto e bene, nonostante i depistaggi dei Misseri. Sabrina ha mentito spudoratamente su tutto, sui giorni precedenti la scomparsa, sulla sera prima, sul suo rapporto con Ivano; è stata smentita da tutti, dalle sue amiche della birreria, da Mariangela, da Ivano stesso, dai vicini, dagli sms.
Non si capisce perché dovrebbe uscire
Freccia

Giacomo ha detto...

Cara Freccia (comunque la cagnolina affezionata alla povera Sarah, e che la seguiva sempre, mi sembra si chiamasse Saetta), io non mi baso mai sul sentito dire. Nel caso specifico faccio solo riferimento al termine tassativo fissato dal codice di procedura penale, per depositare una sentenza del Riesame (art. 309 c9). Se entro oggi i magistrati non s'inventano qualche marchingegno, Sabrina dovrebbe uscire per scadenza di termini. Quando scadono dei termini perentori, devono fare uscire anche dei criminali che comprovatamente hanno ammazzato decine e decine di persone. E' già successo.
Non è escluso che possano accogliere il ricorso, in "omaggio" alla sentenza della Cassazione; ma diranno che Sabrina deve rimanere in carcere, perché raggiunta da un nuovo provvedimento di custodia cautelare: quello per intenderci che hanno emesso quando hanno arrestato la mamma e che hanno confermato il 4 luglio.
Senonché per la difesa di Sabrina sarà facile dimostrare che l'eventuale accoglimento del ricorso annulla anche la sentenza del 4 luglio, almeno per la parte che riguarda Sabrina. Comunque, se oggi la sentenza dirà che Sabrina deve rimanere in carcere, un nuovo ricorso in Cassazione da parte della difesa provocherà un annullamento, questa volta senza rinvio.

I magistrati di Taranto credono di essere furbi e stanno cercando di aggirare la sentenza della Cassazione; ma vedremo se la Cassazione si lascerà bagnare il naso da magistrati che vogliono a tutti i costi che i sogni o, peggio, le fantasie diventino realtà.

Forse in pochi hanno colto che la procura di Taranto si è aggrappata ai sogni o alle fantasie del fioraio perché è alla disperazione. Mettere in libertà Michele Misseri è stato l'ultimo tentativo per dimostrare alla Cassazione che loro non hanno arrestato Sabrina in base alle accuse del padre. Senonché sono passati dalla padella, costituita dalle balle del contadino, alla brace, costituita dalle balle del fioraio.

Giacomo

Mercutio ha detto...

La millanteria, quando effettuata, dovrebbe avere uno scopo vantagioso per l'autore dell'atto.
Ora mi domando: quale vantaggio ne avrebbe tratto, il fioraio, dalla sua presunta millanteria?
Forse si è trattato solo di mitomania? Ed in questo caso, trattandosi di un'anomalia psichica, dovrebbe averne dato alcuni segnali, nel corso della sua vita.
Ce ne sono stati?
Se non se ne trovassero tracce, bisognerebbe optare, sempre ipoteticamente, per la versione meno accettata dalla maggioranza degli interventisti di questo blog: e cioè, che il sogno non fosse un "sogno" ma realtà.
Inutile girare e rigirare la matassa. La dialettica non può sostituire la logica.
Ciao, Mercutio

Manlio Tummolo ha detto...

Il "bugiardino" o i bugiardoni? Le aziende farmaceutiche si tutelano con avvisi e con calcoli statistici, come da me citato, perchè i fenomeni ci sono, e io personalmente ho dovuto subirli, e non certo per suggestione, perché tutto potevo immaginarmi, fuorché un farmaco anti-ipertensivo facesse vedere cose che non ci sono, per cui, leggendo poi con calma il foglietto, ho capito la causa delle sensazioni così "realisticamente" percepite. Infatti, ridotte le dosi, la cosa non si ripete. Del resto il fenomeno è stato segnalato anche dai medici, per cui non vedo perché non potrebbe essere valutato come ipotesi nel caso in esame, senza necessariamente ritenere una realtà (solo perché fa comodo ai Santi Inquisitori e loro tifosi), o una millanteria, che, nel caso specifico, sarebbe assai sciocca, perché passibile di querela per calunnia e diffamazione. Siamo sempre alle solite, caro Massimo: qui i nostri interlocutori colpevolisti e i fanatici tifosi della Santa Inquisizione stanno letteralmente schiumando di rabbia, perché il castello di fantasie erotico-giallistiche sta crollando loro addosso, ed allora tentano in tutti i modi di provocare reazioni. Naturalmente, per dirla con Totò, "Ogni limite ha una pazienza", ma quando arriva la reazione alla loro aggressività nevrotica, allora recitano la parte degli sdegnati e dei grandi intellettualoni di fronte ai quali tutte le tesi altrui sono fantasie "che fanno il piacere", quando sono proprio i primi a lavorare di fantasia, scopiazzata da romanzi gialli, neri ed "horror".

Marco ha detto...

@Mercutio
La tua ipotesi, quella in cui il fioraio avrebbe avuto paura di finire "tra le grinfie della Legge", poteva reggere solo nel caso il suo racconto non fosse mai arrivato alle orecchie degli inquirenti. Ma dopo che è diventato addirittura di dominio pubblico, ed è stato chiamato a testimoniare, che senso avrebbe negare il tutto, se avesse assistito a un fatto realmente accaduto, dato che "tra le grinfie della Legge" ormai ci era finito? A quel punto l'unica cosa da fare era dire la verità, invece secondo te preferisce non dirla, nonostante questo gli comporti un'indagine a carico per falsa testimonianza. Che spiegazione dai a questo fatto?

Manlio Tummolo ha detto...

Caro o cara "freccia", le Sue deliziose frecciatine non spiegano e non dicono nulla. Come giustamente ha osservato Mimosa, le cose ed i problemi saltano fuori se qualcuno se ne occupa e ne parla. Io ho sollevato la questione a titolo di ipotesi. Vogliamo lasciare i farmaci ? Era l'ipotesi più bonaria nei confronti del fioraio, ma se risultasse domani, con analisi del sangue, che assume allucinogeni ? O anche questa è un'ipotesi ridicola? Voi, signori tifosi della Santa Inquisizione, abbondate di aggettivi negativi nei riguardi degli altri, poi vi sdegnate se vi vengono ricambiati. Allora, in Tribunale, Lei, persona serissima (lo si vede da come scrive), non ritiene che gli avvocati della difesa solleveranno la questione di questa presunta visione che, proceduralmente parlando (ovvero confermata in presenza di avvocato), è solo un puro sogno, non una realtà, per cui tutto il resto, questo sforzo intestinale compiuto dalla Santa Inquisizione di vederlo come realtà è altresi vanificato dalla testimonianza della signora Cerra, su cui tanto contavano. Non resta che l'illustre signora Pisanò. Chi altri ancora sostiene il contrario ? Una testimonianza indiretta o di seconda mano non conta assolutamente nulla se il testimone diretto stesso la nega. Quanto al fatto in sé, che senso avrebbe avuto rapire la ragazza se questa doveva andare in casa? Mi fanno l'obiezione: ma era fuggita e poi ripresa. Ora vi pare facile che, dopo essere sfuggita da casa a due persone che potevano in ogni momento chiudere le porte, queste riescano a riprenderla in piena strada mentre sarebbe passato il fioraio Buccolieri o un altro qualunque ? E tutto questo in un tempo che, come una fisarmonica ora si stringe, ora si allarga, e in cui si vogliono comprimere vari eventi (arrivo, fuga,cattura, strozzamento, e poi ancora che cosa ? Senza urli, senza strepiti, in un silenzio di tomba ?). Ma credete sul serio che questa storia vacua e priva d'ogni sostanza possa reggere in un confronto paritario ed in sede pubblica ?
Caro Giacomo, Lei è sempre fiducioso anche in una storia dove la legge è stata usata solo come carta igienica, ma temo che, se non vengono fermati i Santi Inquisitori di Taranto dagli Organi di competenza, quelli aspetteranno comunque l'anno di prammatica previsto dal CPP per la custodia cautelare.

Mercutio ha detto...

X MARCO

Nell'ambito delle tre possibilità da me ipotizzate, e se una di esse fosse quella giusta, una sola sarebbe la mossa più intelligente che il fioraio potrebbe fare, ed è proprio quella suggerita da te: confessare esplicitamente tutto.
Ma, non conoscendo la personaltà del "presunto" testimone, non possiamo postulare nessun principio valido che spieghi la sua condotta, nè dedurre se sia abbastanza cosciente della situazione che ha creato, e nella quale si trova.
E' tanto ignorante?
Oppure è solo un irresponsabile?
Non saprei dirti altro.
Ciao, Mercutio

Anonimo ha detto...

x max-io sono convinto che tutto crollerà quando i p.m. dovranno giustificare la digestione del pranzo di sara, ad oggi poca gente mostra interesse per questo particolare ma ciò porta all'ora del delitto che sta parecchio fuori agli orari di adesso...mah!!

Marco ha detto...

Mercutio, c'è pure un'altra possibilità: che stia effettivamente dicendo la verità, almeno parzialmente (non aver assistito ad una scena realmente accaduta), che sarebbe pure la più logica, tenendo in considerazione anche il fatto che ora è assistito da un legale che lo avrà certamente consigliato sui comportamenti da adottare in una situazione del genere (dire la verità, appunto, e su questo concordiamo).

Mercutio ha detto...

Vedi MARCO, tutto lo scenario è stato imbastito, fin dall'inizio, da bugie, depistaggi, false e vere testimonianze, e falsi o veri risontri cronologici.
Per cui, il compito degli inquirenti non è stato. nè lo è tuttora, facile: non vorrei trovarmi al loro posto.
C'è solo un punto fermo, ed è che se il Misseri non avesse confessato, il caso Sarah Scazzi sarebbe definitivamente collocato fra quelli NON RISOLTI.
A questo punto, tutte le nostre ipotesi, colpevoliste o innocentiste, restano come tali, anche se ogniuno di noi ha le sue teorie.
Dovremo attendere almeno le prime fasi del processo, per riscontrare qualcosa di concreto.
Penso, ad ogni modo, che nessun Organo accusatore arrivi ad un processo, senza aver provveduto a fornirsi di indizi o prove, che avvalorino il loro operato.
Mercutio

Giacomo ha detto...

Eppure c'è una sentenza che deve essere depositata entro oggi, qualunque essa sia: quella relativa all'udienza tenutasi il 30 giugno dinanzi al Tribunale del riesame per trattare, in sede di Rinvio, il ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere di Sabrina emessa dal Gip il 23 dicembre (!), confermata dal Riesame il 31 gennaio (!) e annullata con rinvio dalla Cassazione il 17 maggio (!).
Se entro oggi non viene depositata la sentenza, l'ordinanza del Gip del 23 dicembre decade automaticamente art(309 c10 cpp).
Ecco perché, quando hanno arrestato Cosima, hanno contemporaneamente ri-arrestato Sabrina con la motivazione speciosa del sequestro di persona.
Anzi forse hanno arrestato Cosima, più che altro per poter ri-arrestare Sabrina.
In realtà era una contromisura rispetto all'annullamento deciso dalla Cassazione.
Per loro era essenziale mettere su uno scenario completamente diverso, rispetto a quello descritto nella sentenza annullata.
Ecco perché sono volati in Germania col cuore in gola. Stranamente, dopo l'interrogatorio della Cerra, deludente per l'accusa e per la teoria del sequestro, è "filtrata" la notizia che la Cerra era amante del fioraio.
Voglio proprio vedere quando uscirà questa sentenza del 30 giugno, se mai uscirà; e in che modo i media ne daranno notizia, se la daranno.

Giacomo

lori ha detto...

La Mitomania

La pseudologia di cui la mitomania fa parte, è la tendenza abituale ad inventare bugie, a cui spesso crede l'autore stesso allo scopo di destare ammirazione, compassione o comunque interesse negli altri.Rientrano in questo ambito l'esagerazione, la millanteria, il FALSO RICORDO, frequenti in soggetti sicuri e fantasiosi, in realtà bisognosi di rassicurazione e conferme che ottengono riducendo gli altri al ruolo di spettatori incantati.

http://www.lilianamatteucci.it/la_mitomania.html

lori

lori ha detto...

interessante anche questo " a cui spesso crede l'autore stesso"

E cmq questo è uno stralcio della deposizione della Cerra
" Parlai solo brevemente del sogno con la moglie del signor Buccolieri, ma ne risultò che lui lo aveva raccontato anche a lei. Sua moglie mi fece intendere, strano, che lui aveva sognato una cosa del genere. Forse lo ha [N.d.T. sentito] in televisione. Forse esso [N.d.T. il sogno] è INFLUENZATO DALLA TELEVISIONE"

http://www.lavocedimanduria.it/wp/interrogatorio-della-commessa-del-fioraio-il-testo.html

lori

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Giacomo, le Sue indicazioni non fanno grinze; il guaio è che l'applicazione delle norme è in mano a persone che non se ne curano affatto, come si è visto con ogni cosa (e perfino una decisione della Cassazione a loro diretta). Ad ogni modo la soluzione del dubbio non è lontana, e speriamo che la Sua previsione si realizzi.
Lori, va benissimo la tua osservazione sulla mitomanìa. Ci restra però da verificare se di questo si tratta, oppure di qualcosa d'altro, come un verbale scritto ad uso e consumo dei Santi Inquisitori; se di visioni rielaborate poi, per dare ad esse una certa sequenza, o che altro. Sicuramente, non corrispondono ad una realtà, perché la narrazione della stessa non ha alcuna connessione logica col prima e col poi: un rapimento in strada, quando l'"esecuzione" poteva avvenire a casa appena arrivata, è assurdo e non credibile; o piuttosto avrebbero atteso il momento opportuno andando al mare (perché attendere Mariangela Spagnoletti, se potevano andare dovunque con la signora Serrano, la quale va a tavoletta per le strade di Avetrana ?). Avrebbero raggiunto una località deserta e lì avrebbero eseguito la loro condanna a morte. Questo, se vi fosse una qualche logica nell'esposizione degli eventi, da parte degli Illustri Santi inquisitori e dei loro tifosi.

Giacomo ha detto...

Ciao a tutti

Dal Quotidiano di Puglia:
"TARANTO - Giovedì 30 Giugno 2011 - Si è conclusa l'udienza del tribunale chiamato a riesaminare per la seconda volta il ricorso dei difensori di Sabrina finalizzato alla sua scarcerazione dopo l'annullamento con rinvio disposto dalla Cassazione il 17 maggio scorso.
I giudici (presidente Morelli, a latere Incalza e Di Todaro). hanno concluso l'udienza RISERVANDOSI LA DECISIONE sia sul merito sia sulla eccezione di inammissibilità del ricorso sollevata dalla procura.
È la seconda volta che il tribunale esamina il ricorso, dopo l'annullamento con rinvio deciso il 17 maggio scorso dalla Cassazione, alla quale si erano rivolti i legali dell'indagata. Una prima udienza c'era già stata il 9 giugno scorso, poi aggiornata al 30 giugno perchè nel fascicolo degli atti all'esame dei giudici mancavano alcuni documenti."

E' questa la decisione che aspetto e di cui nessuno parla!
Massimo, tu ne sei qualche cosa?

Giacomo

Giacomo ha detto...

A norma dell'art. 309 c9 cpp la decisione, o almeno il dispositivo deve essere depositata entro 10 gg dal 30 giugno, altrimenti (art.309 c10) l'ordinanza originaria che tiene Sabrina in carcere decade. A questo punto la difesa può chiedere la scarcerazione di Sabrina, perché detenuta senza motivo.

Perciò sono curioso di vedere cosa s'inventeranno ancora. Comunque sull'argomento i media mantengono un rigoroso silenzio...

Giacomo

Alberto ha detto...

Buccolieri avrebbe anche potuto firmarlo, il verbale: bastava che venisse aggiunto: “Ribadisco alla S. V. che tutto quanto da me testè rappresentato è solo ed esclusivamente il frutto di un sogno. Letto, approvato, sottoscritto... “ Se non è stato fatto un motivo ci deve essere e la vicenda desta sospetti. Anche così però per l'assenza del difensore sarebbe stato nullo.
Confrontando la versione della deposizione della Cerra del sito della Gazzetta del Mezzogiorno con quella della Voce di Manduria balza all'occhio che l'ineffabile Mimmo Mazza si è mangiato proprio la parte in cui la teste dice che non ricorda più se il racconto le fu fatto prima o dopo il 6 ottobre. Ciò ha permesso a Mazza di scrivere falsamente che “Le dichiarazioni di Vanessa Cerra certificano che il racconto di Buccolieri risale a pochi giorni dopo il delitto”. Una delle utenti, una certa Nicole fuorviata dall'articolo aveva inserito un commento in cui diceva ironicamente che allora Buccolieri doveva essere un veggente per aver visto la scena in cui era implicata Cosima prima che venisse ritrovato il cadavere di Sarah. Oggi il commento è stato rimosso, forse la stessa utente lo ha richiesto dopo aver capito che con quell'articolo era stata presa per i fondelli.

Dalla deposizione si comprende come la vera artefice dell'operazione ancora una volta sia Anna Pisanò. Questa si dice certa che il racconto fu fatto a settembre. Come dice De Gregori:”Dietro a un miraggio c’è sempre un miraggio da considerare”.

Una persona di normale raziocinio ordinariamente è in grado di avvedersi se una esperienza psichica vissuta è frutto di un momentaneo stato di alterazione di coscienza o ha basi nella realtà. Se non lo è, si tratta di un soggetto psicotico o comunque non idoneo a testimoniare. Buccolieri non può continuare a dire di essere confuso. Quel parlare sibillino nelle interviste, il ricorso alla metafora del sogno potevano avere un senso nei primi tempi nell'ipotesi che intendesse mantenere il riserbo perchè quello che aveva da dire lo avrebbe detto a chi di dovere. Il fatto che ancora adesso non senta la necessità di fare chiarezza una volta per tutte è sintomatico della sua personalità contorta. L'ultima occasione che ha per riscattarsi è nelle eventuali dichiarazioni o memorie che presenterà prima del rinvio a giudizio.
Esistono delle psicopatologie latenti che possono anche non manifestarsi mai in modo eclatante nel corso della vita. Queste sono molto più diffuse di quanto si possa ritenere. Probabilmente il fiorista avrebbe continuato a condurre la sua tranquilla esistenza lontano dal clamore se non vi fosse stato un evento come quello dell'omicidio di Sarah Scazzi che ha funzionato da attivatore. Vedendo che improvvisamente in grazia del suo racconto fantastico è diventato un oggetto di attenzione speciale nella sua cerchia di conoscenze, in special modo agli occhi della commessa (per gli inquirenti amante, dotata di un ascendente tale da potersi anche permettere di rimproverarlo come dice nella sua deposizione) - che invece era interessata solo a scovare notizie succose per la mamma, ma non ha svelato subito questo recondito fine per non perdere il posto - ha continuato a lungo su questa falsariga. Per darsi un tono di sintomatico mistero ha detto che era scosso e confuso. Ma se era davvero scosso per aver assistito a un fatto reale poteva fare un esposto anonimo invece di stare ad affiggere come un balengo la foto di Sarah alla vetrina del negozio.
Sarebbe quasi auspicabile che per qualche ragione finisse in carcere e uno psicologo competente potesse porlo sotto osservazione.

Tutta questa vicenda ruota intorno alle figure della Pisanò, del Buccolieri, del Petarra (il giustiziere), dello scultore che fa la sue rivelazioni alle televisioni anziché andare dagli inquirenti; possibile che dei testi a carico (escludendo la Spagnoletti che comunque non è decisiva) non ce ne sia uno che corrisponda alle caratteristiche del buon padre/madre di famiglia?

Marco ha detto...

Giacomo, in realtà non credo che i termini siano così perentori, o almeno presumo non lo siano - ma è una mia ipotesi del tutto campata in aria - quando si tratta di decidere su un altro appello, questa volta contro un rigetto da parte del GIP di un'istanza di scarcerazione (in questo caso quello del 23 dicembre scorso) dopo che il Riesame si era già espresso confermando la misura cautelare. Ricordi, a gennaio, l'udienza che poi respinse il ricorso (decisione appunto annullata con rinvio dalla Cassazione)?

http://www.lavocedimanduria.it/wp/premeditazione-per-lomicidio-di-sarah-i-dubbi-al-riesame.html

"Dopo due pause e circa tre ore di udienza, i giudici del Tribunale del riesame di Taranto hanno chiesto venti giorni di tempo per decidere se scarcerare o meno Sabrina Misseri".

Unknown ha detto...

Grazie Alberto del tuo bellissimo commento, come non essere d'accordo? Quel signore non è una persona idonea a testimoniare, ed anche se oggi dicesse che non era un sogno la sua parola starebbe sospesa a mezz'aria solo per alimentare un dubbio, non di certo per stabilire una verità.
Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Ciao Giacomo. Credo di essermi perso in quella fase di giudizio fra rinvii e mancanze di atti, anche se immagino che una sentenza l'abbiano depositata ma che non essendo importante per la scarcerazione, in quanto esistono le nuove accuse che la terrebbero ugualmente in carcere, nessuno sia corso in tribunale a verificare.

Hai visto bene sul motivo per cui sono apparse improvvisamente le nuove accuse; queste fanno parte dei nuovi giochi di prestigio che io in un articolo del 23 maggio avevo indicato prima che accadessero (altri erano l'inversione di tendenza di Ivano Russo e l'apparizione di qualche nuovo testimone).

Comunque oggi qualcosa dovrebbe uscire sui giornali, altrimenti si passa oltre il ridicolo perché i termini della sentenza, lo dice la legge, sono perentori (almeno dovrebbero esserlo).

Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Alberto, un vivissimo elogio per le considerazioni approfondite e al tempo stesso sottili con cui Lei valuta il personaggio Buccolieri. Certo, tutto ciò si pone nella prospettiva che ci viene data per certa. Quando ha firmato il verbale, sapeva quello che firmava oppure no ? Questo quesito avrà probabilmente risposta solo al processo. Sicuramente se Michele Misseri è inaffidabile, il Buccolieri lo è ancora di più: il primo ha dato, su suggerimenti altrui, 7 oppure 8 versioni del delitto, contraddittorie, ma a loro modo "chiare"; il secondo ha dato una versione come immersa nella nebbia di una notte di tardo autunno. Portarlo al processo come il "testimone chiave" sarebbe per i Santi inquisitori veramente una follìa.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, Prof. Tummolo;

mi chiedo se le dichiarazioni di Michele sarebbero "a loro modo chiare" solo per quanto riguarda la sua presunta colpevolezza dell'omicidio...". Nell'incidente probatorio, alla presenza del collegio difensivo di Sabrina, erano a loro modo più che chiare circa l'estraneità all'evento omicidio...

Annalisa

Luciano ha detto...

Secondo me, in questa drammatica storia, non ci sarà mai un colpevole che pagherà per il delitto di Sarah.
L'uomo chiave, Michele Misseri, che fin'ora è l'unico ad aver dato un apporto oggettivo alle indagini, facendo ritrovare il corpo della piccola Sarah, non è minimamente attentibile. Prima si autoaccusa, poi accusa la figlia, per poi ritrattare nuovamente autoaccusandosi. Inoltre, tutte le varie versioni si arricchivano di particolari che servivano da tappabuchi.
Le testimonianze dei vari testimoni che hanno visto o incontrato Sarah negli ultimi suoi momenti di vita, contrastano con gli orari forniti e poi ritrattati dalla stessa madre della piccola. Il testimone "chiave", prima accusa Cosima e Sabrina, e poi si rimangia il tutto. A questo si aggiungono i dubbi della Cerra, Furgoni e parrucche visti da altri testimoni e vicini.
Ma di concreto e riscontrato?
NULLA

E col nulla non si chiude nessuno in galera. A me sembra un copione già scritto e fedelmente interpretato da un paese intero. (chissà chi sarà il regista?)
Sarà facile per le difese evidenziare che, a carico di tutti gli indagati, non esiste una prova provata. Così come non esiste, in tutta questa storia, un testimone attentibile al 100%.
E così come da me anticipato più volte, si arriverà al punto che o tutti colpevoli o tutti innocenti.
E lo scenario attuale porterà, inesorabilmente alla seconda opzione.

Giacomo ha detto...

Marco.
"La voce di Manduria", dicendo che il riesame si era preso 20gg per decidere, aveva scritto una balla, la qualcosa è congeniale a molti giornali pugliesi che trattano il caso della povera Sarah.
Difatti l'udienza del riesame ci fu il 18 gennaio e la sentenza fu depositata il 31 gennaio: la data è scritta sull'annotazione della cancelleria in calce alla sentenza. Quindi i termini (10 gg.) sostanzialmente furono rispettati, considerando che il 30 gennaio era domenica e che forse le cancellerie sono chiuse anche di sabato.
Questi termini di 10gg si riferiscono proprio alle sentenze del Riesame (309 c9 cpp) e sono perentori, altrimenti l'ordinanza del Gip decade (309 c10 cpp).

Giacomo

Marco ha detto...

Boh, allora non ho la più pallida idea del perché di questo ritardo. Pure per l'ultima ordinanza confermata, quella la cui udienza si tenne il 17 giugno scorso, i media scrissero/dissero che l'ultimo giorno utile per la decisione del Riesame sarebbe stato il successivo lunedì 20 giugno (e in effetti il dispositivo della sentenza fu depositato proprio quel giorno), dunque in quel caso soltanto pochi giorni dopo l'udienza, quindi alla fine non ci si capisce più niente. Tra l'altro lo stesso collegio che deve ancora pronunciarsi (ma a questo punto potrebbe pure averlo già fatto senza che ne sia stata data notizia) oggi dovrebbe occuparsi dell'appello della Procura contro la decisione del GIP di non contestare anche il sequestro di persona.

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Annalisa, ciò che ho voluto dire, con l'aggettivo "chiare" scritto appositamente con virgolette, era ciò che risulta per ciascuna versione presa in sé singolarmente, tanto la prima, quanto le successive. La loro contraddizione, almeno di primo acchito, non si trova in ciascuna, ma nella successione di versioni diverse. Se le dico che oggi sono andato a passeggio a "Nonsodove", Lei mi riterrà credibile, ma se Le dico due giorni dopo che invece, in questo giorno, sono stato a "Nonsoquando" e ancora poi Le dico che ero, sempre nel medesimo giorno, a "Nonsocome", ovviamente e giustamente Lei non mi crederà più. La chiarezza di ciascuna versione è tuttavia relativa, in quanto alcune modalità delle singole versioni non sono proprio del tutto chiare. Sempre restando nell'esempio, se Le dico che ero a "Nonsodove", però non ricordo bene se in macchina, a piedi o in treno, oppure a cavallo, in Lei sorgeranno dei dubbi comunque su questa mia effettiva presenza a "Nonsodove". Se Lei pensava che io intendessi dire che è "chiaro" solo quando si incolpa, e "oscuro" quando incolpa la figlia, non era mia intenzione, almeno non nel paragone col Buccolieri, dove tutta la versione è oscura, nebbiosa, confusa, contraddittoria, già per se stessa, senza voler poi considerare tutto il resto delle circostanze in cui sarebbe avvenuto il fatto e il modo in cui è stata esposta e narrata la vicenda.
Spero ora di averLe chiarito che cosa intendessi. Personalmente, sulle versioni di Misseri, sostengo, quale possibilità, che se su otto di quelle da lui narrate, sette sono false, è altamente probabile che sia falsa anche l'unica presunta vera, in quanto il falso può essere molteplice mentre il vero, per ragioni logiche, deve essere necessariamente unico. La formula del principio di non-contraddizione afferma: "Nessuna cosa può essere e non essere nello stesso momento e sotto lo stesso aspetto". Sulla base di questo principio, la molteplicità di versioni le nega logicamente tutte o, perlomeno, le rende tutte non credibili. Altra cosa ancora è tentar di capire le ragioni di queste variazioni su un episodio tragico che, alla fin fine, ridotto ai minimi termini, risulta che Sarah Scazzi è stata barbaramente uccisa, strangolata a quel che risulta con una corda o cintura; barbaramente gettata nuda in un pozzo di irrigazione. Su tutto il resto, perfino il ritrovamento del corpo (grazie a chi, come, ecc.) non sappiamo nulla con precisione: con termine filosofico , stoico, chiamiamo ciò "epoché", ovvero sospensione del giudizio.

Anonimo ha detto...

Egr. Professore,

la ringrazio per la risposta, e mi scusi se ho frainteso.
Tornando alle "versioni" di Misseri, non credo si possa trascurare il diverso valore che abbia quella resa, durante un interrogatorio durato ore, alla presenza di avvocati tutti e consulenti, oltre che dei pm, rispetto a quella raccolta nelle "lettere dal carcere", misteriosamente scaturite da un imprevedibile impulso letterario.

"Il paradosso del mentitore" è proprio la trappola in cui gli inquirenti non vogliono cadere.

Annalisa

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Annalisa, se Si riferisce all'incidente probatorio, ci sarebbe un lunghissimo discorso da fare, e soprattutto sullo scarso spazio dato alla difesa, e peggio di tutto sull'assenza del confronto diretto padre-figlia, che avrebbe potuto rivelare molte più cose di tutto il resto. Infine, non ho la Sua fiducia nei magistrati che vogliano evitare il "paradosso del mentitore", avendo, sulla base delle loro stesse affermazioni, ben contribuito a crearlo.

Anonimo ha detto...

Sempre gentilissimo per la risposta, Professore.

Tuttavia resto della mia idea: durante l'incidente probatorio Michele sapeva esserci la figlia un paio di metri dietro di lui e questo non gli ha impedito di accusarla. Non penso ci sia suggestione che possa indurre un padre a dichiarare la propria figlia colpevole di omicidio; né mi risulta che Michele sia "pazzo", non essendo stato sottoposto a perizia psichiatrica, nemmeno su richiesta della difesa.

Annalisa

Giacomo ha detto...

Annalisa
"Non penso ci sia suggestione che possa indurre un padre a dichiarare la propria figlia colpevole di omicidio".
Su questo postulato INDIMOSTRATO si basano tutte le indagini dei magistrati e le convinzioni della marea di colpevolisti, alcuni in buona fede, moltissimi invece mossi dallo spirito di vendetta e dalla selvaggia sete di sangue, la stessa sete ancestrale che muoveva i barbari ad andare in giro con le teste mozze dei nemici infisse sopra una picca.
Il dramma è che Michele Misseri non è un vero padre. A mio parere, non lo è nemmeno ora. Facile dichiarare la propria colpevolezza, dopo aver convinto tutti di non essere colpevole ed aver scaricato la colpa del suo crimine orrendo sopra la figlia innocente!

Giacomo

Giacomo ha detto...

E visto che mi trovo, un'altra riflessione vorrei fare sulla frase pronunciata verso la povera Sarah da Sabrina e che tanto scandalo ha suscitato, quasi le avesse dato in pubblico della poco di buono. "Si vende per due coccole, PURE LA MADRE LO DICE".
In realtà, pur nella sua asprezza e sotto forma di rimprovero, quella frase era in FAVORE e DIFESA della cuginetta. Esattamente significava:"Mette a rischio la sua reputazione, pur di ricevere due INNOCENTI carezze", quindi: maschi non illudetevi e gli altri non pensino male. La mia cuginetta cerca solo INNOCENTI carezze. E di questo chiamo a testimone sua madre.

Giacomo

Procopio ha detto...

GIACOMO, le tue argomentazioni sono solo delle violenze alla ragione ed all'evidenza.
Procopio

Anonimo ha detto...

Gentile Giacomo,

mi pare altrettanto "indimostrabile" che Michele "non sia un vero padre", tanto più che la stessa Sabrina ha più volte ribadito il contrario e negato ogni forma di violenza fisica o mentale da parte sua...

Annalisa

lori ha detto...

è altrettanto indimostrabile che sia un vero padre, e il fatto che sabrina dichiari di non aver subito violenze da parte sua, non dice niente, l'inaffettività genitoriale è tutt'altra cosa

lori

lori ha detto...

ops, scusate
anaffettività

lori

lori ha detto...

ma non è stata impressionante la freddezza di misseri mentre mimava i gesti con cui aveva calato nel pozzo il cadavere della nipote, dopo averla imbrigliata nella corda?

lori

Giacomo ha detto...

Cortese Annalisa.
Difatti Sabrina, al pari di Valentina, è una vera figlia; come tale rispetta il quarto comandamento: "Onora il padre".
Senonché il quarto comandamento obbliga anche il padre ad onorare il proprio ruolo.
Un padre che, per coprire le proprie responsabilità, accusasse di omicidio la figlia innocente, sarebbe solo un irresponsabile snaturato.

Ovviamente questa eventualità deve essere dimostrata. Ma non si può dire a priori, come fanno i colpevolisti a prescindere, che non possono esistere padri irresponsabili e snaturati.

Naturalmente, quando parlo di colpevolisti a prescindere, non mi riferisco a lei, che esprime le sue opinioni in maniera ragionata.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Procopio.
Non capisco a che violenza ed a quali evidenze ti riferisca.
Se la colpevolezza di Sabrina fosse così evidente, i magistrati non avrebbero impiegato mesi per svolgere le indagini e non avrebbero chiesto l'incriminazione di mezza Avetrana e addirittura degli avvocati difensori, usando metodi per cui Cesare Beccaria si rivolterebbe nella tomba.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Avete sentito? 12 killer scarcerati a Reggio Calabria.
Magistrati di Reggio Calabria, dovreste prendere lezioni dai Magistrati tarantini. Quelli sì, che non lasciano uscire di galera nessuno, specie le donne, siano esse attempate contadine o giovani bugiarde.
Ma i fossori no... I fossori possono uscire, anche se non hanno spiegato bene come si sono ritrovati fra le mani il cadavere da "seppellire" ed hanno scelto un pozzo come luogo di sepoltura.
Che strani fossori... in genere i cadaveri si seppelliscono al cimitero. Ma volete tenere in galera un povero becchino solo perché bizzarramente preferisce i pozzi alle tombe regolamentari?

Giacomo

Anonimo ha detto...

Gentile sig. Giacomo,
la ringrazio per la risposta che però, confesso, non capisco.

Si può disquisire all'infinito di etica e filosofia; ma la morte di una bambina è un fatto oggettivo e tali sono quelli che l'hanno accompagnata. M'interesso di quelli e, lasciando da parte i massimi sistemi, attendo come molti, da madre (vera o falsa?), una risposta.

Annalisa

Anonimo ha detto...

Quanto all'anafettività genitoriale, se questo è il (labile) parametro, più del 50% di padri e madri sarebbero comprensibilmente passibili di sopprimere una nipotina e accusare del fatto poi la figlia...

Mi colpì molto l'osservazione di Valentina fatta Matrix: "poteva accadere a chiunque...". Passi per Valentina, il cui stato non auguro a nessuno, ma non a una testata giornalistica che lascia passare con no chalance una cosa così aberrante.

Alla notte nera in cui tutte le vacche sono nere, personalmente non solo no credo ma non ci sto e mi fa paura.

Annalisa

Anonimo ha detto...

Quanto all'anafettività genitoriale, se questo è il (labile) parametro, più del 50% di padri e madri sarebbero comprensibilmente passibili di sopprimere una nipotina e accusare del fatto poi la figlia...

Mi colpì molto l'osservazione di Valentina fatta Matrix: "poteva accadere a chiunque...". Passi per Valentina, il cui stato non auguro a nessuno, ma non a una testata giornalistica che lascia passare con no chalance una cosa così aberrante.

Alla notte nera in cui tutte le vacche sono nere, personalmente non solo no credo ma non ci sto e mi fa paura.

Annalisa

lorfi ha detto...

Mi scusi, Annalisa, ma quanti zii sarebbero in grado di ripetere, davanti ad una telecamera i gesti con cui hanno imbrigliato e soppresso il cadavere della nipotina , senza muovere un muscolo, senza una lagrima, senza un minimo di emozione?
mah! Mi sembra che lo stupore e l'indignazione siano stati generali: Vede è stato proprio in relazione a questo comportamento che personaggi molto più competenti di me hanno parlato di anaffettività

Comunque,visto che ci sono genitori che i figli li uccidono, li seviziano, li stuprano, non ci sarebbe nulla di cui stupirsi se un padre uccidesse la nipote e accusasse le figlia
Se si fosse fatta quella famosa perizia psichiatrica, richiesta ai tempi dal Galoppa, forse oggi saremmo in grado di dire qualcosa di più, io non ho certezze in tasca, ma non c'è niente che ci possa dimostrare nè che il misseri sia un buon padre nè che non lo sia

lori

Anonimo ha detto...

la certezza in tasca non ce l'ha nessuno, salvo chi ha assistito o commesso il fatto. I fatti di stupro e violenza familiari sono da combattere e perseguire ma ciascuno per il suo. La generalizzazione è pericolosa e soprattutto non è un argomento processuale; come del resto ogni opinione più o meno condivisa.

Viva Dio, siamo in un Paese laico.

Annalisa

lori ha detto...

Certo la generalizzazione è pericolosa, e infatti io parlavo del singolo comportamento del misseri , di lui solo, che , senza muovere un miscolo ci ha riproposto un fatto tanto drammatico come quello della soppressione del cadavere, per di più della nipotina, che, a detta sua, amava come una figlia

lori

Manlio Tummolo ha detto...

PER ANNALISA

Le dittature e certe false democrazie sono celebri per aver messo i figli contri i padri, mariti contro mogli, ecc. Evidentemente la Santa Inquisizione tarantina non si rifà a modelli giuridici illuministici, ma a quelli appunto delle varie e peggiori dittature. Già la storia romana, con i vari Caligola, Nerone ed avanti al passo, insegna questo ottimo metodo repressivo.

PER GIACOMO: Io non sarei proprio sicuro che quella di Michele Misseri sia questione di "anaffettività" verso la figlia o chi altri. L'uomo è stato evidentemente ingannato, ricattato e minacciato, con subdole pratiche, riconosciute dagli stessi Inquisitori, del tipo "Se parli, avrete un po' di galera tutti, poi via a casa felici e contenti. Se non parli, andrete tutti in galera a marcire fino alla morte, via le chiavi, ecc. ecc.". Chi materialmente gliel'abbia detto è di relativa importanza: certamente la fonte parte dalla Santa Inquisizione. Non continuiamo a crearci l'illusione che il cattivo sia uno solo e gli altri degli onesti, ma erranti in buona fede. Si dovrà capire con chiarezza:
1) quali minacce sono state fatte al Misseri e ai vari testimoni;
2) Chi gli ha prescritto psicofarmaci e per quale motivo, in carcere;
3) perchè si è violato sistematicamente il sacro diritto di difesa;
4) a pro di chi si è violata la legge.
Ciò ovviamente spetterà agli Organi destinati alle indagini disciplinari e penali.

Nessuno sa dirmi che fine abbia fatto il Tribunale del Riesame che doveva adunarsi ieri e decidere sulla sorte di Sabrina Misseri e di Cosima Serrano ?

lori ha detto...

Manlio, sono d'accordo con te, sicuramente misseri è stato , come minimo, raggirato, convinto a "fare la falsa" perchè qualcuno gli ha fatto credere che era la cosa migliore per tutti, per lui e per la sua famiglia, malgrado ciò sono rimasta di sasso a vedere quella sceneggiata dell'occultamento davanti alle telecamere di rete 4, non un briciolo d'emozione, non un minimo di pentimento, non una esitazione come se tutto ciò non lo riguardasse
lori

Anonimo ha detto...

Ogni posizione è legittima.

Concordo sugli interrogativi posti dal prof. Tummolo che riconducono, a mio modesto parere, la discussione nei ranghi del caso.

Che si dia prova, come della presunta colpevolezza, anche dei presunti tentativi di plagio eventualmente posti in essere nei confronti di Micheli (dei quali ad oggi non è dato conoscere, non so se per difetto di informazione o per carenza).

Non dimentichiamo che per altro malaffare (indagine sul procuratore Di Giorgio, poi arrestato), in concomitanza delle indagini Scazzi, i luoghi della procura tarantina erano disseminati di cimici.

Sull'utopia del giusto processo sono stati spesi fiumi d'inchisstro. Mirabili le pagine di Salvatore Satta, di sicuro note e di sicuro ben spese, per la civiltà. Che civiltà sia.
La verità, quella dei singoli, emozianale, motivazionale rimarrà, penso, insondabile o perlomeno insindacabile.

Il tribunale del Riesame si è riservato per la decisione (è stata depositata una memoria difensiva di cui tenere conto.; mi pare che i termini perentori riguardassero l'udienza.

Annalisa

Giacomo ha detto...

Manlio.
All'ultima domanda non so rispondere. A pomeriggio 5 hanno ripetuto la solita solfa che per la procura il fioraio mente, ma non perché è un bugiardo matricolato, bensì perché, udite udite, vuol far passare la realtà per un sogno (in genere avviene il contrario). Chiaramente non ci sono novità.
Ma c'è di più. Io aspetto ancora notizie dell'udienza del 30 giugno, la cui decisione a norma di cpp doveva essere depositata entro il 10 luglio. Si tratta della famosa udienza scaturita dall'annullamento con rinvio della Cassazione della sentenza del Riesame che teneva in carcere Sabrina e che già era stata spostata dal 9 giugno al 30 giugno. Staremo a vedere.

Non sono io che ho parlato di anaffettività di Misseri, ma posso condividere tale analisi. Comunque sono convinto che sia uno spostato, uno che non ci sta con la testa, o almeno non ci stava all'epoca dei fatti. E che sia una personalità patologicamente ondivaga è fuori discussione.

Io sarei molto vicino alla linea seguita dai difensori di Sabrina, anche perché ne ero convinto prima ancora che fosse impostata.
Secondo me il caso era stato già completamente risolto il sei ottobre. L'avevano detto anche gl'inquirenti in conferenza stampa. Poi si sono rimangiati tutto.
Però ripeto che le sue ipotesi sono molto plausibili e molto ben argomentate e per certi versi le condivido. Peraltro assomigliano alle tesi ultimamente sostenute dal Prof. Meluzzi.
Ed è indiscutibile che molti fatti misteriosi non sono stati chiariti.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Sull'"indiscutibile" come sulle "tesi" di Meluzzi (sul quale evito di esprimermi per decoro...) ci metto, se possibile rispetto a questo complicato caso, un interrogativo grande grande, gentile Giacomo.

Annalisa

Unknown ha detto...

Per dovere di cronaca il primo a scrivere in un referto che il Misseri "soffriva di carenze affettive", quindi non completamente in grado di amare, fu lo psichiatra del carcere di Taranto che gli somministrò anche gli antidepressivi, tre al giorno (mattina-pomeriggio e prima di andare a letto).

Però, prima di creare equivoci e dire che è quello il motivo per cui non era molto presente quando ha coinvolto la figlia, bisogna dire che il giorno precedente l'interrogatorio al garage di antidepressivi ne prese solo uno al mattino (però lo dice lui perché nella cartella clinica di quella giornata non ne figurano affatto).

A suo dire, è nella trascrizione dell'interrogatorio in cui erano presenti sia la Bruzzone che il Galoppa, voleva essere lucido il giorno dopo.

Ciao a tutti, Massimo

Giacomo ha detto...

Cortese Annalisa
Difatti le tesi sono di Meluzzi, non mie.
Io ho già detto che a mio avviso il caso era già risolto il 6 ottobre scorso. Michele unico colpevole all'insaputa di tutti ed in particolare delle sue donne, che con l'uccisione della povera Sarah non c'entrano assolutamente niente.
Quello che è misterioso è il motivo per cui dal 6 al 15 ottobre i magistrati hanno voluto tirare dentro Sabrina e continuando su questa strada, attraverso la demolizione delle testimonianze hanno prima arretrato l'orario dell'omicidio, poi hanno tirato dentro la madre, poi il fratello ed il nipote di Misseri, poi si sono affidati al sogno del fioraio, poi se la sono presa con quattro avvocati, tutti della difesa di Sabrina, poi con tutti i parenti e i conoscenti del fioraio e chi più ne ha più ne metta...
E mentre loro montavano e smontavano accuse ipotesi e tesi, disegnavano scenari del delitto sempre più improbabili e confusi, un punto era ed è tuttora fermo. Sabrina (22 anni) è un'efferata assassina e deve stare dentro.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Grazie per la cronaca...
tuttavia, considerazioni, mi pare alquanto "labili".

Sfido chiunque a non avere carenze affettive. Vogliamo parlare del bipolarismo evidente nei personaggi televisivi...? Vogliamo iscrivere ogni individuo con disturbi dell'umore nel registro dei sorvegliati speciali? No di certo, perché l'evento omicidiario è una patologia, non una fisiologia ascrivibile all'occasionale assunzione di calmanti. Onestamente, questa via mi sembra molto fuorviante.

Salve le prove del caso per il caso Scazzi,divagazione per divagazione, mi sovviene il caso del giovane padre che l'altro giorno si è impiccato dopo aver perso, inspiegabilmente per una momentanea distrazione di qualcuno, la moglie e i suoi due bambini. Qualcuno si è preoccupato dell'anamnesi, della diagnosi di vittime o assassino? Certo la fatalità può non essere dolosa. Magari, sì, ciò vi ruota poi intorno.Per qunato mi riguarda, a ogni azione segue una conseguenza di cui l'autore deve assumersene, nel bene e nel male, le responsabilità.
Non vi tedio oltre, perché in questo caso, capisco, non vi è possibilità di conciliazione: bianco o nero.

Grazie per l'ascolto e fuor di parte o pregiudizi,

Annalisa

Unknown ha detto...

Io Annalisa ho solo fatto cronaca senza esprimere giudizi e senza intromettermi nella discussione in atto.

Però posso dire, per quanto riguarda le contrapposizioni delle parti, che il bianco e il nero possono comunque formare un terzo colore se si incontrano. Che non sempre tutto è solo bianco o tutto è solo nero.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Già: il grigio, colore della torbida, dolorosa verità: un evento preterintenzionale, seppure aggravato dal resto. Questa è la mia opinione: non condanno e non assolvo; non è mio potere, umano o divino farlo. Ma le menzogne e gli interessi che hanno gravitato intorno a questa dolorosa vicenda hanno aggravato la posizione del "presunto/i" colpevoli, loro malgrado. E, forse, è il momento di uscirne

Annalisa

Anonimo ha detto...

Giacomo il tuo pensiero coincide perfettamente con il mio ed non mi pare affatto che le tue siano considerazioni 'labili' ma molto concrete anche perché si basano sui fatti.
Spesso ci si lascia prendere dalle favolette che in questa storia si sprecano e che con i sogni del fioraio hanno raggiunto l'apice dell'immaginazione umana.
Lucio

Anonimo ha detto...

Bene. Alimentate pure il sottobosco di avvocatucoli, giornalisti, e opinionisti malati di protagonismo. La storia, per quanto torbida, era semplice. Fossi in Sabrina, innocente o meno, intenterei una causa per risarcimento. Non contro la procura; ma contro chi, pretendendo di difenderla, ha fatto i propri interessi anziché i suoi.

Annalisa

ionico56 ha detto...

Gentile Annalisa,la versione di Giacomo io l'ho capita,non ho invece compreso a cosa ti riferisci quando scrivi di evento preterintenzionale e di storia "semplice".Scusa se l'hai già scritto prima e me lo sono perso ma....quale sarebbe questa semplice storia?Grazie.

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Annalisa, come si fa a dire che cosa hanno combinato gli avvocati, se la difesa è sempre stata sabotata, e non certo da loro stessi ?
Stasera il "Quot. di P." ha esposto il risultato di ieri (!!!) nel Tribunale del Riesame. Pare che gli avvocati si siano scatenati a sottolineare il vuoto del sogno del fioraio, confutato dalle stesse varie testimonianze. Il Tribunale del riesame, malgrado non sembra che i Santi Inquisitori abbiano fatto gran figura, si è riservato di decidere. Non si dà spazio ai commenti, il che è ormai significativo. La Gazzetta per ora tace. La mia impressione è che, dopo la denuncia della Camera Penale Romana completamente sottaciuta dagli organi di stampa, la Santa Inquisizione (estesa anche ai magistrati giudicanti) sia in piena crisi. Il sogno bullolieriano, esploso conme una bolla di sapone, li ha poi del tutto spiazzati. Non so dove troveranno altri testimoni chiave, forse la chiave di casa Misseri. La speranza di poter rinviare presto a giudizio le due donne Misseri pare, a questo punto, sfumare. Non vi sono granché scelte, ma a questo punto ci si può aspettare di tutto, anche un suicidio in massa dei Santi Inquisitori. Mi ricordano gli Austro-Ungarici della ritirata dopo Vittorio Veneto: "Risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza". Un po' come per i loro, non meno abili, colleghi di Trieste nel caso Zornitta.

Anonimo ha detto...

I magistrati avevano gia' l' intercettazione in auto di Misseri che parla da solo. Pertanto quando Misseri confessa, anzi diciamo fa ritrovare il cadavere, la dichiarazione del capo della Procura aveva l'unico scopo di stanare chi loro ritenevano colpevole e che , sempre a detta dei magistrati,era citata nella suddetta intercettazione.
Il patto familistico e' venuto meno per le dichiarazioni della famiglia Misseri subito dopo il 7 ottobre e che potrebbero essere state mostrate allo stesso Misseri. Inoltre i profiler arrivati da Roma avevano indicato SM e MM come due probabili mentitori ...e coinvolti nel fatto omicidiario
Per il resto concordo con Annalisa : la premeditazione non la vedo ma una lezione che andava data a Sarah, sfuggita di mano...
Per quello che riguarda i farmaci se non e' riportato in cartella clinica vuol dire che non sono stati somministrati.
E per problemi di carenza affettiva NON si somministrano antidepressivi. E poi chi ha detto 3 volte al giorno ?
Paola

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Massimo Prati,

non spetta certamente al medico del carcere, che non è né medico di famiglia, né medico di scelta, prescrivere medicinali ad un custodito, tra l'altro senza una ragione specifica. Una persona qualunque, anche in carcere, può rifiutarsi di assumere medicinali che non gli vengano somministrati dai medici di sua scelta. Tre pillole poi (con quale dose di principio attivo ?) potrebbero essere, per chi non le abbia mai prima assunte, piuttosto pesanti e pure pericolose. Occorrerà dunque sapere chi ha autorizzato uno psichiatra, ancorché per carenze affettive, a somministrargli psicofarmaci. Finora infatti, non risultavano né sue carenze psichiche, né uno stato improvviso o violento di tensione (prescindendo ovviamente dall'eventuale compimento del delitto). Ciò è aggravato dal fatto che mancava, e manca tuttora, una perizia che qualificasse in modo obiettivo e dettagliato le sofferenze psichiche dell'individuo. A mio parere, in sostanza, si è trattato di un altro abuso su persona cautelarmente custodita e di cui si dovrà rispondere a tempo debito.

Unknown ha detto...

Delle tre volte al giorno ne ha parlato il Pm Argentino durante l'interrogatorio che ho citato in precedenza, quello in cui dichiara che è stata Sabrina, quello in cui le domande le poneva anche la Bruzzone (ed a volte dava anche le risposte). Lo stesso Pm ha detto che in cartella quel giorno i farmaci non figuravano, quindi non li aveva assunti, io in precedenza ho scritto che fu il Misseri a dire di averne preso uno la mattina.

Dei profiler ho scritto a dicembre indicando giusto quanto scritto, che ogni indicazione portava a Sabrina Misseri. Ma ho aggiunto che in America i parametri sono cambiati negli ultimi dieci anni perché con quelli vecchi carceravano un 60% di innocenti. Tanti di loro fra quei 260 liberati negli ultimi anni perché scagionati dalla prova del dna.

Per il resto mi meraviglia ed invidio la vostra sicurezza, pare quasi che lavoriate in procura...

Anonimo ha detto...

Non entro nel merito di fatti acquisiti ad atti che non conosco.

Ma, personalmente, trovo incomprensibili illazioni non provate su presunte "interferenze" su un fatto inequivocabile: Michele ha chiamato in correità la figlia (ADORATA: UN ANGELO). O si dimostra che è pazzo o che lo fosse "momentaneamente", cioé in occasione dell'incidente probatorio, che non mi risulta essere stato impugnato per irregolarità alcuna (la difesa non ha avuto parola etc..) Con tutto il rispetto delle opinioni Altrui, divagazioni a parte (non considero l'idea del sequestro a meno che il fioraio non confermi il sogno depositato presso i CC salvo ritratttazione)attendo logiche risposte a comportamenti logici che si vuole far passare come illogici. In tutto questo, umanamente, mi dolgo per una giovane ventitreeenne in carcere ma , soprattutto per una madre, stanca per tanta fatica: potrebbe essere la mia. Che la verità la liberi da questo inganno che foraggia solo interessucci molto lontani dal dolore della vita.

Grata per la gentile accoglienza,
Annalisa

Anonimo ha detto...

Sig. Prati,
Io non lavoro in procura. Sono una oncologa pediatrica. Ho esposto una teoria senza certezze alcune relative all' omicidio in se.
Ho certezza invece di come funzioni la somministrazione dei farmaci in regime di carcerazione.
Ho certezza di cosa sia un antidepressivo e sulla sua posologia e certamente non e' 3/cps die.
Non ho trovato la dichiarazione del magistrato e la cercherò meglio.
Paola

Manlio Tummolo ha detto...

A me pare che la pubblica informazione sia stata molto generosa d'ogni dettaglio, quando si trattava di infangare le due donne; ora che tocca alla Santa Inquisizione stare sotto il tiro, pare molto avara di notizie. Dopo l'incidente probatorio vi fu la rottura con l'avv. Conte. Altro non si sa, ma non è improbabile che, chiedendo un nuovo incidente probatorio (questo è noto, ed è noto che è stato rigettato), si sia pure chiesto l'azzeramento del primo, che dimostrava di non avere senso alcuno. E poi, una cosa è evidente: la legge prevede varie ragioni per un incidente probatorio. L'unica che si adattava al caso era il confronto tra padre e figlia, ed è l'unica cosa che non si è fatta. Per il resto, l'uomo non faceva che ripetere cose che gli sono state messe in bocca, ora dal PM, ora da qualche altro. Un atto, la cui utilità è stata pressoché zero, malgrado la tanto reclamizzata (c'è qualcuno che se ne ricorda ancora ?) "cristallizzazione".
La prescrizione dei medicinali era illegale, ecco perché se ne trova traccia in maniera confusa, come tutto il resto. Serviva l'uomo che diceva sempre di sì, e grazie agli psicofarmaci era tutto più facile.

Anonimo ha detto...

Con tutto rispetto, l'improvvisata disquisizione sui betabloccanti (prontamente smentita da un medico oncologo)mi ha lasciata basita e perplessa...

sempre (l'odiosa)Annalisa

Anonimo ha detto...

no, sa com'è...non vorrei che mia madre, che assume per una terribile nevralgia del trigenimo, un medicinale che ha un bugiardino antiepilettico, si sogni di strangolare mia figlia se le venisse improvvisamente un caldo alla testa.
Mi scuso per l'irriverenza ma se si discute, si discute,

Annalisa

Marika ha detto...

la procura attira!

propongo questa fantasia:
due cugine, molto legate iniziano ad avere delle gelosie l'una per l'altra.
il rapporto che le lega è forte, entrambe sono anche attratte dallo stesso ragazzo.
succede che una delle due riesce ad iniziare una specie di storia ma questa poi finisce perchè, lui non ricambia.
la storia esce fuori dalle legittime confidenze, diventa una chiacchiera di paese. a causa dell'altra cugina.
ciò fa incrinare i rapporti tra le due cugine, ma non possono fare a meno di stare insieme, perchè sono cugine.
un giorno però, la cugina che ha fatto girare quella chiacchiera sparisce. la ritroveranno morta in un pozzo per la confessione del padre dell'altra cugina, che dice di averla uccisa.
ma dopo un pò questo ritratta e dice prima che la figlia è complice, poi che ha fatto tutto da sola.
poi ritratta ancora, accusandosi di nuovo come unico responsabile.
nessuno ormai lo crede. è diventato inattendibile.
che ritratta a fare?
prima ipotesi: è una strategia difensiva, ovvero mirare all'inattendibilità dell'unica persona che potrebbe in un processo fornire la prova, altrimenti difficile da superare, della colpevolezza.
seconda ipotesi: strategia difensiva volta a ottenere l'impunità per il chiamante in correità.
terza ipotesi: il soggetto è profondamente malato, incapace di intendere e di volere. strategia difensiva vincente per entrambi i correi.
nelle parti del difensore avrei mirato a una di queste ipotesi fantasiose.
cercando però di non darlo a vedere. senza farmi capire.
se fossi invece il pm titolare delle indagini, non avrei sottoposto nessuno a carcerazione difensiva fino a quando, non avessi avuto i riscontri oggettivi alle mie supposizioni. anche se vi è una regola procedurale che impone un termine alle indagini, credo che qualche proroga me la sarei anche concessa.
se fossi il giudice, nel valutare la gravità indiziaria, darei certamente prevalenza a ragioni di tutela sociale, disponendo una misura appropriata all'età e allo stato di incensuratezza del preposto. tenuto conto anche la circostanza che, in un piccolo paese, forse i domiciliari non avrebbero tutelato la persona in questione da possibili ritorsioni.
da un punto di vista umano, dico che ci voleva una maggiore tutela della privacy e della riservatezza, non strumentalizzazione dell'opinione pubblica e abuso dei media.

Marika

Anonimo ha detto...

Salve le opinioni, a ciascuno il suo.
Grazie Paola, per le neutrali, misurate, osservazioni: quando ci si trova di fronte a un neuroblastoma infantile, di cui nemmeno la medicina specialistica sa fino in fondo le ragioni, ogni divagazione pseudoscientifica lascia non solo indifferenti ma di più.

Annalisa

Mi scuso con il Prof. Tummolo, sicuramente esimio per competenze altre.

Unknown ha detto...

X Paola

Se vuol leggere la trascrizione dello strano, stranissimo interrogatorio del 5 novembre basta clicchi sul link inserito alla sinistra sotto gli spazi pubblicitari. Ma per evitarle l'incombenza, è molto lungo, le inserisco la parte che le interessa.



PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: signor Misseri, mi dica una cosa, lei ha detto che il giorno in cui ha fatto il sopralluogo dice che non capiva nulla, era sotto l’effetto dei medicinali. Ma mi spieghi una cosa: che terapia lei sta facendo qui in carcere?

MICHELE MISSERI: lo pediatra mi dà tre pillole.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: il pediatra?

C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: lo psichiatra.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: lo psichiatra.

MICHELE MISSERI: lo psichiatra.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: lo psichiatra. Tre pillole. E chi gliele dà materialmente queste pillole?

MICHELE MISSERI: lui me le dà.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: il medico? O l’infermiere?

MICHELE MISSERI: l’infermiere.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: l’infermiere. Ricorda...?

MICHELE MISSERI: con ordine... con l’ordine di...

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: dello psichiatra.

MICHELE MISSERI: sì.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ricorda se la sera prima di fare questo sopralluogo lei l’ha fatta la terapia?

MICHELE MISSERI: sì che l’ho fatta.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: è sicuro di questo?

MICHELE MISSERI: sì. Sta scritto tutto. Là non sfugge niente.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e che proprio su quello, sulla cartella clinica che io ho acquisito non risulta questo fatto, che lei quella sera ha preso le pillole. Mentre le altre volte risulta che aveva preso le pillole, stavolta non risulta lì.

MICHELE MISSERI: no, ma bisogna vedere a quella delle guardie, che certe volte le guardie scrivono e là non ci sta.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: che proprio la guardia mia ha detto che lei pillole non ne ha prese quella sera. Proprio ... e dicendo poi...

MICHELE MISSERI: è strano.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: ...“Non ne voglio pillole perché domani mattina devo andare a fare un sopralluogo e voglio essere lucidissimo”.

MICHELE MISSERI: eh, che era successo così quel giorno.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: eh.

MICHELE MISSERI: e ho detto “Adesso non le prendo più perché quel giorno...”.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: benissimo. “... devo fare il sopralluogo”.

MICHELE MISSERI: eh.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: e come fa a dire che stava stonato? Stava...?

MICHELE MISSERI: no, ma le avevo prese quel giorno. Se controlliamo stanno.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: io ho controllato sulla sua cartella clinica, l’ho acquisita. Non risulta che ha preso quelle pillole.

MICHELE MISSERI: ma è strano.

P.M. DOTT. MARIANO BUCCOLIERO: sì. No, questo è vero signor Misseri. Quel giorno ...

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: va bene. Comunque lei è certo di aver preso la terapia?

MICHELE MISSERI: a me pare di sì perché andavo così debole ...

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: le sembra o è certo?

MICHELE MISSERI: debole che non mi mantenevo...

C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: tieni conto di una cosa, che certe pillole magari hanno un effetto un po’ più ampio e anche se non le prendi, magari, quel giorno lì comunque un po’ ne risenti per un po’ di tempo no? Cioè tu sei sicuro che la sera prima di questo sopralluogo hai preso queste pillole?

MICHELE MISSERI: sì.

C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: o le hai prese la sera prima?

MICHELE MISSERI: no, le ho prese la prima e la mattina.

C.T. DOTT.SSA BRUZZONE ROBERTA: e anche la mattina.

PROC. AGG. DOTT. PIETRO ARGENTINO: anche la mattina.

MICHELE MISSERI: sì. Due la sera e una la mattina.


Ora ha tutto quanto le serve per capire se quanto è stato fatto ha qualcosa di regolare o no.

Massimo

Anonimo ha detto...

Sei un medico, specialista? Il dubbio va benissimo (me lo pongo anch'io)
perchè non lo ha sottoposto la Difesa a chi di chi competenza, piuttosto che rilasciare un'intervista a "oggi" per riesumare poveri resti individuati da soli capelli biondi (rabbrividisco)?
ma stiamo scherzando?

Annalisa

Anonimo ha detto...

Vogliamo parlare delle impietose richieste di riesumazione (Velletri, temerariamente; Risso, per la gloria di un articolo su Oggi, salvo succcessivo arresto e poi scomparsa)? Questo è il circo di cui chiedo ragione e di cui farebbe bene a chiederne Sabrina (per me, colpevole)

Annalisa

Unknown ha detto...

Ti stai rivolgendo a me Annalisa quando parli di medico specialista? Perché non capisco cosa c'entri col discorso dato che io mi sono limitato, essendo il blogger e l'autore di tutti gli articoli presenti sul blog, a mettere a disposizione gli elementi che mancavano.

Nei discorsi precedenti, quando ho riferito delle pillole e di chi ne avesse ordinato la somministrazione, sembrava avessi scritto assurdità tali da ipotizzare che una madre, se non erro la tua, potesse uccidere la nipote.

Quindi cosa c'entra il medico specialista e cosa fa o non fa la Difesa col discorso in atto? Mica sono io il difensore delle Misseri.

Forse sei nuova del blog. In questo caso ti informo che non ho sicurezze ma tanti dubbi, forse anche più di te.
Questo non mi impedisce di criticare chi avrebbe potuto svolgere ugualmente le indagini, e di certo in maniera migliore, mandando la Misseri agli arresti domiciliari e fermando la strage televisiva dei vari opinionisti a pagamento.

Io, al contrario di loro, non percepisco paga alcuna. Per me il blog è una passione, come andare a pesca o all'ippodromo, e non faccio come il 70% dei giornalisti italiani, statistica uscita oggi pomeriggio, che non possono essere indipendenti e scrivono sotto dettatura.

Io scrivo ciò che penso e solo dopo aver visto ascoltato o letto. Se a qualcuno non piace, lo dico in senso lato e generalizzando quindi non mi riferisco a nessuno in particolare, dato che vige la democrazia dico che è libero di andare a leggere gli articoli di chi è pagato.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

L'ora è tarda. Il Tuo compito è grave e onerovele: Ti ringrazio per lo spazio e per la neutralità che ci/mi concedi.

Sai, quando i figli se li prende il Cielo e non c'è una ragione, poi la vuoi, la cerchi, e se te li prende la cattiveria, magari del momento, vuoi una ragione:non surrettizia, non ipocrita, non ben argomentata: semplicemente, quella che è.

Buonanotte, e grazie
Annalisa

Sira Fonzi ha detto...

x Giacomo

Ciao, ho letto che i giudici Morelli, Incalza e Di Todaro, sono quelli che dovranno esprimersi in merito al ricorso della Procura di Taranto, e sono gli stessi che non hanno ancora espresso parere, riguardo il ricorso di cui parli nei post precedenti.

x Massimo

Ciao,
la cosa strana di questa tragica vicenda è che, come fra noi commentatori, gli uomini di legge hanno idee nettamente diverse tra loro sul sognatore:

I procuratori di taranto gli credono, il gip Rosati non gli crede, i giudici del riesame, che si sono pronunciati a favore della detenzione di Cosima, gli credono.

Manca di sapere cosa ne pensa il trio di cui sopra, che a giorni si dovrebbe pronunciare.

Ma in tutto ciò, la decisione ultima, di far entrare il sogno al processo, non spetta al gup?

Ciao Sira

lori ha detto...

Ma perchè le" due ragazze non potevano fare a meno di stare insieme perchè erano cugine?" Ma dove sta scritto? Mica erano sposate? E cmq anche quando si è sposati ci si può separare e non ci si può allontanare da una cugina con cui non si va più d'accordo ? Sapesse quante ne ho perse di cugine per la strada. Tra l'altro uno dei punti su cui vertevano le motivazioni della Cassazione in merito al rigetto del motivo della gelosia andavano in questo senso: le due non erano obbligate a frequentarsi, sabrina avrebbe potuto condurre la sua vita sociale senza portarsi dietro la cuginetta..ma se la cuginetta continuava a frequentare casa Misseri, questo vuol dire solo una cosa: che lì si trovava meglio che a casa sua.

lori

Marco ha detto...

Sira, l'avevo già scritto qualche post fa che il collegio è lo stesso. Scrivo questo perché a volte ho la netta sensazione che scriviate senza seguire lo sviluppo della discussione, ribadendo gli stessi concetti o rimasticando cose già sviscerate, facendo quasi passare la voglia di intervenire. Poi sicuramente la tua è una semplice svista, ma approfitto del tuo post per scrivere questo.
Ciao

Mimosa ha detto...

Gentile Marco condivido la tua sensazione al cento x cento!!!
Mimosa

Anonimo ha detto...

Marco, mi dispiace molto della tua risposta, soprattutto per la frase che riporto di seguito:
"ho la netta sensazione che scriviate senza seguire lo sviluppo della discussione, ribadendo gli stessi concetti o rimasticando cose già sviscerate, facendo quasi passare la voglia di intervenire".
Non posso rispondere per gli altri che tiri in causa, visto che è rivolto a più persone, e quindi ti rispondo per quello che mi riguarda personalmente.
La mia non è stata nè una svista, vista, ed ho seguito perfettamente tutta la discussione, nè era mia intenzione volevo rimasticare o ribadire, come affermi tu.
E sinceramente, mi dispiace molto se basta così poco per farti passare la voglia di scrivere.

Inoltre sarebbe bastato, forse in modo più rispettoso, verso chi come te ha piacere di leggere gli scritti di Massimo e di confrontarsi con gli altri, che facessi finta di non aver constatato questa cosa.

Non siamo ad un interrogazione, nè davanti ad un tribunale, ma in un blog e leggere i post degli altri, ed esporre il proprio punto di vista dovrebbe essere un piacere,
e Massimo sa che per me lo è, forse non lo sai tu, e te lo comunico ora.

Comunque già che ci siamo vorrei farti notare che, nel post in cui dai la risposta a Giacomo, usi il condizionale,io no, uso l'affermativo, con tanto di nomi e quindi se vogliamo mettere i puntini sulle i, la mia era una conferma.
Che dire poi dell'appoggio di Mimosa.......
Boh, io penso che Massimo non vorrebbe questo nel suo blog ed io sono costantemente qui perchè lo credo fermamente e certo non dipenderà da post come il tuo se un giorno decidessi di non leggerlo più.

Buona lettura
Sira

Anonimo ha detto...

Grazie Prati per avere ripreso e postato la parte di interrogatorio che ci interessava. Si evince che e' Misseri a parlare di 3 pillole ed il proc. Agg. riferisce che dall' acquisizione delle cartelle cliniche NON risulterebbe.
Come Lei ben sapra' la cartella clinica e' un atto pubblico su cui viene aggiornato il decorso clinico del paziente, la terapia, l'ora di somministrazione e l' eventuale rifiuto della stessa, . Il medico prescrive e l'infermiere somministra.
Ipotizzare che anche in questo presidio si siano falsati i dati mi scusi ma non solo non e' affatto corretto ma a quale scopo ?
Misseri dice : prendevo 3 pillole. Non QUALI.
E se la posologia era ai pasti io posso dire che fossero degli IPP. Fino a prova contraria. Che ne' io ne' Lei
abbiamo.
Una curiosità personale : avevo una nonna di Cesenatico e quando ero una ragazzina di 14/15 anni i miei cugini piu' grandi mi portavano ( anzi mi imbucavano) al Peccato Veniale di Giorgio Ghezzi.
Non credo ci sia più...ma ho visto la Sua eta' e la Sua residenza. Sicuramente ne da qualcosa.
Paola

Unknown ha detto...

Ma Paola non era un locale per quindicenni...

Giorgio Ghezzi non era solo Il Peccato Veniale, era uno stile di vita già da allora simile a quello di oggi col vantaggio di vivere in un'epoca meno pericolosa.

Noi si passava alla piscina col trampolino olimpico nel pomeriggio, sistemata dietro l'hotel, ed al Peccato a tarda sera, con tutte le ragazze in vacanza non era male, specialmente quando ci si riusciva ad imbucare dietro un separé.

Certo poi si usciva e si faceva il bagno fosforescente, spesso e volentieri il mare era in "amore", e c'erano anche tanti lettini in spiaggia e pochi pericoli. In ogni caso un mio amico aveva un appartamento nel grattacielo... ma sono solo ricordi perché ad oggi tutto è cambiato; i pericoli sono costanti, in spiaggia non ci si può più dormire ed il bagno notturno è vietato.

Credo che il locale esista ancora e che sia frequentato da ragazzini, così come esiste, con un altro nome anche L'NRG, forse ti hanno portata anche in quello ...

Per passare alle pillole io non faccio alcuna considerazione; come ho già detto mi sono limitato a fornire l'elemento, incompleto perché non si sa quali usasse, per aiutare il dialogo che si era instaurato fra i vari commentatori. Niente altro che questo.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Certo che non era un locale per 15enni ma i miei cuginoni piu' grandi di 8 e 10 anni se ne fregavano un po'. Andavano per cuccare ....loro. ricordo anche delle serate cabaret ...
Mio zio era all'epoca presidente di una squadra di calcio ed aveva con Ghezzi un rapporto personale ben oltre le frequentazioni allo stabilimento ed al locale....
Ho una aneddotica di quel periodo....purtroppo oggi non ci sono più entrambi.
Beh , grazie veramente moltissimo per le informazioni e per i ricordi.....
Paola

Unknown ha detto...

Ciao Sira. Non ti arrabbiare, Marco parlava in generale ed io ho capito a cosa si riferiva, tu sei solo stata l'appiglio che gli ha fatto scrivere quanto avrebbe voluto scrivere giorni fa, credo che quando si ricollegherà te lo confermerà.

Così come Mimosa che non credo avesse assolutamente intenzione di offendere te, dato ciò che ha scritto un paio di mesi fa.

Anch'io a volte penso che manco si leggano i miei articoli visto che mi si rivolgono domande di cui ho scritto ed ho già dato risposta... per cui ti prego di non dare troppa importanza a quanto hai letto e di continuare a commentare come hai sempre fatto.

Per rispondere alla tua considerazione occorre dire che neppure il Gip credeva al sogno e non ha accettato il "sequestro di persona" per dar tempo alla procura di trovare riscontri che confermassero la loro ricostruzione. Riscontri che non ci sono stati e che ora costringeranno altri giudici, e visti chi sono sono..., a dare un giudizio di parte. Perché penso proprio che, in barba ad ogni logica, daranno ragione alla procura. Spero di no ma è così che la sento.

Massimo

Unknown ha detto...

...ed il problema Paola è che non c'è più neppure quel periodo e che i ricordi, se si vuol restare al passo coi tempi, per belli che siano devono restare ricordi.

Grazie a te che hai stimolato i miei, Massimo

Mimosa ha detto...

Hai interpretato bene Massimo, sia il pensiero di Marco che il mio.
Infatti non intendevo rivolgermi a Sira, di cui ho sempre letto attentamente gli interventi anche se spesso non condividevo i pensieri.
Credimi Sira, nessun riferimento personale.
C'è invece spesso gente che entra e poi scompare, che alle volte è frustrante dare risposta ...
Tutto qui.
Ciao Sira, ciao Marco, ciao Massimo.

Marco ha detto...

Hanno già detto tutto Massimo e Mimosa, che hanno esplicitato il mio pensiero senz'altro meglio del sottoscritto, per cui non aggiungo molto altro. Sottolineo soltanto che non voleva assolutamente essere un rimprovero e non andava interpretato come tale, e che probabilmente è un problema che affiora e viene notato esclusivamente da chi interviene sull'argomento già da qualche tempo. Il post di Sira l'ho preso come pretesto solo perché da come era impostato sembrava aver saltato a piè pari il messaggio (in questo caso il mio) dove in pratica avevo detto le stesse cose, per giunta rivolto allo stesso interlocutore. Tutto qua.
Buona serata a tutti.

anna ha detto...

carissimo giacomo mia figlia non e stata mai e dico mai lamante di nessuno tanto meno lamante di quel mezzo pazzo ok poi se io parlo o dico qualcosa sul caso scazzi e la pura verita io cono scevo sabrina da 4 anni e la prima volta quando aveva 15 anni percio ckiedo rispetto per me e mia figlia se non sapete non parlate xk la gente e molto ma molto di lingua lunga e dice solo cazzate ok e non fate pure voi cosi prima bisogna sapere e poi parlare ok ricordate cke dice cke mia figlia era lamante del fioraio e una falsita e per questo provvederemo io e mia figlia saluti dalla pisanò grazie a presto

Unknown ha detto...

Cara signora che si firma anna ed anche pisanò, prima di dire cose che non sa è meglio che si informi in procura, se vuole le do l'indirizzo, perché qui ci si basa sui fatti e su ciò che dicono i giudici. E se è vero che i giudici tengono in carcere la Misseri, che dovrebbe conoscere da più di quattro anni, ma se lo dice lei che sono quattro..., perché la ritengono colpevole, e che tanti giornali seguono questa linea (compresi i canali televisivi a cui anna pisanò è tanto affezionata), è anche vero che i giudici dicono che sua figlia era l'amante del fioraio, come dicono i giornali da cui abbiamo appreso della notizia (dovrebbe scrivere anche a loro e chiedere una smentita), perciò perché si scalda tanto? Non crede a quanto sostengono i Pm ed i giudici? Mi pare alquanto strano.

In ogni caso se mi invia una mail certificata, se non l'ha ci vuole pochissimo ad averla, con una smentita ufficiale, provvederò io stesso a pubblicare la smentita ed a criticare quelle persone che danno informazioni non veritiere (quindi la procura ed i giudici), in caso contrario si attenga anche lei ai fatti verbalizzati e non scriva cose non vere.

Massimo Prati

Anonimo ha detto...

Se il post era davvero della sig,ra Pisanò ma anche se non lo fosse, credo che le intercettazioni su fioraio/commessa circolate poi abbiano solo un senso: smontare un'eventuale ricatto che riguardasse la "delazione" sulla presunta relazione.
Che essa ci fosse o meno non penso importi a nessuno se non ai diretti interessati; se invece la ritrattazione di una dichiarazione (non dimentichiamocelo, resa ai CC molto tempo fa, salvo poi essere qualificata agli stessi come sogno)possa eventualmente dipendere dalla minaccia della macchina del fango, è un altro paio di maniche.

Condivido per il resto il pensiero di Paola.

Annalisa (non sono la Pisanò)

Anonimo ha detto...

osservazioni come "difesa sabotata", soprattutto quando non provate, mi lasciano basita e scettica. L'abbandono, l'ennesimo, da parte della difesa (De Cristofaro) mi sembra provare il contrario. Dubito che un Avvocato che si senti sabotato, dopo una formale richiesta delle Camere penali per un'ispezione, si lasci tranquillamente sabotare.
Poi ogni opinione vale per quella che è: un'opinione, appunto.

Annalisa

Anonimo ha detto...

mi scuso per i refusi a profusione

Michele M. ha detto...

Cara Annalisa: un avvocato difensore è obbligato per legge e codce etico ad abbandonare la difesa si viene accusato di infedele patrociao. Per cui basta per tanto stupore. Semmai stupisciti che De Cristofaro riceva l' avviso di garanzia solo ora quando in realtà le accuse di depistaggio i PM le avevano già fatte fatte dinanzi al tribunale dei Reisame che il 18 gennaio le avvallò nel confermare la custodia cautelare per Sabrina.

Michele M. ha detto...

Vorrei rispondere ad Anna Pisanò: cosa le dà la certezza che Sarbina sia colpevole? Il suo ex ragazzo che la conosce da prima di lei e ci è stato insieme 4 anni ad esempio la ritien innocente. Gli altri suoi amici sonon scettici: vede non il tempo a fare la differenza.
Ma vado oltre: lei pubblicamante disse di non essere stata al corrente del fatto che Buccolieri avesser raccontato il suo sgno a sa figlia, salvo poi essere sbugiardata dall' ordinza del Gip del 26 maggio 2011 con la quale veniva arrestata anche Cosima. IN quell' ordinanza si legge che fu lei la prima a parlare ai CC del sogno. Perchè lo fece? Lei dichiaro a media e CC che vi erano degli operai al lavoro nella scuola di via R. Sanzio ma fu smentita dalla coppia di fidanzati e ritrattò a sua volta il dettagli una volta escussa dai PM. Lei dichiarò che Sarah quella mattina era triste ma molti altri testimonin come ad esembi l' erborista do Sarah andò tre volte quella mattina a fare acquisti la smentì. Così come la smentinoromolti altri. lei è certamante una persona bugiarda capace di mentire: perchè dovremmo crederle? Sua figlia poi (all' epoca dirimmpettaiia dei Misseri) ha dichiarato che vedeva sempre Sarah ma prorio quel giorno nonostante fosse a casa non la vide e solo dopo la confessione di Misseri iniziò a far pressioni su Buccolieri che a sua volta coerentemente le disse "finche non sonon sicuro che non è un sogno non andrò alla Polizia" frase riferita ai PM nell' interrogario del 27/6/2011. Perchè tanta pressione su un coerentissimo Buccolieri? Temeva di passare testimone oculare reticente? Ha visto Sarah entrare nel garage di Misseri e non lo ha mai raccontato? E lei cara PIsano' sta forse depistando per proteggere sua figlia? La quale avendo una relazione con Bucccolieri, il cui furgone poteva essere stato visto in via Deledda, aveva quindi anche un potenziale movente. Movente che poteva essre smascherato prorio dalla deposizione di Donato Massari che rifersice di aver vistoun furgone blu ma che quando lo raccontò a Cosiam e Sabrian queste gli chiesero se era bianco. Bianco come quello del Buccolieri. MI spieghi tuto questo invece di fare invettuve contro tutti compresa la Cassazione che il 17 maggio scorso la ritenutà un teste inattendibile.

Anonimo ha detto...

Gentile Michele, alla Sua affermazione circa i presunti "obblighi" di rinuncia all'incarico per "infedele patrocinio", rispondo con la dichiarazione dello stesso Avv. De Cristofaro:

''Ho ritenuto doveroso e opportuno per il momento fare un passo indietro per il rispetto dovuto alle regole deontologiche ma stigmatizzo l'infondatezza assoluta dell'ipotesi di infedelta'' (Taranto, 14 lug. (Adnkronos)

Saluti,
Annalisa

Anonimo ha detto...

P.s.: non ho letto le motivazioni dell'indagine per infedele patrocinio, ma penso che le disposizione deontologiche rappresentino il cas:
INDIPENDENZA, INFEDELTA' E INCOMPATIBILITA'

Il Consulente deve esercitare la professione in assoluta indipendenza, evitando le situazioni che possano determinare una limitazione o un costringimento della sua libertà operativa nel sereno svolgimento dell’attività professionale.
Il Consulente DEVE RIFIUTARE l’assunzione di incarichi professionali allorché si verifichino situazioni di incompatibilità.
In particolare, il Consulente NON può prestare contemporaneamente, anche per interposta persona, la sua opera professionale o comunque la sua consulenza a favore di parti che si possano trovare in posizioni antagoniste in una medesima pratica. Tuttavia dopo aver assistito o rappresentato una parte, può assumere un incarico professionale nella medesima pratica dalla controparte solo se la prima parte espressamente presta il proprio consenso.
Nei casi dubbi il Consulente dovrà richiedere il parere del Consiglio Direttivo dell’Associazione.

E' stato chiesto un parere in merito all'attività di aggravamento della posizione di Michele Misseri a logico, inevitabile favore di quella della figlia Sabrina? Una conseguenza che l'Avv. De Cristofaro scelto da Valentina Misseri non aveva previsto?

Anonimo ha detto...

Mi scuso per aver dimenticato di firmare: Annalisa

Manlio Tummolo ha detto...

La stessa sottoposizione ad indagini di un avvocato, sul medesimo caso di indagine, comporta incompatibilità. E' una cosa ovvia ed evidente, salvo a voler colpevolizzare tutti coloro che difendono i componenti della famiglia Misseri, per tutto ed il contrario di tutto: non posso difendere qualcuno se sono coinvolto, per indagini sul medesimo caso. Ma resta evidente che una tale sottoposizione ad indagine, oltre ad essere infondata, sia puramente strumentale ed abusiva. Di qui, quello su cui candidamente si sorvola, che la Camera Penale di Roma ha a sua volta presentato una serie di denunce contro la SS. Inquisizione
presso tutti gli Organi competenti. E checché si dica, la Camera Penale di Roma non lo fa per tutelare un proprio membro che potrebbe ben difendersi da sé, ma un PRINCIPIO, che è quello dell'inviolabilità dei diritti della Difesa, previsti dalla nostra Costituzione e da tutte le leggi e Convenzioni internazionali, nonché connaturato col Diritto penale stesso. Lo si ribadisce, perché si fa sempre finta di non saperlo, la Difesa tecnica è obbligatoria in Italia perfino per coloro che sono notoriamente esperti di Diritto, quali avvocati e magistrati. Questo aver in parte impedito ed in parte ostacolato tale diritto con un fantasioso pretesto, è un reato di gravità notevole contro lo stesso Ordinamento Giudiziario, la cui funzione non è quella di accontentare folle sanguinarie bramose di vendetta, sfogando la rabbia impotente su persone innocenti trasformate in capri espiatori, ma di individuare, dove possibile, il o i responsabili del delitto, assicurando loro in tutti i casi il celebre e tanto decantato "giusto processo".

Anonimo ha detto...

L'incompatibilità era prevedibile anche prima dell'assunzione della difesa da parte di Michele da parte dell'Avv. De Cristofaro, per poi diventare "ovvia" non per l'indagine della magistratura ma per un'attività evidentemente utile ad aggravare la posizione dell'assistito a favore della figlia. Ovvietà per ovvietà, guardiamo le cose per quelle che sono: non c'è Inquisizione e non ci sono streghe. Ma una catena di menzogne e di rocamboleschi tentativi legali di renderle "legittime".

Saluti,
Annalisa

Manlio Tummolo ha detto...

La Sua valutazione parte dal preconcetto della colpevolezza dell'avvocato, non da fatti obiettivi. Non c'è alcun reale motivo di ritenere scorretto il comportamento dell'avv. De Cristofaro, né di chiunque degli altri, costretti a ritirarsi dalla difesa. L'azione della SS. Inquisizione sta ritorcendosi su di essa. Lasci che passi il tempo necessario sul piano procedurale, e vedrà. In nessuno Stato del mondo si è arrivati ad un simile punto per sabotare la difesa di uno o più indagati. Anche nel caso Cogne, con l'avv. Taormina, in una faccenda assai più evidente, si è usata ben maggiore cautela nei confronti dello stesso avvocato.

Anonimo ha detto...

Gent. Prof. Tummolo, intanto La ringrazio per la risposta.
La dichiarazione dell'Avv. Saracino, che si è riservato di accettare la difesa, chiarisce meglio il concetto che volevo esprimere, evidenziando le perplessità che a mio modesto parere avrebbe dovuto porsi l'Avv. De Cristofaro quando accettò la difesa e che poi hanno determinato l'indagine "annunciata" di infedele patrocinio:

http://www.corrieredelgiorno.com/2011/07/15/lavvocato-saracino-accetto-con-un-ma/


Saluti,
Annalisa

Michele M. ha detto...

IN primisi faccio una aggiunta di riposta alla sig.ra Pisanò:dimentiva di di dire che lei ha asserito che la porta del garage fosse stata aperta durante l'estate, le foto scattate dai Ris e la loro perizia dimostrano che era ancora sbarrata a novembre! E questo e sue menzogne salgonon a 4!

X Annalisa: credo tu stia facendo confusione: De Cristofaro non doveva chiedere nessun parere. Quella parte del codice alla quale ti rifersici, fà riferimentio ad avvocati che dopo aver difeso per un periodo una parte ad un processo poi ne assumono un altra, es: Francesca Conte fù per pochi giorni l' avv. di Sabrina, se dovesse diventare l' avv. di Michele allora dovrebbe chiedere il permesso a Sabrina. De Cristofaro non ha curato nessun altro oltre Michele Misseri in questo caso. Infine al motivo per cui ha lasciato è dovuto all' art. 5 comma 3 del codice etico.
ART. 5. - Doveri di probità, dignità e decoro.

L’avvocato deve ispirare la propria condotta all’osservanza dei doveri di probità, dignità e decoro.

I - Deve essere sottoposto a procedimento disciplinare l’avvocato cui sia imputabile un comportamento non colposo che abbia violato la legge penale, salva ogni autonoma valutazione sul fatto commesso.

II - L’avvocato è soggetto a procedimento disciplinare per fatti anche non riguardanti l’attività forense quando si riflettano sulla sua reputazione professionale o compromettano l’immagine della classe forense.

III - L’avvocato che sia indagato o imputato in un procedimento penale non può assumere o mantenere la difesa di altra parte nello stesso procedimento.

Manlio Tummolo ha detto...

Michele M., ottime le Sue osservazioni e pure la citazione che mi sembra chiarisca in pieno la problematica concernente i quattro avvocati ed, in particolare, l'avv. De Cristofaro.

Anonimo ha detto...

Sì, veramente "ottime": il codice deontologico secondo Michele": spero, Michele, tu non faccia l'Avvocato.

Rispetto ma non condivido, affatto.
Saluti,
Annalisa