sabato 13 ottobre 2018

Massimo Bossetti... come ti faccio credere di aver condannato un assassino

Di Massimo Prati e Gilberto Migliorini


Molto probabilmente non ci sarebbero stati nessun arresto e nessun processo se Massimo Bossetti fosse vissuto fuori dai confini italici. Purtroppo per lui è un cittadino italiano che vive in Italia... e in Italia da quando esistono i processi indiziari, la cultura giudiziaria invece che progredire è regredita tornando all'epoca di Alessandro Manzoni quando nel Incipit della “Storia della Colonna Infame” scriveva:
“Ai giudici che, in Milano, nel 1630, condannarono a supplizi atrocissimi alcuni accusati d'aver propagata la peste con certi ritrovati sciocchi non men che orribili, parve d'aver fatto una cosa talmente degna di memoria, che, nella sentenza medesima, dopo aver decretata, in aggiunta de' supplizi, la demolizion della casa d'uno di quegli sventurati, decretaron di più, che in quello spazio s'innalzasse una colonna, la quale dovesse chiamarsi infame, con un'iscrizione che tramandasse ai posteri la notizia dell'attentato e della pena. E in ciò non s'ingannarono: quel giudizio fu veramente memorabile.” 

Da ieri sera Massimo Bossetti per la giustizia italiana è colpevole. Non ci strapperemo le vesti. Sappiamo aspettare, siamo fiduciosi che la verità verrà a galla, magari fra troppi anni come capitato ad altri condannati innocenti.

Ciò che è accaduto è oramai la "normalità giudiziaria". Per un perverso meccanismo psicologico si è finiti per credere a qualcosa diventato talmente di dominio pubblico, così lapalissiano e corroborato mediaticamente, da non aver altra necessità di conferma se non quella della voce che corre. La voce si presenta come la spiegazione ideale degli indizi che essa stessa ha immaginato. La voce è un dato ‘oggettivo’: i membri di un gruppo, sia mediatico che popolare che investigativo che peritale che istituzionale che giudiziario, ‘parlano e riparlano’ dando origine a un racconto, a un’ipotesi accusatoria che facilmente può essere convalidata da indizi double face che si adatterebbero a chiunque venisse arrestato. Perché, in un altro eventuale "caso Yara", migliaia di persone potrebbero adattarsi a una qualsiasi ricostruzione accusatoria... ah già, ma nel caso in questione c'è il famoso mezzo dna di ignoto uno che accusa!

Il fatto a dir poco sorprendente è che si asserisca giudiziariamente che Massimo Bossetti è figlio di Giuseppe Guerinoni senza che sia mai stato fatto un confronto diretto fra i due Dna originali padre e figlio, che nello stesso tempo si dichiari che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni Bossetti senza che esista agli atti il documento di analisi del Dna che lo proverebbe. Si è andati per induzione con un ragionamento del tipo: un mezzo dna ci dice che ignoto uno è figlio di Guerinoni, quel mezzo dna ha una parte maggioritaria compatibile con quello di Massimo Bossetti e, pertanto, Massimo Bossetti è figlio di Guerinoni... quindi è ignoto uno, ergo è l'assassino. Motivo per cui non c'è motivo per fare un'analisi diretta che dimostri questa ormai assunta verità.

Questo ragionamento induttivo lo si è fatto senza considerare che prima di rovinare una famiglia e far marcire in galera un uomo incensurato, visti i migliaia di casi in cui l'errore ha mandato a morire in carcere persone innocenti, sarebbe d'uopo fare anche quelle verifiche che pur sembrando inutili servono da prova del nove per la verità.. 

Parlare di anomalie è riduttivo. Prendiamo quanto pare accertato mediaticamente e analizziamolo in maniera seria senza trascendere nei soliti pettegolezzi. La dottoressa Gino dice a processo che c'è stata una analisi fatta dalla famiglia a Torino e che Massimo è figlio di un altro padre, non sa però se Guerinoni o chi altri visto che il confronto diretto fra dna originali non c'è stato. Ammettiamo pure che il documento in quel di Torino esista e che dica in sintesi che Massimo non è figlio di Giovanni. Va tutto bene così? No. Primo, non sappiamo chi ha firmato il documento e, secondo, sappiamo che l'analisi non è stata ripetuta in un altro laboratorio... eppure non è certo la prima volta che un test successivo ribalti gli esiti di un test precedente. Un errore è sempre possibile. I test si rifanno anche per gli atleti che non ammettono di essersi dopati... perché non ripeterli per chi rischia l'ergastolo?

I documenti nella pratica scientifica vengono pubblicati proprio perché possano essere ricontrollati da altri (riproducibilità e ripetizione). Peraltro, in questo caso non sappiamo neppure con quali modalità e su quali reperti è stato effettuato il test e non si conoscono i risultati analitici (la dettagliata relazione tecnica comprensiva di cromatogrammi e analisi statistica dei risultati, e i "dati grezzi" provenienti dalle apparecchiature di analisi, utili per le verifiche). 

Un nuovo test di verifica in un nuovo laboratorio sarebbe stato obbligatorio e lo doveva ordinare il giudice a processo per essere certo di non incorrere, per superficialità, in un errore grossolano ma enorme. Eppure nemmeno la cassazione ha deciso di effettuarlo. Tutti certi, per induzione, sia che l'assassino di Yara sia il proprietario del dna monco rimasto miracolosamente intatto su un lembo degli slip dopo tre mesi di neve pioggia e sole, senza considerare i liquidi organici che spazzano via qualunque cosa e gli animali attirati dal cadavere, sia che ignoto uno si chiami Massimo Bossetti nonostante non ci sia mai stata una comparazione diretta.

L'imputato può chiedere al giudice che deve tutelare anche il suo diritto alla difesa che le sue ragioni vengano ascoltate, che si faccia una perizia in più per stabilire se mente o dice il vero. E quel giudice ha l'obbligo giuridico di accogliere tale richiesta... se è un giudice che applica la legge usando il buonsenso del padre di famiglia. Se poi oltre che al buonsenso è dotato anche di un buon spirito critico, a maggior ragione quel giudice deve accordare la perizia perché non può fare a meno di chiedersi il motivo per cui l'accusa si opponga a tale richiesta. Se le induzioni della procura sono giuste cosa può temere un procuratore da una analisi che non farebbe altro che confermare la sua tesi accusatoria?

Forse può temere di aver sbagliato qualcosa e non può uscire dal seminato perché la condanna dell'imputato sarebbe a rischio? Forse sa qualcosa che né noi né i giudici sappiamo?

Cosa sarebbe accaduto se una nuova perizia avesse dimostrato un grossolano errore di laboratorio? Se avesse dimostrato che il dna di Massimo Bossetti nulla c'entrava con l'omicidio?

Un tale scenario, ora più che mai puramente ipotetico, avrebbe aperto, proprio come nel testo manzoniano “La storia della colonna infame”, molti interrogativi su come venga amministrata la giustizia italiana. Mettiamo per ipotesi che la cassazione abbia accordato la perizia sul dna. Mettiamo per ipotesi che si sia fatta oggi e che smentisca la procura... cosa accadrebbe?

Accadrebbe che sul banco degli imputati non ci sarebbe più Massimo Bossetti ma tutto un sistema che pervicacemente si è rifiutato per anni di ricontrollare gli esiti delle sue conclusioni e l’affidabilità di sentenze di condanna dove di ragionevoli dubbi ce n’erano a bizzeffe, come evidenziato dalla difesa del muratore, a cominciare da un Dna (low copy number) che sopravvive intatto per mesi di ottima qualità in un campo su un corpo a contatto con la terra, insetti e animali di tutti i tipi (nella letteratura biologica non esiste nessun caso simile). E questo, si direbbe ora in ogni media, non è solo un unicum ma è un evento impossibile. 

Una eventuale dimostrazione che Massimo Bossetti non ha nulla a che fare con Guerinoni ma è proprio figlio del padre legale sarebbe un colpo durissimo per il sistema giustizia del nostro Paese, ben più destabilizzante del caso Tortora e di Unabomber, e dimostrerebbe come l’esistenza di più gradi di giudizio non metta al riparo da sentenze fotocopia dove - rispetto al garantismo per l’imputato con una rigorosa verifica del già sentenziato - prevale (salvo lodevoli eccezioni) la fiducia incondizionata nei giudici dei precedenti gradi di giudizio... specialmente se questi sono capaci di scrivere bene le motivazioni (e se non ne sono capaci di certo le fanno scrivere a chi ne è capace).

Insomma, da decenni vediamo un sistema giudiziario che non garantisce più l'equo processo all'imputato, vediamo un sistema giudiziario che non guarda più con occhio critico sia quanto porta la Difesa che quanto porta chi accusa, vediamo un sistema giudiziario che preferisce appiattirsi alle tesi accusatorie e puntare tutto sulla affidabilità di chi ha già deciso in precedenza. 

Come detto, invece di evolversi la giustizia italiana è regredita. E' del tutto evidente che il caso Bossetti riveste un’importanza che travalica il cold case, che sono implicate considerazioni più generali sul funzionamento della giustizia dovuta ad automatismi che vengono da lontano e che autori come Verri e Manzoni hanno saputo rappresentare sul piano civile e con intenti epistemologici di rilievo. In particolare l’opera manzoniana conserva intatta tutta la sua attualità nonostante sia stata pubblicata nel lontano 1840 e si riferisca alle vicende legate alla peste del 1630.

Il caso Bossetti, per tutto quello che è stato rilevato da più parti, dimostra che la forma mentis del sistema giustizia del Bel Paese non è poi cambiata di molto rispetto a quanto il Manzoni ha denunciato nella sua opera. Quella lentezza della storia della quale ha parlato uno storico del calibro di Jacques Le Goff è dimostrata dai meccanismi psico-sociali che si possono riassumere in quell'immagine tratta dalla psicologia sociale definita effetto Pigmalione o profezia che si autoadempie

Paradossalmente i rilievi epistemologici più pregnanti sono stati fatti non a livello filosofico ma letterario. Un autore come il Manzoni ha saputo come nessun altro mettere in risalto quali sono gli automatismi che agiscono surrettiziamente. Le voci che corrono sono in grado di influenzare non solo il vasto pubblico ma a tutti i livelli anche chi dovrebbe essere immune dal pregiudizio e dall'influenza della suggestione che agisce sotterraneamente in tutti i contesti. 

Nemmeno la cultura mette al riparo da certi meccanismi di influenza sociale. Proprio come nella pubblicità-propaganda quando un fattoide entra a far par parte delle credenze collettive subentrano poi meccanismi di conferma acritici, la suggestione è talmente coinvolgente che si dà per scontata una cosa anche se non ne esiste prova... o meglio, la prova diviene proprio quella voce che corre, ormai considerata così evidente e così cogente da non aver più bisogno di ulteriori verifiche. 

Il caso degli untori oggi potrebbe far sorridere, salvo poi l’evidenza che, non nel 1600 ma ai giorni nostri, alcuni bambini non vaccinati sono stati lasciati soli in un’aula perché considerati pericolosi... e da questo si capisce che la paura degli untori è attuale. 

La realtà è che il concetto di untore è commisurato a un contesto storico e geografico, a una modalità di esclusione e di condanna aggiornato a nuove realtà socio-economiche e ideologiche. La cecità dell’effetto Pigmalione riguarda quella influenza collettiva per la quale si confonde la suggestione con il risultato di prove tangibili. Il sistema dell’informazione dà fiato e sostanza alle minime voci che poi amplificate divengono colpi di cannone!

Da un lato c'è il giudice istruttore che crede di sapere tutto del crimine e deve mantenere il segreto istruttorio, dall'altro ci sono i giornalisti che dicono tutto anche quando non sanno niente. Quando non dicono ciò che gli chiedono di dire. Queste due rappresentazioni fanno sì che si assista a una strana compenetrazione dove le voci che corrono si influenzano su vari piani in un crescendo che si rinforza e compenetra proprio come nell'opera rossiniana. 

Nel caso Bossetti esiste un’unica prova chiamata regina. Pochi nanogrammi di materiale genetico. Se li togliamo dal processo non rimane più nulla... o meglio rimane l’effetto Pigmalione. Vediamo nel dettaglio che cosa si intende per "effetto pigmalione" e come il caso Bossetti diverrebbe se si dimostrasse che lui è proprio figlio di Giovanni. Il cold case diverrebbe una telenovela partorita da una fervida immaginazione. 

L'effetto Pigmalione, o effetto Rosenthal, deriva dagli studi classici sulla “profezia che si autoadempie”: in pratica l’opinione che ci siamo fatti su qualcuno influenza il nostro giudizio, quante volte vi è capitato, anche se non esiste nulla a riprova della veridicità della nostra opinione. Questo vale in tutti i rapporti in cui è implicata una qualche forma di valutazione influenzata da una premessa pregiudiziale. 

Nel mito, Pigmalione è il re di Cipro che si innamora della statua di Afrodite al punto di crederla vera e immaginare di potersi congiungere ad essa. In Ovidio, Pigmalione è uno scultore che si innamora della sua statua e implora Afrodite di trasformarla in una donna in carne ed ossa. 

In sostanza le nostre credenze di partenza influenzano i nostri giudizi. Quante volte avete pensato di essere di fronte a uno/a stronzo/a o, viceversa, a una persona affascinante dall'animo gentile? Quante volte avete scoperto che vi sbagliavate? Tutti sappiamo che sono tantissime, visti i divorzi e i femminicidi.

Rosenthal aveva prodotto un test di intelligenza con alcuni alunni (definiti come molto intelligenti) coi risultati volutamente fittizi e lo aveva fornito agli insegnanti. Quando tornò in quella scuola constatò, come aveva previsto, che proprio quegli alunni che erano stati definiti come molto intelligenti mediante un test fasullo erano diventati i migliori della classe. Gli insegnanti erano stati influenzati da quel giudizio preliminare e avevano trattato di conseguenza quegli alunni, con un occhio di riguardo e forse anche con valutazioni errate. In questi casi accade che la suggestione elimina tutto quello che non conferma (nel nostro caso il brillante test di intelligenza) e dà conferma a tutto quello che in qualche modo potrebbe fare da supporto, convalidando emotivamente il dato iniziale, l’input di partenza fasullo.

D’altro canto il pregiudizio, positivo o negativo, non si qualifica mai come tale. Grazie all'inferenza deduttiva, assume l’aspetto esteriore della razionalità anche quando sono la suggestione e l’emozione che costituiscono l’ossatura di un giudizio. 

Il caso Bossetti è il prodotto di una gigantesca profezia che si autoadempie, a partire dal suo arresto in pompa magna per arrivare alla prova di paternità che negli atti non esiste ma è riuscita ad orientare tutta l'indagine e tutte le sentenze.

Solo le verifiche potrebbero dimostrare che il caso Bossetti non sia solo la classica profezia che si autoadempie o effetto Pigmalione. Ma le verifiche chi opera per la giustizia italiana non le ha volute fare.

Per cui, al momento e nonostante la condanna definitiva, l'assassino di Yara non si sa davvero chi sia e la trama basata sul dna scritta dall'accusa e accettata dai giudici, a tutti gli effetti è, e rimarrà fin quando non sarà corroborata da una nuova perizia a conferma, uno sceneggiato di fantasia da quattro soldi che può attecchire solo in chi è stato suggestionato dai media e portato a credere che chi accusa e condanna Bossetti è intelligente a prescindere... come gli alunni di Rosenthal agli occhi degli insegnanti dopo il test fasullo.


2.708 commenti:

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antrag ha detto...

@ Ivana
chiamo Gina la dottoressa sibillina e oracolante.
Della collega del muratore non mi importa nulla, per il momento.

amelia ha detto...

quindi a sto punto per fare chiarezza cosa è di chi .. dna nucleare e mitocondriale di giuseppe guerinoni, replay di tutti i figli di guerinoni, replay di quello di damiano, dna nucleare e mitocondriale della arzuffi, dna nucleare e mitocondriale di tutti i figli della arzuffi conosciuti, dna nucleare e mitocondriale di giovanni bossetti, dna nucleare e mtdna di yara e genitori della medesima ..
sono tutte fattibili
e servono più che altro a capire eventuali errori su ignoto 1 . poniamo infatti che il reo sia qualcuno cmq vicino a questo giro .. tanto più i protagonisti sono simili tanto più c'è il rischio che ci possano essere stati errori su una traccia del cavolo .. metti che il mtdna di guerinoni sia come quello di yara .. o sia come quello di guerinoni quello dell'arzuffi .. o lo sia quello di giovanni bossetti .. e dimenticavo LA CUGINA!!! lei ha prestato il giubbotto ma siamo sicuri fosse lavato intonso ? io ho molti dubbi pensando a come si usa tra giovani .. ed è cugina per lato madre o padre? se lato madre i tanti capelli sul giubbotto sono suoi e di yara, no? il mtdna sarebbe il medesimo e sarebbero indistinguibili ..
si riparte dalle analisi fattibili senza dover smontare per forza tutto e mettere in discussione i massimi sistemi?
solo che la difesa ha paura a farli per un verso, l'accusa per un altro e la verità diventa più lontana.
la stessa Brena che mtdna ha? di yara? di guerinoni? dell'arzuffi? diverso da tutti e tre?

amelia ha detto...

Un attimo di attenzione, please. Leggo altrove, ma me lo ricordavo: " Damiano Guerinoni che presentava un profilo di DNA nucleare quasi identico a Ignoto1 (i due profili si distinguono per il solo marcatore TH01)" Il famoso allele 26 dove cavolo è ? perchè se tale allele ce l'ha ignoto 1 e se a questo punto ce l'avesse pure damiano guerinoni .. vuol dire che damiano guerinoni ovvero il cugino condivide la linea matrilineare con l'arzuffi, no? C'era o non c'era sto allele nel dna di damiano guerinoni?

amelia ha detto...

errata corrige Pierpaolo Guerinoni

Antonello ha detto...

@Wolf

Si, ho letto tutto, mah, qualcosa gia' avevo letto sui media, direi che ci dovrebbe essere una collaborazione fra ht ed istituzioni, tale da giustificare quel termine "apporto", collaborazione forse esterna ed ufficiosa, non saprei, ma stiamo parlando di email private, senza nessun valore credo probatorio.

Instillare il dubbio non credo basti, ma ripeto bisogna vedere a cosa arrivano le indagini in corso, che avranno molto piu' materiale di quello che si ha nei link credo.

Ma l' "apporto" si puo' benissimo ricondurre a collaborazioni del tutto pacifiche ed ufficiali, registrate persino in entrata e conseguente contabilita', un'ufficio puo' con capitolati decidere di avvalersi di collaborazioni esterne, del tutto pacifico.

Resta da identificare quale sarebbe stato l'"apporto" e la relativa collaborazione.

Solo con questi testi ed email non credo sia giustificabile una riapertura, certo la famiglia, ma non solo, se non aveva prima le orecchie ben aperte deve aprirle.

Il mio dubbio e' che stiamo parlando di enti totalmente fuori del concetto di credibilita', appunto, essendo strutturati perche' possa essere fruttuosa esclusivamente la loro funzionalita' rispetto alle istanze nei confronti del competente interlocutore appunto dirigenziale e/o politico, ma anche giudiziario.

Ne consegue che per loro e' un attimo inserire un solo documento che giustifichi qualsiasi rapporto ed apporto, figurati se all'epoca non ci hanno pensato, io diffido delle torte alla panna trovate improvvisamente sul tavolo di cucina.

Certo preoccupano certe collaborazioni e certe attivita' con e di imprese private, ma se e' perfettamente lecito "comporre i backdoor (non c'e' illecito di per se) credo che sia invece illecito "utilizzarli", ma anche li, stiamo parlando di gente che per legge puo' fare, intercettare, modificare, estrarre qualsiasi cosa in rete grazie a leggi scandalose precedenti e senza alcun autorizzazione giudiziaria magari fondata su un qualche legittimo motivo.

Non esiste come risaputo la privacy in Italia, ed all'epoca era il motivo per cui io avevo disattivato e cancellato qualsiasi profilo, ma mi rendo conto che in troppi e senza particolari motivi od ordini appunto dell'autorita' giudiziaria vanno ben oltre i limiti di indagini su fatti accaduti, quando per prevenzione possono motivare la qualsiasi.

Mah, potrebbe centrare con il caso Yara? Le dichiarazioni nelle email credo siano attinenti e palesemente, cosa possono provare? Cosi' composte non credo molto, diverso sarebbe se si scoprisse attinente la richiesta presumibilmente effettuata da HT ed qeventualmente inerente a Dna sintetici ad un destinatario israeliano.

Allora si, sarebbe Bingo.

Antonello ha detto...

Sfogliando le migliaia di documenti pubblicati da wekeleaks:

https://wikileaks.org/hackingteam/emails/emailid/67139

mi son reso conto della mole enorme di email inserite anche qualcuna attinente a spiegare i rapporti fra HT ed Uffici istituzionali.

In particolare si raccontano ufficiali e legittimi rapporti appaltati con praticamente tutte le Forze dell'Ordine e Servizi di mezzo mondo, in contatto continuo con l'azienda di Milano per aggiornamenti dei prodotti software vendutigli.

Ho trovato questa, di cui riporto solo lo stralcio che potrebbe interessare alla discussione, gli interlocutori stanno discutendo su un presunto grave attacco, appunto, alla loro azienda e ricordandosi invece anche i meriti dell'azienda, lamentandosi insomma di non essere tenuti in meritoria considerazione, si lasciano andare a descrizioni attinenti.

Ho voluto inserire degli opportuni "omissis" per evitare riquote e probabili attenzioni anche rispettanfo comunque tematiche anche private che non riguardano e che risultano pero' pubblicate al sito sopra.

"...email-ID 151059..."

"...Da: Omissis...[mailto:...omissis...@hackingteam.com]

Inviato: sabato 15 novembre 2014 04:49
A: ...omissis...
Cc: ...omissis...
Oggetto: Re: Clausola ...omissis..., Aggiornamento...omissis...

"...omissis (corpo della email con considerazioni non attinenti.."

"... ...omissis... hanno risolto casi spettacolari, cose da prima pagina per giorni interi su tutti i giorni. ...omissis..., assassini che non si trovavano da anni immediatamente localizzati (te la ricordi la storia di quella ragazzina di Bergamo di qualche anno fa?)...omissis..."

"...assassini che non si trovavano da anni IMMEDIATAMENTE LOCALIZZATI (te la ricordi la storia di quella ragazzina di Bergamo di qualche anno fa?)...".

L'email e' del 15 novembre 2014.

Immediatamente localizzati, mah, si sta insomma dileggiando i meriti del software che sfonda la privacy di qualsiasi utente, registrazioni video audio comprese, e quindi dati gps compresi, tutto, ogni fine insomma giustifica i mezzi.

Non so se nell'email parla di B. quando dice "immediatamente localizzati", forse intende "identificati" o "beccati".

Sta dicendo che la.storia di Yara sarebbe stata risolta grazie al loro software, se avevamo insomma dei dubbi ora sono finalmente dipanati, lo dico ironicamente chiaro.

Anonimo ha detto...

Questa Evi Crotti deve essere al soldo di Salvagni per asserire baggianate del genere.
Avevo letto qualcosa tempo fa, ma purtroppo non ricordo dove, che inventano notizie, così che i sempliciotti pensino: bè ma allora b è innocente, è tutto un complotto se questi insigni giornali e personaggi enunciano queste cazzate a discredito di b.
Non vi fate suggestionare ma guardate bene quella faccia da c... e date credito all'esito del processo.

Anonimo ha detto...

O forse è un altra che "mangia" su questo caso.
Pseudoscrittori, avvocati, consulenti, moglie, giornali, hacker da ridere (solo per una leggerezza di b che si sarà registrato su google o avrà usato flash) perchè sono convinto che quello trovato sul pc di b sia la famosa punta dell'iceberg ma qb, ecc...

Wolf ha detto...

https://agnesepozzi.blogspot.com/2015/10/
Segnalo velocemente perchè il lavoro mi aspetta.

Anonimo ha detto...

hahahahahahahhahahahaha
cazzate, il mio comp non lo infetta, o meglio il mio cervello, non vi svelo perchè sennò qualche povero Cristo ne approfitta
adesso non ho tempo
vi sfido

Ivana ha detto...

antrag ha scritto: chiamo Gina la dottoressa sibillina e oracolante.

Ti sembra corretto storpiare (nel senso di alterare), volutamente, il cognome della dott.ssa Gino (genetista, consulente della difesa)? Ti sembra giusto definirla “sibillina e oracolante quando, invece, la tua testimonianza, in aula, è stata sintetica, chiara e inequivocabile avendo risposto, in modo pertinente e conciso, a una ben precisa domanda che le era stata rivolta dall’avvocato Pezzotta?
Si tratta, forse, di un tuo modo per esorcizzare il fastidio verso una realtà non rispondente alle tue aspettative?

Per Antonello, per Wolf, per Haddock (e per chiunque fosse interessato)

Segnalo due approfondimenti di Luca Cheli (Luca, stai seguendoci? Ti aspetto):

https://bossettiade.wordpress.com/2016/05/08/il-ruolo-di-hacking-team/
https://bossettiade.wordpress.com/2018/10/21/cosi-e-se-vi-pare/

Non condivido tutto ciò che Luca scrive, soprattutto avrei usato un altro tono e un altro modo per esporre quelle che rimangono le mie perplessità, ma DI CERTO apprezzo la sua schiettezza (anche se, talvolta, mi appare troppo rude e ritengo non necessario l’uso dell’asprezza e della durezza, come apprezzo il suo impegno serio e la sua determinazione nell’esporsi firmandosi assumendo, quindi, la piena responsabilità delle proprie affermazioni e delle proprie convinzioni (condivisibili, o no, che siano).
Naturalmente, in modo doveroso, rispetto il punto di vista di Luca, che in parte condivido nei contenuti anche se li avrei espressi diversamente, e,comunque, mi complimento con lui per i suoi approfondimenti e per la sua determinazione.

Antonello ha detto...

Un'aneddoto sul Giornalista mi rimase impresso leggendo gli svariati articoli sulla deposizione di Staiti e Gentile.

La Difesa stava interrogando in udienza sulla sostanza positiva all'ematico di S.B. ed ad una risposta che confermava quella presenza negando di averla analizzata "Non si analizza mica tutto" da in fondo all'Aula risuono' una frase di sconcerto "Ma stiamo scherzando?" diretta a quanto di sbalorditivo stava accadendo.

E non mi sosrprese tanto questa frase evidentemente istintiva proprio del Giornalista che assisteva, quanto la reazione abbastanza incoerente della P.m., che si giro' di scatto e disse "Silenzio altrimenti "faccio" sgombrare l'Aula!!!".

Pensai di non aver mai manco sentito da una "Padrona di casa" urlare "State zitti che se no vi "faccio" andare fuori!!!", e' quel "Faccio" che mi rimase impresso, ma come il padrone di casa li non era un Giudice?

Al limite un'Accusa su piani equi avrebbe detto "Silenzio altrimenti "chiedo" che sia sgombrata l'Aula!!!", frase ben diversa.

Eppure cosa stava saltando fuori di incredibile avrebbe dovuto far balzare sulla sedia proprio l'Accusa oltre che la Difesa ed i Giudici all'unisono.

E fu cosi' che l'Accusa dimostro' in Aula che la legge dell'Accusa e Difesa sullo stesso piano forse gli risultava sconosciuta.

Era casa sua ed il Giudice non si azzardo' neppure per un attimo a contraddirla, cosa ancora piu' irrituale e sospetta, qualcuna qui parlava di titoli e cultura del Diritto senza capire che con tutta evidenza molte volte quelle due strade, per convenienza o cattiva fede, si dividono.

E molto piu' spesso di quanto possa accadare fra semplici profani.

antrag ha detto...

@ Ivana

è una mia graziosa abitudine storpiare i nomi.

Il tuo potrebbe essere letto così ad esempi I-vana.

antrag ha detto...

lo stesso mio nick è la storpiatura del mio nome e del mio cognome

Luca Cheli ha detto...

@Ivana

Seguo un po' qua e là.

Intervengo solo per una divertita annotazione.

Ho aspettato una settimana a scrivere perché sapevo di dover scrivere a bocce ferme dopo essermi calmato.

Quindi pensavo di aver scritto un pezzo tutto sommato moderato ... se tu ancora lo consideri aspro e duro, non immagino cosa sarebbe successo se avessi scritto di getto dopo la sentenza.

Ho usato un po' di sarcasmo talvolta anche un po' corrosivo, lo ammetto, ma non è che sia poi moneta così rara o di cui si fa grande economia: si leggono cose ben peggiori in merito a partite di calcio, qui stiamo stiamo parlando di qualcosa che, per chi è innocentista, è da un lato una tragedia umana individuale (una condanna a vita di qualcuno che si reputa innocente), dall'altro un senso di oppressione a fronte di un sistema giudiziario che apapre arbitrario.

Ritengo di non aver esagerato, poi chiaramente sono valutazioni individuali: a me ad esempio il tuo stile sembra eccessivamente pesato col bilancino, però, appunto, abbiamo due approcci molto diversi.

Io sono sempre stato affascinato, sin dal liceo, da Dante (non che speri di emularlo, sia chiaro) e Dante era fazioso e non le mandava a dire: un bel pezzo della Commedia è un regolamento di conti trasposto in sublime letteratura.

Anonimo ha detto...

Ivana non usa il bilancino, la sua è diplomazia cerchiobottista, si prepara per una carriera politica, presto la vedremo a Montecitorio, magari ministro senza portafoglio. Per il dicastero bisognerà aspettare dove va a parare il caso alla fine...

antrag ha detto...

Una persona che giudica le proprie opinioni "ininfluenti" (quindi "inutili") parla solo per mettersi in mostra…

amelia ha detto...

@ LucaCheli ho letto il tuo blog sollecitata dal link di ivana e mi riconosco in tante tue riflessioni, anzi è stato un po' come rileggere mie riflessioni di questi giorni .. del resto alcuni dubbi ed argomenti penso siano di chiunque si ponga con un attimo di riflessione.
Io vorrei ritornare su Pierpaolo Guerinoni . è stato poi chiarito dalla lettura delle carte se il giudice ha mal espresso quanto riportavano (per esempio fu fatta analisi parziale dei marcatori e avendone già trovato uno contrario fu depennato? o cose del genere) perchè se P.G. e Ignoto 1 condividono tutto tranne un marcatore, ignoto 1 non è P.G. ma se ignoto 1 è Bossetti, PG e Bossetti penso sia altamente improbabile che condividano soltanto il padre . a meno che non spunti un'altra gemella o a meno che i rispettivi genitori abbiamo per pur caso dei marcatori che pur diversi in ciascuno sono simili e specie in combinazione quando generano un figlio possano dare risultati assai vicini. Io propendo per un errore di lettura delle carte o un errore nel sintetizzare quanto letto e nel modo in cui è stato riportato in sentenza, ma se errore non è .. se davvero tra dna nucleare di PG e dna nucleare di Bossetti la distanza è solo un marcatore qualche domanda mi viene: la prima è quante possibilità ci sono che ciò avvenga tra due fratellastri? e tra fratelli tout court?

In generale, io continuo ad arrovellarmi su sta maledetta sim e company .. da sempre direi .. se tutti coloro che sono coinvolti in atto criminoso hanno interesse a non lasciare impronte, oltre a non lasciare tracce di dna, chi ha maggiore interesse a non lasciarle? due categorie di persone .. la prima è quella dei conoscenti della vittima, che basta non eccedano in tracce di dna che possono spiegare con la conoscenza e sono a posto, l'altra è quella di perfetti estranei alla vittima, ma proprio perfetti, che possono fregarsene del dna finchè non individuati, non dopo, perchè non è spiegabile la presenza (vedi alla voce bossetti), ma che hanno un altissimo interesse a non lasciare impronte, più ancora dei conoscenti, se sono extracomunitari o pregiudicati in quanto in ambedue i casi le loro impronte sono già negli archivi e in due balletti due li trovano senza neanche stare a sprecarsi con la genetica.

Luca Cheli ha detto...

@amelia
A proposito di PP Guerinoni mi sembra che biologo in un precedente post in questo thread abbia detto essersi trattato di imprecisione giornalistica e che in realtà la coincidenza sia non sui 21 marcatori ma sul contributo paterno e in effetti è logico.
D'altra parte credo che altrimenti una simile incredibile anomalia statistica sarebbe stata notata e fatta notare dai genetisti della difesa, per quanti dubbi si possano avere sulla loro efficacia.
Oltre ai giornalisti tuttavia hanno capito male i giudici, perché a leggere la sentenza di primo grado si evince che loro hanno capito marcatori tout court.
Questo però la dice lunga sui limiti scientifici dei giudici in un processo che si basa tutto sulla prova scientifica ...

Luca Cheli ha detto...

Aggiungo solo che se utti gli atti del processo, compresi i dati genetici, fossero pubblicamente disponibili, potremmo raggiungere, su questa e altre cose, più documentate certezze.

Ivana ha detto...

Per Luca
Ritengo di non aver esagerato, poi chiaramente sono valutazioni individuali: a me ad esempio il tuo stile sembra eccessivamente pesato col bilancino, però, appunto, abbiamo due approcci molto diversi.

Condivido che le valutazioni siano individuali; ritengo che il mio stile pacato e rispettoso rappresenti non soltanto il mio modo di essere (non posso snaturarmi), ma sia anche il risultato della mia formazione (online e in presenza) maturatasi, costantemente, nel mio lungo percorso professionale.

Antrag, hai scritto: Una persona che giudica le proprie opinioni "ininfluenti" (quindi "inutili") parla solo per mettersi in mostra.

Ho già spiegato in che senso le reputo “ininfluenti”. Tu, invece, ritieni che le tue potranno influire sulla realtà processuale? In che modo?
Inoltre, perché continui a intervenire quasi solo per citarmi continuamente, se ritieni che io parli soltanto “per mettermi in mostra”?

Anonimo ha scritto: Ivana non usa il bilancino, la sua è diplomazia cerchiobottista, si prepara per una carriera politica, presto la vedremo a Montecitorio, magari ministro senza portafoglio. Per il dicastero bisognerà aspettare dove va a parare il caso alla fine..


Cercare di essere obiettivi vuol dire seguire la “diplomazia cerchiobottista”?
Non mi preparo per alcuna carriera politica e non aspetto dove vada a parare una determinata situazione: infatti ho sempre espresso, a priori, il mio parere riguardo a come pensavo terminasse ogni grado di giudizio.
Aggiungo, ora, di temere che il probabile futuro ricorso alla Corte di Strasburgo non otterrà i risultati sperati, perché mi sembra che, dal punto di vista formale, la legge attuale sia stata rispettata (se vuoi potrò, poi, essere meno concisa).
Credo, però, che le discussioni, soprattutto tra i professionisti del diritto, sul processo a M. Bossetti , potrebbero, poi, condurre alla modifica (o integrazione?) di determinate leggi inerenti alle garanzie difensive, alla luce delle nuove modalità investigative.

Ivana ha detto...

Ringrazio Amelia che, correttamente, ha preso in considerazione gli approfondimenti di Luca, da me indicati, senza soffermarsi, in alcun modo, sulla mia persona e ringrazio anche Luca per il suo sollecito intervento.

Stefania ha detto...

Luca Cheli: importante la tua osservazione sui piselli. L'ho fatta proprio a commento di questo articolo forse nella prima pagina di commenti. Verdura in scatola viene spesso usata per alimentare e tenere in vita un sequestrato perchè si evita di cucinare, si evita di doversi recare nella "prigione" troppo spesso, ecc ....

Leggendo le tue parole, che fanno appunto il paio con le mie, mi è tornata alla mente una cosa scritta nelle motivazioni della sentenza di Corte d'Assise d'Appello.

Si specifica che la Signora Panarese mamma di Yara, ha inizialmente detto la figlia avesse mangiato tonno per poi (non so se prima o dopo l'autopsia effettuata sul cadaverino della figlia) correggersi e parlare se non erro di pollo.

L'autopsia parla di carne.

Ora, il giorno della scomparsa, all'uscita di scuola ha trovato la mamma ad attenderla. E' tornata in auto accompagnata appunto dalla madre. (In auto oltre a Yara e la mamma c'erano la sorella di Yara ed una compagna di scuola di Yara alla quale è stato dato un passaggio sino a casa in quanto anche lei abitava a Brembate).

Deduco da questo particolare che Yara è arrivata a casa con sorella e mamma che sicuramente ha ben visto con quali alimenti ha pranzato la figlia. Potrebbe aver anche preparato i piatti delle figliole.

Quindi pur comprendendo il panico del momento (ti è scomparsa la figlia e non hai la piu' pallida idea di cosa le possa essere accaduto ... deve essere davvero terribile), a domanda diretta degli inquirenti è difficile tu non ti possa ricordare di cosa hai messo in tavola a tua figlia.

Eppure si è sbagliata. Oppure non si era affatto sbagliata ma quello consumato in casa non è stato l'ultimo pasto della ragazza.

Stefania

antrag ha detto...

@ Ivana

secondo te i pensieri e le loro rappresentazioni svolazzano nell'etere senza fare capo alla persona che li concepisce?

I pensieri si concepiscono generalmente in un cervello umano che può essere identificato e le loro rappresentazioni sono messe in atto dallo stesso o da un altro essere umano.

Quindi il riferimento, in una discussione seria, è inevitabile alla persona, che se vuole rimanere "invisibile" farebbe bene a starsene zitta.

antrag ha detto...

@ Ivana

Poi sono convinto che questo blog venga letto anche da persone che non scrivono mai qui per qualche motivo.

Quando vedo posizioni capziose, bilanciate ipocritamente o che occultano gli obiettivi che di fatto perseguono con i loro arzigogoli, mi sento obbligato a rintuzzare comportamenti siffatti per non comparire, a chi legge, nel novero di quelli che vi aderiscono o li sostengono.

antrag ha detto...

Ivana ha detto...
"antrag ha scritto: chiamo Gina la dottoressa sibillina e oracolante.

Ti sembra corretto storpiare (nel senso di alterare), volutamente, il cognome della dott.ssa Gino (genetista, consulente della difesa)? Ti sembra giusto definirla “sibillina e oracolante quando, invece, la tua testimonianza, in aula, è stata sintetica, chiara e inequivocabile avendo risposto, in modo pertinente e conciso, a una ben precisa domanda che le era stata rivolta dall’avvocato Pezzotta?
Si tratta, forse, di un tuo modo per esorcizzare il fastidio verso una realtà non rispondente alle tue aspettative? "


Io non ho mai testimoniato in un aula di un tribunale.

Ivana ha detto...

antrag, perché continui a darmi un’importanza esagerata e a rivolgerti esclusivamente alla mia persona?
Prendo atto che non hai risposto alle mie domande.
Ritengo che in una discussione seria, ci si dovrebbe soffermare esclusivamente sui contenuti, contestando non l’interlocutore, ma le affermazioni dell’interlocutore inerenti all’argomento in discussione.
Hai scritto: Io non ho mai testimoniato in un aula di un tribunale.

Le mie parole “tua testimonianza” sono semplicemente dovute a un mio errore di battitura.
Leggasi: “sua testimonianza”

Cercherò di evitare altri miei interventi su eventuali ulteriori manovre diversive (e offensive) da chiunque provengano, manovre che funzionano solo come distrattori (o forse per cercare di zittire chi si teme?), facendo attenzione, soprattutto, a non dimenticare le significative parole di Lincoln:

Dovremmo essere così grandi da non offendere e così nobili da non sentirci offesi.


Per Luca
concedere una perizia collegiale in casi come questo dovrebbe essere sentito come un dovere morale da parte di qualsiasi giudice.

Condivido pienamente, anche se sono rimasta perplessa in merito alle parole del dott. Portera (a Unomattina del 16/10/2018) : “mai è successo” che, in aula, venisse dato tanto spazio all’accusa e alla difesa per “spulciare in maniera puntigliosa tutte le analisi” e ha aggiunto che in tutti gli altri giudizi un profilo nucleare porta sempre alla condanna, in base alla circostanza, nei confronti di uno stupratore o di un assassino.
Insomma, per lui la periza non era necessaria.
Inoltre mi sono chiesta: in che modo lui e il suo laboratorio hanno potuto effettuare una selezione (scartando dati che non avevano un risultato chiaro e pulito)? Come si effettuano, operativamente, le verifiche solo con i raw data?

amelia ha detto...

domanda: come mai la difesa non ha, mi pare, controesaminato foto etc della perizia autoptica e formulato una qualche ipotesi sulla dinamica dell'aggressione? perchè le ferite inferte in qualche modo sono "strane" voglio dire .. se pensiamo al giochetto del sadico dobbiamo ipotizzare che yara era già priva di conoscenza o quasi, che qualcosa abbia interrotto l'aggressore impedendogli di proseguire la violenza (del resto non è una zona proprio isolata il campo di chignolo) e costringendolo a nascondersi e consigliargli di andarsene, se non è il giochetto di un sadico, se torna durante un'aggressione una ferita alla gola, su una gamba, su un gluteo . poniamo la vittima si divincoli .. ma sui polsi? se aggredisco qualcuno la prima cosa che faccio è tentare di bloccargli le braccia, con le mie mani, con una mano .. con una coltellata sulla spalla o sugli avambracci che renda i suoi movimenti lenti e dolorosi .. io, è un limite mio, e direi per fortuna che non sono esperta in questo perchè vuol dire che non ho nè la forma mentis dell'aggressore tipo, nè ne sono stata vittima, non riesco ad immaginarmi un movimento in un duello diciamo uno contro uno in cui riesco a ferire così nettamente ambedue i polsi, ma poco o niente il resto .. non a caso l'accusa ha parlato di ferite inferte da un sadico (ergo torna alla prima ipotesi che ho formulato) solo che se penso pure al sadico che si fa il suo giochetto con la ragazza stordita faccio fatica ad immaginare una ferita fino all'osso al polso ... mi tornerebbero dei tagli .. a meno che non ipotizzi una persona molto forte .. insomma che non dosa bene il gesto e su un polso di una ragazzina taglia di più di quanto sarebbe logico in un giochetto perverso .. Non lo so .. forse bisognerebbe dimenticarsi un attimo della genetica e tornare ai fatti: corpo, vestiti, oggetti, tempi e movente. Il tutto in un disegno plausibile

Antonello ha detto...

Io credo che la buona e corretta novella del Giusto Processo, con Accusa e Difesa che avrebbero dovuto essere su uno stesso piano non e' stata ne accolta e ne sostenuta dal mondo giudiziario, di suo rejetto a qualsiasi modifica pervenga dall'esterno.

Eppure il Giudiziario e' un mondo creato dal mondo sociale e non e' l'ìnverso, e quindi se un intera Comunita' decide che i Processi devono essere Equi e che l'Accusa deve essere messa sullo stesso piano della Difesa perche' non e' poi mai cosi'?

Chi e' il Ribellis?

Colpa di una Riforma incompleta evidentemente, e che la dovesse fare un Berlusca a caso son daccordo sarebbe stato inopportuno con tutti i carichi pendenti che aveva.

Ma una Riforma completa urge a quanto pare, ma non indiscriminata, secondo me si deve ristabilire in primis il costituzionale concetto di Giusto Processo separando le carriere, ma anche separando gli inquirenti dall'Accusa stessa, non esiste che un/una titolato/a incompetente in materia diriga apparati interi che da decenni e secoli hanno l'esperienza idonea a fare quel mestiere, se i politici non si fidano che impongano a chi degli inquirenti dirige dei corsi e dei titoli.

E' un settore troppo delicato per lasciarlo in mano a completi digiuni commistionando pericolosamente responsabilita' di un tipo con responsabilita' ed affiliazione di altro tipo e senza nessun strumento ne approccio mentale.

Mondi militare e meno militari diretti da un qulcuno di Civile, e fin li farebbe sin piacere, ma completamente immuni da esperienze specifiche, questo e' un obbrobrio funzionale credo io.

Quindi Magistratura, Avvocatura d'Accusa, ed Avvocatura di Difesa, inquirenti ben definiti con titolarita' ed esperienza, ma anche responsabilita'e Signori miei se le erogate non potete rifiutarle, sacrosante sanzioni ove vi siano irregolarita'.

La Magistratura da le necessarie autorizzazioni agli Inquirenti e porta in Giudizio eventualmente, trasmettendo all'Avvocatura di Accusa, i fascicoli che secondo l'obbligatorieta' ed i crismi di rito non sono archiviabili, l'Avvocatura d'Accusa poi prende in mano i fascicoli, e non le persone, facendo in tempi brevissimi le necessarie notifiche e trasmettendoli alla Difesa ed al Giudice.

E le notifiche dovrebbero essere firmate dai notificati e non immaginate con la sfera di cristallo, l'Accusa poi trasmette insieme alla notifica, ed a fine indagine chiaramente, l'intero fascicolo alla Difesa ed al Giudice per dovere d'ufficio, e non che la Difesa debba richiedere, estrarre o cos'altro.

Passati i termini per ambedue le Avvocature di studiarsi il caso, l'Accusa "chiede" al Giudice di addivenire ad udienza, dopodiche' sullo stesso piano, in contraddittorio ed in dibattimento, si formano le eventuali prove, con ben precise ed ineludibili diritti alla Difesa, ergo la prova dev'essere ripetibile in laboratorio, e non importa che all'epoca originaria l'accusato fosse Ignoto, al momento che lo identifichi e lo accusi la priorita' e' riconsegnare a lui ed al Giudice la prova, se di laboratorio ripetendo i test, molto semplicemente.

Se serve insegnare a qualcuno/a un po' di regole forse mi sembra il caso e l'urgenza lo si faccia dopo averle imparate bene a monte, e dopo aver visto lo sconquasso totale.

E nella stessa struttura io ammetto Magistrati e Giudici, forse anche troppo, tutto il resto edifici e strutture indipendenti con organizzazioni e carriere indipendenti una dall'altra, in un modo o nell'altro i Processi devono essere Giusti, e serve determinatezza e spietatezza per arrivarci.

Faranno resistenze, perche' vedranno forse quelli che consideravano loro poteri sparire, ma il tempo avanza, il crimine pure, ed il mondo giudiziario non puo' stare immobile.

Non esiste.

Luca Cheli ha detto...

@Ivana
Normalmente il DNA nucleare basta per la condanna perché si assume che quello mitocondriale sia della stessa persona ed in effetti superfluo a scopi identificativi.

Infatti di solito non lo si esamina neppure se c'è quello nucleare. Qui il problema è che per l'evoluzione particolare nel tempo di questa indagine il MTDNA è stato analizzato ed è incoerente con il nucleare.

E' verissimo che il mitocondriale di solito non si esamina se c'è il nucleare, ma è anche vero che di solito si assume di trovarsi davanti ad un DNA di origine naturale.

Ed è proprio questo postulato che è in dubbio in questo caso.

Tra l'altro, se ho ragione io e il DNA sintetico non è l'Araba Fenice che molti pensano, se si facesse sempre anche l'analisi del MTDNA potrebbe venir fuori qualche sorpresa.

Stefania ha detto...

Potrebbe bastare il test della metilazione per vedere se quel dna è di origine naturale oppure è un mostro a tre teste.

In ogni caso, ci sarebbe da verificare:

- la faccenda del tonno che diventa pollo;

- se Nicole (cugina di Yara Gambirasio) ha mai avuto contatti con SB. Magari la stessa ragazzina faceva ginnastica ritmica a Brembate, magari manco si conoscevano;

Sono cose a mio avviso importanti.

Infine sarebbe curioso comprendere per quale motivo la stessa Giustizia che non vuole permettere un esame inutile abbia permesso che si controllasse il dna di tale Damiano Guerinoni che era in Peru' quando scomparve la ragazzina.

Mi spiego meglio: se hai trovato il corpo e cerchi l'assassino non spendi denaro per controllare il dna di una persona che ha un alibi che lo colloca a migliaia di chilometri. A meno che tu non stia cercando chi ha spostato Yara al campo di Chignolo in un periodo successivo a quello della scomparsa.

Stefania

Chiara ha detto...

E' come dire che, per quanto ne sappiamo, non essendo mai stato verificato, potrebbe essere normalissimo. Che il motivo della mancata verifica sia l'assunto che dici, è una tua apodittica ipotesi. L'unica certezza è che non si è mai sentito il bisogno di farlo e neppure lo sente oggi, post caso bossetti, la comunità scientifica internazionale. Ma neppure Capra, per dirne uno: sta continuando a fare il perito come sempre, analizzando i nucleari quando disponibili, che sia per parte accusatoria che difensiva.
Per me qualcosa significa.
Come significava qualcosa la singolare strategia difensiva.
Poi, fate vobis. Ciascuno ragiona col metro che possiede.

Chiara ha detto...

Stefania
non ricordo se Langella, Matteja o quale altro innocentista ha detto (l'ho letto in questi giorni ma non ricordo la fonte, so solo che stavo vagliando gli innocentismi) che Nicole, cugina di Yara, era amica molto stretta della Brena.
Se dovessi ritrovare dove l'ho letto, ti segnalerò il link.

Chiara ha detto...

(trovato) correggo: ha detto che "è stato accertato che si frequentavano" (Nicole e silvia).
Matteja, in commento ad un post fb di 19 ore fa.

Stefania ha detto...

Ok. Grazie. Perchè non ne ho trovato traccia nelle motivazioni. Tante inesattezze sono state diffuse. Si era parlato di una macchia di sangue che poi è diventata di sudore.

Rimane la faccenda pollo/tonno che mi incuriosisce e non poco. E di questo ho trovato traccia nelle motivazioni (si dice la Signora Panarese si sia poi convinta la figliola avesse mangiato pollo e non tonno). Misteri del frigorifero!

Stefania

Chiara ha detto...

Precisamente si è parlato di, verosimilmente, muco; ossia sostanza che normalmente contiene tracce ematiche ed è di consistenza corposa.

Sul sangue comunque siamo precisi: non venne mai analizzata la fonte della traccia, si sa però che rilievi fatti nelle adiacenze avevano dato esito positivo all'emoglobina; ma parliamo di resti cadaverici variamente alterati dalla fauna, quindi la positività all'emoglobina non può essere univocamente indicativa; lo stesso discorso del sangue di Bossetti sugli slip, insomma.

In pratica, basta che Silvia si sia poco elegantemente smoccolata sul giubbino dell'amica Nicole per giustificare potenzialmente la traccia (che, ricordo, essere piccola per dimensioni e collocata nelle pieghe che si formano sul nylon laddove si attacca il polsino di tessuto; questa parte di polsino, infine, era rivolta verso il terreno, "protetta" rispetto all'azione diretta delle intemperie.

Giusto per essere corretti su cosa si ragiona, perchè a suon di dirla ciascuno più grossa del precedente, mo risulta che hanno trovato una macchiona di sangue fresco che imbrattava il giubbino sotto pioggia battente. Ovvio che poi si fila di ragionamenti sempre meno adesi ai dati reali di partenza.

Chiara ha detto...

p.s. forse non siete tanto massaie o forse sono desueti i fazzoletti di tessuto, ma provate a metterne uno smoccolato semplicemente sotto acqua senza strofinare e vedrete che lo ritroverete ancora vischioso (le smoccolate sui grembiulini neri dei miei bambini non vengono via se non con lo spazzolino e un goccio di sapone: se passo la spugnetta umida e basta resta l'alone)

Questione pesce o carne, Stefania....d'accordissimo se l'avessero chiesto nell'immediatezza, ma a distanza di mesi non credo proprio sia così strano non poter rispondere con precisione

Chiara ha detto...

p.s. a me pareva di ricordare seppie, non tonno....ho un ricordo errato?

Anonimo ha detto...

Dopo tre condanne sulla base solo di pochi nanogrammi che sono sopravvissuti per novanta giorni belli integri e pimpanti, qualche dubbio sulla strategia difensiva può venire. Tante chiacchere ma poca sostanza. Poi scegliere degli avvocati del posto per un processo così eclatante è sempre un azzardo…

Stefania ha detto...

Muco della Brena. Ok. Che non si è dilavato, nonostante il terreno fosse impregnato di pioggia e neve, visto il periodo. Rimane una traccia strana. Meno che se fosse stato sangue ma comunque strana per via del tempo trascorso tra la data della presunta morte e del ritrovamento.

Come puoi leggere Chiara, non sono innamorata di nessuna tesi e non sono nè colpevolista nè innocentista.

Rimango basita per come sia possibile condannare a fine pena mai un qualsiasi cittadino italiano usando come prova regina un dna monstre.

Rimango ancora piu' basita nel constatare che vista la mancanza di tracce sul furgone di MB, l'assalto dovrebbe essere avvenuto in un campo buio e molto velocemente.

Se fosse stato trovato dieci giorni dopo la scomparsa un coltello con il dna di MB e della vittima avrei compreso ed accettato.

Cosi' no: un dna cosi' strano non puo' essere paragonato con un dna completo e chiaro. Ed allora il fatto non sia ripetibile l'estrazione e l'analisi (cosa della quale continuo a dubitare visto quanto dichiarato in aula) deve portare ad un'assoluzione.

Cosi' non è stato ma questa io non la chiamo Giustizia. Proprio no!

Stefania

amelia ha detto...

io comunque devo trovare un motivo logico per cui trovando un mtdna come quello di yara nella traccia, che non significa sia di yara, invece di andare a pescare cose strane, non si sia banalmente pensato che ignoto 1 aveva padre guerinoni e madre collegata in linea matrilineare alla famiglia materna di yara .. tra l'altro sarebbe stato il medesimo ragionamento applicato per trovare il guerinoni ..
anche perchè questo scarto è stato fatto, almeno in teoria, quando bossetti non si sapeva fosse ignoto 1 e l'arzuffi non si sapeva fosse sua madre. Perchè non sapendo chi sia la madre di ignoto 1 invece di scegliere l'ipotesi in fondo normale che ignoto 1 avesse in comune con yara il mtdna, così che assente non era affatto nella traccia, si è preferito considerarlo assente, andare a trovarsi chissà quali ipotesi più o meno adatte al caso,per giustificarne l'assenza? avrei capito a posteriori .. quando per altre vie sei arrivato ad arzuffi e bossetti e hai visto combaciare i dna nucleari .. ma prima? prima perchè scegliere una strada strana invece di quella semplice?

Chiara ha detto...

amelia

a me risulta che quella sia stata proprio la prima ipotesi fatta. Verificata e scartata.

amelia ha detto...

al limite le avrei portate avanti in parallelo . .a meno che non ci sia qualcosa nel mtdna di yara che consente di distinguerlo ad esempio tra lei e sua madre, lei e una cugina figlia di una zia materna etc
ps ma alla cugina il prelievo è stato fatto? il giubbino era suo .. mica per altro: evitare di considerare tracce arrivate da chissà dove che fossero banalmente sue

amelia ha detto...

ò chiara lo so che è così ,ma vorrei capire la ragione ..
insomma una spiegazione la devi dare, non ti pare? e magari è giustissima, ma non è che dici non lo faccio e stop

Stefania ha detto...

le dichiarazioni di mamma Gambirasio furono tonno e piselli. Sull'immediato, Chiara.

Nel corpo della ragazza fu invece trovata carne (presumibilmente di pollo) e piselli.

Riguardo lo smoccolamento dei tuoi figli Chiara, non credo tu abbia mai provato a lasciare alle intemperie per 3 mesi le macchie dei grembiulini dell'asilo! Saresti una zozzona!

Stefania

Anonimo ha detto...

Provate a pungervi un dito e lasciate colare una goccia di sangue (pochi nanogrammi) su un fazzoletto. Lasciatelo sul terrazzo ben esposto per tre mesi. Cosa pensate di trovare dopo quel tempo (aggredito non solo da sole e pioggia, ma anche da batteri, muffe… saprofiti) non trovate più niente di quel deposito biologico… Altro che DNA leggibile.

Chiara ha detto...

Stefania

a me non fa strano nulla, ho fatto talmente tanta indigestione di casi di nera da tutto il mondo dal novecento ad oggi che quanto a personalità, dinamiche, ecc non pongo alcun limite alla provvidenza degli assassini e alla sfiga delle vittime.

ciò detto, neppure mi impressiona la questione del dna trovato e di quello non trovato: è tutto in evoluzione, avere osservato oggi ciò che non si era osservato prima (ad esempio a nessuno viene in mente di fare il mitocondriale quando ha il nucleare, quindi tutti i discorsi "non è mai accaduto" non hanno alcun pregio) è parte delle scienze. E se non si è allarmata la comunità scientifica internazionale - ed ho aspettato qualche anno che lo facesse...adesso direi che il disinteresse diventa significativo di inconsistenza dei dubbi - non mi allarmo neanch'io. Avranno ben i loro motivi (scientifici).

l'unico argomento vagamente buono da spendere è la questione contaminazione da mosche, che vanta diversa letteratura; letteratura che non ignora Capra, che non ignora Gino, che non ignora la Difesa (questo te lo assicuro io). Anche qui, io mi tiro indietro perchè chi ha maggiori strumenti ha deciso che quella letteratura non faceva al caso suo. Avrà avuto i suoi motivi (scientifici).

io non sono colpevolista, io sono una garantista a cui la difesa ha progressivamente tolto i dubbi.

Chiara ha detto...

Stefania, non può essere nell'immediato, perchè che ci fosse un cadavere e che fosse importante datarne il decesso anche col contenuto gastrico, l'hanno saputo dopo 3 mesi. Alla Panarese l'hanno chiesto certamente dopo di allora e non la definirei immediatezza. Già avresti problemi ad elencarmi il tuo menù di settimana scorsa, anche fosse un giorno collegato a qualcosa di importante per te. I pasti sono l'ultima cosa che il tuo cervello ritiene di dover memorizzare.

Stefania ha detto...

Beh, ti è scomparsa una figlia: ben ricorderai cosa le hai cucinato quando avete mangiato l'ultima volta assieme.

Un'altra cosa: il muco se non lavato lascia un alone. Non dna dopo tre mesi. Sono due cose differenti, e parecchio. E sotto questo profilo la comunità scientifica internazionale ha ben detto quanto da me appena scritto, o sbaglio?

Una difesa che non ti convince non puo' in alcun modo farti diventare sicura di nulla. Potrebbe, ad esempio, sia stata affidata a degli incapaci (non lo penso ma questo è tutt'altro paio di maniche), oppure ad avvocati che non avevano gli strumenti necessari (risorse finanziarie, tempo, numero e qualità dei periti necessari). Potrei elencarti millanta motivi per cui una difesa è stata in altri processi non solo inutile ma anche nociva. Questo in linea ipotetica, ben inteso.

Sarebbe come dire che chi non sa difendersi o non puo' difendersi non ha diritto a garanzie circa il giusto processo?

Stai scherzando, vero?

Stefania

Chiara ha detto...

Ovviamente dissento da ciascuna delle cose che hai detto, ma come gli altri ho già spiegato approfonditamente i miei motivi e ragioni in questi mesi e adesso non mi ripeto, per disinteresse e stanchezza. Ma chiaramente ho argomenti che non sono sciocchezzuole, ma per tanti di questi occorre avere formazione giuridica, quindi non è sede nè interesse di questo blog.

Chiara ha detto...

semplicemente, stefania, siccome hai voglia di fare questo gioco (a me non ne va nè viene nulla, se ti piace fallo) e ti mancano informazioni, che chiedi, io quelle che conosco te le do.
una cortesia insomma, ma senza nessun anelito di condurti a qualche conclusione colpevolista, che d'altronde non desideri.
quindi non vedere nelle informazioni che ti do nulla in più di quanto contengono: è ciò che so del caso e così te lo riporto quando lo chiedi.
potrebbero essere più solleciti gli altri, a risponderti, così non mi metto in mezzo.
però avrai constatato che la voglia di spingere l'innocentismo ad una evidenza che non ha, conduce molti a fornire informazioni errate. Che secondo me non giovano a ciò che vuoi fare. Tutto qui.

Chiara ha detto...

"Beh, ti è scomparsa una figlia: ben ricorderai cosa le hai cucinato quando avete mangiato l'ultima volta assieme."

Davvero? Quante figlie ti sono scomparse?

"Un'altra cosa: il muco se non lavato lascia un alone. Non dna dopo tre mesi."

Davvero? References please. "Della possibilità di trovare dna in una traccia di muco dopo tre mesi dalla sua deposizione". Autori, anno ecc...
Grazie.

Non te la prendere, Stefania, voglio solo mostrare che se cominci un ragionamento con un postulato apodittico, tutto ciò che ne consegue è costrutto opinabile.

Chiara ha detto...

comunque, sull'idrosolubilità del dna, io vorrei ricordarvi che nel caso busco i ris fecero esperimenti che dimostrarono la rinvenibilità del dna da saliva anche dopo lavaggio; c'è inoltre un caso in francia, in questi giorni, in cui è sospettato della sparizione di due donne un certo uomo, anche perchè il dna delle donne è stato trovato nella lavatrice della caserma dove lui lavora.

per dire delle leggende.

scremate, scremate, scremate, che di iperboli concettuali se ne sono create moltissime a suon di passare di bocca in bocca.

antrag ha detto...

Stefania attenta!
Il procedere di Clara potrebbe essere da mestatore.
Abbiamo scoperto che costei è anche esperta di smoccolature.
In quali parti delle motivazioni c'è scritto che la cugina e l'istruttrice si frequentassero (con o senza smoccolature)?
In quali parti delle motivazioni c'è scritto che la vittima indossasse il giubbotto della cugina prestatole solo quella sera?
Prima di ascoltare le teorie sulle smoccolature dell'acclarata commentatrice sarebbe interessante sapere se questi particolari sono stati menzionati nelle motivazioni.
Nel caso non augurabile che non ci fosse parola su questo, si appaleserebbe la suddetta attività di mestatore di cui ho parlato prima.

Antonello ha detto...

Mah, vedo che e' incominciata l'opera del tentativo di ridimensionare le alternative, molto comico da qui.

In effetti, il si dice e' molto piu' credibile di qualcuno che invece "ti assicuro che e' cosi' e ti deve bastare", ed in presenza di diritti costituzionali invece di sapere.

Esattamente come le Sette Sataniche, e' tutta una questione di fede, a questo punto scusate ma di cio' che c'e' scritto sulle sentenze di argomentativo non ascolto proprio nulla.

Una perizia li ha trovato un alone scuro identificato ad occhio nudo, non al microscooio come il Genotipo Straoridnario ed Ottimo, dalle macchie presenti sul polsino, un alone scuro, non e' una "macchiolina", semmai fosse, di muco, e Staiti, in udienza sembra abbia risposto che era positivo alle sostanze ematiche, e da cio' io deduco quello che "si dice", e cioe' una grossa macchia corposa positiva alle sotanze ematiche (8.000 picogrammi/millilitro quella della S.B. contro 1.400 picogrammi/millilitro la 31.G20 di B., una bella differenza).

Quindi in Italia abbiamo una milionata di persone, caso strano tutte nel caso B. colpevoliste, che si puliscono il proprio naso che perde sangue sui giubbotti degli altri, avendo oramai anche acquisito possa anche essere una cosa talmente normale da non ricordarsene nemmeno in un caso di omicidio di una propria allieva.

Mentre si considera assolutamente certo ed "Oltre ogni ragionevole dubbio" che una Prova Regina di Omicidio possa essere uno Straordinario Ottimo Genotipo rinvenuto a tre mesi di esposizione alle intemperie su un lembo RECISO degli slip della vittima, RECISO da cosa scusate?

Da un coltello? Da un Trattore? B. avrebbe reciso quel lembo con le dita intrise di sudore senza toccare null'altro?

Poi anche il concetto che io cambio approccio ad un caso a partire dalla strategia di Difesa a me sembra profondamente errato e fuorviante, anche perche' qua gli errori procedurali e sostanziali gravi li hanno fatti proprio Accusa e Giudici.

Cosa sei li a sentenziare se una richiesta della Difesa ha pregio o se il patrocinato e' responsabile?

E' che sono talmenti tutti e tutte abituati/e a far volare sentenze che giudicano anche i pregi oramai delle Garanzie di Difesa, salvo piangere.e.battere i piedi se tu esprimi un'opinione sul pregio invece di certe sentenze.

Ma e' incredibile, e se c'era una possibilita' che B. potesse essere un colpevole son riusciti a trasformarlo in vittima.

Ma che genialita'.

antrag ha detto...

@ Antonello
Preciso che non ho mai letto una riga delle motivazioni delle sentenze.
Mi metto sempre nel ruolo di un cittadino, inesperto in legge, che assiste come pubblico ad un processo penale, dallo spazio riservatogli dalla legge. Inoltre il ruolo comprende il contatto con l'informazione e la frequenza di blog seri come questo.
Non sono innocentista né colpevolista anche se l'oligofrenia di taluni mi omologa tra gli innocentisti per il solo fatto che non sia un colpevolista sfegatato oppure uno che avversa cordialmente la difesa.

Chiara ha detto...

Antrag sei ridicolo come al solito: chi continua a filare del giubbino della cugina siete voi :D

io ho sempre detto che fosse un errore filarci se non era mai emerso a processo.

E mi hai sfanculata.

Ora invece le motivazioni diventano il tuo nuovo mentore, perché la risposta di un celebre innocentista alla domanda di stefania, CHE IO MI SONO LIMITATA A RIFERIRLE DICENDO LA FONTE, è molto scomoda per la tesi propugnata.

Sei il solito cazzone, antrag, ormai non ti riservo altri aggettivi: un gran cazzone che dice bianco o nero a seconda della convenienza, con incredibile faccia di culo. Ahahahah antrag... più piccino di così non potresti essere.

Stefania, come vedi antrag teme che io possa irretire la tua intelligenza (che evidentemente stima zero) parlandoti. Devi ascoltare solo lui, che ti influenza nel modo giusto. Il punto è che devi essere influenzata perché sei scema. Io ringrazierei antrag per il poco velato complimento.
Comune ti saluto. Prego per le informazioni e ti lascio all'influenza del cazzone. Ciau!

Chiara ha detto...

Ahahahah antrag non ha letto le motivazioni, non ha visto le udienze, ma secondo lui segue il processo penale come gli consente la legge. Ooooooooo guarda che processo pubblico significa che te lo guardi e te lo leggi, altrimenti stai solo leggendo giornali e web, che è ben altra cosa! E niente....cazzone reo confesso addirittura. Finalmente abbiamo conferma che del caso non sai una riga che sia una, che non ti sia giunta per ruminazione altrui. Ruminanti scelti per prodotto finale peraltro. Un imbecille.

Biologo ha detto...

Sono state riportate diverse cose false.

-Chiara scrive: Precisamente si è parlato di, verosimilmente, muco

L'unico test svolto sulla traccia 27-62 è stato il Combur per il sangue. Esito positivo.

La questione del muco è stata tirata fuori dall'accusa tanto per distogliere l'attenzione. Nessun esame scientifico in proposito, nulla, nessuna evidenza. Zero.

Davvero si vuole ipotizzare (ripeto, senza alcun dato a sostegno) che si tratta "verosimilmente" di muco? Bene, con il Combur test positivo è assai più probabile che si tratti di muco cervicale piuttosto che di muco nasale. Spieghino allora come ci è finito il "verosimilmente" muco dai genitali di un'istruttrice al polsino di una ragazzina. Si vuole davvero percorrere questa ipotesi del muco? Allora si è tenuti a spiegare anche questa cosa.


-Chiara scrive: Sul sangue comunque siamo precisi: non venne mai analizzata la fonte della traccia

Falso. Falso. Falso.
La traccia esatta in cui è risultato il profilo dell'istruttrice fu sottoposta al Combur test. Sangue.


-Chiara scrive: la traccia (che, ricordo, essere piccola per dimensioni

Falso. Falso. Falso.
La traccia in cui è stato rinvenuto il profilo dell'istruttrice era grande, tanto che è stata suddivisa in 3 pezzi!


-Chiara scrive: comunque, sull'idrosolubilità del dna, io vorrei ricordarvi che nel caso busco i ris fecero esperimenti che dimostrarono la rinvenibilità del dna da saliva anche dopo lavaggio

Io vorrei ricordarti che nel caso Busco quegli esperimenti sono stai ridicolizzati nella sentenza De Cataldo che ci ha messo una pietra sopra. Certo, se questi esperimenti del RIS li tiri fuori e li butti in faccia a persone che non hanno letto quelle motivazioni della sentenza hai gioco facile ad usarla come argomento...

Chiara ha detto...

Biologo, un altro che deve rileggersi le carte. Addio.

Chiara ha detto...

Gli esperimenti fatti su piccola scala non valgono un cazzo in tribunale e per una dichiarazione scientifica di valore. Esattamente come quello che qui avete invocato per anni sui cadaveri e il DNA. Cazzoni. Resta che quell'esperimento ha trovato i DNA. Ma se tu vuoi dire che è assolutamente idrosolubile fallo. Ma pubnlicalo in peer reviews e vediamo. Branco di chiacchieroni.

Anonimo ha detto...

Ci sono quelli che cancellano i propri interventi o che danno l'addio quando sono presi in castagna. Niente di grave, se ne può fare tranquillamente a meno della loro saccenteria

Antonello ha detto...

@Antrag

Ma e' ancora qua? Ma ti e' capitata per caso o l'hai vinta al luna park?

Luca Cheli ha detto...

E io ero quello rude, brusco e quant'altro ...wow!

Questo blog avrebbe effetivamente bisogno di un moderaotore che limiti certi eccessi.

Un moderatore servirebbe anche ad evitare le risposte a tono che prima o poi seguiranno e si rischia di finire con considerazioni sulla virtù delle madri e così via.

In ogni caso, anche come chiacchieroni abbiamo il diritto di chiacchierare senza essere coperti d'improperi, che non sono certo né educati né eleganti.

Beh se non altro Salvagni ha perso il titolo di avvocato più fiammeggiante d'Italia ... :-))

Gilberto ha detto...

Biologo
Tu che sembri ben informato. Su quali reperti è stato fatto il test di paternità Torino? Un Dna estratto dalle cellule della mucosa orale di Massimo Bossetti? Oppure della sorella gemella? Oppure ancora dai dati memorizzati in un database?

Dalla risposta potrebbe dipendere come eseguire una controprova. Oppure tu sei pregiudizialmente contrario a una verifica? Quello che hanno detto e scritto è oro colato?

Qui si continua a parlare di quello che si sa già, ma credo che a questo punto sarebbe più importante indicare percorsi alternativi. La sentenza c'è già stata…

Gilberto ha detto...

O si vuole semplicemente chiacchierare approfondendo i (giusti) motivi per i quali Massimo Bossetti avrebbe dovuto essere assolto, ma in un clima di rassegnazione per quanto non è stato e avrebbe dovuto essere. Oppure si cerca di individuare quale potrebbe essere una strategia alternativa in grado di sollecitare una revisione.

Seguitare sulla stessa linea mi sembra sterile e inutile. A meno di riconoscere che non c'è più niente da fare e metterci una pietra sopra. Riservando questo spazio a una sorta di lamentazione sul modello delle prefiche.

Gilberto ha detto...

Ci sono ancora ottime opportunità perfino per ribaltare una sentenza definitiva. Ci vuole coraggio però, saper guardare… con altri occhi...

antrag ha detto...

Condivido Gilberto in larga parte

ma aspetto la rampogna di Ivana per il linguaggio
scurrile utilizzato per gli interventi di Clara
erga omnes.

Lo farà sicuramente Ivana questo intervento…
aspettiamocelo
altrimenti la sua credibilità dalle stelle scenderà nelle stalle

Chiara ha detto...

eh sì, biologo è proprio quello ben informato.....peccato che le cose che ho riferito e che lui ha tacciato di falso le ho apprese nell'atto di appello della difesa di bossetti.

nascondetevi.

a parlare su presupposti fallaci si gioca soltanto.

serietà zero.

Chiara ha detto...

Sì dai Ivana, raccogli la sfida infantile di antrag (la vedi da sola, lo so, e come a me ti farà pena, ma dagli soddisfazione pora bestia): è vero o no che sono veramente scurrile a dare del cazzone a quel cazzone?

p.s. è scurrile.
non ci vuole l'imprimatur.
ma tu sei cazzone e io sono sincera.
che ci vuoi fare.

Luca Cheli ha detto...

Sì Gilberto e lascia ben poco da fare.

Altrove, di fronte a chi velatamente (ma gentilmente) mi contestava di scrivere begli articoli ma di non proporre linee di azione concrete, ho risposto a mo' di provocazione (sperando si capisse) che si poteva immaginare di impossessarsi con un'azione da commando del DNA conservato al San Raffaele per poi farlo testare all'estero.

Qualcuno ha risposto entusiasticamente, però, prima che mi chiedano di partecipare ad un remake de I Quattro dell'Oca Selvaggia, vorrei dire che io sinceramente di linee di azione che possano avere impatto a breve termine oggi non ne vedo.

Sinceramente io non sono un fan del test di paternità, poi ho scritto che se Bossetti fosse stato un mio caro (marito, figlio, fratello), avrei fatto un prelievo di nascosto ed un test all'estero senza dire nulla a nessuno: sì l'ho detto ma perché ho immaginato al suo posto una persona a me molto cara e ho pensato che avrei fatto quello e altro, probabilmente anche qualche stupidaggine nei confronti dei giudici o dei PM.

Però ripeto, quello è mettersi in una situazione talmente estrema che inizi veramente a pensare "muoia Sansone con tutti i Filistei" e quindi un punto di vista inadatto a commentatori esterni.

Antonello ha detto...

@Gilberto

Beh ma qua giudiziariamente, se quello stabilissimo come fine, i giochi direi che sono fatti, salvo sorprese inaspettate che appunto si sono argomentate.

Dipende dalle motivazioni di ognuno, io ad esempio il giudiziario da sempre lo "uso" per rubare i pochi dati oggettivi che ne estraggo dopo infusione, come il giudiziario daltronde "usa" la Giustizia secondo criteri oramai non condivisibili, se non da pochi ed interessati/e che non riescono a vedere oltre il proprio ruolo e naso.

L'ho sempre detto e lo ripetero' allo sfinimento, ma spero traspaia, io cerco la ricostruzione, la ricerca insomma della verita', e che e' sempre una, ed una sola, quella che deve aver creato il rinvenuto.

Ma queste sono anche passioni che esulano da molti ambienti vedo, nelle Universita' ad esempio si insegna che la "verita' " filosoficamente non esiste, e' una chimera, un'illusione, concetto abbastanza preoccupantemente poi seguito dalle nuove leve ,che si ammirano avere pure la convinzione di essere geniali.

Sono caratteri, passioni, non credo che tutto sia inutile ma lo diventa se qualcuno riesce ad imporre la propria di inutilita', non solo la democrazia insomma puo' essere partecipata, ma anche la fattiva costruttivita' nel dialogo, dipende sempre dall'interlocutore/trice che ti lascia il destino.

Ma il destino c'e' gente che se lo sceglie, e questo brucia un po' a chi vorrebbe a volte esistere imponendosi, inporre sempre qualcosa, o la presenza o l'assenza, a volte anche tristi battute accademiche.

Direi che, sulla ricostruzione sono tanti i tasselli che mancano, se riuscissimo ad avere l'intierezza dei verbali si potrebbe ragionare su piu' dati, anche soggettivi.

@Luca Cheli

Vedo che sei rimasto abbastanza stupito dei toni stuzzicati del Blog, beh e' successo di peggio, e fortunatamente tutti si e' tenuto sempre in giusto e maturo conto di avere uno spazio libero proposto da persone di valore.

Volandocontrovento insomma ha un senso, almeno io questo ho capito, solo con una libera informazione abbiamo la possibilita' di una libera opinione.

Gilberto ha detto...

Scusa Luca
Il tuo mi sembra un commento colmo di rassegnazione. Un vero peccato. Il motto invece dovrebbe essere: "Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare" Non a caso un colpevolista mi ha accusato di giocare. Il gioco è una delle attività più creative.

Non capisco la rinuncia

Ma come… un test del Dna ormai ha costi irrisori, lo si può fare anche per posta. Cos'ha da perdere la difesa a ricontrollare l'esito della prova di paternità che non sappiamo neppure come e su quali reperti è stata eseguita.

Si può fare in più modi in via preliminare es.

Confrontando
Massimo test Torino/tampone Letizia
oppure
tampone Massimo/tampone Letizia
oppure riesumando la salma di Giovanni
tampone letizia/prelievo salma
ed altre soluzioni

Queste sono cose che si possono fare velocemente e con spesa irrisoria

Gilberto ha detto...

Antonello
C'è una cosa nel tuo discorso che non mi è chiara. Se il gioco è fine a se stesso, allora scordiamoci dell'uomo innocente che si trova in galera. Se invece il gioco è finalizzato a offrire una chance al muratore di Mapello allora si tratta di tentare di individuare delle soluzioni (che poi si possano trovare certo non è detto, ma almeno ci si prova) O no?

Anonimo ha detto...

ciò detto, neppure mi impressiona la questione del dna trovato e di quello non trovato: è tutto in evoluzione, avere osservato oggi ciò che non si era osservato prima (ad esempio a nessuno viene in mente di fare il mitocondriale quando ha il nucleare, quindi tutti i discorsi "non è mai accaduto" non hanno alcun pregio) è parte delle scienze.

Dunque, se ho capito bene, poiché a nessuno viene in mente di cercare un unicorno dopo aver visto un cavallo, tutti quei discorsi sugli unicorni che non esistono non hanno pregio. Bene, perché ci terrei molto a vederne uno.
Santo cielo! Ma è davvero possibile scrivere certe cose? E magari crederci pure!
Se la procura intende dimostrare che gli unicorni esistono, deve produrne uno in aula. Non può semplicemente dire che non è stato dimostrato che non esistono. Che - fatte le debite proporzioni - è esattamente quello che è successo.
Con in più un giudice che gli ha dato corda.

Haddock

Ivana ha detto...

E io ero quello rude, brusco

Io mi riferivo solo allo stile che, talvolta, usi nei tuoi approfondimenti ;-)

Questo blog avrebbe effetivamente bisogno di un moderaotore che limiti certi eccessi.

Sì, credo anch’io che le provocazioni e le offese andrebbero frenate da qualunque parte provengano e parlo in termini generali senza riferirmi ad alcuna persona specifica.
Riguardo a un eventuale moderatore non sono tanto d’accordo, perché penso che ognuno di noi dovrebbe essere in grado di riuscire ad auto-moderarsi, usando sempre il rispetto verso gli altri, evitando il sarcasmo provocatorio, le frasi caustiche e ogni atteggiamento di sfida verso l’interlocutore/trice, cercando di controllare la propria impulsività e non lasciandosi travolgere dall’ira.

Antonello ha detto...

@Gilberto

Beh, intanto si le tematiche non poco scabrose impediscono sia un gioco fine a se stesso, qualcuno pero' sosteneva che non ci sia niente di piu' serio che il gioco, altri/e, evidentemente avi ed ave di Socrate, dicono che "bravi, bravi continuate il vostro giochetto", insomma il mondo e' bello perche' Macario.

Non credo sia solo un gioco od una passione fine a se stessa, in tutti i casi puo' saltare fuori sempre qualcosa che avvicinandosi alla realta' accaduta riconsegna una possibilita' ad innocenti, dare una possibilita' anche al muratore di Mapello?

Direi che ne ha gia' e da vendere ma evidentemente con degli interocutori/trici che sappiano cosa possa e dovrebbe essere il Diritto.

Ma qui hai tremila evidenze contrarie, ragionano con la poltrona e non con il cervello, come fai se hai davanti uno stuolo di ignoranti che ignorano e che si sono convinti che una Prova Regina di relativa Innocenza, rispetto all'accusa, possa essere considerata un'assurda Prova Regina di colpevolezza in merito sempre alla stessa accusa?

E' impossibile volendo pensare al caso in se, devi per forza allora ragionare andando a toccargli i tempi, le regole, le poltrone, e cio' che piu' dileggia questo mondo sbagliato rispetto al popolo che ha stabilito ben altro, allora, se ricatti la legge del ricatto fra familiari si riconoscono e non si mordono.

Io Gilberto non so cos'altro veramente fare, hanno davanti un'evidenza scientifica, se ne sono strafregati arciconvinti dalla Credibilita' anziche' delle sostanze, e che ci possiamo fare?
Se non richiamare l'argomento sempre piu' urgente di purtroppo ridisegnanti Riforme, argomento ostico che magicamente gli allunga le orecchie.

Il mondo giudiziario e' creato dal mondo sociale e non l'inverso dicevo, allora se si tratta di dare una possibilita' a chi ha gia' subito il massimo dei livelli giuridici nazionali, o hai delle novelle ripetibili, o vai all'estero e giustamente ne crei un caso internazionale sputtanando in tutto il mondo cosa avviene in Italia, o speri nelle Riforme quando ti accorgi che di Giusto Processo nei Tribunali non vogliono manco sentir parlare.

Difesa quindi sullo stesso e reale piano dell'Accusa, carriere e ruoli ben separati, impossibilitare lo scambio di favori e sentenze, colpire con sanzioni le responsabilita' mancate fino a commissariare e ristabilire il volere del popolo, la politica in questo e' fondamentale, ma lo sanno benissimo, non per niente certe visite a certi comizi.

Se parliamo del lato giudiziario e di B., se invece dovessimo cercare una qualche ricostruzione dovremmo avere altri dati, anche perche' in Tribunale abbiamo preso atto si sono portati solo i dati e gli atti che non smentivano e che sostenevano l'Accusa.

Fuori da quelle mura invece il mondo da cui si sono relegati e che ricattano dall'alto di ruoli che pensano intoccabili e facolta' in base al quale per elargire diritti si aspettano strane leccate di piedi.

Io non ne posso piu' di quel mondo, e spero di non averci mai a che fare, al punto che espatriare potrebbe essere anche un'ottima apertura di orizzonti, chiusi ed intristiti in questa Italia.

Fanno carriera fra di loro, figli, parenti, poi vai a vedere e scopri che le poltrone per legge non sono ereditabili se non nei divani di casa propria, ma se capita si ereditano eccome.

Ecco perche' l'erba cattiva non muore mai, perche' usa tutto cio' che trova nel mondo per far morire prima gli altri cercando in tutti i modi di sopravvivere a qualunque costo.

Luca Cheli ha detto...

@Ivana
Io non dico proprio i moderatori come sul vecchio forum del Mostro di Firenze, che lo avevano trasformato in un forum al bromuro per poi chiuderlo del tutto, non ho mai capito perché.
Spero che prima o poi Massimo Prati possa tornare ad interagire più continuativamente con noi.

@Gilberto
Va bene, non ci vuole molto a rifare il test di paternità.
Una volta proposta la cosa, però, dipende dalla difesa o dalla famiglia metterla in atto, o vogliamo entrare in stile commando anche nel carcere dove si trova Bossetti?
Tu hai contatti diretti con difesa o famiglia per fare la proposta?
Se vuoi qualcosa ce l'ho io.
Se però rispondono "abbiamo già fatto" puoi dirgli "riprovate ancora" , ma se poi ti dicono "no grazie", che altro vuoi fare?



Stefania ha detto...

Mi spiace Chiara, ma hai dimostrato quanto sei faziosa. Non puoi intervenire a tuo piacimento eppoi quando si commenta il tuo scritto, rispondere che ne hai piene le scatole di rispondere: ed allora non perchè di scrivere? E non puoi neppure usare il tuo essere formata giuridicamente come cartellino che ti permette di dare agli altri degli imbecilli per i quali non hai voglia di ripeterti. Sei un'anatomopatologa? Sei un'avvocatassa civilista? Penalista? Cosa sei per erigerti a tuttologa?

Ti faccio un disegnino: non lo sei. Come non lo sono gran parte di noi e quindi tu come noi non puoi avere un quadro scientifico oppure legislativo completo della situazione nella quale si è creato questo contesto che vede una ragazzina ammazzata ed un colpevole che oggi non è piu' solo presunto se non per gli arroganti come hai dimostrato di essere anche tu.

Stefania

Stefania ha detto...

Leggasi: ed allora perchè scrivere?

Chiara ha detto...

Stefania, calma, mantieniti agganciata alla logica: te ne frega qualcosa delle analisi giuridiche che ho fatto in questi mesi? Non credo proprio, non hanno nulla a che fare con quello che vuoi far tu (il cluedo). Mi premeva unicamente poorre alla tua attenzione il fatto che non sai nulla di quanto ho detto, quindi è inopportuno che lo giudichi. Hai fatto alcune domande funzionali al tuo gioco e sono stata l'unica ad avere la cortesia di risponderti. "Gratuitamente", dato che al gioco non partecipo. Ripeto: siano più solleciti gli altri e non servo io. Semplice. Poi devi essere brava a individuare le cose vere e quelle false, perché qui c'è un calderone di realtà e leggende quasi inestricabile ormai, se non hai informazioni tue di prima mano.
Ma a me frega niente sai di aiutarti a giocare, se ti è utile bon, se no arrangiati che risparmiamo tempo in due. E il cazzone riposa le dita.

Antonello ha detto...

A proposito di leggende.

https://www.fsigeneticssup.com/article/S1875-1768(09)00111-5/abstract

Ma cosi' giusto perche' magari nelle Aule giudiziarie sono a corto di pubblicazioni.

Senza libri diventa improbabile per qualcuno riuscire anche solo ad immaginare che le mosche volino.

E spiegare a chi si sente genio/a che le mosche volano e' imbarazzante, non so come definire, non sai magari se offendi, non sai insomma, intanto con quali parole glielo spieghi?

Stefania ha detto...

Ah, il Cluedo! Mi fai venire alla mente un'altra persona che ne ha parlato. Ti ringrazio di cuore ma delle tue perle di saggezza gratuite non so che farmene e non credo neppure servano alla discussione del blog: risparmia i polpastrelli se è questo il tuo apporto. Sei arrogante e dimostri in ogni tuo scritto di non avere alcun desiderio di creare un rapporto costruttivo con le altre persone che qui scrivono. Sparisci, ricompari dicendo che ti da noia riscrivere le stesse cose. Se trovi questo sia un blog dove non vale la pena scrivere puoi evitare di farlo. In caso contrario, trovo dovresti eliminare una quantità di spocchia che considero oltremodo esagerata. E qui mi fermo.

Ma torniamo a parlare di cose utili e non di sciocchezze come il confronto tra Chiara e chiunque non la pensi come lei ...

C'è nelle motivazioni di primo o secondo grado di giudizio un'analisi completa della traccia lasciata da SB sul giaccone di Yara?

Io penso che no. Nessuno spiega (valgono le voci di corridioio solo quando rispondono alla tesi accusatoria o sempre?) come quella traccia (oppure alone) sia stata rinvenuta?

C'è nelle sentenze una spiegazione a tale traccia circa una frequentazione tra la cugina di Yara (Nicole) e la SB?

Oppure sono voci di corridoio che vanno bene se supportano la tesi dell'accusa?

Perchè non vi è traccia di detta frequentazione e di giustificazione di tale importantissima traccia nelle motivazioni delle due sentenze?

Ah! Già! Io non ho nozioni dichiarate di tipo giuridico! Chiara: dammi il tuo numero di iscrizione all'albo e raccontami in quale studio lavori e di cosa ti occupi, poi ne riparliarmo, ok? E non venirmi a raccontare che non sei tenuta a farlo perchè se dichiari di saperne piu' di un assoluto sconosciuto come io sono devi dimostrarlo altrimenti la tua è aria fritta.

Stefania

Biologo ha detto...

@Haddock

-scrive: Se la procura intende dimostrare che gli unicorni esistono, deve produrne uno in aula. Non può semplicemente dire che non è stato dimostrato che non esistono. Che - fatte le debite proporzioni - è esattamente quello che è successo.
Con in più un giudice che gli ha dato corda.


Hai centrato il punto.
Nelle motivazioni della sentenza di appello il giudice ha pure provato a portare l'unicorno in aula. Mi riferisco al punto in cui ha scritto, e non avrei mai potuto immaginare potesse arrivare a tanto, che il profilo mitocondriale estraneo del campione 31-G20 può essere un profilo dovuto ad eteroplasmia di Yara o di Massimo Bossetti.

E' una delle cose più eclatanti venute fuori da quella sentenza ma sembra che nessuno l'abbia notata. E' clamorosa perchè scrivendo che quel profilo poteva essere di Yara o di Bossetti ha messo nero su bianco un'affermazione che smonta la logica su cui egli stesso ha fondato quella parte delle motivazioni.

In primo luogo se il profilo può essere di Yara o di Bossetti allora non è più valida la spiegazione di un errore della macchina dovuta alle difficili condizioni della traccia. Cioè se lo si può attribuire ad una persona effettivamente esistita o ad una ancora in vita allora non si può più parlare di profilo dovuto ad un insieme di valori saltati fuori in modo casuale.

In secondo luogo se quel profilo estraneo può essere attribuito a Yara allora analizzando i campioni prelevati dal corpo di Yara deve saltare fuori quel profilo eteroplasmico in qualche distretto corporeo.
Oppure, ed è ancora più grave, se si afferma che quel profilo estraneo lo si può attribuire a Bossetti ma lo si condanna all'ergastolo senza accertarsene, allora si sta condannando qualcuno attribuendogli un DNA, a questo punto reale e non frutto del caso, senza assicurarsi che veramente gli appartenga. E tutto ciò pur avendo tranquillamente a disposizione il corpo dell'imputato per fare tutte le necessarie verifiche!

Tradotto in parole povere quella parte di motivazioni può essere così riassunta: tu, imputato, dici che quel profilo può essere un profilo di DNA umano, non dovuto al caso, alla degradazione, alla contaminazione murina, ecc., io, da giudice che deve stabilire il tuo destino, ammetto che quello può essere DNA umano, ma lo uso per condannarti sostenendo che quel profilo può essere il tuo, un tuo profilo eteroplasmico, e te lo attribuisco senza avere alcuna prova scientifica, senza che nessuna analisi te lo abbia mai attribuito.

Antonello ha detto...

Ma se anche le pubblicazioni scientifiche internazionali siano appestate nelle Aule, e se anche l'inglese sia ostico ai piu', dunque qualcuno/a avra' pure unonstraccio di linea internet.

Do you know "National Geographic"? Ok...
http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2016/02/24/news/mosche-carne-scena-crimine-calliforidi-2984137/

E qui si parla anche di un'indagine specifica sui Dna rilasciati dai coltelli e non da chi li impugna, oltre che di progetti di studio sulle mosche e sui loro depositi fecali o di vomito.

Molto in gamba questa Scienziata vera, sul serio, una tipa fatta un po' "a fagiolo" ma veramente in gamba.

Bravissima, Chapou'!!!

Anonimo ha detto...

Ho letto https://bossettiade.wordpress.com/2018/10/21/cosi-e-se-vi-pare/
Non sono convinto al 100% sulla natura sintetica del dna di Bossetti (e della Brena), ma condivido il senso generale.
Leggendo, ho scoperto anche che è scomparso il vecchio chisigma. Peccato, mi mancheranno i suoi articoli talvolta un po’ strampalati ma sempre appassionati.
Haddock

Stefania ha detto...

Anche io oggi ho scoperto della scomparsa di Chisigma e mi spiace. E parecchio. Mi sono trovata spesso a confrontarmici ed era una persona a modo. Spesso aiutava il confronto.

Buon riposo a tutti.

Stefania

Antonello ha detto...

Anche io ho letto questa notizia, e mi spiace, una persona particolare anche se per certi versi criticata, ma io credo alla sua buona passione e fede, e sopratutto ho stimato quel modo splendido di analizzare e scrivere molto personale.

Chisigma, diciamolo, costretto a cambiare blog perche' il suo fu chiuso, riaprendo con il nome carloantonio51.

Un Grande della ricerca della Verita' che forse stufo ci ha lasciato, R.I.P.

Chiara ha detto...

Stefania, mi conosce Massimo, l'ho difeso in giudizio contro la Bruzzone, se ti prude chiedi a lui, a me dei tuoi isterismi cala né punto né poco.

Chiara ha detto...

Quanto a te, continua a parlare al vento, che se non ti rispondevo io (e ringrazia, maleducata: matteja è un innocentista, te l'ho indicato apposta, volpe!) ancora stavi a chiedere (come infatti fai). Io sto benissimo in silenzio a restare sconvolta che ancora si voglia mettere becco nel caso senza avere appreso in anni e anni le informazione di base. Salú. :)

Chiara ha detto...

La dipartita di carloantonio-chisigma l'avevamo segnalata qui con link Gugly e io quando accadde. Ma non siamo da leggere. Poi cascate dal pero dopo mesi. Che figuraccia.

Chiara ha detto...

P.s. non ti serve tanto cluedo per arguire come e perché sia giunta a tali toni. Ciascuno guardi le sue scarpe, che non sbaglia. Dato che non lo sai, sono quasi l'unica sopravvissuta del gruppo storico di questo blog, tutti cacciati con irrisioni e insulti da cavallette colonizzateici bossetti-centriche e neofite. Un tanto resta ai posteri. Niente accade per caso, cara Stefania.

Antonello ha detto...

@Chiara

Se te fossi piu' obiettiva e meno inkazzata con il mondo intero, evidentemente cosa che ritengo preclusa a Gugly in preda non so a quale puntura di tarantola, forse eviterei di muovere la rotellina quando incontro tuoi commenti leggendoli.

E quindi potrei sapere cosa tu, e Gugly, avete segnalato in tempi in cui io manco forse ero rientrato e che potrei anche miracolosamente ed innocentemente non sapere.

Non solo, potresti anche essere ascoltata credo da tutti, poi ognuno puo' avere le idee che ritiene, ma ci mancherebbe, senza deridere quelle degli altri, credo io, aldila' di qualche battuta chiaramente.

Battute ora forse piu' incisive dopo, secondo il mio personale parere, la cocente sconfitta del P.m. e di ben 39 Giudici, che te, ci sta anche questo, reputi sia invero una gloriosa vittoria della Giustizia.

Essendo anche esperta in materia io non capisco come fai a non vedere e sottolineare le anomalie che sono davanti a tutti, ma anche a partire da criteri molto profani, ma questo e' un aspetto che non attinge direttamente alla tua esperienze quanto da tue convinzioni forse, non so, non ho idea, posso pero' dire che a me da qui risulta impossibile non rendersene conto e continuare invece a battere su eventuali errori della Difesa?

Eh beh, ed anche fosse che la Difesa avesse sbagliato, cosa cambia?

Tanto lo volevano condannare se poi lo hanno fatto contro anche palesi ragionevoli dubbi, a meno che non ci siano fascicoli e processi patalleli che non si sanno.

Quello giudiziario e' un mondo totalmente diverso e distante da quello investigativo, e' proprio agli antipodi, ma questa non e' una colpa mia e ne colpa di nessuno, e' cosi', ammesso ne possa avere io in questo sfacelo che non riesco a sostenere.

Voi lo fate? E pretendi non ti chieda come fai?

Benissimo, ma possibile che ogni volta che entrate sfondando lo stipite ci siano sempre litigi ed incomprensioni?

Ti sembra possa essere solo colpa altrui? Visto che un pregio ad occhio non sembrerebbe?

Ma poi ci si conosce da tanto, ci sono sempre state divergenze di vedute e questo non aveva automatizzato un rovinare per forza un pacifico dialogo, non so cosa poi sia successo, sono rientrato dopo tanto tempo e ti ho trovato sulla balaustra ad urlare contro B., e non capivo perche', dove sono le prove? Perche'?

Puo' essere colpevole? Certo che si, come altri, ma puo' essere anche innocente, te sai geoposizionare il tuo Dna che probabilmente rilasci involontariamente ma molto naturalmente sempre e dovunque potendo provare come mai sta li o come mai sta la?

No, non ci puoi riuscire nemmeno tu, ma allora perche' lo pretendi da B.?

Non lo puo' fare nessuno, te ne rendi conto?

E non puoi inascoltare la possibilita' che quello Straordinario Ottimo Genotipo possa essere incolpevole alla specifica accusa, ma allora che centra la strategia di Difesa?

Se un essere umano puo' essere innocente o colpevole dipende forse da cosa decide la Difesa?

Come accadde a Cogne forse? Non credo...mai pensato, proprio no...

antrag ha detto...

TGR Lombardia delle 7:30 di oggi. Poco fa.
Intervistato ampiamente, il carabiniere che condusse
le indagini per arrivare alla madre dell'ergastolano.
Ai tempi era maresciallo, mi pare, mentre in TV è stato preannunciato
come tenente-colonnello ma nel servizio più verosimilmente
è stato presentato come tenente… premiato per il suo servizio.
Bella carriera comunque per uno che si avvicina alla sessantina!
Le cose che ha detto sono state già criticamente analizzate qui.

antrag ha detto...

@Gilberto

Il servizio di stamattina del TGR Lombardia mostra che non è del tutto insensato "continuare" a parlare dei fatti che hanno portato alla triplice condanna.

Ed analizzare ancora vuoti, contraddizioni e anomalie nelle indagini e nei tre processi.

Rimane comunque l'obbligo morale di suggerire la via della ripetizione della prova di paternità in tutti i modi, e i migliori possibili…

Gilberto ha detto...

Io antrag non ho mai detto che è insensato parlare dei fatti che hanno portato alla condanna. Ho detto un'altra cosa. Ho detto che è sterile perché difficilmente servirà a imporre una revisione. Di qui a qualche settimana il tutto comincerà a scivolare nel dimenticatoio, salvo riemergere ogni tanto più che altro per curiosità accademica.

Dei fatti che hanno portato alla condanna se ne parlerebbe in modo ben più eclatante se fosse appurato che c'è stato un errore clamoroso, e in quel caso davvero i fatti assumerebbero tutto il valore che meritano, non solo per Bossetti ma anche per chi lo ha condannato.

E per dimostrare che errore c'è stato vedo solo la strada che ho indicato.

Wolf ha detto...

Antonello ha segnalato:

Do you know "National Geographic"? Ok...
http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2016/02/24/news/mosche-carne-scena-crimine-calliforidi-2984137/

22 ottobre 2018 23:27:00 CEST

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Peccato che a magistrati e giudici non accade mai di dover cacare dietro un cespuglio a lato di un cantiere non ancora dotato di servizi igenici.

Che possa accadere ad un muratore durante 10 ore di lavoro è indiscutibile.

Un vero peccato che una mosca non possa godere di tanto privilegio nel nutrirsi di un cosi pregiato escremento togato.

Scusate, ma dopo lo stimolo che mi ha dato il link segnalato da Antonello, non ho resistito nel trattenermi :-)


Anonimo ha detto...

Ma non si può avvisare la famiglia per il test? Magari non lo sanno..bisogna attivarsi subito!

amelia ha detto...

https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/18_ottobre_23/pedopornografia-15-denunce-italia-perquisizioni-anche-bergamo-982fd06e-d697-11e8-88cf-1b322404b357.shtml
sarebbe interessante capire chi è di bergamo o vissuto a bergamo, cosa fa e sopratutto cosa faceva otto anni fa.

Chiara ha detto...

tredici anni, pubere, non è interessante per i pedofili, è scorretto parlare di pedofilia....socialmente, culturalmente, per noi è pacificamente una bambina e pacificamente l'adulto che se ne interessi è un pervertito; ma - in realtà - in natura è soggetto "adulto", ossia desiderabile per l'accoppiamento da parte di un maschio per pulsione "naturale", perchè ha tutti gli "indicatori esteriori" (ed anche l'apparato riproduttivo interno) propri della femmina adulta...tecnicamente quindi parliamo di pervertiti "culturali", di una sproporzione d'età e maturità che connota l'afflato sessuale come malato, improprio e delittuoso; ma, sempre tecnicamente, non è attrazione verso un oggetto assolutamente inidoneo, per normale natura, a suscitare desideri sessuali (a differenza di animali, oggetti e, appunto, bambini): anzi, in teoria sono giustificati dalla maggiore gradevolezza delle "carni giovani" rispetto a quelle più "passatelle", circostanza che in natura aumenta le possibilità di riproduzione e sopravvivenza della prole, sicchè non è innaturale (se non, appunto, culturalmente e socialmente) che un maschio adulto (privo evidentemente di una personalità correttamente costruita sotto il profilo interno e verso l'esterno) ne risulti sessualmente attratto. L'uomo "normale" non prova pulsione sessuale perchè la percepisce, giustamente, bambina (lo era fino a un attimo prima, d'altronde) e inorridisce all'idea di congiungervisi; perchè abbiamo una evoluzione culturale totalmente interiorizzata....salvo quando "salta" - perchè non si è formato o perchè viene compromesso da circostanze psichiche eccezionali - uno dei meccanismi che intervengono a trasformare l'impulso di desiderio in impulso di protezione, nei confronti degli adolescenti (qual era Yara).

Quindi finchè si parlerà, vittimologicamente, di pedofilia in relazione a soggetti già puberi, ci si depisterà da soli nel tracciare il profilo psicologico dell'aggressore.

E' un errore che si fece anche nel caso Scazzi...anzi ricordo che in quel caso sottolineai come assolutamente non casuale che l'accusa, una volta escluso michele, non parlasse più di ragazza bensì di bambina e che nei media scomparvero le foto più aderenti alla realtà (trucco, sviluppo ecc) sostituite da foto di anni prima. Nella mia opinione era una tecnica precisamente funzionale alla nuova accusa: doveva scomparire ogni possibile movente sessuale (correlato alla pedofilia, a quel punto...e michele pedofilo non era....ecco l'inganno dialettico derivato da quello ideologico) e invece accrescersi il più possibile la pietas popolare verso la vittima e lo stigma verso la perfida assassina (dispiace della morte di ogni giovane donna, ma di una bambina - incapace di difendersi e inoffensiva....sarah la lingua l'aveva lunga e anche un bel caratterino, povera stella...ma dovevano mostrarla bamboletta, una che non attirerebbe mai un uomo - fa sempre più impressione)

Anonimo ha detto...

?

Gilberto ha detto...

Aggiungo alle note di Chiara, che mi sembrano neutrali, puramente esplicative e tassononiche, che ormai lo spartiacque è sempre più incerto tra bambina e ragazza. Se dobbiamo fidarci dell'apparato riproduttivo sappiamo che in alcuni casi la prima mestruazione compare a dieci anni (si sta abbassando sempre di più l'età del menarca). Dunque la linea di demarcazione non può che essere psicologica e culturale.

Il caso Sarah è davvero emblematico come si possa spostare un profilo a seconda di chi viene individuato come assassino, la dimostrazione che il movente retrospettivamente colora tutta una vicenda e dà spessore (profilo) ai personaggi (nuovamente l'effetto Pigmalione).(sempre che nel caso Scazzi si tratti proprio di omicidio, perché ho i miei dubbi)

amelia ha detto...

@ chiara magari leggi l'articolo, eh .. so benissimo cosa sia la pedofilia, e non è il caso di yara, ma nell'articolo si parla di rapporti CON MINORENNI !!! e non credo che si riferisca a diciassettenni molto sviluppate .. yara, ancor più di sarah scazzi, era vergine, era sviluppata da poco .. ergo interessante per quella fascia che non è pedofila, ma appena oltre .. diciamo nella fascia ambigua.. non gli piace la bambina e tantomeno la donna, specie matura, e nemmeno la ragazza procace, giovanissima donna.
Yara era il perfetto connubio tra corpo appena da ragazza, mente da ragazzina ed erotismo, se si può parlare di erotismo, infantile. Non aveva niente di offensivo, di pericoloso per menti perturbate ed era inviolata, sia fisicamente, sia mentalmente. Non aveva una sua cultura erotica con la quale doversi rapportare. Una tabula rasa su cui lasciare la propria impronta.

amelia ha detto...

e cmq sia a quattordici anni sviluppata da poco è innaturale, in quanto una gravidanza è a rischio quanto nella cinquantenne .. tanto per uscire dal meramente culturale. A sedici già è un'altro discorso, meglio ancora diciotto e non perchè hai la maggiore età .. Non a caso i primi due anni del ciclo si chiamano menarca .. non è ancora del tutto pronto per la riproduzione per quanto in teoria e anche in pratica puoi restare incinta, ma del resto ci puoi restare anche a 48, 49, 50 naturalmente e non sono passeggiate.

amelia ha detto...

tornando a Bossetti più che le teen mi pare gli piacciano le milf, se proprio dobbiamo restare su profili psicologici. :)
Non puoi pensare alla pedofilia come mera attrazione per il prepubere, non è questo il punto, il punto è l'assoluta incapacità di relazionarsi con un soggetto eroticamente strutturato, ovviamente maggiore nel prepubere, fino ad essere assoluta se parliamo di bambini piccolissimi. Nn c'è un confine netto, ma un percorso che inizia con il neonato e finisce più o meno con ragazzine tipo Yara, dove non sei propriamente pedofilo, ma psicologicamente rispetto al medesimo bordeline. Non è un caso che l'età del consenso sessuale sia stata posta ai quattordici, quando molte ragazzine sono sviluppate da due anni (beh, io no, con me sarebbe stato pedofilia strictu sensu e a 20 era tipo sarah scazzi). Sulla tabula rasa erotica del prepubere sono proiettati erotismo personali, affettiva personale, non esiste solo il pedofilo predatore, esiste quello che aspira ad una relazione affettiva, che di fatto è talmente sbilanciata da essere onanistica. Spesso raccontano di essere stati sedotti e dal loro punto di vista è vero. e nemmeno sempre si è pedofili di punto in bianco, non di rado è un'asticella che si abbassa, specie se l'impulso è in qualche modo trattenuto, dal momento che le proprie pulsioni sono più o meno indirizzabili a seconda degli strumenti cognitivi, dei valori, del carattere propri. Si parte dalla diciassettenne, si scende ad una ragazzina come Yara, si arriva alla bambina.

Gilberto ha detto...

Però Amelia
Se Bossetti non fosse l'assassino, come molti di noi ritengono non lo sia, anche per il fatto che l'adolescente non ha subito violenza il movente dell'omicidio potrebbe essere di tutt'altra natura. O no?

D'altro canto la ricostruzione dell'omicidio fatta sulla base di Bossetti assassino pedofilo (o comunque lo si voglia chiamare) è un romanzo talmente inverosimile e senza costrutto... non credo uno sceneggiatore riuscirebbe a tirar fuori nemmeno uno slapstick (sarebbe una farsa grossolana e ridicola pur avendo un tema tragico).

Gilberto ha detto...

Già per il sequestro ci sarebbero una serie di difficoltà tecniche. Perché Yara dovrebbe salire sul camioncino di uno sconosciuto? Ammettiamo che l'abbia fatta salire con la forza. Mentre lui era al posto di guida sarebbe scesa all'istante, così pure al primo rallentamento del mezzo.

Vero che uno sceneggiatore ricorre ai tagli (CUT TO) e alle dissolvenze (DISSELVE TO) però il film avrebbe fin dall'inizio un effetto di comicità… sarebbe difficile prenderlo sul serio. E poi la uccide senza usarle violenza…

Saremmo di fronte al classico polpettone cinematografico. Pur vero che c'è sempre qualcuno di bocca buona che ama le telenovele senza capo né coda...

amelia ha detto...

Tornando a Bossetti ancora, per quanto non sono in grado di farne una perizia psicologica, e tanto meno la si potrebbe fare a distanza, ovviamente, io a desiderare una ragazza come Yara dal punto di vista erotico non ce lo vedo proprio, ma proprio per niente. Se invece devo andare diciamo di fantasia e provare a calarlo in un ruolo, piuttosto lo vedo capaci di infatuarsi, platonicamente, di una ragazza come lei e in questo senso potrebbe anche esserci stata una corrispondenza dato che giustamente non sarebbe stato percepito pericoloso nè interessato sessualmente. Perchè io non dimentico le balle che ha raccontato sul lavoro, che non sono da tutti, nè dimentico il suo voler essere altro rispetto al muratore, il suo non volere l'aspetto da muratore (e non è questione di abbronzatura, anzi). I favola di solito piuttosto che uccidere, finiscono suicidi (prigionieri delle proprie balle e di una immagine di sè che non riescono più a rendere credibile e in cui credere, ad un certo punto non hanno vie di uscita) basti pensare alle finte lauree per fare un esempio conosciuto, oppure spariscono lasciando tutto e tutti, in uno stato mentale magari confuso. Allora Bossetti potrebbe sì aver agganciato Yara ed essere successo qualcosa, una reazione scomposta di lei per un qualsiasi motivo, persino l'essere percepito erroneamente come interessato sessualmente, quando non lo è, vissuto come tradimento .. e allora la botta in testa è per farla tacere, i tagli niente altro che delusione .. nemmeno rabbia, altrimenti avremmo le solite venti coltellate, delusione e sconfitta. E non c'è stato abuso sessuale perchè mai è stata vista come oggetto sessuale. Solo che dovremmo ipotizzare che Yara potesse essere coinvolta in una situazione del genere e non ne ha molto le caratteristiche, nè nessuno ha trovato qualcosa in merito. Piuttosto la testimonianza dell'amica che ho letto dove si afferma che si messaggiava in quei giorni uscita dalla palestra è stata approfondita? è come ho letto?

Chiara ha detto...

amelia, correttissimo quanto dici (a parte la questione menarca...a me risulta indichi letteralmente il primo mestruo, non un periodo di tempo) ma tieni conto che della consistenza psicologica di Yara - presupponendo un avvicinamento a scopo seduttivo, chiaro - chi l'ha aggredita poteva non sapere assolutamente nulla, ciò che l'ha attirato è l'aspetto e quello era di ragazza, non di bimba...ricordo che anche Paolo Amaro in un vecchio video faceva questa osservazione: la Yara scomparsa è (non la bimbetta che sorride in spiaggia un anno prima, che ci mostrano per la maggiore, ma) quella che vediamo nelle ultime foto in palestra, coi capelli raccolti, l'espressione matura e il fisico femminile, vestita di scuro, nell'ombra serale...darle l'età che aveva poteva non essere così immediato e ancora meno, anzi zero, valutarla psicologicamente come (poco più che) bimba, per chi non la conoscesse previamente.

Perciò, senza voler spingere oltre il ragionamento, dissento con l'impostazione "bossetti non è un pedofilo nè gli sono mai interessate le ragazzine": se si trattasse di ciò che affermano le sentenze, saremmo in presenza di un "abbaglio" da parte dell'aggressore, che non è affatto detto, anzi!, si fosse avveduto di avere tra le mani una bambina, fino a quando non l'ha avuta con sè.

Oh non mi attaccate! Non sto ponendo un "indice positivo" sulla colpevolezza di Bossetti, ma solo levando di mezzo un "indice negativo" fittizio, artificioso e depistante (se mai, le argomentazioni a favore del muratore potranno essere il non essere "provolone", uno insistentemente seduttivo, uno sempre in caccia di sesso o comunque approvazione femminile....abbiamo l'infelice battuta alla signora dello specchio, ma insomma direi che siamo nella media del maschio poco elegante e nulla più possa essere detto in mancanza di altri episodi....però insomma non spendiamo l'argomento pedofilia nè in difesa nè in accusa, perchè non c'entra niente con la vittima, così come percepibile ad un potenziale aggressore nelle circostanze in cui scomparve).

amelia ha detto...

@ gilberto ti ho in parte risposto mentre scrivevi, è il solo movente latamente erotico che riesco ad immaginarmi con Bossetti protagonista. Un movente erotico predatorio interrotto da qualcosa lo vedo con altri protagonisti. Cmq rimango dell'idea che probabilmente il movente fosse diverso, chiunque sia stato.

amelia ha detto...

@ chiara certo quanto dici su Yara, infatti tengo presente il suo aspetto nel novembre 2010. Solo che quello che descrivi è un assoluto predatore sessuale e di solito non agiscono sotto casa a meno che non siano sbandati o irreperibili. :) E ho scritto che a Bossetti non piacciono le ragazzine, non che non è pedofilo, non a caso ho parlato di preferenza per le milf.
Si, il menarca è in senso stretto il primo ciclo, ma i ginecologi chiamano così anche la prima fase, quella diciamo di stabilizzazione del ciclo (che dura qualche mese solitamente).

Gilberto ha detto...

Credo che riuscire a immaginare un film di quello che ci è stato raccontato nei processi sia molto utile per capire se c'è realismo oppure no.

Nella sceneggiatura cinematografica la regola più importante si traduce in uno slogan che è il vangelo per tutti gli sceneggiatori write whay you see (scrivi quello che vedi).

Quello che ci hanno raccontato dal sequestro fino alla morte nel campo di Chignolo non riuscirebbe a superare un test elementare di sceneggiatura, privo com'è di verosimiglianza.

A meno di forzare con molta fantasia, introducendo (come è stato fatto) stratagemmi convenzionalistici e ipotesi ad hoc (traducibili in una sceneggiatura come TRANSITION) sarebbe alquanto difficile tirarne fuori una storia di senso compiuto.

Anche un delitto ha una sua logica consequenziale. Nella fattispecie con la parola magica acido desossiribonucleico si costruisce un copione che non è nemmeno una fiction è uno di quelle performance da cinema muto (quelli delle torte in faccia) sia pure trasformata in tragedia.

amelia ha detto...

Ieri parlando con un'altra persona che ho coinvolto in queste mia momentanea ossessione, riflettevo su un fatto. Considerato che all'inizio si avevano diversi testimoni che parlavano di furgoni, acquisite tutte le immagini dei dintorni e almeno comprese le marche dei medesimi cosa ci voleva a chiedere alla motorizzazione i mezzi del genere immatricolati in provincia? (in tutta italia, cosa possibile diveniva dispersiva la cosa) o intestati a società edili operanti nella zona? non avevi un dato completo ma intanto non credo che tu arrivassi a migliaia di nomi, considerato poi che han fatto il dna a migliaia di persone (almeno così dice e non credo, ma questo è un altro discorso). Tra l'altro dovevi togliere quelli il cui cellulare non era in zona diciamo tra le diciassette e trenta e le diciannove e trenta, per prenderla larga. Quanto poi con il corpo della ragazza ti eri fatto l'idea, giusta o sbagliata, che l'assassino era del mondo dell'edilizia potevi restringere ancora di più. Se poi sapevi, sempre il dna di ignoto 1 fosse giusto, che era figlio di guerinoni e con gli occhi azzurri, ma quanti mai ce ne erano? mica era roma!!! invece sei partito con la caccia alla madre. Mah. Non ho mai capito poi la storia delle 15mila utenze .. voglio dire le celle che ti interessano sono due .. 15mila agganci mi tornano per un'area più vasta dati gli abitanti della zona. e ti interessano particolarmente soltanto quelli che le agganciano tutte e due (anche se potrebbe essere un errore). Ad occhio dire non oltre 5mila persone .. quante possedevano un furgone? quante di sesso maschile? quante sospettabili? 1000? 500? sono sempre tante ma sono numeri più bassi di quelli del campionamento di massa e in quattro anni avevi voglia di spulciarle tutte.

Chiara ha detto...

leggo adesso il tuo ultimo, Amelia.....ecco, è quello che intendo: ci sono tanti e tali moventi emotivi e psichici in una persona, nel suo vissuto e nel vivendo, che escludere a priori una persona da un certo agito è sostanzialmente apodittico: di ipotesi su Bossetti nei panni di aggressore, dal punto di vista intrapsichico, se ne possono fare eccome, soprattutto partendo (come fai) da un dato di fatto: è sostanzialmente un immaturo (le bugie, le insicurezze "cosmetizzate", alcuni atteggiamenti - stridenti con una personalità pienamente consapevole di cosa sia adeguato e cosa no - nei colloqui in carcere e nelle lettere con la gina ecc) e questo è un lato. La moglie, la donna che gli piace, facci caso, non è una milf, ha il fisico asciutto quasi androgino, il trucco modestissimo, i capelli lunghissimi e sciolti...insomma un aspetto praticamente immutato da quando era ragazzina (beata lei!)....questo è il tipo di donna da cui Bossetti è attratto. E non è lontano da un modello adolescenziale o poco più, parlando in senso strettamente fisico.
Queste, che io stessa definisco chiacchiere, non possono e non devono venire percepite (e tantomeno poste) come considerazioni indicative di una direzione d'accusa, ma semplicemente - almeno dal mio punto di vista sempre molto "freddo" - la constatazione (o interpretazione) di circostanze vere, che tolgono valore a tante delle obiezioni "umane" che sento in giro e che, come sempre, per me valgono zero, soprattutto quando, come in questo caso, si può agevolmente argomentare in senso opposto. Insomma, io questo genere di considerazioni le lascerei alla mera "scolastica", per tracciare insomma un cerchio all'interno del quale formulare le ipotesi possibili, senza autoingannarsi tramite il proprio vissuto e la propria percezione di "normalità"....le "normalità" sono infinite e variano all'interno dello stesso soggetto anche di molto, in relazione agli stimoli ambientali e psichici. Evidentemente, ciò accade più in personalità immature che in quelle ben conformate.

Chiara ha detto...

p.s. non era già più l'ultimo :D ...il riferimento è a quello "Amelia 14.04"

Chiara ha detto...

comunque bon, chiusa parentesi "esegetica" :D
vi lascio tornare alle vostre ipotesi, ma mi ha fatto piacere questo breve confronto pacifico.

amelia ha detto...

@ gilberto infatti non regge la ricostruzione processuale, per niente. Non a caso ne ho proposta un'altra che potrebbe reggere, ma ha bisogno che tra bossetti (o chi per lui) e yara ci fossero già stati dei contatti, magari vaghi .. sorrisi, cenni .. un saluto ripetuto per giorni . finchè piove e ti offro un passaggio. Il problema è che è yara ad incastrarsi poco a sto punto, piuttosto che l'aggressore. Perchè Yara tuttosommato mi pare in quella fase esplorativa e di interesse per i coetanei che avrebbe dovuto inibirle una anche vaga attrazione per un uomo più grande. A meno che non si profili un uomo che avvertiva come inoffensivo del tutto, al di là del suo orizzonte sentimentale e nell'orizzonte del quale manco pensavo potesse rientrare. E' che di solito queste seduzioni sono meglio gestite da chi le conduce e se non funziona si molla la preda, non le si dà un colpo in testa, perchè solitamente sono soggetti abituati. Si deve quindi ipotizzare un soggetto alla sua prima esperienza di coinvolgimento ed attrazione affettiva per una ragazza giovanissima, Bossetti ci potrebbe anche rientrare, come lui tanti classici padri di famiglia, senza particolari perversioni. La questione è perchè invece di abbozzarla, quando ti fai più esplicito e ricevi un rifiuto, aggredisci, con tutte le conseguenze del caso. E un favola a raccontare la fava e la rava invece che a dare la botta in testa ci riesce bene, a meno che .. per una volta nella vita volesse essere sè stesso e vedesse in yara quel che non era mai stato. ma allora è proprio botta di sfiga per ambedue .. e Bossetti, se è stato lui, qualche segno in casa di stranezza, a parte le balle, seppur vago, interpretabile con il senno di poi lo deve avere dato.

Gilberto ha detto...

Che Bossetti sia un immaturo sono estrapolazioni giornalistiche, effetti Pigmalioni appunto. Lo stesso nomignolo il favola è stato variamente interpretato, ma la realtà è che era un soprannome affettuoso solo per il suo gusto della battuta e dello scherzo, soprattutto per alleviare la fatica di duro lavoro di carpentiere. Sulla sua personalità hanno costruito un romanzo, giusto per il fatto che veniva accusato di un delitto. A posteriori è facile interpretare come conviene anche i comportamenti più innocenti e banali.

Perfino sulla sua grafia. Ma una analisi grafologica si fa senza sapere di chi è la scrittura (potrebbe essere di Papa Giovanni o di Galileo Galilei…) Altrimenti è suggestivo e troppo facile...

A un muratore che lavora sotto il sole e che non può stare in costume da bagno gli viene la pelle a scacchiera, sul corpo si disegnano canottiere e calzoncini. Andava a far le lampade per avere un aspetto normale, dignitoso (e lo fanno diversi che lavorano sotto il sole)

amelia ha detto...

@ ok chiara, ma la moglie è una milf, non è che le milf sono per forza morbide signore procaci (e cmq in costume direi che non è affatto poco donna, dato che l'ho vista in foto). Casomai è un po' androgina, ma non è efebica. In questo senso ha un fisico simile a quello di Yara: sportivo, seno nè poco, nè tanto, ma ha ben altra espressione ed intensità. Sono più efebica io .. Non lo so se Bossetti possa essere definito un immaturo, un irrisolto magari, immaturo nel senso di incapace di assumersi responsabilità non direi, anzi forse ha persino troppo aderito al ruolo di padre e marito responsabile, da qui le effettive vie di fuga espresse nella cura del corpo in senso giovanilistico quasi a volersi preservare tempo e spazio per una futura giovinezza. Ma direi sia in buona compagnia ed era cmq espresso, non soffocato e punito attraverso scelte lesive della propria salute e del proprio corpo. A proposito di salute .. detto seriamente: ma siamo sicuri che Bossetti non facesse uso saltuario e diciamo professionale di cocaina? Perchè faceva cmq un lavoro faticoso, perchè la coca mi pare stradimostrato che a Brembate scorresse a fiumi, specie negli ambienti edili (vedi anche inchieste a Gorno attorno al presunto suicidio del Gambirasio)

amelia ha detto...

@ gilberto il nomignolo conta poco o niente, l'ho utilizzato solo per capirsi tra di noi, conta cosa raccontava .. un tumore al cervello, una denuncia della moglie .. sono mica cavolate, eh .. questo non ne fa un assassino, anzi come ho già detto, casomai depone contro .. a meno che non si sia sviluppata una situazione come quella che ho descritto o che il movente fosse tutt'altro. Se c'è una nota costante è il bisogno di soldi di Bossetti .. cosa potebbe avere accettato di fare ? per bisogno?

Gilberto ha detto...

Tutto il teorema Bossetti è un condensato di effetti Pigmalione che si reggono sui nanogrammi… Pensate un po' se si scoprisse che c'è stato un errore… che non c'è più la magia del DNA.

Retrospettivamente tutto il profilo psicologico, grafologico, antropologico, esistenziale… sul carpentiere crollerebbe di schianto… Si scoprirebbe che è un uomo normale, buon lavoratore che ama la sua famiglia…

Cosa può fare la profezia che si autoadempie...

Anonimo ha detto...

Io mi curo per la salute, educazione e rispetto per il prossimo, e per questo non faccio le lampade
il dna non è una magia, quella la fanno le mosche blu, di cui tra l'altro ne vedo tantissime, studiate da ricercatori degni dell'ignobel
diamolo in pasto agli scienziati seri e continuiamo a farlo marcire in galera

Gilberto ha detto...

E' il contesto Amelia che dà significato a quello che diciamo. Una frase tolta dal suo contesto può essere interpretata in mille modi. E noi quel contesto non lo conosciamo. E' il fatto di ritenerlo colpevole di un delitto che fa ritenere di conoscere quel contesto. La mia sensazione è che del muratore conosciamo soltanto il gossip giornalistico...

Se poi risultasse innocente scopriremmo che sul carpentiere di Mapello in realtà avevamo costruito un profilo immaginario colorando tutto sulla base dell'assunto di colpevolezza...

Stefania ha detto...

Correva il mese di luglio dell'anno 2017:

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/7/19/MASSIMO-BOSSETTI-Meluzzi-una-sentenza-di-Stato-basata-su-una-prova-inconsistente/774401/

Stefania

amelia ha detto...

@ sulle lampade sono d'accordo con te gilberto, nel caso di chi fa lavori all'aperto non sono certo una necessità, ma sono meno vezzo che per altri, almeno in teoria. Poi ci sarà chi ci si annoia e lo fa solo per non apparire un alieno, e chi le fa volentieri e forse le farebbe anche se non facesse il muratore o il contadino. Vhe poi non ho capito una cosa, il riferimento a Bossetti abbronzato in aula .. dubito in carcere siano disponibili lampade solari .. (o mi devo aggiornare sulle carceri modello?) e quindi? che senso ha il riferimento del giudice? perchè se non erro l'ho letto proprio in sentenza (!!!) al massimo avrà preso un po' di sole in viso nell'ora d'aria, credo, e ci sono persone che gli bastano due ore di sole per essere abbronzate (buon per loro).

Stefania ha detto...

Infatti Amelia, se proviamo a pensare a prove consistenti atte a condannare all'ergastolo l'imputato, alcune cose finiscono quantomeno per irritare. Le lampade, i filmati costruiti in favore del pubblico pagante, i tradimenti (veri o presunti) della moglie .... sembrano o meglio, sono state usate quando, se tutto doveva basarsi su un dna straordinariamente chiaro e probante e ad altri indizi che potevano servire ad ottenere una condanna, si sarebbe ben potuto evitare. O sbaglio?

Si è detto che i legali dell'imputato hanno usato troppo il mezzo televisivo ma già le modalità dell'arresto ed il comunicato dell'allora Ministro degli Interni stonano con la convinzione e la certezza di avere in mano il vero colpevole della morte di Yara.

Stefania

Chiara ha detto...

Gilberto
nessun effetto pigmalione nè influenza mediatica: per me e credo anche per un qualunque esperto della materia, chi racconta sistematicamente bugie, piccole o grandi, facilmente smarcherabili, ha un tratto immaturo, sono i bambini che fanno così....gli adulti mentono, certo, ma mediamente in maniera più credibile e meno facilmente smentibile. Idem dicasi per alcune leggerezze, diciamo, di cui è stato protagonista in carcere (e in buona parte consequenziali allo stesso stato di detenzione, non ci pione) che mostrano una modesta capacità prospettica e una concentrazione sul qui-e-ora, altro tratto tipico dell'infanzia.
Da ciò io non traggo alcuna conseguenza o conclusione, ma lo trovo un dato di fatto. Semplicemente.
Come trovo odiosa la beatificazione "stranente" delle vittime, altrettanto penso delle beatificazioni o mostrificazioni degli indagati....corretto è, invece, prendere ciascuno per ciò che è.
E di Bossetti, io credo, si può dire certamente che mostri tratti di immaturità profonda (nel senso di radicata nella personalità) in un soggetto comunque capace di ricercare e di adeguarsi congruamente ai vari stadi della vita (la responsabilità di lavoro e famiglia). Insomma, come la maggioranza di noi, un coacervo di contraddizioni, grandi e piccole. Dalle quali non si sa mai cosa possa nascere al mutare delle condizioni, quale sia la "persona" che prevale nei vari periodi.

Gilberto ha detto...

Quello dell'abbronzatura è significativo di come si voglia creare un ritratto psicologico forzando fatti banali e irrilevanti per ottenerne degli indizi. Quando c'è una sentenza di colpevolezza anche le cagate più irrisorie vengono integrate nel movente…

La realtà è che al di là di quel Dna 'bello e impossibile', monco e miracolosamente sopravvissuto integro per mesi... non c'è niente di niente.

Chiara ha detto...

amelia

mmmm no direi, di cocaina non si è mai sentito parlare neanche indirettamente.
Fumo, hashish, quello sì (tanto che io avevo abbozzato una ipotesi ricostruttiva che volendo faceva quadrare un po' tutto, cantiere compreso, proprio ipotizzando che egli fosse lì quella sera per acquistare o vendere fumo e che yara sia stata involontaria o anche inconsapevole "testimone", circostanza non gradita a chi in quel momento stava con Bossetti, qualcuno di evidentemente meno pacato diciamo, e da lì ecc ecc.. Ad oggi la scarterei perchè, non ponendolo in veste di omicida diretto ma mero compartecipe passivo - il che non toglie la correità ma è tutta un'altra musica dall'ergastolo come spietato assassino - sarebbe un pazzo a non parlare, almeno ora che ha conferma definitiva della condanna).

Anonimo ha detto...

"la coca mi pare stradimostrato che a Brembate scorresse a fiumi"
ma che forma prendono le palazzine ?
io lo dico perchè una, sul serio, l'ho vista crescere, hahahahahahahahahahah
no, b non prendeva la coca perchè un cazzo di muratore che si fà lampade costosissime dove li trova i soldini ?

Antonello ha detto...

"Si, per me e' un pedofilo e vi argomento la mia convinzione, ma mi raccomando, non "devono" essere considerati anatemi accusatori."

Come pilotare i blog rendendosi immune pure dal dover rendersene e dar conto.

Ahahahahahahahahah ma c'e' una scuola apposta per avere queste finezze instillatrici? Dura tanto? Costa?

E dai, qui la pedopornografia la istillano le paure e le fobie esterne, e chi fa leva su quelle, abbastanza strumentalmente (e qui parlo in generale), non ci sono minimi episodi precedenti a carico di B. in quel senso, neanche un simil approccio, nulla, che so una manata, una parola, nessuna lamenta nulla e l'avrebbero urlato ai quattro venti, c'e' da starne certi.

Anzi hai tre figli, una moglie e nessuno che ha avuto il minimo alibi per correre a riferire qualche gesto strano, forse questo provoca qualche gelosia? Ergo state inventando forse cose pesanti su un carcerato che non puo' difendersi?

Perche' manco la sentenza puo' affermare, benche' tenti in ogni modo piu' o meno realistico di farlo, di aver a che fare con un pedofilo, non c'e' sembra stata violenza, "sto imbecille" poteva violentare e non l'ha fatto, ha reciso satanicamente un lembo degli slip piuttosto, quindi manco sembra considerasse desiderabile cosa ci fosse dentro, alla faccia, e mo' le senti.

Non c'e' nulla di piu' bruciante sembra, per un mondo donnocentrico, che una ragazza uccisa ma non violentata, sembra che sia un affronto a certo genere femminile, tanto che subito si projettano iperanalisi addirittura sui desidera del mostro di turno che per la verita' non ha mai ad archivio mezza palpata, una frase urlata, un'approccio tentato appunto, la gente improvvisamente diventa pedopornografica a 60 anni (Anche forse perche' qualcosa nella mentalita' di certe donne non torna?).

Addirittura le considerazioni sulla moglie perennemente adolescente, Dio mio con i capelli lunghi, ed il diniego di entrare in qualcosa di introspettivo affermandolo, moglie che semplicemente non appare assolutamente "perpetua adololescente" e forse da fastidio, ma appare forse, "molto femminile"?

Oh Dio, forse definire femminile tale sconosciuta caratteristica e' da maschilisti, eh Dio mio cosa ho combinato, sono caduto nella trappolina dell'aver paura di cosa si pensa.

Anche la mafia lo sa, tante che "hanno visto" le uccide facendo finta di violentarle poi le abbandona depistate in un parco e buona notte a San Giovanni, ne scriveranno per secoli, e parleranno di una vera "testimone scomoda" solo perche' magari aveva due finte "provocanti coscie".

(Continua sotto)

Gilberto ha detto...

Vedi Chiara
Fare un profilo psicologico di una persona che si trova in galera è molto difficile

Chi ha vissuto con lui delle esperienze di vita è sicuramente influenzato dall'accusa che gli viene mossa. Vede retrospettivamente certi fatti come indizi, salvo poi ridimensionarli in caso di assoluzione. La suggestione è uno dei più potenti fattori che influenzano i nostri giudizi

Un uomo in galera poi ha comportamenti fortemente influenzati dallo stato di detenzione. Soprattutto se innocente è preda di angosce, comportamenti alterati dalla mancanza di libertà, dalla rabbia e dal desiderio di evadere almeno con la fantasia.

Esistono molti testi che ci raccontano delle alterazioni del comportamento di un individuo sottoposto a carcerazione, strappato dai suoi affetti e costretto a vivere in una comunità completamente diversa dal suo ambiente di vita.

Da tutto quello che ho visto e ho sentito e soprattutto dall'atteggiamento della moglie che lo sostiene e gli è vicino mi sono fatto l'idea di un uomo assolutamente normale che sa amare, né violento e né ingannatore. Esistono anche quelle bugie innocenti che ci aiutano a vivere...

Antonello ha detto...

(Continuabda sopra)

La Mafia lo sa, e sa benissimo che cosi' facendo dara' fuoco al covone del vicino e dara' da parlare per mesi a trasmissioni e gelosie su questo annoso e riluttante problema sociale.

Perche' si tende sempre a pensare che i problemi siano di altri, e che un uomo cammini per la strada sicuramente preda e schiavo di cio' che ha in mezzo alle gambe.

Perche' sarebbe molto triste pensare che qualcosa dentro al cervello possa avere, molto triste e persino offensivo,

Cosa vuoi dire? Che un uomo puo' avere Dio mio un cervello? Ma scherzi? Stai forse insinuando che non lo hanno le altre?

I vasi comunicanti culturali colpiscono ancora, na' roba stantia, socialmente ancora piu' noiosa e polverosa.

Ma quell'uomo ha mai fatto qualcosa? Che so una lite sull'autobus con una impaurita madre con la piccola alla mano?

Dice no, ma allora ha forse mai rubato un paio di mutande stese al sole a qualche giovincella procace di sette od otto anni?

Dice no, ma scherzi? Aveva un panorama florido di ragazzine a Brembate e non ha mai anche solo provato ad approcciarne una?

Dice no, ma allora devono avere forse trovato dello sperma sulla scena del delitto, magari uno di quei malati che si tocca davanti alle ragazzine?

Dice no, ah ecco, insomma se uno e' pedofilo alcune tentano in ogni caso di farcelo sapere, se fosse le ragazzine lo avrebbero denunciato spero, dice no, nessuna denuncia.

Dio mio ma se uno non e' pedofilo qua lo si vuole far diventare per forza tale.

Mentre il fenomeno attuale preoccupante e' proprio opposto, ergo l'uomo di oggi e' stanco, stufo, ed allora certi istinti moltissime donne li liberano nel lesbicare, la percentuale di lesbiche nella nostra societa' e' aldila' dell'immaginabile e continua ad aumentare con sempre maggiore aggressivita', e l'uomo continua ad essere sempre piu' stufo.

A parte divagazioni abbastanza sterili, e' da ciechi non vedere intanto che potrebbe essere stato un incidente depistato poi da aggressione.

Ma se di aggressione volessimo parlare certamente staremmo parlando di una violenza fuori dal comune, con un bastone addirittura, Dio mio che pedofilo strano, l'ha abbacchiata a non finire con un bastone o qualcosa atto a contundere, per poi mica fermarsi, gli ha tagliato la gola ed i polsi in maniera profonda, voleva essere sicuro non fosse mai piu' viva o di altri?

Dice no, non era manco stata sua se di possesso dovremmo parlare, credo che di tutto abbia potuto giustamente provocare la ragazzina, in preda al terrore, in chi era con lei meno che pensieri strani, credo cattiveria, molta rabbia, risulta lei fosse anche in ciclo, ma manco quello ha calamitato l'attenzione.

Proprio del sesso di chi aveva davanti al/ai/alla/alle tipo/i/a/e non gliene fregava na mazzaN non so se e' chiaro.

Un pedofilo molto strano, violentava le menti, si eccitava e le eccitava cosi'.

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie Antonello, per la cpondivisione. Non posso, come detto, seguirvi sistematicamente, e apprezzo le Sue considerazioni. Ciò che mi stupisce un po' è che molti abbiano difficoltà a osservare la questione in modo freddo e obiettivo, almeno ora che "il caso è chiuso". Se fosse vero, perché ci si arrabbia tanto? Coloro che ne sono convinti, dovrebbero essere felici e contenti, e rivolgersi ad altre problematiche più generali o ad altri casi. Per quanto mi riguarda, ribadisco che, in materia di giurisprudenza, si mira piuttosto a giudicare sulla base del pre-giudicato da parte dell'opinione pubblica (informazione) prevalente, che già orienta il giudice preteso "vergine". Quanto ai metodi scientifici attuali, fatti di fumo matematico ed algebrico, più che di sostanza, nessuno riconosce la fallibilità dei loro "ritrovati", perché perderebbero fior di finanziamenti, né si potrebbero vendere apparecchiature che, come gli alambicchi del dr. Wagner (cfr. Faust), dovrebbero produrre il nuovo homunculus. Di fronte al denaro, anche lo scienziato si lascia sedurre e lo sforzo della ricerca, coperto da neggiogeni algebrici, si accorcia di parecchio, grazie poi al puro fideismo. Se fossimo come Titone (o almeno Matusalemme) potremmo verificare che cosa si dirà dei metodi scientifici del XX - XXI secolo .

Gilberto ha detto...

Quelle che sono state chiamate bugie erano battute… quelle che i suoi interlocutori conoscevano benissimo essere un piccolo show per alleviare la fatica, delle boutade per far ridere e divertire. Poi il giornalismo si sa che ha bisogno a sua volta di spettacolarizzare… e tutto diventa gossip. Nuovamente effetto Pigmalione…

Anonimo ha detto...

si, signor Tummolo, il caso è chiuso, e se ci si arrabbia tanto e perchè avete rotto le palle per anni e questo causa una reazione di causa-effetto, poi tra un paio di secoli non mi frega un cazzo

Gilberto ha detto...

Sulla colpevolezza di Massimo Bossetti al di là di quel Dna (bello e impossibile) c'è solo un mondo di suggestioni, di pettegolezzi, di illusionismi mediatici, di bagatelle e di pinzillacchere, un teorema di ragnatele effimere e inconsistenti.

Però il muratore passava di lì, di fronte al centro sportivo, e suvvia mica per caso.

Sì, ci passava tutti i giorni per tornare a casa...

Ah, però ci sono le celle telefoniche, e quelle davvero non mentono.

Agganciavano anche la sua abitazione…

Hanno condannato un uomo senza nemmeno uno straccio di prova, altro che ragionevole dubbio...

Luca Cheli ha detto...

Per me uno dei punti più dubbi delle sentenze di condanna (extra-DNA) è la questione delle sevizie.

A leggere sembra roba da sadico, non qualche "taglietto" per sfogare rabbia o frustrazione.

Ora, mentre lo scenario del padre di famiglia che ci prova con la ragazzina (sorvoliamo sulla dinamica specifica dell'approccio), viene respinto, magari si becca un "ti denuncio", si vede la vita rovinata e uccide la ragazzina, è uno scenario con molti precedenti, quello del vero e proprio seviziatore dotato anche di una certa sofisticazione "tecnica" non è, mi pare, cosa che si improvvisa.

Di solito, non che abbia letto molto in merito, ma qualcosa sì, dovrebbero manifestarsi fenomeni di "leaking" prima (tipo violenze su animali) e anche dopo, in circa tre anni e mezzo di libertà, è possibile immaginarsi che non ci sia stato nessun altro episodio?

Un atto omicidiario (e peraltro più volto a seviziare che ad efficientemente uccidere, se è vero che Yara è morta in parte di freddo in parte dissanguata) di tal genere non è molto più da seriali che da una tantum?

Biologo ha detto...

@Luca Cheli

-scrive: Per me uno dei punti più dubbi delle sentenze di condanna (extra-DNA) è la questione delle sevizie. A leggere sembra roba da sadico, non qualche "taglietto" per sfogare rabbia o frustrazione.

Vero.

Soprattutto l'accanirsi dell'omicida sui polsi. Uno tranciato con una forza tale che vi è persino parte della lama conficcata nell'osso. E' un fatto che contrasta in maniera evidente con l'ipotesi del padre di famiglia che ad una reazione imprevista va nel panico, colpisce d'istinto la vittima e preso dall'agitazione la abbandona ancora viva in un campo incolto.

Tagliare due polsi nettamente, fino a tranciare i legamenti, fino al punto di spaccare la lama nell'osso, contrasta nettamente con l'idea della reazione istintiva in condizioni precarie e improvvisate.

Stefania ha detto...

Sicuramente, Luca. Ma se si dovesse trattare di un seriale penso magari non vicino a Bergamo ma diciamo in Italia, negli anni precedenti o successivi avrebbe lasciato una qualche sua traccia. Ci avrebbe riprovato o lo aveva già fatto. Magari con un maschio e non con una femmina, per intenderci ma ci sarebbero sia precedenti che casi successivi da poter mettere il comparazione?

Se invece non si tratta di un seriale, stiamo parlando probabilmente di una persona (o di piu' persone) particolarmente esperte.

Non ce lo vedo un uomo singolo (Bossetti come chiunque altro, ben inteso) a sbroccare dopo un rifiuto e tornare a casa bel bello dopo aver seviziato una ragazzina al buio di un campo. Non è lavoro da dieci minuti, quello. E comunque ti macchi di sangue, magari ti tagli, devi controllare di non lasciare nulla in giro possa ricondurre a te. E se consideriamo che tutto questo non poteva essere nè organizzato nè preventivato, diventa ancora piu' difficile.

Di Parolisi si disse che dopo il delitto doveva essersi cambiato. Anche chi ha ucciso Yara deve averlo fatto o potuto fare.

Stefania

Antonello ha detto...

Tornavo per un attimo sulla rubrica di Yara inserita a password nel suo cellulare.

Insomma e' molto difficile estrarne dei dati logici oggettivi utili, ma appare impossibile che due sequenze molto lunghe di numeri ed utenti siano sistemati nelle postazioni senza un preciso motivo logico.

Analizzando credo si possa pacificamente asserire con una qualche certezza che la ragazzina ha inserito i dati in momenti diversi da due rubriche diverse, ma ambedue le porzioni piu' ampie di dati in sequenza alfabetica partono dalla "A" iniziale.

Cosa significa? Beh intanto che li deve aver ricopiati, in tempi diversi, da due rubriche diverse, altrimenti avremmo solo una enorme sequenza alfabetica, e cosi' non e'.

Quindi potremmo pensare che una parte li ha ricopiati appena avuta la scheda e l'altra appena avuto a Maggio il cellulare, se a Maggio l'ha avuto, e se non ci sono errori sul tipo di cellulare che la ditta da per uscito in commercio a Maggio 2010, mentre i tabulati su quella Sim darebbero delle tracce fin da Gennaio.

Il Terzo Pupillo di Fatima invece deve essere stato, a settembre 2010, roba recente, scambiavano messaggi e si erano visti conferma l'amica, molto probabilmente proprio il mercoledi 24 novembre precedente alla scomparsa.

Da li alcune variabili anche sulla traccia fiutata dai cani molecolari il 29 novembre, credo da alcuni articoli.

Due rubriche diverse quindi poi translate su un'unica a password sconosciuta ai genitori, io credo quindi che il Terzo pupillo di Fatima sia fra questi numeri per forza, se non quello cancellato e che risulta vuoto.

Una rubrica forse piu' amichevole, forse riportata ad inchiostro sul diario, e l'altra con molti numeri di familiari, forse copiati dalla rubrica scritta di casa.

Ma se si sono messaggiati, come afferma che Yara gli aveva riferito, gli inquirenti hanno gia' il nome, che Yara non aveva mai rivelato a nessuno, e che corrispondeva ad un ragazzo con cui stava simpatizzando.

Hanno verificato?

Certo, come non hanno mai analizzato la sostanza che conteneva il Dna di S.B. o come non hanno mai interrogato i partecipanti alla partita che subito dopo la scomparsa di Yara vedeva giocare la squadra proprio del cantiere contro la Oriens A.

Tutto insignificante cio' che non confermava l'Accusa, leva di qui e metti di la, sposta sti faldoni, che ce ne facciamo, porta questo mi raccomando, cerca anche una sola ricerca dal 1800 al 2100 pedopornografica, qualcuno avra' dei testosteroni od innocenti ormoni adolescenti dentro quella strana casa, ah mi raccomando avvisa il custode che non permetteremo domande pericolose, e leva quella polvere dai kit che stanno arrivando le televisioni.

Rien va plus.

Gilberto ha detto...

Un dubbio
A Biologo
Siamo sicuri che quelle lesioni non siano post morte, una simulazione?

Anonimo ha detto...

non c'è lo vedete ?
ma quanta gente strana si vede in giro ?
e tra questi qualcuno ancora più strano
tutti proiettiamo noi stessi in questo bastardo, non riuscendo a capire come possa accadere un simile evento sconsiderato
io giro armato perchè ho paura

Antonello ha detto...

@Stefania

Quindi diventa difficile sostenere le azioni di uno o piu' pedofili, ancor meno, se poi ci aggiungiamo che dovevano essere esperti ma non troppo e che alla fine lo scopo finale non e' stato sessuale, ancor meno.

Quindi la direzione almeno che annuserei io e' un'altra, non che questo assolva B., se dovessimo per forza trovare un movente ancora prima di sapere il come.

Emblematica e forse sorgente di ragionamento e' la ferita ai glutei, se ipotizzassimo un depistaggio tutto e' possibile, ma se ipotizzassimo un'aggressione chiaramente quella e' una ferita inferta da dietro, anche perche' da davanti diventa improbabile colpirla proprio nei glutei.

Quindi se e' stata aggressione e ferita da dietro 90% il'/la genio/a e' destromane, immaginare da dietro di colpire il gluteo, se non ho capito male, poi recidendo anche gli slip sul lembo destro, e' una roba da contorsionisti se la ipotizzassimo ad un/una mancino/a.

Ma la ferita al gluteo non sembra profonda, mi sembra di ricordare che dicessero superficiale, e quindi diventa impossibile in un'aggressione avere quella delicatezza, allo stesso modo come risulta strano andare a recidere lXosso tagliando un polso.

Io credo siano due fasi diverse, le contusioni e le ferite, non ho altra spiegazione, e quindi due fini diversi:

1) Rapimento/contusioni/tramortimento/immobilita'/vittima alla merce' stordita e svenuta/non deve sopravvivere/gola e polsi e vari depistaggi.

2) Rapimento/Contusioni/tramortimento/immobilita'/vittima alla merce gia' priva/non devono capire e si deve essere sicuri che sia priva/Gola, polsi e depisto.

3) Incidente in palestra? In Cantiere?/contusioni/tramortimento/spostamento/ulteriore spostamento/depistaggio verso aggressione.

4)Altre ed eventuali.

Chiara ha detto...

se si vuole essere "freddi e obiettivi" come dice Tummolo, bisogna però spogliarsi di altri due falsi presupposti, che non aderiscono al dato offerto dalla statistica criminale:

1) non è infrequente che pulsioni, normalmente represse per educazione ed istinto di conservazione, si slatentizzino anche in età matura, concorrendo le giuste circostanze; qualunque psichiatra conferma;
2) in una serialità c'è sempre il primo agito e nessuna casistica fissa un intertempo tipico tra delitti di una serie: si sono dati seriali che hanno agito a distanza di molti anni, il tempo di decompressione e ricaricamento non è prevedibile, quindi un arrestato al primo delitto potrebbe benissimo essere un seriale in potenza; anche qui chiunque del mestiere conferma;
3) nelle aggressioni a sfondo sessuale può esservi agito atipico e l'accoltellamento, in particolare, è il classico sostituto dell'atto sessuale, la penetrazione con la lama è sostitutiva di quella carnale, per mille motivi. Nessun criminologo direbbe mai che un'aggressione non sia a sfondo sessuale solo perchè manchi l'atto fisico della congiunzione, in presenza di agiti sostitutivi tipici qual è considerato l'accoltellamento.

Quindi anche qui, a mio parere, i dati di realtà non offrono alcuno spunto in relazione al caso concreto: teoricamente potrebbe tranquillamente darsi. Altro è non ritenerlo probabile in dipendenza di altre considerazioni, precisamente attagliate al caso di specie e, soprattutto, non ritenerlo avvenuto perchè non vi è alcuna prova di un tanto. Quindi serenamente continuate sulla linea innocentista, ma non "inventate" dati che non rispondono al vero: la criminalistica smentisce quasi tutti gli assunti che la persona comune, normale, ritiene giusti, usando il proprio metro di misura o la logica o il buon senso. No, la criminalistica ha una sua precisa casistica e gnoseologia, ingorando la quale, ancora una volta, ci si "autodepista".

Chiara ha detto...

"Non è lavoro da dieci minuti, quello. E comunque ti macchi di sangue, magari ti tagli, devi controllare di non lasciare nulla in giro possa ricondurre a te. E se consideriamo che tutto questo non poteva essere nè organizzato nè preventivato, diventa ancora piu' difficile."

questa è un'ottima argomentazione a favore.
non è impossibile, ma ci vuole fortuna.

Chiara ha detto...

Gilberto
mi pare che le ferite siano state dichiarate peri-mortem e su questo concordassero entrambe le parti....verificare posizione ranalletta, ma mi pare appunto che abbia concordato

Gilberto ha detto...

Sì, lo avevo letto, mi chiedevo solo se da un cadavere trovato dopo tre mesi dalla morte si possa stabilire con certezza assoluta se una ferita è stata inferta prima che il cuore abbia cessato di battere. Comunque prendo atto.

Biologo ha detto...

@Chiara

-scrive: non è infrequente che pulsioni, normalmente represse per educazione ed istinto di conservazione, si slatentizzino anche in età matura

Il che comporta il dover dimostrare che un imputato aveva pulsioni represse mai espresse, cioè il dimostrare che l'imputato, nell'intimo insondabile e indimostrabile della sua testa in un momento imprecisato del passato aveva idee che da quella testa non sono mai venute fuori concretizzandosi nel mondo reale. Buona fortuna a chi si prende la briga di dimostrare che Tizio nel 1998 aveva in mente di fare qualcosa che non ha mai fatto... Il classico processo alle intenzioni.


-scrive: in una serialità c'è sempre il primo agito e nessuna casistica fissa un intertempo tipico tra delitti di una serie [...] quindi un arrestato al primo delitto potrebbe benissimo essere un seriale in potenza

Buona fortuna anche a chi si prende la briga di dimostrare che Tizio, arrestato oggi per il suo primo delitto, se non fosse stato arrestato avrebbe compiuto un nuovo delitto tra 20 anni... Altro processo alle intenzioni.


-scrive: nelle aggressioni a sfondo sessuale può esservi agito atipico e l'accoltellamento, in particolare, è il classico sostituto dell'atto sessuale, la penetrazione con la lama è sostitutiva di quella carnale

Interpretazione freudiana che non ha nulla di dimostrabile.

E' una storia vecchia che si trascina da anni, come quella delle candele e delle scalinate. I proponenti della teoria delle coltellate come sostituzione dell'atto sessuale sono gli stessi che consideravano una candela sostituzione del fallo e l'atto di salire le scale una sostituzione della copulazione.
In base a queste teorie strampalate se l'imputato aveva raccontato a qualcuno di aver sognato una candela nei giorni precedenti il delitto se ne poteva dedurre un contesto sessuale. Se sognava di salire dei gradini si poteva affermare che la sua pulsione sessuale insoddisfatta si era tramutata in un istinto irrefrenabile nella vita reale. Insomma, un mare di fandonie...

Biologo ha detto...

@Gilberto

-scrive: Siamo sicuri che quelle lesioni non siano post morte, una simulazione?

-scrive: Sì, lo avevo letto, mi chiedevo solo se da un cadavere trovato dopo tre mesi dalla morte si possa stabilire con certezza assoluta se una ferita è stata inferta prima che il cuore abbia cessato di battere. Comunque prendo atto.

In genere si può verificare con un'analisi istologica dei tessuti. I tessuti di un corpo umano in vita quando subiscono un taglio "reagiscono" in modo del tutto differente da quelli di un cadavere, e le reazioni sono delle evidenze rilevabili al microscopio.

Nel caso specifico si è detto che secondo il perito dell'accusa le ferite sarebbero state inferte in limine vitae.

Che la consulente della difesa abbia concordato su tutta la linea in merito a questo aspetto lo si apprende dai giornalisti e dai giudici. Dato che giornalisti e giudici hanno sostenuto anche cose non vere rispetto a quelle in realtà affermate dalla difesa, direi che l'opinione della difesa in merito a questo argomento è un'altra cosa di cui non si può essere ancora certi...

Biologo ha detto...

@Antonello

-scrive: io credo quindi che il Terzo pupillo di Fatima

Non è un mistero questo ragazzo. Il suo nome può essere anche recuperato da documenti già resi pubblici.


-scrive: Ma se si sono messaggiati, come afferma che Yara gli aveva riferito, gli inquirenti hanno gia' il nome, che Yara non aveva mai rivelato a nessuno, e che corrispondeva ad un ragazzo con cui stava simpatizzando. Hanno verificato?

Hanno verificato. La spiegazione che hanno ottenuto e di cui si sono accontentati però è tutt'altro che soddisfacente.

Quando a questo ragazzo hanno chiesto di spiegare gli oltre 100 contatti tra la sua utenza e quella di Yara questi ha sostenuto che prestava il suo cellulare ad altre persone.
Il mistero quindi non sta nel nome del ragazzo, ma nel perchè un'affermazione del genere sia stata accettata come se fosse una spiegazione normale. Centinaia di contatti generati da altre persone? A nessuno pare essere suonata strana questa cosa...


-scrive: come non hanno mai analizzato la sostanza che conteneva il Dna di S.B.

Non è vero, è stata analizzata con il Combur test.

Antonello ha detto...

Ritengo alcuni processi alle intenzioni frutto di deliziose bevute nelle colline delle Langhe ed anche una strategia speranzosa di chiudere gli altri nell'angolo delle proprie presunzioni per non dover affrontare invero le proprie disperazioni di assenza totale di Prove che invero vengono date da tre sentenze come Regine.

Elisabetta d'Inghilterra sara' gelosa, ma si sa, quello che sta oltre i confini delle Aule e degli Stati non preoccupa piu' di tanto coloro che vivono nell'innamorato recinto mentale delle proprie assolutistiche convinzioni, fino a presumere di poter annullare i pensieri altrui accentrando i propri.

Altra strategia e' "accusare" i criteri altrui ed il fatto lapalissiano ragionino in base a quelli, forse nel pianeta Venere paradisiaco qualche genio ha creato un dispositivo in base al quale sarebbero vietati i criteri altrui e invero invulnerabili i propri, ma che belle novelle che arrivano dal mondo delle strategue giudiziarie, propongo di farne un carnier e di esporlo a pubblico avvertimento.

Piu' si manifestano e piu' si autocertificano diceva un Grande studioso di fantasmi, dimenticando che i fantasmi parlano, inkazzati ma parlano.

Antonello ha detto...

@Biologo

"...Biologo ha detto...

@Antonello

-scrive: io credo quindi che il Terzo pupillo di Fatima

Non è un mistero questo ragazzo. Il suo nome può essere anche recuperato da documenti già resi pubblici.

MA NESSUNO HA MESSO NEL MICROSCOPIO IL DATO, SOLO UNO STRALCIO DEI VERBALI PUBBLICATO DA CARLOANTONIO51 HA MESSO IN RILIEVO L'ESISTENZA DI UN TERZO RAGAZZINO CON CUI YARA SI MESSAGGIAVA E SI SAREBBE VISTA.
CHE IO SAPPIA.

-scrive: Ma se si sono messaggiati, come afferma che Yara gli aveva riferito, gli inquirenti hanno gia' il nome, che Yara non aveva mai rivelato a nessuno, e che corrispondeva ad un ragazzo con cui stava simpatizzando. Hanno verificato?

Hanno verificato. La spiegazione che hanno ottenuto e di cui si sono accontentati però è tutt'altro che soddisfacente.

APPUNTO, E NON NE HANNO DATO ATTO.

Quando a questo ragazzo hanno chiesto di spiegare gli oltre 100 contatti tra la sua utenza e quella di Yara questi ha sostenuto che prestava il suo cellulare ad altre persone.
Il mistero quindi non sta nel nome del ragazzo, ma nel perchè un'affermazione del genere sia stata accettata come se fosse una spiegazione normale. Centinaia di contatti generati da altre persone? A nessuno pare essere suonata strana questa cosa...

AH ECCO QUINDI TU DICI CHE SIA QUELLO IL TERZO RAGAZZINO? PERCHE' GLI ATTI EVITANO ACCURATAMENTE DI DIRLO, LO DEDUCI TU INSOMMA, NON CHE NON POSSA, MA SIAMO SICURI CHE E' LUI?

-scrive: come non hanno mai analizzato la sostanza che conteneva il Dna di S.B.

Non è vero, è stata analizzata con il Combur test.

STAITI IN UDIENZA HA RISPOSTO DI NO, VEGGASI STEALCI PUBBLICATI DA DAGOSPIA, E CLAMOROSAMENTE HA CONTINUATO PERSEVERANDO "NON SI ANALIZZA MICA TUTTO", NEL SENSO CREDO CHE NON SANNO A CHE SOSTANZA RIPORTARE QUELLA CHE CONTENEVA IL DNA DJ S.B., ALMENO IO HO CAPITO QUESTO DALLE SUE PAROLE, NON SO.

23 ottobre 2018 18:41:00 CEST..."

Antonello ha detto...

@Biologo

http://m.dagospia.com/come-e-perche-l-ex-istruttrice-di-yara-avrebbe-dovuto-lasciare-sangue-sulla-manica-di-yara-112366

Biologo ha detto...

@Antonello

-scrive: STAITI IN UDIENZA HA RISPOSTO DI NO

Quanto riportato da Dagospia è questo:

«È positiva al sangue, abbiamo escluso che sia saliva o altro materiale biologico»

E' solo una ricostruzione giornalistica non un atto ufficiale. Però per dire che è "positiva al sangue" deve essere stato effettuato il test presuntivo. Cioè il test che ho indicato.

Biologo ha detto...

@Antonello

La pagina da cui traggo quella frase è questa:

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/nuova-bomba-scuote-caso-yara-sua-giacca-era-anche-sangue-112319.htm

Dalla pagina da te indicata invece si può intuire da cosa nasce il famoso "mito" del muco:

Salvagni: "Quella traccia può imprimersi per contatto?".

Staiti: "Lo escluderei".

Salvagni: "E allora?".

Staiti: "Penso che fosse qualcosa di più corposo che conteneva sangue. Forse… muco?".



Qualcosa di più corposo che conteneva sangue, forse muco? E perchè non il sangue direttamente nessuno ce lo spiega...

Il muco, come ho scritto in un post precedente, è un'ipotesi campata in aria tirata fuori sul momento. Nessuna analisi, zero evidenze. E, come ho detto, il muco che più contiene sangue è quello di origine cervicale. Davvero ci si vuole avventurare su ipotesi tanto sconclusionate che invece di spiegare complicano ulteriormente la posizione della persona che ha lasciato la traccia?

Antonello ha detto...

@Biologo

http://m.dagospia.com/come-e-perche-l-ex-istruttrice-di-yara-avrebbe-dovuto-lasciare-sangue-sulla-manica-di-yara-112366

Si, l'articolo cita indifferentemente ed in sequenza ambedue le dichiarazioni di Staiti e di Gentile, ambedue titolari della perizia, e forse lascia adito ad incomprensioni.

"... 
Salvagni:
"Ricorda se la traccia Brena fosse visibile a occhio nudo?"

Stati:
(Mi pare subito nervoso, fa lunghe perifrasi per non dare una risposta netta)
"C' era una alone".

Salvagni:
"Avete fatto una indagine su quel fluido biologico che era sulla manica?".

(Silenzio).

-Salvagni:
"Fatta o no?"

Gentile:
"Non mi risulta sia stata fatta" (brusio).

-Salvagni:
"E perché?".

-Gentile:
"Perché… gli esami sono distruttivi…. E prima non era stata fatta".


Salvagni:
"Non è curioso non aver fatto questi test?".

- Staiti (seccato):
"Non si fanno tutti i test su tutti i reperti!".

- Salvagni:
"Su quello forse sì, che dice?".

-Staiti:
"E' la mia risposta".

-Salvagni:
"Accetto risposte che hanno logica! Qui non c' è".

- Staiti:
"No! Non è così…!".

Salvagni:
"Ma quanti Dna completi avete trovato?".

Staiti (incerto):
"Devo andare a leggere il rapporto…".


Salvagni:
"Con la sua esperienza come si spiega la mancanza di tracce dei familiari di Yara sul suo corpo?".

Staiti:
(...)"Non si spiega".

Salvagni:
"Quella traccia può imprimersi per contatto?".

Staiti:
"Lo escluderei".

Salvagni:
"E allora?".

Staiti:
"Penso che fosse qualcosa di più corposo che conteneva sangue. Forse… muco?"...."

Ne consegue che le analisi fatte in perizia sono solo quelle che hanno restituito la positivita'alle sostanze ematiche, e quelle che hanno restituito la titolarita' a S.B., altre analisi non sono state fatte, esattamente come dicevo io, non sanno ergo quale sostanza potesse con un valore scientifico contenere il Dna di S.B.

Semplicemente.

Antonello ha detto...

@Biologo

icuramente un equivoco:

"...Biologo ha detto...

@Antonello

-scrive: io credo quindi che il Terzo pupillo di Fatima

Non è un mistero questo ragazzo. Il suo nome può essere anche recuperato da documenti già resi pubblici.


-scrive: Ma se si sono messaggiati, come afferma che Yara gli aveva riferito, gli inquirenti hanno gia' il nome, che Yara non aveva mai rivelato a nessuno, e che corrispondeva ad un ragazzo con cui stava simpatizzando. Hanno verificato?

Hanno verificato. La spiegazione che hanno ottenuto e di cui si sono accontentati però è tutt'altro che soddisfacente.

Quando a questo ragazzo hanno chiesto di spiegare gli oltre 100 contatti tra la sua utenza e quella di Yara questi ha sostenuto che prestava il suo cellulare ad altre persone.
Il mistero quindi non sta nel nome del ragazzo, ma nel perchè un'affermazione del genere sia stata accettata come se fosse una spiegazione normale. Centinaia di contatti generati da altre persone? A nessuno pare essere suonata strana questa cosa...


-scrive: come non hanno mai analizzato la sostanza che conteneva il Dna di S.B.

Non è vero, è stata analizzata con il Combur test.

23 ottobre 2018 18:41:00 CEST..."

Non vedo dove io abbia potuto dire che sono state effettuete le analisi su quella sostanza, le analisi chs Salvagni jntendeva sono quelle sul tipo di sostanza, tanto che Staiti salta su e patla di "...muco...", evidentemente non sapendo.

Antonello ha detto...

@Biologo

"...
Staiti: 
"Penso che fosse qualcosa di più corposo che conteneva sangue. Forse… muco?"...."

E' evidente che non sa, non ha analizzato coem da domande specifiche precedenti di Salvagni, ergo quella sostanza non sappiamo cosa sia.

Appunto.

Ivana ha detto...

Per Biologo

Hai scritto: Mi riferisco al punto in cui ha scritto, e non avrei mai potuto immaginare potesse arrivare a tanto, che il profilo mitocondriale estraneo del campione 31-G20 può essere un profilo dovuto ad eteroplasmia di Yara o di Massimo Bossetti.

In quale punto esattamente delle motivazioni della sentenza di secondo grado risulta scritto “che il profilo mitocondriale estraneo del campione 31-G20 può essere un profilo dovuto ad eteroplasmia di Yara o di Massimo Bossetti.”?
Avevo letto, nelle motivazioni, che il prof. Casari ha eseguito sui campioni 31-G23 e 31-G24, mediante sequenziamento NGS, la ricerca del DNA mitocondriale per le regioni HV1 e HV2 (cosiddette “ipervariabili”), precisando di aver riscontrato la presenza di una traccia minoritaria avente uno scarso significato essendo possibile la copresenza di DNA con aplotipi diversi nello stesso individuo . Inoltre, avendo desunto l’eteroplasmia di Yara dall’analisi del capello di Yara , avuto tramite il dott. Previderè, ha assunto che Yara sia portatrice di una eteroplasmia. E mi sembra che la Corte d’Appello abbia accolto proprio tale assunto.

Riguardo alle lesioni sono state definite “tutte vitali” ed è stato ritenuto che siano state procurate nello stesso contesto temporale, cioè una dopo l’altra, ma non è possibile ricostruire la dinamica (nel senso che non è possibile conoscere l’ordine delle ferite inferte) .

Sulla traccia biologica della Brena, sempre nelle motivazioni, si sostiene che non sia stata analizzata la natura di tale traccia, per cui deve essere escluso che si tratti di sangue.
Mi chiedo: se si sostiene che tale traccia NON è stata analizzata, come si può dedurre, da un’analisi NON effettuata, che sia da escludersi che si tratti di sangue???

Antonello ha detto...

@Ivana

Ma ci deve essere un errore, Staiti e Gentile in udienza hanno dichiarato, se l'articolo e' fedele, che quella sostanza era positiva alle sostanze ematiche.

Pensa te che casino, la.sentenza riporta affermazioni scientifiche diverse da quelle depositate in controinterrogatorio dei periti?

Ivana ha detto...

Non possiamo sapere con certezza se l'articolo sia fedele, come non possiamo sapere se l'errore sia nelle motivazioni.

Ora vado a cercare la pagina precisa nelle motivazioni per citarla.

Anonimo ha detto...

"Marita Bossetti: "Mio marito è innocente: non lo lascio"
si, si, ancora qualche giro in porsche e qualche comparsata in tv

amelia ha detto...

@ antonello per favore, credo che il tuo post sia qualcosa di così offensivo nei confronti miei e di chiara che dovresti rifletterci sopra. Una offesa una donna non violentata? ma che cavolo dici? ma veramente, eh .. è meglio non ti risponda a tono. Parlare dei suoi gusti estetici è parlare di gusti estetici . chi attraggo io non è certo un amante delle tettone, ma esistono .. è un dramma? no, meno male si han gusti diversi. C'è chi ama la donna molto femminile, chi più androgina. Nulla di più. Yara si è semplicemente detto che poteva rientrare nei suoi gusti estetici, tutto qui, non significa che l'abbia uccisa, che se la volesse trombare (magari dieci anni dopo, sì .. niente di strano) .. Siccome si parte dai dati e proprio perchè si ha da donne mature una certa consapevolezza della ricchezza, profondità e complessità dell'erotismo, delle emozioni sia maschili che femminili è chiaro che si deve proporre uno scenario diverso ipotizzando protagonista Bossetti, o un uomo con una vita e una personalità similare, che il puro predatore sessuale.
Sei tu che forse sei banale nel giudicare le donne, fattelo dire.

Antonello ha detto...

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/come-perch-ex-istruttrice-yara-silvia-brena-avrebbe-dovuto-avere-112366.htm

Anche un altro punto e' abbastanza interessante:

"...Gentile, dice ancora che su quegli indumenti ci sono almeno tre tracce di altri Dna non ricostruibili...."

Intendendo slip e Giubbotto.

Ivana ha detto...

Per Antonello
Fonte:
https://bossettiade.files.wordpress.com/2017/11/bossettimotivazionesecondogrado.pdf

(ultime nove righe di pagina 364)

Sto per prepararmi per uscire.
Buona serata a tutti/e

Stefania ha detto...

MUCO, FORSE ... MA SICURAMENTE SANGUE. Ma tutto è ok dall'esperta di diritto che ha difeso Massimo Prati in una diatriba con la Bruzzone. Per me è ok una cippa. Non è stato analizzato ed è stato trovato "normale" vista la frequentazione tra la vittima e l'istruttrice. Io non ho nulla contro Silvia Brena ma trovo questa spiegazione singolare e soprattutto poco credibile.

Ma non ho studiato Legge e non sono stata difensore di Massimo Prati e quindi dico sciocchezze?

Stefania

Antonello ha detto...

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/nuova-bomba-scuote-caso-yara-sua-giacca-era-anche-sangue-112319.htm

Quesro l'articolo che cita il sangue come elemento emerso dalle analisi di quella traccia.

O c'e' un errore quindi dell'articolista o c'e' un errore negli Atti.

"...
1. UNA NUOVA BOMBA SCUOTE IL CASO YARA: SULLA SUA GIACCA C'ERA ANCHE IL SANGUE DI SILVIA BRENA, L'INSEGNANTE DI GINNASTICA CHE AL PROCESSO HA DETTO DI ''NON RICORDARE''
2. L'AMMISSIONE VIENE DAL CAPITANO DEI RIS, INCALZATO DAI DIFENSORI DI BOSSETTI: ''ABBIAMO ESCLUSO CHE SI TRATTI DI SALIVA O ALTRO MATERIALE BIOLOGICO. È POSITIVA AL SANGUE''
3. NON SOLO: ''NON È UNA TRACCIA LASCIATA PER CONTATTO. È QUALCOSA DI PIÙ CORPOSO''
4. QUINDI PARECCHIO SANGUE. DELLA RAGAZZA CHE DUE MESI FA IN UDIENZA PER 15 VOLTE HA DETTO DI NON RICORDARE NIENTE DI QUEL FATALE POMERIGGIO: L'SMS MANDATO AL FRATELLO E POI CANCELLATO DA ENTRAMBI, IL PIANTO A CASA, LE AVANCES RICEVUTE IN PALESTRA
5. TUTTE LE TESTIMONIANZE DICONO CHE QUANDO È ENTRATA NEL CENTRO SPORTIVO, YARA NON AVEVA LA GIACCA, SILVIA NON RICORDA DI AVERLE PARLATO, E DICE DI ESSERE ANDATA IN UN ALTRO PIANO A FARE DEGLI ESERCIZI. MA ALLORA QUEL DNA DA DOVE ARRIVA? ''NON LO SO'' ..."

Ai posteri.

Chiara ha detto...

Ma madonnasanta, Antonello e biologo, leggetevi sti cacchio di tre documenti in croce (due sentenze e un atto d'appello) e trovate tutti i testuali dei verbali d'udienza relativi al punto che vi interessa.... è oltre il somaresco continuare a procedere per ipotesi e giornali quando avete gli atti.... almeno l'appello se non vi fidate delle senyenze, diobon! È indecente che ancora parliate senza prendere cognizione!

amelia ha detto...

sulle ferite concordo .. anche se bisognerebbe capire cosa è stato usato .. un uomo forte con una lama molto affilata o un attrezzo può farlo anche oltre il voluto .. non necessariamente è un sadico estremo. Insomma anch'esso potrebbe essere un incidente di percorso. Tuttavia, come avevo già detto, tornerei proprio al corpo .. a cosa ci dice questo corpo .. Io non sono molto convinta dall'ipotesi sequestro, anzi per niente, avanzata da alcuni (se non nel senso di idea di sequestro abortita subito) .. però mi sono chiesta se quelle ferite ai polsi non potrebbero essere autoinflitte nel tentativo di liberarsi da manette o cose del genere .. e cmq non mi pare, ribadisco, una zona classica da colpire in modo così efferato durante una lotta .. specie se sul resto del corpo invece non sembrano esserci ferite del genere .. nè ci sono ferita da difesa sulle mani .. potrebbe essere che siano stati recisi ambedue con lei che si ripara il viso .. ma non so .. la Cattaneo in perizia dice che per le condizioni del cadavere risulta difficile ricostruire la dinamica, però non sembra nemmeno averci provato .. insomma qualche opinione, visto che era dirimente per capire, specie all'epoca, chi potesse essere l'assassino poteva darla sulla base della sua esperienza ..

Antonello ha detto...

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/nuova-bomba-scuote-caso-yara-sua-giacca-era-anche-sangue-112319.htm

"...
1. UNA NUOVA BOMBA SCUOTE IL CASO YARA: SULLA SUA GIACCA C'ERA ANCHE IL SANGUE DI SILVIA BRENA, L'INSEGNANTE DI GINNASTICA CHE AL PROCESSO HA DETTO DI ''NON RICORDARE''
2. L'AMMISSIONE VIENE DAL CAPITANO DEI RIS, INCALZATO DAI DIFENSORI DI BOSSETTI: ''ABBIAMO ESCLUSO CHE SI TRATTI DI SALIVA O ALTRO MATERIALE BIOLOGICO. È POSITIVA AL SANGUE''
3. NON SOLO: ''NON È UNA TRACCIA LASCIATA PER CONTATTO. È QUALCOSA DI PIÙ CORPOSO''
4. QUINDI PARECCHIO SANGUE. DELLA RAGAZZA CHE DUE MESI FA IN UDIENZA PER 15 VOLTE HA DETTO DI NON RICORDARE NIENTE DI QUEL FATALE POMERIGGIO: L'SMS MANDATO AL FRATELLO E POI CANCELLATO DA ENTRAMBI, IL PIANTO A CASA, LE AVANCES RICEVUTE IN PALESTRA
5. TUTTE LE TESTIMONIANZE DICONO CHE QUANDO È ENTRATA NEL CENTRO SPORTIVO, YARA NON AVEVA LA GIACCA, SILVIA NON RICORDA DI AVERLE PARLATO, E DICE DI ESSERE ANDATA IN UN ALTRO PIANO A FARE DEGLI ESERCIZI. MA ALLORA QUEL DNA DA DOVE ARRIVA? ''NON LO SO''..."

E da questo articolo si direbbe che stiamo parlando di un alone di sangue sulla manica del giubbotto indossato dal corpo rinvenuto, l'articolo dice che si riferisce ne Saliva e ne altri liquidi biologici.

Un alone visibile ad occhio nudo non e' una microtraccia, direi, poi ognuno ha i propri criteri, ma anche scientificamente sono due quantita' ben diverse.

Dna Ignoto1 = 1.440 picogrammi/millilitro su 2.000 dell'intera traccia (il rimanente di Yara.

Dna S.B. - 8.000 picogrammi/millilitro in totale di S.B., una microtraccia e dei criteri abbastanza strani.

Chiara ha detto...

Amelia, la misoginia (neanche troppo) strisciante) l'ho vista anch'io


Stefania, tu dici sciocchezze semplicemente perché dici sciocchezze. Nello specifico di adesso, non ho mai detto un ok di niente sulla traccia Brenta. Da friulana ti direi "mola il bevi" ma mi sa che è un natura (o mala fede...e mi faresti meno tenerezza)

Stefania ha detto...

Io personalmente non mi fido per nulla degli atti (neppure delle motivazioni delle sentenze di primo e secondo grado) se il processo è stato fatto in un'aula grande come uno sgabuzzino, se si è vietato di riprendere, di filmare, di registrare e se tanti atti sono ancora segreti e non fruibili e forse ... FORSE lo saranno tra tanti anni. Con le motivazioni ci faccio quello che ci faccio con i fazzolettini con i quali mi tolgo il muco, che non contiene sangue se non in minima traccia (mai sapessi ... meglio specificarlo ... anche se non visibile ad occhio nudo). Spiacente ma se era tutto cosi' limpido e splendido, visti i proclami iniziali del Mimostro degli Interni (Alfano) e la "CATTURA DEL SICURO COLPEVOLE" che mi sarei aspettata dopo cotanta sicumera un processo degno della Rettore (che oltre che splendido e splendente sosteneva fosse affascinante). Ed invece? Nisba! Voi popolino non fate parte del popolo che tanto sa in materia di Giurisprudenza! Tu mai potrai chiamarmi "Collega" (che roba triste) e quindi ti devi accontentare! Con piffero che mi accontento! Giusto per sembrare a modino.

Stefania

Antonello ha detto...

Ma riesci a leggere gli articoli esterni a quelle mura o hai delle difficolta' alla vista?

Hai sopra i link e gli stralci delle dichiarazioni dei due periti, cosa andavano in giro a dichiarare cose opposte su testate di rilievo a quanto poi dichiaravano in Tribunale?

Ma per favore, si stava giusto parlando di questa anomalia cercando di capirla e te ne spunti senza manco aver letto?

Ma boh, veramente, sempre peggio.

Mo' ha visto la misogenia sulla scena del crimine, ma dai, cosi ti esponi ed autocertifichi, senza parole.

Chiara ha detto...

Amelia
sono significative sì...sai a me che ricordano, concettualmente? La crocefissione. Forse anche per suggestione del decubito cadaverico al momento del ritrovamento. Non ricordo se il medico legale abbia dato una cronologia di queste ferite rispetto a quelle dorsali (che precedono appunto il decubito finale).
Comunque autoinflitte direi certamente no, non sono di taglio ma di punta e molto penetranti.... credo solo in stato di allucinazione potresti autoinfliggerti coolpi così dolorosi

amelia ha detto...

Chiara sai che mi hai dato un'idea? chiunque sia stato, se le ferite non sono un depistaggio o non hanno una ragione diversa dall'aggressione sessuale sono di qualcuno che sapeva che yara era vergine o l'ha presunta, indovinando, tale. Non tocca ciò che vuole preservare e compie un atto simbolico. In questo caso la ferita al gluteo sarebbe successiva. Ma continua ad essere in qualche modo fuori contesto quella ai polsi .. su una ragazza tramortita perchè? se non era tramortita dovevano esserci altre ferite, dovute alla lotta.
Poi certo la pentola a pressione può sempre esplodere, vale per tutti, ma spara minestrone se contiene minestrone, lesso se contiene lesso, fagioli se contiene fagioli .. non è che ognuno di noi può sparare qualsiasi cosa .. che siamo totalmente imprevidibili .. con il senno di poi si capisce perchè c'era un minestrone o una fagiolata in pentola a pressione. Non è da tutti esplodere in questo modo, quando già era come dire una situazione trasgressiva per un padre di famiglia (ovvero approcciare una ragazzina). Non è che ti alzi la mattina pensi e fai una cosa del genere e torni a casa ed è tutto normale .. possono capitare all'improvviso tragedie, un rifiuto che si trasforma in un delitto, perchè magari quel giorno ti sei alzato particolarmente storto (si fa per dire) e l'argine di un fiume già in piena non ha retto. Difficile però sconfinare a tal punto senza un cavolo di precedente .. voglio dire .. desiderare una ragazzina, per chi ha sempre avuto una vita casa e famiglia, molto integrato, è già trasgredire, approcciarla è un'ulteriore trasgressione, aggredirla per un rifiuto ulteriore trasgressione rispetto alla propria normalità, giungere ad ucciderla è già più conseguenziale rispetto l'aggressione se temi di essere sputtanato, ma allora scappi .. oppure fai l'organizzato e nascondi il cadavere .. non perdi tempo in sevizie varie .. per farlo sei ancora ad un livello ulteriore di trasgressione .. è davvero raro dal nulla.

Stefania ha detto...

Ora abbiamo un Avvocato genetista ed anatomopatologo forense! Che kiulo!

Ah! Scrive dalla prima ora. Dagli arbori di questo blog e quindi le sue riflessioni sono "certificate".

Sob!



Stefania

Chiara ha detto...

Oh ma il concetto che oltre alle sentenze c'è l'atto di appello, che ti trascrivo i verbali sui punti che ti interessano (perché gli avvocati ci hanno fatto delle eccezioni....o credete di scoprire l'acqua calda?) entra o serve disegnino, Stefania? Davvero sai, turn on your brain when YouTube read. Se no dici tranquilla non mi va, non sono capace, non mi frega mi basta il bar, io i verbali non li leggo e siamo tutti a posto: tu inquadrata, i tuoi argomenti anche (mi basta il pappagallo di casa). Ciascuno è com'è.

Stefania ha detto...

Amelia, mi piace la tua riflessione. Ci sta tutto ma non l'oltre. E' quello che stai spiegando.

Stefania

Stefania ha detto...

Appunto Chiara. Io nel mondo dell'avvocatura di un certo livello (per usare un eufemismo) ci ho vissuto e conosco l'ambiente. Non mi stai raccontando nulla di nuovo e neppure mi stupisco dei tuoi scritti. Li conosco.

Stefania

Chiara ha detto...

Amelia, dicevo crocefissione perché, immaginando il gesto che può produrre la lesione descritta, mi sono figurata una coltellata diretta ad inchiodare, quasi letteralmente, al terreno....solo che non serviva, perché era inerte...quindi deve avere una valenza in sé, per chi li ha prodotti; più degli altri segni-gesti, nella mia opinione...ma non so spiegarmi meglio

Stefania ha detto...

Ahm ... Chiara, vacci tu al bar su mio invito. Io ci vado quando mi garba e non con i colleghi che devono decidere una condanna oppure un'assoluzione.

Non mi permetterei mai di farlo perchè mi fa schifo mischiare il mio privato con un impegno cosi' delicato. Poi ognuno ha i propri valori e la propria coscienza.

Stammi bene.

Stefania

Chiara ha detto...

Sempre Amelia...mah guarda io direi che per dire è verosimile, inverosimile, improbabile, più facile, ecc..occorrerebbe lo studio del soggetto, nel senso che nell'umano nulla può essere assolutizzato e va soggetti issato. Ma questo è esattamente proibito nel nostro ordinamento, le perizie psicologiche, psichiatriche, neuropsichiche, sono vietate se non dirette ad indagare unicamente ai fini della capacità, mai assolutamente per una profilazione, analisi ecc.... principio giuridico sicuramente evoluto e cauto, ma contestualmente "handicappante" per chi indaga e per i curiosoni come noi.... d'altronde se sono escluse è perché non hanno crisma di assolutezza, mai..... insomma, pace.

amelia ha detto...

mi fa un po' rabbia che non siano state fatte ipotesi sulla dinamica delle lesioni, se penso sopratutto che il corpo è stato trovato che ancora si brancolava bel buio pesto .. o forse sono anche state fatte e non riportate in perizia .. ogni ipotesi, sulla base di esperienza autoptica, dava un'idea del movente e quindi dell'identità dell'assassino.
Idea che mi è venuta ora, dato che mi ci arrovello: se non fossero coltellate? nel senso di voler colpirla ai polsi per farle del male? Se fosse che era legata? che le ferite siano un colpo dato con un coltellaccio o un arnese appuntito per rompere fascette (visto che ultimamente sono di moda) o corde? in modo rapido e anche come dire ... sprezzante? magari l'attrezzo non era dei più idonei e quindi ha determinato un taglio importante.

amelia ha detto...

@ chiara gli omicidi efferati sono rari, i predatori rari .. per fortuna, eh .. di solito gli omicidi sono di impeto, per futili motivi, la maggior parte si esaurisce tra delinquenti vari o esagitati che litigano o le solite storie passionali (si fa per dire).
Quando capita quello efferato, come potrebbe essere stato quello di Yara, non è che è consueto trovarci l'incensurato, che non ha mai dato segni in precedenza di carattere violento o di cui no risultino a posteriori comportamenti sadici.
Per questo considero remota che una persona diciamo "normale" possa arrivare di punto in bianco ad un simile livello di trasgressione di botto, che salti così tanti ostacoli .. anche se tutto può essere, ma allora tutto tutto può essere se andiamo nell'inconsueto o nell'improbabile. E dire che tutto può essere alla fine è come dire che niente può essere.

Stefania ha detto...

Amelia la tua è un'ottima analisi. Se si fosse trattato di "una prima volta" di un disturbato io penso non si sarebbe trovata una macchiolina di difficile interpretazione ma ben altro. Proprio perchè l'autore era alla "sua prima volta". Questa vicenda lascia l'amaro in bocca da qualsiasi prospettiva la si voglia guardare. E lascia annichiliti. Perchè penso, spero di non sbagliarmi, fosse stato spiegato in tutte le salse dai genitori a Yara, di non fidarsi degli sconosciuti. Cosi' come farebbero tutti i genitori di questo mondo. E non mi pare, dal profilo che ne è stato fatto, fosse una stupidella. Poi, vero, è stata descritta come una promessa della ginnastica artistica in tanti articoli quando invece era iscritta ad un corso promozionale (non agonistico) di ginnastica ritmica. Non travi e parallele ma cerchi, nastri e clavette.
Ma non posso credere fosse cosi' sprovveduta da accettare un passaggio in furgone da uno sconosciuto, anche se mai lo avesse visto in precedenza e le avesse sorriso (dimostrandosi ai suoi occhi innocuo).

Stefania

antrag ha detto...

Stefania sei una "tosta" e preparata.

Biologo ha detto...

@Ivana

-scrive: Sulla traccia biologica della Brena, sempre nelle motivazioni, si sostiene che non sia stata analizzata la natura di tale traccia, per cui deve essere escluso che si tratti di sangue.
Mi chiedo: se si sostiene che tale traccia NON è stata analizzata, come si può dedurre, da un’analisi NON effettuata, che sia da escludersi che si tratti di sangue???


Come si può dedurre che sia da escludersi che si tratti di sangue?
Appunto non si può escludere. Anzi sulla traccia è stato effettuato il Combur test, quindi il sangue è proprio l'unica cosa che non si può escludere!
Il giudice, non essendo infallibile, non ha capito (o è stato confuso da qualcuno...) e ha finito per scrivere una cosa che non è affatto vera.



-scrive: Riguardo alle lesioni sono state definite “tutte vitali” ed è stato ritenuto che siano state procurate nello stesso contesto temporale

Questo in sentenza. Ma, ripeto, non si può prendere la sentenza per oro colato visto che molte cose attribuite alla difesa non corrispondono al vero. Dato per certo che per l'accusa le ferite erano tutte vitali, il punto era capire (e non si può non avendo gli atti) se anche per i consulenti della difesa ciò era vero per tutte le ferite. Però, anche se la difesa avesse avallato la conclusione dell'accusa in merito, bisogna comunque ricordare che i consulenti della difesa non hanno analizzato direttamente il corpo, quindi...



-scrive: In quale punto esattamente delle motivazioni della sentenza di secondo grado risulta scritto “che il profilo mitocondriale estraneo del campione 31-G20 può essere un profilo dovuto ad eteroplasmia di Yara o di Massimo Bossetti.”?

Verso la fine di pagina 282 il giudice per distruggere sommariamente le osservazioni della difesa sul fatto che in base alle linee guida internazionali il profilo mitocondriale minoritario su 31-G20 deve portare all'esclusione di Bossetti utilizza la spiegazione dell'eteroplasmia di Yara riscontrata dal prof. Casari nelle tracce 31-G23 e 31-G24.

Scrive letteralmente:

il prof. Casari ha accertato la presenza di eteroplasmia, accertata anche nel capello di Yara, confermando la concreta possibilità che la componente minoritaria apparsa sia sempre della stessa Yara

Tradotto in parole povere: siccome dalle analisi del prof. Casari su altri campioni apprendiamo che Yara presenta eteroplasmia, allora anche la traccia minoritaria su 31-G20 potrebbe essere dovuta alla sua eteroplasmia.

Ma questa è un'altra delle cose clamorose di cui nessuno parla mai. Il profilo eteroplasmico di Yara riscontrato dal prof. Casari è totalmente, completamente, del tutto, assolutamente diverso dal profilo ricontrato su 31-G20.

Inoltre il giudice dimostra, come tutti quelli che sostengono questa sua posizione sull'eteroplasmia, di non aver compreso affatto l'eteroplasmia. L'eteroplasmia è una variazione su alcuni punti del profilo principale, non un profilo completamente diverso!

https://pbs.twimg.com/media/B8YdVBvIIAAd_cG.jpg

Il profilo minoritario, rispetto al profilo di Yara, non presenta solo 6 differenze nella regione HV1 e 8 nella regione HV2, per un totale di ben 14 differenze, il che sarebbe già più che sufficiente ad escludere che si tratta di eteroplasmia. Ma tale profilo è persino appartenente ad un aplogruppo diverso! Cioè proviene da una linea matrilineare di persone che da migliaia di anni nulla hanno a che vedere con le persone la cui linea matrilineare è riscontrabile nel DNA mitocondriale di Yara Gambirasio!

Chiara ha detto...

Ah cime...mettetevi d'accordo con voi stessi: di traccia non poteva esisterne più alcuna, oppure dovevano essercene tantissime? Fateme capí...scejete la busta uno o la busta due? ...cos..le volete entrambe? Ehehe golosoni, ragazzacci ;) :D

Biologo ha detto...

@amelia

-scrive: mi fa un po' rabbia che non siano state fatte ipotesi sulla dinamica delle lesioni

Sono state fatte.
Per l'accusa l'aggressore ha messo la vittima in posizione prona, ha sollevato i vestiti senza rimuoverli e ha praticato i tagli sulla parte dorsale del corpo. Poi ha abbassato i vestiti, ha voltato il corpo, e con la vittima in posizione supina ha sollevato nuovamente i vestiti e ha praticato i tagli sulla parte dorsale. Poi ha nuovamente sistemato i vestiti.

Invece per quanto riguarda i colpi al capo la dott.ssa Cattaneo ha scritto che erano compatibili sia con dei colpi sferrati da qualcuno che con una caduta. Lo ha ripetuto anche il procuratore capo in una conferenza stampa.



-scrive: se non fossero coltellate? nel senso di voler colpirla ai polsi per farle del male? Se fosse che era legata? che le ferite siano un colpo dato con un coltellaccio o un arnese appuntito per rompere fascette (visto che ultimamente sono di moda) o corde? in modo rapido e anche come dire ... sprezzante? magari l'attrezzo non era dei più idonei e quindi ha determinato un taglio importante.

E' da escludere. I tagli ai polsi erano precisi e quasi identici. Sicuramente si trattava di un tagliente utilizzato in modo preciso. Colpi di coltellaccio usato in maniera imprecisa che finiscono per produrre tagli identici e precisi non direi proprio.

amelia ha detto...

beh, ma anche fare due tagli precisi e quasi identici non è da tutti, specie alla prima esperienza, a meno che tu per il tuo lavoro non sei abituato a tagliare in modo preciso, magari altre cose e con altri strumenti.
Mi sa che se provo a svenarmi mi vengono due tagli diversi, eh ..
dove hai letto che il mtdna minoritario è completamente diverso da quello di yara? perchè in sentenza non appare descritto in tale modo, ma genericamente dissimile e quindi assimilabile appunto ad un eteroplasmia. Se davvero è diverso ma proprio diverso quindi non assolutamente riconducibile a yara .. ma porcamiseria, visto che al solito, è proprio sulle mutandine, come l'accusa si preme sempre di sottolineare, non è che bossetti può essere uno e trino .. non sarebbe eteroplasmia di yara, non sarebbe di bossetti .. ergo è di un terzo. Dal punto di vista tecnico è più facile dato che la traccia era degradata, che ci sia stato un errore nell'individuare il genotipo di ignoto 1 o le caratteristiche del mtdna secondario? Mi pare di aver letto da qualche parte in sentenza che in ogni caso siccome l'analisi del mtdna non si fa di solito su tracce miste ci possono facili errori . .ma tanto facili da sbagliare aplotipo? insomma mi torna che potresti sbagliare mtdna confondendo il mio con quello della mia cugina paterna, salvo non abbia sua madre origini molto lontane da quelle di mia madre, ma non il mio con quello di una mia ex utente pakistana o rumena, tanto per dire.

Biologo ha detto...

@amelia

-scrive: dove hai letto che il mtdna minoritario è completamente diverso da quello di yara? perchè in sentenza non appare descritto in tale modo, ma genericamente dissimile e quindi assimilabile appunto ad un eteroplasmia

E' evidente in questa tabella pubblicata all'epoca da Adnkronos:

https://pbs.twimg.com/media/B8YdVBvIIAAd_cG.jpg

Hanno in comune soltanto 263G, e non ho neanche contato 315.1C per ragioni un po' lunghe da spigare qui (credo di averlo spiegato in qualche altro commento in passato). Quindi 14 differenze...


-scrive: Dal punto di vista tecnico è più facile dato che la traccia era degradata, che ci sia stato un errore nell'individuare il genotipo di ignoto 1 o le caratteristiche del mtdna secondario? Mi pare di aver letto da qualche parte in sentenza che in ogni caso siccome l'analisi del mtdna non si fa di solito su tracce miste ci possono facili errori . .ma tanto facili da sbagliare aplotipo?

Con centinaia, migliaia di possibili posizioni che possono alterarsi a caso, quindi con miliardi di miliardi di possibili combinazioni che danno luogo a profili inesistenti, si alterano proprio quelle poche posizioni che servono a restituire un profilo esistente, di un aplogruppo esistente? Un profilo completamente differente da quello della vittima e da quello dell'imputato? Assurdo. Impensabile.

amelia ha detto...

cmq sarei curiosa di sapere quanti omicidi ci sono di ragazzine da parte di perfetti sconosciuti aggredite per strada o quasi, persone ufficialmente integrate nella società, il tutto nel paese dove vivono abitualmente con la famiglia. Tutto senza precedenti, senza escalation.

a partire dal 1950. In italia e in europa.

amelia ha detto...

@ grazie biologo, tuttavia ti faccio notare che usi lo stesso argomento usato per difendere il dna nucleare di ignoto 1 . possibile abbia dato un profilo esistente, residente a brembate e muratore?
visto che ci sei e altrove ne avevi parlato .. ma il dna nucleare di P.G differiva da quello di ignoto 1 veramente soltanto per un marcatore o hai visto le tabelle e si riferisce ad una sola diversità nell'aplotipo Y. Perchè la differenza citata non è sul cromosoma 11? questo mi faceva pensare ad un confronto tra i due dna.

Dan F. Rinaldi ha detto...

Ciao a tutti (belli e brutti naturalmente...).

Mi sono riletto un po' di commenti per vedere che si diceva qui dopo la condanna definitiva e mi pare che non si siano fatti grossi passi in avanti rispetto a tanto tempo fa: ancora, per esempio, si insiste sulla storia della paternità -- lasciamo perdere.

Tutto gira attorno al DNA nucleare e non c'è nulla che Bossetti ed i suoi difensori abbiano detto o fatto per portare un serio dubbio sul DNA e non parlo solo del DNA in sé, del test buono, cattivo o solo mezzo buono, ma di quel DNA rapportato a tutti i fatti (o presunti tali) accessori del caso, in particolare ai principali indizi di contorno ed alla dinamica del rapimento e della morte di Yara. Faccio un esempio per spiegarmi.

Un corpo ritrovato dopo 3 mesi può venire contaminato in vari modi e dunque può venire contaminato anche con DNA estraneo, involontariamente o volontariamente: potrebbe averlo fatto la famigerata mosca (o un fazzoletto sporco o simili) oppure il presunto vero assassino.

Nel primo caso però andrebbe spiegata e discussa la plausibilità che questa triste mosca contamini gli slip con il DNA di un maschio di mezz'età, che conosceva bene i dintorni del luogo dove è sparita la vittima, il luogo dove è stata ritrovata, che era nei pressi del luogo della sparizione di sicuro un'ora prima circa ed il cui telefono, da poco prima la sparizione in poi, e sino alla mattina dopo, era spento o scarico (comunque non ha ricevuto né chiamate né sms) ed inoltre non ha assolutamente alibi, neppure uno scricchiolante. La "mosca" non ha individuato una donna o un anziano o un bambino o uno ricoverato quel giorno in ospedale o in ferie a Ibiza o al lavoro a Bergamo alta ecc. ecc. Le possibilità di sbagliare colpevole "perfetto" sono innumerevoli.

Stesso discorso per il contaminatore volontario, il presunto vero assassino, ma qui c'è di più: se contamino e voglio star sicuro di quello che faccio, e non rischiare di fare le cose a casaccio come invece potrebbe fare una mosca, devo contaminare per indicare qualcuno che so che non può avere alibi e che potrebbe, per varie circostanze fattuali, passare per colpevole, non avendo possibilità di discolparsi. Per avere questa sicurezza devo essere certo di quello che B. ha fatto nel mentre e subito dopo il rapimento di Yara. E come faccio ad esserne certo? Non restano tante alternative...

Sono cose che qui ho già scritto altre volte, come ho scritto che tutto il resto è accessorio (paternità, maternità ecc.), accessorio almeno finché Bossetti o i suoi difensori non diano una spiegazione plausibile (non è mai troppo tardi) e magari verificabile sul come quel DNA si sia potuto trovare lì senza che Bossetti abbia compiuto ciò per cui è stato condannato.

Infine una domanda: qualcuno ha letto il libro di Carlo Infanti (il regista consulente della difesa) uscito da poche settimane sul caso? Io no ma ho letto o sentito che aggiungerebbe una nuova coincidenza alle tantissime che infarciscono questo caso: un vicino di casa dei Gambirasio dal cui cortile lo separa solo una siepe (almeno all'epoca dei fatti) è nato lo stesso giorno e mese e anno di Bossetti. ;-)

Grazie e ad maiora.

amelia ha detto...

banalmente il dna è sbagliato, no? cmq sia la mosca di dove vuoi che sia? africana? è chiaro che è del posto, circola, lei (altre altrove sempre vicino o lontano) in quel prato, facile le piaccia un punto scoperto e sanguinolento (magari gli è piaciuto anche altrove ma si è meno conservato e non c'è traccia attuale), poi più complesso spiegare perchè uomo di media età piuttosto che donna o anziano .. certo è più facile fosse una persona che lavora all'aperto piuttosto che al chiuso, no? una che lavora in cantiere piuttosto che in ufficio.
per quanto riguarda l'alibi mezzo mondo è senza alibi .. telefono spento? ma è mai stata fatta una indagine sulle abitudini di Bossetti? io ho passato anni che era più il tempo che lo dimenticavo da qualche parte o era scarico che il contrario .. una volta tra un po' mia sorella mi fece cercare dai carabinieri ..
(a proposito davvero mi pare non sia stato fatto .. era un unicum o quasi il cellulare scarico e a casa o capitava con una certa frequenza)

quanto al contaminatore gli interessa vada su altri .. poi sarà problema dell'altro .. nella peggiore delle ipotesi non ci sono sue tracce e c'è la traccia di uno che ha un alibi, ma siccome spesso la gente ha come alibi la moglie a casa o poco altro ci sono buone possibilità di indovinarla
data l'ora del delitto, tra l'altro, e il giorno.
magari di martedi mattina la faccenda era più complicata
l'obiezione seria per il contaminatore volontario è che difficilmente avrebbe potuto fornire soltanto del dna nucleare senza mtdna.

che poi vorrei capire .. bossetti o chi per lui è stato così bravo da non lasciare traccia alcuna sui vestiti (capelli, impronte, niente) e poi dove ha ferito (e puoi immaginare di esserti fatto male) non ti levi di impiccio togliendo e facendo sparire gli abiti?
che poi mica tutti .. giusto leggins e slip ..

piuttosto pensavo ad un'altra possibilità .. data la scarsità della traccia non potrebbe essere touch? non sua diretta .. bossetti ha dei cani, dei cani vanno a spasso in quel campo .. da cane a cane intendo ..

perchè se anche nessuno l'ha trovata prima dubito non ci sia mai stato un cagnolino che è andato ad annusare e zampettare



Antonello ha detto...

@Dan F.

Beh, escludendo per un'attimo l'estrazione a lotteria delle mosche, che il sentenziato avesse potuto depistare contro se stesso mi pare che sia da risparniargli.

Se il depistaggio che anche io presumo (non proprio sul Dna, anche se rimane l'ipotesi Dna sintetico) sia avvenuto da parte di altri siamo comunque al fatto che dopo tre mesi ho dei forti dubbi su cosa sia possibile ricostruire, con forti dubbi su orari e giorni di un presunto crimine (si e' risaliti al giorno solo sulla scorta del contenuto gastrico).

Non solo, ma dal ritrovamento all'arresto del depistato sono passati quasi 4 anni, sfido chiunque a geoposizionare se stesso ed il proprio Dna a distanza di 4 anni, spiegando e dimostrando che avendo ucciso ahime' si e' dimenticato per quel giorno di crearsi un alibi forte.

Abbastanza surreale poi lasciare la vittima proprio sotto le finestre praticamente della propria famiglola e sopratutto viva ed in agonia per ore.

Chiunque poteva passare di li, rinvenire Yara e chiamare i soccorsi, Yara che avrebbe denunciato il giorno dopo non appena rinsavita, dice ma lui poteva credere fosse gia' priva, ed era invece anche in grado di prevedere che le telecamere della ditta prospiciente non fossero attive ne avessero registrato il novembre arrivando a ritroso solo fino ad inizio febbraio? A volte insomma un po' scemotto ed altre volte con la sfera di cristallo?

E perche' dunque non si e' guardato almeno il febbraio tenendolo agli atti per dimostrare che nessuno fino a quella data avesse potuto depositare o depistare il corpo?

Nella convinzione tutto fosse accaduto a novembre nessuno ha pensato a febbraio, mentre un Gill a caso ci dice che il Dna e' Idrosolubile e non e' identificabile nel massimo dopo 6 (sei) settimane di sua esposizione come sarebbe avvenuto per invece 12 (dodici) settimane a Chignolo.

Un alibi? Bisognerebbe giocare la schedina se fosse possibile reperirlo per un giorno ed un'ora che assolutamente non si sanno e non possono essere certi.

Altrimenti dovrebbe trovarlo anche S.B. giocando altrettanta schedina, ma il problema vero e' che stante il corpo a Chignolo per tre mesi, come dicono te sentenze ed una perizia, quello Straordinario Ottimo Genotipo non e' riconducibile a tre mesi prima come non lo e' il Dna di S.B., semplicemente il muratore non ha bisogno di alibi perche' nulla di se porta alla presunta scena del presunto crimine che nessuno sa dove e quando sarebbe accaduto.

Ma anche fosse, chi di noi ricorda csa ha fatto 4 anni fa sera per sera?

Si quella sera era particolare, ma qua la differenza si e' spostata a convenienza, Yara sarebbe uscita alle 18,42 dalla palestra, la Difesa controlla e riporta le immagini stabilendo che Yara e' invece uscita alle 18,49/18,50 dalla palestra, ma come fai a 4 anni a smontare una struttura lego che si scompone e si ricompone a piacimento dell'Accusa?

Su una scena poi del crimine che manco si e' certi del luogo in cui possa essere accaduta ne di preciso quando.

Mah, un vestito tagliato su misura, ma nemmeno il Dna ha voluto accusare,tuttaltro, il sentenziato come ha fatto l'Accusa e con tutto l'impegno di chi si gioca le ultime carte bruciate le penultime.

E come non considerare la confusione di una prova scientifica di "non colpevolezza" con una Prova Regina di colpevolezza?

Alibi?

Un'illusione da pretendere dopo aver costruito un castello su misura.

Cosa? Si sa dove e quando e' successo? Ah ecco a Chignolo tre meai prima dei test, ed allora perche' non ascoltare la massima autorita' scientifica che dice che quello straordinatio Ottimo Genotipo non puo' essere ricondotto a tre mesi prima a Chignolo?

Si ascolta solo quello che conviene della scienza?

amelia ha detto...

giusto per https://phys.org/news/2015-10-easy-dna-contaminate-crime-scene.html
con chi ha avuto a che fare bossetti quel giorno? chi ha toccato? dove è andato? che attrezzi ha usato?

Anonimo ha detto...

http://cronaca.il24.it/vero-assassino-un-vicino-casa-la-difesa-bossetti-infanga-nuova-vittima/

qualche notizia in più sul vicino dei Gambirasio.

Antonello ha detto...

@Amelia

Il contatto terzo e' anche un'ipotesi, ma sono tutte falle nella convinzione dell'Accusa e dei ben 39 Giudici che hanno eletto quel Dna al rango di Prova Regina per non voler ragionare e capire che una Prova Regina non puo', in quanto tale, esporre il proprio fianco ad interpretazioni diverse.

E qui l'errore secondo me e' stato tutto di interpretazione dei dati, la Scienza insomma centra fino ad un certo punto, atteso che doveva sottolineare i dati e le loro possibili interpretazioni a partire da criteri squisitamente scientifici.

Ma arrivare a capire che le mosche golose di liquidi e quindi di Dna volano non ci voleva tutto questo grande impegno, ne le perizie di Maga Mago', come ad immaginare in tre mesi tutti i possibili inquinamenti.

Come non ci voleva tutto questo impegno a capire che un aggressore non puo' lasciare sul corpo della vittima solo quella microtraccia, od anche due microtracce, raggruppate in un minuscolo lembo reciso di slip.

Un'aggressione che si presume, dai colpi, abbastanza pesante, vi era anche la notizia di resti strani sull'apparecchio dentale di Yara, possibile che di tutto quel macello dell'assassino sia rimasto solo uno Straordinario Ottimo Genotipo rinvenuto a tre mesi di distanza scientificamente impossibili?

Eppure e' andata cosi', l'Accusa ha portato a Processo solo i dati che collimavano con la propria tesi, affascinata dalle proprie convinzioni, e nessuno e' andato a spulciare ed immaginare altre soluzioni che pretendere nei confronti di un accusato di geoposizionare, spiegare e provare a discolpa la posizione del proprio Dna, ed a 4 anni di distanza dal rilasciato e che non possa la scena essere stata inquinata dopo tre mesi di esposizione a tale rischio.

E come si poteva prevedere l'accusato non poteva e non e' riuscito a compiere il miracolo consegnandosi all'ergastolo.

Ma chi doveva invece spiegare e provare il proprio assunto, senza possibilita' di interpretazioni diverse verosimili in natura, era proprio l'Accusa se ha deciso di chiedere di andare a Giudizio.

Mon Dio', e cosa.si puo' fare noi da qua? Nulla, si puo' tentare di ragionare, ed anche quello sembra dia fastidio, mah.

Ma davvero e' questo che il mondo giudiziario ed il popolo, nel cui nome il mondo Giudiziatio sentenzia, vuole?

Sicuri? Perche' attenzione, se si stabilisce l'eccellenza di una metodologia e delle certezze conseguenti poi e' dura, se gli interpreti nel tempo possono sconvenientemente cambiare, andare a dimostrare che non si era cosi' desiderato.

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