sabato 13 ottobre 2018

Massimo Bossetti... come ti faccio credere di aver condannato un assassino

Di Massimo Prati e Gilberto Migliorini


Molto probabilmente non ci sarebbero stati nessun arresto e nessun processo se Massimo Bossetti fosse vissuto fuori dai confini italici. Purtroppo per lui è un cittadino italiano che vive in Italia... e in Italia da quando esistono i processi indiziari, la cultura giudiziaria invece che progredire è regredita tornando all'epoca di Alessandro Manzoni quando nel Incipit della “Storia della Colonna Infame” scriveva:
“Ai giudici che, in Milano, nel 1630, condannarono a supplizi atrocissimi alcuni accusati d'aver propagata la peste con certi ritrovati sciocchi non men che orribili, parve d'aver fatto una cosa talmente degna di memoria, che, nella sentenza medesima, dopo aver decretata, in aggiunta de' supplizi, la demolizion della casa d'uno di quegli sventurati, decretaron di più, che in quello spazio s'innalzasse una colonna, la quale dovesse chiamarsi infame, con un'iscrizione che tramandasse ai posteri la notizia dell'attentato e della pena. E in ciò non s'ingannarono: quel giudizio fu veramente memorabile.” 

Da ieri sera Massimo Bossetti per la giustizia italiana è colpevole. Non ci strapperemo le vesti. Sappiamo aspettare, siamo fiduciosi che la verità verrà a galla, magari fra troppi anni come capitato ad altri condannati innocenti.

Ciò che è accaduto è oramai la "normalità giudiziaria". Per un perverso meccanismo psicologico si è finiti per credere a qualcosa diventato talmente di dominio pubblico, così lapalissiano e corroborato mediaticamente, da non aver altra necessità di conferma se non quella della voce che corre. La voce si presenta come la spiegazione ideale degli indizi che essa stessa ha immaginato. La voce è un dato ‘oggettivo’: i membri di un gruppo, sia mediatico che popolare che investigativo che peritale che istituzionale che giudiziario, ‘parlano e riparlano’ dando origine a un racconto, a un’ipotesi accusatoria che facilmente può essere convalidata da indizi double face che si adatterebbero a chiunque venisse arrestato. Perché, in un altro eventuale "caso Yara", migliaia di persone potrebbero adattarsi a una qualsiasi ricostruzione accusatoria... ah già, ma nel caso in questione c'è il famoso mezzo dna di ignoto uno che accusa!

Il fatto a dir poco sorprendente è che si asserisca giudiziariamente che Massimo Bossetti è figlio di Giuseppe Guerinoni senza che sia mai stato fatto un confronto diretto fra i due Dna originali padre e figlio, che nello stesso tempo si dichiari che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni Bossetti senza che esista agli atti il documento di analisi del Dna che lo proverebbe. Si è andati per induzione con un ragionamento del tipo: un mezzo dna ci dice che ignoto uno è figlio di Guerinoni, quel mezzo dna ha una parte maggioritaria compatibile con quello di Massimo Bossetti e, pertanto, Massimo Bossetti è figlio di Guerinoni... quindi è ignoto uno, ergo è l'assassino. Motivo per cui non c'è motivo per fare un'analisi diretta che dimostri questa ormai assunta verità.

Questo ragionamento induttivo lo si è fatto senza considerare che prima di rovinare una famiglia e far marcire in galera un uomo incensurato, visti i migliaia di casi in cui l'errore ha mandato a morire in carcere persone innocenti, sarebbe d'uopo fare anche quelle verifiche che pur sembrando inutili servono da prova del nove per la verità.. 

Parlare di anomalie è riduttivo. Prendiamo quanto pare accertato mediaticamente e analizziamolo in maniera seria senza trascendere nei soliti pettegolezzi. La dottoressa Gino dice a processo che c'è stata una analisi fatta dalla famiglia a Torino e che Massimo è figlio di un altro padre, non sa però se Guerinoni o chi altri visto che il confronto diretto fra dna originali non c'è stato. Ammettiamo pure che il documento in quel di Torino esista e che dica in sintesi che Massimo non è figlio di Giovanni. Va tutto bene così? No. Primo, non sappiamo chi ha firmato il documento e, secondo, sappiamo che l'analisi non è stata ripetuta in un altro laboratorio... eppure non è certo la prima volta che un test successivo ribalti gli esiti di un test precedente. Un errore è sempre possibile. I test si rifanno anche per gli atleti che non ammettono di essersi dopati... perché non ripeterli per chi rischia l'ergastolo?

I documenti nella pratica scientifica vengono pubblicati proprio perché possano essere ricontrollati da altri (riproducibilità e ripetizione). Peraltro, in questo caso non sappiamo neppure con quali modalità e su quali reperti è stato effettuato il test e non si conoscono i risultati analitici (la dettagliata relazione tecnica comprensiva di cromatogrammi e analisi statistica dei risultati, e i "dati grezzi" provenienti dalle apparecchiature di analisi, utili per le verifiche). 

Un nuovo test di verifica in un nuovo laboratorio sarebbe stato obbligatorio e lo doveva ordinare il giudice a processo per essere certo di non incorrere, per superficialità, in un errore grossolano ma enorme. Eppure nemmeno la cassazione ha deciso di effettuarlo. Tutti certi, per induzione, sia che l'assassino di Yara sia il proprietario del dna monco rimasto miracolosamente intatto su un lembo degli slip dopo tre mesi di neve pioggia e sole, senza considerare i liquidi organici che spazzano via qualunque cosa e gli animali attirati dal cadavere, sia che ignoto uno si chiami Massimo Bossetti nonostante non ci sia mai stata una comparazione diretta.

L'imputato può chiedere al giudice che deve tutelare anche il suo diritto alla difesa che le sue ragioni vengano ascoltate, che si faccia una perizia in più per stabilire se mente o dice il vero. E quel giudice ha l'obbligo giuridico di accogliere tale richiesta... se è un giudice che applica la legge usando il buonsenso del padre di famiglia. Se poi oltre che al buonsenso è dotato anche di un buon spirito critico, a maggior ragione quel giudice deve accordare la perizia perché non può fare a meno di chiedersi il motivo per cui l'accusa si opponga a tale richiesta. Se le induzioni della procura sono giuste cosa può temere un procuratore da una analisi che non farebbe altro che confermare la sua tesi accusatoria?

Forse può temere di aver sbagliato qualcosa e non può uscire dal seminato perché la condanna dell'imputato sarebbe a rischio? Forse sa qualcosa che né noi né i giudici sappiamo?

Cosa sarebbe accaduto se una nuova perizia avesse dimostrato un grossolano errore di laboratorio? Se avesse dimostrato che il dna di Massimo Bossetti nulla c'entrava con l'omicidio?

Un tale scenario, ora più che mai puramente ipotetico, avrebbe aperto, proprio come nel testo manzoniano “La storia della colonna infame”, molti interrogativi su come venga amministrata la giustizia italiana. Mettiamo per ipotesi che la cassazione abbia accordato la perizia sul dna. Mettiamo per ipotesi che si sia fatta oggi e che smentisca la procura... cosa accadrebbe?

Accadrebbe che sul banco degli imputati non ci sarebbe più Massimo Bossetti ma tutto un sistema che pervicacemente si è rifiutato per anni di ricontrollare gli esiti delle sue conclusioni e l’affidabilità di sentenze di condanna dove di ragionevoli dubbi ce n’erano a bizzeffe, come evidenziato dalla difesa del muratore, a cominciare da un Dna (low copy number) che sopravvive intatto per mesi di ottima qualità in un campo su un corpo a contatto con la terra, insetti e animali di tutti i tipi (nella letteratura biologica non esiste nessun caso simile). E questo, si direbbe ora in ogni media, non è solo un unicum ma è un evento impossibile. 

Una eventuale dimostrazione che Massimo Bossetti non ha nulla a che fare con Guerinoni ma è proprio figlio del padre legale sarebbe un colpo durissimo per il sistema giustizia del nostro Paese, ben più destabilizzante del caso Tortora e di Unabomber, e dimostrerebbe come l’esistenza di più gradi di giudizio non metta al riparo da sentenze fotocopia dove - rispetto al garantismo per l’imputato con una rigorosa verifica del già sentenziato - prevale (salvo lodevoli eccezioni) la fiducia incondizionata nei giudici dei precedenti gradi di giudizio... specialmente se questi sono capaci di scrivere bene le motivazioni (e se non ne sono capaci di certo le fanno scrivere a chi ne è capace).

Insomma, da decenni vediamo un sistema giudiziario che non garantisce più l'equo processo all'imputato, vediamo un sistema giudiziario che non guarda più con occhio critico sia quanto porta la Difesa che quanto porta chi accusa, vediamo un sistema giudiziario che preferisce appiattirsi alle tesi accusatorie e puntare tutto sulla affidabilità di chi ha già deciso in precedenza. 

Come detto, invece di evolversi la giustizia italiana è regredita. E' del tutto evidente che il caso Bossetti riveste un’importanza che travalica il cold case, che sono implicate considerazioni più generali sul funzionamento della giustizia dovuta ad automatismi che vengono da lontano e che autori come Verri e Manzoni hanno saputo rappresentare sul piano civile e con intenti epistemologici di rilievo. In particolare l’opera manzoniana conserva intatta tutta la sua attualità nonostante sia stata pubblicata nel lontano 1840 e si riferisca alle vicende legate alla peste del 1630.

Il caso Bossetti, per tutto quello che è stato rilevato da più parti, dimostra che la forma mentis del sistema giustizia del Bel Paese non è poi cambiata di molto rispetto a quanto il Manzoni ha denunciato nella sua opera. Quella lentezza della storia della quale ha parlato uno storico del calibro di Jacques Le Goff è dimostrata dai meccanismi psico-sociali che si possono riassumere in quell'immagine tratta dalla psicologia sociale definita effetto Pigmalione o profezia che si autoadempie

Paradossalmente i rilievi epistemologici più pregnanti sono stati fatti non a livello filosofico ma letterario. Un autore come il Manzoni ha saputo come nessun altro mettere in risalto quali sono gli automatismi che agiscono surrettiziamente. Le voci che corrono sono in grado di influenzare non solo il vasto pubblico ma a tutti i livelli anche chi dovrebbe essere immune dal pregiudizio e dall'influenza della suggestione che agisce sotterraneamente in tutti i contesti. 

Nemmeno la cultura mette al riparo da certi meccanismi di influenza sociale. Proprio come nella pubblicità-propaganda quando un fattoide entra a far par parte delle credenze collettive subentrano poi meccanismi di conferma acritici, la suggestione è talmente coinvolgente che si dà per scontata una cosa anche se non ne esiste prova... o meglio, la prova diviene proprio quella voce che corre, ormai considerata così evidente e così cogente da non aver più bisogno di ulteriori verifiche. 

Il caso degli untori oggi potrebbe far sorridere, salvo poi l’evidenza che, non nel 1600 ma ai giorni nostri, alcuni bambini non vaccinati sono stati lasciati soli in un’aula perché considerati pericolosi... e da questo si capisce che la paura degli untori è attuale. 

La realtà è che il concetto di untore è commisurato a un contesto storico e geografico, a una modalità di esclusione e di condanna aggiornato a nuove realtà socio-economiche e ideologiche. La cecità dell’effetto Pigmalione riguarda quella influenza collettiva per la quale si confonde la suggestione con il risultato di prove tangibili. Il sistema dell’informazione dà fiato e sostanza alle minime voci che poi amplificate divengono colpi di cannone!

Da un lato c'è il giudice istruttore che crede di sapere tutto del crimine e deve mantenere il segreto istruttorio, dall'altro ci sono i giornalisti che dicono tutto anche quando non sanno niente. Quando non dicono ciò che gli chiedono di dire. Queste due rappresentazioni fanno sì che si assista a una strana compenetrazione dove le voci che corrono si influenzano su vari piani in un crescendo che si rinforza e compenetra proprio come nell'opera rossiniana. 

Nel caso Bossetti esiste un’unica prova chiamata regina. Pochi nanogrammi di materiale genetico. Se li togliamo dal processo non rimane più nulla... o meglio rimane l’effetto Pigmalione. Vediamo nel dettaglio che cosa si intende per "effetto pigmalione" e come il caso Bossetti diverrebbe se si dimostrasse che lui è proprio figlio di Giovanni. Il cold case diverrebbe una telenovela partorita da una fervida immaginazione. 

L'effetto Pigmalione, o effetto Rosenthal, deriva dagli studi classici sulla “profezia che si autoadempie”: in pratica l’opinione che ci siamo fatti su qualcuno influenza il nostro giudizio, quante volte vi è capitato, anche se non esiste nulla a riprova della veridicità della nostra opinione. Questo vale in tutti i rapporti in cui è implicata una qualche forma di valutazione influenzata da una premessa pregiudiziale. 

Nel mito, Pigmalione è il re di Cipro che si innamora della statua di Afrodite al punto di crederla vera e immaginare di potersi congiungere ad essa. In Ovidio, Pigmalione è uno scultore che si innamora della sua statua e implora Afrodite di trasformarla in una donna in carne ed ossa. 

In sostanza le nostre credenze di partenza influenzano i nostri giudizi. Quante volte avete pensato di essere di fronte a uno/a stronzo/a o, viceversa, a una persona affascinante dall'animo gentile? Quante volte avete scoperto che vi sbagliavate? Tutti sappiamo che sono tantissime, visti i divorzi e i femminicidi.

Rosenthal aveva prodotto un test di intelligenza con alcuni alunni (definiti come molto intelligenti) coi risultati volutamente fittizi e lo aveva fornito agli insegnanti. Quando tornò in quella scuola constatò, come aveva previsto, che proprio quegli alunni che erano stati definiti come molto intelligenti mediante un test fasullo erano diventati i migliori della classe. Gli insegnanti erano stati influenzati da quel giudizio preliminare e avevano trattato di conseguenza quegli alunni, con un occhio di riguardo e forse anche con valutazioni errate. In questi casi accade che la suggestione elimina tutto quello che non conferma (nel nostro caso il brillante test di intelligenza) e dà conferma a tutto quello che in qualche modo potrebbe fare da supporto, convalidando emotivamente il dato iniziale, l’input di partenza fasullo.

D’altro canto il pregiudizio, positivo o negativo, non si qualifica mai come tale. Grazie all'inferenza deduttiva, assume l’aspetto esteriore della razionalità anche quando sono la suggestione e l’emozione che costituiscono l’ossatura di un giudizio. 

Il caso Bossetti è il prodotto di una gigantesca profezia che si autoadempie, a partire dal suo arresto in pompa magna per arrivare alla prova di paternità che negli atti non esiste ma è riuscita ad orientare tutta l'indagine e tutte le sentenze.

Solo le verifiche potrebbero dimostrare che il caso Bossetti non sia solo la classica profezia che si autoadempie o effetto Pigmalione. Ma le verifiche chi opera per la giustizia italiana non le ha volute fare.

Per cui, al momento e nonostante la condanna definitiva, l'assassino di Yara non si sa davvero chi sia e la trama basata sul dna scritta dall'accusa e accettata dai giudici, a tutti gli effetti è, e rimarrà fin quando non sarà corroborata da una nuova perizia a conferma, uno sceneggiato di fantasia da quattro soldi che può attecchire solo in chi è stato suggestionato dai media e portato a credere che chi accusa e condanna Bossetti è intelligente a prescindere... come gli alunni di Rosenthal agli occhi degli insegnanti dopo il test fasullo.


2.708 commenti:

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Antonello ha detto...

@Gugly @Chiara

Se per favore vi sbrigate ad adempiere a strategico cambio di argomento cosi' posso riquotare sopra di voi qualcosa di serio ritrnando all'argoemnto.

Sarebbe cosa gradita insomma che la Vostra Unica Regista Mente si desse cortese mossa, altrimenti questi alla fine stabilizzano argomento attinente, grazie.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Povero Antonellino,
reperti argomento scomodo, non riesci a sproloquiarci? Ti capisco...
Puoi rispondere anche tu alla domanda, alla fine è una questione semplice: perchè rimandare al futuro quello che si poteva fare da fine febbraio 2015?

Stefania ha detto...

Le mosche svolazzano pappagalleggiando in continuazione la solita inutile domanda.

Non useremo l'insetticida ma l'indifferenza.

Stefania

Stefania ha detto...

antrag ha detto...
Se è vero che il difensore fosse un civilista passato al penale nel caso di questo blog…
Ecco da dove potrebbe provenire l'infangante e defaticante acrimonia verso di lui.
Bella intestina nella stessa casta!
5 dicembre 2018 12:06:00 CET

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Non ne ho idea. Potrebbe essere ma anche no. Lascia perdere chi ha usato questa robina per fare polemica qui.

Io non ho mai letto nulla di simile prima.

E delle mosche non mi fido. Mai! :-)

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Inutile domanda o scomoda? Mi sa la seconda...evidentemente siccome è scritto nelle motivazioni o dovete smentire quelle o chi dice altro; in entrambi i casi è molto faticoso quindi è meglio saltare a piè pari.

Però il problema rimane, la roba da analizzare era lì bella pronta da anni...chiedete conferma in giro, mica dovete credere a me.

Stefania ha detto...

zzzzzzz ..... zzz ..... zzzz .......

Stefania

Vanna ha detto...

Bene Stefania,
spruzziamo l'insetticida.

Ma vedi, s'inseriscono ripetendo il non fatto dalla difesa, il bene fatto dall'accusa, è un trucchetto per farsi pubblicità.

Io e te stiamo a casa,tra una faccenda e l'altra ci scappa di stare al computer, al cell. il tempo è nostro e ce lo gestiamo senza dover tener conto a nessuno.

Ma chi lavora, sta sempre davanti ad un tel. a leggere e scrivere?
Il transgiudiziale, (si scrive così) è una gran bella cosa, tanto poi...

Stefania ha detto...

No dai, niente insetticida. Perchè io non desidero di certo annientare nessuno. Pero' ho la facoltà di ignorare, la stessa che spero vorrete usare tutti vista l'inconcludenza di certi interventi polemici. Si passa oltre e stop. Un po' come se in mezzo ad un articolo trovassimo la pubblicità della crema per emorroidi, insomma.

Riguardo l'atteggiamento della moglie di Massimo Bossetti, Marita, io penso possa dirci davvero nulla circa il suo libero convincimento.

Potrebbe essere convinta dell'innocenza del marito come nutrire dubbi e aver costruito questa convinzione per proteggere i suoi figlioli.

In entrambi i casi io nutro enorme rispetto per quella donna. E mi spiace leggere nei vari gruppi parole indegne a lei dedicate.

Mi da l'impressione ci siano persone che alla parola "cattura del possibile colpevole" a prescindere dalla vicenda comincino a sbavare come le iene davanti ad una preda catturata dal leone.

Un atteggiamento davvero inquietante. E se poi si pensa che queste stesse persone fanno parte di chi è convinto che Giustizia sia stata fatta, mi vengono i brividi.

Barabba, Barabba! Sembrano gridare.

Stefania

Antonello ha detto...

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/quel-curioso-luogo-delitto-giorno-cui-fu-ritrovato-corpo-108915.htm

"...
L’avvocato Paolo Camporini ha mostrato ai giudici un cellulare:
«Questo è il modello del telefonino di Yara (mai trovato).

Chiedo al perito se poteva fare video e foto e inviarle...».

«Perché lo chiede?

La domanda è inammissibile », scatta Letizia Ruggeri.

Replica del legale:

«Non lo dico. Sarà una sorpresa...»..."

E.stikazzi, scusate il francesismo, al punto di sbagliare anche il cellulare in uso alla vittima e scomparso, della serie ma a che puo' servirmi?

Ma la geniale P.m. ha subito replicato al ventilato erroraccio.

"No ma abbiamo insetito un modello di cellulare sbagliato per vedere chi poteva sapere quale fosse quello giusto.

Per questo hanno poi chiuso il sito di Chisigma, ci ha azzeccato in pieno.

Ma quello che e' allucinante e' poi andare a denunciare Denti perche', secondo lei, non aveva la Laurea, Dio mio.

Gugly, ma sei sicura di non essere un P.m.?

No, ma dai una controllata, magari non te ne sei accorta.

Guglielma Vaccaro ha detto...

povero Antonellino che si affanna per tentare di sviare il discorso..
Un tuo illuminato parere sulla questione reperti? Niente post spalmati su più pagine?

Questione moglie: posizione difficilissima e secondo me l'unica che si sia resa conto della situazione, ma ha dovuto chinare il capo dinanzi alle decisioni della famiglia.
Adesso non sarei così sicura della serenità nel nucleo familiare inteso in senso allargato, sappiamo non da ora che la nuora non ha mai perdonato alla suocera e alla cognate uscite temerarie da cui anche gli avvocati hanno preso le distanze.
Ora che queste uscite non solo sono risultate inutili ma i giudici hanno distribuito pesanti sberle a tutti, non credo di sbagliare se dico che nella famiglia è in atto un profondo ripensamento di quanto avvenuto, prova ne sia il silenzio della sorella sinora tanto battagliera.
Bossetti continua la sua battaglia mediatica, ma le armi sono sempre più spuntate, prima o poi lo capirà (meglio prima).

Stefania ha detto...

zzzz ..... zzzzz ..... zzz ....

:-)

Evidentemente alcuni avvocati non hanno clienti. E passano il tempo a trollare.

Porelli.

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Alcune casalinghe trovano uno sfogo online, evidentemente poco soddisfatte dalla routine quotidiana... ;-)

Guglielma Vaccaro ha detto...

Niente di male, almeno studiassero un po' prima di esporre straordinarie teorie molto divertenti...

Stefania ha detto...

zzzz ... zzzz ... zzzz .....

Del sud e pure casalinga! Sanno tutto di me, orpo! Ahahha!

Stefania

Antonello ha detto...

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2014/10/17/massimo-giuseppe-bossetti-e-quella-frase-choc-sul-suo-computer-intanto-chiama-come-consulenti-gli-esperti-della-concordia/

Siamo passati dalla guerra dei periti, dell'Accusa, del Giudice e della difesa, quali sono le differenze di specializzazione nel panorama delle diverse scelte che si contrappongono.

Intanto i Tribunali possono pagare con i soldi altrui, cioe' nostri, e si avvalgono di enti istituzionali come consuetudine, ma hanno una ridda di periti, stranamente sempre gli stessi, che girano e guadagnano.

La differenza, secondo me, e' intanto solcata da laboratori in capo ad ambienti militari o viceversa civili, in primis gli ambienti civili potendo attingere a capitolati prima o poi saldati, sono anche forieri di possibili interessi diversi dalla perizia in se, in prospettiva ad appalti Nazionali (veggasi Archivio Nazionale dei D.n.a.), sono quindi perizie al alto rischio in quanto possibili sorgenti di sovvenzioni importanti.

Mentre gli Enti militari da sempre asservono la loro qualita' all'ambiente del momento, al Comandante del momento ed a regole apparentemente piu' rigide e per questo meno Scientifiche in se, avendo la Scienza al centro il dubbio ed ricercando controprove mai rifiutabili.

Sono ambienti perloppiu' autocertificanti capaci di grandi Inchieste e di Grandi Fake, e le indagini degli ultimi anni sono li a provarlo, sono organizzazioni piramidali, molto rigide e molto facilmente, troppo, vulnerabili alla corruzzione, la storia delle analisi ad Grandi Imprese private e' abbastanza in merito emblematica, la qualita' a volte si scopre sorprendentemente scadente come nel caso di Amanda Knox e del suo fidanzato, di presunti esperti che camminarono sulla scena del delitto dimenticandosi fosse tale.

Le organizzazioni piramidali, e militari ancor di piu', sono storicamente quelle piu' infiltrate dalle Logge Massoniche (veggasi elenchi ed archivi sequestrati a Sindona, ma anche quelli ufficiali odierni non essendo in apparenza piu' una Societa' Segreta) ed essendo le stesse inquirenti appare quantomeno originale da una parte siano tesi e dall'altra immaginarli antitesi.

Sono organizzazioni anche che nella storia sono state anche letteralmente "usate" dalle Istituzioni Politiche mondiali e nazionali al fine di raggiungere i loro anche vaneggianti obiettivi, a volte disastrosi come nel caso della storia del disastro di Chernobil, a volte anche meritevoli, sono comunque del tutto dipendenti dalla conduzione politica, sono cioe' internamente piramidali ed esternamente pilotabili e pilotati, troppo vulnerabili ai trasferimenti, troppo alle enigmatiche promozioni, a volte diretti da personalita' istituzionali in buona fede ma a volte da personalita' istituzionali in cattiva fede.

La Difesa difficilmente riesce a reggere il confronto di qualita' con i periti dell'Accusa e dei Giudici, questo per il motivo che citava Stefania, un Privato difficilmente calato improvvisamente, colpevole od innocente che possa essere, nei meandri di un ambiente giudiziario ha le risorse economiche per nominare Esperti Periti all'altezza di congiunture legislative e scientifiche sempre piu' sofisticate, ed anche prive spesso di una qualche logica interpretata in maniera esatta e scevra,

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Uno dei problemi principali e', non il libero convincimento in se del Giudice, ma il fatto che lo stesso sostanzialmente possa essere eletto a sentenza senza il bisogno di coerenza con criteri "Oggettivi" sui fatti a giudizio e senza nessuna loro responsabilita' penale od amministrativa, criteri oggettivi e cioe' indipendenti da quel loro stesso libero convincimento, e criteri a cui lo stesso invece dovrebbe essere coerente per essere sentenziato, e non l'inverso.

Vi e' anche il tentativo sempre piu' pressante di portare a Giudizio, da parte dell'Accusa, solo gli atti delle indagini, secondo lei, attinenti all'Accusa piu' che al caso in se, stortura abbastanza grave ed antifunzionale.

Emblematico che in questo caso i tecnici abbiano piu' volte ribadito che loro garantirebbero la presenza del Dna (anche con Mitocondriale incoerente con il Nucleare?), non la data ed il momento del deposito dello stesso, in quel caso e' il mondo giudiziatio che autonomamente e con incompetenza decide a priori, e su criteri standard svincolati dall'oggettivo, di considerare un Dna probante o meno.

Ma questo e' letteralmente antirealistico, antifunzionale e contro quel criterio dell' "Oltre ogni ragionevole dubbio" tanto caro a chi vuole IL colpevole e non UN colpevole, alla Giustizia e non alla Vendetta, concetti e visioni che portano in superficie problematiche gravi e patologiche di un'epoca generazionale in sostanza fallita e che sta portando al declino la cultura del Diritto in se in Itlaia, rispetto alla lucentezza che del nostro paese aveva fatto la Culla del Diritto.

Se consola, le mosche sibilanti che non volano ne vomitano, sono parte di questa fallimentare generazione, e la prova e' che nessuna di loro da povera Crista si infilerebbe serena, anche se innocente, fra le grnfie dell'epoca giudiziaria che fervidamente sostengono ed a cui si sono pedissequamente genoflesse senza lo straccio di un pensiero proprio indipendente dalle sentenze e dai titoli.

I recinti mentali in sostanza, piu' o meno consapevoli e strumentali a propri convincimenti, aldila' di ogni verosimiglianza, ed a convincimenti che la retorica vorrebbe instillare negli sfortunati interlocutori, sono il vero problema, anche perche' i recinti hanno bisogno di pastori per essere sorvegliati, abbeveratoi per fungere da nidi caldi per Dna ed idee geneticamente e furbescamente modificati/e.

Se insomma le/i titolate/i, le/gli incaricate/i e le/i laureate/i sono questi dovrebbe costituire un pregio il fatto che si parli di organizzazioni vagamente piramidali e familiarmente sodali, se e' grave la situazione insomma sara' per questo piu' facile e piu' soddisfacente ripararvi.

Purtroppo, le separazioni delle carriere sono oramai credo inevitabili e fondamentali se si pensa ad una qualche profonda riforma, le liberalizzazione delle parcelle dei/delle professionisti/e finalmente cosi' costretti/e a confrontarsi con uno straccio di mercato anche dei laureati disoccupati come accade per tutto il mondo, e non solo con proprie autocertificazioni,

L'obbligo per i giudici di avere omologate le sentenze dalle Magistrature incrociate ad estrazione, se pero' motivate fedelmente da elementi soggettivi e non da manuali standard delle Giovani Marmotte travestite da mosche cieche.

Altro che spray contro le mosche, qui ci vogliono riforme contro le incapacita' e le ignoranze quasi sempre disconosciute dai titoli e dalle autocertificazioni.

Sereni/e, hanno finalmente alzato le cifre a sovvenzione per chi ha la sfortuna di utilizzare cani per ciechi, lo strano vecchio mestiere insomma di dare il nome anche a delle patologie.

P.s. Se vi sono maestrine nel blog si accettano debiti segni rossi su errori ortografici, bisogna essere di buon cuore nella vita e dare un senso a quella altrui che si mostra priva.

Gilberto ha detto...

Gli ultimi tuoi interventi Antonello sono davvero importanti ed emblematici, pienamente condivisibili, mettono il dito sulla piaga. Toccano i caratteri di un paese che rimane nella mentalità istituzionale un paese feudale che non è mai veramente approdato alla modernità, quella della trasparenza e dell'effettiva parità dei diritti e dei doveri. L'unica dimenticanza è la ricattabilità delle difese, soprattutto quando vengono scelte in ambito locale, dove si è svolto il fatto e dove si svolge il processo, e nel contempo l'attitudine al servilismo di tutte quelle professioni che gravitano intorno alla torta da spartirsi sul piano economico, su quello delle commesse e su quello del prestigio. Le tue osservazioni meriterebbero di avere una sistemazione in un vero e proprio articolo che stiamo da tempo aspettando...

Antonello ha detto...

Mi piacerebbe Gilberto, ma le continue giravolte a cui portano le evoluzioni di questi argomenti alla lunga modificano il modo stesso di esprimersi, costringono a essere per come non si e', io non mi diverto a leggere certi commenti ed ancor meno a rispondervi, mi immagino cosa scriverebbero le luminari a commento di un mio articolo, e sinceramente sono debole di fegato, devo evitare il colesterolo e l'ignoranza.

Due cose che fanno male, i Dottori non a caso dicono di evitare solo il colesterolo, sembra che insomma l'ignoranza non sia di loro competenza.

Mai dire mai, ci vuole un argomento che pigli insomma, che smuova le viscere e che riempa di sostanza e di idee da esprimere, cimentarsi in quell'arte e' rivoluzionario, non so, non mi fanno paure le critiche, l'ignoranza si, io ho due terrori nella mia vita, il terrore per l'ignoranza ed il terrore per la cultura.

Amo molto l'argomento umano, sono ad esempio affascinato dalla storia di Rosa e Olindo, credo che sia veramente una Grande Storia, una Coppia Enorme, aldila' delle sentenze e delle oggettivita'.

La storia di Yara sarebbe potenzialmente esplosiva ma solo se avessimo accesso ai verbali di indagine, allora si potremmo ben delineare cosa possa essere successo nelle stesse per essere arrivate alle conclusioni del tutto soggettive che sappiamo.

Ma cosi' non e', non abbiamo i verbali, nemmeno gli stralci che riusciva a rubacchiare qua e la Chisigma, magari, e qualcuno ne e' custode molto geloso, in quei verbali dei primi 25 giorni puo' esserci persino ancor ora la soluzione.

Altro che articolo, semmai ci sarebbe da scdivere un libro, ma avevo mandato anni fa un testo a Massimo, su Cogne mi sembra, altra storia indiziaria molto emblematica ed investigativamente stimolante, certo non felice.

Si ora, sarebbe un po' fuori tempo, ma forse era anche scritto in maniera poco brillante e stimolante, ci vuile anche tempo, ho sempre impegni da affrontare, puo' anche capitare pero', Massimo poi valutera'.

Io suggerirei di far scrivere un Rticolo a Gugly, insomma ha del talento, riesce ad annoiare con tutte le cose che avrebbe da dire, ci vuole del talento, non scherzo, e' una creativa di Pearl Harbur, probabilmente ha la Nonna di Toronto, il posto con le usanze piu' strane.

Tanti identificano le origini dalle usanze, l'ennesimo recinto mentale, certo ci vuole un'immensa stima di se alle volte per affermare certe cose, od una sfera di cristallo.

antrag ha detto...

Antonello: acume e saggezza.

Vanna ha detto...

Antonello, come non condividere!
Riporto l'estratto da te:
"...Vi e' anche il tentativo sempre piu' pressante di portare a Giudizio, da parte dell'Accusa, solo gli atti delle indagini, secondo lei, attinenti all'Accusa piu' che al caso in se, stortura abbastanza grave ed antifunzionale.

Emblematico che in questo caso i tecnici abbiano piu' volte ribadito che loro garantirebbero la presenza del Dna (anche con Mitocondriale incoerente con il Nucleare?), non la data ed il momento del deposito dello stesso, in quel caso e' il mondo giudiziatio che autonomamente e con incompetenza decide a priori, e su criteri standard svincolati dall'oggettivo, di considerare un Dna probante o meno.

Ma questo e' letteralmente antirealistico, antifunzionale e contro quel criterio dell' "Oltre ogni ragionevole dubbio" tanto caro a chi vuole IL colpevole e non UN colpevole, alla Giustizia e non alla Vendetta, concetti e visioni che portano in superficie problematiche gravi e patologiche di un'epoca generazionale in sostanza fallita e che sta portando al declino la cultura del Diritto in se in Itlaia, rispetto alla lucentezza che del nostro paese aveva fatto la Culla del Diritto."

Stefania ha detto...

Hai ragione: Sia le Forze Armate che la Magistratura sono realtà importantissime in uno Stato di Diritto. La nostra Costituzione viene da molte persone considerata bellissima. A mio avviso lo era quando è stata scritta ora non piu'. E con la Costituzione tutto il carrozzone di leggi e leggine che sono state nel tempo modificate (sia a livello di Codice Civile che di Codice Penale) ma non a sufficienza per essere al passo con i tempi.

La colpa non è solo politica ma piu' semplicemente umana. Talvolta il buonsenso viene sostituito dal corporativismo. Ed il fatto stesso la Magistratura si auto regolamenti è a livello teorico cosa buona e giusta ma a livello pratico davvero insulsa. Non tanto per gli umani errori che ogni magistrato, anche il piu' onesto e capace puo' compiere ma anche perchè la storia ci ha dimostrato che anche in quell'ambito esiste incapacità e talvolta anche dolo.

Quando leggo di sicuri colpevoli scarcerati per decorrenza dei termini, per mancata notifica di un atto, ecc ... non posso pensare sia sempre dovuto a distrazione.

Ed allora pensare ad una separazione delle carriere ed alla liberalizzazione delle parcell sarebbe già un passo in avanti ma non l'unico da compiere.

Poi non si deve confondere l'assegnazione dell'Avvocato d'Ufficio con il gratuito patrocinio a cui hanno diritto davvero in pochi.

Stefania

Chiara ha detto...

Stefania, semplicemente è piaciuto e si è preferito lo "stile ad imbroglio", rispetto alla competenza, non comprendendo che neppure il primo avrebbe potuto coprire l'amara verità di quel DNA incriminante. Ma evidentemente si è scelto ciò che a pelle si sentiva maggiormente affine: uno sparapalle automatico calibro obice. Che vuoi, gli era andata più o meno dritta per decenni, la vita, abusando delle balle per manipolare affetti e colleghi, quindi lecito che abbia creduto di manipolare anche il popolo e i tribunali. Per il primo ci vuol poco, è pieno di gente cui non serve neanche l'invito per fiondarsi a un complotto party, è gente che anche se non c'è lo costruisce sul nulla, il teribbbile piano criminale della stregacattiva giustizia ai danni della Biancaneve cittadino inerme e innocente. Questo blog ne è il tempio: non per nulla non mostra mai il minimo interesse per casi in cui, fermi enormi dubbi sull'esito processuale, non è possibile ripetere il solito, sempre identico, meccanismo narrativo "è stato trovato un capro espiatorio per coprire le responsabilità di personaggi altolocati e insospettabili, dediti a turpi attività" (le più svariate: piano di controllo mentale alla caserma di Parolisi; indicibili festini e snuff movies nella provincia tarantina per il caso scazzi;turpi vicinanze di poteri palesi e poteri occulti, con sfondo variabile dal narcotraffico, agli imperi economici minacciati, alla fronda di figli-bene ispirati all'arancia meccanica e coperti da una coltre adulta di potenti giunti a piegare polizie, tribunali, università, privati, in una operazione di "incastramento" di sto tal Bossetti..... insomma, fanatici e vagamente psicossessivi, ma senz'altro professionisti della trasmutazione di un triste caso di cronaca nella trama di un romanzo avvincentissimo quanto fittizio.

Stefania ha detto...

Zzzzzz .... zzzz ... zzzz .....

:-)

Stefania

Antonello ha detto...

Zzzzzz.....zzzzzzz.....zzzzzzz

Ivana ha detto...

Credo che qui nessuno si senta martire! :-)
Qualcuno/a può (o potrebbe) sentirsi deluso/a, ma non certamente per le inutili e sterili provocazioni personali altrui. Anzi, alcuni/e possono, o potrebbero, sentirsi solo lusingati/e da tanta attenzione sulla propria persona.
Come ripeto, esprimendomi ancora in termini generali:
Vanno presi in considerazione gli attacchi alla persona? (in tutte le varie forme in cui si estrinsecano?)
No, come ci fa capire perfino quella famosa, e ancora significativa, favola del padre, del figlio e dell’asino.
Sono importanti, invece, la coerenza e la fiducia nel proprio comportamento.
Cercare di denigrare uno/a o più interlocutori/interlocutrici specifici/specifiche, citandoli/e espressamente, arrivando anche, in alcuni casi, a pesanti insulti nel web, forse rappresenta un modo per esorcizzare le proprie frustrazioni, oppure una modalità per scaricare lo stress.
Chi, per pregiudizio, presume di vedere, in altri/e, malizia o ipocrisia o perseguimento di fini nascosti e non pregevoli (quando, invece, c’è solo semplice rettitudine nell’esporre il proprio punto di vista), forse dovrebbe prima pensare all’importanza di un’onesta autocritica.

Riguardo alla “verità storica”, bisogna capire a quale definizione di “verità storica” ci si riferisce.
Una definizione, a cui mi ero riferita, era la seguente: “ciò che effettivamente è accaduto, la vera dinamica di un fatto”.
Un’altra definizione di “verità storica” è: “ciò che noi possiamo conoscere, di quanto accaduto, attraverso testimonianze, documenti storici e come possiamo sapere se tali testimonianze e tali documenti siano falsificazioni o no…”
Ci sono tanti tipi di verità, che non dovrebbero essere confusi, ma credo che, almeno per me e per i tanti matematici che conosco, le “verità” principali (che, però, ritengo non abbiano lo stesso “grado” di "certezza"), su cui si potrebbe discutere volendo, siano: la “verità matematica”, “la verità scientifica” e la “verità processuale (o giuridica)”.

Ivana ha detto...

Leggasi: esprimendomi ancora in termini generali


Vanna ha detto...

zzz...zzz...

il dna " incriminante" era in buona compagnia con altri.

La legge è uguale per tutti e non ad personam.

zzz...zzz...
spruzz...spruzz...

Vanna ha detto...

La verità storica si basa sulle prove.

Se non ci sono prove ci sono ipotesi che possono basarsi sui dati secondari, se presenti, ma sempre su ipotesi che, a sua volta fornisce dei dubbi.
I dubbi non sono prove.

Non si percorre il sentiero della verità storica poiché è pieno, anch'esso, di sassi appuntiti.

zzz...zzz...
spruzz...spruzz...

Stefania ha detto...

zzzz ....

;-)

Stefania

Biologo ha detto...

Condivido questa definizione di verità storica che ha evidenzaito Ivana: "ciò che effettivamente è accaduto, la vera dinamica di un fatto"

Elenchiamone un po' di fatti veri, accertati, sul caso Bossetti, senza alcun bisogno di finire nel complottismo:

- L'alto funzionario, l'investigatore inviato da Roma per coordinare le indagini dal dicembre 2010 e fino al ritrovamento del cadavere è un falsificatore di prove accertato, ufficialmente riconosciuto come tale dalla Cassazione. La stessa Cassazione che ha detto che non esiste alcuna spiegazione alternativa alla vicenda di Bossetti ha ritenuto certo che l'investigatore che ha coordinato le indagini fino al ritrovamento dello slip incriminato, in altre occasioni, ha svolto la sua attività di tutore della legge creando e alterando prove per attribuire a delle persone reati che non avevano mai commesso.

- Uno dei giudici che ha condannato Bossetti è attualmente indagato perchè per modificare gli esisti delle sentenze ne alterava gli atti. Ovviamente è innocente fino al terzo grado...

- Il video in cui si vedrebbe quel furgone di Massimo Bossetti, nel novembre 2010 non esisteva negli hard disk collegati alle telecamere. E' saltato fuori mesi dopo perchè qualcuno ha scoperto di averlo, non si sa per quale ragione, conservato in un CD. Probabilmente non sapremo mai chi aveva avuto la possibilità di visionare quel video nell'arco di tempo in cui "ufficialmente" era scomparso.

- Le email del 17 giugno 2014, giorno dopo l'arresto di Bossetti, in cui i dirigenti di HT srl raccontano dei complimenti ricevuti dal ROS di Roma sono un fatto innegabile. Non si tratta di fanfaroni perdigiorno che vantano collaborazioni mai esistite. Il ruolo di HT srl nelle indagini che si svolgono in Italia è talmente rilevante da prevedere una costante secretazione degli atti parlamentari in cui i dirigenti di tale società vengono ascoltati dagli organi parlamentari. Tutto verificabile negli archivi della Camera dei Deputati.

- Il documento di Butler sulla questione delle date di scadenza i giudici non l'hanno letto. Lo prova il fatto che se se l'avessero letto non avrebbero scritto che le date di scadenza dei reagenti vengono alterate per una sorta di truffa commerciale volta a vendere più reagenti. In quel documento è chiaramente scritto che le date di scadenza sono state avvicinate al momento della produzione perchè con quelle precedenti si finiva per utilizzare i reagenti ormai alterati che, cristallizzando, finivano per danneggiare alcune parti della macchina restituendo, così, risultati alterati e costringendo il produttore, per tener fede alla garanzia, a spendere una gran quantità di denaro in assistenza per la sostituzione dei pezzi danneggiati.

- La pubblicazione Turchi et al. 2009 prova che il DNA mitocondriale presente sullo slip oltre a quello di Yara è un DNA reale, esistente in natura, attribuibile a persone realmente esistenti e non a topi, batteri, mutazioni casuali, eteroplasmia, ecc..

- Sul corpo di Yara, sui capi coperti dal giubbotto, sono state rinvenute formazioni pilifere che non appartengono ai familiari di Yara, a Bossetti o alle amiche. E non si tratta di "macchie" la cui natura non è nota (come per la traccia di Ignoto 1) ma di concrete formazioni biologiche, repertate con le strip, viste prima ad occhio nudo, poi sottoposte a microscopia, infine a procedure di sequenziamento che nessuno ha potuto mettere in discussione e che hanno restituito profili umani realmente esistenti in natura e rinvenuti anche tra i profili delle 532 donne dello studio del prof. Giardina.

Gilberto ha detto...

Ivana

La verità matematica non esiste proprio

Da Morris Kline, fisico-matematico americano, famosissimo il suo libro “Matematica. La perdita della certezza” Mondadori, Milano 1985 Un suo brano da altra opera:

“La matematica è un corpo di conoscenza. Essa non contiene però verità. La convinzione contraria, che la matematica sia cioè un insieme inattaccabile di verità, che essa sia una sorta di rivelazione finale di Dio, così come le persone devote considerano la Bibbia, è un errore popolare che è estremamente difficile sradicare…”

(La matematica nella cultura occidentale” (Feltrinelli, Milano, 1976).)

Ivana ha detto...

Gilberto,
ti consiglio la lettura di questo libretto scritto da un logico-matematico:
http://www.castelvecchieditore.com/prodotto/che-cose-la-verita/

Gilberto ha detto...


A Ivana
Alcune note interessanti

http://www.libertaepersona.org/wordpress/2017/01/bertrand-russell-smentisce-il-suo-discepolo-odifreddi/

Bruno ha detto...

@Biologo, grazie per le tue spiegazioni che mi lasciano veramente stupito. Eppure nonostante tutto, Bossetti è stato ancora una volta condannato. Ci sarà una soluzione di questo caso? La diffesa cos'altro potrà fare? Arriverà questa benedetta Perizia?

Ivana ha detto...

A Gilberto

B. Russell è deceduto nel 1970, per cui sarebbe P. Odifreddi stesso, ancora vivente, a smentire B. Russsell. :-)
Comunque, ti faccio un semplicissimo esempio: nella Geometria euclidea il teorema di Pitagora è “vero” perché è stato dimostrato (è sufficiente una sola dimostrazione a dimostrare la verità del teorema, anche se, poi, sono moltissime le dimostrazioni di tale teorema, ma, come ripeto, ne basta una a rendere vero il teorema).
Ci sono sì verità matematiche indimostrabili (come insegna Godel), ma ciò che è dimostrabile, in quanto viene effettivamente dimostrato in una determinata teoria, è “vero”.

Gilberto ha detto...

Ivana
Si tratta di enti ideali che di fatto non esistono e di convenzioni di partenza proprio come le regole di un gioco di carte. Bisogna vedere cosa intendi per verità. Si tratta del misticismo pitagorico. Altra cosa è considerare la matematica come un mero strumento, senz'altro utile e produttivo. Ma per carità lasciamo stare la verità… è tutt'altra cosa…

Comunque il libro di Kline che avevo letto molti anni fa è notevole, ce l'ho ancora nella mia libreria, te lo consiglio, credo sia stato più volte ristampato ed è attualissimo.

antrag ha detto...

@Ivana
Alcuni libri dell'autore, che consigli a Gilberto, sono insalate di mistificazioni, surrezioni ed omissioni.
Sono pronto a mostrartene tre o quattro gravissime nel libro sullo scienziato pisano.
Gli effetti della lettura poi traspaiono nettamente dal modo di pensare di chi lo va consigliando agli altri.

(Per non parlare delle figuracce fattegli fare perfino da Bruno Vespa…)

antrag ha detto...

I concetti di verità e di dimostrabilità nella logica e nella matematica non sono perfettamente sovrapponibili: purtroppo il positivismo logico nel suo trionfalismo di fine ottocento credeva fermamente in questa identificazione e il grande Davide nell'anno 1900 proclamò il programma per vidimare questa esaltazione scientista ma Kurt li deluse tutti…

Ivana ha detto...

Gilberto,
avevo letto quel libro e mi sembra che ne avessimo già parlato.
Comunque, ti consiglio di leggere il percorso interpretativo, seguito da P. Odifreddi, che, in modo semplice, piacevole (di chi guarda con occhio logico-matematico, trovando appunto piacere nel divertirsi e nel divertire) è partito dall'antico Egitto e si è soffermato nella tradizione greca per giungere a distinguere tra "aletheia" e "apokalypsis" (scavando nell'etimologia di tali parole).
Conosco tanti matematici platonisti, per cui la matematica deriva da ciò che è dentro di noi e che la nostra mente verifica. Conosco anche tanti matematici, formalisti, per cui la matematica è una "costruzione" umana, solida, dimostrata per i motivi che ho già spiegato prima, e in continua "espansione".

antrag ha detto...

Ivana, visto che ne fai così ampia pubblicità potresti dirmi in che modo contattare il mitico professore per fargli notare alcune omissioni "sospette" operate nel suo libro sullo scienziato pisano?

Antonello ha detto...

@Biologo

Illuminanti oscure verita'...

La verita' nella realta' esiste eccome, certo in altre "materie" non si sa, ma nella realta' esiste una, e solo una verita', che ha ricondotto quel corpo rinvenuto nella condizione in cui e' stato rinvenuto.

Il compito dell'invesitgatore, molto distinto da quello del Giudice, e' quello di esserne sempre consapevole ricercando la verita' accaduta nella assoluta convinzione di non averla in tasca.

Questa potrebbe sembrare un'attivita' abbastanza scontata, ma non per questo ovvia per come appare nel mondo giudiziario, sono due mondi troppo diversi e non sovrapponibili.

Sto parlando come sempre di verita' oggettiva, intesa come concetto e dato di fatto debba esistere, ed esisterne solo una da ricercare.

Si parte quindi da una verita' rinvenuta (qualcuno puo' affeemare che quel corpo quando e' stato rinvenuto non era privo?

Beh, l'oggettivita' del dato dipende da come hanno certificato che era privo e da come hanno accertato poi che fosse Yara, ma nel caso di falso staremmo parlando di verita' dissimulata o sviata, o erroneamente intepretata.

L'investigatore parte da quel dato e dall'oggettivita' dello stesso da valutare, vive costantemente nel dubbio, ed e' investigatore per quello, ma la sentenza in questo caso a me sembra oggettivo esista, anzi ce ne sono state ben tre oggettivamente emanate, e quindila vsrita' non esisterebbe mentre tre sentenze e' coerente esistano?

Su quali basi oggettive?

Nessuna, ma neanche la parvenza, in base infatti a quale criterio oggettivo hanno ricondotto quel Dna, si diceva a Bossetti ma senza Mitocondriale, alla scena ed al momento del delitto non si sa, non c'e', nessuno puo' certificare con assoluta certezza ed oltre ogni ragionevole dubbio che quel Dna sia stato depositato nella scena del presunto delitto e nel momento della stessa, anche perche' non si consoce l'ora ed.il giorno con precisione.

Eppure e' stato prwsunto da ben 39 Giudici, e quella che verita' sarebbe?

Come verita' io intendo l'una, ed un sola, che deve averne provocato oggettivamente il rinvenuto, qualunque esso sia, e per oggettivamente intendo ripercorrendo con la massima coerenza un percorso fatto di dati oggettivi.

Avere un libero convincimento e piegare qualsiasi cosa a quel libero convincimento per restituire una ricostruzione campata in aria e priva di sostegni oggettivi e' un'operazione di altro tipo che non corrisponde alla ricerca della verita' oggettiva, e verita' unica intesa come quella accaduta e reale.

Qui in questo caso ed indagine si aprono duemicinquecento voragini di dati considerati per oggettivi quando di fatto non lo sono, diventa quindi anche importante valutare l'oggettivita' di un dato per renderlo poi parte della ricostruzione quanto piu' vicina alla verita'.

Raggiungere la verita' non esiste, ma la verita' in se esiste e brilla di luce propria alle volte, altrimenti non avremmo il rinvenuto, e cosi' non sembra sia.

Chiara ha detto...

Verità materiale n.1:
- Bossetti ha lasciato il proprio materiale biologico sulla biancheria della ragazzina morta.

Poi fattevi le seghe.che volete su quello che volete, che tanto sono solletico ad un elefante rispetto a questo. Saluti.

Vanna ha detto...

"Biologo ha detto...
.
Condivido questa definizione di verità storica che ha evidenzaito Ivana: "ciò che effettivamente è accaduto, la vera dinamica di un fatto"

Elenchiamone un po' di fatti veri, accertati, sul caso Bossetti, senza alcun bisogno di finire nel complottismo:"

Biologo fa un elenco di "fatti" intorno a persone, procedure, cose che ci indicano chiaramente come la storia raccontata di questo delitto sia ancora da riscrivere.
Mi sembra palese che la lettura del fatto con gli elementi elencati da Biologo, sono "prove" di qualcosa condotto per mano per dare un certo risultato utilizzato per la condanna, e dunque è peccato o è terribile ipotizzare il complotto? Si può dire?
Come potrebbe altrimenti chiamarsi: una congiura?
Per quale scopo?
Perché altrimenti mettere in moto il tutto in quel modo?
Cosa doveva emergere e cosa doveva essere coperto e restare tale?

Fuori tema.
I documenti storici del passato emergono a fatica, alcuni sono ancora chiusi, altri è difficile cercarli.
Il processo a G. Bruno è ancora chiuso: perché?
Eppure era un religioso, di cosa aveva paura la Chiesa?
Cosa c'entrano B. Russel, Odifreddi, la matematica, la tradizione greca con l'etimologia?
Detto così può sembrare un banale miscuglio di erudizione da quattro soldi!
Il processo storico incorpora tutto, quando si hanno i documenti e quando si ha la possibilità di interpretarli.
(Per documenti non intendo solo gli scritti, ma ogni elemento che si trova in campo è in grado di comunicare qualcosa)
L'etimologia greca... la lingua greca ha a che fare con i popoli indoeuropei, le grandi conquiste dei popoli Dori, celti, ecc. che portarono oriente ed occidente ad incontrarsi e scontrarsi, a raccontare e mescolare miti ancor prima che la Grecia esistesse ed incontrasse l'Egitto e la Mesopotamia, l'India.Platone e il mito di Atlantide.
Le nuove scoperte raccontano una storia nuova che non si vuole riscoprire.
E' possibile che in 10000 anni l'uomo dalla prima agricoltura sia arrivato alla globalizzazione?
C'è un complotto anche nel non considerare che la storia dell'uomo pure si deve rivedere ed è molto più antica di quello che ci è raccontato.

L'uomo è la misura di tutte le cose e l'uomo misura secondo il suo sé, mette paletti,chiude i cuori, non considera nuove prove.

Cosa c'entra la matematica con quello che ha scritto Biologo?
Si va fuori tema.

Wolf ha detto...

Blogger Chiara ha detto...

Verità materiale n.1:
- Bossetti ha lasciato il proprio materiale biologico sulla biancheria della ragazzina morta.

Poi fattevi le seghe.che volete su quello che volete, che tanto sono solletico ad un elefante rispetto a questo. Saluti.

6 dicembre 2018 19:17:00 CET


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Lo ha visto la Ruggeri? lo hai visto anche tu? :-)

Antonello ha detto...

"...
Verità materiale n.1:
- Bossetti ha lasciato il proprio materiale biologico sulla biancheria della ragazzina morta. 

Poi fattevi le seghe.che volete su quello che volete, che tanto sono solletico ad un elefante rispetto a questo. Saluti...."

Ecco questo e' l'esempio di verita' Giudiziaria attuale, che tra l'altro accusa di seghe mentali sempre gli altri, seghe mentali di cui evidentemente ha pieni solo i propri occhi non riuscendo piu' a distinguere manco il proprio dall'altrui.

Biondi diceva, con molta piu' esperienza, umilta' e buona fede, che la verita' nelle Aule e'solo quella dimostrabile.

Altre scuole, altre esperienze, ed il commento sopra spiega che certi professionismi autocertificanti di oggi potrebbero solo pulire le unghie a certi esperti di ieri, quanfo si dice la decadenza della cultura del Diritto.

E Biondi pronunciava quella frase nella accezione ironica dei termini, cioe' ammetteva che vi potesse essere una verita' diversa non dimostrabile, quello che succede spesso, altra cosa dal sentenziare qualcosa di inoggettivo, basato su seghe mentali prive di oggettivita' sconfessate dalla Scienza appena mettono il naso fuori dalla loro arroganza culturale.

Ergo, copioni scritti vuoti di senso dell'onesta ricerca della verita' stessa mettendosi al riparo da se stessi, dunque cosa si sentenzia nei Tribunali italiani?

Il libero convincimento, altro che seghe mentali, che domande, ah beh...e se non puo' essere una sega mentale sostenere questo concetto, quando coincide non si sa con quale interesse, cosa di grazia lo puo' essere.

Stefania ha detto...

Ma la zanzara ha risposto a Biologo oppure è passata oltre? Posso indovinare?


Zzzzz .... zzzzz .... zzzz ....

Cercate sempre di non perdere il bandolo della matassa perchè questo è il giochino della mosca.

Zzzzz ...

Stefania

Vanna ha detto...

"Verità materiale n.1:
- Bossetti ha lasciato il proprio materiale biologico sulla biancheria della ragazzina morta. "

Verità?
Che acume! Che stile!
Al curaro!

Chi era presente quando lasciava il materiale biologico?
Non è prova quel materiale!
Anche se fosse intatto, abbondante.
Potrebbe essere stato depositato per fare prova.
(Come il dna nella bocca di Melania).
Per questo il dna deve essere avvalorato da: contatti tel. conoscenza sicura, precedenti incontri, precedenti sbrodolamenti, precedenti abboccamenti con tredicenni.

E questo non è stato rilevato.
Per questo si è inventato il film-furgone, si è costruito il personaggio abbronzato, la storia di corna e bugie..

Vergognati!
frase volgare zzz...zzz...

spruzz...spruzzz...

Antonello ha detto...

Biologo ha detto...

Condivido questa definizione di verità storica che ha evidenzaito Ivana: "ciò che effettivamente è accaduto, la vera dinamica di un fatto"

Elenchiamone un po' di fatti veri, accertati, sul caso Bossetti, senza alcun bisogno di finire nel complottismo:

- L'alto funzionario, l'investigatore inviato da Roma per coordinare le indagini dal dicembre 2010 e fino al ritrovamento del cadavere è un falsificatore di prove accertato, ufficialmente riconosciuto come tale dalla Cassazione. La stessa Cassazione che ha detto che non esiste alcuna spiegazione alternativa alla vicenda di Bossetti ha ritenuto certo che l'investigatore che ha coordinato le indagini fino al ritrovamento dello slip incriminato, in altre occasioni, ha svolto la sua attività di tutore della legge creando e alterando prove per attribuire a delle persone reati che non avevano mai commesso.

- Uno dei giudici che ha condannato Bossetti è attualmente indagato perchè per modificare gli esisti delle sentenze ne alterava gli atti. Ovviamente è innocente fino al terzo grado...

- Il video in cui si vedrebbe quel furgone di Massimo Bossetti, nel novembre 2010 non esisteva negli hard disk collegati alle telecamere. E' saltato fuori mesi dopo perchè qualcuno ha scoperto di averlo, non si sa per quale ragione, conservato in un CD. Probabilmente non sapremo mai chi aveva avuto la possibilità di visionare quel video nell'arco di tempo in cui "ufficialmente" era scomparso.

- Le email del 17 giugno 2014, giorno dopo l'arresto di Bossetti, in cui i dirigenti di HT srl raccontano dei complimenti ricevuti dal ROS di Roma sono un fatto innegabile. Non si tratta di fanfaroni perdigiorno che vantano collaborazioni mai esistite. Il ruolo di HT srl nelle indagini che si svolgono in Italia è talmente rilevante da prevedere una costante secretazione degli atti parlamentari in cui i dirigenti di tale società vengono ascoltati dagli organi parlamentari. Tutto verificabile negli archivi della Camera dei Deputati.

- Il documento di Butler sulla questione delle date di scadenza i giudici non l'hanno letto. Lo prova il fatto che se se l'avessero letto non avrebbero scritto che le date di scadenza dei reagenti vengono alterate per una sorta di truffa commerciale volta a vendere più reagenti. In quel documento è chiaramente scritto che le date di scadenza sono state avvicinate al momento della produzione perchè con quelle precedenti si finiva per utilizzare i reagenti ormai alterati che, cristallizzando, finivano per danneggiare alcune parti della macchina restituendo, così, risultati alterati e costringendo il produttore, per tener fede alla garanzia, a spendere una gran quantità di denaro in assistenza per la sostituzione dei pezzi danneggiati.

- La pubblicazione Turchi et al. 2009 prova che il DNA mitocondriale presente sullo slip oltre a quello di Yara è un DNA reale, esistente in natura, attribuibile a persone realmente esistenti e non a topi, batteri, mutazioni casuali, eteroplasmia, ecc..

- Sul corpo di Yara, sui capi coperti dal giubbotto, sono state rinvenute formazioni pilifere che non appartengono ai familiari di Yara, a Bossetti o alle amiche. E non si tratta di "macchie" la cui natura non è nota (come per la traccia di Ignoto 1) ma di concrete formazioni biologiche, repertate con le strip, viste prima ad occhio nudo, poi sottoposte a microscopia, infine a procedure di sequenziamento che nessuno ha potuto mettere in discussione e che hanno restituito profili umani realmente esistenti in natura e rinvenuti anche tra i profili delle 532 donne dello studio del prof. Giardina.

6 dicembre 2018 16:56:00 CET

Cosa vuoi che risponda?

Sarebbe come se un araba provasse a rispondere in russo ad un americano su una tesi scritta in aramaico antico.

Meglio insomma volare sulle feci e farsi ditalini mentali, e chiedo scusa per il francesismo, ma era per rimanere nella metafora, che affrontare gli errori e gli orrori di cio' che si sostiene.

Zzzzzzz.......zzzzzzzz........zzzzzzzz

Stefania ha detto...

Il problema è che le mosche si gloriano di aver trovato cacca.

Mentre le persone per bene vorrebbero sapere come sono andate DAVVERO le cose.

Questa è la differenza.

zzzzzz .... zzzz ...

Stefania

Anonimo ha detto...

Ho letto con interesse. Tutti i vari accadimenti di questi giorni letti un poi' dovunque, non fanno altro che accrescere la rabbia nel dover constatare in quale paese viviamo. Ovunque mi giro......!!!
MAGNONE

Stefania ha detto...

E' un po' quello che proviamo tutti, MAGNONE. Stupore e rabbia. E pensare che ci sono persone che vanno orgogliose di questa sentenza di Cassazione. E con i loro "ve lo avevamo detto" pensano di poter dimostrare che la conclusione dell'iter giudiziario di questa vicenda possa essere motivo di giubilo.

Anche alcuni elementi della Famiglia Gambirasio hanno taciuto (ha parlato per questi l'avvocato che si è detto soddisfatto).

BELLA ROBA!

Stefania

Antonello ha detto...

Le parole di Gill sono state:

"...“oltre al Dna nucleare di Massimo Bossetti e al Dna mitocondriale di Yara c’era per forza il mitocondriale di una terza persona”. ..."

Per cui, da questa affermazione, fatta da uno dei maggiori scienziati mondiali dopo aver visto i documenti dei test, evidentemente con nessun interesse in gioco, qualcuno che parla a vanvera di titoli, incarichi e credibilita' dovrebbe un attimo fare un passo indietro tentando un minimo di ragionamento per capire cosa effettivamente sta dicendo il luminare.

Non e' forse "accreditato"?

Non ha forse dei crediti professionali uno dei maggiori esperti mondiali nella materia forense specifica?

Interessa a chi sentenzia che uno dei maggiori esperti mondiali nella materia che li ha portati a sentenziare sta dicendo che qualcosa non torna?

No, perche' stiamo dicendo che si sentenzia anche in coscienza e che qualcuno dovrebbe cominciare forse a rispondere di quanto scrive in sentenza se poi dimostratamente scrive inesattezze scientifiche, insieme a chi le sostiene.

Cosa sta dicendo Gill qualcuno e qualcuna se lo sono mai chiesto veramente?

Gli interessa? No?

O, visto che lo scienziato citato nei ricorsi non ha incarichi reddittizi in causa non gliene frega na mazza a nessuno di quanto verosimilmente potrebbe rappresentare la verita' scientifica in quella storia?

Cioe' uno dei maggiori scienziati mondiali che si pronuncia non ha forse accredito perche' non era un Perito nominato?

Ma qual'e' il vero problema? Non si cerca forse la verita' accaduta nei Tribunali italiani?

Cosa significa che ci si accontenta di aver sentenziato secondo gli Atti? Ma de che?

Se neglibAtti sta scritto che il cielo e' rosso a pallini verdi due domande te le riesci a fare o passi che lo stipendio lo pigli comunque?

Dove e' la vera ricerca della verita'? Gli scrupoli di coscienza esistono ancora in chi sentenzia?

Non conviene proprio a chi sentenzia avere delle certezze scientifiche e chiatire eventuali quindi scrupoli?

E dovrebbe essere presentato dalla Difesa o dovrebbe essere chiamato dall'Accusa, o dai Giudici, uno come Gill se afferma qualcosa che stravolgerebbe le sentenze?

Nelle Aule tanto care quanti hanno messo via i giornali, i pasticcini e lo spumante, dopo la scoppiettante terza sentenza, per fermarsi un attimo e tentare di capire cosa gli stanno cercando di far capire, aldila' dei reddittizi incarichi, persone che scrivono sulle maggiori testate scientifiche mondiali?

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

"...“oltre al Dna nucleare di Massimo Bossetti e al Dna mitocondriale di Yara c’era per forza il mitocondriale di una terza persona”..."

Ci siamo?

1) Manca del tutto il Mitocondriale del sentenziato, sempre se e' suo a questo punto quello Nucleare, e non sembra proprio un particolare da poter trascurare.

Non c'e' il Dna Mitocondriale del sentenziato, e questo tutto il mondo dice che e' un'anomalia in natura, non nelle Aule Dio mio, non negli Atti, ma in natura secondo leggi scientifiche.

2) C'e' il Mitocondriale di Yara.

3) C'e' il Mitocondriale di una terza persona del tutto diverso da quello di Yara e da quello del sentenziato, Dna Mitocondriale comparabile ed identificato.

Scusa Ivana, se interrompo anche attaccandoti personalmente, ben sapendo che pensi che qualsiasi cosa sia sconveniente a quello che forse ti ostini a difendere, tu la possa prendere come attacco personale, ma di quale cifra (per essere educati) di verita' stiamo parlando in sentenza?

Attacchi personali? E tre sentenze semmai non sono attacchi personali ben mirati e lanciati? Basati su quale verita'? Quella forse accaduta?

Sono forse filosofia degli attacchi tre sentenze?

Come si fa ad aver sentenziato e non voler prendere atto che qualcosa non torna con una famiglia senza padre per una storia di Atti, possibili corbellerie, ergastoli e di incarichi di nomina?

Ma c'era anche la citazione di Gill ai ricorsi, qualcuno ha pensato mai di convocarlo e di fargli fare due o tre domandine in udienza dall'accreditato che magari non ha paura delle sue risposte, tanto accredito dimostra?

Oppure da Previdere'? Potevano o no portarlo agli Atti anche solo per scrupolo abbastanza motivato?

Oppure i tre figli e la moglie del sentenziato valgono meno scrupoli di altri genitori e familiari?

Ma qualcuno e' ancora qua ad avere la faccia e la coscienza di esultare per una sentenza simile essendo fuggito a gambe levate dalle controprove?

Ma che razza di esseri umani se ne strafregano della verita' e poi vengono qua ad esultare ed a fare ponti filosofici sulla verita'?

Di quella accaduta o di cosa? E quella parla di seghe mentali?

Ma per favore, che per trovare un'idea in certi deserti si dovrebbe usare la trivella.

Tornate sulla terra, piedi ben piantati a terra, la verita' sopra, non calpestatela se la cercate e se avete i piedi ben piantati a terra, facciamo che non si dice di andare a funghi calpestandoli per non volerli vedere.

E so perfettamente che qualcuno sta aspettando slealmente che si perda il lume e si sfori nelle critiche, ed e' anche quello un'atteggiamento sbagliato.

Cosa costava all'accreditato fare le sue domandine accreditate allo scienziato Gill?

Aveva forse paura delle inoffensive controprove e risposte di Gill?

Per cosi' poco? O perbacco, sta a vedere che qualcosa stona pure li.

Ma come? Ti fermano e ti chiedono persino dove stai andando, che tempo fa, se si ha bisogno, si documentano sulle lucine, sui documenti in regola, sull'alcool eventualmente bevuto a pranzo od a cena, e poi su un omicidio due domandine sono di troppo?

Ma perbacco che accredibilita' quantomeno strana, certificata da chi si puo' chiedere?

antrag ha detto...

"Scusa Ivana, se interrompo anche attaccandoti personalmente, ben sapendo che pensi che qualsiasi cosa sia sconveniente a quello che forse ti ostini a difendere, tu la possa prendere come attacco personale, ma di quale cifra (per essere educati) di verita' stiamo parlando in sentenza?"

Bravo in tutto quello che dici, Antonello!

Ma la frase che riporto è sublime.
Rappresenta atteggiamenti inspiegabili per l'intelletto…
Nel '68 ho visto nelle piazze gente (di sinistra) che si contorceva sul terreno (a mo' di un mimo) come se fosse in quel momento manganellata dalla polizia, che schierata in assetto antisommossa era lì immobile e distante dalle sceneggiate in atto.

Antonello ha detto...

http://mantenosflower.blogspot.com/2015/05/la-scomparsa-di-yara.html?m=1

"...Tra i carabinieri della caserma troviamo anche un certo Gianfranco Benigni, ex carabiniere del Ros, secondo la stampa è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Benigni avrebbe avuto contatti con il clan Mazzarella come informatore. Siamo nella operazione Box eseguita dal Gico della Guardia di finanza di Napoli in ambito del narcotraffico..."

Sicuramente un particolare emerso ma che ritengo possa essere rilevante, il Cc lavorava nella stessa Caserma di P. Gambirasio, lo strano caso di suicidio omonimo.

Non parliamo di una persona nei canoni, era l'autista che venne fermato con il furgone di Mario di Madrid con fischia tonnellate insomma di droga.

Il furgone era stracolmo di Gps e venne fatto arrivare dalla spagna per poi essere fermato e sequestrato, alla guida il CC ex ROS di cui sopra.

Come sia potuto rimanere nell'Arma, forse in regime di attenzionamento e sospensione, non si riesce a capire, in attesa forse di processo, sono le contraddizioni di un ente fortemente accreditato, ex ROS, e verrebbero in mente i possibili contatti con HT, ma si preferisce non scriverlo se non come ipotesi.

Non solo rimane nell'Arma, non si sa a quale titolo, ma risulta pure in servizio nella zona calda vicino ad Almenno, dove insomma Mario di madrid aveva il punto di partenza, colui dal quale nel caso il CC riceveva ed eseguiva traffici non proprio legali, ed in servizio vicino a dove i due figli di Mario di Madrid si occupavano, secondo gli arresti del settembre 2010, di riciclaggio delle somme ingenti provenienti appunto dai traffici del padre.

La caserma manco a dirlo e' competente territorialmente anche sul caso di Yara.

Sembra come raccontare una barzelletta, ma sono i dati che emergono dagli articoli pubblicati.

L'arresto del padre era stato effettuato dal Gico della G. di F. Di Napoli al termine di una complessa operazione che individuo' Mario di Madrid e quindi l'ingente trasporto internazionale di droga per mezzo del furgone guidato dal CC ex ROS.

L'arresto invece dei due figli imprenditori venne effettuato sempre dal reparto della G. di F. della DDA (Direziona Distrettuale Antimafia) di Napoli.

Incroci con il caso Yara?

Assolutamente non sembra, a parte il Cantiere di Mapello ed a meno che non sia vero quanto ventilato da Saviano, e cioe' che F.G. avesse testimoniato nel processo contro Mario di Madrid, la ditta pavimentista poi dei due figli aveva sede a Ponte San Pietro e per anni aveva sponsorizzato (e quindi anche sovvenzionato) il palazzetto della Polisportiva di Brembate Sopra.

Ma a parte i possibili incroci a me balza agli occhi come si comporti l'Amministrazione "accreditata" dopo che un proprio appartenente viene fermato ed arrestato alla guida di un furgone zeppo di droga e Gps proveniente dalla Sapgna, salvo non fosse naturalmente prodigo infiltrato.

Certo la storia e le omonimie, nello stesso ente ed ufficio dell'ex ROS salta agli occhi naturalmente anche in conseguenza del fatto che i cani molecolari portarono al cantiere in cui sappiamo la Lopav aveva sostanziale appalto per la pavimentazione del Centro Commerciale nascente.

Antonello ha detto...

Zzzzz.........zzzzzzz.........zzzzzzzz...........

Vanna ha detto...

Antonello, intereessante!
Vai avanti così...

Antonello ha detto...

https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/367108_lopav/

Va riportato che Patrizio Locatelli smenti' il coinvolgimento della sua societa', dopo essere stato scarcerato e dopo che le azioni della Lopav furono dissequestrate, vero e' che insomma non vi furono dato oggettivi a favore dell'accusa, anche li non ve ne furono.

Sbalordisce invece che F.G. abbia fatto le sue scuse a Patrizio per il suo coinvolgimento, mai avvenuto sul caso Yara ma su ben altro.

Il Cantiere fu infatti coinvolto nel caso Yara ìn primis dai cani molecolari, non certo per altre vicende, ma la Lopav al Cantiere aveva solo l'appalto per la pavimentazione, non erano in pratica i titolari del progetto.

Rimane l'inspiegabilita' inerente le vicissitudini del CC che lo vedeva ancora in servizio, ed in servizio proprio vicino ad Almenno, in una sede insomma particolare, a parte il suicidio del commilitone Pierluigi Gambirasio.

Per il resto se la ditta Lopav ne e' uscita pulita in concordato per debiti e' una vicenda solo inerente la ditta stessa.

Patrizio qui chiarisce anche la storia delle mangiate con alcune istituzioni (successivamente uno anche arrestato per rapporti sessuali ricattati alle carcerate), cio' non assolve i dubbi di opportunita' sul fatto che
quelle stesse istituzioni partecipassero ad eventi in compagnia di familiari stretti di Mario di Madrid, che bene invece dovevano conoscere, e forse per opportunita' evitare.

Stefania ha detto...

Si potrebbe dire “C’è del marcio in Danimarca”, senza andare troppo lontano, temo.

Stefania

Gilberto ha detto...

Sì Stefania, come per Amleto che segue il fantasma del padre e viene ritenuto pazzo da Marcello che pronuncia la celebre frase… così noi qui siamo ritenuti 'pazzi' da quei commentatori che come Orazio e Marcello non hanno compreso la terribile verità, che c'è davvero del marcio in Danimarca. Loro, i benpensanti, seguitano a bersi d'un fiato la storiella del Dna di Bossetti sulle mutandine, con delle belle fette di salame sugli occhi...

Antonello ha detto...

https://www.bergamonews.it/2011/10/19/yara-secondo-oggi-solo-tre-personein-cantiere-la-sera-del-sequestro/152309/

"...E Letizia Ruggeri ha risposto: «Non glielo mando perché temo una fuga di notizie».
«Ma di quali notizie se non ce n’è neppure una?», hanno commentato polizia e carabinieri. Intanto Yara aspetta giustizia..."

Cioe' una P.m. indaga una persona per omicidio, poi, si ricrede e la assolve, chiede quindi l'archiviazione dell'accusa a carico della stessa ma non invia al G.i.p. il fascicolo, gia' questa sembra una procedura abbastanza insolita, ma auel che e' peggio e' che il G.i.p. se ne sta ed archivia senza aver visto lo straccio di un dato contenuto nel fascicolo.

Cioe', e' emblematico, il G.i.p. sarebbe jnsomma un cancelliere, una figura che deve solo eseguire e mettere i propri visti sulle richieste dei P.m., ma e' normale tutto questo?

A me risulta che il G.i.p. sia il Giudice delle Indagini Preliminari, delle Indagini insomma, forse sbaglio io, ma se una P.m. mi chiede un'archiviazione io G.i.p. ho bisogno di un motivo documentato per concederla, non di una richiesta con motivazioni generiche, anche perche' di cio' che dispongo io, io ho la responsabilita'.

Cane non mangia cane insomma, e la fiducia era a mille, niente gelosa la P.m., di quale fuga di notizie poteva aver paura? Leggermente sulla difensiva avdva paura della tempesta mediatica sul proprio passo indietro?

Ed il furgone? Una dimenticanza o c'erano disposizioni precise di nkn controllarlo?

Fermi una nave, fermi un passeggero, lo prelevi con mille mezzi, e non gli controlli uno dei mezzi simile a quelli visti in zona dai testimoni (Guardiano giurato e vari)?

Ma paura di fughe di notizie? Oh bella....

Wolf ha detto...

Fikri

L'auto del giovane non è mai stata perquisita. C'è anche da aggiungere che nessuna compatibilità è emersa dalla comparazione del suo profilo genetico con il dna repertato su un guanto della vittima. E allora il dubbio è che Fikri, residente a Montebelluna (Treviso), in questa tragica vicenda sia quanto meno stato bersagliato da una raffica di coincidenze sfavorevoli.

«Non ci sono elementi sopravvenuti che facciano ritenere Fikri responsabile», ha dichiarato nei giorni scorsi il pm Letizia Ruggeri. Il fascicolo «Mohammed Fikri» viaggia verso la richiesta d'archiviazione.
https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/199699_un_furgone_bianco_sul_tragetto_laveva_comprato_fikri/



Ma pensa un pò, se avessero comparato il profilo di Bossetti con la traccia sul guanto, ora sarebbe a casa pure lui.

Antonello ha detto...

@Gugly @Chiara @Ivana

Su, cambiate argomento, parlate un po' dei reperti, cos'e'? Siete per caso stanche? Dai, forza, che ne so, parlate della maglietta Azzurra, della felpa di Yara, del giubbotto, che smebra non fosse di una cugina ma della figlia dell'autista Procura-to, di chi era quel giubbotto? Come mai aveva visibili macchie scure positive al sangue e riconducibili a Dna della Maestra di Yara, quando la Maestra di Yara puo' aver depositato quel suo Dna?

Parlate delle scarpe, una slacciata e l'altra allacciata male, dei calzini sporchi di sangue e materiale residuale di una ragazza che dovrebbe essere stata in agonia in posizione orizzontale, e la sciarpa che Scotti riferiva alle FF.OO. mai repertata? Era un sogno di Scotti?

Su forza, sviate il discorso sui reperti, sui guanti mai indossati da Yara nonostante vi fosse il nevischio che cadeva, della sim e della batteria prive ogni qualche ossidazione dopo tre mesi di esposizione all'umidita' piena.

Forza, parlateci di verita', di verita' pseudo scientifiche, parlateci di 8 tipologie di terriccio su 20 presenti sulla suola delle scarpe di Yara identiche a quelle del campo indossate.da una ragazza che sarebbe stata portata li tramortita da Bossetti, Yara ha camminato o no su qurl campo?

Si, come dicono i due gradi precedenti, o no come dice la Cassazione?

Dove e quale sarebbe la verita' di cio' che deve essere accaduto?

Pensate di cavarvela evitando di rispondere ed accusando attacchi personali?

Forza, parlate di reperti, delle analisi e dei mitocondriali che sconfessano i nucleari, di sei o sette formazioni pilifere rinvenute anche sotto il giubbotto di Yara e completamente dimenticate, di Dna identificabili e mai confrontati ne ricercati, di controprove sempre negate, di fascicoli e testimoni richiesti dalla Difesa e sempre negati alle udienze, di argomenti ed appunti eapressi dalla stessa difesa e sempre ritenuti "Non pregevoli", reperti?

Garanzie di Difesa significa forse lasciare che la Difesa parli e richieda senza porvi attenzione e non ascoltando cosa poi ha da osservare?

Dai su, che vi siete stancate o di sabato vi riposate?

Non abbandonerete cosi' il campo?

Stefania ha detto...

Antonello wrote: del giubbotto, che smebra non fosse di una cugina ma della figlia dell'autista Procura-to, di chi era quel giubbotto?

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Antonello, sono la stessa persona. La mamma di Yara ha una sorella che ha sposato il Sig. Nessi che di lavora o lavorava per la Procura come autista e che nel tempo libero lavora o lavorava anche con il babbo di Yara.

Nicole Nessi è la cugina di Yara: colei che ha dato il giubbotto a Yara.

Stefania

Stefania ha detto...

Sempre non sia un caso di omonimia, la cugina di Yara potrebbe essere questa ragazza: http://www.ilgiornale.it/news/sport/milan-periodo-buio-caldara-c-sua-nicole-pronta-consolarlo-1598011.html

Stefania

Anonimo ha detto...

Sto cercando di mettere ordine nelle mie convinzioni. Sono giunto comunque ad una sola di queste. Io non so se Bossetti sia colpevole o innocente ma so per certo che la sua colpevolezza non è stata provata. Questo è ciò che prepotentemente mi balza agli occhi. Ovunque e comunque io la giri, questa storia, mi porta sempre a questo dato di fatto. IL DNA è slegato da tutto il resto. A DIFFERENZA DI TUTTI GLI ALTRI MAGGIORI CASI, il caso YARA/BOSSETTI, non riesce a mettere in relazione i due principali attori: Yara e Bossetti non si conoscevano e tanto meno si è riuscito a stabilire un punto di contatto.
MAGNONE

Stefania ha detto...

Intanto benvenuto, MAGNONE. Hai centrato il punto: chi qui critica senza costrutto è chi non ha compreso che non è in discussione l'innocenza o meno di Massimo Bossetti ma indagine e sentenze.

Stefania

Anonimo ha detto...

Stefania, ho sempre pensato che avendo per 3 mesi a disposizione il corpo della povera Yara, l'assassino o assassini, abbiano potuto fare di tutto e di più appiccicando tutti i DNA possibili ed immaginabili. Mi chiedo sempre: ma se a me è balzato all'occhio questo particolare, come possono non averlo notato anche gli inquirenti? Questa vicenda, nel modo in cui si è conclusa, almeno per ora, porterà sicuramente ad un ripetersi della medesima situazione. Un assassino tiene nascosto il più possibile e per qunto gli è possibile il corpo della vittima. Ci appiccica i DNA che vuole e poi fa ritrovare il cadavere. Se si considera tutto da questa angolazione, i tasselli di tutta la vicenda vanno a posto. La cosa regge. Che ne dici?
MAGNONE

Stefania ha detto...

Dico che sarebbe stato praticamente impossibile farlo nel campo perchè il rischio di venire individuati era molto elevato.

Tutta la storia di Yara morta la sera stessa ed in quel luogo fa acqua da tutte le parti.

Ricerche a tappeto in zona, anche con l'ausilio di velivoli e di cani, avrebbero fatto in modo il corpo fosse individuato molto prima.

Inoltre si è abbondantemente spiegato che il dna di Bossetti non avrebbe potuto resistere alle intemperie per tre mesi.

Insomma in Tribunale si è voluto tener conto di quanto dice la scienza ad intermittenza. Va bene se la scienza sostiene quello depositato sugli slip sia un chiaro segnale di colpevolezza dell'imputato ed invece è ininfluente quando sostiene l'impossibilità che una traccia possa essere rilevata a tre mesi di distanza dal suo deposito.

Coerente questo modo di fare Giustizia? Per me assolutamente NO.

Stefania

Anonimo ha detto...

Certo, anche io do per scontato che il cadavere non sia rimasto nel campo per tre mesi. La gente che transita abitualmente in quei posti l'ha escluso in modo categorico. Non voglio più discutere di DNA in termini tecnici, non sono in grado di sostenere un tale discorso. Devo però constatare che, sempre, come avviene in tutti i casi, quando entrano in scena RIS e PERITI di parte, non se ne esce più. Ciò che dovrebbe rendere le cose più semplici e chiare, al contrario, le incasina a tal punto che si finisce per avere il solito dualismo INNOCENTISTI E COLPEVOLISTI.
MAGNONE

Vanna ha detto...

A proposito di Fikri, lessi in rete che lui c'entrava e come nella vicenda e, solo apparentemente, è stato "custodito", fatto tornare, tenuto al caldo, onde evitare che parlasse. Visto che non lo fece, fu poi prosciolto.

Nel frattempo, sì, su quel corpicino potrebbe essere accaduto di tutto.
La metafora del "muratore" qualunque che mette in ombra una congrega di Mastri Muratori deviati, rientra nel codice del gioco delle parti e dell'uso di particolari assonanze,simboli,nomi, significati...
Mai si sentì un ministro dell'Interno pubblicamente dire che era stato trovato l'assassino di Y.
Altro messaggio in codice.

Antonello, non evocare certe presenze, ne facciamo volentieri a meno.

Stefania ha detto...

Sai Vanna, come dice giustamente anche Magnone, in realtà tante domande mi ero posta già dall'inizio delle indagini.

Mi colpi' molto quel povero volontario poi deceduto della Protezione Civile (se non erro) che il giorno successivo al ritrovamento del corpo della piccola Yara singhiozzava come un bambino davanti alle telecamere non capacitandosi di come non l'avessero potuta trovare prima.

Poi (e tutto questo prima si parlasse di Ignoto1) la faccenda di Fikri sicuramente attenzionato e riportato in Italia con un'azione molto particolare: fermare il traghetto con il quale stava navigando verso il Marocco .... lui fermato, il suo furgone no .... roba da Paperoga, ma questo ancora non lo sapevamo ...

Ma passava il tempo e tradurre la frase che lui aveva detto telefonicamente alla morosa che era diventata faccenda ridicola! Se ne sono lette di tutti i colori ma si sa ... i giornalisti raccontano anche cose non verificate, in ogni caso una frase non è la Stele di Rosetta! Quanto cavolo di tempo ci voleva per arrivare ad una traduzione asseverata? A quanto pare parecchio ma sempre se le indagini le sta facendo Paperoga o qualcuno che vuole far crederci di essere Paperoga.

Stefania

Biologo ha detto...

- Stefania scrive: Mi colpi' molto quel povero volontario poi deceduto della Protezione Civile (se non erro) che il giorno successivo al ritrovamento del corpo della piccola Yara singhiozzava come un bambino davanti alle telecamere non capacitandosi di come non l'avessero potuta trovare prima.

Si chiamava Valsecchi. La cosa che più mi ha dato fastidio della vicenda di Valsecchi è che il giorno dopo lo portarono a vedere la cosidetta "impronta" del corpo di Yara nel terreno e lui, davanti a quello "spettacolo", si espresse dicendo che data quell'impronta innegabile allora la ragazza doveva essere li da mesi e quindi era davvero colpa sua se non l'avevano trovata.

https://www.bergamonews.it/photogallery_new/images/2012/03/generico-399151.660x368.jpg

Ma l'impronta che gli fecero vedere non era stata affatto lasciata dal corpo di Yara. Era il risultato della campionatura effettuata dal medico legale che aveva prelevato, non solo tutte le piante, ma anche il terreno sottostante. Il corpo di Yara, in realtà, era adagiato sugli arbusti, non in quella lieve concavità.

Infatti, se il corpo avesse davvero lasciato quel rilevante incavo nel terreno, che al pubblico e a Valsecchi hanno descritto come la prova della permanenza del corpo per 3 mesi, allora al processo l'accusa non avrebbe avuto poi bisogno di tirar fuori la storia dei germogli e della foglia di Solidago...

Anonimo ha detto...

Ma poi, Bossetti, che disponeva di tutta l'attrezzatura necessaria e della capacità manuale, avrebbe scavato una buca e l'avrebbe sepolta. Io per fare una buca dove mettere il gatto ci impiego tre ore. Bossetti per fare mezzo metro cubo di buca ci impiega mezzora. No!!! L'abbandona così, e fortunatamente per tre mesi nessuno la vede? Non riescono a stabilire esattamente l'ora della morte pur esaminando il corpo 24 ore dopo il decesso(Penso a Chiara Poggi dove si giocava tutto su una manciata di minuti) figuriamoci dopo 3 mesi!!!! Quindi non potendo stabilire IL QUANDO non si può stabilire neanche il DOVE e a mala pena IL COME, dato che non ci sono segnali evidenti come un proiettile. Queste sono le domande che continuo a pormi oltre al DNA fantasma.

Anonimo ha detto...

SCUSATE HO SCORDATO
MAGNONE

Wolf ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=GcNEYqbCsGc

https://www.youtube.com/watch?v=bw1bQmvu9lY

https://www.youtube.com/watch?v=SlIIJWzr-Qo

:-)

Wolf ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=muDTfQykpV8

Anonimo ha detto...

visto tutto Wolf. In parte li conoscevo. Grazie. Solo chi è in malafede esclude aprioristicamente che Yara sia stata portata nel campo di Chignolo in altro momento.
MAGNONE

Stefania ha detto...

Magnone si parla del fatto siano stati trovati nello stomaco di Yara dei piselli. La madre ricorda fecero parte del suo ultimo pasto consumato in casa. Io ho fatto presente che diversi rapiti hanno riportato di aver mangiato per mesi dello scatolame (come appunto i piselli). Ricordo anche che inizialmente la madre a domanda precisa rispose che la figlia aveva pranzato tornata da scuola con carne e piselli. Poi passo' (questo quello che ci venne riportato dai giornali e dalle trasmissioni televisive) a tonno e piselli.

E torniamo allo scatolame. Chi rapisce e vuole mantenere in vita il rapito, lo nutre. Ma non cucina per ovvie ragioni. Ed ecco che le scatolette la fanno da padrone. Ed ecco che l'assunto per cui avendo trovato durante gli esami sul corpo, tonno e piselli nello stomaco (e non ne sarei neppure sicurissima ma facciamo finta che ...) il dato a mio avviso non dimostra in alcun modo che l'ultimo pasto che Yara ha consumato a casa propria non possa essere lo stesso che ha consumato altrove da reclusa. Mica stiamo parlando di uova di storione ed insalata di ovoli. O sbaglio?

Stefania

Antonello ha detto...

Io credo che almeno per chi non ha i verbali delle udienze e delle indagini si sia reso impossibile capire cosa possa essere accaduto a Yara, e questo e' il vero fatto grave, che si pretenda di sentenziare a nome di un popolo a cui non si vorrebbe pero' mostrare gli Atti Pubblici in base ai quali ci si pavoneggia sentenzianti.

E' gravissimo che vengano letteralmente nascosti Atti Pubblici, come il fascicolo di Fikry alla richiesta di archiviazione.

C'e' tutta una serie di nascondimenti che non solo non raccontano la limpidezza invece indispensabile, ma non permettono di poter capire all'esterno come possano anche lontanamente essere andate le cose, una P.m. che ha raccolto tutti i frutti del sodalizio con i Giudici ma che non ha voluto dare nulla, ha reso gli altri responsabili ma pretendendo di mettergli una benda agli occhi, e nessuno dal Ministero ha voluto intervenire.

Negando poi le normalissime controprove che potevano restituire la certezza dei propri anche assurdi assunti, non di quelli che traspaiono ancor piu' titolati, e che portano in rilievo gravi e pesanti dubbi.

Il professionismo della depistazione mediatica non e' riuscito, almeno non qua, a sviare l'attenzione da alcuni lampanti particolari persino matematici e scientifici disconosciuti a sentenze, anzi i tentativi infantili di sviare argomenti e controdeduzioni hanno acceso ancor piu' campanelli sulle evidenti contraddizioni.

Giudiziariamente vi e' fin troppa sicurezza per un risultato abbastanza penoso e vergognoso per la storia del Diritto in Italia, leggi, regole e standard, oltreche' cecita' hanno fatto si che si forzasse persino il concetto stesso di Indizio e Prova, fregandosene dei rilievi costituzionali oggettivi che qualsiasi sentenza, tantopiu' di ergastolo deve contenere.

Purtroppo in ogni settore abbiamo vissuto circa trentanni di declino corrispondenti all'arroganza di una qualche inopportuna, insensata e mai votata Rinascita massonica che ha avvelenato ogni evoluzione della nostra pacifica comunita', abbiamo visto di tutto e dobbiamo sperare sia finito il vaccinarsi ed il fondo di tutti i barili.

Dal cancellare la democrazia in questo paese, al compatto muoversi dei media verso le notizie convenienti al regime mai votato da nessuno, le idee cancellate nei cervelli dei e dai banchieri, alla sparizione dalle agende di dati veri ed oggettivi per formare le libere e proprie opinioni.

Dalla distruzione dei diritti di base umani nel mondo del lavoro ai tentativi di privatizzare persino i Governi e non solo le Sanita', si sono spartiti persino la Banca d'Italia, gli enti di controllo, tutto, per loro insomma pilotare un piccolo relativo processo pseudo indiziario dev'essere una bazzecola, hanno tentato e continuano a tentare di pilotare l'opinione pubblica su crisi che appaiono e sparicono palesemente a convenienza, con uno Spread manovrato chiaramente da chi vuole le prerogative per instillare poi i propri interessi bancari privati in bilanci e sostanziali riforme strutturali pubbliche.

Alla fine il depistare la fine di una povera ragazza e' una quisquilia, per chi ha nascosto e distrutto le intercettazioni sulla Trattativa Stato/Mafia cosa vuoi che sia secretare degli Atti Pubblici ed impedire ad un popolo di 0capire.

Complottismo? Ma chiamatelo come volete, strano che non hanno mai preteso di cambiare lo Zingaretti dopo aver stravolto il significato di parole che avevano un senso per noi tutti italiani.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)


Un Partito Democratico che tale pretenderebbe di definirsi ha favorito almeno dieci anni di assenza di voto democratico, mentre il trionfo del personalismo isterico e della magnificenza privatistica ha coinciso con le urla di "forza Italia", tutto inquinato ad arte, i dati nascosti, il becchime al popolino, ed una Giustizia prima di Comunisti, poi di Massoni, poi Deviata dalla stessa Magistratura, le accuse che abbiamo sentito sono state allucinanti, mentre finche' non ci sara' Giustizia Sociale qualcuno non ha ben compreso che non ci sara' manco Pace Sociale.

In tutto questo marasma partito dalle discese in campo di geniali rincoglioniti assolutamente solo scaltri ma purtroppo poco intelligenti, e dalle stagioni delle bombe contro gli onesti, hanno visto una miriade di Processi piu' o meno per fatti gravi ed alla fine terminati con bolle di sapone, strumentali alla politica da una parte e dall'altra, un delirio di sostanziali mummie avide di sovvenzioni esterne al proprio di lavoro.

In mezzo questo discredito infangante sul mondo giudiziario e del Diritto in Italia, le riforme ipermoderne mai accompagnate in ambienti ancora strutturalmente vetusti ed impossibilitati a seguire qualsiasi tipo di cambiamento culturale, un Giusto Processo tentato ma umiliato da generazioni e generazioni di impediti e recintati mentali, purtroppo solo Laureati, che pensano solo al deresponsabilizzare i propri arricchimenti antimeritocratici.

Un'ecatombe l'evoluzione culturale del Diritto, i Processi indiziari ed i disastri provocati da sentenze prive di oggettivita', dove pur di non rendere pari i tavoli di Accusa e Difesa si sono stravolti i concetti stessi costitutivi di cio' che Prova.

Un ambiente che va da solo e dalla parte opposta di cio' che chiede il popolo in nome del quale pero' arrogantemente vorrebbe sentenziare, completamente sparite le necessita' di ricercare le verita' prima di sentenziare, carriere che continuano a miscelarsi, in canili in cui non ci si azzanna per future convenienze di mercato e carriere, e la politica che non fa nulla nel migliore dei casi, nel peggoore dei casi lavora, e sempre a favore delle corruzioni degli spicchi della nostra societa'.

Il culmine dell'ignoranza e dello spessore della politica che deregola qualsiasi tipo di miglioria giudiziaria si e' raggiunto con i tweeter sugli arrestati, il patto insomma e':
io non ti riformo e tu dammi le assoluzioni che da solo non potrei autocertificarmi.

E gli esempi sono a decine, l'ultima vergogna e' l'iter, sparito dall'agenda degli argomenti per colpa delle vomitevoli mosche mediatiche, dello scandalo Consip, mazzette insomma miliardarie per politiche elettorali e piu' o meno private, Comandanti Generali una volta decorosi e rispettati, di Enti in Italia si diceva Accreditati, oggi sbalorditivamente indagati, na roba da vomitare.

Fermate il guidatore e ritirategli questa benedetta patente che a Pannella serve un filtrino in cielo.

Il settore giudiziario e' importante anche per la Mafia insomma, pilotarlo e' fondamentale, l'impunita' e' di rigore, ed il mezzo e' inquinare, per permettere ai vermi di vivere meglio nel fango.

Zzzzzzzzzz.........zzzzzzzzzz......zzzzzzzzzz

Biologo ha detto...

Qualche giorno fa avevo ricordato le e-mail dell'HT srl... Ecco un notizia di oggi che, nel momento in cui la sto riportando fa da titolo principale su La Repubblica. Una sorta di ulteriore tentativo del "caso" che prova a far aprire gli occhi a chi è ancora tanto ingenuo da continuare a credere che si tratti di un gruppetto di fanfaroni perdigiorno:

https://www.repubblica.it/esteri/2018/12/09/news/khashoggi_wp_anche_una_societa_italiana_nella_cyber_guerra_saudita_per_catturare_il_giornalista_dissidente_-213789698/

Come vedete non c'è alcun bisogno di abbandonarsi a sciocchezze complottistiche per rendersi conto che c'è davvero qualcosa che non quadra quando il 17 giugno, a 24 dall'arresto di Bossetti, c'è chi si congratula per il lavoro che ha portato alla cattura dell'assassino di Yara...

Le demenzialità complottistiche lasciamole a chi crede alla terra piatta, ai vaccini che ucciderebbero i bambini, e ad altre sciocchezze simili. Limitiamoci a fare 1 + 1 = 2....

1. "Ufficialmente" nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Yara il video del furgone attribuito a Bossetti non era presente negli hard disk collegati alle telecamere.

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1. Il video del furgone attribuito a Bossetti improvvisamente salta fuori dopo due mesi dalla scomparsa di Yara: qualcuno lo teneva conservato in un CD e decide di consegnarlo agli inquirenti.

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1. Un venerdì di febbraio il magistrato autorizza il dott. Salsarola ad effettuare nuovi scavi nel cantiere di Mapello per il lunedì successivo. Prima che possa arrivare il lunedì, il sabato stesso, cioè il giorno dopo l'autorizzazione agli scavi, il corpo di Yara viene trovato nel campo di Chignolo d'Isola.

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1. Tutti gli oggetti di Yara vengono trovati nella stessa tasca. Tutte le altre tasche sono vuote. Manca solo il cellulare, ma la scheda SIM è presente. Quella scheda SIM su cui è scritto il numero di telefono dell'utenza che, per chi non è ancora immerso in un sonno profondo, significa una cosa molto semplice: identificazione immediata.

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1. L'HT srl non ha mai negato l'autenticità del materiale pubblicato da Wikileaks. Si è soltanto sempre limitata a dire che in quelle centinaia di gigabyte rubate non era compreso materiale sensibile dei clienti ma solo comunicazioni interne, qualche contratto o contabilità...

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...

Antonello ha detto...

Chiaramente e' l'analisi di un sistema intero privo di credibilita' in cui bisogna ammirare pero' persone ben identificate vantare Accrediti abbastanza ridicoli in Pubblico, sostenere e negare sempre e comunque.

Nessuna accusa perosnale, ma analisi realistica su cio' che accade e si dice si, ma come? Hai tutti i vertici immischiati ed indagati in "presunti" inquinamenti e gravi fughe di dati d'indagini delicatissime, hai un passato di laboratori abbastanza ambiguo di indagini anche li sui vertici, con test ed analisi regalate a destra ed a manca e parli di Enti Accreditati in Italia?

Un'idea abbastanza insomma partigiana del Credito Nazionale, con tutto il rispetto di chi in quegli ambienti sicuramente tenta, non si sa come, di fare il proprio mestiere.

Parlare di Accredito e' forse di moda, in certi mondi e' nobilitare i rapinatori di autocertificazioni, ed e' ancora piu' grave perche' tale tentativo, anche se forse in buona fede, proviene da vertici ed ex vertici, ciechi insomma persino all'evidenza.

Sperando sempre di poter ancora analizzare i fatti che accadono in questa sfortunata Repubblica che si tenta sempre di piu' di trasformare nella casa dei balocchi d'Eutopa.

Cio' che in tutta Europa sarebbe semplicemente impossibile in Italia si vuole farla diventare normalita', un paradiso penale per Confindustriali, un giardino di fiori fiscali e giudiziari rarissimi, specie autoctone perisno protette e dichiarate come Accreditate.

In Europa non hanno trattato l'Italia come cestino di differenziata, ma hanno stabilito regole ben diverse per i loro paesi trasformando tutto il resto, e quindi l'Italia per cui pretendono riforme di impunita', in linde scrivanie.

E la politica? Se non immune nellXesercizio delle proprie disfunzioni, impune nelle Aule, tutti assolti insomma, di condannati e condannabili c'e' solo chi lavora lerche' lavora, mostri perche' uomini, pedofili perche' padri, violenti perche' mariti, gli assunti culturali continuano, ed ognuno tira l'acqua al proprio mulino, ognuno difende il proprio orticello, e guai a parlarne cercando di analizzare perche' gli errori esistono solo se di altri, ed occhio a chi dice quello che pensa liberamente, gente pericolosa da ergastolare e sopprimere.

E che ce vo', basta avere una microtraccia di Dna, uno spazzolino da denti, un coltellino di proprieta', una spugna da doccia, che ce vo', da domani rutto libero, ed esperte professoniste a stappar spumanti, a deviare argomenti, ad autocelebrare vomiti di mosche.

Ma che mondo lasciate ed avete costruito per i vostri figli?

Antonello ha detto...

https://www.agi.it/cronaca/inchiesta_hacking_team-4138702/news/2018-07-10/

Fabbricare una pistola non e' detto sia di per se riprovevole, dipende, c'e' chi con le armi fa anche e solo del sano sport, non credo sia la stessa cosa per chi fabbrica strumenti atti ed idonei a rubare illegalmente e di sana pianta, sul libero Web, dati personali senza autorizzazioni istituzionali legate a criteri costituzionali.

La vicenda interna legale fra Vincenzetti e Pelliccione e' emblematica dell'uso poi che in tutto il mondo anche menti criminali hanno fatto del software di HT, e nonostante le esplicite email pubblicate da wikileakes ed inerenti il caso Yara il tutto viene ridimensionato nelle sentenze, in mano anche a Giudici che di informatica possono capire ben poco, aldila' di con che pulsante si accendono i computer.

I settori implicati sono innumerevoli, gli usi e lo scopo originario eticamente riprovevoli, diritti umani di base in Sudan, omicidi vari e cyberwar, criminalizzazione di giornalisti e cronisti non allineati ai regimi, spie e controspie defenestrate, ma anche pacifici cittadini spiati nel.loro smartphone, senza nessuna autorizzazione e criterio, e qui la politica e le normative diventano fondamentali.

L'assoluzione di Pelliccione, fuggito da HT perche' eticamente lontano da certe manovre ed il tentativo di renderlo invece responsabile per qualcosa evidentemente che aveva rifiutato, dimostra anche la strategia di certi ambienti a cui si sono affidati, le email lo certificano, enti istituzionali anche italiani congratulatisi poi con collaborazioni di cui nulla ci e' dato sapere sempre per l'oramai famoso assunto, tu paghi ed io sentenzio in nome tuo cio' che a me poi conviene e ritengo opportuno, senza sentirmi in dovere di delucidarti sulla veridicita' e modalita' con cui lo faccio.

In completa autonomia e senza immaginare i rischi gravissimi derivanti da una mancata trasparenza anche dovuta.

Accreditarsi agli occhi del popolo diemnticando chi alle spalle pilota poi e' abbastanza pericoloso e foriero di errori, creare precedenti simili e' da pazzi, non da Accreditati.

Vanna ha detto...

Biologo wrote:
"...Come vedete non c'è alcun bisogno di abbandonarsi a sciocchezze complottistiche per rendersi conto che c'è davvero qualcosa che non quadra quando il 17 giugno, a 24 dall'arresto di Bossetti, c'è chi si congratula per il lavoro che ha portato alla cattura dell'assassino di Yara...

Le demenzialità complottistiche lasciamole a chi crede alla terra piatta, ai vaccini che ucciderebbero i bambini, e ad altre sciocchezze simili. Limitiamoci a fare 1 + 1 = 2...."

Non ho ben capito Biologo cosa vuoi dire. Prima parli di "sciocchezze complottistiche" poi aumenti il tiro con "demenzialità complottistiche" aggiungendovi la terra piatta e i vaccini".
E termini con l'addizione 1+1= 2...

Se tutto ciò che vai rilevando sul come andò ti sembra normale routine professionale o invece qualcosa che è andato storto per superficialità oppure dietro c'è un progetto a cavalcare l'onda di una condanna annunciata fin dai primi tempi?

E perché 'sta parola "complotto" ti sembra sciocca e demenziale?
E ci torni su.
Spiega, se ti va, a tuo parere se, il florilegio di cose andate o pilotate storte è stato solo imperizia o è stato un complotto?
Se non è complotto cosa è?
Grazie.

Antonello ha detto...

Condivido il dubbio di Vanna, perche' qui:

1) O parliamo di persone specifiche operanti in punti specifici e cruciali, in modo e maniera da poter buggerare il rimanente panorama intervenuto.

2) O parliamo di una megaoperazione di depistaggio della verita' mediatica a discapito di quella oggettiva accaduta.

3) O parliamo di un intero sistema che deviato ha portato per incompetenza a conclusioni affrettate infarcite di presunzione sulle proprie capacita' ed innamorate di una tesi, a conclusioni incoerenti poi anche con i dati scientifici.

Le ipotesi poi divergono se e' avvenuto, come sembra anche depistaggio sul corpo e sulla realta' capitata quella triste sera da parte di uno o piu' protagonisti giudiziari o meno.

Bisogna intanto avere certezza sul fatto e se quel tardo pomeriggio Yara effettivamente sia potuta entrare alla Polisportiva, cosa e' avvenuto dentro e quando realmente ne possa essere uscita.

E gia' questo dato non e' cosi' scontato ed ovvio come apparirebbe dalle sentenze, anche perche' fondate su criteri del tutto soggettivi, ma appunto, quando la credibilita' e l'assenza della stessa viene autocertificata senza trasparenza, tutto risulta inquinato ed indecifrabile.

Ma che bel risultato.

Stefania ha detto...

Antonello, ti stoppo. Yara è sicuramente entrata in palestra. Il registratore che doveva portare è stato effettivamente consegnato. Almeno questo è un dato certo.

Stefania

Gilberto ha detto...

Parlare di 'complottismo' serve per delegittimare tutti quelli che cercano di indagare i retroscena, gli inganni e le mistificazioni di chi ha costruito un colpevole ad hoc. La parola viene usata in termini dispregiativi per bollare. Però appare del tutto ovvio che si è trattato proprio di complotto. personalmente non ho nessuna paura ad usare la parola che compete alla vicenda.

I frequentatori del blog che ancora credono nella giustizia, quella vera, non si facciano prendere per i fondelli. Si è proprio trattato di complotto, a mano di voler usare qualche eufemismo. Se per qualcuno è meglio possiamo usare le parole trama, macchinazione, intrigo…

Antonello ha detto...

@Stefania

"...Bisogna intanto avere certezza sul fatto e se quel tardo pomeriggio Yara effettivamente sia potuta entrare alla Polisportiva, cosa e' avvenuto dentro e quando realmente ne possa essere uscita..."

Credo anche io, ma alla fine io volevo proprio esprimere che non ci sono dati oggettivi per dirci wualcosa di preciso, manco sulle ore.

Ed i "non ricordo" ed i "non so", alla fine non sono molto meno peggio di chiare e sane bugie, anzi a volte si preferirebbe, facevo riferimento se non si e' capito anche all'ipotesi dell'anonima giunta dal Paese di Benozzo, quella che parlava di elettricisti polacchi e di Yara che invece che alla Polisportiva doveva essere insieme ad una signora "molto brava" ed appunto ad elettricisti polacchi ed il "Massi" che poi scappo'.

Immaginavo insomma cosa significherebbe se ci fosse una bugia del genere, un intero sistema avrebbe dovuto mettersi daccordo per mentire e dire che Yara invece era alla Polisportiva.

Ma, ad esempio della radio nessuno ha poi precisato, l'hanno utilizzata e poi restituita?

Chi l'ha gestita in gara? Il Custode o le Maestre?

Ma anche li dentro cosa realmente e' avvenuto, e quando realmente dev'essere uscita, diversamente si da credito a F.F. e tutto insomma "e' sistemato".

Stefania ha detto...

Antonello wrote:


all'ipotesi dell'anonima giunta dal Paese di Benozzo, quella che parlava di elettricisti polacchi e di Yara che invece che alla Polisportiva doveva essere insieme ad una signora "molto brava" ed appunto ad elettricisti polacchi ed il "Massi" che poi scappo'.

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Questa mi sfugge. Non credo in ogni caso che essendo in palestra il famoso registratore (lo gestiscono le insegnanti che lo portano alla gara), sia stata architettata una simile bugia.

Io do per assodato che Yara in palestra ci sia arrivata eccome. Mentre da allora penso qualsiasi cosa qui si scriva si rischia di fare mere illazioni perchè nulla è dimostrato.

Stefania

Antonello ha detto...

@Stefania

Nessun pericolo, io credo che anche il piu' prevenuto dei lettori capisca la differenza fra "illazione" ed "ipotesi", ergo l'illazione e' di gia' per se un'affermazione ove non sia premesso qualcosa di diverso, mentre se io mi pongo delle domande e' chiaro che sono nel campo del non conosciuto e quindi di per se in un cintesto di ipotesi.
E qui se non ci si chiede nulla si rischia invece di cadere nell'illazione di fatto, ad esempio, qualcuno ha forse dimostrato che Yara sia potuta salire sul camion di bossetti? E sul camion di Bossetti in Via Morlotti? L'ha vista qualcuno? Ci sono forse delle imamgini? E quindi non credo che le cose soggettive le scrivano solo i cittadini non laureati, sono convinzioni del tutto soggettive non supportate che da pseudo ipotesi.


Siccome e' molto strano che nessuna delle compagne si ricordi o sappia cosa e' poi accaduto quella sera, ed a seconda di chi ponga le domande, e' legittimo io possa chiedermi, visto che vedo abbastanza ambiguita', se quella sera dunque Yara e' arrivata o no e quando in palestra?

Se ha consegnato ed a chi la radio, e se le due volte in cui al custode e' stato chiesto di andare in palestra "per sistemare il materiale per la gara della domenica successiva" non sia stato chiamato dalle maestre perche' si facesse spiegare il funzionamento della radio per prenderne confidenza?

Puo' essere? E' stata posta qualche domanda in merito al custode? E chi ha di fatto utilizzato poi quella radio la domenica successiva se poi la gara e' stata fatta?

O e' stata sospesa per la sparizione di Yara?

Qualcuno sa qualcosa in merito?

Ed anche verificare le impronte sulla radio poteva essere un elemento di esclusione se con le dichiarazioni si ritrovava poi una coincidenza, ecco un altro modo di utilizzare le impronte e le tracce, diverso dal ritenerle oro colato, ad esempio.

Stefania ha detto...

E' evidente Antonello, tu non abbia nessuna conoscenza di come funzioni la ginnastica ritmica. Scusami, se mi permetto. Il custode porta le cose in palestra (o sul furgone per portarle presso la palestra dove si svolgerà la gara) perchè l'attrezzatura è voluminosa. In particolare i cerchi ma anche le clavette, e le palle. I nastri meno. Il registratore è preso in cura dall'allenatrice che deve far partire la musica al momento giusto (la gara ha un tempo massimo per essere eseguita) e non viene di certo consegnato al custode. A prescindere da chi ne sia il proprietario. Yara è arrivata alla Polisportiva ed è entrata in palestra dove ha visto le "piccole" allenarsi. Di questo penso di poter avere ragionevole sicurezza. Stefania

Antonello ha detto...

@Stefania

Faccio ginnastica ritmica da auando sono nato, ahahahahahah, eh beh, e' evidente che se chiedo significa che non so, pacifico.

Ma so che quel pomeriggio il Custode nascose, mentendo, proprio di essere andato in palestra chiamato per due volte dalle Maestre, e quindi io, che non sono P.m. cerco di farmele due domande, semplicemente.

Te sei sicura che Yara quel pomeriggio jn Palestra e' andata, lonsai che io non ho tutte queste certezze?

Nel senso che so benissimo che ci sono vari e varie testimoni che lo affermano, ma secondo me e' giusto porsela sta domanda, e sopratutto cosa sia dunque successo dentro, quando nel caso realmente possa essere uscita, e da dove.

Perche' alla fine anche li se escludi i testimoni, hai qualche altro dato oggettivo che Yara sia entrata li?

Non credo, non ci sono nemmeno immagini, video, nulla, ma poi appunto semmai cosa ha fatto dentro di preciso, dove aveva scarpe e giubbotto, con chi ha parlato, a chi ha consegnato la radio, quando e da dove sarebbe uscita.

Ci sono alla fine solo i cani che dicono quello che dicono, tutto il resto potresti giurarci sopra? Mah, sai alla fine se dai per scontate anche cose ovvie, secondo me non arrivi a nulla, ed anzi forse se avessero ragiknato con i dubbi, invece che con presunte certezze, avrebbero anche ottenuto di piu'.

E' sulle cose ovvie che e' piu' scontato poter e dover fare domande.diciamo un approccio con meno ovvieta'...

Sono strategie diverse, se avessero iniziato cosi alla fine si sarebbero chiesti chi aveva per caso visto Yara in Via Morlotti, quali dati vi fossero per avanzare una ricostruzione del genere, ma cosi' non sembra abbiano fatto.

Tu dici che e' un'illazione avanzare con i dubbi? Mah, e sono punti di vista, secondo me no....i dubbi non sono accuse, altrimenti non sarebbero dubbi.....

Anonimo ha detto...

Dico solo questo:

1) solo il filmato del furgone da solo per me, vale l'assoluzione di Bossetti. Ma come, la procura e i RIS, tramando tra di loro, fanno girare un filmato in cui Bossetti col furgone sembra lo Squalo che gira attorno alla palestra della tenera, piccola, innocente Yara. Gira il filmato per un anno intero, poi al processo i RIS sono costretti ad ammettere che il filmato è stato fatto per scopi 'di comunicazione'? Significa prendere in giro la STAMPA, manipolarla e dire che Bossetti è colpevole, e a tutt'oggi milioni di persone lo credono perché 'hanno visto il filmato'. Se fosse stato un PRIVATO a fare questo, sarebbe stato denunciato e presumibilmenet condannato, per calunnia. Invece il nulla, anzi la Cassazione riprende quel filmato e lo usa per 'supportare' la presenza di Bossetti.

2) il fatto che il DNA mitocondriale di Ignoto1 sarebbe stato 'coperto' da quello di Yara, ma il nucleare no, è una cosa che grida vendetta solo a sentirlo. Lo dicano, i giudici, Lago, la Ruggeri e Le Tre Comari di questo blog, ai convegni scientifici dove la scienza non è un'opinione in funzione della tesi di qualcuno. Lo dicano e ci raccontino quante pernacchie ne ricevono in cambio.

Per cui, le TRE COMARI che qui si beano delle loro certezze possono dire quel che gli pare, ma solo queste due mostruosità, da sole, sarebbero sufficienti per assolvere Bossetti.

Non dimentichiamoci che O.J. Simpson fu assolto perché l'avvocato riuscì a 'dimostrare' del pregiudizio contro di lui (perché era nero), nonostante le chiare evidenze della sua colpa.

Da noi, invece, creare pregiudizio con mezzi calunniosi nei confronti di chi è già in prigione e ridotto al silenzio (salvo far passare quelle briciole di informazione quando sono utili per condannarlo ulteriormente agli occhi del pubblico), queste azioni non solo non sono punite, ma addirittura premiate.

Ecco cosa c'é che non va. Poi se Salvagni ha o non ha fatto degli sbagli difensivi non lo so. So che la vittoria ha molti padri, la sconfitta è sempre orfana, ma quando la battaglia è combattuta con tali disparità di mezzi, allora non c'é gloria a vincere, ma molta di più a perdere.

Per le Tre Comari questo non importa, per altre persone con residui di etica ancora addosso, questo importa eccome. Altro che 'giusto processo'.

Wolf ha detto...

Ricordo che il col. Lago aveva querelato o minacciato di querelare 18 giornalisti che avevano pubblicato la notizia del video farlocco.
Si sà come è andata a finire?.
Ha poi querelato oppure era conveniente lasciar perdere?.

Antonello ha detto...

@Anonimo

"...ma quando la battaglia è combattuta con tali disparità di mezzi, allora non c'é gloria a vincere, ma molta di più a perdere. ..."

Beh io partirei dal fatto che qui ha perso credibilita' il mondo giudiziario in toto, poi si dovra' vedere la Cedu cosa dira', e se farsnno questa benedetta controprova e quale esito potra' avere.

Perche' se quel Dna non risulta di Bossetti, a parte le diverse e gravi sue interpretazioni, avremo per una volta anche i nomi di coloro che hanno messo in pratica queste geste eroiche.

Pero' la tua e' una lettura molto vicino a quel cincetto di lealta' che oramai in nessuna contrapposizione si riesce a rivedere.

Il Contraddittorio era nella legislazione del Giusto ed Equo processo, poi devono averlo pereo per strada o serviva della carta igienica ed hanno supplito come hanno potuto.

C'e' insomma una nuova generazione, quelli che non solo se la suonano e se la cantano, ma che se la scrivono e se la applaudono.

In fatto di slealta' credo che la storia del video sia uno dei punti piu' bassi mai toccati da un ente inquirente nella storia, che f poi fa il paio con le foto di Marrazzo con i trans sullo sfondo scattate dalla Trionfale, e che Trionfo.

Antonello ha detto...

https://www.google.it/amp/s/roma.repubblica.it/cronaca/2018/11/28/news/caso_marrazzo_quattro_carabinieri_condannati_per_il_tentato_ricatto-212854079/amp/

E giusto per godersi due secondi di parziale Giustizia.

"..."La sentenza riconosce in pieno la colpevolezza degli imputati che, disonorando la propria divisa, si sono resi responsabili di un ignobile sopruso e di un vile ricatto criminale". ..."

Una discreta sfilaza di anni di pena, 50 mila euro a testa di danni, esclusi quelli d'immagine al Ministero degli Interni, ed interdizione perpetua dagli uffici per tre Geniali Criminali ex Accreditati.

MAGNONE ha detto...

@ANONIMO
Condivido il tuo commento ed aggiungo che, anche senza entrare in grandi ragionamenti, basterebbe pensare che la piccola Yara, poverina, non era certo una appetibile preda (provocante e prorompente bellezza) in grado di far scattare il raptus ad uno infoiato come Bossetti, in rotta con la moglie. Avesse dato in precedenza segni di devianza sex in tal direzione, allora poteva anche starci. Così non mi pare proprio lo stile adottato/adottabile da un povero muratore che con 50 euro avrebbe risolto il suo momentaneo problema. Scusate la brutalità. E poi mi resta sempre il tarlo relativo al fatto che dei due non ci sia traccia di contatto ed addirittura la sera del 26 novembre 2010 non era Yara che doveva andare in palestra ma la sorella.Tutto è sballato in questa faccenda. Da qualsiasi parte ci si pone per scrutarne i particolari.
MAGNONE

Stefania ha detto...

Magnone, ci aggiungerei che nessuna delle due sorelle Gambirasio quel giorno aveva lezione: quindi se appostamento ci fosse stato, se una delle due ragazze fossero state attenzionate da un predatore, quello, sarebbe stato il giorno sbagliato.

Oppure parliamo di casualità: non necessitava una Yara, non necessitava una Gambirasio, ma al limite una ragazzetta qualunque.

O ancora: chi ha rapito Yara (o la sorella, fa uguale), doveva aver saputo sarebbero uscite per via dello stereo.

O ancora: il rapitore ha visto uscire di casa Yara.

O ancora: il caso è assolutamente fortuito e riguarda una ragazza che vede quel che non deve vedere e viene rapita per essere sicuri non faccia troppo la chiacchierona. E Yara lo era, cosi' la descrivono in famiglia.

Oppure: il caso è assolutamente fotuito e riguarda una ragazza che vede quel che non deve vedere e che per questo viene subito sgridata e vista la sua reazione poi colpita. E a frittata fatta poi si depista perchè nessuno colleghi il fatto con le persone che lo hanno commesso.

Mi spiego meglio ..... se do un colpo in testa ad una persona (in questo caso una ragazzina) per reazione poi come lo spiego ai suoi familiari? Potrei forse venire perdonata se io stessa fossi una ragazzina. Da adulta, no.


Stefania

antrag ha detto...

Come avrebbe fatto la Cassazione a scrivere nelle motivazioni del filmato farlocco, se non era stato messo agli atti - come riferiva qualche Comare?
Forse la questione andrebbe approfondita …

antrag ha detto...

In questa vicenda non esiste alcun tratto, anche brevissimo, che non possa essere soggetto a contestazione da parte del pubblico!

Stefania ha detto...

Hanno scritto che è stato dimostrato (come se i filmati non sono agli atti?) che Bossetti è passato piu' volte quel giorno nei pressi della Polisportiva, Antrag.

Stefania

Chiara ha detto...

antrag: perchè è stata la difesa, nell'atto di appello, a tirarlo fuori, costringendo sia quella corte che poi dopo quella di cassazione a motivare anche su quello.
Leggiteli gli atti, antrag, che poi resti ignorante (e rompi le palle agli altri per emendare la tua pigrizia)

Chiara ha detto...

Stefania, santiddio, è Bossetti medesimo ad avere descritto i propri approssimativi passaggi in brembate di quel pomeriggio (edicola, commercialista, amico a cui ha suonato ecc) e tu trovi misterioso il fatto che si dica "è stato dimostrato"??? Ma guardate che siete negligenti forte eh! Siete gli unici responsabili, l'unico motivo, dei dubbi che vi create: persistete nella vostra intenzionale ignoranza e così vi consentite i più arditi voli pindarici....comodo, ignorando la realtà! Ma robe da matti....che livelli, diomio che livelli....

Antonello ha detto...

@Antrag

Si, fu chiesto resoconto all'inquirente sul filmato, e per rispondere alle dedizioni della Difesa, l'Accusa disse al Giudice che non era manco utile parlarne perche' era un particolare escluso dagli Atti, se e perche' la Cassazione richiami un video non agli Atti, o si riferisse a quegli delle videosorveglianze alla fine inseriti agli Atti non e' dato sapere, come al solito.

Sembra un interrogazione fra sordi e ciechi a convenienza, un gioco dell'Oca, lo richiamo ma se mi dicono wualcosa poi risponde che parlavo degli altri, ma di fatto Bossetti abitava li in zona, non e' sto grande indizio che fosse li quella sera, anche poi fosse, semmai e' un criterio di non escludibilita', una possibile e comune compatibilita' che aveva insieme ad un altro migliaio di persone, e' un indizio che un cittadino abita dove abita e frequenta le sue zone?

Mah, ed oltretutto non ci skno i passaggi ventilati dal video farlocco, ci skno altri camion simili ed anzi nessuno ha mai capito di chi fossero, ma sappiamo che questo non interessava, erano gia' belli convinti.

Stefania ha detto...

ZZZZZZ ...... ancora la mosca! Ora, se durante un interrogatorio mi si dice che c'è un sacco di dna mio sulla vittima (ma tanto, eh? - Parole della Dott.ssa Ruggieri) eppoi mi si racconta che si è visto il mio furgone passare piu' e piu' volte nella zona della scomparsa della ragazzina non posso che rispondere:

- dimostratemi che quello è il mio dna perchè io non ci credo; FATTO? NO!

- non posso ricordare cosa ho fatto quel giorno perchè è passato un sacco di tempo pero' in zona ci andavo perchè avevo il commercialista, il benzinaio e l'edicola dove acquistavo le figurine per i miei figli. Ma non so cosa ho fatto quel giorno! Volete dimostrarmelo? FATTO? NO!

E cosa ha scritto Salvagni cosa vorrebbe dimostrare? Quel che hanno scritto i Giudici? E chi è Salvagni per la Corte per poter avvalorare un video farlocco? Potrei sentire lo stridere delle unghie sui vetri se non fosse che le mosche non hanno unghie.

Il resto è fuffa.

Stefania

Ivana ha detto...

Se effettivamente aveste voluto leggere le motivazioni di ciascuna sentenza, sapreste che cosa è stato detto da istruttrici e compagne (riguardo all’orario di arrivo e di permanenza in palestra di Yara) e sapreste che all’udienza del 23 ottobre 2015 era acquisita, tra l’altro, la relazione del laboratorio di videofotografia del R.I.S. sul confronto tra l’autocarro di M. G. B. e i mezzi immortalati dalle telecamere della Banca di Credito Cooperativo di Sorisole, della ditta DGM Mori, della ditta Polynt e dell’area di servizio Shell di Brembate il 26/11/2010.
I fotogrammi di quel video erano fotogrammi veri, (così avrebbe sostenuto nel 2016 il gip Raffaella Gaudino:

https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/16_dicembre_13/vere-immagini-furgone-archiviazione-il-capo-ris-la-querela-bossetti-bergamo-dc46c116-c110-11e6-ba45-25063c27d0aa.shtml

nell’udienza del 30 ottobre 2015, Lago aveva parlato di «esigenze di stampa» per spiegare la diffusione del video con più immagini di un furgone simile (anzi praticamente identico, diranno gli esperti) a quello di Bossetti, ripreso dalle telecamere sul territorio di Brembate Sopra, attorno alla palestra. Circostanza che aveva fatto arrabbiare la difesa del carpentiere e aveva portato più testate giornalistiche a titolare: «Video falso», o «tarocco». «Va osservato — scrive il gip Gaudino disponendo l’archiviazione chiesta dal pm — che i videogrammi corrispondono a immagini effettivamente riprese dagli apparecchi di sorveglianza. L’aver fatto realizzare e poi dare alla stampa per la diffusione un filmato con le predette immagini, montate in sequenza, non rappresenta, inoltre, una modalità idonea ad aumentare l’offensività della notizia già resa nota dell’arresto di Bossetti, per l’omicidio di Yara, sulla base di ben altre evidenze processuali».

(continua)

Ivana ha detto...

Ho già spiegato, molto brevemente, che cosa intendo per “verità storica”, per “verità matematica” e anche per “verità processuale”. E ritengo che non siano “fuori tema” la riflessione e le interpretazioni su che cos’è la verità nei diversi ambiti della conoscenza.
Se l’attacco e la sfida personale continueranno a prevalere, invece di prediligere una discussione rispettosa dei diversi punti di vista altrui, sarà inutile che mi si citi, perché persisterò nell’ignorare, come sto facendo, ogni sterile provocazione.
Sia che la verità matematica si trovi dentro di noi e sia indimenticabile (a-lethe), sia che si tratti, invece, di una costruzione umana, frutto della razionalità umana attraverso i secoli, come pensano i formalisti, di certo, una verità matematica dimostrata non divide le persone sane di mente tra: chi è favorevole e chi è contrario al teorema (cioè a una verità dimostrata). Per usare il solito semplicissimo esempio, non c’è divisione tra “favorevoli al teorema di Pitagora nella geometria euclidea” e “contrari al teorema di Pitagora nella geometria euclidea”! Insomma, ritengo che le verità matematiche dimostrate abbiano il grado della “non dubitabilità” riguardo alle certezze raggiunte e dichiarate.
La “ verità processuale” è una “verità del diritto”, una “verità di fede (giuridica)” in quanto, in base a ben precise leggi di riferimento, viene attribuito potere ai giudici di verificarla e di renderla vera, attraverso la sentenza seguendo le regole del diritto processuale.
In un tribunale, a determinare la “verità processuale” è la sentenza. I giudici, per legge (quindi, per convenzione) hanno ricevuto tale compito e la verità viene, appunto, demandata ai giudici che, quindi, fanno la verità. Il fatto stesso che, anche dopo una sentenza definitiva, ci possa essere ancora la divisione tra “innocentisti” e “colpevolisti”, rivela che la verità processuale non ha lo stesso grado di certezza della verità matematica. Insomma, un conto è determinare la verità legalistica, un altro è voler conoscere l’effettiva verità storica e la dinamica di quanto realmente accaduto.
Ecco che la “verità giuridica” non ha lo stesso grado di indubitabile certezza dei teoremi (cioè delle verità matematiche dimostrate)!
Il grado di certezza è sicuramente inferiore, perché la “verità processuale” non è indubitabille riguardo alle certezze raggiunte e dichiarate dai giudici.

(continua)

Ivana ha detto...

Però credo anche, come avevo già detto, che determinate affermazioni (quale per esempio questa : in una traccia mista non è possibile trovare il DNA nucleare di un soggetto senza il proprio corrispondente DNA mitocondriale) dovrebbero essere organicamente presentate e firmate, nella sede giudicante, da almeno un genetista e penso che, in qualsiasi documento presente negli atti processuali, i riferimenti alla letteratura scientifica (soprattutto se firmati soltanto da chi genetista non è) dovrebbero essere sempre precisi e specifici, dando modo ai giudici di poter giudicare davanti ad argomentazioni tutte ben specifiche e ben documentate.
Faccio un esempio: se viene citata una determinata pubblicazione scientifica che, però, si riferisce a un esperimento condotto con altre modalità, in condizioni di luogo e di tempo differenti dal caso specifico trattato in tribunale, ecco che tale citazione risulta, per i giudici, semplicemente non pertinente, perché non specifica.
A mio avviso, se, in tribunale, una delle parti contendenti rinuncia a confutare determinati risultati raggiunti dalla controparte, non ci si deve stupire troppo se l’assenza in aula di un effettivo contrasto tra i vari genetisti conduca a determinati risultati processuali.
Credo che l’osservare e il riflettere, in modo obiettivo (senza pregiudizi e senza flame ), su tutto l’iter processuale , con la consapevolezza che le nostre informazioni sono, comunque, frammentarie, incomplete e debbono districarsi tra notizie incerte (se non addirittura errate), potrebbero rivelare l’effettiva volontà da parte di ognuno/a di noi di cercare di avvicinarci alla conoscenza (non dimenticando che nel codice vigente è cambiato il rapporto tra perizia e consulenza nel processo penale, in aderenza al modello accusatorio, per cui è riconosciuto ampio spazio all’operatività della consulenza tecnica extra-peritale).

Antonello ha detto...

Anche in mala fede, perche' una cosa e' dimostrare che un cittadino e' un criminale perche' vive dove vive ed e' passato una sera andata e ritorno vicino ad una palestra a poca distanza da casa sua, un'altra cosa e' essere un ente istituzionale e, daccordo con altro ente istituzionale, comporre un video farlocco da dare ai media nel disperato e ridicolo "non intenzionale" instillare nell'opinione pubblica l'idea che quel camion, quella sera, usciva da ogni tombino, era su tutti gli autovelox della Municipale ed avrebbe fatto 200 volte benzina al distributore senza mai peraltro essere stato perfettamente identificato come quello dell'accusato, anzi alla fine in udienza aver dovuto rispondere che di camion in quel video non se ne fosse di fatto identificato nemmeno uno.

Voglio pensare che sia stata una leggerezza abbastanza grave piuttosto che una mancata genialita' scaduta in inopportunita', poi dici le fughe di notizie, questi gli componevano ed addirittura gli davano dei video, limitarsi a passargli le notizie insomma, per poi secretare le udienze, era una cosa di cui si doveva accusare la Difesa.

Meno male che Denti ha poi messo il dito nella vera e propria piaga provocandone le urla imbestialite con un'opportuno ditalino mentale, del resto come ben si sa dopo il peloso appunto gli e' stato chiesto se avesse o no la Laurea, come a voler dimostrare che una tale fine osservazione dovesse per normativa provenire almeno da un titolato.

Era insomma una vergogna essere stati sgamati da uno che aveva fatto la media, han dovuto perdere la causa ed ingurgitare la figura barbina per dimostrare che era un ingegnere, il che deve aver lenito le ferite e l'umiliazione.

Io sono sempre dell'idea che gli uffici istituzionali l'Accusa non deve manco vederli, semmai li devono utilizzare i Giudici, in quasi tutta Europa un'Accusa viene criticata se utilizza anche solo studi vicini alle istituzioni.

Zzzzzzzz........zzzzzzzz........zzzzzzzzz

Gilberto ha detto...

Non mi è mai capitato di assistere a una arrampicata sugli specchi così ardita e spericolata, perfino con la verità matematica si riesce a fare dell'alpinismo acrobatico su cascate di ghiaccio. Una performance degna di un free climbing senza corde e picchetti, solo con l'ausilio della logica apofantica. Il vero e il falso non matematicamente definiti, hanno una latitudine interpretativa (bontà sua) con margini di errore.

E per fortuna che c'è Ivana che ci istruisce così bene sulla verità, della quale lei è custode e mallevadrice.

Antonello ha detto...

@Ivana

Guarda che il fatto che tu non intenda rispondere a presunti e vaneggianti attacchi personali, a parte che interessare mi sembra a pochi, non obbliga nessun altro alla tua libera scelta e non evita di darsi molte volte la zappa sui piedi scrivendo castronerie.

Che quel camion fosse quello di Bossetti e' stato un teorema, pezzo per pezzo, smontato da Denti in udienza, visto che sei cosi' solerte riferendoti agli Atti cerca di trovare chi, come e quando quel camion possa essere stato identificato come quello di Bossetti e poi ne riparliamo di attacchi personali, "Verita' oggettiva" e ricerca della stessa.

E se te non hai identificato un camion, sembra tuttaltro, e lo hai inquadrato in tutti gli snodi di videosorveglianza presenti in un comprensorio cosa vorrebbe dimostrare?

Che hai la certezza possa essere stato quello di Bossetti? Anche con caratteristiche metriche ben diverse?

Che forse e' passato di li tre volte siccome le telecamere erano tre?

Poi, finalmente decidi ed ammetti che la Verita' Giudiziaria sia di grado inferiore alla Verita' Oggettiva, intesa come quella accaduta e che deve per forza esistere, complimenti, un passo avanti, ma due indietro poi sull'applicazione del meritevole concetto alla vicenda inerente il video.

Per favore, se eviti di rispondere, a parte che diventerebbe opportuno a questo punto credo io, ma sopratutto non ti protegge dalle risposte che le tue argomentazioni liberamente si guadagnano aldila' che le esponi tu o pinko pallo, che alle volte uno splendido silenzio e' anche una splendida Verita' Oggettiva.

Poi che rispondendo alle argomentazioni in maniera anche itonica e sbalordita sia attacco personale e' anche un po' pretestuoso e presuntoso sostenerlo, CHE SIA IN MAIUSCOLO OD IN NERETTO NON RENDE UNA VANITA' DI GRADO REALE.

Te lo dovrebbe dimostrare che solo chi ti conosce.personalmente potrebbe attaccarti in tale ottica, semmai stai tu confondendo le risposte anche aspre a tuoi concetti NON CONDIVISIBILI con presunti e presentuosi attacchi personali.

Ergo si risponde a quello che tu scrivi, non conoscendoti, perche' dovrebbe interessare conoscerti e rispondere alle tue argomentazioni con inflessioni personalistiche?

Ma da dove esce questa tua convinzione?

Ed e' anche scorretto semmai lanciare accuse senza identificare a chi dirette, e dover anche esporre dettagliatamente e conseguentemente le frasi "incriminate".

Se non fai cosi' e non rispondi a me sembra che continui a dare argomenti per contestare una tua qualche incoerenza (pretendere che non ti si citi e che si sia daccordo quindi, o taciti, su argomentazioni esposte da te in un blog aperto a tutti).

Spero di essere riuscito ad essere chiaro, no no, non mi aspetto che tu mi risponda, non ho nessuna presunzione, ed anzi ho gia' scritto che confrontandomi con te non ho trovato la lealta' che invece io pretendo per poter definire un confronto serio, e per lealta' intendo che arrivati al palese vorrei trovare ottiche convergenti semplicemente sulle oggettivita', se non la trovo pace, amen, me ne faccio una ragione e se non mi si cita ancor meglio, che soffro di non protagonismo.

Stefania ha detto...

Il problema è che ci sono persone che usano gli articoli di giornale e quello che non è agli atti quando fa comodo mentre dimenticano di elencare tante cose che magari agli atti (intendo le motivazioni delle sentenze) non si trovano e che sono state usate (eccome se sono state usate) sia durante i mesi precedenti i processi che durante. Da chi? Chi ha provveduto a rendere edotta l'opinione pubblica di varie cosucce che poi nelle sentenze non si trovano? A quale scopo?

E non mi si venga a dire in questo caso che i cattivoni sono i giornalisti perchè certe notizie sono uscite dalle Procure dove a quanto pare per desiderio di protagonismo, per corruzione oppure per mero pettegolezzo le cose che dovrebbero rimanere al loro interno invece escono.

E ce ne sono parecchie. Quindi sarebbe cosa buona e giusta riavvolgere il nastro ed elencare tutto quanto è uscito sino ad oggi specificando:

a - da dove è uscito;
b - se è stato dimostrato;
c - se era utile ai fini processuali;
d - se era utile a screditare l'imputato;
e - se era utile a screditare i di lui familiari;
f - se si è rivelato semplicemente come un dato "nullo".

Eppoi andiamo a discuterne seriamente e vediamo se queste sentenze sono da rispettarsi semplicemente perchè emesse dall'organo preposto oppure sono sentenze da rispettarsi perchè hanno condannato davvero utilizzando il principio cardine "in dubbio pro reo".

Stefania

Stefania ha detto...

Comincio io ... da dove? Ma dall'arresto di Massimo Bossetti, ovvio!

Arrivano le forze dell'Ordine ..... gazzelle come se piovesse! Lampeggianti ed un video con tanto di "scappa .... scappa!"

Ora rispondiamo alle domande!

A - Da dove è uscito: VIDEO DELLE FORZE DELL'ORDINE (Un'Istituzione, quindi ..)
B - E' stato dimostrato: Si, che si sono inventati una fuga impossibile!

C - Era utile ai fini processuali: Non direi, vista l'assoluta impossibilità di fuga;

D - Era utile a screditare l'imputato? Ma certo, tanti ci hanno creduto! Ho sentito e letto diverse fesserie a tal proposito! Uno fugge notoriamente da un'impalcatura lanciandosi nel vuoto!

E - Ha screditato i familiari? Direi ininfluente.

F - Si è rivelato un dato nullo? Ovvio ... non mi risulta appunto che Bossetti abbia tentato una fuga impossibile.

Stefania

Ivana ha detto...

Perché non leggete le motivazioni delle sentenze?
Io non cito alcuno/a di voi e mi esprimo in termini generali.
Non lancio accuse e mi è sufficiente che rimanga visibile tutto ciò che qui si scrive. Chi leggerà, si formerà una propria opinione.
Se aveste letto le motivazioni della sentenza di secondo grado vi sareste accorti ANCHE del come è stato preso in considerazione quanto immortalato dalle telecamere e quali siano stati ritenuti (dalla Corte giudicante) gli errori del consulente della difesa Denti.



Gilberto, scavare nell'archeologia linguistica delle parole e giungere a un'interpretazione da me condivisa, non vuol dire "arrampicarsi sugli specchi", ma vuol dire cercare di seguire ciò che, semplicemente, si ritiene "sensato".

Stefania ha detto...

Passiamo ad ALFANO ANGELINO ed al suo proclama "Abbiamo arrestato l'assassino di Yara Gambirasio!"

A - Da dove è uscito? Da un Ministro! Da un uomo di Stato che ha diffamato perchè un arrestato (per il quale manco è stato convalidato ancora l'arresto e non ha affrontato NESSUN TIPO DI PROCESSO) è un innocente!

B - E' stato dimostrato? Si' secondo la Legge italiana, al di là di ogni ragionevole dubbio MA DOPO e quindi torniamo al punto sopra. All'epoca non era dimostrato proprio un bel niente!

C - Era utile ai fini processuali? No! Se si vuole un processo equo no! Ma se si vuole condizionare un processo oppure piu' processi è UTILISSIMO! Ma questo, le persone per bene non lo fanno, vero?

D - Era utile a screditare l'imputato? Eccome se lo era! Se pensiamo all'epoca neppure era imputato, appunto!

E - Ha screditato i familiari? Eccome se li ha screditati! Immaginate il mattino dopo i figli di Bossetti Massimo a scuola! Il loro babbo era l'assassino di Yara Gambirasio! QUESTA COSA E' MOLTO GRAVE A MIO AVVISO. Secondo voi?

F - Si è rivelato un dato nullo? In un Paese dove un ministro è corretto e dove lo è anche chi ha indagato dovrebbe essere ininfluente. Ma in un Paese dove un ministro si permette simili uscite sicuramente confortato da chi lo ha preventivamente avvisato avendo la certezza si trattasse del sicuro assassino non lo è affatto. Questi sono i personaggi che hanno investigato e verso i quali dovremmo nutrire rispetto e che invece mi fanno solo una gran paura.

Stefania

Stefania ha detto...

Chi vuole proseguire con la notizia data alla stampa della vendita di una cornice su Subito.it e sulla frequentazione di centri di abbronzatura?

Queste cose le ha diffuse il gruppo di lavoro dell'indagine con a capo Cyrano Ruggeri! Ricordiamocelo!

Stefania

Biologo ha detto...

Purtroppo non c'è molto da fare per aiutare chi non arriva a capire il senso meno superficiale di certe cose.

Il giorno che qualche tecnico dei Carabinieri prenderà dei fotogrammi in cui si vede il mezzo di trasporto del marito di Ivana o del marito del GIP passare davanti a diverse telecamere e li assemblerà in una sequenza distribuita ai giornalisti come prova del predatore a "caccia" allora, forse, qualcuno si renderà conto dell'assurdità di quel filmato del caso Gambirasio...

E vi rendete conto o no che Brembate di Sopra è costituita al massimo da 4 o 5 strade principali? Tutte le persone passate per Brembate quella sera sono comparse in almeno una di quelle telecamere in cui sarebbe comparso anche Bossetti (via Locatelli, via Rampinelli, via Caduti e Dispersi). Tutte.

Vi rendete conto o no che da Brembate di Sopra per andare a Piana di Mapello, luogo in cui Bossetti tornava a casa sua ogni sera, la strada è solo una, quella via Caduti e Dispersi della telecamera Polynt che poi continua per via Lesina?

L'unica strada alternativa, via IV Novembre, sarebbe una scelta totalmente assurda: ti trovi a Brembate di Sopra, puoi prendere via Caduti e Dispersi per via Lesina e arrivare a casa ma no, vai a nord, imbocchi via IV Novembre verso ovest, finisci a Prezzate poi Ambivere, e poi torni di nuovo verso sud a Mapello, per immetterti sulla strada in cui potevi giungere naturalmente passando per via Caduti e Dispersi.

Le sciocchezze che si sono lette e sentite in giro sulla "prova" del furgone dimostrano che 99 persone su 100, giudici compresi, non si sono prese nemmeno il tempo per farsi un'idea chiara della collocazione dei vari luoghi della vicenda.

Stefania ha detto...

Bravo Biologo! Ora prova con il filmato del furgone a rispondere alle domande A/F che ho sopra elencato. Forse cosi' anche le anime belle che continuano a difendere quel filmato si potranno rendere conto.

Stefania

Ivana ha detto...

Credo che nessuno, qui, abbia difeso la preparazione e la diffusione di quel filmato.
Avevo scritto di ritenere la preparazione e la diffusione di quel filmato dissonante dal mio vissuto professionale.
Riguardo all’identificazione dell’autocarro di M.G. B. ho potuto soltanto constatare che il giudizio di identificazione “probabile” del RIS, è stato modificato in giudizio di “identificazione ragionevolmente certa” dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Bergamo e confermato dai giudici dalla Suprema Corte di Cassazione, dopo che hanno voluto mettere in relazione l’identificazione “probabile” con determinate intercettazioni ambientali.
E ho già spiegato qual è l'idea che condivido riguardo alla “verità processuale”.

MAGNONE ha detto...

@Stefania @ Biologo
Concordo con quanto dite. E poi, come aveva già detto Anonimo, lamsola idea di mettere insieme un filmato ad uso zuccherino pro stampa, mi fa venire il latte ai cosidetti e comprendo che questa giustizia, come tutti i servizi resi al cittadino utente tassato pagante, è scarsa per non dire pessima. Cavolo me ne frega degli atti? Per qualcuno sarà una commedia teatrale mentre per uno è una TRAGEDIA.
MAGNONE

Vanna ha detto...

Mah, io credevo che la Verità fosse una, scopro invece che di verità ce ne sono tre.
Quale delle tre è la VERITA?
Quella che fa comodo è ovvio, quindi è una verità bugiarda: l'ossimoro del sofista.
Scopro ancora che ci si fa passare per ignoranti e ci si giudica digiuni di letture processuali.

Quando non si sa cosa replicare tra montagne di parole inutili, si diventa sofisti:3 verità, addirittura,
si è ignoranti.

zzz... zzz...
spruzz...spruzz...

Vanna ha detto...

La cultura...è un'altra cosa dall'uso di paroline buttate lì tipo " archeologia linguistica".
Forse l'esperta conosce la lingua ariana e i miti del Mahabarata e del Ramayana.
O magari il Dumézil e il viaggio della lingua ariana da parte degli Indoeuropei che4, è chiaro con caso Bossetti c'entrano e come!
Il caso MGB c'entra sempre, è il simbolo della quintessenza delle verità.

zzz...zzz...
Spruzz.

Vanna ha detto...

Condivido Stefania, Antonello, e pure Biologo (che però non ha risposto alla mia domanda).

antrag ha detto...

Soliti commenti contorti di Ivana, oltre che errati.
Un teorema potrebbe superare la prova in geometria euclidea e potrebbe non superarla nella matematica intuizionista … e questo basta, cara Ivana, a stabilire che anche la verità matematica può essere definita con varie sfaccettature. Tra le costruzioni che ammetto ci sono solo cerchi e rette oppure curve quadratrici e goniometri?

Antonello ha detto...

"...Se aveste letto le motivazioni della sentenza di secondo grado vi sareste accorti ANCHE del come è stato preso in considerazione quanto immortalato dalle telecamere e quali siano stati ritenuti (dalla Corte giudicante) gli errori del consulente della difesa Denti...."

A parte il disagio dei periti e della stessa Corte alle cintrodomande di Denti, ma che i suoi siano errori lo dice la Corte, mica Dio, o capisci la differenza o puoi continuare all'infinito ad andare nelle Aule anziche' in Chiesa, o presumere condivisioni in chi legge che non otterrai mai.

Non e' come quando da ragazzini si metteva il fogliettino alla schiena del compagno/a, con su scritto "Scemo chi legge" e nemmeno "Scemo chi scrive", la questione e' leggermente e meno male piu' complicata.

Evidentemente urgono chiarimenti mentali su cosa possa essere soggettivo ed espresso su una sentenza piuttosto che su questo blog, il "libero convincimento", per me, insindacabilmente rappresenta esclusivamente un parere, come un altro raccontato al bar, SE NON SOSTENUTO da motivazioni piu' che VALIDE ed OGGETTIVE.

Altrimenti la sola differenza e' il contesto in cui si profilano e si esprimono "liberi convincimenti", puoi pensare che il cielo sia rosso a pallini verdi anche da Presidente della Repubblica, come da Giudice, o da netturbino, da laureato come da titolare di licenzia media, non cambia Ivana una beneamata mazza, il cielo rimane azzurro, bianco a nuvolame ed a volte proprio blu agli occhi umani.

Sono pareri, opinioni, assunti soggettivi, altrimenti non si chiamerebbe e non ci sarebbe manco il bisogno mi sembra palese di definirli ed avere "liberi convincimenti".

Spero che i lessicali abbiano ancora un senso, la situazione insomma cambia a seconda del contesto, perche' se il libero convincimento e' di un Giudice e'ancora piu' grave comporti l'ergastolo senza dati oggettivi a sostenerlo, ma le affermazioni e le loro credibilita' non cambiano a seconda di chi le esprime, ma da cosa esprime, e partendo da quali criteri li esprime.

Che un Giudice, e quindi soggettiva sentenza, abbia quindi il libero convincimento che B. sia colpevole puo' benissimo essere, ma questo non dovrebbe influire sul suo dovere di andare in oggettivo a dimostrare cio' di cui e' convinto liberamente, soggettivamnete, per poter sentenziare cio' che pensa in nome di un intero popolo, altrimenti coerenza vuole che sentenzi a nome suo e se ne prenda la sacrosanta e matura responsabilita' personale.

E questa ovvieta' viene spesso dimenticata e ridimensionata dalla moda sempre piu' invereconda del "io non rappresento la legge", "io sono la legge", assunto abbastanza ridicolo se affermato, nei fatti e non solo nelle parole, da parte di chiunque sia titolare di incarichi pubblici istituzionali.

Poi ci sono i dati, le sentenze, i liberi convincimenti ed i pareri che pur essendo soggettivi, cioe' provenienti da soggetti qualsiasi, in qualunque contesto siano espressi, fondano realmente una libera convinzione a partire dal perseguire la massima oggettivita' che un puzzle rinvenuto puo' dar modo di ottenere.

E nei fatti e nelle parole, cioe' se un dato ti dicesse in maniera oggettiva che Yara quella sera, ad esempio, fosse uscita dalla porta d'emergenza, un parere insignificante e non credibile ne verosimile ti puo' dire che invece si e' convinti che sia uscita dalla porta principale, lo puo' dire? Certo, puo' anche avere il libero convincimento che sia uscita dai tubi di aereazione per quanto mi riguarda, ma che questo possa essere assunto a libero convincimento fondato oggettivamente ci passa il mare.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Ma se oggettivamente viene dimostrato che Yara potesse essere uscita dalla porta d'emergenza ed un netturbino, come un Giudice od un Presidente della Repubblica si dice oggettivamente e liberamente convinto di questo fatto allora saremmo davanti ad un opinione fondata su basi solide oggettive, aldila' di chi e di dove le affermerebbe, ma non credo che queste cose debbano dirtele gli altri, e' abbastanza sospetto che possa essere cosi'.

Quindi questo richiamare le sentenze come fossero oro colato a me sembra, non solo una confessione che contraddice quanto dicevi sui diversi gradi di Verita Giudiziaria ed Oggettivamemte accaduta, ma offende anche l'intelligenza dei lettori evidentemente semmai desiderosi di avere limpidezza fra dati oggettivi e liberi convincimenti privi di dati oggettivi.

Tanto per essere piu' chiari, lo stesso parere dell'allora accusato, che si e' sempre dichiarato innocente, e' da sempre stato considerato un'ininfluente opinione aldila' di quanto dicesse e della controprova che chiedesse a conferma di quanto affermava, e quindi per quale ragione io non posso considerare ininfluenti opinioni anche quelle dei 39 giudici e P.m. compresa quando sono gli stessi che sono fuggiti a gambe levate dalle oggettive congroprove?

Cosa discerne un libero convincimento da una teoria dimostrata oggettivamente (e dimostrare non so in Congo, ma in Italia e' un'attivita' obbligatoria di chi Accusa e sentenzia, non di chi si difende)?

Forse le basi oggettive che sostengono una ricostruzione, una sentenza, un'accusa od una condanna?

E qui dove sono i dati oggettivi che sotengono una ricostruzione che non puo' esserci?

Forse ci sono dei dati oggettivi in sentenza che sotengono un'ora ed un giorno precisi?

Non sembra, almeno qui la Cattanro si e' tirata indietro, non sa dire con precisione ne ora e ne giorno, ma allora?

Allora esistono forse dati oggettivi su un'arma utilizzata e su una sequenza di colpi ricevuti dal corpo di Yara?

No, manco quelli, allora sappiamo forse in maniera oggettiva in sentenza da quale porta di grazia Yara sia quella sera uscita?

No, non ci sono dati oggettivi, F.F. stesso non si ricorda di aver sentito il rumore della porta principale alle sue spalle, segno che Yara era uscita di li, ed inoltre Yara potrebbe essere realmente uscita di li per poi essere rientrata ed uscita dall'altra parte, e Via Morlotti manco averla vista.

Eppure il libero convincimento del P.m. afferma, nelle sentenze che ami citare, che Yara sarebbe uscita dalla porta principale (giudicando i cani evidentemente burloni) per poi essere salita sul camion di B. liberamente in Via Morlotti, lei descritta fino a quel momento come una ragazza che mai sarebbe salita sul mezzo di uno sconosciuto.

Da dove deduce questa pura ipotesi e ricostruzione la P.m.? Ed i Giudici che lXhanno sentenziata avallandola?

Non si sa, non ci sono dati oggettivi che cosi' possa essere, sono solo induzioni, mentre la porta e la strada impegnate da Yara quella sera possono prescindere addirittura in realta' da dove fosse o non fosse B., ma sono cose palesi, pacchiano anche ricordarle, lapalissiane.

Quindi COSA RICONDUCE OGGETTIVAMENTE, si diceva, una microtraccia di Straordinatio Ottimo Dna, rinvenuto a tre mesi di esposizione a qualsiasi contaminazione ed intemperia, ALLA PRESUNTA SCENA E MOMENTO DELLA AGGRESSIONE?

Nulla, non ci sono elementi oggettivi a sostegno di cio', tutti i tecnici e periti possono semmai, con le riserve dell'assenza del Mitocondriale, affermare che li c'e' un Dna ma hanno anche detto che loro non possono dire quanfo e come quel Dna e' stato depositato, e vorrei vedere.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Quindi ed anzi il fatto che quella microtraccia si presenti Straordinaria ed Ottima a tre mesi dai presunti fatti dati come accaduti li in quel campo, la riconduce, secondo piu' titolati luminari anche citati nei ricorsi ma dimenticati e disconosciuti dai geniali, piu' vicina al rinvenimento del corpo che non ai tre mesi prima durante l'aggressione come il libero convincimento presume e sentenzia.

Quindi poi ci sono anche numerosi dubbi su un dna Nucleare mancante, incredibilmente contro la stessa natura, di Dna Mitocondriale, mentre si certifica pure la presenza di un terzo Dna Mitocondriale sconosciuto e mai ricercato.

Non solo ma in sentenza si elencano e si disconoscono allegramente altri Dna rinvenuti sul corpo di Yara di quantita anche 7/8 volte maggiori e di consistenza, posizione e metodo di deposito tutti ancora da spiegare e mai manco ricercati.

Oggettivita' ne hai vista tu? Si? Mah, lo vuoi dire ai lettori ben chiaro che tu vedi liberi convincimenti fondati su oggettivita', e dillo, scrivilo, chi te lo vieta?

Io no, non condivido, non ci sono basi oggettive che ineludibilemnte a parere mio riconducano quella Straordinaria ed Ottima microtraccia di Ignoto1, rinvenuta a tre mesi fi distanza dai presunti fatti, alla scena ed al.momento della presunta aggresione.

Ergo se non c'e' oggettivita', domanda:
stiamo parlando di liberi convincimenti soggettivi, che puo' avere un netturbino come un Presidente della Repubblica od un Giudice o di liberi convincikenti fondati, verosimili e credibili?

Ed eventualmente cosa cambia? Solo il contensto se il libero convincimento e' di un Giudice, ma questo non puo' trasformare un libero convincimento in qualcosa di verosimile, oggettivo e credibile, e' offensivo solo pensarlo.

Secondo te si? Benissimo, dunque fatti processare te secondo quei criteri li se li condividi e se secondo te sarebbero infallibili, io non credo e desidererei che fossero sentenze prese in nome di chi le pronuncia e non del popolo italiano comprensivo anche di me.

In fondo che ti costa?

Hai voluto fare la splendida e sentenziare il tuo libero convincimento e rifiutando pure le controprove?

Benissimo, quindi ti costera' nulla firmare e controfirmare tu il tuo libero convincimento rispondendone in prima persona e senza scomodare liberi popoli.

Questo ai lettori glielo vuoi dire o non glielo vuoi dire aldila' di equilibrismi su cosa possa essere la verita' in Filosofia, o vuoi che sappiano ed abbiano solo liberi convincimenti soggettivi?

Anonimo ha detto...


@ Ivana:

Tu puoi cianciare quanto vuoi di differenti verità. Lo sappiamo che quella processuale non è quella 'vera', s'era capito.

Ma il punto è quel che ha detto biologo. Se un giorno ti accusassero di omicidio e ti mandassero per UN ANNO INTERO su tutte le TV dicendo che 'quella è la macchina della mostra che ha ucciso il piccolo angioletto dopo averlo aspettato girando per la via'. E poi si scopre che quella era la tua macchina che è passata lì, è stata inquadrata da 3 telecamere e ha fatto un giro solo, ma quelli hanno preso la TUA e tutte le altre macchine che gli somigliano e poi ci hanno fatto il VIDEOCLIP e come ha detto la stessa Ruggeri, poi hanno 'stampato sopra un bel LOGO DEI RIS' e lo hanno fatto vedere, allora TU cosa ne penseresti?


Ecco il filmato smontato pezzo per pezzo secondo ANONYMOUS:

https://www.youtube.com/watch?v=1BFdZgp971Q

Ecco il racconto della difesa che sgama il col. Lago, altro che palle:


Salvagni: "Ricorda se la traccia (Silvia) Brena fosse visibile a occhio nudo
Staiti: "C' era una alone" (e l'espressione del volto si incupisce)
-Salvagni: "Avete fatto una indagine su quel fluido biologico che era sulla manica?".
-(Silenzio).
-Salvagni: "Fatta o no?".
-Gentile: "Non mi risulta sia stata fatta" (brusio).
-Salvagni: "E perché?".
-Gentile: "Perché… gli esami sono distruttivi…. E prima non era stata fatta".
Salvagni: "Ma scusate, avevate una traccia di una persona nota, era in una quantità che definite copiosa, e non verificate con gli esami del caso di che fluido corporeo si tratti?".
Staiti: "Non aveva cromaticità".
-Salvagni: "Non è curioso non aver fatto questi test?".
- Staiti (seccato): "Non si fanno tutti i test su tutti i reperti!".
- Salvagni: "Su quello forse sì, che dice?".
-Staiti: "E' la mia risposta".

- «Colonnello Lago, abbiamo visto questo video proiettato migliaia di volte. Perché se adesso lei ci dice che solo uno di questi furgoni è stato effettivamente identificato come quello di Bossetti?».
- «Perché dice questo, avvocato?».
- «Perché, colonnello, sommare un fotogramma con il furgone di Bossetti con un altro fotogramma di un altro furgone è come sommare pere e banane!».
- «Questo video è stato concordato con la procura a fronte di pressanti e numerose richieste di chiarimenti della circostanza che era emersa».
- «Cosa vuol dire colonnello?»
- «È stato fatto per esigenze di comunicazione. È stato dato alla stampa».

La risposta di Lago mi lascia di stucco. Pensateci per un attimo. Giampietro Lago, il superpoliziotto, il comandante del Ris, l’uomo che dopo Luciano Garofalo è diventato il numero uno di tutte le indagini scientifiche coordinate dai carabinieri in Italia, sta dicendo che una delle immagini più suggestive di questo processo è stata assemblata dai suoi uffici non per dimostrare una tesi, o per documentare una verità, ma per condizionare i media con elementi di cui già si conosceva la non autenticità. Incredibile. (dall'articolo di Luca Telese).

dovresti agganciarlo all'evento "on etilometro" :P
On Jun 19, 2014, at 15:14 , Alessandro Scarafile wrote:
Stiamo lavorando anche al modulo DNA?

Inviato: martedì 17 giugno 2014 12:20
A: staff@hackingteam.com
Oggetto: Diamoci una pacca sulla spalla I ROS ci hanno da poco contattato ringraziandoci per il prezioso contributo dato da HT e da RCS per la buona riuscita di una loro operazione.Chiunque abbia visto un TG ieri sera dovrebbe sapere di cosa parlo ;)

On Jun 17, 2014, at 12:39 PM, Massimo Chiodini wrote:
sorry io non ho visto il tg. Che e’ successo…?

Quindi qual’e’ la "backdoor del mese” attuale? :)

Il caso Yara e’ stato risolto, Massimo.
David Vincenzetti
CEO
wikileaks.org/hackingteam/emails/emailid/68332

MAGNONE ha detto...

sarà un fake? Ne sapete qualcosa? Certo che se fosse vero.....!!!! 27000 volte la doppia verità. Mi sembra pazzesco.
http://m.civonline.it/articolo/errori-giudiziari-ventisettemila-persone-finite-carcere-ingiustamente?fbclid=IwAR2Lk2wPv9oooI5BSofu4SqXh_iy4YHqukD5H4or_ibZV0b8olclfEc6SqI

Magnone

Anonimo ha detto...

Serve altro?

Penso di no. Perché io non ho né l'abitudine a parlare molto, né quella di sentire gente come le Tre Comari a contare balle e a sbeffeggiare chi non crede all'Ordalia degli ermellini.

Fatti concreti di cui sopra:

1) Silvia Brena non è stata nemmeno analizzata nel dettaglio, tante attenzioni su ignoto1 e nessuna per tutto il resto

2) il filmato è una cosa che senza il bollino dei RIS sopra sarebbe stata condannata per 'calunnia' altro che 'esigenze di comunicazione'

3) il ruolo di H.T. non è stato mai chiarito eppure loro hanno i complimenti dei ROS.

E ci sono anche dei buffoni che dicono che H.T. non è altro che la solita combriccola di nerd che si vantano di chissà che. Talmente 'normale' come combriccola, che wikileaks ha pubblicato 400 GB con 1 mln di mail su di loro, normalissimo eh? Quale moccioso 13enne appassionato di computer non si trova su wikileaks?

E il bello è che le Tre Comari, che probabilmente sono qui solo perché vogliono far causa a qualche pollo che le insulta direttamente (almeno spero che siano qui per questo), dovrebbero essere per prime le garanti del rispetto dei diritti nei processi.

Ps: a proposito: Giorgio Portera l'esame del DNA l'ha contrastato quando era consulente dei Gambirasio e l'ha chiesto e ottenuto quando è diventato consulente del Tizzani. Bel modo di cambiare idea sull'utilità delle controanalisi.

Ivana ha detto...

Ho parlato chiaramente di "teorema" = verità dimostrata e ho citato chiaramente l'esempio del teorema di Pitagora nella geometria euclidea.
In altre geometrie ci sono, in ognuna, altri "teoremi"!!! Insomma, rimane il fatto che un "teorema" è una verità dimostrata nella teoria in cui è stato effettivamente dimostrato.



Non ho parlato di "diversi gradi di Verita Giudiziaria"! Ho detto che mentre possiamo giudicare indubitabile la verità matematica, la "verità giudiziaria" è una "verità di fede" e non ha, quindi, lo stesso grado di certezza della verità matematica perché la "verità giudiziaria" NON è indubitabile!


Stefania ha detto...

Ed allora la mosca oggi ha scoperto l'acqua calda e viene anche a dircelo .... zzzzzz .... zzzzz ....

Non è indubitabile? Ovvero? Possiamo nutrire dubbi! Che grazia e quale concessione!

ZZZZZ .... zzzzz ..... zzzz ....

Intanto è uscita oggi una notizia che dovrebbe farci capire tante cose.

Chi la trova?

Stefania


antrag ha detto...

@Ivana i tuoi commenti sono tautologici. Verità scontate di cui vai fiera. Ok. Se ti accontenti.

"Ho detto che mentre possiamo giudicare indubitabile la verità matematica".

Questa frase, Ivana, mostra il limite del pensiero che hai espresso. Mezzo assioma, una regola d'inferenza elementare portano forse a teoremi che non rappresentano nulla di utile.

Decidere invece a quali assiomi fare riferimento e quali regole d'inferenza applicare per ottenere risultati coerenti quindi utili e sfruttabili è un'altra cosa molto diversa, su cui fai silenzio.


Ricordati di fornirmi il recapito mail, se pubblico come le sue affermazioni, del mitico Professore che ti ho chiesto eh!

antrag ha detto...

Che notizia, Stefania?

Stefania ha detto...

Ricordate l'incontro da Cyrano (la Ruggeri) e Salvini che è il Ministro degli Interni. Lei lo incontro' e disse "non tutti i Magistrati sono di sinistra". Io vorrei sperare ce ne fossero tanti di corretti mi frega nulla se di destra o di sinistra perchè la GIUSTIZIA dovrebbe essere unica e questo è quel che conta o che dovrebbe contare.

In ogni caso, probabilmente, la Dottoressa con il naso importante deve aver detto a Salvini qualcosa del tipo "Piacere, io sono la Dottoressa che durante il tempo libero pratica Judo (o Karatè, poco importa) ed ho seguito il caso GAMBIRASIO.

Mi domandavo il perchè di quell'incontro. Ora lo ho compreso. Probabilmente un contatto (peraltro cercato dalla PM e non da Salvini) che oggi ha tutt'altro significato ai miei occhi.

Si sono incontrati (agli occhi di chi deve giustificare le sentenze del processo Bossetti e le indagini fatte da cotanta PM) ..... per dirsi chissà cosa. In realtà non si sono probabilmente detti niente perchè si è trattato di ben poca cosa ma necessaria per creare il fatto.

Ora trovate la notizia e tutto sarà chiaro.

(In un camerino si puo' provare un vestito o fare sesso. Se si passa da un quartiere lo si puo' fare perchè è il proprio quartiere oppure perchè si stanno predando ragazzine).

Sono stomacata.

Stefania

Anonimo ha detto...

Questa storia che ogni volta che si discute sulla validità della sentenza c'é gente che dice 'leggiti la sentenza' mi fa semplicemente ridere.

E' la stessa mendacia intellettuale di chi, a chi dubita degli attentati dell'11/9, risponde 'leggiti i risultati della Commissione e il rapporto del NIST'.

Come no. E' proprio perché li abbiamo letti e NON ci fidiamo di quel che dicono. Pensate un pò, cascano 3 grattacieli tutti lo stesso giorno, mai successo prima per nessuna causa, a parte qualche terremoto, e cosa fanno gli amerikani? svendono i rottami persino in Cina, pur di sbarazzarsene il prima possibile. E omettono di ritrovare la metà delle scatole nere degli aerei, misteriosamente disperse non si sa dove.

Però ci dobbiamo fidare, eh.

La ricostruzione di come il vice Dick Chaney NON autorizzò l'abbattimento dell'aereo diretto al Pentagono malgrado sapesse che arrivava, è ridicola, hanno stravolto tutto l'orario descritto invece dai testimoni facendo finta che Chaney avesse autorizzato l'abbattimento del solo United 93, quando NON aveva autorizzato nemmeno quello del precedente volo diretto al Pentagono, come risulta dai testimoni.

Vedete voi se questo vi ricorda qualcosa.

Leggiti il rapporto della Commissione 9/11.

Leggiti le sentenze di condanna a Bossetti.

Come se le balle, solo perché istituzionalizzate, fossero meno balle.

CALUNNIA CALUNNIA, qualcosa resterà (Goebbels).


antrag ha detto...

Non c'erano altri mezzi, meno disastrosi, per ottenere esattamente ciò che sarebbe stato ottenuto dagli attentati dell'11/9/2001?

Qui no invece.
Per chiudere il caso bisognava mettere qualcuno in carcere all'ergastolo. Che sarebbe potuto essere anche il colpevole vero.


Poi l'abitudine di alcune che chiamano a sostegno delle sentenze la lettura delle sentenze stesse è davvero ridicola perché a-critica, autoreferenziale, circolare.

MAGNONE ha detto...

Come se di sentenze con motivazioni SBALLATE non ne avessimo mai viste!!! Da GIROLIMONI in poi. Ieri ho letto la notizia che ben 27000 sono le persone finite INGIUSTAMENTE in carcere per sentenze errate dal 1990 ad oggi. Alla faccia del NON discuterle!!!!! Tornando al caso YARA / BOSSETTI: la prima cosa che m'ha dato fastidio è stata la modalità dell'arresto e l'aver visto Bossetti ammanettato con le mani dietro la schiena, come si faceva con i condannati a morte. Seconda cosa la mancata concessione della presenza dei media al processo. Per il resto credo sia chiara la mia posizione e concordo con quanto già detto da Stefania,Anonimo, Antonello, Antrag e Biologico. Chi vivrà vedrà.
MAGNONE

Vanna ha detto...

"Anonimo antrag ha detto...
Non c'erano altri mezzi, meno disastrosi, per ottenere esattamente ciò che sarebbe stato ottenuto dagli attentati dell'11/9/2001?
Qui no invece.
Per chiudere il caso bisognava mettere qualcuno in carcere all'ergastolo. Che sarebbe potuto essere anche il colpevole vero."
Secondo me.
Il crollo delle due torri fu il pretesto per andare in Iraq, le due torri a pieno carico potevano accogliere 50000 persone ognuna.
Quella mattina, complessivamente, erano in "pochi" morirono meno di 4000 persone e già questo dato numerico è strano.

Il caso Bossetti doveva nascondere qualcosa di aberrante, da non scoprire, che doveva passare come un tentativo di stupro su adolescente da parte di un tipo dalla vita normale ma figlio di...
Tutta la narrazione è stato l'alibi per condannarlo a vita.

Ma guarda antrag che la fine delle due torri e la fine delle famiglie Arzuffi-Bossetti-Comi- hanno qualcosa in comune: il potere non si ferma davanti a nulla per affermarsi come tale ed impedire che la Verità venga fuori ovvero: il potere ha delle verità da nascondere, e non si ferma davanti agli innocenti.
La Storia ne è piena zeppa, da sempre.
Quale verità sull'abbattimento dell'aereo su Ustica?
E le bombe nelle piazze? Nelle gallerie? Nelle stazioni?
E la morte di Pasolini e della sua arte?

Stefania ha detto...

https://www.tgcom24.mediaset.it/politica/fondi-lega-salvini-centemero-indagato-niente-da-cercare-_3179732-201802a.shtml

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https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13409044/lega-indagato-tesoriere-giulio-centemero-finanziamento-illecito-matteo-salvini-nulla-da-cercare-ognuno-faccia-suo-lavoro.html

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http://www.ilgiornale.it/news/politica/pure-nuovo-carroccio-finisce-sotto-inchiesta-matteo-nulla-1614584.html

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Stefania

Antonello ha detto...

@Disserzioni cifrate su verita' di tipo conveniente e messaggi di controspionaggio di livello avanzato.

Per cortesia ora non facciamo che vado a cambiare l'oggettivita' dei dati od i dati stessi per credere di poter poi finalmente sventolare verita' oggettive convenienti, da ritenere e poter finalmente difendere come credibili pilotando la liberta' poi di soggetti e popoli.

Perche' altrimenti non si vuole capire, ergo mollate il colpo, che non solo al microscopio vi si vede lontano un miglio.

@HT ed aziende affiliate

Inutile che cercate con RCS le stronzate che forse dovete cercare in casa vostra e nel vostro cervello, che state impestando mezzo mondo con le illiberalita' degli utilizzi su chi rifiuta di allinearsi ai vostri, rispettosi (perche' istituzionali) ma a volte stucchevoli, "Liberi convincimenti".

Creare ed utilizzare qualcosa che va a ledere i dati sensibili di milioni di persone e' di per se illegale, anche se poi utilizzato da altri fatturieri e fattucchieri, perche' non basta il "libero" commercio a giustificare certe vendite (veggasi droga?).

Quindi se, per cortesia, la finite di intercettare solo alcuni dei cellulari di utenti di questo blog ed altri no, fate, non solo immenso piacere all'Equita', ma probabilmente levereste il velo sulle vostre presunzioni accettando finalmente di uscire, alla vostra matura eta', dagli asili.

Ergo se uno si esprime con idee proprie in un blog pubblico esercita una liberta' costituzionale che parla di "Libero pensiero", anche se afferma di non condividere "liberi convincimenti" travestiti e togati come istituzionali, ma sopratutto si dimostra cittadino e persona leale ai Prinicipi Fondanti Costituzionali, a differenza di chi magari potrebbe furbescamente affermare di essere convenientemente non dissidente ed allineato/a ma di fatto avere ipoteticamente la casa piena di Bazuka in attesa di rivoluzionare agitando sistemi e mezzi non democratici.

Sembra ridicolo anche solo segnalare queste differenze, alla fine molto palesi, ma sembra fondamentale in questa storia la differenza fra cio' che appare ed e' scontato e cio' che appare ed e' ovvio, cosa capisce insomma chi, e non in quale modo, investiga e spia determina induttivamnete poi quale sarebbe la Verita', delle tre illuminate, e cosa sarebbe accaduto in maniera bifilare e bipolare.

Quindi, in attesa che qualche politico di eccelsa cultura costituzionale persegua tutto cio' che mina pesantemente la liberta' e la serenita', e non solo la sicurezza, dei cittadini, facciamo che se si becca un solo software a spiare senza legittimita' lo si sputtana e si chiede tutti i danni.

Vedrai che certi fatturati diminuiscono a vista d'occhio, e certe mosche volerebbero di meno laddove si vola esclusivamente "Controvento".

Sentitamente grati ai vostri psiconanalisti che vi spiegheranno.

Se poi volete sapere qualcosa delle persone e' anche una cattiva abitudine non andare a vedere e chiedere proprio alle persone, e' una mancanza di lealta' e coraggio abbastanza pesante ed oramai vistosa.

@Tre Comari

A Mosca Cieca si giocava da bambini, ma ce lo si diceva prima lealmente.

@A chi segue la corrente

Non vi azzardate dopo a seguire le correnti di "Libero Prnsiero" opposte senza prima fare l'umiliante mea culpa sulle ambigue correnti che seguivate prima.

@Straordinario Ottimo Dna

Vuoi per cortesia spiegare a questi luminari CHI ti deposita, QUANDO ed IN QUALE CIRCOSTANZA, ED A QUALE FINE ti depositi, anche se artificiosamente composto, aldila' di chi puo' essere poi il tuo innocente, in quanto tale, proprietario?

Grazie.

Antonello ha detto...

A proposito di HT e di Verita' docukentate e' di oggi la nomina e dedica della copertina di Time ai giornalisti che hanno pagato con la vita la loro onesta' e passione professionale.

https://www.google.it/amp/s/www.corriere.it/esteri/18_dicembre_11/time-khashoggi-altri-giornalisti-sono-persone-2018-guardiani-e09ebbaa-fd46-11e8-84b7-ff9bf5ee4344_amp.html

Guardiani della Verita', intesa come unica e non Unica e Divisibile od Intepretabile.

Nelle religioni insomma, tutto meno che razionali, esiste una Verita' divisa in Padre, Figlio e Spitito Santo, la Verita' invero e' qualcosa di piu' materiale dell'immateriale fede e filosofia, ed alle volte sempre piu' spesso costa la vita documentarla.

Veggasi Khassogi, su cui si stanno moltiplicando gli articoli che ne riconducono la titolarita' del suo omicidio anche alla collaborazione con HT tramite il software Rcs, ma non solo.

Sono tantissimi i giornalisti "dissidenti non per caso" che continuamente vengono uccisi, perche' forse sicuri dei propri resoconti di stampa con le proprie sedi, che comunicavano in tempo reale tramite i propri cellulari

Anonimo ha detto...

Non c'erano altri mezzi, meno disastrosi, per ottenere esattamente ciò che sarebbe stato ottenuto dagli attentati dell'11/9/2001?


NO. Così come non c'erano per entrare ufficialmente nella II Guerra mondiale.

Serviva il 'grande evento' e nel 2001, una 'nuova' Pearl Harbour. Detto dagli stessi studi dei neocon appena qualche anno prima.

Detto, fatto.

Antonello ha detto...

https://www.google.it/amp/s/www.ilfattoquotidiano.it/2018/12/10/lega-blitz-gdf-a-bergamo-nello-studio-di-due-commercialisti-tesoriere-centemero-non-indagato/4824917/amp/

http://www.senatoripd.it/giustizia/interrogazione-senatori-pd-associazione-piu-voci/

Mentre non risulta indagato sembra il tesoriere, il fascicolo sarebbe acceso almeno a Bergamo a carico di ignoti, ma qui, leggendo la storia, diciamo che e' molto labile la differenza fra una cantonata e un'azzeccata.

E non so come funziona alla fine il rinvio a giudizio su un'accusa di "Illecite sovvenzioni ad un Partito", se insomma chi Accusa debba dimostrare qualcosa o se gli basti instillare il dubbio, o se sia la Difesa a dover dimostrare la propria innocenza come accade ancora per poco sembra in campo ad esempio Tributario.

Panasi, indagato a Roma per le storie gravitanti intorno alla costruzione del nuovo stadio e generoso contribuente del quasi intero panorama politico, insomma avrebbe ricondotto direttamente una cospicua cifra alle casse di "Piu' Voci", una Onlus riconducibile alla Lega di oggi, e qui quindi semmai risponde od il Tesoriere od il Segretario odierno, e non il vecchio Vate gia' peraltro condannato per l'allegra gestione di Belsito.

Una Onlus riconducibile in quanto i commercialisti sarebbero in pieno occupati nella tenuta dei bilanci della Lega stessa, io ho capito cosi', e se e' cosi' e senza novita' probatorie sembra un'accusa abbastanza aleatoria.

A parte altri rivoli che stanno verificando, io direi che e' non facile andare, fosse vero, a dimostrare il legame fra quella donazione ed un'elusione di somme che poi la Lega, su sentenza del Tribunale di Genova, dovrebbe all'erario e per cui sta gia' rateizzando ben 49 milioni.

Molto discutibile credo, ma il termine "Ricondurre" a Bergamo ha un significato tutto particolare, vediamo se saranno cosi' solerti a ricondurre i soldi di donazioni ad una Onlus, si dice, collegata ad un Partito di Governo come hanno ricondotto il Dna di un semplice muratore ad una scena e momento del delitto a tre mesi di libere contaminazioni ed intemperie naturali.

Tutto possibile.

Che ci sia dietro un camerino? Mah, difficile ipotizzarlo, semmai preveggente la tipa.

Anonimo ha detto...

Altre notizie ben dimenticate sul caso Yara:

OPERAIO AZIENDA, SONO STATO
IN CAMPO NON C'ERA NIENTE
''Io ci sono stato a cercare la', non c'era assolutamente niente''. Lo ha detto, questa mattina, con parole smozzicate, un operaio che lavora nella ditta Rosa & C., una Spa che produce laminati industriali, proprietaria del terreno sterrato e al momento incolto, dove ieri pomeriggio e' stato ritrovato il corpo di Yara Gambirasio. Gia' ieri si era accennato al fatto che oltre alle ricerche effettuate dai volontari della Protezione Civile proprio in quel posto, anche i dipendenti della ditta avevano deciso, in una occasione, di effettuare una ricerca tutti insieme. ''Si', si' - conferma l'operaio - ci siamo stati a vedere in quel posto. E c'ero anch'io, ma la' non c'era assolutamente niente''. La Rosa & C. Spa e' un'azienda molto grande con diversi capannoni, sia industriali che ad uso ufficio, che si estende per un fronte di oltre 100 metri e termina proprio alla fine della strada asfaltata oltre la quale comincia il campo incolto dove sono stati trovati i resti.

STRANO, MOLTO STRANO.

diadem ha detto...

ALTRE NOTIZIE DIMENTICATE SU YARA:

Bergamo - Un lembo di pelle, rimasto impigliato nell'apparecchio dentale. Da quel frammento e dalle tracce biologiche rilevate sul guanto destro di Yara Gambirasio è saltato fuori il dna, maschile, del suo assassino. Che racconta anche la fine della povera ragazza. Yara è stata sequestrata da due o più persone lungo il tragitto che dal centro sportivo stava percorrendo per rientrare a casa, in via Rampinelli, la sera di venerdì 26 novembre 2010. Minacciata con una lama, Yara è stata aggredita sessualmente, si è difesa mordendo il suo aggressore in una zona particolarmente delicata. Il suo aguzzino allora l’ha colpita con un oggetto contundente che ha provocato la «vasta lesività al cranio, più evidenti contusioni» di cui a marzo il pm Letizia Ruggeri parlò ai giornalisti. Il tentativo di soffocamento e le ferite (alle braccia e ai polsi, alla schiena) rilevati dal medico legale entrano perfettamente nella ricostruzione. Le ferite con certezza non sono all'origine della morte, Yara si è difesa ed è stata sfregiata. In attesa della relazione finale sulla perizia necroscopica (il pm ha concesso la proroga di un mese, a tutto giugno), l'ipotesi più solida è che una molteplicità di cause abbia provocato la morte.

Fatale alla ragazza, ormai agonizzante, sarebbe stata la permanenza di alcune ore all'aperto, nel freddo della notte novembrina. Non nel campo di Chignolo d'Isola, dove i suoi resti furono rinvenuti per caso sabato 26 febbraio. Ma in qualche altro luogo, dove Yara venne trasportata quella sera stessa. Il cantiere di Mapello? L’èquipe medico legale diretta da Cristina Cattaneo e Luca Tajana ha rilevato tracce di juta sul retro dei pantaloni della ragazzina. Nell’edilizia vengono per l’appunto usati sacchi di juta. Tra la sosta al cantiere e l’abbandono a Chignolo non trascorsero che poche ore. Rimane «tecnicamente indagato» (parole del pm Ruggeri) il marocchino Mohammed Fikri, arrestato a dicembre sul traghetto per Tangeri e subito rilasciato. Il suo datore di lavoro, Roberto Besozzo, gli aveva fornito un alibi di ferro. «Siamo rimasti al cantiere (di Mapello, ndr) tutto venerdì 26 fino a sabato».

Le persone che gravitavano attorno a Yara (compagni di palestra e di scuola e loro familiari, amici, parenti) sono state sottoposte a prelievo del dna e nessuna delle loro tracce genetiche combacia con il dna rilevato sui resti. Circa duemila persone sono state sottoposte al prelievo e le comparazioni proseguono. Saranno chiamate in causa tutte le persone i cui telefoni cellulari, la sera del 26 novembre, si agganciarono alle celle di Brembate, di Mapello e di Chignolo d’Isola: le tre località-chiave della vicenda.

Si tratta di circa 4mila utenze. Un’enormità. Se anche tutti costoro risultassero “puliti”, i prelievi proseguirebbero sui possessori dei cellulari agganciati alle celle delle località limitrofe. E avanti così, a cerchi concentrici, fino a che non si troverà il dna giusto, coincidente con quello dell'assassino. «Le indagini proseguiranno fino a che non saremo riusciti a trovare l’assassino di Yara», conferma il pm Letizia Ruggeri. Un esperto investigatore bergamasco si lascia sfuggire che «le indagini adesso marciano in una direzione precisa. Ci vorrà tempo e pazienza, ma lo prenderemo».

MA PENSA TE. Bossetti ERA passato da lì, come mai non l'hanno beccato già allora? Aveva un A) FURGONE BIANCO e B) il cellulare era agganciato a BREMBATE.

E poi, quel sacco di JUTA in cui era deto il corpo di Yara fosse stato portato. Chi gliel'ha messo il sacco?

diadem ha detto...

Nei giorni scorsi si è appreso che una donna ha riferito di aver notato, sboccando in via Morlotti, alla guida della sua auto, due vetture parcheggiate lungo la siepe che delimita il centro sportivo di Brembate. Erano circa le ore 18 del 26 novembre. Da una delle due auto (una bianca, l’altra, forse, di colore rosso) scese un giovane, indossava un giubbotto e teneva il bavero rialzato a nascondergli parte del viso. Si avvicinò al conducente dell'altra auto e parlò con lui. Enrico Tironi, un giovane che abita in famiglia in via Rampinelli, a poche centinaia di metri dalla casa dei Gambirasio, disse di aver notato nei paraggi di casa un’auto rossa e due uomini che parlavano con Yara. Tironi ritrattò tutto e la polizia non lo considerò attendibile. Altri testimoni riferirono di aver notato un furgone bianco nelle vicinanze del centro sportivo e una donna di Ambivere (un paese vicino a Brembate) raccontò di aver notato un furgone bianco sfrecciare e sentito l’urlo di una ragazza proveniente dall'interno. Erano le 19 del 26 novembre. Un uomo che quella sera si era appartato con una prostituta nel campo di Chignolo in una lettera anonima parlò di tre ragazzi che si aggiravano tra l’erba dove tre mesi dopo fu rinvenuto il cadavere di Yara.

Antonello ha detto...

Io ritengo che questa storia del furgone bianco abbia molta verosimiglianza, insomma sono piu' di un testimone e descriverlo nelle vie cruciali, all'incrocio fra Via Rampinelli e Via Morlotti ma anche in altre postazioni, in particolare:

1) Praticamente inquadrato piu' volte da piu' di una telecamera quella sera, furgone bianco.
2) Visto dal Guardiano Giurato un'apparente sequestro veloce effettuato da due uomini con un furgone bianco dove avrebbero portato una persona di peso, molto credibile, smentisce anche quello che gli inquirenti pensavano avessero registrato le telecamere, e che invece non potevano aver registrato.

3) Furgone bianco a velocita' sostenuta visto dalla donna di Ambivere che dichiara pure di aver sentito delle urla provenire da dentro il mezzo.

4) Tironi alla fine vede Yara parlare con due persone, a lato racconta una macchina rossa, che potrebbe essere una scena metadecisiva.

5) un ragazzo diciassettenne riferisce quella sera di aver visto una ragazza di schiena con il Chignon, caratteristico della ginnastica artistica e di Yara, parlare con due persone vicino ad un furgone bianco davanti alla Polisportiva quella sera, lui andava al Centro ed aveva lezioni ed allenamento al Venerdi', la ragazza aveva un giubbotto nero come quello di Yara.

Ecco, chiaramente ci sarebbe da decifrare la pista segnalata dai cani, rispetto al veloce sequestro visto a quell'incrocio dal Guardiano Giurato, e che non coincide perfettamente con la pista seguita dai segugi, ma io credo che se avessi dovuto scegliere una pista nell'immediatezza delle testimonianze, avrei scelto questa ed in second'ordine quella del cantiere.

Via Morlotti veramemte, non so da dove sia saltata fuori, ma secondo me e' solo possibile ma non sostenuta da nessun dato oggettivo.

B. non ha un furgone bianco chiuso come quello segnalato, ma sono pronti a farcelo diventare portandolo in carrozzeria e chiudendolo.

magica ha detto...

vergognosi !lo sapete chi vero?

MAGICA ha detto...

migrato marocchino fermato fra sabato notte e domenica all’interno del Discount Dpiù in via Cristoforo Colombo a Forlì, prima che riuscisse a fuggire con la refurtiva.

Arrestato, la mattina dopo era di nuovo nello stesso negozio da lui derubato alcune ore prima a minacciare. Tanto che si è reso necessario l’intervento di una volante della Questura.

Bruno ha detto...

Ma c'è qualche speranza che Bossetti possa essere scarcerato?

Antonello ha detto...

"...MAGICA ha detto...

migrato marocchino fermato fra sabato notte e domenica all’interno del Discount Dpiù in via Cristoforo Colombo a Forlì, prima che riuscisse a fuggire con la refurtiva.

Arrestato, la mattina dopo era di nuovo nello stesso negozio da lui derubato alcune ore prima a minacciare. Tanto che si è reso necessario l’intervento di una volante della Questura.

11 dicembre 2018 19:10:00 CET..."

Non gliene frega na mazza, non li tengono, li liberano e non si capisce in base a quale straccio di criterio, forse per solidarieta', e per solidarieta' la gente dovrebbe farsi derubare tranquillamente senza reagire, quando reagiscono gli dicono che non possono farsi Giustizia da soli.

La solidarieta' per certa gente si fa solo ed esclusivamente con i soldi altrui, anche se pochi, o con soldi pubblici e quindi non loro, o con sicurezza e generi sempre altrui derubati, dal proprio portafoglio questi imbecilli non hanno mai tirato fuori un euro di sana e libera solidarieta', anzi ne hanno intascato.

Ma e' incredibile ancora di piu' dover constatare che non e' manco colpa di questa milionata di disperati, fatti arrivare a suon di migliaia di euro in gommone, quando e dove nessuno poteva garantirgli un lavoro ed una vita dignitosa, in uno Stato, l'unico mentre gli altri fanno gli indiani, che qualche imbecille ha deciso dovesse risolvere i problemi di tutta l'Africa.

Non e' assolutamente il loro colore, l'ignoranza, le necessita' e le conseguenti propensioni fisiologiche loro a far inkazzare, a parte le enotmi differenze culturali e religiose, sono quegli ebeti che non riescono a capire, per interessi propri di costo del lavoro e guadagni sulle sovvenzioni all'immigrazione, che l'Italia andava letteralmente in fallimento se continuavano a fare quelle politiche cieche.

E sono ancora li a pontificare pretendendo di mettere in croce chi sta tentando disperatamente di salvare l'Italia ed il Popolo italiano, che ha pure detto a gran voce che l'Italia da sola non puo' risolvere i problemi della Mafia e di tutta l'Africa messa insieme.

Che cominciassero a non vendere armi in Africa se vogliono fare della solidarieta', che in Africa le bombe non le costruiscono, ce le portano gli industriali statunitensi ed europei, dopo avergli rubato tutti i pozzi petroliferi.

Ma roba da matti, e chi viene derubato non deve difendersi ad oltranza da chi poi i Giudici lasciano puntualmente bellamente liberi nonostante reiterati furti.

Ma e' incredibile l'incapacita' di certi Titoli.

E poi devo leggere che per parlare di certe cose bisogna avere i Titoli, e se si parla di poverta' i Titoli non dovrebbero dunque tacere seguendo gli stessi teoremi euclidei?
Ma roba da matti.

WOlf ha detto...

Si, se quella parte del popolo italiano la cui assurda sentenza è stata emessa in suo nome, indossa un gilet giallo.

Wolf ha detto...

Rispondevo a Bruno :-)

Antonello ha detto...

Cercando su google notizie varie minsono imbattuto in questa segnalazione delle 18,30.

C'e' una torcia di emergenza che si e' accesa in un petrolchimico di Ferrara, mah.

https://www.estense.com/?p=742248

Non so cosa significhi.

Wolf ha detto...

Quando in uno stabilimento petrolchimico c'è una perdita di gas, per impedirne la propagazione nell'aria (possibili avvelenamenti e puzzo), esiste un sistema di emergenza che lo brucia.
Sono come delle torri che si accendono come torcie provocando un botto iniziale.
Yara è il nome della ditta.

Antonello ha detto...

@Wolf

Grazie, si sono andato poi a vedere e la stessa ditta ha avuto due o tre allarmi ma per una esercitazione a settembre.

Questa volta invece dovrebbe essere una perdita, si spera non grave.

Va beh, meglio insomma cosi'.

Biologo ha detto...

@Wolf e @Bruno

- Bruno scrive: Ma c'è qualche speranza che Bossetti possa essere scarcerato?

- Wolf scrive: Si, se quella parte del popolo italiano la cui assurda sentenza è stata emessa in suo nome, indossa un gilet giallo.

No.

Se anche la CEDU non fa in modo di far ripetere le analisi dei reperti allora l'unico modo per far uscire Bossetti è che si trovi il vero colpevole.

L'idea che il popolo possa determinare il cambiamento di una sentenza protestando è una fantasia. Un popolo cambia questo genere di cose solo quando esce dall'omertà. Nel caso specifico, quando qualcuno del popolo che è a conoscenza di dettagli per incastrare il vero colpevole si farà avanti allora Bossetti potrà essere scarcerato.

E' successo in passato per altri casi clamorosi, potrebbe succedere ancora. Il punto è solo il quando...

Antonello ha detto...

Si, credo anche io, ma ritengo sia possibile che alla fine a Brembate non ci fosse proprio un colpevole ed un delitto nei canoni.

Potrebbe esserci stato un forte litigio, od un incidente, finito poi tragicamente non per forza per volonta' di qualcuno, successivamente vooendo e dovendo solo spostare l'imprevisto "problema" ci si e' trovati con l'intera Italia e migliaia di volontari sul territorio a cercare il corpo, il caao creato, intere trasmissioni dedicate, questo puo' aver destabilizzato le cose e costretto chi deteneva il corpo di Yara a dover sostenere ipotesi diverse che slatano via via fuori fino alle mosse della Procura che evidentemente hanno smosso le acque e costretto al disfarsi del corpo dopo tre mesi, ma a storia gia' trasformata e pilotata verso l'omicidio.

Li altre alternative non ne vedo molte, se non dovessimo parlare di rinvenimento controllato, e concordato da qualcuno, alla fine quel corpo lo potevano bruciare, poteva non essere piu' rinvenuto, poteva non dirci quello che di piu' evidente ci dice, ed invece lo fanno ritrovare, o lo fai ritrovare insomma o ti ribalto il Cantiere, e se non c'erano li colpevoli poteva esserci comunque gente talmente potente da andarla a trovare e farla rinvenire.

Puo' essere, io do piu' probabilita' alla storia del furgone bianco chiuso, troppi testimoni che l'hanno notato, le telecamere, la visione di un sequestro, a questo punto allora posso anche io arrivare ad ammettere che la pista dei cani potrebbe essere stata provocata da qualcuno appositamente per qualche altro motivo, magari indossando un capo di Yara ed uscendo da quella porta di emergenza ed arrivando a piedi, od in mezzo aperto, fino al Cantiere.

E parlare.di furgone bianco alla fine non e' proprio escludere il Cantiere tout court.

Ma sono ambedue piste plausibili e sostenute, sia la storia segnalata dai Cani, che potrebbe coincidere appunto con un incidente/litigio finiti male, sia questa del furgone bianco chiuso segnalato da piu' di un testimone e dato anche oggettivo (telecamere?).

Quello che non capisco e' l'ipotesi letteralmente inventata di Via Morlotti, sostenuta dal nulla cosmico di oggettivo, non c'e' un testimone, non c'e' un video che riprenda Yara salire li sul camion di B., hai appurato che Yara e B. non si conoscevano, che Yara non sarebbe mai salita su un camion di uno sconosciuto, non capisco e non giustifico, con tutte le piste che sin dai primi giorni si aveva, ci si e' ostinati a seguire tutto meno che quello di oggettivo che evidentemente era a disposizione, forse dando troppa importanza alla paura di essere depistati.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Sembra quasi che il depistaggio lo hanno fatto ed ad arte determinate convinzioni piu' che agenti esterni, eppure un tentativo "fastidioso" al Cantiere era stato fatto, ed il giorno dopo della nomina dell'archeologo Salsarola salta fuori, giarda caso, il corpo da un'altra parte e vicino a dove c'e' il centro della Polizia Municipale, laddove era stato posto il centro logistico delle ricerche durante i primi giorni della scomparsa.

Nessuno li ha mai visto quel corpo, ma una Procura si intestardisce e vorrebbe far credere che il corpo e' stato li per tre mesi, addirittura un operaio della ditta di fronte ti sta dicendo che e' stato proprio li a cercare Yara, in qul campo, e che Yara li non c'era, ma anche lui consideri un cieco senza bastone, mah.

E se lo.ritieni devi anche prenderne le conseguenze logiche che dovevano emergere, e quindi ammettere che la microtraccia di Ignoto1 e di S.B. possano essere state depositate in mille modi diversi possibili, ma in sostanza piu' vicino al rinvenimento che non considerarla contro natura e scienza a tre mesi di esposizione e contaminazione.

Ma anche li non ci siamo, una Procura insomma che ha preso dalle proprie deduzioni solo le cose che collimavano senza manco preoccuparsi di quali punti deboli andavano mano mano a esporre a possibili ed anche evidenti gravi cantonate.

Se vogliamo parlare di errori, perche' se voelssimo parlare di altro sarebbero ipotesi molto, ma molto peggiori.

Vanna ha detto...

L'aquila scrive:

"la "verità giudiziaria" è una "verità di fede" e non ha, quindi, lo stesso grado di certezza della verità matematica perché la "verità giudiziaria" NON è indubitabile!"

1° "La verità giudiziaria" sarebbe una verità di fede....(Onnipotenza).
Straordinario, a riprova che chi la legge dai tomi e poi la emette è pari alla divinità.
Quintessenza di orgoglio: io detengo perché so ed io giudico e tu stai zitto e se continui, metto in dubbio la tua professionalità, dico che mi insulti, anzi faccio di più, ti metto dentro ab aeterno.
"Chi è come Dio"?
E Mikael guida le schiere celesti a tutela e difesa contro chi crede di essere Dio.
2°La certezza della verità matematica che regge il creato e permette le leggi della fisica vacilla quando si apre ai Quanti che invece indicano l'imponderabile esistente, quell'imponderabile che si apre con Fibonacci e il significato della spirale.
3° La verità giudiziaria NON sarebbe dunque "Indubitabile"!
FIAT LUX!
Allora se è possibile che ammetta il dubbio, perché i nostri umili dubbi vengono olimpionicamente saltati e si resta a brulicare nel marcio basso?
E perché in questo caso non si è usata la giustizia dubitabile il cui principio è diventato il proverbio del buon senso?

Ma Quanti processi mentali distorti si portano avanti per difendere l'indifendibile?

Antonello ha detto...

@Vanna

"...
1° "La verità giudiziaria" sarebbe una verità di fede....(Onnipotenza). 
Straordinario, a riprova che chi la legge dai tomi e poi la emette è pari alla divinità.
Quintessenza di orgoglio: io detengo perché so ed io giudico e tu stai zitto e se continui, metto in dubbio la tua professionalità, dico che mi insulti, anzi faccio di più, ti metto dentro ab aeterno.
"Chi è come Dio"? 
E Mikael guida le schiere celesti a tutela e difesa contro chi crede di essere Dio.

2°La certezza della verità matematica che regge il creato e permette le leggi della fisica vacilla quando si apre ai Quanti che invece indicano l'imponderabile esistente, quell'imponderabile che si apre con Fibonacci e il significato della spirale.

3° La verità giudiziaria NON sarebbe dunque "Indubitabile"!
FIAT LUX!
Allora se è possibile che ammetta il dubbio, perché i nostri umili dubbi vengono olimpionicamente saltati e si resta a brulicare nel marcio basso?
E perché in questo caso non si è usata la giustizia dubitabile il cui principio è diventato il proverbio del buon senso? ..."

Ahahahhahahah
Dai in dubbio pro Aquila, che la Verita' Giudiziaria sia di Fede era un modo abbastanza provocatorio che avevo utilizzato anche io, come dire alle mosche "o mangi questo vomito o voli dalla finestra sopra qualche corpo", come dire che ce se deve crede' senza stare tanto a razionalizzare, a mani conserte insomma, in quel.senso "di Fede", che ce se dovrebbe crede' piu' che esserne convinti, un po' come la resurrezione, il sasso enorme spostato, un drappo arrivato ai giorni nostri esposto alle intemperie e contaminazioni dopo 2000 anni, una Sindone lacerata da Sindona.

Sempre a seconda del contesto pero', perche' la Verita' di Fede dello ior in effetti era ben diversa dalla Verita' di Fede, nun ce se poteva crede', sordi e soldi a palate, come piovesse, che bei tempi, e quante bottiglie de Novello s'abbarbiccavano ae mensole de Sor Peppina da Velletri.

E quante magnate aaa Garbatella da Fra Marcinkus ed Emanuelina der Vaticano bello, se a so' magnata aaa Verita' de Emanuelina, de Fede per quello, ner senso che se a cerchi allora sei tonto, ce devi crede' e basta.

Ah che bella aaa Verita' Religiosa, aaa Giudiziaria de pancia, quella che te se po' di er ka..o che te pare e tutto er monno te se inginuflessa a prega' come gliavessi snudata davanti aaa Madonna dell'Orvietesi.

Anche comoda, ma chi o fa fa', stattene sbarancellato ner divano, sta comodo, c'e' chi per te tea racconta aaa verita', perche' scomodatte con tutte ste domande.

Ma lascia perde, arza er bicchiere che se bevemmo n'altra scesa de Novello.

antrag ha detto...

Vanna, da un paio di decenni sono convinto che la logica giuridica processuale somigli alla logica sperimentale della Meccanica Quantistica che detiene un livello di incertezza intrinseco ed ineliminabile: da qui il "IN DUBIO PRO REO" inapplicato alla grande nel caso che trattiamo.

Anonimo ha detto...

antrag buongiorno,
nella mia immediatezza ti rispondo al volo: la teoria dei Quanti incontra l'imponderabile e cerca di confrontarsi con l'arcano. Già il fatto che riconosca l'esistenza di un arcano difficilmente catalogabile dovrebbe aprire le menti all'oltre e togliere le sicurezze su regole e formule.

Invece la "logica giuridica processuale" segue pedissequamente i tomi e le procedure consolidate, senza manco porsi il problema del dubbio e il problema di condanne a casaccio che spesso non hanno logica.

Guarda i casi di uomini con gravi precedenti di violenze se non di assassinio, che si fanno anni di galera e poi escono.

Bossetti, ma anche Parolisi o le Misseri, stanno in galera, vi resteranno a vita, e intorno a loro si è scatenata una guerra mediatica nuova.

Quindi qualcosa c'è dietro questi accanimenti e non è solo la decadenza giudiziaria, semmai c'è un legame stretto tra le condanne e l'ingiustizia delle stesse condita dalla pubblicità.

Il restare arroccati sul libero convincimento è molto delicato e presuppone una rigidità orgogliosa del proprio ruolo che nulla ha a che fare con l'idea "spirituale" non meteriale, dei Quanti.

Stefania ha detto...

La condanna definitiva per Salvatore Parolisi è pari a 20 anni: già il prossimo luglio potrà godere dei primi permessi per poter varcare in uscita le porte del carcere.

Diverso il discorso è per Serrano e Misseri. Loro si' condannate all'ergastolo.

Stefania

antrag ha detto...

Gentilissimo anonimo delle 9.21 apprezzo moltissimo la lucidità che hai adoperato nell'indirizzarmi qualche critica, lucidità non molto usuale in questo blog per responsabilità di tre o quattro persone.

Senza dilungarmi troppo, ti dico che la mia analogia non atteneva ai motivi ispiratori o alle interpretazioni metafisiche della Meccanica Quantistica ma solo a due aspetti concreti come l'incertezza intrinseca dei rilievi sperimentali, che non dipende dall'ignoranza di chi indaga, e dal protocollo necessario per considerare accertato un fatto.

Si tratta di una mia idea che non ho ancora sviluppato a dovere e tanto meno pubblicato.
Grazie ancora per l'intervento.


Antonello ha detto...

L'unico uomo al mondo che avrebbe ammazzato la moglie solo con un bacio, alla faccia del bacio mortale, un tomb d'amour.

Ed avrebbe aspettato che i colleghi imbandierassero la tavola perche' mangiassero la caciotta godendosi lo spettacolo, a versare il vino le sentinelle, talmente veloce che nessuno l'ha visto.

Uno con dieci amanti che ammazza la moglie perche' si sarebbe rifiutata dopo aver fatto pipi' e' una rarita' che non potevano non custodire cautelativamente.

Quando i cantapalle vengono presi sul serio succede sempre qualche casino, se una donna racconta una palla decente trova sempre un gentlemen che cerca di farla diventare vera.

Lei l'unica donna al mondo che non ritrovano con un cellulare ed il Gps acceso, ma che mondo strano quello di chi ha gli occhi aperti e vede troppo.

Un intimidazione pesante per i mariti italiani, non baciate mai insomma le mogli prima di ucciderle perche' vi beccherebbero subito.

magnone ha detto...

Non nascondo di far fatica a seguire tutti i ragionamenti(teorici) più sopra postati. Io da questa vicenda (YARA BOSSETTI) ho imparato una cosa precisa. IL DNA non è né granitico, né il tabù indiscutibile. Ciò che mi preoccupa è l'uso distorto che ne ha fatto e ne farà il nostro sistema giudiziario. Bene ha detto Meluzzi. D'ora in poi chiunque ha capito che può appiccicare il nostro DNA su un cadavere e noi correremmo il rischio (molto alto) di dover pagare al posto suo. Oltre a questo straccio di pseudo prova mi piacerebbe sapere cos'altro, di concreto ed inoppugnabile. costringe un povero cristo in carcere a vita. Tutto il resto conta assai poco e noi possiamo cantarcela e suonarcela come vogliamo da qui all'eternità.
MAGNONE

Vanna ha detto...

"Anonimo antrag ha detto...
Gentilissimo anonimo delle 9.21 apprezzo moltissimo la lucidità che hai adoperato nell'indirizzarmi qualche critica, lucidità non molto usuale in questo blog per responsabilità di tre o quattro persone."

antrag guarda che ero io Vanna a scriverti alle ore 9,21, non ero "anonimo"

diadem ha detto...

Antonello, forse tu saprai che una delle teorie venute fuori è dovuta ad una lettera anonima, in cui si diceva che Yara fosse stata uccisa da un operaio polacco ubriaco, poi ucciso dai suoi compagni simulando un incidente di lavoro.

Se è così, è probabile che non sapremo mai la verità a meno che qualcuno non la racconti, ma certo ben coperto e lontano dalle telecamere.

Intanto, se ci tenete a saperlo, un procuratore americano ha cominciato seriamente ad indagare l'attentato esplosivo come spiegazione per il crollo delle Torri Gemelle. Meglio tardi che mai. Forse c'é speranza anche per Bossetti.

Stefania ha detto...

Magnone: purtroppo è già stato dimostrato che il dna è trasportabile e trasferibile. Puo' accadere sia casualmente che per volontà di terzi. Ed è questo il punto: una sentenza che ha come cardine il rinvenimento di una traccia, peraltro anomala, peraltro neppure estraibile alla presenza di periti della difesa, che potrebbe essere finita in quel posto sia casualmente che dolosamente (e cosa c'è di meglio che depositare una traccia in un punto sensibile del cadavere? e cosa c'è di meglio che depositare una traccia di una persona che per interessi, caratteristiche, ecc ... è lontano mille anni luce dal vero responsabile che si vuole proteggere?) non dovrebbe essere assunta a "prova regina". Perchè a questo punto il Re è nudo! E la regina un poco zoccola.

E' rischiosissimo sentenziare basandosi su una simile traccia. Perchè la possibilità di essere caduti in errore oppure in un immenso trappolone è elevatissima. E puoi scrivermi tutte le motivazioni che ti pare! Non mi convincerai mai che non ci sia la possibilità concreta di errore, di casualità o di dolo.

Stefania

antrag ha detto...

Quello che ho detto ad anonimo delle 9.21, Vanna, conferma la stima che ho per te e che ti ho espresso in numerosissime occasioni, suscitando la "gelosia intellettuale" di Comari e comarelle…

Antonello ha detto...

@Diadema Diademoni

Si, mi riferivo a quella ed ad alcuni particolari che effettivamente facevano pensare:

1) La lettera proveniva dallo stesso paese in cui risiedeva Benozzo.

2) Al cantiere i cani segnalarono un ripostiglio sotto sede stradale dentro ad un magazzino utilizzato dalla squadra di elettricisti polacchi.

3) Un eletricista polacco fece le valigie in fretta e furia i giorni successivi ai fatti, andando via dalla pensione in cui era alloggiato, poi sentita la storia della scomparsa di Yara si fece vivo e risulta che si mise a disposizione senza per questo essere controllato, adducendo il fatto che in sostanza era finito l'appalto per cui stava lavorando a quel cantiere e se ne sarebbe tornato in Polonia.

4) Arrivo' poi la lettera anonima che pero' parlava di una Yara che doveva aver passato il pomeriggio (forse dopo aver portato la radio in palestra? Quando?) in compagnia di una "Brava" Signora e di altri muratori polacchi.
Yara che poi si innervosi' perche' doveva andare a casa e che uno di questi muratori perse la testa e avventandosi su di lei la uccise, il "Massi" si dice nella lettera che era presente e scappo', il muratore poi si dice che fu ucciso con un finto incidente in un altro cantiere e che il "Massi" non puo' certo rivelare fatti e responsabilita' che coinvolgevano persone che conosceva, vi era poi una minaccia ulteriore velata alla sorella "poverina, gia' menata, il Massi non puo' parlare", la lettera inoltre faceva riferimento al depistaggio effettuato nel campo di Chignolo e che vomitarono mentre depositarono e depistarono il corpo.

Si mi riferivo a quella lettera anonima, ed in realta' mi fece pensare piu' il paese da cui risulto' spedita che non il contenuto, un paese del Friuli se non erro.

Antonello ha detto...

Ma mi colpi' anche che tutti dovevano sapere che Yara era andata in palestra quel giorno, che vi erano debiti testimoni che lo confermavano.

Quale dunque pretesa di credibilita' e conseguente scopo poteva avere una lettera che sconfessava una 40ina/50ina di testimoni?

Forse intendeva che Yara ando' a questa specie di riunione fra "Muratori", dopo che usci' dalla palestra vista da F.F.?

Con la famiglia e la tavola imbandita che l'aspettava a casa?

Perche' scriverla e mandarla se alla fine solo un pazzo poteva pensarla credibile?

Forse per instillare il dubbio benevolo, di chi sapesse ben altra verita', che alla fine B. non potesse essere responsabile?

Per allontanare ancora una volta i sospetti dal cantiere?

Ma in maniera cosi' rafazzonata e poco credibile?

A che fine inventarsi una storia cosi' di sana pianta rischiando anche che avessero potuto rinvenire qualche impronta incriminando l'originale anonimo?

Vanna ha detto...

Grazie antrag, ero un po' pensierosa, mi dicevo che, forse, avevo scritto qualcosa di troppo mi dovevo scusare per le eccessive puntualizzazioni.
In questo spazio non ci conosciamo se non per quello che scriviamo, eppure a volte si formano strane reazioni o impressioni.
Ok! Ho capito!La stima è reciproca!
(Lasciamo perdere le allegre comari di W...olando, meglio non nominarle sennò si riaffacciano per ripetere l'irripetibile).
Buona serata.

Vanna ha detto...

Stefania, credevo che a Parolisi avessero dato il massimo: 30 anni, invece tu dici che sono 20, non lo sapevo, grazie!
.

Antonello ha detto...

https://www.bergamonews.it/2015/06/10/fu-un-muratore-polaccoa-uccidere-yarae-bossetti-era-presente/205117/

https://www.bergamonews.it/2011/04/16/yara-il-portiere-dellalbergolelettricista-se-ne-and-di-fretta/144956

https://www.bergamonews.it/2011/04/16/yara-ricercato-un-elettricista-polaccosi-dilegu-dal-cantiere-il-27-novembre/144944

https://www.bergamonews.it/2011/10/19/yara-secondo-oggi-solo-tre-personein-cantiere-la-sera-del-sequestro/152309/

I link con i riferimenti a quanto sopra.

Stefania ha detto...

Ciao Vanna: sono venti gli anni di reclusione che hanno sentenziato per Salvatore Parolisi. E' una di quelle sentenze che mi lasciano molto perplessa: potrei elencare con l'omicidio di Melania Rea, quello di Marta Russo e quello di Samuele Lorenzi. In tutti e tre i casi, i principali imputati (Parolisi Salvatore, Ferraro Salvatore/Giovanni Scattone ed infine Annamaria Franzoni) sono risultati "colpevoli ma non troppo" mentre per il delitto di Yara Gambirasio si è giunti al massimo della pena.

E sono a domandarmi quale sia stato il distinguo:

- LA SCELTA DEL RITO ABBREVIATO?
- L'ESSERSI SCELTO IL GIUSTO AVVOCATO?
- IL LIVELLO CULTURALE ED ECONOMICO DI VITTIMA ED IMPUTATO?
- L'ACQUISTO DEL SILENZIO DI EVENTUALI TESTIMONI?

Pensiamoci, pensando all'ergastolo al quale è stato consegnato Buoninconti per il delitto della moglie Elena Ceste ed a tanti altri.

Ho l'impressione che davanti ad una mancanza oggettiva di prove che possano portare ad un giusto ergastolo la giustizia sia uguale per tutti ma piu' uguale per alcuni.

O sbaglio?

Qual'è la linea di demarcazione tra un giusto processo ed un processo forcaiolo?

Qual'è da considarsi una Giustizia giusta e quale una ammorbidita per coprire oppure per proteggere?

Ed infine ... chi si puo' permettere un giusto processo? Non è neppure questione di denaro ... o meglio lo è eccome: talvolta per il valore della vittima o degli accusati, talvolta per quanto possano avere da perdere i veri colpevoli o ancora cosa possa perdere la comunità che vive del buon nome del luogo dove si è svolto l'evento criminoso.

Stefania

Antonello ha detto...

Secondo me e' un problema di correnti di pensiero, generazioni piu' o meno prevenute autoconsolidatesi, un problema di Leggi e di cultura del Diritto, si proprio nei Titolati.

E mi spiego, finche' i processi erano inquisitori, e cioe' erano gli accusati a dover dimostrare la loro eventuale innocenza, magari a distanza di anni, non sussisteva la possibilita' di cantonate, si inquisiva sulla scorta di fondati sospetti, in modo e maniera insomma non di dimostrare realmente un reato e la sua responsabilita' correlata, ma in modo e maniera che fosse impossibile dimostrare il contrario.

Esempio, Dna Ignoto1=B., nel caso inquisito non avrebbe mai potuto dimostrare la sua eventuale innocenza, avrebbe dovuto dimostrare una contaminazione a tre mesi di esposizione possibilissima sul corpo, ma l'avrebbe nell'impossibilita' dovuta dimostrare, mentre non sarebbe spettato all'Inquisizione dimostrare il momento di deposito per regolette di standard e liberi preconvincimenti legittimi.

Con l'avvento del Giusto ed Equo Processo, non salutato finalmente da una sacrosanta separazione delle carriere, ne da novelle che realmente mettessero sullo stesso piano situazioni e possibilita' di periti di qualita', della Difesa e dell'Accusa, la componente istituzionale ha continuato a pensare il proprio ruolo in veste di potere quasi supremo sull'ex inquisito, senza capire e voler capire che la personalizzazione di ruoli, Accuse e Atti era un errore prima e tantopiu' lo diventava ora in cui la scelta di campo si dirigeva verso la non facile Giustezza.

Insomma se non riescono oggi a venirne a capo cercano, come ieri, di uscirne professionalmente tentando in ogni modo di incastrare chi insomma si trova, per loro convinzione o per proprie inclinazioni casuali (era in zona) o culturali (a prescindere un marito davanti all'omicidio della moglie), nella condizione di essere il miglior accusato/capro espiatorio (figurati se il vero responsabile fosse del potentato).

Per continuare bellamente a fare questo giochetto su cui avevano ieri costruito carriere d'oro, dovendo aggirare il Novello Giusto Processo hanno rispolverato i Processi indiziari, andando a corrompere pure gli stessi criteri di definizione degli stessi.

Cosi' l'Indizio Grave diventava tale in relazione alla marginalita' di altri quindi mai riconducibili ad impossibili responsabili, l'Indizio Preciso diventava tale in funzione del Libero Asinamento, essendo per conformazione il togato propenso al libero convincimento ma immune dal cambio libero di convincimento, mentre l'Indizio Concordante diventava un qualcosa che concordava in sostanza con il castello precostituito e non con altri indizi convergenti nella normale e naturale anche possibile Accusa.

Essendosi di colpo insomma trovati, anche giustamente, nella condizione di dover Provare cio' che s'inventavano prima per levarsi dal braciere delle castagne sul fuoco, non dovendo provarlo, hanno aggiustato il tiro per continuare a pilotare la Giustizia evitando di ammettere di brancolare nel buio ed andanfo a corrompere lo stesso concetto di Prova.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Sono evoluzioni insomma sociologiche ed antropologiche interessanti, a partire dai Titoli sontuosi di chi li ha instillati.

Perche' nel mondo giudiziario e nella storia mai nessuna incaricato/a di risolvere un caso ha avuto i sacrosanti cosiddetti di dichiarare di non capirci na mazza, e sembra sia come presentare domanda di licenziamento (quando non e' proprio cosi', ed anzi sarebbe piu' leale e sincero ammettere di non acchiapparci na mazza che sbattere dentro il primo capro espiatorio che capita).

Se porti insomma a casa un responsabile, chiunque esso sia, pure innocente di fatto, giudiziariamente hai evitato di ammettere di brancolare nel buio, hai dato un responsabile ai leoni mediatici perche' possano sbranare qualcuno sfamandosi, distogliendo cosi' la loro attenzione da possibili incapacita' Titolate, e se hai soddisfatto i media ti si aprono le porte di Hollywood.

Poi figuriamoci se a montar le stelle gli si allungano video creati ad arte, notiziole su corna e lampade, pseudo ricerche mai definite, poi smentite, poi ridefinite, alibi mancanti per ore e giorni indefiniti da spostare a piacimento, fino alle libere presunzioni ed induzioni prive di qualsiasi sostegno oggettivo.

In realta' era un processo inquisitorio prima non avendo mai nessuno sentito il dovere di ricondurre ad esempio un Dna ad una scena e momento del delitto, ed e' una contraddizione enorme non sentirsi in dovere di farlo ora, tantopiu' se oggi si definirebbe Giusto Processo e tantopiu' se l'Accusa dovrebbe dimostrare cosa Accusa e non l'accusato l'inverso.

Sono giochi sulla pelle della gente, "Carcere tuo Carriera mea", il cambiamento avverra' quando esistera' la Facolta' di intelligenza nella classe dirigenziale e governativa, perche' e' una vera e propria imbecillita' umana ritenere che un Titolato in quanto tale ed incaricato professionale possa e debba risolvere PER FORZA qualsiasi caso, e' veramente una stupidita' di proporzioni colossali e storiche.

Eppure siamo in questa condizione, nessun Titolato ha mai ammesso di brancolare nel buio, eppure nel caso di Tortora ad esempio altroche' buio, allora nasce una domanda, ma sono dei Genii in quanto Titolati, o sono Titolati in quanto Genii?

Ed e' una domanda abbastanza illuminante e pelosa, attenzione a porsela ed a rispondersi.

E chiedo perdono a chi vuol bene al mondo giudiziario e che soffre a leggere queste speculari analisi, ma purtoppo io non vedo alternative, daltronde spetta al togato avere un alibi?

Stefania ha detto...

Il togato non trova MAI il dovere di giustificarsi. Esattamente come non lo fa il medico. Dire "non ci capisco una mazza e ... non mi sento di mandare al patibolo un imputato" equivale a dire "non so guarirti" ed allora il medico si inventa che tu sei un malato psicosomatico ed i giudici mandano all'ergastolo un povero cristo.

Ti puo' capitare di trovare un medico sensibile che ti manda da un collega oppure un giudice che rimanda ad altra Corte.

Ma anche i cuochi ora si sentono dei mammasantissima ai quali piacciono le critiche solo se costruttive. Pero' i cuochi non amano le critiche e quando leggono non sono stati all'altezza trovano sempre il modo di considerarti scarsamente o per nulla costruttivo ... chissà come mai ...

Esistono i corporativismi. Ed ormai un una Nazione dove si è liberi tutti perchè in tanti hanno la sensazione che se non fotti ti fottono, il giochino risulta assai facile.

Lo stesso gioco per cui chi si sente da operaio sfruttato perchè non gi si pagano gli straordinari poi compra i finti Croccs (le ciabatte di gomma - quelle vere sono super il resto merda ... ma è un altro discorso ...) dai cinesi, che mangiano cani ... pero Valentino non è come Versace che sfrutta i lavoratori in nero e quando io ho iniziato a cucinare prendevo le scoppole e non mi pagavano pero' ora sono uno chef ed i giovani non amano le scoppole e neppure lavorare in nero.

:-)

Stefania

Antonello ha detto...

Da 'Io sono Dio" insomma, alla "Che sia vendetta generazionale" i passi sono brevissimi, bisognerebbe mettere al muro ognuno con la propria legge, giusto per vedere chi sopravvive.

Ecco perche' si va sempre piu' sul bicameralismo del pensiero, porca miseriaccia, anche nel mondo delle mosche, hanno otto occhi ed una barricata se non osteggiata non riescono a sostenerla, volano e vomitano, Dio mio che vita grama, e si negano di farlo per non doverlo accettare.

Persino Einstein si arrese, arrivo' molto lontano ma alla fine piu' di quello d'inumano che teorizzo' non poteva matematizzare, qui siamo oltre, in due millenni di storia del Diritto non si conosce un solo caso di P.m. che abbia alzato le mani ammettendo che non ci capiva na mazza.

Ma hanno un elisir di perenne ragione genialita' o bevono Pipi' di volpe?

Ma mica si capisce, hanno una percentuale di errore che fra un po' resuscitano Dio con l'imposizione delle mani, e trasformano il Tevere in vendemmia che scende dalle montagne, se lo riuscisse a capire Giucas Casella espatrierebbe in qualche convento di monaci cinesi, ma porca miseria.

Si sono inventati Tortora spacciatore, Gesu' Cristo persino Re dei cieli ma solo dopo crocifisso, na roba che io credo sia la categoria con il cervello piu' avanzato della storia dell'umanita', persino Tex Willer nei giornaletti rabbrividisce, non conoscono alzate di mani, dev'essere la facolta' e tutti gli esami nei campus a rendere una casta cosi' florida e ricca di istinto ed acume.

Si narra che la relativita' fu' scritta da Temistocle, un P.m. del 32 D.C. che chiese la testa di Nerone dopo averne trovato il Dna sopra le ceneri, Einstein arrivo' dopo, ma non essendo Giudice riusci' ad ammetterlo e passo' alla storia piu' per l'umilta' che non per la relativita'.

Ecco perche' al mattino si chiudono tutti un P.m. nella 24 ore e si mettono in fila per giocare la schedina, ma anche i Giudici non scherzano, se pigliano una storta dicono alla moglie di rifare l'asfalto che e' ingannevole.

Zio scappato di casa, ecco perche' anche il Ladrone confesso' sulla croce, perche' non ebbe il tempo di farlo prima, la verita' apparve in sogno ad un P.m. ed il ladrone si ritrovo' dal sonno alla croce, strano che non hanno ancora arrestato Papa Francesco perche' di notte va in Basilica e si scola il vin santo.

Deve avere qualche Giudice in cielo che lo protegge.

Antonello ha detto...

"...Visto che la difesa ha utilizzato l’argomento anche in sede extra processuale, la genericissima ipotesi della creazione in laboratorio del Dna dell’imputato, oltre ad appartenere alla schiera delle idee fantasiose prive di qualsiasi supporto scientifico e aggancio con la realtà, è manifestamente illogica.
Se si volesse seguire la tesi complottista legata anche alla necessità di dare in pasto all’opinione pubblica un responsabile, è evidente che – ammessa solo per ipotesi la reale possibilità di creare in laboratorio un Dna – si sarebbe creato un profilo che immediatamente poteva identificare l’autore del reato senza attendere, come invece è accaduto, ben tre anni..."

In Particolare:
"...idee fantasiose prive di qualsiasi supporto scientifico e aggancio con la realtà..."

https://www.lastampa.it/2017/11/15/esteri/usa-scienziati-provano-a-cambiare-il-dna-di-un-paziente-dskRkSSFvaBOxMwwQ8yQTN/pagina.html

https://www.quotidiano.net/esteri/dna-modificato-cina-1.4314553

"...idee fantasiose prive di qualsiasi supporto scientifico e aggancio con la realtà..."?

Chi e' che sarebbe senza supporto scientifico e sganciato dalla realta'?

Ma questi proprio vivono in un castello sopra le nuvole, e parliamo di notizie che a noi arrivano bene o male, pensa quelle che non arrivano manco e che rimangono nei segreti dei laboratori di enti piu' o meni d'Intelligence, laboratori privati di pazzi scatenati, scienziati incaricati da Governi piu' o meno equilibrati, e senza contare appunto la criminalita' piu' o meno legalizzata ed organizzata.

E questi dicono a chi prospetta una cosa, oramai normalissima nei laboratori, che sarebbe "senza alcun supporto scientifico e sganciato dalla realta'..."?

Ma dove vivono gli ermellini? Sul pianeta Marte?

Sono svariati decenni che appositi scienziati pazzi tentano in ogni modo di mettere mano ai segreti del Dna, sia per motivi medici che per motivi genetici, che anche qualcuno a fini non proprio etici, la clonazione della pecora forse ha creato troppe gemelle per poter prendere atto di un'evoluzione scientifica avvenuta almeno dallo scorso secolo?

Ed Israele stranamente tace sull'argomento, segno che chissa' cosa stanno costruendo in quella macchina infernale, ma per i Togati Variopinti sarebbero ipotesi "senza supporto scientifico e sganciate dalla realta' ".

Ma glielo passano un collegamento gratis a Google prima di scrivere le loro sentenze? Hanno un Wifi funzionante?

Hanno crediti formativi informatici ed Ecdl varie, possibile che non riescano quindi a fare anche una semplice e stupida ricerca sul motore di ricerca piu' utilizzato al mondo?

Siamo alla Terra piatta, e ci muoviamo su piu' e diverse dimensioni, da non crederci.

Ivana ha detto...

Segnalo un interessante (almeno per me) articolo:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/08/intelligenza-artificiale-e-se-giudici-e-avvocati-fossero-sostituiti-da-robot/4748124/

Sull’”ovvio” e sulle sue insidie continuo ad avere l’idea già espressa.
Tutto è ovvio … dopo. :-)
Inoltre ho avuto modo di costatare che (benché ci possa essere chi ritiene ovvio, oppure scontato, che la parola “teorema” significa “affermazione provata”), c’è ancora chi, anche tra i politici e i giornalisti, usa la parola “teorema” in modo improprio …
Siccome ci esprimiamo con il linguaggio, perché non cercare di indagare nell’archeologia linguistica? Si può anche scoprire, in particolare, una delle possibili etimologie di “Apollo” e quale tentativo, per la cultura greca, potrebbe aver rappresentato tale dio e giungere, poi, a Dante che nomina “il buon Apollo”. Si può anche arrivare a scoprire facilmente da dove sono stati copiati (e tradotti dalla tradizione ebraica) i dieci comandamenti …
Riguardo alla tautologia, credo che occorrerebbe attenzione, perché per esempio :
“La pece è nera” se e solo se la pece è nera
potrebbe sembrare una tautologia, ma non lo è.
La parola “verità” è tra le più usate nella scienza, , nella politica, nella filosofia …
Da dove arrivano i concetti di verità che si usano nella logica-matematica? Possiamo definire la verità dentro la logica a due valori?
Evito di tediare soffermandomi su coloro che, a mio avviso, hanno dato interessanti contributi in merito (Platone, Aristotele, Crisippo, Gödel e Tarski)
Tarski ha fornito, per i linguaggi formali come quello della logica-matematica, una definibilità della verità nel metalinguaggio. Se ci fosse una definizione di verità che stesse dentro al linguaggio, si potrebbe riprodurre, all’interno del linguaggio stesso, il paradosso del mentitore.
Tarski non riuscì, però, a dare una definizione di verità per i linguaggi naturali.
Ci sono altre teorie della verità, tra cui mi limito a citare la teoria di Austin e quella di Kripke (due filosofi ). L’idea della teoria del linguaggio di Austin è che ci sono solo verità relative a certe situazioni.
La teoria di Kripke mostra che è possibile, in certe situazioni, non assegnare alcun valore di verità a quelle frasi che non riescono mai a discendere dal livello dell’astrazione fino ad atterrare al livello della concretezza.

Vanna ha detto...

Ciao Stefania, scrivi:

"Ciao Vanna: sono venti gli anni di reclusione che hanno sentenziato per Salvatore Parolisi. E' una di quelle sentenze che mi lasciano molto perplessa: potrei elencare con l'omicidio di Melania Rea, quello di Marta Russo e quello di Samuele Lorenzi. In tutti e tre i casi, i principali imputati (Parolisi Salvatore, Ferraro Salvatore/Giovanni Scattone ed infine Annamaria Franzoni) sono risultati "colpevoli ma non troppo" mentre per il delitto di Yara Gambirasio si è giunti al massimo della pena."

Hai fatto un riassuntino niente male! Ed hai ragione!
Eppure guarda, pur con condanne differenti, hanno un filo rosso che le lega.
Parolisi, l'aquila, si può ipotizzare quello che girava intorno, conosciamo la testimonianza del giudice Ferraro, e del MK ultra con Aquino, la fanciulla innamorata parente di grossi personaggi, sparita come neva al sole.
In campo militare bisogna rispettare il silenzio, basta uno sgarro che scattano le rappresaglie. Però un baldo giovane attrezzato di tutto non può restare dentro, può essere sempre utilizzato in ogni futura emergenza, pertanto per ora sono 20 anni, qualcuno lo ha già scontato, il resto verrà abbreviato per buon comportamento. Pare stia studiando materie agricole e forestali, tornerà libero come un fringuello maturo,responsabile, nuovamente utilizzabile per qualche piano segreto.
Con la lezione che ha avuto, starà attento a fare il superficiale.

Ferraro è stato punito amaramente, anche lui non doveva parlare.

Scattone ("progetto" universitario) anche entra in un percorso inquinato, non ricordo bene, ma sembra che lui stesse lavorando su un'ipotesi che, se ci fosse stato un assassinio per caso, si poteva non essere condannato.
La povera Marta Russo passava di lì e...il resto è storia.

Con la morte di Y e le stranezze dei dna, si avviava il discorso sul dna con mappature in tutta la penisola, contemporaneamente partiva una pubblicazione proprio sull'importanza di una banca dati del dna.
Discorso che divenne la ciliegina sulla torta con il rapimento di Y. che fu per altro motivo: ragazzina, centro sportivo, centro commerciale, i bisogni degli operai in nero il venerdì sera, ma forse anche di potenti che amano "offrire" minorenni per ricavarne energie nuove in cerimonie dove non si brinda solo champagne. (Pare che anche alcuni politici statunitensi usassero fare certe festine uguali).
La Franzoni, la sua famiglia è piena di soldi, parenti importanti, è molto strana la morte di Samuele e la dottoressa accanto poco mi convinse.

Il filo rosso che li lega è il potere, quel potere che è intervenuto per annacquare le condanne, al contrario per MGB non si sono trovate attenuanti e dubbi ma solo certezze di condanna. Guarda che tessitura hanno intrecciato per dargli l'ergastolo.
Gatta ci cova.
(Per quanto riguarda l'incontro da S. e Cyranò...a presto).

Vanna ha detto...


La teoria sulla verità
vuoi sapere dove sta?

Pla-to-ne,
Cri-sip-po,
Gö-dèl
Tar-skì
A-ri-sto-te-lé,
stai vicno a me.

Uno-due e tre
ognuno pensa a sé
fraternité
liberté
égalité.

Il mendace e il veritiero
intrecciano parole,
l'uno imbroglia fole,
l'altro usa il cuore.

Antonello ha detto...

Siamo sempre a tentare di spostare gli argomenti e ridurli alla fredda nozionistica filosofica di cose che poco centrano con quello di cui si parla.

A qualcuno/a piace citare, e citare, e citare, utilizzando frasi di secoli fa per non riuscire a.parlare e dire il proprio strano pensiero, appunto teso a spostare forse, inconsapevolemnte o meno, i nodi sconvenienti.

Si sta parlando di un caso di presunto omicidio accaduto fra Brembate e l'inconoscibile, fra il 26 novembre 2010 ed il febbraio 2011, attualmente siamo nel 2018, giudiziariamente e' finito il terzo Grado di Giudizio ma evidentemente non stiamo parlando di quello, cerchiamo di stare nel nostro tempo e su quello che e' l'argomento.

L'argomento era e rimane la "VERITA' " che giocoforza deve essere accaduta a Yara da quel/la pomeriggio/sera fino al rinvenimento del suo corpo il 26 febbraio 2011, punto.

Ci siamo? Quindi, si diceva che la "VERITA' " accaduta a Yara non e' una chimera, ma ESISTE, e la prova che ESISTE e' che una ed una sola (non mille dissgressioni soggettive o di categoria, o inerenti i diversi contesti) puo' aver causato cio' che e' stato rinvenuto.

Non ce ne sono mille, MA UNA ED UNA SOLA ESISTE GIOCOFORZA, e se si e' daccordo su questo concetto lapalissiano forse la si smette di affrontare rivoli e citazioni abbastanza lontane dalla realta' dei fatti di cui si parla.

Quindi ESISTE ED E' UNA SOLA, non rimane che ricercarla quanto piu' fedelmente possibile al concetto di ricerca, e qui le metodologie diverse possono divergere, ma la ricerca e' un qualcosa di investigativo e non di giudiziario, ok?

Le sentenze quindi centrano? No, ma sono, grazie alla rigorosa secretazione di altro, gli unici Atti ufficiali (con ordinanze e Motivazioni) da cui poter trarre ipezzi dell'enorme puzzle, i fanosi dati OGGETTIVI.

Quindi, si parte da cio' che DI OGGETTIVO si e' rinvenuto, non da quello che si presume, e si ricercano ed archiviano tutti i dati che rispondono a criteri ferrei di OGGETTIVITA', e ferrei perche' se si tratta di omicidio come si presume si tratta anche di ergastolo, ed un ergastolo come un sanzione irrilevante deve andare a colpire IL colpevole se esiste e se esiste il reato, e non ahime' innocenti di passaggio.

Ci siamo? Benissimo, credo che fino a qua il discorso dovrebbe apparire chiaro e lapalissiano, lasciamo perdere se tautologico, socratologico od altro (centra na mazza), questi sono i punti di partenza, non ce ne sono altri, e quelli filosofici rinangono contenuti del tutto immateriali, mentre un corpo rinvenuto e' qualcosa di materiale da risolvere, ancora Socrate in sostanza non e' resuscitato.

La filosofia deve rimanere quindi nel proprio spazio senza invadere inopportuni settori che non possono competergli e che non puo' risolvere, tantomeglio se e' fondamentale fare chiarezza e senza nemmeno tentare di spostare i centri del discorso.

Quindi, onesta' vuole che se non si detiene e non si conosce una ed una sola verita' che deve giocoforza aver provocato il rinvenuto, la si deve cercare (se a Bergamo l'hanno in tasca e' un problema loro fino a che non sentenziano anche a nome di altri) e la si puo' cercare.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Se la VERITA' si cerca, e non depistaggi ulteriori, e la si puo' cercare, con un minimo di credibilita' e per non rendersi ridicoli, solo ripercorrendo innazitutto gli unici dati oggettivi che si conoscono e che devono aver rappresentato degli step ineludibili a quella VERITA' unica che si ricerca come l'unica accaduta, semplicemente.

Che lo faccia un robot, pinko pallo od il Commissario Cordier quello e' l'unico criterio percorribile se si cerca di AVVICINARSI QUANTO PIU' POSSIBILE ALLA VERITA' che DEVE essere accaduta.

Ma non capisco cosa ci sia di ostrogoto in questi concetti, sono l'Abc dell'investigazione credo io, poi se si vuole continuare a cercare dieci verita' ed in posti e con criteri strampalati per l'amor di Dio siamo tutti liberi se rispondiamo di esserlo, ma che io sappia quello e' un concetto cardine dell'investigazione, cio' non e' ovvio anche se, dicevo, potrebbe apparire ingannevolmente scontato, non e' un procedimento facile, i rischi sono tantissimi e per prima cosa bisogna evitare di innamorarsi della propria ipotesi/tesi/teorema/castello precostituito/fantasia/Libero convincimento.

Ma daltronde si e' ancora nella fase di investigazione e non di gia' nel campo squisitamente, e non odiosamente, giudiziario.

Innazitutto bisogna cercare e repertare, ed/od archiviare i dati che possono apparire OGGETTIVI, in secondo luogo determinare quali sono criteri ineludibili di OGGETTIVITA' che si vogliono applicare (tre mesi di esposizione alle intemperie e contaminazioni danno forse qualche responso OGGETTIVO? Non credo....?), e li si gioca buona parte della partita, in ultimo fare una cernita di orari, dati e reperti che passando l'esame degli ineludibili criteri possono essere considerati OGGETTIVI.

Eseguiti questi step abbastanza delicati, e che hanno bisogno di tempo e precisione, allora si arriva ad un punto di partenza abbastanza fondato ed importante per riuscire ad avvicinarsi quanto piu' possibile alla VERITA', che non e' ripeto una chimera in quanto ESISTENTE, ma mai detenuta, e non proprio questa operazione da robot.

Se nin si capisce quanto sopra il rischio e' di uscirsene con ipotesi del tutto inventate in Via Morlotti quella sera, su Yara che deve aver avuto, perche' l'ipotesi dovesse combaciare con un qualsiasi risultato finale precostituito, la sfrontatezza di salire in pubblico, e senza essere vista da telecamere e gente del posto, sul camion di una persona che di fatto non conosceva e con cui non si sono reperiti legami ante e postecedenti i fatti.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Ecco, quello e' un passaggio che esula dai dati oggettivi, non risponde a nessun criterio di OGGETTIVITA', ergo e' una preunzione/induzione assolutamente da evitare se l'UNICA VERITA' ACCADUTA SI RICERCA E RICERCAVA, altrimenti si perde la credibilita' essenziale poi in una sentenza.

Come anche il Dna ricondotto, non si capisce in base a quale standard probatorio e ne di ricerca dell'UNICA VERITA' ACCADUTA, alla scena ed al momento del delitto, poi assegnato OGGETTIVAMENTE come Dna Nucleare da Ignoto1 a B. strafregandosene del fatto INNATURALE (criteri di OGGETTIVITA' ineludibili?) che risulta mancante del Dna Mitocondriale (che il padre non sia mai accertato e la madre viceversa si conosca sempre dovrebbe valere anche quando non conviene), non solo purtroppo, ma ci si e' accontentati della sola presenza di quel Dna, strafregandosene del fatto che ve ne erano almeno una decina identificabili e mai ricercati, ed ancora piu' grave che quel Dna solo Nucleare e' stato dato come OGGETTIVAMENTE riconducibile al momento del presunto delitto quanfo e' stato rinvenuto a tre mesi dalla sua PRESUNTA deposizione, tre mesi in cui il corpo hanno affermato fosse rimasto li a Chignolo esposto alle libere, piu' o meno depistanti e volontarie, ckntaminazioni ed intemperie.

E li qualcuno deve aver perso il lume della ragione ler qualche motivo a noi sconosciuto, ad un certo punto ci si e' accontentati degli standard e dei liberi convincimenti del tutto privi di sostegni, strafregandosene di ricercare quell'UNICA VERITA' GIOCOFORZA ACCADUTA che doveva aver restituito il rinvenuto.

Ergo si sono lasciati del tutto perdere i dati OGGETTIVI e riconoscibili come tali ed i qualsiavoglia criteri di OGGETTIVITA', dove sono? Quali? Ineludibili?

Eccolo qua l'argomento, inutile tentare di spostarlo e/o di modificarlo, ed e' una cosa gravissima, perche' si e' creato un precedente con il quale la Mafia apre jpasticcini e stappa spumante, da domani insomma se un Giudice da fastidio non serve farlo saltare in aria, basta rubargli una microtraccia di solo Dna Nucleare, anche senza Mitocondriale, mischiatlo con altri dieci, depositarlo in un corpo qualsiasi, trovare un Giudice che si tiesca a far innamorare di quel Nucleare, ed il gioco e' fatto.

Come mai penso di aver scritto sopra il vero?

Forse qualche dato o concetto che ho scritto sopra non e' tale ineludibilmente?

Quale di grazia?

antrag ha detto...

Ivana hai dimenticato di lumeggiare il ruolo degli assiomi o postulati (e io aggiungo delle assunzioni implicite). Come saprai, gli assiomi non sono verità ma proposizioni assunte esplicitamente come vere che possono portare benefici assieme a conclusioni per nulla intuitive. Tarski, che citavi, ha dimostrato che l'assioma della scelta da un lato consente in matematica sviluppi più agevoli dall'altro consente di dimostrare il teorema delle due sfere ricavate da un'altra delle stesse loro dimensioni. Anche la matematica, le verità matematiche, chiamate spesso a testimone delle nostre affermazioni vere (com'è vero che 2+2=4...) come prodotto dell'uomo possono crearci qualche imbroglio…

antrag ha detto...

Antonello perfetto in tutto …
eccetto quel velato biasimo alla filosofia che invece può risultare utile, nel pratico, anche nella fase investigativa.


Ti rivolgo questa domanda: Dato che il rinvenuto così com'è potrebbe essere effetto di storie diverse, perché lasci trasparire che esista un'unica storia da cercare?


Forse ho interpretato io male la tua "UNICA VERITA' ACCADUTA"?

Gilberto ha detto...

C'è riferimento e riferimento alla filosofia. Mi sembra che Antonello stigmatizzi dei riferimenti alla filosofia astratti e accademici, a una forma di intellettualismo fine a se stesso, e in questo senso concordo per il carattere sostanzialmente di pretesto senza un riferimento puntuale al caso di cui si sta discutendo. Altro discorso se la filosofia apporta utili strumenti interpretativi...

Antonello ha detto...

@Antrag @Gilberto

Io ho voluto chiarire proprio perche' ho notato un certo discorrere molto lontano dal caso specifico, e questo oltre a sviare il nodo poteva portare in derive pericolose e svianti.

Ma anche lontano da tutte le metodologie credibili con cui, secondo il mio umile parere, si dovrebbe affrontare una ricerca, e quindi un'investigazione su UNA SOLA VERITA' che deve giocoforza, solo quella, aver PROVOCATO il rinvenuto.

Cioe', spersonalizzando l'argomento e la ricerca, come anche i piu' o meno OGGETTIVI convincimenti, non si puo' partire da un qualcosa di filosofico (che rifiuta la VERITA' come ESISTENTE partendo da concezioni immateriali), perche' la soluzione di una VERITA' materiale certificata come VERA si dovrebbe cercare nelle sue metaevoluzioni.

E quindi la conclusione, credo anche filosofica, e' e dev'essere, secondo me e se si vuole credibilita' poi nei risultati, per forza che, a logica, a folosofia appunto, ed investigativamente strumentale alla ricerca, UNA SOLA VERITA' PUO' E DEVE AVER CAUSATO IL RINVENUTO.

In una visione spersonalizzata da soggetttive disserzioni ed OGGETTIVA non ci possono essere nemmeno DUE VERITA' A PROVOCARE IL RINVENUTO, e' e dev'esserne considerata SOLO UNA in quanto la VERITA' intesa come ardito obiettivo di chi intende investigare, ma anche come concetto se vogliamo, non puo' essere diversa da quella accaduta, ma neppure dissimile, diventerebbe automaticamente SOGGETTIVA, ergo SBAGLIATA, NON RISOLTA.

L'ambizione di scovarla esatta e' anche un'obiettivo ardito perche' di fatto impossibile, ma questo NON DEVE ESCLUDERNE L'ESISTENZA, sarebbe presunzione, secondo me, pensare possa essere INESISTENTE, solo perche' da me, da te, da voi, da noi, impossibile da decriptare perfettamente.

Quindi OGGETTIVAMENTE ne puo' esistere solo una, ed una sola, ma riconoscendo cio' sarebbe anche presuntuoso ricercare quella precisa (per capirci e' impossibile calcolare i tempi e la lunghezza dei passi compiuti da Yara quella sera ad esempio), ma sarebbe stupido pensare di sentenziare un ergastolo non avendo neppure ricercato gli step, almeno temporali dei movimenti della vittima, ad esempio.

Seguendo questo concetto e' lampante che l'unico riferimento utile a questa paziente e laboriosa operazione sono proprio e solo i dati che passano all'esame di OGGETTIVITA' INELUDIBILE.

Per capirci, ma neanche gli agganci del cellulare di Yara alle celle telefoniche sarebbero di per se OGGETTIVI, nel senso che solo nel SOGGETTIVO si assume che un cellulare debba sempre averla accompagnata, e che sia stato proprio da lei utilizzato.

Ed in merito ci sono anche alcune ipotesi significative.

Ma lo stesso esempio puo' e dovrebbe essere fatto per il cellulare di B., ad esempio, con le logiche conseguenze e deduzioni.

Ma l'esempio del Dna e' ancora piu' lampante quanto masochistico per chi l'ha avanzato, un Dna solo Nucleare che innaturalmente (quindi con intervento, causa o motivazione NON NATURALE), si ritiene OGGETTIVO ed OGGETTIVAMENTE ricondotto, pur se mancante di Mitocondriale, ma anche se rinvenuto a tre mesi di esposizione alle NON ESCLUDIBILI contaminazioni ed intemperie.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Ed inoltre quando il meglio della Scienza a nostra disposizione ci sta dicendo che quello stesso Dna poteva nel massimo durare in quelle condizioni di esposizione solo 6 (sei) settimane (non sicuramente tre mesi), ma sopratutto appare illuminante che nessun esperto ha mai potuto dire quando quel Dna sarebbe stato ed e' stato depositato ma evidentemente, e non sempre, sa confermarne solo la presenza.

Mica finita, quello stesso Dna si e' ritenuto OGGETTIVAMENTE ricondotto alla scena del delitto, ed al momento dello stesso, ritenendo l'altra decina di Dna rinvenuti forse a qualche misterioso luogo e momento diverso dalla scena e momento del delitto, decisioni insomma senza motivi, sostegni ed aprioristici.

Direi che, seguendo il concetto, anche se quel Dna fosse matematicamente riconducibile da Ignoto1 a B., con la variabile non trascurabile e misteriosa della mancanza di Mitocondriale, si dovrebbe fare un altro miracolo riconducendolo senza alcun dato di sostegno, tantomeno OGGETTIVO, alla scena ed al momento del delitto che si presume accaduto tre mesi prima li in quel campo dove si e' ritenuto sia stato depositato il corpo quando la Scienza dice un'altra cosa.

Ma anche con il secondo miracolo, e chiudendosi gli occhi, ci sarebbe ancora da ritenere che non vi sia stata mai contaminazione e che le intemperie non abbiano influito come invece la Scienza dice, terzo miracolo.

Ed infine ci sarebbe il quarto miracolo di Fatima da affrontare, cioe' in mezzo a dieci Dna andando a mosca cieca si dovrebbe azzeccare quale degli undici ha OGGETTIVAMENTE causato il destino del corpo rinvenuto, na roba che io rabbrividisco solo a pensarla, ci potrebbe riuscire solo Dio, ma solo con una toga.

Ergo, impossibile dimostrare in questo modo una qualche VERITA' OGGETTIVA ACCADUTA, proprio perche' sono semplicemente inesistenti i criteri di OGGETTIVITA' con cui si e' considerato il rinvenuto, anzi con presunzione ritenuti tali senza coincidenze OGGETTIVE, senza sostegno ricostruttivo, e ritenendo confondendosi forse il SOGGETTIVO come OGGETTIVO.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

E se mancano i criteri di OGGETTIVITA' cade tutto, cade la credibilita', ma anche la verosimiglianza, l'oggettivita' quanto piu' possibile coerente, in questo modo la VERITA' la si inventa, non la si dimostra mentre un ergastolo e qualsiasi accusa va dimostrata ineludibilmente oltre ogni ragionevole dubbio.

Per questo parlavo di isolato ed immotivato libero convincimento che andava sentenziato lealmente in nome di chi lo ha ritenuto sostenibile e sentenziabile e non in nome di un intero piu' o meno ignaro popolo..

Ma tutta l'impalcatura di queste sentenze, che dovrebbero rappresentare la soluzione finale di una ricerca quanto piu' oggettiva possibile e' strutturata su una totale mancanza di OGGETTIVITA'.

Manca tutto, Via Morlotti su quali basi? Quale sarebbe la ricostruzione?

Assalita nel camion e fuggita nel campo (8 particelle di terriccio su 20 corrispondenti al terriccio di Chignolo) o stordita e portata nel campo senza che avesse potuto camminarvi, come dice la Cassazione?

Non c'e' un giorno ed ora OGGETTIVI della dipartita, e men che meno dell'Aggressione, che addirittura andava presunta, perche' manco solo di aggressione avrebbe potuto trattarsi, bensi di possibile ed ipotetico incidente depistato.

Non c'e' una sequenza dei colpi, dice la stessa Cattaneo, manca un credibile movente anche aldila' di B., ed anzi il cantiere che aveva un qualcosa di vagamemte OGGETTIVO, e' stato fin abbandonato, vista con quest'ottica direi che non si e' manco iniziato veramente ad investigare.

E' allucinante, lo so, ma questo e' il mio parere personale, e che tutto venga dipinto come una sonante vittoria della gloriosa Giustizia mette proprio tristezza.

Per non parlare della gestione, molto delicata e difficile di suo, dei testimoni.

E non mi fa piacere dire queste cose, ma io vedo questo, chiaramente se non hanno secretato un faldone con dentro il video di B. che aggredisce Yara, io questo non lo posso sapere, io valuto a seconda dei miei criteri ed a seconda di quello che ci e' dato di sapere.

Ivana ha detto...

Tarski, che citavi, ha dimostrato che l'assioma della scelta da un lato consente in matematica sviluppi più agevoli dall'altro consente di dimostrare il teorema delle due sfere ricavate da un'altra delle stesse loro dimensioni. Anche la matematica, le verità matematiche, chiamate spesso a testimone delle nostre affermazioni vere (com'è vero che 2+2=4...) come prodotto dell'uomo possono crearci qualche imbroglio…
Si tratta del cosiddetto “paradosso di Banach-Tarski “.
Credo che l’intenzione di Banach e Tarski sarebbe stata quella di presentare argomenti a sostegno della loro decisione di non avvalersi dell'assioma della scelta, ma altri matematici hanno preferito diversamente…
Avevo già detto che la matematica, anzi più precisamente direi Les mathématiques, ci insegnano il gusto della libertà e della precisione.
Nello scegliere termini primitivi e assiomi da porre a fondamento della sua teoria il matematico è libero e ha un limite: evitare le contraddizioni.
Bisogna essere precisi : 2+2 = 4 (in base 10) :-)

L'argomento era e rimane la "VERITA' " che giocoforza deve essere accaduta a Yara da quel/la pomeriggio/sera fino al rinvenimento del suo corpo il 26 febbraio 2011, punto.

Come possiamo conoscere la verità storica della dinamica dei fatti realmente accaduti a Yara?
Avevo già detto che con i dati a mia disposizione non posso cercare tale verità storica.
(tre mesi di esposizione alle intemperie e contaminazioni danno forse qualche responso OGGETTIVO? Non credo....?)

Non sono una genetista, per cui ho solo potuto costatare che nessuno dei genetisti nell’aula processuale ha detto che sia impossibile poter ritrovare il DNA nucleare in una traccia mista dopo tre mesi di esposizione all’aperto. Nessun genetista, in quell’aula del processo, ha detto (e neanche ha scritto e firmato) che il risultato di quelle analisi inerenti al profilo nucleare di Ignoto 1, non fosse “oggettivo”.
A me sembra che il criterio adottato dai giudici sia stato quello di giudicare in base a quanto espresso da testimoni, consulenti , avvocati di ciascuna parte e su quanto scritto negli atti processuali.
Noi abbiamo partecipato a tutte le varie udienze? Abbiamo letto tutti gli atti processuali? Io no, per cui, come avevo già detto, scelgo la sospensione del giudizio.
Posso solo prendere atto di ciò che ho letto (ordinanze e motivazioni) e cercare di analizzare i comportamenti processuali, in modo obiettivo, prendendo in considerazione tutte le parti, nessuna esclusa e cercando di trarre la mia soggettiva interpretazione (come avevano fatto Chiara e Luca Cheli giungendo ognuno a una propria interpretazione ed entrambe le loro interpretazioni mi sono apparse plausibili).
Di certo penso anch’io, come D’Auria, che "l'intelligenza artificiale" potrebbe essere un utile supporto per avvocati e giudici nell’interpretazione obiettiva del diritto (aiutando, cioè, a eliminare quelle eventuali interpretazioni influenzate dal soggettivismo e/o da eventuali bias cognitivi).

Ivana ha detto...

Più precisamente: 2+2 = 4 (contando in base dieci)

antrag ha detto...

Se l'accusa presentasse in aula una prova di colpevolezza basata su un principio fisico, biologico sconosciuto perché scoperto da uno del RIS e se i consulenti della difesa rimanessero interdetti dalla notizio e non potessero controbattere per la profondità e l'originalità dell'invenzione, il giudice potrebbe condannare l'imputato avvalendosi del fatto che in aula non è arrivata una relazione scritta che confutasse la prova dell'accusa?

Nel caso qui in esame è avvenuto proprio così!

antrag ha detto...

L'intelligenza artificiale include un motore inferenziale che è programmato da esseri umani.
Tanto vale che chi governa stabilisca di anno in anno quali reati debbano essere perseguiti e quali rei debbano essere condannati, come si fa in altre parti del mondo.

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