sabato 13 ottobre 2018

Massimo Bossetti... come ti faccio credere di aver condannato un assassino

Di Massimo Prati e Gilberto Migliorini


Molto probabilmente non ci sarebbero stati nessun arresto e nessun processo se Massimo Bossetti fosse vissuto fuori dai confini italici. Purtroppo per lui è un cittadino italiano che vive in Italia... e in Italia da quando esistono i processi indiziari, la cultura giudiziaria invece che progredire è regredita tornando all'epoca di Alessandro Manzoni quando nel Incipit della “Storia della Colonna Infame” scriveva:
“Ai giudici che, in Milano, nel 1630, condannarono a supplizi atrocissimi alcuni accusati d'aver propagata la peste con certi ritrovati sciocchi non men che orribili, parve d'aver fatto una cosa talmente degna di memoria, che, nella sentenza medesima, dopo aver decretata, in aggiunta de' supplizi, la demolizion della casa d'uno di quegli sventurati, decretaron di più, che in quello spazio s'innalzasse una colonna, la quale dovesse chiamarsi infame, con un'iscrizione che tramandasse ai posteri la notizia dell'attentato e della pena. E in ciò non s'ingannarono: quel giudizio fu veramente memorabile.” 

Da ieri sera Massimo Bossetti per la giustizia italiana è colpevole. Non ci strapperemo le vesti. Sappiamo aspettare, siamo fiduciosi che la verità verrà a galla, magari fra troppi anni come capitato ad altri condannati innocenti.

Ciò che è accaduto è oramai la "normalità giudiziaria". Per un perverso meccanismo psicologico si è finiti per credere a qualcosa diventato talmente di dominio pubblico, così lapalissiano e corroborato mediaticamente, da non aver altra necessità di conferma se non quella della voce che corre. La voce si presenta come la spiegazione ideale degli indizi che essa stessa ha immaginato. La voce è un dato ‘oggettivo’: i membri di un gruppo, sia mediatico che popolare che investigativo che peritale che istituzionale che giudiziario, ‘parlano e riparlano’ dando origine a un racconto, a un’ipotesi accusatoria che facilmente può essere convalidata da indizi double face che si adatterebbero a chiunque venisse arrestato. Perché, in un altro eventuale "caso Yara", migliaia di persone potrebbero adattarsi a una qualsiasi ricostruzione accusatoria... ah già, ma nel caso in questione c'è il famoso mezzo dna di ignoto uno che accusa!

Il fatto a dir poco sorprendente è che si asserisca giudiziariamente che Massimo Bossetti è figlio di Giuseppe Guerinoni senza che sia mai stato fatto un confronto diretto fra i due Dna originali padre e figlio, che nello stesso tempo si dichiari che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni Bossetti senza che esista agli atti il documento di analisi del Dna che lo proverebbe. Si è andati per induzione con un ragionamento del tipo: un mezzo dna ci dice che ignoto uno è figlio di Guerinoni, quel mezzo dna ha una parte maggioritaria compatibile con quello di Massimo Bossetti e, pertanto, Massimo Bossetti è figlio di Guerinoni... quindi è ignoto uno, ergo è l'assassino. Motivo per cui non c'è motivo per fare un'analisi diretta che dimostri questa ormai assunta verità.

Questo ragionamento induttivo lo si è fatto senza considerare che prima di rovinare una famiglia e far marcire in galera un uomo incensurato, visti i migliaia di casi in cui l'errore ha mandato a morire in carcere persone innocenti, sarebbe d'uopo fare anche quelle verifiche che pur sembrando inutili servono da prova del nove per la verità.. 

Parlare di anomalie è riduttivo. Prendiamo quanto pare accertato mediaticamente e analizziamolo in maniera seria senza trascendere nei soliti pettegolezzi. La dottoressa Gino dice a processo che c'è stata una analisi fatta dalla famiglia a Torino e che Massimo è figlio di un altro padre, non sa però se Guerinoni o chi altri visto che il confronto diretto fra dna originali non c'è stato. Ammettiamo pure che il documento in quel di Torino esista e che dica in sintesi che Massimo non è figlio di Giovanni. Va tutto bene così? No. Primo, non sappiamo chi ha firmato il documento e, secondo, sappiamo che l'analisi non è stata ripetuta in un altro laboratorio... eppure non è certo la prima volta che un test successivo ribalti gli esiti di un test precedente. Un errore è sempre possibile. I test si rifanno anche per gli atleti che non ammettono di essersi dopati... perché non ripeterli per chi rischia l'ergastolo?

I documenti nella pratica scientifica vengono pubblicati proprio perché possano essere ricontrollati da altri (riproducibilità e ripetizione). Peraltro, in questo caso non sappiamo neppure con quali modalità e su quali reperti è stato effettuato il test e non si conoscono i risultati analitici (la dettagliata relazione tecnica comprensiva di cromatogrammi e analisi statistica dei risultati, e i "dati grezzi" provenienti dalle apparecchiature di analisi, utili per le verifiche). 

Un nuovo test di verifica in un nuovo laboratorio sarebbe stato obbligatorio e lo doveva ordinare il giudice a processo per essere certo di non incorrere, per superficialità, in un errore grossolano ma enorme. Eppure nemmeno la cassazione ha deciso di effettuarlo. Tutti certi, per induzione, sia che l'assassino di Yara sia il proprietario del dna monco rimasto miracolosamente intatto su un lembo degli slip dopo tre mesi di neve pioggia e sole, senza considerare i liquidi organici che spazzano via qualunque cosa e gli animali attirati dal cadavere, sia che ignoto uno si chiami Massimo Bossetti nonostante non ci sia mai stata una comparazione diretta.

L'imputato può chiedere al giudice che deve tutelare anche il suo diritto alla difesa che le sue ragioni vengano ascoltate, che si faccia una perizia in più per stabilire se mente o dice il vero. E quel giudice ha l'obbligo giuridico di accogliere tale richiesta... se è un giudice che applica la legge usando il buonsenso del padre di famiglia. Se poi oltre che al buonsenso è dotato anche di un buon spirito critico, a maggior ragione quel giudice deve accordare la perizia perché non può fare a meno di chiedersi il motivo per cui l'accusa si opponga a tale richiesta. Se le induzioni della procura sono giuste cosa può temere un procuratore da una analisi che non farebbe altro che confermare la sua tesi accusatoria?

Forse può temere di aver sbagliato qualcosa e non può uscire dal seminato perché la condanna dell'imputato sarebbe a rischio? Forse sa qualcosa che né noi né i giudici sappiamo?

Cosa sarebbe accaduto se una nuova perizia avesse dimostrato un grossolano errore di laboratorio? Se avesse dimostrato che il dna di Massimo Bossetti nulla c'entrava con l'omicidio?

Un tale scenario, ora più che mai puramente ipotetico, avrebbe aperto, proprio come nel testo manzoniano “La storia della colonna infame”, molti interrogativi su come venga amministrata la giustizia italiana. Mettiamo per ipotesi che la cassazione abbia accordato la perizia sul dna. Mettiamo per ipotesi che si sia fatta oggi e che smentisca la procura... cosa accadrebbe?

Accadrebbe che sul banco degli imputati non ci sarebbe più Massimo Bossetti ma tutto un sistema che pervicacemente si è rifiutato per anni di ricontrollare gli esiti delle sue conclusioni e l’affidabilità di sentenze di condanna dove di ragionevoli dubbi ce n’erano a bizzeffe, come evidenziato dalla difesa del muratore, a cominciare da un Dna (low copy number) che sopravvive intatto per mesi di ottima qualità in un campo su un corpo a contatto con la terra, insetti e animali di tutti i tipi (nella letteratura biologica non esiste nessun caso simile). E questo, si direbbe ora in ogni media, non è solo un unicum ma è un evento impossibile. 

Una eventuale dimostrazione che Massimo Bossetti non ha nulla a che fare con Guerinoni ma è proprio figlio del padre legale sarebbe un colpo durissimo per il sistema giustizia del nostro Paese, ben più destabilizzante del caso Tortora e di Unabomber, e dimostrerebbe come l’esistenza di più gradi di giudizio non metta al riparo da sentenze fotocopia dove - rispetto al garantismo per l’imputato con una rigorosa verifica del già sentenziato - prevale (salvo lodevoli eccezioni) la fiducia incondizionata nei giudici dei precedenti gradi di giudizio... specialmente se questi sono capaci di scrivere bene le motivazioni (e se non ne sono capaci di certo le fanno scrivere a chi ne è capace).

Insomma, da decenni vediamo un sistema giudiziario che non garantisce più l'equo processo all'imputato, vediamo un sistema giudiziario che non guarda più con occhio critico sia quanto porta la Difesa che quanto porta chi accusa, vediamo un sistema giudiziario che preferisce appiattirsi alle tesi accusatorie e puntare tutto sulla affidabilità di chi ha già deciso in precedenza. 

Come detto, invece di evolversi la giustizia italiana è regredita. E' del tutto evidente che il caso Bossetti riveste un’importanza che travalica il cold case, che sono implicate considerazioni più generali sul funzionamento della giustizia dovuta ad automatismi che vengono da lontano e che autori come Verri e Manzoni hanno saputo rappresentare sul piano civile e con intenti epistemologici di rilievo. In particolare l’opera manzoniana conserva intatta tutta la sua attualità nonostante sia stata pubblicata nel lontano 1840 e si riferisca alle vicende legate alla peste del 1630.

Il caso Bossetti, per tutto quello che è stato rilevato da più parti, dimostra che la forma mentis del sistema giustizia del Bel Paese non è poi cambiata di molto rispetto a quanto il Manzoni ha denunciato nella sua opera. Quella lentezza della storia della quale ha parlato uno storico del calibro di Jacques Le Goff è dimostrata dai meccanismi psico-sociali che si possono riassumere in quell'immagine tratta dalla psicologia sociale definita effetto Pigmalione o profezia che si autoadempie

Paradossalmente i rilievi epistemologici più pregnanti sono stati fatti non a livello filosofico ma letterario. Un autore come il Manzoni ha saputo come nessun altro mettere in risalto quali sono gli automatismi che agiscono surrettiziamente. Le voci che corrono sono in grado di influenzare non solo il vasto pubblico ma a tutti i livelli anche chi dovrebbe essere immune dal pregiudizio e dall'influenza della suggestione che agisce sotterraneamente in tutti i contesti. 

Nemmeno la cultura mette al riparo da certi meccanismi di influenza sociale. Proprio come nella pubblicità-propaganda quando un fattoide entra a far par parte delle credenze collettive subentrano poi meccanismi di conferma acritici, la suggestione è talmente coinvolgente che si dà per scontata una cosa anche se non ne esiste prova... o meglio, la prova diviene proprio quella voce che corre, ormai considerata così evidente e così cogente da non aver più bisogno di ulteriori verifiche. 

Il caso degli untori oggi potrebbe far sorridere, salvo poi l’evidenza che, non nel 1600 ma ai giorni nostri, alcuni bambini non vaccinati sono stati lasciati soli in un’aula perché considerati pericolosi... e da questo si capisce che la paura degli untori è attuale. 

La realtà è che il concetto di untore è commisurato a un contesto storico e geografico, a una modalità di esclusione e di condanna aggiornato a nuove realtà socio-economiche e ideologiche. La cecità dell’effetto Pigmalione riguarda quella influenza collettiva per la quale si confonde la suggestione con il risultato di prove tangibili. Il sistema dell’informazione dà fiato e sostanza alle minime voci che poi amplificate divengono colpi di cannone!

Da un lato c'è il giudice istruttore che crede di sapere tutto del crimine e deve mantenere il segreto istruttorio, dall'altro ci sono i giornalisti che dicono tutto anche quando non sanno niente. Quando non dicono ciò che gli chiedono di dire. Queste due rappresentazioni fanno sì che si assista a una strana compenetrazione dove le voci che corrono si influenzano su vari piani in un crescendo che si rinforza e compenetra proprio come nell'opera rossiniana. 

Nel caso Bossetti esiste un’unica prova chiamata regina. Pochi nanogrammi di materiale genetico. Se li togliamo dal processo non rimane più nulla... o meglio rimane l’effetto Pigmalione. Vediamo nel dettaglio che cosa si intende per "effetto pigmalione" e come il caso Bossetti diverrebbe se si dimostrasse che lui è proprio figlio di Giovanni. Il cold case diverrebbe una telenovela partorita da una fervida immaginazione. 

L'effetto Pigmalione, o effetto Rosenthal, deriva dagli studi classici sulla “profezia che si autoadempie”: in pratica l’opinione che ci siamo fatti su qualcuno influenza il nostro giudizio, quante volte vi è capitato, anche se non esiste nulla a riprova della veridicità della nostra opinione. Questo vale in tutti i rapporti in cui è implicata una qualche forma di valutazione influenzata da una premessa pregiudiziale. 

Nel mito, Pigmalione è il re di Cipro che si innamora della statua di Afrodite al punto di crederla vera e immaginare di potersi congiungere ad essa. In Ovidio, Pigmalione è uno scultore che si innamora della sua statua e implora Afrodite di trasformarla in una donna in carne ed ossa. 

In sostanza le nostre credenze di partenza influenzano i nostri giudizi. Quante volte avete pensato di essere di fronte a uno/a stronzo/a o, viceversa, a una persona affascinante dall'animo gentile? Quante volte avete scoperto che vi sbagliavate? Tutti sappiamo che sono tantissime, visti i divorzi e i femminicidi.

Rosenthal aveva prodotto un test di intelligenza con alcuni alunni (definiti come molto intelligenti) coi risultati volutamente fittizi e lo aveva fornito agli insegnanti. Quando tornò in quella scuola constatò, come aveva previsto, che proprio quegli alunni che erano stati definiti come molto intelligenti mediante un test fasullo erano diventati i migliori della classe. Gli insegnanti erano stati influenzati da quel giudizio preliminare e avevano trattato di conseguenza quegli alunni, con un occhio di riguardo e forse anche con valutazioni errate. In questi casi accade che la suggestione elimina tutto quello che non conferma (nel nostro caso il brillante test di intelligenza) e dà conferma a tutto quello che in qualche modo potrebbe fare da supporto, convalidando emotivamente il dato iniziale, l’input di partenza fasullo.

D’altro canto il pregiudizio, positivo o negativo, non si qualifica mai come tale. Grazie all'inferenza deduttiva, assume l’aspetto esteriore della razionalità anche quando sono la suggestione e l’emozione che costituiscono l’ossatura di un giudizio. 

Il caso Bossetti è il prodotto di una gigantesca profezia che si autoadempie, a partire dal suo arresto in pompa magna per arrivare alla prova di paternità che negli atti non esiste ma è riuscita ad orientare tutta l'indagine e tutte le sentenze.

Solo le verifiche potrebbero dimostrare che il caso Bossetti non sia solo la classica profezia che si autoadempie o effetto Pigmalione. Ma le verifiche chi opera per la giustizia italiana non le ha volute fare.

Per cui, al momento e nonostante la condanna definitiva, l'assassino di Yara non si sa davvero chi sia e la trama basata sul dna scritta dall'accusa e accettata dai giudici, a tutti gli effetti è, e rimarrà fin quando non sarà corroborata da una nuova perizia a conferma, uno sceneggiato di fantasia da quattro soldi che può attecchire solo in chi è stato suggestionato dai media e portato a credere che chi accusa e condanna Bossetti è intelligente a prescindere... come gli alunni di Rosenthal agli occhi degli insegnanti dopo il test fasullo.


2.709 commenti:

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Roberta Altea ha detto...

Altro che controllo di legittimità sullo svolgimento dei due processi!
Questa sentenza è un processo alla difesa e un appiattimento sulle tesi della procura.
Non hanno nemmeno corretto gli errori presenti nelle sentenze precedenti, quindi parlano ANCORA di una sorella di Ester, SIMONA ARZUFFI, che NON esiste.
Così come, in merito alle sferette, citano la loro presenza nel cantiere di Mapello per giustificarle nel furgone di Bossetti, DIMENTICANDO che in quel periodo Bossetti lavorava nel cantiere di Palazzago e non di Mapello.
Sono riusciti a scrivere NERO SU BIANCO che kit scaduti si possono utilizzare in indagini FORENSI (cioè quando ci sono in ballo delle vite) non tenendo conto di quello che dicono i protocolli.
Sono entrati nel merito aggiungendo particolari alla dinamica con cui Bossetti avrebbe rapito YARA (stordendola), dimenticando che Bossetti non era imputato per rapimento.
Sono riusciti a "stabilire" un orario di rientro a casa (intorno alle 20.00) citando come "prova" l'intercettazione con la moglie Marita in carcere e allegando persino la documentazione dove Marita dice che certamente non è rientrato dopo le 19.30!
Sono entrati decisamente nel merito di un processo "farsa", anzichè pronunciarsi sulla legittimità di richieste respinte, testimonianze respinte, prove a favore non acquisite.
In udienza il PG ha parlato per circa due ore, a Camporini sono stati lasciati 45 minuti ed è stato perfino interrotto!
Ma scherziamo? I giudici in cassazione hanno perfino ELOGIATO il lavoro dei RIS, intoccabili e non criticabili come "istituzione".
Spetta alla Cassazione tutto ciò?
Spetta alla Cassazione entrare nel merito aggiungendo particolari alla dinamica e stabilendo orari relativi alla dinamica?

Stefania ha detto...

Wolf, ci aggiungerei una cosa che è stata magari diffusa erroneamente ma magari anche no: durante una deposizione la mamma di Yara parlo' dell'intimo indossato quel giorno dalla povera ragazzina: tra le altre cose c'era un reggiseno rosa (se non erro regalo della zia Nicla Gambirasio, sorella di Fulvio). Venne anche chiesto alla Signora Panarese come potesse essere certa la figlia indossasse proprio quel reggiseno e lei rispose che Yara non aveva tanti indumenti di quel genere e che tutti erano stati acquistati da lei per la figliola. Dopo tanto tempo pero' vedo spesso immagini degli slip a disegnini indossati da Yara ed un reggiseno che non è affatto rosa ma viola.

Che è successo? Qualcuno lo ha messo in lavatrice con la "coloreria" oppure ci sono state date informazioni sbagliate circa le deposizioni della mamma di Yara? Oppure ancora quel reggiseno non era quello indossato dalla ragazza quel giorno? Oppure è stata rivestita con un indumento che non le apparteneva?

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ah, Salvagni ha smentito definitivamente e categoricamente di aver mai parlato di un dna creato in laboratorio, metà delle discussioni di questo spazio possono tranquillamente cessare...

Chiara ha detto...

Non vogliono digerire l'amara verità di essere stati presi in giro per anni....si sono esaltati nel credere di essere stati resi compartecipi, dai difensori di un grossissimo imputato mediatico, della denuncia di uno scandalo scientifico e giudiziario, si sono sentiti importanti e con materie importantissime a loro portata di mano....illusoriamente chiaramente, ma ignoranza è anche, appunto, non comprendere i propri limiti....ma quello che è davvero troppo doloroso e umiliante per prenderne coscienza, è vedersi sbattere in faccia, oggi, sigillato, che sono stati presi in giro, che non mezzo scienziato ha mai avallato le mistificazioni (cit. dalla sentenza) operate dalla difesa, che ha creduto di poter ribattere, da avvocati, a una decina di esperti tecnici, i maggiori in Italia, quelli tra cui il giudice avrebbe pescato per formare il collegio peritale, non avessero avuto già il ruolo di ctp per la procura e la parte civile.
Si sono dette SOLTANTO SCIOCCHEZZE, giuridiche e scientifiche, per anni e su queste sciocchezza le anime candide, quelle sporche e gli immancabili teorici del complotto, hanno concentrato ogni loro energia in tutto questo tempo.
Sono stati degli stolti, ahiloro.
Infierire è far troppo: non sono stati capaci di riconoscere la manipolazione che subivano, allora, e certo non l'ammetteranno oggi, che grida ai quattro venti la loro dabbenaggine. Aggravata dall'avere strillato a tutti gli altri di essere dei beoti. Poveri. Erano loro e adesso lo sa tutta Italia. Non voglio mettermi nei loro panni. Pietas. Ecco.

Anonimo ha detto...

Sembrano prezzolate dai veri colpevoli!
Difesa preventiva…

Anonimo ha detto...

il nuovo lavoro trovato: trollare

Guglielma Vaccaro ha detto...

Anonimo, mettici il nome dai....oppure sai già che si tratta di un'affermazione calunniosa per cui potresti passare dei guai?

Coraggio.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Poveri anonimi (e anonime tutti riconoscibili)...

Nessuno che commenta la questione reperti? Le dichiarazioni sono tutte registrate. Non li hanno voluti esaminare al primo momento utile, vorrà pur dire qualcosa o no?

Vanna ha detto...

Roberta, ben tornata!
Stefania, il Regno di Napoli sotto i Borbone ebbe il suo periodo d'oro! La storia, col Mezzogiorno, ancora manca di obiettività.
Eppure i documenti, i fatti, l'arte e gli stranieri che vi andarono raccontano. La questione meridionale è conosciuta bene solo dagli addetti ai lavori.

Torniamo a noi.

Pasolini è stato ucciso perché addescava ragazzi, così ci hanno fatto credere.
Pasolini è ancora oscurato, non è onorata la sua arte ed ha subito la "damnatio memoriae" non perché aveva quel debole (praticato e condiviso da tanti che non hanno fatto la stessa fine) ma perché raccontava cose che non doveva dire. Nei suoi film tratta il mondo nascosto per avere successo e mantenerlo dai poteri forti nelle stanze dei bottoni.

Una "solidarietà silenziosa" che ancora oggi di Pasolini poco si sa, poco si legge, quasi mai si nomina eppure è stato un grande artista.

Meglio un muratore dentro che la verità fuori.

Vanna ha detto...

E.C " dei poteri forti" no "dai"

Stefania ha detto...

Vanna, evidentemente mi sono spiegata davvero male. Non intendevo dire siano stati i Borboni a far nascere nell'uomo del sud l'idea di uno Stato oppressore ma l'esatto contrario (per questo il "Borboni docet"). In ogni caso non era quello il punto ma rimane che a mio avviso questa vicenda abbia toccato corde che a livello politico (nel senso piu' ampio del termine) non dovessero essere toccate. Il tuo paragone con quanto accaduto con Pasolini non fa una piega.

Stefania

Roberta Altea ha detto...

Quello che non capisco è perchè i colpevolisti, ora che tutto si è concluso con una conferma in cassazione della condanna, continui imperterriti a "disturbare" coloro che sono ancora convinti dell'innocenza di Bossetti e vogliono continuare a parlarne perchè considerano la sua vicenda giudiziaria una grande ingiustizia.
Chiara e Guglielma, la Cassazione vi ha dato ragione!
Abbiamo capito cosa pensate di questo caso. Lo abbiamo capito.
Ci sta che per qualche giorno un colpevolista infierisca per togliersi qualche soddisfazione, ma continuare dopo un mese e mezzo a pontificare sull'"avevamo ragione" vi rende in qualche modo ridicole.
Perchè significa che non vi basta la ragione che vi hanno dato, lo scopo vostro (come quello dei forcaioli che dopo un mese e mezzo continuano a dileggiare la difesa nel loro gruppo fogna) è un altro!
Quello di trollare perchè vi piace trollare.
Avete detto tutto! Basta!
Ora siete solo ripetitive, noiose e fastidiose.E non ci fate nemmeno una bella figura !
@ Guglielma Vaccaro, se chiamandomi "Robertina" intendi colpirmi pensando di infastidirmi, sappi che quello è il modo in cui mi chiama la mia famiglia, i miei cari e gli amici intimi.
Ti conviene tornare ad un più distaccato "Altea".

Ivana ha detto...

Il solito individuo persevera nel citare la mia persona: la lingua persiste a battere dove il dente duole?
Torno a ribadire che (come si evince chiaramente da qualsivoglia mio messaggio!), mai ho chiesto solamente il rispetto per i miei percorsi di conoscenza, ma ho sempre chiesto (e da parte mia dato) il doveroso rispetto per i percorsi di conoscenza altrui; ho sempre cercato di insistere sulla necessità del rispetto reciproco tra gli interlocutori, invitando a evitare il ricorso all’argumentum ad hominem, indipendentemente dai diversi punti di vista, che ognuno liberamente può condividere, o no.

Mi sembra che qualcuno (Haddock?) avesse posto una precisa domanda scientifica e io mi limito a fornire due diverse risposte (ognuno potrà sceglierà liberamente quale risposta ritenere attendibile):
1) riporto, usando il corsivo, l’affermazione espressa, nel ricorso in cassazione, dagli avvocati della difesa (affermazione non sottoscritta dai genetisti e non accompagnata da alcun riferimento preciso alla letteratura scientifica specifica):
qualsiasi deposizione di materiale biologico di qualsivoglia origine non può prescindere dall’inevitabile trasferimento del contenuto genetico sia nucleare che mitocondriale nella propria interezza.

2) riporto anche l’affermazione espressa nelle motivazioni della suprema corte di cassazione (affermazione non sottoscritta, nel documento delle motivazioni, dai genetisti e non accompagnata da alcun riferimento preciso alla letteratura scientifica specifica) :I giudici di merito, hanno concordemente escluso, all’esito dell’istruttoria dibattimentale, che esista una presunzione scientifica secondo la quale, rinvenuto il DNA nucleare all’interno di una mistura di materiale biologico, si possa o si debba necessariamente rinvenire, nella medesima mistura, del DNA mitocondriale dello stesso soggetto.
“Ad avviso de lCollegio” il presupposto della necessaria compresenza di DNA nucleare e di DNA mitocondriale risulta smentito dalla stessa dott.ssa Gino che ha affermato che “quando una traccia è mista, il discorso sul DNA mitocondriale è arduo”, essendo molto difficile dire “se quella traccia è una traccia mista, o se in realtà è una eteroplasmia”.

Stefania e Antonello, ribadisco soltanto che a me continua a sembrare, comunque, più plausibile l’ipotesi dell’uscita di Yara proprio dalla porta verso cui si stava dirigendo con una certa premura, essendo in ritardo sull’orario di rientro.

Ivana ha detto...

Leggasi: “Ad avviso del Collegio”

Ivana ha detto...

Non essendo una professionista in ambito forense, mi astengo dall’esprimermi sulle strategie d'azione scelte dalle parti processuali, anche se penso che certe qualità morali, quali la lealtà, la serietà, l’onestà intellettuale e la correttezza, dovrebbero essere ineludibili per qualunque professionista in qualsivoglia campo lavorativo (nessuno escluso).
Essendo stata, comunque, una professionista, anche se non in ambito forense, determinati modi di procedere della difesa mi sono apparsi dissonanti rispetto a quello che è stato il mio vissuto professionale, ma mi astengo da ogni giudizio e mi ero limitata a condividere i dubbi che Luca aveva espresso sulla mancanza di una determinata presentazione organicamente strutturata.

Stefania ha detto...

Ivana, il fatto sia plausibile non significa nulla, penso. Anche per me è piu' plausibile una possibilità piuttosto che un'altra ma sono i cani a dirci quale strada abbia percorso Yara. E ce lo dicono senza poterci raccontare se quel percorso è stato fatto camminando sulle sue gambe oppure trasportata. Questo è un dato di fatto. Ai cani non importa cosa per me o per te o per chiunque altro sia piu' plausibile.

Poi, vorrei ricordare quando a domanda dei cronisti, la PM disse che non aveva mai creduto alla pista del cantiere.

Lo disse dopo aver agito in modo poco almeno bizzarro. Non procedendo immediatamente ad un'analisi apprfondita del luogo e delle persone che lo frequentavano.

Anche la faccenda di M. Fickri è piuttosto curiosa. Se non hai mai creduto a quella pista, per quale motivo hai provveduto a farlo inteccettare? Eppoi a bloccare un traghetto in mezzo al Mediterraneo? Le tue ricerche meticolose (e un qualche convicimento il marocchino fosse coinvolto deve averlo pure avuto la Dott.ssa Ruggeri per bloccare una nave) ti hanno portato a scordare che su quel bastimento viaggiava anche un furgone? Eppoi ci metti tre secoli per far interpretare la frase detta da Fickri al telefono con la morosa?

Eppoi rimane quella faccenda del reggiseno. Come è che da rosa diventa viola?

Stefania

Roberta Altea ha detto...

Stefania,
io credo che il reggiseno "rosa" sia una interpretazione giornalistica.
Se fosse vero, la difesa avrebbe approfondito la questione.
Il reggiseno però era slacciato al momento del ritrovamento e aveva una doppia allacciatura: ganci e velcro.
Non so se qualcuno di voi ha avuto modo di vedere Iceberg ieri sera.
Una giornalista, Marta Migliardi, ha ultimato da poco un documentario su Yara e sul processo a Bossetti.
Sulla base di quello che è agli atti, ha percorso la strada che va dal palazzetto al campo di Chignolo e si è addentrata nel campo munita di luci infrarosse.
Impossibile in quelle condizioni e in quei tempi fare a Yara quel che le è stato fatto!

Chiara ha detto...

Ivana riporta egregiamente quei passi della Cassazione che finalmente mettono nero su bianco e più autorevolmente quanto si andava dicendo da mo'....eppure bastava la logica, il "trucco" era elementare ed anche evidente: inculcare nelle menti, a suon di ripeterle, affermazioni infondate che costituivano il "sine qua non" di tutto l'ambaradan (fintamente) argomentativo....in realtà un coacervo di conclusioni apodittiche su premesse false, ma fatte passare queste poi passava, anzi si autoalimentavano anche quelle. The Great Imbroglio è il sottotitolo di questo processo.

Un altro inganno, stavolta incidente sul piano giudiziario, che finalmente è stato pubblicamente smascherato è stato quello più grande di tutti: la "richiesta di perizia". Il PARADOSSO della richiesta di perizia, io lo chiamo. Veramente non c'è limite agli inganni dialettici spesi in questo caso.....si lamenta un processo medioevale, che dire inquisitorio è dire niente ecc...e POI praticamente SI INVOCA IL DIRITTO AL PROCESSO INQUISITORIO: nel processo accusatorio, quello "moderno", sono le parti, accusa e difesa, a formare le prove e sottoporle al giudice, mentre l'intervento diretto del giudice nel disporre una prova d'ufficio è del tutto residuale: era nell'inquisitorio che soltanto il giudice poteva, disponendo perizia, assumere quella data prova; poi si è cambiato, ritenendo più civile e garantista consentire che accusa e difesa si facessero da se le perizie, dette consulenze. Poi se proprio contrastano molto tra loro e sono espresse da "pari grado", allora il giudice tenderà a volere un terzo parere dirimente. Ma è ipotesi appunto a) residuale b) solo eventuale, essendo la regola che è LA PARTE CHE COMANDA e non il giudice. Bene, nel caso di Bossetti la difesa ha deciso, in pratica, di abdicare al rito accusatorio, rinunciare ai propri poteri, non esaminare i reperti, non ripetere le analisi ripetibili...ha scelto di NON FARE IL PROCESSO su questo, il dna, che era il punto dirimente. Ha invocato e continua ad invocare come diritto di moderna civiltà giuridica, in realtà, il suo esatto opposto: la modernità e civiltà sono le consulenze delle parti processuali, il loro potere e diritto di condurre le prove e il processo; il giudice padre-padrone dal quale pietire la perizia calata dall'alto è un retaggio inquisitorio che il nostro codice rifiuta. Il nostro codice ha difeso i diritti di bossetti e gli ha dato pieni poteri dispositivi sulla prova tecnica; egli vi ha rinunciato. Non andassero in giro a sbraitare di essere stati lesi e vilipesi dalla giustiziabastarda nessuno li avrebbe sbugiardati. Ma chi troppo vuole.....non puoi ingannare l'oste sul vino. Salute ai digiuni di malizia che sono cascati nel tranello!

Stefania ha detto...

Per Roberta Altea: no, purtroppo non ho visto Iceberg. Grazie per la cortese tua risposta.

Stefania

Anonimo ha detto...

In conclusione, il capolavoro di questa difesa è stato quello di aver convinto dell'innocenza di Bossetti tanta gente che non contava nulla nel contesto del processo, senza che lei stessa ne fosse stata realmente convinta.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Beh, è stato creato un grosso movimento " di piazza" (e di pancia, aggiungerei), che tuttavia ad un certo punto è sfuggito al controllo e ha contribuito in certa parte a creare un clima pesante che non ha ben predisposto i giudici: continuare a sentire minacce, insulti, accuse di complotto ha contribuito ad inasprire le motivazione dei vari gradi: se notate la sentenza della Corte di Assise di Bergamo è abbastanza piana, quella di appello è già più sull'arrabbiato, quella della Cassazione è durissima e dice che la difesa ha detto dentro e fuori dall'aula il falso, ha scritto atti in contraddizione tra loro, ricorso lungo e prolisso senza i documenti di riferimento...è pesante far rilevare tali cose e con accenti così duri, significa che a furia di tirare la corda si è spezzata.

Antonello ha detto...

@Vanna

"...Meglio un muratore dentro che la verità fuori..."

Magistrale, purtroppo verissimo, Laurea ad Honorem.

@Ivana

"...Stefania e Antonello, ribadisco soltanto che a me continua a sembrare, comunque, più plausibile l’ipotesi dell’uscita di Yara proprio dalla porta verso cui si stava dirigendo con una certa premura, essendo in ritardo sull’orario di rientro..."

Se ti rivolgi da questa parte, visto che entri nel merito poi della ipotetica e fondamentale ricostruzione (almeno te si) di quella sera non e' che sconvolgi se ritieni plausibile una alternativa piuttosto che l'altra, e' proprio il sale della discussione confrontarsi, sappi che pero' sono due le alternative, non duemila, sempre se diamo credito ad F.F.

Beh, a partire dal fatto che Yara era in ritardo anche io riterrei piu' plausibile avesse scelto, se non priva, di uscire dalla porta principale, ma e' logico quello che sostieni, il problema e' che la plausibilita' non e' verosimiglianza, e che qualcosa di illogico deve essere per forza capitato, per capirci qualcosa di NON plausibile, e questo non puoi smentirlo e ci si deve fare i conti.

Quindi, dal punto in cui F.F. ha visto Yara alla fine del corridoio in uscita dalla palestra alla porta di casa G. ammetterai che qualcosa deve essere fuoriuscito dalle previsioni che aveva Yara stessa e quindi dalla logica del suo ritardo e del suo impellente ritorno in famiglia.

Se neghiamo questo non ne parliamo nemmeno, ma se si riesce finalmente ad accettare significa che bisogna capire quale dev'essere stato il punto ed il momento in cui la logica in se fuorvia in alternative inesatte e non verosimili.

Il punto piu' rovente e' proprio l'uscita dalla porta principale, perche' il fatto che Yara fosse in ritardo non cancella il fatto che i cani si sono letteralmente mangiati il maniglione della porta d'emergenza per seguire poi la famosa pista fino al cantiere, ne il fatto della macchia rossa (a proposito hanno escluso fosse sangue ma ad esempio poteva essere inchiostro? Rossetto? Come mai questa superficialita' in ipotesi che portano al cantiere?), anche perche' qualcosa di illogico ed imprevedibile deve essere per forza oggettivamente accaduto, ne quel ritardo cancella ad esempio il fatto che sul piazzale stranamente vi fosse un debito furgone (mi raccomando "non sospetto").

L'alternativa che aveva la genia P.m. se avesse voluto stare ai dati era sull'incrocio fra Via Rampinelli e Via Morlotti, laddove ben due o tre testimoni hanno addirittura dichiarato di aver visto un rapimento in piena regola (e cosa gliene veniva in tasca al guardiano giurato ancora si deve capire), tra l'altro il guardiano giurato ha persino vittoriosamente sconfessato quanto la P.m. pensava avessero registrato le telecamere di cio' che poi di fatto proprio non c'era (leggasi post sopra), quindi il teste ad una logica normale a quel punto doveva e dovrebbe essere considerato quantomeno in buona fede.

E la secodns alternativa veniva pure a fagiolo in soccorso della geniale P.m., un rapimento insomma, di due almeno uomini, di cui uno poteva anche essere B., poteva sfrittare l'oggettiva pista, ma la genia l'ha rifiutata, ed ha pensato di inventarsi una salita volontaria di Yara sul camion di B. in Via Morlotti.

Te che stai dall'altra parte della barricata bicamerale mi sai gentilmente spiegare in base a quali dati oggettivi la P.m. accredita tale ipotesi del tutto campata in aria senza alcun dato oggettivo a supporto?

Vanna ha detto...


Roberta, il tuo:
"...Ti conviene tornare ad un più distaccato "Altea"..."
non lo useranno mai!
E' il nome di un fiore, mi sembra la malvarosa, un fusto alto con grandi corolle, è una pianta selvatica, sovrasta altera i fiori dei campi.

Vanna ha detto...

"Anonimo ha detto...
In conclusione, il capolavoro di questa difesa è stato quello di aver convinto dell'innocenza di Bossetti tanta gente che non contava nulla nel contesto del processo, senza che lei stessa ne fosse stata realmente convinta.

30 novembre 2018 15:06:00 CET"

Hai ragione, chi crede nella sua innocenza non conta nulla e allora perché state qui a continuare a condannare ed insultare chi è innocentista?

Voi contate tanto perché vi abbassate ai semplici normo dotati che qui scrivono?

Ve lo dico io perché lo fate, perché non è vero che non contiamo nulla, sapete bene che abbiamo ragione.

antrag ha detto...

Ivana ha detto...
Non essendo una professionista in ambito forense, mi astengo dall’esprimermi sulle strategie d'azione scelte dalle parti processuali, anche se penso che certe qualità morali, quali la lealtà, la serietà, l’onestà intellettuale e la correttezza, dovrebbero essere ineludibili per qualunque professionista in qualsivoglia campo lavorativo (nessuno escluso).
Essendo stata, comunque, una professionista, anche se non in ambito forense, determinati modi di procedere della difesa mi sono apparsi dissonanti rispetto a quello che è stato il mio vissuto professionale, ma mi astengo da ogni giudizio e mi ero limitata a condividere i dubbi che Luca aveva espresso sulla mancanza di una determinata presentazione organicamente strutturata.
30 novembre 2018 13:53:00 CET

CURIOSITA':
Ivana!
Secondo il tuo parere personale e ininfluente, i modi di procedere dell'amministrazione giudiziaria e delle forze dell'ordine nel confezionare il famoso filmato farlocco sull'imputato ed esibirsi in un altro filmato prima della conclusione del processo ti sono o non ti sono apparsi dissonanti rispetto a quello che è stato il TUO vissuto professionale?

Grazie in anticipo per la tua illuminante risposta!

Antonello ha detto...

@Vanna

Poniamo in ipotesi che quella macchia rossa potesse essere rossetto, allora torna che non e' che le ragazze li hanno come uso e costume spalmare il rossetto sui maniglioni delle porte d'emergenza (a meno che non sia un segnale) come mai dunque se fosse poteva esserci li una macchia di rossetto? Dove porta la variabile posta come ipotesi?

Beh, se proprio la prendi ad onor di archivio potrei avanzare delle ipotesi, una ad esempio ti porta al fatto che con un pugno od una sberla una faccia avrebbe potuto andare a sbattere sul maniglione, ed in quel caso Yara sarebbe stata costretta dalle botte ad uscire dalla porta di emergenza, mi spiego?

Ad esempio, Yara decide che deve andare a rovistare qualcosa delle altre ragazze nello spogliatoio, magari ad una rivale in amore, esempio, non si fa quindi vedere da F.F., gli fa credere di uscire dalla porta principale e poi torna indietro, si reca negli spogliatoi ma mentre sta rovistando negli spogliatoi qualcosa viene scoperta dalla Maestra o da una compagna.

E direi che un gesto cosi' villano potrebbe aver provocato una reazione abbastanza pesante, un contraddittorio acceso, una sberla, un'altra, la reazione di Yara, dall'altra parte una controrrazione rabbiosa, un pugno allo zigomo, la faccia che si gira e sbatte sul maniglione, Yara che scappa da quella porta e direzione inseguita.

Chiaro un'ipotesi come un'altra, come ad esempio, che avesse un appuntamento o dovesse passare dal campo e non dall'edicola, perche' li vi era gia' il Terzo Pupillo di Fatima suo preferito da salutare, o da cui farsi anche solo notare, e vuoi che una ragazzina da un ragazzo piu' grande non si faccia notare con il rossetto magari sbavato per segno di intraprendenza?

La fretta pero', dopo aver fatto credere ad F.F. di essere uscita dalla porta principale prende il rossetto prestato da una tasca o appunto lo prende da qualche borsa consenziente negli spogliatoi, poi si dirige verso la porta di emergenza, intanto disegna approssimativamente le labbra, deve chiudere il rossetto ma se ne dimentica li per li, lo mette in tasca ma macchia la batteria dello stesso rosso, si ricorda pero' di doverlo rimettere a posto, girandosi e dovendo mantenere la porta si confonde e macchia il maniglione, torna indietro, chiude del tutto e posa il rossetto, esce dalla porta d'emergenza per poi andare a farsi velocemente notare magari da qualche barista o calciatore che erano gia' li per la partita che doveva iniziare alle 20,00 sul campo prospiciente la Via dei Caduti e la strada opposta all'uscita principale.

Ecco anche perche' uscire da li anziche' dalla principale, pure in ritardo poteva essere una rara occasione che non poteva perdere, anche a costo di arrivare cinque minuti dopo del gia' passato orario.

Ecco due alternative ed ipotesi con l'uscita dalla porta di emergenza che non danno per distratti i cani dai gatti, ma manco la P.m.

Ad esempio.

Ivana ha detto...

Stefania e Antonello, il fatto è che i cani (almeno quelli adoperati per la ricerca di resti umani e di tracce ematiche) hanno sbagliato segnalando un secchio in cui c'era solo ruggine (come è stato appurato dalle analisi eseguite).
Adoro i cani, ma ho avuto modo di costatare che non sempre il loro utilizzo ha apportato risultati utili.
Non mi addentro oltre, per i seguenti motivi:
1) ritengo di non avere informazioni sufficienti ;
2) penso che, almeno finora, lo “scoglio” (così definito da Pino, che saluto volentieri sperando che prima o poi intervenga ancora) rappresentato da quel DNA nucleare, detto Ignoto1, non sia stato, finora, né scalfito né aggirato;
3) come aveva ammesso almeno la Corte d’Assise di Bergamo, credo anch’io che la dinamica del fatto resti in gran parte oscura, ma per i giudici ciò non scalfisce il dato probante rappresentato dal ritrovamento di quel determinato DNA su slip e leggings della vittima.

antrag, perché ha suscitato tanta tua curiosità soltanto il mio parere personale e ininfluente?
Non hanno suscitato, nell’immediatezza, il tuo interesse le riflessioni di Chiara postate in data 30 novembre 2018 14:25:00? Tali sue riflessioni (su quanto espresso nelle motivazioni della sentenza della corte suprema di cassazione a proposito dell’attuale sistema tendenzialmente accusatorio) hanno suscitato, o no, una qualche tua curiosità?
Comunque, rispondo volentieri alla domanda da te rivoltami.
Secondo il mio parere personale e ininfluente, la preparazione (e la successiva pubblicazione) di quel video allo scopo di “comunicazione” (comunicare che cosa?) è dissonante rispetto a quello che è stato il mio vissuto professionale (come è altrettanto dissonante la pubblicazione del video relativo all’arresto di M.G. Bossetti).
Pur ribadendo, comunque, quanto ho detto sopra, prendo atto che per la corte d’Assise d’Appello di Brescia e per la suprema corte di Cassazione, le immagini di quel determinato video sull’autocarro (immagini vere) sono state ritenute riprendenti un IVECO con passo 3450 identico a quello dell’imputato e dotato di ben sedici elementi identificativi identici a quello dell’imputato. Per la corte di cassazione “sarebbe una singolare coincidenza” che, in un’area frequentata da M.G. B anche proprio quel giorno della scomparsa di Yara (M.G. Bossetti mai ha escluso, né in dibattimento né in fase di indagini, di essere stato a Brembate Sopra il 26/11/2010 in orario compatibile con la scomparsa della vittima) sia stato “visto passare e ripassare varie volte proprio un mezzo dello stesso tipo, marca, modello, colore e caratteristiche esteriori nella stessa zona, ove è scomparsa la vittima”.

Vanna ha detto...

Antonello ha detto...
@Vanna

"...Meglio un muratore dentro che la verità fuori..."

Magistrale, purtroppo verissimo, Laurea ad Honorem.

Buongiorno Antonello, grazie.

Si potrebbe anche dire:

Meglio un muratore qualunque dentro
che i Mastri Muratori fuori.

Va da sé che tutti gli ingranaggi incastrati ad hoc, raccontano altro che calce e cemento.

Vanna ha detto...

Guglielma delle tre grazie è la più immediata, la più "ruspante",Chiara è la più oculata, l'unica che ha risposto ogni tannto a qualche dubbio qui elencato e lo ha fatto con professionalità, condividere o meno.

Ma quella che mi piace di meno è l'Ivana che con fare mellifuo e scivoloso spalma i suoi interventi di trappole ohimé visibilissime.
I suoi "ribadisco" sembrano "obbedisco" a ciò che è girato intorno all'iniquità dell'operato e della sentenza davanti alla quale si prostrano con fedeltà volutamente cieca.

Purtroppo i tre stili non fanno onore alla verità.

Luca Cheli ha detto...

@gugly
Può anche darsi che in un certo contesto di, diciamo così, delegittimazione del potere giudiziario, quella corda di cui parli la si sia voluta spezzare deliberatamente.
Le dichiarazioni di Denti ieri sera a QG non erano proprio del genere diplomatico..
Ora, la si può leggere in tanti modi, ma uno di questi è che se disperi di far assolvere il tuo assistito perché ritieni tutto già deciso, delegittimare il potere decidente non tirerà il condannato fuori dalla galera, ma gli fornirà quell'aura di martire che può aiutare a vivere meglio la carcerazione.
A mali estremi, estremi rimedi.

Ivana ha detto...

Vanna, di quali “trappole” parli? A che scopo? Che vantaggi tangibili ne trarrei?
Essere rispettosi per te significa essere “melliflui”?
Quando uso il termine “ribadire “, lo uso semplicemente nel significato di “ripetere”.
Quando non si sa ribattere al contenuto di determinati interventi si preferisce scegliere l'argumentum ad hominem?


antrag ha detto...

Gli arzigogoli di Ivana consentono di far apparire che le critiche fattele vengano puntualmente respinte al mittente.

ESEMPIO:
"Puoi portarmi un bicchiere d'acqua?", chiede un assetato.
"No", risponde Ivana.
La sofista viene criticata per il suo rifiuto da vicini, parenti, amici e familiari stretti.
Ma lei si difende così: "Non avevo un bicchiere di acqua (complemento di materia) ma solo bicchieri di vetro che avrei potuto riempire di acqua. Ma la richiesta non era stata ben formulata".

Invito di cuore Ivana a svegliarsi dal "sonno sofistico" …

Ivana ha detto...

Quali "arzigogoli"? La mia risposta alla tua domanda è stata pertinente e chiarissima!
Invito antrag a specificare dove, precisamente, avrebbe creduto di vedere i miei "arzigogoli", o "sofismi".
Che cosa c'entra il bicchiere di acqua??!

A domani

antrag ha detto...

@Ivana
Chiunque legga gli interventi della Vaccaro o di Chiara non tarda a rendersi conto della distorsione intellettuale e culturale che propugnano in un blog e di tante altre cose, su cui sorvolo (ripetitività ossessionata e ossessionante, scientismo giuridico, spesso volgarità).

Per questo, pur leggendoli, non mi contrappongo più ad essi, ferma la curiosità sui motivi di tali atteggiamenti da parte di dichiarate professioniste del diritto.

Il tuo dire, Ivana, in sintesi estrema e rozza, ha qualcosa di subdolo e deve essere smascherato ogni volta, in modo che di te rimangano sul campo solo gli arzigogoli replicanti che manifestano i veri fini e lo stile delle asserzioni precedenti.


Attività di confronto normale in un blog su un argomento tanto serio come il caso giudiziario che qui si affronta!


Per sottrarsi al confronto suddetto basterebbe leggere senza scrivere, ma non è certamente il tuo caso.



Guglielma Vaccaro ha detto...

@Luca

O dare l'illusione che l'aura di martire continuerà a portare business...
Denti ha ripreso nè più nè meno notizie riportate su FB, in sostanza una volta avuta la sentenza qualcuno si è messo ad indagare sui componenti della Corte...ma polemizzare su questo aiuta ad acquisire o reperti? Mi sa di no anzi, l'impressione è che qualcuno voglia polemizzare sui medesimi ma non li vorrà mai...
Ah, non c'entra con colpevolezza o innocenza ma pare che la sorella da tempo
non vada a trovare il fratello, visto quanti si è spesa prima fa pensare almeno
un po'.

Anonimo ha detto...

Noto che molti fanno riferimento alle motivazioni della Cassazione.
Sono state pubblicate per intero o si tratta solo di alcuni pezzi presi da alcuni giornali?

Io su internet non sono riuscito a trovare niente.
Esiste un qualchd link?

Grazie a chi vorra' rispondermi.

Alex.






Antonello ha detto...

@Antrag

"..."Puoi portarmi un bicchiere d'acqua?", chiede un assetato. 
"No", risponde Ivana.
La sofista viene criticata per il suo rifiuto da vicini, parenti, amici e familiari stretti.
Ma lei si difende così: "Non avevo un bicchiere di acqua (complemento di materia) ma solo bicchieri di vetro che avrei potuto riempire di acqua. Ma la richiesta non era stata ben formulata"...."

Condivido in pieno, ma sono deviazioni che arrivano da chi pensa che far pensare gli altri al proprio posto sia un esimio pregio, in realta' si autocertificano anche nelle modalita' abbastanza prive di maturita', e non parlo di nessuno nello specifico ma di chi usa quel "modo di non esistere" quando l'esistenza comporta anche oneri e non solo onori.

Esempio perfetto, ed anche l'esempio andava portato da altri, alla fine rimane solo il vestito di certe mentalita', tutto il resto vaga fra i cannibali come passeggiare in Via Montenapoleone.

Prendere possesso della propria vita, idee e cervello per affrontare le responsabilita' conseguenti sembra sia sconveniente per taluni/e.

Cultura e Conoscenza del Diritto mai come in questo esempio non rappresentano un certo nozionismo dannoso e purtroppo alle volte pure laureato.

magica ha detto...

ieri sera .GAROFANO ha tacciato DENTI:il bestemmiatore che si è permesso
di criticare un fautore di giustizia .
questi signori . non sono dei superuomini , sono come tutti i cittadini ok? . chi li paga?siamo noi cittadini .percio'non si capisce il perchè DENTI non abbia potuto dire la sua .eppure tutti dicono le loro considerazioni

.

Chiara ha detto...

Alex
se hai accesso a fb, a questo link trovi il PDF della sentenza integrale, che per ordine della corte deve essere "depurata" dei nomi propri per venire diffusa e questo signore se n'è preso il disturbo.
https://m.facebook.com/groups/1780030898892853?view=permalink&id=2315878645308073

Chiara ha detto...

Magica

Garofano ha detto a Denti nient'altro di quello che la Cassazione ha detto ai difensori: BASTA BALLEEEEEE ché avete passato il segno, IMBROGLIONI!

Stefania ha detto...

Io continuo a non capire: tutte queste belle anime che conoscono bene il Foro e le sue regole, come mai invece che andare nelle trasmissioni televisive a tenere botta a "chi racconta balle ed è imbroglione", non provvede a denunciarli?

Se hanno diffamato, oltraggiato, non hanno patrocinato lealmente, per quale motivo non hanno ancora ricevuto uno straccio di denuncia?

Peraltro, cosa che continuo a ripetere oramai da mesi, ammesso e non concesso che un imputato di un qualsivoglia delitto, non possa permettersi super esperti da contrapporre a quelli che il PM propone con i soldi nostri (mica i suoi), cosa deve fare?

Non ha diritto ad un giusto processo?

Stefania

Chiara ha detto...

Stefania, sfondi una porta aperta: personalmente, se questo atteggiamento non cesserà (ed a ieri sera, in collegamento con quarto grado, ancora non era cessato; seppure ormai dimesso e imbarazzato, quasi di maniera) ed essendoci un autorevole sigillo ai fatti come si sono svolti e come invece vengono rappresentati, sono seriamente sul punto di esporre ai competenti organismi disciplinari il caso, a tutela della rappresentazione della categoria.

Chiara ha detto...

Bossetti ha avuto un processo rispettoso dei diritti costituzionali ed internazionali umani in materia di giusto processo. Ha avuto la difesa - e relativa "strategia" - che ha scelto di avere e di portare avanti in prima persona. Delle mistificazioni operate presso il pubblico, nessuno si quella parte è escluso, in testa il titolare del diritto potestativo di affrontare un processo oppure, come ha scelto, di sottrarvisi fingendo di lottare per averlo e facendo la "sceneggiata napoletana" del "prigioniero di stato". Quelle mistificazioni possono ingannare voi ma non "l'oste" e Bossetti, accertato assassino in un processo affrontato da lui come una pagliacciata, sta benissimo dove sta, con tutto il biasimo ulteriore per questa artata condotta sistematicamente mistificatoria dei fatti e delle ragioni.

Stefania ha detto...

Un imputato che si professa innocente e non ha denaro oppure una cultura generale per riconoscere ed assoldare uno staff di periti e di consulenti dello stesso lignaggio dell'accusa è un uomo finito?

A quanto pare si'. Perchè è questo il punto.

Stefania

Chiara ha detto...

Se se abbiamo capito: LUI deve comunque uscirne "pulito" ad ogni costo (con tutto l'investimento emotivo cui ha indotto a suon di balle e intenzionali imbrogli...come continuate a bervelo "il buon carpentiere"....come se la ride il suo ego per la sua migliore performance di sempre.... schiacciato dall'evidenza, è salito sul palco e ha cominciato a prendere un giro. E con qualcuno, ormai pochi, quelli "che hanno bisogno", un bisogno egocentrico e atavico, del "loro caso Bossetti"....che grande circo delle illusioni)

Wolf ha detto...

Se dobbiamo fare una classifica di balle ed imbrogli, Bossetti ne esce meglio dell'accusa.

Il punto è che non si condanna per un solo e strano Dna negandone la controperizia.

Domani a chi toccherà?

Luca Cheli ha detto...

Beh io rimango convinto che se qualcuno ha fatto l'illusionista, quello non è stato Bossetti, che per me non ha nulla del mefistofelico manipolatore e tanto del povero cristo vittima, anche, dei propri limiti culturali.

La difesa poteva fare di meglio? A mio parere sì.

Sarebbe cambiato molto? Temo di no.

Per i colpevolisti perché più colpevole di così non si può, per me perché si era messo contro di lui un meccanismo troppo grande.
Non il grande complotto degli incappucciati, ma una somma di fattori convergenti (o cerchi concentrici alla Guerzoni) più o meno impersonali.

Rivendico e confermo tutto quello che ho scritto in questi anni qui, su Bossettiede ed anche su FB: non ho cambiato idea e non saranno le sentenze a farmela cambiare.

Per me Bossetti è uno di una lunga lista di innocenti ufficialmente colpevoli, la cui unica e particolare differenza è che nel suo caso, con la questione del DNA sintetico, si poteva veramente sconvolgere la storia giudiziaria, non solo di questo Paese.

Quanto la difesa ci abbia veramente mai creduto è difficile dire. Di sicuro Salvagni ne ha parlato con me diverse volte, alle volte con più scetticismo, altre con meno, ma Salvagni non era il solo difensore.

Comunque alla fin fine, leggendo quanto poco in tema ne abbiano capito i "supremi", per i quali probabilmente certi temi si collocano al di fuori di un orizzonte culturale interamente focalizzato su pandette e codici, credo che difficilmente si sarebbe potuto ottenere qualcosa in ogni caso.

Ciò detto, rimango convinto che prima o poi la questione del DNA sintetico farà il botto, probabilmente in qualche Paese con un sistema giudiziario meno ingessato del nostro.

E quel giorno si rivaluteranno molte cose.

Stefania ha detto...

Wolf, Chiara scrive "se se abbiamo capito", dimostrando ce ne fosse bisogno di non aver compreso neppure la domanda. Figuriamoci quale poteva essere a questo punto il livello della risposta. Ma tant'è. Non ho intenzione di colloquiare con chi insulta, non mi abbasso a certi livelli.

Poi arrivi tu e mi conforti: domani a chi toccherà? Ecco, appunto. Mi si dipinge sul viso un sorriso amaro leggendo le motivazioni della Cassazione che dice in poche parole che siccome il ricorso è fatto male, fumoso e gli avvocati si sono comportati malissimo, va bene cosi'.

Personalmente trovo estremamente grave questo modo di ragionare. E quindi mi domando se i processi debbano essere affrontati da innocenti sino al terzo grado di giudizio ma con tasche piene, cultura generale medio-alta, capacità in un momento sicuramente drammatico di scegliere da chi farsi tutelare, e via discorrendo per avere una chance di venire quantomeno trattati con il rispetto che si deve a chi non è colpevole sino al terzo grado di giudizio invece che con la sicumera che contraddistingue un sacco di espertoni.

Stefania

Chiara ha detto...

Luca, su una cosa hai ragione, non sarebbe cambiato niente, ma il motivo è molto più prosaico: perchè Bossetti è colpevole; perchè Bossetti era lì; perchè questo è provato oltre ogni ragionevole dubbio. Nessuno avrebbe fatto miracoli. In molti, però, avrebbero evitato di dargli corda - se non addirittura fargli da pessimo traino - in questa oltraggiosa recita.

Biologo ha detto...

Ivana ha ricordato alcuni punti del ricorso e delle motivazioni dei giudici che riguardano degli aspetti biologici della vicenda che ancora in molti fraintendono (come i giudici stessi) in maniera grave.

Mi riferisco al reale significato di due punti particolari:

1) "qualsiasi deposizione di materiale biologico di qualsivoglia origine non può prescindere dall’inevitabile trasferimento del contenuto genetico sia nucleare che mitocondriale nella propria interezza". - Ricorso

2) "I giudici di merito, hanno concordemente escluso, all’esito dell’istruttoria dibattimentale, che esista una presunzione scientifica secondo la quale, rinvenuto il DNA nucleare all’interno di una mistura di materiale biologico, si possa o si debba necessariamente rinvenire, nella medesima mistura, del DNA mitocondriale dello stesso soggetto". - Motivazioni

Provo a chiarire nel modo più breve e semplice possibile.

1) La difesa faceva notare una fatto su cui non vi è alcuna necessità di fornire riferimenti di "letteratura scientifica specifica". Il fatto stesso di pretendere dei riferimenti su questo aspetto dimostra che chi li chiede non ha compreso affatto il punto in questione.

Che la deposizione di qualsivoglia materiale biologico debba necessariamente portare alla deposizione sia del DNA nucleare che di quello mitocondriale è un fatto scontato, dovuto alle caratteristiche fondamentali del materiale biologico: se un materiale biologico contiene DNA nucleare allora non può non contenere al contempo anche DNA mitocondriale, ciò per la semplice ragione che la SEDE NATURALE del materiale genetico nucleare è la stessa del materiale genetico mitocondriale! Se un liquido organico o una porzione di tessuto biologico risultano contenere del DNA nucleare, vuol dire che quel liquido o tessuto contengono quello che era il CONTENUTO di una cellula. E siccome il contenuto della cellula è un "insieme" costituito dal DNA nucleare, dal DNA mitocondriale, dagli elementi proteici, ecc, non si può pretendere che quando questo contenuto improvvisamente si separi come per magia.

Chi sostiene che il DNA nucleare possa finire per depositarsi magicamente (e in maniera naturale...) senza il resto del contenuto della cellula in cui è naturalmente immerso, cioè anche del DNA mitocondriale, dimostra inequivocabilmente di non aver compreso nemmeno le basi della citologia.



2) Su questo punto c'è una sottigliezza che ai più è sfuggita.
Ciò che la dott.ssa Gino intendeva, cosa in fondo anche scontata, è che un conto è il depositarsi del materiale cellulare (che, come appena spiegato avviene sempre nella sua totalità), un altro è la successiva possibilità di rilevarne le diverse componenti. In altre parole si può dire che il DNA nucleare è stato rilevato e che non si è riuscito, invece, a rilevare il DNA mitocondriale. Ma non si può affatto sostenere che la difesa sarebbe tenuta a dimostrare l'affermazione secondo cui DNA nucleare e DNA mitocondriale si depositano insieme, oppure sostenere che quando il consulente della difesa ammette che “quando una traccia è mista, il discorso sul DNA mitocondriale è arduo” in realtà sta ammettendo che il DNA mitocondriale di Bossetti c'è ma non si vede...

Nel caso specifico, il DNA mitocondriale è stato rilevato? Certo. Ma ha restituito un profilo che nulla ha a che vedere con il profilo di Bossetti e della vittima. Siccome il DNA mitocondriale, come quello nucleare, proviene necessariamente da un liquido biologico o da un tessuto biologico, allora ne deriva che sullo slip della vittima c'era del materiale biologico di qualcuno che non è né Bossetti e né la vittima. Siccome questo fatto avrebbe avuto delle conseguenze fatali per l'accusa, hanno dovuto formulare tutta una serie di scuse assurde e anche mutualmente escludenti come l'eteroplasmia, la lettura errata dello strumento, la generazione casuale di un profilo esistente, ecc....

Biologo ha detto...

Voglio aggiungere un'altra cosa su questa storia fantasiosa del "deposito selettivo" del DNA nucleare.

L'ex comandante del RIS, in merito a quel profilo del DNA mitocondriale che non corrisponde né alla piccola Yara né a Bossetti, in una trasmissione (la cui registrazione cercherò di ritrovare) si era lasciato scappare un'ammissione clamorosa. Aveva sostenuto che quel profilo era tranquillamente spiegabile con un contatto avvenuto prima del delitto!

Un contatto tra lo slip della vittima e un estraneo! Un estraneo diverso da Massimo Bossetti!
Il comandante deve essersi reso conto della gravità (per la ricostruzione dell'accusa) di queste affermazioni perchè in seguito ha accuratamente evitato di riproporle.

Perchè sono importanti?
Perchè non c'è alcun modo di dimostrare che il contatto con questo estraneo è effettivamente avvenuto prima del delitto. Di conseguenza, se non si può dimostrare che Bossetti è stato l'ultimo individuo ad avere a che fare con lo slip di Yara, non si può neanche dimostrare che l'abbia uccisa lui e che il suo DNA nucleare (ammesso che sia il suo) non sia finito sul corpo per contaminazione per tramite di questo "estraneo", mentre questi compiva il rapimento, il delitto o in una fase successiva!

In fondo è questa la spiegazione essenziale del perchè l'accusa ha fatto di tutto pur di convincere i giudici che quel DNA mitocondriale, che non corrisponde a Yara o a Bossetti, non va attribuito ad una terza persona.

Gilberto ha detto...

caro Biologo

Però c'è una cosa sulla quale tu continui a glissare proprio in qualità di esperto biologo-genetista. Ci hai detto e ripetuto a iosa che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni, ma è figlio di Guerinoni e che è stato dimostrato dalla dottoressa Gino. Ma tu sai su quale materiale genetico è stato effettuata la controprova? Su materiale di prima mano preso in carcere? Sulle informazioni contenute in un data base? (e come ben sai il reperto e la sua origine è davvero fondamentale... ) Noto se questo punto eviti di prendere posizione. Sei così ben informato su come sono andate le cose? Vedi, a quasi tutti sfugge che è proprio lì la possibilità per la difesa di smontare tutto il teorema di 'Pitagora'.
Aspetto una risposta che possibilmente non sia un arrampicarsi sugli specchi

Antonello ha detto...

@Ivana
"...Ivana

"..Stefania e Antonello, il fatto è che i cani (almeno quelli adoperati per la ricerca di resti umani e di tracce ematiche) hanno sbagliato segnalando un secchio in cui c'era solo ruggine (come è stato appurato dalle analisi eseguite)...."

Mah, te l'hanno detto loro abbaiando che hanno sbagliato? Lo sai tu perche' hai tu portato Yara al cantiere e sai cosa non avrebbe toccato? Te l'ha suggerito Padre Pio di Montalcino in sogno? Ti ha chiamato oggi la P.m. dopo un giro in moto?

Io non so, io ironizzo un po' per sdrammatizzare, spero tu non ti offenda, ma chiaro che non puoi far passare per oggettivo un qualcosa che non puo' che essere soggettivo, e' un'operazione ingannevole e fuorviante non premettere che sono tue convinzioni, mentre si richiederebbe qualcosa di molto di piu' enon me ne volere, poi se vuoi tu credere in qualcosa del tutto svincolato dalla realta' conosciuta fai pure, ci mancherebbe.

C'e' una differenza fra quello che si puo' dedurre da dati oggettivi di una storia di cui manco si sa la ricostruzione (come tu stessa hai ammesso e riconosci), e libere convinzioni del tutto soggettive prive di un qualsiasi fondamento oggettivo.

L'importante e' capire le differenze e premettere, per rispetto del lettore, ma anche della tua credo consapevolezza nel credere liberamente a qualcosa senza per questo darlo come oro colato.

Sai per caso se con certezza il tondino di campionamento non e' mai stato toccato da Yara?

No, non lo sai, perche' non lo puoi sapere ne te e ne io, lo sa solo Yara, che purtroppo non puo' piu' ahime' dircelo e chi l'ha eventualmente aggredita, e non mi sembra che a B., nella tua libera convinzione sia stato lui, sia stata mai neanche posta la domanda, vien da se che e' una tua induzione che quel tondino non centri nulla con Yara benche' segnalato dai cani, mi spiego?

"...Adoro i cani, ma ho avuto modo di costatare che non sempre il loro utilizzo ha apportato risultati utili...."

Non condivido, i cani non credo sbaglino, anche perche' per natura hanno delle caratteristiche per cui hanno anche sopravissuto e non sono sleali come certi esseri umani, ergo si sbaglia l'interpretazione di quello che ci dicono o si presume sbagliando di conoscerne e poterne interpretare il linguaggio, quindi sbagliano A VOLTE i loro Conduttori che gli danno la traccia olfative a volte sbagliata di riferimento, che non seguono perfettamente la procedura per indicargliela, ed i P.m. pretendendo di interpretare ambedue, se pero' tutto e' fatto come da protocolli e senso logico e di responsabilita' professionale dagli uomini, i cani non dicono bugie, hanno il naso gia' lungo di proprio.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

"..Non mi addentro oltre, per i seguenti motivi:
1) ritengo di non avere informazioni sufficienti ;
2) penso che, almeno finora, lo “scoglio” (così definito da Pino, che saluto volentieri sperando che prima o poi intervenga ancora) rappresentato da quel DNA nucleare, detto Ignoto1, non sia stato, finora, né scalfito né aggirato; 

Quello che te definisci partigianamente "scoglio" analizzato con criteri di oggettivita' diventa sabbia secca, non sto qua a ribadire quanto sopra ti elenca per la milionesima volta e meritoriamente Biologo, ma a me basta ricordarti che agli impossibili tre mesi di esposizione, ad ogni tipo di contaminazione piu' o meno casuale, di quello strano straordinario Ottimo Genotipo manca unanparte fondamentale per trasformarlo in Vera Prova Regina, cioe' un nesso causale ineludibile che lo leghi al momento ed alla scena del presunto delitto, con una semnatica oltretutto oltre ogni ragionevole dubbio, na roba che se anche 350 professioniste prendessero il Nobel del Diritto ti negherebbero, come 39 Giudici, 3 sentenze e 3500 operatori, ma di fatto non esiste il nesso causale di cui sopra, non c'e' che una presunzione legislativa, ed uno standard studiato a tavolino ben lontano dalla realta' a confortare chequel Dna potrebbe essere Prova Regina senza la necessita'oggettiva di riportarlo ai momenti e nel luogo dell'aggresione depositato dall'accusato.

Ma certo tu, 3 sentenze, esimie e sprecanti tempo professioniste, 39 Giudici, 3500 operatori potete pensarla come preferite, esattamente come me, ma non date per oggettivo una cosa che in realta' e' solo da qualcuno standardizzata aldila' di questo contesto e caso, altrimenti elencami erld argomenti un sano nesso causale che leghi quel Dna alla scena del delitto e sono pronto a valutarlo nella soggettivita' consolidata delle mie libere convinzioni.

Lo scoglio come vedi e' molto, troppo fragileper essere tale, e non c'e' bisogno di aggirarenproprio nulla perche' semplicemente non e' uno scoglio ma sabbia secca.


"...3) come aveva ammesso almeno la Corte d’Assise di Bergamo, credo anch’io che la dinamica del fatto resti in gran parte oscura, ma per i giudici ciò non scalfisce il dato probante rappresentato dal ritrovamento di quel determinato DNA su slip e leggings della vittima. ..."

Sul Dna ti ho gia' risposto, ma puoi serenamente rivisitare questo sito reperendo mille altri dubbi anche titolati e scientifici abbastanza pesanti da aggirare, magari parlane con Gill insieme a tutti i periti intervenuti e trovatene le conclusioni con lui.

Sulla ricostruzione preferisco non commentare tanto deliziosamente si commenta da sola la sentenza con le contraddizioni rispetto agli altri gradi (Stordita Yara con 8 tipologie di terriccio su 20 esattamente conbacianti con quelle dilel campo di Chignolo? Siamo su scherzi a parte?).

Biologo ha detto...

C'è anche un altro argomento su cui bisogna essere chiari una volta per tutte, perchè viene ripetuto in continuazione, il che dimostra, più che altro, la superficialità di chi lo sostiene.

La famosa affermazione

"Quando c'è il DNA nucleare, analizzare il DNA mitocondriale diviene superfluo"

Questa affermazione è vera. Ma va contestualizzata.

Se trovo una macchia su un reperto, ne faccio l'analisi del DNA nucleare, e il profilo che viene fuori lo attribuisco a Ivana, oppure a Gilberto o a Bossetti, allora effettuare l'analisi del DNA mitocondriale è superfluo. Ma superfluo per una ragione molto semplice che l'accusa e i suoi sostenitori, però, evitano sempre accuratamente di sottolineare: l'analisi del DNA mitocondriale sarebbe superflua perchè mi restituirebbe la stessa persona che ho individuato grazie al DNA nucleare, nel nostro esempio Ivana, o Gilberto o Bossetti...

In altre parole l'analisi del DNA mitocondriale sarebbe superflua perché non sarebbe che una semplice conferma di quanto ho già appreso grazie al DNA nucleare.

Ma se questa analisi "superflua" la effettuo ugualmente e il risultato che mi restituisce non è quello atteso, cioè se non mi restituisce il risultato a cui ero già giunto attraverso un'altra tecnica, allora non si può più parlare di risultato superfluo! Perchè in una macchia depositata su un reperto da Ivana, o da Gilberto, oppure da Bossetti, devo necessariamente trovare il profilo del DNA mitocondriale che, per ovvie ragioni biologiche, appartiene ad una di queste persone e, di certo, non ad altre...

In pratica, per dirla in poche parole, a priori si può affermare che l'analisi del DNA mitocondriale è superflua, ma lo rimane solo fino al momento in cui mi conferma qualcosa che già so. Perchè, a posteriori, se il risultato è incoerente, l'analisi assume un significato tutt'altro che superfluo!

Gilberto ha detto...

Purtroppo devo notare che si sta da molto tempo arzigogolando qui nel blog. C'è una questione che è davvero fondamentale, l'uovo di Colombo come si suol dire (non il tenente) e ci perde in molte questioni che per quanto importanti non vanno al cuore del problema. La difesa ha la possibilità in vari modi di rifare quella verifica, c'è perfino una sorella gemella che fa all'uopo. L'hanno fatta la controprova? Noto a questo punto che nel blog c'è una logorrea che non porta a niente, mentre ci sarebbe da insistere su quel punto, inutile che mi ripeta, un punto che di sicuro butterebbe molti in uno stato di costernazione e di grave imbarazzo… per usare un eufemismo. C'è addirittura la sensazione che qualcuno stia ciurlando nel manico...

Biologo ha detto...

@Gilberto

Non glisso affatto sull'argomento della paternità. E' solo che trovo assurdo continuare a risponderti dopo averlo già fatto in passato perchè ti sei fissato su un punto che non ha senso, questo:

Ma tu sai su quale materiale genetico è stato effettuata la controprova? Su materiale di prima mano preso in carcere? Sulle informazioni contenute in un data base?

Quando ripeti queste domande dimostri di non aver compreso che l'unica cosa certa, l'unica in tutto questo processo, è il profilo di Massimo Bossetti. Non è certo Ignoto 1, non lo è il furgone, le fibre sono una presa in giro (il colore che non corrisponde si dice che è diverso perchè sono passati anni...), non corrisponde il terreno, ecc.... nulla!

Perchè, quale che sia il materiale adoperato dalla difesa di Massimo Bossetti per ottenere il suo profilo in modo da escludere la paternità del signor Giovanni, quello di Massimo Bossetti è l'unico profilo su cui non c'è alcun dubbio perchè ha trovato diverse conferme anche indirette.

Non c'è alcun dubbio perchè il profilo che è venuto fuori dall'analisi dell'etilometro, e che è stato confermato anche dall'analisi successiva, ha trovato conferma anche nel profilo della signora Ester. Se ci fosse stato un errore nel profilo di Massimo Bossetti o in quello della signora Ester, lo si sarebbe appreso già tramite la comparazione del profilo del muratore con quello della madre, perchè la signora non può aver generato un figlio con alleli diversi da quelli che sono nel suo DNA!

E un'altra conferma della correttezza delle analisi è arrivata anche tramite il profilo del fratello. Il fratello è figlio della signora Ester ma non del signor Giovanni, i suoi alleli devono quindi corrispondere su ogni marcatore almeno al 50% con quelli della madre. Anche un solo allele non compatibile avrebbe dimostrato che il profilo della signora Ester era errato e, essendo errato, non avrebbe trovato corrispondenza in quello di Massimo Bossetti.

Sul punto c'è poco da "arzigogolare"... Massimo Bossetti non può ritrovarsi un profilo compatibile con quello della madre, del fratello, e di Guerinoni e avere, allo stesso tempo, come tu pretendi, un profilo diverso da quello che gli è stato attribuito.

Gilberto ha detto...

Vedi Biologo
hai dato una lunga risposta senza entrare nel merito. Tu non mi hai risposto. Si parlava della verifica sulla paternità e non delle affermazioni apodittiche figlio di un altro padre. Non sappiamo proprio nulla su come e su quali reperti è stata effettuata la verifica (la controprova).

Credo che pochi qui nel blog abbiano capito quale scandalo sarebbe se risultasse che Massimo Bossetti è figlio del padre legale. In gioco non ci sarebbe più solo il muratore di Mapello…

È del tutto evidente che a qualcuno questo blog dia fastidio. Personalmente ho avuto vari tentativi di phishing, non è detto che sia per i miei articoli, ma comunque invito tutti a prestare attenzione agli anonimi. Talvolta gli interventi sono onesti e seguono un filo logico, non importa se da innocentisti o da colpevolisti (quasi tutti si sono fatti una loro idea giusta o sbagliata, ma in buonafede). Altre volte però può esserci il sospetto che gli interventi servano più che altro a spostare l'attenzione, una sorta di gioco di prestigio con il quale si dirige l'interlocutore dove occorre e lo si distoglie dove non deve andare.

Cari frequentatori del blog, prendete queste note solo come un promemoria, un invito a porvi sempre delle domande riguardo a come e perché si sviluppa il dibattito, quali possono essere i moventi di un intervento e quali le possibili implicazioni latenti.


maggica ha detto...

il reperto sugli slip della ragazzina potrebbe essere stata depositata prima del delitto?
da quanto tempo la colf dei GAMBIRASIO non si occupava di stirare il bucato . dicono che sulla traccia , abbiano trovato un D.N.A COMPATIBILE CON GUERINONI: un loro parente stretto..PERO' il figlio della colf era in AMERICA del sud, ma ,nonostante.. questo fattto non esitarono a sospetterlo .
fusse che fusse che , il mitocnriale che non riescono a decifrare , sia della colf ,

Vanna ha detto...

Antrag ti si risponde:

"..Invito antrag a specificare dove, precisamente, avrebbe creduto di vedere i miei "arzigogoli", o "sofismi"..."
E conclude con
"Che cosa c'entra il bicchiere di acqua??!"

Non è possibile che non capisca: è esperta in matematica, quindi perché passare per quello che non è?

Le parole formano frasi e queste formano periodi, le proprietà del'addizione sono quelle: visti i dati, li puoi scomporre o accorpare sempre quel risultato di dà.

Invece le risposte sembrano mostrare non solo deficit di logica, ma di comprensione delle parole.

Ma non è così: questo strano modo di rispondere non è dovuto al Q.I. ma ad contorsionismo del pensiero costruito "ad hoc":
-si risponde negando l'evidenza;
-si risponde con ingenuità (finta per altro);
-si fa passare l'altro per scemo;
-si ricomincia a ripetere che a pag.tot della sentenza è scritto che...se il malcapitato le risponde.
E il dialogo continua ribadendo ed obbedendo alla sentenza.
E il piatto è servito con cibo di plastica che non serve a nulla.
Ha provato anche a servire il fumo per arrosto tramite arzigogoli,
ora non ci cadiamo più.

Lasciamola affumicare, le aringhe sono più buone, chissà non capiti pure a lei, non di essere buona, ma di sfoderare la sincerità del cuore.



antrag ha detto...

Vanna, anche a me quella domanda su cosa c'entrasse il bicchiere d'acqua ha fatto accapponare la pelle. La tua osservazione ora mi ha rasserenato un po'.

Nelle risposte di Ivana la dimensione di ammettere le proprie contorsioni mentali probabilmente si è affievolita. Ma noi siamo qui anche per stimolarla quando tratta con questi suoi metodi il caso a tema in questo blog.

Ivana ha detto...

Ho letto velocemente e rispondo con altrettanta velocità ignorando chi continua con offese inutili e immotivate (per il piacere di provocare? o soltanto perché la lingua continua a battere dove il dente duole?). Mi è sufficiente la consapevolezza della mia onestà intellettuale e morale.

Antonello, hai scritto: Quello che te definisci partigianamente "scoglio”

Quale “partigianeria”? Quella di usare un termine che per primo aveva usato ripetutamente Pino?
Mi è sembrato corretto citare chi per primo aveva usato tale termine che a me è apparso adeguato a esprimere il concetto che quel DNA ha condotto a tre condanne.
La difesa, purtroppo, di fatto non è riuscita né a scalfire né ad aggirare tale ostacolo, non essendo riuscita a insinuare il dubbio nei giudici.

Nel caso di Yara quale effettiva utilità ha avuto l’uso dei cani per ritrovare la ragazzina, o il suo corpo?
Se tu dubiti perfino dei risultati delle analisi inerenti ai residui di carotaggio nel secchio, mi sembra che tu ritenga che nessuna analisi effettuatuabile possa essere attendibile e allora domando: perché cercare di conoscere ciò che sarebbe comunque inconoscibile?
Ho dubitato molto sulla cosiddetta “aporia” del DNA mitocondriale, ma non ho visto motivi per dubitare dei risultati di quelle che ritengo analisi decisamente più semplici e consuete rispetto a quelle molto più complesse effettuate riguardo al cosiddetto Ignoto1.
Di fatto, comunque, esiste la cosiddetta “verità processuale” (un tipo di verità che è non è la “verità storica” e non sempre le due verità coincidono), ma comunque sono i giudici che stabiliscono la “verità processuale”, giungendo a decisioni reali di cui ho semplicemente preso atto.


Per Biologo

Per letteratura “specifica” intendevo riguardante ciò che ritengo fosse importante chiarire (e mi sembra che sia stato Haddock per primo a porre una simile domanda): si deve ritrovare il DNA mitocondriale e il DNA nucleare dello stesso soggetto in tracce miste? Esiste, o no, una tale “presunzione scientifica”?
La difesa e la suprema corte di cassazione non hanno allegato letteratura “specifica” .

Bruno ha detto...

@Gilberto grazie per le avvertenze.

Antonello ha detto...

@Ivana

"...Antonello, hai scritto: Quello che te definisci partigianamente "scoglio”

Quale “partigianeria”? Quella di usare un termine che per primo aveva usato ripetutamente Pino? 
Mi è sembrato corretto citare chi per primo aveva usato tale termine che a me è apparso adeguato a esprimere il concetto che quel DNA ha condotto a tre condanne.

TI RISPONDO IN MAIUSCOLO PER DIFFERENZIARE.
IO HO DEFINITO PARTIGIANO IL TERMINE ALLA LUCE DI QUANTO DA TE IGNORATO HO RISPOSTO A QUELLO STESSO TERMINE, MOLTO SEMPLICEMENTE SE TI HO DIMOSTTATO CHE E' SABBIA SECCA A ME SEMBRA PARTIGIANO CHIAMARLA SCOGLIO, E SARO' LIBERO DI SCRIVERTI COSA A ME SEMBRA?

ERGO NON HA DEI FONDAMENTI OGGETTIVI, NON E' VINCOLABILE ALLA SCENA ED AL MOMENTO DEL PRESUNTO DELITTO, SECONDO I MIEI CRITERI E FRANCAMENTE DI QUELLI GIUDIZIARI SE NE OCCUPANO GIA' ABBASTANZA LE PROFESSIONISTE DEL GENERE SCABROSO, NON VEDO PERCHE' DOVREI OCCUPARMENE IO, IO AMO CERCARE LA VERITA' NELLA COSCIENZA CHE POTRO' SOLO AVVICINARMISI, A QUALCUNO PIACE RICOSTRUIRLA SENZA VINCOLARLA ALLA OGGETTIVITA', DICEVO IO, LIBERISSIMI/E, L'IMPORTANTE E' ESSERE COSCIENTI DI COSA SIA INDURRE E COSA SIA DEDURRE.
TRE, MA ANCHE MILLE SENTENZE, A CASA MIA, DI FRONTE AD ARGOMENTI DEL GENERE DIVENTANO EQUILIBRISMO COSMICO, INCOERENTI AL SENSO LOGICO, PRIVE DI OGGETTIVITA', FUORVIANTI, NON CONDIVISIBILI.
E CI SARA' IN ITALIA LAMLIBERTA' DI CONSIDERARE I RISULTATI DI SENTENZE NON CONDIVISIBILI E ININFLUENTI ALLA VERITA' SE TE PER PRIMA DICI CHE ESISTE UNA VERITA' ESCLUSIVAMENTE PROCESSUALE?
SONO STATO PIU' LIMPIDO ORA?

La difesa, purtroppo, di fatto non è riuscita né a scalfire né ad aggirare tale ostacolo, non essendo riuscita a insinuare il dubbio nei giudici. 

APPUNTO, RIBADISCO IL CONCETTO, NON C'E' NULLA DA AGGIRARE, QUELLO CHE TU CONSIDERI OSTACOLO VISTO CON I MIEI CRITERI DIMOSTRA CHE QUEL DNA NON E' RICONDUCIBILE ALLA SCENA ED AL MOMENTO DEL PRESUNTO DELITTO, E QUINDI NON E' UN OSTACOLO E NON C'E' SECONDO ME NULLA DA AGGIRARE, DA AGGIRARE CI SONO I PREGIUDIZI ED IL FUMO CHE DA FASTIDIO ALLE OTTICHE.
SEMPLICEMENTE QUEL DNA DIMOSTRA CHE IGNOTO1 NON HA NESSUNA PROVA RICONDUCIBILE AL DELITTO, CASOMAI AL DOPO, PIU' PROSSIMO AL RINVENIMENTO, LI POTREBBE ESSERE COLLOCABILE CON UNA QUALCHE PARVENZA DI OGGETTIVITA', TE NON LA PENSI COSI ED IO LA PENSO COSI, SE VUOI CONTINUIAMO A DIRCELO FINO AL 2900, IO NON CAMBIO PARERE SE NON HO, O MI DAI, MOTIVI VALIDI PER CAMBIARLO.

Nel caso di Yara quale effettiva utilità ha avuto l’uso dei cani per ritrovare la ragazzina, o il suo corpo?

DIMMELO TU VISTO CHE IL TUTTO E' STATO DIRETTO ED INTERPRETATO DA UN P.M. CHE AI CANI NON HA MAI CREDUTO (DA PAROLE SUE), E COSA TI ASPETTAVI DAI CANI CHE ANNUSASSERO ANCHE LE SOTTIGLIEZZE CHE NASCONDONO LE SCALTREZZE UMANE? NON ESAGERIAMO, PER QUELLE DEVI CHIAMARE LA DONNA DI GOMMA O SUPERMAN CON LA VISTA BIONICA.
I CANI SONO ESSERI LIMPIDI E PURI, NON POTREBBERO MANCO CAPIRE CERTE IMBECILLITA', FIGURATI RIPORTARTI UNA RAGAZZINA CHE UNA P.M. CON 3500 OPERATORI UMANI NON E' RIUSCITA A TROVARE SE NON DOPO TRE MESI E MAI VISTA DA 3500 OPERATORI, MA SCHERZI?
I CANI POSSONO DIRTI UNA PISTA OLFATTIVA, NON POSSONO LORO TROVARE UNA PROVA DOVE MANCO SE NE VEDE L'OMBRA, COSA VOLEVI? CHE TI RIVELASSERO UN MOVENTE? E PROVA AD INTERROGARLI, MAGARI LORO TI ABBAIANO.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Se tu dubiti perfino dei risultati delle analisi inerenti ai residui di carotaggio nel secchio, MA DI QUALE ANALISI PARLI? A ME NON RISULTA CHE LE MICROPARTICELLE OLFATTIVE A CUI SONO SENSIBILI I NASI DEI CANI SAREBBERO RINVENIBILI A TEST DI LAVORATORIO, E LORO QUELLE TI TROVANO E TI SEGNALANO, MA COME FAI A NON CAPIRE? MA FAI FINTA?
I CANI RINTRACCIANO PISTE OLFATTIVE TRAMITE MICROPARTICELLE CHE IL CORPO RILASCIA DURANTE LA SUA NORMALE VITA DI RICAMBIO, A MIGLIAIA TUTTO IL GIORNO, SEMPRE, MICROPARTICELLE MORTE CHE LORO ANNUSANO E DISTINGUONO FRA ALTRE CIRCA 14.000 DI DIVERSE PERSONE ED ESTRAZIONI, DI GRAZIA QUALI ANALISI POTEVANO DIRTI CHE LI NEL CAROTAGGIO NON CI FOSSERO REALMENTE QUELLE MICROPARTICELLE RILASCIATE DA YARA? ESISTONO FORSE DEI TEST CHE CI HANNO PORTATO GLI UFO? DOVE I CANI SENTONO ODORI SPERI FORSE DI RINVENIRE IMPRONTE O DNA? O SANGUE RAGGRUMATO? NAAAAA RILEGGI VEDRAI CHE MAGARI E' PIU' CHIARO

mi sembra che tu ritenga che nessuna analisi effettuatuabile possa essere attendibile e allora domando: perché cercare di conoscere ciò che sarebbe comunque inconoscibile? 
IL PROBLEMA NON SONO LE ANALISI, MA COME SI FANNO, CIME SI INTERPRETANO E CHE VALORE GLI SI DA NEL CONTESTO DEL CASO E DELLA SITUAZIONE, IN PROSPETTIVA ALLA RICERCA DI UNA VERITA' OGGETTIVA, NON PROCESSUALE O IMMAGINARIA, MA OGGETTIVA, CIOE' BASATA SU DATI OGGETTIVI, E DOVE VEDI TU LE ASSERZIONI DATE PER ORO COLATO CHE ABBIANO UNA QUALCHE OGGETTIVITA' IN QUESTA STORIA? SE MI PERMETTI SONO TUTTI STATI BUTTATI FUORI DALLE AULE, E QUINDI A COSA DOVREI CREDERE? IO CREDO AI MIEI CRITERI, E NON VALUTO CON I CRITERI DI QUALCUN ALTRO, COME FA QUALCUN'ALTRO, IO SEGUO I MIEI SCOPI ED OBIETTIVI, PERALTRO MI CONFERMI PACIFICI, QUALCUNO CHE CONOSCI SCOPI ED OBIETTIVI NON PROPRI? DI TRE SENTENZE? DI 39 GIUDICI? DI 3500 OPERATORI? MA NON SCHERZIAMO, SE TI VA SEGUILI TU, IO SEGUO I MIEI PUNTO
MA E' MOLTO ELEMENTARE, SEMPLICISSIMO, TE HAI I TUOI OCCHI ED IO I MIEI, TE HAI I TUOI CRITERI ED IO I MIEI.

"...Di fatto, comunque, esiste la cosiddetta “verità processuale” (un tipo di verità che è non è la “verità storica” e non sempre le due verità coincidono), ma comunque sono i giudici che stabiliscono la “verità processuale”, giungendo a decisioni reali di cui ho semplicemente preso atto...."

VA BENE MA QUA NON SIAMO IN UN TRIBUNALE E LA VERITA' PROCESSUALE NON HA VOCE IN CAPITOLO, E' FUORI SEDE, RIPRENDETEVELA CHE NON SERVE, ED A ME RISULTA ANCHE PRIVA DI OGGETTIVITA', NON SO QUANTE VOLTE DEVO RIPETERLO, SECONDO TE SI? MA BENISSIMO, SECONDO ME NO, E QUA NON VEDO CHE ATTINENZA POSSA AVERE LA VERITA' PROCESSUALE, UN BLOG, DEGLI UTENTI, UN ARGOMENTO DI CRONACA, NON VIVE DI VERITA' DIVERSE DALLA VERITA'.
MOLTO SEMPLICEMENTE, SE PER TE HA SENSO SOSTIENILA, IO NON HO PROBLEMI A CONFRONTARMI CON CHI HA IDEE DIVERSE, MA PER COERENZA NON PUOI DIRE SIA OGGETTIVA, LA PUOI DEFINIRE GIUDIZIARIA, E MENO MALE CHE LA CERTIFICANO I GIUDICI, NON IN NOME MIO PER FAVORE, CHE ABBIANO IL CORAGGIO DI SENTENZIARE IN NOME LORO, SE SONO COSI CONVINTI CHE SE NE PIGLINO GLI ONERI E NON SOLO GLI ONORI.

Biologo ha detto...

@Ivana

-scrive: si deve ritrovare il DNA mitocondriale e il DNA nucleare dello stesso soggetto in tracce miste? Esiste, o no, una tale “presunzione scientifica”?
La difesa e la suprema corte di cassazione non hanno allegato letteratura “specifica” .


Solo perchè una traccia è mista non vuol dire che le leggi della natura debbano cambiare: se, quando il contributore è uno solo, il DNA nucleare non si separa dal mitocondriale nel momento in cui un liquido o un tessuto biologico si depositano su un reperto formando una traccia, non vi è alcuna ragione per cui ciò debba avvenire quando il contributore della traccia è più di uno.

Quindi, semmai, dovrebbe essere chi afferma il contrario a dover fornire della letteratura specifica, ammesso che esista, in cui viene spiegato per quale misteriosa ragione una traccia dovrebbe magicamente diventare priva di un profilo del DNA mitocondriale solo perchè deriva dal contributo di più di una persona. Anche perchè la spiegazione alternativa che vede il DNA mitocondriale di un soggetto diventare non rilevabile, in questo caso, non vale: non si sarebbe trovato il profilo R0a in luogo di quello di Massimo Bossetti...

Se un perito avesse affermato che l'impronta del dito indice su un'arma corrisponde all'imputato, mentre quella dell'anulare corrisponde ad un'altra persona, dubito ci sarebbero state molte persone disposte ad accettare che solo l'indice ha un valore, mentre il dito anulare deve essere considerato "trascurabile"...

Invece, essendo il DNA una questione un po' più complessa, i più sembrano non avere nessuna difficoltà ad accettare il fatto che qui ci si è ritrovati con un indice che appartiene ad Ignoto 1 e un anulare che appartiene a mister R0a. L'accusa, per togliersi dall'impaccio, ha affermato che R0a potrebbe essere lo stesso Bossetti (senza dimostrarlo), la stessa Yara (senza dimostrarlo), un difetto di lettura della macchina (che miracolosamente avrebbe creato un profilo valido) o del DNA murino (che magicamente avrebbe assunto una sequenza tipicamente umana)...

antrag ha detto...

Grazie Antonello e Biologo.
Spero che Ivana e tanti altri capiscano le magistrali riflessioni che avete espresso.

Le condivido tutte.

Antonello ha detto...

@Ivana

Ed in effetti, interpretare la segnalazione dei cani sul tondino da carotaggio non e' una cosa da comuni P.m., non e' facile, ma invece di provarci non puoi pretendere di prendertela con i cani, a loro e' stata chiesta una cosa ben precisa e loro hanno eseguito.

Stava a chi gliel'ha chiesta porsi due domande ed interpretare, i posti segnalati durante il tragitto sono stati tre.

1) Una radura a 500 metri dal Cantiere a lato strada, ma da due soli cani, mentre lo svizzero e' andato diretto come un treno al Cantiere.
2) Il magazzino degli elettricisti frequentato dalla squadra di elettricisti polacchi.
3) Il secchio con dentro il tondino da carotaggio.

Il Magazzino degli elettricisti effettivamente, se non li fermavano, se lo mangiavano, e crocchette non sembra ve ne fosse, in particolare segnalarono in maniera ossessiva un ripostiglio posto sotto il livello strada all'interno del magazzino.

I risultati dei cani vi furono eccome se non si vuole essere ciechi, visto che quello poi chiedevi, non ritrovarono poi la traccia olfattiva di Yara in uscita dal cantiere, il che puo' solo significare che da li Yara dev'essere uscita in mezzo ben chiuso.

Perche' i cani seguono anche le tracce di una persona su un mezzo, ad esempio con il finestrino aperto.

Direi quindi che Yara secondo me e' verosimile sia uscita da quel cantiere bardata e nascosta nel bagagliaio di un mezzo e ben sotterrata da coperte o teli da cantiere, semplicemente, per essere portata poi a Chignolo.

Ma le sentenze dicono altro? E che me ne frega a me scusa?

Sono un Giudice forse che doveva e che le ha scritte?

No, e quindi ho le mie idee come lui ha le sue, la differenza e' che le sue hanno influenza nelle aule e si occupano di verita' giudiziarie, le mie non solo, ma guarda che sono esattamente due liberi convincimenti alla fine della favola.

Solo che la mia opinione per essere mia ha la pretesa di analizzare i fatti per come sono e seguendo dei sostegni oggettivi, o meglio e' il mio libero convincimento che ha il dovere e la pretesa di ritrovare i punti fermi dei dati oggettivi alla ricerca della verita', se questo ad un Giudice interessa meno perche' ha solo il compito di rispondere a degli standard a lui imposti il problema e' suo, non mio.

Se domani ad una Cedu si ordinasse la controprova e si scoprisse che il Dna di B. ad esempio non corrispondesse a quello di Ignoto1 quegli stessi 39 Giudici che hanno, nel caso, scritto castronerie sulla pelle di un essere umano mi spieghi quali oneri dovrebbero affrontare? Forse di coscienza? Ohibo', e perche' non affrontarli prima concedendo la controprova?

Viceversa, se avessero seguito almeno i dati oggettivi cercando una qualche ricostruzione verosimile, ed ove non ve ne fosse arrivando anche ad accettare che non ve ne erano invece di accamparne di relativi, allora avrebbero per onore di professonalita' concesso persino la controprova, per avere loro la sicurezza in totale coscienza di avere la certezza matematica su quel Dna, nel contesto chiaramente dei criteri per me sbagliati di considerare un Dna rinvenuto a tre mesi di esposizione una Prova Diretta o Regina.

Ma di fatto quel Dna, a chiunque corrisponda, in maniera Diretta prova solo la superficialita' con cui viene considerato.

Quindi vedi che i cani di fatto hanno eseguito quello che gli e' stato chiesto, nel magazzino poi degli elettricisti bazzicavano quelli che avevano le chiavi e la famosa squadra di elettricisti polacchi, che sparirono subito dopo, avendo si diceva caso strano finito la loro commessa.

(Continua da sopra)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Uno addirittura spari' il giorno dopo dall'albergo in tutta fretta, ma ricercato si affretto' a dire "dalla Polonia" che lui non centrava nulla, il che basto' a scagionarlo per la P.m., si disse ad onor di cronaca che furono fatte delle indagini e che risulto' all'oscuro di tutto, forse hanno controllato che il suo Dna non coincidesse con il Dna di ignoto1?

Oh bella, ma quale Dna di Ignoto1 se si sta dicendo che in natura e' impossibile trovare un Dna Nucleare senza un Dna Mitocondriale?

Ed un Dna rinvenuto poi a tre mesi di esposizione alle intemperie ed alle possibilissime contaminazioni? Mah...oggettivita'? Questo criterio sconosciuto.
Qui di oggettivo c'e' solo l'ergastolo a B.

Mentre perche' i cani segnalassero, come hanno fatto, il tondino di carotaggio sarebbe bastato che chi aveva manipolato il corpo di Yara avesse toccato o lavorato dopo con il tondino per poi averlo riposto nel secchio.

E non ci sono analisi di laboratorio che tengano, nessun test per ora sa dirti con certezza se e quando le microparticelle di ricambio ed olfattive di Yara sono effettivamente giunte li, e li depositate, ma non c'e' manco modo scientifico di escluderlo, hai pero' dei cani addestrati e specializzati che ti dicono che e' cosi, alla fine o gli credi e li utilizzi o non utilizzi e non gli credi, ma non e' proprio normale utilizzarli e non ascoltarli.

Il compito della P.m. e degli inquirenti era di cercare di capire la segnalazione dei cani sul tondino da campionamento o di carotaggio, e qui poteva avere un senso come no ma un tentativo andava fatto, perche' magari capire quel dato poteva portare a qualcuno piuttosto che a qualche mezzo od a qualcosa, chi lo utilizzava? Nessuno? Era li per caso? Chi ne era il proprietario? Fu cercato?

Fu chiesto di chi fosse quel secchio con il tondino di carotaggio? E se era di nessuno non si e' accesa nessuna lampadina agli inquirenti?

Chi ha manipolato il corpo di Yara, e dopo il tondino, non poteva immaginare che i cani lo segnalassero e quindi non poteva, dopo segnalato, manco piu' manipolarlo per nascondere, non poteva toccare piu' nulla ed avrebbe avuto paura se con un po' di grinta si fosse cercato almeno il proprietario, e se nessuno ha detto di essere il proprietario o l'utilizzatore del tondino allora e' chiaro che qualcosa quel tondino centrasse.

Ma ad esempio, sarebbe bastato che quella sera Yara avesse fatto pipi' nella radura, se qualcuno dopo avesse fatto il carotaggio proprio li allora i cani dopo lo dovevano segnalare, tantopiu' che Yara era in ciclo.

E' come dire che gli metti un salmone attaccato ad una lenza davanti ad un orso e pretendi che non te lo segua e segnali, e se lo segue te affermi che non stava seguendo il salmone ma il bastone, per poi venire qua anche a vantare la decisione che seguisse il bastone anziche' il salmone.

Un po' troppo se mi consenti per affermare che alla fine la verita' interessasse qualcosa anche dalle parti dei Tribunali che si sono occupati poi del bastone, piu' che dell'orso e del salmone.

Ma te vuoi credere a quello che e' scritto nelle sentenze? Liberissima, ripeto, ma proprio comoda e libera, a me cambia il mondo? No, cambia forse questo la mia opinione?

Oh bella e perche' la tua onesta' intellettuale jn quanto tale ti suggerisce io possa cambiare il parere senza averne motivo piu' che valido e solo perche' tu sei libera e comoda come peraltro io?

Un altro mistero contenuto in questo blog.

Gilberto ha detto...

In soldoni e riassumendo all’osso, e senza arzigogolare

Si possono dare tre ipotesi

1) Tutto è stato fatto a regola, le analisi genetiche sono correttissime e non ci piove che Massimo Bossetti è ignoto 1 (i due Dna sono identici) e che è figlio di Giuseppe Guerinoni
2) Nel corso delle analisi sono stati fatti errori o ci sono comunque stati degli inquinamenti involontari, delle sovrapposizioni, trasferimenti e chi più ne ha ne metta… che hanno creato un gigantesco equivoco
3) Si è trattato di un gioco sporco. Si è creato un profilo farlocco e si è costruito un colpevole a tavolino

Qui nel blog, negli interventi sono rappresentate tutte le ipotesi espresse in modo più o meno radicale o più o meno possibilista.

Orbene, ci sarebbe un solo modo per spezzare il nodo gordiano, che un laboratorio neutro rifaccia tutte le analisi. Ben tre tribunali hanno detto NO adducendo varie motivazioni compresa quella che il materiale è esaurito - e nonostante che al contrario altri affermino che esiste ancora del reperto utile per rifare tutti controlli.

Però, e lo ribadisco alla nausea, la difesa avrebbe ancora un’opportunità straordinaria per effettuare una verifica. Basterebbe effettuare un controllo incrociato tra il profilo genetico della sorella gemella e di Massimo Bossetti (quello dell’etilometro o se è possibile con un prelievo in carcere). Già da lì potremmo vedere ovviamente in riferimento alla vexata questio della paternità, il tormentone, se è vera la 1, la 2 o la 3…

Vanna ha detto...

Antonello scrive:

"1) Tutto è stato fatto a regola, le analisi genetiche sono correttissime e non ci piove che Massimo Bossetti è ignoto 1 (i due Dna sono identici) e che è figlio di Giuseppe Guerinoni
2) Nel corso delle analisi sono stati fatti errori o ci sono comunque stati degli inquinamenti involontari, delle sovrapposizioni, trasferimenti e chi più ne ha ne metta… che hanno creato un gigantesco equivoco
3) Si è trattato di un gioco sporco. Si è creato un profilo farlocco e si è costruito un colpevole a tavolino"

Provo a dire la mia motivando se possibile.

Personalmente escludo la 1a.
In quanto: tutti i perché che abbiamo espresso e motivato, sono la prova che non è stato fatto nulla a regola, ovvero tutti i passaggi:a partire dalla chiusura del centro sportivo possiedono delle falle.

(Agli esperti del settore dico che ancora esiste la libertà di pensiero, la libertà di credere che, davanti un solo dubbio non si debba condannare all'ergastolo. Qui di dubbi ce ne sono a palate).

Condivido la 2a che è già racchiusa nella prima.
Condivido la 3a in pieno.

E aggancio alla 3a il motivo per cui è oscura la verifica.

Ma la colpa non è del pool difensivo che è andato perfino nel Regno Unito a parlare con Peter Gill.
Tali confronti li DOVEVA fare l'accusa che non li ha fatti, non li ha prodotti, non li ha documentati, come Gilberto continua a ripetere, non ha voluto rifarli credendo all'onnipotenza del giudizio.

Riguardo ulteriori controlli non fatti, la colpa NON è del Pool difensivo.
Era compito dell'accusa fare in modo di aprire spiragli ai dubbi e di fare nuovi esami, questa volta a porte aperte alla difesa e a periti internazionali.

NON L'HA FATTO!
(E di motivi ne aveva a iosa, non di condannare un assassino vero ma uno che aveva delle chances, che non gli hanno concesso, chissà perché).

l muro invalicabile di due giudizi riconfermati dalla Cassazione racconta qualcosa che è stato nascosto dal fumo di montagne di indagini senza verificare il nocciolo di quel dna, come Biologo, ma altri hanno detto.

Come giustamente afferma Luca Cheli, chiedere nuovi controlli da parte della difesa sarebbe stato delicato poiché, nel frattempo, ogni tipo di traccia poteva essere non più la stessa.

Quei dna diversi, quello di Ignoto uno, quel ROA, quel mitocondriale stanno lì a dirci che, qualora fosse stato presente anche B., non era solo!

E dunque?
Chi c'era?
Perché stavano lì?

Dal Perù, alla Germania, alla Tunisia, alla Polonia, al Regno Unito, si può notare che nulla hanno fatto emergere, solo tra i monti orobici c'era la donna peccatrice e bugiarda e il degno figlio.

Se la Difesa avesse fatto confronti e MGB non fosse figlio di Giovanni, continuerebbe l'accusa su di lui ad affondare l'elsa, IGNOTO UNO chi è?
La S.B.e l'équipe palestrata chi sono?
I lavoratri in nero?
La macchinona nera con lo svizzero?
Gli industriali del luogo?
Ai festini di villa Mapello chi andava?

Domande senza risposte perché blindate dalla colpevolezza di MGB.

La Difesa, B. la Giustizia sono stati "ammanettati"con questa condanna.

Gilberto ha detto...

Vanna
Non era Antonello, ero io Gilberto ad aver formulato le tre ipotesi. Vedi Vanna tu sei donna di poca fede. Credimi Vanna che se fanno quel controllo sulla paternità ne salterebbero fuori delle belle… Ma tu credi davvero alla storiella di Guerinoni? Mi meraviglio, suvvia un po' di coraggio ('se non fosse figlio di Giovanni'). Vanna da te non me l'aspettavo un dubbio Cartesiano.

Qualcuno l'ha capito… è lì la chiave di tutto… Aver paura di rifare quel test significa metter la testa nella sabbia.. Ma certo che Massimo Bossetti è figlio di Giovanni…

Antonello ha detto...

@Gilberto

"...
1) Tutto è stato fatto a regola, le analisi genetiche sono correttissime e non ci piove che Massimo Bossetti2 è ignoto 1 (i due Dna sono identici) e che è figlio di Giuseppe Guerinoni.

2) Nel corso delle analisi sono stati fatti errori o ci sono comunque stati degli inquinamenti involontari, delle sovrapposizioni, trasferimenti e chi più ne ha ne metta… che hanno creato un gigantesco equivoco.

3) Si è trattato di un gioco sporco. Si è creato un profilo farlocco e si è costruito un colpevole a tavolino..."

Sono daccordo, ma l'assunto di fatto alla fine, se controprovato, dimostrerebbe ad esempio che il Dna di Ignoto1 o comunque, come la vuoi mettere, la paternita' di Ignoto1 non coinciderebbe con il Dna o la vera paternita' di B.

Il che, bonta sua lo tirerebbe fuori da un casino mica da ridere, gettando nella ricercata e meritata bufera sia i 39 eroici Giudici, sia la geniale P.m., che nel triste sconforto le professioniste amanti del genere costrette cosi' ad un umiliante mea culpa.

Ma avremmo anche un sofferto addio ad i sogni di archivi nazionali del Dna con conseguenti appalti sfumati, gli stessi politici si vedrebbero costretti a rivedere il buco di legge che avrebbe, nel caso, provocato il gravissimo danno alla credibilita' di tutta la Magistratira italiana, qualche Ex Ministro, nel caso, si vedrebbe costretto a lanciare ennesimi tweeter con striscianti scuse pubbliche.

Ma di fatto, il dato azzererebbe la ricerca della verita' ANCHE processuale, ma ANCHE oggettiva, restituendo nuovi dati su cui ragionare, e non e' detto che la Cedu non conceda questa benedetta controprova o che la Difesa non si attivi, come dici tu, per riscontrare debitamente l'escludibilita' consanguinea della paternita' giudiziaria d'ufficio, anche solo verificando incompatibilita' di tipologia di sangue fra il novello padre ed il novello figlio.

Il che escluderebbe B. dal calvario processuale e dalla crocifissione giudiziaria, non e' proprio cosi' semplice che lo possa escludere dalla verita' oggettiva, ma sempre partendo da dati chiaramente oggettivi (e non mi sembra ce ne siano), come rientrerebbero tutte in gioco le 118.000 e fischia persone che quella sera erano presenti nella zona ove era la ragazzina.

Perche' se B. non fosse giudiziariamente il colpevole, non solo viceversa lo potrebbe essere di fatto a partire certo da novelli dati oggettivi che per ora non si vedono, ma a quel punto e' chiaro che qualcuno dunque libero/a deve aver provocato quello che oggettivamente ha provocato, dolosamente o con colpa, il rinvenuto al corpo esanime della povera Yara.

E dunque, asserita, se fosse, la non oggettiva certa responsabilita' di B. (Tantopiu' se con controprova), ed a parte la possibile figura meschina, rimarrebbe il mistero da risolvere, e c'e' da immaginarsi altra campagna mediatica noiosa e sensazionalista.

Chi e' stato? Chi da anni vive questa storia, presente in centinaia di trasmissioni, dal di fuori ben essendone responsabile?

Quali atti nel frattempo puo' aver messo in atto per deviare e confondere le acque prima e dopo l'arresto di B. di cui era l'unico/a a conoscerne oggettivamente, nel caso, l'innocenza innegabile?

Chiaramente, stiamo parlando di qualcuno/a che, nel caso, instradata la vicenda giudiziaria verso lidi lontani non avrebbe avuto biaogno di fare nulla, certamente avrebbe dovuto attivarsi se i sospetti si fossero pericolosamente avvicinati.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Luccica ad intemrittenza la storia dell'archeologo "inutilmente" nominato perito il giorno prima del rinvenimento del corpo di Yara, e se fosse cosi' avremmo a disposizione, ahime' per lui, l'anello debole di questa catena.

Per allontanare infatti i sospetti ed i lavori dell'archeologo tesi a smontare il prezioso cantiere serviva, nell'ipotesi, che Yara fosse rinvenuta e rinvenuta ben lontano dal cantiere segnalato invece dai cani.

E chi, nell'ipotesi, ha favorito il rinvenimento del corpo di Yara a Chignolo allontanando dal cantiere il prode archeologo?

L'appassionato di aereomodelli chiaramente, e qui tornerebbe interessante, sempre nell'ipotesi, andare a ristudiarsi cosa aveva ipotizzato Chisigma su quel rinvenimento, sulla eventuale funzione della pila ritrovata nella tasca del giubbotto indossato dal corpo privo di Yara, sulle leggi di Euclide, e sul fatto che la pila appunto rinvenuta non fosse la pila originaria del cellulare poi mai ritrovato di Yara.

Un po' contorto, ma sarebbe abbastanza sconvolgente scoprire B. non Ignoto1, che abbiano sbagliato il profilo di B. credo sarebbe stato veramente un errore da incapaci, lo hai li, gli hai fatto il boccaglio, gli hai fatto le controprove (quando la sicurezza serve a te le fai le controprove), se hanno sbagliato li direi che si tratterebbe di incapaci manco capaci di essere degnamente incapaci.

Se errore vi e' stato, a parte l'errata interpretazione del valore probatorio in se di quel Dna, deve esserci stato:

1) Nelle analisi che fecero emergere solo il Nucleare di Ignoto1 e non il Mitocondriale.

2) Nell'analisi della paternita' di Ignoto1 e nei successivi passaggi (anche se poi i dati sono stati dati per coincidenti fra Ignoto1 e B.?)

3) Chiedo a Biologo dove, secondo lui, puo' esserci stato nel caso errore, anche se secondo me la prima ipotesi potrebbe avere ottime possibilita'.

E chiaramente l'errore di uno dei due passaggi deve aver inficiato gli altri ed il risultato finale.

Sempre se l' "abbina il risultato al boccaglio", come dice Wolf non indichi come verosimile l'ipotesi di taroccamento tout court del Dna negli archivi, il che sarebbe ancora riverificabile e semmai altamente gravoso per tutto l'indotto piu' volte citato come accreditato da colui che si autocertifica da posizioni di autosupervisore unico.

Una controprova insomma sarebbe abbastanza pesantemente rischiosa per molti potentati ben arroccati su posizioni di preminenza e gia' in viaggio sulla Banca nazionale del Dna, quindi lungi dal farlo da parte dell'accusa e dei Giudici, se ne guardano bene, e per questo alimentano ancora di piu' i legittimi dubbi.

Niente esclude che l'anche attuale importante campagna onorevole sulla Sicurezza in Italia, e le spintanee visite Giudiziarie a politici noti sfocino poi in proclami mediatici sulla necessita' di dotarsi di "indispensabile" Banca Nazionale Genetica degli italiani, la furbizia fuori dalle quinte rende sempre anche se e' strisciante, ma semmai politicamente qualcuno ne pagherebbe un bello scotto.

Wolf ha detto...

Ma poi se come si dice, nessuno dei tre figli (gemelli e fratello) della Arzuffi risultano figli di suo marito.
Come è possibile che dormendo tutte le notti con il marito non è mai rimasta incinta, mentre durante qualche presunta scappatella avrebbe partorito da due uomini diversi?.
Non voglio sentirmi rispondere che il marito Giovanni era sterile, perchè lui doveva sapere di questa presunta sua condizione. Poveretto è morto di crepacuore quando dai giornali ha appreso che i figli che ha amorevolmente cresciuto non erano suoi.

Ma per effettuare questo presunto esame privato del dna, si son fatti consegnare il tampone salivare di Bossetti dai carcerieri?.
Se cosi fosse stato è tutto si capiscono molte cose.
Oppure hanno consegnato al laboratorio un qualche oggetto personale contaminato di Bossetti?

Tutti i dubbi e le domande senza risposta rimangono tali causa la negazione ad oltranza dei nuovi test da parte dell'accusa, giudici e compagnia bella.

Wolf ha detto...

Antonello, ricordiamo che l'aeromodellista aveva dichiarato che un uomo lo aveva osservato tutto il tempo ed è scomparso con l'arrivo della polizia.
Era un semplice curioso amante delle acrobazie di un modellino?.
Un curioso che non è rimasto a vedere che ci faceva la polizia?.
Oppure una sentinella con il compito di accertarsi dell'avventuto ritrovamento del corpo. Per non dire di un dirottatore di radiocomandi.

Anonimo ha detto...

@Chiara

Grazie Chiara per il link.

Alex

Ivana ha detto...

Biologo, ti ringrazio per la risposta, ma a me non sembra che tu sia entrato, in modo perentorio , nel cuore della mia domanda (che, se non erro, aveva espresso, per primo, Haddock).

Dal punto di vista di determinati genetisti, es: il dott. Previderè e il dott. Giardina ( in base a quanto scritto nelle motivazioni della sentenza di primo grado), chiamati a pronunciarsi sul profilo mitocondriale minoritario del campione 31-G20, si trattava di una sequenza parziale, il cui tracciato elettroforetico (analizzato da Previderè) era tutt’altro che univocamente interpretabile.
Per me, non genetista, dico solo che tra i vari genetisti non c’è stata un’interpretazione univoca condivisa.

Hai scritto:
Se un perito avesse affermato che l'impronta del dito indice su un'arma corrisponde all'imputato, mentre quella dell'anulare corrisponde ad un'altra persona, dubito ci sarebbero state molte persone disposte ad accettare che solo l'indice ha un valore, mentre il dito anulare deve essere considerato "trascurabile"
A mio avviso ci sarebbero semplicemente due impronte che mi direbbero che due persone distinte hanno toccato l’arma.
Invece, essendo il DNA una questione un po' più complessa, i più sembrano non avere nessuna difficoltà ad accettare il fatto che qui ci si è ritrovati con un indice che appartiene ad Ignoto 1 e un anulare che appartiene a mister R0a.
Vuoi dire che, secondo il tuo punto di vista, sarebbe stato trovato il DNA nucleare di un determinato soggetto e il DNA mitocondriale di un’altra persona? Insomma, ritieni, o no, che sia possibile trovare, in una traccia mista, il DNA nucleare appartenente a un determinato soggetto e il DNA mitocondriale appartenente a un altro soggetto?
Mi pare che nessun genetista abbia sostenuto che necessariamente si possa o si debba ritrovare, in una traccia mista, DNA nucleare e DNA mitocondriale di uno stesso soggetto.
Lo stesso prof. Gill, in un’intervista, dopo aver visionato velocemente determinati dati, sembra aver detto (in base alla traduzione che è stata fatta) che “c’è del DNA mitocondriale di una terza persona, ma non c’è traccia del nucleare […] Se il DNA mitocondriale non corrisponde né a quello della vittima, né a quello del sospetto, allora deve per forza essere di una terza persona.”
Insomma (se la traduzione fatta è esatta) pare che, per tale genetista, sia proprio possibile ritrovare, in una traccia mista, il DNA nucleare di un soggetto e il DNA mitocondriale di un altro soggetto. Se la traduzione fatta nel video è corretta, il prof. Gill avrebbe detto, infatti, che “c’è il mitocondriale di una terza persona, ma non c’è traccia del nucleare”.
https://www.youtube.com/watch?v=B35zJeelYN0
Inoltre Gianluca Neri ( mi sembra si tratti della stessa persona che aveva scoperto l’esistenza di quella foto satellitare da lui consegnata alla difesa) ha pubblicato in data 21/06/2018: «“Oltre al DNA nucleare di Massimo Bossetti e al DNA mitocondriale di Yara c’era per forza il mitocondriale di una terza persona”. È quanto ha dichiarato ieri il prof. Peter Gill, padre della genetica forense con cattedra all’Università di Oslo, ed esperto di fama mondiale sulle ricerche” »

Ivana ha detto...

Gilberto, mi pare un’ottima sintesi la tua (ed è vero che alcuni di noi, tra cui io stessa, sono prolissi), però, come aveva ben spiegato Chiara, sembra proprio che, nel caso di Bossetti la difesa abbia deciso, in pratica, di abdicare al rito accusatorio, di rinunciare ai propri poteri, di non esaminare i reperti e, soprattutto, di non ripetere le analisi ripetibili . Speri che, adesso, a processo finito, vorrà invece ripetere quelle determinate analisi che sono ripetibili ? Speri, soprattutto, che possano emergere elementi tali da poter ottenere la revisione del processo? Io ne dubito fortemente, anche perché la stessa dottoressa Gino, nominata dalla difesa non appena si era proceduto all’iscrizione degli indagati di Massimo Bossetti, aveva partecipato agli ulteriori accertamenti effettuati.

Vanna ha detto...

Sì Gilberto, scusami! Appena aperto il sito mi sono accorta.
Non sono di poca fede, condivido la tua tesi, ma proprio per condannarlo non hanno concesso di fare nuove analisi.

La prova della sua innocenza sta proprio lì. Nel frattempo la famiglia può provvedere.
Nel frattempo Giovanni è morto e l'Arzuffi ha avuto un tumore fulminante.

Nel frattempo prima due cadaveri sono stati cremati, il francobollo leccato tra tracce di storia ha portato identificare il ceppo.

Altri, altre sono stati dileguati subito.

E' rimasta una sola famiglia sulla quale pesa il peso di un tradimento, tutti gli altri sono liberi, senza pesi, sconosciuti.

Analisi farlocche a metà senza ricontrollo.
Questo fatto è vergognoso: ha portato ad un ergastolo senza verità.
Manca il motivo,mancano le prove.

Le prove vere e persone sono svanite nella nebbia discreta del territorio.

Quindi Giovanni nuovi confronti nelle famiglie dovrebbero essere fatti per vedere chi ha ROA, chi è Ignoto 1.
I Guerinoni, i Bossetti, gli Arzuffi, i Gambirasio le farebbero?
Chi dovrebbe pagarle?
Chi dovrebbe onorare la parcella degli avvocati?
Per concludere, il pool difensivo DOVEVA azzannare di più tutti o ha avuto paura?
Visto il clima del territorio...

Ivana ha detto...

MOLTO SEMPLICEMENTE, SE PER TE HA SENSO SOSTIENILA, IO NON HO PROBLEMI A CONFRONTARMI CON CHI HA IDEE DIVERSE, MA PER COERENZA NON PUOI DIRE SIA OGGETTIVA,
Non ho parlato di “oggettività”. Si tratta di realtà delle emergenze processuali (che puoi considerare come vuoi: basate su elementi discutibili? ), ma che sono ”reali “perché tali emergenze non sono immaginate, ma esistono e, in base alla “reale” (cioè "che esiste") verità processuale, hanno avuto ben tangibili conseguenze!
Tu puoi prescindere da tale realtà e seguire i tuoi percorsi mentali ,che ritengo resteranno ininfluenti tanto quanto i miei.

MA DI QUALE ANALISI PARLI? A ME NON RISULTA CHE LE MICROPARTICELLE OLFATTIVE A CUI SONO SENSIBILI I NASI DEI CANI SAREBBERO RINVENIBILI A TEST DI LAVORATORIO, E LORO QUELLE TI TROVANO.
Parlo delle analisi i cui risultati hanno condotto a verificare che si trattava soltanto di ruggine. Se vuoi, puoi leggere le motivazioni della sentenza di primo grado in cui si parla, appunto, di tali analisi e i cani usati erano esperti non solo nel ritrovamento di resti umani, ma anche di tracce ematiche e ti ho spiegato perché non ho trovato motivi per dubitare del risultato di tali analisi.
Dai cani esperti anche nel ritrovamento di tracce ematiche (cani che avevano segnalato un determinato secchio) mi sarei aspettata che avessero fiutato, appunto, almeno tracce ematiche, visto che sono esperti anche nel ritrovamento di tracce ematiche. Invece le analisi hanno appurato che si trattava soltanto di ruggine!



impossibili tre mesi di esposizione, ad ogni tipo di contaminazione piu' o meno casuale, di quello strano straordinario Ottimo Genotipo manca unanparte fondamentale per trasformarlo in Vera Prova Regina.
Queste tue parole rappresenterebbero, per te, una dimostrazione?
Per me le tue parole rappresentano solo un punto di vista, come rappresenta solo un punto di vista quello dei genetisti dell’accusa pubblica e privata, che si sono espressi ben diversamente e che, almeno, si sono assunti la responsabilità dei risultati da loro ottenuti, preparando relazione firmata.
Inoltre lo stesso dott. Capra, genetista della difesa, in una vecchia intervista (che, se vuoi, potrei ancora cercare di rintracciare)non aveva escluso la possibilità della resistenza di quel DNA a tre mesi e di esposizione, come, coerentemente, non l’ha esclusa, in sede processuale, in base a quanto risulta scritto nelle motivazioni della sentenza di secondo grado (le hai lette?).

Comunque mi pare che abbiamo due modi troppo diversi e inconciliabili di approcciarci alla conoscenza , metodi che doverosamente rispetto, ma ritengo inutile proseguire in un dialogo che rimarrebbe sterile , perché credo che molto difficilmente potrebbe condurre a una qualche condivisione inter nos.

Ivana ha detto...

Dimenticanza
Leggasi: all’iscrizione nel registro degli indagati

Vanna ha detto...

E.C.
" quindi Giovanni" è quindi Gilberto, chiedo scusa.

Gilberto ha detto...

Vanna te l'ho detto con affetto, era solo per mettere l'accento lì dove mi premeva. So benissimo come la pensi. Comunque grazie per il tuo intervento.

Antonello ha detto...

@Wolf

Beh intanto nessuno ha verificato se quella pila aveva o no carica residua?

Il dato non e' ininfluente, anzitutto per verificare se era una pila che con una qualche consuetudine Yara utilizzasse, cioe' se era effettivamente la sua, ed in secondo luogo se quella pila contenesse un Gps in miniatura come ipotizzato poi da Chisigma, e se fosse stato aveva bisogno di carica per fare la sua funzione di catalizzatore per l'aereo od il telecomando.

Secondo me e' maccheronica come ipotesi, ci sono mille modi di far rinvenire un qualcosa, perche' insomma avrebbero dovuto impiegarne uno cosi complicato?

E' vero che in quel modo avrebbero potuto pilotare perfettamente il momento in cui far ritrovare quel corpo, e qualcuno doveva visivamente accertarsene, il perche' e' semplice, il sistema non aveva un interruttore a distanza, attivando il microsistema a seconda ad esempio se si verificasse o meno l'arrivo di un aereomodellista, e quindi se cosi' fosse funzionava in continuita' ed aveva bisogno di una ricarica ogni tot di tempo.

Stiamo parlando di gente specializzata in elettrotecnica, non credo sia molto facile una cosa del genere ma sicuramente possibile.

Riceventi e trasmittenti, attinente se vogliamo alla comunicazione intercorsa ed intercettata dalla donna a Ponte San Pietro nei momenti della scomparsa, ma ad un livello diverso, mentre infatti per quella donna credo si stia parlando di normali walkie talkie Cb, comunemente utilizzati da chiunque e che trasmettono sulla frequenza dei 27 Mhz, per la precisione al canale 4:
Trasm. e ric. in AM 27,005 Mhz negli apparati in regola ed onologati.

Se parlassimo di Gps utilizza frequenze diverse ed in qualche modo su misura, la specializzazione per costruirne uno trasmittente coibentato in una pila sarebbe di ben diverso spessore, un lavoretto non proprio facile, il dubbio che essendo stato quello un cellulare professionale del padre e regalato poi a Yara fosse geoposizionato in modo e maniera di conoscere sempre la posizione dei propri dipendenti, e cioe' che fosse quella la vera pila di quel cellulare e che la eredito' Yara con il regalo potrebbe farsi strada.

Ma intanto non sembra sia stato ben identificato manco il modello del cellulare poi sparito, quello indicato in sentenza (a proposito di chi da le sentenze come oro colato senza poi verificare i dati in esse contenuti) non esiste in commercio tanto per capirci ed illuminare quanto poco significasse, fu indicato nei verbali di udienza con due domande fatte a Keba.


Da li il dubbio fondato che non si sapesse di quale tipo di cellulare, e quindi di quale tipo di pila compatibile, si stesse poi parlando.

Chisigma fece questa ricerca di mercato e concluse che quella pila rinvenuta in tasca del giubbotto non poteva essere la pila corrispondente ai modelli di pila che poteva utilizzare il cellulare di Yara, da lui poi identificato con altra ricerca.

Possibile che una pila riesca, con un minitrasmettitore Gps, a comunicare la propria posizione pilotando un aereomodello?

In Elettronica tutto o quasi e' possibile, e semmai c'era una certa urgenza di far rinvenire il corpo di Yara se si e' arrivati a questo escogito, ma quando per tre mesi quella stessa urgenza non si dev'essere presentata?

Vien da chiedersi il perche' ed il pensiero ritorna all'eroico aecheologo, abbinare le due cose non proprio comuni non e' questa operazione di Archimede anche se in pochi ne hanno parlato sui media.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Accordi dietro le quinte insomma avrebbero deciso di far rinvenire il corpo proprio li e proprio in quei giorni, e ci sarebbe almeno da ringraziare ma anche da ragionare, quel corpo potevano bruciarlo e non l'hanno bruciato, potevano cancellare ogni tipo di prova e non l'hanno fatto, e nella tesi sentenziata proprio B. non l'avrebbe fatto, lasciando poi inavvertitamente, ci dicono, il proprio Dna nei due indumenti recisi conpreso altri piu' o meno interessanti per i togati.

Cioe' degli elementi raffinati ci dicono che quel corpo andava riconsegnato e ritrovato, e che andava quindi depositato proprio li e ritrovato poi proprio in quei giorni.

Una regia molto razionale e cosciente di se, il personaggio che vide Ilario Scotti non solo si mise a guardare, cosa che non sarebbe balzata in se agli occhi, ma sali' pure su un panettone per vedere bene dove Scotti aveva rinvenuto il corpo, erano quindi lontani circa un'ottantina di metri dal piazzalino al punto del campo.

E' un'atteggimaneto che fa trasparire sapesse gia' cosa ci fosse dove Scotti stava subito dopo telefonando, e quindi a pochi metri da Yara, sapeva gia' che li vi fosse un corpo, forse un passeggiatore che aveva gia' trovato il corpo e che non aveva il coraggio di denunciare (ma questa e' un'ipotesi inverosimile, non sarebbe manco tornato su quel campo se aveva il terrore di quanto avrebbe nel caso visto), ma sul limite di quel campo invece e' tornato.

Sapeva quindi che li c'era un corpo ma non aveva paura di farsi vedere li in zona, e neppure di essere identificato, ma li c'e' l'ennesima mancanza dell'accusa, ci sono jnfatti le telecamere in quella zona, e' ricolmo, potevano scoprire chi fosse il personaggio ma non l'hanno fatto, e lui ha anche accettato di poter essere scoperto ed ha scommesso troppo rischiosamente bene.

A me sembra una consegna controllata, cioe' un certo ambiente si e' attivato e potrebbe aver comunicato con qualcuno vicino ai familiari della ragazza, concordando la riconsegna almeno del corpo, in cambio deve aver potuto depistare indicando le piste piu' disparate lontano da se stesso, in alternativa forse avrebbe svelato i misteri scomodi ed inconoscibili di Villa Mapello?

Credo che Chisigma abbia azzeccato questo in pieno, cioe' abbiamo due componenti, una parte buona che ha cercato di aiutare i familiari e gli inquirenti, ed una parte cattiva che e' sparita e che avendo fatto quello che ha fatto non voleva aiutare gli inquirenti.

Istituzionalmente e' possibile una cosa del genere?

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Ah si, a quei livelli mediatici tutto e' possibile, ma da pensarci su, cioe' in quel campo non c'era un usignolo verde, ma un cadavere, e chi puo' andare a depositare e/o controllare "da vicino" che fosse realmente rinvenuto per come doveva essere rinvenuto?

Chi sarebbe di voi disposto a rischiare qualcosa inutilmente?

Andava ritrovato e serviva pure la conferma che fosse rinvenuto, al perche' dovevano rispondere gli inquirenti ma anche li, hanno persino buttato via e rifiutato le immagini delle telecamere della ditta vicina perche' andavano solo fino a meta' gennaio, e loro erano convinti o dovevano far pensare di essere convinti che le immagini interessanti fossero SOLO quelle del novembre 2010, tranciando di netto ogni possibilita' di avere quelle del ritrovamento e dei giorni almeno precedenti.

Tutti tranquilli insomma, se anche c'era qualcosa lo abbiamo cancellato noi, e si potrebbe ancora recuperare almeno anche dopo un massimo di dieci formattazioni.

Qualcuno ci ha provato?

Ma e' la stessa solfa della controprova, usano ridimensionare per negare, come l'esempio del bicchiere d'acqua di Antrag, non attinente insomma, una strategia strana e che da ancora di piu' da pensare.

Ma come, un tizio ritrova un cadavere, un altro tizio lo segue e lo guarda fisso da lontano, tu hai le immagini per poter vedere chi era ed a te Inquirente non ti interessa?

Vedo talmente tante castronerie che comincio a capirci piu' nulla, e questo e' oggettivo nperche' scritto in sentenza, quelle immagini non servivano perche' arrivavano di e no a fine gennaio/inizio febbraio, ergo sono e state giudicate inutili ed inservibili dagli inquirenti, Urka!!! Come scriveva il Grande.

Antonello ha detto...

@Wolf

Ma di tutti questi insignificanti particolari le sicumere non si occupano, pensano alle visioni giudiziarie sulla via di Damasco.

Stefania ha detto...

Ritorno un attimo ai cani che sono arrivati al cantiere. Proviamo a pensare al secchio che conteneva ruggine: vi risulta di secchi che abbiano l'abitudine di percorrere la strada tra la Polisportiva e Mapello? Perchè solo in quel caso i cani partendo dalla palestra sarebbero giunti al cantiere. Ed invece non è molto piu' ragionevole pensare che Yara sia stata portata nelle vicinanze del secchio?

Ed ancora, sapendo di dover cercare un furgone, voi comprendete per quale motivo dopo il ritrovamento di Yara, Bossetti non sia stato chiamato subito per il test del dna?

Era muratore, era frequentatore della zona: hanno fatto il dna a mezza bergamasca e se lo erano scordato per la strada?

La sentenza di Cassazione usa il tempo trascorso per autolegittimarsi ma a me pare la cosa in realtà dimostri che quanto meno le indagini le ha svolte Paperoga ed io delle indagini fatte in quel modo non mi posso fidare e no, non mi convincono neppure un pochino.


Stefania

Stefania ha detto...

Riguardo il cellulare di babbo Gambiarsio penso esista una fattura di acquisto e da quella era facile poter risalire al modello. E' stata prodotta agli atti?
Oppure era un cellulare "caduto da un camion" come qualunque persona tutta casa e chiesa (e che non fa le lampade, giammai!) acquisterebbe, secondo la loro granitica certezza?

Stefania

Biologo ha detto...

@Ivana

Il problema delle parole è che si prestano troppo facilmente a dei fraintendimenti quando non sono note le necessarie premesse. Si parla di "terza persona" per esprimere un concetto molto semplice: c'era il contributo biologico di una persona diversa da Massimo Bossetti e dalla vittima sugli slip di Yara Gambirasio.

Parlare di "terza persona" è solo un modo per tentare di semplificare una spiegazione. La premessa è che se un liquido biologico o un tessuto biologico di Massimo Bossetti, di Ivana o di Gilberto finisce davvero sugli slip della piccola Yara, allora deve essere rilevato il DNA mitocondriale di Bossetti, di Ivana o di Gilberto, non quello di una "terza persona". Questo è il punto.

Quando senti parlare di "terza persona" devi capire che si tratta di un modo di tentare di trasmettere l'idea che non si tratta di un profilo casuale, un profilo murino, un profilo incompleto, ecc... Cioè Gill è gli altri, quando parlano di "terza persona" stanno tentando di spiegare in parole povere: "i consulenti dell'accusa vi hanno detto che si tratta di un profilo dovuto ai topi, alla degradazione, al caso, all'eteroplasmia di Yara o di Bossetti, ecc., ma non è vero, è un profilo umano, di un individuo esistente che non è Yara e non è Bossetti".

Biologo ha detto...

Questa pagina dovrebbe aiutare un po' tutti a chiarirsi le idee una volta per tutte sul fatto che sullo slip di Yara era presente il contributo biologico di una persona diversa da Massimo Bossetti:

http://picplus.ru/img/1812/02/95df42a8.jpg

Antonello ha detto...

@Ivana

"...
Ivana ha detto...

MOLTO SEMPLICEMENTE, SE PER TE HA SENSO SOSTIENILA, IO NON HO PROBLEMI A CONFRONTARMI CON CHI HA IDEE DIVERSE, MA PER COERENZA NON PUOI DIRE SIA OGGETTIVA,
Non ho parlato di “oggettività”. INFATTI, IO HO PARLATO DI OGGETTIVITA', E QUINDI?
Si tratta di realtà delle emergenze processuali (che puoi considerare come vuoi: basate su elementi discutibili? ), ma che sono ”reali “perché tali emergenze non sono immaginate, ma esistono e, in base alla “reale” (cioè "che esiste") verità processuale, hanno avuto ben tangibili conseguenze!
E'ESATTAMENTE QUELLO CHE HANNO SEMPRE DETTO I TECNICI PARLANDO DELLE EMERGENZE, COME LE DEFINISCI TU, E CIOE' CHE LORO POSSONO DIRE CHE IL DNA ESISTE, MA NON POSSONO DIRE QUANDO LI E' STATO DEPOSITATO, ED E' QUINDI LA PROVA CHE NON ESISTE, NON QUELLA CHE TU CHIAMI EMERGENZA, E NON CREDO CHE TU NON ABBIA CAPITO E CHE DEBBA CHIARIRTELO DI NUOVO IO, L'EMERGENZA ERA CONFERIRE A QUEL DNA IL VALORE DI PROVA DIRETTA QUANFO QUEL VALORE NON PUO' AVERE, COME HA FATTO LA CASSAZIONE, SENZA ILLUMINARE UN QUALCHE NESSO LOGICO INELUDIBILE CHE LO RICONDUCESSE ALLA SCENA ED AL MOMENTO DEL PRESUNTO DELITTO.
CERTO CHE IL DNA ESISTE, E LI, TI PARE CHE IO SIA UNA PERSONA CHE L'HA MAI NEGATO? NON CREDO, CONTINUI A DIRE CHE IO INDICAVO UN BICCHIERE D'ACQUA DIVERSO NON FORMULANDO BENE I MIEI CONCETTI, ED E' UNA STRATEGIA ABBASTANZA APPASSITA E PRIVA DI COSTRUTTIVITA', SE VUOI CAPIRE COSA INTENDO COME FACCIO IO QUANFO SCRIVI TU LEGGI E CAPISCI COSA IO INTENDO, SE VUOI CONTINUARE A CAPIRE COSA VUOI TU E RIBATTERE FRASI PARZIALI PRIVE DEL SENSO ORIGINARIO NON CREDO SIA PIU' UNA DISCUSSIONE CON UN QUALCHE MOTIVO.

Tu puoi prescindere da tale realtà e seguire i tuoi percorsi mentali ,che ritengo resteranno ininfluenti tanto quanto i miei.
CERTO CHE POSSO ECCOME, E SECONDO TE DOVREI JNVECE SEGUIRE I TUOI FILI EMNTALI ANZICHE' I MIEI? NON CREDI CHE QUESTA SIA ARROGANZA CULTURALE? SONO UNA PERSONA LIBERA, CITTADINO ANCHE IO E PAGO LE MIE TASSE, CONTRIBUENDO A QUESTO DISASTRO CHE VIENE ANCHE DEFINITO STATO, E PAGO PERCHE' QUESTO PAESE, IL MIO E NON DI CHI LO STA DISTRUGGENDO, CONTINUI AD ESISTERE MA SU PRESUPPOSTI MENO INCIVILI, MIGLIORI E DA ME CONDIVISIBILI, E PIUTTOSTO DI CONTINUARE A PAGARE CERTI STIPENDI POSSO BENISSIMO ESPATRIARE ED ANDARE A SOSTENERE ECONOMIE DIVERSE E BASATE SU UNA QUWLCHE OGGETTIVITA' DI CUI TU APPUNTO NON PARLI E NON PUOI PARLARE, IO SI E ME LO POSSO PERMETTERE.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

MA DI QUALE ANALISI PARLI? A ME NON RISULTA CHE LE MICROPARTICELLE OLFATTIVE A CUI SONO SENSIBILI I NASI DEI CANI SAREBBERO RINVENIBILI A TEST DI LAVORATORIO, E LORO QUELLE TI TROVANO.
Parlo delle analisi i cui risultati hanno condotto a verificare che si trattava soltanto di ruggine. Se vuoi, puoi leggere le motivazioni della sentenza di primo grado in cui si parla, appunto, di tali analisi e i cani usati erano esperti non solo nel ritrovamento di resti umani, ma anche di tracce ematiche e ti ho spiegato perché non ho trovato motivi per dubitare del risultato di tali analisi.
Dai cani esperti anche nel ritrovamento di tracce ematiche (cani che avevano segnalato un determinato secchio) mi sarei aspettata che avessero fiutato, appunto, almeno tracce ematiche, visto che sono esperti anche nel ritrovamento di tracce ematiche. Invece le analisi hanno appurato che si trattava soltanto di ruggine!
NO, STAI CONFONDENDOTI, E SCUSA SE MI PERMETTO, CI SONO DIVERSI TIPI DI CANI, FORSE DEVI RILEGGERE TE, QUELLI CHE HANNO SEGNALATO IL SECCHIO SONO MOLECOLARI, DA MOLECOLA O MICROPARTICELLA, CERCANO CIOE' TRACCE OLFATTIVE RILASCIATE DA MOLECOLE MORTE E PERSE NELL'OPERAZIONE DI RICAMBIO NATURALE CHE IL NOSTRO CORPO SVOLGE SEMPRE DA VIVO, NE PERDIAMO MIGLIAIA AL MINUTO, E LORO SEGUONO QUELLA TRACCIA OLFATTIVA, NON QUELLA EMATICA PER FORZA, ATTESO CHE DIFFFICILMENTE UNA EMATICA E' SCINDIBILE DA ALTRE MICROPARTICELLE EVIDENTEMENTE NON VISIBILI.
ALTRI SONO I CANI CHE CERCANO CORPI, O PEZZI DI CORPI, SEGUENDO QUINDI TRACCE OLFATTIVE DIVERSE.
I MOLECOLARI HANNO SOLO BISOGNO DI UNAPROCEDURA BEN ISOLATA E FATTA CON ESTREMA DELICATEZZA TESA A DARGLI UNA TRACCIA OLFATTIVA DI RIFERIMENTO, DOPODICHE' SEGUONO QUELLA, CENTRANO NULLA QUINDI LE OPERAZIONI EFFETTUATE DOPO DI ANALISI, A QUANTO IO HO CAPITO INFATTI QUEL SECCHIO E QUEL TONDINO DI CAROTAGGIO FU SEGNALATO DAI MOLECOLARI E NON DA ALTRI TIPI DI CANI, MA SE TU SAI QUALCOSA DI DIVERSO MAGARI INSERISCI UN LINK CHE AFFERMA CIO' ED IO LO LEGGO. SEMMAI HO ABBASTANZA ONESTA' INTELLETTUALE DA CHIEDERE SCUSA SE SBAGLIO O SE HO LETTO IO QUALCHE SEQUENZA SCRITTA MALE.

impossibili tre mesi di esposizione, ad ogni tipo di contaminazione piu' o meno casuale, di quello strano straordinario Ottimo Genotipo manca una parte fondamentale per trasformarlo in Vera Prova Regina.
Queste tue parole rappresenterebbero, per te, una dimostrazione?
UNA DIMOSTRAZIONE? MA DI CHE? E' UNA REALTA' DA CUI NON SI PUO' FUGGIRE SE SI CERCA LA VERITA' ALTRO CHE DIMOSTRAZIONE, MA CHE DOMANDA FAI? IO HO SCRITTO SOLO COSE CHE NON PUOI SMENTIRE, ALTRO CHE DIMOSTRAZIONE, MA MI SEGUI QUANDO SCRIVO COME FACCIO IO QUANDO SCRIVI TU, O PENSI ALLE NUVOLE, DIMOSTRAZIONE DI CHE? E' COSI PUNTO, TE LO DICONO LE SENTENZE MA ANCHE VENTI MILIONI DI ARTICOLI, QUEL CORPO E' STATO RITROVATO DOPO TRE MESI DI ESPOSIZIONE ALLE PIU' DISPARATE PIU' O MENO VOLONTARIE CONTAMINAZIONI ED INTEMPERIE, PUOI PER CASO SMENTIRE QUESTA AFFERMAZIONE OGGETTIVA? NON CREDO, QUESTO DICONO GLI ATTI E SI SPERA CHE DOPO TRE SENTENZE NON SI VENGA QUA A DIRE CHE NON LO SOSTENGONO.
E QUINDI SOPRA STO SCRIVENDO CHE QUEL DNA, DATA LA SUA ESPOSIZIONE, A PRESCINDERE NON PUO'ESSERE RICONDUCIBILE ALLA SCENA ED AL MOMENTO DEL PRESUNTO DELITTO, E LO DICO IN SEGUITO ALLE MOLTEPLICI OPINIONI TECNICHE CHE NEL TEMPO SONO STATE PUBBLICAMENTE ESPOSTE, SE NON CONDIVIDI PROBLEMI TUOI, ED E' OGGETTIVO E RICONOSCIUTO ANCHE DAGLI STESSI ATTI CHE QUEL DNA VIENE CONSIDERATO PROVA DIRETTA IN QUANTO LI ED ESISTENTE, MA NON C'E' NESSUN NESSO CAUSALE CHE LO RICONDUCA ALLA SCENA ED AL MOMENTO DEL DELITTO, SEMMAI ESPONIMELO CHE LO VALUTO MA IO NON NE HO VISTI MANCO L'OMBRA.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Per me le tue parole rappresentano solo un punto di vista, E COSA DOCREBBERO RAPPRESENTARE INVECE LA TUA? MA TI RENDI CONTO DELL'OPERAZIONE CULTURALE RIPROVEVOLE CHE STWI PORTANDO AVANTI? RIPETO, TI DISPIACERA' E SEI GELOSA MA IO CONTINUO AD AVERE I MIEI OCCHI E TU I TUOI, ED ANCHE CON ORGOGLIO GUARDA

come rappresenta solo un punto di vista quello dei genetisti dell’accusa pubblica e privata, che si sono espressi ben diversamente e che, almeno, si sono assunti la responsabilità dei risultati da loro ottenuti, preparando relazione firmata.
Inoltre lo stesso dott. Capra, genetista della difesa, in una vecchia intervista (che, se vuoi, potrei ancora cercare di rintracciare)non aveva escluso la possibilità della resistenza di quel DNA a tre mesi e di esposizione, come, coerentemente, non l’ha esclusa, in sede processuale, in base a quanto risulta scritto nelle motivazioni della sentenza di secondo grado (le hai lette?).
MA LASCIA PERDERE, I TECNICI TI POSSONO DIRE SE QUEL DNA E' LI O NO, NON POSSONO DIRE QUANDO E' STATO DEPOSITATO, SEMMAI GUARDA METTILI TUTTI IN COMUNICAZIONE CON GILL E LASCIA CHE NE PARLINO LORO E NON IO O TE, GILL HA DETTO CHE QUEL DNA NON POTEVA RESISTERE ALLE INTEMPERIE PER PIU' NEL MASSIMO DI 6 (SEI) SETTIMANE.
SE TU VUOI CREDERE A CAPRA, ALLA CATTANEO, PIUTTOSTO CHE A GAROFANO, FAI PURE, TE LO POTREI, ANCHE SOLO DESIDERANDOLO, PROIBIRTELO, TI HO SCRITTO IN CIMA CHE SE CI CREDI SOSTIENILE, NON PARLARE DI OGGETTIVITA' CHE E' UNA COSA DIVERSA, E NON HAI MANCO ORA PARLATO TU DI OGGETTIVITA', NE HOPARLATO IO PERCHE' NON HO BISOGNO DI AUTORIZZAZIONI DINESSUNONPER PARLARNE. COSI' E' PIU' CHIARO?

Comunque mi pare che abbiamo due modi troppo diversi e inconciliabili di approcciarci alla conoscenza , metodi che doverosamente rispetto, ma ritengo inutile proseguire in un dialogo che rimarrebbe sterile , perché credo che molto difficilmente potrebbe condurre a una qualche condivisione inter nos.
BEH SE IL FINE ERA LA CONDIVISIONE POTEVI ANCHE NON INIZIARLA GUARDA, NON IN QUEI TERMINI, IL FINE DI UNA DISCUSSIONE NON E' MAI LA CONDIVISIONE, SE NON IL CONFRONTO, NON LO SCONTRO, MA NEMMENO TJ DEVO DARE RAGIONE PER UN QUALCHE MOTIVO CHE IO NON CONDIVIDO, ESATTAMENTE COME SPETTA E COMPETE A TE, PARTIAMO SI DA PRESUPPPOSTI DIVERSISSIMI, MA MICA TI DEVO O MI DEVI SPOSARE, STIAMO DISCUTENDO DI UN CASO PUNYO ED OGNUNOLIBERAMENTE DICE LA PROPRIA, NON E' DIFFICILE...
2 dicembre 2018 14:40:00 CET..."

antrag ha detto...

Comunque mi pare che abbiamo due modi troppo diversi e inconciliabili di approcciarci alla conoscenza , metodi che doverosamente rispetto, ma ritengo inutile proseguire in un dialogo che rimarrebbe sterile , perché credo che molto difficilmente potrebbe condurre a una qualche condivisione inter nos.

Un modo cerca la verità fattuale, l'altro strizza l'occhio all'amministrazione.

antrag ha detto...

scusate le prime quattro righe del mio ultimo messaggio sono di Ivana.

Nelle due ultime c'è il mio aspro commento.

Ivana ha detto...

Antonello, come ribadisco, ritengo inutile continuare il nostro confronto, tenuto conto che travisi ciò che scrivo e considerati i tuoi modi e toni accesi e sgarbati, che non mi invitano al confronto leale e sereno.
Ti dico soltanto (e poi eviterò di rispondere a eventuali altri tuoi messaggi): se vai a leggere le motivazioni della sentenza di primo grado troverai scritto, a pagina 27, che sono stati i cani esperti nella ricerca di resti umani (e tracce emetiche) a segnalare quel residuo di carotaggio in un secchio.
Gli investigatori facevano anche ricorso ai cani molecolari e ai cani esperti nel ritrovamento di resti umani e tracce ematiche”[…]
I cani esperti nella ricerca di resti umani erano utilizzati sia all’interno del cantiere di Mapello (ove segnalavano un residuo di carotaggio in un secchio […]



Biologo, ti ringrazio, ma a me sembra che tu non risponda in modo diretto alla domanda precisa: si può o si deve ritrovare in una traccia mista, DNA nucleare e DNA mitocondriale di uno stesso soggetto?
Ripeto: mi pare che, in sede processuale, nessun genetista abbia sostenuto che necessariamente si possa o si debba ritrovare, in una traccia mista, DNA nucleare e DNA mitocondriale di uno stesso soggetto.
Inoltre Gill avrebbe detto: “c’è il mitocondriale di una terza persona, ma non c’è traccia del nucleare”. Che cosa intendeva precisamente? C’è il mitocondriale di mister R0a, ma non c’è traccia del nucleare corrispondente?

Tu hai scritto:
Parlare di "terza persona" è solo un modo per tentare di semplificare una spiegazione. La premessa è che se un liquido biologico o un tessuto biologico di Massimo Bossetti, di Ivana o di Gilberto finisce davvero sugli slip della piccola Yara, allora deve essere rilevato il DNA mitocondriale di Bossetti, di Ivana o di Gilberto, non quello di una "terza persona.
E, secondo il tuo punto di vista, quale sarebbe il DNA nucleare corrispondente a quel DNA mitocondriale? Il DNA di Ignoto 1? Ma allora perché Gill avrebbe detto che “non c’è traccia del nucleare”?
Come penso tu ti sia accorto, a me interessa capire prima di poter credere.

Ivana ha detto...

Dimenticanze
Leggasi:
Inoltre il prof. Gill, in sede NON processuale,

Stefania ha detto...

Ivana ti rispondo io: secondo te è piu' facile trovare traccia di un tuorlo e non trovare l'albume oppure viceversa?

E' possibile trovare il mitocondriale di una persona e non trovare il nucleare ma non viceversa.

Anche per una questione di deterioramento alle intemperie ed a fattori esterni (se naturali) come ad esempio il tempo trascorso.

Biologo mi corregga, se sono in errore.

Stefania

Ivana ha detto...

Leggasi:
Ma allora perché il prof. Gill, in sede NON processuale, avrebbe detto che “non c’è traccia del nucleare”?

Ivana ha detto...

Stefania, scrivi: E' possibile trovare il mitocondriale di una persona e non trovare il nucleare ma non viceversa.


Stefania, ti ringrazio, ma chiedo:
Quale genetista, in sede processuale, avrebbe fatto una simile affermazione?
Ripeto: mi pare che, in sede processuale, nessun genetista abbia sostenuto che necessariamente si possa o si debba ritrovare, in una traccia mista, DNA nucleare e DNA mitocondriale di uno stesso soggetto.

antrag ha detto...

adesso anche Antonello è sgarbato…
mi sento in ottima compagnia!

Gilberto ha detto...

Mi sembra che a Ivana siano stati fatti molti rilievi con lo scopo di farle notare le sue idiosincrasie nel modo di affrontare le problematiche. Questo non già con qualche scopo di prevaricare la sua illustre persona, ma solo per invitarla ad approfondire meglio e non affidarsi sempre alle interpretazioni contenute negli atti.

Insomma un invito ad andare oltre le apparenze. La risposta è sempre stata di supponenza. Il punto di vista dell'interlocutore è sempre stato regolarmente derubricato utilizzando quello che Popper chiama stratagemma convenzionalistico, cioè variando sistematicamente l'interpretazione dei dati e delle loro palesi contraddizioni con delle ipotesi ad hoc per impedire la falsificazione (cioè il processo teso a dimostrare la contraddittorietà, l'incoerenza e le fallacie alla quali sono giunte le sentenze. Di esempi potrei farne a iosa.

Sul piano logico si tratta di quel modo di procedere, il verificazionismo, che trova sempre una giustificazione alle incongruenze introducendo di volta in volta quei correttivi che servono a tenere in piedi delle inferenze logiche anche quando è palese che si tratta appunto di stratagemmi, sofismi, convenzioni ad hoc, per non esporsi mai al rischio della falsificazione.

La scienza a differenza di quello che molti credono non è faccenda di tecnici, per quanto esperti in varie discipline scientifiche, richiede sempre una riflessione critica, una presa di distanza come è stato per i grandi scienziati che hanno promosso il sapere scientifico.

I grandi della scienza non sono stati solo esperti nel loro ramo, ma finissimi epistemologi che hanno effettuato proprio dei procedimenti falsificazionisti sulle proprie teorie per metterle alla prova, e senza lesinare nel rivolgere a se stessi qualsiasi obiezione per verificare se la teoria potesse reggere, falsificandola.

Il caso Bossetti è un campionario di non sensi, una condanna tenuta in piedi non solo con i classici stratagemmi convenzionalistici, ma con delle acrobazie e dei virtuosismi degni dei migliori saltimbanchi acrobati e prestigiatori.

Ivana pare incantata dalla suggestione offerta dai contorsionisti da pole dance. Beata lei...

antrag ha detto...

Ivana ha detto...
Stefania, scrivi: E' possibile trovare il mitocondriale di una persona e non trovare il nucleare ma non viceversa.


Stefania, ti ringrazio, ma chiedo:
Quale genetista, in sede processuale, avrebbe fatto una simile affermazione?
Ripeto: mi pare che, in sede processuale, nessun genetista abbia sostenuto che necessariamente si possa o si debba ritrovare, in una traccia mista, DNA nucleare e DNA mitocondriale di uno stesso soggetto.
2 dicembre 2018 18:30:00 CET

@Ivana ma tu credi che quando in un processo si studia la traiettoria di un proiettile si cominci a scrivere nelle relazioni tecniche di Dinamica, Termodinamica, Aerodinamica, di iperAerodinamica, Termofluidodinamica, Aerotermochimica?

antrag ha detto...

@Gilberto

Hai proprio ragione. Fino al 1820 (non ricordo bene) il termine scienziato non esisteva e poi in un congresso fu proposto, presente un poeta inglese, il termine odierno "scientist".

Prima chi studiava la Natura era chiamato Filosofo della Natura, proprio per mettere in evidenza l'attenzione posta ai metodi investigativi e alle conclusioni che si potevano trarre dalle esperienze che si conducevano. L'aspetto tecnico e specialistico, ciò che era conosciuto, in qualche modo, non era indicato nel nome.

Roberta Altea ha detto...

Possiamo anche arrampicarci sui vetri, ma Garofano ha interrotto più volte Denti per impedire che le persone dall'altra parte dello schermo capissero quel che stava dicendo.
Un consigliere della Corte di Cassazione è indagato per falso e credo sia lecito chiedersi se è giusto o meno che un giudice sotto indagine possa giudicare in una corte decisiva.
Mi si risponderà che si, si può ma certamente non è una cosa che agli umili occhi dei non addetti ai lavori risulti positiva.
Il presidente della corte ha avuto vari incarichi di docenza in corsi di formazione riservati all'Arma dei carabinieri.
Dovendo decidere sull'operato della stessa arma, mi chiedo (sempre con gli umili occhi dei non addetti ai lavori) se tutto ciò è positivo.
In studio si sentiva la parola "diffamazione" ma ahmè ne parlano articoli di giornale e ci sono documenti pubblici online.
A cosa serve dirlo?
Ad informare l'opinione pubblica che il Presidente della Corte che ha giudicato perfetto e ineccepibile il lavoro dei RIS faceva formazione ai RIS?
Giudicate voi a cosa serve.

Biologo ha detto...

@Ivana

-scrive: Biologo, ti ringrazio, ma a me sembra che tu non risponda in modo diretto alla domanda precisa: si può o si deve ritrovare in una traccia mista, DNA nucleare e DNA mitocondriale di uno stesso soggetto?

Ti ho risposto più volte, sarà che non riesco a far comprendere il senso della cosa, visto che non è particolarmente semplice? Ci riprovo. In quella traccia mista specifica del caso Gambirasio, siccome il fatto di aver ritrovato il profilo R0a dimostra che il DNA mitocondriale di Yara non ha coperto un bel nulla (a differenza di quanto sosteneva l'accusa), SI PUO' e SI DEVE ritrovare sia il DNA nucleare che il DNA mitocondriale dello stesso soggetto. E per soggetto, in questo caso, si intende che SI PUO' e SI DEVE ritrovare il DNA mitocondriale di Ignoto 1. Ignoto 1 "sarebbe" Massimo Bossetti, è stato ritrovato il suo DNA mitocondriale che SI DOVEVA necessariamente ritrovare? No.


-scrive: Inoltre Gill avrebbe detto: “c’è il mitocondriale di una terza persona, ma non c’è traccia del nucleare”. Che cosa intendeva precisamente? C’è il mitocondriale di mister R0a, ma non c’è traccia del nucleare corrispondente?

Gill esprimeva proprio la sua sorpresa sulla condizione anomala della situazione, cioè sul fatto che attribuendo (l'accusa) il DNA nucleare a Bossetti e non potendogli attribuire anche il DNA mitocondriale, nasceva il problema che quel mitocondriale R0a, che sarebbe dovuto essere di Bossetti e non glielo si poteva attribuire, sarebbe stato un DNA mitocondriale privo di nucleare. Ma per "privo", si intende "privo di corrispondenza" con un nucleare della traccia (perché Bossetti, ovviamente, non è R0a).


-scrive: Ma allora perché Gill avrebbe detto che “non c’è traccia del nucleare”?

Gill ha detto che non c'è traccia del nucleare perchè il problema gli è stato formulato partendo dal presupposto che Ignoto 1 e Bossetti sono la stessa persona, punto di partenza a cui ha aggiunto l'ovvia nozione che Bossetti non è R0a. E' da qui che nasce il "non c'è traccia del nucleare" di R0a.
In pratica Gill sostiene: se voi mi dite che Ignoto 1 è Bossetti, e tutti sappiamo che Bossetti non è R0a, allora, SE davvero Ignoto 1 è Bossetti, dovete dirmi dov'è il DNA nucleare di R0a...
Quel "non c'è traccia" è una costruzione basata sul presupposto che Bossetti e Ignoto 1 sono la stessa persona. Ma se ciò non fosse vero, il problema non si porrebbe affatto, perchè la traccia ha presentato 2 DNA nucleari e 2 DNA mitocondriali, e i conti tornerebbero. E' il fatto di attribuire il DNA di Ignoto 1 a Bossetti che fa saltare il tutto e rende completamente inspiegabile la traccia.

Biologo ha detto...

@Ivana

Mi accorgo ora che Stefania ha scritto una frase che fa da base al ragionamento di Gill e che per ben spiegare ciò che il prof. afferma avrei dovuto scrivere anch'io:

E' possibile trovare il mitocondriale di una persona e non trovare il nucleare ma non viceversa.

Anonimo ha detto...

Queste informazioni (già in parte commentate da Biologo qualche tempo fa) indicano che la forzatura, qualora ci sia stata, proverrebbe da abbastanza in alto.
Come si forma un collegio giudicante di così alto livello?
Tirando a sorte o seguendo una rigida turnazione?

Ivana ha detto...

Gilberto, ognuno/a ha le proprie idiosincrasie e ricordando una determinata favola di Esopo, penso che sarebbe corretto che ognuno riflettesse sulla propria bisaccia posta dietro la schiena. :-)
Nessuna supponenza da parte mia e i miei dubbi (espressi con varie domande) sono in linea con la mia scelta di un certo dubbio metodico.
Dovrei andare oltre l’apparenza? Cerco di farlo e, infatti, cerco di capire prima di poter credere. :-)

Biologo, hai scritto: SI PUO' e SI DEVE ritrovare sia il DNA nucleare che il DNA mitocondriale dello stesso soggetto.
OK. Il tuo punto di vista è, ora, per me chiarissimo.
Grazie anche per la tua gentilezza


Avevo dimenticato di inserire il link, per Antonello, riguardo alle motivazioni di primo grado e lo inserisco ora (vedere pagina 27):
https://bossettiade.files.wordpress.com/2016/11/motivazioneprimogradobossetti.pdf

V anna ha detto...

Biologo, hai scritto: SI PUO' e SI DEVE ritrovare sia il DNA nucleare che il DNA mitocondriale dello stesso soggetto.
OK. Il tuo punto di vista è, ora, per me chiarissimo.
Grazie anche per la tua gentilezza

Termina con una frase secca e asciutta, senza replica.

C'è da aspettarsi qualcosa di nuovo o si rivolta il cappotto?

Stefania ha detto...

Ivana wrote:

Stefania, ti ringrazio, ma chiedo:
Quale genetista, in sede processuale, avrebbe fatto una simile affermazione?
Ripeto: mi pare che, in sede processuale, nessun genetista abbia sostenuto che necessariamente si possa o si debba ritrovare, in una traccia mista, DNA nucleare e DNA mitocondriale di uno stesso soggetto.
2 dicembre 2018 18:30:00 CET

Ecco l'errore, Ivana. La sede processuale cos'è? La manna caduta dal cielo? TU ti fidi di quanto detto a processo. Allora mi stai dicendo che se tu Ivana non hai denaro per pagare professionisti che sono in grado di smontare questa boiata devi soccombere? Rispondi a questa domanda, per piacere.

Perchè il fatto non sia stato detto in sede processuale puo' garbare a chi si accontenta ma non alle persone intelligenti.

Quindi ti chiedo nuovamente: tu prendi quanto accaduto in sede processuale come LA VERITA' oppure consideri la possibilità che un imputato non possa difendersi perchè poco informato, poco istruito, poco abbiente, ecc ...

Perchè ti do una notizia: la biologia se interrogata a modino dice una cosa differente da quella espressa in sentenza.

Ti chiedo quindi: prendi le sentenze di qualsivoglia provenienza ed origine come una bibbia oppure sai anche ragionare di tuo e non solo leggere?

Perchè ti diamo una notizia: leggere è una capacità che abbiamo tutti, qui.

INFINE (unica domanda, definitiva, te ne ho fatte troppe): se nella sentenza troviamo che si puo' trovare il mitocontriale di un imputato e non il suo nucleare ma si puo' trovare il nucleare di nucleare di un elemento diverso del quale non si trova il nucleare a te pare giusto e normale cosi' da condannare all'ergastolo una persona?

Si'/No. Non esistono altre risposte. Non rispondermi con i tuoi "alla luce" "io ritengo" ... "leggendo gli atti" ... perchè non mi importa.

Voglio solo sapere come la pensi. E' raffazzonata la sentenza con lo scopo di trovare UN COLPEVOLE oppure le indagini sono state proposte e sottoscritte dalle varie Corti da persone che non hanno capito il senso di questo elemento che a mio avviso è impossibile?

Rispondi senza riportare le sentenze perchè quelle le leggiamo tutti, ti do una notizia.

Raccontaci cosa pensi TU. E non dirmi che non hai gli strumenti per farlo. Perchè al contrario tuo noi abbiamo lo strumento per poter leggere e non serve tu lo faccia al posto di altri, sai?

Attendo le TUE PERSONALI RIFLESSIONI raccomandandoti di non dirci che leggi gli atti senza i quali non sai come fare perchè questo lo avevamo capito. Da un pezzo.

Raccontaci quali sono i tuoi convincimenti e come ti sei informata.

Stefania

Stefania ha detto...

Correggo:

INFINE (unica domanda, definitiva, te ne ho fatte troppe): se nella sentenza troviamo che si puo' trovare il mitocondriale di un imputato e non il suo nucleare ma si puo' trovare il nucleare di un elemento diverso del quale non si trova il mitocondriale a te pare giusto e normale cosi' da condannare all'ergastolo una persona?

Stefania

Antonello ha detto...

@Ivana

Guarda, me ne faro' una ragione, cosa vuoi che ti dica, dovrebbe farmi triste la notizia che, una che travisa per convenienza quello che scrivono gli altri dicendo che proprio gli altri travisano, rifiuta il confronto e scappa a gambe levate dovrebbe secondo te darmi un dispiacere?

Dovrei piangere disperato? Ma cosa dici? Il confronto e' un piacere se e' leale, e te non mi hai dimostrato lealta', semplicemente, e quindi che tu voglia rispondere o meno ai miei commenti detta molto sinceramente non e' che possa interessarmi in questa maniera ossessiva come, non so perche' ti sei convinta, non ho ammirato un qualche pregio di rispettoso confronto e quindi semplicemente non me ne frega na mazza di confrontarmi con te, punto.

Confronto? Evidentemente hai un'idea alquanto personalizzata, per non dire clazata a misura ad i tuoi interessi dei confronti con gli altri, ma problema tuo, ripeto, la consideravo una continua fuga a gambe levate anche quando rispondevi, se mi dici che non rispondi invece pensi che la ritenga una tua libera scelta?

Sei ottimista vedo.

Credimi, te lo dico perche' assisto socialmente, messaggio dopo messaggio ho capito di avere a che fare con una persona che continua ad insistere, come tante peraltro, senza citare una minima cosa a sostegno di quello che afferma come fosse oro colato, esattamente come fanno le sentenze, ma le sentenze stanno in tribunale, quando scrivi in un blog non sei in tribunale, ed e' anche fastidioso questo tuo richiamare cose gia' dette nei messaggi precedenti senza mai rispondervi in maniera documentata.

Sono strategie gia' viste che hanno anche annoiato, ma che ne so, fate qualche corso, aggiornatevi, siate piu' vivaci quando prendete in giro, magari ne risultate piu' credibili.

Nello specifico noto che sai fare bene le ricerche delle paginette quando interessa a te farle, ma quando e' socnveniente e proposta da altre tesi diverse dalle tue allora dimentichi anche la pag. 1 di ogni sentenza, nello specifico attendo di sapere a quale pagine di ognuna delle tre sentenze sia riportato di grazia uno straccio di nesso logico ineludibile che riconduca in maniera oggettiva il Dna di Ignoto1 alla scena del delitto ed al momento del delitto oltre ogni ragionevole dubbio.

Vediamo, se sei cosi' brava a trovare le cose quando devi precisare i lqpsus degli altri allora come mai non trovi la paginetta delle sentenze che riconduce ineludibilmente il Dna di Ignoto1 in maniera oggettiva alla scena ed al momento del delitto?

Cosa e' un bipolarismo a convenienza?

Un'astigmatismo a comando?

Una genialita' da lettrice creativa?

Toni accesi e sgarbati? Ohhhhhh non sapevo che Sua Signoria volesse il tappetino rosso ed il profumino di fiori come risposta alle sue ridondanti strategie?

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Non so, ma scusa, ma perche' Giocondo non ve lo andate a cercare al circo invece di venire qua a pretendere di vederlo, come fosse un miraggio, in chiunque, da voi manco conosciuto, posta un commento su questo blog?

Ma e' la stessa scuola delle professioniste che propone queste novelle facoltose?

Mah, ma per favore, cerca di evitarmi alla veloce che se non sono sgarbato so anche diventarlo senza manco fartene accorgere.

Sui cani invece ho verificato, si devo essermi confuso leggendo qualche migliaio di articoli, puo' succedere, su questo chiedo venia per lealta', appunto, noto pero' che gli autori dello scritto che mi hai indicato non hanno specificato, almeno non nella pagina 27, il tipo di test che avrebbe escluso il sangue dal tondino da carotaggio, e non mi sembra ininfluente, perche' ad esempio non puoi usare il luminol su una ruggine, perche' ti da un falso positivo, e quindi come mai nel caso avrebbe restituito un negativo proprio nel caso di Yara?

https://www.google.it/amp/www.scenacriminis.com/criminalistica/luminol-cose-e-come-va-utilizzato/amp/

"...I più frequenti “falsi positivi” del Luminol sono appunto la candeggina, LA RUGGINE, il rame, ecc...."

Questo perche' il Luminol reagisce al ferro restituendo un falso positivo appunto, e se quel test e' stato fatto con il Luminol e' piu' strano sia risultato negativo che non positivo, non e' che hanno usato il Luminol per scoprire che era ruggine e non sangue?

Resta da chiedersi come mai quindi in quel residuo di carotaggio compare della ruggine, reazione che avviene a contatto con liquidi, liquidi, ah ecco, e quindi perche' non hanno cercato pipi' ad esempio? Perche' cercare sangue? E scriverlo anche in sentenza?

In secondo luogo quei cani non cercano solo tracce ematiche, se ti fai un giro sui siti specializzati puoi notare che i cani vengono allenati anche con lardo, ad esempio, sotto terra, ad esempio, e lo ritrovano, ad esempio, e quindi resti umani nella concezione ampia dei temrini, non nella ristrettezza mentale della convenienza.

Non so se ti sei resa conto ma nelle sentenze hanno scritto quello che volevano e scelto a monte di valutare e scrivere quello che alla tesi accusatoria conveniva, alle udienze hanno fatto entrare chi a loro conveniva, nello specifico i conduttori hanno forse fatto capolino nelle udienze? No? Erano ininfluenti vero? Ma guarda il caso.

Fai una cosa guarda, ora che hai deciso non
ti far prendere dalle tentazioni, cerca di non rispondermi che mi fai solo che un piacere, che ho utenti ed argomenti piu' leali con cui confrontarmi che non chi fa finta di non capire le risposte altrui per non dover negare, se dimostratamente errate, le proprie.

Antonello ha detto...

"...
Biologo, hai scritto: SI PUO' e SI DEVE ritrovare sia il DNA nucleare che il DNA mitocondriale dello stesso soggetto.
OK. Il tuo punto di vista è, ora, per me chiarissimo. 
Grazie anche per la tua gentilezza

Termina con una frase secca e asciutta, senza replica. 

C'è da aspettarsi qualcosa di nuovo o si rivolta il cappotto?..."

No ma fra venti o trenta messaggi secondo me gli lo richiede per sicurezza.

GiustiziaperMagherini ha detto...

Ma quanto sei simpatico Amtonello, dai lezioni a me per acer scritto cellule (errato a pigiare cellule anzinchè celle nella funzione della previsione di testo dello smartphone) mentre noto che tu possiedi di un italiano scritto molto eccelso detto ironicamente. Inoltre ribadisco che i tuoi papiri e le tue domande sono sempre le stesse...sempre il solito disco formato papiro Dantesco ma con la sostanziale differenza e presenza di un grosso no sense

Antrag tesoro bello, trollino caro, piuttosto che fare commenti provocatori tu dagli avvocati devi solo sederti al banco, penna in mano, prendere gli appunti che ti vengomo dati e poi quando rientri a casa : studiare studiare studiare esattamente come i bambini. Ma pare tu sia solo capace di fare lo snob pavoneggiandosi di chissà che cosa

Ma ancora non vi rendete conto del castello di sabbia creato dai macellai sta venendo giù con la condanna definitiva e le pesanti motivazioni. Cambiate pusher.

Antonello ha detto...

@GiustiziaperMagherini

"...GiustiziaperMagherini ha detto...

Ma quanto sei simpatico Amtonello, dai lezioni a me per acer scritto cellule (errato a pigiare cellule anzinchè celle nella funzione della previsione di testo dello smartphone) mentre noto che tu possiedi di un italiano scritto molto eccelso detto ironicamente. Inoltre ribadisco che i tuoi papiri e le tue domande sono sempre le stesse...sempre il solito disco formato papiro Dantesco ma con la sostanziale differenza e presenza di un grosso no sense..."

Mi consola che per te non avrebbe sense manco se scrivessi che il cielo e' azzurro, se puo' anche scrivere dei titoli forti che ho bisogno di medaglie nel carniere mi faresti un piacere.

Ribadisco che imparare a leggere piu' di dieci righe, cercando di capirle, equivale a uscire dal tunnel delle scimmie non evolute.

Ma mentre le scimmie poverine non hanno questa colpa di non essersi mai potute impegnare, gli studi costano e loro non hanno questo schiavismo verso i soldi, gli e le umani/e dovrebbero ogni dieci anni averenlanpossibilita' di aprire un libro.

C'e' da spiegare agli scrittori di fare solo libri di dieci righe a tua misura per lasciare anche a te l'opportunita' di capire qualcosa di piu' del "offendi et conviciti di imperare".

Ohibo' sono gia' 31, poi come fai a capire di non essere riuscito a capire il mio italiano, eventualmente mandami una email con gli errori sottolineati in rosso che un po' di ridere me lo vorrei fare anche io.

Sul castello costruito poi non c'e' manco da avere la pena di risponderti, che se ci fossero 5 gradi ricostruiscono la Piramide di Cheope con gli ascensori girevoli per i testimoni.

antrag ha detto...

@ GiustiziaperMagherini

molti dei tuoi vacui pregiudizi su di me somigliano a quelli di Chiara.
Sei la sua discepola o la sua maestra forse?
oppure una sua condiscepola?

Vanna ha detto...

Riporto dall'ineffabile Ivana:

"Nessuna supponenza da parte mia e i miei dubbi (espressi con varie domande) sono in linea con la mia scelta di un certo dubbio metodico.
Dovrei andare oltre l’apparenza? Cerco di farlo e, infatti, cerco di capire prima di poter credere. :-)"

1)Con tale frase ripropone la sua supponenza al quadrato!
2)Ripropone l'aporia o il dubbio come metodo di approccio: scelta lineare.
3)Si autorisponde che non va oltre l'apparenza, che ci prova cercando di capire prima di credere.
che umiltà...

A mio modesto parere:
tale scaletta, ha i pioli sconnessi che non permettono di salire verso la comprensione delle cose ma consentono di pararsi di fronte al non sense.

1) Perché il metodo del dubbio da lei adottato non è una "scelta" in linea col suo pensiero, ma è una "scelta" in linea con l'investigazione fatta, che difatti vergognosamente, non si è posto il problema dei dubbi (mica ce n'era solo uno) come una freccia è andata verso l'obiettivo e solo quello.
E dunque quel metodo lei lo ha innalzato a sommo bene e fa finta di non capire ciò che chiaramente spiega Biologo e quando è costretta a prenderne atto, manco rivede le sue posizioni.
Il dubbio rimane là, da una parte e nopn viene attivato, è finto.
Se fosse vero darebbe libertà di pensiero e di vita, mentre è un dubbio finto.
Quindi "quel dubbio metodologico" è uno specchietto per le allodole, per di più rispecchia la sua supponenza e rispecchia anche di non sapere cosa voglia dire il termine "metodo". Poiché un metodo pre-suppone logica del prima e dopo e coerenza a sostenere il pensiero.

Ora il metodo che usa lei è il metodo personale di continua a girare il calderone dei luoghi comuni e, con fare sinuoso e circolare, ripropone una
brodaglia insipida e insalubre che impantana Volando. Ci vorrebbe far credere che ci prova ad andare oltre l'apparenza, cercando "di capire prima di credere".

Qui nessuno vuole che creda, ma magari che possa capire, sì, per lei mica per noi. Siccome però dà delle spiegazioni cretine, posso dirlo? E lei non lo è, forse crede che lo siamo noi, ma non lo siamo neanche noi.
Allora a che gioco vuole giocare col metodo mellifuo e insipido?

Al giuoco di portare l'interlocutore, sia noi che chi legge Volando, a leggere e rileggere la sentenza ben fatta e gli scienziati che l'hanno permessa non hanno Nobel, né pubblicazioni internazionali, né successi internazionali. Sono solo dei pedissequi esecutori di modalità che non ammettono il cambiamento, il confronto, e non ammettono e non accettano dubbi poiché hanno il libero convincimento che li rende depositari di verità divine.

La trippa per gatti è finita.

Chiara ha detto...

Antrag, ahimè leggo per la prima volta questo nuovo utente, ma effettivamente già si comprende essere persona che non si fa ingannare: imbecille ti mostri e per imbecille ti ha riconosciuto. Come la vuota scriptomania onanistica di Antonello. Per l'umanità c'è ancora speranza insomma :D

Vanna ha detto...

"Ma ancora non vi rendete conto del castello di sabbia creato dai macellai sta venendo giù con la condanna definitiva e le pesanti motivazioni. Cambiate pusher."

Ma che frase priva di senso, che inteligenza...che spessore...che metafore... Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno erano più saggi, almeno facevano ridere.

antrag, condivido: è lei!

Chiara ha detto...

Vanna, perché mai dovrei nascondermi in anonimato per esprimervi la mia disistima in termini assai più garbati di quanto faccia col mio profilo? Una merendina di logica a Vanna e antrag anche per oggi, grazie. :D

Chiara ha detto...

Se poi credi che solo io veda le serie pecche che vi affliggono, per carità, non voglio infierire: sono solo io. Per gli altri è evidente che tu sia un genio ed antrag un nobel :D

Antonello ha detto...

Ahahahahahahah

Ancora due o tre titoli provenienti da facoltose e mi fanno Ministro di Grazia e Giustizia, poi vedi come li aggiusto certi Giusti Processi e certe standardizzate regolette onanistiche, quelle si, sul Dna tout court.

C'e' da istituire la Banca Nazionale dei neuroni Professionitici, altro che quella degli italiani che paganole tasse e sono anche fin troppo onesti, ma roba da cioi, io metto su un Manocomio a pagamento che mi sa che dopo essere diventato Ministro si fanno affari d'oro.

Si, si, ha accusato anche, e' lei che si attacca e si autodifende per vanita' di pilota, attiva le sentinelle a se stessa e lavora senza capire a cosa e' anche un buon metodo per guardarsi e dileggiare i propri nei allo specchio.

Dio mio, ma cosa abbiamo fatto di male per meritare questa nenia della Salvador.

Stefania ha detto...

Scusate, ma che vi frega degli insulti piu' o meno velati, piu' o meno anonimi di gente che non porta nulla di concreto su cui ragionare?

C'è una sentenza di Cassazione.

- Ci sono persone che trovano sia la giusta conclusione di un giusto processo. Queste persone ce lo hanno fatto sapere scrivendolo e non comprendo perchè debbano ribadirlo ad ogni piè sospinto. Abbiamo letto e preso atto. Amen.

- Ci sono poi persone che trovano sia la giusta conclusione di un giusto processo ma aggiungono che il pool difensivo è stato inadeguato, ingiurioso e tante altre cosine. Prandiamo atto anche di questo. Queste persone stanno valutando se agire nei confronti della Difesa. Attendiamo non solo le valutazioni ma gli atti. Per coerenza, uno straccio di denuncina da loro me l'aspetterei. Sino ad allora possiamo solo dire di aver compreso e non condiviso questo punto di vista. Sino a denuncia depositata è pertanto solo tale. Letto e digerito da chi la pensa diversamente. Un amen anche per queste persone in attesa di sviluppi concreti che non si limitino a sproloqui ed insulti in questo blog. Quell'amen che non si nega a nessuno.

- Ci sono infine persone che a prescindere dai propri pregi e limiti di dialettica e di scrittura trovano che no, che le cose cosi' come raccontate dalle tre motivazioni non siano nè convincenti nè tantomeno costruite su una logica che parta dal caposaldo del "in dubbio pro reo". E queste persone continuano e continueranno a scrivere su queste pagine.
A prescindere dagli infantili quanto sgradevoli insulti che arrivano ed ancora arriveranno da chi dopo aver mostrato il proprio giubilo ed essersi appeso al petto la medaglia del fine conoscitore di come sono andate le cose quella sera e sicuramente di come devono andare nei tribunali dove la Giustizia viene amministrata, non trova di meglio che usare questo blog per aggrapparvisi come un gatto ai genitali.

Insomma, per dirla tutta io sorvolerei su chi non avendo altro che il nulla da dire, decide di dirlo proprio qui.

Lasciate correre che davvero non ne vale la pena.

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

"Ci sono poi persone che trovano sia la giusta conclusione di un giusto processo ma aggiungono che il pool difensivo è stato inadeguato, ingiurioso e tante altre cosine. Prandiamo atto anche di questo. Queste persone stanno valutando se agire nei confronti della Difesa. Attendiamo non solo le valutazioni ma gli atti. Per coerenza, uno straccio di denuncina da loro me l'aspetterei. Sino ad allora possiamo solo dire di aver compreso e non condiviso questo punto di vista. Sino a denuncia depositata è pertanto solo tale. Letto e digerito da chi la pensa diversamente. Un amen anche per queste persone in attesa di sviluppi concreti che non si limitino a sproloqui ed insulti in questo blog. Quell'amen che non si nega a nessuno.

Carina sta cosa, più sviluppo concreto di una suprema Corte che insieme a due precedenti gradi ha rigettato delle richieste bollandole via via come intempestive, poi con alla base richieste già respinte e sino a parlare di elementi falsi...

Poveri, proprio non riuscite ad accettare di essere stati ingannati, eppure basta leggere la straordinaria perla dei reperti

"Non ci fanno vedere i reperti!!!
" Veramente ve li abbiamo offerti a febbraio 2015 e voi niente"
"Adesso temiamo che ce li distruggano!"
"Avete fatto almeno un'istanza preventiva (non lo dico io, lo dice Taormina)?
"No, preferiamo studiare la revisione"

Ah beh allora...

Ivana ha detto...

Per Stefania

Ecco l'errore, Ivana. La sede processuale cos'è? La manna caduta dal cielo? TU ti fidi di quanto detto a processo. Allora mi stai dicendo che se tu Ivana non hai denaro per pagare professionisti che sono in grado di smontare questa boiata devi soccombere? Rispondi a questa domanda, per piacere.

Non c’è errore. La sede processuale è quella che conta, perché è lì che vengono prese le decisioni che determinano l’assoluzione o la condanna, quindi ciò che ha importanza è quanto viene detto a processo.
Se non avessi denaro, credo che avrei diritto alla difesa grazie all’istituto del “gratuito patrocinio”.


Perchè il fatto non sia stato detto in sede processuale puo' garbare a chi si accontenta ma non alle persone intelligenti.

Il fatto che non sia stato detto in sede processuale per me vuol dire, semplicemente, che è stata persa l’opportunità di poter far valere (meglio se con specifica documentazione scientifica allegata) un determinato punto di vista che, forse, avrebbe potuto insinuare il ragionevole dubbio nella Corte giudicante.

Quindi ti chiedo nuovamente: tu prendi quanto accaduto in sede processuale come LA VERITA' oppure consideri la possibilità che un imputato non possa difendersi perchè poco informato, poco istruito, poco abbiente, ecc ...

Ho già spiegato che si tratta di “verità processuale”! Direi che è una verità di “fede legale, fede giuridica”. La verità giuridica è un qualcosa che viene dichiarato dai giudici, sono i giudici che hanno il potere decisionale e che decidono qual è la verità delle cose.
Conosco persone molto meno istruite rispetto a me, ma molto più scaltre (o più smaliziate). Per le persone non abbienti esiste, come ripeto, il gratuito patrocinio.

Perchè ti do una notizia: la biologia se interrogata a modino dice una cosa differente da quella espressa in sentenza.

Ribadisco: i giudici si basano su quanto viene detto nell’aula processuale.

Ti chiedo quindi: prendi le sentenze di qualsivoglia provenienza ed origine come una bibbia oppure sai anche ragionare di tuo e non solo leggere?

Stai tranquilla: leggo, mi pongo dubbi e cerco di capire prima di credere.

(continua)

Stefania ha detto...

Ragazzi, a vostro avviso è stata fatta una vera indagine sul cantiere di Mappello?

I cani hanno indicato quel luogo e prima di fare le cose a modino si è lasciato che diverse persone se ne andassero addirittura all'estero.

Nulla sappiamo del dna di quelle persone.

Ma subito si è parlato di un furgone e Bossetti nonostante abitasse in zona non è stato chiamato per l'analisi.

Per tanti anni, eh?

Non per due giorni. Eppure l'esame del dna era stato fatto se non erro al fratello.

Ora, penso che visto che il mitocondriale si trasmette per linea materna, sia Massimo che Letizia che il fratello piu' piccolo abbiano mitocondriali simili.

Pare almeno la madre sia certa.

Eppure quando sono arrivati a Bossetti? Con la storia del Guerrinoni. Prima il ragazzo che era iscritto alla discoteca "Le sabbie mobili" ma era all'epoca dei fatti in Peru', poi con il Guerrinoni e suo figlio/i. Ci erano vicini quindi ... cosi' ci è stato raccontato.

Ma queste persone non hanno il mitocondriale della Signora Ester Arzuffi. Hanno quello delle loro mamme. E quindi dovevano aver in mano uno straccio di nucleare se ci dicono che si erano accorti di essere vicini alla soluzione del caso. Avevano trovato un dna simile ... ma non quello di Ignoto 1. E quindi conoscevano bene quella linea paterna presente nel solo nucleare e che si ripeteva tra la discoteca, la Val Brembana, le patenti di guida ed infine il cimitero dove era sepolto l'autista di Gorno.

O sbaglio?

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Solo per Bossetti vale che quanto detto in aula da un sacco di magistrati non vale, altra gente potrebbe essere impiccata nella pubblica piazza senza un processo, giudicato superfluo...

Ma a parte questo più di quello che hanno detto accusa e giudici dovreste confutare quello che NON è stato detto e fatto dalla difesa...

hanno presentato memorie per confutare il materiale biologico? No
Hanno esaminato i reperti per valutare quanto detto dall'accusa? No.
Hanno chiesto gli esami più opportuni per tempo? No

Lo so, fa male, sveglia da un film durato anni, tanti bei sogni,ma diamine, non vi sentite presi per i fondelli?

Oppure tre sentenze dicono il falso? Se dicono il falso secondo il ragionamento di qualcuno la difesa doveva depositare denunce a iosa.

Lo ha fatto? Mi pare di no.

Va beh, tanto lo so che è terribile ammettere di aver creduto a degli incantatori, quindi adesso si tiene il punto.

Stefania ha detto...

Lasciate perdere il ronzio di sottofondo, noioso ma sopportabile.

:-)

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

E' molto divertente studiare gli adepti di questo nuovo culto, sicuramente si raccoglie parecchio materiale...oramai siamo oltre al "cacchio, mi hanno imbrogliato ma è terribile ammetterlo!
Oramai è un dogma e come tale bisogna portarlo avanti a qualsiasi costo...chissà, magari un giorno emergerà che qualcuno davanti diceva una cosa e dietro si prendeva burla di tutti questi fedeli adepti... ;-)

Antonello ha detto...

@Stefania

"...non trova di meglio che usare questo blog per aggrapparvisi come un gatto ai genitali.

Insomma, per dirla tutta io sorvolerei su chi non avendo altro che il nulla da dire, decide di dirlo proprio qui.

Lasciate correre che davvero non ne vale la pena.

Stefania"...

Condivido, ma io da molto non leggo manco piu', e' che ogni tanto qualche specchietto anonimo soffre di gelosia, vuole attenzioni, ed io sono una persona sensibile, in fondo mi spiace che certeperosne vivano la verita' solo dentro alle Camere Decisonali Giudiziarie.

Con tutto quello che il mondo puo' offrire di bello fuori da quelle Aule si perdono occasioni d'oro, ed io sono sensibile e mi commuovo.

Ivana ha detto...

Per chiunque scelga la via delle fallacie pragmatiche

Continuerò a ignorare chiunque vorrà proseguire nella strada delle fallacie pragmatiche, soprattutto in quella relativa all’argumentum ad personam dandomi un’importanza immeritata, e rivelando un livore immotivato nel volermi denigrare.

Per evitare ogni eventuale equivoco, sottolineo ancora (avevo già avuto occasione di dirlo) che MAI mi sono celata sotto il nickname “Anonimo” e il gestore del blog conosce il mio indirizzo IP per cui chi volesse potrebbe chiedere conferma.

Stefania ha detto...

Torniamo a discorsi seri: c'era la Signora Arzuffi che ha avuto tre figli. Ai quali ha trasmesso il proprio mitocondriale (che si trasmette per via matrilineare).

Questa traccia che da chi ha indagato è stata considerata prova regina (De che? Ma questo è un altro discorso), era splendida e splendente come ci ha raccontato la PM.

Piena di un mitocondriale che levati! Non c'era il nucleare (Anche questo è un altro discorso) ma mitocondriale come se piovesse!

Ed hanno cominciato a testare il dna di tutta l'Isola Bergamasca. Anche al piu' piccolo dei figlioli della Signora Arzuffi è stato prelevato un campione.

Ma se il mitocondriale è cosi' speciale, abbondante, pieno di alleli rarissimi, come cavolo è che non si sono accorti di essere vicini alla persona che andavano cercando?

Hanno dovuto scatenare teleserva e radiosguattera per andare a raccattare pettegolezzi in Val Brembana dopo che un componente dello Staff investigativo si è fatto venire in mente che forse esistono anche figli illegittimi?

Ma vi pare plausibile?

Stefania

Ivana ha detto...

(continua) Per Stefania

Perchè ti diamo una notizia: leggere è una capacità che abbiamo tutti, qui.

E chi l’ha negato?


INFINE (unica domanda, definitiva, te ne ho fatte troppe): se nella sentenza troviamo che si puo' trovare il mitocontriale di un imputato e non il suo nucleare ma si puo' trovare il nucleare di nucleare di un elemento diverso del quale non si trova il nucleare a te pare giusto e normale cosi' da condannare all'ergastolo una persona?

Si'/No. Non esistono altre risposte. Non rispondermi con i tuoi "alla luce" "io ritengo" ... "leggendo gli atti" ... perchè non mi importa.


Sei manichea?  Io no.
A me pare che i giudici abbiano tenuto conto di quanto è stato detto in aula, per cui se in aula nessun genetista fa determinate affermazioni, i giudici si basano solo su quanto ascoltano nelle udienze e su quanto leggono nelle carte processuali.
Credo che a far decidere per la condanna sia stato quel DNA nucleare ritenuto affidabile e coincidente con il DNA nucleare di Massimo Bossetti; insomma la tesi dell’accusa pubblica e privata ha convinto i giudici. La difesa non è riuscita a insinuare il dubbio.


Voglio solo sapere come la pensi. E' raffazzonata la sentenza con lo scopo di trovare UN COLPEVOLE oppure le indagini sono state proposte e sottoscritte dalle varie Corti da persone che non hanno capito il senso di questo elemento che a mio avviso è impossibile?

La tua domanda precedente era “definitiva”, o no? :-)
Ripeto (e spero per l’ultima volta) che le Corti, a mio avviso, tengono conto di quanto detto e fatto in aula dalle parti e su quanto recepiscono in base, appunto, a ciò che sentono in aula (e leggono nelle relazioni e nei verbali) dalle varie parti coinvolte nel processo. Ecco perché ho insistito nel chiedere se quella determinata affermazione era stata fatta, o no, in aula processuale!


(continua)

Stefania ha detto...

Scusate, pieno di nucleare come se piovesse! Correggo l'errore.
Che ne pensa biologo?

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ma qualcuno ha chiesto alla difesa a che punto stanno con la questione dei reperti? Mi sa di no, temete risposte sgradite e quindi si continua a giocare ai piccoli investigatori (o biologi, o si piegano le norme alle proprie fissazioni e si parla di Camere decisionali giudiziarie, insomma perle comiche straordinarie, anche queste come se piovessero).

Ivana ha detto...

(continua) Per Stefania
Rispondi senza riportare le sentenze perchè quelle le leggiamo tutti, ti do una notizia.

Mah, sul fatto che le motivazioni delle sentenze vogliano essere effettivamente lette da tutti/e ho qualche dubbio.

Raccontaci cosa pensi TU. E non dirmi che non hai gli strumenti per farlo. Perchè al contrario tuo noi abbiamo lo strumento per poter leggere e non serve tu lo faccia al posto di altri, sai?

Io leggo per me e, quando cito qualcosa o qualcuno, correttamente lo premetto. Se non piacciono le mie modalità di scrittura si può non leggermi. Perché dovrei rinunciare alla mia libertà di scegliere se introdurre, o no, citazioni nei miei messaggi?

Attendo le TUE PERSONALI RIFLESSIONI raccomandandoti di non dirci che leggi gli atti senza i quali non sai come fare perchè questo lo avevamo capito. Da un pezzo.

Che eleganza di toni e di modi! :-)

Raccontaci quali sono i tuoi convincimenti e come ti sei informata.

Avevo già spiegato più volte quali erano i miei dubbi e quali sono le mie fonti informative, per cui il tuo uso dell’imperativo mi appare solo come un' aggressività passiva di un “io genitore” autoritario.
Avevo già espresso anche ciò che è il mio attuale pensiero (e, prima ancora, avevo spiegato i miei dubbi e le mie speranze nei primi due gradi di giudizio).
Ti dico anche che cosa penso delle domande che mi hai posto: mi è sembrato proprio che stesse parlando il tuo “ io genitore” che si rivolgeva all’ “io bambino” dell’interlocutore. E ciò mi ha fatto sorridere considerata la mia età anagrafica, di persona “diversamente giovane”. :-)
Eviterò ulteriori dialoghi che non siano su un livello paritario (cioè tra un “io adulto” che si rivolge rispettosamente all’”io adulto” altrui).

Stefania ha detto...

Biologo, ora mi metto a cucinare: rimango in attesa di un tuo parere.

Stefania

Bruno ha detto...

"Importante ritrovamento, a 33 anni dalla vicenda, nell'inchiesta sul Mostro di Firenze. Gli inquirenti, come anticipa La Nazione, hanno trovato un proiettile, mai scoperto prima, nel cuscino della tenda in cui dormivano i due francesi uccisi nel 1985 agli Scopeti. Era l'ultimo omicidio attribuito al Mostro.
L'oggetto è in mano alla Procura di Firenze." Che dire se fosse veramente così: meglio tardi che mai.

Chiara ha detto...

Il bello è che la sede processuale non conta nulla, adesso che ha condannato; ma è quella che DEVE fare la perizia e DEVE assolvere Bossetti. Ma se non conta nulla, pace no? Lui sta in galera per una pronuncia che secondo voi non ha autorevolezza neppure teorica, a questo punto tutti a posto no? E poi, suvvia, proprio quei giudici che appartengono ad una categoria di pazzi esaltati, dovrebbero scegliere i periti? E i periti, così proni alla ragion di stato, alle spese e alla reputazione dei giudici, cosa farebbero di diverso che complottare anch'essi contro bossetti?

Vedete, gente, a suon di dare dei deformati per natura e mestiere i giudici, gli avvocati e i periti, in pratica non resta nessuno che ai vostri occhi potrebbe "rendere giustizia" a Bossetti.

E niente.....gli toccava proprio non ammazzare Yara per sfangarla, di fronte a cotanto accanimento mondiale ;) :D LOL

Chiara ha detto...

Io comunque una consulenzina a Biologo la affiderei.
Solo per il gusto di vederlo controbattere alla decina di specialisti indipendenti e certificati che secondo lui sono cani.
Proponiti Biologo!

Antonello ha detto...

@Stefania

"...Se non piacciono le mie modalità di scrittura si può non leggermi...."

Finalmente un barlume di lucidita', che spettacolo, purtroppo poi e' andata avanti.

"...Avevo già spiegato più volte quali erano i miei dubbi e quali sono le mie fonti informative, per cui il tuo uso dell’imperativo mi appare solo come un' aggressività passiva di un “io genitore” autoritario. 
Avevo già espresso anche ciò che è il mio attuale pensiero (e, prima ancora, avevo spiegato i miei dubbi e le mie speranze nei primi due gradi di giudizio). 
Ti dico anche che cosa penso delle domande che mi hai posto: mi è sembrato proprio che stesse parlando il tuo “ io genitore” che si rivolgeva all’ “io bambino” dell’interlocutore. E ciò mi ha fatto sorridere considerata la mia età anagrafica, di persona “diversamente giovane”. :-)
Eviterò ulteriori dialoghi che non siano su un livello paritario (cioè tra un “io adulto” che si rivolge rispettosamente all’”io adulto” altrui)...."

In pratica, se non ckntesta anche quello che scrive lei, non ti ha risposto, ha aggirato la tua domanda su quali erano le sue convinzioni andando a far finta di psicoanalizzare i termini e le modalita' della domanda piu' che affrontare il contenuto ed un qualche straccio di risposta.

Confronto? Questo miraggio, spero Stefania tu abbia piu' pazienza di me, io sono solo un essere umano con dei limiti, qua invece si va nel sovranaturale.

Eppure e' stata alle tue condizioni, mica ti ha risposto con delle sentenze volendo spiegare le proprie convinzioni, non ti ha detto "Ma tu, Ma egli, Ma noi, Ma voi", cosi' puo' sostenere che e' stata ai tuoi limiti richiesti, ti ha detto che ha dei bicchieri di vetro, che poteva riempirli di acqua ma che la domanda e' formulata male.

Esattamente quella che e' la infantile strategia che si e' utilizzato con la Difesa in questo caso, non mi avete leccato i piedi nella maniera giusta ed allora io vi nego la controprova e sostengo a sentenza il soggettivo tentando di vestirlo da oggettivo.

Secondo me e' la P.m. eroica, altrimenti ha la stessa scuola, e che allieva, eccelsa.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Gli unici che sarebbero considerati ovvero i consulenti della difesa non depositano un ciufolo...chi aggiorna sulla questione reperti?

antrag ha detto...

" A me pare che i giudici abbiano tenuto conto di quanto è stato detto in aula, per cui se in aula nessun genetista fa determinate affermazioni, i giudici si basano solo su quanto ascoltano nelle udienze e su quanto leggono nelle carte processuali. "

Per Ivana
Se quanto a te pare fosse vero, le funzioni professionali di queste persone potrebbero essere svolte da un computer su cui gira un programma ispirato alla fuzzy logic (simulante il modo di ragionare quotidiano, arricchito regole d'inferenza giuridiche) come già avviene per certi processi civili che si svolgono per via puramente telematica.

Nel campo penale, se quanto a te pare fosse vero, Ivana, sarebbe la catastrofe …
come quello che è avvenuto nel processo che andiamo qui commentando.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Antrag, Ivana sta dicendo che i consulenti della difesa non hanno esposto nessun parere, pertanto i giudici si sono basati solo su chi ha parlato...
Ma se non credete ai "cattivi" chiedete direttamente alla fonte:
Che hanno fatto i consulenti della difesa?
A che punto è la questione reperti?
Poi ci dite.
Forza

Antonello ha detto...

Si comincia a delineare la divertente strategia anteguerra, una simpatica entita', madre, figlia e spirita santa si presenta ora con un nomiciattolo ed ora con l'altro insistendo sempre con le stesse argomentazioni.

E' la strategia militare di dipingere carri armati su tutto il territorio per far vedere agli elicotteri la presunta dimostrazione di forza di un numeroso esercito, un po' come Tex Willer che montava venti fucili con sparo automatico per far credere di essere in ventuno e di circondare i cosiddetti nemici, na roba da clima protozoico.

In realta' qui la regia e' sempre e solo una e vomitevole, forse per qualche bimba divertente, se li legge qualche geniale politico le assume con assegno in bianco attesa la genialita' che li e le contraddistingue.

Potrebbero far pensare a 20 milioni di scimmie di essere in 25 milioni essendo una sola triste mente, finche' non vogliono far fesse le formiche va tutto bene, le formiche son furbe, scappano dal borotalco, loro.

E tentano sempre di pilotare l'agenda degli argomenti, rintuzzano, rimodulano mille volte cosa si scrive senza mai prendersi l'onere di rispondere e tornano a ripilotare facendo guidare la prima scimmia che ha finito di contare le pecore.

Qui si tratta di escluderle dedicandosi ad argomenti consolidati e coerenti al post.

Chiara ha detto...

Uh Antonello ha paura.....sumo su, che dici cretinate sì, ma tanto non se le sta leggendo nessuno :D

antrag ha detto...

Signora Vaccaro, non intristisca i commenti di Ivana più di quanto possa essa stessa fare con le arzigogolate tipiche risposte.

Oppure è passata al servizio di Ivana come sua portavoce ufficiale?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ma invece di rimuginare chiedete chiarimenti e riportateli qui.

Antonello ha detto...

Ohhhh se mi cita gatta si cova, colpita ed affondata, e senza Prove Regine.

Ora per diversivo altre mandano fumo negli occhi degli altri che considerano scimmie, e ripilotano l'argomento, ahahahahahah ma che spasso, sembra all'asilo quanfo una ti parlava con gli occhi ammiccanti e l'altra rubava la merendina.

Lealta' e serieta', queste parole cosi' difficili da pronunciare dai furbi e furbe, divertente pero', dai continuate sto finto gioco di squadra, forza, che veramente, e' divertente leggere esimie professioniste in questa esibizione involontaria fuori sede.

Stefania ha detto...

Potere, PER PIACERE, passare oltre? Non ne vale la pena. Possiamo parlare di altro che non sia il rispondere a domande che sono sterili nel loro costrutto?

Non credo valga la pena di rispondere e di costruire un dialogo con certe persone. L'ho scritto in tutti i modi.

Possiamo ragionare ignorandole?

Non altro: nulla di nuovo puo' emergere dai loro scritti. Abbiamo capito. Possiamo ragionare senza farci condizionare? E' possibile costruire un dialogo senza dare loro risposta e quindi riprendendo il filo oppure passiamo il tempo a rispondere a loro?

Ora direi che io ne ho le tasche piene e quindi le ignoro. Voi? Posso ritrovarvi a scrivere di cose serie oppure dobbiamo continuare in questo modo?

Basta saperlo.

Stefania

P.S. Rimane la mia domanda per Biologo che mi pare molto piu' costruttiva: con il dna abbondante di Ignoto1, si fosse trattato davvero di Massimo Bossetti, non ci sarebbe stata la possibilità di arrivare a lui ben prima avendo il dna di suo fratello (che per le Corti è figlio della stessa madre)?

Serviva tutto questo cinema?

Oppure manco la stessa madre avrebbe potuto condurli a Massimo Bossetti perchè questo DNA è davvero quello di Eta Beta?

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Beh, se non chiedete conferma a chi si è fatto il processo è evidente che volete solo giocare ma della questione e soprattutto di ricadute pratiche vi interessa un fico secco.
Contenti voi e povero Bossetti (di cui vi interessa quanto un libro im hurdu antico).
Dai, continuate col Cluedo orobico.

Stefania ha detto...

Attendiamo Biologo ed altri sviluppi interessanti lasciando le mosche al loro mestiere di mosche.

Stefania

Antonello ha detto...

Beh direi di si, ci sono argomenti migliori.

Qui m, ad esempio, c'e' un trattato diviso in due parti sul Dna Mitocondriale e le incongruenze relative applicate al caso di Yara.

1) https://riflessionigenetiche.wordpress.com/2017/04/21/caso-gambirasio-lassenza-del-dna-mitocondriale-di-bossetti-parte-1

2) https://riflessionigenetiche.wordpress.com/2017/05/25/caso-gambirasio-lassenza-del-dna-mitocondriale-di-bossetti-parte-2

Con tanto di commenti agli stralci relativi delle sentenze inerenti l'argomento.

Buona lettura.

Antonello ha detto...

In particolare, poi ognuno che legge valutera' luce propria tutta la documentata argomentazione in relazione alle seguenti conclusioni dello studio.

"...
I profili del DNA mitocondriale possono consentire di escludere un individuo quale contributore di una traccia forense.Il valore della prova del DNA mitocondriale in termini di esclusione è comunemente riconosciuto nei sistemi giudiziari dei paesi avanzati.Esistono precise linee guida scientifiche per stabilire l’esclusione di un sospettato in base ai profili del DNA mitocondriale.In base ai criteri scientifici accettati a livello internazionale il profilo del DNA mitocondriale rinvenuto sullo slip della piccola Yara Gambirasio esclude che la traccia sia stata lasciata da Massimo Bossetti...."

Chiedo anche a Biologo conferma eventuale delle parti nozionistiche comprese nello studio, sempre se e quando ha tempo e libero interesse.

Stefania ha detto...

Ricordo mia madre, quando ero ragazzina raccontarmi dei ricordi di mia nonna (sia madre), cresciuta nel Nord Italia e nata proprio nell'anno 1900. Diceva la nonna che le ragazze si sposavano "pure" e che in campagna si usava stendere le lenzuola macchiate di sangue per dimostrare l'illibatezza della sposa dopo la prima notte di nozze e commentava "sappiate sono state uccise per l'incombente necessità parecchie galline".

Ci pensai piu' grandicella quando in centro a Milano andavo dal salumiere/formaggiaio con mia madre a fare la spesa il sabato pomeriggio. Nel negozio trovavi appesi prosciutti e salumi e al banco diverse forme di formaggio tra le quali non poteva mancare il Grana Padano di diverse stagionature. Alle pareti dei cartellini in legno che già allora non mi facevano ridere ma pensare ... ma allora piaceva questo genere di "spirito da bottega". Uno di questi cartelli tra quelli "per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno" ce ne era uno che mi è rimasto impresso. Diceva piu' o meno cosi': "Se ogni becco (cornuto) avesse un lampione, mamma mia che illuminazione!".

Ecco alla luce di questi ricordi mi pare di poter scommettere che di figli illegittimi all'epoca in cui esisteva la promiscuità di famiglia (intesa tra parenti stretti) e nessun controllo, tra l'ignoranza e la mancanza di stimoli esterni dovuti al viaggiare, al conoscere era molto piu' probabile rispetto a quanto accade oggi, avere figli illegittimi.

Il fatto tutto sia accaduto in una valle come quella dell'Isola Bergamasca nella quale allora si era ancora legati alle vecchie abitudini per cui le signorine conoscevano i morosi o in famiglia o durante le sagre fa il resto.

Credo che di figli illegittimi sia piena la zona esattamente come altrove con l'unica differenza il dna sia assolutamente stato conservato e ripetuto nel tempo, cosa che non puo' accadere in una metropoli degli anni '60. Questione di numeri, mica di innocenza e di sobrietà maschile o femminile.

Sono tutte zoccole basta non siano mamma e sorella e soprattutto del tuo borgo. E ci si getta a pesce .... con tanta cattiveria.

Stefania

Chiara ha detto...

Solo per dire che la storia del lenzuolo esposto non è mai appartenuta a nessuna città né campagna del nord. Evidentemente tua nonna era meridionale.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Tutto di pur di non parlare di quello che non piace: la povera sig.ra Ester è mancata, parliamo piuttosto delle promesse mancate della difesa!
Ah no, quello no, sia mai che si sveli il grande inganno! Ma non c'era un articolo qui dentro che esortava a denunciare che il re è nudo? Vale solo da una parte?

Ah già, qui si gioca al Cluedo in versione pota, chi se ne importa del Massi...sta bene dove sta, la gente qui si esalta a elaborare ipotesi per passare il tempo...e i reperti? Chi sa qualcosa sulla questione reperti? Per carità, l'argomento è tabù.
Rinchiudiamoci nel fortino e resistiamo come gli ultimi giapponesi nel secondo conflitto mondiale!!!

Roberta Altea ha detto...

Oddio... ora è partita con il mantra dei reperti...

Guglielma Vaccaro ha detto...

Il mantra lo ha iniziato Salvagni, mica io...

antrag ha detto...

Non mi sono mai imbattuto con una mentalità peggiore.

antrag ha detto...

Dalla malizia ci si può difendere, in realtà intervengo spesso in questi casi.

Ma dalla stupidità è impossibile difendersi.

Rimangono a disposizione la compassione umana… e qualche sporadica esortazione a ravvedersi.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Dal settimanale Oggi, che non può essere tacciato di andare contro la difesa...

http://m.dagospia.com/yara-per-sempre-l-avvocato-di-bossetti-claudio-salvagni-non-si-distruggano-i-reperti-188482

L'appello lo ha lanciato l'avvocato, peccato che quasi contemporaneamente le motivazioni della Cassazioni scrivano che quei reperti erano disponibili da tempo ma nessuno li ha chiesti.
Interrogato sul punto il legale risponde in una trasmissione televisiva che quando sono stati resi disponibili si è preferito leggere tutti i faldoni...scelte...
Le richieste durante il processo? A parere dei giudici chieste dopo che erano stati escussi tutti i consulenti relativi alla questione, quindi intempestive potevano fare apposita richiesta prima.
Adesso reclamano, ma faranno la diffida preventiva? A quanto pare no.

Quindi chiedete a qualcun altro come pensa di attivarsi invece di lanciare alti lai in cielo contro il destino cinico e baro (più che altro perchè la vostra cieca fede è stata completamente tradita, ma è difficile ammetterlo).

Come procede il Cluedo berghem edition?

Chiara ha detto...

Cluedo Berghem EdiSCIon... ahahah

Chiara ha detto...

Ma voi lo sapete come hanno risposto quando gli hanno fatto notare che la "consulenza fuori dai casi di perizia" (ossia quando chiedi i reperti per farli analizzare dai tuoi incaricati di stendere una consulenza che poi verrà portata in processo) è appunto legata all'espletamento di una consulenza ed una volta già assunti in processo i consulenti medesimi, quella norma è superata per esaurimento della fase? Non potendolo negare, giacché la norma è chiarissima, non hanno trovato di meglio da dire che - ricordiamoci la fase processuale: appena prima della sentenza, dopo l'esaurimento della istruttoria, SIC! - magari dall'esame dei reperti emergeva la necessità di consulenti in materie diverse da quelli già incaricati ed escussione. Tradotto significa che la consulenza genetica non era, ancora una volta, nei loro interessi. Oppure che non hanno vergogna a dire stupidaggini che neanche un bambino di sei anni beccato a far malanni.

Antonello ha detto...

Le perle di saggezza della geniale P.m. corteggiata da Hollywood e da Okinawa.

"Quel delinquente"
"Quell'ignorante che deve leggere tutto"

Frasi riferite ad Ezio Denti prima di denunciarlo per falso e prendere la prima vera cantonata di faccia piena, non e' riuscita ad evitarla, anzi l'ha proprio cercata senza schivarla, e l'ha presa proprio in faccia, per una cintura nera uno smacco.

In fondo un rallentamento nell'udienza del perito Denti valeva la pena, dopo lui gli ha crudelmente smontato i video pezzo a pezzo, dopo che lui gli ha smontato pezzo a pezzo gli orari taroccati su misura, insomma si vede che gli bruciavano gli appunti per lei umilianti di un vero Investigatore.

Ecco perche' si e' specializzata in Karate, per la paura forse che prima o poi dovesse incontrare situazioni spiacevoli, la rissa alla fine invece ha sospeso l'udienza, ed il torto alla fine dev'essere stato salvifico e terapeutico per la geniale P.m. che ignora le novelle scientifiche che da piu' parti sconfessano la "tutta sua" Prova Regina.

Una tranvata cosi' fra capo e collo della sua cultura giuridica forse era da tanto che non la prendeva e che la cercava.

Denunciare in effetti un perito perche', secondo lei, non laureato non e' un atto di normale prassi ordinaria, e' qualcosa che fuoriesce da un sense normale, e giustamente la prima tranvata e' arrivata, insieme alle 94 denunce di Ezio Denti ad altrettanti media biricchini che seguivano pedissequamente la geniale, lei si laureata.

94 Media che insistevano a definirlo "non laureato", ed invece lo era ed eccome, se ce ne fosse stato il bisogno, per la precisione Ingegnere, forse nelle facolta' di Giurisprudenza non conoscono la materia Ingegneristica.

"...Giangavino Sulas,
Oggi 13 gennaio 2016
E IL PROCESSO È STATO SOSPESO PER RISSA – 

Bergamo, gennaio
Il sospetto aleggia.

Forse è fondato.

Chi aveva interesse a trasformare in una rissa la 22a udienza del processo per l’omicidio di Yara?

L’aula della Corte d’Assise, nel pomeriggio di venerdi 8 gennaio, è diventata un’arena dentro quale, mentre il pubblico rumoreggiava e applaudiva, urlavano tutti.

«Quel delinquente» ha esclamato il Pm Letizia Ruggeri riferendosi a Ezio Denti, investigatore privato e consulente della difesa di Bossetti..."

Gill da lontano alla fine prepara la seconda tranvata in faccia per la geniale, anche quella daltronde cercata con il lanternino dalla P.m.

Nell'abbondante traccia di Yara infatti non c'e' Dna Mitocondriale di Bossetti nella simbiosi con il suo Dna Nucleare invece rinvenuto, come se Cenerentola avesse un piede con il 36 e l'altro che secondo l'altra scarpa sarebbe un 42, e se ne sono usciti affermando che Cenerentola doveva solo portare una scarpa perche' due sono un lusso.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Credo e spero che la Cedu giustamente segni la seconda tranvata giudiziaria per la P.m., ma questa volta la tranvata sarebbe apocalittica anche per i geniali 39 Giudici, tre sentenze, 180.000 utenze intercettate, decine di migliaia di esami di Dna, milioni nostri spesi.

La piramide di Cheope in movimento con gli ascensori girevoli sembra abbia fondamenta costruite sulla sabbia, ma da 7 anni tutti autocertificati, tutti genii eccelsi, uffici accreditati che non hanno bisogno di controprove, ex alti ufficiali di chiara parte che autocertificano interi ambienti.

Nessuno che con logica ineludibile sia riuscito a ricondurre oltre ogni ragionevole dubbio quello straordinario Ottimo Genotipo con conservanti speciali alla scena ed al momento del delitto.

Non c'e' nessuna ricostruzione verosimile, lo ammettono pure loro, non c'e' arma del presunto delitto, non c'e' ora e giorno preciso della morte e quindi nemmmeno dell'aggressione, non c'e' un movente serio, non c'e' una panoramica logica sui Dna e tracce biologiche rinvenute sul corpo ed estranee alla vittima.

Manca dice la Cattaneo una qualche accertabile ricostruzione temporale dei singoli colpi e la sequenza degli stessi.

Mancano persino le testimonianze delle amiche e compagne di Yara relative a quella sera, "non mi ricordo", "non so", manca inoltre una veduta obiettiva della vita di Yara ragazzina, presentata a tratti come Bernadette ed a volte come una che aspettava camion per fiondarcisi su.

Tutto abbastanza misterioso, in mezzo al buio piu' denso, una luce, Dio mio un Dna di un uomo sugli slip, non ce se crede, in due minuti imbardato il terrazzino e pa fumata bianca, forza mettigli la Corona Zio Pepe, e la conclamazione, "Abemus Probant Reiina".

E tutto il mondo fuori che gli diceva che no, anche i massimi esperti mondiali di quella specifica materia, evidentemente oscura alla P.m. cercano di spiegare l'errore, ma nulla, nessuno ha mai voluto ascoltare.

Cacciottare di Voghera sguinzagliate nel web a difendere la causa, la faccia, ed anche a volte il k..o del mondo giudiziario abbastanza arrogantemente scoperto.

Dissero in tante "sul kulo c'e' il Dna", e riferito al Dna disse De Andre', "le abbiamo visto tutti il kulo", ahime', credo che si prepari una figura barbina per tutta l'Italia.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Povero Antonellino, ci prova a deviare il discorso ma allunga talmente il brodo che diventa illeggibile...

Allora, a che punto siamo con i reperti, questione sollevata dalla difesa?

Guglielma Vaccaro ha detto...

I reperti che potrebbero salvare il sig. Bossetti, perchè lui non è colpevole e sarebbe l'occasione di dimostrarlo, giusto?

E'stata almeno presentata la diffida per bloccare l'eventuale processo di distruzione dei medesimi? E se questa non viene presentata e l'iter va avanti avremo una difesa che continuerà a lamentarsi in saecula saeculorum? E soprattutto gente che continuerà ad inventare versioni online di vecchi giochi da tavolo?

Stefania ha detto...

Antonello, quell'articolo di Sulas la dice lunga. Non ha peli sulla lingua quel giornalista ed ha seguito in modo serio la vicenda dal momento della sparizione di Yara. Senza pregiudizi e senza inutili azzerbinamenti.

Intanto le mosche fastidiose che pretendono anche di decidere dove sia cresciuta mia nonna e soprattutto quale fosse la sua origine. Roba da matti! :-)

E lasciamo che sia.

Stefania

Ivana ha detto...

Attaccare una determinata persona , invece di fare riferimento specifico a ciò che effettivamente ha detto, e arbitrariamente fantasticare sul “non detto” altrui per il piacere di denigrare in sintonia con un proprio pregiudizio, produce un errore argomentativo, che può suscitare indignazione, senza riuscire a mortificare, oppure semplicemente ed elegantemente può essere ignorato.

Vanno presi in considerazione gli attacchi alla persona?
No, come ci fa capire perfino quella famosa e ancora significativa favola del padre, del figlio e dell’asino.
Sono importanti, invece, la coerenza e la fiducia nel proprio comportamento.

Come ripeto, durante i primi due gradi di giudizio, speravo in una presentazione di argomenti genetici pregnanti e ben articolati (e accompagnati, almeno , da riferimenti scientifici specifici, se non sottoscritti da alcun genetista) da contrapporre, con serietà, fermezza e determinazione, a quanto sostenuto nella tesi dell’accusa pubblica e privata.
Attualmente mi sento amareggiata e (come avevo già detto) credo che sarà inutile un eventuale ricorso alla Corte Europea di Strasburgo e che sarà decisamente improbabile una revisione del processo , se non interverranno nuovi elementi (in ambito genetico), o se non verrà dimostrato che la condanna sia stata pronunciata sulla base di falsità in atti o in giudizio.

antrag ha detto...

Ivana!
credi che ripetendo alla noia che i tuoi scritti riportano un parere personale e ininfluente tu possa mettere il sigillo sulle tue affermazioni?

Se gli arzigogoli che continuamente propini a questo blog siano ininfluenti o no lascialo decidere a chi li legge, visto che li scrivi in pubblico.


Poi da lettore attento di questo blog non trovo una virgola che sia indirizzata contro la tua persona …
Di cosa ti lamenti dunque? Con le parole ininfluente e personale vorresti tappare la bocca agli altri sui tuoi metodi di valutare ed esporre la realtà ?

Rimando il discorso su verità storica, verità scientifica e verità processuale.

Puoi cominciare a riflettere su quello che ho richiesto di mostrare!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Io dico che manco lo faranno il ricorso alla Corte Europea ecc.ecc., ne parleranno per un po' e poi tutto cadrà nel silenzio compreso il condannato in via definitiva (e sarebbe anche ora)

antrag ha detto...

Ivana!
credi che ripetendo alla noia che i tuoi scritti riportano un parere personale e ininfluente tu possa mettere il sigillo sulle tue affermazioni?

Se gli arzigogoli che continuamente propini a questo blog siano ininfluenti o no lascialo decidere a chi li legge, visto che li scrivi in pubblico.


Poi da lettore attento di questo blog non trovo una virgola che sia indirizzata contro la tua persona …
Di cosa ti lamenti dunque? Con le parole ininfluente e personale vorresti tappare la bocca agli altri sui tuoi metodi di valutare ed esporre la realtà ?

Rimando il discorso su verità storica, verità scientifica e verità processuale.

Puoi cominciare a riflettere su quello che ho richiesto di mostrare!

antrag ha detto...

scusa a tutti.
Ho spedito lo stesso messaggio per Ivana due volte.
Esattamente uno dopo l'altro.

Ivana ha detto...

Fortunatamente "scripta manent"!
Ciò che avevo scritto qui non ha influito in alcun modo sull’iter processuale (che è quello che ha avuto importanza e che, infine, ha condotto alla condanna). La mia opinione (c’è libertà di opinione!) e quanto eventualmente dirò ancora continueranno a non influire su qualsiasi altra decisione verrà presa dalla difesa (che valuterà ,con le proprie conoscenze e le proprie riiflessioni, indipendentemente da ciò che qui scrivo, quale ulteriore strada percorrere).

Antonello ha detto...

@Stefania

"...Antonello, quell'articolo di Sulas la dice lunga. Non ha peli sulla lingua quel giornalista ed ha seguito in modo serio la vicenda dal momento della sparizione di Yara. Senza pregiudizi e senza inutili azzerbinamenti.

Intanto le mosche fastidiose che pretendono anche di decidere dove sia cresciuta mia nonna e soprattutto quale fosse la sua origine. Roba da matti! :-)

E lasciamo che sia.

Stefania..."

Si, molto in gamba, giudizioso ed obiettivo, uno che brilla di luce propria, ed ha il coraggio delle sue idee, a dispetto di altri abbastanza ossequianti di una casta che ha gia' la fine segnata, il cambiamneto e' in cammino e nessun apice verra' tenuto se non meritocratico.

Anche in Rai la musica sta cambiando, e quelli che sostenevano coerentemente la realta' di questo triste caso in maniera pregevole credo che verranno prima o poi riconosciuti con le lodi che l'onesta' merita.

Ho notato che pensano sempre alle Nonne altrui, alle Madri altrui ed ai Figli altrui, forse e' una fuga per non pensare alle/ai proprie/i, non dargli il peso che non meritano, sono mosche, anche se al mattino cantano come galli, proprio non possono evitare di mangiare, volare, vomitare e rilasciare le stronzate, in diversi luoghi, mangiate prima di volare, sono fatte cosi' di natura.

Andiamo avanti ed ignoriamole, l'indifferenza finche' vaneggiano e' terapeutica, si stancheranno di trollare ed autocertificare la loro ciclica fuga dall'argomento poi vero.



Antonello ha detto...

Abbastanza strano ed inquietante questo sito, si parla di satanismo ed H.a.a.r.p., di festini e di sesso con minorenni per pilotare ambienti militari, economici e politici, si parla del caso di Melania, che si dice avesse scoperto tutto, e del caso di Yara, che sarebbe uscita dalla palestra subito dopo aver consegnato la radio alle maestre.

Sicuramente una ipotesi molto complottista quanto affascinante e che illustra anche dei punti in comune con il caso di Melania, punti che effettivamente erano emersi alle indagini, con il T.S.O. al Magistrato Ferraro, la visita di Melania al Palazzo di Giustizia di Toma in giorno di chiusura.

Il Nuovo Ordine Massonico sarebbe di estrazione israeliana e balza agli occhi l'email inerente la storia di HT e gli scambi di accordi per un Dna fasullo.

Abbastanza scritto male, le maestrine schizzinose da scuola media rizzeranno il pelo ed agiteranno la penna rossa piu' che leggere quanto qui scritto, ci sono anche nomi e cognomi identificabili tramite attivita' nazionali ed iniziali anagrafiche, io minson tutto ricopiato, fatelo anche voi, che non si sa mai.
http://www.avventismoprofetico.it/old/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=867

Io ho delle riserve, insomma un intera palestra di amiche e compagne della vittima, domani possibili dunque vittime, si cuce la bocca e fa la fila a dire che non ricordano per coprire una storia come questa? Perche' se Yara e' subito uscita da quella palestra come fanno ad averla nel caso vista seduta fra loro?

Si spiega anche un progetto di copia di Dna facciale israeliano, robe da non credere, in che senso ognuno puo' decidere per se, qualcosa che non torna negli ultimi 20 anni di casi giudiziari effettivamente non torna, da Cogne ad oggi sono disastri su tutta la linea.

Eh si che Villa Mapelli e Villa Martinelli, a Brembate, piu' di una volta compaiono in rete, i rapporti quantomeno inconsueti sappiamo che esistono, ci sono pure le foto, un direttore di carcere presente in quelle foto e' stato fin arrestato per violenze sessuali ricattate da permessi a carcerate, na roba insomma attinente.

Gira voce e foto pure di un certo Alto Prelato, tre Magistrati, si parla di Fikry, del cantiere, del passaggio di Yara al cantiere, di come furono ripulite le prove convergenti a questa "verita' ".

Di un'associazione segreta dotata di veri e propri reparti mistificatori, addirittura un reparto scientifico affiliato si sarebbe occupato della messa in scena sul corpo di Yara, mentre un reparto arrivato da Roma al Comando del generale M., di occupo' di eliminare le prove al cantiere.

Evidentemente Salsarola non ne faceva nel caso parte, intestardito come si era nello smontare strutture costruite nel frattempo al cantiere, quindi il rinvenimento del corpo totalmente depistato.

Privo di sangue come in ogni rito, ma daltronde non poteva certo essere qualcosa di diverso a tre mesi, ma praticamente sgozzata e con i polsi letteralmente decapitati la cosa piu' logica e' l'assenza di sangue.

Povera ragazza e povera Italia.

Stefania ha detto...

Difatti: abbiamo compreso (sappiamo leggere) che hanno il loro libero convincimento che non è il nostro. Si passa oltre e stop. IGNORANDO.

Non so cosa farà il Pool difensivo, non ne ho idea: non ne faccio parte e quello che leggo qui come altrove non mi da idea di trasparenza a dirla tutta.

Questo non significa nulla a mio avviso. O meglio, potrebbe anche significare abbia avuto avvocati inadeguati. E ne ho già parlato: se tu sei un libero cittadino che mai ha avuto a che fare con la giustizia, ben che ti vada hai un avvocato civilista. Difficile tu abbia tra penalista: puo' anche accadere ma questo non era il caso. E' stato affidato, Bossetti Massimo all'Avv. Guzzetti come avvocato d'ufficio (il che non significa in nessun modo non dovesse poi pagarlo). Poi sono arrivati altri.

Trovo sia difficile per una persona che ha una vita regolare sapersi districare: anche scegliere il pool difensivo giusto puo' essere una lotteria.

Mi spiace leggere (non mi interessa quello che scrivono tre comari qui, parlo in linea generale) che possa essere stato mal difeso. Perchè questa cosa (che non sono in grado di valutare) prescinde dal fatto lui possa essere colpevole oppure innocente.

Tutta l'indagine dai suoi esordi ha avuto punti oscuri che non mi hanno ben disposto nel giudicare prima la capacità eppoi la buona fede dell'organo inquirente.

Chi pensa di operare secondo Legge e che esercita la propria professiona pagata dal comune cittadino (quindi anche dalla sottoscritta e da voi che mi leggete) evita diversi scivoloni filmati confezionati (dai Ris! Ci rendiamo conto?), docu-fiction (che brutto termine! ma questo è) a processo aperto, senza poi contare chi ha chiamato i cani per ottenere i loro servigi eppoi li ha considerati sbronzi. E tante altre cose ancora ... come avvisare Alf ... ANO cosi' potesse twittare quella bastardata che è ILLEGALE (l'assassino di Yara? Un possibile assassino se non sei un idiota inadeguato e pure un filino farabutto!) eppoi la messa a disposizione dei giornalisti di dati riguardanti la famiglia Bossetti che non dovevano ASSOLUTAMENTE emergere se non in fase processuale. Ester Arzuffi ha mai ucciso qualcuno? Non credo. Suo marito? Neppure. I figli di Massimo Bossetti? Neanche. La moglie? Manco per niente. E tutte queste persone non sono state tutelate e tutte le notizie che le riguardavano sono uscite ben prima del processo di primo grado, dove si è deciso che no ... le telecamere non dovevano entrare in aula per tutelare i familiari della vittima dimenticando che comunque tutte le persone che prima ho elencato, prime tra loro i figlioli MINORI dell'IMPUTATO meritavano lo stesso rispetto.

Ed invece ti ritrovi a leggere gente con la bava alla bocca perchè SALVAGNI ci avrebbe preso per il culo tutti. (Scusate il francesismo).

Ma posso dirlo? Ma chi se ne frega di Salvagni? Almeno a me frega meno che niente. Se si è comportato correttamente dal punto di vista deontologico ben venga, se cosi' non è stato le galline starnazzanti che stanno ancora ponderare, dovrebbero segnalarlo con una bella denuncia all'Ordine del quale fanno parte (sempre valga qualcosa). Dovrebbe pensarci l'Ordine a fare pulizia al proprio interno e non deve essere in alcun modo per noi faccenda interessante. Se non puliscono a casa propria loro chi dovrebbe mai farlo? Non altro, per il loro buon nome che sventolano con tanta sicumera.

Ed allora torniamo a Massimo Bossetti che a mio avviso non è stato trattato con le dovute garanzie che si devono avere per qualsiasi imputato di qualsivoglia crimine e che invece ha ottenuto derisione, invadenza nel suo privato (che ha coinvolto persone che sino a prova contraria erano semplicemente suoi parenti, affini o conoscenti).

Questo modo di governare la GIUSTIZIA mi fa oggettivamente ribrezzo.

Stefania

Stefania ha detto...

Vogliate perdonare gli errori del messaggio precedente. Ho scritto d'impeto e non ho riletto. Penso comunque il senso del messaggio sia comprensibile, o almeno lo spero. Scusatemi.

Buon riposo a tutti.

Stefania

antrag ha detto...

compreso e condivisibile.

Antonello ha detto...

@Stefania

Non so se ti e mi puo' essere di conforto, ma condivido, innazi tutto e' sbagliata l'impostazione strutturale, si e' chiesto un Giusto Processo ad una struttura nata nei tempi di Carlo Cutica, per avere al centro l'Accusa Inquisitoria, due o tre generazioni di Matusa che sono pure restii a pensare che la Difesa di un cittadino possa e debba avere lealmente gli stessi diritti e strumenti dell'accusa.

Sono un'intero sistema creato ed istruito da rettori e professori che erano nati, ancora peggio, in una cultura giuridica in cui l'Accusa era Inquisizione, ma anche vero in cui la Prova era pero' la Prova, in linea generale.

Le nuove generazioni, quelle che oggi si decantano ottime impiegate ed esimie professioniste hanno pensato di trasformare le facolta' in poteri, di sentire le proprie soddisfazioni maggiormente febbricitanti se create sulle rovine di persone altrui a caso non abbienti, di esistere come affermazione nella comunita' solo se qualcuno sadicamente in carcere li e le ha fatti/e godere, colpevoli od innocenti che siano stati e siano, e di conseguenza hanno pensato di utilizzare questa merce di scambio e di selezione con caste che, per colpe anche della politica non possono aver avuto le stesse opportunita' d'istruzione.

L'Istruzione insomma, il Lavoro, e la fortuna di avere ambedue si cerca di trasformarla in destino di nascita, una specie di "Cast Soli" a dire il vero umanamente molto vomitevole, un'operazione riprovevole e priva di dignita' umana.

Una qualche Rinascita di vaneggiamenti massonici hanno alla fonte diretto le sovvenzioni pubbliche ad istituti d'istruzione privati, gia' arricchiti dalle rette/gabelle di famiglie benestanti con cui si potevano e possono permettere di mandare i propri figli a studiare, anche per levarseli da casa non avendo forse questa illuminante idea di famiglia.

Lo studio quindi ha assunto, e nel blog ne abbiamo titolate rappresentanti, un valore di contraltare verso chiunque non abbia potuto o voluto studiare quella specifica materia, la fierezza insomma di un risultato didattico e' stato innestato nello "Schiaccia et impera", abbastanza anche privo di umilta' e vera cultura, specialmente, e si rimane sbalorditi, se si parlerebbe di Cultura Giuridica.

(Continua sotto)

Antonello ha detto...

(Continua da sopra)

Ognuno in coscienza propria credo dovra' accettare o meno di far parte di questo abominio, piu' che Comunita', e c'e' anche chi con duemila Lauree ha la passione, l'intelligenza e l'umilta' di andarsi a sentire le storie dei disoccupati, di veri innamorati che non possono sposarsi perche' non hanno lavoro.

E non lo hanno perche' i Laureati economisti tirano le fila solo ai laureati industriali, alle lobbies, a cio' che richiedono i bancari,, le famiglie gia' ricche, dimenticando che una Comunita' esiste se si muove con una qualche Giustizia Sociale.

Per creare Giustizia sociale ci vogliono regole giuste ed eque uguali per tutti, ma anche ammortizzatori per riequilibrare l'economia e ridare le opportunita' di diritto che spettano a tutti, e la guerra dei laureati contro chi non ha potuto o voluto esserlo non e' questa medaglia che qualcuno/a puo' infilarsi all'asola, e' anche una mentalita' vergognosa, anche perche' senza ignoranza la cultura diventa nulla.

Siamo arrivati quindi che bisogna sperare vada su qualcuno INTELLIGENTE, ONESTO/A E FURBO/A, del sesso francamente frega na mazza, interessano le idee nel cervello e non i contenitori o contenuti sessuali, ma se qualcuno riesce ad arrivarci ed a cambiare le cose allora una speranza c'e' sempre.

Quello che hai sottolineato tu e' gravissimo, che la Giustizia insomma possa pensare di essere amministrata a seconda degli strumenti economici di chi viene accusato/a, ed anche qui le professioniste serie capirebbero, quelle meno non si metteranno di certo da sole in forno, bisognera' accomodarcele facendole pensare esimie professioniste.

Ci vuole la politica, e seria, che voglia riformare con competenza e non con jnteressi ulteriori privati, perche' ho anche la sensazione che tutti questi disastri vedano risalire qualche prestanome per riformare la Giustizia che piu' volte i nomi titolari non son riusciti e giustamente a toccare.

Per riformare seriamnete quindi ci vogliono persone giuste, competenze, onesta' ed intelligenza, se vogliamo anche furbizia, se lo/a trovi chiama gli psicologi, gia' all'onesta in Italia si rimane in pochi.

Stefania ha detto...

Non voglio dire altro su quelli che sono stati i miei studi ed i miei impegni lavorativi pregressi, per motivi deontologici. Ma ben ricordo il clima dell'ambiente.

Stefania

Antonello ha detto...

http://www.avventismoprofetico.it/old/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=867

Qualcuno ha letto tutto quanto scrive questo sito?

Abbastanza allucinante anche fosse vero.

Wolf ha detto...

Avevo già letto questi documenti con nomi e cognomi

https://1pdf.net/download-file-lo-stato-sono-loro-quelli-di-bossetti-e-_58629959e12e89cc4781143d

https://sestosangiovanni.weebly.com/uploads/3/9/4/3/39435845/yaragambirasio.doc

e mi sembravano troppo assurdi per prestarci attenzione, anche se alcuni passaggi sembrano... non sò.... un tantino verosimili.
Ma quando ho letto della scarnificazione, mi son detto, questo autore è fuori di testa.

Bruno ha detto...

A me sembra che questo autore abbia mischiato fatti e notizie sapute dai mass media o da fonti varie con altre frutto della sua fantasia.
L'unica cosa che mi ha destato perplessità è la storia della maglietta non sporcata dal sangue.

Guglielma Vaccaro ha detto...

"Questo non significa nulla a mio avviso. O meglio, potrebbe anche significare abbia avuto avvocati inadeguati. E ne ho già parlato: se tu sei un libero cittadino che mai ha avuto a che fare con la giustizia, ben che ti vada hai un avvocato civilista. Difficile tu abbia tra penalista: puo' anche accadere ma questo non era il caso. E' stato affidato, Bossetti Massimo all'Avv. Guzzetti come avvocato d'ufficio (il che non significa in nessun modo non dovesse poi pagarlo). Poi sono arrivati altri."

Eh?????? Ben che ti vada hai un avvocato civilista???? Come a dire che i civilisti costano meno dei penalisti? Questa è divertente: ci sono cause civili che possono comportare spese per centinaia di migliaia di euro e cause penale che si chiudono con l'esborso di poche migliaia se non centinaia...
Al momento dell'arresto visto che non c'era un avvocato è arrivato per legge un avvocato d'ufficio, appunto la Gazzetti a quanto pare specializzata in diritto penale...dunque, sappiamo che ad un certo punto Gazzetti e Salvagni hanno litigato e Bossetti ha preferito tenersi Salvagni.

Quindi ha preferito lui stesso tenersi un civilista e scartare la penalista? Secondo il ragionamento di cui sopra sì....

Stefania ha detto...

Quando si dice non capire un accidenti o non voler capire. :-)

Stefania

Vanna ha detto...


"Per concludere con l'adepta del nuovo modo colloquiare metodo " girarivolta"

Continuerò a ignorare chiunque vorrà proseguire nella strada delle fallacie pragmatiche, soprattutto in quella relativa all’argumentum ad personam dandomi un’importanza immeritata, e rivelando un livore immotivato nel volermi denigrare."

Le "fallacie pragmatiche" qui le hai fatte solo tu e tutti quelli che hanno condannato con fallacia pragmatica.

Poi, scendi dal pero, nessuno qui ti dà "importanza immeritata con livore immotivato", ma insomma sai il significato delle parole o le usi a sproposito per gonfiare il tuo ego di narcisista?
"Immotivato" è usato a sproposito poiché tu assumi "importanza" in quanto porti avanti un dialogo che si attorciglia intorno al mal fatto non riconosciuto ed un ben fatto che ha i timbri della cosiddetta legalità.
Legalità che in questo caso è un secchio rotto che fa acqua da tutte le parti.

E il "livore" che tu dici di ricevere è solo il riflesso,non del nostro dire, ma del tuo orgoglio ferito.

Il tuo modo di procedere e continuare con apparente passo felpato dà fastidio, non è "livoroso" perché è palese il tuo gioco

Il nostro dissentire, vivaddio, è semplice parere espresso con metodo, esplicato con chiarezza e replicato in modi, esempi, riferimenti urbi et orbi

Non sentirti martire di fronte alla statua della libertà.
Scendi pal piedistallo e confrontati alla pari.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Spiega dall'alto delle tue tecniche conoscenze allora

Magari ci spieghi anche la questione dei reperti già che ci sei: potevano fare la richiesta di esame da fine febbraio 2015 (chiusura indagini preliminari), hanno preferito leggersi i faldoni (lo ha detto Salvagni in tv), come te lo spieghi? Perchè arrivare lunghi a processo con il rischio di vedersi respinte delle richieste come difatti è avvenuto?

Adesso hanno fatto la diffida per bloccare la distruzione dei reperti? Boh,non si sa.

Forza, giurista del web, illuminaci.

V anna ha detto...

Il precedente era per Ivana.
Sorry per qualche errore diffuso.

V anna ha detto...

E Antonello raccoglie come andò il processo la
ieri alle ore 14,24: "Guglielma Vaccaro ha detto...
Povero Antonellino, ci prova a deviare il discorso ma allunga talmente il brodo che diventa illeggibile..."
Fa finta di non aver capito nulla e giudica " illegibile" quello che invece è legibilissimo.
E torna al mantra dei reperti... non richiesti dalla difesa,
i cui misteri sono nascosti.

ORA se ciò che dice Antonello è così travisato, come può essere credibile quello che va scrivendo?

Se travisa concetti elementari di cose avvenute e pubblicate, travisa anche il resto avvenuto, pubblicato e condannato.

Tutto è rigirato per portare qui un'acqua stagnante.

Ma perché continuano ad inquinare questo sito?
Perché non difendono altre condanne e si fermano solo a difendere questa?

Cosa mai nasconderà questa condanna?

La verità nasconde: è chiaro.

Vanna ha detto...

"Blogger Chiara ha detto...
Solo per dire che la storia del lenzuolo esposto non è mai appartenuta a nessuna città né campagna del nord. Evidentemente tua nonna era meridionale.
4 dicembre 2018 08:48:00 CET"

Chiara, non intraprendere il cammino geografico, è un cammino pieno di sassi.

Tale modalità è sempre stata praticata, dappertutto.
Come, dappertutto, è sempre avvenuto che i figli non era sicuro fossero dei padri. Difatti c'è il proverbio latino che dice che solo la madre è certa.

Madre mancante di mitocondriale nella traccia di dna, ma presente nell'accusa di puttanaggine e bugiardaggine.

Gli scherzi di questa vicenda rimandano sempre tutto e il contrario di tutto.

Stefania ha detto...

Certo Vanna. Peraltro non ho mezzo parente nè proveniente nè nato al di sotto del Fiume Po. Il caso ha voluto.

Ma tralasciando le mosche fastidiose, mi risulta che al GUP sia stata fatta richiesta ma che lo stesso abbia respinto rimandando al famoso processo di Corte d'Assise, quello dove non potevano entrare le telecamere e neppure i registratori, non so se ricordi ...

Certo, il GUP ne aveva facoltà ma intanto:

- non si puo' dire non si sia mai fatta richiesta;

- se è stata respinta è tutt'altro paio di maniche: il GUP poteva anche rispondere positivamente e non lo ha fatto;

- chi non avrebbe avuto interesse a formulare detta richiesta non lo avrebbe fatto mai (metti che il GUP avesse detto che si, che si potevano ripetere le famose analisi);

- che dopo il dibattimento in Corte d'Assise sia stata respinta la domanda in quanto per l'Organo Giudicante era richiesta tardiva ed inutile ai fini processuali è parte del pacchetto "spocchia e noi la sappiamo lunga, molto lunga) messa in atto durante l'intero iter processuale. Chi vuole giudicare con onestà non lascia nulla di intentato. E' stato fatto? Non credo;

- dopo aver respinto, chi ha giudicato ha ritenuto di avere certezza della colpevolezza dell'imputato fottendosene bellamente del cardine "in dubbio pro reo".

Ora, gli avvocati con tutti i loro eventuali limiti, errori di varia natura (che sono insiti nell'essere umano anche piu' capace) o volontà di confondere le acque (cosa possibile perchè anche gli avvocati mica hanno il patentino della persona onesta a prescindere) sono quelli che l'imputato si è scelto.

Considerato (cosa che le mosche non comprendono) che è molto piu' facile che un comune cittadino abbia tra parenti, amici o conoscenti qualcuno che possa consigliargli un civilista (chi ha dovuto dar mandato per liti condominiali, per incidenti automobilistici, per motivi lavorativi, ecc ...) mentre è assai improbabile che il comune cittadino possa aver avuto necessità di dare mandato ad un penalista, per ovvie ragioni ecco che Massimo Bossetti ha dovuto scegliere e senza neppure aver avuto la possibilità di valutare con calma a quale pool difensivo affidarsi visti i tempi stretti.

E' un po' come quando un ente pubblico di deve un rimborso e FORSE ti verrà riconosciuto a babbo morto, mentre quando sei tu cittadino a dover pagare si esige tutto e subito.

Non so se mi spiego.

Stefania

antrag ha detto...

Se è vero che il difensore fosse un civilista passato al penale nel caso di questo blog…
Ecco da dove potrebbe provenire l'infangante e defaticante acrimonia verso di lui.
Bella intestina nella stessa casta!

Guglielma Vaccaro ha detto...


Brava Stefania, hai copia incollato bene le solite giustificazioni scritte in giro per motivare una condotta processuale molto peculiare, magari se allarghi gli orizzonti e chiedi a qualche professionista "fuori dai soliti recinti" ti apri nuovi orizzonti.

Strano comunque eh? Il processo si regge solo sui reperti e il dna e tu difesa non è la prima cosa che fai, non analizzi le prove su cui si regge l'accusa al tuo assistito? Mah, io sarò malpensante ma sembra proprio che le richieste siano state fatte quando c'era la ragionevole certezza di farsele respingere, se volevi potevi acchiappare i reperti subito,invece niente, facciamo tutta la trafila, peraltro con il diretto interessato in carcere... va beh, alla fine è vero, la difesa l'ha scelta l'imputato, ora mi sa che ci sta riflettendo.

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