Libero, il giornale diretto da Maurizio Belpietro, ora con l'aiuto di Vittorio Feltri, ha colpito ancora. Stavolta il titolo prometteva davvero uno scoop degno di questo nome ma, ahimè, appena iniziava la lettura si capiva che lo scoop altro non era che una scopa.
No, anzi, una scopata, scusate il termine, perché fra le righe si insinuava anche che un uomo molto rassomigliante a Fini sarebbe andato a spendere mille dei suoi euro con una non meglio identificata escort. Insomma, per tirare le somme, il giornale Libero ha reinventato un nuovo Gianfri che da venditore di immobili s'è trasformato in puttaniere attira-attentati. E guarda caso proprio nel momento in cui, tramite le bombe piazzate nelle ambasciate estere in Italia, gli attentati fanno notizia. D'altronde la notizia attira la notizia.
Comunque Belpietro ha riferito al Procuratore. Ma cosa ha riferito? Il nome di chi gli ha fatto la soffiata? Non ci credo, per me è rimasto nel vago come nei suoi articoli. Insomma, scrivere, che parrebbe, che forse, che probabilmente, non è il massimo se un quotidiano vuole risultare credibile.
Ed affermare che non è andato dai magistrati subito perché qualche altro giornale gli avrebbe soffiato la notizia è ridicolo e privo di qualsivoglia logica. Avrebbe potuto varcare la soglia di una caserma dopo la stesura del pezzo, finanche verso la mezzanotte. Ma ancora meglio avrebbe fatto se avesse chiamato Fini al telefono, in questo modo la sua arringa sarebbe risultata molto convincente.
Ora, però, voglio criticare chi gli ha creato la sceneggiatura dell'articolo perché, da Oracolo ispirato, ha inserito alcuni passaggi al limite della psicosi drammatica ed altri futuribili ma al momento assolutamente incerti.
Il primo riguarda l'informatore che a detta del direttore lo avrebbe chiamato perché ciò di cui era venuto a conoscenza non lo faceva dormire la notte. E qui il dramma scatena emozioni! Il fatto di sapere che fra quattro mesi qualcuno, forse, chissà, non è detto ma non si sa mai, potrebbe gambizzare Fini... beh, pensandoci, un poco di insonnia lo lascia se si è portati a non dormire di notte (mapperpiacere!).
Il secondo riguarda la data dell'attentato che sarebbe a ridosso delle votazioni di primavera. E qui l'Oracolo ha usato la sfera di Cristallo! Cavolo, ci saranno le elezioni ed io non lo sapevo? Anzi, nessuno lo sapeva e solo in Puglia ne erano venuti a conoscenza! Allora i giornali nazionali che leggo io non sono attendibili perché titolano che il Cavaliere vuol stare in sella al cavallo governativo fino al 2013. Però occorre ammettere che non è detto sia una notizia infondata perché i numeri dei telefonini romani girano a ufa nella regione della D'addario, e quindi è facile che qualche confidenza sia sfuggita, fra una sigaretta ed una sortita al bagno, a chi tira le fila parlamentari e frequenta gli ambienti hard pugliesi (doppio mapperpiacere!).
Il terzo riguarda il manovale della delinquenza locale e i 200.000 euro. Ma come, si vuol gambizzare il presidente della Camera e ci si rivolge ai delinquenti comuni per far credere siano pagati dal capo del governo o da chi gli sta vicino? A parte che il prezzo è esagerato, diciamoci la verità, e che un manovale con la pistola spara per molto meno, occorre tenere presente che gli infiltrati parlano coi poliziotti e difficilmente una informazione del genere non viene recepita negli ambienti giusti. Però non è detto che il mandante, cioè gli amici di Fini, non volessero assoldare qualche rubagalline sconosciuto agli ambienti malavitosi baresi (triplo mapperpiacere).
Il quarto ed ultimo passaggio riguarda la escort che uno con le sembianze del Gianfri avrebbe incontrato a pagamento. Questa sì che è una notizia, al Gianfri piacciono le donne, la Tulliani poteva dircelo che qualche sera lo fa uscire solo! Ma, lasciando da parte i gusti sessuali del lungone, diciamoci la verità, è una notizia da inserire in un articolo riguardante un attentato? Non è che è questa la notizia che si voleva emergesse dal contesto per farle avere sviluppi futuri? Vedrete che lo sceneggiatore ci farà sapere qualcosa di più nei prossimi giorni.
Per finire una considerazione. I Giornalisti di un tempo mettevano in prima pagina solo notizie verificate; a causa di questa abitudine professionale a volte rischiavano di perderla se le fonti non erano accertabili in tempi rapidi. Gli ultimi anni ci hanno fatto conoscere una nuova classe giornalistica, quella che avrebbe dovuto imparare dai Montanelli e da tanti altri Maestri. E' vero che tutte le notizie devono essere amplificate, anche quelle pungenti, cattive, ambigue e scandalose, ma devono essere date al pubblico con un minimo di conforto logico, altrimenti si finisce col far capire che durante le lezioni non si ascoltava perché impegnati a sfogliare un giornaletto porno. E se il pubblico lo capisce...
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