mercoledì 22 luglio 2015

Se Massimo Bossetti ha tentato il suicidio è perché i giornalisti da cani da guardia della democrazia si son trasformati in belanti pecorelle disposte a far tutto ciò che ordina il pastore di turno...



Massimo Bossetti, al ritorno in carcere dopo l'udienza del processo celebrata venerdì scorso, ha tentato di farsi del male. Probabilmente un tentativo di suicidio. Quel suicidio che più volte gli è balenato per la testa, come ha riferito alla sua consulente, la psicologa con cui ha parlato un paio d'ore la settimana scorsa, la dottoressa Casale. Ma chi l'ha portato a quel tentativo? I fattori che scatenano in un uomo la voglia di farla finita sono tanti. Parlando in tutta sincerità, ognuno di noi ha pensato almeno una volta di chiudere il discorso con la vita. E se il pensiero insano si presenta quando l'uomo è libero, figuriamoci se non è sempre presente quando viene chiuso in gabbia da innocente. Capire il dolore che prova chi viene preso di peso e portato in carcere con accuse infamanti non è facile. Io ho provato a trasportarlo in un libro quel dolore, ne La Legge del Disprezzo, un libro scritto assieme a un uomo, un vero uomo, che per nove anni ha subito la forza delle istituzioni italiane vedendosi rovinato psichicamente ed economicamente. Parlo di Federico Focherini che venne arrestato e portato in carcere perché accusato di essere il responsabile della morte della sua fidanzata Claudia Bianchi. Dopo quella carcerazione riuscì solo a sopravvivere, mai più a vivere veramente, e dopo essere stato incredibilmente condannato in assise dal giudice Elena Natoli, che probabilmente non è in grado di fare il giudice e andrebbe tolta dalle aule dei tribunali, rinunciò alla prescrizione che lo liberava da ogni guaio, rischiando di andare in carcere in caso di condanna, pur di venire assolto con formula piena. Voleva girare a testa alta Federico. Dopo essere stato additato per anni voleva che una assoluzione lo reintegrasse nella società. E venne assolto!

Non c'era nulla contro di lui, nessuna prova e pochissimi indizi interpretabili in vari modi, eppure i "migliori" procuratori di Roma (parlo della dottoressa Diana De Martino e del dottor Italo Ormanni) coadiuvati da famosi investigatori italiani, avevano chiesto e ottenuto la sua custodia cautelare in carcere in quanto soggetto altamente pericoloso e perfido. Non c'era nulla, ma se parlassimo di come si fecero le indagini cadremmo nel baratro investigativo, visto che i bravi investigatori avevano indagato in maniera non solo unilaterale ma anche pessima (per non dire sporca viste le intercettazioni trascritte sempre "a modo" o addirittura ignorate quando erano palesemente favorevoli a Federico). Oggi tanti uomini che si dichiarano innocenti sono in custodia cautelare. Uno è rinchiuso nel carcere di Bergamo e da 14 mesi è tartassato dagli investigatori, dai magistrati e dai media. Leggiamo cosa provò Federico Focherini e cerchiamo di capire cosa prova Massimo Bossetti e quali voglie lo pervadano.

(Estratto da La Legge del Disprezzo)
- Alle 18.20 precise, ammanettato e accompagnato da quattro appuntati, varcai da prigioniero la soglia del carcere Sant’Anna di Modena. La mia mente andò in tilt. Tutto mi colse alla sprovvista: non ero in grado né di connettere e capire, né di difendermi in alcun modo. In balia di un’ordinanza emessa per motivi che non conoscevo, dopo aver sbrigato le formalità di rito fui sistemato in una piccola cella fredda, buia, con le pareti ricoperte di ritagli di giornale e immagini pornografiche che si alternavano a icone religiose. In un qualsiasi altro luogo gli stridenti accostamenti avrebbero suscitato una mia reazione forte e indignata, ma ero in carcere e l'indignazione l’avevo lasciata all’ingresso, dove, con le manette ai polsi e due guardie ai lati che mi bloccavano le braccia, sentii il sangue svanirmi dal cuore quando l’enorme portone cigolante, sbattendo, si chiuse alle mie spalle. Quando in uno sgabuzzino fui costretto a spogliarmi e a farmi toccare in ogni dove. Non sapevo cosa fare. Ero un essere inerme rimasto senza voce, un essere che nessuno voleva ascoltare. Ero un innocente che piangeva, si disperava e non aveva reazioni. Mi sentivo morire dentro e stavo perdendo la voglia di lottare. Avrei voluto parlare subito al procuratore e al giudice che aveva firmato e avallato la richiesta di arresto; poco ci voleva per far capir loro che sbagliavano, che non meritavo di stare in carcere. Ma intorno a me regnava il silenzio assoluto. Mi sentivo instabile. Tutto era inquietante e il tempo passava lentamente, troppo lentamente, immergendomi in un’allucinazione da cui credevo di non riemergere più. A minuti fissi due occhi mi osservavano. Capii che quanto stava accadendo mi avrebbe potuto portare al suicidio. Ma non avevo il tempo per elaborarlo né modo di fare gesti insensati, perché la mente mi obbligava a lottare col solo pensiero fissatosi a cemento. Mi chiedevo di continuo per quale assurdo motivo mi avessero rinchiuso. No, mi ucciderò domani, pensai, quando avrò metabolizzato e capito il perché dell’infame accusa di omicidio. Omicidio significa assassinio. Quindi, qualcuno credeva che io fossi un assassino. E non un assassino qualunque, addirittura chi aveva tolto la vita alla donna che amava! La donna che sentivo di avere accanto anche quando non era con me, che stuzzicava i miei pensieri, che mi ingelosiva, che mi mancava perché abitava lontano, che andavo a trovare per farci l’amore. 

Non avevo tempo di pensare ad altro, perché altro da pensare non c’era. Gli spiriti che gironzolano nell’aria fredda della cella mi pugnalavano con le loro urla inquietanti, mi rimandavano le immagini del funerale di Claudia e approfittavano del mio pianto continuo per infierire. Gli occhi di una guardia entrarono di nuovo in quella che era ormai la mia gabbia. Forse a lei sembravo solo, ma in realtà in quei quattro metri quadrati eravamo in tanti. C’erano i fantasmi delle mie paure e del mio orgoglio che mi circondavano, che mi ferivano al pensiero di essere additato come un assassino. Quando quegli occhi tornarono per l’ennesima volta, cercai di dire qualcosa. Volevo parlare a qualcuno, fosse anche una guardia carceraria che nulla poteva fare per aiutarmi. Ma in quella cella maledetta la voce cadeva nel vuoto e si rompeva, come il mio corpo che si rifiutava di reagire, come il mio stomaco che aveva deciso di bruciare, come la mia vescica che sentivo scoppiare e come la mia mente che non trovava risposte. In quella cella maledetta mi sentivo inerme e privo della forza necessaria a creare una briciola di speranza. Stavo davvero molto male e andavo continuamente in bagno, sebbene non avessi con me neppure una bottiglietta d’acqua e non potessi bere; mi guardavo attorno spaesato come se mi trovassi all’estero, in una grande piazza fra migliaia di persone sconosciute. Ma non c’era nulla attorno a me, solo muri umidi e scaffali costruiti con pacchetti di sigarette incollati tra loro. Mi resi conto che da quando ero entrato, non avevo neppure fatto un passo e che fra le mani tenevo ancora quanto consegnatomi all’ingresso dalle guardie: una coperta ruvida, un pacco marrone con un lenzuolo di carta velina piegato all’interno, due gavette per il cibo, un sapone inodore e un rotolo di carta igienica. Nient’altro, giacché le mie cose erano finite in una scatola e non mi avevano concesso di tenere nulla, neppure la custodia degli occhiali e i lacci delle scarpe. 

Ho sempre odiato camminare senza lacci, però camminai e appoggiai il tutto sulla brandina. Gli occhi che mi fissavano scomparvero e mi venne voglia di sbattere la testa contro il muro. Riuscii a trattenermi e sulla parete sbattei solo i pugni. Gli occhi tornarono. Mi girai e appoggiai le spalle al muro. Poi mi voltai, sperando di trovare, assieme agli occhi, anche due orecchie cui ribadire la mia innocenza. Fu in quel preciso istante che vidi uno strano oggetto appoggiato su una mensola. Lo presi in mano e capii che era un piccolo crocefisso ortodosso di plastica bianca… era sporco, molto sporco. Decisi di lavarlo e tenerlo con me: forse mi avrebbe aiutato a capire l’animo di chi mi aveva sbattuto in carcere, quali pensieri e sicurezze l’avessero convinto di avere a che fare con un assassino. Ma via, com’era possibile credere che fossi un assassino? Che diavolo c’entravo con la morte di Claudia? Chi erano gli incapaci che mi accusavano? 

I primi giorni di carcere tolsero la luce ai miei occhi e la vita al mio corpo. Mi sentivo uno straccio e non vedevo futuro. L’unico sollievo era Alba, la mia amica avvocato che non mi fece mai mancare la sua presenza e addolciva la mia rabbia con un cioccolatino. Aspettavo con ansia che mi chiamassero in procura per interrogarmi, ma i giorni passavano e nulla accadeva. Perso in un incubo delirante, pensavo a mia madre e speravo che almeno lei non subisse le conseguenze del mio arresto. Non sapevo che i giornalisti avevano già alzato il tiro e coi loro cannoni carichi d’inchiostro cercavano di affondarmi. Ero in carcere da quattro giorni, quando sul quotidiano La Repubblica, cronaca di Roma di venerdì 7 ottobre 2005, si materializzò un articolo su di me, scritto da una tale che si firmava Anna Maria Liguori. Lei sostiene di essere una giornalista, ma vi posso dimostrare che nel suo modo di scrivere di giornalistico non c’è nulla. Il titolo, a caratteri cubitali, annunciava l’articolo: «L’ha iniziata al doping e l’ha pompata fino a ucciderla». E già qui le falsità balzano agli occhi, facendo capire come la Liguori sia solo una sorta di imbonitrice, la cartomante di turno, dotata di sparacazzate per convincere l’opinione pubblica e portarla sulla tesi della procura. È bene sapere che lo sparacazzate è l’arma in dotazione a quasi tutti i giornalisti accucciati nei corridoi delle procure, quelli che senza l’elemosina dei magistrati dovrebbero inginocchiarsi nei pressi del portone di una chiesa. È un’arma micidiale, a lunga gittata, può arrivare ovunque e uccidere la mente di ogni lettore. Lettore che una volta colpito perde autonomia di pensiero. A quel punto, più le cazzate sono grandi più diventano credibili. Garantisco che le tantissime bugie della Liguori, forse studiate a tavolino con qualche suo “amico” coinvolto nelle indagini, erano davvero enormi e per questo capaci di lasciare il segno in qualsiasi lettore. 

Lei stessa scrisse sul giornale: «Pochi mesi prima di morire la giovane donna denunciò il suo compagno per maltrattamenti». Oddio, questo è vero. Claudia denunciò il suo compagno per maltrattamenti, peccato che nell’articolo manchi l’avverbio ex, dato che Claudia denunciò per maltrattamenti il suo “ex compagno”. Non me. Da ciò si evince che la credibilità della Liguori è pari a zero (...) Quando si scrive di fatti reali, il personaggio viene materializzato tanto che il lettore può riconoscerlo mentre cammina per strada, offenderlo o sputargli addosso, perché è lui l’assassino. È scritto sul giornale! Ma è anche colpa dell’uomo comune se una falsa notizia si allarga a macchia d’olio e passando di bocca in bocca diventa credibile. Il concime capace di fertilizzare le menti del popolo nasce dai pregiudizi, dalle invidie, dalle paure, dall’autocommiserazione e dal desiderio di cibarsi delle miserie altrui. I giornalisti sanno che scrivendo in una certa maniera, l’opinione pubblica s’infervorerà fino a mordere; sanno come lisciare il pelo alla massa coalizzata che seguirà la corrente mediatica, favorendo l’audience, gli introiti pubblicitari e la loro carriera. Per questo molti non hanno scrupoli e soddisfano il bisogno di sangue del cittadino frustrato, pur sapendo che la distruzione dell’indagato causerà dolore anche alla sua famiglia e a chi gli vuole bene. Nel mio caso, il mondo mi è crollato addosso. Che poteva importare ad Anna Maria Liguori, ai carabinieri, ai procuratori, della sofferenza mia e di mia madre? Che importava loro del buon nome della famiglia Focherini, del fatto che per sostenere le spese legali, conseguenti all’indagine, mi sarei rovinato economicamente, come puntualmente accadde quando fui costretto a vendere la mia quota di palestra e la casa. La realtà dei fatti mi scagionava e mi dava ragione. Eppure fui attaccato dai media e dai procuratori come fossi stato il peggiore dei mafiosi in circolazione. Eppure, senza motivo, mi spedirono in carcere dopo essere rientrato in Italia proveniente dall’Arizona (...)

È stato mostruoso. Avrei dovuto soggiornare in Italia per una decina di giorni, non di più, giusto il tempo necessario per depositare al Consolato Americano i documenti del mio permesso di soggiorno oltre oceano. Invece, a causa d’indagini portate avanti da incapaci, ho perso tutto. Nei primi quattordici giorni di carcere sono dimagrito undici chili. Nei primi tre giorni non ho mangiato perché avevo perso ogni ragione per vivere. Piangevo, ero rabbioso e non riuscivo a ingerire nulla. Poi, appena uscito dall’isolamento, ho seguito i consigli di altri detenuti e ho iniziato a capire come si fa a sopravvivere in galera. Il segreto è annullarsi e rimanere calmi. Non pensare a nulla, non pensare a nessuna persona cara. Non pensare alla libertà e galleggiare, autoeliminarsi senza guardare la finestra con le doppie inferriate, senza guardare la porta a sbarre con la grata da dove ti passano il cibo due volte al giorno (una sola la domenica), perché se la fissi troppo a lungo, dopo essere rimasto al chiuso per quindici ore consecutive impazzisci come impazziscono gli animali selvatici stivati in anguste gabbiette. Non guardare da nessuna parte. Non ascoltare le urla o i pianti che squarciano la notte, le risate sguaiate e le bestemmie che non ti consentono di prendere sonno e ti fanno realizzare dove sei, lontano dai tuoi affetti più cari. Non ascoltare le preghiere dei maghrebini, una litania, un mantra in grado di rapire la ragione e convincerla a seguire la musicalità anche quando sei assorto nella più completa solitudine dei tuoi pensieri. 

Ecco il punto: i guai nascono dai pensieri. In me il pensiero della morte diventò talmente insistente, che a volte lo cercavo e lo focalizzavo nella mente come fosse l’unico sollievo. Dopo averlo localizzato lo fissavo, come il pilota di un caccia blocca nel mirino un aereo da abbattere, e alla fine: Bingo! Ecco il momento della mia unica evasione cerebrale. Pensare di morire mi lasciava una sensazione di quiete e tranquillità.

Federico è ora un uomo libero. Lo è soprattutto grazie al lavoro e alla passione del suo avvocato Alessandro Sivelli e del pool che lo ha affiancato quando si è scontrato con procuratori privi di scrupoli e coscienza che già avevano deciso che il Fochero andava condannato. Massimo Bossetti, invece, al momento è un uomo in gabbia con tutti i pensieri neri che gli balenano nella mente. La procura di Bergamo lo vuole colpevole e non lesina colpi bassi pur di farlo figurare pedofilo. Non ha nulla di serio in mano, eppure si getta contro la sua famiglia fregandosene dei suoi figli e del male che loro padre prova quando questo avviene. Con indagini unilaterali cerca di affossarlo definitivamente non perché voglia la verità, ma perché a tutti gli italiani venga imposta la "loro verità". E visto che non tutti sono stati convinti, ai procuratori farebbe molto comodo un suicidio che chiuda il caso e gli accertamenti. 

Dovrebbero essere i media a vigilare affinché l'evento suicidio non si realizzi. Dovrebbero essere i giornalisti, gli unici che possono fungere a cani da guardia della democrazia pronti ad abbaiare e a mordere quando qualcuno non si comporta nel rispetto delle regole. 

Ma da tempo i giornalisti italiani si sono trasformati in pecorelle pronte ad ubbidire al pastore di turno. Infatti lo schieramento anti-Bossetti è imponente è lo spinge al suicidio tramite scoop mirati in grado di colpirlo a morte nel profondo della sua sfera psichica più intima. E la pubblica opinione se ne frega di quanto ora capita a un altro, anche se un domani potrebbe capitare a chiunque, acquista il Giallo e sbava ad ogni accusa come se ci fossero tonnellate di prove anziché nanogrammi di pseudo-indizi. 

Come scrive Gilberto Migliorini nel suo ultimo articolo, pare quasi che i media stiano facendo un servizio di stato. Pare quasi che le pecorelle dell'informazione servano solo a testare le risposte degli italiani per capire se la cura usata negli ultimi decenni è riuscita ad addomesticarli, a farli reagire in maniera positiva agli stimoli negativi che chi detiene il potere lancia ad ogni ora del giorno e della notte per impedire un autonomo pensiero e trasformare un popolo in gregge...


365 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 365 di 365
Anonimo ha detto...

VANNA Tu che hai scritto su Sarah Scazzi (ti leggerò!), lo sapevi che lo zio della cuginetta di San Pancrazio vive in Val Brembana? Altra coincidenza trasversale. J.

Anonimo ha detto...

TommyS,
d'altra parte non capisco per quale motivo tenerlo in caldo. Perché prolungare le indagini, spendere e spandere, far passare più di tre anni? Non vedo una sola ragione accettabile di fronte alla possibilità concreta di risolvere il caso in breve tempo.
Sempre se Bossetti era la soluzione.
Nautilina

Anonimo ha detto...

TOMMY forse perché le immagini dell'autocarro non esistevano?... è anche vero che passa davanti a quella banca alle 18.10, mentre allora ci venivano mostrati fotogrammi piu avanti nel tempo, se non ricordo male a partire dalle 18.20 circa.
J.

pleiades ha detto...

Molto interessante questa testimonianza..svanita nel nulla,forse il Peugeot bianco partecipa all'azione:
http://www.magazinedonna.it/omicidio-yara-gambirasio-il-mistero-della-testimone-fantasma/23226...

Vanna ha detto...

Nautilina, grazie di cuore!

Vanna

Vanna ha detto...

J. ciao, non sapevo che un parente della cugina di S. Pancrazio vive in Val Brembana, ( gli tre giorni di Sarah a S. Pancrazio erano da indagare ), sapevo però che la mamma di Y. è pugliese e che con la famiglia andavano al mare in Puglia.

Anonimo ha detto...

Altra mazzata per Salvagni & C.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/07/29/news/yara_bossetti_resta_in_carcere_il_giudice_sta_bene_-120022220/

magica ha detto...

si vede che la notizia dlle corna lo ha reso felice .
è perfino ingrassato di 2 kili . sarebbe una cura per ingrassare? potrebbero vendere la formula .

Anonimo ha detto...

certo che è felice il vecchio cornutone, la formula è stata arricchita con la signora c, per gli avvocati confidenzialmente m, che vende i propri scatti ignuda sui giornali e fa ingrassare tutta la ciurma

Anonimo ha detto...

Dev'essere un po masochista questo team difensivo.
Ma il Bossetti si sta accorgendo di quello che stanno combinando? Io fossi in lui sarei preoccupato di questa difesa.

TommyS. ha detto...

Giuste le osservazioni di Meluzzi

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_luglio_29/meluzzi-bossetti-depresso-giudici-non-c-alcun-riscontro-28716110-35c4-11e5-b050-7dc71ce7db4c.shtml

Di fronte ad una perizia che chiaramente deve essere intesa come di parte, la Corte ha preferito non nominare un proprio perito ed ascoltare unicamente i responsabili della struttura penitenziaria (ed annessi consulenti), teoricamente non di parte è vero, ma che nel caso Bossetti difficilmente non considerabili come imparziali.

E' l'ennesima conferma che la Corte ha già maturato il suo (pre)giudizio e difficilmente saprà ascoltare la difesa ed i suoi consulenti. Vedremo cosa capiterà quando verrà sicuramente richiesta dalla difesa la nomina di perito della corte sulla prova genetica. Ho timore però che vedremo un'emula del giudice Massei di Perugia.

Anonimo ha detto...

La Corte non è di parte. Se vuoi dire il contrario fai pure, ma non lo è.
Poteva certo nominare un proprio perito, ma evidentemente ascoltando entrambe le parti non ha avuto dubbi.

magica ha detto...

anonimo delle 18_23.
sara' perchè le hai pure te che ti infervosci?
beh ti le meriti le corna .!

Anonimo ha detto...

La corte non è di parte? J.

pleiades ha detto...

http://www.panorama.it/news/cronaca/bossetti-suicidio-tradimenti-moglie/
Ora,ammesso che questi tradimenti siano veri (il fatto che quei due conservino le ricevute x mesi lo trovo un Po bizzarro) pare che mgb ne fosse al corrente..e non vedo cosa possa cambiare nel vederselo spiattellare in pubblico.il fatto che il tradimento sia il pretesto x violentare ed uccidere una tredicenne lo trovo delirante.mgb ha scoperto che suo padre non è suo vero padre,è accusato di un delitto orrendo sul quale ultimamente la moglie pare appoggiarlo incondizionatamente..le corna dovrebbero essere l'ultimo dei suoi problemi.
No credo che lui continui a vivere il conflitto interiore di spifferare tutto e quello che ne consegue oppure subire tutto sperando in una soluzione positiva nonostante il suo silenzio.
H.18,00-18,40 Citroen rossa,peugeot bianco,furgone,pick-up,forse addirittura il furgone di fikri.almeno 2 uomini visti da 4 testimoni,la colf,tironi,torracco,abeni.dire che quella sera mgb è li solo soletto è insultare l'intelligenza umana.
E' evidente che le altre persone coinvolte gli impongono il silenzio,in tanti modi,la sorella è stata picchiata..

Anonimo ha detto...

Ma Bossetti sa da molto tempo che la moglie lo tradisce.
Siete proprio dei creduloni.
Anzi, la moglie magari si comportava esattamente come la suocera, arrotondando lo stipendio del marito.

Anonimo ha detto...

La Corte è li per giudicare, non per condannare od assolvere a priori.

Anonimo ha detto...

sshhhhhhhhhhh, anonimo delle 00:18 cosa dici ?
due sante donne, anzi tre compresa la sorella ballista

ENRICO ha detto...

ai due (!?) "anonimo" delle 00:18 e delle 01:24

Capisco avere dubbi sull'innocenza del Bossetti ma non capisco la volgarità dei vostri commenti che testimoniano UNICAMENTE pochezza mentale unita all'incapacità totale d' impegarsi in un contraddittorio costruttivo e serio

Anonimo ha detto...

La discussione sta degenerando a livello di bar periferico grazie al solito anonimo.
Certe persone amano vedere sempre il male e la feccia in tutto quello che li circonda; che tristezza, mi dispiace molto per loro.

@ pleiades
Invece credo che ascoltare certi particolari spiattellati in pubblico sia duro per chiunque, specialmente per un uomo detenuto da oltre un anno, trattato come colpevole quasi certo dalla maggior parte dei media e massacrato nel web da commentatori beceri e aggressivi.

Anche se Bossetti sapeva, in aula sono stati fatti nomi e cognomi e noi non eravamo presenti per percepire i toni usati.
Ci sta anche quello che dici, un conflitto interiore che è difficile reggere in certe situazioni. E anche l'affievolirsi della speranza, dato che la corte ha respinto tutte le istanze della difesa.

Ma tu da che parte stai? A volte mi sembra che tu abbia dei sospetti su MGB, a volte sembri garantista.

Nautilina

TommyS. ha detto...

Noto che continua a serpeggiare una convinzione alternativa, rispetto a quella della Procura ed a quella della difesa (condivise la prima dalla stragrande maggioranza dei media e dei comuni cittadini la seconda solamente da poche voci isolate e garantiste come quelle su questo blog), secondo la quale forse Bossetti non è il solo colpevole materiale ma in qualche modo è coinvolto nella scomparsa e nel delitto.

La questione principale è che Bossetti è collegabile al delitto unicamente per quel famoso nDNA di Ignoto1 che coinciderebbe perfettamente con quello dell'imputato. Tutti gli altri indizi valgono nulla, presi anche tutti insieme, se isolati dall'indizio genetico. Incluso quello legato alla presunta presenza nei luoghi della scomparsa proprio nelle ore della stessa.

Ma appare oramai evidente che la prova regina in mano all'accusa, cioè il nDNA di Bossetti, presenta troppe anomalie e stranezze tanto da far sospettare anche genetisti di fama internazionale (per rispondere al solito anonimo che ci rimprovera di esserci improvvisati genetisti dell'ultima ora, mi sembra che Peter Gill non sia proprio l'ultimo nel campo visto che è universalmente considerato uno dei padri della genetica forense) che sia avvenuta una contaminazione e che quindi la prova non sia ammissibile.

Per cui non si può fare il ragionamento che, visto che l'indizio genetico è traballante e dubbio ma rimane la coincidenza dei 21 STR autosomici, Bossetti forse non è l'autore del delitto ma in ogni caso è coinvolto e non parla per presunti ricatti e omertà.

O Bossetti è colpevole ed è l'autore dell'omicidio, e quindi dovranno essere risolte le aporie del nDNA (persistenza fantascientifica) e del mtDNA (assenza totale), o è assolutamente estraneo allo stesso, con la conseguente considerazione che la probabile contaminazione è avvenuta con uno scopo ben specifico da parte dei reali colpevoli o di chi li ha coperti.

Per cui leggere nelle intimidazioni alla sorella la minaccia a Bossetti da parte di suoi eventuali complici può essere fatto solamente se si è totalmente rintronati dalla massiccia campagna mediatica promossa e foraggiata dalla Procura di Bergamo.

Se invece si cerca di leggere quelle intimidazioni in modo autonomo e scevro dal pregiudizio mediatico, forse si può intravvedere una possibile pista che potrebbe portare all'ambiente che direttamente o indirettamente ha a che fare con i reali colpevoli. Ed a quel punto, connettendo le relazioni familiari e lavorative forse un'idea ce la si potrebbe anche fare.

pleiades ha detto...

Tommys giusto pero non fare l'equivalenza dna uguale assassino,su yara ci sono tantissime tracce non cosi identificate ma molto significative.
Volevo chiederti sai qualcosa del ricovero della suocera di mgb il 19 novembre ? Data in cui loro iniziano un silenzio dei rapporti che durerà un paio di settimane..che tipo di malore ebbe? Forse a causa di un litigio furibondo tra i due ?

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente i commenti di Enrico e Nautilina sugli "anonimo" che, evidentemente, sono interessati solo ad argomentazioni grossolane e salaci.
Per il resto, pur non avendo più tempo di intervenire, vi seguo sempre con molto interesse.
Cari saluti a tutti.
Sarahkey

Anonimo ha detto...

qualcuno ha idea di chi era l'operaio suicida collega di Bossetti? Ho cercato articoli di cronaca del 2013 ma non ho trovato nulla. J.

pleiades ha detto...

J. Era il proprietario dell'auto bianca?

ENRICO ha detto...

ciao J.

Ti riporto uno stralcio delle anticipazioni di una puntata de i Quarto Grado andata in onda il 3 ottobre 2014

http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2014/10/3/QUARTO-GRADO-Anticipazioni-Roberta-Ragusa-Yara-Gambirasio-e-Riccardo-Viti-Puntata-3-ottobre-2014/print/536952/

Secondo le ultime novità, ci sarebbero degli operai del cantiere che non sono stati controllati, tra questi uno in particolare che è morto suicida nel 2013. Inoltre, nelle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza si vede un altro mezzo sospetto, un pick¬up Nissan, lo stesso posseduto dall'operaio suicida

Ho trovato il video del 3 ottobre dove si parla dell’operaio suicidatosi nel gennaio 2013
http://www.video.mediaset.it/video/quarto_grado/full/486100/puntata-del-3-ottobre.html

Il servizio sul caso Gambirasio ca al min 1,44’

Bruno ha detto...

Di questo operaio suicida dovrebbero fare il test dna. E' una coincidenza troppo forte. Una bella analisi anche al il pick up Nissan, se ancora esiste sarebbe utile.

Bruno ha detto...

Di questo operaio suicida dovrebbero fare il test dna. E' una coincidenza troppo forte. Una bella analisi anche al il pick up Nissan, se ancora esiste sarebbe utile.

TommyS. ha detto...

Enrico

Grazie del link. Mi era proprio sfuggito il Pick-up Nissan che si ferma all'incrocio della traversa di via Rampinelli (casa di Yara) alle 18.50 e poi parte a velocità elevata per svoltare su via Gotti. Che traffico in via Rampinelli quella sera! Ed in tutto questo traffico Yara deve per forza essere salita sull'autocarro di Bossetti....?

Come è possibile ancora credere ad un rapimento ed ad un omicidio casuale da parte di un unico individuo, tralasciando che oltre al famoso nDNA senza mtDNA ed ad un passaggio dubbio del suo atuocarro non vi è alcuna prova del coinvolgimento di Bossetti.

pleiades ha detto...

Tommys sto cercando quel video di qg ma non lo trovo..per caso hai il link?
C'è il famoso primo passaggio rilevato alle 18,12 ,perché in altre fonti si parla di 18,05 ? Per caso si riferisce alla prima banca?
Poi c'è il secondo passaggio quando il furgone imbocca via morlotti alle 18,40,arriva fino alla banca?
Mah tommy's secondo me lui c'è ma insieme a lui ci sono almeno altre 4-5 persone con i rispettivi automezzi (citroen rossa,peugeot ranch bianco,pick-up)..cosa stiano facendo è strano,certo un po troppo x un semplice rapimento.

Anonimo ha detto...

pleiades

ti riferisci al link del video di QG del 3 ottobre 2014 ?
quello l'avevo postato nel mio commento precedente

http://www.video.mediaset.it/video/quarto_grado/full/486100/puntata-del-3-ottobre.html

Anonimo ha detto...

grazie Enrico, ma credo si tratti di un altro, un collega di Bossetti suicidatosi nel 2013 e la cui macchina sarebbe stata ripresa dalla telecamera della banca in via Rampinelli. Non so dirvi il modello della macchina.

@pleiades di quale auto bianca parli, appunto quella del video?

J.

Anonimo ha detto...

Perdonami ENRICO, mi sono confusa. Si', parliamo della stessa persona.

J.

Anonimo ha detto...

@ ENRICO
E sono proprio rinc... non avevo visto il tuo link! meglio riparlarne domani :) ora me lo guardo pero'

J.

TommyS. ha detto...

In questo periodo estivo scarso di notizie relative al caso ho riflettuto ulteriormente su un aspetto dell'indagine che continua a sembrarmi perlomeno dubbio. Intendo quella fase dell'indagine dove, dopo essere giunti grazie al contributo di Giardina, all'identificazione di Giuseppe Guerinoni come padre biologico di Ignoto1, si cominciò la ricerca della madre. Tralascio tutte le perplessità sull'estrazione del DNA dalla marca da bollo per patente e dal francobollo della cartolina che non davano di sicuro la certezza che il DNA estratto fosse proprio quello di Guerinoni. Ma volendo considerare la buona fede soprattutto di Giardina, credo che il confronto del DNA dei figli legittimi di Guerinoni con quello estratto e con quello di Ignoto1 abbia effettivamente permesso di considerare un punto fermo dell'indagine che Ignoto1 fosse figlio naturale dell'autista di Gorno.

All'inizio dell'estate 2012 è logico quindi pensare che si fosse pensato di cercare la madre continuando sulla pista genetica, senza chiaramente trascurare le indagini di tipo tradizionale. Si trattava quindi di procedere parallelamente sentendo sia testimoni (amici e conoscenti di Guerinoni come Bigoni e Negroni) sia prelevando campioni di DNA alla popolazione dei luoghi dove Guerinoni aveva vissuto e lavorato.

A quel punto è comprensibile che Giardina abbia proposto di cercare la madre mediante l'analisi del mtDNA. Era sicuramente un tentativo da perseguire a supporto delle indagini di tipo tradizionale.

E questo perché una tale ricerca aveva senso unicamente se il mtDNA analizzato da Giardina fosse stato quello di donne anziane dei luoghi e per anziane intendo madri di donne che avrebbero potuto entrare in contatto con Guerinoni negli anni '60/'70 e con lui avere rapporti clandestini il cui frutto poteva essere proprio Ignoto1, figlio indesiderato magari poi lasciato in un orfanotrofio od affidato ad altre famiglie. Nel caso il mtDNA estratto fosse coinciso con quello di Ignoto1 ricavato dalle famose tracce biologiche (31G20 e analoghe) si sarebbe potuto quindi affinare la ricerca rintracciando le figlie di quelle madri per sottoporle ad un test di maternità (nDNA) per avere la certezza che fossero proprio la madre ricercata. Dalle notizie dell'epoca sappiamo difatti che fu chiesto il prelievo anche a donne anziane che molto difficilmente avrebbero potuto essere l'amante di Guerinoni ricercata, visto anche che Bigoni aveva raccontato delle dichiarazioni dell'amico sull'aver inguaiato una ragazza del luogo.

continua

TommyS. ha detto...

continua

Fatta questa premessa bisogna allora domandarsi se vi era un motivo plausibile e logico per analizzare il mtDNA di Ester Arzuffi ("206-446 Arzuffi Ester Mito 321"). Poteva anagraficamente essere la madre di una ragazza possibile amante di Guerinoni? In altre parole, Letizia Laura Bossetti, il cui nome sarebbe subito saltato fuori da una velocissima verifica all'anagrafe, poteva essere la madre di Ignoto1? Sappiamo che, essendo la sorella gemella di Massimo, è nata a Clusone il 28 ottobre 1970, per cui ipotizzando che a 16 anni potesse aver conosciuto Guerinoni, costui a quell'epoca avrebbe avuto 49 anni quindi ancora in un'età compatibile e molto probabilmente ancora in servizio. Ma nel 1986 la famiglia Bossetti viveva a Brembate di Sopra già da molti anni e quindi non poteva essere la ragazza inguaiata di San Lorenzo di Rovetta e molto difficilmente poteva essere entrata in contatto con l'autista di Gorno. Eppure solamente in questa ipotesi, alla quale onestamente credo molto poco se non per niente, aveva senso analizzare il mtDNA dell'Arzuffi e compararlo con quello di Ignoto1. Perché quel tipo di analisi serve unicamente ad individuare una linea di discendenza materna.

Se invece sospetti che una donna, che aveva conosciuto Guerinoni da giovane (quando ancora abitava a Ponte Selva vicino proprio all'uomo) e che qualche volta sfruttava dei passaggi in auto da parte dello stesso per andare a lavorare (se gli inquirenti non avessero avuto già a luglio 2012 queste informazioni non si spiegherebbe come mai saltò fuori il nome della donna), non ti preoccupi in alcun modo di analizzare il mtDNA. Fai subito un confronto del genotipo nucleare, possibilmente congiuntamente con quello di Guerinoni, per avere la certezza od escludere che possa essere lei la madre di Ignoto1. Al massimo, se il confronto risulta parzialmente positivo, verifichi anche il mtDNA per capire se indagare di più sulla figlia Letizia Laura.

Invece da quando hanno arrestato Bossetti, la Procura vuole far credere a tutti che a luglio/agosto 2012 a nessuno interessasse il genotipo nucleare di Ester Arzuffi (come anche quello delle donne che avevano frequentato le terme nello stesso periodo di Guerinoni) e solamente a giugno 2014 questo genotipo nucleare sia saltato fuori dal cilindro miracolosamente, anche se sugli atti ufficiali mai è scritto che al laboratorio di Pavia l'abbiano estratto riportando gli stessi solamente gli esiti della comparazione.

E questo aspetto dovrà essere spiegato a processo in quanto è davvero non credibile quello che sinora ci hanno raccontato. E se mai la spiegazione dovesse essere quella di un errore di comparazione del nDNA, questo errore dovrebbe essere provato con documenti di indagine. Per di più si sarebbe dovuto trattare di un errore grossolano su tutti i loci indagati perché se si fosse trattato solamente di pochi alleli con match positivo sugli altri, non si capirebbe come mai la famiglia Bossetti non sia stata comunque passata al setaccio già a partire dall'autunno 2012.

ENRICO ha detto...

TommyS

scusami ma non ho capito bene questo tuo ragionamento :

Poteva anagraficamente essere la madre di una ragazza possibile amante di Guerinoni? In altre parole, Letizia Laura Bossetti, il cui nome sarebbe subito saltato fuori da una velocissima verifica all'anagrafe, poteva essere la madre di Ignoto1?

supponendo che il Guerinoni avesse avuto una relazione con una donna poco più che adolescente, (più o meno dell'eta di Letizia Laura Bossetti) il figlio illegittimo (Ignoto 1) , nel 2010 non avrebbe di certo avuto 40 anni come MGB poichè tale relazione avrebbe potuto avvenire solo negli anni seguenti il 1986

Se il Guerinoni è deceduto nel 1999 il figlio illegittimo nel 2010 avrebbe potuto avere al massimo 24 anni

Ma forse ho interpretato male il tuo pensiero

---

Ps: tornando per un istante al famoso mc di sabbia, si è mai saputo se il furgone di MGB avesse il cassone aperto ribaltabile ?

pleiades ha detto...

Mah tommys io sono dell'idea che la teoria consolidata del pm dell'aggressore unico non abbia basi,mentre invece quella della difesa che propende x una vendetta contro gambirasio è molto più credibile..il via vai di quella sera lo dice,la lettera anonima ad oggi che parla di yara in ostaggio lo dice,ma il furgone di mgb,la abeni che lo vede strattonarsi e infine i 5 bossoli trovati in via rampinelli dicono che lui è li,partecipa e deve tacere
...5 bossoli..la sua famiglia,sto zitto x i miei figli dice..è vero.

TommyS. ha detto...

Enrico

Il mio ragionamento, espresso con altre parole (forse era complicato prima), è questo.

Nel 2012, stabilito che Ignoto1 era figlio naturale di Guerinoni, è partita la caccia alla madre di Ignoto1. A quel punto si potevano seguire due strade e così credo abbiano fatto.

Da una parte, basandosi sui racconti di testimoni come Bigoni e Negroni (nell'intervista ad Araberara del 2013 lui dice di essere già stato sentito dai CC, PS e PM) ed eventualmente di altri, come anche su altri spunti di indagine di tipo tradizionale, vengono individuate donne di età variabile tra i 65 (anche qualcosa di più eventualmente ma difficilmente sopra i 70 anni) e 55 anni che possono essere entrate in contatto con Guerinoni avendo con lui una relazione clandestina (perlomeno dal lato di Guerinoni) dalla quale avrebbe potuto essere concepito Ignoto1. Da qui anche le ricerche alle terme. Ma soprattutto, a mio parere, donne come Ester Arzuffi.

Di queste donne non sarebbe servito a nulla analizzare il mtDNA, sarebbe stata una perdita di tempo e di soldi, in quanto rientravano tra le possibili candidate per cui bisognava analizzare il genotipo nucleare confrontandolo con quello di Ignoto1, possibilmente in modo congiunto con quello di Guerinoni.

Il mtDNA era necessario analizzarlo di quelle donne di età più avanzata che anziché essere sospettate come possibili madri di Ignoto1 potevano al limite esserne le nonne. In caso di match positivo del mtDNA si sarebbe passati al ceppo familiare passandolo al setaccio ed analizzandone il nDNA (maschi e femmine in quanto tra i maschi ci sarebbe potuto essere proprio Ignoto1). Questo poteva essere l'unico scopo, in linea teorica, dell'incarico dato a Giardina.

Delle altre, come di Ester Arzuffi, era prioritario esaminare il nDNA e solamente in seconda battuta il mtDNA, soprattutto nel caso fossero madri di donne che per anagrafe potevano essere ancora le possibili amanti di Guerinoni, proprio come l'Arzuffi era madre di Letizia che per età di nascita rientrava in queste casistica. Se il primo confronto del nDNA avesse dato risultato negativo mentre quello del mtDNA positivo, allora era anche probabile che le figlie femmine fossero le effettive madri di Ignoto1 (che non si poteva sapere assolutamente che età avesse, potendo quindi anche essere un 15enne).

continua

TommyS. ha detto...

continua

Di tutto questo ufficialmente non è stato fatto nulla (il PM non ha mai detto che sia stato fatto e sia stato commesso un errore di comparazione del nDNA), ed il fatto risulta davvero inspiegabile, perché sarebbe stato una grave errore investigativo.

Sembra anzi che i campioni di DNA di queste 500 e passa donne siano stati mandati solamente a Tor Vergata affinché Giardina ne analizzasse il mtDNA alla ricerca della discendenza matrilineare di Ignoto1. Ed a peggiorare le cose ed aumentare i dubbi e sospetti, ci si è messo il col. Lago che ha inviato come "striscia" di confronto il profilo aplotipico mitocondriale di Yara e non quello dell'altro contribuente.

Per come la vedo io, posso sicuramente sbagliare però, il nome di Ester Arzuffi è stato fatto a luglio 2012 probabilmente da Bigoni se non proprio già da Negroni, chiamati dagli inquirenti a fare i nomi delle donne che avrebbero potuto avere avuto una relazione con Guerinoni. Il non aver fatto all'epoca il confronto tra i nDNA (od averlo fatto ed averne taciuto i risultati positivi) può comportare unicamente che qualcuno all'interno del team investigativo ha fatto sì che non fosse fatto. Se non fosse che a Bossetti avrebbero potuto arrivare ancora nel 2011 grazie ai filmati di videosorveglianza ed ai tabulati telefonici, questa ipotesi sarebbe un po' azzardata, ma mettendo tutto insieme personalmente non credo di sbagliare.

Per quanto riguarda l'autocarro di Bossetti non mi sembra proprio che il cassone sia ribaltabile. Dalle fotografie sembra di tipo fisso.

Un solo metro cubo di sabbia non viene solitamente acquistato sfuso bensì in sacchi da 25 kg soprattutto da un magazzino edile. Per fare un metro cubo servono solitamente 60 sacchi, un po' meno di un normale pallet che ne contiene 70.

TommyS. ha detto...

pleiades

La conferma che la Abeni abbia riconosciuto Bossetti in uno dei due uomini da lei visti parlare dietro la siepe ("scoop" di Oggi del 22/11/2014) non è mai arrivata. Anzi la stessa Abeni lo ha smentito smentito durante una teledonata a "La vita in diretta". D'altronde la descrizione che ne aveva fatto sin da subito (basse, anche se sul metro e 75, e tarchiato) mal si combina con le fattezze di Bossetti.

Non capisco proprio come i bossoli ritrovati possano collegarsi con Bossetti.

ENRICO ha detto...

TommyS

Dopo aver letto la tua paziente spiegazione ho capito perché non avevo capito !
E cioè ho capito che a causa della mia totale incompetenza in materia genetica, non avevo ( e non ho ) i mezzi adatti per capire i tuo ragionamento ! :-)))

Comunque ti ringrazio e immagino che il tuo post sarà utile per altri utenti ben più esperti di me
Buona serata !
Enrico


Ps: di quali bossoli parla,"pleiades" ?

pleiades ha detto...

Tommys sia la avemo che torracco che tironi parlano di questi due,lei di yara non parla proprio,torracco si e no,tironi si..un po strano no ?l'
Comunque potrebbe essere lui ammettendo che imbocchi la morlotti alle 18,40 come dice un testimone,poi lo rivediamo alla Shell alle 18,47 (quindi sta telecamera rileva anche in uscita) bisogna vedere cosa faccia lui in quei 7 minuti ,non so se esiste un altro rilevamento sulla rampinelli,ma secondo me quello non è il momento del rapimento,anzi potrebbe essere proprio il momento in cui si carica il polacco ubriaco (con tanto di peli rossi e tracce di leggins).
Tommy l'amico di mgb si suicida buttandosi,pare di schiena,che dici..potrebbe essere che quei bossoli siano per lui ? Forse..

TommyS. ha detto...

Enrico

Facciamola ancor più semplice esemplificando.

Su una scena del crimine di un delitto (avvenuto in un piccolo paese di poche migliaia di abitanti) viene trovata in un punto altamente incriminante una traccia biologica contenente il DNA nucleare di una donna. Altri indizi portano a pensare si tratti di una donna giovane, al massimo di 30 anni. Per completezza si analizza anche il mtDNA ricavandone l'aplotipo relativo. Tuttavia le indagini brancolano nel buio, non si hanno testimoni, video o altro ulteriore indizio.

Ipotesi investigativa A
Ci sono alcuni amici della vittima che parlano di alcune donne che possono aver incontrato la vittima stessa, che ne so, in un locale per single frequentato in una città vicina. Sorvegliando il locale e ascoltando clienti e personale, si stila un elenco di possibili sospette. Queste vengono convocate in caserma e si chiede loro un campione di DNA.
A questo punto secondo te, di questi campioni si analizza il nDNA (identificativo) od il mtDNA (identificativo unicamente per la discendenza matrilineare)? Risposta scontata: solamente il nDNA.
Trovata la donna con lo stesso genotipo nucleare l'arresti.

Ipotesi investigativa B
Non vi sono alcuni indizi forniti da amici e conoscenti, ma si sospetta che l'assassina arrivi da fuori paese sebbene sia originaria dello stesso. E questo perché hai già chiesto il campione di DNA a tutte le donne del paese di età compresa tra i 20 ed i 40 anni.
Decidi allora di cercare l'assassina convocando in caserma tutte le donne di età superiore ai 40 anni chiedendo loro un campione di DNA.
A questo punto sì che analizzi il mtDNA (magari per scrupolo anche il nDNA perché l'età supposta dell'assassina potrebbe essere sbagliata), sperando di trovarne una che abbia lo stesso aplotipo dell'assassina.
Quando individui la donna, verificato che il suo genotipo nucleare non coincide (magari assomiglia ma non è lo stesso), avendo buone possibilità che sia la madre o la nonna dell'assassina indaghi tutta la sua discendenza sino ad arrivare alla figlia od alla nipote femmina che si è trasferita a vivere in città.
La pedini senza allarmarla, magari a sua insaputa ottiene un campione biologico e fai le comparazioni del DNA, ed infine l'arresti.

E' forse inutile aggiungerlo, ma nel caso che stiamo esaminando è impossibile si sia verificata l'Ipotesi B in quanto sappiamo che l'aplotipo mitocondriale dell'Arzuffi non coincide né con quello di Yara né con quello del contribuente minoritario della traccia 31G20.

Ragion per cui risulterebbe possibile unicamente l'ipotesi A che inverosimilmente non sembra essere stata seguita.

Forse ti ho confuso ulteriormente le idee.

TommyS. ha detto...

Pleiades

Ma se diamo per vero che i Daily Iveco inquadrati dalle telecamere durante quei passaggi siano effettivamente quello di Bossetti (magari non tutti ma perlomeno quelli di via Rampinelli e di via Caduti), come avrebbe fatto Bossetti ad essere a piedi in via Rampinelli nel momento in cui l'Abeni uscì di casa? Dove avrebbe parcheggiato l'autocarro senza essere visto dalle telecamere? Per cui lo "scoop" di Oggi lo definirei una vera e propria bufala.

Che il muratore suicida fosse amico di Bossetti non mi sembra sia stato confermato. Possibile ma anche no. Sembra invece confermato che possedesse un pick-up Nissan identico a quello ripreso dalla telecamera alle 18.50 davanti a casa di Yara. Si allontana a velocità elevata e nulla vieta che si sia diretto verso Nord dove si trova la cella Vodafone alla quale si è agganciata per ultima la SIM di Yara mentre nel frattempo Bossetti, per la Procura, continua a girare con il suo autocarro.

L'ho scritto nei giorni scorsi. O Bossetti è davvero l'assassino di Yara o non c'entra nulla con questa storia. Non vedo ipotesi intermedie e penso tutti abbiano capito per quale delle due propenda.

pleiades ha detto...

Tommy io non me la sento di liquidare quel viavai di gente e furgoni dalle 17,42 alle 18,50,ma ricordiamo l'avvistamento di fg alle 19,30 e il rilevamento della Shell alle 19 51 (che tu sappia in entrata o uscita?).io credo che all'azione concorrono più persone..yara secondo me fa parte di qualcos'altro,la sua aggressione e successiva uccisione non so quanto siano voluti.

ENRICO ha detto...

TommyS

tu stai scombusslando i miei poveri neuroni già messi fuori combattimento dai 40° all'ombra ! :-D

Come sarebbe a dire "viene trovata in un punto altamente incriminante una traccia biologica contenente il DNA nucleare di una donna?

l tuo ragionamento, nel caso si fosse trattato del DNA nucleare di una donna l'ho capito
Ma allora perchè chiamarlo IgnotO 1 e non IgnotA 1 ?

Ti dispenso dal rispondermi perchè non vorrei innervosirti oltre misura ed essere sommerso da una valanga di meritati improperi :-D

( si vede che so' proprio de coccio! e la cosa mi preoccupa non poco...)

TommyS. ha detto...

Enrico

Scusa se ti ho incasinato ancor di più le idee. L'esempio fatto era puramente teorico e serviva solamente per spiegare la mia convinzione che del DNA di Ester Arzuffi nel 2012 era obbligo analizzare prima la parte nucleare (nDNA) e poi solamente dopo, in seconda battuta e nel caso di test di maternità negativo con tuttavia qualche somiglianza, quello mitocondriale (mtDNA) per vedere se eventualmente avesse una parente femmina, diretta (Letizia Laura) o indiretta (nipote p.es.), che potesse essere la madre di Ignoto1.

Ci hanno raccontato invece che nell'estate 2012 è stato analizzato solamente il mtDNA mentre la parte nucleare, che avrebbe potuto portare a MB subito, è stata ritenuta non importante. Sarà stato davvero così? Non credo proprio ed ho il sospetto che mentre il Tampone A (a tutti coloro che furono chiamati in caserma per il DNA vennero prelevati due tamponi buccali) fu spedito a Tor Vergata, il Tampone B (che doveva andare al RIS, presumo) è rimasto in qualche cassetto per "comprensibili disguidi".

Penso allo stesso tempo che quel Tampone B non sia rimasto nel cassetto sino alla metà di giugno 2014.E questo perché, oltre a tante altre favole poco credibili, ci hanno raccontato quella miracolosa della dott.ssa Grignani che, non pagata, si è fatta lo scrupolo di verificare se un particolare allele raro (quindi nDNA) presente nel genotipo nucleare di Ignoto1 era presente anche nello specifico marcatore STR (nDNA) delle 500 donne. Ma a Previderè era stato dato l'incarico di analizzare i reperti piliferi estraendone l'aplotipo mitocondriale per confrontarlo con quello delle 500 donne (messo a disposizione credo dal RIS+Giardina). Non mi sembra avesse ricevuto alcun incarico di analisi del nDNA (genotipo nucleare) delle donne in questione.

Ed allora chi ha fornito a Previderè e Grignani quei genotipi nucleari (che non sono altro che numeri in forma tabellare)? Penso potesse essere solamente il RIS. E quando è che il RIS ha finalmente estratto ed analizzato il nDNA di Ester Arzuffi? Difficile dirlo ma considerando i sospetti di Bossetti e della moglie di essere controllati da due mesi nonché le email di Hacking Team, è probabile che ad Ester Arzuffi ed a Massimo Bossetti il RIS e la Procura fossero giunti già ad aprile 2014 circa, forse marzo ma difficilmente prima.

La conclusione di tutto questo ragionamento, ammesso sia corretto (ma in ogni caso è verosimile), è che all'inizio del 2014 qualcuno, cioè il "gruppo" che probabilmente ha depistato e manovrato le indagini, ha deciso che Bossetti a quel punto era spendibile tenendo conto che Previderè con le conclusioni delle sue analisi dei reperti piliferi rischiava di mandare a gambe all'aria tutta l'indagine.

Spero di essere stato finalmente chiaro.

Ciao

Tiziano ha detto...

E' impossibile che gli inquirenti non hanno verificato la posizione dell'operaio morto suicida, e che peraltro ha un furgoncino bianco, no è impossibile.

Ivana ha detto...

Segnalo:
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_agosto_03/due-bossetti-sola-realta-2e9b49e8-39b1-11e5-b49b-ae37d5ff3efe.shtml

TommyS. ha detto...

Ivana

L'articolo segnalato è un sofisticato gioco di equilibrio dove quasi sembra che il giornalista voglia assumere una posizione distaccata ed imparziale dall'alto della sua esperienza di cronaca giudiziaria.

Se non fosse che i "nani e ballerine", le "vanità televisive", le consulenze gratuite di "eminenti espertoni più o meno in crisi di popolarità" fanno ben capire da quale parte il giornalista stesso sia schierato (in linea sempre con la strategia editoriale del suo quotidiano).

La domanda che uno dovrebbe porsi in realtà sarebbe questa: può un famoso, anche perché volto noto televisivo, psichiatra forense permettersi di sputtanarsi davanti a tutti (e soprattutto davanti alle Procure e Tribunali che lo incaricano di consulenze e perizie) arrivando a delineare un quadro psichiatrico e psichico di Bossetti così totalmente falso e differente dalla realtà? E questo solamente per una presunta prassi (le difese sono notoriamente composte da azzeccagarbugli pronti a picchiare la mamma per far liberare ed assolvere i propri assistiti) che vede solamente un gioco spregiudicato delle parti senza nessuna etica professionale. Non può venire il dubbio che qualche volta, forse tante volte, i difensori siano veramente preoccupati per le sorti degli imputati ritenendoli per di più in cuore innocenti e vittime giudiziarie?

Per inciso, in questo gioco delle parti nel caso di Bossetti è entrata anche la Corte d'Assise che anziché cercare di capire chi avesse ragione, ha deciso di ascoltare solamente la voce dell'accusa pur espressa apparentemente in modo imparziale da parte dell'amministrazione penitenziaria. La stessa che sembra non accorgersi dei tanti detenuti, colpevoli o innocenti non importa, che per disperazione estrema si tolgono la vita all'interno delle carceri italane.

Ivana ha detto...

TommyS., riguardo all’articolo da me segnalato condivido pienamente la parte finale: “Il popolo italiano, nel cui nome si esercita giustizia, deve pretendere tassativamente una cosa sola: la verità su questo benedetto o stramaledetto Dna. (Aggiungo: va fatta definitiva chiarezza riguardo all’”aporia” inerente a: dna nucleare e dna mitocondriale!) C’è una vittima innocente che va in qualche modo risarcita, lei e la sua famiglia. E c’è un uomo che deve essere assolto o condannato al di là di ogni ragionevole dubbio. Questo conta. Questa è la sostanza. Il resto è solo squallore.”

Sul modus agendi del Meluzzi ho molte perplessità: non era lui a sostenere che non va strumentalizzato ai fini processuali il comportamento dell’imputato? Non si dovrebbero, prima, trovare le prove e, dopo, fare perizie psichiatriche per constatare se c’è compatibilità tra il risultato delle perizie e l’azione delittuosa, considerata compiuta dall’imputato?
Ho un dubbio: nelle intenzioni del Meluzzi, la sua perizia sul Bossetti era, forse, funzionale per cercare di ottenere gli arresti domiciliari per il muratore?
A me il Meluzzi appare poco coerente nel suo garantismo dichiarato; nel caso del Buoninconti è arrivato a considerarlo colpevole (ancora prima della fine del processo di primo grado!) in base a quelle che lui ritiene “prove logiche”.

TommyS. ha detto...

Ivana

Chiaro che la perizia di Meluzzi era finalizzata all'ottenimento dei domiciliari, avendo anche il pool difensivo indicato una struttura idonea e disposta ad ospitarlo.

Non mi sembra però che la sua perizia e le richieste dei difensori fossero strumentalizzate a fini processuali in quanto il processo sarebbe comunque andato avanti senza differenze se non quelle che con Bossetti in carcere la Procura può continuare ad esercitare una pressione elevatissima sull'imputato.

Il Parlamento ha varato ad aprile una riforma della custodia cautelare della quale sembra che i giudici (GIP, Riesame, GUP e Corti d'Assise, inclusa anche la Cassazione) non tengano conto in alcun modo. Questa è una palese violazione dei diritti degli imputati come Bossetti, Panarello e Buoninconti i quali oramai difficilmente possono inquinare le prove, non potrebbero in alcun modo darsi alla latitanza se controllati una volta ai domiciliari (il braccialetto elettronico che fine ha fatto?) e soprattutto non hanno alcun precedente penale che possa far pensare ad una reiterazione del reato, possibilità che in tutte le ordinanze dei GIP è sempre stata ventilata sulla base della gravità del reato, proprio quello che il Parlamento ha detto che non si può più fare.

Quanto al garantismo di Meluzzi anch'io mi sono meravigliato della differenza di trattamento nei confronti di Buoninconti. Conferma che tutti gli esseri umani sono fallibili e che troppo sovente cadono in contraddizione, anche quelli a prima vista più meritevoli e corretti.

ENRICO ha detto...

TommyS

ora il discorso mi è ( un poco, ma proprio poco ! ) più chiaro anche perchè ricordo assai bene quando un ricercatore - intervistato giusto subito dopo l'avvio delle ricerche di laboratorio sulla traccia - parlò di analisi da effettuarsi utilizzando ESCLUSIVAMENTE il mtDNA per individuare la linea materna di Ignoto 1

Se avessero, confrontato il DNA nucleare di Ester Arzuffi con quello nucleare di Ignoto 1 (come tu ritieni avrebbero dovuto fare fin da subito) come avrebbero mai potuto risalire alla linea materna del soggetto sconosciuto in questione se il mtDNA ritrovato nella traccia non si sa di chi sia ?


( adesso sono io a confondere le idee a tutti !)

pleiades ha detto...

Sicuramente il processo che porta a stabilire la presenza del DNA di Mgb su Yara è quantomeno anomalo,ma poco da fare..se ripetono nuovamente il test il DNA risulterà il suo.
A questo dobbiamo unire la presenza del suo furgone nei luoghi e negli orari del rapimento,il suo cell agganciato alla cella di Brembate e la mancanza di un alibi.
Il punto qui non è stabilire se lui sia presente o meno,la cosa è assodata.
Quello che c'è da stabilire è:
a) Si tratta di ciò che pensa la procura,cioè un pedofilo in erba che vuole consolarsi con una tredicenne delle corna della moglie,la tampina per mesi,la seduce e poi decide di ucciderla.
b)Oppure come afferma Salvagni uno dei diversi partecipanti ad un'azione che in qualche modo coinvolge Yara nel senso di vendetta contro il padre. (Salvagni proverà in tutti i modo a tirarlo fuori anche da li,ma sarà dura).

ENRICO ha detto...

pleiaes

se ripetono nuovamente il test il DNA risulterà il suo.

scusa, su quale "materiale" sarebbe possibile ripetere il test del DNA?

"Il punto qui non è stabilire se lui sia presente o meno,la cosa è assodata.

Quando sarebbe stata ASSSODATA ? e da CHI e da COSA ?

TommyS. ha detto...

pleiades

b)Oppure come afferma Salvagni uno dei diversi partecipanti ad un'azione che in qualche modo coinvolge Yara nel senso di vendetta contro il padre. (Salvagni proverà in tutti i modo a tirarlo fuori anche da li,ma sarà dura).

Per piacere, non inventarti di sana pianta delle dichiarazioni di Salvagni!

TommyS. ha detto...

Enrico

Forse non ci siamo proprio capiti.

Ma secondo te il nome di Ester Arzuffi nell'estate 2012 è saltato fuori per caso od invece è stato fatto da qualcuno (tipo Negroni) come possibile amante alla fine degli anni '60 di Guerinoni? Al massimo posso concedere che da un'indagine di tipo tradizionale fatta bene sia stata individuata l'Arzuffi come una vicina di casa di Guerinoni che, magari dietro conferma di Bigoni o Negroni, poteva aver conosciuto Guerinoni stesso.

Ma in entrambi i casi a me pare scontato che Ester Arzuffi, soprattutto per età anagrafica, sin da subito sia stata individuata come possibile amante clandestina di Guerinoni.

Ed a quel punto cosa poteva importare agli inquirenti il mtDNA o la linea materna? Nulla. Importava sapere se era davvero la ricercata madre di Ignoto1. E l'unica analisi che poteva dare questa conferma era quella del DNA nucleare (test di maternità).

Ripeto, l'analisi del suo mtDNA sarebbe potuta servire solamente in seconda battuta nel caso il test di maternità avesse dato esito negativo ma con una condivisione di alleli molto elevata e tale da far pensare ad un grado di parentela non diretta.

E' stato fatto questo test di maternità? E' stato fatto confrontando contemporaneamente il genotipo nucleare di Guerinoni (si avrebbe avuta la certezza che Ignoto1 era figlio biologico dei due)? Sembra di no, ma la cosa è non credibile a meno di considerare che qualcuno abbia omesso di riportare i risultati od abbia fatto in modo che il nDNA dell'Arzuffi non venisse estratto.

Quanto può aver detto quel ricercatore sulla ricerca della linea materna tramite il mtDNA poteva avere ancora senso nelle primissime fasi anche se sarebbe stata comunque un ricerca vastissima basata unicamente sulla diffusione territoriale a livello statistico dell'aplogruppo mitocondriale (si potevano anche incrociare i dati con l'aplogruppo Y per restringere la ricerca). Ignoto1 poteva benissimo provenire da altra regione o altra nazione ed avrebbero girato a vuoto per anni forse ancor di più di quanto fatto con l'analisi del nDNA effettuata quasi a tappeto (peccato sia sfuggitto proprio Bossetti!). Ma una volta seguita la pista di indagine partita da Damiano Guerinoni, quella ricerca avrebbe perso significato. E' stata rispolverata solamente quando si è capito che Ignoto1 doveva essere figlio naturale/illegittimo di Guerinoni e quando Bigoni dichiarò che il suo amico gli aveva rivelato di aver inguaiato una ragazza del posto.

Questo aspetto spero proprio venga portato a processo dalla difesa ed anche se non dovesse mai saltare fuori che il genotipo nucleare dell'Arzuffi era stato analizzato già nel 2012, sicuramente vi saranno agli atti le analisi del nDNA fatte per esempio alle donne che frequentarono contemporaneamente a Guerinoni le terme (non potevano proprio esser le nonne di Ignoto1 bensì unicamente le possibili madri). Se vi saranno quelli e non quelli relativi all'Arzuffi vorrà dire che qualcuno ha depistato e manovrato le indagini anche se sicuramente l'accusa proverà a giustificarsi adducendo una delle tante distrazioni ed errori che possono capitare in un'indagine così complessa. Il guaio è che la Corte vorrà a tutti i costi crederle.

pleiades ha detto...

http://www.lastampa.it/2014/07/13/italia/cronache/caso-yara-la-verit-di-bossetti-una-vendetta-contro-il-padre-NNvU3KTXev3RxWkDdt6SJK/pagina.html

Questa mi pare la posizione della difesa..altre volte riaffermata

TommyS. ha detto...

pleiades

Non tirare troppo la corda, altrimenti mi costringi ad essere sgarbato.

Nell'articolo da te citato, che conoscevo, dove c'è scritto che secondo Salvagni Bossetti fosse coinvolto?

ENRICO ha detto...

TommyS carissimo

Non è che “non ci siamo capiti “ . E che IO non ho capito (nonostante la tua iper-paziente spiegazione) visto che sono completamente digiuno delle procedure tecnico- scientifiche che si eseguono in casi come questo.
Quindi adesso, con calma, mi rileggerò i tuoi post cercando diligentemente di approfondire l’argomento.

Ti ringrazio ancora e comunque le tue osservazioni costituiscono un utile riepilogo ed oggetto di ulteriori riflessioni per tutti

pleiades ha detto...

tommys certo che dice che non è coinvolto,ovvio..anzi questa teoria è appena accennata,ma è chiaro che la giuria vorrà sapere perchè Yara è morta,lui dovrà per forza allontanare l'ipotesi del killer solitario dove MGB è in pole position e in quello nessuno può prendere il suo posto.
Sta proponendo scenari con omicidi connessi come Castillo e Sarbjit,quindi fai due più due..è chiaro dove vuole arrivare,l'unica organizzazione che può mettere assieme piu persone non direttamente collegate..che può anche prevedere una dinamica pluriomicida è una sola.
Cero è che con tutti quei giri del furgone,il DNA,la mancanza di alibi sarà difficile tenerlo fuori.

ENRICO ha detto...

pleiades

toglimi una curiosità : quando hai scritto il post delle 23:28 ( e anche queli precedenti) eri sobrio o cosa ?

Per carità anche io scrivo un sacco di fesserie ma quando qualcuno me lo fa notare perlomeno ne prendo umilmente atto e mi sforzo di comprenderne i motivi .

pleiades ha detto...

ENRICO perchè cos'è che non ti torna ? Io sono sobrio tu invece ??
Secondo te Yara si è suicidata o cosa ? C'è un altro assassino solitario oltre Bossetti ?? Oppure c'è qualcosa di diverso ?? Che c'è che non va ? Io non dico fesserie ti assicuro proprio no.

ENRICO ha detto...

pleiades

C'è un altro assassino solitario oltre Bossetti ??

Non capisco cosa tu voglia dire con questa affermazione
Secondo te c'è un unico assassino e questo sarebbe sicuramente Bossetti ?
Da dove ricavi questa incrollabile certezza ?

Vabbè, buonanotte, per questa sera ne ho abbastanza

Anonimo ha detto...

si Pleiades su Salvagni ti sei inventato tutto credimi. Salvagni ritiene Bossetti completamente estraneo alla vicenda. Ma sicuramente è interessato dalla pista iniziale. Mapello.

secondo me per quanto riguarda il DNA stiamo facendo un po' di confusione...
mi riferisco alla ricerca della madre. Nessuno di voi ha ricordato che Giardina ha effettuato le comparazioni sulle 530 donne con il mitocondriale di ignoto1.... che era in realtà quello di Yara/Maura.
e poi, due anni dopo, poco prima dell'arresto qualcuno (Previderé) scopre l'errore. Ou "errore", dipende come la vediamo.


Non c'è nulla che gira in questa storia. E pensare che le fibre blu gialle verdi sono state individuate su Yara solo dopo l'arresto di Bossetti.. non è una cosa impossibile questa? nessuno prima dell'arresto aveva mai segnalato queste fibre, in nessun articolo, quando invece avrebbero dovute essere individuate durante l'autopsia della Cattaneo. Si è parlato unicamente di una piccola fibra rossa, forse di juta.

Il problema è totalizzante, riguarda tutti gli aspetti dell'indagine. Cosa ne sappiamo noi quando sono state riprese le immagini dell'Iveco? J.

pleiades ha detto...

J Forse non hai capito,in questa situazione processuale MGB è un piede nella fossa.
Un giurato non sta a fare tante considerazioni da esperto genetista nonchè da dietrologo sul perchè o per come il dna sia li,chiede all'esperto :"E' il sangue di Bossetti si o no ? " SI PUNTO.
Il giurato vede sto furgone che si aggira attorno alla palestra come un pazzo nei minuti in cui Yara è dentro la palestra senza AVERE NESSUN MOTIVO DI ESSERE LI; un giurato associa automaticamente la sua presenza al rapimento.
Il giurato controlla che non abbia uno straccio di alibi nè che il cellulare si agganci a celle vicino casa,vede che non c'è nulla di tutto questo.
Il Giurato a questo punto può anche avere qui qualche dubbio sulla dinamica omicidiaria ma VORRA' SAPERE DA SALVAGNI PERCHE' LUI E' LI, e appunto in quel momento vedremo che tirerà fuori (lui come me siamo assolutamente certi che non uccide Yara,anzi secondo me la vede solo per pochi minuti,ma entrambe sappiamo che lui quella sera è li,poco da fare).
J. Mapello = Lopav =......
J. pensare che la polizia falsifichi le immagini mettendo assieme piu frame di giorni diversi è grave,non mi spingerei a tanto.

Anonimo ha detto...

Pleiades

":"E' il sangue di Bossetti si o no ? " SI PUNTO.

su quale atto ufficiale è scritto che sia sicuramente SANGUE la natura del campione da cui è stata estratta una cellula di DNA MANCANTE del mtDNA ?

pleiades ha detto...

Aridaje...di qualunque natura sia c'è un pezzo di mgb su yara,al giurato interessa questo e basta,tutte le argomentazioni sul dna potrebbero andar bene se lui ad es avesse un alibi o fosse da un'altra parte ;ma al dna va aggiunto il furgone e la mancanza di alibi,per il giurato i tre indizi assieme fanno la prova che mgb sia li.a fare cosa sarà un grosso problema della difesa.

ENRICO ha detto...

Bel problema ! Se dovesse essere accertato che i due Bossetti sono figli illegittimi del Guerinoni, i due gemelli potrebbero subentrare nell’asse ereditario paterno e reclamare la quota loro spettante

Caro notaio, mio fratello, recentemente scomparso, trent'anni fa ha avuto un figlio nato fuori dal matrimonio. Ora questo giovane, che non è stato riconosciuto dal padre, reclama la sua quota di eredità. Mio fratello lascia una vedova e due figli. Cosa accade in questi casi?

Gentile signore, la regola generale, affinché i figli nati fuori dal matrimonio possano venire chiamati alla successione dei loro genitori, è che siano stati “riconosciuti”.
Nel caso proposto, non avendo il genitore effettuato in vita il riconoscimento (né potendo questa facoltà essere trasferita agli eredi), il figlio non riconosciuto non ha alcun diritto successorio e, in mancanza di testamento, l'eredità và ripartita per un terzo alla vedova e per i restanti due terzi ai due figli, in parti uguali fra loro.
Il figlio nato fuori dal matrimonio avrebbe tuttavia a sua disposizione l'azione giudiziale per ottenere il riconoscimento della paternità, azione che può essere proposta nei confronti degli eredi del genitore defunto ai sensi dell'articolo 276 c.c. Non ha alcuna rilevanza la circostanza che dalla nascita siano decorsi trenta anni, poiché la relativa azione (rispetto al figlio richiedente) non è soggetta a prescrizione ex art. 270 c.c. La sentenza - se favorevole al figlio - produce lo stesso effetto del riconoscimento effettuato dal genitore; di conseguenza sulla base della recente Legge 219/2012 (che ha espunto dal codice la qualifica di figlio "naturale,"adulterino o "incestuoso" ed ha introdotto il principio della unicità del status di "Figlio"), il figlio riconosciuto o la cui paternità sia stata accertata giudizialmente (a differenza di quanto accadeva prima della riforma) entra nella sfera della parentela del genitore; si instaura cioè il rapporto di parentela fra il figlio riconosciuto ed i parenti (altri figli, fratelli e sorelle, genitori) del proprio genitore. Di conseguenza, nel caso da Lei proposto, il figlio avrebbe diritto ad una quota di eredità - soltanto una volta ottenuto il riconoscimento per effetto della sentenza - ed in tal caso concorrerebbe alla successione con gli altri due figli e con la vedova del defunto nelle seguenti misure: un terzo alla vedova ed i restati due terzi ai tre figli in parti uguali fra loro.
.

Wolf ha detto...

Non ho mai sentito nessuno a dire che forse il dna di Bossetti ci è arrivato li portato da un merlo, un corvo o qualsiasi altro volatile.
È cosi assurdo che un volatile si sia potuto posare con le zampette su una pisciata, uno sputo oppure anche delle feci per poi posarsi su un cadavere?. Nei cantieri, quando scappa vanno tutti nel bagno?.
A nessun muratore è mai capitato di fare il bisognino dietro ad un cespuglio, un muro o altro?

Se è assurdo perchè lo è?

Anonimo ha detto...

Ma Wolf, che dire, tutto è possibile in questa storia.


@Pleiades. il concetto è che non sappiamo nulla. Sul web non esiste piu' niente, sparite interviste, il famoso video della banca Veneta, ecc.

TommyS. ha detto...

Ho approfondito meglio la questione delle testimonianze dei colleghi di lavoro di Guerinoni (tra i quali Bigoni e Negroni) in quanto non mi tornavano tanto le date.

Effettivamente il nome di Ester Arzuffi quale possibile madre di Ignoto1 difficilmente potrebbe essere stato fatto da Negroni o Bigoni in quanto ufficialmente tutti gli autisti colleghi di Guerinoni furono sentiti la prima volta, e nello stesso giorno, all'inizio dell'aprile 2013. Bigoni e Negroni furono poi risentiti altre volte senza che venisse mai indicata la data.

Per cui Ester Arzuffi può essere stata individuata unicamente grazie al fatto che per anni abitò nello stesso palazzo dove risiedeva la famiglia Guerinoni a Ponte Selva. All'epoca era celibe (e sufficientemente chiacchierata in paese) per cui era una candidata ideale per essere convocata per un prelievo di DNA come effettivamente avvenne il 27 luglio 2012. Campione di DNA che poteva e doveva essere analizzato principalmente dal punto di vista nucleare anche perché è probabile che all'epoca non fosse ancora incominciata la "caccia" alla linea materna di Ignoto1 tramite mtDNA (dopo la testimonianza di Bigoni furono fatti prelievi a tappeto a molte donne, anche anziane, dell'altopiano proprio per analizzarne il mtDNA).

Quando, dopo l'arresto di Bossetti, venne fuori che dell'Arzuffi si disponeva di un prelievo di DNA (tampone buccale) già nel 2012, venne fatta, credo volutamente, confusione sul probabile errore di comparazione con il DNA della mamma di Yara (alcuni scrissero anche che forse era uno di quelli ancora da analizzare, cosa in nessun modo credibile a meno sempre di ipotizzare che qualcuno abbia fatto in modo che così succedesse). Adesso, dopo la relazione di Previderè, sappiamo però che l'errore della comparazione era stato commesso (diciamo così) con il mtDNA in quanto a Giardina era stato dato quello di confronto sbagliato, non invece con quello nucleare. Per cui la pseudo-spiegazione non regge in alcun modo in quanto al RIS, competente per i cofronti sul nDNA con quello di Ignoto1, ben avevano presente da mesi il genotipo nucleare di Ignoto1.

Anonimo ha detto...

@ Wolf,
una contaminazione dovuta a uccelli o animali si vede dal fatto che il materiale è presente dove ci sono segni di beccature, morsi o unghiate. Ma mi pare di aver capito che in questo caso le tracce siano situate lungo un taglio degli slip e in altri punti sparsi dove non ci sono segni riferibili ad animali. Come se il materiale fosse stato versato.

Il generale Garofano ha ribadito più volte che il DNA di Ignoto 1 non può essersi trasferito casualmente su Yara dopo il delitto per due ragioni: la prima perché il materiale si è mescolato da fresco con quello della bambina e la seconda perché, per ritrovarlo in quelle quantità dopo tre mesi all'aperto, non poteva essere una contaminazione, tipo lo strofinamento di un fazzoletto o il morso di un animale, ma doveva essere un versamento abbondante. Di cosa, precisamente non si sa.
Rispondendo all'obiezione che qualcuno avrebbe potuto versare su Yara sangue o altro fluido corporeo di Bossetti per incolparlo, sempre il generale ha risposto che anche quello è impossibile, perché gli eventuali autori avrebbero dovuto compiere l'operazione a più riprese (!): la prima al momento del delitto e le altre dopo, per impedire che il materiale venisse dilavato dalla pioggia e alterato dai fenomeni atmosferici.
Ma scusate, questa risposta è assurda: come mai un materiale, deposto un'unica volta dall'assassino, si mantiene benissimo per tre mesi in un campo sotto la pioggia, mentre se lo depone un'altra persona non dura e bisogna ripetere l'applicazione più volte?

Inoltre, se la bambina fosse stata tenuta nascosta al coperto per un certo periodo di tempo, il dilavamento e l'alterazione peserebbero di meno, mentre invece aumenterebbe la probabilità di una contaminazione, anche volontaria.
Credo sempre di più nella possibilità esposta da vari commentatori (DNA sintetico).

@ TommyS
Perfetto, ma non mi spiego perché, deliberatamente, non avrebbero esaminato il DNA della signora Arzuffi pur potendolo fare. Capirei di più un errore o una trascuratezza involontaria: ma perché evitarlo apposta?
Ciao
Nautilina

Anonimo ha detto...


Da ogk

Saluto tutti dopo una pausa di ristoro di alcuni giorni!

@ Wolf

Veramente Wolf sulla possibilità di una contaminazione da parte degli uccelli ne avevo parlato io qualche tempo fa, anche se in maniera molto molto laterale (di striscio diciamo...) perché io stesso non ci credo molto. In ogni caso si possono fare tutte le ipotesi che si vogliono sui vari tipi di contaminazioni, resta comunque la grossa anomalia della mancanza del DNA mitocondriale! Un'anomalia che è assurda dal punto di vista scientifico e che va spiegata in qualche modo. Se ne parla in questi termini anche nel libretto sul caso Bossetti che è allegato al numero 1 del nuovo Crimen (numero di Luglio/Agosto costro totale 3,90): consiglio di leggerlo a chi è interessato a questo caso ed al valore della prova scientifica in generale.

@ pleiades

Quello che dici sui giurati ha senso ma rimane il fatto di ciò che dicevo poco sopra: l'anomalia della mancanza del DNA mitocondriale pesa come un macigno ed è facile da far capire anche ai più superficiali. Non esiste niente del genere in una traccia biologica naturale sulla quale si testa il DNA. Il test andrebbe rifatto da capo e, se non fosse possibile, l'indizio andrebbe totalmente cancellato proprio perché essendo un indizio assolutamente monco e assurdo non può essere un indizio (tantomeno una prova). Il libretto di cui parlavo sopra spiega molto bene questo fatto con un articolo dell'avvocato Lauria (se non ricordo male).
La situazione è scientificamente impossibile (checché ne dica qualche pseudosapiente alla TV) dunque l'indizio è logicamente assurdo, dunque non è valido. Va ripetuto il test o l'indizio va accontonato come tale (e andrebbe fatta un'indagine per capire come si è giunti a questa anomalia).

Poi si possono fare tutte le ipotesi che si vogliono ma in un processo che dovrebbe essere garantista, e non da regime totalitario, una prova del genere andrebbe messa da parte o rifatta da capo proprio per la sua incongruenza.

Siamo in un sistema liberale e garantista? Mmh... Questo però è un altro paio di maniche.

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

pleiades ha detto...

Ciao ogk!
Il punto è che anche ci fosse qualche dubbio sul dna con il furgone senza giustificazione e la mancanza di alibi ogni giurato è certo che lui si trova nello stesso luogo ed allo stesso momento del rapimento di yara,da qui a dire che lui sia un maniaco assassino ne passa eccome,ma vorranno sapere perché lui è li.

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ pleiades

Sul furgone: innanzitutto va dimostrato chiaramente che quello è il suo furgone e che transitava in orario compatibile con quello presunto dall'accusa della scomparsa di Yara. Da ciò che ho visto questo indizio non mi pare così dimostrato e dimostrabile.

Alibi: se non si dimostra che Bossetti transitava con il suo furgone nei pressi della palestra nel periodo indicato dall'accusa non ha bisogno di alibi come non ne abbiamo bisogno io o tu. Lui dice che non ricorda e che probabilmente era a casa o ci stava andando (la cella telefonica agganciata dal suo cellulare sembra confermarlo). Se invece si dimostra che transitava col suo furgone nei pressi della palestra quello è l'alibi, cioè passava di lì per andare a casa, ha trovato una strada chiusa, ha fatto inversione ed ha preso un'altra strada.

Ad ogni modo ripeto quel che già dissi qualche tempo fa: questo caso è troppo strano, sino all'assurdo, per come è stato ricostruito dall'accusa. Ci sono una quantità di anomalie e bizzarrie che se fosse un romanzo giallo verrebbe subito bocciato per assoluta non plausibilità!

Pensiamo solo a come sarebbe avvenuto il prelevamento di Yara considerando due possibilità:

- Si conoscevano
- Non si conoscevano

Nel primo caso bisognerebbe trovare qualche riscontro certo ad una precedente conoscenza tra i due ma tale riscontro non c'è. Poi bisognerebbe presumere che Bossetti s'imbatte nella Yara, già sua conoscente, per caso mentre lei esce o va in palestra (infatti lei quel giorno non sarebbe dovuta andarci): gli scatta il raptus, la fa salire ecc. Dunque cadrebbe almeno la premeditazione visto che non c'è traccia di lei che avvisa lui che il pomeriggio sarebbe andata in palestra. Inoltre così aggiungiamo un'altra coincidenza alle tante che già infieriscono su Bossetti (illegittimo, gemello, DNA senza MTdna, colf di Yara ecc.)

Nel secondo caso, non si conoscevano, a lui scatta un raptus vedendo la ragazzina: la abborda, la rapisce ecc. Anche qui cade la premeditazione ed inoltre non si capisce come possa rapire da solo una ragazzina portandola via in un camioncino vetrato, neutralizzandola e guidando contemporaneamente e tutto questo senza che nessuno se ne accorga.

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ Nautilina

Su Garofano, che ho visto alcune volte su QG, stenderei un velo: lui è lì a rappresentare il piatto dove ha mangiato ed in cui ha fatto carriera, cioè i RIS. La sua opinione dovrebbe essere neutrale ed asettica invece, specie in questo caso, diventa di parte (dalla parte dell'accusa) perché deve difendere il lavoro iniziale sul DNA dei suoi colleghi (o ex colleghi). Si tratta di una questione sottile: la Scienza, che i RIS dovrebbero applicare alla ricerca dei colpevoli, a volte tira brutti scherzi ma non perché sia la Scienza a sbagliare ma perché semplicemente possono sbagliare coloro che la applicano nei laboratori. Arrivati però ad un certo punto è impossibile ammettere l'errore o comunque una strana anomalia e questo per il semplice motivo che verrebbe inficiato il lavoro della Scienza applicata dei RIS (o chi per loro) cioè in definitiva la loro stessa ragion d'essere. Il DNA nucleare senza quello mitocondriale è un assurdo: come può spiegarlo o giustificarlo colui che dovrebbe fornire solo dati certi (che possono anche essere errati ma non assurdi, cioè non intrinsecamente illogici)? Non può, dunque o svicola o fa affermazioni campate per aria.

Io sul DNA nucleare sintetico ho parecchi dubbi, mi pare un complotto troppo elaborato e poi fatto per cosa o per chi?

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Anonimo ha detto...

C'è un altro punto assai sospetto : le fibre blu, verdi e gialle dell'Iveco, a quanto pare ritrovate sui vestiti di Yara DOPO l'individuazione di Bossetti... poiché dopo l'autopsia nel 2011, nessuno aveva mai menzionato queste fibre né risultavano nelle carte.
D'accordissima con ogk, un caso totalmente anomalo, in cui il garantismo nei media e nelle comunicazioni di ministri e procure, è andato a farsi sfacciatamente friggere. J.

pleiades ha detto...

Anomalo è dire poco,la procura ha sistematicamente scartato la dinamica del rapimento da parte di più persone,avallata dalla maggior parte degli indizi x arrivare ad una ricostruzione che definire azzardata è un eufemismo.non so,forse si è voluto evitare il muro di gomma e concentrare comunque tutte le energie e gli indizi nell'unica direzione che assicuri una punizione x l'assassino,e poco importa a questo punto se sia mgb o meno.

Anonimo ha detto...

@ ogk
Be', sinceramente all'inizio anche a me l'idea del DNA duplicato sembrava un tantino eccessiva, ma dopo tante illazioni, incongruenze e smentite non lo credo più.
Lo credo dopo aver capito che Bossetti poteva essere tra i sospetti già nel 2011, anzi doveva esserlo; e non solo per i filmati delle telecamere, ma anche per la testimonianza di Fenili.
Dunque fin dall'inizio c'è stato qualcosa di poco chiaro in questa indagine. E il caso è diventato mediatico fin da subito, arrivando al top della classifica.
In parte è successo per via di Yara, che non era certo la tipica adolescente irrequieta e dai comportamenti a rischio, ma una brava bambina di una famiglia normale, la figlia che tutti vorrebbero avere.
E in seguito anche per il sospettato, un padre di famiglia come tanti, un lavoratore incensurato, uno con l'aspetto normale di brava persona (a parte le due famose foto che i carbinieri hanno scelto per presentarlo in maniera equivoca, ma si è scoperto presto il gioco).

@ pleiades
Escludendo l'ipotesi del rapimento, adesso all'accusa resta solo da dimostrare che MGB conoscesse Yara e che i due avessero una certa familiarità, perché la ragazzina non sarebbe mai salita di sera sul furgone di un uomo sconosciuto o visto qualche volta al supermercato. E questa eventualità, oltre ad essere un'offesa molto grave alla reputazione di Yara, non si regge su alcuna prova valida.
Non convince l'ipotesi dell'appuntamento amoroso, ma neppure quella dell'appostamento di un singolo rapitore o predatore pedofilo. La bambina è andata via con qualcuno di cui si fidava, non lo dico io ma gli inquirenti, perciò questa persona poteva essere solo un buon amico, un adulto ben noto o un parente. Anche al plurale.
Invece insistono con Bossetti e con la tresca segreta. Tutto per quel DNA difettoso tovato sul corpicino di Yara! Ma se il corpo era abbandonato da mesi in un campo, chi ci garantisce che non ci abbia messo poi le mani qualcuno? Ricordiamo che Bossetti aveva dei nemici ben prima della morte di Yara (lettere anonime, minacce varie)e non si sa il perché. O meglio, solo lui lo sa e stranamente non parla.
Quindi...c'era qualcuno che poteva avere dei motivi per vendicarsi di MGB. Qualcuno che può anche averlo visto passare da Brembate quella sera, o aver saputo in seguito che lui era lì.
Se vogliamo, una vendetta premeditata si può costituire anche come una trappola.

Senza tralasciare un possibile errore di interpretazione di quel genoma, alquanto anomalo perché privo di mtDNA e perché sopravvissuto a tre mesi d'intemperie.
Perciò parlare di prove schiaccianti contro Bossetti mi sembra poco fondato.
Nautilina



Anonimo ha detto...


Da ogk

@ Nautilina

Mi potresti approfondire o indicare dei link riguardo alle minacce contro Bossetti prima della morte di Yara? Non ne sapevo nulla o forse nel grande mare di informazioni mi era sfuggito!

@ pleiades

Secondo te dunque hanno voluto/dovuto trovare comunque un assassino vista la notorietà del caso, trascurando però una via difficile e puntando su quella più facile (e più cinematografica): quella del singolo pedofilo assassino? Questo anche a costo di incastrare qualcuno che non c'entrava?
Quali sono secondo te gli indizi probanti che più persone sono state coinvolte nel rapimento/uccisione di Yara? E avresti un'idea del movente, almeno a grandi linee?
Riguardo all'ipotesi di più persone io vedo solo due possibilità:

- ambiente del centro sportivo (palestra)
- ambiente dell'edilizia (cantiere di Mapello)

Riguardo a possibili moventi ho poche idee... Nel primo caso posso pensare solo alla mascheratura di un incidente o lite o anche approccio sessuale finiti male (però mi sembra una forzatura visto soprattutto l'ambiente della palestra in cui certo non è facile agire senza farsi notare); nel secondo caso potrebbe essere un rapimento per far paura al padre, o anche un grande dispetto, però finito male (storia del polacco ecc.). In questo secondo caso mi viene il dubbio su come i rapitori sapessero che Yara o la sorella (nel caso volessero rapire lei) sarebbe andata in palestra quella sera più o meno a quell'ora. E perché non rapirla prima che ci arrivasse?

Non riesco però a immettere Bossetti in questi scenari, non certo nel primo, magari un po' nel secondo, visto che siamo nell'ambiente edile, però in che modo? Come complice, semplice testimone involontario adesso ricattato, o solo come uno che è stato incastrato?

Se mai la verità vera salterà fuori io credo che ci soprenderemo assai tutti quanti: forse è tutto molto più semplice di quanto pensiamo, solo che non riusciamo a trovare la chiave!

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

pleiades ha detto...

Ogk
No la pista giusta era le Sabbie Mobili,ricordati Castillo che viene ucciso,Damiano Guerinoni sparisce in Perù,Ion Liviu in Romania e poi Finlandia;e altre persone coinvolte.
Il borsone che viene trascinato faticosamente dal tizio inquadrato dalla telecamera puoi immaginare cosa contenga.
Secondo me quella sera c'è una sorta di regolamento di conti (ricordati la testimone che riferisce allo stop di Via Rampinelli due macchine messe a mò di posto di blocco).
Yara secondo me è tenuta in ostaggio. Il fatto che poi venga violentata e conseguentemente uccisa non era nei piani.Mgb fa parte di quel piano.
Ora il punto è questo,o la procura decide di abbandonare questo tipo di approccio,che troverebbe ovviamente un muro di omertà davanti,e concentra conseguentemente gli sforzi su un assassino singolo che messo alle strette potrebbe cantare oppure della storia non ci ha capito uno mazza ma non voglio crederci.
In un primo interrogatorio,davanti alle rimostranze di MGB che vorrebbe essere rilasciato la Ruggeri gli dice "Guardi che per come stanno le cose lei è meglio che stia dentro.." o qualcosa del genere.
Non so se la proposta ad mgb di confessare l'omicidio addolcendola con tutte le attenuanti del mondo sia una provocazione o la voglia di chiudere il caso.
Certo è che accettando il patteggiamento MGB non solo avrebbe confessato una cosa che non ha fatto ma penso sarebbe anche durato poco in carcere.
Non dimenticare il tentativo di suicidio,che probabilmente non c'è mai stato,ma ha fatto alzare il livello di sorveglianza su di lui (e non per evitare un suicidio).
Ricordati i 5 bossoli ritrovati sulla Via Rampinelli,diretti forse a lui ed alla sua famiglia o forse ad ognuno dei componenti della banda,il significato è chiaro,silenzio.
La storia degli amanti di Marita (che sa tutto ovviamente) mi puzza di provocazione.
Insomma,vedremo quello che accade nel processo e anche nei gradi successivi,lui ha piu volte affermato che non parlerà x la sua famiglia (e non intende con questo l'intenzione di confessare ma di vuotare il sacco).Sarà un lungo braccio di ferro,francamente l'esito è incerto.



Anonimo ha detto...

Da ogk

@ pleiades

Scusa pleiades potresti fare un quadro schematico di come secondo te sarebbero andate le cose quella sera? Cioè non mi interessano i particolari (anche perché sarebbe impossibile conoscerli) ma una descrizione sommaria: più o meno quante persone, quante auto/furgoni, cosa hanno fatto in linea generale ecc.

Poi dove hai preso la notizia del borsone trascinato e delle due auto allo stop di Via Rampinelli? Non le avevo mai sentite!

Tu dunque credi che MGB faccia parte di questo, chiamiamolo rapimento di una banda? Cioè era anche lui della banda?

Ma il regolamento di conti con chi sarebbe? Con il padre di Yara?

Grazie.

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

pleiades ha detto...

ogk

La fonte principale è questo articolo di Max Prati,oserei dire illuminante dove descrive ciò che in realtà avvenne quella sera.

http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2011/03/yara-gambirasio-il-filmato-di-via.html

Quel filmato purtroppo non sono riuscito a visionarlo,ma è descritto minuziosamente da Max ed è come vederlo.

A questo unisco le lettere al settimanale Oggi,che considero genuine:

La Yara era conosciuta brava ragazza davvero, anche sua sorella. Ciao ciao diceva. Punto e basta, poco di più… e poi quella brutta sera maledetta. Yara dunque in primo momento è stata in casa di una brava signora, eravamo in diversi e nessuno poteva pensare male. Un certo momento si è innervosita e voleva andare via tornare a casa l’aspettavano i genitori». E continua: «Il polacco ubriaco ha cominciato a smaniare, a comportarsi male e molto. Non sapevamo che fare. La bimba gridava pure noi poi il vuoto, il nero, un buio…

Che parlano di una realtà molto diversa da quella conosciuta,ad es. che Yara quella sera non andò mai in Palestra,come del resto confermano i cani molecolari.

I cani secondo me in realtà non sentiranno mai l'odore di Yara direttamente,ma di persone che sono state a contato con lei.
Non riescono neppure ad individuare l'odore nel tragitto di andata,segno che lei li non ci ando mai.
L'odore verso il cancello secondario è di qualcuno/a che rientra alla chetichella in palestra,magari con uno stereo in mano.
L'odore lo ritrovano alla rotonda di Tresolzio,dove si fermano x 2 ore perchè non ritrovano piu la traccia.
L'odore secondo me è lasciato da questi tizi,che fino a poco prima erano a contato con lei:

http://www.bergamosera.com/cms/2010/12/13/yara-ricerche-in-un-campo-di-mais-spunta-la-pista-della-ritorsione/

Infine l'odore nello spogliatoio di Mapello viene lasciato forse proprio dall'aggressore polacco di cui si parla nelle lettere,che va li a cambiarsi.Secondo me Yara nel cantiere non mette piede;l'aggressione secondo me avviene nel furgone chiuso visto ad Ambivere intorno alle 19,00..quando si sente chiaramente Yara che urla "lasciamiii".

Il ruolo di Yara al momento non mi è chiaro,ma do x certa la sua conoscenza di Ion Liviu e la presenza di 79 numeri segreti nella sua scheda che viene fatta ritrovare in bella mostra mi fa pensare..

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2015/04/21/yara-gambirasio-e-quei-79-numeri-segreti-registrati-sul-suo-cellulare-esclusivo/

Ci può stare anche la vendetta contro il padre,ma la sua telefonata "Sono passati 4 giorni,mi sembra abbastanza,devo preoccuparmi ? Fatti sentire..fatevi sentire" Mi fa pensare a qualcuno che personalmente non abbia timori,come del resto la sua condotta quella sera ed i giorni successivi sembra dimostrare.

Ciao !!


Anonimo ha detto...


Da ogk

@ pleiades

Ok, grazie ho letto l'articolo. Si tratta di un video di cui non avevo mai sentito parlare (seguo la vicenda non da molto, qualche mese) e di cui, a quanto pare, non se ne è più parlato molto, anzi per niente.

Nell'articolo si suppone una sorta di rapimento lampo per farsi dare un po' di soldi il giorno dopo -- rapimento finito male, malissimo. Sei anche tu di questa idea? Come idea di base non è male, ha dei fondamenti: mondo dell'edilizia, il padre di Yara ritenuto se non ricco almeno un po' facoltoso, tanto da poter sborsare almeno alcune decine di migliaia di euro in brevissimo tempo ecc.

Ho un dubbio fondamentale però: come facevano a sapere i rapitori che Yara sarebbe andata in palestra quella sera? Oppure la sorella? Nel caso volessero rapire quest'ultima? L'andata alla palestra non era un evento programmato, per nessuna della due, ancor meno per Yara. O ci hanno provato a caso, sapendo che lei ci andava, che so, tre volte a settimana. Però l'orario? Era lo stesso degli usuali allenamenti di Yara? L'alternativa è che lei abbia avvisato qualcuno legato ai rapitori... Il ragazzo rumeno? Sono però ipotesi campate in aria senza riscontri (se gli inquirenti avessero trovato riscontri del genere non credo avrebbero lasciato cadere la pista!).

Secondo gli orari citati nell'articolo Yara sarebbe stata rapita durante il ritorno a casa: non capisco che ci facevano quelle persone in Via Rampinelli, non molto lontano da casa sua. E quello col borsone che fa se mai c'entra qualcosa?

La telefonata del padre da dove la tiri fuori? E lui come l'ha giustificata, se mai l'ha fatto?

Un'altra cosa che mi ha sempre incuriosito: nella lettera anonima a "Oggi" si parla di una "signora" da cui stava Yara coi suoi presunti rapitori, che senso ha questa figura che sembra ospitare Yara a casa sua?

Tutto questo fa pensare ad un prelievo di Yara con l'inganno, non a forza, magari raccontando qualcosa di credibile sul padre (che forse i presunti rapitori conoscevano) a cui lei ha ingenuamente creduto, e poi portandola in casa di questa "signora" da cui doveva stare in custodia per breve tempo (diciamo sino al giorno dopo, come suppone l'articolo): poi la tragedia... Ma la "signora" era presente o si è solo utilizzata la sua casa?

Inoltre la presunta vicenda del muratore polacco ucciso fingendo un incidente sul lavoro non sarebbe facilmente verificabile? Qualcuno l'avrà fatto?

Mah... Non so, ho il cervello fuso adesso (ancor di più se penso alle vicende di Fikri, Liviu ecc.).

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

TommyS. ha detto...

pleiades

Se i Bloodhound hanno seguito una pista, questa non può in alcun modo essere quella dovuta a qualcuno che "portava" l'odore di Yara addosso. Questi cani, altamente affidabili checché ne dica il PM (ma anche i giudici del processo Parolisi), seguono piste "odorose" lasciate dalla persona, cioè quelle indicate dalle molecole edpiteliali e non solo lasciate direttamente dalla persona che debbono cercare.

Al limite nel caso di Yara possono aver seguito una pista di alcuni giorni prima se si vuole ipotizzare che Yara non sia mai arrivata alla palestra.

Quello che ancora non ho capito, grazie anche al fatto che si è volutamente creata confusione su questo aspetto, è come siano arrivati (perlomeno uno solo, quello più esperto - Jocker - arrivato dalla Svizzera) sino al cantiere del centro commerciale di Mapello visto che una volta giunti alla rotonda di via Tresolzio si sono fermati e non sono stati in grado di procedere oltre per diverse ore. Per fare chiarezza sarebbe bastato che nei diversi articoli si fosse scritto che, per esempio, Jocker, dopo tentennamenti molto prolungati, avesse preso timidamente una pista per poi procedere decisamente sino al cantiere. Ma questo, o altro di analogo, non è mai stato scritto. E per me rimane sempre un elemento dubbio che non mi permette di escludere che qualcuno abbia voluto portarli sino al cantiere dove indubbiamente hanno fiutato nuovamente la pista di Yara.

TommyS. ha detto...

@ostrogotiko

Il video dell'articolo di Massimo è sempre lo stesso della Banca di Credito Cooperativo di via Rampinelli che, una volta arrestato Bossetti, è stato tirato nuovamente fuori per mostrare un autocarro simile al Daily di Bossetti, nonché (ma solamente in un servizio di QG) il pickup Nissan che si ferma davanti alla stradina della casa di Yara proprio nei momenti cruciali (18.50).

Quello che fa specie è che quel video fu passato a QG in modo molto informale per poi scomparire dopo la puntata di cui parla Massimo. Segno probabile che la Procura sia intervenuta per porre sotto sequestro il video stesso.

Bisogna allora domandarsi, ammesso che il video uscito fuori nel giugno 2014 sia integralmente quello originale, come mai chi passò sottobanco il video alla redazione si sia premurato, nel 2011, di eliminare quelle parti che adesso abbiamo potuto vedere e cioè l'autocarro simil-Daily ed il pickup Nissan che avrebbero sicuramente attirato l'attenzione dei giornalisti di QG. Parti che, se fossero state disponibili già nel 2011, sarebbero sicuramente entrate nel servizio di QG.

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ TommyS.

Grazie intanto che mi risolvi una perplessità: nell'articolo si parlava di Veneto Banca ma nella posizione indicata da M. Prati c'è il Credito Cooperativo (almeno in Street View con foto del 2012). Poi quel che dici aggiunge ancora più dati e, se possibile, ancora più dubbi: ai movimenti già descritti nell'articolo si aggiungono il passaggio di un furgone simile a quello di Bossetti (non è certo che sia il suo?) ed il pickup Nissan che si ferma addirittura davanti alla stradina in cui sta la casa dei Gambirasio. Tutto questo accade proprio nell'orario cruciale della scomparsa di Yara. Sembra proprio che ci sia troppo movimento per una via come quella proprio a quell'ora! Che tu sappia si trova da qualche parte il video integrale che mostra tutti questi movimenti (le due persone sulla strada, quello col borsone, il furgone bianco, il Daily e il pickup)? Se anche metà di quei movimenti non c'entrasse nulla resterebbe comunque un piccolo gruppo e non un singolo individuo.

Tu ritieni credibile l'idea di un rapimento organizzato da una banda (magari coinvolta con l'edilizia)?

Sul perché inizialmente il filmato sia stato diffuso privo del simil-Daily e del pickup non saprei che dire, forse chi l'ha diffuso ha ritenuto allora inutile e non inerente quel pezzo ed ha preferito concentrarsi sui movimenti dei due uomini che potevano essere quelli visti dai testimoni oculari (Abeni, Tironi e Torraco). Oggi diamo importanza al Daily, almeno mediaticamente, allora non c'era motivo di farlo, era più importante mostrare le presunte stesse persone viste dai testimoni.

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

pleiades ha detto...

Tommys non sono d'accordo,i cani non sono in grado di seguire la traccia di una persona all'interno di un'automobile ma gli basta un minimo odore,anche di persone che sono state a contatto con il soggetto,ad es. colei che lascia anche il suo dna addosso a yara..non credo che yara si possa avventurare a piedi da nessuna parte,figuriamoci alla rotonda di Tresolzio,così come non credo che possa essere lei ad uscire dall'ingresso secondario,le basterebbe un grido. Lo stesso lo spogliatoio,se lei come credo è dentro un furgone chiuso è plausibile che la violenza di consumi la dentro.

Anonimo ha detto...

Tommy's, è evidente che qualcosa non quadra.. non sono spariti solo il video della banca e cloni da tutto internet, ma anche tanti articoli, fotografie, altri video. Nelle puntate di cui parli, facilmente riperibili su mediaset video, è stato asportato non solo il video della banca ma anche tutto il pezzo su Yara.
E non solo : le puntate di Chi l'ha visto di fine 2010 inizio 2011, che puoi cercare andando su ricerca programmi per ordine alfabetico sul sito della Rai, praticamente tutte con uno spazio per Yara in quel periodo di attesa di notizie, non sono più disponibili.

Io sollevo un problema che mi assilla : sia l'Iveco che quella macchinona, nel video diffuso all'inizio del 2011, NON C'ERANO. Va bene che non ci abbiano mostrato tutto, ma proprio questi due NON DOVEVANO mostrarci?. E se non divulgati di proposito, PERCHE?

Altro punto cruciale : perché l'Iveco non è stato notato allora, quando hanno visionato le immagini della Polynt in Via Caduti dell'Aeronautica?? Non le hanno visionate?... Le hanno visionate?...Ma se passa più volte, di cui una molto lentamente in direzione palestra, ad un'ora talmente sensibile che qualsiasi inquirente sarebbe saltato dalla sedia!! G.

andres ha detto...


Così, tanto per capire l'ambiente e di che si sta parlando.......
Ricordiamoci che alla festa dei Locatelli per un'inaugurazione parteciparono tutti, autorità, prelati, e magistrati!

http://www.repubblica.it/cronaca/2015/08/11/news/da_bergamo_al_messico_l_impero_del_signore_della_coca-120775546/?ref=HREC1-3

Anonimo ha detto...

Ciao Ogk,
la storia è vera, anche se i giornali non ne hanno parlato molto. Ho trovato due link e forse ci sarà qualcosa anche nei video di QG, ma sbrigati perché stanno togliendo tutto (giustamente, direi).
L'articolo di Repubblica è in chiave colpevolista, ma interessante perché riporta la notizia delle lettere precisandone la fonte. Insomma, non è una bufala come tante altre e potrebbe avere delle implicazioni importanti.

http://urbanpost.it/caso-yara-misteri-nel-passato-di-bossetti-lettere-minatorie-e-disegni-sinistri

http://www.repubblica.it/cronaca/2014/10/08/news/yara_tracce_occultate_e_silenzi_sospetti_ecco_perch_bossetti_colpevole-97603074/

Bossetti subì un'aggressione all'auto e ricevette due lettere minatorie scritte con ritagli di giornale, però ai carabinieri denunciò solo il danneggiamento senza nominare le lettere, che furono trovate in casa sua nel 2014 durante la perquisizione.
Il motivo, secondo MB, sarebbe un litigio con chi gli vendette il furgone, perché lui riteneva di non dovergli pagare più niente mentre il venditore pretendeva ancora una certa somma, credo di ricordare 300 euro.
Ora, non sta a me decidere se questa sia una ragione sufficiente per spaccare vetri e mandare lettere del genere alle persone, ma tant'è. Il venditore intervistato (non ricordo se in un video di QG) minimizzò e negò tutto, dicendo che secondo lui Bossetti aveva fatto qualcos'altro che non poteva dire. E può darsi che avesse ragione anche lui.
Come mai MGB non ha mai consegnato quelle lettere ai carabinieri? Evidentemente aveva paura di ritorsioni peggiori. Gli mandavano a dire "La pagherai cara", probabilmente per una faccenda più grave di un debituccio da trecento euro.

La cosa interessante è che la vicenda risale al 2003. Né si può immaginare che quelle lettere siano farlocche, perché la casa dei Bossetti fu perquisita a sorpresa subito dopo l'arresto.

Gli inquirenti hanno abbandonato quella pista, ritenendola non inerente al caso. Sarà anche vero, ma intanto prova che Bossetti aveva dei nemici, e belli tosti.
Perciò, quando leggo in alcuni commenti che nessuno poteva avere interesse a incolpare un muratore qualsiasi, mi viene almeno qualche piccolo dubbio.
Beato chi ha solo certezze.

Nautilina

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ Nautilina

Grazie per i link ed i particolari su cui ti soffermi. Leggerò con attenzione. Intanto mi sembra che, se possibile, il mistero stia diventando sempre più misterioso! Non c'è nulla di lineare in questa storia... Ma forse è sempre così, in qualunque vicenda umana, ancor di più in quelle delittuose...

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ Nautilina

Ho letto gli articoli che hai linkato, grazie. Quello di Repubblica ha una cosa che mi interessa: quando scrive che Bossetti, dopo la scomparsa di Yara, si è come estraniato dalla faccenda non parlandone con alcuno (o parlandone pochissimo -- una stranezza visto anche la comunanza dei luoghi e l'enfasi mediatica). Mi chiedo: è vera questa cosa? E come l'avrebbero scoperta? Cosa sarebbe il "buco" nei rapporti telefonici ed SMS tra Bossetti e la moglie? Dai tabulati può risultare che non hai mandato SMS ho fatto telefonate (o ne hai fatte poche) ma non ciò che dici -- per quello ci voleva una intercettazione! E poi chi lo dice che Bossetti non trattava l'argomento in quelle settimane? La moglie? O altri?

Poi ci sono le minacce risalenti al 2003: non so bene perché ma ho l'impressione che in qualche modo riguardino la moglie!

"Cherchez la femme" è un vecchio motto dei vecchi polizieschi e qui forse la "femme" è proprio Marita: potrebbe sapere qualcosa che neppure Bossetti sa?
Sono supposizioni da brainstroming, sia chiaro, niente idee precise, un "pour parler" diciamo...

Scusa/scusate questo parlare a vanvera è che mi si sta insinuando l'idea che Bossetti sia in qualche modo coinvolto, magari anche a sua insaputa. Ci sono troppe strane coincidenze. L'ultima che mi viene in testa è questa: il presunto amante di Marita di cui l'accusa avrebbe la ricevuta del Motel come si chiama? Massimo Bonalumi! Guarda un po'... Ma Bo! Cos'è? Una sorta di lapsus freudiano di Marita che si sceglie un amante che può chiamare comunque "Massi" nell'intimità e dal cognome che ha le stesse lettere iniziali del marito? Boh... Forse sono solo coincidenze, appunto.

Come quella della colf che lavorava a casa Gambirasio e che era la cognata di Guerinoni, il padre naturale di Bossetti e madre di Damiano Guerinoni a partire dal cui DNA sono risaliti via via a Bossetti. E guardacaso questo Damiano era socio della discoteca vicino alla quale è stato lasciato il povero corpo di Yara... Certo le coincidenze sono appunto coincidenze: viste a ritroso costruiscono una catena di cause ed effetti -- sino ad un certo punto però: la colf non ha effetti in questa catena né li ha Ma Bo... Però ad esempio per la procura è una coincidenza significativa che Bossetti si facesse le lampade in un posto vicino a casa di Yara o che passasse col furgone nelle vicinanze della palestra all'incirca alle 18 -- eppure quella era una strada normale per tornarsene a casa. Certo il DNA trovato serve a sfoltire molte coincidenze lasciandone solo alcune in piedi ma il DNA mitocondriale non trovato allora? Un fatto biologicamente assurdo? Che coincidenza è questa? Anzi che NON coincidenza è questa?

Poi perché uno si tiene la ricevuta di un Motel in cui è andato con una donna sposata qualche mese/anno prima? Inoltre la ricevuta di un Hotel porta solo il nome di chi paga non anche della seconda eventuale persona che ha dormito (ne ho una qua vicino). Certo ti chiedono i documenti e ti registrano: ma allora perché parlare della ricevuta e non dei documenti di registrazione dell'albergo del X giorno?

Ok, ora di dormire!

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Anonimo ha detto...

@Ogk
Giusta osservazione. Nella vicenda di Yara sembra tutto più misterioso perché ci sono state date troppe notizie fuori tempo, frammentarie, superficiali, infondate.
Si è scelto di alimentare la confusione, rendendo difficile per il pubblico crearsi un'opinione personale. Non qui, per fortuna. Ma siccome i signori Buttalachiave abbondano ( basta girare un po' nel web e si vede quanti sono), i media colpevolisti si possono ritenere più che soddisfatti.

Buona serata
Nautilina

pleiades ha detto...

@Ogk

Dai un occhiata al nome della titolare delle Sabbie Mobili,un'altra coincidenza?

Anonimo ha detto...

le lettere minatorie furono trovate a luglio, non subito.

A ragione stanno sparendo articoli, puntate e video? mi sembra una cosa assai grave invece. J.

Anonimo ha detto...

Ogk vedo che domandi se si trova ancora il video. No, non si trova. E nelle immagini divulgate allora, fino al 2011 - il video è sparito nel 2012 - non c'è nessun Iveco né nessuna Nissan. Almeno, che ci abbiano fatto vedere...

Anonimo ha detto...

@ J,
i video e le puntate per quanto mi riguarda li possono anche ritirare tutti. Ormai c'è il processo in corso, non mi pare giusto continuare a confondere il pubblico con ipotesi infondate, piste false, testimoni inattendibili, opinionisti di parte. Anche per pudore.
Per gli articoli è un altro discorso, quelli obbiettivi e ben documentati dovrebbero restare.

Le lettere furono trovate un mese dopo l'arresto? Non lo sapevo, ma la casa se non sbaglio fu messa sotto sequestro da subito, Marita e i bambini non potevano entrarci, quindi tenderei a escludere che siano state scritte dopo il 16 giugno.
Potrebbero essere precedenti all'arresto ma successive al 2003, questo sì, non avendo data.

Ciao
Nautilina

pleiades ha detto...

Eh no Nautilina,se a me propinano solo L'Iveco di MGB per farmi credere che lui stia li in agguato aspettando Yara io non ci sto,voglio vedere tutti i movimenti sospetti lì intorno dalle 17,30 (ora in cui almeno con certezza yara abbandona la sua abitazione) fino alle 20,00 ora in cui piu o meno viene rilevato per l'ultima volta il furgone nonchè più o meno l'ora della morte della ragazza.
Per il momento peraltro i movimenti dell'Iveco non indicano nè che MGB sia in agguato (diverse volte si allontana parecchio dall'uscita della palestra) nè che abbia un appuntamento con Yara (ipotesi inverosimile nei tempi e nella sostanza),quindi vorrei vederci un pò più chiaro.
A maggior ragione se pensi che Mgb non c'entri nulla quei movimenti sono decisivi.

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ pleiades

Giusy Bonalumi!
Però dobbiamo stare attenti, io per primissimo, a non trovare correlazioni dove vi sono solo coincidenze, tanto più coi nomi e cognomi che in una certa area geografica si ripetono spesso proprio perché un gran numero di persone li hanno. Esempio di questo: se cerchi su Facebook Massimo Bonalumi ne trovi tra gli altri uno di Bergamo il quale nell'ultima foto postata cita una donna che di cognome fa Locatelli! (Tutto pubblico quindi non rivelo alcunché di privato o segreto...). Questo ovviamente non significa nulla.

Ma secondo te perché il luogo del ritrovamento, vicino alla discoteca, sarebbe importante? Se lo è voglio dire.

Sul filmato e i movimenti hai ragione, solo che la parola "sospetti" andrebbe usata con cautela altrimenti si ritorna all'errore di trovare correlazioni dove non ci sono. Forse è già chiaro ma è utile ripeterlo: i presunti movimenti di Bossetti possono divenire "sospetti" solo perché c'è il DNA altrimenti essi e quelli di chiunque altro passasse una o più volte di lì quella maledetta sera sarebbero solo movimenti e basta senza essere a priori "sospetti". Tutto ruota attorno al DNA, non si può negarlo: come non si può negare che a questo punto diventano sospetti, e molto, altri movimenti e altri momenti dell'indagine, passati magari nel dimenticatoio, a causa del vacillare della prova principale del DNA. Proprio per questo il caso di Yara è, al momento, complicatissimo e labirintico: alla luce della prova del DNA alcuni fatti (o presunti tali) potevano avere un senso, quando questa prova vacilla diventando un non senso scientifico tutto il resto diventa un tourbillon di pure e semplici coincidenze spiegabili il più delle volte semplicemente e senza correlazione col delitto. E ogni accusa dovrebbe essa stessa dimostrare che non è così! Cioè, in poche parole, in un paese giuridicamente più sensato, dopo la perizia di Previderé e senza possibilità di ripetere il test del DNA, Bossetti sarebbe stato subito rimandato a casa e il processo non sarebbe neppure iniziato -- mentre l'indagine avrebbe dovuto ricominciare daccapo.

@ Nautilina

Quello che dici sul lasciar perdere video e altri media ecc. e testimonianze mediatiche è giusto, anzi sarebbe giusto se le premesse al processo fossero, per così dire "normali": il problema è che questo processa non sarebbe neppure dovuto iniziare! IMHO. Forse in tanti, anche commentatori garantisti in questo blog, non hanno ben compreso cosa significa DNA nucleare senza mitocondriale: significa che quella prova, o indizio che dir si voglia, è intrinsicamente assurda, non può essere così com'è (e questo ancor prima di pensare a errori, DNA sintetico o altri complotti). Dunque deve decadere come prova o indizio, dunque, di conseguenza, contro Bossetti non ci sono altri indizi sufficienti per iniziare un processo. È un ragionamento semplice che la magistratura italiana coinvolta nel caso non ha fatto, secondo me per ignoranza scientifica e logica in primo luogo e poi forse per superficialità e pilatismo e quieto vivere.

Infine, per ripetere un concetto che mi riguarda, io non penso che Bossetti sia innocente e non penso che sia colpevole: non posso saperlo! Come non lo sa nessuno. Ritengo che gli indizi fin qui raccolti, per come li conosciamo (e li conosciamo), non sarebbero stati sufficienti per iniziare il processo -- in particolare dopo la perizia di Previderè. Se non fosse possibile ripetere i test sul DNA l'indagine andrebbe ricominciata, con Bossetti naturalmente libero.

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Anonimo ha detto...

Pleiades,
forse ti aspetti troppo da quello che ci hanno mostrato. Ci hanno dato solo quello che volevano e come piaceva loro. Qualcuno molto bravo e paziente in questo sito, non ricordo se TommyS o MassimoM o forse entrambi, ha studiato a lungo i clip del furgone notando che c'erano discrepanze negli orari, come se le immagini fossero state tagliate o montate.
Erano creati ad hoc per presentare Bossetti che gironzolava intorno alla palestra con il suo Iveco Daily, punto e basta, ma nessuno di noi comuni mortali, guardando quelle immagini sgranate e in bianco e nero, era in grado di capire se quel furgone fosse uno solo; per esempio potevano essere altri Iveco quasi identici al suo ma bianchi o celesti, non si sarebbe notata alcuna differenza.
Al distributore certamente non era il suo, perché mancava il portattrezzi Butti. Ma se non me l'avessero detto, forse non l'avrei neanche notato. E io sono interessata all'argomento, figurati uno spettatore distratto e convinto a priori che Bossetti sia colpevole!
L'unica prova sarebbe vedere la ragazzina mentre sale su un automezzo, ma quell'immagine non c'è.

Caro Ogk,
Ma che storia, pare un feuilleton! Assurdo! Le lettere minatorie...roba da bassifondi parigini. Se poi ci fosse anche un legame tra la Bonalumi delle Sabbie Mobili e il Bonalumi delle ricevute d'albergo, sarebbe un caso di Maigret.
Vedi, personalmente non credo che Bossetti sia coinvolto nel delitto, ma chi può averne la certezza? Lo sa solo lui. Comunque in questo caso le coincidenze si sprecano e sono davvero troppe per i miei gusti.
Per il silenzio telefonico, la difesa ha controllato i tabulati e risulta che spesso MGB non comunicava al cellulare con la moglie per settimane; però, guarda caso, è successo anche dopo la scomparsa di Yara. Non prova niente, certo, è solo l'ennesima coincidenza a sfavore di Bossetti.

Il resto non so quanto sia vero, potrebbero averci ricamato sopra.

Lo ammetto, è un po' strano che Bossetti non parlasse mai di Yara, ma in quel periodo poteva essere in cattivi rapporti con la moglie. Magari i due si parlavano poco e non volevano dirlo agli inquirenti.
Del resto trovo strano anche l'atteggiamento smarcato di Marita, d'accordo che dopo quattro anni è difficile ricordare, ma la sera del 26 novembre sarà rimasta nella memoria di tanta gente da quelle parti. Chissà quanti si saranno chiesti, la mattina dopo, dov'erano al momento della scomparsa di Yara o se per caso avevano visto qualcosa d'insolito intorno alla palestra.
I Bossetti evidentemente non l'hanno fatto, oppure mentono entrambi (Ipotesi poco logica).

L'amante...secondo me ha perso un'ottima occasione per tacere. Cosa pensava di fare esibendo le ricevute dell' hotel? Voleva rovinare Bossetti, mandarlo all'ergastolo per avere via libera con sua moglie? Ma non aveva capito che così rovinava soprattutto una madre di famiglia e se stesso? La sua testimonianza non ha attinenza con l'uccisione di Yara, non prova niente. Prova solo la bassezza di certe azioni che, per pudore, sarebbe meglio non sbandierare ai quattro venti.
A meno che non fosse innamorato di Marita e volesse danneggiare Massimo B...
Non lavoriamo troppo di fantasia, tutto dev'essere più semplice. Se solo si capisse qualcosa.

Tutto gira attorno al DNA , ma se escludi l'errore e il complotto, come spieghi l'assenza del mitocondriale? O c'è stato un errore, oppure quel DNA troppo resistente e monco non è di origine naturale.
Buona notte
Nautilina

pleiades ha detto...

Allora
Io so solo che la dinamica del pedofilo solitario non mi convince, io sento parlare da più parti di omicidio quando nessuna delle ferite inferte a Yara è omicidiaria e anzi l'autopsia mi dice che Yara addirittura muore di freddo.
E' quasi cerificato che il corpo di Yara non poteva essere li nei giorni immediatamente successivi alla morte,quel campo era stato battuto e sorvolato a bassa quota,si sarebbe notato,senza parlare dell'odore di un cadavere in putrefazione che permane per giorni e si sente x centinaia di metri.
Questo mi fa pensare che qualcuno (ma non parlo di una persona ma di un'organizzazione) vuole far ritrovare il corpo proprio lì,a pochi metri da dove viene giustiziato Eddy Castillo,anche questa una coincidenza ?
Viene fatta ritrovare in bella mostra la scheda telefonica di Yara con 79 numeri sconosciuti,esce fuori questo Ion Liviu che potrebbe avere a che fare con Yara (secondo me si) e quindi anche con quei 79 numeri,per che cosa vi lascio immaginare.
Vedo (per modo di dire) una dinamica piuttosto strana in una stradina residenziale,a due passi dall'abitazione di Yara,tre testimoni parlano chiaramente di due personaggi sospetti e Tironi ci mette anche Yara stessa; è tutto un caso ?
Perchè non debbo dare per buone le lettere che qualcuno invia al settimanale Oggi ?
Magari non dicono tutta la verità,ma una parte si,come quella che Yara non si trova affatto nella palestra ma in un'abitazione; e lo stesso MGB afferma che il suo cellulare è scarico e lo metterà "in carica" e li rimarrà.
Il comportamento dei Bossetti è fortemente sospetto,Marita non si ricorda cosa fece il marito ma si ricorda bene che quella sera NON pioveva.
I due amanti che si fanno avanti con tanto di ricevute ?? Ma quali amanti ??
Ripeto,probabilmente (e me lo auguro sentitamente) la procura fin da subito dovrebbe aver capito cosa sta succedendo;ma dal quadro generale non è riuscita ad individuare nè ad attribuire colpe specifiche,o almeno non riesce a capire chi aggredisce la ragazza;per cui si è arrivati ad un certo punto in cui si taglia tutto (mapello,testimonianze ecc.) e ci si concentra su un solo soggetto in modo che paghi x la morte di Yara oppure parli.Vedremo se questa strategia porterà i frutti.

Bruno ha detto...

Ma poi di questo Liviu è stata fatta la prova del dna. Chi è? Dove è finito?

Anonimo ha detto...

Scusa Pleiades, non trovi anomalo che Bossetti, se coinvolto nell'aggressione di Yara anche come semplice testimone, in tre anni e mezzo non abbia fatto niente per costruirsi un alibi? E se la moglie sapeva qualcosa, a maggior ragione dovevano concordarlo insieme.
Invece tutt'e due si sono fatti beccare completamente impreparati, pur sapendo che la polizia stava cercando il responsabile con prelievi di DNA a tappeto.
Questo, se da un lato dimostra che i Bossetti sono estranei al delitto, dall'altro getta - o meglio ha gettato - un'ombra sulla signora Comi, che in un primo momento sembrava voler prendere le distanze dal marito per scarsa fiducia.
Anche se non ricordava niente di quella sera, anzi proprio perché non ricordava nulla di insolito, la signora avrebbe dovuto testimoniare che tutto si era svolto come sempre. Cosa che poi in effetti ha dichiarato, ma tardi, dopo un periodo di colloqui in cui dimostrava apertamente che non si fidava del marito e lo pressava di domande come se volesse farlo crollare.
Alla fine è cambiata, ha capito la sua innocenza. In un certo senso, ha seguito una sua strategia, sebbene assurda dal punto di vista difensivo.

Sulla testimonianza dell'amante, che ritengo vergognosa, non credo però ci siano dubbi quanto all'autenticità. E' successo. E allora? Cosa c'entra con l'aggressione di una tredicenne? Se Bossetti fosse accusato di aver picchiato o ferito la moglie, le corna servirebbero da movente, ma qui si tratta di una povera bambina senza colpe.
E' vero che esistono criminali spinti da traumi infantili e rifiuti affettivi, ma non mi sembra che lui abbia la personalità dell'offender o del serial killer. E' un uomo semplice, mite, gentile, con buoni sentimenti, basta sentirlo parlare.
Mah, non so più cosa pensare. Vedremo se ci saranno novità.

Nautilina

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ pleiades

Io ritengo che la tua ricostruzione alternativa dei fatti, che hai abbozzato nell'ultimo commento e in altri, sia la più verosimile tra quelle altre che ho letto (come l'omicidio in palestra, oppure da parte di coetanei ecc.)! Soprattutto perché tiene conto di varie testimonianze e fatti. Non saprei però quanto peso dare alle lettere anonime spedite ad "Oggi": potrebbero anche essere un depistaggio o solo l'opera di un mitomane magari innocentista nei riguardi di Bossetti... Credo sarebbe facile, anche per la difesa o per lo stesso "Oggi", accertare almeno la storia del muratore polacco deceduto per "incidente sul lavoro" (finto) in un cantiere della zona in quel periodo. Poi sarebbe da accertare anche chi poteva essere la "signora" nella cui casa venne ospitata Yara (secondo le lettere). Questo s'incastra con la storia di Liviu che aveva una stanza o appartamento affittato da una signora -- che a suo tempo ha rilasciato anche in TV una testimonianza piuttosto agguerrita sul fatto che questo Liviu le avesse detto di essere un fidanzato, sia pur platonico, di Yara (da ciò che disse la signora non ci sono dubbi che quella era Yara e non la ragazza che poi si è fatta avanti come fidanzata di Liviu). Quel che Liviu ha raccontato alla signora non è detto che fosse vero, poteva semplicemente essere una bugia per giustificare alla signora stessa l'eventuale presenza di Yara assieme a lui, magari proprio nel suo appartamento (ad esempio nell'occassione di un suo prelievo non forzato ma volontario, magari su base ingannevole, sulla strada verso casa o verso la palestra).

Riguardo alla scheda SIM ed ai 79 numeri c'è una cosa che, sinora, non ho sentito dire da nessuno: è facilissimo adesso e lo era anche nel 2010, prendere la SIM da un telefono, inserirla in un altro e copiare dalla memoria di quel telefono i suoi numeri nella SIM (di Yara in questo caso). Sul perché qualcuno possa aver fatto questo ci possono essere molte ipotesi. Ci penserò! :-) Sui giornali si legge che quei numeri potevano essere quelli di chi aveva in uso prima il telefono perché Yara aveva in memoria solo 9 (o 10) numeri, il che mi pare una sciocchezza poiché i numeri erano nella SIM non nel telefono (altrimenti Yara avrebbe dovuto ereditare anche la SIM e quindi lo stesso numero del predecessore -- ma allora il mistero non sarebbe più tale perché si saprebbe subito chi è il predecessore!). Questo a meno che non si pensi sul serio che Yara avesse memorizzato solo sulla SIM (non anche o nel cellulare), ben 79 (!) numeri che non voleva far sapere a nessuno. Ripeto, a me quei numeri sembrano più quelli di una rubrica di un cellulare ignoto copiati sulla SIM in uso a Yara.

Ogni ricostruzione verosimile però sbatte contro l'aporia del DNA nucleare senza mitocondriale! Come ho già detto, secondo me ragione e diritto dovrebbe far rilasciare subito Bossetti e ricominciare le indagini con tutto il resto che si ha in mano (che non è poco) e senza concetti pregiudiziali. Purtroppo credo che non sarà così!

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Bruno ha detto...

Ma questo Liviu è lo stesso collega di Bossetti che si è ucciso?.

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ Bruno

Liviu è l'operaio romeno che avrebbe confidato ad una signora ligure, prima della scomparsa di Yara, di avere una fidanzata di Brembate di nome Yara che faceva ginnastica (che era molto più giovane di lui e che lui non avrebbe mai toccato finché non fosse divenuta maggiorenne. La signora si chiama Vilma Cuttini ed è ligure, Liviu era in affitto o voleva una casa in affitto da lei.

Qui mi scuso perché nel commento precedente davo per scontato che questa signora Vilma fosse bergamasca ed abitasse nei pressi di Brembate!

La signora è stata smentita dallo stesso Liviu e da una ragazza, Damiana, già maggiorenne all'epoca del delitto, che afferma di essere stata lei la fidanzata di Liviu. La Cuttini ha ribadito con veemenza la sua verità, da ultimo in TV (credo pomeriggio 5 o roba simile) e dichiarato di essere pronta ad un confronto con Liviu.

Non so che senso abbia che la Cuttini si inventi tutti questi particolari... http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2011/03/yara-gambirasio-il-filmato-di-via.html

Anonimo ha detto...

Da ogk

Al seguente link viene spiegata in sintesi ma in maniera esauriente la vicenda della morte di Eddy Castillo: notare l'ennesima coicindenza dei cognomi che riguarda quello dell'uomo condannato per l'omicidio -- il quale non avrebbe mai spiegato i motivi del suo gesto.

http://www.bergamopost.it/occhi-aperti/caso-eddy-castillo-tappe-passi-mese-yara/

Saluti, ogk (@ostrogotiko)


Anonimo ha detto...

Da ogk

@ Bruno

Non so perché non è comparso un commento con cui ti rispondevo... Replico: Liviu è quell'operaio romeno che disse alla signora Vilma Cuttini di essere un fidanzato, sia pur platonico, di Yara. La signora è stata smentita da Liviu stesso e da quella che si è definita la sua fidanzata di allora (Damiama). La signora ha però vigorosamente ribadito la sua versione, anche in TV, dicendosi pronta ad un confronto con Liviu.

Io ho sbagliato nello scrivere che la signora abitasse vicino a Brembate, in realtà è ligure! Chiedo scusa!

Mi chiedo però perché dovrebbe avere un ricordo così chiaro e dettagliato ma falso...
Infatti lei ha parlato del nome Yara, che era di Brembate, faceva ginnastica ed aveva vinto dei premi. E che naturalmente era molto giovane. E se fosse vero che Liviu le ha raccontato tutto questo a che pro lo avrebbe fatto? Una fantasia su Yara che magari aveva conosciuto in qualche modo?

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Bruno ha detto...

Grazie ogk, ma a questo Liviu, a parte tutto su quanto racconta la signora Vilma, gli sarà stata fatta la prova del dna? E dove si trovava quel tragico giorno ed in quell'ora? Spero che gli sia stato chiesto. Magari aveva un alibi di ferro al contrario del povero Bossetti.

pleiades ha detto...

La testimonianza della Sig.ra Cuttini,che non si vede perchè debba inventarsi le cose,anzi pare ne abbia dette altre agli inquirenti,viene ribadita da un datore di lavoro di Liviu.Anzi pare addirittura che Yara lo conosca perchè per un certo periodo lavora x il padre e viene licenziato perchè appunto lui se ne accorge. Fatto sta che qualche giorno prima dell'omicidio di Yara sparisce e non tornerà più in Italia,dice alla Sig.ra Cuttini che prima di partire da Orio ar Serio passerà a salutarla; vicino al cadavere di Yara verranno ritrovati due tickets del parcheggio dell'aereoporto,ma anche questa probabilmente è la solita coincidenza.
In ogni caso dall'analisi delle sue utenze telefoniche (anche questo come Mgb pare ne abbia diverse) sembra che sia in Romania..mah

Insieme a Liviu però c'è un altro personaggio assiduo frequentatore delle Sabbie Mobili,questo si sicuramente conosciuto da Yara,che risponde al nome di Damiano Guerinoni..casualmente la base del DNA.
Costui è figlio di Aurora Zanni,per molti anni colf della famiglia Gambirasio e quindi una sorta di fratello acquisito di Yara.
Anche costui qualche giorno prima del 26 si eclissa fino al lontano Perù;tornerà x farsi prelevare il DNA e sparirà per sempre.

E' piuttosto probabile che uno di loro o entrambe sappiano cosa sia successo quel
26 novembre,pur se non vi abbiano partecipato, e non è appunto detto che il famoso rituale del Venerdi sia rivolto ad uno o a tutti e due,e neppure che la morte di Yara sia una ritorsione nel/i suoi/loro confronti.
La scheda con i famosi 79 numeri protetti da password (che possiamo ripeto immaginare chi siano) può essere stata passata a Yara da uno di questi due.

Non so se Salvagni li abbia convocati come testimoni.






pleiades ha detto...

@Nautilina

Dimenticavo:
Mgb fino all'arresto è assolutamente convinto che non si possa risalire a lui.
Affermerà in seguito:"E' il DNA che mi frega".E ancora non capisce come possa essere finito su yara.
Una volta che mostrano alla moglie le immagini del furgone la donna non può inventarsi nulla e glielo dice chiaramente quando lui si lamenta che lei non gli fornisca l'alibi "C'è il tuo furgone li,che posso inventarmi ??".
Poi affermerà che era un giorno come altri,ma il fatto che lui sia a casa alle 20,00 ovviamente non lo salva dalla partecipazione alla dinamica.

Anonimo ha detto...

Da ogk

Mi è saltato un commento, non so perché, fa niente... Anche perché non ricordo cosa avevo scritto!!!

@ pleiades

Seguo il caso da poco tempo per cui molte cose non le so e molte affermazioni non le comprendo per cui ti faccio qualche domanda... :-)

- Cosa sarebbe il "famoso rituale del Venerdì"?
- Di chi possiamo immaginare che siano i 79 numeri della SIM?
- Sai dirmi di più sui ticket del parcheggio dell'aereoporto?
- È sicuro che Damiano Guerinoni conoscesse bene e di persona Yara?

Quanto alla Cuttini penso come te che sia stata un testimonianza trascurata perché subito invalidata dalla uscita allo scoperto di tale Damiana (pensa un po' con 'sti nomi!) -- che non dimostra certo che Liviu non potesse conoscere Yara -- e dalla verifica delle celle telefoniche (anche questa prova non è proprio tale visto che chiunque può usare il telefono di un altro da un'altra parte).

Tu affermi che Bossetti sa qualcosa e che lo sa anche la moglie: ma perché? Era/erano presenti per caso, ha/hanno partecipato in qualche modo al prelievo e a ciò che ne è seguito o che altro?

Quanto al resto ti ho già detto che la tua ricostruzione alternativa a quella ufficiale è la più verosimile tra le varie che si leggono. Perché magari non scrivi un articolo in cui spieghi per bene questa ricostruzione con tutti i particolari che sai e come secondo te s'incastrerebbero? Almeno una bozza ben delineata intendo, sarebbe molto interessante.

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Anonimo ha detto...

Appunto, lei è stata presa alla sprovvista. Segno che non aveva concordato niente col marito.
Però è ben strano, per un colpevole affabulatore, non cercare d'influenzare la moglie con un raccontino credibile su quanto aveva fatto quella sera. Così, in modo soft, senza dare l'impressione di volersi creare un alibi...intanto se lo creava, quella sera stessa e nei giorni seguenti, al di là delle intenzioni della moglie a cui poteva anche non importare la scomparsa di una ragazzina sconosciuta (parlo per assurdo, ma potrebbe anche essere).

Credo che Bossetti non c'entri proprio nulla in questa storia.
E quello che sostieni tu mi pare difficile nel suo caso.
Insomma, se quest'uomo avesse partecipato direttamente all'aggressione o al trasporto di Yara, come poteva essere sicuro di non aver lasciato tracce su di lei?
Se si era tagliato una mano o quant'altro, non immaginava che potessero trovare il suo DNA e risalire a lui? Perché lo sapeva cos'è il DNA, l'ha dimostrato, e non lo faccio talmente idiota da pensare che un'epistassi o altro non lasci niente.
Non solo, se sapeva dov'era nascosto il corpo della bambina aveva anche l'opportunità di rimuovere quelle tracce dai vestiti. Yara è stata trovata dopo tre mesi, mica dopo una settimana. E aveva addosso ancora tutti gli indumenti che indossava uscendo, tranne la sciarpa, se non sbaglio, e gli occhiali.
Secondo me, solo una persona forestiera e fuggita da quel paese poteva stare tranquilla dopo il delitto, non chi ci lavorava e passava di lì quotidianamente. Oppure forse un ragazzino incosciente. O un adulto pazzo, con pochissimo cervello...ma l'offender ha dimostrato di avere abbastanza testa con il cellulare, per cui lo escluderei.

Quanto al racconto della signora Vilma, non so, mi pare strano che si sia inventata tutto; mah...e il giovane che parte quella sera e non torna più in Italia. Un'altra coincidenza? Come la voce che a Yara piacesse un ragazzo più grande di lei?

Detto così, fra noi, per passare il tempo...senza sapere nulla di preciso...ci sono troppe coincidenze e pochissime certezze.
Poi è vero, come dice Ogk, che nemmeno il DNA è sicuro. E senza quello, sarebbe tutto da rifare.

Nautilina

pleiades ha detto...

@Nautilina

Guarda che la moglie sa per filo e per segno quello che ha fatto il marito quel giorno,tant'è che quando lui gli dice che il campo di Chignolo era infangato perchè aveva piovuto lei dice "Quel giorno li no però" segno che quel giorno se lo ricorda benissimo.
Secondo la mia ricostruzione lui si taglia liberando il corpo di Yara dal sacco di plastica o di yuta in cui sino a quel momento era rinchiusa,al buio,non se ne accorge proprio,peraltro come dice la lettera ad Oggi la sera in cui portano Yara "al campo"(non il 26 stesso ma il 9 dicembre o qualche giorno dopo..utilizzando il camion pieno di terra per trasportare il corpo) vomitano tutti,ed è plausibile perchè il cadavere liberato dal sacco deve emanare un odore nauseabondo.

@Ogk

Sia Yara che la ragazza Indiana spariscono di Venerdi,anche il cadavere dovrebbe essere fatto ritrovare il 10 ,lo stesso Castillo viene ucciso di sabato ma solo perchè dal suo pestaggio non uscirà di casa per un mese.
Per quanto riguarda i 79 numeri due possibilità; o il possessore fa il PR alle sabbie mobili oppure fornisce qualcos'altro (un pò di fantasia).
I ticket dell'aereoporto sono 2..null'altro :-) Però se metti assieme questo con la Sim che senza alcun motivo viene fatta ritrovare qualche sospetto viene.
Beh immagino proprio di si, la madre di Damiano Guerinoni fece la colf in casa gambirasio,Yara l'ha vista crescere:
http://notizie.virgilio.it/cronaca/parla-cognata-guerinoni-calvario-yara-salterella.html
Mi sembra difficile che in tanti anni il figlio non l'abbia mai vista,tutt'altro,secondo me si conoscono bene.

Per quanto riguarda la ricostruzione a grandi linee è quella accennata,cioè che Yara quel giorno viene "intercettata" prima di arrivare in palestra e portata in un'abitazione.
Do quasi per certo (e non sono il solo)che le ferite sui polsi sono dovute al fil di ferro con cui lei è legata con le mani dietro la schiena.Certo è che questo spiegherebbe come sia possibile indurre la ragazza a quel tipo di rapporto da solo.
I tagli non hanno corrispondenza con i vestiti ritrovati,può essere che venga cambiata,addirittura addosso ha il giubbotto della cugina,mi chiedo perchè? spero che al processo esca fuori una risposta.

La cosa difficile da stabilire è quando lei subisca la violenza, dentro l'abitazione o sul furgone bianco visto ad Ambivere.
Dal racconto di Oggi e dal fatto che alle 18,42 o giu di li qualcuno stia malmenando l'operaio polacco ubriaco sembrerebbe che questo avvenga nell'abitazione dove comunque lei viene mantenuta in uno stato di costrizione.

Però ricordiamo anche l'urlo "lasciamiiii" udito intorno alle 19,00 ad Ambivere che sembra dire il contrario,e poi ci si chiede perchè lei viene trasportata lì ?.
E' assai probabile che il frame delle telecamere delle 18,15 alla rotonda di Via Locatelli dove sembrano esserci entrambe i furgoni
quello è il momento in cui Yara parte x Ambivere.

Bisogna capire perchè Yara viene "prelevata": deve subire una punizione perchè frequenta cattive compagnie (ovviamente l'uccisione non è voluta) ? Oppure deve fungere da esca x uno dei due sospetti o entrambi ? In entrambe i casi la cosa può risolversi nella stessa serata,oppure dopo qualche giorno (i due sono lontani..).

Dal comportamento di FG che la sera stessa sembra andare tranquillamente al bar ed il giorno dopo (cosa che viene fatta notare da MGB stesso) va tranquillamente al lavoro qualche sospetto me lo fa venire,confermato dal tenore della telefonata:
"Adesso penso sia abbastanza.Sono passati 4 giorni,devo cominciare a preoccuparmi ?Fatti sentire,fatevi sentire".
Abbastanza x cosa ? Credo proprio x la punizione che lei deve subire..spero però di sbagliarmi...

Una cosa è certa...Brembate non sembra molto distante da Corleone in quanto ad omertà,tutti tacciono,nessuno sa niente e chi parla spesso è manipolato appositamente per sviare le indagini.
Uno scenario poco edificante.




Bruno ha detto...

Stanno venedo fuori nomi, fatti inediti, coincidenze delle quali fino a poco tempo fà non se ne parlava. Le chiavi per aprire il mistero di tutto dovrebbero essere: Liviu, Damiano Guarinoni e qualche cliente delle sabbie mobili. Una perplessità in quale casa sarebbe entrata Yara?, mi sembra strano che potesse entrare in un luogo sconosciuto. Piuttosto il padre deve raccontare bene e meglio quanto di sua conoscenza anche se gli farebbe del male, a se stesso alla famiglia ed alla povera Yara, solo in questo modo si arriverebbe alla verità. Altrimenti si gira a vuoto.

Anonimo ha detto...

Pleiades, condivido pienamente (una volta tanto :) i tuoi due ultimi commenti lunghi. Ci sono tante strade aperte e non percorse dagli inquirenti - almeno in apparenza - , da Damiano G, che scappa (gli scrive una sorta di lettera aperta sua sorella T, nel proprio profilo dopo la seconda partenza di lui, lo prega di confidarsi con lei, di raccontarle le cause del suo malessere, gli dice che lei e la madre soffrono molto, questo verso la fine 2011. Lui per un po' riapre un profilo di nome "il Fu Damiano Guerinoni", poi lo chiude e sparisce di nuovo.)

.. alla pista iniziale, individuata dai primi carabinieri, poi sostituiti dai Ros di Brescia e Roma.. J.

Anonimo ha detto...

Qualcuno ha letto questi articoli deliranti di cui vi riporto il link:

http://israelesaccheggiaitalia.weebly.com/lettera-al-sindaco-chitto.html

http://luniversovibra.altervista.org/potrebbe-essere-questa-la-verita-sul-caso-di-yara-gambirasio/

Mary

Paolo A ha detto...

Buon Ferragosto a tutti, vorrei porre una domanda: qualcuno sa se ad Aurora Zanni madre di Damiano Guerinoni sia mai stato fatto il prelievo del DNA e se in particolare sia mai stato comparato il suo DNA mitocondriale con quello della traccia trovata sugli indumenti di Yara. Giusto per togliersi ogni dubbio.

Paolo A

Anonimo ha detto...

Ma perché si riprendono sempre le stesse piste circolari che non portano a niente?
Mi arrendo, non che non abbia più argomenti ma...dovrei essere ripetitiva, annoiando me stessa oltre ai lettori di questo sito.
Vado a leggere un buon libro che è meglio.

Buon relax

Nautilina

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ pleiades

Per me sei una fonte inesauribile di sorprese! È che a volte sei troppo criptico e sintetico!

Partiamo dal punto che più mi ha colpito del tuo commento delle 00:25 (poi passo ad alcuni dettagli): tu veramente pensi che Yara possa essere stata rapita per punizione e/o su incarico del padre!? Oppure ho frainteso? La seconda alternativa, secondo te, è che sia stata rapita per fare da esca a uno dei sospetti o ad entrambi: ma chi sarebbero? Liviu e D. Guerinoni? O chi altro? E da esca in che senso? Scusa ma sono duro di comprendonio!

Veniamo ai dettagli:

- accade tutto sempre di venerdì perché finisce la settimana lavorativa e ci sono poi due giorni di tempo per portare a termine i fattacci che si vogliono attuare?

- chi è la ragazza indiana e cosa c'entra Castillo?

- sui 79 numeri: PR intendi "pubbliche relazioni"? Cosa intendi col fatto che i numeri sarebbero i suoi? Cioè sarebbero quelli della sua rubrica (del PR) copiati sulla SIM di Yara? E perché? E quando l'avrebbe fatto? Dopo che è stata uccisa? O ancora prima del rapimento?

- non riesco a capire il nesso tra ticket dell'aereoporto e SIM. Non ci arrivo proprio! Intendi forse che qualcuno facendo trovare quei numeri ed i ticket voleva indirizzare le indagini verso alcune precise persone?

- quando parli di "quel tipo di rapporto" intendi un rapporto sessuale orale? Ma è provato che ci sia stato?

- Yara aveva il giubbotto della cugina? Non lo sapevo!

- l'ipotesi che venga prelevata prima della palestra non cozza contro la testimonianza dell'istruttrice che dice di averla vista e aver ricevuto lo stereo da lei? E di quel genitore che dice di averla vista alle 18:40 uscire?

- le parole della telefonata di FG le avevo già lette ma sono certe? Qual'è la fonte?

Sul fatto dell'omertà sono perfettamente d'accordo -- visto però il trattamento non proprio lusinghiero riservato a certi testimoni iniziali (Tironi in primis: che motivo aveva di raccontar palle?) direi che potrebbe avere anche una piccola giustificazione. Lo stesso silenzio quasi totale dei genitori mi ha sempre un po' stupito.

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Anonimo ha detto...

Da ogk

Segnalo questo collage di video su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=uhtIOG78HGA

È interessante soprattutto la prima parte dove si apprende che:

- I Gambirasio, a inizio 2013, si fecero avanti attraverso legali e consulenti per, come dire, dare una scossa alle indagini

- La posizione di Fikri, almeno al tempo dei filmati, non venne del tutto archiviata ma declassata a favoreggiamento

- Intervistando Portera (il consulente biologo forense dei Gambirasio) si apprende delle fibre rosse molto diffuse sui resti di Yara e viene mostrato un furgone bianco (di quelli chiusi), parcheggiato dentro il cantiere di Mapello, che ha al suo interno un lettino pieghevole chiuso da cui spunta una coperta, o simile, di colore rosso.

Si capisce dal video che Portera lamenta una scarsa incisività delle indagini della Procura e proprio sul fronte del cantiere stesso (si parla anche della polvere di calce)

All'inizio del video viene anche citata la lettera scritta ai primi del 2013 dalla mamma di Yara al presidente Napolitano in cui si lamentava dello scarso coinvolgimento della famiglia (e dei suoi consulenti, immagino) nelle indagini: a seguito di questa lettera Napolitano, tramite il suo portavoce, invitava la Procura di Bergamo a coinvolgere maggiormente la famiglia (si vede la lettera firmata da D. Marra).

Anche questa pressione da parte del Presidente della Repubblica va messa forse sul piatto della necessità di trovare un assassino a qualunque costo.

Una cosa che mi ha perplesso è perché la lettera sia stata mandata solo a nome della madre e non anche del padre (vi era una divergenza di vedute tra loro due su questo?).

La seconda parte del video mostra il filmato di Oggi che illustra, tramite un giornalista che lo esegue e lo descrive, il percorso dall'uscita dalla palestra sino a casa di Yara. Girato nei giorni subito successivi alla scomparsa della ragazza.

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

pleiades ha detto...

@Ogk

No non sono criptico,è che non è semplice mettere assieme 100 punti del puzzle;mentre è più facile dire Furgone + DNA + mancanza di alibi + menate varie = Chignolo.

Le mie ripeto sono illazioni,ho degli elementi di fatto e cerco di metterli assieme dandogli ove possibile un senso logico,poi magari le cose possono essere andate in maniera differente.
E' chiaro che il ritrovamento della sim può anche non avere alcun significato,così come i tickets.Però 79 numeri in una rubrica sono tanti,troppi,non possono non avere significato.
Il fatto che il corpo venga fatto ritrovare e non fatto sparire di per se deve avere un senso.
Magari Damiano Guerinoni non c'entra così come Liviu..ma se si vuole raggiungere una ricostruzione logica bisogna prendere tutti i pezzi e cercare di metterli assieme.
Io dico che almeno uno dei due,il primo,c'entra tutta la vita anche se il 26 è già al sicuro in Perù.
Sulle fonti ogk ne trovi a iosa sui giornali;la violenza orale viene affermata dall'anatomopatologa che pare ritrovi incastrato nell'apparecchio di Yara un lembo di pelle ed un pelo pubico.
Io per esempio do quasi pieno affidamento alle lettere mandate ad Oggi,e le ferite di Yara mi confermano quel tipo di violenza.
Se metti le mani dietro la schiena e le leghi con un fil di ferro troverai dei polsi tagliati. L'autopsia ci dice che Yara fu colpita da due armi diverse e tre colpi in testa,io dico che secondo me lei viene aggredita in due momenti diversi,uno dal muratore polacco nell'appartamento e la seconda volta nel furgone chiuso dalle parti di Ambivere,anche se Fikri afferma che "l'hanno uccisa vicino al cancello".
Sul fatto che FG sia o meno a conoscenza della punizione,se tale si tratta,anche lì è un'illazione,certo è che uno che dice "Mi sembra abbastanza..." mi fa un pò pensare no ? Devo incominciare a preoccuparmi...perchè,fino a quel momento non lo era ???
Io credo poi che i carabinieri presero subito la via giusta,concentrandosi sulle Sabbie Mobili..rivoltandole come un calzino,prelevando DNA e chiedendo i cellulari.
Poi le cose cambiarono e si cercò il killer solitario,che non è secondo me mai esistito.

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ pleiades

Una domanda veloce, il resto a più avanti: ma se hanno trovato un lembo di pelle ed un pelo nell'apparecchio perché non hanno fatto il test del DNA su di essi e confrontato con quello degli slip e leggins (traccia di Ignoto1)? Era tecnicamente impossibile?

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

pleiades ha detto...

@ ogk

Risposta..BOH ;-) certo è che questo tipo di violenza,che in se giustificherebbe la ribellione di Yara e la reazione dell'aggressore,se si trattasse di killer singolo,non viene presa in considerazione per niente anzi viene dimenticata (non dalla difesa che chiede i referti dei pronto soccorso).

Mi domandavo,a parte l'istruttrice,che reputo sospetta,c'è il papà di una ragazza che afferma di vedere Yara alle 18,42 (incredibile puntualità) in punto davanti alla palestra,che dovrebbe fare scopa con il presunto avvistamento di Tironi delle 18,48 e quello di Torracco (che però poi ritratta la presenza di Yara),la Abeni invece parla solo di due uomini.
Ma qualcuno sa chi è costui ?

Anonimo ha detto...

Tommy lo vado dicendo da tempo.. non per averne un pregio, ma anche se scomoda, bisogna percorrere questa possibile realtà : l'Iveco non c'era. Quanto meno nelle immagini mostrateci.. che tra l'altro (e lo ricordo bene perché ne ho scritto una descrizione dettagliata, oramai l'unica traccia che mi rimane poiché il video è irriperibile dal 2012), non contemplano la fascia oraria 18.00/18.20 circa... J.

Anonimo ha detto...

Rileggendo - credo Enrico - in queste ultime decine di commenti, tengo a precisare che non ho mai detto né pensato che il testimone dell'atrio della palestra ha mentito (non so se poi ti riferivi al 17enne o al signore nell'atrio).

1. sicuramente, e ora mi riferisco proprio a lui, c'è uno strano vuoto nel suo racconto, o in cio' che ci è stato riportato. Vede Yara nell'atrio, si. Ma dove? e che fa? E' ferma? Sta camminando? in che direzione? Sta uscendo?... il report della testimonianza è strano, tutto qua, e non permette di dedurre niente, se non che è stata vista nell'atrio a tal'ora.

2. il 17enne, invece, pura intuizione mia, non è molto credibile. E mi chiedo pure se sia mai esistito.. In un momento in cui l'attenzione era concentrata sull'uscita posteriore e sulla maniglia di emergenza della stessa, ho pensato che raccontare al pubblico che Yara era stata vista uscire dal cancello principale e dirigersi verso Morlotti, era un modo di distogliere l'attenzione dalle vere idee investigative (nei confronti del/dei colpevole(i) ovviamente). J.

pleiades ha detto...

@J

Oddio dire che l'Iveco non esiste proprio è un pò dura ;-)
Una cosa è certa che tutte le testimonianze che vogliono far credere che Yara sia li nei pressi alle 18,45 sono tutte smontate (Torracco quasi subito,Tironi da li a breve)
Rimane solo il signore delle 18,42..che dovrebbe giustificare la presenza di una ragazza x più di un ora nella palestra senza che scambi la parola con nessuna,è ridicolo.Questo mi fa propendere ancora di più per la dinamica alternativa,cioè Yara dentro un appartamento.

Facendo una rapida ricostruzione dei movimenti,troviamo l'IVECO alle 17,42 vicino alla palestra,forse ha riaccompagnato qualcuno.
Chiama alle 17,45 il cognato,alle 17,52 si rimette in moto e secondo me va in questo punto,che chiamo punto A:

https://www.google.it/maps/@45.7060843,9.583643,3a,75y,272.38h,74.39t/data=!3m6!1e1!3m4!1sMOvGyc_ivqt6Yzco74qJrg!2e0!7i13312!8i6656

E' l'unico punto significativo dove è possibile fare manovra e fungere da punto di incontro.Secondo me si incontra con il furgone chiuso per fare da battistrada.
Tra l'altro da li parte una strada interna che porta verso Mapello.

Alle 18,00 viene rilevato alla Shell, poi alle 18,12 alla banca ed alle 18,15 alla rotonda di via Locatelli dove appunto sembra essere seguito d'appresso dal furgone chiuso.
Secondo me nell'intervallo tra le 18,00 e le 18,12 deve per forza fermarsi e quello è il momento in cui viene caricata Yara.

Lascia il furgone chiuso nel punto A e lo ritroviamo alle 18,19 alla shell...poi i movimenti diventano strani,sembra che lui alle 18,21 si ritrovi di nuovo in Via dei Caduti fermo per circa 15 min.
Poi si rimette in moto alle 18,35 ed arriva molto rapidamente fino alla rotonda di via Tresolzio,si rigira,imbocca ad alta velocità Via Morlotti e secondo me è quello il momento (18,42-18,45) dove preleva di forza il muratore polacco e lo porta dai compari. Lo ritroviamo infatti alle 18,47 alla Shell ed alle 18,48 alla rotonda di Via Locatelli dove si dirige per la terza volta verso il punto A.
Poi addirittura pare che venga rilevato di nuovo dalla Shell in entrata;ma qui le fonti sono controverse,chiedo conferma.
Si avrà traccia di lui di nuovo alle 19,51.

Ah dimenticavo,pare che nel pomeriggio lui passi a Chignolo verso le 15,30 16,00 a comprare un paio di pantaloni ed un giubbetto che non verranno mai più ritrovati.

magica ha detto...

PLEIADES.
appunto pare , che abbia comperato i pantaloni quel pomeriggio . questo lo sostieni tu. invece BOSSETTI acquisto' quel completo da lavoro tempo addietro.
immagina che lo abbia usato , percio' anche usurato , sara' stato buttato?

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ chiunque

Cosa si sa con esattezza su che cosa abbia fatto e chi abbia visto Yara durante l'ora ca. che ha trascorso in palestra prima di sparire?

In rete non si trova praticamente nulla (almeno non io!) a parte la solita istruttrice ed il genitore che l'ha vista nell'atrio dell'uscita verso le 18:40

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Anonimo ha detto...

Però che confusione nella tua descrizione dei movimenti dell'Iveco Pleiades... non è cosi. Purtroppo non posso postare qui la mappa con orari.

@ogk in effetti non si trova praticamente più nulla. Del mai visto.

Non è molto chiara la permanenza di Yara nel palazzetto della ginnastica ritmica. O quanto meno, i media una volta tanto non sono stati prolissi. Si è genericamente detto che è rimasta in sala di allenamento dalle 17.30 circa alle 18.30, fatto confermato dall'allenatrice Daniela Rossi (di cui ritroviamo poi il dna sul giubbotto di Yara) e dalle allieve presenti. Ricordo che Yara si allenava il lunedì e il mercoledì, quindi quel venerdì ha solo assistito all'allenamento delle ginnaste junior e quindi, contrariamente a ciò che affermano alcuni, non si è spogliata. Tutt'al più ha tolto il giubbotto e lo ha appeso da qualche parte o tento con se.

Poi, come detto in un mio recente commento, Yara compare nell'atrio, vista da quel padre di una piccola atleta, che situa l'avvistamento alle 18,38 poiché aveva appena controllato l'ora sul suo cruscotto parcheggiando. Lui dice conoscere bene Yara e quindi essere sicuro che era lei (in effetti dovrebbe essere il vicino di casa e amico di famiglia sig. Burini, l'ho letto a suo tempo ma dubito si trovi ancora qualcosa sul web). Però proprio questo racconto mi sembra poco dettagliato, non si capisce cosa fa Yara, se sta aspettando o uscendo, si sa solo che l'ha vista e basta.
In sequenza dovrebbe esser stata poi vista dal "diciasettene" anonimo mentre questi entrava nel centro sportivo. Vista uscire dal cancello principale, quello su via Locatelli. Verso le 18.45?
Da notare che nessuna relecamera era funzionante, e ce ne sono più di una nel recinto della polisportiva.

Da ribadire che i bloodhound hanno fiutato l'odore di Yara sulla maniglia della porta d'emergenza posteriore, su via Caduti dell'Aeronautica.
Di piú non si sa. J.

pleiades ha detto...

@J

La mappa l'ho vista e non c'è nessuna confusione,i movimenti sono quelli.
Se hai altri rilevamenti fammeli sapere perchè non ne ho altri :-(
In particolare mi sembrava di aver capito di una rilevazione alla Shell alle 18,55
o giu di li,cioè successiva a quella delle 18,48 alla rotonda di Via locatelli.
C'è però il cellulare di Yara che riaggancia la cella di Brembate alle 18,55;quindi lui TORNA indietro,non va verso Chignolo.
Non c' è nessuna prova che Yara quel giorno sia in palestra,salvo la dichiarazione
dell'istruttrice che non si sa neppure se lei parli.
In un'ora e passa nessuna ragazza l'avvicina,neppure per scambiare un parere,assurdo.
I cani NON rilevano assolutamente la traccia di Yara in entrata.
I testimoni quindi sono tutti sospetti,Tironi compreso che pare non possa averla vista ma la descrive perfettamente con i vestiti che indossava.

Anonimo ha detto...

Da ogk

@ pleiades

Ma perché tu insisti con l'idea che non sia mai arrivata in palestra ma rapita prima? Cosa porta di vantaggioso alla tua ipotesi questa supposizione? Date anche le testimonianze della Abeni e di Torraca (sul Tironi punto di domanda...) e il video dell'uomo col borsone, non è più ovvio che sia stata prelevata quando tornava indietro verso casa, su Via Morlotti o Via Rampinelli? Sono gli orari degli spostamenti che descrivi a farti pensare così?

@ J.

Ho sempre ritenuto molto difficili le ipotesi che ritengono che Yara non sia mai entrata in palestra: lì dentro quella sera c'erano di certo un bel po' di persone ed almeno qualcuna deve averla vista -- anche perché era ben nota e non poteva passare inosservata alle compagne, istruttrici ecc. Inoltre pensare che tutte queste si siano sbagliate sulla sera lo ritengo impossibile -- le indagini sono iniziate i giorni immediatamente seguenti la sua scomparsa e le testimoni non potevano confondersi sulla data! Inoltre gli inquirenti credo abbiano sentito per bene chi quella sera c'era in palestra visto che sono stati gli ultimi a vederla viva. L'alternativa è che tutti quelli che l'hanno vista abbiano mentito (compreso quel padre), dunque rimettendo in pista l'omicidio in palestra... Ma ha una sua plausibilità questa ipotesi?

La traccia rilevata dai cani sul cancello di Via Caduti certo è molto anomala rispetto ad ogni ipotesi generale, sia quella ufficiale che alternative e non saprei come collocarla. Inoltre non mi è chiara una cosa (anche perché ho trovato risorse discordanti): i cani hanno segnalato che Yara è uscita dalla palestra e si è diretta subito a quel cancello secondario oppure hanno fatto il percorso dentro il centro sportivo dalla palestra sino a Via Locatelli, poi su Via Caduti e lì si sono soffermati sul cancello secondario? Oppure il percorso dei cani è stato fatto iniziare da Via Locatelli e non dalla palestra? Sono particolari importanti.

Tu J. hai un'ipotesi alternativa a quella ufficiale? Io francamente non credo a quella ufficiale ma non ne ho di alternative, pencolo solo tra varie possibilità... :-(
Quella di pleiades di un rapimento organizzato attuato su Via Rampinelli o Morlotti e che coinvolgerebbe in qualche modo, non sempre diretto, alcune persone note in questa vicenda (Liviu, D. Guerinoni e lo stesso Bossetti) e ci farebbe entrare altri accadimenti di quei giorni (tipo l'omicidio di Castillo), non mi sembra male -- non sottoscrivo solo il fatto che Yara sia stata prelevato prima di andare in palestra. L'unica cosa che non mi è chiara è il movente.

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

Anonimo ha detto...

Da ogk

In questo articolo del Giorno del 22/12/2010

http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/2010/12/22/432580-yara_aveva.shtml

c'è quella che per me è una novità: la mamma di Yara avrebbe detto che era stata lei (la mamma) ad affidarle l'incarico di portare lo stereo in palestra -- quindi non si sarebbe offerta Yara e non avrebbe insistito per portarlo. La mamma dice che nessuno era a conoscenza di questo impegno affidato a Yara: quel che c'è scritto nell'articolo è che gli investigatori volevano capire se Yara avesse un appuntamento quella sera, da quello che si legge parrebbe proprio di no. La sua uscita sembrerebbe quindi proprio del tutto casuale.

Poi si apprende un altro piccolo spaccato di provincia: il vicino di casa dei Gambirasio, Eugenio Burini, possiede una camiceria a Curno in cui lavorava la sorella di Fulvio Gambirasio, Nicla, cioè la zia di Yara.

Non so, è una mia sensazione, in tutto questo intreccio di conoscenze, interessi, parentele, amicizie ecc. che circondava Yara e la famiglia (come accade un po' in tanta vita di provincia) l'unica nota stonata mi pare proprio Bossetti: che non c'entrava proprio nulla se non indirettamente perché lavorava nell'edilizia. Poi il destino ha voluto che la moglie del suo zio naturale lavorasse come colf dai Gambirasio... Mah! È tutto così romanzesco!

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

pleiades ha detto...

@Ogk

E chi ti dice che il buon MGB sia estraneo ?? :-)

Anonimo ha detto...

Si è cosi ogk, dell attività cel sig. Burini è rimasto un negozio, condotto da Nicla G.. Certo che aver seguito la vicenda dall inizio da qualche vantaggio in materia di ricordi :).
Il Sig. B. non è giovane, avrà un'ottantina d'anni poiché la sua azienda esiste dagli anni 50, ora venduta ad un gruppo francese. Penso che quindi il testimone in palestra sia suo figlio con bambina di una decina d'anni. Inoltre, è da sottolineare che la macchina rossa che vediamo parcheggiarsi in via rampinelli nel video della banca si è rivelata essere della fam. Burini, che abita esattamente di fronte. Non parlo della macchina avvistata da Tironi ma di quella che si parcheggia nello spazio a lische di pesce in via R. I media hanno detto che una coppia di anziani aveva bucato e che il figlio era venuto ad aiutarli. In un secondo tempo si disse che fossero i vicini e amici di famiglia dei Gambirasio.

Personalmente non ho mai ipotizzato che Y. Non sia stata in palestra, ci ha portato uno stereo e fin dal giorno dopo, la palestra è stata passata al setaccio dai carabinieri e son stati sentiti i presenti la sera prima.

Il discorso Bossetti è complesso, in quanto c'è secondo me un'alternativa sola. O si tratta proprio di lui (DNA + Iveco) e i misteri del DNA si chariranno si spera, e chissa, forse la prova scientifica sarà comunque insufficiente viste le aporie, oppure dobbiamo prendere in conto un depistaggio, e non da parte di una sola persona, che abbia potuto anche influenzare gli esami in laboratorio.

Rimango in ogni caso, da sempre, interessata alla pista cantiere stranamente scartata, a Fikri e a Damiano Guerinoni. J.

pleiades ha detto...

@J
finalmente un po di informazioni nuove! La moglie di costui pare (mi sembra di averlo letto su un forum) si chiami Giusy..di cognome ?

magica ha detto...

PLEIADES ,, FORSE TI DEDICHI AL GOSSIP?

TommyS. ha detto...

J

Se non mi sbaglio mi sembra di ricordare che in passato tu avevi riassunto una cronologia degli eventi e delle notizie delle prime fasi di investigazione. Non la trovo più. Saresti così gentile da fornirmi un link valido?

Ricordi inoltre per caso quando subentrò il ROS di Brescia?

Mentre per la PS mi sembra che la delega di indagini fu concessa dal PM (dietro insistenza del Questore) vero il 4/11/2010. O sbaglio?

pleiades ha detto...

@ magica

No..secondo me le cose possono essere andate così:
http://www.corriereadriatico.it/ATTUALITA/yara_si_fidava_dei_suoi_assassini_poi_tent_ograve_di_chiamare_casa_e_le_tolsero_il_cellulare/notizie/141892.shtml

Sempre seguendo le lettere famose in un primo momento Yara entra in
un appartamento a lei conosciuto in una situazione tutto sommato di normalità..Poi bisogna capire cosa succede:

a) Yara subisce la violenza nell'appartamento e poi viene portata via
b) Yara viene solo stordita e portata via,la violenza la subirà all'interno del furgone.

La prima ipotesi,che sarebbe poi quella affermata dalle lettere è
un pò strana,sembra difficile che il tipo per quanto "smanioso" riesca a compiere la violenza senza che nessuno intervenga,però è anche vero che uno dei due tipi avvistati dalla Abeni sia proprio il muratore polacco ubriaco.

La seconda però comporta delle domande,diamo per buona la segnalazione di Ambivere alle 19,00; dove stanno andando ??
E' chiaro che questi non è che si infilerebbero in cittadina x stuprare ed uccidere Yara.Quindi cercano di raggiungere il posto dove Yara dovrebbe essere tenuta prigioniera.
L'unico posto sensato,in cui peraltro il 6 Dicembre fu fatta una battuta gigantesca sono le "Fonderie Mazzucconi",ma li non verrà trovata.
Ora sappiamo che Ignoto 3 ed Ignoto 4 alle 19,30 più o meno sono già
in un ristorante piuttosto lontano da Ambivere (diciamo 15 min).
E se diamo per buona la partecipazione dei due doppiamo pensare che la violenza e l'uccisione si consuma tra le 19,00 e le 19,15 ,quindi in un lasso di tempo molto breve e soprattutto quasi consecutivamente.Ma attenzione,neppure la ferita alla gola,che dovrebbe essere decisiva,sarà mortale;evidentemente anche l'aguzzino
non ha il coraggio di affondare la lama.
E poi mi domando,qualcuno da l'ordine di ucciderla ? Non è escluso.


pleiades ha detto...

http://www.repubblica.it/online/cronaca/frosi/autopsia/autopsia.html

Questa è la storia di Serena Mollicone,che trovo molto simile,per non dire quasi identica,a quella di Yara.
Non escludo neppure che Yara sia stata "incaprettata",anzi,così si spiegano le ferite ai polsi,alla gola e il fatto che le scarpe le siano state tolte (per liberarla dai legacci) e poi rimesse.
Anche le ferite sulla schiena potrebbero a questo punto avere a che fare con la corda che parte dal collo ai piedi.
Se è successa una cosa del genere..Yara doveva morire.

pleides ha detto...

Si tratta ora solo di vedere il ruolo di MGB,che comunque partecipa e per me è parimenti colpevole,anche se non è lui che l'aggredisce.

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_marzo_03/sul-furgone-bossetti-fibre-rosse-come-quelle-trovate-yara-024d12ea-c17f-11e4-9eeb-2972a4034f5c.shtml

Quindi sembrerebbe che almeno una volta Yara salga sull'IVECO di MGB; tre possibilità

a) Dalle 18,00 alle 18,12
b) Dalle 18,40 alle 18,48
c) Dalle 19,20 alle 19,30

La prime due Yara è viva, la terza è morente.
Nei primi due casi il tessuto rosso è dell'appartamento,forse di un divano.
Nel terzo caso potrebbe essere della coperta del furgone chiuso,ma se è così MGB trasporta un cadavere o quasi.

Anonimo ha detto...

Hai già cambiato teoria, pleiades? Solo sulla colpevolezza di MGB non cambi mai...
Non ha portato più un cadavere nel sacco coperto di sabbia, tagliandosi e perdendo sangue senza neanche accorgersi?
Adesso avrebbe trasportato la povera ragazza morente avvolta in una coperta, mettendola seduta sul sedile anteriore...Decisamente un'altra furbata.

Nautilina

pleiades ha detto...

@nautilina

Sicuramente è lui insieme ad altri che porta il cadavere di Yara a Chignolo e non quella sera.
Il suo camion pieno di terra non può servire che a quello.
Si certo,l'ipotesi c) la do solo come residuale e assai improbabile,non avvolta nella coperta,ma se la violenza la subisce nel furgone,a contatto con una coperta, parliamoci chiaro quando ne esce è quasi morta.
Nautilina io non considero certo colpevole MGB di violenza pedofila ed omicidio,ma che lui faccia parte del gioco è fuori da ogni dubbio.

E' chiaro che ricostruire tutti i movimenti dei furgoni con i pochi dati a disposizione è difficile,ma qualcosa si può fare.
Ad es. il fatto che venga scelto il punto A come luogo di incontro
fa pensare in prima battuta che la destinazione non sia Mapello/Ambivere piuttosto la zona sud Ponte S.Pietro/Bonate,ed in effetti il ristorante le vele dove Ignoto 3 ed Ignoto 4 cenano verso le 19,30 (dove non l'avevano mai visti) è proprio a Bonate.
Di punti significativi anche li ci sono le Fonderie Mazzucconi,magari il luogo dove viene lasciata Yara è li e la soffiata delle fonderie Mazzucconi di Ambivere (se di soffiata si tratta) è falsa.
Certo è impensabile che questi due portino il corpo a Chignolo quella sera e cerchino un alibi in un ristorante li vicino.
Però si è poco più che tirare ad indovinare.E in questo contesto l'avvistamento delle 19,00 ad Ambivere è difficile collocarlo.

Però almeno una volta Yara sale sul furgone di MGB.
Allora restringiamo alla prime due ipotesi: 18,10/18,45.

Ora dobbiamo fare una premessa,quella sera intorno a Via Rampinelli c'è un movimento anomalo e comunque eccessivo per un semplice rapimento.Sicuramente in quei momenti c'è un fatto parallelo,forse proprio legato a Yara.
Il fatto che possano essere coinvolte persone di conoscenza di FG (ricordate la sua telefonata) e la dinamica stessa sembrerebbe,ma il condizionale è d'obbligo,che Yara debba fungere da esca e ricevere contemporaneamente una lezione (come avete potuto vedere con Serena Mollicone su certe cose certe persone non scherzano).

Ma anche qui possiamo solo ipotizzare,la cosa può finire nella stessa serata ? Oppure Yara deve essere comunque trasportata in un punto in prigionia ? Magari per "invitare" a tornare qualcuno che è scappato molto lontano ad affrontare la situazione ?
Il coinvolgimento di più mezzi mi farebbe pensare più a questa ipotesi;ma questo comporta due presupposti,un posto sicuro dove trattenerla ed un carceriere.
(segue)









Tiziano ha detto...

ma nel povero corpicino di Yara non c'è traccia di sabbia, neppure un granello.

Anonimo ha detto...

Pleiades,
per me puoi credere quello che ti pare, ci mancherebbe...ma dove sono le prove di quanto affermi ? "Sicuramente è lui insieme ad altri che porta il cadavere di Yara a Chignolo e non quella sera. Il suo camion pieno di terra non può servire che a quello."
"...che lui faccia parte del gioco è fuori da ogni dubbio", " ...almeno una volta Yara sale sul furgone di MGB".
Ne sei tanto sicuro/a? Nessuno di noi è il Padreterno, solo lui (a parte Yara e il colpevole) sa come sono andate veramente le cose.
Le ipotesi che fai sono suggestive ma contraddittorie.
Un Daily Iveco è vistoso, non passi e ripassi con quello davanti a un centro sportivo pieno di gente e telecamere per rapire una minorenne.
Della sabbia ho (abbiamo) già detto: è un metodo assurdo, si può nascondere un sacco in altri modi senza firmare ricevute, poi non vai a dire che ti serve proprio per Chignolo, magari t'inventi un'altra destinazione, che so, casa tua.
Un taglio alle mani fa male, ti assicuro che lo noti, e noti anche se perdi sangue dal naso o versi altri fluidi corporei. Quindi cerchi di rimediare, se ti resta tempo. E chi sta nascondendo un corpo ha tempo anche di cancellare le tracce compromettenti.

Dato che il furgone non è mai stato pulito a fondo, se Yara ci fosse salita come pensi tu, dovevano trovare qualcosa di suo, invece non c'era niente.

Quanto alle fibre rosse, il mondo è pieno di stoffe e panni di quel colore. Bossetti stesso aveva una coperta rossa sul divano di casa, quindi trovo normale che abbia trasferito quelle fibre sul sedile dell'Iveco, anche dal lato passeggero, ma poi non so come si possa dimostrare che i fili rossi sui leggings di Yara siano gli stessi. Saranno compatibili, forse, ma non identici...

Se poi nel cantiere di Mapello c'era veramente un furgone bianco chiuso, con un materasso e una coperta rossa all'interno, come mostra il video del tuo link, può darsi che la bambina fosse tenuta prigioniera lì. Ma non credi che la polizia avrebbe dovuto indagare? Sarebbe gravissimo il contrario!

Proprio per assurdo e per passare il tempo, la peggiore delle ipotesi (romanzesche) che riesco a fare io è la seguente: se Bossetti avesse lavorato a Mapello, la coperta rossa potrebbe provenire da casa sua. Magari era sciupata e lui l'aveva portata al cantiere per farne stracci, invece qualche suo collega ha pensato bene di utilizzarla a scopi, diciamo così, di riposo e ricreazione.
Sarebbe una coincidenza incredibile a suo danno, neanche l'unica peraltro.
Nautilina
(SEGUE)

Anonimo ha detto...

Molti mesi fa avevo immaginato la vecchia coperta rossa buttata in un cantiere con il DNA di Bossetti misto a peli di animali (i suoi cani e gatti) e fibre gialle e blu del suo Iveco (dopotutto lui ci si sedeva ogni giorno su quella coperta).
Se la bambina ferita avesse perso sangue a contatto con quella coperta...ma sono ignorante, potrebbe essere un'enorme sciocchezza...Gli esperti dicono che il DNA non si può trasferire come le fibre e il pelame.

A parte questa ipotesi fantasiosa, non vedo altre possibilità che MGB sia coinvolto.
Magari sbaglierò, ma per logica uno che si rende complice di un delitto tanto crudele ai danni di una ragazzina innocente deve avere dei motivi molto gravi.
Chiunque al suo posto, se coinvolto, si sarebbe preparato uno straccio di alibi: a maggior ragione avendo svolto il lavoro su commissione o dietro minaccia.
Si sarebbe subito liberato di coltelli e coltellini.
Avrebbe bruciato le vecchie fodere del furgone, ripulendo e lavando tutto per bene.
Avrebbe tremato quando prelevavano il DNA a sua madre, perché poteva anche ignorare di essere figlio illegittimo e non conoscere la differenza tra nucleare e mitocondriale, ma se Ester risultava mamma di Ignoto 1, per lui era la fine.
Avrebbe sentito il fiato sul collo quando notava strani movimenti di sconosciuti attorno a casa.
Avrebbe vacillato quando gli facevano l'alcoltest.

Insomma, in quattro anni MGB occasioni per stare in campana ne ha avute tante, perché non ha pensato almeno una volta a crearsi una difesa sostenibile?
Non ricordava neanche che quella sera non pioveva.
O è innocente e sfortunatissimo, oppure è il più tonto dei criminali, o Mr Hyde per una notte.
Sono per la prima, naturalmente, e spero di non sbagliarmi.
Ciao
Nautilina

pleiades ha detto...

@Nautilina

E quale altro modo sarebbe di portare un cadavere da A a B se non quello escogitato da MGB ? Tutti gli altri sottopongono al rischio di una perquisizione (e quei giorni ce n'erano tante);in quel modo a nessuno viene in mente di cercare un corpo su un camion pieno di terra.
Quella sera (sia il 9 stesso o qualche giorno dopo) lui ed i suoi compari la portano li e lui con il taglierino la libera dal sacco in cui è contenuta,nel fare questo si taglia e forse neppure se ne accorge,è buio pesto e probabilmente il corpo emana subito gas nauseabondi tant'è che vomitano tutti (come dice il misterioso scrittore che la sa lunga). E del resto pure se se ne fosse accorto che poteva fare ?? La bolla a Chignolo è giusta,se c'è un controllo lui sta andando là,un'altra destinazione desterebbe sospetti.

Lui in tutto questo tempo credo si senta coperto al pari di tutti gli altri compari.
Secondo me la sua prima reazione è quella di essere stato fregato,tant'è che rimprovera la moglie di non avergli dato un alibi,ma i filmati del furgone lo inchiodano irrimediabilmente.

Per quanto riguarda la coperta rossa poco da fare,se i peli provengono da li significa che lui carica un cadavere (o quasi) e non mi sembra giustamente una buona idea,credo che quei peli provengano dall'appartamento.

seguito con la ricostruzione


Anonimo ha detto...

@Pleiades

Di chi parli dicendo "quest'ultimo"? che ha una moglie di nome Giusy??.... non capisco e ribadisco, hai una conoscenza alquanto "demenziale" degli elementi del caso :)


DG non ha moglie, che mi risulti. E Giusy non so chi sia. J.


Anonimo ha detto...

Giusy B. era la proprietaria delle Sabbie Mobili in effetti, non la moglie di Damiano G. (!) J.

Anonimo ha detto...

Da ogk

Io per un po' do forfait!

Più penso al caso e più giro a vuoto, noto solo coincidenze che sono appunto coincidenze e non dovrebbero significare nulla (Giusy B. che ha lo stesso cognome di uno dei presunti amanti di Marita, tale Massimo B. che a sua volta ha lo stesso nome di Bossetti, iniziali MB, la colf che è la moglie dello zio naturale di Bossetti, trovo su Facebook un Massimo B. -- come l'amante -- e nell'ultima foto che posta cita una certa L. Locatelli, la storia dell'azienda Yara e dell'azienda Bedeschi -- Via Bedeschi del campo dove è stata trovata Yara, l'azienda Rosa & C. nei pressi del campo ecc. ecc. Tante altre dovrei rivederle per ricordarmele! Ah i secondi nomi di Bossetti e sorella che rimandano a Guerinoni e moglie ma anche ai nonni ecc.)! Cose naturalmente senza senso apparente ma che catturano l'immaginazione!

Per razionalità avevo messo giù una flowchart (piuttosto complicata) sul momento del rapimento tenendo conto di alcune variabili note: la risposta ritenuta più probabile di questo diagramma è che Yara sia stata una vittima casuale (o di un pedofilo uscito a caccia o di un evento che quella sera stava accadendo e nel quale si è imbattuta) -- cioè era classicamente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Tenendo presente che i pedofili assassini che escono a caccia di prede casuali sembrano, per fortuna, molto molto rari, resta come in assoluto più probabile la seconda eventualità.

Poi però anche l'ipotesi di pleiades, se pur non condivido alcuni assunti, ha una sua logica intrinseca e collima con alcune testimonianze e video. Forse una via di mezzo tra la sua ipotesi e quella del mio diagramma di flusso? Si voleva fare qualcosa in quella via Rampinelli, magari proprio alla famiglia Gambirasio, ma non direttamente a Yara ed invece è capitata lei per strada quando non era previsto che capitasse? Boh...

Poi però pensi al DNA senza mitocondriale e ti cadono le braccia perché non è possibile! E allora giri sul versante del complotto e di qui si aprono strade infinite e tutte senza uno straccio di indizio se non quello, esplosivo, proprio del mitocondriale mancante!

Senza contare le piste (apparentemente) sbagliate per errori di traduzione (sic!), i testimoni poco ascoltati o smentiti (Tironi e Cuttini), i cani negletti ecc. ecc.

Dei vari casi di delitti assurti agli onori (??) dei media, questo di Yara G. è, dai dati a mia conoscenza, il più complicato e assurdo. Complice di sicuro una indagine, specie agli inizi, quelli più importanti, di certo non diretta con un acume sopraffino e nonostante la dovizia di mezzi usati.

Poi, non so perché, mi viene in testa il famoso "sogno" del teste di Avetrana e allora dico: qui tutto è possibile! E quando tutto è possibile la logica non è di casa, anzi intralcia! :-(

Per cui, come dicevo, per non farmi turbinare il cervello sino all'ossessione e alla mania, per un po' lascio perdere -- a meno di sviluppi clamorosi!

Saluti, ogk (@ostrogotiko)

pleiades ha detto...

@J

Tanto per farvi capire di che cosa si parla leggete molto ma molto attentamente questo articolo di giornale,dove saltano fuori ancora strane omonimie,in particolare la B.

http://espresso.repubblica.it/palazzo/2009/04/23/news/adesso-il-padrino-parla-milanese-1.25895

Ti assicuro J che non ho una visione demenziale della faccenda,proprio per niente.
E neppure documentazione segreta,basta leggere tra gli innumerevoli articoli che per fortuna sono ancora disponibili in rete (anche se sempre meno).

Quello che succede quella sera è con ogni probabilità una sorta di regolamento di conti tra bande,dove Yara viene tenuta come esca x personaggi molto poco chiari come Liviu e D.Guerinoni,entrambi fuggiti all'estero pochi giorni prima la sua uccisione ed entrambi da Yara con certezza conosciuti.
Secondo le lettere ad Oggi ed anche secondo me la violenza la subisce nell'appartamento dove con ogni probabilità è rimasta in maglietta a maniche corte,credo già con mai e piedi legati pronta x essere trasferita altrove (l'idea dei piedi mi viene x via delle scarpe slacciate e rimesse,non per sfilare i leggins
ma per sfilare i legacci).
La violenza da parte del muratore polacco è semplice con Yara che in quelle condizioni non può reagire in altro modo che mordendolo ferocemente.

Le ferite sono compatibili con un tentativo dell'aggressore di liberarsi dal morso di Yara (mettete le braccia dietro la schiena e vedrete che la superficie disponibile sono gli avambracci e la schiena).
Il fatto che non venga curata ma solo tramortita mi fa pensare che dopo l'aggressione la sua sorte sia segnata,o proprio perchè riportare Yara in quelle condizioni potrebbe esporre la banda ad una denuncia da parte di FG oppure perchè l'esca non ha funzionato e qualcuno deve pagare.
Come avete visto nel caso di Serena Mollicone si tratta di persone che non hanno scrupoli sugli sgarri.

Forse il trasbordo da un mezzo all'altro avviene nel punto A,intorno alle 18,15 momento in cui oltre all'IVECO di MGB sembra vedersi alla rotonda di Via Locatelli anche il furgone coperto di Ignoto3 ed Ignoto4.

Questo è probabilmente il momento in cui qualcuno dice al walkie talkie ("ce l'ho,l'ho presa,la portiamo là");il punto A è compatibile con un'intercettazione da Ponte S.Pietro da parte di una signora e la figlia.

Non è semplice capire i movimenti,sta di fatto che alle 19,00 Yara sembrerebbe viva all'interno del furgone chiuso.
Probabilmente MGB sta cercando di raggiungerli per portare il muratore polacco che dovrebbe essere il carceriere ma in quelle condizioni,completamente ubriaco, e con l'aggressione avvenuta ormai quel piano non è più percorribile.

Il fatto che le cose non siano andate come nei piani,unita alla reazione rabbiosa di Yara porta alla sua soppressione definitiva;dice Ignoto3 "L'hanno uccisa accanto al cancello" (ma non specifica quale,Mapello? La Fonderia Mazzucconi?).

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/193646_yara/

Da questo articolo si evince la possibilità che a yara,come a Serena Mollicone,non sia stata risparmiata la tecnica mafiosa dell'incaprettamento,sarebbe lo stesso filo metallico a soffocarla senza segni di digito pressione.
Del resto l'idea che Yara muoia di freddo nel giro di un paio d'ore non è credibile,a meno che non venga letteralmente chiusa in una cella frigorifera.

Sia come sia l'idea che MGB che gironzola lì intorno per un paio d'ore sia estraneo è ridicolo. Mi auguro che al processo salti fuori almeno qualcosa di questa verità,ma ho i miei dubbi,lui ha già avuto segnali ben precisi di tacere;staremo a vedere.

Anonimo ha detto...

io intravedo una anomalia nei discorsi di pleiades . discorsi schizzofrenici .

pleiades ha detto...

@Anonimo

Visto che non sei in grado neppure di usare un alias sei la dimostrazione lampante di quello che accadde,molti seppero e sanno tutt'ora,poi tutti zitti e mosca e ben coperti.
Se permetti di fronte alla storia dell'aggressione nel campo di Chignolo con MGB che fa tiro a segno col suo taglierino al buio sulla schiena di Yara nuda questa ricostruzione mi sembra un tantino più realistica.
Niente di provato,ovvio,ma gli elementi ci sono tutti.

Anonimo ha detto...

@ ogk

come dicevo sopra, in certi casi è meglio dedicarsi a un buon libro!
Ciao

Nautilina

Wolf ha detto...

Caso Yara: l'analisi della sim del telefono della 13enne

Un elemento nuovo che potrebbe definitivamente scagionare Massimo Bossetti, accusato per l'omicidio di Yara Gambirasio. La sim telefonica del cellulare di Yara svelerebbe che il suo corpo fu trasportato sul campo incolto di Chignolo d'Isola solo poco prima del ritrovamento, avvenuto il 26 febbraio 2011. Così sostiene Ezio Denti, consulente della difesa di Massimo Bossetti accusato dell'omicidio della 13enne bergamasca.

Wolf ha detto...

Dimenticavo la fonte :-)
http://www.today.it/cronaca/caso-yara-analisi-sim.html

pleiades ha detto...

Non credo sia stato portato li solo pochi giorni prima del ritrovamento,lo stato avanzato di decomposizione difficilmente avrebbe permesso il trasporto.
Sia come sia, arrivato li il 9 dicembre o qualche giorno dopo,oppure ancora più in là..sotto un mucchio di terra in un camion o come volete voi dimostra 3 cose:

a) Che la dinamica del killer solitario non funziona ne per MGB nè per nessun altro.
b) Che il corpo che potrebbe essere fatto sparire viene fatto ritrovare
appositamente,con tanto si Sim in bella mostra,il significato simbolico può
avere una sola matrice.
c) Che MGB non è detto che l'abbia uccisa ma quasi sicuramente l'abbia ALMENO
trasportata li (dire che la procura falsifichi il DNA a qualsiasi livello è
un'affermazione da provare,e francamente avrei scelto vie più semplici).
La sua non estraneità impone di capire quale sia stato il suo ruolo e chi fossero
i suoi complici;ma questo solo lui può dirlo.

Mauro ha detto...

Se il povero corpicino di Yara fosse stato coperto con terra o sabbia ci sarebbero stati residui, invece niente neppure un granello.C'è da sperare di incontrare nella vita persone come il pool della diffesa di Bossetti, altrimenti uno è spaciato.

Anonimo ha detto...

Faccio una pausa tra una pagina e l'altra e ti ritrovo Pleiades, colpevolista più che mai. Santa polenta, ma come si fa?
Senza prove non si va né avanti né indietro, si può affermare tutto e il contrario di tutto, ma almeno lasciamo il beneficio del dubbio...

Ezio Denti parla di una SIM nuova, pulita e non ossidata.
Questo sì sembra dimostrare qualcosa: ad esempio che il corpo della povera bambina sia stato tenuto al riparo prima di esporlo nel campo di Chignolo.
Escluderei ovviamente che il killer dopo tre mesi sia andato apposta nel campo a mettere la SIM nella tasca di Yara, mi pare 'na roba assurda: se il corpo stava lì da mesi senza essere visto da nessuno, chi gli garantiva che l'avrebbero trovato in pochi giorni?
E' più probabile invece che la SIM, le cuffie e l'Ipod le abbia messe insieme al corpo la notte del 26 febbraio, in modo che Yara fosse ritrovata la mattina dopo. Lo stesso giorno della scomparsa. Era sabato e qualcuno sarebbe certamente passato per quel campo. Difatti...
Però bisogna provarlo,sono solo supposizioni.
Nautilina

pleiades ha detto...

@Nautilina

Non so,di che altre prove hai bisogno per risolvere un caso ??
MGB quella sera è li a 50 mt da casa di Yara che gira come un pazzo..insieme a
diverse altre persone.Il suo DNA è sulla ragazza,oppure tutti i vari trattati genetici
pubblicati su questo forum tendono solo a provare che è vittima di un complotto inesistente;il suo furgone è là..oppure anche quello fa parte del complotto,non ha uno straccio di alibi per tutta la giornata ma evidentemente la procura lo sapeva ed ha scelto lui proprio per questo.
Per quanto riguarda la Sim ripeto quanto detto prima, se Yara non è sul campo di Chignolo il 26 sera significa che qualcuno ce la porta in seguito a dorso di mulo o buttandola da un elicottero,e non è certo un pedofilo.

magica ha detto...

credo che PLEIADES ci stia prendendo per i fondelli.

Anonimo ha detto...

ieri su una rete del nord italia c'era una grafologa.
interessante quello che diceva. la lettera G gonfia denota XXXX, le varie lettere non "legate" tra loro vuol dire che xxxxx, la T è a forma di croce. cosi via dicendo.
nella trasmissione c'era pure l'avv. Taormina che ha chiesto se la firma della lettara che aveva in mano la signora con le lettere della suddetta. appena l'ho vista ho detto ma vaff...lo, tu (lei) e chi ti chiama in tv

luca

«Meno recenti ‹Vecchi   201 – 365 di 365   Nuovi› Più recenti»