venerdì 31 gennaio 2014

Per la corte d'appello bis Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono colpevoli. Siamo arrivati alla commedia giuridica che si fa farsa... oltre c'è solo la fossa

La giustizia sta morendo e a me da anni non piace che i giudici emettano sentenze "in nome del popolo italiano": perché di quel popolo faccio parte, ma di tante sentenze colpevoliste basate sul nulla non condivido né un punto né una virgola. Mi riferisco alle condanne di Annamaria Franzoni, di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, di Salvatore Parolisi e tanti altri meno famosi, alcuni fortunatamente ora riabilitati. Mi riferisco anche alle ultime due condanne che hanno colpito Amanda Knox (28 anni di carcere) e Raffaele Sollecito (25). Quindi pregherei i prossimi giudici che si troveranno a dar ragione al pubblico ministero sulla base di un nulla indiziario, di cambiare la formula e dire: "in nome della procura e delle sue convinzioni...". Siamo arrivati al limite? Forse no, ma ci siamo molto vicini perché da quando esistono i processi indiziari non c'è più certezza di nulla. Hai voglia ad avere un alibi! Quale alibi pensi di avere? Basta che un patologo non dia certezze, così da far stare la morte in una range di due o tre ore, che venga indagato per complicità chi te lo ha fornito e il tuo alibi non c'è più e tu, caro il mio indiziato che pensi di non entrare mai in un tribunale, sei fregato e di certo condannato. Perché di fronte alle parole di una procura che alla stampa dice di avere buoni indizi, i media sparleranno, gli opinionisti ti additeranno e tutto il resto passerà in secondo piano anche in tribunale: a partire dalla logica banale, capibile da tutti, per arrivare a quella investigativa e al buonsenso processuale. Perché ogni tua parola e ogni tuo gesto verranno soppesati e modificati in maniera colpevolista (che ci vuole?).

Tanto si sa che in diversi casi criminali chi indaga non si basa sui dati certi, che per confermare le proprie tesi ragiona usando la psicologia sui comportamenti dell'indagato, quando ancora non sa di essere indagato, unendo il tutto alla casistica, alla statistica e alla propria convinzione: quindi l'impianto colpevolista poggia sul pensiero di poche persone che gestiscono il potere e possono anche manipolarlo mediaticamente per portare l'opinione pubblica, in gaudente gregge, ad entrare nel loro ovile. Persone che non possono, questo pensa la collettività, non aver ragione visto il loro ruolo. E invece non sempre hanno ragione. Lo dimostra il fatto che trenta coltellate, si dice in coro, le può dare solo un marito o un parente stretto. Salvo poi scoprire che trenta coltellate le può dare anche una vicina di casa che litiga per un rumore troppo alto o un vicino entrato per rubare. Lo dimostra il fatto che il corpo di una vittima, si dice in coro, lo può coprire a posteriori solo una madre assassina, o comunque un parente che alla vittima fosse legato. Salvo poi scoprire che quel gesto lo può fare anche un estraneo, uno entrato in casa per fare una rapina e quando si vede scoperto uccide e poi, magari perché non sopporta gli occhi fissi su di lui, butta una coperta sul cadavere.

Siamo arrivati al punto di non ritorno, alla farsa di una commedia giuridica a cui non servono prove come un tempo, a cui poco importa se nel luogo del crimine non vi sono tracce riconducibili all'imputato, a cui poco importa se vi sono periti che non concordano sull'arma del delitto e sulle analisi di altri periti, a cui poco importa se si è analizzata la scena omicida più volte (e questo può significare solo che non si sa che pesci pigliare o che all'inizio si è lavorato male), a cui poco importa se nei primi interrogatori non è presente un avvocato, se addirittura lo si nega a chi si sta torchiando da dieci ore. Poco importa se sola tra una decina di poliziotti che chiedono e vogliono risposte compatibili con le loro conclusioni, sta una ragazza giovanissima che male capisce l'italiano e che male lo parla. Poco importa se il movente viene cambiato continuamente, se dal satanico si passa al sessuale ed alla fine si porta all'appello bis una banale lite per le pulizie di casa (??). Poco importa il non sapere il motivo di un delitto, che da che esistono le indagini corrisponde alla mancanza di un movente. Poco importa che un assassino vi sia già, che sia scappato dall'Italia dopo l'omicidio, che una volta arrestato abbia scelto il rito abbreviato e abbia accusato altri, dopo un mese perché all'inizio aveva intravisto solo ombre, così da beccarsi una condanna minima (ancora due anni al massimo e Rudy Guede sarà quasi libero di uscire). Poco importa che le uniche tracce trovate attorno alla giovane e innocente Meredith portino a lui e solo a lui. Ciò che importa è che la condanna di chi viene additato dal pubblico ministero ci sia e sia severa. Pugno di ferro in Italia per chi non ha nulla da confessare!

I casi oramai non sono più isolati, troppi ne vediamo e troppe volte ci accorgiamo che alla base di alcune condanne incredibili vi è solo la non confessione dell'indagato e la convinzione di una casta che per mantenere saldo il proprio potere non può permettersi di essere contraddetta o di dire: abbiamo sbagliato. E se più indizi in un processo per i giudici fanno prova, i tanti processi indiziari che negli ultimi anni hanno creato schieramenti colpevolisti e innocentisti si dimostrano altrettanti indizi materiali che fanno prova e ci permettono di condannare una giustizia che pare non riuscire a superare la malattia che ha in seno e che presto la condurrà alla fossa. La magistratura italiana si comporta in maniera bastarda come quella di New Delhi e noi non ce ne accorgiamo e ci lamentiamo del potere giudiziario indiano che fa a braccio di ferro con i politici dell'India per condannare a pene più che severe i nostri marò. Su Amanda e Raffaele pendono solo le convinzioni di una procura che, come denunciato dall'avvocato Bongiorno ai giudici dell'ultimo processo, non ha mai rispettato le regole e ha pure continuato a cercare testimoni colpevolisti fino all'inizio dell'appello, quindi anche quando non avevano titolo per farlo. Parlo dei detenuti che hanno accusato falsamente la stessa avvocato Bongiorno di essere chi doveva portare i soldi per i carcerati che dovevano scagionare Raffaele.

Dovrei scrivere che è un giorno triste per la giustizia italiana, ma non posso perché a forza di sommare i giorni tristi sono passate le settimane, i mesi e tanti anni. Amanda e Raffaele sono solo due fra i tanti. Due che nella loro innocenza, nella loro giovinezza non ipocrita, si son fatti beccare dai media mentre si scambiavano tre minibaci. Peccato che fosse appena morta Meredith e che si trovassero all'esterno della casa di via della Pergola. Peccato che si trovassero in una nazione sotto mille aspetti bigotta che certe cose non le perdona. Una nazione che ha un tasso di tradimenti coniugali altissimo e nonostante questo si fa moralista e scaglia pietre quando vede una ragazza e un ragazzo scambiarsi dei minibaci. Vabbé, meglio lasciar perdere tutto e sperare nella cassazione. Nell'attesa vediamoci l'intervista che Diane Sawyer ha fatto ad Amanda Knox.



Per chi non comprende l'inglese, c'è la possibilità di inserire i sottotitoli e tradurli - anche se la traduzione in italiano non è molto fedele.

62 commenti:

Anonimo ha detto...

come dice una vecchia canzone? era già tutto previsto. povera italia

Anonimo ha detto...

...Due che nella loro innocenza, nella loro giovinezza non ipocrita, si son fatti beccare dai media mentre si scambiavano tre minibaci.

...Una nazione che ha un tasso di tradimenti coniugali altissimo e nonostante questo si fa moralista e scaglia pietre quando vede una ragazza e un ragazzo scambiarsi dei minibaci...


In realtà la cosa è anche peggiore di quanto scritto da Massimo!!!

Quella famosa ripresa dove si vedono Amanda e Raffaele scambiarsi vari minibaci fuori la casa del delitto è in realtà l'ennesima porcata dei media.

Il minibacio di conforto fu solo uno, che i media pensarono bene di montare in "loop", cioè ripetendo più volte la stessa scena avanti e indietro in modo da far sembrare che i baci fossero molteplici e far apparire i due come mostri insensibili che pensavano a pomiciare col cadavere della povera Meredith ancora caldo.

Per il resto concordo con il disgusto di Massimo, ieri è stata ancora una volta condannata la giustizia.

Stefano

Anonimo ha detto...

è mai possibile che per voi siano sempre tutti innocenti?Immaginate sempre giudici completamente stupidi e vittime dell'opinione pubblica e voi siete gli unici esseri superiori scevri da qualsiasi condizionamento!!!Come spiegate il depistaggio di Amanda durante le indagini, il fatto che abbia distrutto la vita di una persona assolutamente estranea ai fatti?

Chiara ha detto...

Anonimo 12.35

"Poco importa se sola tra una decina di poliziotti che chiedono e vogliono risposte compatibili con le loro conclusioni"

se vuoi un filmato esplicativo di come si svolgano certi interrogatori, cerca quello dell'interrogatorio della Alletto nel caso Marta Russo.
...e ringraziare il Cielo che per una volta c'è stato il filmato; dovrebbe essere obbligatorio sempre, per fugare ogni dubbio sulla genuinità e spontaneità delle risposte degli interrogati.

nel caso Scazzi, per dire, i pubblici ministeri, in una loro memoria presentata nei procedimenti de libertate del 2011, rivendicano come vanto o cosa regolare l'avere "adoperato metodi suggestivi per vincere la resistenza dell'uomo ad accusare la figlia"..(!)

..tanto per dire che rendersi conto di come avvengono gli interrogatori di persone dalle quali ci si è messi in testa di cavare informazioni che PRE-ESISTONO nella mente di chi interroga, non è complottismo o diceria ma mero prendere atto dei fatti...filmati e messi nero su bianco.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara sei stata più chiara del nome che porti.A qualcuno può sembrare che noi stiamo qui per difendere gli assassini di turno,niente di più sbagliato,noi commentiamo analizzando fatti e circostanze varie,come sono state fatte le indagini e i vari interrogatori di testimoni o indagati.Debbo dire con sincerità che ero convinto dell'assoluzione degli imputati,purtroppo è oramai cosa vista in tanti processi che si condanna per indizi a volte insufficienti,e pur non essendoci prove certe si emettono sentenze di colpevolezza,ingiustizia ad ogni costo,come in tanti altri casi che abbiamo commentato.ciao cara e buona giornata.

magica ha detto...

, Sollecito ieri si e' recato a Oderzo (Udine)
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avete notato 'ignoranza di certi giornalisti forcaioli? certi non si informano in quale provincia si trova una citta'- oderzo si trova in provincia di treviso: una citta' veneta che confina con il friuli - la notizia era che sollecito voleva espatriare in austria per sfuggire all'arresto . invece è una menzogna dei media. anche stamane giornliste con aria forcaiola lo hanno ribadito , basterebbe ragionare con logica : l'austria lo avrebbe protetto.? è inutile ., come dice tummolo, ci vorrebbe una botta di illuminismo ,perchè quello che ci fu duro' per poco , stiamo ritornando al medio evo -

Anonimo ha detto...

E' una sentenza che mi lascia sgomento e condivido quasi tutto l'articolo. Spero che il riferimento
della vicina che da 30 coltellate per il rumore, non sia per Rosa della strage di Erba, in quanto anche in quel caso, trattasi di errore giudiziario.

Chiara ha detto...

O.T. magica...TUTTO IL NORDEST è in provincia di Udine o di Trieste, non lo sapevi ancora? La sola esistenza di una Provincia di Pordenone è un mistero per i giornalisti, che quando parlano di quella città la mettono sempre in provincia udinese mentre è CAPOLUOGO autonomo. E, a occhio, direi che tutti quei giornalisti hanno fatto le ELEMENTARI dopo la creazione della provincia.....c'è poco da fare: il nordest deve produrre per mantenere un pacco tanto di regioni più a sud, per il resto potrebbe non esistere...un cane investito sul grande raccordo anulare va sui tg nazionali, un essere umano ammazzato in friuli forse, ma anche no.

Unknown ha detto...

La vicina di cui parlo è quella che ha ucciso Lida Taffi Pamio a Mestre...

Unknown ha detto...

All'anonimo delle 12.35

Basterebbe leggere tutti i miei articolo per capire che per me non sono tutti innocenti, anzi, che odio e mi mangerei con i vestisti addosso quei bastardi davvero colpevoli che invece di marcire in galera dopo aver ucciso vengono premiati da una legge che consente loro, grazie all'abbreviato ma anche al fatto che non tutti i crimini passano sugli schermi e vengono portati all'opinione pubblica, di prendersi solo 16 anni di carcere (naturalmente se hanno confessato il delitto e di essere davvero assassini).

E 16 anni in Italia, grazie alla buona condotta che scala tre mesi all'anno, corrispondono a 12 anni teorici di carcere. E grazie alla legge che consente di chiedere misure alternative dopo aver scontato metà pena, finisce che in carcere il vero assassino, quello che una volta libero potrebbe uccidere ancora (e in molti casi è avvenuto) ci resta solo sei anni.

Ed ora metti caso per un istante che quanto io credo vero sia vero: che Meredith l'abbia uccisa Rudy Guede senza aiuto alcuno (d'altronde ci sono solo le sue tracce nella camera, sue le impronte insanguinate sul lavello, sui rubinetti del bagno, sui cellulari gettati per strada, sulla sua borsetta... e sua è anche l'orma insanguinata sul tappetino!).

Ragionaci sopra e pensa che maialata potrebbe uscir fuori fra un anno a causa di Pm che in cambio della sua testimonianza contro i due ragazzi hanno accettato una sua condanna mite. Pensa che fra un anno lui, unico assassino, potrebbe essere libero per strada nello stesso momento in cui la famiglia di Meredith aspetterà il verdetto di cassazione convinta che ci siano stati più assassini.

Questo perché si fida dei nostri Pm, come di loro si fida Lumumba che per ottenere la condanna di Amanda (che per quanto lo riguarda ha già ottenuto tempo addietro in altra sede) è andato a tutte le udienze e non ha esitato a parlarne male sui media (ma st'uomo non ha una cippa da fare? E chi gli paga le spese?).

Ed ora ti faccio alcuni nomi di assassini reo confessi condannati a 16 anni, alcuni sono già liberi da tempo. Fra questi, come detto, Rudy Guede: e se venisse ad abitate a un passo da casa tua? Potrebbe capitare... hai una figlia di 20 anni? Lo vorresti come vicino di casa uno come lui che girava col coltello, e tutti lo sapevano, che spacciava, e tutti lo sapevano, che prima di entrare dalla finestra della casa di Meredith spaccando il vetro (era la sua firma), aveva fatto strage di case in zona Perugia e provincia?

Ma ti ho promesso un elenco di nomi, eccoli gli assassini reo confessi condannati a 16 anni (ne inserisco solo alcuni perché mi servirebbero più pagine): Ruggero Jucker - Erika De Nardo - Omar Favaro - Stefan Karbovskyy - Santino Cimino - Giulio Simsig (suicidatosi in cella) - Sergio Gentile - Mario Ciabattoni - Mirko Di Mario - Morad Madloum - Antonio Passalacqua - Matteo Pepe - Alessandro Cozzi (soli 14 anni) - Vincenzo Perri - Vincenzo Pisano - Marcello Campisi - Michael Morris Ciavarella - Fabio Calidonna - Zoran Ahmetovic - Giuseppe Baudo - Francesco Lo Presti - Manuel Winston Reyes ecc...

continua

Unknown ha detto...

Al pari di loro, assassini certi, mi mangerei coi vestiti addosso anche quei magistrati che combinano solo casini: oggi a Milano è stato scarcerato un pluriomicida condannato a 4 ergastoli. Perché? Perché i Pm lo hanno portato a processo senza avvisarlo (quindi è stato condannato da contumace), ma la legge non vuole che sia così, l'imputato deve difendersi e quindi è libero grazie a procuratori dilettanti (ma vedrai che se tifano per il colore politico giusto faranno carriera ugualmente).

Comunque pensala come vuoi, ma renditi conto che siamo nell'epoca dell'informazione e, al contrario di quanto si faceva fino agli anni '90 in cui i tribunali non entravano in internet, oggi tutti possiamo leggere gli atti e le motivazioni dei processi. Anche se non tutti ci sprechiamo per farlo... e tutti ci possiamo rendere conto che chi confessa oggi domani ha un processo e dopodomani è libero, chi non confessa il processo lo ottiene dopo anni e si becca l'ergastolo.

Dammi retta, dovessero accusarti di un delitto confessati innocente, coi magistrati che ti ritrovi è la cosa migliore da fare.

Massimo

PINO ha detto...

Un processo ed una condanna basate e comminate su testimonianze quanto mai incerte, là, dove è chiara l'assenza di prove sulla presenza dei due giovani sul luogo del delitto.
Un "barbone" agli onori della ribalta: un individuo, guarda caso, già testimone d'accusa in altri due processi precedenti(!?)
é stato determinante, per il pm., per formulare la certezza di una colpevolezza che non trova altro riscontro, se non nella fantasia.
Pino

magica ha detto...

alla vita in diretta -
ci sono le solite baldracche .
orrende persone . auguro a loro che succeda la stessa cosa ad un loro figlio o figlia se un giorno ne avranno -

tabula ha detto...

non so se siano colpevoli o innocenti, questo processo non l'ho seguito, ma trovo illogico o essere giudicati completamente innocenti o beccarsi ventott'anni.
c'è qualcosa che non va.
Non può essere un'opinione a decidere della vita della gente.
Se i fatti non ci sono, anche i ventott'anni non devono esserci.

Amanda, stai dove sei che vai bene.

Mimosa ha detto...

Io sono talmente allibita che non ho la forza di commentare.
Tra quello che è successo ieri in Parlamento, le minacce di golpe di Grillo e i tanti processi con condanne basati sul niente (e persino con terne di motivazioni), oramai di fronte al mondo abbiamo totalmente perso la faccia.

Ha ragione Massimo:
cambiare la formula e dire: "in nome della procura e delle sue convinzioni...".

Anonimo ha detto...

...le minacce di golpe di Grillo?...sicura di esserti espressa bene? Su questa tua posizione credo sia meglio soprassedere (parlandone magari in qualche altro blog).

Da innocente o colpevole sicuramente Sollecito è stato un co***one a rimanere, viste le possibilità che aveva, in questo Paese di cacca. Comunque sono d'accordo con voi:
Condannati
NON IN MIO NOME!

Ringrazio Massimo per lo spazio che ci concede e per i suoi impeccabili articoli. Giorgio.

Teddy ha detto...

Sono contento di leggere questo articolo Massimo. Posso solo dire che il giudice Nencini è stato cobardo seguendo per la lettera la direzione della Cassazione. Non solo la Corte di Firenze ha condannato i 2 imputati con indizi contradditorri ma ha completamente ignorato le prove che dimostravano la loro innocenza. Non dimentichiamo che i geni della Polizia di Perugia hanno bruciato 4 computer che potevano fornire un alibi, ma in più hanno dovuto ignorare il fatto che i cellulari rubati dal povero Rudy erano già fuori la casa alle 22:00 - basta accettare questo fatto e si capisce subito che i 2 imputati non potevano mai essere coinvolti in questa vicenda.

Luca Cheli ha detto...

Aspettiamo le motivazioni, che voglio proprio vedere il frittatone che riusciranno a fare questa volta.
In particolare sono curioso di vedere quale versione del movente verrà premiata in questo round e se il clochard è attendibile quando dice di vederli una volta ma non quando dice di vederli ripetutamente, e se l'omicidio è avvenuto attorno alle 22 o dopo le 23.30 e se l'effrazione l'hanno simulata la sera o al mattino e se la pulizia ... eh ce ne sono troppe...

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo,

Sono d'accordo con tanto che hai scritto. Ma in quest caso c'erano tanti indizzi o no? E questo il problema. Se gli indizzi erano veri, e non parlo sola del DNA, erano certamente colpevoli. Allora bisogna dire se non si creda in questi indizzi che sono stati inventati.

Tu hai spiegato la storia di Guede. Si, questo lo sappiamo gia tutti. Ma c'erano anche Knox e Sollecito? T rovo difficle pensare che due studenti si trasformano come killers, ma pero ci sono gli indizzi ed e questo di che si deve parlare - pure e semplice - indizzi.

Dal Inghelterra

Vanna ha detto...

Massimo, la nostra Giustizia è divenuta una vela al vento e dimostra il caos in cui ormai vive l'Italia.
Sentenze prive di logica: condanne e assoluzioni estreme si rincorrono come palle il cui percorso dipende solo dalla casualità.
Ricerche investigative fatte con imperizia, superficialità oppure non fatte: Yara e Provvidenza esposte all'aria, cercate e non trovate sono l'esempio lampante che qui si è perduta la tramontana.
Quando poi il cadavere è presente si inquinano le tracce,si lavora senza professionalità.
Ho seguito poco il caso in questione ma non credo che l'unico colpevole sia il Guede, i due biondini, a mio parere, non sono completamente estranei, ma passare dalla libertà a condanne di 28 anni ce ne vuole!

Vanna

Vito Vignera da Catania ha detto...

Complimenti caro Massimo per l'ottimo articolo,e queste convinzioni dei giudici stanno iniziando a darmi un po fastidio,quando è troppo è troppo caro amico,il vaso è quasi colmo delle tante ingiustizie a scapito di poveri disgraziati.I soli indizi che hai citato dovrebbero bastare per far sorgere tanti di quei dubbi ed indicare in Guede il solo indiziato di questo delitto,ed aver scelto il rito abbreviato è stata un ottima scelta su consiglio del suo avvocato. In nome del popolo Italiano,di quale popolo parlano questi giudici giustizialisti? forse del popolo di qualche parte dell'Africa retrograda,di quegli Italiani che non leggendo nulla degli atti processuali condannano per pura convinzione o antipatie,un colpevole ad ogni costo,e la fossa di cui parli è quasi piena di gente innocente,oltre c'è il baratro.Ciao.

magica ha detto...

buongiorno a tutti

una cosa fortemente illogoca è .
il D.NA di meredith sul coltello trovato a casa di sollecito ,
chi mai si porterebbe a casa un coltellaccio di quel genere , dopo aver ucciso la ragazza . una logica sarebbe che uno lo butti da qualche parte . ma non metterlo assieme ai coltelli di casa , inotre hanno accertato che quel coltello era incompatibile con le ferite di meredith.mentre dicono che era rudy ad averne uno compatibile .
ma che razza di persone possono pensare che possa essere cosi' ? anche i piu' sprovveduti lo butterebbero .hanno fatto andare la loro fisima oltre il logico .per condannare . ciaooo !

Vanna ha detto...

Forse bisognerebbe avere delle coordinate precise riguardo l'uso di sostanze stupefacenti che potrebbero permettere un quadro diverso di come sono andati i fatti.
Per questo possono tutti sembrare sprovveduti, distratti, senza ricordi veri, innocenti o colpevoli.
Perché appare abbastanza chiaro o non chiaro e riduttivo l'uso di certe sostanze?

Manlio Tummolo ha detto...

Non entro e non voglio entrare nei particolari del merito: è,in generale, interessante come si sproloqui sempre sulla certezza del Diritto, che è un mito e null'altro. Una serie di sentenze che si contraddicono l'una con l'altra; una richiesta affinché la sentenza venga presentata in modo coerente, la si rovescia, come se dire "Scrivi meglio la tua sentenza, motivala in modo adeguato" (come richiesto), significasse automaticamente: "Rovescia il giudizio". La certezza del Diritto è una fiaba che non sussiste: in tutte le parti del mondo, ciò che è chiamato "Diritto" è solo un rituale di formule con relative interpretazioni ed applicazioni. Siamo a mezzo tra le XII Tavole e il Deuteronomio mosaico (anche nelle divise con fronzoli, erroneamente chiamate "toghe"). Non prendiamocela con l'Italia, vittima e non carnefice: in India, ex-colonia britannica dove vige il "common law", le cose non funzionano affatto bene, e lo sappiamo. Noi Italiani siamo sempre in ginocchio a Canossa con la cenere in testa vestiti di sacco, quando il vizio è comune, troppo comune. E' un problema di mentalità universale, la pretesa che il Giudice sia ispirato da Dio, o dalla Dea DIKE, o da qualche messaggero divino.

In Italia, credo che il 90 % dei magistrati sia da espellere: di questi la metà dovrebbe essere processata per abuso commissivo od omissivo d'ufficio. Gli avvocati, loro cugini, non sono granché migliori, formati culturalmente sugli stessi banchi universitari: soffrono di schizofrenìa. Deprecano sempre la cosa opposta, secondo la rispettiva posizione di difensori oppure di parte civile. Lamentano pene severe che essi stessi, quando sono alleati dei PM, chiedono nella forma più gravosa possibile. Di che si piange dunque ? Di ciò, nel quadro generale della mentalità giuridica è inevitabile, quando si ritiene il monopolio della Forza fondamento del Diritto. E' inesorabilmente logico che, se fondiamo il Diritto sul monopolio della Forza, chi è il Più Forte abbia Più Ragione del Più Debole.

PS) Se la Corte di Cassazione avesse competenza anche nel merito, e non solo sulla forma e sul metodo, la manfrina dei rinvii cesserebbe subito.

Manlio Tummolo ha detto...

E permettetemi, colleghi forumisti, in questi miei ultimi interventi di ribadire che accusare la nostra Italia di difetti congeniti in materia giudiziaria, non serve ad altro se non a dare giustificazionu a chi agisce male. Se uno è congenitamente cretino o disonesto, non gli si può imputare cosa alcuna. Occorrerebbe prendere la valigia e partire, andando all'estero in un qualche mirabolante Paese di Bengodi dove l'ordinamento giudiziario sia perfetto o quasi (ditemi dove sia, e partiamo subito). Le stesse Corti Internazionali, che si permettono di darci sanzioni, funzionano malissimo e sulla base di medesimi princìpi, criteri e metodi. Stessi cialtroni e ciarlatani nullafacenti regnano a Roma, come a Bruxelles, all'Aja e Strasburgo, come a New York: tutti convinti di avere ispirazioni divine (poco importa se il Dio è quello trinitario dei Cristiani, quello Unitario dei Mosaisti, quello materiale, quello del Denaro, ecc.).

A me basta ricordare che la grande, l'inimitabile Germania ha sulla coscienza orrori giuridici enormi, anche recenti, come quello di dare 4 (leggasi QUATTRO) anni di carcere ad un cannibale omosessuale che ha divorato il proprio "compagno", in quanto consenziente a diventare pasto dell'amichetto: e la prova dov'era ? e se anche il divorato avesse lasciato uno scritto, vi pare logica, normale, una cosa del genere ?

Basta, è alla radice, nella mentalità giuridica, formalistica, ipocrita, inetta al bene anche relativo ed umano, il Male profondo che spiega gli orrori in una sede in cui dovrebbe vigere, almeno tendenzialmente ed intenzionalmente, la Giustizia.

Unknown ha detto...

Ciao a te dall'Italia.

Se mi leggi da tempo sai che io per primo voglio che dopo la scoperta di un crimine si facciano indagini a 360° e si verifichino al meglio tutti gli indirizzi (tutte le piste) investigativi e ogni persona che possa essere coinvolta. Ma verificare al meglio tutto e tutti non significa incastrare qualcuno per una convinzione, nata dai primi indizi, chi non ha mai avuto a che fare coi crimini e a posteriori non si può non capire che non ha avuto alcun coinvolgimento col crimine in questione. Non significa non voler scagionare chi si è sospettato quando le analisi e le risultanze investigative portano su altre strade ed escludono quella intrapresa. A meno che non si voglia coprire un qualcosa che non si vuol far vedere o non far scoprire che si è arrivati all'incriminazione in modo poco ortodosso usando tecniche non proprio in linea con quanto vuole la Legge. A questo proposito ti ricordo che a Perugia durante le indagini e anche dopo il primo processo, chiunque parlasse o scrivesse in favore di Amanda (su internet) ha ricevuto dalle forze dell'ordine trattamenti alquanto particolari. Se li è trovati in casa e si è visto chiudere il sito. Inoltre ti ricordo che il Pm Mignini non è mai stato tenero con nessuno (ad iniziare da Mario Spezi messo da lui in carcere per 23 giorni, i primi cinque in isolamento assoluto, per motivi assurdi). Ti ricordo che nel pc personale del procuratore venne trovata la lista di giornalisti a lui non graditi, sotto la scritta: attacchi da ricordare. Non mi soffermo sulla sua condanna, e quella di Giuttari, per abuso di ufficio in quanto pare sia scaturita da una guerra fra procure, non mi soffermo sui due dirigenti dell'ufficio stampa della Polizia che dopo averlo pregato di diradare le sue apparizioni sui media si videro pedinati e intercettati, ma posso parlare del giornalista della Stampa Vincenzo Tessadori, che fu vittima di sue intercettazioni solo perché in qualche articolo lo aveva criticato.

Insomma, il clima in cui si svolse l'inchiesta pare non essere stato dei migliori e, anzi, si può dire che era a carattere intimidatorio in modo che tutti si andasse nella stessa direzione (non è che le persone sono proprio tranquille quando in casa ti entrano sette poliziotti che ti portano in Centrale o se ti scopri intercettato per quanto scritto o pedinato per quanto detto. Non è che si ha la forza di fare quanto si vuol fare, in contrasto quindi con chi ha in mano le indagini, se si sa che il procuratore può mandare in carcere e far stare in isolamento i suoi avversari.

Ma a parte questo, io ammetto che Amanda Knox era la prima da sospettare e che fu giusto controllarla, ma obiettivamente sarebbe stata anche la prima da scagionare già il 16 novembre, quando si è avuto un giusto quadro investigativo in mano e si è scoperto che le feci nel water e tutte le tracce, dal cuscino al bagno, erano di Rudy Guede.

Proviamo insieme a fare quanto faccio di solito prima di prendere una posizione, è un semplice gioco colpevolista. Perché prima di credere un indagato innocente, per essere (o pensare di essere) nel giusto occorre pensarlo colpevole. Quindi si ragiona di logica senza ergersi a investigatore e senza entrare troppo nei dettagli. Perciò proviamo a immaginare, a posteriori è fin troppo facile, cosa ha supposto nella prima fase chi aveva in mano le indagini e quale pregiudizio sia entrato nella sua mente. Partiamo dai dati che si è trovato a vagliare per trovare le piste da seguire e vediamo a quali conclusioni poteva giungere:

Unknown ha detto...

"L'omicidio coinvolge una bella ragazza straniera arrivata da poco in Italia - la vittima non conosceva molte persone e non poteva esserci fatta dei nemici - il crimine è avvenuto nella casa in cui vivevano 4 ragazzi - 2 di quei ragazzi non erano a Perugia quella sera - le tracce ematiche si trovano concentrate quasi tutte in un punto della casa - la scena del crimine dà l'idea che vi abbiano partecipato più persone - l'unica che in teoria quella sera può trovarsi a contatto con la vittima è Amanda Knox - la coinquilina è quindi la prima da sospettare e guarda caso proprio quella sera dice di aver dormito a casa di un altro ragazzo - altro ragazzo che, nel caso di sospetti fondati, può aver aiutato o partecipato al crimine"

Ora a queste supposizioni devi aggiungere ciò che agli inquirenti era noto e quanto hanno saputo nei primi giorni in cui hanno interrogato tantissimi universitari, tantissimi frequentatori dei locali dove gli universitari si riunivano la sera e alcuni spacciatori che fuori da quei locali vendevano droghe leggere.

"Chi frequenta l'università ha facile accesso alla droga (anche oggi gira molta droga a Perugia, visto che sono 42 i morti per overdose del 2013) - molte delle ragazze che arrivano a Perugia per studiare gustano per la prima volta il sapore della libertà - non è raro che l'alcool e le droghe leggere facciano saltare le inibizioni e portino a rapporti sessuali promiscui"

Ora aggiungiamo altre informazioni, quelle portate dalla investigatrice incaricata da subito dopo l'omicidio di "spiare" Amanda:

"Amanda e Raffaele hanno un rapporto morboso e stanno sempre insieme - Amanda non pare soffrire troppo per la morte della coinquilina - i due paiono avere un rapporto di complicità in tutto ciò che fanno"

Il gioco non finisce qui, ma è già chiaro dove ci porti e dove abbia portato inizialmente gli inquirenti. Alla più facile delle conclusione che però non basta a creare un mostro. Per fortuna è stata Amanda stessa, con la sua poca malizia, a darsi la zappa sui piedi, perché grazie a ciò che ha ammesso e ai suoi comportamenti la sua posizione peggiora dopo l'omicidio. Lei:

1) Ha ammesso di essere tornata in via della Pergola la mattina per farsi una doccia.
2) Ha ammesso di aver visto le tracce di sangue sul rubinetto e sul tappetino del bagno.
3) Ha detto che quelle tracce non l'hanno portata a controllare se Meredith stesse bene ma a pensare che dopo aver sporcato non avesse pulito.
4) Si è comportata stranamente non facendo nulla per allertare le forze dell'ordine (ha chiamato i suoi genitori e un coinquilino che non si trovava a Perugia per lamentarsi di Meredith che non aveva pulito).
5) Ha ammesso di aver fumato marijuana la sera del delitto.
6) Nel suo telefono si è trovato un sms di Lumumba in cui era scritto: ci vediamo più tardi (a far intendere agli inquirenti che non avrebbe dormito con Raffaele).
7) Si è comportata stranamente facendo addirittura ginnastica in sala d'attesa prima di un interrogatorio.

Ora fermiamoci perché già è capibile il motivo per cui nella mente degli "investigatori italiani" sia nato il pregiudizio che li ha portati ad entrare nella pista Knox sin dall'inizio. E' capibile anche il motivo per cui si sia pensato al Sollecito come complice. E non hanno sbagliato lì, perché il Guede in quel momento era uccel di bosco e non si considerava e solo dopo si è saputo che conosceva un coinquilino di Amanda e Meredith a cui forniva droga. Quindi è anche capibile la ricostruzione successiva della procura.

Unknown ha detto...

Ma avere inizialmente tanti indizi che creano un pregiudizio e formano una propria convinzione, non significa per forza essere entrati nella pista giusta. Ogni tassello è da vagliare e quando non combacia con gli altri va scartato. A perugia, come fatto in tante altre città, piuttosto che scartarli li hanno forzati affinché entrassero nel puzzle.

Avere una convinzione non significa essere nel giusto e soprattutto non significa prendere due ragazzi inesperti e privi di malizia e in una notte di abusi, durante un interrogatorio infinito e senza regole (se non sei mai stato interrogato dalla criminale non puoi immaginare quanto intimidiscano quegli omoni grandi e grossi che ti circondano e quale forza mentale serva per non andare in confusione quando loro stessi cercano di farti andare in confusione), un interrogatorio fatto di bugie e tranelli, di esche gettate per cercare di stanare la preda (come il mentire e dirti che il tuo ragazzo/a ha detto il contrario di quanto hai detto tu, che ha già confessato e ha ammesso quanto non ammetti tu ecc...), di intimidazioni continue (come il riderti in faccia, il prenderti in giro dicendo che sei un bravo cantante - questa la capiranno solo i poliziotti di Perugia - ma che racconti frottole, come darti uno scappellotto o il dirti che non vedrai più i tuoi genitori e la tua famiglia) a cui cerchi di sfuggire quando ti aprono un varco e paiono dartene la possibilità (e questa possibilità al momento si chiamava Lumumba, tirato in ballo dagli inquirenti e non da Amanda), portarli a dire e a firmare cose non vere.

Si può interrogare una ragazza che fino a un mese e mezzo prima viveva in un'altra e diversa cultura, con un'altra e diversa concezione di vita e mai s'era ritrovata in una situazione simile, una ragazza che poco capiva e poco parlava l'italiano, nel modo in cui si interrogano i veri criminali senza prima aver chiesto informazioni a Seattle per capire se fosse una poco di buono o se la sua esuberanza fosse parte del suo carattere?

Amanda Knox, lo saprai, dal 2 al 5 febbraio è stata interrogata dai carabinieri 4 volte, sempre sorridendogli e rassicurandola sul fatto che era e rimaneva una persona informata sui fatti che li poteva aiutare a risolvere l'omicidio e non una indagata. Lei già il tre novembre avrebbe avuto la possibilità di andare dai suoi parenti in Germania senza che nessuno la potesse fermare, ma non andò e disse alla madre che preferiva restare per aiutare gli investigatori. La quinta volta che venne chiamata in caserma assieme a Raffaele, il 6 novembre, già gli inquirenti sapevano che l'avrebbero trattenuta e arrestata perché convinti che fosse colpevole: volevano da lei una confessione e farla passare da persona informata a persona indagata. Dopo averla tartassata fino a farle fare il nome di Lumumba la misero in carcere dicendole che era una cosa temporanea e lo facevano per lei, per non farle passare dei guai all'esterno. Invece avvisarono i media che fecero il diavolo a quattro.

Nei giorni seguenti, il 16 novembre, gli inquirenti sapevano che sulla scena del crimine non vi erano tracce né della Knox né del Sollecito, né del Lumumba (al momento ancora in carcere). Il 16 novembre sapevano che sul cadavere di Meredith c'erano formazioni filiformi sui genitali, capelli sporchi di sangue tra le dita delle sue mani e sotto le unghie. Sapevano che c'erano tracce di dna sulla borsetta, sull'armadio e in altri punti della casa. Sapevano che le feci trovate nel water erano estranee a tutti gli indagati. Infatti tutte tracce erano riferibili al Guede che fu arrestato il 20 novembre in Germania e considerato dagli inquirenti "il quarto uomo" che aveva partecipato al crimine.

Unknown ha detto...

Ma quale quarto uomo, scusa? Il Lumumba neppure doveva entrarci nell'inchiesta, visto che aveva un alibi a prova di bomba (venti testimoni) che gliel'hanno messo a fare in carcere? Del Sollecito e della Knox invece non vi sono tracce e il Guede è il quarto uomo? Chiaramente lui non fa nulla per accusarsi e non confessa: arriva in Italia il 6 dicembre e per salvarsi il culo dice milionate di menzogne inverosimili. Tutte le sue affermazioni furono illogiche e impossibili da credere, a partire dalle ombre. Poi arrivano i suoi legali e dopo un mese dice di aver visto Amanda e Raffaele, non di aver partecipato al massacro (ma se solo suoi erano i reperti biologici!) e riesce ad ottenere un rito abbreviato e uno sconto di pena di 18 anni (16 ne ha presi mentre doveva prendere l'ergastolo). Insomma, è chiaro a tutte le persone che emotivamente non si lasciano coinvolgere che lui ha aggredito Meredith contro la sua volontà, lui droga ne aveva sempre, che lei conoscendo le arti marziali gli ha resistito creando scompiglio in camera, che lui l'ha accoltellata (girava con un coltello) e dopo averle rubato ogni cosa (i cellulari li butterà per strada) è andato in bagno e poi scappato lasciando la porta aperta (oppure era in bagno quando Meredith è tornata...).

Ma il concetto chiave è che senza tracce di Amanda e Raffaele sul luogo del crimine, senza arma del delitto (che senso logico ha dire che ha ucciso con un coltello prelevato da casa di Raffaele? Chi gira con un coltello del genere per strada?) e senza movente (perché i Pm lo cambiano continuamente), non esiste al mondo possibilità di condannare ne la Knox né il Sollecito! (non si condanna in un tribunale serio: perché forse potrebbe eventualmente anche se forse chissà non si sa mai!). E non esiste altra possibilità che escluda un assassino diverso dal Guede (l'unico che aveva tutto, dall'arma alla droga al movente, visto la finestra rotta e la refurtiva). Eppure, viene difeso da tutti e lui dopo un mese trasforma le ombre in Amanda e Raffaele. Forse il problema sta qui: condannare Amanda e Raffaele per far vedere a tutti che non ci son stati sbagli quando si è aiutato il Guede... che fra uno o due anni sarà praticamente libero.

Spero di essermi spiegato e di aver fatto capire il motivo per cui non ritengo colpevole la Knox e il Sollecito e per cui sono certo che i giudici hanno oltrepassato il limite...

Massimo

magica ha detto...

infatti lo hanno oltrepassato alla grande . come nel cao scazzi ,

Anonimo ha detto...

@Magica
Oltre che l'illogicità di essersi riportati a casa il coltello invece di buttarlo, c'è l'illogicità ancora maggiore del supporre che ci siano proprio usciti di casa con quel coltellaccio. Non era un serramanico a lama retrattile ma proprio un coltellaccio da cucina a lama fissa, dove se lo mettevano? In tasca? In borsa? Col rischio che facesse danni? Non è certo un oggetto da andarci in giro normalmente.
Stefano

Mimosa ha detto...

Eppoi era un coltello a lama seghettata per tagliare il pane (e una perizia ha accertato che c'erano tracce di amido).
Non basta che su quel coltello non si sia riscontrata alcuna traccia di sangue e tantomeno di Meredith?
Non è questa già una "prova", prova che la scagiona come arma del delitto??
Perché ritorna in tutte le salse processuali?

Anonimo ha detto...

..e il bello è che la Corte ci ha ordinato pure una nuova perizia su quel coltello.. giusto per stabilire, come comandato dalla Cassazione, se quella traccia fosse attribuibile (così chiedeva la Cassazione) a Meredith o a Rudy Guede... e invece no, la traccia non è ne di Meredith ne di Rudy, è di Amanda, allora dovrebbe essere un ulteriore perizia che non fa altro che provare l'innocenza dei due giovani, invece, la nuova corte, cosa ha fatto? Si è appecorata ai dettami della Cassazione (lo aveva gia detto il giudice di appello, "per me sono innocenti ma andare contro la Cassazione no... devo lavorare, nel senso che non ci si può inimicare la Cassazione), e ok, condanniamo senza prove...
Stefano

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo,

Grazie per la risposta e chiedo scusi per il mio Italiano. Ho seguito questa storia di tanto anni. E un caso veramente extraordinario e le cose/la verita si possano vedere di un lato o l'altro'



Parli che durante il processo le forze del ordine hanno controlato chi srciveva per Amanda. Ma qui parli del caso di Frank Sfarzo, o pure c'erano anche de altra gente chi sono stati controlati. Sfarzo, che fine ha fatto? E di qualche tempo che non si sente piu
parlare di lui. Questi controlli o survelianza dei journalisti e sul web esiste anche ora?

Permettami di spiegare che Amanda non era libera di andare in Germania perche la polizia aveva chiesto che doveva rimanere in Perugia per li indagini. Il 6 Novembre solo Sollecito era richiesto dalla polizia ma Amanda lo ha accompagnato perche non voleva rimanere sola. Non fu trovato nessun capelli nelle mani o le unghie di Meredith.

Si parla tanto del fatto che non e stato trovato alcun tracce di Knox e Sollecito nella stanza, a parte il reggiseno. Ma allora come si spiega che non fu trovato nessun trace di Guede nel bagno dove si e lavato? Come si spiega tutti i esemplari di sangue con tracce miste del DNA di Amanda e Meredith. Come si spiega le tracce di piedi di sangue, viste con il Luminol. Perche Sollecito ha scritto che ha toccato il braccio di Meredith con il coltello.?? Trovo molto dificile pensare che questi indizzi sono tutti sbagliati o compromessi. La realta, allora e che sono stati inventati??


Sono d'accordo, Mignini non era tenero con i giornalisti, in fatti non sembra una persona molto simpatico, e la polizia ha forsi fatto una interragazione troppo dura con la Knox, ma questo non voul dire che sono innocenti.
Non si sa, e una brutta cosa a dire ma io spero che sono colpevoli, o se no devo temare che la giustizia di un paese che amo cosi tanto e cosi ridotto.

Anonimo ha detto...

Uno "straniero" particolare questo anonimo, che sbaglia solo le vocali, ma conosce bene i verbi essenziali, tanto da siringare veleno al momento giusto.
Un mascheramento puerile quanto insufficiente della sua subdola personalità.
F

Anonimo ha detto...

@Massimo
Sei stato molto chiaro ma hai glissato sul perche' Amanda accuso'
Lumumba. Non credi che questo sia stato un errore fondamentale per il proseguo delle indagini? Se Amanda
non era in casa al momento del delitto come faceva a sapere che vi era una persona di colore?
Alex

Unknown ha detto...

Ciao Alex,
purtroppo fino a questa sera tardi non posso rispondere in maniera esauriente al nostro amico inglese (certo, potrebbe anche essere un italiano che fa il turno di notte), ma prima di uscire posso in una battuta rispondere al tuo commento sulla persona di colore fondamentale per il proseguo delle indagini:

A parer mio la sua affermazione già dopo qualche giorno la scagionava e faceva capire che non era assolutamente in casa e che aveva fatto il nome per accontentare chi la interrogava e liberarsi di un'ossessione che durava da dodici ore (se non sbaglio erano le sei di mattina quando parlò del Lumumba).

Pensaci un attimo. Visto che già in un paio di giorni fu chiaro che non poteva esserci Lumumba in quella casa, visto che poi si scoprì esserci stato per certo il Guede, ai procuratori bastava porsi una domanda prima di lasciarla libera con tante scuse.

Bastava chiedersi: Perché invece di tirare in ballo Lumumba, Amanda Knox non ci parlò di uno che si chiamava Rudy o pinco, o pallino? Insomma, non è che mancassero tracce in quella casa... o lei c'era e sapeva o lei non c'era e...

Per come la vedo, solo chi l'aveva interrogata in una certa maniera poteva non porsi questa domanda e credere che sapesse perché presente.

Dodici ore, ma anche la metà bastano, senza bere o muoversi da una sedia (chiunque di noi può provarci a casa tua) sono devastanti. Se poi ci aggiungi le domande e le offese di dieci/dodici persone sono ancora peggio (io stesso ho parlato con una testimone, non indagata bada bene, che nel 2006 ha accusato ingiustamente chi non c'entrava nulla dopo sole 4 ore di interrogatorio: ha ritrattato a processo e non ti dico...)

Inoltre ogni interrogatorio deve essere registrato... io quello fatto ad Amanda non l'ho mai ascoltato.

Massimo

Anonimo ha detto...

"In 5 giorni la Knox è stata sentita per un totale di circa 53,45 h."

Questo è semplicemente un copia e incolla della pagina 13 dell'atto di appello della
Corte d’Assise di Appello di Perugia
dove ne viene poi riassunta anche la tempistica.

Ho letto solamente in parte questo atto, tanto però mi è bastato per rimanere ancor più sconcertato della successiva seconda condanna!

Per tornare sul coltello (31 centimetri di lunghezza e lama di 17 che secondo la "veggente" accusa, Amanda era SOLITA portarsi dietro nella borsa di stoffa per difendersi e su consiglio di Raffaele) fu preso a caso nel cassetto della cucina di Sollecito senza nemmeno analizzare tutti gli altri e GUARDA CHE CULO, era proprio quella l'arma del delitto!
Giorgio.

magica ha detto...


Il Messaggero › Umbria › Meredith, bufera sul giudice. Csm e...
Processo Meredith, bufera sul giudice. Csm e Anm: inopportune le sue frasi. Gli avvocati di Sollecito: si riapre tutto
Esplode la polemica dopo l'intervista del giudice Nencini al Messaggero

Chiara ha detto...

"F"... ^_^

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara Magica sono andato a leggere la notizia che hai riportato,fatto di per se molto grave,ma ci rendiamo conto a cosa si è arrivati? Si emettono sentenze che possono rovinare l'intera vita di due giovani e il giudice rilascia interviste commentando cosa dovevano fare o dire gli avvocati o Raffaele Sollecito in aula,beh sinceramente non c'è più nulla di che meravigliarsi,anche i sassi l'hanno capito come sta funzionando la nostra "cara" giustizia,di male in peggio,e tra un po toccherà il fondo.Interviste,motivazioni,condanne esemplari,riti abbreviati,carceri che stanno scoppiando di quanto sono pieni di detenuti,processi che durano una vita,migliaia di detenuti in attesa di giudizio,un autentico tsunami giudiziario.Spero che il CSM prenda i giusti provvedimenti,di certo così non si può andare avanti e il Ministro Cancellieri lo sa benissimo.Buona serata a tutti

Chiara ha detto...

eh già...perchè invece DUE giudici che a processo ANCORA IN CORSO, fanno la stessa cosa, ma ci aggiungono pure le faccette saccenti e sarcastiche, quelle no...quelle va benissimo e nessuno nemmeno lo ipotizzi un disciplinare.... :-(

magica ha detto...

cioa vituccio
lasciamo stare la cancellieri , solo per ll fatto che ha fatto uscire la figlia di un amico . la figlia du un amico poteva benissimo avere bisogno di uscire.. ma chissa' perchè in altri casi paggiori la ministra non lo ha fatto? basta vedere da qua come siamo messi .
credevamo nostra bella italia,
essere protetti dalla giustizia
nelle nostre istutzioni. ho capito tutto.prima non lo sapevo .

.

Unknown ha detto...

Anch'io in cuor mio ho sperato che fossero colpevoli quando erano rinchiusi in carcere, in Italia troppi restano anni in galera da innocenti e se avessero ucciso davvero Meredith per me potevano pure restarci quarant'anni senza attenuanti. Ma poi unendo tutti i puntini mi è risultato davvero difficile crederli assassini e farli entrare in una scena del crimine che non contiene una loro benché minima traccia (e non dirmi che Amanda è riuscita a pulirle tutte lasciando intatte quelle del Guede).

E se prima si poteva anche pensare che la procura avesse fatto ricostruzioni e accuse ragionando su dati e reperti reali, e fosse stato vero si sarebbero azzerate le lamentele della famiglia Sollecito e della famiglia Knox e di chi parlava di abusi e altro, quando sono entrati in ballo i periti di Corte, che guardando il DVD hanno scoperchiato il vaso inserendo in perizia 54 errori analitici, si è capito che le accuse si basavano su dati e reperti a volte infondati e altre sbagliati per incompetenza.

I periti di Corte sono gli unici che dimostrano imparzialità nei processi italiani, i primi analisti e periziatori ad entrare sulla scena del crimine o sono militari, dei Carabinieri (RIS) o della Polizia (Polizia Scientifica), o hanno continue frequentazioni coi procuratori che commissionano loro ogni perizia (periti della procura). Non voglio dire che si mettono d'accordo, solo che un ragionamento in più fatto insieme può portare a cercare meglio in chiave colpevolista e poco o nulla in chiave innocentista.

i Periti di Corte hanno trovato 54 errori... e son tanti, ma ne bastavano molti meno per inficiare ogni cosa. Ecco quali sono per me i più importanti:

utilizzazione durante la tamponatura in bagno di salviette sbagliate che non isolano i dna ma li mescolano - guanti visibilmente contaminati sulle dita non cambiati quando si cambiava stanza (è chiaro che se io analista sono nella camera di Amanda, o in bagno o in salotto, e tengo per un minuto in mano un oggetto usato da lei, rischio di trovarmi sulle dita dei guanti il suo dna e di trasferirlo in un'altra stanza, anche in quella di Meredith, una volta che vi entro e prendo in mano qualcosa) - chiusura reggiseno fotografata in un punto e raccolta, "con sporco sui guanti ben visibile", 47 giorni in un altro punto ben distante dal precedente - gli abiti indossati da Meredith, i suoi calzini macchiati di sangue, le scarpe, la borsa con la cerniera insanguinata, lasciati nella stanza e repertati un mese e mezzo dopo (altri nel frattempo si erano aggirati in quella casa) - macchia molto probabilmente di sperma sul cuscino non testata neppure - test effettuato in loco, risulta sul filmato, da una analista su orme latenti che non ha dato positività al sangue (ma l'analista non scrive che sangue non ce n'era, lei dice che non ha fatto il test che invece si vede sul dvd) - analista che gira per la casa coi capelli lunghi al vento, fermati solo da una spilla.

continua...

Unknown ha detto...

Non serve essere innocentisti, basta essere onesti per capire che a qualsiasi giudice privo di pregiudizi questo basterebbe per non condannare... e sarebbe giusto perché certi errori non li devono pagare gli imputati e nel dubbio si dovrebbe assolvere sempre e comunque. Invece, intervista di due giorni fa, i giudici popolari erano frastornati perché a processo ascoltavano una cosa e quando tornavano a casa ascoltavano altro dalla televisione. Da qui lo sforzo maggiore del Nencini, il presidente di Corte che oltre a dire che Amanda e Raffaele hanno ucciso perché quella sera non avevano di meglio da fare (?!?), lo ha detto lui stesso, ha fatto più fatica a spiegare e a rispiegare per far capire i fatti ai giudici popolari!!! E' regolare giudicare anche in base a quanto si ascolta dalla televisione che trasmette di tutto, dalle interviste colpevoliste del Lumumba alle conferenze della famiglia Meredith, alle opinioni sia della parte civile che di opinionisti che seguono il caso leggendo solo i giornali? E' normale che dei giudici popolari guardino i programmi che parlano del loro processo?

Per quanto riguarda i reperti che ho citato e tu hai detto non c'erano: la mia fonte è datata 17 novembre 2007 ed è un sito della Polizia. Per la precisione erano citate entrambe le mani (più in una meno nell'altra). Se non figurano analizzati, non è perché non c'erano ma è molto probabile che non li abbiano analizzati davvero: in Italia sono i procuratori a decidere cosa analizzare, non gli analisti e non la Difesa che può farne richiesta al giudice e pagare di tasca propria ulteriori e costose analisi.

Per il resto, la merda presente nel water era di Rudy Guede, dire che non c'erano sue tracce nel bagno mi pare alquanto bizzarro. Il resto, cioè dei guai, possono averlo fatto i tamponi irregolari citati in precedenza negli errori degli analisti. Sangue nelle orme che tu citi, come ho scritto, al primo sopralluogo non ce n'era e l'analista ha negato di aver fatto il test che invece aveva fatto. Se poi è apparso in un secondo tempo in un secondo test...

In tutti i casi non parlerei di invenzioni, ma delle solite forzature dovute alle prime convinzioni di chi indaga che sono abbastanza usuali in Italia. Anche perché è nella natura dei procuratori cercare a tutti i costi una condanna in base a una convinzione. Bada che in Italia dovrebbero cercare la verità e indagare anche in favore dell'imputato... e il gip dovrebbe vigilare affinché questo avvenga. Vai a leggere cosa ha accolto il gip a Perugia...

Di Frank Sfarzo non so nulla, quando gli hanno chiuso il sito ha iniziato a scrivere in altri ma dopo l'assoluzione è sparito da internet. Non conosco procuratori teneri, Mignini, di cui fra l'altro ho apprezzato alcune idee investigative in altri procedimenti precedenti, è all'incirca come gli altri. Tutti sono ben preparati, ma in maggioranza hanno il difetto di credere di non sbagliare mai e di dover essere seguiti ad ogni costo dalla Polizia o dai carabinieri... e da decenni anche dalla stampa. Certo, quelli più influenti hanno anche più poteri...

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Ps. Il 6 doveva essere interrogato il Sollecito, ma, come già detto, i due in quei momenti erano inseparabili: chiamarne uno significava averli entrambi a disposizione e trovare quello che non si aspettava l'interrogatorio con le difese basse.

Anonimo ha detto...

Non si è trovata traccia di guede nel bagno semplicemente perché il sangue di meredith ha nascosto tutto il DNA di guede, essendo prevalente. Le tracce miste di DNA amanda meredith le hanno mischiate gli inquirenti, facendo un unico prelievo di tutte le macchie che si trovavano sul e nel bidet. Le tracce di sangue esaltate dal luminol se le inventate la cassazione, visto che tutti i test fatti su quelle tracce dalla polizia hanno stabilito che non vi era traccia alcuna di sangue. sollecito non ha mai scritto di avere toccato il braccio di meredith o qualsiasi altra cosa che le appartenesse.

Anonimo ha detto...

ma guede' non aveva fatto la cacca
nel bagno delle ragazze?

Corrado Massa ha detto...

Splendido articolo, Massimo. A uno degli anonimi dico: la "calunnia" contro Lumumba viene dalla polizia,non da Amanda, perciò la condanna per calunnia è profondamente ingiusta, e mi dà sui nervi che persino il giudice Hellmann l'abbia confermata. Lumumba dovrebbe prendersela con la polizia e non con Amanda. Se l' accusa di calunnia fosse fondata, Amanda non avrebbe il coraggio di protestare presso la Corte Europea. Invece lo fa, perché sa bene di avere ragione, e le auguro di tutto cuore di spuntarla. A Chiara: alla tua lucida risposta voglio aggiungere un particolare che hai dimenticato: la videoregistrazione degli interrogatori è obbligatoria, articolo 141 del codice di procedura penale, quindi il non averlo fatto rende l'interrogatorio di Amanda illegale e inutilizzabile in tribunale. Questa illegalità si aggiunge
all'altra, ben nota, di non aver permesso la presenza di un avvocato.
A un altro anonimo che dice " chi credete di essere, per criticare i giudici, vi credete degli esseri superiori ?" rispondo che noi non ci sentiamo "esseri superiori" perché basta un po' di normale buon senso, non è necessario essere dei geni, per accorgersi che i processi che noi contestiamo sono condotti in modo vergognoso. All'anonimo che chiede lumi sulla cacca di Rudy, rispondo: nell'appartamento c'erano due bagni, uno condiviso da Amanda e da Meredith, (e vicinissimo alla stanza di Meredith) e un altro più grande, all'altro capo dell'appartamento, condiviso da Laura e da Filomena. Gli escrementi erano in quest'ultimo. L'impronta insanguinata era nel primo. Sia gli escrementi che l'impronta erano inequivocabilmente di Rudy Guede.

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo,

Grazie per le tue risposte. Devo dire claramente che penso che sono innocenti. Questo non per via che le indizzi sono o non sono sbagliati, ma e la mia semplice logica - perche due studenti ammazzano e poi si forniscono dei alibi etc. come sono killers esperti - non c'e senso.

Pero penso che si deve anche quardare e evaluare tutti gli indizzi e criticare le cose di tutti due i lati - cosi si impara.

Conosco quello che delle volte possa accadere in Italia - mei genitori sono Italiani e passo tanto tempo in Italia. Solamente perche c'e tanto corruzione in Italia non possiamo dire che e cosi in tutte le occasioni.

Ho seguito questo caso di Meredith per tanto tempo. Lo trovo molto interessante non solo per chiarire chi e veramente colpevole ma si impara molto cose di l'Italia, e si, tanto volte non e bello quello che si trova.

Pero, devo dire, con tutto rispetto, che trovo le tue opinioni su le indizzi un po essagerati. La Knox, la sera di 6 Nov. non era interrogata per dodici ore - parlo di Lumumba quasi doppo un ora, subito quando la polizia li ha informata che Sollecito non confermava piu la sua storia. E perche avrebbe parlato di Guede. Se lei parlava di Guede penso che certamente allora Guede avrebbe anche parlato di lei - non avrebbe senso. Visto che la polizia chiedeva del messaggio e chi era Lumumba, e ben possibile che Knox ha pensato a offrire il suo nome. La storia di come hanno fatto a lavare la casa di il loro DNA e lasciare solamente quella di Guede mi sembra una invenzione del l'America - la procura non ha mai detto questo - sarebbe impossibile.

Si, i periti della corte hanno trovato 54 erori. Ma si deve rimane realisti, se si seque un video della polizia scientifica in qualsiasi paese, se si vuole veramente trovare delli erori, si possano sempre trovare. Ma questo non spiega come mai c'era il DNA di Sollecito sul reggiseno, di dove e venuto la contaminazione, la l'unica altra tracce di lui era su una cigaretta. Perche i periti hanno declarato che la DNA su il coltello era troppo poca di quantita per fare una vera analisi, e che Stefanoni si era sbagliata, e che la tracca di Knox che il RIS hanno analizzato poco tempo fa era anche questo di troppo poco quantita secondo loro. Allora erano incompetenti o forsi anche corrotti anche loro. In fatti La Cazzazione non era contento con il comportamento di questi periti, ed era una ragione fundamentale per fare una nuova corte.

Quando dico che non c'erano tracce di Guede nel bagno, non parlo della merda, ma chiedo visto che lui, secondo la difesa, si ha lavato dal sangue nel bagno, perche non ci sono le sue tracce. Nel sangue ci sono solamente le tracce di Meredith e Amanda, ma questo non fa senso perche era Guede chi aveva tutto questo sangue addosso. C'era anche questo sangue misto DNA Meredith/Amanda nella stanza dove la finestra fu rotta - come mai?

Per me la scientifica non e mai stato tanto importante, perche e possibile per un poliziotto fare una contaminazione. Ho sempre guardato le altre cose tangibile.
Mi chiedo sempre perche Sollecito ha scritto sul suo diario che il DNA di Meredith sul coltello c'era perche una volta lui l'aveva toccata sul braccio con il coltello quando cucinava. Perche Amanda ha declarato che quando Sollecito cucinava la sera del delitto aveva sangue sulle mani, forsi di pesce. Perche nel sua diario Sollecito esprime dei dubbi su Amanda, dovrebbe essere sicuro che lei non e colpevole perche conferma di essere insiemi tutta la notte. E moltissime altre cose.

Vorrei dire che ci sono delle cose che vano quardati e che non si puo arrivare a una conclusione solamente sotto un ombrellone di corruzione in Italia.

Anonimo ha detto...

Per il anonimo di 2 feb 10.00

Cosa lei vuoi dire con questo discorso. Esprimati.

Manlio Tummolo ha detto...

Un esempio anglosassone di giustizia .

Qui vediamo cone si sia contro Amanda Kox in quanto americana, mentre si difende la tesi della colpevolezza dei due solo perché la sventurata Kercher è britannica. Ovvero, si fa del nazionalismo giudiziario.

La realtà disgraziata di questo processo parte dalla separazione dei riti: al Guedé un tipo di processo, ai suoi presunti complici un altro. Medesimo caso, medesima vittima, e nondimeno due trattamenti diversi. Si è partiti male, si è andati avanti peggio. Non essendo stato presente, non so chi fosse stato il colpevole. Ma se la legge è uguale per tutti, il rito processuale deve essere identico per tutti e tre.

Mi divertirebbe vedere una nuova guerra angloamericana, come nel 1776 e nel 1812, a causa di un delitto. I due popoli modello del mondo !

Unknown ha detto...

Anche io ritengo che ci sia da imparare dal crimine di Perugia e che tanti abbiano imparato, se già non gli era stato insegnato prima, visto come si sono portati avanti gli ultimi casi di cronaca nera seguiti dai media.

A) Si è imparato il modo di creare i pregiudizi mettendo in circolo inizialmente notizie inventate che si dimostrano bufale belle e buone e spariscono, due su tutte: telecamere di sorveglianza che avevano filmato Amanda di fronte alla porta di casa poco prima dell'omicidio, l'albanese che aveva sbattuto con l'auto in un cassonetto posto a 50 mt dalla casa e aveva visto Amanda con un coltello.

B) Si è imparato come sia facile a chi indaga e non sa come far stare in piedi la sua ricostruzione, collegare i sospettati che neppure si conoscono fra loro: basta parlare all'assassino e scalargli anni di galera dal sicuro ergastolo. In questo modo il collegamento che non si trova, lo crea l'assassino stesso testimoniando per come vuole la procura (e il Guede lo fa 100 giorni dopo l'arresto). Ma questa è la rovina della giustizia, perché ogni assassino italiano per evitare l'ergastolo e scalarsi 18 anni di carcere può tirare in ballo chi la procura si è convinta sia il vero colpevole ma non riesce a incastrare perché nulla porta a lui.

C) Si è imparato che ci sono volte in cui le menzogne, quando a dirle è chi aiuta i procuratori, non dimostrano la colpevolezza dell'imputato ma la sua parziale innocenza. Guede non appena arrestato, ma anche prima via skipe se non ricordo male, parla di un rapporto orale fattogli da Meredith, dice che non avendo i preservativi non avevano fatto sesso completo (ma Meredith era una ragazza così facile?)... però quando si fanno nuovi esami si trova il dna di Rudy Guede dentro la ragazza. A quel punto un Rudy che racconta mille storie senza senso e illogiche, a cui nessuno crederebbe mai, non becca l'ergastolo e sta in carcere al massimo per sei o sette anni. Saranno contenti gli altri imputati italiani che si dichiarano innocenti e per aver detto qualche stupida bugia l'ergastolo se lo son beccati pur non essendoci prove contro di loro (in Italia ma anche in America).

D) Si è imparato che le analisi biologiche non vengono mai portate avanti in maniera veramente professionale, che l'errore è all'ordine del giorno ed è solo da quantificare.

Per finire, sono passati anni ed io nel frattempo ho seguito tanti altri casi nati male e finiti peggio, casi di cui ho scritto tanto sul blog, quindi qualche piccolezza può sfuggire alla mia memoria e mi sfuggirà ancora. Ciò non toglie nulla alla realtà dei fatti che il Nencini non ha saputo cogliere perché impegnato a far capire ai giudici popolari che la noia e il non parlare del Sollecito indicavano la colpevolezza di Raffaele e di Amanda: ma che razza di giudici si sono chiamati a Firenze! In appello, per legge, non dovrebbero andare solo quelli laureati?

Unknown ha detto...

In ultimo, poi tacerò per sempre, c'è solo da dire che quando esce di scena Patrick Lumumba ed entra in pompa magna Rudy Guede, tutto ciò che la procura credeva di aver provato va a carte 48 perché il Guede racconta frottole e non dice di aver visto e riconosciuto Raffaele e Amanda (si sarebbe parato subito il dietro). Ed è in quel momento che si sarebbe dovuta azzerare l'inchiesta e farla ripartire dagli unici nuovi dati certi. Ne riassumo alcuni:

un soggetto non più ignoto e non collegabile a Raffaele e Amanda la sera dell'omicidio è in casa quando vi è Meredith - Meredith alle amiche non aveva detto che se ne andava perché aveva un appuntamento e non conosceva il soggetto se non per averlo visto una volta - il soggetto noto fa sesso con Meredith (svenuta perché presa per il collo e uccisa quando si è ripresa ed ha capito cosa stava accadendo?) - il soggetto noto racconta frottole parlando di un rapporto orale consenziente - il soggetto noto ruba ciò trova nella camera e nella sua borsetta di Meredith - il soggetto noto non chiama i soccorsi (e se erano stati altri ad uccidere doveva chiamarli) ma scappa in fretta (sa che non tutti sono andati dalle famiglie... paura che di lì a poco arrivasse la coinquilina?) - il soggetto noto va in discoteca e dopo aver recuperato dei quattrini fugge in Germania - il soggetto noto afferma cose che vengono sempre smentite, quindi mente ripetutamente -

Ecco, se invece di spargere fumo (che ancora oscura gli occhi e la mente di tante persone) avessero operato basandosi su questi elementi, il caso Amanda Knox si sarebbe dimenticato prima del Natale 2007... invece è ancora ben vivo e presente e gli elementi da eliminare, quelli fatti di solo fumo che ormai si sono insinuati nella mente e non se ne vogliono andare, stanno ancora in piedi e fanno dire a chi segue il caso che comunque qualcosa non quadra perché...

Altro da aggiungere non credo ci sia... Massimo

Mimosa ha detto...

E invece pensa che ancora oggi nel salotto di Rai1 la signora Antonella Boralevi, scrittrice ed opinionista a larga banda (ma che la invitano a fare a dar opinioni in merito a casi giudiziari?) litigava con Meluzzi (consulente nel processo Rudy Guede) insistendo di essersi documentatissima che sul coltello di casa Sollecito c’erano provate tracce di sangue di Meredith !
ma si può??
E basta co'sto coltello!!!

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici la notizia bomba è arrivata,sul Messaggero c'è tutto l'articolo, leggetelo è interessante.
Meredith, giudice Nencini sotto "inchiesta" per l'intervista ai giornali: la Cancellieri manda gli ispettori. Speriamo che si accorga anche di ciò che succede a Taranto.Buona notte.

Anonimo ha detto...

Quello che ancora una volta risulta evidente è che i giudici popolari sono solo dei fantocci,
tutta farsa e ipocrisia di un sistema giudiziario e processuale fintamente equo

Manlio Tummolo ha detto...

Se esistesse una Commissione di esperti e periti, con membri scelti ma non stipendiati dalle parti in causa, la giuria, vecchio arnese dei tribunali, di gente inesperta che rappresenterebbe il "giudizio popolare" nella finzione giuridica, potrebbe essere eliminata, mentre il Collegio giudicante dovrebbe tener conto di quanto emerga dalle relazioni di tale Commissione, e non giudicare ad arbitrio, cone nel brocardo latino - giustamente ricordatomi ieri da un mio amico - "judex peritus peritorum", ovvero colui che decide anche quali perizie siano valide e quali no. Con una Commissione che abbia il preciso compito di delineare natura e modalità dell'evento da giudicare, il giudice dovrebbe decidere solo sul diritto, ovvero sull'applicazione della legge.

Invece, la preoccupazione dei grandi "riformatori" (leggi: deformatori del sistema) è usare vecchi arnesi delle monarchie assolute, quali amnistie, indulti, grazie e confessioni estorte, lavorare sulle prescrizioni, complicare tutto affinché tutto si blocchi, saturandosi.

magica ha detto...

buongiorno ,
non so piu' che cosa pensare e nemmeno commentare perchè i casini sono troppi.
quel guede' disse che meredith fece sesso orale con lui perchè non aveva il preservativo? cose innimagginabili meredith era una ragazza svegla , che gira il mondo per studiare e fa una cosa del genere con uno sconosciuto e per di piu' quasi un barbone , e per di piu' un servizio completo , ma la meredidith non avrebbe saputo i pericoli immensi che stava correndo?. con tutte le malttie che circolano e soprattutto la piu' pericolosa . ma gli inquirenti le hanno potuto credere ? puo' essere nei primi momenti? potevano fare anche l'autopsia del contenuto gastrico e si trovava tutto . invece hanno trovato nella vagina della ragazza le tracce del colpevole .. . quel brutto porco : lui e chi gli ha creduto . .
i suoi difensori penseranno che amanda e sollecito siano anche colpevoli? se hanno capito il personaggio falso e delinquente. .. ma lo hanno capito... ma nonostante credono alla colpevolezza dei ragazzi . siamo difesi da persone che non fanno il loro dovere . sono quasi tuttuno con i colpevoli .

Chiara ha detto...
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Chiara ha detto...

"judex peritus peritorum"....formula insulsa che ha consentito ad una pazzoide arrogante di sentenziarmi contro perchè "non condivide le conclusioni del medico legale sulla sussistenza del nesso causale tra la, incontestata, omissione diagnostica della convenuta e il danno riportato dall'attrice"....hai capito?? questa ha sì e no (più NO, garantisco io) studiato giurisprudenza, ma si sente all'altezza di dissentire dalle conclusioni del medico legale! (medico legale da lei scelto ed esaltato, peraltro, rimproverandomi aspramente per avere mostrato di non conoscerne il nome nonostante sia - garantisce - il migliore nel campo di quella specifica branca della medicina.....della serie: TU PERDI PUNTO E BASTA PERCHE' COSI' MI GIRA!)

filippo ha detto...

Bravo Massimo, condivido in toto la tua accusa ad una giustizia che non rappresenta in alcun modo il popolo italiano, una giustizia che da tempo io ritengo il vero male di questo paese, anzi il peggior male!