martedì 10 luglio 2012

Caso Scazzi - Chi ha ucciso Sarah?

Articolo di Gilberto M.
“È come vedere da lontano un uomo che somiglia molto a un nostro amico, ma dobbiamo avvicinarci per capire se si tratta davvero di lui o di un gemello con qualcosa di diverso” (Il direttore generale del Cern, Rolf Heuer a proposito del bosone di Higgs)


C’è un elemento emblematico che nel caso Scazzi torna costantemente e ossessivamente, il cellulare. Tutto sembra ruotare attorno ai cellulari, e non solo quelli di Sarah e Sabrina. Intercettazioni costanti ed analisi hanno impegnato i tecnici pagati dalla procura, dallo Stato, per mesi e mesi, tutti alla ricerca della verità come se quell’oggetto tecnologico che fa parte della nostra esperienza quotidiana, quell'oggetto che ci appare così semplice e banale che in realtà è tecnologicamente e psicologicamente molto complesso, la nascondesse all'interno dei propri circuiti. Un gadget interessante il cellulare, soprattutto per le simbologie che evoca, per la carica emozionale che implica la sua immagine, per la suggestione che esercita sui teenagers. Lo amano come fosse un prolungamento del loro corpo, una parte di sé, una protesi di cui non possono mai fare a meno. E' il loro contatto col mondo in tutte le sue implicazioni affettive. Non solo. Il cellulare rappresenta sovente un sostituto delle persone che riesce a evocare.

Faccio una premessa - prima di addentrarmi nell’argomento - riferendomi al capitolo del saggio di Manlio Tummolo (in questo blog): “La difesa della donna nell’antichità”, e in particolare al capitolo intitolato "Susanna e i due vecchi satiri" (ma anche il secondo caso delle due madri offre analoghi spunti di riflessione). È un esempio deliziosamente intrigante, una perla di saggezza e di buon senso raccontato con humor e ironica leggerezza, ma costituisce anche un modello di arguzia e di sintesi, in contrasto, a come funzionano oggi le indagini in forza di una pletora di rilievi tecnici, di ‘prove scientifiche’, di una sommatoria di esami e perizie dagli esiti spesso inconcludenti e contraddittori. Relazioni, foto e registrazioni di varia natura, vanno ad occupare decine di faldoni, talvolta migliaia di documenti che verranno esaminati approfonditamente... più o meno. Molte di queste pagine, oltre a rappresentare un onere per il contribuente, andranno ad impolverarsi su decine di scaffali o ad accumularsi in migliaia di file, talvolta senza che mai una mano vada a scartabellare o che un mouse voglia aprire un varco nell’archivio elettronico.

Immaginiamo che l’affaire della bella Susanna si svolga al nostro tempo. Prendiamo il caso, nella sua veste emblematica, di un giudizio attraverso un’indagine di qualsiasi natura, stupro omicidio o semplicemente di un tradimento coniugale per un’eventuale causa di divorzio. Intanto è curiosa l’identità di accusatore e testimone, ma forse non tanto, i ruoli sono variamente intercambiabili, si pensi ai casi di querela per molestie. Del giuramento pubblico di Susanna, poi, per dirla brutalmente, oggi ci farebbero una risata un po’ tutti, salvo un Daniele che volesse cogliere le eventuali contraddizioni tra i due bugiardi che accusano la donna di aver peccato nel giardino col suo amante.

Vediamo come avrebbero potuto svilupparsi le indagini ai giorni nostri in un caso analogo. Intanto un cane molecolare non sarebbe stato negato a nessuno. Un Bloodhound che si aggira instancabilmente tra un cedro del Libano e un liquidanbar, tra una paulonia e un lentisco, tra una quercia e una magnolia, fiutando le (eventuali) tracce in odore di trasgressione e di accoppiamento, di stupro o di omicidio, è ormai una regola da rispettare. Ma un'altra regola ormai indissolubile vuole in campo decine di analisti. Per cui si sarebbero fatti prelievi attorno ad ogni albero, ad ogni fratta e ad ogni giaciglio dove i due fedifraghi avessero potuto consumare il misfatto. Di sicuro si sarebbe richiesta la consulenza di un entomologo, per distinguere morfologicamente le uova, le pupe e gli stadi larvali (con campionamento e allevamento per diverse settimane degli esemplari ‘sospetti’, ravanando nelle feci degli insetti o nel ‘gozzo’ dei ditteri che potessero contenere sufficienti quantità di Dna umano, per non parlare dell’uso di piattole e pidocchi alla ricerca di correlazioni fisiche). Non si sarebbe neppure tralasciata la presenza di un microbiologo, di un biologo molecolare e, perché no, di un cacciatore di scarafaggi, tutto condito da una analisi del DNA, poche decine di picogrammi, a scopi identificativi (metodi altamente discriminanti). Un profluvio di marcatori molecolari (cromosomi X e Y). Il tutto con la tara più o meno rilevante di un giudizio piuttosto soggettivo, per non dire evanescente, sul ‘valore dibattimentale’ dei dati raccolti.

Una cospicua quantità di denaro pubblico per portare in giudizio la bella e affascinante Susanna (o il suo amante, il suo violentatore... oppure addirittura il marito assassino). Ma nella completa disamina del caso non avrebbe potuto mancare l’intervento di molti altri specialisti, esperti e consulenti nelle più varie discipline: dal fotografo al tecnico informatico per l’elaborazioni con filtri appropriati, dal criminologo a banda larga allo psicologo (che non manca mai), e perfino, non si può mai sapere cosa ci riserva il destino, l’astrologo per il calcolo delle effemeridi. Un ‘giudice’ come Daniele che scioglie l’enigma con l’eleganza e il buon senso non so fino a che punto oggi sarebbe apprezzato. Il PIL ne soffrirebbe buttando sul lastrico della disoccupazione tanti specialisti. C’è così tanto bisogno di lavoro in ogni indagine che se l'esecutore volesse filtrarla preventivamente eliminando una serie di accertamenti credendoli inutili e di scarsa rilevanza ai fini dibattimentali, sarebbe bollata come incompleta, parziale e senza ‘prove scientifiche’. “Sotto quale pianta del giardino Susanna peccava col suo amante?” Il consulente botanico si sarebbe affrettato a suggerire la tassonomia di una serie di arbusti sospetti. Difesa o accusa avrebbero avuto un appiglio per dimostrare che si era fatta confusione tra una pistacia e una quercus ilex. I due astuti calunniatori, in quanto digiuni di latino, si sarebbero giustificati di aver fatto confusione non conoscendo la tassonomia scientifica delle piante in oggetto. Da una montagna di documentazione ne sarebbe uscito il classico cold case, un affascinante e controverso dilemma tra una Anacardiacea e una Fagacea. 

Ma lasciamo la bella Susanna ed il suo giardino tornando all'attualità. La verità è che spesso la ‘prova scientifica’ (che altro non è se non un insieme di dati amorfi e da interpretare) sembra moltiplicare il contenzioso ed oscurare quella che dovrebbe essere la peculiarità di un investigatore, la capacità di ridurre la complessità, di capire preventivamente cosa è importante e cosa è solo rumore, quali accertamenti possono indirizzare l’indagine e quali contribuire a sollevare solo un gran polverone. Infatti i dati che si possono raccogliere dopo un delitto sono praticamente infiniti, un mare magnum senza sponde e senza limiti (anche di costi). La capacità del buon detective dovrebbe essere quella di considerare hegelianamente solo l’essenziale e non quel magma di accidentale e insignificante che porta soltanto, come le formiche baconiane, ad un accumulo di dati spesso inutili e fuorvianti (per non parlare dei ragni che tessono ragnatele inconsistenti sul niente). 

Nelle sue ‘confessioni’ Michele Misseri - un contadino abituato a coltivare la terra, a manovrare col trattore, con la zappa e le cesoie, a regolarsi con i ritmi circadiani, a scrutare il cielo piuttosto che ad ascoltare le previsioni del tempo – ritorna sempre a parlare dell’oggetto d’amore per eccellenza di tutti gli adolescenti: il telefonino. È quel minuscolo gadget che squilla, strilla, vibra, suona... ponendo i teenagers in relazione col mondo, aprendoli ai contatti e alle esperienze sociali. Ma niente è più lontano dall’esperienza di un agricoltore rispetto a un cellulare. I dati invisibili nascosti nella minuscola scheda, le sofisticherie di un apparecchio celate nei circuiti stampati e nelle sue memorie, sono così remoti e incomprensibili rispetto al lavoro delle potature, della semina, della raccolta, rispetto a quella saggezza e quelle conoscenze di una civiltà contadina che trova nelle cose tangibili (e non virtuali) il senso e la dimensione dell’esistenza quotidiana.

Eppure il telefonino compare come eminenza grigia, quasi come sponsor, come garante della ricostruzione del delitto. Uno strumento tecnologico difforme ed estraneo rispetto ai vissuti di un uomo legato alla manualità, alla terra e alle cose dell’esperienza sensoriale. Non alle astrazioni dei bit, dei numeri, delle memorie magnetiche e delle celle. Il mondo telematico deve apparire a Michele Misseri niente più che una stranezza. Se qualche volta si è avventurato a parlare di schede, memorie, impronte digitali, è stato solo per sentito dire, per aver orecchiato qualcosa che comunque deve essergli sempre apparso come una linguaggio incomprensibile. Il telefonino ha continuato a rappresentare, in tutte le sue confessioni, l’oggetto per antonomasia della narrazione, il reperto sul quale esercitare l’indagine della memoria. Per gli inquirenti il cellulare ha significato un elemento di prova e insieme uno strumento per scandagliare - attraverso il suo contenuto nascosto di messaggi, fotografie e quant’altro – quel mondo di relazioni della vittima attraverso il quale ricostruire un possibile scenario del delitto.

Tutto ruota attorno a quello strumento tecnologico che lui stesso dice di aver gettato dentro il fuoco, cercato di distruggere e annientare. Quel gadget appare ovunque nelle sue molteplici e contraddittorie narrazioni, come una sorta di grillo parlante, un’apparente proiezione dei sensi di colpa, un mediatore al quale affidare dei messaggi in codice, come se invece di un contadino Misseri fosse un decriptatore, l’orchestratore e l’interprete del delitto. Nelle sue confessioni il cellulare vibra sul pavimento del garage, salta come un grillo e all’improvviso azzittisce la sua voce elettronica evocando la nemesi di un delitto, un corpo morto, un congegno esangue con la suoneria che esala l’ultimo respiro. Il cellulare brucia nel fuoco fin quando proprio la mano di Misseri, proprio lui che vorrebbe dirsi l’assassino, lo sottrae alla distruzione. Sembrerebbe una sorta di rimorso dell’ultimo istante, la voce della coscienza sulla soglia della perdizione... con i vari tentativi di farlo ritrovare, inseguendo un investigatore distratto, mettendoglielo sotto il naso, portandolo ovunque qualcuno lo potesse trovare perché fosse decriptato e scannerizzato, per estrarre quei dati che la magia tecnologica rende disponibili in un oggetto tanto piccolo e apparentemente inoffensivo. Ma l’oggetto tecnologico in sé, la cosiddetta ‘prova scientifica’, potrebbe rappresentare, invece che un progresso verso la comprensione dei fatti, una sorta di equivoco che allontana dalla verità, che conduce fuori strada. Forse bisognerebbe capire le pulsioni e le motivazioni che quell’oggetto può implicare, la simbologia che rappresenta per un adolescente. Forse Michele Misseri ha usato, sia pure inconsciamente, il linguaggio metaforico e allegorico, poiché non riesce a dire cosa è accaduto veramente, poiché la sua mente non lo può accettare se non depotenziando la carica ansiogena con l’anaffettività e l’amnesia, inventando ricostruzioni inverosimili per impedirsi di ricordare ciò che provoca in lui angoscia e dolore...

Il linguaggio dell’inconscio è amorale, simbolico, senza tempo. Trova accesso alla coscienza attraverso camuffamenti, oggetti sostitutivi. Contenuti ed engrammi riaffiorano sotto mentite spoglie, cose che la nostra mente talvolta censura trasformandole in ansia, ambascia e paura, che talvolta converte in un sogno, in una battuta di spirito, in un lapsus, perfino in una apprezzabile produzione artistica. Il cellulare forse rappresenta altro. Non si tratta del mezzo tecnologico dove sono immagazzinati i dati oggettivi sotto forma di memorie, della ricetrasmittente con il raggio di copertura di una cella radio, non si tratta di codifiche di sorgente e di canale, della potenza del segnale dei livelli di campo... si tratta di un oggetto affettivo, come fosse un orsacchiotto di peluche o la coperta di Linus. Qualcosa che Sarah, come gran parte degli adolescenti della sua età, considerano un sostituto di ciò che amano e di chi amano: il cellulare, quell’oscuro oggetto del desiderio così ricco di opportunità, di fascino e di pathos, che ci mette in contatto con gli altri, con il mondo. Facendo trovare il cellulare, il Misseri potrebbe aver significato due cose usando inconsciamente un linguaggio allusivo.

1) Toglie il cellulare dal fuoco per significare che vuole togliere Sarah dal pozzo e darle una degna sepoltura (ma è veramente lui l’occultatore?).

2) Il cellulare simboleggia la relazione con l’assassino, qualcuno che Sarah sicuramente conosceva.

Un commentatore mi ha sfidato a dire come sarebbero andati i fatti. Non ho la sfera di cristallo, però posso opinare. Mentre mi dico certo dell’innocenza di Michele Misseri, di Sabrina e di Cosima (basterebbe anche soltanto il contenuto gastrico del cadavere della povera Sarah ad attestarlo), posso solo argomentare alcune ipotesi. Intanto bisognerebbe ricondurre tutto alle prime testimonianze, immediatamente dopo la scomparsa della ragazza, non terrei conto di quelle successive alla prima confessione di Michele Misseri che in gran parte potrebbero essere frutto di suggestioni e autosuggestioni. Imposterei l’indagine sugli orari e sulle circostanze indicati dai testimoni in prima battuta e mi porrei tre domande.

1) Sarah conosceva il suo assassino?

Non poteva essere né un interlocutore occasionale né una persona incontrata per cattiva sorte. L’assassino è qualcuno che Sarah conosceva e di cui si fidava. Intanto in pieno giorno era molto improbabile che uno sconosciuto potesse aver rapito la ragazza senza che lei si ribellasse e senza che qualcuno sentisse le sue invocazioni di aiuto. Ma poi la modalità con cui l’assassino si è sbarazzato del cadavere, ci offre una quantità di informazioni sul suo profilo psicologico e sulle sue motivazioni. Se si fosse trattato di un estraneo, di una banda di teppisti, di un sadico o di un omicida occasionale in trasferta, di uno sconosciuto insomma, il cadavere sarebbe stato abbandonato in qualsiasi posto, l’assassino non si sarebbe certo preso la briga di effettuare un occultamento tanto laborioso, rischioso nella sua esecuzione, ingegnoso nella sua modalità, un lavoro tanto accurato quanto professionalmente ineccepibile. Il corpo sarebbe stato ritrovato a margine di una strada, in aperta campagna, forse su una spiaggia dopo una mareggiata. Si è trattato invece di un occultamento in fondo a un pozzo architettato in modo sapiente, competente e meticoloso, senza lasciare nulla al caso e all’improvvisazione, un lavoro probabilmente preparato e pianificato nei dettagli, fatto forse in due fasi. Un procedimento che ha richiesto metodo, conoscenze e una tempistica precisa e circostanziata... e che ha comportato precise motivazioni e soluzioni, sia in ordine alle opportunità fattuali, alle evenienze fisiche, sia in ordine agli aspetti psicologici e motivazionali. Se non ci fosse stata la 'confessione' di Michele Misseri sarebbe stato un delitto perfetto, senza il corpo del reato e ancora oggi con periodici avvistamenti in giro per la penisola in cui qualcuno dà per certo di aver visto la ragazza viva e vegeta. Quel pozzo ci dice molto dell’assassino. Ci dice che la ragazza probabilmente è stata violentata. Ed anche se non ne siamo certi, l’assassino potrebbe essersi a tal punto ‘compromesso’ da ritenere di dover uccidere Sarah anche non avendo portato a termine il tentativo di stupro. Ci dice che mettendola in un pozzo del genere nessuno avrebbe potuto risalire a lui e scoprire il suo misfatto. L’occultamento in una cavità perfettamente sigillata, una fossa ermetica, ci dice sicuramente del suo senso di colpa, di una sorta di eliminazione non solo fisica della ragazza, ma anche psicologica, di una sua scomparsa nel buco nero del silenzio e della dimenticanza. Un pozzo suggellato rimanda alle motivazioni dell’assassino, alla rimozione in senso psicoanalitico, a un meccanismo di difesa. Gli istinti vengono ben protetti, nascosti e definitivamente occultati in una camera d’acqua ipogea, confinati con la censura di un tappo e con tanta terra buttata sopra a cancellare per sempre il delitto, non solo agli occhi degli altri ma anche a quelli della propria coscienza. Quel pozzo è davvero l’immagine della voragine del Io dell’assassino, ne rappresenta la conflittualità, la vergogna e la colpa, ma anche il tentativo estremo di annullare il rimorso, una modalità per liquidare definitivamente qualsiasi remora, di obliterare ogni rammarico e rimpianto di quello che ha fatto. Un modo radicale per mettere una pietra sopra a qualsiasi recrudescenza della voce della coscienza, a qualsiasi ripensamento e a qualsivoglia fantasia di espiazione. La scelta del pozzo non è casuale, l’assassino avrebbe probabilmente avuto altre modalità per sbarazzarsi del cadavere, meno onerose, più semplici ed economiche. Scegliendo un pozzo ha dimostrato involontariamente che lui non era un estraneo, che Sarah probabilmente era nei suoi pensieri e nelle sue fantasie e che per quello dopo l’omicidio occorreva che lei rimanesse per sempre confinata in un utero di acqua e di fango, lontana dagli occhi e dalla mente, relegata nell’oblio, cancellata per sempre. L’assassino e l’occultatore sono sicuramente la stessa persona.

2) Quale ruolo ha avuto Michele Misseri nel delitto?
Possiamo formulare tre ipotesi: a) è l’assassino b) ha solo occultato il cadavere c) è stato solo un testimone involontario.

a - Come assassino Michele Misseri sembra perfetto. Conosce Sarah (è lo zio) e confessa il delitto! (anche se poi attraverso vari ripensamenti coinvolge la povera Sabrina, incredula ed esterrefatta per essere chiamata in causa). Quando non viene creduto di essere l’artefice del delitto porta a supporto una serie inimmaginabile di argomenti, una profusione di ricostruzioni, notazioni, ricordi... senza che mai ci sia il più pallido riscontro, senza che l’investigatore, subito accorso a registrare e a rilevare, trovi neppure l’ombra di un indizio. Come assassino, poi, Misseri - nonostante protesti la sua colpevolezza con sdegno e convinzione - appare diciamo un po’ fuori ruolo, troppo dimesso, troppo disarmante, troppo umanamente disponibile, troppo schematico, essenziale, disadorno... troppo incredibilmente inattendibile e improbabile. Ogni volta che si avventura in qualche giustificazione, che dovrebbe risultare finalmente esauriente e definitiva di come e perché abbia ucciso la nipote, ne esce un copione alla ridolini, uno script senza capo né coda, una storia nella quale tenta di dimostrare, soprattutto a se stesso, di essere mister Hyde. Peccato che anche quando gli danno l’opportunità di calzare il personaggio, di indossare le vesti dell’assassino, mimando il delitto, quando gli mettono a disposizione perfino la scena per un coup de theatre, se ne esca con una interpretazione a dir poco incespicante, approssimativa, tentennante... di uno che un delitto l’ha visto solo in qualche fiction, ma con una presa dalla parte sbagliata...

Le donne di casa Misseri devono aver pensato a un mondo alla rovescia, che tra capo e collo fosse loro caduto addosso non una tegola, ma tutto il tetto e senza sapere come, quando e perché di quella sciagura, perfino convinte che lui, l’uomo di casa, sia davvero l’assassino. Ma chissà che forse della tragica faccenda non ne abbiano apprezzato anche il lato comico. Non è detto che Cosima e Sabrina, negli intervalli angoscianti dell’attesa del verdetto, rinchiuse in carcere, non colgano talvolta la nota umoristica ed esilarante di trovarsi in galera per via di un padre e un marito che si mette a raccontare le cose più incredibili, fantasiose e strampalate, che mai mente umana abbia immaginato, degne di un’opera letteraria surreale, di una commedia da teatro dell’assurdo o di un film slapstick. Un po’ come nella commedia (Divina), quando poco prima di uscir fuori a riveder le stelle, i due sommi poeti vedono il corpo rovesciato di Lucifero (Io levai li occhi, e credetti vedere Lucifero com’io l’avea lasciato; e vidili le gambe in su tenere) che appare, da una prospettiva rovesciata, come un enorme, pittoresco e umoristico pupazzo con le gambe che sporgono nell’altro emisfero. Ma per vedere finalmente il lato comico di tutta la faccenda (l’aspetto umoristico del male), il povero Dante ha dovuto transitare, sia pure con la guida di Virgilio (davvero un buon avvocato), attraverso tutto un inferno...

b – Come occultatore del cadavere, bisogna dirlo ed ammetterlo che Michele Misseri ne ha le competenze tecniche, se non altro perché in Germania calava nella tomba i cadaveri, a suo dire. Ma a parte gli scherzi, sicuramente Michele avrebbe avuto il know how per effettuare tutte le operazioni richieste, per infilare il cadavere della povera Sarah nel pozzo. Quello che ho rilevato nei precedenti articoli è che la tempistica non torna, che sulle corde indicate non ci sono tracce, che l’auto è senza indizi. Ma soprattutto non ha senso che dopo essersi dato tanto da fare per far scomparire il cadavere - con un’operazione che ha richiesto una determinazione e un impegno eccezionali, oltre a una dose straordinaria di cinismo e tanto ‘pelo sullo stomaco’ – Michele Misseri abbia poi fatto di tutto per far ritrovare il corpo del reato. Uno che compie un’operazione come quella non ha né ripensamenti né rimorsi. Occultare il cadavere in un pozzo e sigillarlo come è stato fatto, con zelo e pervicacia, con metodologia precisa e scrupolosa, riappianando e azzerando il terreno come a cancellare perfino la memoria di Sarah, costituisce un’operazione definitiva, senza se e senza ma, senza nessun doloroso percorso di ravvedimento. Psicologicamente quella soluzione rappresenta una scelta senza ritorno, un assetto definitivo alle proprie motivazioni e al proprio io, un’opzione che non ammette pentimenti di sorta. Misseri non può neppure essere colui che ha occultato il cadavere. Chi lo ha fatto è una persona che non intendeva di sicuro tornare sui propri passi. Basta dire che c’è voluto perfino un escavatore per recuperare la salma di Sarah, per quanto il lavoro era stato fatto con diligenza, in modo ‘coscienzioso’ e soprattutto irrevocabile!

c - Rimane la possibilità che Michele Misseri sia stato solo un testimone, che abbia assistito all’occultamento del cadavere e che per questo abbia potuto fornire l’indicazione del luogo e abbia potuto recuperare e far rinvenire gli oggetti appartenuti alla nipote. Non abbiamo prove fattuali che le cose siano andate così, però non abbiamo neppure riscontri alle confessioni del protagonista di essere lui l’assassino e/o l’occultatore, salvo le sue confessioni inattendibili. Proviamo allora a immaginare lo scenario che segue, ritenendolo per il momento solo un esperimento mentale.

Michele Misseri capita forse per caso, o forse perché qualche movimento lo ha insospettito, forse perché ha visto un'auto entrare nella strada sterrata che conduce alla vecchia casa ed all'albero di fichi, nei pressi del luogo dell’occultamento del cadavere (forse si stava dando da fare per cercare la nipote). Si accorge degli strani movimenti e li segue avvicinandosi al pozzo e tenendosi nascosto in modo da non essere notato. Quello che vede lo paralizza, lo pietrifica e lo sconvolge. Una persona che forse lui conosce, o forse più di una, sta armeggiando intorno al pozzo. Il cadavere di Sarah è lì accanto, nudo, immobile con le braccia aperte... Michele Misseri assiste non visto a una scena terribile (tutto il resto è quello che ha raccontato di aver fatto in prima persona identificandosi con l’assassino). Assiste da spettatore inerte a tutta la scena e quando torna a casa è sconvolto, non riesce a capire se quello che ha visto di tanto orribile l’ha solo immaginato o è accaduto veramente (un po’ come il sogno del fioraio ma con la differenza che Misseri il cadavere lo ha fatto davvero trovare).

Nota: Quando la mente è stimolata oltre i limiti, per aiutarla a sostenere lo stress emotivo sopravviene una inibizione protettiva, una sorta di stupore catatonico, e in simili condizioni un soggetto è particolarmente suggestionabile da tutte le informazioni che gli giungono dalle varie fonti. L’evento traumatico comincia a lavorare surrettiziamente. Ci sono esperienze (vedi le nevrosi di guerra) che possono creare dei cortocircuiti mentali in forza dei quali si allontana dalla coscienza quello che appare troppo doloroso e inaccettabile, e al suo posto emergono immagini sostitutive, sintomi, false memorie che però attestano una rimozione (processo in cui vengono resi inconsci i ricordi fonte di angoscia).

Proprio perché amava la nipote come una figlia, Michele Misseri potrebbe essere rimasto come raggelato e sconvolto da un’esperienza traumatica. La mia ipotesi (perché solo di un’ipotesi si tratta) spiegherebbe un bel po’ di cose, quali: le molteplici e contraddittorie confessioni di Michele Misseri, la mancanza di riscontri, l’ora del delitto che sembra del tutto sbagliata, tutte le incongruenze e le aporie di una ricostruzione del delitto senza logica e senza movente, se riferita ai componenti della famiglia Misseri. Un’ipotesi è fatta per essere approfondita, magari poi rigettata se esiste un falsificatore che ne dimostri l’inconsistenza.

3) Dove e quando è avvenuto il delitto?

Troppe voci discordanti, contraddittorie, troppe suggestioni. Non voglio avventurarmi in ipotesi, troppe variabili incerte, troppi ripensamenti, troppe ricostruzioni affidate a testimoni ondivaghi. Comunque per intuito sono convinto che il delitto è avvenuto nello giorno stesso della scomparsa di Sarah. L’occultamento del cadavere probabilmente il giorno seguente. Comunque sia ritengo che nessuno della famiglia Misseri possa essere implicato nel delitto.

Riguardo alla valutazione del tempo trascorso tra l’ultimo pasto e la morte di Sarah cito da wikipedia riguardo a ritrovamenti di corpi umani di epoca neolitica:

Citazione: “Inghilterra, Irlanda, Germania, Olanda e Danimarca hanno restituito un certo numero di corpi provenienti da torbiere che si ritengono appartenere a vittime di sacrifici umani. In questo caso l'acidità dell'ambiente, la bassa temperatura e la carenza di ossigeno, hanno permesso la conservazione persino degli organi interni; talvolta è stato possibile determinare persino i componenti dell'ultimo pasto dall'analisi del contenuto dello stomaco.”

Se corpi risalenti a migliaia di anni fa conservano ancora i componenti dell’ultimo pasto, sia pure in condizioni ambientali ottimali, mi chiedo dove sia finito il residuo del cordon bleu dopo solo quaranta giorni, dato che a detta di tutti i patologi, tranne il dottor Strada (ma lui, come ha ammesso in tribunale, ha fatto pasticci anche per quanto riguarda le unghiate visionate dal vivo, rendendosi conto solo a posteriori che c'è differenza fra una unghiata ed un taglio profondo provocato da un tralcio di vite), per essere digerito avrebbero dovuto trascorrere dalle due alle quattro ore. E questa è una certezza scientifica appurata, quindi il delitto non può essere avvenuto tra le 14.00 e le 15.00, ma più tardi, come minimo quando il Misseri già raccoglieva fagiolini.

* Ed il telefonino?

Ah già, il discorso è rimasto in sospeso. L’apparecchio è ancora oggi in stand by. Gli analisti ed i tecnici, naturalmente sempre sotto contratto (il lavoro e lo spread prima di tutto), ogni tanto interrogano i circuiti nella speranza che un microchip nascosto e omertoso restituisca la giusta risposta: il nome dell’assassino. Finora si è saputo solo che si tratta di uno che assomiglia molto a quello che si immaginava. Ma chissà, forse non è davvero lui, forse è qualcuno di diverso, proprio come il bosone di Higgs che a quanto pare non è come lo si era pensato essere. Gilberto M.

P.S. L’altro giorno ho partecipato al vernissage di un promettente pittore astrattista. Un quadro ha attirato la mia attenzione. Una grande tela con uno sfondo nero e una grossa macchia rossa in primo piano proprio al centro. La tela odorava ancora di verniciatura. Ho letto il titolo sulla targhetta a corredo. C’era scritto: Identità dell’assassino. Mentre scrutavo il quadro, perplesso più per il titolo che per la macchia, mi son sentito toccare una spalla. Mi sono girato... era la criminologa che un tempo occupava l’appartamento di fronte al mio. Deve aver letto sul mio volto la perplessità. Se ne è uscita con una spiegazione bella e approfondita di quella performance artistica, da lasciarmi letteralmente a bocca aperta. Una ragazza è competente perfino nelle arti figurative. Mi ha spiegato il concetto di analisi transazionale, si è lanciata in una disquisizione straordinariamente suggestiva circa i processi di identificazione, mi ha lasciato intendere che si trattava di un caso emblematico di gelosia patologica. Sono rimasto davvero senza parole. Mentre lei se ne usciva dalla mostra, accompagnata da un tipo alla James Bond, mi si è avvicinato un inserviente e ha sostituito la targhetta del quadro con un’altra targhetta. Il tipo, un po’ mellifluo, mi ha guardato come fossi il solito sprovveduto e mi ha spiegato che era stata scambiata per errore con quella del quadro sulla parete di fronte: una tela con fondo rosso e con due macchie nere. Ho letto il nuovo titolo. Non ci crederete, c’era scritto: Bosone di Higgs.

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377 commenti:

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Giacomo ha detto...

La povera Sarah aveva quindici anni. O stava in casa o usciva con Sabrina e i suoi amici o era a casa di Sabrina. Queste sono risultanze processuali. Impossibile individuare il luogo il momento e il modo in cui questi terzi avrebbero conosciuto Sarah. Certo, Sarah stava diventando una bella ragazza, ma non credo che fosse l'unica ad Avetrana e che fosse di una bellezza così vistosa da attirare l'attenzione di persone conosciute per caso o addirittura solo di vista.
Gli amici di Sabrina a suo tempo furono torchiati per benino. Se fosse uscita qualcosa a loro carico, sarebbe stata strombazzata ai quattro venti.
Fermo restando che l'innocenza di Sabrina e Cosima risulta lampante dalle carte processuali, al punto che solo chi è accecato dal pregiudizio non riesce a vederla, reputo l'ipotesi dei terzi non paticabile, né processualmente né in astratto.
In pratica l'Autore, forse senza rendersene conto, evoca proprio l'ipotesi della scissione della personalità. Misseri Dr Jeckill assiste, estraniandosi da sé, alle malefatte di Misseri Mr Hyde, come se fosse un'altra persona. Sa che è stato lui, ma ne parla col distacco e le incertezze di un estraneo a se stesso.
Perciò dà l'impressione che egli non possa essere l'autore dell'omicidio, donde la sostanziale indulgenza di cui la sua figura è circondata, al punto da essere prosciolto in fase d'indagine preliminare.
In realtà egli, confessando l'omicidio, si avvia a riappropiarsi dell'unità della propria personalità, la cui scissione ha generato il disastro.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Omicidio Scazzi: udienza lampo al processo, prossima il 17 luglio.

Taranto, 10 lug. - (Adnkronos) - E' durata appena 10 minuti l'udienza di stamani davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Taranto per l'omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa il 26 agosto del 2010 ad Avetrana.

Oggi erano previste le audizioni di una decina di testimoni, ma alcuni di loro non si sono presentati mentre all'ascolto di altri ha rinunciato il pubblico ministero chiedendo l'acquisizione dei verbali delle sommarie informazioni testimoniali rese durante le indagini. La prossima udienza è prevista per martedì 17 luglio, in cui è attesa, tra le altre, la testimonianza del fioraio Giovanni Buccolieri.

Giacomo

magica ha detto...

buongiorno ..
vedremo che dira' buccolieri . continuera' con il sogno.penso che andra' in audizione con il suo avvocato. altrimenti lo aspettano tranelli come la prima volta che fu interrogato .
dal racconto di un sogno lo fecero diventare realta' .
da questo fatto del sogno fatto diventare reata' si misero in moto le folle sangiunarie . una sporca storia che ha dileggiato a piu' non posso persone che non poterono difendersi ., con il consenso di giornalai ,opinionisti che farebbero meglio a gurdare in casa propria le storiacce delle quali sono attori .denigrare persone per gettoni di presenza . sparlare mentre ch soffre in carcere grida la propria innocenza ..

lo penso e lo ribadisco .

Ivan ha detto...

Se Misseri fosse stato solo spettatore non avrebbe potuto prendere il cellulare di Sarah. Oltre allo zainetto e ai vestiti Misseri fa trovare le chiavi nascoste in un tronco di ulivo. Possibile che abbia visto tutti questi particolari senza essere notato a sua volta? Qualcuno potrebbe averglieli raccontati minutamente, ma chi? Ricordo che Antonella Boralevi sosteneva proprio questo, ma secondo lei gli autori erano comunque moglie e figlia.
Come scrive l'Autore, l'occultamento nella cisterna dimostra che c'era una relazione affettiva con la vittima. Misseri non se l'è sentita di distruggere il cadavere con altri sistemi (non scendo in particolari); al tempo stesso sul piano simbolico la cisterna rappresenta il ventre materno; Misseri depone il corpo lì lasciandolo in uno stato di quiescenza, di sospensione, in attesa di elaborare quanto ha commesso. Ha conoscenze sufficienti per sapere che il processo di decomposizione verrà accelerato; ma sarà pur sempre un processo naturale e scandito dal tempo. A lui serve tempo.
Ma a un certo punto questo progetto salta. Per Misseri la campagna, la vegetazione non sono un semplice nascondiglio; sono come un corpo vivo i cui processi segreti e misteriosi vengono sconvolti da quella presenza innaturale. Timori atavici si affacciano, la ragazzina compare in sogno.
Ecco allora che cerca confusamente il modo di far riemergere quello che aveva nascosto, cercando se possibile di uscirne indenne. Così finge il ritrovamento del cellulare.

Ivan

Ivan ha detto...

E.C.:

"Oltre allo zainetto e ai vestiti"

leggasi:

"Oltre allo zainetto e ai vestiti o meglio quelle poche tracce che ne restano"

Ivan

Manlio Tummolo ha detto...

Sottolineo qui che l'accurata analisi di Gilberto M. meriterebbe di essere letta e valutata dagli avvocati della difesa dei tre Misseri. Naturalmente alcuni personaggi, a noi noti e che intervengono con amabilità in questo blog, diranno che le mie lodi sono il ringraziamento per le citazioni fatte di me stesso. Ovviamente non è così, anche se la cosa non mi dispiace affatto. Certo, ora l'indagare su un adulterio e su un assassinio passa una notevole differenza, anche perché nella nostra società moderna l'assassinio è un grave reato, l'adulterio una faccenda di Diritto privato o civile. Dunque lo spirito delle indagini sarebbe diverso, ma se guardiamo a Paesi tecnicamente moderni, dove però l'adulterio viene ancora considerato reato degno di morte, non si fanno analisi e ricerche particolari e ci si limita a confessioni, magari estorte (vedi caso Sakineh), o a testimonianze eventualmente estorte anche queste.
Già nell'800, filosofi di impronta kantiana, come Krug e Trendelenburg, in polemica col panlogismo hegeliano sottolinearono l'impossibilità per l'uomo di dimostrare l'esistenza di un qualunque oggetto o entità, il quale può essere constatato immediatamente, se lo è, ma non "dimostrato". Se vedo il classico marziano, piccolo, verde e con le antenne, ma non riesco a fotografarlo, filmarlo, con la semplice dichiarazione o con i più complessi ragionamenti induttivi o deduttivi, non posso convincere nessuno della sua esistenza.

Ringrazio Giacomo per averci aggiornato su questo processo. Bene: il 17 luglio sentiremo il Buccolieri il quale però, non dimentichiamo, in quanto imputato di falsa testimonianza può avvalersi della facoltà di non rispondere. Ma almeno si va avanti in questa manfrina giudiziaria, ormai senza capo né coda.
Per il resto, tutti i problemi che Giacomo, Ivan, Epam, Magica, Carla, Massimo Prati, e lo stesso Gilberto richiamano, partono dal presupposto che le versioni sui vari ritrovamenti siano vere, ma io temo - viceversa - che nulla di questa storia sia vera, e che i "ri-trovamenti" siano stati fatti fare da chi aveva già TROVATO quegli oggetti, per giungere poi a colpire Sabrina Misseri, la quale era già segnata da pettegolezzi e maldicenze locali come la "COLPEVOLE DI TUTTO". Il padre serviva cone strumento per giungere a lei, con una tecnica di aggiramento delle posizioni: dove non puoi sfondare di fronte, tenti il punto debole per accerchiare la posizione. Pura strategia militare tipica di menti inquisitoriali.

Manlio Tummolo ha detto...

Come si fa a "trovare" e poi a far "ri-trovare" ? Una cosa molto semplice: grazie anche a comunicazioni anonime, le quali non possono essere portate in giudizio, se non quale corpo di reato (es: minaccia, diffamazione o calunnia), ma tuttavia utilizzate come basi di partenza nelle indagini. Per cui queste eventuali comunicazioni anonime non sarebbero mai portate in giudizio, ma nel mondo malavitoso non sono affatto rare. Una volta che si sa dove sono gli oggetti, basta portare il "fesso di turno" sul luogo e fargli "ri-trovare" gli oggetti, i corpi e tutto quello che si ritiene necessario. Perché altrimenti, Michele Misseri ha "ri-trovato" solo certe cose e non tutte, se è stato l'operatore unico della vicenda ? Ha bruciato ? Bene, dove ? e le ceneri ? le tracce del falò ?

Una piccola nota di arte astratta per Gilberto: ai tempi in cui eravamo ancora giovani, anzi adolescenti, ebbi occasione di sentire un dibattito televisivo: un giovane, critico d'arte, diceva che c'era un grande significato nel dipingere un punto rosso su fondo nero, o viceversa.
Il mio professore di storia della filosofia all'Istituto magistrale, poi docente universitario di Storia Contemporanea, studioso - che coincidenza - del pugliese Gaetano Salvemini, Elio Apih, sosteneva che i quadri astratti non dovrebbero avere titoli, perché il loro significato è quello che, protagoreamente, dà ciascun fruitore dell'arte, e non l'autore del quadro stesso, proprio per lo stile d'arte figurativa.
Ma i frequentatori di mostre, guardando un quadro, sentono il bisogno di sentire che cosa il pittore volesse esprimere, a maggior ragione dove lui non vede nulla di particolarmente emozionante. Un po' come i test di Rorschach che tu conosci molto bene. Anche questo dramma è, in fondo, un test di Rorschach, dove ciascuno vede ciò che inconsciamente (?) desidera vedere. Se non erro, si chiamano drammi psico-sociali.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Chi ha ucciso Sarah? Ottima domanda Dott. Gilberto, alla quale non le sò rispondere con certezza.Oggi però, voglio essere un pochino presuntuoso e ricordando che il Procuratore Sebastio riteneva le indagini chiuse al 95x100 salvo poi ricredersi come tanti altri, io aumento la percentuale al 99,9x1oo.Questa mia valutazione deriva dall'aver sentito prima e letto poi le tante versioni di Michele Misseri ,con relative ritrattazioni, al quale anche Lui non si è sottratto,é Lui o non è Lui l'assassino?Ebbene a differenza di qualcuno io non ritratto e non torno indietro è dico che ad uccidere la nipote è stato Lui,al 99,9 x100 punto e basta, senza se e senza ma. Personalmente, del sogno del fioraio , delle dichiarazioni della Pisanò, del Petarra,della fam.Scazzi, compresa la badante ,e delle innumerevoli intercettazioni telefoniche dei vari dialoghi dei personaggi coinvolti e non in questo delitto ,importa poco e niente.Non ritengo, che come nei quiz ci devono essere per forza varie opzioni A B C ,no ,e ritengo il Misseri colpevole del delitto di Sarah senza l'aiuto di nessuno.La prima versione del Misseri è come il primo amore non si dimentica ,ed io ascoltandola ,ed aggiungendo quei pochi dettagli che mancavano per chiudere il caso ne ho la quasi certezza lasciando ai colpevolisti lo o,1 x100 di possibilità ,per cambiare idea mi debbono portare le prove della colpevolezza di Sabrina e Cosima altrimenti non cambio di una virgola e sopratutto non ritratto la mia tesi.Un abbraccio affettuoso a tutti.

magica ha detto...

buongiorno ..
io traggo le identiche considerazione di vito vignera,,
è talmente logico che non lo come si faccia a trovare altre alternative

in caso ci fossero le altrenative ,, spiegare il fatto all'unisono.. con gli sms .., con tempi ,,il calcolo mentale..di una persona normalissima che per la prima volta ei appresta a fare un omicidio .
basta leggere tra le righe dei commenti ,si dice e non si conferma ..

quoto vito vignera , siamo in 2?pazienza ,,

Fox (ie) ha detto...

Ok..arrestiamo Michè e scarceriamo quelle "povere donne".......

Giacomo ha detto...

x Magica
Ho l'impressione che siamo abbastanza di più...

x Fox.
Le due donne Misseri non avrebbero dovuto essere neppure incriminate.
Per Misseri c'erano elementi sufficienti perché egli fosse rinviato a giudizio già alla fine del 2010. A quest'ora il processo di primo grado nei suoi confronti si dovrebbe già essere concluso.

Giacomo

darpi ha detto...

x fox -il caso si risolve se sostituiscono buccoliero e argentino che non sembrano all'altezza ...ciao

Fox(ie) ha detto...

x Darpi, per me stanno facendo un ottimo lavoro, è questione di punti di vista! Bisognerà soltanto vedere se tutti questi indizi porteranno a costituire prove certe, basterebbe un po' di coraggio in + da parte dei testimoni della vicenda e il gioco è fatto! Ti saluto!

Manlio Tummolo ha detto...

In tutti i casi, stanti le numerose lagne sui carcerati, anche ormai condannati in terzo grado, e proclamazioni varie da parte governativa e parlamentare, nuove proposte di amnistia (residuo dei tempi in cui i sovrani assoluti decidevano sulla vita e sulla morte dei sudditi), non si capisce affatto come le due donne siano ancora chiuse in un carcere senza nemmeno un elemento a disposizione, che non sia la pre-condanna dei colpevolisti a scatola chiusa, a soddisfazione dei quali sono ancora tenute dentro. Questo è il modo serio di lavorare dei SS. inquisitori, gente che meriterebbe di essere inviata sotto processo per una bella serie di indecenti abusi d'ufficio.

Giacomo ha detto...

x Fox.
Certo, coraggio di "testimoni" come quelli che andavano a controllare se Sabrina mangiasse cioccolata oppure, come sembra che debba fare chi sta in lutto, masticasse amarissime foglie d'assenzio. Oppure come quelli che giudicavano se Sabrina piangesse VERE lacrime, oppure FALSE lacrime facilmente riconoscibili se misurate col "comaròmetro"...

E così via spettegolando.

Io penso che "testimonianze" di tal genere in fin dei conti risulteranno favorevoli alla difesa.

Giacomo

Vito Vignera da Catania ha detto...

Esimio Prof Tummolo,ritengo che nella vita ogniuno debba assumersi le sue responsabilità ,ed avere il coraggio di esprimere le proprie opinioni.Ho letto decine di articoli riguardo il caso Sarah Scazzi,e migliaia di commenti pro e contro Sabrina e Cosima ,e anche se non ho una cultura eccelsa come la Sua ,cerco di esprimermi in modo semplice e cordiale con tutti.Di quello che ho scritto me ne assumo la responsabilità,e se ritengo che il colpevole è Michele Misseri ,non lo dico per far piacere a qualcuno ,lo dico perchè ritengo che il Misseri del 2010 non si è comportato da buon padre ,non ha avuto le cosiddette palline . Si è fatto ingannare da chi non doveva far altro che confermare la sua testimonianza ,e cercare semmai un piccolo sconticino di pena chiedendo perdono alla piccola Sarah ,e tutta la famiglia Scazzi.Le ritrattazioni di Misseri se vagliate attentamente ,fanno acqua da tutte le parti ,e il Giudice che ha creduto alle tesi dei procuratori non dovrebbe fare altro che dire, toh, non solo mi ha ingannato il Misseri ma anche i miei colleghi Magistrati,portandomi verbali e dichiarazioni di testimoni che sognano e vedono rapimenti, senza una benchè minima prova a sostegno della loro tesi ,Sign.Giudice esca fuori gli attributi e metta almeno agli arresti domiciliari le 2 donne.

magica ha detto...

buonasera ,,
i testimoni cosa dovrebbero dire per avvalorare la colpevolezza delle donne misseri . inventarsi malignita'? bel modo di far valere la giustizia . qua non si sta ragionando di una partita a calcio,,la situzione è piu' seria .. lo so che a certi le misseri sono antipatiche e per questo le considerano omicide ..
come quello stupido uomo che sta in panteganik che disse :non vedo l'ora che diano a sabrina l'ergastolo ... ,,
poi crede al sequestro pero' solo sabrina la vorrebbe ergastolana ..
anche per queste teste di c.. me ne sono andata . che brutta esperienza!!

Fox(ie) ha detto...

No... persone che hanno visto e tacciono! E' diverso.....

magica ha detto...

fox mi pare che fin'ora persone che non hanno visto nulla abbiano parlato anche troppo .
petarra ? la piasano?
mah! a quelli x falsa testimonianza non capita nulla?- non vedo coeerenza in questo caso .. gli inquirenti se come dicono gli innocentisti vogliono vederci chiaro nella faccenda .. dovrebbero indagare anche chi ha contribuito ad ingarbugliare la matassa .. infine con queste testimonianze fasulle

hanno fatto perdere tempo e denaro ..
se non si trova un riscontro serio con queste testimonianze dovrebbero avere delle ripercussioni . anche xchè sono andati a testimoniare di volonta' propria .
troppo facile .

Vito Vignera da Catania ha detto...

Un grazie sincero a Magica e tutti quelli che condividono la mia tesi ,ma anche a quelli che non la condividono ,vuol dire che me ne farò una ragione .ciao Magica e saluti a Carla e al Prof Tummolo.E tanti saluti a tutti gli altri amici .Buona serata.

Manlio Tummolo ha detto...

Se è per quello, uno solo dice di avere visto e di aver fatto: è Michele Misseri ma, e qui divergo da Lei caro Vito Vignera sempre cortesissimo, non sono affatto convinto che soltanto le ritrattazioni facciano acqua. E' tutta la storia che fa acqua, per giunta maleodorante, e mi pare che, al di là delle mie molteplici osservazioni, le analisi di Gilberto M. siano assai chiarificatrici in questo senso. Certo, per l'uomo comune, anche ragionevole ma non portato alle analisi di tipo scientifico, c'è il bisogno di accertare qualcosa e, nei delitti, di vederli come il classico giallo in cui scoprire l'autore del crimine. E' umano e comprensibile, malgrado si debba tenere conto sempre che anche la confessione non elimina l'esigenza di considerare "non colpevole" chiunque non sia stato giudicato con sentenza definitiva (anche un grado solo, se non presentasse ricorso). La verità è che un'enorme parte degli omicidi, e non certo solo in Italia, rimane senza autore certo, spesso per errori tattici di indagine fin dall'inizio. Nel nostro caso vi è un tratto di strada "buio" o "cieco", in cui nessuno vede e sente nulla, qualcuno sogna, qualcuno trasforma i sogni in realtà, appunto perché non ritiene credibile nessuna delle versioni di Michele Misseri, salvo il fatto che abbia "soppresso" il corpo della nipote. Ad ogni modo le nostre divergenze saranno poi messe alla prova in questo e nei gradi successivi. La mia impressione è che vi saranno condanne in primo grado, per soddisfare le esigenze vendicative della folla sanguinaria; in secondo e in terzo non si saprà nulla dell'assassino, ma verranno assolte le due donne, e forse lo stesso Michele, malgrado le confessioni che, ne sono convinto, negherà in blocco appena moglie e figlia torneranno a casa.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Esimio Prof Tummolo ,accetto la sua ipotesi in cui il Misseri possa non aver commesso l'omicidio ,d'accordo con Lei che non basta confessare un delitto per esserne l'omicida ,però dovrebbe condividere la mia tesi in cui esprimo il mio pensiero che il Misseri da, una prima confessione ,e che confermerà davanti al Giudice ,passano pochi giorni e incomincia a ritrattare inventandosi la storiella del cavalluccio con relativo incidente ,passano pochi giorni e ribalta il tutto rispondendo alle domande,tutte a mio parere molto suggestive come un automa ,e confermando la sua tesi nell'incidente probatorio . Ora io Le chiedo, è mai possibile che il Misseri del 2010 possa essersi da solo inventato tutto quello che Lui ci descrive ? questo è il mio dubbio ,e come me di tanti amici del blog .Come se le spiega quelle ritrattazioni da uno che non ha ne arte e ne parte se non quella di un umile contadino tutto casa e lavoro ,inventarsi le descrizioni omicidiarie coinvolgendo la figlia ? Allora qui mi incavolo e dico che non può essere tutta farina del suo sacco ,e che qualcuno lo abbia aiutato .Almeno in questo è d'accordo? Attendo una Sua saggia risposta .Non voglio aver ragione a tutti i costi ,io voglio la verità.E grazie sempre .Cordiali saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Ma caro e cortese signor Vignera, non c'è assolutamente nulla di cui incavolarsi. Ho detto, e dovrebbe saperlo, che le varie versioni dalla prima all'ultima, non sono farina del sacco di Misseri, ma vengono dai SS. inquisitori. Uno di loro, non ne ricordo il nome, se Buccoliero o chi per lui, dice all'inizio dell'incidente probatorio di aver usato con Michele metodi suggestivi; dice pure che questo è legittimo con gli indagati e cerca di anticipare gli avvocati, allora i coniugi Russo e la dr. Conte. Nessuno degli avvocati gli ribatte che l'art. 61 CPP pone nelle medesime condizioni garantiste indagati ed imputati, dunque il divieto di metodi suggestivi vale per gli uni come per gli altri. E questo fu il primo abuso d'ufficio di una lunga serie che ha poi condotto perfino alla denuncia della Procura di Taranto da parte dell'Unione Camere Penali, ovvero dell'associazione degli avvocati penalisti, ed in modo speciale dalla Camera Penale Romana, a tutela di De Cristofaro, nonché alla richiesta di rimessione in altra sede che venne evitata per poco.
NULLA E' FARINA DEL SACCO DI MICHELE MISSERI, l'ho detto e ripetuto. Poi che cosa decideranno le varie Corti non lo so con certezza: posso solo supporre che in primo grado vi sarà la condanna delle due donne per soddisfare le ansie giustiziere dei giustizieri, ma in secondo e terzo grado la faccenda dovrebbe essere rovesciata, con ogni probabilità ma non con certezza. Sentenze definitive assurde non sono certo mancate nella storia giudiziaria, che oggi scatenano sdegno, ma che in passato vennero anche approvate dalla pubblica opinione. Per cui, dico solo: siamo in attesa di ogni evenienza, ma pronti a segnalare ogni ulteriore irregolarità procedurale.

magica ha detto...

buongiorno .
la prima versione di misseri è farina del suo sacco ..( verosimile )
la altre non lo sono . sono tutte versioni ridicole ..prive di logica . misseri è stato vessato manipolato da chi pensava di aver trovato il capro espiatorio ma come ho sentitto dire ...
il diavolo fa le pentole ma non i coperchi ..
pensando di parlare di un incidente misseri ne disse di ridicole .e. inverosimili cosi' quelli che credevano in una vera confessione .. si trovarono ingarbugliati in una matassa di versioni contradditorie .(ecco la metafora dei coperchi)
le versioni ridicole di michè non avevano bisogno di una laurea x dirle o scriverle ..

norma ha detto...

Misseri è l'assassino di sua nipote,l'ha uccisa perchè quel pomeriggio le aveva toccato il seno e le aveva messo una mano sul pube,come lui stesso raccontò.La poverina si è ribellata e scappando ha minacciato di raccontare tutto ai familiari,il Misseri ha avuto paura e l'ha ammazzata con la corda che serviva per l'avviamento della scopatrice (Strada ha mentito come fece per i graffi sulle braccia,sull'omicidio a quattro mani,e sul delitto commesso da una donna,a patto che fosse corpulenta).Poi carica il cadavere in macchina e lo viola perchè la sua mente è ancora annebbiata dal desiderio,quando recupera la razionalità telefona a suo fratello e comincia a crearsi il primo di una lunga serie di alibi,non ultimo il finto ritrovamento del cellulare spuntato fuori propio quando i pm cominciano a mettergli gli occhi addosso.Facendo ritrovare quell'oggetto il Misseri ha voluto dire "Io non c'entro nulla,altrimenti non sarei così stupido da mettervi sulle mie tracce".Ma poi dopo nove ore di interrogatorio crolla,arriva quindi Galoppa che approfitta dello scetticismo dei pm e gli suggerisce di accusare sua figlia.Non gli spiega bene come fare,è convinto che basterà dire che è stata Sabrina perchè è quello che i pm vogliono sentire,quindi in fretta e furia si fa l'incidente probatorio e le cose sembrerebbero sistemate,quella ridicola versione viene verbalizzata senza che nessuno batta ciglio.Poi il contadino si rende conto che le promesse del suo figlioccio non sono proprio reali e ritratta,ma è ormai troppo tardi,per i pm significherebbe dire all'Italia intera che li guarda che non sono capaci di fare il loro mestiere e che dipendono dalle dichiarazioni di un semi-analfabeta,quindi lo dichiarano inattendibile.Si fa il processo,si trovano i testimoni come il Petarra "che fa gli orari insieme ai pm" per distruggere l'alibi di Sabrina e il tutto si fonda su una bugia che Sarah avrebbe detto allla madre per uscire prima da casa.Io non vedo organizzazioni mafiose nè strani e occulti personaggi del luogo,nè sette sataniche,vedo una realtà molto semplice,ossia un uomo che ha fatto una cosa orrenda e che non ha volgia di pagare,un avvocato che approfitta della vicenda per salire agli onori della cronaca fregandosene se per questo un innocente pagherà con il carcere a vita,vedo degli uomini tanto ambiziosi quanto impreparati che hanno tanta paura di fare una pessima figura e di vedere distrutte le proprie carriere.Fa più paura questo che un'organizzazione criminale o una setta satanica.

Anonimo ha detto...

Norma, come fa a sapere così dettagliatamente tutte queste cose, era presente?

magica ha detto...

norma era presente sulla scena del crimine come voi, noi, tutti ..
solo che dopo mesi di indagini di testimonianze del cavolo ci sono indizi che non contano un'acca,,,,
senza tanti preamboli la pensa come molti ..,
pero' ..secondo gli scatoloni a chiusura ermetica non capiscono situazione .
pare invece una considerazione plausibile solo quella dagli inquirenti ..e indagini fatte
tutto quello che è emerso non sono altro che pettegolezzi e chiacchere di corridoio .. si -- lo ribadisco..

Manlio Tummolo ha detto...

Se la prima versione fosse verosimile, lo sarebbero anche le altre. Costituiscono tutte il "doloroso percorso di ravvedimento" progettato, delineato, attuato dalla SS. Inquisizione. Se vogliamo cercare nella famiglia Misseri il colpevole, sarebbe difficile, in una casa che non è certo né Versailles, né la Reggia di caserta, e neppure il Vaticano, non trovare una qualche forma di conoscenza e connivenza negli altri membri della famiglia. Far sparire il cadavere, e non di un tizio qualunque trovato per caso in cortile, ma della propria nipote affine, consanguinea della mogli e della figlia, frequentatrice quotidiana della casa, senza che nessuno ne sapesse nulla, si accorgesse di nulla, ecc., è assai poco verosimile. Di questo dilemma, bisogna pur dar atto a chi si oppone all'innocenza delle donne, c'è poco da fare. La logica mentale e quella dei fatti sono altrettanto inesorabili: o in quella casa nulla è avvenuto (come lo prova l'assenza di ogni elemento verificabile), o vi è stato un rapporto, se non altro di complicità passiva.

PINO ha detto...

CARO TUMMOLO, anche se non commento il caso Scazzi, lo seguo costantemente, compreso, naturalmente, i suoi interessanti, e talvolta giustamente polemici interventi.
Quest'ultimo, delle ore 18,37, l'ha concluso con la frase " o vi è stato un apporto, se non altro di [complicità passiva]", che ha stimolato la mia curiosità.
Me ne darebbe, gentilmente,la chiave di interpretazione?
Grazie e tanti cordiali saluti.
Pino

magica ha detto...

buonasera ,
lo disse anche garofano che dal garage misseri è molto difficile sentire dei gemiti ,,
lo disse strada che la ragazzina è morta in pochi minuti e non ha potuto gridare avendo la corda stretta al collo ..
se gli altri abitanti della casa , sono intenti in altre faccede .. la cosima aveva la tv aperta? la sabrina era in bagno? misseri era in garage ,, e in un attimo ha ucciso la nipote ..poi era solo misseri che che aveva il tempo x fare l'omicidio
sabrina era intenta con gli sms , e preparativi x il mare ,
poi se le fossero state epettatrici passive .. xchè non vedendo arrivare la cugina chiesero al pedre :hai visto sarah ?
questo lo afferma misseri dagli interrogatori e dai quali fu messo agli arresti . lo disse anche sabrina .. hanno la facolta' di leggersi nel pensiero?oppure sono dementi ?

magica ha detto...

i morti sono i morti purtroppo ..si fanno sparire nel medesimo modo .. con freddezza ,,
poi vengono i rimorsi ..
ognuno è libero di pensarla in modo diverso .

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Pino,
la complicità passiva può semplicemente consistere nel silenzio. Accorgersi di qualcosa, ma preferire tacere, non solo con le autorità, ma anche con lo stesso familiare che si sospetta di aver ucciso e fatto sparire il corpo, non di un estraneo trovato in cortile o nei campi per caso, ma quello di una parente strettissima, ivi presuntamente uccisa. E' evidente, e il lavoro di Gilberto M, nonché, senza troppa presunzione, anche le mie molteplici considerazioni, dimostrano che in quella casa, con quelle modalità, nelle molteplici versioni fin qui date in pasto alla stampa e alle folle, nulla è accaduto: si tratta di un delitto impossibile. Le versioni, dalla A alla Z, sono versioni di comodo, mistificazioni pure. Non un segno che confermi in quella casa il compimento di un simile reato, il che sarà determinante nel processo.
Tornando alla complicità passiva, se il delitto fosse avvenuto in quelle condizioni, compiuto da chiunque, è assai difficile immaginare che in quell'ambiente non grandioso gli altri familiari non se ne fossero minimamente accorti, o non avessero dubitato di qualcosa. Invece nulla: di qui, posta vera la versione A (iniziale), devono avere un elemento di vero anche le versioni successive, per, come minimo, una conoscenza di ciò che fosse avvenuto nella casa. Ma, per me non vi sono due innocenti ed un colpevole o due colpevoli e un complice casuale (sarebbe più logico pensare a 3 colpevoli su 3), ma tre innocenti coinvolti con metodi completamente ma rozzamente truffaldini per nascondere altro.

Anonimo ha detto...

O due assassine e un complice, o un assassino e due complici.
Come la giri giri per me sono tutti e tre colpevoli se non altro per occultamento di cadavere.Non è possibile che la metà della famiglia non si sia accorta di nulla.Mica è stato ammazzato e portato via un gattino (con tutto il bene che voglio ai gatti)e poi che dire della Cosima, figlia di sua sorella. Io li metterei tutti e tre in carcere e butterei la chiave.

PINO ha detto...

@Grazie TUMMOLO,
ho inteso perfettamente.
A rileggerci presto, Pino

magica ha detto...

proprio anonimo . la figlia di sua sorella . che ha avuto im casa x anni . coccolata alle feste invitata a pranzi e cene ..
si vede che saresti in grado anche te .di uccidere una nipotina ???. il solito discorso qualunqiusta quello delle chiavi .

carla ha detto...

buongiorno magica più volte penso che la responsabilità è dei giornalisti che inculcano e si divertono di prendere in gioco della gente fracile,senza rendersi conto dei danni psicoligi che creano....
poi in fondo la ignoranza non paga,cioè è un passaggio obligato per chi non è sveglio,cioè se uno non riesce vedere le assurdità che si dicono e li accetta vuol dire che ne è cline a tale comportamento e tutto sarà pagato a tempo debito.....
a noi non nego ci dà fastidio a delle ingiustizie,a volte mi domando perchè prendercela così tanto?....non siamo noi che stiamo facendo del male,in cui non abbiamo nulla da temere!....
sarà che nella vita abbiamo dei diritti,ma anche dei doveri,prima con se stessi e poi con altri= rispetto che è la cosa più fondamentale della vita......
e purtroppo conviviamo con la parte negativa della vita e questo è un problema del individuo se vuole vincersi al male......
cioè 2 sono cose o sei tu che padroneggi il male oppure il male si prende gioco di te= il male rappresenta solo distruzione sia di se stesso e di altri questo si sa,solo un cieco non puo vedere queste cose......buonagiornata,un caro saluto a Vito ,Manlio e tutti amici del blog

Epam ha detto...

Egr. Sig. Gilberto, Egr. Sig. Tummolo,

Qualsiasi teoria, perché abbia un minimo di validità o di attendibilità che dir si voglia, deve avere un minimo di dati oggettivi e, mi perdonerete per questo, le Vostre sono solo – come lo stesso Sig. Gilberto ammette nel suo articolo – teorie frutto di esercizi mentali proprio perché peccano di dati oggettivi..

Ribadisco per l’ennesima volta un concetto; perché le vostre ipotesi abbiano un fondamento, dovreste spiegare in modo convincente il coinvolgimento pesante di Michele Misseri in un delitto compiuto da altri soggetti non meglio identificati, senza che lo stesso Misseri abbia avuto una parte attiva nel delitto (e quindi complice).
La pretesa di voler far passare, a tutti i costi, il Misseri come un burattino o come un mentecatto, che si assume, in modo diretto o indiretto le responsabilità di qualcosa che non ha commesso, è davvero assurda oltre che priva di fondamento, anche se si parte dal PTSD per arrivare ai gatti molecolari attraverso i tacchini di Russell e i sarchiaponi americani.

Scusate, abbiate pazienza, stiamo parlando dell’omicidio di Sarah Scazzi o del bosone di Higgs?

Per quale motivo, allora, la ricostruzione dei PP.MM. tarantini dovrebbe essere fasulla? Solo perché ci stanno antipatici o perché hanno usato metodi suggestivi ed in contrasto con le norme di diritto penale (è l’unico punto su cui siamo d’accordo) e che hanno indirizzato le indagini in un unico senso anziché, con tutti i dati oggettivi in loro possesso, agire in più direzioni?

Lo dissi qualche tempo fa, e per questo sono stato, in un certo senso, rimproverato. Restiamo alla realtà dei fatti, a quello che sono, ad oggi, gli elementi di nostra conoscenza, e sono dati che nessuno, ed in nessun modo può smentire o eccepire come falsi.
Michele Misseri ha fatto trovare tutto quello che c’era da trovare, nell’ordine:
Cellulare;
Corpo della vittima;
Effetti personali bruciati (tra i quali i magneti delle cuffiette e alcuni pezzi di corda);
Batteria del cellulare;
Chiavi di Sarah;
e che questi oggetti siano stati fatti ri-trovare attraverso suggerimenti più o meno anonimi mi sembra davvero inverosimile (difficile suggerire in quale cavità di quale albero possano trovarsi le chiavi).
E, soprattutto, consideriamo che tracce di sangue di Sarah sono state trovate nell’auto di Misseri e sul cartone con il quale lo stesso ebbe a coprire il corpo di Sarah.
So che Massimo Prati contesterà questa mia ultima affermazione ma, non essendoci stata alcuna smentita alla notizia rinvenibile qui
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo494922.shtml
e qui
http://www.manduriaoggi.it/notizia.asp?idnews=7916
e qui
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201011articoli/60110girata.asp
e altrove, per me questa notizia è valida, anche se non posso dimostrarla, come vorrebbe Massimo, con un atto ufficiale (che quasi certamente si troverà agli atti del processo).

Questo è, lo stato attuale dei fatti, tutto il resto è puro esercizio mentale, che, per carità, può anche essere sacrosanto, ma solo se si basa su dati concreti.

Concludo con il Sig. Tummolo. Lei ama definirmi innocentista a 2/3. Sì lo sono! Ma non perché, come lei potrebbe immaginare, ritengo Michele Misseri colpevole del delitto, ma solo perché è stato lui stesso a dircelo, non posso, quindi, essere innocentista nei suoi confronti. Nel momento in cui qualcuno mi dimostrerà che Misseri, in qualche modo, è estraneo alla vicenda, diventerò innocentista a tutto tondo.

Buona giornata!
P.S. Dalla lettura dell’articolo, prendo atto di un grande passo avanti. Siamo passati dal delitto compiuto da una banda di criminali al soggetto unico e per di più, ma con il punto interrogativo, conosciuto a Sarah.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Epam,
nelle Sue interessanti considerazioni, quantunque ripetitive, Lei commette l'errore di personalizzare troppo la questione. Io non ho definito solo "Lei" innocentista a 2/3, ma tutti coloro, anche quelli che non scrivono qui, i quali ritengono che, dei presenti nel luogo al momento del delitto, 2 siano innocenti ed 1 il solo colpevole.
La Sua sottovalutazione, vagamente denigratoria, per la logica, per la metodologia scientifica, per ogni principio generale dimostra che Lei segue la tecnica del giallo: ogni delitto ha un colpevole, quindi il colpevole deve essere scoperto. Lei ritiene un fatto "oggettivo" (che in realtà non esiste, perché ogni fatto è rivissuto soggettivamente) una serie di cose; io ritengo invece che l'unica cosa oggettiva ed assodabile è la frase iniziale del PM nell'incidente probatorio, la folle ricerca di una giustificazione per una procedura illegale.
Egregio Epam, ogni atto è reato o non è reato sulla base di una legge, che determina pure le regole per individuare come reato quel determinato atto. Lei rischia di restare assai deluso da questo processo, come molte persone che vedono nella vicenda Scazzi un "giallo", di cui scoprire l'autore. Legga attentamente l'interessante articolo oggi pubblicato da Massimo Prati e capirà, forse, quale sia l'importanza del dubbio, degli interrogativi e delle perplessità in ogni procedura di ricerca, sia del bosone di Higgs, sia di un delitto: si tratta pur sempre di fenomeni materiali o "naturali".
E non mi pare che sia il caso di prendersela tanto su certi temi e su certi approcci. Nell'indagine giudiziaria la forma, il metodo, la regola hanno un'importanza determinante, e mi pare che si sorvoli troppo su questo, malgrado recenti esempi. Sono procedure "scientifiche", né più, né meno che quelle sul bosone di Higgs o sulla velocità dei neutrini, pur essendo completamente diverso l'oggetto di ricerca.

Epam ha detto...

Un'altra cosa volevo aggiungere riguardo la possibilità che da sotto il garage qualcuno possa sentire qualcosa.

Per esperienza diretta. LavoroFaccio piccoli lavori giù nel mio garage. Uso spesso stumenti elettrici, come trapani, motoseghe, seghe circolari compressori ed altri strumenti che fanno un gran baccano.

Si sentono, tant'e che spesso la mia consorte mi avverte di aver lasciato acceso il compressore.

Ma se i miei sono di sopra, in casa e non in cortile, ed io da sotto il garage lancio un urlo, difficilmente lo sentono. Potranno percepirlo ma mai sentirlo chiaramente.

Quindi, è possibile nessuna delle due donne abbia potuto sentire nulla, soprattutto trattandosi di uno strangolamento che come atto non è particolarmente "rumoroso", perchè la vittima difficilmente potrebbe riuscire a lanciare un urlo talmente forte da essere chiaramente udibile da sopra.

Manlio Tummolo ha detto...

PS. Poiché l'ultima ri-confessione, per altro già ignorata dalla SS. Inquisizione, ha solo una funzione strumentale (la speranza o illusione che ciò consenta la liberazione di moglie e figlia, a compenso di altre dichiarazioni contro la sola seconda, mai contro la moglie), non è affatto improbabile che, in presenza di loro liberazione, egli rigetti tutte le sue dichiarazioni, proclamandosi integralmente innocente. Ed allora che si farebbe in questo caso ? A quale sogno di quale altro fioraio o madre di amante del fioraio appellarsi ? Mah ! Mi sembra che una terza scappatoia contro la famiglia Misseri non vi sia, e sia pure tardi per trovare un testimone che dica:
1) di aver visto entrare Sarah Scazzi in casa a quell'ora;
2) di aver sentito urli, lamenti o rumori strani;
3) di aver visto ocularmente uno dei membri della famiglia strangolare la ragazza, occultarne il cadavere in macchina, portarlo al pozzo o che altro ancora.
Se lo trovassero ora a due anni di distanza dal delitto, puzzerebbe troppo di truffa e falso giudiziario.

Manlio Tummolo ha detto...

Una cosa, caro signor Epam, è lo strangolamento, altro e ben più complesso far sparire un cadavere, senza il rischio di essere sorpreso nell'operazione. Ciò richiede complici attivi, i "pali". Né mi si costringa a ripetere per l'infinitesima volta: Sarah non era il corpo di un estraneo qualunque, casualmente trovato nel campo o in cortile, e che si seppellisce in fretta, perché non puzzi e non si riempia di vermi. Era la nipote consanguinea della moglie e della figlia, frequentava la casa quotidianamente, doveva arrivare a quell'ora per la gita al mare, ecc.: tutti elementi questi che rendono, non difficile, ma semplicemte quasi impossibile (salvi ciechi, sordi, ed altro, in famiglia) celare il corpo e farlo sparire, per poi iniziare "dolorosi percorsi di ravvedimento". Io non ho ammazzato mai nessuno, né so come far sparire un corpo umano in poco tempo: solo chi è avvezzo a tali delitti (vedi mafia, ecc.) sa far sparire corpoi con molta efficacia, abilità, rapidità. Ma vi risulta così difficile da comprendere ?

Epam ha detto...

Sig. Tummolo,

al momento posso risponderle solo sull’ultimo suo commento.

Ma prima mi preme sgombrare il campo da qualsiasi equivoco. Non ho denigrato il lavoro di nessuno, se ho dato questa impressione me ne scuso, non era mia intenzione.

Poi, cosa c’entra la “soppressione” del cadavere di Sarah con lo strangolamento? Perché si passa di palo in frasca?
Io ho sottolineato il fatto che lo strangolamento possa essere avvenuto senza che nessuno si sia accorto di nulla, stante la difficoltà di chi sta sopra ad un garage di sentire cosa accade di sotto e lei mi tira fuori la soppressione del cadavere?
Scusi ma proprio non riesco a capire il nesso!

E poi, scusi di nuovo, che c’azzecca il fatto che si tratta del corpo di un consanguineo e non di un estraneo? Se uno è capace di uccidere, non vedo perché debba avere problemi a sopprimere un corpo.

Sembra sempre più evidente. State sottovalutando la personalità di Michele Misseri.

VITO VIGNEREA DA CATANIA ha detto...

Sono d'accordo con Epam e condivido le sue analisi.PROF TUMMOLO ,ne lei ne io e tanti altri abbiamo mai commesso un omicidio ,ed è ovvio che ci viene difficile immaginare come abbia fatto Misseri a far sparire il tutto senza che nessuno abbia visto niente ,ma purtroppo ci dobbiamo arrendere all'evidenza di come lui descrive le fasi e le modalità di come abbia agito dopo che sua figlia e Mariangela si sono allontanate dalla scena del crimine .Mettere la macchina dentro il garage ,aprire il cofano ,controllare che non ci sia nessuno in zona prendere il corpo della nipote metterlo dentro e coprire con un cartone affinchè nessuno veda niente ,poi mette la zappa sopra e parte per la campagna per andare a far sparire il corpo della nipote ,il tutto con tempi che non so quantificare visto che non c'ero e fare ritorno a casa.Facile per lui, per me, per lei e quacun altro magari diventa difficile per la paura ,ma credo che anche lui ne avesse tanta di paura ed allora a cercato di fare più in fretta possibile Ok.La saluto affettuosamente.

magica ha detto...

buongiorno il garege dei misseri è situato un po' in disaprte dalla casa..x accedervi bisogna uscire dalla casa e percorrere un piccolo ,maarciapiede,,
dunque se una persona è intenta all'interno del garage a fare qual'cosa di utile o cattiva .. viene udito solo se un'altra persona presta dell'attenzione ai rumori oppure si trova nei paraggi del garage ..
basterebbe andare su MAPS..CLICCARE AVETRANA VIA DELEDDA .. CASA DI MISSERI ..
si evince la posizione del garage

..
che sia una estranea o una nipote non cambia nulla quando l'omicidio è avvenuto ,, l'omicida si tutela x non farsi sorprendere ,infatti mette alcuni cartoni sopra il corpo..
nell'immediato arriva l'amica mariangela ed è l'unico momento favorevole a misseri .. quindi lui parte x l'occulatamento mentre ragazze cercano la srah .
poi che sia avvenuto subito o dopo questo non cambia la responsabilita' di misseri

magica ha detto...

buongiorno il garege dei misseri è situato un po' in disaprte dalla casa..x accedervi bisogna uscire dalla casa e percorrere un piccolo ,maarciapiede,,
dunque se una persona è intenta all'interno del garage a fare qual'cosa di utile o cattiva .. viene udito solo se un'altra persona presta dell'attenzione ai rumori oppure si trova nei paraggi del garage ..
basterebbe andare su MAPS..CLICCARE AVETRANA VIA DELEDDA .. CASA DI MISSERI ..
si evince la posizione del garage

..
che sia una estranea o una nipote non cambia nulla quando l'omicidio è avvenuto ,, l'omicida si tutela x non farsi sorprendere ,infatti mette alcuni cartoni sopra il corpo..
nell'immediato arriva l'amica mariangela ed è l'unico momento favorevole a misseri .. quindi lui parte x l'occulatamento mentre ragazze cercano la srah .
poi che sia avvenuto subito o dopo questo non cambia la responsabilita' di misseri

magica ha detto...

non capiso il doppione ,, comunque il mio post è simile a quello di epam .. l'abbiamo scritto contenporaneamente .. ormai dopo tanto tempo che si parla di questo caso abbiamo tutti gli stessi indizi o notizie ..percio' poi si scrivono le stesse cose

Anonimo ha detto...

Da anonimo a magica,
anche se Cosima non è stata lei di persona ad ammazzare la nipote, per me è parte in causa. Se poi magica vuole che le dica che ha ragione lei, bene posso anche farlo, si sente meglio ora?. Non è lei quella che dice che "ognuno è libero di pensarla in modo diverso", credevo che avessimo libertà di parola. E' sottinteso che il discorso delle chiavi è un modo di dire. Lei di magico non ha proprio niente, scenda con i piedi per terra e ci dica chi è. Un'altra cosa,io non sarei capace di ammazzare neanche una mosca glielo giuro, lo chieda a se stessa se ne è capace.

norma ha detto...

Non c'è nulla di impossibile nelle azioni che desrive Misseri e nel fatto che nessuno si sia accorto di nulla,egli racconta di aver strangolato Sarah mentre quest'ultima gli dava le spalle,la poveretta di certo non si aspettava che di lì a qualche secondo lo zio che l'aveva cresciuta le avrebbe stretto forte una corda al collo, e in quelle condizioni non poteva di certo urlare,magari lo avrà fatto ma la voce proprio non le usciva,per cui non è assolutamente improbabile che di sopra o per strada nessuno l'abbia sentita.Per quanto riguarda poi il trasporto del cadavere al pozzo,è lo stesso Misseri che chiarisce la dinamica:entra con il cofano dell'auto nel garage,prende in braccio la nipote senza difficoltà dato che pesava si e no 50 kg,la posiziona nel retro,poi ricopre tutto con dei cartoni sui quali fu ritrovata anche una macchia di sangue.Nessuno lo vede,erano le 14,45,c'erano 40° all'ombra e la gente dormiva dato che la maggior parte degli abitanti di Avetrana lavora come bracciante agricolo e si sveglia alle tre del mattino.Poi Misseri va al pozzo e telefona al fratello affinchè quest'ultimo,semmai la s.ra Cosima lo avesse mai chiamato,dica di essere insieme a lui in una certa masseria a recuperare dei cavalli scappati.Gran bel modo di essere estraneo al delitto,erano passati nemmeno 20 minuti ed il Misseri già si costruisce il primo alibi...

Anonimo ha detto...

Più che di Michele Misseri, questa sembra la descrizione di Speedy Gonzales.
Non condivido affatto la descrizione di Norma.
Mary

magica ha detto...

bell'anonimo!le dico chi sono?lei chi è? se non hai nemmeno un nik ,,
non ho pretese di magicita' ci mancherebbe , mi sono messa questo nik che equivale a qualsiasi altro nik ..
lei non puo' uccidere una mosca? e allora xchè pensi che cosima uccida una nipotina ? x futili motivi . ma se pensa che ci sia altro lo scriva cosi' lo sappaimo anche noi ..

magica ha detto...

condivido in pieno la considerazioni di norma .
sono talmente lampanti... , ha descritte ..misseri .quello che successe ..


e considerate noi dopo aver letto e riletto notizie quasi tutti i giorni .
.. quello che si scrive a discolpa delle donne sono intuizioni verificabili

quelli che la pensano diversamente scrivessero quali sono le vere o supposte verita' ,
si possono dibattere tranquillamente .. ..

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Epam,
Si mette a parlare come Di Pietro adesso ? "c'azzecca" perché la soppressione del corpo fa seguito logico e fattuale col delitto; ma tutto ciò richiede l'aiuto di qualcuno anche in casa, se non altro ad avvisare se stia arrivando qualcuno, la stessa Sabrina, come nella seconda versione se non ricordo male; la moglie, che potrebbe chiedere al marito di cambiare una lampadina in camera da letto, oppure se voleva un caffè; doveva arrivare Mariangela, un vicino che si lamentava delle bestemmie di Michele per il motore non funzionante, ecc. Insomma un po' di gente che poteva transitare in zona, prima ancora di metter il corpo in macchina e poi allontanarsi alla chetichella per fare il resto. Comunque, a me sinceramente discutere su chi sia o non sia l'assassino interessa assai poco; dico solo che in quella casa, stanti gli elementi di prova a disposizione, nulla è avvenuto. Non è un caso che un presunto "reo confesso" se ne stia a casa, invece moglie e figlia sono ancora in galera.
Il vero nodo della questione è la procedura di indagine prima; poi la procedura processuale; quattro avvocati denunciati, uno minacciato di espulsione dall'Ordine, ecc.. Uno ancora sotto processo. Tutte cose che non denotano certo limpidezza in questa storia. Sceglietevi voi l'assassino che vi pare, e vivete felici e contenti, tanto con questo atteggiamento non si sposterà proprio nulla, non spetta a noi assolvere o condannare chicchessia !

magica ha detto...

stava arrivando qualcuno : la mariangela .. amica delle due ragazze ,,
in quel garage buio e sporco ci andava misseri e la figlia non aveva motivo di andare in quel tugurio .
ci andoì la nipote xil motivo che non sapremo mai ..

quindi quel garage era il luogo di misseri .
mettere la vittima nel baule della macchina è stato facilissimo x misseri . poi ha nascosto il corpo con il cartone .. la vittima era un fuscello .. non penso misseri abbia avuto bisogno d'aiuto .. e mettiamo che le le donne fossero state chiamate in aiuto x caricare o come sentinella ,, con il cavolo che avrebbero fatto finta di niente .. non capisco , xchè zia e cugina avrebbero dovuto aiutare il padre asassino .. manco avesse ucciso il gatto ..

magica ha detto...

da magica ad anonimo
vorrei capire la frase..
(anche se cosima non ha ammazzato per me è parte in causa ..)
non vorra' sostenere .ch cosima giudava la macchina?
mentre nei sedili posteriori una sagoma grossa uccideva?
dica ,, la sua ..

Anonimo ha detto...

Guarda magica che lei è una persona pericolosa e sta cercando di provocare. Io non ho mai detto che Cosima guidava la macchina mentre nei sedili posteriori una sagoma grossa uccideva. Per parte in causa io intento che anche ammesso che fosse stato Michele ad ammazzare la nipote, la moglie non poteva non subodorare qualcosa e per me lo ha coperto. Mi piacerebbe che le rispondesse la mamma di Sarah a questo proposito, che da quel che io so ha sempre sostenuto che la sorella sapesse.
Vuole un mio nik e qual'è il problema. Mi chiamo tim e cos'ì l'accontento. E con questo chiudo e non rispondo più alle sue provocazioni.
tim

Epam ha detto...

Sig. Tummolo

forse è meglio chiuderla qui.
Inutile continuare.

Solo una considerazione.

Se per lei Michele Misseri non è l'autore materiale del delitto deve considerarlo, a tutti gli effetti, complice attivo e non solo un semplice esecutore di ordini o mero spettatore di un delitto.

Anonimo ha detto...

intendevo scrivere così e non cos'ì
tim

Epam ha detto...

Anonimo

Se Cosima Serrano avesse voluto coprire il marito, non sarebbe stata imputabile perché si sarebbe trattato di favoreggiamento peronale, reato per il quale non si può procedere penalmente quando la persona che gode del favoreggiamento è un famigliare.

Anonimo ha detto...

Epam, lei ha perfettamente ragione, quello era un mio pensiero, sicuramente se sta in carcere è perchè gli inquirenti la pensano diversamente da come ho dedotto io.
tim

VITO VIGNEREA DA CATANIA ha detto...

Caro amico Epam ,e da tanto tempo che, leggendo tutte le descrizioni fatte da te sul caso in questione ho riscontrato che hai potuto verificare ,essendo del luogo tutte le menzogne dette dai testimoni ,ma anche tante verità ,e quindi deduco che quello che scrivi è riscontrabile ,e verificabile . Un caro saluto a te e tutti gli amici del blog.

Manlio Tummolo ha detto...

Io considero Michele Misseri persona strumentalizzata dalla SS. inquisizione in tutto e per tutto, per fare da cavallo di Troia e giungere a Sabrina Misseri e a Cosima Serrano. Tutto quanto è stato narrato non ha trovato uno straccio, ancorché minimo, di conferma: anzi i concludenti comportamenti della SS. Inquisizione non lo fanno ritenere partecipe neppure all'occultamento (altrimenti sarebbe considerato complice attivo). Questa è la mia convinzione e non ho l'abitudimne di dover subire quelle altrui in nessuna forma. Ognuno si prenda dal menu inquisitoriale l'assassino che gli piace e la versione del delitto che preferisce, come si fa al ristorante. Alla fine si vedrà che cosa decideranno i tre gradi di giudizio. Ci piaccia o no, quella sarà la versione definitiva.

mgica ha detto...

esimio tim --
hahahò.. roba da matti
io pericolosa . ma quando mai !
che tipo strano.. poverino ti sto provocando .. se ti provoco che succede?..
mi sa che tu pensi al sogno del fioraio ..
ma buccoliero non ci sta'... allora come la mettiamo ? tim ..

Ivan ha detto...

Se moglie e figlia di Misseri fossero state dal primo momento a conoscenza del delitto compiuto da Michele, i tre per essere davvero “furbacchioni” avrebbero probabilmente fatto entrare la Seat dal cancello principale della villetta in retromarcia caricando il corpo dal retro della casa. Accostare la macchina alla porta del garage senza farla entrare (perchè c'era un dislivello che non lo consentiva) sembra dimostrare che Michele ha dovuto “arrangiarsi” da solo correndo il rischio di essere visto da qualcuno.

Ivan

vodafone ha detto...

Partendo dal presupposto che le due donne Misseri siano innocenti, cosa della quale sono personalmente convinto, sulla base di tutto quanto reso noto degli atti di indagine, verrebbe naturale pensare che il responsabile del delitto sia Michele Misseri visto che sin da subito ha confessato il delitto. Tralasciamo allora per un momento il fatto che tutte le confessioni rese da Misseri (inclusa quella dell'incidente probatorio) sono piene di incongruenze, lacune, aspetti inverosimili, tempistiche da recordman dell'omicidio. Consideriamo allora la confessione resa non appena tornato da Contrada Mosca dove aveva accompagnato gli inquirenti ed aveva permesso di recuperare il cadavere di Sarah.
Purtroppo quella di pubblico dominio non è la vera confessione bensì una specie di verbalizzazione della confessione. Perché quella vera e propria è quella precedente al trasferimento a Contrada Mosca e purtroppo di questa non abbiamo modo di sapere come si sia svolta e come si sia arrivati al crollo ed al conseguente inizio del "percorso di ravvedimento". Lo si capisce bene da come il dott. Buccoliero metta in bocca a Misseri tutte le risposte senza aspettare che sia lui a raccontare. Ma in ogni caso risulta significativa per alcuni cenni e frasi che Misseri dice. Come per esempio quella relativa al fatto che dove aveva parcheggiato la macchina (vicino al fico del terreno del padre), questa non era visibile. Ma visibile da chi? Chi poteva passare da quelle stradine e notare una macchina a quell'ora caldissima del pomeriggio del 26 agosto? O non era visibile eventualmente da qualcun altro che si trovava negli stessi luoghi?
Ma poi Misseri cosa fa? Stando al suo racconto spoglia il cadavere della nipote, lo violenta, lo riveste e lo porta al pozzo (queste operazioni renderebbero di per se già inverosimile la ricostruzione in quanto i tempi necessari, inclusi quelli per l'occultamento, che secondo Misseri avviene interamente durante quel primo pomeriggio prima di tornare in paese a raccogliere fagiolini). Ma qui a me sorge spontanea una domanda fondamentale. Domanda che pretende una risposta credibile in quanto questo potrebbe essere uno degli indizi principali che potrebbero confermare che il delitto si è svolto come raccontato da Misseri od invece fornire una pista di indagine alternativa verso eventuali altri colpevoli sinora non entrati nel caso.
Che Misseri abbia voluto portare il cadavere di Sarah al fico di Contrada Mosca è anche credibile in quanto quel terreno era di proprietà del padre (ma nell'agosto del 2010 di chi era veramente?). Ma poi cosa fa per occultare il cadavere? Avrebbe potuto benissimo scavare una fossa sufficientemente profonda proprio in quel posto affinché il cadavere non fosse mai trovato. Per lui, bracciante agricolo, sarebbe stata un'operazione facile e non molto faticosa. Per di più se il terreno fosse stato veramente suo, avrebbe potuto restare tranquillo per sempre. Invece porta il cadavere presso una cisterna interrata per l'acqua che si trovava a circa 300 m di distanza in un terreno di proprietà di un suo "cugino" (si è mai saputo chi fosse?). E qui bisogna domandarsi come si trovasse in quel momento l'imbocco della cisterna/pozzo. Visibile? Facilmente apribile? Perché un cisterna per l'acqua in quella zona è un manufatto importantissimo per qualsiasi tipo di coltura. Un manufatto che, benchè forse non utilizzato negli ultimi tempi, avrebbe potuto essere ripristinato in qualsiasi momento. Un manufatto che doveva essere ben conosciuto dal proprietario del terreno.

vodafone ha detto...

Ed allora già pare molto strano a me, ma dovrebbe parerlo a tutti quanti, che Misseri abbia voluto occultare il cadavere in un luogo non "suo" con il rischio che venisse ritrovato anche a brevissimo tempo (bastava aprire la cisterna e l'odore della decomposizione avrebbe subito fatto capire che vi era un cadavere). Ma non basta. Perché dopo aver calato il corpo, con difficoltà, nella cisterna, la richiude e ricopre il tutto con pietre e terra, nonché fogliame o erba tagliata, occultando in tal modo la cisterna medesima tanto da dover metterci sopra, a detta sua, un ceppo di legno per potersi ricordare in un secondo momento dove si trovassero cadavere e pozzo. E questo nuovamente a me pare decisamente strano. Perché il proprietario del fondo (suo cugino; e mi domando ancora chi sia in realtà questo cugino) avrebbe potuto benissimo passare di lì e subito insospettirsi di non riuscire a ritrovare la cisterna. Magari nel giro di un mese od anche il giorno medesimo. Come poteva essere certo che questo non potesse capitare? credibile che abbia voluto correre un simile rischio?
A queste domande non so con esattezza se sia mai stata data risposta. Ma finché ciò non accadrà, personalmente continuerò a credere che nulla torni nel racconto di Misseri e che invece quanto ipotizzato da Gilberto forse sia molto più vicino alla realtà dei fatti di quanto molti commentatori di questo blog siano disposti ad ammettere.

vodafone

PS: Se mai ipotizzassimo che le due Misseri siano realmente le colpevoli i dubbi dovrebbero necessariamente aumentare visto la tanto decantata astuzia femminile, soprattutto quella delle donne del sud

Vito Vignera da Catania ha detto...

X IL PROF TUMMOLO.EsimioProf ,se Lei dice che Misseri è stato strumentalizzato dalla SS. Inquisizione e poi io dico anche plagiato dal suo Avvocato con la collaborazione della criminologa ,vuol dire che questo signore è stato trasformato in un burattino. Se i metodi utilizzati si scontrano con il C. P. P . Art 61 ,allora vuol dire che questo processo è una farsa bella e buona .Quando Lei dice, attenzione che questo delitto non a niente a che vedere con la lettura di un giallo, sono d'accordo con Lei.Non sono io che l'accuso del delitto ,e Lui che dice essere l'unico responsabile del delitto .Io non posso fare altro che trarre dei dati da tutto quello che questo signore ha detto e ridetto nei mesi, fino a poco tempo fà nelle interviste televisive. Io non lo sò chi è il colpevole di questo delitto ,ma ho forti dubbi che ad uccidere Sarah per gelosia sia stata Sabrina con la partecipazione della mamma ,e che Misseri occulti il cadavere .La saluto sempre cordialmente.

Epam ha detto...

Sig. Vodafone,

Che facciamo? Alle nostre (mie) domande non si risponde perché alle mie domande solo altri possono rispondere e poi lei viene qui a porre domande?

Non le sembra incoerente tutto ciò?

Risponda prima lei alle domande da me poste ovvero sul perché e per conto di chi Misseri avrebbe dovuto accollarsi la responsabilità del delitto.

Io, forse per primo(nel commento di qualche tempo fa sul Dove,Quando Come, Perché Chi), ho sollevato il dubbio che Sarah POssa essere morta non il 26 agosto ma anche il giorno dopo, ed in altro commento, ebbi a dire che era davvero inverosimile che Misseri potesse aver fatto tutto quanto raccontato nel giro di 25 minuti. Ma sottolineai anche il fatto che in quel lasso di tempo l'impellenza primaria del Misseri era quella di liberarsi del corpo della nipote; nascondere, far sparire gli effetti personali di Sarah era un onere che poteva essere rimandato al giorno dopo.

Anche questo voler accostare Michele Misseri a Speedy Gonzales o ad un Superman è indicativo di come, repetita juvant, si stia sottovalutando il Q.I. di Michele.

Il fatto che Michele MIsseri sia un contadino, semi analfabeta, non significa assolutamente che sia un deficiente. Michele Misseri è, anzi, persona molto più intelligente di quanto si voglia far credere.

Altro che PostTraumaticStressDisorder Michele Misseri il PTSD lo fa venire ad altri...

vodafone ha detto...

Sig. Epam

Alle sue domande sul perché Misseri debba accollarsi la responsabilità di un delitto da lui non commesso non so proprio dare una risposta ed è per questo che considero l'ipotesi avanzata da Gilberto una delle poche credibili se non l'unica.

Sul CHI possa aver commesso il delitto escludendo i componenti della famiglia Misseri, è un quesito ancor più difficile se non impossibile per noi, visto che nessuno è venuto a raccontarci qualcosa in merito ad indagini alternative, ammesso siano state svolte e gli inquirenti non si siano subito concentrati esclusivamente sui Misseri.

Eppure dagli articoli di giornale precedenti il ritrovamento del cadavere possiamo trarre anche alcuni spunti che forse avrebbero dovuto essere approfonditi anche dopo la strana confessione di Misseri. Il mio commento precedente evidenziava il fatto che il terreno dove si trova la cisterna non era di proprietà di Michele Misseri ma di un suo cugino. Potrebbe questo fornire uno spunto di indagine?
Sappiamo però che sia le donne Misseri sia Concetta Serrano avevano avanzato sospetti sull'ambiente di San Pancrazio Salentino dove Sarah aveva passato alcuni giorni da una cugina e dove abitano altri parenti oltre a persone conosciute dal padre di Sarah. Quest'ultimo era stato fatto oggetto di sospetti persino dalla moglie anche per alcuni suoi comportamenti ritenuti anomali come i contatti strani avuti la sera/notte prima della scomparsa. Sappiamo delle chat che Sarah frequentava pur non avendo (apparentemente) un computer ed utilizzando quelli delle amiche.
Ma purtroppo dobbiamo basarci esclusivamente su scarse notizie di giornale che ben sappiamo essere spesso sommarie e imprecise se non fantasiose. Perché la SS. Inquisizione, come giustamente la definisce Tummolo, non ha detto o scritto pubblicamente assolutamente nulla che non fosse contro Michele o le due donne Misseri.

Il fatto che Michele Misseri non sia un deficiente, cosa che credo anch'io, rende maggiormente sospetto il luogo e le modalità dell'occultamento del cadavere.

Sui tempi dell'occultamento è Misseri che ha raccontato di averlo fatto tutto in un'unica volta e cioè in quel brevissimo lasso di tempo durante il quale sembra si sia allontanato da Avetrana e da casa sua. Se gli si crede sulla confessione del delitto, non vedo perché non credergli sulle modalità dello stesso. Ma questo rende decisamente inverosimile il tutto. E non vedo motivo perché Misseri non potesse raccontare di aver eseguito tutte le operazioni in due fasi distinte nel tempo.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ho letto un articolo in cui si dice che alla prossima udienza le 2 donne potranno parlare, mentre michele ancora no ,cosa ne pensate? buona giornata a tutti.

Giacomo ha detto...

x Vito.
Penso che sia la solita bubbola. Nella prossima udienza non credo che saranno invitate a testimoniare le Misseri. E se anche lo fossero, quasi certamente si avvarranno legittimamente della facoltà di non rispondere, senza che ciò possa essere processualmente valutato come un indizio a carico. L'accusa ha già dichiarato esplicitamente che le considera delle gran bugiarde e dunque sarebbe incoerente adesso interrogarle, a meno che non ci si aspetti che loro dicano di essere delle assassine.
Penso che questa notizia sia stata diffusa per coprire quella che dice che nella prossima udienza sarà chiamato a testimoniare il fioraio sognatore.
Buona giornata anche a Lei e a tutti gli amici del blog

Giacomo

Giacomo ha detto...

Per il Sig. Vodafone.
Se l'accusa avesse avuto delle notizie incriminanti nei riguardi di terze persone, sarebbe stato suo dovere formalizzarle da tempo, e cioè prima della chiusura delle indagini nel mese di luglio del 2011, per consentire a questi terzi di nominare dei difensori.
Attualmente nel processo non figurano altri imputati, oltre a quelli già noti.

Giacomo

magica ha detto...

x vofafon .
è assodato che dalle parti di avetrana e non solo.. è comune l'abitudine di seppellire i cadaveri nei pozzi delle campagne .. ne abbiamo sentito parlare molte volte
misseri sapeva dove trovarne uno quindi ,va' dove sa' di trovarlo .
il pozzo si trova in un posto defilato della campagna . non c' è pericolo di essere scoperti .. poi l'ora è strategica ..
avevo visto alla tv un articolo nel quale la signora cosima parlava di quel posto .. se non erro diceva che avevano lavorato quel terreno gli anni addietro. ma poi dice che abbandonarono quella campagna : non ricordo il motivo . .. non vi meravigliate che misseri abbia fatto poche scuole .e secondo alcuni è poco sveglio .
questo non c'entra con l'intelligenza ...misseri è intelligente e molto furbacchione ..

magica ha detto...

xtim o vodafon ..
apprezzo il vostro modo di scrivere gli ultimi post .. si evincono persone corrette sebbene a volte ci siano diverse vedute.
a me sovvengono spesso considerazioni a scoppio ritardato ..
quante manfrine su personaggi di san pancrazio salentino ..
queste sospetti di sabrina e cosima , e in primis di concetta le quali ebbero sospetti su questi personaggi ..
ma tant'è che gli inquirenti avendo avuto da misseri una prima confessione ,, scartarono subito queste eventualita' di san pancrazio. imputando alle misseri subito l'etichetta di bugiarde e depistatrici.
mentre si sanno che ci furono nelle sera e nella notte strane telefonate e comportamenti dello zio ..
questo particolare l'ho letto su . questo forum .
non era una sensazione capibile da parte delle 3 donne?.. invece tolta la concetta si impuntano sulle misseri --definendole depistatrici..

norma ha detto...

Quel terreno era abbandonato da tempo ed il pozzo non lo avrebbe usato nessuno,questo Misseri lo sapeva bene ecco perchè si è risparmiato dallo scavare una fossa vicino all'albero di fico,era una fatica inutile e comportava una perdita di tempo che avrebbe destato sospetti,inoltre c'erano i vestiti e lo zainetto e la corda da bruciare,quindi di cose da fare ne aveva,oltre che telefonare al fratello per costruirsi il primo alibi e contemporaneamente far sparire gli oggetti di Sarah...

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera,
ho la forte impressione di discutere, oltre che con giallomani estremi, anche con accaniti scommettitori, che impegnano, all'uso inglese, tutte le loro sostanze sulle varie possibilità. Con questo modo di vedere i problemi, sinceramente ho poco da fare, e nulla da condividere.
Riguardo al processo, che sia una farsa, non è certo da oggi che lo sostengo, e ho detto e ripetuto che andava trasferito altrove, ed anche molto lontanto (Aosta o Bolzano). C'è mancato poco che riuscisse, visto che concordava con gli avvocati della difesa perfino il procuratore generale della Cassazione, poi, a causa del caos che a livello generale ne sarebbe sorto in Magistratura, si è preferito soprassedere, con la scusa che anche altrove la pubblica opinione fosse condizionata dai mezzi d'informazione, mentre il vero nucleo della questione era verificare se lo fosse o non lo fosse la Corte di Taranto. L'istanza di remissione, mal posta per ragioni di diplomazia forense, ha fatto sì che il processo restasse lì. Andrà come andrà, e sicuramente in modo non soddisfacente per nessuna delle parti che tanto si accalora su chi sia o siano gli assassini.
Riguardo all'interrogatorio delle Misseri, se non ho mal capito esse potrebbero essere "testimoni della difesa", e quindi interrogate anche senza la volontà dei pubblici ministeri, che però potrebbero contro-interrogarle, cone gli avvocati della parte civile. In quanto imputate, esse possono avvalersi della facoltà di non rispondere a nulla, oppure a ciò che preferiscono. Possono fare, come del resto fatti, interventi spontanei, pur tacendo a domande specifiche.

Giacomo ha detto...

Ancora a proposito di Valentina.

Ai tempi dell'incidente probatorio farlocco, furono a suo tempo versati fiumi d'inchiostro e innalzati teoremi e dogmi sul fatto che un PADRE NON PUO' ACCUSARE una figlia sapendola innocente, trascurando del tutto il piccolo dettaglio che l'accusa alla figlia scagionava il cosiddetto padre, e quindi c'era una chiara UTILITA' in quest'accusa.

Adesso molti storcono il naso e la bocca, perché Valentina accusa suo padre, puramente e semplicemente dichiarando: "lui me l'ha detto, e io ho motivo di credergli".
Qualcuno di questi scetticoni mi potrebbe spiegare quale sarebbe l'UTILITA' di Valentina, nell'assumere una posizione del genere, oltretutto sicuramente sofferta?
Che cosa cambia per Valentina sul piano sociale, se ad uccidere Sarah è stato il padre oppure sono state la madre e la sorella?

Sono sicuro che questa domanda rimarrà senza risposta.

Giacomo

Epam ha detto...

X Vito Vignera

Sig. Vignera, mi scusi ma ho dimenticato di ricambiare il saluto e di ringraziarla per l'apprezzamento.

Buona domenica!

Epam ha detto...

Bah!

A me sembra strano! Davvero molto strano.

Sig. vodafone, per una persona che legge o apprezza Russell e Schrodinger, sembra strano che dimentichi il verbo "arare".

La fossa.

Ma perchè Michele Misseri avrebbe dovuto scavare una fossa se ne aveva già una pronta?
Altra contradizione.
Non può aver fatto tutto in 25-30 minuti e poi si parla di scavare fosse?
Dimensioni della fossa.

Vogliano determinare la dimensione della fosse in 1 metro e mezzo (ad abundantiam) per, almeno 50 centimetri di larghezza e almeno un 1 metro di profondità?
E già, sig. vodafone! Almeno un metro di profondità perché non si può prendere per buona la possibilità (per altro abbastanza remota visto che era abbandonato da tempo) che "il pozzo venga riusato" e tralasciare la più che probabile possibilità di un intervento di "aratura". Seppellire un corpo ad profondità inferiore significherebbe “tirarlo fuori” al primo colpo di aratro
Sig. vodafone, prima di lasciarsi andare in avventure pericolose (in senso lato, of course), bisognerebbe conoscere usi, costumi e abitudini di un luogo nonchè la "natura" del luogo.
Perché Michele Misseri, con tutta la sua esperienza di contadino, scavasse una fossa di quelle dimensioni, avrebbe dovuto impiegare (vado a lume di naso) almeno un ora un ora e mezza.
E lei questa la considera un possibilità verosimile, con tutti i rischi che ne potevano derivare?
Suvvia.
Ma poi perché scegliere proprio l'albero di fico per scavarvi una fossa? Poteva scegliere un albero qualsiasi. No. Un albero di fico.

Misseri ha elaborato subito che "il pozzo" era il posto più sicuro (proprio perché inutilizzato e non più utilizzabile) e lì ci è andato senza batter ciglio.

Il pozzo.

Michele Misseri non ha dovuto scavare nulla intorno al pozzo. Era solo coperto (chiuso) da un masso, quello stesso masso che lui solleva come un fuscello durante il sopralluogo che tutti hanno visto.
Inoltre non vi era terreno smosso intorno, ma terreno compatto. Se ci fosse stato terreno smosso non sarebbe stato coperto dalla sterpaglia che è possibile vedere nelle foto, e quella non è sterpaglia messa da Misseri per coprire il pozzo, ma sterpaglia ancorata in terra ma ormai secca perché giunta al termine del suo ciclo di vita.
Se Misseri avesse smosso terra intorno all'imboccatura del pozzo, quella zona sarebbe stata "pulita" poiché in un terreno smosso ad agosto, i primi ciuffi di "erba nuova" si cominciano a vedere intorno alla fine di ottobre per un certo tipo di erba, altro tipo di erba (che e quello visibile nelle foto) il ciclo di vita inizia a primavera per finire in estate, salvo che non venga diserbata prima.


Mi dispiace, ma la sua teoria, continua a non convincermi e a fare acqua da tutte le parti.

Ivan ha detto...

Proprio non si capisce perchè Valentina dovrebbe aprioristicamente considerare colpevole il padre; c'è chi si spinge oltre e ipotizza un favoreggiamento attuato scientemente da Valentina verso Sabrina, favoreggiamento ovviamente non punibile.
In genere i commentatori glissano sulle ragioni specifiche di tale presa di posizione, si tende a confondere il ruolo di Valentina con quello di Cosima, ipotizzando una dittatura del matriarcato e un patto solidale delle donne a scapito di Michele Misseri.
Il giornalista Goffredo Buccini ha dal canto suo cercato di spiegare la presa di posizione di Valentina con una sorta di “solidarietà generazionale” con Sabrina, che è una teoria piuttosto singolare.
Se è comprensibile la posizione di Cosima, che cerca (o meglio ha cercato sinchè ha potuto) di dimostrare l'innocenza di Sabrina, che è sua figlia, non si capisce perchè dovrebbe fare altrettanto Valentina accusando Michele, che è suo padre e a cui normalmente dovrebbe essere molto legata.
Del resto anche Sabrina, come risulta dagli sms con Ivano, era più attaccata al padre che alla madre.
Sul piano economico accusare il padre significa la rovina di casa Misseri, mentre la figlia che non possiede beni non perderebbe nulla e nulla farebbe perdere alla famiglia (e potrebbe cavarsela con una pena lieve – non dico ora, anche se confessasse, ma di certo avrebbe potuto farlo quando era patrocinata dall'Avv. Francesca Conte al tempo del “cavalluccio”). Questo elemento, teoricamente motivante in una direzione opposta a quella effettivamente presa, dei profili economici patrimoniali, andrebbe considerato da chi lancia anatemi contro Valentina, visto che poi si chiamano in causa gretti motivi di interesse come l'invidia dei Misseri per un'eredità come movente per l'omicidio di Sarah.

Ivan

Giacomo ha detto...

Nel caso del prof. Strada, si assiste ad un singolare perito settore, che s'improvvisa investigatore ed interagisce con un indagato, quasi volesse stendere una relazione peritale, quanto meno in contraddittorio con lo stesso indagato.
A me sembra un'anomalia bella e buona. Compito del perito settore è quello di ricavare i dati dell'autopsia dall'esame oggettivo e dalla sua esperienza ed abilità, indipendentemente da qualsiasi altra notizia. E' suo compito effettuare delle ipotesi sui motivi per cui si rilevino certi segni e che significato possano avere questi segni.
Quindi del tutto fuori luogo e fuori pertinenza mi sembra l'esperimento improvvisato con un FOULARD!
Inoltre a me sembra del tutto improprio che non si sia sentito il bisogno di nominare un collegio peritale, considerato che il corpo da esaminare era in condizioni molto deteriorate e quindi c'erano da superare difficoltà molto serie.
Questo per quanto riguarda l'aspetto tecnico.

Per quanto riguarda l'aspetto giuridico, l'autopsia fu effettuata in tempi molto rapidi, ed all'epoca unico indagato era il Misseri, reo confesso. Mi pare che non fosse stato nominato ancora un perito di parte nemmeno dalla difesa del Misseri. DOPO che l'autopsia fu effettuata, fu indagata Sabrina Misseri, la cui difesa fu quindi esclusa dall'autopsia.
Adesso io mi chiedo: a parte il fatto che nel tempo Strada ha affermato tutto ed il contrario di tutto, che rilevanza giuridica contro Sabrina e Cosima Misseri possano avere i risultati di un'autopsia in cui i diritti della difesa non erano tutelati?

Giacomo

carla ha detto...

vedi giacomo,quello di fare notizia che il padre copre la figlia,presa come se fosse una scperta fenomenale nel sentimento umano,quanto a pari alla scoperta dell'america,è stato, secondo me,una bella bufala,in cui tante cose sono state raggirate e trascurate.....purtroppo nella vita per errori altrui ci va di mezzo qualcun altro.......ma credo per primo nella giustizia DIVINA poi alla giustizia terrena,che quando meno si pensa succede sempre qualcosa.... (il male non può vincere,alla fine vince sempre il bene).....buonadomenica

Anonimo ha detto...

Una considerazione personale al commento sopra.
Se avessi la certezza che il male non può vincere, e che il bene prevale sempre, ne sarei felicissima.
Mary

carla ha detto...

be! mary ti faccio notare una cosa o se osservi,quando si parla del male ,al momento appare come un libro aperto se ne parla fino a tal punto ,che non è prevedibile quando sarà la fine ,solo DIO può saperlo,ma alla fine il libro si chiude e finisce in bene,non so se lo comprendi......vedi nella vita si è dimostrato che il male ha la meglio,non è schierandosi ad essa vuol dire che ne sei immune,il male di tradisce comunque perchè essa rapresenta il male non possiamo aspettarci dei favori da essa,è più facile che ti usi,perchè senza il proprio consenso lui il male non puo fare nulla e una volta fatto quello che fatto ti distrugge....
perciò il male non è l'infinito ,ma il bene si....
specifico se ho usato ti usa ecc. non è rivolta alla tua persona intendo che possa il male usare tutti me compreso,ma sta a noi essere guardinghi di non farci usare che poi si paga in prima persona,perchè come già detto che il male è come un libro aperto che prima o poi finisce.....il bene no....saluti

Vito Vignera da Catania ha detto...

X .Mary.Per essere certi che il bene prevale sempre sul male basta avere fede in DIO sempre, non solamente quando ci fa comodo e gli chiediamo aiuto ,io ringrazio sempre il SIGNORE ,perchè ogni giorno mi da la gioia di vivere ,avere una famiglia ,e che ringraziando DIO stiamo tutti in ottima salute .Quando ci facciamo del male , siamo noi che lo vogliamo non certo DIO ,anzi diventiamo peccatori .Il male verrà sempre sconfitto credimi ,altrimenti la nostra vita non avrebbe senso ,il diavolo purtroppo tante volte ci inganna con promesse che non potrà mantenere ,e ci induce in tentazioni malvagie ,tante volte ci siamo caduti ,e cosa ne abbiamo ricevuto in cambio ,niente .Tu mi potrai dire ,ma la povera Sarah che aveva fatto di male ,niente ,ma è una delle tante vittime della cattiveria umana .Ma il SIGNORE e grande e gli renderà giustizia ,chi ha commesso il delitto pagherà sia con la giustizia terrena e sia con quella Divina stanne certa ,e abbi fede in DIO . cordiali saluti a te ,Carla Epam Giacomo ,Magica ,e il sempre saggio e sommo PROF tummolo .

carla ha detto...

ciao Vito ,hai detto bene e contracambio i saluti,purtroppo ci si va di mezzo per errori altrui,certo c'è chi dice ,"ma DIO non potrebbe fermare prima che si manifesti il male?",ma non si fa i conti che esiste il libero arbitrio....e poi domandiamoci quanto siamo disposti ad ascoltare,gli scritti e i insegnamenti ci sono ,ma si tendono cosiderarli irrisori e allora non c'è la prendiamo con LUI se certe cose succedono......
poi ripeto se c'è chi crede che il male ha la meglio,mi domando allora per cosa sta combattendo per il bene o per il male?......ciao Vito la saluto caramente.....e saluti a tutti amici del blog

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Brugnera, ricambio i saluti.
Quanto al chiedersi perché Valentina dice così o in altro modo, come ho detto tante volte, non possiamo rispondere noi per conto degli altri. Che Valentina sia veramente convinta sulla criminalità del padre o che lo faccia assecondando una manovra difensiva in funzione della difesa della madre e della sorella, non lo possiamo sapere affatto. Solo in confessionale ce lo potrebbe dire, ma noi non siamo sacerdoti (io almeno, degli altri non so...).
Vedo anche che vi sono qui molti esperti di fosse, affossamenti e sparizioni di corpi in questo blog: non so se invidiare o compiangere tanti possessori di certezze in ogni campo dello scibile, compreso quello mortuario; personalmente non vado oltre quel poco che si conosce in un normalissimo funerale.
Dopodomani, forse...., ne sapremo qualcosa di più, ma ne dubito molto, visto l'andamento complessivo del processo.

Epam ha detto...

Sig. Tummolo,

ha perfettamente ragione, convengo con Lei. Troppi esperti. Ma non può negare che oltre agli esperti che cita Lei, ci siano anche un paio di esperti in "rapimenti" e/o "sequestri" che hannno più certezze dei primi.

Che dice; invidiamo o compiangiamo anche questi "esperti"?

Vito Vignera da Catania ha detto...

X il Prof TUMMOLO.Gentile Prof ,se lei fosse uno degli avvocati di Sabrina dopodomani come si comporterebbe ? farebbe rilasciare dichiarazioni spontanie oppure converrebbe rispondere alle domande?PS mi chiamo Vignera non BRUGNERA.X EPAM ,rileggendo le dichiarazioni spontanie di Michele Misseri dal GUP CARRIERE ,lui dice di ricevere una telefonata da cosima mentre era in contrada Mosca e che aveva già messo Sarah nel pozzo ,hai notizie riguardo l'ora di questa telefonata? Vi saluto tutti cordialmente ,e a presto grazie

magica ha detto...

buonasera a tutti ,
ciao vito , la lelefonata fra misseri e la moglie dovrebbe essere quella delle 15 e qual'cosa .
forse lo sapra' qual'cun altro l'orario preciso ma non sbaglio di molto ..

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Epam,
vogliamo fare delle polemiche fine a se stesse ? Io non ho certezza alcuna, salvo nel fatto che le versioni della SS. Inquisizione dalla prima (cattura di Michele Misseri) all'ultima sono false alle radici. Ho già detto che non miro a trovare colpevoli del delitto (non è il compito che mi sono posto, lo lascio ai giallisti), ma a che il processo si svolga secondo legge.
E dirò che del colpevolismo a scatola chiusa, anche contro Michele Misseri, ne ho le scatole piene. Ad un certo punto, dire che il colpevole è uno, dire che sono due, dire che sono tre, all'atto pratico è dire la medesima cosa. Giacomo, se non sbaglio, lo ha intuito.

Caro Vito Vignera,
non commetta l'errore di altri: non posso mettermi nella testa altrui. Il problema non è, e non era, quello che si deve fare dopodomani (comunque programmato fin dall'inizio), ma ciò che si doveva fare fin dall'inizio della vicenda, ovvero non cercare colpevoli prefissati, non dire la colpa è tutta dell'altro (dare la colpa a Misseri padre è coinvolgere, volenti o nolenti, l'intera famiglia), oppure delle altre. Lo scaricabarile non è un metodo di difesa ragionevole. Qui si trattava di chiedersi che cosa veramente fosse successo dal punto di ultimo incontro con Sarah al punto d'ingresso nella villetta dei Misseri. Mi pare che nessuno degli avvocati se lo sia posto, avendo una comoda soluzione a portata di mano: una confessione estorta con mezzi subdoli, pisocofarmaci, minacce, ricatti o che altro. Ciò comporterà la distruzione, se non altro morale e psicologica, dell'intera famiglia. Se questa è una difesa...

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera,
mi scusi per l'errore. Leggendo il Suo commento, non mi ero subito accorto che la Sua giusta correzione era rivolta a me. Mi ha tradito il fatto che in Friuli, dove vivo, c'è una località che si chiama così. Mi scusi.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Gentile Prof Tummolo .Dopo che i due fidanzati dicono di aver visto la piccola Sarah,noi cosa abbiamo in mano? è arrivata Sarah in quella casa ? è scesa nel garage ? Sabrina era in strada o in veranda? Cosima era a letto è non ha visto niente ? chi ha ucciso Sarah, Michele da solo? ,oppure è stata Sabrina ? uccisa con la corda ,oppure con la cintura ? domande che ci poniamo da tanto tempo,e che a tuttora non abbiamo risposte .Che le versioni di Misseri fanno acqua da tutte le parti ,mi trovano d'accordo con le sue affermazioni ,che i Procuratori hanno agito in maniera subdola ,facendo domande con relative risposte incorporate ,le abbiamo lette e rilette in tutte le salse ,che Michele si lascia raggirare da chi l'assisteva è evidente .Però Lei deve ammettere che ,se il Procuratore Buccoliero in aula parte con l'accusa che ad uccidere Sarah è stata Sabrina per gelosia ,salvo poi dire che se la corte giudicherà Sabrina e Cosima innocenti dovrà incolpare Michele del delitto.Noi non abbiamo fatto altro che cercare di capire dove stava la verità.Che questo processo più lungo dell'autostrada A1 ,con centinaia di testimoni ,in cui tanti mentono, tanti non ricordano ,e tanti ricordano orari sbagliati ,sono un po troppi per i miei gusti ,e se a questi ci aggiungiamo anche il sogno del fioraio ,allora che dovrei dire? d'accordo che ne io ne lei e altri ci possiamo sostituire al giudizio dei Giudici ,solo che vogliamo un giusto giudizio e non un altro errore giudiziario ,salvo poi andare in appello o in cassazione . Indagini sbagliate ,con accuse che non hanno una che dicasi una prova ,ma solo indizi e neanche consistenti .Questo è quello che mi preoccupa :Un giudizio mediatico popolare.Buona notte PROF TUMMOLO .

Giacomo ha detto...

Penso che sia opportuno precisare che il senso
delle mie considerazioni sulla posizione di Valentina, la quale è stata coerente fin dall'inizio, è che l'unico motivo che la possa spiegare è la profonda, dolorosa e motivata convinzione che il responsabile sia il padre, anche perché glielo ha detto lui, e che la sorella e la madre siano assolutamente innocenti.
Non credo che la Difesa delle donne Misseri persegua una strategia diversa dall'affermazione della verità dei fatti.

Naturalmente rispetto le posizioni e convinzioni motivate differenti dalle mie.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Però bisogna ammettere che nel filmato dell'incontro in carcere tra Misseri e la figlia, si vede un padre che ha l'aria tutt'altro che colpevole, e una figlia determinata a gestire la situazione facendole prendere una certa piega. Se poi qualcuno vuole sostenere il contrario, liberissimo di farlo.
Mary

magica ha detto...

certo non ci facciamo imbavagliare .
le frasi che dice misseri alla figlia sono in dialetto .. solo una frase si evince per intero . ma questa frase la si puo' anzi la si deve analizzare .x bene . chissa' xchè non si evince tutto il contesto della frase -
un video deve essere limpido.. troppo comodo farlo sentire in tutte le tv . con parole sfocate

valentina avra' avuto una dritta dal suo avv .. di non parlare con il padre del fatto -- xchè sicuramente la visita era sotto controllo ...
.
quale piega fece avere valenitna a quell'incontro avuto in carcere con il padre?? una brutta piega xchè ando' a discapito di sabrina .. se voleva una piega favorevole alla sorella avrebbe potuto manipolare il padre ,,tanto si sa che misseri era sconclusionato dagli eventi ..

Epam ha detto...

x Vito,

Buongiorno Vito, Buongionro a tutti gli altri.

La telefonata di cui parli è registrata alle ore 15,25.

Insieme a quella delle ore 15,08, dimostrano, a chiare lettere, che Misseri era in contrada Mosca.

Ed ha proposito di orari, scrivero qualcosa più tardi.

A dopo.

Epam ha detto...

Ancora buongiorno,


in ordine agli orari.

Credo che si debba tenere conto solo degli orari che hanno un fondamento ossia quelli che risultano registrati (sms, intercettazioni e agganci di celle) che sono gli unici a fornire un orario preciso.

Discorso diverso per gli orari forniti dalle varie testimonianze a partire da quella del Petarra. Sono registrati, diciamo così, a senso, e non perchè vi sia una "registrazione" certa sull'ora in cui si è verifcato un certo evento.

Per cui diciamo che quando si dice che «la Marbella di Misseri era, alle ore 14,45 parcheggiata davanti casa» si fornisce un orario fittizio non essendoci alcun modo per verificare che a quell'ora la macchina fosse proprio lì a meno che qualcuno, in quel preciso istante, non abbia guardato l'orologio.

Ma sappiamo bene che quel giorno, in Avetrana, gli orologi erano al quanto "ballerini".

Stesso discorso vale anche per l'ora in cui, la Marbella era parcheggiata in Via Deledda, quando Misseri era già a raccogliere i fagiolini.
Si dice che fossero le ore 15,50 circa, ma circa significa che potevano essere le 15,40-15,45 come anche le 15.55-16.00.

Vito Vignera da Catania ha detto...

x Epam. per sapere il tempo che ha impiegato Michele ha occultare il cadavere della piccola Sarah dobbiamo sapere e calcolare il tempo impiegato da Sabrina con Mariangela nel fare andata e poi ritorno, ore 14,42 e poi di nuovo andata e ritorno ,da questo momento in poi aggiungendo un pò di minuti cè la partenza per contrada mosca di Michele ok, quando ci vuole per arrivare in contrada mosca ,tu dici che riceve la telefonata di Cosima alle 15,25,e lui e ancora al pozzo, d'accordo ,ora cerchiamo di capire quando lui fa ritorno ,e Cosima che gli dice di andare ai fagiolini che c'è il fratello ok che ore sono in quel momento .Saluti a tutti

vodafone ha detto...

@ EPAM

Ho letto solamente adesso il suo commento delle 20.12 del 15/07.

A meno di aver capito male, lei mi annovera tra gli "esperti" di rapimenti e/o sequestri con certezze anche superiori a quelle di chi crede ciecamente che Sabrina e Cosima siano le colpevoli del delitto.

In questo posso assicurarla di essere in errore in quanto nè sono un esperto di sequestri nè ho certezze su tesi di questo tipo.

Le uniche certezze in questo caso sono che Michele Misseri era in possesso del cellulare e di altri effetti personali di Sarah e che sapeva molto bene dove il suo cadavere era occultato tanto da potervi condurre gli inquirenti e far recuperare il corpo.

Tutto il resto è assolutamente vago. Non vi è certezza che Sarah sia giunta a casa Misseri, non vi è certezza che sia morta il 26 agosto, non vi è certezza sull'arma del delitto (checché ne dica Strada), non vi è certezza che sia stata violentata da viva o da morta (ma Strada è riuscito a determinare se vi fosse stata lacerazione dell'imene?) Non vi sono certezze sulla base della lettura e interpretazione dei tabulati telefonici. Non vi sono riscontri pubblici su altre attività investigative (sicuramente svolte, si intenda) al di fuori di quelle sui membri della famiglia Misseri.
Non vi sono certezze sugli orari (come ben detto precedentemente) riferiti dai testimoni.

Insomma, rimangono solamente le molteplici e discordanti confessioni di Misseri che analizzate una per una fanno acqua da tutte le parti e appaiono tutte non credibili.

Ed allora perché negare in partenza che le tesi così ben espresse da Gilberto con i suoi articoli, siano prive di fondamento?

Manlio Tummolo ha detto...

Al Cortese Sig. Vito Vignera,
nessuno può porsi come obiettivo un "processo ingiusto", nemmeno persone che agiscono ingiustamente. Il fatto della "giustizia" (umana ovviamente e come tale relativa e limitata, in quanto Lei, da uomo credente in Dio come mi sembra d'aver capito, riconoscerà che la Giustizia in senso assoluto appartiene, come la Verità, solo a Lui, e non certo a noi) è dunque, scontatamente, passibile di errore, che, quando è intenzionale, diventa iniquità. Ora, se osserviamo il problema giudiziario generale, applicandolo al caso specifico, diciamo che, per principio giuridico costituzionale e penale, esiste per tutti (rei confessi compresi) la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva (ovvero quella oltre la quale non si può più procedere), IMPRESCINDIBILE per tutti, compresi i presunti o pretesi rei confessi, ed anche di fronte a prove apparenti.
Il compito dei cittadini coscienti e consapevoli non è quello di istituire processi per conto proprio, vedendo un fatto reale come un giallo di cui scoprire il colpevole, ma quello di verificare che un'indagine prima, il processo poi in tutti i suoi gradi si svolgano secondo legge e secondo le procedure di legge, né più né meno. Questo significa l'altro principio costituzionale che "la giustizia è amministrata in nome del popolo". Troppa gente se ne dimentica ed applica a piacimento e diversamente il principio con chi è simpatico o con chi è antipatico, ad 1/3, a 2/3, a 3/3 ecc.

Per quanto si può verificare ora, giudiziariamente parlando, tutti gli imputati, maggiori e minori, di questo processo sono NON COLPEVOLI o, per norma internazionale, INNOCENTI. Pretendere di sostenere che i fatti si siano svolti come piace a noi, sulla base di illazioni o di informazioni giornalistiche, o di calunnie inquisitoriali, o che altro, è passibile di denuncia per diffamazione, anche nell'eventualità che poi risultassero colpevoli; non solo, ma sarebbero passibili di denuncia in quanto potrebbero, se diffuse, condizionare le decisioni della giuria e del Collegio giudicante.

Alla fine, non spetta a noi dire chi sia il colpevole, chi l'innocente. Si possono fare ipotesi, ma è necessario che non siano unilaterali. Nella presunzione di innocenza, posso ben supporre che i fatti si siano svolti in maniera del tutto diversa, e con tali o talaltri autori del crimine. Una cosa così ovvia, elementare direi in un Paese democratico, o che per tale si spaccia, dovrebbe essere atteggiamento normale, invece troviamo chi sa perfino di quanti cm o metri c'era bisogno per un'eventuale fossa a Sarah. Ora, ciò non è accettabile né per i colpevolisti a 3/3, né per i colpevolisti a 2/3, né per i colpevolisti a 1/3. E sono fortemente convinto che tutti rimarranno amaramente delusi il giorno della sentenza in Cassazione, almeno stanti gli elementi di prova finora apparsi.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Mi trovo in piena sintonia con Lei Prof Tummolo ,ovvio che quello che diciamo non è rapportato ai fini di una sentenza già scontata, ma solamente un cercare di capire dagli indizi in nostro possesso, chi possa aver commesso il delitto.Le ricostruzioni che noi facciamo e un modo per cercare come in realtà si sono svolti i fatti ,fra menzogne e verità,più i tanti non ricordo dei testimoni.Ognuno è libero di avere una sua opinione , basta che non oltrepassi la soglia di presunzione. L'importanza di questo processo è che qualcuno usando metodi non convenzionali, ha fatto si che noi tutti avremmo abboccato alle loro teorie .Perchè vede caro Prof Tummolo,io posso capire che i tabulati telefonici sono riscontrabili , che alcuni testimoni possono non ricordare ,quello che mi ha fatto innervosire ,ai limiti della mia pazienza è ,che testimoni che non hanno visto nulla ,ma che hanno sognato il delitto con relativo rapimento siano andati in caserma per verbalzzare il sequestro della ragazzina , in primis la super teste Anna Pisanò, con la partecipazione di una sagoma nel sedile posteriore . Se poi a tutto questo aggiungiamo che, i Procuratori hanno dato della bugiarda a Cosima ,a Sabrina ,a Michele a Ivano ,e chi più ne ha più ne metta ,il quadro per loro era già completo,tutti mentono tranne chi colpevolizza Sabrina e Cosima .E Michele uscito dal carcere fra un pò lo faranno santo ,come disse sua moglie quando era ancora in libertà.E meno male che Valentina e suo marito erano a Roma ,altrimenti sarebbe stato un delitto con la partecipazione dell'intera famiglia ,con relativi ospiti a partecipare,mancavano solo gli inviti per la festa.La saluto sempre con affetto .

darpi ha detto...

x vito-i tebulati telefonici sono riscontrabili a larghe spanne a meno non ci sia la CIA in mezzo...saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Darpi,
i tabulati telefonici sono sicuramente verificabili, ma se non ci sono registrazioni dei parlanti o degli scriventi, non possono risultare prove definitive.

Caro Vito Vignera,
rispetto alle irregolarità procedurali, i cittadini potrebbero fare molto scrivendo appunto sui vari quotidiani e blogs; riguardo all'individuazione di innocenti e colpevoli molto meno. La questione di talune testimonianze e della loro storia è una prova in più di quanto si volesse pilotare il tutto. Il celebre verbale del "rapimento" si dimostra integralmente falso, in tutta la sua struttura, con i troppi "verosimilmente " (bisogni fisiologici del fioraio, perfettamente inutili nella questione; il pranzo con la famiglia, altra inutilità nella questione; una sagoma che diventa "verosimilmente" una donna grossa, di spalle, che diventa "verosimilmente" Sabrina Misseri, ecc.). Tutte queste "verosimiglianze", che certo non fanno parte del bagaglio espressivo del fioraio avetranese, provano "ad abundantiam" che quel verbale non riporta le frasi da lui dette, ma rielaborazioni dell'estensore, ovvero il carabiniere scrivano. E così la versione verbalizzata del fioraio cozza con la descrizione violenta della Pisanò, perché uno parla di un ordine e di un atteggiamento remissivo (tra zia comandante e nipote obbediente), l'altra fa prendere Sarah per i capelli e spingerla dentro alla macchina. Ora tirare per i capelli fa male, e chiaramente si urla, per il dolore o per istinto. Invece la vittima fa silenzio, tace, si lascia silentemente spingere in macchina. Questa totale silenziosità della vittima è il punto comune con la versione dello strangolamento ad opera del Misseri, trasformato altresì da taluno in uomo dalla forza erculea (a vederlo non si direbbe), che, come gli Eroi omerici, solleva macigni, che - dice Omero - "nessun uomo dei nostri tempi riuscirebbe a sollevare".

Certo che, se fosse vero, Sarah poteva essere iscritta "ad honorem" tra i Carabinieri, noti perché "usi ad obbedir tacendo, e tacendo morir".

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie Prof Tummolo è stato come al solito molto esauriente nelle descrizioni,bella l'ultima frase .Come si suol dire LA CLASSE NON è ACQUA e la laurea non la comprata in Tunisia ,ma studiando dico bene Prof saluti e felice notte

Manlio Tummolo ha detto...

E vediamo oggi che cosa ci porta il processo: se non sbaglio dovrebbe essere l'ultima udienza prima di settembre. Anche nelle scansioni dei tempi ricorda quelle fictions RAI - MEDIASET che, pur durando anni, si interrompono d'estate.

Caro Vito Vignera, grazie: ma forse, se l'avessi comprata in Tunisia o ib Albania o in Romania, ora sarei ricco e celebre !

Anonimo ha detto...

da bigi
quando leggo le vostre ipotesi e ritengo sinceramente che sono molto critiche,ben spiegate e che in una forma altrettanto chiara rendono credibili le vostre perplessità e dubbi, io resto terrorrizzato per quello che può accadere ad un qualsiasi cittadino che magari per aiutare le indagini dà delle dritte su alcune persone che gli sembrano scostanti per poi ritrovarsi con una accusa di calunnia,aggravandosi poi dal non riuscire a convincere della sua estraneità si ritrova accusato di omicidio e chissà che altro.....e se aggiungo a questo anche i tempi delle indagini e delle supposizioni fatte dalla procura diventi vecchio e sconsolato,distrutto nel tuo io più profondo e neanche la psicoanalisi ti può più aiutare a ritrovare quella serenità necessaria per continuare a vivere.
Ho molta pietà per queste due donne che vivono una accusa terribile e che fino ad oggi niente fà pensare alla loro colpevolezza,e poi se penso che sono dentro da quasi due anni da presunte innocenti mi si rizzano i pochi capelli che ho.
Nell'immagginario collettivo quello che dovrebbe fare molta rabbia e paura a tutti e,che nessuno prende mai in considerazione,è che quello che è successo a loro può capitare a qualsiasi persona ma tutti sembrano pensare di essere immuni da tali terribili tragedie.



Voglio ringraziare il signor Tummolo che è sempre molto chiaro nell'esposizione e nell'analizzare ogni particolare ma soprattutto mi piace il suo modo di chiarire ogni piccolo quesito che gli viene posto.

magica ha detto...

buongiorno..
sono dentro da 2 anni..
una ragazza di 22 ha passato gli ultimi 2 anni in carcere .. molti dicono che dovrebbe passare tutti gli anni che le restano da vivere tra le sbarre..
cosi' tanto per parlare dicono queste frasi . ma non solo .. leggendo sotto i video .. si evincono frasacce vergognose .. questa è una gran parte del popolo italiano .
bella gente!!.. vogliono essere solidali con la famiglia scazzi ..senza la sicurezza che le donne siano colpevoli --
io invece penso che è una porcata fenomenale .. xchè le penso innocenti .

magica ha detto...

stiamo parlando del caso scazzi da molti mesi ..
mah avete visto alla tv?
quel gran uomo che ha fatto fuori la moglie incinta ..poi l'ha bruciata?.. questi casi entrano da un orecchio ed escono dall'altro.. vi domandate xchè?
i giornlisti e gli inquirenti e tutto l'ambaradam .. non rilasciano notizie se non a livello locale .. passera' in sordina . qua abbiamo il reo confesso che gira in bici ...

Giacomo ha detto...

Taranto, 17 lug. - (Adnkronos) - Si e' avvalso della facolta' di non rispondere in apertura della 21esima udienza del processo in Corte di assise Giovanni Buccolieri, il fioraio di Avetrana, presunto testimone oculare del rapimento di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa ad Avetrana, in provincia di Taranto, il 26 agosto del 2010.

L'uomo in un primo momento riferi' agli inquirenti di aver visto la scena della ragazzina mentre veniva caricata a forza dalla zia Cosima Serrano, una delle due principali imputate, sulla Opel Corsa station wagon. Poi ritratto' spiegando che si era trattato di un sogno. Buccolieri e' indagato in procedimento connesso per false dichiarazioni ai pm.

Giacomo

Giacomo ha detto...

"Taranto, 17 lug. - (Adnkronos) - Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano si sono avvalse della facolta' di non rispondere come testimoni davanti alla Corte di assise del Tribunale di Taranto al processo per l'omicidio della 15enne Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto del 2010 ad Avetrana. La cugina e la zia della vittima sono imputate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere".

Giacomo

Giacomo ha detto...

"L'udienza in questo momento e' sospesa poiche' la Corte, presieduta da Rina Trunfio, si e' ritirata per decidere su una eccezione presentata dal difensore di Sabrina Misseri, l'avvocato Nicola Marseglia, a cui si sono associati i legali di altri imputati. L'avvocato Marseglia ha chiesto la revoca dell'ordinanza ammissiva dell'esame di Sabrina, imputata di procedimento connesso, "atteso che -ha spiegato il legale- non e' possibile procedere ad una ragionevole separazione della sua posizione rispetto a quella degli altri coimputati essendo internamente collegate". L'avvocato Marseglia, ha citato a questo proposito, una sentenza della Corte Costituzionale del 2008."

Giacomo

magica ha detto...

buongiorno giacomo ..
ho letto i tuoi post ..


-----------------------------L'uomo in un primo momento riferi' agli inquirenti di aver visto la scena della ragazzina mentre veniva caricata a forza dalla zia Cosima Serrano, una delle due principali imputate, sulla Opel Corsa station wagon. Poi ritratto' spiegando che si era trattato di un sogno. Buccolieri e' indagato in procedimento connesso per false dichiarazioni ai pm.
...........................questo non l'ho capito..

Giacomo ha detto...

x magica.
Mi sono limitato a copiare ed incollare una notizia dell'agenzia Adnkrons.
Sappiamo che la notizia è approssimativa, come d'altronde è la regola in questa vicenda.
1- Il fioraio nei documenti ufficiali non ha mai detto, sogno o non sogno, che Sarah venisse caricata a forza da Cosima.
2-Il fatto che il fioraio si sia potuto avvalere della facoltà di non rispondere è stato reso possibile dal fatto che quando, all'indomani delle sue prime dichiarazioni verbalizzate come realtà, si recò SPONTANEAMENTE (la volta precedente era stato convocato)a precisare che si trattava di un sogno, i pm lo indagarono per false dichiarazioni. in pratica gli dissero: tu per noi hai mentito quando hai precisato che si trattava di un sogno. Quindi il fioraio, poiché è indagato in un procedimento connesso, aveva la facoltà di astenersi dal testimoniare. Ed ha esercitato questa facoltà.
Ma i nodi dovranno pur venire al pettine, prima o poi.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Il fioraio checcè ne scriviate ha dimostrato di essere solo un povero str...o comunque la si veda sia se avesse confermato il sogno o smentito l'attività onirica.
Ma che razza di gente ( testimoni tutti ) vive in quella cittadina ? Un minimo di coscienza civile per la vittima e anche per le imputate ( colpevoli o non colpevoli non interessa a questo punto).
ma fu lo stesso squallido personaggio che a suo tempo dichiarò " che non trattandosi di sua figlia ".....
Risparmiatevi le risposte che lo prevede il codice di non rispondere perchè lo so benissimo e non ho bisogno di lezioncine da quattro talleri....
Come pure ha dimostrato di essere una grossa str...a la portinaia romana : nel volere difendere le congiunte spara ad alzo zero con parole " si strusciava con tutti ". Ma con tutti CHI ??? Lei c'era ??
Ho disgusto per tutta la vicenda e per tutti i suoi tristi protagonisti .Nessuno escluso.

carla ha detto...

senti anomina 16.54 se ti va di essere presa per quel posto dai giornali di tutte diavolerie che essi dicono ,non ne possiamo noi.....ti sei mai domandato il perchè si faccia distinzione a giornale a l'altro?allora non venire quì a dire frottele che ti batti per una buona causa,che non fai che essere bugiarda prima con te stessa e con altri......
è stato mai dimostrato da qualcuno che le donne misseri sono assassine?......le piacerebbe che qualcuno le dasse per assassina/o solo per il fatto che lo si pensi?.......forse lei non ci crederà,lo sa che così facendo si farà male solo a se stesso,basterebbe riflettere un po' senza cadere a capofitto......saluti

Giacomo ha detto...

Ma davvero crede l'anonimo che Valentina sia andata in Corte d'Assise a dire che Sarah "si strusciava" con tutti?

Ma di che razza di gente da quattro talleri fa parte?

Giacomo

Anonimo ha detto...

Commentate, prego, udienza odierna: facoltà di non rispondere? E dove sarebbe l'inquisizione e il bavaglio?
Attendevo anch'io una salvifica, concludente testimonianza delle imputate. Un vero peccato.

E quando si posta su "panteganiK", che abbiate almeno la compiacenza di firmarmi sempre con lo stesso nome (Carla o Chiara?).

Anna Bari

magica ha detto...

i soliti creduloni ,
secondo quello sopra valentina va' in un processo a dir male della cuginetta .. forse che valentina è una sprovveduta ? anzi valentina non dira' mai quakcosa di brutto sulla cuginetta . sarah era amata, anche se fosse stato da dire qualcosa ,, l'affetto farebbe cancellare tutto sopratutto di una donnina in erba come la sarah .
certo valentina va' sputtanarsi da sola.. non credo ..
pero' ci hanno pensato i giornali a falsificare quello che disse nel processo
abbiamo letto che srah era una tipetta bisognosa d'affetto .. e magari poteva avere momenti di abbandono con gli amici .. con ivano e anche con l'amico pisello poi con sabrina .. che alle volte si stufava e la mandava da ivano e lo disse ivano nel primo interrogatorio .. sarah mandata da sabrina .. era gelosa ,,??

Ivan ha detto...

Se non avessero rinviato a giudizio il fioraio per false dichiarazioni oggi avrebbero potuto interrogarlo.

Ivan

Anonimo ha detto...

e che c'entra Valentina? Non c'era.

Sabrina, Cosima e Michele invece sì. E non si può sapere ancora chi dormiva, chi sentiva, chi stava fuori o dentro o in veranda e da ultimo (deposizione Valentina Misseri) chi sarebbe uscito e poi rientrato a prendere asciugamano da mare e borsa (che invece era da borsetta).

Ma rendetevi conto e prima di accusare e infamare chi esprime solo un'opinione e non è processato a NESSUN TITOLO, pensateci dieci volte. E anche una volta di più se addirittura si parla di "associazione per delinquere".
Siamo al diritto "secondo me". In psichiatria si chiama "transfert".
Per il diritto (costituzionale, europeo, ultra-nazionale) si chiama diffamazione. Poco m'importa.
Mi interessano i diritti. Di tutti.
Primo di tutti: quello all'espressione.

Anna Bari

Manlio Tummolo ha detto...

A parte i poveri talleri non più vigenti neppure in Slovenia (tallero, da cui dollaro, era una moneta di grande valore, se non sbaglio in oro o argento, ai tempi di Maria Teresa, da cui la celebre Messa del Tallero che si fa in una cittadina - Tarcento - del Friuli il giorno dell'Epifania ), non si capisce di che cosa egli si lamenti. Se sa che è un diritto proceduralmente previsto (scelto su indicazione dell'avvocato, in legittima reazione all'atteggiamento inquisitorio di chi usa ogni frase contro l'indagato), quello di non parlare se imputati, dovrebbe prendersela con la SS. Inquisizione, che poteva fare a meno di imputare il Buccolieri per falsa testimonianza, e piuttosto indagare sul verbale della sua prima testimonianza che, come ho rilevato, risulta evidentemente artefatto dall'estensore (il carabiniere), con tutti i suoi "verosimilmente", anche per banalità che nulla c'entravano col delitto (bisogni fisiologici del Buccolieri, pranzo con la famiglia del Buccolieri, ecc.).
I SS. Inqusitori hanno ottenuto ciò che sapevano avrebbero ottenuto, mettendo il fioraio nelle condizioni di imputato.
Chi, poi, voleva vedere Marseglia arrestato, processato, condannato, espulso dall'Ordine, mandato in Siberia a frustate, ecc., ora è servito. Così saranno serviti tutti i colpevolisti a scatola chiusa, uno per volta. Ma è così difficile da capire che tutta l'istruzione di questo processo non si reggeva, né si poteva reggere in alcun modo?
Se cominciassero a parlare i SS. Inquisitori, dicendo come mai si sono concentrati fin dall'inzio sulle smorfie nervose di Sabrina Misseri, invece che su altri fatti ben più interessanti (perizia psichiatrica richiesta fin adll'inizio per Michele Misseri, nuova autopsia di Sarah, ricerca di ipotesi alternative, sulle quali pur ha spostato l'attenzione l'investigatore ingaggiato da Claudio Scazzi), e su certe pratiche abusivamente suggestive, forse a quest'ora avremmo capito ben di più.

Grazie a Bigi per il Suo apprezzamento.

Anonimo ha detto...

per Giacomo Ivan Giovanni ed accoliti

Poichè vi dimostrate proprio persone da due talleri e non da quattro ho sbagliato , sono troppi...un consiglio.
Il sig. Antonio Giangrande, non direi proprio benevolo nei confronti del palazzo di giustizia di taranto, recentemente assolto dal reato di violazione della privacy, ha postato sul suo sito, " virgolettato" le parole della portinaia e che ho riportato .

Il Sig. giangrande di avetrana di cui sopra partecipa a tutte le udienze e ne fa un breve resoconto.

Manlio Tummolo ha detto...

A scadenza fissa riappaiono le gentil-nobildonne. sempre più nervose: per quale motivo ? Nessuno le aveva da tempo chiamate in causa. Ora, dopo aver voluto in molteplici occasioni che si tagliassero commenti di risposta alle baggianate dei colpevolisti a scatola chiusa, decantano la libertà d'espressione. Sì, ma non quella di dare dell'assassino a chicchessia: ciò è vietato dalle norme italiane ed europee, secondo le quali tutti sono "innocenti o non colpevoli" fino a sentenza definitiva. Tutto ciò che sta avvenendo era prevedibilissimo, proprio grazie a norme italiane ed europee.

Piccola nota: fu Kant a porre la questione del celebre argomento ontologico sull'esistenza di Dio per il fatto stesso che è pensabile, osservando che un tallero pensato non è un tallero esistente. A questo rispose Hegel che il tallero è un'entità minima e relativa, un prodotto umano, mentre l'Essere universale è necessariamente da considerare esistente di per sé, sia nel pensiero, sia nella realtà, sistente Perfetto a cui nulla può mancare.

Come vedete i talleri erano cose molto importanti se utilizzate perfino negli argomenti filosofici.

Anonimo ha detto...

Sig. Tummolo, pensi a scusarsi con le "gentilnobidonne" vieppiù insultate da lei, inutilmente. E non occorre appellarsi alla Corte di giustizia Europea, per questo. Capita di sbagliare. Basterebbe dire "ciao Anna" (che ci creda o no, è il mio vero nome e sono troppo orgogliosa per nascondermi dietro una claque).

Se il parametro di giustizia che si usa per commentare i casi è questo, non c'è che da dolersi. Per Tutti.

Che almeno valga il rispetto, quantomeno tra persone che non si conoscono.

p.s.: non avrei scritto se la sua ChiaraCarla non insistesse tanto in "off-panteganik".

Buone cose,
Anna Bari

Anonimo ha detto...
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Giacomo ha detto...

Il Sig. Antonio Giangrande di Avetrana partecipa a tutte le udienze? Ma l'anonimo sogna, come quando delira vedendomi uno e trino!
Il Sig. Antonio Giangrande, a cui riconosco grandi meriti, per ogni Udienza fa un collage degli articoli più o meno anonimi che appaiono sui vari siti, senza commentarli.
Questa che Valentina abbia dato in aula alla povera Sarah della "bestemmiatrice" e della "donna di strada che si strusciava con tutti" è una delle calunnie più nefande che siano state rovesciate addosso a Valentina dai maramaldi del web a cui l'anonimo da quattro soldi si associa acriticamente.

Per cortesia l'anonimo mi porti il VERBALE D'UDIENZA con le parole incriminate, e poi ne riparleremo.

Giacomo

Giacomo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Unknown ha detto...

Questo passaggio: Ore 13.30: Parla Valentina Misseri. Nessuna lite tra Sabrina e Sarah la sera prima dell'omicidio. "Stanno parlando di litigio, è stata una 'ripresa', così mi ha detto Sabrina". Così Valentina Misseri, la sorella di Sabrina Misseri, rispondendo alle domande del pubblico ministero Mariano Buccoliero durante il processo in Corte di Assise a Taranto per l'omicidio della 15enne di Avetrana, rispetto a quanto avvenuto in auto e in un pub tra le due cugine il 25 agosto. «Mia sorella Sabrina rimproverava la piccina perché bestemmiava sempre, si vestiva e si truccava come una donna di strada e poi perché si strusciava con tutti i ragazzi, non solo con Ivano». Non è stata per niente tenera Valentina Misseri con i ricordi della cugina Sarah Scazzi deponendo davanti alla Corte d’assise del tribunale di Taranto dove si svolge il processo sull’uccisione della quindicenne di Avetrana avvenuta il 26 agosto del 2010." - il Giangrande lo ha copiato da "Repubblica di Bari", l'unico giornale pugliese in vera crisi editoriale da anni che, per questo, non manda giornalisti alle udienze di Taranto e va avanti a telefonate.

Lo stesso Giangrande fa collage anche dei telegiornali delle televisioni locali pugliesi ed inserisce i video sul canale Youtube: Malagiustizia.

Non va alle udienze di Taranto per riassumere quanto avviene, non serve, sa bene come operano in quel tribunale.

Massimo

Anonimo ha detto...

Giacomo Giovanni Ivan

Io a differenza sua non riconosco grandi meriti al Dr. Giangrande. Lui come ALTRI che non hanno notizie di prima mano fanno finta di averne ??
Non mi pare questo il caso...Ma io ho pazienza, tempo ed educazione :
quando ci saranno i verbali , ancora poche settimane ,e li leggeremo, i lama laveranno anche lei.
Strano che la portinaia non quereli il dr. Giangrande per avere scritto il falso "virgolettato" ....
Continuate a mistificare ...tanto peggio.

magica ha detto...

buonasera ,
sono andata nel blog di giangrande beh e si continua con questi video obsoleti e falsati ,, non volete arrendervi eh?
nel primo video con valentina e la madre stanno parlando dei momenti che determinarono il delitto ..
la cosima sta dicendo a valentina che stava a letto e michele in cucina .. ( quindi cosima non ha il controllo di quello che fa michele ...
che va in garage.. x controllare i suoi arnesi ..
se ci proponete un blog che ci fa untuire che cosima fosse a letto .. in quel frangente ,, come mai vorreste che fioraio denunci cosima . xil sequestro se era a letto a quell'ora?,,

Anonimo ha detto...

Strano che Repubblica, da sempre allineato con la giornalista di peso della stampa,( ricordate la famosa intervista Cavo_ Corbi del 31 maggio a Misseri ? Bene era presente anche un giornalista di repubblica che pubblicò la sua sulla stessa falsariga ....) scriva una cosa non corrispondente al vero.
Comunque il tempo dirà chi ha ragione....
Per mio conto ribadisco quello che penso della portinaia, del fioraio e di tutti quelli che non parlano.
La coscienza la avranno in regalo nella prossima vita essendone stati privati in questa.

magica ha detto...

chissa' xchè fare le portinaia dovrebbe essere un lavoro non dignitoso . lo sottolinea l'anonimo e ne parla con disprezzo .nei palazzi . i portinai sono necessari .
mi sa che l'anonimo è disoccupato ed è invidioso ..

Giacomo ha detto...

Scrive il Dr Antonio Giangrande, http://www.malagiustizia.eu/libro%20sarah%20scazzi%20processo.htm,riprendendo da altre fonti:
"Contrariamente all’accusa, che continua a dichiarare come movente per l’omicidio l’ossessiva gelosia che Sabrina nutriva per la cugina, Valentina Misseri afferma: «Non c’era alcun motivo di gelosia tra Sabrina e Sarah. Sabrina riprendeva Sarah per i suoi atteggiamenti eccessivamente affettuosi con tutti i ragazzi, non specificamente con Ivano, poiché tali atteggiamenti, pur se INGENUI ed INNOCENTI, potevano essere equivocati dai maligni. Ma non ci si poteva arrabbiare con Sarah. SARAH ERA DOLCISSIMA, UN GIOIELLINO."

Giacomo

Anonimo ha detto...

Ahi voglia a discutere!

Interrogate, le Sig.re Misseri non hanno risposto.

Ma non erano imbavagliate, costrette, torturate?

Glissate, girateci intorno. Sofisticate.

Anna Bari

Giacomo ha detto...

anonimo anonimuccio anonimastro, il virgolettato di Giangrande da te riportato è preso di peso da virgolettati anonimi comparsi sul web.
I meriti che riconosco a Giangrande non hanno niente a che vedere con il particolare di cui si sta discutendo.
Anzi in questo caso il lavoro che ha fatto, pur avendo un valore documentale antologico, mi sembra alquanto approssimativo.
Come ben vedi, Giangrande scrive tutto ed il contrario di tutto, proprio perché in questo caso arraffazzona.

Giacomo

Unknown ha detto...

Per la precisione, giusto per capire chi dice il falso, il giornale da cui il Giangrande ha ripreso la notizia, La Repubblica di Bari, scrive ad inizio articolo che la fonte è adnkronos, come se la notizia provenisse in toto da una fonte ufficiale attendibile.

Ma Adn Kronos la notizia la da scarna e senza fronzoli. Poi sono i giornalisti a doverla migliorare chiamando i colleghi che sanno. Questo il link del lancio di agenzia adn:

www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Omicidio-Scazzi-sorella-Sabrina-non-ci-fu-litigio-tra-mia-sorella-e-Sarah-sera-prima_313467542883.html

La differenza si nota subito, ed è sostanziale. E dei colleghi che sapevano, perché presenti (non di certo teneri coi Misseri), nessuno ha rilanciato la parte incriminata (segno che non esiste in realtà)

Per finire, Giangrande non puo essere querelato
per aver ripreso la notizia di una fonte che dovrebbe essere seria, altri andrebbero querelati.

Massimo

Anonimo ha detto...

Per il Signor Tummolo da Bigi
La ringrazio per avermi dato una notizia culturale sul paese di Tarcento(udine)lo frequento da parecchi anni e non avevo mai sentito questo fatto della messa sul tallaro ma invito tutti ad andare a conoscere il friuli è una regione meravigliosa,Cividale,Spilimbergo,
Gemona ......Udine vale la pena di visitarle

Scusatemi per l'amore che io nutro per il mio paese,credo veramente che non ci sia al mondo Stato più bello dell'Italia

Giacomo ha detto...

Ciao Massimo, grazie per il tuo intervento chiarificatore. Ma come ben vedi con certa gente le cose da un orecchio entrano ed escono dall'altro senza incontrare nessuna resistenza.

Giacomo

Unknown ha detto...

Anna, se si criticano anche i diritti allora è finita. Non si può criticare chi si avvale della facoltà di non rispondere (fra l'altro è sempre l'avvocato che consiglia questo), se la legge lo prevede. Si deve al limite criticare la legge che ha stabilito questo diritto.

Ogni giorno nei tribunali italiani migliaia di indagati si avvalgono della facoltà di non rispondere, critichiamo anche loro anche se non li conosciamo e non sappiamo quale processo li aspetta e perché?

Massimo

carla ha detto...

buonsera a tutti se osservate,in linea di massa ,non tutti,i giornalisti vanno sempre a colpire la parte bassa del essere umano,per fare ascolto,come in questo caso.....non nego qualche volta si fa notizia anche sulla sensibilità dell'essere umano,purtroppo sono pochi......
il vero giornalista non guarda in faccia nessuno e non bada ai nummeri di ascolto è di essi che mi fido.....saluti

Anonimo ha detto...

NON parleranno mai, nel senso che non si sottoporranno all'interrogatorio formale. Si limiteranno, al solito, alle dichiarazioni spontanee." sarah era come una sorella , non l'ho uccisa è stato mio padre, vigliacco, non ero gelosa di lei, ho sempre detto la verità, e non so perchè mi trovo in carcere- questo Sabrina
la madre invece ci farà sapere di non essere invidiosa della sorella Concetta , che nulla c'entrano i problemi di eredità, che è stato il marito, vigliacco,ad uccidere la nipote, cui voleva bene ( ma ne voleva di più se stava a casa propria....ndr), e che non capisce il motivo per cui sia carcerata. ( Atto dovuto- non le ha spiegato De jaco ??)
E gli avvocati diranno che i pm sono prevenuti, che ce l'hanno con le due donne perchè sono grasse e brutte...( anche se è vero non mi risulta che in carcere si vada perchè esclusi da miss Italia ? o no ?)
Ecco spero di sbagliare ma ho la sensazione che soprattutto sabrina farà molta fatica a giustificare tutte le bugie che ha raccontato.
Cosima più furbescamente, non intelligentemente, si è trincerata dietro i "non ricordo " ...e lo stesso invitava a fare al marito in una nota intercettazione....
a proposito : alla ripresa del processo ci saranno anche le " traduzioni" delle intercettazioni . ......
Traduzione dall'avetranese all'italiano passando per il misseriese....

magica ha detto...

conosco poco il giornale
"la repubblica"
tuttavia un giornalista di tale giornale era quasi tutti i giorni da mara venier a dire cavolacci .. continueranno con la solita solfa no?
hanno deciso di parlare del caso come pare a loro ,, eh beh certo .. lo possono fare forse

magica ha detto...

anonimus delle 21,23..
per farti un piacerone dovrebbero dire quello che vuoi te?
questo processo è come la corazzata di paolo villaggio ..

Giacomo ha detto...

Anna di Bari, alle Signore Misseri non è stata rivolta alcuna domanda. Quello che dovevano dire l'hanno detto e ripetuto sempre ugualmente da tempo.
Il processo dibattimentale ha le sue regole e i suoi riti. Ci sarà tempo per tutto.
Certo che i pm hanno una bella pretesa. Puntano il dito e dicono: sei un assassino mentitore! Vieni a testimoniare contro te stesso, solo così dimostrerai che non sei un mentitore. Ma chi avrebbe accettato questa logica?
Pensa davvero che i pm le volessero interrogare per scagionarle o non piuttosto, in mancanza di qualsiasi prova a carico, cercare di puntellare il castello accusatorio prendendo spunto da qualche parola male intesa e peggio interpetrata?
E peggio ancora, i fogli colpevolisti non avrebbero aspettato altro che distorcere qualche frase e strombazzarla ai quattro venti, come hanno fatto con Valentina.

Cerchiamo di non fare i finti ingenui!

Giacomo

magica ha detto...

e tiri fuori chiacchere . tesi assurde di invidia .. tanta invidia ,, uccidendo la nipote . che la cosiam era a letto in primis poi subentra il sogno ed è in macchina ,, e credete atutte le versioni ,, cavalluccio e sequestro-- tutto fa brodo --

Anonimo ha detto...

Giornalista di repubblica da mara venier ? E chi sarebbe scusi ? Faccia i nomi ....

Anonimo ha detto...

Le bugie non sono state una prerogativa solo di Sabrina ma anche di testimoni assai importanti.Credo che mentire delle volte possa essere un modo inconscio di difendersi e quindi il modo più veloce di aggiustare la realtà.
Questo non fa di Sabrina una assassina ma solo una persona più fragile nell'affrontare alcune difficoltà.

magica ha detto...

anonimo .. hai tanta rabbbia in corpo x i fatti tuoi .. non è possibile tanto rancore ,, in fondo un colpevolista come te disse nei precedenti commenti ,, (che vuoi che importi alla gente comune chi va' in carcere da innocente?) forse non è riportatao esatto il commento ma il succo è quello .
dunque non è x la giustizia che commentate a voi basta che vengano carcerate le donne .xchè avete rabbia in corpo ..

in un altro commento ..
hahah che si ammazzi misseri ma prima forse lo ammazzano altri,, o giu' di li' .

la rabbia è troppa .. non è x la giustizia ..

magica ha detto...

aninimo delle 21,40 ,, non ho mai compreso quali fossero le bugie di sabrina e chi dei testimoni fu bugiardo ,, se lo sai posta ,,

Anonimo ha detto...

Massimo: la facoltà di non rispondere è un diritto sacrosanto. Peccato che si giudichi arbitrariamente come presupposta una contraria costrizione al dire, al difendersi.
Ristabilire quantomeno la comunicazione sarebbe già un passo verso la "verità". Quella dei comportamenti di chiunque, almeno. Comunque non è mia intenzione disturbare la discussione.
Ma a provocazione, qui o subdolamente altrove, rispondo. Purtroppo. è più forte di me.
Ciao

Anna Bari

Anonimo ha detto...

Chi era il giornalista di repubblica ? Attendo con ansia

Unknown ha detto...

Capisco Anna, anche a me farebbe piacere sentire più campane e farmi un'idea su queste. Purtroppo, però, è dimostrato che una parola di troppo, pur detta in tono benevolo o in buonafede, può far cambiare il corso di un processo. Per questo gli avvocati tendono a far fare ai loro assistiti dichiarazioni spontanee. Ma la colpa non può essere di una sola parte. Nel tempo sia le Difese che le Procure hanno sbagliato, ed è per questo che pochi sono gli indagati che si fanno interrogare. Per il resto... porta pazienza.

Ed ora, tanto per chiarire, tanto per non far confusione e chiudere il discorso sugli articoli di giornale fasulli (un vanto dell'informazione italiana moderna e non solo di quella pugliese), c'è da dire che una cosa è La Repubblica, quotidiano a livello nazionale che segue pochissimo la cronaca (pagine quasi nulle), un altra cosa sono le varie redazioni locali del sud, tipo Napoli e Bari, che avevano il compito, alla nascita, di vendere anche il prodotto, la cronaca appunto (per intenderci), del territorio ed incrementare la tiratura.

La redazione di Napoli, dopo anni nel limbo, per sopravvivere, causa altri giornali ben radicati sul suolo campano che vendono di più, ha preferito lasciar perdere la cronaca locale e puntare sul sociale e sulla politica (settore in cui Repubblica è sempre stata un albero maestro), e se la cava abbastanza bene. La redazione di Bari, dopo vari sfoltimenti ed essere ora con una redazione composta da minime forze, segue la stessa strada, politica e sociale, e sulla cronaca rimanda i lanci di agenzia o riporta pari pari (ma lo fanno tutti in tutta Italia) gli articoli degli altri quotidiani.

Se scrive determinate cose, quindi, significa che qualcuno alla redazione ha parlato della deposizione con tono dispregiativo ed in quei termini. Il problema è che poi non ha seguito la stessa linea visto che tutti gli altri giornalisti hanno preferito restare un minimo neutrali. Quindi potrebbe pure essere che i giornalisti di Bari, ben lontani da Taranto, siano stati fregati da altri e non da loro stessi.

Massimo

magica ha detto...

anonimo so che era du repubblica ,, ma io non conosco il nome del giornalista . era uno sui 50 anni un po' brizzolato .

Anonimo ha detto...

Vogliamo parlare di questo caso (terribile), tirato fuori dal cilindro all'occasione quando serviva e poi lasciato lì, nel dimenticatoio? Massimo, hai una buona penna (ti leggo, nonostante tutto). Ma chi ti legge non è scemo (dovresti esserne contento).

http://italia.panorama.it/Mia-figlia-Carmela-stuprata-suicida-e-senza-giustizia-AUDIO

Anna Bari

Anonimo ha detto...

Quando "serviva" il "caso" (umano) e il riepilogo di Giangrande (che non conosco e anzi, poco mi piace) arrivò tempestivo prima di un'udienza per il caso di Sarah. Se giusizia o causa di giustizia deve essere, che SIA!

Anna Bari

Anonimo ha detto...

http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2012/03/sarah-scazzi-il-cellulare-di-sarah-alle.html

Anna Bari

Anonimo ha detto...

Carmela Frassinito

Anna Bari

Unknown ha detto...

Conosco il caso, ne volevo scrivere tempo fa, ad Aprile mi pare, poi ho deciso di attendere nuove udienze... ma nessuno ne parla e sul sito della famiglia non ci sono notizie utili. Comunque cercherò di documentarmi il più possibile. Anche a me non piacciono i colpevoli a piede libero... ed in quel caso ci sono.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Peccato se ne parli solo quando conviene.

Ciao

Anna Bari

Anonimo ha detto...

Anna Bari : uber alles....

magica ha detto...

si vince un premio?

mi sa che conviene a quelli che indagano . ormai sono andati troppo avanti mettendo in carcere x sequestro le donne misseri ..
e pansare che il fioraio disse di sogno.. se dice che fu un sogno . xchè gli altri dovrebbero dire che fu realta?.. ci sono altri testimoni che videro il sequestro? ci sono prove che ci fu il sequestro? non ci sono .. ma le misseri sono dentro ..

magica ha detto...

uber alles?
lo dici te

Manlio Tummolo ha detto...

Dire ad una persone che è una "nobil-gentildonna" è considerato offensivo: Dire invece che il tizio è un assassino è fargli un complimento con "bonomia" (come dire a me che cito la legge come Pulcinella, tanto per rinfrescarle la memoria). La strana logica di una donnetta, la quale, pur utilizzando, oltre a circa 5 cicisbei, almeno quattro nomi (Anna, Marianna, Mary, Marika, di cui uno Mary in comune con altra persona, che mi aveva scritto personalmente, ma per altra ragione), non esita a levare il suo indice accusatore contro Carla, che tallona ormai da mesi, pur asserendo che non le interessa, rimproverandola perché su altro blog si firma "Chiara". Se anche fosse, che cosa la disturba, ciò che dice o come si firma ?
E' alquanto stancante che questa donna, con atteggiamenti da maestrina, da giudice farisea, da inquisitrice gesuitica, pretenda di condannare tutti, compreso il responsabile del blog, che, a dire il vero, dimostra un'enorme pazienza con tutti.

Il nostro Codice di Procedura Penale ha recepito due punti opposti del procedimento, uno inquisitorio "qualunque cosa dica l'indagato/imputato, potrà essere usato contro di lui", il che lo spinge ovviamente a tacere; l'altro, accusatorio, che dà appunto il diritto di tacere e pure quello di mentire, senza che ciò costituisca un'aggravante.

Se gli avvocati delle imputate e di Michele Missrei, come di ogni altro imputato, deciderà che sia opportuno che essi tacciano, questi taceranno o diranno solo ciò che vogliono. Pure, parleranno i loro avvocati. Spetterà poi al Collegio giudicante valutare i vari pro e contro, ma, se corretto, potrà constatare che, contro quella famiglia, non c'è assolutamente nulla di effettivamente probante. E perché i SS. Inquisitori, invece, non vogliono sentire il preteso reo confesso ?
Perché sanno di avere con lui una lunghissima coda di paglia.

Anonimo ha detto...

Il bello è proprio che non si vince niente. Almeno per chi scrive solo ciò che pensa. E vedo che non sono la sola.
Gli eteronimi non fanno per me e immagino nemmeno per gli altri.


Buonanotte

Anna Bari

Manlio Tummolo ha detto...

Errata Corrige: ultimo capoverso, seconda riga, non "deciderà", ma "decideranno" o meglio ancora "avranno deciso".

Manlio Tummolo ha detto...

Riprende lo stile da Sibilla Cumana. Con chi ce l'ha ? Non si sa, parla per se stessa....

Anonimo ha detto...

Sibilla? Più chiaro di così!

E Tummolo come mai Lei che si vanta tanto di essere qui in "chiaro" (Nome e cognome in blu) appare più volte "in nero", attribuendo all'occasione i suoi commenti ad altri? E io sarei la Sibilla? Vogliamo parlare delle sue roboanti avventure altrove? Sa com'è, la spolveratrice di scrivanie nonché pulitrice di cessi ogni tanto legge e LA legge. Tra un cesso e l'altro.

Massimo, cancellerai. Ma ogni tanto, rileggi. Grazie.

Anna Bari

carla ha detto...

grazie tummolo,opt che li dò più fastidio di quello che dico,che più quello che firmo,se mi vuole scambiare per chiara libera di farlo è il contenuto di quello che si dice che conta......
è sempre stato detto chi è in sospetto è in difetto,lei parla parla e poi si asume moltecipli nomi e allora cosa puo importare a me,ma se non condivido il concetto,che sia anna mary marika ecc... se quello che essa dice non mi è chiaro lo dico e basta che le piaccia o no.....oppure la sua paura è ,tal momento che espongo il mio pensiero,gli si tolga lo sgabello.......
grazie a cielo non ho questo potere,io espongo e basta se poi uno lo trova condisibile o meno,per me ognuno ragionerà con la propria testa,anzi delle volte compreso con te manlio,mi trovo molto in sintonia con altre persone e provo solo del sollievo ,perchè vedo dei riscontri e conferme di quello che penso,perciò ritengo fino a quando avrò questo atteggiamento,sono certo di non influenzare nessuno,questo per me conta molto....come a me non mi piace essere influenzata ,nemmeno a me piace influenzare i altri.....però niente mi toglie di esprimere quello che in questo momento mi sembra giusto,fino a quando uno non mi faccia capire il contrario,ma capirlo non inculcato,questo è chiaro..... buonanotte a te e amici del blog

Anonimo ha detto...

che bel pensiero: soprattutto concludente!

Ciao Chiara

Anna Bari

Unknown ha detto...

XAnna

Guarda Anna che purtroppo non ho il tempo per far tutto, devo anche lavorare. Ma come hai notato, il blog pubblica anche gli articoli dei lettori. Quindi: perché non scrivi tu qualche articolo sugli argomenti che ti interessano, naturalmente restando all'interno di quanto realmente accaduto, e me li invii per la pubblicazione? Se non vuoi usare la tua mail, perché non ti fidi di me o per motivi tuoi, puoi sempre aprirne una per l'occasione. Mi mandi l'articolo, mi dai un nick di riferimento (articolo di Anna B., per dire), ed io ti pubblico. In questo modo, almeno, non dirai più che scrivo per convenienza o che parlo bene e razzolo male.

Ci stai?

Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Ci dica, illustre signora nobil-gentildonna, persona di alti e delicati sentimenti, PURA soprattutto, dove trova miei commenti senza la mia firma completa, così denuncio i relativi blogs e giornali. Sul "Nuovo Quotidiano di Puglia", è apparso un commento di tale Sara che mi attribuisce addirittura la collaborazione con un celebre studio legale che lavorerebbe su un altro noto ministro, non denominato. La mia smentita non è stata pubblicata dal "Nuovo Quotidiano di Puglia", con ciò violando precise norme di legge sulla stampa. Anche su "La Repubblica" a suo tempo, apparve un tizio che, assumendo il mio nome e cognome, aveva scritto un commento antisemita, ma quel quotidiano pubblicò subito la mia smentita, cancellando il falso commento. Qui si tratta di abusi sul'anonimato che sono troppo spesso tollerati, mentre andrebbero puniti con durezza. Resto convinto, piaccia o no, che ogni commentatore dovrebbe essere integralmente identificabile anche per l'altro commentatore, altrimenti si finisce per coprirsi di viltà, attaccando, come pure fa Lei, illustre nobil-gentildonna, gli altri in modo più o meno smaccatamente insultante o con l'aiuto dei propri cicisbei.

Manlio Tummolo ha detto...

Aspettiamo con particolare entusiasmo gli articoli della signora Anna Bari, presuntamente tutti concentrati sulla colpevolezza di Cosima Serrano e Sabrina Misseri, nonché sull'identità tra Carla e Chiara, e non parliamo su di me, che scrivo in modo anonimo su non si sa quali quotidiani web e blogs vari.
Oppure avremo una raccolta di tutti i suoi oracoli da Sibilla Cumana in ordine cronologico dal 26 agosto 2010 ad oggi. Forse inserirà anche quelli dei suoi cicisbei.

Manlio Tummolo ha detto...

Il nominativo appare in blu quando aggiungo l'URL; quando non lo aggiungo, per prossimità al precedente commento, il nome e cognome appare in nero. Dovrebbe saperlo, assai meglio di me ignorante in materia, Lei che è un virus informatico da 0,0000001 nanobytes, cara gentil-nobildonna di Bari e dintorni...

Anonimo ha detto...

Non ho mai creduto che Tummolo fosse collaboratore di qualche studio legale.....non essendo lo stesso avvocato ritengo anche superflua la smentita!

Anonimo ha detto...

Da Bigi
Vorrei poter dire che queste scaramucce servono a qualcosa ma, la verità è che diminuiscono il valore delle persone che le mettono in atto.
Vorrei dire la mia sulle presunte bugie di Sabrina; Le "bugie" secondo la procura sono le dichiarazioni della stessa che non concordano con le altre testimonianze...in realtà è il classico gioco dei ruoli Sabrina-Spagnoletti,Sabrina mente quando è sulla veranda - la Spagnoletti è attendibile perchè è sempre uguale la versione che fornisce (sbagliato) Sabrina può non ricordare bene visto lo stato di ansia che la investe emotivamente quindì non mente ma ha un ricordo velato non chiaro,la Spagnoletti arrivando con la macchina non percepisce subito la preoccupazione di Sabrina che non vede arrivare Sara trovandolo strano visto la poca distanza ma, la Spagnoletti ribalta questo suo stato solo dopo aver parlato con gli inquirenti.
Sabrina mente negando la lite nel bar-pub (sbagliato)Lei non nega il rimprovero solo non lo ha vissuto come una lite descritta dagli altri,e ritorna il gioco dei ruoli Sabrina-testimone..... quello che in realtà va precisato è che ognuno di noi ha una sensibilità diversa e questo fà sì che chi ha assistito ha recepito una cosa, chi l'ha vissuta ne ha recepito un altra. Potremmo andare avanti così all'infinito ma quello che è giusto è cercare di estrapolare la realtà oggettiva da quella sensibile dei testimoni(Leccava il cucchiaio di nutella mentre faceva finta di piangere per la scomparsa di Sara).Non mi era mai capitato di vedere un testimone come la suddetta signora,una donna ambigua e credo anche un pò........lascio a voi il termine ,finge con Sabrina una amicizia si convince della sua colpevolezza e poi si attrezza di registratore per poi eregersi a giudice....Dio ce ne scampi di amici così.....ma forse la signora non sa che quello che oggi Lei ha fatto ad una presunta amica domani lo può ricevere con gli interessi da altri.
(non fare agli altri ciò che non vuoi che sia fatto a te).
Questo sarebbe superato Se Sabrina avesse fatto delle confidenze tali da chiarire senza ombra di dubbio che è lei la colpevole, ma questo mi sembra non si evince da nessuna parte della sua deposizione.
Si evidenzia un pò di caos nelle testimonianze e nei fatti raccontati.Invece vorrei saperne di più sull'avvocato Marseglia e sulla richiesta fatta ieri in aula, grazie a chi mi risponderà.
Buona giornata a tutti,a presto.

Anonimo ha detto...

Marseglia ha chiesto alla corte che non potesse essere escussa la sua cliente, in base ad una sentenza di cassazione....
La richiesta, giudicata immotivata dalla corte, è stata respinta e quindi l'imputata Sabrina Misseri ha dichiarato di volersi avvalere della facoltà di non rispondere.( come la madre)
Se diversamente fosse stata accettata l'imputata non avrebbe dichiarato di avvalersi di tale facoltà venendo meno la liceità della richiesta dei p.m.
Ma così non è stato.

carla ha detto...

buongiorno concordo quello che ha detto pocanzi la bigi,certe persone pensano di poter fare del male gratuitamente,che si possano magari baricarsi dietro ad altre persone,ma sono sempre dei esseri umani e si possono sempre girarsi contro,questo non lo si mette in conto,ma non si può dire che i avertimenti non arrivino,ma preferiscono a non sentire,anzi lo si prende per il male......saluti

caro manlio scusa ognuno è libero di presentarsi come vuole se in anominato dietro a un nome falso,oppure come fa lei che ci metta pure la faccia e l'ammiro.....con quale pretese si puo permettere questa donna annabari voler sapere chi vice dietro al nome ,quando è lei
la prima ad nascondersi dietro a un nome falso,poi anche se fosse il suo nome vero non lo puo pretendere ,perchè quì siamo per la libertà di espressione e non per sapere il nostro privato,anche se di spiegazione ne ho dato fin troppo........guarda caso ieri sera guardavo in tv la 5colonna e si parlava sulla violenza delle donne,che si informi bene.....e non cambierei una virgola di quello che si è detto a cosa si va incontro.......se poi lei anna bari vuole conoscermi personalmente,solo perchè esprimo il pensiero diverso da lei e ne abbia tanta voglia di mettersi nei guai si accomodi......
non so,io non me ne intendo di queste cose non so se è possibile ad arrivarci alla persona,ma di sicuro non sto qui a guardare,mi saprò muovere pure io ,questo ne stia pure certo......
penso che dai pensieri che ho sempre postato si puo dedurre di come la penso,ormai mi si dovrebbe già conoscere........concludo,libertà per la libertà= rispetto......
saluti cari signor Manlio,quì nel blog sono sempre stata Carla e tale penso di voler rimanere nel anominato grazie cordialmente Carla

darpi ha detto...

vorrei dire la mia .. non capisco xchè si voleva che ieri le donne dicessero qualcosa ...sono + di due anni che sabrina dice di essere innocente e chi glielo fa fare di rispondere ai p.m. che già l'hanno condannata..quando sarà costretta a dire la sua come imputata sapremo cosa pensa di tutte le accuse ma ormai passa l'idea che lei non può dire niente ..vedremo come vedremo come risponderanno i p.m. ad eventuale conferma del sogno del fioraio e spere che tanta sicurezza sia accompagnata da prove di altri testimoni viceversa tutti a casa e nessun colpevole visto che tutti considerano michele un povero deficiente in balìa della famiglia ..saluti

Anonimo ha detto...

Conferma del sogno del fioraio ? Ma cosa scrive Dar ?? Il fioraio si è avvalso della facoltà di non rispondere e quindi non conferma nè smentisce ....arrecando grave danno alla giustizia, sia che la si veda in chiave accusatoria o innocentista.
Quindi di cosa stiamo parlando ?
Questo signore NON parlerà ....
Tutti a casa e nessun colpevole ? Di quale pellicola d'antan stiamo parlando ? Aspettiamo le intercettazioni e gli interrogatori delle due imputate ...anche se ritengo come qualcun'altro ha già scritto che si limiteranno a dichiarazioni spontanee.

magica ha detto...

anonimo ..
ormai lo sappiamo tutti cosa pensa il fioraio ,, lo vidi poco tempo fa in tv . confermava il sogno.. ad una domanda di una giornalista che disse al fioraio ,, ma si rende conto che x una equivoco del genere ci sta una persona in carcere?
rispose ,, questo mi dispiace ma non è colpa mia ..
allora tu pensi che ora vada al processo a dire ancora un'altra versione? lo so che ti piacerebbe assai .. mettiti il cuore in pace ,il sequestro non ci fu ..
nessuno vide corse in macchina .. sgommare rincorrendo la nipote . calma piatta x avetrana . nelle intercettazioni non si evincono frasi di nessun genere che potrebbero avvallare un sequestro .. misseri che indico' sabrina come rea ,, non ha mai fatto neppure un accenno al fatto .. parla sempre di un incidente .. michele era sottomesso da tutti e da lui stesso .. parlava vanvera x pararsi i gioielli ..una raffica di boiate inverosimili ..
ma un minimo accenno sul sequestro mai .. poteva confondersi no? e parlare .. niente da fare sequestri non ce ne furono

Anonimo ha detto...

da Bigi
Vorrei sapere se e quando ci sarà il processo nei confronti del fioraio visto che gli pende una condanna di falsa testimonianza;e se nel caso ci dovesse essere sarà prima delle deposizioni delle due imputate oppure no.Vorrei chiedervi delucidazioni sul conto dell'avvocato Marseglia perchè ho letto qualcosa che lo riguardi ma non ho capito perchè aveva avuto problemi con l'ordine degli avvocati.

Anonimo ha detto...

da Bigi
Vorrei sapere se e quando ci sarà il processo nei confronti del fioraio visto che gli pende una condanna di falsa testimonianza;e se nel caso ci dovesse essere sarà prima delle deposizioni delle due imputate oppure no.Vorrei chiedervi delucidazioni sul conto dell'avvocato Marseglia perchè ho letto qualcosa che lo riguardi ma non ho capito perchè aveva avuto problemi con l'ordine degli avvocati.

Epam ha detto...

@ bigi

Per la precisione:
al fioraio non pende alcuna "condanna", pende solo un processo che si svolgerà al termine del primo grado del processo della due imputate.

Credo che anche il processo al fioraio avrà lo stesso esito dei processi intentati nei confronti degli avvocati difensori, ovvero assoluzione perchè il fatto non sussiste.

carla ha detto...

infatti darpi ho presente un immagine in tv,quando cotesti giornalisti si accanniva su questa fam.misseri,che c'era una giornalista che si è permesso nel dire a valentina:- ma vogliamo aiutare tua sorella....-che valentina si girò -dicendo voi non volete aiutare nessuno,l'avete solo distrutta,andatevene....-ed era molto a dir poco iritata....qualuque cosa essi dicevano ne facevano un poema a loro discapito .....questo loro non si vogliono ricordare......dopo fecero giusto bene a tacere,vorrei vedere chi non lo farebbe......che si pensi che la cosa ora sarebbe diverso? no,serve solo alimentare altro scherno e basta......per me fanno bene a tacere ,parleranno al momento più opportuno......
il fioraio secondo me ha fatto bene a fermarsi e quando sarà il momento darà la reale spiegazione,che poi in fondo in tv lo ha già dato solo che non è stato convenievole a sentirlo....ho ben presente che a matrix aveva ben detto che le parole le era stato messo in bocca ,riferendosi alla questura,che poi quando lesse il verbale si accorse che c'era cose scritte che lui non aveva detto e così rifiutò di firmare.....
perciò penso se ci si tiene veramente a sarah che abbia giustizia,farebbe bene vedere le cose fino in fondo,se no lo ritengo menzognero nei confronti di sarah è solo farsi un piacere a se stesso......saluti

Unknown ha detto...

Provo a risponderti io, Bigi.

Inizio dal Marseglia. La sua condanna, che nasce da una storia antecedente l'omicidio di Sarah Scazzi, è stata inflitta dal Gup, quindi ci sarà il ricorso in Appello ed in Cassazione. Non è definitiva ed in base alla Legge potrebbe anche risultare innocente (quando si prendono sei mesi in primo grado significa che il fatto è difficilmente dimostrabile e che si sarà, al 99%, assolti in appello). Prove non ce ne sono visto che nel 2010 il tribunale del riesame decise che i due mesi di sospensione richiesti dal Gip non avevano ragione di esistere. Quindi continuò ad esercitare normalmente.

Per quanto riguarda il fioraio, credo che essendo un'imputazione di scarsa rilevanza dovrà attendere i tempi tecnici necessari affinché un giudice sia libero da impegni più gravosi. Potrebbe subire un processo anche fra un paio d'anni (o forse più). Ma potrebbe pure patteggiare prima dell'udienza ed accettare dai tre ai sei mesi, quindi tornarsene a casa senza alcun problema. Però, credo che non lo farà perché nell'incartamento in cui vi è la testimonianza di Vanessa Cerra, quello consegnato alla Corte quando la sua ex dipendente non è stata interrogata (e non lo sarà più), è scritto in chiaro che a lei il fioraio ha sempre e solo parlato di sogno. Che sua madre ha alzato i toni, anche postando un messaggio sul profilo facebook del fioraio, e detto cose che lei non le ha riferito (c'è anche scritto che meno la sente e meglio sta). Quindi non venisse accolta dal giudice che decideranno la sorte delle Misseri, la tesi della procura, quella del sequestro, lui alla prima udienza sarebbe in automatico scagionato.

Ciao, Massimo

Giacomo ha detto...

Forse mi sbaglio, ma il progetto dell'accusa potrebbe essere quello di far passare come realtà il sogno del fioraio, malgrado i testimoni che hanno confermato il sogno, escludendo la fonte principale, cioè il fioraio, ed appellandosi alla "testimonianza" della Pisanò, a suo tempo amplificata dai media, che disse che il fioraio aveva visto realmente.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Mi accorgo che Massimo ha appena postato le sue considerazioni al riguardo.
Potrebbe essere benissimo come Massimo ha detto.

Giacomo

darpi ha detto...

x anonimo- basta ragionare se salta il sequestro la prima cosa che succede è che viene automaticamente assolta cosima che nell'incidente probatorio non era coinvolta e subito dopo viene rifatto il processo solo a sabrina ma a questo punto la debacle dei p.m. rischia di inficiare il tutto con la riapertura delle indagini e non scordiamoci che michele se insiste a quel punto rischia veramente l'ergastolo x buona pace di sara...o.k.?

Anonimo ha detto...

Darpi - La buona pace di Sarah sarebbe la condanna all'ergastolo di Michele Misseri? Dai, non scherziamo!
Mary

Manlio Tummolo ha detto...

Anonimo Innominato,
superflua una smentita non lo è mai. Infatti esiste il millantato credito ed esiste pure l'usurpazione di titolo. Negli ultimi giorni qui in Friuli-VG (a Gorizia, per l'esattezza), è stato scoperto uno pseudo-ingegnere che aveva perfino firmato progetti ed altra documentazione senza essere registrato all'Albo e senza avere neppure la laurea generica in ingegneria, ed ora ovviamente è sotto indagine, mentre i suoi incolpevoli clienti sono costretti a rifare a loro spese tutte le pratiche. Se uno lascia dire cose false su se stesso, rischia di passare per un millantatore. Solo persone intelligenti come voi, cari colpevolisti a scatola chiusa, ci si possono aspettare obiezioni del genere. In uno studio legale si può collaborare in vari modi, anche tenendo pulito l'archivio oppure i locali igienici.

Manlio Tummolo ha detto...

E chi ha detto che l'assoluzione di Cosima Serrano implichi la condanna di Michele Misseri? se guardiamo al solo punto di vista formale, egli è già "assolto" dall'assassinio. Se dovesse ritrattare, quando qualcuno lo interrogherà o tenterà di farlo, contro di lui non resta nulla, perchè anche i vari ri-trovamenti possono essere stati dei messinscena successivi a precedenti "trovamenti".

In questo grado non credo, ma in appello le sorprese potrebbero essere numerose.

Riguardo all'avv. Marseglia, per le vigenti norme da me a suo tempo citate (in maggio, quando se ne discusse), sul piano disciplinare anche la sola indagine su rapporti con la mafia o simili implica la sospensione dalla professione. Caro Massimo, potrei sapere donde trai quell'informazione ?

Ivan ha detto...

Il teste Buccolieri in un'intervista alla giornalista Ilaria Cavo per “Matrix” (link:
http://www.dailymotion.com/video/xnoxq8_matrix-intervista-al-fioraio-di-avetrana_news) dichiara:
BUCCOLIERI: “Io ho sempre detto che è un sogno. Anche quando sono entrato dagli inquirenti la prima parola che ho detto è stata: Mi
state chiamando per un sogno? (…) purtroppo dopo sette ore di interrogatorio che mi hanno fatto (…) sono rimasto un po' confuso, poi
quando mi hanno riletto il verbale io in buona fede ho firmato questo verbale.”
CAVO: “Senza accorgersi che mancava la premessa che era un sogno?”.
BUCCOLIERI: “Esatto”.
CAVO: “Poi è stato chiamato dopo due giorni per confermare le sua dichiarazioni e a quel punto Lei che cosa ha precisato?”
BUCCOLIERI: “Ho detto: come, in questo verbale non c'è il sogno?”.
CAVO: “Però il suo sogno era molto dettagliato. Come ha fatto Lei a descrivere con tanta precisione Cosima, Sabrina, l'auto se si è
trattato di un sogno?”.
BUCCOLIERI: “Perchè Cosima si vedeva sempre in televisione con questo vestito nero, invece Sabrina si vedeva in televisione con
questa coda legata dietro; per quanto riguarda la macchina qualche volta anche io sono andato incuriosito vicino alla casa di Misseri e
ho visto la macchina parcheggiata”.
CAVO: “Quando ha fatto questo sogno e quando lo ha raccontato ai suoi familiari, alla commessa?”.
BUCCOLIERI: “A fine ottobre, l'ho raccontato anche a mia suocera perchè effettivamente in quel periodo si trovava a casa mia”.
CAVO: “Però lei negli interrogatori non aveva indicato un periodo preciso in cui aveva fatto e raccontato questo sogno. Adesso lei è più
preciso. Perchè?”.
BUCCOLIERI: “Abbiamo visto il biglietto della Marino, l'agenzia viaggi che lei il 26 ottobre partiva da Parma”.
CAVO: Lei però fa un'altra cosa, va a controllare cosa fa il 26 agosto. Perchè lo ha fatto se era convinto che si trattasse di un sogno?”.
BUCCOLIERI: “Perchè raccontando il sogno a Vanessa è stata sempre lei che mi ha fato dubitare. Sono andato a fare qualche verifica”.
CAVO: “Dopo che ha fatto le verifiche Lei è ancora convinto che si tratti di un sogno o ha avuto dei dubbi o sta avendo dei dubbi?”.
BUCCOLIERI: “Sono rimasto convinto che era un sogno”.
CAVO: “Lei sa che due persone sono state incriminate per sequestro di persona oltre che per omicidio per questo suo sogno e questo
suo racconto?”.
BUCCOLIERI: “Purtroppo non è colpa mia, è colpa di chi ha messo in mezzo questo fatto del sogno”.
CAVO: “Ma Lei ha mai detto che Sarah (…) in macchina è stata strangolata?”.
BUCCOLIERI: “Non ho mai detto che Sarah è stata strangolata. E' stato un carabiniere che si è fatto l'immagine e ha detto: ah, ecco
perchè la ragazza entrando dallo sportello posteriore destro sarebbe stata aggredita e poi strangolata. Ma io non ho mai detto che ho
visto che Sarah è stata strangolata”.


In un 'intervista a Rosanna Santoro per “Porta a porta” afferma:
“Quello era un sogno, io infatti l'ho raccontato come un sogno. Loro purtroppo mi spingevano e io dicevo...cioè... “Giovedì cosa hai fatto?”...io ho fatto quello che faccio...”Ma tu hai fatto qualche consegna?”... Io, in quel giorno, ho detto: non mi ricordo di aver fatto consegna. Però loro hanno verbalizzato...”. Alla giornalista che gli ricorda che lui ha firmato quel verbale risponde: “Nel secondo giorno, “Cosa ho fatto?”, ho detto, ho firmato un verbale che non è il mio. Ora si sente (dire, ndr) che ho ritrattato, non ho ritrattato, non ho firmato la cosa che hanno voluto loro”.

In un colloquio telefonico intercettato con la commessa subito dopo la deposizione Il Buccolieri dice che gli “hanno fatto dire quello che
volevano loro”.

Ivan

Unknown ha detto...

Non è un'unica informazione, Manlio, dovrei spiegarti un sacco di cose e farti leggere centinaia di articoli che parlano dell'operazione "Scarface".

In poche parole, riassumo, nel 2008 la direzione antimafia (DDA) inizia ad indagare su un traffico di stupefacenti in cui sono coinvolti soggetti di tutta Italia ritenuti mafiosi. Le questure interessate alle indagini sono una decina in tutta Italia, a partire da Bologna per finire con Cosenza e Lecce. Questo traffico di droga li porta a scoprire quantitativi di armi ed esplosivi, intimidazioni e truffe alle banche, oltre a un giro illegale di prestanome a cui vengono intestati, a volte con costretti con la forza ad accettare, beni acquistati coi proventi della catena criminale, ad iniziare dalla droga.

Nel 2010 l'operazione Scarface si divide in diversi filoni e la squadra mobile di Lecce inizia un'indagine, coordinata con la stessa DDA, sul territorio tarantino (con intercettazioni ed anche pedinamenti), ed a fine indagini chiede al Gip di Lecce di emettere 46 mandati di arresto. Fra gli arrestati, tutti nomi di spicco in ambito locale che hanno fatto comunella con malavitosi conosciuti, anche Giuseppe Florio (malavitoso conosciuto), che ancor prima di essere arrestato, una volta venuto a conoscenza delle indagini, aveva chiamato il suo avvocato, Nicola Marseglia, chiedendogli di sapere "cosa bollisse in pentola". Il Marseglia avrebbe chiamato il luogotenente Glamis (4 mesi la sua condanna) che avrebbe chiesto delucidazioni al suo capitano, non ottenendo però nulla...

Una volta in mano ai giudici la suddetta operazione Scarface viene divisa in innumerevoli trance, in una di queste cade il Marseglia, accusato di "aver tentato" di carpire informazioni sulle indagini contro il suo assistito.

Da qui la condanna a sei mesi, dato che l'aggravante che nasceva dal voler agevolare una associazione di stampo mafioso, a processo non è stata presa in considerazione né da Pm (che per questa ha chiesto l'assoluzione), né dal giudice.

Questo è un riassunto, ma di più non posso fare per te. Se vuoi un link per avere conferme ti posto quello di un articolo di Mimmo Mazza. Quello in cui si parla della condanna.

Questo è il link:

www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=518273

Ciao, Massimo

carla ha detto...

bravo ivan che sei stato in grado di trovare intervista,ben dettagliato,conferma quello che dissi,anche se non così precisa....
come già espressi lui le cose le aveva detto,purtroppo quando non fa comodo non ci si riccorda ...e ritorno a ripetere farebbe bene spiegare nel momento più opportuno.....in questo momento c'è solo una visione contorta che qualunque cosa si dica viene intesa in modo sbagliato.....purtroppo c'è ancora da stare con fiato in sospeso.....saluti

magica ha detto...

anche se fossero stati presenti mentre il fioraio sognava ,, i colpevolisti a scatola chiusa . darebbero la colpevolezza alle donne.. non si vogliono rassegnare ..
aspettavano con ansia che fossero interrogate x vederle piangere o far loro una trappola .. in modo che un'altra volta i giornalai le comari i maldicenti si fregassero le mani compiaciuti ..
infatti nei blog sono incavolati xchè non hanno potuto godere .

trovatevi unaltro divertimento per ora ..

Ivan ha detto...

In questo processo tutti i testi si sono confusi. Anche il più equilibrato, La Stella, si è contraddetto. Se lo facessero Sabrina o Cosima, o se per l'emozione scoppiassero in lacrime tutti lì a dire che hanno la coscienza sporca. Rispondere “non ricordo” quando non si ricorda è già sospetto. Sono già pronti a cogliere una sfumatura, una pausa o una smorfia a cui inchiodarle.
Si chiede “comunicazione” da parte loro ma l'atteggiamento più opportuno in questo caso è la”filosofia del rifiuto”.

Ivan

Manlio Tummolo ha detto...

Sai bene quanto contino le considerazioni di Mimmo Mazza. Dell'articolo, poi mimetizzato sotto la voce "Sabrina Misseri", invece che "Nicola Marseglia", ne parlammo anche a lungo. Grazie comunque, Manlio

Unknown ha detto...

No Manlio, quello che ti ho postato è un normalissimo articolo di stampo giornalistico. Mimmo Mazza, quando non si tratta del caso di Avetrana (in cui pare avere un chiodo fisso favorevole alla procura), scrive come ogni altro giornalista.

Comunque il riassunto è quello che ho fatto in precedenza, niente di più (è alquanto normale che un qualsiasi avvocato cerchi di trovare più notizie possibili per anticipare una linea difensiva). A parer mio sarà assolto in appello, perché non c'è stata nessun segreto d'ufficio svelato e perché il luogotenente non ha parlato di intimidazioni... ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Magica, nessuno potrà mai godere di una tragedia quale è stata l'omicidio di Sarah Scazzi. Spesso si è detto che alle imputate non sia stata data l'opportunità di parlare per dimostrare la loro estraneità ai fatti.......Il loro silenzio di ieri ha dimostrato il contrario. Nessuna incazzatura e nessuna voglia di "godere" delle disgrazie altrui: soltanto tanta delusione di fronte a scelte, a mio avviso, ipocrite.
Mary

Anonimo ha detto...

Ivan scrive: "si chiede comunicazione da parte loro"....
Veramente sembrava fosse Sabrina a voler comunicare, tanto è vero che, non molto tempo fa, ha "parlato dal carcere" tramite uno dei suoi avvocati. Non sarebbe stata, quella di ieri, una splendida occasione per rimarcare che si trova in carcere da "innocente"?
Perché servirsi dei media quando esiste la sede naturale per difendersi dalle accuse e per affermare le proprie ragioni?
Saluti a tutti.
Mary

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