Una lettera con la dicitura urgente è in deposito presso l'ufficio matricole del carcere di Taranto. A scriverla è stata Sabrina Misseri che la vuole affidare al suo avvocato, Franco Coppi, perché la consegni personalmente. Nessuno conosce il contenuto della missiva né a chi è indirizzata, ma c'è da credere sia un qualcosa di importante se la ragazza vuole farla consegnare dal suo avvocato. Ora la palla passa al giudice perché le direttive di legge pretendono in certi casi sia un tribunale ad autorizzare una consegna esterna al carcere con la modalità scelta dalla Misseri.
La legge sull'Ordinamento Penitenziario cita: "Ai carcerati possono essere disposte limitazioni alla libertà di corrispondenza per ragioni di indagine e di attività investigativa, nonché per ragioni di sicurezza o di ordine dell’istituto (con le modalità e i limiti di cui all’art. 18 ter O.P.). Quindi nei prossimi giorni al giudizio sulla richiesta di scarcerazione, avanzato il 18 Gennaio, ed a quello su un nuovo incidente probatorio, con conseguente reinterrogatorio del padre, il giudice dovrà sommare questa strana missiva che nessuno a Taranto ha ancora ben compreso.
Frattanto sono uscite indiscezioni sulle lettere sequestrate nella cella del contadino di Avetrana e si è scoperto che, oltre alla solidarietà ed alle offese inviategli da privati cittadini, c'erano una serie di avvocati disposti a seguirlo legalmente in tutte le vicissitudini processuali senza richiedere alcun compenso. E' una ulteriore dimostrazione di quanto, anche lavorando gratuitamente, possa rendere a livello mediatico, e quindi di immagine, la pubblicità creata attorno alla povera Sarah Scazzi. Nessuno si scandalizza più del degrato e cavalcare l'onda lunga della morte violenta è diventato uno sport molto in voga in questo periodo.
Entrando nell'ambito delle indagini sembra ci si stia concentrando sui diari di Sarah. La notizia è ambigua perché dalla Procura non ha ricevuto né smentita né conferma. Nessuno sa quanti fossero, nemmemo la madre, ma gli inquirenti tendono a credere ne manchi uno. Quelli in mano ai Pm sono stati sequestrati diverse settimane dopo il 26 Agosto, quando chi indagava si rese conto che la ragazza non era andata via volontariamente, e nel periodo intercorso fra la scomparsa ed il sequestro la stanza di Sarah fu visitata da moltissime persone, oltre ai carabinieri entrarono, e probabilmente lessero i diari, tutti gli amici di scuola ed i conoscenti, i parenti, i fotografi ed i cameramen di varie televisioni: Ma nessuno di loro avrebbe avuto motivo di farne sparire uno, se fosse sparito, l'unica che poteva trarne vantaggio era Sabrina Misseri che quasi quotidianamente si recava in casa della zia Concetta. Ed io mi chiedo: "Ma il giorno della scomparsa di Sarah, o anche la notte, la madre li avrà letti? Nessuno può credere non l'abbia fatto. E se lo ha fatto è impossibile non abbia notato le confidenze, se c'erano, che incolpavano sua nipote. Possibile se ne sia disinteressata?"
Non è facile capire; si può comunque supporre che con questa mossa si stia cercando di portare due indizi dalla parte accusatoria eludendo il fatto che ci si trova di fronte ad una contraddizione. Se è vero che la cugina, è nel verbale firmato dall'ex amica Mariangela a cui la Procura da molto peso, fu la prima a dire l'hanno presa, ed i magistrati pensano che con quelle parole si sia tradita, è altrettanto vero che non furono sequestrati subito in quanto gli inquirenti erano insicuri sui motivi della scomparsa.
Ma se la cugina ha detto da subito che secondo lei Sarah non se n'era andata di sua volonta significa che al sequesto dei diari non dava alcun peso e che quindi non aveva alcun timore di quanto vi fosse scritto. Insomma, se ha detto l'hanno presa ed i carabinieri non li hanno sequestrati sarà mica colpa sua? Il dire l'hanno presa in Procura non viene interpretato come un indizio a discarico, una vera preoccupazione della Misseri che portasse i carabinieri ad agire in velocità come si fa nei casi di rapimento, e quindi sigillare la camera per controlare ogni cosa al suo interno e via dicendo, al contrario viene considerato un indizio a colpevolezza perché a parer loro parole sfuggite di bocca a tradimento.
In fondo la pista dei diari non è importante in quanto, in ogni caso, mai si scoprirà l'eventuale esistenza di quello che presumono scomparso, se lo presumono. Però nelle televisioni e sui giornali la notizia è stata trattata come se avesse importanza ed accumunata ad un'altra in cui si sospetta, lo dice la Procura e lo nega l'indagata, che la cugina abbia già tentato di occultare un diario. Perché è uscita in questo modo?
Anche dal fronte difensivo sono trapelate indiscrezioni. Pare, la parola è d'obbligo, che il Misseri in gioventù abbia molestato una sua parente quindicenne ed altre due ragazze di poco più grandi. Anche in questo caso è l'ambiguità a regnare perché neppure questa notizia ha ricevuto conferme o smentite. Se fosse vera servirebbe a rinforzare il movente attribuito dai difensori al padre di Sabrina.
Ciò che comincia a capirsi è che ci si sta avviando ad un duello Procura - Difesa che prevede, da entrambi i lati, l'uso sistematico dei media per inserire il dubbio tramite le indiscrezioni. Prima erano solo gli inquirenti ad usarlo, ora anche la Difesa si è adeguata.
E' un sistema pericoloso per entrambi perché c'è il rischio di perdere di vista l'obiettivo prefissato, quello che tutti aspettiamo e che è giusto nei confronti di Sara si scopra, la verità. Creare confusione serve solo ad allungare i tempi e ad innalzare una cortina di nebbia in cui la verità vera si può perdere di vista o confondersi a tante mezze verità. Se prima si potevano criticare solo i metodi della Procura che inculcava nella mente degli italiani indizi basati sul nulla atti solo a creare polvere e confusione, da domani, se anche la Difesa continuerà a far uscire notizie non confermate, si dovrà usare lo stesso metro di giudizio. Ed in questo modo nessuno ne avrà guadagni futuri, tantomeno l'indagata.
Immerso nel marasma che si sta delineando posso solo dirvi di stare in occhio perché nelle prossime due settimane si prevedono colpi di scena a volontà.
Ti potrebbero interessare:
Politica ridicola
Vaticano docet
Mussulmani vs Cristiani
I crimini cinesi
Torna alla home page
La legge sull'Ordinamento Penitenziario cita: "Ai carcerati possono essere disposte limitazioni alla libertà di corrispondenza per ragioni di indagine e di attività investigativa, nonché per ragioni di sicurezza o di ordine dell’istituto (con le modalità e i limiti di cui all’art. 18 ter O.P.). Quindi nei prossimi giorni al giudizio sulla richiesta di scarcerazione, avanzato il 18 Gennaio, ed a quello su un nuovo incidente probatorio, con conseguente reinterrogatorio del padre, il giudice dovrà sommare questa strana missiva che nessuno a Taranto ha ancora ben compreso.
Frattanto sono uscite indiscezioni sulle lettere sequestrate nella cella del contadino di Avetrana e si è scoperto che, oltre alla solidarietà ed alle offese inviategli da privati cittadini, c'erano una serie di avvocati disposti a seguirlo legalmente in tutte le vicissitudini processuali senza richiedere alcun compenso. E' una ulteriore dimostrazione di quanto, anche lavorando gratuitamente, possa rendere a livello mediatico, e quindi di immagine, la pubblicità creata attorno alla povera Sarah Scazzi. Nessuno si scandalizza più del degrato e cavalcare l'onda lunga della morte violenta è diventato uno sport molto in voga in questo periodo.
Entrando nell'ambito delle indagini sembra ci si stia concentrando sui diari di Sarah. La notizia è ambigua perché dalla Procura non ha ricevuto né smentita né conferma. Nessuno sa quanti fossero, nemmemo la madre, ma gli inquirenti tendono a credere ne manchi uno. Quelli in mano ai Pm sono stati sequestrati diverse settimane dopo il 26 Agosto, quando chi indagava si rese conto che la ragazza non era andata via volontariamente, e nel periodo intercorso fra la scomparsa ed il sequestro la stanza di Sarah fu visitata da moltissime persone, oltre ai carabinieri entrarono, e probabilmente lessero i diari, tutti gli amici di scuola ed i conoscenti, i parenti, i fotografi ed i cameramen di varie televisioni: Ma nessuno di loro avrebbe avuto motivo di farne sparire uno, se fosse sparito, l'unica che poteva trarne vantaggio era Sabrina Misseri che quasi quotidianamente si recava in casa della zia Concetta. Ed io mi chiedo: "Ma il giorno della scomparsa di Sarah, o anche la notte, la madre li avrà letti? Nessuno può credere non l'abbia fatto. E se lo ha fatto è impossibile non abbia notato le confidenze, se c'erano, che incolpavano sua nipote. Possibile se ne sia disinteressata?"
Non è facile capire; si può comunque supporre che con questa mossa si stia cercando di portare due indizi dalla parte accusatoria eludendo il fatto che ci si trova di fronte ad una contraddizione. Se è vero che la cugina, è nel verbale firmato dall'ex amica Mariangela a cui la Procura da molto peso, fu la prima a dire l'hanno presa, ed i magistrati pensano che con quelle parole si sia tradita, è altrettanto vero che non furono sequestrati subito in quanto gli inquirenti erano insicuri sui motivi della scomparsa.
Ma se la cugina ha detto da subito che secondo lei Sarah non se n'era andata di sua volonta significa che al sequesto dei diari non dava alcun peso e che quindi non aveva alcun timore di quanto vi fosse scritto. Insomma, se ha detto l'hanno presa ed i carabinieri non li hanno sequestrati sarà mica colpa sua? Il dire l'hanno presa in Procura non viene interpretato come un indizio a discarico, una vera preoccupazione della Misseri che portasse i carabinieri ad agire in velocità come si fa nei casi di rapimento, e quindi sigillare la camera per controlare ogni cosa al suo interno e via dicendo, al contrario viene considerato un indizio a colpevolezza perché a parer loro parole sfuggite di bocca a tradimento.
In fondo la pista dei diari non è importante in quanto, in ogni caso, mai si scoprirà l'eventuale esistenza di quello che presumono scomparso, se lo presumono. Però nelle televisioni e sui giornali la notizia è stata trattata come se avesse importanza ed accumunata ad un'altra in cui si sospetta, lo dice la Procura e lo nega l'indagata, che la cugina abbia già tentato di occultare un diario. Perché è uscita in questo modo?
Anche dal fronte difensivo sono trapelate indiscrezioni. Pare, la parola è d'obbligo, che il Misseri in gioventù abbia molestato una sua parente quindicenne ed altre due ragazze di poco più grandi. Anche in questo caso è l'ambiguità a regnare perché neppure questa notizia ha ricevuto conferme o smentite. Se fosse vera servirebbe a rinforzare il movente attribuito dai difensori al padre di Sabrina.
Ciò che comincia a capirsi è che ci si sta avviando ad un duello Procura - Difesa che prevede, da entrambi i lati, l'uso sistematico dei media per inserire il dubbio tramite le indiscrezioni. Prima erano solo gli inquirenti ad usarlo, ora anche la Difesa si è adeguata.
E' un sistema pericoloso per entrambi perché c'è il rischio di perdere di vista l'obiettivo prefissato, quello che tutti aspettiamo e che è giusto nei confronti di Sara si scopra, la verità. Creare confusione serve solo ad allungare i tempi e ad innalzare una cortina di nebbia in cui la verità vera si può perdere di vista o confondersi a tante mezze verità. Se prima si potevano criticare solo i metodi della Procura che inculcava nella mente degli italiani indizi basati sul nulla atti solo a creare polvere e confusione, da domani, se anche la Difesa continuerà a far uscire notizie non confermate, si dovrà usare lo stesso metro di giudizio. Ed in questo modo nessuno ne avrà guadagni futuri, tantomeno l'indagata.
Immerso nel marasma che si sta delineando posso solo dirvi di stare in occhio perché nelle prossime due settimane si prevedono colpi di scena a volontà.
Ti potrebbero interessare:
Politica ridicola
Vaticano docet
Mussulmani vs Cristiani
I crimini cinesi
Torna alla home page
Nessun commento:
Posta un commento