venerdì 27 maggio 2011

Sarah Scazzi. Cosima arrestata fra scene da giubileo ed applausi... ed ora ad Avetrana anche i neonati sono felici

Cosima è stata arrestata fra un nutrito gruppo di convinti colpevolisti che hanno inscenato scene da giubileo ecclesiastico, presenti anche alcuni testimoni di Geova, intonando gli osanna all'alto dei cieli e gli assassina dal basso dei ceti. Era ora che i popolani vulgaris mettessero in mostra la loro vera faccia. Anche una donna con in braccio il figlio di un anno era in attesa davanti alla caserma intenta ad insegnare al piccolo quali siano i comportamenti giusti da tenere in casi del genere. E non solo a lui lo insegnava perché nei filmati si notano anche bimbi e bimbe di una decina d'anni intenti a battere le mani ed a saltare di felicità. Per tirare le somme la sostanza dice che tutte le classi sociali erano ben rappresentate. Ragazzi, uomini e donne di età diverse e tutti con lo stesso piglio, tutti ad urlare sdegno in nome della giustizia. Fondamentalmente un bello spettacolo degno del peggior teatro degli orrori. Ed è così che la terra degli orchi, come ribattezzata da giornalisti e scrittori varie volte senza che il sindaco di Avetrana intervenisse con querele o quant'altro, si è dimostrata essere anche la terra delle streghe. Mi meraviglio, perciò, che in piazza non sia stata predisposta una pira gigantesca e che la strega di turno non sia stata immolata al fuoco sacro degli indigeni pagani. Se non altro per scaldare il sangue di tanti avetranesi che, a quanto pare, è freddo come un ghiacciolo.

Ma in fondo non è neppure colpa loro, povere anime che ragionano con la mente di altri e che dicono di avere pena delle donne di casa Misseri mentre, in realtà, sono loro ad aver fatto pena ieri sera, perché la colpa di questo massacro è da addebitare alla procura, al tribunale di Taranto ed ai giornali pugliesi dello scoop che, come cieche processionarie, ne hanno seguito l'odore. Un odore nauseabondo, un odore di cadavere in putrefazione come quello che si respira, anche a chilometri di distanza, nell'arcipelago malese quando fioriscono le "Rafflesie". Ed ora potremmo dire che lo stesso odore proviene da Avetrana e che i Pm ed i giornalisti di Taranto, ma è arrivato anche a quelli di Bari e Lecce, lo hanno percepito cercando di eliminarlo. Bene, ora questa pianta parassita è in una cella del carcere di Taranto ed i tecnici del suono, quelli che piazzano cimici, ed è la stagione delle cimici, aspettano che il dialogo fra madre e figlia le comprometta. Sarà un'attesa lunga e snervante o veloce? E se fosse infruttuosa? E se la "matrona" chiamata assassina fra una decina di giorni fosse nuovamente fra le mura della sua casa? Cosa penserebbero i festosi buoni figli di Cristo avetranesi che predicano la bontà e razzolano nella cattiveria d'animo? Possibile che nessuno di loro questa notte abbia provato un minimo di vergogna?

Stavano arrestando una persona che i giudici non hanno ancora condannato, se mai dovesse subire nei mesi a venire un processo, non un assassino colto in fragrante. Che senso hanno avuto quegli applausi, quegli urli? E portare un bimbo col ciuccio in bocca fra quel tumulto festoso ha avuto un senso? Ha fatto la nanna passando una notte più tranquilla rispetto ai giorni precedenti? Ed intervistare sua madre ha un altro senso? Portare i bimbi di dieci anni ad applaudire una sirena della polizia che parte col suo carico di dolore serve a qualcosa? Li aiuta a crescere? Ma in che mondo viviamo, in che paese vivono gli avetranesi che non erano presenti e si sono visti rappresentare da simili persone? Condividono il loro pensiero come quella pochi-neuroni di Caterina Collovati? E' davvero quello filmato ieri sera il modo di comportarsi in una società che si definisce civile? Ma altri casi di cronaca nera, altri casi accaduti anche e soprattutto in Puglia, non hanno insegnato nulla? Quale tipo di convinzione i procuratori ed i giornalisti hanno inserito nella mente di chi li segue a bocca aperta aspettando solo che l'amo si insinui in gola per chiuderla?

Perché essenzialmente il mea culpa lo dovrebbero fare i tanti zerocellule che con i loro scritti hanno aizzato il popolino. E non vale a nulla dire che si sono limitati a fornire i fatti perché la maggioranza delle notizie fornite sono risultate prive di basi e pendule più della Torre di Pisa. Il loro, leggendo negli archivi dei giornali per cui scrivono si nota, è stato una sorta di collaborazionismo, una sorta di tacita alleanza. E se da un lato hanno dovuto scrivere di malavoglia che la Cassazione censurava in toto l'operato dei giudici e dei Pm tarantini, dato questo che azzerava ogni scritto pubblicato e portato nei mesi al pubblico quasi provenisse dal Santuario di Padre Pio, dall'altro non vedevano l'ora di vedere i "mastini della procura" all'opera e di scoprire i nuovi "giochi di prestigio del Gip". Ed abbiamo visto che non si sono fatti attendere. Com'è possibile non capire che tutto ciò è il frutto nato dopo le motivazioni scritte a Roma? Che la procura ha adattato altri scenari a quelli non idonei?

Il Misseri non è un teste credibile, la ricostruzione non ha nulla di reale, Sabrina Misseri non avrebbe potuto fare in pochi minuti quanto le viene addebitato? Bene, facciamo un nuovo gioco di prestigio, prendiamo altre carte dalla manica e cambiamo l'ordine dei fattori. Il testimone non è attendibile? Lo releghiamo a spettatore mite e ad occultatore casuale (nonostante lui avesse in mano il cellulare di Sarah e se davvero fosse servito per depistare, per crearsi un alibi, lo avrebbero dovuto avere, nascosto da qualche parte, la figlia o la madre). La ricostruzione non ha nulla di reale? La cambiamo, che ci vuole. Non più in garage ma in casa; in cucina dove il Misseri stanco e stravolto dalla giornata di lavoro si era appisolato è non poteva sentire neppure le bombe fosse caso mai scoppiata una guerra. Poi si sposta il cadavere passando dallo sgabuzzino e lo si porta in garage in quanto troppo facile recarsi con l'auto nel cortile e caricarlo tranquillamente senza essere visti. Infine lo si lascia sul ciglio della strada, in campagna, e si aspetta che qualcuno lo trovi e che i carabinieri indaghino contro ignoti. Ignoti che l'avrebbero caricata in auto ed uccisa dopo aver cercato di violentarla. E questo non è un mio teorema ma è quello della procura. Procura che spiega anche i pensieri ed i movimenti successivi dei Misseri.

Per questo dopo aver asserito che il corpo nudo era stato abbandonato per far pensare ad una violenza sfociata in omicidio cambiano la trama e mandano le donne di casa, il giorno successivo alle 10.20, a gettarlo nella cisterna o, almeno, ad osservare la scena. I critici potrebbero chiedersi perché, se questa secondo la procura era l'iniziale intenzione di quella famiglia di assassini, non lasciare davvero il corpo sul ciglio di quella strada in attesa che qualcuno lo trovasse dato che, fra l'altro, Sabrina Misseri coordinava i ragazzi del paese nelle ricerche e bastava ne avesse mandati un paio in quella zona per farlo ritrovare. Troppo facile? Sembra di sì da quanto scrivono i Pm al giudice amico. Ed io mi chiedo se prima di entrare a far parte di una così alta istituzione ai laureandi in giurisprudenza si fa un test psichico per capire in quale modo utilizzano il loro ragionamento.

In ogni caso credo di aver capito che gli accusatori in mano hanno solo l'odore dell'aria fritta, che la loro unica speranza è quella di sentire nelle cimici le parole accusatorie di una delle due donne ora in carcere. Senza queste... boom! Esplode l'impianto e salta la procura. Perché se prima c'era solo il Coppi ora c'è pure il De Jaco. E lo scontro sarà titanico e comporterà innumerevoli colpi di scena.

Prendete pop corn, liquirizia, lupini, patatine ed una bella bibita fresca, sedetevi comodi in poltrona e preparatevi al kolossal dell'anno... ma affrettatevi, stanno per iniziare le proiezioni.


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Sarah Scazzi



62 commenti:

norma ha detto...

Tra gli spettatori del pubblico linciaggio,anche un felicissimo Antonio Petarra,il testimone che,pur non avendo l'orologio,a distanza di mesi si dice certo che erano le 14 perchè "quelli devono pagare,e pure veloce devono pagare".Questo strano testimone,mai preso in considerazione nei primi tempi perchè non aveva dato dettagli significativi circa l'orario oppure,stando a quanto dice "Chi l'ha visto",aveva detto cose molto diverse,si vanta di aver ricostruito gli orari insieme alla procura,peccato che la Cassazione ha giudicato insignificanti le sue parole perchè in contrasto con quelle di Concetta,badante e fidanzati.Ma in procura sembrano non tenerne conto,loro hanno questo brav'uomo che ieri ha portato i figli a vedere la fine di Cosima e loro devono essere fieri del loro papà,che ha contribuito a fare giustizia.

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo, l'ordinanza hai avuto modo di leggerla?
Si parla di intercettazioni ambientali.
Una di Michele che parla in macchina da solo, una in carcere tra Michele e Cosima.

Cmq la cosa disgustosa è stata quella di far uscire Cosima dall'uscita principale della Caserma, portandola a spasso
come fosse una coppa, sotto le curve dei tifosi.

Forse ora che interrogheranno Sabrina e Michele sperano che, per salvare la madre-moglie, uno dei due si decida a dire la verità, se lei effettivamente non c'entra nulla, al fine di evitarle il carcere e il processo.

Cmq pur non condividendo le urla e le reazioni che ci sono state, vorrei spezzare una lancia in favore di quelli che tu definisci senza cuore.
In fondo è gente che conosceva la piccola Sarah, qualcuno di loro la amava, in fondo anche Concetta con le sue dure affermazioni ha contribuito non poco.

A mio avviso sono persone che hanno figli dell'età di Sarah, sono persone che non hanno forse nè la cultura, nè il tempo di informarsi in modo alternativo, come abbiamo la fortuna di fare noi.

Ciao Massimo

Unknown ha detto...

Se è vero che era presente è inaccettabile quanto un giudice popolare prevenuto. Mi spiace per Cosima che da non giudicata in tribunale meritava almeno di non essere chiamata assassina, ma ancor di più per quei cafoni festanti che hanno fatto capire per quale motivo in Italia sia sempre più difficile fare giustizia.

Ma mi spiace anche per quella vignetta che ormai è diventato il dottor Sebastio, sempre a dire che "stavolta ci siamo", gli indizi portano in quella direzione. Al lupo al lupo, verrebbe da dire, ma il lupo lo prenderanno mai?
Ciao Norma, Massimo

Massimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
lori ha detto...

Io, proprio non riesco a capire..alla vita in diretta tutti a dire che vale la presunzione d'innocenza , e poi giù ad accanirsi contro le due donne, salvando il povero michele sottratto alla pubblica gogna da un bravo avvocato che ha saputo fare il suo lavoro.. Povero michele, ma che diaboliche queste donne che lo hanno costretto ad addossarsi la colpa della figlia..eppure tutti lo avevano previsto, finalmente la procura ha saputo costruire un quadro accusatorio di tutto rispetto ( Marazzita) , e quindi Sabrina e Cosima finalmente sono state incastrate..Un'atmosfera da colpevolisti che peggio non si potrebbe
ma vale la presunzione d'innocenza..Che ipocriti, almeno al pomeriggio sul due qualche sano dubbio è stato insinuato e, qualcuno ha osservato che se sono solo questi gli elementi accusatori non si andrà da nessuna parte
Purtroppo alla vita in diretta si sente la mancanza di sposini..
lori

Unknown ha detto...

Mi spiace Sira ma non condivido il tuo pensiero. La maggioranza di quelli presenti all'arresto Sarah l'hanno vista in fotografia, solo dopo la scomparsa, ed i bambini erano troppo piccoli per averla conosciuta. Ed il sangue gelato, che non permette loro di comprendere quanta sofferenza questa inchiesta abbia generato (e non solo in casa Scazzi), nasce proprio da questa sottocultura del chiacchiericcio, dall'ipocrisia giornaliera che, visto il comportamento, è probabile sia diffusa oltremisura ad Avetrana.

Qui non si tratta di persone che hanno a cuore una ragazzina uccisa in maniera barbara, qui si tratta di chiacchiere di paese, di insinuazioni, di sospetti nati a causa di una inchiesta assurda portata avanti con modi assurdi.

Ad Avetrana, voci riportatemi da persona degna di fiducia, tempo addietro additavano Sarah, sempre in ipocrisia parlandone fra loro quando vedevano passare la madre le stesse Misseri, perché girava con persone più grandi e faceva tardi la notte.

Non trovo alcuna giustificazione al loro comportamento, come non l'ho trovata a quei quattro scemi che mentre Parolisi era in caserma urlavano assassino ad un carabiniere, scambiato per il marito di Melania, che in borghese nella parte posteriore dell'auto dei carabinieri leggeva un giornale.

Se li giustificassimo perché poverini hanno una figlia della stessa età, a cui dovrebbero insegnare la dignità d'animo ed al contrario insegnano l'odio, invece di progredire arretreremmo... ma forse siamo già arretrati ed io non me ne sono reso conto oppure spero sempre non sia vero.
Ciao, Massimo

Luciano ha detto...

Caro Massimo, saranno sbagliati i modi ma, secondo me, l'arresto di Cosima andava fatto prima. Non perchè sia fermamente convinto che lei sia un'assassina (anche se devo dire che non sono atrettanto convinto che non abbia partecipato alle fasi dell'omicidio), ma per dare uno scossone al marito Michele. L'unica preoccupazione che ha sempre avuto Michele Misseri, sin dal suo primo interrogatorio/confessione, è stata quella di preservare la moglie Cosima. Dopo aver accusato la figlia Sabrina, in una delle lettere successiva, in cui cercava di giustificare il suo comportamento nei confronti di Sabrina, ripete nuovamente il nome di Cosima, a cui gli inquirenti sarebbero arrivati, se non avesse tirato in ballo la figlia.
Proprio verso Natale, nel pieno susseguirsi delle lettere di Michele, io pensavo che avrebbe fatto bene la procura, ad arrestare Cosima, nel tentativo di avere da Michele una possibile vera ricostruzione dei fatti. Anche perchè, parliamoci chiaro, Michele sa ancora tante e tante cose, che non le ha ancora dette. Una su tette, la motiviazione, il movente dell'omicidio. Ed è su questo che la magistratura deve battere: da un movente valido, scaturirebbe una valida ricostruzione dei fatti con le relative attribuzioni di responsabilità.
Caro Massimo, io sul caso di Avetrana la penso in maniera un diversa da te e, io una MIA convinzione l'ho già elaborata.

Unknown ha detto...

Guai ad avere le stesse idee Luciano, sai che noia...
Però io non avrei assolutamente fatto come la procura di Taranto e come avresti voluto fare tu.

E non avrei nemmeno messo in carcere Sabrina dopo la confessione del padre, anzi le avrei lasciato tutta la possibilità di movimento, dichiarando che le affermazioni erano prima da verificare, ed avrei riempito le auto, la casa ed i luoghi frequentati da lei e dalla madre, di cimici ascoltando quanto nei mesi venisse detto.

La differenza fra i due modi di investigare è notevole in quanto col mio si cerca la conferma dei pensieri accusatori, il dialogo compromettente e quanto altro (tipo eventuali complicità), prima di mettere qualcuno in galera, e trovandola (come dimostra "Il Grande fratello" prima o poi la svista capita e parli anche di quanto non vorresti parlare) nessuno mi potrà mai attaccare.
Col tuo, e fondamentalmente con quello della procura, prima si incarcera, rovinando per la vita la persona che va in cella, poi si cerca di trovare le prove ai pensieri accusatori che non sono in alcuna maniera provati e si presentano solo indiziari.
Ed in questo modo si va a processo col nulla in mano, nella speranza di trovare un giudice che aiuti l'accusa, e si è esposti a critiche.
Ciao, Massimo

lori ha detto...

ma con il movente come la mettiamo? La Cassazione aveva bocciato il motivo della gelosia definendolo debole, ed ora non mi sembra che ne siano stati avanzati altri! Anzi le intercettazioni telefoniche tra sabrina e ivano, sono considerate a riprova di questo movente...
lori

nico ha detto...

Continuo a pensare che bambini e ragazzini debbano essere protetti da spettacoli penosi. Soprattutto quando questi spettacoli sono reali, li' a portata delle loro mani dei loro occhi. Noi adulti sappiamo bene che la miseria umana a volte non ha limite, e spesso si accompagna a una profonda mancanza di interessi e di cultura. Ma se c'é una speranza per i nostri figli, se c'é la possibilita' che crescano in un mondo migliore, certamente é lontana dai linciaggi, certamente é lontana dai pellegrinaggi sulle scene dei delitti. Che pena quei bimbi e quei ragazzini, che rabbia quei genitori che inneggiano come si faceva agli spettacoli dei gladiatori e dei cristiani divorati. Con le loro creature in braccio, per mano. Che adulti saranno i bambini che oggi urlano e battono le mani vedendo passare una donna che viene portata in carcere? I giudici e i giornalisti che si occupano del caso di Avetrana (perché ormai a Sarah non pensano piu') hanno fatto regredire un'intera popolazione di un secolo; fanno errori madornali nelle indagini e nel racconto dei fatti, cosi' gettare un paio di sospetti in pasto all'opinione pubblica deve essere sembrato loro un passo avanti. Vergogna.

Unknown ha detto...

Sì lori, ma adesso hanno il messaggino, quello cancellato, in cui Sabrina scrive che Ivano è un "Dio". Vuoi mettere? Ora c'è di mezzo la "Fede" e con la fede non si scherza!

Ma andassero al bagno con la settimana enigmistica! Quante ragazze innamorate, e non, scrivono e dicono "per me quel ragazzo è un Dio". Lo dicono dei più belli della compagnia, dei cantanti e degli attori, ormai è entrato nel lessico giovanile, è un modo di dire.

Se questo messaggio è il rafforzamento delle loro tesi sono messi male a Taranto. Sto cercando le 102 pagine delle motivazioni per capire se hanno anche qualche cosa di decente o se è tutta una farsa come pare a me.
Ciao, Massimo

lori ha detto...

hai ragione "è un dio", " un idolo"un mito"..figurati, vorrei trovare una ragazza che non lo abbia detto almeno una volta..anzi credo di averlo usato io stessa ai miei verdi anni..
ma tant'è..quando si vuole trovare del marcio
ciao lori

Giacomo ha detto...

Ciao Massimo.
Una farsa sì, ma purtroppo una farsa tragica.
Eppure sono proprio curioso di vedere cosa succederà lunedì (udienza convalida), e poi la prossima settimana (interrogatorio di Misseri da parte dei difensori)e poi l'8 giugno (i ris) e poi il 9(riesame alle prese con la propria ordinanza annullata dalla Cassazione).
Sarà una lotta dura, ma voglio credere che alla fine prevarrà e si sveglierà la Ragione, perché il sonno della Ragione genera mostri!

Giacomo

Alberto ha detto...

L'inciviltà purtroppo è ubiquitaria e speculare tra chi dovrebbe dare l'esempio (come i media) e la gente comune. L'altro giorno a "Pomeriggio sul 2" la notizia dell'avviso di garanzia a Cosima è stata accolta dagli stessi applausi di ieri ad Avetrana. Talk a parte, anche nei tg non si è ancora visto un solo giornalista reclamare maggiore equilibrio su casi di cronaca come questo. L'ultimo esempio di Elisa Anzaldo del TG1 che come la Busi ha affisso le sue "tesi" in bacheca contro il suo Direttore dimostra che la sensibilità verte solo sui temi politici (ovvio, in un'azienda politicizzata).

Marazzita dà più l'impressione di un esperto di diritto (seppur sempre utile con le sue delucidazioni) che di un avvocato pronto a battersi per difendere dei principi. Ha il fiuto di capire con qualche anticipo l'opinione prevalente e vincente, assecondandola.

Il procuratore Sebastio ha detto ieri "Non c'è un solo elemento che fa la differenza, ma vi sono tanti elementi che si compendiano per creare un quadro coerente". Insomma si replica il copione già bollato dalla Cassazione per Sabrina. Nessuno dei pennivendoli glielo ha fatto notare. Prima Sebastio aveva premesso che vige la presunzione di innocenza. Soliti bizantinismi...

Viene ripreso il tema del delirio amoroso per Ivano. Ma prima Sabrina aveva avuto una storia seria poi interrotta con un certo Andrea Merico, professione Dj, non risulta che sia stata un'ossessione fatale per qualcuno. Forse adesso comincerà uno stillicidio di indiscrezioni piccanti sul contenuto degli sms. Si prevede una estate lunga e torrida. Ora si contano i messaggi, oltre un certo numero si è a rischio. Di qui a breve forse comparirà sullo schermo del cellulare un messaggio del tipo: '"Attenzione, per disposizione della Procura di Taranto, se abiti nella provincia di Taranto hai superato il limite consentito di sms nel periodo di riferimento. Vodafone declina ogni responsabilità in sede civile, penale e amministrativa”.

Ora i magistrati sembrano (ma non si sa mai cosa aleggi veramente nelle loro menti) puntare molto sulla localizzazione di Cosima e Sabrina in contrada Mosca, nelle vicinanze del pozzo. Per stampa e televisione sembra già acclarato che fossero al pozzo, non serve aspettare la loro versione nell'interrogatorio di garanzia. L'elemento che non torna e che appare singolare è che Sabrina, così scaltra da mandarsi i messaggi col cellulare di Sarah non pensi di lasciare a casa i cellulari per evitare la localizzazione, se veramente doveva recarsi con la madre al pozzo per seppellire la povera Sarah. Se proprio c'era bisogno di restare collegate con qualcuno potevano portarne con loro uno solo per nascondere almeno che erano insieme; non avrebbero avuto bisogno di comunicare tra loro.

Unknown ha detto...

Come ho scritto lo spettacolo sta per iniziare. Io ho già in casa i pop corn e le noccioline, domani passo al supermercato per le patatine, i semini e le bibite. E da lunedì tutti alla fantozzi ad ascoltare i programmi ed i telegiornali disponibili. Mi spiace solo che Vespa sia impegnato con le elezioni...

Naturalmente scherzo...
Anch'io credo sarà una dura lotta; e credo anche che se non capita quanto auspica Manlio, un cambio di procura e tribunali, che i legali della Difesa non verranno fatti giocare ad armi pari con l'Accusa.
Spero di sbagliarmi, ma ormai i giochi di prestigio iniziano ad essere davvero tanti.
Ciao Giacomo, Massimo

Unknown ha detto...

Ciao Alberto. Un'analisi talmente lucida la tua che mi aveva quasi invogliato ad inviarla in quel di Taranto. Poi ho pensato che forse non l'avrebbero capita e...
Ciao, Massimo

Giacomo ha detto...

Zingarelli.

definizione di "dio"

Persona dotata di eccellenti qualità o fatta oggetto di grande ammirazione. Es dipingere, scrivere, cantare, come un dio; essere un dio nel proprio campo di attività.
Stare da dio (nel linguaggio colloquiale) stare molto bene. Es: oggi sto da dio.

Qualcuno dovrebbe dirlo agl'inquirenti e ai giornalisti che gli tengono bordone!

Giacomo

Unknown ha detto...

L'ho scritto ad Alberto, più le cose sono chiare meno a Taranto ne capiscono. Cosa gli vuoi dire?
Ciao Giacomo, Massimo

Anonimo ha detto...

Ciao Mssimo,
mi sembra che la procura di Taranto con l'ennesima versione accusatoria contro Sabrina, tende a raggiungere le 7/8/9/10 versioni date da Michele. E' una gara a chi le spara più grosse?
Se è vero che è cambiato l'impianto accusatorio su Sabrina, sarà anche vero che le motivazioni per le quali finora è stata in carcere erano completamente sballate, come sono giustificate quelle? Sono deluso da come stanno trattando delle presunte innocenti (per me innocenti al 100%) e non solo dalla procura di Taranto, ma dai giornalisti che commentano in tv, dalla gente comune, dal modo di ragionare, incrimando a prescindere, basandosi su accuse inventate (indizi presi per prove)e prese per vere. La nuova ricostruzione mi sa proprio di favoletta dell'orrore, inventata e neanche tanto bene. Sogno o son desto?

Lucio

Anonimo ha detto...

Troppi, Massimo...ora questi giochi stanno diventando davvero troppi, e mi stupisco come gli onnipresenti giornalisti, sempre garantisti quando si parla di politica,siano tutti latitanti quando si mette alla pubblica gogna gente comune prima di un giusto processo. Ci sono state solo rarissime eccezioni che ho molto apprezzato, come gli interventi del Dott. Liguori che ha dimostrato grande determinazione e coerenza e come Lamberto Sposini, che spero di rivedere presto in televisione. Per il resto, tutti vanno dove tira il vento...e per ora tira solo in una direzione.
Ciao, e continua così!!!
Sandra

Unknown ha detto...

A meno che tu non sia un fiorista di Avetrana non sogni Lucio, e più che un sogno è un incubo perché come disse una grande "sbagliare è umano perseverare è diabolico".

Anch'io Sandra vorrei Lamberto Sposini, anche se devo dire che Milo Infante ultimamente riesce abbastanza a far moderare i termini ai suoi ospiti, a parte la Caterina Collovati che chiamarla zeroneuroni pare ancora troppo, ed inoltre ha decimato le presenze del Bollino. Ciao, Massimo

Sira Fonzi ha detto...

No Massimo, non li giustifico perchè hanno un figlio della stessa età, questa mia frase era la coda di un discorso più ampio e che forse non ho espresso bene.
Come te credo che sia gli inquirenti sia i mass media abbiano inculcato pregiudizi e sospetti in modo subdolo, per i propri scopi, a volte economici (vedi audience, tirature)altre di potere, di prestigio.
Sono queste le persone che mi sento di condannare, le persone che hanno in mano un arma pericolosissima, che usano per i propri tornaconti, che trovano terreno fertile proprio in quei paesi dove la sottocultura è più diffusa, dove le notizie si apprendono dal TG che si vede la sera prima di cena, dai contenitori pomeridiani di cronaca nerorosa, che si seguono nei pomeriggi mentre si fanno le faccende di casa o ancora peggio dai quotidiani locali, per chi usa leggerli.
Non condanno chi non ha la fortuna di aprire i propri orizzonti, perchè cresciuto in un contesto diverso dal nostro, chi crede ciecamente che se si emette un mandato di cattura vuol dire che si hanno prove o indizi pesanti
Sono burattini in mano a burattinai senza scrupoli che convinti da quest'ultimi della colpevolezza di Cosima, hanno esultato quando giustizia(per loro) era stata fatta.
Ho letto che Concetta alla domanda di un giornalista che le chiedeva cosa direbbe se avesse accanto la sorella, la stessa avrebbe risposto:"Le direi che è un assassina"
E Concetta è la sorella, sangue del suo sangue.......
Ciao Sira

Anonimo ha detto...

Giusto Massimo, anche Milo Infante spesso tenta di arginare (anche se non sempre ci riesce) opinionisti e inviata, rischiando a volte la crisi di nervi. Ho anche dimenticato la giornalista de "La Stampa", Maria Corbi, che spesso viene attaccata pesantemente sul blog e su alcuni social network, semplicemente per avere un atteggiamento garantista.
Ciao
Sandra

Sira Fonzi ha detto...

Scusa Massimo, dimenticavo di dirti che mi si è stretto il cuore a vedere Cosima in quella macchina, abbassare lo sguardo per non sostenere quello di chi la crede un assassino, lo sguardo di una donna distrutta, come mi si stringe il cuore a vedere il Parolisi dimagrito, bersaglio del paese intero.
Ma io mi ritengo fortunata di aver sviluppato questa sensibilità, di aver avuto la possibilità di crescere in un ambiente dove il confronto con gli altri mi ha aiutato a crescere e ad analizzare gli eventi della vita.
Non so quanti abitanti di piccoli paesi di provincia abbiano avuto questa mia stessa fortuna

Unknown ha detto...

Io Sira il tuo concetto l'ho capito e lo apprezzo molto, ma ugualmente mi dissocio da una parte. D'accordo che la mano l'hanno armata gli inquirenti ed i giornalisti, come in altri casi, ma non sulla sottocultura in quanto io, che sono nato in un piccolo paese di una piccola città, ho avuto tanto a che fare con le persone che culturalmente non avevano alcun livello, nonostante questo erano più umane di tanti letterati ed i pregiudizi gli scivolavano addosso perché avevano fatto tesoro di tante esperienze.

Ieri sera ad Avetrana c'era rabbia, c'era cattiveria, c'era tutto ciò che chi si dice umano, sia uomo di cultura o meno, non deve avere e non deve insegnare. Ancora peggio se si è madri perché per istinto la vera madre evita certi insegnamenti. L'umanità o la si ha o non la si potrà mai avere. E non bastano certi programmi televisivi a farla venir meno.
Ciao, Massimo

lori ha detto...

Il gip nell'ordinanza sostiene: "Nella migliore delle ipotesi per Cosima Serrano, che era lì in quelle stanze, a pochissimi metri, se non soltanto a decine di centimetri, da dove sua figlia stava strangolando la cugina, non può non avere assistito, per lo meno ad un'ampia parte di un'azione omicidiaria protrattasi per vari minuti (che in quel contesto sono un'eternità), e, in una simile situazione, non ha fatto nulla per impedire che siffatta condotta giungesse a termine".
E allora mi chiedo: ma Michele non era pure lui lì in quella casa a pochi metri di distanza? Anche ammettendo che dormisse, la discussione tra le due ragazze sicuramente dovrebbe averlo svegliato, e allora perchè non vale anche per lui quello che vale per Cosima' Perchè anche lui non ha fatto niente per fermare sabrina?
lori

Manlio Tummolo ha detto...

TRIBUNALE DI TARANTO: ULTIMO ATTO

I Santi Inquisitori del Tribunale di Taranto. non solo gli inquirenti ma pure i giudicanti, si stanno avviando agli ultimi atti della loro carriera. Certi fatti, da essi ritenuti determinanti per l'accusa a tutta la famiglia, forse ispirandosi a certi forum e blogs, assomigliano ad un vecchio minestrone rancido con la muffa che cresce sul grasso, e già rigettato da chi di ricette culinarie se ne intende, ma corretto con qualche nuova verdura, molto aglio e cipolla, e qualche sputacchiata per allungare il brodo (vedi, ovvero la nuova Ordinanza rosatiana in 90 pagine pubblicata sul sito del TG 1 RAI, con l'avallo del direttore Minzolini, oltre 9 megabytes, per me troppo lunghi da caricare e registrare, 90 pagine di sciocchezze), che hanno suscitato, grazie anche alla pubblica informazione già dimentica della recente decisione della Cassazione, le grandi manifestazioni plebee, da Massimo Prati ed altri giustamente e severamente deprecate, sono un'ottima occasione, piacendo a Dio e ai fiacchi avvocati della difesa delle donne Misseri, per la richiesta di applicazione dell'articolo 45 del Codice di Procedura Penale, dove è scritto :
"Casi di rimessione. 1. In ogni stato e grado del processo di merito [ma la cosa è estensibile anche alle indagini secondo l'articolo 61 CPP, che estende all'indagato i diritti dell'imputato], quando gravi situazioni locali, tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili, pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo [soprattutto i testimoni della difesa] ovvero la sicurezza e l'incolumità pubblica, o determinano motivi di legittimo sospetto, la Corte di Cassazione, su richiesta motivata del procuratore generale presso la Corte d'appello o del pubblico ministero..., o dell'imputato, rimette il processo ad altro giudice...".
Che avvenga ora, o tra qualche tempo, sta di fatto che la serie degli abusi compiuti dalla Triade Inquisitoria di Taranto e dal giudice che fa ad essa da spalla, è ormai alla fine, e qualcuno ne dovrà, si voglia o no, piaccia o meno ai colpevolisti "senza se e senza ma", giornalisti, radio-tele-gazzettieri, comuni cittadini, rispondere davanti al Consiglio Superiore della Magistratura. Penso che in nessuno dei casi recenti di omicidi si sia giunti a tale serie di atti che non hanno altra giustificazione se non nascondere i veri colpevoli: non si spiegherebbe altrimenti l'accanimento giudiziario, lo stalking esercitato su una madre e due sorelle, basandosi su confessioni estorte o "suggerite", sogni, illazioni, pettegolezzi, fantasie, pregiudizi, calunnie, mistificazioni e diffamazioni, tabulati che nulla dimostrano (si accusa la madre Cosima perché presente, da un tabulato, poi si dice che nulla faceva, la si incolpa di "concorso morale" (?), di presenza in garage, tutto grazie ad una serie di comunicazioni, di cui però non si sa il destinatario), incitando altresì alla maniera di Torquemada o di Fouquier-Tinville (il celebre accusatore del Tribunale Rivoluzionario della Francia di Robespierre) gli istinti sanguinari e feroci della plebaglia di sanculotti e sbracati, presente nella regione ed altrove .

Anonimo ha detto...

in quello show non era presente solo il petarra! c'erano anche gli altri testimoni!
ciao,
rosaria

Unknown ha detto...

Guarda che se è vero è un fatto grave, specialmente se hanno applaudito o urlato. Se riesco a postare il video tu riusciresti ad indicarmeli?

Ciao Rosaria, Massimo

Marco ha detto...

Chiedo a chi ha letto l'ordinanza: c'è qualche riferimento al fatto che è Sarah stessa a dire alla madre che gli è arrivato un sms da Sabrina (circostanza rilevata anche dalla Cassazione), e di conseguenza una plausibile spiegazione a questo fatto e a come si incastrerebbe nell'ipotetico depistaggio fatto coi cellulari da Sabrina?
Questo è un punto cruciale, su cui la stampa che da tempo si occupa del caso continua imperterrita a sorvolare.

Marco ha detto...

Ah, dimenticavo: da una seria di sms recuperati dai cellulari di Sabrina e Ivano e diffusi in questi giorni (quelli in cui si fa riferimento al rapporto con la madre), si evince fin troppo chiaramente che il fatto che in quella famiglia ci fosse una sorta di clan femminile che schiavizzava e isolava il padre, cosa ormai data per acclarata e con cui ci hanno rotto le scatole per mesi, fosse una somma fesseria.

Anonimo ha detto...

Basterebbe rileggere quanto emerso dai tabulati e dalla ricostruzione di Chi l'ha visto" (forse l'unica trasmissione seria) per capire che è impossibile anticipare l'orario (in fondo il link e invito tutti a rivedere il video).
14.23 e 31 sec. Mariangela a Sabrina: "Il tempo di mettere il costume e vengo"
14.24 e 3 secondi Sabrina a Mariangela: "Avverto Sarah?"
14.24 e 15 secondi Mariangela a Sabrina "ok"
14.25 e 8 secondi Sabrina a Sarah "mettiti il costume e vieni"
14.28 e 13 secondi Sabrina a Sarah "hai letto il messaggio"
14.28 e 26 secondi Squillo di Sarah a Sabrina.

http://www.youtube.com/watch?v=hjoVdxsmI8Q


Lucio

Manlio Tummolo ha detto...

AGLI AVVOCATI DI FIDUCIA DI SABRINA MISSERI E DELLA MADRE :

I tempi della cortesia e della buona educazione forense sono finiti. Ci si augura che si comincino a suonare le campane di Pier Capponi ("Se voi sonate le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane", in risposta alle minacce di Carlo VIII re di Francia), in ogni sede ammissibile. Visto che le controparti non si fanno certo scrupolo di diffondere menzogne, calunnie, insulti, diffamazioni, rispondete con la forte solenne voce del Diritto formale e sostanziale, inviando anche diffide alla stampa che, non dando spazio se non minimo alla difesa, accumula materiale immondo con la risata delle jene e degli avvoltoi, incitando follacce sanguinarie al linciaggio.
Su "Il Messaggero" dove la solita Marida Pijola fa un'intervista a Concetta Serrano Spagnolo c'è una svista (?) assai comica, se la situazione non fosse tragica: lasignora parla della sorella e la chima "Concetta", anziché "Cosima"(ultima domanda e relativa risposta). E' poco credibile che Concetta finisca per confondere sé e la sorella, è più probabile che la giornalista si inventi interviste o le maneggi a suo uso e consumo. Ho mandato un breve commento, c'è da aspettarsi che modifichino nel frattempo il testo, in modo a cancellare l'errore che svela il trucco, ovvero scrivere inventando.

Unknown ha detto...

Ciao Lucio.
Non serviva facessi tutta la ricerca, nel mio articolo del 10 Aprile c'è un video che li comprende tutti.
Ti metto il link, sono otto minuti che spiegano bene quanto tu vorresti si capisse. Ciao

Un messaggio di Mariangela scagiona Sabrina Misseri: http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2011/04/sarah-scazzi-un-messaggio-di-mariangela.html

Anonimo ha detto...

il petarra è visibilissimo...ha la maglietta arancione!
per quanto riguarda la pisanò e la spagnoletti ho sentito ad un tg che erano presenti! guarderò meglio i video per riuscire a trovarli!
rosaria

Giacomo ha detto...

Ciao Massimo.
C'è un articolo di Bollino estremamente farisaico sulla Gazzetta del Mezzogiorno, in cui rileva che tutto il castello di carte dell'accusa si basa sull'ipotesi data come certa dalla benemerita (per i forcaioli) ditta procura&gip e già smontata dalla Cassazione: che Sabrina si sia costruito il falso tabulato degli sms che costituiscono il suo GRANITICO alibi, e a questo punto anche quello di Cosima.
Sembra quasi che Bollino abbia letto il tuo articolo.
Ricopia le stesse tue considerazioni sull'sms di Mariangela. Che abbia letto il tuo articolo?
Solo che tu avevi intitolato giustamente il tuo articolo: "Un sms di Mariangela scagiona Sabrina" (e ora anche Cosima).
Sai come ha intitolato invece il suo articolo Bollino? "Ancora un'ombra sulla loro colpevolezza" (sic!!!)
Capito? S'invertono i valori! adesso la colpevolezza di Sabrina e Cosima è una LUCE luminosa e la loro innocenza un'OMBRA!

Ma in che mondo ci tocca vivere!

Secondo me l'ordinanza del GIP può essere impugnata direttamente in Cassazione, perché nella sua parte essenziale reitera un provvedimento annullato. Difatti la teoria del falso alibi era presente pure nell'ordinanza del riesame demolita dalla Suprema Corte.

A mio parere Bollino si vuol parare maldestramente e in maniera contorta le... spalle, diciamo così.

Dov'era Bollino quando la sua Gazzetta on-line dava spazio ai commenti più immondi, naturalmente rigorosamente anonimi?

Giacomo

Anonimo ha detto...

Altra interessante analisi da parte di "Chi l'ha visto"

http://www.youtube.com/watch?v=-xeQAEJTkbw&NR=1&feature=fvwp

Ciao
Sandra

lori ha detto...

Buon giorno a tutti, ciao Massimo volevo avere da te una conferma, ovviamente se puoi.
Sempre dalle intercettazioni tra Sabrina e Ivano, mi sembra che emerga una conversazione in cui Sabrina, lamentandosi della sua situazione in famiglia, riferendosi al padre dice qualcosa che ha questo senso( non ricordo bene le parole) " C'è mancato poco che la uccidesse ( ovviamente Cosima). Quarto grado
.Ho capito male, oppure realmente è così.Se lo fosse, si confermerebbe la natura violenta di michele, da sempre sostenuta da Cosima, alla faccia di chi lo voleva incapace di uccidere una mosca. Mi sembra di ricordare che anche Meluzzi abbia messo in luce questo particolare a dimostrazione di come queste intercettazioni forse potrebbero favorire sia Sabrina che Cosima
grazie e ciao
lori

norma ha detto...

Ciao Lori,guardando 4° anche io sono rimasta colpita dagli sms di Sabrina in cui fa riferimento alla sua situazione familiare.Emerge chiaramente che tra i due coniugi non ci fossero esattamente buoni rapporti,probabilmente non condividevano nemmeno più lo stesso letto e Michele aveva avuto più volte azioni violente nei confronti di Cosima.Adesso voglio proprio vedere se avranno il coraggio di propinarci ancora l'immagine di "Michele vittima del suo gineceo" e non mi meraviglierebbe nemmeno se volessero far passare questi sms come depistaggi di Sabrina attuati ad arte molti mesi prima di un delitto premeditato.Quanto alla folla presente al pubblico linciaggio,a quanto pare non era il solo Petarra(visibilissimo con la sua camicia arancione),ma anche la Spagnoletti e la Pisanò insieme ad un folto gruppo di suoi "fratelli di fede".

Anonimo ha detto...

Norma, diciamola tutta: dagli sms si evince che anche Cosima aveva un comportamento violento nei confronti del marito e la figlia spesso si metteva in mezzo ai loro litigi per difenderlo. Pare di capire che l'atmosfera in casa Misseri fosse diventata insopportabile per la stessa Sabrina che voleva addirittura scappare di casa, ma non per colpa di Michele.

mari°

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Iori,
ho letto l'0rdinanza, o meglio una parte di essa, quella che riguarda le intercettazioni e gli sms tra Sabrina e Ivano.

Ti posso dire che Sabrina si sfoga con Ivano scrivendole che teme che i genitori si separino perchè arrivati ai ferri corti e che lei non regge la situazione.

Ivano le consiglia di andarsene di casa e lei risponde che ha paua di lasciare il padre.

Dai messaggi si capisce che prende le parti del padre, dice che ha paura di diventare un giorno come la madre, che un giorno ha preso due piatti addosso, uno sul collo e uno sulla schiena, lanciati dalla mamma al padre, mettendosi in mezzo.
Che la mamma non cucinava al papà e che il papà (almeno nel periodo che riguardava quegli sms) dormiva in camera con lei.
Scrive poi che una mattina fingendo di dormire lo ha sentito piangere.

Afferma poi "ha sclerato pure mio padre", come a dire che non aveva mai avuto fino ad allora comportamenti violenti, riferendosi al fatto che il padre le aveva cofessato che in campagna la stava quasi uccidendo.

Aggiunge anchè però che è la madre che lo stuzzica troppo e che il suo malessere è che per contrastare la mamma tira fuori il peggio di se stessa.

Si lamenta del fatto che la mamma chiami le figlie putta....zocc..

Insomma ne esce un quadretto familiare non certo idilliaco ma quello che si deduce è il forte l'attaccamento di Sabrina al papà soprattutto quando dice di aver paura di diventare come la mamma e di non volerlo lasciare solo.


Si legge una Sabrina esasperata che parla di suicidio, insomma gli sms sono interessanti per cercare di capire gli equilibri di casa Misseri, ed anche quelli dei rapporti tra Ivano e Sabrina indicano chiaramente che tra loro c'è stata un amicizia molto particolare, che hanno fatto sesso completo e che lei era effettivamente molto più coinvolta di lui.
Logicamente questo non ci dice niente riguardo l'omicidio, ma penso che per gli inquirenti è elemento che rafforza la tesi del movente per gelosia.

Sono in ultimo interessanti due intercettazioni in dialetto tradotto.
Dalle un occhiata se hai tempo è sul sito del tg1

Ciao Sira

Sira Fonzi ha detto...

Sono daccordo con te Mari, Sabrina dice di non voler andare via per non lasciarlo nelle grinfie della mamma e Ivano le risponde vattene di casa e porta lui con te, la stron.... è tua mamma.
L'attaccamento e il senso di protezione che ha ve rso il padre e il fatto che dica "Comincia a sclerare anche lui" a mio avviso sta a significare che fino ad allora aveva subito passivamente un comportamento quantomeno aggressivo della moglie.

Ripeto, non ci dice niente riguardo il colpevole, però
nemmeno riguardo la personalità omicidiaria di Michele, che ha reagito in una situazione di sottomissione, mi sembra di aver letto, tirandole un sasso in campagna.
Sira

lori ha detto...

vedi mari, i rapporti tra i due non erano buoni, ma finora michele era stato visto solo come vittima, e cosima come il carnefice; ora ristabiliamo i contorni della questione..michele , provocato, diventava un violento, e al di là dei comportamenti della moglie,e cosima lo aveva già detto, non creduta ovviamente questo getta luce nuova sui fatti..lo stesso Meluzzi, lo ha fatto notare, a meno che, come dice norma, sabrina già non preparasse anzi tempo gli opportuni depistaggi
lori
ciao Sira, grazie per le indicazioni, andrò a leggere

Anonimo ha detto...

Infatti Sira, non dicono nulla sull'omicidio, ma illuminano certe zone finora tenute abilmente nascoste e lo fanno proprio attraverso le parole (al di là di ogni sospetto perché antecedenti ai fatti) della figlia Sabrina.

Anonimo ha detto...

Infatti Sira, non dicono nulla sull'omicidio, ma illuminano certe zone finora tenute abilmente nascoste e lo fanno proprio attraverso le parole (al di là di ogni sospetto perché antecedenti ai fatti) della figlia Sabrina.

mari°

lori ha detto...

e cmq è sempre più facile stare dalla parte del genitore che non ti sgrida, che lava i piatti al posto tuo per paura di perdere il tuo affetto, che dalla parte del genitore il cui compito è soprattutto quello di educare e , se è il caso, correggere, emendare e perchè no, sgridare
Questa è l'educazione non l'atteggiamento passivo e perfino opportunistico di Misseri
lori

lori ha detto...

e infatti il padre le ha voluto tanto bene da arrivare al punto da accusarla, mentre Cosima , che evidentemente non l'amava,si sta vendendo l'anima per portarla fuori da questo incubo
lori

Marco ha detto...

Sono d'accordo con l'ultimo messaggio di "lori". Inoltre, proprio il rapporto conflittuale di padre e figlia con la madre porta ad escludere che le due abbiano compiuto un omicidio e poi, in perfetta simbiosi, ordinato al Misseri di occuparsi del corpo o addirittura di assumersi l'intera responsabilità dell'omicidio. C'è una grossa contraddizione di fondo.

Sira Fonzi ha detto...

Si Iori, sono daccordo ma un atteggiamento passivo a mio avviso lo si assume non per scelta, o per opportunismo, ma perchè c'è qualcuno che ci rende tali con la sua personalità schiacciante, qualcuno che non si ha la forza di contrastare, perchè indebolisce ancora di più quella che è una personalità non "sviluppata"
Cmq non credo che Michele sia un santo ma anche Cosima che lancia i piatti e prende ad insulti le figlie non mi sembra il massimo dell'insegnamento
Ciao Sira

lori ha detto...

esatto Marco, in questo modo viene meno ll cosiddetto complotto delle donne misseri contro il povero Michele..
e cmq, in certe zone rurali certe parole, diciamo un pò pesanti sono nella norma; ne ho diretta conoscenza.Quanto al lancio degli oggetti, io ho perso il conto di quelli che ho lanciato a mio figlio nel corso degli anni
sempre facendo molta ma molta attenzione a non colpirlo
lori

Anonimo ha detto...

Marco, Lori, non ho voglia né tempo di iniziare polemiche, ma vi state davvero arrampicando sugli specchi :-)

mari

Marco ha detto...

Tranquilla mari, la sensazione è reciproca :-)

lori ha detto...

vedi mari in questo blog si accettano e si rispettano le opinioni di tutti.. nessuno giudica nessuno,ogni punto di vista è rispettabilissimo, soprattutto se non coincide con il nostro...per cui, io accolgo il tuo e mi astengo da ogni tipo di critica
lori

Elvira ha detto...

Massimo, sul famoso sms che scagionerebbe Sabrina è corretto anche dire che le tre ragazze erano già daccodo la sera prima per andare a maree che l'unica cosa incerta e dipendente da Mariangela era solo l'orario. Circostanza confermata dalla Pisanò che quando la mattina chiede a Sarah se vuole andare a mare con lei ottiene la risposta da Sabrina che le dice che il pomeriggio ci andrà con lei.
Quindi è molto strano, al contrario, che Sabrina senta l'esigenza di chiedere a Mariangela "avviso Sarah?"!!!!!

Giacomo ha detto...

Elvira.
Non è strano. E' la richiesta di conferma che non ci siano sopravvenuti impedimenti per portare Sarah, ad esempio che all'ultimo momento oltre alla sorellina non si fosse aggregato qualche altro familiare o amico della Spagnoletti. Ad ogni modo è elementare galateo, quando fruisci della macchina che non è tua chiedere se mi posso portare un amico. Mariangela era amica (ora ex amica) di Sabrina, non di Sarah.
Ad ogni modo, se Sabrina non avesse chiesto "avviso Sarah?", ora chi propende per il falso alibi direbbe che Sabrina non si era nemmeno sincerata se ci fosse posto per Sarah sull'auto, poiché sapeva che tanto era ormai inutile!
Comunque la Cassazione ha detto che, alla luce degli altri elementi, non ci sono prove che l'alibi sia falso. E dunque "in dubio, pro reo".

Giacomo ha detto...

Elvira.
Perfino Bollino, nella Gazzetta del Mezzogiorno on-line di oggi, avanza questa riserva sulla falsità dell'alibi, che lui chiama OMBRA sulla colpevolezza. Guarda che strano: ma le ombre in genere non sono sull'innocenza?

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Vorrei sapere questo: chi fa qui riferimenti, cita le traduzioni (libere ?) della Procura oppure capisce il dialetto locale ? E' un punto importante, ricordando altre castronate telefoniche delle varie Procure. Finora comunque, di tutta questa paccottiglia (comprese le baruffe casalinghe) nulla prova che in quella casa, garage compreso, sia avvenuto un delitto, ma che c'era semmai una notevole attività telefonico-messaggistica, da cui si ricava che, mentre si mandano messaggini, non si strangolano le persone (è assai difficile far coesistere le due attività, ambedue impegnative). Di certo Misseri non era dominato dalle sue donne, ma è anche vero che queste non lo erano da lui. Ma tutto questo dimostra forse che siamo di fronte ad assassini ? A mio parere no. Per Misseri sarebbe da applicare l'art. 133 C.P.: indagare sull'anamnesi della sua personalità, specialmente il periodo tedesco, ambienti e persone frequentati, ecc.
A proposito: notizia dal Nuovo Quot. di Puglia, non messa in evidenza ma reperibile a fianco (ovviamente senza enfasi, per carità: i signori giornalisti mica si scusano delle cialtronate che hanno asserito): l'Ordine dei Giornalisti di Taranto ha sciolto l'avvocato Ivo Russo dalla sospensione disciplinare, ovviamente perché gli argomenti contro di lui erano alquanto poveri, come tutto il demenziale castello accusatorio di questa vicenda, le cui fondamenta sono chiacchiere, invidiuzze, odi personali, ed altro, tutto preesistente alla vicenda, ma esploso con la vicenda. "Ci rivedremo a Filippi" disse il fantasma di Cesare a Bruto. Noi commentatori critici e razionali diciamo ai colpevolisti: "Ci rivedremo a Roma, e se non basta anche a Strasburgo".

Anonimo ha detto...

X iori
te lo confermo io se nn lo avesse fatto gia' massimo quel particolare che emerge dagli sms o da altro, scusa ma nn ricordo, sabrina racconta un episodio di lite tra i genitori in campagnadove dice che mancava poco che la ammazzava.
Se leggi oltre troverai anche liti in casa con lancio di coltelli e di piatti da parte di cosima verso il marito e dice sabrina che per proteggere il padre se li è presi lei. Leggere e raccontare non solo il pantheon ma anche la rotonda e chi fosse romano capisce. Traduco per gli altri Iori va raccontato tutto e nn solo cio' che ci piace e sostiene la ns . tesi.

Ciao Massimo

Giacomo ha detto...

Dagli sms non risulta nulla che indichi un progetto omicida da parte di Sabrina o di Cosima nei confronti di Sarah.
Né una patologica avversione o addirittura odio sempre riguardo la cuginetta.
Gli sms sono buoni per alimentare gossip, ma niente di più.
Io considero la bazza a cui i mezzi d'informazione si stanno abbandonando, senza pagare una lira, ma solo incassando.
Ecco la chiave di lettura di questo morboso insistito continuato interesse a mestare, mestare e ancora mestare nel torbido da parte dei media.

Giacomo

Unknown ha detto...

Ciao a tutti, avrei bisogno di una conferma. Nelle motivazioni il gip Rosati scrive, per contrastare una annotazione difensiva, che Sarah non avrebbe potuto mandare un sms alla cugina alle 14.28, e per questo è partito uno squillo (da lui accertato fatto dalla stessa Sabrina per crearsi un alibi), in quanto dal conto Vodafone risulta che il credito residuo è di solo 3 centesimi.

A questo punto o è cambiato qualche parametro ultimamente o quanto da lui asserito è un'altra favola perché, da che ne sappia io, se il credito è di 3 centesimi non parte neppure la telefonata.

La domanda è questa: sapete se le due cugine avessero un telefono "dedicato", nel senso di chiamate a 0 cent? Se sì sapete se la Vodafone fa in maniera diversa dagli altri gestori e non fa pagare, oltre la telefonata, neppure lo scatto alla risposta?
Grazie a chi saprà rispondermi.
Massimo

Giacomo ha detto...

Ciao Massimo.
Ma perché Sarah, anche potendo, avrebbe dovuto mandare un sms?
L'accordo era uno squillo di chiamata, perché molto più semplice e pratico dell'invio di un sms, indipendentemente dalla convenienza economica.
E cmq che cosa cambierebbe nell'ipotesi (sballata) del falso alibi, se Sabrina si fosse inviata dal telefonino sottratto a Sarah un sms invece di uno squillo?
Questa del falso alibi non regge di per sé e Bollino, che ha le antenne lunghe più di un ripetitore umts, si è affrettato a mettere le mani avanti con il famoso ISOLATISSIMO articolo della Gazzetta, fra i tanti della stessa Gazzetta allineati ai teoremi accusatori, bizzarramente intitolato "OMBRA sulla colpevolezza".
Secondo me ha copiato il tuo articolo "Un sms di Mariangela scagiona Sabrina", nel contenuto naturalmente, non certo nel titolo.

Giacomo

Unknown ha detto...

E' importante perché la Difesa insiste sul fatto che, per meglio costruirsi un alibi, fosse stata realmente Sabrina ad inviarselo, anziché un semplice squillo si sarebbe mandata un sms con scritto, ad esempio, sto per partire o parto fra due minuti. In questo modo avrebbe posticipato tutti i tempi in quanto Sarah non sarebbe potuta arrivare prima delle 18.34/35.

Ma a fronte di questo l'Accusa ribatte che avendo rimasto solo 3 cent di credito non poteva mandare sms. Da qui la mia domanda perché se pagava lo scatto alla risposta neppure lo squillo doveva partire.

Comunque ho un'altra ulteriore domanda che mi frulla. Sabrina poteva sapere che Sarah aveva rimasto solo 3 cent e non poteva inviare messaggi? Di logica no. Quindi, a pensarla in maniera coerente, è probabile, fosse stata in possesso del cellulare di Sarah, avrebbe provato ad inviarselo e ne sarebbe dovuta rimanere traccia nella memoria anche se non inviato per mancanza di credito.
Ma nessuno ne ha parlato, neppure le motivazioni lo considerano, quindi nel cellulare non risulta questo tentativo di spedire sms. Perciò rimane lo squillo.
Ma si può fare senza credito? Ciao, Massimo