giovedì 23 maggio 2013

Roberta Ragusa. Testimoni nuovi e nuovi veggenti alimentano un indagine inseritasi in un labirinto che pare senza uscita...


Non ci crederete, una convinzione ormai solida e radicata ve lo impedisce, ma a Pisa siamo arrivati al caffè: fra poco la cena sarà finita e ancora non si saprà nulla di quanto accaduto a Roberta Ragusa. E' viva e nonostante i figli ha deciso di rendere vendicativo il dolore da lei provato negli ultimi otto anni? Anni in cui ha convissuto da amica con l'amante di suo marito, minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno? Anni di corna e prese in giro generali, visto che tutti sapevano e lei era l'unica a non sapere? Oppure è morta davvero. Uccisa da un qualcuno che conosceva da molto o da pochissimo, un qualcuno che le ha offerto il suo aiuto nelle sere di sconforto o in una sera di sconforto, un qualcuno che si era offerto di parlarle della famosa amante, un qualcuno che credeva di conoscere ma in realtà non conosceva affatto? O forse è stata uccisa dal marito dopo un litigio nato proprio a causa dell'amante? Oppure, chissà, magari aveva premeditato l'omicidio da tempo perché la moglie gli era d'intralcio, visto che la relazione extraconiugale stava prendendo sempre più spazio? Che sia viva non lo pensa nessuno. Nessuno ci crede o vuole crederci. Che sia morta lo dicono in primis i procuratori, seguiti dai media e dall'opinione pubblica sovrana a cui viene demandato il compito di bruciare il già condannato. Poco importa se non c'è cadavere, perché per chi ha in mano le indagini è certo che il marito l'ha uccisa e poi sepolta. E presto la pagherà cara! Queste ultime frasi sono diventate un tormentone e ormai le ripetono tutti in coro. Non solo i media, ma anche la gente comune: è un mantra ossessivo che ha convinto e sta convincendo anche chi di solito è propenso ad usare la logica prima di schierarsi. E nel caso in questione, come in tanti altri che l'hanno preceduto, la logica pare diventare un fattore irrilevante. Perché? Perché troppe cose non tornano - si dice in giro - troppe balle aleggiano sull'aria fresca di San Giuliano, sull'autoscuola e su quel di Gello in particolare. Il marito non la racconta giusta e la gente è reticente... è omertosa perché di certo ha visto e tace! Lui è un bugiardo traditore che si è liberato di una moglie scomoda e invadente per non darle una lira e poter vivere con l'amante, loro lo sanno ma non parlano... sono tutti suoi complici e lo proteggono.

Ma davvero si può credere che a Gello c'è chi sa qualcosa e da subito ha deciso di tacere? Siete mai stati a Gello? Avete mai parlato con chi vi abita? Credo proprio di no. I media e il mantra ossessivo colpiscono l'opinione pubblica e la convincono, come può convincere il pinguino di uno spot (se hai capito il concetto è perché sei intelligente e potrai navigare e messaggiare illimitatamenteeee), di chissà quali indizi o prove, e per tutti ora il Logli è, in anticipo rispetto ai tempi (manco si sa se andrà a processo), un vile assassino. Quasi che di un fatto non provato, di un omicidio senza vittima, vi sia la certezza assoluta perché lo vuole la procura e lo vogliono i media. E già!, gli indizi nel nostro ordinamento stanno prendendo sempre più le sembianze della "prova"! A Teramo come a Taranto, ed ora anche a Pisa, si son trovate troppe stranezze non appena si è stretto il cerchio investigativo su un unico indagato. A Teramo come a Taranto, ed ora a Pisa, più passano i giorni più spiccano il volo nuove ricostruzioni e nuovi testimoni. Ad oggi quelli su cui far conto sono tre. No, sono quattro, o forse cinque o forse più di cento. Testi attendibili, ci dicono, testi che non avrebbero motivo per mentire. E al momento non c'è alcun motivo per dubitarne. E' giusto come ragionamento, ma forse qualche ricordo strano è affiorato a posteriori nella mente di chi ha aspettato a parlare perché intimidito dalla famiglia Logli. Famiglia che ora non intimidisce più. Tanto che dalla bocca del teste di punta, spunta pure la descrizione di un indagato provato, bianco come un cencio, come un cadavere, perché non ce la fa più a nascondere quanto di male ha fatto alla moglie. Parole e testo di Loris Gozi, l'ex timoroso testimone che dal parlare poco nascosto dietro un cappuccio è passato al non tacere mai. Oppure, se vogliamo ragionarla come il suo ex avvocato, è passato al parlare troppo con chi gira armato di microfono.

E questo suo modo di fare inizia a dar da pensare, come ha fatto pensare il modo usato da una testimone di Avetrana, che forse il suo intento non è solo il voler aiutare chi indaga... perché sembra quasi chieda una mano ai telespettatori, mano che nessuno pare intenzionato a dargli (pur se a parole tutti gli sono vicini). Lui non perde occasione per far conoscere la sua situazione privata, quasi voglia intenerire chi lo ascolta, e ormai tutti sappiamo che non lavora e che anche la moglie, a causa della testimonianza del marito, il lavoro lo ha perduto. Ma lui agli inquirenti aveva parlato già all'inizio dell'estate scorsa, e fin quando non è apparso in video con tanto di volto sua moglie ha lavorato senza problemi. Quindi, fosse pure ingiustamente, se c'è chi ha deciso di interrompere un rapporto lavorativo, il motivo lo ha trovato nella troppa pubblicità che le sue uscite mediatiche hanno messo in circolo. Non a tutti piace di avere giornalisti alla porta della propria pizzeria, non a tutti piace di rilasciare dichiarazioni ai vari canali televisivi. A questo punto c'è da sperare che lui e sua moglie trovino un nuovo impiego. C'è da sperare che la smetta di rilasciare interviste ai media e che parli solo coi procuratori. Ma non è l'unico a cui serve una mano. Come si diceva i testimoni, inizialmente inesistenti, ora sono aumentati. L'ultimo è apparso da pochi giorni: è uno spacciatore extracomunitario da tempo agli arresti domiciliari per una rapina andata male. Lui, al buio e sottozero, in una notte di gennaio del 2012 si trovava in una pineta al confine fra Migliarino e Torre del Lago. In quei frangenti, mentre era intento a spacciare, dice di aver visto entrare fra gli alberi due persone che trasportavano un enorme sacco nero. Una di queste, ora a forza di guardare la tivù ne ha la certezza, era il marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli.

Ohibò! Ma allora, se il suo ricordo è giusto, il Logli aveva davvero un complice! E torniamo al primo testimone e alla sua famiglia che parlano di un altro uomo assieme al marito quando s'è presentato alla loro porta con una foto incorniciata. La stessa foto vista da tutti noi sui giornali e in televisione. Oddio, c'è da dire che tutto può essere e che tutto al mondo può accadere. Può essere che il Logli sia andato a cercare la moglie nel punto in cui vi erano più roulotte e nascondigli ed ora non lo voglia dire. Perché, anche l'avesse fatto in buonafede, ammettere quella ricerca dopo il bailamme creato dall'avvistamento e dalla litigata testimoniate dal Gozi, significherebbe dare carte servite agli inquirenti che non vedono l'ora di arrestarlo e di fargliela pagare. Il Logli sa bene, come lo sanno i suoi figli e non so in che modo riescano a superare questo trauma, che le indagini della procura si sviluppano solo contro di lui. A confermarglielo, se mai ne avesse avuto bisogno, è lo stesso teste dell'accusa che il 12 aprile sulla sua pagina facebook (pagina in cui da qualche settimana figurano quali nuovi amici anche tanti giornalisti) scrisse: "ringrazio tutti per la vostra solidarietà ringrazio tutte le cugine di roberta ragusa andrò contro avvocati giudici ma le mie parole rimarranno sempre quelle non le cambierò mai anche se qualcuno prova a mettermi paura però anche stamani ho incontrato gli inquirenti e mi hanno rassicurato che questo codardo la pagherà cara". 

Gli inquirenti mi hanno rassicurato che questo codardo la pagherà cara! Scrive il Gozi a chi lo segue su facebook. Non c'è che dire, le esternazioni degli inquirenti, riportateci dal testimone che le fa sue, sono interessanti e confermano tante brutte cose. Ma c'è da chiedersi: come farà il procuratore ad incastrarlo, quel codardo del marito, se nessuno confermerà mai la testimonianza del suo teste eccellente? Se nessuno si presenterà per dire che in via Gigli nella notte del 13 gennaio ha visto l'auto del Logli? Logli che di logica, secondo quanto affermato dal Gozi, pare non essere una persona normale ma un mago, visto che in un batter di ciglia, il tempo necessario al teste per entrare in casa e uscire coi cani (o col cane: questo passaggio non è chiaro dato che Quarto Grado parla di un cane mentre nel video del Tirreno si parla di più cani), fa sparire la sua auto ed apparire quella della moglie. Nel frattempo è andato a casa per cambiare la vettura ed è tornato con la Citroen nel punto esatto in cui sapeva che di lì a poco sarebbe arrivata Roberta... forse passando fra i campi? Per quale motivo doveva cambiare l'auto? E soprattutto: come faceva a sapere che sua moglie sarebbe sbucata sulla strada esattamente in quel punto? Oppure: lei è arrivata con la Citroen da Metato e si è fermata dopo aver visto il marito sul ciglio della strada? Era andata dall'amante di lui, da Sara Calzolaio, per cercare un chiarimento e stava tornando a casa quando è stata aggredita? E l'auto del Logli che fine ha fatto, visto che il teste non la vede nel secondo avvistamento? L'aveva già portata a casa un complice e lui era rimasto sulla strada in attesa? Ma il cellulare del Logli non ha registrato telefonate dopo le 0.17 e il Gozi sistema gli avvistamenti fra la mezza e l'una, come ha fatto ad avvisare un complice?

O forse l'auto era ancora in strada e il teste non l'ha vista? Quindi, dopo l'aggressione, il Logli sarebbe andato di persona a prendere il complice, forse con la moglie già morta sul sedile del passeggero, lo avrebbe fatto salire dietro e dopo aver insaccato il corpo, dopo averlo portato in un luogo sicurissimo, dopo averlo occultato, sarebbe tornato in via Gigli per riprendersi l'auto? E la Citroen? L'ha riportata il complice all'autoscuola e solo dopo il Logli l'ha riaccompagnato a casa? Madonna che caos e che movimento notturno. Ma se davvero fosse così: possibile che tutto quel viavai sia passato inosservato? Possibile che solo il Gozi abbia visto quell'auto in via Gigli? Ah, già!, dimenticavo che i gellesi sono omertosi. Però c'è da chiedersi, senza enfatizzare, cosa il teste, che senza pudore ai giornalisti dice di aver visto un cadavere che non ce la fa più a nascondere quanto di male fatto alla moglie, in realtà dichiari di aver visto. Lui ha parlato di un volto all'interno di una vettura parcheggiata. Dopo mesi in cui le televisioni picchiavano duro e le iniziative a Gello e San Giuliano si inseguivano a ritmo frenetico, disse che il viso era quello del Logli. Di altri volti non parla neppure ora, quando racconta la scena in cui figura esserci una coppia che litiga di brutto. Lui non ha mai detto di aver visto altre facce, ha sempre affermato di aver sentito le urla di una donna e di aver notato un'auto simile a quella della Ragusa. Non di aver visto i volti del Logli e di sua moglie, non di aver visto per certo l'auto della Ragusa. Eppure quando parla in televisione è un colpevolista convinto in grado di convincere.

E torniamo alle mille domande che non portano a nulla. Torniamo a un orologio che nessuno sa se davvero esista, e pare davvero non esista, torniamo a degli abiti che nessuno sa se si siano ritrovati, torniamo a domande che non trovano una facile risposta, perlomeno in chi non è predisposto a credere ad ogni costo ai "si dice" spacciati per realtà. Insomma, i Pm sanno che i testimoni possono aver visto ben altro. Sanno che se si facesse un esperimento, ad esempio mettendo in una notte buia più uomini simili all'interno di varie auto ferme sul ciglio di una strada stretta (qual è via Gigli), ci sarebbe una alternanza di risultati (meno giusti e più sbagliati). Sanno che grazie ai tamburi dei media, nel tempo ci si può anche convincere di aver visto qualcosa di importante pur non avendo visto nulla di importante. Inoltre sanno che qualche aggiunta ai fatti narrati inizialmente, grazie al tam tam dell'informazione, i testimoni la tirano sempre fuori, che i loro ricordi vanno scremati e verificati al meglio. I due sopracitati saranno da ringraziare se quanto dicono un domani verrà provato, perché se i racconti sono reali non possono essere gli unici ad aver visto un simile movimento notturno. Un po' meno da ringraziare sono le altre decine e decine di testimoni che il clamore mediatico risveglia dal letargo e che servono solo a far scena e a perdere tempo. Quelli che vivono anche a centinaia e centinaia di chilometri da Gello e dicono di vedere con la mente. I loro nomi non sono importanti, almeno non su questo blog, ma le loro visioni paiono esserlo per la procura che li segue scodinzolante.

Sto parlando dei tantissimi sensitivi che fanno da patatine fritte, quindi da contorno, alle indagini degli inquirenti. C'è chi Roberta l'ha vista in acqua, ed allora i sommozzatori si sono immersi in ogni stagno o laghetto della Toscana, chi l'ha vista nelle grotte, e gli speleologi sono scesi nelle grotte, chi l'ha vista sotto terra, ed allora si è scavato con pala e piccone in ogni dove. Gli ultimi scavi in una zona lucchese del Monte Serra, zona irraggiungibile in auto (a che serve scavare se mai nessuno può esserci arrivato?) ma uguale alla descrizione della sensitiva che, per stessa ammissione di chi comandava le ricerche, era in stretto contatto telefonico sia con il responsabile della protezione civile che con lui. Protezione Civile che per darle ascolto ha fatto sudare le fatidiche sette camicie ai volontari che, oltre a dover sradicare una radice per poter operare, con pale e picconi hanno scavato buche profonde dai due metri e mezzo ai tre metri (questa la misura stabilita dalla veggente). Peccato per la medium e per la procura, che la terra nascondesse solo altra terra. In poche parole, i fatti si ripetono nel tempo e come in tante altre occasioni siamo arrivati al nulla investigativo assoluto. Non si sa che fare e siamo al punto che dopo sedici mesi di indagini ci si aggrappa al pizzo delle mutande dei veggenti, nuovi e vecchi, e dei testimoni che a ragionarci dicono di non aver visto nulla di rilevante. Almeno sino a quando non ci sarà chi potrà confermare anche solo in minima parte i loro racconti.

Ed alla fine della favola si torna sempre all'inizio, alle ricerche di un corpo privo di vita. Perché senza un cadavere che attesti un omicidio tutto è maledettamente complicato e difficile. Per questo ora in campo ci sono pure i droni: elicotteri in miniatura che hanno il compito di sorvolare quei punti di montagna in cui non si riesce ad arrivare (ma che li mandano a fare se davvero nessuno ci può arrivare?) e di rimandare immagini fotografiche. Siamo al limite dell'immaginazione o forse oltre ogni immaginazione. Ormai è chiaro che a Pisa non sanno che pesci pigliare, che ci troviamo di fronte ai soliti casi di cronaca nera amplificati dai media e mal digeriti dalle procure che, essendo sotto la lente dell'opinione pubblica, mettono in campo le solite indagini unidirezionali attuate al solo scopo, per non sfigurare, di incolpare l'unico indagato disponibile sulla piazza. Il problema è che c'è un marito nel mirino, ma non gli si può ancora sparare perché nessuno ha le munizioni per poterlo fare. Ed è un marito che con quanto si ha in mano non lo si può nemmeno interrogare (mesi e mesi che i media annunciano un interrogatorio imminente), perché prima occorre dare una forma logica ad una lunga serie di interrogativi. Cosa potrebbe chiedere un procuratore al Logli? Alla domanda: "C'è una persona che l'ha vista in via Gigli fra la mezza e l'una di notte, cosa ci faceva lì?" - corrisponderebbe la risposta: "Ero a letto a quell'ora, non in via Gigli".

E questa, anche se non sembra, è una risposta che toglie forza a quanto afferma il testimone. E la toglie proprio a causa dei tanti interrogativi. Quali, ad esempio: "Com'è possibile che solo il Gozi abbia visto il Logli, o almeno un'auto simile alla sua, in quella strada? Come si può essere certi che in un paio di secondi abbia focalizzato in maniera veritiera il marito di Roberta Ragusa, che in testimonianza dice ha cercato di coprirsi il volto, e la sua auto? Com'è possibile che all'una di una notte freddissima il Gozi portasse a spasso i cani per via Gigli, visto che ha un cortile recintato, visto che prima di arrivare in via Gigli doveva percorrere i circa cento metri della stradina sterrata, dove non c'è pericolo che i cani vengano investiti perché di notte non passano auto, in cui si affaccia la sua casa e che prosegue anche dalla parte opposta (non bastava per i bisogni?), visto che vive fra un insieme di appezzamenti di terra non recintati?"

Ed anche la domanda: "Per quale motivo, facendosi accompagnare da un altro uomo, il 14 gennaio è andato a casa del teste per ben due volte, sia di mattina che di pomeriggio? L'hanno vista anche i familiari del testimone?" - troverebbe una risposta immediata: "Io la mattina ho cercato Roberta, ho anche chiamato i Carabinieri e la Polizia, non mi sono fermato a casa di chi non conoscevo neppure nel pomeriggio, quando sono andato in caserma per la denuncia di scomparsa e poi a casa per star vicino ai miei figli che stavano soffrendo più di me". Pure questa risposta toglierebbe forza all'accusa, dato che si parla di familiari del Gozi e non di persone a lui estranee. Diverso sarebbe stato se qualche estraneo alla famiglia avesse notato il Logli o la sua auto entrare, visto che è andato per ben due volte, se non nel cortile del testimone almeno nella stradina che porta al cortile. Ci sono altre case in zona e c'è un allevamento di cani in fondo alla strada sterrata. Diverso sarebbe stato se dopo il primo verbale la procura avesse piazzato un paio di cimici in casa sua per capire quale parte possano aver avuto i media sulla testimonianza. Come diverso sarebbe se si sapesse il nome, sempre esista, dell'amico visto nel cortile di cui il Gozi ha parlato solo ultimamente. Ed a proposito: è alquanto strano che durante l'interrogatorio formale, di fronte a un giudice, questo importante particolare non sia uscito. Come è alquanto strano che dell'accompagnatore si sapesse già in fase di sommarie informazioni, come detto dal procuratore (ma aveva anche detto, per sbaglio?, che col Logli c'era uno della protezione civile) e solo nell'ultimo periodo, dopo l'intervista rilasciata dal Gozi a una tivù locale, si sia cercato di individuarlo con interrogatori mirati.

Insomma, alla fin fine è chiaro il motivo per cui la convocazione del Logli tardi ad arrivare. La procura cerca di trovare gli appigli che servono a non sbagliare le domande. O meglio: la procura cerca di trovare le domande da fare e di puntellare le poche parole buone di un testimone che al momento ha portato solo interrogativi e poche certezze (anche se per la stampa pare non sia così e l'opinione pubblica la segue). Perché portare a processo una storia simile può pagare solo in primo grado e solo a causa delle campagne mediatiche che bruciano sia la logica che il cervello degli uomini, siano persone comuni, giudici popolari o togati. Ma a processo è facile che mai ci si arrivi, perché un procuratore preparato e serio non può non capire che nell'insieme la testimonianza del Gozi, nebulosa e piena di forse, è tutto all'infuori che un fortino inespugnabile. Possono fingere di non capirlo i media, che resistendo su una posizione colpevolista incamerano introiti. Gli stessi media che stabilendo il loro quartier generale negli uffici dei procuratori, e continuando a chiedere informazioni, influenzano lettori e telespettatori con ricostruzioni via via diverse ma sempre colpevoliste. E non può essere diversamente visto che le prime ricostruzioni, sempre e in ogni caso, le porta chi accusa, cioè la procura. Ed è logico che un attacco mediatico di massa pressi in maniera negativa chi indaga, chi deve decidere se optare per un processo o per un'archiviazione.

Nei casi in cui i media se ne stanno nascosti, nove volte su dieci quando una maggiorenne scompare si archivia. Ma la scomparsa di Roberta Ragusa da ormai sedici mesi sta facendo campare di rendita buona parte della stampa e dei programmi televisivi che allattano e crescono a loro immagine e somiglianza l'opinione pubblica. Ed io mi chiedo come si possa azzerare la vita di una persona, pur se fedifraga, e come si possa col pregiudizio minare la stabilità psichica dei figli di Roberta, senza mostrare scrupoli o minimi dubbi. Tutti son convinti di conoscere il nome dell'assassino e lo conferma anche chi comandava le ricerche sul monte Serra, parlo dell'uomo in contatto telefonico con la medium, che ai giornalisti ha detto di voler dare ai figli il corpo della loro madre e un luogo su cui pregare (le sue parole non possono essere che figlie di una convinzione pregiudizievole ormai stabilizzata). Ed ancora mi chiedo come si possa continuare a indagare il Logli e solo il Logli quando in realtà i filoni di indagine dovrebbero essere almeno due: uno colpevolista e uno innocentista. Ed allora: per quale motivo non esistono anche indagini atte a ricercare una persona viva, visto che sedici mesi di ricerche non hanno portato a un corpo morto? Ed ancora: per quale motivo non si è creato un fascicolo contro ignoti, un fascicolo in cui inserire anche la possibilità che Roberta sia sepolta nella proprietà privata di qualche vicino o conoscente? Magari un qualcuno di cui si fidava. Magari un qualcuno che invece di lasciarla sfogare ha cercato un contatto fisico non voluto. Magari un qualcuno che le aveva promesso di farle sapere la verità avendo in mente anche di far altro. Ma senza un fascicolo aperto non si può far nulla, neppure ipotizzare che ad ucciderla sia stata la stessa amante del marito durante un chiarimento degenerato.

Ed io mi chiedo: fascicoli del genere non si aprono perché queste ipotesi sono impossibili da immaginare? Perché le amiche che incontrava un'ora ogni tanto hanno affermato che non c'era nessuno che si interessasse a Roberta? Ma per davvero? Come detto in precedenza tutto può essere e tutto può accadere: anche che il marito sia un assassino e che Loris Gozi abbia realmente visto tutte le scene che ci ha descritto. Come è possibile anche che il procuratore Adinolfi non sia all'oscuro di quanto ogni tanto "si dice", anche se qualche volta gli è già capitato di dover tacere o sbagliare nel parlare, e si sia accordato col teste per fargli dire le cose a spizzichi e bocconi nella speranza di far cadere in buca l'indagato. Ma visto che la parola "tutto" ha un suo significato, a guardarla solo da un lato si fa peccato. Per cui potrebbe essere pure che il Gozi si sia lasciato prendere la mano dai media e per questo aggiunga particolari ad ogni occasione utile, ad ogni domanda specifica. Che abbia dato peso a un qualcosa senza valore, che abbia visto un'altra auto e un'altra persona, che la litigata sia avvenuta, sì, ma fra una coppia estranea al caso Ragusa o fra la Ragusa e un altro uomo (o donna).

Chi mi spiega perché non è possibile che Roberta possa aver litigato con qualcuno che non fosse suo marito? Ciò che appare certo, è che dopo un anno e quattro mesi costellati di indizi poco convincenti, perché interpretabili in varie maniere, chi indaga non sa come fare a trovar prove contro il marito, l'unica persona che si vuole indagare. Ciò che appare certo è che manca un corpo morto e per trovarlo ci si affida a veggenti e spacciatori, che la Toscana è stata setacciata in lungo e in largo ed ancora ci si ostina a credere vi sia un cadavere nascosto in un luogo pubblico. L'ho già ripetuto più volte. Ormai restano da controllare solo le proprietà private: e se si crede che Roberta sia morta davvero, perché non guardare col geo-radar in quelle di chi la conosceva, ad iniziare dai vicini e dalle amiche? Nessuno si ribellerà a questa ricerca, visto che tutti le volevano bene, dicono, e che tutti si prodigano solo, ridicono, per tenere alta la tensione sul caso (non per incastrare il marito). Troppo invadente o complicato? Meglio ascoltare medium e spacciatori? Ciò che appare certo è che l'opinione pubblica ormai si è stabilizzata sui media, che nessuno cambierà la propria idea colpevolista nonostante si sia in presenza di un'indagine monca. La solita indagine diventata un labirinto senza uscita che si porta avanti quando non si sa a che santo votarsi. La solita indagine che forse porterà al solito processo indiziario e alla solita condanna in primo grado. Quella capace di calmare i bollori dell'opinione pubblica...


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418 commenti:

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Anonimo ha detto...

@Vanna
Io ti ringrazio di avermi dato del "tonto" non sai tenere una conversazione senza offendere?
Per me a questo punto non dibatto più' e vi saluto "molto" cordialmente.
alex

PINO ha detto...

La faccenda del furgone "Fiorino", ed i relativi fazzolettini sporchi di sangue ivi rinvenuti, in occasione di una pulizia del suo interno effettuata tre giorni dopo la scomparsa di RR, non è semplice da liquidare.
Il ritrovamento di detti reperti (ormai andati distrutti) da parte della donna che fu incaricata per tale incombenza, è testimoniato anche dall'operaio al quale il furgone era destinato, da parte della ditta titolare, dopo una marginale messa a punto, di un guasto al radiatore che, comunque, non ne impediva l'uso, durante la sua permanenza al posteggio.
Gli inquirenti ipotizzano, la sua utilizzazione, per il caso in discussione.
Certo è, che nulla viene trascurato dagli investigatori.
Molti sono gli indizi (non prove) a carico di A. Logli & C., ma, forse, non ancora bastevoli da determinare il suo rinvio a giudizio.
Pino

Pamela ha detto...

nei mezzi non hanno trovato nulla. le tracce biologiche che hanno repertato sul furgone possono essere di chiunque abbia usato quel mezzo in ditta. idem per l auto di sara c.

chiara ha detto...

Pamela, magari attendi gli esiti delle analisi no? o li conosci già??
come anticipato dagli inquirenti, verosimilmente non si avranno esiti (di alcun tipo) a causa della scarsità di materiale, ma dire che "non c'è nulla perchè le tracce possono essere di chiunque" quando quel "chiunque" stanno appunto cercando di capirlo, è una enorme st..
Se poi intendi che se le tracce non vengono identificate, non ce ne facciamo niente, non stai dicendo altro che quello già detto dagli inquirenti.
Certi interventi proprio non li comprendo.

Pamela ha detto...

stavo precisando visto che ho letto su internet che prima ancora che facessero le analisi la gente diceva che c era sangue di r.r.
ma come si sa non hanno trovato niente.

FALCE ha detto...

@ Pamela(?)
La presunzione non è una virtù: meglio non coltivarla, nè usarla, specialmente con interlocutori che non sono degli sprovveduti.
F.

Pamela ha detto...

mi scusi sig la falce era una osservazione. mica ho offeso qualcuno. non capisco che vuole dire.

Anonimo ha detto...

Bravo falce cosi' si risponde a Pamela.
Meno male ci sei tu che non sei uno
sprovveduto.
Piuttosto perche' non ci dai una tua versione dei fatti?

F. ha detto...

Anonima
...non tanto "anonima", vai a leggere i post di ieri, 10 c. m., e lì mi troverai.
Ad ogni modo, datti un nik, e cambi... tono. Quello usato stride.
F

Anonimo ha detto...

LA NAZIONE 12-07
Roberta Ragusa, indagati
per occultamento di cadavere
il padre e l'amante di Logli

chiara ha detto...

Anonimo 08.29

seee buongiorno!
e di cosa stiamo parlando in questi giorni secondo te?? l'iscrizione nel registro degli indagati era funzionale all'esame delle loro vetture!

Mimosa ha detto...

In verità, Valdemaro Logli sembra sia stato destinatario di un provvedimento di “concorso in occultamento di cadavere” (lo ha voluto ribadire più volte la Sciarelli a CLV dell’altra sera) mentre Sara di “favoreggiamento”.

Necessita proprio di una “incriminazione” qualunque l'ispezione di una vettura? L’auto è considerata al pari della casa, “proprietà privata”, ma quando hanno ispezionato gli alloggi del fratello e dei genitori mica li hanno iscritti nel registro degli indagati?
E altrettanto per ispezionare il “Fiorino” della Ditta mica hanno incriminato il titolare per farselo consegnare …
In fondo tali mezzi di trasporto hanno ricevuto per conto loro un “invito a comparire”, non sono state “sequestrate”, e i proprietari sono andati a riprendersele finito l'esame.

Anonimo ha detto...

LA NAZIONE
Pisa, 12 luglio 2013- Nei laboratori del Ris dei carabinieri di Roma ieri sono stati analizzati i tamponi prelevati martedì dai tre veicoli passati al setaccio nella carrozzeria di Gello a Pontedera nell’ambito dell’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Roberta Ragusa: il Fiorino di Geste in uso ad Antonio Logli, la Mercedes di suo padre Valdemaro e la Fiesta di Sara Calzolaio.

Gli specialisti dell’Arma hanno cercato di estrarre il dna dalle piccole tracce biologiche repertate sui tre mezzi e nei prossimi giorni, probabilmente all’inizio della prossima settimana sarà eseguita la comparazione con il dna della donna della quale non si hanno più notizie ormai da quasi un anno e mezzo. A questo esame dovrà essere presente anche l’avvocato Roberto Cavani, il legale che difende il marito della donna, Antonio Logli, dall’8 febbraio dell’anno scorso indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Nei giorni scorsi, invece sono stati iscritti nel registro degli indagati suo padre Valdemaro per concorso in occultamento e/o soppressione di cadavere, e, per favoreggiamento Sara Calzolaio, l’ex baby sitter dei due figli dei Logli ed ex segreteria dell’autoscuola 'Futura', nonchè da anni amante del marito di Roberta.


E continuano senza sosta e su altri fronti le indagini della magistratura - dirette da sostituto procuratore Aldo Mantovani - che si avvale dell’ausilio dei militari del nucleo investigativo del comando provinciale del capitano Michele Cataneo. L’attività proseguirà, infatti, anche nei prossimi giorni quando in Procura il pubblico ministero interrogherà nuovi testimoni che potrebbero dare utili indicazioni sulla scomparsa della mamma di Gello. Soprattutto in merito al luogo dove il suo corpo potrebbe essere stato nascosto. E, a questo proposito, presto saranno ispezionati alcuni siti con l’ausilio dello 'Stream X', il sofisticatissimo georadar messo a disposizione degli investigatori dalla Ids (Ingegneria dei Sistemi SpA), azienda pisana leader internazionale nella produzione dei sistemi georadar per l’introspezione del sottosuolo.


di Federico Cortesi

federico.cortesi@lanazione.net

Anonimo ha detto...

E' da un po' che seguo il Blog di Massimo sul caso Ragusa e i vostri commenti, che trovo molto interessanti ... Tra le varie teorie sulla scomparsa ne ho una che mi frulla in testa da un po' di tempo (forse non sono la sola ad averla pensata, qualcun altro potrebbe averla già postata). Potrebbe essere che R.R. sia rimasta vittima a causa di un incidente accidentale in casa o a seguito di una furiosa lite (a causa si S.C.)da parte del figlio e che ora tutta la famiglia si sia "raccolta" a difesa e protezione dello stesso??? Non sarebbe la prima volta che gli adulti si assumono colpe non loro a difesa dei minori ... anche se ancora non si sono assunti un bel niente ... Mah, probabilmente è un'idea balzana ...ma questa famiglia mi da i brividi ...

Vanna ha detto...

Gentile anonimo, benvenuto.
Non credo di aver letto da altre parti un'ipotesi tipo la tua, ma a qualcuno può essere capitato.
Siccome noi non sappiamo praticamente
nulla della famigliola " Mulino Bianco", tutto è possibile.
Prima o poi qualcosa verrà fuori,ci vuole tempo, il tempo è galantuomo dice il proverbio.
Saluti

Vanna

Mimosa ha detto...

@ Anonimo
come ben rilevi “ancora nessuno si è assunto un bel niente”, tieni presente che è stato il ragazzo per primo a lanciare l’allarme della scomparsa della madre su FB, prima che il padre avvisasse i carabinieri, non posso credere che a 16 anni si sia così diabolici, uccidere la madre e mandare pubblici avvisi di ricerca di scomparsa.
Riguardo alla teoria dell’incidente “accidentale in casa dopo una furiosa lite” (un’altra caduta dalla scaletta della soffitta?), l’avevo pensato e scritto pute io all’inizio, ma è arrivata la testimonianza dell’avvistamento notturno di Loris Gozi a destabilizzare i miei primitivi convincimenti.

Spero anch’io come Vanna che prima o poi qualcosa verrà fuori.
Personalmente non ho ancora le idee chiare,
ciao, Mimosa

Anonimo ha detto...

Ho letto in rete che qualcuno sospetti altra persona intorno alla quale la famiglia si è raccolta per proteggere.

Antonello ha detto...

Credo che abbiate liquidato con troppa superficialita' le osservazioni sempre molto serie ed informate di Ludovico e di Alex dopo, in fondo hanno detto qualcosa di ineludibile, non ci sono dati oggettivi ed univoci per ora ed a nostra conoscenza per instaurare un rinvio a giudizio, e non capisco tutta questa sollevazione di scudi se persino il P.M. per ora la pensa, secondo me giustamente, anche lui cosi'.
Non ha ancora interrogato il L. da indagato, non lo ha rinviato a giudizio, ha ribaltato tutta la proprieta', ha fatto leva sulle sinergie del clan tentando di isolare il L. non si capisce perche', ha tentato di mettergli contro l'amante ufficializzata con una delle orsoline versiliesi, ha ribaltato tutte praticamente le campagne prospicienti, i fiumi scandagliati, ha dragato i laghi, ha smontato le auto, ispezionate, dopo un anno e mezzo sta provando ad isolare il L. dal clan non si capisce perche' andando dietro a due presunti fazzoletti, sta pilotando ad arte la fuoriuscita di notizie innocenti molto sfruttate dai media, ha riempito per ora la proprieta' L. di cimici che ogni tanto volano dalla finestra, a breve riempira' delle stesse anche casa di S.C. e di V.L. grazie agli avvisi dovuti, nulla, per ora nulla.
E' un dato di fatto o e' una favoletta che non c'e' un solo dato oggettivo ed univoco che riponga con le spalle al muro l'ipotetico omicida??? E se non c'e' ad oggi un dato univoco ed oggettivo a carico dell'ipotesi che cosa volete che vi scriva chi entra??? Un'accusa bella e sfornata da pronta querela???
Certe volte non vi capisco, persino la testimonianza del L. da a porsi parecchi interrogativi insoluti, nessuno dice che e' esclusa per partito preso l'eventuale colpevolezza di un indagato ma da qui a lanciarsi in accuse senza il minimo tentativo di una ipotetica ricostruzione almeno verosimile e senza lo straccio di un solo dato che la sostenga mi sembra persino dannoso ai cosidetti colpevolisti.
E' la ricostruzione ed i dati che mancano, finche' la situazione sara' questa accusare accecati non fa che aiutare l'eventualita', peraltro mai esclusa da parimenti dati, di innocenza del L.
@Vanna
Centra nulla le risse dei giostrai, i riferimenti corretti erano:
1) Il 28 dic 2011, 15 giorni prima della scomparsa di R.R. viene sgominata una banda di giostrai che agivano nel veneto ed in TOSCANA.
2) La banda di cui sopra oltre ad essere famosa per la feroce violenza perpetrata durante le rapine utilizzava per le eroiche gesta due motociclette di grossa cilindrata, presumibilmente con il casco per celare le identita' alle varie telecamere sparse nelle strutture ed in posti pubblici.
3) Il L. gestiva, coltivava, praticava, presenziava o chissa' cosa ad una piccola e forse artigianale ditta di interfono per caschi.
4) Il L.G. e' di etnia Sinti e proverrebbe da estrazioni di famiglie di giostrai.
Queste erano le notizie diffuse ed assemblate, ad ognuno andava la liberta' di assemblare i dati mettendoli in collegamento secondo libere ed innocenti ipotesi.
Fantasie??? Puo' darsi, e chi dice di no??? Perche'??? Fantasticare ed ipotizzare senza accusare e' proibito???

Vanna ha detto...

Antonello bentornato tra noi!
Quello che dici lo condivido, non so perché ti rivolgi a me leggerò i post precedenti per trovare il bandolo del tuo riferimento a me.
Ciao

Antonello ha detto...

@Vanna
Ho riletto indietro tutto e mi sembrava che eri tu che citavi l'ipotesi dei giostrai, poco male, ho precisato meglio anche se non ho definito giusto per lasciar fantasticare.
La notizia della coca trasportata nel piu' grosso quantitativo mai smaltito prevedeva una qualche influenza sull'inceneritore specifico richiesta dai calabresi che avevano espresso la volonta' di riprendersi il quantitativo.
Nessuno ha detto che il L. dovesse per forza avere le chiavi, un rifiuto ipotetico e si apriva l'ipotesi.
Sono comunque ipotesi che servono per allargare l'ottica e non tanto per divagare, credo.
Ciao

Vanna ha detto...

Antonello, sì ora ricordo, riferivo di due fatti strani accaduti prima della sparizione che avevo letto in altro blog, parli di questo?
Non ho fatto considerazioni,ho solo riferito una fonte.
Le polemiche che ne sono scaturite, erano legittime come la fonte da me riportata.
Qualcuno ha subito messo le mani avanti.
Chi era informato delle chiavi ha detto prontamente la sua,ciò non toglie che i fatti possono essere letti come pure coincidenze che lasciano il tempo che trova, ma vanno evidenziate proprio per questo.
Coincidenze significative a-causali= legge della sincronicità junghiana.


Vanna

Antonello ha detto...

Esatto, erano coincidenze su cui ragionare allargando un attimo l'ottica, solo per spiegare ad Alex che si chiedeva il perche' fantasticare.
Intanto sembra che i media si siano risvegliati su un Ansa che da come "forse significativa alle indagini " la traccia biologica reperita sull'auto di S.C.
Mah.

Anonimo ha detto...

"LA NAZIONE"
Pisa, 19 luglio 2013 - Roberta Ragusa, il cerchio si stringe intorno al marito Antonio Logli. l carabinieri del Ris di Roma stanno svolgendo approfondimenti su una traccia biologica repertata sull'auto della nuova compagna del marito di Roberta Ragusa{{/WIKILINK}}, l'imprenditrice scomparsa dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa) la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012.

Alcuni giorni fa i militari hanno ispezionato un furgone in uso al marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli - indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere - le auto della nuova compagna dell'uomo, Sara Calzolaio, e del padre di lui, Valdemaro Logli.

Le analisi hanno escluso la presenza di tracce sull'auto di Valdemaro Logli, mentre due reperti biologici sono stati trovati nel vano di carico del furgone di Antonio Logli e nell'auto di Sara Calzolaio. Stando a quanto si apprende da fonti investigative, la traccia del furgone è troppo piccola e dunque inutilizzabile; l'unica sulla quale sono tuttora in corso accertamenti è quella repertata su un tappetino dell'abitacolo dell'auto della Calzolaio.

Proprio per consentire l'ispezione della sua vettura, Sara Calzolaio ha ricevuto di recente l'avviso di garanzia con l'accusa di favoreggiamento. Valdemaro Logli è accusato di concorso in occultamento di cadavere. Intanto, i carabinieri proseguono le loro indagini e stanno ultimando una mappatura di luoghi sui quali effettuare nuove ispezioni con il georadar alla ricerca del corpo di Roberta Ragusa.

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Mimosa ha detto...

È un po’ difficile condividere le chiacchiere, sappiamo bene come i giornalisti manipolano le informazioni carpite o rilasciate sotto banco dagli inquirenti, nell’intento di tener desta l’attenzione del pubblico.

Condivido invece l’opinione di Antonello che «non c'e' un solo dato oggettivo ed univoco che riponga con le spalle al muro l'ipotetico omicida» se costui è individuato nella persona di A.L. o di altri della sua cerchia, quali complici.
Tutte le notizie che sporadicamente escono sono unicamente un mezzo reclamistico.

L’interesse di Adinolfi a concludere il caso penso sia connesso al fatto che tra poco andrò in pensione, vedremo cosa farà negli ultimo giorni a sua disposizione e soprattutto dobbiamo aspettare come agirà il suo successore.

Mimosa

Antonello ha detto...

@Mimosa
mi viene sempre in mente quella notizia che confermasti tu di un L. che la sera prima della scomparsa si intrattenne sul piazzale a chiaccherare fino a tardi con il gestore della scuola da ballo, rimasto li sin alle 23,30, mi dicesti, per fare le pulizie dopo le lezioni.
Sei sicura di quel dato??? Lo confermi??? Hai per caso un link od e' una notizia indiretta???

chiara ha detto...

Antonello

a me pare di ricordare lo stesso L. parlarne in una intervista

Antonello ha detto...

No, lo chiedo perche' sembra che l'orario coincida con le telefonate all'amante, che faceva??? Chiamava l'amante e parlava con il gestore della Sala da Ballo???

Mimosa ha detto...

Caro Antonello, ho fatto una ricerca nei miei appunti,
il riferimento orario che ti è rimasto impresso era contenuto in questa mia frase, ove mi stavo chiedendo quali fossero i 10 testimoni che la Difesa diceva di avere in tasca, scrivevo:
«Sicuramente questi potranno solo dire “non lo abbiamo visto uscire” (giacché tutti a quell’ora o dormivano come i due genitori e i due figli, o non erano in casa come il fratello e la cognata, o uno stava fuori della palestra alle 23.30 o l’altro ancora al primo piano). Sono 8 e chi sarebbero gli altri? E comunque “a quell’ora” (quale?) nessuno ha nemmeno visto Roberta uscire!» (2 maggio 2013, 19:13).

In verità non sono riuscita a trovare nel mio archivio altro riferimento a quell’orario.
Ma, se ho scritto quell’ora, sono sicura che in qualche video l’ho sentito dire, sicuramente da AL a CLV per giustificare il fatto di essere andato a sistemare le sedie dell’autoscuola e poi essere salito in casa dove trovava la moglie a scrivere la lista della spesa.

In febbraio, con Vanna e Stefania, con un intervento di Chiara, fu ripreso il discorso di un possibile collegamento con tale personaggio (a dire di AL un frequentatore della palestra, a quell’ora comunque chiusa), anche dando credito a Massimo che tante volte ci ha fatto intuire che RR poteva essere stata attratta/riparata in casa di qualcuno dei conoscenti.

Mimosa

Antonello ha detto...

Mah, ora vai a sapere in quale post, pero' rammentavo chiaramente di aver letto un riferimento al fatto che nella proprieta' subito prima dei fatti, quindi 23,00/23,30, vi fosse stata la palestra aperta e che quindi il gestore si era fermato per fare le pulizie e riassettare.
Ricordo nitidamente che mi colpi' la cosa e che allora volli chiederti conferma del particolare subito a ridosso degli orari dopo cruciali.
Rimasi stupito perche' pur non avendo io elementi in tal senso invece tu confermasti la notizia.
Siccome la stessa notizia ora viene smentita, in separato forum, da una utente che nega che alle 23,30 possa essere accaduto uno scambio di battute in quanto a quell'ora i tabulati darebbero il L. al cellulare con l'amante, forse anche a ragione ma 23,00 o 23,30 non vedo questa differenza nell'elasticita' mentale in cui invece e' assodato sia legittimo esser certi ed accusare di omicidio senza il piu' pallido straccio di prova chiunque sia portatore, anche malato, di atto di matrimonio.
Ritengo invece che il dato non solo non sia escludibile ma che sia anche logico, siamo a fine settimana ed e' logico che una palestra con pista da ballo o danza sia aperta. di sera, come e' logico che dopo il gestore possa legittimamente fermarsi a riassettare e pulire le sale senza doverlo spiegare a chi si ostina a non crederci smentendolo strumentalmente a discussioni diverse.
E se e' logico li il gestore vi fosse, se il dato mi sembra sia stato citato da A.L., con tutti i miliardi di occhi addosso che ha, e se non e' mai stato smentito dal gestore stesso, se il L. uscendo dall'autoscuola e' normale debba o possa averlo visto come minimo deve averlo salutato, anche con il cellulare in mano.
O sbaglio???

Vanna ha detto...

Carissimi buongiorno.

-Quella sera era aperta l'autoscuola?
-fino a che ora?
Mi chiedo: come sia possibile che una struttura del genere non solo non aveva luce accesa, ma neanche telecamere?
E la cosa la vedo sospetta, come è sospetto che l'appartamento sottostante era disabitato.
E se nei primi m omenti la donna è stata tenuta in quell'appartamento?
E se Sara fosse rimasta nascosta in autoscuola?
Guardate, visto che tutto è andato avanti come se niente fosse,la fanciulla sa tutto e potrebbe anche entrarci ancor di più dentro la sparizione.
In nome di quale amore?
Tu sei amica, confidente,amante, segretaria, baby sitter,vacanziera, accettata dalla famiglia alla grande, la cara donzella ha numerose capacità a quanto pare, peccato che le manchi e le sia mancata la lealtà.
Ma quale amore è sete di potere e con grande faccia tosta va avanti.
Quali armi al suo arco ha per essersi fatta accettare da tutta la famiglia?
Dove è R?
Al cimitero, si è verificato se da quel di Gello è stato cremato qualcuno ?

Vanna

chiara ha detto...

Antonello

credo che L. abbia detto di avere parlato con il gestore della palestra NON quella sera ma il giorno successivo per chiedergli se avesse notato qualcosa, avendo notato che era ancora in palestra la sera tardi.

Anonimo ha detto...

I FAMOSI 10 TESTIMONI - IL LOGLI LI CHIAMEREBBE IN CAUSA(IN CASO DI PROCESSO) PER SMENTIRE LE "FAMOSE" TRE VISITE FATTE ALLA FAM. GOZI IL 14 GENNAIO. NON DI CERTO PER TESTIMONIARE CHE LUI LA NOTTE DEL 14 GEN DORMISSE.

Vanan ha detto...

Anonimo informato: se la notte a cavallo del 13 e 14 gennaio tutti a casa dormivano, dormiva anche lui, non ha bisogno di testimoni.
Ha invece necessità di smentire il Gozi che lo incastrerebbe eventualmente.

Vanna

Anonimo ha detto...

VANNA ???
E IO CHE HO SCRITTO?!?
BOH...

Antonello ha detto...

@Chiara
Sei sicura??? Beh mi sembra gia' significativa la riprova che la palestra potesse essere aperta, forse 22,30 di fine turni, con eventuali docce e pulizie ci potrebbe stare le 23,30, a logica.
Daltronde una palestra di danza chiusa le sere di fine settimana sarebbe ancora piu' strano, ma se il L. dice cosi' perche' dovrebbe, anche in normali logicita', mentire???
Nel caso sarebbe coperto sino alle 23,30 mentre tutti sappiamo che le cose da analizzare accadono dopo.
Quella della videosorveglianza viene sottovalutata da tutti come cosa logica ed i piu' rispondono "ma che discorsi, se ci fossero state le telecamere a quest'ora avremmo le immagini", giusto anche se fino al punto che se ci fossero state e mancassero le immagini bisognerebbe chiedersi perche'.
Il problema invece e' molto piu' ampio delle risposte scontate, intanto sarebbe solo una conferma della logica vi fossero, bisognerebbe appunto chiedersi se non vi fossero come mai, sarebbe importante capire quali zone coprivano di consueto e quali quella sera ed il perche' di eventuali cambiamenti, dove venivano visualizzate eventualmente le immagini e registrate, se vi era un antifurto a motion collegato, se vi fossero semplici interruttori a presenza installati (costo alcune decine di euro) e puntati verso quali passaggi, manco a dirlo se il famoso lampione fosse illuminato quella sera e se fosse compreso nella videosoveglianza, se R.R. sapeva le zone videosorvegliate avrebbe nel caso di emergenza trascinato se stessa ed il pericolo in zone videosorvegliate costringendo, nel caso di colpevolezza ipotetica, il L. a smontare tutto in una notte senza lasciare traccia.
Perche' se mi si dice che non vi era videosorveglianza e' strano visto la competenza elettronica del L., ma se non se ne riesce a sapere e parlare e' ancora piu' strano.
E la chiusura della palestra potrebbe segnare, insieme al ritorno in casa del L., il momento giusto in cui attivare determinati dispositivi.

Vanna ha detto...

Anonimo, scusa, se quello che hai detto l'ho condiviso, l'ho ripetuto,
così si legge due volte e forse fa riflettere di più non credi?
Ciao.

Vanna

chiara ha detto...

Antonello

nella ricerca di quella cosa sul titolare della palestra mi sono imbattuta in un articolo del 25/10/12 del quale riporto un stralcio in cui sono contenuti alcuni dati che, se non erro, ci erano sfuggiti o che comunque non abbiamo discusso (ammesso abbiano fondamento):

"alcuni tratti del presunto tragitto che avrebbe percorso Roberta non sarebbero state perlustrati, come alcune vie nelle quali vi erano dei lavori in corso, alcuni cantieri sempre nel tragitto e il pozzo della palestra Atlantic, della quale il padre di Antonio è ancora oggi socio, frequentata da Roberta Ragusa in passato. Proprio in merito al cambio della palestra, Antonio Logli, intervistato in passato dagli inviati di Chi l'ha visto, sostiene che la moglie aveva deciso di iscriversi alla New Point per seguire il suo istruttore, mentre alcune amiche spiegano che il clima della palestra era piuttosto singolare, in quanto venivano fatte delle feste. Probabilmente, Roberta ha deciso di cambiare la palestra perché il rapporto col suocero era divenuto pessimo: due soci, un uomo ed una donna smentiscono però le voci riguardanti le fantomatiche e caotiche feste che venivano fatte all'interno della palestra, con l'uomo che spiega che loro sono persone abbastanza serie e che le voci sono state inventate da membri di altre palestre per aumentare la concorrenza tra le palestre stesse. Un vigile urbano, socio della palestra Atlantic, spiega che Sara, l'amante di Antonio, sette anni lavorava nella palestra e che forse la relazione clandestina con Logli era iniziata in quel periodo, anche se nessuno ne ha la certezza"

Antonello ha detto...

Mah, non so, i giornali entrano spesso in dettagli senza sentirsi in dovere di consegnare al lettore, alle volte anche giustamente, fonti tangibili.
Vi e' anche da aggiungere che sembra la figlia piccola della coppia andasse proprio nella palestra sotto casa frequentando il corso di danza.
Pero' a me interessava il dato scarno, cioe' inerente strettamente quella, e solo quella, sera, anche se ampliare e' sempre fruttuoso, era "molto probabilmente ed a logica" quella palestra aperta quella sera, un fine settimana insomma, i momenti e le giornate "a fine lavorativo".
La teoria dei dieci testimoni porta quindi chi era rimasto "molto probabilmente" a sera tarda per il riassetto uno dei candidati migliori ad essere chiamato a riferire per cio' che attiene sino all'ora in cui era potuto rimanere, e credo che le 23,00/23,30 sia un fine orario piu' che verosimile.
Dopo mangiato, 09.00 circa???, due ore di danza o fitness, o due turni da un'ora, ci potrebbero stare.
Se il L. quindi e' passato dal piazzale, uscendo dalla autoscuola alle 23,20/23//30 qualcuno mi spieghi perche' e quale logico motivo avrebbe previsto che non salutasse o scambiasse due parole con il gestore.
Tra l'altro, alle 23,30, R.R. doveva essere perfettamente presente in casa perche' i figli appunto testimoniano che gli stava dando la buona notte.
Veramente allora non si capisce il perche' dell'atteggiamento "negazionista' a tutto ed a tutti i costi, il L. forse e' un genio del crimine che ama, come abbiamo visto, le scommesse impossibili e lo scoutismo testimoniale fregandosene dei rischi a cui lo esporrebbe???

Anonimo ha detto...

Dal TIRRENO di oggi

PISA. Non è sangue la traccia organica repertata sull'auto di Sara Calzolaio, la nuova compagna di Antonio Logli, indagata per favoreggiamento proprio nei confronti dell'uomo accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere, nell'inchiesta per la scomparsa della moglie Roberta Ragusa, avvenuta la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012 dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme. E soprattutto quella traccia non appartiene all'imprenditrice svanita nel nulla. Gli esami dei Ris di Roma hanno infatti escluso che quel residuo organico, repertato 20 giorni fa nell'abitacolo della macchina della nuova compagna di Logli, appartenga alla moglie del principale sospettato.

L'indagine dunque registra un'evidente battuta d'arresto e fa segnare una fase di sostanziale stallo. Nessun nuovo teste è stato sentito dagli inquirenti, che comunque continuano a cercare il corpo della donna anche avvalendosi di georadar: nei prossimi giorni, si apprende da fonti investigative, lo strumento sarà impiegato per alcune ricerche nei cimiteri delle diverse frazioni del comune di San Giuliano Terme. Il georadar, infatti, evidenzierebbe senza dubbi, secondo gli esperti, la presenza di eventuali corpi nelle fosse privi di bara ed è proprio questa la ricerca che ha in mente di organizzare nelle prossime settimane la Procura ovviamente senza scavare né aprire tombe e loculi.
Alex.

Vanna ha detto...

Buongiorno Alex!
Bentornato!

Vi rendete conto che neanche sugli orari della palestra ci sono elementi certi?
E' vero che in quella palestra facessero delle festicciole fino a ora tarda?
E una attrezzatura simile non aveva lampioni e video camere?
C'è da pensare su questo.
Che tipo di festicciole si facevano?
Chi vi andava?
Ci sarà un elenco di frequentatori della stessa o no?
O per caso era un club privé come va di moda?
Non è strano che di questi ginnasti ballerini non se ne sa nulla ?
Se non c'erano lampioni e videocamere, forse si voleva mantenere il buio per nascondere.
Cosa?
Gli inquirenti lo sanno, noi no per questo ci facciamo domande.

Vanna

Antonello ha detto...

@Vanna
Si, senza un dato io non focalizzerei l'attenzione sulla palestra, in fondo non e' un crimine fare delle festicciole o rimanere fino a tardi per riassettare uno spogliatoio docce o la sala da ballo, a meno che non si ha una conferma che quella sera vi fosse una festa organizzata un sabato sera, come accade spesso in tanti posti, per durare sino a tardi.
C'e' sempre da tener presente il monito che fu di Massimo e che ad aprile del 2012 scrisse un post documentato in cui si chiedeva come mai i centri di fitness "in generale" fossero documentatamente luoghi preferiti per agganciare adepti da comunita' piu' o meno "ragionevoli" e limpide.
Che io mi ricordi invece era proprio R.R. che si divertiva, con le sue amiche, ad organizzare feste ai bordi della piscina.
Non so, sicuramente una fantasia e lo premetto, ma che quella sera alle 20,00 quel "vado (di corsa) che fra poco arrivano" potesse avere un senso diverso???
Una ipotetica tragica festa con illustri invitati mai confessata???
Nel caso R.R. avrebbe dovuto presumibilmente alle 20,00 ancora lavarsi e vestirsi a sera per un rinfresco al chiuso???
Non credo, certo che si spiegherebbero tantei dettagli, ma non credo.
Ecco, ritengo piu' probabile che semplicemente quella sera di fine settimana non lavorativa cosi' vicino a festivita' potesse a logica vedere la palestra piu' aperta che chiusa, se poi addirittura un indagato, che di suo corre gia' abbondanti rischi, dice che era presente il gestore verso le 23,00/23,30 suggerendo che sino a quell'ora lo stesso potrebbe fino essere un testimone parziale non vedo perche' pensare sia tutto un falso a priori.

Vanan ha detto...

Antonello condivido quello che dici, sta di fatto però che non è chiaro se quella sera c'era una festa, se lui quella sera ha parlato con qualcuno, se la palestra era aperta e fino a che ora.
Il fatto che non c'erano luci, né telecamere, né notizie di feste e frequentatori, la cosa non la vedo chiara.

Vanna

Anonimo ha detto...

Master Dance e' una palestra dove si insegna danza.
L'orario si vede dal sito e l'ultime lezioni in genere non vanno oltre le 22.
Poi possono anche organizzare feste ma non a metà' gennaio.

Vanna ha detto...

Anonimo buon pomeriggio!
Perché no alle feste di metà gennaio?
E' già Quaresima?
Come fai a saperlo?

Vanna

Antonello ha detto...

@Anonimo
Beh, non e' proprio cosi', dal sito si puo' dedurre quantomeno un impegno dalle 19,00 alle 22,00 ma vi sono altre voci che non sono visibili.
Alle 22,00 finisce ad oggi, a gennaio 2012 chissa', un corso di danza argentina, mica e' pero' escluso ne cominci un altro, che so, fino alle 23,30.
E poi francamente e' visibile anche che la palestra e' ad oggi dotata di punto ristoro, bar, docce e spogliatoi.
Se una lezione insomma finisce alle 22,00 bisogna credo il gestore attenda il fine doccia per riassettare.
Un'ora ci starebbe pure, certo anche luci accese, piazzale insomma illuminato quantomeno fino alle 22,00 molto probabilmente.
Se ad R.R. fosse andato dietro un orco gli sarebbe bastato forse urlare almeno fino a quell'ora.
Per ipotizzare una festa certamente avremmo forse pochi dati se non del tutto assenti, sarebbe stato difficile nascondere una festa, tutti i clienti, eventuali invitati, persino da fuori si sarebbe notato un movimento diverso da quello provocato dalla solita lezione.
22,00/23,00/23,30 siamo comunque a ridosso dei momenti presumibilmente cruciali, R.R. dicono i figli stesse dando a loro la buona notte, A.L. dovrebbe essere nella zona "piazzale/autoscuola a verificare la sua collezione di farfalle esotiche, che sia stato notato passare ci potrebbe pure stare, o no???

Vanna ha detto...

Antonello, sei grande!

Vanna

Anonimo ha detto...

Vanna
durante il salterio non si fanno feste.






Vanna ha detto...

Anonimo non so di che salterio tu parli.

Quando vado in chiesa nel pomeriggio si recita il salterio leggendo brani tratti dalla Bibbia, si conclude con le preghiere della sera.
POMERIGGIO- CREPUSCOLO= SALTERIO.

Forse tu parli del SALTARELLO danza autoctona che chissà s'insegna in quel di Gello!

Oppure, da buontempone, tra il SALTERIO e il SALTARELLO ti piace SALTARE di palo in frasca per passare il tempo e per evitare di esporre bene in vista alcune verità notturne.

Vanna

Antonello ha detto...

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20120928085307AADvFzi

L'anonimo introduce un argomento religioso, il salterio in effetti fa riferimento ad una suddivione dell'anno liturgico che e' differente dall'anno solare, ho provato a leggere qualcosa ma in verita' non ci si capisce molto.
Credo di aver capito solo che bisogna fare un calcolo per scoprire a quale domenica liturgica si coincide, a seconda di questa coincidono, credo, step di preghiera particolari.
Insomma, l'ipotesi e' che in quelle sere vi fossero canoniche riunioni di preghiera, e quindi non feste???

Vanna ha detto...

Antonello, mai sentito che si Salti una serata di ballo per un SALTERIO.
neanche il giorno delle Ceneri accade per quelli che vivono la grande fede.
A meno che c'entrino i TdG?
Hanno il salterio loro?
Non lo so, però questo intervento è curioso, l'ha fatto chi sa qualcosa.

chiara ha detto...

per quanto ho visto in internet, sì, il termine Salterio, usato come sinonimo di un arcaico Libro dei Salmi, è riconducibile ai TdG (oltre che ad altri "tradizionalisti cristiani"; ad esempio ho trovato riferimenti ai frati Certosini).

Vanna ha detto...

Chiara buongiorno.
Per quel che so il salterio è il ritmo con il quale si recitano i Salmi scelti secondo il calendario liturgico.
La lettura è fatta di alternanza tra il sacerdote e i fedeli.
I fedeli ripetono le strofe senza rispettare la punteggiatura sicché ne viene un ritmo particolare senza pause, quasi una cantilena.
Ora il nominare il salterio è particolare e nasconde un significato che ancora non so trovare.

PINO ha detto...

@ ANTONELLO
Il contenuto delle tue riflessioni scritte nel post delle ore 18,19 del 29 luglio mi trovano, finalmente, in sintonia.
Continua così.
Ciao, Pino

Antonello ha detto...

http://www.santorosario-vvv.net/breviario/a_calendario.php?FirstSelectYear=2012

Anno liturgico 2012 cristiano classico, il 13 era Sant'Ilario con commemorazione facoltativa, il 14 era addirittura feria.
Forse ci si riferisce ad un anno liturgico non cristiano classico.
Certo che se durante il Salterio non si puo' far festa non si capisce perche' sarebbe invece normale scomparire.

Una curiosita', sembra che per costruire la nuova Sala del Regno di Gello furono concessi una parte di terreni comunali, chissa' in che anno e se vi fossero eventi coincidenti.
Le spese mere furono coperte con un'enorme raccolta di gioielli fra i fedeli, gioielli poi fusi, rilavorati e rivenduti.
Devono essere stati un bel po' insomma.

Antonello ha detto...

http://m.youtube.com/watch?v=cbP7gPVrzcw&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DcbP7gPVrzcw

Cronistoria dei TdG e delle Sale Adunanze di Pisa e. via di Gello.

Anonimo ha detto...

Intrattenere relazioni con i dissociati e' una delle dottrine proibite dei TDG.

Antonello ha detto...

Mah, secondo me tutti gli enti, politici, religiosi, settoriali, di comunita' tutti ma proprio tutti, dovrebbero avere l'obbligo ed il divieto di pretendere di regolare i rapporti fra le persone e dovrebbero avere il comandamento del rispetto dell'essere vivente come unicita', compresi gli Stati e qualsiasi loro ente.
Purtroppo non e' cosi', e nello specifico un ente religioso si permette di imporre con chi un associato puo' o non dovrebbe avere relazioni, questo e', dal mio punto di vista, un errore di un'enormita' indescrivibile fatta salva la liberta' di chiunque di aderire ad una cosa del genere.
Nello specifico della storia di R.R. non si capisce cosa si rimprovererebbe a chi.
Sara era disassociata e non dissociata, R.R. non sembra fosse una TdG benche' simpatizzante saltuaria, il L. non sembra essere un TdG, i figli tantomeno, il padre non credo abbia propensioni verso chi gli dice chi debba, o meno, frequentare, nessuno quindi a parte il meccanico che "si dice" fosse un frequentatore in molti articoli avevano alcun vincolo, obbligo o divieto morale da soddisfare.
La gente nella proprieta' sembra fosse libera quindi di frequentare chi voleva come liberta' costituzionale prevede, semmai ci possono essere giochi diversi interni alla legislazione della comunita' che, pero', non devono o possono influire nella vita di libere persone.
Pedinare, se provato, non e' un'attivita' permessa, non e' legittimato assillare, minacciare, monitorare, ed aggiungo io a me sembrano cose medioevali.
Non credo, e spero, che i TdG centrino come comunita', forse non sono cosi' certo dei singoli o di consuetudini poco liberali, credo che pero' se un vincolo fra loro e gli eventi si potesse immaginare siamo a livello di vertici.
Ed il dubbio non puo' non venire se dobbiamo constatare l'elevato numero relativo di appartenenti, rispetto agli abitanti, nelle zone dei fatti.
Per quanto mi riguarda, non ho dubbi, frequento chi dico io ed il primo che si permette di inneggiare che dovrei disconoscere un parente, od un amico o conoscente, se venisse, disgraziatamente o fortunatamente, disassociato si becca una battaglia legale da cui. ne uscira' a piume e petrolio, ma pensa te l'arroganza di certe pseudo regole.
Ho un po' fatto pero' un giro per amore della verita', vi sono siti commentati da TdG in cui si dice che S.C. sarebbe stata disassociata DOPO la scomparsa di R.R. e non dieci giorni prima.
Qualcuno ha notizie accreditate certe???

Vanna ha detto...

Antonello buongiorno.
Se Sara fosse ancora ufficialmente in quel gruppo religioso o meno,non si sa, ma qualcosa accadde quando il padre morì.Di crepacuore?
Non si sa.
E' certo però che la fede della fanciulla doveva essere vacillante fin da parecchi anni prima se aveva seguito i battiti del cuore e non quelli della coscienza, della decenza, della morale.
La coscienza poi aveva una bella crosta se, per anni si è dimostrata amica, collaboratrice, ha raccolto le confidenze di R. e ne rideva col marito!
Perché questo è accaduto.
Qui non c'è neanche uno di quei valori scritti nei salmi letti nel salterio.
E nessuno di quelli che si dimostravano AMICI del L. ha collaborato.
La palestra è il nodo sul quale dovrebbero indagare, la scuola di ballo.
Tutti sapevano e sanno e tutti stavano e stanno zitti, visto che se la portava anche in viaggio, non la moglie.
E come poteva la moglie accorgersi che fosse lei, se lei gli reggeva il gioco con la sua presenza.
Era un inganno continuo e perpetuato per anni ed organizzato a puntino, magari con l'aiuto di qualche "amico".
Neanche sulla palestra si conosce bene tutto, e nessuno parla, chi si è azzardato a dire qualcosa è stato fatto a pezzettini.
Qui è tutto chiuso come in una setta.
Quella sera era venerdì 13, sbaglio o certi incontri prediligano tali date?

Antonello ha detto...

Buongiorno Vanna, come ho sempre ripetuto personalmente non riesco mai a criminalizzare qualsiasi sentimento, e non riesco a dividerli fra legittimi ed illegittimi.
Saro' un po' dissacrante ma non credo che i sentimenti abbiano un monopolio, il problema e' che un equilibrio cosi' squilibrato ha bisogno di basi di limpidezza che qui non vedo, e questo non e' normale.
Perche' e' vero che nessuno se ne fa nulla di un coniuge fedele a tutti i costi che pero' ama un'altra persona, non ha molto senso avere dieci papiri legittimanti se poi chi si sposa ha il cuore da n'altra parte, quindi il problema non e' il cuore, mai, il problema e' la limpidezza e la coerenza con cui si dovrebbe gestire una unione come una famiglia, per questo se vogliamo parlare di rapporti "reali", e non "virtuali", hanno l'indispensabilita' della lealta' e sincerita', ma entriamo in un settore personalissimo in cui le differenze sono il fondamento dei diversi "spessori".
Qualcuno potra' pensare che e' un discorso OT e che invece dove vi sono figli si avrebbe l'obbligo di rimanere comunque insieme per non ammettere errori che invece molto umanamente possono essere a monte.
Come e' sacrosanto che se si sta insieme con il cuore per dieci anni e' impossibile non prendere atto "a pelle" di un tradimento, anche qui c'e' una contraddizione mica da ridere.
Lui, a parere mio, doveva certamente essere limpido e sincero intavolando "il problema" che minava il "loro" matrimonio, e su questo vedo un errore grave tutto della sua coscienza e di nessun Tribunale, dall'altra vedo l'allucinante non accorgersi di stare insieme ad una persona per dieci anni che, per lo stesso tempo, aveva proprio il cuore da n'altra parte.
Una coppia, sembra, gia' divisa nell'intimo piu' e prima che nella loro realizzazione.
Tutto questo era un discorso premessa per poter giungere al giusto valutare cio' che di quella storia potrebbe aver determinato quella scomparsa e non per dare giudizi etici che spetterebbero solo alle coscienze e diversita'.

Antonello ha detto...

I due errori se sommati farebbero intuire una lotta intestina in quella coppia piu' forte di un'assente base, da qui ero partito, anche se le mie valutazioni a loro tempo potevano sembrare superficiali e soggettive, per esprimere ipotesi estreme di "coppia aperta" d'immagine piu' che di sostanza, che insomma lei sapesse pacificamente per anni una situazione del genere non ha molti scenari possibili ed e' ingeneroso immaginare che R.R. avesse un cuore "cieco".
Ma qui si troverebbero le amiche stranamente unite di traverso, R.R. insomma non sapeva, ha sospettato solo gli ultimi mesi secondo la loro visione, per poi scoprire la verita' tremenda in corrispondenza con la scomparsa.
Io a questa verita' non riesco a credere, ed addirittura mi sembra anche di comodo oltre che ingenerosa per R.R., se insomma R.R. non sapeva come potevamo sapere e dirglielo noi senza scontrarsi con il signorotto di paese, ed oggi ancor di piu'.
Quindi la giusta chiave di lettura di quella coppia risulta agli atti fortemente contraddittoria, illogica, in un modo o nell'altro si deve ammettere che era lo squilibrio che regnava, perche' ad R.R. il L. sembra andasse piu' che bene, credeva in quella persona e non e' possibile che non l'avesse conosciuto, ha permesso anche due frutti importanti di una storia che ora si dovrebbe credere inconsapevolmente inesistente e mai realmente percepira da lei per quello che invece era.
Praticamente stiamo mandando alle ortiche il settimo concetto femminile fondante, il capello nella giacca, il profumo diverso, un ritmo intimo squilibrato e palesemente disarmonico, tempi che non possono essere sinergici, contrapposizioni esterne, non dovremmo concedere spazio neppure all'odio di una persona costretta per anni a stare insieme a chi non vuole, un cuore infine cieco, che amava chi non si accorgeva che odiava, che tradiva.
Tutta questa storia a voi sembra verosimile???
A me no, stona tutto, errori giganteschi da una parte e dall'altra ed un "the show must go on" che riemerge riempendo una coppia colpevolmente e consapevolmente di fatto "di facciata", che senso avrebbe avuto allora vivere una storia del genere ma ancor piu', dal nostro punto di vista di umili osservatori, che senso ha oggi ipotizzarla???

Vanna ha detto...

Antonello, sì non ci sono state lealtà e sincerità ma menzogna perpetuata negli anni.
E' questo abominevole, non il tradimento di per sé.
Lui era alleato con lei che stava in ogni dove in quella casa.
Questo ha giocato a loro favore.
Una donna anche con la colf che sta nella sua casa da tempo, tende a parlare e a sfogarsi, è sicuro che R. di S. si fidasse ciecamente e che le parlasse delle sue insicurezze affettive, senza poter immaginare che fosse proprio lei!
Questo ci fa capire che non è strano che la donna non si sia accorta che era lei.
E chi ci dice che S. non le parlasse di qualche sua storiella chiedendole consigli ed instaurando con lei un dialogo sull'intimo femminile?
E' anche probabile che lui le avesse detto che era stanco, che era deluso che...blablabla, facendola sentire ancora più fragile e insicura.
Se la sono cotta a fuoco lento per anni,ad una donna scaltra, priva di scrupoli per la quale la parola " amore " senza lealtà, era vissuto comodamente,era contrapposta una donna ingenua.
Io credo che lui non volesse separarsi, ma continuare ad avere il piede in due staffe, chi ha spinto l'accelleratore è stata S.
forse è stata proprio lei a permettere di capire il tutto.
La fanciulla lo voleva a tutti i costi,visto la mancanza di sincerità e la faccia tosta che ha avuto e continua ad avere,è stata la complice di L dall'inizio ad ora.
Almeno in questo ha mantenuto "lealtà", si fa per dire.

Anonimo ha detto...

Vanna non capisco perche' S dovrebbe avere spinto l'accelleratore. Ricordati che verso fine 2012 il rapporto con L si era raffreddato ed era stata S a chiedere di cessare.
Poi lo strappo e' stato ricucito e la tresca e' continuata mi sembra che strapazzi troppo S senza avere certezze ma solo fantasia.

chiara ha detto...

Anonimo

l'illazione di Vanna, da un punto di vista femminile è del tutto ragionevole, credimi, e quel che dici non fa che rafforzarla.
S. non si era disamorata del proprio uomo, non è per questo che ha cominciato a dire "non ci sto più" ma proprio il contrario: dopo sette anni di clandestinità ne era ancora innamorata ma il desiderio per se stesa, che ogni donna custodisce, di vivere apertamente e con pienezza l'amore reciproco e magari pure pensando ad un figlio (che una donna a una certa età comincia a sentitre il tempo che fugge, non trascurarlo) scontrandosi con la persistenza ignavia e vigliaccheria di lui, l'aveva portata ad un tentativo, non si sa se genuino o strumentale, di chiudere il rapporto. Il fatto stesso che "lo strappo sia stato ricucito" ti mostra appunto 1. che S. era ancora innamorata, che non aveva ventilato la rottura per mancanza di sentimento ma per altri motivi e la storia umana e il sentire femminile ci dicono che molto probabilmente quei motivi siano quelli che ho detto; 2. che L. qualche promessa in tal senso deve averla fatta, di sicuro la ragazza non sarebbe tornata se egli avesse affermato la volontà di rimanere in quella condizione che lei aveva detto di rifiutare oltre. Ma la natura non cambia dal giorno alla notte ed è ragionevole (seppure non certo, hai ragione) che piuttosto che rispettare i tempi bradipici dell'uomo, la ragazza abbia potuto, come dice V., premere l'acceleratore; o in prima persona oppure dando una bella spinta a lui...

Antonello ha detto...

@Vanna e @Chiara
posso comprendere il vostro punto di vista ma rimane il fatto che state ipotizzando il sentire femminile fulminante se si tratta di inquadrare le sinergie fra i due concedendo allo stesso sentire l'inverosimile possibilita' che, se e quando coincide, possa essere SENZA UN MOTIVO cieco completamente.
E' qui la contraddizione oltre che nelle crepe che mostrano le differenti esperienze di ognuno di noi, guardando R.R. si intuisce tutto fuorche' fosse un'ingenua, e' impossibile che lasciasse sempre uscire il marito a destra ed a manca con la baby sitter anche negli ultimi ipotizzati tempi e che si chiedesse, pedinando e sospettando, con chi diavolo la tradivaa il marito.
Secondo me proprio non regge, ed anzi se devo essere sincero a me sembra molto piu' furba lei che lui, intendo smaliziata senza nessun sottintendimento negativo, se mi dite che per anni puo' aver fatto buon viso a gioco addirittura immaturo, magari per qualche partita di ritorno del quieto vivere o per i figli, posso ancora crederci, cosi' assolutamente, possono venire a dirmelo in greco tutte le residenti di Pisa, della Toscana e del mondo che, almeno io, non ci credero' mai.
Se fosse come voi dite significherebbe che la prima a non amare della coppia era proprio lei ed a me appare curioso immaginare solo che il contrario.
Il sentire femminile non e' come una barbamamma del tutto immaginaria, non puo' essere estensibile o restringibile a piacimento, anche perche' a monte sono temi trasversali.
Mi perdonerete ma io la penso cosi', con l'altrettanta sincerita' con cui son convinto vi sia stato un errore gravissimo da parte di lu, credo che non abbiamo ancora focalizzato verosimilmente gli equilibri alla base di quella storia, anzi per ora siamo in molti andati dietro ai pregiudizi mediatici ed etici.

Anonimo ha detto...

Non è' stato sviluppato per niente il cambio di palestra di RR.
Il marito dice per seguire il suo istruttore con il quale si trovava bene. Solo questo?
Matteo

Anonimo ha detto...

Non è' stato sviluppato per niente il cambio di palestra di RR.
Il marito dice per seguire il suo istruttore con il quale si trovava bene. Solo questo?
Matteo

Vanna ha detto...

Sai Matteo che volevo chiedere la stessa cosa?
Era da un po' che mi frullava nella testa.
Tu riporti che il marito ha detto che voleva seguire l'istruttore con il quale si trovava bene.
Non sapevo questo, ma se proviamo a rovesciare questa frase espressa dal marito,del quale non mi fido proprio, potrebbe venire fuori:
-non si trovava bene con l'istruttore della palestra di famiglia.
-era lo stesso di prima quando andava nella palestra fam. o era cambiato?
- se era lo stesso: perché lei ha cambiato?
- era successo qualcosa?
-se era cambiato, perché ne avevano chiamato un altro?
-Quello di prima dove era andato?
Ora non è mica normale che hai la palestra sotto casa e vai da un'altra parte quando tua figlia invece ci va.
Ma lei faceva o no parte attiva dell'organizzazione di quella attività?
Aveva voce in capitolo o non contava nulla neanche lì?
Che clima c'era in quella palestra?
Cosa era successo perché lei non andasse alla palestra di famiglia?
Ma gli inquirenti hanno centrifugato gli istruttori, gli sportivi, i partecipanti, i lavoranti, gli orari, le feste o tutti sono stati trattati con i guanti bianchi?

Anonimo ha detto...

@Vanna
Per quello che mi risulta l'istruttore che era nella palestra di famiglia, diciamo meglio la palestra accanto alla casa di Roberta, cambio' palestra per motivi suoi. Roberta lo segui' nella nuova palestra.
La palestra di famiglia e' l'Atlantic e si trova ad Ospedaletto
A circa 10 km da Gello. Il proprietario e' VL . R non faceva parte dell organizzazione della palestra ma era una iscritta ai corsi. Tieni presente che la Master Dance (così' si chiama la palestra) per il 90 percento fa danza e poi fa dei corsi di pilates e ginnastica dolce. Mancano completamente gli attrezzi ed i macchinari che in genere si trovano nelle palestre. Vedi sito.
Matteo

PINO ha detto...

@ chiara,
condivido pienamente la tua intuizione, sul motivo dell'improvviso "puntar di piedi" della SC: era STRUMENTALE, ed il fatto che abbiano contiuato la loro tresca, forse dopo ulteriori promesse da AL.
Avvaloro altresì la considerazione di Vanna, sulla viscidità della giovane amante, nei rapporti con RR, che aveva riposti in lei tanta onesta fiducia.
Il vecchio adagio: "allevava una vipera nella manica", si addice a pennello.
Pino

chiara ha detto...

Antonello

confesso si avere capito solo in minima parte il tuo commento ma se ben ne ho compreso il succo ti dico che sei tu a fare un salto indebito: io mi sono occupata del solo punto di vista di S. e mai ho parlato di R., le tue sono considerazioni del tuto slegate dal mio dire. Io non ho mai detto nulla su presunte ingenuità di R. ed anzi ti posso dire che un atteggiamento ricorrente nelle mogli tradite ma ancora innamorate del marito o non disposte a rinunciare alla famiglia "unita" anche solo pro-forma, è quella di attendere che sia l'amante a stancarsi. Così, nulla impedisce di conciliare i due aspetti: R. che sa non solo della tresca ma anche l'identità dell'amante e decida 1. di non passare pubblicamente per fessa (avendo comunque per un certo tempo, ignorato la circostanza pur avendola in casa) 2. di lasciare che l'ignavia e vigliaccheria del marito fiaccassero l'amore di S.; dall'altra parte, S. che in un primo momento pare proprio fare ciò che ci si aspetta (dare un bel calcio all'amante ignavo e vigliacco) ma poi torna sui suoi passi, avendo ricevuto una qualche rassicurazione (altrimenti non si capisce il voltafaccia nell'arco di poche settimane).
Insomma, ribadisco, fermo restando che CHIARAMENTE sono solo ipotesi condotte sullo "id quod plerumque accidit" e sulla natura umana, a mio avviso sei tu a fare un salto indebito ritenendo che l'atteggiamento dell'una abbia un qualche significato escludente su quello dell'altra...

chiara ha detto...

p.s. per Antonello: non credo serva specificare che tali considerazioni nulla abbiano a che fare con una presunta o pretesa responsabilità diretta della S. o del L. nella scomparsa di Roberta. Semplicemente sono considerazioni che, unite ad altre, possono aiutare a fare un ragionamento che non escluda alcuna ipotesi, compresa quella dell'allontanamento (almeno inizialmente) volontario. Non facciamoci tesi precostituite e tanto meno processi alle intenzioni degli altri utenti, rifiutando una visione solo perchè PARE voler condurre ad una certa conclusione...è una deformazione che già inficia sovrabbondantemente la discussione su Sarah Scazzi, non importiamola anche qui...

Vanna ha detto...

Antonello, noi non sappiamo nulla della vita matrimoniale dei due a parte brevi frasi delle amiche, e va da sé che tu la situazione la vedi con gli occhi maschili ed io con quelli femminili.
Ognuno di noi ci mette del suo nel valutare questa scomparsa.
Ma è certo che sia di R. e del marito, che di S. non si riesce a sapere molto,anzi si sa poco e quel poco non ha avuto attenzione.
Ciò che appare molto strano è che queste persone, queste famiglie non vivono in un grattacielo a New York, ma in un piccolo centro della civile,ricca imprenditoriale toscana.
E si conosce il nulla!
E questo mi insospettisce perché:
- non c'è nulla da dire, e non ci credo;
- c'è tanto da dire;
- c'è molto da nascondere;
-ognuno si fa i propri affari perché è meglio così!
- E' meglio così perché sennò...
Ora il fatto che dopo 9 anni di storia "coperta" ma conosciuta dagli amici di lui ( come sono solidali tra loro gli uomini!), lei viva con lui e con i figli di lei aspettando che lei ritorni con qualche souvenir dai mari del sud, permetti che mi fa pensare non poco.
Permetti che in questa conclusione io ci veda qualcosa di poco chiaro,
qualcosa fuori della morale corrente che mi parla di tutto ma non di Amore.
Non si costruisce Amore fingendoti amica e poi ne prendi il posto.
Tappeto rosso e guanti bianchi.
Sai quando potremo sapere qualcosa di quella famiglia?
Quando la prole sarà adulta ed avrà le sue esperienze sia in campo affettivo che in campo lavorativo o negli studi.
Allora verranno fuori eccome le ferite ricevute e le chiarezze confuse dei ruoli genitoriali!
Potranno blindare anche tutto,nel paese qualcosa verrà fuori.
Vivere questa esperienza è squassante per i figli comunque glie l'abbiamo raccontata.
E in base all'amore ricevuto, i figli danno amore, in base alla confusione ricevuta, avranno una vita confusa.
Se hanno dubbi, i dubbi li accompagneranno,se hanno felicità la felicità li rincorrerà.
Se hanno tristezza, chiusura, egoismo, così vivranno.
Il tempo farà chiarezza.

Antonello ha detto...

@Chiara
Fidati, risulta a me piu' strano ed incomprensibile il tuo commento piuttosto che il mio, benche' possa essere scritto in italiano piu' corretto del mio.
Infatti, di presunte ingenuita' di R.R. ho parlato io, e ne ho parlato perche' il mio commento era di dialogo e confronto e assolutamente non un processo alle convinzioni altrui, forse ha confuso il fatto che era diretto non solo a te.
La non contrapposizione mi trova perfettamente d'accordo e non da oggi ma da tempi immemori, questo non centra pero' nulla e non deve coincidere con l'assenza di confronto, esiste una forte corrente, e' innegabile, che cita una storia di circa dieci anni vissuta alle spalle ed all'insaputa di R.R., una corrente che non si esplicita sempre nel confronto visibile ma anche in ipotesi conseguenti che sottintendono, ponendo le basi per conclusioni probabilmente errate a parer mio, una R.R. che non avrebbe saputo ed anzi aggredendo chi suggerisce la forte probabilita' proprio dell'esatto contrario.
Il mio commento era di dialogo aperto con quella corrente e con tutto cio' che tende a credere che possa essere verosimile che. pur negli ultimi tempi R.R. abbia visto ed arcivisto suo marito uscire solo con S. e con amici di lui senza trovare mai le conferme dei contrastanti sospetti che invece avrebbe avuto pedinando lui, e quindi anche lei, e sospettando un'amante equilibrista del marito.
Ma con chi poteva, con umane 24 ore a disposizione, il L. tradire sua moglie che lo seguiva, controllava, che lo vedeva preferire la soffitta, era chiarissimo e diversamente impossibile a logiche tempistiche che lui si vedeva al lavoro e fuori casa in pubblico solo con S., ma questo sarebbe solo negli ultimi tempi, prima si suppone che il matrimonio fosse solo virtuale quando cosi' non puo' essere, e' lampante.
Non poteva quindi R.R., se amava pure lei (perche' una coppia sarebbe formata da due), non chiedersi per circa dieci anni determinate cose che se vogliamo esulano pure da S.
Vogliamo parlare di attimi e periodicita' intime??? Vogliamo accettare che mai un profumo, mai un capello, mai un errore, che mai abbia visto il registro delle chiamate del marito??? Vogliamo parlare di ipocrisia assente di vero affetto??? Perche' una coppia non e' strutturata solo su cose che si sanno ma anche su cose che si percepiscono, che ogni giorno urlano richieste di conferme, che intenderebbero riempire desideri e interrogativi nonche' bisogni.
Una coppia inesistente per dieci anni e suppostamente solo a causa di uno dei due invece si presume con sconcertante certezza esistente anche per l'altra mettendo in inconsapevole rilievo che R.R. non avesse malizia trasversale, che non sentisse di essere di fatto sola, che avesse dimenticato un indispensabile suo come altrui bisogno di vero affetto, che fosse talmente ingenua da vedere la coppia che sospettava esistesse, senza altre possibili alternative, tutti i giorni e che continuasse a chiedersi con chi diavolo il marito poteva tradirla.
Ecco, aldila' delle correnti esistono delle diverse sostanze che io credo sia opportuno mettere in discussione e che rifuggendole parlando di negazioni altrui o di processi ad altrui convinzioni non si superano di certo, ne si e' stabilito debbano sparire perche' diverse, ci sono quegli interrogativi e chi vuole eluderli puo' farlo benissimo, pretendere di non averli davanti pero' e' illusorio e completamente errato dal mio punto di vista.

Antonello ha detto...

@Vanna
l'ipotesi che S. si fingesse pure confidente, oltreche' essere l'amica piu' intima e fidata, di R.R. non lo dice esplicitamente ma sottintende che R.R. potesse non sapere.
Intendiamoci, possibilita' anche dal mio punto di vista interessante ma che bisogna sviluppare per le conseguenze logiche ed illogiche che potrebbe avere avuto e che sarebbero veramente allucinanti.
Del resto mi dirai, qualcosa di allucinante deve essere pur accaduto se di R.R. non si sa piu' nulla.
Condivido i tuoi interrogativi, c'e' una parte non chiara, di che gli uomini sarebbero solidali fra di loro ma li TUTTI e TUTTE sapevano TUTTO in paese, ne parlano le amiche di R.R. ma anche gente aldifuori della cerchia di amici ed amiche della coppia, persino titolari di altre autoscuole intervistati hanno dichiarato che era impossibile non vedere.
Un uomo forse ha ritrosia a mettere al corrente la moglie di un amico confidandogli che il marito la tradisce con la sua migliore amica, erano amici del L. mica di R.R., un uomo tende a farsi i fatti propri poi in questi casi perche' tutti i suoi gesti rischierebbero di essere mal compresi se non strumentalizzati, piuttosto, credo che siano piu' solidali le amiche di R.R., persino oggi continuano a sostenere di essere vere amiche di R.R. e che nello stesso tempo per anni sapevano come tutti ma nulla avrebbero confidato ad R.R.
Un altro rapporto insomma virtuale, R.R. e le sue amiche non si sarebbero confidate neppure le proprie amanti salvo tutte poi farsi avanti con stupefacenti certezze sensoriali su una R.R. che assolutamente non sapeva, che forse solo all'ultimo sospettasse, caso strano in tempi vicini alla scomparsa della donna.
Credo che non bisognerebbe scambiare la riservatezza su cose altrui con una solidarieta' che fra uomini e' solo una chimera a volte strumentalizzata da chi amici uomini non ne vuole perche' ritiene primari gli obiettivi piuttosto che le persone.
Chi doveva parlare con R.R. era il marito e non un suo amico, ne una sua amica, cosi' sembra non abbia fatto od almeno cosi' ci dicono.
R.R. non sapeva, per dieci lunghi anni era forse miope, un giorno pero' il marito prende e si mette un giubbotto per scendere in autoscuola, lei per tutta risposta lo scrive nel suo diario aggiungendo che aveva mentito, che aveva un'altra.
Solo perche' aveva preso un giubbotto per andare in autoscuola, una tipa che qualcosa insomma capiva.

Vanna ha detto...

Antonello, è vero quello che dici, quella coppia andava avanti per forza di gravità.
Posso garantirti da episodi di vita vissuta, che si può stare con un uomo molti anni e non accorgersi di nulla, forse per paura di non affrontare la verità, forse per mancanza di sicurezze, di fiducia in sé, per pura ingenuità.
Può accadere eccome!
E quando una donna è costretta ad aprire quegli occhi che non vuole aprire, una bella mano glie la dà o lui o l'altra.
Allora non può più fare finta, chiede, insiste, propone e come risposta trova picche!
Secondo me se se ne è accorta e lui è dovuto uscire allo scoperto,lo si deve solo alla donzelletta.
Lei avrebbe forse continuato ad abbozzare perché aveva tutto da perdere e lui è un uomo gelido che va avanti per la sua strada o è così o è così.
E si vede da come è finita!

Antonello ha detto...

@Vanna
l'ipotesi che S. si fingesse pure confidente, oltreche' essere l'amica piu' intima e fidata, di R.R. non lo dice esplicitamente ma sottintende che R.R. potesse non sapere.
Intendiamoci, possibilita' anche dal mio punto di vista interessante ma che bisogna sviluppare per le conseguenze logiche ed illogiche che potrebbe avere avuto e che sarebbero veramente allucinanti.
Del resto mi dirai, qualcosa di allucinante deve essere pur accaduto se di R.R. non si sa piu' nulla.
Condivido i tuoi interrogativi, c'e' una parte non chiara, di che gli uomini sarebbero solidali fra di loro ma li TUTTI e TUTTE sapevano TUTTO in paese, ne parlano le amiche di R.R. ma anche gente aldifuori della cerchia di amici ed amiche della coppia, persino titolari di altre autoscuole intervistati hanno dichiarato che era impossibile non vedere.
Un uomo forse ha ritrosia a mettere al corrente la moglie di un amico confidandogli che il marito la tradisce con la sua migliore amica, erano amici del L. mica di R.R., un uomo tende a farsi i fatti propri poi in questi casi perche' tutti i suoi gesti rischierebbero di essere mal compresi se non strumentalizzati, piuttosto, credo che siano piu' solidali le amiche di R.R., persino oggi continuano a sostenere di essere vere amiche di R.R. e che nello stesso tempo per anni sapevano come tutti ma nulla avrebbero confidato ad R.R.
Un altro rapporto insomma virtuale, R.R. e le sue amiche non si sarebbero confidate neppure le proprie amanti salvo tutte poi farsi avanti con stupefacenti certezze sensoriali su una R.R. che assolutamente non sapeva, che forse solo all'ultimo sospettasse, caso strano in tempi vicini alla scomparsa della donna.
Credo che non bisognerebbe scambiare la riservatezza su cose altrui con una solidarieta' che fra uomini e' solo una chimera a volte strumentalizzata da chi amici uomini non ne vuole perche' ritiene primari gli obiettivi piuttosto che le persone.
Chi doveva parlare con R.R. era il marito e non un suo amico, ne una amica di lei, cosi' sembra non abbia fatto od almeno cosi' ci dicono.
R.R. non sapeva, per dieci lunghi anni si dovrebbe supporre forse miope, un giorno pero' il marito prende e si mette un giubbotto per scendere in autoscuola, lei per tutta risposta lo scrive nel suo diario aggiungendo che aveva mentito, che aveva un'altra.
Solo perche' aveva preso un giubbotto per andare in autoscuola, una tipa che qualcosa insomma capiva.

Vanna ha detto...

Ho detto " aveva tutto da perdere ", quando si è soli senza una moneta personale mensile e devi iniziare battaglie legali che costano sangue, diventa drammatico volere la libertà stipendiata.
Chi te la dà? Lui?
Lui non le avrebbe scucito nulla e lei avrebbe trovato un lavoro?
I figli sarebbero andati con lei se erano affezionati alla donzella?
Vedi quante domande si sarà fatte quando finalmente ha aperto gli occhi?
Il tradimento della donzella e del marito non è stato solo di tipo sentimentale-sessuale, quello si può capire se c'è una forte attrazione.
E' altro il tradimento: è contro il vivere con lealtà, con sincerità ed è quello che fa male, è quello che ti fa sbarellare, credimi.

chiara ha detto...

Vanna, certamente tante domande può essersi posta R. ma non credo quelle di natura economica: oltre alle quote sociali aveva intestati diversi immobili messi a reddito, non era nullatenente.

Antonello ha detto...

@Vanna
hai colto un punto fondamentale, il vero tradimento e' stata la totale, a cio' che ci e' dato di sapere, assenza di sincerita' e lealta' di lui verso R.R., verso la loro storia, piu' di un decennio, due figli, risorse condivise, non era una storiella estiva che potrebbe lasciare il tempo che trova, era una storia importante comunque e come tale a parer mio doveva essere trattata.
Tradimenti plurimi poi e recidivi nel tempo, l'assenza di lealta' di lui e di lei come amica, l'assenza totale di chi sapeva e non gli ha detto, il contemporaneo veder disgregata anche l'immagine "pubblica" della storia senza averla potuta discutere nemmeno in privato.
Un tradimento anche intimo della persona, del suo cuore e che deve averla annullata nell'anima, dev'essere stata una cosa micidiale, se poi appunto aggiungiamo che "potrebbe" aver avuto come migliore confidente la sua peggior nemica la proporzione e' apocalittica.
Errori gravissimi dicevamo, o calcoli cinici in visione prospettica patrimoniale??? Credo che lei non stesse patrimonialmente male, il tradimento avrebbe meritato, per le sue modalita' inumane, una separazione strisciante per lui, ma cio' R.R. avrebbe potuto raggiungerlo solo se fosse riuscita a dimostrare. davanti ad un giudice la grave colpa di lui.
Per dimostrarlo, dicevamo, avrebbe prima dovuto saperlo e cosi' sembra non fosse, per questo c'e' da chiedersi il perche' di quella totale assenza di lealta'.
In fondo lui aveva solo lo stipendio, non aveva nulla di intestato e lei comunque le case le aveva, lui in assenza di colpe dimostrate rischiava sicuramente solo gli alimenti perequati al suo stipendio, tutto il resto intestato non a lui avrebbe potuto portarlo avanti realizzando, dopo la separazione, un vero reddito indimostrabile.
Se vi fosse stata lealta' la separazione era una via praticabilissima da parte di entrambi, eppure R.R. non poteva separarsi, al punto che "beata te che puoi", questo e' un altro mistero.
Provando a pensarla come ipotizzavo io, cioe' se avesse saputo da anni della relazione fra suo marito ed S., avrebbe potuto pensare di dedicarsi esclusivamente ai figli concedendosi di tanto in tanto il mantenimento in palestra e qualche uscita con le amiche, anche qui non vedo assenza di errori ma potrebbe averla pensata cosi'.
Fino ad un evento legato a quella situazione di comodo od a qualcosa di imponderabile ed esterno ad essa???

Vanna ha detto...

Sì Antonello, è ragionevole quello che scrivi, ma ricorda che al momento della separazione, tutti i nodi vengono al pettine.
Continuo a pensare che fosse R. la più fragile e la più esposta.
Vorrei aggiungere qualcosa in più.
Ipotizziamo che lui con i piedi in due staffe, pilotasse le donne a suo piacimento, in fin dei conti così come andava a lui stava bene, e si è barcamenato alla grande per anni.
Cosa potrebbe essere successo che ha fatto implodere la coppia?
Io considero la cosa al femminile e sono una mamma, e penso che ciò che le ha fatto aprire gli occhi debbano essere stati i figli che, è stato anche raccontato da un'amica,
sembra che la mettessero in discussione a favore della donzelletta.
Questa donzelletta le preparava un bel mazzolin di fiori coltivati giorno dopo giorno con cura " perversa",ebbene sì io la penso così e me ne assumo le responsabilità.
E se si fosse accorta finalmente del cobra che aveva in casa che, pure pure, si faceva il marito, ma non poteva accettare che avesse messo in crisi il suo ruolo di mamma, questo non lo poteva accettare.
Quindi ha chiesto il conto al marito finendo scomparsa!
Magari avesse trovato un amante!
Guarda, sarebbe stata ritrovata e ciò non è avvenuto!
Quindi la sua scomparsa è stata organizzata a puntino.
Mi dà una grande sofferenza questa storia e un grande disgusto.

Antonello ha detto...

@Vanna
sarebbe stata ritrovata??? E dipende quale tipo di amante vogliamo ipotizzare si sarebbe potuto scegliere.
La tua ottica e' ancora ancora equilibrata, per qualcuna non si parla di uomini se non si parla di orchi e non si parla di donne se non si parla di aureole, e viceversa se si chiede ad un uomo.
Ecco, prima di ricadere nei soliti tranelli io ho avvisato che sarebbero e sono argomenti piu' che trasversali, che non esiste un'ottica di mamma e di padre se si sta parlando di corna, che ogni storia ed ogni "persona" e' a se stante.
Quello che e' accaduto a R.R. a livello di corna magari e' accaduto in altre coppie a parti inverse, e sostanzialmente puo' accadere a chiunque, che una madre solo perche' tale non posza abbandonare i figli non e' esattamente un mantra oggettivo e che basti viceversa essere padre per scappare in ogni dove solo per il gusto di tradire e' un'ottica piuttosto ridicola.
Semmai i prlblemi sarebbero anche altri e meno convenienti da guardare forse, nessuna ottica, e neppure quella della madre come quella del padre puo' ricalcare le ottiche altrui, non esiste, R.R. tantopiu' in situazioni estreme aveva come tutti noi pero' i limiti di tutti gli esseri umani, non sarebbe coerente definirla "occhi di cielo" ed argomentare la sua storia pretendendola priva di ogni sensibilita', tanto da piegarla al ruolo che gli si vuole imporre a forza di un'ingenuotta mai smaliziatta. che per anni avrebbe camminato con i coltelli alla schiena senza sentire il minimo dolore.
Hai ragione a dire che non sappiamo e sarebbe giusto cosi' se invece ogni volta del marito non sapessimo quanti passi ha fatto da quando e' nato.
Allora diventa impossibile farsi un'opinione propria con un minestrone fatto di soli pisellini, certo, delle vittime sappiamo che sono vittime ma questo porle a dieci metri sopra le nuvole non aiuta a capire la completezza degli equilibri di una coppia scoppiata, finche' non sapremo qualcosa di piu' della vita delle vittime rimarremo chiusi nei pregiudizi della casa degli specchi.

chiara ha detto...

sono d'accordo con Antonello nel non assolutizzare per via di ideali i presunti agiti di una persona, specie se quella persona, ammesso che avesse scoperto la reale portata della propria condizione di "becca", ha il mondo che le crolla addosso. R., se avesse scoperto, non avrebbe scoperto un "mero" tradimento del marito: avrebbe scoperto il tradimento del marito, della migliore amica e praticamente di tutti i conoscenti e presunti amici; forse anche dei figli: perchè io non sottovaluto mai la sensibilità dalle "antenne" dei giovanissimi per certe cose. Senza una obiettiva e professionale analisi della personalità di R. nulla ci può far razionalmente propendere per un epilogo piuttosto che l'altro: immaginare che ne abbia chiesto conto con irruenza trovando la morte; piuttosto che se ne sia corsa sconvolta nella notte per finire per mano di un bruto; piuttosto che si sia attrezzata con amante e nuova vita; piuttosto ancora che abbia scelto la perfida e meravigliosa strada della protagonista del film "She, Devil". In quel film una donna con due figli, "abbruttita" agli occhi del marito da una vita da moglie-mamma e null'altro, viene tradita con una sciantosa donna libera da qualsivoglia pensiero e dedita unicamente al piacere dell'amante e alla captatio benevolentiae dei di lui figli. La moglie, diabolica, lasciò alla rivale marito, figli, cane e annessi e connessi: mutande da lavare, colpi di testa adolescenziali da gestire, mille impegni da incastrare, a tutto discapito del suo fascino da "donna libera e padrona di se stessa"...in breve ella diventò una moglie-mamma, scadendo terribilmente agli occhi dell'amante il quale se ne trovò un'altra. PErchè è facile tenersi un uomo come amante, con tutto bello e facile e dolce e fiabesco; altro è tenerselo come marito, peggio se prole-munito, con tutte le "piccole miserie" del quotidiano familiare che complicano il gioco e lo rendono tremendamente reale.
Chi può ragionevolmente dirci a quale "tipo" appartenesse R.? Coloro che ripetono la banalità "amava troppo i figli"? Scusa ma a parte casi psichiatrici questa è la normalità! e questa normalità non ha impedito, come ci ha mostrato Massimo, che alcune donne abbiano ripreso in mano la propria vita senza di loro. Le amiche? che sono state tanto amiche da lasciarla nell'inganno nonostante, come mezza Gello, sapevano perfettamente cosa accadeva sotto il suo naso? Chi ci dice che la intelligente R. non si sia lasciata tentare dall'idea non solo di distruggere il rapporto L-S con la "strategia-She-Devil" aggiungendoci il carico del sospetto a vita, per entrambi, di averla eliminata? E se invece fosse semplice disperazione senza secondi fini, un "mi toglo di torno tanto nessuno mi ama, ho perso marito, amica, figli, falsi amici, quindi adesso scompaio e vediamo se non mi rimpiangono"? In definitiva, cosa ci autorizza ad "appiccicare" alla sconosciuta R. una etichetta di colei che, come un piatto personaggio romanzesco, segue schemi prestabiliti dalla corrente morale e/o dalla "normalità" di una madre per come ci piace immaginarla?

PINO ha detto...

Non è difficile, anzi direi agevolmente facile, coniare il rovescio di una qualsiasi medaglia.
Stessa tecnica può essere applicata ad ogni formulazione ipotetica su accadimenti di diversa natura: in ogni caso, il contenuto di tutte, mancando supporti di un certo valore probante, sono il risultato di deduzioni personali, ricavato da altrettanta personale gestione delle proprie peculiarità intellettuali.
L'associarsi, quindi, ad una od all'altra ipotesi, non ne rafforza la verosimiglianza, come non ne nega la validità.
Esporre le proprie idee, non dovrebbe essere, sia pure indirettamente, tendente a demolirne altre diverse, ma a fonderle in un unico crogiuolo, per cercare di ricavare il netto della fusione, separando le numerossissime scaglie.
Pino

Antonello ha detto...

@Pino
qui abbiamo una bilancia falsata, che segna una tara ogni volta diversa, che ci dice una volta un lordo una volta l'altro, non sappiamo nulla della vittima, dei suoi tabulati e delle sue chiamate nei momenti topici ne negli ultimi giorni, abbiamo persino accennato sopra che vi sono forti contraddizioni fra cio' che, mediaticamente e non giudiziariamente, dichiarano le conoscenti ed amiche, gente del paese, colleghi di autoscuole e cio' che si suppone possano essere stati i dieci anni di una ipotetica "non storia".
Certamente si e' sottolineato il comportamento a dir generosamente poco limpido di lui nella storia con R.R. ma si e' anche ribaltato mezza Toscana, si sono verificate tutte le strutture e le auto a sua disposizione, si sottende una ricostruzione da calcioscommesse che verte su una Signoria del luogo di cui tutti avrebbero paura ed in base al quale sarebbero molteplici gli abitanti con poca voglia di parlare, nessuno vuole informare su chi realmente vi fosse in quella sera nella proprieta', comprese tutte le attivita' ivi presenti, nessuno si azzarda a dirci se la proprieta' possedesse un sistema di sorveglianza, si dicono mille cose e poi si smentiscono in una infinita partita di poker.
Ecco, in queste condizioni non dico che qualcuno avrebbe il dovere di informare ma almeno una cosa dovrebbe esserci chiara, volenti o nolenti le medaglie hanno tutte un rovescio.
Nessuno credo intende sovraccaricare una convinzione a discapito di altre, ma che ne esistono altre e non poche a questo punto e' anticonfronto negarselo.
C'e' una discussione in cui ognuno dice la propria, senza addirittura dati ufficiali e con voci sviate e svianti ad ogni angolo, raggiungere un crogiuolo al netto e' uniformante piu' che funzionale a parer mio, proprio il contrario , ognuno arricchisce la discussione con punti di vista esclusivi che bisogna anche saper cogliere, confrontarsi in questo senso e' mettersi "in discussione".
Tu vuoi un surrogato, una sintesi che ad oggi nelle condizioni, ben migliori delle nostre, non riesce a raggiungere nemmeno una foltissima schiera di inquirenti dedicati, e per questo semmai verranno diffusi credo che vi sia bisogno di dati ufficiali e di trasmissioni che informino.

Vanna ha detto...

Antonello e Pino, avete ragione ambedue, secondo voi in base a cosa Adinolfi afferma che RR è stata uccisa con premeditazione?
Avrà in mano qualcosa o no?

Anonimo ha detto...

Ha in mano molto poco altrimenti l avrebbe interrogato e arrestato. Parolisi insegna...

Vanna ha detto...

Anonimo delle 7,46, hai fatto un paragone calzante perbacco !
Lì come qui non hanno lavorato bene con la differenza che Parolisi è dentro e non vede la figlia, quell'altro sta fuori con la sua famigliola nella casetta delle favole e con i letti e i piatti pieni!
Possono avere poco in mano,il tempo darà le sue risposte soprattutto nelle coscienze e nei fatti di vita futura.
Che la giustizia umana sia fallace è notorio, ma quella divina non sbaglia,è molto molto lenta perché aspetta che la coscienza lavori ed elabori il danno fatto, ma arriva vai tranquillo! E' una Legge universale!

Vanna

PINO ha detto...

@ ANTONELLO caro,
io non desidero alcun "surrogato"! il mio discorso aveva ed ha un significato diverso: mettere assieme le varie ipotesi, di qualsiasi provenienza, e trarre da loro gli elementi più "ricorrenti", e verosimili, per compilare un tracciato logico da percorrere.
Tutto quì.
Se, nel frattempo, dovessero venir fuori delle novità, il fatto aggiungerebbe materiale utilissimo per una virtuale ricostruzione della tragedia, perchè tale si può definire, la misteriosa scomparsa di una persona sana, e senza grilli per la testa, quale io me la sono raffigurata.
Pino

Antonello ha detto...

@Pino
ognuno in buona fede chiaramente esprime non solo proprie idee ma anche determinate proprie esclusive esperienze, nell'assenza di atti ufficiali abbiamo visto ambedue cosa ipotizzavamo, nel caso Parolisi, prima di avere qualche straccio di documento e dopo quanto eravamo distanti dalle conclusioni giudiziarie che di quegli stessi atti dovevano, od avrebbero dovuto essere, il netto dei dati.
Qui ci dobbiamo confrontare con il nulla, con testimoni che spuntano, piu' o meno con ragione, dopo sette mesi od un anno e mezzo, con orologi prima ritrovati e poi smentiti, anzi no, non si sa.
L'importante e' rispettarsi, per il resto per quanto mi riguarda la fantasia e le ipotesi sono infinite, rispetto anche per la discussione intendo, se non condivido qualcosa, io come chiunque, rispetto vuole che lo scriva, e all'inverso se invece condivido, in questo gioco estremamente costruttivo che e' lo scambio di idee puo' sorgere quel ricorrente riporsi di ipotesi piu' condivise di altre e di elementi definiti e/o riconosciuti per la loro credibilita'.
Io pero' ci son sempre stato in questi termini, a mio modo chiaramente, anche a volte bizzarro,.
Bene, se e' questo che intendevo e che io ho capito condivido sottolineando pero' che l'assenza di dati e' una trappola grossa come una casa.

Anonimo ha detto...

@vanna
Adinolfi afferma che RR e' stata uccisa con premeditazione perché' non si trova il corpo o RR in vita. Rimane il fatto che chi conduce l'indagine non è' Adinolfi ma il Dr. Mantovani ed evidentemente per lui non ci sono elementi validi per procedere.
Matteo

Vanna ha detto...

Pino e Antonello, è vero in questa storia drammatica l'assenza dei dati è praticamente nulla e noi stiamo qui ad ipotizzare senza avere in mano certezze.
Eppure a me questo nulla silenzioso sembra molto loquace e mi racconta tanto di quel di Gello e non solo.
Ogni dato mancante mi comunica informazioni e punti interrogativi che si possono spiegare e che non sono positivi.
Non c'è niente di positivo in questa storia anche se la casetta del mulino bianco dove stava prima ancora sta.
Esempio:
-dato sparizione volontaria di R per i mari del sud.
Se fosse vero, la famiglia sarebbe stata più loquace, si sarebbe fatto un alibi, si sarebbe data una spiegazione,si sarebbe pianto o il marito si sarebbe incazzato.
Invece ci sono un paio di bischerate sparate dal maritino che,per la loro stupidità e per la loro inutilità sembrano espresse da un bambino poco dotato e immaturo.
Quali?
1a
-Non sapevo, dormivo, non mi sono accorto se ha dormito nel letto, non so che pigiama avesse.
2a
-Ha perduto la memoria perché uno scatolone, eccetera.
Già queste due disarmanti esternazioni sono due macigni che cadono su di lui, sulla sua casa.
Quindi questo nulla è rumoroso più di una grancassa e mi permette di leggere tra le righe inesistenti dei dati mancanti.

PINO ha detto...

@ VANNA
-"Non sapevo, dormivo, non mi sono accorto se ha dormito nel letto, non so che pigiama avesse."-
2a
-"Ha perduto la memoria perché uno scatolone, eccetera."-
Queste due affermazioni di AL le abbiamo lungamente analizzate, oltre che per la loro vacuità, anche per una sgradevole sensazione di sottovalutazione dell'intelligenza del suo prossimo, da parte dell'autore.
E' anche vero che esse frasi non hanno ben disposto, chiunque le abbia ascoltate.
Nonostante ciò, e tutta una serie di incongruenze, sulla condotta ed in ulteriori dichiarazioni dell'indagato, non è possibile rinviarlo a giudizio, mancando quelle prove od indizi gravi e concordanti, per ritenerlo colpevole della sparizione della moglie RR.
Pino

Antonello ha detto...

Bisognerebbe realizzare anche i diversi perche' possibili di quelle dichiarazioni:
1) Che il L. non abbia un carattere da Mister Simpatia e' detto da tutti, ti risponde quando vuole, poche parole pure sul lavoro, non da soddisfazioni.
2) Continuiamo a considerare una storiella estiva che non dovrebbe esserci la storia che lui aveva da circa dieci anni con l'amante, storia che invece vi e' stata, c'e' e non accenna ad avere la minima destabilizzazione nonostante le "gelosie femminili e giudiziarie" e le condanne morali lanciate come fatwe dal Sacro Ordine delle Orsoline di Voghera, puo' accadere che un uomo anche sposato, del resto come una donna, si innamori sul serio??? Ragioniamo come se non potesse accadere a parer mio, certo e' il comportamento successivo di lui verso la sua famiglia che lascia del tutto a desiderare.
3) Esiste una remota e recondita possibilita' che per grezzo ed antipatico quale viene recepito abbia ostinatamente in senso contrario di fatto detto qualche verita', anche perche' la logica, questa assente ubriaca, farebbe cosi' pensare e perche' in fondo con il Gozzi, il "testimone piu' veloce del West", sono ad uno strano testa a testa, voce a voce, versione contro versione, tralasciando per ora le miriadi di scommesse che quella folle ed ipotetica triste notte il L. avrebbe affrontato a petto in fuori se avesse ragione il Gozzi.

Ammirato un attimino questo po' po' di panorama direi che di certo dal L. non ci si poteva aspettare che degli indumenti della moglie descrivesse pizzi e merletti, colori e folclori, e anche a sentire le amiche del "se succede ci sono" vi e' la logica possibilita' che in fondo dormissero proprio in due giacigli separati, anche per dare un tono ad una moglie bistrattata da cio' in cui lo spirito di rivalsa popolano l'ha reinventata a propria immagine e somiglianza.
Amava R.R.??? Si??? Benissimo, una donna che ama e che si sospetta e sa tradita come minimo sindacale ha una repulsione a giacere, perche' se sapeva il doppio giaciglio moglie/amante a qualsiasi donna che ama accade che va bene, come dimostra la stessa storia di S, il problema nasce quando "si dice" non si sappia e si viene a scoprire perche' il mantra non solo femminile dei nostri tempi e' " occhio non vede cuore non duole", come se il cuore non avesse occhi propri.
Quindi addirittura R.R. vi e' la possibilita' che dormisse nel divano, che so, in cucina o soggiorno ed al fedifrago fosse stato lasciato il "non piu' comune" giaciglio matrimoniale da mulino infarinato.
E se uno dorme da na parte e l'altra dall'altra non si capisce perche' "atto di matrimonio vorrebbe" che si conosca uno l'indumento dell'altra.
Ma se fosse cosi', qualcuno giustamente chiederebbe a me, che in fondo si presume sia esperto di squilibri sentimentali, allora perche' il L. non l'ha detto subito??? E torniamo ad un pomeriggio infuocato di fine "caso Parolisi" in cui inizialmente aveva il fedifrago negato ogni disturbo gastromatrimoniale negando qualsiasi extra storia con chicchesia, e quale logica allora pretenderebbe che fosse andato, lui che ha vissuto dieci anni negando l'evidente alla propria ottica, dagli inquirenti a dichiarare che dormivano in due ipotetici luoghi mentali diversi???

Chiara ha detto...

Vanna, io trovo che quelle che esponi siano considerazioni con un loro "perchè" eppure del tutto personali.
Spiego.
Fai finta di prendere davvero in considerazione l'allontanamento volontario.
Tu dici: "sparizione volontaria di R per i mari del sud. Se fosse vero, la famiglia sarebbe stata più loquace - PERCHE'? COSA AVREBBE POTUTO DIRE DI PIU' SE IGNORA DOVE COME QUANDO E PERCHE' SE NE SAREBBE ANDATA? -, si sarebbe fatto un alibi - QUESTA PROPRIO NON LA CAPISCO: UNO SI CREA L'ALIBI NON PIU' PER UN DELITTO MA PER LA CONDOTTA NON NOTA ED IMPROVVISA DEL CONIUGE?? -, si sarebbe data una spiegazione - SI E' DATA APPUNTO LA SPIEGAZIONE DELL'AMNESIA, CHE POI SI POSSA ESSER DATA ANCHE QUELLA DEL TRADIMENTO DI L. CI STA MA CI STA PURE CHE NON LA MENZIONINO PUBBLICAMENTE -,si sarebbe pianto - PERCHE'? SE SI PIANGE PER LA SCOMPARSA SI PIANGE ANCOR PIU' PER LA MORTE - o il marito si sarebbe incazzato - PROPRIO NO: PUO' TRANQUILLAMENTE NON ESSERE RESPONSABILE DELLA SCOMPARSA EPPURE RINGRAZIARNE IL CIELO O LA MOGLIE! E' LA SOLUZIONE PERFETTA ANZI: LIBERTA' GUADAGNATA SENZA ASSUMERSENE LA RESPONABILITA' SEPARANDOSI."

Quanto alle due "giusitficazioni" che trovi univocamente significative di qualcosa da nascondere, tali le percepisci perchè nella tua testa egli E' GIA' responsabile e in quest'ottica le leggi. In realtà, ponendomi in un'ottica neutra, io non trovo affatto strano che si possa non percepire la presenza del coniuge nel letto (sarà che dormo come un sasso e so che c'è solo perchè mi corico dopo di lui; quando capita che venga dopo e si alzi prima di me non potrei assolutamente affermare se durante la notte vi fosse o no! povera me! :-D) nè che si possa ignorare cosa indossi (chiedi a mio marito e lo vedrai smarrito, è uno di quegli uomini per i quali l'abbigliamento è un dettaglio insignificante e non ci fa mai caso) e capisco perfettamente anche lo scaraventarsi sulla sveglia sull'altro comodino calpestando il posto dell'altro, visto che lo faccio quasi ogni mattina.

quanto alla presunta amnesia, se non parti con pregiudizio colpevista, essa è quel famoso "cercare di darsi una spiegazione" cui accennavi sopra; mettiti nei panni: non trovi più tua moglie, sei convinto (come solo un uomo può essere) che nulla sappia della tua doppia vita e l'unica cosa "strana" accaduta di recente che potrebbe giustificare, ai tuoi occhi, un "colpo di testa" è proprio quel trauma cranico. Può apparire ridicolo, ma uno deve pur darsela una spiegazione e generalmente la cerca al di fuori di sè; d'altronde se fosse uno che si guarda in coscienza e si colpevolizza non avrebbe avuto un'amante per 10 anni!

Al solito, io credo che si confondano conclusioni con premesse e questo è sempre pericoloso nel valutare presunti indizi, secondo me.

PINO ha detto...

Vanno bene tutte le considerazioni avanzate, anche se con qualche forzatura, ma non si pretenda di fargli un altarino con inginocchiatoio ad AL: calmiamoci.
Non c'è nulla di positivo a carico di quest'uomo, e lo abbiamo sottolineato, me che si debba bere ogni calice che ci offra, senza guardarci dentro sarebbe una imperdonabile ingenuità.
A parte casi che io ritengo al limite della sensibilità, chi non si accorgerebbe se una persona gli dorma o meno accanto?
Come si fa ad ignorare la presenza sotto le stesse lenzuola, in uno spazio di m.1,80 (tale la misura dei letti nostrani) della propria moglie, delle sue giravolte per cambiare posizione, del suo respiro e del più che normale contatto "a pelle"?
Suvvia, questo calice contiene solo piombo fuso: come si potrebbe incollarlo?
Aveva ragione Calefati, quando cantava: "tutto il resto e noiaaaa!"

Chiara ha detto...

PINO

chi?
IO. e l'ho già detto.
come si fa?
SI DORME COME FANCIULLI.
per quanto ne so mio marito potrebbe aver dormito fuori casa anche ieri notte. buon per lui. sarà per questo che tendenzialmente mi corico a notte inoltrata! ;-)

Evidentemente sono "al limite della sensibilità"; Che non ho capito bene cosa significa, ma magari domani vado a costituirmi per qualche reato, così tanto per non sbagliare...

veramente non capisco le assolutizzazioni di proprie sensibilità personali. se mi vengono a dire che L. è un uomo dal sonno leggero, allora sono d'accordo di mandarlo a farsi un giro; ma se è uno come me, lo comprendo perfettamente.

Chiara ha detto...

p.s. nessun altarino per L., mi sta sull'anima che metà basta e il mio lato istintivo mi dice tutto quello che dice a te. però quello razionale mi mette di fronte all'evidenza che trattasi nullaltro che di facili generalizzazioni.

PINO ha detto...

@ CHIARA
Non credo che tu NON abbia capito a che tipo di sensibilità mi riferivo.
Però, se vuoi che sia più esplicito, ( e lo faccio solo per non escludere il simpatico umorismo della tua similitudine, col SONNO DI UN FANCIULLO), ti preciso che mi richiamavo alla reale sensibilità somatica, trasmessa dal tatto. La percezione psichica, mettiamola da parte, per il momento, senza diminuirne l'importanza.
Quindi, quel "limite" che segnalavo, non mirava ad essere lesivo, in alcun modo, ma a determinare uno particolare stadio del senso stesso.
Concordo con l'aggiunto p.s..
Pino
p.s. Ti sei fatta la carta intestata anche tu?

Chiara ha detto...

Sì Pino, avevo capito che ti riferivi alla sensibilità tattile, ero solo un po' polemica perchè hai stuzzicato la mia latente ipocondria ;-)
[a parte gli scherzi, credi che mi preoccupa non poco lo stato comatoso che caratterizza il mio sonno! con due bambini che dormono nella stanza accanto mi sono "impanicata" non poche volte al pensiero di un terremoto o di un intruso in casa ecc e io che me la ronfo che neanche Ciccio Oco!]

Dopo la tua replica mi ritrovo, questa volta davvero, con un enorme punto interrogativo sopra la testa, tipo fumetto: cosa vuol dire la cosa della carta intestata?

Pamela ha detto...

il pm Mantovani ha sostenuto l'accusa contro il Gozi per furto
il gozi e' stato condannato a 3 anni di pena dal giudice monocratico D'Auria.

sapete se la pena gli e' stata sospesa? grazie a chi vorra' rispndermi.

Chiara ha detto...

Pamela: non so dirti nulla di certo, ma se il furto risale a prima del marzo 2006 la pena è andata indultata. Considera poi che quel tipo di pena solitamente viene scontata ai domiciliari.
Comunque mi pare che galeria se ne sia fatta il soggetto....

Chiara ha detto...

Pamela-2, ho cercato: il furto è del 2008, quindi niente indulto. la condanna è di quest'anno (scusa, non ho seguito granchè) quindi niente galera; restano solo i domiciliari, però non ho trovato alcuna notizia in merito.

PINO ha detto...

@ CHIARA
Avendo per molti anni, e solo per il puro piacere di "conoscere", studiato le grandi possibilità della psiche umana, anche oltre le frontiere che l'ortodossia le attribuisce, posso modestamente assicurarti che lo stato che definisci "comatoso", non sarebbe altro che un sano rilassamento psico-somatico completo, che non è concesso a tutti noi poveri mortali:-)
GODILO, senza nulla paventare.
Molto probabilmente è una eredità genetica.
Per "carta intestata" intendevo l'url a colori posto sui tuoi post.
Ciao, Pino (che è il mio vero nome)

Pamela ha detto...

Chiara, non so se sia agli arresti domiciliari visto che va in giro, comunque grazie x la tua risposta.

Antonello ha detto...

Non dico nulla, il realismo di Chiara l'ho apprezzato da sempre, e non entro nella sua similitudine, pero' la proseguo nello specifico.
Perche' c'e' il limite, un limite, e cioe' che va bene una sera notte non accorgersi l'uno dell'altro, va bene al limite nelle piu' stressanti settimane, ma se fosse una normalita' e' chiaro che possono esserci dei problemi.
Nello specifico i due "odianti" non si guardavano in faccia di giorno, con lei imbufalita anche con il padre, si mettevano d'accordo giusto per le cose che riguardavano i pasti dei figli, il tempo insomma di dire alla moglie che la sera si esce con la "sua amica", tanto che volete che sospetti una moglie.
Nei ritagli di tempo dal lavpro comunale di elettricista, giusto per non dover stare insieme alla moglie, un marito tutto sommato nella media si occupava di interfono e computer, sistematicamente quell'oretta serale si dedica tutti a spolverare le ragnatele della soffitta, e questo il fine settimana, perche' nei feriali c'e' chi va in bagno solo di mercoledi' nelle pause pranzo e giusto perche' e' TdG, i cattolici ci vanno il giovedi' per differenziarsi, i ritmi insomma erano quelli, un bacio ai bimbi e poi non si aprono alternative.
Perche' nel nostro tempo non abbiamo nemmeno capito che il sonno, nella sua moderazione e qualita', sarebbe ancora piu' importante del lavoro.
E' chiaro che dopo giorni, mesi ed anni a questa maniera il primo che a letto si sente sfiorare pensa agli scoiattoli d'inverno ed alle zanzare d'estate, c'e' gente che ha preso delle manate in faccia pur avendo le migliori e piu' dolci intenzioni di sta terra.
La spiego partendo da lontano anche un po' per riderne, ma quello che intendo e' che se persino il L. agli inquirenti, e non allo psicologo, ha dichiarato di non essersi accorto della moglie, ne di sapere se e quale pigiama potesse aver portato con la naturalezza con cui si rubano le ciliege dall'albero del vicino stupendosi pure se piglia il forcone.
Se persino lo dice lui, serafico a tutti i media, se davvero era quella una normalita' da persino farne medaglie davanti all"amante" ed ai media, se era cosi' tutti i giorni e le notti staremmo parlando di un "limite della sensibilita'" di cui ci si interroga dal di fuori ma che era illogico in quella coppia che "non c'era", fateci caso, se era questa la normalita' staremmo parlando di due separati di fatto.
Di giorno "ora et labora', pochi attimi e quando accade si mangia un boccone veloce a distanza di sicurezza, la notte con la clessidra in mano e dopo "orate ed orette" in soffitta lui va a letto rigorosamente prima di lei, solo quella sera accadde il contrario, e per l'amor di Dio in mezzo un guard rail a separar due carreggiate d'autostrada.
Chiedo venia se qualcuno tutto ritrova tristemente uguale nella propria vita, e per un decemnio senza mai essersene accorto/a, e pregherei se fosse di non andarsi a denunciare senza certezze, ma per me e' chiaro che stiamo parlando di una coppia che non esiste piu', di due che stanno insieme per i figli, che hanno dimenticato gli stupendi 'limiti alla sensibilita'".
E qui, chiedo scusa in ginocchio facendo penitenza e schiacciando i ceci, lo possiamo dire che se non vi era soluzione la soluzione diventava un'amante???

Chiara ha detto...

"Chiedo venia se qualcuno tutto ritrova tristemente uguale nella propria vita, e per un decemnio senza mai essersene accorto/a, e pregherei se fosse di non andarsi a denunciare senza certezze, ma per me e' chiaro che stiamo parlando di una coppia che non esiste piu', di due che stanno insieme per i figli, che hanno dimenticato gli stupendi 'limiti alla sensibilita'".

certo, possibilissimo: eppure la maggior parte sono vivi e vegeti, non vedo il collegamento con l'omicidio. Anzi, se il sentimento è così affievolito, puoi tranquillamente escludere scenate e raptus e privilegiare la sotterranea gratitudine per essersi l'altro tolto dai piedi.

Chiara ha detto...

Pino,
sì, mi sono vestita di blu.
a volte la mosca mi salta al naso mentre batto sui tasti ed essere autonoma nell'autocensura è un valore aggiunto che apprezzo :-)

Antonello ha detto...

@Chiara
sai bene che non e' proprio cosi', ed a parte che R.R. appartenendo alla genetica venusiana non si capisce perche' non potesse separarsi, in realta' dopo anche un anno puo' diventare una situazione esplosiva sia pure con certezza in maniera indiretta.
Una bomba ad orologeria destinata a scoppiare quanto piu' e' appariscente la donna in questione, di lui non parliamo perche' aveva trovato la "sua" soluzione e perche' in fondo gli abbiamo dato anche troppa importanza.
E' esplosivo credersi missionaria quando non lo si e' e non ci si dovrebbe ritrovarlo ad esserlo, quando ci si dimentica di essere in dovere di cercare sempre la felicita'.
R.R. abbiamo visto non aveva di certo dimenticato di essere una donna, curata insomma, con "dei bei modi", come riferisce il Gozzi, mentre sappiamo che per strani motivi accettava uno squilibrio a dir poco allucinante.
Nome e cognome in maiuscolo, coltelli (alla schiena???) per un decennio, amiche del "se succede ce sto", intima amica baby sitter che si intrufolava non solo nell'educazione dei figli, figli che prediligevano ascoltare la baby sitter in brodo di giuggiole, suoceri e datori di lavoro che gli consigliavano riposo ad oltranza.
Manca qualcosa e mi stupisce che debba dirlo io, manca la donna R.R., che felicita' e quali equilibri emotivi e fisici poteva aver raggiunto in una vita con uno che non si ricorda nemmeno piu' se portava e quale pigiama???
Ed abbiamo visto che era impossibile riuscisse a soddisfare entrambi gli animi femminili molto attenti senza che pero' potesse, almeno R.R., accorgersi di nulla.
Il mio discorso era pero' piu' profondo, tutti sanno almeno coloro che ne hanno incontrate che non esiste una mina vagante eguale ad una bella donna infelice e da un decennio ancor piu'.
Una palestra, feste in riva alla piscina, un cliente piu' sveglio e gentile di altri, sarebbe bastato un nonnulla per agitare e svegliare sorprendentemente la donna R.R., i figli va bene ma qualcuno, compreso lei, si occupava, amava, dava affetto ad R.R.???
No??? E se in quella situazione qualcuno invece avesse pensato di colmare un vuoto che doveva essere drammatico???
La risposta allucinante che arriva dai media e' che no, nessuno si occupava di lei, anzi lei si occupava degli altri che odiavano queste sue strane premure che nessuno capiva perche' avesse.
Manca la parte fondamentale a parer mio, e cioe' a fronte di un cosi' allucinante disquilibrio dove R.R. avesse nascosto e represso la sua umana e sindacale essenza di donna???
E perche' si continua a confrontarsi con la sua scomparsa senza chiedersi la piu' logica delle domande???
Forse che mammoni come siamo noi italiani rifiutiamo che una mamma possa anche essere donna???

Vanna ha detto...

Antonello,grazie per le tue riflessioni sul mondo femminile che mi raccontano la tua sensibilità.
Ti risponderò.

Chiara ha detto...

Mi sono piaciute le tue osservazioni Antonello e so dove parano, per quanto riguarda R., nè l'ho mai escluso, anzi ti ho sostenuto.
Quello che non comprendo è dove, all'interno di un rapporto che si regge su un equilibrio fondato su affetti estranei alla coppia, si inserisca un moto passionale di uno dei due, tale da condurre ad un delitto.
E bada che te lo chiedo con non poco smarrimento, dato che ho sempre capito che per te questa sia una ipotesi senza appigli razionali; eppure comincio a pensare di aver capito male, dato che mi pare tu contrapponga le tue considerazioni su Roberta, che per inciso trovo condivisibili, con quelle mie sul marito, che almeno dal mio punto di vista si sposano perfettamente con le tue ed entrambe insieme con un finale che non vede L. omicida della moglie...
Chiariscimi le idee

Antonello ha detto...

@Chiara
sono sinergie ed equilibri inconsci, se non si conosce profondamente una coppia e' difficile trovare una risposta al tuo generico interrogativo.
Ad esempio, ma non mi prendere troppo sul serio, esiste l'orgoglio, ed e' arcinoto che ne ha rovinati piu' lui che il petrolio, non devo certo illuminare io l'argomento.
Cosi' accade che ad un furbo "sia lasciato" pensare di essere carneficie e corneficie, magari nella misura che giusto servisse in un caso di separazione per colpa, lo si monta a dovere tale che pensi di essere onnipotente esattamente come il comportamento di lui ipotizzato dalle amiche rispecchia, usciva insomma in ogni dove con gli amici e la sua genialata, l'amante tascabile, magari in segreto o nei fondi bicchieri svuotati pure gratificandosene.
Puo' essere invece che colui che era convinto di essere un onnipotente carneficie abbia perso di vista quella parte che aveva ritenuto inesistente di R.R. e che propriamente non e' che scompare in un nomignolo minuscolo od in anni di assenza ingiustificata.
Sto dicendo che vi sono due ingrendienti esplosivi in quel poco che ci hanno concesso di sapere di R.R., una donna piacevole ed infelice da un decennio e la corrispondente impossibilita' che non abbia mai incontrato la curiosita', i gusti, se non il desiderio di qualche magari innocente cascamorto.
Allora parliamoci chiaro, una donna cosi' avrebbe rapito anche un alieno se in lui avesse visto mezzo barlume di sentimenti ed affetto, quello su cui sto riflettendo e' la parte opposta, una donna cosi' da una parte doveva/e'/potrebbe essere molto impegnativa, e questo contrasta con l'enunciato precedente.
Da una parte insomma potrebbe far paura il rischio di diventare ancora e salvezza di un rovo impressionante in cui era, dall'altra credo, e non certo per dire o sparlare di inesistenti donne "facili", che sarebbe bastata veramente una piccola frase vera detta con sensibilita' nel momento piu' giusto.
Quanto piu' insomma pensiamo granitica la anche corretta immagine di mamma attaccata ai figli tantopiu' dobbiamo dare atto della proporzionale vulnerabilita' di una donna in una situazione del genere.
E' strano e non vorrei offendere nessuno, sembra come se R.R. stesse in procinto di incontrare il suo rospo da trasformare, che chiaramente e nonostante le conferme dategli non poteva essere il L.

Antonello ha detto...

@Vanna
Yes.
Si, forse non sono stato cosi' esplicito ma erano concetti che avevo sotteso piu' di una volta, anche Massimo credo si avvicini a qualcosa del genere calmierato dal fatto che un terzo, poteva aver pure promesso mari e monti per tendere una trappola sleale ad una persona profondamente "vulnerabile".

PINO ha detto...

@ ANTONE'

Non ti sembra che si sta allargando un po troppo il giro?

Tutte le proposte vanno bene: non si può avere la presunzione di scartarne, "a priori", neanche una. E ciò mi riporta alla memoria il vecchio carosello, dove, per affermare la bontà di un dado per minestre, si ripeteva:"..tutto fa brodo,,,tutto fa brodo".

Va bene. Ma soffermiamoci anche a valutare la consistenza di alcune di queste "bistecche" messe a cuocere.
Cavalcare l'onda di quanto la fantasia ci suggerisce, comporta l'alea di perdere, qualche volta, l'orientamento, e di non guardare verso orizzonti più reali.

Ciao, e buon lavoro, Pino





Antonello ha detto...

@Pino
ma se ho appena finito di scrivere di non prendermi sul serio.
Un'ipotesi di norma e fatto esclude sempre l'altra, nel senso che se ne fosse accaduta una di certo no. puo' essere accaduta l'altra, ma non mi sembra che "personalizzo" le mie ipotesi al punto da non considerare le altre, tuttaltro.
Ribadisco che, anche se la mia era un'analisi piu' reale ed impegnata di quel che puo' apparire a prima svista, senza dati ufficiali e non ballerini, carissimo Pino, non si puo' che azionare il cervello e la fantasia.
E' oltremodo sospetto il fatto che almeno ci si dovrebbe riuscire ad autoleggere, perche' e' lampante che appena si inserisce la parola "terzo" automaticamente si parla di fantasia e di ipotesi che tenderebbero, non capisco nemmeno volendo come potrebbero, annullare dalla scena altre meno "terze" e piu' "procurate".
L'ho premesso mille volte mi sembra che non abbiamo dati, allora:
1) Non abbiamo dati.
2) Non si potrebbe fantasticare.
3) Non si potrebbe parlare di "terzi".

Scusate, ma perche', se siete cosi' arcisicuri che lui sia il responsabile, non partite per una marcia su Gello con tanto di torce e cappio e non fate "giustizia" invece di nascondervi ogni volta dicendo "agli altri" che avanzando altre "fantasie" vorrebbero cancellarne di "prenotate inderogabili"???
E' anche sospetto come comportamento, perche' subito dopo si saluta e si sparisce dando il "buon lavoro", e non mi sembra tutto proprio affrontato seriamente e correttamente.
Non si puo' prenotare una colpevolezza a tutti i costi ed i processi non li pilotano coloro che accusano ma la sostanza oggettiva ed univoca che dovrebbe sostenere un'accusa, non puoi caro Pino ostinarti a percordere solo una via cercando un barlume che nessuno ha visto per un anno e mezzo nemmeno con i georadar.
Sempre se adesso non mi dici di non pretendere, senza alcuna offesa, mantenendo ferme le tue "radicate" convinzioni mi sembra altrettanto oggettivo che il mondo non lo puoi ne scavare tutto ne restringere, e se invece allargassimo l'ottica???

PINO ha detto...

@ Antonello
Non posso lasciare inosservate le tue illazioni!!!
Io non ho convinzioni RADICATE, nè mi sono espresso su di esse.
Non ho mai sostenuto la colpevolezza di qualcuno in particolare. Ho, invece, ripetutamente affermato che NON VI SONO PROVE O GRAVI INDIZI per poterlo fare.
Quindi, faresti bene a chiarire meglio il tuo pensiero, prima che dimentichi le buone maniere, e risponda in un modo che potrebbe non piacerti.
La mia, era solo una considerazione generale (quindi non personale) dei pericoli che si corrono, avanzando idee fantasiose.
Spero, ora, di essere stato più chiaro.
Non mi attendo risposta; perciò non me ne dare.
E' evidente che usiamo lingue diverse.
Pino

Antonello ha detto...

@Pino
quindi ho beccato nel segno.
Io che premetto ogni santissimo commento dall'inizio di questa discussione che:
1) Non ci sono dati oggettivi ed univoci.
2) Le mie sono solo innocenti ipotesi ed appunto fantasie, usando quasi sempre i condizionali quasi non bastasse premetterlo.
3) Che ho dovuto faticare per tenere a bada l'esuberanza di chi invece aveva notorie certezze e che spingeva il filo verso l'unicita' di una sola colpevolezza.
4) Che nel messaggio a cui tu ti riferisci, diretto a Chiara che mi poneva una domanda specifica, ho premesso "ad esempio", e che non mi si doveva prendere sul serio.

AVREI FATTO ILLAZIONI.???
Mi chiedo allora, perche' non mi lasci alternative, se hai letto bene imiei commenti ed i tuoi da meglio proporzionare le definizioni e capire cosa uno sta veramente intendendo e con quale rispetto verso l'argomento e le persone.
Beninteso che se vuoi sconfinare in espressioni che non mi piacerebbero non devi certo chiedere a me il permesso ne ne ho alcun timore, forse devi valutarne tu l'opportunita' ed anche l'utilita'.
Sono in attesa che mi riporti integralmente i commenti in cui IO AVREI ILLAZIONATO significandoti che se vuoi insistere con modi e termini idonei a spiegarti sono sempre stato qui ad intavolare la discussione in maniera pacifica, rispettosa e costruttiva.
Dire che sulla terra vivono esseri umani non mi sembra questa illazione, diversamente ti riporto il significato del termine ILLAZIONE, cosi' tanto abusato da chi ama seminare, da Wikipedia.
E visto che vuoi ostinatamente parlare del clima, del sole che cuoce e delle nuvole che scorrono ora ti auguro io.
Un Buon Lavoro.

Chiara ha detto...

nei commenti su Sarah Scazzi è stato giustamente fatto osservare, se non erro da Vanda, che nelle indagini che ci troviamo ad osservare in questi anni, oltre al precipuo affidamento che si fa sulla prova scientifica a scapito di tutta una serie di indagini c.d. "tradizionali", c'è l'abbandono quasi completo di quella che è sempre stata una componente fondamentale di ogni inchiesta ben condotta: la vittimologia. Così ci troviamo con vittime, o presunte tali, che scompaiono completamente dal quadro (se non per quanto possono dire i loro corpi, quando ritrovati) quasi fossero "elementi incidentali" del fatto che s'indaga e non lo protagoniste. Quanto può aiutare a dirigere un'indagine, un accorto esame di chi fosse, come pensasse e come si movesse la vittima, al di là delle semplici apparenze e degli irreali altarini che parenti, conoscenti e media erigono alla loro memoria.
Mi ricordo che proprio questo fu il primo intervento in assoluto che feci in questo blog, ormai diversi mesi fa...quante piste, quanti elementi si perdono con questa assurda "devozione mariana" riservata alle vittime!
Così trovo corretto interrogarci, se non lo fa nessun altro, su quanto potesse accadere nelle loro vite e nel loro intimo; evidentemente di spunti concreti ne abbiamo pochi ma non pechè manchino in assoluto bensì perchè cercarli, per media e investigatori, viene interpretato come quasi un'offesa alla memoria anzichè un tributo alla giustizia per le loro morti.
Nel caso che qui ci interessa, di Roberta cosa sappiamo? che era madre e moglie devota, a malapena la consideriamo una lavoratrice e nulla sappiamo del suo intimo, anche le cosiddette amiche il massimo del personale che ci hanno raccontato era unicamente diretto a puntare un indice dove sappiamo. Trovo perfino offensivo che di una donna, una intera vita, non vi sia niente da dire se non due paroline carine alla memoria, che meglio si attaglierebbero ad un'omelia funebre - pietosa ed eterea "per contratto" - che non ad una indagine di polizia - che deve attenersi a dati di realtà, con tutte le piccole o grandi inevitabili pecche che ogni vissuto porta con sè.
Andando così abbiamo una Melania Rea quasi-geysha anzichè una donna forte con un carico d'orgoglio e comprensibile rancore, una Sarah Scazzi non più adolescente "emo" irrequieta ma "bambina" di cui si prediligono le immagini di quando l'era davvero ma era tanto tempo prima della morte, una Roberta Ragusa che pare non avere spessore tridimensionale come una figurina tratteggiata coi pastelli su un foglio di carta velina.
Di questo passo non si va da nessuna parte, secondo me.
Dobbiamo, anzi devono gli inquirenti e i media, capire che restituire alle vittime - o presunte tali - la dimensione umana fatta anche di colpi di testa e di insofferenze e di ribellioni, non è un'offesa alla memoria ma il rendere loro il giusto servizio.

Antonello ha detto...

http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/I/illazione.shtml

"Fare un ragionamento arrivando a conseguenze su basi che POTREBBERO essere false"
Con le dovute cautele ed il rispetto che mi sembra da aver profuso nell'argomentare cio che IO, e non tu, intendevo esporre ti faccio presente che "ad esempio" e senza "prendermi sul serio" la premessa di quella che era un ventaglio di possibilita', se anche ai piu' cocciuti non fosse arrivato, era che nessun essere umano puo' esulare, in termini di pregi e splendidi limiti, dall'essere umilmente tale.
Il che a me non sembra proprio che possa essere una premessa "falsa".
Chiaro che ognuno invece e', dal mio punto di vista, liberissimo di credersi Dio senza pero' variare di una virgola il fatto oggettivo che un essere umano non puo' che essere un essere umano.
Se vuoi dimostrare il contrario illumina meglio le tue motivazioni perche' io non le ho ben comprese, sempre se a me intendevi rivolgere il termine "illazione".

Antonello ha detto...

@Chiara
tra l'altro mi avevi posto una domanda a cui avevo risposto lasciando aperte due "possibilita'", e questo dovrebbe garantire sulla mia buona fede, sul fatto cioe' che realmente bisognerebbe dimenticare tutte le valutazioni sull'eventuale "chi" andando invece ad analizzare l'analizzabile.
Ma ogni volta si pensa di lodeggiare cio' che coincide con la conclusione che sembrerebbe "eticamente certa" per poi partire con le solite solfe delle illazioni.
Ho parlato con grande rispetto verso la persona e la verita', di "VULNERABILITA'" argomentando in maniera credo profonda le motivazioni perche' io penso possa essere importante sottolinearne gli eventuali rischi.
Una donna "umana", e forse piu' reale di quella che traspare dalle commemorazioni per un corpo che tra l'altro nessuno, purtroppo e meno male, ha trovato, forse ha potuto avere dei pensieri in dieci anni di storia mai vera, sempre se pigliamo per vero tutto quanto di laterale e' stato diffuso, puo' aver avuto intimamente il sentore di star vivendo una farsa da sola, forse puo' essersi proprio attaccata esclusivamente ai figli perche' le sue attese evidentemente mal riposte non trovavano un "ritorno" che invece si aspettava.
Puo' persino aver avuto questo insignificante bisogno sottovalutato di vero affetto.
Il fatto inoltre che viveva una vita di lavoro e di socialita' del tutto normale, benche' stranamente dimenticata, la pone nella situazione A PARER MIO di una vulnerabilita' essenziale, non visiva, forse nemmeno cosciente, ma interiore, istintiva, quanto piu' potente quanto non potesse non apparire ad occhi altrui e quanto piu' preponderante in relazione al fatto che non parliamo di un giorno ma di dieci anni di ipotetiche finzioni, di gesti ipocriti, di finte e diversive premure tese a divincolarsi dal sospetto che a lei non doveva di certo venire.
Se ipotizziamo non sapesse vi doveva essere anche questo aspetto, se invece sapeva non credo che la vulnerabilita' sarebbe nel caso diminuita, anzi, sono proprio i due momenti piu' pericolosi in una coppia e nella vita di qualsiasi essere umano.
Non vedo cosa ci sia di dissacrante ad ammettersi questa nostra semplice umanita', abbiamo dei cuori non stupidi o ciechi, abbiamo dei limiti e dei bisogni, abbiamo un patrimonio che non possiamo delegare esclusivamente ai piu' giovani chiedendogli di guardarci statue prive di ogni emozionalita' ed affettivita', questo e' un grande errore che impedisce di insegnare a guardare in faccia la realta'.
Sono mantra come quelli del mulino bianco, di storie d'amore che dovrebbero essere luccicanti fra nuvole e sorrisi ma mai vere, se non tramandiamo l'importanza anche delle lacrime e di storie che sanno affrontare vere difficolta', si puo' sapere che uomini e che donne vorremmo aspettarci di veder crescere???

Mimosa ha detto...

Ritorno un attimo indietro nei discorsi. Leggo che si è nuovamente ricordato come era il letto coniugale secondo AL.
A beneficio della memoria di tanti ricordo questi interventi:

STEFANIA: «Ora, io saro' anche strana ma AL in quel filmato fa vedere che il letto era rifatto, e che lui aveva girato l'orlo del lenzuolo, per potervi entrare, per dormire, solo sul suo lato.
In realtà questa cosa è assolutamente inverosimile! Perche’ la bimba aveva dormito nel lettone e quindi le lenzuola erano sicuramente già rivoltate, per permettere appunto alla piccola di coprirsi. Eravamo in pieno inverno!!!! Se la bambina è andata nel lettone ad occupare la parte di RR, il lettone sarebbe comunque stato stropicciato da quella parte, non solo il mattino seguente, ma ancor prima che AL andasse a dormire. (25 febbraio 2013 18:03)
»

MIMOSA: perché AL ha mostrato il letto e il lato da cui la moglie dormiva, facendo vedere come di solito il lenzuolo fosse piegato ad angolo? Quel lato doveva essere certamente stropicciato se vi si era appisolata la figlia (anche il cuscino poteva essere “scomposto”). Al momento della sveglia, lui non poteva avere ritrovato quella parte intatta (o stropicciata perché vi si è appoggiato – come descriveva – per spegnere la sveglia del telefonino di Roberta (che là era!). Oppure dobbiamo credere che AL abbia la mania dell’ordine e che dopo aver riportato la ragazzina nella sua cameretta, si sia messo a rifare il letto?» (25 febbraio 2013 23:47).

Ne abbiamo già discusso allora, e di nuovo concordo con Chiara che certi (diversi, molti) mariti non si accorgono dell’assenza della consorte fino al risveglio e idem viceversa (se non ci fosse di mezzo il sesto senso femminile) e solo nei film (o nelle vite romantiche di pochi privilegiati e Pino mi sembra uno di questi, beato lui e la sua consorte!) il partner tasta il cuscino vicino e si avvede dell’assenza della “amata” (quando mai io ho tastato il cuscino di mio marito per sapere se c’era… solo se mi fossi addormentata in sua prolungata assenza fuori casa e ne fossi stata sospettosa …).

Non ho mai creduto il letto -risvolto lenzuolo/coperte- fosse un elemento a favore di una credibilità del marito.

Pensiamo, invece, ancora una volta dove è stato trovato l’abbigliamento pantaloni e maglietta considerati l’ultimo abbigliamento avvistato di RR: su una sedia in cucina? sulla poltroncina della camera da letto? in un armadio?
Come si è visto, la suocera ha tratto dalla camera da letto gli indumenti da esibire alle telecamere.
Chi li aveva riposti là?
Una mania dell’ordine del marito (come il letto rifatto)?
O erano realmente in camera? E allora cosa RR si era messa addosso? considerando che NON si è infilata il pigiama perché la bambina NON ha visto la mamma in pigiama (punto fermo).
Eppoi è sempre solo AL a dire che Roberta era vestita così quando l’ha lasciata in cucina. Anche questo elemento non annulla uno degli indizi a carico del marito.
Questa precisa descrizione degli indumenti, proveniente da un marito che non conosce i pigiami della moglie né cosa c’è nel suo armadio, (persino non si ricorda che ora era quando ha fatto cadere la moglie dalla scala), la prendo con le pinze (lo scrissi il 26 febbraio 2013, 16:28).

Pensiamo poi al caricabatterie del cellulare di RR ritrovato dopo molti mesi in un posto difficile da raggiungere ossia dietro il mobiletto incassato del bagno, come può un simile oggetto infilarsi là e non essere ritrovato nelle pulizie di casa?

Certo non siamo noi gli inquirenti, né siamo in grado di valutare il peso dei particolari. Però, come la giriamo, ogni prospettiva da cui guardiamo il caso non ci permette obiettivamente di riversare su AL la totale responsabilità “materiale” della sparizione di RR, una “morale” senza dubbio.
E anch'essa può avere risvolti penali.

Mimosa

Anonimo ha detto...

,
LA NAZIONE 19 agosto 2013 -
«NON LASCIATE che cali l’attenzione sulla scomparsa di Roberta Ragusa». L’appello a cuore aperto parte da Facebook, proprio quel social network che la mattina dopo la scomparsa ha diffuso per primo la foto, diventata quasi un emblema del caso di Gello, della donna, accompagnata dalle parole del figlio che ne denunciava la scomparsa e chiedeva aiuto per ritrovarla. E’ sempre tramite Facebook che è stata organizzata la fiaccolata nel giorno del compleanno che Roberta non ha mai festeggiato. Ed è qui che adesso torna a farsi sentire la richiesta pressante agli inquirenti di fare luce sulla morte della mamma dagli occhi blu.

L’APPELLO è rivolto agli investigatori ma anche ai media che fin dall’inizio hanno dato grande spazio al mistero di Gello, accendendo i riflettori su quello che inizialmente poteva sembrare un allontanamento volontario. «Ci appelliamo — si legge — ai giornali e alle televisioni, che tra l’altro hanno smesso di parlare del caso Ragusa con l’arrivo dell’estate, come se la scomparsa di una donna fosse solo il pretesto per fare ascolti di inverno. Parlare di Roberta serve a far sì che si arrivi alla verità, serve a mantenere alta l’attenzione su un caso inquietante ed inspiegabile che merita giustizia. Parlare di Roberta serve anche a mantenere alta l’attenzione su fenomeni che meriterebbero più attenzione e che in futuro potrebbero riguardare qualsiasi donna: i maltrattamenti, lo stalking, i femminicidi. Noi ovviamente speriamo e continuiamo ad augurarci che non sia questo il caso, ma visto il tempo trascorso la sfiducia prevale su tutto».

MA SE le trasmissioni tv sono andata in vacanza, gli inquirenti non hanno abbandonato il caso. Questi mesi estivi sono serviti per completare la mappatura dell’area che, tornati a pieno regime, verrà esaminata dal georadar Stream X, il sofisticato strumento tecnologico «prestato» agli investigatori dalla Ids, azienda pisana leader del settore. Lo scopo è passare al setaccio il sottosuolo dell’area che circonda l’abitazione della donna, e poco oltre. Grazie a Stream X sarà infatti possibile rilevare la presenza di un corpo fino a tre metri di profondità. Il ritrovamento del cadavere sembra, dopo che neanche le auto esaminate dai Ris hanno dato risposte, essere l’unico modo per arrivare fino in fondo alla verità sulla scomparsa di Roberta e sulle accuse di omicidio volontario rivolte al marito, Antonio Logli, contro cui al momento c’è ben poco

Anonimo ha detto...

Per quel che puo' valere ed al netto di alcune inesattezze riportate:
http://www.infooggi.it/articolo/scomparsa-di-roberta-ragusa-ricostruzione-del-caso-intervista-alla-criminologa-immacolata-giuliani/48199/
Alex.

Antonello ha detto...

La versione della criminologa viene poi riportata in altre fonti.
https://m.vueling.com/?PID=5717208&utm_medium=cpv&utm_source=CJ&AFI=5717208

Tolto che per buona pace di molti scopro di non essere il solo ad escludere una qualche premeditazione, ove possa essere stato responsabile il marito, trovo che parecchi particolari importanti non sono contenuti nella ricostruzione benche' divergano, piu' o meno stridendo, da essa.
Ad esempio, la criminologa dell'Associazione per Roberta non parla ne inserisce nessuna pista olfattiva, che pure porterebbe a logicita' diverse, fiutata da alcun cane, non cita stranamente nessun impianto di allarme nella proprieta', non pone l'attenzione anche ad un tabulato inesistente che corrisponderebbe alle ultime ore e relativo invece al cellulare della scomparsa di cui nulla si continua a considerare.
Ci sarebbe stato un cambio repentino di stato d'animo e viene escluso possa essere dipeso da motivazioni che potevano anche invece esulare dal marito.
Anche no certamente, ma allora come spiega la criminologa la totale assenza di tracce di collutazione sia in via Gigli che in tutte le auto quella notte a disposizione dell'indagato??? Una Roberta anestetizzata??? In quel caso e' impossibile una non premeditazione che per altri versi risulta inesistente sul serio.
Direi che manca ancora un'auto da verificare, se anche quella non ha tracce la versione vacilla anche di piu' di quanto ha fatto finora.
Certo che se pure la criminologa dell'Associazione per Roberta propende per una preterintenzione addirittura archiviata come incidente c'e' da pensare ad una buona parte di tutta questa discussione.
Ed infine la versione sopracitata prevede assolutamente l'intervento di terzi per l'occultamento, se non c'e' nessuna traccia in nessun mezzo a disposizione, un silenzio difficilmente comprabile e nascondibile, tanto che verrebbe da pensare nel caso ad un familiare stretto non presente nella proprieta' e legato da un vincolo di sangue.
O da vincoli inscindibili relativi a coinvolgimenti su altri affari illeciti a far da velo di palcoscenico.
E qui idee ipotetiche ve ne sarebbero.

@Mimosa
Si, il sesto senso femminile non e' che scompare, come qualcuno vorrebbe, schiacciando un bottone od a seconda dei casi, o c'e' anche quando al cuore conviene non vi stato o non c'e' punto, credo.

Ludovico Galbiati ha detto...

Antonello, lascia perdere i criminologi e/o pseudo tali. A loro interessa solo pubblicizzare libri e presenziare a trasmissioni televisive. Credimi, in Italia siamo arrivata ad un punto di non ritorno. Troppa speculazione sulla disgrazie della gente. Ora farà il suo debutto una nuova trasmissione, Linea Gialla, condotta dagli "eliminati" Salvo Sottile (QG) e Fiore De Rienzo (CLV). Si ritornerà a parlare di Roberta Ragusa dalla prox settimana. Inizierà la sagra dei tuttologi, criminologi, giornalisti e chi più ne ha e più ne metta.
Quando posso leggo sempre i tuoi intelligenti ragionamenti. Un saluto. Ludovico Galbiati.

Antonello ha detto...

Ciao Ludovico Galbiati, aldila' delle condivisioni grazie per l'attenzione, sono punti di vista, certo che la buona fede sarebbe la base.
Speriamo di riuscire a tirarci fuori ma l'Italia a me sembra sempre piu'un ubriaco che si vuol suicidare.

Anonimo ha detto...

http://www.lanazione.it/pisa/cronaca/2013/08/09/931909-ragusa-roberta-pisa-dna.shtml

I termini per richiedere la seconda e ultima proroga non sono scaduti ieri (7 agosto), bensì la richiesta dovrà essere avanzata entro il 7 novembre, poiché ai sei mesi bisogna aggiungerne altri tre: si tratta dei 45 giorni di ‘sospensioni per il periodo feriale’ previsti ogni anno (in questo caso 2012 e 2013) dal 1° agosto al 15 settembre. E così il ‘D-Day’ per il «Mistero di Gello» slitta al 7 maggio del prossimo anno, giorno entro il quale il magistrato che conduce l’inchiesta sul «Caso Ragusa» - il pubblico ministero Aldo Mantovani - dovrà chiedere il rinvio a giudizio di Antonio Logli oppure l’archiviazione.

Antonello ha detto...

Partendo dall'assenza di ogni qualsiasi traccia di collutazione all'interno della proprieta' e/o di segno biologico significativo, fatte salve possibili eccezioni, la logica vorrebbe che cominciassimo a prendere in considerazione due semplicissime, limpide, sempre fatte salve eccezioni, probabilita'.
1) R.R. puo' essere uscita, la pista dei cani sarebbe significativa, dalla proprieta' con le sue gambe, magari in fuga, all'inseguimento di qualcuno o per mille motivi ma "con le sue gambe".
2) Se nessuna auto a disposizione quella sera risulta utilizzata da indagati rimangono due possibilita':
a) E'stata utilizzata dagli indagati una macchina terza non ancora individuata o di quelle controllate ma e' stata eventualmente accurata l'attenzione a non lasciarvi tracce significative.
b) R.R. e' sparita su auto ignota in circostanze mai valutate, con persone mai cercate e per motivazioni giudicate illogiche dagli inquirenti.

Tutto questo ragionamento per arrivare al punto di partenza focale, la pista dei cani esiste??? E cosa ha spinto R.R. a valicare nottetempo la ringhiera, una minaccia, un pericolo imminente, una persona da inseguire, un'appuntamento o comunque il suo libero arbitrio???

Ludovico Galbiati ha detto...

Ciao Antonello.
Ti posto una cartina che ho fatto tempo addietro(http://oi44.tinypic.com/ir5dax.jpg)rifacendomi ad un'altra piantina pubblicata da La Nazione del 6/4/2013 con i dati ufficiali sulla pista dei cani (http://oi39.tinypic.com/2s7yq6o.jpg).

Io ho pienamente fiducia nei cani, e penso che degli animali ben addestrati, come quelli usati per le ricerche, difficilmente possano sbagliarsi e seguire gli odori di una persona per ben 500 metri lungo i binari della ferrovia.

La mia ipotesi è che quella notte, dopo che il marito andò a dormire, nella testa di Roberta sia scattato uno stato di confusione, che le ha fatto perdere il senso delle cose e la misura del tempo.
Credo che abbia creduto di dover andare a lavora in Autoscuola.
Si sarà diretta verso il posto di lavoro, credendo di essere giorno, arrivata lì avrà trovato l'Autoscuola chiusa, quindi il suo cervello disorientato le avrà fatto credere di dover fare qualche commissione o altro. A questo punto avrà scavalcato la ringhiera e seguito la linea ferrata, fino alle prime palazzine e villette di Via Gigli. Qui, qualcuno che si trovava a passare, avrà notato una bella donna in pigiama in stato confusionale, visto la situazione avrà colto l'occasione e l'avrà fatta salire in auto, dirigendosi poi verso la sua proprieta privata.
Io penso che Roberta sia tenuta segregata in qualche casolare o casa isolata nei dintorni di Gello o Pisa. Spero solo che sia ancora viva e che non sia stata ammazzata(vedi il recente caso di Cleveland).

Non penso che lei sia scappata perché inseguita da qualcuno.
Primo perché significherebbe che era cosciente e in pieno possesso delle sue facolta mentali. Se come si ipotizza, fosse stato il marito ad inseguirla, allora avrebbe iniziato ad urlare dall'Autoscuola, lungo i binari e fino a Via Gigli...qualcuno avrebbe sentito, erano le 0.30, se diamo ascolto alla testimonianza di Loris Gozi. E poi, se fosse stato il marito, i cani non avrebbero sentito pure il suo odore lungo il tragitto?

Per me è l'unica spiegazione logica in riferimento alla pista dei cani.

Antonello ha detto...

@Ludovico
investigativamente attraente, a parer mio, la tua ipotesi, forse un po' troppo nella parte in cui "nel presente svincolato da dati mnemonici" una persona possa realizzare come "normale" andare a fare commissioni di lavoro scavalcando nottetempo una ringhiera buttandosi in aperta campagna al buio per farlo.
Saremmo, nel caso, agli estremi della coscienza o dell'incoscienza, dimenticarsi di cio' che anche "illuminato si vede" come un piazzale, una via, dei cancelli per uscire, credo un po' troppo.
Daltronde e' in parte vero che in situazioni di pericolo gli sarebbe rimasto anche di urlare, segnalando pero' ahime' la sua posizione nel buio e nell'aperta campagna.
Difficile incrociare, anche una donna che camminava ai limiti dei binari seguendoli per un bel pezzo doveva essere visibile dalla casa e cio' farebbe pensare ad una R.R. che deve aver percorso quel tratto per avere un punto di riferimento al buio una volta magari passati momenti cruciali di un infantile o salvifico nascondimento.
Interessanti i link ed i riferimenti, appena ho un pc a disposizione sono curioso di andarli a studiare.
Anche io credo nell'onesta' ed incorruttibile professionalita' dell'olfatto dei cani, e fin da subito ho creduto di analizzare quella pista come una delle probabile uniche oggettivita' su cui "dover" ragionare.

Siamo nel mondo delle possibilita' ed i distinguo sono ad aperta interpretazione, che anche R.R. potesse inseguire qualcuno od aver ottenuto un appuntamento "chiarificatore" con qualche malintenzionato era in "archivio" come ad esempio anche la possibilita' di un'accesso notturno di una banda dedita ai furti di documenti poi finita tragicamente con R.R. che avrebbe potuto scoprire, seguire, forse farsi scoprire.
Sempre a proposito di videosorveglianze ed allarmi di cui nessuno osa parlare, o per sottolineare che non e' stato stranamente diffuso nessun dato sui tabulati della donna che pure devono essere stati estratti, cosa che a me lascia basito.
Sparisce misteriosamente una donna descritta solo come madre e moglie e nessuno smentisce fermamente, almeno per escludere, che possano esserci contatti sospetti negli ultimi giorni???
Degli inquirenti stranamente "un po' troppo convinti" della propria tesi.

Ludovico Galbiati ha detto...

Antonello, io ho dato una mia interpretazione sui generis di quello che potrebbe essere accaduto nella mente di Roberta. Sono solo ricostruzioni personali, giusto per dare una spiegazione minimamente plausibile al tratto di strada seguito dai cani. Non si può omettere di investigare su pista questa pista, per me è un punto fermo per capire la dinamica di quella notte. Per quale reale motivo Roberta Ragusa abbia percorso quel tragitto, nessuno è in grado di dirlo. Per seguire quel percoso di notte, al buio e al freddo(lei indossava solo un pigiama e le ciabatte), due sono le motivazioni:
1) Ha perso il senso della realtà ed ha iniziato a vagare senza rendersi conto di cosa stesse facendo.
2) Era inseguita da qualcuno. Sicuramente non era il marito. Primo perché i cani avrebbero rilevato anche le sue tracce;
secondo perché andrebbe in contrasto con la dichiarazione di Loris Gozi che lo vedrebbe collocato intorno alle 0:30 in Via Gigli seduto in auto.
Chi altri potrebbero averla inseguita? Un maniaco? Un delinquente? Ricordiamoci che una donna testimoniò di aver visto un uomo uscire dai campi intorno alle 2 di notte.
Io resto della mia idea che, per un motivo o per un altro, Roberta seguì la pista dei cani. Si immise in Via Gigli, lì fu abbordata da qualcuno che transitava su di un'auto di passaggio, vedendola spaesata ed in difficoltà, approfittò di lei caricandola in macchina.
Come dice Massimo Prati, gli unici posti rimasti dove cercare sono le proprietà private: case isolate, terreni, capannoni, casolari, cisterne, ecc.

Per quel che riguarda l'inseguire qualcuno, non penso che una donna in ciabatte e pigiama possa farlo, specialmente in quel tratto seguito dai cani. Lo escluderei totalmente. Escluderei anche l'appuntamento chiarificatore con qualcuno, non riesco a vedere una donna che di notte esce in pigiama per chiarirsi con chicchesia.

Interessante è il discorso sulla videosorveglianza delle tenuta dei Logli. E' una zona molto vasta, parliamo di circa 3.500 mq, dove sono comprese : l'Autoscuola, la casa di A.Logli e il fratello, la casa dei genitori, la piscina, un parcheggio auto, un'ampia zona verde e tante altri locali.
Si dovrebbe vedere che tipo di allarmi sono installati e dove, se vi sono videocamere e sensori di rilevamento laser. Questo noi non lo sappiamo, per cui non ci possiamo addentrare in un discorso del genere.

Per quel che riguarda i tabulati del o dei telefoni cellulari di Roberta, effettivamente non si è mai detto niente a proposito. Chi frequentasse, le ultime chiamata, i messaggi. O sono informazioni di poco conto, oppure vi sono dati che non devono essere diffusi.

Gli inquirenti sono troppo convinti, di cosa lo sanno solo loro. Al momento non sono riuscitia a dimostrare alcunché contro gli indagati, e questo la dice lunga sul modo di operare di certe Procure.

Hanno un modo di investigare e fare rilievi che rasenta il ridicolo. Per esempio, che senso ha esaminare la C3 di Roberta a Maggio 2013? Non doveva essere ispezionata da cima a fondo sin da subito, per rilevare eventuali tracce biologiche? Inoltre, se Loris Gozi ha testimoniato a Settembre 2012, dicendo di aver visto una C3 in Via Gigli, perché gli investigatori esaminano l'auto solo a Maggio 2013 dopo che il Gozi ha fatto la sua passerella televisiva? Non dovevano esaminarla da Settembre 2012?


Antonello ha detto...

@Ludovico
C'e' da dire che credo, come ad Ascoli, si siano dati ai cani solo riferimenti olfattivi appartenenti alla scomparsa, sarebbe stato interessante conoscere anche le ultime piste segnate dal marito, se non altro per escluderlo.
Ho dato un'occhiata alla tua meticolosa mappa, forse di poco posso contribuire, in uscita dalla proprieta' te, od i cani, la danno in attraversamento di un canale, per raggiungere la linea dei binari, qua si era fatta strada anche la possibilita' che R.R. si sia invece diretta verso il punto della ferrovia che coincide con l'intersezione con il canale, cosi' R.R. ne avrebbe potuto evitare l'attraversamento.
Ma se quelli sono i dati ufficiali della pista dei cani mi arrendo.
Di nuovo poi lascia pensare il primosegnaposti rosso che hai indicato come "ultime tracce di Roberta" oltre a quello mi sembra verde poco piu' in la su Via Gigli.
Insomma non sarebbe salita in mezzo alla corsia di marcia ma le sue tracce si perdirebbero nell'area condominiale dei posteggi dell'ultimo stabile prima del passaggio a livello.
Questo farebbe pensare proprio ad un appuntamento, non scordiamoci che non vi e' ufficiale certezza sui vestiti indossati dalla donna.
Azzardo: e se avesse dovuto vedere una "fedelissima amica"???

Ludovico Galbiati ha detto...

Antonello, la mappa l'ho ricostruita in modo fedele alle indicazioni de La Nazione del 6/4/2013. Io non so se questi dati sono quelli ufficiali, ma penso che al 90% corrispondano ai dati reali, poiché un Giornale serio non pubblica dati errati.
Come hai notato anche tu, stando a La Nazione, le tracce di Roberta si fermerebbero intorno alle due palazzine e le due villette(vedi immagine ingrandita in alto a sx).
In Via Gigli le tracce non arrivano, ma si fermano nel parcheggio condominiale. Come fai giustamente notare, e se qualcuno l'avesse aspettata in quel punto per un appuntamento? Un amico od un'amica? Di sicuro se è salita in un'auto, l'ha fatto nel parcheggio e non per Via Gigli. Hai ragione pure quando dici che noi non sappiamo realmente se Roberta fosse vestista col pigiama o in abiti normali. Poteva anche essersi vestita per uscire, magari avrà avuto una torcia che le ha illuminato il tragitto lungo la ferrovia fino al parcheggio condominiale.
Quello che mi chiedo è: ma hanno interrogato tutti i residenti di quel settore individuato dai cani come ultimo avvistamento? Nessuno ha visto auto diverse o sentito rumori quella notte? Poi realmente non sappiamo a che ora sia uscita di casa Roberta, potevano essere l'una o le due. Potrebbe aver incontrato qualcuno di cui si fidava per avere aiuto? Sono tante le possibilità. Ma se non è stato fatto un buon servizio investigativo, cercando di capire meglio il mondo delle amicizie di Roberta, credo che difficilmente si arrivi ad una conclusione positiva, specie che ormai in Procura si sono incaponiti che sia stato il marito con la collaborazione del padre e dell'amante.

Ludovico Galbiati ha detto...

Sarebbe curioso sapere se nel settore in cui i cani perdono le tracce, vi abitano persone riconducibili a Roberta Ragusa, come amiche o amici, conoscenti di lavoro, o altre persone che hanno avuto contatti recenti o passati con R.R.

Antonello ha detto...

http://quivaldera.corrierenazionale.it/cronaca/2013/09/05/news/40180-Ragusa-si-cerca-il-corpo-in-un-pozzo
Questa volta le indicazioni della sensitiva sono stranamente circostanziate, si cerca in un pozzo di Palaia, Valdera.

Antonello ha detto...

La cautela non fa parte di questa storia.

http://news.supermoney.eu/cronaca/2013/09/roberta-ragusa-per-il-supertestimone-della-vicenda-scontro-con-sara-calzolaio-0030709.html

Antonello ha detto...

Il video inedito della donna al saggio di danza della figlia.

http://www.blitzquotidiano.it/video/roberta-ragua-quarto-grado-pubblica-video-inedito-momenti-felici-1661151/

Mimosa ha detto...

Dalla prossima settimana un nuovo super georadar perlustrerà i terreni posseduti dalla famiglia Logli e quelli da Antonio conosciuti. Sembra che col nuovo sistema, in grado di recepire oggetti e materiali fino a 3 metri di profondità, sarà ispezionato anche il Cimitero.
Vedremo i risultati.

Mimosa ha detto...

Mi voglio ricollegare ad una info di tempo fa che mi pare non ha ricevuto adeguato rilievo tra i commentatori di questo blog.
Leggendo l’opinione della criminologa Giuliani, dal link segnalato da Alex il 23 agosto, vedo rispecchiate molte nostre opinioni, in particolare sul momento in cui Roberta può aver colto il marito a chiacchierare con l’amante: potrebbe essere la seconda telefonata.
Antonio Logli può aver detto il vero sugli orari e sui suoi movimenti, e dunque la prima telefonata all’amante la fa dall’autoscuola e la seconda dalla soffitta.
La criminologa dice: «Roberta, potrebbe aver origliato la telefonata di Antonio Logli con Sara Calzolaio avvenuta in soffitta, tornando poi cucina a scrivere, afferrando la prima penna che le è capitata sotto mano», facendo finta di niente
…. la quiete prima della tempesta.

Da quel momento è successo qualcosa e lì sta la spiegazione della sparizione di Roberta.

E’ possibile che Roberta – approfittando del fatto che il marito spostava la bimba dal lettone alla cameretta – si sia impossessata del suo cellulare e abbia fatto partire l’ultima telefonata per scoprire l’identità di chi si trovava all’altro capo del telefono. Da ciò i pochi secondi di collegamento, non era la buonanotte da sotto le coperte bensì l’intervento di una moglie che voleva scoprire il tradimento. Roberta ha riconosciuto la voce di Sara. Fin qui l’abbiamo anche noi ipotizzato.

Vi potete immaginare la reazione di un marito fedifrago che si vede sbugiardato dalla mogliettina fino ad allora apparentemente quieta e credulona, specie un marito del carattere irascibile che scopre la violazione della sua privacy (per la legge il telefonino è proprietà privatissima, usarlo di nascosto e ‘fraudolentemente’ è reato come aprire la posta altrui). Pertanto, potrebbe essere iniziata una discussione.
Qui la criminologa fa un passo in più rispetto alle nostre ricostruzioni ipotetiche. Dice: «Forse per non far udire ai genitori di Logli la litigata insorta, i due potrebbero essersi allontanati, raggiungendo poi Via Gigli, dove sarebbe accaduto qualcosa a Roberta. Quest’ultimo fatto potrebbe agganciarsi con la testimonianza di Gozi

Anche secondo me si è trattato di un omicidio preterintenzionale, ovvero un incidente. Ma che ne è stato del corpo? “Occultamento di cadavere” è l’accusa.
Ma la complicità nel fatto potrebbe riguardare anche l’ignoto accompagnatore di AL a casa Gozzi ed è ben per questo che l’individuo non si palesa.

A meno che la Procura non metta agli arresti tutti gli indiziati, sottoponendoli a rigide condizioni (salvo un agguerrito intervento dell’energico legale), nulla emergerà.

Mimosa

Antonello ha detto...

Premettendo di dover restringere eventuali ipotesi tristi ai familiari e partendo dalla.ricostruzione affascinante e molto femminile della serata resterebbe da chiedersi la continuazione dovendo confrontarsi con l'ipotetica verosimiglianza della pista fiutata dai cani.
Allora, 17 secondi potrebbero bastare per sentire la voce che rispondeva dall'altro capo magari "amore lasciami dormire", ed aver risposto "traditrice ti aspetto dal passaggio a livello in Via Gigli".
Aspettato indi il marito andasse a dormire, e sempre fantasticando, la fuga verso la ringhiera, la campagna ed il passaggio a livello, in effetti se qualcuno arrivasse da Via Ulmiano ed avesse appuntamento fremente aspetterebbe aldiqua dello stesso ed esattamente dove R.R. fa perdere le sue tracce e non prima.
In questa ipotesi le figure ipotetiche viste dal Gozzi avrebbero potuto essere due donne.
Ed in effetti quale strana indagata aggredirebbe il principale testimone a sfavore del suo uomo fregandosene di quanto potrebbe pensarne un inquirente??? In effetti anche il vistoso cambiamento fisico collimerebbe, oltre al rifiuto di farsi riprendere per moltissimo tempo, con un ipotetico tentativo di non far pensare al Gozzi di poter aver visto lei litigare con R.R. quella notte???
Ed inoltre quale motivazione plausibile spingerebbe una amante in quella situazione a nemmeno sospettare del proprio lui se non una incrollabile e stranamente certa conoscenza del fatto che lui non potrebbe essere il responsabile???
Resterebbe, nell'ipotesi, da decifrare l'inversione di ruoli fra chi avrebbe dovuto aggredire ed invece dobbiamo immaginare fosse stata aggredita e chi avrebbe dovuto tacere a capo chino ed invece sembrerebbe rincorresse la moglie che non si arrendeva, e qui azzardo, e se ad R.R. fosse sfuggita una frase del tipo "non e' bastato che ti ho fatto sbattere fuori dai TdG e che tuo padre ha pagato caro!!!" cosa sarebbe potuto accadere in una tipa piuttosto impulsiva come sembra sia S.C.???

Antonello ha detto...

Ed a Chi l'ha Visto compare una lettera di un'amica d'infanzia di A.L.

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/roberta-ragusa-lettera-anonima-chi-lha-visto-antonio-logli-manesco-vendicativo-1669549/

Era violento e vendicativo, non sopportava chiunque, alla guida, lo sorpassasse, lo inseguiva.
Mah.

Ludovico Galbiati ha detto...

Antonello hai sentito il Loris Gozi che per poco non ci lasciava le penne per mano di Sara Calzolaio? E' stato pure malamente insultato. Ora dico, ma tutte le disavventure capitano a questo sventurato? Ma poi, ogni volta che succede qualcosa, che ci fosse mai qualche testimone che possa confermare quanto da lui dichiarato(per testimone intendo non la moglio o la suocera, ma un estraneo). Mai che ci sia una telecamera od un telefonino che lo riprenda. Mah.... Per me è solo un bugiardo con manie di protagonismo televisivo. Ormai è entrato nel personaggio e non ne esce più. E credo che questa non sia l'ultima avventura che gli capiterà.


E della lettera della donna angosciata, ne vogliamo parlare?
il motto di Logli era di negare sempre, di non scrivere non lasciare tracce anche un biglietto puo' essere compromettente...

E allora dico, perché ha lasciato il biglietto della spesa? Mah....

Ludovico Galbiati ha detto...

O S S E R V A Z I O N E

Qualsiasi discorso e supposizione su come siano andati i fatti di quella famosa sera, non ha motivo di esistere. Il sig. Loris Gozi ha più volte dichiarato alla stampa, che quando incontrò Antonio Logli alle 0:30 circa, lui lo riconobbe.
Per cui, se Antonio Logli ha riconosciuto Loris Gozi, sapeva di essere stato visto, quindi poteva aggiustarsi gli orari come meglio credeva, dichiarando agli inquirenti la migliore versione per scagionarsi da qualsiasi accusa. Questo è uno dei tanti video dove lui dichiara che Antonio Logli lo avrebbe visto. https://www.youtube.com/watch?v=hZ-AeXUZxJU ----- verso 0:45

Sentite cosa dice Meluzzi a QG del 10/05/13 https://www.youtube.com/watch?v=c6vg_Yxdtc8
Ma se Logli avesse visto di essere visto come dice il cosiddetto supertestimone...avrebbe fatto questo show secondo te (rivolto alla Palombelli)è una cosa logica? Non ha nulla di logico...

Antonello ha detto...

@Ludovico
quando dicevo che il Gozzi avrebbe potuto vedere due donne litigare parlavo del cosidetto secondo avvistamento.
Beh, e' anche vero che se il L. avrebbe visto il Gozi certamente non avrebbe potuto essere anche certo di quanti ad esempio lo avrebbero potuto aver visto uscire in auto, nel caso, dalla sua proprieta', di quanti vicini conoscendola avrebbero potuto notare la sua auto transitare od essere appunto ferma in controsenso.
Non poteva aver messo in conto di avere un'auto invisibile, ed ancor oggi se veramente quella sera e' uscito potrebbe esserci chi l'ha potuto notare per quello che ne puo' sapere lui, ad esempio i figli od i genitori in primis, poi tutti i vicini, chi del paese eventualmente transitava in quegli ipotetici momenti.
Il dubbio rimane in ambo le soluzioni, certo e' curioso ed affascinante cercare un ipotetico motivo alle ipotetiche bugie del Gozi, se bugie le immaginassimo.
1) Conto personale da chiudere.
2) Eventuali interessi personali del testimone verso la donna.
3) Cortina fumogena e vendicativa della comunita' che potrebbe aver dato cittadinanza altrove alla donna.
4) Implicazione ipotetica del testimone come basista di un'intrusione in casa L.e conseguente copertura lasciando il marito in balia mediatica e giudiziaria delle accuse.
5) Testimonianza demandata da qualche ricco possidente su basi economiche.
6) Vendetta trasversale per fatti precedenti piu' o meno criminali o sociali.

Antonello ha detto...

@Ludovico
l'uomo non puo' mentire in questo caso, ha riferito un'aggressione e rischia la calunnia sul serio se non riesce a provare cio' che dichiara.
Piuttosto io credo a questo carattere forte ed impulsivo di S.C. ma osservo che e' altamente improbabile che un'indagata vada ad aggredire il principale testimone contro il suo uomo.
Trovo strano ogni repentino e significativo cambio fisico, viceversa trovo normale che le tracce della donna sparissero aldiqua del passaggio a livello se ipotizzassimo avesse un appuntamento con qualcuno proveniente da Via Ulmiano e trovo forse alcune giustificazioni valide al rovesciamento delle impulsivita' che con mezza verita' si potrebbe tentare di ipotizzare molto diverse.
Aldila' del Gozzi. che comunque spunta fuori dopo mesi ed a bocce ferme la donna avrebbe fatto la strada segnalata dai cani e questo non puo' che significare che la coppia deve per forza essersi divisa, lei a piedi nel buio della campagna e lui FORSE uscito in auto.

Ludovico Galbiati ha detto...

Antonello, se Gozi non mente sull'aggressione, allora può sporgere una regolare denuncia contro la Calzolaio. Ma stranamente non lo fa, perché?
Io fossi al posto della Calzolaio lo avrei querelato per diffamazione a mezzo stampa. E' lui che deve provare che la Calzolaio lo voleva investire e insultare, non certo la Calzolaio. Se Loris Gozi non dimostra la fondatezza della sua diffamazione, rischia fino a 3 anni di carcere e 516 euro di multa in sede penale, mentre in sede civile la puo' pagare molto più cara. Se viene condannato si fa il carcere, poiché ha una pena sospesa di 3 anni per furto.

Antonello ha detto...

@Ludovico
probabilmente Gozzi non denuncia la S.C. perche' non ha semplicemente testimoni o prove ma, concordo, che allora doveva tacere e procurarsi l'occorrente.
Evidentemente non e' in ogni caso consigliato bene e, se ha fatto di testa sua, non e' quel genio davanti al quale pero' non reagire se dichiarasse il falso.
E' anche vero che una litigata mica sempre finisce a denunce, se fosse vero tutto troverei molto singolare che un'indagata, per costituzione, in una condizione di giudiziaria vulnerabilita' decida lucidamente di aggredire ed addirittura tentare di investire il principale teste contro il suo uomo.
Ricordo che il Prof. Lavorino si pianto' davanti alla vicina di casa dei Lorenzi insultandola per misurarne le reazioni, ogni investigatore ha le sue follie, ma lui non era di certo indagato, e la cosa gli costo' una denuncia e conseguente processo.
In teoria non vedo cosa impedisca a S.C. di denunciarlo per calunnia viste le affermazioni in pubblico abbastanza gravi.
Viceversa il Gozzi probabilmente qualche timore lo potrebbe avere.
In ogni caso e' stranissima sta storia dell'aggressione o finta accusa, che nom vi sia dietro una strategia degli inquirenti???

Mimosa ha detto...

Mentre rischia di essere archiviato il caso, spunta un nuovo testimone, lo ha rivelato Q.G. di venerdì scorso 27 settembre: si tratta di un uomo che dice di aver percorso con la sua bicicletta via Campolongo e di avere visto la donna, in pigiama e a 4° sotto zero, inseguita e fatta salire nell’auto del marito, all’una meno un quarto di quella notte. Nel frattempo, il soggetto, dalla “vita disastrata” come ha dichiarato, con problemi giudiziari (ci risiamo!), non ha mai letto i giornali né visto la tv. La Procura non ne sapeva niente.
Altri particolari rilasciati al giornalista forse andranno in onda la prossima puntata, sarebbe utile capire come mai si è deciso a parlare solo ora … notare che ha dichiarato di essere amico di Loris.
E‘ costui a cui Loris si riferiva quando diceva che anche altri c’erano in giro quella notte e “sapevano”?? e sperava che si facessero avanti?

Sarà facile per il legale dell’indagato mangiare questa testimonianza in un sol boccone.

Intanto il Procuratore sta verificando.
Notizie arriveranno quando farà comodo all’audience mediale.

Mimosa

Ludovico Galbiati ha detto...

TGCOM24 ha riportato una notizia falsa e tutte gli altri hanno ripetuto a pappagallo.....questo si' ke e' giornalismo di classe....http://www.tgcom24.mediaset.it/...
praticamente hanno costruito 1 articolo falso dallo stralcio di intervista mandata al tg di mediaset.....
dalla frase :" E' questa macchina che e' passata e' di quel signore che... conosco" ........ hanno tirato fuori il nome del marito ke non viene mai citato dall uomo intervistato..
infatti ascoltando tutta l intervista dice ke l uomo ke veniva da dietro con la makkina è il signore ke lui conosce e ha visto la scena....

ecco 1 kiaro esempio di giornalismo monnezza tendenzioso...atto a screditare le persone e stravolgere i fatti.....purtroppo solo in poki notano queste cose....la massa ke nn ragiona autonomamente....si fa trasportare nella miskia senza esitazione e senza pensare....
e di queste notizie false se ne trovano a centinaia.....

Ludovico Galbiati ha detto...

il testimone intervistato a quarto grado nn ha detto di aver visto salire roberta sull auto del marito....vi inventate le notizie?

questo e' quello ke ha raccontato :

http://www.youtube.com/watch?v=UeGai5eJ-u8&feature=youtu.be

F.CAROLLO : io so che tu sei amico di Loris e che vi siete parlati
TESTIMONE : si'
F.CAROLLO : Che tu gli hai detto che la notte che quella signora
è scomparsa tu l'hai vista
TESTIMONE : Era -4° sotto zero, questa era con questo pigiama che
attraversava la strada, c'era una macchina che veniva dalla parte
opposta. Non ci avevo fatto caso, l'ho vista dopo quando stava...
ho capito che andava in quella direzione li'... c'era una macchina
ferma sulla destra.
F.CAROLLO : Ma tu non ti sei fermato quando hai visto una signora?
TESTIMONE : No, perché io che cosa ne so? Io se, cioé, se aspettava
...Cosa ne so? Io, tra le altre cose, questa cosa qui l'ho saputa
solo quest'altro mese. Perché io non leggo i giornali. Eh...Niente,
io parlando con degli amici sentivo parlare di sta'Ragusa,Ragusa...
Che non l'hanno trovata, di qui e di la'... E io dissi: "Ma chi è
sta Ragusa?" E venne fuori che la notte questa signora che,
specificavano, con questi occhi azzurri...Ho visto le foto, dissi:
"Guarda, era quella persona". E infatti, c'era anche questo, questo
signore che anche lui l'ha vista. Praticamente lui mi era dietro con
la macchina stava attraversando la strada vicino al cancello di
casa sua. E qui c'è un'altra via, si chiama Via Campolungo.
Lei abita qua, esce, c'è una macchina ferma qua. E lei tagliava in
diagonale cosi', era un freddo cane. Era dieci all'una, sara' stato
un quarto, dieci all'una. Non prima non dopo, al massimo potra'
essere stato venti all'una. Ma non credo era più tardi, secondo me
era anche dieci all'una dieci e un quarto all'una. Non posso dirlo
con esattezza perché non mi ricordo. Lei mi ha tagliato la strada
in diagonale, io ho visto questa signora col pigiama,un freddo cane.
Stavo per buttarmi nella corsia di sinistra
F.CAROLLO : Tu eri in bicicletta?
TESTIMONE : Si', per farla attraversare...Fatto sta che lei si è
fermata a mezza corsia. Poi ho visto i fanali dietro e stava
arrivando una macchina e mi è toccato buttarmi indietro. E questa
macchina che è passata è di questo signore che...Che conosco
F.CAROLLO : Ma perché tu non sei andato dai carabinieri?
TESTIMONE : Perché io ho già avuto i miei problemi nella mia vita.
Ho una situazione disastrata tutt'ora, sono senza lavoro.
Una situazione molto complicata...
F.CAROLLO : Però se sei amico di Loris...
TESTIMONE : Lo so, il problema è che io non...Cioé io se, potrei
anche andare a parlare con gli inquirenti se viene anche l'altro,
perché lui è più attendibile di me.
F.CAROLLO - Cosa vuol dire più attendibile di te?
TESTIMONE : Beh, io l'ho vista
F.CAROLLO : Tu sei sicuro di quello che hai visto?
TESTIMONE : Si', si', son sicurissimo. Son sicurissimo, non è per
quello
F.CAROLLO : Tu sei convinto di quello che hai visto?
TESTIMONE : Son convinto, son sicuro al mille per mille, no al
cento per cento, son sicurissimo. Non l'ho vista solo io
specialmente in quei frangenti di tempo in cui lei stava uscendo
di casa, non l'ho vista solo io, l'ha vista anche un'altra persona.
F.CAROLLO : Ma infatti, io mi sono sempre detta: "Sarà passato
qualcuno quella sera"?
TESTIMONE : Si', si' !
F.CAROLLO : Impossibile che nessuno...?
TESTIMONE : Ma io l'ho saputo dopo sei mesi, sette. Io non leggo
i giornali, non guardo la televisione. Sono 15 anni che non guardo
la televisione...

Ludovico Galbiati ha detto...

L'uomo intervistato a QG il 27/09/2013 e il suo amico dovrebbero essere interrogati dalla Procura di Pisa e messi a confronto. Se le loro testimonianze dovessero essere verbalizzate e ritenute attendibili, allora la testimonianza del Gozi si invaliderebbe.
Loris Gozi racconta di vedere il marito fermo in auto in Via Gigli, fra le 0:30 e le 0:40.
Il nuovo "teste" racconta di aver visto Roberta Ragusa in Via Ulisse Dini fra le 0:40 e le 0:50. Dice che gli ha attraversato la strada in diagonale mentre sopraggiungeva l'auto di uno che abita in Via Campolungo e che lui conosce. Questo altro tizio ha visto la stessa scena e puo' testimoniare meglio di lui.
Per cui, se la testimonianza fosse confermata dalla Procura, ci troveremmo ad uno stravolgimento dei fatti.
Questo vorrebbe dire che Gozi ha mentito. Infatti, se Roberta Ragusa usciva da casa sua e veniva avvistata in Via Dini alle 0:40/0:50 da due testimoni, che ci faceva il marito da solo in Via Dini? Se Roberta è uscita in pigiama intorno alle 0:45, quindi significa che era viva e che il marito non la poteva ammazzare. Per cui, la sua testimonianza sarebbe veritiera. Difatti lui dice di andare a dormire intorno alla mezzanotte, che poi risulta essere dopo le 0:17(ora dell'ultima chiamata dal suo cellulare), verosimilmente le 0:30.
Però dobbiamo capire pure che fine abbia fatto Roberta. Se questi due l'hanno vista, per dove si dirigeva? E' salita su qualche altra auto? Loro sanno dell'altro?
E' un po' strana questa storia, deve essere verificata meglio, qualcosa non mi quadra. Vedremo nei prossimi giorni.

Mimosa ha detto...

Grazie Ludovico Galbiati per la precisazione.
In effetti, la questione dell’auto non l’avevo afferrata bene, perché mentre ascoltavo e prendevo appunti mio marito mi ha distratta e allora sono andata a cercare articoli e ho trovato quello che tu hai riportato sopra. Da lì ho preso la frase che era “salita sull’auto del marito” … che mi pareva completasse la lacuna di quanto avevo colto dall’intervista mandata in onda da QG.
Ora rileggo bene tutto quello che hai scritto. Certo che neanche a me convince molto, aspetteremo …

Ciao, Mimosa

Mimosa ha detto...

Mah, se il tizio è amico del Gozi, mi pare strano che non si siano concordati sull'orario preciso dell'avvistamento.
A meno che questa ultima testimonianza non sia stata "pilotata" da qualcun altro, interessato a screditare Gozi e famiglia ...

Antonello ha detto...

Mah, ho letto anche io, anche a me non quadra , se pero' il testimone fosse verificato credo che giudiziariamente si metta molto male per il L.
Tutto sempre ed ancora possibile, certo che dopo venti mesi presentarsi come testimone chiave la vedo duretta.
Chiaro che o mente e saremmo di fronte ad un gesto o pilotato da qualcuno o per solidarieta' verso il Gozzi in nome di destini incrociatisi.
Vediamo che accade

Ludovico Galbiati ha detto...

Antonello, se la testimonianza fosse verbalizzata e resa valida, credo che per Antonio Logli si metterebbe bene invece.
Questi testi hanno visto Roberta uscire in pigiama da casa fra le 0:40 e le 0:50, si dirigeva da Via Dini verso Via Campolungo. Il marito, secondo la testimonianza del Gozi era in Via Gigli a 1km dall'Autoscuola, seduto da solo in macchina, erano fra le 0:30 e le 0:40.
Che cosa ci faceva il marito da solo in macchina in Via Gigli? Perché doveva stare li'?
Come poteva sapere che la moglie uscisse di casa alle 0:40/0:50 se non si sono parlati? Non vi sono telefonate da e verso il cell. di Logli dopo le 0:17. Il marito non poteva sapere che Roberta uscisse di casa e poi raggiungerla in un determinato posto. E poi che senso ha il marito che esce di casa e va in Via Gigli e aspetta da solo, mentre la mogli dopo 10 minuti esce da casa in pigiama e va verso via Campolungo?

Se i testi saranno confermati come veritieri, cosa che dubito molto, allora i fatti potrebbero essere andati così :
il marito riceve l'ultima telefonata dell'amante alle 0:17, scende dalla soffitta e va a letto, porta la bambina nel suo lettino e saluta la moglie che e' ancora in cucina, siamo intorno alle 0:25/0:30. A questo punto Antonio Logli va a dormire, per quale strano motivo non si sa, la moglie esce di casa in pigiama, sono le 0:40/0:50, attraversa via Dini verso Via Campolungo...e poi...non sappiamo altro. Forse qualcuno la fa entrare in casa? Forse qualcuno la fa salire in auto? Forse c'entrano i due che l'hanno vista? Ovviamente la testimonianza di questi due, annullerebbe quella del Gozi, perché non avrebbe alcun senso la sua storia...come del resto io non ho mai creduto per le varie incogruenze e aggiunte riportate.

Ludovico Galbiati ha detto...

Mimosa, se questi tizi sono amici del Gozi, qui c'è' qualcosa che puzza fino a mille miglia. Questi si conosco fra di loro, non lavorano ed sono pregiudicati a vario titolo. Non vorrei che fosse la comitiva dei mitomani, assoldati per fare spettacolo. Certo che e' strano vedere una persona in bicicletta verso l'una di notte con -4 sotto zero, e dietro di lui spuntare proprio in quel momento l'auto dell'amico che ha visto pure lui.
Staremo a vedere se questi soggetti verranno ascoltati e se saranno ritenuti veri o falsi.

Antonello ha detto...

@Ludovico
sono anche io caduto nella trappolina giornaia, qualche strillone infatti scrive che il testimone avrebbe visto la donna salire nell'auto del marito.
Osservo che, se tutto fosse vero, anche i cani sarebbero sbugiardati anche se fino ad un certo punto perche' una notte e' abbastanza lunga ed inoltre varrebbe per lei quanto detto in precedenza per lui, e cioe' che non avrebbe messo assolutamente in. conto di poter essere stravista dai vicini, da coloro che passavano in bici ne dalle auto che su Via Dini avrebbero potuto passare e ne dalle prospicienti finestre.
Ed insomma, pretendere di passare inosservata di notte, a temperature inaccessibili, in pigiama e' un po'troppo, senza contare che il testimone riferisce un movimento particolare in trasversale, non si e' nascosta insomma, non gliene sarebbe fregato di meno di essere vista e riconosciuta, nemmeno un berretto, non correva, quindi allontanamento volontario??? A questo vorrebbe portare la testimonianza???
Credo che qualcuno stia veramente giocando su sta storia, forse mettere qualcuno "sotto attenzione" non farebbe male.
Per curiosita', conosceva il Gozzi, avrebbe un passato tormentato, conosceva bene la scomparsa, sia il Gozzi che la Calzol., che la vittima avevano avuto rapporti con i TdG, non e' che anche questo e' un assiduo frequentatore od appoggio esterno della comunita'???

Antonello ha detto...

Per la precisione le due testimonianze, se le cose stanno come dice L'intervista pubblicata da Ludovico, ed ammettendo sempre possano essere reali, non sono cosi' incompatibili l'una con l'altra.
In sostanza il Gozzi da per certo solo il L. in via Gigli da solo in auto ferma ed una litigata fra due che lui "presume" fossero i due, o comunque un uomo ed una donna, accanto ad un'utilitaria.
Il nuovo anonimo ritardatario, guarda un po' anche che caso ambedue coetanei , parla di lei in pigiama che attraversa la strada davanti al cancello della proprieta', dice che sulla destra vi era un'auto ferma e poi entra in una strana contraddizione, dice che stava arrivando un'auto in senso inverso, che lui ha visto solo dopo che "stava???", ma intrepido, invece di frenare riferisce che vista la donna che gli stava tagliando la strada aveva pensato di spostarsi a sinistra per lasciargli il passo, allorche' invece la donna si sarebbe fermata nella mezzeria, se ho capito bene, permettendo a lui di continuare, nel mentre il ciclista avrebbe anche notato i fari dietro a lui di un'auto che arrivava dalla sua stessa direzione di marcia ed avrebbe desistito a manovre devianti "facendosi indietro" (forse ritornando a destra.
A questo punto la domanda e' d'obbligo, che auto era quella posteggiata alla sua destra? ?? E quella che l'ha sorpassato???

L'auto posteggiata od in sosta alla sua destra era senza nessuno a bordo o qualcuno che dentro aspettava??? Sempre se ipotizzassimo tutto vero, ci potrebbe invece stare la riservatezza d'istinto di una donna che pur di mettere un ciclista in posizione che non possa vedere si ferma alla mezzeria per lasciargli il passo nonostante lo stesso abbia iniziato ad andare a sinistra.
Credo che a questo punto recuperando il tizio sull'auto che il ciclista conosce si possa arrivare ad ottenere molto di piu', anche perche', come dice Mimosa, e' strano che pur conoscendosi ed avendone parlato i due, il ciclista ed il Gozzi, non abbiano trovato una versione collimante, anche se non incompatibile per forza.
Certo che in pigiama e' strano, puo' essere che abbia dovuto consegnare qualcosa di importante che gli era stato affidato al soggetto in auto, non e' detto sia salita in auto, un mazzo di chiavi, un cellulare, magari e' scesa giusto per quel tempo li, ma in pigiama??? Senza nemmeno mettersi un giubbotto addosso??? Oppure era il tizio che doveva riferire qualcosa alla donna, tipo, "tuo marito e' in via Gigli che aspetta, dal passaggio a livello", forse da li il rientro nella proprieta' ed il tragitto inconsueto dalla ringhiera verso il passaggio a livello, forse pensava, se tutto fosse confermato, di beccare i due fedifraghi e di fargli una bella scenata o fotografarli.
E se l'autista fermo sulla destra potesse essere proprio S.C.???

Ludovico Galbiati ha detto...

Ottima disamina Antonello, staremo a vedere i prossimi sviluppo di questa storia. Attendiamo....

Mimosa ha detto...

Io pure ho avuto la stessa deduzione di Antonello, dopo aver sentito il Gozi stasera a “Linea Gialla” ribadire che ha incrociato a mezzanotte e mezza l’auto di AL e visto all’una un uomo e una donna discutere. Non ci sarebbe incompatibilità di orari con la “presunta sedicente” nuova testimonianza.

Certo che è vero, come è stato osservato da Giangavino Sulas che a -4° la terra è cemento ... quindi è inutile spendere denaro pubblico per cercare con sofisticati e costosi strumenti un corpo seppellito sotto terra ... a meno che non vi sia qualche complice che l'abbia conservato in altro luogo aspettando primavera ... ma saremmo nel fanta-noir ...

Valida, a questo punto, secondo me, l'ipotesi di occultamento del corpo in un dirupo... o sotto muratura.

Mimosa

Antonello ha detto...

http://www.crimeblog.it/post/94599/linea-gialla-ultima-puntata-1-ottobre-2013

non ho capito e non e' una notizia spiegata bene, tuttaltro, buttata li in un insieme di post della puntata.
Sembra che si siano perse notizie di una confidente che aveva ascoltato R.R. in palestra pochi gioqrni prima che sparisse??? Ho letto bene???
Qualcuno che ha visto Lineagialla potrebbe riassumere eventuali novita'???

Antonello ha detto...

Continua a farmi pensare la scena raccontata dal ciclista.
Se tutto fosse reale sempre, c'e' anche un'altra possibilita', R.R. dicevamo ha la chiara intenzione di attraversare in trasversale tagliando di fatto la strada alla bici, il ciclista vede la manovra e fa per spostarsi a sinistra per far passare la figura in pigiama, ma la donna vede un'auto dietro il ciclista ed intuisce un pericolo per lo stesso che stava spostandosi da destra corsia a meta' corsia verso sinistra, la donna allora per scoraggiare la manovra pericolosa del ciclista resta ferma sulla mezzeria avendo gia' visto i fari dell'auto che arrivava e di fatto costringendo il ciclista a desistere, infatti il ciclista riferisce che subito dopo ha notato i fari che gli arrivavano da dietro e non prima.
Una donna molto lucida anche se in pigiama, se e' tutto verificato e reale, ma ho dei dubbi, e' giusto un uso e consuetudine di chi deve scendere un attimo in strada per fare una cosa veloce e poi tornare a casa, ricevere una notizia o consegnare qualcosa magari dimenticato da qualcuno ed importante, per poco ci starebbe anche che si sia fidata ad uscire con i figli in casa.
Mentre se e' valida l'analisi del salto della ringhiera deve averla spinta una certa rabbia, certamente prendendo l'auto si sarebbe fatta vedere forse o forse qualcuno gli aveva levato le chiavi.
Non so la mia e' un'ipotesi su interpretazioni del tutto soggettive di testimonianze oltretutto dubbie e tardive, ma a questo punto nasce una domanda:ma R.R. faceva seguire il marito???

Antonello ha detto...

Quanto e'emerso da Chi l'ha Visto e' inquietante, l'inviata ha cercato di contattare il nuovo testimone, alla porta gli avrebbe aperto il papa', il testimone avrebbe 30/35 anni.
Il papa' aha chiaramente risposto che il testimone sarebbe stato arrestato e che quindi non c'era.
L'inviata avrebbe chiesto lumi sul perche' sarebbe stato arrestato, il papa' ha detto che per via di un referto medico inerente ad una sua aggressione una notte che era tornato ubriaco.
Aveva insomma se ho capito bene aggredito il padretornando ubriaco a casa.

Mimosa ha detto...

Sì caro Antonello
quel "sedicente" testimone negli ultimi 15 anni è entrato e uscito dal carcere un mucchio di volte ... pare sia individuo violento e dedito all'alcol.

Sarebbe interessante un'intervista a Gozi dove gli domandano se e come conosce questo tipo.

Antonello ha detto...

Certo che pure da ubriaco menarsi con il padre.
Resta quindi plausibile che giri, o meglio girava, in bici.
Se e' dedito all'alcool come ha detto il padre potrebbe essere che gli hanno ritirato la patente, del resto come a Gozi.
E chi fara' le pratiche per ridargli la patente che forse gli e' stata levata??? Forse la stessa autoscuola che ha provveduto a farle per lo stesso motivo a Gozzi???
Mah, troppo facile cadere nelle illazioni, certo che viene da pensare.

Antonello ha detto...

http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/13/10/07/caso-ragusa-testimoni.html

Sembra che il cosidetto testimone, arrestato per violenza familiare al padre ed alla compagna abbia semplicemente raccolto le confidenze di un amico e che abbia fatta sua ed utilizzato la storia per visibilita' e danaro.
L'amico invece avrebbe visto la R.R. uscire dalla proprieta' e salire su un Suv.
Ricompare credo la famosa testimonianza delle commesse di un locale nel centro di Pisa che, si disse, vide arrivare e posteggiare un Suv da cui ne scese una donna in pigiama che entro' nel locale, la donna chiese di poter andare in bagno, le commesse gli dissero che erano in chiusura, la donna allora compro' una bottiglia d'acqua ed usci' salendo sul Suv.

Anonimo ha detto...

@Antonello
La testimonianza delle addette alla Paninoteca di Pisa e' stata successivamente ridimensionata e poi non mi sembra che dissero che la persona vista fosse in pigiama.
Leggi questo link:
http://www.lanazione.it/pisa/cronaca/2012/03/15/681178-scomparsa-roberta-ragusa-ris.shtml
Alex.

Antonello ha detto...

@Alex
io ricordo invece che ne parlammo in questi termini, cioe' di una donna in pigiama che chiese di andare in bagno dopo essere scesa da un Suv.
Peraltro in un Suv ci si puo' benissimo cambiare. ma il punto in comune che io volevo sottolineare era proprio la presenza del Suv.
Come poi abbiano escluso che la testimonianza fosse credibile lo devono spiegare ancora adesso, hanno interrogato le commesse punto, dopo hanno discrezionalmente deciso che non fosse una testimonianza attinente ed attendibile partendo dal sunto oramai logliocentrico che la donna doveva essere stata fatta scomparire dal marito.
Alternative non ne vedo, hanno forse rintracciato il Suv ed il proprietario, "stranamente" ha negato??? Stranamente e' chiaramente ironico.
Ed effettivamente ricordo che osservammo strano che chi avesse dei bisogni fisiologici liquidi, non potendo farli, chiedesse una bottiglia di, magari diuretica, acqua, resta a parer mio pero' una testimonianza da annoverare per i punti in comune con la testimonianza di quello che e', ora si sa, un vigile del fuoco.
http://www.gonews.it/articolo_226782_Roberta-Ragusa-il-nuovo-teste-un-vigile-del-fuoco-stato-sentito-spesso.html

Mimosa ha detto...

Tanto per fare il punto sulle ultime notizie:
il “sedicente testimone” come l’ho definito l’altra settimana sembra sia stato solo un “portavoce” delle chiacchiere di paese, sì perché un sacco di chiacchiere sono serpeggiate a Gello (lo ha mostrato stasera QG) e tutti hanno paura di parlare ad alta voce per non finire sotto i riflettori e non essere querelati dalla famiglia Logli considerata “potente” (su AL è già emerso che è soggetto facile a seminar querele, così pare nel passato, e pure del “potere” della famiglia si era sentito parlare).

Ora emerge che un vigile del fuoco è stato più volte sentito dal Procuratore, e che – scoop! – il Suv non è più un Suv ma una Station Wagon proprio come quella di AL.

In tutta questa selva oscura di paesetto di duemila anime, che ci stanno a fare quel paio di carabinieri di borgata e quel maresciallo che li comanda? solo a star dietro al Gozi da quando è uscito di prigione per controllarlo affinché righi dritto (e forse non solo lui … con tanti altri giostrai in giro e chissà quanti altri alcolizzati violenti al pari del tizio della bicicletta notturna).

Io mi domando: non sono i carabinieri di paese i più informati su tutto ciò che si muove?
Già, però ricordo che il maresciallo è un amico di AL, a lui infatti, la mattinata stessa di sabato, ha telefonato (sul cellulare!!) per chiedere consiglio su cosa fare.

Nonostante tante deformi immagini abbiamo recentemente avuto su alcuni rappresentanti dell’arma, io continuo ad avere assoluta fiducia e stima nella Benemerita e non vorrei neanche lontanamente pensare che un’amicizia valga più della lealtà alle istituzioni e alla divisa.

Divisa che anche un vigile del fuoco indossa … eppure tale personaggio non si è fatto vivo a tempo debito, l’hanno dovuto scovare i giornalisti … ma davvero c’è tanta gente che si fà i fatti propri egoisticamente? al di fuori di ogni etica sociale e professionale?

Se tutti in un paese chiacchierano e mormorano, come mai nulla giunge alle orecchie dei CC?
Tempo fa un mio amico mi disse che CC e Finanzieri TUTTO sanno di noi, anche quante volte usciamo di casa e dove andiamo e chi incontriamo, tutto registrato in dossier personalizzati.

Buonanotte
Mimosa

Ludovico Galbiati ha detto...

Le nuove testimonianze sono in contrasto fra di loro, sia per orari che logica. Abbiamo 3 nuovi testi nel caso Ragusa, che dicono di vedere e non vedere. Stando a quanto riferito nella trasmissione QG del 11/10/13, abbiamo che:
A ) il primo teste - si chiamerebbe Silvio(?)Camoscini. Ha dichiarato che la notte del 14/01/12 abbia visto uscire Roberta Ragusa da casa sua, fra le 0:40 e le 0:50. Lui stava percorrendo Via U.Dini su di una bicicletta, Roberta le avrebbe tagliato la strada, dirigendosi dal cancello di casa sua verso il lato opposto della strada. Mentre si verificava questa scena, sopraggiungeva un'auto guidata da un Vigile del Fuoco.
B ) il secondo teste - sarebbe un V.F. - Questo signore percorreva via U.Dini, ed arrivava immediatamente dietro l'uomo in bicicletta. Gli orari dell'avvistamento dovrebbero essere uguali a quelli descritti dal Camoscini, verosimilmente, anche se non abbiamo una conferma. Questo Pompiere, in un primo momento, dice di aver visto salire Roberta Ragusa su di un SUV, salvo poi rettificare, dicendo che si trattava di una SW. E' impossibile scambiare un SUV con una SW. Il SUV è compatto e alto da terra, la SW è lunga, affusolata e bassa da terra.
C ) il terzo teste - sarebbe una signora che andava a buttare la spazzatura ed avrebbe visto una donna in pigiama. La donna si trovava a circa 300m(distanza dei cassonetti dall'Autoscuola) dalla casa di Roberta nei pressi di Via Gigli, ma non sappiamo a che ora l'avrebbe vista.
D ) Loris Gozi - dice di vedere Antonio Logl in Via Gigli da solo, fermo in auto fra le 0:30 e le 0:40. Alla 01:00 dice di vedere una coppia litigare in Via Gigli su di un'auto simile alla C3.

Cerchiamo di far incastrare questi orari con le dichiarazioni di questi testimoni. Tutti devono seguire una certa logica.
C O N S T A T A Z I O N I DEI F A T T I :
- Se A.Logli si trova da solo fra le 0:30 e le 0:40 in Via Gigli, vuol dire che, inconfutabilmente, Roberta Ragusa si trovi a casa sua in Via Ulisse Dini, visto che viene vista da 2 testimoni uscire fra le 0:40 e le 0:50.
QUESITI LOGICI :
1) Perché il marito si trovava da solo in auto in Via Gigli fra le 0:30 e le 0:40, mentre la moglie si trovava a casa in pigiama?

2) Perché Roberta Ragusa indossava il pigiama, visto che sapeva di dover uscire di casa per incontrarsi con il marito che l'aspettava in auto?
- Almeno un cappotto lo doveva indossare con una temperatura di -4°. Aveva tutto il tempo di vestirsi con degli abiti giusti per affrontare una uscita notturna con freddo polare.

3) Perché il marito si trovava nella parte opposta della strada ad aspettare la moglie, trovandosi anche contromano, quando invece doveva e poteva trovarsi davanti il cancello di casa sua ad aspettare la moglie?
- Se aspettava la moglie, il posto più logico dove mettersi sarebbe stato a ridosso del proprio cancello di casa o meglio ancora dentro, e non di certo nel lato opposto ed in diagonale, dove vi sono gli ingressi di villette. Con quel freddo e la nebbia si posteggia in contromano e distante da casa?!?

4) Se i due testi hanno visto salire Roberta sull'auto del marito, come faceva la moglie a sapere che il marito fosse di sotto ad aspettarla, dato che non risultano chiamate telefoniche da/verso il cellulare del marito dopo le 0:17?
- E non avrebbero nemmeno potuto suonare il campanello del citofono, visto che i figli avrebbero sentito. E, ammesso che avesse suonato il citofono, doveva aspettare la moglie davanti al cancello(meglio dentro), non nella strada di fronte seduto in auto.

5) Se Roberta Ragusa è stata vista salire dai due testi sulla SW del marito, com'è che la donna dice di vedere una donna in pigiama a piedi?

6) Se Roberta Ragusa e il marito litigavano alla 01:00 di notte in Via Gigli, com'è che Loris Gozi dice di vedere una C3?

Queste sono solo alcune delle macroscopiche incongruenze che saltano subito agli occhi.

Aspettiamo ulteriori precisazioni per cercare di capirci qualcosa.

Antonello ha detto...

@Ludovico
Quella della signora mi giunge nuova, mentre il teste in bici sembra abbia solo raccolto le confidenze del Vigile del Fuoco architettando poi di volerne trarre profitto avrebbe inventato di essere passato di li in bici.
Rimarrebbero per ora quindi, il Gozzi, la signora ed il Vigile del Fuoco, a parer mio le tre testimonianze, urge durlo "tardive", non sono incongruenti, e' infatti vero che mai il Gozzi ha affermato con certezza di aver visto R.R. in via Gigli, se ne deduce che non e' poi escluso che non vi fosse proprio visto che il L. e' li alle 00.30 mentre le altre due testimonianze vedono R.R. alle 00.50 in via Dini.
Non so a che piano abitasse la famiglia ma il Suv segnalato potrebbe essere stato visto da R.R. semplicemente dalle finestre fermo.
Trovo giustamente congruo escludere, per ora a logica, che R.R. intendesse svanire in pigiama ancorche' svanire, quello che mi viene da pensare allora e' che il L. sempre se accreditassimo il Gozzi, aspettasse qualcun altro o qualcos'altro che la moglie, mentre assentatosi da casa e' possibile R.R. abbia intravisto dalla finestra un'auto conosciuta, magari era daccordo con qualcuno di vedersi li appena il marito fosse uscito (il che farebbe pensare a qualcuno che abita li vicino o che aveva la casa a vista.
Il tutto da l'idea di qualcosa di veloce, forse R.R. doveva ricevere una risposta da chi era pagato per seguire il marito, oppure doveva ridare qualcosa dimenticata in autoscuola da chi guidava il Suv (una dimenticanza voluta???), qualcosa che era contingente agli occhi di R.R. e per cui sarebbe stata fuori casa solo per poco e solo per fare quella specifica cosa.
Si spiegherebbe cosi' o con una improbabile fuga del tutto volontaria gli indumenti con cui sarebbe uscita, se i testi fossero ipoteticamente accreditati.
Non e' escluso che chi ipoteticamente fosse stato pagato per seguire il marito avesse riferito alla donna l'esatta posizione in cui suo marito era fermo in attesa.
Di conseguenza la moglie potrebbe aver pensato di cogliere in flagranza il marito rientrando e scavalcando, con una logica ragione, la ringhiera e dirigendosi a piedi nella campagna buia sino al passaggio a livello, nella confluenza all'incirca con via Anna Maria Mozzoni.
Se ambetre i testi fossero veri sarebbe ipotizzabile una fujtina del marito inseguita dalla rabbia della moglie.
Mi viene anche un dubbio, nessuna amica della donna possiede od ha in uso un Suv???
Francamente alla storia della Sw non credo, ci devono essere state delle involontarie pressioni per modificare la testimonianza, io penso questo.

Chiara ha detto...

Questa sera a Linea Gialla c'era il famoso vigile del fuoco.

Questa la sua dichiarazione:
verso le 00:30 di una imprecisata notte di gennaio vede una imprecisata donna in vestaglia uscire dal cancelletto di casa Logli e infilarsi rapidamente in un SUV accostato alla muretta. Stop.
Questo fatto lo riferì immediatamente in famiglia ma visto lo scalpore che il caso stava suscitando nei media la moglie lo convinse a non andare dai carabinieri. Egli quindi si limitò a parlarne al bar, ma dopo circa tre mesi vedendo che la scomparsa proseguiva, scrisse una lettera anonima alla procura in cui raccontava questo avvistamento.

Non credo sia impossibile sapere se effettivamente una tale missiva anonima giunse in procura, nè verificare se se ne parlò sui giornali; diversamente, se esistesse e non se ne fosse parlato, sarebbe una forte riprova della non-tardività della dichiarazione (tre mesi ci stanno in una storia di corna e sospetti dalla quale si vuole restare fuori; il tarlo continua a lavorare e quando si vede che effettivamente la bolla non si sgonfia ci si decide a fare un passetto; per me non è incomprensibile).

Posto questo non comprendo perchè sembri occorra per forza collocare questo avvistamento e quello di Gozi nella stessa notte.
Cosa ci dice (che quella donna è Roberta e) che quella scena non sia avvenuta qualche giorno prima? Come escludere che L. fosse, una-due-tre notti dopo, appostato dove dice Gozi per pescare lui la moglie fuori casa nottetempo e chiederne conto? Sempre fermo che anche l'ipotesi di concomitanza degli avvistamenti non è impossibile ed una possibile spiegazione ce l'ha data Antonello.
Comunque è per dire che per scartare una, l'altra o entrambe c'è ancora tanto lavoro di meningi da fare, secondo me.

La cosa che più mi stona però, a questo punto, è la "terza auto", ossia la simil-c3 vista da Gozi in concomitanza del litigio: il Logli con la sua sw ci sta e il riconoscimento sembra certo; la Ragusa ci starebbe sia accompagnata dal SUV, sia scesa da quello e partita per campi secondo la traccia dei cani, sia scesa da quello e partita con la sua auto.
Ma torniamo sempre a quel punto antico: sbagliano i cani o sbaglia Gozi? O dobbiamo presupporre che la "terza auto" implichi una quarta persona presente quella notte (Logli, Ragusa, autista suv, autista simil-c3)? E' un po' troppo affollata quella notte: ci sono un'auto e una persona in più; oppure un errore o dei cani o del testimone. Non vedo tante altre vie....

Mimosa ha detto...

Giusto Ludovico Galbiati, ci sarebbe anche la signora che andava a buttare la spazzatura … ma a LG non se ne è parlato, del resto le due testate si fanno concorrenza … e in più LG ora si avvale della collaborazione investigativa di “Giallo”, il direttore è ormai ospite fisso.

Il SUV stasera a LG è diventato un’auto tipo camionetta, tipo jeep, malconcia e non curata, di colore chiaro, ha specificato meglio il pompiere e si è mossa nella direzione di Pisa.

Mimosa ha detto...

Chiara tu scrivi «Cosa ci dice (che quella donna è Roberta e) che quella scena non sia avvenuta qualche giorno prima?», riferendoti a Gozi, io porrei la medesima domanda ma per l’avvistamento del vigile del fuoco.

Chi ci dice che la donna uscita di tutta fretta a quell’ora di un giorno imprecisato di gennaio non sia SC andata a trovare il suo amato senza usare la propria auto (per non dare nell’occhio) e si sia fatta venire a prendere da un amico o parente?
Gli inquirenti dovrebbero accertare se qualcuno della sua cerchia abbia o abbia avuto un mezzo simile.

Riguardo alla “vestaglia” non metto la mano sul fuoco, per la convinzione che quasi la totalità degli uomini ignorano il guardaroba femminile e non saprebbero descrivere come la moglie è vestita neanche 5 minuti dopo averla vista. Poteva trattarsi di un impermeabile, plausibile perché alcuni giorni dopo la temperatura si era alzata e cadeva pioggerellina.

Bisognerebbe anche che facessero prove sulla memoria visiva del pompiere, senza nulla togliere alla sua credibilità.

Mimosa

Mimosa ha detto...

È chiaro che l’alcolista sulla bici non è attendibile, ma in fondo ha fatto da apripista, senza di lui non sarebbe stato scovato il vigile del fuoco.

Ultimi miei ragionamenti, e non vi tedio più:

- vedete che se ne parlava al bar, che le chiacchiere c’erano?

- che Gozi aveva ragione quando asseriva che secondo lui sicuramente “c’erano altri che qualcosa avevano visto”?

- che ho ragione anch’io quando mi meraviglio che quei quattro carabinieri della stazione di Gello non potevano non aver raccolto i bisbigli degli amici al bar?

- Dove sono finiti gli occhialini da presbite che Roberta ormai doveva usare per leggere e scrivere? Lo ha raccontato l’amica vicina di casa che Roberta ne faceva uso, e come ha scritto la lista della spesa con grafia così precisa se non li usava? Nessuno ne ha mai parlato. Si sono forse rotti in una eventuale ipotetica furibonda lite con il marito e da lui gettati nella spazzatura (lontano da casa)?

- L’amica vicina di casa ha anche detto che Roberta si toglieva le scarpe prima di entrare in casa per indossare non le pantofole che intendiamo noi ma un tipo di sandalo e precisamente chiuso davanti e di colore beige, mentre le scarpe di ginnastica sono state trovate nella sua auto. È impossibile che una abitudinaria come Roberta uscisse di casa senza infilarsi le calzature, viene automatico, anche se si è fuori di testa … a meno che non si debba fuggire per un pericolo imminente.

- Nessuno ha mai detto che Roberta avesse una vestaglia nel suo guardaroba. Il vigile del fuoco non mi pare abbia descritto il colore né la foggia.

Buonanotte a tutti, Mimosa

Antonello ha detto...

Arrivato a Livorno per un'altra mia passione non ho potuto non allungare di venti minuti circa il mio viaggio e sono voluto passare dalle zone, non tanto per curiosare quanto per respirare l'aria del luogo benche' chiaramente rendermi conto dei luoghi interessati.
Tenendo conto che ho fatto una tirata per arrivare in un'altra citta' del nord per un appuntamento mondano, ogni tanto un po' di ferie non guastano, ho registrato queste mie osservazioni.
Sono arrivato da Pisa ed ho subito trovato il bivio per via Gigli all'incirca verso le 9,30 del mattino (senza dormire non descrivo il sonno), ho imboccato via Gigli e nonostante i campi coltivati, molti a girasoli, e l'odore gradevole di campagna piana, mi e' sembrato di trovarmi a Milano nelle ore di punta, non so di notte o sera ma di giorno quel passaggio a livello rimane aperto per poco, la coda praticamente e' da ambo le direzioni anche perche' la via e' non molto larga, ci passano a malapena due auto stringendo gli specchietti, mentre aspettavo mi accorgo con dispiacere che le pile della telecamera erano scariche (capita a chi ha poca memoria), sceso dall'auto ho subito visto il cartello di biforcazione con la via immediatamente prima dell'attraversamento "Via Anna Maria Mozzoni -pioniera del femminismo", e due date di cui ricordo solo la seconda "1920" se non ho letto male (capita a chi passa gli anta).
Passato il passaggio a livello dopo due alzate ed abbassate di sbarra ho perso la coda di auto in senso opposto solo quasi a Via Ulmiano.
Intuitivamente per tornare in via Dini mi sono immesso a destra verso San Giuliano per poi perdermi nelle stradine di campagna che fanno da confine agli appezzamenti.
Ritrovata la strada per via Dini ho aspettato di riattraversare il passaggio a livello a monte del primo e mi sono riimmesso su via Dini.
Le strade comunque sono decisamente piu' strette di street view, la sensazione e' quella di un paese dedito all'attivita' agricola, circolano anche qualche calesse ad un cavallo (non ho visto diligenze).
Sono passato accanto alla casa quasi senza accorgermene ma ho avuto la sensazione netta di avere a destra quasi un fortino a chiusura di vista, una recinzione murata interrotta solo dalla stradina per l'autoscuola, ho fatto inversione e tornando ho voluto guatdare se vedevo delle telecamere, non avevo molto tempo ed il passaggio e' stato veloce ma non ho visto telecamere visibili sulle mura della casa o comunque della porzione che si vedeva dalla strada oltre al muro.
Dispositivi di cancelli elettrici e quant'altro si, ma telecamere visibili non ve n'erano, intorno pero' stranamente tutte le villette avevano la classica centralina esterna con sirena.

Antonello ha detto...

@Mimosa
stigmatizzando le domande appare chiaro che c'e' un ordine ben preciso con cui porsele e rispondere, beninteso che la domanda e la risposta prima pone le basi per la risposta alla domanda dopo.
Ad esempio, la prima domanda e forse fondamentale e' se R.R. si e' allontanata, perche' si dev'essere allontanata, di spontanea scelta, in completa liberta' di movimenti o costretta, portata, spinta, gia' priva, invitata a forza.
Atteso che nessuna domanda e' scontata e che bisognerenbe rispondere senza pregiudizi e' chiaro che diventa fondamentale sapere come era vestita e cosa si sarebbe portata dietro, anche perche' una donna che esce in pigiama a quell'ora e con quel freddo farebbe pensare a qualcosa di piu' sereno e sfuggevole che una fuga, ma contando che avrebbe potuto avere con se orologio, non era quindi ancora andata a letto, e cellulare, a cosa gli sarebbe servito se lo teneva per la sveglia in camera e se lo ricaricava in bagno.
Quindi a parte la pista dei cani serve sapere con precisione e da atti ufficiali, che a noi non daranno mai, cosa compiutamente manca dall'armadio di vestiti di R.R. e di lei, in suo uso, dalla casa in generale.
E questo e' un primo passo che dev'essere stato fatto con certezza dall'inquirente.
Ad occhio e seguendo l'ipotesi buttata li in precedenza direi che una jeep od un suv poteva, per avere a vista la casa essere posto sullo slargo che anticipa via Gigli, a fari spenti di notte avrebbe potuto vedere il L. che "ipoteticamente" usciva in auto ma sfortunatamente per andare in via Gigli potrebbe essergli passato proprio davanti.
Chiaramente a quel punto e di notte la jeep od il suv, non una macchina insomma comune, non poteva partire al pedinamento della station del L. vedendolo forse pero' fermarsi subito dopo il passaggio a livello in senso opposto, con i fari doveva quindi essere visibile da via Dini.
Recatosi quindi davanti alla proprieta' potrebbe aver comunicato ad R.R. la posizione del marito fermo in auto, a quel punto potrebbe, nell'ipotesi spiegarsi perche' la donna porta il cellulare.
Si era informata insomma sui divorzi, poteva aver l'intenzione di porre le basi per un divorzio per colpa creandosi la prova documentale video del tradimento chiaramente di nascosto.
Per questo si dirige attraverso i campi verso l'auto ferma del marito se dessimo credito ai cani.e per questo insieme a lei sparisce anche il suo cellulare.
Ad Ascoli l'hanno ripulito, qua han preferito farlo sparire, cancellare un eventuale video non sarebbe servito, sarebbe stato estratto, sarebbe stata necessaria una formattazione con reinstallazione per poterlo lasciare o farlo rinvenire, ma come spiegare dopo un allontanamento volontario dopo aver praticamente ripulito dai dati il cellulare???
Serve indi in questo caso sapere che modello di cellulare aveva la donna e quali telefonate ha ricevuto e fatto almeno dall'inizio di dicembre sino alla scomparsa.
Tutti dati non documentati, sconosciuti, per questo io ho sempre cercato di valutare la pista dei cani, perche', se vera, e' l'unica traccia limpida della donna.

Mimosa ha detto...

Ciao, Antonello, bel viaggio!
per ora commento solo questo: il cellulare è rimasto sul comodino della camera da letto e secondo il marito la sveglia ha suonato regolarmente il mattino.

Antonello ha detto...

@Mimosa
dunque era sparito solo il caricabatterie poi rinvenuto dietro il mobile del bagno???
In pratica non e' sparito nulla se non lei con pigiama o vestito addosso???

Antonello ha detto...

Beh, errato cogito: ad Ascoli l'hanno ripulito, a San Giuliano e' rimasto integro dov'era, viene quindi rinvenuto sul comodino della stanza da letto della coppia.
Gli anni passano ma non pensavo di subire cosi' disastrosi danni alla memoria.

Mimosa ha detto...

Caro Antonello, non te la prendere, forse hai tanti altri pensieri più importanti di questo!

E comunque è vero, il caricabatterie che non si trovava, fu rinvenuto dopo alcuni mesi dietro al mobiletto dei lavandini del bagno, in una posizione che noi ci siamo domandati come possa essersi infilato lì ... e per tre mesi nessuno ha fatto pulizie dietro ai mobili?
o semplicemente è stato "fatto ritrovare" ... AL era un esperto di telefonie e informatica, tanto che ha scoperto un paio di microspie in casa e le ha gettate con gesto provocatorio dalla finestra (così dicono).

Buon pomeriggio ... recupera le ore di sonno, poi ti tornerà tutta la memoria.
Un caro saluto
Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Chiara,
ancora una cosa, a proposito della asserita lettera anonima che il vigile del fuoco avrebbe inviato alla Stazione dei Carabinieri di Gello, scrivi giustamente «Non credo sia impossibile sapere se effettivamente una tale missiva anonima giunse in procura».
Forse qualcuno se l’è tenuta nel cassetto o l’ha nella spazzatura o è stata intercettata lungo il tragitto
… faccio un giro di parole per non illazionionare sulla condotta di coloro che l’hanno ricevuta per davvero …, mi capisci?
Sono loro ora che devono fare un’indagine interna.

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Antonello
Il passaggio a livello di via Gigli e' sulla linea Pisa -Lucca.
E su quella linea dalle 22 alle 5 del mattino successivo non passa nessun treno. Quindi tale passaggio a livello in questo periodo rimane sempre aperto.
Alex.

Chiara ha detto...

Mimosa

capito, capito...e concordo.

comunque (tuo delle 1:35) era proprio alla dichiarazione del v.f., non a quella di Gozi, che mi riferivo eh...

Antonello ha detto...

@alex
immagino, avevo anche stilato degli orari di inizio e fine passaggi, certo che dopo le 5, ed alle 9,00 circa con certezza, si sfogano tutti assieme perche' prima di passare la sbarra ha chiuso ed aperto per due volte al passaggio di due treni, che ne passi qualcuno alle 5 non ricordo ma e' ancora un orario a rischio.
Resta utile alla discussione che tutto il viavai che si ipotizza per fortuna non deve aver dovuto fare i conti con la sbarra che scendeva giu', direzioni, auto, tutti liberi di girare e fermarsi come, quando e dove.volevano visto che si muovevano fra le 00,20 circa alle 00,50.
Certo non e' una strada cosi' isolata come si voleva far pensare, di notte magari si ma di giorno mi ha dato l'idea di un'arteria fondamentale per la zona, non ho mai visto poi una coda piu' disordinata, tutti tentavano di passare ovunque senza attendere nessuno, questo e' cio' che ho visto io e che mi ha colpito.

Mimosa ha detto...

Pensiero notturno per Antonello,

in merito alla tua già antica riflessione sull’assenza di dispositivi di telesorveglianza e allarme nel circondario del complesso della famiglia L., mi viene in mente il lato del piazzale sulla libera e incolta campagna, con recinzione bassa e scavalcabile (addirittura quasi avevamo capito che a Mezzanotte si spegne persino quel lampione, ricordi?), ed ora tu racconti de visu che le villette intorno sono tutte videoprotette, … come mai loro sì e non il complesso L. che include un’officina e una scuola di danza, oltre le abitazioni della Famiglia?

La mia deduzione spontanea è stata: a quale malintenzionato verrebbe in mente di andare a rubare nella casa, pur di facile accesso, di persone potenti? Anche tra la malavita c’è un codice d’onore e certi personaggi sono intoccabili.

In effetti, molti abitanti della borgata parlano della Famiglia come temessero chissà quali rappresaglie … può essere? a cosa sarebbe dovuto? solo al fatto che suocero e figlio hanno sparso denunce e querele (mistero sui motivi delle contese)?
E per finire, c’è qualcuno che aveva motivi per vendicarsi?
Chi di competenza ha fatto indagini in tal senso?

Mimosa

Antonello ha detto...

@Mimosa
beh intanto il padre era assessore alla viabilita' di San Giuliano, ruolo che deve averlo portato per anni a conoscere e gestire gli interessi "comuni" corrispondenti o coincidenti con anche interessi privati.
Nessuna illazione, pero' e' un dato di fatto che un assessore conosca tutti in Comune ed oltre, quello della viabilita' poi e' determinante nella compilazione del Puc, quantomeno ogni variazione viene da lui annotata.
Ora non ricordo l'anno preciso, ma i TdG trovatisi alle strette dovettero costruire la loro sede in via Gello, se non erro, per farlo individuarono un'area che pero' comprendeva anche territori comunali (in merito ci sono alcuni link che ne raccontano la nascita), ebbene riuscirono ad ottenere quei terreni e le autorizzazioni relative alla costruzione del complesso, che non e' proprio di dimensioni ridotte.
Non affermo nulla ma ognuno puo' trarre per se le libere interpretazioni sapendo che la madre di R.R. era una forte componente della comunita' ed il coinvolgimento di molti appartenenti a vario titolo nella storia della scomparsa diella figlia.
Per costruire inoltre tale sede, sempre se il link. che avevo letto od il video che avevo visto non raccontano fregnacce, fu fatta una raccolta d'oro su larga scala fra i componenti la comunita' o fra liberi simpatizzanti, e l'oro come ben si sa' non e' tracciabile se fuso e rivenduto per ottenere i necessari contanti.
In particolare una tale quantita' avrebbe potuto, se vi fossero stati ipotetici malintenzionati o pure in perfetta buona fede, riciclare e riverginare oro proveniente da chissa' quali provenienze.
Non ho nessun dato che invece ci vorrebbe per ipotizzare o ragionare su queste ipotesi, non ho l'anno di costruzione di quella sede ne gli anni di insediamento dei L. nell'assessorato ed e' solo uno spunto ipotetico.
Teniamo conto che non credo si parli di pochi spiccioli e che cio' costringerebbe a rivedere la disassociazione di S.C. con occhi e prospettive leggermente diverse, come la presunta aggressione della stessa a L.G., nonche' la presenza costante e ombrosa di appartenenti alla comunita' sotto vesti di informati sui fatti.
Sono solo ipotesi, inutile ripeterlo, la cosidetta potenza ha pero' aspetti diversi da quelli a cui noi poveri mortali siamo abituati a guardare, anche solo il sistema di scambi di favori diventa micidiale se innestato ipoteticamente nel contesto di un piccolo paesino come puo' essere definito San Giuliano, ma anche il sistema delle assunzioni, senza contare che i collegamenti stradali ad un appezzamento ne aumentano il valore notevolmente nelle campagne, insomma neanche un assessorato insignificante se poi valutato nella visione della sola attinenza con l'autoscuola.
E' la rete di conoscenze e di favori scambiati, anche legittimamente, che denota la potenza nei paesini, e' bene in questo senso non dimenticare ogni tipo di rapporto per mappare particolari che potrebbero essere importanti.

Antonello ha detto...

http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2012/02/18/news/caso-roberta-parlano-i-testimoni-di-geova-1.3196410

Lo stesso responsabile della comunita' ci conferma che almeno sino a quando la loro sede era in Santa Caterina la madre di R.R. frequentava "informalmente" la congregazione.
Che poi anche questo "informalmente" e' tutto da decifrare, come possa tramandare una madre la propria simpatia o fede anche alla figlia ma "in maniera informale" e' tutto da definire, pensavo che e' naturale per la comunita' prendere le distanze od "informalizzare" rapporti con storie da cui starne fuori piu' possibile, questo contesto e' ancora da inquadrare bene.

In ogni paese esiste un potente che ha rapporti con la malavita, tutti lo sanno, diventano la sua manovalanza, alimenta i timori delle famiglie, rinsalda la potenza, e tutti ne chiaccherano a toni bassi, e ridono constatando che stranamente tutti subiscono furti meno i potentati.
Anche questo e' un rilievo importante sulla presenza o meno di un allarme antintrusione o di una qualche videosorveglianza, bravissima Mimosa, un aggancio ipotetico e logico da tenere in giusto conto.

Antonello ha detto...

http://m.youtube.com/watch?v=cbP7gPVrzcw

I primi studi di fattibilita', compiuti dal Comitato regionale di Costruzione della comunita' presero in considerazione molti terreni ma il costo era troppo oneroso, si penso' quindi alla periferia e si individuo' un terreno di proprieta' comunale di 4070 metri quadri a Gello.
Nel video viene spiegato un po' tutto compresa la raccolta di donazioni di oro per finire e completare la costruzione, furono raccolti gioielli, monili ma anche monete, ci sono anche le immagini di tale raccolta.
Nel 2003 i locali diventarono gia' attivi anche se l'inaugurazione fu fatta il 29 maggio del 2004.
Il complesso doveva servire quindi tutta Pisa e la vecchia sede di Santa Caterina venne chiusa mentre in quella di Via San Lorenzo si stabili nientedimeno che l'Aci.

Mimosa ha detto...

Antonello,
non ti pare che moltissimi e vari nel loro spessore sono gli spunti da cui partire per trovare una spiegazione alla scomparsa di RR?
Addirittura mi sembrano troppi … e – a rigor di esperienza investigativa - quando ci si trova davanti a una intricata rete di piste, si segue la prima apparentemente più “logica”, in questo caso il marito, l’l’ultima persona che (dice che) l’ha vista, da ciò la ricerca spasmodica della Procura per trovare prove, fatica finora senza esito, nonostante gli scavi nelle campagnette di proprietà.
Ma come pensano di trovare un corpo sepolto, quando nel giorno di gennaio dell’anno fatale la terra era gelata?
Chi e con che mezzi colui avrebbe scavato una buca nel terreno duro come cemento?
Qualcuno pensa che RR sia stata tenuta in un frigo fino al disgelo/risveglio della Natura? In tal caso è certo che il marito avrebbe avuto una serie di complici…
Ad esempio, chi? Il misterioso accompagnatore del sabato alla proprietà del Gozi? lo stesso o altri che è venuto a prendere AL al cimitero dove costui dice che il proprio mezzo ha avuto un’avaria? Che si sa di questo personaggio?

Infine, Antonello, ti ricordi che avevamo già ragionato sui TdG e avevamo ipotizzato che RR poteva essersi affidata a loro o da loro “convinta” a farsi aiutare?

Insomma, tutto ciò per dire che ancora tutte le ipotesi sono aperte! E chissà se gli investigatori, nel loro segreto istruttorio, non tengano presente anche questa ipotesi. Ne dubito, però noi la rimettiamo in evidenza.

Ciao, Mimosa

Antonello ha detto...

@Mimosa
io non ho certo la soluzione, nessun atto ufficiale, una marea di notizie calate a goccia di tortura, testimoni che escono fuori dopo mesi ed anni, ogni ipotesi lascia trasparire delle illogicita' e questo e' un sintomo che mi fa pensare che siamo tutti informati funzionalmente a qualcosa.
Per questo attenderei eventuali atti con quei dati contenenti che permettono di ragionare, le ricerche improbabili mi raccontano di un impatto mediatico che spaventa e che costruisce oerazioni di facciata (non solo i terreni gjiacciati ma le ricerche a chilometri e sulla scorta di veggenti) per dedicarsi nell'ombraa alle vere ricerche.
Io, con i dati a nostra disposizione, chiaramente avrei anche io attenzionato in maniera riservata il marito ma avrei drizzato le antenne notando la presenza costante di appartenenti ai TdG (che puntualmente si confermano solo come frequentatori) nella storia, l'unica che non e' distanziata dal termine "frequentatrice" e' S.C. che addirittura e' definita "disassociata".

Una corsa a prendere le distanze molto strana, che istintivamente qualche intervenuto non voglia coinvolgere in futuri e probabili risvolti la comunita' e' normale o e' una coda di volpe???
Diciamo che l'annoverare tutte le ipotesi e' una metainvestigazione virtuale a tavolino in attesa di novita' o dati che permettano un ragionamento nella prospettiva dell'incrocio.
Ho visto parecchio agitato L.G. durante l'intervista a QG in cui ha ribadito che lui il secondo testimone proprio non lo conosce.
Particolare una sua frase che mi e' rimasta impressa.
"si lui parla, dice di qui e di la, testimoni comprati mentre lui non va mai a cercare la moglie", esattamente come fa un bambino "si, io ti ho rubato la merenda ma tu copi i compiti dai vicini di banco", non gli viene insomma in mente di essere accusato a parole dal L. di essere un "testimone comprato" ma rigira la frittata su un marito che non va a cercare la moglie.
Molto agitato per i tempi di archiviazione ripete l'invito a chi sa a presentarsi, sa di avere "parola contro parola".
Aspetto che si normalizzi la testimonianza ultima per evitare di analizzare inutilmente dichiarazioni magari poi smentite, certo che poi il teste non e' manco sicuro del giorno ma per sbagliare doveva essere proprio strana quella casa, donne che tutti i giorni escono in pigiama o vestaglia, sono portato a credere ad un V.F. ma Dio mio, venti mesi sono tanti.
Aspettiamo, ma di una cosa son sicuro, bisogna allargare l'ottica di analisi piu' che le ricerche improbabili, i famosi 360 gradi sono una chimera sopratutto dopo aver rilevato la mole di scommesse eventualmente vinte dal presunto omicida.
Intanto ho notato che le ruspe attivate nelle ricerche avevano il marchio della Geste e questo mi fa pensare.

Antonello ha detto...

E' fondamentale in questo caso la valutazione dei testimoni, che di per se non sono incompatibili.
Dal punto di vista delle sensazioni, che lasciano pero' lo spazio che trovano, tenderei a diffidare di entramb, sia il V.F. che L.G.
Gli inquirenti pero' danno molto credito, al punto da ritenerlo un testimone importantissimo, al V.F.
Ma qui c'e' un bivio, perche' fatte salve alcune ipotesi anche coincidenti con la pista tracciata dai cani se si da credito al V.F. la R.R. sarebbe uscita in vestaglia e/o pigiama e sarebbe repentinamente salita su una Jeep color crema che accanto alla muraglia che contorna la casa attendeva a motore acceso.
Direi che qui, o M. seguiva il marito con l'aiuto di qualcuno quella notte, o siamo davanti ad una fuga del tutto volontaria, poi forse finita tragicamente od a qualcosa di temporaneo che invece ha visto soccombere R.R che poteva non prevedere alcuni imprevisti.
Outsider; R.R. potrebbe essere in qualche isola spersa del pacifico od in un attico di Shangai insieme a dacoltoso possidente che l'avrebbe aiutata a cambiare identita', in questa ipotesi e' compresa la comunita' dei TdG che ha visto tanti dei suoi "frequentatori o simpatizzanti" intervenuti a vario titolo nelle ricerche.
Credo che, se si accredita il V.F., R.R. era indubbiamente in compagnia di un terzo uomo, e questo escluderebbe forse il marito come esecutore almeno materiale, fatte salve appunto quelle due o tre ipotesi di cui si cennava.
Perche' e' improbabile che ogni sera da quella casa in gennaio uscissero sulla strada donne in vestaglia.
Ma, il bivio e' di nuovo fondamentale, il V.F. riferisce con coerenza ed attinenza una realta' per come gli e' apparsa, se gli e' apparsa???

Antonello ha detto...

E' fondamentale in questo caso la valutazione dei testimoni, che di per se non sono incompatibili.
Dal punto di vista delle sensazioni, che lasciano pero' lo spazio che trovano, tenderei a diffidare di entramb, sia il V.F. che L.G.
Gli inquirenti pero' danno molto credito, al punto da ritenerlo un testimone importantissimo, al V.F.
Ma qui c'e' un bivio, perche' fatte salve alcune ipotesi anche coincidenti con la pista tracciata dai cani se si da credito al V.F. la R.R. sarebbe uscita in vestaglia e/o pigiama e sarebbe repentinamente salita su una Jeep color crema che accanto alla muraglia che contorna la casa attendeva a motore acceso.
Direi che qui, o M. seguiva il marito con l'aiuto di qualcuno quella notte, o siamo davanti ad una fuga del tutto volontaria, poi forse finita tragicamente od a qualcosa di temporaneo che invece ha visto soccombere R.R che poteva non prevedere alcuni imprevisti.
Outsider; R.R. potrebbe essere in qualche isola spersa del pacifico od in un attico di Shangai insieme a dacoltoso possidente che l'avrebbe aiutata a cambiare identita', in questa ipotesi e' compresa la comunita' dei TdG che ha visto tanti dei suoi "frequentatori o simpatizzanti" intervenuti a vario titolo nelle ricerche.
Credo che, se si accredita il V.F., R.R. era indubbiamente in compagnia di un terzo uomo, e questo escluderebbe forse il marito come esecutore almeno materiale, fatte salve appunto quelle due o tre ipotesi di cui si cennava.
Perche' e' improbabile che ogni sera da quella casa in gennaio uscissero sulla strada donne in vestaglia.
Ma, il bivio e' di nuovo fondamentale, il V.F. riferisce con coerenza ed attinenza una realta' per come gli e' apparsa, se gli e' apparsa???

Antonello ha detto...

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/toscana/2013/10/22/Caso-Ragusa-pm-chiede-proroga-indagini_9503057.html

Chiesta l'ultima proga delle indagini, entro dieci giorni la risposta.

Ludovico Galbiati ha detto...

Qualcuno sa se Anita Gombi, moglie di Loris Gozi, lavorasse in un ristorante di Pisa o di Gello?
E' importante per capire quala direzione prese Loris Gozi una volta arrivato all'incrocio di Via Gigli con Via Ulisse Dini. Ricordo solo che il Gozi disse che per andare e tornare dal ristorante della moglie ci volevano circa 5 minuti.
Grazie a quanti vorranno rispondermi.

Antonello ha detto...

Vorrei capire come legherebbe LG la testimonianza del Gozi ad un qualche interesse del L. visto che ne scredita in maniera assoluta le dichiarazioni cardine (essere andato a dormire a mezzanotte e le visite del giorno dopo).
Valutare il teste Gozi a me pare fondamentale, se e' vero cio' che dice e' il L. a dover spiegare qualcosa (e questo non puo' essere un suo interesse), se non e' vero cio' che dice e' viceversa lui, il teste, che deve delle altrettanto complicate spiegazioni.
In ogni caso il Gozi attualmente non ne puo' uscire senza un'altra simile ed esterna testimonianza.
@Ludovico
anche io avevo provato a chiedere notizie in merito. i giornali forse per privacy non pubblicano niente anche se in piu' di un inviato si dev'essere fatto una pizza in loco.Ho pero' trovato una cosa che personalmente non sapevo, erano d'accordo piu' giovani ma la notizia appare bizzarra e fa pensare.
Sarebbero stati infatti, nel 95, entrambi i coniugi condannati per un furto di un manicotto di gomma, nientedimeno e se l'articolo non parla di due omonimi, ma non credo.
Qui il link di archivio piuttosto curioso:
http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/1999/03/16/LP409.html

Da valutare, certo che questa fa il paio con le denunce beccate dal "ciclista fantasma" che ammollava sganassoni a papa'.
Per la cronaca la condanna dell'articolo cita un anno di reclusione e 300 mila lire di multa, sempre se si parla dei due oggi coniugi.

Ludovico Galbiati ha detto...

@Antonello
Personalmente valuto il Gozi e famiglia persone false ed approfittatrici. Ci sono diverse affermazioni del Loris che lasciano il tempo che trovano. Prima fra tutte quando dice : il Logli quella notte mi riconobbe quando lo abbagliai e lui mi vide e si coprì il volto con le mani per non farsi riconoscere. Io non so se questa dichiarazione è stata messa a verbale nell'incidente probatorio. Se così fosse, il Gozi e l'accusa dovrebbero dimostrare come il Logli possa aver riconosciuto il Gozi. Se il Logli stava sull'auto a fari spenti(probabilmente il vetro era anche appannato visto il freddo), era impossibile che potesse vedere il Gozi, perché se gli fosse arrivato un fascio di luce abbagliante, lui non avrebbe mai e poi mai potuto vedere chi stava dentro l'auto che lo abbagliava.
Ma se realmente Antonio Logli avesse riconosciuto Loris Gozi, perché non si è aggiustato l'alibi a proprio piacimento? Visto che sapeva di essere stato visto in Via Gigli alle 0:30/0:40,avrebbe potuto dire di essere andato a letto alle 1:10, invece dice sono andato a dormire intorno a mezzanotte.
Anche sua moglie dichiara il falso. In un video di CLV dichiara di non accorgersi dell'auto del Logli ma, richiamata dal marito, si volta indietro per guardare e vede l'auto del Logli da dietro(tutto registrato). Ora mi dovrebbero spiegare gli inquirenti come hanno fatto ad avvalorare una testimonianza del genere. In una strada al buio e priva di illuminazione, com'è Via Gigli, è impossibile riconoscere un'auto se quest non è illuminata. Ce ne sono tanta altre di incongruenze e fatti strani, prima o poi farò un elenco documentato con i video a corredo.

Venendo alla mia richiesta di dove lavorassa Anita Gombi il giorno 13/01/2012, era per capire alcune dinamiche di quella notte.
L'unica cosa che so per certo, viste le dichiarazioni del Gozi, è che la moglie gli telefonò alle 0:15 per andarla a prendere dal lavoro. Lui dice di partire intorno alle 0:20 da casa e di metterci 5 minuti per andare al luogo di lavoro della moglie. Quindi, 5 minuti per andare e 5 per tornare, siamo intorno alle 0:30/0:35. Purtroppo non sono riuscito a sapere nulla di dove lavorasse A.Gombi. A me interessava sapere la zona, non tanto il nome del locale. Qualcuno mi ha detto che lavorasse in una Pizzeria a S.Giuliano Terme, ma la certezza al 100% non ce l'ha. Verosimilmente S.G.Terme potrebbe essere, perché sono 3,2 km da Via Gigli e Google Maps indica circa 5 minuti di auto. Saremmo nei tempi descritti. Per arrivare da via Gigli a S.G.Terme si deve obbligatoriamente passare davanti la casa dei Logli e prendere Via di Campolungo o continuare per Gello, ma la strada si fa più lunga. Se il Gozi avesse fatto questa strada, intorno alle 0:20 avrebbe dovuto transitare davanti casa Logli. Perché scrivo tutto ciò? Perché è di oggi la notizia che la colf dei Logli avrebbe dichiarato (sin da subito quando fu interrogata, ma la notizia è trapelata oggi 24/10/2013)di essere passata in Via U.Dini alle 0:15 e di aver visto l'auto di A.Logli parcheggiata sulla strada davanti il cancello.
Ora se ciò fosse vero, e se fosse confermato che il Gozi passò di lì alle 0:20, obbligatoriamente avrebbe dovuto notare l'auto del Logli parcheggiata o l'avrebbe dovuta incontrare mentre andava in Via Gigli.
Alla luce di tutto ciò risulterebbe di fondamentale importanza sapere che strada fece il Gozi per andare a prendere la moglie alle 0:20 del 14/01/2012.

Per quel che riguarda l'arresto dei due, complimenti, hai fatto un bel colpo. Sono proprio loro, non credo che esistano altri ladri con gli stessi nomi. Oltretutto combaciano le età, Loris ne ha 36/37 e la moglie 37/38...quindi nel 99 avevano 22 e 23 anni e tutto combacia...14 anni fa...14+22=36
Come mai la stampa ha omesso quest'altro furto? E pure in coppia? Sicuramente l'Avv.Cavani, legale del Logli lo saprà.

Il ciclista fantasma chi sarebbe...al momento mi sfugge o non ho capito io.

A presto :-)

Mimosa ha detto...

@ Ludovico Galbiati

riguardo al ciclista ti rimando al post di Antonello 02 ottobre 2013 01:51

riguardo al racconto fatto da LG, ti rammento che la Procura ha detto che sono stati verificati più volte tragitto e orari da casa alla pizzeria e dalla pizzeria a casa. Inutile cimentarsi su qualcosa che è assodata.

Ludovico Galbiati ha detto...

@Mimosa
forse non hai letto bene quello che ho scritto...io non sto contestando gli orari verificati dalla Procura, stavo facendo un discorso diverso collegato con la nuova testimonianza della colf.
A me serve sapere con assoluta certezza in quale zona lavorasse la moglie del Gozi. Non posso dirlo con certezza, ma una persona mi ha detto che lavorasse alla Baracchina di Manzo a S.Giuliano Terme. Se fosse confermato, combacierebbero gli orari, perché il locale si trova a circa 4 km dalla casa dei Gozi e ci vogliono circa 5m di auto per arrivarci e 5 per ritornarci. Per arrivarci si deve passare davanti a casa Logli in Via Dini, passando per Gello o per Via di Campolungo.
Quindi, dando per certo(?) che Loris Gozi sia andato a S.Giuliano Terme, allora deve essere passato obbligatoriamente davanti a casa Logli intorno alle 0:20 visto che ha detto di aver ricevuto la tel. della moglie alle 0:15.
La colf dei Logli ha detto di essere passata alle 0:15 davanti casa Logli e di aver visto l'auto di Antonio posteggiata fuori dal cancello. Ora se Loris Gozi e' partito da casa alle 0:15, alle 0:20 deve per forza di cose aver visto l'auto del Logli, o deve averla incontrata(se era in movimento)fra Via Gigli e Via Dini.
Ma Loris Gozi non dice di incontrare o vedere l'auto del Logli alle 0:20 circa. Se l'auto l'ha vista la colf alle 0:15, lui la deve vedere per forza 5 minuti dopo, perché sarebbe impensabile che il Logli l'abbia spostata alle 0:20.
Spero di essermi spiegato.

Antonello ha detto...

@Ludovico
dunque, spero di aver compreso bene cosa intendi, pero' a me non risultano due cose, non mi risulta che via Dini, partendo da casa del Gozi, sia l'unica strada per andare al locale che citi.
Ricordo perfettamente che arrivato da Pisa ho imboccato subito a destra via Gigli, ho attraversato il passaggio a livello e percorrendo tutta via Gigli sono arrivato a via Ulmiano, non mi chiedere come perche' non saprei dirtelo ma andando a destra in via Ulmiano si apre un bel dedalo di stradine di campagna ma si arriva in sostanza facilmente al passaggio a livello succedaneo a casa Logli e dove, se non erro, si va a sinistra proprio verso Manzo ed a destra verso casa L.
Ricordo perfettamente il locale che citi che a me sembrava molto piu' ristorante che pizzeria, era mattina e fuori i banchetti erano impegnati, se non ricordo male, da alcuni anziani che leggevano il giornale.
Lo ricordo perche' subito dopo c'e' un semaforo ed in coda io sono arrivato proprio di fronte, stavo quasi pensando di fermarmi a mangiare qualcosina ma ero veramente in ritardo.
Tornando verso la mia destinazione invece sono passato da via Dini lasciando a sx la casa e proseguendo verso la direzione opposta a via Dini, ho fatto praticamente tutta la strada che dici tu avrebbe fatto il Gozi e quello che mi ricordo io e' che 5 minuti sono una stima ridotta per difetto, alle 00,20 forse c'e' meno traffico ma anche di mattina non ho visto tanti semafori e le auto scorrevano, direi che con calma io ci ho messo 10 minuti.
Forse chi conosce bene la strada puo' essere che di notte possa averci messo di meno.
Quello che, per quanto puo' servire, volevo sottolineare e' che Gozi poteva passare benissimo anche da via Ulmiano, per andare a Manzo, se ci sono riuscito io che francamente non ci capivo na mazza fra i dedali di strade strettissime fra i campi.
Se e' quello il locale e' un bel ristorante, ricordo con piu' vetrine, uno di quei ristoranti con menu' caratteristici.
Sempre se ricordo bene.

Antonello ha detto...

@Ludovico
Attenzione, se e' vero che la macchina del L. era davanti alla casa alle 00,15 si accenderebbe la lampadina sull'ultima chiamata fra i due amanti delle 00,17.
E' possibile insomma che quella non sia stata proprio una brevissima telefonata di "buona notte".
Si puo' diffidare di chiunque, e' chiaro, certo che e' possibile che la colf non sia piu' servita in casa L., nel caso un dente avvelenato potrebbe starci.

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