mercoledì 20 aprile 2011

Sarah Scazzi. Il veggente e il giornalista telepatico

Avrete senz'altro sentito pronunciare la parola chiaroveggenza. Forse avrete anche ben chiaro il significato che tale termine porta in sé. Ma si faccia avanti chi di voi ha mai visto all'opera un veggente, chi di voi s'è trovato a contatto con l'essere che, pur nel buio della non conoscenza, già sapeva cosa sarebbe accaduto dopo pochi giorni. Chi ha tali doti non è un uomo da poco, anzi, chi ha tali doti è un favorito perché riesce ad anticipare le mosse degli altri ed a trovarsi sempre in vantaggio. E questo meglio ancora se chi le porta in sé è un avvocato. Ebbene io vi garantisco che ognuno di voi, nel penultimo periodo, ha visto diverse volte in televisione chi da madre natura è stato dotato di un simile dono. E' chiaro che la sua naturale riservatezza non gli ha permesso di dichiararsi e che i giornalisti, per il rispetto che gli portano dato quanto lui ha portato loro, non l'hanno additato come tale in pubblico. Questo comunque non gli ha impedito di mettersi in mostra. Siete curiosi di sapere chi è? Ed allora guardatevi la sua primissima esibizione. 


Come avrete notato l'esibizione, che ancora non si sapeva esserla, gli è riuscita molto bene. Ed in effetti i colpi di scena, dall'avvocato in questione anticipati, non sono mancati ad Avetrana. Il dire di voler far venire a galla quella verità che rendesse giustizia al proprio assistito, reo confesso dal giorno precedente ricordiamolo, senza avergli mai parlato in privato, se non forse fra una domanda e l'altra dei procuratori, non può essere inteso come una sorta di recondita speranza del legale. Il dire che la verità dev'essere chiarita in diversi punti va bene, ma l'affermare che è capace di essere diversa da quella uscita durante gli interrogatori, e teniamo anche presente che poche ore prima il dottor Sebastio alla nazione tutta l'aveva data per certa al 95%, può solo significare una cosa, che il chiaroveggente nello stare a contatto col suo assistito aveva percepito strane vibrazioni che qualche ora dopo ha elaborato e trasformato in parole. Non per niente lo spettacolo su Telerama terminava con la frase, in risposta alla domanda che gli chiedeva se prevedeva colpi di scena, "non posso escluderlo".

E non venitemi a dire che l'avvocato in questione non è un grande veggente, non cercate in alcun modo di convincermi del contrario. Quanto è riuscito a fare col contadino avetranese può essere solo il frutto di una veggenza nata dal contatto percettivo nei primissimi momenti, forse ancora prima che quelli della Procura lo chiamassero e lo facessero incontrare con chi poi sarebbe diventato quasi un padre per lui. Provate ad immaginare le vibrazioni che può aver provato il suo corpo nell'attimo stesso in cui quella sorta di padre putativo si dichiarava colpevole d'omicidio e lui sapeva, proprio perché veggente, che al contrario era innocente. Riuscite a provare quanto provava lui in quei momenti? La sua emozione? So che non è facile, voi non siete veggenti e la vostra mente, limitata come la mia in questa arte, non riesce di certo a raggiungere l'apice, a vedere il futuro grazie alle vibrazioni percepite dal passato.

Si è dimostrato un grande perché solo una volta ha rischiato di sbagliare veggenza. E' stato il 19 di Ottobre quando aveva predetto ai giornalisti, prima ancora che alla Procura, che il patrigno avrebbe ritrattato lo stupro e che l'opinione pubblica avrebbe smesso di chiamarlo orco. Ed i giornalisti, ormai consci dei poteri del veggente, avevano scritto in prima pagina, dandolo per certo, che il Misseri aveva ritrattato lo stupro. Ma al successivo interrogatorio lo stupro rimase e lui ci restò male, talmente male che in televisione dichiarò che non si capacitava della decisione del suo assistito e che comunque avrebbe di certo smentito quella infame e non veritiera accusa. Ed infatti durante l'incidente probatorio, esattamente un mese dopo, quasi in concomitanza con l'uscita della perizia in cui si affermava l'impossibilità di stabilire una violenza sessuale, ci fu la ritrattazione che fece contenti tutti, in primis il veggente che in tal modo vedeva avverarsi ogni sua profezia. Cosa dire di un uomo così lungimirante? Io non riuscirei neppure ad azzeccarne un decimo di quelle che azzecca lui.

Ma a dire il vero non ho mai avuto il coraggio di provare perché chi lo ha fatto, volendo copiare l'avvocato in questione, s'è dimostrato essere una sorta di carciofo buono solo per fare liquori digestivi. Un giornalista, di cui non ricordo il nome, che praticava l'arte della telepatia in un programma domenicale e viveva praticamente un contatto mentale col contadino carcerato, ha provato ad inizio febbraio a fare una veggenza come quella dell'avvocato. Il risultato è stato drasticamente disastroso. Dopo aver chiuso gli occhi ha aperto la bocca e la sua voce ha sparato sicura: "La Procura ha una montagna di intercettazioni così che quando piomberanno faranno rumore. Quello che rimane, poverino, coi suoi francescani dai quali andrà a zappare l'orto, è il povero Misseri".

Era il 6 Febbraio ed io mi aspettavo che di lì a pochi giorni la montagna piombasse sull'imputata ed il povero francescano si togliesse le scarpe e camminasse scalzo per il carcere. Ed invece accadde che un onorevole avvocato lo andasse a trovare e scoprisse che stava ingrassando e si stava facendo la manicure. Che figura birbantella ci fece il giornalaio telepatico, chiamarlo giornalista mi pare eccessivo, che voleva copiare l'idolo dei veggenti italiani.

Per finire occorre anche dire che fare veggenze porta male, si possono perdere i clienti e rischiare di trovarsi invischiati in strane situazioni. Quindi, a mio modo di vedere, è sempre meglio non mischiare la chiaroveggenza con il codice penale perché non si sa come possa davvero andare a finire.

70 commenti:

Anonimo ha detto...

Sig. Prati, la leggo spesso e volentieri, però sarei curioso di leggere il suo pensiero sull'operato dell'avvocato Russo, perchè se lei attacca in questa maniera l'avvocato Galoppa, è vero che il suo è un blog, ma la leggo alquanto di parte.
Infondo l'avvocato Galoppa è stato revocato dal suo incarico, mentre l'avvocato Russo è stato interdetto per due mesi prima, e sospeso a tempo indeterminato dopo, ed io mi chiedo:"Era il caso di arrivare a macchiarsi dei reati di cui è stato indagato per difendere una persona che lui, come difensore, riteneva innocente? Infondo è compito dell'accusa provare la colpevolezza , non mi sembra che quelle di Russo si siano limitate ad essere "indagini difensive".
Buon proseguimento di giornata.

Unknown ha detto...

Mi fa piacere legga i miei articoli ma mi spiace che pensi io sia di parte perché credevo di stare al centro.

Se nel caso della piccola Scazzi critico, a volte anche aspramente, sia l'avvocato Galoppa che i magistrati ed i giudici, è perché in uno stato di Diritto, qual'è il nostro, non si può andare in tivù a seminare pregiudizi guadagnandoci anche, e per questo il legale in questione si dovrà presentare il 26 maggio (anche il Russo dovrà esserci per lo stesso motivo e per altri) davanti all'ordine degli avvocati, come non si può mettere in cella persone incensurate per "volontà popolare".

Uno straccio di prova inizialmente ci deve essere. E non può bastare una confessione a rate di chi, prima che il suo legale diventasse ospite fisso in tante trasmissioni, era considerato un orco. E se questa confessione scricchiola e fa acqua da tutte le parti significa che chi l'ha data è un bugiardo patentato e non credibile. Per cui le prove, se ci sono, vanno cercate al di fuori di tale personaggio scarcerando chi non si sa ancora se davvero sia colpevole. Ed il tale personaggio se vuole risultare credibile, e mi riferisco alle ultime lettere, deve portare prove a conferma delle parole, niente altro che prove.

Ed io, ad essere onesto, se ne uscissero di serie a colpevolezza, chiaramente con una ricostruzione del tutto diversa dall'attuale, non avrei alcun problema a considerare Sabrina Misseri colpevole ed a criticare la sua eventuale doppia faccia.
Questo per quanto riguarda il mio presunto essere di parte.

Per parlare del Vito Russo, che ai miei occhi è un'altro avvocato Galoppa perché l'unica cosa che interessava ai due erano i denari dei media, occorre soffermarsi prima sulla strana modalità usata con lui dalla Procura. Una perquisizione alle 22.30, sia in casa che nell'ufficio, tre accuse di cui due senza capo né coda in quanto non ci sono state né la soppressione dei verbali né l'intralcio alla giustizia, sanno tanto di intimidazione.

Comunque, tanto per essere chiari, io non mi farei mai difendere da nessuno dei due, neanche se il Russo venisse da me a proporsi cercando di accaparrarsi la mia Difesa, ed anche di questo risponderà il 26 di Maggio davanti all'ordine degli avvocati.

Spero di essere stato abbastanza chiaro nell'esporre il mio pensiero. Massimo Prati

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo, devo dire che il tuo post di cui sopra conferma quantomeno che sei lontano dalla malafede, e mi pare di avertelo gia' detto.Di questo e della tua educazione ne va dato atto.
Tantissime volte nn sono stata daccordo con i punti che contestavi, ma voglio dire solo una cosa a proposito degli avvocati. Sono andati in tv perche' invitati, e su questo piano sono almeno alla pari, ma sul comportamento e sulle azioni professionali mi pare ci sia una differenza ENORME.Ciao

Rossana

Anonimo ha detto...

Inoltre se qualche volta ho alzato la voce nn ce l'avevo con te ma con quei commentatori che stavano qui a dire menzogne e che secondo me hanno anche contribuito a confondere le tue idee.
E' solo un'opinione.

Rossana

Manlio Tummolo ha detto...

Sull'avv. Russo io, come con Sabrina Misseri, andrei cauto sulle valutazioni morali o professionali. Come ho rilevato, senza che nessuno mi abbia obiettato alcunché, le procedure su questa sua presunta "interdizione" che, lo ripeto per l'ennesima volta, è una pena accessoria applicata ad una pena principale, che si irroga solo alla fine di un processo in tre gradi, e non così a piacimento di un giudice per le indagini preliminari. Ciò che suscita il mio stupore è che avvocati come Russo, o come il suo difensore, non rendano pubbliche le loro osservazioni su queste a dir poco fantasiose procedure. Nè va dimenticato che anche i casi come questi, oltre alla valutazione del Consiglio Nazionale Forense, finiscono poi in ultima istanza alla Cassazione. Dunque la strada, sia per Sabrina Misseri sia per l'ex-suo avvocato, è ancora lunga .

Unknown ha detto...

Nessuno influenza le mie idee se non me stesso ed i dati di fatto, quelli certi che leggo in agenzie d'informazione neutrali e sicure.
Sugli avvocati avrei da dire la mia ma, dato che una voce non basta a rafforzare un argomento, ti inserisco parte dell'articolo di una giornalista di Panorama che per giorni e giorni ha cercato di contattare il Galoppa.

20.24 di sera. Come ogni giorno da oltre una settimana, Panorama.it telefona all’avvocato Daniele Galoppa. Il cellulare è il suo ma non è mai l’avvocato a rispondere. Al posto suo lo fa colei che si autodefinisce “assistente di studio”, la segretaria insomma, e come al solito ci risponde che l’avvocato è impegnatissimo e non può staccarsi neanche per un secondo. “Ci può prendere almeno un appuntamento telefonico?” chiediamo, “Lei chi è?” domanda la segretaria al che noi rispondiamo con nome, cognome e testata. “Allora no” è la sua risposta definitiva. Il motivo della nostra insistenza è semplice: nel giro di qualche giorno dovrebbe svolgersi un incidente probatorio decisivo chiesto proprio da Galoppa per congelare la versione del suo assistito, ed in più occasioni il suo avvocato ha già annunciato nuove eclatanti rivelazioni.
Per questo Panorama.it cerca di mettersi in contatto con lui. Una prassi normale: il giornalista domanda, l’intervistato risponde ciò che vuole e ciò che può.
Si tratterebbe anche di avere conferma del fatto che la moglie e la figlia più grande di Misseri, Cosima e Valentina, davvero abbiano tentato di fargli togliere l’incarico; conferma delle accuse rivolte a Sabrina; insomma, gli avremmo chiesto come sta Misseri, che dice, che fa, a che pensa da dietro le sbarre.
Peccato che, nonostante i ripetuti tentativi, Galoppa a noi non abbia mai risposto. Una volta era impegnato con dei clienti, un’altra stava in Procura, un’altra ancora in Tribunale. Lunedì scorso è rimasto chiuso nel suo studio con altri giornalisti per ore.
“E’ impegnato con dei suoi colleghi”, la risposta di allora dell’”assistente di studio”. “E non me lo può passare un attimo visto che sta con dei miei colleghi?” chiediamo noi, “No, no, non è assolutamente possibile”, “Guardi che mi basta un minuto, mi ci metto d’accordo e lo libero subito…” proviamo a insistere, ma niente da fare.
Nel frattempo però l’avvocato Galoppa era ospite fisso di Quarto Grado, su Rete4, il 10, il 15 e il 22 ottobre, partecipava all’Arena di Domenica in, Matrix, Mattino cinque, La Vita in diretta e via dicendo.
Nulla da eccepire sulla sua preferenza per il mezzo televisivo.
Qualche perplessità avanza, però, quando scopriamo che L’Ordine degli avvocati ha deciso di chiedere conto al suo iscritto di tanta disinvoltura. Il Consiglio avrebbe acquisito una copiosa documentazione audio-video e al legale potrebbe essere contestata innanzitutto la violazione dell’articolo 12 della legge professionale forense, nel quale è prescritto che “gli avvocati ed i procuratori debbono adempiere al loro ministero con dignità e con decoro, come si conviene all’altezza della funzione che sono chiamati ad esercitare nell’amministrazione della giustizia”.
Galoppa, infatti, avrebbe partecipato alle trasmissioni televisive dietro il pagamento di cifre intorno ai tremila euro.
Ripreso da una telecamera nascosta Galoppa ha confessato: “Sì mi sono fatto pagare per andare in televisione. Qual è il problema? Lo fanno tutti, non capisco perché non dovrei farlo anche io”.
Se lo facciano tutti di prendere soldi per andare in tv non lo sappiamo. Ma che non tutte le testate giornalistiche paghino per ottenere un’intervista invece sì.

Sai quanti processi si fanno ogni anno in Italia? Sai quanti avvocati approfittano di questo per andare ospiti fissi in tivù?

Fra i due c'è una gran differenza? Ne parliamo fra qualche mese, quando le indagini saranno davvero concluse?
Ciao Rossana, Massimo.

Anonimo ha detto...

Massimo nn ho letto tutto l'articolo ma la prima parte.
Ha scelto di non dare ne' anticipazioni ne' interviste.
E allora? Mi sembra di piu' la "vendetta del giornalista"
per il buco nell'acqua che ha fatto. E' logico che sapesse che domande gli avrebbero fatto e su quale argomento. Ha adottato una linea da seguire. Niente interviste.
E allora Massimo? Che cosa c'è di criticabile?
Magari si è liberi di rilasciare dichiarazioni alla stampa, come di non volerle rilasciare. Immagino pure che fosse letteralmente assediato. So che tu nn sei daccordo, forse, ma secondo me ha fatto benissimo.
Doveva qualcosa a qualcuno? Mi pare di no.
Avra' avuto anche da lavorare forse, io penso e tu no?
E capitato per caso in una faccenda molto impegnativa indipendentemente dal fatto e di sicuro non aveva un ufficio stampa, come hanno a Panorama.
Avendo capito la "musica"....non leggo oltre!

Rossana

Unknown ha detto...

No Rossana, il discorso è un altro, non vuoi leggere oltre... ciao.

Anonimo ha detto...

Anche Massimo anche.....ma per motivi del tutto diversi da quello che immagini tu. Liberissimo di non crederci. Nulla che attiene alla mia idea sul fattaccio di Avetrana, per essere proprio chiarissima. La Stampa in Italia è agonizzante, caro e tu nn ne sei affatto consapevole, nn saro' io a volertene convincere.
Rispondimi solo su quanto ho lettoe ti ho dato il mio parere, mi basterebbe gia', quando vuoi.

Rossana

Anonimo ha detto...

P.S.
Ed inoltre è troppo lungo! Questo non è un'articolo è un dossier o un romanzo, che nn sanno cosa mettere nelle pagine, eppure la pubblicita' rende. Strano.

Rossana

Anonimo ha detto...

All'anima del giornalismo!!!! Porca paletta!!! E sono domande queste? Ho cambiato parere, non ha fatto bene Galoppa a non accordare l'intervista, ma ha fatto benissimo.
Dice il giornalista che avrebbe voluto sapere come stava Michele (in carcere) e come poteva stare?
Se confermava la voce che moglie e figlia volevano eliminarlo....o avevano gia' tentato di farlo (la seconda se nn ricordo male...)
Ammazza che genio sto giornalista!!! E chi è come si chiama che me lo voglio segnare!!!
Domande idiote, domande da gossip senza consistenza giornalistica...
Ma secondo te Massimo sono delle domande queste? Si. Da Grande Fratello forse. Invece di dire . no commente, ha preferito nn parlare di assurdita' e di non perdere tempo.Perche' in quel momento non aveva nulla da dire. Incredibile davvero, sono basita e disgustata dall'incompetenza di certe persone che scrivono e si fanno chiamare giornalisti e poi mi si alza la pressione, e io nn posso, capisci? E' per questo che nn infilo il naso dove so che ci sono cose fetide. Ma perche' mi devo fare del male da sola? Dimmelo tu.

Unknown ha detto...

La prossima volta riassumo, è meglio.
Ps. Non solo la stampa è agonizzante. Ciao

Anonimo ha detto...

Di sicuro non solo la stampa.
Massimo nn fare lo spiritoso, hai capito che nn è solo la lunghezza, ma il contenuto, pero' su quello che ho detto non mi hai risposto, ed inoltre nella vita è essenziale sapere quando è il momento di parlare e invece quando è il momento di tacere. Fondamentale.
C'è tanta stampa che vuole solo notizie purche' siano, qualsiasi cosa, per poter scrivere e pubblicare, non si cura ne' della fonte, ne' della provenienza , ne' del contenuto, ne' delle conseguenze, cioe' di nulla! Pubblicherebbero tutto, e lo stanno facendo gia', anche troppo.
Ma secondo te quelli che vanno vicino ai parenti delle persone morte di morte violenta e dopo solo un minuto chiedono:lei come sta?lei cosa pensa?lei come si sente? Ma dai Massimo per favore.
La stampa deve esprimere il meglio delle idee, e non il peggio.
Tanto la gente è cretina no? Lo pensano loro, ma sospetto che nn è cosi', almeno non tutta.

Rossana

Ti saluto definitivamente.
Tanto per restare in tema di agonia.

Tanto qui ne hai di persone molto intelligenti. eeeehhhh
Contento tu contenti tutti.

lori ha detto...

le domande così poco intelligenti che voleva fare il giornalista al misseri le hanno fatte persino i parlamentari che sono andati a trovarlo in carcere e hanno avuto la bontà di assicurarci sul suo stato di salute e sulla recuperata serenità..anzi mi sembra che questi argomenti l'abbiano fatta da padrone in tante trasmissioni televisive, laddove si voleva puntualizzare come stesse bene il misseri lontano da casa
lori

lori ha detto...

ops..che voleva fare al galoppa

lori

Anonimo ha detto...

E chi pensa che i Parlamentari siano piu' intelligenti dei giornalisti che lavorano per loro? Io nn l'ho mai detto.
Non sara' mica che ai parlamentari dei vari michele non gliene frega piu' di tanto e magari colgono la palla al bazo (vista l'eco mediatica sui notissimi ospiti delle patrie galere) per ragioni altre?
A voi la riflessione......a voi...
secondo la quantita' e la qualita' dei neuroni, ovvio perchè onuno quelli ha, e quelli si tiene.

Linda

Anonimo ha detto...

Massimo ho letto l'articolo e le tue considerazioni fino alla fine.
Credevo che il tutto fosse solo Panorama. Posso dire una cosa, e perche' mai Galoppa se è stato pagato o compensato non avrebbe dovuto prendere i soldi? Perche'?
Quale norma avrebbe violato?
Quale scorrettezza avrebbe compiuto? E nei confronti di chi?
L'unica scorrettezza l'ha fatta facendo crepare di invidia gli altri e nn solo per il o i compensi che nn mi interessa sapere quanto, sono affari suoi privatissimi, ma per la grande invidi rosicona per il successo gigantesco e (secondo me meritato) che ha avuto dinnanzi alla opinione pubblica. La tv è una gran cosa (e anche no) perche' mostra chi sei, senza filtri, che persona sei nel bene e nel male, e gli spettatori nn li freghi.

Ross

Anonimo ha detto...

Ciao, Massimo. Un anonimo ha scritto, in un post delle 23:27 al tuo articolo precedente, che il DNA sul telefonino di Sarah è di Cosma, il nipote di M. Misseri.
Ti risulta?

Giacomo

Anonimo ha detto...

A me ovviamente pare la solita bufala.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Ho letto in giro che un cellulare spento, SPENTO si badi bene, ma con la batteria inserita sarebbe agganciabile dal sistema.
Ebbene trattasi di leggenda metropolitana. Un cellulare SPENTO si comporta, rispetto al sistema, esattamente come un cellulare SENZA BATTERIA.

Giacomo

Sira Fonzi ha detto...

Sig.a Rossana, mi riallaccio alla sua frase:" Tanto qui ne hai di persone molto intelligenti. eeeehhhh", e penso cosa perde a fare il suo tempo in questo "salotto" se non è alla sua elevatura intellettuale.
Avere opinioni diverse e confrontarsi con educazione e serenità, rispettando il pensiero altrui, aiuta a leggere ogni evento con una chiave diversa a 360°, a volte arafforzare le nostre convinzioni altre a metterle in discussione. E questa è crescita in tutti i sensi a mio avviso.
Riguardo il Galoppa, su cui io non nutro ancora nessuna idea precisa, vista l'ambiguità di tutta la vicenda,è lecito pensare che se lo stesso nel giorno di lunedì è stato impegnato con giornalisti non volesse, come lei sostiene, non rispondere, ma è possibile che Panorama non sia riuscito ad intervistarlo perchè l'avvocato aveva dato l'esculisiva ad un altra testata dietro compensi che magari Panorama non avrebbe proposto. Tutto può essere, nessuno di noi ha la sfera o la presunzione di sapere qual'è la verità, a differenza ognuno di noi si confronta esprimendo il proprio punto di vista, che si è creato apprendendo notizie e impressioni da più fonti.
Io sono onorata di potermi sedere su questo salotto e non mi sento particolarmente intelligente, ma stimo il padrone di casa, che reputo una persona sensibile, informata ed obiettiva e la civiltà con cui gli altri ospiti si confrontano.
Spero che tu troverai salotti che ti diano la stessa mia soddisfazione.
Buone cose
Sira

Anonimo ha detto...

Cara Sira il padrone di questa casa o salotto come a lei piace dire è una persona bene educata,
senza ombra di dubbio e glielo riconosco spesso. Non capisco tutta la messa cantata che ha fatto, ma noto che le persone che parlano di confronto di idee nel rispetto, come lei stessa dice qui, sono poi quelle che nn rispettano la Legge, le regole del vivere civile, insultano e diffamano tutto e tutti, pur di far credere all'innocenza della Misseri. Se veramente le tracce fossero del Cosma ora che cosa diranno? Che ce le hanno messe
gli investigatori o i giornalisti o noi navigatori della rete, oppure l'avv. Galoppa per farsi pagare dalle tv. O per dare esclusive al miglior offerente.
A loro (queste persone) che scrivono qui che cosa gliene puo' fregare se e quanto prende un'ospite della tv, che viene invitato e che nn ha fatto nulla e dico nulla per essere ospite li'?
Qui sopra cara e garbata signora, ho letto tutte le volte che sono passata, insinuazioni sugli investigatori, nemmeno velate, ma dico stiamo scherzando?
Sanno queste persone che questa è DIFFAMAZIONE a mezzo stampa?

Buonanotte.

Vito ha detto...

Egr. Sig. Prati le comunico che mai ho percepito somme di danaro per andare in tv anzi spesso mi sono pagato albergo e taxi. Quello che lei dice e' altamente infamante anche in merito a dei suoi commenti del tutto gratuiti sula mia professionalizza'. Io sono andato pochissime volte in tv perché' a Sabrina interessava che qualcuno le facesse la difesa mediatica, per niente condivisa dallo scrivente che piu' di quelle tre-quattro volte non e' andato. Le scrivo proprio perché' la stimo per i suoi scritti. Ritengo che debba in tal caso rivedere la sua posizione.

lori ha detto...

cara linda perchè agli avvocati non interessa l'eco mediatica?

lori

lori ha detto...

e cmq lo stato di salute di misseri non interessava soltanto al giornalista di panorama..ne hanno discusso gli opinionisti e financo la dott.ssa Bruzzone e lo stesso avvocato Galoppa che hanno voluto sottolineare come il poverino fosse rifiorito lontano da quelle malefiche donne della famiglia Misseri

Unknown ha detto...

Premesso che in questo spazio del blog, riservato ai commenti, ci sono idee molto variegate, espresse sì liberamente ma difficilmente riconducibili ad un utente reale in quanto, a parte pochi, il nome è inserito solo per facilità di comunicazione, premesso che anche Lei ha usato lo stesso metro di cui sopra, ed avrei preferito una mail personale riconducibile ad una persona reale, premesso questo ed ammettendo che il commento sia di chi Lei fa intendere di essere, potrei anche crederlo visto che nella pagina facebook in suo sostegno i miei articoli vengono inseriti regolarmente, le posso rispondere tranquillamente che non trovo in alcun modo le mie considerazioni personali "infamanti" nei suoi confronti. E questo per due motivi.

Il primo riguarda le accuse rivolte al suo comportamento dalla Procura di Taranto che ho sempre, anche in alcuni articoli, criticato perché intimidatorie e poco fondate, e questo l'ho ribadito nel commento e mi pare quindi abbia scritto a suo favore.
Il secondo riguarda il comportamento suo e dei suoi collaboratori. Se può essere vero che Lei non ha ricevuto denari per andare in video, non lo è altrettanto il fatto provato che un suo consulente ha cercato, in malafede, di vendere fotografie del luogo del delitto. E se di questo ne risponderà penalmente la persona in questione, eticamente e mediaticamente tale comportamento ricade comunque in chi lo ha scelto quale suo consulente, quindi in Lei. Inoltre l'accapigliamento verbale, che ha provocato querele e disagi mediatici anche alla sua assistita, scaturito dall'estromissione dell'avvocato Conte, ha fatto intendere a tutti quanto tenesse a mantenere la Difesa di Sabrina Misseri.

L'unica critica che posso accettare, qui ha ragione Lei, è l'averla accostata all'avvocato Galoppa facendo intendere una affinità nei guadagni. Affinità che chiaramente non esiste.

Per finire, quindi, posso dirle che mi spiace e Le chiedo scusa per eventuali commenti che Lei abbia ritenuto infamanti perché non volevano esserlo in quanto semplici considerazioni personali scaturite da alcuni Suoi comportamenti.

Chiaramente se venisse accertato che non ha avuto comportamenti eticamente scorretti, e che i media hanno riportato notizie fasulle sul Suo conto, sarò il primo a rivedere la mia posizione ed a scrivere un articolo in Suo favore completo delle mie più ampie scuse.

In ogni caso, se ritenesse di dover dialogare nuovamente con me, La prego di inviarmi una mail a prati.massimo@gmail.com

Cordiali Saluti, Massimo Prati

mabruk ha detto...

oggi in Italia tutti fanno di tutto pur di guadagnare e il codice deontologico lo hanno gettato nel fuoco!!! E' chiaro come il sole che il Misseri non è attendibile ma per quanto riguarda Sabrina forse i magistrati hanno qualche cosa che noi non sappiamo per tenerla in carcere. Io lavoro in uno studio legale da molti anni e per fortuna non vedo "magheggi" dove sono ... ma in giro c'è di tutto!!!!!!!!!! E' certo che tutti questi discorsi e dichiarazioni che hanno rilasciato gli avvocati non hanno nulla di professionale ed in televisione ci devono andare gli opinionisti di altri programmi. Spero non vengano più invitati perchè ci hanno veramente stancatoooooo!!!!!!!

mabruk ha detto...

P.S. A VITO .... anche se non ha preso soldi la visibilità mediatica procura una marea di clienti .......; nell'ambito legale il segreto professionale viene prima di tutto!!!

norma ha detto...

Non solo il giornalista telepatico,ma anche la Bruzzone aveva fatto intendere,all'interno della trasmissione "Porta a Porta",che le intercettazioni in possesso della procura,sarebbero state le prove che avrebbero incastrato Sabrina.Anche quell'occasione,ancora una volta,allunga l'attesa di coloro che si dicono certi del fatto che gli inquirenti abbiano in mano delle prove che di certo non vogliono rendere note.Speriamo per loro che tutta questa fiducia venga premiata...

nico ha detto...

D'accordo con te Mabruk. Quello alla difesa é un diritto d'importanza vitale, anzi quello alla migliore difesa possibile. Il compito dell'avvocato non é quello del confessore che cerca di riportarti sulla retta via. Il suo compito non contempla grazie a Dio il giudizio morale sull'accusato, cosa che invece pare si chieda a gran voce da tante parti. Deve DIFENDERE il cliente, utilizzando tutti gli strumenti legali a sua disposizione. E meno va in televisione, meglio é, considerando che si tratta di trasmissioni a volte é vero importanti, ma quasi sempre improntate al mix di cronaca e gossip. Poco hanno a che fare con la difesa e con la lucidita' che le é necessaria. Poi per rispondere all'Anonimo delle 00:33, davvero non capisco come si possa pensare che in un blog come questo si rischia la diffamazione a mezzo stampa. Leggo da un po' gli articoli di Massmio Prati e i commenti, a volte traspare la rabbia dell'impotenza, e naturalmente si danno giudizi sull'operato degli investigatori. Dunque??? Non é una categoria criticabile? Esistono categorie piu' criticabili di altre? Grazie a Dio esiste ancora quel po' di liberta' di stampa che ci consente di non aver paura di esprimere un giudizio su chi gestisce responsabilita' enormi. La vita degli indagati, per intenderci. E vorrei ricordare che sono tanti gli strumenti di difesa che gli investigatori hanno contro noi sovversivi, primo fra tutti la COMPETENZA. Se sbaglia o se pecca di leggerezza e incompetenza il macellaio magari paghi un po' di piu' e mangi un po' peggio. A un magistrato, a un questore, agli uomini delle forze dell'ordine non é perdonabile la leggerezza, non sono perdonabili gli errori madornali che giornalmente vengono compiuti. Mica da tutti, chiaro, ce ne sono di bravissimi. Ma gli altri potrebbero pensare di cambiare mestiere, e io continua a dirlo senza paura di incappare in nessun reato. Mi sento tutetala dalla legge, dal buon senso, e dall'equilibrio che dimostra il responsabile di questo blog.

Anonimo ha detto...

X Linda
lei mi domanda perche' agli avvocati non interessa l'eco mediatica?
Mi meraviglio che chieda una cosa cosi' ovvia.
Non fanno i presentatori o i ballerini o i portaborse di qualcuno, fanno solo e semplicemente il loro mestiere, cioè quello di avvocato.
Una professione nobile.
Certamente con le dovute eccezioni, e mi pare evidente che questo non vale per tutti!!!

Ci sono persone (ignoranti a mio parere) che darebbero nn oso dire cosa per farsi inquadrare da telecamere televisive, e solo questo fatto la dice lunga su che tipo di uomini sono.

Chi è intelligente riesce a comprendere che la tv è un potentissimo mezzo che puo' esaltare o distruggere.
Bisogna essere modesti per pettersi il lusso di andarci e nientaffatto ambiziosi.

Linda

Anonimo ha detto...

Caro Signor Prati allora sono telepatica anch'io visto che quando Michele Misseri ha rilasciato la sua prima confessione ho subito pensato che mentisse, e sa perchè ? Perchè aveva strafatto...anzi in questo caso stradetto, per essere credibile..."il troppo a volte storpia" Per quanto riguarda gli organi inquirenti non le è mai venuto in mente che ascoltando la confessione del Misseri si sono subito resi conto che nn stesse dicendo la verità? E che magari l'affermazione pubblica, e cioè quella di aver risolto il caso al 95%, l'hanno fatta perchè volevano far credere questo alla persona che fin da subito hanno sospettato, lasciandola libera di agire, incastrandosi con le proprie mani continuando a rilasciare interviste a destra e a manca? Distinti saluti.

lori ha detto...

cara signora Linda, mi stupisco che lei non abbia recepito la natura di quella domanda..era chiaramente una domanda retorica..di quelle , come credo lei sappia bene, non richiedono risposta...
lori

lori ha detto...

ops
che non richiedono risposta
lori

Unknown ha detto...

Cara Distinti saluti, lei, come tutti noi, ha saputo i particolari di quella confessione quanto il dottor Sebastio li ha raccontati ai giornalisti nel primo pomeriggio del sette.
La invito a riguardare tutti i telegiornali, dal sette al nove di Ottobre, ed a trovare il benché minimo dubbio sul volto o nelle parole di chi parlava su quanto detto dal procuratore. Che non ce ne fossero lo dimostra anche la parola "orco di Avetrana" coniata ed usata in quei giorni a più riprese.

Lei è diventata telepatica il pomeriggio del nove ottobre quando i programmi televisivi hanno inziato a riprendere la notizia su quanto l'avvocato aveva detto a Telerama. Notizia pubblicata il sabato mattina sui giornali pugliesi (guarda il caso a volte). Di lì sono iniziati i pregiudizi ed i paragoni fra il pianto del Misseri e quelli della figlia. Pregiudizi aumentati due giorni dopo quando lo stesso avvocato ha sussurrato ad alta voce che il suo assistito stava coprendo qualcuno a cui voleva bene.

Per quanto attiene le interviste non mi pare fosse il Misseri a rilasciarle a destra e a manca ma piuttosto il legale che lo assisteva nel percorso verso la redenzione.

Ed inoltre è impossibile credere che l'abbiano lasciato fare perché s'incastrasse con le proprie mani, e per questo abbiano dichiarato all'Italia intera che il caso era risolto al 95%, dato che in quei giorni il carcerato non aveva alcun contatto con l'esterno, era in una cella d'isolamento dell'infermeria e non aveva televisione, e manco sapeva che il procuratore avesse parlato in tivù.

Insomma, alla fin fine, anche le sue doti veggenti e telepatiche non raggiungono la perfezione raggiunta dall'avvocato di cui sopra.

Mi spiace lo abbia pensato. Ha avuto un eccesso di autostima? Massimo

Anonimo ha detto...

Trovo che il commento dell Anonimo delle 17.21 sia molto ma molto intelligente. Gli faccio pubblicamente i miei complimenti.
Sono convinta anche io, anche io non ho creduto che Michele Misseri fosse il cosiddetto Mostro.
Secondo me del mostro nn aveva proprio niente.
Inoltre è altamente probabile che gli investigatori avessero bleffato su 95%, si fanno queste cose nelle investigazioni, mica sono scemi quelli! E' gente con con gli attributi! Grossi attributi!

Franca

Anonimo ha detto...

Massimo ti spiego cosa intendesse l'avv. Galoppa per REDENZIONE.

Che dicesse la verita', e che nn si immolasse al posto della figlia.

E sai perche'?
Perche' il suo compito per cui ha giurato e di NON CONTRASTARE LA GIUSTIZIA.

a MAGGIOR RAGIONE ANCHE PERCHE' SUO DIFENSORE NON POTEVA AVALLARE CHE SI INCOLPASSE DI UN OMICIDIO NON FATTO DA LUI.

pero? questo non corrispondeva alla volonta? della FAMIGLIA CHE SI ATTIVA DA SUBITO PER FARLO FUORI O NON TI RISULTA?

cONSIGLIO DI aprire gli occhi!!

Giacomo ha detto...

Penso che la Sig.a "Distinti Saluti" si riferisse a Sabrina Misseri come la persona che gl'inquirenti avrebbero voluto che s'incastrasse con le proprie mani.
Ma in realtà prima della confessione choc di Misseri già sui media si era andato spargendo un humus fatto di allusioni e di mezze parole che vedevano Sabrina sospettata insieme ad Ivano, come responsabili in qualche modo di quanto potesse essere accaduto alla povera Sarah.
Quindi la Sig.a in questione in realtà già era vittima dei pregiudizi che si andavano addensando su Sabrina, diffusi a piene mani dai vari giornalisti e giornaliste. Una di queste, la corrispondente di Milo Infante da Avetrana, fanatica quanto ipocrita colpevolista, quando Sabrina fu arrestata non si peritò ad affermare esplicitamente "Noi già tutti, quando una settimana fa Michele Misseri è uscito allo scoperto, eravamo rimasti sorpresi, perché credevamo che stessero per arrestare Sabrina". Con quel "Noi" forse intendeva riferirsi alle voci che correvano fra i giornalisti avvoltoi che avevano invaso Avetrana e che sgomitavano per ricavarsi un posticino davanti alla "villetta degli orrori", come la chiamavano all'epoca.

Giacomo

Unknown ha detto...

No, fermi tutti, prima di andare avanti propongo un applauso per chi ha già scritto diversi commenti, a volte firmandosi a volte in anonimato come l'ultimo delle 21.25.

Clap, clap, clap, clap, clap.

Io il mio l'ho fatto, rispondere non ti rispondo perché sei super-informato/a e sai tutto tu, quindi...

Clap, un ultimo applauso ci stava bene. Massimo

Unknown ha detto...

Hai ragione Giacomo, ma io volevo vedere se rispondendomi mi avrebbe ripreso sull'errore, come ha fatto altre volte, perché sono certo che la signora "distinti saluti" sia anche altre signore e anonimi che stanno commentando e che giorni fa avevo cancellato in una altro post proprio perché sgamato/a in tal modo. Fra l'altro se n'era andata stizzita scrivendo che non sarebbe più tornata. Ma si torna sempre sul luogo dell'omicidio.
Ciao, Massimo

Michele M. ha detto...

Io direi che questo video è la prova lampante di quanto ho sempre sospettato e cioè che Michele Misseri abbia accusato la figlia su suggerimento dell' avv. Galoppa il quale ha anche una strana amicizia su facebook con la Spagnoletti. Credo che il caso lo abbia costruito ad arte per farsi fama e gloria e una volta saputo che a difendere sabrina erano i sui nemici storici Russo-Velletri allora ci è andato giù pesante.
Voglio fare a Rossana che attacca l' avv. Russo una domanda: come spiega che la procura di taranto non hanancora girato il caso Russo ad altra come la legge gli impone? ma sopratutto come spiega che a 50gg dal sequestro del verbale e del blackberry non ha abcora provvedut ad ascoltare il contenuto della registrazione e a confrntarla con il verbale che riteneva manomesso? Secondo me era solo un tentativo di legggere le carte difensive in anticipo dal momento che si brancola nel buoi, e no si fanno altri atti investigativi sul caso per non dover prosciogliere l' avv. Russo palesemente innocente. Si ricordi che il Gip sosteneva che sia il verbale che la registrazione erano andati distrutti invece sono lì agli atti: bella voragine in acqua (buco sarebbe riduttivo ndr).

lori ha detto...

e cmq c'è sempre una questione ancora aperta..chi avrebbe costretto il misseri a fare la falsa?

lori

Unknown ha detto...

Brava lori. C'è quella questione aperta da ormai tre mesi, quattro se si considera la data della lettera, che nessuno si preoccupa di chiudere.

E quale motivo spinge una procura a non cercare una risposta almeno a questa accusa? Ci sarà un motivo. E' stata considerata una nuova invenzione del contadino mentitore... o manca il tempo per passare al carcere?
Massimo

Anonimo ha detto...

X Giacomo
mai visto nulla di simile in tv. mai sentita questa cosa sull'arresto della misseri al posto eventualmente del padre.
Mai sentito in nessuna tv e meno che meno dalla ottima giornalista Pietracalvina.
Mi posti il video per favore o mi dia lumi, forse mi è sfuggito, tutto puo' essere.
Un giornalista serio e la Pietracalvina lo è mai e poi mai avrebbe potuto dire qualcosa del genere e comunque non in quei momenti, forse lo avra' detto in fase successsiva e molto tempo dopo.
Io nn ho mai sentito cio' che lei dice, ma nn lo avra' per caso sognato?

Sig.ra Distinti saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Prati Carissimo,
ma ti sembra sul serio che colui che si firma "Vito" sia esattamente l'avv. Russo ? Ne ho qualche dubbio, visto anche certe cose che scrive. Ero via tutto il giorno, e non potevo intervenire in queste dotte dispute. Vediamo: compito dell'avvocato è sempre di fare il "veggente", perché in primo luogo cerca di dimostrare, fin dove è possibile, l'innocenza del proprio patrocinato; se non può dimostrarne l'inocenza, cerca di dimostrarne la non volontà di commettere il reato, ovvero la sua colposità; se anche questo non riesce, cercherà di dimostrare la non capacità di intendere e di volere. Di che meravigliarsi ? L'avvocato non dovrebbe mai accusare altri: pensiamo all'avvocato Paniz dell'ing. Zornitta: quando gli chiesero chi sospettava al posto del suo patrocinato, egli correttamente rispose: "Non è compito della difesa dire chi sia il colpevole". Questo fu l'errore di Galoppa, la pretesa di dire che la colpevole era la figlia di Misseri. Ma il prolema vero, che spaventa taluni partecipanti di questo o di altri Forum sull'argomento, è la responsabilità della Procura la quale, essendo persona pubblica, che tutela la legge (non ha "attributi", o nessuno deve cercarglieli sotto la toga, perché si prenderebbe una bella querela per offesa fisica a pubblico ufficiale), ha il compito di individuare il vero colpevole solo ed esclusivamente attraverso la Legge. Se questa legge viene violata, non solo non mostra i suoi "attributi" (che orrendo concetto, anche alquanto volgare, in bocca ad una donna poi !!), ma mostra semplicemente di non saper svolgere il proprio lavoro, anche se per puro caso scoprisse il vero colpevole, che, a sua volta, se non individuato con criteri di legge, non potrebbe giuridicamente dirsi tale. Ora, tornando all'avv. Galoppa, egli - non va dimenticato - venne nominato d'ufficio; il suo ruolo, che in primo momento tendeva a dimostrare l'incapacità di intendere e volere del Misseri, venne, col rigetto di tale richiesta di perizia, reindirizzato su altre possibilità. La confessione "con un processo graduale di ravvedimento" del Misseri fu stimolata dal Galoppa, ma non credo di iniziativa sua. Il fatto è che la Procura ha capito, a mio parere correttamente, che il Misseri non aveva agito esclusivamente da solo, che si trattava di capire il ruolo esatto, ancorché sicuramente attivo; ma andare troppo ad indagare costa fatica e la chiacchierona Sabrina con la madre silenziosa e "sfingea", e la sorella a metà strada, parevano i personaggi adatti da cui ricavare una bella confessione. Le prove, le carte ? ma quali prove, ma quali carte ? Se la Procura le avesse veramente, non porrebbe tanto tempo per chiederne il rinvìo a giudizio, soprattutto con tanta folla ansiosa di condanne definitive ancor prima del processo. Avrebbe richiesto il rinvìo a giudizio, ma al contrario l'unico reale obiettivo era ricavare una confessione: infine, come risulta dal celebre incidente probatorio, sarebbe bastato riconoscere che la povera Sarah fu strozzata da un gioco pericoloso. Un gioco insensato se è vero che l'intenzione era di andare al mare, per non dire poi della ricostruzione successiva. Ci voleva tanto a dire: "giocavamo al cavalluccio e presa da un raptus, oppure per sbaglio, ho tirato troppo la corda". In fin dei conti, noi inquisitori mica pretendiamo troppo... Anche nel '600, gli inquisitori non pretendevano molto: una confessione che la donna aveva rapporti intimi col demonio, dài ma che cosa costa dire di sì? qualche torturina, qualche bruciacchiatura, qualche stiracchiatura, e il gioco era fatto... Solo che qualcuno ancora ignora che l'Illuminismo da oltre due secoli ha fatto piazza pulita di quelle baggianate e di quei metodi, e quel "qualcuno" deve viceversa fare i conti con procedure ben diverse e più rigorose !

Giacomo ha detto...

Si fidi, Sig.a "Distinti saluti".
Una giornalista può benissimo essere ottima e al contempo schierata, forse per sue convinzioni personali, chissà.
Comunque l'episodio della giornalista non è essenziale per comprendere il motivo per cui all'avvocato difensore di Michele fu facile proporre la sua linea: "Michele è un eroe che si sta sacrificando per la figlia".
Sabrina era stata fin dal primo momento l'obiettivo privilegiato e naturale dei sospetti, in paese, sulla stampa e anche fra gl'inquirenti, quando non si sapeva ancora niente sulla fine tragica della povera Sarah. Però si sospettava che cmq Sabrina sapesse. Era quella che le stava più vicino.
Quando Michele Misseri uscì allo scoperto con la storia del telefonino, spiazzò e sorprese tutti, comprese la moglie e le figlie (Dicono i colpevolisti: perché avevano fatto un patto familiare che Misseri si assumesse la colpa. Dicono gl'innocentisti: perché anche loro non sapevano niente).
Era tanto forte il pregiudizio contro Sabrina creatosi in precedenza, che quando Michele confessò omicidio e occultamento, si partì dalla sua ostentata ritrosia a ricostruire le fasi esatte dell'omicidio di cui si accusava, per dedurne indebitamente che non era vero che egli avesse ucciso. Ora, ammesso anche che il Misseri avesse avuto le migliori intenzioni del mondo di rimanere fermo nel confessare il proprio misfatto, quando vide che gl'inquirenti lo ascoltavano con scetticismo e si aspettavano da lui QUEL NOME, egli non fece altro che assecondarli e assecondare la linea prospettatagli dal proprio difensore. Ma era la figlia, si può obiettare! Evidentemente gli fecero credere (non certo gl'inquirenti sia chiaro) che Sabrina non avrebbe avuto grosse conseguenze e lui se la sarebbe cavata ancora con meno. Quando si è accorto che il risultato della "sua falsa" portava diritto all'ergastolo lui e la figlia come concorrenti nell'omicidio e che forse anche la moglie sarebbe stata incarcerata, ha licenziato il buon Galoppa, il risultato della cui linea difensiva era quello di aver fatto diventare mostri per l'opinione pubblica figlie e moglie a vario titolo, senza peraltro scagionarlo.
Come mai nessuno dei numerosi simpatizzanti per il contadino di Avetrana si è domandato perché il suo ormai ex-difensore non ha mai chiesto la scarcerazione del suo assistito, anche ai tempi del "Michele santo subito!"?

Giacomo

Anonimo ha detto...

La Pietracalvina un'ottima giornalista?
Tendenziosa come pochi, giorni fa ha rimandato un'intervista alla Pisanò dell'anno scorso. Occorre fare attenzione alle tecniche manipolatrici di questa giornalista. L'uso dei termini è sottile. Parla di “confidenze” fatte da Sabrina alla Pisanò quasi a voler dire che le sue (presunte) affermazioni siano dovute ad un sfogo, ad un desiderio di aprirsi con qualcuno per un peso insopportabile che si ha nell'animo. In realtà come si evince dall'intervista la Pisanò letteralmente assillava Sabrina e altri della famiglia con continue domande. Era lei a precostituire il tema e anche in certo qual modo le risposte. Probabilmente Sabrina si era stufata e annnoiata di questo e la lasciava cuocere nel suo brodo senza sospettare che dopo la smania di protagonismo della Pisanò la avrebbe portata ad accusarla.
E poi quale è la competenza linguistica della Pisanò? Si è voluto trasformarla in una fine esegeta delle parole di Sabrina. In realtà a guardare come camminava nervosamente e gesticolava durante un'intervista si può sospettare che la Pisanò sia un po' esaurita.
Fate bene attenzione alla Pietracalvina nei momenti (rari) in cui una discussione prende una piega favorevole a Sabrina: subito vuole intervenire, ha come un soprassalto, le parole le escono copiose e nervose e cerca di rintuzzare chi prende le difese. Una volta addirittura ha inserito nel computo degli elementi a carico di Sabrina... i risultati degli accertamenti dei Ris... mentre questi ancora erano in corso (e come è noto non hanno portato a niente)...come se desse per scontato che ci fossero elementi a carico. Il Gen. Garofano, presente, dovette chinarsi a raccogliere le braccia sotto il tavolo dallo sconforto...

Anonimo ha detto...

Egregio signor Prati mi dispiace, ma qs volta ha toppato. Il msg che le ho inviato ieri, per quanto mi riguarda, è stato il primo, visto che non avevo mai avuto il piacere di visitare il suo blog. Sono semplicemente una mamma a cui sta a cuore che Sarah abbia giustizia (almeno quella), ragiono con la mia testa e non sponsorizzo nessuno. A differenza di molte persone non cerco notorietà sfruttando le disgrazie altrui e non ho interesse alcuno a sostenere una parte piuttosto che l'altra. Ritornando a quanto le ho scritto ieri è ovvio che alludevo alla signorina Sabrina Misseri, nn è che ci volesse una laurea in psicologia per dedurlo. I sospetti degli investigatori si sono rivolti subito contro di lei ancor prima della pseudo confessione di Michele, confessione a cui non ho mai creduto, visto che faceva buchi da ogni parte. Evidentemente quello che per lei o che per i "sostenitori a oltranza" di Sabrina è normale per me e per tante altre persone non lo è.E non mi tiri in ballo i giornalisti per favore, sarebbe un insulto alla mia e alla sua intelligenza, visto che entrambi ben sappiamo con quanta "enfasi" e con che titoli a caratteri cubitali vengono riportate certe notizie, che poi si sgonfiano come bolle di sapone in un batter d'occhio. Ammetto la mia ignoranza, ma non sono a conoscenza che tra le tante sue virtù ci sia anche la telepatia e quindi lei non può sapere quando io ho iniziato a pensare che Michele fosse innocente,e casomai dovesse credere il contrario, si dovrebbe allora parlare di una suo eccesso di autostima e non del mio. Mi preme inoltre ricordarle, anche se sicuramente nn ce ne è bisogno, che il cellulare viene fatto trovare proprio quando i sospetti da parte della Procura sulla signorina Misseri si intensificano. Rammenterà quel famoso interrogatorio diffuso da tutti gli organi di stampa e presente anche in rete, che precede di poco il fatto suddetto. Comunque egregio Signor Prati potremmo stare qui a interloquire per ore, ma non cambierebbe il fatto che le nostre parole stanno a zero e che saranno i fatti a parlare. Noi possiamo argomentare solo quel poco che gli inquirenti hanno fatto emergere e non tutto quello che hanno in mano, ma che noi ancora non conosciamo. Molto presto le indagini giungeranno a termine e i fatti saranno resi noti a tutti e solo allora, con cognizione di causa,le nostre opinioni, espresse in maniera civile, avranno un senso. Per quanto mi riguarda ho grande stima per il lavoro degli inquirenti che nonostante i continui e vani tentativi di depistaggio sono riusciti ad arrivare da tempo alla verità e stanno ricomponendo tutti i tasselli per poterla inequivocabilmente dimostrare. Questo ovviamente è solo il mio punto di vista.
Di nuovo Distinti saluti.

Manlio Tummolo ha detto...

Io vorrei solo sapere una cosa: come si possa sapere ciò che al tempo stesso si dice che i magistrati tengano ben segreto ? Sono i magistrati stessi a scrivere in incognito ? Loro parenti ed amici ai quali i magistrati hanno confidato in tutta segretezza i loro ritrovamenti? Certo che saranno i fatti a parlare, ma sappiamo bene come i fatti siano manipolabili, come le prove siano manipolabili, come le testimonianze siano manipolabili. Se un magistrato ancor prima della celebre confessione del Misseri (e la cosa fu messa verbale fin dalle prime operazioni del'incidente probatorio, sottolineando anche che, altrimenti, si sarebbero coinvolti fratello e moglie), ciò dimostra solo come non da prove, non da elementi, non da indizi, ma solo da preconcetti, probabilmente innescati dai pettegolezzi locali di comari donne e comari uomini si ritraevano motivi dell'accusa. La "vittima sacrificale", il "capro espiatorio" era pre-determinato, e sembrava facile ricavarne una confessione. Come ho gà detto, bastava riconoscere l'incidente di gioco, poi sarebbe intervenuto un patteggiamento, la clemenza del santo inquisitore, la legislazione premiale, e tutti sarebbero stati felici e contenti; qualche mese di galera con la condizionale all'uno e all'altra, e la santa benedizione generale, con "equità e giustizia". Il caso sarebbe stato risolto, felici tutti coloro che hanno scommesso anche denaro, e avrebbero potuto dire con aria saputa "Lo dicevo io !".

Unknown ha detto...

Non avrei alcuna difficoltà a crederla una mamma che ha a cuore la giustizia, ed in particolar modo quella che riguarda la piccola Sarah, mi basterebbe un nome, una mail, un profilo internet qualunque per non pensarla quel simpatico troll che aizza i lettori coi suoi commenti quando inserisco post sul caso di Avetrana.

In ogni caso alla sua considerazione ha risposto esaustivamente Giacomo quando ha scritto che probabilmente lei già aveva pregiudizi una settimana prima, pregiudizi non veggenze o telepatie.

Io non sono qui a ricercare gloria, notorietà o a sponsorizzare qualcuno, se mi interessassero queste cose scriverei diversamente affidandomi alla maggioranza dei lettori, attaccando Sabrina Misseri ed inserendo ogni minima notizia con titoli altisonanti, come fanno altri per avere più contatti, altri che riempiono i loro siti di pubblicità, che appaiono quando meno te lo aspetti, per averne un ritorno economico. In questo modo eviterei persino le critiche e forse sarei osannato.
Quello che per me è normale, lo ripeto per l'ennesima volta, è che una persona incensurata, in uno Stato di Diritto che dovrebbe essere garante verso la libertà dei propri cittadini, non stia in carcere ad aspettare la fine delle indagini che la riguardano. Specialmente se è stato messo in cella in base a "prove" di un certo tipo, prove che nel tempo si sono modificate come si è modificata la ricostruzione dei fatti, come si sono modificate le testimonianze, come s'è modificato tutto il quadro inizialmente esposto.

Io, anche questo ripeto, di fronte a prove certe non avrei alcuna difficoltà a ritenere la Misseri colpevole. A differenza di altri che mai potrebbero ritenerla, è anche il suo caso, innocente.

Anch'io stimo gli inquirenti, ripeto anche questo per l'ennesima volta, specialmente il dottor Buccoliero. Ciò non mi impedisce di criticarli quando, a parer mio, fanno cose strane che la legge non prevede. E ciò dimostra che non sono schierato da nessuna parte, a differenza di altri che omettono certe notizie pur di compiacere chi stimano.

Fra l'altro nutro dubbi sulle indagini che dovrebbero volgere al termine, un'altra sua certezza che deriva da non si sa bene cosa, e che invece, a mio parere, saranno prolungate dal Gip. Ma pur se questo accadesse, e dimostrerebbe la non esistenza di faldoni e montagne di prove contro la ragazza, sono sicuro che la sua mente, come quella di tanti altri, troverà una via d'uscita, una scappatoia che l'autoconvincerà ulteriormente della colpevolezza e della bontà delle indagini.

Per finire una riflessione. Se la Misseri fosse, caso mai ed in ipotesi, innocente, e se Sarah da lassù vedesse lo scempio che si sta facendo su di lei, è certa che chi cerca la giustizia volendola tenere in galera faccia un piacere alla ragazzina? E' certa che è questa la giustizia che Sarah vorrebbe?
Anche quanto ho esposto è, ovviamente, un mio punto di vista.
Distinti Saluti anche a lei. Massimo

lori ha detto...

cara distinti saluti lei dice

" Per quanto mi riguarda ho grande stima per il lavoro degli inquirenti che nonostante i continui e vani tentativi di depistaggio sono riusciti ad arrivare da tempo alla verità"

quale verità? non c'è stato ancora il processo e lei parla di verita?

si brancola ancora nel buio..non si conosce l'arma, non si conosce l'ora e il giorno in cui la povera sarah è stata fatta precipitare nel pozzo...l'orario della morte ricostruito dagli inquirenti stona con i risultati dell'autopsia, autopsia , che, per altro, sembra sia stata fatta frettolosamente e in modo approssimativo ( le sembra serio gettare via il liquido residuo trovato nello stomaco della ragazza? )non si sa se i segni sulle braccia di misseri siano dovuti alle piante o alle unghie.., non si sa il luogo in cui è avvenuto il delitto ...e lei mi parla di verità?
guardi l'unica cosa su cui tutti convergono è la mancanza di certezze ...manca soprattutto la prova regina, quella che dovrebbe inchiodare l'assassina..a meno che lei non abbia notizie di prima mano in tal senso e allora, mi arrendo. E cmq cara signora che l'assassino venga consegnato alla giustizia è il desiderio di tutti, la preoccupazione per sarah non è soltanto la sua, e se è Sabrina, bene, sconterà la sua pena in carcere, ma in carcere ci deve finire con prove certe, documentate, con indagini non viziate dal gossip del paese , o da ingiustificati pregiudizi

sono poi d'accordissimo con il commento dell'anonimo delle ore 9.00 a proposito della giornalista Pietracalvino...una fotografia direi perfetta..
LORI

lori ha detto...

e cmq le indagini dovrebbero andare in senso opposto da quanto da lei asserito
"stanno ricomponendo tutti i tasselli per poterla inequivocabilmente dimostrare"

vede,se gli inquirenti sono seri, prima ricompongono i tasselli, poi da quella ricostruzione traggono le dovute conseguenze; non si può prefigurare una verità e poi cercare in tutti i modo di adattarle i tasselli..

lori

lori ha detto...

come replica mi sembra molto riduttiva..i dubbi non riguardano solo l'arma e l'ora..., lo dice perfino il consulente della difesa Garofalo,lo dice l'avvocato Marazzita, e potrei continuare..la lista è lunga ....
d'altra parte quando non si hanno argomenti si ricorre alle offese..
lori

lori ha detto...

ops..scusa massimo ma non mi ero accorta che il commento era stato eliminato

lori

Unknown ha detto...

Certi commenti servono solo ad aizzare i lettori, a portarli su un terreno fatto di offese e di inutilità. Se qualcuno vi si rivolge in modo arrogante ed offensivo non rispondete perché è uno stupido troll e prima o poi lo cancello. Se non riesco subito, perché impegnato in altre faccende, vi prego di ignorarli.
Ciao lori, Massimo

norma ha detto...

Anche se un pò fuori tema,vorrei comunicare la mia sorpresa riguardo ad un altro silenzio assordante dei quotidiani pugliesi,ossia la consegna della mappatura dei ros,i quali hanno già comunicato alla procura i loro risultati più importanti.Possibile che nessuno di quei superinformati giornalisti sia riuscito a sapere qualcosa in più?

Giacomo ha detto...

Sinceramente ho dei dubbi che la "mappatura" dei Ros, tanto sbandierata da certi media, possa apportare qualcosa di decisamente nuovo alle indagini.
Se non erro, almeno a quello che si è letto o si è visto sui mezzi d'informazione, i Carabinieri avevano già fornito la collocazione dei ripetitori telefonici nell'abitato di Avetrana. Se non vado errato, si disse che sia la zona della casa della povera Sarah sia quella di casa Misseri erano coperte dallo stesso ripetitore. Per cui sarà impossibile stabilire, in base alla "mappatura", dove si trovasse esattamente il cellulare di Sarah dalle 14,23 alle 14,40 e in particolare alle 14,28, quando inviò lo squillo.
Si potrà solo accertare se fosse fuori zona, cosa a mio parere altamente improbabile.
D'altra parte mi sembra strano che, se questo fosse un accertamento dirimente, non sia stato effettuato subito.
Spero di sbagliare, ma sono scettico.

Giacomo

norma ha detto...

@Giacomo:sono scettica anch'io riguardo alla reale utilità della mappatura fornita dai ros,sarei comunque curiosa di sapere se hanno portato a dei nuovi risultati,dato che si è presentata l'esigenza di fare delle analisi più approfondite rispetto a quelle iniziali e proprio per verificare lo spostamento dei cellulari.Certo se hanno già verificato che l'abitazione degli Scazzi e quella dei Misseri sono coperte dalla stessa cella telefonica,allora questa mappatura è volta in maniera specifica a verificare i movimenti dei presunti complici.

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo
siccome qui si è parlato di PREVEGGENZA, mi torna in mente un particolare.La sig.na Misseri Sabrina parla gia' molto prima dell'arresto del padre e quindi del suo di VIOLENZA sulla cugina.
Particolare che personalmente trovo molto curioso. Se nn sbaglio lo aveva detto ai C.C e qliene chiedono la spiegazione in interrogatorio.
Le doti di PREVEGGENZA sono ad appannaggio di molti.
Tanto per offrire uno spunto di riflessione a chi vorra' farlo.

Faccio notare ai gentili commentatori che le PAROLE della ns. sig.na Misseri Sabrina anticipano curiosamente l'AUTOACCUSA paterna.


Distinti saluti al sig. Prati.

Domenico

Anonimo ha detto...

Io non ho nulla da eccepire sul silenzio dei giornalisti riguardo agli esiti degli esami che sono stati compiuti dai Ros o Ris o come si chiamano, poiche' credo che è compito di chi indaga scegliere il momento e il luogo per darne conto. Non devono darne conto a noi, di sicuro. /intendo noi commentatori)E altrettanto certamente al tempo e luogo i risultati saranno esplicitati.
Saluti

Franca

Giacomo ha detto...

@Norma
Sono d'accordo. Ogni nuovo elemento che contribuisca con chiarezza all'accertamento della verità sarà benvenuto.

Saluti e Buona Pasqua a tutti, e soprattutto a chi attende ancora giustizia.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Per certe persone, il metodo e l'infallibilità di investigatori ed inquirenti sono un dogma di fede: la Nuova Bibbia del Cittadino. Peccato che, nella gran parte dei casi anche recenti, anche col massimo aiuto di tecniche scientifiche, nulla si sia raggiunto ugualmente. Inquirenti ed investigatori in moltisimi casi, se il colpevole non cede e non confessa, sono solo uomini comuni che brancolano nel buio. Quando, nel celebre caso dell'Una-Bomber del nord-est, si scoperse che il lamierino era stato appositamente modificato per usarlo come prova contro l'ing. Zornitta, l'allora procuratore capo del Tribunale Penale di Trieste, dr. Antonio Maria Pace, sosteneva con aria molto sicura: "Abbiamo ben altre prove contro l'ing. Zornitta". Ebbene, alle udienze successive, di queste presunte "altre prove" non apparve neppure l'ombra. Fortunatamente un innocente fu salvo, ma sicuramente il o i colpevoli se ne stanno tranquilli, magari per ricominciare di qui a qualche anno. E anche in quel caso, l'uomo fu indagato sulla base del fatto che, secondo taluni vicini o conoscenti, "era una persona strana". E' probabile che, se si sapesse discernere tra pettegolezzo ed informazione probabile o sicura, forse si ricaverebbe qualche risultato più efficace. Chissà quando... Intanto un'altra povera donna è stata massacrata e vedremo che cosa ne salterà fuori anche lì, magari una cugina o zia gelosa...

Anonimo ha detto...

Un consiglio per la lettura:

su Affari Italiano del 18/10

intervista a Meluzzi.



Come si cambiaaaaaaa per non morireeeee come si cambiaaaaaa

Manlio Tummolo ha detto...

Adesso che hanno catturato il signor Campana, della Sacra Corona Unita, che dicono persona molto colta che cita i classici latini nelle sue comunicazioni, se io fossi un inquisitore, chiederei a lui, come all'altro capo-clan di Taranto, se per ipotesi sanno qualcosa dei caso Scazzi-Misseri. Non si sa mai, se non altro perché questi gruppetti di brave persone controllano territori piuttosti vasti e, forse per sentito dire o forse per aver fatto, sanno più cose che non si pensi, e anche di più di quanto abbiano scritto a suo tempo Orazio e Virgilio.

Mimosa ha detto...

Ciao Massimo, vengo un attimo a riprendere una parte del tuo articolo, la questione degli “accaparramenti”. Come è che il duo Biscotti e Gentile è arrivato ad essere il collegio di difesa di Winston Manuel Reves, il domestico filippino della contessa Alberica Filo della Torre? Si è “accaparrato” questo cliente anch’esso? e come il duo è arrivato alla fam. Scazzi? Non credo proprio che tutti costoro avessero nella loro agenda il nome di tali avvocati … Io, se mi dovessi difendere, cercherei prima nella mia città, … soprattutto pensando a quanto mi costerebbero dei luminari di fuori … Come mai su di loro non si indaga per lo stesso “illecito” dell’avv. Vito Russo? Da chi dipende la denuncia?
Secondariamente, se è vero che il filippino ha ritrattato, non ti sembra che il duo ha deciso di provare a seguire le orme del chiaroveggente Galoppa?
Buona Santa Pasqua a te e famiglia e a tutti gli ospiti del tuo “salotto”. Mimosa

PS. Hai ragione a consigliarci di non scivolare sul terreno delle provocazioni … d’istinto me ne sono astenuta un paio di volte, anche se d’impulso avrei voluto replicare, e duramente, come so fare quando provocata, … ho visto che altri e anche tu avete arginato certe sfide … benché i soggetti imperversino a volte con firme diverse a volte anonimi, non ci imbrogliano!

Anonimo ha detto...

..Centinaia e centinaia di sms tra sabrina e ivano..(negati da entrambi)
http://www.youtube.com/watch?v=IG3Kw0lw4Qc

Aldo

Unknown ha detto...

Mia cugina aveva aderito alla promozione estiva della Tim, 500 messaggi a 5 euro, e quando il suo ragazzo l'ha lasciata li ha sprecati tutti in una settimana, è il caso di dirlo visto che ora lui sta con un'altra, mandandogliene uno ogni quindici minuti. Eppure non ha ucciso nessuno. Oddio, almeno lo spero.

Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Capisco che i giovani d'oggi, che scrivono messaggi e commenti tutti senza vocali (come nell'alfabeto ebraico) e con crocette e x, siano velocissimi nello scrivere. Ma centinaia di sms e in quanto tempo non si sa, è un po' difficile credere. Resta poi da vedere come interpreterebbero ad es.,frasi del genere: "Ivn t m" (Ivano, ti amo); "Ivn ccd Srh" (Ivano, uccidi Sarah), "Ivn h ccs Srh" (Ivano, ho ucciso Sarah). Ma, abbiate pazienza, anche se Sabrina avesse scritto un milione di messaggini ad Ivano, che cosa volete che gli abbia scritto sull'eventuale delitto ? E immagino la noia di chi dovrà decifrarli uno per uno, per sapere se c'è una qualche complicità tra i due nell'omicidio della povera ragazza. Interrogate Campana, che forse farete prima !

Manlio Tummolo ha detto...

Ah, sì: leggendo "La Gazzetta del Mezzogiorno" non si parla degli SMS, ma dell'amore di Ivano per Virginia e dell'amicizia, sia verso Sarah tutta fraterna, sia un po' più fisica per Sabrina, ma sugli SMS nessun cenno. Evidentemente le fonti notiziali sono diverse. Da una parte (Quotidiano di Puglia) un Ivano complice di messaggini forse appassionati, che costituiranno la chiave di volta della tragedia e che ora la Procura vaglierà attentamente per svelare le colpe rispettive, dall'altra parte un giovane innamorato e adorato dalle donne. Insomma si tende a trasformare il tutto in un giallo-rosa tecnologicamente avanzato, per conquistarsi i lettori appassionati di questo genere di cose.

Anonimo ha detto...

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