sabato 7 marzo 2015

Da quasi nove mesi sugli schermi italiani si proietta il nuovo romanzo mediatico - "Massimo Bossetti. Il killer che perde sangue e rapisce col furgoncino..."

Di Gilberto Migliorini


In una storia di fantasia c’è sempre un po’ di verosimiglianza. I romanzi per piacere ai lettori devono intrattenere elementi anche di realtà - per quanto infarcita di immagini e suggestioni. La miscellanea crea appunto l’illusione del verosimile o del simil-vero. Perfino quando si tratta di polpettoni e intrugli indigeribili, bizzarrie senza capo né coda, fa capolino qualche elemento di concretezza, magari accentuato e deformato quanto basta per far sognare, inorridire, immaginare, dedurre… costruire un’immagine convenzionale dei personaggi con quella mise travestita da storia plausibile. Per quanto alle volte gli attori appaiano inamidati e rigidi come baccalà, in abiti di cartapesta e irretiti in ruoli sopra le righe, conservano però il fascino dello status da protagonista che è stato loro proditoriamente assegnato da un romanziere. Santi, poeti e navigatori, ma anche assassini pedofili e… poveri Cristi. Se si dice eroe, eroe dev'essere - anche se il gaglioffo non sembra proprio appartenere alla schiatta dei prodi e valorosi. Se si dice assassino, assassino dev'essere - anche se magari si tratta di un povero diavolo tirato in ballo per qualche brutto scherzo del destino.

L’etichetta, per il grande pubblico, è davvero importante, come se davanti a un barattolo con della polvere bianca si potesse scambiare il sale per lo zucchero o non so per quale altra sostanza. Il popolo mediologico ha bisogno di sapere cosa c’è nel barattolo, e se gli fanno credere che è zucchero, anche se è sale, zucchero dev'essere. In fondo le papille gustative si possono addestrare a comando, magari si storce un po’ la bocca, e l’espressione dell’assaggiatore non è propriamente delle migliori, però ci si abitua e alla fine si è tutti concordi: si tratta proprio di saccarosio - e l’espressione sembra perfino trasmutare, diventa estatica e mielosa, segno che la suggestione può davvero fare il miracolo. L’effetto placebo in fondo serve anche a quello, a trovare il farmaco dell’anima più adatto a farci star bene e, qualche volta, perfino sognare.

Tutta la società dello spettacolo si regge su quel sistema di etichette con le quali si dà indicazione circa contenuti e contenitori. Basta davvero poco per orientare il target. L’importante è però fargli credere che alle conclusioni ci arrivi lui - in perfetta autonomia - e che il romanzo sia proprio lo spettatore a scriverlo, senza imbeccate e senza quelle suggestioni che lo rendano così disponibile a collaborare alzando lo share nel day-time. La verosimiglianza consiste nel trovare gli ingredienti adatti che poi saranno miscelati a dovere e accostati nelle giuste tonalità. Viene costruita una storia e imbastito un personaggio che abbia una parvenza di realtà. Magari si calca su qualche elemento caratteriale, si corregge un profilo inadatto e non del tutto coerente con la trama, si accentuano gli aspetti in sintonia con l’intreccio lavorando un po’ di taglia e incolla. Occorre arricchire e sostenere la narrazione con qualche escamotage, omettendo dove è d’uopo e aggiungendo dove conviene per creare una storia attrattiva che sia coerente in rapporto al personaggio che si vuole creare. Si tratta appunto di scrivere un romanzo mediatico, con tutto quel sistema di simboli e di elementi evocativi che diano spessore e ‘realtà’ a un protagonista altrimenti votato ad essere solo un uomo qualunque, un attore senza neppure il privilegio e l’eccellenza del sospetto perché troppo banalmente innocente. 

I media non amano l’anonimato e se il personaggio prescelto non ha tutti i requisiti si lavora di cesello. Così i fatti banali vengono rivitalizzati, nobilitati con un risvolto ambiguo e perverso, colti da prospettive inquietanti, resi emblematici con il gusto dell’iperbole. I protagonisti diventano icone ed emblemi, ruotati e pirlati in 3D e all'occorrenza gonfiati e pompati come camere d’aria. Si tratta appunto di scrivere un copione che abbia il fascino del thrilling trasformando il quotidiano nell'estemporaneo, la normalità nel capzioso e nel difforme. È così che una ciambella diviene un canotto e un palloncino una mongolfiera. La potenza del medium può perfino beatificare o demonizzare, trasformare un personaggio anonimo in un santo o in assassino. La teatralità trasfigura, il pettegolezzo diviene un potente afrodisiaco per un’audience folgorata sulla via di Damasco. Potenza di un sistema mediatico che ha il potere alchemico di trasformare il metallo vile in carati luccicanti e di rendersi invisibile con l’elitropia. Il Calandrino mediatico sembra davvero convinto di essere immune all'abile regia del palinsesto, del tutto persuaso di aver raggiunto le sue conclusioni in perfetta autonomia, come un bravo detective armato solo della sua perspicacia. 

L’innocenza nella società mediatica, a parte l’eccezione che non conferma mai la regola, è un disvalore, un qualcosa che non può mai assurgere alla gloria del colpevole in quanto capro espiatorio. Soprattutto quando un indagato proclama la sua estraneità rispetto a un delitto e a dispetto di un copione che invece prevede che sia proprio proprio lui il protagonista del cold case. I prodotti editoriali di un giornalismo da scoop, non di quello che voglia disvelare i raggiri e le metamorfosi del potere, hanno per l’appunto quel sapore di artificio... talvolta perfino confezionato con l’accortezza del cuoco che ti sforna un piatto cotto a puntino e lo presenta come conviene. 

Il caso Bossetti è forse il più emblematico tra i romanzi mediatici. Costruito un po’ a tavolino e un po’ per caso da quella naturale vocazione che il nostro sistema informativo (ma talvolta anche giudiziario) ha nell'assemblare storie con estro fantasioso, in modo eclettico e col gusto per 'l’improvvisazione’...

Un elemento caratteristico del romanzo è sempre il dettaglio. Di un personaggio che dev'essere colpevole, prima ancora di presentare i cosiddetti elementi di prova (ma oggidì gli indizi bastano e avanzano) si costruiscono tutti quei fatti al contorno che lo rendano abbastanza antipatico, bugiardo, inattendibile, controverso, contraddittorio, inverecondo: insomma, l’antieroe che prepari il terreno per rendere il protagonista perlomeno moralmente idoneo come colpevole di un delitto. Con le giuste credenziali perfino un camioncino (sia o non sia di Bossetti) che transita sulle strade di Brembate basta e avanza per farne un colpevole. Come se solo il muratore di Mapello, sempre ammesso che sui filmati ci sia lui e sempre solo lui, quella sera transitasse nelle strade del paese Bergamasco. Come se solo quella sera, e non per una sorta di abitudine, percorresse quel tragitto per tornarsene a casa. 

La relazione col delitto, per quanto omessa, ha come corollario un legame in un immaginario latente, implicito, quell'inconscio collettivo che non ha bisogno d’altro se non di allusioni. Un evento del tutto banale e senza ulteriori riferimenti a un crimine, diviene rilevante perché il personaggio è già stato presentato con tutti i crismi e le ‘qualità’ adatte a inferire che protagonista del romanzo è proprio lui, è proprio il muratore di Mapello. Identificare il protagonista significa già essere a metà dell’opera, non come in certi romanzi dove occorre qualche pagina per capire dove l’autore andrà a parare. Ce l’hanno confermato in tutte le salse partendo da lontano, da un Dna che rileva una ‘falsa’ paternità e da un Dna che dice che sul cadavere della povera Yara c’è il marchio dell’assassino. Quest’ultimo parrebbe per certo un elemento reale, il solo che poi butta una luce sinistra su qualunque azione che abbia compiuto il signor Bossetti, anche la più banale e insignificante, la più ordinaria ed insulsa, quel quotidiano mestiere di vivere che altrimenti sarebbe senza alcun interesse. Tutto può servire in un teorema, perfino le dimostrazioni per assurdo. Quel Dna infatti aggiunge il sospetto su qualunque cacata Bossetti abbia fatto o detto, in un crescendo dove il romanzo acquista le tonalità del thrilling con la scoperta di indizi che piace descrivere come gravi e concordanti (e la formula è già scodellata bell'e pronta). La latitudine interpretativa - riguardo al concetto di indizio - è sempre piuttosto soggettiva. In fondo l’indizio è l’elemento ubiquitario per eccellenza, sempre in grado di produrre inferenze sic et non. Sul piano logico non è altro che un insieme di relazioni basate su quel sistema induttivo messo più volte alla berlina dall'epistemologia contemporanea... che però è sempre stato in auge nel sistema inquisitorio.

Il computer di Bossetti diviene una cornucopia dove salta fuori quello che probabilmente si trova più o meno in milioni di computer. Ma grazie all'induzione creata in precedenza acquista l’enfasi di elemento indiziario che evidenzia con forza e gravità criminologica ciò che in un contesto normale sarebbe solo una bazzecola. Gli eventuali alti e bassi coniugali sono quelli della normale vita domestica della famiglia media italiana, ma nel caso diventano pulsione e movente di un delitto. I rapporti con i colleghi, quelli che normalmente sono rappresentativi del modus vivendi di tanti lavoratori, costituiscono forma mentis e anomala prerogativa comportamentale. Il sospetto, per quel Dna, trasforma ogni evento normale, naturale, banale (compreso il transitare per le strade di Brembate con il camioncino), in elementi significanti, in indizi (parola evocativa e suggestiva che poi assurge come per magia ad elemento di prova). Si misura la lunghezza del cassone dell’automezzo come se quello fosse indizio (di che?). Diciamolo apertamente, se il mezzo che transitava per le strade di Brembate fosse o non fosse del Bossetti non costituisce né indizio né prova. A meno che il Bossetti abitasse in altra città e quella non fosse una solita e normale percorrenza del muratore.

Al di là dunque di un romanzo, per quanto suggestivo e avvincente (per chi si accontenta di uno stile prolisso e improbabile), rimane solo quel Dna a indicare che sul luogo del delitto, sul cadavere, c’è davvero il marchio dell’assassino. A indicare che il protagonista è davvero il signor Massimo Bossetti. Eppure anche in quel punto la storia appare evanescente, senza mordente e senza spessore. E non solo perché la macchiolina ormai non c’è più, consunta e svanita, non solo per la contraddizione logica tra mitocondriale e nucleare, non solo per l’impossibilità che una sostanza biologica si mantenga integra per mesi alle intemperie, non solo perché il cadavere della povera ragazza è rimasto in balia di chiunque per un’intera stagione… 

Gli ingredienti del romanzo per un caso mediatico di eccezionale interesse ci sono dunque tutti. L’opinione pubblica è stata preparata minuziosamente con trasmissioni dedicate, predisposta a una lettura colpevolista. Il muratore di Mapello ce l’hanno presentato con tutti i crismi sgradevoli e con, in più, quella patina da bugiardo che fa in modo che qualunque cosa dica sia solo aria fritta o, al più, il solito modo per imbastire scuse o alibi improbabili. Ad esempio, ci hanno raccontato che diceva di avere un cancro per evitare i lavori pesanti... ma non è che chi ha fatto la confidenza sulle balle raccontate dal muratore ha omesso di dire che si trattava solo di un gioco, di uno scherzo per sopportare la noia e la stanchezza di una giornata di lavoro pesante? Non è che la storia è stata presa alla lettera perché faceva comodo creare un vero contaballe? Non è che un Bossetti inattendibile serve come l'humus per preparare il terreno, serve come la tempera per fare un ritratto del protagonista che paia certo e serva all'uopo? 

La vita privata del carpentiere viene continuamente scannerizzata con intenti non proprio filologici. Troppo facile decontestualizzare e amplificare fatti banali, scherzi, aneddoti, défaillance, momenti di crisi, di euforia o di disagio. Momenti che esistono in qualsiasi famiglia e in qualsiasi vivere quotidiano. Per quanto riguarda la navigazione on line sembra che nel computer del muratore ci siano prove di straordinaria gravità, come la scritta: “ragazze di giovane età che eseguono esercizi di danza”. In effetti vedere ragazzine col tutù che eseguono qualche figura (a volte si vedono anche in tv) è un fatto che non può lasciare indifferenti. Un allongé o un aplomb, un pass chassé o un piqué sono davvero fatti sconvolgente. Non parliamo poi di una pirouette. La stampa davvero zelante ci informa inoltre che nel computer del muratore ci sono immagini "riconducibili a mappe satellitari delle zone ovest della Provincia di Bergamo". Trattasi di notizia che scava in profondità e che fa pensare a una pianificazione dettagliata, una sorta di piano bellico o magari un indagine satellitare per un delitto (a proposito quale sarebbe la zona ovest?). Chi non l'aveva capito ora lo sa che avere Google Maps sul computer può risultare davvero compromettente.

Ma, fatto davvero sconvolgente, è che sembra sul computer ci sia scritto, udite udite… “notizie di cronaca riguardanti minori”. Si tratta di uno scoop che può davvero lasciare sconcertati e far pensare male anche del giornale quotidiano che ricevo on-line, dove talvolta ci sono notizie di cronaca riguardanti i minori. Per quanto sia prudente non mi sono mai accorto della pericolosità degli argomenti di tal fatta. 

E qui non siamo nemmeno più al processo alle intenzioni, siamo a costruire un personaggio con scrupolo sartoriale, dove il ridicolo diviene grottesco e dove piace vincere facile.

Per il capitolo pornografia di solito ci si affida a Google. Basta digitare sex e immagini e così, d'emblée, ti trovi a navigare in quello che un paese ipocrita considera il peccato capitale. Non importa che noi si viva in uno degli stati più corrotti al mondo, importa che ci si scandalizzi per immagini di sesso (considerando poi che viviamo in una realtà dove l’educazione sessuale è considerata cosa demoniaca). Per quanto concerne la pedofilia, la frase tredicenni vergini (rosse o bionde che siano) digitata su un computer di casa Bossetti, sembra un tantino azzardata come prova. Insomma, attorno al muratore hanno imbastito un abito su misura e sembra quasi che ci sia lo zampino di uno stilista di moda che ha assemblato per benino e coordinato i dettagli di abbigliamento e tutti gli accessori annessi e connessi. 

Ah, dimenticavo le sue frequentazioni in birreria e (sembra documentata almeno una volta) dello stesso supermercato dove andava la povera Yara (ma forse chi ce lo dice finge di non sapere che Brembate e Mapello sono praticamente due paesi attaccati). Certamente dimentico qualcosa e mi scuso, ma purtroppo non sono aggiornato sugli ultimi indizi, visto che piovono a cascata con tanto di menù di degustazione presentato in ceramiche e posate smaglianti. 

Un opinionista, credo sia un magistrato, in televisione ci ha informato che molti indizi fanno prova. Beh, se gli indizi sono quelli che ci vengono propinati giornalmente c’è da constatare che qualsiasi cosa abbia detto o fatto il povero Bossetti può essere usata contro di lui. Che le bazzecole e le pinzillacchere più insulse vengono presentate come se in tavola si portasse del caviale. Però bisogna ammetterlo, per quanto il piatto sia vuoto la presentazione è davvero d’effetto. Sembra di trovarsi alla prova del cuoco. Ma si sa, il pubblico è di bocca buona e se il piatto piange si può sempre fargli credere che dentro ci sia un antipasto di crudità. Ed è ovvio che perfino cercare di difendersi da un accusa di omicidio, sforzarsi di dimostrare la propria innocenza, si può ritorcere contro il malcapitato. 

Cosa dire riguardo ai fatti e non alle illazioni, alle congetture e alle correlazioni più o meno arbitrarie?

Cosa dire di un Dna invecchiato, quasi come fosse un barolo d’annata, alle intemperie di quel di Chignolo. Di un Dna invecchiato e di ottima qualità di cui però non è rimasta neppure la bottiglia... perché l'hanno scolato tutto senza lasciarne neppure un goccino? 

Cosa dire di un reperto, di una macchia che gli stessi Ris hanno derubricato come non sempre ben interpretabile “in ragione dell'elevato livello di degradazione biologica”? 

Cosa dire di un furgonato, di un camioncino immortalato per le strade di Brembate (indizio davvero eclatante per uno che di lì ci passava quotidianamente) che i ben informati dicono sia di Bossetti, per quanto non si veda né targa né conducente?

Per parlare del resto bisogna affidarsi alla Divina Provvidenza. Il reale è tutto in quelle tre domande e non si capisce come possa bastare per tenere in carcere il muratore e mandarlo a processo. È possibile che in un paese civile non esista un habeas corpus e che la maggioranza della popolazione neppure si renda conto che quello che sta accadendo al muratore potrebbe accadere a chiunque? Possibile che ormai i media siano solo emanazione di poteri forti senza più autonomia e intenti morali, mossi solo dalla logica del profitto editoriale? Possibile che la gente non si renda conto di essere menata per il naso? 

Sì, possibile, purtroppo… 

Nonostante l’opinione pubblica sia ormai persuasa della colpevolezza del carpentiere, ben addestrata da una stampa di regime, ci sono tutti gli ingredienti perché il processo possa trasformarsi in una pessima figura per la giustizia italiana. 

Per quanto riguarda i media il problema non si pone e non esiste. Siamo da tempo in un sistema informativo di tipo orwelliano e comunque andrà a finire la storia, la cosa certa è che se sarà necessario nel giro di ventiquattro ore cambierà lo scenario mediatico. E tutti saranno persuasi che nulla è cambiato, che ci avevano visto giusto e che la nuova versione che ci daranno era anche quella di ieri e dell'altro ieri… 

Il caso di Massimo Bossetti è davvero l’anatomia di una società senza più orientamento morale, senza più consapevolezza e preda solo di meccanismi mediologici...

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308 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 308 di 308
Vanna ha detto...

Ivana buongiorno,
influenzata da oramai troppi giorni, pur leggendo fatico a seguirvi, rilevo comunque notevole lo scavo che andate portando avanti.
Esprimo il mio parere rispetto quanto hai affermato ieri alle ore 08:45.
“ Ribadisco quanto ho già espresso: generalmente, in ogni persona esperta, competenza e modestia sono direttamente proporzionali: più una persona è competente in un dato settore, (per esempio in quello della genetica e della biologia molecolare, cellulare…) più è consapevole che quanto da lei appreso è troppo poco in rapporto a quanto ha ancora da imparare…(socraticamente sa di non sapere!).”
E condivido ma, da quello che è emerso dagli ultimi casi poco chiari che qui stiamo analizzando da qualche anno, i nostri “scienziati” quando sono rimasti arroccati sulle loro posizioni di controlli biologici poco approfonditi, non hanno assunto l’ atteggiamento socratico per indagare al meglio la verità, anzi hanno continuato a perseverare caso dopo caso per finire di aggrovigliarsi sul caso Yara.
Perché quel DNA su indumenti all’aperto ( stracciati o pressoché nuovi vado leggendo), comunque dilavati da un insieme di fluidi, alterati da batteri, insetti, animali, uccelli… si era stranamente preservato sì da consentire un controllo a tappeto per risalire al B.
Ho dei dubbi sulla presenza di quel corpo lì fin dall’inizio e difatti era mummificato e in parte
scarnifificato, ma il giubbotto era in buono stato…vado leggendo.
Continui: “ La scienza è sempre "in fieri" che “ la formazione continua e permanente per conoscere nuove scoperte e nuove tecniche con la consapevolezza che non è possibile raggiungere una conoscenza “totalitaria” (cioè “globale”) di TUTTI gli studi, di TUTTI i libri, di TUTTE le relazioni, di TUTTI gli articoli pubblicati nel MONDO, inerenti alla genetica e alla biologia…, tanto più che non si tratterebbe, comunque, di un insieme finito, perché gli studi e gli esperimenti continuano ininterrottamente e potranno apportare nuove informazioni e nuove conoscenze scientifiche da prendere in considerazione e da valutare...”
E condivido! Ritieni che questo processo di conoscenza sia stato perseguito con l’umiltà di non sapere?
Non credo, e siccome di materiale scientifico ce n’è tanto e quasi sempre è scritto in inglese, i nostri esperti non sono andati troppo alla ricerca di aggiornamenti perseverando SOLO su quel DNA.

Sono d’accordo con la risposta di TommyS. di ieri alle ore 10, l’aggiornamento viaggia su specifiche riviste internazionali.
Meno male che la dottoressa Gino è andata oltre evidenziando altro come tu rilevi. E lo ha detto come riporta TommyS.
"Fai fatica a esporti, perché se dici qualcosa hai paura di essere sconfessata nel momento in cui verranno tirate fuori tutte le carte. Ecco perché preferisci essere cauta e non ti spingi fino a parlare di errori espliciti. Non riesci a lottare ad armi pari."
Il mondo della RICERCA, per diretta esperienza, è una corrida nella quale non si combatte ad armi pari e spesso non va avanti chi scopre e lavora con umiltà, ma chi ha potere.

Un saluto.
Vanna

TommyS. ha detto...

max sempliciotto

Apprezzabili tutti i tuoi collegamenti con il mondo dell'esoterico. Tuttavia, sebbene sia anche probabile che il caso di Yara abbia qualche legame con l'esoterismo (p.es. sembra una coincidenza alquanto strana che sia scomparsa il 26/11/2010 e ritrovata cadavere il 26/02/2011), i colpevoli di questo delitto, e tutti quelli che a mio parere hanno girato intorno alle indagini, sono persone in carne e ossa ed il delitto stesso è un crimine molto umano ed "essoterico".

Tuttavia le foto riportate in quella pagina contengono qualcosa che dovrebbe far riflettere ed in particolare la foto 11 (di 14). In quella foto difatti è visibile un cartello giallo apposto dalla Rosa & C con il divieto di scaricare rifiuti rivolto ai camionisti, con al di sotto un cartello bianco con l'avviso che la zona è sottoposta a video sorveglianza. Questi cartelli sono ben visibili anche su Streetview

https://www.google.it/maps/@45.654836,9.531987,3a,26.3y,50.08h,86.82t/data=!3m4!1e1!3m2!1sFpbW_-bxl-YjI7TVy_ud0g!2e0?hl=it

Ora io non ricordo (però presumo di si a questo punto) se da qualche parte sul web è stato scritto che quell'impianto di videosorveglianza il 26/10/2010 non funzionava, ma confido che a processo, se mai la difesa domandasse se quelle telecamere avessero ripreso l'autocarro di Bossetti nell'intervallo di tempo che andava dalle 18:00 all 21:00 di quella sera, verrebbe proprio risposto che l'impianto era fuori servizio o che essendo trascorso un periodo troppo lungo (3 mesi) le immagini erano state scovrascritte da quelle più recenti.

Che strano. Prima le telecamere (e sono tante) del complesso sportivo di Brembate e poi anche quelle di via Bedeschi non sono state in grado di fornire indicazioni utili alle indagini.

Però quelle della Shell, della Polynt, dell'Orobica Service e della Banca di Credito Cooperativo, cioé quelle che hanno inquadrato (alcune a più riprese) un autocarro molto simile a quello di Bossetti, funzionavano benissimo.

Su un articolo del Secolo XIX del 28.02.2011 veniva scritto:

Sin da sabato, gli investigatori hanno acquisito le immagini dell'impianto di videosorveglianza dell'azienda proprietaria del terreno in cui è stato fatto il ritrovamento, la Rosa&C Srl. Le telecamere, trattandosi di un impianto pensato in funzione anti-intrusione, sono ovviamente puntate lungo il perimetro dell'impianto industriale e non verso l'esterno. Ma una, secondo quanto si è appreso, quella che guarda il cancello carraio, proietta il suo sguardo proprio sulla strada.
La speranza degli investigatori è che possa aver ripreso qualche auto o qualche movimento sospetto ma per accertare questo è necessario risalire a immagini molto vecchie che comunque, secondo indiscrezioni, sarebbero disponibili. La zona dal venerdì alla domenica sera è frequentata da moltissimi giovani che la utilizzano per appartarsi in coppia o per drogarsi, ed è meta di centinaia di clienti di una nota discoteca della zona che lì parcheggiano prima di andare a ballare.


continua

TommyS. ha detto...

continua

Resta il fatto che quei cartelli (ne ho contati tre, dei quali due sullo spartitraffico ed uno vicino al piccolo parcheggio esterno della Rosa&C), erano ben evidenti alla data della scomparsa di Yara, anche per una persona disattenta perché in preda alla furia omicida od al raputs sessuale come vogliono ora farci credere gli inquirenti.

Mi risulta allora difficile credere che chi ha portato Yara in quel luogo (viva o morente) sia passato proprio da via Bedeschi. Fosse stato invece così e se fosse stato Bossetti, credo che sarebbe tornato qualche volta in zona a verificare che il posto era così come l'aveva lasciato, anche senza addentrarsi nel campo (di sicuro vi è andato successivamente al ritrovamento come ha dichiarato). Ed allora, accortosi dei cartelli credo che sarebbe entrato nel panico commettendo qualche errore.

Per cui non escludo che Yara sia stata portata nel campo magari passando dall'altra estremità della strada sterrata interdetta al traffico dalla sbarra. Questa infatti termina, o inizia, più a nord e precisamente qui

https://www.google.it/maps/place/24040+Chignolo+D'isola+BG/@45.660875,9.52963,3a,40.7y,154.67h,81.75t/data=!3m4!1e1!3m2!1s-hHocofC92tqbtnF8aVNsg!2e0!4m2!3m1!1s0x4786ad525180bbab:0x6a6335901dba8cd7?hl=it

Ed il tratto di sterrato, decisamente più lungo, è quasi tutto protetto dalla vista essendo schermato dalla vegetazione (la sbarra presente è identica a quella di via Bedeschi e credo che abbia a sua volta un lucchetto di blocco dell'apertura, ma non ne sono sicuro).

Ivana ha detto...

Buon pomeriggio, Vanna!
Che piacere leggerti!
Spero che almeno tu possa rimetterti al più presto; da due mesi io continuo a essere tormentata dalla sinusite nonostante abbia già assunto antibiotici e cortisone…
Mi fa piacere che tu abbia condiviso almeno determinate parti dei miei interventi.
Riguardo ai “nostri scienziati” attualmente potrei dire soltanto che pare abbiano collaborato per anni alla ricerca di una svolta in un’indagine decisamente complessa. Pare che abbiano ricostruito una famiglia senza avere né il padre, né la madre.
Normalmente è l’investigazione a fornire indicazioni alla genetica, mentre in questo caso specifico sarebbe stata la genetica a fornire indicazioni all’investigazione. Insomma, gli esperti si sarebbero avventurati in un’impresa ardua e innovativa… Saranno stati commessi errori? Quali esattamente? Hanno posto rimedio a ogni errore? Che conseguenze ha apportato ogni errore commesso? Riusciranno a spiegare, in modo dettagliato, documentato e chiaro perché manca il mtDNA del Bossetti?
Chissà se, almeno dopo il processo di primo grado, riuscirò a trovare le risposte alle mie domande!

Chi conosce un po’ la storia (e l’epistemologia) della matematica sa perfettamente come il cammino dei “grandi” sia stato costellato da errori…
Ogni conquista intellettuale è passata in mezzo a errori immancabili, commessi soprattutto da coloro che avevano intrapreso strade mai percorse prima.
(Inoltre noi docenti conosciamo il valore dell’errore nel processo di apprendimento…)

Riguardo alla “ricerca”, personalmente ho avuto modo di partecipare sia a specifiche “ricerche-azione” (per studiare e approfondire nuovi ambiti della matematica) sia a semplici “ricerche” su determinati argomenti, sempre collaborando proficuamente (e condividendo materiali didattici e “scoperte”) con gruppi di colleghi/e di ogni ordine e grado scolastico.

Ho imparato a non accontentarmi delle “specifiche riviste internazionali”, perché reputo importante attingere il sapere direttamente alle fonti primarie (ovviamente se ciò mi risulta possibile!).
Non mi basta nemmeno la “Rivista dell’Unione Matematica Italiana” anche se è utilissima per l’aggiornamento e, soprattutto, per i numerosi riferimenti bibliografici immancabilmente presenti.
Lo so, non è facile, spesso risulta impossibile leggere le fonti per la non conoscenza di determinate lingue o per altri motivi, ma la ricerca della fonte diretta mi ha sempre affascinata e credo sia il modo più corretto per poter trarre, poi, le proprie personali deduzioni…

Cari saluti
Ivana

andres ha detto...

Grazie di cuore Annika, per le risposte e le spiegazioni, che persino io, ignorantissima in materia, riesco a capire.

TommyS. ha detto...

Consiglio l'ascolto in streaming della puntata di "Bergamo in diretta" (www.bergamotv.it). Presenti Salvagni, Sulas ed in collegamento telefonico Garofano (sul quale non voglio veramente esprimermi perché sarebbe poco politically correct).

Il link è questo:

http://www.bergamotv.it/bgtv/bergamo-in-diretta/-12682/SI_SPBEBTV1636094/

Da vedere ed ascoltare con attenzione per quanto detto, non detto ed accennato.

Anonimo ha detto...

Grazie Tommy
è evidente che la difesa di GMB annaspa

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
Tommy S
grazie per il link, lo guarderò volentieri...
segnalo su youtube il secondo video pro-bossetti di anonymous relativo alle incongruenze sui molteplici passaggi del camioncino in zona palestra, cosa dibattuta anche in questo sito.
un sassolino in uno stagno muove sempre l'acqua, anche se CONTRO bossetti c'è un uragano vero e proprio....
anzi no, da qualche giorno su la vita in diretta sono molto più cauti e soft: ieri pomeriggio quasi non riconoscevo il gen. garofano e la giornalista bionda (cinzia tani?)
continua
Max SEMPLICIOTTO

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
Tommy S.
riguardo l'ipotesi che gli scaricatori del corpo di yara nel campo (che siano o no gli assassini, naturalmente) siano passati dall'ingresso nord del campo, ovvero via paganini (ex via BEDESCHI-!!! vedansi il cartello stradale in google map):
SI' perchè:
1- dà meno nell'occhio
2- tempietto votivo, all'ingresso della via, cristiano BIANCO-AZZURRO con scena religiosa colore dominante AZZURRO, peccato che non riesca a capire a chi è dedicata o chi rappresenti.
3- insegna cartello "OSTERIA PER BACCO" NERA con lettere GIALLE, sempre all'ingresso della via.
4- cartello GIALLO con lettere NERE "sorveglianza diurna e notturna" della ditta NOYFIL vicno alla zona sbarra di delimitazione.
5- di fianco alla via scorre il torrente Dordo (non dimentichiamo che che il nome yara significa dea-fata-strega dell'acqua-fiume-rio).
NO perchè:
continua
Max Sempliciotto

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
Tommy S.
NO perchè:
1- molto più scomodo e lungo il tratto sterrato: bisogna per forza aprire la sbarra ed addentrarsi con mezzo adatto, possibilmente senza accendere i fari.. manovra che francamente vedo quasi impossibile da fare con un camioncino bossettiano o un furgone bianco fickriano. dall'altra parte parcheggi nell'asfalto e si poca strada a piedi, senza nenche la briga di aprire la sbarra
2- la zona della ditta NOYFIL era sotto sorveglianza diurna e notturna, minimo passava un metronotte o guardia giurata (quindi sapere gli orari di passaggio)
3- proprio sopra la sbarra metallica nello spigolo del capannone grigio è piazzata una telecamera... che se in funzione all'epoca... da lì sì che si vedrebbe bene se passa qualcuno.

comunque, chiunque sia stato, secondo me se ne è STRAFREGATO di telecamere, testimoni, celle telefoniche, pettegolezzi di paese, DNA, potenti mezzi di ricerca della protezione civile e d'indagine delle forze dell'ordine, perchè:
1- è stato bossetti che ha perso totalmente la ragione e voleva abusare della povera yara, come afferma la procura.
2- è stato bossetti insieme ad un complice che furbescamente si è subito dato alla macchia (o si è suicidato; mi dispiace ma gira anche questo su internet).
3- sono stati due lavoratori in nero del cantiere di mapello (o, perchè no, delle zone industriali della zona... comunque gravitanti sul cantiere) che dopo il misfatto se ne sono andati in fretta e furia nei loro paesi natali, o almeno all'estero.
4- sono stati almeno due malfattori che hanno agito impunemente perchè "protetti"
da poteri forti più o meno occulti.
e qui l'elenco va da mafia-camorra-ndrangheta-sacracorona-ecc-ecc a masson-pidu-tre-quattr-roscr-esoter-bestsat-ec-ec più tutto quello che noi gente comune NON sappiamo neanche per sbaglio....
infatti non ci sono riprese di telecamere del rapimento, uccisione e occultamento (si fa per dire), non ci sono testimoni, non ci sono tracce telefoniche...
c'è SOLO un (1) DNA, forse farlocco...

ma alla fine la domanda, il DUBBIO è:
perchè PROPRIO bossetti, SOLO bossetti e CONTRO bossetti???

eh, se potessi leggere le 60 mila pagine della procura.....

Saluti a tutti.
Max Sempliciotto...

TommyS. ha detto...

@Anonimo 03:36

Che la difesa di Bossetti (perché GMB anziché MGB visto che il suo primo nome è Massimo? - anche Mimosa talvolta usa questa sigla) stia annaspando è una tua personale impressione, condivisa credo però con molti lettori e spettatori da gossip da Blastingnews.

A me sembra invece si senta sufficientemente forte da affrontare le insidie di un dibattimento davanti ad una Corte d'Assise già troppo influenzata dalla campagna mediatica e troppo contigua alla Procura di Bergamo.

Quelli che mi sono sembrati annaspare durante quella trasmissione sono stati gli ospiti partigiani della pubblica accusa.

Non volevo commentare l'intervento di Garofano per quieto vivere, ma ieri sera è stato davvero fastidioso. Che voglia difendere a spada tratta l'operato del suo ex reparto (che già con lui aveva dato adito a critiche) è più che comprensibile. Che lo faccia da persona oramai avvezza a parlare in trasmissioni televisive (avendone oramai capito le tecniche di comunicazione) passi ancora.
Ma che il suo intervento sia stato tutto improntato da un sicumera odiosa mi è sembrato evidente.

Anche davanti al Riesame i consulenti del PM avevano cercto di fornire possibili spiegazioni all'"anomalia" del mtDNA, ma nessuno a quanto pare aveva affermato con certezza scientifica che questa fosse dovuta di sicuro ad una causa ben nota e conosciuta da tutta la comunità scientifica e cioè all'eteroplasmia (in verità Giardina timidamente ci aveva provato, ma oramai oltre a CLV c'è ancora qualcuno in questo caso che dia ascolto a Giarina, essendo forse lui stesso a non voler più avere a che fare con il mtDNA di Ignoto1?).

Relativamente all'eteroplasmia è bene allora riportare nuovamente quanto scritto da Giardina, consulente (vedremo se lo sarà ancora) del PM in questo caso proprio per la sua competenza nel campo del mtDNA:

"Questa condizione, riscontrata non solo nell’uomo ma anche in altre specie animali, è caratterizzata dalla distribuzione eterogenea del mtDNA con la presenza in una stessa cellula di genomi mitocondriali diversi. L’eteroplasmia può presentarsi a diversi livelli. In particolare, genomi mitocondriali diversi possono trovarsi all’interno dello stesso mitocondrio, in mitocondri diversi della stessa cellula, soltanto nei mitocondri di alcuni tessuti, o distribuiti diffusamente nelle cellule di un individuo (Melton, 2004).

Vi sono delle posizioni nucleotidiche specifiche del mtDNA che mostrano elevate frequenze di eteroplasmia. Tra queste, i nucleotidi compresi tra 16184 e 16193 nella regione HVI e i nucleotidi compresi tra 303 e 310 nella regione HVII. Occorre comunque ricordare che il fenomeno dell’eteroplasmia è raro e che difficilmente viene rilevata più di una base eteroplasmica analizzando la sequenza di tutti i 610 nucleotidi delle regioni HVI e HVII. Qualora si osservi più di una base eteroplasmica, deve essere attentamente valutata l’eventualità di un DNA misto, di contaminazioni o di aver scelto una strategia di sequenziamento non affidabile."


Per cui oltre ad essere un fenomeno raro, solitamente comporta che dall'analisi degli SNP emergano due distinti aplotipi mitocondriali che si differenziano per un nucleotide od al massimo due.

Ma l'aplotipo mitocondriale della componente minoritaria è totalmente differente da quello di Bossetti.

Per cui di cosa va parlando Garofano?

Ma poi, se è così tanto sicuro che la spiegazione sia quella, prepari un bell'articolo da presentare al prossimo convegno di genetica forense. Se verificato e verificabile, sarà coperto da allori per la genialità ed innovazione della sua ricerca.

continua

TommyS. ha detto...

continua

E sempre ammesso per assurdo che l'"anomalia" possa essere dovuta all'eteroplasmia del mtDNA di Bossetti, perché mai la Procura, che è al corrente di questo sin dal luglio 2014 (e difatti da quella data si è affannata solamente a trovare testimoni farlocchi, a montare video amatoriali, ad intercettare un'intera famiglia alle prese con un dramma decisamente più grande di loro, ad esaminare PC e telefoni cellulari spacciano per prove cose che non reggerebbero davanti ad un perito di corte,.....) non ha voluto rifare l'analisi del DNA di Bossetti mediante, questa volta, uno o più prelievi ematici (basterebbe un semplice blood spot test su cartina), associati a tamponi buccali ed eventualmente a prelievi di particelle epiteliali?

Ma forse non l'hanno fatto perché sanno benissimo che l'eteroplasmia non c'entra nulla. E poi richiedendo con decreto del PM prelievi biologici dell'indagato, forse la difesa avrebbe imposto di poter partecipare alle analisi od avrebbe richiesto anche ulteriori prelievi propri (magari anche di sperma per ampliare il ventaglio delle possibili fonti biologiche) e non sai mai cosa sarebbe uscito fuori.

Meglio allora tenersi sino al dibattimento le analisi del DNA nucleare e mitocondriale condotte sui campioni biologici recuperati dal boccaglio dell'etilometro. Analisi mai rifatte per controprova, chissà come mai.

Gilberto ha detto...

Caro Max Sempliciotto
Leggersi 60.000 pagine è un’impresa titanica e anche un po’ masochistica. Calcolando che un libro ha in media 150 pagine è come leggersi 400 libri tutto d’un fiato. Io non riesco a leggerne più di due a settimana e 400 dovresti poterli leggere in tre quattro anni considerando che un po’ di pausa te la darai alle feste comandate (almeno Pasqua e Natale). Certo se ci sono anche i titoli puoi scorrere il tutto, ma con il rischio di saltare qualcosa di davvero importante. Con una lettura rapida (credo che esistano le tecniche e siano stati scritti cose interessanti sull’argomento e in fondo sarebbe solo qualche libro in più da leggere) puoi con un colpo d’occhio individuare le cose interessanti. Se poi tutto l’ambaradan è su CD, come credo, potresti fare una ricerca con parole chiave, ma anche qui l’omissione potrebbe trarre in inganno anche il bibliofilo più navigato. La difesa avrà disseminato ‘la biblioteca’ tra i vari collaboratori con l’onere poi di coordinare il tutto. Tra le sessantamila chissà quante digressioni, note a piè pagina, ridondanze, perfino riferimenti biblici e alla filosofia esoterica che ti piace tanto. In alternativa potresti usare un criterio random, ad accesso casuale. Mi sentirei nel caso di consigliartelo, in fondo tutta questa vicenda ha il carattere dell’astrologia e se è destino son sicuro che troveresti la chiave. Con simpatia e stima. Gil.

magica ha detto...

rispondo al forumista che si chiede il perchè un asassino non abbia considerato le telecamenre di sorveglianza .
io ho sempre creduto a tironi: il ragazzo che vide yara parlare con 2 persone nei pressi di casa sua .
sicuramente erano 2 personaggi che lavoravano al cantiere di mapello: il giorno seguente ne sparirono diversi .
i tizi erano degli aprovveduti operai dell'est ( vedi macchina rossa :agli italiani ultimamante le macchine rosse piacciono solo quelle sportive )(mi butto pure io nella storia dei furgoni bianchi e verdolini . bando alle ciance .
allora .. non avevano considerato le telecamere, e nemmeno la testimonianza di tironi ..che li aveva visti (e penso che nemmeno loro ebbero la percezione di come sarebbe andata a
finire )))erano dei balordi, non criminali incalliti) non erano al corrente di come funziona in italia , si svolse tutto senza pensare alle telecamere ,oppure avevano finito il lavoro al cantiere per cui se ne sarebbero andati subito:
videro la ragazzina camminare da sola , con la scusa di una info.. la sequestrarono e la misero in macchina . TIRONi disse che i tizi . avevano la macchina con le frecce posteriori in funzione :significa che si erano fermati con l'intento di partire subito. una signora che si trovava dietro ad una siepe senti' dei litigi o schiamazzi .. . non si presentò nessuno per dire che i litiganti erano loro
è tanto semplice . ma la vogliono fare difficile .

Ivana ha detto...

Per TommyS.
L’avvocato Salvagni mi è apparso gentile, sereno e determinato a fare chiarezza sulla questione del mtDNA.
Il confronto tra lui e il generale Garofano è stato, a mio avviso, corretto e rispettoso delle posizioni divergenti.

Il generale Garofano ha detto di conoscere quali protocolli, conducenti a quelle analisi, sono stati applicati; ha riconosciuto che c’è l’anolalia, ma ha spiegato che si tratta di un’anomalia contemplata in letteratura scientifica e che, quindi, è spiegabile.
Ha parlato di eteroplasmia: nella stessa traccia due tessuti di uno stesso individuo possono esibire un mtDNA diverso.
Per il generale Garofano la diversità del DNA mitocondriale non inficia la potenza esclusiva di identificazione del DNA nucleare.
Insomma, per lui ci sono riferimenti scientifici inoppugnabili per i quali quell’anomalia rientra in qualche cosa di giustificabile.
Il Salvagni non ha contestato l’esposizione ASTRATTA (e, a mio avviso, troppo sintetica e non esaustiva) del problema (fatta dal generale Garofano) , ma GIUSTAMENTE vuole capire che cosa sia successo nel caso specifico e CONCRETO…
Per il Salvagni NON si tratta, nel caso specifico e concreto, di due situazioni eterogenee analizzate: anche per lui non sarebbe sorprendente se in una traccia, formata, per esempio, da sangue e da sperma, il mitocondrio dello sperma si disperdesse, perché in natura può capitare; nel caso specifico, per il Salvagni, siamo in presenza di una traccia mista di sangue (della vittima) e sangue (di Ignoto1).
Il generale Garofano, invece, afferma che, sì, è una traccia mista formata, però, da sangue e... non si sa che cosa!; non si ha la certezza di che cosa sia effettivamente composta la traccia mista.
Insomma, bisognerà che venga chiarito il contenuto di quella traccia mista: si tratta di “sangue e sangue” come afferma il Salvagni”? Si tratta di “sangue e... non si sa che cosa” come afferma il generale Garofano?

Ivana ha detto...

Ovviamente leggasi "anomalia"
Grazie

magica ha detto...

sono d'accordissimo con tommy
della considerazione su garofano .
mi dà l'impressione che menta sapendo di mentire .

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
Gilberto
grazie per la simpatia e stima, che ricambio (anche agli altri fruitori del blog, naturalmente).
beh, è chiaro che leggere 60 mila pagine ce ne vuole, anche se scommetto che almeno 55 mila parleranno di aria fritta, pugno di mosche, nebbie di porto, vento d'altura ecc-ecc.
temo inoltre che impiegherei troppo tempo a elaborare mentalmente tutti i dati raccolti. bossetti nel frattempo sarà stato come minimo già giustiziato, usando come scusa magari il codice penale militare di guerra.
eh, oppure è sufficente controllare seriamente e scientificamente la parte relativa al DNA (MA CHE STRAZIO).
però io non ho nemmeno 1/100000 del sapere di annika e simili, e neanche la lucida disamina complessa che sfoggia TommyS (ed altri di non mi sovviene il nome-nick).
ora se vogliamo farci venire un sorrisino in una vicenda tristissima...
il tema natale di bossetti è TERRIFICANTE, IDEM quello di yara.
TREMENDO è il tema astrale di QUEL maledetto giorno in QUEL paese sconosciuto ai più (i dati si trovano su internet anche ai profani come me).
quindi se fossimo un paese troglodita ai tempi che furono, bossetti sarebbe stato arso vivo, anche se avesse DIMOSTRATO che QUEL giorno stava in patagonia, a timbuctu o sulla luna...
vogliamo parlare della foto facebook di bossetti seduto sul divano con micione NERO (sonic) e due cagnetti di cui uno NERO (manca però il micio rosso Gerry)?
con uno sguardo così torvo e truce in compagnia degli amati animaletti di casa è SICURAMENTE il bieco e feroce assassino che tutti stavano cercando...
già tutti stiamo cercando di immaginare la mostruosa espressione dell'immondo essere nel momento finale della morte della ragazzina...
peccato però che la moglie giustifica proprio QUELLA espressione con il fatto che fosse stato operato da poco alla schiena, ernia al disco.
OVVIAMENTE l'intervista che ho sentito con le mie orecchie non la trovo su internet. sarò imbranato, che ci volete fare...
ma se fosse vero quel che dice Marita in quel frangente (basta controllare la scheda sanitaria) sarebbe un piccolo aiuto alla difesa. uno operato di ernia da poco che vuol far sesso in un camioncino rimarrebbe tinco, paralizzato, spezzato in due.
e sarebbe una giustificazione plausibile col fatto che nel periodo si assentava dal lavoro(?). a parte che venerdì, l'ultimo venerdì del mese, lo riservava per le commissioni...
ah poi la sua pagina facebook "piena" di battutacce e foto volgari. NESSUNO AL MONDO usa così schifosamente facebook, vero?
ma fatemi il piacere...
basta così, è meglio.

max sempliciotto.

ENRICO ha detto...


Sono contrario al fatto che un argomento tanto complesso come quello relativo alle contestazioni riguardo il risultato delle analisi effettuate dal Ris sulla traccia biologica esaminata, sia discusso, non solo in una sede aleatoria come quella di uno studio televisivo di provincia, ma soprattutto affrontato dalle stesse parti in causa ( Salvagni Difesa , Garofalo Accusa) della cui competenza in fatto di genetica avrei molti dubbi.

Perchè il tema non viene eventualmente affrontato da genetisti qualificati e specializzati ma non condizionati in quanto non coinvolti ( direttamente o meno ) nella vicenda ?

TommyS. ha detto...

Enrico

E' quello che spero e credo avverrà in dibattimento con la nomina di un perito da parte della corte.

Spero solamente che non avvenga quello che è capitato nel caso di Melania dove anche i periti del giudice non sono stati ascoltati, anzi sono stati sminuiti durante le udienze. Ben venga quindi un perito autonomo, esperto genetista eventualmente coadiuvato da un collega straniero estraneo dalle beghe italiche.

Purtroppo però temo che, dovendo scegliere il nome del perito negli elenchi del tribunale, costui non possa avere l'autorevolezza scientifica per reggere il confronto con i vari Previderè, Giardina, Novelli e compagnia, facendo parte egli stesso della banda. Pensa poi se dovesse essere nominato Tagliabracci!

Ivana

Se Bossetti fosse affetto da eteroplasmia nel DNA mitocondriale (cosa che potrebbe causargli ed avergli causato in passato patologie anche gravi), avrebbero dovuto trovare nella traccia mista, stante le proporzioni nei contributi al DNA nucleare, una componente maggioritaria con l'aplotipo di Bossetti, un'altra componente (meno maggioritatia forse) con un aplotipo leggermente differente (solamente alcuni SNP) ed una componente minoritaria con l'aplotipo di Yara. Cosa totalmente differente da quanto analizzato dal laboratorio del col. Lago. A questo riesco ad arrivarci anch'io con la mia preparazione.
Per cui capisco la reazione di Salvagni quando Garofano ha tirato fuori la soluzione al mistero tanto attesa.

Ivana ha detto...

Credo che la questione sia MOLTO complessa e non ho né la conoscenza né la competenza per addentrarmi in tale complessità; gli “scienziati” non giungono alle stesse conclusioni (a quanto ha riferito il Salvagni, il Previderè e il Casari, per esempio, forniscono spiegazioni diverse).
A me sembra che la reazione del Salvagni sia stata soprattutto quella di insistere sulla traccia mista formata da “sangue – sangue”.

Insomma, di quale traccia mista si tratta esattamente? Vedremo…

Mimosa ha detto...

@ TommyS
davvero anche io “talvolta” mescolo le iniziali di Massimo Giovanni Bossetti?
può essere … e si vede che non sono l’unica, starò più attenta dopo questa tua osservazione

Mimosa ha detto...

Ad ogni modo, la storia di Liviu e le dichiarazioni della Signora Wilma nonché le affermazioni di Marita smentite dall’avv. Gazzetti, che da mesi ha abbandonato la difesa di Bossetti, assunta da Salvagni anche per conto della famiglia intera, mal si conciliano come buone carte nella manica di Salvagni,
ora sembra che l’unica speranza sia in mano al consulente Denti che – parole sue – se riesce a smontare la prova che il furgone ripreso dalla telecamera della Shell alle h 18:40 e rotti secondi NON è quello di MGB, “decadono” tutti gli altri furgoni
… insomma un bell’artificio tecnico giuridico.

Buonanotte!
Mimosa

andres ha detto...

max sempliciotto, segnalavi un secondo video di Anonimous su youtube: mi mandi il link,per favore?

Anonimo ha detto...

Secondo video di Anonymous

https://www.youtube.com/channel/UC399yFNiDVJfjNmXaAA-D8g

magica ha detto...

ho aperto il link .
sono tutte ipotesi che ho postato io . elemantare watson.
basta ragioanrci un po' --

Etrusco ha detto...

Che teoria avete a proposito del campo di Chignolo?

Da Via Bedeschi ci si entra anche con un mezzo, pure se la sbarra è chiusa la si può aggirare. Ma la manovra non passa inosservata, perchè l'oscurità non è totale e la vegetazione è bassa sterpaglia. A meno che non ci fosse stata la nebbia, quel punto in mezzo al campo sarebbe visibile da centinaia di metri.
Dall'altro accesso, quello nord da Chignolo, qualcuno disse che in quel periodo la sbarra, a volte era aperta, mentre altre volte era chiusa. Però da qua il tragitto nel campo è maggiore rispetto all'accesso da Via Bedeschi.
Quale che sia stato l'accesso prescelto, a piedi era possibile comunque l'entrata nel campo, sia dall'uno che dall'altro, ma a questo punto anche da altre direzioni, per esempio attraversando il fiumicello. Entrando nel campo a piedi, il mezzo andava però parcheggiato momentaneamente da qualche parte, con conseguente rischio che venisse notato.
Può darsi che colui o coloro che hanno condotto Yara nel campo non si siano preoccupati di queste cose, ma c'erano molteplici altri modi e altri luoghi, in tutta la provincia, per mettere in atto, con minore rischio di essere visti, un crimine tanto grave. La scelta di questo posto forse non è banale.

andres ha detto...

Grazie max sempliciotto per il link.
Come pensavamo,fumo negli occhi per il pubblico televisivo.

TommyS. ha detto...

Alcuni giorni fa avevo letto stralci di un'intercettazione in carcere dove "il Favola" diceva alla moglie che quella sera del 26/11/2010 aveva effettivamente il cellulare spento (con stupore della moglie Marita per quel ricordo) e di essersene ricordato in quanto aveva visto il Massi (Massimo Maggioni) vicino all'edicola di via Locatelli angolo via Morlotti e lo aveva voluto chiamare al telefono.

Dapprima ho proprio pensato che facevano bene a chiamarlo "il Favola".

Poi però mi sono ricordato di una articolo di Bergamosera che aveva riportato Mimosa dove si parlava che ad un certo punto delle indagini (si era ad inizio marzo 2011) gli inquirenti si erano interessati ad un quarantenne che era stato visto quella sera visto vicino alla palestra (gli inquirenti sembra che smentirono sebbene le voci raccolte da Panorama sembrassero provenire da fonti attendibili). La particolarità era dovuta al fatto che questa persona conosceva la famiglia Gambirasio.

Poi mi sono ricordato che Massimo Maggioni adesso ha 42 anni e che conosceva molto bene Fulvio Gambirasio e mi sono domandato se fosse solamente una coincidenza.

Tuttavia, nelle credo brevissime indagini del luglio 2014, sembra si sia accertato che Maggioni fosse ricoverato in ospedale nei giorni della scomparsa di Yara ed allora forse si tratta di una semplice coincidenza. Chissà? Sarà proprio vero?

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
andres
prego, ma non sono stato io.
ho letto tardi i messaggi.
comunque il risultato è lo stesso, no?

Etrusco
eh, nei miei interventi ho cercato di illustrare la situazione del campo...
ammetto che solo qualcuno fuori di testa può pensare di lasciare
alle 19.15/19.30 del venerdì della scomparsa yara ancora viva ad un tiro di schioppo dai capannoni industriali e dalla discoteca, che era aperta SOLO il venerdì ed il sabato sera (penso dalle 22 o 22.30). e se i ragazzi che parcheggiavano lì intorno avssero potuto sentire i lamenti di yara ancora viva? si può morire assiderati quasi subito o in poco tempo con i vestiti indossati?
la ditta ROSA E C chiude alle ore 18, ma chi può sapere se rimanevano operai in straordinario, se vi era il custode, a che ora passava una eventuale guardia notturna... stesso discorso per gli altri capannoni adiacenti.
TROPPE cose che NON QUADRANO, e soprattutto come ce la RACCONTANO.
max sempliciotto

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
COME ce la RACCONTANO...
nei link sottostantivi sono artcoli vecchi che parlano dei reperti ritrovati. per chi ha tempo e voglia sarebbero da leggere TUTTI, anche se sono simili, altrimenti scorrete un po' più in basso...

http://www.corriereinformazione.it/201103258500/attualita/yara-gambirasio-le-indagini-racchiuse-in-quattro-reperti-guarda-le-foto.html
http://archivio.panorama.it/italia/Yara-caccia-all-orco
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/03/25/news/yara_dai_guanti_al_telefonino_gli_oggetti_con_la_firma_del_killer-14060787/
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/yara-lultimo-segnale-alle-18556-minuti-dopo-lultimo-messaggio_1067874_11/?attach_a_tags_2
http://www.informarea.it/post/2014/06/17/yara-gambirasio-dalle-tappe-del-giallo-fino-alla-cattura-del-presunto-colpevole.aspx
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/articoli/1035214/yara-giallo-sul-suo-cellulareil-telefonino-e-sparito-nel-nulla.shtml
http://www.ilgiornale.it/news/caso-yara-novit-dalle-rilevazioni-sul-cellulare-mezzora.html

SOPRATTUTTO leggete QUESTO, la parte finale è tutto un programma......
http://www.bergamosera.com/cms/2011/03/25/yara-ecco-gli-oggetti-chiave-su-cui-ruota-lindagine/
DI QUESTO ARTICOLO APRITE LE FOTO e scoprirete che...

continua

max SEmpliciotto

Vanna ha detto...

Annika, complimenti!
Come sempre apri le tende e fai entrare la luce.
Sono molto ignorante nel campo qui dibattuto e non sono in grado di interloquire a questo livello, osservo però che le tue spiegazioni e quelle di Massimo sono chiare e comprensibili.

Troppe contraddizioni, troppi aspetti poco spiegabili e chiari e francamente assurdi, mi impediscono di prendere per oro colato quello che ci raccontano.

Quindi c'è altro coperto da ombre sinistre.

Pertanto, a Max sempliciotto che con le sue inutili teorie sembra aver chiuso il dialogo qui, rispondo che quello che scrive non lo escludo affatto, e che non si deve sentire sconfortato, anzi è quasi un eroe che getta le parole al vento che le sparpaglia nell'aria, le confonde, le disperde...

Questo è il progetto di vestire la verità di abiti sparpagliati per essere raccolti nei laboratori, analizzati con strumenti scientifici, così sì che diventano veri.

Diventa verità "quel" DNA, altre ipotesi vengono ignorate se non beffeggiate e se fossero invece verità?

Vanna

17 marzo 2015 11:34:00 CET

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
bene, diamo una occhiata alle quattro foto del'ultimo articolo
in ordine di importanza:
1- foto guanti. sono in ottime condizioni, erano sicuramente nella tasca del giubbino
2- foto sim. non vi sembra strano che le striature sul chip siano così nette, nonostante la foto sfocata?
3- foto batteria. avete notato le striature? essendo sulla parte SUPERIORE della batteria stessa (this side up) sono state fatte aprendo PIU' VOLTE il coperchio a slitta del cellulare. cosa vi fa pensare questo?
a me fa pensare al cambio della sim, (vedi foto 2) o perchè yara aveva un amico "RISERVATO", o perchè il cellulare lg nero e obsoleto (secondo altri articoli giornalistici) era in uso anche alla sorella keba, che metteva la sua sim (ma che senso avrebbe? i cellulare base anche nel 2010 non erano certo molto costosi).
a proposito, il cellu POTREBBE essere questo modello, naturalmente c'è il pure mod nero, ha il coperchio a slitta posteriore...NON fa le foto, è un gsm...
link:
http://www.telefonino.net/LG-Electronics/Schede-Tecniche/n1507/LG-Electronics-KP100.html
http://mobilarena.hu/teszt/lg_kp_100_maybe_with_a_happy_meal/nyomtatobarat/teljes.html

naturalmente nessuno ci ha mai detto che modello era, però tempo fa in tv fecero vedere UNA volta l'aspetto esteriore, una foto del modello che aveva yara e io me lo ricordo così, mi sbaglierò.
4- foto mp3 samsung:
COME COME COME
"Sul reperto sono state trovate tracce ematiche"
e in effetti, vicino al pulsante rosso SEMBRA esserci sangue (ed anche sul dito dell'nvestigatore, ahimè). ma non era nella tasca del giubbino???
è sangue? e se sì... di yara, dell'assassino, di un animale, di un investigtore??????
avete notato lo stato del guanto tutto inzaccherato???
e noi che pensavamo come nei telefilm, con guanti immacolati, con pinzette sterili monouso, con sacchetti sottovuoto impermeabili ecc-ecc-ecc
poi ci facciamo caso se il DNA è strano se non farlocco, se le notizie attuali sono quelle che sono, se gli articoli giornalistici girano come una banderuola mossa dal vento...
ADESSO capite perchè mi piacerebbe TANTO leggere le 60 mila pagine famose... a proposito: l'avvocato salvagni si lamenta col pm che gli indici non sono fatti bene, sono alla rinfusa... non so il perchè ma me l'immaginavo, mah.

MAx SEmpliciotto.

Vanna ha detto...

Buongiorno carissimi,
dopo la febbre, ho fatto una lettura veloce delle vostre riflessioni, ero rimasta all'ultimo di max sempliciotto del 17 marzo, ore 11,34, senza verificare se altri avevano continuato a scrivere...
E invece il dialogo continuava.
Bene, lo leggerò con calma.

Vanna

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
Vanna
grazie troppo buona.

allora, il cellu di yara E' un GSM, infatti dopo aver ricevuto il sms dall'amica alle 18.49, aggancia alle 18.55 la cella di brembate, tramite un ping o log come lo chiamano i tecnici, che viene inviato ogni 6 minuti, se accesi ma non in attività. ovvio dedurre che il cellulare è stato spento, o si è scaricata la pila al massimo alle 19.01.. in questi sei minuti massimi è successo il fatto scatenante???
il cellu di bossetti che mod è, o meglio quale usava quel giorno?
probabilmente un mod più recente che non manda ping, visto che la vodafone afferma che non si può affermare se era acceso o spento, ma solo non in uso dalle 17.45 di QUEL giorno, fino alle 7.34 del mattino dopo. si era scaricato?
il fatto che bossetti dica alla moglie che del giorno si ricorda che era scarico perchè tenta di di chiamare il tizio all'edicola contrasta col fatto che il tizio doveva ESSERE ALL'OSPEDALE, QUEL GIORNO.
era un altro giorno? il ricordo dico.

per oggi stoppe, poi vediamo...

Max sempliciotto.

TommyS. ha detto...

Max sempliciotto (non so più quale lettera mettere in maiuscolo)

Tutti i cellulari dialogano con la rete inviando una specie di ping per dichiarare su quale cella sono "accampati". Non sono certo che i 6 minuti valgano per tutte le reti e per tutti gli operatori o per tutti i modelli di cellulare. Ma di sicuro lo fanno.

Sembra che inviino anche un segnale di spegnimento e di riaccensione.

Il fatto è che questi sono dati labili che la rete subito sovrascrive non appena aggiornati. Invece, per il cellulare di Yara il dato di cella delle 18.55 è stato l'ultimo inviato ed è rimasto cristallizato nei server di rete. In questo modo è stato possibile recuperarlo. Per quello di Bossetti era invece impossibile, per cui è possibile affermare solamente che non abbia fatto traffico di alcun genere.

with anonimous ha detto...

Guy Fawkes è con voi

https://it.video.search.yahoo.com/video/play;_ylt=A2KIo9u.XQxVYxIAZXtGDQx.;_ylu=X3oDMTByZ2N0cmxpBHNlYwNzcgRzbGsDdmlkBHZ0aWQDBGdwb3MDMg--?p=bossetti+colpevole+per+chi%3F&vid=72624dac608d669f65567e097a54cce0&l=1%3A48&turl=http%3A%2F%2Fts1.mm.bing.net%2Fth%3Fid%3DVN.607997933161418328%26pid%3D15.1&rurl=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DEUGf4J10VLg&tit=Bossetti+colpevole+per+chi+%23OPGiustiziaYara&c=1&sigr=11bshftcl&sigt=11bafs9mh&sigi=11r0jmftf&age=1425569464&fr2=p%3As%2Cv%3Av&&tt=b

TommyS. ha detto...

Guy Fawkes

Chi ha chiuso il profilo twitter?

Voi o la Polizia Postale?

andres ha detto...

Pare che stasera a Quarto Grado, che però non ho visto,abbiano detto che Bossetti avrebbe confessato il delitto con tutti i particolari al suo compagno di cella. Un'altra bufala pilotata? Che c'è di vero?
A me sembra una cavolata.

Anonimo ha detto...

Lo SCOOP invece è che tutta la famiglia Bossetti, privatamente si è fatta fare l'esame del dna all'Università di Torino e
ha ragione la Procura: il padre dei gemelli è GUERINONI

l'avvovcato Salvagni è stato zitto, nessuno in studio ha aperto bocca sulla notizia.

E.


magica ha detto...

sara' vero?
fidati esimio/a ...E
che se la famiglia bossetti ha fatto l'esame. salvagni non lo sbologna in diretta tv.
lo verremo a sapere -

andres ha detto...

Beh Magica, non ho visto la trasmissione, ma presumo che anche Salvagni non si aspettasse questa rivelazione in diretta. Certo è che sapeva del risultato delle analisi. A molti di noi sembrava impossibile che non l'avessero fatte privatamente.
Non capisco però chi abbia fatto uscire i risultati delle analisi:cosa assai grave.

Mimosa ha detto...

Salve ragazze,
non so se avete seguito QG stasera, è stata messa là con una encomiabile eleganza in un totale silenzio del parterre, incluso l'avv. Salvagni presente, la notizia che tutta la famiglia Bossetti ha fatto analizzare il loro dna all'Istituto di Genetica dell'Università di Torino. Il risultato?
Il conduttore ha risposto: "il risultato è quello che dice la Procura" (non una parola di più.
Solo ha aggiunto "Eppure la signora Ester, mentre continuava a negare, lo aveva già detto ai familiari".
Infatti hanno fatto sentire una ricostruzione di una telefonata intercettata tra Ester e Laura Letizia, il 18 giugno, dove si sente l'ammissione della donna, con la confessione che il marito sapeva, e la figlia che dice "ma noi dobbiamo continuare a negare, perché quello che importa è stare vicino a Massimo".

Inoltre, lo si era già capito dall’intercettazione ambientale in sala d’attesa della questura la sera dell’arresto, l’argomento principale delle conversazioni era la paternità, con Matita che voleva a tutti i costi sapere la verità dalla suocera e il fratello Fabio che diceva di ritenere più probabile bugiarda sua madre che assassino il fratello.

È sicuramente vero e lo dicevamo, purtoppo in pochi, contro l’ostilità di tanti!

Mimosa

Mimosa ha detto...

Andes, non so proprio chi abbia fatto uscire i risultati della analisi, ma non mi sembra una cosa tanto grave,

il silenzio di Salvagni in studio e di tuttl gli altri ospiti mi fa ritenere a buona ragione che sia una notizia verissima e di cui i presenti erano già informati prima dell’inizio della trasmissione, con raccomandazione di non commentare!

Mimosa

Gilberto ha detto...

@ Mimosa
Se La signora Arzuffi lo aveva già detto ai familiari, lo aveva ammesso il 18 giugno che già il marito sapeva, che motivo aveva tutta la famiglia di far analizzare il Dna all'istituto di Genetica dell'università di Torino? Non trovi che c'è una incongruenza...?

Mimosa ha detto...

@ Gilberto,
qualcuno glielo avrà chiesto … Sappiamo anche il costo totale 1.800 euro.

Tu mi potresti invece spiegare come mai l’avv. Salvagni non ha reagito in studio, se non fosse già al corrente delle analisi e del loro esito?

Gilberto ha detto...

@ Mimosa

Che motivo aveva tutta la famiglia, sempre in base alla stessa notizia, di far analizzare il Dna all'istituto di Genetica dell'università di Torino? Se per scrupolo voleva semplicemente avere conferma di quello che già sapeva, bastava fare un test in incognito, magari semplicemente portando i prelievi al centro più vicino. Se tutta la famiglia va in un centro prestigioso, non a Bergamo e nemmeno a Milano, è perché si vuole formalizzare una prova che poi verrà presentata in tribunale, o no? Riguardo alle strategie difensive bisogna aspettare, di certo in questa fase alla difesa non conviene scoprire le sue carte. Su questo punto come ho già detto posso anche sbagliarmi, però rimango dell'idea che sul tema della paternità ne vedremo delle belle...

andres ha detto...

Buongiorno Mimosa! A me continua a sembrare molto scorretto e grave far uscire una notizia così delicata in tv! Va bene che di questa famiglia è stata fatta carne di porco....
Anch'io ripeto, sono convinta che la notizia sia vera e che Salvagni sapesse da tempo. Perchè è ovvio che fosse la prima cosa da verificare, e se avesse dato risultato negativo, Bossetti non sarebbe in galera da tutti questi mesi.
Si, credo tu abbia ragione sul fatto che gli ospiti in studio fossero stati preventivamente avvertiti e avessero ricevuto l'ordine di starsene "elegantemente" con la bocca chiusa. A Salvagni avranno detto "Caro avvocato, abbiamo questo scoop..."
Riguardo alla presunta e dettagliata confessione al compagno di cella, che ne pensi?
Non ho visto QG, so solo la notizia. A me sembra impossibile, onestamente. Qualsiasi avvocato avverte il cliente ingenuo che esistono informatori prezzolati e cimici dappertutto.

andres ha detto...

Ciao Gilberto, non riesco a capire la tua teoria.Ti ripeto la stessa domanda di Mimosa:perchè l'avvocato Salvagni non ha reagito in studio?
E' normale che la difesa non voglia scoprire le sue carte, ma reagire con il silenzio, mi sembra un'ammissione. A meno che lo scoop(a questo punto volutamente falso) non servisse a Salvagni per un "teatro"che ,al momento del processo, gli consentirebbe di fare un enorme fuoco d'artificio con conseguente sputtanamento di procura e media.
Ma sarebbe un film. Non una faccenda terribilmente seria, con un povero disgraziato che rischia l'ergastolo e un'intera famiglia massacrata.

Gilberto ha detto...

@ andres

Se – ipoteticamente - la difesa sapesse per certo che MB è figlio di GB e lo rivelasse, cosa cambierebbe? La Procura farebbe scarcerare Massimo Bossetti? Non credo proprio. Nell’ipotesi alla difesa converrebbe comunque aspettare, calare la carta nel contesto del dibattimento insieme a tutte le altre controdeduzioni. Non si tratta di un film, semplicemente della logica del nostro sistema giuridico e processuale.

Vanna ha detto...

Gilberto buongiorno, condivido ciò che scrivi.

Vanna

ENRICO ha detto...

Il ragionamento di Gilberto ( post 02:01 e seguenti ) non fa una piega

Ivana ha detto...

Finora, in base ai dati in mio possesso su cui ragionare, continuo a essere d’accordo con MIMOSA.
Se tutta la famiglia Bossetti si era recata in un centro prestigioso, lontano da casa, potrebbero esserci le seguenti motivazioni:
1) A loro interessava agire, in incognito, il più lontano possibile da occhi indiscreti in quanto premeva, comunque, continuare a NON ammettere ciò che non si sentivano di ammettere.
2) Hanno optato per la scelta di un centro prestigioso (probabilmente su consiglio della Difesa) perché interessava, comunque, constatare, tramite fonte autorevole, se ci sarebbe stata una conferma, o no! (Potrebbero essere partiti dal presupposto che la scienza non è infallibile e che è già accaduto che analisi mediche ripetute in centri diversi abbiano dato risultati differenti!)
Nel caso i risultati non avessero confermato il “responso” della Procura, ecco che, a mio avviso, la Difesa avrebbe potuto richiedere la scarcerazione insistendo di essere in possesso di un documento (precisando quale) provante che il Bossetti NON era il figlio illegittimo cercato dalla Procura e i giudici avrebbero messo in SERIO dubbio tutto il lavoro scientifico degli inquirenti!
Mi risulta difficile credere che il Salvagni voglia continuare a non voler scoprire tale “asso nella manica” con la terribile conseguenza di far rimanere per tanti mesi il suo assistito in carcere!

Perché lo stesso Marzio Capra non ha ancora messo in discussione l’impossibilità, A PRIORI, di giungere a un’identificazione certa partendo da una traccia biologica irrimediabilmente degradata?

Il Salvagni insiste, invece, e, a mio avviso, GIUSTAMENTE, sulla questione del mtDNA.
Chiedo: perché il Salvagni non accenna al fatto che sarebbe impossibile giungere a un’identificazione certa da una traccia biologica prelevata dagli indumenti di Yara e, quindi, irrimediabilmente degradata?

Perché il generale Garofano insiste che, in letteratura e nella fisiologia dell’uomo, l’”anomalia” è giustificabile? Perché non vengono elencati i riferimenti bibliografici specifici? Forse, perché i processi si svolgono nelle aule giudiziarie e non nei salotti televisivi…

Di certo per la Procura quel DNA nucleare appartiene a Massimo Bossetti con un grado di affidabilità pari alla certezza statistica.
Sulla questione del mtDNA GIUSTAMENTE si scontreranno Procura e Difesa nelle sedi opportune e, lì, dovranno essere elecati testi letterari specifici …

ENRICO ha detto...

Ivana

"la Difesa avrebbe potuto richiedere la scarcerazione insistendo di essere in possesso di un documento (precisando quale) provante che il Bossetti NON era il figlio illegittimo cercato dalla Procura"

è stato ripetuto più volte che qualsiasi analisi effettuata in via privata e SENZA l'autorizzazione del Pm e del Gip non può essere utilizzata in questa fase delle indagini.

Gilberto ha detto...

Cara Ivana
Premesso che non ho difficoltà ad ammettere che la logica che sovraintende ai comportamenti non sempre è decifrabile (le tue osservazioni valgono magari quanto le mie non conoscendo l’esito eventuale del test). Ti informo comunque , nel caso non lo sapessi, che il test di paternità può essere effettuato con un kit di prelievo (con accluse istruzioni) inviato ai soggetti che si sottopongono al test in busta anonima e non è necessaria la loro presenza in laboratorio. Dunque il test può essere fatto nell’intimità della propria casa (con tamponi orali già predisposti). Il test informativo fornisce esclusivamente un risultato circa la compatibilità o non compatibilità genetica tra i campioni biologici in esame. Il risultato anche se completamente affidabile non ha valenza giuridica, non essendo accertata l'identità dei soggetti da cui provengono i campioni. Se è vero, ma questo non possiamo saperlo, che tutta la famiglia, come è stato detto da qualcuno, è andata presso un prestigioso centro Genetico opterei per una diversa spiegazione, cioè la certificazione dei soggetti dai quali derivano i campioni con finalità che lascio a te immaginare.

Paolo A ha detto...

Da notizie di stampa, il cellulare di Bossetti era acceso la sera della scomparsa di Yara e rimase agganciato alla cella di Mapello, nell'ordinanza di arresto il giudice fa una confusione tremenda perché evidentemente è a digiuno di tecnologia telefonica, in realtà quando il telefono di Yara aggancio le celle di Ponte San Pietro e Mapello si trova in palestra, mentre l'ultimo segnale inviato è agganciato dal ripetitore di Brembate, invece il cellulare di Bossetti rimase fermo alla cella di Mapello, che è poi il suo paese di residenza. Subito dopo la scomparsa di Yara gli inquirenti chiesero i dati completi del traffico telefonico presente in zona, questa è una procedura abituale in casi come questo, si tratta di dati che non si limitano al mero traffico telefonico delle chiamate fatte e ricevute, questi dati contengono tutte le indicazioni per localizzare il telefono, si tratta di un volume piuttosto corposo di informazioni, contenuto in di diversi DVD, infatti, in un'intervista un ingegnere delle comunicazioni disse che questi dati sono stati rilasciati alla Procura e sono state fatte delle copie di sicurezza, questi dati però non vengono rilasciati alla difesa in quanto contengono tutte le informazioni del traffico della avvenuto in zona, questa almeno è la scusa.

Vanna ha detto...

Rispetto il comportamento imperturbabile dell'avv. Salvagni alla notizia urbi et orbi della "vera " paternità, penso che abbia fatto bene a non reagire e non perché lui poteva già essere a conoscenza di tale notizia ma perché era inutile esporsi.

Anche perché quando ha risposto con decisione è stato criticato.

Insomma, si continua a parlare di quel DNA come prova sovrana quando ci siamo resi conto, leggendo le osservazioni di Annika, che quel DNA non poteva essersi mantenuto così fresco per tre mesi in quell'ambiente ...asettico e asciutto...

Inoltre quel DNA non dimostra che chi lo ha lasciato lì
fosse l'assassino.
L'altra traccia cosa è?
Non lo dicono ma escludono sia sperma, parola sporcacciona.

Se non sono riusciti a risalire vuol dire che i fluidi tutti avevano alterato gli spazi circostanti.

E quindi cosa vendono al redditizio mercato Gossip?
Vendono un fumo che non serve all'avvocato, anzi sì potrebbe servirgli eccome per una memorabile arringa sulla calunnia intorno a tre generazioni di una famiglia.

A mio parere invece, il fatto che si perseveri su tale DNA vuol dire che si teme che quella traccia possa essere oggetto di discussione più approfondita e allora affumicano...

Se a voi pare normale che migliaia di pagine debbano essere lette con attenzione in un tempo ridotto, se è normale il controllo a tappeto del DNA con riscontri poco chiari se non infamanti, se è normale tutto l'accaduto coperto dalla discrezione che solo gli appalti, i cementi, le economie forti, le persone inquietanti possono fare...
non vi viene il dubbio che potrebbe essere "normale" anche alterare, inquinare o quant'altro,anche quel DNA, pur avere un colpevole e coprire il marcio?

Chi meglio di B. poteva farlo?
E così hanno costruito e programmato tutto.

Ivana ha detto...

Enrico, mi puoi citare l’articolo del c.p.p. che vieterebbe alla Difesa di DESCRIVERE, nella richiesta di scarcerazione, la PROVA di cui dispone, prova che metterebbe IN FORTE DUBBIO il lavoro scientifico degli inquirenti?
Grazie

Gilberto, comunque sia stata la modalità del test effettuato privatamente, ritengo che la scelta di un laboratorio rinomato, e “distante”, fosse preferibile per far sentire la famiglia del Bossetti più “protetta”, lontana da possibili “sguardi indiscreti”…

Paolo A ha detto...

Per Vanna
Ieri a QG il generale Garofalo si è tradito, nella traccia estratta dagli slip di Yara c'era un altro DNA mitocondriale che non è di Bossetti, infatti per giustificare la stranezza ha parlato di polimorfismo o eteroplasmia del DNA mitocondriale, cioè Bossetti avrebbe secondo questa nuova teoria scientifica più di un DNA mitocondriale, precedentemente era stato intervistato Marzio Capra che ha detto che quel risultato è impossibile in natura e che sicuramente c'è un errore.

Vanna ha detto...

Grazie Paolo A di rispondere alle mie
idee riportando la notizia del gen. Garofalo riferita alle tracce di altre forme diverse nel DNA mitocondriale che, fatto straordinario,
non è possibile trovare in natura!

C'entrano i camaleonti?
No, fanno parte della natura.

C'entrano i laboratori?
Sì se il DNA si può "costruire" con strumenti e materiali adatti.

Anonimo ha detto...

@Ivana
Mi sembra che abbia poco senso descrivere nella richiesta di scarcerazione la prova di cui dispone la difesa.
In questa fase e’ il PM che stabilisce quali prove accettare e quali no. Infatti nonostante Il GIP avesse consigliato di effettuare il controllo del DNA padre- figlio, il PM non lo ha ritenuto necessario e ufficialmente non lo ha fatto. Inoltre questa prova non avrebbe nessuna validita’ in quanto fatta senza il concorso dei periti della Procura.

Ivana ha detto...

Per Anonimo

So che la Difesa ha il DIRITTO di “DIFENDERSI PROVANDO” e che
si tratta di un diritto implicante anche la facoltà di investigare e di proporre prove in via autonoma, espandendo la sua incidenza in ogni fase procedimentale e, quindi, anche già nella fase stessa delle indagini preliminari.
Ritengo che il difensore non vada considerato come il “convitato di pietra”, perché può impegnarsi attivamente a ricercare e a individuare dati significativi e “prove” da proporre al PM nella prospettiva di evitare misure cautelari, determinando una lettura diversa delle risultanze degli atti di indagini, sollecitando il P.M. ad approfondire le indagini e a rivedere quelle già effettuate, facendo valere, così, i risultati delle proprie indagini innanzi agli organi del giudizio cautelare …

Il PM non avrebbe accettato tale prova? Intanto, a mio avviso, tale "prova" avrebbe potuto essere divulgata anche nei salotti televisivi, la stampa avrebbe fatto da cassa di risonanza... insomma, la ricerca scientifica del figlio illegittimo del Guerinoni avrebbe sicuramente perso ogni credibilità...

Ivana ha detto...

Per Anonimo

Se il PM non avesse accolto tale "prova", credo che ciò non avrebbe impedito di presentarla nuovamente in tribunale durante il processo!

ENRICO ha detto...

Ivana

"Intanto, a mio avviso, tale "prova" avrebbe potuto essere divulgata anche nei salotti televisivi, la stampa avrebbe fatto da cassa di risonanza...

...magari affidando ad un Biavardi di turno ed al suo giornaletto da quattro soldi il compito di rendere noti i risultati delle analisi genetiche al pubblico televisivo ?

Non mi sembrerebbe una linea difensiva proceduralmente seria nè, tantomeno, vincente

Ivana ha detto...

...magari affidando ad un Biavardi di turno ed al suo giornaletto da
quattro soldi il compito di rendere noti i risultati delle analisi genetiche al
pubblico televisivo ?



Enrico, credo sarebbe stato preferibile affidare a una moltitudine di quotidiani e di riviste il compito di rendere noti risultati IMPORTANTI (che avrebbero rivalutato l’immagine pubblica e la credibilità dei familiari del Bossetti e avrebbero ridicolizzato l’impresa scientifica “avveniristica” ) piuttosto che scegliere strategie processuali che conducono a una permanenza carceraria di vari mesi (troppi!!!) di un innocente…

Mimosa ha detto...

Ritorno sulla questione della paternità di MGB:

ha perfettamente ragione chi dice che “ai fini processuali” non importa di chi sia figlio e che la madre abbia avuto o meno una vita irreprensibile. Non c’entra niente.

Non si tratta di una questione morale, non ricordo chi l’ha detto, citando un illustre giurista: “se nel penale entra la morale, non si è capito niente né di morale né di penale”.
Qui c’entra il profilo psicologico dell’imputato: la sua personalità, il suo stile di vita, i rapporti familiari e interpersonali, l’ambiente che ha plasmato il suo carattere. Già è stato tacciato di raccontare balle sul lavoro, e sappiamo tutti che la tendenza alla menzogna è parte della personalità di un individuo.

Se poi si mettono assieme le tendenze alle menzogne anche nell’ambiente in cui è cresciuto (e aggiungiamo che “gemellarmente” la stessa sorella ha mentito seppure per una buona causa ma con una grinta che solo mentitori frequenti possono mostrare) , i giudici fanno presto a tirare le conclusioni.
Non perché un mentitore sia un assassino, ma perché il loro assassino è un gran mentitore, inclinazione di famiglia, ed è capace di resistere a confessare (facendo il finto tonto).

Mimosa ha detto...

Gentile Andres,
mi hai posto due volte la domanda “Riguardo alla presunta e dettagliata confessione al compagno di cella, che ne pensi?” ed è corretto ti risponda.

Ti sei mai chiesta come mai, dopo un rigido isolamento di alcuni giorni o settimane, nella cella dell’indagato viene ficcato un altro detenuto? Vero o finto …, sì ci sono anche “finti” detenuti, poliziotti sotto copertura, e ti sei mai insospettita perché costoro ci restano solo un paio di giorni o poco più? È successo anche a Michele Boninconti. Stattene certa non è “a caso”, non di certo perché mancano celle dove stipare persone anche all’inverosimile della dignità umana.
I detenuti in attesa di giudizio non dovrebbero, di regola, essere tenuti separati dagli altri? Invece no, qualche volta no, stranamente ciò avviene quando l’ospite delle patrie galere si dichiara innocente e resiste a tutte le pressioni degli interrogatori (e non ti puoi immaginare a quante altre schifezze interne, da vomitare al solo pensiero di trovarcisi in mezzo, maschi o femmine che si sia).

Si è parlato molto della figura di questo ‘signore’, ai dibattiti è intervenuto anche il suo avvocato, esistono verbali, carte inserite nel corposo fascicolo dell’inchiesta. Salvagni si è riservato qualche azione contro il “testimone” ventilando un’ipotesi di calunnia.

Stando alle indiscrezioni emerse durante la puntata, il pm Letizia Ruggeri avrebbe ritenuto 'inattendibile' il racconto del detenuto, giudicando tuttavia 'verosimile' la presunta ammissione di colpevolezza di Bossetti.
Questo sarà un altro fronte su cui dovrà cimentarsi la difesa di MGB, la quale ha confermato il rinforzo del team con un ‘principe del Foro di Como’ (come ha aggiunto Nazzi acconsentendo di non farne il nome in tv).

E qui vengo al punto: il navigato Salvagni – come ben rilevato da te – non lo ha istruito sui comportamenti da tenere?
È, dunque, alquanto inverosimile che la tanto sbandierata “confessione” sia stata elargita come “confidenza” al primo sconosciuto che gli si è parato davanti.

Inoltre, anche se fosse vero che ha esternato quel racconto con tanti particolari macabri, lo sanno tutti che è più simile ad un pavoneggiarsi, a giocare al “più scaltro”, a fare a gara col compagno di cella, e gli altri carcerati, a chi è “più duro”, perché per una strana legge delle galere, in questo modo si guadagna credibilà all’interno.

Quello che tuttavia mi suona strano, è la chiamata in causa di un complice, anche se la descrizione delle fasi del rapimento corrisponde grosso modo alle prime testimonianze dei 3 grandi esclusi.
L’epistassi all’ultimo momento era una teoria che tra alcune commentatrici della vecchia guardia avevamo ipotizzato.

In conclusione, mia cara, a differenza di altri casi, io personalmente ancora non riesco a propendere verso una direzione precisa. Aspetto qualche altra informazione.

Certo gli indumenti e gli oggetti che Yara aveva in tasca sembrano troppo intatti, dopo 3 mesi all’aperto, come avevo fatto notare, mentre i leggins sono disfatti e il corpo mezzo scheletrito e in parte mummificato … anche Annika ha convenuto che un postumo e recente rivestimento di un corpo umano in tale stato al minimo avrebbe riportato un disgregamento dei suoi arti.

Scusa la risposta lunga.
Ciao,
Mimosa

magica ha detto...

ho letto un commento - di un forumista .
scrive: la figlia aveva gia' saputo dalla madre di essere figlia di guerinoni . eh beh ridicoli -- e mi ripeto ! ma se gia' sanno d'essere il frutto di un incontro con guerinoni :loro vero padre ,
perchè vanno a fare il test di paternita? il test dara' esito positivo o no! RIDICOLI!
forse la figlia pensa che sua madre abbia dimenticato quel particolare? e dopo?portare il test in dibattimento? per farsi deridere sempre di piu'?
gatta ci cova , non era pronto lo scoop, per cui salvagni ha fatto lo gnorri .
una volta sentii la sorella di bossetti dire :lo so che mio fratello è innocente , ha il mio stesso sangue ., aveva fatto il test e risultava nagativo con guerinoni? la sorella è troppo risoluta nell'affermare l'innocenza del fratello . ci potrebbe essere un'altra verita' oltre a quella che circola nel web.

ENRICO ha detto...

Ciao, Mimosa,

stasera, anch'io come te, faccio il nottambulo !

Che il MGB sia figlio "della colpa" o meno è OVVIO che non ha nessun valore a livello morale : chissenefrega degli eventuali bollori giovanili di madame Arzuffi !

Ma nella fattispecie ha enorme valore processuale perchè confermerebbe o smentirebbe in maniera INEQUIVOCABILE il risultato del test genetico sul quale lo stesso Ris avanza riserve piuttosto esplicite

Inoltre è vero quello che osservano alcuni utenti : se tutta la famiglia Bossetti ( madre, marito e gemelli) era al corrente della pregressa relazione extraconiugale della Arzuffi con il Guerinoni - e relativa paternità - che motivo avrebbe avuto di andare in corpo e deputazione a farsi fare il test all'Università di Torino se già ne conosceva il risultato coincidente con quello ottenuto dal famoso costosissimo UNICUM messo in piedi dal PM ( a spese nostre ) ?

Forse perchè aveva intenzione di dare una concreta mano all'Accusa ( attualmente un po' in difficoltà per via del mitocondriale anomalo ) e un definitivo colpo di grazia al proprio congiunto imputato d'omicidio ?

Mi sembra strano.

Unknown ha detto...

C'è da chiedersi anche come abbiano fatto i Bossetti ad allontanarsi da Bergamo visto il branco di giornalisti che stazionano a pochi passi da loro per fare giornalmente i servizi televisivi.

Come potessero sperare i Bossetti, visto che le loro facce sono apparse in televisione e si sono conosciute da subito, a tenere segreta quell'analisi per tanto tempo dopo essersi presentati de visu al centro medico di Torino.

Ma, più di tutto, c'è da chiedersi se il conduttore di QG non abbia cercato con uno stratagemma di far parlare Salvagni... che su quel punto ha la bocca più che cucita sin dall'inizio.

Massimo

Mimosa ha detto...

Ma dai, ragazzi di tutti gli ultimi intervenuti, non solo i due di stanotte:
scusatemi, ma state ragionando “di pancia”, non con la testa, adducete opposizioni all’evidenza entrando in particolari di nessun rilievo … e poi dicono che sono le donne che non sono capaci di avere una visione d’insieme … e ad usare le parti molli per ragionare …
Semplicemente non volete arrendervi.
Mimosa nottambula

PS: a scanso di equivoci: stavo sorridendo mentre scrivevo, non sono corrucciata
se mi foste davanti, avreste goduto della accentuata mia mimica corporea e ora sorridereste anche voi, per quanto, magari, non d'accordo.
Vi abbraccio tutti

Mimosa ha detto...

Tralasciando l’ironia dell’ultima frase di Enrico, cito Massimo (22 marzo 2015 01:07)

Ma, più di tutto, c'è da chiedersi se il conduttore di QG non abbia cercato con uno stratagemma di far parlare Salvagni... che su quel punto ha la bocca più che cucita sin dall'inizio”.

E che sembra a te? Ti pare che Nazzi abbia dato spazio a interventi di chicchessia sull’argomento? C’era un silenzio di tomba!
Solo sull’ultima frase del conduttore, dopo la mandata in onda dell’intercettazione tra madre e figlia, ultima frase le cui parole mi sono sfuggite e che dovrei recuperare rivedento la trasmissione in replay, ma mi pare sia stato citato il DNA, c’è stata un po’ di alterazione verbale con sormonto di voci e la conclusione di Salvagni che “le cose si chiariranno nel dibattimento”.

Come aveva già pronosticato l’avv. Bonomo, legale di E.A., (che io illo tempore affermai sapeva benissimo la verità), la paternità biologica di MGB NON entrerà nel processo.

Quindi, che sia (e ci sarebbero le prove) o non sia stato generato da Giuseppe bensì da Giovanni, conta relativamente per l’Accusa, piuttosto conta che lui è figlio di Ester.

Ragion per cui la battaglia sarà tutta incentrata (già lo si sapeva fin da luglio dell’anno scorso, mentre nel frattempo le “indiscrezioni” pro gregge mediatico sono servite solo per ingrassare, ops, ingrossare gli indici d’ascolto … connubio tra terzo e quarto potere) sulla verifica dell’identità o ‘altissima’ compatibilità tra il profilo di Ignoto 1 ed Ester Arzuffi,

opponendo tutte le obiezioni che mille volte sono state manifestate anche qui ma che gli specialisti consulenti nella loro professionalità hanno individuato e sapranno esternare.

‘Notte e buona domenica.

ENRICO ha detto...

Buona domenica Mimosa !

piuttosto conta che lui è figlio di Ester

...già , ma non lo è Ignoto 1 visto che il mitocondriale non coincide con quello di Ester Arzuffi

Ivana ha detto...

A “Quarto Grado” Giorgio Sturlese Tosi ha dato la notizia in forma NON dubitativa:
“I familiari del Bossetti si sono sottoposti, in forma privata, a un test del DNA all’Università di Torino”; l’incertezza riguarderebbe la spesa sostenuta (pare 1800 euro); “la risposta è stata quella già svelata dalla procura di Bergamo; identiche le conclusioni che sono state accolte come un colpo da tutti i familiari del Bossetti.”
Inoltre, in una specifica intercettazione del 18 giugno 2014, coinvolgente la signora Arzuffi e la figlia, entrambe sembrerebbero ammettere quanto negato davanti alle telecamere; riporto alcune frasi che hanno attratto la mia attenzione:
Ester: “[…] Io volevo dire a papà, io avevo già detto qualcosa a papà, pero!”
Laura: “No, non dirgli niente!”
Ester: “Non dirgli niente, come m’ha detto il Fabio, se lasciamo andare la cosa così come va, giustamente voi lo sapete adesso quello che è successo”
[…] Ecco, OK, tanto il papà e la mamma vi hanno cresciuto comunque e il papà vi ha sempre voluto bene anche se è capitato quello che è capitato.” […]


Ritengo particolarmente significative le seguenti parole di G. Nuzzi, pronunciate dopo l’intercettazione:
“Bossetti sicuramente ha il rammarico di non aver conosciuto il suo vero padre”.

Credo anch’io (come alcuni di voi) che la questione del figlio illegittimo non entrerà nel processo (perché, ormai, la situazione è ben definita e CHIUSA e, quindi, non ha alcun valore e non è utile, soprattutto per la Difesa!).
Sulla questione del DNA nucleare, non combaciante con il mtDNA, credo che discuteranno, invece, moltissimo e verranno elencati dettagliatamente riferimenti bibliografici precisi (sia da parte dell’Accusa che da parte della Difesa).
All’Accusa, come ha detto il Salvagni, spetta il compito di fornire PROVE inoppugnabili, alla Difesa è già sufficiente insinuare il dubbio…

Ivana ha detto...

Errata corrige
Ovviamente leggasi "però"

ENRICO ha detto...

“È impossibile che il medesimo attributo, nel medesimo tempo, appartenga e non appartenga al medesimo oggetto e sotto il medesimo riguardo .”

Applicando questo criterio razionale al caso in disamina, è chiaro che debba essere rigettato l’assurdo sulla base del quale il sig. Bossetti possa trovarsi ad essere (sulla base del DNA nucleare), e contemporaneamente a non essere (sulla base del DNA mitocondriale), Ignoto1."


fonte : https://colonnainfame2014.wordpress.com/tag/ignoto1/

Vanna ha detto...

Ancora si gira intorno a quel DNA... che a quanto pare si vuole far passare come l'unica ed inequivocabile prova sovrana della colpevolezza di B.

Quel DNA è uguale a quello ritrovato nella bocca di Melania appartenente a Salvatore che non poteva durare quel numero di ore, come ha scritto Annika.

Eppure fu anche quel DNA salivare a tenere dentro Salvatore.

(Di quello che ruotava intorno alla caserma e ai poteri forti si è stesa una pietra tombale, con discrezione).

Se è vero che il B. senior sapesse della tresca di E.A. e che E.A. non è stata solita avere una vita coniugale con alterne e allegre frequentazioni, ma si sarebbe ( lo dico con grande rispetto verso la donna e la famiglia) presa quella libertà SOLO per concepire poiché, forse, il marito non poteva e magari lo sapeva?

E se per questo motivo di complice privacy di coppia che non ha scalfito la coppia stessa, fosse rimasto serrato con pudore, e difeso?

Quella "bugia", se condivisa all'interno del nucleo familiare, andava rispettata.

Non sono stati bugiardi ma discreti, come gli altri che coprono altro.

Forse chi non è stato discreto è stato il Guerinoni a fare confidenze che si sono sparse a macchia d'olio.

Per concludere, in questa vicenda ci sono stati due pesi e due misure differenti e le "bugie" NON sono solo
nelle famiglie Azzuffi-Bossetti-Comi, ma anche nelle altre componenti entrate in merito alla vicenda, diventando "discrezione", " efficienza nei controlli", e deficienza negli stessi.

Le costruzioni e le tecniche dei poteri forti sono andate avanti con grande determinazione fino a incastrare forse una modesta pedina.

Per adesso mi fermo qui perché questo valzer intorno al dna, al silenzio della Arzuffi, non lo condivido.

Buona domenica a tutti.

Vanna

Gilberto ha detto...

Cara Ivana
Non c'è niente di peggio che interpretare dei dialoghi decontestualizzandoli. Dal contesto potrebbero significare una cosa, ma anche il suo contrario. Bisognerebbe conoscere non solo tutta la conversazione, ma anche quella che precede tra i parlanti che fanno seguito ad altre comunicazioni (che non conosciamo). I giudizi andrebbero sempre dati conoscendo tutti i piani discorsivi impliciti, sottointesi e allusivi.

Unknown ha detto...

A Mimosa

Quarto Grado quest'anno ha una buona base di imparzialità. Non lo seguo, ma sono tanti quelli che me ne parlano bene (al contrario di Chi l'ha Visto) e sono persone che stimo. Sturlese Tosi è un buon giornalista e di solito non scende a livello gossip... Ma permettimi di non credere a tutto quello che gli viene detto. Lui riporta e fa bene, ma 1800 euro per un esame del dna...

Comunque se è tutto vero, presto usciranno le intercettazioni dal carcere dove Marita lo dirà a suo marito e ne discuteranno...

Al momento non c'è una massa media che abbia ripreso la notizia di Tosi, anzi mi pare proprio che nessuno ne scriva... e questo mi fa pensare che in fondo in fondo la notizia non è così sicura...

Ciao, Massimo

Ivana ha detto...

Cara Ivana
Non c'è niente di peggio che interpretare dei dialoghi decontestualizzandoli.


Sì, Gilberto, sono d’accordo, tanto più che io stessa avevo già avuto occasione di affermare che non possono essere interpretate correttamente frasi decontestualizzate.
Riguardo ai contenuti dell'intercettazione, da me riportati, INFATTI, ho usato il condizionale: “entrambe SEMBREREBBERO ammettere quanto negato davanti alle telecamere”…

Ho anche riferito FEDELMENTE le affermazioni (NON smentite dal Salvagni! ) di Giorgio Sturlese Tosi e di G. Nuzzi.
Penso che tali AFFERMAZIONI siano state volutamente IGNORATE dalla Difesa, non ritenendole di alcuna importanza ai fini processuali… Credo che ai difensori convenga usare la massima discrezione (evitando, però, di fare dichiarazioni false) e, soprattutto, ritengo sia comprensibile che il Salvagni non abbia ammesso ciò che potrebbe danneggiare maggiormente l’immagine pubblica dei familiari del Bossetti, persone che, di certo, non sono coinvolte nell’uccisione di Yara…

Il Salvagni ha manifestato, invece, segni di aperta disapprovazione durante le parole di Luciano Garofano riguardo al mtDNA, e, poi, ha continuato a insistere sul contenuto "sangue - sangue" della traccia biologica...

Anonimo ha detto...


intervista a Salvagni per un veloce "ripasso"

http://www.panorama.it/news/cronaca/yara-bossetti-avvocato/

andres ha detto...

Grazie per avermi risposto, Mimosa.
E' noto il buon vecchio trucco di infilare in cella, con un indagato che non parla, un informatore o un poliziotto.Infatti mi era sembrato incredibile che Bossetti si fosse lasciato andare a confidenze mi era parso un altro giochino della procura in accordo con i media.Ora si viene a sapere che il PM trova inattendibile la rivelazione dello spione ma trova verosimile l'ammissione di colpa di Bossetti: ma dov'è la logica? Delle due, una.
In questa chiave, di totale (da parte mia, ovvio)sfiducia nella procura, leggo anche la storia dei "particolari" e del complice.Semplicemente non ci credo.
Anche io ho forti dubbi sugli indumenti, leggins in pessime condizioni ma non il giubbotto, e sulla ricostruzione dell'eventuale spogliamento e rivestimento di un corpo pressochè disfatto.Non me lo spiego.
Vanna, questa famiglia è stata massacrata in un modo ignobile. Ho sentito qualche settimana fa a Chi l'ha visto una simpatica testimonianza di un'anonima signora che raccontava di EA che cacciava i figli da casa per ricevere uomini.Quindi tutta Italia è convinta che EA facesse un antico mestiere. E le prove? La tv sta dando in pasto nel circo televisivo la dignità di una donna. Personalmente all'inizio ho creduto che i figli fossero del loro padre legale.Ora penso fossero di Guerinoni, ma che sotto, ci fosse stato un problema di sterilità e un accordo (ma anche no)col marito.Come dici tu, perchè vedere tutto come una montagna di bugie? EA viene descritta come una poco di buono, bugiarda, astuta.E, per una strana proprietà transitiva,lo è anche tutta la sua famiglia . A me sembra una povera donna che cerca di difendere un figlio.
Perchè avrebbe dovuto mettere in piazza i suoi segreti più intimi?

TommyS. ha detto...

Massimo

Ieri hai scritto:

"C'è da chiedersi anche come abbiano fatto i Bossetti ad allontanarsi da Bergamo visto il branco di giornalisti che stazionano a pochi passi da loro per fare giornalmente i servizi televisivi".

Ma ho anche visto che in tanti si sono domandati del perché i laboratori dell'Università di Torino ed il costo presunto di 1.800 €.

Nessuno sinora ha però dato la risposta più scontata e cioè che quei laboratori sono stati scelti perché lì vi lavora il consulente di genetica forense della difesa cioè la dott.ssa Sarah Gino.

Credo che sia la famiglia sia la difesa abbiano voluto avere in mano i risultati di analisi ufficiali del DNA da portare eventualmente in dibattimento. E questo per capire se la Procura stava dicendo il vero o se invece dietro il diniego della Ruggeri al test di paternità ci fosse qualcosa di sospetto.

Siccome a QG hanno detto che i risultati dei test sono stati comunicati a Marita Comi mentre stava dirigendosi presso gli studi di Matrix (intervista del 9 ottobre 2014). se ne deve dedurre che i prelievi ematici o dei tamponi buccali siano stati fatti direttamente a casa dei Bossetti (sicuramente alla presenza di testimoni) e la Gino, all'epoca già nominata consulente, si sia personalmente occupata di farli avere ai suoi colleghi del laboratorio di Torino.

Quanto al costo, sostenuto direttamente dai Bossetti per dare ufficialità all'esame (fosse stato gratuito e senza fatture/ricevute si sarebbero potuti avanzare sospetti) bisogna tenere in conto che gli esami saranno stati condotti sul padre Giovanni Bossetti, sulla sorella di Massimo e sul figlio maschio di quest'ultimo (anche solamente per l'aplotipo Y) e che contrariamente alle analisi ordinarie saranno stati considerati 21 marcatori STR oltre a quelli necessari per caratterizzare l'aplotipo Y. E questo per avere un confronto corretto con i genotipi/aplotipiY indicati dalla Procura per Ignoto1/Massimo Bossetti. Per cui i presunti 1800 € ci stanno tutti.

Personalmente era da un po' di tempo che non nutrivo alcuna speranza su un eventuale esame del DNA discordante da quello fatto fare dalla Procura, in quanto sempre più sono dell'idea che effettivamente su quelle tracce ci fosse il DNA "nucleare" (per me solamente quello, con tutte le conseguenze del caso) di Massimo Giuseppe Bossetti.

Rimane pur sempre molto strano e sospetto il fatto che la Ruggeri non abbia richiesto, come controprova e come richiesto dal GIP, il test di paternità tra Giovanni e Massimo Bossetti ed al tempo stesso sembra non abbia voluto una verifica delle analisi del DNA di MGB mediante prelievo ematico dopo l'arresto (anche per il test di paternità sarebbe stato opportuno analizzare ex novo il DNA di MGB).

Ma forse la risposta a tutto questo sta nel fatto che la Procura sa benissimo da tempo che nelle tracce biologiche più importanti (31G18, 31G20 e 31-3) non vi era il mtDNA di Bossetti per cui meglio non fare nulla fintantoché non l'avesse ordinato un giudice (nessun GIP o Riesame sinora ha voluto fare questo). Non fosse mai che venisse fuori ufficialmente che i mitocondri di Bossetti sono come quelli della stragrande maggioranza della popolazione, cioè normali mitocondri con DNA ben definito e non eteroplasmatico.

Gilberto ha detto...

@ TommyS.
Personalmente sono da sempre persuaso che Massimo Bossetti è figlio genetico del padre legale Giovanni Bossetti. Mi è bastato vedere le fotografie del padre legale per non avere più dubbi. Se è vero infatti che un figlio può anche non assomigliare al padre genetico per via dei fattori dominanti e recessivi che rimandano all'albero genealogico, è altrettanto vero che risulta del tutto improbabile una somiglianza con un padre che sia solo putativo. Posso anche sbagliarmi ma la faccenda Guerinoni non mi ha mai convinto.

andres ha detto...

Scusa Gilberto, ma non puoi avere una convinzione così granitica basandoti solo su un'eventuale somiglianza! Partendo dalle analisi fatte, mi sembra ormai definitivamente accertato che Bossetti sia figlio di Guerinoni.
Se fosse vero il contrario, Salvagni avrebbe avuto tutta la convenienza a divulgarlo, se non altro per insinuare un dubbio sull'opinione pubblica,dato che questo è un processo mediatico, con la conseguenza che giudici e giuria popolare siano fortemente condizionati dai rumors (infatti la Procura, finora non ha fatto altro che far uscire rivelazioni su rivelazioni). A meno che, come ho già scritto in un altro post,Salvagni non voglia fare, a sorpresa, durante il processo, un botto stratosferico, un colpo di scena che ribalterebbe tutto, col successivo sputtanamento dell'accusa.(bello per un film, ma...)
TommyS,ma ufficialmente verrebbero comunque fuori al processo. E allora?
Una domanda: l'eteroplasmia non causa delle patologie?

Gilberto ha detto...

@ Agnes

Tu dici "Partendo dalle analisi fatte, mi sembra ormai definitivamente accertato che Bossetti sia figlio di Guerinoni"

Scusa quali analisi? Quelle fatte sul retro di una marca da bollo vecchia di anni e con un reperto biologico mescolato con la colla?
Oppure sei al corrente di altre analisi? Per fare prelievi sul signor Giovanni Bossetti serve il suo consenso o una ingiunzione del tribunale. Se sei al corrente di qualcosa che non conosciamo, informaci.

Gilberto ha detto...

Intendevo andres nel post precedente

TommyS. ha detto...

andres

L'eteroplasmia può essere causa di patologie così come qualsiasi mutazione mitocondriale.

Da quanto però sono riuscito a capire l'eteroplasmia si verifica quando un individuo presenta due popolazioni di mtDNA, una normale ed una mutante. E questo può verificarsi sia a livello di singola cellula sia a livello macro in tessuti differenti od in tessuti identici. Ma, sempre da quanto sono riuscito ad appurare con le mie scarse conoscenze, non è che la popolazione mutante annulli quella normale. Esse coesistono per cui nelle tracce esaminate anziché trovare due aplotipi distinti ne avremmo dovuti trovare tre, uno dei quali coincidente con quello proprio di Bossetti come isolato dai campioni recuperati dal boccaglio dell'etilometro.

Comunque la questione dell'eteroplasmia presunta di Bossetti l'hanno tirata fuori solamente Giardina, con beneficio del dubbio e molto sommessamente, e Garofano, con certezza scientifica (basata su quali studi?) e molta prosopopea. A parte dover in questo caso produrre studi scientifici di settore universalmente accettati, l'unico modo per capire se Bossetti possiede questa eteroplasmia è quello di analizzare il mtDNA di suoi differenti tessuti (cosa che la Procura al momento non vuole fare). In assenza di questo Bossetti deve per logica ricadere nella maggioranza della popolazione mondiale che non è soggetta ad eteroplasmia.

Inoltre nei casi di eteroplasmia mi sembra che solamente alcuni, pochi, SNP presentino basi differenti, mentre gli altri sono uguali al mtDNA non eteroplasmatico. Per cui l'aplotipo mitocondriale della componente minoritaria avrebbe dovuto al massimo avere uno o due SNP differenti a quello di Bossetti, mentre invece è totalmente diverso.

Un sito che parla di questo in modo facilmente comprensibile è

http://www.laboratoriogenoma.it/prestazioni_sottocategoria.asp?IdCat=30&IdSubCat=153

Per quanto riguarda Garofano la sua tenacia nel difendere l'operato del magg. Pizzamiglio (suo collaboratore per molti anni in casi famosi e non) e del col. Lago, è commovente, ma a QG dovrebbero premettere che parla in qualità o di consulente del RIS o di amico ed ex collega di chi ha avuto in mano tutte le indagini scientifiche.

TommyS. ha detto...

Gilberto

Giuseppe Guerinoni è stato riesumato (e poi cremato defintivamente come Yara) grazie all'insistenza di Portera. Sui suoi resti ha lavorato la Cattaneo, controllata da Portera, e sono riusciti a determinare un genotipo nucleare ben definito e non ristretto a pochi STR. Genotipo che ha confermato quello isolato dal francobollo e dalla marca per la patente, dove però sembra fossero riusciti ad isolare solamente 16 marcatori.

In questa indagine sono troppe le persone coinvolte che hanno avuto a che fare con il DNA di Ignoto1 (perlomento quello riassunto in forma numerica), per pensare che abbiano taroccato i numeri con il rischio di uno sputt.....to galattico in Corte d'Assise.

TommyS. ha detto...

In merito alla "confessione" di Bossetti, che sta tenendo banco su molti siti di cronaca gossip, c'è veramente da rimanere basiti.

Prima di tutto bisognerebbe un po' capire che personaggio sia il "compagno di cella" di Bossetti che ha diligentemente raccolto su un diario le confidenze di chi sinora non ha mai ammesso alcuna colpa neanche al cappellano del carcere e nonostante le promesse di una lieve condanna.

Loredano Busatta, il nome lo ha fatto solamente QG mentre gli altri media parlano sempre di un detenuto generico, è una vecchia conoscenza della giustizia e già assiduo frequentatore delle nostre colonie penali. Basta cercare su Google il suo nome e si scopre di continui arresti e detenzioni in carcere (a Brescia presentò un esposto alla CEDU per le condizioni della sezione di isolamento nella quale era stato messo, non subito dopo l'arresto, nel 2013). Sebbene appunto in carcere ancora nel 2013 (custodia cautelare poi scaduta per termini), deve essere stato rimesso in libertà poco dopo (solamente per Bossetti e gli altri indagati noti a livello nazionale grazie ai media non decadono mai i motivi della custodia cautelare), tanto che ha potuto tranquillamente, non redento, continuare a delinquere e compiere, tra gli ultimi reati, diverse rapine a dei supermercati della lombardia. E questo sino all'ottobre 2014 quando viene arrestato assieme ai suoi complici.

Ora personalmente non ho trovato alcuna notizia relativa a reati di pedofilia, stupri ed altri che possano aver giustificato il fatto che sia stato messo in cella assieme a Bossetti nella Sezione Protetti del carcere di Bergamo. Ad eccezione chiaramente dell'eventualità che Busatta sia diventato un collaboratore di giustizia che magari ha permesso l'arresto di tutta la banda. Ma in questo caso molti più dubbi sorgerebbero sul suo racconto e sui motivi reali dello stesso, a conferma dei timori che la Procura, sebbene ufficialmente ostenti una sicurezza granitica, ha di arrivare al dibattimento e vedersi annullati tutti gli indizi contro Bossetti.

Difatti se consideriamo tutti i principali indizi a carico di Bossetti si ha:
- prova/indizio genetico fortemente inficiata da troppe stranezze, ultima quella dovuta all'assenza del mtDNA di Bossetti
- indizio fornito dai tabulati telefonici già smentito dal primo Riesame
- indizio fornito dalle analisi sui computer smentito ultimamente anche da una relazione del RaCIS
- indizio fornito dai testimoni oculari da fantascienza (a partire dalla donna che venne avvicinata da Bossetti vicino al cimitero per arrivare a quella che ricorda di averlo visto assieme a Yara), già smontato dal Riesame
- indizio sulle fibre del sedile ritrovate sui leggings di Yara, che presenta tutt'altro che conclusioni certe a causa dell'ampia diffusione di quei tessuti e sulle modalità di accertamento tecnico
- indizio sui filmati di videosorveglianza che fanno acqua da tutte le parti (ad eccezione di quelli della telecamera Polynt 2 che però sono leggermente sospetti a mio parere) per questioni di concatenamento degli orari e certezza sul veicolo inquadrato
Taccio sugli indizi minori che valgono come il due di picche se non per fare scarmazzo sui media.
Da aggiungere inoltre che molti indizi forniti dagli accertamenti tecnico scientifici rischiano di non essere ammessi a processo a causa delle modalità con le quali sono stati effettuati.

Per cui personalmente vedo quest'ultima testimonianza come una manovra disperata da parte di una Procura che se non si trovasse in seria difficoltà non avrebbe alcun bisogno di ricorrere a finti testimoni che puzzano come i bidoni della spazzatura di un ristorante di pesce.

andres ha detto...

Gilberto, per le analisi su Guerinoni ti ha già risposto TommyS.
Per quanto riguarda le analisi di Bossetti padre,iol permesso deve essere dato per analisi ufficiali, non per quelle fatte fare dalla famiglia stessa.
Grazie TommyS, mi hai dato una spiegazione, riguardo l'eteroplasmia, chiarissima.
Nella risposta a Gilberto scrivi che, essendo molte le persone coinvolte, è impossibile che abbiano taroccato i numeri.Annika, però disse che un DNA può essere creato facilmente
in laboratorio. Ris e Procura, avendo fatto grossi errori e speso un mucchio di denaro pubblico, si sentono stringere in una morsa. Per questo fanno quadrato,utilizzando i media, pilotando l'informazione con rivelazioni continue e farlocche.
Personalmente ho forti sospetti.

andres ha detto...

Nessuno sa niente se i due video di Anonymous sono autentici o falsi?

Gilberto ha detto...

@ andres e TommyS.
Stiamo sempre parlando di reperti che non esistono più (ma forse almeno la marca da bollo esiste ancora...) Non c'è più il cadavere di Guerinoni (cremato come Yara), non c'è più la macchia con il Dna di Massimo Bossetti... Di cosa stiamo parlando? Potrà la difesa pretendere una verifica?

magica ha detto...

di genetica non me ne intendo . ma quoto un commento letto in questo blog .
la traccia che non esisteva negli slip della ragazza , è stata fatta comparire dalla traccia della saliva di bossetti, tratta dall'alcol test. da questo fatto si presume la grande quantita' di cellule nel reperto :reperto
fresco .
la certezza del coinvolgimento di bossetti . è stata determinante . un lavoro pressapochista .

TommyS. ha detto...

andres

Sembra vi sia stata una smentita ufficiale da parte di Anonymous

https://www.facebook.com/operation.payback.ita?ref=stream&fref=nf

8 marzo 2014

Purtroppo qualche giorno fa la pagina
https://www.facebook.com/anonymousitalyoperation
a noi collegata è stata rubata ai legittimi amministratori e al momento non sappiamo se verrà recuperata.
Vi invitiamo a diffidare di qualunque notizia verrà pubblicata su di essa (come nel caso del video di Yara postato qualche giorno fa) in quanto opera di millantatori.


Il 10 marzo Anonymous annuncia di aver ripreso totalmente il controllo della pagina FB e di aver rintraccia il "fantomatico Anonymous X".

Gran bella figura!

Il profilo Tweet è stato a sua volta chiuso, non si sa bene da chi (come avevo chiesto qualche giorno fa ad un presunto Guy Fawkes.

In ogni caso chi è in grado di hackerare la pagina FB di Anonymous, aprire un profilo Tweet pubblico (inviando tweet a mezzo mondo) e pubblicare video su Youtube a firma finta di Anonymous (sono ancora online)?

Non credo la difesa di Bossetti o gli sparuti garantisti che scrivono su questo blog.

La cosa è sempre più sospetta e puzza di manovre sotterranee.

Fossi negli inquirenti ma soprattutto nei colpevoli di questa vicenda mi preoccuperei ancora di più.

TommyS. ha detto...

Gilberto

Non credere che con quello che ho scritto e penso io abbia cambiato convincimento sull'innocenza di Bossetti.

Al pari tuo anch'io spererei in una sorpresa con botto all'udienza preliminare con il GIP che manda tutti a casa, ma ci faccio poco affidamento.

Spero però nelle motivazioni della Cassazione che possono anche imporre dei paletti ben precisi sull'ammissibilità come prova delle analisi genetiche non condotte ai sensi dell'art.360 cpp. Sarebbe la più grande fortuna per Bossetti e la sua difesa.

Perché quello che temo fortemente è che a processo si vada con una serie di indizi tutti zoppi e sbilenchi che però la Corte potrebbe "considerare nel loro insieme" (vedi recenti pronunciamenti della Cassazione che hanno portato agli obbrobri giuridici delle condanne a Stasi e Knox/Sollecito) per poter condannare Massimo Bossetti, fregandosene magari anche delle perizie ordinate dalla stessa Corte.

andres ha detto...

TommyS, grazie dell'informazione. Accidenti, fregare Anonymous è mica pizza e fichi!Non si tratta di persone qualsiasi. Bisognerebbe vedere a chi giova. Riguardo all'ultima riga del tuo post, risponderei che dipende da chi sono i colpevoli.
Comunque che peccato, ingenuamente ci avevo sperato nell'intervento di Anonymous.

TommyS. ha detto...

andres

Mi avevi chiesto se l'eteroplasmia può causare patologie più o meno gravi e ti avevo già parzialmente risposto.

Nella documentazione che ho consultato ho trovato in particolare che le mutazioni mitocondriali possono essere causa di patologie anche molto gravi.

In particolare, con riferimento all'eteroplasmia viene definito come "effetto soglia" il rapporto limite tra mtDNA mutato e mtDNA inalterato, oltre al quale si hanno disfunzioni patologiche. IL valore di tale rapporto è tanto più basso quanto più il tessuto o l'organo ha elevato fabbisogno energetico.

Se mai l'eteroplasmia di Bossetti fosse la causa dell'anomalia nell'analisi del mtDNA, avremmo un un valore dell'"effetto soglia", indipendentemente dall'origine del DNA, tendente all'infinito. Ma Bossetti di salute sembra stare molto bene a parte un presunto mal di schiena (non consideriamo il tumore al cervello inventato per assentarsi dal cantiere).

------------------------
In ogni caso oggi, puntuale ed attesa, è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio. Credo che il GUP non aspetterà molto per fissare la data dell'udienza preliminare. Spererei solamente fosse successiva alla pubblicazione delle motivazioni della Cassazione.

andres ha detto...

Si, TommyS, infatti avevi già risposto ad un mio post sotto un altro articolo. Avevo già sentito dire che l'eteroplasmia poteva portare patologie gravi, ma non ne ero sicura. Ora tu me lo confermi.
Dato che Garofano in tv ha usato l'eteroplasmia per giustificare la stranezza delle analisi sulle tracce trovate su Yara, le cose sono due: o è molto ignorante nella sua materia o usando termini scientifici che pochi conoscono, getta fumo negli occhi, non sapendo come giustificare altrimenti l'anomalia. Io propendo per la seconda.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.

orbene, ecco l'eteroplasmia...
insomma, bossetti è l'essere più sfigato della terra....
MA la vera-verità che spunterà fuori al pro-cesso sarà che...
bossetti NON è umano!!!!
è sicuramente alieno. marziano?
vulcaniano?
no, peggio... è BOSSETTIANO.
ciò spiegherebbe tutte le anomalie presenti e future (chi sa cosa si inventeranno ancora) sul DNA.
e per togliersi anche il minimo dubbio verrà fuori..
verrà fuori dalla tasca interna del giubbino della povera yara una foto-polaroid con data impressa 26-11-2010 del selfie yara-bossetti davanti alla palestra.
così tutti-tutti-tutti si convinceranno e si metteranno il cuore in pace.
temo di aver esagerato..... o forse no?

MAX sempliciotto

andres ha detto...

Esagerato? Dopo tutte le prove regina, verità assolute, video che incastrano, balle stratosferiche che più di così non si può...direi di no, non hai esagerato! Poi se lo dice Garofano dalla Federica,lo ripete tra le smorfiette Barbara e lo riprende l'altra Barbara e magari l'inquietante sadomaso Bruzzone da Vespa...nel giro di due giorni il caso è chiuso!
Come, dopo tutto sto' tempo si trova la polaroid? Embè? Ci hanno messo 4 anni a esaminare i giri del cassonato! Cassonato che,prima, all'epoca di Fikri era un furgone (F.aveva un furgone),
poi,diventò un cassonato (B.aveva un cassonato).
Ma per arrivare alla verità , questo ed altro!

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.

link conclusivo, riepilogativo, di delitti strani e modus operandi...

https://escogitur.wordpress.com/2013/03/18/lomicidio-massonico-tutti-lo-vedono-tranne-gli-inquirenti-rosa-rossa-stragi-di-stato-cogne-ed-erba-sarah-e-yara/

EH, che valga la pena di ritirarsi in buon ordine?

Statemi tutti bene.

max se-m-pli-cio-t-to.

Gilberto ha detto...

Sì Max forse adesso stai proprio esagerando. Non mi sembra il caso di tirare in ballo la Massoneria. Esoterismo e astrologia li lascerei stare. Rimarrei ai fatti che bastano e avanzano...

Vanna ha detto...

Hai ragione Gilberto:
" Rimarrei ai fatti che bastano e avanzano..."

dici,...eppure quei fatti stranamente, appaiono legati dal filo rosso dell'inspiegabile che può diventare spiegabile, secondo quell'ottica.

Quella teoria che appare assurda, priva di senno e inutile, tanto che viene scartata dai più che preferiscono vivisezionare i fatti come appaiono o ce li fanno apparire, potrebbe al contrario aprire scenari diversi di comprensione su come gira il mondo e come sempre ha girato.

Max "sempliciotto", per me non sta esagerando presentando nuove inquietitudini, anzi, potrebbe apportare una ventata di aria nuova per capire teorie diversamente credibili.

Andiamo ai DNA di Salvatore, di Bossetti, alla semenogelina, certo non è bastata la preparazione di Annika, la lettera che ha scritto a quelli del settore, per considerare validamente la sua preparazione.

Anzi, si è un po' saltata quella teoria di analisi farlocche, si tentò di svalutare il suo dire sul suo pseudonimo per non crederle, difatti ancora si gira intorno al DNA.

Quindi non reggono sia le teorie scientifiche odierne sia quelle oscure per capire il perché dei fatti.

Tutto può avere la sua utilità se pone domande alle quali ognuno è libero di dare le proprie risposte.

Per concludere: le prove oggettive, sperimentali con regole scientifiche, matematiche sono determinanti per la conoscenza.

Quelle che invece non rientrano nel
metodo scientifico, possono essere altrettanto valide perché si basano
su altro modo di vedere e di sentire.

Può accadere allora che il metodo "scientifico" utilizzato nei casi che andiamo dibattendo, non riesca a spiegare del tutto l'accaduto, l'altro sì.

L'odio e le altre emozioni, ad esempio, non si possono provare scientificamente con teoremi e leggi, eppure esistono, ci stanno, perchè si sentono... dentro.

Era già accaduto a Cassandra che "vedeva" diversamente ma non fu creduta, ed ebbe ragione.

E' un mito?
I miti raccontano la storia dell'Uomo che si ripete sempre uguale.
La Conoscenza ha bisogno di apporti molteplici che si devono conoscere prima di scartarne qualcuno a priori, e magari confutare, a mio parere.

Vanna




Gilberto ha detto...

Sì Vanna, quello che dici è vero, esiste un contesto più vasto dove entrano le passioni umane (l'amore e l'odio) e tutto quello che da sempre muove oscuramente la storia umana. Un contesto importante per comprendere le pulsioni e i moventi, i vissuti e gli istinti. Quando però cerchiamo di comprendere quello che accade, non possiamo che attenerci ai fatti, quelli che conosciamo, magari sforzandoci di spingerci sempre più in là nella comprensione, ma senza avventurarci così lontano da smarrire il senso della realtà...

andres ha detto...

Aggiiungerei,avendo letto l'articolo segnalato da Max, che, partendo da quei presupposti(credibili o incredibili, non ha importanza) sarebbe inutile ogni indagine alternativa,ogni difesa tempo sprecato e la causa persa in partenza.
Io sono convinta che dietro a questo delitto ci sia molto di più del muratore Bossetti: altri scenari, che non sono stati presi in seria considerazione.Sono convinta che la procura abbia giocato un pò sporco e in accordo coi media abbia voluto creare, per vincere ad ogni costo, un clima ostile. Sono però convinta che i motivi siano molto più terra terra:indagine condotte malissimo dall'inizio,l'arresto di Fikri,lo sbandierare di un esperimento, mai tentato prima, con una spesa enorme, il giulivo proclama di un ministro troppo frettoloso. La posta in gioco è salvarsi faccia e carriera tutti: procura, Ris, esperti professoroni,conduttori televisivi, garrulo ministro ecc.
Niente di esoterico nè complottistico massonico, ma una molto più miserevole incapacità e
"umana" paura.

Vanna ha detto...

Grazie Gilberto e Andres per aver risposto in modo equilibrato,con valide e sagge considerazioni.
Condivido completamente!

Ivana ha detto...

Pare che "sarà l’avvocato Paolo Camporini ad affiancare Claudio Salvagni nella difesa di Massimo Bossetti." e pare che "la battaglia giudiziaria inizierà il 27 aprile, la data per la quale il gup Ciro Iacomino ha fissato la prima udienza preliminare." :
http://ecodibergamo.it/stories/Cronaca/yara-secondo-legale-per-bossettie-il-capo-dei-penalisti-di-como_1112031_11/

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