giovedì 19 giugno 2014

Yara Gambirasio. Il caso Bossetti e le prove immaginarie...

Articolo di Gilberto Migliorini

I leggings di Yara da cui si è estratto il dna
Nella vicenda del signor Bossetti ci sarebbe qualcosa di comico se non fosse che il pover’uomo è coinvolto in un efferato delitto. Lo dico perché, naturalmente, lo credo estraneo a tutta la vicenda. La comicità comincia quando il poveretto cade letteralmente dalle nuvole, più stupefatto forse che spaventato per qualcosa che gli capita tra capo e collo e che lo eleva al rango delle cronache, non nelle vesti di tombeur de femmes, ma in quelle del pedofilo. Io credo che deve essersi sentito come uno capitato sul palcoscenico sbagliato a far da protagonista di un cold case nelle vesti dell’assassino e nonostante non avesse proprio le physique du rôle. Non ne ha l’aspetto e già nelle prime fasi non sembra proprio quello che per anni si è aspettato di poter finire nelle maglie della giustizia, sembra più che altro uno che si sta chiedendo perché diavolo sia stato scelto proprio lui per quel ruolo, cosa ha fatto per meritarsi tale palcoscenico.

Che gli inquirenti non abbiano in mano niente è evidente, salvo per la stampa che si è buttata come al solito sull’osso cercando di rosicchiare tutto quello che si può rosicchiare, cioè centrifugando il niente. Vediamo allora quali sarebbero gli indizi, lasciando per ultimo il mitico Dna (la prova regina per dirla in modo aulico e regale come merita una delle prove scientifiche che a livello internazionale hanno raccolto un sacco di errori giudiziari).

- Si dice che il cellulare dell’indagato abbia agganciato la cella di Mapello. Visto che il signor Bossetti abita a Mapello mi piacerebbe sapere cosa ci sia di tanto strano nel fatto che il suo cellulare abbia intrecciato quel campo elettromagnetico. O forse, se ne avesse agganciato un altro sarebbe stato ancor più sospetto?

- Si contesta che all’epoca della scomparsa della ragazza fosse stato visto un furgone chiaro e che Bossetti possegga un furgone chiaro. Prima di tutto mi risulta che i furgoni sono o chiari o scuri se non viene indicato un colore preciso: non so la statistica, ma detta così possiamo dire al 50 e 50. Dove ci sia un indizio non riesco a capire, tenuto conto che quello del Bossetti è, fra l'altro, un furgone aperto, tipo camioncino con sponde e quant'altro (link conferma).

- Ma la ciliegina sulla torta è la polvere da cantiere trovata nei polmoni di Yara, un grave indizio visto che Bossetti è un muratore (come dire che se nello stomaco di una vittima fossero trovati i resti di un panino sarebbe un indizio nei confronti di un panettiere o se nel piede si fosse trovato conficcato un ago sarebbe un indizio nei confronti di un sarto)


La prova del Dna (del quale peraltro non si conosce né l’integrità, come sia stato repertato - tenuto conto che il cadavere della povera ragazza è rimasto per mesi all’aperto) avrebbe un valore solo in un quadro indiziario preciso e circostanziato e tenuto conto che con 18.000 campioni si può ritenere ragionevolmente che si tratta di una corrispondenza del tutto casuale.



In conclusione pare (salvo qualche asso nella manica da parte degli inquirenti, ma che appare improbabile) che nei confronti del povero Bossetti non ci sia niente di niente e trovo strano che non venga subito rilasciato per una assoluta mancanza di indizi.





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22 commenti:

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Gilberto, in base a cosa credi che Massimo Bossetti sia innocente?
Capirei se avessi detto che non eri certo della sua colpevolezza, sarebbe comprensibile.
E' una sensazione basata su cosa? Sei certo che sia stato vittima di un complotto?
Sai cose che noi non sappiamo? Se è così ok, altrimenti è una sensazione
che rispetto, ma mi sembra un tantinello azzardata, allo stesso modo in cui è azzardata
quella di chi invece lo crede già colpevole.
La differenza è che le due sensazioni nascono, una, quella di chi non è certo ma dubita della sua innocenza, da un insieme di informazioni, senza dubbio discutibili, ma pur sempre convoglianti.
Il fatto che Yara avesse nei polmoni quelle polveri significa che è stata portata in un posto dove tali polveri si potevano respirare, e facendo il Bossetti quel lavora avrà avuto sicuramente più possibilità di altri di portarla in un cantiere, dove magari stava eseguendo dei lavori, e avrebbe potuto avere le chiavi. La cella telefonica potrebbe essere anche quella di casa sua, ma dimostra cmq che in quel periodo lui non era a Roma o dove vuoi tu, e che quindi potenzialmente avrebbe potuto farlo. Il fatto che il dna non ci dia la certezza è vero, ma è innegabile che ci insinui il dubbio che possa essere così.
L'altra sensazione dicevo sopra, la tua , come nasce e viene alimentata?
Ciao Sira

magica ha detto...

buonasera a tutti
mi chiedo perchè in 4 ann non sia mai stata fatta la prova del DEL D.N.A bossetti,eppure scomodarono paesi e paesetti per poter trovare l'asassino ..infatti avendo quello di guerinoni era un gioco da ragazzi scovare il colpevole. gli inquirenti hanno dovuto escogitare uno espediente per beccare bossetti.
come mai?

tabula ha detto...

il papà di Yara faceva il geometra di cantiere? come mai Bossetti lo vide in un cantiere?

del resto la scelta di Yara è necessariamente casuale, quel giorno non doveva nemmeno andare in palestra, non aveva allenamento, portava solo uno stereo al posto di sua sorella. quindi la mia suggestione su ritorsioni di cantiere, cade.

per inciso: in zona Bergamo son quasi tutti "magutt", muratori.
Non mi pare sconvolgente coincidenza appellarsi al mestiere dell'indagato.

La polvere respirata di sicuro è quella del cantiere di Mapello, dove fiutarono i cani, il che rende irrilevante l'abbia respirata sul furgoncino. verde come quello dell'indagato, o bianco come quello videoregistrato, dipende dall'umore della presentatrice.

magica ha detto...

Dichiarazioni che scagionano totalmente Bossetti.
Un suo amico intimo, un idraulico di 34 anni, Maiolica Ermes, con il quale condivide la stessa passione per gli animali, giura che il giorno della scomparsa di Yara, i due erano in viaggio per partecipare ad una mostra canina. Lo conferma il fatto che il suo Pincher abbia anche vinto un premio che attesta la veridicità delle dichiarazioni.

Ha dichiarato alla stampa:

“Siamo partiti alle ore 11,30 circa per dirigerci alla mostra e Giuseppe è sempre stato con me fino a notte inoltrata. Quando l’ho accompagnato erano le 2 del mattino. Non l’ho perso di vista un solo istante e la mostra distava circa 250 km da casa.”

Dichiarazioni, che se risultassero essere vere, scagionerebbero totalmente il presunto Assassino.

Ci chiediamo se il padre genetico di Bossetti possa aver avuto altri figli e se le indagini abbiano preso in considerazione anche quest’ipotesi.




Minnie ha detto...

Buonasera a tutti!
La storia dell'amico intimo pare una bufala: il giornale che la riporta è satirico e se cercate il nome dell'amico su FB viene fuori un soggetto che si prende gioco di vicende drammatiche, purtroppo ..
Il circo si è messo in moto !
Concordo con il pensiero di Sira ..

magica ha detto...

infatti anche a me pare un bufala .
le gare canine le fanno solitamente di domenica .
che giorno era quando scomparve la yara? partire alle 11,30 di un giorno qualsiasi e lasciare il lavoro per recarsi alle mostre canine non lo credo fattibile .
.
era solo per confermare le bufale mediatiche in corso da parte dei media

Gilberto ha detto...

A Sira Fonzi
Ti invito a non attribuirmi cose che non ho mai detto. Nei due articoli postati sul caso in parola non ho mai parlato di complotto. Mi sono riferito esclusivamente ai fatti di pubblico dominio argomentando l’inconsistenza degli indizi. Per quanto non conosco ho correttamente lasciato aperta la porta a altre informazioni delle quali potrebbero essere in possesso gli inquirenti (qualche asso nella manica che però al momento non sembra esistere).

Anonimo ha detto...

da IL FATTO di cronacadel 19-06

IL MIO DNA SUL CORPO? NON SO PERCHE’” Interrogato sulla presenza del suo Dna sul corpo della ragazza dopo il ritrovamento nel campo di Chignolo d’Isola del 26 febbraio 2011, Bossetti ha detto di non spiegarsene la ragione. Inoltre, secondo quanto riferito dal legale, Bossetti avrebbe appreso solo questa mattina di essere figlio illegittimo e questo lo avrebbe “sconvolto”. ”Ieri – ha spiegato ancora il legale – è stato fatto il dna sul signor Bossetti ed è stato confermato che il dna non è quello del mio assistito”.
Come mai si sostiene il contrario???

Anonimo ha detto...

da "IL MESSAGGERO" 20-06


Resta in carcere Massimo Giuseppe Bossetti, 44 anni, sposato, padre di tre figli, fermato con l'accusa di aver ucciso la tredicenne Yara Gambirasio. Il gip Ezia Maccora ha disposto la misura cautelare in carcere, ritenendo sussistenti gli indizi di colpevolezza, ma non ha convalidato il fermo poiché «dagli atti non si desume il pericolo di fuga

filippo ha detto...

resto sgomento quando anche di fronte a prove scentifiche che non lasciano alcun dubbio, comunque sia in questo paese nulla è dato per certo e la giustizia anche nel caso Yara, può riservarci delle amare sorprese. Abbiamo gente in carcere, colpevole o meno che sia, anche in assenza di prove certe (penso a Parolisi o ai 4 anni fatti da Knox e Sollecito) e qui in preseza di una prova inconfutabile c'è pure il rischio che l'imputato non confessando possa farla franca è c'è pure gente qui che in base al nulla parla parla di estraneita del Bossetti??! Ma scherziamo? Sincermanente il mio pensiero è che l'assist migliore a favore dell'imputato non l'abbia fatto il ministro Alfano ma proprio il procuratore di Bergamo affermando, per polemizzare con in ministro, che l'imputato è comunque un presunto innocente!! Ma come dico io: avete impostato tutta l'indagine sulla prova del dna e quando trovate la corrispondenza perfetta invece di essere soddisfatti e dichiarare che il caso è risolto parlate di presunto innocente??? Cosa avrà pensato l'imputato quando l'avvocato (insopportabile gallina) gli avrà sicuramente comunicato le parole del procuratore? Finchè mi dichiaro estraneo sono comunque un presunto innocente, giusto? Un annotazione: gli amici dell'uomo, ho letto, lo soprannominavano "l'animale" per i suoi irrefrenabili istinti sessuali, questo non è un animale ma un mostro che va fermato! E mi sorprende leggere che anche di fronte a prove certe ci siano innocentisti pronti a difendere l'indifendibile!

Sira Fonzi ha detto...

GILBERTO Non ti ho assolutamente attribuito cose non dette, se leggi bene ci sono dei punti di domanda come a dire che per affermare che lo credi totalmente estraneo, e sono parole tue, devi avere una motivazione molto forte e ben strutturata. Al contrario rimane una sensazione vhr sinceramente non comprendo solprattutto se espressa da una persona dell tua elevatura. Polemiche e incomprendioni a parte però non mi hai detto, sempre se ti va, il perché lo credi estraneo

PINO ha detto...

FILIPPO e SIRA
Qui si sta tergiversando oltre misura, senza, evidentemente, rendersi conto che certe prese di posizione possano connotarsi solo come presunzione e marcato spirito di contraddizione.
In questo caso di lampante colpevolezza, non solo confermate dall'assunto scientifico, ma anche da quello investigativo, si notano assurdi, quanto vani tentativi di rendere nullo il lungo e certosino lavoro degli apparati giudiziari.
Da più parti, parolai e pseudo esperti di giurisprudenza giostrano, quasi come per gioco, a cercar pulci in un pelame che ne è esente.
Perche?
Perchè, una volta tanto che si ottengono risultati positivi, fra i mille casi irrisolti, non si esulti?
Si vuole essere, sempre e ad ogni costo "Bastian contrari"?
La proverbiale ponderatezza di Massimo Prati, basta ed avanza, per restare nel giusto: cosa vogliamo di più?

PINO ha detto...

p.s. FILIPPO e SIRA

Condivido pienamente i vostri punti di vista!

filippo ha detto...

Pino, infatti! non capisco sinceramente questo movimento innocentista improvvisamente nato per salvare un mostro conclamato e accertato. Uno dei pochi casi in Italia dove c'è una prova certa. E la si vuole mettere pure in dubbio.... Non vorrei che per far fuori un ministro si decidesse di liberare un mostro....ahimè in Italia ormai tutto è possibile.

filippo ha detto...

forse forse il motivo politico ci sta eccome.. ma chi vuole tutelare questo procuratore la famiglia della povera ragazza o un colpevole accertato???
http://www.ilgiornale.it/news/interni/altro-schiaffo-ad-alfano-procuratore-bergamo-bossetti-andava-1029798.html

Minnie ha detto...

@magica
il 26 novembre 2010 era un venerdi .

Unknown ha detto...

Tanto per garantire che ho scritto il vero:

Ora è chiaro a tutti, non solo a me che poi mi sono informato in prima persona, che le informazioni sull'analisi del Dna effettuate, date a livello nazionale e a gran voce da tutti i media la sera del 18 giugno, prima dell'interrogatorio di Massimo Bossetti, erano false. Infatti il Gip Vincenza Maccora, il 19 giugno, giorno successivo a quello della grancassa mediatica, scrive sull'ordinanza di custodia cautelare:

Nel proseguo delle indagini potranno essere utilmente effettuati accertamenti volti a confrontare il DNA di Giovanni Bossetti e di Bossetti Massimo per stabilire il rapporto di filiazione tra gli stessi...

Nel proseguo delle indagini, chiaramente perché si è certi di non aver fatto errori dato che, come detto dal procuratore Ruggeri, si è analizzato anche il dna del fratello non gemello e si è scoperto che non corrispondono. Quindi sono fratellastri lui e i gemelli Massimo e Laura.

Ed io mi chiedo: se un domani si scoprisse che Massimo Bossetti e suo padre sono perfettamente compatibili, che è l'altro fratello ad essere il frutto di una colpa (tradimento), che figura ci farà la procura e il procuratore capo che ha detto che al momento non sussiste l'esigenza di fare una simile analisi?

Sono io che sbaglio quando mi faccio troppi scrupoli credendo che poco costi fare una veloce analisi in più?

Massimo

Anonimo ha detto...

Filippo, evidentemente il colpevole per ora non è ancora accertato, ma presunto. Inoltre se la notizia non fosse stata diffusa così precipitosamente si sarebbero salvaguardate in primo luogo le indagini, e non mi sembra cosa da poco.
Sandra

filippo ha detto...

mi chiedo come si fa e a che prò avere dubbi in un caso che è stato per fortuna risolto. La traccia di dna trovata all'interno degli slip era sua, le cella telefonica fuori dalla palestra ha agganciato il suo telefono che poi è rimasto spento (guardacaso) tutta quella notte, inoltre fa il muratore e la povera ragazza aveva addosso tutte sostanze legate all'edilizai, ma cosa volete di più per incriminare un mostro che ha ucciso e seviziato una povera ragazza? Io spererei che il mostro fosse giudicato in Texas altro che garantismo estremo all'italiana, garantismo che viene speso stranamente solo con i mostri ma che non vedo quando ad essere condannati anche per reati minori ci sono persone sbatture in cella senza un minimo di prova!

Anonimo ha detto...

Vogliamo dargli una medaglia per meriti delinquenziali?

Ma dove c...o si vuole arrivare?

Sembra una gara a chi lancia più salvagennte, per aiutare chi sta per annegare.
Bruno

Stefania ha detto...

Bruno, ti piaccia o meno (ma questo è un altro discorso) la Giustizia italiana condanna, si spera, quando si pensa l'imputato colpevole oltre OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO. Il nostro discutere serve solo per evitare sia di condannare un innocente sia di lasciare a piede libero un delinquente. Ti pare poca cosa? Forcaioli della prima ora se ne trovano in ogni dove. Ma, per fortuna, sono necessarie prove inconfutabili per condannare. Poi io sarei per buttare via la chiave, quando si è certi, ben inteso.

Stefania

Anonimo ha detto...

Anch'io se è stato lui lo vorrei dentro a vita. D'altra parte le indagini sono all'inizio e il DNA è il punto di partenza e non di arrivo... non sono io a dirlo, ma la Procura stessa. Personalmente non faccio altro che sospendere il giudizio su questo caso finchè non usciranno fuori altri elementi di indagine. Riguardo al DNA, da cittadina mi sentirei sicuramente piu' tranquilla se l'esame fosse ripetibile in eventuale fase processuale.
Sandra