mercoledì 18 maggio 2011

Sarah Scazzi. La giustizia di Arlecchino

Sabrina Misseri resta in carcere. Sabrina Misseri è, quindi, socialmente pericolosa. Come dare torto alla Cassazione che non ha accettato il ricorso presentato dai suoi avvocati difensori Franco Coppi e Nicola Marseglia? Basta guardarla in faccia, e se la facessero uscire dal carcere lo potremmo anche fare, per capire che un essere del genere non può restare a piede libero mentre si svolgono le indagini per stabilire se, caso mai, sia stata lei ad uccidere la cugina Sarah. Ma c'è un un ossimoro nel concetto perché, pare strano ma è così, non c'è stata da parte della procura una imputazione del genere e la Misseri figura ancora come coimputata assieme al padre, questo anche se da mesi e mesi si punta esplicitamente il dito contro di lei indicandola quale assassina. Lei che potrebbe reiterare il reato, e solo se morisse e si ritrovasse in Paradiso assieme alla cugina lo potrebbe fare (ma se lo avesse già fatto non andrebbe in Paradiso), lei che di certo inquinerebbe le prove, e solo la procura di Taranto sa quante persone le abbiano nei mesi sognate e quante ancora ce ne siano da trovare, lei che potrebbe fuggire, e non le sarebbe difficile se pagasse uno scafista che col gommone la portasse in Tunisia o, meglio ancora, in Libia (in fondo gli unici Stati dove si potrebbe rifugiare).

Perciò, in fin dei conti, è stato giusto lasciarla in cella ed io, in occasione dei prossimi referendum, proporrei di far votare gli italiani sul quesito: "Sabrina Misseri, gettare la chiave o nasconderla?". Certamente il popolo saprà decidere e darà risposte congrue al comportamento tenuto dal Gip e dai vari giudici entrati a contatto con il caso di Avetrana. E qui occorrerebbe aprire un dibattito sulle diversità, procedurali e di giudizio, che si notano ad occhio nudo. Ogni procura ed ogni tribunale ha una sua autonomia garantita, autonomia che veste col costume di Arlecchino la giustizia italiana. E' per questo che si trovano mafiosi all'aperto e indagati incarcerati. E' per questo che ci sono assassini a cui è permesso di uccidere le ex fidanzate mentre attendono una sentenza e ragazze che scontano mesi di galera preventiva senza neppure lo straccio di una vera prova. 

Questo non lo dico io ma lo hanno ribadito varie volte i giudici di Taranto che hanno dichiarato inaffidabile e mentitore chi ha trascinato in carcere la figlia. E se è di siffatta specie, se quanto ha dichiarato non ha riscontri, se continua a mentire, quale motivo li spinge a non crederlo credendolo? Ma i giudici, in questo caso, si saranno basati su quanto scritto sugli atti del 12 Novembre e non su quanto uscito successivamente. E se hanno dichiarato inammissibile il ricorso contro una sentenza che da per certo l'omicidio avvenuto fra le 14.29 e le 14.35, una sentenza che non parla di premeditazione, una sentenza che non parla di depistaggi coi telefonini, devono avere avuto dei buoni motivi, quali? Lo sapremo fra un mesetto, forse perché non sarà facile scriverne di convincenti, quando avranno la compiacenza di farceli sapere. 

Per intanto gongola il popolo degli accusatori perché il loro desiderio si è ancora una volta avverato. Ed in fondo non c'è assolutamente da stupirsene in quanto, come sempre quando si tratta dell'omicidio di Avetrana, ciò che non ti aspetti, il colpo di scena, accade. Così per qualche mese ancora si potrà fare "la campagna tarantina" e spingere affinché ci si convinca che la ragazza è colpevole. Ma è vero tutto ciò o è solo un sogno? E' realmente un sogno perché nella realtà quello a cui forse puntava Franco Coppi si è avverato. Difatti a guardare completamente il tutto ci si rende conto che la sentenza sul ricorso presentato a Gennaio, anche questo non accolto dai giudici pugliesi, è stato annullata. Ohibo! E come mai? Non è piaciuta alla Cassazione la frase "c'è una mistificazione della realtà posta in essere da Sabrina Misseri in collaborazione con la madre Cosima ed i suoi familiari?". Eppure le mani che hanno scritto queste parole sono le stesse che avevano scritto quelle delle motivazioni del 12 Novembre, quello inammissibile da annullare, per quale motivo in un caso non si può accettare e nell'altro si deve tornare indietro e verificare?

Misteri delle Corti di Giustizia o un modo di ponziopilatare e rimbalzare la patata bollente rimandandola sul tavolo di chi l'ha cotta? Ed ora cosa faranno i nuovi giudici tarantini? Le daranno una scaldata servendocela sotto una spremuta di sale ed olio di oliva o la getteranno fra i rifiuti perché, si sa, le patate cotte hanno una scadenza breve e possono rimanere indigeste? 

Ormai non possiamo più stupirci di niente, neppure che la procura di Taranto si rimangi la parola e chieda al Gip altri tre o sei mesi di indagini. Di rinvio a giudizio, infatti, nessuno ha ancora parlato. Ed è strano che con tutti i riscontri che hanno accumulato, con tutti i testimoni che hanno verbalizzato, con tutti i diari che hanno decifrato, con tutti i sogni che hanno interpretato, con tutte le sentenze che gli sono state favorevoli, gli inquirenti siano titubanti ed a dieci giorni dalla fine delle indagini non diano segni in tal senso. 

C'è qualcosa che ci sfugge, qualcosa che manca? Cosa? Le prove forse?


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Sarah Scazzi


37 commenti:

Luciano ha detto...

Io non so perchè continuano a tenerla in carcere, però credo che gli inquirenti abbiano in mano qualcosa, su Sabrina Misseri, che magari non hanno rivelato. Anche perchè se davvero l'arresto è basato solo sulle accuse del padre, non credo che sarebbe stato così difficile, per la sua difesa, farla ritornare a casa.
Premetto che sin dal suo arresto, non ho mai creduto che sia stato veramente Michele Misseri l'esecutore del delitto (anzi a dire il vero, per me era la seconda vittima della tragedia), ma dopo 9 mesi e altrettante ricostruzioni diverse, rese dell'accaduto, mi sono profondamente convinto che trattasi comunque di una persona COMPLETAMENTE INAFFIDABILE.
Non ho cambiato idea sul fatto che non sia stato lui a commettere l'omicidio, ma non penso che si possa fare il benchè minimo affidamento sulle sue parole. E credo proprio che la magistratura abbia lasciato Sabrina in carcere, tutti questi mesi, solo per spingere il padre a dare una ricostruzione vera ed attendibile, al fine di fare luce sull'accaduto e, nell'eventualità di altre novità, far liberare la figlia. Credo altresì, che un'accellerata in tal senso, gli inquirenti potevano darla, arrestando anche la moglie Cosima. Alla fine nel difendersi e accusarsi a vicenda, qualche altro particolare importante sarebe uscito fuori. Anche perchè io non dimentico una cosa raccontata da Sabrina e la madre a tutte le televisioni quando lei era ancora libera: nelle ore in cui si svolgeva il tutto, quando il padre avrebbe dovuto compiere l'omicidio, lei era a letto insieme alla madre Cosima e dormivano. Poi questa dichiarazione non è stata mai ripetuta, e se per gli inquirenti, Sabrina aveva MENTITO e non dormiva, ma era da tutt'altra parte, a questo punto anche Cosima MENTIVA. Quindi perchè non mettere dentro anche Lei?
Luciano.

Unknown ha detto...

No Luciano, la testimonianza è concorde, Sabrina e la madre si erano coricate e Sabrina si è alzata quando l'hanno chiamata al cellulare. E questo è stato più volte ripetuto.

Se gli inquirenti avessero prove forti, se avessero in mano qualcosa che non hanno rivelato, non credi che sarebbe già partito un rinvio a giudizio per omicidio? Invece, allo stato dei fatti, loro continuano ad indagare e lei è ancora accusata di complicità.

Fra l'altro tu credi al Misseri quando dice che la figlia è colpevole, anche se lo reputi inaffidabile, nonostante le sue nove verità. Ma le verità sono molte di più perché devi partire da quando ha finto di trovare il cellulare di Sarah. Ed in quei sette giorni trascorsi di fronte ai microfoni ha mentito a tutti gli italiani altre venti volte. Quindi l'inaffidabilità era antecedente all'interrogatorio del 6 ottobre.

Cosima l'avrebbero potuta arrestare a dicembre perché c'erano le testimonianze del bancario e del datore di lavoro che la facevano credere a casa quella mattina. Fra l'altro sono state inserite nelle motivazioni dei giudici che anche per questo motivo non hanno accolto i ricorsi presentati dagli avvocati di Sabrina il 12 novembre ed il 18 gennaio, ed hanno scritto che c'erano complicità in famiglia. Ma abbiamo saputo, dopo vari mesi, che Cosima era al lavoro, seppure in un'altra zona, che era tornata dopo le 13.30 e che in banca era andato il Misseri che aveva firmato a suo nome.

Fra l'altro su questo punto lui da ogni volta versioni diverse. Inizialmente dice che è tornato verso l'una e che c'era anche Sarah a mangiare da loro, poi che è tornato verso le tredici e trenta e non c'era nessuno ed ha mangiato da solo prima di sdraiarsi.

Questo caso è un caos, credimi, e se è possibile tutto è possibile anche il contrario di tutto. Ma se per focalizzare in maniera giusta quanto è accaduto serve un anno non è possibile, per lo meno a mio parere è inaccettabile, che una ragazza resti in carcere tutto quel tempo in attesa che gli inquirenti capiscano realmente quanto accaduto.

Se in galera dopo la condanna da parte di un tribunale cosa cambia? Gli anni di galera sono uguali, solo la sofferenza, se non fosse colpevole, sarebbe diversa.
Ciao, Massimo

lori ha detto...

Buon giorno a tutti
e la Pietracalvina sarebbe una giornalista seria?Oggi è stata zittita da Milo, quando stava affermando che c'era stata un'accelerata alle indagini per il contributo del fiorista visionario, sostenuta dal solito Sulas, per il quale Sabrina è colpevole a prescindere..Ma questo è un modo serio di fare informazione? Per fortuna che Milo l'ha interrotta in tempo, rifiutandosi di credere ad un personaggio, evidentemente in cerca di pubblicità, visto che invece di andare a riferire a chi di dovere, è andato a fare dichiarazioni in tv o sui giornali..Imperdibile la faccia della giornalista..se avesse potuto replicare liberamente a Milo, non oso immaginare cosa avrebbe potuto dire,sprizzava contrarietà da tutti i pori
lori

Unknown ha detto...

Ciao lori. Purtroppo quella gli hanno dato a Milo Infante, e non deve cercare di arginare solo lei... se non ci fosse lui hai voglia che bagarre a Pomeriggio su 2.
Massimo

Luciano ha detto...

Caro Massimo, grazie per la gentile e cortese risposta.
Ma voglio chiarire che io non credo al Misseri quando accusa la figlia Sabrina, anzi, ho scritto a caratteri cubitali che per me è un uomo assolutamente INAFFIDABILE. Credo solo che non sia stato materialmente lui ad uccidere Sarah.
Ma se non è stato lui e se non è stata Sabrina, a me gira sempre una domanda in testa: perchè un padre dovrebbe accussare la propria FIGLIA innoccente, e condannarla alla sofferenza, chiusa in carcere?
Chi potrebbe essere, tanto più importante e tanto più prezioso della propria figlia?
Questa per me è una delle domande a cui non so dare risposta, se non quella che, forse, sia stata davvero proprio lei.
Lo so che non ci sono prove concrete (e che anzi tu ne hai trovate a discolpa di Sabrina), ma credo che l'opinione pubblica poggi la considerazione di colpevolezza di Sabrina, anche su questo dilemma.
Luciano

elvira ha detto...

E' indubitabile che se lo squillo delle 14,28 è stato fatto da Sarah che stava partendo da casa sua in via Verdi gli artefici dell'omicidio non sono stati nè Sabrina nè Michele Misseri perchè, salvo a credere ad una, per me improbabile ,premeditazione calcolata al millesimo è impossibile che alcuna versione data da Michele sia avvenuta.
Quindi o lo squillo non lo ha fatto Sarah con tutte le conseguenze che ne derivano per Sabrina o ci troviamo di fronte ad un sequestro di persona in itinere ad opera di ignoti almeno al momento.
Secondo me questo è il punto focale da cui bisogna partire per poter capire qualche cosa di
questa intricata vicenda.

lori ha detto...

Caro Luciano, Michele è una persona molto semplice, dalla personalità infantile e facilmente manipolabile..tra l'altro è totalmente a digiuno di conoscenze legali..si fida di chi gli sta intorno e gli fa credere che opera per il suo bene..vedi , io non sottovaluterei quella sua espressione in una delle lettere a discolpa della figlia " mi hanno fatto fare la falsa" , forse non significa niente o forse significa tutto..è per questo che come minimo andava risentito. Magari gli avranno fatto credere che accusare sabrina era il male minore..che ,in caso contrario avrebbero potuto accusare Cosima , e, in tal caso, tutto sarebbe stato più complicato.. magari gli hanno fatto intendere che la figlia se la sarebbe cavata con poco , magari giustificandola con quel famoso gioco al cavalluccio di cui ha parlato nell'incidente probatorio..noi non sappiamo.ed è giusto che adesso si chiarisca quello che ha voluto dire in quella lettera..ma ripeto doveva essere fatto subito, invece di correre dietro a fiorai visionari e sognatori
lori

lori ha detto...

Dimenticavo : parla in dialetto e capisce ben poco l'italiano, perciò spesso fraintende..vedi tu come sarebbe facile per lui equivocare e fraintedere
lori

Marco ha detto...

In riferimento a quanto affermato da Elvira, secondo me invece la prima versione del Misseri si adatterebbe perfettamente allo squillo delle 14:28, come è stato già spiegato in maniera esauriente da altri utenti. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che non ha un alibi relativo ai momenti immediatamente successivi alla scomparsa (doveva recarsi alla raccolta dei fagiolini, dove lo attendeva un parente, mi pare il cognato, e si presenta 45 minuti dopo) e, guarda caso, in quei minuti di "buco" il suo cellulare aggancia la cella che copre la zona dove è situata la cisterna, dove lui ha sempre sostenuto di aver nascosto il corpo della nipote. Quindi, anche nell'ipotesi improbabile di "sequestro di persona", sarebbe assai complicato tenerne fuori il Misseri.

Unknown ha detto...

Anticipandoti che non ho alcun interesse e non voglio far cambiare idea a nessuno, quindi chi crede la ragazza colpevole può tranquillamente restare della propria opinione, anche tu, e discuterne con chi la pensa diversamente, sempre in maniera civile e, se possibile, in amicizia, concordo con te sul fatto che quelli che pensano Sabrina Misseri colpevole partono da quella domanda: "Come fa un padre a puntare il dito contro la figlia se non è stata lei?"

Ed allora io potrei chiederti come fa un padre ad uccidere un figlio, e sono tanti i figlicidi al mondo, ma non è lì che voglio arrivare.

Per capire le parole ed i comportamenti di una persona, in questo caso di Michele Misseri, bisogna conoscerlo molto bene, ed a volte non basta. Come possiamo noi sapere cosa passa per la sua testa?

E' logico che se lo paragoni a te stesso non ti capaciti di quanto dice, ma tu diresti tante bugie quanto lui? Se la risposta è no non puoi paragonarlo a te stesso e non puoi sapere il motivo per cui ha incolpato inizialmente la figlia. Inoltre non puoi neppure sapere se quanto ha dichiarato è tutto frutto della sua mente o se qualcuno lo ha imbeccato in tal senso facendogli credere chissà cosa (e fino a quando qualcuno non gli farà domande, cosa che in procura si son guardati bene dal fare dopo le sue lettere, non lo sapremo mai).

Per concludere, se è vero che è un essere influenzabile, questo dice la procura quando dichiara che la famiglia lo vuole portare ad essere l'unico colpevole, è anche vero che la moglie è stata quasi un mese dopo l'arresto senza andarlo a trovare in carcere e che Sabrina ancora non lo vuole vedere. Perciò chi lo ha influenzato facendolo mentire dal 6 di ottobre al 19 di novembre?

Io l'ho già scritto ed ho postato anche video su questo argomento; forse non è come la penso io ma è la mia idea e non è nata dal pregiudizio inseritomi dagli opinionisti o dai giornalisti filo-procura ma da una logica mia personale che, come tale, può essere anche sbagliata.

Ciao Luciano, Massimo

Michele M. ha detto...

Scondo me la spiegazione alla sentenza della Cassazione esiste e come. Ho fatto anch' io uarticolo sul mio blog dove spiego che l' inamissibilità delprimo ricorso probabilmente è dovuta lalfatto che il Tribunale si era pronunciato una seconda volta confermando se stesso e quindi aveve senso solo discutere il secondo ricorso: se annulli la seconda sentenza di fatti ribvalti anche la prima.
Dettagli: http://michaelmass.blogspot.com/2011/05/caso-scazzi-sabrina-misseri-resta-in.html

Elvira ha detto...

Marco, se Sarah ha fatto lo squillo alle 14,28 da casa sua non può essere stata nel garage prima delle 14,35. Alle 14,40 arriva Mariangela con la sorella che notano la porta del garage aperta e Sabrina per strada. Mi dici come è possibile che Michele in non più di tre minuti netti ha strangolato Sarah senza che nè sabrina nè Mariangela si accorgessero di niente? E come mai questi interrogativi non se li sono posti mai nè Cosima, nè Sabrina nè Valentina? Se succedesse una cosa simile a mio padre, io in buona fede, mi farei tanti interrogativi!!!!!!!!

Giacomo ha detto...

Ciao Massimo
A mio parere più che di "ponziopilatismo" penso si possa parlare di "cerchiobottismo", con questo intendendo dire che si è voluto dare un colpo al cerchio ed uno alla botte.

La Cassazione ha dato un contentino ai colpevolisti, dichiarando inammissibile, per motivi procedurali, il primo ricorso, che quindi non ha nemmeno preso in esame.
Naturalmente la stampa e la tv che si ostinano ad essere colpevoliste, perché hanno visto che così vendono di più e fanno più audience, batteranno la grancassa, come hanno già cominciato, dicendo che la Cassazione ha detto che Sabrina deve restare in carcere.

In realtà implicitamente LA CASSAZIONE HA DETTO CHE SABRINA DEVE ESSERE LIBERATA.

Difatti ha ANNULLATO la seconda ordinanza del tribunale del riesame che negava la libertà a Sabrina, gli ha detto che è (anzi era, perché non esiste più) un'ordinanza "farlocca" e che la deve rifare.
Naturalmente la Cassazione ha aggiunto che i giudici del riesame dovranno essere DIVERSI, rispetto a quelli che hanno emesso l'ordinanza "farlocca".
Orbene quando un giudice si vede rinviare un provvedimento dalla Cassazione, non può limitarsi a riproporlo, cambiando qualche virgola, ma deve seguire le "istruzioni" che la Cassazione gli darà attraverso le motivazioni della sua sentenza di annullamento.
In sostanza la Cassazione gli dice di cambiare decisione. Quindi se prima il riesame aveva detto che Sabrina doveva restare in galera, adesso dovrà dire che Sabrina deve essere mandata a casa.

Ma purtroppo intanto passeranno altri mesi e Sabrina nel frattempo continuerà a stare in carcere...

Giacomo

elvira ha detto...

Giacomo non è proprio come asserisci, perchè se la Cassazione avesse ritenuto necessario cambiare decisione avrebbe annullato l'ordinanza senza rinvio!!!!

Giacomo ha detto...

@elvira.
Ho già dimostrato, dati degl'inquirenti alla mano, come Michele Misseri abbia avuto tutto il tempo di insidiare e poi sopprimere la povera Sarah.
Sarah è partita di casa alle 14,28, è entrata in garage alle 14,32 (max 14,33) e alle 14,39 era già morta (o comunque esanime) e nascosta sotto un cartone.
I minuti sono OTTO e non TRE. E poiché il Misseri non si è mai mosso dal garage, il tempo per l'omicidio ci sta tutto.
Senza contare i tre minuti supplementari che potrebbero esserci, se Sabrina ricordasse male la circostanza di aver chiesto al padre alle 14,39 se avesse visto Sarah e questi avesse risposto di no dall'uscio del garage.

Diverso sarebbe il discorso, se volessimo addebitare l'omicidio a Sabrina, sempre nell'ipotesi che Sarah esca di casa alle 14,28 e arrivi alle 14,32. Poiché Sabrina alle 14,35 risponde ad un sms, avrebbe avuto solo TRE minuti per portare Sarah da casa alla cantina, bisticciare con lei, ucciderla e galoppare sopra e sotto tra casa e cantina, trascinandosi dietro un Misseri ancora inebetito dal sonno.

Giacomo

Giacomo ha detto...

@Elvira.
Rarissimamente la Cassazione cassa senza rinvio. Una tale circostanza equivale a dire che chi ha emesso l'atto è un asino patentato!

Giacomo

elvira ha detto...

Giacomo non voglio contraddirti ma anche ad ammettere i tuoi sei minuti è impossibile, salvo considerare Misseri posseduto da un demone che si è placato subito dopo l'omicidio per dargli la lucidità di sopprimere il corpo senza lasciare traccia.
Bada bene che lo stesso discorso io lo faccio anche per Sabrina.

Marco ha detto...

Sugli orari ha già risposto Giacomo, io mi limito ad osservare che non siamo neanche sicuri che Sarah sia uscita contemporaneamente al suo squillo: è infatti plausibile che fosse già pronta e quindi sia partita non appena ricevuto il primo messaggio e poi, vista l'insistenza della cugina, abbia risposto all'sms di sollecito.

Manlio Tummolo ha detto...

Il discorso di Giacomo è valido fino ad un certo punto: mi pare che si continui ad ignorare la recente sentenza della Corte Costituzionale sulla non necessità di custodia cautelare in carcere perfino per gli indagati di omicidio per ragioni mafiose. A meno di non credere Sabrina più pericolosa di mafiosi incalliti, mi pare che non c'era alcun bisogno di rinvìo, ma pura esigenza di lasciarla almeno agli arresti domiciliari. Quanto al padre, ha ritrattato, dunque, la testimonianza in cui coinvolgeva la figlia nella cooperazione del delitto cade. Inoltre, riguardo al'inammissibilità del primo ricorso, esso forse sì e forse no è collegato alla sua inutilità: questo potremmo saperlo solo leggendo le motivazioni, che per ora non sono date. La Corte di Cassazione poteva deliberare l'annullamento: rinviando, invita il Tribunale del Riesame a trovare qualche altra buona scusa (il fioraio andrebbe benissimo, con i sogni da trasformare in realtà e con ulteriori modifiche: si potrebbe parafrasare Kant intitolando l'opera "I sogni di un fioraio confermati dalle allucinazioni della Procura") per tenere in carcere la giovane. Come avevo già scritto e come Massimo prati mi conferma, si tratta di "ponziopilatismo" ed "erodismo", che è null'altro che questione di competenza: "Non trovo colpe in quest'uomo, giudicatelo voi per le vostre questioni religiose". E la folla dei nemici di Cristo tira fuori l'argomento politico "Vuol farsi re dei Giudei, lotta contro Roma, avviseremo Tiberio". Di qui Ponzio Pilato, per non aver rogne, si lava le mani e fa crocifiggere Cristo, malgrado la sua non-competenza giudiziaria. Non dimentichiamo lo spirito di corpo: se la Cassazione avesse annullato la decisione del Tribunale del Riesame, si sarebbe dimostrata la scorrettezza procedurale del Tribunale tarantino e della Procura: ora, innanzitutto lo spirito di corpo deve tendere a tutelare l'onorabilità dei suoi membri: vedremo fin quando ciò resterà possibile.

Giacomo ha detto...

Proprio così. Michele Misseri ha agito come posseduto da un demone. E' stato colto da raptus omicida, con buona pace degli psichiatri da salotto televisivo che, pur di sostenere l'innocenza del "brav'uomo" Misseri, negano che il raptus esista.

Giacomo

Giacomo ha detto...

@Manlio
NOn sono specificamente esperto di diritto. Mi sembra comunque che l'ordinanza del rinvio sia stata comunque annullata. C'è Coppi in questo momento che lo spiega a Matrix.

Giacomo

Francesco ha detto...

Mi sembra che si vada verso la “Tortorizzazione” del procedimento. Anche ai tempi di Tortora ci furono molte resistenze corporative ad ammettere ciò che era lampante. Si diceva: "lasciamo lavorare con tranquillità i giudici". Dopo l'assoluzione in secondo grado il giudice Morello fu messo sulla graticola dai suoi colleghi perché secondo loro aveva spianato la strada al referendum sulla responsabilità civile dei magistrati. C'è un ponziopilatismo diffuso anche nei più illuminati (o meno ottenebrati) che consiste nel confidare nel fatto che comunque esistono delle garanzie processuali e che, pur nei tempi tipici del processo penale in Italia la verità verrà comunque appurata. Ma un ritardo di giustizia resta comunque denegata giustizia.
A quanti sostengono la semplicità di Michele Misseri vorrei evidenziare il fatto che egli ha saputo attendere tre mesi prima di far ritrovare il telefonino, ossia un tempo sufficiente perché il cadavere della povera Sarah si deteriorasse a tal punto da rendere incerti i risultati di qualsiasi indagine necroscopica. Anche della voglia di espiare si può dubitare, perché come sostenuto dal nipote Cosimo Cosma, nei giorni del ritrovamento del cellulare Michele era molto preoccupato del fatto che da ciò potessero derivare sospetti sulla sua persona.
Michele ha fatto ritrovare gli oggetti di Sarah “a puntate”, come per dosare il contentino agli investigatori.
Dopo aver confessato il presunto vilipendio di cadavere ha atteso che la perizia del professor Strada desse esito negativo (non avrebbe potuto dar esito diverso visto il tempo trascorso) prima di ritrattare. Se è stato consigliato di fare così da Galoppa, ciò vuol dire che neanche questi si fida tanto di lui. A proposito del presunto vilipendio di cadavere, la trasmissione “Chi l'ha visto” tempo fa disse che in realtà il tipo di esame condotto dal professor Strada per accertarne la presenza era piuttosto antiquato e che esisteva un tipo di esame più avanzato con la ricostruzione di alcuni tessuti che non era stato è utilizzato. Anche nell'ipotesi di riesumazione del cadavere credo che ormai sia già troppo tardi per tutto ciò.
Penso che sia un po' nella mentalità del contadino assecondare la natura e gli eventi, piuttosto che dominarli (calati iunco che passa la china). In questo caso Michele si è trovato di fronte alla benevolenza, alle braccia intorno al collo degli investigatori (fatto inaudito, se solo ci si sofferma a considerarlo), alle sollecitazioni di Galoppa e Bruzzone, ed è stato al gioco; non è stata necessaria nessuna abilità di stratega di Michele nel condurre questo gioco sino gli esiti attuali.

L'annullamento con rinvio della Cassazione in ogni caso metterà i giudici del Riesame nella condizione di dover prendere in considerazione le lettere e - verosimilmente - le nuove dichiarazioni di Michele quando avverranno, e nella giustapposizione di queste alle precedenti dichiarazioni accusatorie dovranno render pur conto del perché preferiscano dar credito alle une piuttosto che le altre. Qualunque motivazione potrà essere vagliata innanzitutto sul piano logico formale della non contraddittorietà e illogicità.

Francesco ha detto...

...naturalmente nel post intendevo che il corpo di Sarah è stato ritrovato dopo 42 giorni...

Unknown ha detto...

Chi non è d'accordo con te, Francesco, gira coi paraocchi. Addirittura, secondo me, sei stato anche troppo tenero con alcuni personaggi coinvolti, ed intendo l'avvocato Galoppa, perché parlare di sollecitazioni è riduttivo, dato che sapeva in anticipo quanto avrebbe fatto il suo cliente. Ti propongo questo mio articolo, (albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2011/04/sarah-scazzi-il-veggente-e-il.html) con video incorporato, se non l'hai già letto, in cui, senza ancora aver mai parlato col proprio cliente, il legale in questione anticipava quanto sarebbe accaduto successivamente. Ciao, Massimo

Luciano ha detto...

Ma non pensate che Sabrina sia rimasta in carcere per evitare che si ripeta, una volta libera, l'associazione familiare, volta all'attacco mediatico già perpetrato nei confronti del padre Michele Misseri. Io mi ricordo l'impressione che ho avuto a fine ottobre di tutta la vicenda.
La famigliola Misseri sente il fiato sul collo di inquirenti e soprattutto e dei giornalisti. Pensano che da un momento all'altro, sotto tutti i riflettori del momento, qualcuno della famiglia possa fare qualche errore e mettere tutti nei guai. Così Sabrina, la madre e, forse anche Valentina, riescono a convincere il padre Michele a confessare ed accollarsi il delitto. Magari gli suggeriscono di condire la confessione con la violenza sessuale sul cadavere, spiegandoli che, per questo, non lo riterranno sano di mente, e potrà cavarsela con poco. E poi meglio uno in carcere, che tre.
Così Michele fa un atto di coraggio e salva la figlia e forse la moglie dal carcere. Confessa. E confessa anche la presunta violenza sessuale. Adesso Michele è l'orco, il mostro, che attira su di sè tutti i riflettori dei media e degli inquirenti. Però, secondo me, Sabrina a questo punto commette l'errore. In tv, soprattutto una sera a Matrix (se ricordo bene) rinnega il padre per il delitto commesso, e lo disprezzandolo (salvo poi diventare molto più buona e mite, nei confronti del padre, pochi giorni dopo). Inoltre viene rinnegato e dimenticato dall'intera sua famiglia, che, mai una volta, lo va a trovare in carcere. Venuto a conoscenza di quello che dice la famiglia su di lui (soprattutto è Sabrina che fa gli show in TV), prima dall'avvocato Galoppa e poi dalla TV che gli hanno messo a disposizione in carcere, Michele Misseri, sentitosi usato, buttato e abbandonato, decide di dire la verità (la sua verità, anzi... una delle sue verità) e accusa la figlia. Se ci fate caso, è proprio dopo l'arresto di sua figlia che Valentina e Cosima iniziano a fargli visita in carcere, e a fare dichirazioni d'amore nei confronti di Michele Misseri (Cosima:"Non lo lascerei mai" - Valentina:"In fondo mio padre è sempre stata una brava persona").
Hanno paura che possa coinvolgere qualcun'altro della famiglia?
Forse mi sbaglierò, ma in merito agli orari: ma in casa Scazzi, non avevano detto che Sarah era uscita da casa molto prima delle 14.28?

lori ha detto...

Caro Francesco, quando ho detto che Michele è una persona semplice, non intendevo dire sprovveduto; mi riferivo al fatto che il personaggio non ha cultura , nè generale, nè giuridica, nè legale..per questo, concordo con te, è stato sapientemente guidato..da chi , invece, di queste cose se ne intende eccome..Basti pensare all'annunciata ritrattazione da parte del Galoppa della violenza post mortem del suo assistito. Il Misseri, al contrario continuò a sostenere la sua tesi, per poi ritrattare in un secondo momento, quando qualcuno gli spiegò che non era possibile rilevare la violenza a causa delle condizioni di deterioramento del cadavere
Quindi semplice in tal senso...diciamo, piuttosto, ignorante
lori

lori ha detto...

ops
scusa Francesco, non mi ero accorta che anche tu avevi citato il vilipendio del cadavere, evidentemente la pensiamo allo stesso modo
lori

Unknown ha detto...

Ciao Luciano, c'è qualche inesattezza in quanto scrivi.

Per prima cosa da come la so io la televisione gliel'hanno fatta vedere fissa, cioè tutti i giorni, solo una decina di giorni dopo l'incidente probatorio del 19, a fine novembre quindi, quando si parlava della possibilità che uscisse ed andasse in convento, quando gli avevano messo a disposizione l'orto del carcere. Quindi quello che capitava a Sabrina lui non lo sapeva, sapeva quanto gli riportava il suo legale. Non a caso quando a metà dicembre, e non a ridosso del Natale come tutti scrivono, ha scritto le prime lettere in cui cambiava la sua versione, su ordine della procura gli hanno tolto l'orto. Successivamente, quando a gennaio ha inviato altre lettere, gli hanno tolto la televisione. Televisione che gli è tornata a fine mese dopo non aver risposto a Coppi e dopo che il Gip aveva confermato il carcere per sua figlia.

Per seconda cosa si può obiettare sull'ascendente familiare dicendo che se ci fosse stato davvero in maniera pressante, come dicono, il telefonino sarebbe bruciato completamente e mai sarebbe saltato fuori, Sarah sarebbe ancora nella cisterna, lui nei campi a coltivare Ulivi e Sabrina a fare il manicure ad Anna Pisanò.

Per terza cosa credo che chiunque sentendosi preso in giro dal padre, dopo una confessione così aberrante perché infarcita con il vilipendio di cadavere, ad un primo impatto lo ripudi, mi pare normale. Poi, ricordandolo come era in precedenza e potendo pensare ad un raptus, scatta la seconda fase, quella della pietà in cui si cerca di comprendere e, per quanto possibile, perdonare.

Per quarta ed ultima cosa, le visite in carcere non iniziano subito dopo l'arresto di Sabrina. Valentina era già andata prima del 16 ottobre e Cosima va solo 12 giorno dopo, quindi a fine ottobre. Se avesse avuto tutto l'ascendente che si dice avrebbe avuto anche la possibilità di intimorirlo e, vi fosse stato davvero un patto familiar-deliquenziale, ricordargli quanto concordato.

Per il resto non prendermi per oro colato perché è come sempre solo la mia idea in base a quanto ho saputo.
Massimo

Luciano ha detto...

Caro Massimo io rispetto le idee di tutti e, in special modo, la tua.
Ma quando scrivo della paura della famiglia Misseri che "qualcuno della famiglia possa fare qualche errore e mettere tutti nei guai" mi riferisco proprio al timore delle donne nei confronti di Michele Misseri. Io penso che Michele o i Misseri abbiano trovato il cellulare in un secondo momento (o in garage o in casa) e che sia stato usato per fare cadere tutti i sospetti su Michele, a cui è stato dato il compito di consegnarlo agli inquirenti. Se è stato Michele a nascondere il cadavere, spogliare la piccola Sarah e bruciarne i vestiti, come mai non hai distrutto il cellulare?
Questo particolare potrebbe portare ad una visione "diversa" di tutta la storia. Ragionando per assurdo e allargando la cerchia degli interessati, potremmo anche pensare che qualcuno ha rapito, sequestrato o comunque portao via Sarah. Poi succede qualcosa di imprevisto, la piccola viene uccisa e buttata nel pozzo. A questo punto Michele viene ricattato e costretto ad autoaccusarsi del delitto e per avvalorare il tutto gli viene consegnato il cellulare, da consegnare a sua volta agli inquirenti. Poi non dimentichiamo che i sospetti su Sabrina sono nati subito dopo l'arresto del padre quando, nella prima versioni dei fatti, si era fatto sfuggire che la sera del 26 agosto era con Sabrina in garage a cercare sul pavimento dello stesso la "SCHEDA SIMMI". Poi messo sotto torchio, ha confessato accusando la figlia.
Sempre disponibile al confronto.
Luciano

Luciano ha detto...

Massimo ho dimenticato una cosa.
Sulle cose che Sabrina ha detto del padre in TV, a me, allora, mi ha impressionato una cosa: nel giro di 2 giorni ha cambiato completamento il tono delle sue dichirazioni. Se non ricordo male, il mercoledì a Matrix lo rinnegava, e il venerdì a Quarto Grado ammorbidiva sensibilmente le parole.
Questo repentino dietro-front mi è sembrato alquanto anomalo. Non mi è sembrata una figlia pentita delle brutte parole inferte nei confronti del padre, dimostratosi sempre amorevole e colpito da raptus improvviso, bensì mi è sembrata una marcia indietro dettata dalla paura delle conseguenze che le sue parole avrebbero potuto innescare nella mente volubile del padre.

Manlio Tummolo ha detto...

Per Giacomo: l'interpretazione dell'avv. Coppi risulta comunque prematura, finché non vengono depositate e rese pubbliche le motivazioni delle due decisioni della Cassazione. Una notizia interessante che però non ha nulla di diretto con la nostra questione, è che la Procura del Tribunale di Torino ha incriminato il presidente del Tribunale di Imperia per favoreggiamento di alcuni criminali mafiosi. La cosa è interessante perché, se avviene nel tanto esaltato nord come "sempre onesto", chissà cosa avviene in proposito al sud. Un interesse per tener in carcere innocenti è dato dal fatto che si vogliono spesso tener liberi i colpevoli. Già qualche nube, nel senso di Imperia, si è mostrata nel cielo di Taranto: quindi non si sa mai. Tornando alle decisioni della Cassazione, rinviare ed annullare non sono la medesima cosa: nel primo caso la Corte di Cassazione si assume la responsabilità piena della misura contraria, nel secondo dice al Tribunale "Tròvati motivi più validi per respingere la liberazione". Se tali motivi saranno trovati, vi sarà un nuovo ricorso della difesa, ed eventualmente accettazione o rigetto da parte della Cassazione. Ma senza questi continui rimbalzi, la cosa più intelligente in tal caso è tentare la strada della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, anche se nel frattempo l'anno di custodia obbligatoria sarà cessato. Quando fu presentato il secondo ricorso, non era stata presa una decisione da parte della Corte Costituzionale, perciò, se non vi è discussione in aula, gli avvocati di Sabrina non hanno potuto rilevarla. Tuttavia, la Corte di Cassazione avrebbe avuto il dovere inderogabile di applicarla, in quanto la decisione costituzionale abroga ogni norma incostituzionale nel momento stesso in cui assume la decisione, e questo vale anche per decisioni passate (differenza tra nullità ed annullamento degli atti).

Marco ha detto...

Ripeto, Misseri quel pomeriggio alle 15 avrebbe dovuto recarsi alla raccolta dei fagiolini, arriva con 45 minuti di ritardo. Quando gli viene fatta notare questa circostanza, confessa il delitto e afferma che in quei momenti nascondeva il corpo della nipote nella cisterna situata in località contrada Mosca. A questo aggiungiamo il riscontro della cella agganciata, che copre appunto il territorio in questione. Quindi l'ipotesi del rapimento ad opera di terzi è davvero inverosimile.

nico ha detto...

Ho letto tutti i post, e mi fa piacere constatare che su questo blog girano tante persone di buon senso che non seguono acriticamente quanto detto da giornali e tv. Piu' ci penso meno capisco perché Sabrina Misseri sia ancora in carcere, piu' ci penso meno mi convince la confessione di suo padre. E non riesco a comprendere come la procura possa dare tanto peso soltanto ad una delle innumerevoli versioni date dal Misseri. Rifiutando tutte le altre. Occhio, non voglio dire che Sabrina sia innocente, ma esiste davvero almeno una prova così schiacciante da giustificare la carcerazione?

lori ha detto...

Secondo la Cassazione il movente attribuito a Sabrina Misseri e' affetto da "esilita' a fronte del delitto di omicidio commesso

e meno male..era ora che qualcuno se ne rendesse conto
lori

Giacomo ha detto...

I motivi della sentenza con cui la Cassazione ha annullato l'ordinanza del riesame che tiene Sabrina in carcere sono già usciti.
Dai motivi si comprende che la Cassazione ha completamente demolito l'impianto accusatorio, soprattutto perché basato sulle dichiarazioni di Misseri che la Cassazione ha definito totalmente inattendibile.
Perché la Cassazione, che avrebbe avuto un mese di tempo per le motivazioni, le ha invece fatte uscire subito?
Secondo me vuol dire: liberate Sabrina, e sbrigatevi pure!

Presentendo la disfatta, la Procura aveva disperatamente tentato di sganciarsi da Misseri, ma è caduta dalla padella nella brace. Difatti gli sono rimasti gl'incubi notturni di un fioraio.
La Cassazione non ha lasciato scampo all'accusa. Ha detto che i tabulati tra le 14,23 e 14,42 sono validi e non sono stati falsificati da Sabrina.
Che il movente, che in generale non costituisce prova, in questo caso è quasi inconsistente.
Quindi Sabrina sarà scarcerata fra breve per mancanza di prove e di indizi.
Quanto meno andrà a casa.
Invito tutti all'ottimismo.

Giacomo

lori ha detto...

da quanto ho letto sui motivi della sentenza con cui la Cassazione ha annullato l'ordinanza del riesame che tiene Sabrina in carcere mi sembra evidente che siano stati messi in discussione proprio tutti quegli elementi che in questo blog erano stati considerati insufficienti a determinare la colpevolezza di Sabrina: inattendibilità di Michele;inattendibilità della confessione all'amica Anna che sarebbe "una esplosione di dolore allorche' aveva appreso della prima confessione del padre";obiezioni anche sulla retrodatazione dell'ora dell'omicidio di Sarah Scazzi;debolezza del movente..insomma tutto l'operato della procura è stato ampiamente contestato..come dice Giacomo, sembra che si voglia invitare la procura stessa a rilasciare sabrina
lori

Manlio Tummolo ha detto...

UNA DECISIONE NECESSARIA, MA INSUFFICIENTE .

Quando ho scritto l'ultimo commento, ignoravo ancora l'avvenuta pubblicazione delle motivazioni che però dimostrano la scarsa dimestichezza della Corte di cassazione con la logica del principio di non-contraddizione. Tutte le motivazioni esposte non erano tali da decidere un semplice rinvìo, dando così modo agli inquisitori tarantini di tirar fuori qualche altro coniglio o qualche altra confessione tra stato di veglia e stato onirico, bensì quello semplice e netto di affermare, anche in base alla recente sentenza della Corte Costituzionale che io richiamo senza che nessuno ne faccia conto (non necessità della custodia cautelare in carcere, anche per ipotesi di omicidio mafioso), puramente l'atto di cassazione, ovvero di nullità della custodia cautelare in carcere di Sabrina Misseri, sostituita alla peggio da arresto domiciliare, se non addirittura dalla rimessione in libertà, visti e considerati i motivi di rigetto dell'ordinanza del Tribunale. E' chiaro che il vero motivo del rinvìo è il non voler demolire del tutto, non solo la legittimità delle procedure investigative, ma la stessa serietà di questa poco credibile Procura e dei suoi discutibilissimi metodi. Molti colpevolisti intransigenti, quelli del "senza se e senza ma", cercano ancora di risalire la china disastrosa, ma mutuando il bollettino di Diaz "risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza". Noi, sostenitori della severa e rigorosa regolarità delle procedure, trascurando gli aspetti da fiction gialla, con cui tanti organi di informazione avevano venduto le loro miserabili notizie, siamo soddisfatti, ma cautamente. La battaglia continua, speriamo che d'ora innanzi sia dura, ma leale, senza imbrogli, senza sogni, senza allucinazioni, senza estorsione di informazioni. Il vero concerto comincia adesso: sarà poi da chiedersi perché i magistrati tarantini abbiano voluto agire in modi così disinvolti ed irregolari.