martedì 20 settembre 2011

Melania Rea. Continuando ad ignorare i punti fissi si continuerà a dire che il Parolisi al momento dell'omicidio non era né al Pianoro né alle casermette


C'è chi si chiede se nel caso dell'omicidio di Melania Rea vi siano quei punti fissi che nessuno, né Accusa né Difesa, possa mai spostare a proprio vantaggio. Sappiamo che le perizie disposte dai Pm si possono contrastare con controperizie logiche e altrettanto credibili, ma sappiamo anche che in fondo entrambe tenderanno a portare l'ago dalla parte di chi l'ha commissionata. Inoltre le testimonianze visive si possono ribaltare se lontane nel tempo, se senza ricordi davvero chiari e se condizionate dall'informazione, ed in più c'è che il pensiero di un Gip può spostare il peso delle accuse anche solo ipotizzando un movente anziché un altro. E questo in buona sostanza è quanto accaduto ad Ascoli e quanto sta accadendo a Teramo perché, a fronte di indagini condotte in buonafede, di perizie stilate in buonafede, di testimonianze portate in buonafede, di giudizi diversi dei vari Gip, sempre in buonafede, ad oggi ci troviamo di fronte, seppur si dica il contrario, solo a  grandi incertezze.

Infatti chi ha indagato, pur se pensando inizialmente di operare su tutte le linee, grazie alle bugie ed ai comportamenti ha essenzialmente perseguito l'unico obiettivo da subito inquadrato nel mirino, il Parolisi. Le perizie dal canto loro hanno seguito la traccia indicata dalla procura, sia quelle sulle celle telefoniche che l'autopsia, cercando solo i riscontri che provassero le menzogne del marito di Melania mentre avrebbero dovuto avere un input diverso e cercare di stabilire un iter degli eventi, come fatto dalla Cattaneo con Yara Gambirasio ad esempio, e non l'iter di un avvenimento e, per questo motivo, spostare il cellulare nelle posizioni più comode o accontentarsi di analizzare il contenuto gastrico per stabilire un'ora idonea della morte. Le testimonianze hanno avuto lo stesso problema ed i Pm, invece di far ricordare ai testimoni cosa avessero visto quel giorno al pianoro, si sono concentrati in una unica domanda finale: "C'era quell'uomo fedifrago e piagnucolone che avete visto mentire più volte in televisione?". Ed interrogare i testimoni dopo 30/40/50 e più giorni di bombardamento mediatico, dopo l'uscita di intercettazioni ambigue, dopo che tutti avevano capito essere lui l'unico sospetto sospettato e sospettabile, non è il massimo che una indagine dovrebbe fare. Perché se questi testi non hanno sentito nei primi giorni la voglia di andare dai carabinieri a dire: "Io c'ero in quell'orario e vi assicuro che il Parolisi non era lì con la figlia", significa che già in partenza avevano remore che li spingevano a non essere sicuri di quanto visto. Ed il farsi cercare, il farsi trovare grazie alle testimonianze di altri anziché presentarsi per fornire la propria versione, può solo voler dire che neppure si sapeva di averla una propria versione. 

Eppure, a pensarci neanche troppo bene, punti fissi da cui partire ve ne sono sempre stati e con i trascorrere del tempo si sono consolidati, bastava non pensare il caporalmaggiore colpevole per trovarne. Ma tant'è che il "pensiero comune" ha additato il militare sin da subito, ora il massimo della clemenza che la maggioranza dell'opinione pubblica riesce a concedergli è l'ipotizzare per lui un ruolo di taciturna complicità. Ed è anche grazie al "pensiero comune", oltre alla poca amicizia ed alla molta ipocrisia, che in diversi lo hanno abbandonato, cosa normale che capita non solo agli indagati ma anche a chi nella vita entra in "sventura"; ad esempio "l'amico Paciolla" ha detto ai giornalisti che non lo vuol più vedere nemmeno "in fotografia", le amiche della moglie, che tanto bene parlavano della coppia (bella che più bella non si può), hanno detto ai Pm che loro ce lo vedono bene nel ruolo dell'assassino, e questo è anche il pensiero del padre di Melania mentre la madre, anche lei un tempo dolce col genero, ora lo esorta continuamente a dire quanto sa perché, in caso contrario, è meglio resti in carcere. Ma se davvero non sapesse nulla più di quanto riferito? Se davvero la sua unica colpa fosse quella di aver usato l'orgoglio e, per non darla vinta alla moglie, di aver atteso troppi minuti prima di telefonare? E se le cose fossero per come appaiono in concretezza e non per come le si vogliono far apparire in teoria? Perché a ben guardare dopo qualche settimana apparivano fin troppo facili da decifrare, bastava credere al Parolisi, bastava credere che Melania Rea fosse andata davvero dalle altalene al monumento. Insomma, quella è la strada indicata dal Parolisi (e per tutti è la più sconveniente), ma cosa cambiava in sostanza se ne avesse indicata un'altra più corta? Avrebbe dovuto telefonare prima? Perché se è stato l'orgoglio a non farlo chiamare?

Ora i legali del militare sostengono che quelli del Ris hanno individuato due impronte di scarpa, impronte formatesi grazie al sangue trasportato sul ballatoio del chiosco di Ripe. Di una però la procura ne conosceva l'esistenza sin dall'inizio, è inserita negli atti da loro portati ai gip, e già questa dimostrava la presenza di un estraneo al momento dell'omicidio. E nessuno può credere che gli analisti di Roma non abbiano almeno anticipato ai Pm che corrispondeva ad un piedino e non ad un piedone. E nessuno può credere all'avvocato Gionni che dice non si sa se la sostanza sia sangue o meno. Per essere credibile dovrebbe dare un'alternativa al rosso che ha marchiato il ballatoio del chiosco, non è stato trovato in una zona in cui quel colore abbonda, e non fare come quando si parlò dei capelli. Ricordo che in quella circostanza smentì ciò che poi si rivelò essere la verità dicendo che l'unico capello trovato su Melania era su un piede. Ed io ogni volta che parla mi chiedo a che gioco stia giocando. Per tornare alle indagini c'è da credere che se gli inquirenti non fossero partiti dalla sicura colpevolezza del marito ma, provando a credergli, da quanto lui aveva dichiarato e dalla sua conseguente innocenza, in fondo è quanto avrebbero dovuto fare dato il loro gran parlare di gradi, trecentosessanta se non sbaglio, anche in base a quell'impronta non avrebbero tralasciato altre piste alquanto elementari. Perché seguendo Melania nelle fasi raccontate dal marito, ed in quelle successive di cui avevano conoscenza, si potevano accorgere subito di avere tre tronconi da incastrare assieme. Tre tronconi che sono ancora lì, pronti per essere uniti.

Il primo parte dal momento in cui la coppia è arrivata al pianoro e finisce con l'allontanamento di Melania, il secondo riguarda il suo cellulare, parte dal primo squillo arrivatole e finisce nel pomeriggio del ritrovamento, il terzo riguarda quanto trovato sul corpo della vittima e nelle sue immediate vicinanze. Per dare un senso compiuto e credibile a questi tronconi basta aggiungere quanto si sa essere accaduto nei momenti successivi alla scomparsa. Quindi nella prima trance (l'allontanamento dalle altalene) va inserito il cane molecolare che fila al monumento ai caduti senza che nessuno abbia detto al proprietario quale direzione avesse preso la moglie del militare (finendo il tutto con le parole dell'istruttore che ha dichiarato essere impossibile il cane abbia seguito vecchi odori). Nella seconda si inserisce il telefonino trovato a pochi metri dal cadavere, in cui ora sappiamo non esservi tracce estranee (solo quelle di Melania e della figlia). Nella terza trovano posto alcuni strani dna e le due impronte di scarpe insanguinate, inizialmente bastava fare un piccolo spazio anche solo ad una impronta femminile. Questa è la base sicura da cui partire perché i tre dati sono inconfutabili e quindi devono trovarsi sia nella ricostruzione dell'Accusa sia in quella della Difesa.

Ma sappiamo che stranamente i Pm nella loro ricostruzione non hanno inserito il fiuto del cane, ipotizzando un'inaffidabilità dell'animale nonostante non si sia mai perso in percorsi alternativi ed anche ripetendo la ricerca in vari orari, in giorni successivi, imperterrito ogni volta abbia seguito la strada altalene-monumento. Poi sappiamo che il problema del cellulare i Pm lo hanno scansato a priori lasciando ipotizzare ai periti del Ros che a Ripe, il luogo dell'omicidio, dalle 14.53 alle 14.56 fosse in una posizione diversa da quella in cui poi è stato ritrovato. Così pensando hanno dovuto però trovare il modo di spostarlo successivamente, per questo supponendo sia stato il "telefonista anonimo" (che chissà com'è non si riesce ad individuare) ad averlo raccolto e poi gettato in altra posizione in modo da fargli riprendere "campo" e scaricare tutte le chiamate ricevute. Il tutto perché dal punto in cui era situato, al ritrovamento del corpo, la cella 451, che gli ha passato le chiamate dell'amica negli orari suindicati, nelle prove dei tecnici è entrata in funzione una volta su nove e mai per prima o per seconda (mentre entrambe le telefonate del 18 aprile l'hanno agganciata due volte su due). Infine sappiamo che il dna femminile presente sotto l'anulare sinistro è stato considerato, al pari del cane, irrilevante in quanto, a loro modo di vedere, depositatosi da tempo immemore e mai lavato. Sappiamo che gli altri dna maschili hanno fatto anche una fine peggiore e sono stati deprezzati o considerati merce scaduta. Ed anche l'impronta di scarpa, che si dice essere due, per i Pm non ha avuto alcun valore, ed al pari delle formazioni pilifere non è stata mai considerata.

Perciò non è vero non vi fossero punti fissi da cui partire, è vero che la ricostruzione delle varie procure non ha mai tenuto nel debito conto questi "punti fissi", preferendo sbizzarrirsi con la parte teorica piuttosto che con la pratica. Hanno preferito aspettare le intercettazioni, utili più al gossip, le perizie dei Ros e del patologo e su queste basarsi piuttosto che portare avanti da subito un'indagine che contemplasse anche altre persone. E che questi fossero punti fissi da non scartare doveva risultare ovvio anche a loro già dai primi giorni, al limite dalle prime anticipazioni. Per cui fin dall'inizio non potevano e non dovevano esentarsi dal pensare che almeno una donna fosse presente alle casermette, dna anulare ed impronta scarpe (ma anche abbassamento volontario pantaloni), e che forse una donna l'avesse fatta salire in auto all'altezza del monumento (volente o nolente), fosse sola o in compagnia di un uomo.

Questo perché le probabilità che il telefonino fosse stato spostato dal telefonista anonimo erano nulle anche senza la recente scoperta della mancanza di impronte estranee. Ed erano nulle perché se alle 14.56 fosse stato non nel punto in cui si è trovato ma dove i tecnici dicono poteva ben agganciare la 451, quindi spostato all'esterno della dinamica omicida (e più che una risposta peritale il loro è stato un modo di dire perché anche da quel punto in percentuale poteva collegarsi a quella cella solo nel 30% delle chiamate), e li fosse rimasto dopo l'omicidio, non avrebbe smesso di squillare alle 19.10. Per quale motivo se si trovava in una zona "coperta dal campo" perdere la linea? Perché in quella zona sì ed in quella in cui si è rinvenuto no? Pertanto era già chiaro che nessuno l'avesse toccato. Quindi, in base a questo, è molto più facile che Melania dalle 14.53 alle 14.56 fosse al pianoro, dato che le due telefonate, entrambe agganciate con la 451 (al monumento si aggancia solo quella cella), corrispondono al 100% netto, e non a Ripe dove una telefonata agganciata su nove chiamate, il dato ottenuto dai tecnici effettuando prove nella zona in cui si è consumata la dinamica dell'omicidio, vale solo un 11% lordo.

Per cui, se si vuol cercare la verità, dopo essersi liberati la mente dal gossip e dai pregiudizi, è da questi punti fissi che occorre partire: "Melania era al pianoro, Melania è salita in auto con una donna ed una donna era presente al momento dell'omicidio, l'abbia commesso o meno". Questi sono gli unici dati che possono portare alla scoperta dell'assassino. In caso contrario, continuando nella direzione intrapresa fatta di teoria e perizie di parte, non si uscirà dal labirinto e si resterà ancorati ad una domanda che può dar adito a mille illazioni, a centomila indagini, ma che non ha, e non troverà mai, risposta: "Dov'era Salvatore Parolisi fra le 14.40 e le 15.30 dato che nessuno lo può collocare al pianoro e, allo stesso tempo, nessuno lo può collocare sul luogo dell'omicidio?"



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495 commenti:

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Mimosa ha detto...

Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico. (Erasmo da Rotterdam)

Alessandro ha detto...

Marika ha detto...

si certo anche due giorni prima, magari una settimana prima....

scusa,mi espliciti il senso di questo tuo commento ?

Marika ha detto...

Alessandro il senso è che non credo al fatto che melania abbia potuto dare appuntamento a qualcuno nè il giorno prima nè una settimana prima nè un minuto prima, perchè non è normale nè consono a quello che sembra il carattere di melania che essa abbia fatto qualcosa all'oscuro del marito e che per parlare con qualcuno potesse farlo organizzando una gita al parco con il marito comunque vicino a lei.
e con la figlia che poteva aver bisogno di lei.
quindi posso credere che si sia allontanata per andare al bagno, ma non che questa fosse una scusa per andare all'incontro di qualcuno a cui aveva pure dato appuntamento il giorno prima.
non mi pare logico.
ma poi ripeto posso essere strana e illogica io e fortemente limitata a tutte le possibilità.
Marika

Mimosa ha detto...

@ MARIKA
Ho inserito queLLa citazione in risposta al tuo precedente commento dove dicevi: “appuntamenti così non saprei prorio perchè e a chi darli....”.
Quindi volevo intendere che noi non possiamo sapere cosa faremmo noi se fossimo al posto di altri …

Ognuno interpreta il proprio ruolo nella vita e la vita è (quasi) sempre una “recita” … finché non incappiamo in un “incidente” che manda tutto a carte quarantotto e svela cose magari innocenti per noi ma su cui altri ricamano “cattivi pensieri”.

Tutto qui.
Mimosa

Alessandro ha detto...

del carattere di melania io personalmente so molto poco,non so tu
della natura dell'ipotetico incontro non so nulla
della persona coinvolta neppure e tantomeno dell'importanza della materia in questione
quindi,scartarlo a priori è illogico,a parer mio
seconda riflessione, personalmente evito di pensare a quanto possa essere logica o meno per me un'azione,perchè,grazie al cielo,non sono tutti come me.se tutto fosse razionalità e prevedibilità le casisticge dxei decessi si dimezzerebbero,purtroppo non è così

Alessandro ha detto...

buona notte a tutti..risponderò domani

Marika ha detto...

alessandro e mimosa, io ho parlato per me.
è vero non possiamo essere nella testa delle persone e meno male.
però io reputo melania una persona normale, una persona che amava anche il marito e che era molto riservata, non aveva mai dato di matto.
poi alessandro tu dici: non so nulla del carattere di melania (io so quello che di lei si racconta e mi faccio un'idea), non so della natura dell'incontro, non so della persona coinvolta e dell'importanza della materia dell'incontro.
ma senza ipotizzare nemmeno per un attimo proprio queste cose, come si può pensare alla concreta possibilità di organizzare un così strambo appuntamento?
io questa ipotesi non la condivido.
magari avete ragione voi.
non potrei che esserne compiaciuta.
Marika

alessandra ha detto...

Sono pienamente daccordo con Marika su quanto ha detto sulla legittimità delle indagini dello zio di Melania e sulle loro apparizioni in tv.

Leggendo i vostri post vorrei fare alcune osservazioni. Ho letto che lo zio di Melania ha trovato quei file sul computer del padre di Melania che erano stati buttati. Parolisi per non lasciarli in vista sul computer del suocero li aveva buttati. Ma poichè lo zio è esperto di informatica è riuscito lo stesso a recuperarli. In questo senso lo zio ha fatto un ottimo lavoro che avrebbe dovuto fare la polizia. Si sapeva infatti che Parolisi usava il computer del suocero.
Non credo che questo sia gossip nè per quanto riguarda i messaggi tra Parolisi e Ludovica che sono indicativi del clima emotivo, nè tantomeno riguardo al ritrovamento di foto compromettenti di allieve e istruttori che aprono un altro scenario e possibile movente che potrebbe addirittura coinvolgere altri.

Apprezzo in gran parte questo blog ma continuo comunque a pensare che i commenti troppo pesanti sui familiari di Melania siano estremamente fuori luogo e di cattivo gusto quanto e più di quelli troppo giudicanti su Parolisi che fino a prova contraria non è ancora da considerarsi colpevole. Questo tipo di commenti sono proiezioni di problemi personali di chi li fa.

Sono daccordo sul fatto che ci si è concentrati troppo sul quesito Ripe o Colle tralasciando i punti fermi che ci sono.

Non so perchè ma continuo a pensare che Melania non sia stata uccisa a Ripe ma portata lì in un secondo tempo.

Saluti

Mimosa ha detto...

Scusa ALESSANDRA, ma forse hai colto solo "alcuni" post ... non mi pare che sia orientamento diffuso fare commenti malevoli sui familiari di Melania né "giudicanti" la colpevolezza del marito ... anzi ....

Non è carino il tuo pensiero: "Questo tipo di commenti sono proiezioni di problemi personali di chi li fa."
Cosa vorresti dire?

La tua ipotesi che Melania non sia stata uccisa a Ripe ma portata lì in un secondo tempo è smentita dal medico legale ma potrebbe anche essere ... in questo caso il portarla là avrebbe un significato preciso, o no? secondo te?

Mimosa

Anonimo ha detto...

@Alessandro, @Marika.

dato che i cani al Colle hanno fiutato una traccia di Melania fino al Monumento, e che poi il cadavere è stato ritrovato a Ripe, qualcuno ce l'ha portata.
Se pensiamo che il marito non avesse il tempo materiale per compiere un omicidio e ripulirsi, vuol dire che è stato qualcun altro.
Concentrandosi sull'ipotesi del qualcun altro, anche perchè sull'ipotesi che sia stato il marito si sono già spesi fiumi di inchiostro,
tenendo per buona la ricostruzione degli inquirenti che non ha trovato elementi di conferma ad un rapimento,
si ipotizza un incontro casule/barra appuntamento.
Sull'incontro casuale, è più difficile applicare un ragionamento: si cade nell'infinito abisso del possibile.
Sull'appuntamento, ci si domanda con chi e perchè possa essere accaduto.

Io personalmente sono portata a valorizzare l'ipotesi di un impegno stretto nei tempi ma non rimandabile causa l'imminente partenza dei due,
sono una libera professionista e vi dò per certo che nei pressi di Natale Pasqua e delle vacanze estive, i miei clienti subiscono l'effetto "fine-del-mondo-imminente", e generalmente vogliono la chiusura dei progetti in corso, o di punti fermi degli stessi, entro tale data.
Sono quindi portata a trovare normale che tutto quel che si è rimandato fino a quel momento, debba essere liquidato prima della piccola "fine-del-mondo".
E qui eravamo sotto data per la partenza di Pasqua.

La seconda cosa che volevo sottolineare, è che vi stavate scervellando sulla segretezza di tale incontro data la antura di Melania così limpida etc., quando potrebbe essere stato:
1) un appuntamento che non aveva motivi di restare segreto al marito
2) un appuntamento con qualcuno che non aveva motivo di essere nascosto al marito
In questo caso, Salvatore saprebbe più o meno su chi indirizzarsi (e secondo me, sa).
3) un appuntamento che è stato ingenuamente nascosto perchè non presentava caratteri di criticità nella relazione col marito, quindi dirglielo era ininfluente. Con un'amica che volesse piangere sulla sua spalla, ad esempio, Melania avrebbe insistito per andare sola.
4)un appuntamento estemporaneo. e qui, senza gli sms di Melania, brancolo nel buio.
T.

Rita ha detto...

@TUTTA LA SQUADRA

http://www.youtube.com/watch?v=d4Wzr_u5x4Y&feature=watch_response

Per rinfrescare la memoria e avere vs. opinioni su questo aspetto, già analizzato - in maniera un po’ sibillina - una ventina di giorni fa da me e Massimo.

Vorrei sottolineare:
a- tutto il primo minuto del video: SP è impacciato. Per raccontare una cosa molto semplice e apparentemente innocua, ci gira e ci rigira intorno. Gli si strozza la voce in gola e sottolinea ben due volte che la notizia dell’sms l’ha avuta dagli inquirenti e non da Sonia. Che bisogno c’è di sottolineare questa cosa ben due volte?

b- Dal minuto 2:50 in poi. Notate la smorfia di SP quando Sonia parla dell’sms. Se non c’è qualcosa sotto non ha proprio senso quella smorfia. Fuori luogo. Senza logica.

Nulla avviene per caso!
r.

Marika ha detto...

Bungiorno a tutti
@ T
l'ipotesi di un appuntamento probabilmente noto al marito della vittima, rende inspiegabile perchè non lo abbia detto e perchè dovrebbe nasconderlo e quindi perchè si sia inventato la storia del "vado al bagno" quando poteva dire "è andata con ...".
in questo caso, nascondendo si rende complice del delitto, quindi se si dichiara innocente o è vero quanto dice oppure dovrebbe cominciare a parlare.
@Rita
io mi domando perchè uno dovrebbe rilasciare interviste ambigue e compromettenti?
Marika

FALCO ha detto...

@MARICA
I tuoi interrogativi evidenziano che non conosci i fatti e le opinioni sugli stessi, già espressi e valutati in precedenza.
Per esempio, vai a leggere, dall'inizio quanto a scritto Mercutio, ed anche, di riflesso Enrico. Dopodichè interverrai con più cognizioni.
Distinti saluti.
FALCO

Marika ha detto...

Falco, ti ringrazio per il suggerimento, ma se allude all'ipotesi del sequestro o dell'esecuzione di gruppo, credo che lei, visto che legge tutto e conosce i fatti, si ricordi anche del mio pensiero in proposito.
Marika

rita ha detto...

@Marica

Vedi Marica, non è che una persona di proposito rilascia interviste ambigue e compromettenti, ma se si impara a leggere "tra le righe", la gestualità, le reticenze, i lapsus, le libere associazioni di idee, quello che invece di mostrare si "esibisce" ... beh, puoi credermi, si capiscono tante cose, soprattutto quelle non dette.
r.

Marika ha detto...

si Rita, è vero. ma i sospetti devono tradursi in concretezze e credo che su questo siamo daccordo tutti.

Anonimo ha detto...

@ Marika
Le tue considerazioni sono giuste.
Se ipotizzo che Salvatore sappia più di quanto abbia mai ammesso, ipotizzo necessariamente allo stesso tempo che nasconderebbe qualche segreto inconfessabile perchè peggiore dell'imputazione per omicidio, ma potrei ovviamente sbagliarmi.
Certo che la sua strana frase intercettata "è meglio.. anche a livello di carcere.." mi porta a sospettare che, più di un suo depistaggio campato per aria, lui stesse mettendo sul piatto della bilancia l'opportunità di parlare ed evitare il carcere per l'omicidio, ma farsi comunque il carcere per una colpa peggiore, o non parlare e farsi il carcere per l'omicidio.
Quale colpa può essere peggio dell'omicidio, all'interno di un carcere?
Una colpa che gli altri detenuti, esiste un codice d'onore anche tra i criminali, non accetterebbero?
Una colpa che lo esporrebbe ad una vita difficile all'interno del carcere o ne potrebbero causare la condanna a morte all'interno dello stesso?
Una colpa che lo tirerebbe fuori dal carcere ma che lo esporrebbe alla vendetta inesorabile ed implacabile di ..?
Certo, Salvatore potrebbe anche non sapere niente per davvero di chi possa avere incontrato Melania, però ci si scontrerebbe con il carattere così ben descritto di lei, che non aveva segreti nè per lui nè per nessuno.
Se teniamo fermo questo punto, o lui sapeva, o l'incontro è stato casuale, o estemporaneo, o deciso sul momento.. tramite quegli sms introvabili.
Se dai tabulati risulta che all'ora X solo Sonia le avrebbe spedito dei messaggi, bisognerebbe rivedere la posizione di questa persona, e risalire assolutamente al testo di quegli sms per escluderla o includerla dal quadro indiziario.
E parlo di Sonia anche per la sua stessa intervista "aspettiamo Sonia e POI andiamo.."
Aspettiamo dove? Al pianoro?
Leviamoci questo dubbio, non è neanche giusto che qui dentro o altrove si continui a parlare di una persona che inciampando sulle parole magari si è solo espressa male (a nostra discolpa, molto male, anzi pessimamente).
T.

Marika ha detto...

T sei riuscita ad esprimere proprio quello che intendevo.
il problema degli sms riguarda appunto il loro contenuto e se gli inquirenti si sono messi a cercarli, dimostrano di averne interesse, a quali fini però non sappiamo.
io della sig.ra sonia non dubito però.
ognuno ha il suo pensiero.
quanto alla possibilità che parolisi si esponga a rischi per se o altri confessando ciò che si presume non abbia voluto dire o potuto dire, ebbene ho espresso anche io cosa ne penso, ma c'è sempre la possibilità e gli strumenti per proteggerlo, volendo.
Ciao
Marika

Anonimo ha detto...

@Marika
Detto tra noi, Marika, quella donna non ce la vedo in una azione delittuale.
Credo che Sonia sia solo una persona, come tante, dotata di scarsa razionalità espositiva: ha fatto un pasticciato minestrone tra quel che è venuta a sapere da Salvatore, le sue impressioni e le sue considerazioni personali. Al punto da mimare un discorso diretto di quel che avrebbe affermato Melania, quando lei in teoria non era nemmeno presente.
L'intervistatrice avrebbe dovuta condurla a dire chiaramente solo ciò che sapeva per conoscenza diretta, e questo non è stato fatto: mi auguro l'abbiano invece fatto gli inquirenti.
Del resto la stampa sta campando sulla non razionalità espositiva delle dichiarazioni dei vari testimoni, sulle impressioni di antipatia o simpatia espresse dai vari opinionisti.
E in un caso di omicidio bisogna basarsi sui fatti, non sulle impressioni personali.
Quindi, per tirare fuori per sempre questa persona dall'ambiguità delle dichiarazioni che lei stessa ha rilasciato pubblicamente, non c'è come trovare il testo di questi strabenedetti sms.
Che potrebbero indirizzarci sul vero colpevole escludendo gli attuali sospettati, oppure rinforzare il quadro indiziario, o essere del tutto ininfluenti alla risoluzione del mistero di questo delitto.
Ma finchè non si rintraccerà il testo di quel che è stato cancellato, non è nemmeno giusto soffermarsi sulle impressioni personali.
T.

Anonimo ha detto...

E' stato detto che, visto il carattere di Melania, difficilmente avrebbe preso un appuntamento all'insaputa del marito.
Di Melania noi non conosciamo il carattere, ma quello che amici e familiari ci hanno raccontato di lei. Ci sono però alcuni fatti:
durante la gravidanza è tornata dalla famiglia, e dunque si è allontanata per un lungo periodo dal marito;
quando il suo matrimonio è stato messo in pericolo da Ludovica, con grande coraggio le ha telefonato per mettere le cose in chiaro, e non credo che prima di chiamarla avesse chiesto il permesso al marito;
altre volte ha lasciato che fosse il marito ad occuparsi della bambina, ci sono diverse foto e filmati, da quello della settimana precedente in cui è Salvatore a giocare sulla altalene con la bambina, a quello delle telecamere del supermercato in cui la bambina è in braccio al papà.
Ciò che voglio dire è che emerge il quadro di una donna moderna, forte, innamorata del marito ma non sua succube, una donna che avrebbe potuto tranquillamente prendere un appuntamento, all'insaputa di Salvatore, se questo fosse servito per avere dei chiarimenti a tutele del proprio matrimonio. Forse doveva decidere della sua vita matrimoniale futura e dunque non poteva andare all'appuntamento chiarificatore con il marito e neanche con la bambina.
Da qui il possibile appuntamento non quando Salvatore era al lavoro, ma quando poteva tenerle la bambina.
Se siamo qui per ipotizzare qualcosa di diverso rispetto al marito omicida (ipotesi per la quale è inutile che perdiamo tempo, ci stanno pensando già gli inquirenti), l'unica alternativa possibile è che Melania si sia spostata dal Colle a Ripe con qualcuno che conosceva (o vogliamo riconsiderare il maniaco qualunque che passava di là?).
Ecco allora che dobbiamo domandarci: con chi il possibile appuntamento? Per quale motivo?
Tiziana

Mimosa ha detto...

@ T.
Come non essere concordi ad aspettare di scoprire (se ce lo faranno sapere) i testi dei messaggini cancellati … e soprattutto quelli mandati da Sonia per non dire dell’importanza degli ultimi …
Se la Procura di Teramo non trova il tecnico giusto lo chieda ali colleghi di Taranto … lì sì che in breve tempo li hanno trovati e anche li hanno trascritti e pare siano più di cinquemila sms (in entrata e in uscita)!

Mimosa

Rita ha detto...

@T
Detto tra noi T neanche io ce la vedo in una azione delittuale.
Però vedo, e non è un impressione personale, ma sono dati di fatto: la sig.ra dichiara in TV di aver continuato a chiamare anche dopo, e non l'ha fatto; che SP quando Sonia parla dei messaggi inviati alla moglie fa una smorfia di disappunto - e non è un'impressione - ma è una smorfia di disappunto... quindi per me queste non sono impressioni, sono fatti reali, tanto per citarne due. Che per cogliere magari bisogna avere un occhio un attimino più allenato. Tutto qui. Ma non è questione neanche di simpatia o antipatia...io personalmente non conosco nessuno delle persone coinvolte. La necessità di sottolineare alcuni atteggiamenti viene soltanto per fornire ai colleghi di squadra ulteriori spunti di riflessione.

Anonimo ha detto...

Ho riflettuto a lungo.
Per me C'E DEL MARCIO IN DANIMARCA.

E con questo ... ho detto tutto !

http://www.youtube.com/watch?v=MLABdlCqE4U

scusate l'OT ma penso che sate tutti spiritosi abbastanza per capire che ogni tanto un piccolo break ci vuole.

saluti
ENRICO

FALCO ha detto...

TIZIANA E ALTRI
Se Melania fosse andata all'appuntamento all'insaputa del marito, egli non l'avrebbe seguita ASSENtANDOSI dalle altalene, e per questo NESSUNO l'avrebbe visto.
Melania all'appuntamento c'è andata d'accordo col marito, per cercare di convincere qualcuno che, quello di cui era venuto a conoscenza, ed in cui il marito era coinvolto, non lo avrebbe mai svelato.
Non è stata creduta e, quindi, tutto quel che segue........
FALCO

Anonimo ha detto...

Falco,

è inutile insistere.
lo ripetiamo da giorni e giorni che Parolisi DOVEVA per forza SAPERE dell'appuntamento ( la crisi di panico ne è una delle prove...)e che è questo il motivo del suo silenzio ( se parla deve fare i NOMI !)

Ma, chissà perchè, questa è una eventualità che molti non condividono

saluti
ENRICO

Marika ha detto...

ciao Enrico, io non la condivido per due ragioni prevalenti:
1) uno non fa i nomi quando dietro c'è la mafia ad esempio;
2) esiste il trattamento speciale per i collaboratori di giustizia.
spero di avere chiarito il mio punto di vista senza creare equivoci e senza che si pensi che non rispetto le altrui idee.
Marika

Anonimo ha detto...

Marika
potrebbe trattarsi di "nomi " non necessariamente legati ad un giro così importante da prevedere il trattamento speciale per i collaboratori di giustizia ma di "nomi"sufficientemente "grossi" da spaventare Parolisi e da consigliarlo a tenere chiuso il becco..

ENRICO

Marika ha detto...

e mi fai un esempio?
Marika

Anonimo ha detto...

@Marika
.. tale Laura Titta uscì dalla stessa caserma.. ed era un tipetto molto vendicativo.
chi ci dice fosse l'unica?
T.

Anonimo ha detto...

O_O
non saprei dirti... non faccio pate del "giro"

Scusami per la risposta scherzosa ma davvero non ho capito la domanda
ENRICO

Marika ha detto...

e pure io non riesco a capire chi potrebbe volere così male a parolisi e perchè?
Marika

Anonimo ha detto...

marika

mi sembra ovvio che tu non riesca a capirlo così come non può capirlo nessuno di noi visto che, fortunatamente, non siamo implicati in questa losca vicenda

ENRICO

Alessandra ha detto...

Rispondo alla domanda di Mimosa

Nessuno ha visto Melania e Parolisi nè a Colle nè a Ripe. I cani molecolari hanno seguito le tracce dalle altalene fino al monumento. Melania lì deve essere salita in macchina con qualcuno che conosceva ed è andata volontariamente o involontariamente da qualche parte dove è stata uccisa. E' stata portata a Ripe successivamente quando già era morta. Forse il luogo dove è stata uccisa Melania aveva a che fare con l'assassino e quindi è stata spostata e fatta ritrovare da un'altra parte.

La messa in scena sul corpo non è un depistaggio ma un "messaggio" preciso per Parolisi che conosce ed è coinvolto nel segreto che Melania aveva scoperto e per cui l'anno uccisa. Il "messaggio" parla di droga ( siringa ecc..) e di sesso ( slip abbassati). Nella caserma è stata arrestata subito una soldatessa per droga e c'è un'indagine su festini a sfondo sessuale. Ora pare anche foto di 2 istruttori con 2 soldatesse nel pc del padre di Melania usato da Parolisi. In più pare che Ripe sia un posto di scambi di coppie. Non c'è nulla di certo ma si possono fare molte ipotesi e collegamenti.

Anonimo ha detto...

@Alessandra
gli inquirenti escludono lo spostamento del cadavere.
E' appurato il fatto che, analizzando il terreno e facendo le verifiche del caso, sia stato dimostrato dai periti che la ragazza sia stata uccisa proprio là dove è stata ritrovata.
Se non si tengono i punti fermi riguardanti i fatti, ciò che è stato più che ampiamente confermato dalle analisi senza ombra di dubbio, e i fatti accertati sono quattro cose, se prescindi da quelli, le illazioni sono campate per aria.
Per quanto riguarda i messaggi insiti nello staging, invece, sempre che un messaggio ci sia, la di plausibilità.
T.

Anonimo ha detto...

la tua idea ha connotazioni di plausibilità. ovvero "pò esse".

mi si era mangiato il testo.
T.

Manlio Tummolo ha detto...

Interessante l'osservazione di Alessandra sul "messaggio" dato a qualcuno. Ricorda ciò che Gian Battista Vico, non a caso napoletano, scrisse ne "la Scienza Nuova" a proposito di quelli che potremmo chiamare "geroglifici pantomimici", ovvero un gesto che si fa con l'intero corpo per indicare ciò che è avvenuto o ciò che avverrà, un gesto corporeo con un significato complessivo ed intuibile immediatamente da chi lo osserva.

Mimosa ha detto...

@ ALESSANDRA
(ti ho letto solo ora) scusa ma a quale mia domanda ti riferisci? forse hai confuso i nick?
Non ricordo di avere fatto recenti domande ...

Del resto, non ho forse più volte scritto che secondo me nell'apparente depistaggio si nascondeva un messaggio per il Parolisi?

Inoltre ho sempre ritenuto che "il luogo dove è stata uccisa Melania aveva a che fare con l'assassino", che per me erano le Casermette, però.

Se non ero io la persona a cui tu riferivi, ignora la risposta.

Mimosa

Alessandra ha detto...

a mimosa

Scusa mimosa e scusate tutti, non ho molto tempo e a volte leggo in fretta e non sono molto precisa. Sicuramente non scrivo mai per criticare nessuno di voi in particolare ma solo per cercare di capire, se ho dato un'impressione errata mi scuso.

saluti a tutti

Marika ha detto...

faccio questa ipotesi (così cerco di chiarire cosa intendo quando parlo di assassinio ad opera di due complici):
melania e salvatore sono stati prima al colle e poi hanno deciso di andare alle casermette per avere un momento di intimità.
quindi:
ore 14.20 arrivo al colle, dopo aver passato qualche minuto alle altalene fanno una passeggiata fino al monumento a piedi e poi lì il marito le dice di andare alle casermette. sono le 14.30/14.40.
giungono a ripe alle 14.50-15.
avviene l'agguato a melania ad opera del complice, mentre salvatore ritorna al colle (15.20 circa) e inscena la scomparsa.

Marika

Anonimo ha detto...

Caspita che ricostruzione!
Per essere logisticamente possibile lo è, spiegherebbe la presenza di Parolisi al colle e il contemporaneo omicidio di Melania, certo bisogna ipotizzare sia la presenza di un complice sanguinario, un killer prezzolato o cointeressato, che la precisa volontà di Salvatore di lasciare orfana di madre sua figlia.
T.

Marika ha detto...

Il complice? qualcuno che avrebbe subito lo stesso ricatto.

questa ipotesi è solo sostenuta dalla volontà di far combaciare i dati in mio possesso, ma non credo affatto che parolisi sia colpevole.

Marika

Alessandro ha detto...

è una valida ricostruzione,Marika,forse un po' stretta con i tempi

Mimosa ha detto...

Alessandra (che saluto e a cui con simpatia raccomando tranquillità nel leggerci) deve essere telapatica, perché adesso ho davvero domande da porre alla SQUADRA.
Rispolvero le stesse che ho offerto alla vostra attenzione almeno un paio volte e a cui nessuno ha tentato una risposta, almeno per farmi togliere questi chiodi dicendomi che sono irrilevanti, inconsistenti, fuori da ogni contesto …

Premetto che in questi giorni, con la ripresa dei programmi (seri) dopo la pausa estiva, ho percepito un clima molto scettico sulla reità del Parolisi e una tendenza da parte di qualche opinionista mediatico (tv e carta stampata) a ricondurre qualche sospetto intorno all’ambiente della caserma o comunque militare, sia come movente sia come autori, escludendo anche “complicità” a carico del caporalmaggiore.
Ad ogni modo sembrano molto serrate le inchieste interne sui “sistemi” di addestramento e verrà interrogato anche il Parolisi. Il tutto è condotto dalla Procura Militare di Roma.
Quindi rilancio.

Richiamandomi alle mie ipotesi A) e B), in tal caso le unificherei, pensate che le ragazze in mimetica viste sconvolte in paese la sera stessa possano entrarci nella vicenda?

Ricordo che erano in compagnia di un uomo “anziano”. È il “telefonista”? NON “pentito”, ma solo desideroso di far trovare il corpo … perché?

E perché telefonare al 113, pronto intervento, e non al 112, carabinieri? Nei miei ragionamenti sui comportamenti altrui, faccio sempre confronto con me stessa: se trovo un cadavere (spero mai) chiamo i carabinieri non la polizia, mah …

Inoltre, dopo aver risentita tante volte la registrazione della telefonata, sono sempre più sicura che la voce ad un certo punto dica “non so come si dice in dial … ma ci sta nu corpo pe’tterra”, cioè io percepisco “in dià…/ dial …” come se volesse dire “come si dice in dialetto?” e infatti poi mette giù il resto in forma dialettale. Perché solo questa parte è in dialetto stretto? E perché voleva dirlo in dialetto? non poteva continuare come aveva iniziato?

Per ultimo, ripropongo quest’altra mia riflessione sul «ciao» finale. Ci si saluta così anche tra colleghi … o tra superiore in grado a inferiore … come se il telefonista si sentisse ‘collega’ (o ex) o ‘superiore’ dell’operatore del 113...

Grazie, se qualcuno vorrà porre un minimo di attenzione.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Scusa Marika cosa vuoi dire quando non credi affatto che Parolisi sia colpevole ? Se vanno alle casermette e qualcuno uccide la moglie lui che fa ? Fuma una sigaretta mentre la moglie sta morendo? Parla al telefono ? Dorme in auto con la figlia poi si sveglia : la moglie e' in terra mezza nuda e totalmente morta ..... Allora va a San Marco a inscenare tutta quella pantomima.....
O forse tu credi che lui non e' colpevole del fatto omicidiario in se'?
E per credere all' assassino ricattato da Melania .....A meno che non vengano provati legami di SP con la camorra della zona da dove proviene per traffico di droga
Wide

Anonimo ha detto...

@mimosa
non so se tu mi includa o meno nella squadra, comunque già che ci sono, proverò a dire la mia.
Prima di tutto, nel dopovacanze ci sarà anche un clima molto scettico sulla reità del Parolisi, ma sta di fatto che alla data di oggi si sostiene che il depistaggio l'abbia messo in atto lui, dalle 18 alle 19 dello stesso giorno dell'omicidio. Alla faccia delle sue chiamate a Melania nello stesso orario.
Quindi mi sembra che il cappio non si allenti affatto, ma si stringa.

Se penso che le ragazze in mimetica viste sconvolte in paese possano entrare con l'omicidio?
certo che sì. E se proprio vuoi sapere cosa ne PENSO io ma non lo ammetterei mai, è che guarda caso il fatto troverebbe riscontro nelle dichiarazioni della sensitiva americana e anche di un'altra sensitiva, e, non ultimo, di quel famoso testimonio oculare dichiarato poi inattendibile, che vide Melania salire a bordo di un'auto con tre persone.
Che se nel caso di Sara Scazzi si dà tanto peso al sogno di un fioraio, non vedo perchè in questo caso un testimone (inattendibile ma preciso) non abbia voluto raccontare qualcosa che in effetti sa, ma non per esperienza diretta.

Telefonista: questo allo scoperto non vuole uscire: perchè? sicuramente non a causa di Mario Allocchi. Può darsi, come metti in evidenza tu, che il fingersi uno del posto adoperando un'espressione dialettale sia una pantomima ad hoc.
Due cose te le dò per certe: primo, non tutti fanno distinzione tra carabinieri e polizia. Non so se sia una questione regionale, ma mai ho sentito dire chi faccia cosa. Non vedo quale fosse il problema, nel chiamare l'uno o l'altro, 112 e 113 sono numeri contigui e interscambiabili.. se avessi trovato un cadavere, vorrei solo sbolognare la patata bollente a chiunque.
L'ultima cosa, il dare del TU, salutare con un ciao, non ci vedo stranezze.
Credo sia una questione di età: voce anziana vs/voce giovane dà del tu, giovane vs/anziano dà del lei.
T.

Mimosa ha detto...

Innanzitutto cara T. certo che fai parte della SQUADRA, ne fanno parte tutte le persone che commentano con volontà di cercare la verità ... e soprattutto di buona educazione!
Tutti i pareri sono accettati, le critiche alle persone che li esprimono no.

Detto questo, grazie della tua attenzione.

Concordo con te sulla sensitiva che però - guarda caso - erano tre ed anche sentite dai carabinieri, almeno una, e sul parallelo col "sognatore" di Avetrana.

Ciao.
Mimosa

Alessandra ha detto...

Vorrei spiegare perchè credo più a un messaggio che al depistaggio.

Se fosse un depistaggio sarebbe stato fatto proprio troppo male o da uno stupido ( e qui forse potrebbe rientrarci Parolisi che non ha mai dimostrato di essere una cima ) troppi elementi tutti troppo poco credibili: la siringa col sangue di un'altra persona, gli slip abbassati senza che ci sia stata violenza sessuale, le svastiche e gli altri segni fatti ore dopo come se non si sapesse che poi esistono le autopsie.

Se fossero dei messaggi per Parolisi per indurlo a non parlare si spiegherebbe la poca attenzione per la credibilità degli indizi che non dovevano servire a depistare ma a spaventare e anche il fatto che Parolisi poi non abbia parlato, forse in quei messaggi c'è qualche cosa che non allontana da Parolisi ma che si ricollega a lui. Qualche cosa che nessuno sa oltre a Parolisi e agli assassini di Melania con cui lui è collegato.

Sempre se questa ipotesi fosse vera sarebbe anche da considerare che Parolisi non sarebbe l'autore materiale dell'omicidio perchè non avrebbe avuto bisogno di lasciare messaggi a se stesso e forse:

- era presente, ha visto ed è scappato. Gli autori dopo hanno lasciato per lui i "messaggi"

- non era presente ma sapeva che Melania doveva incontrare qualcuno. Quel qualcuno l'ha uccisa e poi ha lasciato sul suo corpo i "messaggi" per Parolisi

-qualcuno poteva averla "presa" perchè quel qualcuno sapeva ( forse dallo stesso Parolisi? ) che Melania aveva scoperto tutto e minacciava di tirare tutto fuori mettendo tutti in difficoltà. Quel qualcuno poi ha infierito sul corpo per i motivi che sappiamo

In tutti e tre i casi l'omicidio sarebbe stato premeditato e non sarebbe d'impeto.

Se così fosse la vita sentimentale di Parolisi con Ludovica che era legata alla caserma non è quindi semplicemente gossip, ma è interessante perchè potrebbe aprire degli spiragli su un'altra realtà legata al sesso in caserma nel caso di indagini.
Parolisi forse ha cercato di inquinare le prove essenzialmente per non far brutta figura con la famiglia, ma contemporaneamente ha inevitabilmente coperto la realtà dei rapporti istruttori allieve che si incrocia forse con il movente sesso-droga del delitto.

Vorrei anche spiegare perchè mi sembra poco verosimile che siano andati subito a Ripe anche se forse faccio pure illazioni perchè non posso conoscere tutti gli elementi. Non conosco le perizie ma ho letto tutte le pagine dei gip e delle varie procure e non mi pare vi siano spiegazioni precise che indicano come luogo del delitto Ripe.

Semplicemente trovo molto strane tre cose:

- che nessuno li abbia visti andare e poi nessuno abbia visto Parolisi tornare da lì

- che per ben due giorni il corpo di Melania sia rimasto in un posto così frequentato da militari, coppiette, guardoni, ciclisti e cercatori di funghi vari senza che nessuno lo vedesse. Si è vero, il bar era chiuso ma i militari tutto intorno in quei giorni c'erano.

-La cella che aggancia i telefoni copre un'area ben più grande e non solo quel punto del bosco a ripe.

- Se il delitto è stato commesso in assenza di Parolisi nel bosco di Ripe perchè gli assassini avrebbero lasciato i "messaggi" infierendo sul corpo solo ore dopo? Forse avevano anche loro poco tempo? e dovevano procurarsi un alibi? O forse Melania non è stata uccisa lì ma è stata spostata e portata lì successivamente e per questo motivo la messinscena dei messaggi è stata fatta ore dopo?

Ma forse non è vero niente e mi sbaglio.
Un saluto

Anonimo ha detto...

MIMOSA delle 23,31

Risposte: Le ragazze in mimetica possono starci, anzi!

Vale la tua ipotesi B

Il vilipendio del cadavere è un depistaggio disordinato: NESSUN SEGNALE

Il telefonista è un pover'uomo, che per aver fatto una segnalazione di dovere civico, si trova inpantanato in un guaio, ed ora a solo paura. Il dare del "ciao" è solo un segno di saluto confidenziale, oggi usato, causa ignoranza, comunemente. Infatti un qualsiasi "vucumprà" ti saluta solitamente con un "ciao".

I massmedia, come dici, si stanno orientando verso la dubbia reita del Parolisi, è vero.

Le opinioni da noi espresse VENGONO LETTE e considerate da...molti.

Questa, l'utilità della SQUADRA, come l'ha definita Mercutio, che non leggo da parecchio.
Saluti a tutti, M

Marika ha detto...

Wide.
si! credo che parolisi non sia colpevole e sto cercando di costruirmi un quadro in tal senso.
la possibilità che melania sia giunta alle casermette con qualcuno che conosceva è altamente probabile.
come è probabile che l'assassinio, programmato per toglierla di mezzo, abbia richiesto la partecipazione di altri.
specie per attuare il depistaggio e la telefonata al momento giusto.
infatti, sul telefonista ho già espresso le mie perplessità e al momento penso che, se non centra con il delitto, deve assolutamente farsi vivo con le autorità. se non lo fa ha motivi che non sono la semplice privacy.
non deve andare in tv, ma deve contattare la p.g. o il p.m. o il giudice, anche se questo gli costerebbe una certa notorietà. il modellista che trovò Yara mi pare che abbia saputo gestire la cosa. perchè non dovrebbe farlo pure lui? al posto suo non mi sarei fatta tanti problemi.
comunque l'orma di scarpa potrebbe essere sua. visto che non è stato detto che tipo di scarpa era e non è stato nemmeno detto con certezza che sia di donna.
di sicuro chi ha toccato il telefonino di melania indossava i guanti, così come li indossava quando ha collocato tutti gli oggetti dello staging. quindi c'è stata una accurata preparazione del delitto a mio modo di vedere, pur rimanendo il delitto d'impeto quanto a movente.
Buona Giornata a tutti
Marika

Alessandro ha detto...

sul telefonista....la paura di restare invischiato nell'indagine può velere fino ad un certo punto....ora c'è un indagato, diventato poi "arrestato"...si parlava,gioni fa, di senso civico; sarebbe questo il momento di mostrarne un po'..sempre che il telefonista non abbia nulla da nascondere, cosa di cui ho sempre dubitato

Alessandro ha detto...

..tra l'altro non ha neppure toccato,spento/riacceso, spostato il cellulare
non ha lasciato impronte
quindi i casi son due :

1 è passato dal chiosco ed ha trovato il cadavere, tra l'altro senza opportunamente toccare nulla.

2 non è un intrepido scopritore e per toccare ha toccato, ma con guanti,quindi è parte della vicenda

Nel primo caso non vedo cosa dovrebbe temere.
come diceva opportunamente marika, chi ha scoperto il cadavere di yara ha gestito benissimo la cosa e mi pare anche che i media lo abbiano cercato molto poco

sul fatto che abbia lasciato lui l'impronta mi permetto di dissentire; il sangue era ormai asciutto, l'orma non può essere la sua

Anonimo ha detto...

ALESSANDRO

Il telefonista potrebbe avere mille ragioni, per non rivelarsi, senza necessariamente eseere collegato all'omicidio.
Potrebbe essere un contrabbandiere di sigarette, un cacciatore di frode, un guardone, od un nullafacente. Infine, potrebbe avere la fobia della giustizia.
M

Alessandro ha detto...

certamente potrebbe avere mille ragioni,M, non sostengo che sia necessariamente colpevole
ma mi chiedo...un guardone un contrabbndiere o un cacciatore di frodo in mezzo alle esercitazioni militari ? a un km dal poligno e con sentinelle sparse quà e là ?onestamente non mi convince,poi può essere tutto,per carità.
poi ricordo un aprticalare della telefonata " ci sta un corpo "..non una donna...lo ha visto davvero ?

Marika ha detto...

e se si è deciso a fare la telefonata solo dopo due giorni?
Marika

Anonimo ha detto...

MARIKA

Il telefonista ha trovato il corpo nella stessa giornata della telefonata, fatta dopo essere arrivato in città e trovato un telefono.
QUINDI NON HA ESPETTATO DUE GIORNI.
M

Mimosa ha detto...

... se invece era implicato in qualche modo, ha aspettato due giorni per un motivo preciso (su cui si potrebbero fare solo ipotesi).

Ricordiamo che il giorno dopo la scomparsa di Melania in Caserma c'era il Giuramento delle reclute.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Se è vero che il corpo si trovava a pochi metri dalla strada non mi spiego come sia stato possibile che nessuno lo abbia visto SUBITO

...ma là c'erano le reclute in esercitazione...quindi

o sapevano che era là e non lo hanno detto subito ( ma perchè ?)

o è stato portato lì in un secondo tempo ( le perizie non sono poi sempre scientificamente certe ed inconfutabili )

ENRICO

Mimosa ha detto...

Enrico, i tuoi dubbi sono anche i miei ... infatti come mai il corpo non presentava segni di "passaggi" degli animali del bosco?

Mimosa

Anonimo ha detto...

E il sangue per terra, come lo spegate, se fosse stata uccisa altrove?
M

Anonimo ha detto...

@Marika
Nella tua cortese risposta hai detto che Melania e ' andata alle casermette con qualcuno che conosceva, mentre nel post precedente avevi scritto che con il marito erano andati al colle e poi per un po' di intimità alle casermette.
Scusa ma non capisco ....
Ora ipotizzi con una persona che conosceva...
Quindi Parolisi dove si trovava ? Nel primo caso da te ipotizzato alle casermette con lei e quindi solo a guardare ?
Nella seconda ipotesi invece dove si trovava ? Non certo al colle visto che nessuno lo ha visto ne' lo stesso e' stato in grado di indicare qualcuno che potrebbe avere visto.
E cosa e' andata a fare Melania alle casermette con questo conoscente ? Perché non avvisare il marito se lui non era con lei ma aveva la bambina , visto che per arrivare ci vogliono 15 minuti? O e' stata sequestrata con impossibilita' di telefonare .... E se e' vero che aveva i guanti visto che non ha lasciato nessuna impronta, come mai non c'erano le impronte di Melania sul telefonino ma solo quelle della figlia?
Ciao Wide

Mimosa ha detto...

Non è neanche tanto strano che "l’unica impronta” trovata sul cellulare fosse quella di Vittoria, perché è evidente che qualcuno l’ha pulito per bene ma le ditine di un bambino sono molto più umide delle nostre e l’impronta se recente rimane più “impressa”.
E’ chiaro che quel qualcuno che ha ripulito l’oggetto è stato colui che ha cancellato i messaggi.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Vorrei ritornare un momento sulla telefonata: l’avete colto anche voi quel pezzo di frase borbottato “non so come si dice in dial … ma ci sta nu corpo pe’tterra”?

Mimosa

Anonimo ha detto...

Hai ragione M

Il sangue sul terreno come si spiega ?

Dunque l'aggressione deve NECESSARIAMENTE essere avvenuta lì.

Ma in questo caso mi domando di nuovo come sia stato possibile che il corpo sia stato "visto" ben 2 giorni dopo

E' vero che le ricerche sono state effettuate nelle zone circostanti Colle San Marco ma è altrettanto vero che, nelle stesse ore, alle Casermette c'era un gran "affollamento" di persone...

ENRICO

Anonimo ha detto...

@mimosa
quella frase esprime la precisa volontà di dire la frase in dialetto da parte di qualcuno che forse voleva apparire più "contadino" di quanto sia in effetti.
Quindi c'è un volersi nascondere molto preciso, il motivo potrebbe essere indifferentemente uno a caso di quelli espressi precedentemente da M (un contrabbandiere di sigarette, un cacciatore di frode, un guardone, un nullafacente, chiunque con la fobia della giustizia) oppure il cammuffamento della propria identità potrebbe avere un motivo preciso.
SE ha trovato il cadavere quella mattina come asserire, ha compiuto un lungo tragitto prima di arrivare ad una cabina e quindi ha pensato per bene il da farsi.
SE invece sapeva già del cadavere, ha scelto con cura il luogo da cui effettuare la chiamata.
La telefonata è stata fatta da una cabina telefonica che viene inquadrata da una telecamera.. sfortunatamente rotta per l'occasione, che quindi non ha ripreso niente e nessuno.
Una sfortunata "coincidenza" che nasconde ulteriormente l'identità del telefonista?
O il telefonista sapeva che da quella ben precisa cabina non sarebbe stato ripreso e quindi ha scelto proprio quella e non un altra?
Non era certo a portata di mano, rispetto al luogo di ritrovamento del cadavere..
O addirittura la telecamera è stata rotta appositamente per l'occasione? Nessuno ci ha pensato?
ah, saperlo..
T.

Anonimo ha detto...

@enrico: me lo chiedo anche io. pare che non fosse un luogo così nascosto, vabbè che c'era il giuramento delle reclute e forse non c'erano esercitazioni quel giorno, ma da quel che ho compreso il via vai da quesi luoghi era continuo..
La perizia parla di MORTE avvenuta in quei luoghi, e di una successiva modificazione della posizione del cadavere in seguito allo staging.
Si è anche ipotizzato fosse stato coperto con un telo mimetico, questo spiegherebbe la mancanza di foglie sul corpo e il fatto che gli animali non ne abbiano fatto scempio, ma nessuno vieta di ipotizzare che il cadavere sia stato rimosso per un certo tempo e poi riposizionato lì dove è avvenuto il decesso affinchè fosse ritrovato. E' un'ipotesi audace, ma
non dimentichiamo le tracce di pneumatici vicino al cadavere e il corpo così "pulito".
T.

Unknown ha detto...

Ciao Enrico.

Proviamo a ragionare da militare. Cosa deve fare un militare che trova un corpo senza vita? Non andare o telefonare alla polizia ma rivolgersi al suo diretto superiore. Questi si rivolgerà al suo superiore e così via fino a quando, finita la catena, ci sarà chi decide il da farsi.

Se applichiamo questo all'omicidio di Melania e ragioniamo su cosa sarebbe accaduto, sulle beghe che sarebbero sorte a quel reparto presente al poligono, abbiamo la risposta del perché ci sono voluti due giorni. I militari se ne sono andati il martedì e la scoperta, tramite la telefonata, è avvenuta il mercoledì. Nessun militare al poligono e nessuna grossa bega per l'esercito.

E se è così abbiamo la risposta al vomito della ragazza ed al nervosismo dei suoi commilitoni, questo al paese di Lampre (se ricordo bene il nome). Abbiamo la risposta al motivo per cui ci fossero tanti militari quella sera, sempre allo stesso paese, e del motivo per cui nella notte fra il 18 ed il 19 ci sia stato un andirivieni di auto, mai avvenuto, nella via che da San Giacomo porta a Ripe.

Questa è la mia ricostruzione, se ne accettano altre.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

@ T

"ma nessuno vieta di ipotizzare che il cadavere sia stato rimosso per un certo tempo e poi riposizionato lì dove è avvenuto il decesso affinchè fosse ritrovato."

Questa mi sembra un'idea per niente peregrina. ANZI !

ENRICO

Alessandro ha detto...

concordo con Enrico e T.
non sono mai stato convinto che il chiosco fosse il luogo dell'omicidio
il Dr Tagliabracci dice che non è stato rinvenuto nessun segno di trascinamento,ma un corpo si può portare anche a braccia, in due ovviamente

Anonimo ha detto...

MASSIMO

sono d'accordo con questa tua osservazione

Ma in questo caso avrebbero dovuto anche preoccuparsi di occultare il corpo per non correre il rischio che potesse essere scoperto accidentalmente da quacuno di passaggio visto il luogo così accessibile

E qui ci starebbe bene l'ipotesi avanzata da T
"ma nessuno vieta di ipotizzare che il cadavere sia stato rimosso per un certo tempo e poi riposizionato lì dove è avvenuto il decesso affinchè fosse ritrovato."

Che tra l'altro spiegherebbe il convulso andirivieni di auto e i comportamenti "strani" di alcuni militari

Ciao

ENRICO

Alessandro ha detto...

date un'occhiata all' articolo di vanity Fair

è un buon riassunto dell'indagine e delle obiezioni che stiamo facendo

http://www.vanityfair.it/news/italia/2011/09/27/melania-rea,-uccisa-da-chi

Marika ha detto...

Wide, nella prima ipotesi parolisi è chiaramente complice colpevole anche solo morale.
nella seconda, parto dalla verità della sua dichiarazione, ovvero che lui sia rimasto alle altalene con la figlia per mezz'ora prima di chiedersi dove fosse finita la moglie.
quindi, l'allontanamento di melania deve considerarsi consensuale e volontario, nel mio ragionamento. ecco perchè dico "una persona che conosceva".
daccordo con massimo e con T su quanto ipotizzato sul telefonista.
Ciao, Marika

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno l'ipotesi dei militari suggerita da Massimo. Questo spiegherebbe anche le persone che si allontanano , che vengono , che tornano alle casermette giorno e nottetempo.
Ma non ci dice nulla sull'assassino . Ah ci vorrebbe di trovare il telefonista.....
Wide

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.

Riguardo un eventuale coinvolgimento del telefonista, mi chiedo: che bisogno aveva di telefonare per far ritrovare il corpo?
Non sarebbe stato meglio per lui tacere evitando di avvisare le forze dell'ordine, così da non rischiare che potessero in qualche modo risalire a lui?

Credo che l'ipotesi di Massimo sia la più plausibile, solo chi non ha nulla a che fare con l'omicidio, presto o tardi, in un modo o nell'altro, pur cercando eventualmente di proteggere l'ambiente militare, possa sentire il dovere di far ritrovare quel corpo senza vita, e non lasciarlo abbandonato in mezzo ad una strada come un cane.
Non credo abbia di questi scrupoli chi partecipa ad un omicidio.

Per ciò che riguarda l'ipotesi di una premeditazione, come sostiene qualcuno di voi e Marika nel post delle 21,41 io credo che per presupporlo dovremmo avere una certezza di fondo:
che sia stato Salvatore a voler andare al Pianoro
Noi sappiamo da Salvatore e da Sonia( che non si capisce bene da dove lo abbia appreso) che l'idea è stata di Melania.
Ma supponiamo che i due abbiano detto una cosa non vera, e che l'idea sia stata di salvatore. bene lui avrebbe dovuto:
1) pianificare i giorni precedenti la gita, accordandosi con il complice, non via telefono, nè via telematica, ma a voce sulle modalità e i tempi.
2)Sperare che Melania avesse voglia, in quelle due ore di buco, di recarsi al Pianoro.
Non era per lui più semplice complottare di aggredirla in un momento in cui era impegnato al lavoro, e che quindi avrebbe avuto un alibi di ferro?

Ciao Sira

Marika ha detto...

il numero uno, ci porta in caserma o tra gli amici vicini. il numero due è solo un'eventualità che deve fare i conti con le abitudini della coppia e con la possibilità che melania possa aver deciso di andarci anche spinta dalle insistenze del marito.
qui l'alibi di ferro c'è comunque, visto che non si può dire con certezza nè che non fosse mai stato al colle nè che non fosse mai andato alle casermette. ovvero dire: non ho il dono dell'ubiquità!
per me senza un complice la vicenda non si spiega.
Ciao
Marika

Anonimo ha detto...

Quante giravolte!
Perchè l'assassino/i doveva togliere e poi rimettere di nuovo il corpo nello stesso posto?
A quale scopo?...per preservarlo?
Quello non è un bosco selvaggio, con animali e serpenti.
E' solo un parco con aree da pik-nik.
Il corpo è restato lì per 2 giorni, e vi pare strano che non sia stato visto?
Perchè?
Il telefonista, non avendo cellulare, come la maggior parte degli anziani, è dovuto scendere in città, presumibilmente a piedi (perchè faceva una passeggiata), e trovare una cabina, per avvisare il 113.
Se Ripe fosse stata così frequentata, come dite, perche, dal momento della scoperta a quello della telefonata, nessun'altro a visto il corpo, ed a sua volta telfonato alla polizia?
Eppure di tempo ne è passato.
Perchè non guadiamo le cose con logica semplicità?
Vogliamo per forza complicare le cose, lì dove non ci sono?
M

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Massimo Prati,

solo una domanda: il cadavere che un militare potrebbe avere visto, non era in area militare, in caserma o in zona destinata in quel momento a operazioni di addestramento, e pertanto chiusa agli altri ovvero sottoposta a "servitù militare": dunque, perché un militare dovrebbe seguire la via gerarchica ? Al massimo chiamerebbe il sottufficiale o l'ufficiale di servizio in quel momento, che poi avviserebbe chi di competenza. Altrimenti, di grado in grado si arriverebbe al presidente della Repubblica, che viene considerato "ufficialmente" il comandante di tutte le Forze Armate. La scala gerarchica si segue esclusivamente per fatti di natura militare.

Anonimo ha detto...

@M
caro M, le giravolte non le abbiamo fatte noi, le giravolte le ha fatte il telefonista per non essere identificato.
Si ipotizza fosse un uomo anziano che vede il cadavere, poi questo scende in paese, aspetta tranquillamente l'autobus a Villa Lempa, luogo notoriamente privo di cabine telefoniche e privo di abitanti ai quali dare l'allerta, no, questo signore sale sul bus e va fino a Teramo, per niente scosso e talmente tranquillo da non raccontare a nessuno dei suoi compagni di viaggio quello che ha appena visto, non gli viene neanche in mente che sul bus qualcuno potesse avere un cellulare con il quale allertare le forze dell'ordine?
no. Tace finchè non arriva fino alla cabina telefonica "giusta" alla stazione degli autobus.Che poi non si tratta esattamente di un vecchio babbione, dalle analisi degli esperti la voce è di un uomo in età collocabile tra i 40 e i 55 anni..
conosci qualcuno in questa fascia di età che non disponga almeno di un cellulare?
è tutto molto strano, perfino tanta tutela della propria privacy mi pare un tantino eccessiva.

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/06/02/news/melania-appello-della-madre-al-telefonista-4355888

T.

Unknown ha detto...

La mia Manlio era una ipotesi, e non volevo certo arrivare al presidente della Repubblica. Ma come hai detto bene tu il militare ha l'obbligo di avvisare l'ufficiale di servizio, che a sua volta ha l'obbligo di avvisare chi di competenza, e sarà questi o un altro più alto in grado a decidere il da farsi. Se far finta di niente o se una volta partiti far chiamare da qualcuno, ex militare in pensione ad esempio, i carabinieri e e far ritrovare il corpo.

In ogni caso mai un militare in servizio avrebbe chiamato la polizia, questo è assodato, ed un militare interrogato dai pm dirà sempre e solo quanto "dovrà dire" e non a tutti i costi quanto ha visto. Quindi, a meno che gli alti in grado non abbiano lasciato "campo libero", neppure le loro testimonianze possono dirsi affidabili al 100% ed è probabile abbiano una linea comune da seguire.

Ma per capirci qualcosa in più bastava sapere il numero di cellulare che l'esercito aveva assegnato al più alto in grado presente al poligono. Verificare a che ora avesse chiamato la sua caserma o direttamente il suo superiore. Se i militari si fossero accorti di qualcosa questa prassi sarebbe d'obbligo. Quindi la procura ha ancora la possibilità di capire se i militari sanno più di quanto hanno detto (potrebbero dire se una volta visto il corpo il depistaggio era già avvenuto ad esempio).

Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Massimo,
credo che, in caso di ritrovamento di cadavere fuori dall'area militare (la cosa era diversa se fosse stata un'area di esercitazioni in corso), i militari, dopo veloce consultazione, avrebbero chiamato i Carabinieri, che sono militari anch'essi. Non vedo ragione che tacessero sul caso. Mentre se fosse stato trovato in area militare o in zona di esercitazioni, è probabile che la procedura sarebbe stata più lenta (trattandosi eventualmente di spionaggio o di qualche specifico reato di natura militare, che richiede l'applicazione del Codice militare stesso, ad es., come quando succedeva che qualche giovane di leva si uccidesse, oppure che subisse qualche violenza all'interno della caserma). Del resto, si sa che la Procura Militare sta indagando su quanto è successo nella caserma (cominciando ben dopo che la cosa fosse di dominio pubblico, malgrado l'implicazione di due militari nei confronti della donna uccisa), ma il segreto è molto meglio custodito, e la stampa si guarda bene dall'investigare in quel settore, sia per l'ampia "libertà" di stampa, sia perché i militari sono ben più "abbottonati", e non certo per il numero dei bottoni delle loro divise.

Manlio Tummolo ha detto...

PICCOLA NOTA DI CHIARIMENTO: Quando parlo di "implicazione" non intendo necessariamente nell'omicidio, ma nel fatto che militare era il marito della vittima, e militare l'amante del militare.

Mimosa ha detto...

Vedete che qui torna il dilemma: carabinieri 112 o polizia (pronto intervento) 113.
Il telefonista ha chiamato il 113.

Per qualcuno forse non fa differenza, ma per me sì.

Concordo con I. sull'età : intorno ai 55 anni, dal timbro della voce forse anche con un fisico "tarchiato".

Mimosa

Mimosa ha detto...

Stasera “Chi l’ha visto” è partito con l’ipotesi di Parolisi innocente e ha fatto una ricostruzione che ha ricalcato in pieno la mia sul pedinamento iniziato fin dal mattino e poi la intercettazione lungo il sentiero mentre Melania era diretta al bar. Il resto viene ricostruito ricalcando le altre ipotesi della SQUADRA sui motivi che possono aver spinto Melania a salire sull'auto e convinta a farsi portare a Ripe (la Sciarelli ha dovuto chiedere: "forse questa persone le dice che lassù c'è una persona che le vuol parlare?"

Grande squadra!

E infine si sono posti la domanda “vendetta trasversale? volevano punire ilmaritoe hanno colpito lamoglie?” per concludere con quest’altro interrogativo aperto “ Salvatore non parla perché teme qualcosa di più grave della uccisione della moglie?”
Beh, speriamo che anche gli inquirenti vadano a porsi queste domande invece di aggrapparsi alla simulazione della scena per il solo fatto che anche il 10 aprile, altra giornata di sole, Salvatore indossasse gli stessi identici vestiti …

Mimosa

Anonimo ha detto...

@mimosa
sì, ma cosa cambia?
che differenza sostanziale potrebbe esserci nel chiamare uno o l'altro?
e perchè continui a mettere in rilievo questo dettaglio?
non capisco dove vuoi arrivare.
T.

Mimosa ha detto...

Non ti arrabbiare T.
era solo per un piccolo chiarimento per evitare fraintendimenti: Massimo Prati parla di "polizia" e Manlio Tummolo scrive: ""i militari, dopo veloce consultazione, avrebbero chiamato i Carabinieri, che sono militari anch'essi.""

Una mia mania per la precisione ...
Ciao, Mimosa

Anonimo ha detto...

@mimosa: suggerisci forse che a chi l'ha visto qualcuno legga quello che ipotizziamo?
Già Massimo con le sue geniali intuizioni e i suoi post di una lucidità inattaccabile, dovrebbe essere ricoperto d'oro per l'aiuto che potrebbe aver dato alla difesa.. anche se fosse semplicemente per il risveglio dell'opinione pubblica, per la diffusione di quel virus dubitativo che via via si sta diffondendo in rete, contro il potentissimo spam di accanimento mediatico pregiudizievole verso il Parolisi.
T.

Mimosa ha detto...

Mia cara, siamo tutti convinti che questo blog è sotto l'occhio di tutti: magistrati, avvocati, giornalisti vari e persino di vari opinionisti ...
Tu non credi?

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ T e a tutti.
Sia chiaro che non ho la presunzione di credere che certe trasmissioni vengano ad attingere da qui materiale per i loro servizi, alcune hanno fior fiore di giornalisti, però in questo (e in alcuni altri blog) sia il blogger sia i commentatori stanno vagliando i fatti in una prospettiva veramente a 360° e il nostro in particolare (così a me pare) ha il vantaggio che si cerca di “ragionare assieme” in un confronto che mostra impegno e riflessione.

Questo mi piace molto!

Mimosa

Anonimo ha detto...

@mimosa, te lo dirò sottovoce: non guardo la televisione!
quindi delle varie ospitate e delle relative rivelazioni, so solo attraverso.. voi.
ogni tanto mettete dei link, e lì mi vedo degli stralci di trasmissione.. I miei canali d'informazione sono i giornali e le notizie su internet.
T.

Mimosa ha detto...

Vedi T. io invece dai giornali nemmeno leggo le notizie su queste cose perché gli articoli si fanno scrivere secondo gli interessi dell'editore, e poi perché ho visto che si copiano (copia e incolla, per la precisione).

Io dai servizi in tv non mi faccio un'opinione in base a quello che i giornalisti dicono (sempre "più o meno libere interpretazioni") ma solo in base a quanto vedo e sento nelle interviste con i diretti interessati.

Ora ti porto un esempio: ricordi quanti commenti e critiche e maldicenze (ci vorrebbe un’altra parola…) sul fatto che “lo zio-cugino Gennaro ha trovato foto hard sul pc del papà di Melania”, e ti ricordi che fantasie? addirittura sembrava che qualcuno della stampa web le avesse persino viste … dato che le descriveva … e via, tutti i giornali a riportare questa notizia!

Ebbene, stasera a “Chi l’ha visto” è stato chiarito: NON C’ERANO FOTO, c’era SOLO TRACCIA DI CONVERSAZIONI IN UNA CHAT – RISALENTI AD APRILE 2010, quando Salvatore e Melania erano per le feste a Somma Vesuvana … Capisci?

Se non avessi sentito con le mie orecchie … domani cercherò se nel web ci sarà la smentita alle mistificazioni di prima … come la storia del “ti devo dire una cosa brutta” che Imma ha finalmente ridimensionato!

Ciao, Mimosa

PS. Scusate le maiuscole, volevo solo evidenziare in qualche modo affinché le parole non si passassero inosservate ...

ALESSANDRO ha detto...

questo ed alri blog vengono attentamente osservati..come in altri casi di nera...da giornalisti, inquirenti,avvocatie in alcuni casi (non mi riferisco a questo) famigliari
e questa discussione è forse la più matura che sia sul web

Anonimo ha detto...

Può darsi che avvocati, magistrati inquirenti ecc.ecc.. diano un 'occhiata ai vari blog dedicati giusto per tastare il polso dell'opinione pubblica, ma non posso credere che siano talmente sprovveduti da aver bisogno di andare in giro per il web a cercre "un aiutino".

Almeno voglio sperarlo fortemente anche perchè qualunque persona di buon senso e con un minimo di conoscenza del "caso" sarebbe portata ad avere i nostri stessi dubbi, a opporre le nostre medesime critiche ed a elaborare le nostre stesse supposizioni.

ENRICO

Pino ha detto...

MIMOSA, sono con te; condivido tutto.
W la squadra.
Ciao PINO

Anonimo ha detto...

A TUTTI

PERCHE' NON COMMENTATE L'ULTIMO ARTICOLO DI MASSIMO?

QUESTO E' STATO GIA' SUPERATO!!!!!!!!!!!!!!

Alessandro ha detto...

@ Enrico
non intendevo dire che cerchiono un aiutino...ma sicuramente tastano il polso dell' opinione pubblica
quanto al buonsenso concordo con te...ma sai quanta gente c'è in giro, che degli atti non sa nulla e parla per preconcetti ?
l'universo dei Blog/formum è di certo popolato da persone intelligenti ed informate, ma è ancora una goccia nel mare..la maggior parte della gente di questo caso sa le notizie filtrate dalla tv...spesso lette male e riportate peggio
in casi di nera famosi come quello della cesaroni o di Elisa Claps c'erano forum partecipati perfino da persone attive nelle vicende...preti amici di tlauno o talaltro personaggioo (es Restivo) e a volte perfino da famigliari
credo sia anche per questo che le discussioni siano seguite

Anonimo ha detto...

su questo blog c'è un input importantissimo di analisi critica dei fatti di cronaca ad opera del suo fondatore, Massimo Prati, c'è di fondo una scrematura di impareggiabile rigore delle notizie date dai media, che induce i commentatori ad attenersi agli stessi principi.
Ho letto moltissimi commenti sul web, e la maggioranza di essi si rifà ad una lettura acritica delle informazioni colpevolistiche e sensazionalistiche, scandalistiche in maniera fine a se stessa, date dai media. Qui, invece, Massimo separa la pula dal grano, e ragiona sui fatti.
T.

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