domenica 5 novembre 2017

Caso Bossetti: Luca Cheli analizza in maniera convincente le motivazioni del giudice Fischetti - orgoglio e pregiudizio -

Di Luca Cheli


E’ giunto finalmente il momento di analizzare estensivamente il testo della motivazione di secondo grado della Corte di Assise di Appello di Brescia, presieduta dal giudice Enrico Fischetti, che ha confermato la condanna all’ergastolo di Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio.

Come già fatto per le motivazioni di primo grado il nome del giudice presidente verrà utilizzato per rappresentare collettivamente l’intera Corte che è giunta alle conclusioni espresse nel testo della sentenza, senza che ciò implichi l’attribuzione esclusiva di tali conclusioni al solo Enrico Fischetti.

La motivazione conta 380 pagine, tuttavia i motivi della decisione veri e propri vanno da pagina 156 a pagina 376, per un totale quindi di 220 pagine.

Quest’analisi attuerà necessariamente un’operazione di sintesi, focalizzandosi sui punti più importanti e controversi, particolarmente quelli che, a giudizio dello scrivente, si presentano come più deboli o criticabili.
Eccezioni ed impugnazioni

L’esame da parte della corte delle varie eccezioni ed impugnazioni occupa la prima parte della motivazione vera e propria e si estende per ben 35 pagine, fino a pagina 191.

Tutte le richieste ed eccezioni della difesa, ça va sans dire, vengono respinte.

Ora, trattandosi di questioni principalmente procedurali e di diritto inteso come applicazione di norme e prescrizioni, ovvero come interpretazione della giurisprudenza prevalente in merito, mi asterrò dal commentarne la correttezza tecnica o meno, non avendone la competenza.

Tuttavia, visto che un buon numero di richieste vengono respinte perché “non necessarie per decidere”, mi permetto di far notare come la valutazione di tale “non necessità” sia per forza di cose il prodotto di una valutazione soggettiva del giudice, certamente più o meno argomentabile e giustificabile, ma sempre soggettiva, visto che in merito non esistono prescrizioni rigide che debbano essere obbligatoriamente seguite.

Clicca per continuare a leggere l'analisi su "bossettiade"...

912 commenti:

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Antonello ha detto...

-- segue da sopra --

3) FASE METASADICA O DI DEPISTAGGIO, FORSE ULTIMA
Yara resa inoffensiva va umiliata, gli viene tirata la felpa fino sopra il seno, gli viene sganciato il reggiseno, viene lacerata sulla schiena con tagli a forma di grossa "X", poi girata e lacerata sulla regione mammaria fino e lungo il torace, rigirata gli viene rimessa a posto la felpa e gli vengono leggermente abbassati i leggins, viene attinta da arma da taglio e/o punta imprimendo una "J" sul gluteo destro a slip vestiti, sembra quasi un rito di marchiatura come accadeva per gli animali domestici agropastorali? Una "J" di Yara o Jara? Per fare queste fasi, se erano sadiche Yara doveva essere seduta a cavalcioni per tenerla ferma, se era priva di conoscenza sono chiaramente ferite da depistaggio.
Si osserva che se la maglietta fosse stata tirata su, come accenna la perizia, a gola gia' tagliata, doveva per forza attingere al sangue che Yara da li avrebbe perso, invece no, la maglietta non e' attinta se non relativamente da sostanza scura, quindi e' questa forse l'ultima fase.
Non ci sono invece segni sul gancetto del reggiseno diversi dalla vittima, quindi o lo ha sganciato lei, volontariamente o sotto minaccia, o l'ha sganciato qualcun altro, e' chiaramente un gesto di depistaggio fatto con la cura di non lasciare tracce eventuali.

Puo' essere stato un tentativo da parte di qualcuno di violenza sessuale? Si direbbe di si, poi Yara si e' difesa in maniera energica, ed era sembra con assorbente, tutto ha raffreddato insomma gli istinti sessuali (non necessariamente maschili) agitando quelli violenti e sadici, un tentativo inizato sul piazzale in qualche auto con Yara che poi fugge tirandosi su la felpa? Mah...

Gilberto ha detto...

Senza voler essere perentorio, mi chiedo e chiedo quale sia la percentuale di attendibilità di analisi effettuate su un cadavere non nell'immediatezza del delitto ma a mesi di distanza quando si trova in avanzato stato di decomposizione. Si possono innescare conclusioni basate su interpretazioni che potrebbero distogliere dalla vera dinamica del delitto e dare fiato agli innamoramenti dell'investigatore soprattutto quando basta poco per orientare in un verso piuttosto che in quell'altro tutta una indagine. Tutti i rilievi fatti per il Dna valgono più in generale. Ancora una volta mi sembra veramente emblematico in tal senso il link proposto da Dudù...

Chiara ha detto...

Roberta Altea: come come? Il tal Pagnoncelli ha la sbobinatura dei verbali d'udienza? Ma allora non eravamo noi gli "incompetenti" che smitizzavano la colossale BALLA giornalistica della "secretazione dei verbali fino al 2020" e del "processo a porte chiuse", che pure ho visto ancora sostenere in questi commenti pochi giorni fa....vedi Roberta, io capisco che umanamente tu sostenga "quanto dico io vale quanto dici tu", nel commentare passaggi giudiziari, ma se non bastano umiltà e buon senso a comprendere che non è così per tutto, la dimostrazione è in ciò che hai detto e che Gugly, io e altri tecnici dicevamo sa tempo: sono leggende mediatiche di un giornalista piccato di non essere stato ammesso alle copie per proprio uso. Possono stare sullo stesso piano una valutazione tua o di un tecnico circa la strafottenza o mica strafottenza di Bossetti; ma su dati e concetti di natura specialistica no, mi dispiace, non sei sullo stesso piano di un commentatore che fa lo specifico mestiere di cui si discute. Non credo che ciò costituisca un'offesa: con laurea, specializzazioni, esperienza forense, non oserei mai credere di poter commentare sullo stesso piano di competenza la tecnica migliore per un taglio "long bob" in una discussione tra parrucchieri, per fare un esempio come un altro. Si può accettare almeno questo? Ci sono cose opinabili (il valore giudiziario dell'esame del DNA lo è; l'opportunità di non rilasciare copie di verbali a un giornalista lo è) e cose che non lo sono (qual è l'arresto giurisprudenziale sul valore giudiziario del DNA non lo è; il significato dell'ordinanza che nega le copie al giornalista non lo è)... spero di essermi espressa comprensibilmente.

Ivana ha detto...

Gugly,
faccio un ultimo tentativo: se vuoi, puoi scrivermi al seguente indirizzo di posta elettronica:

angela.bolgeo@yahoo.com

e poi ti risponderò con il mio abituale indirizzo.

Se altri/e (Chiara in particolare) fossero interessati/e do la mia disponibilità a rispondere.

Roberta Altea ha detto...

Chiara, tu leggi gli altri prima di rispondere?
Al processo di appello era consentita la registrazione vocale. E Pagnoncelli (unico credo, oltre a Sturlese Tosi) ha portato un registratore vocale.
Una volta uscite le motivazioni ha cominciato a fare questo lavoro. In pubblico.
Racconta cosa è successo in aula e commenta le motivazioni.
Vedi, generalizzare porta a questo.
Io non ho mai parlato di processo a porte chiuse, io non ho mai parlato di verbali secretati fino al 2020.
Fino a quando non riuscirai a non generalizzare, a leggere ciò che gli altri scrivono e a rispondere su quello, sarà molto duro un confronto.
per quanto riguarda la competenza, tu non sai con chi stai parlando, ma... dall'alto del tuo piedistallo la metti in dubbio.
Sventolare laurea e competenze tecniche, ti impedirà sempre la libertà di confronto.
Ti sei espressa benissimo nel citare una marea di luoghi comuni.
Sei su un forum pubblico, ti stai confrontando giusto?
E allora ascolta. e rispondi su quello che leggi.
Rispondi a Pagnoncelli su quello che dice e non sul fatto che, visto che non ha una laurea non è in grado di capire.
Rispondi a me su quello che scrivo (come se fossi una parrucchiera).
perchè non lo fai?
Eppure io non sto parlando di opinioni, ma di fatti.
Rispondi sui contenuti, invece di dire che io non ho le competenze per esprimermi su questo caso.
Facendo così, ai miei occhi, anche con mille lauree, master, specializzazioni, rimani sempre una che non parla di contenuti, ma una che da un piedistallo giudica le persone in base alle lauree e ai master che hanno conseguito.
Vedia ancora una volta sei riuscita ad abbassare il livello alla polemica e non al confronto.
P.S. non faccio la parrucchiera. Ti sei confusa con qualche altra. A furia di generalizzare, succede...

Roberta Altea ha detto...

Tornado ai dati di natura specialistica, a tuo parere un magistrato, presidente di una corte giudicante ha le competenze genetiche per stabilire se la tesi giusta in merito al DNA è quella dell'accusa o quella della difesa?
Hai letto le motivazioni?
Tutte le richieste di perizie, tutte i dubbi relativi alla scienza portati dalla difesa, sono stati liquidati con un: NON NECESSARIO PER DECIDERE.
Non ti inquieta questo? Non ti inquieta il fatto che un esperto e competenza in altra materia non ritenga necessaria una consulenza esterna per decidere in materia di genetica?
A me inquieta molto, sai?
Però stante il tuo ragionamento qui sopra, nonostante non abbia competenze, lauree e master in genetica può stabilire quale teoria e quali tesi sono le giuste.
Quindi, di conseguenza, dovresti accettare anche il fatto che io, con specializzazioni diverse e senza una laurea in giurisprudenza, possa dare un contributo alla discussione.
O questo vale solo se si parla di Corte giudicante?

Gilberto ha detto...

Proprio qui nel blog c'è un articolo molto interessante di Ferdinando Imposimato, magistrato di grande esperienza, del 4 aprile del 2017 dove si parla delle consulenze. Non ne esce un quadro tranquillizzante... sui consulenti, specialisti e tecnici. Figuriamoci se un magistrato si affida ciecamente ad ascoltare una sola campana...

Roberta Altea ha detto...

Gilberto, la necessità di una consulenza tecnica che affiancasse la corte per tutte le problematiche relative a interpretazioni su DNA e/o altro di competenza non giuridica è stato fatto presente dall'avvocato Camporini appena ha avuto la parola nel processo di appello, proprio per garantire all'imputato un giusto processo.
Ovviamente nessuno ne ha parlato, così come nessun organo di stampa ha dedicato spazio agli interventi della difesa.
Almeno le mie orecchie e la mia penna c'erano.
Per questo, non mi arrendo.

Gilberto ha detto...

Sì Roberta ovviamente sono d'accordo con te.

Ivana ha detto...

Roberta,
benché io non fossi, in alcun modo, a conoscenza di quanto fatto presente dall'avvocato Camporini,avevo espresso il suo stesso concetto (da me ripetuto più volte):

Per me il rigore scientifico comporta anche il fatto che per il giudice (che presumo non competente in genetica, soprattutto considerando la sua formazione umanistica) dovrebbe diventare, per legge, un vero e proprio diritto-DOVERE avvalersi della CTU nei processi penali in cui sussistono importanti e complesse problematiche di natura tecnico-scientifica (e l’ho ribadito più volte).
(Tratto dal mio intervento del 10 novembre 2017 alle ore 07:43:00)

Chiara ha detto...

Roberta Altea, il motivo per cui non mi confronto con te è nella tua risposta: l'altezzosa ostilità ricca di pregiudizio con cui mi leggi...ad esempio ti ha fatto immaginare che io abbia detto che tu sia una parrucchiera: non hai capito un piffero del discorso. Tanto mi basta. È buffo come tu attribuisca all'interlocutore quello che invece è il tuo atteggiamento. Anzi, no, è un meccanismo invero elementarmente umano. Solo che mi annoia.

Chiara ha detto...

Ivana, grazie, ti scriverò.

Roberta Altea ha detto...

Chiara ha detto...
Roberta Altea, il motivo per cui non mi confronto con te è nella tua risposta: l'altezzosa ostilità ricca di pregiudizio con cui mi leggi...ad esempio ti ha fatto immaginare che io abbia detto che tu sia una parrucchiera: non hai capito un piffero del discorso. Tanto mi basta. È buffo come tu attribuisca all'interlocutore quello che invece è il tuo atteggiamento. Anzi, no, è un meccanismo invero elementarmente umano. Solo che mi annoia.

Chiara, non solo non leggi quello che scrivono gli altri, ma probabilmente non rileggi quello che tu stessa scrivi. A meno che non siate in due a scrivere con lo stesso nickname.

Come sempre si preferisce insutare anzichè rispondere sui contenuti.
La frase era: rispondi a me (come se fossi una parrucchiera, quindi una incompentente in materia).
Non ho scritto che tu mi hai dato della parrucchiera, ho puntualizzato sulla generalizzazione: parrucchiera uguale incompetente.
Riguardo all'altezzosità, non sono io quella che sbandiera laurea e competenza. Io continuo ad esprimere dubbi su ciò che viene scritto e a chiedere spiegazioni.
E' dall'inizio di questo post che chiedo a chi una laurea ce l'ha, dei riferimenti giuridici ad alcune affermazioni (è la legge), ma si preferisce insultarmi e dire che sono qui a litigare...
Poi mi faccio un giro per i post di questo splendido blog e vedo ovunque beghe dove certo la protagonista non sono io.
Ma va bene così.
Se ti annoio non leggermi. Me ne farò una ragione :-)


Ivana ha detto...

OK, Chiara, grazie.

antrag ha detto...

Ivana posso scriverti anch'io?

Gilberto ha detto...

Ma sì scriviamo tutti a Ivana, gli auguri per il Natale e le mandiamo anche il panettone. Scherzi a parte Ivana ti auguro davvero di realizzare i tuoi sogni per l'impegno e la serietà che metti in tutto quello che proponi (anche se talvolta con qualche piccola ingenuità).
Gilberto

Ivana ha detto...

Grazie, Gilberto: sì, chiunque lo desideri può scrivermi ed è vero che io posso essere ingenua, ma essendo in pace con la mia coscienza e considerando le mie buone intenzioni, pur essendo io un soggetto ansioso, rispetto i diversi stili di pensiero e cerco il confronto rispettoso delle idee.

Sì, antrag e spero che, a livello privato, possano risultare un po' meno difficili il superamento degli ostacoli alla comunicazione e l'abbattimento dell'eventuale diffidenza che potrebbe essersi creata inter nos.

Antonello ha detto...

Registrando il silenzio dei commenti ne concludo che la sentenza soddisfa nelle detentrici di certezze la sete di giustizia, invece io vedo ancora molti dubbi da sondare ed alternative mai considerate seriamente e ne mai escluse.
Ad esempio credo che uno dei tanti appunti della difesa sia abbastanza fondato, in buona sostanza si parla della buona conservazione della scheda e della pila del cellulare rinvenuti dentro alla tasca del giubbotto di Yara, sostanzialmente ambedue perfettamente asciutti e senza segni particolari di ossidazione.
Mentre insomma i guanti erano visibilmente umidi anche solo per il fenomeno della condensa interna, i due elementi a corredo del cellulare erano invece senza la minima traccia di umidita' ne ossidazione.
La scheda o la pila, dagli articoli non si capisce molto bene, sarebbe composta da Nichel Cadmio, e proprio la scienza cje tante volte viene abusata, venendo qui dimenticata, dice che sono elementi chimici che ossidano nel giro di una quindicina di giorni se esposti all'umidita', ma ne in quella scheda e ne in quella pila vi erano segni di ossidazione, il particolare non credo provi che il corpo sia stato depositato poco tempo prima di essere rinvenuto come forse erroneamente avrebbe voluto sostenere la difesa, benche' sia mai da nulla provato il contrario a parte forse quella foglia di Solidago rinvenuta sotto la testa della ragazzina.
Proverebbe invece che se appunto il corpo fosse stato depositato la sera di quel 26 novembre dell'anno prima, qualcuno e' tornato sul luogo di deposito del corpo dovendo lasciarvi appunto la scheda telefonica e la pila del cellulare, rischiando anche non poco e si presume in orari di oscurita'.
Nella versione ipotetica invece di custodia del corpo in diverso posto si assume alla medesima conclusione che la scheda e la pila siano state chiuse dentro la tasca del giubbotto di Yara in un momento comunque diverso del deposito dello stesso a Chignolo d'Isola.
In ambedue le versioni, quella a sentenza e quella ventilata, anche scientificamente, di deposito del corpo nel campo una ventina di giorni prima del rinvenimento ci sarebbero dunque due momenti diversi che avrebbero visto la scheda e la pila debitamente conservate in luogo asciutto e forse manipolate, mentre il corpo avrebbe seguito deposito e custodia, o comunque spostamenti indipendenti dai due elementi e componenti.
Che l'autore/i/trice abbia gratuitamente rischiato SOLO per rinchiudere dentro quella tasca la scheda Sim e la pila appare anche illogico, s'illumina quindi nuovamente la possibilita' invece il bisogno di un depistaggio, confermando che le ferite subite dalla ragazza e riscontrate ad autopsia hanno momenti e fasi diverse.
Una traccia logica di depistaggio avrebbe dovuto e dovrebbe far drizzare i peli e le antenne a qualunque sprovveduto investigatore.
Sulla scheda veniva rinvenuto, guarda caso e stranamente, SOLO DNA di Yara, non gia' qualche sua impronta che a logica sarebbe stata da rinvenire qualora lei avesse levato qualche volta quella scheda e l'avesse reinserita,od anche solo toccata, nulla, solo DNA, quindi sudore? Saliva? Comunque DNA di vecchia data e non esageratamente liquido in quanto appunto non ha ossidato i componenti esposti della scheda stessa, all'interno della scheda invece 78 numeri telefonici + 1 cancellato, che non si sa che fine abbia fatto.
Agli atti sono stati estratti i tabulati di di quei 78 numeri telefonici, ed attenzionati e contattati i proprietari in buona sostanza non avevano mai conosciuto Yara, od almeno cosi' dichiaravano, mentre i 78+1 numeri erano custoditi in una parte di memoria della scheda ad accesso con codice.
Uno solo di questi 78 intestatari fino al gennaio 2010 aveva visto contattato il numero di Yara dalla sua utenza ben 109 volte, senza aver avuto ne dato una spiegazione logica a questo mistero.

Antonello ha detto...

-- segue da sopra --
Si riconduce che quei 78 numeri telefonici fossero stati memorizzati da un proprietario precedente della scheda, non vi sono tracce su questo ipotetico proprietario precedente, mentre qualcuno doveva sapere da quanto Yara detenesse quella scheda anche solo in termini di abbonamenti e promo attivate.
Delle analisi sulla pila non ho trovato parola, sono chiaramente pero' due elementi innestati sul corpo in epoca successiva al suo deposito sul campo di Chignolo.
Perche'? Qualche genia con certezze sa dare una apparentemente logica risposta a questi dati o vengono derubricati come ininfluenti alla ricerca della Verita'?
Esiste una spiegazione logica anche nella versione Bossetti maniaco perche' avrebbe ricercato porno su internet? Cosa avrebbe costretto Bossetti a tornare sul cadavere di Yara in epoca successiva e vicino al suo rinvenimento? Per depoaitare la pila e la scheda del cellulare? E perche'? Poteva eventualmente bruciarli, perche' invece ritorna rischiando non poco, ed in pratica sotto casa della propria famiglia, sul campo dove avrebbe assassinato una ragazza perche' lo rifiutava e che avrebbe lasciato viva ed agonizzante con il pericolo che potesse essere trovata ancora viva e salvata chiaramente dopo accusandolo e rovinandone veramente la vita?
Cosa ha spinto questo mostro sprezzante del pericolo a recarsi nuovamente sul luogo del misfatto con tutte quelle postazioni di telecamere in zona? E perche' dunque sono state derubricate e giudicate ininfluenti i video delle telecamere della ditta prospiciente il piazzale solo perche' partivano da inizio febbraio?
Qual'e' stato il motivo che ha costretto il/la/i responabile/i a tornare su quel campo? Doveva misurare il vento nella zona? Andava li ad ubriacarsi? Voleva solo far parlare i curiosi dei blog e dare aria alle bocche delle genie con le certezze in tasca?

Antonello ha detto...

-- segue da sopra --
Altri dubbi palesi poi appaiono dall'analisi dei tabulati di Yara e delle celle agganciate quella sera, con un ipotetico tragitto, arbitrariamente deciso a monte e con tutte le indicazioni degli esperti della Vodafone, date come oro quando coincidevano con la versione degli innamorati ed incredibilmente disattese quando NON coincidevano con la stessa.
Tanto che e' chiaro che si rende reperibile il tragitto effettuato dal cellulare di Yara quella sera a partire da comunicazioni indicative e non dimostrative del gestore di rete, tanto che se la storia delle celle secondarie vale per il traffico dati "in probabilita' " spostato in quanto quello voce "poteva" aver congestionato quelle primarie, dovrebbe non valere a logica sull'ultima cella di BREMBATE SOPRA VIA RUGGERI agganciata da quel cellulare riacceso, dopo spento, o ritornato a quella copertura da altre che non avrebbero invece registrato alcuna sua entrata od abbandono.
Abbastanza direzionata come ricostruzione, mentre a Mapello portano appunto, non solo cani ripetitivi e logorroici, ma anche gli agganci delle celle telefoniche in corrispondenza di traffico generato, di una Yara che avrebbe benissimo restituito gli stessi e piu' giustificati dati se si fosse ipotizzata come passata da VIA CADUTI DELL'AEREONAUTICA anziche' dirigersi, come a logica avrebbe dovuto fare se stesse tornando veramente a casa, verso VIA MORLOTTI E VIA RAMPINELLI.
Ma a Mapello porta amche la calce distribuita su praticamente tutti i dintorni delle ferite, e in abbondante media misura distribuita su tutto il rinvenuto, anche se gli inquirenti dicono che a Mapello la calce aveva variegata e diversa conformazione in sostanza non possono smentire sia della stessa composizione, oltre alle mini sfere residuati di qualche lavorazione metallica.
Quindi in serie, a Mapello portano o non sono escluse che portino:
1) I cani molecolari.
2) Le celle telefoniche.
3) La calce rinvenuta sul corpo.
4) Le sferette metalliche rinvenute abbondantemente sul corpo.
5) L'ipotesi coincidente con la mummificazione di parte del corpo.
6) La destituzione del perito destrutturale del Cantiere dopo il rinvenimento del corpo casualemente avvenuto il giorno dopo la sua assegnazione.
7) Entita' e potenza economica che si presentava in quel cantiere e rapporti con la famiglia della ragazza.
8) Testimoni screditati poi dagli inquirenti che nelle immediate vicinanze avevano attivita' comemrciali.
9) Variegate ed eventuali.
Ah beh......

Chiara ha detto...

Antonello, per quanto mi riguarda non è né rifiuto né fellonia, solo stanchezza, nel senso che la maggior parte delle cose che rilevi sono state sviscerate e discusse man mano che uscivano e poi durante il primo grado e dopo... vero che non c'eri tu e che magari non diresti le stesse cose già stra-discusse, però comprendi la stanchezza senza fraintenderla con altro...a voce si starebbe anche poco, ma scrivere ancora ore e ore per me è preclusivo. Una curiosità però c'è l'ho: da che fonti provengono i dati che commenti, a che tempo risalgono? Per dire, sono le notizie di stampa anche risalenti o le hai filtrate ad esempio attraverso l'atto di appello? Per capire...

Antonello ha detto...

Chiara, devo risottolinearti che hai un discrimine a partire dalle fonti da cui provengono determinati dati, e questo se da una parte posso comprenderlo dall'altro personalmente ne diffido e mi sento di dovertelo sottolineare.
Per spiegarmi, ed ad esempio, io all'epoca feci una ricerca accurata su Eddy Castillo, il ragazzo trovato sul piazzale di Chignolo un mese prima di Yara ed ucciso presumibilmente da un avventore della discoteca li vicina con cui avrebbe avuto un alterco, un compendio di dati che non ritrovi ne agli atti e ne in nessun articolo, che avevo raccolto solo utilizzando internet, senza muovermi da casa, chiaro che sul posto si riuscirebbe a sapere ben di piu', ma non era male neanche quel poco rinvenuto.
Che Eddy facesse volontariato ad esempio non compare in nessun articolo, dove lo.facesse o dove abitasse ad esempio e qualche altro dato non mi sembra di averli visti su articoli dell'epoca, ma nemmeno ho mai letto su tirature nazionali dell'atto punitivo che aveva subito prima della sparizione di Yara, con lui prelevato davanti agli amici e stranamente privato del suo lungo ciuffo di cui andava ben fiero, a chiaro evento intimidatorio che lo costrinse a rimanere chiuso in casa per un mese, ne sanno qualcosa i giornali?
Quello sopra e' un piccolo compendio di dati che in parte ho estratto dagli AMATI atti ed in parte ho estratto da articoli locali del 2015, quindi gia' abbastanza avanti anche rispetto alle procedure di indagini...
Invece gli atti e le MIE conclusioni rispetto alle celle telefoniche interessate quella sera da Yara, udite udite, sono estratti direttamente e solo dai dati, insomma sugli atti c'e' chiaramente scritto che il tragitto effettuato da Yara, quella sera, con piu' probabilita' potesse essere diretto verso VIA DEI CADUTI DELLxAEREONAUTICA e quindi verso MAPELLO ed il Cantiere,piuttosto che verso VIA MORLOTTI e quindi VIA RAMPINELLI verso casa.
Il discrimine che hanno utilizzato, ed indicato agli atti, gli inquirenti sono chiaramente indicazioni sul funzionamento logistico delle celle da parte di Vodafone, ma non indicative sul funzionamento di "QUELLA SERA" del cellulare di Yara, e non potrebbe che essere cosi', la tecnologia fa passi da gigante ma ancora non miracoli credo, gli agganci potevano spostarsi a partire da funzionalota' al livello di traffico, ma "potevano", a me servirebbe capire se invece si eono "spostati" su altre celle.secondarie o meno, per stabilire con certezza il tragitto compiuto da quel cellulare "QUELLA SERA".
La storia dei 78 numeri memorizzati sul cellulare di Yara con accesso a codice + 1 cancellato sono perfettamente reperibili agli atti.
Le condizioni della scheda invece, e della pila del cellulare, sono inserite in un articolo del 2015 e di cui non si trova traccia sugli atti, chiaramente se mettessero tutto negli atti, gli stessi sarebbero composti di 5 mila pagine e non di 150 (primo grado circa) e 380 (secondo grado circa)come invero sono, ma il riferimento ad un appunto della difesa riporta a considerazioni della difesa e quindi avvenute si presume in dibattimento od in intervista pubblica.
Anche perche' non credo la difesa si attivi solo sui giornali e comunque chi all'epoca pubblicava strafalcioni rischiava denunce e querele...se vuoi i/il link te lo/i devo andare a cercare, viceversa se vuoi trovarlo tu basta che inserisci a google qualche patola chiave inerente e lo/i trovi facilmente...

Chiara ha detto...

Antonello, però vedi in che senso dico? dello stato di ossidazione ricordavo bene che fosse stato ventilato solo dalla stampa abbastanza tempo addietro e poi nessuno lo riprese, nè il processo nè le parti processuali...tanto premesso, per me rischia di essere mero onanismo intellettuale costruire una riflessione a partire da questo dato, non confermato. E' un po' come quando parlavamo attorno al cadavere di Yara ritrovato con le braccia distese oltre il capo, segno inequivoco di trascinamento....e così non era! Quante ore ne abbiamo parlato attorno, a questa notizia-fake? Ecco, adesso mi concentrerei sui dati certi...certamente c'è un vulnus: e se non fossero stati usati nel processo, noi come potremmo conoscerli? Non potremmo, hai ragione. Allora PERSONALMENTE adotto la tecnica gordiana: se nessuno ne ha parlato e non posso farlo io con certezza, lascio cadere. Tu fai pure scelte differenti, anche perchè ormai è l'unica cosa per "movimentare" discussioni grossomodo stabilizzate su opposte considerazioni, però io non ti seguirò e senza che questo implichi una critica nei confronti tuoi e delle tue argomentazioni. :)

Chiara ha detto...

col "nessuno ne ha parlato" intendo NON che se non esiste processualmente, per me non esiste, bensì che se nessuna delle parti in causa, aventi interessi diametralmente opposti, ha utilizzato tali dati, c'è un buon margine di sicurezza per dire che probabilmente non esistono o non esistono nei termini che la stampa aveva diffuso. Non è detto che sia così, ci mancherebbe, magari a spulciare le carte si trovano davvero dati sottovalutati o fraintesi da tutti e che potrebbero dire invece qualcosa di significativo, ma appunto noi le carte non le abbiamo e neppure fonti mediatiche abbastanza certe da poter essere tenute come faro.

antrag ha detto...

Antonello! continua con i tuoi resoconti! Che sono utilissimi, nonostante l'insofferenza di Chiara, che in modo infantile "pretende" che si ragioni nell'ambito delle sue vedute ...

Chiara ha detto...

Antrag, non intrigarti nei discorsi dei grandi, i bambini come te è bene che restino a giocare tra loro. Anche perchè gli si sviluppa la mente e magari dopo riescono anche a fare interventi produttivi. Vabbè che digitare non costa come quando si pagava l'inchiostro, ma gli interventi inutili restano deleteri per altre vie. Gioca, ciccetto, gioca.

Antonello ha detto...

L'analisi delle celle, agganciate da yara sono scritte nero su bianco sugli atti, e nessun dato agli atti conferma che Yara quella sera ando' verso VIA MORLOTTI E VIA RAMPINELLI quindi verso casa.
Per quanto riguarda i dati delle celle agganciate invece dal cellulare di Bossetti quella sera (per precauzione si segnala che sia per Yara che per Bossetti i cellulari non dimostrano con certezza conseguenti spostamenti di chi li deterrebbe), Nicotera, esperto della difesa invece dice che:
"...Nel caso di Yara Gambirasio, come consulente per la difesa di Bossetti, mi sono occupato dell' analisi dei tabulati telefonici e della copertura delle celle telefoniche. Sa perché Bossetti è stato condannato, secondo me? Troppi elementi scientifici, di livello elevato, spiegati male e mal compresi. Si è discusso allo sfinimento del Dna, di cui tutti ormai si credono esperti, ma guardi che al processo i genetisti parlavano un linguaggio estremamente diverso e ben più complicato di quello spiegato da giornali e televisioni. Se questi argomenti complessi non vengono correttamente compresi dalla Corte e dalla Giuria, questo può creare incomprensione ai non addetti; ecco cosa ha penalizzato Bossetti. Ci sarebbero voluti dei periti "super partes" un po' per tutte le materie trattate, a partire dal Dna, per far capire a chiunque di cosa si trattava, ma la presidente Bertoja non ha ritenuto opportuno nominarli. Per quanto riguarda il cellulare e i tabulati di Bossetti, sui quali ho lavorato per mesi e mesi, pensi che dalle analisi complete dei tabulati stessi è emerso che in momenti compatibili con la presenza di Massimo in casa (ad esempio il sabato e la domenica) circa il 15 per cento del traffico generato e ricevuto dal suo telefono era fatto agganciando la cella che invece, secondo l' accusa, lo ha incastrato. Cioè quella cella di Mapello "Via Natta - Settore 3" che il suo telefono aggancia il 26 novembre 2010 alle ore 17:45 e che è la stessa che aggancia il telefono di Yara un' ora dopo, ma nel "Settore 1" quindi nella direzione opposta a quella dell' indagato. Questo per noi può indicare che Bossetti era nel tragitto per ritornare a casa, in casa o nelle vicinanze, e non a seviziare la piccola Yara. Invece le celle telefoniche, ed i suoi settori, assieme ad altri elementi, gli sono costati una condanna. Per noi ingiusta»...."

antrag ha detto...

Sto solo mettendo in guardia Antonello da te, Chiara!

Antonello ha detto...

-- segue da sopra --
Nicotera sta dicendo che loro hanno ricondotto la cella di MAPELLO VIA NATTA, SETTORE 3 alla casa di Bossetti, prova che poteva benissimo fare sia l'accusa che i periti del P.M. o del Collegio Giudicante.
Cella telefonica agganciata da Bossetti alle 17,45, un'ora prima che il cellulare di Yara aggancio' la medesima cella di MAPELLO, VIA NATTA (PERO') SETTORE 1, ma il dato se vale per l'accusa e la sentenza a segnare la presenza gia' di Yara vicino (con un'errore di un'ora) a Bossetti, stranamente non viene considerata quando si tratta di confermare o meno la presenza di Yara a MAPELLO, abbastanza strano direi.
C'e' una differenza fra SETTORE 1 e SETTORE 3 della.medesima cella ed un ora piuttosto che un'altra?
Sfortunatamente Bossetti da qualche parte sembra debba abitare ed abitava proprio li vicino, Yara era con lui che agganciava la medesima cella un'ora prima uscisse dal Centro ma vivaDio non sarebbe mai passata da MAPELLO?
E se Bossetti e Yara sono usciti ad ipotesi e rientrati da quella stessa cella in orari completamente diversi e non compatibili con le 18,42 orario di uscita di Yara dal Centro Sportivo, come si possono ricondurre eventuali ed ipotetici tragitti tanto da ricondurli addirittura ad un rapimento od a Yara che sarebbe salita volontariamente sul furgone di Bossetti?
Mah....ho dei forti dubbi su questa mono-interpretativa interpretazione dei dati, e non serve essere ne innocentisti e ne Nicotera per averli.
La stessa Vodafone ti dice che le celle attigue a quella principale (c.d. celle secondarie rispetto ad un contatto proveniente da territorio di competenza), NEL CASO la principale sia congestionata da TRAFFICO VOCE, sono di ausilio per quanto riguarda il TRAFFICO DATI.
Cioe', gli sms e gli mms insieme ad eventuali accessi ad internet, se la cella di competenza e' congestionata dalle chiamate, vengono spostati su quelle attigue, ed in quel caso potrebbe essere tutto interpretabile come dice la.sentenza, ma solo in quel caso, niente dimostra che quella sera fosse capitato proprio quel caso, ed un TRAFFICO quindi VOCE esagerato sulla cella principale, sono indicazioni tecniche della Vodafone che non dimostrano cosa realmente sia successo quella sera, Yara avrebbe potuto benissimo insomma dirigersi verso VIA DEI CADUTI DELL'AEREONAUTICA anziche' VIA MORLOTTI ed agganciare inizialmente la cella di PONTE SAN PIETRO di poco attigua, senza variare di una virgola i dati restituiti dai gestori e poi valutati ed inseriti proprio agli atti, ma chiaramente con una stravolta, nel caso, ricostruzione, del tutto diversa.
Ergo se Yara veramente si era diretta a casa doveva andare dalla parte opposta e verso VIA MORLOTTI all'uscita dal Centro Sportivo, invece di dirigersi dalla parte opposta verso VIA DEI CADUTI DELL'AEREONAUTICA come invece apparirebbe a logica.
Aveva gia' incontrato Bossetti, e dovendo tornare a casa presto in quanto in ritardo sale sul furgone perche' Bossetti gli garantisce un passaggio passando da VIA CADUTI DELL'AEREONAUTICA ALma andando dritto all'incrocio va incredibilmente verwo MAPELLO anziche' verso VIA RAMPINELLI? Mah....e Bossetti non prevedeva alle 7 di sera che una ragazzina avrebbe dovuto andare a casa a mangiare e che fosse ricercata immediatamente da li a pochi attimi? Mah...a me sembra, con rispetto, una invenzione di sana pianta...
Anche Bossetti avrebbe fatto di tutto.per farsi beccare, cioe' quanfo si deve condannare diventano tutti imbecilli imprudenti, mentre quando si deve spiegare cosa avrebbero fatto diventano tutti luccicanti genii del male imprendibili...
Questo lascia una ragazzina poi viva ed agonizzante sotto casa della sua famiglia e ritorna dopo tempo a depositare nella tasca del giubbotto pure la scheda e la pila del cellulare di cui si era dimenticato, il rischio insomma come professione, ed intorno tutti impegnati dall'oculista.
Ricercatori compresi, cani di Chignolo e passeggianti, elicotteristi e casuali frequentatori, mah...

Anonimo ha detto...

Antrag
Non stare a rompere i marroni continuamente: Il troppo storpia!
Antonello, ti sei messo a fare il RIfrigitore delle scaglie?
Sei veramente affetto da LOGORRIA INFRENABILE, come disse l'anonimo tempo addietro.
Stattene un poco calmo, te lo consiglia un amico!!!!
C. Falce

antrag ha detto...

Prego... Falce ...

Antonello ha detto...

Antrag, credo di conoscere Chiara, e se non ne condivido la convinzione credo di poter sperare che sia sicuramente in buona fede, cioe' lei e' convinta di quella ipotesi, e coerentemente la difende, a differenza di Gugly che scappa a gambe levate, e deride un caso abbastanza invece serio, dalle sostanze ed argomentazioni dimostrando invece dei ragionamenti compiuti.
No, Chiara credo sia proprio in buona fede, e non mi basta che abbia idee diverse per considerarla per come non la conosco.
Questo mi sento di garantirlo, anche se oramai su internet non si puo' mettere la mano sul fuoco su nessuno.

antrag ha detto...

E' giusto che chi deve ricorrere in cassazione e gli stessi giudici di cassazione riflettano sulle cose che si scrivono in questo blog.

Non si capiscono gli interessi di chi lo vuole azzittire.

Antonello ha detto...

FALCE, ahahahahhahaahha ma non cambi mai?

Chiara ha detto...

Antonello, non sono in grado al momento di entrare nello specifico quanto te, sulle celle (sul discorso ossidazione invece concordi, come metodo? troppo rischio di parlare di niente) però non credo di sbagliare ricordando che la (le?) Corte (i?) non abbiano considerato il dato come univoco o monolitico, ma prendendo atto dell'imprecisione ne hanno comunque considerato la NON CONTRADDITTORIETA' con l'ipotesi accusatoria...nel senso: ok, non mi dice con certezza che era lì, ma mi dice con certezza che non era largamente altrove; certamente questa considerazione in sè non può bastare e non sarebbe bastata, se non in congiunzione con gli altri indizi-non-escludenti e con quella che è stata considerata la prova diretta (il dna). Intendo dire che la messa in crisi, o quanto meno la neutralizzazione completa di quell'indizio, come di altri (sfere, calce, fibre ecc....tutte di per sè non univocamente significative), passa sempre e comunque per la previa neutralizzazione della prova-cardine. Io me la ricordo questa discussione sulle celle, ho letto tanti e tanti interventi tecnici sul tema e credo di averne sempre tenute presenti le criticità che ora tu hai ribadito....ma è quella "congiunzione" di cui ho parlato sopra che mi condiziona a ritenerle dirimenti in senso assolutorio (nel senso che non può darsi loro alcun significato e quindi per la regola del dubbio deve essere pronunciata assoluzione) "solo e soltanto" nel momento in cui venga effettivamente posto in crisi il benedetto dna. Non perchè sia dna, anche se a qualcuno piace credermi più stupida o lapidaria di quanto io sia, ma perchè è QUESTO (con questi caratteri specifici) dna e non un altro generico....non so se mi spiego....per me, davvero, al momento è quello l'unico punto davvero dirimente, perchè poi porta con sè, in un senso o in quello opposto, tutti gli altri (che obiettivamente, singolarmente presi, sono ambigui e necessitano di un previo "canale" di natura CERTA - in senso umano e processuale - per poter far prendere loro una direzione oppure nessuna).

p.s. ti ringrazio per la fiducia, non è mal riposta: non sono nè in mala fede, nè superficiale, nè di natura tendente al colpevolismo (tutt'altro, se proprio devo trovarmi un difetto, probabilmente di derivazione professionale). A questo approdo, comunque giammai immutevole (credimi!) sono giunta solo molto di recente. Le valutazioni umane e le riflessioni sociologiche che a volte faccio sulla varia fauna che popola il sottobosco innocentista, sono del tutto a parte rispetto alla riflessione sul caso e tutto sommato ricalcano, mutatis mutandis, quanto ho sempre detto dei colpevolisti-da-salotto, che di solito sono quelli che ammorbano i casi giudiziari mediatici.

Gilberto ha detto...

C'è stanchezza e sfiducia sul caso Bossetti. Molti si sono disaffezionati dopo l'esito dell'appello. Eppure io continuo ad aver fiducia. Non mi sorprenderei che la Corte di Cassazione rimetta tutto in gioco e soprattutto metta in risalto le molte contraddizioni di due sentenze. Potrebbe rilevare tutte quelle incongruenze che anche qui nel blog sono state poste in evidenza. Il caso è troppo emblematico anche riguardo ai principi costituzionali per poter essere considerato uno dei tanti... Sul caso in parola la posta in gioco è la credibilità della giustizia italiana anche a livello internazionale.

Antonello ha detto...

Chiara, ma infatti, io non riconduco quel.dato della.scheda e della pila.perfettamente lindi alla.dimpstrazione che quel corpo non poteva essere, come presunto dalla sentenza, da 92 giorni, ma almeno si deve riconoscere che allora quella scheda e quella pila sono state depositate dopo, molto piu' vicino al rinvenimento piuttosto che piu' in corrispondenza lasciate dopo la scena della presunta aggressione.
E questo significherebbe che il/i responabile/i, se l'ipotesi DEVE essere il corpo di Yara in quel.campo per 92 giorni dal 26 novembre, DEVE/VONO essere ritornato/i sulla scena MOLTO DOPO l'oratio ed il.giorno della presunta aggressione (e scrivo presunta perche' io ci vedo sempre piu' un depistaggio).
Molto dopo quanto? Il Nichel Cadmio, appunto, ossida in 10 giorni ad esposizione, e quindi se si vuole dare il corpo di Yara li a Chignolo per 92 giorni bisogna dar per certo il deposito di scheda e pila a partire dal 16 febbraio fino al 26 febbraio del 2011, non ci sono alternative, delle due l'una, se il dato non riconduce il deposito del corpo a Chignolo dal 16 febbraio allora bisogna per forza accettare che quella scheda e quella pila sono state messe li molto tempo dopo il 26 novembre, giorno in cui si presume il corpo sia stati li aggredito e.lasciato.
E questo non e' proprio irrilevante......tuttaltro...


Ma, questo e' un dato che tenta di comprendere gia' ancora gli eventi accaduti e non se Bossetti sia o meno colpevole, questo e' un altro discorso, a cui possono contribuire le celle agganciate quel giorno dai due cellulari, sempre significando di avere cautela nella interpretazione, perche' non sempre i cellulari seguono le ragazzine e ne sempre i muratori, a volte vero o falso il contrario, dipende, tutto da capire ancora.
Io, in .erito alle celle agganciate dai due cellulari, segnalavo solo che vedo delle incongruenze sulle interpretazioni, o meglio delle superficialita', si da per scontato insomma che le INDICAZIONI GENERALI della Vodafone siano dimostrative di un qualcosa che non dimostrano, tuttaltro.
Ma anche a versione della sentenza, Yara non sarebbe andata verso VIA MORLOTTI e VIA RAMPINELLI, ma sarebbe stata caricata, o sarebbe salita, sul furgone di Bossetti, per poi essere ricondotta al posto di aggressione non si capisce con quali motivazioni.
Yara si sarebbe buttata dal furgone, (e li non si capisce come mai la fibila e la caviglia spezzate non sono state ricondotte ad una caduta dal furgone in movimento ad esempio), Bossetti da solo non poteva contenerla e guidare, mentre i cani ci dicono che quel percorso Yara lo ha fatto in mezzo aperto (un motorino?) od a piedi, tutto un altro mondo.
Ora ti posto i dati riguardanti le celle di Yara.

Antonello ha detto...

Pag. 111 motivazioni di Primo grado.

18,25 il cellulare di Yara riceve l'SMS con cui l'amica M. D. gli chiede della gara della Domenica successiva (era Venerdi) agganciando la cella di PONTE SAN PIETRO VIA ADAMELLO 1, SETTORE 9 - compatibile con il centro sportivo di Brembate Sopra.

18,44 Yara risponde all'amica "dobbiamo essere LI alle 8" ed invia il suo SMS agganciando nuovamemte la cella di PONTE SAN PIETRO VIA ADAMELLO 1, SETTORE 9.

18,49 l'amica M. D. risponde a Yara "OK" ed il cellulare riceveva l'SMS dell'amica agganciando la cella di Mapello VIA NATTA SETTORE 1 - compatibile con il Centro Sportivo.

18,55 il cellulare di Yara perde il.segnale.e lo riprende o viene spento e riacceso e nella ricerca aggancia la cella di BREMBATE SOPRA VIA RUGGERI, SETTORE 8 senza generare traffico

19,11 la madre di Yara allarmata dal ritardo prova a chiamarla ma trova il cellulare era gia' spento.

Vanna ha detto...

Antonello,
interessanti le tue analisi.
Gilberto, anche io voglio essere fiduciosa, la penso come te.

antrag ha detto...

La nuova corte dovrà ribaltare con ragione i verdetti emessi con superficialità e impeto dalle corti precedenti.

Antonello ha detto...

I cani per due volte in due giorni diversi invece cosa dicono?
Dicono che Yara sarebbe uscita dal Centro Sportivo, si sarebbe diretta verso VIA CADUTI DELL'AEREONAUTICA girando invece poi verso il retro del Centro Sportivo, avrebbe attraversato il campo di atletica e sarebbe uscita dal complesso sbucando in VIA GIOVANNI SALA per poi dirigersi verso MAPELLO a circa due chilometri di distanza, a piedi o su un mezzo aperto, perfettamente non disallineandosi dai dati degli agganci delle celle telefoniche, ma perche' Yara uscendo si dirige verso quella strada quando potrebbe benissimo andare a sinistra uscendo verso VIA MORLOTTI?

1) Vede nella direzione di VIA MORLOTTI una persona od il mezzo di una persona che deve evitare per qualche motivo, forse ne ha paura, persona che se li aspetta la conosce benissimo e sa dove abita e che strada dovrebbe fare, lei vuole evitarla, forse l'ha vista o forse no, ma Yara si porta su una strada che e' coerente con il senso di marcoa delle automobili ed il mezzo, avendo visto il movimento.di Yara, la raggiunge facilmente in VIA GIOVANNI SALA sul punto da cui Yara esce dal complesso sportivo, li la carica e si dirige verso MAPELLO.
2) Yara ha perfettamente visto la persona od il mezzo della persona, si tratta di amico/amici/che e lei e' in ritardo, ma non puo' farsi veder salire davanti al Centro Sportivo su un mezzo, decide quindi di passare, facendosi vedere o con un cenno di indicazione, da VIA GIOVANNI SALA, molto meno frequentata e sgombra di persone che entrano ed escono dal Centro Sportivo e che conoscono anche i familiari.
Da VIA GIOVANNI SALA Yara e' convinta di ricevere un passaggio verso VIA RAMPINELLI e quindi casa, e forse lo riceve ma parte solo dopo le 18,49, purtroppo quel mezzo a casa di Yara non arrivera' mai perche' si dirigera' verso MAPELLO.
3) Yara e' in ritardo ma ha un'appuntamento con una persona che non vede da tanto e che vuole salutare, non puo' farsi vedere per non dover dare spiegazioni e cosi' gli da appuntamento proprio sulla VIA GIOVANNI SALA, non davanti, ma dietro al Centro Sportivo, li con il mezzo si dirige verso casa (la direzione di marcia di VIA SAN GIOVANNI SALA dovrebbe essere verso VIA RAMPINELLI ma esistono le retromarce ed il mezzo facendo retromarcia si dirige verso MAPELLO.
4) Yara fa quel tragitto perche' in ritardo pensa di poter far prima, uscendo su VIA GIOVANNI SALA e dirigendosi direttamente su VIA RAMPINELLI, li viene intercettata per caso (??? Era attesa) e portata verso MAPELLO.
5) A Yara accade qualcosa DENTRO al Centro Sportivo, tutto viene taciuto e lei viene portata fuori da quel lato per evitare che qualcuno potesse vedere, le telecamere non erano in funzione e questa ipotesi prevede che chi la porta fuori potesse sapere delle telecamere fuori uso, quindi qualcuno del Centro Sportivo che la porta da li verso MAPELLO.
6) Yara nonostante i parenti non sapessero nulla ha una simpatia, un ragazzo coetaneo con cui si vede ogni tanto per parlare e stare insieme, ritagliando qualche spezzone di tempo sul tragitto Casa/Centro o Centro/Casa, non usciva mai per altro, a scuola veniva portata e riportata in auto, non aveva altro tempo che quello.
E quindi per nascondere questa simpatia fa l'equilibrista appunto, ma questa persona non ha un animo buono, forse ha un motorino od una bici, promette di darle un passaggio, Yara sale perche' in ritardo, ma a casa non arrivera' mai, accade qualcosa, forse anche solo un incidente, e Yara viene portata a MAPELLO.

Antonello ha detto...

-- segue da sopra --
7) Yara proprio quella sera decide di fuggire di casa, ed e' in ritardo, si, ma per andare via, nulla di organizzato ma quelle fuitine fra ragazzini, non deve farsi vedere, da l'appuntamento a qualcuno/a ma accade qualcosa e viene portata verso MAPELLO.
8) Yara uscita dal CentronSportivo deve fuggire e non lonfa verso VIA MORLOTTI, troppo prevedibile, allora appunto si porta sul retro del Centro Sportivo, ma anche li qualcuno lo aspetta a sbarrargli la strada per VIA RAMPINELLI e casa, ha il cellulare con se ma non chiama, forse non ha tempo, e cosi' fugge per l'unica strada che trova libera e cioe' verso MAPELLO, viene raggiunta forse, forse catturata, forse accade un incidente, non riesce piu' a tornare a casa.
9) Yara esce dal Centro Sportivo ed ha un appuntamento con un uomo di nome Bossetti, che la.aspetta su un furgone dietro al Centro Sportivo, su VIA GIOVANNI SALA, lui la fa salire, la.saluta, parlano 30 secondi, la convince di accettare un passaggio verso casa dopo che Yara lo avverte di essere in ritardo per casa e che l'aspettano per mangiare, lui parte ma accade qualcosa, forse un incidente, forse un raptus, Bossetti rigira il.firgone improvvisamente verso MAPELLO, Yara si impaurisce, percepisce il pericolo e non costretta dal Bossetti che deve guidare, apre la porta del furgone che sta andando e si butta giu rompendosi la Fibula e la caviglia, prende anche un colpo poi in testa e sviene, viene portata da Bossetti verwo MAPELLO in attesa di risolvere e pensare la situazione.
In alternativa rigira il furgone, ed invece di andare verso casa di Yara semplicemente va verso MAPELLO.

p.s. se Yara aveva il finestrino aperto i cani possono seguire la sua traccia due o tre giorni dopo? Credo di si ma non ne sono sicuro, seguono le tracce olfattive delle molecole che tutti noi rilasciamo durante le nostre attivita', e particolarmente quelle rilasciate in momenti di paura.

Fra queste credo ci sia la vera interpretazione dei dati, tolto che quella di Bossetti per altri motivi credo non la sia, non che non la possa essere, ma credo che non la sia...

Guglielma Vaccaro ha detto...

Gugly sorride per gli attacchi personali, evidentemente qualcuno non ha altro da dire nonostante i post lunghissimi su questioni strasuperate.

Nautilina ha detto...

Antonello,
pardon, ma Yara non può essere uscita a piedi in via dei Caduti e Dispersi dell'Aeronautica percorrendo via Sala : questo bisogna proprio escluderlo perché la telecamera della ditta Polynt, puntata esattamente sull'imbocco di via Sala, l'avrebbe ripresa, così come ha ripreso il Daily di Bossetti, il pulmino della palestra e l'auto nera del cittadino svizzero che si è infilato in quella via per espletare ciò che sappiamo. L'avrebbe ripresa anche se fosse passata a bordo di un motorino.

Inoltre, in quella data, via Sala era chiusa al traffico da circa metà altezza per riparazioni stradali, quindi nessun automezzo poteva passarci per andare in via Rampinelli, tantomeno il camioncino di Bossetti.
Sono fra le poche cose che sappiamo accertate e indiscutibili.

Un motorino o una persona a piedi forse potevano passare uscendo direttamente in via Sala, però quel cancello era sempre tenuto chiuso.
Possibile che Yara abbia chiesto al custode di aprirlo in via eccezionale perché era in ritardo e da quella parte avrebbe guadagnato qualche minuto?
Immagino che lo si sarebbe saputo. Il custode non aveva motivo di nascondere questo particolare, perciò lo escluderei.

Se vogliamo dare credito ai cani restano davvero poche ipotesi accettabili.
Una è che la ragazza sia stata stordita, legata e caricata su un camioncino tipo pick-up, mettendola dietro nel cassone (ovviamente coperta da un telo).
L'uscita su via dei Caduti non è raggiunta dalle telecamere della ditta Polynt e quelle del centro sportivo erano guaste, quindi può darsi benissimo che il rapimento sia avvenuto proprio in quel punto, magari non proprio davanti al cancello ma qualche metro più in là.
Forse non è neppure necessario ipotizzare un mezzo aperto, forse l'odore di Yara si trovava sull'esterno dell'auto su cui è stata fatta salire, perché magari c'è stata una breve colluttazione in cui lei ha sbattuto la faccia o le mani contro la portiera.

Per suffragare quest'ipotesi l'automezzo (automobile, furgone chiuso o pick-up) sarebbe dovuto andare in direzione opposta a Bossetti, cioè dirigersi da via Locatelli verso la rotonda Tresolzio e di lì proseguire verso il cantiere di Mapello.
Bossetti si è immesso, è vero, in via dei Caduti, ma poi è tornato subito indietro verso via Locatelli. Quindi se Yara fosse stata già a bordo del suo camioncino i cani avrebbero percepito la traccia odorosa anche in quel senso di marcia, ma così non mi pare.

Oltre a ciò, gli orari non coincidono, alle 18:32 era troppo presto perché la ragazza fosse stata già rapita.

prima parte

Nautilina ha detto...

seconda parte

Se il testimone Francese è attendibile, e ritengo che lo sia, Yara è uscita alle 18:45-50.
Non sarebbe impossibile rivedere tutti i mezzi che sono passati da via dei Caduti in quella coincidenza oraria; NON l'Iveco di Bossetti però, dato che era passato dieci minuti prima.

Ma c'è un particolare, i cani non hanno fiutato tracce di Yara in via Rampinelli e Morlotti, dove sicuramente la bambina era passata all'andata per raggiungere la palestra. Quindi hanno davvero fallito, come dissero la PM Ruggeri e gli stessi addestratori sul loro sito ufficiale? Secondo loro, in condizioni di forte umidità e inquinamento come a Brembate, i cani non sono pienamente attendibili.
Io ci credo poco, perché non avrebbe sbagliato un solo cane bensì tre...

Esiste anche un'altra ipotesi di cui qualcuno parlava tempo fa, quando forse tu non leggevi il blog.
L'idea, se ricordo bene, è che il percorso valga anche se calcolato al contrario, da Mapello alla palestra. Ovvero la traccia odorosa potrebbe averla lasciata non Yara direttamente, ma qualcuno che aveva avuto contatto con il suo corpo ed era rientrato nel centro sportivo percorrendo il tratto da Mapello al cancello secondario di via dei Caduti. L'ipotesi sarebbe ancora più valida se questo sconosciuto avesse lasciato l'odore di Yara dopo venerdì sera, quando ormai le tracce più vecchie dovevano essersi affievolite.

Ma arrivati a questo punto, francamente non so quanto sia utile riflettere ancora sulle vecchie ipotesi abbandonate.

Purtroppo ormai per Bossetti c'è solo da sperare che la Cassazione autorizzi la perizia sui reperti, le analisi sull'eteroplasmia di Yara e Bossetti e le altre ottime richieste formulate dalla difesa nei motivi aggiunti sebbene sprecate per un cavillo procedurale: esperimento giudiziale in contraddittorio sulla persistenza del DNA, consulenza del prof. Gill, discussione degli spinosi rapporti con HT.
Ma non ci spero neanche un po', a dirla tutta.

Chiara ha detto...

Il lavoro dei cani è soggetto a talmente tante variabili, comprese quelle umane (scelta del campione odoroso e suo impiego, competenza nell'accompagno e nell'interpretazione dei segnali dell'animale ecc) che non a caso non costituisce 'prova ad escludendum' e d'altronde tanta e tale è la casistica di loro fallimenti che non potrebbe essere altrimenti. Utili, ma non infallibili, per il rintraccio di una presenza, del tutto inutilizzabili per l'esclusione di una presenza.... è così sempre, per tutti e dappertutto (informatevi, non dovete credere a me) non per questo caso nello specifico. Lo stesso dicasi per i 'cercatori' umani eh... d'altronde basta un'occhiata alla cronaca recente: ci si fa troppe illusioni e sui bipedi e sui quadrupedi.

Antonello, la questione ossidazione avrebbe senza dubbio un rilievo, ma la mia domanda era: siamo autorizzati a considerare questo dato quando non ne abbiamo più avuta notizia dopo quello sporadico exploit giornalistico? Per me no. Figurati....un dato simile, nell'ambito di una strategia difensiva in cui lo stazionamento del cadavere e la sua manipolazione successiva, sono il perno, non sarebbe in cima a tutto assieme alla critica al DNA? Ma figuriamoci! No Antonello, perdonami ma se non troviamo altra fonte, quel dato va considerato una fake news.

Antonello ha detto...

Nautilina, io non ho scritto che Yara, secondo i cani e secondo me, potesse essere andata SU VIA DEI CADUTI DELL'AEREONAUTICA, ma che uscendo dal Centro Sportivo deve essere andata ALLA SUA DESTRA IN DIREZIONE VIA CADUTI DELL'AEREONAUTICA per poi girare intorno e dentro al complesso sportivo, attraversare il campo di atletica ed uscire da VIA GIOVANNI SALA, non so da dove si deducesse che sarebbe andata SU VIA DEI CADUTI DELL'AEREONAUTICA.
Non so come fossero le condizioni di VIA GIOVANNI SALA all'epoca dei fatti e ne da quale lato mi riferisci tu fosse chiusa al traffico, ma fino a li Yara ci dev'essere arrivata a piedi e senza uscire dal complesso sportivo, mi sembrava chiaro.
L'eventiuale chiusura di VIA GIOVANNI SALA e' un motivo ancora in piu' per credere plausibile un'inversione di direzione di un eventuale mezzo, ma alla fine non e' molto importante il..etro o dieci metri, semplicemente perche' a piedi Yara potrebbe appunto, per le ipotesi coincidenti, aver percorso il tratto fino all'incrocio fra VIA GIOVANNI SALA E VIA DEI CADUTI DELL'AEREONAUTICA ed essere salita o caricata a seconda di quale ipotesi riteniamo piu' verosmile.
Le telecamere della ditta Polynt - VIA DEI CADUTI DELL'AEREONAUTICA, 18 sono abbastanza lontane da quell'incrocio, se lo stabile e' segnato in maniera precisa a google maps, inoltre non potevano che riprendere il lato a loro partigiano della VIA DEI CADUTI DELL'AEREONAUTICA, non certo potevano essere puntate ne interamente sulla strada e tantomeno sul complesso sportivo, la pista di atletica ecc., perche' altrimenti ci sarebbe da denunciarli.
Gli spostamenti di Bossetti con il furgone li dai tu per scontati, io tutta quella parte di indagine so che e' stata abbastanza infangata ed addirittura i video montati e manipolati in modo e maniera da smontarne la stessa credibilita' agli occhi degli inquirenti, cje infatti li evitano accuratamente agli atti se non per pochi riferimenti.
Io lascerei proprio perdere quelle immagini e quelle versioni su ipotetici funamboli furgoni, che appaiono, e scompaiono, con cassettoni e senza cassettoni, tra l'altro agli atti, se non ricordo male, si fa un accenno sullo studio di quei furgoni e si dice che il passo di quello di Bossetti e' proprio diverso.
Ma non voglio a tutti i costi rendere verosimili quelle versioni, e' vero che son mancato da queste pagine da molto, ma basta verificarli i dati, la ditta Polynt, secondo google maps e' in VIA CADUTI DELL'AEREONAUTICA NR. 18, ed e' molto piu' vicina a VIA LOCATELLI che non a VIA GIOVANNI SALA, poi appunto non possiamo chiedere i miracoli alle telecamere, non potevano puntare sul complesso sportivo, forse su parte della strada, ci starebbe, ma comunque sicuramente non fino a dentro il complesso sportivo prospiciente.
Quel passo, percorso poi dai cani molecolari che DENTRO al complesso si dirige dall'uscita principale del Palazzetto verso il campo di atletica, lo attraversa e va a sbucare sul famoso cancelletto che si diceva fosse sempre chiuso, che abbisognasse di chiavi, e che dava su VIA GIOVANNI SALA, di li e fino a li Yara avrebbe semplicemente voluto anche solo abbreviare il.percorso intendndo a piedi andare poi verso VIA RAMPINELLI, non mi sembra cosi' impossibile potesse essere nelle sue intenzioni, il problema e' appunto il cancelletto per una ginnasta? Poi io non ricordo bene, ma vagamente si disse che quel cancello all'epoca dei fatti potesse essere diverso ed addirittura non esserci.
Beh, a questo punto non capisco il problema, non sara' una prova di qualcosa, e sarebbero servite sicuramente delle verifiche e delle indagini in tal senso, ma significa che o Yara ha scavalcato quel cancelletto, o vi erano addirittura le chiavi, elementare Watson diceva quello.

Antonello ha detto...

Chiara, Fake news?

http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/yara-bossetti-1.1246254

Una fake news a due passi dalla Procura e dalla difesa, chissa' che risate nelle raccolte stampa mattutine...
No, non credo proprio, vero e' che inoltre sulla pila, rammentavo ora ma sicuramente ne avrete parlato, fu rinvenuta una macchia rossa, che analizzata sembra non fosse sangue, no leggi l'articolo, era troppo particolareggiato e troppo vicino alle "natiche" della Procura per non dargli fastidio.
Se fosse stata una Fake gli saltavano dentro la Redazione all'inseguimento del Direttore credo.
Ma no, ma semplicemente potrebbe essere vera, daltronde sono una miriade i dati completamente disconosciuti dagli inquirenti anche agli atti, e che invece appaiono come importanti.
Non so perche' ogni dato che non collimi con l'ipotesi a sentenza dovrebbe essere considerato una fake, questo e' un altro mistero..
Non credo manco che un giornalista pubblichi a due centimetri dal naso della Procura che aveva indagato su quel caso delle notizie false e che la rendono poco credibile, se provatamente accreditate dalle fonti, e cioe' la Difesa, che non mi sembra anch'essa particolarmente tutelata.

Antonello ha detto...

Nautilina, sono andato a rivedere per accertarmene, e devo darti ragione, mi ha ingannato google maps che restituisce il capannone della Polynt sulla VIA DEI CADUTI DELL'AEREONAUTICA ma molto piu' vicino a VIA LOCATELLI che non a VIA GIOVANNI SALA, ma andando a verificare su Street View il capannone appare chiaramente molto piu' vicino all'incrocio tra VIA DECADUTI DELL'AEREONAUTICA e VIA GIOVANNI SALA.
Cio' non toglie che Yara sia potuta e dovuta passare di li, su un mezzo, a piedi, in motorino con un casco, non lo sappiamo, ma per andare a MAPELLO si passa di li, per andare a CHIGNOLO si passa di li, i cani sono passati di li, e sono andati fino a VIA MARCONI svoltando a destra ed andando dritti dritti a quella che allora era la zona del Cantiere ancora aperto.
Ed hai ragione anche sulle telecamere, sono puntate sull'incrocio, non so cosa dirti, c'e' una o due sentenze che dicono che Yara e' passata proprio di li, il come potrebbe discriminare, certo che puntare le telecamere direttamente e pienamente su suolo pubblico mi sembra un po' quantomeno azzardato.
I cancelli credo che anche allora invece fossero due, uno piu' grande, quasi invalicabile, ma appunto bisognerebbe sapere come era nel novembre 2010, magari ancora in costruzione, ed uno sempre su VIA GIOVANNI SALA ma piu' verso VIA RAMPINELLI, e molto piu' valicabile, con addirittura una ringhierina da un lato, una bazzecola per una atleta di livello quasi nazionale.
Yara dev'essere uscita o fatta uscire di li se stiamo ipotizzando che avesse intenzione di fare il percorso piu' breve poi anche per andare a casa.
Rimane che non potrebbe essere andata su VIA MORLOTTI appena uscita dal Centro Sportivo, secondo le celle telefoniche e secondo i cani deve essere andata su quel passo che porta poi a VIA GIOVANNI SALA, e non avendo altre indicazioni, testimonianze o dati certi possiamo solo seguire le possibilita' offerte dalle celle e la pista che segnano i cani molecolari.
E' il perche' Yara si dirige in quella direzione che discrimina cosa possa essere poi accaduto,
- per fare il percorso piu' veloce per andare a casa?
- Perche' fuggiva da qualcuno che era li dall'ingresso principale del Palazzetto e verso VIA MORLOTTI e quindi era una VIA da evitare?
- Perche' aveva un veloce appuntamento lontano dall'ingresso principale e nel retro del complesso sportivo non volendosi far vedere?
- Perche' li e' stata portata da qualcuno?

Perche' Yara od il corpo di Yara passa di li? La sentenza dice che passa l di li per andare a Chignolo, ma su quali basi? Non esistono dati oggettivi di quei momenti, ti devi fidare di testimonianze eventuali, di telecamere stranamente puntate, di celle telefoniche e di cani, non ci sono alternative, le immagini dei furgoni sono francamente da evitare, non per cattiveria ma per Umana Pietas Investigativas.

Anonimo ha detto...

Secondo i conduttori, i cani non hanno sbagliato.

https://youtu.be/AyNRaT99wEs

Questo video lo si vede da tutto il resto del mondo, meno che in Italia.
Piu che un reale motivo di copyright, mi sembra una censura.

antrag ha detto...

Il problema dei cani è anche un altro ...

Sembra che sia stato detto che la pista dei cani fu abbandonata fin dal primo giorno.
Allora! si realizza una ricognizione di questo tipo e la si abbandona subito?
anche in presenza di risultati interessanti che sarebbero dovuti essere approfonditi.
Cosa ci si aspettava per proseguire nella direzione indicata dai cani?
Che sarebbero tornati in procura con la vittima delicatamente stretta tra i denti o con il condannato tirato a morsi per i calzoni?

Cosa è cambiato in quel giorno per non dare più credito alla pista dei cani, dopo avere ordinato e realizzato una soddisfacente ricognizione?

Wolf ha detto...

Potrebbe essere cambiato che qualcuno ha fatto i complimenti alla Ruggeri per le qualità ginniche della sua bambina.

Gilberto ha detto...

Wolf
Non ho capito il tuo commento. E' solo una battuta?

Gilberto ha detto...

In una indagine si riempiono faldoni di documenti, dati, testimonianze… La capacità del bravo investigatore paradossalmente non è quella di accumulare il più possibile degli elementi (per quello ci sono i passacarte e gli zelanti ragionieri del delitto). La vera capacità è quella di eliminare tutto l’inessenziale, il rumore di fondo, e mettere in evidenza quello che è davvero importante. L’intuito del detective è quello che capisce dove c’è solo fuffa… e dove invece si sente puzza di bruciato… E di puzza di bruciato in questa indagine ce n’è dove l’occhio si rifiuta di guardare… immaginate dove…

Antonello ha detto...

Di sicuro quando i cani molecolari non ci sono i topi ballano, e possono ballare in miliardi di direzioni diverse senza smentita di sorta.
Puoi in sostanza fare i conti con qualche video, senza alcun significato se non di esclusione, qualche testimone, nessuno ha visto Yara fuori dal Palazzetto, le celle telefoniche ma solo in termini appunto di escludibilita' perche' in pratica sono tutte compatibili in tema di TRAFFICO DATI, e poi ti rimane l'unica carta che un investigatore puo' giocarsi ma anche appunto che limita invece la fantasia, se vuoi pero' cercare una qualche ipotesi di VERITA' alla fine DEVI PER FORZA AFFIDARTI AI CANI, CI SONO SOLO LORO, ed escluderli significa pensare di avere qualcosa in piu' che di fatto NON SI HA.
Altrimenti parti direttamente TRE MESI DOPO da Chignolo "senza passare dal via", e fai i conti gia' con il risultato gia' confezionato e se e' veeo che i corpi "parlano", non bisogna di certo lasciare dei vantaggi inesplorati ad una Verita' che non si conosce.
Non ci sono alternative, e non e' vero che i cani sono poi cosi' allegri e capricciosi come li si descrive se dicono qualcosa di sconveniente, ma io credo a quella versione perche' sono appunto tre e non uno, e per ben due giorni diversi restituiscono lo stesso tragitto tutti e tre, o e' un caso da giocare la schedina, o quello e' il tragitto di Yara o comunque del suo corpo.
Le celle non lo smentiscono perche' appunto i cellulari non sempre seguono chi li ne ha a volte la disponibilita'.
Ma dai cani se vuoi capire qualcosa di quella sera non puoi prescindere, PROPRIO NON HAI ALTERNATIVE.

Vanna ha detto...

Sì, molto è stato insabbiato o neanche verificato fin da subito.
Quando fa comodo le notizie sono FAKE.
Mai sentito dire che i cani non siano affidabili, li usano in tutto il mondo e sempre con risultati. Solo qui, praticamente subito, hanno deciso di non tenere conto del loro olfatto.
E quindi ha ragione Antonello, non si può prescindere da quel percorso tracciato dal loro fiuto.

Gilberto ha detto...

Ma non mi riferivo soltanto al cantiere...

Wolf ha detto...

Gilberto ha detto...

Wolf
Non ho capito il tuo commento. E' solo una battuta?

22 novembre 2017 09:19:00 CET


No Gilberto, non era una battuta.

Per esempio:
I mafiosi non ti direbbero mai: "stai alla larga dal cantiere altrimenti ti ammazziamo il figlio".
Ti direbbero semplicemente cose tipo: "che bel figlio che hai".

Antonello ha detto...

@Chiara
di fatto non hai delle testimonianze che ti dicano, con certezza, "come" e passando "da dove" Yara avrebbe raggiunto, da casa sua, il Centro Sportivo, c'e' solo un dato apparentemente oggettivo, la telecamera di casa insomma la riprende alle 17,20 mentre esce per recarsi li, e poi sai dalle numerose testimonianze che Yara al Centro Sportivo era arrivata ed assisteva nello specifico all'allenamento delle atlete piu' giovani.
Ma non sappiamo a che ora e' arrivata al Palazzetto, se ha prima effettuato ad esempio qualche giro di negozi per vedere qualche capo di vestiario, non lo sappiamo, mentre sappiamo che alle 13 o poco piu' tardi e' giunta in auto da scuola.
Il passaggio a piedi, su quel tragitto, di Yara precedente a quel Venerdi' deve essere avvenuto il Mercoledi' prima e quindi forse troppo spostato nel tempo anche per i cani molecolari, non so, sono tutti dati incerti ma appunto emblematici di una situazione, come dici tu, piena di variabilie, e su cui bisogna ragionare senza pero' arrendersi.
Non siamo certi nemmeno del fatto che Yara, quel pomeriggio, avrebbe percorso VIA RAMPINELLI e VIA MORLOTTI, tantomeno, per recarsi al Palazzetto, io non vedo dati effettivamente certi, diciamo che si presume abbia fatto quel tragitto o parte di quel tragitto, ma non ne siamo certi al 100 per cento.
Ne consegue che il rischio e' quello di screditare dei cani molecolari solo perche' lei abbia pottuto voler cambiare itinerario e ritagliarsi uno spezzone di tempo da dedicare invero ad esempio alle vetrine di vestiti, "...amo vestire alla moda ma non sono vestita alla moda...", ed il riferimento e' alla sua presentazione che fece online alla scuola tedesca affiliata a quella di Brembate Sopra, ma e' solo un esempio per rendere l'idea della moltitudine di variabili.
Quindi direi che invece sul tragitto di uscita di Yara dal Centro Sportivo i cani, ben tre e di cui uno ai vertici mondiali, sono oltremodo affidabili, avendone segnalato in ben tre, appunto, per due giorni diversi consecutivamemte, il medesimo tragitto, l'eventuale errore comincia ad essere una vincita milionaria al lotto.
Tutti e tre portano dritti dritti allo stesso posto, MAPELLO, e per due giorni diversi restituendo il medesimo itinerario, verso MAPELLO, dove compatibilmente portano le celle telefoniche, la calce e le sferette metalliche, insomma per non vedere tutta questa serie di indizi coincidenti bisogna proprio avere gia' la verita' in tasca dall'altra parte, ma cosi' non e', perche' escludendo il percorso PALAZZETTO/CHIGNOLO per VIA LOCATELLI, si deve per forza di cose, anche a sentenza, andare verso MAPELLO per raggiungere appunto CHIGNOLO, ed in parte proprio la sentenza conferma la pista dei cani, o perlomeno non riesce ad escluderla.
Questo per quanto riguarda la traccia olfattiva di Yara rinvenuta dai molecolari, ritenendo anche interessante che quella traccia potesse essere di qualcuno che dal Cantiere di MAPELLO tornava evidentemente ricolmo di tracce olfattive di Yara.

Antonello ha detto...

-- segue da sopra --
A me pero' ad esempio saltano agli occhi due cose che intuisco per strane sulla cerchia di persone che ruotavano intorno al Centro Sportivo:
A) Non me ne voglia nessuno, ma io non ho mai visto chiudere un'edicola alle 18,45, ed in un'orario appunto pieno di bambini, giovani e genitori ancora da uscire dal Palazzetto a chiusura.
E 18,45 non e' quest'orario non coincidente con l'uscita di Yara e l'sms delle 18,44, mi sembra anche lapalissiano oltre che perfettamente legittimo chiudere a quell'ora, ci saranno i motivi e sarei curioso di saperli.
Inoltre ci sono troppe cose che vengono disconosciute, se Bossetti infatti si recava sempre li a comprare le figurine, un edicolante lo sa e lo ricorda eccome, e quale interesse avrebbe avuto ad ipotesi Bpssetti ad inventarsi che andava in quella edicola a prendere le figurine? La sua frequentazione dei luoghi era abbondantemente testimoniata dal centro estetico e dal gestore del distributore.
B) Trovo singolari gli orari coincidenti del custode e dei movimenti del pulmino del Centro con gli orari invece di Yara, tutto perfettamente legittimo e sembra smentito da approfondite indagini, perquisizioni ed interrogatori.
Non so perche' ma semmai faceva bene il custode ad avere il terrore di essere indagato, tanto terrore che alla fine cade in una bugia abbastanza apparentemente insignificante ed anche sembra ridicola, per paura insomma, si giustifichera' probabilmente dopo essere smentito.
Non dice agli inquirenti che aveva parlato con le Maestre e con il Maestro di Ginnastica del Centro su delle modifiche logistiche da apportare al Palazzetto per la gara di domenica (era venerdi').
Insomma un dato particolare e sensibile, parlavano della gara di Domenica e degli orari a cui dovevano essere pronti, delle "modifiche logistiche" da apportare, spero alle strutture per preparare bene la competizione.
Il pensiero, non me ne voglia, vola a quella risposta che parte dal cellulare di Yara alle 18,44 "Dobbiamo essere LI alle 8", diretto all'amica di Yara M.D. che gli aveva chiesto alle 18,25 notizie sulla gara appunto di Domenica, e quell'sms e' fondamentale, e' quello che da tempo e respiro a chi era eventualmente con Yara per agire relativamente indisturbato/a/i.
Nelle diverse ipotesi era fondamentale rispondere a quell'sms, Yara era li dalle 17,30 circa, alle 18,25 doveva essere insomma ben informata sulla.gara di Domenica di cui M.D. gli chiedeva lumi, ed erano gia' passati 19 minuti dalla domanda di M.D..
Se non si fosse risposto a quell'sms anche l'amica avrebbe insistito magari richiamando Yara e creando dei problemi, che si sarebbero aggiunti, rispondendo insomma si era chiuso con eventuali altre chiamate e si sarebbe decretata Yara viva e tranquilla alle 18,49.

Antonello ha detto...

--segue da sopra --
Nessuno poteva prevedere quell' "OK" di M.D. delle 18,55 e nessuno sa se e' mai stato letto e da chi, e per la verita' fra le.due amiche e compagne di palestra appare un dialogo veloce e meramente informativo, quasi telegrafico, nessuna delle due esula dall'argomento, mentre quel "Dobbiamo essere LI alle 8", e' significativo di due o tre ipotesi che non si capisce cosa possa escluderle:
1) Quel "...LI..." e' scritto da Yara, ma se cosi fosse alle 18,44 doveva gia' essere fuori dal Palazzetto come dice Nicotera della Difesa, se fosse stata ancora dentro avrebbe potuto scrivere forse "Dobbiamo essere QUI alle 8".
2) Quel "...LI..." e' scritto da Yara ancora dentro al Palazzetto ma ha un valore significativo solo per l'amica che "...LI..." non era certamente.
3) Quel "...LI..." non e' scritto da Yara, ed indica un distacco istintivo di chi scrive rispetto agli eventi della gara di Domenica, che non esclude anche dai luoghi, inoltre se questa e' l'ipotesi siamo in presenza di qualcuno informato delle gare e dei suoi orari gia' il venerdi', quando manco le atlete ne sapevano molto.
4) Quel "...LI..." e' scritto da Yara gia' con qualcuno ma che ancora non si e' resa conto del pericolo, e scrive "...LI..." perche' gia' lontana dal Centro.
5) Quel "...LI..." e' scritto da Yara che e' gia' in compagnia di qualcuno e si e' resa conto del pericolo, non potendo segnalare in altro modo all'amica che lei era gia' uscita dal Centro Sportivo, ma non scrive altro, non mette in allarme l'amica.

La statistica dice che Yara alle 18,44 era quindi gia' fuori almeno del Palazzetto, come dice Nicotera della Difesa, ma non ci sono tesi certe, neanche verosimilmente, di altri significati, a parte che usa il verbo "...essere LI...", "Dobbiamo ESSERE LI alle 8", indicando all'amica che non la sarebbe andata a prendere essendo un'orario abbastanza mattiniero.
M.D. andava anche a scuola spesso con Yara e chi le accompagnava in auto, verso Bergamo, e tornava intrattenendosi spesso a mangiare a casa di Yara per poi andare a casa sua.
In quel.senso Yara forse ha voluto dirle che non la andava a prendere, ma potrebbe essere chel'sms di Yara poteva suggerire all'amica una risposta del tipo "Passi da me o ci vediamo li?", che apriva risposte diverse, o poteva anche Yara dopo quell'."OK" di M.D. dirgli "Dai, dove ed a che ora ci vediamo per andare LI?"...ma nulla di tutto questo, oppure semplicemente "Ti senti pronta per la gara?", manco quello...
Mentre a logica, gia' il mercoledi' le.atlete dovevano essere informate sugli orari delle gare di Domenica, le Maestre non le avrebbero piu' viste ed avrebbero dovuto fare appunto un giro di telefonate od sms, avranno parlato il Mercoledi' della gara di Domenica, ed e' logico non sapessero ancora l'orario da comunicare alle atlete?
...senza risposta...?

Vanna ha detto...

Antonello!!!
Le riflessioni sono come cascate che portano giù tonnellate di domande!
E non spengono la "puzza di bruciato in questa indagine ce n’è dove l’occhio si rifiuta di guardare… immaginate dove…" scritta da Gilberto.

Antonello ha detto...

@Vanna @Tutti
si, nel correggere mi e' sfuggita una dislessia temporale sugli orari, bravo chi se n'e' accorto, ma comunque chi se n'e' accorto seguiva il filo logico del discorso e spero abbia compreso.
Sottolineo che chiaramente non e' facile andare a cercar di decifrare per una persona di un'altra generazione cosa intenderebbe scrivendo un sms una tredicenne, e quali alternative potrebbe avere rispetto a cio' che sceglie invece di scrivere al posto di altro.
Molto complesso, e non do tutto come assodato da sprovveduto, e' solo un solco di analisi metodologicamente diversa e che potrebbe aiutare, cosa ha fatto e detto Yara insomma e cosa invece poteva dire e fare e non ha ne detto e fatto?
Proprio perche' non vi e' che poco di certo bisogna credo arrampicarsi cosi' sulla teoria delle alternative, sono le uniche cose che rimangono.
Diversa cosa e' riportare appunto Yara a tre mesi dopo, "senza passare dal via" a Chignolo dove e' stata rinvenuta, senza ragionare che sul rinvenimento e su uno dei DNA rinvenuti, non ipotizzando un, invece verosimile depistaggio, e riconsegnando quel DNA alla scena dell'aggressione senza un dato oggettivo che fondi quella convinzione data invece per certa, tuttaltro dai modi di deposito (diretti od indiretti)
e conservazione dei DNA.
Abbastanza curiosa come metodologia insomma, che poi appunto potrebbe anche essere stato Bossetti, ma li ho anche diversi DNA, quello di una Maestra ad esempio ritrovato sulla manica del.giubbotto di Yara, Maestra che mi dichiara che quel giorno non aveva nemmeno toccato Yara, ho Yara vestita con un giubbotto che avrebbe messo solo quella sera in quanto non suo e prestatogli, se non erro, e quel DNA come appare proprio sulle maniche di quel giubbotto? Come ha fatto quel DNA ad essere li depoaitato?
Ed i DNA racchiusi come preziosi e nascosti dentro la tasca impressi sui guanti, dopo che all'interno della stessa tasca trovo una scheda Sim ed una pila perfettamente integri di chi sono? Sono sul pollice (UOMO 1) e sull'indice di un guanto (DONNA 2), sono di chi puo' aver levato i guanti quella sera a Yara?
Senza risposta.....?

Tiziano ha detto...

@Antonello, le tue considerazioni su : "Quel ...LI..." sono molto interessanti. Stai facendo una approfondita analisi su tutto il caso.

Anonimo ha detto...

Il lì è ance un là... il fil rouge che collega palestra e cantiere

Chiara ha detto...

Qualche riflessione sui cani: malkecrimenotes.wordpress.com/tag/affidabilita-ricerche-cani/

Antonello...tu dici che se quell'isolato articolo sull'ossidazione fosse stata una fake news, la procura avrebbe reagito. Io invece ti invito nuovamente a considerare il fatto che per tipo tre anni sono state pubblicate Urbi et orbi disegni e descrizioni del corpo con le braccia stese dietro al capo come da trascinamento, circostanza non vera, senza che nessuno battesse ciglio. Ergo, non filare su dati non confermati. Piuttosto scrivi una mail a Salvagni e fatti chiarire sta cosa prima....consiglio eh...per non cadere neell'onanismo dialettico

Vanna ha detto...

Sì Antonello è molto interessante la lettura che fai di ciò che non quadra e mai è stato chiarito.Anche a me ha colpito quel "LI", non ci avevo mai pensato. Riporto da te:
"...Molto complesso, e non do tutto come assodato da sprovveduto, e' solo un solco di analisi metodologicamente diversa e che potrebbe aiutare, cosa ha fatto e detto Yara insomma e cosa invece poteva dire e fare e non ha ne detto e fatto?
Proprio perche' non vi e' che poco di certo bisogna credo arrampicarsi cosi' sulla teoria delle alternative, sono le uniche cose che rimangono."
Mentre tu normale cittadino ti poni queste domande e pensi che ti stai arrampicando per trovare alternative, anche le narrazioni che hanno portato alla condanna sono anch'esse "frutto di teorie" immaginate, non viste.
I dna immaginati sono più di uno, ma uno non colpevolizza l'altro, tra i fluidi, sì, ad esempio. Non solo, ma si racconta come l'ha addescata ecc. ecc. come se tutto si fosse svolto sotto le telecamere.
Certo che c'è il filo rosso che collega palestra e cantiere, per questo quel filo è stato interrotto subito.

Chiara ha detto...

Sempre a proposito di dati certi... sbaglio o ho letto di una caviglia rotta?! Ossignore....potrei essermi rinc. io, ma francamente mi suona del tutto inesistente questa cosa... Antonello?

Vanna ha detto...

Come mai Salvagni è considerato credibile così tanto che si suggerisce di scrivergli, ma che strane queste proposte!
Sono dettate dalla deontologia, dalla collaborazione, da che?
Perché mai l'avvocato dovrebbe chiarire qualcosa a qualcuno perfettamente sconosciuto, in privato, che non abbia già espresso pubblicamente?
Queste proposte puzzano di bruciato per l'avvocato Salvagni, per metterlo ancora di più sulla gogna: ma che vergogna!

Chiara ha detto...

Vanna, sei paranoica. Dimmi te a chi si può chiedere un dato simile con certezza (e credibilità alle vostre orecchie) se non a Salvagni! Ad ogni modo a me ha risposto le volte che gli ho scritto, vedi tu...
Ah, la vergogna tienila per la tua testa malpensante: chi ha il sospetto ha il difetto, dice il saggio. Non è che piuttosto abbia tu paura dell'eventuale risposta a te scomoda? A me francamente non cambia nulla che sia l'una o l'altra, ma effettivamente io sono lungi dal tuo fanatismo.

Chiara ha detto...

Anonimo...considera che Yara ha consegnato uno stereo, quindi è facile che chi l'ha ricevuto abbia anche saputo indicare l'orario, almeno approssimativamente ad esempio con riferimento all'inizio dell'allenamento che sovrintendeva. Ne consegue che avendo l'orario di uscita certo, non sia (se non già fatto) stabilire se il percorso casa-palestra abbia subito (significative) variazioni

Chiara ha detto...

Ah Vanna, complimenti anche per la brillante osservazione che nessun cane mai al mondo sbaglia, come vedi hai preso l'ennesima topica. Non fosse già stata un'affermazione stupida in sé, intendo: mi domando dove tu abbia trovato il dato mondiale che hai sparato. Serietà Vanna, serietà... ;)

Chiara ha detto...

E ora, da brava, lasciami interloquire con chi condivide la mia voglia di dialogare e confrontarsi...di sterili, infantili battibecchi ne ho piene le tasche. Grazie.

antrag ha detto...

NON seguire i suggerimenti di Chiara che è qui per fini inconfessabili da smascherare.

Nautilina ha detto...

I disegni del corpo di Yara che ho visto io la ritraevano più o meno com'era in quella famigerata fotografia. Una posizione ordinata e composta che difficilmente si concilia con una feroce aggressione subita al buio e che farebbe pensare piuttosto a un corpo trasportato e adagiato.
Anche i colori dei vestiti, in un disegnino famoso, corrispondevano a quelli della fotografia e non sembravano affatto simili al terreno circostante, che poi più che terreno nudo era vegetazione ridotta a paglia grigiastra. Yara spiccava, altro che confondersi.
Ma ognuno ha le sue opinioni, com'è giusto.

Wolf,
nemmeno io credo che i cani sbaglino. Al massimo falliscono nel ritrovamento perché la pista svanisce o è inquinata, ma ciò non significa che sbaglino se fiutano la presenza di qualcuno in un luogo, anzi vuol dire che la persona è proprio stata lì.
Nel caso di Yara, si dovrebbe pensare che sia passata dal cantiere di Mapello ma non era più lì quando l'hanno cercata, altrimenti i cani avrebbero puntato subito a lei.
Onestamente poi non so se ci sia differenza tra i bloodhound e gli altri cani da ricerca nell'individuare le persone vive piuttosto che morte. Tendo a credere che un cane, comunque sia, l'avrebbe trovata.

Per caso ricordi il titolo di quel filmato della Sky oppure il programma? Può darsi che sia negli archivi del sito. Gli abbonati forse possono vederlo.

Chiara ha detto...

Antrag, ocio che se gli scrivi ti mangia! :D ...ma non vi sentite ridicoli da soli?! :D

Nautilina ha detto...

Antonello,
sono andata a rivedere il passaggio del presunto Daily di Bossetti in via dei Caduti.
Bisogna documentarsi bene ed essere precisi perché i ricordi a volte ingannano!
In questo video, il Daily compare proprio all'inizio e si vede anche bene la segnalazione di lavori in corso all'imbocco di via Sala:
https://www.youtube.com/watch?v=xO0Odnc0OEU

Così ho scoperto che la telecamera della Polynt non inquadrava mai il lato adiacente al centro sportivo.
Quindi in teoria abbiamo ragione entrambi, perché Yara potrebbe essere passata da via Sala costeggiando la palestra senza essere ripresa dalla telecamera.
Oppure, come pensi tu, potrebbe aver camminato all'interno del centro sportivo scavalcando il cancello senza nemmeno disturbare il custode, e ugualmente nessuno l'avrebbe vista.
O meglio, nessuno tranne il cittadino svizzero con l'auto nera che è rimasto lì in sosta fino alle 19.
Difficile che non l'abbia notata, specialmente se Yara proveniva da via dei Caduti, perché sarebbe passata proprio di fianco alla sua vettura.
Però i cani hanno fiutato la pista in via dei Caduti, non in via Sala...sempre se non ricordo male, di là non sono andati.

Anch'io sono scettica come te sul frame di quell'Iveco, non fraintendermi. Dovresti avere letto qualche mio intervento in questi anni, sono quasi logorroica come te.
Secondo la Corte d'Assise è attribuibile a Bossetti e la Corte d'Appello ha confermato tale attribuzione, nel senso della probabilità : è ovvio che certezza non può esistere.
Quindi in un'ottica colpevolista possiamo anche ritenere molto probabile che quello sia il Daily di Bossetti, ma subito dopo bisogna anche ammettere che i tempi non tornano.
ANCHE SE quello fosse l'autocarro dell'imputato è impossibile che la bambina alle 18:36 si trovasse già a bordo, quindi la traccia odorosa di Yara non poteva provenire da lì.
Abbiamo invece risultanze che sia uscita alle 18:45-50.
Allora perché non investigare in tal senso? Qualcuno che è passato in via dei Caduti a quell'ora ha forse avuto l'opportunità di incontrare Yara al cancello? Bossetti no di certo perché, anche a prendere per buono il passaggio dalla Shell di via Locatelli alle 18:47, non ha più svoltato in via dei Caduti.

Ho scovato per caso quest'altro video in cui l'autore Sergio Re mostra le differenze con il mezzo di Bossetti, specialmente considerando che la cassetta degli attrezzi (non la Butti, l'altra sulla fiancata sotto il cassone) appare più grande. Anche la cabina sembra maggiore, ma questo non credo sia possibile perché le cabine di guida degli Iveco Daily dovrebbero essere tutte uguali.
Molto strano davvero. La telecamera Polynt deformava le immagini? In tal caso, non si può neanche provare con certezza il passo di quel veicolo. Che tra l'altro aveva entrambi i cerchioni sul lato destro, ma questo conta poco, Bossetti potrebbe averne perso uno in seguito (o sostituendo una gomma).

Comunque allego il link. Per chi non l'avesse già guardato, è interessante.

https://www.youtube.com/watch?v=PcCZk3RKNqQ

Vanna ha detto...

Ma cosa ti insulti: "paranoica, testa malpensante"...io?
Quello che sei tu rispecchia ciò che scrivi agli altri, visto che non sai tu dialogare, interloquisci con chi ti pare, se ci riesci però.
E tu saresti un avvocato?
Mai conosciuto avvocati che sproloquiano come fai tu.

Antonello ha detto...

@Nautilina
Un dubbio per volta, allora a pag. 21 proprio degli atti e' chiaramemte riportato (in fondo o quasi) che le telecamere.della Polynt hanno 8nquadrato diverse autovetture senza poterne identificare le targhe, e quindi chiaramente, almeno in Tribunale difficilmente le si potevano utilizzare.
Le telecamere invece del Centro Sportivo agli atti vengono riportate come "NON FUNZIONANTI", definizione che non corrisponde proprio a "GUASTE".
Non funzionanti potrebbe voler dire anche "NON MESSE IN FUNZIONE".
Ora ho un impegno e poi vado a chiarire i dubbi di Chiara su Caviglia e Fibula.

Chiara ha detto...

Antonello, ho riletto e ho trovato solo "tibia e perone interessati da ferita da arma bianca".... comunque aspetto, a dopo

Antonello ha detto...

@Chiara
Scusa ma non ho potuto ptima,
questo ad una veloce rilettura delle 500 pagine fra primo e secondo grado.

Motivazioni secondo grado
pag. 20 "...tibia e perone..." "...contusione da arma bianca..."

Motivazione secondo grado
pag. 29 "...Fibula contusa..." (che sarebbe riconducibile al perone)

Motivazione di secondo grado
pag. 32 "...lesioni alla gamba compatibili con persona che para i colpi da terra con le gambe..."

Motivazioni primo grado
pag. 52 ed anche postilla, "...Fibula intaccata da taglio alla gamba..." (riconducibile al perone).

Per ora credo che queste bastino, ma io avevo anche trovato un riferimento alla caviglia, segno che la contusione/frattura tibia e perone era piuttosto bassa che alta, non trovo per ora il riferimento che e' piu' facilmente in una postilla che non nel testo, non posso nel mio software fare la ricerca su testo da documenti in pdf, diciamo che appena lo trovo te lo segnalo.
Comunque gia' questo dovrebbe bastare perche' il mio riferimento alla caviglia era semplicemente su una ipotesi di caduta dal mezzo/motorino/camion, e non di gia' un riferimento ad una precisa rottura...almeno io a memoria ricordo questo...
La differenza fra una "...rottura alla caviglia..." su una ipotesi ed "...una bassa contusione/frattura alla tibia e perone..." non credo che comporti questa grande differenza nell'escursione che facevo riguardo ad una ipotetica caduta della ragazza da un mezzo, semmai aspetto la fucilazione sereno, nel frattempo se trovo ti posto quella postilla fra 500 e passa pagine rileggendole tutte...

Antonello ha detto...

Io comunque non ho parole, in 500 pagine di considerazioni accusa/difesa, non riesco a trovare un solo appunto della Difesa che non sia stato definito " Senza pregio", ma cose anche pacchiane.
In un appunto della Difesa sulle sferette all'interno delle ferite, chi scrive oltre a citare appunto l'osservazione "...senza pregio..." commenta pure affermando che chiedendo ricerche delle minisferette nelle ferite sul corpo di Yara la Difesa vorrebbe tornare sulla pervicace convinzione che il corpo potesse essere stato attinto non in quel campo e che sulle ferite appunto non vi erano quindi minisferette.
DIMENTICANDO CHE NELLE FERITE, MA PROPRIO IN TUTTE, CHI SCRIVE STESSO AVEVA DOVUTO RISCONTRARE FORMAZIONI DI CALCE, che chi scrive stesso riconduce all'imputato senza nemmeno ventilare che potessero essere parte di un ambiente diverso da Chignolo o di custodia in luogo diverso.
Sembra il contraddittorio fra Hitler e Nonna Papera, senza offesa.
Io non ho mai visto una cosa del genere, incredibile, mi viene in mente in parte appunto "Il Processo" di Kafka, in cui qualunque cosa si dica non "...ha pregio...".
Ma questo non lo ritengo manco un processo, non e' possibile che su duecento appunti dell'accusa e duecento della difesa siano "...di pregio..." solo e tutti i duecento dell'accusa, ci sara' pure una cosa della Difesa su duecento che hai ritenuto "pregevole"?
Mah....allucinante...figurati se qualcuno portava in dibattimento i testi su contatti indiretti di DNA, o sulle Calliphore ed il loro strano rapporto con il DNA, apriti cielo, la scienza sarebbe stata trasformata in un Diavolo depistante, brutto, molto brutto.

Antonello ha detto...

@Nautilina
Le telecamere della Polynt credo fossero due, identificate agli atti con Polynt 1, appunto e Polynt 2, enla Polynt con il suo rappresentante legale subi' anch'essa veloci approfondimenti, tabulati ed orari di dipendenti.
Io sulle immagini del furgone, abbia santa pazienza ma proprio non mi fido, e comunque le immagini le sta datando ed ad orario chi v3do che ha troppo interesse precostituito a condannare "qualcuno", fpsse pure il Bossetti ma anche l'Arcangelo Gabriele, qui non glien'e' fregata na mazza a nessuno, "dovevano" condannarlo, ma la stessa storia delle immagini del furgone assemblate in un certo modo, poi si scopri' che era una raccolta di ambiguita', insomma non so manco se fidarmi piu' e di quali dati.
Francamente fare affidamento sulle immagini del furgone la veeo dura, ancor meno sui spostamenti di Bossetti in corrispondenza dei movimenti di Yara, a parte le celle, e con i limiti che appunto comportano, non vedo cosa dovrei dare per affidabile.

antrag ha detto...

Le riflessioni epistemiche e giuridiche di Gilberto.
Le emozioni motivate di Vanna.
Le incursioni sui fatti di Antonello e i conseguenti ragionamenti a 720 gradi.

Davvero un grande blog!

Chiara ha detto...

Antonello, santo cielo, c'è SÌ una bella differenza tra una caviglia rotta e ferite da taglio a una gamba, che discorsi!

Vanna ha detto...

Grande Antonello,
la difesa è stata minimizzata in tutto. D'altra parte SOLO togliendo alla difesa l'onore del suo ruolo, potevano condannare in quel modo e così hanno "condannato" a tutto tondo.
Non credevano però che si sarebbe formato un movimento che VOLEVA capire il COME-PERCHE'-QUANDO-DOVE-CHI-COSA c'era dietro la storia che è divenuta emblematica come scrive Gilberto proprio perché di quei "come-perché-quando-dove-chi-cosa"non se ne è chiarito manco uno.
Si è capito altro, invece, proprio a partire da quelle non risposte.
A volte i dati mancanti o quelli secondari ti forniscono indicazioni primarie.

Vanna ha detto...

antrag,
le tue sintesi piene di tutto ti rendono una persona speciale e un valore aggiunto a questo blog.
Ti adoro, te l'ho già scritto.

Antonello ha detto...

@Chiara

Ferita da taglio? Di cosa parli? La ferita alla Fibula e' contusiva e non da taglio, che poi il taglio alla gamba vada a ledere anche la Fibula questo e' un altro discorso ed a quello si riferiva l'unica frase estratta che descrive la coincidenza delle due cose, per il resto in tutti gli atti si parla di ferita contusiva a tibia e perone, e l'hai scritto pure tu.
Io nell'elenco delle frasi che andavano a toccare l'argomento ho inserito anche quella, e non e' colpa mia se in una frase quel rinvenimento viene descritto come ferita da arma bianca ed in tantissime altre frasi si descrive una forte lesione contusiva alla tibia e perone.
Nella fattispecie io ipotizzavo ma molto serenamemte, che anziche' un colpo contusivo, da arma peraltro mai nemmeno immaginata, una caduta poi ricondotta ad un colpo.
La contusione agli atti viene definita tale perche' nella ferita corrispondente viene ritrovato del terriccio, semplicemente, ed anche oserei dire ingenuamente, a tre mesi di distanza e depistaggi eventuali intervenuti si vorrebbe distinguere un colpo da una caduta, e Dio mio, e se cadendo Yara si fosse contusa su un masso pieno di fango non ritroveresti gli stessi medesimi dati? Io credo proprio di si, poi curiosa sta cosa, c'e' della calce nelle ferite e si riconduce all'imputato, in quanto tale per definizione, ci trovi del terriccio e le ferite diventano contuse piuttosto che andate a contundersi, e non si capisce il discrimine, la logica, come fanno a decidere per una possibilita' anziche' l'altra? Fanno coincidere tutti i dati con l'accusa all'imputato o con i dati esclusi ed escludibili? Mah,...
Va beh, comunque ho divagato un attimo, ma non vorrei veramente andarmi a rileggere tutte le 500 pagine per elencarti tutte le frasi a sentenza che riportano chiaramente un significato di CONTUSIONE conseguente a Tibia e Perone lesionati/fratturati, ripeto, i tagli sono coincidenti con la lesione, la.frase sta spieganfo proprio quello, ma la lesione ed i tagli sono due cose completamente diverse e ritrovate entrambe, io capisco questo, altrimenti dovresti spiegarmi cosa significa "CONTUSIVO" e da "ARMA CONTUSIVA", se non ci capiamo insomma su quello....

Chiara ha detto...

Finché usi i termini contusione e frattura come interscambiabili, non si potrà mai proseguire, Antonello! Per il resto, adesso mi rileggo i passaggi autoptici.

Antonello ha detto...

@Chiara

te li riposto per comodita', insomma hai le pagine, puoi benissimo spendere pure te due minuti del tuo tempo ad andarti a leggere direttamente le frasi estrapolate e renderti conto che c'e' una contusione alla Fibula ed alla Tibia, che sono i due ossi piu' lunghi della parte che va dal ginocchio ad ahime' alla caviglia, quei due ossi di Yara della gamba destra, se non erro, uno molto piu' corposo e solido e la Fibula, posizionata dietro la Tibia e ben piu' fine, erano lesionati e contusi, PUNTO.
Che poi in alto vi siano dei tagli ulteriori che sono andati anch'essi a ledere quei due ossi questo e' un altro paio di maniche, ma si capisce che e' cosi', io poi appunto ti ho inserito i primi riferimenti che ho trovato a quella soluzione contusiva, ma chiaramente ne ricordo anche altri, spero tu non pretenda che io te li andassi ad elencare tutti.
Per me quello che sta scritto nelle pagine che ti ho elencato mi basta per aver potuto serenamente ipotizzare una caduta da un mezzo piuttosto che una "caviglia rotta" fra altre dieci ipotesi.
Ma mi piace che se leggi "gli atti" perdi della calce nei campi d'erba e se leggi "me" mi chiedi conto qnche delle virgole, a me sembra che Processi e Rapporti vadano palesemente riequilibrati, funziona che non avrei manco dovito appunto elencarti le pagine, essendo certo di quello che dicevo, ma mi son detto che male rileggere non poteva farmi, come non fa male a nessuno pero'...

Antonello ha detto...

Motivazioni secondo grado 
pag. 20 "...tibia e perone..." "..CONTUSIONE da arma bianca..."

Motivazione secondo grado 
pag. 29 "...Fibula CONTUSA..." (che sarebbe riconducibile al perone)

Motivazione di secondo grado 
pag. 32 "...LESIONI alla gamba compatibili con persona che para i colpi da terra con le gambe..."

Motivazioni primo grado 
pag. 52 ed anche postilla, "...Fibula intaccata da taglio alla gamba..." (riconducibile al perone).

Chiara ha detto...

Ti avevo appena detto che stavo andando a rileggere da me :P Le frasi che hai riportato qui sopra danno ragione a me, sono cose ben diverse da "una caviglia (rectius perone) fratturata". Dovendo fare discorsi seri, ti inviterei a non cedere ad approssimazioni linguistiche che stravolgono i significati: se uno legge il tuo discorso iniziale è FUORVIATO dal presupposto che la ragazza si fosse spezzata una caviglia...mentre nella realtà ha il perone (fibula) intaccato da un colpo da taglio. Allora tu parti pure serenamente con un discorso del tipo "oh e se le contusioni sulle gambe non fossero frutto della resistenza di Yara, bensì se le fosse procurate cadendo mentre cercava di fuggire dal furgone?"....puoi farlo ok? Però santodio non puoi farlo dicendo in premessa che la ragazza si è fratturata una caviglia... che è una cosa molto diversa e molto falsa e condiziona ogni ragionamento successivo, suggerendo surrettiziamente una conseguenza quasi necessitata ad una premessa che però in realtà non esiste! Davvero Antonello, seguo i tuoi interventi però sforzati di essere rigoroso nei dati che usi, sei stato colto in fallo anche da altri su altro...please.

Stefania ha detto...

Rimane che l'onere della prova di colpevolezza spetta all'accusa e questo dovrebbe essere chiaro a qualsivoglia organo giudicante.

Da parte della difesa sono state presentate richieste di accesso agli atti (respinte),richieste di ripetere alcuni passaggi, in primo luogo l'estrapolazione del dna dell'imputato dalla macchia originale (respinte), richieste di immagini satellitari del campo di Chignolo (respinte eppoi prodotte dalla difesa stessa), ecc ....

Ora, accusare la famiglia Bossetti in inopportunità di certe affermazioni fatte agli organi di stampa, accusare il pool difensivo di incapacità .... dimostra una ignoranza che mi causa rabbia e tristezza.

Chi ha scritto queste cose dimentica che un povero cristo qualunque non deve per Legge avere la capacità di porsi verso la Corte: nè lui nè la sua famiglia.

Lo stesso povero cristo puo' non potersi permettere un pool difensivo di spessore e quindi ammesso e non concesso che Salvagni, Camporini, Denti, Capra e gli altri siano una specie di Armata Brancaleone (cosa che non credo affatto) rimane un dato incontrovertibile:

Guglielmina o Gugly o come ti chiami ... stai dicendo che chi non ha un bagaglio culturale adeguato, chi non ha il denaro per potersi permettere un avvocato capace (magari come te, eh?) deve accettare una condanna che è maturata artefacendo tante "prove" cosi' da farle diventare incontrovertibili?

Stai dicendo che se non posso permettermi gli studi del PM (perchè magari faccio la casalinga ed abito a Voghera) e non sono per motivi economici e di preparazione squisitamente legale capace o in grado di scegliermi una difesa adeguata devo dire "non potevo che essere condannata"?

Stiamo scherzando, vero?

Stefania

Anonimo ha detto...

Antonello
Stai coprendo infinite pagine di rifritture (magari fossero triglie...), ma non è chiaro a cosa vuoi arrivare.
In definitiva, mi sapresti dire come cacchio si trova il dna di Bossetti in quel punto strategico delle mutandine della ragazza?
E rispondi per le rime, se non vuoi che ricorriamo alla massaia di Voghera a te tanto cara, come ha ricordato Stefania!!!!!!
Ti saluto. Carmelo Falce

Chiara ha detto...

Mi unisco alla richiesta di Falce... veniamo al succo ;)

Anonimo ha detto...

Chiara
Si, ma se gli date...mangime, quello ruspa in moto perpetuo.
Falce

Guglielma Vaccaro ha detto...

A Stefania e tutti

Mi limito a ricordare che per principio generale "l'ignoranza della legge non scusa"...qui dentro a parte Chiara si continuano a leggere strafalcioni incredibili, conclusioni desunte a partire da dati falsi, ecc.
Vi sentite offesi perché sostengo che non tutti possono parlare di tutto? È lo stesso principio per cui si va dal chirurgo, o tutti avete le cognizioni per operarvi da soli e consigliare il rimedio più opportuno?

Guglielma Vaccaro ha detto...

P.s. Stefania tu personalmente hai fatto un Biscione ridicolo...

Guglielma Vaccaro ha detto...

*mischione

Ivana ha detto...

UN DUBBIO

Poiché finora non è stata concessa, nei due gradi di giudizio, alcuna nuova perizia (ammettiamo pure che la richiesta della Difesa possa essere stata effettivamente irrituale e/o non attenente all’opportuna tempistica), è possibile che venga a configurarsi, comunque, la cosiddetta mancata assunzione di una prova decisiva a discarico dell’imputato, o no?

Guglielma Vaccaro ha detto...

No.

Ivana ha detto...

Però, c'è l'art. 380 del c.p.p. per il quale l'imputato deve godere di una corretta difesa.
Una Difesa che si comporta irritualmente e che, nelle richieste, non rispetta l'adeguata tempistica difende, comunque, gli interessi del proprio assistito? Un tale comportamento rientra in una sua strategia procedurale incontestabile?

Stefania ha detto...

Già, un mischione che crea il quadro completo del contesto nel quale puo' trovarsi un qualsiasi imputato che non sia laureato in Legge e possibilimente un avvocato penalista.

Vero! :-)

Ma dai .... si potrebbe dire "Ma mi faccia il piacere!"

Stefania

Ivana ha detto...

Qui:
https://www.laleggepertutti.it/codice-penale/art-380-codice-penale-patrocinio-o-consulenza-infedele

si legge, tra l'altro:
"Il reato di patrocinio infedele si concretizza in una condotta che, mediante l'infedeltà ai doveri professionali, arreca nocumento agli interessi della parte assistita; il nocumento, quale conseguenza della violazione dei doveri professionali, rappresenta dunque l'evento del reato, che non deve essere inteso soltanto come un vero e proprio danno patrimoniale, ma deve essere posto in relazione anche al mancato conseguimento di benefici di natura morale che la parte avrebbe tratto qualora il patrocinatore si fosse comportato lealmente.

Cassazione penale sez. VI 18 aprile 2012 n. 25700"

Comportarsi irritualmente e non rispettare l'adeguata tempistica rientra, o no, nel cosiddetto "patrocinio infedele"?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Continuano i mischioni: è inutile citare articoli presi da internet, una cosa è una prova a di scarico non valutata dal giudicante, altro è il comportamento della difesa; se sbagli i termini o formuli istanze in modo irrituale ne subisci le conseguenze e ti arrabbi col tuo legale.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Sì, rientra, soprattutto se sai che una perizia potrebbe salvare il tuo assistito e non la presenti...ma qui non c'è pericolo ;-)

Ivana ha detto...

Sì, ma qui:
http://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-iii/capo-i/art380.html

si legge che chi si rende infedele ai propri doveri professionali va punito.
Ora, comportarsi in modo "irrituale" e non rispettare la "tempistica" per la richiesta di nuove perizie, rientra, o no, nei doveri professionali di un qualsiasi difensore? (in termini generali, indipendentemente dal caso Bossetti)

Ivana ha detto...

Sì, Gugly, ho capito il tuo ragionamento che è il seguente:
La Difesa ha seguito la strategia che ha ritenuto la migliore, essendo consapevole dell'affidabilità di quel profilo genetico.

Il problema è che, comunque, comportandosi irritualmente e non rispettando l'opportuna tempistica i difensori potrebbero venire accusati dal loro assistito di patrocinio infedele, o no?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Dipende dai loro accordi interni, ad es. Se il cliente è consapevole della propria colpevolezza (che ovviamente in pubblico non ammetterà mai)

antrag ha detto...

Perché le disamine di Antonello mettono a disagio Chiara e Falce ?

Perché costoro non introducono un tema che ritengano più interessante ?

E si limitino a correggere qualche eventuale cantonata presa da Antonello ?

Antonello ha detto...

@Chiara
ma guarda se vuoi continuare a leggermi fallo pure, non pagh8 una tassa in piu' od in meno, ma francamente dopo questo tuo commento, se invece vuoi evitarmi non me ne puo' fregare di meno, non e' che me ne viene in tasca qualcosa, tuttaltro, magari rischio di non tileggermi 500 pagine per poi vedere negare l'evidenza di cio' che io volevo intendere poi non discostandomi, come tu vorresti far credere, da cio' che e' perfettamente scritto e leggibile ai posteri.
CONFONDI tu, chi legge, riconducendo CONTUSIONI che Yara aveva sulla TIBIA E PERONE (La FIBULA quindi) a ben due TAGLI sulla gamba che Yara aveva di 4 centimetri di lunghezza e che andavano ad intaccare e lesionare proprio la FIBULA, NON LA TIBIA, mentre tutti i riferimenti che io ho letto parlano di FERITE CONTUSIVE ulteriori a quelle tre al lato posteriore del cranio e non comprensive, da ARMA CONTUSIVA, e di CONTUSIONI riconducibili ad una persona che doveva essersi difesa con le gambe da terra, ma le leggi le cose o fai finta?
Ma se si fanno orecchie da mercante non so che farci.
Ti ho scritto anche le pagine, se non le trovavi tu, e vattele a leggere, che ti costa? Io son certo di quello che ho letto, ed ho parlato di CONTUSIONI, nell'ipotesi sopra ho semplicemente scritto in gergo che Yara poteva AD UNA MIA IPOTESI cadendo dal furgone in fuga essersi "ROTTA", e non FRATTURATA come vaneggi tu, LA FIBULA E quindi da li la CAVIGLIA (intendendo chiaramente un colpo alla caviglia, pensavo di potermi fidare di qualcuno che sapesse leggere cio' che uno intende e non sempre la pappa pronta e solo quella) , ma se aveva SOLO dei TAGLI, come vorresti far pensare tu, sicuramente non avrei scritto "ROTTA", il tuo ricercare di essere precisina quando scrivono gli altri mi fa anche specie, appunto, avendo chiaramente confuso tu delle CONTUSIONI con dei TAGLI, concetto stravolto e palesemente diverso.
Anche abbastanza meschino tentare di screditare cio' che scrivono gli interlocutori a partire da altre discussioni che gli stessi hanno con altri, come se non avessi appunto altre argomentazioni tue su cio' di cui stai discorrendo, argomentazioni appunto che non hai.
Io ho spiegato a Nautilina che non do nessuna fiducia al tema delle immagini del furgone dopo la brutta figura delle ambiguita' scoperte, te e Nautilina gliene date? E chi vi vieta di farlo? Il fatto che io non gliene do, a te, forse leva l'appetito? Ma non ti capisco, ma veramente.
Io sono una persona libera e non elargisco credibilita' a comando, e sono stato coerente con il discorso che facevo con lei, sono stato anche coerente con il tema e con lei quando andando a verificare su Street View un dato che invero Google Maps mi dava erroneamente gli ho anche scritto dandogli ragione ed avendo verificato l'errore a cui ero stato portato.
Ma evidentemente se hai una onesta' intellettuale devi ammetterti che l'errore non poteva dipendere da me, e se non ne sei convinta vai tu su Google Maps e guarda bene a quale capannone ti mostra l'icona della VIA CADUTI NUMERO 18 POLYNT, ma roba da matti, stai prendendo fischi per fiaschi e continui ad ostinarti a sostenerli e ti intrometti anche in discorsi di altri con altri per chissa' dove andare, ma guarda che se in una mia semplice ipotesi io scrivo "ROTTA" anziche' CONTUSA/LESIONATA non e' che porto sulla cattiva strada qualcuno, posso aver variato il termine gergale di poco, te confondendo CONTUSIONI con TAGLI LEGGENDO GLI ATTI non ce lo porti uguale ma solo perche' si ferma a sbellicarsi dal ridere...
Capiamoci sulle proporzioni significative e caratterizzanti delle precisine...

Guglielma Vaccaro ha detto...

Tema: la disinformazione mediatica nell'era dei blog e dei forum, con particolare riferimento a quelli che si mettono sullo stesso piano dei professionisti che criticano senza aver fatto il loro percorso di studi"

Avete presente Roberto Burioni? Ecco, la scienza non è democratica e manco il diritto, se non sapete le cose non parlate a vanvera.

P.s. vedo che è rimasto senza riscontro il mio post in cui chiedevo se per caso andate a fare le pulci in sala al neurochirurgo che sta operando....

Ivana, stai cercando l'ennesima scappatoia per trovare un appiglio per continuare a parlare di un'innocenza che non solo non c'è ma NON E STATA NEMMENO CERCATA, altrimenti i comportamenti al netto di consapevolezza delle difficoltà sarebbero stati ben altri, vedasi la difesa dei coniugi Romano.

Basta: o dite che la prova non è affidabile (ma dovete spiegare perchè davvero, non la fuffa scritta sinora), c'è stato un complotto (come sopra, e in tal caso perchè non bombardate la difesa per convincerla a sporgere denuncia), o state zitti e ascoltate la disamina tecnica di Chiara, in ogni caso non vi arrogate l'ardire di stare sul suo stesso piano solo perchè scrivete della GGGiustizia in uno tra decine di migliaia di fora nell'etere.

Antonello ha detto...

@Anonymous
Dai Carmelo Falce, si dice un commento prima che dovrebbe dirlo l'accusa e te lo chiedi a me da dove spunta quel DNA di Bossetti? Ma dicendolo, l'accusa, deve anche dare i criteri secondo cui lo riconduce alla scena dell'aggressione a Yara, come deve dire da dove spuntano tutti gli altri DNA ed a cosa invece li ricondurrebbe a partire da criteri scientifico legali ineludibili, tanto ineludibili saranno i criteri che legano quella traccia di DNA alla scena dell'aggressione tanto Prova diventera' quel DNA.
Ma il problema che sottolineavo io piu' volte e' che non ci sono criteri per nessun DNA rinvenuto che lo colleghino provatamente ad una scena di aggressione cosi, rinvenuta poi tre mesi dopo e con tutti i dubbi che cio' comporta di un corpo custodito alle intemperie per 92 giorni.
Dimmelo tu da dove arriva, secondo me POTREBBE benissimo essere un contatto terzo od indiretto, visto che a 92 giorni si illuminava come la Mafonna di Fatima, il DNA poi non e' nella ferita, non e' che chiunque fosse ha depositato quel DNA infilando un proprio dito dentro la ferita, ma e' rimasto su un capo intimo a contatto con la ferita, anche questo ha una sua rilevanza, l'arma presumibipmente da taglio insomma che ha provocato quella ferita non aveva del DNA sulla lama altrimwnti lo avresti rilevato sui margini delle ferite, o no?.
Ma, allora spiegami tu come mai, invece sulle ferite viene rinvenuta Calce Viva, cioe' non idrossido ma ossido di calce, a 92 giorni di intemperie, di neve, nevischio, umidita', acqua.
Troppo facile accusare e chiedere agli altri di sconfessare non restituendo manco i criteri di connessione logica, Yara non e' stata violentata, aveva le parti intime perfettamente integre, Gli sarebbe stata alzata la maglietta ed incisa una X sul dorso, rigirata ed incisa od escoriata molto superficialmente una V sull'emitorace sinistro (cerco di essere.preciso perche' qua ti giardano il rametto) poi qualcuno avrebbe abbassato la maglietta e spostato in giu' i pantaloni incidendo una ferita a forma di J, il tutto riconducibile a depistaggio/atto punitivo/sadico, ma di nessi logici che leghino quel DNA alla scena di aggressione con certezza io non ne vedo.
Sono mille i motivi per cui certe ferite possono essere state fatte, a volte depistaggio appunto, a volte messaggi ai parenti od amici, come fai a presumere un legame logico?
Perche' il DNA coincide con i tagli sugli slip? Ah beh....quindi arriviamo che, si diceva commenti prima, uno in campagna fa la pipi', viene attinta e poi trasportata da un volatile su un corpo ed ad esempio allora il responsabile e' chi ha fatto la pipi'?
Io ci andrei molto cauto a trarre quelle conclusioni ed a dare il via a quel anche pericoloso precedente, da domani la Mafia ad esempio non ha piu' bisogno di intimidire od uccidere, basta che distribuisca i DNA di scomodi Giudici su appositi cadaveri e li puo' ricattare, e rovinare se non accondiscendono?

Gilberto ha detto...

Antonello
è fiato sprecato. Più dai loro da mangiare e più diventano ipertrofici, arroganti e supponenti. Inutile replicare a chi nemmeno ti ascolta....

Ivana ha detto...

No, Gugly, non cerco alcuna scappatoia: cerco la verità.
Mai ho difeso l’innocenza, a prescindere, di Massimo Bossetti. Semplicemente l’imputato è, per legge, presunto innocente fino al terzo grado di giudizio.
Se verrà concesso un processo d’appello bis affinché venga nominata una CTU e il perito super partes confermasse la piena affidabilità di quel profilo genetico nucleare, non avrei alcuna resistenza ad ammettere l’eventuale inconsistenza del mio dubitare.
I miei dubbi, invece, rimarranno SE non venisse concessa la perizia (e, quindi, verrebbe a mancare una controprova a cui l'imputato avrebbe diritto), oppure SE la Difesa, anche in Cassazione, perseverasse nella sua irritualità e non rispettasse l’opportuna tempistica senza che l’imputato denunciasse tale eventuale ambiguo comportamento.

Chiara ha detto...

Antonello! Prima di scrivermi avevi mangiato pesante? che acidità! :D
Francamente...mi è caduto un po' di tutto mentre leggevo...mi viene un "seh bonanotte". Ciao Antonello.

Guglielma Vaccaro ha detto...

....oppure SE la Difesa, anche in Cassazione, perseverasse nella sua irritualità e non rispettasse l’opportuna tempistica senza che l’imputato denunciasse tale eventuale ambiguo comportamento"

Ti rimarrebbe il dubbio se la difesa continuasse a comportarsi in modo da farsi respingere le richieste e Bossetti non denuncia????????? Nuova perla!

Ma a nessuno è venuto mai in mente che tra assistito e assistenti magari c'è un accordo non detto teso solo a pompare i risvolti mediatici della vicenda? Ok, se a nessuno è venuto in mente ve lo dico io, tanto oramai sono quella che dice le verità scomode che nessuno vuol leggere e per un po' i commenti sono nei miei confronti e si rianima il forum.

Detto ciò, me ne rimango ad osservare il tempo in cui la discussione si sgonfierà per tornare alle solite comiche, in difficoltà senza soggetti su cui sfogare la propria ansia del "Oddio Bossetti deve per forza essere innocente altrimenti vado in crisi con tutte le migliaia di post di questi anni"

Ciaooooooooo

Vanna ha detto...

Antonello frattura o taglio possono essere stati procurati cadendo su qualcosa di tagliente, in un modo o nell'altro è accaduto perché stava in una situazione delicata.
Semmai le tracce di sangue erano sui calzini, ricordo di aver letto, chiedo: su tutti e due?
Comunque è veramente lodevole quello che stai di nuovo tirando fuori che fa pensare.
Non ho mai creduto che l'attacco a Y. sia accaduto lì sul prato e al buio, i tagli su certi punti delle giunture raccontano sadismo verso la ragazzina che sapeva ben usare le giunture nel fare ginnastica.
E questo vuole anche dire una certa pratica nell'incidere e recidere punti delicati.
Come se fossero stati inferti per cattiveria verso di lei ginnasta scrupolosa e diligente.

Vanna ha detto...

STEFANIA!!!
Ben tornata!
Condivido tutto il tuo scritto, in particolare la chiusa:
"...Stai dicendo che se non posso permettermi gli studi del PM (perchè magari faccio la casalinga ed abito a Voghera) e non sono per motivi economici e di preparazione squisitamente legale capace o in grado di scegliermi una difesa adeguata devo dire "non potevo che essere condannata"?
Stiamo scherzando, vero?"
Straordinaria!

Vanna ha detto...

Ma dove si vuole andare a parare valutando "irrituale" il comportamento della difesa?

Ma, a questo punto, si può dire che tutto l'iter dell' accusa è stato "irrituale" dal momento che ha denigrato tutto quello che la difesa ha fatto, ha detto, ha chiesto, andando anche a cercare il "pelo" nell'uovo delle competenze dei legali e degli investigatori, fermandosi al "pelo" dei cani ai quali qualcuno era allergico?

Dopo che le 60000 pagine la difesa se le è dovute leggere senza dormire per tutto il tempo che le rimaneva.

Senza poi accennare ad altri "peli" trovati e non analizzati perché forse non appartenevano alla signora Arzuffi, altrimenti sai cos'altro veniva fuori!


Stefania ha detto...

Ciao, Vanna!

Aggiungerei anche una cosetta: Guglielma ha scritto che ipotizza un patto tra imputato e difesa affinchè quest'ultima presenti tutte le eccezioni in modo maldestro, sbagliato e fuori tempo con il mero scopo di vedersele rigettate.

A prescindere si dovrebbe essere dei grandi masochisti per macchinare una simile idiota strategia, perchè Salvagni e tutto il team ne verrebbero fuori come degli incapaci e questo in futuro non sarebbe cosa buona e giusta per la loro fama di avvocati, e Bossetti ne uscirebbe con le ossa rotte (una bella condanna all'ergastolo con isolamento diurno, perdita della patria potestà ed altre cosine del genere).

Se ci fosse stata una strategia, Bossetti pur di salvarsi avrebbe chiesto il rito abbreviato. Non è accaduto.

Quindi l'ipotesi di Guglielma è a mio avviso assolutamente in contrasto con gli interessi sia degli avvocati che di Massimo Bossetti e risulta davvero balzana oltre che incredibile se formulata da una "professionista".

Stefania

Ivana ha detto...

Certamente mi rimarrebbe il dubbio (cioè penserei che potrebbe essere veramente innocente) se Bossetti denunciasse per patrocinio infedele i difensori UNA VOLTA CONSTATATA, ANCHE IN CASSAZIONE, la continua irritualità e il continuo non rispetto delle formalità processuali!
Infatti se Bossetti fosse innocente finirebbe per denunciare, eccome, un comportamento della difesa che, per irritualità e non rispetto dell’opportuna tempistica processuale, avesse impedito la concessione della perizia super partes!!!
Perché pompare i risvolti mediatici? Per ricavare denaro e pagare le spese processuali, OK, ma i processi si svolgono in tribunale, NON nei salotti televisivi, per cui un innocente si preoccupa che i propri difensori facciano in modo di rispettare tempi e luoghi in cui richiedere RITUALMENTE E A TEMPO DEBITO, la perizia super partes!!! Se gli avvocati continueranno imperterriti a tergiversare, non rispettando le regole del processo con irritualità varie, un imputato innocente DENUNCEREBBE, o NO, per patrocinio infedele?!
Secondo te, un imputato innocente si preoccuperebbe della risonanza mediatica del proprio caso, o vorrebbe soprattutto che i suoi difensori RISPETTASSERO le regole processuali per dimostrare NEL PROCESSO la sua innocenza? Sono i giudici a emettere la sentenza, NON i salotti mediatici!
Che cosa importerebbe la risonanza mediatica, se si venisse condannati innocenti, per la superficialità dei difensori, superficialità che ha fatto in modo che la perizia potesse non essere concessa?!
Spero di essermi sufficientemente spiegata.

Stefania ha detto...

Ivana, scusami, ma tu nelle motivazioni hai letto anche solo un passaggio in cui che una qualsiasi richiesta della Difesa è stata respinta perchè presentata in ritardo o non seguendo le procedure? Io ho letto che le richieste sono state respinte perchè considerate irrilevanti ai fini processuali.

Abbiamo letto due motivazioni differenti?

Stefania

Ivana ha detto...

Nelle motivazioni della sentenza di primo grado è scritto chiaramente perché la richiesta di esame di tutti i reperti è stata ritenuta irrilevante in quanto "non attenendo ai temi della tempistica e delle modalità di esecuzione delle analisi genetiche sui campioni dai quali era atato estrapolato il profilo di Ignoto1" ed è stata poi riproposta, ma la Corte l'ha ritenuta "intempestiva essendosi già esauriti nelle udienze precedenti l'esame e il controesame dei consulenti della difesa , cui l'ispezione dei reperti sarebbe stata propedeutica."

Nelle motivazioni di secondo grado sono ampiamente sottolineate le irritualità, quali, p.e. , l'atto di appello (contenente ANCHE la questione genetica), non firmato dai genetisti e, inoltre, né la dott. Gino, né il dott. Capra hanno FINORA presentato, né in primo né in secondo grado, una propria relazione...

Ivana ha detto...

Leggasi: era stato

Stefania ha detto...

"non attenendo ai temi della tempistica e delle modalità di esecuzione delle analisi genetiche sui campioni dai quali era atato estrapolato il profilo di Ignoto1"?

Che razza di motivazione è?

Poi, vista la "tempistica" per nulla rispettata da parte della PM, si decide di essere "precisini" circa le richieste di chi si è visto occultare elementi importantissimi ai fini delle indagini oltre che squsitamente processuali?

Si potrebbe dire "che la tempistica con la quale si è giunti a MB viste le estrapolazioni effettuate in precedenza effettuate in mancanza della formula di incidente probatorio (c'era un certo Fikri)rende nullo il processo verso l'attuale imputato?

Io direi che si'.

Inoltre, proprio perchè sono intellettualemente trasparente e sincera ho anche valutato l'ipotesi di un eventuale vantaggio di Bossetti a vedersi rigettate tutte le richieste cosi' da poter prendersi un ergastolo per salvare la vita futura dei figlioli e della moglie ma non credo nessun avvocato si sputtanerebbe assecondando una simile richiesta pena vedersi bruciata la professione.

Stefania

Gilberto ha detto...

Ecco il punto. La dottoressa Gino non ha presentato una propria relazione. Ma allora perché nelle sentenze si fa riferimento costantemente alle parole della dottoressa per dimostrare la paternità? Questo è irrituale da parte di un tribunale che non richieda all'accusa la pezza giustificativa e se questa non c'è non incarichi un proprio consulente. Pochi hanno capito che è lì la chiave di tutto. Ma come... ci dicono che i due gemelli non sono figli biologici del padre legale, ci dicono che anche l'altro figlio non lo è... eppure nessuno ci dice come sono giunti a tale conclusione, attraverso quali analisi effettuate su quale materiale (reperti) e analiticamente con quali risultati. Rimango esterrefatto che io sia l'unico a sollevare il problema.

Stefania ha detto...

In modo professionale Gino e Capra si sono astenuti dal presentare una propria relazione su dati consegnati con COLPEVOLE ritardo e COLPEVOLMENTE parziali.

Perchè mostrare il fianco?

Ogni avvocato, anche il piu' impreparato chiede di conoscere gli atti prima di impostare una difesa (sia l'imputato sia colpevole che innocente) per evitare strumentalizzazioni.

In questo processo si è dato largo risalto a lampade abbronzanti, sacchi di sabbia e cemento e a giri non effettuati attorno alla palestra.

Bene hanno fatto a non depositare nessuninissima relazione i due professionisti!

Stefania

antrag ha detto...

Il potere di parlare (e scrivere) con sussiego, tipico dei magistrati, è superiore alla possibilità di produrre prove d'innocenza, richiedere legittimamente controprove e presentare relazioni scritte perfino di alto tenore scientifico.

Vanna ha detto...

Bene scrivi Stefania!
Da tempo non sei intervenuta e da tempo tutto il pool difensivo di MGB è stato messo sotto accusa per non aver lavorato bene, per non aver chiesto in tempo, senza ripetere le piccolezze su come si mantiene con le ricchezze dotali.

E' invece venuto fuori, da esperti giudici ed avvocati, che la nuova prova da fare, tipo incidente probatorio, si può richiedere anche negli altri gradi di giudizio. La difesa ha richiesto tutto quello che doveva e poteva richiedere nulla è stato accolto!

Ma la cosa più assurda è che qui, chi ha dei dubbi sull'operato dell'accusa e delle prove scientifiche, non dovrebbe neanche azzardarsi a scriverlo perché non si hanno competenze per farlo!
E si cerca di screditarlo in tutti i modi utilizzando un vocabolario ineducato.

Ivana ha detto...

La dottoressa Gino ha ammesso di NON aver letto i raw data!
Il contrasto avrebbe dovuto svolgersi tra le valutazioni di tutti i consulenti e non (come invece è avvenuto soprattutto in secondo grado!) tra valutazioni TECNICHE dei consulenti dell'accusa pubblica e privata e OPINIONI, su questioni genetiche, dei difensori dell'imputato!

Il fatto che nelle slide prodotte e commentate dai difensori siano state formulate contestazioni che AVREBBERO PRESUPPOSTO E COMPORTATO una valutazione tecnica di parte che, in realtà, non risulta mai essere stata versata in atti è, APPUNTO, un'irritualità. Inoltre le contestazioni dei difensori non hanno avuto nemmeno l'avallo del consulente tecnico dott. Capra che NON HA SOTTOSCRITTO LA MEMORIA DIFENSIVA. Insomma, sono stati i difensori a esprimere opinioni genetiche NON avallate dal proprio consulente!
Tale irritualità lascia, o no, perplessi?
La Corte, così, ha potuto mettere nero su bianco che la mancata deposizione di una relazione scritta da parte del dott. Capra (l'unico consulente della difesa ad aver letto i raw data!) "dimostra la non volontà della difesa di confrontarsi, dal punto di vista scientifico, con quanto documentato con la corposa relazione integrativa"

Stefania ha detto...

Alcuni raw data, mi risulta. Non sono stati messi a disposizione se non parzialmente ed in ritardo i dati.

Ivana, questo non è inusuale oltre che disgustoso in un paese che vuole definirsi civile?

Cosa ne pensi?

Colpevole ritardo? Persino alcuni kit sono stati usati con colpevole ritardo, tanto che erano .... scaduti!

Scusa la battuta.

Ma che ne pensi dei ritardi e delle omissioni oltre che delle fantasiose ricostruzioni di filmati della accusa, avvallate dalla Corte, Ivana?

Ti pare un giusto processo? A me no.

Stefania

Nautilina ha detto...

Stefania,
condivido assolutamente tutto.
Sta bella teoria, mica è nuova, gira da anni. Finora ci avevo steso sopra un velo pietoso per non litigare con due avvocati sconosciuti, ma adesso si supera ogni limite.
Va bene che i difensori lavoravano gratis, ma dai...è ridicolo!
Un professionista serio e affermato come il dott. Capra avrebbe passato una giornata intera a parlare in tribunale solo per far passare il tempo e dare in sostanza ragione alla controparte, vedasi il freddo da obitorio ecc, quindi non avrebbe depositato relazione scritta 'per non avallare le tesi fantasiose e insostenibili di S & C '. Poi però sarebbe andato a battagliare in trasmissioni radiotelevisive per infarloccare il pubblico. A che pro? Per questioni d'immagine???

Due legali come Salvagni e Camporini, affermati, non disoccupati, tutt'altro che sprovveduti, avrebbero scelto d'inimicarsi due Procure, due Corti, i RIS e i ROS oltre a un bella fetta di giornalisti e di opinione pubblica per diventare cosa?... famosi eroi mediatici, come mai non ci avevamo pensato?
Eh già, famosi nel difendere gratis un muratore maniaco colpevole di un delitto spaventoso ai danni di una bambina.
Neanche fosse un nuovo affare Dreyfus.
O sapevano fin dall'inizio che Bossetti era colpevole, e allora non si spiega il loro atteggiamento di sfida e il battage mediatico di contorno, o lo credevano innocente e in questo caso si può capire che abbiano tentato strategie un po' al limite, combattendo anche coi mulini a vento pur di salvarlo da una condanna immeritata, a costo di sembrare novelli Don Chisciotte delle aule giudiziarie.
Insomma, nella prima eventualità si tratterebbe di follia pura, nella seconda avrebbero rischiato per una nobile causa, non per difendere gratis un brutale assassino.

In verità ci sarebbe anche una terza ipotesi nel 'complottone a rovescio' : i trepidi consulenti cerchiobottisti e i due avvocati filibustieri si sarebbero giocati Bossetti fingendo di credere nella sua innocenza, dichiarando di volerlo difendere nel migliore dei modi ma in realtà strizzando sempre l'occhio alle Corti e alle Procure.
Per questo le due volpi avrebbero sbagliato apposta le procedure, in modo da farsi bocciare tutte le richieste, e tutti i loro proclami sarebbero vuoti e ingannevoli.

Ma questa teoria ha ancora meno senso dell'altra, non c'è neanche bisogno di spiegare perché.
Non puoi gettare insinuazioni sull'operato degli investigatori e della magistratura, perché quelli poi si irritano. Molta gente ci crede, perde fiducia nelle istituzioni.
Oltretutto un simile gioco viene allo scoperto, prima o poi la gente capisce di essere stata gabbata e allora i clienti li cerchi col lanternino peggio di Diogene.

Come la metti è sempre una teoria insensata.

A proposito, Salvagni ha concesso una bella l'intervista a Border Nights:

https://www.youtube.com/watch?v=Wh3OPsbiLvk&sns=fb

Chiaro, sincero e gran signore come sempre, parla delle varie teorie possibili e conferma che i difensori credono convintamente nell'innocenza del loro assistito.
A sorpresa dichiara che le cause mediatiche sono una rovina per i difensori, perché gli imputati finiscono sempre condannati.
Che vi devo dire, se mentono tutti, candidiamoli all'Oscar come migliori interpreti maschili (e sceneggiatori).
Però candidiamo anche i giudici, eh.








Ivana ha detto...

Decisamente non avevo approvato e continuo a non approvare la diffusione di quel filmato, ma i fotogrammi erano veri anche se montati a "scopo comunicativo". Per comunicare che cosa? Ritengo sia stato quanto meno superficiale lasciare spazio all'immaginazione di un ipotetico predatore alla ricerca di una preda ...
Tale filmato non è stato, però, inserito negli atti.
La superficialità è stata commessa a livello mediatico, non dentro l'aula del processo.
Tale superficialità, commessa NON IN AULA, non implica che sia accettabile che la Difesa si sia comportata tanto irritualmente durante il processo!
A livello mediatico anche la difesa aveva accennato a certe ipotesi (es. fratellastro) NON portate in aula!
Quello che vale sono i comportamenti in tribunale.
Il dott. Capra non ha saputo nemmeno indicare i tracciati per i quali sarebbero stati utilizzati kit scaduti e nei quali avrebbe rilevato problemi tecnici, PUR AVENDO AVUTO I DATI GREZZI DA PIU' DI DUE MESI.
Il dottor Capra ha verificato SOLO ALCUNI dati grezzi a campione.
Il rifiuto, da parte della difesa, di procedere al contro-esame non può essere giustificato dalla violazione del diritto di difesa (anzi, a mio avviso,avrebbe dovuto rappresentare un incentivo per procedere con maggior energia, incisività e con maggior determinazione al controesame!) INOLTRE i difensori MAI hanno chiesto un termine per poter esaminare più approfonditamente i dati grezzi messi a loro disposizione. Insomma, la difesa mai ha chiesto un differimento del controesame dei consulenti del PM e si è rifiutata di porre ulteriori domande ai consulenti Staiti e Gentile (a parte una sola domanda).
La Corte ha potuto dire, così, che non c'è stata lesione del diritto di difesa essendo stata consentita la piena esplicazione del contraddittorio in quanto tutti i dati grezzi sono stati forniti prima dell'esame dei consulenti Staiti e Gentile.

Stefania ha detto...

Ivana, non scherziamo: alla nasona in kimono (Ruggeri Letizia, mi pare) è stato concesso di proporre IN AULA, (tralasciamo la porcheria di aver prestato il fianco ad una "docu-fiction" vomitevole e di parte quando ancora non esiste e spero non esista in futuro un colpevole definitivo nella persona di Bossetti) un puzzle di immagini dove Bossetti in realtà passa una volta sola davanti la palestra. La Corte ha potuto dire che è stata consentita la piena esplicazione di cosa? La Corte puo' ed in questo caso HA DETTO, un mucchio di porcate. Non ha permesso di esercitare il diritto di difesa. Stop. E parliamo delle tempistiche di Salvagni e di Camporini? Della mancanza di relazioni da parte dei consulenti Gino e Capra? Semplicemente hanno rifiutato di cadere nel tranello! Non ti presento una fottutissima relazione sulla quale poi ti appendi se non mi hai dato I GIUSTI TEMPI per poter analizzare quello che è in mano alla Procura e quello che la Procura ha passato ai giudici!
Davvero, fosse un tuo parente Ivana, qualsivoglia fosse l'imputazione, ti pare che l'Accusa e la Corte abbia permesso alla Difesa di avere pari diritti e pari doveri? Rispondimi chiaramente e smettila di elencare le mancanze della difesa: raccontami di quelle delle altre parti perchè ti do una notizia! Ci sono.

E questo, e lo ripetero' all'infinito, non è un giusto processo.

Povero l'imputato che non ha nè cultura nè denaro per pagare fighi come Gugly o Gugliema si chiami che sicuramente avrebbero fatto le cose a tempo debito?

Ma a me darebbe un gran fastidio avere come avvocato una persona che si piega a queste meschinerie perchè fanno parte del gioco e LORO del mestiere ci devono insegnare.

Che schifo! Anche solo averlo scritto rende idea di che genere di avvocati possano essere queste persone che pensano di poterci dare lezione perchè conoscono il DIRITTO! Non sanno cosa sia l'umanità e la correttezza. Brave, eh? A fare cosa? A fare le professioniste di vendersi al prepotente. VENDERSI!

Scusate lo sfogo.

Stefania

Stefania

Vanna ha detto...

Ma come si può continuare a puntare il dito e a giustificare la correttezza della corte, secondo regole da libero convincimento.
Quel filmato con le paternità sono state riproposte in centinaia di trasmissioni, il fatto che non siano state presentate in aula dimostra la totale scorrettezza a procedere in questo modo da parte della corte.
Riguardo la Gino e le paternità ha abbondantemente risposto Gilberto.
Perché di grazia la corte ha voluto il processo a porte chiuse?
Chi poi ha passato alcune notizie ai giornalisti, chi?
(Magari si potesse dire che lo ha fatto la difesa eh...).
Chi è stato dunque ?
Qualcuno che già le conosceva e le voleva pubblicizzare e per quale motivo?

Perché il dottor Capra avrebbe verificato solo alcuni dati a campione?
Non tutti quindi.
E non è irrituale che il perito della difesa non abbia tutto il materiale da
controllare e rivedere?
E' sicuro che la difesa non ha mai chiesto un termine....ecc.?
E' sicuro che si è rifiutata? Se sì avrà giustificato il perché.
E' certo però che poi ha chiesto e lo poteva fare perché i tempi non scadono, l'ho letto in una relazione di un importante penalista in una rivista del settore.
E quando in sede d'Appello ha chiesto, perché faceva in tempo a farlo, gli è stato risposto sempre NO.

Se la difesa ha ritenuto che il suo diritto era stato vietato, di sicuro lo ha motivato no che si critica anche questo e si suggerisce che sarebbe stato questo divieto un incentivo, ma de che?
Ogni respiro e palpito della difesa è stato criticato e giudicato.
A malapena gli hanno concesso di aprire bocca per tappargliela subito con una sequela di No.
Capra ha parlato per 8 ore!
(Non è servito a nulla: neanche un dubbio, neanche un apprezzamento per un ricercatore, ma va, i bravi erano solo i burattini dell'accusa).
Ovviamente in aula non c'era nessuno a sentire SE ciò che ha detto non è servito a nulla.
E la Corte ritiene che non c'è stata lesione del diritto di difesa?

Insomma la difesa MAI ha chiesto...mah ho visto e sentito diversamente proprio dalla difesa.

Nautilina condivido tutto ciò che scrivi.

Vanna ha detto...

Stefania, ti applaudo!
Hai ragione in tutto!
E non cadere nella trappola delle aporie, le quali sono cuscini per inginocchiarsi davanti alle Leggi che...fatte... giustificano l'inganno che può stare anche dietro la condanna.
E non cadere nella trappola di sapere personalmente a qualcuno cosa aum-aum Salvagni gli avrebbe detto per giustificare il suo procedere di avvocato...
A Volando tutto è possibile anche scoprire la verità aum-aum.

Stefania ha detto...

No, davvero Vanna, provo nausea. Per chi si permette di dire che Bossetti avrebbe avuto bisogno di Avvocati e Consulenti diffenti. Per fare cosa?

E qui mi fermo.

Stefania

Ivana ha detto...

Personalmente vorrei un pool difensivo che, per prima cosa, ricercasse la verità e che non desse alla Corte alcun pretesto, con irritualità varie, e richieste troppo generiche e intempestive, di non concedere la perizia dando la possibilità alla Corte di addurre, tra i motivi, il fatto che non c’è stato un apprezzabile contrasto tra consulenze di accusa e di difesa e il fatto che il consulente della difesa neanche ha firmato la memoria difensiva d’appello!
A livello mediatico, la difesa, GIUSTAMENTE, ha fatto sentire la propria campana, per cui ritengo ci sia stato un equilibrio di uso dei mezzi informativi.
I giornalisti sono potuti entrare in aula, hanno potuto prendere appunti e le motivazioni sono state pubblicate, per cui non vedo alcuna inaccettabile blindatura del processo.
Il dott. Capra ha scelto di effettuare solo determinati controlli, come ha scelto di non presentare relazione scritta e di non firmare la memoria difensiva di appello e ognuno di noi tragga pure le sue personali e ininfluenti deduzioni. "Quot homines, tot sententiae" (l'eterogeneità di opinioni rappresenta, per me, una ricchezza se sussiste un clima di rispetto reciproco)
Sulla questione paternità la difesa, non avendo ottenuto il risultato sperato dopo la verifica specifica effettuata dalla dottoressa Gino, ha potuto CORRETTAMENTE solo confermare, senza alcuna contestazione in merito, tramite la consulente Gino (ud. 12/12/2016 pag. 33, fald.16).

Stefania ha detto...

Ivana wrote: Ritengo sia stato quanto meno superficiale lasciare spazio all'immaginazione di un ipotetico predatore alla ricerca di una preda ...
Tale filmato non è stato, però, inserito negli atti.
La superficialità è stata commessa a livello mediatico, non dentro l'aula del processo.
Tale superficialità, commessa NON IN AULA, non implica che sia accettabile che la Difesa si sia comportata tanto irritualmente durante il processo!
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No, tale filmato non è stato inserito agli atti. Lo hanno visto MILIONI DI ITALIANI e GIUDICI POPOLARI che dovevano decidere le sorti di un imputato! Ma .... ahhhhh .... siccome non è agli atti non vale.

Ma ti rendi conto di quello che stai scrivendo? Ti pare sia corretto (non LEGALE ..CORRETTO, CORRETTO, CORRETTO, CORRETTO) permettere ad un PM queste cose?

Ti pare questo sia stato un giusto processo, Ivana?

Sinceramente, eh? Non ti chiedo trattati come quelli di Guglielmina che mi fa una pena infinita nella sua ottusità che la porta a non comprendere che un processo corretto spetta (PURE!) agli ignoranti ed a chi non ha denaro per difendersi.

Lo chiedo a te che non gonfi il petto criticando altri avvocati perchè avvocato non sei.

Ti sembra tutto questo essere stato corretto? Ti sembra siano stati pari diritti e doveri alla accusa ed alla difesa oppure alla luce di quel poco che ti ho elencato (e potrei andare avanti per ore) ti pare che il confronto sia stato scorretto?

Poi possiamo parlare anche ed assieme delle manchevolezze e delle eventuali scorrettezze di accusa e di difesa. Ma accetti il fatto che l'accusa e chi ha avvallato quelle tesi senza contradditorio (ovvero l'organo giudicante) sia a sua volta da colpevolizzare per non aver agito in modo corretto? Oppure di cosa stiamo parlando?

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Stefania, non hai capito un ciufolo o peggio non vuoi capire.

Si vive lo stesso e la questione processuale va avanti anche senza i tuoi illuminanti pareri eh.

Mancavano alcune perle....

Guglielma Vaccaro ha detto...

P.s.comodo insultare la gente dietro un nick, chissà ci sarebbe lo stesso coraggio mettendoci nome e faccia ;-)

Anonimo ha detto...

Che rottura di zebedei, gli interventi di Guglielma. Sono ripetitivi come un rosario e fastidiosi come una vespa nelle mutande.

Stefania ha detto...

Se pensi che la questione processuale vada avanti senza le mie illuminanti perle, ci sta. E' come va il mondo.
Che tu possa trovare tutto questo corretto, ti rende speciale. Una speciale azzerbinata al sistema: sicuramente farai passi da gigante come avvocato. Chiamerai i tuoi simili "Colleghi" e continuerai a sentirti "SPECIALE", mi perdonerai il mio ripetere la locuzione. Mi spiace tanto per te ma soprattutto per chi a te si affiderà. Se questi sono i tuoi valori non posso che prenderne atto ed affidarmi alla sorte perchè mai mi capiti nella vita di affidarmi ad una "PROFESSIONISTA" con quelli che sono i tuoi valori e con il tuo "sincero" desiderio di Giustizia.

Stefania


Guglielma Vaccaro ha detto...

Come sopra.
Comodo insultare dietro un monitor.
Conigli telematici.

Stefania ha detto...

Ciccia Guglielmina, ti sei mai firmata in queste pagine con NOME e COGNOME e pure con il nome dello STUDIO tuo o per quello per il quale lavori? Non mi risulta. Non accetto da chi si firma Gugly nessun tipo di lezione etica.

Massimo Prati che ci ospita conosce ogni mio dato. Tutti. Mi firmo. TU con un nick parli di insulti dietro un monitor? I "professionisti" non sono solo avvocati ne esistono di eccellenti anche in altri ambiti. Puoi sempre affidarti a loro. Vero, non sei medico ... ma almeno hai sicuramente piu' denaro di quello che possiede la famiglia Bossetti. So purtroppo la tua preparazione squisitamente giuridica non ti farà avere garanzia alcuna di trovare qualcuno possa davvero aiutarti ma ça va sans dire, te lo auguro di cuore.

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Se mi firmo gugly perché mi chiami Guglielmina? Dai,non rendetevi più ridicoli di quanto non stiate già facendo...vi si sgama tutti in tre secondi con sonore figuracce.

Stefania ha detto...

Io sono io e non noi, intanto. Guglielmina l'ho letto. Pero' effettivamente potresti per quel che ne so chiamarti anche Genoveffa. Vuoi ti chiami Genoveffa? Ti chiamero' cosi'. Nessun problema.

Prati ha i miei dati, potrà darteli sempre tu mi faccia PRIMA avere i tuoi. Tutti, eh? Il coniglio telematico sei tu, Guglielmina. Mi perdonerai ma sino a quando non mi farai sapere come ti chiami, ti chiamero' come altri ti hanno chiamato senza tu avessi nulla da dire.

Penso te ne farai una ragione. Come io me la faro' sentendomi dare da te del roditore.

Rodo, si ... di rabbia per questa mancata occasione di giustizia che varrebbe la pena di pulire da burocratese e riempire di umanità: soprattutto per la piccola vittima che in questo modo mai potrà avere giustizia.

Perchè questa non lo è. Abbi pazienza, pensiero di una non professionista, eh?

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Prima di rodere almeno informati bene prima altrimenti rimani sempre priva di argomenti e non ti resta altro che attaccare sul personale.
È molto triste ma per te, per il resto si continua a sorridere degli strafalcioni che non aiutano nessuno e men che meno il vostro beniamino,altro che interesse per la vittima.
Non mettetevi in bocca il nome della vittima, non se lo merita.
Ad malora.

Stefania ha detto...

Vedi qual'è il problema, Guglielma? TU fai il tifo ed io invece di beniamini proprio non ne ho! Mi spiace per Yara. Sono madre. Di due figli: un maschio ed una femmina che peraltro ha fatto per tanto tempo ginnastica a livelli molto piu' professionali di quelli della vittima di questo caso che è stata descritta come una promessa ed invece era una semplice praticante. Mi spiace perchè penso al dolore che un genitore, due genitori, possano aver provato. Lei non c'è piu'. E' un dato di fatto. Mi spiace per Yara, perchè tutto quanto accaduto è davvero vomitevole e non mi dice nulla riguardo alla GIUSTIZIA. Nemmeno i tuoi interventi che criticano l'operato dei difensori di Bossetti dicono molto se non livore per quelli che presumibilmente sono tuoi colleghi. Sei piu' brava? Ti sei proposta all'imputato come difensore? Se ci fai avere i tuoi dati potremo verificare perchè di roditori da tastiera, sai ne esistono davvero tanti e nulla escude tu possa farne parte. Ridicolo tu grida alla mancanza di trasparenza dovuta all'anonimato (sich!) quando ti firmi con un nickname.

Mi pare di sparare sulla Croce Rossa ogni volta ti rispondo. E me ne dispiaccio.

Non renderti ridicola piu' di quanto hai già fatto, te ne prego.

Stefania

Guglielma Vaccaro ha detto...

Quindi tutta questa manfrina è per sapere i miei dati? Non ti preoccupare, non hai nessuna pretesa di conoscerli.
E ora vai a nanna così ti rilassi, oppure vai ad informarti meglio.
Per ora è solo tifo sempre ridicolo.
Buonanotte e cerca di non attaccare sul personale, è davvero triste per una persona ma se ti piace così forse non hai altri argomenti.
Fatti tuoi.
Dai, a ninna.

Roberta Altea ha detto...

Io non avevo bisogno di conferme, ma almeno ora è chiaro a tutti il tuo intento Guglielma.
Creare scompiglio.
Pensa che appena sono entrata in questo post hai esordito con un:
Ecco l'Altea (anche io sono qui con nome e cognome) che è entrata per litigare, litiga con tutti, lasciatela perdere...
Ora invece è chiaro chi litiga con tutti, indistintamente.
Vedi Guglielma, se tu avessi portato in questi anni un minimo contributo alla discussione su Bossetti assassino di Yara, forse avresti un po' di credito ai miei occhi.
Invece dall'inizio hai cominciato a sventolare la tua laurea in diritto come se solo quella potesse dare il diritto di parlare del caso, tacitando chiunque osasse esprimere un'opinione in merito, citando articoli del codice pensando di mettere in imbarazzo qualcuno e a volte sparando strafalcioni (incidente probatorio richiesto in udienza preliminare, ricordi? mi è bastata una ricerca in google per trovare una sentenza della cassazione che dicesse il contrario di quel che asserivi tu).
Tutto il resto da anni è solo ed esclusivamente una critica nei confronti degli avvocati difensori (e ti giuro che è veramente raro leggere un avvocato serio criticare pubblicamente un collega in questo modo), gossip sulle abitudini sessuali dell'imputato, gossip sugli abiti dei familiari.
Mai un ragionamento serio sullo svolgimento del processo, sulle indagini.
Ti ho visto raccogliere solo ed esclusivamente (per farli tuoi) pareri di colpevolisti, punti di vista colpevolisti.
Ti ho visto andare a Bergamo a fotografare di nascosto una manifestazione di innocentisti, per poi postare foto ed esporle alla pubblica piazza per farne oggetto di scherno.
Ho sentito persone portarti in palmo di mano dicendo che tu sapevi perchè eri stata al processo senza che tu avessi l'onestà intellettuale di dire che sei stata solo a due udienze che vertevano sul DNA e stop.
Hai dimostrato in questi anni solo fastidio e livore per gli avvocati difensori, criticando ogni aspetto della conduzione della difesa, senza averne gli strumenti. Senza aver letto un solo atto.
Livore fine a se stesso che si è esteso con il tempo nei confronti di tutti coloro che nel tempo hanno apprezzato il lavoro della difesa.
Ti ho visto fare comunella con la feccia peggiore di Facebook pur di portare avanti questo odio e ora ti ritrovo, ancora, a spalare su chi ritiene Bossetti innocente.
Ancora a togliere il diritto di parola a chi (a tuo parere) non è in grado di parlarne.
E non sei nemmeno un penalista, ti rendi conto?
Ti occupi di sfratti e liti condominiali, eppure sei ovunque a dare lezioni di diritto penale e ad arrogarti anche il diritto di denigrare il lavoro di studi di avvocatura che hanno in mano casi che tu te li sognerai tutta la vita.
Sono andata sul personale? Forse si.
Ma con te posso permettermelo, visto che è tuo modus operandi.
Sei arrivata addirittura al punto di far foto di nascosto agli innocentisti, a pubblicarle, a giudicare i personaggi, a raccontare il gossip su di loro... quindi di cosa ti lamenti?
Perchè non fai una cosa? Perchè non ti procuri quegi atti, e li leggi una benedetta volta?
Quei 60.000 fogli. prova a metterci UNA VOLTA SOLA il naso dentro e poi comincia a parlare di questo caso con cognizione di causa.
Forse allora potrai indirizzare la tua attenzione sul caso e non sul gossip.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ma qualcuno qui dentro ha letto le 60000 pagine o consiglia di leggerle solo agli altri? Chiariamolo questo punto, così una buona volta si chiarirà anche la questione della secretazione degli atti o presunta tale...certo che il livore ne fa di scherzi visto quanto si legge!

Ricapitolando, qualcuno sta dicendo che può parlare perchè si è letto tutto? Quando, come, dove? Si attendono risposte sul punto.

Per il resto confermo l'amabile metafora dello squalo: "Ecco si litiga di nuovo, mi ci rituffo!!! Arrivooooooooooooooo"

Roberta Altea ha detto...

Non hai bisogno di me per creare litigio, io mi tuffo occasionalmente in quello già esistente, tu lo crei e ci nuoti quotidianamente.
Prova ne sono decine di post in questo forum.
Quindi, prima di dare dello squalo agli altri, pensa alla balena che ci naviga tranquillamente nella rissa e che ne ha fatto il proprio habitat.

Per quanto riguarda gli atti, sono mesi che tenti di confondere le acque.

Sono i verbali delle udienze dei singoli processi che sono secretate fino alla sentenza di cassazione, non gli atti relativi all'indagine.
Eppure sei avvocato, dovresti conoscere la differenza tra atti delle indagini e istruttoria, rispetto ai verbali delle singole udienze (che comunque sono, su richiesta, accessibili alle parti).

Gli atti relativi alle indagini sono in mano a decine di persone, giornalisti compresi.
E dovresti saperlo visto che qualcuno ha ben pensato di fare girare foto ed estratti dell'esame autoptico sottobanco.

Quindi, evita ancora una volta di prendere in giro la gente, ok?
Ti basta come risposta?
Te l'ho già detto una volta Guglielmina, con me non attacca.

Vanna ha detto...

Antonello buongiorno,
rileggendo il già postato, ieri hai scritto:
"...Yara non e' stata violentata, aveva le parti intime perfettamente integre, Gli sarebbe stata alzata la maglietta ed incisa una X sul dorso, rigirata ed incisa od escoriata molto superficialmente una V sull'emitorace sinistro (cerco di essere.preciso perche' qua ti giardano il rametto) poi qualcuno avrebbe abbassato la maglietta e spostato in giu' i pantaloni incidendo una ferita a forma di J, il tutto riconducibile a depistaggio/atto punitivo/sadico, ma di nessi logici che leghino quel DNA alla scena di aggressione con certezza io non ne vedo..."
In effetti non ci sono nessi logici.
1°la ragazzina non è stata violentata.
Così hanno verificato.
Mi pongo e porgo delle domande di nuovo.
Come è possibile verificare la non rottura dell'imene con tale certezza?
La delicatezza della pelle della zona a contatto con la putrefazione e i numerosi batteri interni ed esterni non avrebbero intaccato quello spazio?
Inoltre Annika lo spiegò scientificamente che quella traccia di dna monco su biancheria sintetica scivola via e non lascia traccia, a meno che non sia stata deposta a breve.
2° Poniamo per ipotesi che non ci sia stata violenza sessuale vaginale, che fine hanno fatto i peli e altro ritrovati nell'apparecchio?
Se ne parlò con ricerche negli ospedali per trovare qualcuno che si era presentato con escoriazioni in parti intime.
Tale notizia è finita nel dimenticatoio.
3° La mamma, in aula, disse che il colore del reggiseno ero altro.
Fu cambiata biancheria dunque e certo non avvenne nel campo.
Ovviamente anche questo dato è stato completamente sorvolato dalla corte.
4° Se non c’è stata violenza sessuale, allora è stata una donna ad usarle violenza, che potrebbe averla immobilizzata tagliando i punti di gambe e braccia sensibili per i movimenti, quei movimenti tanto necessari anche per eseguire esercizi ginnici.
La palestra non è stata mai indagata, la famiglia è stata “protetta”, il cantiere è stato asfaltato, i cani allontanati: il loro pelo provocava allergia alla corte.
Le indagini si sono infilate solo dentro l’intimità delle famiglie A. B. C.
Ora, per eliminare ulteriori controlli, si entra nel merito del lavoro del pool difensivo, lo si smantella con accuse stupide ed inutili perché il pool ha espresso il proprio parere a fiato aperto e tutti li hanno sentiti.

Gilberto ha detto...

Il blog è sotto attacco dei troll che fanno di tutto per delegittimare e sabotare con interventi vuoti e di mera opposizione fine a s stessa. Dopo l'intervento ultimo di Roberta Altea, davvero condivisibile e chiarificatore, suggerisco di non dar altro nutrimento a chi non solo non ha mai portato il minimo contributo alla discussione, ma al contrario si è sempre rivolto agli interlocutori con iattanza. Anche quando sono stati offerti elementi per argomentare, sia pure da posizioni discordanti, il solito troll si è mantenuto sempre e comunque sul piano dell'irrisione e dello scontro.
Per questo suggerisco di non raccogliere più le provocazioni, l'interlocutore che tutti sanno non è venuto per argomentare, cerca soltanto visibilità ed esibizione.

Vanna ha detto...

Stefania,
è un difensore del Potere che si trasforma in troll facendosi una pessima pubblicità professionale e personale soprattutto.
L'umanità nomini, sapessi quanta ce ne ho messa io...come se "il verdetto" non debba essere emesso con "umanità", ma con giudizio da padreterni emanato su piramidi di tomi, appoggiandosi a verifiche fatte non si sa come, chiuse fino alle calende greche.
Verdetto "a nome del Popolo Italiano" l' avrei emesso pure io che poiché qualcuno dice che non si hanno le competenze, le competenze dunque servirebbero solo al potere, allora che c'entra il popolo?

Anonimo ha detto...

Una volta zittito Antonello che, fra uno strafalcione e l'altro, e sia pure ripetendo, fatti e misfatti già digeriti ed...espletati, qualche punto lo aggiungeva sul cucito, qui si torna a litigi personali che farebbero indignare la lavandaia di Voghera.
Si può sorvolare, ignorandole, le saccenze di Gugly, alla quale l'acuta Stefania sta pungendo il reparto glutei, ma considerate più attentamente quello che dicono Ivana e Chiara.
Non vedo interventi di Pino, e ne sono deluso. Avrà i suoi motivi.
In somma fra tutti i belligeranti del blog, nessuno sa dirmi chi cacchio avrebbe lasciato il dna di Bossetti in quel posto tanto significativo della ragazza?
Io certamente no, perchè quel lontano giorno ero in Calabria a raccogliere castagne.
Vi saluto. C. Falce

Vanna ha detto...


Roberta Altea scrive a gugly:
"...Ti occupi di sfratti e liti condominiali, eppure sei ovunque a dare lezioni di diritto penale e ad arrogarti anche il diritto di denigrare il lavoro di studi di avvocatura che hanno in mano casi che tu te li sognerai tutta la vita..."
Credevo si occupasse solo di parafanghi.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Facciamo chiarezza per quei pochi che ne avessero prima di far precipitare definitivamente questo spazio nel ridicolo a causa di gente che evidentemente non ha altri mezzi per sfogare rabbia non si sa scatenante da cosa.

I verbali sono nella disponibilità delle parti che possono tranquillamente passarli, prova lampante è che la famosa dichiarazione di Casari sui reperti ancora presenti è partita dalla bacheca di uno degli avvocati e poi ha fatot il giro del web, ma non era secretato?

Gli atti sono in mano a della gente, embè? Si chiede a me di leggerli, dal tenore del post sembrerebbe che qualcuno dica "leggili da lì capirai", quindi si presume che chi avanza una richiesta del genere abbia avuto accesso a tali documenti, altrimenti è una richiesta un po' ridicola.

Per il resto ricordo sempre il famoso consiglio del giorno

http://www.narcisista.it/litigare-con-un-narcisista-linutilita-del-confronto/

"I narcisisti amano ingenerare conflitti per un duplice motivo:
1) Questo provoca una reazione emotiva nella vittima, determinando rifornimento narcisistico;
2) Il conflitto consente al narcisista di mettere la vittima alle corde così da poterla controllare attraverso le offese e la svalutazione.
Sostanzialmente, confrontarsi con un narcisista equivale a cercare di contenere un litro d’acqua con le mani. Inutile."



Buona giornata e occhio

Stefania ha detto...

Infatti con te non litighiamo piu' sai?

Ti lasciamo al tuo libero convincimento e buonanotte! Altro che Buona giornata e occhio

Ma ora, lasciata da parte Guglielma vorrei sottolineare che Silvia Guzzetti abbandono' la difesa di Massimo Bossetti perchè probabilmente avrebbe desiderato una sua confessione, magari parziale, cosi' da poter richiedere un bel rito abbreviato, e rendere felici un po' di persone di Bergamo, un Ministro degli Interni che non so se definire piu' incapace o piu' inopportuno e tutta la combriccola di chi voleva consegnare alla pubblica gogna "l'assassino di Yara Gambirasio" prima ancora del primo grado di giudizio.

L'Avvocato Guzzetti aveva ricevuto l'incarico come avvocato d'ufficio e come tanti yesman o woman in circolazione in ambito forense e non solo, non aveva desiderio alcuno di contraddire le tesi dei suo "datori di lavoro" pena non lavorare piu' o molto meno come avvocato d'ufficio.

Un tempo essere avvocato era un prestigio, avere un figlio avvocato, un cugino avvocato motivo di orgoglio.

Oggi ci sono piu' legali che cause meritevoli di essere trattate. A parte le beghe di condominio e tra coniugi c'è poco lavoro per i professionisti non specializzati.

Un tempo, appena iscritto all'Ordine, un avvocato cominciava a crearsi la clientela difendendo l'amico, il parente in cause di valore esiguo: poi se bravo, alzava il tiro.

Oggi in ogni famiglia o quasi, trovi uno straccio di avvocato. E per la categoria è sempre piu' difficile farsi strada.

A parte i veri specializzati (penalisti, tributaristi, ecc ...) ci sono troppi civilisti: tanti per nulla preparati e che abbandonano con il tempo la professione. Basta andare a vedere l'Albo ... e si puo' scoprire quanti dopo qualche anno smettono anche di pagare l'iscrizione allo stesso per mancanza di clienti.

Salvagni e Camporini sono stati scelti da Bossetti. Hanno accettato l'incarico.

Possono avere commesso degli errori? Io non posso escluderlo. Non posso nemmeno dire che sicuramente li hanno commessi.

Posso solo dire che raramente ho visto un pool difensivo cosi' convinto dell'innocenza del proprio assistito e questo rende loro onore.

La Procura e la Corte possono aver commesso degli errori? Io non posso escludere neppure questo.

Riguardo invece alcuni passaggi di tutta la vicenda, mi sento di dire che non ci sono stati errori ma dolo: nelle dichiarazioni di Alfano, nella divulgazione del filmato artefatto del furgone, nella consegna ritardata e parziale dei raw data mischiati a quelli di altri procedimenti.

Questo è un dato di fatto e non depone di certo a favore di chi rappresenta ed ha rappresentato l'Accusa con le sue teorie artefatte presentate alla Corte che ha sposato le teorie stesse, rendendosi complice.

Stefania

Roberta Altea ha detto...

E' una descrizione che ti sta a pennello quella del narcisista.
Vedo che sei capace di descriverti da sola, come ha scritto Gilberto, penso che segirò il consiglio del giorno.

Sei sicura che la famosa dichiarazione di Casari arrivi dal processo e non dagli atti? Può essere, ma in ogni caso io ho scritto:

"Sono i verbali delle udienze dei singoli processi che sono secretate fino alla sentenza di cassazione, non gli atti relativi all'indagine.
Eppure sei avvocato, dovresti conoscere la differenza tra atti delle indagini e istruttoria, rispetto ai verbali delle singole udienze (che comunque sono, su richiesta, accessibili alle parti)."

che è chiaro. Sono secretati al pubblico (se vado io non me li danno) ma sono disponibili per le parti.

Cosa non capisci? Hai scritto la stessa cosa (a tuo modo di dire "chiarificatrice") per dire le stesse cose che ho detto io.

Gli atti sono (come già scritto) in mano a decine di persone.
E leggerli (tutti e bene) significa avere elementi in mano per poter discutere del caso, non credi?

Sono in mano a Roberta Bruzzone, per esempio. Ha dichiarato di averli letti tutti anche Selvaggia Lucarelli, un bel po' di colpevolisti hanno distribuito fotografie e stralci in giro.
Così come un bel po' di innocentisti...
Dove sta il problema? :-)

Roberta Altea ha detto...

Falce scrive:

In somma fra tutti i belligeranti del blog, nessuno sa dirmi chi cacchio avrebbe lasciato il dna di Bossetti in quel posto tanto significativo della ragazza?
Io certamente no, perchè quel lontano giorno ero in Calabria a raccogliere castagne.

Semplicemente non è il DNA di Bossetti.
Io su chi possa avere lasciato non solo quello ma altro DNA sul corpo di Yara (ergo, su chi ne ha cagionato la morte) una idea ce l'ho, ma sono idee, opinioni.
Per dimostrarlo bisognava condurre le indagini in modo diverso. Focalizzandosi su alcune persone, alcuni fatti, incrociando testimonianze e reticenze.

Gilberto ha detto...

A Falce

Vedi Falce, se trovano il mio Dna su Marte, di sicuro devono dare qualche spiegazione. Io la devo dare? Giuro che non sono mai stato sul pianeta rosso. Certo si potrebbe sospettare che io sia un extraterrestre, qui sulla terra in incognito. Il paragone calza perché anche Bossetti potrebbe essere un extraterrestre con un Dna che si mantiene fresco come una rosa per mesi, anche se monco. Chissà forse si scopre che i muratori sono di un altro pianeta. Mi sa che la domanda che poni qui nel blog dovresti girarla a qualcun altro.

Anonimo ha detto...

Roberta
La domanda era puramente ironica.
Nella terra in cui sono nato e vivo, si va ai fatti, non si fanno chiacchiere.Chi poteva avere interesse a coinvolgere uno sconosciuto muratore, invece di tanti altri personaggi più importanti della società, ricchi oltre che di danaro anche di una folla di nemici dichiarati?
Chi poteva mai COMPLOTTARE per mandare un insignificante modesto individuo in galera?
Gli apparati dello Stato? e per quali fini?
E poi, perchè i difensori NON HANNO DEMOLITO quel dna di Bossetti, con altrettanto prove scientifiche DELLO STESSO VALORE DI CREDIBILITA'?
Diamo a Cesare quel... ecc., non cerchiamo l'uovo di gallina in una tana di talpe. RAGIONIAMO!!!!!!!!
C. Falce

Chiara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Roberta Altea ha detto...

Infatti io non credo al complotto e non ho mai urlato al complotto.
paradossalmente credo che da parte della PM ci sia stata anche buona fede nell'affidarsi completamente alla "prova scientifica".
Al posto del muratore, ci sarebbe potuto essere il fratello, il cugino, o il padre.
A mio parere le indagini non sono state condotte con fermezza all'inizio.
Ecco, magari li potrebbe esserci stato qualche depistaggio (e parlo come se stessi parlando in questo caso di un romanzo giallo, che sia chiaro, non certo del caso specifico, perchè non ho prove).
Certo è che i primi mesi dell'indagine, si brancolava nel buio. Forse alcune persone potevano essere attenzionate meglio e per più tempo.
Forse bisognava andare a fondo di alcune questioni rimaste (a tutt'oggi) poco chiare.
Sono stati mesi di "chi cojo, cojo", centinaia di verbali SIT, centinaia di prelievi di DNA. Diciamolo, si brancolava nel buio, anche dopo il ritrovamento della povera Yara.
Eppure, tanto diceva il suo corpo. Non solo in merito al DNA.
In quei laboratori sono passati centinaia di DNA, alcuni decisamente molto, molto, molto simili a quello di Bossetti (basti pensare che è stato prelevato un campione a tutto il parentado Guerinoni).
Per mesi si è comparato il DNA delle possibili madri di Ignoto 1 con quello di Yara e non con la componente mitocondriale del DNA di Ignoto 1.
Per ottenere poi un DNA nucleare corrispondente, ma mancante del DNA di Bossetti.
Insomma tutto si può dire, tranne che sia tutto chiaro.
Ed è proprio in quegli esami, in quelle comparazioni, che probabilmente c'è stata una contaminazione che è arrivata a produrre il risultato IGNOTO 1.
Per questo motivo il DNA di Bossetti DEVE essere comparato al DNA trovato su Yara. comparazione diretta. Se fanno "bingo", io tolgo il disturbo.
Ma sono certa che non sia così.

Stefania ha detto...

Falce, per poter confutare quella che l'accusa ha considerato prova, si deve avere a disposizione non il materiale cartaceo con le risultanze dell'accusa stessa ma la prova nella sua integralità. E' stato permessa l'analisi delle mutandine di Yara da parte dei consulenti della difesa?

Gli avvocati sono avvocati, non sono santi e non fanno miracoli.

Se io ti dico che tu eri a Brembate quel giorno tu puoi dimostrarmi attraverso i tabulati telefonici che quel giorno eri a fare castagne nel bosco vicino a casa.

Ma se io trovo una persona uccisa nel bosco dove eri a fare castagne e sostengo che sul cadavere, o meglio, sull'elastico delle mutandine indossate dalla vittima c'è il tuo dna, tu come puoi difenderti se questa affermazione viene proposta come un dogma?

Stefania

Chiara ha detto...

Stefania, semplicemente il nostro Falce dirà che era in quello stesso bosco a fare castagne, quindi non è inspiegabile che il suo dna si trovasse abbastanza copioso e abbastanza vicino al locus commissi delicti, così che sia tutt'altro che irragionevole che sia giunto a contaminare il corpo della vittima pur senza un contatto con lo stesso ;)

Anonimo ha detto...

Gilberto
Non uscirtene con delle barzellette.
Con me caschi male.
Rispondi a dovere, se non astieniti


Roberta
Il confronto diretto tra il dna di Bossetti con quello di Ignoto1 trovato su Yara, è stato fatto. Ed è proprio tale comparazione che ha dato il risultato positivo. Di quale altra comparazione parli?

Stefania
Per "confutare quello che l'accusa ritiene prova" la difesa AVREBBE DOVUTO OPPORRE PROVE ALTRETTANTO VALEVOLI, scritte e firmate da autori altrettanto credibili.
E qui saremmo allo SCOGLIO sostenuto da Pino, al quale mando i miei saluti.
Saluti. C. Falce

Chiara ha detto...

comunque non so perchè si parli di elastico delle mutande: abbiamo visto tutti le foto degli slpi con evidenziate le aree interessate dai prelievi e dal 31g20 in particolare e interessano il "corpo" degli slip, non l'elastico o il solo elastico. Ribadisco l'invito a non "aggiustare" i dati in funzione dell'ipotesi da dimostrare. Siamo tutti precisi, che almeno i dati su cui poi costruire le rispettive argomentazioni, devono essere dei punti saldi.

Chiara ha detto...

peraltro, dalle stesse foto degli slip, si vede che non sono del tipo con elastico sintetico applicato ai bordi, bensì del tipo con elastico ricoperto dallo stesso tipo di maglina che costituisce il resto dell'indumento. Se ho ben capito il discorso, ammesso e non concesso che sia valido, credo faccia differenza questo dettaglio.

Gilberto ha detto...

Falce
Non sono io a raccontare barzellette, è l'indagine che è una barzelletta...

Roberta Altea ha detto...

Falce scrive:

Roberta
Il confronto diretto tra il dna di Bossetti con quello di Ignoto1 trovato su Yara, è stato fatto. Ed è proprio tale comparazione che ha dato il risultato positivo. Di quale altra comparazione parli?

Parlo ovviamente del confronto tra il DNA di Bossetti e un campione (che avrebbero dovuto conservare) di DNA trovato sugli slip di Yara e mai passato in laboratorio.
Un reperto ancora non "lavorato".
Questo intendo.
La comparazione è stata fatta con un risultato (Ignoto 1) e NON con una traccia non lavorata.
Spero di essermi spiegata nonostante il non uso di termini tecnici.

La perizia terza richiesta non è certo sul risultato (ignoto1), ma su un campione della stessa traccia mai lavorato (hai presente: ne lasciamo un pezzettino per quando troviamo un imputato? sia mai che la sua difesa richieda un incidente probatorio?).

Che la stringa Ignoto1 combaci perfettamente con il DNA di Bossetti è assodato (lo ha detto anche la prof.ssa Gino in aula).

Il problema sta nel COME si è ottenuto quel risultato.
Risultato che chiaramente ha qualche problema, visto che il nucleare appartiene a Bossetti e il mitocondriale ad un'altra persona.

Onestamente, come si può accettare una cosa simile?

Stefania ha detto...

Chiara, poco fa differenza: elastico o non elastico. Sotto il cotone della mutandina c'era l'elastico, ma non è questo l'oggetto del contendere, in questo momento. Tu dici ....

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Stefania, semplicemente il nostro Falce dirà che era in quello stesso bosco a fare castagne, quindi non è inspiegabile che il suo dna si trovasse abbastanza copioso e abbastanza vicino al locus commissi delicti, così che sia tutt'altro che irragionevole che sia giunto a contaminare il corpo della vittima pur senza un contatto con lo stesso ;)

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Bossetti ha provato ad ipotizzare attraverso i suoi legali la stessa tutt'altro che irragionevole ipotesi: solo che non è stato creduto ed anzi l'ipotesi stessa manco presa in considerazione.

Per quanto riguarda quanto mi ha scritto Falce, stiamo andando in loop! Io posso essere anche uno scienziato esperto in tutto ma se non mi si da una prova da analizzare la mia relazione a difesa varrebbe come carta straccia.

Stefania

Vanna ha detto...

le prove sono state apposte eccome!
Lo hanno detto e ciò basta.
Le prove non sono state mostrate, qualche striscia.
Così si doveva fare?
Cosa è stato secretato anche alla difesa?

E' stato fatto un grande chiasso su tutto e dappertutto: la colpa sarebbe della difesa che non ha scritto, richiesto e presentato.

Quel dna così incriminatorio NON è avvalorato da altre prove e non doveva portare all'ergastolo.

L'altro dna che incrimina il contatto misterioso su un giubbotto fresco di bucato ha portato alla libertà.

Almeno questo è chiaro su come si è proceduto?

Roberta Altea ha detto...

Vanna... quando dicevo che, volendo, avevano tutti gli elementi del puzzle...

Anonimo ha detto...

Il sistema ita(g)lia funziona così… a camarille, piccole camere e parlamenti invisibili, corporazioni che si chiudono a riccio, sistemi autoreferenziali che possono tranquillamente quadrare il cerchio. L’ita(g)liano medio tanto ha le fette di salame sugli occhi. Finché la barca va lasciala andare…

Bruno ha detto...

@C.Falce scrivi:"Io certamente no, perchè quel lontano giorno ero in Calabria a raccogliere castagne. Vi saluto. C. Falce" Ma tu signor Falce hai una memoria di ferro, hai testimoni di quel giorno, o stai dicendo castagne.(in certi posti le castagne sono le balle, o meglio le bugie). prova a sentire se quei testimoni che raccoglievano le castagne con te si ricordano di quel lontano giorno.

Ivana ha detto...

Riguardo alla risonanza mediatica, ritengo che la difesa abbia fatto sentire, eccome (e GIUSTAMENTE) la propria campana e, così, milioni di italiani hanno potuto ascoltare NON SOLO le informazioni provenienti dall’accusa, ma ANCHE quelle provenienti dal pool difensivo!
Credo, comunque, che le varie suggestioni mediatiche restino estranee, in tribunale, soprattutto nel momento decisionale poiché la decisione risulta formata solo dall’esito della valutazione del materiale probatorio in base ai canoni previsti dal codice di rito.

Stefania, mi chiedi se si è trattato di un giusto processo e io rispondo manzonianamente: “Ai posteri l’ardua sentenza” (tanto più che l’iter processuale non si è concluso mancando ancora il terzo grado di giudizio)
A livello generale (quindi includendo anche il caso particolare di Bossetti) continuo a rimanere ferma nella mia convinzione, già ripetutamente espressa in precedenza: considerando la (da me presunta) non competenza dei giudici in ambito genetico, ritengo che dovrebbe diventare, per legge, un diritto-DOVERE per il giudice avvalersi della CTU in situazioni in cui l’aspetto tecnico assuma importanza dirimente.

Stefania ha detto...

Ivana di CTU in questi due primi gradi di giudizio ce ne sarebbero dovuti essere piu' di uno ..... tanti, per valutare ogni aspetto. Cosi' non è stato quindi non è vero che servirà affidare ai posteri l'ardua sentenza anche perchè non ti ho chiesto se a tuo avviso Bossetti è colpevole oppure innocente, ma solo se ti pare sia stato condannato (ok .... nei primi due gradi di giudizio) con un processo giusto e corretto.

Tu stessa quindi concordi con la sottoscritta che no, non è stato un giusto processo.

Almeno cosi' comprendo dal tuo scritto.

E' già un ottimo punto di partenza, penso.

Stefania

Nautilina ha detto...

Ivana ha detto...

Personalmente vorrei un pool difensivo che, per prima cosa, ricercasse la verità e che non desse alla Corte alcun pretesto, con irritualità varie, e richieste troppo generiche e intempestive, di non concedere la perizia dando la possibilità alla Corte di addurre, tra i motivi, il fatto che non c’è stato un apprezzabile contrasto tra consulenze di accusa e di difesa e il fatto che il consulente della difesa neanche ha firmato la memoria difensiva d’appello!

Se realmente pensi che la difesa di Bossetti abbia agito così, dovresti anche chiederti cosa c'è dietro. Non per forza ci devi vedere solo quello che sostengono Gugly & Chiara.
Incapacità degli avvocati, oppure strategia per rimandare se non evitare del tutto una perizia estremamente rischiosa? Questo anche se Bossetti fosse innocente, bada bene...
Impreparazione dei consulenti, come sembrano insinuare i giudici quando sottolineano che il dott. Capra e la dott. Gino si sono trovati a disagio nel controinterrogare, oppure timore di inimicarsi troppo le autorità per cui normalmente lavorano?

Forse erano restii a dover confermare nero su bianco che il lavoro dei RIS era stato svolto molto bene, senza errori sostanziali a inficiarne i risultati?
Perché consegnare la relazione scritta comportava anche questa conseguenza.
E siccome non ne avevano l'obbligo, hanno scelto di non presentarla.

Ivana, poi devi pensare che nemmeno i consulenti sono obbligatori...chi può li assume, chi non ha soldi si accontenta di un avvocatucchio d'ufficio che consiglia subito il rito abbreviato.

Se hai letto i motivi nuovi, quelli che sono stati giudicati inammissibili per un
giorno di ritardo ma poi la difesa ha ripresentato tramite memoria, dovresti già avere un'idea del perché i consulenti scientifici si siano defilati evitando di firmare.

Tanto dovrebbe bastare a farti cambiare idea sugli avvocati Salvagni e Camporini, che malgrado certe accuse di cialtronismo si sono dimostrati molto coraggiosi, quasi temerari. Hanno corso il rischio, altri non se la sono sentita.
Potevano evitare di presentare quei motivi aggiunti. E una volta ottenuta la bocciatura (ammesso che il ritardo sia voluto), evitare di ripresentarli sotto forma di memoria...
Comunque ormai fanno parte delle motivazioni e aspettano una risposta convincente. Tu l'hai trovata? Io finora no.

Ivana,
hai anche scritto:

"Certamente mi rimarrebbe il dubbio (cioè penserei che potrebbe essere veramente innocente) se Bossetti denunciasse per patrocinio infedele i difensori UNA VOLTA CONSTATATA, ANCHE IN CASSAZIONE, la continua irritualità e il continuo non rispetto delle formalità processuali!
Infatti se Bossetti fosse innocente finirebbe per denunciare, eccome, un comportamento della difesa che, per irritualità e non rispetto dell’opportuna tempistica processuale, avesse impedito la concessione della perizia super partes!!!"


Ivana quanti scrupoli ti fai, è generoso da parte tua.
Chissà poi con quali soldi pagherebbe la causa, dato che quegli avvocati e quei consulenti (famosi) hanno lavorato quasi gratis per lui.
Ma forse troverebbe disponibili altri avvocati ad assumersi l'onere...potresti suggerire a Bossetti di contattare Gugly & Chiara, chissà, probabilmente accetterebbero volentieri. :D



Gilberto ha detto...

Cara Nautilina

Hai messo tante cose sul tappetto, alcune perniciose, anche se la forma retorico-interrogativa le trasforma in quesiti abbastanza inoffensivi. Eppure in poche righe hai saputo far intendere a chi è duro d’orecchi che c’è anche un rovescio della medaglia che non si vede (perlomeno non vedono quelli o troppo ingenui o troppo furbi). Complimenti, in poche righe hai buttato lì tutto l’ambaradan con una sintesi bestiale. Chapeau!!!
P:S: Forse però proprio per quello che dici gli avvocati hanno dovuto fidarsi un po’ troppo dei propri consulenti….

antrag ha detto...

Nessuno mi segue ma io ripeto.

In dibattimento si accertano fatti con il sistema del contraddittorio e non si costruiscono le prove, come comunemente si sente dire anche da professionisti del diritto penale.

Accertati dei fatti (detti verità processuali) la corte giudicante si ritira in camera di consiglio, dove si esercita il diritto del libero convincimento dei giudici, per decidere se proprio quei fatti indicano l'imputato come colpevole o innocente. E' quest'ultimo il momento della formazione della prova a carico o a discarico e non quello del dibattimento.

La differenza è sottile e mette a nudo la responsabilità della corte che deve ritirarsi in camera di consiglio con verità processuali dibattute anche se difesa e accusa non si sono comportate come tali. Da qui, per gli aspetti tecnici, l'obbligo almeno morale di fare eseguire perizie super partes in mancanza di impeto difensivo o accusatorio e in presenza di contrasti insanabili.

Non è questa una lezione di diritto di procedura penale, che ignoro quasi del tutto ma è l'unica spiegazione logica ai minuetti e ai paludamenti che si vedono durante la celebrazione di un processo penale (toghe, berretti, scartoffie, sussiego etc.)

Se la prova si formasse davvero nel dibattimento, come tutti dicono, quale corte potrebbe dichiarare innocente l'imputato? senza dover rispondere sul piano disciplinare a qualcosa o a qualcuno.

Gilberto ha detto...

Giusto Antrag
E io insisto, Perché chicchessia non proponga di ripetere quel test di paternità? Non credo costi una cifra. Ne vedremmo delle belle...

Ivana ha detto...

Stefania, credo che bisognerebbe definire il termine “giusto”.
Se per “giusto” intendiamo dire che la Corte ha rispettato le attuali leggi in vigore e il codice di rito, allora mi sembra che finora tale rispetto ci sia stato.
Se per “giusto” intendiamo quella virtù di voler approfondire, nella ricerca della verità, andando ben oltre ciò che sarebbe il rispetto delle attuali regole processuali, allora credo che tale “giustizia” non sia stata ancora raggiunta.

Mi viene in mente il processo al famoso Chiarchiaro e chiedo: si è trattato di un giusto processo?

Anonimo ha detto...

La lingua batte dove il dente duole....

Ivana ha detto...

Nautilina, hai scritto:
Se realmente pensi che la difesa di Bossetti abbia agito così, dovresti anche chiederti cosa c'è dietro. Non per forza ci devi vedere solo quello che sostengono Gugly & Chiara.

Infatti avevo detto a Gugly che NON SI POTEVA ESCLUDERE la sua ipotesi e questo non implica che io considerassi SOLO la sua ipotesi. Si trattava, appunto, di un’ipotesi come altre possibili!

Incapacità degli avvocati, oppure strategia per rimandare se non evitare del tutto una perizia estremamente rischiosa?
SE SAI DI ESSERE INNOCENTE, perché rimandare una perizia determinante?

Per deontologia professionale, credo che qualsiasi consulente scientifico si debba assumere le proprie responsabilità con la coscienza di dire, e di mettere per iscritto, ciò che si ritiene vero!

Ivana, poi devi pensare che nemmeno i consulenti sono obbligatori...chi può li assume, chi non ha soldi si accontenta di un avvocatucchio d'ufficio che consiglia subito il rito abbreviato.

Consiglia, appunto, ma la decisione della strada da seguire viene concordata con il proprio assistito, o no?

Se hai letto i motivi nuovi, quelli che sono stati giudicati inammissibili per un
giorno di ritardo ma poi la difesa ha ripresentato tramite memoria, dovresti già avere un'idea del perché i consulenti scientifici si siano defilati evitando di firmare.


Ho letto e i consulenti scientifici avrebbero potuto consigliare, quali esperti in genetica, eventuali opportune modifiche e SOTTOSCRIVERE, così, la memoria difensiva!

Tanto dovrebbe bastare a farti cambiare idea sugli avvocati Salvagni e Camporini, che malgrado certe accuse di cialtronismo si sono dimostrati molto coraggiosi, quasi temerari. Hanno corso il rischio, altri non se la sono sentita.

Ritengo che, IN PRATICA, non essendoci stata alcuna sottoscrizione di un esperto in genetica, abbiano espresso SOLO LE LORO PERSONALI OPINIONI!



Ivana quanti scrupoli ti fai, è generoso da parte tua.
Chissà poi con quali soldi pagherebbe la causa, dato che quegli avvocati e quei consulenti (famosi) hanno lavorato quasi gratis per lui.


Ci sono, comunque, gli avvocati di ufficio!
Pensi che siano validi solo i nomi famosi? Eppure il processo a Sabrina insegna ...

Credo che il sarcasmo pungente non sia di alcuna utilità per un confronto sereno (NATURALMENTE MI RIFERISCO al sarcasmo da QUALSIASI utente di questo blog provenga, perché ritengo che possa rappresentare un ostacolo alla comunicazione).

Ivana ha detto...

Leggasi: la decisione sulla strada da seguire

Wolf ha detto...

Per Nautilina:
Per caso ricordi il titolo di quel filmato della Sky oppure il programma? Può darsi che sia negli archivi del sito. Gli abbonati forse possono vederlo.


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Mi spiace Nutilina, quel video dove i conduttori dei cani confermano la pista del cantiere, non è di Sky.

Lo si trova solo su Youtube, ma è stato censurato agli IP Italiani.
Il Youtuber che lo aveva pubblicato l'ha rimosso dalla sua lista probabilmente dietro pressioni, ma il video c'è ancora, aggirando il blocco lo si puo anche scaricare..
https://youtu.be/AyNRaT99wEs


Stefania ha detto...

Anonimo Ivana ha detto...
Stefania, credo che bisognerebbe definire il termine “giusto”.
Ivana wrote: Se per “giusto” intendiamo dire che la Corte ha rispettato le attuali leggi in vigore e il codice di rito, allora mi sembra che finora tale rispetto ci sia stato.
Se per “giusto” intendiamo quella virtù di voler approfondire, nella ricerca della verità, andando ben oltre ciò che sarebbe il rispetto delle attuali regole processuali, allora credo che tale “giustizia” non sia stata ancora raggiunta.

Mi viene in mente il processo al famoso Chiarchiaro e chiedo: si è trattato di un giusto processo?

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Sai Ivana, che siano state seguite le procedure di rito con relativi corollari e sussieghi non ho mai avuto dubbio alcuno: i professionisti del pubblico sono bravissimi nel seguire le "procedure".

Quel che ti ho chiesto e che mi pare ci trovi concordi nel dire che NO ... NESSUNO DEI DUE GRADI DI GIUDIZIO E' GIUSTO è relativo al fatto che pur non conoscendo Chiarichiaro e non desiderando scoprire chi è (per quanto mi riguarda ... tu sei ferratissima sulla sua storia) la ricerca della verità non dovrebbe essere una virtu' MA IL DOVERE di ogni organo giudicante.


Non solo questa giustizia non è stata raggiunta ma penso anche non si abbia avuto volontà alcuna di raggiungerla.

O sbaglio, Ivana?

Vediamo di non parlarci in punta di diritto: se il processato fosse un tuo familiare o comunque una persona alla quale vuoi bene, non vorresti, non auspicheresti che solo non vengano seguite le procedure (avrei dubbi a riguardo verso chi ha costruito filmati e potrebbe aver costruito qualsiasi altra cosa ma tralasciamo ...) ma venisse perseguita la VERITA'?

Non rispondermi, te ne prego, con giochi di parole: tu se fossi stata la figlia minore di Bossetti, un giorno rileggendo tutto il carteggio, saresti certa di poter dire che davvero chi ha giudicato lo ha fatto in modo di perseguire con ogni mezzo legale (anche economicamente non affrontabile dall'imputato) la VERITA'?

Non vorresti sapere oltre ogni ragionevole dubbio se il tuo babbo ha ammazzato o meno una ragazzina? Ti starebbe bene sapere che la/le sentenze sono inattaccabili dal punto di vista procedurale lasciandoti attonita?

O preferiresti sapere che il tuo babbo ha avuto le stesse opportunità date alla Procura di dimostrare la propria innocenza?

Non ti sentiresti attanagliata dal dubbio?

Le mie domande, Ivana, non desiderano da te una risposta circa le procedure ma una risposta umana e da italiana che desidera che ogni sentenza pronunciata in nome e per conto del Popolo Italiano ti veda condividerla o comunque accettarla: anche da figlia di un presunto assassino.

Stefania

Nautilina ha detto...

Gilberto,
io non ti chiamo Gilby ma ti stimo e lo sai, se devo dirti qualcosa lo dico qui e non altrove.
Grazie per aver apprezzato il mio messaggio.

Ivana,
il sarcasmo pungente a volte è l'unico modo per farsi capire - apprezzare chiaramente no - da chi ha grandi orecchie per intendere ma non vuole aprirle.
Ed è talvolta una forma di rispetto nei confronti di interlocutori villani e sprezzanti che meriterebbero risposte più dirette, idonee al loro livello di civiltà.
Quindi ti ringrazio, mi sento onorata di esserti sembrata sarcastica e pungente, è proprio l'effetto che desideravo ottenere (come ben sai non è facile).
Ovviamente tale sarcasmo non era rivolto a te, ma l'avrai capito.

I tuoi ultimi post danno l'impressione che tu sia incline a una valutazione negativa dell'operato difensivo, proprio come Chiara e Gugly, usando le stesse parole usate da loro.
Forse non sarà, ma tanto appare.
La realtà è più complessa di quanto sembri, per questo ti esponevo le mie riflessioni e le mie domande.

Allontanare il rischio della perizia, IMHO, varrebbe sempre, anche se Bossetti fosse innocente, non solo se fosse colpevole.
Infatti quel DNA, anche se Bossetti lo nega, potrebbe appartenergli per diversi motivi: perché ce l'ha messo qualcuno apposta, perché c'è arrivato a causa di trasferimento secondario, perché la tipizzazione è stata errata in partenza.

Quindi non mi sentirei di accusare di negligenza i difensori se avessero ritardato a chiedere la perizia dopo aver cercato altre strade più facili.
In sostanza, per loro era una mossa da rimandare a una seconda fase rispetto al tentativo di invalidare la prova regina per vizi formali e tutti gli altri indizi secondari per inconsistenza.

Quando l'hanno nuovamente chiesta in Appello era troppo tardi, secondo la Corte per questioni rituali.
Ma a loro conveniva chiederla in quel momento, non prima.
Immagina se avessero chiesto e ottenuto la perizia a tempo debito, sarebbe stato un macigno nel caso di conferma.

Sui consulenti mi pareva di essere stata abbastanza chiara. Non potevano agire come Salvagni e Camporini, avevano altri ostacoli.
Infine non sono i consulenti a condurre un processo, le ipotesi e le strategie da seguire spettano agli avvocati che potrebbero, volendo, anche fare a meno di loro disponendo di papers ed estratti. In questo caso c'era ben poco da portare, eppure quel poco è stato presentato ed ignorato dalle Corti.
Forse un colosso come il prof. Gill sarebbe stato determinante, ma ricorrere a lui poteva anche essere un'umiliazione per molti grandi esperti nazionali che si vedevano, per così dire, 'scavalcare' da uno straniero.
E allora si cerca di fare del proprio meglio per combattere una guerra forse già persa in partenza.

Comunque sono d'accordo con te sulla necessità di rendere la CTU semiobbligatoria.

Una Corte, se per caso nota che tra gli esperti c'è molta divergenza ma anche un'insolita convergenza, uno strano svicolare, irritualità, mancate relazioni scritte, consulenti informatici che si ritirano prima di deporre, testimoni che non ricordano nulla di un evento così drammatico, che fa, non va a pensare che magari c'è sotto qualcosa di poco chiaro, che qualcuno fa 'ammuina' o è reticente?
La perizia scientifica o tecnica richiesta una Corte illuminata la dovrebbe approvare anche se la legge dice che può farne a meno e anche se in cuor suo la ritiene superflua, perché senza quel gesto corre il rischio di condannare un innocente ( e la giustizia deve uscirne a testa alta).

Senza contare che nel caso specifico l'esperimento giudiziale sul DNA (per valutarne i tempi di decadimento nelle condizioni in cui era a Chignolo) conveniva molto più ai magistrati e a noi che a Bossetti. Lui rischiava di avere torto, i magistrati e noi avremmo avuto una certezza in più utile anche in altri casi.


Wolf,
ti ringrazio tanto, riproverò...

Bruno ha detto...

@Wolf grazie ugualmente ma non si vede niente. Schermo nero.

Chiara ha detto...

Chissà di cosa sarebbero (stati) accusati questi auspicati periti del giudice, se avessero dato ragione a quelli dell'accusa e non a quelli della difesa....vorrei proprio vedere se gli animi si acquieterebbero...la difesa ha già detto di no (da cui la domanda: allora cosa chiedi a fare) e se sosteneste che voi invece sareste pacificati con la colpevolezza di bossetti direste una bugia (giacchè subentrerebbe la seconda domanda: può escludersi una contaminazione, "faunistica" o financo dolosa?)...è per questo che mi fanno un po' sorridere tutte queste vesti stracciate per la mancata disposizione di una perizia di corte; l'unica istanza è "bossetti libero", poche ciance: l'animo non è minimamente disposto a prendere in considerazione la sua possibile colpevolezza, lo giurasse Peter Gill in persona.

Chiara ha detto...

Ah e vediamo di capirci: "valutazioni negative" sui difensori io non ne ho fatte proprio per niente e tantomeno ho mai parlato di "negligenza professionale". Io ritengo infatti che ogni azione risponda a strategia ponderata. Mai parlato di errori e tantomeno di incompetenza. Se verrà ripetuto da qualcuno è la volta che mi arrabbio seriamente, nick o mica nick.

Stefania ha detto...

Sai Chiara qual'è la differenza tra una persona corretta ed una persona che corretta non è? Che io che sono corretta parlo da profana. Magari suggerisco "stronzate" ma lo faccio in buona fede. Mentre chi è un legale e si permette di criticare l'operato di colleghi dall'alto della propria preparazione giuridica dovrebbe solo vergognarsi: perchè se Bossetti ha avuto dei legali, bravi, sbagliati, preparati, inopportuni ... li ha avuti piu' o meno gratuitamente. Si sono offerti ed hanno operato sapendo che mai riceveranno parcella per il lavoro prestato. Si da la colpa a Bossetti di non aver saputo scegliere. E ti assicuro che colpa non potrebbe mai essere. Chi ci ammorba con giudizi sull'operato dei legali avrebbe potuto offrirsi gratuitamente (se si permette di criticare quel che è stato fatto a difesa dell'imputato sicuramente si sente sicuro/a di poter fare di meglio). Io non ho certezze ma ti assicuro che ho infinito rispetto verso Salvagni e Camporini e tutte le brave persone che si sono addoperate per cercare la verità.

Invece da parte del PM (che è il suo lavoro, non avesse artefatto alcuni indizi) e soprattutto da parte della Corte prima e seconda si è deciso di percorrere la strada piu' breve e stiamo parlando di persone che ricevono uno stipendio da parte di tutti noi o di un gettone di presenza per aver fatto finta di essere super partes.

Il resto è noia ... o meglio ... è disgusto infinito per chi si permette di criticare la strategia dall'alto della propria preparazione in materia (sich!).

Stefania

Gilberto ha detto...

Chiara

Mi sembra che Stefania ti abbia risposto senza peli sulla lingua. Che fai adesso ti arrabbi 'seriamente, nick o mica nick'.

Chiara ha detto...

Stefania può avere tutte le opinioni che vuole su chi e quali figure vuole. Tu dici che stia parlando di me, quando dice quelle cose? Glielo chiediamo. Poi di nick è mica nick parlerò ben con chi gestisce i dati, certamente non con te. Ora sentiamo: Stefania, ciao piacere, non ci conosciamo. Gilberto ritiene che io debba sentirmi ingiuriata dal tuo commento in quanto riferentesi a miei interventi, immagino in questo blog. Cosa mi dici, ha capito giusto che dietro alla impersonalita formale della tua tirata oratoria, c'era in realtà la tua chiara intenzione di riferirti alla mia persona? Aspetto.

Chiara ha detto...

Il concetto espresso da Stefania - che le cose "corrette" sono le, cito, "stronzate" di chicchessia, purché spergiuri buona fede; mentre le cose "scorrette" sono le opinioni di chi condivida la professione del cui esercizio si sta discutendo - ecco, questa cosa è così magnificamente naif nella sua completa assenza di senso (e senno) che mi diverte al punto da non provare altro sentimento.. grazie Stefa', 'na risata pure oggi :D

Gilberto ha detto...

Chiara
Avrò anche capito male ma l'esordio era proprio? "Sai Chiara..." E' pur vero che di Chiara ce ne sono tante... Non ho capito comunque la tua interpretazione 'sentirti ingiuriata da Stefania'? Io non l'ho mai detto. Ti fai prendere dall'emotività nelle tue interpretazioni. Qui carta canta, riscrivo il già detto

"Mi sembra che Stefania ti abbia risposto senza peli sulla lingua. Che fai adesso ti arrabbi 'seriamente, nick o mica nick'." citando le tue parole.

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