martedì 21 giugno 2011

Sarah Scazzi. Nel paese delle intercettazioni passano i giorni e cambiano le versioni

"Io dico che è stato sempre una persona corretta, non ha mai, anche da fidanzato... nemmeno... hai capito? Tu non sai niente, non hai mai sentito niente prima". "Che ne so io". "Soltanto parole, dì che tramite mia moglie ho saputo che lo hanno portato un giorno in caserma, solamente questo, poi sempre tramite mia moglie mi ha detto che era per un sogno. Poi se dicono: mi puoi raccontare i particolari del sogno? tu dici (...) anche perché non mi sono più visto con lui, hai capito?". "Io i particolari non li so perché ho dato sempre per scontato che è un sogno". "Che è un sogno, non è che pensiamo che può essere la realtà... poi si sa ho detto che Antonio (...) non si ricorda, non è che... capito?". E voi avete capito? Questa intercettazione ha inguaiato i cognati del fioraio Giovanni Buccolieri di Avetrana. D'altronde è chiaro che si stanno accordando per fornire una versione diversa da quella che in procura si aspettano. Davvero è chiaro? A me pare che, come tutte le persone mai interrogate, facciano un ripasso per cercare di non finire indagate.

Ed invece ci sono finite perché il sogno non è un sogno, lo dice Anna Pisanò che ha parlato col fioraio e gliel'ha confermato. Caspita, ma questa Pisanò è in ogni luogo come fosse un'entità celeste. Non è che le piace essere al centro dell'attenzione? La sera del 6 ottobre se ne stava seduta sul divano di casa quando improvvisamente, giunta la notizia dell'arresto del Misseri, si vestì per andare ad ascoltare la confessione di Sabrina l'assassina. E questo particolare le ha fatto passare tanti bei pomeriggi negli schermi degli italiani. Poi è venuta a sapere dalla figlia di un sogno e si è presentata dal fioraio per farselo raccontare, sempre che il fioraio non si fosse inventato tutto, fatto da non scartare completamente. Ed una volta saputo quanto voleva sapere la brava donna si incarica di mettere "in mezzo" il povero fiorista che nell'agenda aveva trascritto tutto con dovizia di particolari e forse non sapeva davvero niente. Non sarà che la Pisano è un agente segreto sotto copertura? In ogni caso, sia quel che sia, lei riporta frasi di altri che altri dovranno poi confermare, e se questi non le confermano sono da indagare e controllare? Se altri non confermano i giudici ne devono tenere conto ugualmente?

Pare incredibile ma è andata proprio così, e non è da ieri che pare incredibile ciò che avviene in quella zona e nel suo tribunale. Il Gip nelle motivazione che spiegavano gli arresti di Cosima e sua figlia ha inserito più pagine di intercettazioni che parole sue. Ai giudici del riesame, e siamo tutti curiosi di leggere quanto scriveranno per motivare la loro di decisione, ne è bastata un quarto di intercettazione per inguaiare qualcuno. E' quella che fa capire quanto Cosima ci tenga che il marito dica di aver violentato la nipote. "Perché gli davi (...) di nascosto? Come c'è un motivo?". "C'è un motivo... motivo non ce n'è, ma se tu vuoi che dica che l'ho violentata lo dico". "No no la verità, la verità...". "No, (ca tu sta faci capi cussì) che tu stai facendo capire così". Questa la parte portata ai giudici dalla procura, queste le frasi che darebbero ad intendere che chi chiede al marito di dire la verità in realtà vuole che menta. Fantasia ci vuole per arrivarlo a pensare, la stessa che i giudici hanno usato per mantenere a spese dello Stato Cosima e sua figlia. 

Ma quale versione hanno accolto al tribunale di Taranto? Per caso si è saputo? Quella che vuole la povera Sarah arrivata in casa Misseri ed entrata per andare incontro alla sua aguzzina che l'aspettava col telefonino in mano dietro la porta... o quella che la vuole caricata a forza dentro l'auto della zia per essere portata poi non si sa bene dove, forse anche in questo caso in casa, ed uccisa. Perché io ormai nel caos totale del paese dove tutti sono intercettati non ci sto capendo più niente, speriamo che i procuratori qualcosa ci capiscano e non perdano il filo cambiando ancora una volta la versione ufficiale perché a me pare abbiano dimenticato dei pezzi per strada. Ad esempio i fidanzati che hanno da subito detto di aver visto Sarah alle 14.30. Che fine hanno fatto? Non è che sono stati indagati anche loro per aver detto delle balle? Sono intercettati? Chi da tutte le autorizzazioni per queste intercettazioni? Le carte che le servono per ottenerle, e non sono poche, sono state preparate prima o devono ancora essere firmate? 

Comunque bisogna dire che ne abbiamo ora di ricostruzioni fra cui scegliere quella che ci aggrada di più. Voi quale preferite? La uno la due o la tre? Perché noi che abbiamo sempre pensato fosse il Misseri a modificare le ricostruzioni ci stiamo mano a mano accorgendo che le versioni del contadino in fondo erano ben poca cosa rispetto a quelle che da mesi ci stanno propinando. Insomma, fino al 19 di novembre è stato l'ex orco che vuol tornare tale ha fornire versioni poco credibili, da dicembre in poi, però, abbiamo dovuto constatare che lui ha perso il vizio mettendone in campo una e perseverandola nel tempo, mentre altri lo hanno preso il vizio e ci trovano forse gusto. Per cui siamo passati dai cambi di scena del crimine ai cambi di orari, dal portone di una casa posta prima di quello di un garage ad un'auto, da un cordon bleu mangiato alle 14.00 ad uno mangiato alle 13.00, da un incontro pauroso ed un pulmino blu ad un'auto che sfreccia veloce, da un sogno o son desto a un racconto sicuro. Praticamente è cambiato tutto tranne i testimoni. Perché, anche questo pare un sogno, i testi son sempre quelli ed a modificarsi sono stati i ricordi.

Ed io mi chiedo se mai c'è ancora qualche punto fermo in quel di Avetrana o dovremo ascoltare altri cambiamenti di frasi, probabili se le indagini non venissero chiuse al più presto, ed altre versioni. Mi chiedo come possano dei giudici accettare che una mera ipotesi senza riscontro, portata da persone ballerine che oggi dicono il contrario di quanto detto ieri, possa diventare una certezza all'interno di un Aula di giustizia. Come possano frasi riportate diventare come frasi ascoltate dalla bocca originale. Mi chiedo quale criterio hanno usato per valutare l'intercettazione fra Cosima e il marito. Da quale oscuro silenzio, dato che le parole non portano a credere ciò che ci voglion far credere, hanno ricavato la sicurezza di aver ascoltato quanto quelli della procura hanno creduto di ascoltare? 

E presto ci sarà chi andrà in Germania a cercare riscontri. E la domanda che sorge spontanea è: "Ma non facevano prima se mettevano sotto controllo il telefono della Pisanò?" 


42 commenti:

Manlio Tummolo ha detto...

PER MARIKA :

Gentilissima Signora,
al fine di essere preciso sul piano della normativa vigente in merito della responsabilità civile, amministrativa o penale che sia dei magistrati. Può rifarsi alla celebre legge n. 117 del 13 aprile 1988, sul "Risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati" (su cui si fece a suo tempo anche un referendum). Veda particolarmente gli artt. 1, 2 e 3. In buona sostanza, il cittadino che ha subìto tali danni per dolo o colpa grave, chiede risarcimento allo Stato che, a sua volta, si rivarrà sui magistrati, una volta verificatane la responsabilità. Per avere un quadro preciso delle situazioni, occorre spesso rifarsi alle leggi speciali, ovvero extra-codici. Naturalmente va anche tenuto conto, sul piano pratico, che i magistrati difficilmente si puniscono da sé, ma le norme vi sono, e la funzione del CSM è appunto anche quella di individuare le violazioni disciplinari dei magistrati.

Anonimo ha detto...

@_@ .. forse la signora Pisanò è una specie di signora in giallo de noaltri :-)
scherzi a parte, solo un uomo potrebbe stupirsi di quanto siano in realtà impiccione e pettegole certe comari. Ed è proprio questo che crea certe mentalità in cui la bella facciata è quanto sia più necessario difendere strenuamente, a volte anche a costo della vita (degli altri).

Manlio Tummolo ha detto...

Ahinoi, il fatto grave di questa storia è che la comare non è solo la signora Pisanò, ma anche chi ne alimenta le chiacchiere o ls sviluppa per conto proprio, come giornalisti e gli stessi magistrati inquirenti. Segue poi il pubblico dei "giustizieri", quelli che sanno tutto di tutto, hanno già individuato le "colpevoli", e solo per "cultura giuridica" vogliono condannarle all'ergastolo (murate vive), anziché a morte sul rogo.

Marco ha detto...

Ho letto stamane che i termini di custodia cautelare per Sabrina Misseri decorrerebbero il 15 ottobre, nel caso entro quella data non si fosse ottenuto il rinvio a giudizio. Quindi l'ultima ordinanza effettivamente non ha fatto ripartire il conteggio.

Unknown ha detto...

Pare proprio di no Marco, ed addirittura la data va anticipata per i tempi tecnici quindi devono chiederlo entro il 20 Settembre il rinvio a giudizio.

Tu hai capito quale ricostruzione metteranno alla base della richiesta?

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

La una ,la due o la tre?
Max,mi hai fatto sorridere prima in un predente post.Anzi mi hai fatto proprio ridere.Mi ci voleva.Grazie.
Bea.

Unknown ha detto...

Ora sappiamo cosa porteranno i Pm ai giudici per far accusare Sabrina Misseri e Cosima Serrano di omicidio e favoreggiamento.

Il fioraio non vide solo il sequestro ma anche l'omicidio, avvenuto in auto, e la moglie lo sapeva perché glielo aveva confidato. Ora sì che è tutto più credibile!

Capperi, questi due fenomeni floreali sapevano dal 26 agosto che Sarah era morta ammazzata e se ne sono stati belli belli zitti zitti, mentre tutti la cercavano, ed anche nella loro vetrina c'era il volto della ragazza attaccato, fino a quando non gli è capitato la famiglia Pisanò accanto.

"Ma ci faccia il piacere" avrebbe detto Totò al Pm che sta portando avanti tale ricostruzione.

Per intanto in questo momento il soggetto millantatore, perché ora è chiaro che millanta, è in procura sotto le grinfie degli inquirenti, uscirà dopo aver confermato o verrà mandato direttamente al carcere?

Ciao, Massimo

Alberto ha detto...

Sì, Massimo, la farsa si infarcisce di nuovi aspetti grotteschi.
Stando a quanto riportato da “La voce di Manduria” (La Gazzetta del Mezzogiorno tace per pudore o imbarazzo) la cognata del Buccolieri, Anna Scredo, avrebbe dichiarato nell'interrogatorio del 20 maggio (che le è costato assieme al marito l'accusa di favoreggiamento): «Mia sorella - riferendosi alla moglie di Buccolieri - mi ha detto che suo marito aveva sognato zia Cosimina (Serrano, ndr) che arrabbiata e con il dito puntato verso Sarah le intimava di salire in macchina. Mia sorella -continua Anna Scredo -mi diceva anche che all’interno della macchina, Giovanni aveva notato una persona che appena salita Sarah le cingeva il collo con una corda strozzandola» . Stessa cosa la racconta l’altra testimone presente in bottega il giorno della confidenza, la suocera del fioraio, Cosima Prudenzano. Sentita a sommarie informazioni il 13 giugno scorso nella stazione dei carabinieri di Colorno, in provincia di Prato, dove risiede, la donna avrebbe dichiarato al luogotenente dei carabinieri della sezione di pg della Procura di Taranto, Giovanni Bardaro: «Mio genero mi ha raccontato che in sogno aveva visto Serrano Cosima scendere dalla sua autovettura in via Deledda ed afferrare Sarah Scazzi fino a spingerla sul sedile posteriore della sua autovettura dove vi era sicuramente un’altra persona, della quale riusciva a distinguerne solo la sagoma, che con una corda strangolava la stessa Sarah». Se la suocera fornisce la stessa versione dei due cognati (che in macchina avrebbero concordato la versione taroccata) allora o le si dà credito o per la proprietà transitiva l'accusa di favoreggiamento deve essere mossa anche a lei.
Il particolare dello strangolamento toglie qualsiasi credibilità al racconto del fiorista. Mi sembra che su questo non ci possano essere dubbi. E credo la tolga anche agli inquirenti.

norma ha detto...

In questo momento gli inquirenti stanno torturando Giovanni Buccolieri,esattamente come fecero con i fidanzati e non so per quale motivo non lo abbiano fatto anche con quel ragazzo di Erchie che raccontava le loro stesse cose e del quale poi non se n'è saputo più niente.Se Buccolieri dice ciò che si vogliono sentir dire,allora a quel punto le versioni saranno ufficialmente tre:1)Sarah che esce alle 14 e la vede Petarra,lo stesso che però mesi prima l'aveva vista(ma solo perchè,secondo i procuratori,i carabinieri avevano sbagliato a scrivere il verbale)alle 12,45, 2)Massari che vede l'auto di Cosima vicino al furgone tra le 14 e le 14,20 (solo che lo stesso il 2 febbraio aveva collocato l'avvistamento alle 14,40,quando cioè arriva Mariangela e vede l'auto di Cosima parcheggiata davanti casa), 3)il fioraio che vede l'omicidio in diretta alle 13,20,quando cioè Cosima era ancora sul furgoncino che la riportava a casa dal lavoro.Ma alle 13,20,secondo Petarra,la povera Sarah doveva uscire ancora da casa e,sempre alle 13,20, Massari non si trovava ad Avetrana perchè era ancora al lavoro.Considerata l'autorevolezza della Pisanò presso la procura,la versione ufficiale sarà la numero 3,quella che mal si concilia con tutti gli orai ufficiali,però tutto si può aggiustare,infondo Buccolieri è l'unico dei tre che non ha cambiato ancora versione!

Anonimo ha detto...

Massimo, non riesco a postare la fine della risposta sull'articolo precedente di Sarah, puoi vedere se ti è finito nello spam?
A me da esito positivo
Grazie Sira

ionico56 ha detto...

Atteggiamento persecutorio nei confronti dei malcapitati indagati,uso indiscriminato di intercettazioni senza chiari indizi di colpevolezza,con spreco di pubblico danaro e lampante violazione della privacy a mezzo di tutti i possibili mezzi di comunicazione....ma siamo sicuri che a Taranto non stiano girando uno spot a favore delle tesi sulla Giustizia del Pdl berlusconiano e centrodestra tutto?!?!?!?!Che sia questa la chiave di lettura di tutta st'assurda storia?!?!?!?!?...

lori ha detto...

bene, adesso ci mancava pure la testimonianza della sorellina della Spgnoletti,che quel giorno avrebbe visto sabrina con i capelli legati all'indietro con un elastico, come la figura femminile accovacciata dietro la macchina di Cosima,...che poi se era accovacciata come avrà fatto il fioraio e vederle bene i capelli? ma poi non si era parlato di due codini, mah!

http://www.ultimenotizieflash.com/2011/06/22/sarah-scazzi-ultime-notizie-presa-per-strada-da-cosima-e-sabrina/

ma che valore potrebbe avere una testimonianza del genere? Chissà quante ragazze quel giorno ad avetrana avevano i capelli tirati all'indietro con un elastico!

lori

Manlio Tummolo ha detto...

Signori, qui a Taranto si fanno cose serie, mica fictions, stiamo preparando il remake del film-documentario di Erminio Macario "Imputato, alzatevi !". Non mancherà il coretto finale "Dove sei Lulù, dove vai Lulù... ecc.". E' inutile accusarci di scorrettezze, noi siamo bravi ed infallibili. Chi non è con noi, è contro di noi, e sarà prontamente indagato. Adottiamo il "metodo Torquemada, Fouquier-Tinville, Vischinskij et alii". Nulla ci sfugge. Chi delinque, tremi ! Da oggi, il sogno, anzi Incubo, si è fatto realtà ! Entro i termini previsti (15 gg sempre spostabili), manderemo sotto processo sommario, rapido ed efficace tutti gli attuali indagati, compresi gli avvocati della difesa !

FIRMATO:

I Santi Inquisitori di Taranto

maxpower ha detto...

ma sempre a parlare male dei giudici di Taranto state? Chissa come lo fate bene il vostro lavoro invece visto che state sempre qui a sproloquiare

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo,
l'orario l'ho appreso da questo video di tele norba in cui il giornalista afferma che a dirlo sia stato Sebastio
http://www.youtube.com/watch?v=aua84ObKkMc

Per quanto riguarda i gesti di Cosima, non intendevo dire che c'è una ripresa video ma il contrario, e cioè che noi possiamo leggere solo gli stralci delle intercettazioni, mentre gli inquirenti oltre che sentirle nella loro completezza, ascoltano l'audio, l'intonazione.
E con il fatto che non ci siano riprese, non c'è la certezza che quelle parole non fossero accompagnate a dei gesti, volti a far capire al Misseri, che doveva riaffermare la violenza, proprio perchè era forse l'unico movente, che avrebbe reso più credibile il suo assurdo racconto.

A proposito, oggi Studio Aperto si è stizzito pure Remo Croce, di fronte alle bugie di Michele, se ti capita guarda il video, finalmente un intervista in cui che non gli si permette di aggiungere altre idiozie a quelle già proferite.

Poi volevo riproporti l'interrogatorio del fioraio completo, che a me non sembra, come dice l'avvocato, lui sia stato chiaro da subito con gli inquirenti, affermando che si trattasse di un sogno, anzi parla, e anche spesso, di fatti.
http://www.lavocedimanduria.it/wp/ecco-lincredibile-sogno-del-fioraio-che-vide-sarah-fuggire.html

Cmq avere a volte punti di vista diversi dai tuoi e sempre molto costruttivo e arricchisce.

Ciao Sira

lori ha detto...

Stavano parlando, Cosiima e Michele dei 5 euro che lui aveva dato alla nipote, poi lui se ne esce con quella frase che non era minimamente pertinente. Michele come Cosima sapevano di essere intercettati,e , a questo punto , mi viene un dubbio . Cosima dovrebbe avere doti eccellenti di mimo per spostare il discorso sulla violenza e sull'eventuale stupro. Il discorso è continuo.Non mi sembra che ci siano lunghe pause Quando e come la donna avrebbe mimato? Sicuramente le necessitavano parecchi secondi in più, forse qualche minuto per riucire ad essere comprensibile. E se michele avesse deciso intenzionalmente di cambiare discorso facendo credere che fosse su imput della moglie? Io trovo molto strano questo comnportamento di michele che salta di palo in frasca. E quanto Remo Croci che s'indigna per le bugie del Misseri, non credo proprio che sia l'unico, anzi ti dirò che chi non sembra minimamente indignata è proprio la Procura

lori

Unknown ha detto...

Ciao Sira.

L'interrogatorio è lo stesso che ho io ed è inserito nelle motivazioni per l'arresto di Cosima e Sabrina scritte dal Gip Rosati.

Ora di questo la parte fondamentale non è quanto dice sotto interrogatorio ma quanto fa dopo la data del 26 agosto e ciò che scrive il Gip nelle stesse motivazioni, scrive (è anche in fondo all'articolo che mi hai fatto leggere): "Le alternative, invece, alla luce di quella verbalizzazione, possono essere soltanto tre: o che i magistrati abbiano verbalizzato in maniera infedele; o che Buccolìeri abbia detto il vero; ovvero che egli abbia affermato, in tutto od in parte, il falso. Escludendo la prima, sempre per rispetto alle persone offese ma anche alla dignità degli indagati, rimane da scegliere tra le altre due"

Quindi c'è da scegliere fra le ultime due, perciò o ha detto il vero o ha detto il falso; la parola "ovvero" in giurisprudenza identifica per l'appunto l'alternativa opposta.

Quindi, a parer mio, ha detto il falso ed è un millantatore. Anche perché i giornali pugliesi ieri hanno parlato di altre dichiarazioni rese in cui addirittura dichiara di aver assistito all'omicidio.

E passiamo a cosa ha fatto dopo il 26 agosto. Capirai che il non andare dai carabinieri in quel periodo, insomma un omicidio o un sequestro sono fatti gravi ed anche lui aveva la foto di Sarah in vetrina, limitandosi a calunniare la famiglia Misseri raccontando quanto aveva visto a persone, e forse convincendole della colpevolezza di madre e figlia, che solo successivamente al racconto sono andate a fare dichiarazioni "spontanee", un esempio è la Pisanò che già aveva saputo dalla figlia quando si è presentata in procura, può solo significare che quanto diceva di aver visto non lo aveva visto e che forse ha addirittura influenzato la stessa Pisanò rinforzando in lei la convinzione di aver ascoltato da Sabrina Misseri una confessione.

Quindi quell'uomo non solo va emarginato per i disastri che forse ha procurato ad altri e di certo alla sua famiglia, va anche indagato per aver fatto perdere denaro allo Stato e tempo prezioso agli inquirenti.

Per come la vedo io... Massimo

Alberto ha detto...

Non vedo la conducenza di tante analisi e ipotesi sull'uso del linguaggio dei segni o sull'intonazione della voce durante il colloquio intercettato in carcere. Le intercettazioni non servono a questo. E se anche una telecamera avesse colto Cosima fare un gesto allusivo, questo potrebbe avere un peso solo nell'ipotesi in cui successivamente Michele avesse effettivamente confessato il vilipendio. Stiamo parlando di un'intercettazione del 23 maggio, Michele ritratta le accuse alla figlia a dicembre dello scorso anno.
Cosima potrebbe essere convinta come anche altri che ci sia stato effettivamente il vilipendio. In un dialogo ciascuna delle parti tende sempre a far prevalere, consapevolmente o no, esplicitamente o meno, il proprio parere. Cosima avrà pur titolo o no ad avere una posizione non neutrale rispetto a una vicenda in cui si trovano implicati per reati gravissimi la figlia e il marito (oltre che lei stessa)? Questo non significa che sia colpevole o complice o che voglia scientemente depistare. Ieri anche Remo Croci non si è sottratto a questa impostazione di pensiero e interpretava la frase di Michele nell'intercettazione in carcere: “ca tu sta faci capi cussì” nel senso: “chè tu stai facendo segno di sì con la testa”... Spero che fosse solo un artificio per destabilizzare Michele Misseri e farlo sbilanciare perchè stiamo arrivando a una deriva pericolosa quasi senza accorgercene. Ci si sta incartando nell'esegesi di frasi che non hanno nessun valore univoco sul piano indiziario. Quello che si evince dall'intercettazione è che Michele alle domande della moglie parte per la tangente (sapendo benissimo che stanno registrando) e la accusa di volerlo discreditare, mentre le domande di lei in realtà partono dalle generali e non sono così insinuanti come lui vorrebbe far credere. L'impressione è che Michele abbia colto l'occasione per discolparsi platealmente da una possibile accusa.

Su tali basi non è lecito mettere la gente in cella in attesa che si trovino le prove o che confessi. La Cassazione ha dichiarato che questo è né più né meno ciò che è avvenuto sino a gennaio. La prossima volta quando annullerà senza rinvio sarà chiaro che l'andazzo è continuato anche dopo e che occorre cambiare finalmente strategia.

Manlio Tummolo ha detto...

PER MAXPOWER :

Non siamo noi, gentile signore, a parlare male dei Santi Inquisitori, sono essi stessi che parlano male di sé. Hanno e dànno 100 versioni diverse del caso, ed ogni volta è quella "vera e giusta". Ogni volta tra 15 giorni rinviano tutti a giudizio, avvocati compresi (vedi caso Velletri-Russo). Il delitto, di volta in volta, è avvenuto nel garage, in cucina, per strada, in macchina (e siamo in attesa di ulteriori ipotesi), il che ogni volta viene asserito come fosse la Verità ultima ed assoluta. Per non contare le miracolose metodologie usate, dall'estorsione di risposte, alla suggestione, al sogno, all'intimidazione: siamo noi a parlarne male o sono i fatti a parlarne poco bene ?

Anonimo ha detto...

Perchè in quel di Avetrana non è possibile trovare una sola persona di senno che esponga i fatti in maniera credibile, con un buon senso di realtà e comportamenti normali?E' un quesito che dovremmo porci, ci troviamo infatti in un percorso folle che sembra travolgere tutto e tutti, anche i meglio intenzionati..penso che si debba riflettere su questi aspetti, che possono diventare una chiave di lettura dell'accaduto. Per esperienza, gli eventi, le cose, le persone e le situazioni, sono fra loro collegate e ne deriva uno strano contagio...qui si ha a che fare con uma mente perversa e malata ,una sorta di oscuro burattinaio che si cela dietro le tante falsità.
Basterebbe che uno solo di questi personaggi scegliesse il prcorso della normalità per portare a galla la verità.
Massimo, condividi? Avvocati, criminologi, psicologi, giornalisti...sono tante schegge impazzite che alla fine conseguono il medesimo risultato: allontanare la verità e la conseguente resa dei conti.
Ciao
Serena

Unknown ha detto...

Non credo ci sia un burattinaio che voglia allontanarci dalla verità, Serena, credo che ci sia stato un inizio sbagliato e che si stia pagando dazio agli errori dei primi due mesi perseverando in una logica colpevolista senza vagliare al meglio altre strade.

Gli avvocati fanno il loro lavoro, e se questo impone di soffiare fumo sugli occhi loro soffiano.

I criminologi e gli opinionisti in genere, quelli televisivi, non possono essere informati in maniera perfetta, non tutti almeno hanno una buona base da cui partire, e parlano in senso lato, generico, senza considerare che chi li ascolta non la pensa poi in senso lato ma considera ciò che dicono una sorta di verità.

I giornalisti, invece (e parlo dei pugliesi), cercano di tenersi buoni chi li fa lavorare. Se attaccassero la procura di Taranto, ad esempio, chi più farebbe loro confidenze? Forse non potrebbero nemmeno entrarci nuovamente in procura. Gli altri, al contrario, cercano la notizia che faccia vendere il giornale, che li faccia scrivere ancora. Ed è logico che vadano in direzione di quanto vuole il lettore. E la maggioranza dei lettori vuole le Misseri in carcere.

Ciao, Massimo

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo,
il GIP ha respinto l'incidente probatorio richiesto dalla difesa, che doveva vedere i 3 accusati a confronto, come tempo fa respinse la richiesta di sequestrare il memoriale di Michele.
Ma in quel caso la risposta del GIP era stata, a mio avviso, esaudiente, in quanto aveva affermato che se l'avvocato di Misseri avesse voluto, avrebbe potuto consegnare lui stesso il cartaceo alla Procura.

In questo caso invece, si vuole portare al processo, come incidente probatorio, una dichiarazione di Misseri che la Procura stessa crede falsa, tant'è che ha riformulato l'accusa nei suoi confronti.

E' vero che un confronto è utile quando ci sono dichiarazioni diverse, ed in questo caso sappiamo che non è così, però anche per la Procura quest'occasione avrebbe potuto essere importante, potevano uscire fuori contraddizioni, ed inoltre sul piano emotivo, dato che Michele e Sabrina non si vedevano e parlavano da mesi, avrebbero potuto tradirsi in qualche modo..
Che ne pensi?

Riguardo la convinzione della Procura sulla veridicità del sogno, ti incollo uno stralcio di un articolo che parla di un intercettazione tra la moglie e il fioraio del 9 Aprile.

"Sarebbe stato proprio il fioraio, scrive ad esempio la Procura nei motivi d'appello, a far capire il suo bluff. In un confronto con la moglie del 9 aprile scorso, l'uomo avrebbe dichiarato di aver parlato di un sogno per giustificare la propria titubanza a riferire l'episodio ai carabinieri, come lo sollecitavano a fare parenti e conoscenti. Ad un'amica della moglie, Anna Pisanò, madre dell'ex commessa del fioraio Vanessa Cerra, Buccolieri avrebbe inoltre detto che se fosse stato convocato dagli inquirenti avrebbe negato tutto, facendo intendere che non voleva avere noie."

Ma è possibile leggere le carte dell'appello?
E che tu sappia sono uscite le motivazioni del Riesame?

Complimenti per l'articolo su Salvatore, come al solito hai vivisezionato le notizie,
depurate dalle scorie e proposte con l'onestà che ti contraddistingue.

Ciao Sira

Unknown ha detto...

Non cambia nulla Sira, era palese che non l'avrebbe accettata. Con la difesa ha sempre fatto così e l'unica volta che ha concesso l'interrogatorio, a Gennaio, pur se il Misseri fosse obbligato a non parlare è successo il putiferio delle lettere. Ed anche in questo caso sarebbero uscite di certo cose non gradite alla procura, quindi perché rischiare? Hai notato che ancora non sappiamo chi sia stato, se davvero c'è stato, a spingere il Misseri ad inserire Sabrina quale autrice dell'omicidio? Nel memoriale di certo era scritto, ma non sono curiosi a Taranto... perché sanno già naturalmente.

Per cui nulla di nuovo sotto il sole.

Per quanto riguarda il sogno voglio farti un esempio. Se io fossi un abitante di Ripe e dicessi a mia moglie, per farmi "grande" davanti a lei, che il giorno in cui è stata uccisa Melania ero nei pressi del chiosco ed ho visto il Parolisi uccidere la moglie con un coltello. Se alle sue insistenze per farmi andare dai carabinieri io rispondessi sempre no. Se lei raccontasse quanto le ho confidato ai miei parenti ed agli amici perché mi convincano ad andare in caserma, e se alle loro insistenze nei mesi, quasi ogni giorno, insistessi nel dire no, non voglio andare e se mi costringerete dirò che ho sognato... tu cosa penseresti se, alla fine costretto perché chiamato alla procura a causa di qualcuno che ne ha parlato ai procuratori, insistessi nel dire che è stato solo un sogno?

Che davvero ho visto uccidere Melani... o che non ero neppure in zona e mi sono inventato tutto per avere più visibilità in quanto davanti alla gente mi sento un essere insignificante e volevo essere considerato?

Si chiama "millantare", milioni di persone al mondo lo fanno ogni secondo; c'è chi davanti agli amici dice anche di conoscere Berlusconi e di aver pranzato col Papa. Ma la maggioranza millanta sui fatti accaduti a pochi chilometri da casa propria perché il tutto risulta più convincente.

Questo penso del fioraio; e mi meraviglio, visto il comportamento, ci sia in procura chi ancora non lo pensi.

Il Riesame non ha ancora motivato e non si sa quando usciranno le motivazioni, sarà dura scriverne una che regga, le carte se non sono secretate si possono leggere, ma serve l'editore che le mandi a prendere, di solito sono a pagamento.

Ciao, Massimo

lori ha detto...

e intanto aspettiamo le risposte sui dna trovati sul compressore; le prove scientifiche, le uniche che potrebbero far luce veramente, latitano, si preferisce credere ai sogni, alle illazioni, alle congetture

lori

lori ha detto...

Allora questa sarebbe la motivazione:

(ANSA) - TARANTO, 23 GIU - Il gip Martino Rosati ha rigettato la richiesta degli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, difensori di Sabrina Misseri, di interrogare nuovamente, nella forma dell'incidente probatorio, Michele Misseri, di metterlo a confronto con la moglie, Cosima Serrano, e la figlia Sabrina e di acquisire documenti sull'omicidio di Sarah Scazzi. In tre pagine di ordinanza, si ribadisce che il contadino, tornato ad accusarsi dell'omicidio di Sarah Scazzi in numerose interviste televisive, non dice chi lo abbia costretto a dire il falso e perche' avrebbe incolpato Sabrina. (ANSA).

Ma Missseri non aveva chiesto di essere riascoltato? E cmq mi sembra che abbia fatto capire , nell'intervista con la Cavo, che era pronto a dire ai magistrati chi lo aveva indotto a fare " la falsa", o sbaglio?

lori

Elvira ha detto...

Massimo a proposito del millantatore sognatore però è molto strano che il sogno lo ha raccontato alla moglie ed ad altri testimoni a Settembre quando ancora Sarah era solamente scomparsa e se veramente ha raccontato di aver visto strangolare la ragazza allora è stata una preveggenza davvero inquietante.

Manlio Tummolo ha detto...

Ma, e dopo ci si rimprovera di non voler bene ai Santi Inquisitori, questi signori di tutta la motivazione della Corte di Cassazione (per non parlare della sentenza della Corte Costituzionale del 12 maggio sulla custodia cautelare in carcere, che evidentemente per essi è solo una meditazione filosofica)prendono ciò che fa comodo, ovvero la presunta inattedibilità di Misseri. Bene, diciamo pure brevemente che sia così: ma su chi spostano la pretesa attendibilità ? Su un sogno dchiarato tale dal Buccolieri in presenza del suo avvocato (unica testimonianza giuridicamente valida ai fini processuali). Sperando di non annoiarvi, cito alcuni brani dai "Sogni di un visionario [Swedenborg] spiegati con i sogni della metafisica" di Immanuel Kant, che mi sembrano assai pertinenti con la questione onirica di Avetrana:
" Aristotele dice...: 'Vegliando, noi abbiamo un mondo comune; ma sognando ciascuno ha il suo mondo'. A me sembra che si possa invertire l'ultima proposizione, e dire: quando di diversi uomini ciascuno ha il suo proprio mondo, è da presumere che essi sognino. Persuasi di ciò, di fronte agli architetti dei diversi mondi campati in aria... noi, dinanzi alla contraddizione delle loro visioni, pazienteremo, finchè questi signori siano usciti dal sogno. Poiché , quando una buona volta essi, a Dio piacendo, veglieranno completamente, cioè apriranno gli occhi ad uno sguardo che non esclude l'accordo con un altro intelletto umano, niuno di essi vedrà nulla che, alla luce delle loro prove, non apparisca anche a tutti gli altri evidente...
Allorquando i filosofi seguiranno finalmente la via naturale del comune buon senso... allorquando fonderanno le loro deduzioni soltanto sopra questi dati sicuri... può darsi bensì che essi non riescano più a fornire tante conoscenze a buon mercato, ma almeno quelle che presenteranno, avranno valore sicuro" (in Carlo Sini "I Filosofi e le opere" ed. Principato, vol. 2°, pagg. 353-354).
Ho limato parecchio per non occupare troppo spazio: qui si parla di filsofi, ma la stessa cosa vale per investigatori dei crimini, i Santi Inquisitori, vaganti da ipotesi più o meno fantasiose, ma sempre convinti dei punti preconcettuali della colpevolezza diretta di Sabrina e della madre, vagando poi nel mare delle circostanze continuamente variate, hanno scartato (ma perché ?) il mostro creato da loro stessi, per forzare di significati reali quello che giudiziariamente non potrà essere sostenuto, perché formalmente e legalmente negato, ovvero che il sogno sia realtà. Anche se lo fosse, la negazione formale ne impedisce l'utilizzabilità processuale. Prepariamoci dunque al rigetto di Roma, ma attenzione non aspettiamoci un rigetto assoluto, perché in gioco vi è ormai il residuo prestigio di una Magistratura tanto pretenziosa, quanto inefficace o impotente.

Manlio Tummolo ha detto...

La Magistratura è stata sottoposta, per le vicende berlusconiane ma non solo, ad una pressione, dalla quale non si difende col rigore applicativo della legge, come dovrebbe, ma nel riaffermare con presunzione il proprio potere assoluto, non curandosi affatto delle critiche severe piombatele con forza (come nei lavori di Livadiotti e Martinelli). I loro cugini, gli avvocati, convivono pur faticosamente con questa presunzione di assolutezza, ma non hanno coraggio di smascherarla completamente. Il privilegio dell'"autodichìa" (giudicarsi da se stessi), non solo disciplinare, bensì anche per forza di cose sul piano civile, amministrativo e penale, fa sì che si corazzino nella loro autonomia assoluta, e ciò perché non esiste per loro un Organo di giudizio completamente indipendente dalla Magistratura. Questa autodichìa è tipica della sola Magistratura. Già nel 1948 in un convegno del Sindacato Nazionale Forense (oggi, credo, scomparso) a Roma, il relatore avv. Michele Torelli, ben prima del Livadiotti, asseriva a proposito dell'ormai stabilita autonomia costituzionale dei magistrati:
"... Bisogna ricordare che la discussione [alla Costituente] fu ampia e, tra l'altro, venne messo in evidenza il pericolo di una magistratura che si chiudesse in una sfera tale da costituire una vera casta, rendendola impenetrabile alle migliori ntelligenze 'ex populo' e agli spiriti più adatti alla equa applicazione della legge, particolarmente nel de jure condendo del nostro periodo storico..." (p. 5 della Relazione, pubblicata in fascicolo dallo stesso Sindacato Nazionale Forense, il 20 marzo 1948).
Ancora il Torelli cita nella medesima pagina le opinioni avverse all'autonomia degli onorevoli Musotto, Nobili Tito Oro, Albozzi, Monticelli, Villabruna, Bozzi.
Ora, queste considerazioni furono trascurate in quanto si voleva reagire giustamente alla Magistratura, troppo asservita, del regime fascista e dittatoriale. Tuttavia, l'ampio potere, quasi senza paragone, dei magistrati doveva essere almeno riequlibrato da un altissimo senso di responsabilità nel lavoro, soprattutto in sede penale e procedurale penale, fondandosi su una ferrea autodisciplina. Il che si è dimostrato storicamente, in Italia ed altrove, quasi impossibile da realizzare. La Magistratura confonde l'ampia discrezionalità con l'onnipotenza, di qui la necessità e l'urgenza di limitare tale discrezionalità con la creazione di un Organo di indagine e di giudizio del tutto autonomo da essa, in sede civile, amministrativa e penale, in modo da rispettare il principio d'uguaglianza su un piano concreto, e non semplicemente formale. Non so quanti casi di Avetrana vi siano, ma anche se fosse l'unico da qui in avanti, appare necessario correggere le distorsioni e le pessime applicazioni di una facoltà tipica di tale Ordine .

Unknown ha detto...

Io Elvira non riesco a capire se chi da credito al fioraio è ingenuo o se sono io troppo malizioso.

Va bene che ognuno di noi ha proprie idee, tutte da rispettare, ma la leggenda del fioraio sta travalicando ogni limite ed andando avanti con questo lavaggio di cervello diventerà realtà perché è così che vogliono i media.

Possibile che si creda davvero possa avere visto Sabrina strangolare Sarah? Basta ragionarci per capire che è una bufala del gruppo Caltagirone, primo a dare la notizia tramite il quotidiano di puglia, e poi ripresa da ogni sito copia-incolla e da qualche giornale, tipo L'Unita, in crisi di vendite. E se al quotidiano l'ha riferita la procura è una bufala ugualmente ed è stata data ai media senza neppure verificarla.

Punto primo. La via Umberto sarà lunga 250 metri. Lui dice di aver incrociato l'auto all'inizio, a 4/5 metri dall'incrocio, e di aver sentito Cosima parlare alla nipote e farla salire in auto dove era una figura di donna con le code. Dice addirittura di aver incrociato lo sguardo della Serrano, quindi è stato visto ed hanno ucciso ugualmente. Bastarde quelle due arpie!

A questo punto basta un minimo di ragionamento per capire che se è andato diritto i 250 metri li ha percorsi in quindici/venti secondi. Come può aver visto lo strangolamento? E d'altronde in quel poco tempo Sarah era appena entrata in auto.

Punto secondo. Ha visto che la stavano strangolando e se n'è andato lasciandola morire? Aveva paura dei due brontosauri giganti e mangiafiorai che sono le Misseri? Non poteva suonare il clacson per attirare gente? E come ha fatto a fare tutte le altre consegne dopo quanto aveva visto?

Punto terzo. Lui non ricorda quando l'ha raccontato la prima volta, anche se è convinto sia stato qualche giorno dopo il ritrovamento del corpo perché è questo fatto che, dice, gli ha rinfrescato la memoria. Sono altri che dicono l'abbia raccontato il 29 o il 30 settembre. In ogni caso con loro, da quanto si è saputo, non ha mai parlato di strangolamento.

Punto quarto. Nel primo interrogatorio si è presentato dicendo che era un sogno, parole sue dette a Pomeriggio 5 l'undici maggio: "Io ho detto inizialmente che era un sogno poi qualcuno mi ha fatto dubitare, come anche la mia ex operaia". Quindi questa persona, più malleabile del Misseri, ha ricevuto dai procuratori gli stessi aiuti del Petarra ed ha dubitato di un suo sogno perché qualcuno in procura, a parole, lo ha fatto dubitare come in precedenza, sempre a parole, anche la sua ex operaia, la figlia della Pisanò.

E qui finisco. Se vogliamo ancora parlarne parliamone, ne parlano tutti e possiamo farlo anche noi. Se qualcuno è convinto che questa testimonianza abbia qualcosa di reale è padrone di crederci senza condizioni e senza porsi domande.

Ma il dato di fatto insuperabile è che un millantatore cerca solo di salvare l'onore, già perso al primo racconto, e per non dire: "Guardate mi sono inventato tutto perché volevo il mio attimo di gloria" (tutti l'hanno cercato ad Avetrana) continua a parlare di sogno e non vuole testimoniare.

Insistere nel dire che questa è una notizia significa dar credito anche a chi soffre della sindrome di Pinocchio. Prima di salutarti ti riporto una piccolissima parte di quanto ha scritto sui bugiardi la Dottoressa Mariacandida Mazzilli, psicologa, psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico.

"In ogni caso l'importante è che la bugia rimanga un episodio singolo altrimenti potrebbe diventare una giustificazione per creare interi castelli in aria, storie parallele, doppie vite, inganni senza fine dove, credendo di imbrogliare gli altri, si finisce con il tradire se stessi. Recitare ruoli o personaggi lontani dal nostro modo di essere, affezionarsi ad un scenario inventato ad hoc per farci accettare dagli altri o per garantire la sopravvivenza della nostra autostima".

Questo è il mio pensiero sul fioraio di Avetrana.

Ciao, Massimo.

Mimosa ha detto...

Io ritorno con una domanda giuridico-penale, che ho postato già mesi fa (quando però ancora non c’era tanto marasma nella quantità di imputati-indagati) e che nessuno ha ripreso: chi degli attuali indagati andrà per primo sotto processo? Sappiamo tutti che i processi sono “ad personam”, perché personale è la imputabilità, al massimo l’accusa può essere di correità, ma ogni imputato va processato separatamente, mi sbaglio?
Io credo che la Procura di Taranto ancora non abbia deciso, oltretutto è evidente che non ha ancora chiaro quali prove ascrivere per l’imputazione ai singoli indagati. Se viene processato per primo il nipote Cosma e risultasse assolto per insufficienza di prove in merito all’occultamento del cadavere? Se venissero processati i cognati del fioraio e risultasse “mancanza di indizi” in merito all’accusa? Se invece toccasse per prima a Sabrina e risultasse che “non ha commesso il fatto”? E se fosse Michele Misseri a rispondere per primo del reato di autocalunnia? Per non dire di Cosima …
Insomma, come la rigiriamo, sono troppi i processi da istruire a carico e uno solo di questi, in capo ad un singolo indagato, potrebbe far cadere tutti gli altri. Cosa che del resto nel procedimento giudiziario italiano mi pare non possa esistere, l’unica alternativa, in tali casi, è l’istituto giuridico della “archiviazione”. Mi sbaglio?
per favore qualcuno mi risponda. Mimosa

lori ha detto...

E che cosa si sa delle eventuali tracce biologiche di sarah nell'auto di Cosima? Mi sembra, che una prima macchia ritenuta sangue non sia poi risultata tale, altre notizie non mi sembrano pervenute e, quindi mancherebbe la prova scientifica, l'unica in grado di chiarire in modo definitivo, anche perchè il fioraio che ha rilasciato una intervista esclusiva a pomeriggio 5, non ha proprio parlato di strangolamento, e tutte le fonti giornalistiche, a tal proposito, usano rigorosamente il condizionale

lori

lori ha detto...

Questa è la deposizione davanti agli inquirenti, in cui proprio non si fa riferimento allo strangolamento

http://www.lavocedimanduria.it/wp/ecco-lincredibile-sogno-del-fioraio-che-vide-sarah-fuggire.html

lori

Alberto ha detto...

Ieri a “Pomeriggio 5” in un servizio di Francesca Cenci si parla di “un'intercettazione datata 9 aprile” in cui il fioraio avrebbe confessato alla moglie che aveva parlato di un sogno per non ammettere di aver taciuto per così tanto tempo. In realtà si tratta del confronto con la moglie del 9 aprile. Presentate come frutto di un'intercettazione le sue affermazioni appaiono genuine e lo smaschererebbero. Nel servizio poco prima si dice che il fioraio avrebbe assistito allo strangolamento, per cui si fa credere che questi (per la Cenci così ingenuo da non sospettare di poter essere intercettato) fosse a tal punto preso dal rimorso di non aver parlato dell'omicidio cui avrebbe assistito da fare questa ammissione compromettente. In realtà nel confronto del 9 aprile (quando è costretto a fingere di aver visto per non dover far marcia indietro rispetto alle storielle raccontate in giro) non gli costa molto dire che si sarebbe inventato il sogno perchè dello strangolamento non c'è menzione nel suo racconto.
Sempre professionale la Cenci...Le ramanzine di Liguori non sono bastate.

Manlio Tummolo ha detto...

Mimosa carissima,
bentornata. Era un po' che non leggevo i Suoi acuti interventi (se non erro, dalle discussioni con "Elvira"). Lei pone una domanda piuttosto complessa, alla quale, per poter rispondere, occorrerebbe essere nella mente dei Santi Inquisitori. In teoria, potrebbero scorporare la faccenda di Michele Misseri da quella dell'omicidio. Tuttavia ciò darà giustamente adito a tutta una serie di eccezioni degli avvocati di non facile soluzione, in quanto non si può ridurre (nelle varie versioni di volta in volta date per buone) il ruolo di Michele solo a quello di "soppressore di cadaveri", una cosa assurda per le ragioni che ho già detto in più commenti, in quanto non si tratta di un corpo qualunque, ma di quello di un parente stretto a cui tutti risultavano, ovviamente prima del delitto, molto legati affettivamente. Quindi il suo ruolo sarebbe, per ben che vada, quello di complice attivo nel delitto. I Santi Inquisitori promettono, come al solito (lo fanno da mesi), un rapido avvìo del giudizio, ma ciò è illusorio. Intanto mancano ancora tutti gli elementi scientificamente riscontrati e che sono per "strada". Non si sa che cosa risponderà l'emigrata in Germania, ma ciò non modifica nulla se il testimone principale nega, come ha già fatto, in presenza di avvocato, che si fosse trattato di un fatto reale, ma afferma trattarsi di sogno. Ciò che ha detto da solo, su pressione altrui, per mitomanìa o altro, non conta processualmente un'acca. Non ho certezze da offrirLe: i Santi Inquitori hanno talmente complicato la vicenda che essi stessi non riusciranno a trovare l'uscita del labirinto. Se ne accorgeranno al momento di preparare le carte per la richiesta di rinvìo a giudizio. Solo fare la storia delle indagini implica dover giustificare tutte le contraddizioni tra la versione "cristallizzata" (e chi se la ricorda più?) dell'incidente probatorio e le baggianate oniriche venute dopo.

Mimosa ha detto...

Carissimo Manlio, grazie per la stima che come sa ricambio in pieno. E’ vero, ultimamente mi sono astenuta, sono apparsi interventi di certe new entry che facevano venire l’esaurimento solo a cercare di capirli, figuriamoci a rispondere e in questo Lei Manlio si è mostrato sempre molto paziente.
Tornando alla questione dei vari processi, vedo il marasma anche nel fatto che alcune persone con il ruolo di testimoni sono a loro volta indagati per falsa testimonianza, tecnicamente sono credibili in un processo?
Inoltre, con tutto questo fervore persecutorio che ha contagiato tutti i magistrati tarantini, inclusi quelli del Riesame, temo che nel corso delle deposizioni processuali molti altri testimoni neanche finiranno di parlare che si ritroveranno sulla testa l’immediata denuncia di falsa testimonianza in tribunale (o sarà per “oltraggio all’intelligenza della Corte”?).
Inoltre, noto che Michele non ha ancora ricevuto la denuncia per autocalunnia, è una mossa del PM? è forse la busta numero quattro, perché se il contadino redento venisse processato per questo reato e poi riconosciuto colpevole, e successivamente Sabrina fosse assolta, davvero tutta l’Italia (quella veramente intelligente) avrebbe di che ridere di quel di Taranto … nessun colpevole e Sarah si è suicidata … o forse – per salvarsi la faccia – i Santi Inquisitori andrebbero ad inquisire sull’altra metà degli avetranesi, per seguire quella pista oscura che già cominciano a far intravvedere da piccoli indizi buttati là tra le righe.
Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Mimosa,
secondo me è terribilmente difficile fare previsioni. Ho cercato, anche sui quotidiani locali e su "Il Messaggero" di Roma, di ribadire l'esigenza del trasferimento di tutto il procedimento, ovvero delle stesse indagini, senza dover arrivare al processo, dove credo che gli avvocati, se vogliono dimostrare di essere professionalmente agguerriti, dovranno appunto sottolineare tutta l'irritualità delle varie procedure e dei voli pindarici nel mondo dei sogni, tutte cose che non possono essere ridotte ad errori di percorso, che nemmeno frequentanti del primo anno di Giurisprudenza avrebbero obiettivamente compiuto. C'è dell'altro, molto e molto grave, dietro a questa vicenda. Non è pensabile che professionisti, come pur sono questi signori, saltino di palo in frasca, considerino due essenziali sentenze ad altissimo livello come carta igienica, e vogliano tener conto solo di un aspetto relativo, cioè l'inattendibilità di Michele Misseri, come se il sogno del Buccolieri potesse essere più "attendibile". Se si arriva all'udienza preliminare, si potrà cominciare a capire qualcosa di più sui rispettivi "piani di guerra", ma non so se ci si arriverà, e tanto presto. Le minacciate "indagini" sui singoli testimoni della difesa possono valere qualcosa ed essere efficaci qualora siano puntate su uno o sull'altro, ma qui pare che sia sotto tiro mezza Avetrana. e questo crea, nell'unione, una capacità di resistenza, che non vi sarebbe viceversa in uno o due indagati. L'unica spiegazione ragionevole di questi comportamenti irragionevoli è che l'obiettivo sia proprio quello di vedersi portar via le indagini, per cui fanno di tutto e "di più" per raggiungerlo. Altro non riesco a vedere.

Mimosa ha detto...

Ah, beh, arrivati a questo punto, caro Manlio, potrebbe essere anche azzeccata la sua intuizione: per quelli di Taranto vedersi "soffiare" le indagini sarebbe una di quelle finte sconfitte che sotto sotto si prendono per belle vittorie … così la faccia è salva e si può andare a mostrarla ancora in giro (a rischio e pericolo di altri innocenti).
Massimo ha scritto che forse quei “testimoni” non verranno neanche chiamati a deporre in processo, me lo auguro, del resto ricordo sempre che il prof. Coppi ha detto “noi ci dobbiamo attenere ai fatti”. Proprio così in ogni causa, penale e civile, valgono i fatti, l’elenco cronologico dei fatti (non le personali e soggettive deduzioni, insinuazioni, suggestioni, sogni aggiunti! incluse le interpretazioni delle intercettazioni ambientali).
Gli unici fatti veri sono i tabulati circoscritti al massimo a 40 minuti, fino alle 14,42 o per meglio dire fino a che il cell. di Sarah non diede più vita. Non sono assolutamente “fatti certi” gli orari dei molteplici avvistamenti, tantomeno le svariate dichiarazioni contraddittorie, comprese quelle della madre, tutte ricostruite a tavolino (ma con quale spudorato coraggio, aggiungo inorridita …).
Come ho già scritto altrove, sarà il PM a dover dimostrare (non “supporre”) CONTRO OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO che Sabrina ha usato il telefonino di Sarah per fare quel pout pourri di sms e squilli con in mano due cellulari e chissà quali altre mani per strangolare la cuginetta … Mimosa

Luciano ha detto...

Avete sentito a Quarto Grado, ieri sera, l'ultimo lapsus di Michele Miseri?
Parlando dell'occultamento di cadavere di Sarah, si è fatto scappare un "L'ABBIAMO TRASPORTATA...."
Quando l'ho sentito, devo dire la verità, sono un pò sobbalzato.
Io, fossi stato in Remo Croci, gli avrei immediatamente chiesto, di getto: "CHI?"
Invece il buon Croci, invece di incalzare, ha fatto presente allo Zio Michele, che era incappato in altro lapsus, dandogli la possibilità di spiegare.
Dopo i precedenti "ABBIAMO PARCHEGGIATO" e "L'ABBIAMO PORTATA", adesso c'è ricaduto nuovamente.

Mimosa ha detto...

Sì, ma scusa Luciano, hai sentito il seguito? Michele alla domanda di Remo Croci ha spiegato subito che è un suo modo di dire, e che faceva lo stesso errore in Germania, prontamente dandone domostrazione con una frase in tedesco e dicendo che sempre gli veniva rimproverato questo uso improprio del plurale. E tale spiegazione ebbe già altre volte occasione di fornire ad altri giornalisti (l'ho sentitocon le mie orecchie). Certo gli si può credere, o anche no, dipende dall'opinione che ognuno ha di lui come autore dell'omicidio.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Mimosa,
tu non tieni conto che Sabrina Misseri è la Dea Khali, adorata dai Thugs (i celebri strangolatori indiani). La Dea in questione ha sei braccia. Con ciò ritengo di averti convinta della possibilità e quasi certezza per Sabrina di aver fatto tutte quelle cose in contemporanea. Vedrai che i Santi Inquisitori lo sosterranno (e poi non va dimenticato che le donne in questione furono aiutate da Lucifero in persona...).

Mimosa ha detto...

FORTE Manlio.... come sempre ...
Ti auguro buona notte e buona domenica.
E buon sonno agli illustri Inquisitori tarantini e a tutti gli italiani assetati di sangue ... Che vergogna ...
Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Mimosa carissima: scusami il ritardo nel rispondere. Inquisitori e gente assetata di sangue non dormono mai. Ecco perché i sogni diventano realtà: è noto che chi non dorme ha anche allucinazioni e "sogni ad occhi aperti". Il caso del nostro fioraio swedenborghiano potrebbe essere uno di questi, sia per il protagonista, sia per chi ne rielabora i dati, faticando non poco (altro che le braccia della Dea Khali !) a riuscire ad armonizzare tutti gli eventi in una successione temporale che abbia una qualche credibilità logica. Già si è visto che solo invocando una magica scopa volante si potrebbe riuscire a dimostrare la quasi totale ubiquità delle due donne che, in circa mezz'ora, erano dappertutto e facevano di tutto.